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The Batman: Robert Pattinson parla del sequel e rivela un possibile spoiler

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Mentre cresce l’attesa per il debutto al cinema di The Batman oggi la star del film Robert Pattinson ha parlato della possibilità che la pellicola possa ottenere un sequel. Abbiamo sentito molte chiacchiere sul fatto che The Batman possa rappresentare il primo capitolo di una nuova trilogia, ma nulla è stato confermato e un sequel potrebbe dipendere dalla risposta critica e commerciale a questa prima puntata. Anche se qualcosa ci dice che il destino del film non sarà condizionato troppo dalle performance dato che  la Warner Bros. è chiaramente fiduciosa nelle sue possibilità di successo, visto anche l’avvio dello sviluppo due spin-off per HBO Max.

Come molti di voi sapranno, il primo si concentrerà sul dipartimento di polizia di Gotham City, mentre il secondo dovrebbe seguire Oswald Cobblepot di Colin Farrell, presumibilmente mentre continua la sua trasformazione in The Penguin. Oggi parlando con Games Radar , Robert Pattinson ha ammesso che fatica a immaginare un seguito di The Batman: ” Quando l’ho visto per la prima volta, anche dalla prima inquadratura, il tono è incredibilmente diverso dagli altri film” , spiega . “Ed è così strano, e un po’… è triste e abbastanza commovente.” “È una storia di Batman davvero, davvero insolita, e sembra quasi più difficile per me immaginare che posso asserci una serie di film dopo. Voglio dire, hanno sempre quel piccolo pezzo alla fine, che è tipo: ‘… e in arrivo!’ Ma a parte questo, sembra stranamente personale. Penso che le persone rimarranno scioccate da quanto sia diverso”.

Robert Pattinson  ha dunque involontariamente spoilerato una scena finale nel film che strizzerà l’occhio a possibili sviluppi futuro, dunque non resta che aspettare di vedere il film al cinema! 

The Batman, il film

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Eternals: Gilgamesh tornerà nel MCU?

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Eternals: Gilgamesh tornerà nel MCU?

Secondo un rapporto di allkpop (via The Direct), Don Lee tornerà nei panni di Gilgamesh in un film o uno show MCU in arrivo, dopo aver interpretato uno dei protagonisti in Eternals. Secondo quanto riferito, l’attore volerà negli Stati Uniti quest’estate per iniziare a lavorare sul progetto misterioso. La notizia del potenziale ritorno di Lee arriva dopo che Gilgamesh è morto proteggendo Thena (Angelina Jolie) in Eternals.

Questo implica che il rumor potrebbe essere smentito ma si potrebbe anche trattare di un nuovo show Disney+ che si collocherebbe in una linea temporale precedente ai fatti di Eternals, magari una storia che segue la vita di Gilgamesh e Thena insieme, dopo lo smembramento della famiglia degli Eterni a Babilonia.

Eternals: una toccante scena eliminata che fa riferimento a Thanos

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Robert Pattinson rivela perché il suo Bruce Wayne è diventato Batman

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Come riportato da GamesRadar, Robert Pattinson si è seduto con Total Film per discutere del suo primo ruolo da supereroe, Batman, e di cosa pensava del personaggio. Parlando del motivo per cui il suo Bruce Wayne alla fine diventa Batman, la star ha parlato del trauma che ha il suo personaggio e di come è alimentato dalla tragedia. Alla fine, Pattinson crede che il suo Bruce Wayne si rivolga all’essere un vigilante come fosse una “autoterapia”.

“Ha questo enorme trauma dentro di sé e ha costruito questo intricato meccanismo psicologico per gestirlo. È come un’autoterapia davvero, davvero, davvero pessima, che alla fine lo ha portato a diventare Batman, una sorta di auto-aiuto.”

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Avengers: Endgame, tutte le sviste presenti nella battaglia finale

Come per la maggior parte dei blockbuster dell’MCU, Avengers: Endgame si è concluso con un maestoso terzo atto. Un set enorme, comprensivo di quasi tutti i personaggi attivi del franchise: nel film i Vendicatori, i Guardiani della Galassia, gli abitanti di Wakanda e i Maestri delle Arti Mistiche, si riuniscono per fermare Thanos (Josh Brolin). Ma per quanto sia d’effetto vedere tutti i supereroi all’opera in un’unica battaglia, non si possono tralasciare gli errori e le dimenticanze della sequenza finale del film.

Avengers: Endgame  si presenta come il seguito di Avengers: Infinity War (2018). Diretto da Anthony e Joe Russo come il capitolo precedente, il film culmina con lo scontro titanico tra Thanos, gli Avengers e i rispettivi alleati. Oltre alla battaglia, anche la realizzazione del film è stata un’impresa titanica. Infinity War e Endgame vanno a comporre un finale in due atti. Se il primo film riesce a gestire bene le scene complesse e il cast affollato, il secondo arranca maggiormente: la trama è più elaborata, i viaggi nel tempo diventano impegnativi e culminano in un finale ricco quanto confusionario. Vediamone tutte le pecche, dai buchi nella trama agli errori di VFX.

Come fa Star-Lord a volare?

Chris-Pratt-Star-Lord-Avengers-EndgameCome metà dell’Universo, anche Star-Lord (Chris Pratt) è vittima dello sterminio di Thanos in Avengers: Infinity WarFortunatamente, in Avengers: Endgame viene resuscitato e può unirsi al combattimento finale.

Proprio durante la battaglia del terzo atto, c’è una sua ripresa che apre qualche dubbio. Dopo che Capitan America raduna i Vendicatori contro Thanos e il suo esercito, Peter Quill entra in azione ma, invece di correre, utilizza i suoi propulsori per volare. Il problema è che gli strumenti sono solo sotto le scarpe: sembrerebbe quindi impossibile che Star-Lord riesca a volare orizzontalmente, dal momento che la parte superiore del corpo non ha alcun tipo di supporto. 

Pepper Potts/Rescue: chi sta colpendo?

Pepper-potts-Rescue-Avengers-endgameIn Avengers: Endgame, i fratelli Russo hanno voluto dare il giusto spazio anche ai personaggi minori. Tra gli altri, c’è anche Pepper Potts (Gwyneth Paltrow).

La storica fidanzata di Tony Stark (Robert Downey Jr.) è presente in campo di battaglia accanto al supereroe. Con indosso per la prima volta l’armatura regalatagli da Iron Man, Rescue spara a raffica i suoi colpi, ma non si riesce a capire contro chi. Non si vede mai chi viene colpito, eppure Pepper continua a tirare.

In Avengers: Endgame Spider-Man cavalca il Pegaso di Valchiria

Spider-Man-Valchiria-Avengers-Endgame

Iron Man e Rescue sono un team già noto ai fan, ma durante la battaglia finale di Endgame hanno combattuto fianco a fianco anche personaggi che non avevano mai interagito prima. È questo il caso di Spider-Man (Tom Holland) e Valchiria (Tessa Thompson).

Quando Peter Parker tenta di impossessarsi del Guanto dell’Infinito con tutte e sei le gemme, Valchiria gli offre un passaggio sul suo Pegasus. Oltre alla strana coppia di personaggi, stupisce anche la posizione di Spidey: l’eroe non si aggrappa per bene alla bestia in volo, ma ha una mano sospesa in aria. Non si capisce bene come faccia a mantenere l’equilibrio senza cadere.

Due Ant-Man sulla scena in Avengers: Endgame

giant-manC’è un errore che è stato notato anche dal co-sceneggiatore di Endgame Stephen Mcfeely durante una revisione a posteriori del film. L’autore ha chiesto scherzosamente ai fan di non continuare a sollevare il problema, ma è difficile non notarlo.

Per portare il Guanto dell’Infinito lontano da Thanos, gli Avengers escogitano un piano: mentre gli altri continuano a combattere, Ant-Man (Paul Rudd) e Wasp (Evangeline Lilly) devono accedere al Tunnel Quantico nel furgone di Luis (Michael Peña). Poco dopo l’elaborazione del piano però, si vede sorprendentemente un Giant-Man sullo sfondo del combattimento, quando Scott Lang dovrebbe essere altrove e nella sua solita dimensione.

Lo scudo di Capitan America

Capitan-America

Steve Rogers è al centro di molti momenti iconici della battaglia finale di Avengers: Endgame, ma è anche vittima di un errore di VFX durante la scena del terzo atto del film. Nel corso della lotta faccia a faccia con Thanos, lo scudo di Capitan America viene distrutto dalla spada del Titano Pazzo. Tuttavia, più tardi nel film, un’ampia ripresa mostra il soldato di nuovo in possesso della sua arma, completamente intatta e illesa.

Thanos e il guanto

Thanos-Avengers

Uno dei momenti più tesi di Avengers: Endgame è quando Thanos, impossessatosi del guanto di Stark, prova a schioccare le dita. Per fortuna, Iron Man riesce a rubare fortuitamente le Gemme dell’Infinito per tempo e a rendere il gesto del Titano Pazzo inutile.

Per quanto ben costruita, la scena della battaglia finale appena descritta ha però un piccolo errore di VFX. Ad un esame più attento della mano del Titano Pazzo, il dito medio e il palmo risultano scontornati. Se non viene fatta notare, l‘imprecisione non è troppo visibile: anche Matt Aiken di Weta Digital, che ha lavorato al film, non l’ha notata fino a quando non gli è stata indicata. Ma anche questo dettaglio toglie punti ad Endgame.

Pamela Anderson: 10 cose che non sai sull’attrice

Pamela Anderson: 10 cose che non sai sull’attrice

Pamela Anderson è un’icona del mondo dello spettacolo nota a tutti, tanto per le sue interpretazioni quanto per la vita privata e le attività benefiche. Modella tra le più importanti degli anni Novanta, attrice in serie di successo e donna capace di reinventarsi continuamente, la Anderson ha saputo conquistare le attenzioni di tutti, aprendo la strada a molte altre modelle e attrici venute dopo di lei. Anche se oggi non è più sotto i principali riflettori del mondo della celebrità, rimane ugualmente un modello inarrivabile di carisma e sensualità.

Ecco 10 cose che non sai di Pamela Anderson.

Pamela Anderson: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in alcuni noti film. La carriera da attrice della Anderson ha inizio nel 1991 con il film Rapina del Secolo a Beverly Hills. In seguito ha recitato in Soli contro il crimine (1994), Barb Wire (1996), Scooby-Doo (2002), con Rowan Atkinson, Scary Movie 3 (2003), Borat (2006), con Sacha Baron CohenSuperhero – Il più dotato fra i supereroi (2008), Costa Rican Summer (2010), Hollywood & Wine (2010), The People Garden (2016), The Institute (2017), di James Franco, Baywatch (2017), con Dwayne Johnson, e Nicky Larson et le Parfum de Cupidon (2019).

2. È nota per le serie TV. Più che il cinema, ad aver reso davvero celebre l’attrice sono state alcune serie TV in cui ha recitato. Tra le più importanti si annoverano Quell’uragano di papà (1991-1997), Il tempo della nostra vita (1992) e Baywatch (1992-1997), che l’ha consacrata definitivamente. In seguito ha preso parte a V.I.P. (1998-2002), Baywatch – Matrimonio alle Hawaii (2002), Una pupa in libreria (2005-2006), Package Deal (2013) e Sur-Vie (2017).

Pamela Anderson è hot

3. È stata un icona sexy. Prima di diventare una nota attrice, la Anderson ha iniziato la sua carriera come modella. Dopo essere stata casualmente scoperta venendo inquadrata nel maxischermo di una partita di football, le sono stati proposti diversi contratti come modella e nell’ottobre del 1989 è apparsa sulla copertina di Plaboy in uniforme scolastica. Da quel momento è apparsa sulla rivista per ben altre tredici volte ed è stata scelta, nel 2011, come modella dell’ultimo numero della rivista in cui appaiono servizi di nudo.

Pamela Anderson Baywatch

Pamela Anderson in Baywatch

4. Possiede ancora l’iconico costume della serie. Della serie Baywatch, dove la Anderson interpretava C. J. Parker, uno degli oggetti più iconici e maggiormente rimasti nell’immaginario collettivo è il costume rosso indossato dall’attrice. La Anderson ha di recente dichiarato di possedere ancora il suo costume da bagno rosso e ha affermato anche che di tanto in tanto lo indossa ancora, o per fare la doccia o per far colpo sui suoi ospiti.

5. Il suo co-protagonista non la voleva nella serie. Come rivelato in seguito, il protagonista maschile della serie, l’attore David Hasselhoff, non voleva che la Anderson facesse parte del cast di Baywatch. Questo perché aveva posato per la rivista Playboy e Hasselhoff non la considerava una vera attrice. Ancor di più, l’attore era preoccupato dal fatto che il seno prosperoso della Anderson avrebbe finito con il distrarre dalle vere cose importanti della serie.

Pamela Anderson e Tommy Lee

6. Era sposata con il noto batterista. Nel 1995 l’attrice ha sposato il batterista della band Motley Crue Tommy Lee, che aveva conosciuto solo quattro giorni prima del matrimonio. La coppia, che ha avuto anche due figli (Brandon Thomas e Dylan Jagger), è divenuta nota in particolare per il loro rapporto burrascoso. In un’occasione, infatti, Lee fu anche arrestato per violenza domestica e condannato a sei mesi di carcere. I due hanno infine divorziato nel 1998.

7. È noto il loro sex tape. Nello stesso 1998 viene diffuso online un filmato che ritraeva la Anderson e Lee nel loro intimo, con esplicite scene di sesso. la Anderson ha quindi citato la società di distribuzione del video, pubblicato in versione integrale, ottenendo un accordo di transazione confidenziale tra le parti. Proprio questa vicenda è ora alla base della serie Pam&Tommy, disponibile su Disney+ a partire dal 2 febbraio, dove la Anderson e Lee sono interpretati rispettivamente da Lily James e Sebastian Stan.

Pamela Anderson Tommy Lee

Pamela Anderson è su Instagram

8. Ha un profilo Instagram ufficiale. L’attrice ha deciso di aprire, come molti suoi colleghi, un account Instagram ufficiale che è seguito da 1,3 milioni di persone. La sua bacheca è un tripudio di fotografie che, spesso e volentieri, la ritraggono protagonista di momenti lavorativi e di svago, oltre che di momenti quotidiani. Seguendola, dunque, si potranno scoprire molte cose su di lei, rimanendo anche aggiornati su tutti i suoi progetti.

Pamela Anderson: oggi

9. Continua a recitare. Nonostante il periodo della sua massima popolarità sia ormai tramontato, la Anderson continua ad essere un’icona nel mondo dello spettacolo. Tra le tante attività che l’attrice porta avanti vi è naturalmente anche quella della recitazione, passione mai abbandonata. Se nel 2017 era comparsa con un cameo nel film Baywatch, la Anderson ha da poco concluso le riprese di un nuovo film, intitolato 18 & Over, un thriller ambientato durante il periodo del lockdown, dove lei ricopre il ruolo dello sceriffo Rogers.

Pamela Anderson: età e altezza dell’attrice

10. Pamela Anderson è nata il 1° luglio del 1967 a Ladysmith, in Canada. L’attrice è alta complessivamente 170 centimetri.

Fonte: IMDb

Beautiful Minds, recensione del film di Alexandre Jollien e Bernard Campan

Beautiful Minds è un film di genere drammatico del 2021, diretto da Bernard Campan e Alexandre Jollien, che interpretano anche i due protagonisti. In uscita il 10 febbraio 2022 nelle sale italiane, il film sarà distribuito da Notorious Pictures.

Beautiful Minds: un incontro salvifico

Alexandre Jollien è un filosofo e scrittore svizzero, specializzato in filosofia greca, oltre che docente, ed è intervenuto più volte sul tema della disabilità: ha ideato, scritto e diretto Beautiful Minds assieme all’amico Bernard Campan, con cui lavora da diversi anni, compagno ideale per sostenere il soggetto di una pellicola incentrata sull’importanza e la forza della differenza: un invito a cambiare il modo in cui si giudica chi non conosciamo, per adottare una prospettiva più fluida, abbracciando l’amore incondizionato che si è rivelato risolutivo nell’esperienza quotidiana e personale di Jollien, che ha vissuto in prima persona il disprezzo di sé connaturato al personaggio da lui interpretato: un’ interiorizzazione degli sguardi negativi, che distruggono la consapevolezza della propria persona: “C’è molto disprezzo di sé quando si fissano le altre persone ogni giorno, il che è degradante. Ci vogliono anni per guarire da questo trauma. Quando hai una disabilità, quando la tua autostima è abbastanza distrutta, penso che sia stato molto catartico essere sostenuto da Bernard, da una squadra. Alla fine, viviamo grazie alla solidarietà“.

Louis (Bernard Campan) è un becchino sessantenne dalla quotidianità piuttosto metodica; tratta con fornitori e colleghi con lo stesso pragmatismo (e cura) dispensato al trucco dei cadaveri per i rispettivi funerali. In parallelo, ci viene presentato Igor (Alexandre Jollien), un uomo vicino ai 40 anni che consegna verdure biologiche su un triciclo, sfidando così quotidianamente non solo il traffico, ma anche la sua condizione di disabile – ha avuto una temporanea paralisi cerebrale alla nascita. La sceneggiatura (firmata dai due protagonisti) suggerisce rapidamente che le vite di queste due figure completamente diverse si incroceranno; non sorprende, quindi, che sia esattamente quello che succede.

E’ allora che emerge prepotentemente la volontà del regista Bernard Campan di rompere certi cliché senza perdere di vista il viaggio reciprocamente vantaggioso dei personaggi; nella maggior parte delle opere con una premessa simile, gli equivalenti di Louis mostrano un’immensa difficoltà nel trattare le particolarità della condizione fisica dei personaggi come Igor e, poco a poco, imparano tramite le differenze a essere persone migliori. Qui c’è la consueta acquisizione di nozioni benefiche per l’interlocutore e spettatore, ma in una strada a doppio senso: anche Igor si appropria – e rivela – la sua soggettività.

Beautiful Minds film

Beautiful Minds: lasciamoci abbracciare

Approcciandoci a questa visione, abbiamo tutte le ragioni per credere che Beautiful Minds sarà un film convenzionale, in cui i membri di gruppi discriminati giocano un ruolo chiave nel rendere qualcuno una persona migliore e di solito quel privilegiato proviene da una parte meno vulnerabile della popolazione. Pensate al numero di film in cui un omofobo impara il rispetto interagendo con i membri della comunità LGBTQIA+ o, in modo simile, al numero di personaggi razzisti che ricevono lezioni vivendo con uomini o donne di colore; naturalmente, il messaggio di accettazione e di cambiamento di prospettiva è importante; tuttavia, non quando questa “lezione di vita” avviene a spese della subordinazione del discriminato, in diversi casi quando diventa un mero strumento per l’evoluzione morale/spirituale/comportamentale dell’oppressore.

Beautiful Minds non crea un’opposizione così forte tra le realtà dei protagonisti. Louis sembra avere tutta la pazienza del mondo di fronte alle impertinenze ricorrenti di Igor; in nessun momento l’impresario funebre mostra una difficoltà specifica nel trattare con una persona con bisogni speciali. La presenza di Igor si attesta come emotivamente pedagogica in definitiva, ma non nel senso di abbattere un pregiudizio stretto/tattico: gli insegnamenti che elargiscono l’uno all’altro sono di natura più emotiva che comportamentale. E come regista, Bernard Campan non delimita in maniera didattica ogni passo del viaggio, rendendolo una naturale conseguenza del famigerato apprendistato.

A volte Louis sembra rassegnato alla presenza di Igor, altre volte è effettivamente entusiasta della compagnia dello straniero sulla strada. In nessun momento le motivazioni sono comunque dettagliate fino al punto di esaurire i dubbi: nel processo di avvicinamento e allontanamento dalle convenzioni, il lungometraggio costruisce un viaggio per far incontrare due solitari. La logica del road movie è spesso utilizzata in questo tipo di trama, soprattutto perché permette uno spostamento costante e un aggiornamento delle figure di supporto, che contribuiscono a modificare la storyline principale.

Beautiful Minds è una piacevole commedia drammatica del tipo da guardare e riguardare, che ricorda la potenza espressiva di Quasi Amici: la filosofia del personaggio – e della mente – di Alexandre Jollien arricchisce il testo filmico in maniera inedita e mai stucchevole, mettendo nero su bianco come la tentazione di nascondere le ferite sarà sempre controbilanciata dalla solidarietà e umanità di chi ci sta attorno, se ci lasciamo abbracciare.

Now and Then: la nuova serie thriller AppleTV+

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Now and Then: la nuova serie thriller AppleTV+

Now and Then è la nuova serie thriller Apple Originals  spagnola e inglese creata da Ramón Campos e Teresa Fernández-Valdé.

Now and Then in streaming uscirà 20 maggio su Apple TV+. a serie di otto episodi, ambientata a Miami, è stata girata in spagnolo e inglese e uscirà su Apple TV+ con i primi tre episodi, seguiti da un nuovo episodio settimanale, ogni venerdì.

Now and Then: trama e cast

Now and Then è un thriller stratificato che esplora le differenze tra le aspirazioni giovanili e la realtà dell’età adulta, quando le vite di un gruppo di migliori amici del college cambiano per sempre dopo il tragico epilogo di un weekend celebrativo finito con la morte di uno di loro. Vent’anni dopo, i restanti cinque sono riuniti di nuovo, seppure con riluttanza, da una minaccia comune che mette a rischio i loro mondi apparentemente perfetti.

Il cast della serie comprende le candidate all’Oscar Marina de Tavira e Rosie Perez, il vincitore del Premio Ariel José María Yazpik, la pluripremiata al Premio Goya Maribel Verdú, Manolo Cardona, la vincitrice del Premio Goya Soledad Villamil, il vincitore dell’Emmy Željko Ivanek, Jorge López, Alicia Jaziz , Dario Yazbek Bernal, Alicia Sanz, Jack Duarte e Miranda de la Serna.

La serie è un’idea di Bambú Producciones, dei creatori Ramón Campos e Teresa Fernández-Valdés, che sono anche showrunner, e di Gema R. Neira, che è anche autrice insieme a Campos e al loro team. Gideon Raff (“The Spy”, “Homeland – Caccia alla spia”) è produttore esecutivo e regista.

Now and Then si unisce alla rosa in espansione di Apple Originals degli storytellers più creativi di oggi, incluso il prossimo all’uscita “Suspicion”, un thriller dal ritmo frenetico con Uma Thurman, basato sulla premiata serie israeliana “False Flag”; “Slow Horses”, un thriller di spionaggio internazionale con protagonista il premio Oscar Gary Oldman; “Pachinko”, l’attesissima serie drammatica basata sull’acclamato bestseller, scritta e prodotta da Soo Hugh; “Echo 3”, un nuovo thriller d’azione ambientato tra il Sud America e gli Stati Uniti e scritto dal produttore e scrittore premio Oscar Mark Boal; nuove storie dal regista, scrittore, direttore della fotografia, montatore, produttore pluripremiato agli Oscare ai BAFTA, Alfonso Cuarón, che attualmente ha un accordo generale di esclusiva per lo sviluppo di progetti televisivi  per Apple TV+ attraverso la sua società di produzione Esperanto Filmoj; “Masters of the Air”, una nuova serie drammatica limitata degli Apple Studios, prodotta da Amblin Television di Steven Spielberg e Playtone di Tom Hanks e Gary Goetzman; “Shantaram”, tratto dal bestseller di Gregory David Robert e interpretato da Charlie Hunnam.

Most Dangerous Game: recensione del film con Liam Hemsworth

Most Dangerous Game: recensione del film con Liam Hemsworth

Ecco un altro giocatore che, per soldi, mette in palio la vita. Da miniserie a film, Most Dangerous game è la corsa disperata all’oro di un uomo (Liam Hemsworth) in fin di vita e pieno di debiti. Un lungometraggio dalle ottime premesse in termini di cast e regia e che mette in scena azione, intrigo e mistero ma senza riuscire a centrare il segno. Vediamo perché.

Most Dangerous Game: la trama

Dodge Raynard (Liam Hemsworth), giovane imprenditore, corridore accanito ed ex atleta, scopre di essere malato di cancro. Non gli restano che poche settimane. Come se non bastasse, è indebitato fino al collo. Per permettere le cure necessarie alla moglie incinta (Sarah Godon), Dodgha rinunciato alla  sua assicurazione. Alla ricerca disperata dei soldi per curarsi e per garantire la sopravvivenza economica alla sua famiglia, Raynard accetta la proposta di un assicuratore misterioso (Christoph Waltz).

Dodge è invitato a partecipare ad un gioco: per 24 ore, deve fuggire da cinque inseguitori misteriosi, pronti ad ucciderlo. La ricompensa in denaro è garantita. Non avendo nulla da perdere, Dodge accetta di partecipare alla folle caccia all’uomo, mettendo in pericolo la sua famiglia e sfiorando i limiti della follia.

Le disavventure di Most Dangerous Game

Most Dangerous Game nasce come una serie in short format: 15 episodi  da una decina di minuti circa che vanno a comporre un Movies-in-chapter, un film a capitoli. A lanciarla è Quibi – la piattaforma realizzata da Jeffrey Katzenberg per lo streaming sui cellulari. Purtroppo Quibi è stata avviata nel 2020, in piena pandemia, e ha dovuto chiudere pochi mesi dopo.

Il format, geniale per la un servizio streaming per smartphone, viene cambiato dal nuovo distributore del film, Prime Video. Nasce così il lungometraggio Most Dangerous Game. La rielaborazione del girato non è però delle migliori: il film risulta spesso ripetitivo, come se i singoli episodi fossero semplicemente stati incollati uno dopo l’altro, senza troppo sforzo. Inoltre, la qualità è bassa: è evidente che si tratta di una produzione CBS in cui le scene d’azione sono fatte al risparmio. D’altronde, parliamo di un prodotto nato per il piccolissimo schermo.

Nomi importanti per risultati mediocri

Il regista di Most Dangerous Game è Phil Abraham, il noto autore di serie cult come I Soprano o Mad Men. Lo sceneggiatore Nick Santora non è da meno. Nonostante ciò, il passaggio dalla migliore tv HBO ai bassi budget del network CBS viene accusato dagli autori. Manca una storia avvincente e coinvolgente. L’aspetto drammatico della malattia del protagonista non viene approfondito abbastanza da creare empatia. La trama è completamente sbilanciata verso l’azione, senz’altro necessaria ma non sufficiente a coinvolgere lo spettatore.

Nulla da dire però alla recitazione di Hemsworth (The dressmaker – Il diavolo è tornato) e di Waltz (Spectre): è ottima e non stucchevole. Il primo è perfetto per la parte dell’uomo prestante, la cui fisicità esprime forza e agilità. D’altro canto però, sembra tutt’altro che malato: viene da chiedersi, ha realmente un tumore? Come può essere in fin di vita? Dal canto suo, Waltz veste bene i panni del furbo imprenditore che opera ai limiti della legalità, personaggio rassicurante ma anche manipolatore, a tratti subdolo.

Siamo sulla falsa riga di Squid Game

Forse il motivo per cui Most Dangerous Game non ci conquista è perché abbiamo in mente un prodotto simile ma estremamente più forte: Squid Game, la serie Netflix coreana che ha conquistato appassionati e non dei giochi di sopravvivenza.

Thriller, dramma e horror in una realtà distopica, inserita nel mondo ordinario ma ben nascosta. Tutti questi elementi, seppur in proporzioni differenti, sono presenti in Squid Game come in Most Dangerous Game. Anche nel film, c’è un padre che ha bisogno di soldi per garantire un futuro alla sua famiglia e un uomo ”generoso” e cordiale pronto a offrire una soluzione. Al centro del prodotto americano però, non c’è un personaggio ridotto in estrema povertà come in Squid Game, ma un giovane di successo. Il film vorrebbe criticare il sistema sanitario statunitense, ma non riesce fino in fondo nel suo intento politico.

In conclusione, Most Dangerous Game è un film d’azione che non dice nulla di nuovo: ha tutti gli ingredienti per funzionare ma non ha la forza di superare la concorrenza.

The Batman, le nuove foto mostrano i dettagli di armi e costume

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The Batman, le nuove foto mostrano i dettagli di armi e costume

Nelle nuove immagini di The Batman condivise da Total Film, i fan possono dare uno sguardo più dettagliato alla tuta di Robert Pattinson e al suo arsenale. Le immagini mostrano il cappuccio del supereroe in dettaglio, così come i suoi guanti e la cintura traboccante di gadget. Questi gadget sembrano includere granate fumogene, che i fan con gli occhi d’aquila avranno intravisto nei trailer e potenziali proiettili attaccati ai suoi guanti.

GUARDA LE FOTO DI TOTAL FILM

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Voyage of Time, dal 3 marzo al cinema il documentario di Terrence Malick

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ll 3 marzo debutterà nelle sale italiane Voyage of Time, documentario diretto dal geniale regista Terrence Malick (La sottile linea rossa, The Tree of Life), con la voce narrante di Cate Blanchett eprodotto da Brad Pitt. Presentato alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il film, nella sua grandiosa versione integrale per la sala, è distribuito da Double Line in collaborazione con Lo Scrittoio.

L’opera arriva finalmente sul grande schermo per condurre lo spettatore all’esplorazione del passato planetario e al contempo alla ricerca di una futura collocazione nell’universo per l’umanità. Un inno alla natura e alla vita che si propone di forgiare una nuova, ipnotica storia della stessa vita della Terra, cogliendo la magia espressiva del cosmo non facilmente osservabile, ma del quale siamo partecipi in ogni istante della nostra esistenza.

In Voyage of Time Malick invita lo spettatore a sondare in profondità 14 miliardi di anni tra passato, presente e futuro, ricostruendo la cronologia scientifica della Terra, dalla nascita delle stelle alla comparsa dell’uomo sul pianeta. Nell’arco di diversi anni, Malick con questo lavoro ha voluto creare un nuovo formato sperimentale, al confine tra effetti speciali tradizionali ed effetti digitali all’avanguardia. Dalla microfotografia alle immagini generate da supercomputer, da creature viventi a immagini che somigliano a specie preistoriche, l’interrogativo è: possiamo riprodurre sullo schermo gli eventi cosmologici più immensi e le forme di vita più bizzarre di cui nessuno è mai stato testimone e farlo in modo da consentire alle persone di relazionarsi, valutandone la bellezza, il significato e le conseguenze da un punto di vista personale?

Voyage of Time consente al pubblico di sperimentare in modo diretto ciò che la scienza comprende del nostro mondo, della nostra storia, della nostra esistenza, grazie al potenziale del cinema di documentare e, a volte, simulare la cruda realtà, la capacità della macchina da presa di amplificare e manipolare il tempo. Il mondo invisibile intorno a noi diventa improvvisamente immaginabile, conoscibile, da tutti. A contribuire l’uso di suoni capaci di evocare il vorticoso crescendo dell’energia creativa della vita.

Prima di iniziare la produzione di questo film, Malick si è immerso in studi astronomici, biologici e filosofici, raccogliendo appunti e parlando con professori, ricercatori e innovatori in campi in rapida evoluzione, spaziando dalla fisica all’antropologia. Tale lavoro preparatorio è confluito in un film che sa ritagliarsi una nuova forma espressiva, intersecando scienza e arte.

La bellezza estetica del film non fa che valorizzare la scienza sottostante in uno scambio dinamico, un dare e ricevere, tra il romanticismo dell’arte e il rigore della ricerca scientifica. La scienza è stata erroneamente considerata nemica del mistero e del senso di meraviglia è piuttosto il contrario, in realtà. La conoscenza non diminuisce il senso della bellezza e del mistero; lo accresce. In quanto scienziati, il nostro compito è tuffarci in quel mistero e cercare di formare per consentire la comprensione. Ciò che fa anche Terry con questo film” – Andrew Knoll, Fisher Research Professor di Storia Naturale presso l’Università di Harvard, consulente della NASA e responsabile della veridicità e accuratezza dal punto di vista scientifico della rappresentazione.

The Beatles: Get Back – The Rooftop Concert nelle sale IMAX® dal 9 al 13 febbraio

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The Beatles: Get Back – The Rooftop Concert, l’indimenticabile concerto dei Beatles sul tetto della sede di Apple Corps di Savile Row avvenuto il 30 gennaio 1969, debutterà in Italia esclusivamente nelle sale IMAX® dal 9 al 13 febbraio in una versione di 60 minuti.

Sono entusiasta che il pubblico possa vivere il concerto sul tetto di The Beatles: Get Back in IMAX, su uno schermo enorme”, afferma il regista/produttore Peter Jackson. “È l’ultimo concerto dei Beatles ed è il modo assolutamente perfetto per vederlo e ascoltarlo”.

Fin dal debutto della bellissima e illuminante docuserie di Peter Jackson, sentivamo che i fan avevano il desiderio di vivere in IMAX l’indimenticabile esibizione sul tetto”, afferma Megan Colligan, presidente di IMAX Entertainment. “Siamo davvero entusiasti di collaborare con Disney per portare Get Back su un palcoscenico completamente nuovo e offrire ai fan dei Beatles in tutto il mondo l’opportunità unica di guardare e ascoltare i loro eroi attraverso l’impareggiabile immagine e suono di IMAX”.

Il concerto, che appare nella sua interezza nella docuserie originale di Peter Jackson The Beatles: Get Back disponibile su Disney+, sarà ottimizzato per gli schermi IMAX, rimasterizzato in digitale nella qualità dell’immagine e del suono di The IMAX Experience® con la tecnologia proprietaria IMAX DMR® (Digital Remastering).

I Want You Back: nuove foto dal film Prime Video

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I Want You Back: nuove foto dal film Prime Video

Arriva l’11 febbraio su Prime Video I Want You Back, diretto da Jason Orley (Big Time Adolescence), scritto da Isaac Aptaker & Elizabeth Berger (Love, Simon writers e This Is Us co-showrunners) e prodotto da Peter Safran e John Rickard di The Safran Company, Aptaker e Berger di The Walk-Up Company.

Nel cast del film ci sono Charlie Day, Jenny Slate, Scott Eastwood, Manny Jacinto, Clark Backo, Gina Rodriguez, Mason Gooding, Dylan Gelula, Jami Gertz, Isabel May e Luke David Blumm.

Le foto di I Want You Back

La trama di I Want You Back

Peter (Charlie Day) ed Emma (Jenny Slate) sono degli estranei, ma quando si incontrano c’è una cosa che li fa legare immediatamente: sono entrambi stati lasciati nello stesso weekend dai rispettivi partner, Anne (Gina Rodriguez) e Noah (Scott Eastwood). Si dice “mal comune mezzo gaudio”, ma la  loro autocommiserazione prende una strana piega quando scoprono sui social che i rispettivi partner sono già andati avanti, Anne con Logan e Noah con Ginny. Sulla trentina e terrorizzati di aver perso la loro unica possibilità di vivere felici e contenti, Emma e Peter escogitano un piano disperato per porre fine alle nuove relazioni dei loro ex e riconquistarli.

BAFTA EE Rising Star Award, ecco i nominati del 2022

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BAFTA EE Rising Star Award, ecco i nominati del 2022

Gli attori Ariana DeBose, Harris Dickinson, Lashana Lynch, Millicent Symonds e Kodi Smit-McPhee sono i candidati 2022 per il BAFTA EE Rising Star Award. Il premio è giunto alla sua diciassettesima edizione.

I candidati sono stati annunciati dalla vincitrice dello scorso anno, Bukky Bakray (“You Don’t Know Me”), e dalla presentatrice Edith Bowman.

I cinque attori sono stati selezionati per aver dimostrato “un talento eccezionale nel cinema nell’ultimo anno”. I precedenti vincitori del premio hanno incluso James McAvoy, Eva Green, Tom Hardy, Kristen Stewart, Tom Holland, Letitia Wright e Micheal Ward.

DeBose ha recentemente interpretato Anita in West Side Story e apparirà nel thriller di spionaggio di Matthew Vaughan Argylle insieme a Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, John Cena, Bryan Cranston e Samuel L. Jackson.

Dickinson ha interpretato il principe Filippo al fianco di Angelina Jolie in Maleficent: Mistress of Evil e recentemente è apparso in The King’s Man – le origini. Lo vedremo in See How They Run insieme ad Adrien Brody, Saoirse Ronan, Ruth Wilson e Sam Rockwell.

Lynch ha avuto un ruolo chiave in No Time to Die come il nuovo 007 e sarà presto visto nell’adattamento musicale di Matilda insieme a Emma Thompson e The Outside Room con Vanessa Redgrave ed Emily Beecham.

Symonds ha recentemente ripreso il suo ruolo in A Quiet Place Part II di John Krasinski, mentre Smit-Mcphee è apparsa in film vari come La strada, nel ruolo del figlio di Viggo Mortensen, e Il Potere del Cane al fianco di Benedict Cumberbatch e Kristen Dunst.

Il premio BAFTA Rising Star è l’unico degli EE British Academy Film Awards che viene deciso dal pubblico. Il vincitore degli EE Rising Star Awards sarà annunciato durante la cerimonia BAFTA, che si terrà nel centro di Londra il 13 marzo.

Fonte: Variety

Roland Emmerich condivide il suo segreto per i disaster movie

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Roland Emmerich condivide il suo segreto per i disaster movie

Mente geniale dietro a capolavori del genere come Independence Day, Godzilla (1998), The Day After Tomorrow2012 , si può certamente dire che Roland Emmerich è un artista del disaster movie.

In un’intervista per il canale YouTube Jake’s Takes, Roland Emmerich elenca le cose da fare e da non fare per girare sequenze di disastri, citando in particolare la sua esperienza durante le riprese di Independence Day. Secondo il regista, è più efficace – e meno sconvolgente – evitare la morte gratuita sullo schermo. “Stai lontano dalle persone che vengono uccise”, dice Emmerich Perché è qualcosa… che non credo che alla gente piaccia molto. Sì, il mondo sta crollando, ma non mostrarlo troppo… Ecco perché io vado in giro per la città, tu vai più in largo che puoi. Perché non è divertente [vedere le persone che muoiono]”.

Jamie Lee Curtis riflette sulla sua interpretazione di Laurie Strode nel corso di 44 anni

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Jamie Lee Curtis riflette sul fatto che ha interpretato Laurie Strode nel franchise di Halloween per 44 anni, nel corso delle riprese di Halloween Ends, film che potrtebbe chiudere per sempre l’arco narrativo del suo personaggio.

Grazie all’Halloween del 1978, Curtis sarà per sempre immortalata nella lista di Hollywood delle migliori scream queens di tutti i tempi. Si è fatta un nome interpretando Laurie Strode, una delle uniche sopravvissute al primo massacro di Michael Myers, nel film di John Carpenter; da allora, Curtis ha interpretato Laurie in 6 film, aiutando a riavviare il franchise nel corso degli anni.

È stato il suo ritorno ad Halloween nel 2018 che ha dato nuova vita alla proprietà slasher di lunga data e l’ha indirizzata verso la trilogia in corso. L’Halloween del 2018 è servito come sequel diretto del film originale e ha ripreso con una Laurie alle prese con il disturbo da stress post-traumatico mentre si preparava per la sua resa dei conti finale con Michael. Lo scorso autunno è uscito Halloween Kills, il secondo capitolo della nuova trilogia, e sarà seguito da Halloween Ends entro la fine dell’anno.

Jamie Lee Curtis avverte il significato di questo momento durante le riprese di Halloween Ends. L’attrice ha condiviso un post emozionante sui social media quando si è resa conto di interpretare Laurie da 44 anni. Ha scritto:

Mi sono svegliato presto questa mattina e ho capito che abito in Laurie Strode da 44 anni. I suoi sogni sono diventati i miei. Anche i suoi incubi. In tutto questo, un profondo senso di gratitudine per i fan che l’hanno mantenuta importante e mi hanno dato un lavoro per così tanto tempo e sono così fottutamente entusiasta di questo nuovo film che stiamo facendo.

Halloween Ends, la prima foto ufficiale

Diretti da David Gordon Green, Halloween e Halloween Kills riportano Michael Myers ad Haddonfield 40 anni dopo la sua furia iniziale per un’altra notte di terrore. La sua follia omicida per la città lascia dozzine di morti, tra cui Tommy Wallace (Anthony Michael Hall) e la figlia di Laurie Strode (Jamie Lee Curtis), Karen (Judy Greer).

Halloween Ends raggiungerà i personaggi dopo un salto temporale di quattro anni, e vedrà protagonisti gli eroi sopravvissuti, Laurie, Allyson (Andi Matichak) e Lindsey Wallace (Kyle Richards) affrontare le ricadute della furia del 2018 dopo l’ultima fuga di Michael.

Robert Pattinson difende TUTTI gli adattamenti di Batman precedenti al suo

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Parlando con Total Film (via GamesRadar+) in merito al suo prossimo film, The Batman, Robert Pattinson ha parlato del suo affetto di lunga data per il personaggio DC. Ha rivelato di aver visto tutti i film di Batman al cinema (presumibilmente da Batman del 1989 e oltre), e sente che nessuno di quei film sia veramente brutto, includendo anche Batman e Robin che è unanimemente considerato poco riuscito.

“Tra tutti i personaggi dei fumetti e quel tipo di film, ho visto tutti i film [di Batman] al cinema, cosa che non posso davvero dire di aver fatto per nessun’altra serie. Non vedevo l’ora che uscissero. C’era la combinazione di essere totalmente attratto da questi film e anche di vedere che ne erano stati girati tanti sullo stesso personaggio, nessuno dei quali brutto. La gente dice che alcuni siano molto brutti, ma in realtà non lo sono. Raggiungono tutti completamente ciò che si prefiggevano di ottenere e sono tutti davvero interessanti, a seconda del loro tempo e luogo. Non lo so. Ho avuto uno strano istinto al riguardo. Ma ho sempre amato il personaggio”.

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Marvel: i 12 costumi peggiori dei personaggi nei film e serie tv

Marvel: i 12 costumi peggiori dei personaggi nei film e serie tv

Il Marvel Cinematic Universe è riuscito sicuramente a riportare in auge i costumi dei supereroi; eppure, vi sono state alcune eccezioni di character design, in particolar modo per quanto riguarda il reparto costumi, poco o per nulla azzeccati. Vediamo assieme quelli che sono stati decretati i 12 peggiori costumi dei personaggi Marvel

Green Goblin (Spider-Man: No Way Home)

green goblin marvelSiamo consapevoli che il costume di Green Goblin non è mai stato tra i preferiti dei fan, ma la rivisitazione del Marvel Cinematic Universe non è sembrata più di tanto migliore: certo, il cappuccio viola ha reso indubbiamente omaggio all’aspetto del Goblin nei fumetti, ma non possiamo dire lo stesso dei vari orpelli e accessori/armi extra che non sono servite praticamente a nulla.

La maschera del personaggio è stata abbandonata in favore di un paio di occhiali, il che ci ha permesso di concentrarci maggiormente sull’espressività di Willem Dafoe (forse è questo l’unico punto a favore del costume). Se il piano dei Marvel Studios era quello di rinnovare l’estetica del Green Goblin…. potevano esserci modi migliori per farlo.

Ant-Man (Ant-Man)

ant-man and the wasp marvel
©Marvel Studios 2018

L’ iconica tuta che Scott Lang indossa in Ant-Man del 2015 era la stessa indossata da Hank Pym durante la Guerra Fredda, ma ci sono delle caratteristiche che non sono state messe a punto; l’aspetto coriaceo del materiale non gli dona giustizia, mentre il design del casco è piuttosto opinabile. Certo, il costume rappresenta Ant-Man al 100%, ma si sarebbe potuto fare decisamente di più a livello di dettagli… riguardando il materiale cartaceo di partenza.

Se il piano era sempre quello di usare un costume retrò, perché non abbracciare il casco originale e un design più colorato? Il sequel ha migliorato questo aspetto, anche se si potrebbe sostenere che la Marvel non abbia ancora compreso le funzionalità e l’efficacia del costume di questo eroe.

Iron Man (Spider-Man: Homecoming)

MCU iron manUn nuovo film della Marvel significa sempre che Iron Man ha bisogno di un’armatura diversa; ovviamente lo studio di proprietà della Disney non lo ammetterebbe mai, ma la ragione di ciò è il ricavo delle vendite di merchandise associato all’Avenger di punta.

Così, quando Spider-Man: Homecoming è arrivato nel 2017, nessuno si è sorpreso di vedere Iron Man con un’altra nuova armatura; tuttavia, nonostante l’ispirazione da The Ultimates, la tuta disegnata da Bryan Hitch non ha impressionato così tanto i fan: troppo artificiosa nel suo proporre un bustino d’argento, l’unica ragione per presentare un costume del genere è stata definita dai fan “il creare un’altra costosa action figure Hot Toys da vendere nei negozi“.

Occhio di Falco (The Avengers)

Jeremy Renner Occhio di Falco marvelNessuno si aspettava che Occhio di Falco avrebbe indossato un costume viola brillante nel MCU: abbiamo sicuramente apprezzato l’aggiunta di un po’ di viola alla sua uniforme dello S.H.I.E.L.D. ma, al di là di questo, poco altro; difatti, costumi che il Clint Barton di Jeremy Renner avrebbe indossato da The Avengers in poi non hanno reso giustizia al personaggio dei fumetti, fino all’approdo della serie tv Hawkeye su Disney+: in questo caso, è stato rispettata l’estetica della run di Occhio di Falco di Matt Fraction, che avremmo voluto vedere replicata sin dall’ingresso del personaggio nel MCU.

Gli Eterni

eternals recensione marvelNel caso di Eternals, includiamo i costumi di ben 10 personaggi….perché sono stati ritenuti fondamentalmente tutti alquanto sottotono. Indubbiamente va riconosciuto ai Marvel Studios il merito di avere osato con un prodotto filmico differente dal solito e la cura riservata al character design è ugualmente encomiabile; tuttavia, ci sarebbe piaciuto vedere linee più semplici sugli abiti (alla Jack Kirby per intenderci), che facessero risaltare immediatamente l’aspetto e la caratterizzazione dei personaggi… al contrario, ciò che abbiamo ottenuto è uno stile degli abiti eccessivamente elaborato.

Deathlok (Agents Of S.H.I.E.L.D.)

deathlockNon siamo sicuri che Agents of S.H.I.E.L.D possa rientrare effettivamente nel MCU, ma vogliamo menzionare un costume parecchio discutibile; stiamo parlando del personaggio di Deathlok che, non si può negare, necessitava di modifiche in termini di adattamento sullo schermo delle storyline dei fumetti. I cambiamenti maggiori (e peggiori) hanno però toccato il character design e il costume con cui il personaggio si è presentato in scena è apparso agli spettatori come quelli… dei Power Rangers! La serie della ABC è riuscita a migliorare con il passare del tempo, tuttavia il costume di Deathlok è stato sicuramente uno dei suoi punti più bassi.

Ghost (Ant-Man And The Wasp)

ghost marvelRendere Ghost un villain femminile in Ant-Man and The Wasp non è stata una cattiva idea, e scegliere Hannah John-Kamen per interpretare il personaggio è stata una mossa geniale da parte della Marvel: il vero peccato è che sia il film stesso che il costume che la villain indossava erano davvero poco convincenti.

C’è una qualità raffinata e terrorizzante nel Ghost nei fumetti che manca completamente nel film e che viene soprattutto convogliata dalla sua maschera, accessorio che nella versione del film non è presente e viene sostituito da un infimo cappuccio. Speriamo di poter rivedere il personaggio di Ghost nel MCU, dato come si è conclusa la sua storyline ma, se ciò dovesse accadere, è molto più che essenziale che al character design spetti un restyling completo.

Capitan America (The Avengers)

cap marvelCaptain America ha indossato un buon numero di costumi diversi nel MCU da quando è stato introdotto nel 2011 in Captain America: The First Avenger, ma una volta trasportato nel presente… le cose sono decisamente peggiorate. La tuta indossata da Cap in The Avengers è ricoperta di cerniere, tasche e talmente tante linee chela rendono quanto mai dissimile dall’idea originaria di un look moderno per Steve Rogers. Il fatto che i Marvel Studios l’abbiano ridisegnata praticamente da zero per Avengers: Age of Ultron parla da sé, così come il fatto che non piacesse nemmeno allo stesso Chris Evans

Spider-Man (Avengers: Infinity War)

I Marvel Studios hanno concesso a Spider-Man un nuovo costume per Avengers: Infinity War: l’ Iron Spider era una scelta appropriata dal punto di vista narrativo, visto che Peter Parker si stava dirigendo nello spazio e verso Titano.

La realtà dei fatti è che si poteva realizzare qualcosa di più accattivante in termini di design: il costume era sì efficace e permetteva a Spidey di muoversi al meglio,ma c’erano opzioni di gran lunga migliori a disposizione. Perché non seguire la combinazione di colori dei fumetti? Sappiamo che questo era stato preso in considerazione sulla base dei concept art che sono stati rilasciati, o avremmo comunque preferito un costume nero che rendesse omaggio a quello che Spider-Man indossava durante Secret Wars.

Whiplash (Iron Man 2)

mcu whiplashWhiplash – uno strano mash-up col personaggio di Crimson Dynamo – ha avuto un paio di look diversi in Iron Man 2, ma entrambi sono stati giudicati deludenti; il primo è stato ritenuto il peggiore di tutti e benché il suo uso della tecnologia del reattore ad arco di Tony Stark abbia giocato un ruolo chiave nella trama del sequel, è sembrata più che altro una pigra imitazione di Iron Man.  La sua apparizione finale è talmente blanda nell’economia del film, che è difficile ricordare l’aspetto di Whiplash quando finalmente può indossare la sua armatura: in definitiva, non c’era nulla in questo film che riscattasse il grande villain di Mickey Rourke.

Shocker (Spider-Man: Homecoming)

shoker spider-man marvelUn’action figure ha confermato che i Marvel Studios avevano inizialmente preso in considerazione un design quanto mai accurato e fumettistico per Shocker, finché l’idea non è stata abbandonata e il personaggio ha finito per apparire come un teppistello generico, piuttosto che un supercattivo memorabile. Per tanti fan, siamo di fronte a uno dei più grandi difetti di Spider-Man: Homecoming; è da allora che non abbiamo più avuto modo di approfondire il personaggio di Shocker (o Scorpion) e la speranza è che i Marvel Studios lo riscatteranno in futuro.

Taskmaster (Vedova Nera)

taskmaster marvelTaskmaster ha fatto il suo debutto nel MCU in Black Widow, e il look deciso per il personaggio è stato definito da molti fan “una delusione totale“. La scelta da parte della Marvel di non farle indossare una maschera a forma di teschio è comprensibile tanto quanto il tentativo di includere lo schema di colori blu, bianco e arancione prelevato dai fumetti. Tuttavia, nel complesso il design del casco si è rivelato inefficace, soprattutto per quanto riguarda lo svelare la vera identità del personaggio: il suo spirito viene totalmente tradito a favore di una trama scarna e frettolosa.

Il male non esiste: dal 10 marzo al cinema il film Orso d’Oro alla Berlinale 70

Dal 10 marzo finalmente nelle sale italiane, distribuito da Satine Film, arriva Il male non esiste, ultimo capolavoro del pluripremiato regista iraniano Mohammad Rasoulof, vincitore dell’Orso d’Oro come Miglior Film alla Berlinale 70 e in numerosi altri Festival Internazionali (Seattle, San Paolo, Hong Kong, Philadelphia, Cleveland, Calgary, Oslo, Valladolid, Montclair, Batumi). Un film simbolo, unico e straordinario, che solleva dilemmi morali universali che scuotono le coscienze e impongono una riflessione profonda sul tema della pena di morte e della responsabilità delle persone coinvolte nella sua esecuzione. Quattro storie, collegate da un sottile filo rosso, affrontano una questione fondamentale della società iraniana e di tutti quei paesi costretti, da imposizioni governative, ad accettare la pena di morte come pratica costante e consolidata.

La trama di Il male non esiste

Iran, oggi. Quattro storie, quattro ritratti della fragilità dell’ essere umano di fronte a scelte obbligate e alle responsabilità che ne derivano. Il 40enne Heshmat marito e padre esemplare, è un uomo generoso e accomodante con tutti, ma svolge un lavoro misterioso per il quale ogni notte esce di casa. Pouya ha da poco iniziato il servizio militare e si ritrova subito ad affrontare una scelta drammatica: come obbedire a un ordine dei superiori contro la propria volontà. Javad è un giovane soldato che conquista a caro prezzo tre giorni di licenza per tornare al paese della sua amata e chiederla in sposa. Bharam è un medico interdetto dalla professione, che decide finalmente di rivelare alla nipote un segreto doloroso che lo accompagna da vent’anni. Quattro storie diverse ma inesorabilmente legate che, pur essendo ambientate nella società iraniana, toccano profondamente la coscienza e la storia di ognuno di noi ponendoci di fronte a una domanda alla quale tutti dobbiamo rispondere: al posto loro, tu cosa avresti fatto?

Moon Knight: il costume di Marc Spector nel dettaglio nelle nuove foto

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Mentre cresce l’attesa per il debutto della nuova serie tv Marvel Studios Moon Knight, oggi Disney+ ha diffuso nuove immagini promozionali dove vediamo Marc Spector pronto ad entrare in azione. Le nuove immagino consento di ammirare nel dettaglio il costume del nuovo supereroe che sta per prendersi la scena dell’universo seriale Marvel su Disney+. Come molto di voi noteranno le immagini sono concepite con una forte ispirazione egiziana.

È interessante vedere come il costume di Spector sembri avvolgerlo come una presenza “viva”, ma probabilmente ha senso in questo caso. Dopotutto, i Marvel Studios stanno chiaramente concependo la storia di Moon Knight come un  cacciatore di mostri piuttosto che come un supereroe simile a Batman che si aggira per New York City. Non c’è niente da dire che alla fine non verrà affrontato, ma questa sembra una direzione migliore in cui andare mentre esploriamo il lato soprannaturale del MCU.

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Marvel Studios Moon Knight, è la nuova serie serie originale live-action Marvel Studios che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+. La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.

Moon Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy. Mohamed Diab e il team di Justin Benson & Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis, Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i co-executive producer.

1883 1×04: anticipazioni dall’episodio

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1883 1×04: anticipazioni dall’episodio

La piattaforma americana Paramount+ dopo il terzo episodio ha diffuso le anticipazioni di 1883 1×04, il quarto episodio della nuova serie tv 1883, l’annunciato spin-off Yellowstone.

In 1883 1×04 che si intitolerà  “The Crossing” Il gruppo affronta il compito straziante di attraversare il fiume con i propri carri e rifornimenti. Thomas e Noemi si avvicinano.

1883, la serie tv

1883 è la nuova serie tv prequel di Yellowstone creata e prodotta da Taylor Sheridan e basata sull’universo della famiglia Dutton, il cui ultimo erede è stato interpretato da Kevin Costner nella serie madre.

1883 segue la famiglia Dutton mentre intraprendono un viaggio a ovest attraverso le Grandi Pianure verso l’ultimo baluardo dell’America selvaggia. È una forte rivisitazione dell’espansione occidentale e un intenso studio di una famiglia in fuga dalla povertà per cercare un futuro migliore nella terra promessa dell’America: il Montana.

Nel cast di 1883 protagonisti saranno Sam Elliott interpreterà Shea Brennan, un cowboy bello e duro come le unghie con un’immensa tristezza nel suo passato. Ha il compito titanico di guidare un gruppo dal Texas al Montana, e non si lascia prendere dagli sciocchi. Tim McGraw e Faith Hill interpreteranno rispettivamente James e Margaret Dutton, il patriarca e la matriarca della famiglia Dutton. Altro cast sarà annunciato nelle prossime settimane.

Boy Erased – Vite cancellate: curiosità sul film, il libro e la storia vera

Attore di successo noto per film come Warrior, Il grande Gatsby e Loving, Joel Edgerton ha nel 2018 portato al cinema quello che è il suo secondo film da regista: Boy Erased – Vite cancellate (qui la recensione). Questo, narrante una storia vera, ha per protagonista un giovane costretto a confrontarsi con la terapia di conversione, pratica pseudoscientifica intesa a cambiare l’orientamento sessuale di una persona. A partire da qui si sviluppa un dramma che non solo va a mostrare i traumi causati da questo tipo di interventi, ma anche del difficile rapporto tra il protagonista e i suoi genitori.

Sceneggiato dallo stesso Edgerton, il film si è affermato come un buon successo di critica e pubblico, specialmente per la delicatezza con cui affronta argomenti molto drammatici. Insieme a La diseducazione di Cameron Post, Boy Erased – Vite cancellate è dunque un film da non perdere per diversi motivi, dalla sua trama al cast, composto da celebri attori, tra cui alcuni premi Oscar. Prima di una sua visione, proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare anche ulteriori dettagli relativi al libro da cui è tratto e alla storia vera narrata. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Boy Erased – Vite cancellate: la storia vera dietro al film e il libro

Come anticipato, il film racconta una storia realmente avvenuta, quella di Garrand Conley, scrittore e attivista per i diritti della comunità LGBTQ, il quale da ragazzo era stato costretto a partecipare ad una terapia di conversione. Figlio di un pastore battista dell’Arkansas, Garrand si è scontrato ripetutamente con il fondamentalismo religioso della sua famiglia, che non accettava altre forme di sessualità al di fuori di quella etero. Poiché durante l’adolescenza Garrand attraversò una profonda crisi tra la sua sessualità e la fede, venne pertanto iscritto al Love in Action, dove si scontrò con il direttore John Smid, il quale assicurava di poter “riportare sulla retta via” gli omosessuali.

L’esperienza naturalmente non cambiò la consapevolezza di Garrand di essere omosessuale, ma anzi lo spinse ad accettare di più questo suo orientamento sessuale. In seguito, nel 2016, ha pubblicato il libro Boy Erased: A Memoir, dove egli ripercorre la propria adolescenza e quanto vissuto durante la terapia di conversione. Affermatosi come un successo letterario, anche per via delle scottanti riflessioni proposte, il libro è poi stato adatto in film. Pur eliminando alcune scene dell’infanzia di Garrand e alcuni episodi verificatisi durante le terapie di conversione, il libro segue fedelmente quanto descritto da Garrand, offrendo così la possibilità di comprendere meglio le barbarie perpetrate da questo tipo di associazioni.

Boy Erased - Vite cancellate cast

Boy Erased – Vite cancellate: la trama e il cast del film

Sulla base del libro e della storia vera, il film si racconta della presa di coscienza e della dichiarazione della propria omosessualità di Jared Eamons, figlio del pastore battista Marshall Eamons e della parrucchiera Nancy Eamons. In seguito alle rivelazioni di Jared, la famiglia, residente un piccola città dell’America rurale, inizia a spaccarsi dall’interno. Temendo di perdere tanto questa quanto gli amici e la chiesa cui appartiene, Jared viene spinto a partecipare ad un programma di terapia di conversione, tenuto dall’associazione Love in Action. Mentre è lì, Jared entra in conflitto con il suo terapeuta, Victor Sykes, e intraprende un viaggio spirituale alla ricerca della propria voce e per accettare il suo vero io.

Ad interpretare il protagonista, Jared, vi è il talentuoso e giovane attore Lucas Hedges, già distintosi in Manchester by the sea e Ben is Back. Accanto a lui, nel ruolo dei genitori Marshall e Nancy, vi sono invece i premi Oscar Russell Crowe e Nicole Kidman. I due, amici di lunga data, hanno qui trovato l’occasione per recitare finalmente insieme. Nel ruolo del terapeuta Victor Sykes recita invece lo stesso Edgerton. Per prepararsi al ruolo, egli ha incontrato la persona a cui si ispira il personaggio. Questa, anni dopo gli eventi raccontati nel libro e nel film, ha chiesto scusa per il dolore causato dalla terapia. Nel film sono poi presenti anche gli attori Joe Alwyn nei panni di Henry Wallace, il regista Xavier Dolan in quelli di Jon e l’attrice Cherry Jones con il ruolo della dottoressa Muldoon.

Boy Erased – Vite cancellate: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Boy Erased – Vite cancellate grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 31 gennaio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

 

Avengers: la classifica aggiornata dal più debole al più forte

Avengers: la classifica aggiornata dal più debole al più forte

Nell’Universo Cinematografico Marvel, i Vendicatori sono considerati “gli eroi più potenti della Terra”. Con l’espansione dell’MCU, dovuta anche all’arrivo della Marvel su Disney+,  abbiamo visto gli Avengers prendere parte non solo a nuovi film, ma anche a show individuali. I produttori hanno usato le serie per introdurre agevolmente un nuovo livello di introspezione degli eroi Marvel.

Queste nuove rappresentazioni dei supereroi MCU hanno cambiato l’essenza dei Vendicatori, mettendo in discussione i ruoli: chi sono i più forti e chi sono i membri più deboli della squadraCambia anche la composizione del team: mentre molti stanno perdendo punti, alcuni personaggi, prima secondari, si stanno muovendo verso l’alto. Vi proponiamo di seguito una classifica aggiornata degli Avengers, dal meno potente a quello più strong.

Un caso a parte: Hawkeye/Kate Bishop

Hailee-Steinfeld-Kate-Bishop-mcuAnche se Kate Bishop non è ancora tecnicamente una Vendicatrice, ha già ricevuto la benedizione di Clint Barton. Inoltre, alla fine di Hawkeye su Disney+, lui ha anche accennato la possibilità di fornirle il suo nome. C’è la speranza che Katy Bishop guidi una squadra di giovani Avengers nell’MCU.

Kate ha talento, ma il suo potere è inferiore a quello di tutti. In ogni caso, è giovane, deve ancora formarsi per affrontare un reale combattimento: non le mancano gli strumenti per crescere e accrescere i suoi poteri.

Nick Fury

Nick-Fury-MCUNick Fury è colui che ha da dato inizio a tutto perché ha riunito l’intera squadra degli Avengers. Molti non lo considerano nemmeno un membro del team, eppure è il fondatore definitivo dei Vendicatori.

Fury è un personaggio forte di per sé. Il suo vero potere deriva dalla capacità di leadership e dall’energie che è in grado di fornire alla squadra. Come ha dimostrato in Capitan Marvel o nel primo film degli Avengers, il personaggio è anche in grado di tenere testa alla maggior parte dei cattivi.

Hawkeye/Clint Barton

Hawkeye-Avengers-Age-Of-UltronAnche se è un tiratore estremamente abile, Clint Barton è generalmente considerato il membro più debole della squadra. Viene visto come un ragazzo normale con arco e freccia.

In realtà, il fatto che combatta in modo molto diverso rispetto al resto della squadra è una delle parti migliori del personaggio. Hawkeye la rischia molto più grossa rispetto agli altri Avengers. Barton ha molta esperienza in battaglia, qualità che ha usato per guidare personaggi forti come Wanda Maxmioff.

Ant-Man/Scott Lang

Ant-Man-AvengersAnt-Man viene ricordato principalmente per le sue scene comiche. Tuttavia, quando i Vendicatori hanno avuto bisogno di aiuto per battere Thanos, egli si è fatto avanti, aiutandoli a salvare la situazione. Così facendo è diventato parte della squadra.

In proporzione alla sua dimensione, Ant-Man è molto forte. Tuttavia, Scott Lang non ha ancora molta esperienza e, nonostante la tuta super potente, non è all’altezza della maggior parte degli Avengers.

Vedova Nera/Natasha Romanoff

Scarlett-Johansson-Black-Widow-avengersCome Hawkeye, anche Vedova Nera ha dimostrato di essere in grado di combattere contro alcuni degli avversari più temibili dei Vendicatori: i Chitauri, i droni Ultronl’Ordine Nero.

Ma anche se è un’assassina, Natasha Romanoff rimane tra gli Avengers più deboli. È un’umana e spesso deve fare affidamento su accessori aggiuntivi come il Morso della Vedova Nera e le varie armi da fuoco.

Falcon/Capitan America/Sam Wilson

Captain-America-Falcon-and-the-Winter-SoldierSam Wilson utilizza un costume dotato di avanzate ali artificiali che gli permettono di volare e di combattere. Le sue ali sono delle vere e proprie armi strategiche, funzionano sia come strumenti offensivi che difensivi.

Dopo il ritiro di Steve Rogers, Falcon è diventato il nuovo Capitan America. La gente ha insinuato che l’Avenger sia in realtà solo un ragazzo normale con un costume potente. In realtà, grazie all’addestramento ricevuto da Capitan America/Steve Rogers, Wilson ha sviluppato forza, resistenza, velocità, agilità e riflessi superiori ai limiti delle possibilità umane. Sam è quindi anche un esperto nel combattimento corpo a corpo. In ogni caso, Falcon è un degno avversario per la maggior parte dei cattivi.

Soldato d’Inverno/Bucky Barnes

Capitan-America-avengersAl posto del braccio sinistro, perso nell’esplosione dell’aereo su cui si trovava durante la sua ultima missione nella seconda guerra mondiale, Bucky Barnes ha uno speciale braccio meccanico dotato di forza, rapidità e mobilità sovrumane. L’arto, regalatogli da T’Challa, è completamente fatto di Vibranium, cosa che dà all’eroe un grosso vantaggio.

Tuttavia, come è stato dimostrato da Spider-Man nella Guerra Civile, il braccio non serve molto contro alcuni dei nemici più potenti. È molto probabile che Bucky vinca la maggior parte dei combattimenti in cui viene coinvolto, ma solo se non ci son anche gli altri Avengers perché ne esistono sicuramente di più forti in grado di sopraffarlo.

Captain America/Steve Rogers

Captain-America-avengersSteve Rogers, grazie al siero del supersoldato che scorre nelle sue vene, è considerato l’apice del potenziale umano. Da un lato è più forte di qualsiasi altro uomo, ma rimane ancora debole rispetto agli altri membri degli Avengers.

Certamente può fare cose come bloccare il decollo di un elicottero a mani nude o saltare da un aereo senza paracadute, ma la sua forza non è paragonabile a quella di personaggi come Thanos o Loki. Per il profondo senso di rispetto ricevuto da parte di tutti e per il suo atteggiamento in battaglia, Cap è comunque al comando. Considerando tutto, Rogers è difficile da sconfiggere.

War Machine/James Rhodes

War-Machine-Captain-America-Civil-WarDopo la morte di Tony Stark, è Jim Rhodes a prendere il ruolo di eroe corazzato dell’MCU. War Machine ha inoltre delle capacità che Iron Man non ha mai posseduto. Con il Governo degli Stati Uniti alle sue spalle e con tutte le armi che può aggiungere alla sua corazza, Jim è potenzialmente uno degli eroi più letali della Marvel.

Tuttavia, Rhodes si è spezzato la schiena in Capitan America: Civil War, e non possiamo sapere quanto sia potente ora, date le ferite del passato. Dobbiamo attendere il 2023 e l’arrivo su Disney+ della serie Armor Wars per scoprire il destino dell’eroe.

Black Panther/T’Challa

Black Panther è ancora tecnicamente un alleato dei Vendicatori, ed è pure molto potente. Ha il sostegno di un intero governo alle spalle, cosa che in parte gli dà forza e in parte lo limita in ciò che può fare per proteggere il suo paese. Per quanto riguarda le sue abilità pure, ha il potere della Pantera, la tuta in Vibranium e altri gadget che lo rendono un avversario temibile per chiunque, ad ogni livello.

Dopo la morte di Chadwick Boseman, il destino di Pantera Nera rimane in sospeso. Fino a quando il franchise non decide come far uscire T’Challa dall’MCU, l’eroe rimane tra i più forti.

Iron Man/Tony Stark

Iron-Man-AvengersPer cominciare, Iron Man è il primo supereroe a debuttare nel franchise. Inoltre, Tony ha un intelletto di altissimo livello, è quasi senza pari tra i suoi compagni Avengers. Stark è un leader, ma è anche l’ultimo membro dei Vendicatori a non essere un umano potenziato. La mente è ciò che aiuta davvero Tony nell’essere al di sopra del resto dei suoi compagni umani.

Grazie alla sua intelligenza, Stark ha creato la sua incredibile armatura. Nel corso dell’MCU, le tute di Tony sono diventate così avanzate da fornire una risposta per ogni situazione. Lottare contro Hulk, aggiustare un traghetto rotto o inseguire un’astronave: Iron Man può fare tutto.

Shang-Chi

Simu-Liu-Shang-ChiTecnicamente, Shang-Chi non è ancora un membro ufficiale della squadra, ma la sua interazione con Bruce Banner e Carol Danvers dimostra che giocherà un ruolo significativo in futuro. È l’ultima aggiunta all’MCU e ha debuttato all’inizio del 2021 in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli.

In termini di pura abilità, Shang-Chi è imbattibile nel combattimento corpo a corpo: si è allenato tutta la vita a lottare ed è stato capace di sconfiggere suo padre. Inoltre, grazie alla madre, il personaggio ha una conoscenza elevata sul mondo dei Dieci Anelli.

Spider-Man/Peter Parker

Spider-Man-MCUSarà pure il più giovane tra gli Avengers, ma Spider-Man rientra comunque tra i più potenti. Le sue abilità l’hanno reso abbastanza forte da fermare con facilità il braccio metallico di Bucky Barnes, sollevare un edificio e affrontare faccia a faccia Thanos. 

Ciò che trattiene Spider-Man dal rango più alto sono gli altri membri dei Vendicatori, che rientrano tra gli esseri più potenti mai esistiti. Inoltre, la giovinezza  è un’altra cosa con cui Peter lotta costantemente: è spesso avventato e immaturo di fronte a molte sfide.

Visione

Visione-Avengers-Age-of-UltronVisione è stato creato da Ultron e poi portato in vita grazie agli sforzi combinati di Tony Stark, Bruce Banner e Thor. Il suo corpo è fatto di una combinazione di tessuto organico e Vibranio, mix che lo rende estremamente resistente. Il potere principale di Visione deriva dalla Gemma della Mente posizionata nella sua fronte: la pietra gli permette di emettere un raggio laser e controllare i suoi poteri sulla materia.

L’eroe ha anche l’onore di essere uno dei pochi personaggi considerati degni del Mjolnir, insieme a Thor e Capitan America

Dottor Strange/Stephen Strange

Benedict-Cumberbatch-as-Doctor-StrangeIl Dr. Stephen Strange è stato addestrato dall’Antico e, dopo la morte di Daniel Drumm, è diventato il guardiano del Sanctum Sanctorum di New York . Anche dopo un minimo addestramento, Strange è riuscito ad affrontare Kaecilius e il suo gruppo di fanatici, oltre a intrappolare Dormammu per un’infinita quantità di tempo.

La sua conoscenza delle arti mistiche garantisce a Stephen una vasta gamma di abilità, tra cui il potere di vedere nel futuro. In sostanza, Strange è uno dei migliori difensori dell’MCU, considerando che all’epoca di Avengers: Endgame, è abbastanza abile da affrontare Thanos.

Hulk/Bruce Banner

Hulk-MCUNei fumetti, Hulk sembra essere il più potente di tutti gli Avengers. Nell’MCU invece ha avuto i suoi alti e bassi a seconda degli anni.

Tendenzialmente Hulk è più forte quando è arrabbiato. Questo aspetto della sua personalità viene un po’ a mancare nei recenti film dell’MCU: non è più così pazzo come lo è stato in passato. Ciò significa che Thor rimane dietro ad alcuni dei suoi compagni.

Capitan Marvel/Carol Danvers

Capitan-Marvel-AvengersNonostante finora sia apparsa solo in due film, Carol Denvers alias Capitan Marvel sembra essere nella top Three degli Avengers più forti. Le sue imprese sono già state messe in mostra: non solo è stata in grado in Capitan Marvel di distruggere da sola un’intera flotta in viaggio verso la Terra, ma è riuscita anche a distruggere la nave di Thanos con un solo colpo. Ha quindi affrontato testa a testa il Titano Pazzo e ha preso senza un graffio la Gemma del Potere.

Thor

Thor-AvengersThor è di gran lunga il membro più forte della squadra originaria degli Avengers. Dopo gli eventi di Thor – Ragnarok, ha ottenuto una grande spinta al potere: nel film ha imparato che il suo martello non è la sola fonte della sua forza. Anche senza l’iconica arma, Thor è stato in grado di affrontare l’esercito dei morti di Hela.

In Avengers: Infinity War ha forgiato la sua nuova arma, Stormbreaker, e ha mostrato ancora una volta tutta la sua resistenza nel finale del film. L’eroe è infine riuscito ad uccidere Thanos in Endgame.

Scarlet/Wanda Maximoff

Scarlet-Witch-Avengers-EndgameIn passato, Scarlet era considerata il Vendicatore con il potenziale più inespresso. È stata in grado di distruggere con una sola mano una Gemma dell’Infinito, trattenendo Thanos con l’altra, e stava anche per uccidere Thanos in Endgame

Sempre vicina alla cima, Wanda Maximoff ora è ufficialmente la più potente tra gli Avengers. Con Wandavision, serie che ha esplorato più a fondo le sue abilità, è sparito ogni dubbio. Scarlett può prendere il controllo di un’intera città e riesce a riportare Visione in vita. La sua magia l’ha resa la Strega Scarlatta e il suo livello di forza è, per ora, irraggiungibile.

Star Wars: Anthony Daniels anticipa il ritorno di C-3PO

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Star Wars: Anthony Daniels anticipa il ritorno di C-3PO

Anthony Daniels, che ha interpretato C-3PO in tutti e nove i film della Star Wars Skywalker Saga e in diversi spinoff animati, riprenderà il ruolo ancora una volta per un progetto in arrivo ambientato in una galassia lontana, lontana, e l’attore si è rivolto a Instagram per anticipare il suo ritorno come droide protocollare notoriamente ansioso.

Non sappiamo molto di questo progetto, ma si inserirà sicuramente nella scia della collaborazione tra Lucasfilm e Disney+, magari per un progetto d’animazione, vistsa la tuta da mocap indossata dall’attore nella foto.

Spider-Man: No Way Home, i look alternativi di Electro

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Spider-Man: No Way Home, i look alternativi di Electro

Spider-Man: No Way Home ha riportato in vita molti cattivi familiari del passato cinematografico del personaggio, incluso Electro di Jamie Foxx. Il vincitore dell’Oscar ha interpretato per la prima volta Max Dillon in The Amazing Spider-Man 2 del 2014, anche se l’accoglienza riservata a quell’interpretazione del personaggio non ha ricevuto le più calorose risposte.

Tuttavia, il suo look di Spider-Man: No Way Home sembra abbia fatto colpo sui fan. Grazie al concept artist Christian Cordella, ora abbiamo una versione alternativa di entrambi i costumi MCU di Electro. 

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Zoe Kazan: 10 cose che non sai sull’attrice

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Zoe Kazan: 10 cose che non sai sull’attrice

Zoe Kazan è un’attrice versatile e molto talentuosa, in grado di lavorare anche come sceneggiatrice e produttrice, segno che buon sangue non mente, visto che è anche nipote del celebre regista Elia Kazan. L’attrice non si è mai appellata al suo cognome, ma si è fatta strada lavorando sodo grazie alla sua tenacia, al suo talento innato e alle sue diverse capacità.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Zoe Kazan.

Zoe Kazan film

1. Zoe Kazan: i film e la carriera. La carriera dell’attrice americana inizia nel 2007, quando appare in La famiglia Savage (2007). In seguito recita in Il caso Thomas Crawford (2007), Nella valle di Elah (2007), Me and Orson Welles (2008) e Revolutionary Road (2008). Successivamente è nei film È complicato (2009), Happythankyoumoreplease (2010), Ruby Sparks (2012), What If (2013). Tra i suoi ultimi film vi sono All’ultimo voto (2015), The Monster (2016), The Big Sick – Il matrimonio si può evitare… l’amore no (2017), La ballata di Buster Scruggs (2018) e The Kindness of Stranger (2019). Ha poi recitato anche nelle serie Olive Kitteridge (2014), The Walker (2015), The Deuce – La via del porno (2017-2018), Il complotto contro l’America (2020 e Clickbait (2021).

2. È anche sceneggiatrice e produttrice. Nel corso della sua carriera, Zoe Kazan ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti del cinema e di vestire diversi panni. L’attrice, infatti, ha svolto i ruoli di produttrice e di sceneggiatrice per i film Ruby Sparks e Wildlife (2018): con quest’ultimo film ha aiutato il suo compagno Paul Dano, che lo ha co-sceneggiato e lo ha diretto.

Zoe Kazan Paul Dano

 

Zoe Kazan, Paul Dano e la figlia Alma Bay

3. È fidanzata da tanti anni. Zoe Kazan è sempre una donna molto riservata e molto attenta a portare sotto i riflettori la sua vita privata. Nonostante questo, è ormai fatto noto che l’attrice sia fidanzata da molti anni, precisamente dal 2007, con il collega Paul Dano, con ha co-sceneggiato e recitato negli ultimi tempi.

4. È madre di una bambina. La notizia della sua gravidanza non era di pubblico dominio e, infatti, è arrivata grazie al suo compagno Paul Dano. I due sono diventati genitori, nell’agosto del 2018, della loro prima figlia, Alma Bay.

Zoe Kazan in The Monster

5. Si è stressata molto per questo film. Stando alle dichiarazioni della stessa attrice, pare che girare questo film non sia stata esattamente una passeggiata: “È stato incredibilmente stressante da girare, tanto per cominciare. Giravamo per lo più di notte, il che non aiuta il tuo corpo. Basta chiedere a chiunque faccia un lavoro notturno. Non è il massimo. Eravamo inzuppate d’acqua ogni giorno. Congelavamo. Abbiamo avuto delle strane protesi. È stata una vera sfida. Non avevamo soldi, il che significa che non avevamo molto tempo, vale a dire che potevamo fare poche riprese. Ella ed io dovevamo essere costantemente pronte per dare il nostro massimo in una ripresa sola. Inoltre stavamo in uno stato di costante paura e adrenalina che si è rivelato difficile”.

6. Non pensava che potesse essere così difficile. La stessa attrice ha dichiarato che non pensava potesse essere una sfida così grande quella di girare questo film. Infatti “Pensavo che riguardasse questi problemi psicologici. Le cose fisiche non mi sono mai venute in mente fino a che non ci siamo trovati nel mezzo. Era come “Oh cavolo, hanno più bisogno di questo”. Ho avuto un’infezione bronchiale che mi è durata per mesi. Se mai leggerò una sceneggiatura con scritto “Sono bagnati tutto il tempo”, dirò “Passo. No grazie””.

Zoe Kazan The Monster

 

Zoe Kazan è su Instagram

7. Ha un profilo Instagram ufficiale. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche Zoe Kazan ha deciso di aprire un proprio account Instagram ufficiale, seguito da circa 149 mila persone. La sua bacheca è molto variegata, con molte foto che la ritraggono protagonista di momenti lavorativi, quotidiani e di svago.

Zoe Kazan e Daniel Radcliffe

8. Baciare Daniel Radcliffe è stato strano. Nel film What If l’attrice ha un bacio con il collega, situazione che ha definito come particolarmente bizzarra: “A volte, quando bisogna girare delle scene di bacio è come se non ricordassi persino come baciare qualcuno che non è il mio ragazzo. Dove mettere le mani? Com’è? La bocca di qualcun altro, quando è “nuova” è così strana. Penso che Daniel abbia ragione. Mike Dowse, il nostro regista, ha preso una decisione davvero intelligente mettendola alla fine delle riprese, perché trascorri molto tempo con una persona e sai che questo momento significa molto per il film”.

Zoe Kazan: il suo 2021

9. Ha lavorato in diversi progetti. Nel corso del 2021 l’attrice si è distinta per la sua partecipazione a progetti di natura diversa. In primis ha prestato la voce ad uno dei personaggi del film d’animazione Cryptozoo, mentre ha poi recitato nel ruolo di Pia Bowers, una delle protagoniste della miniserie Netflix Clickbait. Ha poi da poco concluso le riprese del film She Said, dove recita accanto a Carey Mulligan nel ruolo di una reporter coinvolta nel movimento #MeToo

Zoe Kazan: età e altezza

10. Zoe Kazan è nata il 9 settembre del 1983 a Los Angeles, California, e la sua altezza complessiva corrisponde a 164 centimetri.

Fonti: IMDb, Metro, People, Vulture

Sempre più bello: recensione del film con Ludovica Francesconi

Sempre più bello: recensione del film con Ludovica Francesconi

Arriva in sala solo dal 31 gennaio al 2 febbraio Sempre più bello di Claudio Norza, con Ludovica Francesconi. Dopo essere stata presentata ad Alice nella Città nella sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, infatti, questa colorata commedia sentimentale mista a dramma si appresta a un breve passaggio nei cinema, per poi approdare allo streaming.

Dal romanzo alla trilogia sullo schermo

Sempre più bello è solo il terzo e ultimo capitolo di una trilogia nata nel 2020 e iniziata con Sul più bello. Il film, diretto da Alice Filippi, prendeva le mosse dall’omonimo libro, scritto dalla giovanissima attrice e autrice di romanzi per teenagers Eleonora Gaggero. Al centro, le vicende di Marta, giovane solare e positiva, nonostante sia affetta da una malattia, la fibrosi cistica, che le causa gravi problemi polmonari. Accanto a lei i due inseparabili amici e coinquilini, Jacopo e Federica. Il romanzo, dunque si muoveva su due binari: il primo, la malattia di Marta, in contrasto con la sua incontenibile gioia di vivere. Il secondo: la vita in comune di tre ventenni, tra amori, amicizie e desideri. Materiale perfetto per essere trasposto al cinema e destinato ad un pubblico di teenagers. Al successo del primo film è seguito Ancora più bello, con un avvicendamento alla regia, affidata da allora in poi a Claudio Norza.

Il cast di Sempre più bello

Nel corso della saga c’è stato qualche cambiamento nel cast, ma tutto ruota sempre attorno alla protagonista, Marta, interpretata da Ludovica Francesconi, il perno della storia. Gli amici di una vita sono Jacopo, Josef Gjura, e Federica: Gaja Masciale , mentre dal precedente capitolo Gabriele, Giancarlo Commare, è il fidanzato di Marta. Si aggiungono poi, Jenny De Nucci, nei panni dell’amica influencer Rebecca, e Riccardo Niceforo in quelli del suo ragazzo Giacomo. Fa il suo ingresso anche Drusilla Foer, che arriva direttamente dal passato di Marta. La scrittura è, come sempre, affidata a Roberto Proia e Michela Straniero, e la fotografia ad Emanuele Pasquet.

Sempre più bello, la trama

A causa della sua malattia, la fibrosi cistica, che lei chiama mucoviscidosi per esorcizzarla, Marta, Ludovica Francesconi, una ragazza solare e un po’ buffa, ha subito un doppio trapianto di polmoni. L’intervento è stato eseguito con successo e lei è pronta a godersi la sua nuova vita, ora che si è anche riappacificata con il fidanzato Gabriele, Giancarlo Commare. Tanti cambiamenti la aspettano. Innanzitutto, una casa tutta sua dove vivere con Gabriele, lasciando l’appartamento che da sempre condivide con Jacopo, Josef Gjura, e Federica, Gaja Masciale, amici, quasi fratelli. Inoltre, è in arrivo un confronto col passato che torna ad affacciarsi alla sua porta, sotto forma della nonna, Drusilla Foer, con cui non è mai andata d’accordo e che da tempo non vede. Intanto, Federica e Jacopo si organizzano in previsione del trasloco di Marta con un progetto originale, che porterà anch’esso un imprevisto. Jacopo prosegue la sua inquieta vita di relazione tra app d’incontri e un incontro reale forse importante. L’amica influencer Rebecca, Jenny De Nucci, poi, vive un amore con un ragazzo assai diverso da lei, Riccardo Niceforo. Su tutto questo però, incombe l’imprevisto degli imprevisti, che sprofonderà di nuovo Marta e gli altri nel dramma.

Sempre più bello film recensioneQuello che di efficace c’è in Sempre più bello è la figura di Marta. Questa ragazza che è una contraddizione vivente. Così entusiasta della vita, quanto a un passo dalla morte. Così eccentrica e buffa, all’apparenza un’eterna bambina, che invece è dovuta crescere in fretta per la morte dei genitori e a causa della malattia. Tutto il lavoro gioca con l’alternanza di questi opposti. La freddezza e l’assenza di colore delle corsie d’ospedale, in cui Marta ha trascorso e trascorre molto tempo, hanno un perfetto contraltare nei colori accesi che dominano la sua casa, o che spiccano nei suoi vestiti, rispecchiando il suo modo di essere colorata e solare, nonostante tutto. Ludovica Francesconi, che la interpreta, dà al personaggio di Marta energia e gioia, dando corpo all’ispirazione dell’autrice del romanzo, come a quella di Norza, e rivedendo in modo personale delle suggestioni anche estetiche che rimandano ad una sorta di Amélie nostrana, una ragazza che crede nella possibilità di realizzare i propri sogni, nonostante le difficoltà.

Il regista però, sembra voler affrontare molti temi e voler diversificare il racconto con tante storie parallele. Per far questo, però, occorrerebbe una scrittura in grado di sviluppare queste trame secondarie in maniera più compiuta, dando loro un senso nell’economia del film. Ciò purtroppo non avviene. C’è una bambina che misteriosamente viene lasciata alle cure dei due amici e coinquilini di Marta, entrambi gay, accennando così a un tema come quello della genitorialità, da parte di coppie gay, che meriterebbe evidentemente un altro spazio e un trattamento più approfondito. Stesso discorso vale per le dinamiche della coppia Rebecca-Giacomo, dove si parla di cyberbullismo e non solo. Ma anche la vita sentimentale di Jacopo ricade in tutti i cliché del caso.

Il materiale sembra troppo e il regista sembra adottare un approccio troppo superficiale. Inoltre, toglie spazio ad una trattazione più adeguata del passaggio alla vita adulta della protagonista, Marta. La sceneggiatura appare sciatta, non senza qualche passaggio a vuoto. Ne emerge così un lavoro in cui la leggerezza spesso sconfina nella superficialità. Un’operazione di semplificazione forse eccessiva anche per un pubblico di adolescenti. Distribuito da Eagle Pictures, Sempre più bello sarà in sala dal 31 gennaio al 2 febbraio

Spider-Man: No Way Home, confermato un Easter Egg di Thor: Ragnarok

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La diffusione della sceneggiatura di Spider-Man: No Way Home continua a fornire dettagli interessanti sul film di Jon Watts. In particolare, la pagina 42 dello script ha confermato che il film con Tom Holland prevede un Easter Egg di Thor: Ragnarok.

Ecco di seguito il testo che conferma che una reliquia che si frantuma all’ingresso del Santum Sanctorum è la stessa che abbiamo visto in Thor: Ragnarok.

Durante la ricerca di Odino in Thor: Ragnarok, il Dio del Tuono e suo fratello imbroglione finiscono nel Sanctum Sanctorum. Lì, Doctor Strange interroga Thor sul motivo per cui avrebbe riportato sulla Terra una minaccia come Loki. Durante la conversazione, Thor chiede retoricamente “quindi la Terra ha i maghi ora?” mentre armeggia con una reliquia, che poi finisce in molti pezzi sul tavolo, la stessa reliquia che va in pezzi in No Way Home.

Questo Easter Egg è solo uno dei tanti richiami al MCU in No Way Home. Dal robot Dum-E di Tony Stark nell’appartamento di Happy Hogan a Liz Toomes di Homecoming che compare sulla copertina di una rivista che critica Peter, l’attenzione ai dettagli di No Way Home è impressionante.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: la nuova sinossi ufficiale rivela anticipazioni

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe essere uno dei film di fumetti più attesi di tutti i tempi, in gran parte a causa delle voci apparentemente infinite che promettono innumerevoli cameo e folli sorprese. Ora, abbiamo una sinossi aggiornata che anticipa cosa accadrà questo maggio.  Viaggeremo chiaramente in mondi diversi nel sequel di Doctor Strange che è diretto da Sam Raimi, e questo da solo apre le porte a molte possibilità molto eccitanti per il Marvel Cinematic Universe

Doctor Strange nel Multiverso della Follia dei Marvel Studios, l’MCU sblocca il Multiverso e spinge i suoi confini oltre come mai prima d’ora”, si legge. “Viaggia nell’ignoto con il dottor Strange, che, con l’aiuto di mistici alleati vecchi e nuovi, attraversa le sconvolgenti e pericolose realtà alternative del Multiverso per affrontare un nuovo misterioso avversario.”

È stato anche pubblicato un elenco aggiornato del cast, che nomina solo Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Elizabeth Olsen, Benedict Wong, Xochitl Gomez, Michael Stühlbarg e Rachel McAdams. Inutile dire che ci aspettiamo di vedere molti più attori nel film, ma resta da vedere se i Marvel Studios decideranno di anticipare eventuali cameo nei trailer in arrivo. Sarebbe intelligente per uno spot televisivo del Super Bowl rovinare almeno una grande sorpresa, poiché ciò farebbe sicuramente parlare ancora di pià fan e spettatori.  Doctor Strange nel Multiverso della Follia  uscirà il 4 maggio 2022.

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

She-Hulk: Tim Roth parla del suo ritorno nel MCU

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She-Hulk: Tim Roth parla del suo ritorno nel MCU

Tim Roth ha interpretato per la prima volta Emil Blonsky/Abomination in The Incredible Hulk del 2008 e, a parte una menzione usa e getta in Agents of SHIELD, quella è stata l’ultima volta che lo abbiamo visto fino a quando è apparso in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli. Ora, il cattivo farà il suo ritorno in She-Hulk, l’attesissima serie tv Disney+, dove dovrebbe avere un ruolo di primo piano.

Resta da vedere se sarà un alleato o un nemico di Jennifer Walters, ma durante una recente intervista con il podcast di OnTape, Tim Roth ha confermato che vedremo ABOMINIO di nuovo nella sua forma umana.  Alla domanda se sarebbe stato così, l’attore ha risposto con un entusiasta “Oh yeah!” prima di definire il suo ruolo “strano” nella serie e descrivere la star Tatiana Maslany (Orphan Black) come “una centrale elettrica”. Fortunatamente, Roth ha avuto alcuni pensieri più dettagliati da condividere mentre parlava con The Playlist.

“Mi sono divertito moltissimo. Abbiamo girato l’anno scorso, non so se potremmo fare dei pickup o altro, ma mi sono davvero divertito”, ha rivelato. “Ho sempre voluto lavorare con Mark Ruffalo, quindi in pratica ho avuto modo di uscire con lui su un set.  La fantastica attrice che interpreta la protagonista dell’intera faccenda, Tatiana [Maslany], è un essere umano straordinario. Quindi, ho dovuto un’esplosione.”

“E’ stata dura, però, perché non sai mai cosa farai con queste cose. Ricevi i dialoghi per prima cosa al mattino [ride]. È quel genere di cose. Ma sì, non lo so, mi è piaciuto. Ho pensato che fosse molto divertente. Mi ha sorpreso. Mi ha semplicemente sorpreso che pensassero di riportare indietro quel personaggio. Quello che hanno fatto con esso – niente spoiler – è abbastanza divertente.”

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La serie tv She-Hulk

She-Hulk è l’annunciata serie tv Marvel Studios basata sull’universo di Hulk dei Marvel Comics che debutterà su Disney+. La serie tv è scritta da Jessica Gao e diretta da Kat Coiro con protagonisti Tatiana Maslany, Tim Roth e Mark Ruffalo. 

La serie che racconta gli avvenimenti che portano Jennifer Walters ad acquisire poteri simili a quelli di Hulk è stata scritta da Jessica Gao e si basa sul personaggio di Jennifer Walters creato da Stan Lee. Tutti i sei episodi sono diretti da Kat Coiro che è anche produttrice esecutiva al fianco Kevin Feige.

In She-Hulk protagonisti sono Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters, Tim RothMark Ruffalo riprenderà il suo ruolo di Bruce Banner.

Halo: nuovo intenso trailer della serie in arrivo

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Halo: nuovo intenso trailer della serie in arrivo

Paramount+ ha diffuso il nuovo intenso trailer di Halo, l’attesissima serie tv basata sull’omonimo videogioco targato Xbox.

Halo

Halo è l’annunciata serie tv basata sull’omonimo videogioco prodotta dalla Amblin Television di Steven Spielberg.  Halo è sviluppata e scritta da Kyle Killen e Steven Kane. La serie sarà distribuita globalmente da CBS Studios International. Produttori esecutivi della serie sono Steven Spielberg, Justin Falvey, Darryl Frank, Steven Kane, Kyle Killen, Otto Bathurst, Kiki Wolfkill, Frank O’Connor, Bonnie Ross, Karen Richards, Toby Leslie e Scott Pennington

La serie tv Halo seguirà “un epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant. Halo intesserà storie personali profondamente tratte con azione, avventura e una visione del futuro riccamente immaginata”.

In Halo protagonisti Pablo Schreiber come Master Chief Petty Officer John-117, un imponente supersoldato noto come “Spartan”. Natascha McElhone come Dr. Catherine Halsey , una scienziata per l’UNSC e creatrice del progetto Spartan-II. Yerin Ha come Kwan Ha. Charlie Murphy come Makee. Shabana Azmi nel ruolo dell’ammiraglio Margaret Parangosky, direttore dell’ONI. Nel cast anche Bokeem Woodbine come Soren-066, Olive Grey come Miranda Keyes, Kate Kennedy come Kai-125, Natasha Culzac come Riz-028, Bentley Kalu come Vannak-134 e Danny Sapani come Capitano Jacob Keyes

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