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Doctor Strange 2: un primo sguardo a un noto villain grazie al merchandise

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Online è spuntata una prima immagine ufficiale del merchandise di Doctor Strange in the Multiverse of Madness che ci permette di dare un primo sguardo a quello che, ormai da tempo, viene additato come il principale antagonista del film.

Un puzzle in vendita su Booktopia (via Screen Rant) ci mostra, infatti, il personaggio di Stephen Strange impegnato a combattere contro Shuma-Gorath, uno dei più grandi nemici interdimensionali dello Stregone Supremo nei fumetti. Il personaggio era già apparso in ben due episodi della serie What If…? e pare che nel sequel punterà gli occhi sul personaggio di America Chavez interpretato dalla new entry Xochitl Gomez, perché interessato ad ottenere i suoi poteri per avere così il totale controllo sul Multiverso del MCU.

Probabilmente, Scarlet Witch vuole usare i poteri di America Chavez per trovare i suoi figli Billy e Tommy (che dovrebbero essere ancora vivi, come anticipato dalla scena post-credits dell’ultimo episodio di WandaVision). Tuttavia, è probabile che Wanda e Stephen cercheranno, insieme, di proteggere la giovane America dalle sinistre macchinazioni di Gorath. Di seguito l’immagine del puzzle che ci mostra l’enorme creatura verde:

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

MCU: i 10 migliori animali che agiscono da personaggi-spalla

MCU: i 10 migliori animali che agiscono da personaggi-spalla

Il MCU è popolato da personaggi straordinari come Thor, Hulk e Spider-Man, che possono combattere battaglie che i comuni mortali non potrebbero mai neanche affrontare. Ma ci sono anche diversi animali straordinari che combattono al loro fianco, aiutando gli eroi nella loro ricerca per salvare l’universo o aiutando i nemici a cercare di distruggerlo. Ecco i 10 migliori animali che fungono da aiutanti (o spalle) nel Marvel Cinematic Universe:

Cosmo (Guardiani della Galassia)

Cosmo ha avuto poco più di un cameo in Guardiani della Galassia, apparendo come uno dei tanti trofei nella dimora del Collezionista. Sebbene i fan abbiano visto molto poco di lui da allora, Cosmo potrebbe ancora vagare per le rovine di Ovunque, alla ricerca di un nuovo proprietario che lo accolga.

Sebbene il ruolo di Cosmo nel MCU sia molto piccolo, ha una lunga storia nei fumetti oltre i Guardiani della Galassia. Introdotto per la prima volta nel 2008, Cosmo in realtà aveva poteri telepatici che gli permettevano di prendere il comando della sicurezza su Ovunque prima di unirsi ai Guardiani. Appare anche nel videogioco del 2021 Guardiani della Galassia come NPC che aiuta Star-Lord nella sua ricerca per salvare l’universo.

Howard il papero (Guardiani della Galassia)

Lentamente, Howard il papero sta iniziando a comparire sempre di più nel MCU. Prima è apparso in un cameo in entrambi i film dei Guardiani, poi ha fatto un’apparizione ammiccante nella battaglia finale di Avengers: Endgame. Tuttavia, sono stati alcuni episodi di What If…? a mettere in risalto l’anatra parlante in modo molto più evidente, dandogli persino un interesse amoroso, riportando alla memoria il film standalone del 1986.

Sebbene Howard goda di una fama leggendaria tra i fan della Marvel, in generale il personaggio è stato ben accolto nel suo piccolo ruolo come parte del MCU. Non sarebbe fuori dal regno delle possibilità, per Howard, apparire di più in futuro, nella speranza che magari, un giorno, si decida di realizzare un nuovo film a lui dedicato.

Antony (Ant-Man)

Dare a un animale un nome è un gesto che immediatamente lo lega al suo proprietario. Se quel nome è poi un gioco di parole, allora l’effetto tenerezza sarà ancora maggiore. Questo è esattamente quello che è successo quando Scott Lang ha deciso di nominare Antony il suo destriero artropode nel primo film di Ant-Man. Ciò ha reso tutto ancora più straziante quando Antony è morto durante la battaglia finale.

Antony potrebbe non aver avuto un lungo mandato come parte del MCU, ma la sua eredità durerà per sempre, dal momento che Scott porta avanti la tradizione di affibbiare un nome alle sue formiche, che sembrano morire tutte piuttosto rapidamente, come Ant-tonio Banderas, un’altra formica che è stata rapidamente mangiata da un gabbiano.

I rinoceronti corazzati (Black Panther)

Nonostante le recensioni stellari del film da parte di fan e critici, un aspetto di Black Panther che è stato oggetto di un po’ di scherno è stata l’introduzione nel terzo atto dei rinoceronti corazzati di Wakanda. I rinoceronti hanno fatto una breve apparizione all’inizio del film come parte del branco di W’Kabi, ma alla fine sono entrati in azione quando Killmonger ha cercato di reprimere la ribellione di T’Challa.

I rinoceronti potrebbero non essere stati amati dai fan, ma hanno di certo impressionato il pubblico con le loro formidabili abilità di combattimento durante la battaglia finale del film. Anche le Dora Milaje (fatta eccezione per Okoye) sono state intimidite – a ragione – dalla fuga precipitosa delle creature, che ha quasi sventato la loro ricerca per detronizzare il folle Killmonger. 

Throg (Loki)

Throg fa un cameo molto breve ma divertente nel quinto episodio di Loki. Intrappolato in un barattolo sepolto nelle profondità del Vuoto, Throg sembra impegnato in un’eterna lotta per liberarsi e recuperare il Mjölnir. Throg non compare più, ma è quasi certo che sia rimasto nel Vuoto ancora oggi. 

Una curiosità su Throg è che in realtà è stato doppiato da Chris Hemsworth e che apparentemente ha avuto un ruolo più importante nella scena di combattimento di Loki che è stata poi tagliata. Viene da chiedersi come Thor sia finito per diventare una rana nell’universo di Throg… se è stato trasformato dal suo malizioso fratello o semplicemente è arrivato da un universo in cui tutti gli esseri erano animali come lui. Ad ogni modo, i fan potrebbero non scoprirlo mai. 

Morris (Shang-Chi)

Morris è una delle più recenti introduzioni del Marvel Cinematic Universe, che ha fatto il suo debutto in Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli. Morris è un Dijiang, una creatura mitica della leggendaria città/dimensione tascabile di Ta Lo, nonché animale domestico di Trevor Slattery, un uomo precedentemente noto come il Mandarino.

Questo ibrido pollo-maiale senza una testa riconoscibile è in qualche modo un’adorabile aggiunta a un film già pieno di nuovi personaggi Marvel che diventeranno sicuramente i preferiti dai fan. Se lui e le sue coorti Dijiang torneranno o meno nelle prossime puntate del MCU non è ancora certo, ma dal momento che anche il merchandise ufficiale del film ha voluto celebrarlo, è quasi certo che il pubblico vedrà ancora l’adorabile creatura sul grande schermo. 

Goose (Captain Marvel)

Goose accompagna Carol Danvers e Nick Fury nello spazio in Captain Marvel, aiutandoli a sconfiggere i soldati Kree che hanno cercato di impedire a Carol di liberare il suo vero potenziale. Sebbene Goose appaia solo come un gatto, in realtà è molto di più: è un alieno Flerken in grado di divorare i nemici e persino una Gemma dell’Infinito!

Sfortunatamente, Goose non è stato più visto dalla sua prima apparizione in Captain Marvel. Poiché l’ultima volta che l’abbiamo visto è stato negli anni ’90, è possibile che sia morto nella timeline attuale del MCU. Tuttavia, la durata della vita di un Flerken potrebbe rivelarsi molto più lunga di quella di un gatto medio, quindi è possibile che il pubblico avrà ancora modo di vedere l’astuto felino.

Fenris (Thor: Ragnarok)

Fenris è un lupo gigante che ha trascorso millenni incatenato in una fossa sotto il palazzo di Odino ad Asgard. Quando il suo padrone Hela tornò per reclamare il trono, resuscitò e liberò il suo animale domestico preferito, ordinandogli ancora una volta di devastare i Nove Regni.

Fenris non è solo una bestia feroce e pericolosa, ma ha anche profondi legami con la mitologia norrena, in cui si profetizza che la sua liberazione da parte del dio Loki segnerà l’inizio del Ragnarok, ossia la morte di tutti gli dei. Anche se la sua liberazione aiuta a provocare gli eventi di Ragnarok nei film, in realtà l’evento in sé si rivela molto meno disastroso rispetto alla leggenda, con molti dei in fuga con i cittadini della città. 

Alligatore Loki (Loki)

Una delle tante varianti del dio asgardiano del male introdotte nella serie Loki si presentava sotto forma di rettile! Alligatore Loki è apparso al Loki di Tom Hiddleston nel Vuoto, alla fine dei tempi, ed è rimasto abbastanza a lungo da mordere la mano di Presidente Loki, dando il via a un grande combattimento di Loki.

Con la sua apparizione, Alligatore Loki ha rubato il cuore dei fan, ed è forse uno dei migliori alligatori mai apparsi al cinema o in televisione. Sebbene sia improbabile che questa variante faccia una seconda apparizione, i fan possono stare tranquilli sapendo che rimane al sicuro e ben nutrito nell’infinito Vuoto. 

Rocket Raccoon (Guardiani della Galassia)

Sebbene insista spesso sul fatto di non essere un procione, il nome “Rocket Raccoon” rivela in qualche modo le sue vere origini. Rocket è stato un membro importante dei Guardiani e dei Vendicatori durante il suo mandato nel MCU e il suo futuro sembra promettente.

Sebbene sia scontroso e sarcastico, Rocket si preoccupa profondamente per i suoi amici e per la sua famiglia, in particolare di Groot. È noto per combattere con ferocia quando deve ed è sempre pronto a trasformare cianfrusaglie casuali in una bomba in grado di far esplodere qualsiasi cosa. Senza dubbio, Rocket è la miglior spalla “animale” vista finora nel Marvel Cinematic Universe.

Io Sono Babbo Natale: l’ultimo film con Gigi Proietti al cinema dal 3 novembre

Domani 3 novembre 2021 arriva nelle sale cinematografiche Io Sono Babbo Natale, una commedia per tutta la famiglia, ricca di effetti speciali, sul valore dell’amicizia e degli affetti. Edoardo Falcone (Se Dio Vuole, Questione di Karma) dirige due grandissimi attori e maestri della commedia, Marco Giallini e Gigi Proietti, nella sua ultima preziosa e straordinaria interpretazione. Il film è stato presentato in pre-apertura alla 16° edizione della Festa del Cinema di Roma. Prodotto da Lucky Red, 3 Marys Entertainment con Rai Cinema, distribuito da Lucky Red. 

Ho scritto il film pensando a Gigi Proietti e Marco Giallini. Perché nessuno come loro poteva rendere al meglio due caratteri così diversi, ma allo stesso tempo così pieni di umanità. Oggi Gigi se ne è andato. Il dolore è ancora vivo. Anche se uomini come lui difficilmente ci lasceranno mai. Incontrarlo è stata una fortuna. Dirigerlo un onore. Parole che potrebbero sembrare retoriche, ma che acquistano ben altro valore alla luce di quello che era questa persona. E che è ancora, per tutti noi. Poter lavorare con lui è stato un grande “dono”. Forse Babbo Natale esiste davvero. Chissà.                                                                                                                         Edoardo Falcone

 

La trama del film

In Io Sono Babbo Natale Ettore (Marco Giallini) è un ex galeotto dalla vita turbolenta e sgangherata. Non ha grandi prospettive se non quella di continuare la sua carriera da rapinatore. È così che si ritrova a casa di Nicola (Gigi Proietti), un simpatico signore che non possiede oggetti di valore ma ha una incredibile rivelazione da fare: “ sono Babbo Natale!”. Ma sarà davvero lui?

Eternals: il cast su quali personaggi del MCU vorrebbe incontrare

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In una nuova intervista esclusiva con Screen Rant, i membri del cast di Eternals hanno rivelato i personaggi Marvel che vorrebbero incontrare nelle future puntate del MCU, e perché.

Sebbene nessuno di questi incontri sia garantito, sarebbe divertente vedere i personaggi principali del MCU interagire con i nuovi arrivati. Di seguito le risposte dei membri del cast del cinecomic di Chloé Zhao, in arrivo domani 3 novembre nelle sale italiane:

Richard Madden (Ikaris): “Penso che mi piacerebbe vedere Ikaris, Thor e Iron Man mangiare pizza insieme e bersi una birra. Penso che sarebbe una scena piuttosto divertente da guardare.”

Don Lee (Gilgamesh): “Forse potrei battermi contro Hulk. E potrei collaborare con Spider-Man.”

Lia McHugh (Sprite): “Ci sto pensando solo ora. Non so come ho fatto a non pensarci prima. Ovviamente, Spider-Man. Tom Holland… mi piacerebbe da morire essere in un film con lui.”

Angelina Jolie (Thena): “Ci sono state alcune conversazioni segrete al riguardo. Stiamo tutti avendo piccole conversazioni segrete e stiamo tutti cercando di capire se Kevin lo sa già.”

Salma Hayek (Ajak): “Beh, penso che Ajak possa davvero sconfiggere Thor. Abbiamo avuto questa conversazione.”

Angelina Jolie (Thena): “Facile. Lancia la sfida a Chris.”

Salma Hayek (Ajak): “Mi piacerebbe intavolare delle conversazioni filosofiche con Deadpool.”

Angelina Jolie (Thena): “Penso che sarebbe divertente.”

Barry Keoghan (Druig): “Penso Adam Warlock, ora che mi ci fai riflettere. Speravo in realtà che qualcuno me lo chiedesse, ed ecco fatto. Mi piacerebbe incrociare la sua strada… e poi sono un grande fan di Will Poulter. È un mio amico. Le possibilità per divertirsi ed esplorare sono infinite. Mi piacerebbe incontrare anche i Guardiani della Galassia, che adoro.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Kenneth Branagh ha inserito un omaggio a Thor nel suo ultimo film, Belfast

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Kenneth Branagh è forse uno dei registi più poliedrici che lavorano attualmente ad Hollywood. Dopo aver trascorso gran parte della sua carriera ad adattare per il grande schermo le opere di Shakespeare, soprattutto negli ultimi anni si è invece dedicato a progetti decisamente più mainstream, come Cenerentola, Artemis Fowl e, naturalmente, il primo Thor del 2011.

Dopo la sua esperienza con il film del MCU che ha ufficialmente segnato il debutto del Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth, Branagh non ha più diretto un film Marvel, ma a quanto pare è ancora molto legato al leggendario personaggio dei fumetti. Nella sua ultima fatica, Belfast, ha infatti inserito un easter egg dedicato proprio al personaggio, e di cui ha discusso in una recente intervista con Variety.

Nel film, che è stato presentato in Italia ad Alice nella Città (la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma) e che uscirà nelle sale di tutto il mondo il 12 novembre, è presente una scena in cui Buddy, il piccolo protagonista, si siede sul pavimento a leggere un fumetto di Thor. A proposito di questo momento, Kenneth Branagh ha spiegato: “Le illustrazioni di Thor realizzate da Jack Kirby dovevano prendere vita. Avevo considerato l’idea di girare la scena con Jude Hill che siede sul pavimento a leggere il fumetto mentre i colori spuntavano dalle pagine. Alla fine abbiamo deciso di non farlo.. pensavamo fosse troppo.”

La trama di Belfast, il nuovo film di Kenneth Branagh

Scritto e diretto da Branagh e interpretato da Caitriona Balfe, Jamie Dornan, Judi Dench e Ciarán Hinds, Belfast è una storia di amore, risate e perdite nell’infanzia di un ragazzo, tra la musica e il tumulto sociale della fine degli anni ’60 a Belfast nell’Irlanda del Nord. Buddy, nove anni, è circondato da un mondo fatto di lotta di classe e stravolgimenti culturali. Mentre esplodono i Troubles, ovvero il conflitto tra i cattolici repubblicani e i protestanti unionisti, Buddy sogna un futuro lontano dalla violenza, e trova conforto in una gioiosa famiglia. Ma intanto i contrasti si acuiscono, e la famiglia di Buddy dovrà scegliere se attendere che gli scontri finiscano o iniziare una nuova vita.

Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza, la recensione della serie

Arriva su Disney+ il 12 novembre Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza, la nuova serie di Danny Strong e Michael Keaton, anche protagonista.

Dopesick, la storia vera

Partiamo dai fatti realmente accaduti, ovvero la componente fondamentale di questa miniserie. Nel 1996 la Purdue Pharma, di proprietà della famiglia Sackler, mise in commercio il farmaco OxyContin garantendo che, nonostante si tratti di un painkiller a base di sostanze oppioidi, meno dell’1% dei pazienti avrebbe potuto sviluppare dipendenza da esso.

Il farmaco venne lanciato a tappeto nelle zone più povere degli Stati Uniti come Virginia, Kentucky e West Virginia, aree dove il lavoro pensante nelle miniere procurava maggiori infortuni sul lavoro e conseguente dolore cronico. Si trattò di una truffa, in quanto l’OxyContin iniziò a sviluppare nei pazienti una fortissima dipendenza: negli anni immediatamente successivi il tasso di abuso di droghe e criminalità aumentò a dismisura, mentre la Purdue Pharma e i Sackler continuarono ad arricchirsi con campagne pubblicitarie e strategie di immissione nel mercato sempre più sfacciate e fraudolente. Finché una serie di funzionari di agenzie governative iniziarono a mettere in piedi il caso giudiziario che portò in tribunale la famiglia Sackler e tutti coloro che parteciparono all’imbroglio.

Dopesick serie tv 2021La vicenda raccontata da Dopesick

Dopesick racconta l’intera vicenda sfruttando con lucidità e precisione ammirevoli una delle componenti fondamentali della produzione audiovisiva: il montaggio. Alternando attraverso la messa in scena di vari piani temporali i momenti fondamentali della storia, ogni puntata segue gli avvenimenti producendo al tempo stesso un filo emotivo specifico, il quale garantisce allo spettatore una partecipazione capace di andare al di là della semplice esposizione dei fatti. Pur rimanendo quindi fedele alla realtà di eventi e accadimenti la serie sviluppa con pienezza degli archi narrativi coinvolgenti, variegati, in cui il pubblico viene informato dei fatti ma anche spinto ad immedesimarsi nei personaggi.

In particolar modo i primi due episodi di Dopesick, diretti da un regista un tempo acclamato come Barry Levinson – non a caso premiato con l’Oscar per un melodramma di forte impatto emotivo quale è stato Rain Man – si distinguono per l’efficacia nel rappresentare l’intera filiera di persone coinvolte nella vicenda del farmaco: dai componenti della famiglia Sackler ai rappresentanti che si occuparono di “vendere” il prodotto ai medici generici, dai dottori che iniziarono a prescriverlo ai propri pazienti a coloro che pian piano cominciarono a diventarne dipendenti. E ovviamente alle persone che si occuparono di perseguire la truffa e tentare di porre fine alla piaga. 

Dopesick, il cast

Dopesick mette in scena varie e sfaccettate personalità alternandole in un racconto tanto frammentato a livello narrativo quanto efficace nel presentare storie e personaggi. Tale mosaico umano non sarebbe ovviamente potuto risultare così prezioso se a interpretarlo non fosse stato chiamato un cast di attori di primissimo livello: nel ruolo di Richard Sackler – la “mente” che ha creato, messo in commercio e spinto al massimo possibile l’OxyContin – troviamo un Michael Stuhlbarg ancora una volta impressionante nel riuscire a mostrare la psicologia orribile eppure comprensibile che regola le azioni del suo personaggio.

Molto efficaci (anche se a partire dalla terza puntata tendono ad andare leggermente sopra le righe) si confermano Rosario Dawson, Michael Keaton e la sempre più lanciata Kaitlyn Dever: l’attrice de La 25a Ora interpreta un’agente della DEA che decide di indagare riguardo l’epidemia di criminalità esplosa nelle aree dove il farmaco è stato messo all’iniziativa sul mercato; Keaton invece impersona un dottore generico il quale ignaro inizia a prescrivere l’OxyContin, mentre alla deve è andato il ruolo di una sua paziente che comincia ad assumerlo dopo un incidente in miniera.

I più efficaci però si rivelano Peter Sarsgaard nella parte dell’allora Procuratore Federale della Virginia Rick Mountcastle e John Hoogenakker in quella del collega Randy Ramseyer: ovvero coloro che per primi iniziarono a montare il caso giudiziario contro la Purdue Pharma e la famiglia Sackler. Due figure scritte magnificamente, che mostrano il loro inossidabile senso del dovere senza frasi a effetto o alcuna retorica. Sono loro a raccontare con efficacia e umanità il lavoro dell’uomo comune, che si batte tutti i giorni per ottenere una società migliore. In particolar modo Hoogenakker – il quale si era già messo in evidenza grazie alla partecipazione allo show Jack Ryan, targato Amazon Prime Video – può essere considerato a tutti gli effetti la vera sorpresa della miniserie. 

Molto elaborato a livello di costruzione della trama, Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza che racconta una delle pagine più vergognose della storia americana contemporanea con una lucidità di esposizione ammirevole, riuscendo al tempo stesso a intrattenere e informare. Un prodotto televisivo di alto livello, non soltanto civile. 

Iron Man: i dettagli più curiosi sul provino di Robert Downey Jr.

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Il produttore associato di Iron Man, Jeremy Latcham, ha rivelato alcuni dei dettagli più curiosi in merito al provino di Robert Downey Jr. per il ruolo di Tony Stark nel film dei Marvel Studios.

Latcham ha ricordato il provino all’interno del libro di recente pubblicazione “The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe” (via CBR): “Una Mercedes arriva a tutto velocità. Aveva una ragazza che ballava l’hula-hoop sul cruscotto. Poi c’era questo tizio enorme, coperto di tatuaggi, con una lunga barba, occhiali stravaganti e un cappello… era il braccio destro di Robert Downey Jr., Jimmy Rich. Esce, cammina e apre la portiera”. Dalla macchina è uscito Downey in quello che Latcham ha descritto come un abito viola con una sciarpa gigante. “Si porta la sciarpa sulla spalla e dice: ‘Giovanotto, da che parte per trucco e parrucco?’. Pensai: ‘Santo cielo… cosa ho appena visto?'”

Dopo essere passato per il reparto trucco, Downey si è recato sul set. “Gira un solo ciak e l’intera troupe scoppia in un applauso. Boom! Tony Stark è qui!”, ha detto Latcham. Come ha spiegato invece Rich, Downey non aveva più fatto provini da quando aveva interpretato il leggendario Charlie Chaplin in Charlot, film biografico del 1992, motivo per cui aveva preso sul serio il processo di casting e aveva rischiato tutto per l’audizione. “Robert ha un’etica del lavoro che va oltre chiunque altro con cui abbia mai lavorato”, ha aggiunto Rich. “È stimolante. L’ho visto mettersi sotto, ma non come ha fatto per questo ruolo.”

Robert Downey Jr. avrebbe continuato a guadagnare consensi da parte di critica e pubblico per la sua interpretazione del supereroe Tony Stark, personaggio che attraverso il primo Iron Man del 2008 ha di fatto lanciato il Marvel Cinematic Universe. Dopo aver ripreso il ruolo in più sequel, film degli Avengers, scene post-credit e altro ancora, Downey ha chiuso la sua corsa nei panni del personaggio con il sacrificio disinteressato in Avengers: Endgame, completando il suo viaggio targato MCU dopo oltre dieci anni. Di seguito potete ammirare lo screen test dell’attore per il film di Jon Favreau:

Sofia Boutella sarà protagonista di Rebel Moon di Zack Snyder

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Sofia Boutella sarà protagonista di Rebel Moon di Zack Snyder

Netflix annuncia che l’attrice sarà la protagonista di Rebel Moon, il nuovo film originale Netflix diretto da Zack Snyder.  Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per A24. È protagonista di Settlers, debutto cinematografico di Wyatt Rockefeller per IFC.

Il lungometraggio segna il ritorno insieme di Newman, Snyder e Stuber. Tra i produttori più prolifici di Netflix, Newman aveva ingaggiato Snyder per la regia del suo L’alba dei morti viventi del 2004,  che era stato supervisionato dall’allora vicepresidente di Universal Scott Stuber, oggi Netflix Head of Global Films. Rebel Moon è il primo lungometraggio frutto dell’accordo di prelazione tra Netflix e The Stone Quarry Productions, società di produzione fondata da Zack e Deborah Snyder, insieme al socio di produzione Wesley Coller. Prosegue così la collaborazione tra Netflix, gli Snyder e Stone Quarry, dopo la produzione del thriller con zombi diretto da Snyder Army of the Dead e del prequel Army of Thieves, lanciato in tutto il mondo su Netflix lo scorso weekend e al momento in cima alla classifica dei film più popolari in oltre 90 paesi. In produzione ci sono anche lo spin-off animato Army of the Dead: Lost Vegas e la serie ispirata alla mitologia scandinava Twilight of the Gods.

Rebel Moon, il film

Vi ricordiamo che Rebel Moon è il prossimo film di fantascienza originale Netflix di Zack Snyder che si baserà su una sceneggiatura scritta dal regista insieme a Shay Hatten e Kurt Johnstad. Protagonista annunciata è Sofia Boutella, l’ex modella e sportiva Nike diventata attrice, Boutella ha raggiunto il successo con il suo ruolo nel franchise Kingsman. Ha poi recitato in La mummia con Tom Cruise per Universal, Atomica bionda al fianco di Charlize Theron, Fahrenheit 451 di Ramin Bahrini per HBO e Climax di Gaspar Noé per A24.

Nel film L’esercito del tiranno Regent Balisarius minaccia gli abitanti di una colonia pacifica al confine della galassia, che decidono di inviare una giovane donna dal passato misterioso a esplorare pianeti vicini alla ricerca di guerrieri disposti a combattere al loro fianco.

Guardiani della Galassia Vol. 3: l’interprete di Adam Warlock commenta l’ingresso nel MCU

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All’inizio del mese di ottobre è stato confermato ufficialmente che il personaggio di Adam Warlock apparirà in Guardiani della Galassia Vol. 3 e che sarà interpretato da Will Poulter, noto per le saghe de Le cronache di Narnia e Maze Runner. 

Adesso, in occasione della promozione della serie Dopesick, il giovane attore – visto anche in film quali Revenant – Redivivo e Detroit ha commentato per la prima volta il suo coinvolgimento nel Marvel Cinematic Universe, senza purtroppo rivelare nulla a proposito del suo personaggio. Parlando con Variety, ha detto: “Sono davvero onorato di essere stato accolto nella grande famiglia Marvel. Tutte le persone con cui ho interagito fino ad ora sono state fantastiche. Sono davvero entusiasta all’idea di far parte di un franchise come quello dei Guardiani, che considero uno dei più creativi e unici.”

Nonostante James Gunn abbia più e più volte negato il coinvolgimento di Adam Warlock in GOTG Vol. 3, l’ingresso del personaggio nel MCU era già stato anticipato durante una delle numerose scene post-credits del Vol. 2, quando Ayesha (il personaggio di Elizabeth Debicki) crea un essere artificiale per sconfiggere i Guardiani, chiamato proprio Adam. Nei fumetti, Adam Warlock è legato sia a Thanos e al Guanto dell’Infinito. Viste come sono andate le cose nella Fase 3, sappiamo che la sua storia cinematografica sarà differente.

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Kill Bill Vol. 3: Maya Hawke sulla possibilità di recitare nel film

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Non molto tempo fa Quentin Tarantino ha rivelato che, qualora decidesse di realizzare davvero Kill Bill Vol. 3, affiderebbe il ruolo della figlia dell’iconica Beatrix Kiddo a Maya Hawke, la vera figlia di Uma Thurman, interprete della Sposa in Kill Bill Vol. 1 e 2, nonché musa del regista fin dagli inizi della sua carriera.

Ora, è stata proprio la star di Stranger Things a commentare le parole dell’iconico regista, rivelando che amerebbe lavorare di nuovo con lui (era già apparsa in C’era una volta a Hollywood). Parlando con The Guardian, la giovane attrice ha detto: “Ci sono sempre un sacco di voci al riguardo. Quentin ha i suoi tempi. Farà quello che vuole quando lo vorrà. Lo conosco da una vita e se mai volesse lavorare di nuovo con me, ne sarei felice, ovviamente.”

A proposito del possibile coinvolgimento di Maya in un ipotetico Kill Bill Vol. 3, Tarantino si era così espresso: “Penso che si tratterebbe di rivisitare quei personaggi vent’anni dopo e immaginare la Sposa e sua figlia, B.B., che hanno trascorso 20 lunghi anni di pace e tranquillità, per poi vedere tutto andare in frantumi”, ha spiegato Tarantino. “Ora la Sposa e B.B. sono in fuga e solo l’idea di poter immaginare Uma Thurman e sua figlia Maya Hawke insieme è veramente eccitante.”

Black Panther: Wakanda Forever, un ruolo chiave per Okoye?

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Black Panther: Wakanda Forever, un ruolo chiave per Okoye?

Black Panther: Wakanda Forever è stato di recente posticipato all’11 novembre 2022. Al momento non si conoscono ancora i dettagli sulla trama del sequel, ma sappiamo che la sceneggiatura è stata riscritta in seguito alla tragica morte di Chadwick Boseman.

Di recente, su Reddit (via CBM), sono state condivise alcune informazioni verificate proprio in merito al film, che ovviamente invitiamo a prendere con la dovuta cautela, non trattandosi di rivelazioni ufficiali. Secondo la fonte, sarà il personaggio di Okoye interpretato da Danai Gurira a raccogliere l’eredità di Pantera Nera, anche se molto probabilmente non si tratterà della sostituzione  definitiva di T’Challa.

Sempre la fonte riporta che il finale di Eternals avrà qualcosa a che fare con il motivo per cui Namor il Submariner sarà costretto a tornare in superficie (sono ormai mesi che si parla della presenza dell’Atlantideo nel film). Una delle prospettive più eccitanti riguardo il sequel è quella di una possibile guerra tra Wakanda e Atlantide per l’eredità del mantello di T’Challa, guerra che potrebbe coinvolgere proprio il personaggio di Namor.

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Dune: 10 incongruenze del film da correggere nel sequel

Dune: 10 incongruenze del film da correggere nel sequel

Dune di Denis Villeneuve è un avvincente adattamento del libro di Frank Herbert, ma questo non significa che non ci siano incongruenze nel suo film.

Dune di Frank Herbert è una densa epopea fantascientifica vasta quanto le desertiche lande di Arrakis, e Denis Villeneuve ha fatto del suo meglio per catturarne la portata scenografica e narrative con Dune, anche se il suo adattamento – e le modifiche che ha apportato al materiale di partenza – hanno lasciato alcuni buchi nella trama assolutamente non di poco conto.

Il film aveva bisogno di attrarre sia i fan di lunga data che i nuovi fan, quindi è sembrato appropriato che le discussioni sulla Gilda Spaziale, l’Alto Consiglio, l’Imperium, la compagnia CHOAM e il Landsraad fossero rimosse per evitare ulteriori lungaggini. La mancanza di esposizione significa, tuttavia, che ci saranno scelte narrative considerate illogiche o sbagliate rispetto alla narrazione del libro, non importa come i fan si avvicinino al mondo di Dune.

Dov’è l’imperatore?

dune imperatoreUna figura importante manca nel film, ed è Padishah Imperatore Shaddam IV della Casa Corrino. La sua meschinità e la sua gelosia per la popolarità del Duca, della Casa Atreides e del suo esercito sono i fattori motivanti di molta della violenza nel romanzo di Herbert, ma non si vede niente di tutto ciò sullo schermo. L’adattamento di David Lynch del 1984 del romanzo di Herbert rende l’Imperatore una minaccia che pervade tutta la narrazione.

Una battuta casuale ella versione di Villeneuve che fa riferimento all’Imperatore tra la Reverenda Madre e il Barone Harkonnen non è sufficiente a sottolineare la sua importanza come il Big Bad che è implicito che sia. È probabile che l’ubicazione dell’Imperatore sia una questione per Dune 2, ma per allora i fan potrebbero non essere così convinti del suo potere e della sua superiorità senza le basi poste nella Parte I.

Perché la potenza dell’esercito Atreides non viene trasmessa nel film di Villeneuve?

dune duke letoL’esercito della Casa Atreides è famoso in tutto l’universo per essere stato addestrato da Gurney Halleck e Duncan Idaho e le sue truppe eguagliano l’esercito Sardaukar dell’Imperatore in letalità ed efficacia. Eppure ricevono solo poche menzioni e non sembrano opporre molta resistenza ai Sardaukar, che sono in grado di sopraffare Arrakeen.

Nel romanzo di Herbert, la ragione per cui l’Imperatore fornisce alla Casa Harkonnen i suoi rinforzi Sardaukar per riprendere Arrakis è che è minacciato dall’esercito della Casa Atreides e pensa che permetterà al Duca di prendere il controllo del Landsraad. Il film avrebbe potuto sottolineare la natura d’élite dell’esercito in modo più sicuro, invece di concentrarsi su quale grande maestro di spada sia Duncan Idaho.

Perché gli Harkonnen usano qualcosa di così facilmente ingannabile come il Cercatore-Cacciatore?

dune timotheePer attentare alla vita di Paul Atreides, una spia lasciata dalla casa Harkonnen impiega un cacciatore-ricercatore per assassinarlo nelle sue stanze. Questo piccolo dispositivo scava in un muro e fluttua nell’aria, cercando di localizzare Paul e pugnalarlo con il suo ago con la punta di veleno, ma lui è in grado di superarlo rimanendo ben fermo dietro un ologramma.

La punta dell’hunter-seek ha una telecamera, che trasmette continuamente un segnale video all’operatore Harkonnen. Perché non poteva vedere Paul? Il libro di Herbert menziona il campo sospensivo compresso del dispositivo come un indicatore della sua scarsa visione, ma questo non viene mai dichiarato nel film. Perché gli Harkonnen, una delle case più ricche con la migliore tecnologia per estrarre la spezia, impiegherebbero un dispositivo che può essere così facilmente superato in astuzia?

Perché le tute da stillicidio sono scure nel deserto?

dune tute stillicidioUna delle parti più fondamentali della vita su Arrakis è indossare una tuta distillata dei Fremen, che ricicla il sudore e i rifiuti di chi la indossa in acqua potabile per sopravvivere nel deserto. Nel film, si vede che sono di varie tonalità di grigio scuro, con alcuni Fremen che drappeggiano le loro in un tessuto più chiaro.

Qualcuno nel mezzo del deserto vorrebbe essere così visibile? La colorazione aiuta gli attori a distinguersi nella sabbia per rendere la narrazione più drammatica, ma da un punto di vista più pratico, avrebbe più senso che fossero di un colore più simile al loro ambiente.

Dove sono tutti i computer nel Dune di Villeneuve?

dune computerDune è un film di fantascienza ambientato in un futuro molto, molto lontano, eppure c’è una notevole mancanza di computer. Ci sono alcune macchine e grandi navi spaziali, ma queste sono navigate da umani che possono piegare lo spazio e il tempo, cosa che non viene chiarita nel film.

Nel libro di Herbert, l’umanità ha sviluppato molto tempo fa dei supercomputer che hanno cercato di sterminarla così, dopo aver soppresso la rivolta dell’Intelligenza Artificiale, l’umanità ha messo fuori legge qualsiasi tipo di supercomputer. Anche se non è l’ideale, un semplice pezzo di esposizione che delineasse questo sarebbe andato lontano verso gli spettatori per capire perché i computer non si vedono e perché la spezia è così vitale in loro assenza.

Perché Paul non è più arrabbiato per la morte di suo padre?

dune morte padreDopo aver stabilito uno stretto legame padre-figlio attraverso alcune scene molto toccanti tra il Duca Leto I e suo figlio Paul, Leto viene ucciso dalla Casa Harkonnen e Paul sembra essere indifferente. Lady Jessica ha un parossismo appropriato per affrontare il suo dolore, ma Paul sembra apparire freddo e distaccato.

Anche se è vero che Paul potrebbe essere in totale shock, sembra comunque che avrebbe dovuto manifestare una reazione più viscerale alla perdita di una figura così importante nella sua vita. Nel libro di Herbert, molte delle sue azioni sono motivate dalla vendetta per la morte di suo padre, quindi forse i sentimenti più forti sulla morte del Duca emergeranno nella Parte 2.

Cosa succede con Thufir Hawat?

dune thufirPrima che la Casa Atreides lasci Caladan per Arrakis, il Maestro degli Assassini Thufir Hawat è in grado di calcolare il costo del viaggio utilizzando numeri interi incredibilmente grandi senza alcun problema. Questa scena di Dune vuole indicare che egli è essenzialmente un umano-computer che ha addestrato la sua mente a fare calcoli ben oltre un umano in assenza di intelligenza artificiale.

Nel libro di Herbert, questi umani-computer (anche Piter de Vries della Casa Harkonnen è uno di loro) sono conosciuti come mentat, ma siccome la parola non viene mai usata nel film, gli spettatori rimangono confusi sul ruolo di qualcuno come Thufir Hawat, che non solo è importante per la Casa Atreides ma si suppone sia uno dei personaggi più potenti della storia.

Perché il dottor Yueh tradisce la Casa Atreides in Dune?

dune dottor wellingtonIl dottor Wellington Yueh è un medico rinomato e, portando il marchio del condizionamento imperiale, un servitore dedicato alla Casa Atreides che è più che degno di fiducia. Il Barone Harkonnen è in grado di fare in modo che il dottore tradisca la Casa Atreides, ma il ragionamento dietro il suo atto efferato non è del tutto convincente.

Gli spettatori di Dune apprendono che il dottor Yueh ha cospirato per aiutare ad uccidere il Duca Leto I perché il Barone aveva sua moglie. Tuttavia, una scena cruciale che coinvolge una conversazione tra lui e Lady Jessica su quanto sua moglie significhi per lui, e su ciò che la Casa Harkonnen le ha fatto, è stata rimossa dal film, facendo sembrare il suo improvviso atto di tradimento come sbucare fuori dal nulla.

Qual è il problema con le Bene Gesserit in Dune?

dune bene gessiritLe Bene Gesserit rimangono immerse nel mistero dal momento in cui arrivano nel cuore della notte per visitare la Casa Atreides, lasciando i fan a grattarsi la testa sul ruolo che giocano nello sviluppo dell’universo conosciuto, sull’importanza della connessione di Lady Jessica con loro e sull’importanza di Paul Atreides. Le Bene Gesserit sono una società dedicata non solo allo sviluppo dell’espansione della coscienza umana, ma anche all’ingegneria della nascita di una specifica figura maschile messianica che porterà l’universo ad uno sviluppo come non si è mai visto.

Con la capacità di trasferire la coscienza, possono agire come una sorta di memoria collettiva per l’umanità, con esseri come la Reverenda Madre in grado di ricordare decine di vite. Senza sapere nulla di tutto ciò in Dune, è difficile per gli spettatori comprendere esattamente quanto sia spaventosa la Reverenda Madre, o cosa significhi la sua interferenza per Paul Atreides, ma è possibile che i loro segreti vengano salvati per Dune: The Sisterhood o Parte 2.

Perché Paul si comporta con nonchalance incontrando Chani per la prima volta?

dune chaniPaul ha diverse visioni di una misteriosa donna Fremen in Dune -a volte fino all’eccesso- che vogliono significare la sua importanza nel suo futuro. Quando finalmente si trova faccia a faccia con l’abitante del deserto dopo aver affrontato Stilgar, non è affatto sorpreso di incontrare Chani.

Sarebbe logico che Paul mostrasse più emozione nell’incontrare finalmente una donna che ha tormentato i suoi sogni, così come qualcuno con cui dovrebbe essere coinvolto sentimentalmente, ma l’erede di Casa Atreides non potrebbe essere più apatico.

Ghostbusters: Legacy, grande successo al Lucca Comics & Games

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Grande successo per i Ghostbusters a Lucca Comics & Games, protagonisti dell’Area Movie nella serata di ieri (domenica 31 ottobre)  in occasione della proiezione speciale di Ghostbusters: Legacy al Cinema Astra. Tutto sold out per la proiezione che è stata accolta con tantissimi applausi.

A rendere ancora più speciale la serata è stato l’arrivo davanti al cinema della Ecto-1, storica auto dei Ghostbusters, accompagnata dai cosplayer ufficiali del film che hanno animato l’ingresso del pubblico in sala.

Ghostbusters: Legacy, la recensione del film di Jason Reitman

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters.

Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

A più di trent’anni dall’uscita nelle sale dell’iconico Ghostbusters, il cast originale, composto da Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver e Annie Potts di nuovo insieme per ridar vita a una delle saghe cinematografiche più amate della storia. Diretto da Jason Reitman, il film sarà nelle sale dall’estate 2020 prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Tra i protagonisti anche Mckenna Grace, Finn Wolfhard, Carrie Coon e Paul Rudd.

Ghostbusters: Legacy, diretto da Jason Reitman e prodotto da Ivan Reitman, è il nuovo capitolo della saga originale Ghostbusters. Arrivati in una piccola città, una madre single e i suoi due figli iniziano a scoprire la loro connessione con gli Acchiappafantasmi originali e la segreta eredità lasciata dal nonno. Ghostbusters: Legacy è scritto da Jason Reitman & Gil Kenan.

Eternals: 10 modi in cui potrebbe cambiare il MCU

Eternals: 10 modi in cui potrebbe cambiare il MCU

Eternals è uno dei titoli più attesi della Fase 4 del MCU, e non soltanto perché introdurrà una nuova serie di personaggi. Il film, infatti, si prepara a cambiare in modo significativo il MCU, ampliando ancora di più la prospettiva narrativa del franchise.

La storia copre un arco narrativo lunghissimo

Al di là di un paio di flashback legati ai vichinghi nei film del franchise di Thor, il MCU non è mai andato troppo indietro con gli anni, a parte ovviamente quando ha raccontato delle avventure di Steve Rogers durante la Seconda Guerra Mondiale.

In base alla sinossi ufficiale, sappiamo che Eternals coprirà un arco narrativo lungo 7.000 anni, poiché i personaggi del film si sono nascosti sulla Terra per un periodo di tempo estremamente lungo.

L’introduzione dei Devianti

Eternals introdurrà nel MCU i nemici giurati degli Eterni, ossia i Devianti, una sottospecie dell’uomo, creata eoni fa dai Celestiali, i cui esperimenti causarono numerose mutazioni nei loro corpi.

In seguito, i Devianti diventarono senzienti e svilupparono la propria cultura, dando anche vita ad una società totalmente slegata da quella dei Celestiali. Da allora, gli Eterni e i Devianti sono stati in guerra tra loro attraverso tutto il cosmo.

Approfondire il lato cosmico del MCU

Carol Danvers comunica solo occasionalmente con i Vendicatori, perché Brie Larson era troppo impegnata a girare Captain Marvel per avere un ruolo da protagonista in Avengers: Endgame: sappiamo che durante gli eventi di quel film era fuori a proteggere i pianeti che non avevano una propria squadra di supereroi che li sorvegliasse.

È chiaro che c’è un universo molto più grande nel MCU, ma film che hanno provato ad esplorare l’aspetto cosmico del franchise, come Guardiani della GalassiaThor: Ragnarok, hanno in realtà soltanto scalfito la superficie. Eternals potrebbe arricchire maggiormente il lato cosmico di questo universo condiviso.

La backstory di Ovunque

Ovunque, casa del Collezionista e pianeta significativo sia in Guardiani della Galassia che in Avengers: Infinity War, si trova all’interno della testa mozzata fluttuante di un Celestiale.

Poiché i Celestiali sono i responsabili della creazione degli Eterni, Ovunque potrebbero svolgere un ruolo importante nella trama del film. Se fosse davvero così, il film potrebbe spiegare come la testa mozzata di un Celestiale sia stata trasformata in un pianeta.

Ego

Nei fumetti, gli Eterni sono stati creati dai Celestiali. L’unico Celestiale ad essere apparso nel MCU, ad oggi, è Ego il Pianeta Vivente, il padre biologico di Peter Quill interpretato da Kurt Russell in Guardiani della Galassia Vol. 2.

Nel sequel, Ego ha presentato a suo figlio “The Expansion”, il suo piano malvagio per rifare l’universo a sua immagine e somiglianza. È possibile che, nella continuity del MCU, gli Eterni siano stati creati dallo stesso Ego.

Le conseguenze dello Snap

Finora, le serie del MCU disponibili su Disney+ si sono fortemente concentrate sull’esplorazione delle conseguenze del distruttivo schiocco di dita di Thanos, poiché abbiamo visto Monica Rambeau “rimaterializzarsi” in WandaVision, mentre le ricadute economiche di quel tragico evento sono state esplorate in The Falcon and the Winter Soldier.

Ma lo Snap non ha riguardato solo gli umani: è stato un vero e proprio massacro in tutto l’universo. Eternals potrebbe approfondire le conseguenze dello Snap su scala cosmica.

La creazione dei mutanti

Dal momento che il MCU esiste da più di un decennio e che il suo mondo è stato costantemente arricchito, sarebbe impossibile per il riavvio del franchise degli X-Men spiegare, da solo, che c’è stata una scuola piena di mutanti da sempre.

I fan sono rimasti delusi quando WandaVision non ha riavviato la serie sui mutanti come previsto, ma forse sarà proprio Eternals il film che spiegherà la creazione dei mutanti nel MCU.

La storia di Asgard

Dal momento che Eternals coprirà un arco narrativo lungo 7.000 anni, potrebbe essere necessaria una deviazione per rivelare parte della storia poco conosciuta di Asgard. Il regno di Odino ha un retroscena lungo e ricco e il MCU ha mostrato solo una goccia nel mare.

Thor: Ragnarok ha rivelato che la rivisitazione di Odino del passato di Asgard è stata per lo più insabbiata. Eternals potrebbe esplorare gli angoli più bui della storia di Asgard.

Il Multiverso

Con Loki e Doctor Strange in the Multiverse of Madness, la Fase Quattro è pronta a tuffarsi a capofitto nel MCU. Dopo le rivelazioni di Spider-Man: Far From Home, il franchise inizierà finalmente a esplorare per davvero universi paralleli.

Poiché i poteri degli Eterni sono vagamente definiti nei fumetti e probabilmente verranno riorganizzati nel loro adattamento sul grande schermo, è possibile che nel film posseggano il potere del viaggio interdimensionale.

L’introduzione di Black Knight

Durante la Saga dell’Infinito, il MCU è riuscito a portare al cinema quasi tutti i Vendicatori più significativi, da Iron Man a Captain America, passando per Hulk ma anche per Wasp e Black Panther.

Uno dei pochi Vendicatori chiave che devono ancora essere introdotti nel MCU è Cavaliere Nero/Black Knight, un supereroe “medievale” che ottiene i suoi poteri da una spada magica tramandata di generazione in generazione. L’incarnazione del Cavaliere Nero ad opera di Dane Whitman debutterà finalmente nel MCU proprio in Eternals, interpretato dalla star di Game of Thrones Kit Harington.

Eternals: il produttore spiega perché è ambientato sulla Terra

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Eternals: il produttore spiega perché è ambientato sulla Terra

A gennaio del 2020, Screen Rant ha avuto la possibilità di visitare il set di Eternals e di parlare con il produttore Nate Moore. Durante la chiacchierata, Moore ha parlato della decisione da parte dei Marvel Studios di ambientare il film sulla Terra, nonostante la natura “cosmica” della storia e dei personaggi.

“Direi che, in realtà, anche nei fumetti questi personaggi sono più legati alla Terra, perché in realtà sono stati creati dall’umanità”, ha spiegato il produttore. “Anzi, direi che nel film abbiamo sottolineato molto di più l’aspetto cosmico di quanto non lo facciano nei fumetti, in tutta onestà. Da un punto di vista narrativo, c’è una giustapposizione assai potente, perché il film è ambientato sulla Terra, ma non significa che l’intero corso degli eventi si svolga interamente sulla Terra.”

“Questo ci permette di giustapporre cose moderne, normali, che fanno parte della vita di chiunque, ad altri elementi tipicamente sci-fi, come i Celestiali, le astronavi, senza doversi per forza impegnare su nessuno dei due fronti”, ha aggiunto. “Questa giustapposizione ci permette di ottenere il meglio da entrambi i mondi. Ecco perché questo film è così speciale, perché non deve essere necessariamente o l’una o l’altra cosa.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Jamie Lee Curtis vuole interpretare il Diavolo nella nuova trilogia de L’esorcista

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L’iconica Jamie Lee Curtis ha rivelato che vorrebbe interpretare il Diavolo nell’annunciata nuova trilogia de L’esorcista che sarà diretta da David Gordon Green, regista con il quale la celebre attrice ha un legame molto speciale, trattandosi della mente creativa dietro la nuova trilogia di Halloween.

In un’intervista con Entertainment Weekly, Jamie Lee Curtis ha spiegato che, al pari di molti, il film originale del 1973 diretto da William Friedkin è stato uno degli horror che hanno maggiormente segnato la sua adolescenza: “Sono una persona coraggiosa, in generale, ma se una cosa è spaventosa, allora mi spavento anche io. Quando avevo 15 anni i miei genitori mi fecero vedere L’esorcista e il giorno dopo i miei amici mi presero in giro perché ero uscita fuori di testa. Detesto avere paura dei film horror.”

Parlando nello specifico del ruolo che vorrebbe interpretare nella nuova rivisitazione del celebre film, ha aggiunto: “Forse dovrei prestare la mia voce al Diavolo, come fece Mercedes McCambridge. Se David mi offrisse una parte nel suo progetto, magari proprio come voce del Diavolo, per me sarebbe come un cerchio che si chiude. E poi penso che le persone lo amerebbero.”

Cosa sappiamo del reboot de L’esorcista

Universal e Peacock hanno acquistato i diritti dell’annunciato sequel de L’esorcista ad opera della Blumhouse con l’obiettivo di realizzare una nuova trilogia, al pari di quanto già accaduto con il franchise di Halloween.  

L’accordo siglato ammonta a 400 milioni di dollari. Come annunciato già tempo fa, sarà David Gordon Green, regista di Halloween e Halloween Killsad occuparsi della regia del primo capitolo della trilogia, che sarà un sequel diretto del cult firmato nel 1973 da William Friedkin. Il primo film dovrebbe arrivare nelle sale verso la fine del 2023.

Ellen Burstyn tornerà nuovamente nei panni divenuti ormai iconici di Chris MacNeil, la madre della piccola Regan MacNeil (la bambina posseduta del film di Friedkin), ruolo grazie al quale ottenne una nomination agli Oscar come migliore attrice protagonista.

Al fianco di Burstyn ci sarà Leslie Odom Jr., noto per il musical Hamilton e candidato agli Oscar 2021 come miglior attore non protagonista per Quella notte a Miami…: l’attore statunitense interpreterà il ruolo del padre di un bambino posseduto che, in preda alla disperazione, cercherà l’aiuto di Chris.

La sceneggiatura del primo sequel porterà la firma di David Gordon Green insieme a Scott Teems, Danny McBride e Petter Sattler. Alla produzione ci saranno Jason Blum, David Robinson e James Robinson. Il sequel sarà una co-produzione tra Blumhouse e Morgan Creek Production.

Anthony Hopkins ha deciso di continuare a recitare grazie al ruolo di Odino

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A quanto pare, Anthony Hopkins ha deciso di continuare con la sua carriera di attore grazie al ruolo di Odino nel primo film del franchise di Thor. Nel libro di recente pubblicazione “The Story of Marvel Studios: The Making of the Marvel Cinematic Universe”, l’attore premio Oscar ha infatti rivelato che aveva deciso di abbandonare la recitazione prima di ottenere il ruolo del dio nordico nel film del 2011.

Come spiegato dall’attore, è stato il regista Kenneth Branagh a restituirgli la voglia e l’entusiasmo di continuare a lavorare. “Stavo per rinunciare alla mia carriera, davvero”, ha detto l’attore (via CBR). “Ma Branagh non me l’avrebbe mai permesso. Lavorare con lui è stato come ricevere un’iniezione di nuova linfa vitale. Sembrava avere lo stesso tipo di influenza contagiosa su tutti i membri del cast e della crew. Il suo entusiasmo… il suo atteggiamento sempre così positivo. Riesce a tirare fuori il meglio da chiunque.”

Dopo aver interpretato Odino in Thor, Anthony Hopkins è apparso in altri 19 film, tra cui Thor: the Dark World del 2013 e Thor: Ragnarok del 2017. La sua fama è indissolubilmente legata al ruolo di Hannabil Lecter ne Il silenzio degli innocenti, grazie al quale ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista, prestigioso riconoscimento che ha ricevuto nuovamente quasi 30 anni dopo, quest’anno, grazie alla sua interpretazione in The Father – Nulla è come sembra.

Per quanto riguarda Kenneth Branagh, dopo l’esperienza con il primo Thor, il regista britannico non ha mai più diretto un film dei Marvel Studios, nonostante abbia continuato a collaborare con Disney per altri progetti (come Cenerentola e Artemis Fowl) e abbia anche prestato la sua voce ad un personaggio di Avengers: Infinity War.

Eternals: Salma Hayek stava per spoilerare il film al Comic-Con

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Eternals: Salma Hayek stava per spoilerare il film al Comic-Con

Nell’attesissimo Eternals, in arrivo nelle sale italiane dal 3 novembre, l’attrice Salma Hayek interpreta una versione femminile del personaggio di Ajak, che possiede l’abilità di volare, una super forza e persino la capacità di manipolare le molecole con la sola forza del pensiero.

Ajak è il condotto attraverso il quale gli Eterni possono comunicare con i Celestiali, che li hanno creati, al pari dei Devianti, durante i loro esperimenti sull’umanità primitiva. Nel film, proprio grazie a questa speciale connessione, Ajak viene anche presentata come il leader del gruppo.

In occasione del Graham Norton Show, Salma Hayek ha parlato della segretezza che circonda i progetti Marvel, rivelando che all’inizio non era consapevole che non si potesse neanche parlare del film. “Ricordo di aver parlato per la prima volta di Eternals con la regista in un hotel. Era in occasione del Comic-Con”, ha spiegato.

“La cosa è stata totalmente surreale. Stavamo parlando e… essendo io messicana, tendo a parlare a voce alta. Avevo perso quasi la voce a causa delle varie interviste, ma parlavo comunque in maniera rumorosa. Ho iniziato a farle delle domande e lei mi disse: ‘Shhhhhh…’. E io risposi: ‘Cosa?’. E lei: ‘Possono sentirci. La sceneggiatura è top secret!'”

“E allora io le risposi: ‘Ma non c’è nessuno!’. E lei: ‘La porta accanto. Devi stare molto attenta. Tutti sanno che stiamo parlando del nuovo film Marvel. Potrebbero sentirci attraverso i muri’. Lei era seria, ma è così che funziona. Lo fanno. Lo fanno davvero. È stato un momento veramente strano”, ha concluso l’attrice.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Anya Taylor-Joy: i suoi ruoli migliori in attesa di Ultima notte a Soho

Anya Taylor-Joy è una delle giovani stelle più in ascesa di Hollywood: il suo ultimo successo nella serie televisiva La regina degli scacchi, per la cui interpretazione ha vinto un Golden Globe, lo conferma. Vediamo la classifica dei migliori ruoli interpretati dall’attrice, secondo Rotten Tomatoes, in attesa di rivederla al cinema in Last Night in Soho.

Radioactive (2019) – 63%

Radioactive anya taylor joySe c’è un modo per garantire che un’attrice promettente continui a migliorare, è facendola lavorare con grandi esperti. Questo è ciò che ha reso questo film così prezioso, poiché Anya Taylor-Joy  ha avuto modo di lavorare fianco a fianco con Rosamund Pike, che interpreta il personaggio principale in questa storia incentrata sulla figura di Marie Curie.

Per chi non lo sapesse, Curie ha fatto la storia come la prima donna a vincere il premio Nobel, che le è stato conferito ben due volte e in due diversi campi scientifici. Originariamente proiettato in anteprima al Toronto International Film Festival 2019 e rilasciato in digitale su Amazon Prime nel 2020, Radioactive presenta Anya Taylor-Joy come Irene Curie, la figlia di Marie.

Last Night In Soho (2021) – 75%

last night in sohoLast Night in Soho è considerata una delle uscite cinematografiche più intriganti del 2021. La premessa suggestiva, l’ensemble di attori di talento e membri della crew, assieme al trailer strabiliante, hanno reso fin da subito i fan estremamente entusiasti.

La trama del film è incentrata su una giovane aspirante stilista (Thomasin McKenzie) che viene trasportata nel passato, rivivendo l’atmosfera anni ’60 nel corpo di una cantante che da lei idolatrata, Sadie (Anya Taylor-Joy ). Mentre vive questa nuova vita inaspettata, cominciano ad insinuarsi minacce pericolose che porteranno a gravi conseguenze. Tra gli aspetti lodati dalla critica, dopo la presentazione del film a Venezia, c’è stata proprio la performance di Taylor-Joy.

The Miniaturist (2017) – 76%

the miniaturist anya taylor joyAnya Taylor-Joy ha regalato sempre performance convincenti nei film d’epoca a cui ha preso parte. Tra questi vi è The Miniaturist, che ha debuttato alla fine del 2017 e ambientato nel 17° secolo. La miniserie è stata basata su un romanzo del 2014 dallo stesso titolo.

In onda su BBC One e poi su Masterpiece della PBS negli Stati Uniti, The Miniaturist narra la storia di Petronella Oortman (Anya Taylor-Joy ), dopo il cui trasferimento ad Amsterdam a causa di un matrimonio combinato, conoscerà vicende sempre più oscure quando assume un misterioso miniaturista per arredare la sua casa delle bambole; ciò finirà per prefigurare il suo stesso destino.

Split (2016) – 77%

Split castQuesto è stato il film grazie al quale la maggior parte del pubblico ha scoperto Anya Taylor-Joy ed ha anche segnato un ritorno degno di nota per il regista M. Night Shyamalan. Arrivato nelle sale nel 2016, Split è stato un sequel inaspettato di Unbreakable ed è visto come il primo film sulle origini dei supercriminali.

Split segue le vicende di un uomo chiamato Kevin Wendell Crumb (James McAvoy), che ha oltre 20 personalità diverse, alcune delle quali sono violente. Rapisce tre ragazze adolescenti in questo thriller psicologico, una delle quali è la Casey Cooke di Taylor-Joy. La Taylor-Joy ha avuto la possibilità di mostrare le sue capacità di recitazione, giocando sul suo passato traumatico e diventando una “final girl”. Ha ripreso il ruolo nel sequel, Glass.

Barry (2016) – 80%

barry anya taylor joyÈ un vero peccato che Barry sia passato in sordina: uscito in un momento apparentemente perfetto nel 2016, questo film biografico racconta la storia di un giovane Barack Obama ai tempi della Columbia University prima di diventare il presidente degli Stati Uniti.

Devon Terrell è stato elogiato per la sua performance come personaggio titolare. La storia non ha poi evitato alcune delle discriminazioni che Obama ha affrontato mentre cresceva. Anya Taylor-Joy  aveva un ruolo di supporto come Charlotte Baughman, una ex fidanzata di Obama che cerca di farlo aprire caratterialmente.

Emma. (2020) – 87%

anya-taylor-joy-emmaI romanzi di Jane Austen sono stati adattati al cinema e teatro in innumerevoli forme e occasioni. Gli adattamenti di Emma sono molteplici, con quattro lungometraggi, otto serie televisive e cinque opere teatrali basate sul racconto. Il più recente è arrivato nel 2020 con il debutto alla regia di Autumn de Wilde.

Questa versione, intitolata Emma, vede Anya Taylor-Joy assumere il ruolo principale di Emma Woodhouse, una donna nell’Inghilterra del 1800 che tende a intromettersi nelle vite romantiche dei suoi amici. Le recensioni hanno detto che altri adattamenti sono stati più fedeli, ma di questo in particolare ne è stata apprezzata la componente ironica e la performance della Taylor-Joy è stata molto lodata.

Thoroughbreds (2017) – 87%

Anya Taylor-Joy emmaQuesto potrebbe non classificarsi come il suo miglior film su Rotten Tomatoes, ma c’è una buona possibilità che questa sia la più grande performance messa in piedi da Anya Taylor-Joy  in un film finora. Ampiamente distribuito all’inizio del 2018, Thoroughbreds vede due adolescenti complottare per uccidere uno dei loro patrigni.

Anya Taylor-Joy è stata eccezionale nel ruolo di Lily Reynolds, una ragazza troppo emotiva che vuole liberarsi del suo patrigno. Olivia Cooke interpreta la sua amica senza emozioni Amanda che la aiuta nell’atto criminale, mentre Anton Yelchin ritrae uno spacciatore di droga immischiato con loro in quello che sarebbe stato, ahimè, il suo ultimo ruolo.

The Dark Crystal: Age Of Resistance (2019) – 88%

dark crystal anya taylor joyNel 1982, Jim Henson e Frank Oz hanno lavorato insieme per consegnare The Dark Crystal al pubblico di tutto il mondo. Il film fantasy animato da pupazzi rimane un classico e i fan lo hanno apprezzato così tanto che Netflix ha rilasciato una serie prequel molto attesa, basata su di esso.

Questo era The Dark Crystal: Age of Resistance, che è apparso sul servizio di streaming nel 2019. Segue tre Gelflings che tentano di unire i loro clan e salvare il loro pianeta. Anya Taylor-Joy dà voce a Brea, uno dei Gelflings principali. Il cast comprende anche Taron Egerton, Nathalie Emmanuel, Helena Bonham Carter, Mark Hamill e altri.

The Witch (2015) – 90%

Anche se Split è stato il film che ha fatto conoscere Anya Taylor-Joy a un vasto pubblico, è stato The Witch del 2015 a consacrarla definitivamente. È stato il primo vero ruolo dell’attrice dato che il suo unico lavoro cinematografico fino a quel momento era stata una scena cancellata in Vampire Academy dell’anno precedente.

Diretto da Robert Eggers, The Witch è un horror soprannaturale ambientato nel 1630, che raggela gli spettatori fino al midollo. Taylor-Joy interpreta Thomasin, una ragazza che vede scomparire il suo fratellino mentre gioca con lui. Quando si scopre che è stato preso da una strega, il fatto avrà un enorme impatto su tutta la famiglia.

Peaky Blinders (2013-) – 92%

peaky blinders anyaPeaky Blinders della BBC ha ricevuto enormi elogi dalla critica e da coloro che hanno seguito la serie fin dal debutto nel 2013. Ambientata in Inghilterra, la storia segue le vicende della famiglia criminale Shelby dopo gli eventi della prima guerra mondiale.

L’incredibile cast comprende personaggi come Cillian Murphy, Tom Hardy, Sophie Rundle, Sam Neill, Helen McCrory e Sam Claflin. Anya Taylor-Joy si è unita al cast per la stagione 5 di Peaky Blinders, interpretando Gina Gray, la moglie americana di Michael Gray (Finn Cole).

La regina degli scacchi (2020) – 96%

the queen's gambit anyaCi sono alcuni critici che hanno definito The Queen’s Gambit la cosa migliore uscita in televisione nell’anno 2020 ciò non è inverosimile, considerando quanto sia stata ritenuta spettacolare questa miniserie. Basata su un romanzo scritto da Walter Tevis nel 1983, questa serie racconta la storia di un’orfana che diventa un prodigio degli scacchi.

Ambientato negli anni ’60, la giovane ragazza scopre che le sue abilità hanno un prezzo. Anya Taylor-Joy assume il ruolo principale di Beth Harmon, polarizzando col suo magnetismo espressivo l’intera narrazione. Infatti, il consenso su Rotten Tomatoes specifica che la sua performance è “magnetica”. Combinandola con grandi dettagli d’epoca e una scrittura forte, si ottiene una formula vincente, il che rende comprensibile il motivo per cui ha fatto incetta di premi.

Thor: Love and Thunder, a che punto è la relazione tra Jane e il Dio del Tuono?

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Thor: Love and Thunder riporterà finalmente Jane Foster nel Marvel Cinematic Universe. Da un lato sappiamo che la sua trasformazione in Mighty Thor sarà una parte importante della storia raccontata nel nuovo film; dall’altro, invece, ancora non sappiamo in che modo i Marvel Studios intendano affrontare la sua complicata relazione con il Dio del Tuono.

Dopo essere stati separati alla fine di Thor, l’eroe non è mai riuscito a rintracciare Jane in The Avengers, anche se i due hanno avuto un apparente lieto fine in Thor: the Dark World. Sfortunatamente, quando è uscito Avengers: Age of Ultron, abbiamo appreso che – almeno all’apparenza – i due avevano preso strade separate. Ora, però, sembra che Love and Thunder rivelerà finalmente cosa è successo ai due innamorati.

Una serie di immagini inedite dal set del film di Taika Waititi è apparsa di recente online (via CBM), e ci mostra Chris Hemsworth e Natalie Portman truccati come i loro personaggi in Thor: the Dark World. Ricordiamo che un finale alternativo del film del 2013 ha visto Thor e Jane costretti a porre fine alla loro storia, quindi è probabile che queste nuove foto rappresentino la volontà, da parte dei Marvel Studios, di dare una nuova svolta all’arco narrativo dei due personaggi.

Probabilmente, questa scena flashback ambientata ai tempi di Thor: the Dark World aiuterà a spiegare meglio l’assenza di Jane in tutti questi anni, anche perché il personaggio sarà quasi sicuramente una parte cruciale della storia che si svolgerà nel quarto attesissimo capitolo del franchise. Per vedere le foto dal set in questione, cliccate qui.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Tom Holland: da bambino era terrorizzato dal Doc Ock di Alfred Molina

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Tom Holland, che a breve rivedremo in azione nei panni di Peter Parker nell’attesissimo Spider-Man: No Way Home, ha rivelato in una nuova intervista che da bambino era terrorizzato dal personaggio di Doc Ock interpretato da Alfred Molina in Spider-Man 2 di Sam Raimi, e che proprio in No Way Home farà il suo trionfale ritorno (nonché ingresso ufficiale nel MCU).

“Ero ossessionato dai film di Raimi”, ha dichiarato di recente Holland parlando con Empire (via CBR). “Avevo 8 anni e ricordo di aver visto Alfred nel suo costume per la prima volta. Aveva gli occhiali, indossava la cintura, ciò a cui erano attaccate le gambe. E ricordo, anche se scherzavo, che in realtà ero terrorizzato da lui.”

Anche se Doc Ock sembrava morto in Spider-Man 2, è stato lo stesso Molina a confermare all’inizio di quest’anno che avrebbe ripreso il ruolo del noto antagonista nel terzo capitolo del franchise di Spider-Man collegato al Marvel Cinematic Universe. Da allora Molina ha spiegato che il suo personaggio è stato in grado di resuscitare nel MCU perché, secondo il regista Jon Watts, “in questo universo, nessuno muore mai veramente.”

Secondo quanto riferito, Watts gli ha anche detto che No Way Home riprenderà la storia di Doc Ock proprio dal finale del film di Raimi. È interessante notare che, poiché la morte apparente di Doc Ock è il risultato del sacrificio della sua stessa vita dopo che il cattivo si è reso conto degli errori commessi, No Way Home dovrà necessariamente spiegare perché il villain inizierà ad attaccare di nuovo Spidey.

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale americane il 17 dicembre 2021.

New Gods cancellato a causa di Zack Snyder’s Justice League?

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New Gods cancellato a causa di Zack Snyder’s Justice League?

Lo scorso aprile è arrivata decisamente inaspettata la notizia che la Warner Bros. aveva deciso di cancellare due progetti legati all’universo DC, attorno ai quali si è era già creato parecchio interesse: stiamo parlando di The Trench, lo spin-off di Aquaman, e di New Gods, il film di Ava DuVernay in cantiere da molti anni.

Nessuna spiegazione ufficiale sul perché della cancellazione dei due progetti venne data all’epoca, ma in molti ipotizzarono potesse essere legata ai profondi cambiamenti che lo studio aveva deciso di apportare al DCEU, concentrandosi su progetti molti diversi tra loro, come gli annunciati film dedicati a ZatannaBlue BeetleStatic Shock Hourman.

Tuttavia, pare che dietro la cancellazione di New Gods, in particolare, possa celarsi una motivazione ben diversa. Di recente, è spuntato online – via Twitter – un estratto da un’intervista alla regista Ava DuVernay, la quale sembra confermare che il suo film sia stato cancellato dalla Warner Bros. a causa di Zack Snyder’s Justice League. Nel video la regista non menziona mai in modo esplicito il cinecomic, ma sembra abbastanza ovvio che si stia riferendo proprio alla Snyder Cut (potete vedere il video cliccando qui).

Molti fan pensano che la Warner Bros. abbia voluto prendere le distanze dallo SnyderVerse dopo l’uscita di Zack Snyder’s Justice League, progetto che inevitabilmente sarebbe stato collegato a New Gods a causa della presenza di alcuni personaggi (non solo Steppenwolf, ma anche Darkseid, DeSaad e Granny Goodness).

Anche se DuVernay e il co-sceneggiatore Tom King avevano probabilmente trovato un modo per permettere al loro film di distinguersi dalla visione di Snyder, la mitologia era probabilmente troppo radicata nella tradizione stabilita in Justice League per i gusti di WB.

Linea d’Ombra Festival: tutti i vincitori della XXVI edizione

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Linea d’Ombra Festival: tutti i vincitori della XXVI edizione

Assegnati i premi della 26esima edizione di Linea d’Ombra Festival. A ufficializzare i vincitori, i direttori artistici del festival Giuseppe D’Antonio e Boris Sollazzo.

Nella sezione PASSAGGI D’EUROPA la giuria di esperti composta da Miriam Bliese, Milena Mancini, Guglielmo Poggi ha assegnato il “Premio NEXSOFT” per il miglior lungometraggio sezione al film Beginning di Dea Kulumbegashvili (Georgia), con la seguente motivazione:

“Come cinematografari (perche questo siamo, alcuni di noi almeno) cerchiamo continuamente di capire se il cinema riesca o meno a resistere come linguaggio- attenzione, non come medium, come linguaggio. Negare che sia in difficoltà, questo linguaggio, è anacronistico è controproducente per chi vuole farlo sopravvivere. Questo film ha sopra ogni merito il valore di costruire costantemente un linguaggio. Il che prescinde dalla sua natura di film “girl empowers” o dall’importante tema del culto e del suo lato occulto, per giocare sui termini. A vincere, in questo senso, è il Cinema, in sé. Nell’essere indispensabile, in una visione collettiva e che nulla ha a che vedere con la semplificazione mediatica contemporanea. Per questo più che per qualunque altra motivazione, riteniamo opportuno premiare questo film. Che meriterebbe anche un premio a parte: miglior linguaggio”.

il Premio Giuria Popolare è stato assegnato a The Night Doctor di Elie Wajeman (Francia).

Il premio della Giuria Open, composta dagli spettatori che hanno seguito il festival sulla piattaforma streaming Netfestival, è andato ex aequo The Grand Bolero di Gabriele Fabbro (Italia) e Of Fish and Men di Stefanie Klemm (Svizzera).

Nella sezione LINEADOC la Giuria Esperti composta da Carlo Hintermann, Juan David Gonzales Monroy e Rachel Rakes ha decretato come miglior film Our Land, Our Altar di André Guiomar (Portogallo), con la seguente motivazione.

Attraverso un uso ragionato e allo stesso tempo partecipe della forma cinematografica e della struttura narrativa, questo film presenta un ritratto intimo di una comunità vitale di fronte alla sua dissoluzione. In modo sottile ma con grande forza il film mette in evidenza il valore di una comunita’ e il bisogno di autodeterminazione contro l’inarrestabile progredire della gentrificazione e degli interessi economici. Per l’equilibrio tra approccio etico, persistenza, tecnica e stile, il premio Linea doc va a Our Land, Our Altar”.

La Giuria Popolare ha premiato Il secondo principio di Hans Liebschner di Stefano P. Testa (Italia).

La Giuria Open ha premiato ex aequo All Of Your Stars Are But Dust On My Shoes di Haig Aivazian (Libano) e Summits and Ashes di Fernando Criollo (Perù)

Nella sezione CORTOEUROPA il “Premio BANCA CAMPANIA CENTRO” al miglior cortometraggio è stato assegnato dalla giuria esperti formata da Giulio Mastromauro, Valerio Vestoso e Christopher Yates a The Criminals di Serhat Karaaslan (Turchia), con la seguente motivazione:

Attraverso una sceneggiatura ingegnosa e una regia rigorosa, The Criminals ci porta un duro thriller su come i giovani turchi vengono repressi nel loro naturale sentimento di desiderio e amore. La recitazione è toccante, permettendoci di entrare in empatia con la giovane coppia e sperando di vedere la loro lussuria soddisfatta. La svolta degli eventi è drammaticamente brillante. Porta la paura nel desiderio, la violenza nell’amore. Il climax ci ha fatto prendere la nostra sedia. Si conclude con un tocco di umorismo e tenerezza, che ci fa sperare in un futuro migliore”.

La giuria ha assegnato anche una menzione speciale a Between Men di Ares Ceylan (Germania), con la seguente motivazione:

Questa classica storia di lutto e disaccettazione omofoba è trascesa da una sincerità genuina. Man mano che la storia si svolge con il suo dialogo crudo e subliminale, il sentimento cresce e l’assenza del figlio/amante diventa più forte. La finezza della recitazione è inversamente proporzionale all’emozione che abbiamo provato guardando Between Men”.

Il Premio Giuria Popolare è stato conquistato dal film Branka di Ákos K. Kovács (Ungheria).

La Giuria Open ha premiato Branka di Ákos K. Kovács (Ungheria)

Nella sezione VEDOANIMATO la Giuria Esperti, composta da Martin Smatana, Alessandro Rak, Mauro Uzzeo, il premio principale è stato vinto da Affairs of the Art di Joanna Quinn e Les Mills (Canada), con la seguente motivazione:

L’arte come ossessione, il corpo come rappresentazione, i sogni per dettare obiettivi di vita crescendo, i colori per indicare la propria (R)esistenza. Ogni segno in questo cortometraggio grida ironia, giocosità, ricordo, andare contro l’ordine stabilito, fare i conti con noi stessi, nascere, crescere e morire, alla ricerca di un posto nel mondo e della nostra identità unica, assoluta, immortale. Il film pieno di umorismo pungente raggiunge il volto dello spettatore con tutta la bellezza e la freschezza dell’animazione giocosa e dinamica dei tratti di matita”.

La giura ha assegnato anche una menzione speciale a People in Motion di Christoph Lauenstein e Wolfgang Lauenstein (Germania), con la seguente motivazione:

Bastano poche immagini suggestive e una pacata voce fuori campo per calarsi nella tela narrativa e lasciarsi catturare dal loro gioco di luci e ombre. Sospesi tra antiche paure e bellezza racchiusa tra quattro mura, ci troviamo davanti ai nostri desideri, alle nostre piccole e grandi meschinità, ricordandoci, ancora una volta, la grande, inarrestabile, forza delle storie. Questa storia misteriosa e affascinante piena di significato e spunti di riflessione affronta il tema dell’esistenza, del comportamento umano, dell’egoismo e dell’avidità che si sono infiltrati nel mondo oscuro”.

Il Premio Giuria Popolare è andato ad How To Be at Home di Andrea Dorfman (Canada).

La Giuria Open ha premiato  Granny’s Sexual Life di Urška Djukić (Slovenia)

A chiudere l’elenco dei vincitori per le opere in concorso è quello della sezione VEDOVERTICALE, dove il “Premio FONDAZIONE CARISAL” assegnato dalla Giuria Popolare al miglior cortometraggio in formato 9:16 è andato ex aequo a Killer Brownie! di Igna L. Vacas (Spagna) e a Genesis di ZHU Xiaolong (Cina).

La Giuria Open ha premiato Valse Naïve di Antonello Tosto e Mariapia Di Lecce (Italia) e MIDNIGHT STORIES: Morgan di Ryan Cauchi (Australia)

Il commento a caldo del codirettore artistico Boris Sollazzo: “È stata un’edizione coraggiosa e felice, un ritorno al cinema e all’arte che ha visto un successo di pubblico e di critica. Otto giorni di film, dibattiti e riflessioni che ci confermano che un altro Domani è possibile”. 

Per Peppe D’Antonio questa edizione ha lasciato il segno per tanti motivi: “Abbiamo vinto una grande scommessa riportando l’interesse su e dentro le sale; abbiamo registrato sold out in molti eventi ed abbiamo ritrovato la passione per il cinema e la comunicazione. Senza contare che abbiamo avuto la possibilità di incontrare stimolanti personalità che ci hanno fatto intravedere i possibili passaggi verso il Domani”.

Linea d’Ombra Festival XXVI edizione è un’iniziativa promossa dall’Associazione SalernoInFestival e realizzata con il contributo e il patrocinio della Direzione generale Cinema e audiovisivo – Ministero della Cultura, della Regione Campania con la Film Commission Regione Campania, del Comune di Salerno. Main Sponsor: Fondazione Cassa Rurale Battipaglia – Banca Campania CentroNexsoft S.p.A. Altro ente sostenitore: Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana. Altri sponsor: Allianz Salerno Mare – Mario Parrilli srlRotary Salerno Rotary Salerno 1949 a.f. La direzione artistica è di Peppe D’Antonio e Boris Sollazzo.

Ironheart: 10 cose che solo i fan dei fumetti sanno su Riri Williams

È stato annunciato l’anno scorso che il personaggio di Ironheart sta arrivando nel Marvel Cinematic Universe e le sarà dedicata una serie tv esclusiva su Disney+. RiRi Williams, l’adolescente dietro la maschera, farà anche parte dell’attesissima serie Armor Wars su Disney+ dove James Rhodes ritorna come War Machine in quello che sembra essere un libero adattamento della classica storia di Iron Man.

RiRi Williams è stata vittima di violenza con armi da fuoco

Le origini di IronheartLa maggior parte dei supereroi hanno conosciuto tragedie terribili nelle loro storie d’origine. Questo è vero anche nel caso di RiRi Danielle, e ciò è accaduto molto prima che diventasse Ironheart. RiRi è stata vittima di violenza con armi da fuoco da bambina, quando un driveby ha tolto la vita alla sua migliore amica Natalie e al suo patrigno.

Questo è uno dei motivi per cui RiRi è così emotivamente segnata e non ama aprirsi con altre persone; è anche la ragione, però, per cui è così tanto determinata ad aiutare gli altri. Uno dei momenti importanti nelle prime storie di Ironheart è stata la sua scelta di unirsi a sessioni di terapia di gruppo in compagnia della madre, per cercare di elaborare il trauma passato.

Ironheart è un super genio

Ironheart armaturaRiRi Williams è una delle persone più intelligenti dell’Universo Marvel. È all’altezza di altri geni come Amadeus Cho, ma ha anche delle insicurezze e per questo spesso si scontra con chi le sta attorno. A dirla tutta, si è proprio guadagnata l’attenzione di Tony Stark grazie al suo cervello.
RiRi è andata al MIT con una borsa di studio ed è stata in grado di costruire da sola un’armatura alla Iron Man. La cosa più impressionante è che si è servita semplicemente di pezzi di ricambio e ha lavorato presso i laboratori della sua scuola, dimostrando di saper anche improvvisare con gli strumenti a disposizione, proprio come ha fatto Tony quando ha costruito la sua armatura.

RiRi Williams ha basato la sua armatura originale su un vecchio design di Iron Man

Ironheart armatura originaleLa prima armatura di Ironheart che RiRi Williams ha costruito era basata sul Modello 41, uno dei primi. La cosa più impressionante è che RiRi l’ha costruita con pezzi di ricambio che ha trovato nel campus ed è anche ricorsa al reverse-engineering del design per assemblarla.

RiRi ha compiuto questa impresa di nascosto e senza aiuti. L’armatura di Iron Man modello 41 era un delle prime, ma la procedura altamente tecnica, per cui non era assolutamente un compito facile da realizzare. Quando i suoi piani furono scoperti, prese l’armatura e si diede alla fuga, dando inizio alla sua epopea eroica.

RiRi Williams divenne Ironheart dopo la morte di Iron Man

ironman e ironheartRiRi Williams aveva l’armatura ed era pronta a diventare un eroe, ma all’inizio scelse di non farlo. Ha avuto l’attenzione di Tony all’inizio e lui l’ha aiutata, dandole anche qualche AI per il design della sua seconda armatura, che in realtà era basata sulla propria figura.

Tuttavia, non è stato fino alla morte di Tony Stark in Civil War II che RiRi si è finalmente fatta avanti e ha preso il suo posto come Ironheart. Stark tornò, anche se con un aspetto differente, e diede a RiRi la benedizione per continuare il suo ruolo di eroe con l’armatura basata sulla sua.

RiRi Williams lasciò il MIT per diventare Ironheart

ironheart mitQuando RiRi Williams è apparsa per la prima volta nei fumetti, frequentava il MIT con altri super-genii. Tuttavia, le cose in quella sede non sono mai state facili per la giovane: il preside le mancava sempre di rispetto, facendo accedere persone al suo laboratorio senza permetto e non rispettando l’operato della giovane.

RiRi alla fine ne ha avuto abbastanza della mancanza di rispetto, ha preso la sua armatura Ironheart e ha lasciato il MIT. Ha deciso di concentrarsi sulla sua nuova vita e l’inedito ruolo di supereroina piuttosto che cercare di bilanciarla con il suo lavoro scolastico.

Ironheart ha venduto un brevetto per ottenere un laboratorio scientifico

ironheart backstoryQuando RiRi Williams ha costruito la sua armatura originale Ironheart, lo ha fatto con gli scarti dei laboratori scolastici e senza soldi o attrezzature reali al di fuori di quello che aveva nei suoi laboratori del MIT. Quando ha lasciato il MIT, non aveva nulla, ma non ha lasciato che questo la fermasse.

Reed Richards dei Fantastici Quattro è ricco perché è un genio e vende i suoi brevetti. Questo è quello che ha fatto RiRi dopo aver lasciato la scuola. Ha inventato un localizzatore GPS che poteva essere configurato in un programma e ha venduto il brevetto per permettersi di comprare il suo laboratorio e l’attrezzatura per continuare ad armeggiare con le sue invenzioni.

Ironheart era un membro fondatore dei Campioni

ironheart championI Campioni si formarono quando Ms. Marvel, Miles Morales e Nova lasciarono i Vendicatori. Volevano formare una squadra che si preoccupasse più di aiutare le persone che di combattere i cattivi. Cercarono eroi che la pensassero come loro e Ironheart si unì alla squadra fin dall’inizio.

Ironheart ha anche fornito alla squadra un tocco di realtà. Mentre Ms. Marvel era identificata come il “cuore” della squadra, Ironheart era lì per assicurarsi che si concentrassero sui problemi reali in modo da non dimenticare il motivo per cui si erano formati.

Ironheart ha combattuto contro Thanos

Ironheart ha combattuto Thanos nei fumetti. Non era sola, perché ha condotto anche gli altri membri dei Campioni in battaglia: lo scontro non andò a buon fine, ma la giovane sopravvisse. In Infinity Countdown: Champions #2, ha attaccato il Titano Pazzo a testa alta.

Lui ha poi disintegrato la sua armatura, permettendole però comunque di vivere. Questo l’ha ferita quasi allo stesso modo, perché si è resa conto che che i suoi amici hanno rischiato la morte a causa sua.

Ironheart è un alleato del Wakanda

Non solo Ironheart entrerà a far parte del MCU con una serie Disney+ a suo nome, ma si dice che figurerà anche nella serie Armor Wars. Ciò che potrebbe venire dopo, è un gruppo di Young Avengers o Champions, ma c’è anche la possibilità che possa apparire in una prossima serie di Black Panther. Questo perché Ironheart, nei fumetti, è un alleato del Wakanda.

Ironheart è si è recata nel Wakanda in occasione della battaglia contro i Dieci Ironheart divenne amica intima di Shuri e finì per diventare cittadino onorario. Ironheart è anche tornata per aiutare a difendere il Wakanda nella storyline L’Impero Intergalattico del Wakanda.

Ironheart aveva il suo JARVIS

ironheart jarvisIronheart aveva una IA nella sua seconda armatura che era basata su Tony Stark e gli assomigliava persino. Tuttavia, quando creò la sua terza armatura, l’armatura rosa per cui è tuttora conosciuta, aggiunse una nuova IA. Questa si chiamava N.A.T.A.L.I.E.

Questo è un nome importante, in quanto sarebbe proprio il nome dell’amica che morì nella sparatoria del driveby. Questa IA è simile al JARVIS di Iron Man del MCU, ma N.A.T.A.L.I.E. ha una personalità ancora più forte e dominante – il che ha senso perché è basata sui ricordi di RiRi dell’amica permettendo loro di combattere il crimine insieme.

Sucker Punch: trama e cast del film di Zack Snyder

Sucker Punch: trama e cast del film di Zack Snyder

Dopo aver conquistato particolare successo grazie ai film 300 e Watchmen, il regista Zack Snyder decise di portare al cinema una propria idea originale. Da lui scritto e diretto, Sucker Punch è così approdato in sala nel 2011, svelandosi in tutta la sua grinta e azione. Come già dimostrato precedentemente, Snyder si è riconfermato un grande regista di film d’azione, capace di orchestrare sequenze visivamente spettacolari e di grande intrattenimento. Con un cast quasi esclusivamente al femminile, con tale titolo ha così potuto nuovamente dare sfogo a questo suo talento.

Quello di Sucker Punch è un progetto rimasto in sviluppo per oltre otto anni, con continui rimaneggiamenti nella sceneggiatura e nelle storie dei suoi personaggi. Suo primo lavoro non tratto da opere preesistenti, il film è stato scritto da Snyder stesso come un “Alice nel paese delle meraviglie con le mitragliatrici”, dove si racconta di una ragazza desiderosa di sopravvivere e delle peripezie attraverso cui deve passare per poter restare tale. Grazie al successo dei precedenti film, il regista ebbe infine l’occasione di dar vita al progetto.

Al momento del suo arrivo in sala, il film non venne però accolto in modo generalmente freddo da parte della critica. Questa elogiò particolarmente gli effettivi visivi come anche la spettacolarità generale, lamentando però carenze nella sceneggiatura. I fan del regista, però, ritrovarono in Sucker Punch quanto si aspettavano dal regista, permettendo così al film di ottenere un discreto successo al cinema, dove ha incassato un totale di circa 90 milioni di dollari. Cifra poi aumentata grazie alle vendite dell’home video. Film tutto da riscoprire, prima di gettarsi in una visione di questo può essere utile conoscere alcune delle curiosità legate ad esso. Proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire tutto ciò.

Sucker Punch: la trama del film

Protagonista del film è Babydoll, giovane accusata ingiustamente di aver ucciso la sorella in seguito ad un attacco di pazzia. Presa con la forza viene portata in un istituto di igiene mentale, dove il patrigno chiede che venga lobotomizzata. L’uomo si rivela infatti essere il vero omicida, e togliendo di mezzo anche l’altra figlia ha così modo di poter accedere all’ingente eredità lasciata a queste dalla madre. Per sfuggire alla drammatica situazione, Babydoll inizia a costruire per sé un mondo fantastico e immaginario, dove il confine tra ciò che è vero e ciò che è inventato diventa sempre più labile. Qui la giovane si ritrova tra danze burlesque, tecnologie steampunk e colorati ambienti medievali.

Nel suo percorso si uniscono a lei altre quattro ragazze, anche queste realmente internate nel manicomio. Si tratta della sincera Rocket, l’astuta Blondie, la leale Amber e la riluttante Sweet Pea. Unite dal desiderio di libertà e rivalsa, le quattro eleggono Babydoll come loro leader intraprendendo un percorso che le porterà a scontrarsi con diversi nemici, tra cui gli aguzzini Blue Jones, Madam Gorski e High Roller. Ad aiutarle ad orientarsi in quel mondo non saranno però sole, e grazie alla presenza del Saggio, le cinque ragazze arriveranno ad un passo dall’ottenere la libertà. A quel punto, però, sarà per loro necessario prendere delle importanti e dolorose decisioni.

Sucker Punch cast

Sucker Punch: il cast del film

Per interpretare il personaggio di Babydoll, Snyder desiderava poter avere dalla sua l’attrice Amanda Seyfried. Questa, tuttavia, non potette accettare il ruolo poiché impegnata in altri progetti. Il regista scelse allora l’australiana Emily Browning, divenuta popolare grazie al film Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi. Jena Malone interpreta Rocket, Vanessa Hudgens è Blondie, Abbie Cornish ricopre il ruolo di Sweet Pea e Jamie Chung quello di Amber. Nel film sono poi noti come Carla Cugino, interprete di Madam Vera Gorski, e Scott Glenn nei panni de Il Saggio. Il celebre Jon Hamm, divenuto famoso grazie alla serie Mad Men, è qui il misterioso High Rolle. Oscar Isaac, invece, è il perfido Blue Jones.

Per poter partecipare al film, l’intero cast dovette sottoporsi a lunghi e intensivi allenamenti. Il regista voleva infatti che gli attori fossero in grado di poter eseguire personalmente molte delle complesse e acrobatiche scene previste dal copione, ricorrendo il meno possibile a controfigure. Gli interpreti ebbero così modo di esercitarsi nelle arti marziali, nel combattimento e nell’utilizzo di diverse tipologie di armi. Le cinque protagoniste femminili, in particolare, hanno descritto l’esperienza come particolarmente faticosa, ma che gli ha infine permesso di poter realmente dar vita a quanto previsto. Ciò che si vede nel film, infatti, è stato realmente compiuto dagli attori grazie alla forma fisica da loro raggiunta.

Sucker Punch: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Sucker Punch è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Tim Vision. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 30 ottobre alle ore 23:15 sul canale Premium Cinema.

Fonte: IMDb

Hotel Transylvania: curiosità, doppiatori e personaggi della trilogia animata

Popolare serie animata prodotta dalla Sony Pictures Animation, Hotel Transylvania vanta oggi numerosi fan in tutto il mondo, tanto tra i più piccoli quanto tra gli adulti. Divenuto con il tempo un vero e proprio franchise, composto anche da videogiochi, cortometraggi, fumetti e una serie televisiva, il titolo è oggi composto da tre film lungometraggi, distribuiti al cinema tra il 2012 e il 2018. A fronte di un budget complessivo di soli 245 milioni di dollari, la trilogia ha dato prova del suo valore arrivando a guadagnare oltre 1,3 miliardi di dollari a livello mondiale.

Autore di un simile successo è Todd Durham, il quale trasse l’idea per una serie di film dal libro omonimo da lui scritto. Durham propose l’idea alla Sony, la quale si dimostrò disposta a finanziare il progetto. Presero così il via i lavori di scrittura dei film, a cui Durham partecipò affinché si preservasse la natura della sua storia. Dopo anni di lavori, e diversi registi susseguitisi alla direzione del progetto, il primo film vide infine il buio della sala, attirando l’entusiasmo di diverse generazioni di spettatori.

Dato il suo grande successo, la saga sembra lungi dall’essere conclusa. Nel febbraio del 2019, infatti, è stato annunciato un quarto film, attualmente in lavorazione. La Sony fissa inizialmente la data ufficiale di rilascio al 22 dicembre del 2021, salvo poi anticiparla al 6 agosto dello stesso anno. Una notizia che non ha mancato di generare entusiasmo presso i fan della saga, in trepida attesa di poter vedere al cinema nuove avventure dell’ormai iconico conte Dracula e di sua figlia Mavis.

Hotel Transylvania: la trama dei film

Hotel Transylvania (2012)

Protagonista di Hotel Transylvania è il Conte Dracula, il quale in seguito alla perdita della moglie Martha, uccisa da una folla di umani inferociti, decide di costruire l’Hotel Transylvania, albergo di lusso in cui hanno la possibilità di soggiornare senza correre rischi tutti i mostri del mondo. Lontano dai pericolosi esseri umani, esso è la dimora perfetta in cui far crescere la figlia Mavis. Per il compleanno di questa, Dracula decide di organizzare una grande festa con tutti i più celebri mostri, da Frankenstein all’Uomo Invisibile. La giovane vampira desidera in realtà poter uscire dalle mura di quel luogo per andare ad esplorare il mondo circostante.

Rendendosi conto di non poter continuare a tenere sua figlia lì per sempre, Dracula acconsente alla sua libera uscita, escogitando però un piano affinché questa ne rimanga spaventata e abbandoni il suo sogno. Tutto procede secondo i piani, e la giovane rientra in casa terrorizzata dalla minaccia dell’uomo. Mentre era fuori, però, viene vista da un giovane di nome Jonathan, dal carattere solare e positivo. Seguita la giovane, egli si ritroverà al cospetto dell’Hotel del conte Dracula, e per questi avrà inizio una serie di peripezie che lo porteranno a scontrarsi contro il suo pregiudizio verso gli umani.

Hotel Transylvania 2 (2015)

Hotel Transylvania 2In Hotel Transylvania 2, la vampira Mavis e l’umano Jonathan danno vita al loro matrimonio presso il lussuoso Hotel dei mostri. Un anno dopo danno alla luce un bambino di nome Dennis. Ignari circa la sua vera natura, Dracula spera vivamente che sia nato vampiro, così da far progredire la sua stirpe. Con il passare degli anni, però, il piccolo non dà segni a riguardo, e così i genitori iniziano a pensare per lui ad una normale esistenza in California. Il nonno Dracula non è ovviamente favorevole all’idea, temendo di non rivedere più l’amata figlia e il nipote. Inaspettatamente, anche Jonathan non è molto d’accordo con l’idea di lasciare l’Hotel.

Per impedire il trasloco, i due cercano di far uscire la natura di vampiro dal bambino, aiutati dai vari mostri amici di Dracula. Mandando la figlia e il marito in vacanza, il conte ha così modo di rimanere solo con Dennis, con il fine di insegnargli ad essere un vero vampiro. In tutto ciò, a complicare la situazione, viene annunciata l’imminente visita all’Hotel dell’ultracentenario Vlad, storico vampiro da sempre acerrimo nemico degli esseri umani. Far trasformare il nipote, a quel punto, sarà una questione vitale.

Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa (2018)

Hotel Transylvania 3 - Una vacanza mostruosaCon Hotel Transylvania 3 – Una vacanza mostruosa, è giunto anche per il conte Dracula il momento di prendersi delle meritate ferie. Egli si lascia infatti convincere dalla figlia Mavis a partire su di una nave da crociera. Al suo seguito, vi sarà la famiglia di lei, come anche i vari mostri suoi amici. Sulla nave, tutti si divertono divisi tra le varie attrazioni e le escursioni programmate, godendosi il meritato riposo lontani dal cupo Hotel. Dracula, però, non riesce a rilassarsi, specialmente nel momento in cui la sua attenzione viene attratta dal capitano della nave, una giovane donna di nome Ericka. Ciò che non sa, è che il cognome di lei è Van Helsing.

Ella è infatti discendente del celebre cacciatore Abraham Van Helsing, il quale molto tempo prima aveva avuto numerosi scontro proprio con il conte Dracula. Compreso che un semplice umano non può uccidere il vampiro, questi ha istruito la pronipote affinché riesca a recuperare uno strumento di distruzione, localizzato nella città perduta di Atlantide. La donna tenta però di uccidere Dracula in più occasioni, finendo però con lo sviluppare dei sentimenti per lui. Il piano del bisnonno non può però essere fermato e per il vampiro si preannuncia una vacanza ricca di sorprese.

Hotel Transylvania: i doppiatori dei personaggi

Ad aver contribuito al successo dei film vi è anche il ricco cast vocale, composto da celebri personalità del mondo dello spettacolo. Il conte Dracula, in primis, è doppiato in originale dall’attore Adam Sandler, il quale si è affezionato a tal punto al progetto da voler figurare anche tra i produttori. In italiano, invece, la voce del personaggio è quella del comico Claudio Bisio, particolarmente apprezzato per la sua performance. Nel ruolo della giovane Mavis, invece, vi è l’attrice Selena Gomez. Questa è subentrata al doppiaggio in secondo momento, dopo che Miley Cirus, prima scelta per il ruolo, era stata sostituita. In italiano Mavis è doppiata da Cristiana Capotondi.

Il personaggio di Jonathan, sposo di Mavis, è invece doppiato dal comico Andy Samberg, mentre celebre è la voce del lupo mannaro Wayne, appartenente all’attore Steve Buscemi. L’altro celebre mostro, Frankenstein, ha invece la voce di Kevin James. Per i due sequel, poi, ci si è affidati ad altri noti interpreti per i nuovi personaggi introdotti. Nel secondo capitolo, infatti, la voce del potente Vlad è quella dell’iconico Mel Brooks, regista comico autore del celebre Frankenstein Junior. Kathryn Hahn, attrice di popolari commedie statunitensi, è invece la voce, nel terzo film, di Ericka Van Helsing.

Hotel Transylvania personaggi

Hotel Transylvania: dove vedere i film in streaming

Per gli appassionati della trilogia, o per chi deve ancora vederla e desidera farlo, è possibile trovare i film di Hotel Transylvania su alcune delle principali piattaforme streaming presenti sul Web. Tra queste si annoverano Netflix, VVVVID, Rakuten TV, Microsoft Store, Google Play, Chili Cinema, Infinity, Tim Vision e Apple iTunes. Per usufruirne, in base alla piattaforma prescelta, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare semplicemente i singoli film. A questo punto sarà possibile vederli in tutta comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Remake: i 10 migliori di tutti i tempi secondo Reddit

Remake: i 10 migliori di tutti i tempi secondo Reddit

I remake sono spesso difficili da digerire per gli spettatori, a causa dell’eredità degli originali che aleggia su questo tipo di produzioni. Tuttavia, alcuni remake hanno conquistato l’affetto del pubblico, affermandosi come pellicole ormai celebri e di notevoli successo. Vediamo assieme la classifica dei 10 migliori remake di sempre stilata da Reddit.

Ocean’s Eleven (2001)

Gli utenti di Reddit affermano:”Il nuovo Ocean’s Eleven è talmente migliore dell’originale che dovrebbe essere considerato come l’unica versione”.

Si tratta di un film davvero superbo, meravigliosamente diretto da Steven Soderbergh e interpretato da un cast all-star che include George Clooney, Brad Pitt, Matt Damon e Julia Roberts. È probabilmente uno dei migliori film di rapina mai realizzati, per non parlare di uno dei migliori remake in assoluto!

The Departed (2006)

The Departed filmThe Departed è uno dei migliori film diretti da Martin Scorsese e il vincitore del premio Oscar per il miglior film di quell’anno. È un classico innegabile! Quello che alcune persone potrebbero non sapere è che The Departed è in realtà un remake americano del film Infernal Affair del 2002, diretto da Andrew Lau e Alan Mak.

Gli utenti Reddit scrivono: “Ci sono cose che The Departed fa meglio di Infernal Affairs e ci sono cose che Infernal Affairs fa meglio di The Departed“. Entrambi sono film ugualmente grandiosi, e non si può negare che The Departed sia un remake fantastico.

Il Grande Gatsby (2013)

Carey Mulligan Il grande GatsbyIl Grande Gatsby è uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi, ed è stato adattato per il grande schermo innumerevoli volte. Gli utenti Reddit affermano: “La versione di Robert Redford non aveva cuore, è fedele alla storia ma non mostra approfonditamente le tematiche narrative del romanzo. Mentre ho sentito che il Gatsby di Luhrmann… ha fatto un lavoro migliore nel coinvolgermi nella finzione narrativa”.

La versione di Luhrmann era davvero splendida e coinvolgente, e la performance di Leonardo DiCaprio come Gatsby batte probabilmente quella di Redford. Risultava nel complesso più convincente, e ha aiutato a chiarire alcuni dei temi tragici del romanzo.

Terrore dallo spazio profondo (1978)

terrore dallo spazio profondAlcuni utenti Reddit sostengono che Invasion of the Body Snatchers (1978) sia molto meglio della versione originale (1956)”. Mentre l’originale in bianco e nero è davvero un classico, molte persone ricordano meglio l’iconico remake del 1978. La presenza di Donald Sutherland aiuta certamente ad elevare il prodotto, oltre al fatto che il remake contiene uno dei plot twist più famosi di tutti i tempo.

In questo caso forse il remake non supera totalmente l’originale, ma è certamente un ottimo remake, che sfrutta appieno il potenziale della storia.

Il mago di Oz (1939)

Gli utenti Reddit scrivono a riguardo: Il Mago di Oz. Sì, la versione musicale del 1930 è in realtà un remake. C’è una ragione per cui nessuno ricorda l’adattamento originale”. In effetti, ci sono stati tre adattamenti del romanzo di Frank Baum prima dell’uscita dell’iconico musical del ’39.

Il primo fu un film muto uscito nel 1910 – solo dieci anni dopo la pubblicazione del romanzo. Un altro film muto seguì nel 1925, e un corto animato dal Canada uscì nel 1933. Ovviamente, nessuno ebbe l’impatto del classico di Victor Fleming.

L’alba dei morti viventi (2004)

l'alba dei morti viventiGli utenti Reddit affermano: “Entrambi i film Dawn of the Dead sono eccellenti, pur mostrando differenze. In quanto ottimi prodotti, è difficile dire che uno è meglio dell’altro”. L’originale Dawn of the Dead resiste ancora oggi alla prova del tempo, ma non si può negare che stia mostrando la sua età. Il remake di Zack Snyder non è solo il miglior film di Snyder, ma un grande film a sé stante.

Il remake si distacca parecchio dall’originale: contiene più violenza esplicita e zombie in corsa, oltre ad un cast veramente ampio. E, anche se non può battere l’originale di Romero, è comunque un remake sorprendentemente piacevole.

Cape Fear (1991)

cape fear migliori remakeGli utenti di Reddit affermano: “Entrambi i Cape Fear sono grandissimi film”. L’originale Cape Fear uscì nel 1962, come adattamento del romanzo The Executioners di John D. MacDonald. È un grande film, ed è stato rifatto nel 1991 da Martin Scorsese.

Robert De Niro interpreta Max Cady e Nick Nolte è Sam Bowden, e assieme formano una squadra spettacolare. È uno dei thriller più ansiogeni degli anni ’90 e si è dimostrato enormemente popolare, incassando oltre 180 milioni di dollari al botteghino.

Il padre della sposa (1991)

Gli utenti Reddit dichiarano “Father of the Bride, nella versione di Steve Martin, è assolutamente meglio dell’originale”. Il film è stato accolto molto bene all’epoca, guadagnandosi forti recensioni, elogi per le performance di Steve Martin e Martin Short, e incassando 130 milioni di dollari al box office.

È così radicato nella cultura pop moderna che alcune persone possono dimenticare (o addirittura non sapere) che si tratta di un remake di una commedia del 1950 con Spencer Tracy ed Elizabeth Taylor.

La cosa (1982)

Possiamo leggere da Reddit che: “La cosa di Carpenter è ampiamente considerato un remake superiore”. L’originale è uscito nel 1951 con il titolo The Thing from Another World. È un buon film, ma non si può negare che sia stato reso irrilevante in mezzo al remake di gran lunga superiore di John Carpenter.

Mentre il suo film non fu ben accolto all’epoca, ora è considerato uno dei migliori film di Carpenter e uno dei migliori film horror di tutti i tempi.

Suspiria (2018)

SuspiriaSono numerosi gli utenti Reddit che esclamano di aver amato la cifra stilistica di Guadagnino, le modifiche da lui attuate a livello narrativo, che fanno respirare nuova aria al capolavoro di Dario Argento. L’originale è ancora un classico straordinario, ma quel remake è stato probabilmente il miglior remake che abbia mai visto”.

L’originale rimane un classico straordinario, ma il remake americano “sta certamente in piedi da solo”. Anche se è stato un fallimento al botteghino, il film ha guadagnato elogi per la sua atmosfera, le immagini uniche e memorabili, e le performance di Dakota Johnson e Tilda Swinton.

Halle Berry, ecco la sua reazione alla nuova Catwoman

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Halle Berry, ecco la sua reazione alla nuova Catwoman

Halle Berry, in complicità con la rapper Saweetie, ha postato su Twitter una video reaction in merito alla nuova Catwoman, interpretata da Zoe Kravitz, e che vedremo in azione in The Batman, il prossimo anno.

Berry ha interpretato Catwoman nel film del 2004, progetto che è stata una delusione al botteghino, una catastrofe per la critica e uno dei pochi buchi nell’acqua della carriera dell’attrice premio Oscar. Diretto dal regista francese Pitof, Catwoman era interpretato da Halle Berry, Frances Conroy, Benjamin Bratt e Sharon Stone (nel ruolo della villain). La Catwoman di Berry non era il personaggio tradizionale di Selina Kyle, ma una nuova versione chiamata Patience Phillips, una donna mite che viene rianimata dai gatti quando viene uccisa, solo per ereditare i loro tratti quando rinasce.

Dopo l’insuccesso del film, un sequel era impensabile, e così il personaggio è passato prima ad Anne Hathaway, che lo ha brevemente interpretato in Il Cavaliere Oscuro il Ritorno, e poi a Zoe Kravitz.

Halle Berry ha condiviso un video sul suo Twitter, in cui la rapper Saweetie indossa il costume di Catwoman dal film del 2004 e ne imita le battute. Berry appare nel video, presumibilmente come se stessa, all’inizio confrontandosi con Saweetie, poi apparentemente accogliendo favorevolmente la sua interpretazione.

Sebbene Berry sia ben consapevole del fallimento del film, ha sempre mantenuto un atteggiamento positivo nei confronti del film e della sua interpretazione. E questo video, decisamente umoristico, serve quasi a dare “la sua benedizione” alla nuova interprete e ad avallare il passaggio di eredità.

https://twitter.com/halleberry/status/1454179522299977736?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1454179522299977736%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fcatwoman-halle-berry-saweetie-reaction-video%2F

Lucca Comics & Games 2021, il programma di domenica 31 ottobre!

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Domenica 31 ottobre a Lucca Comics & Games 2021 è il Tuono Day per una giornata ricca di appuntamenti dedicati ad Andrea Paggiaro in arte Tuono Pettinato, uno degli autori più brillanti e amati della sua generazione recentemente scomparso. Si inizia alle ore 11.00 al Cinema Astra con l’anteprima di Tuono, documentario dedicato alla vita e alle opere dell’artista: un ritratto profondo e al tempo stesso divertente, impreziosito da interventi di amici e colleghi di Tono Pettinato. Il film nasce dalla collaborazione tra Lucca Comics & Games, Fish-Eye Digital Video Creation e Rai (prodotto da Fish-Eye Digital Video Creation, diretto da Dario Marani e scritto da Dario Marani, Clarissa Montilla, Alessio Guerrini). Speciale sarà l’incontro intitolato Il fumettista che faceva air guitar (ore 18.30, Auditorium del Suffragio) in cui varie personalità della cultura italiana, unite dalla passione per Andrea Paggiaro, si confronteranno sui diversi aspetti del lavoro dell’eclettico fumettista. Saranno ospiti del panel: Valerio Lundini, comico, autore e conduttore, Silvia Bencivelli, giornalista e divulgatrice, la scrittrice Marta Barone, i registi Marco e Antonio Manetti in streaming e il musicista Simone Lucciola, moderati dal giornalista Luca Valtorta. Nella serata di domenica 31 va in scena il secondo appuntamento con la Graphic Novel Theatre con lo spettacolo Corpicino (ore 21.30, Teatro del Giglio), tratto dall’opera di Tuono Pettinato: un progetto a cura di Lucca Comics & Games, per la regia di Francesca Caprioli e curatela di Cristina Poccardi.

Ricco il parterre di ospiti anche domenica 31, da Jack Meggit-Phillips che in un incontro con l’autore Pierdomenico Baccalario dal titolo Se Le Bestie Siamo Noi (ore 11.30, Auditorium Fondazione Banca Del Monte), presenterà Bethany e la bestia (Rizzoli), vero e proprio caso editoriale tradotto in trenta lingue che diventerà presto un film per Warner Bros, a Carlo Lucarelli che insieme a Barbara Baraldi sarà protagonista dell’incontro Dalla Fiaba Al Thriller: Come Raccontare L’orrore(ore 14.30, Auditorium Fondazione Banca Del Monte): da Coliandro all’heavy metal, dalle fiabe ai romanzi una riflessione su come ciò che ci circonda, le passioni, gli interessi contribuiscono a costruire grandi storie e personaggi. E poi ancora Leo Ortolani (ore 12.30, San Francesco), per presentare il suo nuovo Blu tramonto (Feltrinelli Comics) accompagnato da Licia Troisi e Fabrizio Zucchini (Agenzia Spaziale Italiana), oltre ai protagonisti delle mostre di Lucca Comics & Games 2021 in dialogo tra loro: Giacomo Bevilacqua, Walter Leoni, Teresa Radice e Stefano Turconi (ore 13.00, San Giovanni).

Protagonista del format Rock ‘n’ Comics nella giornata di domenica sarà Mahmood, che in occasione dell’uscita del suo libro Ghettolimpo – Sui sentieri dell’anima, dialogherà insieme a Sio di musica e fumetti (ore 15.30, Auditorium San Francesco). Ritroveremo anche Caparezza (ore 11.00, Auditorium del Suffragio) in un panel in cui si succederanno le tracce di Exuvia. Caparezza e Andrea Rock interagiranno sull’onda di parole e note, in compagnia del fumettista Wallie.

Il programma dell’Area Movie sarà a tema Halloween con tante proiezioni speciali, da Ghostbusters: Legacy (ore 20.00, Cinema Astra) accompagnato a Lucca dalla storica auto degli acchiappafantasmi, la Ecto-1, che sarà esposta a Villa Bottini per poi spostarsi in Piazza del Giglio per la proiezione, Scream (ore 21.00, Cinema Centrale) il cult movie che ha riscritto le regole dell’horror, e Antlers – Spirito Insaziabile (ore 18.30, Cinema Centrale) horror dell’acclamato regista Scott Cooper e dal maestro dell’horror vincitore del premio Oscar Guillermo del Toro. In programma anche la proiezione speciale di Ultima Notte a Soho (ore 14.30, Cinema Astra), l’ultimo film dall’immaginazione di Edgar Wright con protagonisti Anya Taylor-Joy, Thomasin McKenzie e Matt Smith, thriller ambientato nelle atmosfere magiche della Londra degli anni 60 seguito da uno speciale fashion show a tema (ore 18.00, Villa Bottini). Per gli appassionati di anime, sarà a Lucca l’anteprima di My Hero Academia. The Movie – World Heroes’ Mission (ore 16.00, Cinema Centrale), fenomeno mondiale con quasi 30 milioni di dollari di incasso al botteghino, nelle sale italiane dal 18 al 21 novembre distribuito da Nexo Digital in collaborazione con Dynit. Per le serie tv, imperdibile appuntamento con l’anteprima italiana dei primi due episodi di Dopesick – Dichiarazione di Dipendenza (ore 17.00, Cinema Astra), l’attesissima nuova serie drama di Disney+ con Michael Keaton, che arriverà sulla piattaforma streaming in occasione del Disney+ Day, venerdì 12 novembre.

Per i videogames, giornata all’insegna di Riot Games, con le finali del Lucca Baron Battle e di Lucca in Range. Protagonisti League of Legends, ormai da oltre 10 anni uno dei titoli regolarmente più giocati del mondo, e VALORANT, giovane shooter tattico che è già riuscito ad imporsi tra i più importanti del settore. Si partirà alle 10.00 con le finali del Lucca Baron Battle, dove i finalisti si sfideranno sul palco degli Italian Esports Open commentati da Juannetti e AceRoxas. Si proseguirà poi nel pomeriggio, dove (a partire dalle 14.00) si terranno le finali di Lucca in Range, con VALORANT protagonista assoluto, in un pomeriggio ricco di ospiti e discussioni e in cui le due squadre finaliste si affronteranno sul palco della Cattedrale in un Best of 5 spettacolare. L’evento si potrà seguire in presenza e tramite la diretta Twitch ufficiale, grazie al team di Agent’s Range composto da Roberto “Slimo” Zappia e Giacomo “Jjack” Podestà, che terranno compagnia ai fan per tutta la durata di questo imperdibile evento di esport italiano. Per finire (ore 17.30) grande appuntamento con Unreal Engine: La nuova frontiera dell’immersività in Sala Tobino, dove grandi esperti del motore grafico sviluppato da Epic Games racconteranno di come questo strumento non sia più solo vincolato al mondo dei videogames, ma come possa essere utilizzato anche in produzioni digitali, nella realizzazione di mostre virtuali e tanto altro.
In programma l’appuntamento Alien Celebration (ore 14.00, San Francesco), evento ideato insieme a Casio, official timekeeper di Lucca C&G: un incontro con il fumettista e storyteller Roberto Recchioni, l’illustratore e autore del poster di questa edizione Paolo Barbieri, l’illustratrice fiorentina Linda Cavallini, con la partecipazione di Francesco Tedeschi, autore di Alien. Un perfetto organismo pubblicato da Dynit Manga e di Andrea G. Ciccarelli, editore con saldaPress dei “Dietro le quinte” di Alien e Aliens. Nella serata appuntamento con The Sandman Live (ore 21.30, Auditorium San Francesco), live reading con gli attori italiani protagonisti della serie audio in esclusiva su Audible.it, accompagnati dall’orchestra Arché che ne eseguirà live la colonna sonora, evento che sarà reso ancora più unico grazie presenza di tavole – illustrate da alcuni tra i più talentuosi disegnatori al mondo – tratte dal capolavoro assoluto di Neil Gaiman.

Star Comics torna sul palco di Lucca Comics & Games con un nuovo, scoppiettante show all’insegna del fumetto e della magia, lo Star Comics Circus (ore 15.30, Teatro del Giglio). Appuntamento con lo staff dell’editore perugino, che presenterà le novità editoriali del prossimo anno insieme a un ospite assolutamente eccezionale: il prestigiattore Andrea Paris, già vincitore di “Tú sí que vales”. Tra le mostre, il polo fiere ospiterà le riproduzioni di tavole di due maestri che hanno segnato la storia del manga, Kazuo Kamimura (L’età della convivenza, Lady Snowblood, Il club delle divorziate, Una Gru Infreddolita, Storia Di Una Geisha, I Fiori del Male portati in Italia da J-Pop) e Baron Yoshimoto (Seventeen, J-Pop), pioniere del gekiga, che è stato uno dei primi mangaka a lavorare negli Stati Uniti.

Kit Harington sulle differenze nel recitare in Game of Thrones e in Eternals

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In una recente intervista con Variety, Kit Harington ha parlato di come Game of Thrones, forse il più grande show televisivo di tutti i tempi in termini di valore di produzione, lo abbia aiutato a prepararsi per Eternals e per il MCU, il più grande franchise cinematografico in termini di incassi netti. Ecco cosa ha detto Harington in merito:

“Niente mi sorprende molto dopo aver attraversato quelle otto stagioni di Game of Thrones. Per quanto riguarda la scala del progetto, poteva confrontarsi con qualsiasi cosa. Ma la Marvel è una bestia diversa, in modi più sottili di quanto immagini. Quello che mi piace delle differenze tra i due progetti è che riesco in questo franchise ad avere un tocco di leggerezza, che penso sia davvero importante. È quello che ho davvero amato dei film Marvel: quei piccoli momenti di leggerezza, commedia, in mezzo a tutto. E ho visto delle opportunità in questo senso, con questo personaggio. Avere interpretato una parte centrale di uno show diverso che non era comico o leggero in alcun modo, non essere al centro dell’attenzione in questo progetto e interpretare qualcosa di un po’ più leggero è stato divertente.”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

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