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Gli annunci di Amazon MGM Studios e Prime Video al CCXP 2024

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Gli annunci di Amazon MGM Studios e Prime Video al CCXP 2024

Prime Video ha scelto la cornice del CCXP 2024 per annunciare tutti i nuovi prodotto in arrivo targati Amazon MGM Studios.

Reacher – Stagione 3

Reacher - Stagione 3

Con il rilascio di un teaser trailer ad alto tasso di adrenalina, Prime Video ha annunciato che la terza stagione della serie debutterà giovedì 20 febbraio 2025. La stagione si compone di otto episodi a cadenza settimanale, con i primi tre episodi in uscita il 20 febbraio e i successivi ogni giovedì fino al 27 marzo 2025, in esclusiva su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

Basato sul romanzo La vittima designata (Persuader) di Lee Child, nella terza stagione di questa serie ricca di azione, Reacher precipita nel cuore oscuro di una vasta impresa criminale, nel tentativo di salvare un informatore della DEA sotto copertura il cui tempo sta per scadere. Basata sui romanzi di Lee Child, Reacher è prodotta da Amazon MGM Studios, Skydance Television e CBS Studios.

La Ruota del Tempo – Stagione 3

La Ruota del Tempo - stagione 3

Dal famoso Thunder Stage del CCXP24, Prime Video ha svelato un emozionante teaser trailer della terza stagione de La Ruota del Tempo, che debutterà in tutto il mondo il 13 marzo 2025. Il teaser mostra un mondo in evoluzione, in cui l’Ombra ha scavato radici profonde e la battaglia tra Luce e Oscurità è arrivata a una svolta talmente cruciale che Moiraine (la star della serie Rosamund Pike) ed Egwene non si fermeranno davanti a nulla pur di non lasciare Rand in balia delle tenebre.

Lo show è basato sulla serie di libri fantasy La Ruota del Tempo di Robert Jordan ed è stato adattato a serie tv dall’executive producer e showrunner Rafe Judkins (Agents of S.H.I.E.L.D., Hemlock Grove) ed è una co-produzione Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios.

Invincible – Stagione 3

Invincible 2

Basato sulla pluripremiata serie a fumetti di Robert Kirkman, del co-creatore Cory Walker e del contributing creator Ryan Ottley, Invincible racconta la storia del diciassettenne Mark Grayson che eredita i superpoteri del padre e si ripropone di diventare il più grande difensore della Terra, solo per capire che il compito è più impegnativo di quanto avrebbe mai potuto immaginare. Tutto cambia quando Mark è costretto ad affrontare il suo passato e il suo futuro, per scoprire fino a che punto dovrà spingersi per proteggere le persone che ama. La serie è una co-produzione Skybound Entertainment e Amazon MGM Studios.

Julianne Moore: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Julianne Moore: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Julianne Moore è una delle attrici più apprezzate del cinema internazionale a noi contemporaneo. Versatile, capace e combattiva, è riuscita a conquistare il pubblico in più di 25 anni di onorata carriera. Nonostante il suo lavoro di attrice, lei non si è mai considerata una diva e ha sempre fatto sentire la sua voce per le campagne sociali da lei sostenute. Un’attrice che ha fatto davvero tanta gavetta e si è inventata il lavoro, conscia delle proprie capacità ed abilità.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Julianne Moore.

I film di Julianne Moore

I film da giovane di Julianne Moore

1. Ha recitato in celebri film. Inizia la gavetta alle sogli degli anni ’90 con film come Body of Evidence – Il corpo del reato (1993), Il fuggitivo (1993), America oggi (1993), e nel 1995 inizia la sua lunga collaborazione Todd Haynes, che inizia con il film Safe. In seguito recita in Nine Months – Imprevisti d’amore (1995), Il mondo perduto – Jurassic Park (1997), Boogie Nights – L’altra Hollywood (1997), Il grande Lebowski (1998) e Fine di una storia (1998). Recita anche in Psycho (1998), Magnolia (1999), Lontano dal paradiso (2002), The Hours (2002), I figli degli uomini (2006), Savage Grace (2007), A Single Man (2009), I ragazzi stanno bene (2010), Crazy, Stupid, Love (2011), Lo sguardo di Satana – Carrie (2013), Don Jon (2013), Still Alice (2014), Maps to the Stars (2014), Hunger Games: il canto della rivolta Parte 1 e Parte 2 (2014 e 2015), Kingsman – Il cerchio d’oro (2017). Recita poi in Suburbicon (2017) al fianco di Matt Damon, e Gloria Bell (2018).

I film di oggi di Julianne Moore

Dal 2020 ad oggi l’attrice ha recitato nei film La donna alla finestra (2021), Caro Evan Hansen (2021), Quando avrai finito di salvare il mondo, regia di Jesse Eisenberg (2022), Sharper (2023) e May December (2023), dove recita accanto a Natalie Portman. Nel 2024 è invece protagonista insieme a Tilda Swinton di La stanza accanto.

I film su Netflix di Julianne Moore

Nel catalogo di Netflix sono presenti alcuni film con Julianne Moore nel cast, come ad esempio Il fuggitivoIl colore del crimine, Crazy, Stupid, Love, Lo sguardo di Satana – Carrie, Kingsman – Il cerchio d’oro, Caro Evan Hansen e La donna alla finestra.

La stanza accanto (The Room Next Door) recensione film
Julianne Moore e Tilda Swinton in La stanza accanto

2. Ha recentemente recitato in una nota serie. Nel corso della sua carriera l’attrice non ha poi mancato di recitare anche in alcune produzioni televisive, come le serie Così gira il mondo (1985) e 30 Rock (2009-2013). Ha poi preso parte anche a film TV quali Un difficile addio (1991), Omicidi e incantesimi (1991) e Game Change (2012). Nel 2021, invece, è protagonista delle miniserie La storia di Lisey, diretta dal regista cileno Pablo Larraìn e basata sull’omonimo romanzo di Stephen King. Nel 2024 prende invece parte alla miniserie Mary & George.

La stanza accanto, l’ultimo film di Julianne Moore

3. È stata la prima scelta di Pedro Almodovar e Tilda Swinton. Quando Pedro Almodóvar ha inviato la sceneggiatura di La stanza accanto a Tilda Swinton, le ha chiesto chi avrebbe dovuto interpretare Ingrid all’interno del film. L’attrice suggerì allora la collega Julianne Moore, scoprendo poi in seguito anche Almodovar aveva pensato alla Moore. Le due attrici hanno così avuto modo di recitare insieme nel film che ha poi vinto il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia.

Julianne Moore in Il mondo perduto – Jurassic Park

4. Ha accettato di partecipare al film per due motivi. Julianne Moore ha ammesso di aver accettato di partecipare a Il mondo perduto – Jurassic Park per due motivi: il primo, per pagare l’esorbitante assegno di divorzio che era stato assegnato al suo ex marito; mentre il secondo motivo era quello di poter lavorare con Steven Spielberg. In seguito, ha ammesso di essersi “divertita moltissimo”.

Jeff Goldblum, Julianne Moore, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto - Jurassic Park
Jeff Goldblum, Julianne Moore, Vince Vaughn e Richard Schiff in Il mondo perduto – Jurassic Park © 1997 – Universal Pictures

5. Non era la prima scelta per il ruolo. Steven Spielberg aveva inizialmente contattato Juliette Binoche per il ruolo di Sarah Harding. A quanto pare, lei avrebbe però risposto che sarebbe apparsa nel film solo se avesse potuto “interpretare il dinosauro”. A quel punto Spielberg cercò un’altra attrice e rimase molto colpito dal piccolo ruolo avuto dalla Moore in Il fuggitivo. Fu così che la incontrò per parlarle della parte e decise infine di affidarle il ruolo di Sarah Harding.

 

Julianne Moore in Hunger Games

6. Ha recitato nel film su insistenza dei figli. Negli ultimi due film della saga di Hunger Games l’attrice ha interpretato il ruolo della presidentessa Alma Coin. Julianne Moore ha dichiarato che i suoi due figli, entrambi fan dei romanzi, l’hanno convinta a firmare per il ruolo di Alma Coin. Per il ruolo, oltre a una parrucca grigia, Julianne Moore ha indossato anche lenti a contatto scure, caratterizzando ulteriormente il personaggio.

Julianne Moore in Still Alice, il film sull’Alzheimer

7. Ha ricevuto il plauso mondiale per Still Alice. Nel 2014 prende parte alle riprese del film, nel ruolo della protagonista. Il film, che è un adattamento del romanzo Perdersi di Lisa Genova e che racconta la storia di Alice Howland, affermata linguistica che si trova a combattere contro l’Alzheimer presenile, è stato girato da Richard Glatzer. Il regista era affetto da sclerosi laterale amiotrofica e, putroppo, è mancato qualche mese dopo aver terminato le riprese. Per la sua interpretazione l’attrice si è preparata a lungo studiando la malattia che era chiamata a rappresentare.

Julianne Moore combatte l'Alzheimer Still Alice
Julianne Moore e Kristen Stewart in Still Alice

Julianne Moore ha vinto un Oscar

8. È stata candidata per 5 volte. La prima nomination per la Miglior attrice non protagonista è arrivata nel 1998 per la sua interpretazione nel film Boogie Night – L’altra Hollywood di Paul Thomas Anderson e due anni dopo è arrivata quella per la miglior attrice grazie al film Fine di una storia di Neil Jordan. Nel 2003 ottiene ben due candidature: una alla miglior attrice per Lontano dal paradiso di Todd Haynes e la seconda come miglior attrice non protagonista per The Hours di Stephen Daldry. La quinta ed ultima nomination arriva nel 2015 proprio per Still Alice, che le permette di vincere il premio.

Julianne Moore, il marito e i figli

9. È sposata con un regista. Dopo un primo matrimonio avuto con l’attore e regista John Could Rubin, durato dal 1986 al 1995, l’attrice sposa nel 2003 il suo attuale marito, ovvero il regista e produttore Bart Freundlich. I due si sono conosciuti nel 1996 lavorando insieme per il film I segreti del cuore, intraprendendo da quel momento una relazione. In seguito hanno avuto due figli, Caleb e Liv, nati rispettivamente nel 1997 e nel 2002.

L’età e l’altezza di Julianne Moore

10. Julianne Moore è nata il 3 dicembre 1960 (età 64 anni) a Fort Liberty. L’attrice è alta complessivamente 1,60 metri.

Fonti: IMDb, biography, Elle

Golden Globes 2025: i nominati di cinema e televisione, guidano Emilia Perez e The Bear

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Le nomination ai Golden Globe 2025 sono state annunciate e tra una sorpresa e un colpo di scena, si sono delineati quelli che saranno i prossimi protagonisti di questa stagione dei premi. Oltre a sottolineare il bel risultato di Vermiglio di Maura Delpero, finito in cinquina per il miglior film in lingua non inglese, sono diversi i titoli che si sono distinti per frequenza di nomination, tra film e serie tv.

Trai titoli più nominati spiccano Emilia Perez per il cinema e la terza stagione di The Bear, serie Hulu disponibile in Italia su Disney+.

Ecco tutti i nominati ai Golden Globes 2025

FILM

MIGLIOR FILM – DRAMA

MIGLIOR FILM – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIOR FILM – ANIMATED

  • FLOW (Sideshow / Janus Films)
  • INSIDE OUT 2 (Walt Disney Studios Motion Pictures)
  • MEMOIR OF A SNAIL (IFC Films)
  • OCEANIA 2 (Walt Disney Studios Motion Pictures)
  • WALLACE & GROMIT: VENGEANCE MOST FOWL (Netflix)
  • IL ROBOT SELVAGGIO (Universal Pictures)

CINEMATIC AND BOX OFFICE ACHIEVEMENT

MIGLIOR FILM – NON-ENGLISH LANGUAGE

  • ALL WE IMAGINE AS LIGHT (Sideshow / Janus Films) – USA / FRANCE / INDIA
  • EMILIA PÉREZ (Netflix) – FRANCE
  • THE GIRL WITH THE NEEDLE (MUBI) – POLAND / SWEDEN / DENMARK
  • I’M STILL HERE (Sony Pictures Classics) – BRAZIL
  • THE SEED OF THE SACRED FIG (NEON) – USA / GERMANY
  • VERMIGLIO (Sideshow / Janus Films) – ITALY

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA – DRAMA

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA – DRAMA

MIGLIORE ATTRICE PROTAGONISTA – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA

MIGLIORE REGIA – MOTION PICTURE

MIGLIORE SCENEGGIATURA – MOTION PICTURE

MIGLIORE COLONNA SONORA – MOTION PICTURE

MIGLIORE CANZONE ORIGINALE – MOTION PICTURE

  • “BEAUTIFUL THAT WAY” –– THE LAST SHOWGIRL – Music & Lyrics by: Andrew Wyatt, Miley Cyrus, Lykke Zachrisson
  • “COMPRESS / REPRESS” –– CHALLENGERS – Music & Lyrics by: Trent Reznor, Atticus Ross, Luca Guadagnino
  • “EL MAL” –– EMILIA PÉREZ – Music & Lyrics by: Clément Ducol, Camille, Jacques Audiard
  • “FORBIDDEN ROAD” –– BETTER MAN – Music & Lyrics by: Robbie Williams, Freddy Wexler, Sacha Skarbek
  • “KISS THE SKY” –– THE WILD ROBOT – Music & Lyrics by: Delacey, Jordan K. Johnson, Stefan Johnson, Maren Morris, Michael Pollack, Ali Tamposi
  • “MI CAMINO” –– EMILIA PÉREZ – Music & Lyrics by: Clément Ducol, Camille

SERIE TV

MIGLIORE SERIE – DRAMA

MIGLIORE SERIE – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE SERIE LIMITATA, ANTOLOGICA O FILM PER LE TV

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE – DRAMA

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE – DRAMA

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE – MUSICAL OR COMEDY

MIGLIORE ATTRICE IN UNA SERIE LIMITATA, ANTOLOGICA O FILM PER LE TV

MIGLIORE ATTORE IN UNA SERIE LIMITATA, ANTOLOGICA O FILM PER LE TV

MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA PER UNA SERIE

MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA PER UNA SERIE

MIGLIORE PERFORMANCE IN STAND-UP COMEDY PER LA TV

  • JAMIE FOXX (JAMIE FOXX: WHAT HAD HAPPENED WAS)
  • NIKKI GLASER (NIKKI GLASER: SOMEDAY YOU’LL DIE)
  • SETH MEYERS (SETH MEYERS: DAD MAN WALKING)
  • ADAM SANDLER (ADAM SANDLER: LOVE YOU)
  • ALI WONG (ALI WONG: SINGLE LADY)
  • RAMY YOUSSEF (RAMY YOUSSEF: MORE FEELINGS)

La cerimonia dei Golden Globe 2025, presentata da Nikki Glaser, andrà in onda in diretta su CBS domenica 5 gennaio alle 17:00 PT/20:00 ET, oltre allo streaming su Paramount+ negli Stati Uniti. In Italia potremo vederla a partire dalle 2 della notte tra il 5 e il 6 gennaio.

Vermiglio di Maura Delpero nominato ai Golden Globes 2025

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Vermiglio di Maura Delpero nominato ai Golden Globes 2025

Mentre ancora si stanno annunciando le nomination ai Golden Globes 2025, arriva a sorpresa la candidatura nella categoria Miglior film in lingua non inglese per Vermiglio (qui la recensione) di Maura Delpero, che già dalla sua presentazione alla Mostra di Venezia ha catturato l’attenzione internazionale.

Il film è anche la scelta italiana per la corsa alla nomination  agli Oscar 2025 nella stessa categoria. E’ il secondo anno consecutivo in cui l’Italia compare nella cinquina dei Golden Globes, l’anno scorso arrivò in nomination con Io Capitano di Matteo Garrone. Il premio andò all’imbattibile Anatomia di una caduta. Io Capitano doppiò la nomination per gli Oscar 2024, ma anche in questa occasione il premio andò a La Zona d’Interesse.

Vermiglio racconta dell’ultimo anno della seconda guerra mondiale in una grande famiglia e di come, con l’arrivo di un soldato rifugiato, per un  paradosso del destino essa perda la pace, nel momento stesso in cui il mondo ritrova la propria.

Racconta Maura Delpero: “Mio padre ci ha lasciati un caldo pomeriggio d’estate. Prima di chiuderli per sempre, ci ha guardati con occhi grandi e stupiti di bambino. L’avevo già sentito che da anziani si torna un po’ fanciulli, ma non sapevo che quelle due età potessero fondersi in un unico viso. Nei mesi a seguire è venuto a trovarmi in sogno. Era tornato nella casa della sua infanzia, a Vermiglio. Aveva sei anni e due gambette da stambecco, mi sorrideva sdentato, portava questo film sotto il braccio: quattro stagioni nella vita della sua grande famiglia. Una storia di bambini e adulti, tra morti e parti, delusioni e rinascite, del loro tenersi stretti nelle curve della vita, e da collettività farsi individui. Una storia d’alta quota, con i suoi muri di neve. Di odore di legna e latte caldo nelle mattine gelate. Con la guerra lontana e sempre presente, vissuta da chi è rimasto fuori dalla grande macchina: le madri che hanno guardato il mondo da una cucina, con i neonati morti per le coperte troppo corte, le donne che si sono temute vedove, i contadini che hanno aspettato figli mai tornati, i maestri e i preti che hanno sostituito i padri. Una storia di guerra senza bombe, né grandi battaglie. Nella logica ferrea della montagna che ogni giorno ricorda all’uomo quanto sia piccolo.

Vermiglio è un paesaggio dell’anima, un “Lessico famigliare” che vive dentro di me, sulla soglia dell’inconscio, un atto d’amore per mio padre, la sua famiglia e il loro piccolo paese. Attraversando un tempo personale, vuole omaggiare una memoria collettiva.”

L’Amica Geniale : Storia della bambina perduta, recensione del finale di stagione e di serie

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Volge al termine, con due episodi dolorosi e liberatori, la quarta e ultima stagione dell’adattamento della tetralogia scritta da Elena Ferrante e lette (e guardata) in tutto il mondo, L’Amica Geniale: Storia della bambina perduta. Gli ultimi due episodi, ”La Scomparsa” e “La Restituzione”, chiudono chiudono un quarto ciclo che, pur mantenendo alcuni dei temi centrali del romanzo, si discosta significativamente nella narrazione e nello sviluppo dei personaggi. Questo distacco, se da un lato apre nuove possibilità interpretative, dall’altro mina la coerenza emotiva e stilistica che ha caratterizzato l’opera letteraria, lasciando spesso un senso di incompiutezza.

L'Amica Geniale
Fabrizio Gifuni e Irene Maiorino – L’Amica Geniale 4×09

La Scomparsa, il punto di non ritorno

Il titolo di questo quarto romanzo (e della rispettiva serie) dovrebbe aver messo gli spettatori condizione di non rimanere troppo sorpresi di fronte alla svolta drammatica che questo episodio porta al finale della serie. “La Scomparsa” si concentra su un evento tragico: la sparizione di Tina, la figlia di Lila e Enzo, che segna un punto di non ritorno per tutti i protagonisti. L’episodio inizia con una serie di tensioni familiari: la piccola Emma comincia a sentire con forza l’esigenza di avere anche lei una figura paterna, e Nino come da aspettativa non eccelle nell’essere presente per la figlia. Tuttavia, riesce a trovare il tempo di fare visita alla bambina al rione, in occasione del mercato domenicale. Mentre Lila tiene Imma in braccio e conversa rapita con Nino, Tina scompare. La bimba non si trova più: le ricerche si intensificano, ma si rivelano vane, lasciando un vuoto devastante. Che fine ha fatto la piccola e brillante Tina?

L’episodio è così devastante per tutti i personaggi coinvolti che sembra che da quel momento le tragedie e i dolori non possano fare altro che aumentare. Gennaro, il fratello di Lila, viene trovato morto, sopraffatto dalla droga; Generino, il primogenito di Lila, anche lui preda della dipendenza, ripudia suo padre Stefano, ridotto all’ombra di se stesso, e rende complicatissima la vita della madre e di Enzo, ormai vero e proprio padre adottivo del giovane. Intanto Lila è quello che più di tutti subisce le devastanti conseguenze della scomparsa della bimba: convinta che Tina sia ancora viva, cede in una spirale di follia. Il monologo immaginato da Lenù, che tenta di ricostruire il pensiero di un’amica ormai irraggiungibile, è un tocco narrativo interessante ma poco incisivo. La serie sembra più interessata a raccontare il lento disfacimento della comunità che a soffermarsi sulle implicazioni psicologiche che non siano teatrali.

La vicinanza di Elena diventa salvifica per Lila, la mantiene ancorata alla realtà, ma l’omicidio dei fratelli Solara renderà l’ambiente del rione sempre più pericoloso e tossico per la donna che, con tre figlie, cercherà di mettersi al riparo da quella violenza, una volta per tutte.

L'Amica Geniale
Irene Maiorino in L’Amica Geniale 4×09

La Restituzione (di Tina e Nu)

Arrivati all’ultimo episodio di L’Amica Geniale: Storia della bambina perduta, ci troviamo di fronte a una serie di scelte narrative che movimentano l’addio alla storia e allo stesso tempo ne viziano l’elegante fissità che aveva fatto dell’ultimo romanzo della tetralogia un piccolo capolavoro di riflessione sull’esistenza, sui dolori e le perdite, soprattutto sul tempo che passa e sui sentimenti, gli affetti che restano, pur nelle loro storture. Ebbene, per l’adattamento di un romanzo così potente si è pensato bene di abbassare il tono e di aggiungere alla storia svolte da soap opera che confondono le acque e il racconto dei personaggi. Nel decimo episodio torna alla ribalta Pasquale, che viene arrestato per aver assassinato Michele e Marcello Solara.

Parte dell’episodio è dedicato ai tentativi di Lenù di intercedere per lui tramite le conoscenze politiche di Nino, il quale, neanche a dirlo, si rivela poco utile. Più avanti nella storia, sembra che Generino e Dede, primogenita di Elena, si innamorino, tuttavia scopriamo poi che il figlio di Lila scapperà di casa con Elsa, la secondogenita di Lenù, una svolta del tutto inaspettata, sia per la madre in pena, che per gli spettatori a dir poco sorpresi. Elena parte allora con Enzo per recuperare i ragazzi a Bologna, ma scopre che sono dalla nonna. Questa importante deviazione rispetto al materiale originale da una parte genera perplessità, soprattutto per la superficialità con cui viene trattata sia la vicenda di Pasquale (lui, a differenza degli altri interpreti, non è “cresciuto” avendo sempre il volto di Eduardo Scarpetta) che quella di Gennarino e Elsa, dall’altra dà finalmente la possibilità a Enzo di emergere, con un toccante monologo che Pio Stellaccio ci regala con una grande autenticità e commozione.

Alba Rohrwacher e Irene Maiorino in L’Amica Geniale 4×10

L’addio al rione, che segue queste sgangherate vicende, è un momento cruciale per Lenù, come si può ben intuire, tuttavia anch’esso è poco valorizzato. Addirittura l’ultimo saluto tra lei e Lila appare freddo e convenzionale, due caratteristiche che non hanno niente a che vedere con nessuno dei due personaggi. Elena parte quindi per Torino, mentre le sue figlie maggiori prendono strade diverse: Dede va a New York dal padre, seguita anni dopo da Elsa, mentre Enzo, che capisce che non ha più un posto accanto a Lila, si trasferisce a Milano. Nino, nel frattempo, viene arrestato, per lui un epilogo che appare affrettato, ma che comunque ci regala una certa soddisfazione, qualunque siano le ragioni dell’arresto, che non vengono condivise.

L’ultima sequenza, ci riporta lì dove tutto era cominciato: un’anziana Elena viene svegliata dalla telefonata di Gennarino, spaventato perché da 48 ore “mammà non s’ trov’”. Lila decide così di sparire, disfarsi nel nulla, portando con sé tutte le fotografie, gli oggetti personali, tutto ciò che testimonia il suo passaggio nel mondo, sparisce per unirsi alla sua Tina, mai dimenticata, lasciando dietro di sé soltanto un figlio smarrito, e una vaga perplessità nella mente della sua amica. Alla quale però dedica il suo ultimo pensiero, prima di dissolversi: rientrando a casa, un giorno, Elena trova nella cassetta della posta Tina e Nu, le bambole di pezza che avevano perso da bambine.

LAmica-Geniale
Tina e Nu, le bambole di Lenù e Lila ne L’Amica Geniale 4×10

L’Amica Geniale: Storia della bambina perduta rinuncia alla poesia in favore della televisione

Con un adattamento poco fedele principalmente nello spirito del racconto, la quarta stagione de L’Amica Geniale chiude in anti-climax una delle serie che a ragione verranno ricordate come uno dei migliori prodotti televisivi della produzione italiana. E nonostante questo, la quarta stagione è senza dubbio il momento più basso di questa trasposizione quasi sempre elegante e preziosa. La tendenza constante di questo quarto ciclo è stata quella di operare un abbassamento di tono costante, una trivializzazione del materiale di partenza che, come dote principale aveva quella di rendere alti e poetici anche i discorsi più volgari e carnali. Probabilmente perché la scrittura consente l’utilizzo di metafore e sottintesi che la serie, come linguaggio di comunicazione, pretende di mostrare con le immagini. La serie perde quella capacità di Ferrante di rendere sublimi anche gli eventi più violenti, sporchi e quotidiani, scadendo talvolta in una rappresentazione ruvida che suscita più ilarità che empatia.

Ma non è solo un “problema” di tono: i personaggi secondari, in particolare Generino, le figlie di Elena e Alfonso, sono trattati con superficialità, preferendo il cliché all’approfondimento psicologico, un difetto che si riscontra esclusivamente nelle scelte di scrittura, e non nelle interpretazioni degli attori che rimangono uno dei punti forti della serie, con la sola eccezione di Alba Rohrwacher, quasi condannata a una Elena che proprio non le calza. Nonostante questa forzatura, è lei la vera protagonista della serie, non solo voce narrante ma anche punto di vista dal quale percepiamo tutto e tutti, mentre il personaggio di Lila, interpretato splendidamente da Irene Maiorino, rimane un personaggio secondario, letto attraverso il filtro dell’amica e mai (più) centro vivo, selvaggio e propulsivo dell’azione.

Il potenziale emotivo dell’opera viene solo parzialmente sfruttato, rendendo questi ultimi episodi un’occasione mancata per onorare appieno il capolavoro letterario da cui traggono origine.

Outlander – stagione 7, parte 1: 10 cose da ricordare prima di guardare la stagione 7, parte 2

La stagione 7 di Outlander, parte 2, è in arrivo e riprende dopo i numerosi colpi di scena della prima parte. Jamie, Claire e il resto della loro famiglia ne hanno passate tante dall’inizio della serie, con poco tempo per respirare tra un disastro e l’altro. Tuttavia, mentre Outlander si avvia verso l’ottava e ultima stagione, questi personaggi fanno del loro meglio per costruirsi una vita felice sia nel XVIII che nel XX secolo. Tuttavia, qualcosa riesce sempre a mettersi in mezzo, e i disastri della stagione 7 di Outlander, parte 1, si tradurranno senza dubbio in ulteriori colpi di scena nella seconda parte.

Gli eventi della stagione 7 di Outlander sono basati sul settimo e sull’ottavo libro di Diana Gabaldon, An Echo in the Bone e Written in My Own Heart’s Blood. Divisa in due parti, la prima ha debuttato nel giugno 2023, raccontando gli eventi successivi all’arresto di Claire Fraser per l’omicidio di Malva Christie. Ora, con la stagione 7 di Outlander, parte 2, Claire e Jamie sono destinati a separarsi di nuovo dopo un breve periodo di gioia in cui si sono riuniti alla loro famiglia scozzese. Naturalmente, ci sarà molto altro da fare, il che rende ancora più necessario un aggiornamento dei grandi eventi della stagione 7, parte 1,di Outlander.

La stagione 7, parte 2, di Outlander ha debuttato il 22 novembre 2024.

Tom Christie si è preso la colpa dell’omicidio di Malva (salvando Claire)

La stagione 7 di Outlander, parte 1, è iniziata con Claire imprigionata per l’omicidio di Malva, con Jamie che cercava disperatamente di riprendersela. Alla fine non ci riuscì e, con la Guerra di Rivoluzione agli inizi, era improbabile che Claire avesse la possibilità di difendersi in tribunale per molti mesi, se non anni. Tuttavia, Tom Christie venne in soccorso di Claire quando confessò di aver ucciso la propria figlia.

Questa confessione era, ovviamente, falsa. Tom è innamorato di Claire e vuole dare la vita per liberarla. Al ritorno a Fraser’s Ridge, Claire scopre che in realtà è stato il figlio di Tom, Allan, a uccidere Malva. Ian ha ucciso Allan e Claire ha creduto per un certo periodo che l’intera famiglia fosse tragicamente perduta. In seguito, però, scoprì che Tom non era stato impiccato. Mentre Claire e Jamie si lasciano alle spalle tutto questo, è certamente possibile che Tom Christie faccia la sua ricomparsa nella stagione 7, parte 2, di Outlander.

Brianna e Roger sono tornati al 20° secolo per salvare la figlia

Brianna e Roger hanno dato il benvenuto a una bellissima bambina, Amanda, nella stagione 7 di Outlander, parte 1. Tuttavia, Claire notò subito che la bambina era affetta da un difetto cardiaco comune ai neonati. Purtroppo, nel XVIII secolo non c’era modo di salvare Amanda. Se la bambina fosse sopravvissuta, Brianna e Roger sarebbero dovuti tornare nel XX secolo, dove i medici erano attrezzati per questo tipo di intervento.

Dopo essere tornati nel loro tempo, Brianna e Roger rimasero in Scozia, dove acquistarono la casa d’infanzia di Jamie, Lallybroch. Nella stagione 7 di Outlander, parte 1, sono passati diversi anni per questa famiglia e all’inizio della seconda parte, Amanda è felice e in salute e vive nel castello dei suoi antenati.

La casa di Claire e Jamie è stata bruciata da Wendigo Donner

Brianna e Roger avevano viaggiato fino al XVIII secolo per salvare Jamie e Claire dopo aver trovato un vecchio necrologio che affermava che i Fraser erano morti nell’incendio di una casa. La data di questo incidente è passata, quindi hanno pensato di aver raggiunto il loro obiettivo prima di tornare nel XX secolo. Tuttavia, si è scoperto che il necrologio aveva la data sbagliata, poiché l’arrivo di Wendigo Donner a Fraser’s Ridge nella stagione 7, parte 1, di Outlander ha visto il devastante incendio diventare finalmente realtà. Tom Christie ha inserito il necrologio pensando che i Fraser fossero morti nell’incendio.

Anche Wendigo era un viaggiatore del tempo e cercava disperatamente dei gioielli per poter tornare nel suo tempo. Così, mise a soqquadro la casa dei Fraser, spaccando bottiglie di etere per terra prima di colpire uno dei fiammiferi di Brianna per avere una luce migliore. Questo ha causato l’esplosione della casa, anche se solo Wendigo e il suo gruppo sono rimasti uccisi. Tuttavia, questo colpo di scena ha rivelato il potenziale di una profezia che si autoavvera in Outlander, poiché l’incendio non sarebbe avvenuto se Brianna e Roger fossero tornati indietro per fermarlo.

Mr. e Mrs. Bug hanno rubato l’oro giacobita (e Jamie lo ha nascosto in segreto)

Mentre il Wendigo perlustrava la casa dei Fraser, fu scoperto dell’oro nascosto, che Jamie alla fine capì essere l’oro giacobita scomparso. Questa fortuna era stata inizialmente destinata a sostenere il tentativo di Bonnie Prince Charlie di conquistare il trono inglese, ma quando questo movimento andò a rotoli, fu divisa tra Hector Cameron (il primo marito della zia di Jamie, Jocasta), Dougal MacKenzie e altri. Arch Bug, risentito per non aver ottenuto nulla dell’oro, rubò una parte a Giocasta e la nascose segretamente a casa di Claire e Jamie.

Jamie confiscò l’oro a Mr. Bug e lui e Ian lo sorvegliarono, sospettando che l’uomo sarebbe tornato a reclamarlo. Aveva quasi ragione, ma fu la signora Bug a venire a prendere l’oro giacobita e a sparare a Jamie e Ian quando questi cercarono di fermarla. Purtroppo, l’anziana donna morì nel tentativo. Sapendo che anche altri avrebbero sicuramente cercato l’oro, Jamie lo nascose in una grotta che lui e Jemmy avevano trovato insieme. Poi scrisse una lettera a Brianna e Roger nel futuro, dando loro un indizio che avrebbe aiutato Jemmy a trovare l’oro.

Ian si è innamorato della quacchera Rachel Hunter

Nella stagione 7 di Outlander, parte 1, Ian ha incontrato due quaccheri, un medico di nome Denzell Hunter e sua sorella Rachel. Ian va subito d’accordo con Rachel e non passa molto tempo prima che i due flirtino sottilmente l’uno con l’altra. Tuttavia, quando Ian la baciò, lei lo rimproverò e gli disse che una relazione sarebbe stata impossibile. Ian alla fine accettò, non solo perché non voleva che Rachel fosse ripudiata dai quaccheri (come suo fratello), ma anche perché temeva ripercussioni da parte del signor Bug dopo la morte della moglie.

Dopo aver accidentalmente ucciso la signora Bug, Ian offrì la sua vita al signor Bug, ma il vecchio rifiutò. Disse che non si trattava di uno scambio equivalente e che avrebbe preso ciò che gli spettava quando Ian avesse avuto qualcosa che valeva la pena prendere. Si tratta di una minaccia piuttosto efficace, visto che Ian si è guardato alle spalle per tutta la stagione 7, parte 1, di Outlander. Alla fine di questa puntata, sembra che Mr. Bug abbia effettivamente portato a termine la sua missione, dal momento che è stato visto avvicinarsi a Rachel Hunter: per sapere cosa le farà dovremo aspettare la stagione 7 di Outlander, parte 2.

Il “Nuckelavee” di Jimmy si è rivelato essere William Buccleigh MacKenzie

Nel XX secolo, Jemmy si cacciava in ogni tipo di guaio e ne dava la colpa al popolo delle fate. Tuttavia, quando cominciarono a sparire dalla casa oggetti più grandi, Jemmy si convinse che non era lui, ma il Nuckelavee. I suoi genitori non gli credono, finché Roger non vede un uomo che sbircia dalla finestra e va a indagare. Si scoprì che quell’uomo era William Buccleigh MacKenzie, un antenato di Roger che aveva accidentalmente viaggiato attraverso le pietre.

William (detto Buck) divenne un ospite prolungato di Lallybroch, in quanto tecnicamente di famiglia. Sviluppò una sorta di rapporto con i figli di Roger e Bree. Sebbene i MacKenzie del XX secolo fossero inizialmente incerti sulla sua affidabilità, Buck riuscì a diventare un amico e un difensore della loro casa.

Brianna scoprì una linea di ley line nelle gallerie

Brianna è riuscita a ottenere un lavoro nella stagione 7, parte 1, di Outlander, ma non è stato facile farsi rispettare dagli uomini di cui era responsabile. A un certo punto, l’hanno rinchiusa in una rete di tunnel sotterranei. Fortunatamente, l’intelligente Bree non ha avuto problemi a capire come fuggire. Tuttavia, mentre si trovava sotto la superficie, fu sorpresa di scoprire una strana nebbia increspata che emetteva lo stesso ronzio delle pietre da viaggio.

Giunsero alla conclusione che Bree aveva scoperto una ley line e che il luogo in cui tali linee si intersecano è quello in cui erano state erette le pietre.

Brianna attraversò la nebbia senza problemi e arrivò a casa con il suo tempo. Dopo averne discusso con Roger e aver esaminato alcune mappe, hanno concluso che Bree aveva scoperto una linea di ley line e che il luogo in cui tali linee si intersecano è quello in cui sono state erette le pietre. Pertanto, è stato stabilito che il viaggio nel tempo è collegato alle linee di ley line in tutto il mondo.

Rob Cameron ha rapito Jemmy per trovare l’oro giacobita nascosto

Uno dei colleghi di Brianna, Rob Cameron, ha cercato di avvicinarsi ai MacKenzie, e alla fine si è capito il perché in Outlander stagione 7, parte 1. Dopo che Bree ha accidentalmente impacchettato il manoscritto di Roger, che descriveva le loro avventure nel viaggio nel tempo e l’oro giacobita nascosto (e chissà dove è nascosto), insieme al suo materiale didattico, Cameron se ne è impossessato e ha letto tutto il materiale.

Cameron finge di non credere a ciò che Roger ha scritto, definendolo fantascienza. Tuttavia, la verità viene rivelata quando invita Jemmy a vedere un film con lui e suo nipote. Non sospettando nulla, Brianna e Roger accettano, ma Buck e la piccola Amanda intuiscono che c’è dell’altro. Dopo essersi recati alle pietre, Roger e Brianna scoprono la sciarpa di Jemmy e concludono che Cameron ha portato il ragazzo a trovare l’oro giacobita.

Roger e Buck hanno attraversato le pietre per trovare Jemmy

L’ultima volta che vediamo Roger e Buck nella stagione 7 di Outlander, parte 1, stanno attraversando le pietre per trovare Cameron e riportare indietro Jemmy. Il problema è che questi personaggi non hanno ancora capito bene come funziona il viaggio nel tempo. Non è chiaro quando Cameron abbia viaggiato, quindi Roger può solo pensare a suo figlio e sperare che venga portato da lui.

Brianna è rimasta con la piccola Mandy nel caso in cui Cameron e Jemmy fossero tornati. Tuttavia, l’affermazione di Mandy di non riuscire più a sentire Jemmy (i due condividono un profondo legame invisibile) implica fortemente che il ragazzo sia stato portato in un altro tempo. Naturalmente, solo il tempo potrà dirlo con certezza.

Jamie, Claire e Ian tornano in Scozia

Jamie e Claire sono stati desiderosi di tornare in Scozia per tutta la stagione 7, parte 1, di Outlander, ma qualcosa riusciva sempre a ostacolarli. Tuttavia, hanno finalmente ottenuto il loro desiderio quando a Jamie è stato chiesto di accompagnare il corpo del Brigadiere-Genere Simon Fraser nella sua terra natale. Non si tratterà di un viaggio permanente: Jamie e Claire hanno già fissato il luogo in cui vogliono costruire la loro nuova casa a Fraser’s Ridge. Tuttavia, l’ambientazione scozzese della stagione 7, parte 2, di Outlander sarà sicuramente un’emozionante rimpatriata.

Hayden Christensen lancia un’eccitante allusione al suo futuro in Star Wars: “Abbiamo qualcosa che bolle in pentola”

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In un aggiornamento assolutamente elettrizzante, l’attore di Anakin Skywalker/Darth Vader Hayden Christensen ha suggerito che Star Wars ha in cantiere qualcosa che vedrà Christensen e l’attore di Obi-Wan Kenobi Ewan McGregor tornare nei film e negli show televisividi Star Wars. Star Wars è notoriamente bravo a mantenere i segreti, e gli attori veterani di Star Wars sono abili nel fare sottili riferimenti a progetti imminenti (o nel nascondere completamente un prossimo show o film in cui sono coinvolti). Christensen non fa eccezione: i suoi commenti su una potenziale riunione di Anakin e Obi-Wan sono perfettamente vaghi, ma comunque eccitanti.

Un post condiviso da crabtree_cody su X indica che Hayden Christensen ha alluso a un possibile prossimo progetto di Star Wars che includa Christensen e Ewan McGregor. Evidentemente, Christensen ha indicato che c’è “qualcosa che bolle in pentola” che potrebbe vedere Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi di nuovo insieme in Star Wars.

Sebbene i commenti di Christensen diano ai fan di Star Wars ben poco su cui basarsi, arrivano sulla scia di una serie di sottili riferimenti a un possibile progetto su Obi-Wan e Anakin, tra cui la recente dichiarazione di McGregor secondo cui c’è ancora molta storia da raccontare su Obi-Wan Kenobi.

Cosa significano i commenti di Hayden Christensen su Star Wars

Il commento di Christensen su “alcune cose che si stanno preparando” è ben lontano dal confermare che un film o uno show con Obi-Wan e Anakin sia in lavorazione, ma c’è una buona possibilità che qualcosa sia in arrivo. Sarebbe incredibilmente strano che Christensen facesse una dichiarazione del genere se non fosse in trattativa con Star Wars, e questo è senza dubbio il massimo che potrebbe dire. È anche molto di più di quanto Star Wars abbia rivelato in passato, come nel caso di Ewan McGregor che ha completamente nascosto il suo ritorno in Obi-Wan Kenobi (anche quando gli è stato chiesto direttamente).

I film di Star Wars in uscita sono numerosi e a vari livelli di produzione, ma al momento sono pochi gli show di Star Wars confermati. Con Skeleton Crew che ha già pubblicato degli episodi, la seconda stagione di Andor e la seconda stagione di Ahsoka sono gli unici show di cui Star Wars ha confermato l’arrivo. La cosa più probabile è che una riunione tra Obi-Wan e Anakin avvenga in uno show, anche se nemmeno questo si può dire con certezza.

Ballerina: featurette mostra uno sguardo esteso a “The Baby Yaga” di Ana de Armas e le intense acrobazie d’azione

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Una nuova featurette di Ballerina è stata rilasciata come parte della presentazione al Comic Con Experience (CCXP). Il prossimo film d’azione, intitolato ufficialmente From the World of John Wick: Ballerina, è il primo film del franchise di successo incentrato su una persona diversa dall’assassino titolare di Keanu Reeves. Questa volta, Ana de Armas interpreta Eve Macarro, che si sta addestrando come killer per il Ruska Roma, lo stesso gruppo che ha accolto e addestrato Wick da bambino. Diretto da Len Wiseman, Ballerina uscirà il 6 giugno 2025.

Al CCXP, Lionsgate ha rilasciato una nuovissima featurette diBallerina, che offre uno sguardo dietro le quinte del prossimo spinoff di John Wick. Ambientato tra John Wick: Capitolo 3 – Parabellum e John Wick: Capitolo 4, Ballerina segue Eve nella sua missione di vendetta per eliminare i responsabili della morte di suo padre. La featurette approfondisce gli estenuanti allenamenti di combattimento e coreografia a cui Ana de Armas si è sottoposta per interpretare la ballerina-assassina e padroneggiare alcuni stunt intensi, tra cui una scena con il lanciafiamme che ha causato oltre 100 vittime. Guardate qui sotto:

Cosa significa la featurette di Ballerina

La featurette di Ballerina dimostra l’impegno del franchise di John Wick nei confronti di un’azione autentica e ad alto tasso di tensione, ponendo le basi per far brillare Eve come una potente aggiunta all’universo di John Wick. La rigorosa preparazione di De Armas per il film continua la tradizione di sviluppare personaggi radicati in stili di combattimento unici, come la perfetta combinazione di arti marziali e armi da fuoco di John. Tuttavia, Wiseman afferma: “Questo non è un ‘John Wick al femminile’. Questa è una storia di Eve che entra in scena fin dall’inizio”.

Mentre Ballerina incorpora personaggi di ritorno come John, Charon di Lance Reddick e Il direttore di Ruska Roma di Anjelica Huston per rimanere strettamente integrato con la saga di John Wick, il ritratto di Eve di de Armas offre una nuova prospettiva accattivante sul brutale mondo degli assassini. L’arco della vendetta di Eve rispecchia l’implacabile determinazione di Baba Yaga, ma la collocazione temporale del film – tra Parabellum e il Capitolo 4 – consente un’esplorazione più approfondita del mondo, facendo potenzialmente luce sui pericoli del suo passato addestramento nel sindacato del crimine.

Aaron Taylor-Johnson riflette sul ruolo di Quicksilver nel MCU, condividendo il ruolo con Evan Peters

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Aaron Taylor-Johnson ha parlato della sua breve partecipazione al Marvel Cinematic Universe nel ruolo di Pietro Maximoff/Quicksilver in Avengers: Age of Ultron. Durante il periodo che ha preceduto l’uscita del film nel 2015, il debutto di Quicksilver, insieme a quello di sua sorella, Wanda Maximoff/Scarlet Witch, era atteso con ansia dai fan. Solo un anno prima, Evan Peters, aveva interpretato una versione alternativa in X-Men: Giorni di un futuro passato. Purtroppo, la prima iterazione del personaggio si è sacrificata per salvare Clint Barton/Occhio di Falco e non è più riapparsa nel MCU.

Parlando con IMDb, Taylor-Johnson ha anche parlato del fatto che sia lui che Peters hanno interpretato il ruolo in franchise diversi. Secondo Aaron Taylor-Johnson, non esiste alcun rancore tra i due. Anzi, ha raccontato di aver visto Peters “al Comic-Con dove c’era la schiera degli X-Men”. Ha raccontato che hanno condiviso una “specie di momento in cui ti pizzichi”, dicendosi l’un l’altro: “Oh mio Dio, non siamo così fortunati ad essere qui e ad essere ancora qui a fare quello che amiamo fare? Ma è buffo che siamo in due universi diversi a farlo”.

Inoltre, Taylor-Johnson ha elogiato l’interpretazione di Peters su Quicksilver, affermando che “ad essere onesti, [ha] un’enorme ammirazione per quello che è riuscito a fare con il suo personaggio, con alcune cose che [pensa] siano state fantastiche e abbiano funzionato davvero bene”. La star di Kraven ha anche sottolineato le “diverse connessioni” che il Quicksilver del franchise di X-Men è stato in grado di avere, in particolare come “personaggio dei fumetti che ha il tipo di attaccamento a Magneto”. e […] House of M”.

Tuttavia, è anche orgoglioso del suo periodo come Quicksilver. Quando gli sono state presentate le action figure sue e dell’attrice della Strega Scarlatta Elizabeth Olsen. Taylor-Johnson ha definito l’idea di essere stato trasformato in una statuetta “un po’ sconvolgente e “molto travolgente”. Taylor-Johnson ha affrontato “gli alti e i bassi” di una tale fama, dicendo che “è quasi come se si neutralizzassero a vicenda, perché è talmente alto che non sai dove andare”.

Il significato dei commenti di Aaron Taylor-Johnson su Quicksilver

Nonostante abbia interpretato Quicksilver solo una volta, Taylor-Johnson parla positivamente della sua esperienza nel MCU, sembrando soddisfatto della sua performance. Non si è soffermato direttamente sul fatto che Peters ha avuto una maggiore longevità nel ruolo: quest’ultimo ha recitato in tre film come Quicksilver e successivamente ha avuto un ruolo di supporto nella serie del MCU WandaVision. In questa fase, Taylor-Johnson ha una solida lista di film in uscita a breve, quindi non è a corto di lavoro. Inoltre, l’attore è stato molto diretto nel concentrarsi sulla sua famiglia piuttosto che sulla sua carriera.

Oltre a parlare positivamente del suo periodo nel MCU, Taylor-Johnson ha definito la Olsen, sua sorella sullo schermo, un “attore fenomenale, una star assoluta e una persona meravigliosa, un essere umano meraviglioso”. Ha sottolineato che oltre a interpretare fratello e sorella in Avengers: Age of Ultron, hanno anche recitato come marito e moglie in Godzilla. Dopo aver elogiato Elizabeth Olsen, Taylor-Johnson ha aggiunto: “Non so perché non mi abbia resuscitato”, in riferimento ai poteri di alterazione della realtà della Scarlet Witch.

Gli 8 migliori film, serie tv e speciali di Natale Marvel/DC da guardare in famiglia durante le feste di Natale

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È di nuovo il periodo dell’anno in cui tutti noi cominciamo a divertirci a rivisitare alcuni dei nostri film di Natale preferiti, che si tratti di Die Hard, Elf, The Nightmare Before Christmas, o anche Love Actually.

Tuttavia, per i fan dei supereroi, non ci sono molte opzioni. È raro vedere un adattamento di un fumetto ambientato in un momento specifico, perché, come i fumetti stessi, evitarlo garantisce un’atmosfera senza tempo. Tuttavia, ci sono una manciata di esempi che pensiamo meritino di essere riconosciuti come classici natalizi a pieno titolo!

Alcuni potrebbero essere più ovvi di altri, ma ce ne sono alcuni che pensiamo meritino finalmente di essere riconosciuti tra i grandi sopra citati. Anche se non li elenchiamo in un ordine particolare, è certo che tutti hanno quell’atmosfera natalizia di cui si sente il bisogno. Quindi, visto che la stagione delle feste si avvicina, non vi resta che scoprire quali sono gli 8 film o serie tv Marvel/DC che vi consigliamo di guardare durante le feste!

Spider-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home film 2021

Certo, stiamo iniziando con una sorta di forzatura, ma potete sempre considerarla una “menzione d’onore”. Spider-Man: No Way Home rimane uno dei migliori film dei Marvel Studios e si conclude con il Wall-Crawler che si riunisce con MJ e Ned durante le vacanze.

Da lì, si dirige verso il suo nuovo appartamento a Manhattan ed entra in azione con un nuovo spettacolare costume. L’altalena innevata si conclude con il passaggio davanti all’iconico albero di Natale del Rockefeller Center, ma è sufficiente per fare di questo film un classico del Natale?

Probabilmente no, ma tra questo epilogo e il fatto che il trequel è uscito a dicembre, è una scusa sufficiente per rivedere ancora una volta Spider-Man: No Way Home durante le feste, soprattutto con Spider-Man 4 all’orizzonte.

Shazam!

shazam!

Shazam! rimane uno dei migliori film del DCEU, il che spiega perché un tempo c’era tanto entusiasmo per Shazam! La furia degli dei. Ahimè, il sequel è stato una delusione, e crediamo che il Grande Formaggio Rosso non avrà mai un’altra avventura natalizia nel nuovo DCU.

Tuttavia, questo non sminuisce il suo predecessore e ambientare il film a Philadelphia a Natale è stata una mossa intelligente. La battaglia finale si svolge addirittura in un mercatino di Natale, mentre in tutto il film ci sono molti richiami al fatto che la storia delle origini dei supereroi si svolge nel periodo più bello dell’anno.

Se a ciò si aggiungono i temi commoventi della famiglia e dell’accettazione, Shazam! rimane un’esperienza di visione divertente anche durante le feste. Sempre che riusciate a sopportare la presenza sullo schermo di Zachary Levi.

Iron Man 3

Robert Downey Jr. in Iron Man 3 (2013)
Foto di Zade Rosenthal – © 2012 MVLFFLLC. TM &2012 Marvel.

Anche se il fatto che si tratti di un vero e proprio film di Natale è discutibile, Iron Man 3 è ambientato durante le feste. Infatti, a pochi minuti dall’inizio del threequel, il Vendicatore Corazzato di Robert Downey Jr. sfoggia la sua nuova armatura Mark 42 con “Jingle Bells” della Bombay Dub Orchestra in sottofondo.

Più tardi, Iron Man si ritrova in un ambiente innevato quando incrocia la giovane Harley Keener, e ci sono molti alberi di Natale in giro per ricordarci che è il periodo dell’anno (anche durante la battaglia finale, si vedono delle luci sullo sfondo che contribuiscono a dare al blockbuster un’atmosfera sorprendentemente allegra).

Il regista Shane Black è noto per far ruotare i suoi film intorno alle festività, quindi il fatto che questo sia il caso di Iron Man 3 non è stato uno shock per la maggior parte dei fan e vale sempre la pena di rivedere questo film.

Spider-Man: Un nuovo universo

Spider-Man: Un nuovo Universo

Un altro blockbuster con un’ambientazione natalizia innevata, Spider-Man: Un nuovo universo (Spider-Man: Into the Spider-Verse) merita di essere definito un “film di Natale” solo per il fatto di contenere una canzone natalizia!

Anzi, un album natalizio. La scena post-credits con Chris Pine che canta “Spidey-Bells (A Hero’s Lament)” è stata un successo per i fan, e l’EP “ A Very Spidey Christmas ‘ contiene jingle orecchiabili di Miles Morales (Shameik Moore) che canta ’Joy to the World” e Peter Parker (Jake Johnson) che invita a cantare “Deck the Halls”.

Pine presta persino la sua voce a “Up on the House Top”, mentre Norman Osborn (Jorma Taccone) contribuisce con una versione parlata di “The Night Before Christmas 1967”. Quindi, anche se non è un film di Natale, siamo convinti che il suo album lo renda tecnicamente tale.

What if…? – Stagione 2 – “E se… Happy Hogan salvasse il Natale?”

What If...? stagione 2

L’anno scorso, i Marvel Studios hanno pubblicato la seconda stagione di What If…? durante le vacanze e hanno presentato un divertente episodio ispirato alle festività natalizie. In quell’episodio, Happy Hogan aveva il compito di sorvegliare la sicurezza dell’Avengers Tower per una festa annuale in una realtà non dissimile dalla Terra 616.

Tuttavia, Justin Hammer si è imbucato all’evento e ha tentato di rubare un campione di sangue di Bruce Banner, che Happy finisce per iniettarsi. Trasformato in “Freak”, simile a Hulk, si mette in viaggio per salvare la situazione insieme a Darcy Lewis.

Messo contro la Legione di Ferro e un Hulkbuster pilotato da Hammer, Hogan alla fine salva la giornata… e il Natale! Si tratta di 30 minuti davvero divertenti e di un esempio di What If…? – una serie televisiva animata che ha avuto successo e non ha avuto successo, al suo meglio.

Batman – Il ritorno

Michael Keaton

Probabilmente il primo film natalizio sui supereroi, Batman – Il ritorno è un classico a tutti gli effetti; tuttavia, il fatto che la Gotham City gotica di Tim Burton sia stata trasformata per le feste non fa che renderla ancora più piacevole da guardare.

Lo squilibrato piano del Pinguino di rapire i primogeniti dell’élite si basa sulle festività, mentre Batman e Catwoman si scambiano persino un bacio sotto il vischio! Per quanto questo sequel di Batman sia spesso oscuro e contorto, non vediamo alcun motivo per non fare di questo blockbuster una priorità durante le festività.

Michael Keaton è tornato a vestire i panni del Cavaliere Oscuro l’anno scorso in The Flash, e anche se il reboot del DCU significa che tutti i piani per il suo futuro sono stati cancellati, almeno avremo sempre questo e il Batman del 1989.

Hawkeye

Hawkeye

Hawkeye è stata la prima avventura natalizia dei Marvel Studios e, nel 2021, questa serie si è rivelata una vera e propria delizia. Non è stata perfetta, ma alla fine dei conti, possiamo affermare che è una delle gemme più sottovalutate della Saga del Multiverso.

Basata sulle festività natalizie a New York, la serie seguiva Clint Barton mentre veniva trascinato via dalla sua famiglia per dare una mano alla sua più grande fan, Kate Bishop, dopo che lei aveva indossato il suo vecchio costume da Ronin. Da lì, i due si sono incrociati con Echo, Yelena Belova e persino con Kingpin, e lo spettacolo è culminato in una battaglia al Rockefeller Center.

Sfruttando appieno l’ambientazione stagionale, Hawkeye è stata una gioia e speriamo che le voci secondo cui Jeremy Renner e Hailee Steinfeld si riuniranno presto per una seconda stagione siano esatte.

The Guardians of the Galaxy Holiday Special

The Guardians of the Galaxy Holiday Special

Né un film né uno show televisivo, questa presentazione speciale dei Marvel Studios è un Holiday Special che rivedremo per anni e anni a venire.

Scritto e diretto da James Gunn, The Guardians of the Galaxy Holiday Special è davvero una delle migliori storie mai raccontate dai Marvel Studios, piena di spirito natalizio. Che si tratti del grande segreto di Mantis, della colonna sonora di livello A+ o di alcune immagini davvero deliziose, non si può negare che questo speciale si sia guadagnato lo status di “classico”.

Siamo sicuri che l’avrete visto quando è uscito nel 2022, ma se non avete intenzione di rivederlo il 25 dicembre… beh, non sappiamo cosa dire! Tutto in questo speciale è assolutamente perfetto.

David Tennant torna a presentare i BAFTA Film Awards

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David Tennant torna a presentare i BAFTA Film Awards

David Tennant è pronto a fare una doppietta ai BAFTA e a tornare come presentatore dei prossimi premi cinematografici della British Academy. Dopo aver presentato la 77a edizione dei BAFTA all’inizio di quest’anno, la star di Doctor Who e Good Omens, recentemente vista nella serie di successo Disney+ Rivals, tornerà sul palco alla 78a edizione dei premi, che si terranno il 16 febbraio 2025 alla Royal Festival Hall di Londra.

“Non potremmo essere più felici che David Tennant torni a presentare gli EE BAFTA film awards nel 2025”, ha affermato Jane Millichip, CEO dei BAFTA. “È un vero piacere lavorare con lui e la sua performance di quest’anno è stata semplicemente eccezionale: calorosa, spiritosa, intelligente e con un delizioso tocco di malizia. È un privilegio condividere la più grande celebrazione cinematografica della Gran Bretagna con il pubblico televisivo di tutto il mondo e riconoscere la straordinaria creatività di coloro che alimentano l’industria cinematografica britannica e globale”.

La cerimonia dei BAFTA, che è stata seguita da oltre 3,8 milioni di spettatori l’ultima volta, sarà trasmessa sulla BBC nel Regno Unito.

Parlando con Variety prima della sua prima presentazione dei BAFTA a febbraio, David Tennant ha detto che, non essendo un comico, il suo lavoro era semplicemente quello di “tenere tutto insieme”, e ha parlato di aver preso spunto dalla cerimonia dei Golden Globes del 2023, dove il presentatore Jo Koy ha fatto fiasco sul palco. “Non insultare Tay Tay, penso che sia la lezione da imparare”, ha detto. “Vivo in una casa di fan di Taylor Swift, quindi ne so di più”.

Il primo round di votazioni per i premi del 2025 si è aperto il 6 dicembre, con le longlist che saranno svelate il 3 gennaio, seguite dalle nomination il 15 gennaio. Sono stati presentati più di 220 titoli di lungometraggi.

British Independent Film Awards: domina Kneecap che porta a casa anche il premio più importante

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Kneecap, la commedia biografica irlandese sull’omonimo gruppo rap di Belfast, ha ottenuto il massimo riconoscimento ai British Independent Film Awards e un totale di sette premi BIFA.

Il film d’esordio dello scrittore/regista Rich Peppiatt, che è entrato nella cerimonia di domenica avendo già vinto quattro premi BIFA, è stato nominato miglior film indipendente britannico, con Peppiatt che ha vinto il premio come miglior sceneggiatore esordiente e i compagni di band Kneecap Liam Óg Ó Hannaidh, Naoise Ó Cairealláin e JJ Ó Dochartaigh (che interpretano tutti se stessi) che hanno vinto il premio come migliori co-protagonisti.

Nel corso della serata, Rungano Nyoni ha vinto il premio come miglior regista per il suo secondo film On Becoming A Guinea Fowl, che esplora segreti nascosti in una famiglia zambiana della classe media.

Sandhya Suri, sceneggiatrice/regista del film crime thriller in hindi Santosh, ha vinto per la migliore sceneggiatura.

Kneecap
Kneecap – un’immagine dal film

Ecco la lista completa dei vincitori dei British Independent Film Awards

  • Best British Independent Film

“Kneecap” — Rich Peppiatt, Trevor Birney, Jack Tarling — WINNER

  • Best International Independent Film sponsored by Champagne Taittinger

“Anora” — Sean Baker, Alex Coco, Samantha Quan — WINNER

  • Best Director sponsored by Sky Cinema

Rungano Nyoni, “On Becoming a Guinea Fowl” — WINNER

  • Best Screenplay sponsored by Apple Original Films

Sandhya Suri, “Santosh” — WINNER

  • Best Lead Performance

Marianne Jean-Baptiste, “Hard Truths” — WINNER

  • Best Supporting Performance

Franz Rogowski, “Bird” — WINNER

  • Best Joint Lead Performance

Liam Óg Ó Hannaidh, Naoise Ó Cairealláin, JJ Ó Dochartaigh — “Kneecap” — WINNER

  • The Douglas Hickox Award (Best Debut Director) sponsored by BBC Film

Christopher Andrews, “Bring Them Down” — WINNER

  • Breakthrough Producer sponsored by Pinewood and Shepperton Studios

Balthazar de Ganay, James Bowsher — “Santosh” (also produced by Mike Goodridge, Alan McAlex) — WINNER

  • Breakthrough Performance sponsored by Netflix

Susan Chardy, “On Becoming a Guinea Fowl” — WINNER

  • Best Debut Screenwriter sponsored by Film4

Rich Peppiatt, “Kneecap” — WINNER

  • Best Debut Director – Feature Documentary

Pinny Grylls, Sam Crane — “Grand Theft Hamlet” — WINNER

  • The Raindance Maverick Award

“Grand Theft Hamlet” — Pinny Grylls, Sam Crane, Julia Ton, Rebecca Wolff — WINNER

  • Best Feature Documentary sponsored by Intermission Film

“Witches” — Elizabeth Sankey, Jeremy Warmsley, Chiara Ventura, Manon Ardisson — WINNER

  • Best British Short Film

“Wander to Wonder” — Nina Gantz, Stienette Bosklopper, Simon Cartwright, Daan Bakker, Maarten Swart — WINNER

  • Best Casting sponsored by Casting Society & Spotlight

Carla Stronge — “Kneecap” — WINNER

  • Best Cinematography sponsored by Kodak & Molinare

Ben Fordesman, “Love Lies Bleeding” — WINNER

  • Best Costume Design

Michael O’Connor, “Firebrand” — WINNER

  • Best Editing

Ulrichs, Chris Gill — “Kneecap” — WINNER

  • Best Effects

David Simpson — “Civil War” — WINNER

  • Best Music Supervision

Gary Welch, Jeanette Rehnstrom — “Kneecap” — WINNER

  • Best Make-Up & Hair Design

Lisa Mustafa — “Unicorns” — WINNER

  • Best Original Music sponsored by Universal Music Publishing Group

Michael “Mikey J” Asante — “Kneecap” — WINNER

  • Best Production Design sponsored by ATC & Broadsword

Jan Houllevigue, “The Assessment” — WINNER

  • Best Sound

Glen Freemantle — “Civil War” — WINNER

Season Awards 2024/2025: i critici di Los Angeles, Boston e Washington proclamano i loro vincitori

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Mentre attendiamo le nomination ai Golden Globes 2025, le associazioni dei critici dalla costa Est a quella Ovest degli Stati Uniti proclamano i loro film preferiti dell’anno. Ecco di seguito i vincitori dei premi della critica secondo la Los Angeles Film Critics Association, la Boston Society of Film Critics e la Washington DC Area Film Critics Association.

Los Angeles Film Critics Association

Best Picture: “Anora” (Neon)

Director: Mohammad Rasoulof, “The Seed of the Sacred Fig” (Neon)

Leading Performances: Marianne Jean-Baptiste, “Hard Truths” (Bleecker Street); Mikey Madison, “Anora” (Neon)

Supporting Performances: Yura Borisov, “Anora” (Neon); Kieran Culkin, “A Real Pain” (Searchlight Pictures)

Screenplay: “A Real Pain” (Searchlight Pictures) — Jesse Eisenberg

Animation: “Flow” (Janus Films/Sideshow)

Cinematography: “Nickel Boys” (Amazon MGM Studios)

Editing: (TIE) “Nickel Boys” (Amazon MGM Studios) — Nicholas Monsour; “September 5” (Paramount Pictures) — Hansjörg Weißbrich

Production Design: Judy Becker, “The Brutalist” (A24)

Music Score: “Challengers” (Amazon MGM Studios) — Trent Reznor and Atticus Ross

Foreign Language: “All We Imagine as Light” (Janus Films/Sideshow)

Documentary/Non-Fiction Film: “No Other Land”

New Generation Award: Vera Drew, “The People’s Joker” (Altered Innocence)

Douglas Edwards Experimental Film Prize: “The Human Surge 3” by Eduardo Williams

Career Achievement Award: John Carpenter

Special Citation: Adam Hyman, for decades of curating, programming and administrating the screenings and other events of LA Filmforum

Boston Society of Film Critics

Best Picture: “Anora”
Director: Sean Baker, “Anora”
Actor: Timothée Chalamet, “A Complete Unknown”
Actress: Mikey Madison, “Anora”
Supporting Actor: Edward Norton, “A Complete Unknown”
Supporting Actress: Danielle Deadwyler, “The Piano Lesson”
Adapted Screenplay: “Nickel Boys”
Original Screenplay: “Anora”
Ensemble: “Sing Sing”
New Filmmaker: Annie Baker, “Janet Planet”
Documentary: “No Other Land”
Animated Film: “Flow”
Cinematography: “The Brutalist” (Lol Crawley)
Editing: “Challengers” (Marco Costa)
Score: “The Brutalist” (Daniel Blumberg)
Non-English Language Film: “Do Not Expect Too Much from the End of the World”

Washington DC Area Film Critics Association

Best Feature: “Wicked”
Director: Brady Corbet, “The Brutalist”
Actor: Colman Domingo, “Sing Sing”
Actress: Mikey Madison, “Anora”
Supporting Actor: Kieran Culkin, “A Real Pain”
Supporting Actress: Danielle Deadwyler, “The Piano Lesson”
Original Screenplay: “A Real Pain”
Adapted Screenplay: “Conclave”
Animated Feature: “The Wild Robot”
Production Design: “Wicked”
Cinematography: “Nosferatu”
Editing: “Anora” and “Dune: Part Two”
Original Score: “The Brutalist” and “Challengers”
Documentary: “Super/Man: The Christopher Reeve Story”
International Film: “Emilia Pérez”
Youth Performance: Elliott Hefferman, “Blitz”
Voice Performance: Lupita Nyong’o, “The Wild Robot”
Motion Capture: Owen Teague, “Kingdom of the Planet of the Apes”
Stunts: “The Fall Guy
Acting Ensemble: “Conclave”
The Joe Barber Award for Best Portrayal of Washington, DC: “Civil War”

Dexter: Original Sin, una clip dalla nuova serie tv in arrivo

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Dexter: Original Sin, una clip dalla nuova serie tv in arrivo

Paramount+ dopo il trailer ha diffuso una clip dell’attesissima serie prequel in 10 episodi Dexter: Original Sin. La serie sarà disponibile in esclusiva su Paramount+ dal 13 dicembre in Italia, oltre che nel Regno Unito, in Canada, Australia, America Latina, Italia, Germania, Svizzera e Austria.

Dexter: Original Sin è interpretato anche da Molly Brown, Christina Milian, James Martinez, Alex Shimizu, Reno Wilson, la special guest star Sarah Michelle Gellar e Patrick Dempsey. Michael C. Hall torna a dare voce all’iconico monologo interiore nella testa di Dexter Morgan.

Tra i produttori esecutivi di Dexter: Original Sin figurano Clyde Phillips (DEXTER, Nurse Jackie), Scott Reynolds (Jessica Jones), Michael C. Hall (DEXTER), Mary Leah Sutton (Resident Evil), Tony Hernandez (Emily In Paris), Lilly Burns (Russian Doll), oltre a Michael Lehmann (Heathers), mentre la serie è prodotta da Robert Lloyd Lewis (The Lincoln Lawyer).

La trama di Dexter: Original Sin

Nella Miami del 1991, Dexter: Original Sin segue Dexter, interpretato da Patrick Gibson, nel suo passaggio da studente a serial killer vendicatore. Quando i suoi impulsi sanguinari non possono più essere ignorati, Dexter deve imparare a canalizzare la sua oscurità interiore.

Con la guida del padre Harry (Slater), adotta un codice che lo aiuta a trovare e uccidere le persone che meritano di essere eliminate dalla società senza entrare nel radar delle forze dell’ordine. Una sfida particolare per il giovane Dexter, che inizia uno stage di medicina legale presso il Dipartimento di Polizia di Miami.

Star Trek: Section 31, trailer del film, Philippa Georgiou formano una squadra di spie

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Abbiamo appreso per la prima volta dei piani della Paramount+ di procedere con un nuovo film televisivo di Star Trek, Star Trek: Section 31, interpretato dal premio Oscar Michelle Yeoh (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli) lo scorso aprile.

Il film vedrà la Yeoh riprendere il ruolo dell’Imperatore Philippa Georgiou, personaggio che ha interpretato per la prima volta nella stagione 1 di Star Trek: Discovery, e riprende il suo personaggio dopo che si è unita a una divisione segreta della Flotta Stellare incaricata di proteggere la Federazione Unita dei Pianeti. Deve anche affrontare i peccati del suo passato.

Paramount+ ha appena rilasciato il trailer ufficiale e il poster dopo la presentazione dello streamer al CCXP di San Paolo, in Brasile. Il film sarà proiettato in anteprima venerdì 24 gennaio 2025, in esclusiva su Paramount+ negli Stati Uniti e nei mercati internazionali in cui il servizio è disponibile.

Tutto quello che sappiamo su Star Trek: Section 31

Star Trek: Section 31 è interpretato anche da Omari Hardwick (Power), Kacey Rohl (Hannibal), il vincitore dell’Emmy Sam Richardson (Ted Lasso), Sven Ruygrok (One Piece), Robert Kazinsky (Pacific Rim), Humberly Gonzalez (Ginny & Georgia) e James Hiroyuki Liao (Barry). Miku Martineau (Kate) interpreta una giovane Philippa Georgiou.

Scritto da Craig Sweeny e diretto da Olatunde Osunsanmi, Star Trek: Section 31 è prodotto esecutivamente da Alex Kurtzman, Craig Sweeny, Aaron Baiers, Olatunde Osunsanmi, Frank Siracusa, John Weber, Rod Roddenberry, Trevor Roth e Michelle Yeoh ed è prodotto da CBS Studios in associazione con Secret Hideout e Roddenberry Entertainment.

Guardate il nuovo trailer di Star Trek: Section 31 qui sotto:

Dune: Prophecy episodio 5, il trailer

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Dune: Prophecy episodio 5, il trailer

Il trailer di Dune: Prophecy episodio 5 anticipa le crescenti tensioni mentre la Sorellanza affronta un punto di svolta e Casa Corrino si avvicina sempre di più alla guerra totale. Fungendo da prequel dei film Dune di Denis Villeneuve, la serie esplora le origini della Bene Gesserit mentre la Madre Superiora Valya Harkonnen (Emily Watson) e sua sorella la Reverenda Madre Tula Harkonnen (Olivia Williams) manipolano l’Imperium dall’ombra.

Max ha diffuso il trailer ufficiale per Dune: Prophecy episodio 5, che mostra la Sorellanza che si affanna per una nuova strada verso il trono mentre le tensioni con il misterioso e potente soldato Desmund Hart (Travis Fimmel) raggiungono il punto di ebollizione. Dopo le ricadute dell’episodio 4, in cui Hart ha compiuto una brutale esecuzione pubblica al Landsraad per ordine dell’Imperatore, la posta in gioco per il conflitto tra Valya e Desmond è più alta che mai mentre la guerra incombe sull’Imperium.

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Dune: Prophecy, la spiegazione dell’incubo condiviso della Sorellanza

L’incubo condiviso della Sorellanza nell’episodio 4 di Dune: Prophecy dal titolo “Twice Born” rivela strazianti verità sull’imminente Reckoning. Come ormai sappiamo, la serie rivela le origini della potente sorellanza ombra nota come Bene Gesserit e come hanno manipolato il destino dell’umanità.

L’episodio 1 di Dune: Prophecy “The Hidden Hand” ha presentato Valya Harkonnen di Emily Watson, una leader feroce e calcolatrice, e la sua sorella biologica, Tula Harkonnen. L’episodio 2 di Dune: Prophecy rivela cosa è successo a Lila e a sua nonna, la Reverenda Madre Dorotea, dopo che Tula e Valya Harkoennen l’hanno incoraggiata a sopportare prematuramente un rituale rischioso noto come The Agony. Nell’episodio 3 di Dune: Prophecy, Tula prende in mano la vita di Lila dopo che apparentemente è morta durante il rituale e cerca di resuscitarla tramite l’uso di una tecnologia proibita. L’episodio 4 rivela che Lila è stata resuscitata tramite la Macchina Pensante, Anirul, mentre Tula perde la presa su di lei.

Cosa succede durante l’incubo della Sorellanza in Dune: Prophecy Episodio 4

Le sorelle in formazione si afferrano la gola come se stessero soffocando, come Dorotea

Dune: Phophecy – Theodosia – Cortesia di Max

L’episodio 4 di Dune: Prophecy include un agghiacciante incubo congiunto tra diverse sorelle Bene Gesserit. Una delle allieve più in vista della Sorellanza, Jen, si sveglia e si rende conto che tutte le sue coetanee stanno vivendo lo stesso inquietante incubo, anche se lei non lo ha vissuto. Diverse sorelle sembrano afferrarsi la gola come se stessero soffocando, il che è un chiaro riferimento a come Dorotea è stata assassinata dalla Madre Reverenda Superiora Valya decenni prima. Valya aveva usato il potere Bene Gesserit della Voce per ordinare a Dorotea di conficcarsi un coltello nella gola, evento che ha aperto la strada all’ascesa al potere di Valya.

Questo incubo comune si verifica dopo che Valya tenta senza successo di usare la Voce su Desmond Hart alla fine dell’episodio 3. Valya dà a Desmond le stesse istruzioni di estrarre la sua lama e tagliarsi la gola, ma i poteri psichici appena donati a Desmond dal gigantesco verme delle sabbie Shai-hulud gli permettono di ostacolare il comando della Voce di Valya. È chiaro dalla reazione di Valya che questo non le era mai successo prima e che si trova di fronte a una minaccia molto più grande di quanto avesse immaginato. È interessante notare che Valya lavora per impedire che si verifichi la Reckoning, ma finisce per essere un catalizzatore chiave nel dargli vita, il che avviene nel sogno condiviso tra le allieve della Sorellanza.

Perché tutte le sorelle hanno lo stesso incubo tranne Jen

Jen è la più imprevedibile e indipendente delle accolite

Cortesia di Max

Jen è curiosamente l’unica che non condivide l’incubo comune, motivo per cui viene esclusa dall’esercizio di disegno indotto dalle spezie che Tula orchestra più avanti nell’episodio. In Dune: Prophecy, Jen è la più audace e schietta delle sorelle in formazione che non ha bisogno di usare il “senso della verità” per vedere le cose per come sono realmente. Jen è anche intrinsecamente ribelle e lavora contro la Sorellanza pur mantenendo il suo posto tra le sue compagne accolite. Poiché Jen è una leader naturale e una libera pensatrice, ha senso che sia meno suscettibile all’incubo condiviso e potrebbe non essere adatta a essere una “veridica” Bene Gesserit.

Jen è, in una parola, imprevedibile, il che suggerisce che è meno disciplinata e suscettibile delle altre. Jen è anche naturalmente scettica ed è stata l’unica a parlare con Tula di quanto fosse irresponsabile da parte sua e di Valya sottoporre Lila all’Agonia senza un addestramento adeguato. Non è esattamente chiaro perché Jen non ha avuto incubi come le altre, anche se ha immaginato una delle altre accolite degne di nota, Emeline, che le tagliava la gola in un sogno. Anche Tula lo immagina in un’allucinazione indotta dalla spezia alla fine dell’episodio, anche se è lei a impugnare la lama. Ciò suggerisce che Jen ha scoperto le oscure verità che Tula sta nascondendo.

Come l’incubo della Sorellanza si collega alla Paura e alla Reckoning

Sembrano incanalare lo spirito divino di Shai-hulud

Cortesia di Max

Quando Tula guida di nuovo le accolite attraverso il sogno, vengono consumate dalle immagini di Arrakis e Shai-hulud, che abbozzano febbrilmente sulla carta. Disegnano anche quelle che sembrano essere due occhi bianchi che in seguito vengono mostrati come due sfere blu all’interno di Shai-hulud, il che potrebbe alludere alla presenza divina all’interno del gigantesco verme delle sabbie che sta facendo accadere la Reckoning.

Desmond Hart afferma di essere uscito da Shai-hulud quando è rinato, il che suggerisce che sia il tiranno “nato due volte” profetizzato nel Reckoning. Tuttavia, con la resurrezione di Lila tramite la tecnologia Macchine Pensanti nell’episodio 4 di Dune: Prophecy, ora ci sono due personaggi che rientrano nella categoria “nato due volte”.

The Batman – Parte II potrebbe essere vicino a trovare il suo cattivo

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Nonostante i timori che il franchise di Batman possa essere abbandonato per fare spazio a The Brave and the Bold dei DC Studios, James Gunn è rimasto fermo nel suo sostegno a Matt Reeves e ai suoi piani per il Bat-verso.

The Penguin è stato un grande successo per la HBO, quindi, a meno che Reeves non decida di abbandonare il franchise, non c’è motivo di credere che The Batman – Parte II non uscirà nel 2026 come previsto (anche se Gunn ha confermato di essere ancora in attesa di vedere una sceneggiatura).

Un aggiornamento positivo ci arriva oggi da John Rocha e Jeff Sneider; a quanto pare, è iniziato il casting per il film, con Reeves che ha intenzione di inviare un’offerta per un ruolo principale che potrebbe potenzialmente essere il cattivo principale della The Batman – Parte II. Non abbiamo un nome, ma sembra che chiunque abbia messo gli occhi addosso sia un attore importante.

Si dice anche che le riprese potrebbero iniziare già nel febbraio 2025, anche se questo potrebbe creare un conflitto con il ruolo di Pattinson nel prossimo film di Christopher Nolan (che, a quanto ci risulta, è relativamente minore).

I fan hanno passato gli ultimi due anni a speculare sul grande cattivo di The Batman – Parte II, con Mr. Freeze e la Corte dei Gufi come chiari favoriti. Resta da vedere se Reeves ne terrà conto per la storia che intende raccontare.

In una recente intervista, Gunn ha confermato di aver preso in considerazione l’idea di portare “The Batman” nel DCU.

“Ci ho pensato, sì. Contemplo tutto e parlo di tutto ”, ha spiegato il regista. “Mi impegno sia a raccontare storie nel DCU che a raccontare storie Elseworlds. Vogliamo essere in grado di raccontare una storia in cui Superman è molto diverso, o raccontare una storia di Red Sun o qualsiasi altra cosa. Vogliamo poter giocare con questi personaggi in modi diversi”.

“Una delle cose che amo della DC rispetto ai fumetti Marvel è che queste cose sono molto più abbondanti ”, ha continuato. “Ci sono molte più storie Elseworlds. Penso che questo faccia parte del divertimento della DC”.

Immaginiamo che né Reeves né Pattinson siano ansiosi di entrare a far parte di un mondo condiviso come il DCU, soprattutto perché questo costringerebbe il secondo a impegnarsi in ogni sorta di progetto futuro. Gunn sembra inoltre avere in mente un arco narrativo molto specifico per il Cavaliere Oscuro, esaminando il suo rapporto con il figlio e futuro Robin, Damian Wayne. L’uscita di The Batman – Parte II è prevista per il 2 ottobre 2026.

Dune: Prophecy, come ha fatto Theodosia a trasformarsi in Griffin Harkonnen?

Sorella Theodosia si trasforma in Griffin Harkonnen alla fine dell’episodio 4 di Dune: Prophecy , e il contesto dei libri può aiutare a spiegare come. Jade Anouka interpreta Theodosia nel cast di Dune: Prophecy, un promettente giovane membro della Sorellanza con un passato misterioso. Sebbene non ne abbia dimostrato il motivo nei primi episodi della serie prequel della HBO, Valya Harkonnen (Emily Watson) e Tula Harkonnen (Olivia Williams) la vedono come una risorsa speciale per la loro organizzazione, e la capacità di trasformarsi dimostra il perché.

Nel finale dell’episodio 4, Valya ha appena permesso a suo zio, Evgeny Harkonnen, di morire sul pavimento davanti a lei. Reagisce voltandosi verso un ritratto del fratello defunto, Griffin, parlandogli. Pochi istanti dopo, si trova faccia a faccia con lui, ma la serie rivela rapidamente che in realtà è Theodosia, che ha trasformato il suo aspetto per assomigliare a Griffin, lasciando al pubblico una rivelazione enorme e nessuna spiegazione, proprio alla fine dell’episodio. Fortunatamente, ci sono informazioni nei libri di Dune di Frank Herbert che possono aiutarci a capire.

Come ha fatto Theodosia a trasformarsi in Griffin alla fine di Dune: Prophecy, episodio 4

Theodosia potrebbe essere una Face Dancer

Dune: Phophecy – Theodosia – Cortesia di Max

Innanzitutto, mentre Dune: Prophecy è ispirato ai romanzi di Dune di Frank Herbert e ai libri di Dune ampliati di Brian Herbert e Kevin J. Anderson, la serie prequel della HBO è comunque una storia originale con elementi originali. Ad esempio, molte delle abilità di Desmond Hart sembrano essere originali della serie TV. Detto questo, i poteri mutaforma di Theodosia potrebbero avere radici nei romanzi, perché ci sono mutaforma nei libri originali di Dune che vale la pena discutere. È possibile che Theodosia sia una “Face Dancer“.

Nei libri originali di Dune, i Face Dancer sono umani geneticamente modificati creati da un’organizzazione chiamata Bene Tleilax. Come le Bene Gesserit, i Bene Tleilax non esistono ancora a questo punto della linea temporale di Dune, almeno non con quel nome. Durante l’era intorno alla Jihad Butleriana, erano conosciuti come Tlulaxa e avevano già una reputazione negativa nell’Imperium per i loro controversi programmi di allevamento. In particolare, i loro progetti genetici non erano avanzati come i Face Dancer a questo punto nel tempo, quindi rendere Theodosia una di loro sarebbe un cambiamento nel canone di Dune.

I poteri di Theodosia potrebbero spiegare perché Valya ha bisogno di lei

Theodosia è una risorsa per la Sorellanza

Valya e Theodosia – Cortesia di Max

Oltre a essere una studentessa eccezionale, il fatto che sia una Face Dancer rende Theodosia un’immensa risorsa per Valya Harkonnen in Dune: Prophecy. Come dimostrato dalla tecnologia delle Macchine Pensanti nei sotterranei dell’istituzione della Sorellanza, Valya e Tula non hanno problemi a piegare le regole per estendere il loro potere, specialmente per quanto riguarda questioni di riproduzione genetica. Valya vorrebbe tenere vicina Theodosia, poiché è essenzialmente una delle armi segrete della Sorellanza.

Venom: The Last Dance è il film con il minore incasso della trilogia mentre Wicked si avvicina ai 500 milioni

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Sebbene Venom: The Last Dance si è comportato molto meglio dei precedenti film di SSU Madame Web e Morbius, ha comunque terminato la sua corsa nelle sale come il film di minor incasso della trilogia di Venom.

Il film di supereroi diretto da Kelly Marcel ha incassato poco meno di 140 milioni di dollari in patria e altri 333 milioni di dollari nei mercati esteri, per un totale globale di circa 472 milioni di dollari. Con un budget dichiarato di circa 120 milioni di dollari, non si tratta di un cattivo risultato per la Sony Pictures, ma non si avvicina agli 850 milioni di dollari che l’originale Venom ha guadagnato nel 2018 e non raggiunge i 500 milioni di dollari di La furia di Carnage.

Questo è stato l’ultimo film di Venom della Sony (presumibilmente), ma si dice che lo studio abbia grandi progetti per il cattivo Knull e l’agente Venom. The Last Dance arriva sulle piattaforme digitali questa settimana.

Notizie decisamente migliori per Wicked della Universal, che ora è il quarto maggior incasso nazionale del 2024 dopo Inside Out 2 (652 milioni di dollari), Deadpool & Wolverine (636 milioni di dollari) e Despicable Me 4 (361 milioni di dollari). L’adattamento musicale diretto da Jon M. Chu si trova ora a 455 milioni di dollari in tutto il mondo.

Per quanto riguarda Oceania 2 della Disney, il sequel animato ha incassato 52 milioni di dollari da 4.200 sale nordamericane per un totale globale di 600 milioni di dollari, ed è il sesto film più grande dell’anno dopo due settimane di uscita.

Purtroppo, Il Signore degli Anelli: The War of the Rohirrim della Warner Bros. ha avuto un inizio deludente all’estero, con appena 2 milioni di dollari da 3.410 schermi in 31 territori. Il film uscirà in Nord America e in altri 42 mercati esteri il 13 dicembre.

James Gunn parla della nuova introduzione degli studi DC; dice che Superman sarà il “Leone MGM” del DCU

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La fanfara dei Marvel Studios è a dir poco iconica e c’è stata molta eccitazione e curiosità intorno a ciò che i DC Studios proporranno per il DCU. L’abbiamo vista per la prima volta prima di Super/Man: The Christopher Reeve Story, anche se all’epoca si ipotizzava che l’introduzione, relativamente semplice, sarebbe cambiata da un progetto all’altro a seconda del personaggio (per esempio, potremmo vedere un’immagine classica dei fumetti con John Stewart prima di Lanterns).

Un fan del sito di social media Bluesky ha recentemente chiesto a James Gunn: “Sono rimasto sorpreso di vedere l’ID DC di Superman all’inizio. Tutte le cose della DC useranno l’ID di Superman, o il personaggio in questione cambierà in base al progetto?”. E lui ha risposto: “È il nostro leone della MGM. Di solito sarà lui”.

Anche se il “di solito” è interessante, sembra che i DC Studios abbiano intenzione di rendere Superman il punto focale del DCU e il personaggio attorno al quale ruota questo mondo. Non è una cosa negativa dopo tanti anni passati a concentrarsi su Batman ed è probabilmente ciò che l’Uomo d’Acciaio merita.

Naturalmente, tutto dipende dal film su Superman del prossimo anno, scritto e diretto da Gunn. “Non credo che abbiamo mai visto i grandi aspetti fantascientifici del Superman dell’Età d’Argento che abbiamo nel nostro film ”, ha detto di recente Gunn a proposito del suo approccio. “Non abbiamo mai visto… lo vedrete quando uscirà il film, ma non abbiamo mai visto questa parte specifica della vita di Superman”.

“Non credo che abbiamo mai visto il Lex che [Nicolas Hoult] è. Nic è imponente ”, ha continuato. “Ti viene da dire: ‘Oh, f***, povero Superman’. Questa è la cosa che non vediamo mai, non nei film. A volte nei fumetti si dice: ‘Oh, Superman è fottuto perché Lex è così intelligente e così bravo in quello che fa’, ma nei film si dice: ‘Lex sta per essere fottuto’”.

“Abbiamo un Superman grande e grosso e anche un Lex piuttosto alto. Ora vedete dove si trova Lex, non è la persona che volete avere contro di voi ”, ha concluso il regista. Guardate l’introduzione dei DC Studios qui sotto e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione commenti.

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn con David Corenswet

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Dune: Prophecy Episodio 4 Spiegazione del finale – Lila è viva?

Dune: Prophecy Episodio 4 Spiegazione del finale – Lila è viva?

Il finale dell’episodio 4 di Dune: Prophecy lascia al pubblico un sacco di nuovo materiale da analizzare, creando ancora più domande e offrendo pochissime risposte. La serie prequel della HBO è ambientata 10.000 anni prima dei film di Denis Villenueve, e racconta della nascita delle Bene Gesserit, con particolare attenzione per Casa Harkonnen. La serie TV è ispirata ai classici libri di Dune e ai romanzi ampliati di Brian Herbert e Kevin J. Anderson, ma racconta una storia originale con elementi che non possono essere spiegati dal materiale originale.

Desmond Hart, che era assente dall‘episodio 3, è uno di quegli elementi. Nel cast di Dune: Prophecy, Travis Fimmel interpreta il soldato veterano di Arrakis che è tornato con motivazioni discutibili e poteri misteriosi. L’episodio 4 lo ha visto mettere in scena uno spettacolo, giustiziando diversi nobili su ordine dell’imperatore Javicco Corrino (Mark Strong). L’esperimento di Tula Harkonnen per ottenere informazioni con Suor Lila è stato un fallimento, ma alla fine dell’episodio 4 vediamo che forse la ragazza non è morta… Infine, il gioco di Valya Harkonnen per riconquistare il favore di Javicco non ha funzionato e Suor Theodosia ha rivelato le sue capacità di mutaforma.

Il ritorno di Lila in Dune: Prophecy e la spiegazione degli occhi azzurri

Lila sembra essere tornata grazie a una sana dose di spezie

Lila – Cortesia di Max

Il finale dell’episodio 3 di Dune: Prophecy ha visto Tula Harkonnen fare un ultimo tentativo per riportare in vita Lila usando la tecnologia proibita delle Macchine Pensanti e la melange di spezia. Lo ha fatto, sapendo che Valya avrebbe disapprovato perché Tula ha un debole per Lila, avendola cresciuta fin da quando era una bambina, come fosse una figlia. Mentre aspetta, Tula ha una serie di visioni inquietanti che mostrano Suor Emeline scoprire la camera segreta e la tecnologia delle Macchine Pensanti, nella visione è costretta a uccidere Emeline per impedire che il segreto venga svelato.

Queste visioni non si rivelano vere, almeno non ancora, e Tula trova Lila di nuovo sveglia. Gli occhi di Lila sono diventati blu a causa della spezia e trova la tecnologia informatica di indicizzazione genetica della Madre Superiora Racquella, che interroga Tula su ciò che sta vedendo. Non è chiaro in quale stato sia esattamente Lila adesso che è tornata o come reagirà alla scoperta della tecnologia proibita utilizzata dalla Sorellanza.

In che modo Theodosia si trasforma in Griffin Harkonnen

Theodosia potrebbe essere una Face Dancer, ma non è chiaro

Theodosia – Cortesia di Max

Il misterioso passato di Suor Theodosioa è stato menzionato più volte in Dune: Prophecy e l’episodio 4 ha finalmente mostrato cosa la rende così unica. I momenti finali dell’episodio vedono Valya Harkonnen fissare un dipinto del fratello defunto, Griffin Harkonnen, prima di trovarsi faccia a faccia con lui. Almeno così sembra, prima che si allontani e inizi a trasformarsi. La sua pelle cambia e le inquadrature finali mostrano Theodosia, che si rivela così essere una mutaforma.

I mutaforma, noti come Face Dancer, sono sempre esistiti nella tradizione di Dune, anche se non è chiaro se Theodosia lo sia, data la tendenza della serie a pasticciare con poteri unici. I Face Dancer nei libri sono il risultato dell’ingegneria genetica di un’organizzazione chiamata Bene Tleilax, o Tleilaxu. I Tleilaxu esistevano durante e dopo la Jihad Butleriana, allora noti come Tlulaxa, ampiamente odiati e emarginati. Inoltre, la tecnologia Tleilaxu a quel punto non era così avanzata, quindi avere una Face Dancer a questo punto della storia potrebbe essere un adattamento del canone.

Cosa significano le cicatrici sanguinanti di Desmond Hart

I poteri di Desmond Hart hanno un costo drastico

Cortesia di Max

Come nel caso della maggior parte delle cose relative a Desmond Hart, ci sono ancora più domande che risposte. Nell’episodio 4, Desmond viene mostrato mentre uccide diversi nobili che erano stati accusati di usare Macchine pensanti e sembra che l’uso dei suoi poteri gli faccia sanguinare dalle cicatrici sulla schiena. In seguito all’esercizio delle abilità che possiede, è stato mostrato nella sua stanza, a torso nudo, mentre le ferite sanguinavano.

Tutto ciò che può essere realmente determinato in questo momento è che il sanguinamento è il risultato dell’esaurimento delle sue abilità e che tutto deve ricollegarsi a qualsiasi cosa gli sia successa all’interno del verme della sabbia. Nel suo monologo all’assemblea nell’episodio 4, parla in un modo che dimostra la sua riverenza verso il verme, rafforzando ulteriormente l’idea che abbia sperimentato una sorta di divinità mentre era al suo interno. O, almeno, qualcosa che percepisce come una divinità.

Perché l’imperatore Corrino ha fatto giustiziare i nobili da Desmond

L’imperatore Corrino mostra la sua forza all’impero

Cortesia di Max

L’imperatore Javicco Corrino è stato un personaggio in conflitto per tutta la prima stagione di Dune: Prophecy, la serie mostra come la sua frequente inazione abbia portato le casate nobili a cercare di calpestarlo. Nell’episodio 2, ha risparmiato il duca Ferdinand Richese nonostante le notevoli trasgressioni, sperando di creare un impero più unito attraverso la pace e la misericordia. Tuttavia, l’imperatrice Natalya e Desmond Hart lo hanno costantemente esortato a servirsi del dono di Hart per agire, usando quel potere sconosciuto per stabilire la forza attraverso la paura.

Nell’episodio 4, l’imperatore Javicco fa proprio questo, usando lo slancio del discorso di Desmond Hart per giustiziare i nobili che avevano usato le Macchine Pensanti nonostante il divieto. Javicco lo fa per affermare una posizione di forza per l’Imperium, usando quegli uomini come esempi di cosa accadrà a coloro che usano i computer.

Cosa significano gli occhi blu meccanici nella visione condivisa della Sorellanza

Gli occhi blu meccanici sembrano creare una minaccia importante

Cortesia di Max

L’episodio 1 di Dune: Prophecy ha mostrato la visione di Madre Superiora Racquella, che si è conclusa con uno scorcio di terrificanti occhi blu meccanici. Nell’episodio 4, le Sorelle continuano a condividere questa stessa identica visione degli occhi inquietanti, che sembrano indicare una minaccia collegata alle Macchine Pensanti o alla tecnologia dell’intelligenza artificiale, forse Omnius. Alcuni spettatori hanno ipotizzato che gli occhi appartengano a Leto II Atreides, l’imperatore dio, che li fissa da un lontano futuro, collegandoli alla profezia di Arafel.

Cosa vuole Valya da Casa Harkonnen?

Valya vuole usare Casa Harkonnen per un potenziale guadagno politico

Cortesia di Max

Valya è tornata a Casa Harkonnen dopo anni di abbandono, offrendo a suo nipote, Harrow Harkonnen, l’opportunità di sollevare il loro nome di famiglia macchiato dalla polvere con il suo aiuto. Gli Harkonnen hanno sofferto dalla fine della Jihad Butleriana, dove Vorian Atreides ha dichiarato il loro antenato un codardo per le sue azioni nella Battaglia di Corrin. La loro ridotta posizione politica li ha fatti regredire e hanno cercato di uscirne attraverso il commercio di pellicce di balena da Lankiveil.

Valya ha iniziato a dimostrare che la sua unica vera lealtà è verso le sue aspirazioni, quindi essenzialmente vuole usare la sua famiglia aiutandola a riconquistare credibilità con l’imperatore. Li aiuta a salire a bordo del consiglio, ma il piano fallisce a causa di Desmond Hart. Nonostante si sia presumibilmente staccata dai legami familiari quando si è unita alla Sorellanza, Dune: Prophecy vedrà probabilmente Valya continuare a impiegare suo nipote in un accordo reciprocamente vantaggioso che solleva gli Harkonnen dalla loro età oscura.

What If…? – stagione 3, nuovo trailer: Tempesta brandisce il Mjolnir mentre ritorna il villain Mysterio

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La terza e ultima stagione di What If…? si sta avvicinando rapidamente e i Marvel Studios hanno appena condiviso un nuovo teaser che offre un’idea più precisa di ciò che accadrà nel corso del mese.

Sebbene gran parte di questa anteprima sia dedicata agli episodi precedenti – per incoraggiare i fan a tornare a guardarli – vediamo anche molte immagini intriganti della terza stagione. Tra queste, Tempesta che brandisce il martello Mjolnir di Thor, il ritorno di Mysterio e il Guardiano Rosso che si riunisce insieme ai Vendicatori.

Non sappiamo ancora se con questa stagione finale What If…? si collegherà finalmente alla più ampia Saga del Multiverso, anche se immaginiamo che la Marvel Animation farà qualcosa per anticipare almeno ciò che accadrà in Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars. Beh, si spera.

La terza stagione di “What If…?” sembra il completamento di una trilogia ”, ha rivelato di recente Brad Winderbaum, responsabile di Marvel Streaming, Televisione e Animazione dei Marvel Studios. “Ci porta in luoghi che non vi aspettereste mai”.

“Va oltre le prime due stagioni nell’esplorazione del Multiverso e coinvolge personaggi del tutto inaspettati”, ha aggiunto. “Ha quello che penso sia un culmine estremamente commovente e appagante per Uatu, l’Osservatore”.

Guardate il nuovo teaser della terza stagione di What If…? nel player qui sotto.

Tutto quello che c’è da sapere su What If…? – stagione 3

Guardate come i personaggi classici compiono scelte inaspettate che trasformano i loro mondi in spettacolari versioni alternative del MCU. L’Osservatore (voce di Jeffrey Wright) guiderà gli spettatori mentre la serie attraversa nuovi generi, spettacoli più grandi e nuovi incredibili personaggi.

La serie si avvale di un incredibile cast vocale che comprende una serie di star che riprendono i loro ruoli iconici. La terza stagione presenta i personaggi più amati dai fan, come Capitan America/Sam Wilson, il Soldato d’Inverno/Bucky Barnes, Hulk/Bruce Banner, il Guardiano Rosso, il Capitano Peggy Carter, Agatha Harkness, Shang-Chi, Tempesta la Dea del Tuono e molti altri. Gli episodi della terza stagione di What If…? sono diretti da Bryan Andrews e Stephan Franck e scritti da Matthew Chauncey, Ryan Little e A.C. Bradley.

I produttori esecutivi sono Brad Winderbaum, Kevin Feige, Louis D’Esposito, Dana Vasquez-Eberhardt e Bryan Andrews, con il produttore esecutivo Matthew Chauncey e i produttori Danielle Costa, Carrie Wassenaar e Alex Scharf. La terza stagione di What If…?  debutta su Disney+ il 22 dicembre con un nuovo episodio al giorno per 8 giorni.

Mamma ho perso l’aereo, la spiegazione del finale: Kevin sopravvive ai ladri?

Mamma ho perso l’aereo è il film commedia del 1990 diretto da Chris Columbus e scritto e prodotto da John Hughes. Primo film della serie Home Alone, il film ha come protagonista Macaulay Culkin nel ruolo di Kevin McCallister, un ragazzino che difende la sua casa di periferia di Chicago dall’irruzione di una coppia di rapinatori dopo che la sua famiglia lo ha accidentalmente lasciato indietro durante le vacanze di Natale a Parigi. Nel cast figurano anche Joe Pesci, Daniel Stern, John Heard e Catherine O’Hara.

Cosa succede in Mamma ho perso l’aereo?

La famiglia McCallister si reca a Parigi per festeggiare il Natale. Tuttavia, per un disguido precedente al viaggio, lasciano accidentalmente indietro il figlio più piccolo, Kevin. Mentre la famiglia è bloccata a Parigi, Kevin si trova da solo in una casa presa di mira da una coppia di ladri, Harry e Marv. Kevin è costretto a fare di tutto per tenere al sicuro se stesso e la casa.

Come mai Kevin è rimasto indietro?

Joe Pesce in Mamma, ho perso l'aereo (1990)
© 1990 20th Century Fox

Kevin, essendo il più giovane, è un bersaglio facile per i suoi fratelli e cugini. È costantemente vittima di bullismo e viene incolpato di quasi tutto ciò che non va come previsto. Dopo un breve litigio con il fratello Buzz la sera prima, Kate, sua madre, lo manda in soffitta. Sentendosi in colpa per i maltrattamenti subiti, Kevin desidera che la sua famiglia scompaia. Di notte, un’interruzione di corrente fa sì che le sveglie si azzerino. Di conseguenza, la famiglia dorme troppo.

In fretta e furia, partono per l’aeroporto dimenticando che Kevin dorme al piano di sopra e, durante il conteggio, contano per sbaglio il figlio del vicino di casa.

Come si sente Kevin a casa da solo?

Kevin è eccitato, convinto che il suo sogno si sia avverato. Finalmente ha la libertà che cercava. Il bambino fa tutto ciò che non oserebbe fare in presenza della sua famiglia. Salta sul letto, mangia ogni tipo di cibo spazzatura, guarda film violenti e ruba persino tutti i risparmi di Buzz. Tuttavia, la sua gioia è di breve durata perché iniziano a verificarsi eventi indesiderati.

La polizia di Chicago si presenta su richiesta dei genitori per controllare il ragazzo. Kevin si spaventa quando vede fuori il “vecchio Marley”, che secondo i ragazzi del posto avrebbe ucciso la sua stessa famiglia. Alla fine, una coppia di scassinatori, Harry e Marv, noti come “I banditi del bagnato”, mette gli occhi sulla casa di Kevin.

Il vecchio Marley è davvero un assassino?

La famiglia di Kevin non può tornare immediatamente da Parigi perché tutti i voli sono prenotati per due giorni. Kate, invece, riesce a tornare a Scranton, in Pennsylvania. Deve viaggiare in un furgone perché non ci sono voli per Chicago.

La vigilia di Natale, Kevin sente Harry e Marv che progettano di entrare in casa di notte. Inizia a sentire la mancanza della sua famiglia. Chiede a un imitatore di Babbo Natale locale di riportargli la famiglia per Natale.

In chiesa incontra Marley, che è lì per vedere la nipote esibirsi nel coro. Conversando con il vecchio, Kevin si rende conto che tutte le dicerie su di lui sono false. In realtà, è un uomo molto gentile. Marley dice a Kevin che non riesce a vedere spesso la nipote a causa di un litigio che ha avuto con il figlio tempo fa. Kevin gli suggerisce di dimenticare le differenze e di riconciliarsi con il figlio.

Come si comporta Kevin con i ladri?

Mamma ho perso l'aereo
© 1990 20th Century Fox

Dopo essere tornato dalla chiesa, Kevin copre l’intera casa con trappole esplosive. Quando Harry e Marv entrano e cercano di esplorare il posto, fanno scattare ogni trappola. Nel frattempo, Kevin telefona alla polizia. Quando il duo cerca di catturarlo, Kevin scappa in una casa libera del quartiere. I ladri riescono finalmente a catturare Kevin e si preparano a punirlo.

Tuttavia, Marley arriva in soccorso di Kevin appena in tempo. Abbatte i ladri con la sua pala da neve e riporta Kevin a casa. Harry e Marv vengono poi arrestati.

La mattina di Natale, Kevin si sveglia triste e sente la mancanza della sua famiglia. Tuttavia, la tristezza di Kevin è presto superata quando Kate arriva e lo chiama. Lui corre eccitato al piano di sotto e i due si riconciliano. Subito dopo arriva anche il resto della famiglia. Kevin tace sul putiferio che si è scatenato durante l’assenza della famiglia. Si avvicina alla finestra e nota Marley che si riunisce al figlio e alla sua famiglia. I due si salutano mentre il film si conclude.

Harry Potter e la Camera dei Segreti, la spiegazione del finale

Harry Potter e la Camera dei Segreti, la spiegazione del finale

Il finale di Harry Potter e la Camera dei Segreti sembra uscito direttamente da un film fantasy-horror. I momenti finali del secondo film contano su fantasmi vendicativi, creature gigantesche, sanguinosi combattimenti con la spada e ricatti, segnando un momento cruciale nell’infanzia di Harry e dei suoi amici, costretti a maturare e ad affrontare nemici mortali (come il Basilisco e Voldemort) molto prima di quanto avessero previsto. Il conflitto principale di Harry Potter e la Camera dei Segreti ruota attorno a un mostro inquietante che si aggira di notte nei corridoi di Hogwarts e che rappresenta una misteriosa minaccia per gli studenti, che vengono trovati pietrificati uno dopo l’altro.

Il secondo film è l’addio di Chris Columbus al franchise e condivide molti elementi simili con il primo film, mantenendo un approccio piacevole pur esplorando gli estremi della classificazione PG. Con Harry che sente una voce sconcertante emanare dalle mura del castello e una leggenda (La camera dei segreti) su Hogwarts che si diffonde tra gli studenti e i professori, Potter e i suoi amici decidono di correre dei rischi per salvare Hogwarts, arrivando a un finale ansiogeno e ricco di colpi di scena. Voldemort sta per tornare, ma il successo dell’assalto di Harry garantisce a lui e ai suoi amici di avere più tempo per prepararsi quando il Signore Oscuro deciderà di colpire di nuovo.

Harry Potter e la Camera dei Segreti Finale: Cosa succede e perché

Rupert Grint, Daniel Radcliffe e Emma Watson in Harry Potter e la camera dei segreti (2002)
© 2002 Warner Bros. All Rights Reserved. Harry Potter Publishing Rights/J.K.R

Il finale de La camera dei segreti è collegato agli eventi che hanno avuto luogo a Hogwarts 50 anni fa, tra la linea temporale di Animali fantastici e quella di Harry Potter, quando la camera è stata aperta per la prima volta. Quando la misteriosa Camera dei Segreti viene riaperta nel presente, scatenando un pericoloso mostro nel castello, Hermione e gli altri studenti vengono trovati pietrificati, Silente è costretto a lasciare l’incarico e Hagrid viene mandato ad Azkaban. È un momento di grande tensione per tutti, soprattutto perché Harry e Ron devono cercare la verità da soli, scoprendo un misterioso diario appartenuto a Tom Riddle e seguendo gli indizi lasciati da Hagrid e Hermione.

Alla fine, i due capiscono che il mostro della Camera dei Segreti è un Basilisco, che si collega alla capacità di Harry di comprendere la Parselingua (la lingua dei serpenti), e che Ginny Weasley è stata manipolata dallo spirito di Voldemort per aprire la Camera. Trovata l’entrata della Camera, Harry la apre usando le sue capacità di Parselingua, scoprendo che Tom Riddle è il nome a cui Voldemort ha rinunciato e che ha usato Ginny per prosciugare la vita di lei per fare il suo ritorno. Date tutte le storie che gli studenti hanno sentito su di lui, era terrificante pensare al caos che avrebbe potuto creare se fosse riuscito nel suo intento, ma fortunatamente Harry trionfa uccidendo il Basilisco e distruggendo il diario di Tom Riddle (il suo primo Horcrux).

Chi ha aperto la Camera dei Segreti?

Dobby in Harry Potter e la camera dei segreti (2002)
© 2002 Warner Bros. All Rights Reserved. Harry Potter Publishing Rights/J.K.R

Con un sorprendente colpo di scena, fu Ginny Weasley ad aprire la Camera dei Segreti dopo essere rimasta vittima di uno dei piani di Voldermort/Tom Riddle. Grazie al fedele Mangiamorte, Lucius Malfoy, che ha introdotto di nascosto il diario di Tom Riddle nel calderone di Ginny, questo diario ha permesso a Voldemort di prendere il controllo su di lei e di aprire la Camera dei Segreti, liberando il Basilisco dopo 50 anni di sonno. Dato che Ginny aveva avuto solo un ruolo minore nel franchise fino a questo momento, è facile capire perché nessuno sospettasse che la giovane Weasley fosse responsabile di tutto il caos. Tuttavia, il suo inserimento nella trama lasciava intendere che d’ora in poi sarebbe stata maggiormente coinvolta.

Cosa è successo quando la Camera dei Segreti è stata aperta per la prima volta?

Daniel Radcliffe in Harry Potter e la camera dei segreti (2002)
© 2002 Warner Bros. All Rights Reserved. Harry Potter Publishing Rights/J.K.R

L’arco degli Horcrux di Voldemort e il conflitto principale di Harry Potter e la Camera dei Segreti sono influenzati da eventi avvenuti 50 anni prima del secondo anno di Harry a Hogwarts, quando Tom Riddle (alias Voldemort) aprì volontariamente la Camera dei Segreti per la prima volta, sperando di usare il Basilisco per attaccare gli studenti di origine babbana della scuola. Riddle scopre di essere l’erede di Serpeverde e di essere in grado di capire e parlare la Parselingua, il che gli consente di accedere alla Camera dei Segreti e al Basilisco che la abita. Nel frattempo, Hagrid era già un amico intimo di Aragog, la gigantesca Acromantula che Harry e Rony incontrano nel film, nascondendo la creatura all’interno della scuola.

Le cose vanno fuori controllo quando uno studente viene trovato morto e Tom Riddle viene a sapere che Hogwarts chiuderà se i misteriosi attacchi del Basilisco non saranno risolti. Indica quindi come colpevole Hagrid, che finisce per essere espulso dopo essere stato catturato con Aragog, ritenuto il mostro che portava scompiglio a Hogwarts. Gli strazianti flashback mostrano persino Silente che cerca senza scopo di contestare l’arresto di Hagrid e di evitare che il Ministero della Magia intervenga in modo così avventato, sicuro dell’innocenza di Hagrid. Nel presente, Harry e Ron scoprono che la studentessa morta era in realtà Mirtilla Smorfiosa, il fantasma che infesta i bagni della scuola.

Perché Hagrid è stato arrestato di nuovo nella Camera dei Segreti?

Dopo essere stato arrestato 50 anni fa per aver aperto la Camera dei Segreti, la storia si è ripetuta nel secondo film quando gli attacchi del Basilisco a Hogwarts sono ricominciati. Con diversi studenti pietrificati, il Ministero della Magia mandò Hagrid di nuovo ad Azkaban, credendo che dietro gli incidenti ci fossero lui e Aragog. Sebbene fosse ovvio che i film non avrebbero ucciso Hagrid, è straziante vederlo dichiararsi innocente e quasi punito per un crimine che non ha commesso. Fortunatamente, viene presto scagionato e gli viene permesso di tornare a Hogwarts (e questo è stato uno dei picchi emotivi del finale del film, in quanto è finalmente in grado di lasciarsi il passato alle spalle).

Il mostro della Camera dei Segreti, il Basilisco, spiegato

Daniel Radcliffe in Harry Potter e la camera dei segreti finale
© 2002 Warner Bros. All Rights Reserved. Harry Potter Publishing Rights/J.K.R

Il Basilisco si rivela essere il letale “Mostro di Serpeverde” e uno dei principali antagonisti di Harry Potter e la Camera dei Segreti. Il Basilisco rappresenta il “Serpente di Serpeverde” ed è stato collocato nella Camera dei Segreti da Salazar Serpeverde in persona, un mago purosangue e uno dei quattro fondatori di Hogwarts. Solo l’unico vero erede di Serpeverde poteva controllare la creatura, il che spiega perché Tom Riddle poteva farlo. Il Basilisco, tuttavia, è tutt’altro che un normale serpente: può raggiungere i cinquanta metri di lunghezza e possiede la pericolosa capacità di pietrificare le persone che lo guardano negli occhi.

Anche se è discutibile se Harry avrebbe potuto controllare il Basilisco come ha fatto Tom Riddle, Harry è stato in grado di sentire Tom che controllava la creatura fin dal primo attacco grazie alle sue capacità di Parselingua. Seguendo gli ordini del suo padrone, il Basilisco attaccava solo gli studenti di origine babbana, compresa Hermione. Avrebbe potuto uccidere Harry Potter, ma questi riuscì a sconfiggere la creatura mortale dopo che Fawkes, la Fenice di Silente, accecò gli occhi della creatura, assicurandosi che Harry non venisse pietrificato. L’unico antidoto conosciuto alla pietrificazione del Basilisco è una pozione curativa a base di mandragole stufate, che Pomona Sprout ha usato per curare gli studenti pietrificati alla fine di Harry Potter e la Camera dei Segreti.

Cosa significa il finale di Harry Potter e la Camera dei Segreti per il futuro del franchise

Il finale di Harry Potter e la Camera dei Segreti imposta indirettamente l’ arco degli Horcrux con il diario di Tom Riddle, che si rivela essere uno degli oggetti più importanti del franchise. All’apparenza ordinario e poco significativo, il diario è stato trasformato in un Horcrux da Voldemort e ha spinto Hermione e Ron a tornare nella Camera dei Segreti anni dopo per distruggere definitivamente l’Horcrux. Insieme a Harry Potter e il Principe Mezzosangue, il secondo film potrebbe essere il più importante del franchise per quanto riguarda la comprensione della psiche di Voldemort, l’esplorazione della sua malvagità e di come i fantasmi del suo passato abbiano plasmato il suo rancore nei confronti dei babbani.

Il finale del secondo film dà corpo anche alla relazione tra Harry e Ginny, creando un forte legame tra i personaggi dopo che Harry riesce a salvare la vita di Ginny dalle mani di Voldemort. Introdotta all’inizio del film, Ginny sembrava un personaggio di supporto innocente, fino allo scioccante colpo di scena del suo coinvolgimento nella Camera dei Segreti. Mentre lo sviluppo della storia d’amore di Harry e Ginny è stato lasciato fuori dai film, i loro momenti in Harry Potter e la Camera dei Segreti potrebbero essere il punto di svolta nella vita della coppia, dimostrando che il loro legame non è ordinario e che il loro amore è iniziato come una toccante amicizia.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, la spiegazione del finale

Il finale di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban offre uno dei più grandi colpi di scena che il franchise abbia mai visto. Dopo l’eroismo di Harry Potter e la Camera dei Segreti, il terzo film diventa molto più cupo, sperimentando un mix di generi (tra cui una trama fantascientifica, un viaggio nel tempo e alcune componenti horror, che vedono il dispiegarsi di un’agghiacciante cospirazione e un grande scontro in una casa stregata). Con Harry, Hermione e Ron che entrano nel loro terzo anno a Hogwarts, si trovano ad affrontare nuovi nemici e a scoprire un sacco di segreti che preparano l’imminente battaglia tra il bene e il male.

Il film si conclude con una nota drammatica: le domande sulle identità di Sirius Black e Peter Minus trovano una risposta, presentando personaggi che avranno una grande importanza nel futuro del franchise: Sirius Black è il padrino di Harry e un prezioso alleato, Remus Lupin è un mentore su cui Harry può assolutamente contare e Peter Minus è un cattivo infido che si allea con Voldemort. Inoltre, il finale sfrutta altri elementi importanti che appariranno più volte nel corso dei film di Harry Potter, come i Patronuses e i Dissennatori. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban potrebbe non essere pieno di azione come gli altri, ma questo non lo rende meno avvincente.

Cosa succede nel finale di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (e perché) spiegato

Rupert Grint e Daniel Radcliffe in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004)
© 2004 Warner Bros. Ent.

Una serie di eventi caotici si scatena quando il ratto domestico di Ron, Crosta, lo morde e scappa dopo l’esecuzione di Fierobecco. Mentre il Trio d’Oro lo segue, viene intercettato dal grosso cane nero che Harry ha visto all’inizio del film e che trascina Ron nel buco che porta alla Stamberga Strillante. È qui che il trio scopre che il cane nero è la forma Animagus di Sirius Black e che Peter Minus è vivo e si è nascosto a Hogwarts per tutto questo tempo (il che porta al primo colpo di scena quando Sirius lancia un incantesimo su Crosta, rivelando che il topo è in realtà la forma Animagus di Peter Minus). Accompagnando Minus al castello per rivelare a tutti l’innocenza di Sirius, la luna piena sorge e richiama la maledizione del lupo mannaro di Lupin, facendo fuggire Minus e condannando Sirius al bacio del Dissennatore. Quello che potrebbe essere il finale più tragico possibile del film lascia il posto a un sorprendente colpo di scena: Hermione ha un Giratempo.

Sebbene Harry ed Hermione non riescano a scagionare Sirius, riescono a liberarlo dalla sua cella e a offrirgli una via di fuga con Fierobecco. Con Lupin costretto a dimettersi dopo che la sua licantropia è stata smascherata, il film si conclude con una nota agrodolce, ma apre la strada a nuovi personaggi del franchise.

Chi sono i Marauder, spiegati

Capire la storia dei Marauder è fondamentale per interpretare le dinamiche dei personaggi che si verificano nel finale di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (anche se il film non presta la stessa attenzione ai dettagli che i libri riservano al gruppo di amici che governava Hogwarts negli anni ’70). I Marauder erano composti da quattro studenti di Grifondoro: James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus. I quattro erano amici inseparabili, ma un oscuro segreto aveva il potenziale di rovinare la loro dinamica insieme: Lupin era già affetto da licantropia all’epoca e la verità su di lui avrebbe potuto provocare una spaccatura del gruppo.

Tuttavia, ciò che accadde fu un intricato piano orchestrato dai quattro per aiutare Lupin a superare la sua condizione. James, Sirius e Peter impararono gradualmente a diventare Animagi, trasformandosi in animali accanto alla forma licantropica di Lupin per assisterlo durante le sue trasformazioni. La forma Animagus di James era un cervo, Prongs (proprio come il suo Patronus e quello di Harry), Sirius era un cane nero, Padfoot, Peter un ratto, Wormtail, mentre il soprannome di Lupin finì per essere Moony. La trasformazione in Animagi non fu l’unica grande impresa dei Marauder, dato che i quattro avrebbero presto creato la Mappa del Malandrino (ing: Marauder’s Map, un oggetto prezioso che tornò utile a Harry nel terzo film).

Uno degli studenti che soffrì di più per gli scherzi dei Marauder fu Piton, il che portò a una rivalità a lungo termine tra Piton e Potter, che si trasmise a Harry. Nonostante gli alti e bassi, il legame che univa i Marauder era più forte dell’amicizia, il che spiega perché Sirius finì per abbandonare la sua famiglia di sangue puro e trasferirsi a casa di James come fratello adottivo.

Perché Peter Minus tradì James e Lily Potter

L’amicizia a lungo termine dei quattro Marauder avrebbe potuto durare più a lungo se non fosse stato per Voldemort. James sposò Lily a soli 19 anni e nominò Sirius padrino di Harry. I quattro Marauder continuarono a sostenersi a vicenda e alla fine si unirono all’Ordine della Fenice per combattere contro Voldemort. Tuttavia, Peter Minus tradì il gruppo quando si rese conto della crescente forza di Voldemort e alla fine rivelò la posizione di James e Lily, incastrando Sirius per il crimine e falsificando la propria morte. Data la loro storia, questo fu un modo devastante per i Marauder di porre fine alla loro amicizia e nessun personaggio fu più lo stesso dopo questo episodio.

Come funziona il viaggio nel tempo in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Daniel Radcliffe e Emma Watson in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004)
© 2004 Warner Bros. Ent.

Quando i fan pensavano che le cose non potessero essere più complicate nel film, il viaggio nel tempo viene introdotto in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban. Innanzitutto, è importante notare che Hermione non avrebbe mai usato il Giratempo se Silente non le avesse dato il permesso di farlo, ma l’ingiusta condanna di Sirius Black al Bacio del Dissennatore rappresenta una valida motivazione per tornare indietro nel tempo e fare le cose in modo diverso. Il numero di giri che Hermione compie nella clessidra del Giratempo corrisponde al numero di ore in cui viaggerebbe indietro nel tempo. Consapevole che viaggiare troppo a lungo nel tempo avrebbe potuto causare gravi danni a Harry e a lei, Hermione tornò indietro di tre ore.

I viaggi nel tempo in Harry Potter sono diversi da quelli a cui sono abituati gli appassionati di fantascienza. In Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, viaggiare indietro nel tempo non sembra interferire con il regolare corso degli eventi, poiché due diversi “passati” si verificano contemporaneamente, essendo solo una questione di prospettiva. Il modo migliore per capirlo è prendere i momenti chiave che, tecnicamente, sono accaduti prima che Hermione e Harry tornassero indietro nel tempo, come Harry che vede il Patronus di suo padre nel lago, che si rivela essere lui stesso dal futuro che lancia l’incantesimo Patronus. Un altro esempio è il grido di Hermione che distrae la forma di lupo mannaro di Lupin dal gruppo.

Come il finale di Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban delinea il futuro del franchise

Rupert Grint, Daniel Radcliffe, and Emma Watson in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004)
© 2004 Warner Bros. Ent. Harry Potter Publishing RightsJ.K.R.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban funziona praticamente come un’estensione della narrazione, prendendosi il tempo necessario per esplorare punti chiave che torneranno con maggiore importanza in futuro. A differenza dei due film precedenti, il terzo non ha un inizio, una parte centrale o una fine ben definita, ma piuttosto una successione di eventi che si dipanano intorno alla figura di Sirius Black e alle misteriose figure che si nascondono nei corridoi di Hogwarts. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban introduce non solo uno, ma due personaggi molto amati dai fan, che rappresenteranno per Harry importanti alleati e persino figure paterne: Sirius Black e Remus Lupin.

I due personaggi si rivelano essere amici di lunga data alla fine del film e tornano come membri chiave dell’Ordine della Fenice in futuro. Peter Minus diventa un antagonista importante in Harry Potter e il calice di fuoco, lavorando al fianco di Barty Crouch Jr. per assicurare il ritorno di Lord Voldemort. Anche il concetto di Patronus e l’incantesimo Patronus stesso insegnato da Lupin è un elemento ricorrente del franchise, rappresentando uno degli incantesimi di protezione più efficaci e dicendo anche molto sulla psiche di ogni personaggio, come è evidente nell’Esercito di Silente, istituito nel quinto film.

I Dissennatori sono anche antagonisti minori in Harry Potter e il prigioniero di Azkaban e, sebbene non ritornino nel franchise come nemici, aggiungono una nuova atmosfera terrificante alla storia. Guardie di Azkaban e creature misteriose che predano la felicità umana, i Dissennatori non smettono di attaccare Harry, tornando poi in Harry Potter e l’Ordine della Fenice per portare quasi con sé Dudley. I Dissennatori spesso influenzano la narrazione indirettamente, come in Harry Potter e il calice di fuoco, quando Barty Crouch Jr. viene mandato a ricevere il bacio del Dissennatore, la massima pena nel mondo magico, che consiste nel risucchiare l’anima di qualcuno da parte dei Dissennatori.

Creature Commandos: James Gunn rivela ciò che il mondo sa su Wonder Woman e Themyscira – SPOILER

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Nella prima stagione di Creature Commandos, apprendiamo che Circe è a capo di un gruppo chiamato “Figli di Themyscira”. La maga amazzone li sta usando per attaccare un piccolo Paese dell’Europa orientale chiamato Pokolistan, ma si ritiene il legittimo leader di Themyscira.

Un notiziario rivela che intende condurre i Figli lì per conquistare la sua ex casa, anche se dal notiziario si evince chiaramente che la gente non è sicura al 100% dell’esistenza dell’isola. In altre parole, anche con Circe a piede libero, sia le Amazzoni che Themyscira sono considerate un mito.

È interessante notare che non si fa alcun riferimento a Wonder Woman durante questo rapporto, lasciando i fan a chiedersi se Diana Prince sia attiva nel DCU. In una nuova intervista, Dean Lorey, showrunner di Creature Commandos, ha dichiarato: “Penso che la gente sia a conoscenza di Wonder Woman. Quindi sì, credo che ci sia la convinzione che esista, ma non so quanto sia conosciuta a livello mondiale”.

Anche James Gunn, co-CEO dei DC Studios e sceneggiatore, ha spiegato: “Penso che arrivi in un momento in cui la gente ha sentito parlare di Themyscira e ora inizia a credere che esista, ma alcuni non credono ancora alla storia di un’isola di sole donne. Quindi sta diventando… la gente ne sta prendendo coscienza”.

Per quanto riguarda il gruppo di “Amazzoni” che compaiono nel suddetto servizio giornalistico, Gunn ha riso e ha osservato: “Non credo che abbiamo deciso con certezza chi siano… credo di sapere chi sono un paio di loro, ma non voglio dirlo qui perché non voglio che sia considerato per sempre canonico!”.

Molti fan non credono che questo sia il primo sguardo alle Amazzoni di Themyscira e questi commenti suggeriscono che Gunn ha intenzione di rivisitare chiunque o qualunque cosa siano da qualche parte lungo la linea.

Lorey sembra aver confermato che Wonder Woman è conosciuta in tutto il mondo e avrebbe senso che la gente dubitasse della sua storia di provenienza da un’isola abitata da donne come lei.

Senza alcuna menzione di un nuovo film su Wonder Woman e con Paradise Lost da qualche parte all’orizzonte, possiamo solo immaginare come verrà dato seguito a questa storia. Guardate l’intervista completa con Lorey e Gunn qui sotto.

Cosa sappiamo su Creature Commandos

Creature Commandos segue una squadra segreta di mostri incarcerati e reclutati per missioni ritenute troppo pericolose per gli umani. Quando tutto il resto fallisce… sono la vostra ultima, peggiore opzione.

Il cast comprende Steve Agee nel ruolo di Economos, Maria Bakalova nel ruolo della Principessa Ilana, Anya Chalotra nel ruolo di Circe, Zoe Chao nel ruolo di Nina Mazursky, Frank Grillo nel ruolo di Rick Flag Sr., Sean Gunn nel ruolo di GI Robot & Weasel, David Harbour nel ruolo di Frankenstein, Alan Tudyk nel ruolo del Dr. Phosphorus, Indira Varma nel ruolo della Sposa e Viola Davis nel ruolo di Amanda Waller.

Creature Commandos è scritto e prodotto esecutivamente da James Gunn. Basata sui personaggi della DC e prodotta dai DC Studios e dalla Warner Bros. Animation, tra i produttori esecutivi figurano Peter Safran, Dean Lorey e Sam Register; Rick Morales è il produttore supervisore. I primi due episodi di Creature Commandos sono ora in streaming su Max negli USA. In Italia Creature Commandos non ha una data di uscita.

La Ruota del Tempo: Prime Video annuncia la data di debutto della terza stagione con un primo, inquietante trailer

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Prime Video ha rilasciato il primo filmato dell’imminente terza stagione de La Ruota del Tempo attraverso un emozionante teaser trailer, annunciando inoltre che la serie di avventure fantasy tornerà sui nostri schermi il 13 marzo 2025.

Nel promo, vediamo Moiraine (Rosamund Pike) tentare di venire a patti con la profezia che reclamerà la sua vita o quella di Rand al’Thor (Josha Stradowski), che potrebbe avere il futuro dell’umanità nelle sue mani come il Drago Rinato.

La terza stagione si baserà principalmente sul quarto libro della serie di Robert Jordan, L’ascesa dell’ombra, che vede Rand e i suoi compagni in viaggio verso i Rifiuti di Aiel nel tentativo di conquistare la popolazione alla loro causa.

I primi 15 minuti della terza stagione sono una delle scene più assurde che abbia mai visto in televisione ”, ha dichiarato il produttore esecutivo Rafe Judkins in una recente intervista. “L’ho guardato proprio questa settimana ed è assolutamente pazzesco quello che il nostro team è riuscito a fare… solo un gruppo di donne tra i 40 e i 50 anni che si fanno a pezzi a vicenda, ed è meraviglioso da vedere”.

Di seguito potete vedere il primo teaser, il poster e la sinossi completa.

“Le minacce contro la Luce si moltiplicano: La Torre Bianca è divisa, gli Ajah Neri sono liberi, vecchi nemici tornano nei Due Fiumi e i Forsaken rimasti sono all’inseguimento del Drago… compresa Lanfear (Natasha O’Keeffe), la cui relazione con Rand segnerà una scelta cruciale tra Luce e Oscurità per entrambi. Mentre i legami con il suo passato iniziano a sciogliersi e il suo potere corrotto si rafforza, Rand diventa sempre più irriconoscibile per le sue più strette alleate, Moiraine ed Egwene (Madeleine Madden). Queste potenti donne, che hanno iniziato la serie come insegnante e studentessa, devono ora lavorare insieme per impedire che il Drago si rivolga all’Oscurità, a qualunque costo”.

Tra i membri del cast che ritornano ci sono anche Daniel Henney, Zoë Robins, Marcus Rutherford, Dónal Finn, Ceara Coveney, Kate Fleetwood, Ayoola Smart e Kae Alexander.

Prodotta da Sony Pictures Television e Amazon MGM Studios, La Ruota del Tempo è basata sulla serie di romanzi fantasy più venduti di Robert Jordan. Rafe Judkins ha adattato i libri e funge da showrunner, producendo esecutivamente insieme a Rick Selvage e Larry Mondragon di Iwot Productions, Ted Field di Radar Pictures, Mike Weber, Marigo Kehoe, Ciaran Donnelly, Justine Juel Gillmer, Dave Hill e Pike.

Lanterns: Aaron Pierre dice che farà del suo meglio per “servire e onorare” John Stewart

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All’inizio di quest’anno, si è diffusa la notizia che Aaron Pierre (Rebel Ridge) aveva ottenuto il ruolo di John Stewart nella serie DCU Lanterns, mentre Kyle Chandler (Friday Night Lights) è stato ufficialmente confermato come protagonista di Hal Jordan nello stesso periodo.

Pierre è sempre stato il preferito dai fan per il ruolo di Stewart, ma diverse fonti hanno riferito che il collega Stephan James (Babes) era la prima scelta dello studio.

Pierre ha condiviso una breve risposta sui social media quando è stato annunciato il suo casting, ma ora ha affrontato il suo imminente debutto nel DCU in modo un po’ più dettagliato durante un’intervista con ComicBook.com.

“Quello che posso dirvi è che il team è super, super eccitato di avere l’opportunità di portare questa storia alla gente. Per quanto mi riguarda, farò del mio meglio per servire, onorare ed elevare in ogni modo possibile John Stewart e il Corpo delle Lanterne Verdi. Spero di essere utile e che questo risuoni con me”.

Quando gli è stato chiesto che tipo di preparazione sta facendo per interpretare l’eroe con l’anello, Pierre ha risposto: “Un’ampia preparazione”.

Kelly MacDonald (The Radleys, Boardwalk Empire) interpreterà la protagonista femminile (che si pensa sia l’interesse amoroso di Jordan), lo sceriffo Kerry, mentre Garret Dillahunt sarà il cattivo William Macon, “un uomo moralista e cospiratore che maschera la sua spietata ambizione dietro una facciata affascinante e calcolata”. James Hawes (Slow Horses, Penny Dreadful, The Mist, The Alienist, Snowpiercer) dirigerà i primi due episodi.

Cosa sappiamo sull’annunciata serie DC/HBO Lanterns

Si unisce a un team creativo che comprende il creatore di Lost e Watchmen, vincitore di un Emmy Award, Damon Lindelof, lo showrunner di Ozark Chris Mundy e lo scrittore di fumetti Tom King. Si dice che siano a bordo anche Justin Britt-Gibson, Breannah Gibson e Vanessa Baden Kelly.

Lanterns “segue la nuova recluta John Stewart e la leggenda delle Lanterne Hal Jordan, due poliziotti intergalattici coinvolti in un oscuro mistero terrestre mentre indagano su un omicidio nel cuore dell’America”.

La produzione di Lanterns dovrebbe iniziare nel primo trimestre del 2025 nel Regno Unito, il che potrebbe far pensare a un’uscita nel 2026. Il Guy Gardner di Nathan Fillion, che debutterà nel reboot di Superman di James Gunn, dovrebbe avere un ruolo di supporto nella serie.

Una precedente serie televisiva di Lanterna Verde era in lavorazione prima che Gunn e Safran assumessero la direzione dei DC Studios. Quella versione era stata creata da Greg Berlanti e avrebbe avuto come protagonista Finn Wittrock nel ruolo di Guy Gardner.

Hal Jordan è stato precedentemente interpretato da Ryan Reynolds nel famigerato film del 2011 Lanterna Verde. “Questa è la storia di una coppia di Lanterne Verdi, John Stewart e Hal Jordan”, ha detto Gunn del progetto quando è stato annunciato. “Ci sono anche altre Lanterne, ma si tratta di uno show televisivo su base terrestre, quasi come True Detective, con una coppia di Lanterne Verdi che sono poliziotti spaziali che sorvegliano il Distretto Terra e che scoprono un mistero terrificante che si collega alla nostra storia più grande del DCU”.

Di seguito potete vedere alcune recenti fan-art di 21×4.

Aaron Taylor-Johnson, dice che Kraven – il cacciatore ha “spinto i limiti” del rating R

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A meno di una settimana dall’arrivo di Kraven – Il Cacciatore nelle sale, l’entusiasmo dei fan sembra ancora relativamente spento. Sony Pictures ha cercato di aumentare l’interesse pubblicando i primi 8 minuti e, sebbene l’anteprima abbia ricevuto una risposta per lo più positiva, è stata anche rapidamente dimenticata dopo essere stata rilasciata lunedì mattina presto.

GamesRadar+ ha recentemente incontrato il regista J.C. Chandor e il protagonista Aaron Taylor-Johnson, e il regista ha parlato delle “spettacolari” acrobazie del film Marvel.

“C’era una sorta di implacabilità nel personaggio che abbiamo colto entrambi. Sembra che non si arrenda mai. Volevo che le acrobazie, fin dall’inizio della loro progettazione, avessero un carattere di realtà ”, ha spiegato. “Con la tecnologia di cui disponiamo, oggi si può fare di tutto, quindi si tratta quasi di limitare ciò che il personaggio può fare”.

“E poi c’è questo ragazzo [riferendosi a Taylor-Johnson]. È solo un interprete fisicamente dotato. È un pezzo di argilla con cui si possono fare un sacco di cose belle!”.

Aaron Taylor-Johnson ha aggiunto: “Penso che anche un rating R [duro] significava che non avevamo bisogno di trattenerci”, ha detto del film che ha ricevuto un raro rating “18” nel Regno Unito. “Stavamo cercando di inserirlo in quella scatola e poi ci siamo detti che dovevamo liberare questo personaggio e rendergli giustizia. Ci hanno permesso di renderlo un R, e abbiamo decisamente superato i limiti!”.

“Sembra strano dirlo, ma la classificazione R ci ha permesso di fare alcune cose ”, ha osservato Chandor. “C’è una storia di malattia mentale. Vedrete un paio di cose che accadono qui, dove vi sentirete dire ‘whoa’, che in realtà si riferiscono più al modo in cui questi ragazzi sono stati cresciuti”.

Nonostante ciò, l’attore ha continuato dicendo: “Penso che al centro della storia ci sia un vero e proprio dramma familiare. Questi due ragazzi sono cresciuti in un ambiente molto tossico. Il loro padre è un gangster russo, il capo di questa banda di mafiosi, e alla fine vuole cedere l’attività”.

Sergei Kravinoff, tuttavia, non è interessato a diventare un gangster. “Questo fa sì che il mio personaggio intraprenda questo viaggio per diventare un vigilante e il suo percorso per diventare un cattivo”.

Niente di tutto ciò sembra particolarmente accurato dal punto di vista fumettistico, anche se sembra che il rapporto tra Kraven e suo fratello Dmitri (il supercriminale noto come Camaleonte nei fumetti) sarà al centro dell’attenzione.

“È l’unica cosa a cui lui [Sergei/Kraven] tiene e che vuole proteggere con tutta la sua vita, ma credo che finisca per essere coinvolto in tutto ciò [che] potrebbe metterlo in pericolo, e deve convivere con questo”, rivela Johnson. “E quindi c’è un cuore e un’anima davvero forti in questa storia”.

La Sony, Taylor-Johnson e Chandor sembrano ignari del fatto che questo non è ciò che i fan vogliono da Kraven – Il cacciatore. La richiesta di vederlo combattere contro Spider-Man sullo schermo è stata molto forte fin dalla metà degli anni Duemila, ma una storia di origini gangsteristiche… beh, è probabilmente la direzione sbagliata in cui portare questo villain per molti motivi. Kraven – Il cacciatore arriverà nelle sale il 13 dicembre.

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