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Conclave: il trailer italiano del film con Ralph Fiennes e Stanley Tucci

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Eagle Pictures ha diffuso il trailer ufficiale italiano di Conclave, per la regia di Edward Berger da una sceneggiatura di Peter Straughan basato sul libro di Robert Harris. Nel cast del film Ralph Fiennes, Stanley Tucci, John Lithgow, Carlos Diehz, Lucian Msamati, Brían F. O’Byrne, Merab Ninidze, Sergio Castellitto e Isabella Rossellini. Dal 19 dicembre al cinema distribuito da Eagle Pictures.

Dal regista premio Oscar Edward Berger (Niente di nuovo sul fronte occidentale), CONCLAVE ci porta nel cuore di uno degli eventi più misteriosi e segreti del mondo: l’elezione di un nuovo Papa. Dopo la morte improvvisa dell’amato e compianto Papa, il Cardinale Lawrence (Ralph Fiennes) è incaricato di dirigere questo delicato processo. Una volta che i leader più potenti della Chiesa Cattolica si riuniscono e si chiudono nelle segrete sale del Vaticano, Lawrence si ritrova intrappolato in una rete di intrighi, tradimenti e giochi di potere. Un oscuro segreto viene alla luce, minacciando di scuotere le fondamenta stesse della Chiesa.

My Spy La Città Eterna: trailer, poster e immagini

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My Spy La Città Eterna: trailer, poster e immagini

L’attesissimo seguito dell’action-comedy del 2020, My Spy La Città Eterna, riunisce l’amato cast guidato da Dave Bautista e Chloe Coleman in una divertente avventura familiare sullo sfondo di alcune delle destinazioni più famose d’Europa.

My Spy La Città Eterna 2
Prime Video_My Spy_La Citta Eterna_Chloe Coleman as Sophie and Dave Bautista as JJ_Photo GRAHAM BARTHOLOMEW © AMAZON CONTENT SERVICES LLC

Quando il coro del liceo di Sophie (Coleman) viene selezionato per una tournée italiana che culminerà in un’esibizione per il Papa nella Città del Vaticano, JJ (Bautista) vede in questa occasione un’opportunità per legare con la sua nuova figliastra e così si offre volontario per accompagnare il gruppo attraverso i canali veneziani, i famosi ponti di Firenze e i luoghi più iconici di Roma. Inaspettatamente, scoprirà che lui e Sophie sono diventati pedine inconsapevoli di un complotto terroristico che potrebbe porre fine al mondo così come lo conosciamo. Nel cast, a Ken Jeong e Kristen Schaal, che ritornano nei rispettivi ruoli, si aggiungono Anna Faris, Craig Robinson e Flula Borg, in questa nuova action comedy internazionale del regista Pete Segal (Agente Smart – Casino totale, 50 volte il primo bacio).

  • Regia di Pete Segal
  • Soggetto e sceneggiatura di Erich Hoeber, Jon Hoeber e Pete Segal
  • Prodotto da Chris Bender, Pete Segal, Jake Weiner, Robert Simonds, Gigi Pritzker, Dave Bautista, Jonathan Meisner
  • Cast Dave Bautista, Chloe Coleman, Kristen Schaal, Flula Borg, Craig Robinson, Billy Barratt, Taeho K, con Anna Faris e Ken Jeong
  • Durata 111 minuti
  • Rated PG-13
Prime Video_My Spy_La Citta Eterna_Chloe Coleman and Dave Bautista_Photo GRAHAM BARTHOLOMEW © AMAZON CONTENT SERVICES LLC

L’innocente: dal cast alla storia vera, tutte le curiosità sul film

Volto particolarmente noto in Francia, l’attore Louis Garrel si è negli anni costruito la fama di attore eclettico e capace di adattarsi a differenti tipi di personaggi e generi. Formatosi come attore, Garrel ha poi compiuto anche il salto dietro la macchina da presa, dimostrando ulteriormente le sue competenze e la sua capacità di rinnovarsi. Tra i suoi film da lui diretti si annoverano Due amici (2015), La crociata (2021) e L’uomo fedele (2018). Ad oggi, l’ultimo titolo da lui diretto è L’innocente (qui la recensione).

Si tratta di una commedia ricca di colpi di scena, equivoci e tanti sentimenti, in cui Garrel rielabora dal proprio punto di vista diverse vicende realmente vissute. Il film ha avuto la sua prima il 24 maggio 2022 in occasione della 75ª edizione del Festival di Cannes ed è poi stato accolto in modo molto positivo, ottenendo ben 11 nomination ai premi César, ottenendo poi le vittorie nelle categorie Miglior sceneggiatura originale e Miglior attrice non protagonista.

Per gli appassionati di questo genere di film, è questo un titolo da non perdere, capace di far ridere, emozionare e di sorprendere scena dopo scena. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a L’innocente. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla descrizione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

L'innocente trama

La trama di L’innocente

Protagonisti del film sono Sylvie e Abel, madre e figlio, che si ritrovano in conflitto, dopo che lei decide di sposare Michel, l’uomo di cui è innamorata e che sta per uscire di prigione. Sebbene Sylvie e il suo fidanzato abbiano piani per il futuro, come l’inizio di una nuova vita insieme e l’apertura di un negozio di fiori, Abel non è entusiasta della relazione della madre. Il ragazzo è infatti convinto che Michel non sia onesto e non possa condurre un’esistenza lontano da criminalità e illegalità. Deciso a far cambiare idea a sua madre e a proteggerla, Abel inizia dunque a indagare su Michel.

Il cast del film

Protagonista del film è l’attore Louis Garrel, il quale come nei precedenti Due amici (2015), La crociata (2021) e L’uomo fedele (2018), interpreta qui il suo alter ego, Abel. Nel ruolo di sua madre Sylvie vi è invece l’attrice Anouk Grinberg, mentre nel ruolo di Michel vi è l’attore Roschdy Zem, noto anche come regista dei film Omar m’a tuer – proposto dal Marocco nella selezione di film per la candidatura all’Oscar al miglior film in lingua straniera – e Mister Chocolat.

Recita poi nel film l’attrice Noémie Merlant nel ruolo di Clémence Genievre, migliore amica di Abel. Il regista, Louis Garrel ha deciso di lavorare con Merlant dopo averla vista nel film Parigi, 13arr. (2021). Gli è infatti molto piaciuta la sua capacità di sapersi alternare tra leggerezza e profondità. Ma ha anche raccontato di aver percepito qualcosa di buffo in lei, che voleva far emergere con questa commedia. L’attrice, inoltre, è celebre per aver recitato in Ritratto della giovane in fiamme.

La storia vera dietro il film

L’innocente si ispira alla storia della madre di Louis Garrel, Brigitte Sy, che ha svolto laboratori teatrali in carcere e che ha diretto il suo primo film su questo tema, Les mains libres (2010), dove il suo personaggio, interpretato da Ronit Elkabetz, fa proprio questo lavoro. Innamorata di un detenuto (Carlo Brandt), la si vede nella prima scena del film sposarlo, e così inizia anche L’innocente (2022). Secondo Louis Garrel, il film è la storia di questo matrimonio dal punto di vista del figlio. Quando sua madre si sposò in prigione, egli aveva 17 anni e non gli fu permesso di essere presente in quanto minorenne.

L'innocente finale

Il finale di L’innocente

Nel corso del film, Abel ottiene le prove che Michel sta effettivamente organizzando un nuovo colpo con suo vecchio complice, Jean-Paul. L’obiettivo è un camion di caviale. Nell’organizzare il colpo, vengono coinvolti lo stesso Abel e la sua amica Clémence, i quali hanno il compito di distrare l’autista mentre Michel e Jean-Paul eseguono il furto. Nell’inscenare, dunque, una discussione che funga da distrazione, Abel finisce però con il confessare il suo amore per Clémence. La cosa viene però interrotta dal loro notare auto della polizia nei paraggi.

In quel momento, però, si rendono conto di come Jean-Paul li abbia ingannati ed è intenzionato a portare a termine il colpo a modo suo con l’aiuto di alcuni complici. Contro la volontà di Abel, Clémence finge allora di essere una poliziotta e che i rapinatori siano circondati dalla polizia. Vengono a quel punto sparati dei colpi e Michel viene colpito alla gamba. Rapidamente, Abel e Michel riescono a fuggire in auto, mentre Clémence prende il volante del furgone contenente il caviale.

Jean-Paul inizia dunque ad inseguirla, fino a quando Clémence non riesce a farlo allontanare rivolgendosi alle autorità. Una volta liberatasi dal suo inseguitore, Clémence nasconde il caviale nel recinto dei pinguini all’acquario cittadino. Michel, invece, viene portato in ospedale da Abel e la moglie non gli crede quando lui le dice che ha semplicemente avuto un incidente con un cacciavite in officina, soprattutto perché un’infermiera viene a parlare a Michel di “suo figlio”.

A quel punto Sylvie lo rimprovera per le sue bugie e per aver coinvolto Abel nel suo piano, andandosene poi senza dire altro. Nel frattempo, Abel va a consegnare il caviale al cliente di Michel, ma viene arrestato dalla polizia al punto di consegna. Rifiutandosi di consegnare i suoi complici viene quindi mandato in prigione. Durante la detenzione, sposa infine Clémence. Riceve poi anche una lettera da Michel, ancora libero, che gli comunica che Sylvie si rifiuta ancora di parlargli, ma che conserva la speranza che cambi idea.

Il trailer di L’innocente e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di L’innocente grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 17 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

1917, la guerra come videogioco nel film di Sam Mendes

1917, la guerra come videogioco nel film di Sam Mendes

Raccontare la guerra al cinema è sempre stato un obiettivo rischioso, in quanto pur se si ha l’intenzione di realizzare un film antimilitaristico si rischia facilmente di sfociare nell’estetizzazione di tali eventi. La conseguenza è dunque quella di rendere affascinanti quelle situazioni e quei contesti verso cui si cerca invece di muovere una critica. Anche i più grandi autori, una volta cimentatisi con tale genere cinematografico, hanno spesso finito con il cadere in questa trappola. Diventa però interessante analizzare come la guerra venga raccontata in base al periodo storico vigente. Per 1917 (qui la recensione), il film del 2019 di Sam Mendes, tale racconto non poteva che avere luogo attraverso le dinamiche del videogame.

Sempre più negli ultimi decenni i videogiochi e le loro dinamiche hanno influenzato il cinema (dopo essere stati a loro volta influenzati proprio dalla settima arte). In particolare, videogiochi di guerra come Call of Duty o Warzone hanno offerto ai gamer di entrare nel vivo di un contesto bellico, quasi potendolo vivere in prima persona. È proprio questo punto di vista a farla da padrone in 1917, notoriamente costruito come un lungo piano-sequenza che segue i due protagonisti nelle loro peripezie sul campo di guerra. Oltre a questa visuale da videogioco, però, vengono ripresi elementi come livelli, ostacoli da superare e missioni da portare a termine.

Tutto in 1917 rimanda dunque all’esperienza videoludica, la quale ha la piena preminenza rispetto alla Storia, la quale rimane invece sullo sfondo. Quello raccontato da Mendes non è infatti un episodio noto della Prima guerra mondiale, anzi non è neanche del tutto ispirato ad eventi reali. L’importante, per il regista, è proporre una visione di quel contesto legandola a dinamiche narrative ed estetiche a cui si è sempre più abituati grazie alla diffusione dei videogiochi. Una scelta che si pone in aperto contrasto con le critiche all’estetizzazione della guerra, ma che permette di riflettere ulteriormente su quanto tali dinamiche siano sempre più parte dell’odierno linguaggio mediale. Ma andiamo con ordine.

1917 cast

La trama e il cast di 1917

Protagonisti del film sono i caporali britannici Schofield (George MacKay) e Blake (Dean-Charles Chapman), i quali vengono scelti per portare a termine un’ardua missione: attraversare l’ostile territorio nemico per consegnare un messaggio al colonnello Mackenzie (Benedict Cumberbatch) e al suo battaglione di 1600 uomini, tra cui il fratello di Blake, Joseph (Richard Madden). Così facendo, impedirebbero ai soldati di cadere in una trappola mortale, ordita dai nemici tedeschi. Ma l’impresa è al limite del possibile, perché il tempo per svolgerla è poco e il territorio da attraversare è impervio, ricco di pericoli e nemici pronti all’attacco.

Oltre agli attori qui citati, nel film compaiono anche gli attori Mark Strong nei panni del capitano Smith, Andrew Scott in quelli del tenente Leslie e Colin Firth in quelli del generale Erinmore, l’uomo che affida a Schofield e Blake l’ardua missione. Per soddisfare le richieste del regista, il quale desiderava girare il film con una serie di piani sequenza, il cast, e con loro la troupe, si sono dovuti sottoporre a lunghe sessioni di prove al fine di imparare nei minimi dettagli i movimenti e le battute previste. Un singolo errore comportava infatti la necessità di rifare da capo l’intera ripresa.

Leggi qui 10 curiosità sul film 1917

1917 videogioco
George MacKay in 1917. © 2019 Universal Pictures and Storyteller Distribution Co., LLC.

1917, film o videogioco di guerra?

Alla luce della trama e delle sue ispirazioni, è più facile comprendere quanto il racconto del film si adatti perfettamente alle dinamiche e ai tempi di un moderno videogioco di guerra. Certo, sono anni ormai il cinema attinge da tali dinamiche di gioco, basti pensare al capostipite Ricomincio da capo (1993), a Elephant (2003), Source Code (2011) o Edge of Tomorrow (2014). Mendes, però, si spinge ancor più in là, portando tali meccaniche all’interno di un genere classico come quello di guerra, stravolgendo l’idea che tali film debbano prima di tutto contenere un forte messaggio etico.

Questo, in 1917, appare invece più smorzato rispetto all’esaltazione estetica, che non si limita alle dinamiche narrative o alle tecniche di ripresa ma anche a tutti gli altri reparti che compongono il film. 1917 è dunque più un film o più un videogioco di guerra? Se fosse quest’ultimo, sarebbe subito da notare l’impossibilità di quell’interazione che è invece alla base dell’esperienza e del legame tra videogioco e videogiocatore. Piuttosto, si potrebbe affermare di trovarsi di fronte ad un gameplay che può solo essere guardato, ma con il quale non si può avere nessun coinvolgimento diretto.

Ciò porta 1917 a rimanere nell’ambito del cinema come arte di cui poter fare esperienza ma non in modo interattivo, ma ad essere comunque un film con un linguaggio non comune, di fatto affermandosi come un ibrido tra le due forme d’arte. Per tutta la sua durata il film ribadisce tale convivenza, contribuendo ad abbattere i confini che fino ad oggi hanno tenuto separati cinema e videogiochi.

Il trailer di 1917 e dove vedere il film in streaming e in TV

Per poter formulare un proprio giudizio sulla base dell’analisi qui proposta, non resta che vedere 1917, è il quale è fruibile grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 18 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb, Wired

Dan Stevens protagonista della terza stagione di The Terror, “Devil in Silver”

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Dan Stevens sarà il protagonista della terza stagione di The Terror di AMC, basata sul romanzo di Victor LaValleThe Devil in Silver”. Come riportato da Variety, la nuova stagione è stata formalmente autorizzata dalla casa di produzione a febbraio. Stevens sarà anche produttore esecutivo della stagione di sei episodi, oltre che protagonista. Il debutto è previsto per il 2025 su AMC e AMC+.

Dan Stevens interpreterà Pepper, descritto come “un traslocatore della classe operaia che, a causa di una combinazione di sfortuna e di un brutto carattere, si ritrova ingiustamente rinchiuso nell’ospedale psichiatrico di New Hyde – un istituto pieno di persone che la società preferirebbe dimenticare. Lì, deve vedersela con pazienti che lavorano contro di lui, medici che nascondono tristi segreti e forse anche il Diavolo stesso. Mentre Pepper naviga in un paesaggio infernale dove nulla è come sembra, scopre che l’unica strada per la libertà è affrontare l’entità che prospera sulla sofferenza tra le mura di New Hyde – ma farlo potrebbe dimostrare che i peggiori demoni di tutti vivono dentro di lui.

Sono entusiasta di far parte di The Terror: Devil in Silver”. Questa serie è un’oscura sinfonia di orrore psicologico e dramma avvincente, destinata a sconvolgere il pubblico”, ha dichiarato Stevens. “Victor LaValle, Christopher Cantwell e questo incredibile team hanno creato una danza unica e contorta di diavoli e ombre. Non vedo l’ora di consegnare qualcosa di epico che risuonerà nelle sale come una campana di ferro”.

Dan Stevens Legion
Dan Stevens in Legion. Foto di FX – © Copyright 2017, FX Networks. All rights reserved

Dan Stevens torna in televisione

È la seconda volta che Dan Stevens recita in una serie televisiva ambientata in un ospedale psichiatrico, almeno inizialmente. In precedenza Stevens ha guidato la serie FX-MarvelLegion”, la cui prima stagione era ambientata in gran parte nell’ospedale psichiatrico Clockworks. Tra gli altri suoi ruoli televisivi figurano la serie britannica di successo “Downton Abbey”, la serie limitata di Starz “Gaslit” e “High Maintenance” della HBO. Recentemente si è unito alla serie animata di Hulu “Solar Opposites” e ha concluso la produzione del thriller politico di NetflixZero Day”. Al cinema, tra i crediti di Stevens figurano “Abigail”, “Godzilla x Kong – Il nuovo impero” e il remake live-action de “La bella e la bestia”.

Trespass: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film con Nicolas Cage

Il regista Joel Schumacher è principalmente ricordato per film come Batman Forever e Batman & Robin, grandi insuccessi che ne hanno macchiato la carriera. Eppure, nella sua filmografia si ritrovano titoli che mostrano le grandi doti di questo regista. Tra St. Elmo’s Fire, Linea mortale, Un giorno di ordinaria follia o Number 23 sono solo alcuni tra i più noti. Il suo ultimo film prima della scomparsa risale al 2011, ed è intitolato Trespass. Questo thriller appartenente al filone dell’home invasion, comprendente titoli come Man in the Dark, Survive the Night o La notte del giudizio. Anche in questo caso, si ripresentano infatti le principali caratteristiche del sottogenere.

Le dinamiche sono le solite, con un nucleo famigliare costretto a confrontarsi con l’intrusione in casa di alcuni pericolosi criminali. Per tutto il tempo in cui questi rimarranno nella casa, nessuno sarà al sicuro e l’unico modo per sopravvivere è sfruttare le proprie conoscenze dell’ambiente. Partendo da una sceneggiatura di Karl Gajdusek, affermatosi come showrunner della prima stagione di Stranger Things, il film Trespass, si configura dunque come un thriller ad alta tensione, dove vi è anche spazio per uno studio psicologico dei personaggi rispetto a quanto sta loro accadendo. A rendere il tutto più intrigante vi sono una serie di celebri attori, tra cui alcuni premi Oscar.

Al momento della sua distribuzione il film non ottenne il successo sperato, complici anche i numerosi film di tale genere visti in quel periodo. Negli anni, però, Trespass si è sempre più affermato tra gli appassionati, dimostrando di possedere a suo modo alcune caratteristiche di particolare interesse. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Trespass Nicolas Cage

La trama di Trespass

Al centro delle vicende del film vi è la famiglia Miller, composta da Kyle, commerciante di diamanti, la moglie Sarah, di professione architetto, e dalla loro figlia adolescente Avery, la quale manifesta tendenze ribelli nei confronti dei genitori. Nonostante non manchi loro nulla, tanto da sembrare la famiglia perfetta, questi presentano in realtà tra loro diverse crepe. Kyle è infatti spesso assente, Sarah si sente trascurata e sempre più depressa, mentre Avery è ormai sempre più distante, persa nei suoi affari da adolescente. A riunire la famiglia, però, vi sarà un evento quanto mai inaspettato e spaventoso: un intrusione criminale nella loro abitazione.

Durante una notte come un’altra, infatti, un gruppo di rapinatori armati si introduce nella loro casa evitando senza problemi i numerosi dispositivi di sicurezza fatti installare di recente. A capo della banda vi è Elias, che prendendo in ostaggio i coniugi richiede loro tutti i diamanti presenti nella cassaforte. Nel tentativo di negoziare con i criminali, sperando di poter salvare la sua famiglia, Kyle si troverà però a doversi confrontare con una serie di scottanti imprevisti. Una serie di segreti, tradimenti e inganni inizieranno infatti a manifestarsi tra i famigliari, minando le loro certezze e la fiducia che invece potrebbe salvarli.

 

Il cast del film

Ad interpretare il personaggio di Kyle Miller, il commerciante di diamanti capofamiglia, vi è l’attore Nicolas Cage. Questi, dopo aver inizialmente accettato il ruolo, decise di lasciare la produzione perché più interessato al personaggio del criminale Elias. Tuttavia, il premio Oscar decise infine di tornare sui suoi passi, accettando di ricoprire il ruolo del marito. Accanto a lui, nei panni di sua moglie Sarah, vi è invece la premio Oscar Nicole Kidman, la quale accettò il ruolo poiché attratta dalla sfida e interessata a lavorare con Schumacher. A dar volta alla loro figlia Avery, infine, vi è l’attrice Liana Liberato. Qui ad una delle sue prime interpretazioni cinematografiche, questa ebbe modo poi di recitare anche in noti film come Resta anche domani e Fino all’osso.

Nei panni di Elias, il capo dei banditi, vi è l’attore Ben Mendelsohn, celebre per aver interpretato diversi ruoli da villain, tra cui quelli nei film Ready Player One e Rogue One: A Star Wars Story. Il resto della sua banda è poi composto dalla fidanzata spogliarellista Petal, interpretata da Jordana Spiro, da Ty, interpretato da Dash Mihok, e dal fratello minore di Elias, John, interpretato da Cam Gigadent. Quest’ultimo è noto per aver ricoperto il ruolo di Kevin Volchok nelle ultime stagioni della serie televisiva The O.C. L’attore di origini italiane Nico Tortorella, infine, interpreta Jake, il ragazzo da cui Avery scappa prima dell’arrivo dei criminali.

Il finale di Trespass

Nel finale di Trespass Sarah e Kyle fuggono nel capanno degli attrezzi ma vengono inseguiti da Jonah e Elias. Accidentalmente i due rompono una parte di muro dove sono custoditi molti soldi. Elias e Jonah cercano di rubarli ma arriva Avery che li minaccia con una pistola: Elias punta quindi una pistola a Sarah ma ciò porta Jonah ad intervenire uccidendolo. La casa va a fuoco e Jonah dichiara il suo amore a Sarah cercando di portarsela con sé verso le fiamme mentre Sarah cerca di divincolarsi. Kyle, utilizzando una pistola sparachiodi, spara un colpo al collo dell’uomo intrappolandolo così in mezzo alle fiamme.

Avery chiama a quel punto la polizia mentre Kyle e Sarah riescono a fuggire all’esterno; Kyle le propone di lasciarlo morire in modo che lei e Avery possano intascare l’assicurazione sulla vita ma Sarah gli confessa di amarlo, nonostante alcuni tradimenti, e di non volerlo abbandonare al suo destino rimanendo con lui con o senza denaro. A quel punto, Avery si riavvicina ai suoi genitori, e mentre la famiglia si riunisce sopravvissuta a quella nottata la polizia arriva e circonda la casa.

Il trailer di Trespass e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Trespass è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Apple iTunes, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 18 luglio alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Emily in Paris 4, anche Raoul Bova ed Eugenio Franceschini nel cast. Le prime foto

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Netflix annuncia le new entry del cast della quarta stagione di Emily in Paris, tra cui Raoul Bova ed Eugenio Franceschini. La serie sarà disponibile in due parti, i primi 5 episodi dal 15 agosto 2024, gli ultimi 5 dal 12 settembre 2024.

Raoul Bova fa il suo ingresso nella serie nel ruolo di Giancarlo, un regista pubblicitario romano affascinante, sicuro di sé e di successo, ex professore di cinema di Sylvie. Eugenio Franceschini invece interpreta Marcello: originario di Roma, diretto e sicuro di sé, Marcello  dà valore alla semplicità, è concreto ma mai appariscente, fedele alle radici dell’azienda di famiglia.

Al cast si aggiunge anche Thalia Besson nel ruolo di Genevieve, la figlia ventenne di Laurent, nata da una relazione passata, che si è appena trasferita da New York a Parigi per iniziare la sua carriera. Il suo atteggiamento brillante ed entusiasta la rende immediatamente simpatica a Emily, che è felicissima di avere un’americana espatriata a cui fare da mentore. Ma le loro somiglianze potrebbero finire per complicare la vita di Emily, sia a livello professionale che personale.

b (Napoleon, My Policeman, The Happy Prince – L’ultimo ritratto di Oscar Wilde) è Giorgio Barbieri, il proprietario di uno studio di interior design con sede a Roma che si impegna a conoscere gli affari di tutti e ad essere l’anima di ogni festa. È amico di Sylvie da decenni.

Infine, Anna Galiena interpreta Antonia Muratori, la madre di Marcello, matriarca della famiglia Muratori e capo dell’azienda di famiglia. Antonia è alla guida della comunità che costituisce il loro piccolo paese e si prende cura di chi ci vive e lavora. Anche in tempi incerti, Antonia si impegna a tenere fede all’anima dell’azienda.

Dopo i drammatici eventi del matrimonio fallito tra Camille e Gabriel, Emily è sconvolta: prova forti sentimenti per due ragazzi diversi, ma ora Gabriel aspetta un figlio dalla sua ex, e le peggiori paure di Alfie su lei e Gabriel sono state confermate. In agenzia, Sylvie è costretta ad affrontare uno spinoso dilemma del suo passato per il bene del suo matrimonio, e il team dell’Agence Grateau deve affrontare cambiamenti di personale. Mindy e la band si preparano per l’Eurovision, ma quando i fondi finiscono sono costretti a risparmiare. La chimica tra Emily e Gabriel è innegabile mentre lavorano insieme per raggiungere una stella Michelin, ma due grandi segreti minacciano di mettere a rischio tutto ciò che hanno sognato.

  • Creatore / Produttore Esecutivo / Autore: Darren Star
  • Produttori Esecutivi: Tony Hernandez, Lilly Burns, Andrew Fleming, Alison Brown, Robin Schiff
  • Co-Produttori Esecutivi: Stephen Brown, Grant Sloss, Joe Murphy
  • Produttori: Ryan McCormick, Raphaël Benoliel, Lily Collins, Jake Fuller
  • Prodotta da: MTV Entertainment Studios, Darren Star Productions e Jax Media
  • Cast: Lily Collins (Emily Cooper), Philippine Leroy-Beaulieu (Sylvie Grateau), Ashley Park (Mindy Chen), Lucas Bravo (Gabriel), Camille Razat (Camille), Samuel Arnold (Julien), Bruno Gouery (Luc), William Abadie (Antoine Lambert), Lucien Laviscount (Alfie)

Il treno dei bambini: il teaser poster, il teaser trailer e le prime immagini

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Netflix è lieta di mostrarvi oggi il teaser poster de IL TRENO DEI BAMBINI, il nuovo film della candidata all’Oscar® Cristina Comencini. Tratto dall’omonimo bestseller di Viola Ardone, IL TRENO DEI BAMBINI racconta la generosità dell’Italia del dopoguerra, un viaggio attraverso la miseria visto dagli occhi di un bambino diviso tra due madri.

Scritto da Furio Andreotti, Giulia Calenda, Camille Dugay e dalla stessa Comencini, il film vede Barbara Ronchi e Serena Rossi nel ruolo rispettivamente di Derna e Antonietta, le due madri del piccolo Amerigo. Fanno parte del cast anche Christian Cervone (Amerigo), Francesco Di Leva, Antonia Truppo, Monica Nappo, Dora Romano e con la partecipazione di Stefano Accorsi che interpreta Amerigo da adulto.

IL TRENO DEI BAMBINI è prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra per Palomar, e sarà disponibile prossimamente su Netflix.

IL TRENO DEI BAMBINI la trama

1946. Amerigo ha otto anni e non si è mai allontanato da Napoli e da sua madre Antonietta. Il suo mondo, fatto di strada e povertà, però sta per cambiare. A bordo di uno dei “treni della felicità” passerà l’inverno al nord, dove una giovane donna, Derna, lo accoglierà e si prenderà cura di lui. Accanto a lei Amerigo acquista una consapevolezza che lo porta ad una scelta dolorosa che cambierà per sempre la sua vita. Gli serviranno molti anni per scoprire la verità: chi ti ama non ti trattiene, ma ti lascia andare.

IL TRENO DEI BAMBINI le foto

Dal bestseller di Viola Ardone un film epico e struggente. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell’Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due Madri.

IL TRENO DEI BAMBINI il poster

  • Regia di Cristina Comencini
  • Data di uscita: Prossimamente su Netflix
  • Scritto da Furio Andreotti, Giulia Calenda, Cristina Comencini, Camille Dugay
  • Dal romanzo “Il treno dei bambini” di Viola Ardone edito in Italia da Giulio Einaudi editore
  • Prodotto da Carlo Degli Esposti, Nicola Serra
  • Una produzione: Palomar con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Emilia-Romagna
  • Cast: Barbara Ronchi, Serena Rossi, Christian Cervone, Francesco Di Leva, Antonia Truppo, Monica Nappo, Dora Romano, Beatrice Schiros, Ivan Zerbinati, Lucio Morano, Jacopo Pagano Guerrieri, Domenico Rea, Sophia Cecere e con la partecipazione di Stefano Accorsi

Alien: Romulus, il final trailer!

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Alien: Romulus, il final trailer!

È stato diffuso il finale trailer di Alien: Romulus, il nuovo film del franchise diretto da Fede Alvarez con Cailee Spaeny, David Jonsson, Archie RenauxIsabela Merced. Il film uscirà in sala il 14 agosto, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Cailee Spaeny in Alien: Romulus (2024)
Cailee Spaeny in Alien: Romulus. Foto di 20th Century Studios – © 2024 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Alien: Romulus, tutto quello che sappiamo sul film

Il film Alien: Romulus è interpretato da Cailee Spaeny  (Priscilla), David Jonsson (Agatha Christie’s Murder is Easy), Archie Renaux (Tenebre e ossa), Isabela Merced (The Last of Us), Spike Fearn (Aftersun) e Aileen Wu. Alien: Romulus è diretto da Fede Alvarez (La casa, Man in the Dark) da una sceneggiatura scritta dallo stesso Alvarez insieme al suo frequente collaboratore Rodo Sayagues (L’uomo nel buio – Man in the Dark), basata sui personaggi creati da Dan O’Bannon e Ronald Shusett.

Nel film, stando alla sinossi ad oggi riportata, un gruppo di giovani coloni spaziali, mentre rovista nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, si ritrova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo. Dovranno allora cercare di sopravvivere e impedire che quel male possa diffondersi. Il film è atteso in sala a partire dal 16 agosto.

Senna: teaser e poster della miniserie sull’icona dell’automobilismo

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Netflix ha annunciato oggi che “Senna”, la miniserie su una delle più grandi icone dell’automobilismo mondiale, sarà disponibile solo su Netflix dal 29 novembre. Rilasciato oggi anche il poster ufficiale della miniserie, che ritrae Gabriel Leone nei panni di Ayrton Senna su un circuito con in mano il casco verde e giallo, marchio di fabbrica del pilota.

Nel corso dei sei episodi, Senna mostrerà, per la prima volta, il viaggio di trionfi, delusioni, gioie e dolori di Ayrton, svelando la sua personalità e le sue relazioni personali. La serie racconterà la storia del tre volte campione del mondo di Formula 1 dall’inizio della carriera automobilistica, dal trasferimento in Inghilterra per competere nella Formula Ford, fino al tragico incidente di Imola, in Italia, durante il Gran Premio di San Marino.

SENNA, il poster

Nella miniserie saranno presenti figure importanti della vita del pilota, tra cui Alain Prost (Matt Mella), Galvão Bueno (Gabriel Louchard) e Xuxa (Pâmela Tomé). Presenti nel cast anche Alice Wegmann (Lilian, la prima moglie di Ayrton), Camila Márdila (Vivianne Senna, sua sorella), Christian Malheiros (Maurinho, il suo amico), Hugo Bonemer (Nelson Piquet), Julia Foti (Adriane Galisteu), Kazuhiro Muroyama (Soichiro Honda), Marco Ricca (Milton, suo padre), Nicolas Cruz (Leonardo, suo fratello), Rodrigo Veloso (Flávio, suo cognato), Susana Ribeiro (Zaza, sua madre). Oltre a Kaya Scodelario, una giornalista immaginaria, Laura, Arnaud Viard (Jean-Marie Balestre), Patrick Kennedy (Ron Dennis), Joe Hurst (Keith Sutton), Johannes Heinrichs (Niki Lauda), Keisuke Hoashi (Osamu Goto), Leon Ockenden (James Hunt), Richard Clothier (Peter Warr), Steven Mackintosh (Frank Williams), Terry Fullerton (Rob Compton), Tom Mannion (Sid Watkins), and Tom Mckay (Alex Hawkridge), , tra gli altri.

Con Vicente Amorim come showrunner e co-regista, insieme a Julia Rezende, Senna è prodotto da Gullane e creato in collaborazione con Senna Brands e la famiglia del pilota.

Senna – Netflix

  • Produttori: Fabiano Gullane e Caio Gullane
  • Capo Sceneggiatore: Gustavo Bragança
  • Scritto da: Álvaro Campos, Gustavo Bragança, Rafael Spínola, Thais Falcão e Álvaro Mamute
  • Registi: Vicente Amorim e Júlia Rezende
  • Regista e showrunner: Vicente Amorim

Dune: Prophecy, il trailer della serie HBO

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Dune: Prophecy, il trailer della serie HBO

La HBO ha pubblicato il trailer di Dune: Prophecy, una nuova serie televisiva ambientata 10.000 anni prima degli eventi di Dune. La stagione di sei episodi debutterà sulla HBO a novembre. Il cast comprende Emily Watson, Olivia Williams, Camilla Beeput, Sarah Lam, Travis Fimmel, Jodhi May, Mark Strong, Jade Anouka, Sarah-Sofie Boussnina e Chris Mason.

Dune: Prophecy, precedentemente intitolato ”Dune: The Sisterhood”, è basato sul libro ‘Sisterhood of Dune’ di Brian Herbert e Kevin J. Anderson. Secondo il titolo ufficiale, la serie “segue le Sorelle Harkonnen (Watson, Williams) mentre combattono le forze che minacciano il futuro dell’umanità e fondano la mitica setta conosciuta come Bene Gesserit”. Il trailer mostra i primi giorni della Bene Gesserit e un sacco di complotti e intrighi per il potere nello spazio.

Rebecca Fergusson è la Reverenda Madre in Dune – Parte Due. Copyright: © 2023 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

La squadra dietro Dune: Prophecy

La creatrice e produttrice esecutiva Diane Ademu-John era destinata a ricoprire il ruolo di co-conduttrice, fino a quando non è stato annunciato che si sarebbe dimessa nel 2022. Alison Schapker è quindi diventata l’unica showrunner e produttrice esecutiva. Johan Renck dirigerà il primo episodio e sarà produttore esecutivo. Denis Villeneuve, Jon Spaihts, Scott Z. Burns, Matthew King, John Cameron e Cait Collins sono produttori esecutivi insieme a Brian Herbert, Byron Merritt e Kim Herbert per la Frank Herbert Estate. Anderson è co-produttore e la serie è prodotta in collaborazione con Max e Legendary TV.

Berlinguer. La grande ambizione aprirà la 19° Festa del cinema di Roma

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Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre è il film d’apertura, in concorso, della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma che si svolgerà dal 16 al 27 ottobre 2024 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Scritto da Andrea Segre e Marco Pettenello, il film è una produzione Vivo film e Jolefilm con Rai Cinema in coproduzione con Tarantula (Belgio) e Agitprop (Bulgaria), e uscirà nelle sale giovedì 31 ottobre distribuito da Lucky Red.

Andrea Segre – Io sono LiLa prima neve, L’ordine delle cose e Welcome Venice – porta sul grande schermo il racconto biografico della vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer, dal viaggio a Sofia del 1973, quando sfuggì a un attentato dei servizi segreti bulgari, fino all’assassinio nel 1978 di Aldo Moro e la conseguente drammatica fine della strategia del “compromesso storico”, il grande tentativo di unire le forze popolari di matrice cattolica e socialista per guidare il Paese.

“Grazie a tutte le persone che in questi tre lunghi e intensi anni di lavoro mi hanno permesso di entrare in silenzio e con rispetto nella vita di un uomo e di un popolo che hanno segnato un passaggio importante nella storia d’Italia e che il cinema di finzione italiano ancora non aveva raccontato”  dichiara Andrea Segre. “È stato un viaggio in un pezzo della nostra storia che non ho vissuto e che ho imparato a conoscere, ma anche la scoperta di un dialogo profondo che quella memoria inaspettatamente sa avere con le domande aperte del nostro presente e del nostro futuro. Grazie a Paola Malanga e alla Festa del Cinema di Roma che hanno offerto con entusiasmo uno spazio così prestigioso per presentare il film nato da questo incredibile viaggio”.

Berlinguer. La grande ambizione, la trama

Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è invece indissolubile dal bene collettivo.

ANTONIO GRAMSCI – Fondatore del Partito Comunista Italiano

Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.

Berlinguer. La grande ambizione, il poster

Nel cast del film, il leader politico scomparso quarant’anni fa è interpretato da Elio Germano. Al suo fianco, in ordine alfabetico: Stefano Abbati (Umberto Terracini), Francesco Acquaroli (Pietro Ingrao), Paolo Calabresi (Ugo Pecchioli), Roberto Citran (Aldo Moro), Pierluigi Corallo (Antonio Tatò), Nikolay Danchev (Leonid Brežnev), Svetoslav Dobrev (Todor Živkov), Luca Lazzareschi (Alessandro Natta), Lucio Patanè (Gianni Cervetti), Andrea Pennacchi (Luciano Barca), Paolo Pierobon (Giulio Andreotti), Elena Radonicich (Letizia Laurenti), Fabrizia Sacchi (Nilde Iotti), Giorgio Tirabassi (Alberto Menichelli).

Una produzione Vivo film e Jolefilm con Rai Cinema in coproduzione con Tarantula e Agitprop, con il sostegno di MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo; Regione Lazio Avviso Pubblico Lazio Cinema International (PR FESR Lazio 2021-2027) Progetto Cofinanziato dall’unione Europea; Shelter Prod; Tax Shelter Be. Ing – Belgian Tax Shelter; Wallimage (La Wallonie); Bulgarian National Film Center.

Venezia 81: annunciata la selezione di Venezia Immersive

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Venezia 81: annunciata la selezione di Venezia Immersive

Sono state scelte le opere XR – Extended Reality dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2024) della Biennale di Venezia per la sezione denominata Venice Immersive. Inaugurata nel 2017, la sezione rappresenta la prima competizione di opere in XR – Extended Reality realizzata nell’ambito di un festival internazionale. Il programma ufficiale si terrà nella Venice Immersive Island (isola del Lazzaretto Vecchio), a brevissima distanza dal Lido di Venezia, nelle seguenti date:

● 27 agosto (pomeriggio): preview stampa
● 28 agosto: apertura riservata agli accrediti Stampa, Industry e Venice Immersive
● 29 agosto – 7 settembre: apertura a tutti gli accrediti

Venice Immersive è interamente dedicata ai media immersivi e include tutti i mezzi di espressione creativa XR – Extended Reality: video 360° e opere XR di qualsiasi durata, incluse installazioni, anche sensoriali, e mondi virtuali.

La sezione Venice Immersive dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si avvale del supporto di VRChat. Venice Immersive presenterà 63 progetti da 25 paesi:

● 26 progetti in Concorso, con una selezione di 19 prime mondiali e 7 prime internazionali dei migliori lavori immersive del mondo.

● 30 progetti Fuori Concorso, i migliori lavori già distribuiti o presentati in altre manifestazioni dopo l’ultima edizione della Mostra; questa sezione è suddivisa in:
o Best of Experiences, 10 progetti
o Best of Worlds, 20 progetti, creati da artisti indipendenti da tutto il mondo sulla piattaforma VRChat, un ecosistema di mondi virtuali presentati tramite visite guidate immersive.

● 7 progetti sviluppati nel corso di Biennale College Cinema – Immersive: 1 progetto realizzato grazie al grant della ottava edizione, 6 progetti sviluppati nell’ambito del workshop internazionale di precedenti edizioni.

CSC Immersive Arts: nasce a Venezia il polo dedicato alle arti immersive

La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia è stata uno dei primi festival di cinema al mondo a manifestare interesse per la Virtual Reality. La realizzazione di un VR Theater nel 2016 ha suscitato enorme interesse tra i partecipanti del Venice Production Bridge. A partire dal 2017, la Biennale di Venezia ha dato il via alla prima competizione di opere in Realtà Virtuale tra i principali festival, tenutasi per tre edizioni, fino al 2019, sulla location dell’isola del Lazzaretto Vecchio al Lido, con una Giuria internazionale. L’accessibilità online di Venice VR Expanded ha rappresentato nelle edizioni 2020 e 2021 un impegno e una sfida per garantire la presenza, nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia, dell’esperienza di questa nuova forma d’arte anche in anni di necessario distanziamento. Con l’edizione 2022 la sezione, rinominata Venice Immersive, è tornata sull’isola, rinnovata e accresciuta. Fin dalle primissime edizioni, la sezione si è affermata sulla scena come un evento unico, la più significativa manifestazione annuale dedicata alle arti e ai media immersivi.

Tutti gli accreditati della Mostra avranno accesso a tutti i titoli del programma. Inoltre, sarà disponibile uno speciale accredito Venice Immersive riservato alle persone interessate, maggiori di 18 anni, che permetterà la visione dei progetti selezionati ed è disponibile in tre formati:

2-DAYS Accredito Venice Immersive (€ 40): valido per 2 giorni
5-DAYS Accredito Venice Immersive (€ 60): valido per 5 giorni
FULL Accredito Venice Immersive (€ 100): valido dal 28 agosto al 7 settembre
Gli Accrediti Venice Immersive sono disponibili sul sito ufficiale.

La Giuria internazionale di Venice Immersive 2024 è composta da:

  • Celine Daemen – presidente: (Paesi Bassi) nata nel 1995, è una regista transdisciplinare. Il suo lavoro si sviluppa nel punto d’incontro tra teatro, musica, arti visive e digitali. Le sue esperienze immersive invitano lo spettatore ad un viaggio introspettivo in cui riflessioni personali emergono in risposta a domande filosofiche universali. Celine è la fondatrice di Studio Nergens. Nel 2022 la sua opera in VR Eurydice, a descent into infinity ha debuttato in concorso nella sezione Venice Immersive. In seguito, ha ricevuto diversi riconoscimenti durante la tournée internazionale. La sua ultima opera in VR, Songs for a Passerby, è stata presentata l’anno scorso alla Mostra e ha vinto il Gran Premio Venice Immersive. A seguito di questa sua esperienza la creatrice ha partecipato a molte manifestazioni culturali e a vari festival internazionali.
  • Marion Burger: (Francia) nata nel 1987, è una production designer che ha lavorato a molti lungometraggi, tra cui Divines di Houda Benyamina, che ha vinto la Caméra d’or al Festival di Cannes nel 2016, Gagarine di Jérémy Trouilh e Fanny Liatard, nella selezione ufficiale di Cannes nel 2020, e più recentemente Mother and Son di Léonor Serraille, anch’esso a Cannes nel 2022. In quanto diplomata alla scuola di design Duperré, è sempre stata attratta dalla trasversalità dei media creativi. Emperor, un’esperienza empatica in VR co-creata con Ilan J. Cohen, ha segnato il suo debutto alla regia, vincendo, inoltre, il Premio per la Realizzazione Venice Immersive nell’edizione 2023.
  • Adriaan Lokman: (Paesi Bassi) nato nel 1960, è creatore di opere artistiche time-based, di progetti lineari, di lavori interattivi e intermediali. Dopo essersi diplomato all’Accademia Willem de Kooning di Rotterdam in illustrazione e design audiovisivo, ha lavorato nella stessa città, dove ha fondato il suo studio di animazione, web design e progettazione di eventi. Nel 2002 il suo film Barcode ha ricevuto il Grand Prix al Festival del film d’animazione di Annecy. Nell’ultima edizione della Mostra, Flow ha ricevuto il Premio Speciale della Giuria Venice Immersive. Nei suoi cortometraggi ha indagato i confini tra astrazione e realtà, con il costante desiderio di coinvolgere lo spettatore.

La Giuria Venice Immersive 2024 assegnerà i seguenti premi:

● Gran Premio Venice Immersive
● Premio Speciale della Giuria Venice Immersive
● Premio per la Realizzazione Venice Immersive

VENICE IMMERSIVE
In Concorso

MAMIE LOU
di ISABELLE ANDREANI
Francia, Lussemburgo / 25’ / virtual reality

MAMMARY MOUNTAIN
di TARA BAOTH MOONEY, CAMILLE C. BAKER, MAF’J ALVAREZ
Regno Unito, Irlanda / 23’ / installation, haptic, virtual reality

UNE EAU LA NUIT (BODIES OF WATER)
di CHÉLANIE BEAUDIN-QUINTIN, CAROLINE LAURIN-BEAUCAGE
Canada / 10’ / virtual reality

UNCANNY ALLEY: A NEW DAY
di STEPHEN BUTCHKO, RICK TREWEEK
USA, Sud Africa / 15’ / world, virtual reality, immersive theatre

IN THE REALM OF RIPLEY
di SOO EUNG CHUCK CHAE, EUN JUNG LEE
Corea del Sud / 50’ / installation, virtual reality, interactive film

FREE UR HEAD
di TUNG-YEN CHOU
Taipei / 30’ / installation, virtual reality, live performance

PROJECT: LOST WORLDS
di FINS
USA / 60’ / world, virtual reality

THE ART OF CHANGE
di SIMONE FOUGNIER, VINCENT ROOIJERS
Italia, Paesi Bassi, USA / 10’ / virtual reality

OTO’S PLANET
di GWENAEL FRANÇOIS
Lussemburgo, Canada, Francia / 28’ / virtual reality

UN SOIR AVEC LES IMPRESSIONNISTES PARIS 1874
di PIERRE GABLE
Francia / 42’ / installation, virtual reality

CECI EST MON COEUR
di STÉPHANE HUEBER-BLIES, NICOLAS BLIES
Lussemburgo, Francia, Canada / 35’ / installation, haptic, projection

PUDICA
di KEISUKE ITOH
Giappone / 15’ / installation, mixed reality

ADDRESS UNKNOWN: FUKUSHIMA NOW
di ARIF KHAN
Giappone, USA, Taipei / 25’ / virtual reality

THE GUARDIANS OF JADE MOUNTAIN
di HAYOUN KWON
Francia, Taipei / 18’ / installation, virtual reality

ITO MEIKYU
di BORIS LABBÉ
Francia, Lussemburgo / 15’ / virtual reality

STRANGEWAYS
di ADAM LIEBER, CHRIS BIANCHI
Regno Unito, Sud Africa, Malta / 30’ / world, virtual reality

FRAGILE HOME
di ONDŘEJ MORAVEC, VICTORIA LOPUKHINA
Repubblica Ceca / 30’ / installation, mixed reality

IMPULSE: PLAYING WITH REALITY
di BARRY GENE MURPHY, MAY ABDALLA
Regno Unito, Francia / 35’ / installation, mixed reality

ŽAISTI GYVENIMĄ (PLAY LIFE)
di ZILVINAS NAUJOKAS, VILIUS PETRAUSKAS, MANTAS PRONCKUS, DONATAS ULVYDAS, ALGIS KRISCIUNAS, DARIUS ZICKUS
Lituania / 26’ / virtual reality

RENCONTRES
di MATHIEU PRADAT
Francia, Taipei / 50’ / installation, virtual reality

A SIMPLE SILENCE
di CRAIG QUINTERO
Taipei / 12’ / virtual reality

PROJECT_Y: WORKING TITLE
di YUZO SUGANO, SHINGO YOSHIMURA, TOSHIKI SAKAMOTO, TARO HIRAI
Giappone / 90’ / virtual reality

MOBILE SUIT GUNDAM: SILVER PHANTOM
di KENICHI SUZUKI
Francia, Giappone, USA / 90’ / virtual reality

SYMBIOSIS/\DYSBIOSIS: SENTIENCE
di TOSCA TERÁN, BRENDAN LEHMAN, ANDREI GRAVELLE, SVEN STEFFENS
Canada, Germania, Cile / 90’ / installation, virtual reality, live performance

CHAMP DE BATAILLE
di FRANÇOIS VAUTIER
Francia, Belgio, Lussemburgo / 21’ / virtual reality

ALL I KNOW ABOUT TEACHER LI
di ZHUZMO
USA / 20’ / virtual reality

Fuori Concorso – (i migliori lavori già distribuiti o presentati in altre manifestazioni dopo l’ultima edizione della Mostra)

Best of Experiences

TURBULENCE: JAMAIS VU
di BEN JOSEPH ANDREWS, EMMA ROBERTS
Australia / 10’ / installation, virtual reality

WHAT IF…? – AN IMMERSIVE STORY
di DAVE BUSHORE
USA / 50’ / mixed reality

40 DIAS SEM O SOL (40 DAYS WITHOUT THE SUN)
di JOAO FURIA
Brasile / 15’ / virtual reality

NIGHTMARA: EPISODE 3
di GIANPAOLO GONZALEZ
USA / 14’ / virtual reality

ASTRA
di ELIZA MCNITT
Francia / 60’ / mixed reality

ADVENTURE
di CHARLOTTE MIKKELBORG, ELLIOT GRAVES
Regno Unito / 25’ / virtual reality

RIVEN
di RAND MILLER, RICHARD WENDE, HANNAH GAMIEL, ERIC ANDERSON, TONY FRYMAN
USA / 45’ / virtual reality

MUSEUM ALIVE IMMERSIVE WITH DAVID ATTENBOROUGH
di BHAUMIK PATEL
Regno Unito / 10’/ mixed reality

TELOS I
di EMIL DAM SEIDEL, DOROTEA SAYKALY
Canada, Svezia, Danimarca, Regno Unito / 23’/ installation

THE 7TH GUEST VR
di PAUL VAN DER MEER
Paesi Bassi / virtual reality

Beetlejuice Beetlejuice: il secondo trailer del film di Tim Burton

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La Warner Bros. ha appena diffuso online il secondo trailer di Beetlejuice Beetlejuice, il sequel di Beetlejuice – Spiritello porcello, che segna il ritorno alla regia di Tim Burton. La sinossi del film recita: “Beetlejuice è tornato! Dopo un’inaspettata tragedia familiare, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice, la vita di Lydia viene sconvolta quando la figlia adolescente e ribelle, Astrid, scopre il misterioso modellino della città in soffitta e il portale per l’Aldilà viene accidentalmente aperto. Con i problemi che si stanno creando in entrambi i regni, è solo questione di tempo prima che qualcuno pronunci tre volte il nome di Beetlejuice e il demone dispettoso ritorni per scatenare il suo marchio di caos”.

Tutto quello che sappiamo su Beetlejuice Beetlejuice

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan (Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

Robert Downey Jr. potrebbe tornare nel MCU con una particolare variante di Tony Stark

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È da un po’ che girano voci che Robert Downey Jr. potrebbe tornare nei panni di una variante di Tony Stark/Iron Man nel Marvel Cinematic Universe, e lo stesso attore ha ammesso che sarebbe interessato a riprendere il suo ruolo più famoso qualora se ne presentasse l’occasione. “È follemente nel mio DNA. Probabilmente è il personaggio più simile a me che abbia mai interpretato, anche se è molto più figo di me”, ha dichiarato in una recente intervista quando gli è stato chiesto di un eventuale ritorno. “Sono diventato sorprendentemente aperto all’idea”.

Se Downey Jr. tornerà a vestire i panni di Iron Man, molto probabilmente sarà in uno dei prossimi film dei Vendicatori – ma se questa nuova versione del Vendicatore corazzato prendesse la strada dei cattivi? Nella sua ultima newsletter, Jeff Sneider afferma di aver sentito che Downey Jr. potrebbe tornare in un futuro film dei Vendicatori, con la sua variante Stark che si trasformerebbe in Dottor Destino. È interessante notare che Downey Jr. aveva inizialmente fatto un’audizione per interpretare l’iconico cattivo nel film I Fantastici 4 della 20th Century Fox prima di ottenere il ruolo di Tony Stark in Iron Man.

Se ciò dovesse accadere, diremmo che si tratterebbe quasi certamente di una situazione “one-and-done”, dato che un altro attore sarà probabilmente scritturato per il ruolo di Destino nel reboot di The Fantastic Four dei Marvel Studios. Per ora, si tratta unicamente di rumor non confermati e non ci sono certezze né riguardo il ritorno di Robert Downey Jr. né sul fatto che potrebbe andare ad interpretare un Tony Stark che si trasforma nel villain della situazione, per quanto l’idea sarebbe certamente affascinante.

Tony-Stark-Peter-Parker-Spider-Man-Homecoming Robert Downey Jr.

LEGGI ANCHE: Robert Downey Jr.: 5 modi in cui la star del MCU può tornare

Cosa ne pensa Kevin Feige di un ritorno di Robert Downey Jr.?

Nonostante Robert Downey Jr. si sia detto disponibile a riprendere il ruolo di Tony Stark/Iron Man nel MCU, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige non sembra essere particolarmente aperto a questa possibilità. “Abbiamo intenzione di conservare quel momento e di non toccarlo mai più“, ha detto Feige a proposito dei momenti finali di Stark nel film del 2019. “Abbiamo lavorato tutti duramente per molti anni per arrivare a quel momento e non vorremmo mai annullarlo magicamente in alcun modo”, ha detto Feige durante un’intervista.

Scarlett Johansson sulla battaglia legale con la Disney: “Mi è sembrato molto poco professionale”

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Nel 2021, la star di Black Widow Scarlett Johansson ha intentato una causa contro la Walt Disney Co. sostenendo che il suo contratto è stato violato quando il film dei Marvel Studios è stato distribuito contemporaneamente su Disney+ e nelle sale. A quanto pare, alla Vedova Nera era stata garantita un’uscita esclusiva nelle sale quando la Johansson aveva firmato per riprendere il ruolo di Natasha Romanoff nel film prequel di Cate Shortland.

La star, ora al cinema con Fly Me To the Moon, ha anche affermato che la Disney era consapevole che rendere il film disponibile in streaming avrebbe dissuaso l’affluenza nelle sale, ma “lo ha fatto comunque, consapevolmente e intenzionalmente”. La situazione si è aggravata quando la Disney ha risposto poco dopo la notizia dell’archiviazione, definendo l’azione legale “triste e angosciante nella sua insensibile noncuranza per gli orribili e prolungati effetti globali della pandemia COVID-19”.

Durante un’intervista con il New York Times, alla Johansson è stato chiesto di parlare della causa e del suo attuale rapporto con la Disney. “Non porto rancore”, ha risposto. “Penso che sia stato solo un giudizio sbagliato e una leadership sbagliata in quel momento. L’intera vicenda mi è sembrata davvero poco professionale. E onestamente, sono rimasta incredibilmente delusa, soprattutto perché nutrivo speranze fino a quando, alla fine, il mio team mi ha detto: “Devi agire””.

black widow
Scarlett Johansson in una scena di Black Widow

La trama e il cast di Black Widow con Scarlett Johansson

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson recitano nel film anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film è disponibile su Disney+.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Those About to Die: dal 19 luglio la serie di Roland Emmerich su Prime Video

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Un’epica immersione nella storica arena dell’Impero Romano: Those About To Die. Il dramma storico diretto da Roland Emmerich (Moonfall, Independence Day, Godzilla) debutterà in esclusiva su Prime Video il 19 luglio in Paesi europei selezionati, nonché in Australia, Nuova Zelanda, Canada, India e Africa subsahariana. Tutti i 10 episodi saranno disponibili per i clienti Prime il giorno successivo al lancio negli Stati Uniti. Creata dallo scrittore candidato all’Oscar® Robert Rodat (Il patriota, Salvate il soldato Ryan) e ispirata all’omonimo libro di Daniel P. Mannix, la serie condurrà gli spettatori nel mondo straordinario, complesso e corrotto delle corse delle bighe e delle lotte tra gladiatori nell’antica Roma.

Those About to Die, cosa racconta?

Panem et Circenses, Roma, 79 D.C.: il centro dell’Impero Romano è la città più ricca del mondo, e un grande flusso di schiavi giunge dal crescente impero come manodopera. La popolazione romana, annoiata, irrequieta e sempre più violenta, è tenuta sotto controllo da due elementi: cibo gratuito e intrattenimento spettacolare con gare di bighe e lotte di gladiatori. Those About to Die esplora il mondo di questi giochi, caratterizzato da sete di sangue, avidità di denaro, lotte di potere e corruzione. Le gare al Circo Massimo sono controllate da quattro corporazioni di proprietà dei Patrizi: le fazioni Blu, Rossa, Bianca e Verde, e, a Roma, avere una quota di queste quattro fazioni è considerata la cosa più preziosa. Il gusto della plebe per l’intrattenimento si fa sempre più cinico e assetato di sangue, e diventa necessario un nuovo stadio progettato appositamente per i combattimenti dei gladiatori: il Colosseo. Le dimensioni dello stadio, come anche l’imponenza dei combattimenti tra gladiatori e animali, è enorme, così come lo è la criminalità legata al fiorente giro di scommesse. Sottoterra, sotto le gradinate, migliaia di persone lavorano e vivono e, tra loro, ce ne sono migliaia che morirebbero per i giochi.

Those About to Die, un cast internazionale

Nel cast della serie il vincitore del premio Oscar® Sir Anthony Hopkins (Il silenzio degli innocenti, Re Lear), nel ruolo dell’Imperatore Vespasiano, Iwan Rheon (Il trono di spade) come Tenax, Tom Hughes (The English, Victoria) nei panni di Tito Flaviano, Sara Martins (Non dirlo a nessuno, Delitti in Paradiso) nel ruolo di Cala e Jóhannes Haukur Jóhannesson (Il trono di spade) in quello di Viggo, ma anche, tra gli altri, Jojo Macari (Sex Education) nel ruolo di Domiziano, Gabriella Pession (Crossing Lines) come Antonia, Dimitri Leonidas (Rosewater, Renegades: Commando d’assalto) nel ruolo di Scorpus, mentre Emilio Sakraya (60 minuti, Rheingold, 4 Blocks) è Xeno, Moe Hashim (Ted Lasso) interpreta Kwame e Rupert Penry Jones (Whitechapel- Crimini dal passato) è Marcus.

Those About To Die di AGC Television è stata commissionata da High End Productions, la recente Joint Venture nata da Herbert G. Kloiber e Constantin Film, con il servizio streaming statunitense Peacock, ed è prodotta da Centropolis Entertainment, Hollywood Gang e Street Entertainment. La serie è creata da Robert Rodat e diretta da Roland Emmerich insieme a Marco Kreuzpaintner (Beat, Progetto Lazarus). Gli executive producer sono Roland Emmerich, Harald Kloser, Gianni Nunnari, Stuart Ford, Lourdes Diaz, Miguel A. Palos Jr., Marco Kreuzpaintner, Robert Rodat, Herbert G. Kloiber, Martin Moszkowicz, Oliver Berben, Jonas Bauer, Charles Holland e Namit Malhotra.

Deadpool & Wolverine: ecco quali attori potrebbero interpretare due varianti di Wade Wilson

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Tra tutte le varianti di Deadpool che sono state confermate per apparire in Deadpool & Wolverine, Ladypool, alias Wanda Wilson, è quella che ha generato più speculazioni. I fan erano convinti che Taylor Swift avrebbe vestito i panni della variante femminile di Deadpool, finché i produttori non hanno confermato che la megastar del pop non apparirà nel film. Altre teorie popolari includono Morena Baccarin, Blake Lively e lo stesso Ryan Reynolds. Ora, una nuova voce che circola in rete sostiene di aver scoperto chi interpreterà la signora Wilson nel film.

Secondo Alex Pérez di The Cosmic Circus, sotto la maschera ci sarà effettivamente Blake Lively. Inoltre, sostiene che un’altra variante intravista nel teaser più recente, Cowboy Deadpool, sarà interpretata nientemeno che da Matthew McConaughey!Con oltre 35 minuti di film proiettati in vari eventi per i fan nel corso dell’ultima settimana o giù di lì, c’è una buona probabilità che questa informazione sia trapelata e sia in circolazione, ma per ora si tratta solo di una voce di corridoio.

Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine.

Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), nel ruolo di Nova e Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 24 luglio 2024.

Locarno Film Festival 2024: annunciate le giurie

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Locarno Film Festival 2024: annunciate le giurie

Il Locarno Film Festival di quest’anno ha annunciato le giurie della nuova edizione. Come annunciato in precedenza, la regista austriaca Jessica Hausner presiederà la giuria incaricata di attribuire il Pardo d’Oro ai cineasti del Concorso Internazionale. Insieme a lei ci saranno l’attore italiano Luca Marinelli (Martin EdenLe otto montagne e l’attesissima serie M. Il figlio del secolo), la regista indiana Payal Kapadia, vincitrice dell’ultimo Grand Prix di Cannes con All We Imagine as Light (2024), la produttrice belga Diana Elbaum (ElleGreen Border) e l’attore, scrittore, regista e produttore statunitense Tim Blake Nelson, collaboratore regolare dei fratelli Coen nonché protagonista di Bang Bang(2024), il film di Vincent Grashaw che farà il suo debutto a Locarno nella sezione Fuori Concorso.

A decretare il vincitore del Pardo d’Oro – Concorso Cineasti del Presente, la sezione dedicata ai registi emergenti al loro primo o secondo lungometraggio, saranno il regista nigeriano C.J. “Fiery” Obasi, noto al pubblico del Festival per aver partecipato al Concorso Internazionale di Locarno74 con Juju Stories(2021), la cineasta e attrice franco-algerino-palestinese Lina Soualem, il cui Bye Bye Tiberias è stato tra i documentari più premiati dell’anno scorso, e Charles Tesson, ex caporedattore dei Cahiers du cinéma, critico cinematografico e direttore artistico della Settimana della critica di Cannes.

Foto Locarno Film Festival

La giuria incaricata di individuare i migliori cortometraggi assegnerà diversi premi nei tre concorsi dei Pardi di Domani. A comporla saranno l’italiana Licia Eminenti, sceneggiatrice, regista, programmatrice e consulente per il Red Sea Souk, il malgascio Laza Razanajatovo, cineasta, curatore, stilista di moda e fondatore del Madagascourt Film Festival, e la produttrice francese Juliette Schrameck (Eat the NightLa persona peggiore del mondoCold War).

Il film vincitore dello Swatch First Feature Award (Premio per la migliore opera prima) sarà invece deciso dal produttore e regista marocchino Khalil Benkirane, già direttore artistico dell’Arab Film Festival di San Francisco e attuale responsabile del programma finanziamenti del Doha Film Institute, dall’astro nascente finlandese Alma Pöysti, nota per il ruolo della protagonista in Foglie al vento (2023) di Aki Kaurismäki e della fondatrice dei Mumin in Tove (2020), e dalla celebre make-up designer italo-svizzera Esmé Sciaroni, già insignita in passato del Premio Cinema Ticino del Festival, che annovera tra le molte collaborazioni recenti La chimera (2023) di Alice Rohrwacher.

Leggi anche – Alfonso Cuarón premio alla carriera al Locarno Film Festival

Infine, è necessario che anche il cinema offra il suo piccolo ma decisivo contributo alla promozione di un cambio di paradigma nei confronti della crisi climatica: il Pardo Verde, sostenuto dall’Ente Regionale per lo Sviluppo del Locarnese e Vallemaggia, premia i film che contribuiscono a sviluppare una maggiore consapevolezza e atteggiamenti più virtuosi. La giuria del Pardo Verde sarà formata dall’artista, scrittrice e regista svizzero-ruandese Kantarama Gahigiri, dal programmatore e critico cinematografico francese Cédric Succivalli, e dal consulente per la sostenibilità, giornalista e manager culturale svizzero Daniel Wiener.

Giona A. Nazzaro, Direttore artistico del Locarno Film Festival«È per noi un privilegio immenso accogliere a Locarno artisti e programmatori di così grande talento e affidare loro i film selezionati dai nostri comitati tra le migliaia di candidature ricevute. Sarà proprio grazie ai loro sguardi creativi che la selezione ufficiale di quest’anno sarà presentata al mondo, e non riusciamo a immaginare porta d’accesso migliore alla scena globale. Le storie da raccontare sono ancora tantissime e solo gli sguardi più attenti e generosi sono in grado di rivelarcele. Per questa sfida entusiasmante vogliamo rinnovare la nostra profonda gratitudine nei confronti dei giurati che hanno accettato il compito di pronunciarsi a nome di tutte e tutti e per il beneficio di tutte e tutti.» 

La 77esima edizione del Locarno Film Festival si svolgerà dal 7 al 17 agosto 2024.

When Evil Lurks, recensione del film di Demián Rugna

When Evil Lurks, recensione del film di Demián Rugna

Ci sono horror che puntano sulla potenza delle atmosfere per arrivare a colpire l’immaginazione dello spettatore e scuoterla. Altri invece preferiscono puntare su una messa in scena maggiormente esplicita, capace magari di scioccare l’esposizione della violenza e della corruzione fisica e morale. L’argentino When Evil Lurks (in originale Cuando Acecha la Maldad) è tra i pochi che riesce a coniugare entrambi gli aspetti, principalmente grazie a una coerenza tra forma e contenuto che risulta sempre più difficile trovare in questo tipo di produzioni.

When Evil Lurks, la trama

La vicenda si svolge nelle campagne argentine: i due fratelli Pedro (Ezequiel Rodriguez) e Jimi (Demián Sallomón) scoprono un ragazzo posseduto da un demone che minaccia di infettare l’intero paese. Il tentativo di liberarsi del corpo martoriato dall’entità porterà allo spargimento di caos e violenza inaudita non soltanto nel piccolo paese ma anche nelle zone circostanti.

Lo sceneggiatore e regista Demián Rugna sa esattamente cosa raccontare e come farlo, senza scendere ad alcun tipo di compromesso. La sceneggiatura di When Evil Lurks possiede un’intensità narrativa del tutto particolare, la quale concentra l’azione nella prima parte quando i personaggi tentano di arginare il male che si propaga, mentre invece rallenta nel finale al fine di lasciare il dovuto spazio alla sensazione di predestinazione a cui i sopravvissuti vanno incontro. Si tratta di una scelta narrativa che possiede una sua efficacia specifica, la quale non sminuisce la tensione o la presa emotiva. E questo perché fin dal principio Rugna sviluppa una messa in scena capace di soffocare lo spettatore, fargli respirare l’aria infetta che i personaggi respirano, immergerlo in un’atmosfera di oppressione e follia malvagia. Visivamente When Evil Lurks è un film potente senza diventare mai eccessivo, anche quando sceglie di seguire alcune scelte narrative piuttosto radicali, anche per il genere stesso.

Il protagonista Pedro, un essere umano “tangibile”

Altro notevole punto a favore del lungometraggio è la definizione del protagonista Pedro, interpretato con adesione febbrile da Rodriguez: si tratta di un uomo con mezzi fisici, morali e mentali limitati che di fronte a una situazione molto più grande delle sue possibilità mostra tutti i propri limiti. Un uomo spaventato che registe in maniera più istintiva che logica, che cavalca la paura invece di sottometterla alla saggezza. I suoi sbagli nel corso del film sono quelli di un essere umano tangibile, non di un antieroe costruito per andare comunque incontro all’empatia del pubblico. Rodriguez aderisce a questo personaggio con una potenza emotiva ammirevole, fornendo una prova fisica e psicologica di spessore, rabbiosa quanto stridente. Quella di Pedro è una lenta e inesorabile discesa all’inferno a cui lui tenta di opporsi con la sua brutale umanità, opponendo una resistenza ottusa se non addirittura egoista. L’attore riesce ad esplicitare tutto questo con una prova destinata a mettere a disagio forse ancor più degli elementi propriamente terrificanti.

When Evil Lurks possiede poi la capacità di mettere in discussione quello che succede nel nostro presente attraverso momenti fortemente allegorici, i quali però mai perdono di coerenza rispetto alla trama o alla visione che il film stesso propone. Rugna ha avuto il coraggio di non piegare il genere alle esigenze di un pubblico più ampio che in fondo anela la catarsi attraverso questo tipo di prodotti. Al contrario When Evil Lurks si allinea con coerenza agli orrori che viviamo nel nostro tempo, dove anche coloro che dovrebbero essere comunque tutelati e tenuti al sicuro dalla violenza ne sono vittime innocenti. Il propagarsi incontrollato dell’odio irrazionale, infondato, o meglio fondato sulla menzogna, è un aspetto dei nostri giorni che Rugna sceglie di problematizzare senza assolutamente scendere a compromessi, anzi.

When Evil Lurks non scende a compromessi

Dotato di un paio di sequenze portentose e di altre capaci di mettere a dura prova lo spettatore più smaliziato quando si tratta di horror, When Evil Lurks si è rivelato una delle sorprese horror del recente passato. Dopo l’attenzione ricevuta giustamente dal pubblico di affezionati in giro per il mondo, fa veramente piacere veder arrivare nelle sale italiane un horror che rispetta il genere stesso nell’evitare di scendere a compromessi.

Captain America: Brave New World, la Sabra di Shira Hass sarà israeliana nel film

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La decisione dei Marvel Studios di introdurre la supereroina israeliana Sabra in Captain America: Brave New World è stata accolta con un certo disappunto quando è stato annunciato il casting di Shira Hass, e la polemica si è riaccesa dopo l’uscita del primo trailer la scorsa settimana. Nei fumetti, Sabra, alias Ruth Bat-Seraph, è una mutante dotata di forza, velocità, agilità, riflessi, resistenza e capacità di resistenza sovrumane. È apparsa per la prima volta sulle pagine de L’incredibile Hulk nel 1980 come agente del Mossad (il servizio segreto israeliano).

La Marvel ha presto rivelato che questa parte della sua origine sarà modificata e il personaggio sarà reimmaginato come una ex Vedova Nera – ma ora abbiamo la conferma che Ruth sarà ancora israeliana nel film. Secondo The Wrap, Sabra (questo nome sarà probabilmente abbandonato) parlerà “con un accento israeliano ed è un’ex Vedova Nera israeliana che ora serve come funzionario di alto livello del governo degli Stati Uniti nell’amministrazione del Presidente Ross (Harrison Ford)“.

L’American Jewish Committee ha risposto come segue: “Se è vero, siamo felici che la Marvel abbia riconosciuto quanto l’identità israeliana di Sabra sia essenziale per il suo personaggio. I supereroi hanno già abbastanza cose di cui preoccuparsi. La politica dell’identità non dovrebbe essere una di queste“.

Deborah Camiel, direttrice dell’Anti-Defamation League’s Media & Entertainment Institute, ha aggiunto: “Siamo lieti di apprendere che Sabra manterrà la sua identità israeliana in “Captain America, Brave New World” e che sarà ancora interpretata dalla meravigliosa attrice israeliana Shira Haas. I Marvel Studios vanno lodati per non aver ceduto alle forze anti-israeliane che volevano cancellare l’identità di questo personaggio e la sua storia. Accogliamo con favore la rappresentazione di una donna ebrea e israeliana forte sullo schermo e siamo ansiosi di vedere come questo personaggio verrà sviluppato nel film“.

Questa sembra essere una di quelle situazioni in cui, qualunque cosa lo studio faccia con questo personaggio, qualcuno avrà da ridire. Sabra manterrà la sua identità israeliana e sarà reimmaginata come una Vedova Nera, e questo ad ora sembra il miglior compromesso.

Shira Haas Unorthodox
L’attrice Shira Haas nella miniserie Unorthodox

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre ancora sconosciuto è il ruolo del villain interpretato da Giancarlo Esposito. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso.

Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, il film è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Anthony Mackie ha recentemente dichiarato che questo film è “10 volte più grande” della sua serie Disney+ e ha parlato della dinamica tra Cap e il nuovo Falcon, Joaquin Torres. “Sono in coppia alla pari“, ha scherzato. “Sono entrambi militari. Io ero il suo ufficiale comandante. Tra noi c’è più amicizia rispetto al modo in cui ammiravo Steve o al modo in cui non mi piaceva Bucky“.

Questo film è un chiaro reset. Ristabilisce davvero l’idea di cosa sia e cosa sarà questo universo“, ha aggiunto Mackie. “Penso che con questo film, si stia ottenendo un chiaro, nuovo marchio di ciò che la Marvel vuoole essere nello stesso modo in cui hanno fatto con Captain America: The Winter Soldier“.

Superman: in preparazione le riprese al Cincinnati Union Terminal

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Le riprese del reboot di Superman di James Gunn si sono concluse da poco in quel di Cleveland e ora le troupe si stanno preparando per iniziare le riprese a Cincinnati nello storico edificio dell’Union Terminal. Quando si è saputo che le riprese del film si sarebbero svolte a Cincinnati, i fan hanno subito ipotizzato che questo edificio avrebbe avuto un qualche ruolo nella trama, in quanto è stato l’ispirazione per il quartier generale della Justice League nei fumetti.

L’Union Terminal sarà effettivamente il doppio della Hall of Justice nel film? Non lo sappiamo con certezza, ma con l’Uomo d’Acciaio che unisce le forze con molti altri eroi, c’è sempre la possibilità che si formi una prima incarnazione della Justice League (o della Justice League International). Finora, l’unico attore avvistato sul set è Edi Gathegi (Mr. Terrific), ma domani, quando inizieranno ufficialmente le riprese, potremo probabilmente vedere alcune foto più rivelatrici.

A proposito di notizie, Gunn ha confermato che non sarà possibile dare una prima occhiata ad alcuni filmati di Superman al SDCC la prossima settimana. Non si prevede che i DC Studios siano molto presenti all’evento, quindi la cosa non sorprende più di tanto, anche se in passato abbiamo visto al Comic-Con dei filmati che stavano ancora girando. Ad ogni modo, con il cambio di location sarà probabilmente possibile avere ulteriori indicazioni sul film. Di seguito, ecco alcune foto del Cincinnati Union Terminal.

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Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Deadpool & Wolverine: rivelata l’impressionante (e intrigante) colonna sonora del film

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I Marvel Studios hanno rivelato la tracklist completa di Deadpool & Wolverine e ci sono alcuni pezzi da novanta. Tuttavia, è quello che ci dicono sul threequel che è forse più interessante. A differenza di una colonna sonora composta da musiche originali del compositore di un film (con titoli che, il più delle volte, forniscono un abbozzo di trama), questi sono brani preesistenti di artisti noti.

“The Lady in Red” di Chris de Burgh sembra una canzone che accompagnerà Lady Deadpool in battaglia, mentre l’inclusione di ‘The Greatest Show’ da The Greatest Showman è un ovvio cenno al ruolo di protagonista di Hugh Jackman nel popolare musical. Ryan Reynolds è riuscito persino a includere “Slash” degli Stray Kids; per chi non lo sapesse, l’attore è un grande fan della boy band sudcoreana e appare persino in uno dei loro prossimi video musicali.

Siamo sicuri che molti di voi saranno sollevati o delusi nell’apprendere che non c’è alcuna menzione di Taylor Swift nella colonna sonora. Ora sembra ancora più improbabile che la cantante appaia come Lady Deadpool o Dazzler (a meno che i Marvel Studios non abbiano fatto di tutto per mantenere la sua apparizione una sorpresa). Qui di seguito potete dare un’occhiata alla colonna sonora completa di Deadpool & Wolverine, insieme a un nuovo sguardo ai personaggi del titolo (e a Dogpool).

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Tutto quello che sappiamo su Deadpool & Wolverine

Deadpool & Wolverine riunisce il protagonista Ryan Reynolds con Shawn Levy, regista di Free Guy e The Adam Project, che ha firmato la regia dell’atteso progetto. Hugh Jackman uscirà finalmente dal suo pensionamento da supereroi per riprendere il ruolo di Wolverine. Sebbene i dettagli ufficiali della storia di Deadpool & Wolverine, con protagonista Ryan Reynolds, non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la serie di film di Deadpool – l’unica parte del franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di Reynolds si siano svolti in un universo diverso.

Ciò preserva i film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato da Hugh Jackman, viaggiare nell’universo principale dell’MCU. Nel film saranno poi presenti anche personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera che anche altri X-Men possano fare la loro comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della Marvel comparsi sul grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben Affleck.

Una voce recente afferma che anche Liev Schreiber sia presente riprendendo il suo ruolo Sabretooth. Di certo, Morena Baccarin (Vanessa), Karan Soni (Dopinder), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter) e Shioli Kutsuna (Yukio) torneranno tutti nei panni dei rispettivi personaggi, e a loro si uniranno i nuovi arrivati in franchising Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), nel ruolo di Nova e Mr. Paradox. Un recente report afferma inoltre che la TVA di Loki, incluso l’agente Mobius (Owen Wilson) e Miss Minutes, saranno coinvolti nel film. Deadpool & Wolverine uscirà nei cinema il 24 luglio 2024.

Peacemaker stagione 2: una nuova foto potrebbe spiegare il salto nel DCU

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Mentre proseguono le riprese della seconda stagione di Peacemaker nella contea di Paulding, in Georgia, una nuova foto dal set ha mandato in fibrillazione le speculazioni. È stato avvistato un murale in cui compaiono Peacemaker – che indossa un costume leggermente diverso – suo padre con il suo costume da Drago Bianco e un terzo misterioso personaggio che, secondo molti, si rivelerà essere il fratello di Christopher Smith, Keith.

Se avete visto la prima stagione, saprete che Chris ha accidentalmente ucciso il fratello maggiore colpendolo alla nuca quando il padre li ha costretti a combattere per il divertimento dei suoi amici ariani, ma la teoria è che questa immagine sia stata dipinta in una linea temporale alternativa in cui Keith ha vissuto e si è unito al padre e al fratello come parte di una squadra di vigilanti.

Questa ipotesi può sembrare un po’ azzardata, ma sappiamo che Robert Patrick tornerà a vestire i panni di Augee Smith, nonostante sia stato ucciso nel finale della prima stagione, e spiegherebbe i commenti di James Gunn sul fatto che la prima stagione non fa parte del DCU.

Piuttosto che far finta che certi eventi (i camei della Justice League, per esempio) non siano accaduti, potrebbe avere intenzione di portare Peacemaker e i personaggi di supporto in una realtà completamente nuova. Oppure, il terzo uomo non è affatto Keith e qualcuno ha semplicemente dipinto un murale dei suoi suprematisti bianchi preferiti accanto a un personaggio che non ci è ancora stato presentato.

Peacemaker, cosa sappiamo sulla seconda stagione

Peacemaker esplora la storia del personaggio che John Cena riprende all’indomani del film del 2021 del produttore esecutivo James Gunn, Suicide Squad – un uomo irresistibilmente vanaglorioso che crede nella pace ad ogni costo, non importa quante persone debba uccidere per ottenerla!”. I dettagli sulla trama della seconda stagione sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che Frank Grillo riprenderà il ruolo di Rick Flag Sr. e cercherà di vendicarsi per l’uccisione da parte di Peacemaker di suo figlio Rick Jr. (Joel Kinnaman) avvenuta in The Suicide Squad.

Gunn, Peter Safran e Matt Miller sono i produttori esecutivi della serie. Anche il produttore esecutivo John Cena e il produttore consulente Stacy Littlejohn sono coinvolti nella produzione dello show. Nel cast si ritrovano anche Sol Rodríguez nei panni di Sasha Bordeaux, Tim Meadows nei panni di Langston Fleury e David Denman in un ruolo misterioso. Al momento, non è stata annunciata una data di debutto.

Dracula – A Love Tale: primo sguardo a Caleb Landry Jones nei panni del leggendario vampiro

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Le riprese sono in corso per il nuovo film del regista Luc Besson (Léon, Nikita) dedicato a Dracula, con la star del suo precedente Dogman Caleb Landry Jones che interpreterà il leggendario conte transilvano. Il film si intitola Dracula – A Love Tale, ed è descritto come una “rivisitazione a grande budget” della storia delle origini del vampiro. Deadline ha ora condiviso un primo sguardo al film, che ci offre un dietro le quinte di Jones nella sua armatura, presumibilmente nei panni di un principe Vlad “L’Impalatore” Tepes pre-vampiro.

È un approccio totalmente romantico”, dice Besson del suo adattamento. “C’è un lato romantico nel libro di Bram Stoker che non è stato esplorato molto. È una storia d’amore su un uomo che aspetta per 400 anni la reincarnazione di sua moglie. Questo è il vero cuore della storia, aspettare un’eternità per il ritorno dell’amore”. A dire il vero, gli elementi romantici della storia sono stati esplorati più volte in precedenti adattamenti cinematografici e televisivi, in particolare nell’elegante Dracula di Bram Stoker di Francis Ford Coppola.

Non sarebbe inoltre la prima volta che vediamo la vita pre-vampiresca di Dracula rappresentata sullo schermo. Nel film di Coppola c’è un flashback dei primi giorni del Conte, mentre il più recente Dracula Untold si concentra sulla caduta nell’oscurità dell’ex Cavaliere dopo un incontro fatale con un antico succhiasangue. C’è però da aspettarsi che Besson riesca ad offrire qualcosa di nuovo sulla vicenda, proponendo così la sua personale visione di una delle storie più amate ed emozionanti di sempre.

Dracula – A Love Tale, quello che sappiamo sul film

Basato sull’iconico romanzo di Bram Stoker, il progetto vedrà il visionario cineasta Besson dare la sua personale interpretazione del classico vampiro condannato alla vita eterna. La versione di Besson sembra si configurerà fortemente come origin story che esplora la storia d’amore gotica tra il principe Vladimir e sua moglie, la cui perdita lo spinge ad abbandonare Dio e a diventare un vampiro. Il progetto ha un budget elevato per un film europeo, ma non si avvicina ai livelli di Valerian e la Città dei Mille Pianeti.

Luc Besson Productions produce e EuropaCorp co-produce. La fonte di finanziamento non è ancora stata rivelata, ma il venditore Kinology, con sede a Parigi, si sta occupando delle vendite. Nel film, oltre a Caleb Landry Jones nel ruolo di Dracula, ritroveremo Zoë Bleu nel ruolo di Elisabeta e il suo alter ego del XIX secolo, Mina, con Matilda De Angelis nel ruolo della migliore amica di Mina e Christoph Waltz nel ruolo di “un prete cacciatore di vampiri che è sulle tracce di Dracula” (senza dubbio la versione di Van Helsing di questo film).

Anthony e Joe Russo in trattative per dirigere Avengers 5 e Avengers: Secret Wars

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Arriva da Variety la notizia che Anthony e Joe Russo, già firma dietro ai grandi successi al box office di Avenger: Infinity War e Endgame, sono in trattative con i Marvel Studio per dirigere Avengers 5 e Avengers: Secret Wars. I film saranno presumibilmente connessi, allo stesso modo di Infinity War e Endgame.

I Marvel Studios erano alla ricerca di registi per questi due importanti film del loro franchise da diverso tempo, da quando Destin Daniel Cretton, regista di Shang-Chi, aveva lasciato il posto. Mentre recentemente è stato arruolato Michael Waldrom per scrivere i film, Shawn Levy era stato avvicinato per la regia.

Avengers: Secret Wars film 2027Anthony e Joe Russo alla regia di Avengers 5 e 6

Non è chiaro quando la Marvel intende iniziare la produzione dei prossimi episodi di “Avengers”. Il prossimo film di Anthony e Joe Russo è “The Electric State” di Netflix, un’avventura fantascientifica con Chris Pratt e Millie Bobby Brown le cui riprese si sono concluse alla fine del 2022. Dopo “Endgame”, i fratelli sono passati allo streaming con “The Grey Man” di Netflix con Ryan Gosling, Chris Evans, Ana de Armas, e al film poliziesco di Apple TV+Cherry”, con Tom Holland. Sono stati produttori di “Everything Everywhere All at Once”, della serie TV di Amazon “Citadel” e di “Extraction” di Netflix.

I Russo hanno diretto quattro film Marvel, oltre ai due Avengers citati, anche Captain America: The Winter Soldier” del 2014 e “Captain America: Civil War” del 2016. Al momento, “Avengers: Endgame” è il secondo film di maggior incasso della storia con 2,79 miliardi di dollari, mentre “Infinity War” è il sesto con 2,05 miliardi di dollari. Sono in compagnia di James Cameron come unici registi con due blockbuster da 2 miliardi di dollari.

The Acolyte, finale di stagione: cosa è successo?

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The Acolyte, finale di stagione: cosa è successo?

Il finale di stagione di The Acolyte: La Seguace parte da dove è finito l’episodio 6; Osha indossa l’elmo dello Straniero, ma sembra che stia perdendo il controllo, costringendo il misterioso cattivo Sith ad aiutarla a rimuoverlo. Ha avuto una visione di Mae che uccide Sol con una mano tesa e una spada laser nell’altra. Ciò significa che la sua gemella mantiene la sua promessa di uccidere un Jedi senza armi, spingendo lo Straniero e Osha a dirigersi insieme a Brendok.

Sulla nave di Sol, discute con Mae su chi dovrebbe essere incolpato per quello che è successo sul pianeta sedici anni fa. Si libera e fugge su una navetta di salvataggio, spingendo i Jedi a inseguirla. Tuttavia, mentre si prepara a spararle dal cielo, Bazil interviene ed entrambi si schiantano sul pianeta sottostante.

David Harewood si presenta nei panni del senatore Rayencourt, un politico che odia i Jedi e desidera ritenere responsabile l’Ordine. Minaccia Vernestra Rwoh con un’indagine esterna, esercitando ulteriori pressioni su di lei affinché tenga nascosti i recenti omicidi.

the acolyte sol spada laserThe Acolyte: il ritorno di Darth Plageuis

Lo Straniero offre a Osha la sua ultima possibilità di unirsi a lui mentre lasciano la sua casa ed è allora che vediamo una figura oscura nella grotta che stavano osservando: sì, è Darth Plageuis! Non sappiamo se sia il Maestro segreto di Qimir, un Sith rivale che cerca di eliminare un rivale, o semplicemente si nasconde su un pianeta che ora possiamo dire quasi certamente destinato a essere Bal’demnico.

Quello che sappiamo, ovviamente, è che un giorno diventerà il Maestro dell’Imperatore Palpatine, scoprendo come creare la vita attraverso la Forza e sfuggire alla morte. Qualcosa ci dice che un essere come Osha sarà la chiave per raggiungere questo obiettivo.

Sol e il Maestro si scontrano su Brendok in un epico duello con la spada laser, mentre anche Mae e Osha vengono alle mani. Quest’ultima rivela che il suo odio per la sua gemella e il suo dolore sono ciò che le ha impedito di diventare una Jedi. Non crede che Sol abbia ucciso la loro madre ma poco dopo confessa a Mae che rifiuta di ucciderlo su richiesta dello Straniero e sostiene invece che i Jedi dovrebbero pagare per i suoi crimini davanti al Senato.

Sol conferma che la loro madre ha usato la Forza e un’influenza su Brendok per creare Mae e Osha mentre il suo ex Padawan osservava. Raccogliendo la spada laser del suo vecchio Maestro, si rifiuta di ascoltare le sue suppliche e, mentre lui va a dirle che la ama, usa la Forza per soffocarlo a morte. Mentre lo fa, il cristallo Kyber blu nella lama di Sol diventa rosso.

Vernestra percepisce Qimir ed è sostanzialmente confermato che una volta era uno degli allievi dei Jedi prima di ciò che accadde e che lo lasciò con quella cicatrice della spada laser sulla schiena.

Mae e Osha si lasciano il passato alle spalle

Mae e Osha finalmente si lasciano il passato alle spalle ma sfortunatamente per loro non c’è un lieto fine. Lo Straniero dice che insegnerà a Osha, ma se i Jedi catturano Mae, lei non avrà altra scelta che rivelare dove si trovano. Con il loro permesso, cancella la mente di Mae per fare in modo che dimentichi sua sorella, anche se Osha giura che un giorno la troverà.

Mae viene arrestata dai Jedi e non ricorda nulla di quello che le è successo dopo quella fatidica notte su Brendok. Vernestra dice al Cancelliere e ai suoi senatori che Sol ha ucciso i suoi compagni Jedi per nascondere le sue azioni passate, spiegando perché nessuno sa del ritorno dei Sith. Ora, ha bisogno dell’aiuto di Mae per trovare un suo allievo prima che si trasformi in malvagità… quindi sì, Lo Straniero una volta era uno Jedi e l’insabbiamento probabilmente continuerà.

L’episodio termina con Qimir che tiene la mano di Osha mentre diventa la sua Accolita e, tornando su Coruscant, intravediamo Yoda mentre Vernestra gli dice che devono parlare…

Lobo potrebbe esordire nel DCU in Supergirl: Woman of Tomorrow

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Lobo potrebbe esordire nel DCU in Supergirl: Woman of Tomorrow

Sembra sempre più probabile che Lobo, Main Man, faccia il suo debutto nel DCU in Supergirl: Woman of Tomorrow. Una voce recente affermava che i DC Studios fossero interessati a coinvolgere Jason Momoa per un ruolo non rivelato nel film, portando alla speculazione che Lobo farà la sua apparizione. Ora, MTTSH riferisce che l’Ultimo Czarniano avrà effettivamente un ruolo da svolgere nel progetto.

Anche se tutto ciò sembra indicare che Momoa si vestirà da Lobo in Supergirl: Woman of Tomorrow, vale la pena tenere presente che non abbiamo ancora la conferma ufficiale che questo sia il personaggio a cui si riferiva la star di Aquaman quando ha indicato di che stava progettando di lasciarsi alle spalle il Re di Atlantide e fare il salto nel DCU.

DCU Jason Momoa LoboTutto quello che sappiamo su Supergirl: Woman of Tomorrow

Supergirl: Woman of Tomorrow debutterà il 26 giugno 2026 in Imax, e sarà il secondo lungometraggio dell’universo DC appena riavviato ad assicurarsi un posto nel calendario delle uscite, dopo Superman di James Gunn. Il film vede protagonista Milly Alcock (House of the Dragon) nel ruolo della Ragazza d’Acciaio, con Craig Gillespie (Crudelia) che dirige da una sceneggiatura di Ana Nogueira (“The Vampire Diaries”).

Il progetto, adattato da una serie di fumetti del 2022 con lo stesso titolo, di Tom King e Bilquis Evely, porta Supergirl lontano dalla Terra mentre viaggia attraverso il cosmo con il suo fidato cane, Krypto il Supercane, per sfuggire a una vita perennemente all’ombra di suo cugino, Superman. Incontra una ragazza aliena di nome Ruthye, decisa a vendicare la morte di suo padre, e recluta Supergirl per aiutarla.

Milly Alcock ha ottenuto il ruolo principale di Kara Zor-El nel film sui supereroi a gennaio, dopo la sua interpretazione nella prima stagione di “House of the Dragon” della HBO che ha attirato l’attenzione del co-direttore della DC James Gunn. Alcock ha fatto un provino per il ruolo – incluso indossare il costume di Supergirl – sul set di Superman.

Quando Gunn annunciò per la prima volta il progetto “Supergirl” nel gennaio 2023 insieme al co-capo Peter Safran, “Non è esattamente la Supergirl che siamo abituati a vedere”, ha detto Gunn. Si dice che questa versione di Kara Zor-El sia “meno seria e più spigolosa dell’iconica supereroina“, in quanto Gunn cerca di allontanarsi dalle “precedenti rappresentazioni della Ragazza d’Acciaio, in particolare la lunga serie della CBS/CW interpretata da Melissa Benoist“.

Una precedente indiscrezione affermava che il progetto è attualmente alla ricerca di attori per interpretare il cattivo Krem delle colline gialle, maschio, dai 25 ai 45 anni, e l’alleata di Kara Zor-El, Ruthye Marye Knoll, dai 13 ai 16 anni. Woman of Tomorrow sarà il secondo film del DCU a uscire nelle sale dopo Superman di James Gunn.

Hellboy: The Crooked Man, rivelata la durata del film

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Hellboy: The Crooked Man, rivelata la durata del film

Il primo trailer di Hellboy: The Crooked Man è stato rilasciato all’inizio di questo mese e la risposta è stata, nella migliore delle ipotesi, contrastante. Ora secondo l’affidabile leaker @Cryptic4KQual, il film durerà solo 1 ora e 39 minuti.

Nel caso dei film sui supereroi, la breve durata non è sintomo di qualità. D’altro canto, questo è un progetto a budget inferiore e potrebbe essere una storia più piccola e autonoma, che non avrà una CG invasiva come i film con Ron Perlman e David Harbour.

Almeno sappiamo che Hellboy: The Crooked Man sarà un affare relativamente disinvolto e ci sono tutte le possibilità che superi le aspettative quando finalmente arriverà nei cinema (una durata più breve significa anche che può essere proiettato su un numero maggiore di schermi, aumentando entrate al botteghino).

Hellboy: The Crooked Man, le parole di Mike Mignola

Anche se secondo quanto riferito non ha mai visitato il set del film, il creatore di Hellboy e co-sceneggiatore, Mike Mignola, ha condiviso grandi elogi per il riavvio una volta terminata la produzione. “Ho amato quello che ho visto“, ha detto lo scorso maggio.”Se i fan stavano aspettando un film di Hellboy che sia in realtà un adattamento di una delle mie storie, penso che finalmente ne avranno uno.”

Congratulazioni al regista Brian Taylor e a un cast davvero meraviglioso“, ha aggiunto Mignola, “e al co-sceneggiatore Chris Golden che ha fatto così tanto per capire come dare allo studio ciò che volevano e allo stesso tempo rimanere fedele al cuore e all’anima di The Crooked Man, la mia storia preferita di Hellboy… hanno fatto un lavoro meraviglioso dando vita al suo personaggio davvero orribile.”

Cosa aspettarsi da Hellboy: The Crooked Man?

Hellboy: The Crooked Man è diretto da Brian Taylor (Crank) da una sceneggiatura scritta dal creatore di fumetti di Hellboy Mike Mignola e Chris Golden. Il riavvio è interpretato da Jack Kesy, Jefferson White e Adeline Rudolph.

Il film è basato sull’omonimo fumetto vincitore dell’Eisner Award, che ha debuttato nel luglio 2008 in contemporanea dell’uscita cinematografica di Hellboy: The Golden Army di Guillermo del Toro . “Incagliati nell’Appalachia rurale degli anni ’50, Hellboy e un agente del BPRD alle prime armi scoprono una piccola comunità infestata da streghe, guidata da un diavolo locale con un inquietante legame con il passato di Hellboy, ovvero The Crooked Man“, recita la sinossi del film.

Il nuovo film è prodotto da Millennium Media, Dark Horse Entertainment, A Nu Boyana Production e Campbell Grobman Film. È prodotto da Mike Richardson, Jeffrey Greenstein, Jonathan Yunger, Les Weldon, Rob Van Norden, Sam Schulte e Yariv Lerner. I produttori esecutivi sono Mike Mignola, Avi Lerner, Trevor Short, Boaz Davidson, Tanner Mobley, Lati Grobman, Christa Campbell, Michael Muellner e Julia Muentefering.

James Gunn risponde su Superman, Lanterns, Paradise Lost e la continuity del DCU

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Il co-CEO dei DC Studios e regista di Superman James Gunn si è preso una pausa dalle riprese dell’Uomo d’Acciaio per rispondere ad altre domande dei fan su Threads.

Inizieremo con l’attesissimo riavvio e l’ultimo aggiornamento del regista su quelle che si stanno rivelando delle riprese lunghe. “Non abbiamo finito di girare,” conferma Gunn. “Mancano ancora un paio di settimane. Ho appena finito di girare a Cleveland. E sì, sono delle riprese lunghe… ma ci stiamo avvicinando!” Aggiunge: “Abbiamo montato in modo piuttosto intenso per tutto il tempo in cui abbiamo girato, quindi [la post-produzione] non dovrebbe essere eccessivamente lunga”.

Per quanto riguarda la seconda stagione di Peacemaker, le cui riprese sono attualmente in pieno svolgimento ad Atlanta, Gunn dice che Greg Mottola ne è responsabile, ma in seguito ha confermato che tornerà per dirigere un episodio nelle prossime settimane. Ha anche ribadito che lo spettacolo “segue gli eventi di Superman e ha detto che il prossimo gruppo di episodi “riprende essenzialmente da dove la prima stagione si era interrotta con un paio di piccole differenze”.

Affrontando la continuità del DCU, James Gunn ha spiegato che “tutti questi progetti iniziali verranno realizzati nell’ordine in cui verranno rilasciati” e ha detto che, sebbene conosca il prossimo film dei DC Studios, scrive: “È solo un angolo lontano del mio cervello come Sono concentrato su ciò che stiamo girando.”

James Gunn risponde su Superman, Lanterns, Paradise Lost e la continuity del DCU

Descrive Waller (che sappiamo che molti di voi pensavano non esistesse più) come “meraviglioso e [in] sviluppo molto attivo” e rivela che Chris Mundy, Tom King e Damon Lindelof hanno “molte grandi idee” quando si tratta a chi dovrebbe interpretare Hal Jordan e John Stewart in Lanterns.

Gunn potrebbe anche aver fatto qualche passo nel sfatare le recenti notizie secondo cui Kumail Nanjiani vestirà i panni di Booster Gold quando ha detto che nessun attore è stato scelto per progetti che non hanno ancora avuto il via libera. “Niente è ‘in produzione’ a meno che non abbia ricevuto il via libera”, ha aggiunto. “Al momento si tratta di Superman, Supergirl, Penguin, Peacemaker, Lanterns e una manciata di progetti animati. Ma Paradise Lost, come molti altri titoli conosciuti e sconosciuti, è ancora in uno sviluppo molto attivo: sarà in produzione non appena avremo una o più sceneggiature.” “Per inciso, non siamo ufficialmente scelti per nulla che non abbia il via libera”, ha concluso lo scrittore, regista e capo dello studio.

Sfortunatamente, lo studio salterà il Comic-Con, quindi oltre a Creature Commandos e The Penguin, non ci aspettiamo niente di troppo eccitante da San Diego.