In molti credono che George Lucas abbia rinunciato alla sua creatura, il franchise di Star Wars. Tuttavia il regista che nel 1977 inaugurò questo straordinario viaggio, continua a rimanere in contatto con la Lucasfilm, anche dall’esterno.
Sembra infatti che durante le riprese di Solo: A Star Wars Story, sia andato a far visita sul set a Ron Howard, suo protagonista di American Graffiti, e che abbia dato dei consigli su come girare una particolare scena del film, a bordo del Millennium Falcon.
“Voleva solo passare per salutare, poi è rimasto sul set per 5 ore. C’è anche un momento, ma non rivelerò quale, in cui George ha detto ‘Io credo che Han farebbe così in questa scena’. Eravamo a bordo del Millennium Falcon. Si tratta di una cosa divertente, che abbiamo fatto.” A Ron Howard è piaciuta così tanto l’idea che ha chiesto a tutti di farla come voleva George Lucas.
In merito alla sua scelta di prendere il posto di Chris Miller e Phil Lord, Ron Howard è stato invece esitante: “Conosco Phil e Chris. Hanno moltissimo talento e tutti volevamo trovare un modo per lavorare con loro. Ma quando ho sentito che sarebbero stati sostituiti, io stavo lavorando a tante altre cose e non avevo intenzione di dirigere nulla (…) Ero riluttante, ma ho anche cominciato a capire, parlando con Kathy, che potevo essere d’aiuto.”
Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche Chewbacca. Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke,Donald Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.
Si è spento ad appena 48 anni Jóhann Jóhannsson, compositore di musica da film, nominato agli Oscar per la colonna sonora de La Teoria del Tutto. Di origini islandesi, Jóhannsson è morto a Berlino ieri per cause non rese note. La conferma della sua scomparsa è stata data dal suo manager, Tim Husom.
Il compositore era stato nominato agli Oscar e aveva vinto un Golden Globe per il suo lavoro, entrambi i premi ricevuti per La Teoria del Tutto. Noto per il suo lavoro di mescolanza di sonorità elettroniche con classica strumentale, Jóhannsson ha firmato anche, nel 2017, la colonna sonora di madre! di Darren Aronofsky.
Nel 2016 ha guadagnato nominato ai BAFTA e agli Oscar per l’incredibile colonna sonora di Sicario, di Denis Villeneuve, con cui ha collaborato anche per Arrival, lavoro riconosciuto con nomination ai Grammy, ai BAFTA e ai Golden Globes.
L’ultimo suo lavoro è quello realizzato per Mary Magdalene, il biopic biblico diretto da Garth Davis, con Rooney Mara, Joaquin Phoenixe Chiwetel Ejiofor. Il film uscirà quest’anno.
Ecco il primo sguardo a The Grinch, il nuovo film d’animazione con la voce di Benedict Cumberbatch, mostrato durante la cerimonia di apertura dei giochi olimpici invernali di PyeongChang 2018.
Il primo poster del film raffigurava il protagonista che sarà doppiato da Benedict Cumberbatch nella sua versione adulta, per raggiungere all’anagrafe il personaggio creato nel 1957 dal Dr. Seuss che celebre racconto Il Grinch e la favola di Natale!.
Alla regia del film ci sono Peter Candeland e Yarrow Cheney, mentre fa parte del cast vocale al fianco di Cumberbatch anche Matthew O’Callaghan.
La novella del Dr. Seuss venne adattata per la prima volta in animazione, nel 1966, con Boris Karloff che venne scelto per prestare la voce al personaggio, questa vecchia e cattiva creature che desiderava rovinare il Natale nella città di Chistaqua.
Dopo il lavoro di Chuck Jones, adesso la Illumination, casa dei Minions e di Cattivissimo Me, adatterà il personaggio all’era della computer grafica.
La storia vanta un altro adattamento, diretto da Ron Howard, con protagonista Jim Carrey.
Il film è atteso per il 2018 e potrebbe raccontare una storia di origini, in cui scopriamo in che modo questa creaturina verde, anche tenera, come la vediamo nel poster, si è trasformata nel vecchio cattivo che dà il titolo alla storia originale.
Dopo le voci delle trattative di Joaquin Phoenix con la produzione di The Joker Origins, per interpretare il Clown Principe del Crimine hanno scatenato la fantasia di Bosslogic che ha proposto la sua versione.
Il film, che dovrebbe essere diretto da Todd Phillips (Una notte la leoni, War Dogs) ed esterno all’universo condiviso DC, sarà prodotto da Martin Scorsese e in passato aveva circuito anche Leonardo DiCaprio per il ruolo da protagonista.
The Joker Origins sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Il progetto, intitolato The Joker Origins, riavvierà la storia del personaggio e necessita quindi di un nuovo attore dopo gli ultimi visti sul grande schermo (Jared Leto in Suicide Squad e Heath Ledger nella trilogia de Il cavaliere oscuro).
Le riprese di Captain Marvel sono in corso, come abbiamo visto dalle prime foto dal set del film, che ci hanno mostrato Brie Larson nel costume di Carol Danvers. Adesso, via Production Weekly, abbiamo la possibilità di conoscere il titolo di lavorazione del film.
Secondo quanto riporta il sito, il titolo di lavorazione sarebbe Open World, nome tutt’altro che casuale, trattandosi dei Marvel Studios. Secondo quanto possiamo dedurre, il titolo indicherebbe un’apertura della Terra a altri mondi, o semplicemente allo spazio. Dal momento che gli Skrull sono confermati nel film, la cosa non sorprende troppo, data soprattutto la scala dei poteri di Carol Danvers.
Il film avrà un ruolo decisivo nella conclusione della Fase 3 Marvel
Alla regia del film, con protagonista Brie Larson, ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck. La pellicola sarà ambientata durante gli anni ’90 e vedrà la partecipazione diSamuel L. Jacksonche torna nei panni di Nick Fury. Nel cast ci sono anche DeWanda Wise, Jude Lawe Ben Mendelson.
La cover story di EW dedicata a Solo: A Star Wars Story ci ha dato la possibilità di scoprire nuovi dettagli sul film diretto da Ron Howard. Adesso scopriamo chi sono i criminali che vedremo nel film.
Cominciando dal personaggio interpretato da Woody Harrelson, Beckett, si tratta, come già accennato, del mentore di Han Solo. Un personaggio modellato su Long John Silver, de L’Isola del Tesoro, che, come intuiamo dal trailer, sta organizzando un colpo importante. Poi c’è Val, interpretata da Thandie Newton. L’attrice sarà una socia di Beckett, e lavorerà con lui da molto tempo, quando Han li incontra. I due saranno una sorta di famiglia per il giovane protagonista.
Infine, il personaggio di Paul Bettany, Dryden Vos, è una specie di boss criminale, e dà l’impressione di essere in cima alla “catena alimentare” di questo mondo di canaglie. A oggi è quello che sembra essere più vicino alla figura di villain nel film.
Sappiamo però che il concetto di buono e cattivo, eroe e villain, sarà molto labile in un film che racconta le origini di Han Solo, la più famosa e amata canaglia che la galassia lontana lontana abbia mai conosciuto.
Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche Chewbacca. Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke,Donald Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.
Arriva direttamente dai Marvel Studios un nuovo video che annuncia un concorso per i fan in occasione dell’uscita di Avengers: Infinity War. Per celebrare i 10 anni di Marvel Cinematic Universe è stato indetto un concorso che porterà 10 fortunati fan all’anteprima mondiale del film con il cast.
Oltre a questo, però, il video mostra anche un’altra cosa davvero interessante: il Guanto dell’Infinito quasi completo. Mancano infatti solo due Gemme dal magico (al secondo 24) oggetto affinché sia completo!
Come si vede, dal Guanto mancano solo la Gemma Verde, quella del Tempo (l’Occhio di Agamotto) e quella della Realtà, la Rossa (l’Aether, che possiede il Collezionista).
Interessante notare come la Gemma dell’Anima, quella Arancione, di cui è ancora sconosciuta la collocazione reale (dovrebbe essere il Wakanda, ma non è confermato), sia già sul guanto di Thanos, a meno che quella che sembra essere la Gemma dell’Anima non sia in realtà la Gemma della Realtà (quella Rossa) e allora la sesta Gemma sarebbe tutta da scoprire nel corso del film.
Avengers: Infinity War – la trama
Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.
Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).
Mentre si avvicina la data di uscita dell’edizione in Home Video di Thor: Ragnarok, grazie a Entertainment Weekly abbiamo la possibilità di guardare una scena inedita, tagliata dal film di Taika Waititi.
In particolare, nella clip che non è completa di VFX vediamo Thor e Bruce Banner in viaggio verso Asgard sulla nave del Granmaestro, e proprio dagli archivi del velivolo, che sappiamo essere la location del personaggio per le sue orgie, lo vediamo mentre si diverte tantissimo con dei tentacoli…
Thor: Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast del film Chris Hemsworthsarà ancora Thor; Tom Hiddleston il fratello adottivo di Thor, Loki; Il vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elbasarà la sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkinsinterpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano il premio OscarCate Blanchett (Blue Jasmine, Cenerentola) nei panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum(Jurassic Park, Independence Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico Grandmaster, Tessa Thompson(Creed, Selma) interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban(Star Trek, il Signore degli Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che Mark Ruffaloriprenderà il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Ecco finalmente la versione italiana del primo trailer di Deadpool 2 in cui conosciamo il Cable interpretato da Josh Brolin e in cui Ryan Reynolds torna nei panni del Mercenario Chiacchierone.
Deadpool 2: il teaser trailer del film con Ryan Reynolds
Inoltre, di seguito, ecco la nuova sinossi del film:
Dopo essere sopravvissuto a un quasi fatale attacco di mucche, uno chef sfigurato che lavora in una cafetteria (Wade Wilson) lotta con il suo sogno di diventare il barista più sexy di Mayberry mentre impara a scendere a patti con il fatto che ha perso il senso del gusto.
Cercando di riconquistare la sua spezia per la vita, così come un condensatore di flusso, Wade deve combattere i ninja, la yakuza e un branco di cani sessualmente aggressivi, mentre viaggia in giro per il mondo per scoprire l’importanza della famiglia, dell’amicizia e del sapore. Un nuovo gusto per l’avventura e per ottenere l’ambito titolo di tazza di caffè del World’s Best Lover.
Diretto da David Leitch, Deadpool 2 vedrà Ryan Reynolds tornare nei pani del Mercenario Chiacchierone della Marvel. Zazie Beetz sarà Domino, Josh Brolin sarà invece Cable.
Mentre manca ormai poco all’uscita in home video di Justice League, oggi arriva un nuovo contenuto extra che mostra nientemeno che il costume nero d Superman in una sequenza tagliata dal film di Zack Snyder.
Justice League, sarà disponibile dal 21 Marzo nei formati DVD, Blu-ray, Blu-ray 3D e in 4k Ultra HD, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.
Diretto da Zack Snyder, il film presenta una invidiabile lineup di SuperEroi DC: Ben Affleck nei panni di Batman, Henry Cavill come Superman, Gal Gadot nel ruolo dell’irresistibile Wonder Woman, Ezra Miller come The Flash, Jason Momoa nei panni di Aquaman e Ray Fisher come Cyborg.
I Contenuti Speciali delle edizioni Blu-ray permetteranno ai fan di scoprire tutti i segreti della Justice League, conoscere meglio i nuovi membri, il loro lavoro di squadra e la tecnologia che dà loro una marcia in più. L’edizione 4k Ultra HD del fim contiene anche il disco Blu-ray, oltre ad una scena inedita non presente nel film al cinema.
Wonder Woman è senza dubbio uno dei personaggi più iconici della storia dei fumetti. Oltre le pagine e attraversando prima la televisione negli anni Settanta e il cinema con il grande successo del film di Patty Jenkins, la principessa amazzone Diana Prince è stata un simbolo di femminismo ed emancipazione che le generazioni dopo di lei hanno preso come esempio. Eppure esistono alcuni aspetti strani e irrisolti in tutto il suo percorso che sono ancora oggi fonte di dubbio. Scopriamo di seguito i 14 più interessanti:
Perché parla in inglese così bene?
Sebbene sia dato spesso per scontato, in alcuni fumetti Diana mostra di non conoscere affatto la lingua inglese e la si vede studiare per essere in grado di comunicare con gli altri. Nella serie televisiva invece, Lynda Carter parlava un inglese fluente senza alcuna giustificazione, mentre nel film del 2017 tutte le amazzoni (compresa Diana) parlano un inglese con leggere inflessioni esotiche.
La sua storia d’amore con Superman
Fortunatamente l’intreccio è stato evitato nei fumetti, mentre è rimasto vivo come fan fiction, eppure la storia d’amore tra Wonder Woman e Superman è stato fra gli argomenti più chiacchierati di sempre nella storia dei due personaggi. Avendo molte cose in comune, era logico pensarli assieme prima o poi.
Diana non è stata la prima Wonder Woman
C’è stato un tempo in cui si pensava che Diana non era stata la prima Wonder Woman della storia. Soprattutto dopo l’uscita del fumetto reboot Crisis on Infinite Earths, Diana crebbe con una nuova continuity, e i racconti furono ambientati negli anni Settanta. Fu allora che gli autori pensarono ad Hippolyta come la prima vera Wonder Woman.
La sua attrazione per Steve Trevor
Una delle cose migliori del film del 2017 è certamente stato il rapporto e la chimica fra Diana e Steve, interpretati da Gal Gadot e Chris Pine. Tuttavia nei primi fumetti, Steve appariva come uomo insensibile e piuttosto stupido, ma Diana lo amava comunque incondizionatamente. Negli anni Settanta poi il personaggio si è involuto ancora di più, diventando aggressivo e trattando Diana come spazzatura.
La sua identità segreta di Diana Prince
Anche per Wonder Woman, come Superman, l’identità di supereroina viene nascosta tramite degli occhiali. Prima del New.52 Diana Prince era un membro del governo e aiutava il paese come Wonder Woman, eppure nessuno si è mai accorto della somiglianza.
Il suo costume è troppo americano
I colori originali del costume di Diana sono gli stessi della bandiera americana: bianco, rosso e blu. Nel DCEU invece le tonalità sono state leggermente modificate per sembrare più internazionali e senza tempo, anche perché stando ai fatti, Diana non è americana ma originaria di Isola Paradiso. Perché allora indossa un costume a stelle e strisce?
Il jet invisibile
Il jet invisibile di Wonder Woman fa parte della sua mitologia, eppure resta un mezzo di trasporto fin troppo moderno per un’amazzone. Un tempo addirittura le serviva spostarsi con questo jet perché non poteva volare, ed è rimasto anche quando effettivamente Diana sapeva farlo.
La continuity della serie con Lynda Carter
La continuity della serie televisiva cult per molti non ha ancora senso. Iniziava con Diana durante la Seconda Guerra Mondiale, e nella seconda stagione la si vedeva in azione 35 anni dopo nel tempo presente (all’epoca gli anni Settanta).
La serie è in realtà costituita da due serie distinte. La prima, Wonder Woman, si basa sui fumetti della Golden Age, è ambientata durante la seconda guerra mondiale, è stata prodotta dalla ABC e trasmessa tra il 1975 e il 1977, costituendo la prima stagione. La seconda The New Adventures of Wonder Woman, è ambientata negli anni 70 del XX secolo, all’epoca della trasmissione, prodotta dalla CBS e trasmessa tra il 1977 e il 1979, costituendo la seconda e la terza stagione.
Il suo rapporto con Donna Troy
Uno dei personaggi più confusi e strani dei fumetti DC è diventato tale anche per il modo in cui si relaziona a Wonder Woman. Descritta come un clone di Diana più giovane, Donna era una sorella adottata che Diana trovava in un incendio e riportava a Isola Paradiso. In pratica è la Robin di Wonder Woman ma non è stata mai realmente approfondita.
Perché non invecchia?
Diana è immortale e non invecchia mai. Perché? Le ragioni in realtà non sono state mai rivelate. Essendo una semi dea, ma comunque nata dall’unione di due persone, la domanda resta ancora aperta.
Cosa succede tra Wonder Woman e Batman v Superman?
Si rumoreggia che il sequel di Wonder Woman verrà ambientato tra il primo film e Batman v Superman. Forse sarà finalmente spiegato perché Diana è stata assente dal mondo per così tanto tempo prima di riapparire al fianco di Batman e Superman?
Tutte le tematiche adulte
Uno degli elementi più contraddittori delle serie originali di Wonder Woman riguardavano la pratica del bondage utilizzata dal personaggio, un fetish che il suo creatore William Marston Moulton praticava con le sue due amanti. E in effetti, una della più grandi paure di Diana era quella di essere legata ad un uomo come succube. Questo ovviamente non ha molto senso considerando lo spirito del personaggio.
Il laccio della verità
Ecco un altro legame con la vita privata del creatore W.M.Moulton. Il laccio della verità è un’arma potente che permette a Diana di ottenere sempre la verità dai suoi prigionieri, cosa che stona molto con il suo modo di agire.
Ogni cosa sulla sua nuova origin story
L’origine di Diana è stata riscritta diverse volte nel corso della storia: nel 2011, Diana è stata ri-immaginata come figlia di Zeus e Hippolyta e nel 2016, si immaginò l’esistenza di un suo fratello gemello.
Ecco tre clip da Cinquanta Sfumature di Rosso, capitolo conclusivo della saga cinematografica tratta dai romanzi di E. L. James. Ecco di seguito tre momenti del film che vede protagonisti Dakota Johnson e Jamie Dornan.
Diretto da James Foley, Cinquanta Sfumature di Rosso vede protagonisti Dakota Johnson,Jamie Dornan, Eric Johnson, Eloise Mumford, Rita Ora, Luke Grimes, Victor Rasuk, Max Martini, Callum Keith Rennie, Bruce Altman, Arielle Kebbel, Robinne Lee, Brant Daugherty, Kim Basinger e Marcia Gay Harden.
Riprendendo il filo rosso degli eventi narrati nei precedenti due film di grande successo del 2015 e del 2017, che nel mondo hanno incassato 950 milioni di dollari, Cinquanta Sfumature di Rosso è arrivato nelle sale l’8 febbraio 2018.
Come per Cinquanta sfumature di nero, la regia è stata affidata a James Foley (Fear, House of Cards) mentre la sceneggiatura è firmata da Niall Leonard.
Cinquanta Sfumature di Rosso, recensione del film con Jamie Dornan e Dakota Johnson
Ecco la foto commemorativa scattata in occasione dei 10 anni dei Marvel Studios in cui compaiono tutti i protagonisti del MCU al completo. Tuttavia, per quanto i fan conoscano bene i protagonisti dell’Universo Cinematografico, è difficile riconoscere tutti i presenti nella foto.
Ecco un elenco a beneficio di tutti, con i nomi degli interpreti presenti nello scatto storico. I nomi sono elencati in ordine di apparizione nella foto, riga per riga, da sinistra a destra, con il nome del personaggio che interpretano e il primo film del Marvel Studios in cui sono apparsi.
Michael Rooker (Yondu, Guardians of the Galaxy) Vin Diesel (Groot, Guardians of the Galaxy)
Cobie Smulders (Maria Hill, The Avengers) Samuel L. Jackson (Nick Fury, The Avengers)
Jeff Goldblum (Grandmaster, Thor)
Laurence Fishburne (Bill Foster, Ant-Man)
Linda Cardellini (Laura Barton, The Avengers) Sebastian Stan (Winter Soldier, Captain America) Mark Ruffalo (Hulk, The Avengers)
Ty Simpkins (Harley Keener, Iron Man)
Brie Larson (Captain Marvel, Captain Marvel)
Michael Douglas (Hank Pym, Ant-Man)
Michelle Pfieffer (Janet Van Dyne, Ant-Man)
Hayley Atwell (Peggy Carter, Captain America)
Pom Klementieff (Mantis, Guardians of the Galaxy)
Benedict Wong (Wong, Doctor Strange)
Tessa Thompson (Valkryie, Thor)
Don Cheadle (War Machine, Iron Man) Tom Holland (Spider-Man, Spider-Man)
Dave Bautista (Drax, Guardians of the Galaxy)
Michael Pena (Luis, Ant-Man) Anthony Mackie (Falcon, Captain America)
Evangeline Lilly (Wasp, Ant-Man) Chris Pratt (Star-Lord, Guardians of the Galaxy)
Chadwick Boseman (Black Panther, Black Panther) Benedict Cumberbatch (Doctor Strange, Doctor Strange) Elizabeth Olsen (Scarlet Witch, The Avengers) Paul Bettany (Vision, The Avengers)
Frank Grillo (Crossbones, Captain America)
Letitia Wright (Shuri, Black Panther)
Sean Gunn (Kraglin, Guardians of the Galaxy) Hannah John-Kamen (Ghost, Ant-Man) Jeremy Renner (Hawkeye, The Avengers) Paul Rudd (Ant-Man, Ant-Man) Zoe Saldana (Gamora, Guardians of the Galaxy) Angela Bassett (Ramonda, Black Panther)
Jon Favreau (Happy Hogan, Iron Man) Chris Hemsworth (Thor, Thor)
Gwneth Paltrow (Pepper Potts, Iron Man) Chris Evans (Captain America, Captain America)
Stan Lee (Tons of Cameos, Every MCU Movie) Scarlett Johansson (Black Widow, The Avengers) Kurt Russell (Ego, Guardians of the Galaxy) Danai Gurira (Okoye, Black Panther)
William Hurt (Thaddeus Ross, Incredible Hulk)
Karen Gillan (Nebula, Guardians of the Galaxy)
Emily VanCamp (Sharon Carter, Captain America) Robert Downey Jr. (Iron Man, Iron Man)
L’inizio delle riprese era previsto per la prossima primavera ma David S. Goyer ha rinunciato alla regia di Masters of the Universe. Il regista ha dovuto lasciare la produzione per via di un conflitto di programmazione con la sua nuova serie tv, Foundation.
A dare la notizia è Variety che spiega di come la trattative del regista con la produzione sia stata mandata a monte da impegni precedenti del regista.
Ecco la prima sinossi disponibile di Masters of the Universe:
Ambientata sul pianeta Eternia, la storia segue un guerriero chiamato Principe Adam che ha il potere di trasformarsi nell’eroico He-Man. La sua nemesi è il villain Skeletor, che cerca di conquistare la fortezza del castello di Greyskull per venire a conoscenza dei misteri e dei segreti che essa custodisce.
Il personaggio di He-Man ha ispirato la serie televisiva, He-Man- I dominatoridell’universo, She-Ra: La principessa del potere, He-Man (Le nuove avventure) e un primo live action nel 1987 con Dolph Ludgren e Frank Langella.
Il film è prodotto da Tood Black, Jason Blumenthal e Steve Tisch per la Escape Artist. I produttori esecutivi sono Julia Pistor e David Voss per la Mattel e Matthew Milam per la Sony.
Il numero di Entertainment Weekly che ha messo in copertina Solo: A Star Wars Story ha fornito molti dettagli sul film di Ron Howard e tra questi anche alcune novità in merito ai personaggi che vedremo nel film al fianco di Alden Ehrenreich.
Emilia Clarkee Donald Glover hanno infatti parlato con la rivista dei propri personaggi, specificando alcune curiosità che ci aiutano a costruirli.
Il personaggio di Glover è ben noto al pubblico, si tratta di Lando Calrissian. L’attore ha parlato del suo particolare rapporto con L3-37, il primo droide “donna” dell’universo di Star Wars, e della sua differenza rispetto al protagonista, Han Solo.
In merito ai consigli che gli ha offerto Billy Dee Williams, l’originale Lando, Glover ha spiegato che gli ha suggerito solo di “essere affascinante e seduttivo“.
Per quanto riguarda Emilia Clarke, l’attrice di Game of Thrones interpreterà Qi’Ra. Il personaggio conosce Han da quando erano bambini e secondo quanto dichiarato dalla Clarke, lei è una delle componenti fondamentali per quello che sarà il comportamento di Han Solo in futuro. Anche grazie a lei Han è quello che conosciamo nella trilogia ufficiale.
Ricordiamo che lo spin-off sarà ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una Nuova Speranza. Nel film ci sarà anche Chewbacca. Alden Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu di Harrison Ford. Nel cast anche Emilia Clarke,Donald Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il licenziamento dei registi Phil Lord e Christopher Miller, registi di 21 Jump Street e The LEGO Movie, è stato incaricato Ron Howard di completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma di Lawrence Kasdan e di suo figlio Jon Kasdan.
A diversi giorni di distanza dalle dichiarazioni di Mark Millar che aveva espresso il desiderio di avere Tessa Thompson come protagonista del nuovo adattamento di Kick Ass, arriva la risposta dell’attrice di Thor: Ragnarok che accetta la proposta.
Su Twitter, la Thompson ha scritto che, nell’eventualità di un nuovo film sul nuovo personaggio del fumetto di Miller, lei sarebbe ben lieta di essere la protagonista.
A novembre, Millar ha svelato una nuova serie a fumetti di Kick-Ass, con cui ha continuato il successo dei suoi personaggi, oltre a continuare a lavorare con il cinema, visto che nel 2017 è uscito il secondo adattamento di Kingsman, da una sua graphic novel.
Con Kick-Ass, l’avventura cinematografica è cominciata nel 2008, con la pubblicazione del primo numero, seguito da altri due capitoli, e da due adattamenti cinematografici.
Il fumetto che ha esordito a Novembre vede protagonista Patience Lee, una veterana con due bambini, che prende il posto di Dave Lizewkski, e che in New Mexico indossa il costume verde e giallo per combattere il crimine.
Il primo Kick-Ass, diretto da Matthew Vaughn del 2010, è stato un successo e al fianco di Taylor-Johnson e Moretz, ha visto anche la bellissima interpretazione di Nicola Cage nei panni di Big Daddy.
Il sequel, del 2013, ha visto invece nel cast Jim Carrey, che ha fatto molto parlare di sé per via della controversa partecipazione al progetto, che a detta sua non si era rivelato all’altezza delle sue aspettative.
Mentre i cinema si apprestano ad accogliere Black Panther, il primo cinecomic Marvel con un protagonista di colore, da Joe Robert Cole, sceneggiatore presso la Casa delle Idee, arriva la conferma che lo Studio aveva intenzione, molto prima di Black Panther, di portare sullo schermo War Machine, con Don Cheadle.
Avengers: Infinity War, Don Cheadle accenna al ritorno di War Machine
Lo sceneggiatore ha dichiarato a Complex: “Avevo scritto una sceneggiatura alla Chinatown e ci siamo incontrati con la Marvel. A quello stesso incontro mi avevano anche detto che avrebbero voluto realizzare un film su War Machine. Ho proposto un’idea e mi avevano dato l’ok per sviluppare il film, ma poi hanno deciso in base a quello che sarebbe stato Iron Man 3, che non avrebbero più realizzato il film su War Machine. Ma mi chiesero comunque se ero interessato a unirmi al loro programma di sceneggiatori.”
Avengers: Infinity War – la trama
Un viaggio cinematografico senza precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe, Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco improvviso di devastazione e rovina metta fine all’universo.
Anthony e Joe Russo dirigono il film, che è prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers: Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal 25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel Marvel Cinematic Universe, da Iron Man (2008) e Black Panther (2018).
La Warner Bros ha diffuso il trailer di 2 Gran Figli Di… il nuovo film diretto da Lawrence Sher e con protagonisti Owen Wilson, Ed Helms e Glenn Close
2 Gran Figli Di… racconterà didue fratelli alla folle ricerca di una certezza. DAL 1°MARZO AL CINEMA
Owen Wilson (Grand Budapest Hotel, Zoolander 2) ed Ed Helms (i film della serie Una notte da leoni,Come ti spaccio la famiglia) sono i protagonisti della commedia di Alcon Entertainment “2 gran figli di…”, diretta da Lawrence Sher, al suo esordio alla regia dopo una lunga carriera come direttore della fotografia (i film della serie “Una notte da leoni”).
Wilson e Helms sono Kyle e Peter Reynolds, due fratelli cui la madre, piuttosto eccentrica, ha sempre raccontato che il padre era morto quando erano ancora piccoli. Una volta scoperto che non è così, decidono di mettersi alla ricerca del loro vero padre e vengono anche a sapere alcune cose della loro madre che forse avrebbero preferito non conoscere.
2 Gran Figli Di…
Il film è interpretato anche dal premio Oscar J.K. Simmons (Whiplash), da Katt Williams, dal quarterback della NFL Hall of Fame diventato attore Terry Bradshaw, da Ving Rhames (i film della serie “Mission Impossible”), da Harry Shearer (“The Simpsons”), dalla candidata all’Oscar June Squibb (“Nebraska”), dal premio Oscar Christopher Walken (“Il cacciatore”) e dalla candidata all’Oscar Glenn Close (“Albert Nobbs”, “Guardiani della Galassia”) nel ruolo della madre dei due gemelli. Sher dirige una sceneggiatura scritta da Justin Malen (“La festa prima delle feste”). Il film è stato prodotto dal candidato all’Oscar Ivan Reitman (“Tra le nuvole”), da Ali Bell (“Draft Day”) e dai candidati all’Oscar Broderick Johnson e Andrew A. Kosove (“The Blind Side”).
I produttori esecutivi sono Tom Pollock, Scott Parish, Chris Cowles, Chris Fenton e Timothy M. Bourne. Nel team creativo ci sono il direttore della fotografia John Lindley (“St. Vincent”) e lo scenografo Stephen H. Carter (direttore artistico di “Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza)”), al montaggio Dana E. Glauberman (“Draft Day”) e la costumista due volte candidata all’Oscar Julie Weiss (“Frida”, “Twelve Monkeys”).
Le musiche sono di Rob Simonsen (“Foxcatcher – Una storia americana”). In uscita nelle sale italiane il 1 marzo 2018, il film è una presentazione Alcon Entertainment, una produzione Montecito Picture Company in associazione con DMG Entertainment e sarà distribuito dalla Warner Bros. Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment.
01 Distribution ha diffuso una featurette da A Casa Tutti Bene, il nuovo film di Gabriele Muccino con un importante cast corale formato da Stefano Accorsi, Carolina Crescentini, Elena Cucci, Tea Falco, Pierfrancesco Favino, Claudia Gerini, Massimo Ghini, Sabrina Impacciatore, Gianfelice Imparato, Ivano Marescotti, Giulia Michelini, Sandra Milo, Giampaolo Morelli, Stefania Sandrelli, Valeria Solarino e Gianmarco Tognazzi.
Proprio il nutrito cast è il protagonista del video di seguito:
A Casa Tutti Bene, recensione del film di Gabriele Muccino
Scritto da Gabriele Muccino e Paolo Costella A Casa Tutti Beneè la storia di una grande famiglia che si ritrova a festeggiare le Nozze d’Oro dei nonni sull’isola dove questi si sono trasferiti a vivere. Un’improvvisa mareggiata blocca l’arrivo dei traghetti e fa saltare il rientro previsto in serata costringendo tutti a restare bloccati sull’isola e a fare i conti con loro stessi, con il proprio passato, con gelosie mai sopite, inquietudini, tradimenti, paure e anche improvvisi e inaspettati colpi di fulmine.
Diretto da Gabriele MuccinoA Casa Tutti Beneè prodotto da LOTUS PRODUCTION con RAI CINEMA in associazione con 3 MARYS ENTERTAINMENT S.r.l.. – Nelle sale dal 14 febbraio 2018
Più “vecchio” di Wolverine e più celebre di Aquaman (secondo al classifica IGN), Black Panther è il Re Guerriero che difende il Wakanda, la nazione dell’Africa centro-orientale che si nasconde al resto del mondo. Per la prima volta nella storia dei cinecomics, a dieci anni esatti dall’inaugurazione del Marvel Cinematic Universe (Iron Man compie dieci anni il prossimo Aprile), arriva al cinema il primo film tratto da fumetti con protagonista un eroe di colore, con un cast e una crew quasi completamente composta da talenti di settore di colore, un unicum persino a Hollywood che mai aveva visto un progetto di tale scala (e budget), realizzato da attori, registi, tecnici, sceneggiatori e produttori afroamericani.
Questo aspetto produttivo e l’unicità del personaggio fanno di Black Panther un film storicamente importante, non solo nell’ambito del genere, ed è quindi normale il grande fermento che lo accoglierà al cinema, a partire dal 14 Febbraio prossimo. La storia che racconta il film è ambientata a un paio di settimane di distanza dai tragici eventi di Captain America: Civil War. Il sovrano del Wakanda, Re T’Chaka, rimane ucciso nell’attacco terroristico del Barone Zemo. Adesso è T’Challa a ereditare il trono, ma non è così facile per un uomo, anche destinato a farlo, abbracciare il suo destino di Sovrano e di Protettore del suo popolo. Per tradizione infatti il re, a Wakanda, è anche la Pantera Nera, l’eroe che protegge le tribù della nazione segreta.
Sono molteplici gli aspetti del film che rappresentano un punto di interesse e di diversità nella diciottesima pellicola del Marvel Cinematic Universe e non si parla soltanto del colore della pelle dei protagonisti. La prima differenza che si incontra, entrando in Wakanda, è che lo spettatore si trova di fronte a un mondo completamente differente: sembra di stare in una cittadina aliena, con una tecnologia avanzatissima, mai vista prima; allo stesso tempo, queste donne e questi uomini sono a tutti gli effetti un insieme di tribù profondamente spirituali, che affondano le loro decisioni, il loro modo di essere, le loro vite in rituali sacri e investiture mistiche. Un perfetto equilibrio tra tecnologia e spiritualità che genera un effetto straniante ma che ha un innegabile appeal, se non altro per la novità visiva e scenografica.
Sempre parte dell’ambientazione è il particolare uso del colore. La Wakanda che ci mostra è il film è colorata e vivace, nel tessuto dei suoi abitanti, nella caratterizzazione delle sue tribù, nell’armonia con cui i personaggi vengono inseriti in un contesto così nuovo per il cinema di genere senza mai confondersi come semplice elemento di sfondo. La Marvel coglie così in pieno l’occasione per differenziare e aprire ancora di più il MCU. Come Guardiani della Galassia ha aperto l’orizzonte spaziale, Black Panther amplia l’orizzonte terrestre dell’universo condiviso.
Da un punto di vista narrativo, il film è una storia di origini, ma anche in questo caso non si racconta la nascita del protagonista o la scoperta dei propri poteri. T’Challa nasce principe e sa che prima o poi sarà Re e Guerriero. L’origine di questo eroe è la presa di coscienza e la comprensione di quello che vuol dire occupare una posizione di prestigio, nell’accettare il peso che tutto questo comporta, un’altra declinazione, insomma, del rapporto tra poteri e responsabilità.
Come accadeva in Thor (2011), l’eroe viene messo alla prova nel momento in cui una minaccia si fa avanti. Come con il Dio del Tuono, abbiamo a che fare con due principi destinati a regnare che nel momento della successione (anche Thor dovrebbe essere incoronato re all’inizio del film di Kenneth Branagh) si rivelano non essere degni e mettono in pericolo la propria famiglia, il proprio Regno, soprattutto il loro ruolo di protettori del proprio popolo. E gli echi shakespeariani non si risparmiano nemmeno in Black Panther, sebbene annacquati da una regia più evidente per quanto discontinua. T’Challa si trova a combattere contro Killmonger, un villain che lui stesso ha contribuito a creare, non un cattivo propriamente detto, ma un carismatico anti-eroe, un personaggio che, dal suo punto di vista, ha tutte le ragioni del mondo per giustificare il suo operato e che si fa anche portatore dell’importante messaggio politico del film, offerto però al pubblico in maniera semplicistica.
In Black Panther, come accadeva anche in Thor quindi, l’eroe trova la sua definizione intorno e grazie al suo antagonista. Segno che, finalmente, dai tempi di Loki, la Marvel ha lavorato bene con il personaggio del cattivo, grazie anche a un talentuoso Michael B. Jordan che lo impersona, con lo sguardo ma soprattutto con il corpo. Chadwick Boseman, già visto in azione in Civil War, si rivela un perfetto veicolo per le scene acrobatiche d’azione e un carismatico principe e poi Re del Wakanda. Intorno a questi due pilastri ruotano una serie di personaggi, purtroppo non abbastanza approfonditi, che però non mancano di fascino. Dall’accattivante Nakia, il premio Oscar Lupita Nyong’O, alla sempre autorevole Ramonda, Angela Bassett in splendida forma, passando per il saggio Zuri, l’altro premio Oscar Forest Whitaker, la forte Okoye (Danai Gurira), la frizzante Shuri (Letitia Wright), l’indeciso W’Kabi (Daniel Kaluuya, nominato agli Oscar 2018 per Get Out), il possente e inaspettatamente comico M’Baku (Winston Duke), oltre all’agente Ross della CIA (Martin Freeman) e a Ulysses Klaw (Andy Serkis), che tornano dopo le apparizioni, rispettivamente, in Captain America: Civil War e in Avengers: Age of Ultron.
Alla regia Ryan Coogler, che si era fatto apprezzare per l’ottimoProssima fermata Fruitvale Station e per il buon Creed – Nato per Combattere. Il regista di Oakland fatica a trovare il suo spazio, mostra qualche guizzo personale, ma non riesce a dare omogeneità al film, intrappolato in 134 lunghissimi minuti che purtroppo annacquano ciò che di buono c’è nel film.
Black Panther è un prodotto che riesce solo in parte a mantenere tutte le promesse rivoluzionarie che aveva fatto sulla carta. Lo stile del film è visivamente innovativo, con un utilizzo del colore e della messa in scena che si impegnano a caratterizzare la location inedita, tuttavia non è omogeneo nei tempi e nelle modalità di ripresa, oltre a rivelare ingenuità sorprendenti nell’utilizzo degli effetti visivi. Inoltre il tono, molto serio nella prima parte, cede alle lusinghe della risata facile nella seconda, risultando stonato pure per un prodotto Marvel. Infine, la cultura black di cui il film doveva farsi portatore, veicolata anche da una colonna sonora importante, firmata tra gli altri da Kendrick Lamar, scompare dietro ai meccanismi narrativi consolidati dello studio, un vero peccato e un mancato atto di coraggio da parte della Casa delle Idee.
Fortuna che il carisma e la bellezza dei protagonisti riescono, in parte, ad offuscare tutto il resto, ma non siamo neanche vicini all’efficacia di Guardiani della Galassia, alla coesione del primo Iron Man o alla “rivoluzione” Thor: Ragnarok. Tuttavia portare sullo schermo un mondo nuovo e presentare un personaggio poco conosciuto, con tante variabili ed elementi caratterizzanti, non era operazione semplice. A volte però un po’ di coraggio in più premia.
Eroe, Re e Guerriero, Black Panther ne ha per tutti, e soprattutto ne ha per il Time Magazine che ha scelto proprio il diciottesimo film Marvel Studios per la sua nuova cover.
Il film di Ryan Coogler è il primo film prodotto dalla casa delle idee a guadagnarsi la copertina della famosa rivista, con una bella immagine di Chadwick Boseman e un articolo firmato da Jamil Smith.
Di seguito la prima sinossi del film: Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.
Ryan Coogler scriverà e dirigerà Black Pantherche seguirà la storia di T’Challa, il re guerriero di Wakanda, da dove era stata interrotta in Captain America Civil War.
Non è ancora chiaro quali altri personaggi parteciperanno alla storia, anche se sembra una buona possibilità che nel film ci sia anche Ulysses Klaw, che ha esordito in Avengers Age of Ultron con il volto di Andy Serkis. Inoltre sembra ci possa essere spazio anche per Everett Ross, visto sempre in Civil War con il volto di Martin Freeman.
Chadwick Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker e Andy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.
Black Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.
Qualche settimana fa, Chris McKay – scelto dalla Warner Bros. per dirigere il film su Nightwing – aveva risposto alla domanda di un fan su twitter che chiedeva informazioni sul casting del protagonista. Questa era stato il commento:
“È presto per parlare di casting ma a Febbraio…diciamo intorno a San Valentino forse…dovrei avere un aggiornamento sulla situazione del primo film su Nightwing!“
Come promesso è arrivato puntale un nuovo update sul film, sotto forma di sondaggio. McKay ha infatti chiesto una mano ai fan di Nightwing per trovare il perfetto attore per il ruolo.
If YOU were to cast NIGHTWING, what is the most important quality you would you look for in actor:
In merito al progetto su Nightwing, il regista aveva elogiato l’approccio della WB: “Warner Bros è lo studio più attento al processo creativo di qualsiasi altro studio in cui io vorrai lavorare. Basta guardare il ruolo di registi di classe mondiale che hanno lavorato alla Warner Bros e l’hanno resa quella che è adesso. Questo è esattamente il modo di come gestiscono questi film”.
La produzione di Quello che non uccide (The Girl in the Spider’s Web), prossimo capitolo della saga cinematografica tratta dalla serie Millenium, ha aggiunto al proprio cast ufficiale Vicky Krieps. L’attrice è apparsa quest’anno nell’ultimo film di Paul Thomas AndersonIl filo nascosto, al fianco di Daniel Day Lewis.
La pellicola, come annunciato negli scorsi mesi, non sarà un sequel diretto di Millenium – Uomini che odiano le donne di David Fincher e vedrà nel ruolo della protagonista Lisbeth Salander la star di The CrownClaire Foy.
Da qualche tempo “Millennium” non naviga in buone acque e Mikael Blomkvist, il giornalista duro e puro a capo della celebre rivista d’inchiesta, non sembra più godere della popolarità di una volta. Mai come ora, avrebbe bisogno di uno scoop capace di risollevare le sorti del giornale insieme all’immagine – e al morale – del suo direttore responsabile. In una notte di bufera autunnale, una telefonata inattesa sembra finalmente promettere qualche rivelazione succosa…Lisbeth Salander, la ragazza col tatuaggio della quale da troppo tempo non ha più notizie, torna così a incrociare la sua strada, guidandolo in una nuova caccia ai cattivi che punta al cuore stesso dell’Nsa, il servizio segreto americano che si occupa della sicurezza nazionale.
Millennium – Quello che non uccide, recensione del film con Claire Foy
Quello che non uccide arriverà nelle sale americane il 9 novembre 2018 con la regia di Fede Alvarez, si parla anche di trovare un nuovo volto alla protagonista del film.
A pochissimi giorni dall’uscita nelle sale di Black Panther, i Marvel Studios hanno rilasciato un nuovo trailer internazionale nel quale Robert Downey Jr. dialoga con l’interprete di T’Challa Chadwick Boseman sui riferimenti del film al MCU.
Se fate attenzione, mentre parla di Wakanda, Chadwick insinua che Tony Stark abbia “rubato” del Vibranio dalle miniere africane – facendo riferimento alla creazione tecnologica di Tony Stark vista in Iron Man 2, che si chiamava anch’essa Vibranium.
Qui sotto potete dare uno sguardo ai due video.
Vi ricordiamo che i due attori torneranno insieme sullo schermo in Avengers: Infinity War, al cinema dal 25 aprile.
New International #BlackPanther Trailer Shows A Brief Bit Of New Footage And Further Confirms The Wakanda’ Map Reference In Iron Man 2 While Chadwick Boseman Details Wakanda’s MCU Connections. pic.twitter.com/yRjqvdjF2k
Black Panther segue T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil War, torna a casa, nell’isolata e tcnologicamente ultra avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in pericolo.
Chadwick Bosemaninterpreta il protagonista, T’Challa, già visto in Captain America Civil War. Nei ruoli principali del film ci saranno, oltre a Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman, Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest Whitaker eAndy Serkis. Nei ruoli di comprimari compariranno invece Letitia Wright, Winston Duke, Florence Kasumba, Sterling K. Brown e John Kani.
Black Pantherarriverà al cinema il 16 Febbraio del 2018.
La notizia è di quelle che fanno tremare le gambe: secondo VarietyJoaquin Phoenix sarebbe attualmente in trattative per interpretare Joker nel film diretto da Todd Phillips (Una notte la leoni, War Dogs) ed esterno all’universo cinematografico DC.
Il progetto, intitolato The Joker Origins, riavvierà la storia del personaggio e necessita quindi di un nuovo attore dopo gli ultimi visti sul grande schermo (Jared Leto in Suicide Squad e Heath Ledger nella trilogia de Il cavaliere oscuro).
Phoenix, come riportato da Variety, è la prima scelta per la Warner Bros., lui che in passato è stato a lungo corteggiato dai Marvel Studios per interpretare il Doctor Strange nell’omonimo cinecomic e che è stato ad un passo dal diventare Lex Luthor in Batman v Superman.
The Joker Origins sarà ambientato nel 1980, e racconterà l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.
Non ci resta che attendere conferme o smentite ufficiali da parte della produzione. Che ne pensate di questa scelta? Vi piacerebbe vedere Phoenix nei panni del Joker?
Secondo The Wrap, Michael Bay è ufficialmente entrato in trattative con la Warner Bros. per dirigere il cinecomic Lobo, tratto dall’omonimo fumetto DC su un cacciatore di taglie intergalattico (un po’ la risposta a Cable o Punisher della Marvel).
Inizialmente si era parlato di Guy Ritchie, ma il regista aveva abbandonato il progetto per sviluppare Sherlock Holmes: Gioco di Ombre.
Bay è dunque diventato il nome in cima alla lista dei papabili registi, mentre la sceneggiatura del film è stata da tempo affidata a Jason Fuchs (Wonder Woman). Una volta che lo script sarà terminato, la Warner Bros. avanzerà la proposta e solo allora sapremo se l’accordo si farà.
La sua finalizzazione potrebbe subire dei ritardi o addirittura non realizzarsi nel caso in cui i costi di produzione si rivelino troppo sostenuti. Secondo l’Hollywood ReporterLobo richiederebbe oltre 200 milioni di dollari di budget, una cifra esageratamente alta per uno standalone d’esordio come questo, oltretutto su un personaggio che molti spettatori non hanno mai sentito nominare.
Il progetto poi potrebbe subire il limite R-Rated, e la Warner Bros. non sembra entusiasta all’idea di dover investire così tanto denaro su una pellicola rischiosa. Bay, almeno per quanto ne sappiamo, sarebbe d’accordo con questa politica.
Dopo incassi record, successo per i protagonisti e parodie varie, siamo finalmente giunti al capitolo conclusivo di una delle saghe più amate e detestate allo stesso tempo degli ultimi anni: arriva oggi al cinema Cinquanta Sfumature di Rosso con Dakota Johnson e Jamie Dornan per la regia di James Foley.
Se nel primo capitolo Grigio c’era la scoperta, la novità e facevamo conoscenza delle abitudine sessuali del caro Mr Grey (Jamie Dornan) attraverso gli occhi della ingenua Anastasia Steele (Dakota Johnson) e nel secondo film Nero la loro storia si faceva più seria, tra compromessi e thriller, sempre accompagnando il tutto con le perversioni di lui, in Cinquanta Sfumature di Rosso c’è un po’ tutto e un po’ niente… Il che si traduce in due ore di noia.
Cinquanta Sfumature di Rosso è il capitolo finale della saga ispirata ai libri di E.L.James
Ana e Christian sono finalmente pronti a passare il resto della loro vita insieme suggellando il loro amore con un matrimonio e successiva romantica e sfarzosa luna di miele in Francia. Tra una corsa sotto la pioggia su gli Champs Elysées e una punizione tra le lenzuola da parte di lui perché lei gli ha disobbedito (scene che, al terzo film nemmeno più sconvolgono o fanno ridere), vengono informati che una persona non gradita del loro passato sta cercando di intrufolarsi nuovamente nelle loro vite.
Si tratta di Jack Hyde (Eric Johnson), ex capo nella redazione dove lavorava Ana e licenziato proprio a causa sua. Le premesse per una vendetta in piena regola ci sono tutte, così la “Signora Grey” viene controllata a vista da una bella guardia del corpo (Brant Daugherty), di cui Christian stranamente non è geloso. La trama “thriller” si infila tra dialoghi alquanto surreali, scene di sesso buttate lì a caso giustificate solo dalla natura morbosa di lui che ha contagiato anche lei ormai, inseguimenti alla Fast & Fourious tra le strade di Seattle, gravidanze da evitare, rapimenti e antagonisti che si capiscono già dalle prime scene.
Jamie Dornan e Dakota Johnson arrivano stremati a questo finale, lui evidentemente annoiato dall’essere ancora Mr.Grey e lei che cerca di mostrarci (con successo) tutte le sfumature delle emozioni che prova Ana senza muovere un singolo muscolo del viso e con sguardo fisso. Tantissimi sono gli elementi piantanti qui e lì durante il film che potevano essere qualcosa di più, ma il regista o lo sceneggiatore Niall Leonard non si sono minimamente preoccupati di svilupparli più di tanto o forse hanno preferito tagliarli in fase di montaggio, preferendoli all’ennesima scena di Ana che geme di piacere. Dopo tutto questa è una commedia romantico erotica…
Il sesso, prima del grande amore tra i due in Cinquanta Sfumature di Rosso rimane al centro della storia e ogni momento è buono per riaprire la stanza segreta di Mr.Grey. Se solo non fosse che la linea tra pratiche sessuali varie di sottomissione non fosse così sottile da sembrare spesso e volentieri semplice volere di un uomo che controlla il corpo di una donna (e non solo a letto), padrone che la vuole a casa e non a lavoro, geloso fino all’inverosimile e che può decidere tutto per lei. Ma insomma, le femministe non sono certo il pubblico tipo di un film del genere e chi va a vedere Cinquanta Sfumature di Rosso sa bene a cosa va incontro (si spera)…
Come per i capitoli precedenti, nulla da dire sulla colonna sonora curata da Danny Elfman, forse unico aspetto pensato e studiato nel minimo dettaglio, con canzoni scritte proprio per raccontare questa storia e piazzate ad hoc nei momenti più giusti. Ma questo e la bella fotografia da spot tv non riescono a salvare un film che sembra esser stato girato e montato quasi di fretta, talmente sconnesso nella sua totalità da non sembrare nemmeno un vero e proprio finale.
Galleggerete tutti con l’arrivo di IT (recensione) in 4K Ultra HD, Blu-ray e DVD dal 14 Febbraio, distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Il Blu-ray sarà disponibile anche in un’esclusiva edizione limitata con cover lenticolare.
Diretto da Andy Muschietti (La madre), IT è basato sull’omonimo best-seller di Stephen King, uno dei più grandi classici horror della storia che ha terrorizzato intere generazioni.
Il promettente cast di IT ha contribuito a renderlo il film horror che ha incassato di più nella storia del cinema mondiale. Accanto a Bill Skarsgård (“Allegiant,” TV’s “Hemlock Grove”), che veste magistralmente i panni dell’iconico clown Pennywise, c’è un ensemble di giovanissimi attori quali Finn Wolfhard (protagonista di Stranger Things), Jaeden Lieberher (Midnight Special), Jeremy Ray Taylor (Alvin Superstar – Nessuno ci può fermare), Sophia Lillis (37), Wyatt Oleff (Guardiani della Galassia), Chosen Jacobs, Jack Dylan Grazer (Tales of Halloween), Nicholas Hamilton (Captain Fantastic) e Jackson Robert Scott, al suo debutto cinematografico.
I Contenuti Speciali sveleranno i segreti della straordinaria e terrorizzante interpretazione di Pennywise da parte di Bill Skarsgård, vi porteranno sul set con i giovanissimi protagonisti del film ed includeranno anche un’intervista a Stephen King in cui lo scrittore condivide il processo creativo della sua creature più famosa.
IT, la trama
Il capolavoro horror di Stephen King prende vita per la nuova generazione. A Derry, Maine, sette giovani amici si uniscono contro una terrificante creatura soprannaturale che tormenta la loro cittadina da secoli. IT, che si fa chiamare Pennywise il Clown Danzante, è un mostro dal potere indicibile che prende la forma delle paure più spaventose di ognuno. Minacciati dai loro peggiori incubi, l’unica speranza che questi ragazzi hanno di sopravvivere a IT è di unire le forze.
Falling Skies, la serie tv sci-fi divenuta ormai cult sarà in onda da lunedì a venerdì su Rai 4 con doppio episodio.
Creata dallo sceneggiatore di Salvate il soldato Ryan, – Robert Rodat, che ha avuto anche il ruolo di produttore esecutivo al fianco di Steven Spielberg, Falling Skies racconta un presente apocalittico in cui la Terra è stata invasa da una razza aliena che ha sterminato il 90% della popolazione e distrutto ogni apparecchiatura elettronica. Nei sei mesi successivi all’avvento degli extraterrestri, si costituisce la Resistenza Umana che cerca di salvare quante più vite possibile e ostacolare i piani degli invasori.
Articolata in cinque stagioni, di cui la 3, la 4 e la 5 in prima visione free Rai 4, la serie Falling Skies conta nel cast volti molto famigliari al pubblico televisivo e cinematografico, come Noah Wyle, Moon Bloodgood, Drew Roy, Will Patton e Doug Jones.
Falling Skies, la trama
Nella serie La Terra è stata invasa da una potente razza aliena, che ha messo in ginocchio l’intero pianeta neutralizzando le apparecchiature elettroniche e sterminando il 90% della popolazione umana. Tom Mason, ex professore di storia all’Università di Boston, fa parte di un gruppo di resistenza nel reggimento Seconda Massachusetts. Gli alieni invasori, chiamati Espheni, sono umanoidi alti il doppio di un uomo ed esili come scheletri. Al loro servizio operano mostruosi esseri detti Skitter, creature molto simili a dei ragni giganti con sei arti inferiori e due superiori. Gli Skitter, controllati dagli Espheni, sono frutto di mutazioni genetiche applicate su razze precedentemente conquistate. Alcuni degli Skitter, comandati da Occhio Rosso, riescono però a ribellarsi al giogo Espheni e si alleano con Ben Mason, ma la loro vita non durerà a lungo. Gli Espheni dispongono inoltre di potenti Robot detti Mech, dalla forma bipede e dai micidiali cannoncini laser, ed infine di navicelle volanti dette Illuminatori.
Potete vedere di seguito i 79 attori che hanno partecipato e la quantità incredibile di talenti, tutti i una sola stanza, per la foto di rito dei 10 anni dei Marvel Studios:
Di seguito l’elenco completo dei film delle prime tre Fase del Marvel Cinematic Universe.