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Vendetta: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film con Bruce Willis

Negli ultimi anni l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Survive the NightTrauma Center, Hard Kill, Fire with Fire e Resa dei conti – Precious Cargo. Un altro film simile a quelli qui citati è Vendetta, distribuito nel 2022 per la regia di , personalità affermatasi grazie a B-Movie come Super Volcano e 20.0 Megaquake. È peròbene notare che, nonostante sia indicato come protagonista del film, Willis abbia in realtà un ruolo molto ridotto.

L’attore, infatti, ha negli ultimi anni ridotto drasticamente i suoi impegni cinematografici, limitandosi a brevi apparizioni che comportano dunque il minimo impegno possibile. Questa formula, da molti criticata, si è dimostrata particolarmente vantaggiosa per l’attore, che ha così modo di districarsi tra diversi lungometraggi girati tutti in brevi periodi. Per gli amanti del genere, tuttavia, questi si rivelano essere film a loro modo godibili, che offrono intrattenimento senza troppe pretese unito all’occasione di vedere Willis fare ciò che sa fare meglio.

Vendetta è anche uno degli ultimi progetti a cui ha preso parte, avendo ora annunciato il suo ritiro, e dunque recuperare questi suoi lavori conclusivi può essere un dovuto omaggio alla sua carriera. In questo articolo approfondiamo alcune delle principali curiosità relative a questo preciso film. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bruce Willis e Theo Rossi in Vendetta
Bruce Willis e Theo Rossi in Vendetta © 2021 Vendetta Productions Inc. All rights reserved

La trama di Vendetta

Protagonista del film è la famiglia Duncan, composta dal padre William, un ex marine, sua moglie Jen e la loro figlia Kat, una giovane studentessa che si divide tra gli impegni scolastici e la sua grande passione per il softball, sport in cui eccelle, incoraggiata dai suoi genitori. La loro vita sembra idilliaca finché un giorno la tragedia piomba su di loro. Dopo i festeggiamenti per la vittoria della sua squadra, Kat, che si trova con suo padre, rimane vittima una violenta e mortale aggressione da parte di una gang di criminali. Danny, il suo assassino, viene catturato poco dopo, ma l’avvocato di William lo avverte che il ragazzo rischia una condanna molto lieve perché le prove a suo carico sono insufficienti.

L’uomo prende così la decisione di farsi vendetta da solo. Chiamato a identificare l’assassino, William, che sta già premeditando la sua vendetta, dichiara di non riconoscerlo, obbligando il giudice a rilasciare il ragazzo. La notte seguente, l’uomo riesce poi individuare l’assassino e a ucciderlo, apparentemente ponendo fine a quella storia. Purtroppo per lui è in realtà solo l’inizio, perché Donnie e Rory Fetter, rispettivamente padre e fratello di Danny, vengono a sapere dell’accaduto grazie alla testimonianza di una prostituta. Così, da giustiziere, William si trasforma in preda.

Il cast di attori

Ad interpretare William Duncan vi è l’attore Clive Standen, noto soprattutto per aver interpretato Bryan Mills nella serie Taken (2017-2018), basata sull’omonima trilogia cinematografica con Liam Neeson, nonché Rollo nella serie Vikings (2013-2018). Nel ruolo di sua moglie Jen vi è l’attrice Lauren Buglioli, mentre Maddie Nichols è la figlia Kat. Cabot Basden interpreta Danny Fetter, mentre Donnie e Rory sono interpretati rispettivamente da Bruce Willis e Theo Rossi. Completano il cast Thomas Jane nel ruolo di Dante, Kurt Yue in quello del detective Brody e l’ex pugile Mike Tyson in quello di Roach.

Thomas Jane e Mike Tyson in Vendetta
Thomas Jane e Mike Tyson in Vendetta © 2021 Vendetta Productions Inc. All rights reserved

Il finale del film

Nel corso del film, William confessa alla moglie Jen ciò che ha fatto e lei gli suggerisce di scappare, ma è troppo tardi: cadono in un’imboscata di Rory e Donnie, che sparano a lui e a Jen, uccidendo sul colpo lei e lasciando lui apparentemente ferito a morte. William si risveglia però in ospedale, intenzionato a vendicarsi. Nel portare avanti questo desiderio, si imbatte in Dante, un trafficante d’armi che ha perso suo cugino a causa dello stesso Donnie. L’uomo fornisce a William delle armi da fuoco, andando poi alla ricerca del luogo in cui si nascondono Rory e Donnie.

Venuto a sapere che William li sta cercando, Donnie ordina a Rory di ucciderlo una volta per tutte. Rory e la sua banda si mettono dunque alla ricerca di William, ma quest’ultimo, che si trovava già al club, entra di nascosto e affronta Donnie, riuscendo infine a sparargli e a ucciderlo. Usa poi il telefono di Donnie per chiamare Rory e informarlo della morte del padre. Rory non ne è però particolarmente turbato, in quanto rivela di aver sempre odiato il genitore che gli preferiva Danny, ritenendolo migliore di lui. Dopo una prima ritirata di William, lui, Dante e il suo amico Roach affrontano il gruppo di Rory.

Durante lo scontro tutti i membri della banda di entrambe le parti vengono uccisi, rimanendo vivi solo Rory e William. Quest’ultimo viene colpito allo stomaco da un proiettile, ma prima di soccombere alla ferita riesce ad uccidere Rory e completare la sua vendetta. Arriva a quel punto la polizia, con il detective Brody che dinanzi a quella strage afferma di sperare che per Williams ne sia valsa la pena. Alla fine del film, compare poi un messaggio che recita: “Vendicarsi non è solo giusto, è un dovere assoluto”, scritto da Stieg Larsson.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Vendetta grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision e Infinity+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 16 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Ti presento i suoceri: dal cast alle frasi più belle, tutte le curiosità sul film

Basato su uno spettacolo teatrale portato in scena dal regista e sceneggiatore Michael Jacobs a Broadway nel 1978, il film del 2023 Ti presento i suoceri si propone come una leggera commedia di carattere sentimentale che porta i propri spettatori a guardare all’amore e al matrimonio sotto punti di vista diversi. In questo caso, quelli di tre coppie, appartenenti a due generazioni diverse. Ciò permette anche di riflettere su questo sentimento e il modo in cui si vive in età diverse, con un’attenzione particolare alla terza età.

Lo stesso regista, infatti, durante un’intervista ha descritto il film come “un’osservazione sulle persone di una certa età e su ciò che trasmettono ai loro figli con il loro comportamento. E questo non è molto romantico. Ci sono molti momenti divertenti, ma credo che sia più una commedia seria“. Jacobs – noto per i suoi lavori teatrali e televisivi e qui alla sua prima regia di un lungometraggio per il cinema – ha infatti raccontato di aver fatto confluire nel film le sue riflessioni su come con l’avanzare dell’età risulti più difficile abbandonarsi all’amore.

Per chi è in cerca dunque di un film leggero ma molto attento a ciò di cui narra, è allora questo un titolo da non lasciarsi sfuggire. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Ti presento i suoceri. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Richard Gere in Ti presento i suoceri
Richard Gere in Ti presento i suoceri. Cortesia di Vertical Entertainment.

La trama di Ti presento i suoceri

Dopo il matrimonio di un’amica, Michelle si aspetta dal fidanzato Allen un impegno più deciso per il futuro della loro relazione e la coppia organizza una cena affinché i rispettivi genitori si conoscano. Tuttavia, i futuri consuoceri scoprono con orrore di conoscersi già, seppur in segreto: il padre di Michelle, infatti, intrattiene una relazione clandestina con la madre di Allen, mentre il padre del giovane ha conosciuto la madre della ragazza la sera prima e ha capito di provare dei sentimenti per lei.

Il cast del film

Ad interpretare il film, nel ruolo di Howard – padre di Michelle – vi è l’attore Richard Gere, mentre Diane Keaton interpreta Grace, sua moglie. Nel ruolo della figlia, invece, si ritrova l’attrice Emma Roberts. L’altra famiglia protagonista è invece composta da Monica, interpretata da Susan Sarandon, da Sam, interpretato da William H. Macy, e da Allen, interpretato da Luke Bracey. Dato questo cast di attori, il film rappresenta una reunion per molti di loro.

Riunisce infatti Emma Roberts con Luke Bracey dopo il film Holidate (2020). Riunisce poi Diane Keaton con Richard Gere dopo In cerca di Mr. Goodbar (1977), realizzato quarantasei anni prima. Sempre Richard Gere ritrova qui Susan Sarandon, dopo che i due hanno interpretato marito e moglie in Arbitrage. Infine, in questo film Richard Gere interpreta il padre di Emma Roberts, dopo che in Pretty Woman (1990) e Se scappi, ti sposo (1999) si innamoravo della zia di lei, Julia Roberts.

Susan Sarandon e William H. Macy in Ti presento i suoceri
Susan Sarandon e William H. Macy in Ti presento i suoceri. Cortesia di Vertical Entertainment.

Le frasi più belle del film

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • È stato il momento più terribile di tutta la storia delle donne bloccate con voi idioti (Michelle)
  • Ci vuole una vita per amare qualcuno. È il pensiero a cui aspiriamo di più perché nessuno l’ha mai capito. Finché una notte ti svegli e sai che va tutto bene… perché è lei che giace accanto a te. (Sam)
  • Matrimonio: incontriamo l’amore della nostra vita, è quello che pensiamo in quel momento, ma poi il tempo passa. Quanto tempo ci diamo l’un l’altro prima di trasformarci nelle persone che abbiamo sempre sperato di essere. Forse un giorno ci svegliamo ancora sdraiati l’uno accanto all’altro e finalmente capiamo la promessa che ci siamo fatti, ovvero che ci saremmo dati il miglior riposo della nostra vita. E se non lo capiamo? Che ne sarebbe di noi? Non è più il nostro mondo, vero? Ora è il loro mondo. (Prete)

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Ti presento i suoceri grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 16 ottobre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Batman v Superman: Dawn of Justice, le curiosità dal cast alla versione estesa del film

Considerato uno dei più controversi, ma a suo modo affascinanti, film di supereroi degli ultimi anni, Batman v Superman: Dawn of Justice (qui la recensione) è diventato in breve un vero e proprio cult, già soltanto per il suo riunire per la prima volta sul grande schermo due icone come Batman e Superman. Diretto da Zack Snyder, il film porta così in scena l’epico scontro tra i due supereroi, contornandolo con un racconto cupo e che ha aperto la strada ad un universo più ampio. Il film segnava infatti un importante tassello nella costruzione del DC Extended Universe, introducendo per la prima volta i personaggi di Wonder Woman, Flash, Aquaman e Cyborg.

Il titolo, inoltre, ha gettato le basi per quello che poi è stato Justice League, arrivato nei cinema nel 2017. La pellicola incentrata sui due supereroi, tuttavia, ricevette una tiepida accoglienza da parte di critica e pubblico, che fece di conseguenza frenare l’entusiasmo verso i progetti della DC. Non passò molto, però, prima che la pellicola venisse a suo modo rivalutata, sia per il suo stile visivo che per alcuni degli eventi narrati. Dopo aver diretto L’uomo d’acciaio nel 2013, Snyder desiderava dare un seguito alle vicende di Superman, e affermò che la sua idea preferita era quella di farlo scontrare con il celebre Batman.

Per Batman v Superman: Dawn of Justice, dunque, egli trasse ispirazione dai fumetti Il ritorno del Cavaliere Oscuro e da La morte di Superman. Snyder, però, affermò che non si sarebbe trattato di un adattamento dei due titoli, quanto di una riscrittura di quell’immaginario. Il suo Batman e il suo Superman sono infatti personaggi molto diversi da quelli descritti nelle pagine cartacee. Piu che un vero e proprio sequel, inoltre, Snyder ha descritto il film come un film a sé, che si espande grazie a nuove storie e personaggi.

Ben Affleck e Gal Gadot in Batman v Superman Dawn of Justice
Ben Affleck e Gal Gadot in Batman v Superman Dawn of Justice. Foto di Clay Enos – © 2015 Warner Bros. Entertainment Inc., Ratpac-Dune Entertainment LLC and Ratpac Entertainment, LLC

La trama di Batman v Superman: Dawn of Justice

In seguito agli eventi di L’uomo d’acciaio, dove sconfisse il generale Zod, Superman è ora una figura amata da alcuni e odiata da altri. Tra coloro che vedono nel supereroe una minaccia c’è Bruce Wayne, alias Batman, che ormai da più di vent’anni combatte contro la criminalità di Gotham. Egli si trova così a dover nuovamente indossare il costume, alla ricerca di un modo per distruggere l’invincibile eroe. Le sue ricerche lo conducono così alla LexCorp, dove il geniale e malvagio Lex Luthor ha fatto conservare frammenti di kryptonite. Questo si rivela essere l’unico elemento in grado di poter indebolire Superman.

Sul suo percorso, però, Batman si imbatterà in Diana Prince, la quale gli rivela di possedere a sua volta dei superpoteri. Terrorizzato dalla possibilità che l’Uomo d’Acciaio possa ridurre l’umanità in schiavità, il cavaliere oscuro capisce che non c’è più tempo da perdere, e si arma per prepararsi alla battaglia. Ciò che non sa, è che dall’ombra Luthor trama affinché i due arrivino ad ingaggiare una guerra l’uno contro l’altro, cosa che potrà permettere a lui di avere strada libera per i suoi malvagi piani di conquista e per garantirsi tutto ciò non mancherà di dar vita a qualcosa di davvero mostruoso.

 

Il cast di attori

Grande attrattiva del film è il ricco cast che lo compone. Innanzitutto, l’attore Henry Cavill riprese per l’occasione il ruolo di Superman, dichiarandosi entusiasta di poter esplorare le evoluzioni avvenute nel personaggio dal film precedente. Per dare nuovamente vita al supereroe egli si sottopose ad un programma di allenamento che lo portò ad acquisire una notevole massa muscolare, con il fine di apparire più grande e minaccioso. Ben più complesso fu per lui dar vita ad aspetti del personaggio che potessero dar ragione a quanti lo considerano una minaccia.

Per dare un nuovo volto al cavaliere oscuro Snyder scelse l’attore Ben Affleck. Questi si dichiarò inizialmente restìo all’idea di accettare il ruolo, memore dello scarso successo avuto dal suo Daredevil. Alla fine decise ad accettare, affascinato dall’idea di poter dar vita ad un Batman invecchiato e reso più cinico e cupo dai tanti orrori visti. Egli lo considerò infatti come l’altra faccia della medaglia rispetto a Superman, poiché possiedono modi diversi di perseguire la giustizia. Per dar vita al personaggio, inoltre, acquisì circa 15 chili di massa muscolare.

Henry Cavill in Batman v Superman Dawn of Justice
Henry Cavill in Batman v Superman Dawn of Justice. Foto di Clay Enos – © 2014 Warner Bros. Entertainment Inc., Ratpac-Dune Entertainment LLC and Ratpac Entertainment, LLC

Per ruolo di Lex Luthor, invece, Bryan Cranston venne inizialmente preso in considerazione dallo studios di produzione. La parte venne però infine assegnata a Jesse Eisenberg, poiché il regista lo ritenne più adeguato a dar vita alla complessa psicologia del personaggio. L’attore ha poi lavorato molto per immedesimarsi nel ruolo, mantenendo riservato il look che si era deciso di adottare. Nel film sono poi presenti altri attori oggi noti, come Amy Adams nel ruolo di Lois Lane, Gal Gadot nei panni di Wonder Woman, Laurence Fishburne in quelli di Perry White, e Jeremy Irons per Alfred Pennyworth.

Gli incassi al box office

Pur non ricevendo un accoglienza di critica particolarmente favorevole, il film è riuscito a stabilire diversi record al box office. Tra questi vi è quello come miglior esordio per un film di supereroi, con 420 milioni di dollari a livello globale. Con un simile esordio, gli analisti si aspettavano che gli incassi avrebbero potuto facilmente superare il miliardo di dollari. Ciò avrebbe permesso al film di affermarsi come un grande successo a fronte del suo budget di circa 250 milioni di dollari. Tuttavia, dopo i primi giorni d’apertura il film subì un drastico calo nei guadagni.

Al suo secondo weekend, infatti, il film segnò un calo dell’81.2%, tra i peggiori nella storia per un blockbuster. Giunto al termine della sua corsa, nonostante i molti record stabiliti, il film si assestò intorno alla cifra complessi di circa 873 milioni di dollari. Negli Stati Uniti il film giunse infatti a guadagnare poco più di 330 milioni, mentre nel resto del mondo raggiunse oltre 542 milioni. Pur rientrando così dei costi e portando un buon profitto alla Warner Bros, il film lasciò la sensazione che le sue possibilità fossero state in fin dei conti ridotte dal mancato riscontro positivo di critica e pubblico.

Jesse Eisenberg in Batman v Superman Dawn of Justice
Jesse Eisenberg in Batman v Superman Dawn of Justice. Foto di Clay Enos – © 2014 Warner Bros. Entertainment Inc., Ratpac-Dune Entertainment LLC and Ratpac Entertainment, LLC

 

Il sequel e la versione estesa del film

Anche se il titolo non aveva entusiasmato come ci si aspettava, la major mise subito in cantiere il suo sequel diretto. Il film Justice League, arrivato nei cinema di tutto il mondo nel 2017, riprese la narrazione da lì dove l’aveva interrotta Batman v Superman: Dawn of Justice. Anche questo nuovo capitolo del DC Extended Universe, tuttavia, venne accolto in maniera particolarmente contrastante. I problemi riscontrati nel corso della produzione, inoltre, fecero assumere al film una forma ben diverse da quella inizialmente prevista. A distanza di anni, è infine stata rilasciata la tanto richiesta Snyder’s Cut, che ha ridato forma alle idee iniziali del regista.

Anche Batman v Superman: Dawn of Justice, a sua volta, venne riproposto attraverso quella che è stata chiamata la Ultimate EditionQuesta presenta diverse scene tagliate per motivi di minutaggio, per un totale di oltre 30 minuti in più rispetto alla versione cinematografica. Questa nuova edizione del film ha riscontrato pareri particolarmente più positivi da parte della critica e dei fan. Tra le maggiori differenze si indicano un nuovo montaggio della scena introduttiva e un ampliamento della scena girata in Africa. Inoltre, una serie di personaggi vengono reintrodotti, rendendo più chiari alcuni risvolti del film.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming

Per gli amanti del film, o per chi volesse vederlo per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Batman v Superman: Dawn of Justice è infatti presente nel catalogo di Apple iTunes, Prime Video, Now, Tim Vision e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 16 ottobre alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Smile 2: rivelato l’impressionante punteggio di Rotten Tomatoes

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Smile 2: rivelato l’impressionante punteggio di Rotten Tomatoes

Smile è arrivato nelle sale nel 2002 e ha guadagnato 217 milioni di dollari in tutto il mondo con un budget di 17 milioni. Si tratta di un guadagno enorme per un film horror e la Paramount non ha perso tempo a sviluppare un sequel, Smile 2, che uscirà questo venerdì.

In base alla prima ondata di recensioni, il seguito è altrettanto buono – ma forse non migliore – del suo predecessore. Tuttavia, la nuova protagonista Naomi Scott (Power Rangers) sta ricevendo molti elogi per la sua interpretazione e sembra che ci siano molti spaventi per i fan dell’horror.

Secondo l’Hollywood Reporter, Smile 2 “farà sorridere da un orecchio all’altro i fan dell’horror”, ma avverte che “forse il regista Parker Finn deve solo allontanarsi un po’ dall’idea sbagliata che il più è meglio e concentrarsi maggiormente sulle sue capacità narrative”.

Variety gli fa eco spiegando: “Il finale è destinato a lasciare il pubblico a grattarsi la testa, e questo perché Parker Finn, ormai innamorato della mitologia di ‘Smile’ che ha creato, diventa grandioso”. JoBlo controbatte dichiarando: “Smile 2 è uno dei film più divertenti che ho visto quest’anno, con le due ore di durata che corrono veloci. È una vera e propria esplosione di sangue”.

Secondo Empire Online, Smile 2 è “Inquietante e intelligente, ma raramente sorprendente, questo horror colpisce abbastanza bene, ma non riesce a superare il suo predecessore più grezzo e pronto”. IGN aggiunge: “Anche se non è così spaventoso come l’originale, questo sequel del successo horror dovrebbe far sorridere molti”.

IndieWire, nel frattempo, ritiene che Smile 2 potrebbe essere il primo di molti seguiti dell’originale del 2022. “Più che altro, questo sequel è la prova dell’infinita versatilità che potrebbe trasformare i film di Smile in un appuntamento fisso al botteghino di ottobre per decenni a venire”, spiega il sito.

Infine, Bloody Disgusting afferma: “Come qualcuno che ha trovato il primo film solido ma alla fine familiare nelle sue influenze, Smile 2 è una delle più grandi sorprese horror dell’anno”. Aggiungono che “[Naomi] Scott offre una performance che definisce la sua carriera, affrontando così tanti strati del suo personaggio e con una facilità apparentemente senza sforzo”.

Su Rotten Tomatoes, Smile 2 è attualmente all’84%. Due anni fa Smile era stato “certificato fresco” all’80%, quindi le cose sembrano andare in una direzione positiva per questo sequel.  In concomitanza con la revoca dell’embargo sulle recensioni, abbiamo anche un trailer finale di Smile 2 che potete vedere qui sotto.

 

Sydney Sweeney è irriconoscibile nelle foto del set del prossimo film sulla boxe

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Sydney Sweeney si trasforma nella pugile Christy Martin durante le riprese del nuovo biopic senza titolo di David Michod in una foto scattata dal set. La star di Euphoria è stata scritturata per interpretare la Martin, ex pugile professionista, coinvolta nella realizzazione del film. Questo avviene mentre Sweeney sta rapidamente diventando una star importante dopo aver interpretato film come Immaculate e Anyone But You.

Le foto, scattate di recente dal Daily Mail dal set di Charlotte, in North Carolina, offrono uno sguardo leggermente sfocato sull’incredibile trasformazione di Sweeney. Tuttavia, non è difficile notare l‘impressionante somiglianza dell’attore con il pugile reale. Nelle foto, Sweeney indossa una fascia anni ’90, una tuta blu scuro e un maglione marrone. Per abbinarsi al look di Martin, l’attore ha abbandonato i suoi soliti capelli lunghi per passare a capelli neri corti e ricci.

GUARDA LE FOTO SU DAILY MAIL

Cosa significa per l’imminente biopic di Sydney Sweeney

Dal suo ruolo di successo in Euphoria, Sweeney ha ampliato attivamente le sue scelte di carriera. Dopo aver recitato nella commedia romantica di successo del 2023, Anyone but You, l’attore si è cimentato anche nel film di supereroi della Marvel Studios, Madame Web, e ha recitato nel ruolo di protagonista nel film horror Immaculate. La sua trasformazione nel film biografico senza titolo conferma che l’attore non ha paura di uscire dalla sua zona di comfort.

Sweeney è noto per i suoi iconici capelli lunghi e biondi e per il suo look da cardiopalma, e riprenderà il ruolo di Cassie nella terza stagione di Euphoria. La sua volontà di abbandonare la sua immagine abituale dimostra anche il suo impegno nel progetto. Anche se Martin può sembrare completamente diverso dagli altri ruoli di Sweeney, le foto suggeriscono che lei e il team creativo dietro il film stanno facendo di tutto per dare vita a una storia autentica. L’attore si è già sottoposto a un allenamento intensivo per trasformare il suo corpo per il ruolo.

Smile 2: il terrificante trailer finale del film

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Smile 2: il terrificante trailer finale del film

Paramount ha diffuso il terrificante trailer finale di Smile 2, l’atteso sequel del film del 2022 Smile, campione d’incassi. L’ultimo trailer arriva proprio dopo che ha debuttato lo score di Rotten Tomatos.

In Smile 2, in procinto di intraprendere un nuovo tour mondiale, la popstar Skye Riley (Naomi Scott) inizia a sperimentare eventi sempre più terrificanti e inspiegabili. Sopraffatta dall’escalation di orrori e dalle pressioni della fama, Skye è costretta ad affrontare il suo oscuro passato per riprendere il controllo della sua vita prima che questa vada fuori controllo.

Il sequel è scritto e diretto da Parker Finn e prodotto da Marty Bowen, Wyck Godfrey, Isaac Klausner, Parker Finn, Robert Salerno. Il cast di Smile 2 comprende Naomi Scott, Rosemarie DeWitt, Lukas Gage, Miles Gutierrez-Riley, Peter Jacobson, Ray Nicholson, Dylan Gelula, Raúl Castillo e Kyle Gallner.

Tom Hardy risponde alla domanda se SPIDER-MAN apparirà in Venom: The Last Dance

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Continuano a circolare voci sul fatto che Venom: The Last Dance, che prepara il terreno per un’alleanza tra Eddie Brock e Peter Parker in Spider-Man 4.

La cosa ha senso perché sia Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home hanno presentato scene post-credits con Venom sulla Terra-616, solo che quest’ultimo film lo ha rimandato a casa senza fare assolutamente nulla con quello che era un innegabile teaser eccitante.

Il Multiverso, però, apre le porte a molte strade interessanti, quindi Venom: The Last Dance si conclude con l’arrivo di Eddie sulla Terra-616 per avvertire Spidey della minaccia rappresentata da Knull e sembra una possibilità concreta.

In occasione di un evento stampa tenutosi ieri in Messico, è stato chiesto a Tom Hardy quali siano le probabilità che Spider-Man compaia nel threequel di Venom.

“Sai… sai, ci sono sempre delle possibilità ”, ha risposto l’attore con un sorriso. “Non potrei dire nulla perché questo è l’ultimo film. Sì, mi piacerebbe molto”.

Dovete assolutamente guardare il video qui sotto perché la risposta di Hardy potrebbe essere eloquente. Sembra che stia tenendo nascosto qualcosa, in ogni caso, e potrebbe essere che stia cercando di evitare di svelare qualcosa sul suo potenziale ruolo in Spider-Man 4. L’attore ha ripetuto più volte che The Last Last è un film che non ha mai visto prima.

L’attore ha ripetuto più volte che The Last Dance sarà l’ultimo film su Venom, ma questo non significa che sarà l’ultima volta che interpreterà Venom.

Sebbene Spider-Man 4 sia la nostra migliore possibilità di vedere sullo schermo un Venom fedele ai fumetti, potrebbe comunque servire come addio al simbionte di Hardy, perché l’attore non sembra avere intenzione di fare altri film da solista dopo questo.

In occasione di un evento stampa tenutosi ieri in Messico, a Tom Hardy è stato chiesto quante probabilità ci siano che Spider-Man compaia nel threequel di Venom. “Sai… sai, ci sono sempre delle possibilità ”, ha risposto l’attore con un sorriso. “Non potrei dire nulla perché questo è l’ultimo film. Sì, mi piacerebbe molto”.

Dovete assolutamente guardare il video qui sotto perché la risposta di Hardy potrebbe essere eloquente. Sembra che stia tenendo nascosto qualcosa, in ogni caso, e potrebbe essere che stia cercando di evitare di svelare qualcosa sul suo potenziale ruolo in Spider-Man 4. L’attore ha ripetuto più volte che The Last Last è un film che non ha mai visto prima.

L’attore ha ripetuto più volte che The Last Dance sarà l’ultimo film su Venom, ma questo non significa che sarà l’ultima volta che interpreterà Venom. Sebbene Spider-Man 4 sia la nostra migliore possibilità di vedere sullo schermo un Venom fedele ai fumetti, potrebbe comunque servire come addio al simbionte di Hardy, perché l’attore non sembra avere intenzione di fare altri film da solista dopo questo.

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Tutto quello che c’è da sapere su Venom: The Last Dance

In Venom: The Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom, uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.

Il film è interpretato da Tom Hardy, Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom Hardy e Hutch Parker. Venom: The Last Dance uscirà nelle sale il 24 ottobre.

James Gunn risponde alle critiche sul primo look di Krypto: “È un alieno”

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Sebbene avessimo già un’idea abbastanza precisa che Krypto il supercane sarebbe apparso nel reboot del DCU Superman, dopo che sono state diffuse online alcune foto del set in cui Mr. Terrific (Edi Gathegi) offriva bocconcini al vento, ieri il regista James Gunn ha ufficializzato la notizia condividendo una prima immagine dell’adorabile cagnolino.

Questo personaggio di Krypto è basato sul suo cane, Ozu, e alcuni fan hanno criticato il fatto che il personaggio non sarà rappresentato come un Lab bianco. Sebbene nei fumetti Krypto sia spesso disegnato come un Lab o un Golden Retriever, nel corso degli anni ha assomigliato ad altre razze canine. Inoltre, come sottolinea Gunn nella sua risposta a un fan sui social media, in fin dei conti è un alieno, come lo stesso Uomo d’Acciaio. James Gunn ha anche confermato che Krypto non parlerà, ma abbaierà soltanto!


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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Trifole – Le radici dimenticate: al cinema gratis con Cinefilos.it!

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Trifole – Le radici dimenticate, un’emozionante avventura ambientata nel mondo del Tartufo Bianco, che arriverà nei cinema italiani a partire dal 17 ottobre con Officine UBU.

Diretto da Gabriele Fabbro (qui la nostra intervista), è la storia di un ricongiungimento familiare e della riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il cercatore di tartufi Igor (Umberto Orsini) con la sua cagnolina Birba e la giovane nipote Dalia (Ydalie Turk, attrice e co-autrice del film), che da Londra arriva nelle Langhe su richiesta della madre Marta (Margherita Buy), per assistere il nonno che si trova in difficoltà economiche e di salute.

La proiezione si svolgerà giovedì 17 ottobre – ore 21:00 – cinema Multisala Lux di Roma.

Saranno presenti in sala il regista Gabriele Fabbro, la protagonista Ydalie Turk e Margherita Buy che incontreranno il pubblico e parteciperanno a un Q&A al termine della proiezione.

Per prenotare il vostro posto, scrivete a [email protected] indicando nell’oggetto dell’email: CINEFILOS – TRIFOLE – COGNOME – NOME

Si consiglia di essere al cinema almeno 15 minuti prima della proiezione.

Ecco il trailer di Trifole

The Legend of Ochi: trailer del nuovo fantasy di A24 Films

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The Legend of Ochi: trailer del nuovo fantasy di A24 Films

Dopo essere stato annunciato tre anni fa, The Legend of Ochi sta finalmente per arrivare nelle sale. Ieri A24 ha rivelato l’arrivo di un trailer e lo ha anticipato con un poster che sottolineava gli elementi fantasy del film. Oggi è stato pubblicato il trailer e possiamo dire che la casa di produzione preferita dai fan si sta preparando a realizzare uno dei suoi titoli più diversi. La storia è ambientata in un mondo fantastico abitato da creature pelose conosciute come Ochi, e sarà nelle sale il 28 febbraio 2025.

The Legend of Ochi è incentrato su una giovane ragazza che scappa dalla sua casa su un’isola dall’aspetto splendido e che poi incontra e impara a comunicare con uno degli esseri del titolo. Le creature bluastre con orecchie simili a Yoda sono temute dagli abitanti dell’isola, ma la ragazza fa amicizia con uno più giovane e innocente. Il trailer svela l’originale e meraviglioso mondo creato per l’avventura e fornisce una piccola anticipazione delle possibilità che possono emergere man mano che impariamo a conoscere gli Ochi, la minaccia che rappresentano e il motivo per cui l’intera comunità li teme.

Secondo Deadline, The Legend of Ochi è stato descritto dagli addetti ai lavori come se avesse la stessa atmosfera dei film di Peter Jackson (The Beatles: Get Back) prima dell’era del Signore degli Anelli. Secondo quanto riferito, i dirigenti di A24 sono rimasti talmente colpiti dalla sceneggiatura e dall’atmosfera dell’avventura che hanno deciso immediatamente di collaborare con il regista esordiente Isaiah Saxon. La casa di produzione ha una storia di promozione di voci indipendenti e nuove, quindi non sorprende che abbia colto al volo l’opportunità di portare questa storia in vita e sui grandi schermi di tutto il mondo.

The Legend of Ochi è un’opera prima

Un’altra indicazione del potenziale di The Legend of Ochi è che è riuscito ad attirare l’attenzione di diversi grandi nomi di Hollywood: nel cast figurano Willem Dafoe (Poor Things), Emily Watson (Midas Man), Helena Zengel (News of the World) e Finn Wolfhard (Stranger Things). Il film è stato anche prodotto dai fratelli Russo, responsabili degli ultimi due film di Avengers e che dovrebbero dirigere Avengers: Doomsday. Sul sito personale di Saxon è possibile trovare una serie di concept art per The Legend of Ochi che ha messo insieme dal 2015. Una delle sue didascalie recita: “Non riesco a smettere di sognare questo film che voglio fare”.

Nonostante sia per la prima volta al timone di un lungometraggio, Saxon lavora come regista di video musicali e cortometraggi da molto tempo. Ha diretto video musicali di artisti come Björk, Panda Bear e Grizzly Bear. Saxon ha anche scritto la sceneggiatura di The Legend of Ochi, il che significa che se il film diventerà un successo, il nuovo regista sarà subito in grado di raccontare altre storie, costruire nuovi mondi e incuriosire il pubblico. The Legend of Ochi uscirà negli USA il 28 febbraio 2025. Potete vedere il trailer qui sopra.

Sebastian Stan: 10 cose che forse non sai sull’attore

Sebastian Stan: 10 cose che forse non sai sull’attore

Sebastian Stan è famoso per aver interpretato Soldato d’Inverno, ed è stato uno di quelli che, grazie al Marvel Universe, sono stati capaci di far parlare di sé. Ma la sua carriera va ben oltre Captain America: non solo ha recitato in telefilm di successo come Gossip Girl e Once Upon a Time – C’era una volta, ma anche in alcuni film particolarmente interessanti degli ultimi anni. Si è così sempre più imposto come uno dei nuovi fenomeni di Hollywood.

Cosa non sapete su Sebastian Stan? Ecco dieci curiosità su di lui.

I film e le serie TV in cui ha recitato Sebastian Stan

1. Ha recitato in celebri film. Stan inizia a recitare per il cinema con i film Tony ’n’ Tina’s Wedding  (2004), Red Doors (2005), The Covenant (2006), The Architect (2006), Toy Boy – Un ragazzo in vendita (2009), Kings (2009), Un tuffo nel passato (2010) e Il cigno nero (2010). Nel 2011, ottiene il ruolo per cui è più noto: Bucky Barnes in Captain America – Il primo vendicatore (2011), ruolo poi ripreso come Soldato d’Inverno in Captain America – The Winter Soldier. Successivamente ha recitato in Sopravvissuto – The Martian (2015), Captain America: Civil War (2016), Tonya (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019). Recentemente ha invece recitato in Era mio figlio (2020), Le strade del male (2020), Secret Team 355 (2022), Fresh (2022) Sharper (2023), Dumb Money (2023), A Different Man (2024), The Apprentice – Alle origini di Trump (2024) e Thunderbolts* (2025).

2. Ha preso parte anche a note serie TV. Oltre che sul grande schermo, l’attore è apparso anche sul piccolo, da prima recitando nell’episodio 13×22 di Law & Order – I due volti della giustizia (2003) e poi trovando maggior fama grazie a Gossip Girl (2007-2010). In seguito ha recitato in Kings (2009), C’era una volta (2012), Political Animals (2012), Labyrinth (2012) e I’m Dying Up Here – Chi è di scena? (2017). Torna a recitare per una serie TV nel 2021 con The Falcon and the Winter Soldier, dove riprende il ruolo del Soldato d’Inverno accanto ad Antony Mackie. Nel 2022 è invece protagonista di Pam & Tommy insieme a Lily James.

Sebastian Stan in Gossip Girl

3. Ha avuto un ruolo nella celebre serie. L’attore ha preso parte ad undici episodi della serie Gossip Girl nel ruolo di Carter Baizen, personaggio che si scopre essersi allontanato dalla ricchezza della sua famiglia per girare per il mondo, ma anche che ha un problema con il gioco d’azzardo. Questo è stato per Stan uno dei primi ruoli importanti della sua carriera, che gli ha permesso di ottenere una prima notorietà.

The Winter Soldier
Sebastian Stan è il Soldato d’Inverno in Captain America: The Winter Soldier. Cortesia di Walt Disney Pictures

Sebastian Stan è il Soldato d’Inverno della Marvel

4. Ha indossato delle extension per il ruolo. Per interpretare il Soldato d’Inverno in Captain America – The Winter Soldier, Sebastian Stan ha dovuto indossare delle extension, poiché tra un progetto e l’altro non è riuscito a farsi crescere i capelli in tempo per il film. L’unica volta nel MCU in cui i suoi capelli lunghi sono naturali è nel sequel Captain America: Civil War (2016). Il Soldato d’Inverno ha i capelli lunghi per far intendere che l’Hydra si preoccupava così poco della sua manutenzione personale e della sua cura che non riteneva importante tagliargli i capelli.

Sebastian Stan in Fresh

5. Ha interpretato un ruolo decisamente “horror”. Il film Fresh segue Noa, che incontra il seducente Steve (Stan) in un negozio di alimentari. Dopo il loro primo appuntamento, Noa è ormai innamorata e accetta l’invito di Steve per un weekend romantico, solo per scoprire che lui nasconde degli appetiti insoliti. Per l’attore, quello in questo film è stato un ruolo che lo ha portato a confrontarsi con il genere thriller/horror, mostrando così dei lati nascosti del suo talento per la recitazione.

Sebastian Stan in A Different Man

6. Ha vinto un importante premio. Nel dramma A Different Man, Stan interpreta Edward, un uomo che dopo essersi sottoposto a un intervento di ricostruzione facciale, intraprende un percorso che lo porta a ripensare totalmente sé stesso. Per la sua interpretazione, l’attore ha vinto l’Orso d’argento per la miglior interpretazione da protagonista al Festival di Berlino, dove il film è stato presentato.

Sebastian Stan è Donald Trump in The Apprentice

7. Si è trasformato fisicamente per il ruolo. In The Apprentice – Alle origini di Trump, Stan interpreta il tycoon nel corso degli anni Settanta e Ottanta. Per assumere il ruolo, l’attore non è ricorso a particolari trucchi prostetici, in quanto non interessato ad una somiglianza di quel tipo. Ha però dovuto seguire una particolare dieta a base di ramen e salsa di soia, così da acquisire quel peso in più richiesto per la parte.

Jeremy Strong e Sebastian Stan in The Apprentice - Alle origini di Trump
Jeremy Strong e Sebastian Stan in The Apprentice – Alle origini di Trump. © APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC. / PROFILE PRODUCTIONS 2 APS / TAILORED FILMS LTD. 2023

È Annabelle Wallis la sua fidanzata nel 2024

8. È molto riservato. Stan non è mai stato molto interessato a condividere pubblicamente dettagli sulla propria vita privata e sulla sua situazione sentimentale. Sappiamo che in passato ha avuto relazioni con le colleghe Leighton Meester e Jennifer Morrison, mentre dal 2022 è legato all’attrice Annabelle Wallis. I due sono stati visti per la prima volta insieme durante alcuni eventi di gala e ancora oggi partecipano come coppia a situazioni di questo tipo. Ci tengono però a mantenere privata la loro relazione.

Sebastian Stan è su Instagram

9. Ha un profilo sul social network. L’attore è naturalmente presente sul social network Instagram, con un profilo seguito attualmente da 8,3 milioni di persone. Su tale piattaforma egli ha ad oggi pubblicato circa trecento post, tutti relativi alle sue attività come attore o modello. Si possono infatti ritrovare diverse immagini relative a momenti trascorsi sul set ma anche foto promozionali dei suoi progetti. Seguendolo si può dunque rimanere aggiornati sulle sue attività.

L’età, l’altezza e il fisico di Sebastian Stan

10. Sebastian Stan è nato il 13 agosto 1982 a Costanza, Romania. L’attore è alto complessivamente 1,83 m. È anche noto per il suo fisico muscoloso ed atletico, costruito in particolare per poter interpretare il Soldato d’Inverno all’interno del Marvel Cinematic Universe.

Fonti: Inverse, The Richest, TVOvermind, IMDb

Francis Ford Coppola svela il vero messaggio di Megalopolis

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Francis Ford Coppola svela il vero messaggio di Megalopolis

Senza dubbio, Francis Ford Coppola è sul monte Rushmore delle leggende del cinema americano vivente. Il suo lavoro negli anni ’70 è probabilmente la striscia di film più intensa per qualsiasi regista nella storia del cinema. Vincitore di 14 premi Oscar (con 55 nomination!), due volte vincitore della Palma d’Oro a Cannes e una litania di riconoscimenti dai festival di tutto il mondo. Coppola ci ha stuzzicato per anni con la sua satira urban fantasy, Megalopolis. A causa degli eventi dell’11 settembre 2001, la produzione è crollata e il film è stato accantonato. Ora, 23 anni dopo, Coppola ha finalmente scelto di condividere Megalopolis con il pubblico assetato di un’esperienza cinematografica nuova e pronto per una storia eccezionalmente rara.

Megalopolis è una nuovissima visione cinematografica che ritrae una metropoli in decadenza chiamata Nuova Roma. All’interno, l’architetto idealista Cesar (Adam Driver) ottiene la licenza di demolire e ricostruire la città. La sua nemesi, il sindaco Cicero (Giancarlo Esposito), rimane impegnato a mantenere New Rome così com’è. In mezzo a loro c’è Julia (Nathalie Emmanuel), la figlia mondana di Franklyn e interesse amoroso di Cesar, che, attraverso il tumulto, continua la sua ricerca del significato della vita.

Parlando con Collider il regista ha approfondito Megalopolis. Coppola spiega eloquentemente perché sceglie di rieditare alcuni dei suoi film decenni dopo l’uscita, il genuino ottimismo che prova nei confronti di questo mondo e come ha filtrato questi sentimenti attraverso la sua attesa favola epica.

“I film non sono un fast food, ma una forma d’arte vivente”

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Foto di Phil Caruso/Lionsgate/Phil Caruso/Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Credo che gli artisti non debbano avere paura del rischio. Il rischio fa parte della formula artistica. A volte bisogna lanciarsi nell’ignoto per esprimere ciò che si prova. Non si può essere come un’azienda che vuole produrre un fast food che sia abitudinario, in modo da sapere che la gente mangerà sempre la stessa cosa. Stanno cercando di fare lo stesso con i film. I film non sono fast food. I film sono una forma d’arte vivente che cerca di illuminare la vita delle persone, che le aiuta a vedere il mondo in cui vivono nel modo più chiaro possibile.

Ci sono molte riprese di New York. Le ha fatte un grande fotografo di nome Ron Fricke. È un filmato bellissimo, ma non ho usato molto delle riprese dell’11 settembre perché ritenevo che così tante persone avessero perso le loro famiglie e i loro cari che sarebbe stato improprio per me usare quel filmato. Ce n’è un po’, solo per un motivo struggente, perché ci colpisce il cuore quando lo vediamo. Mi sono sentito più rispettoso nei confronti delle persone che hanno perso i loro familiari. Ma sì, ci sono molte riprese di Ron Fricke nel film. È molto bello.

È risaputo che lavoro su qualcosa finché non lo odio, poi lo abbandono e inizio a lavorare su qualcos’altro. Poi lo odio, lo abbandono e dico: “Quello di prima non era così male. Farò quello”. Stavo lavorando a un altro film che ho abbandonato per fare Megalopolis. In un certo senso faccio sempre un film in ritardo. [Ma sentivo che i temi di questo film sono così importanti per il mondo di oggi.

Stiamo uccidendo molti dei nostri cugini esseri umani e molti dei nostri figli. Siamo una specie geniale. Non possiamo sprecarci a vicenda. Abbiamo tutti un talento unico. Non c’è un problema che dobbiamo affrontare che non abbiamo la capacità di risolvere. Qualcuno deve dirlo, credo, ed è quello che dice questo film.

I migliori film horror del 2024 (finora)

I migliori film horror del 2024 (finora)

Siamo quasi alla fine di un altro anno ricco di uscite horror, e con così tanti titoli horror e così poche ore in un giorno, è facile rimanere indietro con le ultime novità. Diamo un’occhiata ai migliori film horror dell’anno che potreste o non dovreste aggiungere alle vostre liste di film da vedere. NOTA: alcuni titolo non sono ancora usciti in Italia o non hanno una distribuzione. 

Late Night with the Devil

Late Night with the Devil recensione

Late Night with The Devil è proprio il tipo di ruolo da protagonista che i fan dell’horror non vedevano l’ora di vedere affrontato dall’attore David Dastmalchian. Le telecamere seguono lo speciale di Halloween di un talk show notturno nel 1977, con ospiti occulti. Dastmalchian interpreta Jack Delroy, il conduttore di “Night Owls with Jack Delroy”, perseguitato da un passato che include legami con una discutibile organizzazione californiana e la moglie morta.

La notte va a rotoli, come in Ghostwatch o L’ora della purificazione, quando Delroy si trova ad affrontare i mali evocati all’interno del suo studio. È un piacere vedere Dastmalchian interpretare una celebrità che si sgretola sotto le pressioni del paranormale, mentre i suoi telespettatori aumentano, scegliendo di dare ascolto al diavolo che gli sta alle spalle e che minaccia tutta la sua squadra. Molti avranno ragione nell’aggiungere questo bizzarro disastro televisivo alle loro rotazioni stagionali di ottobre.

Speak No Evil – Non parlare con gli sconosciuti

Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti

Da fan dell’originale Speak No Evil di Christian Tafdrup, mi sono avvicinato al remake della Blumhouse di James Watkins con qualche esitazione. Il capolavoro di Shudder si basa molto su un terzo atto morboso che non credevo potesse essere ricreato – e nemmeno Watkins lo crede. La versione americana con James McAvoy e Scoot McNairy trova una strada diversa per gli orrori familiari delle vacanze, evitando la ripetizione e le rivelazioni scontate. McAvoy è straordinariamente carismatico nei panni di un artista della truffa, che culla l’esempio di crisi di mezza età di McNairy in un falso senso di sicurezza.

Mackenzie Davis e Aisling Franciosi sono altrettanto convincenti nei panni delle compagne di uomini intrappolati nei loro ego, prima che Speak No Evil scateni la depravazione della sua contorta sceneggiatura. Si tratta di un adattamento più sicuro, ma questo non ne annulla l’efficacia: una delle poche volte in cui un’americanizzazione funziona nei suoi tocchi più morbidi.

Oddity

Caroline Menton in Oddity (2024)
©IFC FILMS

Oddity, l’inquietante opera da camera irlandese che parla di inquietanti oggetti d’antiquariato e di sorelle uccise si immerge in orrori folcloristici. Il signor “Uomo di legno” diventa la mascotte del film quando inizia a muoversi in una tenuta poco illuminata nel bel mezzo del nulla, animata dal dolore, forse dalla vendetta e da molti stereotipi infestati.

C’è qualcosa di delicatamente alla Mike Flanagan in tutto questo, come i monologhi che si susseguono in immagini artisticamente inquietanti che sono sempre in agguato sullo sfondo. Il racconto di McCarthy è più una ninna nanna che un vero e proprio assalto paranormale, ma è comunque efficace come spaventoso spavento e come scossa di energia. Si tratta di un film che fa girare le pagine e che viene trasposto sullo schermo, tenendovi con il fiato sospeso mentre le scene diventano sempre più inquietanti ad ogni secondo che passa.

Under Paris

Under Paris finale

Il regista francese Xavier Gens ha interrotto la recente serie di deludenti film horror sugli attacchi di squali con Under Paris di Netflix. Il film sembra un amalgama tra i commenti politici de Lo Squalo, le frenesie alimentari di Deep Blue Sea e le libertà di Geostorm che diavolo sta succedendo”. È anche in linea con film di Dick Maas come Uncaged o Amsterdamned, in cui le città ad alta densità di popolazione sembrano personaggi in carne e ossa attaccati da scenari surreali.

Gens ci colpisce rapidamente con la ferocia di un guizzo di pinna come apertura, si assopisce mentre la storia si sviluppa nella capitale francese, poi si scatena in un terzo atto pieno di brutale violenza squalo contro uomo come nel lavoro New French Extremity del regista. Under Paris sceglie un tono più diretto, ma non bisogna allarmarsi: Gens capisce il tipo di film che sta realizzando e porta a casa un finale selvaggiamente aggressivo che continua a superare se stesso.

Lovely, Dark, and Deep

Lovely, Dark, and Deep

Georgina Campbell interpreta una guardia forestale che scopre una verità psicotropa su ciò che accade quando le persone scompaiono nelle aree boschive. Il viaggio nella foresta di Teresa Sutherland è cupamente inquietante e favorisce una combustione lenta, ma rimane intrigante e scomodo per tutto il tempo.

La Sutherland mostra una padronanza maliziosamente manipolativa dei sentimenti di isolamento, mentre il ranger di Campbell scompare in un purgatorio all’aperto di immagini sempre più inquietanti. È un film con più vibrazioni che altro, che viaggia alla velocità e alla metodologia di Sator o The Interior; un tetro incubo National Geographic di incognite persistenti. Se vi piacciono i film che abbandonano lo spettatore nel bel mezzo di una storia sussurrata come il vento che passa tra i rami degli alberi, l’ultimo di Sutherland dovrebbe essere sul vostro radar.

In a Violent Nature

In a Violent Nature

In a Violent Nature di Chris Nash ha fatto parlare di sé per la sua interpretazione sovversiva degli stereotipi dello slasher. Si tratta essenzialmente di uno slasher girato quasi esclusivamente di spalle dalla prospettiva dell’assassino – un non-morto tipo Jason Voorhees di nome Johnny – sia che stia facendo a pezzi i corpi sia che stia serpeggiando verso la sua prossima destinazione. Nash esamina le motivazioni dei cattivi dello slasher e gioca con il sound design che annega le chiacchiere da falò dei bersagli di Johnny, spogliando il “divertimento” degli anni ’80 degli squallidi night per lasciare solo la violenza estrema.

Gli eccellenti effetti speciali offrono una serie di morti raccapriccianti mentre Johnny colpisce, accoltella e mutila i suoi bersagli, compreso quello che senza dubbio sarà il più alto risultato dell’anno in termini di morti nei film horror. Non dovrebbe essere una sorpresa, dato che Nash è stato il supervisore degli effetti speciali sul set di Psycho Goreman, o per chi ha visto il suo segmento ABCs of Death 2 “Z is for Zygote”. In A Violent Nature è all’avanguardia in un modo che potrebbe non essere adatto a tutti, ma ciò che tenta di fare è una boccata d’aria fresca e merita assolutamente di essere visto.

Abigail

abigail film 2024

Se i Radio Silence pubblicano un film horror, è molto probabile che lo inseriscano nelle liste di metà anno e di fine anno. Abigail non è da meno: la loro divertente storia di ballerina vampira ha voglia di sangue. Non si può sbagliare con un cast che comprende Dan Stevens nei panni di un untuoso ex-poliziotto di New York, Kathryn Newton nei panni di una baby hacker nepote assetata di emozioni, o Kevin Durand nei panni di un muscoloso e paterno – ma questo è lo show di Melissa Barrera e Alisha Weir.

La Barrera sfoggia ancora una volta le sue doti di Final Girl, mentre la Weir scivola sullo schermo come la figlia di Dracula in ballerine. Radio Silence sa come offrire immagini gratuitamente succose e allo stesso tempo divertirsi con il materiale, facendoci ridere e trasalire allo stesso tempo. Abigail porta il suo amore per il cinema vampiresco sulla manica e allo stesso tempo rafforza la propria tradizione microcosmica, realizzando il meglio di entrambi i mondi – come non amare la battuta sull’aglio e la cipolla?

Omen – L’origine del presagio

Omen - L'origine del Presagio (The First Omen) film 2024
oto di Moris Puccio/20th Century Studio/Moris Puccio/20th Century Studi – © 2023 20th Century Studios. All Rights Reserved.

Non credo che nessuno avesse previsto che un prequel del 2024 di The Omen sarebbe andato così forte come ha fatto The First Omen. Arkasha Stevenson sfrutta temi blasfemi con un fattore di raccapriccio così vivido, come le ambientazioni oscure dell’altare illuminate da file di candele di cera gocciolanti che formano bocche aperte che sembrano in procinto di divorare l’attrice principale Nell Tiger Free.

Il suo messaggio sull’autonomia corporea e sulla corruzione della Chiesa cattolica diventa una fonte di orrori teologici, ricca di simbolismi demoniaci che richiamano anche le inquadrature dirette di The Omen. Stevenson capisce il compito raccontando una storia originale che rispetta le radici del franchise, rimanendo fedele a idee singolari che raramente si lasciano impantanare dalla nostalgia (fino alla fine).

New Life

New Life
© XYZ Films

Il primo lungometraggio di John Rosman, New Life, è una miscela di generi che dà vita alla narrazione di un’epidemia. È un film sull’apocalisse in scala ridotta che sembra più un poliziesco, che nasconde orribili segreti in bella vista. Sembra un’origine paziente zero di film come 28 giorni dopo di Danny Boyle o Carriers dei fratelli Pastor che ci proiettano nel caos infettivo.

Rosman gioca con idee come “Jason Bourne incontra The Crazies incontra Cabin Fever” con un budget estremamente elevato. È una sceneggiatura ponderata che fa indovinare al pubblico dove andrà a parare, a volte assomigliando a un thriller di zombie, altre volte a un puro mistero da agente speciale. Complimenti alle scelte fatte, che sono state portate a termine con grande impegno.

Mind Body Spirit

Mind Body Spirit
© Welcome Villain Films

Divulgazione completa: sono un appassionato di film horror di influencer girati da prospettive di livestream o vlog. Mind Body Spirit di Alex Henes e Matthew Merendaè un brillante esempio di come sfruttare al meglio i limiti digitali di Screenlife. Sarah J. Bartholomew interpreta l’aspirante celebrità dello yoga online Anya, che ha appena ereditato la vecchia e scricchiolante casa della nonna estranea.

Anya trova una porta nascosta e stanze segrete con immagini occulte, che diventano il fulcro del suo nuovo canale video. Henes e Merenda sfruttano l’angolazione in prima persona a loro vantaggio, sostenendo un’atmosfera efficacemente spettrale mentre Anya incanala i segreti più oscuri della sua eredità con aspirazioni virali. Farà di tutto per ottenere visualizzazioni e noi assisteremo alla sua caduta come a una playlist maledetta su YouTube.

V/H/S/Beyond

V/H/S/Beyond
© Shudder

Quanti franchise horror migliorano con l’età? V/H/S/Beyond è il settimo film della serie V/H/S e il più coerente. I registi seguono un tema di “fantascienza” libero, trasformando le cicogne in creature da incubo e affrontando le minacce esistenziali di sconosciuti extraterrestri. Non c’è un segmento brutto nel gruppo, con una qualità che varia da “eccezionale” a “passabile”.

Si tratta di un rapporto inaudito quando si tratta di antologie horror, che di solito registrano alti e bassi frustranti. Tra energici video musicali bollywoodiani, effetti gore pratici eccezionali e standard qualitativi costanti, V/H/S/Beyond continua la traiettoria ascendente delle produzioni di V/H/S di Shudder. Più grande, migliore, più veloce, più forte: queste non sono qualità tipiche dei sequel di franchise, tanto meno di franchise così profonde.

A Quiet Place: Giorno 1

A Quiet Place - Giorno 1 Lupita Nyong'O Djimon Hounsou
Lupita Nyong’o e Djimon Hounsou in A Quiet Place – Giorno 1. Foto di Gareth Gatrell/Gareth Gatrell – © 2023 Paramount Pictures. All Rights Reserved.

Tenetevi forte perché abbiamo un altro prequel in lista. A Quiet Place: Giorno 1 di Michael Sarnoski è un monster movie dall’anima straordinaria che… furtivamente non è un vero monster movie? Vediamo gli Angeli della Morte precipitare come comete su New York, non fraintendetemi. Ci sono alcune sequenze di attacco iniziali, ma poi le emozioni prendono il sopravvento.

Lupita Nyong‘o interpreta una paziente di un ospizio alla ricerca del suo trancio di pizza preferito in città – Joseph Quinn si unisce a lei nei panni di uno studente di legge inglese terrorizzato che semplicemente non vuole stare da solo. Il film diventa una ricerca secondaria lontana dall’“azione”, mentre Nyong’o e Quinn sviluppano un rapporto sorprendentemente toccante che trova l’umanità alla fine del mondo. Gli spaventi funzionano, ma la padronanza di Sarnoski nel raccontare storie di vita tra personaggi umani è infinitamente migliore. È l’apocalisse: godetevi l’ultimo boccone di pizza.

MadS

Immaginate “New Life incontra Climax incontra Run Lola Run”. Questo è MadS di David Moreau, in arrivo su Shudder il 18 ottobre. È il mio film preferito del Fantastic Fest di quest’anno, che presenta gli inizi di un’epidemia apocalittica in un formato one-take. Moreau inizia con un ragazzo di 18 anni che lascia il covo del suo spacciatore e segue gli eventi che si sviluppano dopo che incontra quello che sembra essere un paziente in fuga forse infettato da un virus.

Laurie Pavy, nel ruolo di Anais, offre una performance inarrestabile quando diventa il personaggio centrale del film, mostrando gli effetti di ciò che sta prendendo d’assalto la Francia. Il film non cede mai una volta che le ruote iniziano a girare, definito dall’intimità e dal terrore apocalittico mentre si increspa da un minuscolo punto di partenza.

Longlegs

LONGLEGS
Cortesia di © NEAN

Oz Perkins si è affermato come una delle voci più singolari dell’horror contemporaneo con The Blackcoat’s Daughter, I Am the Pretty Thing That Lives in the House e Gretel & Hansel. Potreste non essere in sintonia con il suo approccio divisivo, persistente come la melassa e carico di terrore, ma è probabile che le cose cambino con Longlegs.

Il suo ultimo film mescola intrighi investigativi procedurali con un’atmosfera spregevolmente satanica, con un cast all-star che comprende Maika Monroe, Nicolas Cage, Blair Underwood e Alicia Witt al massimo delle loro capacità. Perkins continua a privilegiare il suo marchio di terrore strisciante, ma aumenta il ritmo quando il serial killer “Longlegs” di Cage tormenta l’agente dell’FBI di Monroe, che è sulle sue tracce. La storia si insinua, striscia e si insinua sotto la pelle, con i suoi mali infernali che vi tengono in ostaggio fino ai titoli di coda. In uscita il 31 Ottobre 2024.

It’s What’s Inside

cast di It's What's Inside (2024)
Credit © Netflix

Netflix potrebbe non commercializzare It’s What’s Inside, ma questo non significa che meriti di essere trascurato. L’esilarante thriller di Greg Jardin sullo scambio di corpi è un fantastico pezzo d’insieme composto ad arte e realizzato in modo pulito. Gli amici fanno un gioco di società mentre sono riuniti per festeggiare un matrimonio che si trasforma in un mistero fantascientifico con i personaggi bloccati l’uno nel corpo dell’altro.

Si tratta di un puro pezzo d’insieme senza un anello debole nel cast, in quanto gli attori devono imitare i loro co-protagonisti quando la sfuggente premessa del film chiede come gli amici potrebbero reagire quando prendono il controllo della vita di qualcun altro. Le questioni morali e le manipolazioni psicologiche sono trasformate in un gioco, ma Jardin non manca mai di intrattenere utilizzando un umorismo nero sulla rapidità con cui le relazioni si sgretolano quando la gelosia prende il controllo. È un film elegante e sexy, con grandi risate e drammi salaci: la definizione di un film che piace al pubblico.

Stopmotion

Stopmotion
© IFC Films

È stata un’annata davvero bella per i debutti di lungometraggi horror, con l’artisticamente insidioso Stopmotion di Robert Morganin testa. La storia di Morgan su un’animatrice in stop-motion che diventa ossessionata dal suo ultimo progetto affronta le follie del perdersi nel processo creativo. Aisling Franciosi (The Nightingale) interpreta Ella Blake, la cui profonda interpretazione trova disturbi surreali nel modo in cui la realtà di Ella si sgretola. La stopmotion mi ricorda film come Censor o Berberian Sound Studio, quando i personaggi plasmati da Ella iniziano a sfuggire ai confini del suo banco di lavoro e diventano personaggi di supporto allucinogeni. È Henry Selick, per dirla con Peter Strickland, il massimo dei complimenti.

Infested

Infested
Shudder

Il lungometraggio d’esordio di Sébastien Vaniček, Infested, è un thriller a otto zampe tanto bello quanto Arachnophobia. È [REC] che incontra Attack the Block ma con i ragni, che Vaniček usa per commentare la politica di classe francese e i “parassiti” che vivono nelle case popolari. Una volta che il primo ragno si libera all’interno di un complesso residenziale (le riprese esterne mostrano le Arene di Picasso a Noisy-le-Grand), è tutto gas e niente pause. I ragni continuano a moltiplicarsi, a diventare più grandi e a far salire l’intensità alle stelle con un’energia propulsiva sbalorditiva. Direi che gli aracnofobici dovrebbero stare alla larga da questo spettacolo, ma è troppo bello per perderselo.

Exhuma

Exhuma

La ricca spiritualità del cinema horror coreano è viva e vegeta in Exhuma di Jang Jae-hyun. Il film è simile a The Wailing per il modo in cui ogni atto attraversa i sottogeneri con grazia. Gli specialisti dell’aldilà devono cancellare la maledizione di una famiglia, ma ciò che inizia con danze e canti cerimoniali diventa una vera e propria battaglia demoniaca. È un altro film, come Infested, che non cede appena le cose iniziano. Ogni passo avanti è verso acque inesplorate, affondando sempre più nella follia infestante fino all’ultimo fotogramma. Exhuma è radicato nella cultura sudcoreana e aggiunge un sacco di carattere a ogni fotogramma, posterizzando la grazia e la bellezza che si possono ottenere mentre fantasmi senza freni staccano le teste delle persone.

The Substance

The Substance demi moore

Il tour de force di Coralie Fargeat, The Substance, è l’antidoto all’era contemporanea dell’horror con progetti formulati in studio. È un’opera originale, aggressiva e ripugnante come un complimento. Il commento di Fargeat sulla fama, l’età e il trattamento riprovevole che Hollywood riserva alle donne è fortemente influenzato da maniaci del cinema di serie B come Brian Yuzna, Stuart Gordon e Frank Henenlotter (che digita con eccitazione). Demi Moore e Margaret Qualley brillano nella doppia presentazione di Elisabeth Sparkle; le attrici si sottopongono a magistrali orrori corporei e a tormenti psicologici mentre inseguono l’eterna lode della celebrità. The Substance scoppia di vitalità, è visivamente memorabile e colpisce con precisione: non esiste un film horror simile quest’anno. In uscita il 18 ottobre 2024.

Citadel: Diana è l’Original italiano con il miglior risultato globale di sempre al lancio su Prime Video

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Prime Video ha svelato che la serie Original italiana di spionaggio Citadel: Diana, nata dal mondo di Citadel, ha registrato nel weekend di lancio il miglior risultato globale di sempre per un Original italiano su Prime Video, in base al numero di spettatori in tutto il mondo – escluso il Paese di produzione. La serie italiana con Matilda De Angelis ha riscosso un successo strepitoso in molti paesi nel mondo. È arrivata al 1° posto fra le serie più viste in Italia, Stati Uniti e Regno Unito nel weekend di debutto, e nella Top 5 in quasi 150 Paesi, tra cui Canada, Australia, Germania, Spagna, Francia, Brasile, Messico e India, stabilendo un nuovo record a livello di audience internazionale per i contenuti in lingua italiana su Prime Video.

Inoltre, il successo della serie italiana ha portato ancora più spettatori a vedere la prima stagione di Citadel, con il pubblico che, durante il fine settimana, l’ha guardata in tutto il mondo, dagli Stati Uniti all’Italia e al Regno Unito, solo per citare alcuni dei territori principali in termini di spettatori.

“Il successo di Citadel: Diana dimostra che i nostri spettatori in tutto il mondo continuano ad apprezzare le storie locali, realizzate dai migliori narratori e talenti locali,” ha dichiarato James Farrell, VP International Originals, Prime Video & Amazon MGM Studios. “Il mondo di Citadelrappresenta un concept davvero unico, e il nostro obiettivo era creare un nuovo mondo di spionaggio in grado di viaggiare a livello globale. Lo storytelling innovativo di Citadel: Diana è riuscito a realizzare proprio questo, grazie ad una spy story ricca di azione, che mette al centro i personaggi ed è in grado di attrarre il pubblico in tutto il mondo”.

La serie tv Citadel

Prodotta da Cattleya – parte di ITV Studios – e Amazon MGM Studios, con la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo, la serie Original italiana ha debuttato in esclusiva su Prime Video in tutto il mondo lo scorso 10 ottobre. La prima stagione di Citadel – interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, e con Stanley Tucci e Lesley Manville – ha debuttato nel 2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo a 24 giorni dal lancio. Citadel e le successive serie Original action-espionage vantano la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il globo sviluppando la storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente organizzazione rivale Manticore.

Ogni serie nata dal mondo di “Citadel” ha per protagonisti talenti locali ed è creata, prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a ciascuno show una cifra stilistica unica e una decisa identità culturale radicata nel paese d’origine. La serie Original italiana Citadel: Diana è la seconda a debuttare nel mondo di “Citadel” e sarà seguita dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, con Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu, in uscita il 7 novembre 2024. La seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas con Stanley Tucci e Lesley Manville, è attualmente in produzione, con Joe Russo alla regia.

Citadel Diana va ad arricchire l’offerta di titoli Original internazionali di Prime Video che hanno registrato un enorme successo a livello globale, tra cui i recenti successi internazionali È colpa mia? (‘Culpa Mía’), Maxton Hall – Il mondo tra di noi, e Medellin e i titoli in uscita, come È colpa tua? (‘Culpa Tuya’), Libre e Like a Dragon: Yakuza. La serie Original italiana si aggiunge, inoltre, alle numerose produzioni italiane di successo di Prime Video, come The Bad Guy, Elf Me, Celebrity Hunted– Caccia all’Uomo, Dinner Club, e i titoli di prossima uscita Costiera e la quinta stagione di LOL: Chi ride è fuori. Si aggiungono poi grandi serie e film prodotti da Amazon MGM Studios come Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del PotereFallout, L’estate nei tuoi occhi, Road HouseSaltburn e The Idea of You. Tutti questi contenuti sono disponibili con abbonamento Prime. Gli utenti Prime possono godere di risparmi, convenienza e intrattenimento, tutto in un unico abbonamento.

The Apprentice – Alle origini di Trump: recensione del film con Sebastian Stan

Attaccare sempre, negare tutto, mai riconoscere la sconfitta: sono queste le tre regole che l’avvocato Roy Cohn insegna al suo pupillo Donald Trump. Tre principi che, ripetuti quasi come fossero un incantesimo, hanno caratterizzato l’ascesa al potere dell’uomo che oggi, in un modo o nell’altro, tutti conosciamo. Ma mentre l’attenzione odierna è comprensibilmente tutta sul suo nuovo tentativo di insediarsi nella Casa Bianca, il regista iraniano naturalizatto danese Ali Abbasi (regista anche di Border e Holy Spider) ci porta con il suo The Apprentice – Alle origini di Trump a scoprire i primi passi mossi dal tycoon verso la conquista di quello che oggi è il suo impero industriale.

Presentato in concorso al Festival di Cannes, il film ha naturalmente sollevato numerosi dibattiti, essendo la figura di Trump non solo particolarmente attuale ma anche estremamente controversa. In molti hanno visto in The Apprentice – Alle origini di Trump un’opera pericolosa per le ripercussioni legali che potrebbe portare con sé, similmente a quanto avvenne nei primi anni Quaranta con il film Quarto Potere e la campagna di boicottaggio portata avanti dal magnate William Randolph Hearst. Il parere di Trump non si è infatti fatto attendere, con l’ex POTUS che ha definito disgustoso questo biopic a lui dedicato.

La trama di The Apprentice – Alle origini di Trump

Siamo a New York, negli anni 70. Determinato a uscire dall’ombra del potente padre e a farsi un nome nel settore immobiliare di Manhattan, l’aspirante magnate Donald J. Trump (Sebastian Stan) agli inizi della sua carriera incontra l’uomo che diventerà una delle figure più importanti della sua vita: il faccendiere Roy Cohn (Jeremy Strong) Vedendo del potenziale in Trump, il controverso avvocato — che aveva ottenuto le condanne per spionaggio contro Julius ed Ethel Rosenberg e aveva investigato sui sospetti comunisti insieme al senatore McCarthy — insegna al suo nuovo allievo come accumulare ricchezza e potere con l’inganno, l’intimidazione e la manipolazione mediatica.

Sebastian Stan e Jeremy Strong in The Apprentice - Alle origini di Trump
Jeremy Strong e Sebastian Stan in The Apprentice – Alle origini di Trump. © APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC. / PROFILE PRODUCTIONS 2 APS / TAILORED FILMS LTD. 2023

L’apprendista del diavolo

Il titolo del film è ripreso dal noto reality show condotto da Trump dal 2004 al 2015, nel quale si giudicavano le capacità imprenditoriali di un gruppo di concorrenti. Proprio come i tanti giovani che si sono susseguiti nel corso delle varie stagioni, anche Trump a suo tempo è stato un giovane ricco di ambizioni e desideri di elevarsi al di sopra della massa, dimostrando tutto il suo potenziale come uomo d’affari. Come ogni origin story che si rispetti, però, c’è bisogno di un mentore e tale è stato per Trump l’avvocato Roy Cohn. Già raccontato in un avvincente documentario dal titolo Where’s My Roy Cohn?, è lui il burattinaio della situazione o – come lo ha definito Strong – il dottor Frankenstein alle prese con la sua creatura.

Eminenza grigia a tutti gli effetti, Cohn ha fornito a Trump non solo le tre regole riportate in apertura, ma anche quella dose di spregiudicatezza e di disgusto per il bene comune su cui il tycoon sembra poi aver basato le fondamenta del suo potere. Proprio come è stato nella realtà, anche in The Apprentice – Alle origini di Trump è il Cohn di Jeremy Strong a rubare in più occasioni la scena, a catalizzare su di sé tutte le attenzioni non perché egli lo voglia – anzi – ma perché risulta chiaro quanto sia lui l’origine di ciò che oggi vediamo nel suo discepolo. Neanche a dirlo, Strong fornisce una prova attoriale straordinaria, glaciale, riproponendosi sotto nuove spoglie in quel contesto da lui già affrontato con la serie Succession.

In quello che non vuole essere un classico biopic, bensì uno studio ravvicinato dell’uomo e della sua psicologia, si segue pertanto l’ascesa di Trump, che sembra ironicamente e drammaticamente coincidere con il declino dell’impero americano. Partendo dagli anni Settanta e arrivando fino alla metà degli Ottanta, si attraversa dunque quel cupo periodo che va dal cinismo degli anni di Richard Nixon all’ascesa dell’avidità aziendale durante la presidenza di Ronald Reagan. L’American Dream, complici gli avvenimenti di quegli anni ma anche del decennio precedente, è ormai un cadavere che si trascina stancamente per le vie d’America e a cui personalità come Cohn e Trump sembrano aver dato il colpo di grazia.

Sebastian Stan e Maria Bakalova in The Apprentice - Alle origini di Trump
Sebastian Stan e Maria Bakalova in The Apprentice – Alle origini di Trump © APPRENTICE PRODUCTIONS ONTARIO INC. / PROFILE PRODUCTIONS 2 APS / TAILORED FILMS LTD. 2023

Capire, non giudicare

Sarebbe stato però fin troppo facile, dato tutto questo materiale narrativo, offrire un ritratto estremamente negativo di Donald Trump. A tal proposito non è secondario che a dirigere il film vi sia un regista non americano. Originariamente il progetto, scritto da Gabriel Sherman, era stato proposto a registi del calibro di Paul Thomas Anderson e Clint Eastwood, che pur essendo stato un sostenitore di Trump ha rifiutato l’offerta considerando il progetto un rischio troppo grande. La presenza di Abbasi dietro la macchina da presa permette dunque al film di dotarsi di quella giusta distanza che gli consente di non eccedere né nell’indulgenza né nella cattiveria.

È chiaro che il ritratto che se ne ricava al termine della visione non è per nulla positivo, ma risulta anche evidente come l’intento del regista – e dello sceneggiatore e dell’intero film – sia quello di esplorare e porre domande, anziché di giudicare o sentenziare. È stato proposto un confronto con Vice – L’uomo nell’ombra, il film con Christian Bale nel ruolo dell’ex vice presidente Dick Cheney. Mentre quel titolo è però una vivace satira che gioca con un linguaggio altrettanto sagace, The Apprentice – Alle origini di Trump non si spinge appunto fino a quel livello, costruendosi però una gravitas che ben gli si addice.

Aiuta in ciò un lavoro sulla messa in scena piuttosto importante, che tra una grana dell’immagine anni Ottanta all’utilizzo approfondito di New York come quarto grande protagonista (la terza è un’altrettanto magnetica Maria Bakalova nel ruolo di Ivana Trump), restituisce minuziosamente non solo un periodo ma anche un modo d’essere. Più Trump si evolve come personaggio, più cresce la sua sicurezza e più aumentano le sue ambizioni, più il film accompagna con tutto sé stesso il proprio protagonista verso il compimento del suo destino. Se sia l’origin story di un eroe o di un villain, però, è lasciato al giudizio del singolo spettatore.

Lucca Comics & Games 2024, al via i click days, ecco come funziona e gli eventi prenotabili

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Lucca Comics & Games 2024 (30 ottobre – 3 novembre) si sta avvicinando ed è arrivato anche il momento per fissare in agenda i momenti in cui saranno aperte le prenotazioni degli eventi ai quali sarà possibile accedere solo assicurandosi un posto a sedere, i cosiddetti “Click Days”: giovedì 17 ottobre alle 14:00; domenica 20 alle 16:00 e martedì 22 alle 14:00.

Solo durante i Click Days sarà possibile prenotare il proprio posto all’evento preferito, fino a esaurimento posti.

Come funzionano i click days di Lucca Comics & Games 2024?

Da quest’anno sarà possibile prenotare il proprio posto solo tramite la APP di Lucca Comics & Games, la “LuccaCG24 Assistant” (Android/iOS). Non sarà possibile effettuare prenotazioni tramite il sito Eventbrite o tramite il sito di LCG. Per prenotare sarà necessario essere in possesso del biglietto/abbonamento di Lucca Comics & Games 2024, il cui barcode (oppure il codice di 24 cifre) dovrà essere inserito nell’apposita sezione “Il mio biglietto” della APP.

Per prenotarsi utilizzando l’app LuccaCG24 Assistant è obbligatorio:

1) Effettuare il login all’interno della APP.

2) Caricare nella APP il biglietto acquistato su Ticketone.

3) All’interno della APP, effettuare il login a Eventbrite (collegando così i due account).

Chi non avesse ricevuto il biglietto a casa entro il Click Day potrà utilizzare il codice dell’ordine di acquisto.

Ogni utente (ogni account registrato nella APP), potrà riservare 1 posto e solo se l’evento si svolge nella giornata di validità del biglietto/dei biglietti caricato/i nella app.

*Per gli eventi considerati particolarmente adatti per le famiglie, ai quali si prevede quindi anche la partecipazione di bambini e bambine nati dopo il 1° gennaio 2015 ogni utente potrà prenotare fino a 2 posti, per consentire ai genitori di riservare un posto anche a uno/a dei figli/delle figlie. Eventuali casi particolari saranno gestiti in fase di accesso all’evento, per consentire al maggior numero di persone di partecipare e divertirsi in compagnia.

Anche tutti coloro che hanno un pass potranno prenotare un posto utilizzando il codice a barre presente sul pass, valido per 5 giorni.

È necessario presentarsi almeno 15 minuti prima dell’inizio dell’evento per consentire la verifica della validità della prenotazione.

Chiunque si presentasse 15 minuti dopo l’inizio dell’evento perderà il diritto di prelazione, la prenotazione non sarà più valida e sarà consentito l’ingresso a eventuali visitatori in coda.

Si ricorda che il Family Palace, allestito negli spazi del Real Collegio è a ingresso gratuito per tutti, adulti e bambini, senza necessità di aver acquistato il biglietto di Lucca Comics & Games. Alcuni eventi del programma Lucca Junior sono su prenotazione. In questo caso la prenotazione non prevede l’inserimento del codice del biglietto corrispondente e non sarà effettuata attraverso l’app LuccaCG24 Assistant ma con modalità che saranno comunicate successivamente.

È importante ricordare inoltre che:

  • verranno effettuati controlli elettronici all’ingresso di ciascun evento, per cui è necessario avere a disposizione il cellulare con la APP.
  • Chi ha prenotato un evento ma non potrà partecipare dovrà cancellarsi tempestivamente. La mancata presenza all’evento inciderà negativamente sulle future prenotazioni che l’utente effettuerà, sia nella presente edizione della manifestazione sia in quelle future.
  • Le prenotazioni fatte dai Level Up Fan verranno verificate in modalità “autosmarco/check-in”. La loro prenotazione dovrà essere attivata in prossimità dell’inizio dell’evento inquadrando il QR Code posizionato agli accessi della location.
  • Ospiti, stampa e persone con disabilità avranno posti riservati dallo staff di Lucca Comics & Games e potranno accedere mediante una fila unica riservata, con precedenza per i disabili.

Elenco eventi prenotabili Lucca Comics & Games 2024

EVENTI DEL 30 OTTOBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Masterclass Gioco Inedito

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. I primi 30 anni di Panini Comics

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Max Forever

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Comedy Club Collettiva

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dynit incontra Kawamori

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Fumettibrutti e Francesco Cattani in TUTTE LE NOSTRE FAVOLE, un reading-spettacolo.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Seoul Mafia

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Craig Thompson

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Non solo cartoon: Dario Moccia incontra Giulio Rincione

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Lucca Project Contest tra passato e presente

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Guerrieri in Timoria: viaggio senza vento

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Galactic Empire

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 31 OTTOBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Squid Game 2 incontro con il creatore e regista Hwang Dong-hyuk e gli attori Lee Jung-jae e Wi Ha-jun. – Evento vietato ai minori 18 anni –

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Wonderful PreCure! The Movie. Introduce Aki Murase.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tetris 40. Henk Rogers e Alexey Pajitnov – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Corso di perfezionamento universitario in Gaming and Boardgame design: presentazione della II edizione 2025

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. RPG Night Live | Vecna Comics & Games – Sessione finale con Francesco Lancia, Zoltar, Camihawke, Barbascura X, Sabaku, CKibe e Claudio Di Biagio.

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. La guerra degli Anelli: Tolkien tra la serie tv e i film al cinema

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Mezzo secolo di fantasie: incontro con Yoshitaka Amano
    Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Cerimonia di premiazione – Lucca Comics & Games Awards con guest star

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tanno – Una questione privata con Giovanni Lindo Ferretti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Vite in viaggio: Cristina Scabbia & Omar Pedrini

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Women in Comics: Peach Momoko, Sweeney Boo, Mirka Andolfo

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Craig Thompson visto da Anastasio

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Colazione con Simone Bianchi e Jeph Loeb

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Myeongmi Kim

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Lo stato del manga in Europa, editori a confronto

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Kazu Kibuishi

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Creatori di mondi: Clowes, Dionnet, Igort

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. The Puccini Effect

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Anime esposte: Akane Torikai e Zoe Thorogood

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Oltre ogni genere

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase: Yuto Tsukuda e Shun Saeki

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. 30 strisce in 30 minuti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Scrivere l’America 2: Gene Luen Yang e Jeph Loeb

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. *Maxi incontro Pera Toons (evento per famiglie)

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Piccoli Brividi per grandi lettori con R.L. Stine

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Lordi

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 1° NOVEMBRE SU PRENOTAZIONE

  1. One Piece: episodi speciali. ( Cinema Centrale)

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Baldur’s Gate 3: Joachim Vleminckx (art director), Jason Latino (cinematic director) e Borislav Slavov (compositore) – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Xenofiction

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tradurre Tolkien nel 2024

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Firmacopie Benjamin Lacombe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Buon compleanno Tetris. Incontro con Henk Rogers e Alexey Pajitnov per i 40anni del gioco.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Charles Cecil – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Voci di Mezzo

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Yoshitaka Amano incontra le community

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Anastasio live: anteprima del fumetto LMNPP

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Generazioni americane: Gene Luen Yang e Kazu Kibuishi

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Goldrake: il mito da Ufo Robot a Grendizer U

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Visioni americane: i mondi di Daniel Clowes

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Il club del Doctor Newtron

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Non si può più dire niente: l’importanza delle parole nell’epoca della censura

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Peach Momoko

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Paskim

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. *Il Gigacirco è in città (evento per famiglie)

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)ì

  1. Maxi showcase Kyoutarou Azuma

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Giorgio Vanni & i figli di Goku. Special guest Ammiraglio Max

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 2 NOVEMBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Dragon Ball: Daima. Episodi 1, 2 , 3.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Il mestiere dell’agente: come funziona un’agenzia letteraria

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dal cassetto allo scaffale – come pubblicare il vostro gioco di ruolo

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dal Gioco di ruolo al romanzo fantasy

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Firmacopie Benjamin Lacombe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Baldur’s Gate 3. Incontro con Joachim Vleminckx (art director), Jason Latino (cinematic director) e Borislav Slavov (compositore) per parlare del videogioco più amato del 2023.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tetris 40. Henk Rogers e Alexey Pajitnov – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Incontro con Hansi Kursch – Blind Guardian

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Suona tipo bene

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Come stai?

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Panel Kyoutarou Azuma

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. La conquista della sessualità

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Baron Yoshimoto

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Paco Roca e Marco Rizzo

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Gene Luen Yang

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dall’Olimpiade di Parigi al mondo del fumetto: la nazionale di atletica a Lucca Comics & Games

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Kalimatuna: Takoua Ben Mohamed, Zainab Fasiki e Deena Mohamed

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Generazione Fumetto – Il documentario

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Akane Torikai

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Maxi showcase Gou Tanabe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Palmarès: Eisner, Fauve, Yellow Kid raccontati da chi li ha vinti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. 20 anni e poi…

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

EVENTI DEL 3 NOVEMBRE SU PRENOTAZIONE

  1. Firmacopie Benjamin Lacombe

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Dragon Ball: Daima. Episodi 1, 2 , 3.

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. *Hazbin Hotel – incontro con i doppiatori italiani. Rossa Caputo, Gabriele Patriarca, Riccardo Suarez ed Edoardo Stoppacciaro (evento per famiglie)

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Prophecy. Introduce il regista Jacopo Rondinelli e il cast: Damiano Gavino e Ninni Bruschetta.

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Charles Cecil – Meet&Greet.

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Tintoria live con Cristina D’Avena

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

COMICS

  1. Power Pizza Live

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase 20 anni con Monster Allergy

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Showcase Sweeney Boo

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Esplosioni di colori: Yi Yang, Micol Beltramini e Agnese Innocenti

Giorno di prenotazione previsto: 17 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Zodiaco con Leo Ortolani

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

  1. Ultimate Spider-Man multitalent

Giorno di prenotazione previsto: 20 ottobre, dalle ore 16 (attivo fino a esaurimento posti)

MUSIC – CONCERTI

  1. Cristina D’Avena – Parole e Magia

Giorno di prenotazione previsto: 22 ottobre, dalle ore 14 (attivo fino a esaurimento posti)

Monster terza stagione: Laurie Metcalf, Tom Hollander e Olivia Williams nel cast

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La terza stagione di “Monster” ha arricchito il suo cast con l’aggiunta di Laurie Metcalf, Tom Hollander e Olivia Williams. Il trio si unisce a Charlie Hunnam, che interpreterà Ed Gein nella prossima stagione della serie antologica Netflix. Secondo alcune fonti, Metcalf interpreterà la madre di Gein, Augusta, mentre Hollander interpreterà Alfred Hitchcock e Williams interpreterà Alma Reville, la moglie di Hitchcock.

Dato che Gein è stata una delle fonti di ispirazione per il Norman Bates di “Psycho”, la presenza di Hitchcock lascia pensare che la terza stagione della fortunata antologia Netflix approfondirà il modo in cui i crimini di Gein hanno influenzato il film e il romanzo su cui è basato il film.

Gein divenne famoso negli anni ’50 quando le autorità scoprirono che non solo aveva ucciso diverse persone, ma aveva anche dissotterrato tombe da un cimitero vicino a casa sua e aveva creato ogni genere di oggetto domestico e vestiti da resti umani.

Ryan Murphy ha rivelato che la terza stagione di Monster si intitolerà ufficialmente “The Original Monster” e inizierà le riprese il 31 ottobre, giorno di Halloween. Ha inoltre parlato a lungo del motivo per cui Ed Gein è stato scelto come soggetto della terza stagione. Leggete i suoi commenti completi qui sotto:

Chiameremo quella stagione “Il mostro originale” perché è più o meno quello che era. Inizieremo le riprese ad Halloween, quindi siamo in piena fase di lavorazione, e sono molto eccitato.

Dopo aver girato Menendez, io e Ian ne stavamo parlando e ci interessava l’idea di “Dove è iniziato il nostro interesse culturale per i serial killer? Dove e come è iniziato tutto questo?”. In base alle nostre ricerche, il primo a diventare una celebrità a quel livello è stato Ed, che è diventato immediatamente una celebrità pazzesca dal momento in cui è stato arrestato. Nessuno aveva mai sentito parlare di una cosa del genere. Poi abbiamo scoperto che era motivato, ovviamente, ma era schizofrenico. Come sia diventato ciò che è diventato è una storia molto interessante.

La cosa sorprendente di cui parla la serie è quanti cattivi e quanta cultura pop si basa su Ed Gein: Psycho, Il silenzio degli innocenti, Texas Chainsaw Massacre, American Psycho, e così via. Ed ha influenzato molte cose negli ultimi 100 anni, e questa stagione è molto interessante perché pone la domanda: “Come siamo diventati così interessati a questo fenomeno e perché? Da dove è iniziato tutto?”.

Monster, la serie antologica di Ryan Murphy

Le prime due stagioni di Monster, The Jeffrey Dahmer Story e The Lyle and Erik Menendez Story, presentano i nomi dei loro soggetti nei titoli. La terza stagione diMonster, intitolata Il mostro originale, rompe questa tendenza. Come suggerisce il titolo, Ed Gein ha preceduto sia Jeffrey Dahmer che i fratelli Menendez, operando negli anni Cinquanta. Dahmer è arrivato solo molto più tardi, operando tra il 1978 e il 1991, mentre Erik e Lyle Menendez hanno ucciso i loro genitori nello stesso periodo, nel 1989.

Monsters: la storia di Lyle e Erik Menendez è stata rilasciata il 19 settembre, quindi l’inizio delle riprese della terza stagione, il 31 ottobre, è incredibilmente rapido. La prima stagione è stata rilasciata su Netflix nello stesso periodo, il 21 settembre 2022, ma con le riprese della terza stagione così presto, dovrebbe essere pronta per essere rilasciata nel settembre 2025. Oltre a Charlie Hunnam nel ruolo di Ed Gein, non si sa chi altro reciterà nella terza stagione.

Don Matteo 14 dal 17 ottobre in prima serata su Rai 1

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Don Matteo 14 dal 17 ottobre in prima serata su Rai 1

Debutterà dal 17 ottobre Don Matteo 14, la quattordicesima stagione della serie prodotta da Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Matilde e Luca Bernabei, in onda da giovedì 17 ottobre in prima serata su Rai 1. 

Torna in tv, con qualche partenza e tanti nuovi arrivi, una delle serie più amate dagli italiani. Don Matteo 14 è diretta da Riccardo Donna, Enrico Ianniello e Francesco Vicario, scritta da Mario Ruggeri e Umberto Gnoli. 

Nel cast, accanto a Raoul Bova, nel ruolo di Don Massimo, e Nino Frassica, in quello del Maresciallo Cecchini, troviamo i volti storici della fiction Nathalie Guetta, Francesco Scali, Pietro Pulcini a cui si aggiungono i nuovi arrivati Eugenio Mastrandrea, Gaia Messerklinger e Federica Sabatini.

La trama di Don Matteo 14

Don Matteo, una delle serie più amate e longeve della televisione italiana, torna con la quattordicesima stagione. Nelle nuove puntate ritroviamo i nostri beniamini – Don Massimo, il Maresciallo Nino Cecchini, Anna, Marco, Natalina e Pippo – ma anche tanti nuovi personaggi.

Ripartiamo esattamente da dove eravamo rimasti: un doppio matrimonio, quello tra Anna e Marco e quello tra Nino ed Elisa. La cerimonia viene ostacolata da non pochi contrattempi, tra cui un caso da risolvere che coinvolge nientemeno che la sorella del prete, Giulia Mezzanotte.

Don Matteo 14 Nino Frassica e Raoul Bova
Foto di Virginia Bettoja Cortesia di © RaiFiction

Giulia è, in realtà, la sorellastra di Don Massimo, nata da una relazione extraconiugale del padre. I due fratelli hanno sempre avuto un rapporto travagliato, culminato con un tragico epilogo che li ha portati ad allontanarsi definitivamente e a non avere più contatti per anni.
Per fortuna c’è Natalina che fa da paciere e, con il suo solito modo di fare sferzante, fa capire al parroco che Giulia ha bisogno di aiuto e soprattutto ha bisogno di lui. Per questo la ragazza, che dovrà scontare un periodo ai lavori socialmente utili, starà in canonica. Don Massimo viene messo alla prova: dopotutto è un sacerdote, un uomo che sbaglia e che dovrà intraprendere un percorso per riuscire a perdonare (ed amare) sua sorella.

Dopo il matrimonio, Anna e Marco si trasferiscono a Roma per cominciare la loro nuova vita, lasciando Nino ed Elisa in compagnia di un nuovo Capitano e di una nuova PM. Il Capitano è Diego Martini, ex “spia” dei Servizi Segreti; la PM è Vittoria Guidi.

Diego – uomo preciso, apparentemente tutto d’un pezzo – si è fatto trasferire a Spoleto per amore: la sua ex fidanzata, Vittoria,  dopo una lunga relazione, si è stancata di un uomo che per deformazione professionale non condivide nulla, né informazioni né sentimenti, e l’ha lasciato. Ora sta per sposare Egidio, conosciuto da pochi mesi e grazie al quale ha trovato tutto quello che Diego non le aveva dato: emotività, conforto, empatia. Ma, da quando Vittoria l’ha lasciato, Diego si è scoperto fragile e ora è a Spoleto per recuperare il rapporto con lei.

Inizialmente il rapporto tra il Capitano e Cecchini è conflittuale, ma a poco a poco, Diego si apre alla bontà d’animo del Maresciallo e tra i due fiorisce un germoglio di amicizia. Tanto che Diego si trasferirà a vivere nell’appartamento accanto a quello di Cecchini, come da tradizione.

Ad aiutare il Maresciallo con il Capitano c’è Giulia, inizialmente nemica giurata di Diego. Nonostante questa rivalità, Giulia arriverà a provare una certa empatia per quest’uomo apparentemente così severo, ma in realtà fragile, fino ad offrirsi di aiutarlo a riconquistare Vittoria, che comincia a guardare ai progressi di Diego con nuovo interesse. E così, più Giulia riesce a far aprire il nuovo Capitano, più Vittoria se ne rinnamora. Ma più il nuovo Capitano si apre, più Giulia si lega a lui.

A casa Cecchini, intanto, arriva Martina, nipote di Nino e figlia del Capitano Tommasi. Martina è una teenager scontrosa e in rotta con i genitori, che non ha nulla a che fare con la bambina che ricordava il nonno. In canonica, poi, fa il suo ingresso Bartolomeo, un bimbo con sindrome di Down pieno di insicurezze che trascorre i suoi pomeriggi insieme ai nostri personaggi, frequentando le lezioni di catechismo di Don Massimo.

Agatha All Along: il trailer di metà stagione anticipa un ritorno da WandaVision?

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Con quattro episodi rimasti, i Marvel Studios hanno recentemente diffuso un trailer di metà stagione per Agatha All Along, e nonostante includa un bel po’ di filmati dagli episodi precedenti, ci ha dato un’anticipazione di cosa succederà.

Il trailer ha confermato ufficialmente che Teen (Joe Locke) è Billy Maximoff, alias Wiccan, e ha anche lasciato intendere un altro grande indizio sull’identità di Rio Vidal di Aubrey Plaza (“tutte le strade portano a me”). Poi, proprio alla fine, abbiamo avuto un’inquadratura molto rapida di una figura misteriosa con un cappello e un cappotto.

Chi è lo sconosciuto nel trailer di metà serie di Agatha All Along?

Non sappiamo chi sia e se è improbabile che sia Mefisto, sembra che lo scooper MTTSH punti l’attenzione su Evan Peters nei panni del ritorno di Ralph Bohner.

In WandaVision, Ralph è stato presentato come un residente di Westview che era sotto l’incantesimo di Agatha Harkness. Bohner si è spacciato per Pietro Maximoff (un riferimento al ruolo di Peters come Quicksilver nei film degli X-Men) per avvicinarsi a Wanda (Elizabeth Olsen) e cercare di trovare maggiori informazioni sull’Hex.

Non è chiaro perché il signor Bohner sia tornato e abbia un aspetto un po’ losco, ma potrebbe avere a che fare con il grande colpo di scena menzionato nel promo. Se questo è davvero Ralph, avrà per forza un ruolo significativo.

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutta su Disney+ il 18 settembre.

Gabriele Fabbro, regista di Trifole – Le radici dimenticate: “Il mondo potrebbe diventare migliore se ascoltassimo quello che hanno da dirci i trifulau”

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Dopo l’esordio con The Grand Bolero, Gabriele Fabbro arriva in sala con Trifole – Le radici dimenticate, un’emozionante avventura ambientata nel mondo del Tartufo Bianco, che arriverà nei cinema italiani a partire dal 17 ottobre con Officine UBU.

Quello di Gabriele Fabbro è un drama-adventure dal respiro internazionale ambientato nelle Langhe, la terra del Tartufo Bianco d’Alba. È la storia di un ricongiungimento familiare e della riscoperta delle proprie radici, che vede come protagonisti il cercatore di tartufi, il trifulau Igor (Umberto Orsini) con la sua cagnolina Birba e la giovane nipote Dalia (Ydalie Turk, attrice e co-autrice del film), che da Londra arriva nelle Langhe su richiesta della madre Marta (Margherita Buy), per assistere il nonno che si trova in difficoltà economiche e di salute.

Gabriele Fabbro considera Trifole come un documentario

Una storia che ha una universalità oggettiva ma anche una forma molto personale di racconto e di intenzione, come dice lo stesso regista: “La mia filosofia di fare cinema è rivolta a quelle storie che sono molto reali. Tutto quello che accade in questo film è reale, lo considero quasi come un documentario. L’unica concessione fantastica è la leggenda di Giove che feconda la terra con i fulmini e così nascono i tartufi. A me piace raccontare storie che lasciano lo spettatore nel dubbio rispetto alla verità di quello che stanno vedendo.”

Un viaggio che comincia sulle parole di Cesare Pavese in ‘Il mestiere di vivere’. “Quella citazione – spiega Fabbro – è stata appuntata già in fase di sceneggiatura e l’ho scelta perché stavamo parlando della natura e dell’importanza di preservarla, di quanto noi ne siamo parte e non dobbiamo dimenticarlo.”

Tramandare e recuperare la memoria

Ydalie Turk in Trifole di Gabriele Fabbro
Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine UBU

Il film racconta anche dell’importanza di tramandare la memoria: mentre il personaggio del nonno perde la memoria, la nipote riacquista quella della sua infanzia e “raccoglie” quella del vecchio. L’elemento della memoria è legato a un’esperienza personale, per Gabriele Fabbro, opportunamente modificata per il film: “Ho scelto di raccontare anche questo nel film per il rapporto con mio nonno. Lui aveva il Parkinson e nei dieci anni in cui è stato malato abbiamo smesso pian piano di comunicare. Io sono cresciuto stando con lui ma non mi sono mai interessato a quello che era stato lui nella sua vita. Quando le nostre comunicazioni per cause di forza maggiore si sono interrotte, ho cominciato a interessarmi, a parlare con la nonna, mi sono incuriosito e per questo ho raccontato una storia simile nel film.”

La saggezza dei trifulau

Trifole – Le radici dimenticate ci immerge nella natura, nei colori e nella poesia di un territorio unico. È un inno alla riscoperta delle tradizioni, delle proprie radici. “Il mondo potrebbe diventare migliore se ascoltassimo quello che hanno da dirci i trifulau – dichiara Gabriele FabbroPassano la loro vita a coltivare le piantine fertilizzate con la spora del tartufo bianco, è lo scopo della loro vita, danno i nomi ai loro alberi, li coltivano, li curano e il disboscamento per loro è un problema serio. Il film è una tesi sul rispetto della natura.”

Ma è anche un’esperienza sensoriale in cui luce e profumi trasudano dallo schermo, grazie a un paziente lavoro fatto di concerto con il direttore della fotografia, come spiega il regista: “Io lavoro sempre con Brandon Lattman con cui ormai porto avanti un vero e proprio matrimonio professionale. L’approccio visivo è nato principalmente da lui, è venuto nelle Langhe, e vedendo questo mondo molto statico ha pensato che la macchina dovesse far vedere anche il rigore, la calma del posto. Ottenere quel tipo di luce poi era importantissimo, perché volevamo che fosse tutto inerente alla nostra idea di ambientazione. Volevamo provare a rendere tutto il più sensoriale possibile.”

Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole
Umberto Orsini e Ydalie Turk in Trifole – Cortesia di Officine UBU

Riscoprire la memoria e trovare la passione

Il film ci racconta che non si tramanda solo la memoria, ma anche la passione. Come nasce la passione per il cinema di Gabriele Fabbro? “Nel mio caso il responsabile sono io. Sono figlio unico e da piccolo vedevo un sacco di film, giocavo con quei personaggi. Più vado avanti e più mi rendo conto che i film d’animazione della Disney degli anni ’90 sono entrati a far parte di me e hanno contribuito in maniera importante alla mia passione. Ma un’altra cosa che mi muove è l’avversione per lo stereotipo nei film. Quando vedevo questi film in cui tutti erano bellissimi mi sembrava strano, perché io nella mia vita ho sempre incontrato persone fisicamente normali, che però avevano una grande passione. E da questi pensieri è nata la mia esigenza di raccontare queste storie.”

TRIFOLE – Le radici dimenticate arriva nei cinema italiani a partire dal 17 ottobre con Officine UBU.

Deadpool e Wolverine: ecco la cifra spropositata del costume marrone del Mutante con gli Artigli di Adamantio!

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Deadpool e Wolverine è un film pieno di momenti iconici e memorabili, ma per molti fan, il viaggio del Mercenario Chiacchierone attraverso il Multiverso per trovare una variante di Wolverine appropriata è una sequenza eccezionale.

Non è esattamente difficile capire perché; seguiamo Wade Wilson mentre incontra personaggi come Wolverine di Age of Apocalypse, Old Man Logan e persino una versione del mutante artigliato che indossa il classico costume marrone di John Byrne… per uno scontro con Hulk!

CBM ha incontrato i montatori di Deadpool e Wolverine Dean Zimmerman e Shane Reid per discutere del loro incredibile lavoro sull’ultimo film MCU. Durante la conversazione, Dean e Shane hanno spiegato il loro processo creativo e hanno rivelato che il costume marrone fedele ai fumetti è costato la bellezza di 100.000 dollari! È a causa di quei costi che alla fine c’erano relativamente poche varianti che potevano essere mostrate.

Il costume di Logan omaggio a John Byrne è costato 100 mila dollari

Dean: Uno dei nostri artisti degli storyboard era un grande fan dei fumetti e ci ha dato una lista di, tipo, dieci di loro. C’erano anche, e forse a nessuno piace sentirselo dire, problemi di tempo e budget con cui devi fare i conti. Ecco un esempio perfetto: il costume marrone, abbiamo speso circa $ 100.000 per crearlo. Sono costosi. Per costruire questo genere di cose… dobbiamo essere un po’ parsimoniosi con quello che potremmo effettivamente inventare e fare. Quindi, sì, “Hugh, puoi toglierti la maglietta e imbullonarti a una croce?” “Sì, posso farlo, nessun problema.” “Ottimo, prendiamo un mucchio di teschi rosa, buttiamoli lì e diamogli fuoco come un fumetto.” “Puoi essere un vecchio?” “Certo!” Erano tutti pensati ma anche realizzati tenendo conto del budget e del tempo. Non avevamo molto tempo. Una volta ricominciate le riprese, la scadenza per questo film era molto stretta. Quando siamo tornati a lavorare alla fotografia a Londra, avevamo una quantità di tempo limitata e anche quando abbiamo avuto tutte quelle idee, una volta tornati, abbiamo pensato, “Ehi tutti, faremo questo” e le teste di tutti sono esplose. Come faremo a farlo nel tempo che ci resta?

Deadpool e Wolverine - costume marroneShane: Il motivo per cui ce l’abbiamo fatta è perché siamo riusciti a liberarci di alcune cose. Quel tempo tra le pause, lo abbiamo sfruttato al meglio. Dean e io abbiamo fatto un duro pitch a Shawn e Ryan su quella sequenza e, ancora una volta, essendo in un rapporto con collaboratori che vedono la tua visione e poi la seguono, perché eravamo economicamente in grado di eliminare alcune cose che avremmo potuto voler ottenere o di cui non avevamo più bisogno, siamo stati in grado di inserirle. Dean e io l’abbiamo detto un paio di volte, ma il film ha beneficiato di quella pausa. Fortunatamente siamo stati in grado di risolvere i problemi e di escogitare cose nuove. È una di quelle cose che, sebbene fosse una sfida spaventosa al momento, in un certo senso, ci ha aiutato in questa esperienza a spingere il film un po’ più avanti.

I costi di Deadpool e Wolverine

Tornando sulla cifra spaventosa per un singolo costume:

Dean: Come ho detto, è una di quelle cose che resisterà alla prova del tempo. Solo i costumisti… è tutto fatto a mano. È tutto fatto su un centimetro del corpo di Hugh. Anche per girare tutto.

È davvero una cifra sbalorditiva, ma che rende più facile capire come film come Deadpool e Wolverine finiscano per avere budget di produzione così enormi. In questo caso, lo sforzo e l’impegno sono stati ripagati con un incasso davvero generoso!

The Fantastic Four: First Steps, Joseph Quinn con il costume di Johnny Storm – FOTO dal set

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Le riprese di The Fantastic Four: First Steps sono in corso a Durdle Door nel Dorset, in Inghilterra, e Johnny Storm/Human Torch di Joseph Quinn è stato avvistato in costume completo sul set.

In base a quel poco che si vede dalle foto di Reddit, Johnny cammina da solo lungo la spiaggia prima di fermarsi sulla costa mentre osserva la marea salire. È difficile dire in che momento o in che posto è ambientata la scena. Johnny potrebbe aver raggiunto l’Inghilterra, nel film, oppure la località balneare potrebbe essere il set per un pianeta alieno.

Se siamo fortunati, anche il resto della First Family della Marvel sarà avvistato in costume nelle prossime settimane. L’unico altro membro del team avvistato dall’inizio delle riprese è La Cosa che, in quel momento, stava per “nascere” nella sua forma rocciosa, con un costume parctical. Molti film e programmi TV sono stati girati a Durdle Door; tra questi ci sono Doctor Who (dove il Dottore di Jodie Whittaker si è rigenerato in David Tennant), Sandman e Wonka.

“Mi sto allenando da un po’ di tempo ormai. Abbiamo ancora qualche settimana e ho un allenatore meraviglioso di nome Tim che è brillante e mi sta facendo fare tutte le cose che non voglio fare”, ha detto Quinn all’inizio di quest’anno. “Non stiamo puntando a niente di troppo enorme, fisicamente, deve solo apparire nella parte e, lentamente, lentamente, ci stiamo arrivando”.

Joseph Quinn segue le orme della star di Chris Evans e di Michael B. Jordan, che hanno già portato sul grande schermo il personaggio Marvel negli anni passati.

Interrogato a riguardo, l’attore ha detto: “Non mi sono ancora messo in contatto con loro, forse dovrei. È importante rivendicare queste opportunità come proprie. Penso che entrambi abbiano fatto un lavoro incredibile e sono sicuramente consapevole di quanto questo ruolo significhi per molte persone e di quanto siano riusciti a interpretarlo”.

Di seguito, gli scatti rubati dal set:

 

Fantastic Four being filmed at Durdle Door, UK
byu/cgfry inFantasticFour

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

Lonely Planet, spiegazione del finale: i personaggi di Laura Dern e Liam Hemsworth finiscono insieme?

Nel finale di Lonely Planet (qui la nostra recensione), Katherine Loewe (Laura Dern) e Owen Brophy (Liam Hemsworth) finalmente riconciliano ciò che è successo tra loro in Marocco con le loro vite a casa. Dopo aver trascorso diversi giorni insieme nel corso del loro ritiro di scrittura, Katherine e Owen agiscono sui loro sentimenti romantici l’uno per l’altra. All’inizio, Owen si sente in conflitto. Tuttavia, una volta che diventa chiaro che la sua ragazza, Lily Kemp (Diana Silvers), sta tradendo Owen proprio sotto il suo naso con la sua collega scrittrice, Owen ottiene la chiarezza di cui ha bisogno. Stare con Katherine, anche in senso platonico, lo fa sentire bene.

Owen chiede a Katherine di lasciare il ritiro con lui, e lei lo fa. A differenza delle loro precedenti relazioni, Katherine e Owen si sentono abbastanza a loro agio da parlare dei loro bisogni e limiti. Owen annuncia persino di aver fatto di tutto per lasciare il lavoro. Tuttavia, la felicità della coppia va in frantumi quando il portatile di Katherine viene rubato. Dal momento che il suo libro non è stato sottoposto a backup, Katherine è devastata e rompe con Owen. Mesi dopo, sulla scia del lancio del libro di lei, Owen e Katherine si incontrano fortuitamente a New York e decidono di dare una possibilità alla loro relazione.

La spiegazione del destino della relazione tra Katherine e Owen in Lonely Planet

Sebbene Katherine scappi dalla loro relazione, la coppia si riallaccia a New York

Lonely Planet | In foto gli attori Laura Dern (Katherine Loewe) e Liam Hemsworth (Owen Brophy). Cr. Anne Marie Fox Netflix © 2024.

Sebbene non sia priva di ostacoli, la relazione con la differenza di età di Lonely Planet culmina in un finale ottimista, se non addirittura felice. Quando il portatile (e, cosa più importante, il libro che esso contiene) di Katherine viene rubato, lei si incolpa per essere stata distratta. Invece di badare alla sua borsa, Katherine guarda il tramonto sulla spiaggia e chiacchiera con Owen. Tornata all’hotel, Katherine si scaglia contro Owen, che sta facendo del suo meglio per essere utile e di supporto. Sebbene si senta male per la sua reazione, Katherine decide di tagliare la corda e scappare, di nuovo. È un’abitudine che ha sviluppato negli anni per proteggersi.

Owen cerca di convincere Katherine che non dovrebbe tornare negli Stati Uniti da sola, ma la scrittrice è insistente. Dopo il suo divorzio complicato, Katherine non ha davvero una casa. Ora non ha nemmeno un nuovo romanzo, sente di dover ricominciare da capo, di dover capire chi è da sola prima di invitare chiunque altro nella sua vita. Sebbene Owen sia comprensibilmente turbato, sembra capire l’istinto di Katherine. Mesi dopo, dopo il lancio del libro di Katherine, Owen incontra l’autrice in un bar di New York.

All’inizio, non sembra che il loro incontro sia niente di più di un breve saluto. Katherine sta bevendo qualcosa con i suoi colleghi e non dice molto quando Owen si ferma. Quando Owen se ne va, il resto del cast di personaggi di Lonely Planet chiede a Katherine di spiegare come conosce Owen. Tuttavia, è completamente distratta. Questa volta, Katherine insegue Owen. Per strada, Katherine si scusa per quello che ha fatto in Marocco. Prima di scambiarsi un bacio, la coppia decide di impegnarsi a far funzionare la loro relazione questa volta.

Katherine pubblica mai il suo nuovo libro?

Katherine riparte da zero e si ispira al concetto di football “Swing Route” di Owen

Lonely Planet | In foto l’attrice protagonista Laura Dern (Katherine Loewe). Cr. Anne Marie Fox Netflix © 202

Sebbene Lonely Planet di Netflix sia in sostanza un dramma romantico, il film parla anche di due personaggi che vogliono “sbloccarsi”, sia nella loro vita professionale che personale. Quando Owen decide di lasciare Lily, fa anche lui le valigie. Prima di lasciare il ritiro dello scrittore, Owen trova Katherine e le chiede di unirsi a lui. Owen potrebbe non sapere dove andrà dopo, ma vuole capirlo con Katherine. Nonostante la scadenza imminente della pubblicazione, Katherine accompagna Owen. Alla fine, Owen si apre e spiega perché ha deciso di fare un cambiamento di vita così radicale.

L’ex quarterback spiega che nel football c’è un’impostazione di gioco offensiva chiamata swing route. Owen descrive lo swing route come “trovare speranza in un gran pasticcio”, che sembra risuonare anche con Katherine. Pochi istanti dopo, qualcuno ruba la borsa e il computer portatile di Katherine. Sebbene Owen insegua il ladro e perlustri la città alla ricerca di qualsiasi traccia degli averi di Katherine, è chiaro che il computer portatile è sparito. Rendendosi conto di non aver eseguito il backup del suo romanzo, Katherine accetta il fatto di aver improvvisamente perso diversi anni della sua vita.

Il finale di Lonely Planet salta quindi avanti nel tempo. Katherine pubblica un nuovo libro, anche se non è chiaro come si confronti con ciò a cui stava lavorando in Marocco. Chiaramente, ha dovuto iniziare (per lo più) da zero. In base al programma che Katherine ha pianificato, sembra che si stia godendo un altro lancio di successo del suo romanzo. Quando Owen e Katherine si riconnettono, viene rivelato che il nuovo libro di Katherine si intitola The Swing Route.

Cosa succede all’ex fidanzata di Owen, Lily Kemp

Lily ottiene un contratto per due libri e ha una storia con un altro scrittore

L’unica ragione per cui Owen incontra Katherine è che accompagna la sua allora fidanzata, Lily Kemp, nel ritiro per scrittori in Marocco. Inizialmente, sembra che Owen sia semplicemente un partner di supporto e che lui e Lily abbiano una relazione forte. Tuttavia, questa illusione viene bruscamente infranta quando Lily inizia a trascorrere più tempo con altri scrittori. Diventa sempre più chiaro che Lily non rispetta davvero Owen. Un neo-autore di bestseller sminuisce Owen di fronte agli altri partecipanti al ritiro quando non sa nulla di un personaggio di Charles Dickens. Allo stesso tempo, Lily è molto autoritaria.

Mentre si gode il ritiro, Owen cerca di prendersi una vacanza per conto suo, il tutto bilanciando alcune responsabilità lavorative. Lily si rivela incredibilmente insicura nella sua relazione. Soprattutto, sospetta delle vere intenzioni di Owen con Katherine. Ironicamente però è Lily che ha tradito Owen, proprio sotto il suo naso, con un altro scrittore del ritiro. Quando inizialmente arriva al ritiro, Lily è insicura sul fatto che la sua “lettura da spiaggia” venga paragonata alle opere degli altri scrittori. Chiaramente, questo è un segno delle insicurezze più grandi di Lily, e che lei e Owen non sono fatti per durare.

Cosa succede al lavoro finanziario di Owen

Owen si licenzia davvero per trovare una carriera che si allinei con la sua morale

Owen lotta con la moralità del suo lavoro per la maggior parte della durata del film. Quando descrive il suo lavoro ai nuovi amici di Lily, è chiaro che Owen non è così appassionato di ciò che fa. Un tipo da finanza, Owen esplora proprietà che aumenteranno di valore. Ad esempio, trova un terreno nel sud degli Stati Uniti che contiene un’impressionante (e inutilizzata) vena di carbone. Sapendo che la terra è più preziosa per via delle risorse, Owen cerca di concludere un accordo con il proprietario che farà guadagnare milioni a tutti i soggetti coinvolti.

Tuttavia, il proprietario ha una condizione: vuole continuare a gestire la terra. I piani alti dell’azienda di Owen vogliono pagare il proprietario e liberarsi di lui, anche se la terra è della sua famiglia da generazioni. A differenza dei suoi colleghi, che considerano l’accordo “solo affari”, Owen non può fare a meno di provare compassione per il proprietario. Dopo aver capito che la sua relazione con Lily è finita, Owen manda un messaggio al proprietario, dicendogli che l’azienda non accetterà mai le sue condizioni. Owen incoraggia quindi il proprietario a chiudere l’accordo, il che mette in moto l’inevitabile licenziamento di Owen.

Cosa imparano davvero Katherine e Owen l’uno dall’altro nel finale di Lonely Planet

Entrambi i personaggi rischiano le loro nuove vite, insieme e separatamente

Lonely Planet parla di due persone che si sentono bloccate nelle loro vite finché non si incontrano. Dall’esterno, la vita di Katherine sembra perfetta: è una scrittrice di romanzi acclamata con un marito e una fattoria. Naturalmente, anche il suo matrimonio durato 14 anni sta giungendo al termine, lasciandola senza casa. A peggiorare le cose, Katherine è sprofondata per due anni in un libro che non riesce a finire. Come dice a Owen, Katherine sta cercando un modo per “sbloccarsi”. Una volta che Katherine e Owen consumano la loro relazione, Katherine risolve il suo blocco dello scrittore durante la notte e finalmente si apre a qualcun altro.

Sebbene Owen potrebbe non rendersene conto all’inizio, anche lui è bloccato. Al trentenne non piace il suo lavoro. Infatti, riesce a malapena a sopportare le ricadute morali e ambientali che ne derivano. Owen sta anche seguendo la sua stanca relazione, soprattutto sulla scia del nuovo successo di Lily. È chiaro che la coppia non ha più senso e che le loro vite stanno andando in direzioni diverse. Katherine è molto più sicura, come scrittrice e come persona. Anche se lui deve ancora crescere, Katherine è più adatta a Owen.

Ci sarà un Lonely Planet 2?

Laura Dern e Liam Hemsworth hanno una grande alchimia, ma la loro storia è risolta

Un sequel di Lonely Planet non sembra probabile. La sceneggiatrice e regista Susannah Grant (Erin Brockovich) non ha ancora commentato ufficialmente l’idea di Lonely Planet 2, ma la storia non richiede un seguito. Le scene finali del film riflettono i modi in cui Katherine e Owen hanno imparato l’uno dall’altra. Invece di limitarsi a seguire le loro vite, entrambi i personaggi imparano a tracciare nuovi percorsi, professionalmente e personalmente. Nei momenti finali di Lonely Planet, Katherine arriva persino a patti con il fatto che dovrebbe smettere di scappare e restare con qualcuno che le offre sicurezza e amore.

Magic Mike, la storia vera: come la vita di Channing Tatum ha ispirato il film

Uno dei film più iconici della carriera di Channing Tatum,  Magic Mike, è ispirato alle sue vere esperienze di vita. Il film è uscito originariamente nelle sale il 29 giugno 2012 ed è stato un successo di critica e pubblico. Con un budget di produzione di soli 7 milioni di dollari, il film è diventato uno dei film più redditizi di quell’anno, guadagnando un totale al botteghino mondiale di 170,5 milioni e innescando il sequel Magic Mike XXL nel 2015.

Da allora, Tatum è cresciuto fino a diventare una delle più grandi star del cinema hollywoodiano vantando oltre al phisique du role, anche una notevole quantità di simpatia e autoironia che gli hanno permesso di spaziare dall’action, alla commedia pura, fino al dramma. Lo abbiamo visto recitare in film candidati all’Oscar, come Foxcatcher, ma anche in blockbuster dal successo planetario, come Deadpool e Wolverine. L’arrivo su Netflix di Magic Mike ci permette di andare a indagare la storia vera dietro al film che in qualche modo ha lanciato la carriera di Channing Tatum.

Magic Mike è vagamente ispirato alle esperienze reali di Channing Tatum come spogliarellista in Florida

Tatum è stato uno spogliarellista per meno di un anno, ma conosceva quel mondo abbastanza bene

Tatum è stato uno spogliarellista solo per circa “otto mesi” e non ci ha mai “fatto carriera”, ma conosceva quel mondo abbastanza bene. Sebbene Magic Mike non sia una storia vera né racconti eventi reali della vita di Channing Tatum, è ispirato alle esperienze personali di Tatum come spogliarellista in Florida. A soli 18 anni, Tatum è riuscito brevemente a sbarcare il lunario come spogliarellista, storia simile alla premessa del film. Tatum non ha condiviso un credito di scrittura sul film con il produttore e sceneggiatore Reid Carolin, che ha anche scritto le sceneggiature per Magic Mike XXL (2015) e Io e Lulù (2022) sempre con Tatum. L’acclamato regista Steven Soderbergh, che ha lavorato con Channing Tatum anche in Effetti collaterali del 2013 e in La truffa dei Logan del 2017, ha diretto sia Magic Mike che Magic Mike – The Last Dance (2023).

Tatum era fortemente attratto dal portare il suo spaccato di vita sul grande schermo perché non era mai stato fatto prima. In un’intervista, Tatum spiega “Avevo una piccola esperienza in questo mondo e, ad essere onesti, non l’avevo mai visto su pellicola. Quindi, quando Steven Soderbergh e io abbiamo iniziato a parlarne, abbiamo discusso di alcuni classici come Boogie Nights, Shampoo e La febbre del sabato sera, e abbiamo deciso che avremmo dovuto essere in grado di realizzare un film memorabile su un argomento che non era mai stato trattato cinematograficamente prima”.

I personaggi e la storia di Magic Mike non sono basati su persone ed eventi reali

Magic Mike ha un cast corale fantastico che include Matthew McConaughey, Matt Bomer, Olivia Munn, Riley Keough, Alex Pettyfer e persino Reid Carolin nel ruolo di Paul. Anche se gli aspetti dietro le quinte delle vite e delle lotte degli spogliarellisti maschi sono stati ritratti in modo autentico, nessuno dei personaggi, nemmeno “Big D**k Richie” di Joe Manganiello, era basato su persone reali. Nessuno degli eventi in Magic Mike è basato su eventi reali, poiché Tatum ha fatto molto per riportare in superficie le immagini e i suoni del mondo sotterraneo senza in realtà raccontare storie vere o ricreare persone reali.

Tatum ha chiarito fin dall’inizio che Magic Mike era un’opera di finzione completa. “Nessuno dei personaggi è basato su persone reali, nemmeno le mie. Tutto ciò che accade è di fantasia e lo abbiamo fatto apposta perché volevamo la libertà di creare i nostri scenari e raccontare la storia migliore”. Tatum ha aggiunto che Soderbergh “dà davvero potere alle persone, dagli attori alla troupe, di portare le proprie idee nel processo, di esibirsi davvero. Di portare qualcosa che non si aspetta. E questo dà potere a tutti di aiutare tutti”. Detto questo, non c’è una vera storia dietro Magic Mike, ma c’è un sacco di esperienza del mondo reale e di vita infusa nel film stesso.

Cosa ha dichiarato Channing Tatum sulle somiglianze della sua vita con Magic Mike

Tatum conferma l’ispirazione dietro il film ma chiarisce che il film è un’opera di fantasia

Blink Twice channing tatumTatum ha parlato a lungo della differenza cruciale tra la “vera storia” di Magic Mike e l’ispirazione reale dietro di essa. Tatum fa distinzione tra la sua familiarità e la breve partecipazione al mondo degli spogliarellisti in Florida, che si può dire abbia piantato il seme per l’ambientazione e la premessa di quello che sarebbe diventato Magic Mike. Oltre a questi elementi rudimentali dello sviluppo del film, le narrazioni e i personaggi immaginari nel franchise di Magic Mike sono stati creati nel mondo basato sui fatti della storia.

House of Gucci: la storia vera e le differenze con il film di Ridley Scott

Dopo aver realizzato il discusso biopic Tutti i soldi del mondo, il regista Ridley Scott è tornato in Italia per realizzare un altro film biografico, basato stavolta su uno dei più celebri e controversi delitti della storia italiana: quello di Maurizio Gucci. Attorno a tale scioccante evento ruota infatti House of Gucci (qui la recensione), da Scott diretto nel 2021 con il favore dell’azienda Gucci, la quale ha concesso al regista l’accesso completo agli archivi Gucci per ottenere elementi del guardaroba e oggetti di scena vari. Nonostante tale collaborazione, il film si presenta come una versione decisamente glamour e non propriamente fedele di quanto realmente avvenuto.

Basato sul libro del 2001 The House of Gucci: A Sensational Story of Murder, Madness, Glamour, and Greed di Sara Gay Forden, il film scritto da Becky Johnston e Roberto Bentivegna è infatti stato concepito da Scott quasi come una parodia della vicenda Gucci. Un’intenzione confermata dall’estemizzazione di certi toni, situazioni e personaggi, che ovviamente non ha incontrato il favore né di alcuni membri della famiglia Gucci né della stessa Patrizia Reggiani. L’interesse generatosi nei confronti del film, da alcuni definito come trash scult, lo ha in ogni caso portato ad essere uno dei più chiacchierati e visti nelle settimane in cui è stato al cinema.

Pur non potendosi dunque aspettare di ritrovare un racconto fedele alla realtà, per lo spettatore appassionato di questo genere di racconti, dove ossessioni, possessioni e follie caratteriali la fanno da padrone, House of Gucci è certamente un titolo da non perdere. In questo articolo approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Si riporterà poi la vera storia dell’omicidio di Maurizio Gucci ma anche le differenze presenti tra essa e il film. Infine, si elencheranno le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Adam Driver in House of Gucci
Adam Driver in House of Gucci © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

La trama e il cast di House of Gucci

Il film House of Gucci si ispira dunque all’impero familiare dietro la casa di moda italiana Gucci. Siamo nel 1978 e nonostante le proteste del padre malato e altezzoso, Rodolfo Gucci, il bell’erede e studente di giurisprudenza Maurizio Gucci si imbarca in una vorticosa storia d’amore con Patrizia Reggiani, un’assertiva arrivista borghese. Mentre la giovane coppia costruisce un futuro insieme, Patrizia trova subito un alleato inaspettato nell’astuto zio Aldo e, a poco a poco, riesce ad entrare nell’impero della moda Gucci. Adesso chi non sta con Patrizia è contro di lei. Quando dunque Maurizio, sempre più corrotto da una vita che inizialmente rifiutava, si innamora di un’altra donna, i guai per lui non tarderanno ad iniziare.

Nel film si ritrovano attori del calibro di Adam Driver nei panni di Maurizio Gucci, mentre Lady Gaga recita nel ruolo di Patrizia Reggiani. Gaga ha preso il suo ruolo così seriamente che ha vissuto nei panni del suo personaggio, Patrizia Reggiani, per un anno e mezzo, parlando spesso con un accento italiano. Recitano poi nel film Jared Leto nel ruolo di Paolo Gucci, il quale per la sua interpretazione ha poi vinto un Razzie Awards come Peggior attore non protagonista, Al Pacino in quelli di Algo Gucci e Jeremy Irons in quelli di Rodolfo Gucci, un ruolo per il quale si era inizialmente pensato a Robert De Niro. Infine, Salma Hayek, Camille Cottin e Jack Huston recitano rispettivamente nei ruoli Giuseppina Auriemma, Paola Franchi e Domenico Del Sole.

 

La vera storia dietro il film: la morte di Maurizio Gucci

Quella raccontata in House of Gucci è la storia del matrimonio tra Maurizio Gucci, imprenditore e presidente della nota casa di moda e Patrizia Reggiani, la quale finì per orchestrare l’omicidio di lui. Fu questo un evento che sconvolse l’opinione pubblica, non solo italiana. Era la mattina del 27 marzo 1995 quando Gucci stava per entrare nel portone di un palazzo di via Palestro, a Milano, dove si trovavano gli uffici della sua società, quando venne ferito e ucciso da quattro colpi sparati da un uomo. Ha avuto a quel punto inizio un’indagine, condatta dal commissario Filippo Ninni insieme al magistrato inquirente Carlo Nocerino, porta ad individuare proprio Patrizia Reggiani come mandante del delitto.

La donna, con cui Gucci era stato sposato dal 1973 al 1994 e dalla quale aveva avuto due figlie per poi divorziare, aveva pubblicamente espresso più volte forti rancori nei confronti di Gucci. Grazie ad una serie di intercettazioni, Patrizia Reggiani venne prelevata dalla sua abitazione la mattina del 31 gennaio 1997 dalla Criminalpol. Nella stessa mattinata vengono arrestati anche il ristoratore Benedetto Ceraulo, accusato di essere l’esecutore materiale del delitto, Orazio Cicala, l’autista nonché complice dell’assassino, Ivano Savioni, accusato di essere l’organizzatore del delitto procurando il sicario alla Reggiani, e Giuseppina Auriemma, intermediaria fra la mandante del delitto e gli esecutori materiali.

Lady Gaga in House of Gucci
Lady Gaga in House of Gucci © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Nonostante Reggiani e Ceraulo non ammetteranno mai la loro colpevolezza, le prove, le intercettazioni e le rivelazioni da parte di altri membri del gruppo sono però state sufficienti per incriminarli. Nel novembre 1998 Patrizia Reggiani e Orazio Cicala sono stati condannati a 29 anni di reclusione, rispettivamente come mandante dell’omicidio e autista del killer; Benedetto Ceraulo all’ergastolo come assassino materiale; Giuseppina Auriemma a 25 anni di reclusione per favoreggiamento e Ivano Savioni a 26 anni come organizzatore dell’assassinio. Reggiani ha poi scontato 18 anni di carcere ed ha concluso la sua pena svolgendo attività di volontariato con affidamento ai servizi sociali da parte dei giudici di sorveglianza.

 

Le differenze tra il film e la storia vera

Nonostante si basi su tale vicenda realmente accaduta, il film di Scott vi è tutt’altro che fedele ma anzi il regista ha in più occasioni deciso di prendersi alcune libertà, a partire dall’anno in cui Maurizio e Patrizia si incontrano. Nel film viene infatti detto che i due si incontrano e intraprendono la propria relazione nel 1978, ma nella realtà ciò è avvenuto ben otto anni prima, nel 1970. Per tale motivo, cambia anche la data di nascita delle due figlie della coppia. Alessandra, nata nel 1976, nasce nel film diversi anni dopo, mentre, per ragioni non chiarite, la seconda figlia, Allegra, è completamente assente dal film. Ulteriori libertà narrative si possono poi ritrovare anche sul racconto dei primi mesi della relazione tra i due.

Nel film viene infatti mostrato che Patrizia lavora come contabile presso l’impresa di trasporti di suo padre, ma ciò non corrisponde al vero. Maurizio, dal canto suo, appare riluttante a lavorare per l’azienda di famiglia, mentre nella realtà iniziò a lavorare per Gucci di sua iniziativa nel 1972. È invece veritiero che, dopo la morte di Rodolfo Gucci, nel 1983, Maurizio si è scontrato con suo zio Aldo per il destino dell’azienda, in quanto vedeva suo zio e i suoi cugini come ostacoli ed era intenzionato ad allontanarli. Differente è però l’episodio relativo all’intervento della polizia durante una sfilata di Paolo, poiché nella realtà le forze intervennero per bloccare la presentazione di una collezione di borse firmate appunto da Paolo.

Al Pacino, Jared Leto, Florence Andrews, Jack Huston, Lady Gaga e Adam Driver in House of Gucci
Al Pacino, Jared Leto, Florence Andrews, Jack Huston, Lady Gaga e Adam Driver in House of Gucci © 2021 Metro-Goldwyn-Mayer Pictures Inc. All Rights Reserved.

Il film è invece veritiero nel raccontare il modo in cui Maurizio si allontanò da Patrizia, ovvero dicendole che sarebbe partito per un viaggio d’affari a Firenze, senza però tornare mai più da lei. Il giorno dopo la partenza, le fece infatti dare la notizia che il loro matrimonio era finito. Un’importante differenza è poi quella relativa al modo in cui Patrizia conosce la sensitiva Giuseppina Auriemma. Nel film ciò avviene attraverso la tv, dove Auriemma è impegnata in una lettura dei tarocchi in diretta, ma nella realtà le due dono si sono conosciute ad Ischia, durante una vacanza. Reggiani e Auriemma, dunque, erano già amiche di lunga data prima di organizzare l’omicidio di Maurizio.

Infine, proprio riguardo l’omicidio di Maurizio si riscontrano alcune modifiche rispetto a come realmente avvenuto. Nella scena del film, l’imprenditore sta girando in bicicletta per il Quartiere Coppedé a Roma, quando la sua attenzione viene attirata da Benedetto Ceraulo, il quale poi gli spara. Nella realtà, l’omicidio non è avvenuto a Roma, né Maurizio stava andando in bicicletta poco prima di morire. Il tutto si è svolto a Milano, come già riportato, mentre Maurizio saliva gradini del palazzo dove si trovava il suo ufficio. Infine, il giorno dell’omicidio, la scritta “paradiso” sul diario di Patrizia non era in italiano, come mostrato nel film, ma bensì in lingua greca.

Il trailer del film dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di House of Gucci grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

Wash Me in the River: tutto quello che c’è da sapere sul film

Wash Me in the River: tutto quello che c’è da sapere sul film

La trama di Wash Me in the River

Il film è ambientato in una degradata cittadina di provincia del Sud degli Stati Uniti, dove la droga miete innumerevoli vittime soprattutto tra i giovani, nonostante la forte influenza della chiesa locale sugli abitanti del posto. Lì vivono Shelby John e Ruby Red, una coppia profondamente innamorata la cui vita è stata segnata dalla tossicodipendenza. Decisi a cambiare la loro esistenza, i due scelgono di disintossicarsi e ricominciare da capo, sognando di costruire insieme un futuro sereno. Le loro speranze hanno però purtroppo vita breve.

Ruby viene trovata morta per un’overdose poco dopo che Shelby le aveva chiesto di sposarlo. Distrutto da dolore e dalla rabbia, l’uomo decide di farsi giustizia da solo, intraprendendo una spietata vendetta contro coloro che ritiene responsabili della morte di Ruby, tra cui gli spacciatori e le organizzazioni criminali che hanno infestato la loro comunità con il traffico di oppioidi. Mentre Shelby semina distruzione sulla sua strada, rintracciando e massacrando spacciatori di droga, lo sceriffo Church tenta di fermare la sua furia omicida prima che il bilancio di sangue si aggravi ulteriormente.

John Malkovich, Jack Huston e Willa Fitzgerald in Wash Me in the River
John Malkovich, Jack Huston e Willa Fitzgerald in Wash Me in the River. Cortesia di Prime Video

Il cast di attori

Ad interpretare il protagonista Shelby John vi è l’attore Jack Houston, noto per il ruolo di Richard Harrow nella serie Boardwalk Empire. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato offerto al rappert Machine Gun Kelly, il quale però dovette poi abbandonare il film a causa di conflitti di programmazione. Il ruolo è a quel punto passato all’attore Taylor Kitsch, noto per i film X-Men le origini: Wolverine e John Carter, ma anche lui ha infine abbandonato il progetto. È a quel punto che Houston ha ottenuto il ruolo.

Accanto a lui, nel ruolo della compagna Ruby Red, vi è l’attrice Willa Fitzgerald, nota soprattutto per il ruolo di Emma Duval nella serie televisiva Scream. Recitano poi nel film due veterani della recitazione quali il premio Oscar Robert De Niro nel ruolo dello sceriffo Mike Church e il candidato all’Oscar John Malkovich in quello di Peter. Completano il cast Quavo nel ruolo di Coyote, Meadow Williams nel ruolo della detective Zeppelin, Dale Dickey in quelli di Greta, Swen Temmel in quello di Elvis Kincaid e Noel Gugliemi nel ruolo di Silas.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Wash Me in the River grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Megalopolis: recensione del film di Francis Ford Coppola

Megalopolis: recensione del film di Francis Ford Coppola

Ogni regista ha quel personalissimo progetto che tenta disperatamente per anni di realizzare. Per Francis Ford Coppola quel progetto era Megalopolis. Concepito nel 1977 come una reinterpretazione in chiave moderna della congiura contro Catilina, Coppola ha iniziato a svilupparlo solo nel 1983, andando però incontro poi a notevoli ritardi e numerose cancellazioni nel corso degli anni. Ora, però, anche il regista premio Oscar per Il padrino e autore di altri capolavori come La conversazione e Apocalypse Now, ha finalmente trovato il modo di concretizzare questo suo ambizioso progetto, presentandolo poi in concorso al Festival di Cannes.

Festival dove Coppola ha vinto per ben due volte la Palma d’oro (proprio grazie a La conversazione nel 1974 e ad Apocalypse Now nel 1979) e che ha svolto un ruolo importante nel garantire a Megalopolis una distribuzione in sala. Come noto, il regista ha investito all’incirca 120 milioni di dollari del suo patrimonio per realizzare il film, godendo dunque di una libertà artistica inaudita. Al momento di dover trovare chi si occupasse di portare il lungometraggio al cinema, però, sono sorti i problemi. Parallelamente alla presentazione, al Festival, per alcuni territori Europei si sono fatte avanti alcune società e in seguito anche per gli Stati Uniti.

Certo, bisogna ammettere che è facile comprendere quei dirigenti di società di distribuzione che si sono messi le mani nei capelli vedendo il film. Megalopolis è un’opera a dir poco ambiziosa, visionaria, che testimonia una volta di più la profondissima fede di Francis Ford Coppola nel cinema e nelle immagini. Un’opera difficilissima da riassumere e certamente ancor più da vendere, ma non perché sia tremenda, anzi. Certo è che siamo dinanzi a quell’evidente caso di film che o si amano o si odiano e che indubbiamente richiedono ben più di una visione.

Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis
Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

La trama di Megalopolis

Megalopolis ha per protagonista Cesar Catilina (Adam Driver), un architetto idealista con il potere di controllare il tempo, da alcuni considerato un genio, da altri un folle megalomane. Da sempre in conflitto con Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito) il sindaco della città chiamata New Rome (in tutto e per tutto una rivisitazione di New York), Catilina si ritroverà al centro di un ambizioso progetto nel momento in cui una terribile catastrofe distrugge buona parte di questa decadente metropoli. Egli mira infatti ricostruirla come utopia sostenibile ma Cicero gli si oppone. Alle loro spalle, si susseguono una serie di personaggi, incarnazione delle più folli degenerazioni e depravazioni di questa società.

Perdersi per le vie della megalopoli

Con Megalopolis è bene partire dalla consapevolezza che non tutto deve risultare chiaro. Ci si trova piuttosto dinanzi ad un film che più che proporre un racconto coeso e coerente vuole offrire un’esperienza visiva e sensoriale. Coppola gioca allora con le possibilità dell’immagine digitale, adoperando effetti speciali da blockbuster e ricostruzioni sbalorditive. Ci porta all’interno della sua megalopoli senza preoccuparsi minimamente di fornire delle coordinate con cui potersi orientare. Vuole farci sentire smarriti, così come lo sono – più o meno consapevolmente – i protagonisti del film.

Meglio allora mettersi comodi e farsi guidare senza porsi troppe domande, perché per le due ore e un quarto di durata si assiste dunque ad un frenetico susseguirsi di personaggi e situazioni la cui natura o il cui rapporto le une con le altre non viene mai del tutto chiarito. Di base, si assiste alle perversioni di una società dove il divario tra ricchi e poveri è talmente ampio che questi ultimi quasi non vengono mostrati. In questa moderna babilonia (o, meglio ancora, antica Roma nel suo periodo più critico: il passaggio dalla repubblica all’impero) si ribadisce dunque giorno dopo giorno il disgusto per la vita umana e le bellezze che le sono proprie.

LEGGI ANCHE: Megalopolis: la spiegazione del finale del film di Francis Ford Coppola

Giancarlo Esposito in Megalopolis
Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Gli eccessi e le visioni di Francis Ford Coppola

Ma tutto ciò è destinato a crollare rovinosamente, facendo a quel punto emergere quello che sembra essere il messaggio ultimo di Coppola. Progressivamente subentra infatti nel film un discorso legato ai governi populisti e alle dittature che mettono a rischio il futuro della democrazia e del mondo intero. Discorsi che risuonano naturalmente familiari e sembrano voler essere anche un monito in vista delle elezioni per il presidente degli Stati Uniti che si terranno a breve. Certo, nel raccontare tutto ciò Coppola non si pone freni e abusa ripetutamente della sua libertà artistica sfociando spesso e volentieri nell’esagerazione.

Ragion per cui lo spettatore si troverà indubbiamente posto dinanzi ad una sfida, ma è proprio questo ciò che rende appassionante il film. Megalopolis rifugge dalla natura conciliante che tanti, troppi, lungometraggi oggigiorno propongono. Non vuole far stare comodo il suo spettatore, ma anzi porlo dinanzi ad una serie di difficoltà dalle quali o ci si nasconde o le si accoglie, aprendosi così a nuovi stimoli e possibilità. Nello scegliere questa seconda strada, risulta anche difficile non rimanere affascinati dalla capacità di questo regista 85enne di rinunciare a territori sicuri per sperimentare ancora con quest’arte che ha contribuito a rendere grande.

Gli va poi riconosciuto che – oltre ad una serie di scenari esteticamente ammalianti e ad alcune sequenze di estrema bellezza (come quella animata successiva alla “distruzione” di New Rome) – Coppola ha saputo affidare i ruoli principali del film ai giusti interpreti. Adam Driver offre una prova finalmente diversa dalle sue ultime, ma a rubare la scena sono senza dubbio Aubrey Plaza e Shia LaBeouf, alle prese con personaggi tanto folli quanto adorabili. Sta in questa serie di scelte azzeccate e visionarie il genio di Coppola, che non deve in questo caso essere oscurato da quelle meno felici. Una cosa è certa guardando Megalopolis: il film rende l’idea di cosa intendono Coppola e Martin Scorsese quando, rivolgendosi ai cinecomic, parlano del coraggio di correre dei rischi cinematografici.

GUARDA ANCHE: Megalopolis: la video-recensione del film

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

Affermatosi come uno dei più famosi attori di action movie orientali, Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. Dopo aver mostrato ciò in film comici come Rush Hour Pallottole cinesi, nel 2017 ha però preso parte ad un cupo e violento thriller d’azione dal titolo The Foreigner.

A dirigerlo vi è Martin Campbell, regista di film come GoldenEye, La maschera di Zorro e Casino Royale, ma anche dello sfortunato Lanterna verde. The Foreigner è proprio il primo film di Campbell sei anni dopo quel cinecomic, con il regista che torna dunque qui ad occuparsi del genere che più sembra appartenergli, un thriller d’azione che non si risparmia in esplosioni e dinamiche guidate dal puro istinto dei personaggi protagonisti. Basato sul romanzo The Chinamen, di Stephen Leather, il film è infatti ascrivibile al cosiddetto revenge movie, con il protagonista che va in cerca di vendetta dopo aver subito l’ennesimo irreparabile torto.

Per tutti gli appassionati del genere è dunque un titolo da non perdere, anche solo per la presenza di un Jackie Chan mai così serio, vendicativo e spietato, che colpisce i suoi nemici senza risparmiarsi ma anzi infliggendo quanto più dolore possibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pierce Brosnan e Jackie Chan in The Foreigner
Pierce Brosnan e Jackie Chan in The Foreigner. Foto di Christopher Raphael/Courtesy of STXfilms – © Motion Picture Artwork 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

La trama di The Foreigner

La vicenda si svolge a Londra, dove vive Quan Ngoc Minh, un uomo tranquillo e riservato, con un passato nelle forze speciali durante la guerra in Vietnam. Dopo aver perso moglie e due figlie durante la fuga dal Vietnam, Quan si è rifugiato a Londra con la figlia Fan, ora adolescente, e ha aperto un ristorante cinese. Un giorno, però, Fan muore in un attentato dinamitardo rivendicato da un’organizzazione chiamata “Nuova IRA”. Deluso dall’atteggiamento omertoso di Scotland Yard sull’atto terroristico, Quan decide di cercare personalmente gli attentatori per vendicare la figlia. La sua indagine lo porta al vice primo ministro dell’Irlanda del Nord Liam Hennessy, ex militante dell’IRA.

L’uomo però si professa estraneo ai fatti e quando tutti i tentativi di convincerlo a denunciare i responsabili dell’attacco non hanno successo, Quan inizia allora una campagna d’intimidazione usando le tecniche da guerriglia che ben conosce. Ma anche il governo britannico comincia a fare pressioni su Hennessy per avere i nomi dei terroristi. Essendo effettivamente all’oscuro di chi abbia piazzato le bombe, Hennessy contatta i suoi vecchi compagni dell’IRA per aiutarlo a scoprire i traditori in mezzo a loro. E mentre Quan si addentra in un oscuro mondo di mercenari, rivoluzionari e politici corrotti, Hennessy deve trovare un modo per affrontare l’incessante assalto di quell’uomo in cerca di vendetta.

 

Il cast di attori

Ad interpretare Quan Ngoc Minh vi è l’iconico attore e artista marziale Jackie Chan, il quale oltre ad interpretare personalmente tutte le scene più complesse, gli scontri e le varie acrobazie che gli si vede eseguire nel film, ha anche cantato la canzone presente nei titoli di coda, “A Common Man“. Nel ruolo di sua figlia Fan si ritrova invece Katie Leung, attrice scozzese di origini cinesi, nota per il ruolo di Cho Chang nei film della serie di Harry Potter. Sono poi presenti gli attori Orla Brady nel ruolo di Mary Hennessy, Lia Williams in quelli di Katherine Davies e Michael McElhatton come Jim Kavanagh. L’attore Rory Fleck Byrne ricopre invece il ruolo di Sean Morrison.

Ad interpretare Liam Hennessy, invece, vi è il noto attore Pierce Brosnan. Tale personaggio è basato sui politici nordirlandesi Gerry Adams e Martin McGuinness. Adams, attivamente coinvolto nel movimento repubblicano irlandese, negò di essere stato membro dell’I.R.A., anche se in seguito divenne il leader del Sinn Féin, il ramo politico dell’IRA. Hennessy mostra anche una somiglianza fisica con Adams, ma quest’ultimo non è mai stato vice primo ministro per l’Irlanda del Nord. Quella posizione è stata però ricoperta da Martin McGuinness. In questo film, Hennessey descrive un suo precedente soprannome, “Macellaio del Bogside”, riferendosi al proprio passato terroristico. Martin McGuinness era conosciuto proprio come “Macellaio del Bogside”.

Pierce Brosnan, Michael McElhatton e David Pearse in The Foreigner
Pierce Brosnan, Michael McElhatton e David Pearse in The Foreigner. Foto di Daniel Smith/Courtesy of STX Entertainment – © Motion Picture Artwork 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

 

Il film, tratto da un libro, è una storia vera?

Come già accennato, il film è tratto dal romanzo The Chinaman di Stephen Leather, pubblicato nel 1992, ovvero cinque anni prima del cessate il fuoco dell’IRA con le forze britanniche nell’Irlanda del Nord. Il racconto di Leather fu ispirato proprio dalle turbolente vicende che sconvolsero il paese in quegli anni, e dunque presenta diversi riferimenti a quel reale contesto, ma nel proporre la storia di Nguyen Ngoc Minh (questo il nome del protagonista del libro) non si basa su un reale desiderio di vendetta di qualcuno ferito dagli attentati dell’IRA. Tutta questa parte del racconto è infatti frutto dell’immaginazione dello scrittore e di conseguenza anche ciò che si vede a tal riguardo nel film è da considerarsi come tale.

Tuttavia, The Foreigner e le sue riprese hanno a suo modo influito nella realtà. Nel febbraio 2016, ovvero in un periodo in cui gli attentati terroristici erano particolarmente frequenti, sono state presentate due segnalazioni alla polizia metropolitana di Londra riguardo un possibile attacco di questo tipo, effettuato sul ponte di Lambeth. Ciò è avvenuto perché a molti cittadini locali non era stato comunicato che li si sarebbero svolte le riprese del film, che prevedevano in quel momento un’esplosione acrobatica controllata effettuata su un autobus a due piani. Gli effetti speciali dell’esplosione, però, furono così realistici che si scatenò un vero e proprio panico di massa, con cittadini e turisti che credettero davvero di essere al centro di un attentato.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Foreigner grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Iron Man: Disney+ ordina una serie animata prescolare

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Iron Man: Disney+ ordina una serie animata prescolare

Il Tony Stark di Robert Downey Jr. potrebbe essere morto, ma un nuovo, giovane, Iron Man animato sta per nascere. Disney Jr. ha dato il via libera a “Marvel‘s Iron Man and His Awesome Friends“, la prima serie prescolare di Iron Man, il cui debutto è previsto per l’estate 2025 su Disney Jr. e Disney+.

Attualmente in produzione, la serie avrà come protagonista un giovane Tony Stark e i suoi “migliori amici salvatori del mondo“: Riri Williams (Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk). I tre eroi lavoreranno insieme per proteggere la loro città e l’un l’altro.

Secondo la sinossi, “Per aiutarli nei loro sforzi da supereroi, ognuno di loro ha la propria Iron Suit che consente loro di volare e conferisce loro una super forza potenziata. Inoltre, Iron Man ha un Nano-Shield; Ironheart ha un campo di forza Heartbeat Bubble per proteggere le persone e Iron Hulk ha il suo potente Iron Boom clap e Iron Hulk Stomp”.

Al via la produzione di Marvel‘s Iron Man and His Awesome Friends

Il trio “lavorerà nella loro base sulla spiaggia, Iron Quarters (IQ), sotto la supervisione del loro androide superpotente, Vision, e del loro cucciolo peloso, Gamma, che ha la sua personale Iron Pup suit e accompagna gli Iron Friends in molte delle loro avventure”.

Il cast include Mason Blomberg (“Shameless”), Kapri Ladd (“Danger Force”) e Aidyn Ahn (“Kids Say the Darndest Things”), che daranno la voce rispettivamente a Tony Stark (Iron Man), Riri Williams (Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk). David Kaye (“Transformers”) darà la voce a Vision, mentre Fred Tatasciore (“Marvel’s Moon Girl and Devil Dinosaur”) è Gamma.

Iron Man Robert Downey Jr Costume Helmet

Il protagonista di “Marvel’s Iron Man and His Awesome Friends” non deve essere confuso con il giovane Tony Stark/Iron Man di “Spidey and His Amazing Friends” della Marvel, doppiato da John Stamos. La serie segna l’ultima mossa come parte della strategia più ampia di Disney e Marvel per presentare i personaggi degli Avengers a una nuova generazione di fan.

Iron Man, il personaggio, è nato nel 1963 nei fumetti Marvel. Downey Jr. ha interpretato l’eroe nel Marvel Cinematic Universe in 10 film, arco narrativo culminato con il sacrificio di Tony Stark nel film del 2019 “Avengers: Endgame“.

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025
Grazie agli scioperi di Hollywood dell’anno scorso, il 2024 non è stato l’anno più emozionante per il cinema e in particolare per i cinecomic. I Marvel Studios hanno distribuito Deadpool e Wolverine, che è diventato un instant classic del genere, mentre la Warner Bros si è dovuta accontentare della modesta accoglienza riservata a Joker: Folie à Deux. Abbiamo ancora un paio di titoli Sony in arrivo nei prossimi due mesi, ma nel frattempo stiamo facendo il punto per il 2025: cosa ci riservano Marvel Studios e DC Studios?

Mentre il secondo si inaugurerà con Superman, il secondo riprenderà la sua corsa dopo alcune delusioni come The Marvels e Ant-Man 3. Ecco di seguito tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025.

Captain America: Brave New World (12 febbraio)

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Si sono sentite cose contrastanti su Captain America: Brave New World e non è un segreto che il film abbia dovuto subire numerose riprese aggiuntive. Tuttavia, questo non significa che sarà un disastro. I Marvel Studios hanno sistemato molti progetti durante la post-produzione e non c’è nulla che dica che questo seguito di The Falcon and The Winter Soldier sarà diverso.

Speriamo che questo film consolidi Sam Wilson (Anthony Mackie) come il nuovo Captain America dell’MCU e prepari il terreno per Red Hulk come una minaccia importante sia in questo film che per quelli successivi. Quel personaggio è troppo bello per essere sprecato in un’apparizione una tantum, in particolare con Harrison Ford che lo interpreta.

Thunderbolts* (30 aprile)

Thunderbolts* 2025
Foto di Marvel Studios/Courtesy of Marvel Studios – © 2024 MARVEL.

Sebbene sia vero che i Marvel Studios non si attengano esattamente ai fumetti con la loro interpretazione di questa squadra, ci sono ancora un sacco di motivi per essere entusiasti di ciò che arriverà in Thunderbolts* la prossima primavera.

Per cominciare, ci sono ottime probabilità che gli eroi rimasti in piedi quando scorrono i titoli di coda saranno i New Avengers dell’MCU… o Dark Avengers. Per la maggior parte, ognuno di questi personaggi è avvincente (John Walker, in particolare), quindi vederne di più non sarà una brutta cosa.

Poi, c’è Sentry. Il debutto live-action di quel personaggio è atteso da tempo e, data la sua potenza, il supereroe squilibrato potrebbe cambiare la gerarchia del potere nell’universo Marvel come lo conosciamo.

Superman (11 luglio)

SupermanNegli ultimi anni, il marchio DC è stato danneggiato quasi irrimediabilmente grazie a film come Black Adam, Flash e Joker: Folie à Deux. Superman riuscirà a raddrizzare la rotta?

Questa è la domanda da un milione di dollari, anche se l’Uomo d’Acciaio si sente al sicuro nelle mani di James Gunn. Il regista ha realizzato una trilogia fenomenale con i suoi film sui Guardiani della Galassia e, per molti fan della DC, The Suicide Squad è stato un passo nella giusta direzione.

In base a ciò che abbiamo visto nelle foto dal set, Gunn ha fatto la cosa giusta con Superman e ha in programma di raccontare una storia edificante e ambiziosa su questo personaggio iconico.

The Fantastic Four: First Steps (25 luglio)

The Fantastic Four: First Steps film 2025Chi ha visto il trailer presentato al Comic Con, pensa che i Marvel Studios finalmente realizzeranno un film diverso da qualsiasi altro che abbiamo visto con The Fantastic Four: First Steps.

Che si tratti dell’ambientazione futuristica degli anni ’60, di quel cast incredibile o del fatto che la Prima Famiglia Marvel combatterà contro Galactus. Abbiamo tutta la fiducia del mondo che Matt Shakman, che ha fatto un lavoro straordinario in WandaVision, renderà giustizia a questi personaggi sullo schermo. Finalmente!

Certo, abbiamo qualche riserva sul fatto che la squadra provenga da una realtà alternativa (e potenzialmente non la stessa del Dottor Doom di Robert Downey Jr.), ma ci deve essere una buona ragione per questo.

Blade (5 novembre)

Blade MarvelSembra davvero difficile che il film arrivi nel 2025, eppure Marvel non accenna a cambiare data per la sua uscita, quindi ci azzardiamo a considerare il reboot di Blade un film che arriverà nel novembre del 2025.

Sembra che Mahershala Ali annuncerà la sua partenza dal progetto da un giorno all’altro ed è un peccato perché questo film (che, l’ultima volta che abbiamo sentito notizie in merito, sarà vietato ai minori di 17 anni) ha un potenziale illimitato.

Deve esserci una versione di Blade che valga la pena guardare, ma con I Peccatori, diretto da Michael B. Jordan e Ryan Coogler in arrivo, il film rischia di sembrare ridondante. Forse è meglio tenerlo da parte per un futuro progetto di collaborazione? La nebbia è fittissima intorno a questo film, ma speriamo che qualsiasi sia il tempo di attesa, alla fine ne varrà la pena.

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