Quello del revenge movie è
da sempre un filone di film particolarmente popolari e acclamati,
dove l’eroe intraprende una spedizione punitiva nei confronti di
quanti hanno ucciso o rapito dei suoi cari. Negli anni sono diversi
i titoli che hanno riconfermato la fortuna di questo genere, da
Io vi troverò a Io sono vendetta.
Particolarmente interessante su questo tema è però il thriller
Wash Me in the River, diretto nel 2022 da
Randall Emmett, meglio
noto come produttore e per aver ricoperto tale ruolo per film come
Silence e
The
Irishman di Martin Scorsese.
Con questo suo secondo
lungometraggio (il primo è stato Midnight in the Switchgrass, con Bruce Willis e Megan Fox), Emmett ha voluto raccontare
“una storia di amore e perdita. Temi sono universalmente
compresi dal pubblico di tutto il mondo che sono qui serviti come
fondamento di questa narrazione rivolta ad un pubblico di nuove
generazioni”. “La mia speranza – ha aggiunto il regista –
è che il film sia senza tempo e mentre c’è molta azione e
intrighi, è anche stratificato e aperto a grandi
riflessioni”.
Per gli appassionati del genere, si
tratta infatti di un titolo da non perdere, che riflette abilmente
sul dolore, il senso di colpa e il desiderio di ottenere giustizia.
Impreziosiscono il tutto una serie di celebri attori, tra cui un
iconico premio Oscar. In questo articolo, approfondiamo dunque
alcune delle principali curiosità relative a Wash Me in the
River. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Robert De Niro in Wash Me in the River. Cortesia di Prime Video
La trama di Wash Me in the River
Il film è ambientato in una
degradata cittadina di provincia del Sud degli Stati Uniti, dove la
droga miete innumerevoli vittime soprattutto tra i giovani,
nonostante la forte influenza della chiesa locale sugli abitanti
del posto. Lì vivono Shelby John e Ruby
Red, una coppia profondamente innamorata la cui vita è
stata segnata dalla tossicodipendenza. Decisi a cambiare la loro
esistenza, i due scelgono di disintossicarsi e ricominciare da
capo, sognando di costruire insieme un futuro sereno. Le loro
speranze hanno però purtroppo vita breve.
Ruby viene trovata morta per
un’overdose poco dopo che Shelby le aveva chiesto di sposarlo.
Distrutto da dolore e dalla rabbia, l’uomo decide di farsi
giustizia da solo, intraprendendo una spietata vendetta contro
coloro che ritiene responsabili della morte di Ruby, tra cui gli
spacciatori e le organizzazioni criminali che hanno infestato la
loro comunità con il traffico di oppioidi. Mentre Shelby semina
distruzione sulla sua strada, rintracciando e massacrando
spacciatori di droga, lo sceriffo Church tenta di
fermare la sua furia omicida prima che il bilancio di sangue si
aggravi ulteriormente.
John Malkovich, Jack Huston e Willa Fitzgerald in Wash Me in the
River. Cortesia di Prime Video
Il cast di attori
Ad interpretare il protagonista
Shelby John vi è l’attore Jack Houston, noto per
il ruolo di Richard Harrow nella serie Boardwalk
Empire. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato
offerto al rappert Machine Gun Kelly, il quale
però dovette poi abbandonare il film a causa di conflitti di
programmazione. Il ruolo è a quel punto passato all’attore Taylor Kitsch, noto per i film X-Men le origini:
Wolverine e John Carter, ma anche lui ha infine abbandonato il
progetto. È a quel punto che Houston ha ottenuto il ruolo.
Accanto a lui, nel ruolo della
compagna Ruby Red, vi è l’attrice Willa
Fitzgerald, nota soprattutto per il ruolo di Emma Duval
nella serie televisiva Scream. Recitano poi nel film due
veterani della recitazione quali il premio Oscar
Robert De Nironel ruolo dello sceriffo Mike
Church e il candidato all’Oscar
John Malkovichin quello di Peter. Completano il
cast Quavo nel ruolo di Coyote,
Meadow Williams nel ruolo della detective
Zeppelin, Dale Dickey in quelli di Greta,
Swen Temmel in quello di Elvis Kincaid e
Noel Gugliemi nel ruolo di Silas.
Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV
È possibile fruire di Wash
Me in the River grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple
iTunes, Tim Vision e Prime
Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre
alle ore 21:20 sul canale Rai
4.
Ogni regista ha quel personalissimo
progetto che tenta disperatamente per anni di realizzare. Per
Francis Ford Coppolaquel
progetto era Megalopolis. Concepito nel 1977 come
una reinterpretazione in chiave moderna della congiura contro
Catilina, Coppola ha iniziato a svilupparlo solo nel 1983, andando
però incontro poi a notevoli ritardi e numerose cancellazioni nel
corso degli anni. Ora, però, anche il regista premio Oscar per
Il padrino e autore di altri capolavori come La
conversazione e
Apocalypse Now, ha finalmente trovato il modo di
concretizzare questo suo ambizioso progetto, presentandolo poi in
concorso al Festival
di Cannes.
Festival dove Coppola ha vinto per
ben due volte la Palma d’oro (proprio grazie a La
conversazione nel 1974 e ad Apocalypse Now nel 1979) e che ha svolto un ruolo
importante nel garantire a Megalopolis una
distribuzione in sala. Come noto, il regista ha investito
all’incirca 120 milioni di dollari del suo patrimonio per
realizzare il film, godendo dunque di una libertà artistica
inaudita. Al momento di dover trovare chi si occupasse di portare
il lungometraggio al cinema, però,
sono sorti i problemi. Parallelamente alla presentazione, al
Festival, per
alcuni territori Europei si sono fatte avanti alcune società e
in seguito anche per gli Stati Uniti.
Certo, bisogna ammettere che è
facile comprendere quei dirigenti di società di distribuzione che
si sono messi le mani nei capelli vedendo il film.
Megalopolis è un’opera a dir poco ambiziosa,
visionaria, che testimonia una volta di più la profondissima fede
di Francis Ford Coppola nel cinema e nelle immagini. Un’opera
difficilissima da riassumere e certamente ancor più da vendere, ma
non perché sia tremenda, anzi. Certo è che siamo dinanzi a
quell’evidente caso di film che o si amano o si odiano e che
indubbiamente richiedono ben più di una visione.
Megalopolis ha per
protagonista Cesar Catilina (Adam
Driver), un architetto idealista con il potere di
controllare il tempo, da alcuni considerato un genio, da altri un
folle megalomane. Da sempre in conflitto con Franklyn Cicero
(Giancarlo
Esposito) il sindaco della città chiamata New Rome (in
tutto e per tutto una rivisitazione di New York), Catilina si
ritroverà al centro di un ambizioso progetto nel momento in cui una
terribile catastrofe distrugge buona parte di questa decadente
metropoli. Egli mira infatti ricostruirla come utopia sostenibile
ma Cicero gli si oppone. Alle loro spalle, si susseguono una serie
di personaggi, incarnazione delle più folli degenerazioni e
depravazioni di questa società.
Perdersi per le vie della
megalopoli
Con Megalopolis è
bene partire dalla consapevolezza che non tutto deve risultare
chiaro. Ci si trova piuttosto dinanzi ad un film che più che
proporre un racconto coeso e coerente vuole offrire un’esperienza
visiva e sensoriale. Coppola gioca allora con le possibilità
dell’immagine digitale,
adoperando effetti speciali da blockbuster e ricostruzioni
sbalorditive. Ci porta all’interno della sua megalopoli senza
preoccuparsi minimamente di fornire delle coordinate con cui
potersi orientare. Vuole farci sentire smarriti, così come lo sono
– più o meno consapevolmente – i protagonisti del film.
Meglio allora mettersi comodi e
farsi guidare senza porsi troppe domande, perché per le due ore e
un quarto di durata si assiste dunque ad un frenetico susseguirsi
di personaggi e situazioni la cui natura o il cui rapporto le une
con le altre non viene mai del tutto chiarito. Di base, si assiste
alle perversioni di una società dove il divario tra ricchi e poveri
è talmente ampio che questi ultimi quasi non vengono mostrati. In
questa moderna babilonia (o, meglio ancora, antica Roma nel suo
periodo più critico: il passaggio dalla repubblica all’impero) si
ribadisce dunque giorno dopo giorno il disgusto per la vita umana e
le bellezze che le sono proprie.
Ma tutto ciò è destinato a crollare
rovinosamente, facendo a quel punto emergere quello che sembra
essere il messaggio ultimo di Coppola. Progressivamente subentra
infatti nel film un discorso legato ai governi populisti e alle
dittature che mettono a rischio il futuro della democrazia e del
mondo intero. Discorsi che risuonano naturalmente familiari e
sembrano voler essere anche un monito in vista delle elezioni per
il presidente degli Stati Uniti che si terranno a breve. Certo, nel
raccontare tutto ciò Coppola non si pone freni e abusa
ripetutamente della sua libertà artistica sfociando spesso e
volentieri nell’esagerazione.
Ragion per cui lo spettatore si
troverà indubbiamente posto dinanzi ad una sfida, ma è proprio
questo ciò che rende appassionante il film.
Megalopolis rifugge dalla natura conciliante che
tanti, troppi, lungometraggi oggigiorno propongono. Non vuole far
stare comodo il suo spettatore, ma anzi porlo dinanzi ad una serie
di difficoltà dalle quali o ci si nasconde o le si accoglie,
aprendosi così a nuovi stimoli e possibilità. Nello scegliere
questa seconda strada, risulta anche difficile non rimanere
affascinati dalla capacità di questo regista 85enne di rinunciare a
territori sicuri per sperimentare ancora con quest’arte che ha
contribuito a rendere grande.
Gli va poi riconosciuto che – oltre
ad una serie di scenari esteticamente ammalianti e ad alcune
sequenze di estrema bellezza (come quella animata successiva alla
“distruzione” di New Rome) – Coppola ha saputo affidare i ruoli
principali del film ai giusti interpreti. Adam Driver offre una prova finalmente diversa
dalle sue ultime, ma a rubare la scena sono senza dubbio Aubrey Plaza e Shia LaBeouf, alle prese con personaggi tanto
folli quanto adorabili. Sta in questa serie di scelte azzeccate e
visionarie il genio di Coppola, che non deve in questo caso essere
oscurato da quelle meno felici. Una cosa è certa guardando
Megalopolis: il film rende l’idea di cosa
intendono Coppola e Martin Scorsese quando, rivolgendosi ai
cinecomic, parlano del coraggio di
correre dei rischi cinematografici.
Affermatosi come uno dei più famosi
attori di action movie orientali, Jackie Chan ha
nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove
ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che
unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad
Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le
sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense.
Dopo aver mostrato ciò in film comici come Rush
Hour e Pallottole cinesi, nel
2017 ha però preso parte ad un cupo e violento thriller d’azione dal
titolo The Foreigner.
A dirigerlo vi è Martin
Campbell, regista di film come GoldenEye, La maschera
di Zorro e Casino Royale, ma anche dello sfortunato
Lanterna verde. The
Foreigner è proprio il primo film di Campbell sei anni dopo
quel cinecomic, con il regista che torna dunque qui ad occuparsi
del genere che più sembra appartenergli, un thriller d’azione che
non si risparmia in esplosioni e dinamiche guidate dal puro istinto
dei personaggi protagonisti. Basato sul romanzo The
Chinamen, di Stephen Leather, il film è
infatti ascrivibile al cosiddetto revenge movie, con il
protagonista che va in cerca di vendetta dopo aver subito
l’ennesimo irreparabile torto.
Per tutti gli appassionati del
genere è dunque un titolo da non perdere, anche solo per la
presenza di un Jackie Chan mai così serio,
vendicativo e spietato, che colpisce i suoi nemici senza
risparmiarsi ma anzi infliggendo quanto più dolore possibile. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La vicenda si svolge a Londra, dove
vive Quan Ngoc Minh, un uomo tranquillo e
riservato, con un passato nelle forze speciali durante la guerra in
Vietnam. Dopo aver perso moglie e due figlie durante la fuga dal
Vietnam, Quan si è rifugiato a Londra con la figlia
Fan, ora adolescente, e ha aperto un ristorante
cinese. Un giorno, però, Fan muore in un attentato dinamitardo
rivendicato da un’organizzazione chiamata “Nuova IRA”. Deluso
dall’atteggiamento omertoso di Scotland Yard sull’atto
terroristico, Quan decide di cercare personalmente gli attentatori
per vendicare la figlia. La sua indagine lo porta al vice primo
ministro dell’Irlanda del Nord Liam Hennessy, ex
militante dell’IRA.
L’uomo però si professa estraneo ai
fatti e quando tutti i tentativi di convincerlo a denunciare i
responsabili dell’attacco non hanno successo, Quan inizia allora
una campagna d’intimidazione usando le tecniche da guerriglia che
ben conosce. Ma anche il governo britannico comincia a fare
pressioni su Hennessy per avere i nomi dei terroristi. Essendo
effettivamente all’oscuro di chi abbia piazzato le bombe, Hennessy
contatta i suoi vecchi compagni dell’IRA per aiutarlo a scoprire i
traditori in mezzo a loro. E mentre Quan si addentra in un oscuro
mondo di mercenari, rivoluzionari e politici corrotti, Hennessy
deve trovare un modo per affrontare l’incessante assalto di
quell’uomo in cerca di vendetta.
Il cast di attori
Ad interpretare Quan Ngoc
Minh vi è l’iconico attore e artista marziale
Jackie Chan, il quale oltre ad interpretare
personalmente tutte le scene più complesse, gli scontri e le varie
acrobazie che gli si vede eseguire nel film, ha anche cantato la
canzone presente nei titoli di coda, “A Common Man“. Nel
ruolo di sua figlia Fan si ritrova invece
Katie Leung, attrice scozzese di origini cinesi,
nota per il ruolo di Cho Chang nei film della serie di Harry Potter. Sono poi
presenti gli attori Orla Brady nel ruolo di
Mary Hennessy, Lia
Williams in quelli di Katherine
Davies e Michael McElhatton come
JimKavanagh. L’attore
Rory Fleck Byrne ricopre invece il ruolo di
Sean Morrison.
Ad interpretare Liam
Hennessy, invece, vi è il noto attore Pierce Brosnan.
Tale personaggio è basato sui politici nordirlandesi Gerry
Adams e Martin McGuinness. Adams,
attivamente coinvolto nel movimento repubblicano irlandese, negò di
essere stato membro dell’I.R.A., anche se in seguito divenne il
leader del Sinn Féin, il ramo politico dell’IRA. Hennessy mostra
anche una somiglianza fisica con Adams, ma quest’ultimo non è mai
stato vice primo ministro per l’Irlanda del Nord. Quella posizione
è stata però ricoperta da Martin McGuinness. In questo film,
Hennessey descrive un suo precedente soprannome, “Macellaio del
Bogside”, riferendosi al proprio passato terroristico. Martin
McGuinness era conosciuto proprio come “Macellaio del Bogside”.
Come già accennato, il film è tratto
dal romanzo The Chinaman di Stephen
Leather, pubblicato nel 1992, ovvero cinque anni prima del
cessate il fuoco dell’IRA con le forze britanniche nell’Irlanda del
Nord. Il racconto di Leather fu ispirato proprio dalle turbolente
vicende che sconvolsero il paese in quegli anni, e dunque presenta
diversi riferimenti a quel reale contesto, ma nel proporre la
storia di Nguyen Ngoc Minh (questo il nome del
protagonista del libro) non si basa su un reale desiderio di
vendetta di qualcuno ferito dagli attentati dell’IRA. Tutta questa
parte del racconto è infatti frutto dell’immaginazione dello
scrittore e di conseguenza anche ciò che si vede a tal riguardo nel
film è da considerarsi come tale.
Tuttavia, The Foreigner e
le sue riprese hanno a suo modo influito nella realtà. Nel febbraio
2016, ovvero in un periodo in cui gli attentati terroristici erano
particolarmente frequenti, sono state presentate due segnalazioni
alla polizia metropolitana di Londra riguardo un possibile attacco
di questo tipo, effettuato sul ponte di Lambeth. Ciò è avvenuto
perché a molti cittadini locali non era stato comunicato che li si
sarebbero svolte le riprese del film, che prevedevano in quel
momento un’esplosione acrobatica controllata effettuata su un
autobus a due piani. Gli effetti speciali dell’esplosione, però,
furono così realistici che si scatenò un vero e proprio panico di
massa, con cittadini e turisti che credettero davvero di essere al
centro di un attentato.
Il trailer del film e dove vederlo
in streaming e in TV
È possibile fruire di The
Foreigner grazie alla sua presenza su alcune delle più
popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è
infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim
Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 15 ottobre alle ore 21:20
sul canale Italia 1.
Il Tony Stark di Robert Downey Jr. potrebbe essere morto, ma un
nuovo, giovane, Iron Man animato sta per nascere. Disney Jr. ha
dato il via libera a “Marvel‘s Iron Man and His Awesome
Friends“, la prima serie prescolare di
Iron Man, il cui debutto è previsto per
l’estate 2025 su Disney Jr. e Disney+.
Attualmente in produzione, la serie
avrà come protagonista un giovane Tony Stark e i suoi “migliori
amici salvatori del mondo“: Riri Williams
(Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk). I
tre eroi lavoreranno insieme per proteggere la loro città e l’un
l’altro.
Secondo la sinossi, “Per
aiutarli nei loro sforzi da supereroi, ognuno di loro ha la propria
Iron Suit che consente loro di volare e conferisce loro una super
forza potenziata. Inoltre, Iron Man ha un Nano-Shield; Ironheart ha
un campo di forza Heartbeat Bubble per proteggere le persone e Iron
Hulk ha il suo potente Iron Boom clap e Iron Hulk Stomp”.
Al via la produzione di
Marvel‘s Iron Man and His Awesome Friends
Il trio “lavorerà nella loro
base sulla spiaggia, Iron Quarters (IQ), sotto la supervisione del
loro androide superpotente, Vision, e del loro cucciolo peloso,
Gamma, che ha la sua personale Iron Pup suit e accompagna gli Iron
Friends in molte delle loro avventure”.
Il cast include Mason Blomberg (“Shameless”), Kapri Ladd (“Danger
Force”) e Aidyn Ahn (“Kids Say the Darndest
Things”), che daranno la voce rispettivamente a Tony Stark (Iron
Man), Riri Williams (Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk).
David Kaye (“Transformers”) darà la voce a Vision,
mentre Fred Tatasciore (“Marvel’s Moon Girl and Devil
Dinosaur”) è Gamma.
Il protagonista di “Marvel’s Iron Man and His Awesome
Friends” non deve essere confuso con il giovane Tony
Stark/Iron Man di “Spidey and His Amazing Friends” della
Marvel, doppiato da John
Stamos. La serie segna l’ultima mossa come parte della
strategia più ampia di Disney e Marvel per presentare i personaggi
degli Avengers a una nuova generazione di fan.
Iron Man, il personaggio, è nato nel
1963 nei fumetti Marvel. Downey Jr. ha interpretato
l’eroe nel Marvel Cinematic Universe in 10
film, arco narrativo culminato con il sacrificio di Tony Stark nel
film del 2019 “Avengers: Endgame“.
Grazie agli scioperi di Hollywood dell’anno scorso, il 2024 non è
stato l’anno più emozionante per il cinema e in particolare per i
cinecomic. IMarvel Studios
hanno distribuito
Deadpool e Wolverine,
che è diventato un instant classic del genere, mentre la
Warner Bros
si è dovuta accontentare della modesta accoglienza riservata
a
Joker: Folie à Deux.
Abbiamo ancora un paio di
titoli Sony
in arrivo nei prossimi due mesi, ma nel frattempo stiamo facendo il
punto per il 2025: cosa ci riservano Marvel Studios e DC
Studios?
Mentre il secondo si inaugurerà con
Superman,
il secondo riprenderà la sua corsa dopo alcune delusioni come
The
Marvels e Ant-Man 3. Ecco di seguito tutti i film
Marvel e DC che dovrebbero
uscire nel 2025.
Captain America: Brave New World (12 febbraio)
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America:
Brave New World
Si sono sentite cose contrastanti su
Captain America: Brave New World e non è un
segreto che il film abbia dovuto subire numerose riprese
aggiuntive. Tuttavia, questo non significa che sarà un disastro. I
Marvel Studios hanno
sistemato molti progetti durante la post-produzione e non c’è nulla
che dica che questo seguito di The Falcon and The Winter
Soldier sarà diverso.
Speriamo che questo film consolidi
Sam Wilson (Anthony
Mackie) come il nuovo Captain America dell’MCU e prepari il terreno per
Red Hulk come una minaccia importante sia in
questo film che per quelli successivi. Quel personaggio è troppo
bello per essere sprecato in un’apparizione una tantum, in
particolare con Harrison Ford che
lo interpreta.
Sebbene sia vero che i Marvel Studios non si attengano
esattamente ai fumetti con la loro interpretazione di questa
squadra, ci sono ancora un sacco di motivi per essere entusiasti di
ciò che arriverà in Thunderbolts*
la prossima primavera.
Per cominciare, ci sono ottime
probabilità che gli eroi rimasti in piedi quando scorrono i titoli
di coda saranno i New Avengers dell’MCU… o Dark Avengers. Per
la maggior parte, ognuno di questi personaggi è avvincente (John
Walker, in particolare), quindi vederne di più non sarà una brutta
cosa.
Poi, c’è Sentry. Il debutto
live-action di quel personaggio è atteso da tempo e, data la sua
potenza, il supereroe squilibrato potrebbe cambiare la gerarchia
del potere nell’universo Marvel come lo conosciamo.
Superman (11 luglio)
Negli ultimi anni, il
marchio DC è stato danneggiato quasi irrimediabilmente grazie a
film come Black Adam, Flash e Joker: Folie à Deux. Superman
riuscirà a raddrizzare la rotta?
Questa è la domanda da un
milione di dollari, anche se l’Uomo d’Acciaio si sente al sicuro nelle
mani di James
Gunn. Il regista ha realizzato una trilogia fenomenale
con i suoi film sui Guardiani della Galassia e,
per molti fan della DC, The
Suicide Squad è stato un passo nella giusta
direzione.
In base a ciò che abbiamo visto
nelle foto dal set, Gunn ha fatto la cosa giusta con Superman e ha
in programma di raccontare una storia edificante e ambiziosa su
questo personaggio iconico.
The Fantastic Four: First Steps (25 luglio)
Chi ha visto il trailer
presentato al Comic Con, pensa che i Marvel Studios finalmente
realizzeranno un film diverso da qualsiasi altro che abbiamo visto
con The
Fantastic Four: First Steps.
Che si tratti dell’ambientazione
futuristica degli anni ’60, di quel cast incredibile o del fatto
che la Prima Famiglia Marvel combatterà contro Galactus.
Abbiamo tutta la fiducia del mondo che Matt
Shakman, che ha fatto un lavoro straordinario in
WandaVision, renderà giustizia a questi
personaggi sullo schermo. Finalmente!
Certo, abbiamo qualche riserva sul
fatto che la squadra provenga da una realtà alternativa (e
potenzialmente non la stessa del Dottor Doom di Robert
Downey Jr.), ma ci deve essere una buona ragione per
questo.
Blade (5 novembre)
Sembra davvero difficile
che il film arrivi nel 2025, eppure Marvel non accenna a cambiare data
per la sua uscita, quindi ci azzardiamo a considerare il reboot di
Blade
un film che arriverà nel novembre del 2025.
Sembra che Mahershala
Ali annuncerà la sua partenza dal progetto da un giorno
all’altro ed è un peccato perché questo film (che, l’ultima volta
che abbiamo sentito notizie in merito, sarà vietato ai minori di 17
anni) ha un potenziale illimitato.
Deve esserci una versione di
Blade che valga la pena guardare, ma con I
Peccatori, diretto da Michael B.
Jordan e Ryan Coogler in arrivo, il film
rischia di sembrare ridondante. Forse è meglio tenerlo da parte per
un futuro progetto di collaborazione? La nebbia è fittissima
intorno a questo film, ma speriamo che qualsiasi sia il tempo di
attesa, alla fine ne varrà la pena.
Robert Downey Jr. è
sempre stato un attore di qualità. Conosciuto per film quali
Charlot e per interpretato ruoli come Sherlock Holmes e il genio, miliardario, playboy e
filantropo Tony Stark, Robert Downey Jr. ha
avuto un passato difficile dal quale è uscito e il suo futuro
cinematografico è più che roseo.
Ecco dieci cose che,
forse, non sapevate su Robert Downey Jr.
Robert Downey Jr.: film e
carriera
1.Robert
Downey Jr. è di New York. Robert John Downey Jr. è
nato il 4 aprile del 1965 a Manhattan, New York, figlio dello
sceneggiatore e regista Robert Downey Sr. e
dell’attrice Elsie Downey. Il padre è per metà
lituano, un quarto ungherese e un quarto irlandese, mentre da parte
di madre ha origini inglesi, scozzesi, tedesche e
svizzero-tedesche. Robert e sua sorella Allyson si sono trovati
immersi sin da subito nella recitazione, sin dalla più tenera età,
tanto che Robert ha iniziato a studiare alla Stagedoor Manor
Performing Arts Training Center a New York prima di trasferirsi in
California con suo padre in seguito al divorzio dei suoi genitori
nel 1978. Nel 1982 Robert ha abbandonato la Santa Monica High
School, per diventare attore a tempo pieno.
2. Robert Downey Jr. ha
debuttato come attore all’età di cinque anni. Robert ha
fatto il suo debutto attoriale nel film Pound (1970)
scritto e diretto dal padre. Tra gli anni ’80 e ’90 Robert fa la
consueta gavetta partecipando a film come Ultima occasione
(1985), La donna esplosiva (1985), Verdetto
finale (1989), Uno strano caso (1989), mentre nel
1992 interpreta Charlie Chaplin nel film Charlot: per
questo film viene candidato agli Oscar per la categoria di Miglior
Attore Protagonista, ai Golden Globe e ai BAFTA, vincendo quello
per il miglior attore. Nel corso degli anni ’90, Robert compare in
film come The Last Party (1993), Assassini nati –
Natural born killers (1994), Conflitto d’interessi
(1998) e Wonder Boys (2000).
3. La carriera di Robert
Downey subisce un’impennata nel corso degli anni 2000.
mentre lottava con i suoi problemi di droga, nei primi anni 2000
Robert entra nel cast di diversi film come Kiss Kiss Bang
Bang (2005), Good Night, and Good Luck (2005), fa
parte del film di David Fincher, Zodiac (2007) e nel 2008 comincia a vestire i panni di
Tony Stark in Iron man. Nello stesso anno, lavora con Ben Stiller per il film Tropic
Thunder, con Joe Wright per
Il solista e con Guy Ritchie per
Sherlock Holmes. Nel 2014 produce il film The Judge, di cui fa parte insieme a Robert
Duvall, grazie alla sua compagnia Team Downey,
creata da lui e dalla moglie.
Robert Downey Jr. è Sherlock
Holmes
4. Nel 2009 Robert Downey
Jr. interpreta
Sherlock Homes nell’omonimo film di Guy Ritchie. Il
film ottiene ottimi incassi e con questo ruolo Robert vince il
Golden Globe per il migliore attore in un film commedia o musicale.
Due anni dopo, Robert riprende il ruolo, sempre al fianco di
Jude Law, per il film, sempre di Guy Ritchie,
Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Robert si calerà di
nuovo nei panni di Sherlock per il
terzo film che ha un’uscita prevista per il 2021. Nel 2020 ha
interpretato il Dr. John Dolittle nel remake
Dolittle.
Robert Downey Jr. è stato Iron
Man
5. Robert Downey Jr. è stato
scelto per il ruolo di Tony Stark nel 2006. Jon Favreau,
regista del film, ha dovuto convincere la produzione che Robert
sarebbe stato perfetto per quel ruolo e così è stato, determinando
il grande successo del film. Robert riprende il ruolo per i due
sequel previsti dalla Marvel, ovvero Iron Man 2 (2010) e Iron Man 3 (2015). Il suo personaggio è sempre stato
protagonista dei film collettivi Marvel, ossia in The Avengers (2012), Avengers: Age of Ultron (2015), Captain America: Civil War (2016), Spider-Man: Homecoming (2017), Avengers: Infinity War (2018) e
Avengers: Endgame. Nel 2024 vince un premio Oscar per
Oppenheimer di
Christopher Nolan.
Robert Downey Jr. sarà il Dottor
Doom!
Dopo numerose speculazioni su un
eventuale ritorno in Iron Man 4, al Comic Con di San Diego del
2024, Robert Downey Jr. ha sorpreso il mondo
intero presentandosi come l’attore che avrebbe interpretato il
nuovo Dottor Doom nel Marvel Cinematic Universe. Il
personaggio esordirà probabilmente in The Fantastic Four: First
Steps, ma sarà protagonista in Avengers: Doomsday.
I prossimi film di Robert Downey Jr.?
Dopo aver riaperto la sua porta ai
Marvel Studios e aver collezionato un premio
Oscar, Robert Downey Jr. è più impegnato che
mai. The Sympathizer di Park
Chan-wook è stata una prova notevole, e mentre si vocifera
di un nuovo Sherlock Holmes, lo vedremo in All-Star
Weekend, The Hider e nei prossimi
Avengers: Doomsday e Secret Wars.
Robert Downey Jr. su Instagram
6. Robert Downey Jr. ha un
profilo Instagram ufficiale. Aperto nell’aprile del 2015,
Robert Downey Jr. ha qualcosa come quasi 26 milioni di follower.
Cifre pazzesche per un attore pazzesco quanto lui. Robert è molto
attivo e usa il social per postare foto con effetto nostalgia di
quando stava lavorando ai film Marvel. Oltre che pubblicare foto
di premier Marvel o a postare qualche foto che
lasci capire quale sarà il film in arrivo (è successo di recente
con Sherlock Holmes), Robert dimostra di essere ironico ed
autoironico riguardo quello che la vita gli riserva. Tra i post più
famosi ci sono sicuramente quelli che lo riguardano insieme agli
altri Avengers mentre si sono fatti fare un tatuaggio collettivo,
il simbolo dei vendicatori.
Robert Downey Jr.: curiosità
7. Robert Downey Jr. non ha
mai fatto mistero di aver avuto problemi di droga. Chi lo
ha iniziato a questo mondo è stato suo padre, che lo costringeva,
da bambino, a fumare marijuana. Nel 1996 Robert viene arrestato per
possesso di droghe, quali eroina, cocaina e per il possesso anche
di una pistola. Dopo essere stato rilasciato per buona condotta,
Robert viene di nuovo arresta per violazione di domicilio per
essersi addormentato da ubriaco sotto casa di un vicino. Condannato
a tre anni di libertà condizionale e una serie di test antidroga da
sostenere, nel 1997 ne salta uno i questo e viene condannato a sei
mesi di riabilitazione. Nel 1999 viene arrestato ancora una volta
per aver saltato un altro testo e viene condannato a tre anni
presso una struttura atta alla riabilitazione. Nel 2000 viene
rilasciato e Robert si unisce al cast della serie tv Ally
McBeal, vincendo persino un Golden Globe come miglior attore
non protagonista. Poco dopo viene arrestato di nuovo per possesso
di valium e cocaina e l’anno successivo venne trovato a vagare per
strada sotto effetto di cocaina, mentre si trovava in libertà
vigilata. Questi ultimi arresti gli costano la presenza in Ally
McBeal, perde il ruolo in I perfetti innamorati e
costringe
Mel Gibson a chiudere la produzione teatrale di
Amleto, per cui Robert era stato ingaggiato. Durante il
processo, l’attore viene spedito in riabilitazione e rimane sotto
libertà vigilata per tre anni.
8. Robert Downey Jr. è stato
fidanzato con Sarah Jessica Parker. I due sono stati
fidanzati per diversi anni, dal 1984 al 1991, mentre nel 1992
Robert sposa Deborah Falconer, una musicista, da
cui hanno il primo figlio, Indio, nato nel 1993.
Dopo aver divorziato nel 2004, nell’agosto 2005 Robert sposa la
produttrice Susan Levin, conosciuta sul set di
Gothika (2003). La coppia ha due figli, Exton
Elias nato nel 2012 e Avril Roel nata nel
2014.
9. Robert Downey Jr. ha
messo tanto impegno per superare la sua dipendenza da alcol e
droghe. Pare che l’attore sia pulito dal 2003 e che sia
riuscito ad uscirne grazie al sostegno della sua famiglia, e
soprattutto grazie alla pratica della meditazione, dello yoga e del
Wing Chun.
10. Robert Downey Jr. è un
avido collezionista di orologi. Pare che Robert abbia una
collezione di orologi impressionante e che la sua collezione
comprenda marchi come Breitling, Omega, Jaeger-LeCoultre e
Rolex.
A sorpresa, James
Gunn ha condiviso una nuova foto dal film che
tutti i fan della DC Comics attendono e che arriverà la prossima
estate, che raffigura Superman e
il suo cane Krypto. A didascalia della foto, il regista ha
scritto:
Krypto arriva sugli schermi in
Superman quest’estate.
Krypto è stato ispirato dal nostro cane Ozu, che abbiamo adottato
poco dopo che ho iniziato a scrivere Superman.
Ozu, che proveniva da una situazione di accumulo compulsivo in un
cortile con altri 60 cani e non aveva mai conosciuto esseri umani,
era problematico per usare un eufemismo. È entrato subito e ha
distrutto la nostra casa, le nostre scarpe, i nostri mobili, ha
persino mangiato il mio computer portatile. Ci è voluto molto tempo
prima che ci lasciasse anche solo toccarlo. Ricordo di aver
pensato, “Cavolo, quanto sarebbe difficile la vita se Ozu avesse
dei superpoteri?” – e così Krypto è entrato nella sceneggiatura e
ha cambiato la forma della storia mentre Ozu stava cambiando la mia
vita. Quale momento migliore per debuttare con il
non-così-buono-bravo ragazzo Krypto se non il mese
#AdoptAShelterDog. A proposito, Ozu oggi è, abbastanza spesso, un
bravissimo ragazzo. #Superman
Superman, tutto quello che
sappiamo sul film di James Gunn
Superman,
scritto e diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting ha
portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel
casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi,
Anthony Carrigan,
Nicholas Hoult e Nathan Fillion.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per
l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della
tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori
di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto
il mondo”,
ha detto Gunn durante l’annuncio della listaDCU.
“Non
vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il
pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film
d’animazione e giochi”.
Il film uscirà nelle sale
l’11 luglio 2025.
Il genere romantico è un punto
fermo della narrativa da molto prima che venissero realizzati i
primi film. L’amore è uno di quei rari temi universali, dopotutto,
e sia i romantici che i cinici sono sempre stati in grado di
trovare – e apprezzare – storie diverse su personaggi di fantasia
che si innamorano (o si disinnamorano). Inoltre, come molti altri
generi, è possibile combinare le storie romantiche con altri generi
già sperimentati, il che può aggiungere un ulteriore coinvolgimento
emotivo a una storia, o comunque garantirne l’attrazione per un
pubblico più ampio.
A seconda della definizione di
“romanticismo”, potrebbe essere uno dei generi più rappresentati
nel cinema, grazie alla popolarità delle sottotrame romantiche.
Tuttavia, quando si tratta di decidere quali sono i più
grandi film romantici di tutti i tempi, è meglio concentrarsi su
quei film in cui l’aspetto romantico della storia sembra essere
prioritario. Di seguito sono elencati alcuni dei migliori
film che enfatizzano – e quindi incarnano – il genere romantico,
classificati dal più grande al più grande.
Notorious (1946)
Le parole “romanticismo” e
“Alfred Hitchcock” tendono a non andare insieme
nella mente di molti, dato che il regista era noto soprattutto per
aver realizzato thriller, commedie dark e film polizieschi. Ma i
grandi film di Alfred Hitchcock erano spesso accessibili e di
ampio respiro, e parte di questo significava talvolta includere
elementi romantici. Con un film come
Notorious, questi elementi
romantici appaiono in realtà in modo sorprendentemente prominente,
con il thriller/mistero che a volte passa quasi in secondo piano
rispetto al romanticismo.
Notorious si svolge
all’indomani della Seconda Guerra Mondiale e segue il modo in cui
un legame romantico tra due persone minaccia di compromettere il
tentativo di portare alla luce un nazista di alto rango che si
nasconde in Brasile. È un film che guarda con competenza
all’amore e allo stesso tempo è un avvincente film di
spionaggio e uno dei migliori film del secondo dopoguerra
realizzati subito dopo la conclusione della guerra stessa.
Notorious in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Mancia competente (Trouble in
Paradise)
Annoverato tra i più grandi film
degli anni ’30, Guai in paradiso ha
forse più di 90 anni, ma in gran parte è un film senza tempo. Il
film mescola una trama criminale con il romanticismo e la commedia
in un modo che sembra ancora piuttosto fresco e coinvolgente,
seguendo un uomo e una donna che sono coinvolti sentimentalmente e
guadagnano i loro soldi con i borseggi.
Le complicazioni si presentano
quando si sviluppa un triangolo amoroso, dal momento che l’uomo
inizia a innamorarsi di una donna ricca che la coppia ha messo nel
mirino come prossimo obiettivo. Guai in paradiso vede
il sottovalutato Ernst Lubitsch fare centro come
regista, ed è facile capire come un film come questo si
sia rivelato influente per i generi che affronta nei decenni
successivi alla sua uscita. Mancia competente in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Il lato positivo –
Silver Linings Playbook potrebbe essere abbastanza
recente nello schema generale delle cose, ma è ancora abbastanza
buono da poter essere etichettato come una sorta di classico
moderno che si spera possa essere apprezzato nei decenni futuri
(certo, può essere difficile sapere con certezza come un film
invecchierà e sarà visto negli anni a venire). Il film è incentrato
su un uomo problematico che viene dimesso da un ospedale
psichiatrico e torna a vivere con i suoi genitori, mentre cerca di
riallacciare i rapporti con la sua ex moglie, ma scopre che un
legame tra lui e un’altra donna complica le cose.
È stato un film importante per le
sue due star, che ha dimostrato che Bradley Cooper
poteva fare di più che partecipare ai film di Una notte da leoni, mentre ha
lavorato in tandem con un successo mainstream molto diverso –
The Hunger Games – per
dimostrare che Jennifer Lawrence era una forza con
cui fare i conti. Questi due attori, insieme a un ottimo cast di
supporto che include Robert De Niro, Jacki
Weaver e Chris Tucker, rendono
Il lato positivo – Silver Linings
Playbook un film accessibile e
coinvolgente, che mescola bene i generi
della commedia, della storia d’amore e del dramma.
Il lato positivo – Silver Linings Playbook in streaming è
disponibile sulle seguenti piattaforme:
Ali (Wings, 1927)
Un po’ un rompicapo,
Ali (Wings) è un film d’amore, un
melodramma, un film sulla Prima Guerra Mondiale e anche una
sorta di film d’azione, viste le numerose sequenze di combattimento
tra cani. Il film è incentrato su due piloti di caccia innamorati
della stessa donna e su come questo finisca per minacciare la loro
amicizia, mentre devono affrontare i pericoli del servizio nella
Prima Guerra Mondiale.
È comprensibilmente antiquato, ma
questa è una parola che si può usare per la maggior parte dei film
che hanno quasi un secolo. A patto che si accetti il cinema muto e
un ritmo un po’ lento per gli standard moderni,
Wingsha molto da offrire, con
una narrazione romantica semplice ma efficace e scene d’azione che
reggono davvero molto bene. Ali in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Lady Eva (The Lady Eve, 1941)
Preston Sturges
non ha diretto molti film, ma quelli che ha fatto sono stati
generalmente vincenti, al punto che si può dire che sia stato un
regista di qualità superiore alla quantità. The Lady
Eve è giustamente considerato uno dei suoi migliori e
più piacevoli lavori (anche dal spesso tetro Paul
Schrader), con la storia di un’artista della truffa
che prende di mira un uomo ricco, si innamora di lui, fa scoprire
la sua truffa, viene scaricata dall’uomo e poi cerca di
riconquistarlo fingendosi un’altra persona.
Se tutto questo vi sembra una
commedia un po’ screwball, è perché The Lady Eve lo è!
Prende una premessa perfetta per questo stile di commedia
vecchio stile e accattivante e la porta avanti per 97
minuti veloci e divertenti, con il cuore romantico del film che
alla fine brilla tanto quanto gli elementi comici più ampi.
Chi cerca un film piacevole o
gradevole probabilmente non lo troverà con
Closer, che è un film d’amore sorprendentemente cupo ed emotivamente
intenso. Il film adotta un approccio che di solito potrebbe
essere interpretato in modo comico – un groviglio di partner
romantici quando due coppie si scontrano e formano una complessa
rete di infedeltà e bugie – ma guarda alle ramificazioni di una
cosa del genere con grinta e molti sentimenti duri.
Closer è, quindi, un film
infelice, ma anche accattivante e ammirevole per la brutale onestà
con cui esplora i rischi dell’amore. A ciò contribuisce
immensamente anche il fatto che i quattro attori
protagonisti offrono tutti delle interpretazioni davvero
eccellenti, con Julia Roberts,
Jude Law, Natalie Portman e
Clive Owen che hanno tutte ampie opportunità di
brillare. Closer in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
L’uomo che amava le donne
(1977)
Film sull’amore molto amato da
Wes Anderson, L’uomo che amava le
donne sembra uno dei lavori più sottovalutati del
regista francese François Truffaut (noto soprattutto per
I 400 colpi). L’uomo che amava le
donne inizia con il funerale del protagonista, e una serie di
flashback si svolgono tra tutti i presenti… la maggior parte di
loro sono donne con cui l’uomo ha avuto una qualche relazione
sentimentale.
È un elogio cinematografico di un
donnaiolo imperfetto e, sebbene il suo comportamento sia difficile
da ammirare o da condividere, non si ha la sensazione che
L’uomo che amava le donne stia glorificando il suo
protagonista. La sua struttura ordinata è molto utile e non
risulta mai noiosa grazie alle varie disavventure
episodiche che si possono vedere continuamente in
flashback. Tutti i fan di Truffaut dovrebbero provarlo, perché è
uno dei suoi film più caratteristici.
Il silenzio sul mare (1991)
Anche se ruota attorno a una
relazione, Una scena di mare è difficile
da collocare in un genere, semplicemente perché grida
“slice of life” più di qualsiasi altro film in
circolazione. Infatti, si svolge per lo più in riva al
mare, con una storia molto semplice incentrata su due giovani
audiolesi che sono una coppia e su ciò che accade quando uno di
loro sviluppa un interesse per il surf.
In questo senso, A Scene at the
Sea si trasforma in una sorta di film sportivo, pur essendo
genuinamente dolce e tranquillamente romantico, e mostrando un
delicato senso dell’umorismo di tanto in tanto per buona misura. È
un film caldo e accattivante e certamente diverso da molti altri
film diretti da Takeshi Kitano, noto soprattutto
per aver diretto numerosi
film di gangster/yakuza violenti.
Certo, Challengers è un film molto
recente, e c’è sempre il rischio di definire qualcosa un grande di
tutti i tempi quando la polvere non si è ancora posata, e si ha
ancora la sensazione che la reputazione di un film possa crescere o
ridursi. Per il momento, però, Challengers sembra un
classico moderno ed è un’altra grande opera nella vasta e sempre
emozionante filmografia di Luca Guadagnino,
uno dei registi più interessanti del momento.
Descrivere la trama di
Challengers potrebbe non sembrare molto eccitante, visto
che si tratta, apparentemente, di un “film sul triangolo amoroso”.
Ma combinando questo concetto con una struttura inventiva,
emozionanti sequenze di tennis, interpretazioni espressive e oneste
e un vero senso dello stile visivo, Challengers
finisce per essere ancora meglio della somma delle sue già ottime
parti. È un film romantico in grado di fare le cose in modo
diverso, e la maggior parte dei rischi paga, rendendo probabile che
continuerà a essere un grande film romantico anche in futuro.
Challengers in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Esistono molte versioni di
È nata una stella, e probabilmente è
più una questione di gusti personali quella che viene considerata
la migliore. La versione del 1954, tuttavia, potrebbe essere la
migliore se giudicata come un film d’amore, perché la relazione al
centro del film sembra particolarmente appassionata, tragica e
dolorosamente reale, con Judy Garland e
James Mason che offrono – probabilmente – le
migliori interpretazioni delle loro rispettive carriere.
Come in ogni altro film di A
Star Is Born, la trama contrappone l’ascesa di una giovane
donna alla fama e la caduta di un uomo più anziano, e il modo in
cui i due cercano di rimanere l’uno accanto all’altro, anche se la
vita sembra avere piani molto diversi per loro. Splendidamente
girato e contenente anche numerose sequenze musicali di grande
effetto, A Star Is Born del 1954
è un film eccellente nel suo complesso e uno dei migliori
film d’amore tragici mai realizzati. È nata una stella in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Insieme a Jean-Luc
Godard, François Truffaut è stato forse il più famoso tra
i registi francesi della storia del cinema (per coincidenza,
pare che Goddard e Truffaut non andassero d’accordo, ma
questa è un’altra storia). Truffaut è probabilmente conosciuto
soprattutto per I 400 colpi, un dramma dell’adolescenza
del 1959, ma molti dei suoi film sono definibili come drammi
romantici e, in quest’ultima categoria, Jules e
Jim è uno dei suoi migliori.
I due protagonisti sono amici che
vivono una vita definita dalla giovinezza e dalla spensieratezza
(il fatto che il tutto si svolga prima della Prima Guerra Mondiale
aumenta il senso di ottimismo), ed entrambi si innamorano della
stessa giovane donna, Catherine. Jules e Jim ha una certa
energia e vivacità che gli impediscono di sentirsi mai troppo
triste, anche se è forse uno dei film meno esteriormente
comici sulle storie d’amore che Truffaut ha realizzato.
Ciononostante, dovrebbe colpire coloro che sono giovani, coloro che
ricordano di esserlo stati o coloro che a volte si sentono ancora
giovani nel cuore.
Spettacolo di varietà (1953)
Vincente
Minnelli aveva alcuni tipi di film che generalmente si
limitava a realizzare, e li faceva tutti molto bene. Sapeva fare
melodrammi, era abile nelle commedie romantiche ed era forse più
apprezzato per i suoi musical classici. The Band
Wagon si mantiene complessivamente leggero, rimanendo
certamente lontano dal melodramma, ma vedendo Minnelli
affrontare i generi del romanticismo, della commedia e del musical
tutti insieme, e riuscendoci immensamente.
È un film in qualche modo
sottovalutato, che onestamente soddisfa lo stesso desiderio di
musical scanzonati più noti dell’epoca, come Cantando
sotto la pioggia e An American in
Paris (quest’ultimo diretto dallo stesso Minnelli).
The Band Wagon è incentrato su una commedia condannata a
cui partecipa una star del cinema in declino per rivitalizzare la
sua carriera, ma è tutto bonario, molto giocato sulle risate e c’è
pochissimo dramma. È un film colorato, affascinante, divertente e
con Fred Astaire al suo meglio. Cosa c’è da non
apprezzare?
Farewell to the Ark (1984)
Se volete, potete provare a
riassumere Addio all’Arca, ma la maggior
parte dei tentativi sarà vana. In linea di massima, il film ruota
attorno, diciamo, all’amore e al desiderio complicati, così come
alla solitudine, all’essere perseguitati dal passato, alla natura
fugace della memoria, ai misteri del tempo e alla follia. Il tutto
si svolge anche in una piccola località così bizzarra da far
sembrare la città di Twin Peaks come Normal, Illinois (sì, questo è il nome di una città
reale; si presume che lì sia abbastanza normale).
Addio all’Arca non è,
quindi, un romanzo tradizionale, ma guarda a un lato insolito della
vita e al tempo stesso affronta temi complicati – eppure
relativabili – all’interno di quello che potrebbe essere definito
il genere fantasy. È oscuro, ossessionante, rassicurante,
misterioso, da incubo e in un certo senso bellissimo allo stesso
tempo. Offre un’esperienza impossibile da descrivere a
parole, ma di sicuro è qualcosa che le parole e i pensieri non
riescono a descrivere, ma le sensazioni che è in grado di provocare
sono innegabili.
Dato il suo status di classico, si
può dire che i fan deGli orecchini di
Madame de… sono numerosi , maWes Anderson è tra i più quotati. Ha buon
gusto, perché questo classico film romantico/drammatico francese
prende una premessa semplice e ne ricava una grande complessità
tematica, trattandosi delle conseguenze che seguono la vendita di
un importante paio di orecchini allo scopo di uscire da un debito
di gioco.
I personaggi de Gli orecchini
di Madame de… sono generalmente benestanti, ma comunque
miserabili sotto molti aspetti, e vedono diminuire i privilegi del
loro stile di vita a causa dei continui incidenti che l’atto
iniziale della vendita comporta. Sulla carta potrebbe non sembrare
avvincente, ma il suo sguardo sulla classe e sull’amore – o sulla
sua mancanza – è sorprendentemente avvincente, e il controllo
mostrato nel raccontare la storia centrale è ammirevole, facendo
sembrare il tutto senza tempo.
Tropical Malady (2004)
Uno dei film
romantici/drammatici più sottovalutati del suo decennio,
Tropical Malady è un film diviso in due
metà: una abbastanza digeribile, l’altra più misteriosa e aperta
all’interpretazione. La prima metà del film segue la lenta
costruzione di una storia d’amore tra due uomini in Thailandia,
mentre la seconda metà cambia marcia e sembra essere – almeno in
superficie – incentrata sulla ricerca di uno sciamano nella
giungla.
Sia che si vogliano considerare le
due storie separatamente, sia che si voglia analizzare come la
seconda possa fare riferimento ad aspetti tematici della prima
(anche se in modo più oscuro), Tropical
Maladyè interessante, inquietante e
abbastanza ossessionante, comunque lo si voglia tagliare.
Lo stile diApichatpong Weerasethakulè difficile da
comprendere, ma Tropical Malady è probabilmente il punto
di partenza ideale; anche i suoi film successivi, come
Syndromes and a Century e
Memoria, sono avvincenti e presentano
strane vibrazioni simili.
Coproduzione
taiwanese/statunitense con un cast asiatico, Eat
Drink Man Woman può essere annoverato tra i più
grandi lavori di Ang Lee, il che non è poco. In
sostanza, la trama del film è piuttosto semplice: segue le tre
figlie di uno chef vedovo, esplorando i legami che hanno con il
padre e gli alti e bassi di tutte le loro vite amorose.
Eat Drink Man
Womanè a volte divertente e a volte un po’
pesante, ma mantiene un buon equilibrio
tonale ed esplora con successo le prove e le tribolazioni
del tentativo di far funzionare una relazione quando si è giovani
adulti. Chi è in vena di un bel dramma romantico dovrebbe vederlo,
ma attenzione: è il tipo di film che è meglio guardare a stomaco
pieno, perché c’è così tanto cibo dall’aspetto delizioso sullo
schermo che Eat Drink Man Woman rischia di far venire fame
alla fine del film.
Past Lives (2023)
Past Lives è una sorta di film
romantico e triste, incentrato sull’esplorazione di ciò che avrebbe
potuto essere piuttosto che sulla costruzione di qualcosa che
presumibilmente esisterà una volta che i titoli di coda inizieranno
a scorrere. La trama ruota attorno a due adulti che un tempo erano
amici d’infanzia che si riavvicinano e forse provano una sorta di
legame che va oltre l’amicizia… il che potrebbe causare
complicazioni, dato che uno dei due si è sistemato ed è
sposato.
È un film lento e spesso
silenzioso, ma Past Livesha la capacità
di sorprenderti e di rivelarsi disarmante e sorprendentemente
devastante. È un film che richiede la massima attenzione
per funzionare davvero, ma chi riesce a mettersi al suo livello lo
troverà emozionante come pochi altri, con il suo stato d’animo
generale e la sua capacità di straziare il cuore che lo rendono una
delle migliori uscite del 2023.
Come Past Lives,
Gli amanti del Pont Neuf è un altro film
d’amore piuttosto triste, ma a differenza di Past
Lives, Gli amanti del Pont
Neuf è più struggente e disperato che
tranquillamente dolceamaro. Si tratta di uno degli sforzi
più ambiziosi e diretti del sempre interessante Leos
Carax, e racconta la storia di due vagabondi
problematici che si innamorano, mentre affrontano le loro
rispettive vite che vanno in pezzi in modi diversi.
La cupezza di Gli
amanti del Pont Neuf lo rende un film
spesso difficile da guardare e, sebbene il tema centrale sia
l’amore, non sembra proprio il tipo di film d’amore che potrebbe
essere un buon film per un appuntamento. È un film che non
si fa scrupoli a rappresentare le difficoltà dei protagonisti e a
mostrare il lato più disperato e rabbioso dell’amore, un
sentimento che di per sé può suscitare forti emozioni, sia positive
che negative.
Io e Annie (1977)
Io e Annie è una specie di pietra miliare, che
si distingue per essere uno dei film più incentrati sul
romanticismo ad aver vinto il premio come miglior film agli
Oscar, e anche per essere uno dei vincitori più divertenti della
storia degli Oscar. Come molti altri film sull’amore, la trama al
centro è semplice: Io e Annie dura poco più
di 90 minuti e mostra come due persone si innamorano – e poi si
disinnamorano – mentre vivono a New York.
Molti grandi film romantici sono
onesti sull’amore, ma pochi di quelli usciti tanto tempo fa erano
così precisi e taglienti come Io e Annie. Non è
esattamente un film cinico, né si può definire anti-amore,
ma è più incline di molti film romantici a mostrare il lato
sconvolgente dell’amore e il modo in cui a volte le cose
non funzionano, anche se non c’è nulla come un crollo ardente o un
confronto violento a concludere le cose.
Estranei (All of Us
Strangers)
Un’inebriante miscela di low
fantasy, romanticismo e dramma molto duro che ha l’impressione di
poter diventare un giorno un classico,
Estranei (All of Us Strangers) è qualcosa di veramente
speciale e un film all’altezza degli elogi della critica. La storia
segue un uomo che si ritrova a riconnettersi – in qualche modo –
con i suoi genitori morti da tempo, incontrandoli e discutendo di
come è andata la sua vita, nello stesso momento in cui incontra
anche un uomo più giovane con cui inizia una relazione.
Estranei (All of Us Strangers)
esplora la solitudine, l’amore e il modo in cui l’infanzia modella
una persona, il tutto in modo straordinariamente organico, senza
mai risultare sciocco o eccessivamente ambizioso (e ci sono molti
punti in cui il film avrebbe potuto uscire dai binari in mani meno
esperte). Il film è emozionante per tutta la sua durata, e
colpisce in modo particolare nell’atto finale, e vanta
anche interpretazioni straordinarie da parte di un cast
sorprendentemente piccolo, composto da soli quattro attori
principali: Andrew Scott, Paul
Mescal, Jamie Bell e Claire
Foy.
Anche se Vacanze
romane non ha inventato del tutto il genere della
commedia romantica, può essere considerato un classico degli
anni ’50 che ha almeno contribuito a rimodellare ciò che il
pubblico oggi conosce come commedia romantica. È una sorta di
favola moderna, che segue la storia di una principessa europea che
si innamora di un reporter americano mentre si trovano entrambi a
Roma, seguendo la breve serie di avventure che vivono insieme.
È un film che rimane
incredibilmente affascinante e perfettamente agrodolce, e i 70 anni
trascorsi dalla sua uscita non hanno fatto nulla per privarlo del
suo umorismo o della sua forza emotiva. Il film è riuscito
in gran parte anche grazie alla chimica tra le sue star, Audrey
Hepburn e Gregory Peck, che fanno entrambi uno dei
loro migliori lavori (il che è tutto dire) in questo film del 1953;
un innegabile classico del suo genere.
I fan della pallacanestro e delle
storie d’amore saranno ovviamente innamorati di Love
& Basketball, che è un film sportivo, una
commedia drammatica e un film d’amore tutto in uno. Questa
imperdibile commedia sportiva è incentrata su due amici
d’infanzia, entrambi appassionati di basket, che si ritrovano a
provare dei sentimenti l’uno per l’altro una volta raggiunta l’età
adulta.
Come molti film incentrati sulle
storie d’amore, Love & Basketballanalizza i sacrifici o i compromessi che a volte è
necessario fare per far funzionare una coppia e si chiede
se le altre passioni della vita possano (o a volte debbano) avere
la precedenza. Il film esplora bene questi aspetti, bilanciando
diversi generi con grande efficacia – anche come film sportivo,
come suggerisce il titolo – e offrendo nel complesso un enorme
valore di intrattenimento.
Dato che West Side
Story è un aggiornamento del XX secolo di
Romeo e Giulietta di
Shakespeare, è abbastanza sicuro dire che forse
non è il miglior film d’amore da guardare per coloro che amano le
storie d’amore senza tragedie. Si tratta di due giovani che si
innamorano, nonostante provengano da percorsi di vita molto
diversi; in particolare, ognuno di loro è associato ai membri di
una diversa gang di strada, con una rivalità feroce e a volte
violenta tra le due bande.
West Side
Storyracconta questa epica storia d’amore
legata al crimine ed è allo stesso tempoun
musical davvero grandioso, pieno di canzoni memorabili
e di scene di danza coreografiche impressionanti. Il
remake di Steven Spielberg del 2021 lo ha aggiornato in
modo molto efficace (e, in alcuni punti chiave, migliorato), ma la
versione cinematografica originale del 1961 è ancora la più
essenziale e si sente più come un classico; il tempo ci dirà,
tuttavia, come le generazioni future si sentiranno riguardo alle
due versioni della stessa grande storia.
Cold
War dura meno di 90 minuti in totale e risulta
allo stesso tempo semplice e complesso. È un film dal ritmo
lento, che si concentra più o meno su un’unica storia d’amore
molto emozionante tra due improbabili amanti, ma ha anche un flusso
unico, a volte confuso, nelle sue varie scene, e mescola anche i
generi in modo abbastanza sicuro (è un film di guerra, una storia
d’amore, un dramma e un film musicale).
Anche le sue qualità tecniche lo
fanno risaltare, grazie all’accattivante fotografia in bianco e
nero e al rapporto di formato 1.37:1, piuttosto unico (almeno per i
film moderni). È un film strano e perfino perplesso, quindi forse
non è il film romantico più accessibile in assoluto, ma
vale la pena dare una possibilità aCold Warper sperimentare un
film davvero singolare.
La regista/ex attrice Sarah
Polley è nota soprattutto per il documentario
Stories We Tell del 2012 e per il
lungometraggio Women Talking del 2022, ma
il suo debutto nel lungometraggio è avvenuto con il meno noto film
d’amore Away from Her del 2006. Si tratta
di un’improbabile storia d’amore che nasce tra due anziani in una
casa di riposo: uno è affetto dal morbo di Alzheimer e l’altro è
una persona che usa una sedia a rotelle ed è muto.
Naturalmente, dato l’argomento
trattato, si tratta di una storia pesante, ma che probabilmente
darà un forte impatto emotivo a coloro che si sentono pronti a
vivere una storia così intensa.
AncheAway from Herè tenero ed empatico, e gestisce la storia – e il dramma
dei personaggi – con grazia e attenzione, oltre a essere
degno di nota per contenere una delle più grandi interpretazioni
mai date dalla leggendaria attrice Julie
Christie.
I
film d’animazione Disney non sono molto più acclamati de
La bella e la bestia del 1991,
che ha il merito di essere il primo film d’animazione ad aver
ottenuto una nomination come miglior film agli Oscar. La storia è
familiare ma ben raccontata: si tratta dell’improbabile storia
d’amore che si sviluppa tra una giovane donna e un principe che è
stato trasformato in una bestia.
Naturalmente, lei è anche sua
prigioniera, almeno all’inizio. Potrebbe essere scomodo, ma
la storia è gestita sorprendentemente bene e ha quella rara
qualità senza tempo che hanno tutti i più grandi film
Disney. È un film d’animazione adatto alle famiglie,
divertente e romantico, che merita certamente il suo status di
classico. Vale la pena di vedere anche La bella e la bestia in
live-action del 1946, un film decisamente migliore del film
live-action Disney del 2017.
La persona peggiore del mondo
(2021)
La persona peggiore del
mondo è la prova che non tutti i grandi film d’amore
sono necessariamente ottimi film per appuntamenti. Questo dramma
romantico norvegese, infatti, non teme di essere molto reale e a
volte sorprendentemente triste, seguendo una giovane donna che
lotta con i lati professionali e romantici della sua vita e che
sente sempre più di non avere un posto in un mondo in rapido
cambiamento.
Per chiunque abbia provato
intensamente le difficoltà di avere 20 o 30 anni e non avere idea
di dove stia andando la propria vita, questo film può essere
catartico. The Worst Person in the Worldoffre una grande quantità di commenti e approfondimenti
sulle difficoltà degli appuntamenti moderni e, come tale,
è un film fantastico che affronta le realtà del romanticismo… solo
che non è del tutto romantico in modo tale da renderlo un buon film
per appuntamenti nel senso tradizionale del termine. Tuttavia, può
essere facilmente definito uno dei migliori film del 2020.
Gli appassionati di cinema spesso
indicano il 1939 come uno dei più grandi (o più importanti) anni
della storia del cinema, grazie all’elevato numero di influenti
classici usciti in quel periodo. Uno di questi titoli storicamente
significativi è Via col vento, un film
gigantesco in termini di durata, portata e incassi.
Gran parte del film si svolge
durante la Guerra Civile Americana, quindi, pur sembrando un film
storico drammatico/di guerra, la storia d’amore tra i due
protagonisti – Rossella O’Hara e Rhett Butler – è al centro
dell’attenzione. È tutto molto esagerato e melodrammatico (senza
contare che le parti non romantiche del film possono risultare
scomode per diversi motivi), ma Via col
ventorimane un’epopea
romantica di riferimento e si sviluppa fino a un
finale che è indubbiamente leggendario.
Uno dei film più avvincenti diretti
dal sempre interessante e un po’ sottovalutato Todd
Haynes, Carol è un buon film reso
grande dalle due interpretazioni principali di Cate
Blanchett e Rooney Mara. Il film segue
una donna più giovane che si innamora di una donna più anziana,
anche se sorgono complicazioni perché la donna più anziana è
sposata, e tutto ciò accade durante i ben più conservatori anni
’50.
Carolè uno dei migliori film d’amore a memoria d’uomo per il
modo in cui gestisce la sua storia, che risulta
accessibile pur restando lontana dai cliché o dai tropi. Inoltre,
cattura il periodo storico con grande dettaglio e, nel caso aveste
bisogno di altri motivi per guardarlo, è anche un
film natalizio
a sorpresa, che lo rende un film perfetto da guardare per chi
si sente romantico durante le feste.
La storia fantastica (1987)
La storia fantastica è uno di quei film che
finisce per sentirsi appartenere a molti generi, ma bilancia
incredibilmente bene tutti i suoi vari toni ed elementi di genere.
In fondo, però, si tratta di una favola con al centro la storia
d’amore tra una principessa e un bracciante, anche se è anche
un’interpretazione comica e delicatamente satirica delle avventure
fiabesche stesse.
È sorprendente che funzioni così
bene, ma il nucleo della storia d’amore e l’equilibrio di
tutto il resto sono ciò che rendeLa
principessa sposaun classico
innegabile. Anche se all’inizio lo spettatore si troverà a
simpatizzare con il personaggio del nipote (“È un libro di baci?”),
alla fine sarà probabilmente conquistato dal fascino del film. In
effetti, potrebbe non essere troppo azzardato etichettare questo
amato film come uno dei film più vicini alla perfezione di tutti
i tempi.
Ang Lee è un regista che ha
realizzato film che spaziano in un’ampia varietà di generi, anche
se sembra particolarmente bravo ad affrontare film d’amore. Mentre
Crouching Tiger, Hidden Dragon
mescola romanticismo e arti marziali (e si dà il caso che
sia anche uno dei migliori film d’azione di tutti i tempi ),
il suo adattamento del romanzo di Jane Austen Ragione e
sentimentoriguarda
principalmente il romanticismo.
È ambientato verso la fine del 1700
e segue un gruppo di sorelle che devono affrontare la vita, l’amore
e il dolore dopo che il marito della madre viene lasciato senza
eredità dopo la sua morte. È un film d’epoca affascinante,
con un grande cast, e si distingue per la sceneggiatura, premiata
con l’Oscar, scritta da
Emma Thompson, che è anche la protagonista del
film.
All That Heaven Allows (1955)
Screenshot dal film All That Heaven Allows
Chi ama i film d’amore con un forte
contenuto di melodramma non deve cercare oltre la filmografia di
Douglas Sirk. L’autore è noto soprattutto per
i suoi melodrammi della metà del ventesimo secolo, caratterizzati
da emozioni forti, colori audaci e da una recitazione molto
teatrale, che si adatta alla natura generale e roboante delle
storie che amava raccontare.
All That Heaven
Allowsè forse il suo film più famoso per
quanto riguarda lo stile per cui era conosciuto, e
descrive la storia d’amore scandalosa (per l’epoca) che sboccia tra
una vedova e un uomo più giovane che non appartiene alla sua classe
sociale (gasp!). È un genere di cose che oggi sembra superato, ma
se lo si guarda con la lente appropriata, c’è qualcosa che attira
l’attenzione in ciò che viene offerto e, innegabilmente, Sirk era
di una classe a sé stante per l’epoca.
Da non confondere con l’omonimo
bizzarro film di Jean-Luc Godard del 1967,
Weekend (2011 ) è uno dei migliori
e più sottovalutati
film LGBTQ+ dell’ultimo decennio o giù di lì. Parla di due
uomini che si incontrano in un locale gay e scoprono che i loro
sentimenti reciproci crescono inaspettatamente, nonostante
l’intenzione sia quella di una semplice storia di una notte,
piuttosto che di una storia di più notti.
Il tutto è presentato in modo molto
umano e concreto, ed è proprio il realismo e la natura
concreta diWeekenda
renderlo sorprendentemente potente. Dal punto di vista
tonale e visivo, è l’esatto contrario di un film d’amore
melodrammatico come il già citato Tutto quello che il cielo
permette, il che dimostra quanto possano essere versatili i
film sul legame umano e sull’amore.
Accadde una notte (1934)
Screenshot dal film Accadde una notte (1934)
Le commedie screwball della
vecchia scuola hollywoodiana non sono molto migliori o più
iconiche di Accadde una notte.Fu
un film rivoluzionario per l’epoca, uno dei migliori mai realizzati
dal leggendario regista Frank Capra, e gettò le basi per
quella che sarebbe diventata la moderna commedia romantica,
mettendo insieme un uomo e una donna che cercano entrambi di
raggiungere lo stesso obiettivo, ma che all’inizio non si
piacciono… per poi sviluppare forti sentimenti per l’altro man mano
che la storia si avvicina alla fine.
È sorprendente quanto sia ancora
divertente e divertente, anche se ormai è vecchio di decenni, e ha
influenzato molte altre grandi commedie sentimentali che, certo, si
sentono più moderne. Rimane comunque affascinante e accattivante
ancora oggi, e si distingue anche per essere uno dei soli tre film
ad aver vinto i “5 grandi” premi agli Oscar.
Ritratto della giovane in fiamme (2019)
Ritratto di signora in fiammeè una storia d’amore a fuoco lento nel miglior modo
possibile. È ambientato alla fine del 1700 e segue due
donne su un’isola: una è una pittrice incaricata di dipingere un
ritratto nuziale dell’altra donna, che è misteriosa e riservata, ma
presto le due rivelano i loro sentimenti l’una per l’altra e così
inizia una storia d’amore appassionata ma di breve durata.
Il 2019 è stato uno dei migliori
anni per il cinema a memoria d’uomo e Ritratto di signora in
fiamme è stato uno dei migliori film usciti in questi 12 mesi.
È recitato in modo fantastico, ha un ritmo deliberato senza essere
noioso, è ricco di immagini suggestive e contiene una scena finale
che, una volta vista, è difficile da dimenticare. Ritratto di
una donna in fiamme è un film che ha certamente consacrato
Céline Sciamma come regista da tenere d’occhio
in futuro.
Ci sono molti modi in cui un
musical romantico vecchio stile, ambientato nella Los Angeles
distaccata e hipster degli anni 2010, avrebbe potuto finire in un
disastro, ma La La Land è stato in qualche modo un
grande successo. La storia è semplicissima: due giovani si
innamorano, ma poiché entrambi sono appassionati della loro vita
professionale, c’è tensione e la possibilità che le cose non
funzionino a lungo termine.
La La
Landè un film molto equilibrato, che inizia
in modo leggero e divertente, diventa un po’ più pesante nella
seconda metà, per poi arrivare a un finale sorprendente,
inevitabile e dolceamaro. Per tutti gli altri musical successivi al
2016 che vogliono catturare la grandezza e la natura travolgente
dei musical della vecchia scuola in un ambiente moderno, La La
Land ha fissato l’asticella spaventosamente in alto, essendo
un grande musical di tutti i tempi.
Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans, 1927)
Aurora
(Sunrise:A Song of Two
Humans)è stato uno dei primi film a
vincere il premio come miglior film agli Oscar… più o meno. Nella
prima cerimonia degli Academy Awards, c’erano due premi per il
miglior film, uno chiamato “Outstanding Picture” (film eccezionale)
e l’altro chiamato “Unique and Artistic Picture” (film unico e
artistico), e Sunrise vinse quest’ultimo, mentre l’epico
film di guerra/romanzo/azione Wings vinse il premio per il
miglior film.
Da allora è stato considerato il
“minore” dei due vincitori originali del premio per il miglior
film, grazie al fatto che il premio per il film unico e artistico è
stato assegnato solo una volta. Tuttavia, è difficile
sostenere cheSunrise:A Song of Two Humansnon
meritasse il riconoscimento, perché si tratta di un dramma
romantico girato in modo creativo e innovativo per il suo
tempo, e rimane uno dei film più facili da vedere
dell’epoca del muto.
Titanic potrebbe essere il film
romantico più letale di tutti i tempi, perché è un film che mira ad
essere un dramma romantico e un
film catastrofico allo stesso tempo. E riesce sorprendentemente
bene a fare entrambe le cose, anche se con una durata di oltre tre
ore, può certamente permettersi il tempo e lo spazio per essere
essenzialmente due film in uno. Per molti versi, ha rappresentato
il momento in cui il regista James Cameron ha realizzato il suo pieno
potenziale come regista di blockbuster.
Jack e Rose formano una delle
coppie più famose della storia del cinema, con il loro
amore tragicamente breve che dà aTitanicil suo cuore e
sicuramente è uno dei motivi principali per cui è così amato. Il
film è anche un film catastrofico, con le sequenze
dell’affondamento della nave che resistono ancora oggi, rendendo
Titanic un film emotivo e difficile da sopportare su due
fronti.
In Prima dell’alba (Before Sunrise, 1995) due giovani
iniziano una conversazione in treno. Sono entrambi in viaggio e
decidono di continuare a passare del tempo insieme a Vienna. Ognuno
di loro riconosce di dover prendere strade diverse al mattino, ma
con il passare della notte si innamorano sempre di più l’uno
dell’altra, rendendo la loro separazione molto triste.
Tuttavia, la loro storia non
finisce qui: i sequel Prima del tramonto (2004 ) e
Prima di mezzanotte (2013 )
mostrano cosa succede quando i due si ritrovano per caso e decidono
di avere una relazione insieme. Per quanto i due seguiti siano
fantastici, Before Sunriseè
quello più romantico e sentito, mentre gli altri due film
sono un po’ più incentrati sul dramma, dato che i personaggi
invecchiano naturalmente molto tra un film e l’altro.
Moonlight (2016)
Moonlight è un film che è certamente
più di una “semplice” storia d’amore, anche se ciò gioca un ruolo
considerevole nell’unica storia di crescita che il film
racconta. Il primo terzo del film segue un ragazzo di nome
Chiron, mentre il secondo atto mostra la sua vita da adolescente e
l’ultimo atto del film lo vede protagonista da giovane adulto.
Una parte della storia di
Chiron riguarda il suo modo di affrontare la propria sessualità e
il legame che si sviluppa tra lui e Kevin, anch’egli
mostrato in tre diverse età nel corso del film. Il regista
Barry Jenkins ha fatto seguire a
Moonlight il dramma romantico If Beale
Street Could Talk, dimostrando ulteriormente la
sua maestria nei film incentrati su relazioni intime e
personali.
Lei (Her, 2016)
La premessa di Lei
(Her) sembra inizialmente assurda, il
che rende la natura potente del film ancora più sorprendente e
d’impatto per gli spettatori disposti a dargli una possibilità. Si
tratta essenzialmente di un uomo del futuro che si innamora di un
sistema operativo che dovrebbe fungere solo da assistente
personale.
Utilizza questa premessa
per esplorare il rapporto (qui letterale) dell’umanità con la
tecnologia, e il modo in cui questa può a volte far sentire le
persone lontane dagli altri, e a volte avvicinarle. Per
quanto riguarda i film di fantascienza,Herè piuttosto delicato e ritrae
un futuro più caldo rispetto alla maggior parte dei film,
anche se a volte può essere un film commovente e persino
emozionante da guardare. Il fatto che contenga anche una delle
migliori interpretazioni di Joaquin Phoenix contribuisce a rendere
Her un classico moderno.
Cinema Paradiso (1988)
Facilmente collocabile tra i più grandi film italiani di
tutti i tempi, Cinema Paradiso è
quanto di più vicino alla perfezione ci sia al cinema. È un dramma
di formazione che inizia poco dopo la fine della Seconda Guerra
Mondiale e copre diversi decenni successivi, raccontando di un
ragazzo che sviluppa un amore per il cinema e si propone di
diventare un grande regista.
Il film dedica un po’ di tempo all’innamoramento del
protagonista, anche se alla fine è forse la sua passione per il
cinema a costituire l’elemento “romantico” più forte del film. È un
film che parla di quanto le persone amino i film e di come i film
rafforzino i sentimenti d’amore e diano l’opportunità alle persone
di presentare storie di crepacuore, romanticismo e tutto ciò che
sta in mezzo. Essendo la lettera d’amore definitiva al cinema,
Cinema Paradisoè probabilmente
uno dei film più romantici di tutti i tempi.
Harry, ti presento Sally… (1989)
Quando Harry ti
presento Sally è uno dei migliori film degli anni ’80 e forse il gold standard
della commedia romantica tradizionale. Per quanto riguarda le
semplici storie di persone mal assortite che inizialmente si
detestano, ma che crescono provando sentimenti l’una per l’altra, è
essenzialmente un pareggio tra questo e Accadde una notte
quando si tratta di stabilire quale sia la più iconica.
Grazie a due interpretazioni
iconiche di Billy Crystal e Meg
Ryan e a una sceneggiatura tagliente di Nora
Ephron, Quando Harry ti presento
Sallyè uno spasso da guardare dall’inizio
alla fine. Quando le battute sono così coerenti e la
chimica è così credibile come in questo caso, anche coloro che non
amano i film d’amore con una formula troveranno questo film
difficile da resistere.
Happy Together (1997)
Wong Kar-wai è un
regista che realizza spesso film incentrati sull’amore e sulle
relazioni, anche se di solito si concentra sulle parti più emotive
o difficili dell’amore. Mentre un film come Chungking
Express esplora sentimenti agrodolci come la
nostalgia e la (romantica) solitudine, il suo film del 1997
Happy Together parla in definitiva di una
relazione che va in pezzi.
Il film è incentrato su una coppia
gay che crede che una vacanza possa aiutare a ricucire il loro
rapporto in crisi, solo per scoprire che le cose peggiorano quando
vanno via insieme. Non è un film divertente o facile da guardare,
ma è incredibilmente potente e ben recitato, e per quanto riguarda
i film d’amore più cupi incentrati sulle rotture, è senza dubbio
uno dei migliori. Come studio del personaggio e
comefilm d’amore sul tema della
rottura,Happy
Togetherè innegabilmente un
successo.
Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind,
2004)
La premessa di
Eternal Sunshine of the Spotless Mind
è subito intrigante, dato che ruota attorno a due persone
che, dopo essersi lasciate, si sottopongono entrambe a una
procedura che cancella tutti i ricordi del loro ex. Alla fine, le
loro strade si incrociano di nuovo e si creano situazioni difficili
quando si rendono conto che si conoscevano in modo così intimo.
Ancora una volta, si tratta di un
film d’amore che parla degli aspetti tristi di una relazione, ma
queste storie sono altrettanto valide – e importanti – di quelle
più solari. Eternal Sunshine of the Spotless
Mindsi presenta come un film struggente,
triste, ma non del tutto privo di speranza, e la sua
storia unica e le sue immagini suggestive lo rendono un film
difficile da dimenticare, proprio come una persona importante che
si conosceva. Se mi lasci ti cancello in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
I giorni del cielo (1978)
Screenshot dal film I giorni del cielo (1978)
SebbeneI giorni del cieloparli
di un triangolo amoroso complicato e alla fine pericoloso, è uno di
quei film in cui la trama sembra passare in secondo piano.
Le interazioni romantiche sono credibili, certo, ma gran parte
della passione e della spettacolarità del film sono dovute al modo
in cui è girato e alla musica di Ennio
Morricone.
È difficile da spiegare a parole,
ma c’è qualcosa di inebriante e commovente nell’insieme, anche se
sulla carta la storia sembra un po’ banale e nel complesso è un
film piuttosto semplice. Tuttavia, è difficile negare che pochi
registi siano in grado di realizzare film così belli come
Terrence Malick al suo apice, e I
giorni del cielo potrebbe essere il suo film migliore, e forse
uno dei migliori per i neofiti che si avvicinano al suo unico – e
talvolta scoraggiante – corpus di opere. I giorni del cielo in
streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
Sebbene non abbia vinto l’Oscar per
il miglior film (qualcuno si ricorda davvero di
Crash?), Brokeback Mountain rimane
ancora oggi uno dei migliori film di Ang Lee e,
probabilmente, il miglior film del 2005. Si tratta di una
tragica storia d’amore gay di due cowboy che, negli anni ’60, si
incontrano e si innamorano l’uno dell’altro, anche se in un’epoca
in cui l’essere gay era considerato tabù e inaccettabile per
molti.
Sembra che ci siano più film di
storie d’amore tragiche gay che di storie d’amore tragiche
eterosessuali, anche se la situazione sembra essere cambiata negli
ultimi anni. Questo può rendereBrokeback Mountainuna visione
difficile a volte, ma è difficile negare la potente regia e la
recitazione in mostra qui, con le migliori interpretazioni
della carriera di Heath Ledger e Jake Gyllenhaal. I segreti di Brokeback
Mountain in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:
In the Mood for Love è forse il film
più famoso di Wong Kar-wai e – non sorprende, visto il titolo –
uno dei suoi film più romantici. Detto questo, gli elementi
romantici sono molto attenuati, anche se il film di Wong Kar-wai è
tutto incentrato sull’amore, sul crepacuore e sul
desiderio, e sul modo in cui queste cose possono
complicare la vita di una persona.
È un film lento e molto sobrio, ma
rimane impresso nella mente per molto tempo dopo la visione. In
effetti, sono l’aspetto evocativo, il suono e l’atmosfera generale
del film a rendere In the Mood for Love così memorabile,
perché la trama è, sulla carta, estremamente semplice. È un
classico del cinema internazionale per un motivo preciso e si è
guadagnato lo status di uno dei film di Hong Kong più conosciuti di
tutti i tempi. In the Mood for Love in streaming è disponibile
sulle seguenti piattaforme:
Luci della città (City Lights, 1931)
Un dramma romantico ben ritmato che
non perde tempo, Luci della città è uno
dei migliori film di Charlie Chaplin, e
certamente il suo miglior film romantico, essendo persino più forte
di tutti i grandi film in cui recitò e/o diresse durante gli anni
Venti. Il film segue il personaggio di Charlot di Chaplin mentre si
innamora di una fioraia cieca e si impegna a fare il possibile per
aiutarla a raccogliere abbastanza denaro per sottoporsi a
un’operazione che le restituirà la vista.
Luci della
cittàè divertente, commovente e agrodolce in
tutti i momenti giusti, sembrando un film essenzialmente
perfetto per la maggior parte della sua durata. I migliori film di
Chaplin sono innegabilmente senza tempo e, dato che Luci della
città è in assoluto uno dei suoi migliori, è anche quello che
sembra più resistente all’invecchiamento o all’affievolimento del
suo impatto nel tempo.
I film d’amore non sono
migliori diCasablanca.Realizzato e ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale,
segue due amanti che si incrociano per caso e vedono riaccendersi i
loro sentimenti, con l’unico problema che uno dei due si è stancato
nel tempo a causa dell’amore perduto e l’altro si è risposato.
La storia si allarga naturalmente,
grazie al fatto che è ambientata nella Seconda Guerra Mondiale, e
così i personaggi si trovano a fare i conti con la posta in gioco
personale e con il modo in cui le loro azioni si ripercuoteranno
sul mondo intero. Il film riesce a portare a termine questa storia
ambiziosa con un ritmo serrato, molti personaggi secondari
memorabili, un umorismo sorprendentemente divertente e un ritmo che
sembra ancora piuttosto veloce, anche per gli standard moderni. È
difficile sbagliare, è un classico in tutti i sensi e si colloca
meritatamente come il più grande film d’amore di tutti i tempi.
Casablanca in streaming è disponibile sulle seguenti
piattaforme:
Dopo il finale della
quarta stagione, Apple
TV+ ha annunciato che l’acclamata serie di spionaggio “Slow
Horses” avrà una sesta stagione, composta da sei
episodi. La serie, vincitrice di Emmy e BAFTA, ha come protagonista
il premio Oscar® Gary Oldman, che ha ricevuto nomination ai
Golden Globe, agli Emmy e ai BAFTA per la sua straordinaria
interpretazione dell’amato e irascibile Jackson Lamb. Il finale
della quarta stagione di “Slow Horses” è stato trasmesso lo scorso
9 ottobre su Apple TV+.
«Il pubblico di tutto il mondo
si è innamorato di “Slow
Horses” e sono lieto che Gary Oldman guiderà questo
cast stellare in un’altra avventura tagliente e ricca di
azione», ha dichiarato Jay Hunt, direttore creativo per
l’Europa di Apple TV+.
“Slow Horses” è stata celebrata come
“senza dubbio la migliore serie di spionaggio vista in
televisione”, “uno spy thriller epico”, “assolutamente brillante” e
“dannatamente bello”. Acclamata come “dark comedy divertente e più
serrata dei bottoni della camicia macchiata di salsa di Lamb”. La
serie presenta “un mondo perfettamente realizzato, una
sceneggiatura superba, un cast stellare sempre al top e grande
azione”, uno show che “migliora sempre di più”. Tutte e quattro le
stagioni di “Slow Horses” hanno ottenuto un punteggio Certified
Fresh, due stagioni hanno ricevuto un rating del 100% su Rotten
Tomatoes, mentre l’apprezzamento di pubblico e critica è andato in
crescendo di stagione in stagione.
La sesta stagione vede gli Slow
Horses in fuga, mentre Diana Taverner li trascina tutti in un gioco
di ritorsioni e vendette ad alto rischio.
“Slow Horses” è un dramma di
spionaggio dallo humor cupo e segue una squadra di agenti
dell’intelligence britannica che prestano servizio in un
dipartimento della discarica dell’MI5, noto in modo non affettuoso
come Slough House. Gary Oldman interpreta Jackson Lamb, il
brillante e irascibile leader delle spie che finiscono a Slough
House a causa di errori che hanno messo fine alla loro carriera,
poiché spesso si ritrovano a vagare tra il fumo e gli specchi del
mondo dello spionaggio.
Il cast comprende la candidata
all’Oscar® Kristin Scott Thomas, il candidato all’Emmy Jack Lowden,
Saskia Reeves, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, il candidato al
BAFTA Award Samuel West, Aimee-Ffion Edwards, Ruth Bradley, Tom
Brooke, Joanna Scanlan e il candidato all’Oscar® Jonathan
Pryce.
La serie è prodotta per Apple TV+ da
See-Saw Films, con Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Julian Stevens,
Iain Canning, Emile Sherman, Adam Randall, Gail Mutrux, Douglas
Urbanski e Gary Oldman come produttori esecutivi. La sesta stagione
è adattata per la televisione dalla co-produttrice esecutiva Gaby
Chiappe, mentre Adam Randall torna alla regia.
Le prime quattro stagioni complete
di “Slow Horses” sono disponibili in streaming su Apple TV+ e
recentemente è stata annunciata anche una quinta stagione che sarà
adattata dal quinto romanzo, “London Rules”.
È un senso di speranza a chiudere
Megalopolis di Francis Ford Coppola (qui
la nostra recensione). Il film, in
lavorazione da decenni, vanta come noto un cast all-star con
Adam Driver, Giancarlo Esposito, Nathalie
Emmanuel e altri e sin dalla sua
presentazione al Festival di Cannes, le recensioni di
Megalopolis sono state contrastanti, con molte di esse che si
concentrano proprio sul suo finale, che per quanto criptico lascia
appunto emergere un messaggio di speranza per il futuro, nonostante
la consapevolezza di un presente quantomai torbido.
La trama di Megalopolis
Megalopolis è un’epopea romana
ambientata in un’America moderna e immaginaria. La città di New
Rome sta cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar
Catilina (Adam
Driver), geniale artista che cerca di proiettarsi in
un futuro utopico e idealistico, e la sua nemesi, il sindaco
Franklyn Cicerone (Giancarlo
Esposito), reazionario e legato a uno status quo
regressivo, avido e corrotto. Tra i due si inserisce
Julia (Nathalie
Emmanuel), la figlia del sindaco che, essendo
innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi
riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero,
l’umanità.
Cosa succede nel finale del film?
Il film si conclude con Crassus
(Jon Voight) che uccide la moglie Wow Platinum
(Aubrey
Plaza) e spara a Clodio (Shia
LaBeouf) con una freccia dopo che questi ha cercato di
organizzare un colpo di stato per la sua società. Crasso ambisce ad
essere ricordato come un uomo buono, donando tutti i suoi soldi al
nipote Cesar. Nel frattempo, Clodio è scioccato quando il popolo di
New Rome gli si rivolta contro. Mentre il popolo inizia a inveire
anche contro Cesar Catilina e il sindaco Cicerone, questi ultimi,
insieme alla figlia Julia e al figlio suo e di Cesar, si danno alla
macchia.
Cesar tiene un discorso al popolo di
Nuova Roma, che finalmente accetta il suo sogno per la città. La
notte di Capodanno, Cesar apre Megalopoli al pubblico, che potrà
godere di un’utopia che si evolverà insieme a loro. Cicero fa però
promettere a Cesare che costruirà nobilmente e i due si
riconciliano. Quando Cesar e Julia fermano il tempo intorno a loro,
solo il loro bambino non si blocca, mentre il film finisce. Tutto
questo avviene all’interno di un contesto quantomai caotico e sono
numerosi gli elementi che necessitano di una spiegazione più
approfondita, che proponiamo qui di seguito.
Perché Crassus aiuta Cesar nel
finale?
Hamilton Crassus III era il capo
della Crassus National Bank. Ha trascorso la maggior parte di
Megalopolis a giudicare Clodio perché non era
pronto ad assumere il controllo della sua azienda, ma mentre dava
sempre fiducia a Cesar, voleva che Clodio gli succedesse. Crassus,
che non era considerato l’uomo più gentile in cui imbattersi, alla
fine di Megalopolis cerca di ottenere proprio
questo effetto. Cedendo i suoi beni e il suo denaro a Cesar,
Crassus pensa di essere considerato come un uomo buono, in
particolare perché suo nipote è ora amato dalla New Rome.
Suo figlio Clodio, invece, è
estremamente odiato dopo il discorso di Cesar e l’apertura di
Megalopolis. Crassus pensa dunque innanzitutto alla sua eredità. Se
avesse consegnato le redini a Clodio e a Wow, Crassus non sarebbe
stato ricordato come una brava persona. In definitiva, il suo
ripensamento è stato dettato semplicemente dalla necessità di
proteggere la sua reputazione piuttosto che di fare qualcosa per
pura bontà d’animo.
Cosa significa l’apertura di
Megalopolis per il futuro di Cesar e di New Rome
Dopo tanto tempo, Cesar ha
finalmente aperto Megalopolis al pubblico. La città, costruita con
Megalon, era come uno scenario da sogno. I cittadini di New Rome
potevano godere di Megalopolis a loro piacimento, senza alcun
vincolo. L’apertura della città offre inoltre una speranza per New
Rome. Le persone possono vivere e lavorare in un luogo che si
rivolge a loro senza dover fare affidamento sui funzionari del
governo, che – come suggerisce il film – non sempre hanno a cuore
gli interessi delle persone. Megalopolis è stata progettata come
un’utopia che cresce insieme a loro. Si tratta di un grande
cambiamento rispetto alla gestione della vecchia città, dove
corruzione, avidità e potere la fanno da padrone.
L’apertura di Megalopolis ha anche
consolidato il futuro di Cesar, che probabilmente verrà etichettato
come un genio che ha contribuito a salvare le persone negli anni a
venire. Ha guadagnato la fiducia della popolazione di New Rome e
questo probabilmente lo manterrà in prima linea nella gerarchia
della città. Con i soldi di Crassus, il futuro della sua famiglia e
della sua azienda, Design Authority, è al sicuro. Anche se non è
chiaro come Megalopolis si comporterà in futuro, o come l’ego di
Cesar sarà alimentato dopo la sua apertura, l’utopia ha creato un
senso di speranza e prosperità per Cesar e per i cittadini di New
Rome.
Come Cesar ha creato Megalon e come
funziona questo elemento
Cesar ha creato Megalon dopo la
morte della moglie. Mentre cercava di salvarla, Cesar fu colpito
dal principio di Megalon dopo aver scoperto che era incinta di due
gemelli quando morì. Megalon è dunque un’estensione della speranza
di Cesar, un modo per creare qualcosa che avrebbe assicurato il
mondo alle generazioni future. Sebbene non sia chiaro come Cesar
abbia fabbricato Megalon, Megalopolis lo mostra ad
un certo punto con in mano il cuore di sua moglie, la cui auto è
caduta nel fiume. Megalon è anche apparentemente fuso con un pezzo
di capelli della moglie, il che suggerisce che solo la vita può
creare la vita.
La realtà è che Megalon rimane
grossomodo un mistero per tutta la durata del film, ma Coppola ne
rivela alcune qualità. La sostanza sfuggente può apparentemente
causare allucinazioni, in quanto Cesar vede spesso cose che non ci
sono. Le gocce di Megalon possono anche guarire le persone, come
accade al volto di Cesar dopo che gli hanno sparato. Il materiale è
anche ciò di cui è fatta Megalopolis, può trasformarsi in qualsiasi
cosa (edifici, passerelle, ecc.) ed è autosufficiente. Megalon può
anche controllare il tempo e rendere invisibili le cose a suo
piacimento. È una sostanza magica che apparentemente può fare
qualsiasi cosa, evolvendosi contemporaneamente agli esseri
umani.
Come può Cesar controllare il
tempo?
Date queste qualità di questo
elemento, Cesar può controllare il tempo a Megalopolis
sostanzialmente proprio perché ha creato Megalon, che ha la
capacità di piegare il tempo e lo spazio intorno a sé. Ma solo lui
può fermarlo e farlo ripartire, probabilmente perché Megalon è una
sua esclusiva creazione. Inoltre, sembra che Megalon sia collegato
alle emozioni di Cesar: quanto più egli nutre speranze per il
futuro di Megalon, tanto più facilmente riusce a controllare il
tempo.
Quando questa speranza viene meno
per un po’, Cesar smette di essere in grado di fermare il tempo a
suo piacimento. Megalon potrebbe dunque essere visto come la
manifestazione fisica della speranza di Cesar. Quando Julia inizia
a sperare abbastanza per entrambi e crede in ciò che Cesar è in
grado di fare per la gente di New Rome con Megalon, la sua capacità
di controllare il tempo ritorna e si dimostra più forte che
mai.
Perché la bambina di Cesar e Julia
non si blocca quando il tempo si ferma?
La bambina di Cesar e Julia è
l’unico a non bloccarsi quando i genitori hanno fermato il tempo
alla fine del film. Se Megalon era legato alla speranza di Cesar e,
per estensione, di Julia, allora ha senso che la loro bambina sia
la manifestazione di quella speranza in tutti i sensi. Cesar voleva
creare un futuro migliore per la prossima generazione e sua figlia
ne fa parte. Il fatto che la bambina non si sia lasciata
scoraggiare dall’arresto del tempo suggerisce che il suo controllo
su Megalon sia ancora più potente di quello del padre.
È anche possibile che non si sia
bloccata perché non ha idea di cosa sia il tempo e di come
funzioni. Il tempo per lei è appena iniziato, non sta andando né
troppo veloce né troppo lento, è semplicemente così. Di certo, è
Cesar che può stare fuori dal tempo mentre questo si ferma, ma ora
è sua figlia a poterlo fare, il che significa semplicemente che il
padre sembra averle ha trasmesso le sue capacità.
Che fine ha fatto il satellite che
cade sulla Terra?
Nella prima metà di
Megalopolis, un satellite stava cadendo sulla
Terra dallo spazio e si stava preparando a precipitare da qualche
parte in Canada. Tuttavia, in seguito è stato rivelato che il
satellite abbandonato sarebbe atterrato a New Rome. Non viene mai
mostrato completamente cosa sia successo, vengono mostrati solo due
pezzi di detriti che cadono dal cielo, suggerendo che il satellite
è finalmente caduto nell’atmosfera terrestre portando scompiglio e
morte tra la popolazione di New Rome. Tuttavia, i danni sembrano
non aver eliminato ogni traccia di vita, che anzi a partire da lì
si trasforma.
Il vero significato del finale di
Megalopolis
Megalopolis, in
ultima analisi, si concentra molto sull’avidità, il potere e il
denaro, oltre che sui rapporti tesi tra i ricchi, ma il suo finale
è tutto incentrato sulla speranza. Speranza nel futuro, nel
cambiamento, nel lavorare insieme nonostante un passato
conflittuale e nel costruire qualcosa di duraturo per l’umanità. Il
finale del film parla del desiderio di qualcosa di migliore per la
prossima generazione e di lavorare per raggiungere questo obiettivo
senza distrazioni. Megalopolis sottolinea il
valore della speranza in un mondo che ne è apparentemente privo, la
volontà di fare a meno dei politici e dell’incuria dei ricchi nei
confronti del popolo per creare qualcosa di prezioso e che salvi la
vita, cosa che Cesar riesce infine a fare.
Manca un mese al
mega-evento di pugilato dei pesi massimi, annunciato da Netflix e Most
Valuable Promotions (MVP), che vedrà protagonista la superstar
internazionale Jake “El Gallo” Paul (10-1, 7 KO)
contro l’uomo più cattivo del pianeta, Mike Tyson
(50-6, 44 KO). Jake Paul vs. Mike Tyson sarà
trasmesso in diretta mondiale, in esclusiva su Netflix, sabato 16 novembre 2024 alle 2 di notte ora
italiana dall’AT&T Stadium di Arlington, Texas, sede dei Dallas
Cowboys della NFL, con una capienza di 80.000 posti.
Nel co-main event,
l’indiscussa campionessa mondiale dei superleggeri di Matchroom
Katie Taylor (23-1, 6 KO) difenderà il suo titolo indiscusso in 10
round da due minuti contro la pioniera della boxe e campionessa
mondiale unificata dei pesi piuma Amanda “The Real Deal” Serrano
(47-2-1, 31 KO) nella rivincita più attesa della storia della boxe
femminile.
Jake Paul vs. Mike Tyson sarà
trasmesso in diretta mondiale su Netflix
Il programma principale
prevede anche un incontro di 12 round per il titolo WBC dei pesi
welter tra il campione in carica Mario “El Azteca” Barrios (29-2,
18 KO) e Abel Ramos (28-6-2, 18 KO) e un incontro di 6 round per i
pesi supermedi tra il pugile numero uno dell’India e il primo
ingaggio internazionale di MVP, Neeraj Goyat (18-4-2, 8 KO), e la
superstar brasiliana dal talento multiforme Whindersson Nunes
(2-2-1, 1 KO di record combinato).
Netflix ha inoltre
annunciato COUNTDOWN: PAUL VS. TYSON, una serie di documentari in
tre parti con accesso ravvicinato ai pugili. La docuserie, i cui
episodi 1 e 2 saranno disponibili in anteprima solo su Netflix dal
7 novembre e l’episodio 3 dal 12 novembre, porterà gli spettatori
dietro le quinte dei rispettivi training camp di Paul e Tyson, per
raccontare l’incredibile grinta, determinazione e impegno fisico
necessari per prepararsi a quello che sarà un mega evento di boxe
professionale, esplosivo e da non perdere.
Joker:
Folie à Deux ha appena trascorso un altro weekend
disastroso al botteghino nordamericano. Durante il suo secondo fine
settimana nelle sale, ha incassato solo 7 milioni di dollari e si è
piazzato dietro a Beetlejuice Beetlejuice (7,3 milioni di dollari),
The Wild Robot (14 milioni di dollari) e Terrifier 3 (18,8 milioni
di dollari).
Il sequel non è andato bene né ai fan né alla critica ed è stato
inferiore a Joker del 2019 sotto tutti i
punti di vista. Naturalmente, anche quel film ha avuto la sua parte
di detrattori, poiché Todd Phillips ha messo in mostra le sue
ispirazioni, attingendo a piene mani da film come Il re della
commedia e Taxi Driver.
Paul Schrader ha scritto quest’ultimo e,
parlando con Interview Magazine, ha ammesso di aver odiato tutto di
Joker: Folie à Deux. Infatti, non è nemmeno arrivato
alla fine!
“Ho visto Joker: Folie à Deux. Ne ho visto circa 10
o 15 minuti. Me ne sono andato, ho comprato qualcosa, sono tornato,
ho visto altri 10 minuti. È stato sufficiente“, ha ammesso lo
sceneggiatore di Taxi Driver e Toro Scatenato.
“È un musical davvero brutto“.
Incalzato sui motivi per cui lo odiava così tanto, Schrader ha
dato la colpa alle star Joaquin Phoenix e Lady
Gaga. “Non mi piace nessuna delle due persone. Non mi
piacciono come attori. Non mi piacciono come personaggi. Non mi
piace l’intera faccenda“, ha dichiarato. “Voglio dire, sono
persone che, se venissero a casa tua, usciresti dalla porta sul
retro“.
Inevitabilmente, l’intervistatore ha chiesto se il regista
avesse mai pensato di lavorare a un film della Marvel.
“No, no. Il momento in cui ci sono andato più vicino, e ho
capito che non faceva per me, è stato quando ho provato a fare il
prequel de L’esorcista con Stellan Skarsgård“, ha spiegato
Schrader. “Doveva essere un film commerciale ad alto budget e
per me non è stato facile. Ho avuto problemi con i produttori,
problemi con tutto. Ho capito sempre di più che non era adatto a
me“.
Lino Guanciale
condurrà la cerimonia di apertura della diciannovesima edizione
della Festa del Cinema di Roma. L’evento si svolgerà
mercoledì 16 ottobre alle ore 19 nella Sala Sinopoli
dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone prima della
proiezione del film inaugurale, Berlinguer.
La grande ambizione di Andrea Segre.
Volto del cinema, del teatro e della
televisione italiani, Lino Guanciale esordisce sul grande schermo
nel 2008, interpretando Mozart in Io, Don Giovanni di
Carlos Saura, e lavorando successivamente con registi del calibro
di Woody Allen, Michele Placido, Andrea Molaioli, Susanna
Nicchiarelli, Pappi Corsicato, Paolo e Vittorio Taviani.
In televisione è stato protagonista
di alcune serie di successo: fra queste, Che Dio ci aiuti
2 e 3, La dama
velata, Non dirlo al mio capo, La porta
rossa e L’allieva. Per la sua interpretazione
ne Il commissario Ricciardi, serie tratta dai
romanzi di Maurizio De Giovanni, si è aggiudicato il Nastro
d’argento nel 2021. Tra gli impegni televisivi più recenti ci
sono le
serie Noi, Sopravvissuti, Un’estate
fa e Il conte di Montecristo, in programma
alla Festa del Cinema.
Lino Guangiale maestro di
cerimonie
Le prime esperienze teatrali lo
vedono al fianco di Gigi Proietti, Claudio Longhi e Franco
Branciaroli. Successivamente collabora con alcuni importanti nomi
come Luca Ronconi, Walter Le Moli, Massimo Popolizio e Michele
Placido. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Flaiano come
personaggio rivelazione dello spettacolo italiano.
Prime Video ha svelato oggi il trailer ufficiale
della serie Original The Bad Guy– Seconda stagione,
l’atteso nuovo capitolo della dark comedy diretta
da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo
Fontana e interpretata da
Luigi Lo Cascio,Claudia
Pandolfi, Stefano Accorsi, Selene
Caramazza, Giulia Maenza, Antonio Catania, Fabrizio
Ferracane, Carolina Crescentini, Aldo
Baglio, Alessandro Lui, Antonio Zavatteri, Guia
Jelo, Bebo Storti, Gianfelice
Imparato e Francesco Zenzola.
I primi due episodi di
The Bad Guy - Seconda stagione saranno
presentati in anteprima venerdì 25 ottobre ad Alice nella
Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma
(16 – 27 ottobre), nella sezione “Serie”.
La prima stagione di
The Bad Guy, acclamata da pubblico e critica, ha
raccontato l’incredibile storia di Nino Scotellaro (Lo Cascio),
integerrimo pubblico ministero siciliano che, dopo la condanna per
mafia, decide di mettere a segno un machiavellico piano di
vendetta, diventando il “bad guy” che è stato ingiustamente
accusato di essere. La seconda stagione si gioca sulla guerra per
l’introvabile archivio di Suro, anni di intercettazioni tra il boss
e pezzi grossi dello Stato. Tutti lo vorrebbero: Nino, Luvi, il
Maggiore Testanuda, Teresa, Leonarda. L’archivio diventa, così, un
campo di battaglia esistenziale tra passato e futuro, una bomba ad
orologeria pronta ad esplodere nelle mani di chi riuscirà ad
impossessarsene.
The Bad Guy – Seconda
stagione è creata da Ludovica Rampoldi, Davide
Serino e Giuseppe G. Stasi, e scritta da Fortunata
Apicella, Giacomo Bendotti, Giordana Mari, Ludovica
Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi; prodotta da Nicola
Giuliano, Francesca Cima, Carlotta
Calori e Viola Prestieri di Indigo Film in co-produzione
con Amazon MGM Studios, in associazione con il distributore
internazionale FIFTH SEASON e in collaborazione con Rai
Cinema. Tutti i sei episodi della prima stagione di The Bad
Guy sono già disponibili in esclusiva su Prime Video in
Italia
La Lionsgate ha concluso un accordo
con Bryce Dallas Howard per dirigere All
of Her, i cui dettagli sono ancora segreti. Il progetto è
scritto da Sarah Streicher e si basa su una storia
originale del regista di Jurassic WorldColin Trevorrow e Streicher. Lo
studio è attualmente alla ricerca di un’attrice per interpretare il
personaggio principale, che comprende più ruoli.
Trevorrow e Annys
Hamilton della Metronome Film Company produrranno. Howard
produrrà anche con la sua Nine Muses Entertainment. Nathan Kahane, presidente della Lionsgate Motion
Picture Group, ha affermato: “Questo film ha tutto: un’idea
estremamente divertente, una parte incredibile per un’attrice
protagonista e un talento incredibile dietro tutto questo, con
Bryce che guida la strada come regista. Siamo entusiasti di far
partire la palla”.
In precedenza Bryce Dallas Howard ha diretto il documentario
di Apple
TV+, Dads, così come gli episodi delle serie
Disney+Star
Wars The Mandolorian e The Book of Boba
Fett, e
l’imminente Skeleton Crew, oltre a vari
cortometraggi. Howard sta anche sviluppando Flight of the
Navigator per Disney. Ha anche diretto il documentario
Pets per Disney+.
Daniel Brühl ha interpretato il Barone Zemo in
diversi progetti Marvel Studios, ultimo in ordine di tempo
The Falcon and The Winter
Soldier, in cui tenta una precaria alleanza con i
protagonisti dello show Disney+. Adesso si parla di un suo
possibile coinvolgimento in Thunderbolts*.
Il film Marvel Studios riunirà un mix di
eroi e cattivi, ma non segue esattamente i fumetti, in cui il
Barone Zemo riunisce i Signori del Male per farli comportare da
eroi, così che questi, alla fine, decidono davvero di voler fare
del bene.
Al momento, non c’è nulla che
suggerisca che Daniel Brühl apparirà come Zemo, tuttavia
il suo eludere in maniera divertita la domanda diretta sembra
implicare che ci sarà. Data la sua storia con Wakanda e la sua
brillantezza tattica, è abbastanza facile immaginare i vari modi in
cui Valentina Allegra de Fontaine potrebbe essere
in combutta con il cattivo.
Apparendo sul red carpet del London
Film Festival, a Brühl è stato chiesto senza mezzi termini se
apparirà in Thunderbolts*. E, dopo aver riso
divertito, ha risposto: “Prossima
domanda!”. Cosa ne pensate? Sarebbe interessante
rivedere l’attore anche solo per un cameo alle prese con il Soldato
d’Inverno?
Diretto da Jake Schreier (Paper
Towns), il cast di Thunderbolts*
comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes,
Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias
Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker,
David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov
alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov
alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus
‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di
Bob alias Sentry.
Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena
Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della
serie MarvelDisney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia
Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine,
con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che
sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di
impegni).
Lo sceneggiatore di Black
WidoweThor:
Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di
Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a
porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts*
arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo
rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a
causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo,
restate aggiornati sul MCU con la nostra
guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno
sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.
Si dice che Marvel Studios sia al lavoro su un
sequel per Deadpool e Wolverine. Anche in
caso la notizia dovesse rivelarsi vera, nessuno sarebbe troppo
sorpreso, dal momento che il team up estivo ha sbancato il
box office e ha raccolto entusiasmo unanime
worldwide.
Per adesso, lo scooper MTTSH afferma
che le discussioni sono in corso. Il team di supereroi diretto
da Shawn Levy è ora il film vietato ai minori con
il più alto incasso di tutti i tempi e sta ancora riscuotendo
successo e battendo i record. Dopo il debutto sulle piattaforme
digitali il 1° ottobre, Deadpool e Wolverine è
diventato il film vietato ai minori più venduto di sempre nella
sua prima settimana di disponibilità (a livello nazionale, negli
USA).
Deadpool e Wolverine è il cinecomic vietato con il maggior
incasso della storia del cinema
Il film ha anche superato i 622
milioni di dollari di Avengers negli incassi nazionali, diventando
il quinto film del genere con il maggiore incasso di sempre negli
Stati Uniti e salendo nella classifica dei film con il maggior
incasso di tutti i tempi a livello mondiale. Dopo aver incassato
ufficialmente oltre 1,31 miliardi di dollari a livello globale,
D&W ha superato Jurassic World: Fallen
Kingdom, diventando il 21° film con il maggior incasso di
sempre.
Sia Ryan Reynolds
che Hugh Jackman hanno espresso il loro interesse
a tornare nei rispettivi ruoli, nel corso delle interviste, ma sono
stati attenti a non lasciare intendere che ci fosse effettivamente
qualcosa in cantiere.
Prime
Video ha svelato oggi il coinvolgente trailer ricco di
azione dell’attesa serie Original, Citadel: Honey
Bunny. La serie indiana, nata dal mondo di Citadel, è diretta da Raj & DK (Raj
Nidimoru e Krishna DK) e scritta da Sita R. Menon, insieme a Raj
& DK.
La serie è
prodotta da D2R Films, Amazon MGM Studios e co-prodotta dai
Fratelli Russo con AGBO. Anthony Russo, Joe
Russo, Angela Russo-Otstot e Scott Nemes di AGBO, insieme a David
Weil (Hunters), sono i produttori esecutivi di Citadel: Honey
Bunny e di tutte le serie che fanno parte del mondo di
Citadel. Anche Midnight Radio è executive producer.
La serie vede
come protagonisti i talentuosi Varun Dhawan e
Samantha e il sempre più poliedrico Kay Kay Menon,
affiancati da un cast d’eccezione, che include Simran, Saqib
Saleem, Sikandar Kher, Soham Majumdar, Shivankit Parihar e Kashvi
Majmundar. Citadel: Honey Bunny
debutterà in esclusiva su Prime Video in India e in oltre 240 Paesi e
territori nel mondo il 7 novembre.
La serie Original italiana Citadel: Diana con Matilda De Angelis è stata la seconda a
debuttare nel mondo di Citadel ed è disponibile su Prime Video
dallo scorso 10 ottobre.
Il trailer mostra
un assaggio dell’emozionante e avvincente thriller spionistico
ambientato nel vivace contesto degli anni ’90, caratterizzato da
azione esplosiva, stunt adrenalinici e forti emozioni, il tutto
arricchito da performance eccezionali e da un grandioso aspetto
visivo. Quando lo stuntman Bunny (Varun Dhawan) recluta l’attrice
in difficoltà Honey (Samantha) per un lavoretto, i due vengono
catapultati in un mondo fatto di azione ad alto rischio, spionaggio
e tradimenti. Anni dopo, quando il loro pericoloso passato torna a
cercarli, Honey e Bunny, che si sono allontanati, dovranno
ritrovarsi e lottare per proteggere la loro giovane figlia
Nadia.
Il primo poster di Citadel: Honey
Bunny
“Dopo
l’incredibile successo del teaser, l’entusiasmo e le aspettative
sullo show sono cresciute di giorno in giorno, con i fan di Varun,
Samantha e Raj & DK che attendono con impazienza l’arrivo del 7
novembre. Abbiamo ritenuto che questo fosse il momento giusto per
offrire loro uno sguardo sulla serie con un trailer ricco di azione
che cattura l’incredibile mondo di Citadel: Honey Bunny.
Raj & DK hanno aggiunto il loro tocco distintivo e il loro
fascino a questo thriller spionistico ad alto contenuto di
adrenalina, che promette un’avventura completamente nuova e
avvincente per il nostro pubblico,” ha dichiarato Nikhil Madhok,
Head of Originals di Prime Video, India.
“Citadel:
Honey Bunny è un progetto molto importante per noi, perché ci
ha dato l’opportunità di far parte di un mondo più ampio e inedito
di spie e spionaggio che non è mai stato realizzato o addirittura
tentato prima. Finora siamo stati noi a creare tutti i nostri
progetti, ma Citadel: Honey Bunny rappresenta la nostra
prima collaborazione. E il fatto di collaborare con forze creative
come i Fratelli Russo, oltre che con una serie di registi e autori
di talento in tutto il mondo, ha reso questa esperienza
incredibilmente preziosa”, hanno dichiarato Raj e DK.
“Bunny è diverso
da tutti i ruoli che ho interpretato finora. Come spia, non solo
conduce una doppia vita, ma ogni aspetto della sua personalità ha
due lati distinti, il che è stato molto stimolante per me come
attore. Nel contesto complesso della trama, per la sua
interpretazione ho dovuto attingere ad una varietà di esperienze e
personaggi che ho interpretato nel corso degli anni, oltre a
prepararmi mentalmente e fisicamente per gli stunt faticosi e le
scene d’azione, rendendola una delle mie performance più
impegnative. Sono profondamente grato a Prime Video, Raj & DK e
AGBO per l’opportunità di dare vita a Bunny”, ha commentato Varun
Dhawan.
Samantha ha
dichiarato: “Ad attirarmi verso questo progetto è stata
l’opportunità di far parte di un contenuto d’intrattenimento ricco
di azione, con una trama avvincente, con al centro personaggi
complessi, intensi combattimenti corpo a corpo e stunt che
rivaleggiano con gli standard internazionali, insieme alla
prospettiva di svolgere un ruolo importante in questa raccolta di
storie di spionaggio collegate tra loro. Le sfide e gli sforzi
richiesti per dare vita a Honey hanno avuto un profondo impatto su
di me, sia a livello professionale che personale, rendendolo uno
dei ruoli più significativi della mia carriera. Sono certa che il
pubblico apprezzerà molto questa serie, non solo in India, ma anche
nei numerosi Paesi e territori in cui debutterà su Prime
Video”.
Il Mondo di
Citadel
La prima stagione di
Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra
Jonas, insieme a Stanley Tucci e Lesley Manville, ha debuttato nel
2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova
serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e
la quarta più vista in tutto il mondo, dopo 24 giorni.
Citadel e le successive serie
action-espionageOriginal vantano la produzione esecutiva
di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il mondo, sviluppando la
storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente
organizzazione rivale, Manticore. Ogni serie nata dal mondo
Citadel ha per protagonisti talenti nazionali ed è creata,
prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a
ciascuno show una cifra stilistica unica e un’identità culturale
decisa e radicata nel Paese d’origine. La serie Original italiana
Citadel: Diana, disponibile dal 10 ottobre 2024, è la
seconda a debuttare nel mondo di Citadel e sarà seguita
dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, con Varun Dhawan
e Samantha Ruth Prabhu, il 7 novembre 2024. La produzione della
seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard
Madden e Priyanka Chopra Jonas, inizierà quest’anno, con Joe Russo
alla regia.
Ecco il trailer italiano di
Here il nuovo film di Robert
Zemeckis che riporta insieme sullo schermo
Tom Hanks e Robin
Wright, coppia indimenticabile di Forrest
Gump. Il film arriverà a gennaio 2025 in Italia con
Eagle Pictures.
Il film è una storia che copre gli
eventi di un singolo punto di terra e dei suoi abitanti, dal
passato fino al futuro. Il trailer dà un’idea abbastanza chiara di
ciò che ci si può aspettare dal film.
Here è il nuovo film che vede la
collaborazione di Tom Hanks e Robert Zemeckis
Richard McGuire
pubblicò originariamente Here come una storia
di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni dopo, la versione in
graphic novel della storia fu pubblicata nel 2014 da Pantheon
Books.
Here è la prima
collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e
Tom Hanks da
Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti
e tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il
miglior attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e
Hanks hanno recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale
live-action/animazione CG di Disney+Pinocchio
.
L’interesse per Venom: The
Last Dance è aumentato notevolmente da quando
abbiamo appreso dei
piani per Knull, Dio dei simbionti, che
apparirà nel terzo capitolo. Con il fatto che questo film venga
pubblicizzato come “l’epica conclusione” della trilogia,
molti fan si sono chiesti perché questo cattivo venga introdotto
ora, in particolare perché i film precedenti hanno fatto così poco
per anticipare la sua esistenza.
Parlando con IGN, la sceneggiatrice e regista
Kelly Marcel ha rilasciato diverse anticipazioni,
tra cui il fatto che Patrick Mulligan tornerà con
un simbionte e i “diversi obiettivi” che hanno i personaggi di
Chiwetel Ejiofore
Juno Temple.
Dopo Carnage,
il regista afferma che volevano “intensificare la posta in
gioco con la minaccia in questo film, quindi abbiamo tirato fuori
le armi pesanti per portare una sfida molto più grande, non solo a
Eddie e Venom, ma al nostro mondo”. Quella sfida è il
suddetto Knull, e questo film è solo
l’inizio per lui.
“Credetemi, sappiamo
benissimo quanto Knull sia importante per i fan, quindi proprio
come abbiamo gettato le basi per Venom, speriamo di fare lo stesso
per Knull”, anticipa Marcel. “Il Re in Nero è troppo
potente per essere un ‘one and done’. Questo film introduce Knull,
ma sfiora solo l’inizio della sua storia”.
“I più grandi cattivi dei film
Marvel si sviluppano nel tempo.
Qui, Knull è la minaccia che si nasconde dietro il pericolo che
mette alla prova i limiti assoluti della partnership tra Eddie e
Venom, ma è la loro relazione che rimane il cuore di questa
storia”, continua. “Fin dall’inizio, Tom e io abbiamo
sempre immaginato che questa particolare storia di Eddie/Venom
sarebbe stata raccontata in tre parti e che l’arco narrativo
avrebbe raggiunto il culmine con il terzo film per motivi che il
film rivelerà”.
Se questa è davvero la fine
per
Tom Hardy come Venom, allora perché aggiungere Knull al mix
ora?“Come sanno i fan, ci sono molte, molte altre
storie di simbionti: l’universo è vasto e ricco e un film non
potrebbe mai rendere giustizia a Knull”, afferma Marcel.
“Oltre questa trilogia, ci sono altre storie da esplorare: Dio
sta arrivando”.
La domanda è: arriverà in
Spider-Man 4? Questa è la voce di corridoio, e anche se la
regista di Venom: The Last Dance non ha
rivelato nulla a riguardo, molto di ciò che è stato vociferato è
stato apparentemente confermato.
Ha comunque dichiarato che
Rhys Ifans non interpreta una Variante del Dr.
Curt Connors nel film. “Non è raro che gli attori vengano
scelti per interpretare diversi personaggi Marvel in vari film e questo non fa
eccezione”, spiega Marcel. “Sono stati scelti i migliori
attori per i ruoli e Rhys non fa eccezione, interpreta un
personaggio nuovo e diverso in un ruolo davvero divertente e
importante e sono così emozionata per la reazione delle persone
alla sua meravigliosa interpretazione”.
Tutto quello che c’è da sapere su
Venom: The Last Dance
In Venom: The
Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom,
uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo
film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da
entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è
costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il
sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.
Il film è interpretato da
Tom Hardy,
Chiwetel Ejiofor,
Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e
Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da
lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è
prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom
Hardy e Hutch Parker. Venom:The Last
Dance uscirà nelle sale il 24 ottobre.
L’anno scorso, Gal Gadot ha
insistito sul fatto che sarebbe tornata come Diana Prince
nonostante tutti i segnali indicassero che il suo periodo come
Wonder Woman era
finito. James
Gunn aveva già scelto un nuovo Superman
in David
Corenswet e stava cercando
Batman, quindi non c’era motivo di credere che
avrebbe richiamato lei per completare la Trinità del DCU.
Come notato, Gadot ha parlato
ripetutamente di un incontro con Gunn e Peter
Safran. Promuovendo Heart of Stone di Netflix, ha affermato che le avevano
assicurato che sarebbe tornata come l’iconico personaggio della DC
Comics in un nuovo film di Wonder Woman. Ma le cose sono andate
diversamente. Wonder Woman 3 di Patty
Jenkins è stato accantonato quasi immediatamente dopo la
fondazione dei DC Studios perché non si adattava
alla nuova direzione della DCU.
Poco dopo che i commenti di
Gal Gadot sul suo ritorno a Wonder
Woman hanno iniziato a fare notizia, è stata pubblicata
una ferma smentita, apparentemente facendo passare l’attrice per
male informata in un momento in cui non poteva rispondere (lo
sciopero SAG-AFTRA era in pieno svolgimento e quelle interviste
erano state registrate mesi prima, quindi le cose potrebbero essere
semplicemente cambiate in quel periodo).
La nuova Wonder Woman non sarà mai più alta di Superman
Gunn ha senza dubbio qualche idea su
chi dovrebbe interpretare Diana nel DCU, ma ha confermato che avrà difficoltà
ad adattare un elemento chiavedel
personaggio per il suo ritorno live-action. Come si può
vedere nei post di Threads, un fan ha chiesto al regista se sarebbe
possibile che la nuova Wonder Woman possa essere
più alta di Superman e che a sua volta
Batman possa essere più alto di lui.
Corenswet è alto 1,93 m,
e anche se è possibile trovare un Cavaliere Oscuro alto 1,95 m o
più, Gunn si è affrettato a sottolineare che trovare un’attrice di
talento che sia fisicamente così imponente non sarà un compito
facile (ha anche spiegato perché la star di Game of Thrones
Gwendoline Christie non è un’opzione, visto che pur
essendo imponente, è comunque più bassa di David
Corenswet).
In definitiva, ci sono alcuni
elementi dei fumetti che non arriveranno mai sullo schermo; e, per
ora, la star di Andor
Adria Arjona è la prima scelta tra i fan per
interpretare la nuova Wonder Woman… ed è alta solo
1,70 m.
La nuova serie Black Doves, con
Keira Knightley,
Ben Whishawe Sarah
Lancashire, sarà disponibile solo su Netflix dal
5 dicembre 2024. Netflix ha inoltre già confermato che la serie
tornerà con una seconda stagione.
Ambientata sullo sfondo
della Londra natalizia, BLACK DOVES è una storia tagliente,
commovente e piena di azione sull’amicizia e il sacrificio. La
storia ruota intorno a Helen Webb (Keira
Knightley), moglie e madre appassionata e scrupolosa,
nonché spia professionista. Da 10 anni trasmette i segreti del
marito politico all’oscura organizzazione per cui lavora: le Black
Doves. Quando il suo amante segreto Jason (Andrew Koji) viene
assassinato, il suo capo spia, l’enigmatica Reed (Sarah
Lancashire), si affida a Sam (Ben Whishaw), un vecchio amico di
Helen, per proteggerla. Helen e Sam partono insieme in missione per
indagare su chi ha ucciso Jason e perché, arrivando a scoprire una
vasta cospirazione che collega la torbida malavita londinese a
un’incombente crisi geopolitica.
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Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Crediti: Netflix/Ludovic
Robert
Cast: Keira Knightley, Ben
Whishaw, Sarah Lancashire, Andrew Buchan, Adeel Akhtar, Tracey
Ullman, Finn Bennett, Luther Ford, Andrew Koji, Kathryn Hunter, Sam
Troughton, Ella Lily Hyland, Adam Silver, Ken Nwosu, Gabrielle
Creevy, Omari Douglas. Autore, ideatore e produttore esecutivo: Joe
Barton
Prodotto da: SISTER e
Noisy Bear
Produttore esecutivo per
SISTER: Jane Featherstone, Chris Fry, Keira Knightley
Celebre per il suo ruolo nella serie
Il
Trono di Spade, l’attrice Nathalie
Emmanuel è un’apprezzata interprete divisa tra televisione
e cinema. Nota è infatti anche la sua partecipazione ad alcune
celebri saghe per il grande schermo, che le hanno permesso di
sfoggiare una buona versatilità. In costante crescita come attrice,
la Emmanuel è ora attesa in nuovi progetti e con nuovi ruoli.
Ecco 10 cose che non sai di
Nathalie Emmanuel.
I film e le serie TV in cui ha recitato Nathalie Emmanuel
2. È nota per i ruoli
televisivi. Tra il 2007 e il 2010 l’attrice guadagna
popolarità grazie al ruolo di Sasha Valentine nella soap opera
Hollyoaks. La grande notorietà arriva però grazie alla
serie Il Trono di
Spade (2013-2019), dove recita nel ruolo di Missandei
accanto agli attori Kit
Harrington ed Emilia
Clarke. Terminata la serie, la Emmanuel ottiene il
ruolo di Maya nella miniserie Quattro matrimoni e un
funerale (2019). In seguito ha recitato in Die Hart
(2020-2023).
3. Ha partecipato al
doppiaggio di una serie. Nel 2019 la Emmanuel debutta
anche come doppiatrice per l’acclamata serie NetflixDark Crystal – La
resistenza. Questa è basata sull’omonimo film del 1982, e
l’attrice dà voce al personaggio di Deet, recitando accanto agli
attori Taron
Egerton e Anya
Taylor-Joy.
4. È il ruolo che le ha
cambiato la vita. Parlando di Missandei, il suo
personaggio in Il Trono
di Spade, l’attrice ha raccontato di come questo sia
arrivato proprio al momento giusto. All’epoca si trovava infatti ad
attraversare un momento difficile, alla ricerca di nuovi lavori che
però faticavano ad arrivare. Quando le fu comunicato che aveva
ottenuto la parte nella celebre serie, la sua carriera è totalmente
cambiata.
Nathalie Emmanuel in Maze Runner
5. Ha condiviso il set con
alcuni colleghi di Il Trono di
Spade. L’attrice è anche nota per il ruolo di
Harriet nella
trilogia di Maze Runner. Proprio sul set del secondo
di questi film, l’attrice ha ritrovato i colleghi Thomas
Brodie-Sangster e Aidan Gillen, i quali come lei sono apparsi ne
Il trono di spade (2011).
Nathalie Emmanuel protagonista di
The Killer
6. Ha eseguito i propri
stunt. Nel film The Killer, Emmanuel interpreta
Zee, un’assassina professionista che vive a Parigi. Dopo aver
ottenuto il ruolo a seguito dell’abbandono di Lupita Nyong’o, l’attrice si è impegnata molto
nei confronti di questo progetto, allenandosi affinché potesse
eseguire personalmente la maggior parte delle acrobazie previste
per il suo personaggio, senza dunque ricorrere a controfigure.
Nathalie Emmanuel in Megalopolis
7. È subentrata nel film al
posto di una nota attrice. In Megalopolis
l’attrice recita nel ruolo di Julia Cicero, interesse amoroso di
Cesare (Adam
Driver) e figlia di Franklyn Cicero (Giancarlo
Esposito). Originariamente, però, il ruolo era stato
offerto a Zendaya, la quale però dovette abbandonare il
progetto per via di altri impegni lavorativi. È a questo punto che
Francis Ford Coppola, regista del film, ha scelto
di affidare il ruolo a Emmanuel.
8. Ha una relazione con un
attore. L’attrice è felicemente legata, dal 2018, al
fidanzato Alex Lanipekun. Anche alla première del
film Megalopolis di quest’anno a Cannes, la Emmanuel
continua infatti ad essere vista al fianco dell’attore 43enne
attore britannico, che ha recitato al fianco della Emmanuel in
Twenty8k, oltre a fare notevoli apparizioni successive in
24: Live Another Day (2014), Homeland (2015) e
Troy: La caduta di una città (2018).
Nathalie Emmanuel è su Instagram
9. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 6 milioni di persone.
All’interno di questo, è solita condividere immagini legate alla
sua quotidianità, come anche diverse curiosità che la riguardano.
Non mancano poi foto realizzate per servizi di moda o per
promuovere i propri progetti da interprete.
L’età, l’altezza e il fisico di
Nathalie Emmanuel
10. Nathalie Emmanuel è nata
a Southend-on-Sea, in Inghilterra, il 2 marzo 1989.
L’attrice è alta complessivamente 1,70 metri. Emmanuel è anche nota
per il suo fisico, merito anche di una dieta a base vegetale che
l’attrice segue per motivi di salute, ma avendo anche confidato
che: “non mi fido dell’industria alimentare, non mi fido di
quello che ci mettono in pancia – l’idea mi fa sentire male in
realtà“.
Adam Driver è uno
dei migliori attori della sua generazione che negli ultimi anni ha
saputo farsi amare dal pubblico di mezzo mondo. Anticonvenzionale,
di una bellezza particolare e unica, è un vero e proprio antidivo
dello star system. Da Girls a BlacKkKlansman la strada è stata lunga e faticosa, ma
Driver non si è mai dato per vinto e ha continuato a lavorare sodo,
stando con i piedi saldamente ancorati a terra.
Ecco dieci cose da sapere su
Adam Driver.
I film e le serie TV in cui ha recitato Adam Driver
2. Ha recitato in alcune
serie TV. Parallelamente al cinema, Driver ha anche
recitato per il piccolo schermo in serie come The Unusuals – I
soliti sospetti, episodio 1×10 (2010), Law & Order – I
due volti della giustizia, episodio 20×15 (2010), nel film TV
You Don’t Know Jack – Il dottor morte (2010) e poi di
nuovo nelle serie Law & Order – Unità vittime
speciali, episodio 13×11 (2012) e Girls, 49 episodi
(2012-2017).
Adam Driver in Girls
3. Non ha mai guardato la
serie. La carriera di Adam Driver, dopo qualche sporadica
comparsata in alcune serie tv e in qualche film, comincia a
prendere il volo con la serie Girls, dove interpreta
Adam Sackler, ragazzo di Hannah, che fa il
falegname ma vorrebbe diventare un attore. Nonostante la sua
importanza nella serie, Adam Driver ha affermato di non averla mai
vista, perché come attore si rifiuta di guardare le proprie
interpretazioni sullo schermo.
Adam Driver in Ferrari. Cortesia di 01 Distribution
Adam Driver è Kylo Ren in Star
Wars
4. Ha eseguito tutti i suoi
stunt. Nella nuova trilogia di Star
Wars, Driver ha interpretato il Jedi divenuto Sith Kylo
Ren, da molti ritenuto il personaggio più interessante dei nuovi
film per via del suo arco narrativo e del forte conflitto interiore
che si porta dietro. Un personaggio a cui l’attore si è dedicato
anima e corpo, allenandosi al fine di non dover essere sostituito
da una controfigura e poter invece eseguire personalmente tutti i
suoi stunt.
Adam Driver è Enzo Ferrari in
Ferrari
5. Non ha potuto guidare
nessuna auto. In Ferrari, Adam
Driver interpreta Enzo Ferrari, raccontato in un momento molto
preciso e molto cupo della sua vita. Nonostante nel film lo si veda
alla guida di alcuni veicoli, per motivi assicurativi, all’attore
non è stato permesso di guidare nessuna delle auto da corsa
classiche originali, venendo dunque sostituito da una controfigura.
Al contrario, il coprotagonista Patrick Dempsey ha guidato repliche delle auto
aperte, che non offrivano alcuna protezione ai piloti esposti.
Adam Driver protagonista di 65 – Fuga dalla terra
6. Ha potuto sfoggiare il
suo addestramento militare. In 65 – Fuga
dalla terra, Driver interpreta un astronauta che precipita
sulla Terra di 65 milioni di anni fa, popolata dunque da pericolosi
dinosauri. In quanto ex marine degli Stati Uniti, questo è il primo
film della carriera di Adam Driver in cui l’attore ha potuto
utilizzare l’addestramento alle armi del Corpo appreso in passato,
potendo così sfoggiare questa sua abilità.
Adam Driver e Scarlett Johansson in
Storia di un matrimonio
7. È stato scelto prima che
la sceneggiatura fosse completa. In Storia
di un matrimonio Driver interpreta Charlie Barber, regista
teatrale che si trova a dover affrontare il divorzio da sua moglie,
interpretata da Scarlett Johansson. Entrambi gli attori sono
stati scelti dal regista Noah Baumbach prima che
la sceneggiatura fosse completata. Per Driver si è trattata della
quarta collaborazione con il regista. Sia lui che la Johansson sono
poi stati nominati all’Oscar come migliori attori.
8. Megalopolis è un nuovo
importante tassello della sua filmografia. In
Megalopolis, Driver interpreta Caesar Catilina, ambizioso
architetto apparentemente dotato di strani poteri. Questa è la nona
volta che Adam Driver appare in un film che è stato in fase di
sviluppo per oltre un decennio, dopo Lincoln (2012), la trilogia sequel di Star
Wars (2015-19), Silence
(2016), L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018), The Last
Duel (2021), House of Gucci (2021), Rumore
bianco (2022) e Ferrari
(2023).
Adam Driver ha moglie e figli
9. Adam Driver è
sposato. Adam Driver è sposato dal 2013 con Joanne
Tucker, una sua collega. I due, infatti, si sono
conosciuti nel 2006, quando entrambi frequentavano la scuola di
recitazione. Il loro è un amore profondo e molto romantico, che nel
2016 ha portato alla nascita di un primo figlio, la cui esistenza è
però stata svelata solo dopo due anni. Nel 2023 Driver annuncia,
durante le prove generali del Saturday Night Live, la nascita della
seconda figlia.
L’età, l’altezza e il fisico di Adam Driver
10. Adam Driver è nato il
19 novembre 1983, a San
Diego, California, Stati Uniti. L’attore è alto
complessivamente 1,91 metri. Driver è inoltre noto per il suo
fisico possente, che ha rivelato di apprezzare molto e di avere
pertanto una grande disinvoltura con il suo corpo. Mostrarsi non lo
preoccupa affatto e lo fa volentieri: non ha caso sono molti i film
in cui lo si vede a petto nudo o in cui mette in mostra il suo
fisico.
Sebbene il personaggio sia
chiaramente impostato come un personaggio importante nell’MCU, non sembra che Schaeffer abbia
sempre pianificato di puntare i riflettori sul figlio di Scarlet
Witch (anche se con questo show segue gli eventi di
WandaVision).
“Avevo questa idea di
un’adolescente goth, o di un gruppo di adolescenti goth”, ha
detto al mestiere. “E sapevo che Agatha sarebbe rimasta
intrappolata nell’incantesimo. E continuavo a immaginare questa
adolescente goth, con le candele, che faceva una specie di, tipo,
incantesimo rudimentale, e penso che l’idea originale fosse tipo,
‘E poi accidentalmente libera Agatha da questo
incantesimo.'”
“Questa adolescente o gruppo di
adolescenti ha del potenziale, o qualcosa del genere. All’inizio,
siamo tipo, sai, Agatha è un mentore, e vogliamo un personaggio più
giovane, e vogliamo quel tipo di sensazione”, ha continuato
Schaeffer. “E non ne sono sicura, ma ricordo che ho pensato
fosse [la produttrice esecutiva] Mary Livanos a suggerirmi
‘Billy'”.
Alice è morta, ma le altre streghe no
La sceneggiatrice e regista ha anche
confermato che Billy non ha ucciso i suoi compagni membri della
congrega, ma ha rivelato: “Alice è morta. Quindi dirò che amo
tanto Alice, e amo tanto Ali Ahn, e Ali è stata determinante nel
creare la caratterizzazione di Alice, specialmente nel suo
trionfante episodio 4. La stanza degli sceneggiatori è stata molto
appassionata di lei”. Schaeffer ha tuttavia anticipato:
“Quello che dirò è che non è la fine della conversazione, è
quello che direi”.
Infine, la showrunner ha confermato
che quest’ultima prova era di Agatha e ha spiegato esattamente come
la congrega è riuscita a superarlo dopo la morte di Alice e lo
scontro con lo spirito di Evanora Harkness.
“La nostra intenzione era che,
in ogni prova avesse un obiettivo dichiarato, una cosa dichiarata
che si supponeva dovessero realizzare. E in questo caso,
l’obiettivo dichiarato è punire Agatha”, ha osservato
Schaeffer. “E quello che succede è che viene messa in una
situazione in cui uccide uno dei membri della sua congrega e poi
deve guardare in faccia il resto della congrega. Ed è allora che la
porta si apre, perché viene punita”.
Dopo un enorme calo nel secondo
weekend, Joker: Folie à Deux (qui
la recensione) è ora ufficialmente etichettato come un
flop al botteghino. Infatti, le ultime cifre suggeriscono
che il sequel di Todd Phillips potrebbe finire per costare
alla Warner Bros. fino a 200 milioni di dollari.
Finora, il musical ha incassato 51,5
milioni di dollari negli Stati Uniti e 165 milioni di dollari a
livello globale, e Variety ritiene che il film
probabilmente si fermerà a un incasso complessivo di circa 210-215
milioni di dollari in tutto il mondo. Con un budget di produzione
dichiarato di 200 milioni (più almeno altri 100 per il marketing e
la distribuzione), Joker: Folie à Deux dovrebbe
incassare 450 milioni solo per pareggiare i conti.
Vale la pena notare che lo studio
non è ancora pronto ad ammettere la sconfitta. “Tutte le stime
suggerite da ‘insider’ anonimi o ‘dirigenti rivali’ sono
grossolanamente sbagliate e continuano una tendenza in cui le voci
vengono riportate come fatti”, ha affermato un portavoce della
Warner Bros. in una dichiarazione. “Il film continua a essere
proiettato nelle sale cinematografiche, inclusa l’apertura di
questa settimana in Cina, e continuerà a generare entrate durante
la sua visione domestica e la sua distribuzione
accessoria”.
Lo studio ha il potenziale per
recuperare almeno una parte dei suoi costi quando Folie à
Deux arriverà sulle piattaforme di home entertainment il
29 ottobre, ma la prospettiva dovrebbe apparire come un disastro,
visto che il primo film ha incassato oltre 1 miliardo di dollari in
tutto il mondo e per breve tempo ha detenuto il posto del film
vietato ai minori con l’incasso più alto della storia (il primato
gli è stato rubato quest’estate da Deadpool e Wolverine).
“Se i registi e lo studio si
fossero impegnati a realizzare un sequel, e perché non avrebbero
dovuto farlo dopo che il primo film ha incassato 1,08 miliardi di
dollari, avrebbero dovuto affrontare una sfida molto difficile nel
raccontare un nuovo capitolo che tenesse il pubblico
coinvolto”, afferma l’analista David A. Gross
della società di consulenza cinematografica Franchise Entertainment
Research.
“Il primo Joker è stato un
contrappunto tempestivo e fresco alla narrazione e al tono dei
supereroi dominanti, e ha funzionato”, ha aggiunto Gross.
“I registi hanno il merito di aver fatto scelte creative non
convenzionali in Folie, ma questa volta niente ha
funzionato”.
Nell’episodio
di mercoledì scorso di Agatha All Along –
qui il riassunto – abbiamo finalmente scoperto che il Teen di
Joe Locke è Billy, il figlio di Vision e
Scarlet Witch. Quando lo abbiamo visto l’ultima volta da bambino,
era svanito nel nulla quando è stato annullato l’Hex. Ma i fumetti
ci forniscono molte idee per spiegare il suo ritorno.
Gli ultimi momenti di “Darkest
Hour / Wake They Power” hanno visto Wiccan usare i poteri che
aveva tenuto segreti per gettare Agatha Harkness, Lilia Calderu e
Jennifer Hale nelle sabbie mobili ai lati della Strada delle
Streghe. Nel frattempo, una corona ispirata a quella Scarlet Witch
è apparsa sulla sua fronte sulle note di “You Should See Me in
a Crown” di Billie Eilish.
Joe Locke si è svelato come Billy, figlio di Wanda
“Lo spettacolo inizia a
diventare reale”, racconta Locke a Entertainment Weekly. “Lo
spettacolo inizia con Billy che è molto familiare. Ora sappiamo che
anche lui è una strega, e questo cambia le cose. Inoltre, ora
sappiamo che ha la capacità di causare loro del male. Pertanto, ora
è la persona più potente sulla strada”.“Cosa
cambia questo nella dinamica del gruppo e come cambia il futuro di
quelle relazioni?”
Secondo il sito, l’episodio 6
svelerà le motivazioni di Billy e la ragione per cui sta davvero
percorrendo la Strada delle Streghe. L’attore ha detto: “[È] il
miglior episodio della serie semplicemente per la forma e la
narrazione incredibili di Jac Schaeffer”.“Abbiamo parlato
molto di giocare con la zona grigia”, dice Locke riguardo
all’interpretazione del figlio di Wanda Maximoff. “Alla fine
dell’episodio
5, non sappiamo cosa succede a quelle streghe, ma lui non sta
facendo una buona cosa. Abbiamo giocato molto con il fatto che
quello che ha appena fatto lo rende una cattiva persona? È una
brava persona? Il che poi traccia parallelismi con le figure
materne nella sua vita”.
“Wanda fa cose malvagie ma non è
necessariamente malvagia. Agatha, discutibilmente, è malvagia, ma
c’è anche dell’altro. Sappiamo che le ha mentito e giochiamo molto
con quelle dinamiche e su quanto sia stato subdolo. La facciata del
fanboy adolescente, è completamente falsa o è in realtà ancora una
parte reale di lui? Questa è la roba che ho trovato interessante
nell’interpretarlo.”
Mentre Locke deve ancora incontrare
Elizabeth Olsen, ha lavorato a stretto contatto
con la sua allenatrice di movimento, Jennifer
White, per rispecchiare gli incantesimi di Scarlet
Witch.
Per quanto riguarda dove spera di
portare Billy in seguito, la star di Heartstopper ha aggiunto: “Nel mio mondo
ideale, Billy diventerebbe il prossimo capo degli Avengers e
sarebbe in ogni cosa Marvel di sempre, ma ci sono cose
più importanti in gioco. Ho avuto un’esperienza incredibile girando
Agatha e facendo parte della famiglia Marvel e mi piacerebbe farlo fino
al giorno della mia morte. Ma chi lo sa? Io non lo so. Sono sicuro
che qualcuno lo sa.”
È ufficiale: Finché morte
non ci separi 2 si farà! La notizia è stata annunciata
stasera dal collettivo Radio Silence in occasione della proiezione
Searchlight del loro cult horror del 2019, che ha dato il via a
tutto. Le riprese principali e la data di uscita saranno annunciate
in seguito. In quell’anno, Finché
morte non ci separi (qui
un nostro approfondimento) ha lanciato i Radio Silence verso
una maggiore notorietà presso il pubblico degli Stati Uniti, oltre
all’attrice australiana protagonista del film, Samara
Weaving.
Proprio Weaving ha recentemente
dichiarato a ComicBook.com: “Ci sto.
Penso che ci siamo tutti, non lo so. Penso che ci siamo tutti… non
so se abbiamo avuto la nostra stretta di mano con il sangue, ma più
o meno. Abbiamo fatto la stretta di mano con lo sputo, ma non ci
siamo tagliati le mani e non abbiamo sfregato il nostro
sangue”.
Il vicepresidente della produzione
Richard Ruiz e la direttrice creativa
Cornelia Burleigh supervisioneranno il sequel per
la Searchlight Pictures, riportando ai co-direttori della
produzione e dello sviluppo DanTram Nguyen e
Katie Goodson-Thomas. Guy Busick
e Ryan Murphy, autori dell’originale, tornano a
scrivere la seconda parte; il duo di Radio Silence è anche
produttore esecutivo.
Di cosa parla Finché morte
non ci separi?
Finché morte non ci separi è stato un modesto
successo horror per Searchlight nel 2019. Costato appena 6 milioni
di dollari, ha ottenuto un rispettabile incasso di 57 milioni di
dollari in tutto il mondo. Un sequel era quindi molto probabile,
soprattutto se si fosse riusciti a convincere la carismatica
Samara Weaving a tornare. Nel primo film, la Grace
interpretata da Samara Weaving si è appena sposata
con una famiglia benestante e, durante la prima notte di nozze, i
suoceri hanno in mente un tipo di rituale molto diverso per
celebrare l’occasione e la costringono a un sadico gioco a
nascondino.
Lo scorso giovedì, l’amministratore
delegato di Tesla Elon Musk ha svelato – nel corso
dell’evento We, Robot (vi ricorda per caso un film
chiamato Io, Robot?) – i nuovi prototipi di robot,
chiamati Optimus, che in un primo momento sembravano essere senza
pilota, ma che poi si sono rivelati essere tele-operati da esseri
umani in tempo reale. Il momento clou della serata è però stata la
presentazione del Cybercab, con le sue porte simili ad ali e
l’assenza di volante e pedali, ma anche del Robovan, un autobus
glorioso che si guida da solo e può trasportare merci e/o fino a 20
persone.
Ma mentre i design eleganti e privi
di spigoli possono richiamare alla mente il look caratteristico
della sua azienda, gli utenti più attenti sui social media hanno
notato un’altra sorprendente somiglianza: la meccanica futuristica
che ha caratterizzato il lavoro del regista Alex
Proyas in Io, Robot, il film del 2004 interpretato da
Will Smith, a cui si accennava anche in
apertura.
L’inquietante somiglianza non è
passata inosservata – né è stata apprezzata – da Proyas, che ha
colto l’occasione sulla piattaforma X di Musk per rimproverare al
dirigente di aver copiato le sue creazioni. “Ehi Elon, posso
riavere i miei progetti per favore?”, ha scritto il regista
australiano, autore anche di film come Il corvo del 1994. Di seguito, ecco il tweet condiviso dal regista, con
i paragoni tra il film e quanto presentato da Musk.
Di cosa parla Io, Robot?
Ambientato a Chicago nel 2035, il
kolossal candidato all’Oscar Io, Robot si addentra in un mondo in cui
androidi simili a esseri umani occupano posizioni di servizio
pubblico, tutti operanti secondo le tre leggi della robotica di
Isaac Asimov, coniate per la prima volta nella sua
raccolta di racconti che funge da base per il film di fantascienza. Interpretato anche
da Bridget Moynahan e Alan Tudyk, la trama si svolge quando il
personaggio di Smith, detective tecnologicamente avverso, viene
chiamato a indagare sul suicidio sospetto di un fondatore della
U.S. Robotics. Ciò che scoprirà è un pericoloso complotto che
rischia di portare all’estinzione della specie umana.
Xavier Dolan – regista di film come Ho ucciso mia
madre, Lawrence
Anyways e Èsolo la fine del mondo – è pronto per
porre fine alla sua pausa dalla regia. Dopo aver annunciato il suo
ritiro dal cinema nel 2023, ha infatti ora confermato di avere in
cantiere un nuovo film. Dolan ha fatto l’annuncio durante una
masterclass al Lumiere Film Festival, in occasione del lancio del
suo libro “A Friendship Through Film”. L’evento ha segnato
il 10° anniversario del suo film Mommy.
Dolan ha dichiarato che la
sceneggiatura del suo prossimo film è stata completata e che spera
di iniziare la produzione nel 2025. Come riportato da Variety, Dolan ha dichiarato:
“Sarà un amalgama di diversi generi”, con il film che
“si svolgerà nel 1895 nel mondo dell’élite, nel mondo
letterario parigino e anche in campagna”. Ha aggiunto che ci
sono “certamente aspetti o momenti orribili”, così come
“molti elementi comici” nel progetto senza titolo.
Per quanto riguarda il suo
annunciato ritiro, Dolan ha parlato della possibilità di ritrovare
l’ispirazione. “Se ho aspettato così tanto a fare un altro film
è perché non avevo più il desiderio o l’energia, e ho capito che
non ha senso se lo fai senza questa passione, questa forza”,
ha detto Dolan. “Mi alzo la mattina, leggo, voglio capire il
mondo in cui viviamo, e a volte il cinema diventa secondario in
questo mondo. Il cinema è un modo per sfuggire a questo
mondo”.
“Ma è difficile ignorare ciò che
sta accadendo a Gaza, in Libano, impossibile per me negare il
nostro fragile ambiente, negare che tutto ciò che vedo distoglie la
mia attenzione dal mio piccolo gesto artistico”. Alla domanda
su cosa cambierebbe della sua filmografia, Dolan ha risposto:
“Ci sono alcune scelte di cui è difficile parlare perché
sarebbe indecente rivelarle. Forse avrei voluto che certe
collaborazioni avessero portato a una maggiore generosità, o
inventiva, ma le cose sono quelle che sono, e bisogna fare i conti
con certe decisioni che hanno avuto un impatto sulla profondità, o
sulla mancanza di profondità, di certi film”.
Perché Xavier Dolan aveva detto addio al cinema?
Con un post – presente sempre sul
profilo Instagram – Xavier Dolan ha spiegato in maniera più
approfondita la realtà dietro le sue affermazioni. “Alla luce
dei recenti articoli pubblicati sui media spagnoli, ho sentito il
bisogno di chiarire alcuni pensieri e punti di vista. – scrive
Dolan – Alcune cose che ho detto durante la promozione del mio
show a El Pais e El Mundo hanno allarmato alcuni di voi, che mi
hanno gentilmente contattato per sapere come sto. Quindi, prima di
tutto, sto bene. Grazie. Davvero. Ho detto che voglio smettere di
fare film e mi sento in pace con questa decisione.”
Nel post Dolan continua poi
scrivendo che: “alcune persone mi hanno detto che è “solo una
pausa, o una fase”… Ma il mio stato d’animo attuale e il nostro
mondo attuale non mi ispirano a perseguire quella che una volta era
una vocazione inevitabile. Tuttavia, al momento sono coinvolto in
progetti televisivi e intendo mantenere la mia parola se dovessero
essere approvati. Altrimenti, penso che questo sia tutto. Voglio
dedicare tempo alla mia salute, ai miei amici e alla mia famiglia.
Ho anche altre passioni, altre cose in cui mi piacerebbe
impegnarmi”.
“Come ho detto nell’articolo:
“Ho vissuto una bella avventura. Ho avuto quindici buoni anni,
viaggiando per il mondo, andando ai festival, facendo film,
lavorando con persone di talento, incontrando artisti monumentali.
[. ..] Ho dato tutto. E ne sono felice. Ho avuto una carriera molto
soddisfacente. Mi sono anche espresso molto liberamente. Sono stato
fortunato. Non mi è mai stato detto cosa fare o come farlo, ho
sempre mantenuto la mia libertà. Di tutte queste parole, El Mundo
ha mantenuto solo “l’arte non ha senso e il cinema è una perdita di
tempo”, spiega poi il regista.
“La prima parte di quella frase
è una vaga generalizzazione e la seconda una pura invenzione. Io,
per esempio, non considero l’arte priva di significato, né il
cinema una perdita di tempo. Penso che l’arte offra rimedio alle
nostre realtà soffocanti e salvi vite altrui. Sarò sempre lì per
incoraggiare artisti e registi. È solo che non desidero più fare
film, perché non mi rendono più felice. Ma l’hanno fatto, e anche
voi. Tutto si riduce a questo: potrei dirigere delle serie. Ma non
desidero più dirigere film. Il mondo non è in un buon stato… e
voglio aiutare il più possibile. L’ho fatto, silenziosamente. Ma
ora voglio essere più esplicito al riguardo. I miei progetti, ora,
sono altrove, credo.”, ha poi concluso Dolan.