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Wash Me in the River: tutto quello che c’è da sapere sul film

Wash Me in the River: tutto quello che c’è da sapere sul film

La trama di Wash Me in the River

Il film è ambientato in una degradata cittadina di provincia del Sud degli Stati Uniti, dove la droga miete innumerevoli vittime soprattutto tra i giovani, nonostante la forte influenza della chiesa locale sugli abitanti del posto. Lì vivono Shelby John e Ruby Red, una coppia profondamente innamorata la cui vita è stata segnata dalla tossicodipendenza. Decisi a cambiare la loro esistenza, i due scelgono di disintossicarsi e ricominciare da capo, sognando di costruire insieme un futuro sereno. Le loro speranze hanno però purtroppo vita breve.

Ruby viene trovata morta per un’overdose poco dopo che Shelby le aveva chiesto di sposarlo. Distrutto da dolore e dalla rabbia, l’uomo decide di farsi giustizia da solo, intraprendendo una spietata vendetta contro coloro che ritiene responsabili della morte di Ruby, tra cui gli spacciatori e le organizzazioni criminali che hanno infestato la loro comunità con il traffico di oppioidi. Mentre Shelby semina distruzione sulla sua strada, rintracciando e massacrando spacciatori di droga, lo sceriffo Church tenta di fermare la sua furia omicida prima che il bilancio di sangue si aggravi ulteriormente.

John Malkovich, Jack Huston e Willa Fitzgerald in Wash Me in the River
John Malkovich, Jack Huston e Willa Fitzgerald in Wash Me in the River. Cortesia di Prime Video

Il cast di attori

Ad interpretare il protagonista Shelby John vi è l’attore Jack Houston, noto per il ruolo di Richard Harrow nella serie Boardwalk Empire. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato offerto al rappert Machine Gun Kelly, il quale però dovette poi abbandonare il film a causa di conflitti di programmazione. Il ruolo è a quel punto passato all’attore Taylor Kitsch, noto per i film X-Men le origini: Wolverine e John Carter, ma anche lui ha infine abbandonato il progetto. È a quel punto che Houston ha ottenuto il ruolo.

Accanto a lui, nel ruolo della compagna Ruby Red, vi è l’attrice Willa Fitzgerald, nota soprattutto per il ruolo di Emma Duval nella serie televisiva Scream. Recitano poi nel film due veterani della recitazione quali il premio Oscar Robert De Niro nel ruolo dello sceriffo Mike Church e il candidato all’Oscar John Malkovich in quello di Peter. Completano il cast Quavo nel ruolo di Coyote, Meadow Williams nel ruolo della detective Zeppelin, Dale Dickey in quelli di Greta, Swen Temmel in quello di Elvis Kincaid e Noel Gugliemi nel ruolo di Silas.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Wash Me in the River grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunesTim Vision e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Megalopolis: recensione del film di Francis Ford Coppola

Megalopolis: recensione del film di Francis Ford Coppola

Ogni regista ha quel personalissimo progetto che tenta disperatamente per anni di realizzare. Per Francis Ford Coppola quel progetto era Megalopolis. Concepito nel 1977 come una reinterpretazione in chiave moderna della congiura contro Catilina, Coppola ha iniziato a svilupparlo solo nel 1983, andando però incontro poi a notevoli ritardi e numerose cancellazioni nel corso degli anni. Ora, però, anche il regista premio Oscar per Il padrino e autore di altri capolavori come La conversazione e Apocalypse Now, ha finalmente trovato il modo di concretizzare questo suo ambizioso progetto, presentandolo poi in concorso al Festival di Cannes.

Festival dove Coppola ha vinto per ben due volte la Palma d’oro (proprio grazie a La conversazione nel 1974 e ad Apocalypse Now nel 1979) e che ha svolto un ruolo importante nel garantire a Megalopolis una distribuzione in sala. Come noto, il regista ha investito all’incirca 120 milioni di dollari del suo patrimonio per realizzare il film, godendo dunque di una libertà artistica inaudita. Al momento di dover trovare chi si occupasse di portare il lungometraggio al cinema, però, sono sorti i problemi. Parallelamente alla presentazione, al Festival, per alcuni territori Europei si sono fatte avanti alcune società e in seguito anche per gli Stati Uniti.

Certo, bisogna ammettere che è facile comprendere quei dirigenti di società di distribuzione che si sono messi le mani nei capelli vedendo il film. Megalopolis è un’opera a dir poco ambiziosa, visionaria, che testimonia una volta di più la profondissima fede di Francis Ford Coppola nel cinema e nelle immagini. Un’opera difficilissima da riassumere e certamente ancor più da vendere, ma non perché sia tremenda, anzi. Certo è che siamo dinanzi a quell’evidente caso di film che o si amano o si odiano e che indubbiamente richiedono ben più di una visione.

Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis
Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

La trama di Megalopolis

Megalopolis ha per protagonista Cesar Catilina (Adam Driver), un architetto idealista con il potere di controllare il tempo, da alcuni considerato un genio, da altri un folle megalomane. Da sempre in conflitto con Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito) il sindaco della città chiamata New Rome (in tutto e per tutto una rivisitazione di New York), Catilina si ritroverà al centro di un ambizioso progetto nel momento in cui una terribile catastrofe distrugge buona parte di questa decadente metropoli. Egli mira infatti ricostruirla come utopia sostenibile ma Cicero gli si oppone. Alle loro spalle, si susseguono una serie di personaggi, incarnazione delle più folli degenerazioni e depravazioni di questa società.

Perdersi per le vie della megalopoli

Con Megalopolis è bene partire dalla consapevolezza che non tutto deve risultare chiaro. Ci si trova piuttosto dinanzi ad un film che più che proporre un racconto coeso e coerente vuole offrire un’esperienza visiva e sensoriale. Coppola gioca allora con le possibilità dell’immagine digitale, adoperando effetti speciali da blockbuster e ricostruzioni sbalorditive. Ci porta all’interno della sua megalopoli senza preoccuparsi minimamente di fornire delle coordinate con cui potersi orientare. Vuole farci sentire smarriti, così come lo sono – più o meno consapevolmente – i protagonisti del film.

Meglio allora mettersi comodi e farsi guidare senza porsi troppe domande, perché per le due ore e un quarto di durata si assiste dunque ad un frenetico susseguirsi di personaggi e situazioni la cui natura o il cui rapporto le une con le altre non viene mai del tutto chiarito. Di base, si assiste alle perversioni di una società dove il divario tra ricchi e poveri è talmente ampio che questi ultimi quasi non vengono mostrati. In questa moderna babilonia (o, meglio ancora, antica Roma nel suo periodo più critico: il passaggio dalla repubblica all’impero) si ribadisce dunque giorno dopo giorno il disgusto per la vita umana e le bellezze che le sono proprie.

LEGGI ANCHE: Megalopolis: la spiegazione del finale del film di Francis Ford Coppola

Giancarlo Esposito in Megalopolis
Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Gli eccessi e le visioni di Francis Ford Coppola

Ma tutto ciò è destinato a crollare rovinosamente, facendo a quel punto emergere quello che sembra essere il messaggio ultimo di Coppola. Progressivamente subentra infatti nel film un discorso legato ai governi populisti e alle dittature che mettono a rischio il futuro della democrazia e del mondo intero. Discorsi che risuonano naturalmente familiari e sembrano voler essere anche un monito in vista delle elezioni per il presidente degli Stati Uniti che si terranno a breve. Certo, nel raccontare tutto ciò Coppola non si pone freni e abusa ripetutamente della sua libertà artistica sfociando spesso e volentieri nell’esagerazione.

Ragion per cui lo spettatore si troverà indubbiamente posto dinanzi ad una sfida, ma è proprio questo ciò che rende appassionante il film. Megalopolis rifugge dalla natura conciliante che tanti, troppi, lungometraggi oggigiorno propongono. Non vuole far stare comodo il suo spettatore, ma anzi porlo dinanzi ad una serie di difficoltà dalle quali o ci si nasconde o le si accoglie, aprendosi così a nuovi stimoli e possibilità. Nello scegliere questa seconda strada, risulta anche difficile non rimanere affascinati dalla capacità di questo regista 85enne di rinunciare a territori sicuri per sperimentare ancora con quest’arte che ha contribuito a rendere grande.

Gli va poi riconosciuto che – oltre ad una serie di scenari esteticamente ammalianti e ad alcune sequenze di estrema bellezza (come quella animata successiva alla “distruzione” di New Rome) – Coppola ha saputo affidare i ruoli principali del film ai giusti interpreti. Adam Driver offre una prova finalmente diversa dalle sue ultime, ma a rubare la scena sono senza dubbio Aubrey Plaza e Shia LaBeouf, alle prese con personaggi tanto folli quanto adorabili. Sta in questa serie di scelte azzeccate e visionarie il genio di Coppola, che non deve in questo caso essere oscurato da quelle meno felici. Una cosa è certa guardando Megalopolis: il film rende l’idea di cosa intendono Coppola e Martin Scorsese quando, rivolgendosi ai cinecomic, parlano del coraggio di correre dei rischi cinematografici.

GUARDA ANCHE: Megalopolis: la video-recensione del film

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

The Foreigner: tutte le curiosità sul film con Jackie Chan

Affermatosi come uno dei più famosi attori di action movie orientali, Jackie Chan ha nel corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. Dopo aver mostrato ciò in film comici come Rush Hour Pallottole cinesi, nel 2017 ha però preso parte ad un cupo e violento thriller d’azione dal titolo The Foreigner.

A dirigerlo vi è Martin Campbell, regista di film come GoldenEye, La maschera di Zorro e Casino Royale, ma anche dello sfortunato Lanterna verde. The Foreigner è proprio il primo film di Campbell sei anni dopo quel cinecomic, con il regista che torna dunque qui ad occuparsi del genere che più sembra appartenergli, un thriller d’azione che non si risparmia in esplosioni e dinamiche guidate dal puro istinto dei personaggi protagonisti. Basato sul romanzo The Chinamen, di Stephen Leather, il film è infatti ascrivibile al cosiddetto revenge movie, con il protagonista che va in cerca di vendetta dopo aver subito l’ennesimo irreparabile torto.

Per tutti gli appassionati del genere è dunque un titolo da non perdere, anche solo per la presenza di un Jackie Chan mai così serio, vendicativo e spietato, che colpisce i suoi nemici senza risparmiarsi ma anzi infliggendo quanto più dolore possibile. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Pierce Brosnan e Jackie Chan in The Foreigner
Pierce Brosnan e Jackie Chan in The Foreigner. Foto di Christopher Raphael/Courtesy of STXfilms – © Motion Picture Artwork 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

La trama di The Foreigner

La vicenda si svolge a Londra, dove vive Quan Ngoc Minh, un uomo tranquillo e riservato, con un passato nelle forze speciali durante la guerra in Vietnam. Dopo aver perso moglie e due figlie durante la fuga dal Vietnam, Quan si è rifugiato a Londra con la figlia Fan, ora adolescente, e ha aperto un ristorante cinese. Un giorno, però, Fan muore in un attentato dinamitardo rivendicato da un’organizzazione chiamata “Nuova IRA”. Deluso dall’atteggiamento omertoso di Scotland Yard sull’atto terroristico, Quan decide di cercare personalmente gli attentatori per vendicare la figlia. La sua indagine lo porta al vice primo ministro dell’Irlanda del Nord Liam Hennessy, ex militante dell’IRA.

L’uomo però si professa estraneo ai fatti e quando tutti i tentativi di convincerlo a denunciare i responsabili dell’attacco non hanno successo, Quan inizia allora una campagna d’intimidazione usando le tecniche da guerriglia che ben conosce. Ma anche il governo britannico comincia a fare pressioni su Hennessy per avere i nomi dei terroristi. Essendo effettivamente all’oscuro di chi abbia piazzato le bombe, Hennessy contatta i suoi vecchi compagni dell’IRA per aiutarlo a scoprire i traditori in mezzo a loro. E mentre Quan si addentra in un oscuro mondo di mercenari, rivoluzionari e politici corrotti, Hennessy deve trovare un modo per affrontare l’incessante assalto di quell’uomo in cerca di vendetta.

 

Il cast di attori

Ad interpretare Quan Ngoc Minh vi è l’iconico attore e artista marziale Jackie Chan, il quale oltre ad interpretare personalmente tutte le scene più complesse, gli scontri e le varie acrobazie che gli si vede eseguire nel film, ha anche cantato la canzone presente nei titoli di coda, “A Common Man“. Nel ruolo di sua figlia Fan si ritrova invece Katie Leung, attrice scozzese di origini cinesi, nota per il ruolo di Cho Chang nei film della serie di Harry Potter. Sono poi presenti gli attori Orla Brady nel ruolo di Mary Hennessy, Lia Williams in quelli di Katherine Davies e Michael McElhatton come Jim Kavanagh. L’attore Rory Fleck Byrne ricopre invece il ruolo di Sean Morrison.

Ad interpretare Liam Hennessy, invece, vi è il noto attore Pierce Brosnan. Tale personaggio è basato sui politici nordirlandesi Gerry Adams e Martin McGuinness. Adams, attivamente coinvolto nel movimento repubblicano irlandese, negò di essere stato membro dell’I.R.A., anche se in seguito divenne il leader del Sinn Féin, il ramo politico dell’IRA. Hennessy mostra anche una somiglianza fisica con Adams, ma quest’ultimo non è mai stato vice primo ministro per l’Irlanda del Nord. Quella posizione è stata però ricoperta da Martin McGuinness. In questo film, Hennessey descrive un suo precedente soprannome, “Macellaio del Bogside”, riferendosi al proprio passato terroristico. Martin McGuinness era conosciuto proprio come “Macellaio del Bogside”.

Pierce Brosnan, Michael McElhatton e David Pearse in The Foreigner
Pierce Brosnan, Michael McElhatton e David Pearse in The Foreigner. Foto di Daniel Smith/Courtesy of STX Entertainment – © Motion Picture Artwork 2017 STX Financing, LLC. All Rights Reserved.

 

Il film, tratto da un libro, è una storia vera?

Come già accennato, il film è tratto dal romanzo The Chinaman di Stephen Leather, pubblicato nel 1992, ovvero cinque anni prima del cessate il fuoco dell’IRA con le forze britanniche nell’Irlanda del Nord. Il racconto di Leather fu ispirato proprio dalle turbolente vicende che sconvolsero il paese in quegli anni, e dunque presenta diversi riferimenti a quel reale contesto, ma nel proporre la storia di Nguyen Ngoc Minh (questo il nome del protagonista del libro) non si basa su un reale desiderio di vendetta di qualcuno ferito dagli attentati dell’IRA. Tutta questa parte del racconto è infatti frutto dell’immaginazione dello scrittore e di conseguenza anche ciò che si vede a tal riguardo nel film è da considerarsi come tale.

Tuttavia, The Foreigner e le sue riprese hanno a suo modo influito nella realtà. Nel febbraio 2016, ovvero in un periodo in cui gli attentati terroristici erano particolarmente frequenti, sono state presentate due segnalazioni alla polizia metropolitana di Londra riguardo un possibile attacco di questo tipo, effettuato sul ponte di Lambeth. Ciò è avvenuto perché a molti cittadini locali non era stato comunicato che li si sarebbero svolte le riprese del film, che prevedevano in quel momento un’esplosione acrobatica controllata effettuata su un autobus a due piani. Gli effetti speciali dell’esplosione, però, furono così realistici che si scatenò un vero e proprio panico di massa, con cittadini e turisti che credettero davvero di essere al centro di un attentato.

Il trailer del film e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di The Foreigner grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 15 ottobre alle ore 21:20 sul canale Italia 1.

Fonte: IMDb

Iron Man: Disney+ ordina una serie animata prescolare

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Iron Man: Disney+ ordina una serie animata prescolare

Il Tony Stark di Robert Downey Jr. potrebbe essere morto, ma un nuovo, giovane, Iron Man animato sta per nascere. Disney Jr. ha dato il via libera a “Marvel‘s Iron Man and His Awesome Friends“, la prima serie prescolare di Iron Man, il cui debutto è previsto per l’estate 2025 su Disney Jr. e Disney+.

Attualmente in produzione, la serie avrà come protagonista un giovane Tony Stark e i suoi “migliori amici salvatori del mondo“: Riri Williams (Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk). I tre eroi lavoreranno insieme per proteggere la loro città e l’un l’altro.

Secondo la sinossi, “Per aiutarli nei loro sforzi da supereroi, ognuno di loro ha la propria Iron Suit che consente loro di volare e conferisce loro una super forza potenziata. Inoltre, Iron Man ha un Nano-Shield; Ironheart ha un campo di forza Heartbeat Bubble per proteggere le persone e Iron Hulk ha il suo potente Iron Boom clap e Iron Hulk Stomp”.

Al via la produzione di Marvel‘s Iron Man and His Awesome Friends

Il trio “lavorerà nella loro base sulla spiaggia, Iron Quarters (IQ), sotto la supervisione del loro androide superpotente, Vision, e del loro cucciolo peloso, Gamma, che ha la sua personale Iron Pup suit e accompagna gli Iron Friends in molte delle loro avventure”.

Il cast include Mason Blomberg (“Shameless”), Kapri Ladd (“Danger Force”) e Aidyn Ahn (“Kids Say the Darndest Things”), che daranno la voce rispettivamente a Tony Stark (Iron Man), Riri Williams (Ironheart) e Amadeus Cho (Iron Hulk). David Kaye (“Transformers”) darà la voce a Vision, mentre Fred Tatasciore (“Marvel’s Moon Girl and Devil Dinosaur”) è Gamma.

Iron Man Robert Downey Jr Costume Helmet

Il protagonista di “Marvel’s Iron Man and His Awesome Friends” non deve essere confuso con il giovane Tony Stark/Iron Man di “Spidey and His Amazing Friends” della Marvel, doppiato da John Stamos. La serie segna l’ultima mossa come parte della strategia più ampia di Disney e Marvel per presentare i personaggi degli Avengers a una nuova generazione di fan.

Iron Man, il personaggio, è nato nel 1963 nei fumetti Marvel. Downey Jr. ha interpretato l’eroe nel Marvel Cinematic Universe in 10 film, arco narrativo culminato con il sacrificio di Tony Stark nel film del 2019 “Avengers: Endgame“.

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025

Tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025
Grazie agli scioperi di Hollywood dell’anno scorso, il 2024 non è stato l’anno più emozionante per il cinema e in particolare per i cinecomic. I Marvel Studios hanno distribuito Deadpool e Wolverine, che è diventato un instant classic del genere, mentre la Warner Bros si è dovuta accontentare della modesta accoglienza riservata a Joker: Folie à Deux. Abbiamo ancora un paio di titoli Sony in arrivo nei prossimi due mesi, ma nel frattempo stiamo facendo il punto per il 2025: cosa ci riservano Marvel Studios e DC Studios?

Mentre il secondo si inaugurerà con Superman, il secondo riprenderà la sua corsa dopo alcune delusioni come The Marvels e Ant-Man 3. Ecco di seguito tutti i film Marvel e DC che dovrebbero uscire nel 2025.

Captain America: Brave New World (12 febbraio)

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Si sono sentite cose contrastanti su Captain America: Brave New World e non è un segreto che il film abbia dovuto subire numerose riprese aggiuntive. Tuttavia, questo non significa che sarà un disastro. I Marvel Studios hanno sistemato molti progetti durante la post-produzione e non c’è nulla che dica che questo seguito di The Falcon and The Winter Soldier sarà diverso.

Speriamo che questo film consolidi Sam Wilson (Anthony Mackie) come il nuovo Captain America dell’MCU e prepari il terreno per Red Hulk come una minaccia importante sia in questo film che per quelli successivi. Quel personaggio è troppo bello per essere sprecato in un’apparizione una tantum, in particolare con Harrison Ford che lo interpreta.

Thunderbolts* (30 aprile)

Thunderbolts* 2025
Foto di Marvel Studios/Courtesy of Marvel Studios – © 2024 MARVEL.

Sebbene sia vero che i Marvel Studios non si attengano esattamente ai fumetti con la loro interpretazione di questa squadra, ci sono ancora un sacco di motivi per essere entusiasti di ciò che arriverà in Thunderbolts* la prossima primavera.

Per cominciare, ci sono ottime probabilità che gli eroi rimasti in piedi quando scorrono i titoli di coda saranno i New Avengers dell’MCU… o Dark Avengers. Per la maggior parte, ognuno di questi personaggi è avvincente (John Walker, in particolare), quindi vederne di più non sarà una brutta cosa.

Poi, c’è Sentry. Il debutto live-action di quel personaggio è atteso da tempo e, data la sua potenza, il supereroe squilibrato potrebbe cambiare la gerarchia del potere nell’universo Marvel come lo conosciamo.

Superman (11 luglio)

SupermanNegli ultimi anni, il marchio DC è stato danneggiato quasi irrimediabilmente grazie a film come Black Adam, Flash e Joker: Folie à Deux. Superman riuscirà a raddrizzare la rotta?

Questa è la domanda da un milione di dollari, anche se l’Uomo d’Acciaio si sente al sicuro nelle mani di James Gunn. Il regista ha realizzato una trilogia fenomenale con i suoi film sui Guardiani della Galassia e, per molti fan della DC, The Suicide Squad è stato un passo nella giusta direzione.

In base a ciò che abbiamo visto nelle foto dal set, Gunn ha fatto la cosa giusta con Superman e ha in programma di raccontare una storia edificante e ambiziosa su questo personaggio iconico.

The Fantastic Four: First Steps (25 luglio)

The Fantastic Four: First Steps film 2025Chi ha visto il trailer presentato al Comic Con, pensa che i Marvel Studios finalmente realizzeranno un film diverso da qualsiasi altro che abbiamo visto con The Fantastic Four: First Steps.

Che si tratti dell’ambientazione futuristica degli anni ’60, di quel cast incredibile o del fatto che la Prima Famiglia Marvel combatterà contro Galactus. Abbiamo tutta la fiducia del mondo che Matt Shakman, che ha fatto un lavoro straordinario in WandaVision, renderà giustizia a questi personaggi sullo schermo. Finalmente!

Certo, abbiamo qualche riserva sul fatto che la squadra provenga da una realtà alternativa (e potenzialmente non la stessa del Dottor Doom di Robert Downey Jr.), ma ci deve essere una buona ragione per questo.

Blade (5 novembre)

Blade MarvelSembra davvero difficile che il film arrivi nel 2025, eppure Marvel non accenna a cambiare data per la sua uscita, quindi ci azzardiamo a considerare il reboot di Blade un film che arriverà nel novembre del 2025.

Sembra che Mahershala Ali annuncerà la sua partenza dal progetto da un giorno all’altro ed è un peccato perché questo film (che, l’ultima volta che abbiamo sentito notizie in merito, sarà vietato ai minori di 17 anni) ha un potenziale illimitato.

Deve esserci una versione di Blade che valga la pena guardare, ma con I Peccatori, diretto da Michael B. Jordan e Ryan Coogler in arrivo, il film rischia di sembrare ridondante. Forse è meglio tenerlo da parte per un futuro progetto di collaborazione? La nebbia è fittissima intorno a questo film, ma speriamo che qualsiasi sia il tempo di attesa, alla fine ne varrà la pena.

Robert Downey Jr.: 10 cose che non sai sull’attore

Robert Downey Jr.: 10 cose che non sai sull’attore

Robert Downey Jr. è sempre stato un attore di qualità. Conosciuto per film quali Charlot e per interpretato ruoli come Sherlock Holmes e il genio, miliardario, playboy e filantropo Tony Stark, Robert Downey Jr. ha avuto un passato difficile dal quale è uscito e il suo futuro cinematografico è più che roseo.

 Ecco dieci cose che, forse, non sapevate su Robert Downey Jr.

Robert Downey Jr.: film e carriera

1.Robert Downey Jr. è di New York. Robert John Downey Jr. è nato il 4 aprile del 1965 a Manhattan, New York, figlio dello sceneggiatore e regista Robert Downey Sr. e dell’attrice Elsie Downey. Il padre è per metà lituano, un quarto ungherese e un quarto irlandese, mentre da parte di madre ha origini inglesi, scozzesi, tedesche e svizzero-tedesche. Robert e sua sorella Allyson si sono trovati immersi sin da subito nella recitazione, sin dalla più tenera età, tanto che Robert ha iniziato a studiare alla Stagedoor Manor Performing Arts Training Center a New York prima di trasferirsi in California con suo padre in seguito al divorzio dei suoi genitori nel 1978. Nel 1982 Robert ha abbandonato la Santa Monica High School, per diventare attore a tempo pieno.

2. Robert Downey Jr. ha debuttato come attore all’età di cinque anni. Robert ha fatto il suo debutto attoriale nel film Pound (1970) scritto e diretto dal padre. Tra gli anni ’80 e ’90 Robert fa la consueta gavetta partecipando a film come Ultima occasione (1985), La donna esplosiva (1985), Verdetto finale (1989), Uno strano caso (1989), mentre nel 1992 interpreta Charlie Chaplin nel film Charlot: per questo film viene candidato agli Oscar per la categoria di Miglior Attore Protagonista, ai Golden Globe e ai BAFTA, vincendo quello per il miglior attore. Nel corso degli anni ’90, Robert compare in film come The Last Party (1993), Assassini nati – Natural born killers (1994), Conflitto d’interessi (1998) e Wonder Boys (2000).

3. La carriera di Robert Downey subisce un’impennata nel corso degli anni 2000. mentre lottava con i suoi problemi di droga, nei primi anni 2000 Robert entra nel cast di diversi film come Kiss Kiss Bang Bang (2005), Good Night, and Good Luck (2005), fa parte del film di David Fincher, Zodiac (2007) e nel 2008 comincia a vestire i panni di Tony Stark in Iron man. Nello stesso anno, lavora con Ben Stiller per il film Tropic Thunder, con Joe Wright per Il solista e con Guy Ritchie per Sherlock Holmes. Nel 2014 produce il film The Judge, di cui fa parte insieme a Robert Duvall, grazie alla sua compagnia Team Downey, creata da lui e dalla moglie.

Robert Downey Jr. è Sherlock Holmes

robert downey jr.

4. Nel 2009 Robert Downey Jr. interpreta Sherlock Homes nell’omonimo film di Guy Ritchie. Il film ottiene ottimi incassi e con questo ruolo Robert vince il Golden Globe per il migliore attore in un film commedia o musicale. Due anni dopo, Robert riprende il ruolo, sempre al fianco di Jude Law, per il film, sempre di Guy Ritchie, Sherlock Holmes – Gioco di ombre. Robert si calerà di nuovo nei panni di Sherlock per il terzo film che ha un’uscita prevista per il 2021. Nel 2020 ha interpretato il Dr. John Dolittle nel remake Dolittle.

Robert Downey Jr. è stato Iron Man

robert downey jr.

5. Robert Downey Jr. è stato scelto per il ruolo di Tony Stark nel 2006. Jon Favreau, regista del film, ha dovuto convincere la produzione che Robert sarebbe stato perfetto per quel ruolo e così è stato, determinando il grande successo del film. Robert riprende il ruolo per i due sequel previsti dalla Marvel, ovvero Iron Man 2 (2010) e Iron Man 3 (2015). Il suo personaggio è sempre stato protagonista dei film collettivi Marvel, ossia in The Avengers (2012), Avengers: Age of Ultron (2015), Captain America: Civil War (2016), Spider-Man: Homecoming (2017), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame. Nel 2024 vince un premio Oscar per Oppenheimer di Christopher Nolan.

Robert Downey Jr. sarà il Dottor Doom!

Dopo numerose speculazioni su un eventuale ritorno in Iron Man 4, al Comic Con di San Diego del 2024, Robert Downey Jr. ha sorpreso il mondo intero presentandosi come l’attore che avrebbe interpretato il nuovo Dottor Doom nel Marvel Cinematic Universe. Il personaggio esordirà probabilmente in The Fantastic Four: First Steps, ma sarà protagonista in Avengers: Doomsday.

I prossimi film di Robert Downey Jr.?

Dopo aver riaperto la sua porta ai Marvel Studios e aver collezionato un premio Oscar, Robert Downey Jr. è più impegnato che mai. The Sympathizer di Park Chan-wook è stata una prova notevole, e mentre si vocifera di un nuovo Sherlock Holmes, lo vedremo in All-Star Weekend, The Hider e nei prossimi Avengers: Doomsday e Secret Wars.

Robert Downey Jr. su Instagram

6. Robert Downey Jr. ha un profilo Instagram ufficiale. Aperto nell’aprile del 2015, Robert Downey Jr. ha qualcosa come quasi 26 milioni di follower. Cifre pazzesche per un attore pazzesco quanto lui. Robert è molto attivo e usa il social per postare foto con effetto nostalgia di quando stava lavorando ai film Marvel. Oltre che pubblicare foto di premier Marvel o a postare qualche foto che lasci capire quale sarà il film in arrivo (è successo di recente con Sherlock Holmes), Robert dimostra di essere ironico ed autoironico riguardo quello che la vita gli riserva. Tra i post più famosi ci sono sicuramente quelli che lo riguardano insieme agli altri Avengers mentre si sono fatti fare un tatuaggio collettivo, il simbolo dei vendicatori.

Robert Downey Jr.: curiosità

7. Robert Downey Jr. non ha mai fatto mistero di aver avuto problemi di droga. Chi lo ha iniziato a questo mondo è stato suo padre, che lo costringeva, da bambino, a fumare marijuana. Nel 1996 Robert viene arrestato per possesso di droghe, quali eroina, cocaina e per il possesso anche di una pistola. Dopo essere stato rilasciato per buona condotta, Robert viene di nuovo arresta per violazione di domicilio per essersi addormentato da ubriaco sotto casa di un vicino. Condannato a tre anni di libertà condizionale e una serie di test antidroga da sostenere, nel 1997 ne salta uno i questo e viene condannato a sei mesi di riabilitazione. Nel 1999 viene arrestato ancora una volta per aver saltato un altro testo e viene condannato a tre anni presso una struttura atta alla riabilitazione. Nel 2000 viene rilasciato e Robert si unisce al cast della serie tv Ally McBeal, vincendo persino un Golden Globe come miglior attore non protagonista. Poco dopo viene arrestato di nuovo per possesso di valium e cocaina e l’anno successivo venne trovato a vagare per strada sotto effetto di cocaina, mentre si trovava in libertà vigilata. Questi ultimi arresti gli costano la presenza in Ally McBeal, perde il ruolo in I perfetti innamorati e costringe Mel Gibson a chiudere la produzione teatrale di Amleto, per cui Robert era stato ingaggiato. Durante il processo, l’attore viene spedito in riabilitazione e rimane sotto libertà vigilata per tre anni.

8. Robert Downey Jr. è stato fidanzato con Sarah Jessica Parker. I due sono stati fidanzati per diversi anni, dal 1984 al 1991, mentre nel 1992 Robert sposa Deborah Falconer, una musicista, da cui hanno il primo figlio, Indio, nato nel 1993. Dopo aver divorziato nel 2004, nell’agosto 2005 Robert sposa la produttrice Susan Levin, conosciuta sul set di Gothika (2003). La coppia ha due figli, Exton Elias nato nel 2012 e Avril Roel nata nel 2014.

9. Robert Downey Jr. ha messo tanto impegno per superare la sua dipendenza da alcol e droghe. Pare che l’attore sia pulito dal 2003 e che sia riuscito ad uscirne grazie al sostegno della sua famiglia, e soprattutto grazie alla pratica della meditazione, dello yoga e del Wing Chun.

10. Robert Downey Jr. è un avido collezionista di orologi. Pare che Robert abbia una collezione di orologi impressionante e che la sua collezione comprenda marchi come Breitling, Omega, Jaeger-LeCoultre e Rolex.

Fonti: IMDb, biography

Superman e Krypto nella nuova immagine dal film di James Gunn!

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Superman e Krypto nella nuova immagine dal film di James Gunn!

A sorpresa, James Gunn ha condiviso una nuova foto dal film che tutti i fan della DC Comics attendono e che arriverà la prossima estate, che raffigura Superman e il suo cane Krypto. A didascalia della foto, il regista ha scritto:

Krypto arriva sugli schermi in Superman quest’estate. Krypto è stato ispirato dal nostro cane Ozu, che abbiamo adottato poco dopo che ho iniziato a scrivere Superman. Ozu, che proveniva da una situazione di accumulo compulsivo in un cortile con altri 60 cani e non aveva mai conosciuto esseri umani, era problematico per usare un eufemismo. È entrato subito e ha distrutto la nostra casa, le nostre scarpe, i nostri mobili, ha persino mangiato il mio computer portatile. Ci è voluto molto tempo prima che ci lasciasse anche solo toccarlo. Ricordo di aver pensato, “Cavolo, quanto sarebbe difficile la vita se Ozu avesse dei superpoteri?” – e così Krypto è entrato nella sceneggiatura e ha cambiato la forma della storia mentre Ozu stava cambiando la mia vita. Quale momento migliore per debuttare con il non-così-buono-bravo ragazzo Krypto se non il mese #AdoptAShelterDog. A proposito, Ozu oggi è, abbastanza spesso, un bravissimo ragazzo. #Superman

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Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas HoultNathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

I 50 migliori film romantici di tutti i tempi, in ordine di importanza

Il genere romantico è un punto fermo della narrativa da molto prima che venissero realizzati i primi film. L’amore è uno di quei rari temi universali, dopotutto, e sia i romantici che i cinici sono sempre stati in grado di trovare – e apprezzare – storie diverse su personaggi di fantasia che si innamorano (o si disinnamorano). Inoltre, come molti altri generi, è possibile combinare le storie romantiche con altri generi già sperimentati, il che può aggiungere un ulteriore coinvolgimento emotivo a una storia, o comunque garantirne l’attrazione per un pubblico più ampio.

A seconda della definizione di “romanticismo”, potrebbe essere uno dei generi più rappresentati nel cinema, grazie alla popolarità delle sottotrame romantiche. Tuttavia, quando si tratta di decidere quali sono i più grandi film romantici di tutti i tempi, è meglio concentrarsi su quei film in cui l’aspetto romantico della storia sembra essere prioritario. Di seguito sono elencati alcuni dei migliori film che enfatizzano – e quindi incarnano – il genere romantico, classificati dal più grande al più grande.

Notorious (1946)

Le parole “romanticismo” e “Alfred Hitchcock” tendono a non andare insieme nella mente di molti, dato che il regista era noto soprattutto per aver realizzato thriller, commedie dark e film polizieschi. Ma i grandi film di Alfred Hitchcock erano spesso accessibili e di ampio respiro, e parte di questo significava talvolta includere elementi romantici. Con un film come Notorious, questi elementi romantici appaiono in realtà in modo sorprendentemente prominente, con il thriller/mistero che a volte passa quasi in secondo piano rispetto al romanticismo.

Notorious si svolge all’indomani della Seconda Guerra Mondiale e segue il modo in cui un legame romantico tra due persone minaccia di compromettere il tentativo di portare alla luce un nazista di alto rango che si nasconde in Brasile. È un film che guarda con competenza all’amore e allo stesso tempo è un avvincente film di spionaggio e uno dei migliori film del secondo dopoguerra realizzati subito dopo la conclusione della guerra stessa. Notorious in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Mancia competente (Trouble in Paradise)

Mancia competente (Trouble in Paradise)

Annoverato tra i più grandi film degli anni ’30, Guai in paradiso ha forse più di 90 anni, ma in gran parte è un film senza tempo. Il film mescola una trama criminale con il romanticismo e la commedia in un modo che sembra ancora piuttosto fresco e coinvolgente, seguendo un uomo e una donna che sono coinvolti sentimentalmente e guadagnano i loro soldi con i borseggi.

Le complicazioni si presentano quando si sviluppa un triangolo amoroso, dal momento che l’uomo inizia a innamorarsi di una donna ricca che la coppia ha messo nel mirino come prossimo obiettivo. Guai in paradiso vede il sottovalutato Ernst Lubitsch fare centro come regista, ed è facile capire come un film come questo si sia rivelato influente per i generi che affronta nei decenni successivi alla sua uscita. Mancia competente in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Il lato positivo – Silver Linings Playbook

Bradley Cooper e Jennifer Lawrence in Il lato positivo - Silver Linings Playbook
© 2012 – The Weinstein Company

Il lato positivo – Silver Linings Playbook potrebbe essere abbastanza recente nello schema generale delle cose, ma è ancora abbastanza buono da poter essere etichettato come una sorta di classico moderno che si spera possa essere apprezzato nei decenni futuri (certo, può essere difficile sapere con certezza come un film invecchierà e sarà visto negli anni a venire). Il film è incentrato su un uomo problematico che viene dimesso da un ospedale psichiatrico e torna a vivere con i suoi genitori, mentre cerca di riallacciare i rapporti con la sua ex moglie, ma scopre che un legame tra lui e un’altra donna complica le cose.

È stato un film importante per le sue due star, che ha dimostrato che Bradley Cooper poteva fare di più che partecipare ai film di Una notte da leoni, mentre ha lavorato in tandem con un successo mainstream molto diverso – The Hunger Games – per dimostrare che Jennifer Lawrence era una forza con cui fare i conti. Questi due attori, insieme a un ottimo cast di supporto che include Robert De Niro, Jacki Weaver e Chris Tucker, rendono Il lato positivo – Silver Linings Playbook  un film accessibile e coinvolgente, che mescola bene i generi della commedia, della storia d’amore e del dramma. Il lato positivo – Silver Linings Playbook in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Ali (Wings, 1927)

Ali (Wings, 1927)

Un po’ un rompicapo, Ali (Wings) è un film d’amore, un melodramma, un film sulla Prima Guerra Mondiale e anche una sorta di film d’azione, viste le numerose sequenze di combattimento tra cani. Il film è incentrato su due piloti di caccia innamorati della stessa donna e su come questo finisca per minacciare la loro amicizia, mentre devono affrontare i pericoli del servizio nella Prima Guerra Mondiale.

È comprensibilmente antiquato, ma questa è una parola che si può usare per la maggior parte dei film che hanno quasi un secolo. A patto che si accetti il cinema muto e un ritmo un po’ lento per gli standard moderni, Wings ha molto da offrire, con una narrazione romantica semplice ma efficace e scene d’azione che reggono davvero molto bene. Ali in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Lady Eva (The Lady Eve, 1941)

Preston Sturges non ha diretto molti film, ma quelli che ha fatto sono stati generalmente vincenti, al punto che si può dire che sia stato un regista di qualità superiore alla quantità. The Lady Eve è giustamente considerato uno dei suoi migliori e più piacevoli lavori (anche dal spesso tetro Paul Schrader), con la storia di un’artista della truffa che prende di mira un uomo ricco, si innamora di lui, fa scoprire la sua truffa, viene scaricata dall’uomo e poi cerca di riconquistarlo fingendosi un’altra persona.

Se tutto questo vi sembra una commedia un po’ screwball, è perché The Lady Eve lo è! Prende una premessa perfetta per questo stile di commedia vecchio stile e accattivante e la porta avanti per 97 minuti veloci e divertenti, con il cuore romantico del film che alla fine brilla tanto quanto gli elementi comici più ampi.

Closer (2004)

Closer film
© Sony Pictures Motion Picture Group

Chi cerca un film piacevole o gradevole probabilmente non lo troverà con Closer, che è un film d’amore sorprendentemente cupo ed emotivamente intenso. Il film adotta un approccio che di solito potrebbe essere interpretato in modo comico – un groviglio di partner romantici quando due coppie si scontrano e formano una complessa rete di infedeltà e bugie – ma guarda alle ramificazioni di una cosa del genere con grinta e molti sentimenti duri.

Closer è, quindi, un film infelice, ma anche accattivante e ammirevole per la brutale onestà con cui esplora i rischi dell’amore. A ciò contribuisce immensamente anche il fatto che i quattro attori protagonisti offrono tutti delle interpretazioni davvero eccellenti, con Julia Roberts, Jude Law, Natalie Portman e Clive Owen che hanno tutte ampie opportunità di brillare. Closer in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

L’uomo che amava le donne (1977)

Film sull’amore molto amato da Wes Anderson, L’uomo che amava le donne sembra uno dei lavori più sottovalutati del regista francese François Truffaut (noto soprattutto per I 400 colpi). L’uomo che amava le donne inizia con il funerale del protagonista, e una serie di flashback si svolgono tra tutti i presenti… la maggior parte di loro sono donne con cui l’uomo ha avuto una qualche relazione sentimentale.

È un elogio cinematografico di un donnaiolo imperfetto e, sebbene il suo comportamento sia difficile da ammirare o da condividere, non si ha la sensazione che L’uomo che amava le donne stia glorificando il suo protagonista. La sua struttura ordinata è molto utile e non risulta mai noiosa grazie alle varie disavventure episodiche che si possono vedere continuamente in flashback. Tutti i fan di Truffaut dovrebbero provarlo, perché è uno dei suoi film più caratteristici.

Il silenzio sul mare (1991)

Anche se ruota attorno a una relazione, Una scena di mare è difficile da collocare in un genere, semplicemente perché grida “slice of life” più di qualsiasi altro film in circolazione. Infatti, si svolge per lo più in riva al mare, con una storia molto semplice incentrata su due giovani audiolesi che sono una coppia e su ciò che accade quando uno di loro sviluppa un interesse per il surf.

In questo senso, A Scene at the Sea si trasforma in una sorta di film sportivo, pur essendo genuinamente dolce e tranquillamente romantico, e mostrando un delicato senso dell’umorismo di tanto in tanto per buona misura. È un film caldo e accattivante e certamente diverso da molti altri film diretti da Takeshi Kitano, noto soprattutto per aver diretto numerosi film di gangster/yakuza violenti.

Challengers (2024)

Challengers film 2023
© MGM

Certo, Challengers è un film molto recente, e c’è sempre il rischio di definire qualcosa un grande di tutti i tempi quando la polvere non si è ancora posata, e si ha ancora la sensazione che la reputazione di un film possa crescere o ridursi. Per il momento, però, Challengers sembra un classico moderno ed è un’altra grande opera nella vasta e sempre emozionante filmografia di Luca Guadagnino, uno dei registi più interessanti del momento.

Descrivere la trama di Challengers potrebbe non sembrare molto eccitante, visto che si tratta, apparentemente, di un “film sul triangolo amoroso”. Ma combinando questo concetto con una struttura inventiva, emozionanti sequenze di tennis, interpretazioni espressive e oneste e un vero senso dello stile visivo, Challengers finisce per essere ancora meglio della somma delle sue già ottime parti. È un film romantico in grado di fare le cose in modo diverso, e la maggior parte dei rischi paga, rendendo probabile che continuerà a essere un grande film romantico anche in futuro. Challengers in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

È nata una stella (1954)

È nata una stella (1954)
© Warner Bros Pictures

Esistono molte versioni di È nata una stella, e probabilmente è più una questione di gusti personali quella che viene considerata la migliore. La versione del 1954, tuttavia, potrebbe essere la migliore se giudicata come un film d’amore, perché la relazione al centro del film sembra particolarmente appassionata, tragica e dolorosamente reale, con Judy Garland e James Mason che offrono – probabilmente – le migliori interpretazioni delle loro rispettive carriere.

Come in ogni altro film di A Star Is Born, la trama contrappone l’ascesa di una giovane donna alla fama e la caduta di un uomo più anziano, e il modo in cui i due cercano di rimanere l’uno accanto all’altro, anche se la vita sembra avere piani molto diversi per loro. Splendidamente girato e contenente anche numerose sequenze musicali di grande effetto, A Star Is Born del 1954 è un film eccellente nel suo complesso e uno dei migliori film d’amore tragici mai realizzati. È nata una stella in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Jules e Jim (1962)

Jules e Jim (1962)
© 1962 – Cinédis

Insieme a Jean-Luc Godard, François Truffaut è stato forse il più famoso tra i registi francesi della storia del cinema (per coincidenza, pare che Goddard e Truffaut non andassero d’accordo, ma questa è un’altra storia). Truffaut è probabilmente conosciuto soprattutto per I 400 colpi, un dramma dell’adolescenza del 1959, ma molti dei suoi film sono definibili come drammi romantici e, in quest’ultima categoria, Jules e Jim è uno dei suoi migliori.

I due protagonisti sono amici che vivono una vita definita dalla giovinezza e dalla spensieratezza (il fatto che il tutto si svolga prima della Prima Guerra Mondiale aumenta il senso di ottimismo), ed entrambi si innamorano della stessa giovane donna, Catherine. Jules e Jim ha una certa energia e vivacità che gli impediscono di sentirsi mai troppo triste, anche se è forse uno dei film meno esteriormente comici sulle storie d’amore che Truffaut ha realizzato. Ciononostante, dovrebbe colpire coloro che sono giovani, coloro che ricordano di esserlo stati o coloro che a volte si sentono ancora giovani nel cuore.

Spettacolo di varietà (1953)

Vincente Minnelli aveva alcuni tipi di film che generalmente si limitava a realizzare, e li faceva tutti molto bene. Sapeva fare melodrammi, era abile nelle commedie romantiche ed era forse più apprezzato per i suoi musical classici. The Band Wagon si mantiene complessivamente leggero, rimanendo certamente lontano dal melodramma, ma vedendo Minnelli affrontare i generi del romanticismo, della commedia e del musical tutti insieme, e riuscendoci immensamente.

È un film in qualche modo sottovalutato, che onestamente soddisfa lo stesso desiderio di musical scanzonati più noti dell’epoca, come Cantando sotto la pioggia e An American in Paris (quest’ultimo diretto dallo stesso Minnelli). The Band Wagon è incentrato su una commedia condannata a cui partecipa una star del cinema in declino per rivitalizzare la sua carriera, ma è tutto bonario, molto giocato sulle risate e c’è pochissimo dramma. È un film colorato, affascinante, divertente e con Fred Astaire al suo meglio. Cosa c’è da non apprezzare?

Farewell to the Ark (1984)

Se volete, potete provare a riassumere Addio all’Arca, ma la maggior parte dei tentativi sarà vana. In linea di massima, il film ruota attorno, diciamo, all’amore e al desiderio complicati, così come alla solitudine, all’essere perseguitati dal passato, alla natura fugace della memoria, ai misteri del tempo e alla follia. Il tutto si svolge anche in una piccola località così bizzarra da far sembrare la città di Twin Peaks come Normal, Illinois (sì, questo è il nome di una città reale; si presume che lì sia abbastanza normale).

Addio all’Arca non è, quindi, un romanzo tradizionale, ma guarda a un lato insolito della vita e al tempo stesso affronta temi complicati – eppure relativabili – all’interno di quello che potrebbe essere definito il genere fantasy. È oscuro, ossessionante, rassicurante, misterioso, da incubo e in un certo senso bellissimo allo stesso tempo. Offre un’esperienza impossibile da descrivere a parole, ma di sicuro è qualcosa che le parole e i pensieri non riescono a descrivere, ma le sensazioni che è in grado di provocare sono innegabili.

I gioielli di madame de… (1953)

I gioielli di madame de (1953)
Cortesia di © Gaumont Film Company

Dato il suo status di classico, si può dire che i fan de Gli orecchini di Madame de… sono numerosi , ma Wes Anderson è tra i più quotati. Ha buon gusto, perché questo classico film romantico/drammatico francese prende una premessa semplice e ne ricava una grande complessità tematica, trattandosi delle conseguenze che seguono la vendita di un importante paio di orecchini allo scopo di uscire da un debito di gioco.

I personaggi de Gli orecchini di Madame de… sono generalmente benestanti, ma comunque miserabili sotto molti aspetti, e vedono diminuire i privilegi del loro stile di vita a causa dei continui incidenti che l’atto iniziale della vendita comporta. Sulla carta potrebbe non sembrare avvincente, ma il suo sguardo sulla classe e sull’amore – o sulla sua mancanza – è sorprendentemente avvincente, e il controllo mostrato nel raccontare la storia centrale è ammirevole, facendo sembrare il tutto senza tempo.

Tropical Malady (2004)

Tropical Malady (2004)

Uno dei film romantici/drammatici più sottovalutati del suo decennio, Tropical Malady è un film diviso in due metà: una abbastanza digeribile, l’altra più misteriosa e aperta all’interpretazione. La prima metà del film segue la lenta costruzione di una storia d’amore tra due uomini in Thailandia, mentre la seconda metà cambia marcia e sembra essere – almeno in superficie – incentrata sulla ricerca di uno sciamano nella giungla.

Sia che si vogliano considerare le due storie separatamente, sia che si voglia analizzare come la seconda possa fare riferimento ad aspetti tematici della prima (anche se in modo più oscuro), Tropical Malady è interessante, inquietante e abbastanza ossessionante, comunque lo si voglia tagliare. Lo stile diApichatpong Weerasethakulè difficile da comprendere, ma Tropical Malady è probabilmente il punto di partenza ideale; anche i suoi film successivi, come Syndromes and a Century e Memoria, sono avvincenti e presentano strane vibrazioni simili.

Mangiare bere uomo donna (1994)

Mangiare bere uomo donna (1994)
Cortesia © BiM Distribuzione

Coproduzione taiwanese/statunitense con un cast asiatico, Eat Drink Man Woman può essere annoverato tra i più grandi lavori di Ang Lee, il che non è poco. In sostanza, la trama del film è piuttosto semplice: segue le tre figlie di uno chef vedovo, esplorando i legami che hanno con il padre e gli alti e bassi di tutte le loro vite amorose.

Eat Drink Man Woman è a volte divertente e a volte un po’ pesante, ma mantiene un buon equilibrio tonale ed esplora con successo le prove e le tribolazioni del tentativo di far funzionare una relazione quando si è giovani adulti. Chi è in vena di un bel dramma romantico dovrebbe vederlo, ma attenzione: è il tipo di film che è meglio guardare a stomaco pieno, perché c’è così tanto cibo dall’aspetto delizioso sullo schermo che Eat Drink Man Woman rischia di far venire fame alla fine del film.

Past Lives (2023)

Past Lives Greta Lee Teo Yoo

Past Lives è una sorta di film romantico e triste, incentrato sull’esplorazione di ciò che avrebbe potuto essere piuttosto che sulla costruzione di qualcosa che presumibilmente esisterà una volta che i titoli di coda inizieranno a scorrere. La trama ruota attorno a due adulti che un tempo erano amici d’infanzia che si riavvicinano e forse provano una sorta di legame che va oltre l’amicizia… il che potrebbe causare complicazioni, dato che uno dei due si è sistemato ed è sposato.

È un film lento e spesso silenzioso, ma Past Lives ha la capacità di sorprenderti e di rivelarsi disarmante e sorprendentemente devastante. È un film che richiede la massima attenzione per funzionare davvero, ma chi riesce a mettersi al suo livello lo troverà emozionante come pochi altri, con il suo stato d’animo generale e la sua capacità di straziare il cuore che lo rendono una delle migliori uscite del 2023.

Gli amanti del Pont-Neuf (1991)

Gli amanti del Pont Neuf 
© Films Christian Fechner, Films A2

Come Past Lives, Gli amanti del Pont Neuf è un altro film d’amore piuttosto triste, ma a differenza di Past Lives, Gli amanti del Pont Neuf è più struggente e disperato che tranquillamente dolceamaro. Si tratta di uno degli sforzi più ambiziosi e diretti del sempre interessante Leos Carax, e racconta la storia di due vagabondi problematici che si innamorano, mentre affrontano le loro rispettive vite che vanno in pezzi in modi diversi.

La cupezza di Gli amanti del Pont Neuf  lo rende un film spesso difficile da guardare e, sebbene il tema centrale sia l’amore, non sembra proprio il tipo di film d’amore che potrebbe essere un buon film per un appuntamento. È un film che non si fa scrupoli a rappresentare le difficoltà dei protagonisti e a mostrare il lato più disperato e rabbioso dell’amore, un sentimento che di per sé può suscitare forti emozioni, sia positive che negative.

Io e Annie (1977)

Io e Annie (1977)

Io e Annie è una specie di pietra miliare, che si distingue per essere uno dei film più incentrati sul romanticismo ad aver vinto il premio come miglior film agli Oscar, e anche per essere uno dei vincitori più divertenti della storia degli Oscar. Come molti altri film sull’amore, la trama al centro è semplice: Io e Annie dura poco più di 90 minuti e mostra come due persone si innamorano – e poi si disinnamorano – mentre vivono a New York.

Molti grandi film romantici sono onesti sull’amore, ma pochi di quelli usciti tanto tempo fa erano così precisi e taglienti come Io e Annie. Non è esattamente un film cinico, né si può definire anti-amore, ma è più incline di molti film romantici a mostrare il lato sconvolgente dell’amore e il modo in cui a volte le cose non funzionano, anche se non c’è nulla come un crollo ardente o un confronto violento a concludere le cose.

Estranei (All of Us Strangers)

Estranei film 2024

Un’inebriante miscela di low fantasy, romanticismo e dramma molto duro che ha l’impressione di poter diventare un giorno un classico, Estranei (All of Us Strangers) è qualcosa di veramente speciale e un film all’altezza degli elogi della critica. La storia segue un uomo che si ritrova a riconnettersi – in qualche modo – con i suoi genitori morti da tempo, incontrandoli e discutendo di come è andata la sua vita, nello stesso momento in cui incontra anche un uomo più giovane con cui inizia una relazione.

Estranei (All of Us Strangers) esplora la solitudine, l’amore e il modo in cui l’infanzia modella una persona, il tutto in modo straordinariamente organico, senza mai risultare sciocco o eccessivamente ambizioso (e ci sono molti punti in cui il film avrebbe potuto uscire dai binari in mani meno esperte). Il film è emozionante per tutta la sua durata, e colpisce in modo particolare nell’atto finale, e vanta anche interpretazioni straordinarie da parte di un cast sorprendentemente piccolo, composto da soli quattro attori principali: Andrew Scott, Paul Mescal, Jamie Bell e Claire Foy.

Vacanze romane (1953)

Vacanze romane (1953)
© Paramount Pictures

Anche se Vacanze romane non ha inventato del tutto il genere della commedia romantica, può essere considerato un classico degli anni ’50 che ha almeno contribuito a rimodellare ciò che il pubblico oggi conosce come commedia romantica. È una sorta di favola moderna, che segue la storia di una principessa europea che si innamora di un reporter americano mentre si trovano entrambi a Roma, seguendo la breve serie di avventure che vivono insieme.

È un film che rimane incredibilmente affascinante e perfettamente agrodolce, e i 70 anni trascorsi dalla sua uscita non hanno fatto nulla per privarlo del suo umorismo o della sua forza emotiva. Il film è riuscito in gran parte anche grazie alla chimica tra le sue star, Audrey Hepburn e Gregory Peck, che fanno entrambi uno dei loro migliori lavori (il che è tutto dire) in questo film del 1953; un innegabile classico del suo genere.

Love & Basketball (2020)

Love & Basketball
© 40 Acres & a Mule Filmworks

I fan della pallacanestro e delle storie d’amore saranno ovviamente innamorati di Love & Basketball, che è un film sportivo, una commedia drammatica e un film d’amore tutto in uno. Questa imperdibile commedia sportiva è incentrata su due amici d’infanzia, entrambi appassionati di basket, che si ritrovano a provare dei sentimenti l’uno per l’altro una volta raggiunta l’età adulta.

Come molti film incentrati sulle storie d’amore, Love & Basketball analizza i sacrifici o i compromessi che a volte è necessario fare per far funzionare una coppia e si chiede se le altre passioni della vita possano (o a volte debbano) avere la precedenza. Il film esplora bene questi aspetti, bilanciando diversi generi con grande efficacia – anche come film sportivo, come suggerisce il titolo – e offrendo nel complesso un enorme valore di intrattenimento.

West Side Story (1961)

West Side Story (1961)
© United Artists

Dato che West Side Story è un aggiornamento del XX secolo di Romeo e Giulietta di Shakespeare, è abbastanza sicuro dire che forse non è il miglior film d’amore da guardare per coloro che amano le storie d’amore senza tragedie. Si tratta di due giovani che si innamorano, nonostante provengano da percorsi di vita molto diversi; in particolare, ognuno di loro è associato ai membri di una diversa gang di strada, con una rivalità feroce e a volte violenta tra le due bande.

West Side Story racconta questa epica storia d’amore legata al crimine ed è allo stesso tempo un musical davvero grandioso, pieno di canzoni memorabili e di scene di danza coreografiche impressionanti. Il remake di Steven Spielberg del 2021 lo ha aggiornato in modo molto efficace (e, in alcuni punti chiave, migliorato), ma la versione cinematografica originale del 1961 è ancora la più essenziale e si sente più come un classico; il tempo ci dirà, tuttavia, come le generazioni future si sentiranno riguardo alle due versioni della stessa grande storia.

Cold War (2018)

Cold War
© Curzon Artificial Eye

Cold War dura meno di 90 minuti in totale e risulta allo stesso tempo semplice e complesso. È un film dal ritmo lento, che si concentra più o meno su un’unica storia d’amore molto emozionante tra due improbabili amanti, ma ha anche un flusso unico, a volte confuso, nelle sue varie scene, e mescola anche i generi in modo abbastanza sicuro (è un film di guerra, una storia d’amore, un dramma e un film musicale).

Anche le sue qualità tecniche lo fanno risaltare, grazie all’accattivante fotografia in bianco e nero e al rapporto di formato 1.37:1, piuttosto unico (almeno per i film moderni). È un film strano e perfino perplesso, quindi forse non è il film romantico più accessibile in assoluto, ma vale la pena dare una possibilità a Cold War per sperimentare un film davvero singolare.

Away from Her – Lontano da lei (2006)

Away from Her - Lontano da lei (2006)
© Lionsgate Films

La regista/ex attrice Sarah Polley è nota soprattutto per il documentario Stories We Tell del 2012 e per il lungometraggio Women Talking del 2022, ma il suo debutto nel lungometraggio è avvenuto con il meno noto film d’amore Away from Her del 2006. Si tratta di un’improbabile storia d’amore che nasce tra due anziani in una casa di riposo: uno è affetto dal morbo di Alzheimer e l’altro è una persona che usa una sedia a rotelle ed è muto.

Naturalmente, dato l’argomento trattato, si tratta di una storia pesante, ma che probabilmente darà un forte impatto emotivo a coloro che si sentono pronti a vivere una storia così intensa. AncheAway from Her è tenero ed empatico, e gestisce la storia – e il dramma dei personaggi – con grazia e attenzione, oltre a essere degno di nota per contenere una delle più grandi interpretazioni mai date dalla leggendaria attrice Julie Christie.

La bella e la bestia (1991)

La bella e la bestia (1991)
© Walt Disney Studios Motion Pictures

I film d’animazione Disney non sono molto più acclamati de La bella e la bestia del 1991, che ha il merito di essere il primo film d’animazione ad aver ottenuto una nomination come miglior film agli Oscar. La storia è familiare ma ben raccontata: si tratta dell’improbabile storia d’amore che si sviluppa tra una giovane donna e un principe che è stato trasformato in una bestia.

Naturalmente, lei è anche sua prigioniera, almeno all’inizio. Potrebbe essere scomodo, ma la storia è gestita sorprendentemente bene e ha quella rara qualità senza tempo che hanno tutti i più grandi film Disney. È un film d’animazione adatto alle famiglie, divertente e romantico, che merita certamente il suo status di classico. Vale la pena di vedere anche La bella e la bestia in live-action del 1946, un film decisamente migliore del film live-action Disney del 2017.

La persona peggiore del mondo (2021)

la persona peggiore del mondo

La persona peggiore del mondo è la prova che non tutti i grandi film d’amore sono necessariamente ottimi film per appuntamenti. Questo dramma romantico norvegese, infatti, non teme di essere molto reale e a volte sorprendentemente triste, seguendo una giovane donna che lotta con i lati professionali e romantici della sua vita e che sente sempre più di non avere un posto in un mondo in rapido cambiamento.

Per chiunque abbia provato intensamente le difficoltà di avere 20 o 30 anni e non avere idea di dove stia andando la propria vita, questo film può essere catartico. The Worst Person in the World offre una grande quantità di commenti e approfondimenti sulle difficoltà degli appuntamenti moderni e, come tale, è un film fantastico che affronta le realtà del romanticismo… solo che non è del tutto romantico in modo tale da renderlo un buon film per appuntamenti nel senso tradizionale del termine. Tuttavia, può essere facilmente definito uno dei migliori film del 2020.

Via col vento (1939)

via col vento
© Metro-Goldwyn-Mayer

Gli appassionati di cinema spesso indicano il 1939 come uno dei più grandi (o più importanti) anni della storia del cinema, grazie all’elevato numero di influenti classici usciti in quel periodo. Uno di questi titoli storicamente significativi è Via col vento, un film gigantesco in termini di durata, portata e incassi.

Gran parte del film si svolge durante la Guerra Civile Americana, quindi, pur sembrando un film storico drammatico/di guerra, la storia d’amore tra i due protagonisti – Rossella O’Hara e Rhett Butler – è al centro dell’attenzione. È tutto molto esagerato e melodrammatico (senza contare che le parti non romantiche del film possono risultare scomode per diversi motivi), ma Via col vento rimane un’epopea romantica di riferimento e si sviluppa fino a un finale che è indubbiamente leggendario.

Carol (2015)

Carol (2015)
© The Weinstein Company

Uno dei film più avvincenti diretti dal sempre interessante e un po’ sottovalutato Todd Haynes, Carol è un buon film reso grande dalle due interpretazioni principali di Cate Blanchett e Rooney Mara. Il film segue una donna più giovane che si innamora di una donna più anziana, anche se sorgono complicazioni perché la donna più anziana è sposata, e tutto ciò accade durante i ben più conservatori anni ’50.

Carol è uno dei migliori film d’amore a memoria d’uomo per il modo in cui gestisce la sua storia, che risulta accessibile pur restando lontana dai cliché o dai tropi. Inoltre, cattura il periodo storico con grande dettaglio e, nel caso aveste bisogno di altri motivi per guardarlo, è anche un film natalizio a sorpresa, che lo rende un film perfetto da guardare per chi si sente romantico durante le feste.

La storia fantastica (1987)

La storia fantastica

La storia fantastica è uno di quei film che finisce per sentirsi appartenere a molti generi, ma bilancia incredibilmente bene tutti i suoi vari toni ed elementi di genere. In fondo, però, si tratta di una favola con al centro la storia d’amore tra una principessa e un bracciante, anche se è anche un’interpretazione comica e delicatamente satirica delle avventure fiabesche stesse.

È sorprendente che funzioni così bene, ma il nucleo della storia d’amore e l’equilibrio di tutto il resto sono ciò che rende La principessa sposa un classico innegabile. Anche se all’inizio lo spettatore si troverà a simpatizzare con il personaggio del nipote (“È un libro di baci?”), alla fine sarà probabilmente conquistato dal fascino del film. In effetti, potrebbe non essere troppo azzardato etichettare questo amato film come uno dei film più vicini alla perfezione di tutti i tempi.

Ragione e sentimento (1995)

Ragione e sentimento (1995)
Foto di Columbia/Tristar – © 1995 Columbia Pictures

Ang Lee è un regista che ha realizzato film che spaziano in un’ampia varietà di generi, anche se sembra particolarmente bravo ad affrontare film d’amore. Mentre Crouching Tiger, Hidden Dragon mescola romanticismo e arti marziali (e si dà il caso che sia anche uno dei migliori film d’azione di tutti i tempi ), il suo adattamento del romanzo di Jane Austen Ragione e sentimento riguarda principalmente il romanticismo.

È ambientato verso la fine del 1700 e segue un gruppo di sorelle che devono affrontare la vita, l’amore e il dolore dopo che il marito della madre viene lasciato senza eredità dopo la sua morte. È un film d’epoca affascinante, con un grande cast, e si distingue per la sceneggiatura, premiata con l’Oscar, scritta da Emma Thompson, che è anche la protagonista del film.

All That Heaven Allows (1955)

All That Heaven Allows
Screenshot dal film All That Heaven Allows

Chi ama i film d’amore con un forte contenuto di melodramma non deve cercare oltre la filmografia di Douglas Sirk. L’autore è noto soprattutto per i suoi melodrammi della metà del ventesimo secolo, caratterizzati da emozioni forti, colori audaci e da una recitazione molto teatrale, che si adatta alla natura generale e roboante delle storie che amava raccontare.

All That Heaven Allows è forse il suo film più famoso per quanto riguarda lo stile per cui era conosciuto, e descrive la storia d’amore scandalosa (per l’epoca) che sboccia tra una vedova e un uomo più giovane che non appartiene alla sua classe sociale (gasp!). È un genere di cose che oggi sembra superato, ma se lo si guarda con la lente appropriata, c’è qualcosa che attira l’attenzione in ciò che viene offerto e, innegabilmente, Sirk era di una classe a sé stante per l’epoca.

Weekend (2011)

Chris New e Tom Cullen in Weekend (2011)
© 2011 – Glendale Picture Company

Da non confondere con l’omonimo bizzarro film di Jean-Luc Godard del 1967, Weekend (2011 ) è uno dei migliori e più sottovalutati film LGBTQ+ dell’ultimo decennio o giù di lì. Parla di due uomini che si incontrano in un locale gay e scoprono che i loro sentimenti reciproci crescono inaspettatamente, nonostante l’intenzione sia quella di una semplice storia di una notte, piuttosto che di una storia di più notti.

Il tutto è presentato in modo molto umano e concreto, ed è proprio il realismo e la natura concreta di Weekend a renderlo sorprendentemente potente. Dal punto di vista tonale e visivo, è l’esatto contrario di un film d’amore melodrammatico come il già citato Tutto quello che il cielo permette, il che dimostra quanto possano essere versatili i film sul legame umano e sull’amore.

Accadde una notte (1934)

Accadde una notte (1934)
Screenshot dal film Accadde una notte (1934)

Le commedie screwball della vecchia scuola hollywoodiana non sono molto migliori o più iconiche di Accadde una notte. Fu un film rivoluzionario per l’epoca, uno dei migliori mai realizzati dal leggendario regista Frank Capra, e gettò le basi per quella che sarebbe diventata la moderna commedia romantica, mettendo insieme un uomo e una donna che cercano entrambi di raggiungere lo stesso obiettivo, ma che all’inizio non si piacciono… per poi sviluppare forti sentimenti per l’altro man mano che la storia si avvicina alla fine.

È sorprendente quanto sia ancora divertente e divertente, anche se ormai è vecchio di decenni, e ha influenzato molte altre grandi commedie sentimentali che, certo, si sentono più moderne. Rimane comunque affascinante e accattivante ancora oggi, e si distingue anche per essere uno dei soli tre film ad aver vinto i “5 grandi” premi agli Oscar.

Ritratto della giovane in fiamme (2019)

Ritratto della giovane in fiamme (2019)

Ritratto di signora in fiamme è una storia d’amore a fuoco lento nel miglior modo possibile. È ambientato alla fine del 1700 e segue due donne su un’isola: una è una pittrice incaricata di dipingere un ritratto nuziale dell’altra donna, che è misteriosa e riservata, ma presto le due rivelano i loro sentimenti l’una per l’altra e così inizia una storia d’amore appassionata ma di breve durata.

Il 2019 è stato uno dei migliori anni per il cinema a memoria d’uomo e Ritratto di signora in fiamme è stato uno dei migliori film usciti in questi 12 mesi. È recitato in modo fantastico, ha un ritmo deliberato senza essere noioso, è ricco di immagini suggestive e contiene una scena finale che, una volta vista, è difficile da dimenticare. Ritratto di una donna in fiamme è un film che ha certamente consacrato Céline Sciamma come regista da tenere d’occhio in futuro.

La La Land (2016)

La La Land (2016)
Foto di Dale Robinette – © Lionsgate via 01 Distribution

Ci sono molti modi in cui un musical romantico vecchio stile, ambientato nella Los Angeles distaccata e hipster degli anni 2010, avrebbe potuto finire in un disastro, ma La La Land è stato in qualche modo un grande successo. La storia è semplicissima: due giovani si innamorano, ma poiché entrambi sono appassionati della loro vita professionale, c’è tensione e la possibilità che le cose non funzionino a lungo termine.

La La Land è un film molto equilibrato, che inizia in modo leggero e divertente, diventa un po’ più pesante nella seconda metà, per poi arrivare a un finale sorprendente, inevitabile e dolceamaro. Per tutti gli altri musical successivi al 2016 che vogliono catturare la grandezza e la natura travolgente dei musical della vecchia scuola in un ambiente moderno, La La Land ha fissato l’asticella spaventosamente in alto, essendo un grande musical di tutti i tempi.

Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans, 1927)

Aurora (Sunrise- A Song of Two Humans, 1927)

Aurora (Sunrise: A Song of Two Humans) è stato uno dei primi film a vincere il premio come miglior film agli Oscar… più o meno. Nella prima cerimonia degli Academy Awards, c’erano due premi per il miglior film, uno chiamato “Outstanding Picture” (film eccezionale) e l’altro chiamato “Unique and Artistic Picture” (film unico e artistico), e Sunrise vinse quest’ultimo, mentre l’epico film di guerra/romanzo/azione Wings vinse il premio per il miglior film.

Da allora è stato considerato il “minore” dei due vincitori originali del premio per il miglior film, grazie al fatto che il premio per il film unico e artistico è stato assegnato solo una volta. Tuttavia, è difficile sostenere che Sunrise: A Song of Two Humans non meritasse il riconoscimento, perché si tratta di un dramma romantico girato in modo creativo e innovativo per il suo tempo, e rimane uno dei film più facili da vedere dell’epoca del muto.

Titanic (1997)

Titanic storia vera
Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in Titanic. © 1997 – Paramount Pictures

Titanic potrebbe essere il film romantico più letale di tutti i tempi, perché è un film che mira ad essere un dramma romantico e un film catastrofico allo stesso tempo. E riesce sorprendentemente bene a fare entrambe le cose, anche se con una durata di oltre tre ore, può certamente permettersi il tempo e lo spazio per essere essenzialmente due film in uno. Per molti versi, ha rappresentato il momento in cui il regista James Cameron ha realizzato il suo pieno potenziale come regista di blockbuster.

Jack e Rose formano una delle coppie più famose della storia del cinema, con il loro amore tragicamente breve che dà a Titanic il suo cuore e sicuramente è uno dei motivi principali per cui è così amato. Il film è anche un film catastrofico, con le sequenze dell’affondamento della nave che resistono ancora oggi, rendendo Titanic un film emotivo e difficile da sopportare su due fronti.

Prima dell’alba (Before Sunrise, 1995)

Prima dell'alba (Before Sunrise, 1995)
© Columbia Pictures

In Prima dell’alba (Before Sunrise, 1995) due giovani iniziano una conversazione in treno. Sono entrambi in viaggio e decidono di continuare a passare del tempo insieme a Vienna. Ognuno di loro riconosce di dover prendere strade diverse al mattino, ma con il passare della notte si innamorano sempre di più l’uno dell’altra, rendendo la loro separazione molto triste.

Tuttavia, la loro storia non finisce qui: i sequel Prima del tramonto (2004 ) e Prima di mezzanotte (2013 ) mostrano cosa succede quando i due si ritrovano per caso e decidono di avere una relazione insieme. Per quanto i due seguiti siano fantastici, Before Sunrise è quello più romantico e sentito, mentre gli altri due film sono un po’ più incentrati sul dramma, dato che i personaggi invecchiano naturalmente molto tra un film e l’altro.

Moonlight (2016)

Moonlight

Moonlight è  un film che è certamente più di una “semplice” storia d’amore, anche se ciò gioca un ruolo considerevole nell’unica storia di crescita che il film racconta. Il primo terzo del film segue un ragazzo di nome Chiron, mentre il secondo atto mostra la sua vita da adolescente e l’ultimo atto del film lo vede protagonista da giovane adulto.

Una parte della storia di Chiron riguarda il suo modo di affrontare la propria sessualità e il legame che si sviluppa tra lui e Kevin, anch’egli mostrato in tre diverse età nel corso del film. Il regista Barry Jenkins ha fatto seguire a Moonlight il dramma romantico If Beale Street Could Talk, dimostrando ulteriormente la sua maestria nei film incentrati su relazioni intime e personali.

Lei (Her, 2016)

Her - Lei (2013)

La premessa di Lei (Her) sembra inizialmente assurda, il che rende la natura potente del film ancora più sorprendente e d’impatto per gli spettatori disposti a dargli una possibilità. Si tratta essenzialmente di un uomo del futuro che si innamora di un sistema operativo che dovrebbe fungere solo da assistente personale.

Utilizza questa premessa per esplorare il rapporto (qui letterale) dell’umanità con la tecnologia, e il modo in cui questa può a volte far sentire le persone lontane dagli altri, e a volte avvicinarle. Per quanto riguarda i film di fantascienza, Her è piuttosto delicato e ritrae un futuro più caldo rispetto alla maggior parte dei film, anche se a volte può essere un film commovente e persino emozionante da guardare. Il fatto che contenga anche una delle migliori interpretazioni di Joaquin Phoenix contribuisce a rendere Her un classico moderno.

Cinema Paradiso (1988)

Nuovo Cinema Paradiso film

Facilmente collocabile tra i più grandi film italiani di tutti i tempi, Cinema Paradiso è quanto di più vicino alla perfezione ci sia al cinema. È un dramma di formazione che inizia poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e copre diversi decenni successivi, raccontando di un ragazzo che sviluppa un amore per il cinema e si propone di diventare un grande regista.

Il film dedica un po’ di tempo all’innamoramento del protagonista, anche se alla fine è forse la sua passione per il cinema a costituire l’elemento “romantico” più forte del film. È un film che parla di quanto le persone amino i film e di come i film rafforzino i sentimenti d’amore e diano l’opportunità alle persone di presentare storie di crepacuore, romanticismo e tutto ciò che sta in mezzo. Essendo la lettera d’amore definitiva al cinema, Cinema Paradiso è probabilmente uno dei film più romantici di tutti i tempi.

Harry, ti presento Sally… (1989)

Harry, ti presento Sally... frasi

Quando Harry ti presento Sally è uno dei migliori film degli anni ’80 e forse il gold standard della commedia romantica tradizionale. Per quanto riguarda le semplici storie di persone mal assortite che inizialmente si detestano, ma che crescono provando sentimenti l’una per l’altra, è essenzialmente un pareggio tra questo e Accadde una notte quando si tratta di stabilire quale sia la più iconica.

Grazie a due interpretazioni iconiche di Billy Crystal e Meg Ryan e a una sceneggiatura tagliente di Nora Ephron, Quando Harry ti presento Sally è uno spasso da guardare dall’inizio alla fine. Quando le battute sono così coerenti e la chimica è così credibile come in questo caso, anche coloro che non amano i film d’amore con una formula troveranno questo film difficile da resistere.

Happy Together (1997)

Happy Together (1997)

Wong Kar-wai è un regista che realizza spesso film incentrati sull’amore e sulle relazioni, anche se di solito si concentra sulle parti più emotive o difficili dell’amore. Mentre un film come Chungking Express esplora sentimenti agrodolci come la nostalgia e la (romantica) solitudine, il suo film del 1997 Happy Together parla in definitiva di una relazione che va in pezzi.

Il film è incentrato su una coppia gay che crede che una vacanza possa aiutare a ricucire il loro rapporto in crisi, solo per scoprire che le cose peggiorano quando vanno via insieme. Non è un film divertente o facile da guardare, ma è incredibilmente potente e ben recitato, e per quanto riguarda i film d’amore più cupi incentrati sulle rotture, è senza dubbio uno dei migliori. Come studio del personaggio e come film d’amore sul tema della rottura, Happy Together è innegabilmente un successo.

Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind, 2004)

Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind, 2004)

La premessa di Eternal Sunshine of the Spotless Mind è subito intrigante, dato che ruota attorno a due persone che, dopo essersi lasciate, si sottopongono entrambe a una procedura che cancella tutti i ricordi del loro ex. Alla fine, le loro strade si incrociano di nuovo e si creano situazioni difficili quando si rendono conto che si conoscevano in modo così intimo.

Ancora una volta, si tratta di un film d’amore che parla degli aspetti tristi di una relazione, ma queste storie sono altrettanto valide – e importanti – di quelle più solari. Eternal Sunshine of the Spotless Mind si presenta come un film struggente, triste, ma non del tutto privo di speranza, e la sua storia unica e le sue immagini suggestive lo rendono un film difficile da dimenticare, proprio come una persona importante che si conosceva. Se mi lasci ti cancello in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

I giorni del cielo (1978)

I giorni del cielo (1978)
Screenshot dal film I giorni del cielo (1978)

Sebbene I giorni del cielo parli di un triangolo amoroso complicato e alla fine pericoloso, è uno di quei film in cui la trama sembra passare in secondo piano. Le interazioni romantiche sono credibili, certo, ma gran parte della passione e della spettacolarità del film sono dovute al modo in cui è girato e alla musica di Ennio Morricone.

È difficile da spiegare a parole, ma c’è qualcosa di inebriante e commovente nell’insieme, anche se sulla carta la storia sembra un po’ banale e nel complesso è un film piuttosto semplice. Tuttavia, è difficile negare che pochi registi siano in grado di realizzare film così belli come Terrence Malick al suo apice, e I giorni del cielo potrebbe essere il suo film migliore, e forse uno dei migliori per i neofiti che si avvicinano al suo unico – e talvolta scoraggiante – corpus di opere. I giorni del cielo in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

I segreti di Brokeback Mountain (2005)

I segreti di Brokeback Mountain (2005)
© Focus Features

Sebbene non abbia vinto l’Oscar per il miglior film (qualcuno si ricorda davvero di Crash?), Brokeback Mountain rimane ancora oggi uno dei migliori film di Ang Lee e, probabilmente, il miglior film del 2005. Si tratta di una tragica storia d’amore gay di due cowboy che, negli anni ’60, si incontrano e si innamorano l’uno dell’altro, anche se in un’epoca in cui l’essere gay era considerato tabù e inaccettabile per molti.

Sembra che ci siano più film di storie d’amore tragiche gay che di storie d’amore tragiche eterosessuali, anche se la situazione sembra essere cambiata negli ultimi anni. Questo può rendere Brokeback Mountain una visione difficile a volte, ma è difficile negare la potente regia e la recitazione in mostra qui, con le migliori interpretazioni della carriera di Heath Ledger e Jake Gyllenhaal. I segreti di Brokeback Mountain in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

In the Mood for Love (2000)

In the Mood for Love (2000)
© Block 2 Pictures

In the Mood for Love è forse il film più famoso di Wong Kar-wai e – non sorprende, visto il titolo – uno dei suoi film più romantici. Detto questo, gli elementi romantici sono molto attenuati, anche se il film di Wong Kar-wai è tutto incentrato sull’amore, sul crepacuore e sul desiderio, e sul modo in cui queste cose possono complicare la vita di una persona.

È un film lento e molto sobrio, ma rimane impresso nella mente per molto tempo dopo la visione. In effetti, sono l’aspetto evocativo, il suono e l’atmosfera generale del film a rendere In the Mood for Love così memorabile, perché la trama è, sulla carta, estremamente semplice. È un classico del cinema internazionale per un motivo preciso e si è guadagnato lo status di uno dei film di Hong Kong più conosciuti di tutti i tempi. In the Mood for Love in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Luci della città (City Lights, 1931)

Luci della città (City Lights, 1931)

Un dramma romantico ben ritmato che non perde tempo, Luci della città è uno dei migliori film di Charlie Chaplin, e certamente il suo miglior film romantico, essendo persino più forte di tutti i grandi film in cui recitò e/o diresse durante gli anni Venti. Il film segue il personaggio di Charlot di Chaplin mentre si innamora di una fioraia cieca e si impegna a fare il possibile per aiutarla a raccogliere abbastanza denaro per sottoporsi a un’operazione che le restituirà la vista.

Luci della città è divertente, commovente e agrodolce in tutti i momenti giusti, sembrando un film essenzialmente perfetto per la maggior parte della sua durata. I migliori film di Chaplin sono innegabilmente senza tempo e, dato che Luci della città è in assoluto uno dei suoi migliori, è anche quello che sembra più resistente all’invecchiamento o all’affievolimento del suo impatto nel tempo.

Casablanca (1942)

Casablanca (1942)
© Warner Bros

I film d’amore non sono migliori di Casablanca. Realizzato e ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, segue due amanti che si incrociano per caso e vedono riaccendersi i loro sentimenti, con l’unico problema che uno dei due si è stancato nel tempo a causa dell’amore perduto e l’altro si è risposato.

La storia si allarga naturalmente, grazie al fatto che è ambientata nella Seconda Guerra Mondiale, e così i personaggi si trovano a fare i conti con la posta in gioco personale e con il modo in cui le loro azioni si ripercuoteranno sul mondo intero. Il film riesce a portare a termine questa storia ambiziosa con un ritmo serrato, molti personaggi secondari memorabili, un umorismo sorprendentemente divertente e un ritmo che sembra ancora piuttosto veloce, anche per gli standard moderni. È difficile sbagliare, è un classico in tutti i sensi e si colloca meritatamente come il più grande film d’amore di tutti i tempi. Casablanca in streaming è disponibile sulle seguenti piattaforme:

Slow Horses: Apple TV+ rinnova per una sesta stagione

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Slow Horses: Apple TV+ rinnova per una sesta stagione

Dopo il finale della quarta stagione, Apple TV+ ha annunciato che l’acclamata serie di spionaggio “Slow Horses” avrà una sesta stagione, composta da sei episodi. La serie, vincitrice di Emmy e BAFTA, ha come protagonista il premio Oscar® Gary Oldman, che ha ricevuto nomination ai Golden Globe, agli Emmy e ai BAFTA per la sua straordinaria interpretazione dell’amato e irascibile Jackson Lamb. Il finale della quarta stagione di “Slow Horses” è stato trasmesso lo scorso 9 ottobre su Apple TV+.

«Il pubblico di tutto il mondo si è innamorato di “Slow Horses” e sono lieto che Gary Oldman guiderà questo cast stellare in un’altra avventura tagliente e ricca di azione», ha dichiarato Jay Hunt, direttore creativo per l’Europa di Apple TV+.

Slow Horses vede protagonista Gary Oldman

“Slow Horses” è stata celebrata come “senza dubbio la migliore serie di spionaggio vista in televisione”, “uno spy thriller epico”, “assolutamente brillante” e “dannatamente bello”. Acclamata come “dark comedy divertente e più serrata dei bottoni della camicia macchiata di salsa di Lamb”. La serie presenta “un mondo perfettamente realizzato, una sceneggiatura superba, un cast stellare sempre al top e grande azione”, uno show che “migliora sempre di più”. Tutte e quattro le stagioni di “Slow Horses” hanno ottenuto un punteggio Certified Fresh, due stagioni hanno ricevuto un rating del 100% su Rotten Tomatoes, mentre l’apprezzamento di pubblico e critica è andato in crescendo di stagione in stagione.

La sesta stagione vede gli Slow Horses in fuga, mentre Diana Taverner li trascina tutti in un gioco di ritorsioni e vendette ad alto rischio.

“Slow Horses” è un dramma di spionaggio dallo humor cupo e segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che prestano servizio in un dipartimento della discarica dell’MI5, noto in modo non affettuoso come Slough House. Gary Oldman interpreta Jackson Lamb, il brillante e irascibile leader delle spie che finiscono a Slough House a causa di errori che hanno messo fine alla loro carriera, poiché spesso si ritrovano a vagare tra il fumo e gli specchi del mondo dello spionaggio.

Il cast comprende la candidata all’Oscar® Kristin Scott Thomas, il candidato all’Emmy Jack Lowden, Saskia Reeves, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, il candidato al BAFTA Award Samuel West, Aimee-Ffion Edwards, Ruth Bradley, Tom Brooke, Joanna Scanlan e il candidato all’Oscar® Jonathan Pryce.

La serie è prodotta per Apple TV+ da See-Saw Films, con Jamie Laurenson, Hakan Kousetta, Julian Stevens, Iain Canning, Emile Sherman, Adam Randall, Gail Mutrux, Douglas Urbanski e Gary Oldman come produttori esecutivi. La sesta stagione è adattata per la televisione dalla co-produttrice esecutiva Gaby Chiappe, mentre Adam Randall torna alla regia.

Le prime quattro stagioni complete di “Slow Horses” sono disponibili in streaming su Apple TV+ e recentemente è stata annunciata anche una quinta stagione che sarà adattata dal quinto romanzo, “London Rules”.

Megalopolis: la spiegazione del finale del film di Francis Ford Coppola

È un senso di speranza a chiudere Megalopolis di Francis Ford Coppola (qui la nostra recensione). Il film, in lavorazione da decenni, vanta come noto un cast all-star con Adam Driver, Giancarlo EspositoNathalie Emmanuel e altri e sin dalla sua presentazione al Festival di Cannes, le recensioni di Megalopolis sono state contrastanti, con molte di esse che si concentrano proprio sul suo finale, che per quanto criptico lascia appunto emergere un messaggio di speranza per il futuro, nonostante la consapevolezza di un presente quantomai torbido.

La trama di Megalopolis

Megalopolis è un’epopea romana ambientata in un’America moderna e immaginaria. La città di New Rome sta cambiando, causando aspri conflitti tra Cesar Catilina (Adam Driver), geniale artista che cerca di proiettarsi in un futuro utopico e idealistico, e la sua nemesi, il sindaco Franklyn Cicerone (Giancarlo Esposito), reazionario e legato a uno status quo regressivo, avido e corrotto. Tra i due si inserisce Julia (Nathalie Emmanuel), la figlia del sindaco che, essendo innamorata di Cesar Catilina, si trova a dover scegliere in chi riporre la propria lealtà e a chiedersi cosa merita, davvero, l’umanità.

Cosa succede nel finale del film?

Il film si conclude con Crassus (Jon Voight) che uccide la moglie Wow Platinum (Aubrey Plaza) e spara a Clodio (Shia LaBeouf) con una freccia dopo che questi ha cercato di organizzare un colpo di stato per la sua società. Crasso ambisce ad essere ricordato come un uomo buono, donando tutti i suoi soldi al nipote Cesar. Nel frattempo, Clodio è scioccato quando il popolo di New Rome gli si rivolta contro. Mentre il popolo inizia a inveire anche contro Cesar Catilina e il sindaco Cicerone, questi ultimi, insieme alla figlia Julia e al figlio suo e di Cesar, si danno alla macchia.

Aubrey Plaza in Megalopolis
Aubrey Plaza in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Cesar tiene un discorso al popolo di Nuova Roma, che finalmente accetta il suo sogno per la città. La notte di Capodanno, Cesar apre Megalopoli al pubblico, che potrà godere di un’utopia che si evolverà insieme a loro. Cicero fa però promettere a Cesare che costruirà nobilmente e i due si riconciliano. Quando Cesar e Julia fermano il tempo intorno a loro, solo il loro bambino non si blocca, mentre il film finisce. Tutto questo avviene all’interno di un contesto quantomai caotico e sono numerosi gli elementi che necessitano di una spiegazione più approfondita, che proponiamo qui di seguito.

Perché Crassus aiuta Cesar nel finale?

Hamilton Crassus III era il capo della Crassus National Bank. Ha trascorso la maggior parte di Megalopolis a giudicare Clodio perché non era pronto ad assumere il controllo della sua azienda, ma mentre dava sempre fiducia a Cesar, voleva che Clodio gli succedesse. Crassus, che non era considerato l’uomo più gentile in cui imbattersi, alla fine di Megalopolis cerca di ottenere proprio questo effetto. Cedendo i suoi beni e il suo denaro a Cesar, Crassus pensa di essere considerato come un uomo buono, in particolare perché suo nipote è ora amato dalla New Rome.

Suo figlio Clodio, invece, è estremamente odiato dopo il discorso di Cesar e l’apertura di Megalopolis. Crassus pensa dunque innanzitutto alla sua eredità. Se avesse consegnato le redini a Clodio e a Wow, Crassus non sarebbe stato ricordato come una brava persona. In definitiva, il suo ripensamento è stato dettato semplicemente dalla necessità di proteggere la sua reputazione piuttosto che di fare qualcosa per pura bontà d’animo.

Shia LaBeouf in Megalopolis
Shia LaBeouf in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Cosa significa l’apertura di Megalopolis per il futuro di Cesar e di New Rome

Dopo tanto tempo, Cesar ha finalmente aperto Megalopolis al pubblico. La città, costruita con Megalon, era come uno scenario da sogno. I cittadini di New Rome potevano godere di Megalopolis a loro piacimento, senza alcun vincolo. L’apertura della città offre inoltre una speranza per New Rome. Le persone possono vivere e lavorare in un luogo che si rivolge a loro senza dover fare affidamento sui funzionari del governo, che – come suggerisce il film – non sempre hanno a cuore gli interessi delle persone. Megalopolis è stata progettata come un’utopia che cresce insieme a loro. Si tratta di un grande cambiamento rispetto alla gestione della vecchia città, dove corruzione, avidità e potere la fanno da padrone.

L’apertura di Megalopolis ha anche consolidato il futuro di Cesar, che probabilmente verrà etichettato come un genio che ha contribuito a salvare le persone negli anni a venire. Ha guadagnato la fiducia della popolazione di New Rome e questo probabilmente lo manterrà in prima linea nella gerarchia della città. Con i soldi di Crassus, il futuro della sua famiglia e della sua azienda, Design Authority, è al sicuro. Anche se non è chiaro come Megalopolis si comporterà in futuro, o come l’ego di Cesar sarà alimentato dopo la sua apertura, l’utopia ha creato un senso di speranza e prosperità per Cesar e per i cittadini di New Rome.

Come Cesar ha creato Megalon e come funziona questo elemento

Cesar ha creato Megalon dopo la morte della moglie. Mentre cercava di salvarla, Cesar fu colpito dal principio di Megalon dopo aver scoperto che era incinta di due gemelli quando morì. Megalon è dunque un’estensione della speranza di Cesar, un modo per creare qualcosa che avrebbe assicurato il mondo alle generazioni future. Sebbene non sia chiaro come Cesar abbia fabbricato Megalon, Megalopolis lo mostra ad un certo punto con in mano il cuore di sua moglie, la cui auto è caduta nel fiume. Megalon è anche apparentemente fuso con un pezzo di capelli della moglie, il che suggerisce che solo la vita può creare la vita.

Giancarlo Esposito in Megalopolis
Courtesy of Lionsgate/Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

La realtà è che Megalon rimane grossomodo un mistero per tutta la durata del film, ma Coppola ne rivela alcune qualità. La sostanza sfuggente può apparentemente causare allucinazioni, in quanto Cesar vede spesso cose che non ci sono. Le gocce di Megalon possono anche guarire le persone, come accade al volto di Cesar dopo che gli hanno sparato. Il materiale è anche ciò di cui è fatta Megalopolis, può trasformarsi in qualsiasi cosa (edifici, passerelle, ecc.) ed è autosufficiente. Megalon può anche controllare il tempo e rendere invisibili le cose a suo piacimento. È una sostanza magica che apparentemente può fare qualsiasi cosa, evolvendosi contemporaneamente agli esseri umani.

Come può Cesar controllare il tempo?

Date queste qualità di questo elemento, Cesar può controllare il tempo a Megalopolis sostanzialmente proprio perché ha creato Megalon, che ha la capacità di piegare il tempo e lo spazio intorno a sé. Ma solo lui può fermarlo e farlo ripartire, probabilmente perché Megalon è una sua esclusiva creazione. Inoltre, sembra che Megalon sia collegato alle emozioni di Cesar: quanto più egli nutre speranze per il futuro di Megalon, tanto più facilmente riusce a controllare il tempo.

Quando questa speranza viene meno per un po’, Cesar smette di essere in grado di fermare il tempo a suo piacimento. Megalon potrebbe dunque essere visto come la manifestazione fisica della speranza di Cesar. Quando Julia inizia a sperare abbastanza per entrambi e crede in ciò che Cesar è in grado di fare per la gente di New Rome con Megalon, la sua capacità di controllare il tempo ritorna e si dimostra più forte che mai.

Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis
Nathalie Emmanuel e Adam Driver in Megalopolis. Courtesy of Lionsgate – © 2024 Lionsgate

Perché la bambina di Cesar e Julia non si blocca quando il tempo si ferma?

La bambina di Cesar e Julia è l’unico a non bloccarsi quando i genitori hanno fermato il tempo alla fine del film. Se Megalon era legato alla speranza di Cesar e, per estensione, di Julia, allora ha senso che la loro bambina sia la manifestazione di quella speranza in tutti i sensi. Cesar voleva creare un futuro migliore per la prossima generazione e sua figlia ne fa parte. Il fatto che la bambina non si sia lasciata scoraggiare dall’arresto del tempo suggerisce che il suo controllo su Megalon sia ancora più potente di quello del padre.

È anche possibile che non si sia bloccata perché non ha idea di cosa sia il tempo e di come funzioni. Il tempo per lei è appena iniziato, non sta andando né troppo veloce né troppo lento, è semplicemente così. Di certo, è Cesar che può stare fuori dal tempo mentre questo si ferma, ma ora è sua figlia a poterlo fare, il che significa semplicemente che il padre sembra averle ha trasmesso le sue capacità.

Che fine ha fatto il satellite che cade sulla Terra?

Nella prima metà di Megalopolis, un satellite stava cadendo sulla Terra dallo spazio e si stava preparando a precipitare da qualche parte in Canada. Tuttavia, in seguito è stato rivelato che il satellite abbandonato sarebbe atterrato a New Rome. Non viene mai mostrato completamente cosa sia successo, vengono mostrati solo due pezzi di detriti che cadono dal cielo, suggerendo che il satellite è finalmente caduto nell’atmosfera terrestre portando scompiglio e morte tra la popolazione di New Rome. Tuttavia, i danni sembrano non aver eliminato ogni traccia di vita, che anzi a partire da lì si trasforma.

Il vero significato del finale di Megalopolis

Megalopolis, in ultima analisi, si concentra molto sull’avidità, il potere e il denaro, oltre che sui rapporti tesi tra i ricchi, ma il suo finale è tutto incentrato sulla speranza. Speranza nel futuro, nel cambiamento, nel lavorare insieme nonostante un passato conflittuale e nel costruire qualcosa di duraturo per l’umanità. Il finale del film parla del desiderio di qualcosa di migliore per la prossima generazione e di lavorare per raggiungere questo obiettivo senza distrazioni. Megalopolis sottolinea il valore della speranza in un mondo che ne è apparentemente privo, la volontà di fare a meno dei politici e dell’incuria dei ricchi nei confronti del popolo per creare qualcosa di prezioso e che salvi la vita, cosa che Cesar riesce infine a fare.

Jake Paul vs. Mike Tyson, il trailer dell’incontro in diretta mondiale su Netflix

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Manca un mese al mega-evento di pugilato dei pesi massimi, annunciato da Netflix e Most Valuable Promotions (MVP), che vedrà protagonista la superstar internazionale Jake “El Gallo” Paul (10-1, 7 KO) contro l’uomo più cattivo del pianeta, Mike Tyson (50-6, 44 KO). Jake Paul vs. Mike Tyson sarà trasmesso in diretta mondiale, in esclusiva su Netflix, sabato 16 novembre 2024 alle 2 di notte ora italiana dall’AT&T Stadium di Arlington, Texas, sede dei Dallas Cowboys della NFL, con una capienza di 80.000 posti.

Nel co-main event, l’indiscussa campionessa mondiale dei superleggeri di Matchroom Katie Taylor (23-1, 6 KO) difenderà il suo titolo indiscusso in 10 round da due minuti contro la pioniera della boxe e campionessa mondiale unificata dei pesi piuma Amanda “The Real Deal” Serrano (47-2-1, 31 KO) nella rivincita più attesa della storia della boxe femminile.

Jake Paul vs. Mike Tyson sarà trasmesso in diretta mondiale su Netflix

Il programma principale prevede anche un incontro di 12 round per il titolo WBC dei pesi welter tra il campione in carica Mario “El Azteca” Barrios (29-2, 18 KO) e Abel Ramos (28-6-2, 18 KO) e un incontro di 6 round per i pesi supermedi tra il pugile numero uno dell’India e il primo ingaggio internazionale di MVP, Neeraj Goyat (18-4-2, 8 KO), e la superstar brasiliana dal talento multiforme Whindersson Nunes (2-2-1, 1 KO di record combinato).

Netflix ha inoltre annunciato COUNTDOWN: PAUL VS. TYSON, una serie di documentari in tre parti con accesso ravvicinato ai pugili. La docuserie, i cui episodi 1 e 2 saranno disponibili in anteprima solo su Netflix dal 7 novembre e l’episodio 3 dal 12 novembre, porterà gli spettatori dietro le quinte dei rispettivi training camp di Paul e Tyson, per raccontare l’incredibile grinta, determinazione e impegno fisico necessari per prepararsi a quello che sarà un mega evento di boxe professionale, esplosivo e da non perdere.

Joker: Folie À Deux, Paul Schrader distrugge il film: “È un musical davvero brutto”

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Joker: Folie à Deux ha appena trascorso un altro weekend disastroso al botteghino nordamericano. Durante il suo secondo fine settimana nelle sale, ha incassato solo 7 milioni di dollari e si è piazzato dietro a Beetlejuice Beetlejuice (7,3 milioni di dollari), The Wild Robot (14 milioni di dollari) e Terrifier 3 (18,8 milioni di dollari).

Il sequel non è andato bene né ai fan né alla critica ed è stato inferiore a Joker del 2019 sotto tutti i punti di vista. Naturalmente, anche quel film ha avuto la sua parte di detrattori, poiché Todd Phillips ha messo in mostra le sue ispirazioni, attingendo a piene mani da film come Il re della commedia e Taxi Driver.

Paul Schrader ha scritto quest’ultimo e, parlando con Interview Magazine, ha ammesso di aver odiato tutto di Joker: Folie à Deux. Infatti, non è nemmeno arrivato alla fine!

Richard Gere e Paul Schrader
Richard Gere, Paul Schrader e Uma Thurman al Festival di Cannes – Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Ho visto Joker: Folie à Deux. Ne ho visto circa 10 o 15 minuti. Me ne sono andato, ho comprato qualcosa, sono tornato, ho visto altri 10 minuti. È stato sufficiente“, ha ammesso lo sceneggiatore di Taxi Driver e Toro Scatenato. “È un musical davvero brutto“.

Incalzato sui motivi per cui lo odiava così tanto, Schrader ha dato la colpa alle star Joaquin Phoenix e Lady Gaga. “Non mi piace nessuna delle due persone. Non mi piacciono come attori. Non mi piacciono come personaggi. Non mi piace l’intera faccenda“, ha dichiarato. “Voglio dire, sono persone che, se venissero a casa tua, usciresti dalla porta sul retro“.

Inevitabilmente, l’intervistatore ha chiesto se il regista avesse mai pensato di lavorare a un film della Marvel.

No, no. Il momento in cui ci sono andato più vicino, e ho capito che non faceva per me, è stato quando ho provato a fare il prequel de L’esorcista con Stellan Skarsgård“, ha spiegato Schrader. “Doveva essere un film commerciale ad alto budget e per me non è stato facile. Ho avuto problemi con i produttori, problemi con tutto. Ho capito sempre di più che non era adatto a me“.

Joker: Folie à Deux rischia di far perdere alla Warner Bros. fino a 200 milioni di dollari dopo il flop al botteghino e detiene diversi record indesiderati. Ad esempio, è il film di fumetti con la valutazione più bassa di sempre su CinemaScore, con un voto D da parte degli spettatori.

Lino Guanciale maestro di cerimonie per la serata di apertura della Festa di Roma 2024

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Lino Guanciale condurrà la cerimonia di apertura della diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma. L’evento si svolgerà mercoledì 16 ottobre alle ore 19 nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone prima della proiezione del film inaugurale, Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre.

Volto del cinema, del teatro e della televisione italiani, Lino Guanciale esordisce sul grande schermo nel 2008, interpretando Mozart in Io, Don Giovanni di Carlos Saura, e lavorando successivamente con registi del calibro di Woody Allen, Michele Placido, Andrea Molaioli, Susanna Nicchiarelli, Pappi Corsicato, Paolo e Vittorio Taviani.

In televisione è stato protagonista di alcune serie di successo: fra queste, Che Dio ci aiuti 23La dama velataNon dirlo al mio capoLa porta rossaL’allieva. Per la sua interpretazione ne Il commissario Ricciardi, serie tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, si è aggiudicato il Nastro d’argento nel 2021. Tra gli impegni televisivi più recenti ci sono le serie NoiSopravvissutiUn’estate fa Il conte di Montecristo, in programma alla Festa del Cinema.

Lino Guangiale maestro di cerimonie

Le prime esperienze teatrali lo vedono al fianco di Gigi Proietti, Claudio Longhi e Franco Branciaroli. Successivamente collabora con alcuni importanti nomi come Luca Ronconi, Walter Le Moli, Massimo Popolizio e Michele Placido. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Flaiano come personaggio rivelazione dello spettacolo italiano.

The Bad Guy – Seconda stagione, il trailer!

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The Bad Guy – Seconda stagione, il trailer!

Prime Video ha svelato oggi il trailer ufficiale della serie Original The Bad Guy – Seconda stagione, l’atteso nuovo capitolo della dark comedy diretta da Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana e interpretata da Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi, Stefano Accorsi, Selene Caramazza, Giulia Maenza,  Antonio Catania, Fabrizio Ferracane, Carolina Crescentini, Aldo Baglio, Alessandro Lui, Antonio Zavatteri, Guia Jelo, Bebo Storti, Gianfelice Imparato e Francesco Zenzola.

I primi due episodi di The Bad Guy - Seconda stagione saranno presentati in anteprima venerdì 25 ottobre ad Alice nella Città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma (16 – 27 ottobre), nella sezione “Serie”.

La prima stagione di The Bad Guy, acclamata da pubblico e critica, ha raccontato l’incredibile storia di Nino Scotellaro (Lo Cascio), integerrimo pubblico ministero siciliano che, dopo la condanna per mafia, decide di mettere a segno un machiavellico piano di vendetta, diventando il “bad guy” che è stato ingiustamente accusato di essere. La seconda stagione si gioca sulla guerra per l’introvabile archivio di Suro, anni di intercettazioni tra il boss e pezzi grossi dello Stato. Tutti lo vorrebbero: Nino, Luvi, il Maggiore Testanuda, Teresa, Leonarda. L’archivio diventa, così, un campo di battaglia esistenziale tra passato e futuro, una bomba ad orologeria pronta ad esplodere nelle mani di chi riuscirà ad impossessarsene.

The Bad Guy – Seconda stagione  è creata da Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi, e scritta da Fortunata Apicella, Giacomo Bendotti, Giordana Mari, Ludovica Rampoldi, Davide Serino e Giuseppe G. Stasi; prodotta da Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori e Viola Prestieri di Indigo Film in co-produzione con Amazon MGM Studios, in associazione con il distributore internazionale FIFTH SEASON e in collaborazione con Rai Cinema. Tutti i sei episodi della prima stagione di The Bad Guy  sono già disponibili in esclusiva su Prime Video in Italia

Bryce Dallas Howard dirigerà All Of Her, cerca una protagonista per un ruolo multiplo

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La Lionsgate ha concluso un accordo con Bryce Dallas Howard per dirigere All of Her, i cui dettagli sono ancora segreti. Il progetto è scritto da Sarah Streicher e si basa su una storia originale del regista di Jurassic World Colin Trevorrow e Streicher. Lo studio è attualmente alla ricerca di un’attrice per interpretare il personaggio principale, che comprende più ruoli.

Trevorrow e Annys Hamilton della Metronome Film Company produrranno. Howard produrrà anche con la sua Nine Muses Entertainment. Nathan Kahane, presidente della Lionsgate Motion Picture Group, ha affermato: “Questo film ha tutto: un’idea estremamente divertente, una parte incredibile per un’attrice protagonista e un talento incredibile dietro tutto questo, con Bryce che guida la strada come regista. Siamo entusiasti di far partire la palla”.

Jurassic World: Bryce Dallas Howard commenta le critiche ai “tacchi” di Claire

In precedenza Bryce Dallas Howard ha diretto il documentario di Apple TV+, Dads, così come gli episodi delle serie Disney+ Star Wars The Mandolorian e The Book of Boba Fett, e l’imminente Skeleton Crew, oltre a vari cortometraggi. Howard sta anche sviluppando Flight of the Navigator per Disney. Ha anche diretto il documentario Pets per Disney+.

Daniel Brühl elude una domanda sul suo eventuale cameo in Thunderbolts*

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Daniel Brühl ha interpretato il Barone Zemo in diversi progetti Marvel Studios, ultimo in ordine di tempo The Falcon and The Winter Soldier, in cui tenta una precaria alleanza con i protagonisti dello show Disney+. Adesso si parla di un suo possibile coinvolgimento in Thunderbolts*. Il film Marvel Studios riunirà un mix di eroi e cattivi, ma non segue esattamente i fumetti, in cui il Barone Zemo riunisce i Signori del Male per farli comportare da eroi, così che questi, alla fine, decidono davvero di voler fare del bene.

Al momento, non c’è nulla che suggerisca che Daniel Brühl apparirà come Zemo, tuttavia il suo eludere in maniera divertita la domanda diretta sembra implicare che ci sarà. Data la sua storia con Wakanda e la sua brillantezza tattica, è abbastanza facile immaginare i vari modi in cui Valentina Allegra de Fontaine potrebbe essere in combutta con il cattivo.

Apparendo sul red carpet del London Film Festival, a Brühl è stato chiesto senza mezzi termini se apparirà in Thunderbolts*. E, dopo aver riso divertito, ha risposto: “Prossima domanda!”. Cosa ne pensate? Sarebbe interessante rivedere l’attore anche solo per un cameo alle prese con il Soldato d’Inverno?

Daniel Bruhl

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Tutto quello che c’è da sapere su Thunderbolts*

Diretto da Jake Schreier (Paper Towns), il cast di Thunderbolts* comprende Sebastian Stan nel ruolo di Bucky Barnes, Hannah John-Kamen nel ruolo di Ava Starr alias Ghost, Wyatt Russell nel ruolo di John Walker, David Harbour nel ruolo di Alexei Shostakov alias Red Guardian, Olga Kurylenko nel ruolo di Antonia Dreykov alias Taskmaster, Harrison Ford nel ruolo del Generale Thaddeus ‘Thunderbolt’ Ross e Lewis Pullman nel ruolo di Bob alias Sentry.

Florence Pugh riprende il ruolo di Yelena Belova, sorella di Vedova Nera (e una delle parti migliori della serie Marvel Disney+ Occhio di Falco). Inoltre, Julia Louis-Dreyfus interpreta Valentina Allegra de Fontaine, con Geraldine Viswanathan nei panni di Mel, la sua assistente (che sostituisce una Ayo Edebri estremamente impegnata e piena di impegni).

Lo sceneggiatore di Black Widow e Thor: Ragnarok Eric Pearson si unisce agli sceneggiatori di Beef Lee Sung Jin e Joanna Calo. Un trailer è stato mostrato a porte chiuse al San Diego Comic-Con. Thunderbolts* arriverà nelle sale il 5 maggio 2025, in ritardo rispetto alla precedente data di uscita del 20 dicembre 2024 a causa degli scioperi della WGA e della SAG-AFTRA. Nel frattempo, restate aggiornati sul MCU con la nostra guida alla storia della Fase 5 della Marvel e con uno sguardo a ciò che deve ancora venire nella Fase 6 della Marvel.

Deadpool e Wolverine: la Marvel al lavoro sul sequel?

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Deadpool e Wolverine: la Marvel al lavoro sul sequel?

Si dice che Marvel Studios sia al lavoro su un sequel per Deadpool e Wolverine. Anche in caso la notizia dovesse rivelarsi vera, nessuno sarebbe troppo sorpreso, dal momento che il team up estivo ha sbancato il box office e ha raccolto entusiasmo unanime worldwide.

Per adesso, lo scooper MTTSH afferma che le discussioni sono in corso. Il team di supereroi diretto da Shawn Levy è ora il film vietato ai minori con il più alto incasso di tutti i tempi e sta ancora riscuotendo successo e battendo i record. Dopo il debutto sulle piattaforme digitali il 1° ottobre, Deadpool e Wolverine è diventato il ​​film vietato ai minori più venduto di sempre nella sua prima settimana di disponibilità (a livello nazionale, negli USA).

Deadpool e Wolverine è il cinecomic vietato con il maggior incasso della storia del cinema

Il film ha anche superato i 622 milioni di dollari di Avengers negli incassi nazionali, diventando il quinto film del genere con il maggiore incasso di sempre negli Stati Uniti e salendo nella classifica dei film con il maggior incasso di tutti i tempi a livello mondiale. Dopo aver incassato ufficialmente oltre 1,31 miliardi di dollari a livello globale, D&W ha superato Jurassic World: Fallen Kingdom, diventando il 21° film con il maggior incasso di sempre.

Sebbene ci aspettiamo che il Mercenario Chiacchierone e Logan uniscano di nuovo le forze in Avengers: Secret Wars, dati questi numeri un seguito diretto di Deadpool e Wolverine era probabilmente inevitabile.

Sia Ryan Reynolds che Hugh Jackman hanno espresso il loro interesse a tornare nei rispettivi ruoli, nel corso delle interviste, ma sono stati attenti a non lasciare intendere che ci fosse effettivamente qualcosa in cantiere.

Citadel: Honey Bunny, dal 7 novembre su Prime Video, ecco il trailer

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Prime Video ha svelato oggi il coinvolgente trailer ricco di azione dell’attesa serie Original, Citadel: Honey Bunny. La serie indiana, nata dal mondo di Citadel, è diretta da Raj & DK (Raj Nidimoru e Krishna DK) e scritta da Sita R. Menon, insieme a Raj & DK.

La serie è prodotta da D2R Films, Amazon MGM Studios e co-prodotta dai Fratelli Russo con AGBO. Anthony Russo, Joe Russo, Angela Russo-Otstot e Scott Nemes di AGBO, insieme a David Weil (Hunters), sono i produttori esecutivi di Citadel: Honey Bunny e di tutte le serie che fanno parte del mondo di Citadel. Anche Midnight Radio è executive producer.

La serie vede come protagonisti i talentuosi Varun Dhawan e Samantha e il sempre più poliedrico Kay Kay Menon, affiancati da un cast d’eccezione, che include Simran, Saqib Saleem, Sikandar Kher, Soham Majumdar, Shivankit Parihar e Kashvi Majmundar. Citadel: Honey Bunny debutterà in esclusiva su Prime Video in India e in oltre 240 Paesi e territori nel mondo il 7 novembre.

La serie Original italiana Citadel: Diana con Matilda De Angelis è stata la seconda a debuttare nel mondo di Citadel ed è disponibile su Prime Video dallo scorso 10 ottobre.

Il trailer mostra un assaggio dell’emozionante e avvincente thriller spionistico ambientato nel vivace contesto degli anni ’90, caratterizzato da azione esplosiva, stunt adrenalinici e forti emozioni, il tutto arricchito da performance eccezionali e da un grandioso aspetto visivo. Quando lo stuntman Bunny (Varun Dhawan) recluta l’attrice in difficoltà Honey (Samantha) per un lavoretto, i due vengono catapultati in un mondo fatto di azione ad alto rischio, spionaggio e tradimenti. Anni dopo, quando il loro pericoloso passato torna a cercarli, Honey e Bunny, che si sono allontanati, dovranno ritrovarsi e lottare per proteggere la loro giovane figlia Nadia.

Il primo poster di Citadel: Honey Bunny

“Dopo l’incredibile successo del teaser, l’entusiasmo e le aspettative sullo show sono cresciute di giorno in giorno, con i fan di Varun, Samantha e Raj & DK che attendono con impazienza l’arrivo del 7 novembre. Abbiamo ritenuto che questo fosse il momento giusto per offrire loro uno sguardo sulla serie con un trailer ricco di azione che cattura l’incredibile mondo di Citadel: Honey Bunny. Raj & DK hanno aggiunto il loro tocco distintivo e il loro fascino a questo thriller spionistico ad alto contenuto di adrenalina, che promette un’avventura completamente nuova e avvincente per il nostro pubblico,” ha dichiarato Nikhil Madhok, Head of Originals di Prime Video, India.

Citadel: Honey Bunny è un progetto molto importante per noi, perché ci ha dato l’opportunità di far parte di un mondo più ampio e inedito di spie e spionaggio che non è mai stato realizzato o addirittura tentato prima. Finora siamo stati noi a creare tutti i nostri progetti, ma Citadel: Honey Bunny rappresenta la nostra prima collaborazione. E il fatto di collaborare con forze creative come i Fratelli Russo, oltre che con una serie di registi e autori di talento in tutto il mondo, ha reso questa esperienza incredibilmente preziosa”, hanno dichiarato Raj e DK.

“Bunny è diverso da tutti i ruoli che ho interpretato finora. Come spia, non solo conduce una doppia vita, ma ogni aspetto della sua personalità ha due lati distinti, il che è stato molto stimolante per me come attore. Nel contesto complesso della trama, per la sua interpretazione ho dovuto attingere ad una varietà di esperienze e personaggi che ho interpretato nel corso degli anni, oltre a prepararmi mentalmente e fisicamente per gli stunt faticosi e le scene d’azione, rendendola una delle mie performance più impegnative. Sono profondamente grato a Prime Video, Raj & DK e AGBO per l’opportunità di dare vita a Bunny”, ha commentato Varun Dhawan.

Samantha ha dichiarato: “Ad attirarmi verso questo progetto è stata l’opportunità di far parte di un contenuto d’intrattenimento ricco di azione, con una trama avvincente, con al centro personaggi complessi, intensi combattimenti corpo a corpo e stunt che rivaleggiano con gli standard internazionali, insieme alla prospettiva di svolgere un ruolo importante in questa raccolta di storie di spionaggio collegate tra loro. Le sfide e gli sforzi richiesti per dare vita a Honey hanno avuto un profondo impatto su di me, sia a livello professionale che personale, rendendolo uno dei ruoli più significativi della mia carriera. Sono certa che il pubblico apprezzerà molto questa serie, non solo in India, ma anche nei numerosi Paesi e territori in cui debutterà su Prime Video”.

Il Mondo di Citadel

La prima stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, insieme a Stanley Tucci e Lesley Manville, ha debuttato nel 2023 con successo internazionale, ed è diventata la seconda nuova serie originale di Prime Video più vista fuori dagli Stati Uniti, e la quarta più vista in tutto il mondo, dopo 24 giorni. Citadel e le successive serie action-espionageOriginal vantano la produzione esecutiva di AGBO dei Fratelli Russo e attraversano il mondo, sviluppando la storia dell’agenzia di spionaggio Citadel e della potente organizzazione rivale, Manticore. Ogni serie nata dal mondo Citadel ha per protagonisti talenti nazionali ed è creata, prodotta, e girata nel territorio in cui è ambientata, dando a ciascuno show una cifra stilistica unica e un’identità culturale decisa e radicata nel Paese d’origine. La serie Original italiana Citadel: Diana, disponibile dal 10 ottobre 2024, è la seconda a debuttare nel mondo di Citadel e sarà seguita dalla serie indiana Citadel: Honey Bunny, con Varun Dhawan e Samantha Ruth Prabhu, il 7 novembre 2024. La produzione della seconda stagione di Citadel, interpretata da Richard Madden e Priyanka Chopra Jonas, inizierà quest’anno, con Joe Russo alla regia.

Here, il trailer italiano del film con Tom Hanks e Robin Wright

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Ecco il trailer italiano di Here il nuovo film di Robert Zemeckis che riporta insieme sullo schermo Tom HanksRobin Wright, coppia indimenticabile di Forrest Gump. Il film arriverà a gennaio 2025 in Italia con Eagle Pictures.

Il film è una storia che copre gli eventi di un singolo punto di terra e dei suoi abitanti, dal passato fino al futuro. Il trailer dà un’idea abbastanza chiara di ciò che ci si può aspettare dal film.

Nel cast del film Tom Hanks, Robin Wright, Paul Bettany, e Kelly Reilly. La sceneggiatura è di Eric Roth e Zemeckis stesso e arriverà nei cinema USA il prossimo 15 novembre.

Here è il nuovo film che vede la collaborazione di Tom Hanks e Robert Zemeckis

Richard McGuire pubblicò originariamente Here come una storia di 6 pagine nel 1957. Oltre cinquant’anni dopo, la versione in graphic novel della storia fu pubblicata nel 2014 da Pantheon Books.

Here è la prima collaborazione di Zemeckis, Eric Roth e Tom Hanks da Forrest Gump del 1994 , per la quale hanno vinto tutti e tre premi Oscar, tra cui quello per il miglior regista, il miglior attore e la migliore sceneggiatura adattata. Zemeckis e Hanks hanno recentemente lavorato insieme al film fantasy musicale live-action/animazione CG di Disney+ Pinocchio .

Venom: The Last Dance, la regista promette che si tratta solo dell’inizio per Knull

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L’interesse per Venom: The Last Dance è aumentato notevolmente da quando abbiamo appreso dei piani per Knull, Dio dei simbionti, che apparirà nel terzo capitolo. Con il fatto che questo film venga pubblicizzato come “l’epica conclusione” della trilogia, molti fan si sono chiesti perché questo cattivo venga introdotto ora, in particolare perché i film precedenti hanno fatto così poco per anticipare la sua esistenza.

Parlando con IGN, la sceneggiatrice e regista Kelly Marcel ha rilasciato diverse anticipazioni, tra cui il fatto che Patrick Mulligan tornerà con un simbionte e i “diversi obiettivi” che hanno i personaggi di Chiwetel Ejiofor e Juno Temple.

Dopo Carnage, il regista afferma che volevano “intensificare la posta in gioco con la minaccia in questo film, quindi abbiamo tirato fuori le armi pesanti per portare una sfida molto più grande, non solo a Eddie e Venom, ma al nostro mondo”. Quella sfida è il suddetto Knull, e questo film è solo l’inizio per lui.

“Credetemi, sappiamo benissimo quanto Knull sia importante per i fan, quindi proprio come abbiamo gettato le basi per Venom, speriamo di fare lo stesso per Knull”, anticipa Marcel. “Il Re in Nero è troppo potente per essere un ‘one and done’. Questo film introduce Knull, ma sfiora solo l’inizio della sua storia”.

“I più grandi cattivi dei film Marvel si sviluppano nel tempo. Qui, Knull è la minaccia che si nasconde dietro il pericolo che mette alla prova i limiti assoluti della partnership tra Eddie e Venom, ma è la loro relazione che rimane il cuore di questa storia”, continua. “Fin dall’inizio, Tom e io abbiamo sempre immaginato che questa particolare storia di Eddie/Venom sarebbe stata raccontata in tre parti e che l’arco narrativo avrebbe raggiunto il culmine con il terzo film per motivi che il film rivelerà”.

Se questa è davvero la fine per Tom Hardy come Venom, allora perché aggiungere Knull al mix ora? “Come sanno i fan, ci sono molte, molte altre storie di simbionti: l’universo è vasto e ricco e un film non potrebbe mai rendere giustizia a Knull”, afferma Marcel. “Oltre questa trilogia, ci sono altre storie da esplorare: Dio sta arrivando”.

La domanda è: arriverà in Spider-Man 4? Questa è la voce di corridoio, e anche se la regista di Venom: The Last Dance non ha rivelato nulla a riguardo, molto di ciò che è stato vociferato è stato apparentemente confermato.

Ha comunque dichiarato che Rhys Ifans non interpreta una Variante del Dr. Curt Connors nel film. “Non è raro che gli attori vengano scelti per interpretare diversi personaggi Marvel in vari film e questo non fa eccezione”, spiega Marcel. “Sono stati scelti i migliori attori per i ruoli e Rhys non fa eccezione, interpreta un personaggio nuovo e diverso in un ruolo davvero divertente e importante e sono così emozionata per la reazione delle persone alla sua meravigliosa interpretazione”.

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Tutto quello che c’è da sapere su Venom: The Last Dance

In Venom: The Last Dance, Tom Hardy torna a vestire i panni di Venom, uno dei personaggi più grandi e complessi della Marvel, per l’ultimo film della trilogia. Eddie e Venom sono in fuga. Braccati da entrambi i loro mondi e con la rete che si stringe, il duo è costretto a prendere una decisione devastante che farà calare il sipario sull’ultimo ballo di Venom e Eddie.

Il film è interpretato da Tom Hardy, Chiwetel Ejiofor, Juno Temple, Peggy Lu, Alanna Ubach, Stephen Graham e Rhys Ifans. Kelly Marcel dirige una sceneggiatura da lei scritta, basata su una storia di Hardy e Marcel. Il film è prodotto da Avi Arad, Matt Tolmach, Amy Pascal, Kelly Marcel, Tom Hardy e Hutch Parker. Venom: The Last Dance uscirà nelle sale il 24 ottobre.

Wonder Woman: la caratteristica che James Gunn non sarà in grado di adattare per il DCU

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L’anno scorso, Gal Gadot ha insistito sul fatto che sarebbe tornata come Diana Prince nonostante tutti i segnali indicassero che il suo periodo come Wonder Woman era finito. James Gunn aveva già scelto un nuovo Superman in David Corenswet e stava cercando Batman, quindi non c’era motivo di credere che avrebbe richiamato lei per completare la Trinità del DCU.

Come notato, Gadot ha parlato ripetutamente di un incontro con Gunn e Peter Safran. Promuovendo Heart of Stone di Netflix, ha affermato che le avevano assicurato che sarebbe tornata come l’iconico personaggio della DC Comics in un nuovo film di Wonder Woman. Ma le cose sono andate diversamente. Wonder Woman 3 di Patty Jenkins è stato accantonato quasi immediatamente dopo la fondazione dei DC Studios perché non si adattava alla nuova direzione della DCU.

Poco dopo che i commenti di Gal Gadot sul suo ritorno a Wonder Woman hanno iniziato a fare notizia, è stata pubblicata una ferma smentita, apparentemente facendo passare l’attrice per male informata in un momento in cui non poteva rispondere (lo sciopero SAG-AFTRA era in pieno svolgimento e quelle interviste erano state registrate mesi prima, quindi le cose potrebbero essere semplicemente cambiate in quel periodo).

La nuova Wonder Woman non sarà mai più alta di Superman

Gunn ha senza dubbio qualche idea su chi dovrebbe interpretare Diana nel DCU, ma ha confermato che avrà difficoltà ad adattare un elemento chiave del personaggio per il suo ritorno live-action. Come si può vedere nei post di Threads, un fan ha chiesto al regista se sarebbe possibile che la nuova Wonder Woman possa essere più alta di Superman e che a sua volta Batman possa essere più alto di lui.

Gwendoline ChristieCorenswet è alto 1,93 m, e anche se è possibile trovare un Cavaliere Oscuro alto 1,95 m o più, Gunn si è affrettato a sottolineare che trovare un’attrice di talento che sia fisicamente così imponente non sarà un compito facile (ha anche spiegato perché la star di Game of Thrones Gwendoline Christie non è un’opzione, visto che pur essendo imponente, è comunque più bassa di David Corenswet).

In definitiva, ci sono alcuni elementi dei fumetti che non arriveranno mai sullo schermo; e, per ora, la star di Andor Adria Arjona è la prima scelta tra i fan per interpretare la nuova Wonder Woman… ed è alta solo 1,70 m.

Black Doves: dal 5 dicembre su Netflix la serie con Keira Knightley

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La nuova serie Black Doves, con Keira Knightley, Ben Whishaw e Sarah Lancashire, sarà disponibile solo su Netflix dal 5 dicembre 2024. Netflix ha inoltre già confermato che la serie tornerà con una seconda stagione.

Ambientata sullo sfondo della Londra natalizia, BLACK DOVES è una storia tagliente, commovente e piena di azione sull’amicizia e il sacrificio. La storia ruota intorno a Helen Webb (Keira Knightley), moglie e madre appassionata e scrupolosa, nonché spia professionista. Da 10 anni trasmette i segreti del marito politico all’oscura organizzazione per cui lavora: le Black Doves. Quando il suo amante segreto Jason (Andrew Koji) viene assassinato, il suo capo spia, l’enigmatica Reed (Sarah Lancashire), si affida a Sam (Ben Whishaw), un vecchio amico di Helen, per proteggerla. Helen e Sam partono insieme in missione per indagare su chi ha ucciso Jason e perché, arrivando a scoprire una vasta cospirazione che collega la torbida malavita londinese a un’incombente crisi geopolitica.

Cast: Keira Knightley, Ben Whishaw, Sarah Lancashire, Andrew Buchan, Adeel Akhtar, Tracey Ullman, Finn Bennett, Luther Ford, Andrew Koji, Kathryn Hunter, Sam Troughton, Ella Lily Hyland, Adam Silver, Ken Nwosu, Gabrielle Creevy, Omari Douglas. Autore, ideatore e produttore esecutivo: Joe Barton

  • Prodotto da: SISTER e Noisy Bear
  • Produttore esecutivo per SISTER: Jane Featherstone, Chris Fry, Keira Knightley
  • Produttore esecutivo per Noisy Bear: Joe Barton
  • Diretto da: Alex Gabassibe Lisa Gunning
  • Producer della serie: Harry Munday

Nathalie Emmanuel: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Nathalie Emmanuel: 10 cose che forse non sai sull’attrice

Celebre per il suo ruolo nella serie Il Trono di Spade, l’attrice Nathalie Emmanuel è un’apprezzata interprete divisa tra televisione e cinema. Nota è infatti anche la sua partecipazione ad alcune celebri saghe per il grande schermo, che le hanno permesso di sfoggiare una buona versatilità. In costante crescita come attrice, la Emmanuel è ora attesa in nuovi progetti e con nuovi ruoli.

Ecco 10 cose che non sai di Nathalie Emmanuel.

 

I film e le serie TV in cui ha recitato Nathalie Emmanuel

1. Ha recitato in un nota saga cinematografica. L’attrice diventa nota sul grande schermo con il film Fast & Furious 7 (2015), dove recita nel ruolo di Ramsey accanto agli attori Vin Diesel, Dwayne Johnson, Tyrese Gibson e Jason Statham. Successivamente prende parte a Maze Runne – La fuga (2015) e Maze Runner – La rivelazione (2018), con Kaya Scodelario, per poi riprendere il ruolo di Ramsey in Fast & Furious 8 (2017) e recitare poi in The Titan (2018), Holly dorme da noi (2020), Fast & Furious 9 – The Fast Saga (2021), Army of Thieves (2021), Last Train to Christmas (2021), The Cerermony – Invito mortale (2022), Die Hart (2023), Fast X (2023) e Megalopolis (2024). Nel 2024 recita anche in Arthur the King – Insieme a ogni costo, Die Hart: Die Harter e The Killer.

2. È nota per i ruoli televisivi. Tra il 2007 e il 2010 l’attrice guadagna popolarità grazie al ruolo di Sasha Valentine nella soap opera Hollyoaks. La grande notorietà arriva però grazie alla serie Il Trono di Spade (2013-2019), dove recita nel ruolo di Missandei accanto agli attori Kit Harrington ed Emilia Clarke. Terminata la serie, la Emmanuel ottiene il ruolo di Maya nella miniserie Quattro matrimoni e un funerale (2019). In seguito ha recitato in Die Hart (2020-2023).

3. Ha partecipato al doppiaggio di una serie. Nel 2019 la Emmanuel debutta anche come doppiatrice per l’acclamata serie Netflix Dark Crystal – La resistenza. Questa è basata sull’omonimo film del 1982, e l’attrice dà voce al personaggio di Deet, recitando accanto agli attori Taron Egerton e Anya Taylor-Joy.

Maze Runner - La rivelazione trama
Thomas Brodie-Sangster, Dexter Darden, Nathalie Emmanuel, Katherine McNamara, Dylan O’Brien, Rosa Salazar e Jacob Lofland in Maze Runner – La rivelazione. Photo Credit: Joe Alblas – © TM & © 2017 Twentieth Century Fox Film Corporation. All Rights Reserved. Not for sale or duplication.

Nathalie Emmanuel in Il Trono di Spade

4. È il ruolo che le ha cambiato la vita. Parlando di Missandei, il suo personaggio in Il Trono di Spade, l’attrice ha raccontato di come questo sia arrivato proprio al momento giusto. All’epoca si trovava infatti ad attraversare un momento difficile, alla ricerca di nuovi lavori che però faticavano ad arrivare. Quando le fu comunicato che aveva ottenuto la parte nella celebre serie, la sua carriera è totalmente cambiata.

Nathalie Emmanuel in Maze Runner

5. Ha condiviso il set con alcuni colleghi di Il Trono di Spade. L’attrice è anche nota per il ruolo di Harriet nella trilogia di Maze Runner. Proprio sul set del secondo di questi film, l’attrice ha ritrovato i colleghi Thomas Brodie-Sangster e Aidan Gillen, i quali come lei sono apparsi ne Il trono di spade (2011).

Nathalie Emmanuel protagonista di The Killer

6. Ha eseguito i propri stunt. Nel film The Killer, Emmanuel interpreta Zee, un’assassina professionista che vive a Parigi. Dopo aver ottenuto il ruolo a seguito dell’abbandono di Lupita Nyong’o, l’attrice si è impegnata molto nei confronti di questo progetto, allenandosi affinché potesse eseguire personalmente la maggior parte delle acrobazie previste per il suo personaggio, senza dunque ricorrere a controfigure.

 

Nathalie Emmanuel in Megalopolis

7. È subentrata nel film al posto di una nota attrice. In Megalopolis l’attrice recita nel ruolo di Julia Cicero, interesse amoroso di Cesare (Adam Driver) e figlia di Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito). Originariamente, però, il ruolo era stato offerto a Zendaya, la quale però dovette abbandonare il progetto per via di altri impegni lavorativi. È a questo punto che Francis Ford Coppola, regista del film, ha scelto di affidare il ruolo a Emmanuel.

Megalopolis recensione film Toronto International Film Festival
Adam Driver e Nathalie Emmanuel in Megalopolis. Foto di Mihai Malaimare – © 2024 – American Zoetrope

Chi è il fidanzato di Nathalie Emmanuel?

8. Ha una relazione con un attore. L’attrice è felicemente legata, dal 2018, al fidanzato Alex Lanipekun. Anche alla première del film Megalopolis di quest’anno a Cannes, la Emmanuel continua infatti ad essere vista al fianco dell’attore 43enne attore britannico, che ha recitato al fianco della Emmanuel in Twenty8k, oltre a fare notevoli apparizioni successive in 24: Live Another Day (2014), Homeland (2015) e Troy: La caduta di una città (2018).

Nathalie Emmanuel è su Instagram

9. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 6 milioni di persone. All’interno di questo, è solita condividere immagini legate alla sua quotidianità, come anche diverse curiosità che la riguardano. Non mancano poi foto realizzate per servizi di moda o per promuovere i propri progetti da interprete.

L’età, l’altezza e il fisico di Nathalie Emmanuel

10. Nathalie Emmanuel è nata a Southend-on-Sea, in Inghilterra, il 2 marzo 1989. L’attrice è alta complessivamente 1,70 metri. Emmanuel è anche nota per il suo fisico, merito anche di una dieta a base vegetale che l’attrice segue per motivi di salute, ma avendo anche confidato che: “non mi fido dell’industria alimentare, non mi fido di quello che ci mettono in pancia – l’idea mi fa sentire male in realtà“.

Fonte: IMDb, NBC, Glamour

Adam Driver: 10 cose che forse non sai sull’attore

Adam Driver: 10 cose che forse non sai sull’attore

Adam Driver è uno dei migliori attori della sua generazione che negli ultimi anni ha saputo farsi amare dal pubblico di mezzo mondo. Anticonvenzionale, di una bellezza particolare e unica, è un vero e proprio antidivo dello star system. Da Girls a BlacKkKlansman la strada è stata lunga e faticosa, ma Driver non si è mai dato per vinto e ha continuato a lavorare sodo, stando con i piedi saldamente ancorati a terra.

Ecco dieci cose da sapere su Adam Driver.

I film e le serie TV in cui ha recitato Adam Driver

1. Ha recitato in celebri film. Tra i primi film per il cinema a cui Driver prende parte ci sono J. Edgar (2011), Lincoln (2012), Frances Ha (2012), A proposito di Davis (2013) e Trask – Attraverso il deserto (2013). In seguito comincia a conquistarsi ruoli sempre più da protagonista, lavorando in Hungry Hearts (2014), Giovani si diventa (2014), Star Wars: Il risveglio della Forza (2015), Midnight Special (2016), Paterson (2016), Silence (2016), La truffa dei Logan (2017), The Meyerowitz Stories (2017), Star Wars: Gli ultimi Jedi (2017), L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018), BlacKkKlansman (2018), The Report (2019), I morti non muoiono (2019), Storia di un matrimonio (2019), Star Wars: L’ascesa di Skywalker (2019). Tra i suoi ultimi film vi sono Annette (2021), The Last Duel (2021), House of Gucci (2021), Rumore bianco (2022), 65 – Fuga dalla Terra (2023), Ferrari (2023) e Megalopolis (2024).

2. Ha recitato in alcune serie TV. Parallelamente al cinema, Driver ha anche recitato per il piccolo schermo in serie come The Unusuals – I soliti sospetti, episodio 1×10 (2010), Law & Order – I due volti della giustizia, episodio 20×15 (2010), nel film TV You Don’t Know Jack – Il dottor morte (2010) e poi di nuovo nelle serie Law & Order – Unità vittime speciali, episodio 13×11 (2012) e Girls, 49 episodi (2012-2017).

Adam Driver in Girls

3. Non ha mai guardato la serie. La carriera di Adam Driver, dopo qualche sporadica comparsata in alcune serie tv e in qualche film, comincia a prendere il volo con la serie Girls, dove interpreta Adam Sackler, ragazzo di Hannah, che fa il falegname ma vorrebbe diventare un attore. Nonostante la sua importanza nella serie, Adam Driver ha affermato di non averla mai vista, perché come attore si rifiuta di guardare le proprie interpretazioni sullo schermo.

Ferrari Adam Driver
Adam Driver in Ferrari. Cortesia di 01 Distribution

Adam Driver è Kylo Ren in Star Wars

4. Ha eseguito tutti i suoi stunt. Nella nuova trilogia di Star Wars, Driver ha interpretato il Jedi divenuto Sith Kylo Ren, da molti ritenuto il personaggio più interessante dei nuovi film per via del suo arco narrativo e del forte conflitto interiore che si porta dietro. Un personaggio a cui l’attore si è dedicato anima e corpo, allenandosi al fine di non dover essere sostituito da una controfigura e poter invece eseguire personalmente tutti i suoi stunt.

Adam Driver è Enzo Ferrari in Ferrari

5. Non ha potuto guidare nessuna auto. In Ferrari, Adam Driver interpreta Enzo Ferrari, raccontato in un momento molto preciso e molto cupo della sua vita. Nonostante nel film lo si veda alla guida di alcuni veicoli, per motivi assicurativi, all’attore non è stato permesso di guidare nessuna delle auto da corsa classiche originali, venendo dunque sostituito da una controfigura. Al contrario, il coprotagonista Patrick Dempsey ha guidato repliche delle auto aperte, che non offrivano alcuna protezione ai piloti esposti.

Adam Driver protagonista di 65 – Fuga dalla terra

6. Ha potuto sfoggiare il suo addestramento militare. In 65 – Fuga dalla terra, Driver interpreta un astronauta che precipita sulla Terra di 65 milioni di anni fa, popolata dunque da pericolosi dinosauri. In quanto ex marine degli Stati Uniti, questo è il primo film della carriera di Adam Driver in cui l’attore ha potuto utilizzare l’addestramento alle armi del Corpo appreso in passato, potendo così sfoggiare questa sua abilità.

Adam Driver e Scarlett Johansson in Storia di un matrimonio

7. È stato scelto prima che la sceneggiatura fosse completa. In Storia di un matrimonio Driver interpreta Charlie Barber, regista teatrale che si trova a dover affrontare il divorzio da sua moglie, interpretata da Scarlett Johansson. Entrambi gli attori sono stati scelti dal regista Noah Baumbach prima che la sceneggiatura fosse completata. Per Driver si è trattata della quarta collaborazione con il regista. Sia lui che la Johansson sono poi stati nominati all’Oscar come migliori attori.

Megalopolis recensione film Toronto International Film Festival
Adam Driver e Nathalie Emmanuel in Megalopolis. Foto di Mihai Malaimare – © 2024 – American Zoetrope

L’ultimo film uscito di Adam Driver è Megalopolis

8. Megalopolis è un nuovo importante tassello della sua filmografia. In Megalopolis, Driver interpreta Caesar Catilina, ambizioso architetto apparentemente dotato di strani poteri. Questa è la nona volta che Adam Driver appare in un film che è stato in fase di sviluppo per oltre un decennio, dopo Lincoln (2012), la trilogia sequel di Star Wars (2015-19), Silence (2016), L’uomo che uccise Don Chisciotte (2018), The Last Duel (2021), House of Gucci (2021), Rumore bianco (2022) e Ferrari (2023).

Adam Driver ha moglie e figli

9. Adam Driver è sposato. Adam Driver è sposato dal 2013 con Joanne Tucker, una sua collega. I due, infatti, si sono conosciuti nel 2006, quando entrambi frequentavano la scuola di recitazione. Il loro è un amore profondo e molto romantico, che nel 2016 ha portato alla nascita di un primo figlio, la cui esistenza è però stata svelata solo dopo due anni. Nel 2023 Driver annuncia, durante le prove generali del Saturday Night Live, la nascita della seconda figlia.

L’età, l’altezza e il fisico di Adam Driver

10. Adam Driver è nato il 19 novembre 1983, a San Diego, California, Stati Uniti. L’attore è alto complessivamente 1,91 metri. Driver è inoltre noto per il suo fisico possente, che ha rivelato di apprezzare molto e di avere pertanto una grande disinvoltura con il suo corpo. Mostrarsi non lo preoccupa affatto e lo fa volentieri: non ha caso sono molti i film in cui lo si vede a petto nudo o in cui mette in mostra il suo fisico.

Fonti: IMDb, biography, dailymail

Agatha All Along: la schowrunner parla del debutto di Billy Maximoff nel MCU

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L’episodio della scorsa settimana di Agatha All Along ha rivelato che Teen è in realtà Billy Maximoff. The Wrap ha incontrato la showrunner Jac Schaeffer per saperne di più sulla grande rivelazione.

Sebbene il personaggio sia chiaramente impostato come un personaggio importante nell’MCU, non sembra che Schaeffer abbia sempre pianificato di puntare i riflettori sul figlio di Scarlet Witch (anche se con questo show segue gli eventi di WandaVision).

L’idea iniziale per Agatha All Along era di un adolescente goth

“Avevo questa idea di un’adolescente goth, o di un gruppo di adolescenti goth”, ha detto al mestiere. “E sapevo che Agatha sarebbe rimasta intrappolata nell’incantesimo. E continuavo a immaginare questa adolescente goth, con le candele, che faceva una specie di, tipo, incantesimo rudimentale, e penso che l’idea originale fosse tipo, ‘E poi accidentalmente libera Agatha da questo incantesimo.'”

“Questa adolescente o gruppo di adolescenti ha del potenziale, o qualcosa del genere. All’inizio, siamo tipo, sai, Agatha è un mentore, e vogliamo un personaggio più giovane, e vogliamo quel tipo di sensazione”, ha continuato Schaeffer. “E non ne sono sicura, ma ricordo che ho pensato fosse [la produttrice esecutiva] Mary Livanos a suggerirmi ‘Billy'”.

Alice è morta, ma le altre streghe no

La sceneggiatrice e regista ha anche confermato che Billy non ha ucciso i suoi compagni membri della congrega, ma ha rivelato: “Alice è morta. Quindi dirò che amo tanto Alice, e amo tanto Ali Ahn, e Ali è stata determinante nel creare la caratterizzazione di Alice, specialmente nel suo trionfante episodio 4. La stanza degli sceneggiatori è stata molto appassionata di lei”. Schaeffer ha tuttavia anticipato: “Quello che dirò è che non è la fine della conversazione, è quello che direi”.

Infine, la showrunner ha confermato che quest’ultima prova era di Agatha e ha spiegato esattamente come la congrega è riuscita a superarlo dopo la morte di Alice e lo scontro con lo spirito di Evanora Harkness.

“La nostra intenzione era che, in ogni prova avesse un obiettivo dichiarato, una cosa dichiarata che si supponeva dovessero realizzare. E in questo caso, l’obiettivo dichiarato è punire Agatha”, ha osservato Schaeffer. “E quello che succede è che viene messa in una situazione in cui uccide uno dei membri della sua congrega e poi deve guardare in faccia il resto della congrega. Ed è allora che la porta si apre, perché viene punita”.

Oggi, i Marvel Studios hanno diffuso un trailer di metà stagione per Agatha All Along che si può guardare qui. Anche l’attore di Billy Maximoff, Joe Locke, ha rotto il silenzio sull’interpretazione della Wiccan dell’MCU, qui.

Joker: Folie à Deux potrebbe costare 200 milioni alla Warner Bros

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Dopo un enorme calo nel secondo weekend, Joker: Folie à Deux (qui la recensione) è ora ufficialmente etichettato come un flop al botteghino. Infatti, le ultime cifre suggeriscono che il sequel di Todd Phillips potrebbe finire per costare alla Warner Bros. fino a 200 milioni di dollari.

Finora, il musical ha incassato 51,5 milioni di dollari negli Stati Uniti e 165 milioni di dollari a livello globale, e Variety ritiene che il film probabilmente si fermerà a un incasso complessivo di circa 210-215 milioni di dollari in tutto il mondo. Con un budget di produzione dichiarato di 200 milioni (più almeno altri 100 per il marketing e la distribuzione), Joker: Folie à Deux dovrebbe incassare 450 milioni solo per pareggiare i conti.

Vale la pena notare che lo studio non è ancora pronto ad ammettere la sconfitta. “Tutte le stime suggerite da ‘insider’ anonimi o ‘dirigenti rivali’ sono grossolanamente sbagliate e continuano una tendenza in cui le voci vengono riportate come fatti”, ha affermato un portavoce della Warner Bros. in una dichiarazione. “Il film continua a essere proiettato nelle sale cinematografiche, inclusa l’apertura di questa settimana in Cina, e continuerà a generare entrate durante la sua visione domestica e la sua distribuzione accessoria”.

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Lo studio ha il potenziale per recuperare almeno una parte dei suoi costi quando Folie à Deux arriverà sulle piattaforme di home entertainment il 29 ottobre, ma la prospettiva dovrebbe apparire come un disastro, visto che il primo film ha incassato oltre 1 miliardo di dollari in tutto il mondo e per breve tempo ha detenuto il posto del film vietato ai minori con l’incasso più alto della storia (il primato gli è stato rubato quest’estate da Deadpool e Wolverine).

“Se i registi e lo studio si fossero impegnati a realizzare un sequel, e perché non avrebbero dovuto farlo dopo che il primo film ha incassato 1,08 miliardi di dollari, avrebbero dovuto affrontare una sfida molto difficile nel raccontare un nuovo capitolo che tenesse il pubblico coinvolto”, afferma l’analista David A. Gross della società di consulenza cinematografica Franchise Entertainment Research.

“Il primo Joker è stato un contrappunto tempestivo e fresco alla narrazione e al tono dei supereroi dominanti, e ha funzionato”, ha aggiunto Gross. “I registi hanno il merito di aver fatto scelte creative non convenzionali in Folie, ma questa volta niente ha funzionato”.

Agatha All Along: Joe Locke conferma l’identità del suo personaggio

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Nell’episodio di mercoledì scorso di Agatha All Along qui il riassunto – abbiamo finalmente scoperto che il Teen di Joe Locke è Billy, il figlio di Vision e Scarlet Witch. Quando lo abbiamo visto l’ultima volta da bambino, era svanito nel nulla quando è stato annullato l’Hex. Ma i fumetti ci forniscono molte idee per spiegare il suo ritorno.

Gli ultimi momenti di “Darkest Hour / Wake They Power” hanno visto Wiccan usare i poteri che aveva tenuto segreti per gettare Agatha Harkness, Lilia Calderu e Jennifer Hale nelle sabbie mobili ai lati della Strada delle Streghe. Nel frattempo, una corona ispirata a quella Scarlet Witch è apparsa sulla sua fronte sulle note di “You Should See Me in a Crown” di Billie Eilish.

Joe Locke si è svelato come Billy, figlio di Wanda

“Lo spettacolo inizia a diventare reale”, racconta Locke a Entertainment Weekly. “Lo spettacolo inizia con Billy che è molto familiare. Ora sappiamo che anche lui è una strega, e questo cambia le cose. Inoltre, ora sappiamo che ha la capacità di causare loro del male. Pertanto, ora è la persona più potente sulla strada”. “Cosa cambia questo nella dinamica del gruppo e come cambia il futuro di quelle relazioni?”

Secondo il sito, l’episodio 6 svelerà le motivazioni di Billy e la ragione per cui sta davvero percorrendo la Strada delle Streghe. L’attore ha detto: “[È] il miglior episodio della serie semplicemente per la forma e la narrazione incredibili di Jac Schaeffer”. “Abbiamo parlato molto di giocare con la zona grigia”, dice Locke riguardo all’interpretazione del figlio di Wanda Maximoff. “Alla fine dell’episodio 5, non sappiamo cosa succede a quelle streghe, ma lui non sta facendo una buona cosa. Abbiamo giocato molto con il fatto che quello che ha appena fatto lo rende una cattiva persona? È una brava persona? Il che poi traccia parallelismi con le figure materne nella sua vita”.

“Wanda fa cose malvagie ma non è necessariamente malvagia. Agatha, discutibilmente, è malvagia, ma c’è anche dell’altro. Sappiamo che le ha mentito e giochiamo molto con quelle dinamiche e su quanto sia stato subdolo. La facciata del fanboy adolescente, è completamente falsa o è in realtà ancora una parte reale di lui? Questa è la roba che ho trovato interessante nell’interpretarlo.”

Mentre Locke deve ancora incontrare Elizabeth Olsen, ha lavorato a stretto contatto con la sua allenatrice di movimento, Jennifer White, per rispecchiare gli incantesimi di Scarlet Witch.

Per quanto riguarda dove spera di portare Billy in seguito, la star di Heartstopper ha aggiunto: “Nel mio mondo ideale, Billy diventerebbe il prossimo capo degli Avengers e sarebbe in ogni cosa Marvel di sempre, ma ci sono cose più importanti in gioco. Ho avuto un’esperienza incredibile girando Agatha e facendo parte della famiglia Marvel e mi piacerebbe farlo fino al giorno della mia morte. Ma chi lo sa? Io non lo so. Sono sicuro che qualcuno lo sa.”

Finché morte non ci separi 2: il sequel con Samara Weaving è ufficiale!

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È ufficiale: Finché morte non ci separi 2 si farà! La notizia è stata annunciata stasera dal collettivo Radio Silence in occasione della proiezione Searchlight del loro cult horror del 2019, che ha dato il via a tutto. Le riprese principali e la data di uscita saranno annunciate in seguito. In quell’anno, Finché morte non ci separi (qui un nostro approfondimento) ha lanciato i Radio Silence verso una maggiore notorietà presso il pubblico degli Stati Uniti, oltre all’attrice australiana protagonista del film, Samara Weaving.

Proprio Weaving ha recentemente dichiarato a ComicBook.com: “Ci sto. Penso che ci siamo tutti, non lo so. Penso che ci siamo tutti… non so se abbiamo avuto la nostra stretta di mano con il sangue, ma più o meno. Abbiamo fatto la stretta di mano con lo sputo, ma non ci siamo tagliati le mani e non abbiamo sfregato il nostro sangue”.

Il vicepresidente della produzione Richard Ruiz e la direttrice creativa Cornelia Burleigh supervisioneranno il sequel per la Searchlight Pictures, riportando ai co-direttori della produzione e dello sviluppo DanTram Nguyen e Katie Goodson-Thomas. Guy Busick e Ryan Murphy, autori dell’originale, tornano a scrivere la seconda parte; il duo di Radio Silence è anche produttore esecutivo.

Di cosa parla Finché morte non ci separi?

Finché morte non ci separi è stato un modesto successo horror per Searchlight nel 2019. Costato appena 6 milioni di dollari, ha ottenuto un rispettabile incasso di 57 milioni di dollari in tutto il mondo. Un sequel era quindi molto probabile, soprattutto se si fosse riusciti a convincere la carismatica Samara Weaving a tornare. Nel primo film, la Grace interpretata da Samara Weaving si è appena sposata con una famiglia benestante e, durante la prima notte di nozze, i suoceri hanno in mente un tipo di rituale molto diverso per celebrare l’occasione e la costringono a un sadico gioco a nascondino.

Io, Robot: il regista accusa Elon Musk di aver copiato il suo film di fantascienza

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Lo scorso giovedì, l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk ha svelato – nel corso dell’evento We, Robot (vi ricorda per caso un film chiamato Io, Robot?) – i nuovi prototipi di robot, chiamati Optimus, che in un primo momento sembravano essere senza pilota, ma che poi si sono rivelati essere tele-operati da esseri umani in tempo reale. Il momento clou della serata è però stata la presentazione del Cybercab, con le sue porte simili ad ali e l’assenza di volante e pedali, ma anche del Robovan, un autobus glorioso che si guida da solo e può trasportare merci e/o fino a 20 persone.

Ma mentre i design eleganti e privi di spigoli possono richiamare alla mente il look caratteristico della sua azienda, gli utenti più attenti sui social media hanno notato un’altra sorprendente somiglianza: la meccanica futuristica che ha caratterizzato il lavoro del regista Alex Proyas in Io, Robot, il film del 2004 interpretato da Will Smith, a cui si accennava anche in apertura.

L’inquietante somiglianza non è passata inosservata – né è stata apprezzata – da Proyas, che ha colto l’occasione sulla piattaforma X di Musk per rimproverare al dirigente di aver copiato le sue creazioni. “Ehi Elon, posso riavere i miei progetti per favore?”, ha scritto il regista australiano, autore anche di film come Il corvo del 1994. Di seguito, ecco il tweet condiviso dal regista, con i paragoni tra il film e quanto presentato da Musk.

Di cosa parla Io, Robot?

Ambientato a Chicago nel 2035, il kolossal candidato all’Oscar Io, Robot si addentra in un mondo in cui androidi simili a esseri umani occupano posizioni di servizio pubblico, tutti operanti secondo le tre leggi della robotica di Isaac Asimov, coniate per la prima volta nella sua raccolta di racconti che funge da base per il film di fantascienza. Interpretato anche da Bridget Moynahan e Alan Tudyk, la trama si svolge quando il personaggio di Smith, detective tecnologicamente avverso, viene chiamato a indagare sul suicidio sospetto di un fondatore della U.S. Robotics. Ciò che scoprirà è un pericoloso complotto che rischia di portare all’estinzione della specie umana.

Xavier Dolan torna alla regia con un film ambientato nel “mondo letterario parigino” del 1895

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Xavier Dolan – regista di film come Ho ucciso mia madre, Lawrence Anyways e È solo la fine del mondo – è pronto per porre fine alla sua pausa dalla regia. Dopo aver annunciato il suo ritiro dal cinema nel 2023, ha infatti ora confermato di avere in cantiere un nuovo film. Dolan ha fatto l’annuncio durante una masterclass al Lumiere Film Festival, in occasione del lancio del suo libro “A Friendship Through Film”. L’evento ha segnato il 10° anniversario del suo film Mommy.

Dolan ha dichiarato che la sceneggiatura del suo prossimo film è stata completata e che spera di iniziare la produzione nel 2025. Come riportato da Variety, Dolan ha dichiarato: “Sarà un amalgama di diversi generi”, con il film che “si svolgerà nel 1895 nel mondo dell’élite, nel mondo letterario parigino e anche in campagna”. Ha aggiunto che ci sono “certamente aspetti o momenti orribili”, così come “molti elementi comici” nel progetto senza titolo.

Per quanto riguarda il suo annunciato ritiro, Dolan ha parlato della possibilità di ritrovare l’ispirazione. “Se ho aspettato così tanto a fare un altro film è perché non avevo più il desiderio o l’energia, e ho capito che non ha senso se lo fai senza questa passione, questa forza”, ha detto Dolan. “Mi alzo la mattina, leggo, voglio capire il mondo in cui viviamo, e a volte il cinema diventa secondario in questo mondo. Il cinema è un modo per sfuggire a questo mondo”.

“Ma è difficile ignorare ciò che sta accadendo a Gaza, in Libano, impossibile per me negare il nostro fragile ambiente, negare che tutto ciò che vedo distoglie la mia attenzione dal mio piccolo gesto artistico”. Alla domanda su cosa cambierebbe della sua filmografia, Dolan ha risposto: “Ci sono alcune scelte di cui è difficile parlare perché sarebbe indecente rivelarle. Forse avrei voluto che certe collaborazioni avessero portato a una maggiore generosità, o inventiva, ma le cose sono quelle che sono, e bisogna fare i conti con certe decisioni che hanno avuto un impatto sulla profondità, o sulla mancanza di profondità, di certi film”.

Perché Xavier Dolan aveva detto addio al cinema?

Con un post – presente sempre sul profilo Instagram – Xavier Dolan ha spiegato in maniera più approfondita la realtà dietro le sue affermazioni. “Alla luce dei recenti articoli pubblicati sui media spagnoli, ho sentito il bisogno di chiarire alcuni pensieri e punti di vista. – scrive Dolan – Alcune cose che ho detto durante la promozione del mio show a El Pais e El Mundo hanno allarmato alcuni di voi, che mi hanno gentilmente contattato per sapere come sto. Quindi, prima di tutto, sto bene. Grazie. Davvero. Ho detto che voglio smettere di fare film e mi sento in pace con questa decisione.”

Nel post Dolan continua poi scrivendo che: “alcune persone mi hanno detto che è “solo una pausa, o una fase”… Ma il mio stato d’animo attuale e il nostro mondo attuale non mi ispirano a perseguire quella che una volta era una vocazione inevitabile. Tuttavia, al momento sono coinvolto in progetti televisivi e intendo mantenere la mia parola se dovessero essere approvati. Altrimenti, penso che questo sia tutto. Voglio dedicare tempo alla mia salute, ai miei amici e alla mia famiglia. Ho anche altre passioni, altre cose in cui mi piacerebbe impegnarmi”.

Come ho detto nell’articolo: “Ho vissuto una bella avventura. Ho avuto quindici buoni anni, viaggiando per il mondo, andando ai festival, facendo film, lavorando con persone di talento, incontrando artisti monumentali. [. ..] Ho dato tutto. E ne sono felice. Ho avuto una carriera molto soddisfacente. Mi sono anche espresso molto liberamente. Sono stato fortunato. Non mi è mai stato detto cosa fare o come farlo, ho sempre mantenuto la mia libertà. Di tutte queste parole, El Mundo ha mantenuto solo “l’arte non ha senso e il cinema è una perdita di tempo”, spiega poi il regista.

La prima parte di quella frase è una vaga generalizzazione e la seconda una pura invenzione. Io, per esempio, non considero l’arte priva di significato, né il cinema una perdita di tempo. Penso che l’arte offra rimedio alle nostre realtà soffocanti e salvi vite altrui. Sarò sempre lì per incoraggiare artisti e registi. È solo che non desidero più fare film, perché non mi rendono più felice. Ma l’hanno fatto, e anche voi. Tutto si riduce a questo: potrei dirigere delle serie. Ma non desidero più dirigere film. Il mondo non è in un buon stato… e voglio aiutare il più possibile. L’ho fatto, silenziosamente. Ma ora voglio essere più esplicito al riguardo. I miei progetti, ora, sono altrove, credo.”, ha poi concluso Dolan.

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