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The Bikeriders, la spiegazione del finale: come finisce questa storia di violenza e motociclette?

The Bikeriders è un film che potrebbe essere passato inosservato, se non fosse per una serie di elementi chiave che si uniscono. Il film si avvale di un ensemble di talento che comprende Austin Butler, Tom Hardy e l’interpretazione di Jodie Comer che ruba la scena.

The Bikeriders (la nostra recensione) vede anche il ritorno di Jeff Nichols alla regia, che segna il suo primo lungometraggio dopo la doppietta cinematografica di Midnight Special e Loving del 2016. Ma la cosa davvero speciale di The Bikeriders è che ha evitato per un soffio di finire nel limbo cinematografico; dopo il doppio sciopero WGA/SAG-AFTRA dell’anno scorso, il film ha perso la sua casa presso i 20th Century Studios e alla fine è finito alla Focus Features.

Basato sull’omonimo libro di Danny Lyon, The Bikeriders racconta l’ascesa del club motociclistico dei Chicago Vandals dal 1965 al 1973. Lyon (interpretato da Mike Faist) conduce una serie di interviste con Kathy (Comer), la moglie di un membro dei Vandals, Benny (Butler), per scoprire come i Vandals siano stati tenuti insieme dal loro leader rude e ruspante Johnny (Hardy), che ha preso in simpatia Benny. Come si conclude questa saga di violenza e ciclismo?

The Bikeriders mostra i Vandals in lento disfacimento

The Bikeriders

The Bikeriders è molto esplicito sul fatto che i Vandals si coprono le spalle a vicenda, a prescindere da tutto. Un esempio su tutti: Quando Benny viene aggredito da due tizi in un bar e per poco non gli viene staccato un piede con una pala, il resto dei Vandals trova i suoi aggressori e li azzoppa su ordine di Johnny… e, per buona misura, brucia il bar. Ma un gruppo di nuovi motociclisti più spietati inizia a unirsi ai Vandals, il che porta a un divario generazionale e a scontri che diventano mortali. Uno di questi scontri coinvolge Cockroach (Emory Cohen), membro di lunga data dei Vandals, che viene attaccato da un trio di nuovi membri e quasi ucciso. In seguito, Scarafaggio dice a Johnny che lascerà i Vandals, il che porta Johnny e Benny a fargli visita a casa quella sera e Johnny gli spara a una gamba, paralizzandolo.

È questo atto, unito alle pressioni di Kathy, che porta Benny a lasciare i Vandals. Johnny voleva che fosse lui a prendere in mano il club, perché aveva una famiglia di cui occuparsi e perché gli altri Vandals lo rispettavano. Kathy, invece, è stanca delle continue risse e delle esperienze di quasi morte in cui Benny si imbatte: vuole una vita stabile. Benny chiarisce a entrambe che non vuole essere legato da vincoli matrimoniali o dalla responsabilità di guidare gli altri, e parte per parti sconosciute… almeno per un po’.

Una morte importante determina la fine di un’era per i Vandals

The Bikeriders
the bikeriders recensione film

Un altro filo conduttore di The Bikeriders è il viaggio di un giovane motociclista chiamato “The Kid” (Toby Wallace), che si ispira ai Vandals per iniziare ad andare in moto con i suoi amici. Quando alla fine chiede a Johnny di unirsi ai Vandals, Johnny lo rifiuta perché era disposto ad abbandonare i suoi amici, il che va contro la lealtà che i Vandals hanno l’uno verso l’altro.

Infuriato, Kid tenta di colpire con un coltello Johnny, che però lo picchia. Anni dopo, Kid rintraccia Johnny e lo sfida a una lotta con i coltelli per la leadership dei Vandali. Johnny accetta, ma la sera del combattimento Kid lo uccide a sangue freddo. Alla fine, i Vandali si trasformano in una vera e propria banda criminale; quando Benny viene a sapere della morte di Johnny, si riunisce a Kathy.

Questo porta a uno dei momenti più emozionanti del film, in cui Benny scoppia a piangere. In precedenza, Kathy aveva detto che l’unica volta che lo aveva visto piangere era stato dopo che il medico gli aveva detto che avrebbe potuto perdere il piede in seguito alla rissa nel bar. È chiaro che Benny ha capito che la morte di Johnny significa la fine dei Vandals come li conosceva e della vita di un motociclista.

The Bikeriders si conclude con una nota dolceamara

The Bikeriders
(L to R) Tom Hardy as Danny and Austin Butler as Benny in director Jeff Nichols’ THE BIKERIDERS, a Focus Features release. Credit: Kyle Kaplan/Focus Features. © 2024 Focus Features. All Rights Reserved.

Nel suo ultimo colloquio con Lyon, Kathy ricorda cosa è successo alla “vecchia guardia” dei Vandali. Il meccanico Cal (Boyd Holbrook) continua a riparare le moto degli altri. “Funny Sonny” (Norman Reedus), un membro di una banda di motociclisti californiani che era stato mandato a “rompere le scatole” a Cal, finisce per essere assunto da un cinema per promuovere Easy Rider. Quel film, insieme a Il selvaggio, è stato la principale influenza di Nichols, quindi è logico che si inserisca nella narrazione di The Bikeriders. L’infortunio di Cockroach non gli impedisce di entrare in polizia e di diventare un poliziotto in moto, né di crescere suo figlio. Il soldato Zipco di Shannon finisce a lavorare su una barca per gamberi, una fine appropriata per un personaggio che diceva di amare il lavoro con le mani.

Le scene finali del film mostrano che Benny si è sistemato con Kathy, assumendo un lavoro come meccanico presso il cugino. Ma mentre si siede dopo una dura giornata di lavoro, Benny inizia a sentire il rombo dei motori delle moto, lasciando intendere che sta ancora pensando al periodo trascorso con i Vandals. È anche un contrasto diretto con le ultime parole del film, in cui Kathy dice che i due sono felici; c’è una differenza tra essere felici ed essere contenti. Gli ci sono voluti quasi cinque anni e un cambio di studio, ma Nichols ha finalmente portato The Bikeriders al traguardo, e il suo finale agrodolce è più che appropriato per uomini che hanno vissuto la loro vita in uno stato di cambiamento.

Banklady: la storia vera di Gisela Werler

Banklady: la storia vera di Gisela Werler

Di film su rapinatori è piena la storia del cinema, dai celebri Bonnie e Clyde di Gangster Story fino a titoli più recenti come Oceans’ Eleven, Nemico pubblico, Widows – Eredità criminale. Gli heist movie, ovvero quei film incentrati su rapine e sulla loro organizzazione, sono da sempre molto apprezzati dal pubblico, specialmente quando si parla di storie vere. Un titolo che si inserisce proprio in questo preciso aspetto di questo filone è il tedesco Banklady, diretto nel 2013 da Christian Alvart.

Regista del film Pandorum – L’universo parallelo, Alvart ha con Banklady confermato ulteriormente la propria popolarità all’interno della cinematografia tedesca. Il film infatti, è basato sulla vera storia della prima rapinatrice di banche donna, attiva in Germania sul finire degli anni Sessanta. Una vicenda dunque particolarmente intrigante, nella quale con questo film si scava in modo più approfondito e inedito alla ricerca delle sue motivazioni per quanto compiuto.

Per tutti gli appassonati di questo genere di film, dunque, si tratta di un titolo da non perdere, che permette di scoprire una figura storica diversa dalle solite. Prima di intraprendere una visione di Banklady, però, sarà utile approfondire alcuni dettagli relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla vera storia dietro il film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

Banklady trama film
Nadeshda Brennicke e Charly Hübner in Banklady. © 2012 SYRREAL ENTERTAINMENT Stefan Erhard

La trama e il cast di Banklady

La vicenda si svolge ad Amburgo nella Germania dell’Ovest alla metà degli anni 60 e ha per protagonista la trentenne Gisela Werler, impiegata in una fabbrica di carta da parati dove passa le sue giornate a imballare pacchi. Nonostante appaia come una persona tranquilla, modesta e discreta, Gisela è in realtà molto frustrata dalla sua vita abitudinaria, che sogna di stravolgere in qualche modo. L’occasione le si presenta quando entra in contatto con tipo losco ma affascinante di nome Hermann Wittorff, il quale si rivela essere un rapinatore di banche.

Senza pensarci due volte, Gisela si offre di diventare sua complice. Già al suo primo colpo la donna si rivela una vera professionista del crimine e insieme a Hermann, che nel frattempo è diventato il suo amante, Gisela inizia a mettere a segno con successo un colpo dopo l’altro. Con in testa una parruca bionda, grandi occhiali scuri e tacchi alti, Gisela diventa una vera e propria affascinante gangster, trasformandosi ben presto nella beniamina di tutti i principali media tedeschi, i quali la rinominano “Die Banklady” (La Signora delle Banche).

Ad interpretare Gisela Werler vi è l’attrice Nadeshda Brennicke, nota in Germania anche per i film Tattoo e The Phantom. Accanto a lei recitano poi Charly Hàbner nel ruolo di Hermann Wittorf, l’uomo per cui Gisela diventa una rapinatrice, e Ken Duken in quelli del commissario Fischer, colui che darà la caccia ai due. Recitano poi nel film anche Niels-Bruno Schmidt nel ruolo dell’assistente Kruse, Heinz Hoenig in quello di Kaminsky e Henny Reents nei panni di Fanny. Andreas Schmidt è Uwe, mentre Klaus Zmorek è il CEO di una delle banche rapinate.

Banklady cast
Ken Duken e Charly Hübner in Banklady. © 2012 SYRREAL ENTERTAINMENT Stefan Erhard

 

La vera storia dietro al film

Il film, come anticipato, è ispirato alla vera storia di Gisela Werler, celebre criminale considerata la prima rapinatrice donna tedesca, che dal 1965 al 1967, ha dato vita a ben 19 rapine in banca. Prima di tali eventi, la vita di Gisela è stata tutt’altro che semplice. Cresciuta in cattive di povertà, ha dovuto poi contribuire al sostentamento della famiglia dopo aver completato la scuola elementare. All’età di 30 anni viveva ancora con i suoi genitori e lavorava come operaia ausiliaria in una fabbrica di carta da parati.

La sua monotona vita cambia però nel momento in cui un suo conoscente, Hugo Warncke, le chiede di poter nascondere il bottino di una rapina in banca da lui effettuata insieme a Hermann Wittorff. Affascinata dalla loro vita spericolata e senza legge, Gisela decise di unirsi ai due e in particolare a Wittorff, con il quale intraprese una relazione. Il 29 luglio 1965 attaccarono la filiale Elbgaustrasse della banca Hamburger Volksbank, rubando 3100 marchi tedeschi.

Dal quel momento, Gisele è diventata la prima donna rapinatrice di banche ad ottenere risalto nei giornali di livello nazionale, divenendo nota come Banklady. Insieme a Wittorff, che intanto aveva sposato, ha poi commesso un totale di 19 rapine. Il 15 dicembre 1967, tuttavia, sono stati catturati dalla polizia dopo aver cercato di prendere una banca a Bad Segeberg. I quattro dipendenti che erano nella filiale in quel momento si rifiutarono di fornire quanto richiesto e, nel caos del momento, vennero uccisi da Wittorff.

La polizia è però riuscita poi ad acciuffare i rapinatori il 27 dicembre 1968 ebbe inizio il processo. Mentre il suo complice Hermann Wittorff fu condannato a tredici anni e mezzo di carcere, Gisela Werler ottenne nove anni e mezzo, in quanto si disse che aveva agito spinta dall’amore per il proprio complice. Dopo il rilascio, Wittorf rapinò un’altra banca, metre Gisela tornò a vivere una vita modesta fino alla sua morte, verificatasi nel 2003. Wittorff è invece morto alla fine del 2009.

Il trailer di Banklady e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente, Banklady non è al momento presente su nessuna delle principali piattaforme streaming presenti in Italia. Il film, tuttavia, è presente nel palinsesto televisivo di sabato 22 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Per un breve periodo di tempo sarà dunque disponibile anche sulla piattaforma RaiPlay, consentendo a chi non ha potuto vederlo durante la messa in onda televisiva di recuperarlo anche in streaming.

La strana signora della porta accanto: la spiegazione del finale del film

Quello del vicino di casa misterioso che potrebbe rivelarsi essere un assassino è uno scenario che il cinema ha affrontato in numerose occasioni. Da un classico come La finestra sul cortile fino a Disturbia, film che lo omaggia, passando poi per titoli come Il ragazzo della porta accanto. Ad essi nel 2021 si è unito anche il thriller diretto da dal titolo La strana signora della porta accanto.

In questo film si mescolano infatti elementi come l’ossessione, segreti dal passato, follia omicida e malattia mentale, proponendo dunque un racconto che non può soddisfare i gusti di ogni appassionato di questo genere. Il film viene inoltre proposto in prima visione assoluta sulla televisiione italiana per il ciclo di Rai 1 “Nel segno del giallo”, dedicato appunto a film di mistero che richiedono un’attenta partecipazione dello spettatore per cogliere tutti gli indizi seminati lungo il percorso.

In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a La strana signora della porta accanto. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di La strana signora della porta accanto

Protagonista del film è la giovane coppia formata da Sarah e Kyle Collins. I due, che aspettano un bambino, si sono appena trasferiti in un nuova casa, in quello che sembra il quartiere ideale dove crescere un figlio. Al loro arrivo, quando ancora stanno trasportando le loro cose nella nuova casa, fanno la conoscenza della loro vicina Helen, un’anziana signora che vive sola, da quando qualche anno prima la sua unica figlia Layla si è tragicamente tolta la vita.

All’inizio, l’impressione che hanno di Helen è quella di una simpatica, benevola e carismatica vecchietta. Tuttavia, con il tempo, l’anziana sembra sviluppare una crescente attenzione nei confronti di Sarah, che si trasforma ben presto in vera e propria ossessione. Mentre persone accanto al loro iniziano a scomparire, la futura mamma apprenderà con orrore il passato di Helen e i suoi piani per lei e si troverà a dover lottare per la propria sopravvivenza.

Ad interpretare Sarah vi è l’attrice Julia Borsellino, attrice vista anche in Puoi baciare la damigella e Una giusta causa. Suo marito Kyle è invece interpretato da Mark Taylor, mentre la madre di lui, Judith, è interpretata da Marium Carvell. Nel ruolo di Helen vi è l’attrice Deborah Grover, nota per le serie Jann e Chiamatemi Anna. Completano il cast Cait Alexander nel ruolo di Angela, ex di Kyle, Michelle Chiu in quello di Jennifer, amica di Sarah, e Deanna Jarvis in quello di Grace, terapeuta di Helen.

La strana signora della porta accanto cast

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film scopriamo che Helen non è la tranquilla e simpatica anziana che fa credere di essere. Da qualche mese è stata rilasciata da un istituto psichiatrico, dove era stata rinchiusa dopo la morte della figlia. Tornata a casa sua, l’anziana donna continua però ad essere ossessionata dall’idea di ricostruirsi una famiglia e di trovare una sostituta alla figlia morta. Sarah, naturalmente, diventata la candidata ideale per quel ruolo, a maggior ragione essendo incinta, cosa che permetterebbe ad Helen di diventare anche nonna.

Per ottenere tale obiettivo, l’anziana è pronta ad eliminare quanti si pongono sul suo percorso. Ed è così che prima elimina Grace, la sua terapeuta, e Judith, la madre di Kyle venuta a trovare la coppia nella loro nuova casa. A questo punto, rimane da far separare Sarah dal marito e per far ciò propone ad Angela, ex di Kyle, di lavorare insieme per far separare i due. La ragazza accetta e, si fa fotografare durante un incontro con l’uomo, in modo da mandare le foto a Sarah.

Questa, appena le vede, distrutta, decide di andarsene di casa ed accetta l’invito di Helen di trasferirsi nella sua casa nel bosco. Una volta qui, però, Sarah capisce ben presto di essere una vera e propria prigioniera. Nel mentre, Angela pentendosi di quanto compiuto avvisa Kyle della follia di Helen e l’uomo insieme a Jennifer, amica di Sarah, si mettono sulle sue tracce. Individuata l’abitazione dell’anziana, Kyle riesce a riprendere con sé sua moglie, lasciando l’anziana disperata a riflettere finalmente sugli orrori compiuti.

Dove vedere La strana signora della porta accanto in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di sabato 22 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 2. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Dracula Untold: dal cast al sequel, tutte le curiosità sul film con Luke Evans

Il personaggio di Dracula è da sempre una delle creature più popolari non solo nella letteratura ma anche nel cinema. Sono innumerevoli le volte in cui questi è arrivato al cinema e tra le più famose si citano il film Dracula di Bram Stoker del 1992 e il recente Demeter – Il risveglio di Dracula. Una delle sue ultime comparse al cinema risale al 2014, con il film Dracula Untold (qui la recensione). Come suggerisce il titolo, il film diretto da Gary Shore si propone di raccontare il motivo per cui il principe Vlade III è diventato il personaggio oscuro e leggendario che è oggi, mischiando realtà e mito.

Nato da una sceneggiatura di Matt Sazama e Burk Sharpless, il film è infatti una origin story qui inventata per la prima volta, che si distacca dunque da quella raccontata da Bram Stoker nel suo celebre romanzo del 1897. Il principe Vlad III, figura storica realmente esistita, si collega così alla creatura assetata di sangue e immortale che oggi tutti conoscono, padre di tutti i vampiri. Originariamente, inoltre, il film avrebbe dovuto rappresentare il primo capitolo dell’annunciato Dark Universe della Universal, del quale dovevano far parte anche altre creature celebri come la mummia, il mostro di Frankenstein, il lupo mannaro e l’uomo invisibile.

Il film, tuttavia, fu accolto da uno scarso riscontro della critica e del pubblico, anche se a distanza di qualche anno è stato parzialmente rivalutato quale opera dotata di elementi di un certo fascino.In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Dracula Untold. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Dracula Untold cast
Sarah Gadon in Dracula Untold. Foto di Jasin Boland – © 2014 – Universal Pictures

La trama di Dracula Untold

La vicenda è ambientata nel 1442, dove il temuto Vlad III di Valacchia è uno dei più abili e sanguinari guerrieri al servizio del sultano Maometto II. Noto anche come “L’Impalatore”, per via del suo rituale di impalare le proprie vittime, Vlad si ritrova ad essere nominato principe di Transilvania. Ottenuta questa carica, decide di abbandonare le atrocità conosciute sul campo di battaglia, desideroso invece di dedicarsi alla felicità della moglie Mirena e del figlio Ingeras. Maometto II non è però disposto a perdere il suo uomo migliore.

Per lasciarlo libero gli chiederà in cambio di offrirgli mille bambini da addestrare al fine di sostituirlo. Tra questi dovrà esserci anche lo stesso figlio di Vlad. Una condizione a cui il guerriero desidera ardentemente opporsi. Per questo motivo, aiutato dallo zingaro Shkelgim, decide di rivolgersi al Maestro Vampiro, eremita isolatosi sul Picco del Dente Rotto. A lui chiede di poter ottenere parte dei suoi straordinari poteri. Acconsentendo a fargliene dono, il vampiro avvertirà però Vlad della maledizione che questi portano con sé.

 

Il cast del film

Originariamente, ad interpretare il ruolo del protagonista era stato contattato l’attore Sam Worthington, divenuto celebre grazie ai film Avatar e Scontro tra titani. A causa di alcuni contrasti, però, l’attore lasciò il progetto e al suo posto venne chiamato Luke Evans a ricoprire il ruolo di Vlad III. Nell’assumere i panni di questo, l’attore ha lavorato costruendo il proprio personale Dracula affinché nonn avesse nulla a che vedere con le altre trasposizioni cinematografiche del personaggio. L’attore, in particolare, era interessato a raffiugurare un uomo che non nasce cattivo ma arriva ad esserlo per cercare di difendere ciò che ama.

Accanto a lui, nei panni della mogli Mirena vi è l’attrice Sarah Gadon, già vista in Enemy e Maps to the Stars, mentre il figlio Ingeras è interpretato da Art Parkinson, noto principalmente per il ruolo di Rickon Stark nella serie Il Trono di Spade. L’attore Dominic Cooper è il nemico di Vlad, Maometto II, mentre l’attore Zach McGowan interpreta il misterioso zingaro Shkelgim. L’attore Charles Dance, che aveva già interpretato un vampiro in Underworld – Il risveglio, è qui il Maestro Vampiro. Per assumere i panni di questo, l’attore si è dovuto sottoporre a diverse ore di trucco, rimanendo sbalordito dal risultato.

Dracula Untold sequel
Luke Evans in Dracula Untold. © 2014 – Universal Pictures. – All Rights Reserved

Il sequel di Dracula Untold

Sin dalla realizzazione del primo film era stato previsto un sequel, attraverso cui sviluppare ulteriormente le vicende del protagonista. A causa del modesto risultato al box office, però, la realizzazione di questo è ancora oggi in discussione. Dracula Untold ha infatti incassato 217 milioni di dollari a fronte di un budget di 70. Un risultato che consentirebbe dunque di dar vita ad ulteriori sequel, senza però garantire il loro successo. Ad oggi non vi sono ulteriori notizie nei confronti del progetto, considerando che il Dark Universe sembra essere stato accantonato del tutto.

Il trailer di Dracula Untold e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Dracula Untold è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo.

Scappa – Get Out, la spiegazione del finale: cosa succede a Chris?

Formatosi come attore comico, Jordan Peele ha sbalordito tutti quando nel 2017 ha portato al cinema il suo esordio come regista: Scappa – Get Out (qui la recensione). Non una commedia bensì un horror, dove egli ha modo di inserire in tale genere una profonda riflessione e critica sul razzismo insito nella cultura statunitense, ma anche di come chi si professa a favore dei diritti dei neri spesso lo faccia in modo errato e poco sincero, quasi innegiando ad un “privilegio nero”.

Scappa – Get Out è divenuto uno dei casi cinematografici del suo anno, vincendo numerosi riconoscimenti tra cui il premio Oscar come miglior sceneggiatura originale. Il film era però candidato anche nelle categorie Miglior film, Miglior regista e Miglior attore protagonista. Inoltre, grazie al successo di quest’opera, Jordan Peele è diventato il primo scrittore, produttore e regista afroamericano a guadagnare più di 100 milioni di dollari con un film d’esordio.

Ad oggi Peele ha realizzato altri due film, anch’essi molto apprezzati: Noi e Nope. Scappa – Get Out, però, rimane ancora a qualche anno di distanza uno degli “elevated horror” più intelligenti ed entusiasmanti degli ultimi anni. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Scappa – Get Out. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Scappa - Get Out cast
Catherine Keener e Bradley Whitford in Scappa – Get Out. Foto di Justin Lubin – © 2016 Universal Pictures

La trama e il cast di Scappa – Get Out

In Scappa – Get Out, il giovane afroamericano Chris e la sua ragazza bianca Rose sono arrivati al fatidico incontro tra lui e i genitori di lei, mamma Missy e papà Dean. In un primo momento, Chris interpreta il comportamento eccessivamente accomodante della famiglia nei suoi confronti come un tentativo di gestire il loro imbarazzo verso il rapporto interrazziale della figlia. Con il passare del tempo, tuttavia farà una serie di scoperte sempre più inquietanti, che lo porteranno ad una verità che non avrebbe mai potuto immaginare.

Ad interpretare il protagonista, Chris, vi è l’attore Daniel Kaluuya, a cui è stato assegnato il ruolo principale all’istante dopo aver completato la sua audizione. Peele ha infatti dichiarato che Kaluuya ha fatto circa cinque riprese di una scena chiave, in cui il suo personaggio ha bisogno di piangere, e ognuna era così perfetta che la singola lacrima è scesa esattamente nello stesso momento per ogni ripresa. Nel ruolo di Rose, invece, vi è l’attrice Allison Williams, mentre i suoi genitori sono interpretati da Catherine Keener e Bradley Whitford. Caleb Landry Jones, invece, è il fratello Jeremy.

La spiegazione del finale e il finale alternativo

Quando, in prossimità del finale, Chris comprende che c’è qualcosa di strano nella famiglia della sua ragazza, Missy – psichiatra di professione – lo intrappola in un luogo mentale che lo rende paralizzato. È a questo punto che, grazie ad alcune scoperte fatte fino a quel momento, Chris comprende che la famiglia intrappola uomini e donne afroamericani in questo limbo, in modo da poter usare i loro corpi per donarli ad uomini e donne bianche ormai anziani in cerca di una nuova giovinezza.

Chris, dunque, non è che l’ennesima vittima di quel terribile processo e il suo soggiorno presso la casa dei genitori di Rose era solo un modo affinché gli interessati potessero ammirare dal vivo “la merce”. Il suo corpo viene dunque messo all’asta, in una sequenza che ricorda le aste degli schiavi. Il corpo di Chris viene acquistato dal mercante d’arte cieco Jim Hudson, che desidera gli occhi di Chris a causa delle sue capacità come fotografo.

Scappa - Get Out Daniel Kaluuya
Daniel Kaluuya in Scappa – Get Out. Foto di Justin Lubin – © 2016 Universal Pictures

Sebbene gli Armitage credano che Chris sia sottomesso all’interno del limbo, però, non si rendono conto che ha raccolto del cotone (un riferimento alla storia americana della schiavitù) e se lo è infilato nelle orecchie per evitare di cadere del tutto sotto l’incantesimo di Missy. Chris riesce così a liberarsi e a scappare dalla casa di famiglia dopo una brutale lotta con il fratello pazzo di Rose, Jeremy.

 

Nel corso della fuga, Chris ferisce a morte anche altri membri della famiglia, tra cui la stessa Rose, la quale è riuscita a raggiungerlo sul vialetto che introduce all’abitazione. Il ragazzo si rifiuta di ucciderla del tutto, ma proprio mentre lei è ferita ai suoi piedi, si sente la sirena della polizia. In quanto uomo di colore coperto di sangue, con una donna bianca ferita ai suoi piedi, si rende conto che probabilmente verrà incolpato della morte di tutti e arrestato, se non addirittura ucciso seduta stante.

Tuttavia, Chris può tirare un sospiro di sollievo quando capisce che si tratta del suo migliore amico, Rod Williams, un agente della TSA al corrente di quanto avvenuto. Originariamente, però, Peele aveva pensato ad una conclusione molto più cupa. In essa, le sirene appartengono a vere auto della polizia e i poliziotti arrestano Chris per l’omicidio della famiglia Armitage, con nessuno crede al suo racconto di ciò che è realmente accaduto.

Tuttavia, il regista ha sentito che il film aveva bisogno di una conclusione più lieta, verso la quale si è poi orientato. Scappa – Get Out, in fin dei conti, va a raccontare di come la popolazione bianca nutra sentimenti di paura/interesse nei confronti di quella afroamericana, volendo in un certo senso appropriarsi della loro cultura, della loro autonomia e, nel caso del film, di tutto ciò che possiedono, compreso il corpo.

Il trailer di Scappa – Get Out e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Scappa – Get Out grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video.

The Acolyte: il cliffhanger dell’episodio 4 è davvero buono, in realtà!

L’episodio di questa settimana della nuova serie di Star Wars The Acolyte si è concluso con il botto: dopo alcune settimane in cui ha mosso i fili dall’ombra, il misterioso cattivo dello show ha finalmente fatto sentire la sua presenza.

La figura mascherata, che sembra essere un Signore dei Sith, affronta direttamente i protagonisti, lanciando un attacco devastante che suggerisce a Osha (Amandla Stenberg) e ai suoi compagni Jedi di lottare per la vita prima che l’episodio si concluda con i titoli di coda.

Alcuni spettatori hanno criticato l’episodio perché inconcludente e si sono lamentati di dover aspettare la prossima settimana per vedere il combattimento che sicuramente ne conseguirà, ma piuttosto che essere un’accusa alla qualità dello show, questo dimostra come i cambiamenti nel modo di consumare la televisione abbiano alterato i gusti degli spettatori.

La sequenza di The Acolyte è un cliffhanger tradizionale, quello che la televisione seriale usa da decenni per far sì che il pubblico desideri ardentemente vedere l’episodio successivo di una determinata serie.

Coloro che si oppongono a questo fenomeno si sono probabilmente abituati al modello di binge-release utilizzato da alcuni servizi di streaming, in cui intere stagioni televisive vengono rese disponibili per la visione nello stesso giorno, consentendo agli spettatori di seguire la storia al proprio ritmo e di ottenere la risoluzione di cliffhanger come questo senza il tradizionale periodo di attesa di una settimana (o più).

Come finisce l’episodio 4 di ‘The Acolyte’?

Nella stagione 1, episodio 4, “Giorno”, Osha si unisce a una missione guidata dal suo ex Maestro Jedi, Sol (Lee Jung-jae) per catturare la sua sorella gemella allontanata, Mae (Stenberg), che ha ucciso Jedi legati al loro passato.

Il gruppo prevede che Mae colpirà il Maestro Jedi Kelnacca (Joonas Suotamo), che vive in isolamento sul pianeta Khofar. Durante un’escursione nei boschi di Khofar con il suo contatto malavitoso Qimir (Manny Jacinto), Mae inizia a dubitare che la prova che i Sith le hanno imposto, ovvero uccidere uno dei suoi obiettivi Jedi senza usare un’arma, sia possibile. Alla fine, cambia idea e decide di consegnarsi ai Jedi, ma quando trova Kelnacca già morto, sa che verrà incolpata.

I Jedi arrivano e invitano Mae a consegnarsi, ma prima che possano vedere il corpo del loro compagno, notano il Sith mascherato che fluttua furtivamente nella radura dove si trovano. Jecki Lon (Dafne Keen), l’attuale Padawan di Sol, è visibilmente spaventata e chiede informazioni sulla sua identità, sottolineando la mancanza di esperienza dei Jedi dell’era dell’Alta Repubblica nel combattere i Sith.

La figura mascherata accende la sua spada laser rossa e si trova faccia a faccia con Osha prima di usare la Forza per spingerla telecineticamente da parte. I Jedi accendono le proprie spade ma, mentre si preparano alla battaglia, il Signore dei Sith mascherato scatena un potente attacco telecinetico prima della conclusione dell’episodio.

I cliffhanger sono una parte normale della TV

Sebbene sia del tutto comprensibile che gli spettatori che hanno investito in The Acolyte vogliano vedere come si svolgerà la battaglia il prima possibile, a quanto pare è necessario ricordare ad alcuni che il semplice fatto che una serie (o un film, un romanzo o qualsiasi altro media) presenti un cliffhanger non è di per sé un’indicazione della sua qualità (o della sua mancanza). I cliffhanger sono un espediente narrativo comune e sono particolarmente adatti alla televisione seriale, in cui le trame continuano per più episodi o addirittura per più stagioni.

Quando i servizi di streaming come Netflix hanno reso popolare il modello di binge, che prevede la pubblicazione di intere stagioni in una sola volta, si è ipotizzato che le tradizionali uscite settimanali sarebbero finite, o almeno sarebbero diventate significativamente meno popolari, ma ciò non si è avverato. Ad oggi, anche molte delle più prestigiose e popolari serie via cavo e in streaming continuano a rilasciare episodi settimanali e a utilizzare cliffhanger per mantenere gli spettatori coinvolti nelle loro storie.

Tuttavia, le reazioni a certi progetti, come The Acolyte, dimostrano che alcuni spettatori si sono talmente abituati al modello binge che si oppongono alle uscite tradizionali. Questo è particolarmente strano perché, anche tra gli show che vengono rilasciati in binge, i maggiori cliffhanger e finali aperti tendono a essere negli episodi finali di una data stagione, lasciando spesso gli spettatori senza una soluzione per anni fino all’uscita del lotto successivo di episodi, indipendentemente dal fatto che abbiano guardato la stagione in corso in rapida successione o più gradualmente.

Detto questo, si possono muovere molte critiche legittime a L’Accolito – Episodio 4 e al suo cliffhanger. Si potrebbe giustificare il motivo per cui gli spettatori non ritengono efficace la porzione di sequenza introduttiva dei Sith che abbiamo visto, o anche criticare la sequenza nel suo complesso, anche se quest’ultima può essere fatta in modo convincente solo dopo aver visto la conclusione della scena che presumibilmente avverrà all’inizio dell’episodio della prossima settimana.

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Inoltre, ci sono ragioni comprensibili per criticare altre parti dell’episodio. Come molti episodi di Disney+ Star Wars, “Day” è piuttosto breve per un dramma televisivo in live-action, con una durata di soli 34 minuti compresi i titoli di coda. E fino al cliffhanger non succede molto di significativo. Ci sono alcune belle scene di dialogo, in cui diversi personaggi vengono sviluppati in modo interessante (anche se il cambiamento di cuore di Mae è probabilmente affrettato) e il cast, in particolare Jung-jae, continua a fare un ottimo lavoro.

Tuttavia, i rispettivi viaggi di Mae e dei Jedi attraverso la foresta sono abbastanza privi di eventi (nonostante gli avvertimenti di Qimir sulla pericolosità di Khofar); l’unica sfida esterna degna di nota si presenta quando quest’ultimo gruppo viene attaccato da una creatura simile a un insetto, ma anche questa viene gestita con relativa facilità da Sol.

Sembra probabile che alcune delle critiche per il cliffhanger siano in realtà una frustrazione mal riposta nei confronti del resto dell’episodio per non aver fatto progredire la storia in modo più significativo, o anche nei confronti della serie nel suo complesso per il suo ritmo.

Anche la decisione di includere filmati dei Sith e porzioni significative di questa sequenza nel materiale promozionale de The Acolyte potrebbe aver contribuito all’impazienza dello spettatore, suggerendo che questa battaglia potrebbe svolgersi prima della metà della stagione, anche se anche questa critica sembra un po’ più dura del necessario, dal momento che non è una novità che i trailer e le pubblicità di serie e film siano ingannevoli riguardo a ciò che avviene effettivamente nel progetto e quando.

In definitiva, né L’Accolito in generale né “Day” nello specifico sono al di sopra di ogni rimprovero, e spetta a ogni spettatore decidere cosa pensare del cliffhanger dei Sith (anche se, ancora una volta, non dovrebbe prendere una posizione decisa finché non sarà risolto). Ma l’indignazione contro la serie per il semplice fatto di avere un cliffhanger è bizzarra e non necessaria. Peggio ancora, è probabile che, almeno in alcuni casi, si tratti dell’ultima scusa poco velata che gli spettatori bigotti stanno usando per cercare di peggiorare la reputazione della serie, semplicemente perché non gradiscono che un progetto di Star Wars sia guidato da un cast così eterogeneo.

I nuovi episodi di The Acolyte vengono trasmessi in anteprima il martedì alle 9 PM ET su Disney+.

The Penguin: 5 cose da sapere sullo spin-off di The Batman

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The Penguin: 5 cose da sapere sullo spin-off di The Batman

The Batman è uscito il 4 marzo 2022 ed è stato un enorme successo per la DC, con la nuova iterazione del Cavaliere Oscuro che è diventata immediatamente iconica sullo schermo. Dopo il successo del film, Matt Reeves ha lentamente creato il suo angolo di universo DC, con progetti interconnessi basati sui personaggi della vasta rogues gallery di Batman.

Il BatVerse di Matt Reeves sarà un universo separato dall’Universo DC (DCU) principale, costruito sotto la guida di James Gunn e Peter Safran, e sarà denominato DC Elseworlds. Un personaggio di The Batman che è stato subito amato dai fan è stato il grande e sboccato Pinguino di Colin Farrell, grazie all’interpretazione irriconoscibile, all’umorismo dark e al trucco meticoloso del personaggio.

Ora Oswald avrà una serie tutta sua su Max (precedentemente nota come HBO Max) per ampliare il personaggio e l’universo. The Penguin sarà il primo spin-off di The Batman, un crime drama che ci darà uno sguardo dettagliato ai meccanismi del crimine organizzato in questa versione di Gotham.

Oltre al Pinguino, Matt Reeves sta sviluppando anche uno show sul GCPD e sul manicomio di Arkham, oltre a valutare la possibilità di sviluppare dei lungometraggi basati su personaggi dell’iconica galleria delle canaglie di Batman, come Clayface e il Professor Pyg, in modo simile al Joker di Todd Philips. Batman è uno dei rari personaggi dei fumetti i cui attori secondari e cattivi sono così interessanti da poter stare in piedi da soli.

Con The Penguin, Matt Reeves e il suo team cercheranno di fare un’immersione profonda nel personaggio del Pinguino e nel ventre criminale di Gotham, in un modo che i limiti di tempo di un film non consentono. Ecco tutto quello che sappiamo finora sul prossimo capitolo del Bat-Verse di Reeve, come sarà raccontato da Il Pinguino di Colin Farrell.

The Penguin ha una data di uscita?

The Penguin

Non c’è ancora una data di uscita ufficiale per Il pinguino, ma attualmente l’uscita è prevista per settembre. Colin Farrell ha confermato nel gennaio 2023 che la produzione era pronta per iniziare a girare a febbraio. La serie è stata in produzione a New York per un po’ di tempo prima che gli scioperi della SAG-AFTRA e della WGA mettessero in pausa le riprese. Dopo essersi rimessa in carreggiata, la serie è riuscita comunque ad arrivare al 2024.

C’è un trailer di The Penguin?

The Penguin serie tv 2024

Anche se non si tratta di un trailer completo, Max ci ha fornito una featurette che ci dà un assaggio di ciò che accadrà. Dopo l’alluvione di Gotham City, il Pinguino sta cercando di prendere il controllo della malavita. Con la scomparsa di Carmine Falcone (John Turturro), la gerarchia del potere sta cambiando e nessuno ostacolerà The Penguin (tranne forse Batman).

Il teaser trailer di The Penguin riprende poco dopo gli eventi di The Batman del 2022. Cobblepot vuole approfittare del caos e ricostruire la malavita di Gotham a sua immagine e somiglianza. La città è allagata, ma questo non significa che tutto sia finito. C’è ancora molto lavoro da fare se vuole sostituire Carmine Falcone.

Cosa sappiamo della trama di The Penguin?

The Penguin

Matt Reeves ha confermato in un’intervista a Collider che Il Pinguino riprenderà da dove era stato lasciato in The Batman e porterà direttamente a The Batman – Parte 2. Alla fine di The Batman, il grande piano dell’Enigmista lascia Gotham allagata, con molte aree ancora sommerse dall’acqua, mettendo la città in difficoltà nella ricerca di un restauro e di una punizione.

Il più igrande boss del crimine di Gotham, Carmine Falcone, è stato arrestato dal GCPD e poi ucciso dall’Enigmista, lasciando vacante il primo posto nella gerarchia del crimine di Gotham. L’ultima volta vediamo Oswald Cobblepot guardare l’alba la mattina dopo l’alluvione, con la visione dell’ascesa di un nuovo impero davanti agli occhi. The Penguin è stato descritto come una storia simile a Scarface, in cui il Pinguino di Colin Farrell fa un gioco di potere per prendere le redini del mondo del crimine in questa nuova Gotham.

Non esiste ancora una sinossi ufficiale della serie, ma Sarah Aubrey, responsabile degli originali di Max, ha parlato della trama dello show in un’intervista a Variety:

L’obiettivo è mostrare com’è la vita di Oz, che si muove molto per le strade di Gotham, cercando di rialzarsi e di andare avanti come solo il Pinguino sa fare. Come un truffatore e uno stratega con le proprie ambizioni. È un ottimo esempio di come si possa avere il tempo, nell’arco di otto episodi, di raccontare una storia di personaggi più lunga, con molti colpi di scena e nuovi personaggi. Sarà molto incentrato su Gotham a livello di strada, perché non vola in giro come Batman. Stiamo tutti abbracciando questo aspetto come un’esperienza molto specifica per il pubblico“.

Descrivendo la serie, Colin Ferrell ha dichiarato: “È oscura, ecco cosa posso dirvi. È davvero cupa. È molto pesante, credo, e sicuramente lo è stata. Il che non vuol dire che non mi sia divertito, anzi, mi sono divertito moltissimo a farlo. È incredibilmente violento.

È l’ascesa di un uomo verso ciò che ha sempre sognato di abitare, ovvero un certo potere o status sociale. La morte di Carmine Falcone alla fine del film [The Batman] lascia questo vuoto a Gotham da riempire e quindi ci sono varie persone che si accaparrano quel potere e questo è il viaggio di Oswald che cerca di salire in cima attraverso ostacoli straordinari”.

Chi fa parte del cast di “The Penguin”?

The Penguin serie tv 2024

Protagonista del progetto e interprete del personaggio principale è Colin Farrell, reduce da un anno straordinario. Oltre alla sua straordinaria interpretazione in The Batman, che ha reso la sua interpretazione del personaggio immediatamente preferita dai fan e gli ha fatto guadagnare recensioni entusiastiche, Colin Farrell ha recitato in altri tre film straordinari nel 2022, tra cui After Yang di Kogonada, Thirteen lives di Ron Howard e The Banshees of Inisherin di Martin McDonagh. Farrell ha vinto anche il Golden Globes per la sua interpretazione in The Banshees of Inisherin e quest’anno è candidato sia ai BAFTAS che agli Oscar.

Anche Cristin Milioti, forse più nota per il suo ruolo in How I Met Your Mother, si è unita al cast come regular accanto a Colin Farrell.

La star di Palm Springs interpreterà Sofia Falcone, la figlia di Carmine Falcone, che sarà in diretto conflitto con il Pinguino nella lotta per il controllo di Gotham. Il personaggio di Sofia Falcone ha avuto un ruolo importante in Batman: Il lungo Halloween, fumetto da cui Matt Reeves ha attinto a piene mani per il suo primo film sull’uomo pipistrello, e anche se si tratta di un’attrice diversa e probabilmente di una ripresa diversa, possiamo aspettarci una caratterizzazione simile per questa wild card.

Michael Kelly (House of Cards), Shohreh Aghdashloo (The Expanse) e Deirdre O’Connell (Eternal Sunshine of the Spotless Mind) sono stati annunciati per far parte del cast nel febbraio del 2023 e, tra le ultime notizie di casting, Clancy Brown, che è apparso anche nelle serie Marvel Daredevil e The Punisher, è stato annunciato per far parte del cast.

Chi realizza The Penguin?

Colin Farrell Penguin in-The-Batman

Matt Reeves sarà il produttore esecutivo della serie per Max, insieme al suo partner di produzione Dylan Clark, che ha prodotto anche The Batman. Farrell ha anche assicurato ai fan che:

“Matt Reeves è al completo. E di sicuro Matt è al limite del disturbo ossessivo compulsivo quando si tratta di concentrarsi e di cercare di fare qualcosa di nuovo e originale, con sentimento ed estetica e tutte quelle belle cose”.

Lauren LeFranc sarà la showrunner della serie e Colin Farrell ha recentemente confermato in un’intervista che lo scrittore di Agents of S.H.I.EL.D. e Chuck scriverà tutti gli episodi della serie. Craig Zobel, il regista della serie Mare Of Easttown con Kate Winslet, vincitrice di un Emmy, dirigerà i primi due episodi di The Penguin. Michael Marino, che ha ricevuto una nomination all’Oscar per il suo straordinario lavoro con i capelli e il trucco in The Batman, tornerà a truccare Colin Farrell in questa serie.

Monarch: Legacy of Monsters, lo showrunner fornisce un aggiornamento sulla seconda stagione

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È un ottimo momento per essere un fan dei Kaiju, l’universo dei mostri si sta espandendo con una serie di film e serie con trame emozionanti e molta azione. Tra queste c’è Monarch: Legacy of Monsters di Apple TV+, interpretata dalla coppia padre-figlio Kurt Russell e Wyatt Russell.

La serie si è rivelata un successo per lo streamer e ha ottenuto un rapido rinnovo dopo la conclusione della prima stagione. I fan sono in trepidante attesa della prossima stagione, i cui dettagli sono tenuti strettamente nascosti. Tuttavia, il co-creatore della serie Chris Black ha recentemente annunciato che la prossima stagione della serie kaiju sarà più grande della seconda.

Ambientata all’indomani della battaglia tra Godzilla e i Titani, la prima stagione segue il viaggio di una famiglia alla scoperta di un’eredità che li lega al Monarca e le aspettative per la prossima stagione sono molto alte. Parlando della continuazione della storia, Black ha rivelato a Screen Rant che la seconda stagione “sarà grande”. Ha aggiunto,

Sarà grandiosa. Siamo davvero eccitati ed entusiasti di avere l’opportunità di tornare e continuare a raccontare questa storia. Penso che se avete guardato il finale di stagione, e siete arrivati alla fine del finale di stagione, penso che sappiate qual è il teaser“.

Monarch: Legacy of Monsters è stato un grande successo

Monarch: Legacy of Monsters

Monarch: Legacy of Monsters segue una coppia di fratelli mentre indagano sui legami della loro famiglia con Monarch, un’organizzazione segreta con profondi legami con le creature leggendarie. La loro ricerca li porta a scoprire segreti generazionali che coinvolgono l’ufficiale dell’esercito Lee Shaw. La serie è ambientata nel 2015, un anno dopo la ricomparsa di Godzilla, e salta tra le linee temporali dal 1959 al 2014. La serie che attraversa i decenni è stata un successo immediato tra i fan, ottenendo un punteggio dell’89% su Rotten Tomatoes. È stata acclamata per la narrazione, le interpretazioni e l’immersione profonda nel mondo dei mostri. Se il finale della serie è un esempio, la prossima stagione sarà da tenere d’occhio.

Il cast della prima stagione comprende Anna Sawai nel ruolo di Cate, Kiersey Clemons nel ruolo di May, Ren Watabe nel ruolo di Kentaro, Mari Yamamoto nel ruolo di Keiko, Anders Holm nel ruolo di Bill, Joe Tippett nel ruolo di Tim, Wyatt e Kurt Russell nel ruolo di Lee Shaw ed Elisa Lasowski nel ruolo di Duvall. Completano il cast Takehiro Hira nel ruolo di Hiroshi, Qyoko Kudo nel ruolo di Emiko, Christopher Heyerdahl nel ruolo del Generale Puckett e Mirelly Taylor nel ruolo di Natalia.

Monarch: Legacy of Monsters è ora in streaming su Apple TV+. Al momento non è stata annunciata alcuna data di uscita per l’imminente seconda stagione. Restate sintonizzati su Cinefilos per ulteriori aggiornamenti.

Taylor Wily, star di Hawaii Five-0 e Magnum P.I., muore a 56 anni

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Taylor Wily, l’ex lottatore di sumo che ha calcato le scene del reboot di “Hawaii Five-0” e di progetti come “Forgetting Sarah Marshall“, è morto giovedì a 56 anni. Non sono ancora state rivelate le cause del decesso.

La notizia è stata confermata dall’emittente locale hawaiana KITV e dai post su Instagram del produttore esecutivo di “Hawaii Five-0” Peter M. Lenkov.

Sono devastato. Con il cuore spezzato. Posterò alcuni sentimenti dettagliati più tardi. È troppo difficile in questo momento”, ha scritto il 20 giugno, accanto a una foto con Wily. Lenkov ha seguito un altro post con un montaggio di foto e ha scritto: “T, come ti ho detto molte volte, mi sono innamorato di te alla prima audizione. Sei arrivata con un asciugamano in testa per asciugare il sudore e io mi sono innamorata. Mi hai incantato facendomi diventare una presenza fissa… nello show… e nella mia vita. Eri una famiglia. E mi mancherai ogni giorno, fratello. PS: quando abbiamo parlato la scorsa settimana, abbiamo riso di quanto tu avessi ragione fin dal primo giorno. ‘Five-0’ era il lavoro dei nostri sogni. E sono stato così fortunato a condividere quella magia insieme“.

Taylor Wily è apparso in 171 episodi di “Hawaii Five-0” come Kamekona Tupuola, e ha interpretato il ruolo in episodi di altre serie reboot come “MacGyver” e “Magnum P.I.“.

Taylor Wily è nato Teila Tuli il 14 giugno 1968 a Honolulu, Hawaii. Prima di recitare, Wily ha gareggiato in incontri di sumo, UFC e MMA, dove era noto per la sua struttura intimidatoria di 450 libbre. A Wily sopravvivono la moglie Halona e i due figli.

Trigger Warning, la spiegazione del finale: Chi ha ucciso il padre di Parker?

Jessica Alba torna sui nostri schermi per il suo primo film dopo cinque anni nel nuovo action-thriller di Netflix Trigger Warning.

Jessica Alba interpreta il commando delle Forze Speciali Parker, che torna nella sua città natale di Creation, Swann County, dopo la morte del padre Harry. Quest’ultimo è morto in un crollo nella miniera locale e un biglietto trovato dopo la sua morte indica che potrebbe trattarsi di un suicidio.

Parker, però, sa bene che non è così e, mentre inizia a indagare sulla morte del padre, scopre un importante traffico d’armi che potrebbe esserne la causa.

Ma chi ha ucciso Harry e perché? Scaviamo nel finale ricco di azione di Trigger Warning (la nostra recensione) per spiegare tutto.

Se non avete ancora visto il film, vi consigliamo di leggere gli spoiler più importanti.

Spiegazione del finale Trigger Warning: Chi ha ucciso il padre di Parker?

trigger warning jessica alba

È chiaro fin da subito che la famiglia Swann – il senatore Ezekiel Swann e i suoi due figli Elvis e Jesse, che è sia lo sceriffo che l’ex fidanzato di Parker – è un gruppo di persone sbagliate ed è collegata in qualche modo alla morte di Harry.

Dopo aver indagato sulla miniera, Parker scopre che il crollo è stato causato da una granata e, dopo aver controllato i filmati di sicurezza della telecamera all’ingresso della miniera, si accorge che Elvis usa spesso la miniera. Si scopre che, con i suoi amici Beck e Mickey, Elvis commercia armi rubate dal deposito dell’esercito.

Elvis ha concluso un nuovo importante accordo con un terrorista ricercato, noto solo come Ghost, per cinque giochi di ruolo, di cui sia Ezekiel che Jesse sono a conoscenza. Ezekiel usa i fondi dell’affare per la sua campagna di rielezione, mentre Jesse usa il suo potere di sceriffo per coprire (un po’ a malincuore) il fratello.

trigger warning jessica alba cast

Si scopre che Harry sapeva che Elvis usava la sua miniera per traffici illegali di armi e aveva deciso di farla saltare in aria. Jesse gli sparò alle spalle per cercare di fermarlo, solo che Harry tirò la spoletta della granata mentre stava morendo, causando il crollo.

Ghost, però, vuole ancora i suoi RPG, quindi entra nella Creazione e costringe Elvis a ripulire la miniera per ottenere ciò che Ghost ha pagato. Parker, con l’aiuto del suo partner delle Forze Speciali Spider e dell’amico Mikey, si reca nella miniera per fermare tutto.

Riesce a uccidere Elvis e Ghost, oltre a una serie di altri terroristi, mentre Spider fa esplodere la miniera per bloccarla di nuovo. Parker rintraccia Jesse attraverso la miniera fino al deposito dell’esercito, ma Jesse, tormentato dal senso di colpa per aver ucciso Harry, si fa esplodere con una granata.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma potrebbe rimanere una domanda: Parker ha ucciso Ezekiel?

anthony michael hall trigger warning

Parker ha ucciso Ezekiel in Trigger Warning?

Prima di fare la parte di Rambo con i terroristi nella miniera, Parker fa visita a Ezekiel per sapere la verità sulla morte di suo padre. Lui insiste che non è stato lui a uccidere Harry, ma non è così, almeno non direttamente.

Non riusciamo a vedere cosa succede dopo, perché tagliamo su Parker che si allontana per attrezzarsi prima di andare in miniera. Tutto ciò che dice a Mikey è che “l’ha fatto parlare” e il destino di Ezekiel non è chiaro fino alle scene finali di Trigger Warning.

Quattro settimane dopo gli eventi della miniera, sentiamo un notiziario che parla della “morte della famiglia Swann, ormai caduta in disgrazia”. Forse si trattava di un’espressione metaforica, ma ha più senso che si riferisca al fatto che Ezekiel, Elvis e Jesse sono tutti morti.

È probabile che Parker abbia ucciso Ezekiel per vendicarsi della morte del padre perché, all’epoca, non sapeva cosa avesse fatto Jesse e probabilmente credeva ancora che Ezekiel mentisse spudoratamente.

Trigger Warning è disponibile su Netflix.

Midsommar sta spopolando nella riedizione nelle sale USA

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Midsommar sta spopolando nella riedizione nelle sale USA

Uno dei film più acclamati di A24, Midsommar, è stato riproposto giovedì in oltre 300 sale IMAX nazionali, continuando la serie di riedizioni solo IMAX di alcuni dei suoi titoli più significativi dal punto di vista culturale. Il festival ha coinciso con il debutto dell’ultimo successo di A24, Civil War, ed è iniziato a marzo con Ex Machina di Alex Garland. È proseguito ad aprile con Hereditary di Ari Aster e a maggio con Uncut Gems dei fratelli Safdie.

Uscito originariamente nel 2019 e anch’esso diretto da Aster, Midsommar ha incassato 400.000 dollari giovedì in circa 340 sale IMAX nazionali. Questo porta l’incasso totale del film negli Stati Uniti a circa 28 milioni di dollari. Il film horror ha concluso la sua corsa globale nelle sale con poco meno di 50 milioni di dollari, a fronte di un budget dichiarato di 9 milioni di dollari.

A titolo di confronto, Hereditary ha guadagnato 400.000 dollari e Ex Machina ha incassato 260.000 dollari nelle rispettive riedizioni di marzo e aprile. Uncut Gems ha incassato 204.000 dollari in circa 325 sale a maggio, il che significa che Aster rimane il più grande regista interno dello studio, nonostante la grande sottoperformance del suo ultimo film, Beau is Afraid. Uscito nel 2023, la commedia surreale si è fermata a circa 11 milioni di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget dichiarato di 35 milioni di dollari.

A24 sta per affermarsi come studio hollywoodiano di media grandezza, aumentando i budget dopo un decennio di produzione e distribuzione di piccoli film di genere. Diretto da Garland, Civil War ha ottenuto il budget più alto di A24 – 50 milioni di dollari – e ha incassato circa 115 milioni di dollari in tutto il mondo. È il secondo più grande successo di tutti i tempi dello studio, dopo il premio Oscar Everything Everywhere All at Once. Midsommar, invece, si colloca tra i 10 migliori film di A24 di sempre.

Midsommar ha incassato quasi 50 milioni di dollari in tutto il mondo alla sua uscita originale

Midsommar - Il Villaggio dei Dannati
Jack Reynor e Florence Pugh in una scena di Midsommar – Il Villaggio dei Dannati.

Interpretato da Florence Pugh nel ruolo di una giovane donna in lutto, Midsommar è un horror a fuoco lento che segue una coppia americana mentre viene risucchiata da una setta omicida nella campagna svedese. Il film ha ricevuto ampi consensi al momento dell’uscita, con elogi particolari per l’interpretazione centrale della Pugh, per la stretta aderenza di Aster al tono terrificante, per l’ossessionante colonna sonora di Bobby Krlic e per la splendida fotografia di Pawel Pogorzelski. Midsommar ha un punteggio “fresco” dell’83% sul sito aggregatore Rotten Tomatoes. Nella sua recensione, Haleigh Foutch di Collider l’ha descritto come “un’esperienza viscerale e travolgente” che culmina in “un’impegnativa resa emotiva che non offre risposte facili”.

Midsommar ha diviso il pubblico, che gli ha assegnato un punteggio CinemaScore C+ piuttosto basso. Il film era interpretato anche da William Jackson Harper, Vilhelm Blomgren, Ellora Torchia, Archie Madekwe e Will Poulter. La riedizione di Midsommar arriva dopo le numerose riedizioni di quest’anno, tra cui Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma e La mummia, e più recentemente la trilogia originale del Signore degli Anelli.

Ecco perché il regista di The Bikeriders ha lasciato A Quiet Place – Giorno 1

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A una settimana dalla prima di A Quiet Place – Giorno 1, l’uomo che per primo era stato chiamato a dirigere il film ha condiviso alcune schiette informazioni sul suo abbandono. Durante un’intervista con The Wrap per promuovere il suo prossimo film, The Bikeriders, Jeff Nichols ha parlato del motivo per cui ha dovuto abbandonare il progetto del prequel di Quiet Place. Jeff Nichols era stato scelto per dirigere A Quiet Place – Giorno 1, ma ha poi lasciato il progetto in modo amichevole nel 2021, solo un anno dopo aver firmato inizialmente. Quando gli è stato chiesto di spiegare meglio la sua uscita, Nichols ha risposto così:

È difficile dirlo senza sembrare pretenzioso, ma ho fatto abbastanza film a questo punto della mia carriera, che se lo faccio, diventerà il mio film. E la verità è che ‘Quiet Place’, questi sono i film di [John Krasinski]“.

A Quiet Place: Giorno 1

È raro che un creatore di Hollywood parli così candidamente della sua uscita da un progetto, ma se Nichols non ha avuto il pieno controllo creativo su Un posto tranquillo: Day One, è difficile biasimarlo per aver lasciato che fosse qualcun altro a dirigere il progetto. È anche difficile biasimare John Krasinski per non aver ceduto il pieno controllo a qualcun altro, considerando che A Quiet Place è diventato uno dei franchise horror di maggior successo degli ultimi anni sotto la sua guida.

John Krasinski  ha scritto, diretto e interpretato i primi due film, ognuno dei quali ha incassato più di 290 milioni di dollari al botteghino mondiale. Dato che Krasinski ha passato la torcia da regista a un altro cineasta per il terzo capitolo, è logico che voglia mantenere un certo livello di input e di controllo.

Quali film ha diretto Jeff Nichols?

The Bikeriders
(L to R) Actor Jodie Comer, director Jeff Nichols and actor Austin Butler on the set of THE BIKERIDERS, a Focus Features release. Credit: Kyle Kaplan/Focus Features. © 2024 Focus Features. All Rights Reserved.

Basta dare un’occhiata alla filmografia di Nichols per capire che nella sua carriera il regista ha scelto di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Ha debuttato nel 2007 con Shotgun Stories, il thriller drammatico con Michael Shannon, e ha aspettato sei anni fino al 2013 per seguirlo con Take Shelter, il dramma psicologico sul posto di lavoro che lo ha visto riunirsi con Shannon e coinvolgere anche Jessica Chastain.

Nichols ha poi lavorato con Matthew McConaughey e Tye Sheridan per il dramma adolescenziale Mud, per poi collaborare due volte con Joel Edgerton nel 2016 per Loving e Midnight Special, quest’ultimo interpretato anche da Shannon, Kirsten Dunst e Adam Driver. Per la sua ultima uscita con The Bikeriders, l’acclamato regista ha messo insieme un altro ensemble di tutto rispetto, con Tom Hardy, Austin Butler e Jodie Comer. Il nuovo film di Nichols, Bikeriders, è ora nelle sale di tutto il mondo.

Deadpool & Wolverine: 5 segni che questo sarà il film che “salverà” il Marvel Cinematic Universe

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All’inizio della settimana, Shawn Levy, regista di Deadpool & Wolverine, ha parlato della pressione che deriva dal dirigere un film che molti credono possa “salvare” il Marvel Cinematic Universe.

Anche se si potrebbe sostenere che non ha bisogno di essere salvato, i Marvel Studios hanno fatto alcuni passi falsi negli ultimi anni e, visto che si parla tanto di “stanchezza da supereroi“, hanno un disperato bisogno di una vittoria. Si dà il caso che Wade Wilson e Logan potrebbero essere il duo che lo farà.

In questo articolo esploreremo perché l’unico film del MCU del 2024 potrebbe davvero essere quello che salverà questo franchise. Dalle prime proiezioni al botteghino ai camei per i fan, fino al suo posto nella più ampia Saga del Multiverso, Deadpool & Wolverine sembra destinato a essere cruciale per il continuo successo dei Marvel Studios.

Il Team-Up che stavamo aspettando

Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman e Ryan Reynolds in una scena di Deadpool & Wolverine.

Gran parte del motivo per cui Spider-Man: No Way Home ha battuto i record di incassi è che i fan e gli spettatori erano entusiasti della possibilità di vedere Tom Holland condividere lo schermo con Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Questo team-up è stato sempre e solo vociferato e accennato, quindi il fatto che la campagna di marketing di Deadpool & Wolverine abbia messo questi due personaggi in primo piano non farà altro che aumentare l’entusiasmo. Dopo tutto, anche il fan Marvel più occasionale ha sognato di vedere Jackman e Reynolds condividere lo schermo nei panni di questi iconici personaggi.

Negli ultimi anni i Marvel Studios hanno faticato a soddisfare i fan, con film come The Marvels, Thor: Love and Thunder e Secret Invasion che hanno fatto cilecca. Deadpool & Wolverine, tuttavia, può rimediare alla grande.

Deadpool & Wolverine sta già battendo i record

Deadpool & Wolverine emma corrin

Sebbene sia fondamentale che Deadpool & Wolverine sia un buon film, i soldi parlano e tutti i segnali indicano che questo trequel ne farà un bel po’.

Il film ha già battuto diversi record di vendita di biglietti, molti dei quali si riferiscono specificamente ai film con classificazione R. Si temeva che la classificazione più vecchia avrebbe danneggiato gli incassi; invece, Il mercante con la bocca e Logan sono sulla buona strada per battere i record stabiliti da Joker, nominato agli Oscar nel 2019.

Mentre scriviamo, si parla di un weekend di apertura nazionale che potrebbe oscillare tra i 200 e i 239 milioni di dollari. Questi sono i numeri pre-COVID e, con un’uscita cinese day-and-date assicurata, scommettiamo su un debutto globale di 500 milioni di dollari. In questo modo si potrebbe sconfiggere la “stanchezza da supereroi”, eh?

Può sistemare il multiverso

Deadpool & Wolverine multiverso

I Marvel Studios hanno fatto intuire per la prima volta l’esistenza del Multiverso in Avengers: Endgame con l’introduzione del viaggio nel tempo. Da allora, la situazione non è stata delle migliori, con alcuni ottimi film che ne hanno ripreso le premesse (Loki e Spider-Man: No Way Home) e altri che hanno deluso le aspettative.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia si è rivelato un vero e proprio colpo di fortuna, e le “regole” sono diventate sempre più convincenti. Perché alcune varianti hanno lo stesso aspetto e altre no? Come funzionano le Incursioni? E dove andrà a finire tutto questo?

Se da un lato Deadpool & Wolverine deve mantenere i riflettori puntati sul duo titolare, dall’altro i Marvel Studios hanno l’opportunità di spiegare meglio il Muiltiverso e il suo significato per il futuro del MCU.

Varianti in mostra che i fan VOGLIONO vedere

Hugh Jackman Deadpool & Wolverine
Foto di 20th Century Studios/Marvel Stud/Courtesy of 20th Century Studio – © 2024 20th Century Studios / © and ™ 2024 MARVEL.

Siamo tutti fan e abbiamo grandi aspettative su ciò che il Multiverso significa per il MCU. Mentre Avengers 5 e Avengers: Secret Wars saranno probabilmente i luoghi in cui avremo i cammei più importanti, anche Deadpool e Wolverine possono fare la loro parte.

Le versioni multiple di Doctor Strange e di personaggi come Black Bolt e Mister Fantastic sono una cosa; tuttavia, questo film può seguire le orme di Spider-Man: No Way Home riportando gli X-Men e persino i personaggi del franchise dei Fantastici Quattro.

La 20th Century Fox ha fatto molti passi falsi con le sue offerte Marvel, ma questi eroi e cattivi rimangono iconici e amati. C’è un altro motivo per cui la loro presenza qui sarà fondamentale per la saga del Multiverso…

Preparare il terreno per Avengers 5

Avengers 5

È passato troppo tempo dall’ultima volta che abbiamo visto i Vendicatori riuniti nel MCU, e qualsiasi cosa i Marvel Studios avessero pianificato per questi film è probabilmente cambiata in modo significativo negli ultimi anni.

Con Kang il Conquistatore messo da parte, una storia multiversale Avengers vs. X-Men sarebbe una premessa perfetta per Avengers 5. Con i loro due mondi che si scontrano, le squadre che si scontrano sono in grado di combattere. Con i due mondi che si scontrano, le squadre che si fanno la guerra prima di un inevitabile team-up è una prospettiva emozionante e Deadpool & Wolverine possono trovarsi nel mezzo.

The Marvels ha gettato le basi per questo e, con un paio di scene post-credits, Deadpool e Wolverine possono fare lo stesso. In questo modo, Avengers 5 passerebbe da film atteso a film che non vediamo l’ora di vedere!

SPIDER-MAN: la Sony Pictures è in procinto di ingaggiare il Miles Morales live-action?

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Da quando il film d’animazione Spider-Man: Into the Spider-Verse è arrivato nelle sale nel 2019, si è diffusa la voce che la Sony Pictures potrebbe sviluppare un film di Miles Morales in live-action. L’anno scorso, l’ex capo dello studio Amy Pascal ha confermato che c’erano dei progetti in corso.

Vedrete tutto“, ha detto Pascal quando le è stato chiesto della prospettiva che Miles passasse al live-action durante un’intervista sul red-carpet. “Sta succedendo tutto“.

Non c’è nulla di particolarmente concreto, ma le voci si sono susseguite e si diceva che la Sony fosse interessata ad accelerare i tempi per la realizzazione di un film su Morales dopo il grande successo del sequel di Into the Spider-Verse, Across the Spider-Verse. Ora, sembra che finalmente ci sia un po’ di movimento sul progetto.

Secondo l’affidabile insider Jeff Sneider nell’episodio di questa settimana di The Hot Mic, lo studio è in procinto di selezionare un attore per interpretare Miles in live action. Non menziona nessun potenziale concorrente per il ruolo, ma se la notizia è esatta, è molto probabile che gli addetti ai lavori si pronunceranno una volta che sarà emerso un candidato.

La domanda è: Morales debutterà in un film da solo o la Sony deciderà di introdurlo in uno dei prossimi progetti SSU? Il fatto che il casting sia in corso solo ora, prende in considerazione Venom: The Last Dance e Kraven il cacciatore sono fuori dal tavolo, quindi diremmo che la prima ipotesi è più probabile.

Potremmo vedere il doppiatore di Miles, Shameik Moore, riprendere il ruolo in live-action? Ha sicuramente mostrato interesse, così come Hailee Steinfeld, che dà la voce a Gwen nei film d’animazione.

“Questo è il lavoro dei miei sogni, mi ci metto anche io”, ha detto la star di Occhio di Falco durante una recente intervista. “Devo essere a mio agio! È un sogno trovarsi in uno spazio così confortevole, ma anche creativo e libero e semplicemente eccitante per chi ne fa parte“.

Chi vorreste vedere nel ruolo di Miles Morales in un film live-action? I

n Spider-Man: Across the Spider-Verse, dopo essersi riunito con Gwen Stacy, l’amichevole Spider-Man di quartiere di Brooklyn viene catapultato nel Multiverso, dove incontra una squadra di Spider-People incaricata di proteggerne l’esistenza. Tuttavia, quando gli eroi si scontrano su come gestire una nuova minaccia, Miles si ritrova contro gli altri Ragni e deve ridefinire cosa significa essere un eroe per poter salvare le persone che ama di più.

Il cast vocale comprende anche Oscar Isaac, Jake Johnson, Issa Rae, Jason Schwartzman, Daniel Kaluuya, Shea Whigham, Jorma Taccone, Luna Lauren Vélez e Brian Tyree Henry.

Avengers 5: un aggiornamento entusiasmante da parte di Benedict Cumberbatch

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Una delle più grandi star rimaste nel MCU nell’era post-Endgame ha appena fornito un nuovo succoso aggiornamento sul prossimo grande film del team-up. Mentre parlava con Netflix e ripercorreva tutti i ruoli che ha interpretato nella sua carriera, Benedict Cumberbatch ha fornito anche un’interessante informazione su Avengers 5.

Quando Benedict Cumberbatch è arrivato al punto della sua carriera in cui è stato scritturato per il ruolo di Doctor Strange, ha ricordato come inizialmente abbia dovuto rifiutare il ruolo a causa di conflitti di programmazione, ma che alla fine fortunatamente è andato tutto bene perché la Marvel voleva così tanto che interpretasse Stephen Strange che era disposta a lavorare intorno ai suoi impegni. Ripensando al passato e al futuro di Doctor Strange, Benedict Cumberbatch ha detto: “Non è un caso che il ruolo di Stephen Strange sia stato rifiutato a causa di conflitti di programmazione:

È stato un bel rapporto con [la Marvel] da quando [sono stato scritturato]. Non vedo l’ora che arrivi Avengers [5] l’anno prossimo, che sta preparando una tempesta”.

A differenza dei fan dell’MCU, sembra che Benedict Cumberbatch abbia un’idea di come sarà Avengers 5. Gli aggiornamenti sullo sviluppo del film sono stati un po’ oscuri da quando la Marvel ha licenziato Jonathan Majors, che avrebbe dovuto dirigere il film (Avengers: Kang Dynasty) nel ruolo di Kang.

Al momento non si sa se i Marvel Studios decideranno di mantenere il ruolo di Kang attraverso un recast o se si muoveranno in una direzione diversa con un nuovo cattivo, ma qualunque cosa accada, è chiaro che prenderà il via nel 2025. Nonostante le procedure di segretezza della Marvel, recentemente descritte da Julia Louis-Dreyfus, è possibile che, con l’avvicinarsi della produzione, emergano ulteriori informazioni sui potenziali dettagli della trama e sul casting.

Chi dirigerà Avengers 5?

Avengers 5

Con l’inizio delle riprese di Avengers 5 previsto per l’anno prossimo, secondo Benedict Cumberbatch, il film avrà bisogno di un regista al più presto, e recenti notizie hanno rivelato che la Marvel ha messo gli occhi su qualcuno. Il regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli, Daniel Destin Cretton, era stato inizialmente designato per la regia, ma si è tirato indietro l’anno scorso.

Recentemente è emerso online che la Marvel era interessata al regista di Deadpool & Wolverine Shawn Levy per la regia di Avengers 5, e gli ha persino offerto il lavoro all’inizio dell’anno, che ha dovuto rifiutare a causa di conflitti di programmazione. Tuttavia, la Marvel ha lasciato l’offerta sul tavolo e se Deadpool & Wolverine sarà il successo finanziario che si prospetta, è probabile che Levy finisca sulla sedia del regista di Avengers 5, mentre altri conflitti passeranno in secondo piano. L’uscita di Avengers 5 è prevista tra meno di due anni, il 1° maggio 2026. Restate sintonizzati su Cinefilos per futuri aggiornamenti.

The Acolyte: la showrunner risponde alle affermazioni sulle “streghe lesbiche”

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Leslye Headland ha iniziato a lavorare a The Acolyte  nel 2019 e, con i primi quattro episodi della serie ora su Disney+… beh, probabilmente non è andata come la showrunner sperava.

Se per la Headland prendere in mano il proprio progetto su Star Wars rimane un sogno che si realizza, i fan insoddisfatti lo hanno trasformato in un incubo con un grande afflusso di recensioni negative (che secondo alcuni potrebbero essere un segno di review-bombing). Poi, ci sono le critiche su piccole decisioni creative che sono state trasformate in problemi molto grandi.

Ciononostante, le recensioni della critica e i numeri degli spettatori suggeriscono che The Acolyte ( la nostra recensione) è un successo.

Le sue presunte tematiche LGBTQ+ sono state un problema per alcuni, così come il fatto che Headland sia gay. La protagonista della serie, Amandla Stenberg, è gay e non binaria, mentre l’attore di Yord Fandar Charlie Barnett è anch’egli gay. Infine, Rebecca Henderson, che interpreta il Maestro Jedi Vernestra Rwoh, è sposata con Headland.

Poco prima del lancio di The Acolyte , i commenti di Headland e Stenberg sul fatto che questo sia lo Star Wars “più gay” sono diventati rapidamente virali e hanno attirato le critiche di alcuni.

The Acolyte, episodio 4 Recap

Parlando con The Hollywood Reporter, Headland ha dichiarato: “Sono rimasto sorpreso dalla domanda. Io e Amandla siamo scoppiate a ridere perché è la nostra reazione immediata a questa domanda, ma ad essere sincera, non so cosa significhi il termine ‘gay’ in questo senso. Non credo di aver creato contenuti queer, con la Q maiuscola“.

Onestamente, mi rattrista il fatto che le persone pensino che se qualcosa fosse gay, sarebbe un male”, ha aggiunto la Headland parlando del contraccolpo. “Mi rattrista il fatto che un gruppo di persone su Internet voglia in qualche modo smantellare quello che considero il pezzo d’arte più importante che abbia mai realizzato“.

Un altro grande punto di discussione è stata l’introduzione di Madre Aniseya (Jodie Turner-Smith) e Madre Koril (Margarita Levieva) nel terzo episodio di The Acolyte, le leader di una congrega che sono state definite “streghe lesbiche“. Non è una valutazione che Headland condivide necessariamente.

Sulle streghe della forza di  The Acolyte

The Acolyte, episodio 3

“Sono in una società matriarcale. Come donna gay, sapevo che si sarebbe letto che la loro sessualità è queer, ma non ci sono nemmeno uomini nella loro comunità”, ha spiegato. “Quindi una vicinanza tra loro due sarebbe stata naturale. Sembrava un’idea dettata dalla trama. Direi che è davvero riduttivo chiamarle lesbiche. Penso che significhi che non si sta prestando attenzione a questa storia“.

“Sono orgogliosa di essere una donna gay che ha compiuto questa impresa, e certamente, se il mio contenuto viene definito queer, non voglio disconoscere qualsiasi queerness sia presente nello show”, ha osservato la Headland, chiarendo di non voler sminuire il modo in cui coloro che si sentono rappresentati vedono quelle scene. “Sono orgogliosa di creare qualcosa che ispiri le persone queer”.

I primi quattro episodi di The Acolyte sono ora in streaming su Disney+.

Iscriviti a Disney+ per guardare The Acolyte e le più belle storie di Star Wars. Dove vuoi, quando vuoi.

Star Wars: Sharmeen Obaid-Chinoy parla delle reazioni dei fan e dei piani per Rey

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Alla Star Wars Celebration dello scorso aprile, è stato rivelato che Daisy Ridley tornerà nella Galassia Molto, Molto Lontana per un nuovo film di Star Wars incentrato su Rey.

Ambientato 15 anni dopo gli eventi de L’ascesa di Skywalker, ci aspettiamo che Rey istituisca un nuovo Ordine Jedi, mentre finalmente scopriremo com’è la Galassia dopo che l’Impero/First Order (e l’Imperatore Palpatine) sono stati finalmente sconfitti.

La regista di Ms. Marvel, Sharmeen Obaid-Chinoy, ha recentemente parlato con Sirius XM e ha spiegato: “Il cuore del film, per me, è Rey Skywalker, Daisy Ridley e la sua storia, e portarla in un’avventura in un’Accademia Jedi. E creare un mondo che sia una naturale coda di paglia della storia che le abbiamo visto affrontare negli ultimi tre episodi“.

Ho avuto conversazioni con J.J. Abrams, con George Lucas e, naturalmente, con Dave Filoni, che è ormai una parte importante dell’universo di Star Wars, parliamo molto spesso, con Kathleen Kennedy, Carrie Beck e Simon Emanuel“, ha aggiunto il regista.

È una lista di nomi entusiasmante, ma Obaid-Chinoy ha affrontato il lato tossico del fandom di Star Wars prima di girare un solo fotogramma. Il suo ingaggio ha immediatamente suscitato rivendicazioni di “woke-ismo” e c’è chi ha giurato di boicottare il film dopo che sono riemersi commenti fatti in passato e tolti dal contesto per far sembrare che avesse intenzione di “mettere a disagio gli uomini”.

Daisy Ridley
Rey (Daisy Ridley) in STAR WARS: EPISODE IX

La storia che mi interessa di più è il viaggio di Rey come Jedi donna“, ha dichiarato Obaid-Chinoy a Variety in un’intervista separata. “È così che posso portare al meglio le mie esperienze“.

La cosa più bella di ‘Star Wars’ è che tutti hanno un legame personale con esso”, aggiunge l’attrice. “Tutti ne sono appassionati. E in tutto il fandom, le persone hanno idee chiare su chi dovrebbe dirigere o su quali dovrebbero essere le storie. Io sto solo soffocando quelle voci finché non avrò finito“.

Come narratore, mi concentro sull’attirare nuovi spettatori al cinema e sul portare un senso di nostalgia che piacerà ai vecchi fan della serie“.

Cosa sappiamo sul nuovo film di Star Wars con Daisy Ridley?

Questo ci sembra il miglior approccio possibile e, in una notizia correlata, il merchandising ufficiale di Star Wars potrebbe aver rivelato il logo dell’Ordine Jedi di Rey. Resta da vedere se questo verrà utilizzato nel film stesso, anche se noi diremmo che è probabile. Questo film di Star Wars, che si dice si intitolerà New Jedi Order o A New Beginning, non ha ancora una data di uscita confermata.

Jared Padalecki direbbe di “sì” al ruolo in The Boys; ha parlato del personaggio con Eric Kripke

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Jensen Ackles ha interpretato Soldier Boy nella terza stagione di The Boys, mentre Jeffrey Dean Morgan ha assunto il ruolo di Joe Kessler nell’attuale quarta stagione dello show.

Entrambi gli attori sono stati scritturati da Eric Kripke quando era showrunner di Supernatural, lasciando Jared Padalecki l’unico dei protagonisti originali dello show che non è ancora apparso in The Boys. Con una sola stagione rimasta prima della fine della serie, il tempo stringe per trovare un ruolo per la star di Walker!

Parlando con Deadline, a Jared Padalecki è stato chiesto se fosse intenzionato a partecipare alla serie Prime Video e lui ha risposto: “La risposta è sì”.

Abbiamo parlato [di un ruolo]. In effetti, abbiamo parlato oggi”, ha confermato l’attore. “Penso che a questo punto della mia vita di attore, voglio lavorare solo a progetti a cui tengo davvero o con persone a cui tengo davvero, e ovviamente io ed Eric siamo indelebilmente legati per sempre“.

A rendere ancora più probabile un ruolo nella quinta stagione per l’attore di Sam Winchester è il fatto che Walker è stato bruscamente cancellato da The CW a maggio, lasciandolo libero di assumere qualsiasi ruolo scelga nei mesi a venire.

“Voglio dire, ha creato Supernatural. Ha creato Sam Winchester. Ha creato Ruby [Genevieve Padalecki], che ho finito per sposare e con cui ho messo su famiglia”, ha continuato Padalecki. “Lo adoro. Adoro il suo umorismo. Lo adoro come persona, la sua narrazione”.

Quindi non vedo l’ora. Non credo che riprenderà fino all’anno prossimo, ma sarò pronta quando farà la telefonata. Gli dirò: “Ok, quando parto?“”.

Solo il tempo ci dirà chi Jared Padalecki interpreterà, anche se durante il press junket per la quarta stagione di The Boys all’inizio di questo mese, Kripke ha confermato di aver riflettuto sull’idea di riunirsi con l’attore di Supernatural (all’ultimo conteggio, quasi una dozzina di attori della serie si sono uniti allo scrittore e produttore nell’universo di The Boys).

Siamo molto, molto all’inizio della quinta stagione, quindi non ho ancora in mente un personaggio”, ha ammesso. “Ma ci sto puntando e mi tengo in stretto contatto con lui per sperare che i nostri programmi si allineino“.

Di cosa parla la quarta stagione di The Boys? 

The Boys A-Train

Nella quarta stagione di The Boys, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il muscoloso pollice di PATRIOTA, che sta consolidando il suo potere.

Butcher, con pochi mesi di vita, ha perso il figlio di Becca e il suo posto di leader dei Ragazzi. Il resto della squadra è stufo delle sue bugie. Con una posta in gioco più alta che mai, devono trovare un modo per lavorare insieme e salvare il mondo prima che sia troppo tardi.

La serie è interpretata da Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. La quarta stagione accoglierà Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan. I primi quattro episodi di The Boys sono ora disponibili in streaming su Prime Video.

SUPERMAN: foto dal set rivelano un nuovo look di David Corenswet nei panni dell’Uomo d’Acciaio

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Il reboot del DCU Superman di James Gunn è attualmente in fase di lavorazione a Cleveland, in Ohio, e finalmente abbiamo una nuova immagine della star David Corenswet che veste i panni dell’Uomo d’Acciaio.

Sebbene David Corenswet stesso non sia ancora stato avvistato sul set, le foto di alcuni ritagli di giornale del Daily Planet rivelano l’attore in costume completo come l’iconico supereroe della DC Comics.

Gli scatti non sono dei più nitidi, ma ci danno un’occhiata sfocata alla nuova tuta (sembra che ci sia la conferma dei bauli) e uno sguardo impressionante all’Uomo del Domani che dimostra di essere davvero più potente di una locomotiva.

Il testo di accompagnamento è difficile da capire, ma alcuni fan con occhio d’aquila hanno individuato un paio di intriganti uova di Pasqua, tra cui una menzione di Anton Arcane.

Guardate le foto ai link sottostanti e fateci sapere cosa ne pensate nella sezione commenti.

Tutto quello che sappiamo su Superman

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.

Nel cast anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult Nathan Fillion. Sean Gunn, María Gabriela de Faría, Terence Rosemore, Wendell Pierce, Sara Sampaio, Anthony Carrigan, Pruitt Taylor Vince completano il cast.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, animazione e giochi”.

Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Gli indesiderabili dall’11 Luglio al cinema

Gli indesiderabili dall’11 Luglio al cinema

Dopo il grande successo de I Miserabili, il regista francese Ladj Ly torna in sala con il suo secondo lungometraggio, Gli indesiderabili (Bâtiment 5), portando ancora una volta sul grande schermo la comunità periferica parigina.

Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival del 2023, Gli Indesiderabili è legato a doppio filo,  per ambientazione, toni e tematiche sociali affrontate, a I Miserabili, film d’esordio di Ladj Ly candidato all’Oscar per il miglior Film Internazionale, Premio della Giuria al Festival di Cannes, Premio Miglior Rivelazione agli European Film Awards, nonché vincitore di quattro Premi César (Premio del pubblico, Miglior film, Migliore promessa maschile e Miglior montaggio).

Se ne I miserabili Ladj Ly metteva in scena il rapporto/scontro tra la periferia e la polizia, conGli indesiderabili continua il discorso politico sul difficile rapporto delle comunità periferiche con le istituzioni, esplorando stavolta il tema dell’edilizia abitativa sociale, portando l’attenzione sugli sfratti imposti ai residenti dei quartieri popolari, vittime delle riqualificazioni urbane.

Il titolo francese del film Bâtiment 5 (Edificio 5) è un riferimento personale alla palazzina in cui il regista stesso è cresciuto.

La trama del film

Haby, una giovane donna molto impegnata nella vita della comunità, scopre che è stato varato un progetto di riqualificazione del suo quartiere. Il progetto, guidato a porte chiuse da Pierre Forges, un giovane medico messo a fare il sindaco, prevede la demolizione dell’isolato dov’è cresciuta Haby. Insieme agli abitanti del palazzo, la donna avvia una feroce battaglia per evitare la distruzione dell’edificio 5…

Trigger Warning: recensione del film su Netflix con Jessica Alba

Trigger Warning: recensione del film su Netflix con Jessica Alba

Jessica Alba è tornata. Dopo diversi anni di assenza, con una recente incurisone nella sua carriera televisiva della serie L.A.’s Finest (terminata nel 2020), l’attrice si è lanciata in un nuovo adrenalinico progetto. È Trigger Warning, un film – distribuito da Netflix – con un pattern da revenge movie e le sfumature thriller, in cui ritroviamo Alba nei panni di un ufficiale delle forze speciali, richiamando alla memoria i suoi personaggi più iconici, rivestiti dello stesso spirito guerriero della sua nuova antieroina.

Siamo lontani dagli avvincenti e concitati Sin City, Machete o Dark Angel, ma la pellicola diretta da Mouly Surya ci regala comunque una protagonista – più che una storia – che sullo schermo funziona.

Per i nostalgici, questo è un gradito come back sotto i riflettori per Jessica Alba, che qualche anno fa aveva deciso di allontanarsi dal mondo del cinema, per dedicarsi interamente alla sua azienda The Honest Company, fondata in concomitanza della nascita della sua prima figlia Honor. Ora, però, sembra che l’attrice abbia affidato il timone a Carla Vernòn, e questo passaggio potrebbe segnare un vero ritorno in pista per lei, iniziato proprio con Trigger Warning.

Trigger Warning, la trama

trigger warning jessica alba

Parker, un ufficiale delle forze speciali in missione, riceve una telefonata in cui la sua ex fiamma Jesse, ora sceriffo, le comunica che il padre è venuto a mancare: c’è stato un crollo nella miniera accanto al su bar, il Marias, dove era solito recarsi. Tornata nella città natale per occuparsi della faccenda e del funerale, alla donna viene sollevata l’ipotesi di un tentato suicido del genitore.

A lei, però, i conti non tornano. Possibile che era capace di arrivare a un gesto così estremo nel suo posto preferito? Intanto, nella cittadina, il minaccioso senatore Swann è in piena campagna elettorale e suo figlio Elvis, una testa calda, sembra lavorare illecitamente con le armi e per di più vicino alla miniera. Parker, a quel punto, è sovrastata dai dubbi e le è impossibile credere sia all’incidente che al tentativo del padre di togliersi la vita. La domanda, perciò, sorgerà spontanea: chi lo ha ucciso?

trigger warning jessica alba cast

Bentrovata Jessica Alba!

Che Jessica Alba abbia fatto sognare tutti noi sin da quanto ha indossato i panni di Max Guevara in Dark Angel nel lontano 2000 è un dato di fatto. C’è stato il periodo di estasi per la sua sagace e sensuale Sue Storm in I Fantastici 4, poi ci sono stati gli anni (prima 2006 e poi 2014) della impavida spogliarellista Nancy in Sin City, fino a passare per la verace Sartana Rivera in Machete e Gina Thorne in Mechanic: Ressurection.

Tutti ruoli in cui l’attrice ha potuto dimostrare quanto sia brava nei combattimenti corpo a corpo, e quanto l’action sia pane per i suoi denti. In questa carrellata si aggiunge anche la Parker di Trigger Warning, una protagonista che le si cuce addosso, e in cui lei ben si muove. Il film si erge interamente sulle sue spalle e, in fondo, va avanti grazie a lei, diventando ciò che di più funziona.

triggerwarning jessica alba film

La storia, di per sé, manca di incisività, si ferma sul generale non addentrandosi mai nelle tematiche che affronta (come il lutto e il traffico illegale di armi negli Stati Uniti), ed è spesso poco coraggiosa per essere accattivante come dovrebbe. Ma Jessica Alba si dà da fare affinché il lavoro dietro la produzione non vada del tutto perso, facendo sì che ci sia, almeno, dell’intrattenimento. Sa come gestire le scene d’azione, restituendoci delle convincenti coereografie in cui si tuffa senza risparmiarsi, mettendo il suo corpo a servizio della scena. Precisa, con il giusto piglio e aggressiva quando si tratta di dare spettacolo con il coltello affilato, sua letal weapon.

L’allenamento che lei stessa dice di aver affrontato emerge, e non si può che apprezzarlo. Lo abbiamo detto in apertura, lo ribadiamo, Trigger Warning non sarà il revenge movie che ci aspettavamo, ma di certo una cosa l’ha fatta: ci ha restituito una brava attrice che ci era mancata. 

Jennifer Lawrence protagonista del film giallo The Wives

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Jennifer Lawrence protagonista del film giallo The Wives

Apple Original Films ha acquisito The Wives, un film di genere giallo con protagonista la premio Oscar Jennifer Lawrence, che sarà anche produttrice. Al momenti i dettagli sulla trama del film sono tenuti nascosti, ma è stato riportato da Variety che al centro di esso vi è un misterioso omicidio per il quale è stato tratto ispirazione da The Real Housewives, un reality statunitense in cui in ogni puntata si documenta la vita personale e professionale di un gruppo di donne benestanti residenti in una certa città o regione geografica.

Il progetto sarà co-prodotto da Apple Studio e A24, mentre tra i produttori aggiuntivi figurano Justine Ciarrocchi per Excellent Cadaver della Lawrence, e Jeremy O. Harris (Zola, Slave Play) e Josh Godfrey (Manchester by the Sea, Suspiria) per bb². Michael Breslin e Patrick Foley (Ratatouille: The TikTok Musical) scriveranno la sceneggiatura. Il film è attualmente in fase di sviluppo, quindi – come già detto – non si sa nulla né della trama finale né di quando potrebbe essere girato.

Dove abbiamo visto di recente Jennifer Lawrence?

Vincitrice di un premio Oscar, Jennifer Lawrence è reduce dai ruoli nell’acclamata commedia sexy Fidanzata in affitto della Sony e nel dramma sui veterani Causeway di Apple TV+. Oltre a questi progetti, in precedenza ha prodotto il documentario Bread & Roses, che racconta le esperienze delle donne afghane sotto i talebani da quando hanno preso il controllo di Kabul, acquisito da Apple in aprile. Questi progetti sono da lei stati realizzati dopo essersi presa una breve pausa da Hollywood.

LEGGI ANCHE: Jennifer Lawrence ricorda di essere stata respinta “immediatamente” al suo provino per Twilight

A Quiet Place II, la spiegazione del finale: cosa succede agli alieni?

Quanto è importante il suono nel cinema horror? Questo elemento invisibile eppure fondamentale è uno dei pilastri del cinema, acquisendo un valore ancor più speciale nel momento in cui bisogna generare uno spavento nello spettatore. Il film del 2018 A Quiet Place – Un posto tranquillo (qui la recensione) ha non solo ribadito ciò, ma ha anche ricordato di quanto lo stesso silenzio possa essere un elemento altrettanto spaventoso. Affermatosi come un grande successo, questo è poi stato seguito nel 2021 dal sequel A Quiet Place II (qui la recensione).

Anche questo secondo capitolo è diretto da John Krasinski, il quale inizialmente non riusciva a concepire una nuova storia per il sequel che gli era stato richiesto e disse alla Paramount – lo studio che produce il film – di trovare un altro scrittore e regista. Tuttavia, l’idea è infine arrivata, permettendo a Krasinski di tornare sul set per raccontare cosa è accaduto dopo gli eventi del precedente film. Anche A Quiet Place II si è poi affermato come un buon successo, aprendo la strada ad ulteriori film di questo franchise.

Dal 28 giugno arriverà infatti in sala A Quiet Place – Giorno 1, prequel/spin-off incentrato sul primo giorno dell’invasione aliena. In vista di questo nuovo capitolo, riscopriamo il film del 2021 e ciò che il suo finale anticipa per il futuro. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a A Quiet Place II. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A Quiet Place II Emily Blunt
Emily Blunt in A Quiet Place II. Foto di Photo Credit: Jonny Cournoyer – © 2019 Paramount Pictures. All rights reserved.

La trama e il cast di A Quiet Place II

Dopo gli eventi del primo film, gli Abbot, rimasti ormai solamente in quattro – Evelyn, Marcus, Regan e il fratellino neonato – devono ancora una volta lottare per la sopravvivenza in un mondo dove il rumore è bandito, pena essere individuati e massacrati da creature aliene. Questa volta usciranno fuori dai confini della loro casa per tentare di trovare qualche altro essere umano vivo, ma durante il loro cammino si renderanno conto che i temuti mostri non sono la sola minaccia da cui stare alla larga.

Ad interpretare Evelyn Abbott vi è nuovamente Emily Blunt, mentre Millicent Simmonds e Noah Jupe sono rispettivamente i figli Regan e Marcus. John Krasinski torna ad interpretare Lee Abbott nell’incipit del film, ambientato prima degli eventi del precedente film, in cui il suo personaggio si sacrifica nel finale. Nuovo ingresso è invece quello del premio Oscar Cillian Murphy nei panni di Emmett, vecchio amico di Lee. Infine, l’attore Djimon Hounsou interpreta un uomo senza nome che gestisce una comunità umana su un’isola.

La spiegazione del finale

Nel corso del film Regan si separa dalla famiglia per trovare la posizione della stazione radio che trasmette una certa canzone a ripetizione. Preoccupata per la sua sicurezza, Evelyn chiede a Emmett, vecchio amico di Lee, di trovarla. I due riescono poi a raggiungere l’isola e provano un breve senso di sicurezza, rendendosi conto che c’è vita dopo il terrore e la costrizione in cui hanno vissuto per 474 giorni dall’arrivo delle creature. Il personaggio di Djimon Hounsou spiega infatti che i mostri hanno paura dell’acqua.

Naturalmente, il senso di euforia suscitato dal loro arrivo si infrange quando Emmett si accorge che una delle creature si è nascosta nella loro barca. La creatura esce e inizia ad attaccare la popolazione dell’isola, uccidendo alcune persone e distruggendo alcuni tetti. Il personaggio di Hounsou va a prendere Regan ed Emmett nella sua auto, guidando intorno all’isola per distrarre la creatura abbastanza a lungo da seguirla.

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Cillian Murphy e Millicent Simmonds in A Quiet Place II. Foto di Photo Credit: Jonny Cournoyer – © 2019 Paramount Pictures. All rights reserved.

Mentre l’uomo sull’isola va incontro alla morte per mano della creatura, Regan riesce a introdursi nella stazione radio, attaccando il suo apparecchio acustico al microfono e amplificando il feedback nel tentativo di fermare il mostro prima di ucciderlo. Le azioni di Regan con la radio permettono poi a suo fratello Marcus – bloccato in una vecchia caldaia con Evelyn e il suo fratellino appena nato mentre l’ossigeno si esaurisce lentamente – di prendere il comando, brandendo la radio come un’arma contro la creatura che li attacca.

A Quiet Place II è fortemente incentrato sulla giustapposizione di queste due scene per evidenziare le azioni di Regan e Marcus contro i due mostri mentre si preparano a prendere il comando divenendo adulti a tutti gli effetti. La loro capacità di superare la paura e di salvare la madre ferita e la ritrovata figura paterna ne sancisce il successo e fa sembrare valide le lotte che hanno affrontato per arrivare a questo momento. Le importanti implicazioni di quanto avviene in questo sequel cambiano inoltre le sorti del mondo.

Mentre nel primo film i personaggi scoprivano che l’applicazione dell’apparecchio acustico di Regan a un microfono amplificava il feedback e influenzava le creature al punto da rivelare le parti vulnerabili della loro testa, il sequel fa un ulteriore passo avanti. Con Regan ora in grado di amplificare il feedback su scala più ampia, il mondo ha ora un’arma da usare contro i mostri da quel momento in poi. Il finale prevede dunque che Regan renda la stazione radiofonica un punto fermo nella lotta contro le creature, che non sono ancora state sfidate su una scala così grande.

Il trailer di A Quiet Place II e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di A Quiet Place II grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21 giugno alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Cuori in Atlantide: la spiegazione del film tratto da un racconto di Stephen King

Troppo spesso lo scrittore Stephen King viene sbrigativamente classificato come autore di opere horror. Chi ha letto e conosce i suoi romanzi sa bene che all’interno di essi sono racchiusi numerosi generi e tra quelli che spiccano maggiormente vi è il coming of age. Romanzi e adattamenti cinematografici come Carrie – Lo sguardo di Satana, It e soprattutto Stand by Me ne sono un chiaro esempio. A questi titoli si può aggiungere anche il film del 2001 Cuori in Atlantide, diretto da (regista anche di Ho cercato il tuo nome e Fallen).

Si tratta di un film tratto da un racconto di King meno noto rispetto ad altri, dal titolo Uomini bassi in soprabito giallo. Tra questo e la sua trasposizione cinematografica vi sono però alcune differenze. Lo sceneggiatore premio Oscar William Goldman – che di King ha adattato anche Misery non deve morire e L’acchiappasogni si era preso parecchie libertà con il materiale, per restringerne la portata e la focalizzazione. Sono stati così eliminati alcuni riferimenti ad altre opere dello scrittore, con cui questo suo racconto si interseca.

Ciò non ha però privato il racconto di Cuori in Atlantide della sua bellezza e ancora oggi è ricordato come uno dei più toccanti adattamenti di un’opera di King. Ma proprio per via dei cambiamenti apportati, il finale e il significato del film potrebbero risultare piuttosto oscuri agli spettatori. In questo articolo, approfondiamo dunque tali aspetti di Cuori in Atlantite, riportando anche dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Cuori in Atlantide trama film
Mika Boorem, Anton Yelchin e Will Rothhaar in Cuori in Atlantide. © 2001 – Warner Bros. All rights reserved.

La trama e il cast di Cuori in Atlantide

Protagonista del film è il cinquantenne Bobby Garfield, costretto a tornare nella sua città natia per partecipare ad un funerale. La permanenza nei luoghi d’infanzia, catapulta Bobby nei vividi ricordi del suo passato e in particolare a quando a undici anni conobbe il misterioso Ted Brautigan, un anziano che si dice dotato di poteri psichici. Tra i due nasce una profonda amicizia e Bobby si vede investito di tutte le attenzioni che non ha mai ricevuto dalla madre Liz. Ma ci sono aspetti di sé che Ted non ha rivelato a Bobby, come il fatto di essere ricercato da dei misteriosi uomini bassi in soprabito giallo.

Ad interpretare Bobby Garfield da adulto vi è l’attore David Morse, mentre da undicenne ha il volto di Anton Yelchin, noto per aver interpretato Pavel Chekov nei nuovi film di Star Trek. Ad interpretare Ted Brautigan, invece, vi è il due volte premio Oscar Anthony Hopkins, il quale per dar vita al suo personaggio ha rivelato di essersi ispirato a suo nonno materno, il quale ha avuto una forte influenza nella sua vita. La madre di Bobby, Liz, è interpretata da Hope Davis mentre gli amici Carol e Sully sono interpretati da Mika Boorem e Will Rothhaar.

La spiegazione del finale: chi sono gli Uomini bassi in soprabito giallo?

Il film, come anticipato, è tratto da un racconto del celebre scrittore Stephen King intitolato proprio Uomini bassi in soprabito giallo. Questo è contenuto nella raccolta del 1999 Cuori in Atlantide, che dà dunque il titolo al film. In essa, come nell’adattamento cinematografico, Ted afferma di essere dotato di poteri psichici che gli permettono di leggere nella mente altrui e di essere per questo ricercato dai misteriosi uomini bassi in soprabito giallo che danno il titolo al racconto. Nel finale di questo, Bobby assiste proprio al momento in cui Ted viene portato via da tali esseri.

Al ragazzo viene data la possibilità di andare con loro, verso una destinazione sconosciuta, ma lui decide di restare, pur disprezzandosi per la sua decisione di abbandonare l’amico. Tuttavia, il racconto rivela infine che un Bobby ora cresciuto ha ricevuto una busta da Ted piena di petali di rose rosse, capendo così che l’amico è di nuovo libero dagli uomini bassi. Similmente, nel finale del film Ted viene portato via ma prima che ciò avvenga comunica a Bobby che non dimenticherà mai il tempo trascorso insieme. Il ragazzo inizialmente incolpa la madre per il rapimento dell’amico, ma in seguito accetta la cosa, facendola coincidere con la fine della sua infanzia.

Cuori in Atlantide Anthony Hopkins
Anthony Hopkins e Mika Boorem in Cuori in Atlantide. © 2001 – Warner Brothers & Castle Rock Entertainment – All Rights Reserved

Ma chi sono gli Uomini bassi in soprabito giallo e chi è davvero Ted Brautigan? Per capirlo, è necessario sapere che il racconto di Stephen King è strettamente legato a quella che è la sua magnus opus, ovvero La Torre Nera. In questo grande racconto composto da 8 libri, nel quale confluiscono a loro modo tutte le storie composte da King, Ted Brautigan si scopre essere un potentissimo frangitore, un potere che l’antagonista della saga, il Re Rosso, intende sfruttare in modo da distruggere i Vettori e la Torre Nera, rimodellando l’universo sotto il proprio dominio.

Per far ciò ha dunque bisogno di Ted, che manda a far catturare dagli Uomini bassi in soprabito giallo, ovvero dei soldati creati dalla fusione di diverse razze. Questi personaggi sono infatti dotati di teste deformi di topo, con denti che crescono in continuazione e vestono abiti pacchiani dai colori sgargianti. Cuori in Atlantide appare dunque più chiaro se posto in relazione con la più ampia opera di King, mentre preso singolarmente come film offre invece un racconto che al di là degli elementi fantasy parla di crescita e in particolare del passaggio dall’infanzia all’età adulta, con tutta la malinconia che ciò comporta.

Il trailer di Cuori in Atlantide e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Cuori in Atlantide grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21 giugno alle ore 21:00 sul canale Iris.

Kidnap: dal cast al finale, tutto quello che c’è da sapere sul film

Kidnap Halle Berry
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO

La trama e il cast di Kidnap

Protagonista del film è Karla Dyson, mamma divorziata che lavora come cameriera in un piccolo caffè. Quando un giorno si reca al parco con suo figlio di sei anni Frankie, in pochi minuti l’impossibile accade e il piccolo viene rapito proprio sotto gli occhi della donna. Nonostante il panico, Karla riesce però a riconoscere un uomo e una donna che, con una manovra rapidissima, caricano il piccolo nella loro macchina. Senza pensarci due volte la giovane Karla entra nella sua auto e intraprende un forsennato inseguimento con i rapitori.

Ad interpretare Karla Dyson vi è l’attrice Halle Berry. Questo è il suo secondo film incentrato su rapimento dopo The Call. Per Kidnap, Berry si è esercitata per poter eseguire alcune delle pericolose manovre d’auto che le si vede effettuare. Accanto a lei, nel ruolo del figlio Frankie vi è Sage Correa, mentre Lew Temple e Chris McGinn interpretano rispettivamente Terrence e Margo, i due rapitori. Christopher Berry, invece, è un terzo rapinatore senza nome. Completa il cast Jason Winston George nel ruolo dell’ex marito di Karla, David.

La descrizione del finale del film

Verso il finale del film, dopo essere risalita all’identità dei rapitori e alla loro abitazione Karla viene a conoscenza di una sconcertante verità: quello di suo figlio è stato solo l’ennesimo di una serie di rapimenti compiuti da un’organizzazione criminale che tiene in ostaggio anche altri bambini innocenti per dar vita ad un traffico di minorenni. Intenzionata a fermare quell’orrore, Karla riesce da prima a liberarsi di Terrence Vickey, il primo dei rapinatori, e in seguito anche di sua moglie Margo, che annega nel lago dietro l’abitazione dei due.

Una volta tornata nella capanna per liberare anche gli altri bambini, Karla si ritrova però faccia a faccia con un uomo che dice di essere il vicino di casa dei Vickey. Quest’ultimo tradisce tuttavia la sua identità nel momento in cui menziona quanti bambini ci fossero nell’abitazione senza che glielo dicesse e Karla. Capendo che si tratta di un complice, la donna lo tramortisce con una pala. La polizia arriva poi sul posto e trae in salvo i bambini, mentre i media ritraggono Karla come una formidabile eroina, dato che le sue azioni hanno portato all’arresto e allo scioglimento dell’organizzazione.

Kidnap finale
Halle Berry in Kidnap. Foto di PETER IOVINO

Kidnap è ispirato ad una storia vera?

Come rivelato dal regista Louis Prieto, il film non è direttamente ispirato ad una storia vera, ma si basa in ogni caso sui casi di rapimento di minori e su ciò che è noto delle organizzazioni criminali dedite al loro traffico. A partire da questi elementi reali è stato dunque costruito un film che restituisce la paura di vivere una simile situazione. A riguardo, Halle Berry ha dichiarato che, in quanto madre, ha trovato le azioni del suo personaggio genuine e rappresentative di un genitore amorevole, infondendo dunque la sua Karla di sentimenti e timori profondamente reali e comprensibili.

Il trailer di Kidnap e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di Seven grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Tim Vision, Apple TVGoogle Play e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 21 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

The Boys 4 episodio 4: perché Homelander visita “quel posto” della sua infanzia?

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Lo showrunner di The Boys Eric Kripke spiega perché Homelander (Antony Starr) ritorna nel laboratorio dove è cresciuto da bambino nell’episodio 4, della quarta stagione “Wisdom of the Ages”. Sebbene la serie di supereroi sia nota per le sue scene violente, l’ultimo episodio della quarta stagione di The Boys è riuscito ad aumentare ulteriormente il livello di brutalità mentre Homelander cede completamente al suo lato sadico. Nell’episodio, il leader dei Sette si presenta inaspettatamente al laboratorio dove è cresciuto come cavia da esperimenti e inizia a torturare e uccidere il personale. Secondo Kripke, però, c’è una ragione per il suo massacro apparentemente immotivato e scioccante.

In un’intervista con TV Insider, Eric Kripke ha parlato del ritorno di Homelander al laboratorio nell’episodio 4. Lo showrunner ha spiegato che Homelander crede che tutte le sue debolezze e gli elementi umani del suo carattere abbiano avuto origine nel laboratorio, quindi è tornato in quel posto nel tentativo di “uccidere la parte umana che è in lui”. Sebbene le sue azioni in laboratorio possano offrirgli un sollievo temporaneo, alla fine non riesce a scrollarsi di dosso la sua umanità, che lo sta facendo impazzire poiché è in conflitto con il suo odio per gli umani. Ecco la dichiarazione completa di Kripke:

Il suo obbiettivo era di affrontare finalmente i suoi sentimenti di vulnerabilità e umanità, il suo bisogno di approvazione e amore, dal momento che secondo lui nascevano dal periodo che aveva trascorso in quel luogo. Voleva affrontare questa parte di sé per ucciderla. Ma ha avuto successo? Probabilmente lui pensa di sì. Il problema di Homelander è che non importa quanto cerchi di reprimere e uccidere la sua parte umana per diventare un Dio, non sarà mai in grado di farlo e, per quanto ne sia disgustato e la reprima, ha effettivamente emozioni umane, e penso che sia questo che pian piano lo conduca alla pazzia. Odia l’umanità pur facendone parte.

In questo episodio possiamo quindi conoscere qualcosa in più sul passato di Homelander e sulla sua infanzia e adolescenza traumatica. In parte, alla luce di quanto scopriamo nell’episodio 4 di The Boys 4, possiamo essere un po’ più comprensivi verso il pesonaggio, anche se resta assolutamente respingente.

Nosferatu: trapelato online il primo trailer del horror di Robert Eggers

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Come precedentemente riportato, il primo trailer del film Nosferatu è stato mostrato nei cinema americani prima del film The Bikeriders (qui la recensione). Non era prevista una sua diffusione online, ma naturalmente il filmato è comunque stato poi diffuso sul web, permettendo così anche a chi non aveva la possibilità di vederlo in sala di poter comunque vedere le prime immagini dell’atteso nuovo film di Robert Eggers.

Da quello che si vede, il trailer sembra essere abbastanza simile al filmato che ha debuttato durante il CinemaCon ad aprile, ma con alcune riprese aggiuntive. Vediamo la Ellen Sutter di Lily-Rose Depp pregare a lume di candela e pronunciare le parole “vieni da me, vieni da me, ascolta la mia chiamata“, intona prima che una mano si allunghi per afferrarle il collo. Ellen chiede poi al personaggio di Willem Dafoe, il sostituto di Van Helsing, il professor Albin Eberhart Von Franz, se il male “viene da dentro di noi o da fuori“.

Da lì si susseguono inquadrature lunatiche del castello del Conte, topi che si aggirano sui ciottoli, abitanti del villaggio spaventati con pali di legno pronti e Thomas Sutter (Nicholas Hoult) e Friedrich Harding (Aaron Taylor Johnson) agirarsi con un’aria adeguatamente inquieta. Per quanto riguarda il vampiro di Bill Skarsgård, il Conte Orlok, si intravede solo una rapidissima occhiata del vampiro che affonda i suoi denti nel collo di una sfortunata vittima, e un’altra mentre si gira lentamente verso la telecamera.

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Nosferatu Lily-Rose Depp film horror 2024
Lily-Rose Depp è Ellen Hutter in ‘Nosferatu’. Crediti foto: FOCUS FEATURES

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Cosa sappiamo su Nosferatu

Nosferatu è interpretato da Bill Skarsgård, che sostituisce il trucco da clown di Pennywise con le zanne affilate del Conte Orlock, nonché da Nicholas Hoult, Aaron Taylor-Johnson, Emma Corrin e Lily-Rose Depp. Il film riunisce inoltre Eggers con Willem Dafoe, che ha interpretato in modo memorabile un ex marinaio irascibile in The Lighthouse e che è apparso anche nel precedente film del regista, The Northman. L’epopea vichinga vedeva protagonista il fratello di Skarsgård, Alexander Skarsgård, nel ruolo di un guerriero norreno con una massa grassa impressionante e addominali formidabilmente cesellati.

Nosferatu è basato sul capolavoro espressionista tedesco del 1922 diretto da F. W. Murnau – la realizzazione di quel film ha ispirato il film del 2000, completamente fittizio, L’ombra del vampiro, che ha visto protagonista Dafoe, candidato all’Oscar, nel ruolo di un succhiasangue realmente esistito, arruolato per interpretare il ruolo di Orlock. Qui l’attore interpreta invece un assassino di vampiri. Nosferatu è stato anche rifatto nel 1979 da Werner Herzog come Nosferatu il vampiro, con il suo frequente collaboratore Klaus Kinski, che masticava scenari, colli di nubili e qualsiasi cosa in vista nei panni del vampiro titolare. Il Nosferatu arriverà ora al cinema a partire dal 25 dicembre.

Nastri d’Argento: a Taormina Christian De Sica e Carlo Verdone

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Nastri d’Argento: a Taormina Christian De Sica e Carlo Verdone

Christian De Sica e Carlo Verdone saranno insieme sul palco del Teatro Antico nella grande serata dei Nastri d’Argento che inaugura venerdì 12 luglio la 70ma edizione del Taormina Film Festival diretto da Marco Müller, che conclude con un evento speciale la 78ma edizione dei Nastri e apre il Festival che dal 13 al 19 luglio vedrà protagonista il grande cinema. Un omaggio a due vere e proprie icone della commedia italiana, due artisti molto amati dal pubblico che si ritroveranno insieme per festeggiare i 70 anni del cinema a Taormina ma anche i primi 15 anni dei Nastri d’Argento che i Giornalisti Cinematografici dal 2009 assegnano alla commedia.

Con De Sica e Verdone riceveranno Nastri d’Argento e Premi speciali altri popolarissimi  protagonisti della commedia che anche in quest’edizione è stata votata dai giornalisti cinematografici tra le ‘cinquine’ dei candidati 2024 e, grazie all’invito del Festival, saranno ospiti a Taormina per una grande festa tra memoria e riconoscimenti dedicati alla lunga stagione dei Nastri d’Argento al Teatro Antico. Sarà un’autentica maratona di aneddoti, immagini, memoria e glamour in omaggio al Taormina Film Festival e a conclusione di un’edizione che si prepara a celebrare intanto a Roma, giovedì prossimo 27 Giugno – come tradizione nella grande arena del MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo – i registi, i protagonisti, gli sceneggiatori e i giovani interpreti della stagione 2024 con l’intero cast artistico e tecnico del ‘Film dell’anno’, C’è ancora domani di Paola Cortellesi.

“L’incontro con il pubblico di Taormina rinnova ogni volta per i Nastri d’Argento l’emozione di serate indimenticabili con i più grandi protagonisti del cinema italiano e spesso il debutto di tante giovani ‘scoperte’ che a Taormina hanno regalato di anno in anno momenti straordinari” – dichiara a nome del direttivo Nazionale la Presidente Laura Delli Colli. “Essere al Teatro Antico ancora una volta, proprio per questo 70mo del cinema al Teatro Antico, dopo la bellissima serata dedicata un anno fa a La stranezza, è il nostro modo di dire buon compleanno al Festival con il quale abbiamo condiviso un percorso importante. E saranno le risate, i ricordi e gli aneddoti con qualche tuffo nel passato, grazie alle immagini che accompagneranno i Premi, a siglare una serata due volte speciale per la quale ringraziamo con la Direzione Artistica del Festival e la Fondazione Taormina Arte Sicilia, l’Assessorato al Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Siciliana, la Sicilia Film Commission e il Comune di Taormina”.

I Nastri e la commedia, quindici anni di Premi

Ex, regia di Fausto Brizzi poi Mine vaganti di Ferzan Özpetek, Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno e poi Carlo Verdone, Maria Sole Tognazzi, i Manetti Bros., Edoardo Leo, Paolo Genovese, Ficarra e Picone… È ricca di nomi d’oro della commedia, specchio del costume di un Paese che per anni, nel cinema, ha reso protagonista anche nel mondo un genere molto amato. È questo il primo capitolo di un palmarès che ha visto protagonisti candidati e premiati fra i quali ovviamente spicca il primato di Carlo Verdone alla regia con molte partecipazioni di Christian De Sica e, fino a quest’anno, spesso nel cinema, l’assenza di quella commedia romantica che fa sorridere a Hollywood il pubblico ma anche i produttori.

Spider-Man: i film del franchise tornano al cinema dal 1° luglio

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Spider-Man: i film del franchise tornano al cinema dal 1° luglio

Nei mesi scorsi era stato rivelato dalla Sony Pictures che tutti i film del franchise di Spider-Man sarebbero tornati al cinema. Inizialmente sembrava dover essere un’iniziativa legata unicamente al territorio statunitense, ma ora sappiamo che gli otto film ad oggi realizzati sull’Uomo Ragno saranno disponibili anche nelle sale italiane dal 1° luglio. Sul proprio canale YouTube Sony Pictures Italia ha infatti rilasciato un trailer per l’evento chiamato #SpiderMondays, abbinandovi anche il seguente calendario:

Il trailer presenta filmati tratti dagli otto film con Tobey Maguire, Andrew Garfield e Tom Holland che interpretano il supereroe in tre epoche diverse, ma anche tutti insieme in No Way Home. Di seguito, ecco il trailer sottotitolato in italiano rilasciato dalla Sony.

Tutto quello che sappiamo su Spider-Man 4

Mentre sarà dunque possibile rivedere gli otto film al cinema, sembrano proseguire i lavori sul quarto film dedicato all’Uomo Ragno con Tom Holland. Sembra che il piano sia quello di riportare il personaggio alle sue radici, con una storia a livello della strada che, secondo quanto riferito, vedrà Peter “seppellire completamente la vita che aveva come Peter Parker e sostituirla con il costume del supereroe, poiché è perseguitato dalla sua colpa commessa in nel precedente film.”

Oltre a Tom Holland, Zendaya dovrebbe riprendere il suo ruolo di MJ. Si vocifera che Sydney Sweeney possa interpretare Gatta Nera, mentre Scorpion e persino gli Spider-Slayers sono stati presi in considerazione come cattivi del film. Al momento, il ruolo di Kingpin sembra essere certo, se si crede agli scoop dei social media. Per quanto riguarda i dettagli della trama, di recente si è parlato della possibilità che Peter Parker indossi la tuta aliena introdotta per la prima volta alla fine di No Way Home e che Venom appaia in qualche veste.

Amen di Andrea Baroni gratis a Torino e Napoli, prenota il tuo biglietto!

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Cinefilos.it offre la possibilità di vedere al cinema gratis Amen di Andrea Baroni con Grace Ambrose, Francesca Carrain, Luigi Di Fiore, Paola Sambo, Valentina Filippeschi, Simone Guarany, Silvia D’Amico.

Ecco le proiezioni disponibili:

TORINO – CINEMA ROMANO
Martedì 25 giugno – spettacolo delle h. 21,00
 
NAPOLI – CINEMA FILANGIERI
Venerdì 28 giugno – spettacolo delle h. 21,00

Ci sono a disposizione dei lettori di Cinefilos 10 (dieci) biglietti da richiedere inviando una email a [email protected] e da ritirare direttamente alla biglietteria del cinema dando il proprio cognome e nome.

I biglietti verranno consegnati agli assegnatari fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.

Amen, il trailer

Amen, la trama

In un casolare di campagna fermo nel tempo, vive una famiglia estremamente religiosa, di quelle cristiane che seguono alla lettera le Scritture del Vecchio Testamento. Le tre figlie non hanno mai abbandonato la proprietà spinte da rispetto, dovere e sotto l’egida di un padre padrone e una nonna dogmatica.

Vivono di poco: l’orto e i campi permettono alla famiglia di sfamarsi e commerciare il minimo durante il mercato paesano. Il padre, Armando, ha abituate tutte a non chiedere più del dovuto. Sara, delle tre figlie, è la maggiore, quella più legata agli studi religiosi e per questo mistica. In armonia con la terra che coltiva e in contatto diretto con la sua parte emozionale e spirituale, è la figlia preferita. Ester è la più disinibita e reazionaria, vorrebbe vedere che c’è oltre la vallata ed è alla continua ricerca della sfida.

L’educazione religiosa e sociale è affidata a nonna Paolina, che guida la piccola Miriam e le due sorelle in un Cammino stretto e difficile, prevedendo e augurandosi la Salvezza per le nipoti.

Le lezioni sono infinte ed estenuanti, le preghiere dolorose, le imposizioni non poche. Il momento comune della Confessione è forse il più importante tra le attività della giornata: la chiude e ne conserva gli aspetti per cui fare ammenda. Le tre sorelle, infatti, sono costrette a rivelare ogni loro azione e pensiero recondito.

Intanto da pochi giorni è arrivato misteriosamente al casolare Primo, un altro nipote di Paolina. Armando lo mal sopporta, teme per il contatto con le figlie e lo utilizza nei lavori più duri. A lui non è concesso né di dormire in casa, né di mangiare al tavolo con la famiglia. A causa di questo innesto inizia un conflitto collerico ma silenzioso tra la madre e il figlio: Paolina è convinta di poterlo redimere, Armando invece vorrebbe usare il suo fucile e scacciarlo come normalmente fa con i lupi. Nello stesso tempo, le ragazze, per la prima volta, scoprono il viso e il corpo di un giovane maschio che, giorno dopo giorno, osservano curiose. Le sensazioni e le decisioni che le tre sorelle avranno e prenderanno su Primo, cambieranno per sempre la loro vita.

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