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Talk To Me: Plaion Pictures vince il ricorso. Ripristino del divieto a 14 anni

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Torna a far parlare di sé il film horror fenomeno dell’anno Talk To Me, diretta dagli emergenti e talentuosi gemelli Danny e Michael Philippou.

Mentre la pellicola prosegue a mietere incassi restando salda ai primi posti del box-office italiano con un totale di 1.503.559 euro, si appresta alla terza settimana di programmazione con ancora oltre 220 sale. Plaion Pictures, che distribuisce in Italia il film attraverso la propria etichetta horror Midnight Factory, gioisce però anche per un’altra importante soddisfazione.

Con il film già in sala, Talk To Me era stato precedentemente vietato ai minori di 18 anni dalla Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura. Plaion Pictures, dopo aver appreso con stupore la nuova richiesta di classificazione e aver intrapreso un ricorso verso la decisione della Commissione, è lieta di annunciare di aver vinto il ricorso. Il riesame da parte della Commissione ha accolto le motivazioni della distribuzione a sosteno del ricorso e Talk To Me può dunque proseguire la sua programmazione in sala con l’autoclassificazione VM14 (12 se accompagnati da un genitore o tutore).

Commenta la direttrice marketing Frida Romano: “Siamo veramente felici che l’istanza di ricorso sia stata accolta favorevolmente e che sia stato compreso come i temi che avevano inizialmente determinato il divieto ai minorenni siano in realtà quegli stessi elementi di cui il film si fa strumento di denuncia e critica sociale.

Siamo molto soddisfatti che da oggi anche gli adolescenti, a cui è in prima istanza rivolto il film, possano vedere Talk to Me sul grande schermo, dal momento che il film affronta – attraverso le dinamiche del genere horror – temi attuali per i ragazzi.

Talk To Me è nelle sale italiane (con divieto VM 14) grazie a Midnight Factory, etichetta horror di Plaion Pictures.

Sinossi: Un gruppo di giovani amici scopre come evocare i demoni facendo uso di un’antica mano imbalsamata, finché uno di loro si spinge troppo oltre aprendo irrimediabilmente le porte al mondo degli spiriti. Perseguitato così da visioni soprannaturali, il gruppo si trova inconsapevolmente al centro di una possessione devastante che porterà a porsi una domanda importante: meglio fidarsi dei vivi o dei morti?

DCU: Jason Momoa sarebbe in trattative per Lobo?

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DCU: Jason Momoa sarebbe in trattative per Lobo?

Continuano a circolare notizie contrastanti in merito al futuro del DCU al cinema. Nonostante gli annunci ufficiali di James Gunn e Peter Safran, sono molte le domande che attanagliano i fan, soprattutto in merito a quella che sarà la sorte degli attori che potremmo rivedere o meno nei panni degli eroi DC.

All’inizio, lo stesso Gunn sembrava convinto di proporre un universo nuovo, ripartire da zero. Poi sono arrivate le prime conferme che sì, sarebbe stata una ripartenza da zero, ma non per tutti, visto che attori quali Viola Davis (Amanda Waller) e John Cena (Peacemaker) avrebbero continuato a interpretare i rispettivi personaggi DC.

Recentemente, anche Gal Gadot ha indicato che potrebbe riprendere il ruolo di Wonder Woman per un terzo film sotto lo stendardo DCU, ma Variety ora sembra aver sfatato questa storia una volta per tutte.

Nel drammatico report relativo a Aquaman e il Regno Perduto (maggiori informazioni qui), si sottolinea anche che “nessuna delle star scelte da Zack Snyder per Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 e Justice League del 2017 – inclusi Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Jason Momoa e Ezra Miller – riprenderanno i loro ruoli nel nuovo universo DC.”

Niente di tutto ciò è particolarmente sorprendente, soprattutto dopo la performance al box office decisamente sottotono di The Flash, ma ciò che è interessante è che Variety conferma anche che Jason Momoa è ufficialmente entrato in trattative per interpretare Lobo. Si prevede che l’ex attore di Game of Thrones farà il suo debutto già in Superman: Legacy o in un progetto autonomo in un secondo momento.

Si dice anche che, contrariamente a quanto eravamo portati a credere, Gunn e Safran non godono della stessa autonomia di Kevin Feige alla Marvel per quanto riguarda le uscite sul piccolo schermo della DC, anche se una fonte di Max afferma che “la collaborazione tra la DC e i dirigenti di Max, Sarah Aubrey e Casey Bloys, ha funzionato perfettamente.”

Qualunque cosa accada con il rilancio, vale la pena notare che Variety afferma anche che molte fonti sono “convinte che un’altra società, molto probabilmente la Universal, acquisterà Warner Bros. entro due anni, facendo sembrare bizzarre le recenti sottotrame e gli sconvolgimenti DC”. Se ciò dovesse accadere, potremmo assistere a un altro grande cambiamento tra poco tempo.

Ironheart: nuovi rumors sul ruolo di Alden Ehrenreich

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Ironheart: nuovi rumors sul ruolo di Alden Ehrenreich

Anche se il mondo non ricorderà con amore il suo film sulla giovinezza di Han Solo, Alden Ehrenreich ha comunque dimostrato carattere e coraggio nell’accettare un personaggio che lo avrebbe messo a confronto con Harrison Ford, cosa che potrebbe avergli fruttato il suo prossimo ruolo nella serie Marvel Disney+, Ironheart. 

Secondo nuovi rumors circolati in rete, il suo personaggio potrebbe avere finalmente un’identità. La teoria prevalente finora è stata che Alden Ehrenreich interpreterà Ezekiel Stane, il figlio di Obadiah Stane, primo villain del MCU, che abbiamo visto in Iron Man del 2008.

Tuttavia, un elenco di copyright statunitense dei Marvel Studios (via ComicBook.com) rivela un ruolo molto diverso per l’attore. Secondo questo, l’ex pilota del Millennium Falcon interpreterà “Joe McGillicuddy” in Ironheart.

Non ci sono personaggi nei fumetti con quel nome e certamente nessuno che abbia legami con Riri Williams o Tony Stark. Ovviamente, con Sacha Baron Cohen elencato come “uomo misterioso” diremmo che si tratta di un nickname per evitare spoiler.

All’inizio di quest’anno, Ehrenreich ha parlato del lavoro con Robert Downey Jr. su Oppenheimer e ha rivelato: “Stava parlando di ‘microdosaggio’ di progetti commerciali accanto a quelli artistici, e poi, subito prima di dire di sì, l’ho semplicemente chiamato su FaceTime e gli ho detto, ‘C’è qualcosa che devo sapere prima di firmare questo?’ Pensavo, ‘Dirà: ‘Non farlo’?'”. “Penso che abbiano chiesto ad Harrison Ford prima di [Solo] cosa avrebbe detto al prossimo Han Solo, e lui ha detto: ‘Non farlo.’ Ma Downey non l’ha detto, e ho avuto l’onore di presentargli Dominique Thorne (che interpreta Riri Williams, ndr)”, ha continuato Ehrenreich. “Non si conoscevano e non si erano ancora parlati, quindi li ho messi in contatto tra loro.” “È così incredibilmente dolce e generoso, ed era così felice di parlare con lei e incoraggiarla. Quindi è stato davvero carino.”

In Ironheart, l’affascinante super genio adolescente Riri Williams (Dominique Thorne) ritorna dal MIT alla sua città natale di Chicago con la sua tuta di ferro e inizia a vivere una sua avventura, dopo gli avvenimenti che l’hanno coinvolta in Wakanda. La serie non ha attualmente una data d’uscita, ma non è previsto che arrivi su Disney+ prima dell’inizio del 2025.

Candy Cane Lane: le prime immagini del film delle Feste con Eddie Murphy

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Prime Video ha diffuso le prime immagini di Candy Cane Lane, che sarà disponibile in tutto il mondo il 1° dicembre 2023. Per la prima volta in carriera, Eddie Murphy mette alla prova il suo talento comico a un film delle feste. Il regista Reginald Hudlin, Murphy e il produttore Brian Grazer, si riuniscono per la prima volta dopo il loro successo del 1992 Il principe delle donne (Boomerang). La sceneggiatura è di Kelly Younger, ispirata ai suoi ricordi d’infanzia durante il periodo delle feste natalizie a Candy Cane Lane, a El Segundo in California.

Nel cast di Candy Cane Lane ci sono Eddie Murphy, Tracee Ellis Ross, Jillian Bell, Thaddeus J. Mixson, Ken Marino, Nick Offerman, Robin Thede, Chris Redd, Genneya Walton, Madison Thomas, Anjelah Johnson-Reyes, Lombardo Boyar, D.C. Young Fly, Danielle Pinnock, Timothy Simons, Riki Lindhome, Stephen Tobolowsky.

Eddie Murphy è il protagonista di questa avventurosa commedia delle feste su un uomo con la missione di vincere il concorso annuale del suo quartiere per la casa con la miglior decorazione natalizia. Dopo che Chris (Eddie Murphy) stringe inavvertitamente un accordo con un’elfa birichina di nome Pepper (Jillian Bell) per avere più chance di vittoria, quest’ultima lancia un incantesimo che porta in vita i “12 giorni di Natale” creando scompiglio in tutta la città. Con il rischio di rovinare le feste a tutta la sua famiglia, Chris, sua moglie Carol (Tracee Ellis Ross) e i loro tre figli devono imbarcarsi in una corsa contro il tempo per riuscire a spezzare l’incantesimo di Pepper, combattere subdoli personaggi magici e salvare il Natale per tutti.

Ian McKellen aveva sconsigliato a Patrick Stewart di accettare il ruolo in Star Trek

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Patrick Stewart rivela nel libro di memorie, “Making It So” (via Insider), che l’amico e collega di lunga data Ian McKellen gli consigliò di rifiutare Star Trek e restare in teatro nel momento in cui Stewart stava considerando l’idea di partecipare a un importante franchise di Hollywood.

“Quando gli ho detto che avrei firmato il contratto, ha quasi tentato di impedirmi fisicamente di farlo”, scrive Stewart riguardo al consiglio di McKellen. “‘No!’, disse. «No, non devi farlo. Non devi. Hai troppo lavoro teatrale importante da fare. Non puoi buttarlo via per fare la TV. Non puoi. NO!'”

“Ci sono poche persone, soprattutto per quanto riguarda la recitazione, dei cui consigli mi fido più di quelli di Ian”, continua Stewart. “Ma questa volta dovevo dirgli che sentivo che il teatro sarebbe tornato nella mia vita non appena fossi stato pronto, mentre un’offerta per il ruolo principale in una serie TV americana forse non sarebbe mai più arrivata.”

Patrick Stewart ha fatto decisamente la scelta giusta, ma non solo. Qualche anno più tardi, anche Ian McKellen ha detto di sì a un importante franchise hollywoodiano che lo ha messo di fronte proprio al suo caro amico e sodale Stewart. A oggi, i due sono ancora una delle coppie di avversari cinematografici più iconiche della storia: il Professor X e Magneto.

Margot Robbie e Ryan Gosling di nuovo insieme per il prequel di Ocean’s 11

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Il fascino combinato di Margot Robbie e Ryan Gosling ha contribuito a far incassare a Barbie a 1,4 miliardi di dollari in tutto il mondo, un incasso lordo record per il distributore Warner Bros. Lo studio spera chiaramente di replicare questo successo con il suo prossimo progetto ambientato nell’universo di Ocean’s 11. Il film prequel riunirà infatti Robbie e Gosling sul grande schermo. Il film sarà il primo progetto del franchise dopo Ocean’s 8 guidato da Sandra Bullock e Cate Blanchett nel 2018. Non si sa molto del prequel oltre al coinvolgimento di Robbie, Gosling, del regista Jay Roach e della sceneggiatrice Carrie Solomon.

“Non posso davvero dire molto”, ha recentemente dichiarato a Games Radar Josey McNamara, dirigente di LuckyChap Entertainment e produttore del prequel di Ocean’s 11, a proposito del progetto. “Ma penso che stiamo solo cercando di comportarci bene con il franchise. Sono entusiasta che le persone possano sperimentarlo quando sarà pronto”. “Sono meravigliosi insieme”, ha detto in merito alla coppia sullo schermo “Più progetti riusciamo a fargli fare insieme, meglio sarebbe.”

McNamara ha co-fondato LuckyChap insieme a Margot Robbie, Tom Ackerley e Sophia Kerr. La compagnia ha prodotto Barbie e prossimamente uscirà nei cinema il successo festivaliero di Emerald Fennell Saltburn. LuckyChap sostiene anche il prequel in questione.

I dettagli della trama del prequel sono ancora sconosciuti, ma la storia dovrebbe essere ambientata nell’Europa degli anni ’60, molto lontana da Las Vegas, dove era ambientato il film originale del 1960 con Rat Pack e la trilogia dei primi anni 2000 con protagonista George Clooney. Ocean’s 8 era invece ambientato a New York, in occasione del Met Gala.

Arnold Schwarzenegger, per Conan il Barbaro ha “morso un vero avvoltoio morto”

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Il nuovo libro di Arnold Schwarzenegger “Be Useful: Seven Tools for Life”, un manuale motivazionale e un memoir, ricorda le cose folli che l’attore ha dovuto fare per realizzare i suoi ruoli cinematografici più iconici. Tra le altre cose, il libro rivela che Schwarzenegger ha morso un vero avvoltoio morto durante le riprese di Conan il Barbaro del 1982. L’attore scrive che il regista del film, John Milius, lo ha costretto a fare “cazzate terribili” durante la realizzazione del film.

“Ho imparato a cavalcare cavalli, cammelli ed elefanti. Ho imparato a saltare da grandi rocce, come arrampicarmi e dondolarmi da lunghe corde, come cadere dall’alto”, scrive Schwarzenegger (via Insider). “Praticamente ho frequentato un’altra scuola professionale, quella per aspiranti eroi d’azione.”

“E poi, oltre a ciò, Milius mi ha fatto fare ogni genere di cose terribili. Ho strisciato tra le rocce, ripresa dopo ripresa, finché i miei avambracci non hanno sanguinato. Sono scappato dai cani selvaggi che sono riusciti a prendermi e trascinarmi in un rovo”, continua Schwarzenegger. “Ho morso un vero avvoltoio morto che mi ha costretto a lavarmi la bocca con l’alcol dopo ogni ripresa. (La PETA si divertirebbe molto con questo aneddoto). In uno dei primi giorni di riprese mi sono procurato uno squarcio sulla schiena che ha richiesto quaranta punti di sutura”.

Qualunque difficoltà abbia sopportato Arnold Schwarzenegger sul set di Conan il Barbaro non è stata sufficiente a dissuaderlo dal recitare nel sequel del 1984, Conan il Distruttore, sebbene quel film fosse diretto da Richard Fleischer e non da John Milius.

Conan il Barbaro non è stato certo l’unico film in cui Schwarzenegger ha fatto cose folli durante le riprese. L’attore racconta nel libro che per interpretare l’omonimo ruolo di cyborg in Terminator di James Cameron è stato costretto a eseguire ogni acrobazia con la pistola con una benda sugli occhi.

“In ‘The Terminator’, stava diventando una macchina: bendarmi finché non riuscivo fare ogni acrobazia con la pistola con gli occhi chiusi, e sparare così tanti colpi a distanza che non battevo più le palpebre quando la mia pistola sparava”, scrive Schwarzenegger. “In Terminator 2 mi sono esercitato così tante volte nell’armamento del fucile che mi hanno sanguinato le nocche per un totale di due secondi di tempo sullo schermo. Non mi sono lamentato.”

Qualunque sia stato lo sforzo di Arnold Schwarzenegger sui set dei suoi film, ogni gesto, per quanto folle, ha contribuito a renderlo una vera e propria icona contemporanea.

Richard Linklater: nei suoi sogni, girare un film in francese “come fosse della nouvelle vague”

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In una conversazione con il collega regista Gregg Araki per Interview Magazine, Richard Linklater ha rivelato che spera di girare un film in francese, girato in esterni a Parigi. Araki ha detto al regista: “Ho visto Ruby Rich ieri sera. Ha fatto le domande e risposte per la nostra proiezione di “Nowhere” all’IFC Center. E diceva che girerai qualcosa a Parigi?” Linklater ha replicato che non girerà lì, ma che è un suo sogno: “Sì, girare un film in francese. Come fosse della nouvelle vague”.

Linklater finora ha realizzato solo film in lingua inglese, ma ha già girato in Francia. Il secondo film della sua trilogia romantica “Before”, Before Sunset, con Ethan Hawke e Julie Delpy, è ambientato a Parigi. Nel primo film Prima dell’alba, l’americano Jesse si innamora della francese Céline nel corso di una giornata a Vienna; le loro diverse nazionalità giocano un ruolo significativo nella loro relazione. Infatti, nel seguito, si incontrano di nuovo a Parigi, e passano insieme un’altra giornata.

Il lavoro di Linklater è apprezzato anche in Francia. Nel 2019, il Centre Pompidou di Parigi ha esposto una retrospettiva di Richard Linklater incentrata su come il regista di Boyhood mette in mostra il tempo nei suoi film, cosa che da sempre ha caratterizzato il suo sguardo unico sul mondo e sulle relazioni.

Abbiamo visto l’ultimo film di Richard Linklater, Hit Man, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia 2023. Il film arriverà in Italia grazie a Netflix.

Patrick Stewart rivela che per il provino per Jean-Luc Picard gli venne chiesto di indossare una parrucca

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Nel suo libro di memorie, “Making It So”, Patrick Stewart ha raccontato che i dirigenti della Paramount volevano che facesse un provino per il ruolo del Capitano Jean-Luc Picard in Star Trek: The Next Generation con una parrucca, e che quindi lui aveva chiesto alla sua allora moglie, Sheila Falconer, di spedirgliene una da Londra a Los Angeles.

“Proprio mentre stavo salendo sul mio aereo a Heathrow, il mio agente di Londra chiamò Sheila a casa e la informò che quelli della Paramount si erano messi in contatto, chiedendole se possedevo un parrucchino e, in caso lo avessi, se potevo portarlo all’audizione” Stewart scrive (tramite Insider). “Sheila ha diligentemente recuperato la mia ‘parrucca per l’audizione’ dal suo spazio nel mio guardaroba e l’ha imballata, dopodiché un rappresentante della British Airways l’ha ritirata e l’ha caricata su un volo successivo per Los Angeles.”

“Non so se il mio parrucchino abbia volato in prima classe”, continua. “Ma quando è arrivato negli States, sono tornato a LAX per recuperarlo. Era pronto nella mia valigetta quando lunedì mattina sono andato al parcheggio dei Paramount Studios.”

Stewart ha indossato la parrucca per la sua audizione per Star Trek: The Next Generation, che consisteva nella lettura di una sola scena. L’attore ha chiaramente impressionato i dirigenti presenti nella stanza tanto da giustificare una loro visita nel suo camerino in seguito. A quel punto, tuttavia, Stewart si era tolto la parrucca ed aveva il suo normale look calvo. A quel punto, l’attore immaginava che quella visita in camerino fosse un saluto di cortesia, dal momento che gli venne soltanto augurato un buon viaggio di ritorno. Ma è stato poi informato che i dirigenti lo erano andati a trovare in modo che potessero vederlo con la testa calva, senza la parrucca. La sua audizione li aveva impressionati, ma la parrucca non doveva averli convinti troppo. Chiaramente l’audizione e la testa calva di Stewart sono state la combinazione vincente, poiché ha ottenuto il ruolo del Capitano Jean-Luc Picard, una presenza costante e amatissima del franchise di Star Trek fino a oggi.

Ridley Scott ripensa alla “brutta” produzione di Blade Runner e dice agli hater di “andare a farsi fo****e”

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Il regista di Blade Runner Ridley Scott ha ripensato all’esperienza vissuta sul set e ha dichiarato che gli spettatori e i critici che pensavano che il suo film di fantascienza del 1982 fosse “stupido” possono “andare a farsi fottere”. 

In una recente intervista con Total Film Magazine, tramite Slash Film, Ridley Scott ha riflettuto sulla produzione di Blade Runner, che è stata documentata come un’esperienza travagliata e ha portato all’uscita di diverse versioni del film negli ultimi due decenni.

Ridley Scott racconta della sua “brutta” esperienza con Blade Runner

“[Le riprese] sono state una brutta esperienza per me“, ha detto Scott. “Ho avuto partner orribili. Ragazzi della finanza, che mi uccidevano ogni giorno. Avevo avuto molto successo nella gestione di un’azienda e sapevo che stavo realizzando qualcosa di molto, molto speciale. Quindi non accetterei mai un no come risposta. Ma non capivano cosa avevano. Lo giri, lo modifichi e lo mixi. E quando sei a metà, tutti dicono che è troppo lento. Devi imparare che, come regista, non puoi ascoltare nessuno. Sapevo che stavo realizzando qualcosa di molto, molto speciale. E ora è uno dei film di fantascienza più importanti mai realizzati, di cui tutti si nutrono. Ogni maledetto film.

Scott ha detto di aver recentemente riguardato Blade Runner per la prima volta in circa due decenni e non è d’accordo con veemenza con chiunque trovi il film troppo lento o “sciocco”. Non vedevo ‘Blade Runner’ da 20 anni“, ha commentato. “Veramente. Ma l’ho appena guardato. E non è lento. Le informazioni che ti arrivano sono così originali e interessanti, parlano di creazioni biologiche e di attività minerarie fuori dal mondo, che, a quei tempi, dicevano che erano sciocche. Io dico: ‘Vai a farti fottere.'”

Uscito al cinema nel 1982, Blade Runner è interpretato da Harrison Ford, Rutger Hauer e Sean Young. La trama vede un poliziotto alla fine della sua carriera e sfortunato, Rick Deckard (Ford), dare la caccia a un gruppo di replicanti androidi che sono entrati illegalmente in una Los Angeles distopica. Ha generato un sequel, Blade Runner 2049 , nel 2017 e una serie televisiva anime, Blade Runner: Black Lotus , nel 2021. Una serie Blade Runner 2099 è ora in lavorazione su Amazon Prime Video.

Ridley Scott sarà tra poco al cinema (il 23 novembre) con il suo Napoleon, il prossimo film storico che vedrà protagonista Joaquin Phoenix, nei panni di Napoleone e a suo fianco la candidata all’Oscar Vanessa Kirby nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di Talleyrand, John Hollingworth nei panni del maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.

Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di David Scarpa. Il film è una produzione congiunta tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions. Ridley Scott e Joaquin Phoenix producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i produttori esecutivi. Napoleon racconta l’epica ascesa e caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato dal premio Oscar Joaquin Phoenix e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina, mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e spettacolari mai realizzate.

DCU: un nuovo rapporto svela il destino degli attori della Justice League

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Mentre i fan continuano a chiedersi cosa riserverà il prossimo DC Universe, un recente rapporto di Variety suggerisce che Warner Bros. Discovery è pronta per ricominciare da zero. Un nuovo rapporto incentrato sul prossimo Aquaman e il Regno Perduto ha fornuto nuove informazioni su cosa riserva il futuro agli interpreti della passata iterazione dell’Universo DC.

Nello specifico, Variety nota che “nessuno” del cast di Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016 di Zack Snyder o del film Justice League del 2017 tornerà nel nuovo DCU. Questa affermazione include le star Ben Affleck, Henry Cavill, Gal Gadot, Ezra Miller e persino Jason Momoa, che secondo Variety non riprenderanno i loro ruoli in futuro. Questa è la prima volta che sentiamo parlare anche della fuori uscita di Gal Gadot. Tuttavia, quando si tratta di Jason Momoa, il rapporto rileva che potrebbe tornare nel DCU come Lobo invece che come Aquaman. Le fonti dicono che l’attore è in trattative per interpretare Lobo, nel reboot del 2025 “Superman: Legacy”, scritto e diretto da James Gunn, o in un film indipendente. In una svolta confusa, Viola Davis, che ha interpretato Amanda Waller in entrambi i recenti film di “Suicide Squad”, rimarrà quel personaggio nell’universo DC di Gunn-Safran nella serie Max del prossimo anno “Waller” e forse nel nuovo “Superman”. Un’altra eccezione è la serie di Gunn Max “Peacemaker”, che tornerà per una seconda stagione con John Cena come protagonista.

Nel frattempo, c’è stata una certa confusione sul fronte delle serie su chi sia il supervisore unico e finale. A differenza del rapporto Marvel-Disney in cui Marvel controlla il processo creativo e Disney+ si limita a rilasciare il contenuto, Max è coinvolto in modo creativo con i prodotto DC. Gunn e Safran non godono della stessa autonomia di Kevin Feige della Marvel. (Una fonte di Max afferma che la collaborazione tra il team DC e i dirigenti Max Sarah Aubrey e Casey Bloys è stata continua, anche per la prossima serie “The Penguin”, che è stata costretta a interrompere la produzione dopo l’inizio dello sciopero della WGA ma si prevede che riprenderà le riprese. non appena termina lo sciopero SAG-AFTRA.)

Indipendentemente da ciò, alcuni sono convinti che un’altra società, molto probabilmente la Universal, acquisterà la Warner Bros. entro due anni, facendo sembrare bizzarre le recenti sottotrame e gli sconvolgimenti della DC. Il punto è che devono far funzionare la DC, sia che la possieda Zaslav, sia che la possieda Brian Roberts, sia che la possieda qualcun altro“, ha commentato Rich Greenfield di LightShed, analista di Wall Street e venture capitalist.

A parte le turbolenze, il sequel potrebbe funzionare ugualmente al botteghino. Anche il primo “Aquaman” è stato un fiasco nei primi test e ha trovato il suo appoggio nella postproduzione. Una fonte dello studio afferma che “Aquaman 2” sta seguendo una traiettoria simile. I primi numeri mostrano un forte interesse e collocano il debutto del film alla pari con il primo “Aquaman”. Tutti sono contrari alla DC, ma c’è una possibilità, soprattutto con la concorrenza limitata durante le festività natalizie, che ‘Aquaman’ possa ancora avere successo a causa della mancanza di prodotto“, afferma Jeff Bock, analista di botteghino di Exhibitor Relations. “A volte il film giusto al momento giusto è tutto ciò di cui hai bisogno.”

Cosa sappiamo del futuro di Momoa nel DCU?

Per mesi, sono circolate voci secondo cui Momoa avrebbe potenzialmente  lasciato l’Universo DC o  addirittura avrebbe cambiato ruolo e si  sarebbe dimesso da Aquaman per interpretare Lobo. Il co-responsabile dei DC Studios, Peter Safran, ha parlato del futuro di Momoa all’inizio di quest’anno , affermando che si aspetta che Momoa avrà un posto nel DCU “per molti anni a venire“, sia come Aquaman che come qualcun altro.

Lo stesso Momoa ha anche accennato a un possibile cambiamento all’inizio dell’anno, dicendo che “sarà sempre” Aquaman, ma potrebbe interpretare altri personaggi in futuro. Ha anche confermato di aver incontrato la Warner Bros. Discovery e di avere “grandi notizie” da condividere ad un certo punto.

The Marvels: un nuovo video con scene inedite svela l’alchimia del team!

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È stato rivelato un nuovissimo video di The Marvels per il prossimo film di squadra di supereroi dei Marvel Studios, con molte sequenze piene di azione e filmati dietro le quinte. La featurette evidenzia l’alchimia tra Captain Marvel di Brie Larson, Ms. Marvel di Iman Vellani e Monica Rambeau di Teyonah Parris. Accenna anche al dilemma di Carol Danvers nel diventare leader di un gruppo dopo aver lavorato da sola per così tanti anni. L’arrivo nelle sale cinematografiche del film è attualmente previsto per il 10 novembre.

Nel film Marvel Studios The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”.

Tutto ciò che sappiamo su The Marvels

The Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il premio Oscar Brie Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell, sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision. Sfortunatamente, Anna Boden e Ryan Fleck, registi del primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel, infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista di Candyman

Nel cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms. Marvel, che vedremo anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+) e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo modifiche, arriverà in sala il 8 novembre 2023.

DC Studios nega che Jason Momoa si sia presentato ubriaco durante le riprese di Aquaman 2

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La DC ha negato che la star di Aquaman e il Regno Perduto, Jason Momoa, si sia presentato ubriaco sul set del sequel dei DC Studios. Un articolo di Variety ha rivelato alcuni retroscena sulla lavorazione del film che erano inseriti negli appunti del processo per diffamazione di Johnny Depp-Amber Heard dell’anno scorso – in particolare della terapista di Amber Heard, la dottoressa Dawn Hughes – avevano affermato che Jason Momoa era arrivato sul set del sequel di Aquaman tardi e in stato di ubriachezza.

“Jason ha detto che voleva che mi licenziassi”, si legge nelle note. “Jason ubriaco – tardi sul set. Vestirsi come Johnny. Ha anche tutti gli anelli.” Variety ha rivelato che, sebbene il rappresentante di Momoa abbia rifiutato di commentare, un portavoce della DC ha negato le affermazioni, affermando: “Jason Momoa si è comportato in modo professionale in ogni momento sul set di Aquaman e il regno perduto“.

Un insider che apparentemente era presente sul set ha anche detto allo che Jason Momoa e Heard andavano d’accordo sul set, sottolineando: “Jason si lavora come un matto, gli piace bere una birra ogni tanto come tutti, ma non si presenta ubriaco set… E non si veste come Johnny Depp. Si è sempre vestito con quello stile bohémien”.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 20 dicembre.

Aquaman e il Regno Perduto, disastroso report dal set: Jason Momoa ubriaco, le scene con Amber Heard tagliate e molto altro

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Nel giorno in cui la Warner Bros ha diffuso in rete il trailer ufficiale di Aquaman e il Regno Perduto, su Reddit sono comparsi dei documenti del processo per diffamazione Johnny Depp-Amber Heard che promettono di creare delle conseguenze per lo Studio.

I fan di Depp hanno pagato le tasse giudiziarie per la diffusione dei documenti della terapeuta di Amber Heard, la dottoressa Dawn Hughes. Gli appunti grezzi, scarabocchiati su un blocco note, facevano parte della documentazione del ben noto processo. Descrivono come ostile il set di Aquaman e il Regno Perduto in cui un presunto ubriaco Jason Momoa si vestiva come Depp e faceva pressioni per far cacciare Heard dal film, in cui interpreta Mera. “Jason ha detto che voleva che mi licenziassi”, dicono le note. “Jason ubriaco – tardi sul set. Vestirsi come Johnny. Anche lui ha tutti gli anelli.”

Un rappresentante di Momoa ha rifiutato di commentare, ma un portavoce della DC ha respinto le dichiarazioni di Heard, dicendo: Jason Momoa si è comportato sempre in modo professionale sul set di ‘Aquaman e il regno perduto'”. Altri hanno fatto eco a questo commento. “Jason lavora come un matto, gli piace bere una birra ogni tanto come tutti, ma non si presenta ubriaco sul set”, dice un insider che era sul set londinese nel 2021, aggiungendo che le due star andavano d’accordo e sono stati visti scherzare insieme. “E non si veste come Johnny Depp. Si è sempre vestito con quello stile bohémien”.

Heard ha rifiutato di commentare, ma una fonte vicina all’attrice ha confermato che gli appunti si riferiscono al set di “Aquaman 2” e riflettono una sessione del 27 dicembre 2021. Momoa non è stato l’unica persona coinvolta nel film WB a finire nel mirino. La sessione di terapia ha anche dipinto un quadro in cui Amber Heard non si sentiva supportata dal regista del film, James Wan, e si vedeva trattata come una reietta a causa della sua battaglia legale contro il suo ex marito.

“Ha alzato la voce nei miei confronti – ‘Non riesco nemmeno a pubblicare post su Aquaman’ – ha fatto finta che fosse colpa mia – ho detto ‘Mi dispiace'”, dicono le note di Hughes in riferimento a Wan. “Nessuno poteva farsi selfie con me sul set a causa del blackout.” Wan ha rifiutato il commento. Il portavoce della DC afferma: “James è noto per trattare i membri del cast e della troupe con il massimo rispetto e per promuovere un ambiente positivo e collaborativo sul set: i film di ‘Aquaman’ non hanno fatto eccezione.”

Eppure Heard era stata quasi licenziata. Dopo l’uscita di Aquaman nel 2018, lo studio e Wan hanno deciso di escludere l’attrice dal sequel a causa della sua mancanza di chimica con Momoa e hanno inviato una lettera al suo avvocato, Karl Austen, informandolo della sua decisione. (L’ex capo della DC Films Walter Hamada ha testimoniato nel processo per diffamazione sulla “questione della chimica”.) Tali fonti sottolineano che la mossa di allontanare Heard non era correlata a Depp ed è avvenuta prima che lui intentasse causa contro l’attrice nel 2019. Allo stesso modo, Momoa non è stato coinvolto nel processo decisionale. Ma un’altra fonte ha respinto la narrativa della mancanza di chimica, sottolineando che Amber Heard ha fatto un provino proprio per testare la chimica a schermo con Jason Momoa prima di ottenere il ruolo di Mera e ha battuto altre due attrici che hanno sostenuto il provino.

Alla fine, lo studio non ha mai licenziato Heard perché il suo ex fidanzato, Elon Musk, aveva chiesto a uno dei suoi avvocati di inviare una “lettera alla Warner Bros. in cui li minacciava di bruciare loro la casa” se l’attrice fosse stata licenziata davvero dal film per il sequel, dice una fonte che ha familiarità con il dietro le quinte. La Warner Bros. ha ceduto, secondo questa fonte, e ha tenuto Heard nel cast. (Musk non ha risposto a una richiesta di commento.)

Il dramma viene riportato a galla in un momento in cui i nuovi leader di DC Entertainment, James Gunn e Peter Safran, sono pronti a chiudere il percorso dello Studio con le PI DC Comics una volta per tutte proprio con l’uscita di Aquaman e il Regno Perduto il prossimo 20 dicembre. Il sequel di Aquaman era promettente considerando che il film originale ha guadagnato 1,15 miliardi di dollari in tutto il mondo, diventando il film DC con il maggior incasso di sempre.

Per ora, né Momoa né Heard promuoveranno il film a causa dello sciopero SAG-AFTRA in corso. Ma se lo sciopero finisse presto, ora che la WGA non è più in sciopero, le star si scatenerebbero, rendendo difficile per Warner Bros. e Wan evitare che Heard accusi lo Studio e l’intera produzione. secondo persone che hanno familiarità con la produzione, almeno due scene di Heard sono state tagliate da Aquaman e il Regno Perduto — una sequenza d’azione in cui Mera combatte contro Black Manta (Yahya Abdul-Mateen II) e una scena d’amore con Momoa. Altre prove di attrito si nascondono in bella vista. Quest’estate, Momoa ha smesso di seguire Heard su Instagram. Una fonte dice che ha persino impedito a Heard di seguirlo.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman e il Regno Perduto

Non essendo riuscito a sconfiggere Aquaman la prima volta, Black Manta, ancora spinto dal bisogno di vendicare la morte di suo padre, non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggere Aquaman una volta per tutte. Questa volta Black Manta è più formidabile che mai, poiché brandisce il potere del mitico Tridente Nero, che scatena una forza antica e malvagia. Per sconfiggerlo, Aquaman si rivolgerà al fratello Orm, l’ex re di Atlantide e imprigionato alla fine del primo film, per stringere un’improbabile alleanza. Insieme, dovranno mettere da parte le loro differenze per proteggere il loro regno e salvare la famiglia di Aquaman e il mondo dalla distruzione irreversibile.

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman e il Regno Perduto, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. In questo seguito, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Il film arriverà al cinema il 20 dicembre.

New8: al MIA otto broadcasters lanciano la più grande collaborazione europea sul drama

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Una nuova collaborazione, denominata New8, riunisce otto broadcasters di servizio pubblico dell’Europa nord-occidentale. I partner sono ZDF (Germania), NPO (Paesi Bassi), VRT(Belgio), SVT (Svezia), DR (Danimarca), YLE (Finlandia), RÚV (Islanda) e NRK (Norvegia).

La collaborazione è stata presentata oggi al MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo alla presenza di Simone Emmelius, SVP of International Fiction di ZDF, Anna Croneman, Head of Drama di SVT, Elly Vervloet, International Drama Expert di VRT e Hans-Jørgen Osnes, Head of International Financing Drama di NRK.

L’annuncio dimostra l’importanza internazionale del MIA, diretto da Gaia Tridente, come uno dei principali eventi di mercato internazionali grazie alla consolidata joint venture tra ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche, Audiovisive e Digitali) e APA (Associazione Produttori Audiovisivi Italiani).

Drama di alta qualità, costruiti sui valori del servizio pubblico

“New8 è un risultato unico per le emittenti pubbliche europee. New8 con I suoi importanti partner drama, sarà la più grande collaborazione sulla fiction in Europa. Sarà estremamente emozionante vederla nascere ed evolvere”, afferma Hans-Jørgen Osnes, Head of International Financing Drama di NRK.

“New8 rafforzerà le emittenti pubbliche in tutta Europa e darà al loro pubblico un accesso unico a fiction di alto livello coraggiose, moderne e innovative. Con l’ingresso di ZDF, NeW8 acquisisce uno dei partner di coproduzione internazionali più esperti grazie al suo network. Auspichiamo che New8 conquisti anche il pubblico e rafforzi i legami tra gli europei”, afferma Simone Emmelius, SVP of International Fiction di ZDF.

I partner co-produrranno otto serie televisive all’anno già dal 2023. Un aspetto fondamentale della collaborazione è garantire un’ampia distribuzione dei rispettivi progetti.

“Scambiando contenuti che nascono dall’ambizione dei partner di garantire un miglior servizio pubblico europeo, possiamo rafforzare la nostra offerta sui mercati locali e creare un impatto maggiore nel settore dei media internazionali”, afferma Elly Vervloet, International Drama Expert di VRT. “Siamo orgogliosi di essere giunti a una grande collaborazione tra otto tra le emittenti pubbliche più forti che utilizzano il loro talento creativo e la loro esperienza per un obiettivo comune. Non vediamo l’ora di lanciare la nostra prima serie drama in tutti questi territori e di vedere le reazioni del pubblico”.

Una collaborazione basata sulla fiducia reciproca

New8 è per molti versi l’espansione di una collaborazione già esistente tra I paesi dell’Europa nord-occidentale, basata sulla fiducia reciproca. Da anni le emittenti pubbliche dell’Europa nord-occidentale si scambiano le loro migliori fiction. Ogni emittente decide quale delle sue serie è la migliore e di conseguenza la mette a disposizione di tutti.

Esempi di successo sono “Exit” e “The Thin Blue Line”, che hanno avuto un grande successo di pubblico anche al di fuori dei Paesi dell’Europa nord-occidentale.

Ora altri membri di EBU, noti per serie come “The Twelve” (VRT), “Red Light” (NPO), “The Crash”(NPO), “Kudamm 63” e “The swarm” (coprodotto da ZDF), si uniscono al pool di fiction con uscite a partire dal 2024.

“Le società di servizio pubblico dell’Europa nord-occidentale hanno una lunga storia di collaborazioni di successo, e in questi tempi turbolenti vogliamo portare questo modo di lavorare a livelli di eccellenza. A SVT siamo incredibilmente felici di unire le forze con partner così importanti come ZDF, VRT e NPO per poter offrire al nostro pubblico un numero ancora maggiore di fiction di alto livello”, afferma Anna Croneman, Head of Drama di SVT.

Territori e timeline

Nel caso di New8, le serie selezionate saranno rilasciate nei territori di lingua tedesca: Germania, Austria e Svizzera, oltre che nei Paesi Bassi, Belgio (di lingua fiamminga), Danimarca, Svezia, Finlandia, Islanda e Norvegia.

I partner hanno stipulato un accordo che inizialmente durerà tre anni. La prima serie sarà lanciata già nel 2023 e sarà disponibile per tutti i territori partecipanti a partire dal 2024.

Più forti insieme

“È un’ottima notizia per i fan delle serie drama in tutta Europa. In un momento in cui la concorrenza nell’offerta di prodotto per i telespettatori europei è sempre più agguerrita, questo ci sembra un passo logico da compiere in quanto emittenti pubbliche, soprattutto per quanto riguarda l’uso efficiente del denaro pubblico. Siamo convinti che la qualità della fiction europea trarrà beneficio dallo scambio di conoscenze ed esperienze tra tutti questi partner”, afferma Frederieke Leeflang, chair of the board di NPO.

“Desideriamo rafforzare la collaborazione tra i pasi dell’Europa nord-occidentale e l’Europa per la creazione, la distribuzione e il finanziamento di serie di alta qualità. Per questo siamo molto felici di essere riusciti a creare un posizionamento unico in un mercato dominato dai servizi di streaming internazionali”, afferma Henriette Marienlund, Head of fiction di DR.

“È emozionante partecipare alla creazione di una rete comune per la produzione e la pubblicazione di serie drama di alta qualità. New8 è un eccellente esempio di ampia collaborazione tra aziende di servizio pubblico che offrono i loro migliori contenuti al pubblico”, afferma Ville Vilén, director of Creative contents and media di YLE. È una grande opportunità unire le forze e collaborare con ZDF, NPO e VRT, oltre alla collaudata collaborazione con le aziende pubbliche dell’Europa nord-occidentale”.Per RUV è fondamentale entrare in contatto e lavorare con professionisti del settore per la distribuzione e l’acquisizione di serie drama di alta qualità. Siamo convinti che i progetti di New8 saranno accolti con entusiasmo in tutti i territori”, afferma Birgir Sigfússon, Head of media & production di RUV.

Candyman: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Candyman: tutto quello che c’è da sapere sul film horror

Quando si parla di saghe horror, si citano solitamente Nightmare, Venerdì 13, Halloween o, tra le più recenti, The Conjuring. Ce ne sarebbero ovviamente molte altre, ma spesso tra le meno citate vi è quella di Candyman. Incominciata negli anni Novanta e composta ad oggi solo da 4 film, questa non è certamente memorabile al pari di quelle citate, ma presenta in ogni caso degli elementi di forte interesse, che si sviluppano a partire da antiche leggende. Grazie al nuovo film intitolato semplicemente Candyman, uscito nel 2021, la saga sembra ora essere tornata in auge, pronta per essere riscoperta in ogni suo aspetto.

A dirigere questo nuovo adattamento, sequel diretto del primo capitolo Candyman – Terrore dietro lo specchio del 1992, è la regista Nia DaCosta (ora regista di The Marvels), mentre tra gli sceneggiaturi e i produttori del film si ritrova anche Jordan Peele, grande reinventore di generi affermatosi grazie a Scappa – Get Out e Nope. I due insieme danno così vita ad un’opera che se da una parte porta avanti il racconto del violento assassino soprannaturale Candyman, dall’altro propongono un’acuta riflessione sociale sulla distorsione della realtà a sfavore della comunità afroamericana e sull’effetto della gentrificazione di determinate aree urbane su di essa.

Peele utilizza dunque ancora una volta il genere horror per affrontare questioni particolarmente attuali nella società statunitense. Grazie alla sua scrittura e alla regia della DaCosta, Candyman si è così affermato come un grande successo, nonché come uno dei migliori e più sofisticati horror del suo anno. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e molto altro. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di Candyman

Il film è ambientato, come quello del 1992, a Chicago nel quartiere Cabrini-Green, un tempo zona degradata della città abitata per lo più da afroamericani e ora popolata da bianchi benestanti. La zona è anche nota per essere stata terrorizzata da un killer soprannaturale con un uncino di ferro al posto della mano. Candyman, era chiamato costui, che veniva evocato se il suo nome era ripetuto 5 volte di fronte allo specchio. Ad essere ora affascinato da quella storia, che per molti è solo una vecchia leggenda, è Anthony, un artista in stallo. Indaganto a riguardo, egli scoprirà suo malgrado che Candyman è effettivamente pronto a tornare e a cercare un nuovo corpo da usare come spirito vendicatore.

Ad interpretare Anthony vi è l’attore Yahya Abdul-Mateen II, celebre per aver recitato anche in Aquaman, Il processo ai Chicago 7, Matrix Resurrections e nella miniserie Watchmen. L’attrice Teyonah Parris interpreta invece Brianna Cartwright, compagna di Anthony, mentre Colman Domingo è William Burke, colui che racconta ad Anthony di Candyman. Vanessa Williams interpreta Anne-Marie McCoy, mandre del protagonista, mentre l’attore Tony Todd torna ad interpretare per la quarta volta l’incarnazione di Candyman. Il suo volto è stato ringiovanito digitalmente per il film, così da farlo risultare immutato rispetto ai film precedenti della saga.

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Candyman: tra leggenda e storia vera

Ma cosa c’è di vero nella storia di Candyman? Iniziamo con il dire che il racconto dell’assassino con un uncino al posto della mano e che compare se si pronuncia per 5 volte il suo nome guardando in uno specchio non è reale, bensì frutto della fantasia dello scrittore Clive Baker. Questi ha infatti fatto di Candyman l’antagonista del racconto The Forbidden, incluso in Books of Blood. In esso, però, il personaggio non è un uomo di colore e manca dunque tutta la storia sulla sua origine, presente invece nei film. Decidendo di farne un afroamericano, gli sceneggiatori decisero per la storia delle sue origini di basarsi su alcuni dettagli reali, a partire dalle centinaia di casi di uomini di colore linciati e uccisi nel corso dell’Ottocento negli Stati Uniti.

Allo stesso modo, non appartiene al racconto il fatto di poter evocare Candyman nel modo poc’anzi citato. Anche questa è un’invenzione cinematografica, basata sulla leggenda di Bloody Mary. Questa è un personaggio folcloristico che, seconda delle diverse versioni della storia, può venire rappresentata come fantasma o strega, ed evocata per rivelare il futuro o terrorizzare e talvolta uccidere l’evocatore. La leggenda racconta che, dopo che si è pronunciato tre volte il suo nome, Bloody Mary attraversa gli specchi per arrivare dagli umani. Similmente dunque a come si presenta Candyman. Uno degli aspetti più inquietanti è però quello sulle lame di rasoio trovate nelle caramelle. Rappresentato nel film, ciò fa riferimento ad alcuni casi verificatisi negli Stati Uniti, dei quali ancora oggi non si conoscono i responsabili.

Non si può dunque parlare di “storia vera” in relazione a Candyman, ma semplicemente di elementi ispirati ad eventi realmente accaduti o a leggende popolari, che confluiscono dunque nel film per dar vita ad un racconto nuovo. In esso si ritrovano dunque l’orrore per le violenze sulla popolazione afroamericana, elementi classici degli horror slasher uniti ad alcune leggende e piccoli elementi tratti da casi di cronaca. Il lavoro svolto con il nuovo film, tuttavia, permette di dotare il racconto di una connotazione più politica e attuale, che affronta attraverso una storia di finzione scenari e situazioni reali sulla riorganizzazione urbanistica statunitense e sullo svantaggio che da sempre nelle narrazioni caratterizza la popolazione afroamericana rispetto a quella bianca.

Il trailer di Candyman e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Candyman grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Apple TV e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 ottobre alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

The Gilded Age: trailer della seconda stagione in arrivo su SKY e NOW

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L’aristocrazia con i suoi sfarzosi balli, i meravigliosi palazzi decorati con gusto e una rigida etichetta e la nuova borghesia con le sue innovazioni, con invenzioni pronte a rivoluzionare il mondo e la voglia di infrangere le vecchie regole: sono queste le due fazioni che continuano a confrontarsi, scontrarsi e scoprirsi nel nuovo capitolo di The Gilded Age, di cui viene rilasciato oggi il trailer ufficiale. Come già la prima, anche la seconda stagione della serie HBO nasce dalla penna di uno dei più celebrati maestri del dramma in costume, sir Julian Fellowes (Downton Abbey, Belgravia). La serie Sky Exclusive andrà in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 30 ottobre.

Affermarsi in società è un vero e proprio lavoro per la nuova borghesia di New York, che cerca faticosamente di farsi notare ritagliandosi un posto nei migliori teatri e ristoranti, guadagnando inviti ai balli più esclusivi. Bertha Russell (Carrie Coon), stella nascente della classe emergente, non ha sicuramente intenzione di accettare rifiuti e nella nuova stagione continua la sua lotta contro l’antiquata aristocrazia, rappresentata da Agnes van Rhijn (Christine Baranski), che cerca invece di mantenere la propria esclusiva supremazia. Ma il progresso, la modernità, lo stile di vita innovativo e libero che ormai regnano sovrani a New York minano dalle fondamenta quel vecchio status quo che sembra ormai dover cedere il passo ad una società più dinamica.

La serie vanta un cast stellare che include Christine Baranski (The Good Wife, Mamma Mia), Cynthia Nixon (Sex & the City, And Just Like That…), Carrie Coon (The Leftovers – Svaniti nel nulla, Fargo), Nathan Lane (The Blacklist, Modern Family) e Morgan Spector (Il complotto contro l’America).

The Gilded Age è scritta e prodotta da Julian Fellowes, affiancato nella produzione da Gareth Neame, David Crockett e Bob Greenblatt. Producono e dirigono Michael Engler e Salli Richardson-Whitfield. La serie è una co-produzione HBO e Universal Television.

La trama della seconda stagione di The Gilded Age

L’Età dell’Oro americana fu un periodo di immensi cambiamenti economici, di grande conflitto tra vecchie modalità e nuovi sistemi, e di enormi fortune guadagnate e perse. La seconda stagione di The Gilded Age inizia la mattina di Pasqua del 1883, con la notizia che l’offerta di Bertha Russell per un palco all’Academy of Music è stata respinta. Durante gli otto episodi della stagione, osserviamo come Bertha sfidi Mrs. Astor e il vecchio sistema e lavori non solo per guadagnare una posizione sicura nella società, ma per assumere potenzialmente un ruolo di primo piano in essa. George Russell affronta la sua battaglia con un sindacato in crescita nella sua acciaieria a Pittsburgh. A casa Brook, Marian continua il viaggio per trovare la sua strada nel mondo insegnando segretamente in una scuola femminile, mentre con sorpresa di tutti Ada inizia un nuovo corteggiamento. Naturalmente, Agnes non approva per nulla. A Brooklyn, la famiglia Scott inizia a guarire da una scioccante scoperta e Peggy attinge al suo spirito attivista grazie al suo lavoro con T. Thomas Fortune al NY Globe.

The Gentlemen: ecco quando arriverà la serie Miramax dal film di Guy Ritchie

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In occasione di un panel durante il MIA | Mercato Internazionale Audiovisivo diretto da Gaia Tridente che si svolgerà a Roma dal 9 al 13 Ottobre, Marc Helwing di Miramax ha raccontato che la serie basata su The Gentlemen di Guy Ritchie è in fase di sviluppo e sarà disponibile all’inizio del prossimo anno.

“Guy Ritchie ha diretto The Gentlemen per noi, qualche anno fa. E in quel film abbiamo trovato un’opportunità molto ricca, per noi, per una serie – ha dichiarato Helwing – basta guardare quel numero di personaggi, quel mondo che Guy descrive nel suo modo così unico, attraverso il suo punto di vista così personale sullo stile di vita dell’inglese moderno. Per noi è un’operazione molto divertente da realizzare, e si sta mettendo insieme, uscirà all’inizio del prossimo anno.”

The Gentlemen, precedentemente noto come Toff Guys e Bush, è la commedia poliziesca diretta da Guy Ritchie uscita su Prime Video nel 2020. Il film è basato su una sceneggiatura di Ivan Atkinson, Marn Davies e Ritchie stesso, e nel cast ci sono Charlie Hunnam, Henry Golding, Michelle Dockery, Colin Farrell, Hugh Grant e Matthew McConaughey.

Protagonista principale del film è proprio Matthew McConaughey che interpreta un uomo d’affari americano che però vive a Londra, dove ha messo in piedi un ricco e remunerativo impero della marijuana. Quando però l’uomo vuole ritirarsi dal giro, vendendo la sua “quota di mercato” a dei miliardari dell’Oklahoma, il mondo intorno a lui si trasforma in una trappola di ricatti e macchinazioni.

Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto: tutte le curiosità sul film

Dato il grande successo di Come un gatto in tangenziale, che nel 2017 ha incassato oltre 10 milioni di euro al botteghino, nel 2021 è arrivato al cinema il suo seguito, dal titolo Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto (qui la recensione), anch’esso diretto da Riccardo Milani e con protagonisti Paola Cortellesi e Antonio Albanese, la cui sintonia come coppia cinematografica ha determinato buona parte del successo del primo film. Con questo sequel si ripropongono ora le caratteristiche del primo, calate però in nuove dinamiche, nuovi imprevisti e nuove occasioni per generare risate.

Anche in questo caso, ad ogni modo, non manca lo scontro tra personalità provenienti da contesti completamente diversi, ponendo così a confronto la periferia con le zone più “altolocate” della città. Una dinamica ispirata ad alcuni fatti realmente accaduti, come dichiarato dallo stesso regista. Milani ha infatti raccontato essersi trovato personalmente in una situazione simile a quella vissuta dal protagonista, senza ovviamente gli eccessi a cui questi va incontro. Da questa situazione egli ha così costruito un primo film ricco di sentimento, che supera le diversità per raccontare una storia in grado di emozionare e far riflettere su alcune problematiche sociali.

Con questo sequel porta dunque avanti quelle dinamiche e anche in questo caso il successo non ha tardato ad arrivare. Dopo aver visto il primo, dunque, non ci si può perdere questo secondo capitolo, tra risate e spunti di riflessione. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto

Protagonisti di questo sequel sono ancora l’intellettuale radical chic Giovanni, che vive nel centro storico di Roma, e l’ex cassiera tatuata Monica, residente invece in periferia. Le vicende si svolgono tre anni dopo la fine della loro storia d’amore che, come i due avevano previsto, ha avuto vita breve, durata proprio come un gatto in tangenziale. Monica è però poi finita in carcere, a causa delle gemelle, le quali avevano nascosto nei fusti dell’olio del locale diverse cose rubate. Per avere una speranza di uscire il prima possibile non può allora che rivolgersi a Giovanni.

Quest’ultimo la tirerà fuori di prigione, ma ad una ben precisa condizione. Monica dovrà infatti svolgere servizi sociali presso la comunità cattolica di San Basilio, dove incontrerà Don Davide, un sacerdote molto affascinante che avrà una certa influenza su di lei. Ancora una volta, le vite di Monica e Giovanni, quindi, si scontreranno di nuovo, alla luce anche della presenza della nuova fiamma di Giovanna, Camilla. Quando poi viene organizzato un pranzo a Coccia di Morto con tutta la famiglia, compresi Sergio, Luce e ovviamente i figli di ragazzi di Giovanni e Monica, avviene l’impensabile.

Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto Luca Argentero
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Il cast di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto

Ad interpretare Monica, come già anticipato, vi è di nuovo Paola Cortellesi, la quale anche in questo caso si è sottoposta ad una radicale trasformazione per interpretare tale personaggio. Grazie ad un trucco massiccio sfoggia infatti i diversi tatuaggi finti di Monica, ma anche la particolare capigliatura, oltre ad una serie di piercing e accessori simili. Accanto a lei, nel ruolo del figlio Alessio, vi è il giovane Simone De Bianchi. Le sorelle Pamela e Sue Ellen sono interpretate da Valentina Giudicessa e Alessandra Giudicessa. L’attore Claudio Amendola è invece nuovamente presente nei panni di Sergio, ex marito di Monica.

Antonio Albanese riprende invece il ruolo dell’intellettuale Giovanni, un ruolo preparato – come da lui dichiarato – basandosi esclusivamente su quanto presente in sceneggiatura ma accentuando qualità come la precisione, la pignoleria e il disgusto per ciò che esce dalla sua sfera di interesse. Nei panni della figlia Agnese vi è invece la giovane Alice Maselli. L’attrice Sonia Bergamasco, invece, riprende invece i panni di Luce, ex moglie di Giovanni. Fanno il loro ingresso invece Sarah Felberbaum nei panni di Camilla e Luca Argentero in quelli dell’affascinante Don Davide.

Come un gatto in tangenziale - Ritorno a Coccia di Morto Antonio Albanese Paola Cortellesi

 

La spiaggia Coccia di Morto esiste davvero

La spiaggia citata nel film e parte del titolo di questo sequel esiste davvero, si trova a 35 chilometri da Roma ed è raggiungibile in meno di un’ora dalla città percorrendo la via Cristoforo Colombo, passanda per Via Portuense e imboccando la A91 fino a Viale della Pesca, 120 a Fiumicino. Questo tratto di litorale laziale si trova all’interno della Riserva naturale statale Litorale Romano, un’area protetta che include al suo interno un ampio territorio di interesse storico-naturalistico tra i comuni di Roma e Fiumicino. Con i suoi oltre 16mila ettari, è inoltre la più grande area protetta affacciata sul Mediterraneo.

All’interno di tale Riserva si trovano siti naturalistici di grande interesse, come le Dune di Palidoro e quelle di Capocotta, le Oasi di Macchiagrande e Castel di Guido e le pinete di Castel Fusano. Coccia di Morto è infatti anche una pineta che sorge sempre nell’area naturalistica, che arriva fino alla spiaggia.Naturalmente in molti si chiedono il perché di tale nome, Coccia di Morto, il quale risalirebbe a degli effettivi ritrovamenti sul litorale di antiche ossa e teschi. Questi sarebbero databili intorno al Settecento, durante la bonifica della zona, portati lì forse dalle foci del Tevere.

Nonostante la presenza della Riserva Naturale, Coccia di Morto è però anche tristemente nota come “spiaggia più sporca d’Italia”, un titolo assegnatole nel 2016 dal dossier di Legambiente “Beach Litter”, in cui si spiegava che questo tratto di litorale del Comune di Fiumicino era più di altri invaso dai rifiuti. Immondizia portata, per lo più, dalla foce del fiume Tevere che dista appunto pochi chilometri dalla spiaggia. Sulla riviera sono stati trovati rifiuti per lo più di materiale plastico, circa l’83% di quelli ritrovati nel resto d’Italia. Con le riprese del film svoltesi lì, in molti sono però fiduciosi che si rinnovi l’interesse a tenere pulito tale spiaggia.

Il trailer di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 10 ottobre alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

Weird Book acquisisce i diritti del nuovo fumetto di Andrea Guglielmino, Marco Scali e Luciano Costarelli

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Weird Book ha acquisito i diritti di pubblicazione del fumetto a firma di Andrea Guglielmino, Marco Scali e Luciano Costarelli, che uscirà nei primi mesi del 2024. I tre autori hanno disseminato di indizi la rete nel corso della lavorazione, lasciando intendere che avrà un tema molto particolare e ben definito, che avrà a che fare con una riflessione teorica sul fumetto italiano e che sarà di stampo molto classico, seguendo sia esteticamente che narrativamente i canoni del fumetto di genere più noto e seguito nel nostro paese, di stampo prettamente “bonelliano”.

Il genere? Decisamente horror, con ambientazione a New York negli anni ’80. I dettagli e il titolo saranno annunciati entro la fine del 2023. Guglielmino e Scali sono già autori per Bugs Comics (‘Samuel Stern’), Emmetre Edizioni (‘Garibaldi Vs. Zombies’), Shockdom (‘Helen Bristol’), Inkiostro e Passenger Press. Guglielmino è anche autore di saggi di antropologia del cinema (‘Antropocinema’ ha vinto il premio Domenico Meccoli nel 2015), Scali è invece esperto sceneggiatore di cortometraggi.   Ai disegni Costarelli, attivo già dagli anni ’90 come colorista per ‘Il Corriere dei Piccoli’. La sua attività è poi proseguita tra fumetto (Masters Edizioni, Star Comics, Fenix, Forte Editore), illustrazione (Mondo TV HE, RCS Quotidiani) e pubblicità per diverse agenzie milanesi. Oggi collabora con Cronaca di Topolinia, Edizioni Inkiostro, Bugs Comics, Priuli & Verlucca. 

Come nel caso di Garibaldi Vs. Zombies, Guglielmino ha creduto nel progetto fin dalle prime fasi arrivando a produrlo in maniera autonoma, per poi proporlo a vari editori: «Sono molto contento che il fumetto sia stato adottato da Weird», ha dichiarato l’autore. «È un editore solido con una tradizione radicata nell’immaginario del cinema anni ’80, per i vari saggi su autentiche icone del periodo e sui relativi autori – Cronenberg, Dante, Spielberg, It, Ritorno al futuro – e anche delle serie a fumetti dedicate all’Evil Dead di Sam Raimi. Il cinema e il periodo che maggiormente influenzano anche noi, ma con una derivazione teorica molto moderna. Per quanto mi riguarda è una sorta di saggio tematico per vignette, che usa un espediente semplice ma efficace per poter operare dei ragionamenti sul fumetto italiano, analogamente a quanto fatto da Alan Moore con il suo Watchmen per quello americano».  

Aggiunge Marco Scali: «Appartengo alla generazione che ha visto crescere coi propri occhi il più grande fenomeno fumettistico italiano, che ho sentito molto vicino anche a me. Raccontarlo mi ha interessato tantissimo, anche se il fandom ha i suoi lati oscuri… e qui ne parliamo, esorcizzandoli a dovere. D’altro canto, se non siamo esperti di esorcismi noi, che scriviamo Samuel Stern…» 

Chiude Costarelli: «Mi sono davvero entusiasmato a disegnare, con cura, gli anni 80 in questo fumetto; ma la nostalgia è solo una delle tantissime sfaccettature di una storia che mi ha colpito con la forza di 1.21 gigawatts. Come capiterà, sono sicuro, anche a voi leggendolo».

Mur: il trailer dei film di Kasia Smutniak

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Mur: il trailer dei film di Kasia Smutniak

Da oggi disponibili il trailer e il manifesto di MUR, documentario che segna l’esordio alla regia di Kasia Smutniak. Il manifesto è stato realizzato dall’artista e giornalista curda Zehra Doğan.

MUR è stato presentato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival e verrà presentato alla Festa del Cinema di Roma 2023 nella sezione Special Screening.

È prodotto da Domenico Procacci, Laura Paolucci, Kasia Smutniak ed è scritto da Kasia Smutniak e Marella Bombini. È una produzione Fandango in associazione con Luce Cinecittà e una distribuzione Luce Cinecittà. Le vendite internazionali sono a cura di Fandango Sales. Mur esce al cinema il prossimo 20 ottobre.

Mur, la trama

Marzo 2022, da pochi giorni la Russia ha invaso l’Ucraina e l’intera Europa si è mobilitata per dare asilo ai rifugiati. Il Paese che si è distinto per tempestività e generosità è stata la Polonia, lo stesso Paese che ha appena iniziato la costruzione del muro più costoso d’Europa per impedire l’entrata di altri rifugiati. Una striscia di terra che corre lungo tutto il confine bielorusso, chiamata zona rossa, impedisce a chiunque di avvicinarsi e vedere la costruzione del Muro, il protagonista della storia raccontata in questo film.

Kasia Smutniak esordisce alla regia con un film che è allo stesso tempo un diario intimo e una denuncia. Il percorso, un incerto e rischioso viaggio nella zona rossa dove l’accesso non è consentito ai media, inizia davanti a un muro e davanti a un altro muro finisce. Grazie all’aiuto di attivisti locali e con una leggerissima attrezzatura tecnica, la regista raggiunge il confine e filma ciò che non si vuole raccontare. Il primo muro respinge i migranti che arrivano da terre lontane attraversando il bosco più antico d’Europa, una frontiera impenetrabile in un mare di alberi. Puszcza Białowieża, così si chiama quel bosco, che, proprio come il mare, è un elemento nuovo per le migliaia di persone che tentano il viaggio. Il secondo, quello di fronte alla finestra di casa dei nonni a Łódź, dove la regista giocava da bambina, è il muro del cimitero ebraico del ghetto di Litzmannstadt.

Cercando di riconciliarsi con il proprio passato, Kasia Smutniak torna a casa con una forte consapevolezza: l’accoglienza non deve fare distinzioni, chiunque sia in pericolo va soccorso, un continente che si definisca democratico non innalza muri.

Channing Tatum: 10 cose che non sai su di lui

Channing Tatum: 10 cose che non sai su di lui

Channing Tatum, ultimamente, è sulla bocca di tutti: non solo per le questioni riguardanti la vita privata (Channing Tatum e Jenna Dewan si sono infatti separati da poco, dopo ben nove anni di matrimonio), ma anche perché ha un bel po’ di film in arrivo, che in molti attendono da tempo con curiosità.

Cosa non sapete su di lui? Ecco dieci curiosità su Channing Tatum.

Channing Tatum: film

Channing Tatum film1. Channing Tatum, prima dei film, faceva lo spogliarellista. E Magic Mike è più o meno ispirato alla sua vita. Uno dei film per i quali Channing Tatum è più famoso, Magic Mike, si ispira un po’ a alla sua vita da spogliarellista locale prima che cominciasse a fare l’attore. Il suo pseudonimo, a quanto pare, era Chad Crawford, e dopo un po’ si trasferì a Miami, dove fu scoperto da uno scout di modelli.

2. Channing Tatum: i primi film. La carriera da attore di Channing è poi cominciata nel 2004, con una piccola comparsa in CSI: Miami. Cominciò poi ad apparire in alcuni film nel 2005, tra cui Coach Carter, Havoc – Fuori controllo, Supercross. Fu nel 2006, però, che arrivò il film che gli cambiò la vita, ovvero Step Up. Qui, conobbe la futura moglie e diventò una star. Tra i film che lo seguirono, ci furono Battle in Seattle – Nessuno li può fermare (2007), Step Up 2 – La strada per il successo (2008), Stop-Loss (2008), Fighting (2009), Nemico pubblico – Public Enemies (2009), G.I. Joe – La nascita dei Cobra (2009).

Channing Tatum: filmografia

channing tatum

3. Channing Tatum: la filmografia recente. Channing Tatum ha una filmografia lunghissima, con parecchi film ogni anno. Nell’ultimo decennio ha recitato, tra gli altri, in The Son of No One (2011), The Eagle, 10 years, Knockout – Resa del conti, La memoria del cuore (2012), 21 Jump StreetMagic Mike, Don Jon (2013), Effetti collaterali, G.I. Joe – La vendetta, Facciamola Finita, Sotto assedio – White House Down, Foxcatcher – Una storia americana (2014), 22 Jump Street, Jupiter – Il destino dell’universo (2015), Magic Mike XXL, The Hateful Eight, Ave, Cesare! (2016), Lego Batman – Il film (2017), La truffa dei Logan, Kingsman: Il cerchio d’oroNel 2019 sono arrivati invece Smallfoot, nel quale lui interpreta Migo, The Lego Movie 2 (nel quale da la voce al personaggio di Superman). Nel 2023 è stato protagonisti di due film di alto profilo, l’atteso sequel Magic Mike – The Last Dance e il film che lo vedeva protagonista di un divertente cammeo Bullet Train.

4. Channing Tatum ha due film in arrivo. Nel 2024 sarà al cinema con Project Artemis, diretto da Greg Berlanti, al fianco di Scarlett Johansson, Colin Woodell e Woody Harrelson. Prossimamente sarà trai protagonisti di Pussy Island, il film che segnerà il debutto alla regia di Zoe Kravitz.

5. Channing Tatum vale milioni. 50 milioni, per l’esattezza. E pensare che, per la sua prima apparizione sullo schermo (nel video di She Bangs di Ricky Martin), fu pagato 400 dollari. Channing Tatum e Jenna Dewan, poi, hanno una casa il cui valore è stato stimato attorno ai 6.45 milioni di dollari.

Channing Tatum: altezza

6. Channing Tatum: altezza e dati. Channing è nato il 26 aprile 1980 in Alabama, negli Stati Uniti. Il suo nome alla nascita è Channing Matthew Tatum. È alto 1.85 metri, e pesa all’incirca 83 kg.

7. Non solo film: Channing Tatum possiede la propria marca di Vodka. Oltre che essere un attore, è anche un produttore, e possiede due case di produzione. Ma Channing Tatum non fa solo film. Fa infatti anche della Vodka: ha infatti fondato una propria marca, chiamata Born and Bred, che vuole “celebrare ciò che succede quando l’amicizia incontra l’avventura”. Ed è orgogliosamente americana.

8. Channing Tatum è impegnato in cause umanitarie. Sapevate che Channing ha passato del tempo in Ecuador, e non solo? Ebbene, nel Paese, ha aiutato a costruire una struttura medica (oltre che un’altra in Perù). L’opera è parte della #PlantMed Campaign, guidata proprio dall’attore. “Ho avuto un’esperienza di prima mano dell’incredibile conoscenza che questa comunità ha delle numerose piante medicinali del Rio delle Amazzoni” ha raccontato, “Quando mi sono reso conto del fatto che nessuno stia documentando sistematicamente la conoscenza della loro conoscenza delle piante, e che nessuno sia usando metodi scientifici per analizzare il loro potenziale medicinale, sono stato ispirato e ho deciso di farmi coinvolgere”.

Channing Tatum: moglie

9. Channing Tatum: la moglie Jenna Dewan. I due si sono incontrati e innamorati sul set di Step Up, nel lontano 2006, e si sono sposati poi nel 2009. Nel 2013, poi, avevano avuto insieme una figlia di nome Emily. Su di lei, ha detto: “È questo che voglio per mia figlia, di non avere aspettative per il suo amore, e di non lasciare che standard e preconcetti abbiano un’influenza su di lei. Di chiedersi cosa lei voglia, e di sentirsi abbastanza forte da agire di conseguenza”.

Channing Tatum e Jenna Dewan

10. Channing Tatum e Jenna Dewan si sono lasciati. La coppia ha annunciato la propria separazione nell’aprile 2018, con un annuncio congiunto su People. A quanto pare, la separazione è stata amichevole, e non è stata dovuta a problemi gravi, ma semplicemente ad un graduale allontanamento. Sembra che Channing Tatum e Jenna Dewan abbiano provato a far funzionare il loro matrimonio, prima di separarsi: già verso la fine del 2016 era stato infatti raccontato che Channing avesse rifiutato alcuni ruoli per stare con la famiglia.

Channing Tatum Everly Tatum

Dalla relazione con Jenna Dewan nel 2013 è nata la loro figlia, Everly Tatum. La bambina è nata a Londra e ha compiuto da poco 8 anni.

Fonti: IMDb, People, SheKnows

Heat 2: Michael Mann conferma che “sarà il mio prossimo film”

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Heat 2: Michael Mann conferma che “sarà il mio prossimo film”

Durante l’evento Contenders London di Deadline, il regista di Ferrari (presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita nelle sale italiane dal 14 dicembre) Michael Mann ha confermato ufficialmente che Heat 2 sarà il suo prossimo film. Alla domanda se l’adattamento del romanzo omonimo, seguito del celebre film del 1995 Heat – La sfida, sarebbe stato il suo prossimo film, il leggendario regista ha infatti dichiarato: “Sì. Meg Gardiner e io abbiamo scritto il romanzo Heat 2, che è uscito proprio mentre stavamo girando Ferrari. È andato molto bene. Ho intenzione di girarlo come mio prossimo progetto.

Già all’inizio di quest’anno Deadline aveva riportato una notizia secondo cui l’attore Adam Driver, protagonista di Ferrari, era in trattative per interpretare il giovane Neil McCauley (il personaggio interpretato da Robert De Niro nel primo film) in un possibile adattamento di Heat 2. Riguardo al coinvolgimento dell’attore, Mann ha ora dichiarato che “non ne parliamo ancora. Mettiamola così: Adam e io siamo andati molto d’accordo sul set di Ferrari. Abbiamo la stessa etica del lavoro, il che è piuttosto intenso. Ci piacciamo e ci siamo divertiti moltissimo sul set”.

Dalle parole del regista non è dunque da escludere la possibilità che egli decida di collaborare nuovamente con Adam Driver per questo suo prossimo progetto. Come già riportato, Heat 2 funge da sequel, ma anche da prequel, del primo film. La storia segue McCauley, Chris Shiherlis (originariamente interpretato da Val Kilmer) e Vincent Hanna (interpretato da Al Pacino nel film del 1995) negli anni precedenti gli eventi del film, ma racconta anche cosa succede a questi personaggi successivamente a quanto visto in Heat – La sfida. Dal momento della sua pubblicazione, in agosto, Heat 2 è diventato il bestseller n. 1 del New York Times, il che può dunque aver contribuito alla decisione di Mann di farne il suo prossimo film.

Zhang Yimou riceverà il premio alla carriera al Tokyo Film Festival

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Il famoso regista cinese Zhang Yimou riceverà un premio alla carriera al Tokyo International Film Festival alla fine di questo mese. Il premio gli verrà consegnato durante la cerimonia di apertura del festival il 23 ottobre. Il suo Full River Red, che all’inizio dell’anno ha riscosso un successo al botteghino in Cina, verrà proiettato nella selezione di gala durante il festival di Tokyo.

Zhang Yimou, considerato parte della “quinta generazione” di registi cinesi, ha avuto una carriera straordinaria che ha portato avanti per oltre tre decenni. Il suo primo film da regista è stato Sorgo Rosso, al quale hanno fatto seguito film di un’ampia gamma di generi, tra cui Lanterne Rosse (1991), La storia di Qiu Ju (1992), Vivere! (1994), La strada verso casa (1999), La foresta dei pugnali volanti (2004), La Grande Muraglia (2016) e Cliff Walkers (2021).

“Il cinema può fungere da ponte che collega persone provenienti da tutto il mondo e promuovere lo scambio e la comprensione reciproca che trascende l’etnia e la cultura. C’è una cosa che ricordo ancora: quando Kurosawa Akira ricevette un Academy Honorary Award nel 1990, ero tra il pubblico ancora come un regista alle prime armi. Le parole del suo discorso, “Non ho ancora colto l’essenza del cinema”, sono ancora fresche nella mia mente”, ha detto Zhang in una dichiarazione. “Vorrei esprimere la mia gratitudine al Tokyo International Film Festival per avermi assegnato questo premio. Vorrei anche ringraziare tutti per il loro incoraggiamento e supporto. Considerando questo come un punto di partenza, continuerò i miei sforzi per comprendere l’essenza del cinema e realizzare grandi film”.

Angelina Jolie è Maria Callas nel film di Pablo Larrain

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Angelina Jolie è Maria Callas nel film di Pablo Larrain

Pablo Larrain ha diffuso le prime foto di Angelina Jolie nei panni di Maria Callas, in occasione dell’inizio delle riprese del film che vedrà la star hollywoodiana interpretare il soprano greco, vera e propria icona della musica ma anche della mode a del costume.

Il film “esplora la vita della cantante leggendaria, iconica e controversa, spesso descritta come la prima diva”, secondo la descrizione ufficiale. “Basato su resoconti veri, ‘Maria’ racconta la storia tumultuosa, bella e tragica della vita della più grande cantante lirica del mondo, rivissuta e reimmaginata durante i suoi ultimi giorni nella Parigi degli anni ’70”.

Poiché Maria è un film indipendente con un accordo provvisorio con SAG-AFTRA, la produzione si sta già svolgendo e durerà circa otto settimane a Parigi, Grecia, Budapest e Milano. La sceneggiatura, che è stata completata prima dello sciopero della WGA, è stata scritta da Steven Knight, già collaboratore di Larraín in Spencer. Oltre a Jolie, nel cast figurano Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Haluk Bilginer, Kodi Smit-McPhee e Valeria Golino.

Sono estremamente felice di avere la possibilità di concludere questo processo di rappresentazione delle donne che hanno cambiato il destino del 20° secolo, culturalmente parlando“, ha detto Larrain a Variety a giugno, dopo aver già portato sullo schermo Jackie Spencer. “E questa volta si tratta di un artista. Ed è innescato dalla mia ammirazione per la sua vita e il suo lavoro“, ha aggiunto il regista. Steven Knight (Spencer, Peaky Blinders, La promessa dell’assassino) ha scritto la sceneggiatura, mentre il film sarà prodotto da Juan de Dios Larraín per Fabula Pictures, Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, una Fremantle Company, e Jonas Dornbach per Komlizen Film.

Angelina Jolie è Maria Callas nel film di Pablo Larrain
Angelina Jolie è Maria Callas nel film di Pablo Larrain – Crediti Pablo Larrain

Sony Pictures Animation ha nominato Damien de Froberville nuovo vicepresidente esecutivo

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Sony Pictures Animation sta rafforzando i suoi ranghi esecutivi con l’aggiunta di Damien de Froberville, che è stato nominato vicepresidente esecutivo della produzione e della strategia operativa.

De Froberville proviene dall’azienda spagnola Sergio Pablos Animation e assumerà in gran parte un portafoglio detenuto dalla dirigente SPA di lunga data Pam Marsden. Marsden andrà in pensione nel 2024 dopo quasi due decenni con lo studio. Kristine Belson, leader della Sony Pictures Animation dietro film come il premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo, ha informato il suo staff della nuova assunzione con un promemoria diffuso lunedì all’interno dell’azienda. Ha pubblicizzato la “straordinaria carriera” di de Froberville e ha detto “sappiamo che Damien ci aiuterà ad aprire nuovi orizzonti alla SPA”.

In qualità di produttore indipendente, Damien de Froberville ha collaborato al cortometraggio animato acclamato dalla critica “Sith” come parte della serie antologica Star Wars: Visions su Disney+. È stato anche uno dei primi dipendenti dell’unità di animazione di Netflix, supervisionando produzioni di punta come Klaus, candidato all’Oscar. Ha ricoperto ruoli anche presso la Paramount, la DreamWorks Animation e la società di sviluppo di videogiochi Virtuos.

Erik Vignau, vicepresidente senior della produzione fisica delle serie televisive, manterrà il suo ruolo. È in corso la ricerca per una posizione simile che supervisioni quotidianamente i film d’animazione. Entrambi gli uffici riferiranno a de Froberville, così come la gestione e le operazioni degli artisti, la finanza, la tecnologia e la post-produzione.

Oltre a franchise redditizi come “Spider-verse” e “Hotel Transylvania”, l’unità è al lavoro sulla commedia R-Rated “Fixed” di Genndy Tartakovsky e sul prossimo finale della trilogia Spider-Verse, Spider-Man: Beyond the Spider-Verse.

Il Mostro: al via le riprese della nuova serie Netflix di Stefano Sollima

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Al via le riprese de Il Mostro, la serie tv Originale Netflix in 4 episodi diretta da Stefano Sollima, creata da Leonardo Fasoli e Stefano Sollima, una produzione The Apartment – società del gruppo Fremantle – e AlterEgo, prodotta da Lorenzo Mieli e Stefano Sollima, in arrivo prossimamente solo su Netflix.

Di cosa parlerà il Il Mostro diStefano Sollima

Otto duplici omicidi. Diciassette anni di terrore. Sempre la stessa arma. Una beretta calibro 22. Una delle più lunghe e complesse indagini italiane sul primo e più brutale serial killer della storia del Paese: Il Mostro di Firenze. Una serie basata su fatti realmente accaduti, testimonianze dirette, atti processuali e inchieste giornalistiche. Tutto terribilmente vero. Perché crediamo che il racconto della verità, e solo quello, sia l’unico modo per rendere giustizia alle vittime. In una storia dove i mostri possibili, nel corso del tempo e delle indagini, sono stati molti, il nostro racconto esplora proprio loro, i possibili mostri, dal loro punto di vista. Perché il mostro, alla fine, potrebbe essere chiunque.

  • Data di uscita: prossimamente su Netflix
  • Regia di Stefano Sollima
  • Una Produzione The Apartment – società del gruppo Fremantle – e AlterEgo
  • Prodotto da Lorenzo Mieli e Stefano Sollim
  • Una serie creata da Leonardo Fasoli e Stefano Sollima

Spider-Man: Freshman Year, confermato il re-casting per Tom Holland

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Un nuovo attore prenderà il posto del Peter Parker interpretato da Tom Holland nello spin-off animato di Spider-Man del MCU Spider-Man: Freshman Year. Dopo sei apparizioni live-action e un ruolo secondario in What If…?, Spider-Man tornerà nella serie animata dei Marvel Studios, che esplorerà i primi anni di Peter Parker da eroe. Tuttavia, lo spettacolo animato del MCU presenterà alcuni importanti cambiamenti.

I recenti elenchi di copyright per i prossimi programmi della Fase 5 del MCU rivelano nuovi dettagli sulla trama, le date di uscita e il cast. Preregistrato presso l’Ufficio copyright degli Stati Uniti (tramite The Cosmic Circus), Spider-Man: Freshman Year sembra vedrà Hudson Thames per il ruolo di Peter Parker, che sostituirà Tom Holland per la serie animata. Thames aveva già doppiato Spider-Man in What If…? episodio 5 e dovrebbe far parte anche del cast vocale di Marvel Zombies del MCU. Vedi i dettagli a questo link.

Sebbene questo aggiornamento fornisca informazioni preziose su Spider-Man: Freshman Year e altri progetti imminenti del MCU, nulla è scolpito nella pietra finché lo sciopero degli attori non sarà ufficialmente terminato e i Marvel Studios non annunceranno ufficialmente il cast di ogni film e serie in programma.

Fino ad allora, tutte le nuove informazioni disponibili online rimangono non confermate. Inoltre, il casting di Hudson Thames nei panni di Peter Parker in Spider-Man: Freshman Year non impedisce a Tom Holland di riprendere il suo ruolo Marvel, poiché Holland probabilmente tornerà nei panni di Spider-Man live-action.

US Copyright Office / The Cosmic Circus

WGA: ratificato l’accordo con AMPTP. Lo sciopero degli sceneggiatori è ufficialmente finito

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Lo sciopero WGA del 2023 è ufficialmente giunto al termine con la ratificazione dell’accordo tra le parti. Lo sciopero è iniziato il 2 maggio quando le trattative tra la Writers Guild of America (WGA) e l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi (AMPTP) non hanno portato a un nuovo contratto. La WGA ha scioperato per un totale di 148 giorni, lottando per questioni che includevano la giusta retribuzione, la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, migliori residui di streaming e maggiore trasparenza nel numero di spettatori delle trasmissioni in streaming. Le due parti hanno raggiunto un accordo provvisorio il 27 settembre.

Ora, questo accordo provvisorio è stato ratificato da un voto, ponendo ufficialmente fine allo sciopero degli sceneggiatori del 2023. Il 99% dei membri della WGA ha votato a favore del nuovo accordo. Il nuovo contratto, entrato in vigore provvisoriamente il 25 settembre, durerà fino al 1 maggio 2026, momento in cui verrà rinegoziato.

Una volta iniziato lo sciopero della WGA, gli sceneggiatori hanno smesso di lavorare sui progetti in cui erano coinvolti, il che ha avuto un impatto su molti prodotti che erano in produzione o pre-produzione. I lavori sono stati sospesi o ritardati per molti titoli cinematografici e televisivi in uscita, tra cui Marvel’s Blade, Disney’s Tron: Ares, Andor stagione 2 e Bob’s Burgers stagione 15. Per altri progetti, invece, le writers room sono state chiuse prima che potessero cominciare i lavori, inclusa la stagione di Big Mouth. 8, Abbott Elementary stagione 3 e Grey’s Anatomy stagione 20.

La fine dello sciopero significa che alcune produzioni ripartiranno, almeno per quello che riguarda la scrittura. Altre produzioni come i talk show di tarda notte sono già tornati in onda, dal momento che le writers room sono state riaperte a seguito dell’accordo provvisorio di fine settembre. Tuttavia, la maggior parte delle produzioni rimane bloccata dal fatto che la Screen Actors Guild (SAG-AFTRA) è ancora in sciopero, dopo essersi unita alla WGA nei picchetti di luglio.

Nonostante la fine dello sciopero della WGA del 2023, la presidente della WGA East Lisa Takeuchi Cullen ha annunciato che “i membri della WGA saranno ai picchetti, camminando fianco a fianco con SAG-AFTRA”. SAG-AFTRA è attualmente in sciopero per molte delle stesse questioni fondamentali della WGA, tra cui la giusta retribuzione, la trasparenza dello streaming e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale, e le loro esigenze devono ancora essere soddisfatte. Tuttavia, una volta raggiunto un accordo anche per gli attori, le produzioni possono riprendere, salvo eventuali altri possibili scioperi del settore che potrebbero essere imminenti.

Quaderno Proibito: Notorious annuncia la serie tv dal romanzo di Alba de Céspedes

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Notorious annuncia l’opzione della property letteraria Quaderno Proibito romanzo del 1950 di Alba de Céspedes, scrittrice italo-cubana recentemente riscoperta e ripubblicata con successo in tutto il mondo.

Alba de Céspedes è annoverata tra le autrici che sono state fonte di ispirazione di Elena Ferrante; nata nel 1911 si è subito imposta come una donna avanti rispetto ai suoi tempi, una scrittrice d’avanguardia che promuove nelle sue opere un’idea democratica di società, battendosi per la parità di diritti tra uomini e donne, ed è per questa sua spiccata capacità di guardare al futuro che possiamo considerare le sue opere moderne ancora oggi.

La trasposizione per la serialità di questo romanzo di Alba de Céspedes è stata affidata a Francesca Serafini e Giordano Meacci, già sceneggiatori di film di successo come Non essere cattivo di Claudio Caligari, film dell’anno ai Nastri d’argento nel 2016 e candidato italiano agli Oscar nello stesso anno, nonché autori di Fabrizio De André – Principe libero di Luca Facchini e Carosello Carosone di Lucio Pellegrini (con il quale hanno vinto il Premio Flaiano alla Migliore sceneggiatura).

Quaderno Proibito è solo il primo passo nel mondo della serialità da parte della divisione Notorious Series di Notorious Pictures SPA, guidata da Guglielmo Marchetti – Chairman e Stefano Bethlen – CEO che, con l’ingresso di Benedetta Galbiati nel ruolo di Head of Scripted Series Development & Production, ha l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la sua presenza nel mercato dell’audiovisivo.

Notorious Pictures ha infatti già opzionato altri due romanzi della stessa autrice, Dalla Parte di lei e Nessuno torna indietro, certi dell’enorme potenziale che l’ampia produzione letteraria di Alba de Céspedes sarà in grado di esprimere sullo schermo nella trasposizione seriale.

Siamo felici di annunciare questo ambizioso ed importante progetto di sviluppo seriale di Quaderno Proibito – ha commentato Stefano Bethlen, amministratore delegato della Notorious Pictures – un romanzo senza tempo di un’autrice che parla di temi urgenti ancora oggi e che siamo certi possa conquistare il pubblico della serialità, come sta già accadendo con la riedizione recente dei suoi romanzi.

Ho sempre avuto una passione per le storie sull’emancipazione femminile. Storie di donne che non hanno paura di far sentire la propria voce. –ha affermato Benedetta Galbiati, Head of Scripted Series Development & Production – E sono convinta che quando una storia ben raccontata incontra una questione sociale scottante e di attualità, ci sia un enorme potenziale di pubblico da raggiungere. E in Quaderno Proibito convivono alla perfezione questi due gli elementi e contribuiscono a renderlo un progetto in sviluppo di ampio respiro, anche internazionale. Alba de Céspedes e le donne a cui dà vita nei suoi romanzi, hanno ancora tanto da dirci.”