Barbie di
Greta
Gerwig non solo presenta una varietà di
Barbie, ma anche diversi Ken, ognuno con la propria personalità e molto
fascino. Uno dei film più attesi ha preso la famosa bambola della
Mattel per raccontare una storia di crescita e
di ricerca del proprio scopo e percorso, affrontando anche temi
come il patriarcato, la disuguaglianza di genere, la depressione e
altro ancora. Barbie segue la figura iconica bambola (Margot Robbie),
che vive la sua vita a Barbielandia fino a quando
non ha una crisi esistenziale e inizia a subire dei cambiamenti
drastici. Ogni Ken ha il suo fascino e la sua
personalità, ed ecco tutte le versioni di Ken nel
film di Greta
Gerwig.
1Ryan Gosling – Ken
Ryan Gosling
interpreta il Ken che è lo stereotipato
Ken dai capelli biondi e dagli occhi azzurri,
bello quanto Barbie. Tuttavia,
Ken è felice solo quando la
Barbie di Margot Robbie gli presta attenzione e non
sopporta che gli altri Ken ricevano tutte le
attenzioni, soprattutto Ken n. 2. Ken è smarrito e
basa la sua identità sulle attenzioni di Barbie,
il che lo rende vulnerabile alle idee pericolose del patriarcato e
della mascolinità tossica.
Proprio riguardo il suo futuro nel
DCU, durante un’intervista rilasciata a The FilmUp Podcast, Levi ha rivelato che al momento
non sa se riprenderà il ruolo di Shazam, dopo che il secondo dei
due film è andato piuttosto male al box
office. “Non so cosa riserva il futuro, perché Furia degli
Dei non è stato ben accolto“, ha spiegato Levi. “Non ho
idea di dove andremo partendo da questo risultato.” Con soli
133,4 milioni di dollari guadagnati ad oggi in tutto il mondo, a
fronte di un budget di 125 milioni, Shazam! Furia degli
Dei è infatti il film dal minor incasso tra tutti quelli
prodotti dal DCEU.
Con questo risultato sono pressocché
nulle le possibilità di vedere un terzo film dedicato al supereroe.
Se Levi dovesse continuare ad interpretare Shazam anche nel DC
Universe, è più probabile che lo si ritroverà prendere parte a film
corali, insieme dunque ad altri supereroi del brand. Al momento,
tuttavia, c’è ancora molta incertezza riguardo il futuro del DCU,
per il quale ci sono solo poche notizie certe e poco o nulla si sa
dei rapporti che esso avrà con quanto esiste già legato al brand
DC.
Shazam! Furia degli Dei, il film
Shazam! Furia
degli Dei continua la storia dell’adolescente
Billy Batson che, dopo aver recitato la parola magica
“SHAZAM!“,
si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam. In
questo sequel, dopo aver dotato di superpoter anche gli altri
membri della famiglia adottiva con cui vive, Billy Batson sta
ancora imparando a destreggiarsi tra la vita adolescenziale e
quella da supereroe adulto. Lui e i suoi fratelli e sorelle si
ritroveranno però a fronteggiare le Figlie di Atlante, un
vendicativo trio di antiche divinità giunte sulla Terra alla
ricerca della magia che è stata loro rubata molto tempo fa. Così
Billy, alias Shazam, e la sua famiglia, torneranno in azione per
salvare i loro superpoteri, le loro vite e il destino del
mondo.
Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam,
Asher Angel nei panni di Billy Batson,
Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman,
Adam Brody nei panni del supereroe Freddy,
Ross Butler nei panni del supereroe Eugene,
Meagan Good nei panni del supereroe Darla,
DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro,
Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary
Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago,
mentre Rachel Zegler,
Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come
cattivi appena creati. Shazam! Furia
degli Dei è uscito il 17 marzo 2023. Il film è
prodotto da Peter Safran.
Si terrà a Pisticci (MT)
dal 9 al 13 agosto, con l’evento di pre apertura il 7
agosto, la 24ma edizione del Lucania Film Festival, manifestazione fondata e
organizzata da Allelammie.
Prima manifestazione cinematografica
internazionale in Basilicata per longevità, il Lucania Film
Festival si propone di essere il festival dei luoghi e delle
persone: un punto di incontro per raccontare le storie
universali e unirsi in uno scambio reciproco di culture e diversità
in Basilicata, terra di cinema, dove il racconto si fa mondo.
Per il suo 24mo anno di età il
festival torna nella sua storica casa: le strade e le piazze del
centro storico della bianca cittadina di Pisticci, in
provincia di Matera. Per 5 giorni Pisticci diventerà una finestra
affacciata sul mondo dalla quale poter vedere i protagonisti della
cinematografia e della cultura internazionale, grazie alla presenza
di ospiti provenienti da Paesi e regioni del mondo che sempre più
spesso siamo tristemente abituati a vedere solo attraverso i
notiziari, scordando che hanno una dimensione culturale che esiste
anche al di là delle vicende politiche che li vedono protagonisti.
Saranno proprio le persone che vivono quelle realtà a raccontare la
cultura e la società che li circondano, portavoci di esistenze
lontane ma necessarie, delle quali siamo invitati a scoprire
l’unicità e il valore.
Sono state oltre 5200 le
opere inviate alla segreteria del festival, giunte da ogni
angolo del mondo, e sono 47 i film selezionati per le
sezioni competitive: Cortometraggi (fiction, animazione e
documentari), Lungometraggi (fiction e
documentari) , Spazio Italia oltre agli extra film.
5 giorni in cui le bandiere di tanti
paesi si mescoleranno in un crogiolo di colori, momenti unici che
saranno spunti per riflessioni sui temi contemporanei più
importanti: dalla guerra ai diritti civili, dall’intelligenza
artificiale al rapporto tra generi e arte. Ma anche la semplicità
fondamentale del racconto di frammenti di esistenze negli angoli
più remoti della Terra, in grado di aprire squarci che fanno del
Lucania Film Festival una manifestazione necessaria per dare voce
agli ultimi, alla bellezza, all’autenticità.
Selezione
Ufficiale
SEZIONE
INTERNAZIONALE – CORTOMETRAGGI FICTION
An irish goodbye
di/by Tom Berkeley, Ross White 23 min | 2022 | Chile
El soldado di/by
Matteo Faccenda 20 min | 2022 |Italy, Switzerland
Estrellas del desierto
di/by Katherina Harder Sacre 18 min | 2022 | Spain
Las Visitantes
di/by Enrique Buleo 15
min | 2022 | Spain
LesHuitres di/by Maia Descamps
23 min | 2022 | Belgium
Miasma di/by
Tiantian He 20 min | 2022 |
China
Neve di/by Alessia
Buiatti 14 min | 2022 |
Italy
Paris 2024
di/byPierre Larribe 7 min | 2022 | France
Rustlingdi/by TomFurniss 10 min | 2022 |New Zealand
Solo un ensayo
di/by Hugo Sanz 19 min | 2022
| Spain
The Father, The Son and The Rav
Kalmensondi/byDayan D. Oualid 15 min
| 2023 | France
The knife in your heart
di/byGenrikh Ignatov 34 min | 2022 | Russia
The silent echo
di/by Suman Sen 15 min
| 2022 |India,France,Bangladesh,Nepal
Woman as Image, Man as Bearer of
the Lookdi/byCarlos Velandia 7 min | 2022 | Colombia
SEZIONE
INTERNAZIONALE – CORTOMETRAGGI DI ANIMAZIONE
A guerra finita di/by Simone
Massi
5 min | 2022 |
Italy
Back to rock di/byGor Yengoyan 9 min | 2023 | Armenia
Bright Soulsdi/byAnastasiia
Zhakulina 8 min | 2023 |
Russia
Kharms di/bySvetlana Andrianova 8
min | 2022 | Russia
King’s Gardendi/byIraj
Mohammadi Razini 7 min | 2022 |
Iran
La mangue di/by Philippe
Kastelnik
12 min | 2022 | France
Tear Off di/by Clément Del Negro,
Charlotte Fargier, Héloïse Neveu, Camille Souchard, Nalini Bhasin,
Mikko Petremand, Matthias Bourgeuil
6 min | 2022 | France
The Cabbage Miracle
di/byInna Evlannikova 16 min | 2022 | Russia
Wormwood-25
di/by Nadia Goldman
18 min | 2023 | Russia
Carpenter di/by
Xelîl Sehragerd
14 min | 2023 | Kurdistan
Donde los niños no
sueñandi/byStefano Sbrulli
20 min | 2022 | Italy
Salgar di/by Pedro
Vinìcius
14 min | 2022| Brazil
Serpiente en Occidente
di/by Yessica Hurtado
25 min | 2023 | Spain
Stati d’infanzia
di/by Arianna Massimi
25 min | 2022 | Italy
SEZIONE
INTERNAZIONALE – LUNGOMETRAGGI
Elgotra
di/byYounes Ben Hayria 27 min | 2023 | Tunisie
Erreconzero
di/byAndrea Ferrante 80 min | 2022 | Italy
Tam Tam basket
di/by Mohamed Kenawi 47 min |
2022 | Italy, Qatar
SPAZIO
ITALA
Il barbiere complottista
di/by Valerio Ferrara
19 min | 2022
Cani di/by M.G.
Naar, Andrea Banfi
16 min | 2022
Il cigno di/by
Francesco Giardiello
9 min | 2023
The delay di/by
Mattia Napoli
15 min | 2022
Macerie di/by
Federico Mazzarisi
20 min | 2023
Mentre non c’eri
di/by Maurizio Rigatti
10 min | 2022
Recomaterna
di/byGiuseppe
Sangiorgi
10 min | 2023
Soluzione fisiologica
di/byLuca Maria
Piccolo
15 min | 2023
Le
giurie
La giuria
internazionale
A valutare i film in concorso sarà
una giuria internazionale tutta al femminile, composta da cinque
donne provenienti da diversi contesti geografici, politici e
culturali: Anna Akulevich, regista – Ucraina; Tatiana
Poliektova, autrice e regista – Russia; Anahita Adivi,
scrittrice e produttrice – USA e Iran; Amena Rezai, attrice
– Afghanistan; Sreemoyee Singh, regista – India. Le giurate,
provenienti dalle aree geopolitiche del mondo in cui gli eventi
stanno segnando il nuovo corso della storia contemporanea, si
racconteranno attraverso una serie di masterclass e di lectio
magistralis per affrontare i seguenti temi: “Cinema e Diritti”,
“Cinema e Donne” e “Cinema e Bellezza”. Una maniera per scoprire la
loro visione del reale, proiettata alla costruzione della pace e
alla centralità dell’essere umano. Gli incontri saranno moderati
dall’attivista per i diritti umani e digitali italo-iraniana
Pegah Moshir Pour.
La giuria per lo
Spazio Italia.
Il panorama del cinema italiano con
la sezione Spazio Italia, invece, sarà valutato da un’altra
cinquina di professioniste tra le più attive del mondo creativo
lucano: Nahaze, Mariella Stella, Fiorella Fiore, Rocchina
Mecca e Tania Carella.
La giuria
popolare
La giuria popolare è composta da 35
appassionati di cinema che dopo un percorso di educazione al
linguaggio, durato sei mesi tra lezioni, incontri, laboratori e
cine-passeggiate, giudicherà le opere in concorso in parallelo alla
giuria dei professionisti.
Gli ospiti
Nei giorni del festival tanti
saranno gli ospiti che si alterneranno durante le presentazioni
delle opere, gli incontri, le masterclass e le lectio magistralis.
Il regista israeliano Amos Gitai sarà presente durante tutti
i giorni della kermesse per condividere con il pubblico le sue
riflessioni sui temi dell’Infocrazia; parteciperà agli
incontri per le progettualità “Matera – Gerusalemme / Analogie tra
Cinema e Architettura”; terrà poi masterclass e lectio magistralis
e sul tema “Cinema e Intelligenza Artificiale”. Il regista e
sceneggiatore iraniano Moshen Makhmalbaf presenterà il suo
ultimo lavoro Talking with Rivers sul rapporto tra
Iran e Afghanistan; terrà diverse masterclass sul tema “Cinema e
Diritti” e una Lectio Magistralis su “Cinema come strumento
necessario di narrazione del reale”. Rocco Papaleo presenta il
suo nuovo film Scordato alla comunità lucana, andando
a suggellare il rapporto decennale stretto con il Festival, e
incontrerà il suo affezionato pubblico durante incontri e lectio
magistralis.
Il fisico, musicista, docente,
youtuber e tiktoker Vincenzo Schettini, famoso per il suo
seguìto canale “la Fisica che ci piace”, aprirà la giornata
interamente dedicata al Cinema per le scuole, con una lectio
magistralis dedicata interamente alla Fisica nel Cinema. Le attrici
e autrici Michela Andreozzi e
Ivana Lotito racconteranno le loro impressioni sul rapporto
tra donne e Cinema in Italia, anche in relazione alle esperienze
delle loro colleghe internazionali. Sarà poi dato ampio spazio alla
relazione tra Cinema e Letteratura con focus su Rocco Scotellaro e
Francesco Rosi, grazie agli incontri con il poeta paesologo
Franco Arminio, la performer Laura Marziali e il
giovane “booktoker” Carmelo Romano moderati da Fabio
Morici e da Filippo Solibello, conduttore di
Caterpillar di Rai Radio 2. Si terrà inoltre un panel
sull’intelligenza artificiale con i co-fondatori di AI Week Italia
Pasquale Viscati e Giaginto Fiore e con Alessandro
Loprieno (Fondataore di Weshort).
A Short for Capital
Nasce in questa 24ma edizione del
Lucania Film Festival “A Short for Capital”, sezione della
kermesse in cui sono presentate opere cinematografiche in cui sono
raccontate le comunità delle Capitali Europee della Cultura (ECOC),
partendo dalla straordinaria esperienza di Matera 2019. La sezione
vuole essere uno showcase in grado di creare connessioni tra tutte
le ECOC degli ultimi anni, come Esch (Lussemburgo), Kaunas
(Lituania), Novi Sad (Serbia) / 2022. Galway (Irlanda), Rijeka
(Croazia) / 2020, Matera (Italia), Plodvid (Bulgaria) / 2019.
EcocNews, media partner internazionale.
Non mancheranno durante i giorni del
festival momenti musicali e performance dal vivo di vario genere:
l’artista Nahaze , il musicista Roberto
Angelini (Propaganda Live) e il violinista Rodrigo
D’Erasmo (Afterhours) si esibiranno davanti al pubblico a
supporto della ricca programmazione del Lucania Film
Festival. Anche l’evento di preapertura del festival
sarà un appuntamento musicale: alle 05:00 del 7 agosto
l’appuntamento è davanti al mare per una performance dal vivo di
Eufemia Mascolo dal titolo: “Musica Visiva – Paesaggi sonori”.
La Piccolissima
Ritorna anche quest’anno uno degli
spazi più originali e attesi della kermesse: La Piccolissima, una
programmazione parallela a quella senior, interamente creata,
organizzata e condotta da giovani under 16 provenienti da tutta
Italia. I giovani da ogni dove, conducono un palinsesto parallelo
in cui potranno sperimentare linguaggi, tecnologie, intermodalità
con coetanei, operatori e professionisti di filiera. Green economy,
VR, gaming, podcasting, cinema per i non vedenti, laboratori di
animazione 2d, percorsi di fotografia, incontri con tutti i big del
festival, proiezioni e talk con gli autori garantiranno
un’esperienza full immersion.
Dopo aver consentito a
diversi film e spettacoli indipendenti di riprendere la
lavorazione e le riprese, SAG-AFTRA ha ufficialmente emesso una
rinuncia che consente agli attori di promuovere il loro prossimo
film durante lo sciopero degli attori in corso. Il cast
del prossimo film drammatico indipendente di Music Box
Films, The Unknown Country, è il primo a
ottenere la deroga speciale, che consente loro di fare pubblicità
per il loro progetto prima e dopo la sua uscita nelle sale questo
venerdì 28 luglio a New York e Los Angeles.
“In qualità di distributore
indipendente, non affiliato ad AMPTP, Music Box Films si impegna a
portare i migliori film indipendenti e internazionali nei cinema
degli Stati Uniti. E pochi film sono completamente
indipendenti come THE UNKNOWN COUNTRY“, ha dichiarato Music
Box Films in una nota. “Siamo grati al team creativo e
SAG-AFTRA per aver rapidamente firmato un accordo provvisorio che
consentirà al rilascio di andare avanti con tutti i collaboratori
presenti. Music Box Films continuerà a lavorare con produzioni
indipendenti per portare storie uniche e diverse nei teatri d’essai
e indipendenti locali”.
Chi è il cast di The Unknown Country?
The Unknown
Country è scritto e diretto da Morrisa
Maltz. Il film vede
protagonistaLily
Gladstone (Killers
of the Flower Moon) nei panni di Tana e Raymond
Lee (Quantum Leap) nei panni di Isaac. Nel cast anche
Richard Ray Whitman, Lainey Bearkiller Shangreaux e Devin
Shangreaux.
“Un invito inaspettato lancia
una giovane donna (Gladstone) in lutto in un viaggio solitario
attraverso il Midwest americano mentre lotta per conciliare le
perdite del suo passato con i sogni del suo futuro“, recita la
sinossi.
Il film è prodotto da Maltz, Laura Heberton, Lainey Bearkiller
Shangreaux e Katherine Harper. Oltre
a Maltz, il team creativo include il direttore della fotografia
Andrew Hajek e il montatore Vanara Taing. Il
film è stato presentato in anteprima mondiale al SXSW del
2022.
Guardiani della Galassia Vol.
3 è stata un’esperienza emotiva molto forte per i
fan, specialmente considerando che si pensava che più di un
personaggio potesse andare incontro alla morte in questo capitolo
conclusivo del franchise. Ora sappiamo che non è così, ma il finale
è stato ugualmente dolceamaro, poiché vede il gruppo di supereroi intraprendere
strade separate dopo aver sconfitto l’Alto Evoluzionario. Tra quelli
che si allontanano vi è Gamora, che ha scelto di lasciare i
Guardiani e tornare dalla sua famiglia Ravager dopo aver comunque
stretto un nuovo legame con Peter Quill e gli altri.
Mentre parlava con THR del film, Zoe Saldaña ha
ammesso di aver inizialmente immaginato un destino diverso per la
donna più letale della galassia. “È stata una decisione
agrodolce, ovviamente. Volevo sapere che nel capitolo finale Gamora
rimane e trova un modo per diventare di nuovo un Guardiano. Ma
questo sembrava il modo giusto per porre fine alle cose per lei,
per via di tutto quello che ha passato. Alla fine, da qualsiasi
multiverso sarebbe venuta, avrebbe ancora avuto la stessa
esperienza con Thanos, e avrebbe avuto vissuto lo stesso senso di
colpa e lo stesso trauma”.
“Così – spiega l’attrice –
ha invece finalmente trovato conforto con i Ravagers, e si è
sentita più aperta di quanto non sia mai stata“. Mentre Gamora
dice addio a Star-Lord, però, sussurra: “Scommetto che ci siamo
divertiti“, riconoscendo finalmente la loro connessione.
“Penso che l’intera faccenda con Peter l’abbia infastidita,
perché anche se non ricordava chi fosse, aveva la sensazione che
doveva essere stato speciale. E l’ho apprezzato perché ci ha dato
la speranza che se i Guardiani cercheranno di nuovo aiuto dai
Ravengers, forse Gamora e Peter troveranno un modo per tornare
l’uno nella vita dell’altro, anche se solo come amici“, ha
concluso l’attrice.
Guardiani della Galassia Vol. 3, la trama e il cast
del film
La sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol.
3 recita quanto segue: “in
Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di
disadattati ha un aspetto un po’ diverso. Peter Quill, ancora
sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra
attorno a sé per difendere l’universo oltre che per proteggere uno
di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe
portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.“
Mentre Barbie
e Oppenheimer continuano a
stabilire nuovi record al box
office, iniziano già a circolare le voci secondo cui il primo
dei due potrebbe dar vita ad un franchise, con sequel, spin-off e
via dicendo. In effetti, considerando come stanno andando le cose
al botteghino finora, sarebbe più che sorprendente se la Warner
Bros. non spingesse rapidamente per realizzare almeno un sequel del
film. Se Barbie 2 dovesse realizzarsi,
c’è un attore già dichiaratosi interessato ad interpretare un Ken e
quell’attore è nientemente che Cillian Murphy,
protagonista di Oppenheimer.
“Certo, sì! Leggiamo la
sceneggiatura e parliamone“, ha detto Murphy intervistato da
Omelete, rispondendo alla domanda se
avrebbe piacere ad interpretare un Ken in un ipotetico sequel di
Barbie. “Non vedo l’ora di vederlo. Penso che sia
fantastico per il cinema avere tutti questi grandi film durante
l’estate“. Al momento non ci sono conferme ufficiali che un
sequel sia effettivamente nei piani dello studio o di Greta Gerwig, ora
impegnata nella realizzazione di due film di Le cronache di
Narnia per Netflix.
Già ben prima dell’uscita di
Barbie si era però parlato di ipotetici sequel,
messi in conto già al momento di sviluppare la sceneggiatura del
film ora in sala. Considerando il racconto piuttosto autoconclusivo
che questo presenta, però, dar vita ad un sequel altrettanto valido
potrebbe essere una sfida non da poco, che richiederebbe attente
valutazioni. Potrebbe dunque volerci un po’ per vedere un sequel,
ammesso che venga confermato. Se così fosse, però, i fan
impazzirebbero di certo all’idea di poter vedere Murphy prendervi
parte.
Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul
film
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers:
Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa
Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre,
Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni,
Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la
leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa
(Sex Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya
(The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
L’esorcista – Il credente,
sequel dell’iconico L’esorcista del 1973,
arriverà al cinema dal 13 ottobre di quest’anno,
ma ancor prima che ciò avvenga è stato annunciato che il suo
sequel, al momento intitolato The Exorcist:
Deceiver (traducibile come L’ingannatore), è
confermato e, come riporta THR, arrivera al cinema il
18 aprile 2025. Che David Gordon
Green, regista del nuovo film stesse lavorando ad
un’intera nuova trilogia dedicata al franchise era cosa nota, ma
non erano invece noti i tempi in cui si avrebbe avuto notizia degli
ulteriori due capitoli.
Proprio come ha fatto con la sua
trilogia di Halloween, dunque, il
regista sembrerebbe essere pronto a riportare al cinema un’altro
dei più celebri racconti del cinema horror di sempre, adattandolo
naturalmente ai nostri giorni. C’è dunque da aspettarsi un finale
aperto da L’esorcista – Il
credente, che rimanderà dunque l’ipotetica sconfitta del
diavolo ai successivi film. Al momento, non è noto quando arriverà
il terzo film né quale sia il suo titolo, ma è lecito aspettarsi
che possa arrivare a sua volta in sala dopo un’attesa di due anni,
quindi intorno al 2027.
L’attuale sciopero degli attori e degli
sceneggiatori, qualora andasse avanti ancora a lungo, potrebbe però
scombinare tali piani. Anche se The Exorcist:Deceiver ha una data di uscita a quasi due anni di
distanza, non sappiamo a che punto siano i lavori sul progetto e se
il blocco che sta attualmente vivendo Hollywood ha portato a dover
mettere in pausa anche i lavori su tale film. Non resta dunque che
attendere intanto l’uscita in sala di L’esorcista – Il credente, che presenterà i
nuovi personaggi e il racconto di partenza, lasciando dunque
immaginare dove questo potrà poi andare con i successivi film.
L’esorcista – Il credente,
tutto quello che sappiamo sul film
L’esorcista – Il credente segnerà la
prima volta che la star del film originale Ellen
Burstyn tornerà nel franchise nei panni di Chris MacNeil.
Dopo i poster e un primo trailer, è emersa più
chiaramente la trama di questo nuovo film, la cui sinossi recita:
Dalla morte della moglie incinta in un terremoto di Haiti 12 anni
fa, Victor Fielding (il candidato all’Oscar per One Night in
MiamiLeslie Odom Jr.) ha cresciuto la loro
figlia, Angela (Lidya Jewett, Good Girls)
tutto da solo.
Ma quando Angela e la sua amica
Katherine (l’esordiente Olivia Marcum) scompaiono
nel bosco, solo per tornare tre giorni dopo senza alcun ricordo di
ciò che è successo loro, si scatena una serie di eventi che
costringerà Victor ad affrontare il punto più oscuro del male e,
nel suo terrore e disperazione, a cercare l’unica persona viva che
abbia mai assistito a qualcosa di simile prima: Chris MacNeil.
Nel film sono presenti anche la
vincitrice dell’Emmy Ann Dowd (The Handmaid’s
Tale) nei panni della vicina di Victor, e la vincitrice del
Grammy Jennifer Nettles (Harriet) e il
due volte vincitore del Tony Norbert LeoButz (Fosse/Verdon, Bloodline) nei panni
dei genitori di Katherine, l’amica di Angela.L’esorcista – Il credente è diretto
da David Gordon Green da una sceneggiatura di
Peter Sattler (Camp X-Ray) e lo stesso
David Gordon Green, da una storia di Scott Teems
(Halloween Kills), Danny McBride
(trilogia di Halloween) e ancora David Gordon Green,
basata sui personaggi creati da William Peter
Blatty.
Guardiani della Galassia
Vol. 4 ha appena ricevuto un deludente aggiornamento
da James Gunn.
Dopo aver completato la trilogia con il fortunato Guardiani della Galassia Vol.
3, in molti si sono chiesti se Gunn avrebbe dato vita
anche ad un quarto capitolo del franchise, riportando dunque sul
grande schermo gli amati personaggi. Tuttavia, la cosa è da subito
sembrata improbabile, considerando che Gunn ha ora lasciato la
Marvel per concentrarsi sulla
costruzione del suo nuovo DC
Universe e dirigere Superman: Legacy, in sala dall’11
luglio 2025.
Su Threads, ad ogni modo, Gunn ha
risposto a un fan che gli ha espressamente chiesto di realizzare
Guardiani della Galassia Vol. 4. Mentre il regista si è
detto lusingato dalla richiesta, con il fan che ha indicato
Guardiani della Galassia Vol.
3 come il miglior film Marvel fino ad oggi, Gunn ha
fornito un aggiornamento negativo su Guardiani della Galassia
Vol. 4, affermando che: “Penso che lo lascerò [il
franchise] a 3, scusa (ma grazie)“.
La notizia non deve essere
necessariamente presa in modo negativo. Guardiani della Galassia Vol.
3 è stato il finale perfetto per l’iterazione originale
del team e perquanto ai fan farebbe piacere rivedere quei
personaggi per nuove avventure, ha senso lasciare così le cose,
evitando di tirare in ballo nuovi elementi che potrebbero rovinare
quanto fin qui costruito. Non è comunque escluso che quei
personaggi possano fare il loro ritorno, ad esempio in progetti
collettivi come gli annunciati Avengers: The Kang Dynasty e
Avengers: Secret War.
Guardiani della Galassia Vol. 3, la trama e il cast
del film
La sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol.
3 recita quanto segue: “in
Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di
disadattati ha un aspetto un po’ diverso. Peter Quill, ancora
sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra
attorno a sé per difendere l’universo oltre che per proteggere uno
di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe
portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.“
I cosiddetti legal thriller
sono certamente una delle sottocategorie più affascinanti di quel
vasto e sfaccettato genere che è il thriller. Numerosi sono i
titoli che nel corso degli anni hanno fatto la fortuna di questo,
portando le storie di avvocati, processi o questioni legate al
mondo giudiziario a ritagliarsi il proprio posto di rilievo nel
mercato cinematografico. Titoli come Il rapporto
Pelican, Michael Clayton e
Il cliente sono solo alcuni
dei titoli più famosi. Tra questi si annova anche Il
socio, film del 1993 diretto da premio Oscar
Sydney Pollack.
Si tratta dell’adattamento
dell’omonimo romanzo scritto da John Grisham
e pubblicato nel 1991. Il libro si affermò come un best seller e
diede popolarità internazionale al suo scrittore, oggi tra i più
popolari in quanto a racconti di genere thiller giudiziario. Il
socioe, in qualche modo, offre uno spaccato di quella parte
dell’avvocatura votata soltanto al profitto, senza riguardo
all’interesse per la legalità o la giustizia, anche a costo di
compromessi con la malavita organizzata, mantenendo, tuttavia,
sempre una apparenza pubblica ipocritamente integerrima.
Affermatosi come un grande successo,
con un incasso globale di oltre 270 milioni di dollari, il film
tratto da questo racconto è ancora oggi considerato uno dei
thriller più entusiasmanti e importanti degli anni Novanta. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Il socio: la trama del film
Protagonista del film è
Mitch McDeere, un ambizioso giovane appena
laureato in legge a pieni voti ad Harvard. Dopo tanti sacrifici,
egli viene contattato da un piccolo ma facoltoso studio legale, il
Bendini, Lambert & Loke, che gli propone un posto da associato.
Mitch ha infatti tutti i requisiti in regola per entrare a far
parte del team e le condizioni offerte sono talmente allettanti che
Mitch e la sua giovane moglie Abby non tardano a
trasferirsi nella tranquilla Memphis. Il giovane si tuffa così a
capofitto nel lavoro, sotto la supervisione di un socio più
anziano, Avery Tolar, ma qualcosa di strano inizia
ben presto ad avvenire. Mitch, infatti, si accorge che ci sono
strani misteri in quello studio.
Un paio di soci muoiono in un
incidente misterioso e alcune parcelle piuttosto ambigue iniziano a
girare tra le scrivanie. Le sue intuizioni vengono poi confermate
dall’FBI, che lo contatta per svelagli che si trova in grave
pericolo a lavorare in quello studio. Tutte le aspettative di Mitch
crollano rapidamente e perfino la sua amata moglie, esasperata
dagli eventi, decide di abbandonarlo. Quello che doveva essere
l’inizio di un sogno si trasforma in un incubo sempre più
complesso. Mitch, incastrato tra FBI, la mafia e la sua società,
decide di cominciare le sue indagini alla ricerca della verità.
Il socio: il cast del film
Ad interpretare il ruolo del giovane
avvocato Mitch McDeere vi è l’attore TomCruise. Egli, quando venne a conoscenza del
progetto, era anche intenzionato a ricoprire il ruolo di regista,
il che avrebbe fatto di Il socio il suo debutto dietro la
macchina da presa. Cruise preferì però rinunciare a questa,
concentrandosi sul suo personaggio. Per prepararsi al meglio, egli
approfondì le materie giuridiche e incontrò diversi avvocati da cui
poter apprendere le basi della professione. Accanto a lui, nel
ruolo di sua moglie Abby vi è invece l’attrice Jeanne
Tripplehorn, qui al suo secondo ruolo dopo il film
Basic Instinct. Ad interpretare il mentore di Mitch, Avery
Tolar, vi è invece il premio Oscar Gene Hackman. L’attore
entrò a far parte del film soltanto poche settimane prima
dell’inizio delle riprese.
La sua partecipazione su però per
molti una sorpresa, poiché il nome dell’attore non compariva sulla
locandina del film. Ciò era dovuto ad una clausola presente nel
contratto di Cruise, per cui il nome di quest’ultimo doveva essere
l’unico a trovarsi sopra il titolo. Non potendo ricoprire quella
posizione, Hackman preferì non far comparire il suo nome. Nel film
si ritrovano poi gli attori Hal Holbrook nel ruolo
di Oliver Lambert e Gary Busey in quello del
detective Eddie Lomax. Ed Harris è invece
l’agente Wyane Terrance, mentre l’attrice Holly
Hunter è Tammy Hemphill, la segretaria di Eddie.
Quest’ultima ottenne una nomination agli Oscar come attrice non
protagonista pur comparendo nel film per appena 5 minuti e 59
secondi.
Il socio: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il socio
è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili,
Google Play, Apple
TV+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 25 febbraio
alle ore 23:35 sul canale
TV8.
Personalità realmente esistita, Yip
Man è stato una vera e propria leggenda delle arti marziali cinesi,
con una vita costellata di avventure, fallimenti e incontri di
grande rilievo. La sua figura ha ancora oggi un grande peso nella
cultura popolare, tanto che anche il cinema non ha potuto esimersi
dal dedicarvi una quadrilogia di film. Il primo di questi, Ip
Man, è uscito in sala nel 2008 per la regia di
Wilson Yip. Dopo, Ip Man 2, arrivato nel
2010, nel 2015 arriva in sala Ip Man 3,
terzo capitolo della saga nuovamente diretto di Yip che porta
avanti la storia del leggendario maestro.
Dopo aver raccontato le gesta di Ip
Man nel suo scontro prima con gli invasori giapponesi e poi con un
arrogante pugile inglese, il terzo film si concentra in parte sul
rapporto tra il maestro e il suo allievo più famoso, Bruce Lee.
Inizialmente però, un terzo capitolo non era così scontato. Dopo il
successo del primo film, infatti, sono state numerosissimi i
lungometraggi dedicati a Ip. I produttori e il regista hanno dunque
atteso che questa moda passasse, prima di realizzare un nuovo
capitolo ufficiale della serie.
Accolto anche questo con grande
entusiasmo, Ip Man 3 si è così affermato come un nuovo
valido capitolo dedicato al maestro. Il film ha in seguito ottenuto
ben otto candidature agli Hong Kong Film Award, tra cui miglior
film e miglior regista. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ip Man 3: la trama del
film
Nel terzo film della serie, il
maestro di arti marziali Ip Man è tornato a vivere
serenamente nella città di Hong Kong, dove impartisce ora lezioni
di Wing Chun. Suo figlio maggiore si è ora trasferito a Foshan per
studi, mentre il piccolo Yip Ching inizia a
mettere in pratica i primi insegnamenti di arti marziali. Ciò non
gli impedirà però di essere coinvolto in una pericolosa rissa, che
porta poi suo padre ad imbattersi nella gang di Cheung
Tin-chi. Quest’ultimo opera però per conto del boss
mafioso locale Frank. Nel momento in cui questi
decide di comprare un lembo di terra occupata da una scuola di arti
marziali, Ip deciderà di difendere a tutti i costi l’istituto dalle
grinfie della gang.
Ip Man 3: il cast del
film
Ad interpretare nuovamente il ruolo
di Ip Man, vi è l’attore Donnie Yen. Inizialmente
però, questi non voleva dar vita ad un terzo film, considerando il
secondo insuperabile. Questi si è però convinto a ritornare nel
ruolo data la grande insistenza dei fan, che lo considerano l’unico
in grado di interpretare il maestro. Yen è inoltre particolarmente
abile nelle arti marziali e nel Wing Chun, appreso proprio da Ip
Chun, il figlio maggiore di Ip Man. Yen ha infatti eseguito
personalmente tutte le scene di combattimento, allenandosi
ulteriormente per poter risultare più in forma che mai. Egli ha
inoltre ricercato descrizioni dello stile di lotta del maestro,
come anche degli atteggiamenti più quotidiani.
Nel film è poi presente il celebre
pugile statunitense Mike Tyson, tra i più temuti
della disciplina. Questi interpreta il ruolo di un lottatore di
strada di nome Frank, villain del film. Per lui si tratta della
prima volta in cui recita in un film nei panni di un vero e proprio
personaggio invece di interpretare sé stesso. L’attrice
Lynn Hung riprende invece il ruolo della moglie di
Ip. Inizialmente, si pensava di introdurre il personaggio di Bruce
Lee con l’uso di CGI, ma infine si è scelto di farlo apparire
brevemente in una sua versione giovanile, interpretato da
Danny Chan, che aveva già interpretato il noto
artista marziale nella serie TV La leggenda di Bruce Lee.
L’attore Zhang Jin, infine, è Cheung Tin-chi, tra
i principali rivali di Ip in questo film.
I sequel di Ip Man 3, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Il successo di questo film ha
dimostrato il grande interesse che ancora circonda il personaggio e
la sua vita. Per questo motivo gli autori hanno deciso di
realizzare un quarto capitolo della serie. Si sono però presi
alcuni anni, così da poterlo sviluppare al meglio. Ip Man
4, distribuito nel 2019, si concentra finalmente in modo più
approfondito sul rapporto tra Ip e Bruce Lee, interpretato da
Danny Chan Kwok-Kwan. Il maestro arriva infatti
nella città di San Francisco, dove si confronta con Lee, il quale
ha sconvolto la comunità locale di arti marziali aprendo una
propria scuola di Wing Chun. Nel 2023, Donnie Yen ha poi annunciato
di essere al lavoro su un Ip Man 5, di
cui però al momento non sono noti né la trama né un’ipotetico
periodo di uscita al cinema.
Prima di vedere tali sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Ip Man 3 è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Apple
TV+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di marteìd 25 luglio
alle ore 21:25 sul canale
Nove.
Mentre l’hype inizia piano piano a
crescere per The Marvels,
l’attesissimo sequel del Marvel Cinematic Universe,
con Brie
Larsonprotagonista, potrebbe essere posticipato.
Secondo Bloomberg, gli addetti ai lavori
che secondo quanto riferito hanno familiarità con il programma di
rilascio della Disney, hanno dichiarato che la società sta cercando
di posticipare diversi film in programma per i restanti mesi del
2023 a causa dello sciopero della Writers Guild of America e della
Screen Actors Guild/American
Federation of Television and Radio Artists.
Il motivo principale alla base del
presunto ritardo è l’impossibilità per gli artisti e i team
creativi di promuovere i loro film su richiesta del sindacato.
Nonostante queste affermazioni, altri hanno suggerito che The
Marvels potrebbe ancora arrivare alla data di uscita del 10
novembre, dato che il marketing del film è già andato troppo in là
per poter permettere uno slittamento nella data d’uscita. Disney e
Marvel Studios devono ancora fornire informazioni ufficiali,
eventualmente confermando o smentendo tali voci.
The Marvels, la trama
Nel film Marvel StudiosThe
Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel
deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i
suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un
rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della
sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli
della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora
un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve
fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare
l’universo come “The Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il
premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci saranno
anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo
anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo
modifiche, arriverà in sala il 10 novembre 2023.
Nonostante gli scioperi in corso che
hanno bloccato la maggior parte delle produzioni in corso a
Hollywood, sono ancora in corso lavori di pre-produzione per alcuni
grandi progetti. In particolare sono emerse alcune notizie
incoraggianti su uno dei film di più alto profilo in lavorazione.
Death
Stranding, l’adattamento del videogioco creato
da Hideo Kojima, noto per Metal Gear
Solid, rimane in pre-produzione e il produttore Allan
Ungar ha dato alcune notizie positive sul film.
Parlando con Screen Rant, Ungar ha fornito
aggiornamenti sullo stato dello sviluppo del film e, pur
riconoscendo quanto sia cruciale l’importanza del successo per i
lavoratori in sciopero e il suo impatto sui progetti futuri, ha
rivelato che il lavoro sulla produzione di Death
Stranding sta continuando e ha anticipato che presto
arriveranno “notizie molto interessanti“, aggiungendo che
Kojima è fortemente coinvolto nel progetto.
“Questa è un’impresa
incredibilmente, incredibilmente importante per Kojima. Questo è il
suo prodotto. Sfortunatamente, a causa dello sciopero e a causa di
tutto ciò che sta accadendo nel nostro settore in questo momento,
non posso dire quanto vorrei, a parte il fatto che presto
arriveranno alcune notizie molto interessanti e siamo
incredibilmente entusiasti della direzione che stiamo
intraprendendo. Penso che sarà un’incredibile sorpresa, non solo
per i fan dei videogiochi, ma per i fan del cinema e il pubblico in
generale, che non credo abbiano mai visto niente di simile prima.
Kojima è coinvolto in ogni fase del
processo“.
Death Stranding, la trama del videogioco
La trama di Death Stranding
è ambientata negli Stati Uniti, in un futuro
post-apocalittico, dove un misterioso evento ha fatto sfumare il
confine tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti. Questo fenomeno
ha portato all’emergere di creature soprannaturali note come
“Beached Things” e a un evento catastrofico chiamato “Death
Stranding”, che ha innescato l’estinzione di massa e il collasso
della società. I giocatori assumono il ruolo di Sam Porter Bridges,
interpretato da Norman Reedus,
che lavora come corriere per un’organizzazione nota come
Bridges.
Il suo compito è attraversare
paesaggi pericolosi e desolati, collegando sopravvissuti e comunità
isolati fornendo rifornimenti essenziali e collegandoli alla rete
chirale, un sistema di comunicazione che può aiutare a ricostruire
la società. La narrazione del gioco esplora dunque tematiche come
l’isolamento, la perdita, la speranza e altri temi filosofici. Al
momento non è chiaro chi scriverà o dirigerà il progetto, ma
sappiamo che dovrebbe introdurre nuove idee e personaggi nel mondo
di Death
Stranding. In precedenti interviste sul
progetto, Kojima ha anche confermato che il film
avrà più un aspetto “d’essai”.
Dopo aver visto i primi poster qualche giorno
fa, la Universal Pictures ha ora rilasciato il
primo trailer di The Exorcist: Believer, in
Italia distribuito come L’esorcista:
Il credente. Si tratta di un nuovo sequel del
lungometraggio del 1973, diretto dal regista della nuova trilogia
di HalloweenDavid
Gordon Green. Sebbene il film horror fungerà da sequel
diretto de L’esorcista, è stato
comunicato che gli altri film esistenti nel franchise rimarranno
canonici. Il trailer, della durata di ben 3
minuti, introduce gli spettatori all’atmosfera, alle
vicende e ai personaggi del film, promettendo tanto richiami
all’opera originale quanto nuovi sconvolgenti orrori.
L’esorcista – Il credente, tutto quello che sappiamo
sul film
L’esorcista:
Il credente si concentrerà sul padre di una
bambina posseduta, che in cerca di aiuto entrerà in contatto con
Chris MacNiel (Ellen Burstyn).
La Burstyn riprenderà il suo ruolo de L’esorcista, dove
era la madre di Regan (interpretata da Linda Blair),
per aiutare a combattere il possesso della bambina e di una sua
amica. Oltre alla Burstyn, il cast di L’esorcista – Il
credente include Leslie Odom Jr.
(Hamilton), Ann Dowd (The Handmaid’s
Tale), Raphael Sbarge (C’era una
volta) e la cantante Jennifer Nettles.
Con un cast di talento
riconoscibile che dà vita al film, L’esorcista:
Il credentesta prendendo forma
come un degno seguito di
L’esorcista. La decisione di avere tutti i film nel
canone di indica inoltre che ci saranno riferimenti anche agli
altri quattro titoli della serie. Il nuovo film, però, segna anche
l’inizio di una nuova trilogia di sequel,
similmente a quanto fatto anche con i sequel di Halloween,
di cui appunto Green è stato regista.
Resta però da vedere come questo
nuovo film si affermerà presso il grande pubblico. Mentre Green si
è dimostrato un talentuoso regista slasher con Halloween,
i suoi sequel Halloween Kills e
Halloween Ends non sono
stati particolarmente apprezzati né dal pubblico né dalla critica.
Tuttavia, con L’esorcista – Il credente, che
crea una nuova storia all’interno dell’universo di
L’esorcista, il film potrebbe svelare nuovi entusiasmanti
aspetti degni di essere raccontati.
Anche se il DCEU vanta
molti costumi incredibili, sono solo alcuni di questi a spiccare
come migliori tra tutti. Ora, come noto, DCEU è
destinato a concludersi un decennio dopo il suo inizio, con
l’arrivo dei nuovi co-CEO dei DC Studios James Gunn e Peter Safran
alla sua guida. Sebbene la maggior parte dei film dell’universo
abbiano ottenuto un’accoglienza discordante nel momento della loro
uscita, tutti si sono sempre trovati d’accordo almeno su un
aspetto: il DCEU aveva
una grafica impressionante. Parte integrante di questa sono
ovviamente stati i costumi dei supereroi portati sullo schermo nel
corso degli anni, che vanno da look accurati come quelli dei
fumetti, a versioni modernizzate delle tute iconiche degli eroi o a
creazioni completamente nuove. Dopo un’attenta valutazione,
scoprite con noi i 10 migliori costumi dei supereroi del DCEU!
1Dottor Destino
Il
Dottor Destino di Pierce Brosnan
non solo si è rivelata una scelta di casting perfetta, ma il
personaggio ha perfino indossato il miglior costume da supereroe
del DCEU.
Questo è rimsto il più fedele possibile a quello dei fumetti, ma
presenta comunque alcune modifiche che lo distinguono. Sebbene la
mancanza di occhi nell’elmo possa non mettere tutti d’accordo, la
decisione di presentare un lato dell’elmo liscio mentre l’altro ha
un design più spigoloso è stata ritenuta semplicemente perfetta, in
quanto rappresenta la lotta dell’eroe per l’equilibrio tra ordine e
caos. In base all’accuratezza dei fumetti, al fascino visivo e al
suo significato, quello del Dottor Destino è il
miglior costume da supereroe del DCEU.
Dopo Luca
Guadagnino anche Povere
Creature, l’attesissimo nuovo film di Yorgos
Lanthimos (The
Lobster, Il
sacrificio del cervo sacro) cambia data di
uscita, anche se è salvo il passaggio in concorso a
Venezia 80. Il film è stato posticipato dalla data di uscita
prevista per l’8 settembre e debutterà l’8 dicembre.
Anche se è ancora un contendente
per la stagione dei premi, l’annuncio del ritardo arriva in un
momento in cui l’industria sta riconsiderando la stagione delle
uscite autunnali a causa degli scioperi WGA e SAG-AFTRA in corso,
che vietano ai talenti di promuovere film e spettacoli o impegnarsi
in qualsiasi attività pubblicitaria . Diverse importanti produzioni
cinematografiche e televisive sono state sospese durante questo
periodo, poiché gli studi continuano a prendere in giro le persone
che effettivamente creano l’ingegno con il quale studios e
piattaforme si arricchiscono.
Il film è descritto come “un
racconto vittoriano di amore, scoperta e audacia scientifica,
Povere
Creature! racconta l’incredibile storia
di Belle Baxter, una giovane donna riportata a vita da uno
scienziato eccentrico ma brillante.” Sotto la sua protezione,
Bella diventa desiderosa di imparare e conoscere il mondo. Attratta
però dalla mondanità, la giovana deciderà di scappare con Duncan
Wedderburn, un astuto e dissoluto avvocato, in una vorticosa
avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo
tempo, Bella farà dunque di tutto per difendere la propria
uguaglianza rispetto agli altri.
Emma Ston interpreta la giovane donna, mentre
in Povere
Creature! recitano anche
Willem Dafoe,
Mark Ruffalo, Ramy Youssef, Christopher Abbott, Jerrod
Carmichael,
Margaret Qualley, Suzy Bemba, Kathryn Hunter e Wayne
Brett. Alla sceneggiatura vi è invece Tony McNamara,
autore anche del precedente film di Lanthimos, La
favorita. Il film rappresenta inoltre anche la seconda
collaborazione tra il regista e la Stone, che torneranno a lavorare
insieme anche per il prossimo già annunciato film di Lanthimos,
AND. In attesa di poter sapere di più anche
su quel progetto, la Searchlight Pictures, che si
occupa della distribuzione del film, ha annunciato che la data
d’uscita in sala di Povere
Creature! è fissata all’12
ottobre di quest’anno.
La grande idea avuta per Bruce Wayne
dal regista Tim Burton
avrebbe spianato la strada per il successo del Marvel Cinematic Universe,
è questa la convinzione del produttore del franchise
di Batman, Michael Uslan.
Durante un’intervista su Traversing the Stars, Uslan ha
infatti affermato che la decisione di Burton di concentrarsi su
Bruce Wayne, piuttosto che su Batman, nel film del 1989, è stata “un
punto di svolta, che ha aperto le porte al Marvel Cinematic
Universe”.
“Tim mi ha detto: ‘Michael, se
faremo il primo film di supereroi a fumetti, questo film non può
riguardare Batman’. Ok. Quello è stato il momento più spaventoso
della mia intera esistenza. Poi però si è spiegato e ha detto:
“Questo film deve parlare di Bruce Wayne”. Basandosi sul
personaggio ed esplorando le lotte interne di Bruce Wayne, Burton
ha dunque reso Batman riconoscibile per il pubblico e ha creato
un’icona cinematografica avvincente.
L’approccio scelto dal regista, di
evidenziare l’oscurità interiore di un supereroe e renderlo
intrinsecamente umano, ha influenzato il successo dell’MCU nella
creazione di personaggi riconoscibili. “E aveva assolutamente
ragione. – ha concluso Uslan – Guarda i film Marvel. Stan Lee lo ha
ammesso e sono sicuro che anche Kevin Feige sarebbe d’accordo: i
film di Iron Man, li adoro, ma dovrebbero chiamarsi Tony Stark. Il
film Spider-Man dovrebbe davvero intitolarsi Peter Parker. Quindi è
un’idea che ha funzionato e ha portato i fumetti in un mondo
globale contemporaneo“.
Burton ha avuto effettivamente
ragione nella sua decisione. Batman era un personaggio che
all’epoca non aveva il suo fascino oscuro noto al pubblico, con la
spensierata serie Batman di Adam West
degli anni ’60 che era la versione più famosa del personaggio per
il pubblico generale dell’epoca. Concentrandosi sulle lotte interne
di Bruce Wayne, il regista è riuscito a radicare la sua
interpretazione oscura del personaggio, rendendo Batman un eroe ben
riconoscibile nonostante il suo generico status di miliardario e il
suo coinvolgimento nella lotta al crimine.
Bruce Wayne è qualcuno che ha
attraversato uno dei più grandi traumi che chiunque possa mai
affrontare e concentrandosi su come questo lo ha portato a
diventare Batman, Burton ha immediatamente reso il personaggio
un’icona cinematografica. Sulla base di ciò, Uslan ha ragione nel
dire che la grande idea di Batman di Burton ha portato al successo
dell’MCU, poiché i Marvel Studios si concentrano anche sul rendere
i loro personaggi di supereroi come Tony Stark e
Peter Parker
intrinsecamente umani, nonostante le loro avventure “larger
than life”, poiché questo è il modo migliore per legare il
pubblico con i personaggi e le loro storie.
Nonostante la comparsa di più eroi in
Superman:
Legacy e i recenti annunci della DC, sembra che
la Justice League non farà la sua comparsa a breve
e a rivelarlo è lo stesso James Gunn.
Nelle ultime settimane sono infatti iniziate a circolare voci
secondo cui proprio la grande presenza di personaggi supereroi nel
film dedicato a Superman sarebbe stato indice della comparsa della
Justice League nel DCU.
L’annuncio, al Comic-Con di San
Diego, di film d’animazione Justice League: Crisis on Infinite
Earths, non ha fatto che alimentare le voci secondo cui si
tratterebbe di un modo per introdurre la squadra nel nuovo DC
Universe. Tuttavia, James Gunn non ha come suo solito impiegato
molto a chiarire ciò che sta realmente accadendo. Quando gli è
stato chiesto da un’utente su Threads se fosse effettivamente così,
Gunn ha semplicemente risposto con “No”.
Allo stesso tempo, è emersa una
falsa voce separata secondo cui il motivo per cui Superman:
Legacy presentava più supereroi era a causa delle pressioni
del CEO della Warner Bros. Discovery David Zaslav
per mostrare il valore della DC ai potenziali acquirenti. Tuttavia,
quando un altro utente ha verificato con Gunn se ciò fosse vero, il
co-CEO dei DC Studios ha smentito il rapporto commentando:
“Certo che no“. Non resta dunque che attendere per
scoprire cosa ha in serbo Gunn con Superman: Legacy, che
ruolo avranno effettivamente tutti questi supereroi e se la Justice
League farà prima o poi la sua comparsa.
Superman: Legacy, tutto quello che sappiamo sul
film
Superman: Legacy, scritto e
diretto da James Gunn, non
sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che
incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a
Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e,
potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che
esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo
metaumano del DCU). Il casting,
come già detto, ha portato alla scelta degli attori David Corenswet
e Rachel
Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane.
Il film è stato anche descritto come
una “storia
delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una
buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di
Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet.
Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della
sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò
non significa che la produzione non subirà alcun impatto in
futuro.
“Superman: Legacy è il vero
fondamento della nostra visione creativa per l’Universo
DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC,
ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti,
dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il
mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo
l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico
potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e
giochi”. Superman:
Legacy uscirà nelle sale l’11 luglio
Un programma ricco, variegato e con
proposte realmente provenienti da ogni parte del mondo, quello
presentato da Alberto Barbera e Roberto
Ciccutto oggi, in occasione dello svelamento della line-up
ufficiale di Venezia 80. Il programma presenta
grandi nomi, curiosità, esordi, 28 progetti in
concorso e 10 fuori concorso, dove
ritroviamo ad esempio registi del calibro di WoodyAllen, Richard Linklater, e
William Friedkin.
Torna a Venezia, stavolta in
concorso, Bradley Cooper
con il suo secondo film da regista, Maestro, mentre Sofia Coppola,
già vincitrice del Leone d’Oro, porta in concorso Priscilla, biopic dedicato
alla moglie di Elvis Presley. Diversi gli italiani
in concorso, dal già citato De Angelis, passando per Pietro
Castellitto, Saverio
Costanzo, Giorgio Diritti,
StefanoSollima e Matteo Garrone con il suo
Io
capitano. Insomma, la giuria capitana da Damien
Chazelle avrà ottimi titoli da dover giudicare.
L’appunto, lo ricordiamo, è dal 30 agosto al 9 settembre. Di
seguito tutto il programma:
Thomas Haden Church
è apparso nei panni di Flint Marko
alisa Uomo Sabbia in due film di
Spider-Man: Spider-Man 3 di
Sam Raimi e Spider-Man: No WayHome dei Marvel Studios. A due anni da
quell’esperienza, l’attore è tornato a parlare dei film del
franchise e in un intervista con ComicBook.com ha riacceso le
speranze dei fan riguardo uno Spider-Man 4,
affermando che “c’è sempre stata una specie di… ho sentito
delle voci… che Sam Raimi avrebbe fatto un altro film di Spider-Man
con Tobey Maguire e se ciò accade, probabilmente farei una campagna
per fare almeno un cameo“.
Le parole dell’attore sono da
prendere con le pinze, in quanto non sono prova effettiva che un
quarto film dello Spider-Man di Raimi e Tobey Maguire è
in fase di sviluppo. Raimi, come noto, è effettivamente stato a
lungo legato a un quarto progetto sul supereroe con la Sony, che ha
persino spinto il film al punto di pre-produzione. Tuttavia, le
cose non sono andate in porto e il tutto si è dunque concluso con
il divisivo Spider-Man 3. Dopo aver girato Doctor Strange nel Multiverso
della Follia, Raimi si è però detto pronto a tornare a
dirigere anche un altro progetto di questo genere.
“Mi sono reso conto dopo aver
realizzato Doctor Strange che tutto è possibile, davvero qualsiasi
cosa nell’universo Marvel, qualsiasi squadra“, ha detto Raimi
l’anno scorso quando gli è stato chiesto di un possibile
Spider-Man 4. “Amo Tobey. Amo Kirsten Dunst. Penso che
tutto sia possibile. Non ho davvero una storia o un piano. Non so
se la Marvel sarebbe interessata a questo in questo momento. Non so
cosa ne pensano. Non l’ho perseguito davvero. Ma sembra bello.
Anche se non fosse un film di Spider-Man, mi piacerebbe lavorare di
nuovo con Tobey, in un ruolo diverso“.
Non è certo se qualcosa si stia
effettivamente muovendo presso la Sony e i Marvel Studios per
riportare sul grande schermo lo Spider-Man di Maguire con
Spider-Man 4, magari per concludere la sua storia. In
Spider-Man: No Way Home egli ha avuto modo di accennare a
cosa gli è accaduto dopo il terzo film, ma potrebbe ancora esserci
molto da raccontare e i fan sarebbero certamente felici di rivedere
l’attore nel costume del supereroe per una nuova avventura,
naturalmente diretto da Raimi.
In esclusiva il primo scatto dal
set dell’attesissima nuova stagione della serie tv Don
Matteo 14, in onda prossimamente su Rai 1. Nella foto
troviamo Raoul Bova, che vestirà ancora una volta i
panni di Don Massimo e la new entry Eugenio
Mastrandrea che interpreterà il nuovo Capitano dei
Carabinieri Diego Martini.
Ph Virginia Bettoja
Don Matteo 14 è una
produzione Lux Vide, società del gruppo Fremantle,
in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da
Luca Bernabei e Matilde Bernabei,
diretta da Riccardo Donna, Enrico Ianniello e Francesco Vicario,
scritta da Mario Ruggeri e Umberto Gnoli e interpretata da
Raoul Bova, Nino Frassica, Eugenio Mastrandrea,
Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico.
Chris Evans è
stato così ben scelto come Captain America nel
Marvel Cinematic
Universe che sembra che il ruolo sia stato pensato per
lui. Tuttavia, ha dovuto affrontare un’agguerrita concorrenza per
avere la possibilità di interpretare il leader degli Avengers.
L’attore ha portato in vita Steve Rogers
sul grande schermo a partire dal 2011 con Captain America – Il
primo vendicatore. Ha abbandonato il ruolo quasi
un decennio dopo con Avengers:
Endgame. Altri 10 attori hanno fatto il provino
per questa opportunità e anche se alla fine non sono diventati il
primo vendicatore svolgono comunque un ruolo all’interno del
franchise.
1Dane Cook
Il
comico Dane Cook ha confermato di aver fatto il
provino per interpretare Steve Rogers all’epoca, un fatto per il quale
ha poi rivelato di essersi dovuto scusare. “Oh, mi sono messo
nei guai fino al collo. Mi sentivo molto eccitato, ma doveva essere
una cosa tranquilla e privata. Ho scritto una lettera di scuse al
direttore del casting perché erano arrabbiati“.
The
Last of Us, l’atteso adattamento televisivo di
uno dei titoli più amati dai videogiocatori che ha conquistato il
pubblico di tutto il mondo, è disponibile in Steelbook 4K
Ultra HD™, 4K Ultra HD, Blu-ray e DVDper Warner
Bros. Home Entertainment. Basata sull’omonimo videogioco
di successo, The Last of Us ha registrato il
secondo più grande debutto per una serie targata HBO, dietro solo a
“House of the Dragon”, ottenendo una crescita di audience costante
nel corso della sua messa in onda, con un aumento del 75% di share
nel suo finale di stagione.
In attesa della seconda stagione,
gli appassionati di The Last of US
possono finalmente acquistare la loro copia dell’acclamatissima
prima stagione, ‘The Last of Us: Stagione
1”, in Steelbook 4K Ultra HD, 4K Ultra HD, Blu-ray e
DVD. Ad accompagnare i 9 episodi della prima stagione saranno quasi
3 ore di inediti contenuti speciali incluse tre nuovissime e
imperdibili featurette.
La storia di The
Last of Us si svolge 20 anni dopo la
distruzione della civiltà moderna. Joel, uno scaltro sopravvissuto,
viene incaricato di far uscire di nascosto Ellie, una ragazzina di
14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un
compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio
brutale e straziante attraverso gli Stati Uniti nel quale i due
dovranno dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.
Tra le star della prima stagione
Pedro Pascal, protagonista della serie nel ruolo
di Joel e Bella Ramsey, che interpreta il
personaggio di Ellie. Nel cast anche Gabriel Luna,
nel ruolo di Tommy, Anna Torv che interpreta Tess,
Nico Parker è Sarah, Murray
Bartlett è Frank, Nick Offerman è Bill,
Melanie Lynskey è Kathleen, Storm
Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene,
Jeffrey Pierce interpreta Perry, Lamar
Johnson è Henry, Keivonn Woodard è Sam,
Graham Greene è Marlon ed Elaine
Miles riveste i panni di Florence. Fanno parte del cast
anche Ashley Johnson e Troy
Baker.
Con un punteggio di 96% su Rotten
Tomatoes, The Last of Us è stato acclamato come “il
nuovo grande successo della HBO®” da Rolling
Stone mentre per Variety “presto
questa sarà considerata come una delle migliori serie della storia
della televisione“. Secondo IndieWireThe
Last of Us “è il migliore adattamento da un
videogioco“, con IGN che l’ha riconosciuta
come “una brillante rivisitazione di una delle storie più amate
del mondo dei videogame” e ha aggiunto che “offre uno
spettacolo arricchente per i fan del titolo di successo di
PlayStation, riuscendo al contempo ad appassionare i nuovi
arrivati”. La CNN ha definito la narrazione
della serie “decisamente impavida e risoluta, capace di creare
scenari e momenti di assoluto terrore alternati a scene toccanti e
totalmente tragiche“.
The Last of Us, basata
sull’omonimo videogioco sviluppato da Naughty Dog in esclusiva per
le piattaforme PlayStation® e acclamato dalla critica, è scritto da
Craig Mazin (anche produttore esecutivo della serie, già premiato
con l’Emmy® Award per “Chernobyl“) e Neil Druckmann
(creatore e sceneggiatore del pluripremiato franchise “The Last of
Us” e co-presidente di Naughty Dog). La serie è una coproduzione
con Sony Pictures Television, ed è prodotta da Carolyn Strauss,
Evan Wells, Asad Qizilbash, Carter Swan e Rose Lam.Società di
produzione: PlayStation Productions, Word Games, The Mighty Mint e
Naughty Dog.
La colonna sonora di The Last
of Us è già disponibile e presenta brani originali ad opera
del due volte vincitore dell’Oscar® Gustavo
Santaolalla e di David Fleming. Avendo
realizzato sia la colonna sonora del videogioco originale che del
suo sequel del 2020, Gustavo Santaolalla si è basato sul suo lavoro
precedente, espandendo il paesaggio sonoro intimo guidato dalla
chitarra, per ottenere una colonna sonora carica di emozioni, come
la storia stessa. Oltre alla colonna sonora, l’album include anche
la cover di Nick Offerman di “Long Long Time” di
Linda Ronstadt, e la cover di Jessica Mazin di
“Never Let Me Down Again” dei Depeche Mode.
The Last of Us: La
prima stagione completa è disponibile nelle versioni
Steelbook 4K Ultra HD™, 4K Ultra HD™, Blu-ray™ e DVD sui maggiori
siti di e-commerce.
TRA I CONTENUTI SPECIALI TRE
ESCLUSIVE FEATURETTE PER 4K, BLU-RAY E DVD:
The Last of Us: Stranger Than Fiction
– Il cast della serie ed i filmmaker si confrontano con esperti di
sopravvivenza, microbiologia e parassitologia per un
approfondimento agghiacciante sulla realtà del fungo parassita e
della successiva apocalisse presentata in The Last of
Us.
Controllers Down: Adapting The Last of
Us – Segui il viaggio di The Last of Us
dalla console allo schermo, mentre il cast e i filmmaker ci
accompagnano nel processo di espansione del mondo dando nuova vita
agli amati personaggi del gioco.
From Levels to Live Action – Scopri
come la serie TV The Last of Us ha incorporato e ampliato
i momenti di gioco preferiti dai fan.
Informazioni sui Prezzi e la
Serie:
The Last of Us: La
prima stagione completa
Include 9 episodi:
When You’re Lost in the Darkness (Quando sei perso
nell’oscurità)
Infected (Gli Infetti)
Long, Long Time (Molto, molto tempo)
Please Hold to My Hand (Per favore, stringimi la mano)
È stata rivelata una foto di
Poolman
per il debutto alla regia di Chris Pine. L’immagine dà una prima occhiata
al personaggio protagonista interpretato dallo stesso Chris Pine, che diventa un detective
dilettante dopo aver scoperto i piani per rubare l’acqua di Los
Angeles. Il film sarà presentato in anteprima al Toronto
International Film Festival 2023 , che si svolgerà dal 7
al 17 settembre.
Poolman
è diretto da
Chris Pine da una sceneggiatura che ha scritto insieme
a Ian Gotler. Il progetto è descritto come “Il grande
Lebowski incontra il film noir di Los Angeles con una salutare
spruzzata di La La Land” e dovrebbe presentare divertenti
cameo. Il film è interpretato da
Chris Pine,
Annette Bening,
Danny DeVito,
Ariana DeBose, Jennifer Jason Leigh e DeWanda
Wise.
“Il film è incentrato su Darren
Barrenman, uno sfortunato sognatore e aspirante filosofo che passa
le sue giornate a prendersi cura della piscina del condominio
Tahitian Tiki nella soleggiata Los Angeles e a partecipare alle
riunioni del consiglio comunale con i suoi vicini Jack e Diane
(DeVito, Bening)“, si legge nella sinossi. “Quando
Barrenman scopre il più grande furto d’acqua nella storia di Los
Angeles dai tempi di Chinatown, stringe alleanze inquiete con una
femme fatale bella e connessa mentre segue ogni pista che può con
funzionari corrotti della città, tipi di Hollywood bruciati e
misteriosi benefattori – tutto in nome della protezione della sua
preziosa Los Angeles.” Pine e Gotler producono attraverso il
loro società Barry Linen Motion Pictures, insieme a Stacey Sher e
Patty Jenkins. Il
progetto riunisce Pine e Jenkins dopo aver
lavorato insieme in Wonder Woman , Wonder Woman
1984 e nella serie limitata I Am the Night.
Più di un anno dopo la prima
stagione di Heels, la rivalità tra fratelli tra
Jack e Ace continua il 28 luglio nell’attesa seconda stagione.
Un’anteprima della seconda stagione è stata pubblicata e anticipa
il futuro incerto della Duffy Wrestling League. In Italia la serie
arriverà dal 5 Agosto su MGM+, canale di Mediaset Infinity.
Dopo l’uscita del trailer della
seconda stagione di Heels il mese scorso, la
seconda stagione del dramma si preannuncia coinvolgente e intensa
come la prima. La prima stagione ha visto Tom Spade (David
James Elliott) togliersi la vita, lasciando la sua attività di
wrestling alle cure del figlio maggiore, Jack Spade (Stephen
Amell). La seconda stagione riporta i fan al wrestling a
conduzione familiare, il Duffy Wrestling League (DWL), dove i
fratelli e rivali, Jack (Stephen Amell) e Ace Spade (Alexander
Ludwig), continuano a contendersi l’eredità del loro defunto padre
e a litigare per le loro diverse versioni di successo.
La prima stagione di
Heels presenta un gruppo di sognatori che trovano
successo nella scena del wrestling professionistico della
comunità della Georgia. Ma mentre Jack e Ace continuano a
lottare per l’eredità del loro defunto padre, la loro continua
rivalità continua a mettere in pericolo gli affari del loro defunto
padre. A peggiorare le cose, le vendite dei biglietti della
promozione stanno diminuendo rapidamente.
Cosa
accadrà alla Duffy Wrestling League?
La rivalità tra i due nasce quando
Jack impedisce ad Ace di togliergli il campionato del campionato.
Questa diatriba eleva la loro faida kayfabe in una
vera. Quando la stagione 1 si è conclusa, Jack ha
tentato di fare ammenda con Ace, ma quest’ultimo lo ha
rifiutato. Con la seconda stagione che sta per debuttare la
complicata relazione trai due fratelli sembra non essere cambiata
di una virgola!
La trama della seconda stagione di
Heels: La seconda stagione riporta i fan al wrestling a conduzione
familiare, il Duffy Wrestling League (DWL), dove i fratelli e
rivali, Jack (Stephen Amell) e Ace Spade (Alexander Ludwig),
continuano a contendersi l’eredità del loro defunto padre e a
litigare per le loro diverse versioni di successo.
Nel cast di Heels
ci sono anche Alison Luff nei panni di Staci
Spade, Mary McCormack nei panni di Willie Day,
Kelli Berglund nei panni di Crystal Tyler,
Allen Maldonado nei panni di Rooster Robbins,
James Harrison nei panni di Apocalypse e
Chris Bauer nei panni di Wild Bill Hancock.
La serie australiana in otto puntate
In the Clearing, prodotta da Disney+ e andata in streaming su Hulu
negli Stati Uniti, è ispirata dalle vicende reali legate alla setta
chiamata The Family, formatasi nella metà degli anni ‘60
con a capo il leader carismatico Anne
Hamilton-Byrne. Alla base dello show troviamo il libro
In the Clearing, pubblicato da J.P.
Pomare nel 2019, versione drammatizzata degli eventi che
condussero alla dispersione della setta da parte della polizia
australiana nel 1987.
Protagonista di In the
Clearing è Freya Heywood (Teresa Palmer),
la quale in seguito alla temporanea scomparsa del figlio Billy si
trova costretta a rivivere gli orrori della gioventù legati al
culto comandato da Adrienne Beaufort (Miranda Otto) con il sostegno del
dottor Bryce Latham (Guy Pearce). Il
pilot dello show intitolato The Season of Unfoldment –
scritto da Matt Cameron e diretto da
Jeffrey Walker – risulta sicuramente l’episodio
migliore della produzione, pur evidenziando già in maniera
sostanziale una serie di problemi e limiti che minano col passare
delle puntate l’intera operazione.
In the Clearing, una serie
limitata da una narrazione singhiozzante
La volontà evidente di non
“spiegare” fin dall’inizio le coordinate della vicenda, i ruoli e
le relazioni tra i personaggi principali produce infatti un effetto
altalenante: se da una parte infatti chi guarda The Season of
Unfoldment viene costretto continuamente a chiedersi cosa stia
realmente succedendo, dall’altra diventa impossibile non notare
quanto la narrazione si faccia immediatamente confusa, spezzata,
quasi costretta di lasciare alla messa in scena il compito di
evocare situazioni e atmosfere del thriller psicologico.
E questo meccanismo quasi inceppato
col passare delle puntate si fa sempre più evidente, minando le
fondamenta stesse dello show. In molti momenti, forse addirittura
troppi, In the Clearing sembra ricalcare le orme di
un’altra miniserie con un’ambientazione simile e una storia che
abbracciava ugualmente il thriller psicologico, ovvero quella
Top of the Kale diretta da Jane Campion,
che vedeva protagonista una notevole Elisabeth Moss.
In questo caso ci troviamo però di fronte a un tentativo macchinoso
e probabilmente mal organizzato, il quale disperde tutti o quasi i
possibili spunti di interesse a causa principalmente della sua
narrazione singhiozzante.
Deboli prove d’attori
In un tale guazzabuglio anche i tre
attori protagonisti non offrono certamente il meglio delle loro
capacità: se comunque Guy Pearce riesce a
risultare almeno credibile in virtù di una prova maggiormente
soffusa, lo “scontro” di personalità e psicologie tra
Miranda Otto si risolve in qualcosa di piuttosto
deludente. L’attrice amata nella trilogia de Il Signore degli Anelli
di Peter Jackson si affida eccessivamente al
trucco e ai costumi per sorreggere un personaggio molto meno
ambiguo e ambiguamente affascinante di quanto in realtà dovrebbe
risultare.
La Palmer invece dimostra
chiaramente di non riuscire a dotare la figura di Freya della
necessaria bidimensionalità per diventare una vittima credibile che
decide di affrontare i propri demoni personali. E se le due figure
principali e antagoniste non destano realmente interesse presso il
pubblico neppure con lo scorrere delle puntate, come può l’intero
prodotto risollevarsi dalla falsa partenza? E infatti In the
Clearing non ci riesce, sbandando continuamente alla ricerca
di fascinazioni estetiche non supportate da una storia che renda il
tutto avvincente per gli spettatori. Molte immagini sono belle da
vedere, paesaggi e ambientazioni indubbiamente dotati di un fascino
selvaggio, quasi ancestrale. Ma In the Clearing possiede
davvero poco più di questo…
Mentre gli
scioperi WGA e SAG-AFTRAcontinuano a Hollywood, la star Dwayne
Johnsonha fatto la più grande donazione singola
alla Fondazione SAG-AFTRA, secondo il suo presidente e direttore
esecutivo. La Fondazione SAG-AFTRA è
un’organizzazione senza scopo di lucro associata a SAG-AFTRA, ma
non ne fa parte. La Fondazione mira a contribuire a fornire
aiuti finanziari ai 160.000 membri del sindacato tramite un
programma di assistenza finanziaria di emergenza.
Quando lo sciopero SAG-AFTRA
è diventato ufficiale, il presidente della Fondazione SAG-AFTRA
Courtney B. Vance e il direttore esecutivo Cyd Wilson hanno inviato
una lettera a 2.700 degli attori più redditizi del sindacato,
spiegando perché le donazioni alla Fondazione potrebbero rivelarsi
estremamente vantaggiose per i bisognosi. Secondo la coppia,
Dwayne
Johnson si è fatto avanti quasi immediatamente.“È stata una festa d’amore. È come, ‘Amico, ti stai
facendo avanti in un modo che consente agli altri di conoscerne la
terribile necessità‘”, ha detto Vance della sua reazione alla
donazione di Johnson in un’intervista a Variety . “Questo
è lui che dice: ‘In un momento come questo, sono qui e non andrò da
nessuna parte, qualunque cosa tu abbia bisogno che io
faccia.’ E questo invia un messaggio enorme ad altre persone
per fare la stessa cosa.
La donazione di Dwayne Johnson
aiuterà più di 7.000 membri SAG
Sebbene Vance non volesse
condividere l’importo esatto della donazione di Dwayne
Johnson, Wilson ha affermato che si trattava della
“più grande donazione singola” che la Fondazione abbia mai
ricevuto. Le sovvenzioni della Fondazione normalmente erogano fino
a $ 1.500 per singolo membro, ma un membro a vita può ricevere fino
a $ 6.000 se le situazioni sono più estreme. Secondo Wilson,
la donazione di Dwayne
Johnson aiuterà dai 7.000 ai 10.000 membri che
necessitano di servizi di assistenza finanziaria.“È la più grande donazione singola che abbiamo mai
ricevuto da un individuo alla volta“, ha affermato
Wilson. “E ciò che è sorprendente è che quell’assegno
aiuterà migliaia di attori a tenere il cibo in tavola, a tenere i
loro figli al sicuro e a far funzionare le loro macchine. E
non mi sfugge che sia molto umile riguardo a questo, ma è un modo
per iniziare”.
Wilson ha paragonato la
donazione e l’ente di beneficenza al modo in cui la Fondazione ha
operato durante la pandemia di COVID-19 e ha affermato che anche
con la donazione di Johnson, ci sarà più lavoro da fare, poiché il
gruppo potrebbe vedere lo sciopero continuare “fino alla fine
dell’anno”.“È così che l’abbiamo fatto durante
COVID: alcune delle più grandi star del nostro settore si sono
fatte avanti”, ha detto Wilson. “Per lui fare un passo avanti
in questo modo ci farà davvero iniziare la raccolta fondi che
dovremo fare, perché tutto ciò che stiamo ascoltando e vedendo,
sentiamo di dover essere preparati che questo potrebbe andare
avanti fino alla fine dell’anno. Dovremo essere in grado di
aiutare queste persone a lungo termine. Abbiamo 160.000
artisti SAG-AFTRA e sono molte le persone che avranno bisogno del
nostro aiuto. Questa donazione è il kickstart di cui avevamo
bisogno nella prima settimana di quello che pensiamo sarà un lungo
periodo”.
Vance ha anche elogiato gli
sforzi in corso da parte della leadership SAG-AFTRA – incluso il
presidente nazionale del sindacato Fran Drescher –
e ancora una volta ha ringraziato immensamente Dwayne
Johnson per il suo aiuto.“Voglio
ringraziare Dwayne per la sua straordinaria generosità, compassione
e iniziativa per intensificare in questo modo significativo e
significativo per la nostra comunità. A nome delle migliaia di
persone che saranno aiutate dalla sua storica donazione, grazie,
grazie, grazie”.
Lucasfilm ha dato il via al conto
alla rovescia per la premiere di Star
Wars: Ahsoka di Disney+ con un nuovissimo
teaser trailer. Il video presenta nuovi scatti di Ahsoka Tano
che brandisce le sue tipiche doppie spade laser. Star
Wars: Ahsoka sarà disponibile per lo streaming il
23 agosto con i primi due episodi.
Ambientata dopo la caduta
dell’Impero, Star
Wars: Ahsoka segue l’ex cavaliere Jedi Ahsoka Tano
mentre indaga su una minaccia nascente in una galassia ormai
vulnerabile.Oltre a
Rosario Dawson nei panni della protagonista, Ahsoka è
interpretata da Natasha Liu Bordizzo nel ruolo di Sabine Wren e
Mary Elizabeth Winstead in quello di Hera Syndulla, Ray
Stevenson nei panni di Baylan Skoll, Ivanna Sakhno in quelli Shin
Hati; Diana Lee Inosanto è Morgan Elsbeth, David Tennant interpreta
Huyang, Lars Mikkelsen è il Grand’ammiraglio Thrawn ed Eman Esfandi
interpreta Ezra Bridger.
Ahsoka
è la prossima serie Disney+ che ha come
protagonista Rosario Dawson nei panni di Ahsoka, un Jedi in
esilio che un tempo era l’apprendista di Anakin prima che lui si
rivolgesse al lato oscuro e diventasse
Darth Vader. La serie sarà presentata in anteprima ad
agosto, ha confermato la Disney durante l’evento.
Kathleen Kennedy e Jon
Favreau hanno elogiato lo showrunner di AhsokaDave
Filoni, che è stato raggiunto sul palco da Dawson e
Natasha Liu Bordizzo, che interpreta Sabin Wren,
un guerriero mandaloriano, rivoluzionario e artista di graffiti che
è apparso per la prima volta in Star Wars Rebels.
A sorprendere anche i fan del Regno Unito è stata Mary Elizabeth Winstead, che ha rivelato che
interpreterà Hera Syndulla di Rebels.
Il cioccolato è notoriamente un
alimento in grado tanto di aumentare il buon umore, quanto di
stimolare una vera e propria dipendenza in chi lo consuma con
frequenza. È un alimento spesso legato anche alla passione, e
proprio a questa si lega in modo particolarmente stretto nel film
del 2000 Chocolat. Diretto dal regista
svedese Lasse Hallström, noto anche per Buon
compleanno Mr. Grape e Le regole della casa del
sidro, questo lungometraggio è stato un irresistibile caso
cinematografico di inizio millennio, divenendo negli anni un cult a
tutti gli effetti, sia per il suo cast quanto per le dolcezze
mostrate.
Questo film (qui la recensione), scritto per
il cinema da Robert Nelson Jacobs, è l’adattamento
dell’omonimo romanzo di Joanne Harris, pubblicato
nel 1999. Divenuto un vero e proprio caso editoriale, questo libro
ottenne da subito una serie di riconoscimenti tali che lo portarono
ad essere un perfetto candidato ad avere una sua trasposizione sul
grande schermo. Girato nel villaggio medievale di
Flavigny-sur-Ozerain, nella regione del Burgundy, in Francia, il
film si affermò poi a sua volta come un grandissimo successo di
critica e pubblico. A fronte di un budget di 25 milioni di dollari
arrivò infatti a guadagnarne ben 152 a livello globale.
Chocolat ha poi ottenuto
ben 5 nomination al premio Oscar, tra cui quella per il miglior
film. Si tratta dunque di un titolo irresistibile, dotato di un
fascino che sembra non invecchiare mai, tanto bello da vedere
quando stuzzicante per il palato. Prima di intraprendere una
visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune
delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alle frasi più belle. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Chocolat: la trama del film
Quello di Lansquenet è un tranquillo
e fiabesco paesino della campagna francese. Qui il perbenismo dei
bigotti non permette cambiamenti: a monitorare la moralità dei
compaesani è lo stimato sindaco Conte de Reynaut,
il quale è occupato anche a salvare le apparenze del suo fallito
matrimonio. Tale contesto viene improvvisamente sconvolto
dall’arrivo di Vianne e della figlia illegittima
Anouk, spiriti liberi che offriranno ai morigerati
abitanti di Lansquenet la più grande tentazione per il palato dei
mortali: il cioccolato. I secolari equilibri del paese verranno
sconvolti, e non aiuterà la situazione l’arrivo di una comunità di
nomadi capitanati dal fascinoso Roux, che pare
voglia mettere radici proprio nella cioccolateria di Vianne.
Chocolat: il cast del film
Ad interpretare la protagonista,
Vienne, vi è l’attrice premio Oscar Juliette
Binoche, che proprio grazie alla sua interpretazione
in questo film ha ottenuto una nuova candidatura agli Academy
Awards. Per poter meglio comprendere il suo personaggio e
comprenderne l’attività, l’attrice si è recata in alcuni negozio di
cioccolato di Parigi al fine di imparare le principali tecniche di
preparazione. Alcuni dei cioccolati da lei realmente realizzati
sono poi stati utilizzati nel film. Per le scene in cui la
protagonista viene ripresa mentre prepara il cioccolato, però, le
mani che si vedono non sono quelle della Binoche ma di una
controfigura. Nel ruolo della figlia Anouk vi è invece
Victoire Thivisol.
Nei panni dell’affascinante nomade
Roux vi è invece l’attore Johnny Depp,
qui in uno dei suoi ruoli più apprezzati di sempre. Per ironia
della sorte, l’attore ha raccontato di essere stato allergico al
cioccolato da bambino e in generale di non apprezzarne
particolarmente il sapore. Nel film sono poi presenti gli attori
Alfred Molina
nel ruolo del conte Paul De Reynaud, Carrie-Anne
Moss in quelli di Caroline Clairmont e Judi Dench nei
panni di Armande Voizin. Anche la Dench è poi stata candidata
all’Oscar, nella categoria miglior attrice non protagonista.
Completano il cast gli attori Lena Olin e
Peter Stormare nei panni di coniugi Josephine e
Serge Muscat.
Le frasi più belle di Chocolat, il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Chocolat grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili
Cinema, Apple
TV+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì
24luglio alle ore 21:15
sul canale Cielo.
Qui di seguito si riportano invece
alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai
personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente
comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate
personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del
film:
Pensavo che non l’avresti mai
indovinato… La mia preferita: cioccolata calda. (Roux)
Lasci che l’avverta. Il primo
Conte de Reynaud cacciò tutti i radicali Ugonotti da questo
villaggio. Lei e i suoi tartufi rappresentate una sfida molto meno
impegnativa. (Conte De Reynaud)
Se fa amicizia con noi, si inimicherà gli altri.
(Roux)
I Maya credevano che il cacao
avesse il potere di liberare desideri nascosti e di svelare il
destino (Vianne)
Sono brava ad indovinare i gusti delle persone
(Vianne)
Il politico e attivista premio Nobel
Nelson Mandela è stato raccontato più volte al
cinema. Uno dei film più noti a lui dedicati è Invictus,
diretto da Clint
Eastwood, dove a dare vita al presidente del Sud
Africa è stato l’attore premio Oscar Morgan
Freeman. Esiste però anche un altro apprezzato film
dedicato alla sua vita e alla sua lotta contro il segregazionismo
razziale. Questo è Mandela – La lunga strada verso la
libertà, diretto nel 2013 da Justin
Chadwick. All’interno di questo si racconta della sua
lunga attività, coinvolgendo tanto la vita pubblica quanto quella
privata. Ad interpretare Mandela è stavolta il noto Idris
Elba, oggi noto per film come Thor e
Beast of no Nation.
La storia, scritta dallo
sceneggiatore William Nicholson, è basata
sull’autobiografia Lungo cammino verso la libertà, scritta
da Mandela nel 1994. Al momento della sua pubblicazione, il
produttore sudafricano Anant Singh ne acquisì i
diritti, desideroso di trarne un film. Singh era infatti un grande
ammiratore del leader, ed ebbe anche modo di intervistarlo durante
il suo periodo di prigionia. Il film prese però vita soltanto dopo
diversi anni dopo, ed uscì al cinema nello stesso anno in cui
Mandela venne a mancare. Non è noto se egli fece o meno in tempo a
vedere la pellicola, che risulta comunque particolarmente fedele a
quanto da lui narrato nel libro.
Al momento della sua uscita in sala,
il titolo ottenne un’accoglienza critica generalmente positiva. In
particolare, si lodavano le interpretazioni dei protagonisti. Elba,
nello specifico, è stato indicato come un possibile candidato al
premio Oscar, ma l’attore finì con il non ricevere la nomination.
Nonostante tali apprezzamenti, il film passò in sordina al cinema e
non ottenne un particolare successo di box office. A fronte di un
budget di circa 35 milioni di euro finì con l’incassarne solo 28 a
livello mondiale. Mandela – La lunga strada verso la
libertà rimane comunque un ottimo modo per conoscere il
celebre attività e le battaglie condotte nel corso della sua vita,
ed è per questo un film da recuperare quanto prima.
Mandela – La lunga strada verso
la libertà: la trama del film
La storia ha inizio con i primi anni
di attività di Mandela come avvocato a
Johannesburg. Ben presto egli viene sempre più coinvolto
dall’intensificarsi della violenza dei bianchi nei confronti dei
neri, cosa che porta all’inasprimento delle misure dell’apartheid.
Opponendosi a tutto ciò, Mandela diventa la figura centrale nella
ribellione contro tale discriminazione. A causa della sua posizione
politica, egli si ritrova ad essere arrestato e imprigionato a
Robben Island, dove è condannato all’ergastolo. Qui Mandela si
trova a vivere il periodo più duro della sua vita, costretto a
passare dietro le sbarre ben 27 anni. La sua forza di volontà viene
messa a dura prova dai soprusi dei carcerieri come anche
dall’isolamento a cui è costretto.
A permettergli di resistere a tutto
ciò è l’incondizionato amore nei confronti di sua moglie
Winnie, la quale a sua volta continua a combattere
per i diritti dei neri. Dopo vent’anni, Mandela viene trasferito in
un carcere meno severo, e con il passare del tempo una
mobilitazione mondiale in suo favore spinge le autorità a liberarlo
nel 1990. Mandela è ora un uomo libero, ma la strada verso la
libertà è ancora lunga. Candidatosi alla presidenza del Sud Africa,
egli aspira a sconfiggere una volta per tutte l’apartheid,
professando la pace e un paese dove tutti possano coesistere senza
più conflitti. Nonostante i numerosi impedimenti, ancora una volta
il leader dimostrerà una volta inattaccabile, che troverà
soddisfazione solo con il raggiungimento degli obiettivi
prefissati.
Mandela – La lunga strada verso
la libertà: il cast del film
Interpretare una personalità come
Mandela è compito estremamente rischioso per un attore, il quale è
chiamato a dar vita ad un’interpretazione che renda onore e merito
a questi. Per questo i produttori intrapresero un lungo processo di
selezione, aspirando a trovare l’interprete più adeguato al ruolo.
La scelta ricadde su Idris Elba, divenuto sempre
più popolare in quegli anni. L’attore non nascose un certo timore
nell’assumere tale ruolo, ma si dichiarò anche estremamente grato
dell’opportunità. Per poter assumere i panni di Mandela, Elba
studiò quanto più possibile la sua vita e il contesto in cui
crebbe. Decise anche di trascorrere una notte nella stessa prigione
dove l’attivista si trovò rinchiuso per 27 anni. La sua
interpretazione fu poi lodata come particolarmente convincente e
fedele a ciò che era stato Mandela.
Per il ruolo di sua moglie Winnie,
personaggio particolarmente importante all’interno del film, venne
scelta l’attrice Naomie
Harris. Questa sarebbe in seguito divenuta nota anche
grazie al film Moonlight, con il quale ottenne la sua
prima nomination all’Oscar. Interpretare Winnie Mandela si è però
rivelata la sfida più grande della sua carriera. L’attrice ha
infatti dichiarato molto per poter essere fedele alla vera donna, e
che ritrovò una grande complessità nel carattere e nell’animo di
lei. Come Elba, anche la Harris si dichiarò grata di aver potuto
dare voce e corpo ad una donna tanto importante nella lotta per i
diritti delle persone di colore. Nel film vi è poi l’attore
Gys de Villiers nel ruolo di Frederik de
Klerk, il quale fu presidente del Sud Africa prima di Mandela dal
1989 al 1994.
Mandela – La lunga strada verso
la libertà: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film, o per
chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne
grazie alla sua presenza nel catalogo di una delle principali
piattaforme streaming oggi disponibili. Mandela – La
lunga strada verso la libertà è infatti presente
su Infinity. Per poter usufruire del film,
sarà necessarie sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in
tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di
tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per
lunedì 24 luglio alle
ore 21:00 sul canale
Iris.
Prime Video ha svelato oggi il teaser
trailer ufficiale dell’attesissima serie Original Gen
V. La serie debutterà in esclusiva su Prime Video in
oltre 240 Paesi e territori nel mondo venerdì 29
settembre con i primi tre episodi, seguiti da nuovi ogni
settimana fino all’epico finale di stagione di venerdì 3
novembre. Il teaser ufficiale regala un’anteprima della
vita alla Godolkin University, l’unico college d’America per i
giovani supereroi (controllato dalla Vought International).
Dal mondo di The Boys arriva dunque
Gen V, il racconto della formazione scolastica della prima
generazione di supereroi a conoscenza del Compound V, i cui
superpoteri non sono innati, ma sono stati loro iniettati. Questi
giovani e competitivi eroi metteranno alla prova i propri limiti,
sia fisici sia morali, nell’impresa di raggiungere la bramata prima
posizione della classifica della scuola. Presto impareranno che
l’ambizione necessita di sacrifici e che la differenza tra giusto e
sbagliato non è così chiara come credevano. Quando gli oscuri
segreti dell’università verranno a galla, gli studenti dovranno
fare i conti con il tipo di supereroi che vogliono diventare.
Gen V, il cast della serie
Il cast della serie include
Jaz Sinclair, Chance Perdomo,
Lizze Broadway, Shelley Conn,
Maddie Phillips, London Thor,
Derek Luh, Asa Germann, Patrick
Schwarzenegger, Sean Patrick Thomas e
Marco Pigossi. In Gen V vedremo anche
Clancy Brown e Jason Ritter nel
ruolo di guest star, oltre alla partecipazione straordinaria di
Jessie T. Usher, Colby Minifie e
P.J. Byrne negli stessi ruoli che interpretano in
The Boys.
Michele Fazekas e Tara Butters
sono showrunner ed executive producer della serie. Eric
Kripke, Seth Rogen,
Evan Goldberg, James Weaver,
Neal H. Moritz, Ori Marmur,
Pavun Shetty, Ken Levin, Jason Netter, Garth Ennis, Darick
Robertson, Craig Rosenberg, Nelson Cragg, Zak Schwartz, Erica
Rosbe e Michaela Starr sono executive
producer anche dello spinoff della serie. Nel ruolo di co-executive
producer troviamo Brant Englestein, Sarah Carbiener, Lisa
Kussner, Gabriel Garcia, Aisha Porter-Christie, Judalina
Neira e Loreli Alanís. La serie è
prodotta da Sony Pictures Television e
Amazon Studios, in collaborazione con
Kripke Enterprises, Point Grey
Pictures e Original Film.