Missing è la serie
tv americano del 2012 creata da Gregory Poirier
per il network americano ABC. La serie è prodotta da Gideon
Amir, David Minkowski per ABC Studios, Little Engine
Productions, Stilling Films. Produttori esecutivi sono
Ashley
Judd, Gina Matthews, Gregory Poirier, Grant Scharbo, Stephen
Shill, Matthew Stillman.
Missing dove vederla in streaming
La serie tv
Missing è stata trammessa dal 30 aprile 2012 su
Fox ed in chiaro dall’11 gennaio 2013 su Rai 2. Attualmente la
serie è in onda su Rayplay.
Missing: la trama e il cast
La serie tv racconta di Rebecca
Winstone è un’ex agente della CIA a cui, per un grande complotto
organizzato, viene rapito il figlio Michael durante uno stage
scolastico a Roma. Ritornata in azione sul campo, Rebecca
utilizza tutti i metodi e i mezzi necessari per ritrovarlo. Alla
fine riesce ma la serie termina con l’improvvisa scomparsa di
Rebecca negli ultimi istanti dell’ultima puntata.
In Missing
protagonisti sono Rebecca “Becca” Winstone, interpretata da
Ashley
Judd, Paul Winstone, interpretato da Sean Bean, Michael Winstone, interpretato da
Nick Eversman, Giancarlo Rossi, interpretato da
Adriano Giannini. Dax Miller, interpretato da
Cliff Curtis, Oksana, interpretata da Tereza
Voříšková. Nei ruoli ricorrenti Mary Dresden, interpretata da
Aunjanue Ellis, Violet Heath, interpretata da
Laura Donnelly, Jamie Ortega, interpretata da
Gina McKee, Martin Newman, interpretato da
Keith Carradine, Fitzpatrick, interpretato da
Jason Wong, e Victor Azimoff, interpretato da
Karel Roden.
Curiosità sulla serie tv
Le riprese della serie
Missing si sono svolte in gran parte in Repubblica
Ceca e Croazia, nonostante l’ambientazione venga spacciata per Roma
e Parigi. L’11 maggio 2012, ABC ha annunciato la cancellazione
nonostante termini con un cliffhanger narrativo. Nell’episodio Il
traditore, in casa di Martin Newman, l’agente della CIA Dax Miller
estrae un volume da una collezione di libri scritti dallo stesso
Newman, dal titolo Legendary Spy; su di esso si legge un breve
commento, «The impresario of spionage has done again. This is
Newman at his finest!», firmato da Richard Castle, lo scrittore
protagonista dell’omonima serie televisiva della ABC.
Vis a vis – Il prezzo del
riscatto è la serie tv spagnola ideata da
Iván Escobar, Esther Martínez Lobato, Álex Pina, Daniel
Écija per FOX Network Spagna. La
serie scritta da Iván Escobar, Esther Martínez Lobato, Álex
Pina è lunga ben quattro stagioni ed è prodotta da
Vis a vis – Il prezzo del riscatto: dove vederlo in
streaming
La prima stagione di è stata
trasmessa su NOVE e DPlay. Dal 31 maggio 2019 la prima stagione è
disponibile su Netflix.
Vis a vis – Il prezzo del riscatto: la trama e il cast
Nella serie tv Macarena è una
giovane donna ingenua che, indotta dal suo capo, commette numerosi
crimini di manipolazione e appropriazione indebita nell’azienda in
cui lavora. Viene scoperta e accusata di quattro reati fiscali, per
i quali è provvisoriamente detenuta nella prigione di Cruz del Sur.
Lì affronta lo shock emotivo che significa per lei entrare nella
prigione, e le complicate relazioni tra le detenute, tra cui spicca
Zulema (Najwa Nimri), la più pericolosa del centro. Il carcere è un
luogo dove scopre presto che le possibilità di sopravvivere ai
sette anni, attraversano il cambiamento, si evolvono e la fanno
diventare una persona molto diversa. Intanto la sua famiglia è
coinvolta nel seguire la scia di una grande quantità di denaro
nascosto.
Nella serie protagonisti sono
Macarena «Maca» Ferreiro Molina (stagione 1-2; ricorrente 3-4),
interpretata da Maggie Civantos, Zulema Zahir
«Zule» (stagione 1-4), interpretata da Najwa
Nimri, Leopoldo Ferreiro Lobo (stagioni 1-2), interpretato
da Carlos Hipólito, Fabio Martínez Léon (stagioni
1-2; guest 3), interpretato da Roberto Enríquez,
Miranda Aguirre Senén (stagioni 1-2), interpretata da
Cristina Plazas, Estefanía Kabila Silva «Riccia»
(stagione 1-4), interpretata da Berta Vázquez,
Saray Vargas de Jesús «la Gitana» (stagione 1-4), interpretata da
Alba Flores, Ana Belén «Anabel» Villaroch Garcés
(stagioni 1-3), interpretata da Inma Cuevas,
Soledad «Sole» Núñez Hurtado (stagione 1-4), interpretata da
María Isabel Díaz Lago, Encarna Molina (stagioni
1-2), interpretata da María Salgueiro, Carlos
Sandoval Castro (stagione 1-2-4; guest 3), interpretato da
Ramiro Blas, Antonio Palacios Lloret (stagioni
1-2; 4), interpretato da Alberto Velasco, Teresa
«Tere» González Largo (stagione 1-4), interpretata da Marta
Aledo.
Román Ferreiro Molina (stagioni
1-2), interpretato da Daniel Ortiz, Ismael
Valbuena Ugarte (stagioni 1-2), interpretato da Harlys
Becerra, Antonia Trujillo Díez (stagione 1-4),
interpretata da Laura Baena, Paloma Garrido
(stagione 1), interpretata da Ana Labordeta,
Hanbal Hamadi (stagione 1), interpretato da Adryen Mehdi, Ispettore
Damien Castillo (stagioni 1-3; ricorrente 4), interpretato da
Jesús Castejón, Mercedes Carrillo (stagioni 3;
guest 4), interpretata da Ruth Díaz, Prudencia
«Pruden» Mosqueira (stagione 3), interpretata da Ana
Marzoa, Goya Fernández (stagioni 3-4), interpretata da
Itziar Castro, Akame (stagione 3), interpretata da
Huichi Chiu. Álex Moncada (stagione 3),
interpretato da Javier Lara. Altagracia Guerrero (stagione 3-4),
interpretata da Adriana Paz, Hierro (stagione 4),
interpretato da Benjamín Vicuña, Fatìma (stagione
4), interpretata da Georgina Amorós.
Vis a vis – Il prezzo del riscatto, stagioni ed episodi
Vis a vis 1 stagione
La prima stagione di Vis a Vis è
stata rilasciata nel mese di aprile del 2015 e ha segnato un record
di più di 4 milioni di spettatori. Nella prima stagione viene
raccontato l’entrata nel carcere di Macarena, ingiustamente
condannata per essere stata ingannata dal suo capo; e la sua
evoluzione in prigione, così come il conflitto quando si contatta
il resto dei detenuti, alcuni piuttosto pericolosi.
Vis a vis 2 stagione
La seconda stagione della serie tv
spagnola Vis a vis dal Atresmedia gruppo è stato rilasciato il il
31 marzo , il 2016 ed è terminata il 22 giugno, il 2016. In questa
stagione si parla della fuga di Macarena dal carcere, coinvolta
nella fuga perpetrata da Zulema e da alcuni altri detenuti e dal
suo successivo rientro in carcere, nonostante fosse stata
rilasciata. Oltre ai successivi eventi accaduti e
all’incorporazione in carcere di nuovi detenuti che giocheranno un
ruolo fondamentale per la libertà di Macarena e Zulema.
Vis a vis 3 stagione
La terza stagione della serie
spagnola Vis a vis è andata in onda su canale televisivo privato
FOX Spagna dal 23 aprile del 2018. Nella terza stagione
il gruppo rilevante di dighe, tra cui Macarena ( Maggie
Civantos ), Zulema ( Najwa Nimri ), Rizos ( Berta Vázquez ), Saray
( Alba Flores ), Anabel ( Inma Cuevas ), Sole ( María Isabel Díaz
), Tere ( Marta Aledo ) e Antonia ( Laura Baena), viene trasferito
a Cruz del Norte, una prigione appartenente allo stesso
conglomerato commerciale di Cruz del Sur.
Cruz del Norte ha un sistema di
alimentazione diverso, ei reclusi appena arrivati dovranno
abituarsi a quel luogo che è ancora più oscuro, aspro e ostile
della prigione in cui risiedevano nelle prime due stagioni. A Cruz
del Norte guida un gruppo di prigionieri cinesi della triade Tao,
in cui spicca il temibile recluso Akame ( Huichi Chiu ). Inoltre,
Mercedes Carrillo ( Ruth Díaz ), una delle detenute di Cruz del
Norte incarcerate per corruzione urbana, ottiene il terzo grado, un
fatto che mostra l’interesse di Akame nell’usarla come elemento
chiave nei suoi inquietanti piani.
Vis a vis 4 stagione
La quarta e ultima stagione della
serie Vis a vis ha debuttato sul canale televisivo privato FOX
Spagna il 3 dicembre del 2018. Prodotto da Globomedia e FOX
Networks Grupp nell’ultima stagione dopo la frenetica fuga in cui
Zulema ( Najwa Nimri ), Saray ( Alba Flores ) e Altagracia (
Adriana Paz ) hanno vissuto per alcuni mesi varie avventure nella
Repubblica Dominicana, le ragazze vengono catturate dalla polizia e
tornano a Cruz del Norte come detenute . Sandoval ( Ramiro Blas )
viene nominato nuovo direttore della Cruz del Norte per ristabilire
l’ordine in prigione. Poche settimane dopo, il grande ritorno di
Macarena ( Maggie Civantos ) a Cruz del Norte stravolgerà la
prigione.
Vis a vis – L’Oasis, lo spin-off
Vis a vis –
L’Oasis è l’annunciata serie spin-off del 2020, della
serie Vis a vis prodotta da FOX Spagna che ha fatto il suo debutto
ad aprile 2020. Nella serie dopo alcuni anni dedicati a rapinare
banche, gioiellerie e casinò, Macarena decide che per lei è
arrivato il momento di abbandonare la vita da criminale. Zulema
però le propone di mettere in atto un ultimo grande colpo: rubare
una tiara di diamanti al matrimonio della giovane figlia di un
importante signore della droga messicano. Le due potranno contare
sull’aiuto di Goya, Laura “La Flaca”, Mónica e Triana. Dopo la
rapina, la squadra di ladre si rincontra all’Oasis Hotel per
spartirsi il bottino, ma qualcosa è andato storto. Il piano
studiato meticolosamente non è stato così perfetto come
credevano.
Vis a vis –
L’Oasis è ideata da Iván Escobar e diretta da Miguel Ángel
Vivas, Sandra Gallego. Protagonisti sono Zulema Zahir,
interpretata da Najwa Nimri, Macarena Ferreiro Molina, interpretata
da Maggie Civantos. Goya Fernández, interpretata da Itziar Castro.
Víctor Ramala, interpretato da David Ostrosky. Cepo Sandoval
Castro, interpretato da Lucas Ferraro. Ama Castro, interpretata da
Ana María Picchio.
Le curiosità su Vis a vis – Il prezzo del riscatto
La serie per la prima volta è stata
trasmessa su Antena 3 dal 20 aprile 2015 al 22 giugno 2017, venendo
cancellata dopo la fine della seconda stagione. Il 6 luglio 2017,
FOX Networks Group España, Atresmedia e Globomedia (del gruppo
Mediapro), acquistarono i diritti della serie per una terza
stagione trasmessa dalla Fox (Spagna) dal 23 aprile 2018 all’11
giugno 2018.
La guerra dei
mondi (The War of the Worlds) è la miniserie tv britannica
diretta da Craig Viveiros, tratta dall’omonimo
romanzo di H. G. Wells. La serie è composta da tre puntate andate
in onda nel 2019. Questo è l’ennesimo adattamento del romanzo che
vi ricordiamo ha avuto anche un adattamento al cinema per mano di
Steven Spielberg con protagonista
Tom Cruise.
La guerra dei mondi: dove vederla in streaming
La guerra dei mondi in
streaming è disponibile sul servizio streaming di Sky, NOW
TV. In chiaro in Italia ha debuttato dall’11 al 18 ottobre su La
EFFE.
La guerra dei mondi: la trama e il
cast
Ambientata nell’Inghilterra
edoardiana, la miniserie segue George e la sua amante Amy iniziare
una vita insieme nel disprezzo della società britannica, lontano
dalla moglie di George. L’improvvisa caduta di asteroidi che si
riveleranno essere macchine da guerra marziane interromperà
bruscamente il loro desiderio di vivere una vita tranquilla.
A guidare il cast della nuova serie
ci sarà il vincitore del Golden Globe e protagonista di Hereditary e In Treatment,
Gabriel Byrne assieme alla candidata all’Oscar
Elizabeth McGovern (C’era
una volta in America;
Downton Abbey). Nel cast anche Léa
Drucker (Jusqu’à la garde; Le Bureau des
légendes), Natasha Little (Press; Silent
Witness), Daisy Edgar Jones (Cold Feet;
Silent Witness), Stéphane Caillard
(Genius, Marseille), Adel Bencherif(The Prophet) e Guillaume Gouix(The
Returned) sono gli altri attori che saranno protagonisti della
serie scritta e creata dal vincitore del premio BAFTA
Howard Overman (Misfits, Crazyhead,
Merlin). Gilles Coulier (De Dag, Cargo,
The Natives) sarà il regista dei primi quattro episodi mentre
Richard Clark (Innocent, Versailles) è
stato annunciato come regista per gli episodi dal quinto
all’ottavo. Completano il team creativo il direttore della
fotografia David Williamson (De Dag, Cargo,
Flemish Heaven), lo scenografo Richard
Bullock (Les Misérables, Peaky
Blinders), il costumista Jo Slater
(Wanderlust, I, Daniel Blake) e Hair & Makeup Designer
Melanie Lenihan (Butterfly, Peaky
Blinders, Marcella).
Questa nuova versione, dopo gli
illustri precedenti di Steven Spielberg e Orson Welles, sarà
prodotta da HowardOvermanconJulianMurphy (Demons, Merlin) eJohnny Capps
(Merlin, Crazyhead) per Urban Myth Films.La Guerra dei Mondi sarà composta da 8
episodi da un’ora, e verrà trasmessa nel 2019 sui canali FOX di
oltre 50 Paesi fra Europa e Africa. La Guerra dei Mondi
racconta il primo contatto extraterrestre grazie
all’intercettazione di una trasmissione proveniente da un’altra
galassia: è la prova definitiva dell’esistenza di vita intelligente
fuori dal pianeta Terra. Mentre l’umanità attende l’evolversi degli
eventi, lo scenario diventa presto catastrofico. La Terra viene
pian piano invasa dagli alieni e la razza umana rischia lo
sterminio.
Stalker è la
serie tv del 2014 action-crime creata da
Kevin Williamson per il network americano
CBS. La serie dopo una stagione lunga venti
episodio non è stata rinnovata, dunque è stata cancellata dopo un
solo anno.
Stalker: dove vederla in streaming
La serie ha fatto il suo primo
debutto con una prima stagione lunga ben 20 episodi negli Stati
Uniti il 1 ottobre 2014. in Italia è andata in onda sul
canale digitale a pagamento Premium Crime, e in chiaro su Rete
4 ed in seguito su TOP Crime. La serie fa parte della
library Infinity, piattaforma VOD di Mediaset.
Stalker: la trama e il cast
La serie ruota attorno alle vicende
de il tenente Beth Davis e il detective Jack Larsen che
indagano su vari casi di stalking per la Threat Assessment
Unit del Los Angeles Police Department.
Nella serie tv protagonisti sono i
personaggi Detective Jack Larsen (stagione 1), interpretato da
Dylan McDermott, Tenente Beth Davis (stagione 1),
interpretata da Maggie Q, Detective Janice Lawrence (stagione
1), interpretata da Mariana Klaveno, Detective Ben
Caldwell (stagione 1), interpretato da Victor
Rasuk, Amanda Taylor (stagione 1), interpretata da
Elisabeth Röhm.
Robin Hood è la
serie tv britannica del 2016 ideata da Dominic Minghella e
Foz Allan per la BBC One. La serie è prodotta dalla
compagnia indipendente Tiger Aspect Productions per la rete BBC
One, che co-produce lo show con la BBC America.
In Italia la prima
stagione di Robin Hood è approdata in anteprima
esclusiva sul canale web Alice Yalp! dal giugno del 2008 e in
seguito su Rete 4. La seconda stagione invece è andata in onda su
JOY in anteprima assoluta dal 5 aprile al 17 maggio 2009. La terza,
ed ultima stagione, è andata in onda, sempre su Joi.
Robin Hood: la trama e il
cast
La serie è una rivisitazione dei
miti folkroristici dei personaggi leggendari inglesi che hanno dato
origine alla leggendaria storia di Robin Hood. La serie è
ambientata nel 1172 e racconta di Re Riccardo che si
trova in Terra Santa per combattere come crociato mentre il
trono è nelle mani di suo fratello, il principe
Giovanni. Robin Hood (Jonas Armstrong), il personaggio
principale della serie, fa ritorno a casa dopo aver trascorso
cinque anni a combattere durante la terza Crociata come
guardia del Re. Robin è sconvolto nello scoprire come lo sceriffo
ha gestito Nottingham fino al suo ritorno; diventa un fuorilegge e
decide di rubare ai ricchi per dare ai poveri insieme alla
sua Allegra brigata, una gang composta dal suo migliore
amico Much (Sam Troughton); Will Scarlett (Harry
Lloyd) e Allan A Dale (Joe Armstrong), due ragazzi
che ha salvato dal cappio; Little John (Gordon
Kennedy), l’ex leader di un’altra banda; ed infine un
altro ragazzo di nome Roy (William Beck)
sostituito presto da Djaq (Anjali Jay), una
ragazza saracena che si nasconde sotto l’alias del
fratello morto. Robin è lieto di scoprire che Lady Marian
(Lucy Griffiths) è ancora nubile; la loro
relazione diventa romantica in diverse occasioni, tuttavia lei è
prigioniera del fatto che l’affascinante ma crudele sir Guy di
Gisborne (Richard Armitage) ha un’attrazione per
lei.
Sir Guy è il braccio destro dello
sceriffo ed è innamorato di Lady Marian; spesso mette la ragazza in
situazioni difficili nelle quali lei è costretta a stare con lui
per aiutare le persone che ama. Il nemico principale è Vasey, lo
sceriffo di Nottingham (Keith Allen), che trama per uccidere re
Riccardo con l’aiuto di Gisborne e dei Cavalieri Neri.
Lo sceriffo cerca continuamente di catturare Robin e gli altri
fuorilegge colpevoli di intralciare il suo piano per la conquista
dell’Inghilterra. Alla fine della seconda stagione Guy di Gisborne
uccide Marian mentre Djaq e Will decidono di restare in Terra
Santa.
In Robin
Hood protagonisti sono Jonas
Armstrong nei panni di Robin Hood/Robin di Locksley,
Richard Armitage come Sir Guy di Gisborne, Lucy
Griffiths nel ruolo di Lady Marian (st. 1-2; st. 3 ep. 13) Joanne
Froggatt nei panni di Kate (st. 3), Gordon Kennedy come Little
John, Sam Troughton come Much, Joe Armstrong come
Allan A Dale, Keith Allen come Vasey,
sceriffo di Nottingham, William Beck come
Royston White (st. 1 ep. 1-4) Anjali Jay nel ruolo
di Djaq/Saffia (st. 1-2), Harry Lloyd come
Will Scarlett (st. 1-2) David Harewood come Frate
Tuck (st. 3), Lara Pulver nei panni di Lady
Isabella di Gisborne (st. 3) Toby Stephens come
Principe Giovanni (st. 3 ep. 6-8) Dean Lennox
Kelly come Malcolm (st. 3 ep. 10) e Clive
Standen nel ruolo di Archer (st. 3 ep. 11-13).
La terza stagione: trama e
episodi
La terza stagione vede l’ingresso
di due nuovi personaggi e solo Robin appare in tutti e tredici gli
episodi. All’inizio della stagione vengono introdotti due
personaggi, fra Tuck (David Harewood), un prete spirituale di
ritorno in Inghilterra, e Kate (Joanne Froggatt), un’abitante di
Locksley che diventa il nuovo interesse amoroso di Robin; entrambi
entreranno a far parte della banda. Isabella (Lara Pulver), la
sorella minore di Gisborne, fugge dal marito che la maltratta ed
inizia ben presto una relazione segreta con Robin; il legame di
Isabella con il castello tramite Gisborne viene usato dalla banda
mentre lei trama vendetta contro il fratello, ma la sua voglia
d’indipendenza, potere e vendetta la trasformano in uno sceriffo
senza regole e nemico della banda. Toby Stephens appare nel ruolo
del principe Giovanni Senza Terra sfruttando la frattura tra
Gisborne e lo sceriffo che porterà Guy ad uccidere il suo ex-capo.
Gisborne viene fatto sceriffo per breve tempo dal principe prima
che Isabella usasse la sua influenza per rimpiazzarlo, lasciando
Sir Guy senza potere o influenza. In seguito il decimo episodio
della stagione, composto prevalentemente da flashback, mostra il
passato di Robin e Gisborne. Dean Lennox Kelly è Malcolm, il padre
di Robin, Sophie Winkleman è Ghislaine, Paul Hilton è Roger,
quest’ultimi due interpretano i genitori di Gisborne e Isabella,
mentre Ian Reddington interpreta Longthorn, un altro abitante di
Locksley.
Curiosità, il furto del
girato
Nel 2006 su diversi giornali fu
riportato la notizia che molti nastri dei master del girato erano
stati rubati dal centro produzione in Ungheria, probabilmente
mentre si stava lavorando a qualche rifacimento. Una portavoce della BBC non
confermò le voci di richieste di una somma di 1 milione di sterline
in cambio dei nastri o che questi ultimi fossero le uniche copie
d’archivio. Aggiunse poi: “Si sta facendo tutto il possibile per
recuperare i nastri”. La BBC confermò presto che la serie sarebbe
comunque andata in onda come programmato, nonostante il furto.
Vista l’ironia che
una serie su Robin Hood fosse stata vittima di
furto, e del fatto che il crimine fosse venuto alla luce mentre la
BBC stava per iniziare a pubblicizzare la serie in vista della sua
partenza, c’è stata qualche speculazione dei media che la storia
fosse in realtà una sorta di pubblicità.
Rise è la serie tv
drammatica e musical ideata da Jason Katims e
basata sul libro Drama High di Michael Sokolove.
Il libro e la serie sono incentrati sull’insegnante Lou Volpe e sul
famoso programma teatrale alla Harry S Truman High School nella
contea di Bucks, in Pennsylvania.
Rise: dove vederla in streaming
La prima e unica stagione della
serie ha debuttato nel 2018 sulla CBS. In Italia la serie è stata
trasmessa in prima tv assoluta dal 7 settembre dello stesso anno su
Premium Stories e in chiaro su Canale 5.
Rise: trama e cast
Nella serie tv Lou Mazzuchelli,
insegnante e marito devoto, decide di prendere il comando del
dipartimento di teatro non ispirato della scuola e di rinnovarlo.
Al suo fianco c’è Tracey Wolfe, che lavora come assistente alla
regia. Insieme, il duo vuole reinventare le presentazioni della
scuola e decidere di eseguire il musical “Spring Awakening“,
una scelta che scatena polemiche tra alcuni genitori e docenti.
In Rise protagonisti sono Lou “Mr.
Mazzu” Mazzuchelli, interpretato da Josh
Radnor, Gail Mazzuchelli, interpretata da
Marley Shelton, Tracey Wolfe, interpretata da
Rosie Perez, Lilette Suarez, interpretata da
Auliʻi Cravalho, Robbie Thorne, interpretato da
Damon J. Gillespie, Vanessa Suarez, interpretata
da Shirley Rumierk, Coach Sam Strickland,
interpretato da Joe Tippett, Simon Saunders,
interpretato da Ted Sutherland, Gwen Strickland,
interpretata da Amy Forsyth, Maashous Evers,
interpretato da Rarmian Newton, Gordy Mazzuchelli,
interpretato da Casey Johnson, Kaitlin
Mazzuchelli, interpretata da Taylor
Richardson.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
invece Michael Hallowell, interpretato da Ellie Desautels,
Annabelle Bowman, interpretata da Shannon Purser, Jeremy Travers,
interpretato da Sean Grandillo, Lexi, interpretata da Alexis
Molnar, Cheryl, interpretata da Tiffany Mann, Violet, interpretata
da Caroline Pluta, Denise Strickland, interpretata da Jennifer
Ferrin, Patricia Saunders, interpretata da Stephanie J. Block,
Robert Saunders, interpretato da Stephen Plunkett, Detrell Thorne,
interpretato da Mark Tallman, Andy Kranepool, interpretato da
Diallo Riddle, Sig. Baer, interpretato da Tom Riis Farrell e
Sundeep, interpretato da Niloy Alam.
Gli episodi di Rise
Nel primo
episodio, il pilot Lou chiede di assumere il ruolo di
direttore del programma teatrale nel tentativo di rivitalizzare la
sua passione per l’insegnamento, ma si rende presto conto di aver
tagliato il suo lavoro per lui. La sua controversa decisione di
cambiare il musical nel più provocatorio “Risveglio primaverile” e
le sue scelte di casting atipiche creano un effetto a catena per
l’assistente regista del programma Tracey Wolfe. l’allenatore
di calcio della scuola Sam Strickland e gli studenti dello
spettacolo.
In Rise 1×02 Lou
viene portato sulla terra quando il suo budget di produzione viene
ridotto, Coach Strickland monopolizza vendicativamente il tempo di
Robbie e ha un conflitto con Tracey. Lilette si ritrova a
innamorarsi di Robbie, mentre Simon contesta sentimenti
contrastanti sul suo ruolo nello show. Mentre Michael trova
supporto all’interno della compagnia teatrale, Gwen si esibisce in
prove in risposta alle tensioni in casa.
In Rise 1×03 Tracey mette in dubbio la
visione di Lou per lo spettacolo ed è sbalordito dalle notizie di
Simon. L’allenatore Strickland tenta di riabilitare
Gordy. Lilette fa fatica a contenere i suoi sentimenti per
Robbie.
In Rise 1×04 I due mondi di Robbie si
scontrano a una festa in casa mentre i suoi amici del calcio si
affrontano contro la sua compagnia teatrale. Tracey esplora una
relazione di un ammiratore non così segreto.
In Rise 1×05 La produzione colpisce un
altro ostacolo per quanto riguarda la performance effettiva,
qualcosa di cui Tracey era a conoscenza ma colpisce Lou di
sorpresa. Maashous crede di avere almeno una soluzione parziale, ma
ciò che Lou decide di fare per migliorare la situazione potrebbe
avere l’effetto opposto nel non comprendere appieno tutti i pezzi
in gioco. Qualcos’altro che sta influenzando la produzione è la
relazione fuori scena di Robbie e Lilette, che si riflette nel modo
in cui interagiscono tra loro sul palco. Nel frattempo, Lou e Gail
devono decidere cosa fare di Gordy, soprattutto dopo che è rimasto
…
In Rise
1×06 Mancano tre settimane alla serata di apertura. Da un
modello in scala che ha chiesto a Maashous di costruire, Lou ha
progettato il suo set da sogno – un mix di vecchia Germania e
Stanton dei giorni nostri, voleva portare il pubblico di Stanton
nell’esperienza – decise di farlo costruire nonostante gli
ostacoli. Questa è solo l’ultima di una serie di ostacoli in quanto
le azioni di Vanessa al ristorante hanno avuto un effetto a catena
su Lilette, che a sua volta ha avuto un effetto a catena sulla
logistica delle prove. Vanessa non comprende l’aspetto emotivo di
ciò che sta affrontando con le conseguenze …
In Rise 1×07 È la settimana tecnica e sia Lou
che Tracey sono contenti della produzione in questa fase del
processo, anche se Lou, non avendo mai affrontato passaggi tecnici,
è eccessivamente ottimista sul fatto che ci saranno un numero
minimo di problemi. Al di là di quelle questioni tecniche che
contano più di quanto Lou potesse immaginare, scopre che stanno
accadendo altre cose al cast che incidono negativamente su ciò che
accade sul palco, i cui sfondi potrebbero non essere pienamente
consapevoli. Nell’usare la tattica suggerita da Lou per
affrontare la questione, Robbie è in panchina da Coach
Strickland. Non …
In Rise 1×08 Un video non autorizzato
pubblicato online che promuove lo spettacolo – il video che travisa
lo spettacolo in quanto mostra immagini provocatorie delle prove –
ha risultati contrastanti. Mentre il picco delle vendite dei
biglietti, Lou e Tracey credono agli studenti ora interessati, gli
oppositori allo spettacolo iniziano a mobilitarsi per fare tutto il
possibile per impedire allo spettacolo di arrivare alla serata di
apertura. Questa opposizione influisce in particolare sulle
dinamiche di una famiglia. Se la produzione arriva alla serata
di apertura, Lou e Tracey sanno che devono fare qualcosa per Robbie
per riavere il suo mojo. Che Lou …
In Rise
1×09 Con tre giorni fino alla serata di apertura, Lou e
Tracey lavorano attraverso i cambiamenti dello spettacolo richiesti
dal Principal Ward e dal PTA, con i lavori di Lou e Principal Ward
in linea. I cambiamenti hanno lo scopo di disinfettare lo
spettacolo, rimuovendo qualsiasi cosa che possa essere considerata
anche lontanamente offensiva, come parolacce, e qualsiasi menzione
diretta di argomenti controversi, come la gravidanza, l’aborto, lo
stupro, l’incesto, l’omosessualità e la sessualità palese. Lou è
tuttavia ignaro della piena portata della discussione sul retro tra
Evan e Tracey, e quindi la risposta di Tracey a questo …
In Rise
1×10 Come episodio finale della stagione, durante la
serata di apertura del Risveglio primaverile di Stanton Drama, le
crisi personali percorrono tra gli studenti.
Curiosità sulla serie tv
Nel 2018 è stata pubblicata la
colonna sonora della serie. L’album, composto da 24 tracce, vede
canzoni realizzate dal cast e cover di: Perfect di Ed Sheeran,
Scars to Your Beautiful di Alessia Cara, Carry On dei Fun. e
Glorious di Macklemore
Rotten Tomatoes ha un
indice di gradimento del 59% con un voto medio di 6,21 su 10,
basato su 37 recensioni.
Metacritic ha un punteggio di 59
su 100, basato su 27 recensioni.
Secondo Deadline, la
produzione della seconda stagione della serie tv Silo di Apple TV+,
guidata da Rebecca Ferguson, è stata temporaneamente
interrotta a causa degli scioperi in corso di sceneggiatori e
attori. Il ritardo indefinito della seconda stagione di
Silo arriva dopo oltre un mese da quando lo
streamer ha annunciato il rinnovo ufficiale del thriller
fantascientifico. Oltre a Silo, il noto sito rileva anche che anche
un’altra produzione di Apple TV+ si è interrotta,
ovvero la terza stagione di Foundation.
Di cosa
parla Silos?
“In un futuro in rovina e
tossico, migliaia di persone vivono in un gigantesco silo nel
sottosuolo“, si legge nel logline. “Dopo che il suo
sceriffo infrange una regola cardinale e i residenti muoiono
misteriosamente, l’ingegnere Juliette inizia a scoprire segreti
scioccanti e la verità sul silo.”
Silo è scritto e
creato da Graham Yost (The Americans, Slow
Horses), basato sull’omonima serie di romanzi
post-apocalittici di Hugh Howey. La serie è interpretata da
Rebecca Ferguson (Dune),
Tim Robbins (The Shawshank Redemption),
Rashida Jones (The Office), David
Oyelowo (Selma), Common (John Wick:
Chapter 2), Harriet Walter (Ted Lasso),
Avi Nash (The Walking Dead), Iain
Glen (Game of Thrones), Shane McRae
(Sneaky Pete) e molti altri. I produttori esecutivi della serie
sono Ferguson, Yost, Ben Brafman, Jon Midlane, Fred Golan,
Cassie Pappas, Fred Golan, Ingrid Escajeda, Remi Aubuchon, Hugh
Howey e Nina Jack. I produttori sono Aric Avelino, Ben
Brafman e Joanna Thapa.
In Barbie
(la nostra
recensione) Ken di Ryan Gosling è ispirato a vestirsi come un
“vero uomo” quando scopre le foto di Sylvester
Stallone negli anni ’70. La decisione di
utilizzare Stallone come ispirazione per Ken è venuta dalla regista
di BarbieGreta
Gerwig. La cosa è avvenuta quando Mike Ryan di
Uproxx ha suggerito che Stallone avrebbe adorato
Barbie, e la regista ha rivelato di “Sperarlo” dal
momento che ammira moltissimo l’iconica star d’azione.
Cosa ha detto Greta Gerwig su
Sylvester Stallone?
“Tutto ciò che abbiamo, o a cui
facciamo riferimento, nel film, è sempre e solo roba che
amiamo“, ha detto Greta
Gerwig. “E voglio dire, adoro Sylvester
Stallone.” L’amore di Gerwig per Stallone deriva dal
franchise di Rocky. Tuttavia, Gerwig non era l’unico
fan di Stallone sul set di Barbie. Ryan Gosling ha condiviso un
apprezzamento per Stallone, rendendo facile l’uso delle foto
dell’attore di Rambo in Barbie. “E adoro
tutti quei film di Rocky. Lo amo
molto. Quindi è stata una cosa molto precoce, in
realtà“, ha detto Gerwig. “Quando io e Ryan Gosling
stavamo scrivendo molto, entrambi ci siamo imbattuti nel nostro
reciproco amore per Sly Stallone. E poi stavamo
parlando del suo look negli anni ’70 e di quanto fosse
fantastico. E si è davvero adornato come uomo. E
abbiamo pensato: “Beh, questo è un buon punto di
partenza“. Voglio dire, ci sono solo una specie di
immagini favolose di lui, in particolare nei Rockys”.
Con la
possibilità di un potenziale sequel, Gerwig ha scherzato sul
fatto che Barbie 2 si aprirà con la
Barbie di Margot Robbie e
Sylvester Stallone, e quest’ultimo potrebbe
dirigerlo. Quando Ryan ha menzionato come Stallone abbia una
storia di subentrare come regista dei film in cui recita, Gerwig
non ha problemi a consegnare le redini a Rocky
Balboa. “È il benvenuto. Sarebbe un
onore. Sarebbe un tale onore”.Nel suo primo fine
settimana, la Barbie di Gerwig ha tirato un “pugno” alla Stallone
al botteghino americano, aprendosi a uno storicodebutto domestico da 162 milioni di
dollari. Questo ha permesso al film di diventare
lapiù grande apertura nazionale del
2023 e il fine settimana di apertura più alto di
una regista donna.
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex
Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu
Arya (The Umbrella Academy) e il premio
Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
Dopo il successo della seconda edizione,
dall’11 al 17
settembre torna MAX3MIN – Very Short
FilmFestival, il primo festival di
cortometraggi di breve durata (3 minuti al massimo), che per la sua
3° edizione sarà a Milano con una 3
giorni alla Cineteca Milano MIC, oltre alla programmazione online
che sarà fruibile come sempre in streaming gratuito in
tutto il mondo.
Ideato e diretto dalla scenografa
italo-argentina Martina Schmied, MAX3MIN in questi 3 anni ha
consolidato il suo ruolo di osservatorio (prima) digitale e (poi)
fisico sulla contemporaneità attraverso la forma del
micro-cortometraggio. Dal formato stream-only pensato apposta per i
tempi pandemici nel 2021, MAX3MIN ha testato il modello di festival
ibrido con una programmazione online ma anche in sala nel 2022,
(ri)scoprendo il piacere e l’eccitazione della proiezione dal vivo.
Con una sua unicità: la forma brevissima, immersa nel buio della
sala, diventa un attivatore sensoriale senza
precedenti, un viaggio frenetico e iperstimolante in
cui in pochi minuti si attraversano le storie del
mondo.
Forte di questi esperimenti MAX3MIN
nel 2023 si espande ancora e nel weekend 15-17
settembre sbarca nel contesto inedito e simbolico
della Cineteca Milano MIC, mentre come di consueto l’intero
programma del Festival sarà disponibile sul sito max3min.com,
accessibile gratuitamente per tutti in tutto il mondo (11-17
settembre).
Tre giorni in Cineteca per
un programma mai così ricco: insieme alle proiezioni
dei due concorsi (International
Competition e NEXT GEN) in programma appuntamenti musicali, talk,
incontri con i registi, laboratori. Il programma musicale, con
momenti live e playlist dedicate, ospiterà anche un
imperdibile party a cura di
Discosizer nella serata di sabato 16, a conclusione
della cerimonia di premiazione. Ma nella tre
giorni di festival milanese troveranno spazio
anche incontri con i registi, talk tra
cui un appuntamento realizzato con il media partner Rolling Stone
Italia in cui insieme a Luca Pacilio si
discuterà di videoclip e short culture, e momenti pensati anche per
i più piccoli con i laboratori a cura
dell’illustratrice e grafica Cora
Fossati.
Una formula più ricca e nel segno
della multicanalità, attenta così a intercettare le tipologie di
pubblico più disparate, da chi difende la resistenza del “buio in
sala” alle fasce d’età più giovani e già abituate a fruire di
contenuti super brevi, che hanno già dimostrato grande seguito nei
confronti di MAX3MIN (nel 2022 il 37% del pubblico è da racchiudere
nella fascia tra i 18 e 35 anni).
Tutto sempre all’insegna della
brevità, del flash, del micro-racconto, lontano dagli schemi dei
festival tradizionali, ma con in più il piacere dell’incontro
fisico (e carnale) con chi il micro-cortometraggio lo ha scelto
come forma espressiva.
La programmazione per l’edizione
2023 sarà composta da 70
cortometraggi da tutto il mondo. Sono 37 i Paesi di
provenienza dei titoli selezionati, suddivisi in due sezioni: 50
concorreranno per i premi del Concorso
Internazionale, mentre 20 sono i film selezionati per
il NEXT GEN award, premio dedicato ai
migliori corti provenienti dalle scuole di cinema di tutto il
mondo.
La selezione 2023 mostra un cinema
impaziente, che ha urgenza di dire tutto subito. Che non vuole
lasciare il tempo di meditare, che mira a provocare una reazione
immediata: puntare, fuoco! Intollerante e insofferente alle
categorie, alle limitazioni, ai comparti di genere. Rapido come un
battito di ciglia, come haiku, un reel di instagram. 70 film in
grado di spaziare tra i generi e le categorie, con la sola
prerogativa di non superare la durata massima di 3 minuti.
Tre saranno le giurie di MAX3MIN
2023: La giuria del Concorso
Internazionale sarà composta da: Giacomo
Abbruzzese, regista e vincitore dell’Orso d’Argento alla
Berlinale 2023 con il suo primo lungo Disco
Boy; Martina Melilli, regista e
artista multidisciplinare; Luca Pacilio,
giornalista e curatore; Simone Angelini,
fumettista e illustratore; Lara Casirati,
festival strategist per la casa di distribuzione Varicoloured,
nonché festival programmer e selezionatrice.
A comporre la giuria di NEXT GEN sarà lo
staff del festival ucraino LINOLEUM Contemporary
Animation and Media Art Festival: Yulia
Kuznietsova, curatrice e film
programmer; Anna Ignatova, curatrice del
programma dedicato ai bambini; Zhanna Ozirna,
curatrice del programma del concorso
internazionale; Anastasiya Verlinska,
direttrice del festival.
La terza giuria sarà infine quella
della casa di produzione BlackBall,
specializzata in pubblicità e partner della terza edizione del
festival, che – dopo un bando di concorso dedicato – premierà il
film maggiormente orientato a curare l’aspetto tecnico e la resa
visiva, senza sacrificare al contempo la linea creativa. A comporre
questa giuria saranno Lorenzo Cefis, founder
dell’agenzia pubblicitaria Blackball; Matteo
Gastel, fotografo; Giulia
Peruzzotti, editor.
Oltre ai premi decretati dalle tre
giurie, saranno anche assegnati il Premio del
Pubblico, scelto dagli utenti tramite votazione on-line e
in sala, e una menzione
speciale attribuita dalla redazione
di Rolling Stone Italia.
Grande novità della 3° edizione:
quest’anno i film di MAX3MIN sono presenti negli aeroporti di
Milano Linate e Milano Malpensa grazie
a SEA che in qualità
di Special Sponsor offrirà ai passeggeri
una selezione da guardare in aeroporto e assegnerà
la menzione “SEA – MOVIEing people to the
world” al film che meglio esprimerà il tema della
connessione tra persone. Gli aeroporti rappresentano il punto di
partenza di un viaggio che è sempre un insieme di luoghi, persone e
culture. E sarà proprio questo tema il fil rouge della speciale
selezione SEA per la terza edizione di MAX3MIN.
In un’intervista con il New York Times, alla Gerwig è
stato dunque chiesto cosa ne pensa in merito ad un
Barbie 2. La regista ha però espresso
incertezza su un sequel, poiché sente di aver esaurito tutte le sue
idee creative e di non essere interessata a sequel o spin-off.
“In questo momento, è tutto quello che ho. Mi sento così alla
fine di ogni film, come se non avrò mai un’altra idea e tutto ciò
che ho sempre voluto fare, l’ho fatto. Non vorrei schiacciare il
sogno di nessun altro ma per quanto riguarda me, in questo momento,
sono totalmente a zero“.
Sebbene Barbie sia la prima volta
che Gerwig lavora con un grande marchio ed è anche il suo più
grande successo al botteghino fino ad oggi, probabilmente non
cambierà le tendenze creative della regista. La Gerwig sembra
essere il tipo di regista che aspira a realizzare film indipendenti
e autoconclusivi, cosa che il finale del film Barbie
ribadisce, e non sembra essere interessata a creare un franchising.
Invece, la Gerwig passerà ora probabilmente al lavoro sul suo
prossimo progetto confermato, ovvero il riavvio di Le Cronache
diNarnia per Netflix.
Barbie, tutto
quello che c’è da sapere sul film
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex
Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu
Arya (The Umbrella Academy) e il premio
Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
Martedì, durante una
manifestazione di sciopero SAG-AFTRA a Times Square,
l’attore Bryan
Cranston ha tenuto un discorso appassionato, inviando
un messaggio a coloro che hanno colpito il sindacato e al
CEO della Disney Bob Iger.
Cranston è salito sul palco martedì
a New York durante una manifestazione “Rock the City for a Fair
Contract” per lo sciopero SAG-AFTRA in corso.
Cranston ha iniziato il suo discorso parlando dell’industria in
continua evoluzione di Hollywood, prima di deridere gli studi di
Hollywood per aver continuato a combattere SAG-AFTRA “con le
unghie e con i denti” per rimanere nello stesso sistema
economico.
Cranston afferma che i lavori non saranno
sostituiti dai robot
“Non siamo nello stesso modello
di business che eravamo nemmeno 10 anni fa”, ha detto Cranston
(via Variety ). “Eppure, anche
se ammettono che questa è la verità nell’economia odierna, ci
stanno combattendo con le unghie e con i denti per restare fedeli
allo stesso sistema economico che è antiquato,
antiquato! Vogliono che torniamo indietro nel tempo. Non
possiamo e non lo faremo”. Ecco un estratto del discorso:
Bryan Cranston delivers a rousing speech
addressed to Bob Iger at a SAG-AFTRA strike rally in Times Square:
“We will not allow you to take our dignity. We are union through
and through all the way to the end.” https://t.co/M0Cs5ahWZopic.twitter.com/IILje2O5Fi
Il leggendario attore ha poi preso
di mira l’amministratore delegato della Disney, Bob Iger, dicendo
che le persone coinvolte nello sciopero non avrebbero avuto il
lavoro portato via dai “robot” – un riferimento all’uso
dell’intelligenza artificiale nei film, un enorme punto critico in
entrambi i sindacati SAG-AFTRA e WGA. “So, signore, che guardi
[alle] cose attraverso una lente diversa“, ha detto
Cranston. “Non ci aspettiamo che tu capisca chi
siamo. Ma vi chiediamo di ascoltarci, e oltre a questo, di
ascoltarci quando vi diciamo che non ci toglieranno il lavoro e lo
daranno ai robot. Non permetteremo che tu ci tolga il diritto
di lavorare e guadagnarci una vita dignitosa. E infine, e
soprattutto, non ti permetteremo di toglierci la nostra
dignità! Siamo un’unione in tutto e per tutto, fino alla
fine!”
Un errore storico è stato trovato
nel nuovo thriller storico di Christopher Nolan, Oppenheimer (La
nostra recensione). “Durante la seconda guerra
mondiale, il tenente generale Leslie Groves Jr. (Matt Damon) nomina
il fisico J. Robert Oppenheimer (Cillian Murphy) per lavorare al
progetto top-secret Manhattan“, si legge nella
sinossi. “Oppenheimer e un team di scienziati impiegano
anni a sviluppare e progettare la bomba atomica. Il loro
lavoro si concretizza il 16 luglio 1945, quando assistono alla
prima esplosione nucleare del mondo, cambiando per sempre il corso
della storia”.
I fan hanno recentemente scoperto
un errore storico in una scena poco dopo la fine della seconda
guerra mondiale, quando Oppenheimer
tiene un discorso. Nella scena, le persone tra la folla sventolano
bandiere americane con 50 stelle. Tuttavia, nel 1945, la bandiera
americana aveva solo 48 stelle, poiché le Hawaii e l’Alaska non si
erano ancora unite al paese come stati. Dunque si può affermare che
questa è la bandiera sbagliata perché una bandiera a 48 stelle ha
sei file pari di otto stelle, mentre la bandiera a 50 stelle
alterna file irregolari di sei e cinque stelle (come è visibile
nella foto di seguito).
Scritto e diretto
daChristopher Nolan,
Oppenheimer è un
thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico
nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve
rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è
interpretato da Cillian
Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e
da Emily
Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e
botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio
Oscar Matt
Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr.,
direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr.
interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione
statunitense per l’energia atomica. La candidata all’Oscar Florence
Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock,
Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward
Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber
e Josh Hartnett
interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest
Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore
dell’Oscar Rami
Malek e questo film vede Nolan riunirsi con
l’attore, scrittore e regista otto volte candidato
all’Oscar Kenneth
Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan
(Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan
Arnold (serie Halloween), David Krumholtz
(La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich
(Solo: A Star Wars Story) e
Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il
ritorno). Il film è tratto dal libro vincitore del premio
Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert
Oppenheimer di Kai Bird e del compianto
Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da
Emma Thomas, Charles Roven di
Atlas Entertainment e Christopher Nolan.
Oppenheimer è girato sia
in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include,
per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica
IMAX in bianco e nero. I film di Nolan, tra cui Tenet, Dunkirk, Interstellar, Inception e la
trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di
dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e
36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.
Mentre sappiamo che per vedere
Avatar 3 al cinema
bisognerà ora attendere il 19 dicembre
2025, una foto trapelata di recente dal set del film
ha suscitato speculazioni tra i fan sul potenziale sviluppo del personaggio noto come
Spider, interpretato da Jack
Champion, nell’imminente terzo capitolo del franchise
multimiliardario. L’immagine cattura un momento intrigante in cui
Spider, il figlio del colonnello Miles Quaritch e
l’unica persona del cielo rimasta a Pandora, porge un oggetto a
Tsireya, la figlia dei leader del clan Metkayina,
Tonowari e Ronal.
L’immagine rimane ad ora l’unico
aggiornamento sull’atteso film e l’incontro tra questi due
personaggi, che non hanno avuto alcuna interazione in Avatar: La via
dell’acqua, sta spingendo i fan a pensare che tra i due
possa nascere una significativa connessione. I sottili segnali
nell’immagine trapelata stanno dunque portando i fan ad ipotizzare
potenziali sfumature romantiche tra Spider e Tsireya, rendendo la
loro dinamica ancora più intrigante. Naturalmente, si tratta di
pure speculazioni e al momento non ci sono ulteriori prove a
conferma di questa tesi. Di seguito, ecco la foto:
Avatar 3, quello che sappiamo sul prossimo film della
saga
Con l’uscita in sala di Avatar – La via
dell’acqua, lo scorso dicembre, la saga cinematografica
ideata da James Cameron e
ambientata sul pianeta Pandora ha ripreso il via, con anche altri
tre capitoli annunciati e in arrivo nei prossimi anni. Il primo di
questi sarà Avatar
3, ancora senza titolo ufficiale, che come noto
introdurrà importanti novità, a partire dal primo popolo Na’Vi
caratterizzato come “cattivo”, ovvero il Popolo della
Cenere. Sappiamo ancora pochissimo di questo e dei
personaggi che lo comporranno, ma sembra che non si tratterà
dell’unica nuova cultura che il film introdurrà nella saga.
Oltre al Popolo della Cenere ci sarà
infatti almeno anche un altro popolo introdotto in Avatar
3, anche se al momento quest’ultimo rimane del tutto
sconosciuto. Come sappiamo, il terzo film della saga è già stato in
buona parte girato, dunque potrebbe essere solo questione di tempo
prima di scoprire qualche dettaglio in più a riguardo e soprattutto
sapere se i popoli saranno effettivamente solo due o anche di più e
se staranno dalla parte dei buoni o dei cattivi. Protagonisti
saranno però naturalmente gli attori Sam Worthington, Zoe
Saldana,
Kate Winslet,
Sigourney Weaver, Edie Falco, Stephen Lang, Joel David Moore,
Jemaine Clement, Matt Gerald e CCH
Pounder.
È stato rilasciato il trailer
ufficiale di 57 Seconds per il prossimo
thriller fantascientifico, con Josh
Hutcherson e Morgan
Freeman. Il film debutterà il 29 settembre nelle
sale e in digitale negli USA. In Italia non ha al momento una data
di uscita.
Il contributo presenta Franklin
interpretato da Josh Hutcherson mentre ottiene improvvisamente
un anello che viaggia nel tempo che gli consente di viaggiare nel
passato per 57 secondi. Usa il gadget rivoluzionario per vendicarsi
della compagnia farmaceutica, il cui farmaco ha portato alla morte
di sua sorella gemella. Dai un’occhiata al trailer di 57
Seconds qui sotto:
Cosa aspettarsi in 57 seconds?
“Quando un blogger tecnologico
scopre un dispositivo che altera il tempo, scatena il suo potere
per riscrivere il passato e cercare vendetta contro lo spietato
impero aziendale che ha distrutto la sua famiglia”, si legge nella
sinossi. “Ma le sue azioni innescano presto una terrificante
catena di eventi, spingendolo in una battaglia al cardiopalma per
la sopravvivenza in cui ogni secondo conta”.
57 seconds è
diretto da Rusty Cundieff da una sceneggiatura che ha
co-scritto con Macon Blair, basata sul racconto Lucifer di
EC Tubb. Ad unirsi a Hutcherson e Freeman nel thriller
d’azione al cardiopalma ci sono Greg Germann, Lovie Simone,
Bevin Bru e Sammi Rotibi.
Oltre a 57
seconds, Hutcherson apparirà anche nel prossimo
adattamento cinematografico di Blumhouse di Five
Nights at Freddy’s , basato sul popolare
videogioco horror con lo stesso nome. L’attesissimo film
arriverà nelle sale e su Peacock il 27 ottobre.
Il primo
trailer di Golda è
qui, con l’anteprima della leggendaria
attrice Helen Mirrennel ruolo di Golda Meir, la prima donna Primo Ministro
israeliana. Golda è attualmente in programma per la prima nelle
sale a livello internazionale il 25 agosto 2023.
Di cosa parla Golda?
Il thriller è diretto da
Guy Nattiv e proviene da una sceneggiatura scritta
da Nicholas Martin. Oltre a Mirren, Golda interpreterà anche
Camille Cottin e
Liev Schreiber. Il film si svolge durante i 19
giorni della guerra dello Yom Kippur nel 1973, quando Meir dovrà
prendere molte decisioni per cercare di evitare che Israele
crolli.Dai un’occhiata al trailer di Golda qui
sotto:
“Golda è un thriller
ambientato durante i 19 giorni di tensione della guerra dello Yom
Kippur nel 1973”, si legge nella sinossi ufficiale del
film. “Il primo ministro israeliano Golda Meir
(Helen Mirren), di fronte al potenziale della completa distruzione
di Israele, deve affrontare avversità schiaccianti, un gabinetto
scettico e un rapporto complesso con il segretario di Stato
americano Henry Kissinger (Liev
Schreiber), con milioni di vite in pericolo.La sua dura leadership e la sua compassione alla fine
avrebbero deciso il destino della sua nazione e le avrebbero
lasciato un’eredità controversa in tutto il mondo”.
Il film di Barbie viene presentata una varietà di
bambole, alcune molto note e altre meno. Da quando è stato
annunciato che Greta Gerwig si
sarebbe occupata di un film con Margot Robbie e
Ryan Gosling
come protagonisti l’attesa era altissima. Ora che il film è stato
distribuito, ha superato le aspettative di critici e spettatori,
che ne hanno lodato la storia, il design della produzione e le
interpretazioni. Nel corso del viaggio, Greta Gerwig presenta
e cita una serie di bambole, di cui solo una non è mai stata
realizzata.
Proust
Sebbene questa bambola non compaia
fisicamente nel film, viene citata casualmente dall’amministratore
delegato della Mattel (Will Ferrell).
Quando il personaggio di Margot Robbie viene catturata dagli agenti
della Mattel e l’amministratore delegato cerca di
convincerla a entrare in una scatola, lei accenna al fatto che la
scatola le ha fatto scattare dei ricordi passati proprio come
Marcel Proust descrive nella sua opera La
ricerca del tempo perduto, e l’amministratore delegato
sottolinea quanto la bambola ispirata a tutto ciò abbia venduto
male.
Erica Ford – Skipper
Erica Ford
interpreta Skipper, la sorella minore di
Barbie, che nel film è più che altro un
personaggio di sfondo, anche se il personaggio di Margot Robbie
ha brevi interazioni con lei. Il film è il primo ruolo sul grande
schermo di Erica Ford, che prima del film di Greta Gerwig ha interpretato la giovane
Lavinia Bidlow nella serie televisiva The
Nevers.
Marisa Abela – Teen talk
Marisa Abela
interpreta Teen Talk, una delle bambole che si
sono rifugiate a casa di Barbie stramba. Aveva una
scatola vocale con quattro frasi, una delle quali ha suscitato
polemiche (“La lezione di matematica è dura”).
Hannah Khalique-Brown – Growing Up
Skipper
Hannah
Khalique-Brown interpreta Growing Up
Skipper, un’altra rifugiata a casa di Barbie Stramba.
Growing Up Skipper è un’altra bambola controversa, in quanto è
stata realizzata per rappresentare il cambiamento di Skipper in
un’adolescente: ruotando il braccio, la bambina cresceva di un
centimetro e sul suo busto di gomma comparivano dei piccoli seni.
Growing Up Skipper nel film è il ruolo più
importante di Hannah Khalique-Brown.
Mette Narrative – Video girl
Mette Narrative
interpreta Barbie Video Girl, un’altra bambola che
vive a casa di Barbiestramba.
Nel 2010, Mattel ha lanciato Video Girl, che
presentava una videocamera nella collana e un piccolo schermo sulla
schiena. L’idea era che i bambini potessero realizzare i propri
mini-film e guardare i propri lavori, ma è facile capire perché
questa bambola sia stata molto controversa, in quanto avrebbe
potuto essere utilizzata per scopi dannosi e illegali.
Nicola Coughlan – Barbie
diplomatica
Nicola Coughlan interpreta Barbie
diplomatica. Come Elle Woods di
La rivincita delle bionde, non crede di dover
sacrificare la sua femminilità per essere presa sul serio, anche se
a Barbieland vestirsi di rosa e glitter è
probabilmente ciò che ci si aspetta da lei.
Ritu Arya – Barbie giornalista
Ritu Arya
interpreta la Barbie giornalista, vincitrice di un premio
Pulitzer. Il personaggio di Arya rafforza il
concetto che la bambola può fare qualsiasi cosa, e così anche le
bambine che giocano con lei.
Dua Lipa – Barbie sirena
Oltre a fornire a
Barbie una delle sue canzoni più
orecchiabili, Dua Lipa
interpreta tre versioni della stessa sirena, che emergono
brevemente dalle onde. Oltre a questa apparizione del film di
Greta Gerwig, apparirà nel thriller d’azione
spionistico Argylle di Matthew Vaughn accanto a Henry Cavill.
Ana Cruz Kayne – Barbie
giudice
Ana Cruz Kayne interpreta Barbie giudice in
Barbie, dimostrando che non solo le donne
possono fare tutto ciò che desiderano, ma possono anche farlo con
stile, indossando abiti colorati dentro e fuori dal tribunale.
Sharon Rooney – Barbie
avvocato
Sharon Rooney interpreta una cara amica del
personaggio di Margot Robbie, che ha un ruolo importante in
Barbieland: Barbie avvocato. I ruoli più
importanti di Rooney sono Miss Atlantis nel remake live-action di
Dumbo.
Hari Nef – Barbie dottoressa
Hari Nef interpreta
la dottoressa Barbie, che è anche una delle tante amiche intime
della bambola nel film. Nef è nota soprattutto per aver
interpretato Gittel nella serie televisiva
Transparent, Blythe in
You, Talia in The
Idol e Bex Warren nella commedia
Assassination Nation.
Emerald Fennell – Midge
Emerald Fennell interpreta
Midge, una bambola commercializzata come migliore
amica di Barbie e che divenne una delle bambole
più controverse in quanto aveva una versione “incinta”. Midge è un
personaggio controverso più volte nel film si evince come le altre
bambole non avrebbero dovuto passare molto tempo con lei perché era
stata dismessa.
Emma Mackey – Barbie fisica
Emma Mackey interpreta Barbie fisica, un’altra
migliore amica. Mackey è diventata famosa grazie alla sua
interpretazione di Maeve Wiley in Sex
Education, e ha interpretato anche Jaqueline de
Bellefort in Death on the Nile e Emily
Brontë in Emily.
Alexandra Shipp – Barbie
scrittrice
Alexandra Shipp
come recita il poster del suo personaggio, è una celebre autrice.
La Shipp è nota soprattutto per i suoi ruoli di Kimberley Woodruff
in Straight Outta Compton, Tempesta in
X-Men: Apocalypse e Dark
Phoenix, Abby Suso in Love,
Simon e Susan Wilson in Tick, Tick… Boom!
Kate McKinnon – Barbie stramba
Kate McKinnon è emarginata e consapevole della
separazione tra il mondo delle bambole e il mondo reale.
Barbie stramba è ciò che accade alle bambole che
vengono maneggiate in modo rude dai loro proprietari, che tagliano
i capelli, dipingono i loro volti, piegano gli arti oltre i loro
limiti e altro ancora. È una mentore e un’alleata del personaggio
di Margot Robbie ed è fondamentale per abbattere
il patriarcato di Ken.
Issa Rae – Barbie presidente
Issa Rae interpreta Barbie Presidente. I ruoli
più importanti di Issa Rae sono April Ofrah in The Hate
U Give, Leilani in The
Lovebirds, Issa Dee nella serie televisiva
Insecure e ha doppiato Jess
Drew/Spider-Woman in Spider-Man: Across the Spider-Verse,
ruolo che riprenderà nel sequel, Spider-Man: Beyond the
Spider-Verse.
Margot Robbie – Barbie
Margot Robbie
interpreta la Barbie principale nel film di Greta Gerwig. Vive la sua vita nel suo mondo,
ma dopo aver vissuto l’esperienza del mondo reale, affrontando
alcuni problemi molto reali e provando una vasta gamma di emozioni,
così prende una decisione che le cambierà la vita.
Netflixha rivelato tutti i dettagli
sui personaggio diRebel
Moon per il cast principale
del prossimo film di fantascienza
d’azione di Zack
Snyder, che sarà guidato da Sofia Boutella di Atomic
Blonde. Il film sarà disponibile in streaming dal 22
dicembre.
Chi sono i personaggi di Rebel
Moon?
Oltre a Sofia Boutella, il cast principale comprende
anche
Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray
Fisher, insieme a
Charlie Hunnam ed
Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a
loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin,
Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees,
E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e
Corey Stoll. Di seguito sono
elencate le loro descrizioni ufficiali dei personaggi:
L’ammiraglio Atticus Noble di
Skrein è il principale antagonista del film, un malvagio
sostenitore dell’Imperium, descritto come “il tipo più duro di
ferocia militare“. Skrein ha aggiunto: “Vedi un uomo
spietato e freddo che ha preferito l’orrore alla moralità per la
sua franchezza. In un mondo in cui la moralità sta diminuendo,
ha messo da parte la moralità in nome
dell’ambizione”.
Boutella interpreterà il ruolo di Kora, una disertrice
dell’Imperium che lascia il pacifico Veldt per
contrattaccare.
Hunnam’s Kai – è un pilota mercenario il cui mercantile
di classe Tawau si rivelerà prezioso per la ricerca di
Kora.
Gunnar di Huisman – è un contadino del Veldt che conosce
poco della galassia al di fuori del suo piccolo e tranquillo angolo
di galassia.
Generale di Hounsou – un gladiatore incallito che un
tempo serviva l’Imperium.
Tarak di Nair – un nobile servitore a contratto che
condivide un legame con una creatura volante chiamata
Bennu.
Bae’s Nemesis – è una maestra di spade cyborg le cui mani
meccaniche le consentono di impugnare armi di metallo
fuso.
Fisher’s Darrian Bloodaxe – un ribelle che ha tormentato
l’Imperium con attacchi di guerriglia
Il Milius di Duffy, un rifugiato che cerca giustizia per
la propria casa, una colonia che è già caduta nelle mani della
Madre Mondo.
Hopkins nei panni di Jimmy, un antico cavaliere robot che
un tempo difendeva un re ucciso, ma ora è svanito in un’esistenza
più pacifica.
Nel cast Sofia Boutella,
Djimon Hounsou, Ed Skrein, Michiel Huisman, Doona Bae, Ray
Fisher, insieme a
Charlie Hunnam ed
Anthony Hopkins come voce di ‘Jimmy’. Insieme a
loro Staz Nair, Fra Fee, Cleopatra Coleman, Stuart Martin,
Ingvar Eggert Sigurðsson, Alfonso Herrera, Cary Elwes, Rhian Rees,
E. Duffy, Jena Malone, Sky Yang, Charlotte Maggi e
Corey Stoll.
Rebel
Moon, diretto da Zack Snyder, scritto
dallo stesso Snyder con Kurt Johnstad e
Shay Hatten, e prodotto da Deborah
Snyder, Eric Newman, Zack
Snyder e Wesley Coller, sarà disponibile
solo su Netflix dal 22 dicembre.
Da Zack Snyder, il regista di
300,
L’Uomo d’Acciaio e
Army of the Dead, arriva REBEL MOON, un epico evento
cinematografico di fantascienza in preparazione da anni. Quando una
pacifica colonia ai margini di una galassia si trova minacciata
dagli eserciti di una tirannica forza dominante, Kora (Sofia
Boutella), una misteriosa sconosciuta che vive tra gli abitanti di
un villaggio, diventa la loro migliore speranza di sopravvivenza.
Incaricata di trovare combattenti addestrati pronti ad unirsi a lei
per prendere parte ad un’impossibile lotta, Kora riunisce un
piccolo gruppo di guerrieri: estranei, ribelli, contadini e orfani
di guerra provenienti da mondi diversi che condividono la comune
necessità di redenzione e vendetta. Mentre l’ombra di un intero
Regno si abbatte sulla più improbabile delle lune, viene intrapresa
una battaglia per il destino di una galassia e, nel mentre, nasce
un nuovo esercito di eroi.
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tutte le ultime novità, i film in uscita e le curiosità sul mondo
del cinema, ISCRIVITI alla nostra
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In un franchise così vasto come il
Marvel Cinematic
Universe, è inevitabile che ci siano personaggi il cui arco
narrativo lascia a desiderare. Il nucleo del MCU
è, infatti, sempre stato costituito dai suoi personaggi, con eroi
come Iron Man e Captain America
diventati leggendari grazie ai loro archi narrativi complessi e
avvincenti. Tuttavia, ci sono diversi personaggi il cui percorso
narrativo si è probabilmente perso dopo anni di MCU.
Questo potrebbe significare che la crescita del loro personaggio è
andata in una direzione inaspettata – e non per il meglio – o che
non hanno avuto la possibilità di svilupparsi adeguatamente. Dagli
eroi principali ai cattivi minori, i 10 personaggi che vi
presentiamo in questa lista hanno visto il loro arco narrativo
rovinato in un modo o nell’altro.
Kro
Eternals è
stato un film unico nel suo genere per il MCU,
caratterizzato da un tono diverso e dalla cinematografia in stile
indie della regista Chloé Zhao. Ha introdotto un
ampio cast di personaggi nuovi: gli Eterni
superumani il cui compito è quello di sterminare i Devianti dalla
Terra. Pur essendoci più di un antagonista, Kro è il più evidente
cattivo del film, che uccide Ajax e
Gilgamesh prima di essere sconfitto da
Thena.
Kro aveva il
potenziale per servire uno scopo molto più importante per la trama.
Certo, l’uccisione di due Eterni ha contribuito a
far progredire la storia, ma la sua intimidazione iniziale si è
esaurita dopo che il ruolo di antagonista principale del film è
stato spostato su Ikaris. Nel complesso è stato
uno dei cattivi più dimenticabili del MCU
e la sua morte ha vanificato il suo arco narrativo. Nei fumetti
Marvel, Kro è diventato un alleato
riluttante degli Eterni a causa della sua relazione romantica con
Thena, e tenerlo in vita per un sequel di Eternals avrebbe dato maggiore spessore al suo
personaggio.
Barone Mordo
Il membro dei Maestri
delle Arti MisticheBaron Mordo ha iniziato
Doctor Strange
come uno dei più stretti alleati dell’Antico, dato che è stato lui
a far entrare Stephen Strange nel Kamar-Taj anche
contro il suggerimento dell’Antico. Dopo aver scoperto che l’Antico
ha preso il suo potere dalla Dimensione Oscura, ha iniziato a
diffidare degli stregoni e delle arti mistiche. Il fatto che più
avanti nel film si rivolti contro i suoi alleati lo fa sembrare un
vero e proprio cattivo, ma la sua intenzione era solo quella di
punire gli stregoni che andavano contro la legge naturale. Questo
ha fatto sì che il suo arco narrativo andasse in una direzione
molto intrigante, ma che pare non si realizzerà.
Alla fine di Doctor Strange, Mordo ha
lasciato i Maestri delle Arti Mistiche per perseguire la sua
ricerca. Ha iniziato rubando i poteri di Jonathan
Pangborn e Doctor Strange ha dichiarato che
Mordo ha passato molto tempo a cercare di ucciderlo. Con
un’impostazione così interessante per il personaggio di Mordo, ci
si aspettava che la sua ricerca moralmente oscura di punire gli
stregoni disonesti avrebbe avuto un ruolo in Doctor Strange nel
Multiverso della Follia. Tuttavia, l’unico cameo del
personaggio è stato quello di una variante proveniente da un’altra
dimensione. Sembra che la scena post-credit di Mordo in Doctor
Strange sia stata dimenticata, lasciando l’arco narrativo del
personaggio a una conclusione insoddisfacente.
Malekith
Sul tema degli antagonisti
con potenziale sprecato, Malekith è uno dei
cattivi più dimenticabili del MCU.
Era il crudele e sanguinario leader degli Elfi Oscuri, disposto a
tutto per la sua stirpe. Il suo obiettivo era ottenere la Pietra
della Realtà, camuffata da Etere, per raggiungere l’oscurità eterna
e permettere agli Elfi Oscuri di prosperare. Per la sua personalità
e il suo spirito di comando, Malekith è una figura estremamente
minacciosa nei fumetti.
Thor: The Dark
World è spesso considerato uno dei film più deboli del
MCU, anche
grazie alla scarsa presenza di Malekith come
cattivo. Non c’è una vera e propria esplorazione delle sue origini
o della sua personalità – ci si concentra invece sull’introduzione
della Pietra della Realtà – e il suo arco narrativo si conclude con
una morte sciocca. Questo ha portato a una storia complessivamente
noiosa per il suo personaggio, che avrebbe potuto essere risolta
tenendolo in vita da qualche parte nell’universo da esplorare in
futuro. Anche se doveva morire per la trama del MCU,
una morte più seria avrebbe almeno dato un po’ di sostanza al suo
arco narrativo.
Quicksilver
Pietro
Maximoff e la sua gemella Wanda sono
stati introdotti in una scena mid-credits alla fine di Captain America: The Winter
Soldier. I due sembravano destinati a un grande futuro
nel MCU,
ma solo uno dei loro destini si è realizzato. Wanda è diventata una
colonna portante del MCU,
mentre Pietro è stato ucciso dopo un’unica apparizione in Avengers: Age of
Ultron. Questo è stato un po’ tragico, considerando
che Quicksilver era molto atteso nel MCU.
Sebbene il breve arco narrativo di
Pietro sia servito allo scopo, il MCU
avrebbe potuto fare di più con il suo personaggio. Ha costruito un
forte rapporto con la sorella e si è finalmente guadagnato la
fiducia dei Vendicatori, soprattutto di Occhio di
Falco, e sarebbe stato interessante vedere come questa
dinamica sarebbe stata riproposta in un altro film. Gran parte
dell’arco caratteriale di Wanda dipendeva dalla morte del fratello,
ed è un peccato che la storia di Quicksilver sia stata
apparentemente interrotta per questo motivo.
Ralph Bohner
La morte di
Pietro in Age of Ultron
sembrava piuttosto definitiva, quindi è stata una grande sorpresa
per gli spettatori di WandaVision
vederlo tornare. Non solo si trattava del ritorno di un vecchio
personaggio, ma il fatto che Pietro fosse interpretato da Evan Peters era
un chiaro riferimento al franchise degli X-Men.
Tuttavia, la natura dell’anomalia di Westview ha fatto sì che nulla
fosse come sembrava. Sono circolate numerose teorie su come Pietro
sia potuto tornare, soprattutto perché si trattava di una sua
variante apparentemente diversa.
Le aspettative del pubblico per il
personaggio potrebbero essere state troppo alte, ma la maggior
parte della delusione ha a che fare con le scelte effettive dello
show. Pietro si è rivelato essere il residente di Westview
Ralph Bohner, preso in ostaggio da
Agatha. Quest’ultima lo ha messo nei panni di
Pietro per ottenere informazioni da Wanda,
dandogli dei superpoteri grazie alla magia nera. Dopo essere stato
liberato dal controllo di Agatha, di Ralph non si sono più avute
notizie e il personaggio è considerato un misto tra un depistaggio
e un potenziale sprecato.
Sharon Carter
Sharon
Carter ha iniziato il suo arco narrativo nel MCU
come un personaggio incredibilmente intrigante. Nipote di
Peggy Carter, si è costruita un’eredità come
grande agente a sé stante. È stata di grande aiuto a Capitan
America in Captain America: Civil
War, che tuttavia avrebbe avuto conseguenze per il
futuro della sua carriera. Dopo essere stata etichettata come
nemica dello Stato, si trasferisce a Madripoor e diventa il Power
Broker del MCU,
il leader della malavita della città.
Quando Sharon ritorna in The Falcon and the Winter
Soldier, è chiaramente una persona diversa da quella
che lavorava con Steve Rogers. Un personaggio che
cade in disgrazia può essere un elemento di spicco se fatto bene,
ma quello di Sharon non è stato accolto altrettanto bene. Ciò
potrebbe essere dovuto alla sua associazione con un’amata leggenda
del MCU, o al fatto che le sue azioni
in The Falcon e in The Winter
Soldier sono sembrate fuori dal personaggio, dato che
è cambiata così tanto dall’ultima volta che il pubblico l’ha vista.
Pertanto, se Sharon tornerà nel futuro del
MCU,
si spera che il suo arrivo spieghi ulteriormente il suo percorso,
per evitare di peggiorare la delusione.
Hulk
Anche se
Hulk è stato uno dei primi Vendicatori originali
introdotti nel MCU,
il suo personaggio ha sempre avuto problemi di sviluppo nel
franchise. A causa della disputa tra Marvel e Universal Pictures sui
diritti di Hulk, Bruce Banner non ha potuto avere
un film da solista nei 15 anni del MCU.
Altri progetti, come Thor: Ragnarok
e She-Hulk, hanno
fatto del loro meglio per esplorare la storia di Bruce, ma la
mancanza di progetti in solitaria per Hulk ha compromesso la
capacità del MCU
di dare veramente corpo al suo personaggio.
Avengers: Infinity
War sembrava contenere un nuovo promettente arco
narrativo per Bruce. Dopo essere stato facilmente sconfitto da
Thanos all’inizio, il personaggio di Hulk si è
rifiutato di uscire allo scoperto. Questa avrebbe potuto essere
l’occasione per il MCU
di esplorare il percorso di Bruce nel non fare affidamento su
Hulk, ma Endgame ha
deciso di fondere le due personalità in Smart Hulk. Il fascino di
Hulk come supereroe sta nel fatto che il suo piano di battaglia
principale è quello di distruggere gli ostacoli senza pensare.
Avere un Hulk così consapevole può dargli più battute, ma la
direzione che il MCU
ha preso con lui alla fine ha indebolito il nucleo del suo
personaggio e ha impedito un’ulteriore esplorazione della dinamica
tra Banner e Hulk.
Scarlet Witch
Molti personaggi del
MCU
hanno vissuto molte tragedie, ma quella di Scarlet
Witch è probabilmente la peggiore. Ha perso i genitori in
giovane età ed è stata utilizzata come esperimento. Dopo essere
finalmente sfuggita a quella vita, ha perso il suo gemello
Pietro e poi il suo partner,
Visione. È riuscita a creare una parvenza di
felicità nell’Anomalia di Westview, ma si è resa conto di aver
torturato chi le stava intorno per farlo e alla fine ha perso
Visione per la seconda volta insieme ai suoi figli. WandaVision è
l’apice dell’arco caratteriale di Wanda ed è un’analisi magistrale
del dolore. Tuttavia, Doctor Strange e il
Multiverso della Follia ha rappresentato una svolta
deludente per il suo personaggio.
La premessa di
Wanda che diventa un cattivo aveva senso dal
momento che è stata corrotta dalla Darkhold.
Farebbe di tutto per riavere i suoi figli, anche a costo di
ricorrere a mezzi discutibili. In un certo senso, è stata
un’ulteriore esplorazione del suo dolore. Tuttavia, dopo tutto
quello che ha passato, è sembrata una svolta immeritata che il suo
arco caratteriale ha dovuto prendere. Merita di essere felice come
nessun altro personaggio del MCU,
ma la sua eredità nel MCU
per ora si conclude con la morte di Scarlet Witch
causata da un fortissimo senso di colpa.
Gamora
I
Guardiani sono tra i personaggi più amati del
MCU
e Gamora ha contribuito in modo determinante a
conferirgli questa reputazione. Sebbene all’inizio sia fedele al
padre Thanos e si scontri con la squadra, si libera rapidamente
delle aspettative del padre e diventa il cuore della squadra dei
Guardiani. Il rapporto tra lei e Peter è genuino e
puro, il che rappresenta un’enorme evoluzione rispetto alla
spietata Gamora introdotta in Guardiani della
Galassia. Probabilmente ha avuto uno dei migliori
archi narrativi del MCU,
ma tutto è stato vanificato.
Il culmine della Saga
dell’Infinito avrebbe dovuto vedere alcune morti, ma
quella di Gamora ha colto molti di sorpresa. La sua morte è stata
sorprendente e ha interrotto bruscamente lo sviluppo del suo
personaggio. Era già abbastanza grave che non avesse l’opportunità
di concludere il suo arco narrativo, ma con il suo ritorno in
Endgame, il suo
arco narrativo è stato completamente cancellato. La
Gamora del 2014 è diventata la Gamora principale
dell’universo e ha annullato tutto lo sviluppo del suo personaggio
nel corso di diversi film. Con Guardiani della Galassia
Vol. 3 che si propone di lasciar andare la Gamora del
passato, è essenzialmente come se lo sviluppo di Gamora non fosse
mai avvenuto.
Thor
Un altro dei Vendicatori
originali, l’arco caratteriale di Thor nel
MCU
è iniziato con forza, a differenza di quello di
Hulk. Partito come un individuo arrogante, viene
rapidamente umiliato grazie alle azioni del padre in Thor. Il necessario
risveglio e le varie perdite subite hanno trasformato Thor
nell’eroe empatico e concreto che il MCU
ha poi conosciuto, ma la situazione ha iniziato a peggiorare con
gli eventi di Avengers: Infinity War. A
partire dall’incapacità di salvare gli Asgardiani, l’occasione
mancata di Thor di uccidere Thanos lo ha riempito
di sensi di colpa.
È stato l’inizio di quello che
avrebbe potuto essere un grande arco caratteriale per
Thor, che ha imparato a combattere con le
occasioni mancate. Tuttavia, il Marvel Cinematic Universe ha scelto
una strana direzione e ha trasformato il dolore di Thor in una
barzelletta. In Avengers:
Endgame, Thor è stato chiaramente relegato a spalla
comica del MCU,
dalle sue battute al suo aspetto fisico. Anche in Thor: Love and
Thunder, Thor ha puntato troppo sull’umorismo, facendo
sì che i grandi momenti seri del film venissero messi in ombra,
fornendo una direzione deludente e divisiva per il meritato
sviluppo del suo personaggio.
Sono stati rilasciati oggi il
trailer del film Sky Original Detective Marlowe,
pellicola con protagonista Liam Neeson – questo è il suo centesimo film –
diretto dal Premio Oscar Neil Jordan, che in
Italia dal 28 agosto sarà in esclusiva su
Sky Cinema e in streaming solo su NOW.
In questo thriller poliziesco
neo-noir, Neeson veste i panni dell’iconico detective nato dalla
penna di Raymond Chandler, Phillip Marlowe, assieme a un cast
stellare con attori del calibro di Diane Kruger (Clare Cavendish),
Jessica Lange (Dorothy Quincannon),
Adewale Akinnuoye-Agbaje (Cedric), e con
Danny Huston (Floyd Hanson) e Alan
Cumming (Lou Hendricks). La sceneggiatura è del Premio
Oscar William Monahan ed è basata sul romanzo di
John Banville La bionda dagli occhi neri: Un’indagine di Philip
Marlowe, vincitore del Premio Booker.
La trama del film
Detective Marlowe
È il 1939. A Los Angeles, il
detective privato Philip Marlowe (Liam
Neeson) è irrequieto e solo come sempre e gli affari
vanno un po’ a rilento. Quand’ecco che arriva una nuova cliente:
giovane, bella e ben vestita, Clare Cavendish (Diane
Kruger) è la figlia dell’attrice di Hollywood e icona
del cinema Dorothy Quincannon (Jessica Lange) e vuole che Marlowe
trovi il suo ex amante, un piccolo spacciatore e dongiovanni di
nome Nico Peterson. L’indagine di Marlowe lo porta al Corbata Club,
punto di riferimento esclusivo e covo di iniquità per i ricchi e
potenti di Los Angeles, gestito da Floyd Hanson (Danny Huston),
apparentemente cittadino modello, ma custode dello squallido mondo
sotterraneo che si nasconde all’interno.
Si diffonde la storia della “morte
accidentale” di Nico, ma Marlowe è tutt’altro che convinto. Emerge
che la morte è stata inscenata – Nico è ancora vivo – e presto
Marlowe si ritrova non solo sotto l’incantesimo della seducente Ms
Cavendish, ma anche alle prese con il ventre scandaloso del
fiorente business cinematografico di Hollywood, assieme ai membri
di una delle famiglie più ricche di Bay City, sviluppando al
contempo un singolare apprezzamento per quanto sono disposti a fare
per proteggere la loro fortuna…
Barbie di Greta
Gerwig non solo presenta una varietà di
Barbie, ma anche diversi Ken, ognuno con la propria personalità e molto
fascino. Uno dei film più attesi ha preso la famosa bambola della
Mattel per raccontare una storia di crescita e
di ricerca del proprio scopo e percorso, affrontando anche temi
come il patriarcato, la disuguaglianza di genere, la depressione e
altro ancora. Barbie segue la figura iconica bambola (Margot Robbie),
che vive la sua vita a Barbielandia fino a quando
non ha una crisi esistenziale e inizia a subire dei cambiamenti
drastici. Ogni Ken ha il suo fascino e la sua
personalità, ed ecco tutte le versioni di Ken nel
film di Greta
Gerwig.
Tom Stourton – Ken Magico
Tom Stourton
interpreta Ken Magico con l’orecchino, che si
rifugia a casa di Barbie stramba. Il Ken con l’orecchino magico è
un vero giocattolo Mattel, noto anche come “Ken gay”, e indossava
una maglietta a rete color lavanda, un gilet di pleather viola, una
collana con un ciondolo circolare e un orecchino all’orecchio
sinistro. L’orecchino magico di Ken è stato creato
per far sì che le ragazze pensassero che Ken fosse
figo, ma ha avuto un impatto molto più grande in quanto è diventato
un’icona della comunità LGBTQ+.
Rob Brydon – Ken Sugar daddy
Rob Brydon
interpreta lo Sugar Daddy, un altro rifugiato a
casa di Barbie stramba. Si tratta di una vera e propria bambola che
Mattel ha lanciato nel 2009 come parte della
sua linea Palm Beach destinata ai collezionisti adulti. Sugar Daddy
Ken era molto elegante, ma soprattutto aveva un piccolo terrier
bianco di nome Sugar, da cui il nome della bambola.
John Cena – Ken sirena
John Cena
interpreta Ken sirena, la controparte di
Barbiesirena di Dua Lipa. John Cena appare brevemente nel film
Barbie di Greta Gerwig, in particolare quando la
protagonista torna a Barbieland e scopre che
Ken ha instaurato un patriarcato, con
Barbie sirena che serve una birra a Ken
sirena.
Scott Evans – Ken n. 3
Scott Evans
esce dall’ombra del fratello Chris Evans per
il ruolo di Ken n. 3 in
Barbie di Greta
Gerwig. Sebbene Barbie
presenti una varietà di Ken, il Ken stereotipato è
quello che, in ultima analisi, ottiene il maggior numero di minuti
sullo schermo, ma Ken n. 3 spicca grazie al fascino naturale di
Evans e alla dolcezza del personaggio.
Kingsley Ben-Adir – Ken n. 1
Kingsley
Ben-Adir interpreta Ken n. 1, uno dei
più cari amici di Ken (interpretato da Ryan Gosling) e che ha sempre il sorriso sulle
labbra: probabilmente è il Ken più spumeggiante di
tutti. Kingsley Ben-Adir ha interpretato Wet Stick in
King Arthur: La leggenda della spada,
Jake Hapman in Noelle della Disney, il
dottor Marcus Summer nella serie televisiva
Vera, Ben Younger in Peaky
Blinders.
Ncuti Gatwa – Ken n. 4
Ncuti Gatwa
interpreta Ken n. 4, un altro amico intimo di Ken,
che è più aperto con le sue emozioni, ammettendo nel terzo atto di
Barbie che gli manca la sua amica Barbie (Barbie
Fisica, per essere più precisi). Ncuti Gatwa è
diventato famoso grazie al ruolo di Eric Effiong in Sex
Education e interpreterà il Quindicesimo Dottore
in Doctor Who.
Michael Cera – Allan
Michael Cera interpreta
Allan, che ha una storia reale. Allan
Sherwood era una bambola introdotta nel 1964 come amico di
Ken e prendeva il nome dal genero della fondatrice
di Barbie, Ruth Handler. Allan fu
abbinata alla bambola Midge, con la quale ebbe una
famiglia, lasciando spazio alla controversa bambola Midge
“incinta”. Allan fu dismesso, ma Greta Gerwig ha deciso di riportarlo in vita
in Barbie dandogli una personalità
completamente diversa dal resto dei Ken, tanto da cercare di
sfuggire al patriarcato del Ken.
Simu Liu – Ken n. 2
Simu Liu
interpreta Ken n. 2, il più grande rivale del
Ken di Ryan Gosling,
che riesce ad attirare facilmente l’attenzione di
Barbie. Proprio come Ken,
Ken n. 2 è vulnerabile alle idee di patriarcato e
mascolinità tossica, e finisce per combattere Ken
e il suo esercito nel terzo atto di
Barbie.
Ryan Gosling – Ken
Ryan Gosling
interpreta il Ken che è lo stereotipato
Ken dai capelli biondi e dagli occhi azzurri,
bello quanto Barbie. Tuttavia,
Ken è felice solo quando la
Barbie di Margot Robbie gli presta attenzione e non
sopporta che gli altri Ken ricevano tutte le
attenzioni, soprattutto Ken n. 2. Ken è smarrito e
basa la sua identità sulle attenzioni di Barbie,
il che lo rende vulnerabile alle idee pericolose del patriarcato e
della mascolinità tossica.
Proprio riguardo il suo futuro nel
DCU, durante un’intervista rilasciata
a The FilmUp Podcast, Levi ha
rivelato che al momento non sa se riprenderà il ruolo di Shazam,
dopo che il secondo dei due film è andato piuttosto male al box
office. “Non so cosa riserva il futuro, perché Furia degli
Dei non è stato ben accolto“, ha spiegato Levi. “Non ho
idea di dove andremo partendo da questo risultato.” Con soli
133,4 milioni di dollari guadagnati ad oggi in tutto il mondo, a
fronte di un budget di 125 milioni, Shazam! Furia
degli Dei è infatti il film dal minor incasso tra tutti
quelli prodotti dal DCEU.
Con questo risultato sono pressocché
nulle le possibilità di vedere un terzo film dedicato al supereroe.
Se Levi dovesse continuare ad interpretare Shazam anche nel
DC
Universe, è più probabile che lo si ritroverà prendere parte a
film corali, insieme dunque ad altri supereroi del brand. Al
momento, tuttavia, c’è ancora molta incertezza riguardo il futuro
del DCU, per il quale ci sono solo poche notizie
certe e poco o nulla si sa dei rapporti che esso avrà con quanto
esiste già legato al brand DC.
Shazam! Furia degli Dei, il film
Shazam! Furia
degli Dei continua la storia dell’adolescente
Billy Batson che, dopo aver recitato la parola magica
“SHAZAM!“,
si trasforma nel suo alter ego da supereroe adulto, Shazam. In
questo sequel, dopo aver dotato di superpoter anche gli altri
membri della famiglia adottiva con cui vive, Billy Batson sta
ancora imparando a destreggiarsi tra la vita adolescenziale e
quella da supereroe adulto. Lui e i suoi fratelli e sorelle si
ritroveranno però a fronteggiare le Figlie di Atlante, un
vendicativo trio di antiche divinità giunte sulla Terra alla
ricerca della magia che è stata loro rubata molto tempo fa. Così
Billy, alias Shazam, e la sua famiglia, torneranno in azione per
salvare i loro superpoteri, le loro vite e il destino del
mondo.
Il cast del sequel include Zachary Levi nei panni di Shazam,
Asher Angel nei panni di Billy Batson,
Jack Dylan Grazer nei panni di Freddy Freeman,
Adam Brody nei panni del supereroe Freddy,
Ross Butler nei panni del supereroe Eugene,
Meagan Good nei panni del supereroe Darla,
DJ Cotrona nei panni del supereroe Pedro,
Grace Caroline Currey nel ruolo di Mary
Bromfield/la supereroina Mary. Djimon Hounsou ritorna nei panni del Mago,
mentre Rachel Zegler,
Lucy Liu e Helen Mirren si sono unite al film come
cattivi appena creati. Shazam! Furia
degli Dei è uscito il 17 marzo 2023. Il film è
prodotto da Peter Safran.
Si terrà a Pisticci (MT)
dal 9 al 13 agosto, con l’evento di pre apertura il 7
agosto, la 24ma edizione del Lucania Film Festival, manifestazione fondata e
organizzata da Allelammie.
Prima manifestazione cinematografica
internazionale in Basilicata per longevità, il Lucania Film
Festival si propone di essere il festival dei luoghi e delle
persone: un punto di incontro per raccontare le storie
universali e unirsi in uno scambio reciproco di culture e diversità
in Basilicata, terra di cinema, dove il racconto si fa mondo.
Per il suo 24mo anno di età il
festival torna nella sua storica casa: le strade e le piazze del
centro storico della bianca cittadina di Pisticci, in
provincia di Matera. Per 5 giorni Pisticci diventerà una finestra
affacciata sul mondo dalla quale poter vedere i protagonisti della
cinematografia e della cultura internazionale, grazie alla presenza
di ospiti provenienti da Paesi e regioni del mondo che sempre più
spesso siamo tristemente abituati a vedere solo attraverso i
notiziari, scordando che hanno una dimensione culturale che esiste
anche al di là delle vicende politiche che li vedono protagonisti.
Saranno proprio le persone che vivono quelle realtà a raccontare la
cultura e la società che li circondano, portavoci di esistenze
lontane ma necessarie, delle quali siamo invitati a scoprire
l’unicità e il valore.
Sono state oltre 5200 le
opere inviate alla segreteria del festival, giunte da ogni
angolo del mondo, e sono 47 i film selezionati per le
sezioni competitive: Cortometraggi (fiction, animazione e
documentari), Lungometraggi (fiction e
documentari) , Spazio Italia oltre agli extra film.
5 giorni in cui le bandiere di tanti
paesi si mescoleranno in un crogiolo di colori, momenti unici che
saranno spunti per riflessioni sui temi contemporanei più
importanti: dalla guerra ai diritti civili, dall’intelligenza
artificiale al rapporto tra generi e arte. Ma anche la semplicità
fondamentale del racconto di frammenti di esistenze negli angoli
più remoti della Terra, in grado di aprire squarci che fanno del
Lucania Film Festival una manifestazione necessaria per dare voce
agli ultimi, alla bellezza, all’autenticità.
Selezione
Ufficiale
SEZIONE
INTERNAZIONALE – CORTOMETRAGGI FICTION
An irish goodbye
di/by Tom Berkeley, Ross White 23 min | 2022 | Chile
El soldado di/by
Matteo Faccenda 20 min | 2022 |Italy, Switzerland
Estrellas del desierto
di/by Katherina Harder Sacre 18 min | 2022 | Spain
Las Visitantes
di/by Enrique Buleo 15
min | 2022 | Spain
LesHuitres di/by Maia Descamps
23 min | 2022 | Belgium
Miasma di/by
Tiantian He 20 min | 2022 |
China
Neve di/by Alessia
Buiatti 14 min | 2022 |
Italy
Paris 2024
di/byPierre Larribe 7 min | 2022 | France
Rustlingdi/by TomFurniss 10 min | 2022 |New Zealand
Solo un ensayo
di/by Hugo Sanz 19 min | 2022
| Spain
The Father, The Son and The Rav
Kalmensondi/byDayan D. Oualid 15 min
| 2023 | France
The knife in your heart
di/byGenrikh Ignatov 34 min | 2022 | Russia
The silent echo
di/by Suman Sen 15 min
| 2022 |India,France,Bangladesh,Nepal
Woman as Image, Man as Bearer of
the Lookdi/byCarlos Velandia 7 min | 2022 | Colombia
SEZIONE
INTERNAZIONALE – CORTOMETRAGGI DI ANIMAZIONE
A guerra finita di/by Simone
Massi
5 min | 2022 |
Italy
Back to rock di/byGor Yengoyan 9 min | 2023 | Armenia
Bright Soulsdi/byAnastasiia
Zhakulina 8 min | 2023 |
Russia
Kharms di/bySvetlana Andrianova 8
min | 2022 | Russia
King’s Gardendi/byIraj
Mohammadi Razini 7 min | 2022 |
Iran
La mangue di/by Philippe
Kastelnik
12 min | 2022 | France
Tear Off di/by Clément Del Negro,
Charlotte Fargier, Héloïse Neveu, Camille Souchard, Nalini Bhasin,
Mikko Petremand, Matthias Bourgeuil
6 min | 2022 | France
The Cabbage Miracle
di/byInna Evlannikova 16 min | 2022 | Russia
Wormwood-25
di/by Nadia Goldman
18 min | 2023 | Russia
Carpenter di/by
Xelîl Sehragerd
14 min | 2023 | Kurdistan
Donde los niños no
sueñandi/byStefano Sbrulli
20 min | 2022 | Italy
Salgar di/by Pedro
Vinìcius
14 min | 2022| Brazil
Serpiente en Occidente
di/by Yessica Hurtado
25 min | 2023 | Spain
Stati d’infanzia
di/by Arianna Massimi
25 min | 2022 | Italy
SEZIONE
INTERNAZIONALE – LUNGOMETRAGGI
Elgotra
di/byYounes Ben Hayria 27 min | 2023 | Tunisie
Erreconzero
di/byAndrea Ferrante 80 min | 2022 | Italy
Tam Tam basket
di/by Mohamed Kenawi 47 min |
2022 | Italy, Qatar
SPAZIO
ITALA
Il barbiere complottista
di/by Valerio Ferrara
19 min | 2022
Cani di/by M.G.
Naar, Andrea Banfi
16 min | 2022
Il cigno di/by
Francesco Giardiello
9 min | 2023
The delay di/by
Mattia Napoli
15 min | 2022
Macerie di/by
Federico Mazzarisi
20 min | 2023
Mentre non c’eri
di/by Maurizio Rigatti
10 min | 2022
Recomaterna
di/byGiuseppe
Sangiorgi
10 min | 2023
Soluzione fisiologica
di/byLuca Maria
Piccolo
15 min | 2023
Le
giurie
La giuria
internazionale
A valutare i film in concorso sarà
una giuria internazionale tutta al femminile, composta da cinque
donne provenienti da diversi contesti geografici, politici e
culturali: Anna Akulevich, regista – Ucraina; Tatiana
Poliektova, autrice e regista – Russia; Anahita Adivi,
scrittrice e produttrice – USA e Iran; Amena Rezai, attrice
– Afghanistan; Sreemoyee Singh, regista – India. Le giurate,
provenienti dalle aree geopolitiche del mondo in cui gli eventi
stanno segnando il nuovo corso della storia contemporanea, si
racconteranno attraverso una serie di masterclass e di lectio
magistralis per affrontare i seguenti temi: “Cinema e Diritti”,
“Cinema e Donne” e “Cinema e Bellezza”. Una maniera per scoprire la
loro visione del reale, proiettata alla costruzione della pace e
alla centralità dell’essere umano. Gli incontri saranno moderati
dall’attivista per i diritti umani e digitali italo-iraniana
Pegah Moshir Pour.
La giuria per lo
Spazio Italia.
Il panorama del cinema italiano con
la sezione Spazio Italia, invece, sarà valutato da un’altra
cinquina di professioniste tra le più attive del mondo creativo
lucano: Nahaze, Mariella Stella, Fiorella Fiore, Rocchina
Mecca e Tania Carella.
La giuria
popolare
La giuria popolare è composta da 35
appassionati di cinema che dopo un percorso di educazione al
linguaggio, durato sei mesi tra lezioni, incontri, laboratori e
cine-passeggiate, giudicherà le opere in concorso in parallelo alla
giuria dei professionisti.
Gli ospiti
Nei giorni del festival tanti
saranno gli ospiti che si alterneranno durante le presentazioni
delle opere, gli incontri, le masterclass e le lectio magistralis.
Il regista israeliano Amos Gitai sarà presente durante tutti
i giorni della kermesse per condividere con il pubblico le sue
riflessioni sui temi dell’Infocrazia; parteciperà agli
incontri per le progettualità “Matera – Gerusalemme / Analogie tra
Cinema e Architettura”; terrà poi masterclass e lectio magistralis
e sul tema “Cinema e Intelligenza Artificiale”. Il regista e
sceneggiatore iraniano Moshen Makhmalbaf presenterà il suo
ultimo lavoro Talking with Rivers sul rapporto tra
Iran e Afghanistan; terrà diverse masterclass sul tema “Cinema e
Diritti” e una Lectio Magistralis su “Cinema come strumento
necessario di narrazione del reale”. Rocco Papaleo presenta il
suo nuovo film Scordato alla comunità lucana, andando
a suggellare il rapporto decennale stretto con il Festival, e
incontrerà il suo affezionato pubblico durante incontri e lectio
magistralis.
Il fisico, musicista, docente,
youtuber e tiktoker Vincenzo Schettini, famoso per il suo
seguìto canale “la Fisica che ci piace”, aprirà la giornata
interamente dedicata al Cinema per le scuole, con una lectio
magistralis dedicata interamente alla Fisica nel Cinema. Le attrici
e autrici Michela Andreozzi e
Ivana Lotito racconteranno le loro impressioni sul rapporto
tra donne e Cinema in Italia, anche in relazione alle esperienze
delle loro colleghe internazionali. Sarà poi dato ampio spazio alla
relazione tra Cinema e Letteratura con focus su Rocco Scotellaro e
Francesco Rosi, grazie agli incontri con il poeta paesologo
Franco Arminio, la performer Laura Marziali e il
giovane “booktoker” Carmelo Romano moderati da Fabio
Morici e da Filippo Solibello, conduttore di
Caterpillar di Rai Radio 2. Si terrà inoltre un panel
sull’intelligenza artificiale con i co-fondatori di AI Week Italia
Pasquale Viscati e Giaginto Fiore e con Alessandro
Loprieno (Fondataore di Weshort).
A Short for Capital
Nasce in questa 24ma edizione del
Lucania Film Festival “A Short for Capital”, sezione della
kermesse in cui sono presentate opere cinematografiche in cui sono
raccontate le comunità delle Capitali Europee della Cultura (ECOC),
partendo dalla straordinaria esperienza di Matera 2019. La sezione
vuole essere uno showcase in grado di creare connessioni tra tutte
le ECOC degli ultimi anni, come Esch (Lussemburgo), Kaunas
(Lituania), Novi Sad (Serbia) / 2022. Galway (Irlanda), Rijeka
(Croazia) / 2020, Matera (Italia), Plodvid (Bulgaria) / 2019.
EcocNews, media partner internazionale.
Non mancheranno durante i giorni del
festival momenti musicali e performance dal vivo di vario genere:
l’artista Nahaze , il musicista Roberto
Angelini (Propaganda Live) e il violinista Rodrigo
D’Erasmo (Afterhours) si esibiranno davanti al pubblico a
supporto della ricca programmazione del Lucania Film
Festival. Anche l’evento di preapertura del festival
sarà un appuntamento musicale: alle 05:00 del 7 agosto
l’appuntamento è davanti al mare per una performance dal vivo di
Eufemia Mascolo dal titolo: “Musica Visiva – Paesaggi sonori”.
La Piccolissima
Ritorna anche quest’anno uno degli
spazi più originali e attesi della kermesse: La Piccolissima, una
programmazione parallela a quella senior, interamente creata,
organizzata e condotta da giovani under 16 provenienti da tutta
Italia. I giovani da ogni dove, conducono un palinsesto parallelo
in cui potranno sperimentare linguaggi, tecnologie, intermodalità
con coetanei, operatori e professionisti di filiera. Green economy,
VR, gaming, podcasting, cinema per i non vedenti, laboratori di
animazione 2d, percorsi di fotografia, incontri con tutti i big del
festival, proiezioni e talk con gli autori garantiranno
un’esperienza full immersion.
Dopo aver consentito a
diversi film e spettacoli indipendenti di riprendere la
lavorazione e le riprese, SAG-AFTRA ha ufficialmente emesso una
rinuncia che consente agli attori di promuovere il loro prossimo
film durante lo sciopero degli attori in corso. Il cast
del prossimo film drammatico indipendente di Music Box
Films, The Unknown Country, è il primo a
ottenere la deroga speciale, che consente loro di fare pubblicità
per il loro progetto prima e dopo la sua uscita nelle sale questo
venerdì 28 luglio a New York e Los Angeles.
“In qualità di distributore
indipendente, non affiliato ad AMPTP, Music Box Films si impegna a
portare i migliori film indipendenti e internazionali nei cinema
degli Stati Uniti. E pochi film sono completamente
indipendenti come THE UNKNOWN COUNTRY“, ha dichiarato Music
Box Films in una nota. “Siamo grati al team creativo e
SAG-AFTRA per aver rapidamente firmato un accordo provvisorio che
consentirà al rilascio di andare avanti con tutti i collaboratori
presenti. Music Box Films continuerà a lavorare con produzioni
indipendenti per portare storie uniche e diverse nei teatri d’essai
e indipendenti locali”.
Chi è il cast di The Unknown Country?
The Unknown
Country è scritto e diretto da Morrisa
Maltz. Il film vede
protagonistaLily
Gladstone (Killers
of the Flower Moon) nei panni di Tana e Raymond
Lee (Quantum Leap) nei panni di Isaac. Nel cast anche
Richard Ray Whitman, Lainey Bearkiller Shangreaux e Devin
Shangreaux.
“Un invito inaspettato lancia
una giovane donna (Gladstone) in lutto in un viaggio solitario
attraverso il Midwest americano mentre lotta per conciliare le
perdite del suo passato con i sogni del suo futuro“, recita la
sinossi.
Il film è prodotto da Maltz, Laura Heberton, Lainey Bearkiller
Shangreaux e Katherine Harper. Oltre
a Maltz, il team creativo include il direttore della fotografia
Andrew Hajek e il montatore Vanara Taing. Il
film è stato presentato in anteprima mondiale al SXSW del
2022.
Guardiani della Galassia Vol.
3 è stata un’esperienza emotiva molto forte per i
fan, specialmente considerando che si pensava che più di un
personaggio potesse andare incontro alla morte in questo capitolo
conclusivo del franchise. Ora sappiamo che non è così, ma il finale
è stato ugualmente dolceamaro, poiché vede il gruppo di supereroi intraprendere
strade separate dopo aver sconfitto l’Alto Evoluzionario. Tra quelli
che si allontanano vi è Gamora, che ha scelto di lasciare i
Guardiani e tornare dalla sua famiglia Ravager dopo aver comunque
stretto un nuovo legame con Peter Quill e gli altri.
Mentre parlava con THR del film, Zoe Saldaña ha
ammesso di aver inizialmente immaginato un destino diverso per la
donna più letale della galassia. “È stata una decisione
agrodolce, ovviamente. Volevo sapere che nel capitolo finale Gamora
rimane e trova un modo per diventare di nuovo un Guardiano. Ma
questo sembrava il modo giusto per porre fine alle cose per lei,
per via di tutto quello che ha passato. Alla fine, da qualsiasi
multiverso sarebbe venuta, avrebbe ancora avuto la stessa
esperienza con Thanos, e avrebbe avuto vissuto lo stesso senso di
colpa e lo stesso trauma”.
“Così – spiega l’attrice –
ha invece finalmente trovato conforto con i Ravagers, e si è
sentita più aperta di quanto non sia mai stata“. Mentre Gamora
dice addio a Star-Lord, però, sussurra: “Scommetto che ci siamo
divertiti“, riconoscendo finalmente la loro connessione.
“Penso che l’intera faccenda con Peter l’abbia infastidita,
perché anche se non ricordava chi fosse, aveva la sensazione che
doveva essere stato speciale. E l’ho apprezzato perché ci ha dato
la speranza che se i Guardiani cercheranno di nuovo aiuto dai
Ravengers, forse Gamora e Peter troveranno un modo per tornare
l’uno nella vita dell’altro, anche se solo come amici“, ha
concluso l’attrice.
Guardiani della Galassia Vol. 3, la trama e il cast
del film
La sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol.
3 recita quanto segue: “in
Guardiani della Galassia Vol.
3 la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’
diverso. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora,
deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo
oltre che per proteggere uno di loro. Una missione che, se non
completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani
così come li conosciamo.“
Mentre Barbie
e Oppenheimer continuano a
stabilire nuovi record al box
office, iniziano già a circolare le voci secondo cui il primo
dei due potrebbe dar vita ad un franchise, con sequel, spin-off e
via dicendo. In effetti, considerando come stanno andando le cose
al botteghino finora, sarebbe più che sorprendente se la Warner
Bros. non spingesse rapidamente per realizzare almeno un sequel del
film. Se Barbie 2 dovesse realizzarsi, c’è un
attore già dichiaratosi interessato ad interpretare un Ken e
quell’attore è nientemente che Cillian Murphy,
protagonista di Oppenheimer.
“Certo, sì! Leggiamo la
sceneggiatura e parliamone“, ha detto Murphy intervistato da
Omelete, rispondendo alla domanda se
avrebbe piacere ad interpretare un Ken in un ipotetico sequel di
Barbie. “Non vedo l’ora di vederlo. Penso che sia
fantastico per il cinema avere tutti questi grandi film durante
l’estate“. Al momento non ci sono conferme ufficiali che un
sequel sia effettivamente nei piani dello studio o di Greta Gerwig, ora
impegnata nella realizzazione di due film di Le cronache di
Narnia per Netflix.
Già ben prima dell’uscita di
Barbie si era però parlato di ipotetici sequel,
messi in conto già al momento di sviluppare la sceneggiatura del
film ora in sala. Considerando il racconto piuttosto autoconclusivo
che questo presenta, però, dar vita ad un sequel altrettanto valido
potrebbe essere una sfida non da poco, che richiederebbe attente
valutazioni. Potrebbe dunque volerci un po’ per vedere un sequel,
ammesso che venga confermato. Se così fosse, però, i fan
impazzirebbero di certo all’idea di poter vedere Murphy prendervi
parte.
Barbie, tutto quello che c’è da sapere sul
film
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex
Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu
Arya (The Umbrella Academy) e il premio
Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
L’esorcista – Il credente,
sequel dell’iconico L’esorcista del 1973,
arriverà al cinema dal 13 ottobre di quest’anno,
ma ancor prima che ciò avvenga è stato annunciato che il suo
sequel, al momento intitolato The Exorcist:
Deceiver (traducibile come L’ingannatore), è
confermato e, come riporta THR, arrivera al cinema il
18 aprile 2025. Che David Gordon
Green, regista del nuovo film stesse lavorando ad
un’intera nuova trilogia dedicata al franchise era cosa nota, ma
non erano invece noti i tempi in cui si avrebbe avuto notizia degli
ulteriori due capitoli.
Proprio come ha fatto con la sua
trilogia di Halloween, dunque, il
regista sembrerebbe essere pronto a riportare al cinema un’altro
dei più celebri racconti del cinema horror di sempre, adattandolo
naturalmente ai nostri giorni. C’è dunque da aspettarsi un finale
aperto da L’esorcista – Il
credente, che rimanderà dunque l’ipotetica sconfitta del
diavolo ai successivi film. Al momento, non è noto quando arriverà
il terzo film né quale sia il suo titolo, ma è lecito aspettarsi
che possa arrivare a sua volta in sala dopo un’attesa di due anni,
quindi intorno al 2027.
L’attuale sciopero degli attori e degli
sceneggiatori, qualora andasse avanti ancora a lungo, potrebbe però
scombinare tali piani. Anche se The Exorcist:Deceiver ha una data di uscita a quasi due anni di
distanza, non sappiamo a che punto siano i lavori sul progetto e se
il blocco che sta attualmente vivendo Hollywood ha portato a dover
mettere in pausa anche i lavori su tale film. Non resta dunque che
attendere intanto l’uscita in sala di L’esorcista – Il credente, che presenterà i
nuovi personaggi e il racconto di partenza, lasciando dunque
immaginare dove questo potrà poi andare con i successivi film.
L’esorcista – Il credente,
tutto quello che sappiamo sul film
L’esorcista – Il credente segnerà la
prima volta che la star del film originale Ellen
Burstyn tornerà nel franchise nei panni di Chris MacNeil.
Dopo i poster e un primo trailer, è emersa più
chiaramente la trama di questo nuovo film, la cui sinossi recita:
Dalla morte della moglie incinta in un terremoto di Haiti 12 anni
fa, Victor Fielding (il candidato all’Oscar per One Night in
MiamiLeslie Odom Jr.) ha cresciuto la loro
figlia, Angela (Lidya Jewett, Good Girls)
tutto da solo.
Ma quando Angela e la sua amica
Katherine (l’esordiente Olivia Marcum) scompaiono
nel bosco, solo per tornare tre giorni dopo senza alcun ricordo di
ciò che è successo loro, si scatena una serie di eventi che
costringerà Victor ad affrontare il punto più oscuro del male e,
nel suo terrore e disperazione, a cercare l’unica persona viva che
abbia mai assistito a qualcosa di simile prima: Chris MacNeil.
Nel film sono presenti anche la
vincitrice dell’Emmy Ann Dowd (The Handmaid’s Tale) nei panni della
vicina di Victor, e la vincitrice del Grammy Jennifer
Nettles (Harriet) e il due volte vincitore del
Tony Norbert LeoButz
(Fosse/Verdon, Bloodline) nei panni dei genitori di
Katherine, l’amica di Angela.L’esorcista – Il credente è diretto
da David Gordon Green da una sceneggiatura di
Peter Sattler (Camp X-Ray) e lo stesso
David Gordon Green, da una storia di Scott Teems
(Halloween Kills), Danny McBride
(trilogia di Halloween) e ancora David Gordon Green,
basata sui personaggi creati da William Peter
Blatty.
Guardiani della Galassia Vol.
4 ha appena ricevuto un deludente aggiornamento da
James Gunn.
Dopo aver completato la trilogia con il fortunato Guardiani della Galassia Vol.
3, in molti si sono chiesti se Gunn avrebbe dato vita
anche ad un quarto capitolo del franchise, riportando dunque sul
grande schermo gli amati personaggi. Tuttavia, la cosa è da subito
sembrata improbabile, considerando che Gunn ha ora lasciato la
Marvel per concentrarsi sulla
costruzione del suo nuovo DC
Universe e dirigere Superman: Legacy, in sala dall’11
luglio 2025.
Su Threads, ad ogni modo, Gunn ha
risposto a un fan che gli ha espressamente chiesto di realizzare
Guardiani della Galassia Vol. 4. Mentre il regista si è
detto lusingato dalla richiesta, con il fan che ha indicato
Guardiani della Galassia Vol.
3 come il miglior film Marvel fino ad oggi, Gunn ha
fornito un aggiornamento negativo su Guardiani della Galassia
Vol. 4, affermando che: “Penso che lo lascerò [il
franchise] a 3, scusa (ma grazie)“.
La notizia non deve essere
necessariamente presa in modo negativo. Guardiani della Galassia Vol.
3 è stato il finale perfetto per l’iterazione originale
del team e perquanto ai fan farebbe piacere rivedere quei
personaggi per nuove avventure, ha senso lasciare così le cose,
evitando di tirare in ballo nuovi elementi che potrebbero rovinare
quanto fin qui costruito. Non è comunque escluso che quei
personaggi possano fare il loro ritorno, ad esempio in progetti
collettivi come gli annunciati Avengers: The Kang Dynasty e
Avengers: Secret War.
Guardiani della Galassia Vol. 3, la trama e il cast
del film
La sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol.
3 recita quanto segue: “in
Guardiani della Galassia Vol.
3 la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’
diverso. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora,
deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo
oltre che per proteggere uno di loro. Una missione che, se non
completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani
così come li conosciamo.“
I cosiddetti legal thriller
sono certamente una delle sottocategorie più affascinanti di quel
vasto e sfaccettato genere che è il thriller. Numerosi sono i
titoli che nel corso degli anni hanno fatto la fortuna di questo,
portando le storie di avvocati, processi o questioni legate al
mondo giudiziario a ritagliarsi il proprio posto di rilievo nel
mercato cinematografico. Titoli come Il rapporto
Pelican, Michael Clayton e
Il cliente sono solo alcuni
dei titoli più famosi. Tra questi si annova anche Il
socio, film del 1993 diretto da premio Oscar
Sydney Pollack.
Si tratta dell’adattamento
dell’omonimo romanzo scritto da John Grisham
e pubblicato nel 1991. Il libro si affermò come un best seller e
diede popolarità internazionale al suo scrittore, oggi tra i più
popolari in quanto a racconti di genere thiller giudiziario. Il
socioe, in qualche modo, offre uno spaccato di quella parte
dell’avvocatura votata soltanto al profitto, senza riguardo
all’interesse per la legalità o la giustizia, anche a costo di
compromessi con la malavita organizzata, mantenendo, tuttavia,
sempre una apparenza pubblica ipocritamente integerrima.
Affermatosi come un grande successo,
con un incasso globale di oltre 270 milioni di dollari, il film
tratto da questo racconto è ancora oggi considerato uno dei
thriller più entusiasmanti e importanti degli anni Novanta. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine,
si elencheranno anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
Il socio: la trama del film
Protagonista del film è
Mitch McDeere, un ambizioso giovane appena
laureato in legge a pieni voti ad Harvard. Dopo tanti sacrifici,
egli viene contattato da un piccolo ma facoltoso studio legale, il
Bendini, Lambert & Loke, che gli propone un posto da associato.
Mitch ha infatti tutti i requisiti in regola per entrare a far
parte del team e le condizioni offerte sono talmente allettanti che
Mitch e la sua giovane moglie Abby non tardano a
trasferirsi nella tranquilla Memphis. Il giovane si tuffa così a
capofitto nel lavoro, sotto la supervisione di un socio più
anziano, Avery Tolar, ma qualcosa di strano inizia
ben presto ad avvenire. Mitch, infatti, si accorge che ci sono
strani misteri in quello studio.
Un paio di soci muoiono in un
incidente misterioso e alcune parcelle piuttosto ambigue iniziano a
girare tra le scrivanie. Le sue intuizioni vengono poi confermate
dall’FBI, che
lo contatta per svelagli che si trova in grave pericolo a lavorare
in quello studio. Tutte le aspettative di Mitch crollano
rapidamente e perfino la sua amata moglie, esasperata dagli eventi,
decide di abbandonarlo. Quello che doveva essere l’inizio di un
sogno si trasforma in un incubo sempre più complesso. Mitch,
incastrato tra FBI, la mafia e la sua società, decide di cominciare
le sue indagini alla ricerca della verità.
Il socio: il cast del film
Ad interpretare il ruolo del giovane
avvocato Mitch McDeere vi è l’attore TomCruise. Egli, quando venne a conoscenza del
progetto, era anche intenzionato a ricoprire il ruolo di regista,
il che avrebbe fatto di Il socio il suo debutto dietro la
macchina da presa. Cruise preferì però rinunciare a questa,
concentrandosi sul suo personaggio. Per prepararsi al meglio, egli
approfondì le materie giuridiche e incontrò diversi avvocati da cui
poter apprendere le basi della professione. Accanto a lui, nel
ruolo di sua moglie Abby vi è invece l’attrice Jeanne
Tripplehorn, qui al suo secondo ruolo dopo il film
Basic Instinct. Ad interpretare il mentore di Mitch, Avery
Tolar, vi è invece il premio Oscar Gene Hackman. L’attore
entrò a far parte del film soltanto poche settimane prima
dell’inizio delle riprese.
La sua partecipazione su però per
molti una sorpresa, poiché il nome dell’attore non compariva sulla
locandina del film. Ciò era dovuto ad una clausola presente nel
contratto di Cruise, per cui il nome di quest’ultimo doveva essere
l’unico a trovarsi sopra il titolo. Non potendo ricoprire quella
posizione, Hackman preferì non far comparire il suo nome. Nel film
si ritrovano poi gli attori Hal Holbrook nel ruolo
di Oliver Lambert e Gary Busey in quello del
detective Eddie Lomax. Ed Harris è invece
l’agente Wyane Terrance, mentre l’attrice Holly
Hunter è Tammy Hemphill, la segretaria di Eddie.
Quest’ultima ottenne una nomination agli Oscar come attrice non
protagonista pur comparendo nel film per appena 5 minuti e 59
secondi.
Il socio: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Il socio
è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili,
Google Play, Apple
TV+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 25 febbraio
alle ore 23:35 sul canale
TV8.
Personalità realmente esistita, Yip
Man è stato una vera e propria leggenda delle arti marziali cinesi,
con una vita costellata di avventure, fallimenti e incontri di
grande rilievo. La sua figura ha ancora oggi un grande peso nella
cultura popolare, tanto che anche il cinema non ha potuto esimersi
dal dedicarvi una quadrilogia di film. Il primo di questi, Ip
Man, è uscito in sala nel 2008 per la regia di
Wilson Yip. Dopo, Ip Man 2, arrivato nel
2010, nel 2015 arriva in sala Ip Man 3,
terzo capitolo della saga nuovamente diretto di Yip che porta
avanti la storia del leggendario maestro.
Dopo aver raccontato le gesta di Ip
Man nel suo scontro prima con gli invasori giapponesi e poi con un
arrogante pugile inglese, il terzo film si concentra in parte sul
rapporto tra il maestro e il suo allievo più famoso, Bruce Lee.
Inizialmente però, un terzo capitolo non era così scontato. Dopo il
successo del primo film, infatti, sono state numerosissimi i
lungometraggi dedicati a Ip. I produttori e il regista hanno dunque
atteso che questa moda passasse, prima di realizzare un nuovo
capitolo ufficiale della serie.
Accolto anche questo con grande
entusiasmo, Ip Man 3 si è così affermato come un nuovo
valido capitolo dedicato al maestro. Il film ha in seguito ottenuto
ben otto candidature agli Hong Kong Film Award, tra cui miglior
film e miglior regista. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e ai suoi sequel. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Ip Man 3: la trama del
film
Nel terzo film della serie, il
maestro di arti marziali Ip Man è tornato a vivere
serenamente nella città di Hong Kong, dove impartisce ora lezioni
di Wing Chun. Suo figlio maggiore si è ora trasferito a Foshan per
studi, mentre il piccolo Yip Ching inizia a
mettere in pratica i primi insegnamenti di arti marziali. Ciò non
gli impedirà però di essere coinvolto in una pericolosa rissa, che
porta poi suo padre ad imbattersi nella gang di Cheung
Tin-chi. Quest’ultimo opera però per conto del boss
mafioso locale Frank. Nel momento in cui questi
decide di comprare un lembo di terra occupata da una scuola di arti
marziali, Ip deciderà di difendere a tutti i costi l’istituto dalle
grinfie della gang.
Ip Man 3: il cast del
film
Ad interpretare nuovamente il ruolo
di Ip Man, vi è l’attore Donnie Yen. Inizialmente
però, questi non voleva dar vita ad un terzo film, considerando il
secondo insuperabile. Questi si è però convinto a ritornare nel
ruolo data la grande insistenza dei fan, che lo considerano l’unico
in grado di interpretare il maestro. Yen è inoltre particolarmente
abile nelle arti marziali e nel Wing Chun, appreso proprio da Ip
Chun, il figlio maggiore di Ip Man. Yen ha infatti eseguito
personalmente tutte le scene di combattimento, allenandosi
ulteriormente per poter risultare più in forma che mai. Egli ha
inoltre ricercato descrizioni dello stile di lotta del maestro,
come anche degli atteggiamenti più quotidiani.
Nel film è poi presente il celebre
pugile statunitense Mike Tyson, tra i più temuti
della disciplina. Questi interpreta il ruolo di un lottatore di
strada di nome Frank, villain del film. Per lui si tratta della
prima volta in cui recita in un film nei panni di un vero e proprio
personaggio invece di interpretare sé stesso. L’attrice
Lynn Hung riprende invece il ruolo della moglie di
Ip. Inizialmente, si pensava di introdurre il personaggio di Bruce
Lee con l’uso di CGI, ma infine si è scelto di farlo apparire
brevemente in una sua versione giovanile, interpretato da
Danny Chan, che aveva già interpretato il noto
artista marziale nella serie TV La leggenda di Bruce Lee.
L’attore Zhang Jin, infine, è Cheung Tin-chi, tra
i principali rivali di Ip in questo film.
I sequel di Ip Man 3, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Il successo di questo film ha
dimostrato il grande interesse che ancora circonda il personaggio e
la sua vita. Per questo motivo gli autori hanno deciso di
realizzare un quarto capitolo della serie. Si sono però presi
alcuni anni, così da poterlo sviluppare al meglio. Ip Man
4, distribuito nel 2019, si concentra finalmente in modo più
approfondito sul rapporto tra Ip e Bruce Lee, interpretato da
Danny Chan Kwok-Kwan. Il maestro arriva infatti
nella città di San Francisco, dove si confronta con Lee, il quale
ha sconvolto la comunità locale di arti marziali aprendo una
propria scuola di Wing Chun. Nel 2023, Donnie Yen ha poi annunciato
di essere al lavoro su un Ip Man 5, di
cui però al momento non sono noti né la trama né un’ipotetico
periodo di uscita al cinema.
Prima di vedere tali sequel, è
possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Ip Man 3 è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Apple
TV+, Netflix e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di marteìd 25 luglio
alle ore 21:25 sul canale
Nove.
Mentre l’hype inizia piano piano a
crescere per The Marvels,
l’attesissimo sequel del Marvel Cinematic Universe,
con Brie
Larsonprotagonista, potrebbe essere posticipato.
Secondo Bloomberg, gli addetti ai lavori
che secondo quanto riferito hanno familiarità con il programma di
rilascio della Disney, hanno dichiarato che la società sta cercando
di posticipare diversi film in programma per i restanti mesi del
2023 a causa dello sciopero della Writers Guild of America e della
Screen Actors Guild/American
Federation of Television and Radio Artists.
Il motivo principale alla base del
presunto ritardo è l’impossibilità per gli artisti e i team
creativi di promuovere i loro film su richiesta del sindacato.
Nonostante queste affermazioni, altri hanno suggerito che
The
Marvels potrebbe ancora arrivare alla data di uscita del
10 novembre, dato che il marketing del film è già andato troppo in
là per poter permettere uno slittamento nella data d’uscita. Disney
e Marvel Studios devono ancora fornire
informazioni ufficiali, eventualmente confermando o smentendo tali
voci.
The Marvels, la trama
Nel film Marvel StudiosThe
Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel deve farsi carico del peso di
un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un
wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri
si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala
Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli
della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora
un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve
fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare
l’universo come “The Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il
premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci saranno
anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo
anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo
modifiche, arriverà in sala il 10 novembre 2023.