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Samuel Stern: dal 29 luglio il numero 45, ‘Ritorno al girone’

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Samuel Stern: dal 29 luglio il numero 45, ‘Ritorno al girone’

Esce in edicola con Bugs Comics il 29 luglio il numero 45 dell’acclamata serie horror a fumetti ‘Samuel Stern’, intitolato ‘Ritorno al girone’. Si tratta dell’attesissimo sequel del numero 8 della collana, ‘Il secondo girone’, che vede il ritorno dello sceneggiatore – oltre che giornalista e critico cinematografico – Andrea Guglielmino ai testi, e del disegnatore Stefano Manieri.

La trama riprende esattamente dalla fine dell’albo precedente operando poi un salto nel tempo per traghettare i personaggi nel presente di Samuel Stern, sul cui capo pende la minaccia di un’imminente Apocalisse.

Sarà infatti l’ultimo albo prima di un ciclo di 12 numeri in stretta continuity tra loro, che porteranno una rivoluzione nel mondo dell’esorcista di Edimburgo.

Tornano personaggi iconici come Madame Luthère, la maitresse del bordello freak dal nome dantesco, e i suoi pittoreschi abitanti come Matka, la donna senza bocca, il nano Lautrec e il gigante Bumbo, la ragazza piumata Shula, ma soprattutto Astra, gemella siamese incinta, privata della sua controparte e in balia di un pericoloso demone particolarmente ostico da scacciare, il problematico David, in procinto di iniziare una nuova vita, e l’ambiguo medico Dottor Stimmler, particolarmente interessato alle loro sorti.

Samuel e il suo amico fraterno, Padre Duncan, saranno di nuovo messi di fronte a conflitti che sembrano insormontabili.

“Questa storia mi gira in testa da tre anni – dice Guglielmino – i suoi semi erano piantati già all’interno de ‘Il secondo girone’, proprio come un gemello saprofita, o un demone che cresceva giorno dopo giorno. Potete immaginare quanto ci sia legato, dato che il ‘girone’ rappresentava il mio esordio ufficiale nel mondo del fumetto da edicola. Credo che i lettori se ne renderanno conto, mentre la leggono. Non è stato facile approcciare a un sequel: bisogna proporre qualcosa di nuovo e sorprendere il lettore, ma al contempo farlo sentire a casa. E’ una storia corale, ricca, complessa, e a differenza de ‘Il secondo girone’ che seguiva le regole del teatro aristotelico per unità di tempo, luogo e spazio, qui ci spostiamo spesso su tutte le coordinate. E’ stata una sfida, come del resto ogni storia di Samuel Stern che mi è capitato di scrivere. Fortunatamente potevo contare sull’arte di Stefano Manieri con cui ormai ci conosciamo e ci capiamo al volo”.

“Tornare al girone è stato emozionante – dichiara Stefano Manieri – Nel corso di questi tre anni abbiamo costantemente parlato dalla storia con Andrea, non ci siamo mai fermati, anche nella fase in cui lui stava ancora lavorando al soggetto. Al contrario della prima volta, conoscevo in anticipo tutti i punti cardinali della storia e i colpi di scena. Madame e tutti gli abitanti del girone sono rimasti nel nostro cuore, come se fossero dei nostri amici a cui avevamo fatto la promessa di tornare a trovarli. Anche i lettori ci hanno molto supportato. Tra me e Andrea c’è un rapporto simbiotico, ci capiamo al volo, tanto che a volte a lui basta scrivere due righe in sceneggiatura e tutto viene da sé, e questo ci ha molto aiutati. Se vogliamo, è una storia più action rispetto alla prima, in cui ho cercato di mantenere aspetti peculiari del mio tratto, come i chiaroscuri, ma aggiungendo sintesi e dinamismo. Vi assicuro che in questa storia non accade mai quello che vi aspettereste!”

Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno ha una scena post-credits?

La stagione estiva cinematografica del 2023 è davvero ricca di film d’ogni genere e gusto. Action, commedie e drammi stanno inondando – e inonderanno ancora – le sale, pronti a far vivere al pubblico esperienze indimenticabili. Fra questi da non perdere vi è Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno, opera spy/thriller con protagonista l’inattaccabile Ethan Hunt di Tom Cruise, che questa volta vivrà un’avventura divisa in due parti (la seconda in arrivo nel 2024).

Il film è diretto da Christopher McQuarrie, qui al suo terzo capitolo del franchise e, proprio perché si presenta in due sezioni distinte, molti si sono chiesti se contiene una scena post-credits. Chi ha seguito tutti i film di Mission: Impossible sa bene che nessuno di loro contiene una scena dopo i titoli di coda, indi per cui McQuarrie ha deciso di mantenere ancora intatta questa “tradizione” non inserendo all’interno di Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno alcuna scena post-credits. Ma cerchiamo di capire meglio perché.

I film del franchise dovrebbero avere delle scene post-credits?

Mission - Impossible - Dead Reckoning Parte Uno film

Tom Cruise debutta nei panni di Ethan Hunt nel 1996 con Mission: Impossible, primo film che dà inizio al franchise fortunato che oggi tutti noi conosciamo. Diretto da Brian de Palma, questo era (per il periodo) uno spy-thriller tradizionale, al cui interno però vi erano effettivi visivi e action scene molto all’avanguardia. I capitoli seguenti – che hanno dovuto sempre alzare la posta in gioco in questo senso – hanno poi trasformato il franchise di Mission: Impossible in un’epitome dei blockbuster d’azione.

Quando in cabina di regia è arrivato McQuarrie – che dirige anche Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno – in Mission: Impossible: Rogue Nation e Mission: Impossible – Fallout, si è potuto osservare un buon equilibrio fra i brividi tradizionali e tipici del genere spy ed action (che ricordano le pellicole del genere degli anni Sessanta e Settanta) e le acrobazie più moderne con un’azione sempre ben inquadrata, che hanno fatto immergere il pubblico al cento per cento nel mondo adrenalinico di Ethan Hunt. In base a quanto detto, ha senso che in Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno non ci siano scene post-credits. Perché?

Il film è già di per sé molto lungo, anzi il più lungo del franchise, e il regista regala al pubblico un’esperienza talmente totalizzante in questo lasso di tempo che una sequenza finale sarebbe risultata superflua. McQuarrie, infatti, come accade anche negli altri Mission: Impossible da lui diretti, inserisce tutto il materiale prima dei titoli di coda, in modo che lo spettatore dopo possa andarsene. Questo capitolo, svolgendosi in modo abbastanza soddisfascente e avendo un equilibrio emozionante che altri eventi cinematografici in due parti non sono riusciti a raggiungere, non richiede perciò una post-credits, ma anzi funziona meglio senza, pur essendoci una seconda parte nel 2024.

Il regista, in poche parole, è riuscito a trovare la formula giusta per dare un’esperienza completa che idealmente lascerà il pubblico soddisfatto, ma ancora eccitato e incuriosito per la prossima storia.

Le missioni di Ethan Hunt continueranno?

Mission - Impossible - Dead Reckoning Parte Uno cast

Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno, è un’esperienza cinematografica d’azione molto impattante e indimenticabile nonostante l’assenza di scene post-credits. Il 2024 sarà protagonista dell’uscita della sua seconda parte, indi per cui il pubblico vedrà il continuo della missione di Ethan Hunt.

Avendo sulle spalle ben otto film, con quest’ultima gigantesca missione divisa in due parti, si è perciò supposto che il franchise volesse salutare il suo pubblico, un po’ come accadrà con Fast & Furious nel 2025. Eppure Tom Cruise non sembra essere molto d’accordo. Infatti, nel corso di un’intervista al Sydney Morning Herald, l’attore ha dichiarato che vorrebbe continuare a portare sul grande schermo le avventure del suo Ethan Hunt fino a quando non avrà l’età di Harrison Ford.

Ford, ricordiamo, è tornato al cinema all’età di 80 anni con Indiana Jones e il Quadrante del Destino, per dare un ultimo saluto sia al suo archeologo sia ai fan che per decenni lo hanno seguito, supportato e amato fedelmente la saga. Se il desiderio di Cruise venisse esaudito, ciò vorrebbe dire che Mission: Impossible potrebbe avere altri sequel e il franchise, quindi, continuare a vivere.

Piggy, gratis al cinema con Cinefilos.it

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Piggy, gratis al cinema con Cinefilos.it

In occasione dell’uscita al cinema di Piggyil nuovo film di Carlota Pereda con Carmen Machi, Laura Galán, Claudia Salas, Pilar Castro, Fred Tatien, Camille Aguilar, José Pastor, Mabel del Pozo, Stéphanie Magnin, Irene Ferreiro, Julián Valcárcel, Fernando Delgado-Hierro, Chema del Barco, Cinefilos.it offre la possibilità ai suoi lettori di assistere gratuitamente al film in anteprima.

La proiezione del film è previste il 19 luglio in diverse sale italiane. Ecco l’elenco completo delle sale che aderiscono all’iniziativa:

  • Fiumicino (RM) – Uci Cinemas Parco Leonardo – Via Gian Lorenzo Bernini, 20/22, 00054 Fiumicino RM    19-lug    20.30
  • Milano – Uci Cinemas Bicocca – Via Chiese, 20126 Milano MI    19-lug    21.00
  • Genova – Uci Cinemas Fiumara – Via Paolo Mantovani, 16151 Genova GE    19-lug    20.30
  • Orio (BG) – Uci Cinemas Orio al Serio – Via Portico, 71, 24050 Orio al Serio BG    19-lug    20.30
  • Moncalieri (TO) – Uci cinemas Moncaglieri – Via Fortunato Postiglione, 2, 10024 Moncalieri TO    19-lug    20.30
  • Montano Lucino (CO) – Uci Cinemas Como – Via G. Leopardi, 1/A, 22070 Montano Lucino CO    19-lug    20.30
  • Savignano sul Rubicone (FC) – Uci Cinemas Romagna – Piazza Metropolis, 47039 Savignano sul Rubicone FC    19-lug    20.30
  • S.G. Lupatoto (VR) – Uci Cinemas Verona – Via Monte Pastello, 37057 San Giovanni Lupatoto VR    19-lug    20.30
  • Bologna – Pop UP Cinema Arlecchino  – Via delle Lame, 59/A, 40121 Bologna BO    19-lug    21.00

Prenota QUI il tuo biglietto omaggio: www.anteprimeluglio.it

Per prenotare il tuo invito gratuito valido per 2 ingressi clicca qui (link) riceverai una e-mail di conferma invito fino ad esaurimento posti.

Piggy, la trama

Sara (Laura Galán) vive in un piccolo paese, alternando lo studio con il lavoro, dato che temporaneamente supporta i genitori nel negozio di macelleria. Soprannominata “Piggy“, per il suo sovrappeso, è costretta a subire ripetuti atti di bullismo, che culminano un pomeriggio in piscina.

Guarda il trailer di Piggy

Creuza de Mà – Musica per cinema, tutto pronto per la 17ma edizione

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Tutto pronto per la 17ma edizione di Creuza de Mà – Musica per cinema, che prenderà il via martedì 18 luglio e fino a domenica 23 animerà Carloforte, la splendida location sull’isola di San Pietro nel sud della Sardegna, con musica, incontri, masterclass e proiezioni.

Ideata e diretta dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzata dall’associazione culturale Backstage, la manifestazione sarà come sempre un importante luogo e momento d’incontro per tutti gli ospiti, tra cui registi, musicisti e compositori, ma anche per gli appassionati di cinema e musica che durante la sei giorni avranno modo di esplorare il rapporto tra queste due arti.

Un palinsesto di appuntamenti pensati per il pubblico, con i film e i concerti, accompagnato dai momenti di riflessione e approfondimento dell’offerta didattica del “CAMPUS musica e suono per il cinema e per l’audiovisivo”, progetto di alta formazione ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu e realizzato da Creuza de Mà con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia Scuola Nazionale di Cinema con il supporto della Fondazione Sardegna Film Commission.

Sono queste le due anime che compongono Creuza de Mà, che da sempre vuole innescare una riflessione più profonda intorno ai temi della musica per cinema in un posto dal fascino assoluto come Carloforte, tanto caro a Fabrizio De André cui il festival rende omaggio.

Ad inaugurare l’edizione 2023 nella serata di mercoledì 18 luglio sarà il consolidato appuntamento con il concerto delle Musiche da film eseguito dalla Banda Musicale di Carloforte con inedite partiture arrangiate appositamente per la banda da Pivio e Pasquale Catalano (ore 21.30, piazzale Angelo Aste).

Ma il programma di Creuza de Mà proseguirà con proiezioni, masterclass, incontri, concerti, appuntamenti sonori e l’immancabile concerto al tramonto alle “Ciassette”, già sold out.

Tra gli ospiti attesi a Carloforte: Mauro Pagani, che riceverà la cittadinanza onoraria del Comune e suonerà in uno speciale concerto per la cittadinanza organizzato da Creuza de Mà e dal Comune di Carloforte, Pivio, il regista Paolo Pisanu con il compositore Riccardo Gasparini, Ondanueve String Quartet, Gatto Ciliegia contro il grande freddo, Alessandro Pieravanti, Francesca CimaFrancesco Cerasi, il pianista Jean Marc Luisada e molti altri.

Box Office: Mission Impossible scala le classifiche

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Box Office: Mission Impossible scala le classifiche

Dopo due settimane al primo posto nel box office italiano, Indiana Jones ed il Quadrante del destino viene surclassato a favore di una nuova imperdibile uscita: stiamo parlando di Mission Impossible: dead reckoning parte uno! Settimo capitolo della saga d’azione con Tom Cruise come protagonista, il film ha incassato €401.583 nel suo primo fine settimana nelle sale, su un totale di più di un milione di euro dalla sua uscita il 12 luglio. Continuano a mantenersi nella top 3 Indiana Jones ed il quadrante del destino, quinto capitolo della serie cinematografica con Harrison Ford, con un incasso di €150.585, ed Elemental, cartone Disney Pixar, con un guadagno di €123.304. Entrambi si avvicinano ad un incasso totale di 5 milioni di euro dalla loro uscita nelle sale rispettivamente il 28 ed il 21 giugno.

Box office: il resto della classifica

Al quarto posto si stabilisce Insidious-La porta rossa, quinto ed ultimo capitolo della saga horror, con un incasso di €68.618 nel week end, a fronte di un totale di poco più di un milione di euro dalla sua prima uscita il 5 luglio.

Come quinto e sesto classificato ritroviamo Ruby Gillman la ragazza con i tentacoli, pellicola animata presente nelle sale dal 5 luglio, con un incasso di €66.146, e Hypnotic, thriller con Ben Affleck; quest’ultimo ha incassato €26.573 nel fine settimana e soli €249.326 dalla sua prima uscita il 6 luglio.

Al settimo ed ottavo posto si classificano Kiki- consegne a domicilio, film animato dello studio Ghibli del 1989 riportato nei cinema nel periodo dal 13 al 19 luglio, con un incasso di €23.161 nel week end, e Spider-Man: across the Spider-Verse. Quest’ultimo, nei cinema dal 1 giugno, incassa €14.069 a fronte di un totale di più di 6 milioni di euro dalla sua prima uscita.

In fondo alla classifica del box office ritroviamo La Sirenetta al nono posto, live action Disney, con un incasso di €9.536 su un totale che sfiora i 12 milioni di euro dalla sua prima uscita il 24 maggio, e Le mie ragazze di carta, pellicola uscita il 13 luglio nei cinema; questa raggiunge degli scarsi guadagni già nel primo fine settimana nei cinema, con un incasso di €9.068.

Doctor Strange 2: una star del film conferma un dettaglio sul cameo degli Illuminati

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Doctor Strange 2 non ha esplorato il Multiverso nel modo in cui molti fan avrebbero sperato. Molti cameo che si vociferavano come certi non si sono rivelati tali, ma nel corso del film si ha comunque modo di incontrare alcuni volti noti. Questi si ritrovano in particolare con l’ingresso in scena degli Illuminati di Terrra-838. Questi sono, in particolare, John Krasinski nei panni di Mr. Fantastic, Patrick Stewart in quelli di Charles Xavier, Lashana Lynch come Captain Marvel e Hayley Atwell in quelli di Captain Carter. Riguardo la loro effettiva presenza sul set, però, sono da subito iniziate a circolare voci contrastanti.

Ad esempio, si ritiene che a un certo punto sia stato utilizzato un sostituto per Magneto, mentre i problemi di programmazione hanno visto Daniel Craig costretto a cedere il ruolo di Balder the Brave. La sorpresa più grande è stata di certo il Mister Fantastic di Krasinski, un attore con cui Elizabeth Olsen ha confermato di non essersi mai incrociata sul set. Ora, l’attrice interprete di Captain Carter, Hayley Atwell, ha rivelato che molti dei cameo degli Illuminati sono effettivamente stati girati senza che i personaggi si trovassero davvero fianco a fianco.

Parlando al podcast Happy Sad Confused, l’attrice, ora al cinema con Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno è stata interrogata su quella sequenza del sequel di Doctor Strange e ha detto: “No, John Krasinski non c’era, Lashana Lynch era lì, Patrick Stewart non c’era. Quindi , era strano…“. Mentre dunque Captain Carter e Capitano Marvel erano chiaramente destinate a essere sempre lì sul set, il resto del roster di questo gruppo era piuttosto fluido a riguardo. Di recente, la Atwell ha inoltre espresso disappunto proprio riguardo il suo cameo dal vivo nei panni di Captain Carter.

Barbie: Greta Gerwig svela i 33 lungometraggi che hanno ispirato il film

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A pochi giorni dall’arrivo in sala di Barbie, la regista Greta Gerwig ha svelato i film che hanno ispirato il suo adattamento live-action della popolare bambola Mattel. Parlando con Letterboxd, la Gerwig ha infatti indicato ben 33 lungometraggi che, in un modo o in un altro, sono serviti come fonti d’ispirazione per il suo terzo lavoro come regista. Ecco i film che ha elencato di seguito:

  • Splash
  • Il Mago di Oz
  • Un americano a Parigi
  • Singin’ in the Rain
  • Scarpette rosse
  • A Matter of Life and Death
  • Oklahoma
  • Donne sull’orlo di una crisi di nervi
  • La signora del venerdì
  • The Philadelphia Story
  • Gold Diggers of 1935
  • Heaven Can Wait
  • All That Jazz
  • Twentieth Century
  • The Ladies Man
  • La finestra sul cortile
  • The Truman Show
  • Grease
  • Il padrino
  • Incontri ravvicinati del terzo tipo
  • 2001: Odissea nello Spazio
  • La febbre del sabato sera
  • E la nave va
  • The Umbrellas of Cherbourg
  • The Earrings of Madame de…
  • Tempi moderni
  • The Young Girls of Rochefort
  • Model Shop
  • Il cielo sopra Berlino
  • Jacques Tati’s Mon Oncle
  • Pee-wee’s Big Adventure
  • The Bee Gees: How Can You Mend a Broken Heart
  • Playtime

Sebbene l’elenco della Gerwig sia quantomai vario, alcuni riferimenti visivi ai film che ha citato sono evidenti nei trailer. La più ovvia è la ricreazione di una delle scene più iconiche di 2001: Odissea nello spazio, che è stata la base del teaser trailer e ha presentato al mondo il ritratto della Barbie di Margot Robbie. Ha anche agito da tono per il resto del materiale promozionale, che ha reso il film in uscita un evento teatrale imperdibile e un fenomeno culturale.

Barbieland sembra invece un mondo fortemente ispirato da molti film elencati, dai colori vivaci de Il mago di Oz ai disegni surrealisti di E la nave va di Fellini e The Truman Show di Peter Weir. Mentre il film in sé sembra essere di natura altamente commerciale, poiché è basato su un IP che ha trasceso le generazioni e continua ad essere popolare come lo era quando Mattel ha introdotto la bambola Barbie, le sue ispirazioni sono molto intricate e i gusti cinematografici della Gerwig davvero vasti.

Il tempo ci dirà invece come film come Il Padrino sia entrato a far parte della narrativa generale di Barbie, ma il CEO Mattel interpretato da Will Ferrell potrebbe fungere da riferimento visivo a Marlon Brando o Al Pacino in Il Padrino di Coppola. Per quanto sia strano vedere film come questi citati per Barbie, l’esperienza teatrale che Gerwig promette per il suo ultimo film si preannuncia unica, per uno dei film ormai più importanti dell’estate e dell’anno.

Barbie, il cast del film

Dalla sceneggiatrice/regista candidata all’Oscar Greta Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva Barbie con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie (Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e Ryan Gosling (La La Land, Drive) nei panni di Barbie e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera (End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon Trainer), Kate McKinnon (Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday), Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World, Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga dalla Terra), Issa Rae (The Photograph – Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e Will Ferrell (Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno).

Fanno parte del cast del film anche Ana Cruz Kayne (Piccole donne), Emma Mackey (Emily, Sex Education), Hari Nef (Assassination Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men), Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex Education), Scott Evans (la serie TV Grace e Frankie), Jamie Demetriou (Crudelia), Connor Swindells (Sex Education, Emma.), Sharon Rooney (Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan (Bridgerton, Derry Girls), Ritu Arya (The Umbrella Academy) e il premio Oscar Helen Mirren (The Queen – La Regina). Il film sarà al cinema dal 20 luglio.

Secret Invasion: secondo peggior debutto a fronte di un budget enorme?

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Secondo quanto riferito da un rapporto di Forbes, Secret Invasion ha debuttato con un numero di spettatori estremamente basso, solo 994.000, ovvero il secondo peggior debutto per uno spettacolo dopo Ms. Marvel. Tuttavia, stimare il numero di spettatori su una piattaforma è ancora un gioco d’ipotesi, poiché gli streamer non rilasciano mai ufficialmente alcuna statistica a riguardo. Questa pratica è una delle questioni chiave nello sciopero WGA e SAG-AFTRA poiché la mancanza di trasparenza influisce sui residui che gli streamer devono pagare a scrittori e attori.

Tuttavia, il rapporto che suggerisce tale risultato sembra non essere troppo lontano dalla realtà, poiché il CEO della Disney Bob Iger ha recentemente commentato che la Marvel potrebbe essersi estesa troppo con la sua incursione in televisione. Andando avanti, Iger ha dichiarato che la società ridurrà la spesa per i progetti Marvel e Star Wars. L’annuncio sembra trovare giustificazione grazie un rapporto di Forbes, che rivela che Secret Invasion è andato decisamente fuori budget, arrivandoo a 211,6 milioni di dollari di costo.

Per avere un po’ di contesto, Guardiani della Galassia Vol. 3 aveva un budget di produzione di 250 milioni mentre Ant-Man and the Wasp: Quantumania aveva un budget di 200 milioni. In questo caso però non ci sono entrate al botteghino per compensare il costo di Secret Invasion. Un altro punto di riferimento sarebbe la stagione uno di Loki, che è stata presentata per la prima volta con 2,5 milioni di spettatori.

Forbes inoltre riferisce che Secret Invasion è stato girato principalmente ai Pinewood Studios appena fuori Londra e che il Regno Unito ha un rimborso fiscale per i progetti girati nel paese. Tuttavia, questo programma di rimborso richiede ai progetti di rivelare quanto hanno speso per la produzione, ed è così che Forbes ha scoperto il budget di Secret Invasion. Un fattore probabile per l’aumento del budget è stato il fatto che lo spettacolo è stato sottoposto a 4 mesi di estese riprese. Con queste premesse, non ci si dovrà sorprendere se alcuni progetti televisivi e cinematografici Marvel precedentemente annunciati verranno completamente cancellati.

Secret Invasion, tutto quello che c’è da sapere sulla serie

Il primo episodio di Secret Invasion è uscito il 21 giugno 2023 su Disney+. Ogni episodio della miniserie di sei episodi debutterà ogni mercoledì, fino al finale il 26 luglio 2023. Lo spettacolo è interpretato da Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Cobie Smulders, Martin FreemanDon Cheadle, tutti che riprendono i loro ruoli dai film del Marvel Cinematic Universe. La serie introdurrà anche i personaggi interpretati da Kingsley Ben-Adir, Emilia Clarke e Olivia Colman nell’MCU. Basato sulla serie di fumetti di Brian Michael Bendis, Leinil Francis Yu, Mark Morales e Laura Martin, Secret Invasion è prodotto da Kyle Bradstreet, con il regista di Let Him Go Thomas Bezucha e Ali Selim come registi.

The Creator: un nuovo trailer mozzafiato per lo Sci-Fi di Gareth Edwards

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Hollywood è in sciopero, portando l’industria cinematografica e televisiva a un arresto improvviso. Tuttavia nuovi film continueranno a essere rilasciati nelle settimane e nei mesi a venire, anche senza attori che possano promuovere il loro lavoro.  Ciò danneggerà molti titoli in arrivo, incluso il nuovo film di fantascienza originale di Gareth Edwards (Rogue One: A Star Wars Story), The Creator.

20th Century Studios oggi ha rilasciato un nuovo trailer mozzafiato per The Creator e se le premesse di questo trailer saranno rispettate probabilmente siamo di fronte uno dei film d’azione più ambiziosi dell’anno. Purtroppo la storia recente non ha premiato nuovo film di fantascienza originale, speriamo che questo possa cambiare le sorti di titoli originali come questo perché questa nuova  anteprima ricca di azione offre molte ragioni convincenti per andare a guardare The Creator nelle sale il 29 settembre. Il nuovo contributo rivela di più su quella che promette di essere un’avventura incredibile per Joshua personaggio interpretato fa John David Washington e il suo compagno di intelligenza artificiale.

The Creator, che arriverà il 28 settembre nelle sale italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia. Diretto da Gareth Edwards (Rogue OneGodzilla), il film è interpretato da John David Washington (Tenet), Gemma Chan (Eternals), Ken Watanabe (Inception), Sturgill Simpson (Io e Lulù), l’esordiente Madeleine Yuna Voyles e la vincitrice dell’Academy Award Allison Janney (Tonya). La sceneggiatura è di Gareth Edwards e Chris Weitz, da un soggetto di Edwards. Il film è prodotto da Gareth Edwards, p.g.a., Kiri Hart, Jim Spencer, p.g.a. e Arnon Milchan, mentre Yariv Milchan, Michael Schaefer, Natalie Lehmann, Nick Meyer e Zev Foreman sono i produttori esecutivi.

La trama del film The Creator

In una guerra futura tra la razza umana e le forze dell’intelligenza artificiale, Joshua (Washington), un ex agente delle forze speciali in lutto per la scomparsa della moglie (Chan), viene reclutato per dare la caccia e uccidere il Creator, l’inafferrabile architetto dell’avanzata IA che ha sviluppato una misteriosa arma con il potere di porre fine alla guerra… e all’umanità stessa. Joshua e la sua squadra di agenti d’élite oltrepassano le linee nemiche nel cuore oscuro del territorio occupato dall’IA solo per scoprire che l’arma apocalittica, che è stato incaricato di distruggere, è un’IA con le sembianze di un bambino.

Zom 100: Bucket List of the Dead, trailer del nuovo film zombie in arrivo su Netflix

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Netflix rilascerà il suo film live action giapponese “Zom 100: Bucket List of the Dead“, il 3 agosto. La commedia horror è basata sul manga di successo (serie di fumetti) di Aso Haro e Takata Kotaro che ha debuttato sulla rivista Shogakukan Monthly Sunday Gene-X nell’ottobre 2018. Ha anche generato una serie animata trasmessa negli USA e in molti altri territori. Il fumetto è una fusione stravagante e originale del manga gag salaryman – un genere popolare in Giappone raramente esportato all’estero – con il tipo di storia dell’olocausto di zombi che è diventata un punto fermo di Hollywood.

La storia di Zom 100: Bucket List of the Dead segue l’impiegato oberato di lavoro Akira (interpretato da Akaso Eiji) che, sulla scia di un’apocalisse di zombi, è più eccitato di non dover andare al lavoro che preoccupato di respingere i non morti. Ha 100 cose da fare prima di trasformarsi lui stesso in uno zombi e intraprende un viaggio con Shizuka (Shiraishi Mai) e Kencho (Yanagi Shuntaro) per controllare la sua lista dei desideri. Un nuovo trailer presenta anche il primo sguardo allo squalo zombi, uno degli elementi preferiti dai fan del manga. Il film è diretto da Ishida Yusuke da una sceneggiatura di Mishima Tatsuro e la produzione di Morii Akira.

All’inizio di quest’anno Aso ha detto a Variety che il panorama dei media giapponesi era troppo saturo di zombi, in tutto, dai fumetti agli spettacoli televisivi e ai film, ma voleva comunque provare una nuova prospettiva. “Volevo provare un approccio diverso [..] Ho scritto (il manga) per essere un po’ insolito, un po’ sciocco”, ha detto.“Sto bene se la gente lo vede come ridicolo. Ma c’è anche un messaggio: fai quello che vuoi fare, nel modo più completo possibile”.

Aso è anche il creatore di “Alice in Borderland“, un gioco di sopravvivenza a fumetti di fantascienza che è stato trasformato in una serie live-action Netflix di successo del 2020 che è ora alla sua seconda stagione. Zom 100: Bucket List of the Dead è l’ultimo titolo di una serie di film live-action locali dal Giappone che hanno debuttato su Netflix negli ultimi mesi. Segue “Call Me Chihiro” e “Re/member”.

Laggiù qualcuno mi ama arriva su SKY e NOW

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Laggiù qualcuno mi ama arriva su SKY e NOW

Arriva in prima tv su Sky Laggiù qualcuno mi ama, docufilm su Massimo Troisi diretto da Mario Martone, mercoledì 19 luglio alle 21.15 su Sky Cinema Due, in contemporanea anche su Sky Documentaries, in streaming su NOW e disponibile on demand.

Nell’anno del 70esimo anniversario dalla nascita dell’indimenticabile Massimo Troisi, Martone racconta una figura fondamentale della cultura italiana e coglie i molteplici aspetti del suo essere uomo e artista. Nel docufilm le immagini delle pellicole di Troisi si intersecano con le parole di artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati come Francesco Piccolo, Anna Pavignano, Valeria Pezza, Goffredo Fofi, Paolo Sorrentino, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Federico Chiacchiari, Demetrio Salvi, Mario Spada, Fabio Balsamo, Aurora Leone, Michael Radford e Roberto Perpignani.

Il film è una produzione INDIANA PRODUCTION, VISION DISTRIBUTION e MEDUSA FILM in collaborazione con SKY e con NETFLIX.

La trama del film Laggiù qualcuno mi ama

Laggiù qualcuno mi ama è il viaggio personale di Mario Martone nel cinema di Massimo Troisi. Montando le scene dei suoi film Martone vuole mettere in luce Troisi come grande regista del nostro cinema prima ancora che come grande attore comico, e per farlo delinea la sua parabola artistica dagli inizi alla fine, inquadrandolo nella temperie degli anni in cui si è formato e nella città comune ai due registi, Napoli. Col montaggio dei film si intersecano alcune conversazioni, non con persone che frequentavano Troisi, ma con artisti che lo hanno amato e ne sono stati influenzati, come Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra e Picone, critici che lo hanno studiato, come Goffredo Fofi e la rivista Sentieri selvaggi, e due tra gli artefici della sua opera postuma, Il postino, Michael Radford e Roberto Perpignani. Fa eccezione Anna Pavignano che con Troisi scriveva i suoi film e che Martone vuole incontrare per indagare i processi creativi da cui essi scaturivano, e che collabora al film mettendo a disposizione dei preziosi materiali inediti.

SAG-AFTRA: il presidente definisce “ripugnanti e fuori dal mondo” i commenti del CEO della Disney Bob Iger

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È stata una grande settimana per il CEO della Disney, Bob Iger. Dopo aver annunciato che rimarrà in quel ruolo fino al 2026, il dirigente si è poi dichiarato sincero in un’intervista quando ha parlato dei recenti fallimenti di Marvel, Star Wars e Pixar.  Nella stessa intervista, a Iger è stato chiesto quale fosse allora la conseguenza in merito allo scipero SAG-AFTRA e ha detto: “È molto inquietante per me … questo è il momento peggiore al mondo da aggiungere a quella interruzione [post-COVID]”.

Inutile dire che questi commenti di un capo dello studio che guadagna decine di milioni di dollari ogni anno non sono stati accolti affatto bene. Parlando con Variety  durante il picchetto, la presidente di SAG-AFTRA Fran Drescher ha fatto conoscere i suoi sentimenti su Iger e sicuramente non si è tirata indietro.  “Li ho trovati terribilmente ripugnanti e fuori dal mondo. Assolutamente stonato. Non credo che gli sia servito bene”, ha detto delle recenti osservazioni di Iger. “Se fossi quella compagnia, lo rinchiuderei dietro le porte e non lo lascerei mai parlare con nessuno di questo.” È così ovvio che non ha idea di cosa stia realmente accadendo sul campo con persone che lavorano sodo e che non guadagnano nemmeno lontanamente lo stipendio che sta guadagnando lui”, ha aggiunto la Drescher”. Compensi alti sette cifre, otto cifre, questo è pazzesco soldi che guadagnano, e a loro non importa se sono baroni terrieri di un’epoca medievale”.

Non è l’unica ad aver preso di mira i commenti di Iger,  anche la star dei Guardiani della Galassia Sean Gunn ha commentato le parole del CEO della Disney e lo ha fatto durante un discorso appassionato sul perché questo sciopero è importante e cosa significa per i suoi colleghi attori.  Puoi guardare il video qui sotto, ma qualcosa ci dice che Iger si è inavvertitamente trasformato in qualcuno contro cui i membri della WGA e SAG-AFTRA possono mobilitarsi.

Blue Beetle: prima breve clip del nuovo DCU rivela il villain del film?

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Una nuova clip per Blue Beetle è stata rilasciata tramite l’account Twitter ufficiale del film e sembra che l’origine di Carapax coinvolgerà un nuovo cattivo basato sulla tecnologia. In questa nuova clip di Blue Beetle, vediamo Jaime Reyes che viene scaraventato attraverso un muro di mattoni e grazie alla corazza ne esce apparentemente illeso. Le cose si fanno interessanti quando lo Scarabeo gli suggerisce che il suo avversario lo sta caricando. “OMAC in arrivo, Jaime “, avverte lo Scarabeo.

Da quello che sembra lo scarabeo stesso suggerisce l’arrivo di OMAC. Per coloro che non hanno familiarità con OMAC, che a volte sta per One Man Army Corps o Observational Metahuman Activity Construct, gli OMACS sono cyborg, esseri umani che vengono trasformati da un nano-virus in macchine viventi da un satellite AI canaglia chiamato Brother Eye. Più di recente, il personaggio ha avuto un posto di rilievo nel recente evento Futures End della DC Comics, in cui il futuro Batman Terry McGinnis viaggia indietro nel tempo per impedire l’ascesa di Brother Eye e scongiurare un futuro in cui Brother Eye prende il controllo della popolazione mondiale di supereroi trasformandoli in OMAC.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940. Tale supereroe ha avuto nel tempo diversi alter ego. Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine.

È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics. Soto (“Charm City Kings”, “The Farm”) dirige da una sceneggiatura di Gareth Dunnet-Alcocer (“Miss Bala”), basata sui personaggi DC. Al fianco di Xolo Maridueña (“Cobra Kai”) troviamo Adriana Barraza (“Rambo: Last Blood”, “Thor”) nel ruolo della nonna di Jaime, Nana, Damían Alcázar (“Narcos”, “Narcos: Mexico”) in quello di suo padre, Elpidia Carrillo (“Mayans M.C.”, la saga di “Predator”) nel ruolo della madre, Bruna Marquezine (“Maldivas”, “God Save the King”) in quello di Jenny Kord, Raoul Max Trujillo (i film di “Sicario”,“Mayans M.C.”) come Carapax. I

Il Premio Oscar Susan Sarandon (“Monarch”, “Dead Man Walking”) come Victoria Kord e George Lopez (le saghe di “Rio” e “I Puffi”) nel ruolo di suo zio Rudy. Nel cast anche Belissa Escobedo (“American Horror Stories”, “Hocus Pocus 2”) nel ruolo della sorella di Jaime, Milagro, e Harvey Guillén (“What We Do in the Shadows”) che interpreta il Dott. Sanchez. Blue Beetle sarà disponibile nelle sale italiane a partire dal 17 agosto 2023 distribuito da Warner Bros. Pictures.

Frankenstein: il film di Guillermo del Toro sarà un adattamento “profondamente emotivo”

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Mentre gli spettatori hanno visto una quantità apparentemente infinita di film nel corso degli anni basati sul Frankenstein di Mary Shelley, il regista Guillermo del Toro sembra intenzionato a tornare dove tutto è iniziato con il suo adattamento. Dopo aver vinto due Oscar per il film La forma dell’acqua e quello per il miglior film d’animazione con Pinocchio, è ora confermato che il prossimo progetto di del Toro sarà la storia di Frankenstein. Un titolo già da ora molto atteso date le capacità di del Toro come regista e il suo immenso apprezzamento per l’horror classico.

Secondo A.frame, il produttore J. Miles Dale ha ora recentemente anticipato che il progetto offrirà una storia “profondamente emotiva” con la sua interpretazione di Frankenstein e questo risale a come la Shelley era riuscita a fare lo stesso con il suo originale romanzo. “del Toro stava per partecipare al Monster Universe della Universal, ma non l’ha fatto“, dice Dale nell’intervista, commentando come questo nuovo progetto sia perfetto per Del Toro. “Riteniamo che La forma dell’acqua fosse una specie di sua versione della creatura di Shelley. Quindi, ora, qui sta facendo il suo Monster Universe.

Dale ha anche spiegato come il nuovo film Frankenstein rivisiterà il romanzo originale del 1818 per trarne ispirazione, con del Toro interessato a dare una svolta alla storia incentrata sulla famiglia, un tema ricorrente che è stato presente già nel lavoro del regista negli ultimi anni. “Negli ultimi due film, con Nightmare Alley e poi con Pinocchio, abbiamo affrontato l’intero rapporto padre-figlio. Questa versione di Frankenstein segue molto quella strada tematica. Quindi, si può dire che sia il terzo film di una trilogia sui padri di Guillermo. È eccitante, e quando leggi la sceneggiatura, è molto emozionante e, ovviamente, molto iconica“.

Frankenstein, quello che sappiamo sul film di del Toro

All’inizio di quest’anno è stato riferito che il film Frankenstein di Guillermo Del Toro sarà interpretato da Andrew Garfield, Oscar Isaac e Mia Goth, anche se i ruoli specifici non sono stati ancora rivelati. Al momento, inoltre, non è stata ancora fissata una data di uscita per il film. Del Toro ha sviluppato il progetto di Frankenstein per un po’ di tempo e ha sempre voluto realizzare un film incentrato sull’iconica storia di Mary Shelley. Non è noto se la sua versione sarà un adattamento d’epoca o se sarà invece ambientata in tempi moderni. Non si sa nemmeno chi interpreterà il dottor Frankenstein o la sua creazione; si ritiene che Goth interpreterà l’interesse amoroso del dottor Frankenstein.

Marvel Studios rilasciano una dichiarazione in merito ai ritardi nella produzione

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Con lo sciopero SAG-AFTRA in corso, molti progetti di alto profilo a Hollywood sono già stati temporaneamente interrotti. Questi includono produzioni Marvel Studios come Deadpool 3 e la serie Daredevil: Born Again. I capi dei Marvel Studios Kevin Feige e Louis D’Esposito hanno rilasciato una dichiarazione congiunta al loro staff. I capi affrontano i ritardi di produzione causati dagli scioperi simultanei di WGA e SAG-AFTRA. Entrambi hanno ammesso di essere rimasti delusi dai ritardi, ma hanno riconosciuto che i cambiamenti e le sfide imprevisti fanno parte del business.

Riconosciamo quanto avete fatto tutti per i vostri progetti specifici ed è deludente quando i piani attentamente definiti devono cambiare, ma il cambiamento costante è la natura dell’attività di produzione e i nostri team non sono estranei alle sfide inaspettate e all’evoluzione per affrontarle”, hanno detto Feige e D’Esposito (tramite The Hollywood Reporter). “Apprezziamo profondamente tutti i vostri sforzi per trarre il meglio dalla situazione e possiamo tutti sperare che un nuovo accordo venga finalizzato presto in modo da poter riprendere il grande lavoro che abbiamo in corso“.

I prossimi progetti dei Marvel Studios nel 2023

Dopo il debutto al cinema di Guardiani della Galassia Vol. 3, l’ultimo film in uscita dei Marvel Studios per il 2023 sarà The Marvels di Nia DaCosta con Brie Larson, Teyonah Parris e Iman Vellani. Se SAG-AFTRA e AMPTP non hanno raggiunto una conclusione equa entro allora, il cast non promuoverà il film di novembre secondo le condizioni di sciopero.

Per quanto riguarda il lato televisivo dei Marvel Studios, Loki – seconda stagione ed Echo dovrebbero debuttare entro la fine dell’anno. (Entrambi seguono Secret Invasion, che conclude la sua serie di sei episodi in queste due settimane) La serie guidata da Tom Hiddleston farà il suo ritorno il 6 ottobre, mentre tutti gli episodi della serie spin-off Hawkeye usciranno il 29 novembre. Come il cast di The Marvels, gli attori di Loki ed Echo non sarebbero in grado di partecipare ai tour stampa se lo sciopero degli attori continuasse durante i loro primi mesi.

Watchmen: per Patrick Wilson il film ha spianato la strada agli Avengers del MCU

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Patrick Wilson, attualmente in sala con il film Insidious: La porta rossa, da lui diretto e interpretato, è tornato a parlare di Watchmen (qui la recensione), il cinecomic diretto nel 2009 da Zack Snyder. L’attore, che ricorda l’esperienza con molto piacere, si è detto convinto che quel film abbia aperto la strada a The Avengers. Come noto, Watchmen esplora un mondo in cui i supereroi sono stati messi al bando, non prima di aver però profondamente cambiato il corso della storia degli Stati Uniti. Quando le vite di tutti gli Watchen sono minacciate, questi sono costretti ad uscire allo scoperto per salvare nuovamente il mondo.

Mentre i fan del materiale originale sono tutt’oggi divisi sulla qualità del film, Wilson è pienamente convinto della sua natura rivoluzionaria. In un’intervista con ReelBlend, Wilson parla della sua prospettiva sull’eredità di Watchmen, affermando che: “Watchmen è l’unico mio film che ho visto dall’inizio alla fine dalla premiere. Quel film è fantastico. Sapevo che Zack Snyder era in anticipo sulla curva. Sai, è strano dire che il pubblico non fosse pronto, ma hai bisogno di un film del genere. Hai bisogno che i film diventino così oscuri in modo che poi gli Avengers possano diventare così leggeri“.

Watchmen è stato uno dei primi film di supereroi moderni. Potrebbe essere difficile pensare che un film così oscuro e grintoso, che ha esaminato il lato brutto degli eroi e della società, avrebbe avuto un impatto su film come Aquaman e L’uomo d’acciaio. Tuttavia, Watchmen ha effettivamente svolto un ruolo importante nell’ispirare il DCEU. Per prima cosa, il film ha evidenziato come i fumetti possano essere portati in vita e gli argomenti unici che si possono affrontare. Senza dubbio ha avuto un ruolo nella Warner Bros. che ha scelto Snyder per dirigere L’uomo d’acciaio e dare il via al DCEU.

Nel frattempo, il DCEU è stato costruito attorno ad alcuni dei temi di Watchmen, in particolare i suoi eroi imperfetti. Film come Batman v Superman: Dawn of Justice, Suicide Squad e Birds of Prey approfondiscono la figura degli antieroi e l’offuscamento dei confini tra il bene e il male. Tornano dunque temi centrali di Watchmen come la moralità, la corruzione dell’umanità e la complessità del giusto contro lo sbagliato. Watchmen ha dunque effettivamente cambiato la storia dei film sui supereroi fornendo una visione unica di tali personaggi e aiutando a ispirare e spianare la strada al DCEU e all’MCU.

Il Signore degli Anelli torna sul grande schermo nei circuiti UCI Cinemas

Il Circuito UCI Cinemas riporta sul grande schermo Il Signore degli Anelli, il capolavoro tratto dai libri di J. R. R. Tolkien: dal 17 al 19 luglio l’appuntamento è con Il Signore degli Anelli – Le due Torri, il secondo capitolo della saga diretta da Peter Jackson. I fan del capolavoro fantasy distribuito da Warner Bros. Pictures potranno visitare ancora una volta la Terra di Mezzo, accompagnati da un cast d’eccezione, che vede tra i suoi membri Ian McKellen, Elijah Wood, Viggo Mortensen, Sean Astin, Billy Boyd, Orlando Bloom, Sean Bean, Cate Blanchett, John Rhys-Davies, Hugo Weaving, Christopher Lee e Karl Urban.

Di seguito il calendario della rassegna dedicata alle avventure di Frodo e dei suoi compagni:

  • Dal 17 al 19 luglio Il Signore degli Anelli – Le due Torri, il secondo capito della saga vincitore di 2 premi Oscar, che regala agli spettatori uno degli scontri più epici della storia del cinema: la Battaglia del Fosso di Elm;
  • Dal 24 al 26 luglioIl Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re, uno dei tre film più premiati di sempre, che tra i vari riconoscimenti vanta 11 premi Oscar e segna l’epilogo della lotta contro Sauron, il Signore Oscuro.

Le multisala che proietteranno il film dal 17 al 19 luglio sono UCI Bicocca (MI), UCI Orio (BG), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Casoria (NA), UCI Montano Lucino (CO), UCI Parco Leonardo (RM), UCI Fiumara (GE), UCI Lissone (MB), UCI Luxe Marcon (VE), UCI Molfetta (BA), UCI Moncalieri (TO), UCI Porta di Roma (RM), UCI Romagna Savignano sul Rubicone (FC), UCI RomaEst (RM), UCI Verona (VR), UCI Torino Lingotto (TO), UCI Reggio Emilia (RE), UCI Perugia (PG), UCI Piacenza (PC), UCI MilanoFiori (MI), UCI Cinepolis Marcianise (CE), UCI Ferrara (FE), UCI Fiume Veneto (PN), UCI Curno (BG), UCI Cinemas Meridiana Bologna (BO), UCI Alessandria (AL), UCI Arezzo (AR), UCI Showville Bari (BA), UCI Bolzano (BZ), UCI Catania (CT), UCI Firenze (FI), UCI Seven Gioia del Colle (BA), UCI RedCarpet Matera (MT), UCI Megalò (CH), UCI Certosa (MI), UCI Palermo (PA), UCI Pioltello (MI), UCI Luxe Maximo (RM), UCI Sinalunga (SI), UCI Luxe Palladio (VI) e UCI Villesse (GO).

Il costo del biglietto è pari a quello previsto per l’intero e il ridotto del giorno. Per assistere agli spettacoli è possibile acquistare i biglietti presso le casse delle multisala del Circuito, tramite App gratuita di UCI Cinemas per dispositivi Apple e Android e sul sito ucicinemas.it. I biglietti paper-less acquistati tramite App e i biglietti elettronici acquistati tramite sito danno la possibilità di evitare la fila alle casse con –FILA+FILM. 

Lena Dunham lavora con Netflix su una nuova commedia romantica

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Lena Dunham lavora con Netflix su una nuova commedia romantica

Secondo quanto apprendiamo da un recente rapporto di World of Reel Lena Dunham collaborerà con Netflix per una nuova commedia romantica. Il breve rapporto menziona che il film si chiamerà Too Much e parlerà di una “donna americana a Londra”. Tuttavia, nel rapporto non è stato menzionato nient’altro, a parte il fatto che Lena Dunham scriverà e dirigerà il progetto.

Lena Dunham è meglio conosciuto per aver creato, diretto, scritto, prodotto e interpretato la serie tv commedia drammatica di successo della HBO Girls, presentato per la prima volta nel 2012 e vinto Awards, un Writers Guild of America Award e vari Golden Globe. Di recente, Lena Dunham ha scritto e diretto la commedia del 2022 Sharp Stick, con Kristine Froseth, Jon Bernthal, Luka Sabbat e Dunham. Ha anche scritto e diretto la commedia medievale del 2022 Catherine Called Birdy, presentata in anteprima sul servizio Prime Video di Amazon lo scorso anno.

Ron Perlman si scaglia contro il dirigente dello studio per i commenti sullo sciopero degli scrittori

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Mentre lo sciopero degli sceneggiatori continua, e anche la Screen Actors Guild si unisce a loro, l’attore Ron Perlman ha lanciato una forte critica a coloro che cercherebbero di “far morire di fame” le persone in sciopero. In un post su Instagram poi cancellato , Perlman ha chiamato un dirigente anonimo che ha detto a Deadline la scorsa settimana che la fine dei giochi per gli studi e l’AMPTP (l’Alleanza dei produttori cinematografici e televisivi) era di lasciare che lo sciopero WGA continuasse fino a quando le persone non inizieranno a “perdere i loro appartamenti e perdere le loro case”. Ron Perlman ha lasciato intendere che non solo sapeva chi fosse il dirigente, ma che c’erano “molti modi per perdere la casa”.

Cosa ha detto Ron Perlman?

Una cosa, prima che me ne vada“, ha detto Perlman nel video. Il figlio di puttana che ha detto che continueremo questa cosa finché le persone non inizieranno a perdere le loro case e i loro appartamenti? Ascoltami, figlio di puttana. Ci sono molti modi per perdere la tua casa. In parte è finanziario, in parte è karma, e in parte è solo capire chi cazzo l’ha detto – e sappiamo chi l’ha detto – e dove fottutamente vive”.

Perlman ha continuato dicendo che l’esecutivo è qualcuno che guadagna $ 27 milioni all’anno “per non aver creato nulla“. Ci sono molti modi per perdere la tua casa“, ha detto Perlman. “Lo desideri sulle persone, desideri che le famiglie muoiano di fame, mentre guadagni $ 27 f-king milioni all’anno per non creare nulla? Stai attento, figlio di puttana. Stai molto attento, perché questo è il tipo di merda che agita la merda. Pace fuori”. Alla base degli scioperi di WGA e SAG-AFTRA ci sono problemi sui residui per gli spettacoli su piattaforme di streaming, così come altri problemi come l’uso dell’intelligenza artificiale sia nella stanza dello scrittore che durante le riprese.

Biancaneve: le nuove foto dal set scatenano le polemiche!

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Biancaneve: le nuove foto dal set scatenano le polemiche!

Sono disponibili nuove foto dal set dell’imminente adattamento live-action di Biancaneve della Disney. Le immagini mostrano non solo come sarà la Biancaneve interpretata da Rachel Zegler, ma rivelano anche maggiori dettagli su come saranno i sette nani. Le nuove foto dal set provengono dal Daily Mail e mostrano Rachel Zegler nell’iconico vestito rosso, blu e giallo di Biancaneve mentre si muove attraverso un campo. Dietro le sue tracce sette persone, che secondo il Daily Mail vengono chiamate “esseri fantastici” piuttosto che i “nani” presenti nel film d’animazione del 1937. Queste persone possono essere viste vestite con una varietà di abiti eccentrici, mentre esultano e marciano anche attraverso il campo.

Il cast dei sette include Martin Klebba, che interpreterà Grumpy nel film in uscita. Il Daily Mail riporta inoltre che sono state utilizzate anche due comparse, quindi non è chiaro esattamente chi realizzerà e chi non realizzerà il film finale. Guarda le foto live-action del set di Biancaneve qui sotto:

Tutto quello che sappiamo sul nuovo film Liveaction di Biancaneve

Biancaneve arriverà al cinema il 22 marzo 2024. Distribuito da Walt Disney Pictures. e vedrà come protagonista Rachel Zegler nel ruolo del protagonista, con Gal Gadot nel ruolo della Regina Cattiva. Andrew Burnap interpreterà il ruolo di Jonathan, mentre Martin Klebba interpreterà Grumpy nel prossimo adattamento live-action.  Biancaneve della Disney sarà basato sul primo classico animato dello studio  Biancaneve e i sette nani , che ha debuttato oltre 80 anni fa e ha dato il via al successo della Disney con i film d’animazione. La pellicola si ispirava alla fiaba tedesca del 1812 scritta dai fratelli Grimm.

Il film d’animazione segue la principessa titolare mentre viene esiliata nella pericolosa foresta dalla sua malvagia matrigna. Fortunatamente, viene salvata da sette minatori nani che la rendono parte della loro famiglia. Tuttavia, a causa del desiderio della malvagia matrigna di essere la più bella di tutte, inganna Biancaneve facendogli mangiare una mela avvelenata che maledirebbe la principessa in un sonno infinito. Affinché la maledizione venga spezzata, deve ricevere il bacio del vero amore. Il film è stato nominato per un Oscar per la migliore musica, con Walt Disney che ha vinto un premio onorario per il film. Questo progetto fa parte della crescente lista di imminenti progetti live-action della Disney, tra cui  La sirenetta,  Hercules,  Pinocchio e  Peter Pan e Wendy  insieme ai sequel  de Il re leone Aladdin e Crudelia, recentemente pubblicato. Questo progetto fa parte della crescente lista Disney di imminenti progetti live-action, tra cui Moana, Hercules, Lilo & Stitch e Bambi.

Mission: Impossible 7, il regista svela perché è stata scelta l’Entità come nuovo villain

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Il regista di Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno (qui la recensione) ha spiegato le scelte che hannno portato alla decisione di avere l’Entità come nuova grande minaccia, in coincidenza con le tensioni odierne sull’IA. Con Ethan Hunt (Tom Cruise) che sceglie di accettare un’altra missione, il team IMF viene infatti stavolta inviato a trovare una chiave che possa abbattere una nuova pericolosa IA senziente, chiamata appunto l’Entità. Naturalmente diverse fazioni si contendono la chiave, nel disperato tentativo di trovare un modo per prendere il controllo dell’Entità.

In un’intervista con Collider, il regista Christopher McQuarrie, ha afferrmato che la crescente minaccia dell’IA ha influenzato direttamente lo sviluppo del film, per il quale si è attinto a questioni di attualità, toccando i pericoli dell’IA. “Le prime conversazioni su questo sono state nel 2018/2019, quando stavamo cercando la nuova minaccia della saga. In passato abbiamo proposto minacce nucleari, minacce chimiche, minacce biologiche e via dicendo. Nel tentativo di mantenere un senso di novità, abbiamo guardando all’esterno e le conversazioni che ho avuto con Tom ha riguardavano la tecnologia, considerando che tutti ora parlano dell’intelligenza artificiale“.

La cosa a cui lo paragono è la Guerra Fredda. Quando stavo crescendo, la guerra fredda era molto reale. Eravamo sotto la minaccia dell’annientamento nucleare, che in qualsiasi momento potesse esserci una guerra tra due o tre superpotenze nucleari. Quindi, quando andavi a vedere un film sulla Guerra Fredda, non avevi bisogno di qualcuno che creasse la minaccia della Guerra Fredda, la sentivi e basta. Ora c’è questa ansia per la tecnologia e come la tecnologia sta iniziando a influenzare le nostre vite, e come possiamo prendere quell’ansia che il pubblico sta portando al film e dargli sfogo? Questo è davvero ciò a cui si riduce il film”. 

Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno, tutto quello che c’è da sapere sul film

In Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Uno Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua squadra dell’IMF si trovano di fronte alla sfida più pericolosa che abbiano mai affrontato: trovare e disinnescare una nuova terrificante arma che minaccia l’ intera umanità. Con il destino del mondo e il controllo del futuro appesi a un filo, la squadra inizierà una frenetica missione in tutto il mondo, per impedire che l’arma cada nelle mani sbagliate. Messo di fronte a un nemico misterioso e onnipotente, tormentato da forze oscure del passato, Ethan sarà costretto a decidere se sacrificare tutto per questa missione, comprese le vite di coloro che gli stanno più a cuore.

Il film è diretto da Christopher McQuarrie, già regista di Rogue Nation Fallout, e vanta un cast composto da, oltre Tom Cruise, Rebecca Ferguson, Esai Morales,Simon Pegg, Vanessa Kirby, Hayley Atwell, Pom KlementieffVing Rhames e Shea Whigham.

Jane Birkin, morta a 76 anni la cantante e attrice

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Jane Birkin, morta a 76 anni la cantante e attrice

È morta a 76 anni Jane Birkin, cantante e attrice britannica naturalizzata francese e icona della Swinging London. I primi report confermano che è stata trovata senza vita nella sua casa parigina. Classe 1946, Jane Birkin divenne famosa grazie a Blow-Up di Michelangelo Antonioni. Negli anni ’60 e ’70 è stata partner e musa del musicista e compositore francese Serge Gainsbourg, relazione dalla quale è nata l’attrice Charlotte Gainsbourg.

In Francia a 21 anni, cominciò a lavorare nell’industria francese e sul set di Slogan del 1968 conobbe Serge Gainsbourg con il quale nacque una collaborazione artistica che produsse Je t’aime… moi non plusi, uno dei brani più celebri e controversi degli anni 60 che divenne un grande successo internazionale.

Tre mariti e tre figli, una carriera lunga e prolifica tra cinema e musica, Jane Birkin è stata anche una vera e propria icona di stile e simbolo di un’eleganza senza tempo. L’azienza Hermés ha dedicato a lei uno dei suoi modelli più famosi di borse, la Birkin, appunto, diventata nel tempo uno dei più riconoscibili simboli di lusso universalmente riconosciuti.

Tra più importanti registi con cui ha lavorato, si ricordano Bertrand Tavernier, Jacques Rivette, Alain Resnais, James Ivory Agnès Varda. Oltre all’arte nelle sue diverse forme, Jane Birkin è stata anche un’attivista, sostenendo diverse cause umanitarie e ambientali.

La stanza delle meraviglie: recensione del film di Liza Azuelos

La stanza delle meraviglie: recensione del film di Liza Azuelos

L’estate cinematografica del 2023 si sta rivelando ricca di novità. Fra blockbuster in prossima uscita come l’atteso Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan, commedie italiane e film minori europei, ci si aspetta sale che pullulano e il botteghino che respira. Il mese di luglio in particolar modo si presenta davvero molto pieno, e tra i film da vedere al cinema per staccare la spina dall’afa urbana vi è La stanza delle meraviglie, ottavo lavoro di Liza Azuelos, che torna dietro la macchina da presa, dopo il suo autobiografico I love America, per seguire la storia di una donna che ritrova se stessa in seguito all’incidente del figlio.

Un viaggio on the road quello che compie la protagonista, Thelma, la quale cercherà di far risvegliare il figlio esaudendo tutti i desideri appuntati sul suo diario. La stanza delle meraviglie, scritto a sei mani da Juliette Sales, Fabien Suarez e Julien Sandrel, quest’ultimo autore del libro da cui è tratto. Il film è al cinema dal 13 luglio distribuito da Notorious Pictures.

La stanza delle meraviglie, la trama

Thelma (Alexandra Lamy) è una madre single che si occupa da sola del figlio Louis (Hugo Questel), dopo aver chiuso i rapporti con il padre da diverso tempo. Un giorno, mentre i due si stanno incamminando verso casa, Louis va in strada con il suo skateboard, e in un momento di distrazione della donna, viene investito da un’auto e finisce in coma. Dopo qualche mese, Thelma scopre nella stanza del figlio un diario, dentro al quale il bambino aveva scritto le dieci cose da fare prima della fine del mondo. Credendo che quella sia la strada per salvarlo, Thelma decide di realizzare tutti i desideri scritti da Louis, iniziando così a viaggiare per il mondo. Dal Giappone al Portogallo, passando per Edimburgo, la donna affronterà un percorso di rinascita ed accettazione, che la porterà anche ad affrontare un passato che, volutamente, ha voluto dimenticare.

La stanza delle meraviglie Alexandra Lamy

Un simbolismo preponderante

Il cinema di Luisa Azuelos è fatto di sguardi femminili. Di storie di donne alla ricerca della felicità e del loro posto nel mondo, alle prese con amori tormentati o difficili, il cui compito è dare loro una spinta che possa farle ricongiungere con se stesse. Sposando quasi completamente il punto di vista delle sue protagoniste, a volte rendendolo autobiografico come accade per l’appunto in I love America, la regista traccia racconti di vita comuni ma dal sapore magico, dentro ai quali è possibile riflettersi e ritrovarsi. In La stanza delle meraviglie, Azuelos cerca di dare più spazio alla componente onirica e simbolica – la presenza costante del lupo come rappresentazione della determinazione vuole elevare il livello drammaturgico – per portare avanti il processo di consapevolezza e crescita di Thelma.

Decidendo di puntare l’occhio della cinepresa solo sulla sua Alexandra Lamy, per enfatizzare quanto può l’intensità emotiva di ogni scena (nonostante non ci riesca sempre), la regista vuole mettere in scena il percorso di una donna che, nella disgrazia di avere un figlio in coma, riscopre il gusto della vita e rinasce. L’incidente di Louis, infatti, è solo un pretesto che mette in moto il viaggio itinerante di Thelma, vero carburante del film, grazie al quale la protagonista riesce a trovare un punto di contatto con se stessa. Il diario da cui parte la narrazione in fondo non è che Mcguffin, il quale aiuta la donna ad esplorare culture e scorci di mondo paradisiaci, che serviranno per darle la forza di affrontare le proprie paure, fare pace con se stessa e incoraggiarla a ricongiungersi con un passato volutamente dimenticato. Oltre ad offrire delle fotografie da cartolina di paesaggi naturalistici suggestivi, come le isole della Scozia o il mare della Costa Azzurra.

Un film che funziona a metà

Per quanto il racconto così impostato possa funzionare, Azuelos si smarrisce nel suo stesso discorso. Nel tentativo di trattare il processo di rifioritura di una donna, come accade spesso nelle sue opere, la regista perde l’occasione di investigare, come sembrava voler fare all’inizio, sulla psicologia di una madre che affronta la possibile perdita del figlio lanciandosi – per lui – in un’avventura indimenticabile e sorprendente. La causa va ricercata innanzitutto in una certa frettolosità nella messa in esposizione: ogni tappa che Thelma raggiunge e spunta sul dario scorre in maniera troppo frenetica, non dando modo allo spettatore di assorbirla emotivamente al cento per cento.

In secondo luogo, c‘è una evidente carenza di dettagli nella sceneggiatura, la quale non approfondisce il personaggio di Lamy, dando alla donna solo una superficiale caratterizzazione. In La stanza delle meraviglie manca perciò quel tassello necessario per rendere veramente significativa la storia, l’esplorare per l’appunto meglio la figura materna di Thelma, che avrebbe dovuto procedere in parallelo alla sua storia di riscatto. Che, in questo caso, sarebbe servito per rendere il film ancora più impattante, mettendo in luce al contempo un coraggio, da parte della regista, di lavorare su altri costrutti narrativi, valorizzando l’intera opera e mostrando – di conseguenza – una bravura che invece, con questa scelta, rimane assopita.

Bird Box: Barcellona, la spiegazione del finale del film Netflix

Bird Box: Barcellona, la spiegazione del finale del film Netflix

L’uscita su Netflix nel 2018, Bird Box, con protagonista Sandra Bullock, ha da subito generato un forte interesse tra gli abbonati, principalmente per via del suo emozionante ritratto di un mondo apocalittico infestato da un mostro invisibile, che costringe gli umani a rinunciare alla vista per poter sperare di sopravvivere. Bird Box mescola dunque paura, adrenalina ma anche l’esplorazione del dolore e del trauma. Grazie a tutti questi ingredienti, è diventato il più grande successo di Netflix del suo anno, ed è tutt’ora il terzo film più visto di sempre sulla piattaforma. Era solo questione di tempo prima che venisse realizzato un nuovo film ambientato in questo mondo: Bird Box: Barcellona.

Non si tratta però di un sequel bensì, come il titolo lascia immaginare, di uno spin-off. L’ambientazione si sposta dunque altrove in questo mondo post-apocalittico per presentarci nuovi personaggi alle prese con dinamiche simili a quelle viste nel film del 2018. Naturalmente non ci si dimentica di portare avanti il racconto, offrendo dunque elementi in più che permettono di ottenere maggiori informazioni sulla minacciosa entità che sta sogiocando l’umanità. Il film è scritto e diretto da Álex Pastor e David Pastor, che si erano già cimentati con contesti simili con i film Contagio letale e The Last Days.

Disponibile su Netflix dal 14 luglio, Bird Box: Barcellona è decisamente un titolo imperdibile per chi ama il genere ed era rimasto affascinato dal primo Bird Box. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile imbattersi in ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma soprattuto sarà possibile ritrovare una spiegazione del suo finale. Infine, si elencheranno anche gli step necessari a poter guardare il film su Netflix.

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La trama e il cast di Bird Box: Barcellona

Il racconto si svolge in una realtà distopica, dove una forza soprannaturale e misteriosa, che si diffonde con il contatto visivo, induce la popolazione a togliersi la vita. I violenti suicidi provocano incidenti e disastri e la popolazione mondiale si è decimata nel giro di breve. Coloro che sono ancora in vita vengono colti da un’isteria generale, che li spinge a tentare di scappare da un nemico invisibile, provocando però il caos. In una Barcellona ormai semi deserta, Sebastián e sua figlia Anna cercano il modo di sopravvivere, bendandosi gli occhi. L’alleanza tra i pochi rimasti è però molto difficile e la strada verso un posto sicuro è minacciata da creature pericolose e spietate.

Ad interpretare Sebastian vi è l’attore Mario Casas, visto anche in noti film in lingua spagnola come Le streghe son tornate, El bar e Non uccidere. L’attrice Georgina Campbell, vista nei film King Arthur – Il potere della spadaBarbarian, interpreta invece Claire, protagonista femminile del film. Diego Calva, recentemente divenuto noto per essere stato protagonista di Babylon, interpreta invece Octavio. Sono poi nel film anche gli attori Naila Schuberth nei panni di Sofia, Alejandra Howard in quelli di Anna, Patrick Criado in quelli di Rafa e Lola Dueñas nei panni di Isabel. Leonardo Sbaraglia interpreta invece Padre Estaban.

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La spiegazione del finale di Bird Box: Barcellona

Nel corso del film viene rivelato che mentre la maggior parte della popolazione teme l’entità malvagia e ne è vittima, alcuni sembrano esservi immuni, potendo dunque continuare la propria esistenza senza il bisogno di bendarsi. Queste persone sono chiamate i “veggenti”. Questi, tuttavia, hanno preso di mira e iniziato ad uccidere coloro che non erano immuni alla minaccia. Così facendo, i veggenti aspirano a dominare il mondo. Proseguendo nella visione si arriva a scoprire che, all’insaputa degli altri, Sebastian è veggente convinto che questa entità sia un essere divino che salva l’umanità uccidendola. Il fantasma della figlia che è convinto di vedere, non è invece altro che un’illusione generata dal mostro per convincerlo ad uccidere gli altri.

In seguito, tuttavia, Sebastian si rende conto che le sue azioni sono sbagliate e che non sta veramente aiutando le persone portandole alla morte. Cerca dunque da quel momento di resistere all’apparizione di Anna, considerandola una presenza malvagia creata dall’entità. Sebastian aiuta dunque Claire, una donna incontrata lungo il suo percorso a raggiungere un laboratorio, dove viene sottoposta a esami del sangue da alcuni scienziati. Questi tentano infatti di trovare un indicatore chimico, un’alterazione epigenetica, per identificare le indicazioni del trauma e determinare con precisione le emozioni a cui l’entità mira. L’obiettivo è sviluppare un anticorpo che fornisca l’immunità.

Nella scena finale del film, i ricercatori vengono visti iniettare l’anticorpo epigenetico nei ratti e posizionare le loro gabbie all’interno di una stanza di contenimento. Durante questo processo, un veggente, che sembrava essere uno dei soggetti sperimentali, giace a letto. All’improvviso, un minaccioso ringhio emerge dalla stanza di contenimento. Il film si conclude con questo cliffhanger, lasciando il pubblico incerto su cosa possa emergere dalla gabbia dei topi. Viene però lasciato intendere che gli scienziati potrebbero aver trovato il modo di catturare l’entità per poterla studiare. La scena finale pone dunque potenzialmente le basi per un sequel di Bird Box: Barcelona.

Il trailer di Bird Box: Barcellona e come vederlo su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Bird Box: Barcellona unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, FilmFugitives

Il Laureato: trama, cast e curiosità sul film con Dustin Hoffman

Il Laureato: trama, cast e curiosità sul film con Dustin Hoffman

Quando nel 1967 il film Il laureato arrivò al cinema, questo rappresentò una vera e propria rivoluzione. Non solo consacrò il regista Mike Nichols e l’attore Dustin Hoffman come due dei più importanti nomi della loro generazione, ma rappresentò anche un primo segnale di rottura nella società, che di lì a poco sarebbe stata sconvolta dalle contestazioni giovanili del 1968. Scritto da Calder Willingham, la pellicola è la trasposizione dell’omonimo romanzo di Charles Webb ed è ancora oggi considerata uno dei più grandi capolavori cinematografici di tutti i tempi.

Candidato a ben sette Oscar e vincitore di quello per la miglior regia, Il laureato ha da subito avuto un successo straordinario, consolidatosi poi sempre di più negli anni. Con il tempo è infatti diventato un titolo di culto, rivisto, citato e analizzato sotto ogni punto di vista. In particolare, rimane forte ancora oggi il senso di incomunicabilità che vi è tra i giovani protagonisti e i loro adulti genitori. Il film divenne il manifesto di una generazione che non si sentiva più compresa, anticipando dunque le già citate rivolte. Allo stesso modo è memorabile ancora oggi il finale, estremamente aperto alle incertezze della vita e alle paure che questa genera.

Con la colonna sonora arricchita dai brani The Sound of Silence e Mrs. Robinson del duo Simon & Garfunkel, Il laureato presenta ancora oggi elementi di grande attualità, che lo rendono un film eterno e sempre pronto a raccontare qualcosa di nuovo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il laureato: la trama del film

La vicenda si svolge sul finire degli anni Sessanta, Benjamin Braddock è un giovane spensierato da poco laureatosi in un college sulla East Coast. Tornato a casa per festeggiare con i suoi genitori il termine degli studi, egli si ritrova circondato da adulti che non fanno che chiedergli quali siano i suoi progetti per il futuro. Tutto ciò non fa che accentuare il disagio provato da Benjamin, il quale non sembra molto convinto di volersi iscrivere all’Università. A complicare ancor di più la sua situazione arriva poi l’affascinante Mrs. Robinson, la moglie del partner legale di suo padre. Senza mezzi termini, la donna inizia a sedurre il giovane, che finisce con l’accettare il gioco della donna.

Intraprende dunque con lei una relazione segreta, trascurando sempre di più i suoi doveri e la ricerca di un’Università da frequentare. Il rapporto con la signora Robinson, però, inizia ad incrinarsi nel momento in cui Benjamin viene costretto ad uscire con Elaine, la figlia di lei. Coetanea di Benjamin, questa inizia a sviluppare dei veri sentimenti per il giovane e allo stesso modo lui inizierà sempre più a sentirsi attratto da lei. Il rapporto segreto con la madre di Elaine e l’incombenza di un futuro opprimente, rischieranno però di essere la rovina del giovane.

Il laureato cast

Il laureato: il cast del film

Per il ruolo del protagonista Benjamin Braddock i produttori volevano un attore bello, alto e biondo, che avrebbe così soddisfatto la descrizione del personaggio nel libro. Il primo nome ad essere considerato fu quello di Robert Redford. Nichols però era convinto che un interprete di questo tipo non avrebbe potuto dar vita al meglio alle nevrosi e alla goffaggine del personaggio. Fu a questo punto che si imbatté in Dustin Hoffman, all’epoca totalmente sconosciuto e non corrispondente ai canoni inizialmente ricercati. Per la parte egli venne pagato appena diciassette mila dollari, ma grazie al successo ottenuto vide la sua carriera intraprendere una vera e propria svolta.

Accanto a lui, nei panni della signora Robinson, vi è la celebre attrice Anne Bancroft. Nonostante il personaggio sia descritto come molto più grande in età di Benjamin, la Bancroft aveva all’epoca delle riprese solo 6 anni in più a Hoffman. Grazie a questo film, l’attrice divenne una vera e propria icona, ottenendo anche una nomination all’Oscar come miglior attrice. Per il ruolo della giovane Elaine furono invece considerate numerose attrici, ma alla fine fu Katharine Ross ad ottenere la parte. Nei panni dei genitori di Benjamin si ritrovano gli attori William Daniels ed Elizabeth Wilson, mentre Murray Hamilton è il signor Robinson. Prima delle riprese, tutti gli attori vennero coinvolti in prove di carattere teatrale, al fine di far sviluppare tra loro un’ottima chimica, poi riportata nel film.

Il laureato: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

 È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il laureato è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Infinity+, Now, Prim Video e Paramount+. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di domenica 16 luglio alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

12 Rounds: trama e cast del film con John Cena

12 Rounds: trama e cast del film con John Cena

Quello di Dwayne Johnson è certamente il caso più famoso di lottatore di wrestling che intraprende una carriera di successo da attore cinematografico. Come lui inizia però ora ad imporsi sempre di più anche John Cena, altro iconico volto di tale disciplina nonché uno dei più leggendari lottatori di sempre. Negli ultimi anni egli ha infatti ridotto la propria presenza sul ring per portarla davanti la macchina da presa, recitando in film come Non si scherza col fuoco, Fast & Furious 9 e l’atteso The Suicide Squad. Ben prima di questi, nel 2009, egli era stato protagonista di 12 Rounds, film d’azione prodotto dai WWE Studios.

Questo è stato ideato e diretto da Renny Harlin, già regista di celebri film di questo genere come 58 minuti per morire – Die Harder, Cliffhanger – L’ultima sfida e Spy. Si tratta del secondo film interpretato dal wrestler, che già qui dimostrava grande carisma e buone capacità di adattarsi a questa tipologia di racconto cinematografico. All’epoca Cena era ancora un lottatore a tempo pieno, ma nonostante ciò si riscontra anche qui il grande impegno che notoriamente egli dedica ad ogni suo progetto e attività. Paragonato a Die Hard – Duri a morire per via di alcune somiglianze narrative, il film non ha però riscontrato pareri positivi al momento dell’uscita.

Nonostante il flop iniziale, però, 12 Rounds ha acquistato sempre più popolarità con il passare del tempo. In particolare, quanti ammirano oggi Cena come lottatore o attore riscoprono con piacere questo film, ritrovandovi il loro beniamino in panni diversi dai suoi soliti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

12 Rounds: la trama del film

La storia raccontata dal film si apre sulla ricerca da parte dell’FBI del pericoloso terrorista internazionale Miles Jackson. Grazie all’utilizzo di moderne tecnologie, gli agenti federali riescono ad individuarlo, affidando agli esperti poliziotti Danny Fisher e Hank Carver il compito di catturarlo. Lo scontro si rivela però più brutale del previsto e durante questo la giovane Erica Kessen, fidanzata di Jackson, rimane uccisa. Con il terrorista in prigione, Danny può ora godersi la sua meritata promozione, trascorrendo una vita grossomodo tranquilla nella sua nuova casa insieme alla fidanzata Molly Porter.

Tutto ciò viene però bruscamente spezzato quando una voce che non sentiva da un anno lo chiama improvvisamente. A parlargli è Jackson, il quale riuscito ad evadere di prigione vuole ora vendicarsi per la morte della sua amata Erica. Per questo ha rapito Molly, proponendo a Danny un sadico gioco suddiviso in dodici round. Se il poliziotto farà tutto quello che gli si dice e sarà ancora vivo al termine dell’ultimo round, allora potrà rivedere Molly. Pur sapendo benissimo che si tratta di una trappola, Danny non può che accettare, tentando di escogitare un piano per quando si troverà faccia a faccia con il criminale.

12 Round cast

12 Rounds: il cast del film

Dopo aver realizzato il suo primo film, Presa mortale, John Cena era alla ricerca di un nuovo progetto che presentasse però una storia con cui fosse più facile sviluppare un legame emotivo. Quando gli fu presentato 12 Rounds, egli capì che era ciò che cercava e si disse disponibile ad assumere il ruolo del protagonista, il poliziotto Danny Fisher. Cena si dedicò con grande impegno alla realizzazione del progetto, decide anche di non farsi sostituire da controfigure ma di interpretare personalmente anche le scene più rischiose, comprese quelle che prevedevano una guida acrobatica. Molto più difficili per lui da girare sono invece state le scene che lo vedevano posto a particolari altezze.

Cena, infatti, ha dichiarato di avere profonda paura dell’altezza e quando si è trovato in situazioni del genere durante il set ha in più occasioni provato talmente tanto disagio da voler quasi abbandonare il film. Accanto a lui, nel ruolo della fidanzata Molly Porter, si ritrova l’attrice Ashley Scott, già vista anche in A.I. – Intelligenza artificiale e A testa alta. Brian J. White è il detective Hank Carver, mentre Steve Harris è l’agente speciale George Aiken e Gonzalo Menendez l’agente Ray Santiago. Taylor Cole, attrice e modella, è invece presente nei panni di Erica Kessen, la fidanzata di Miles Jackson. Quest’ultimo è interpretato dall’attore Aidan Gillen, particolarmente noto per essere stato Petyr Baelish nella serie televisiva Il Trono di Spade.

12 Rounds: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. 12 Rounds è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Google Play, Apple TV+, Disney+ e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno sabato 15 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Venom 3: sospesa la lavorazione a causa dello sciopero degli attori

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Dopo Deadpool 3 si ferma anche un’altra lavorazione di alto profilo, si tratta di Venom 3. Le riprese sono state sospese, poiché l’imminente sequel spin-off del supereroe della Sony è stato influenzato dallo sciopero degli attori in corso. Un recente pezzo di The Hollywood Reporter elenca Venom 3 come una delle tante produzioni interrotte a seguito dello sciopero SAG-AFTRA che è ora ufficialmente iniziato. Il rapporto rileva che la produzione del film Marvel è iniziata in Spagna alla fine di giugno e che si sa poco della storia del sequel. In precedenza era stato segnalato che il film aveva una data di uscita programmata ad ottobre 2024. E’ probabile che queste pause dalla lavorazione provochino una reazione a catena sulle date di uscita di molti film attesi nel 2024.

Venom 3, tutto quello che sappiamo sul film

A maggio, il titolo provvisorio di Venom 3 è stato rivelato come essere Orwell, che alcuni fan hanno preso come riferimento a Orwell Taylor della Marvel Comics, un ex generale dell’esercito degli Stati Uniti che formò la squadra di supercriminali cacciatori di Venom nota come “Jury”. Il personaggio di Orwell ha svolto un ruolo di primo piano nella miniserie Venom: Lethal Protector dello scrittore David Michelinie e dell’artista Mark Bagley, che ha segnato il primo titolo da solista di Venom quando è stato lanciato nei primi anni ’90. In attesa di una conferma sul titolo ufficiale, restano sconosciuti i dettagli della trama, mentre sappiamo che l’uscita in sala è attualmente fissata all’ottobre 2024.

Oltre al ritorno di Hardy nel ruolo di Venom/Eddie Brock, Venom 3 introdurrà la star di Ted Lasso, Juno Temple, in un ruolo significativo anche se sconosciuto. Anche la star di Doctor Strange Chiwetel Ejiofor, che interpreta lo stregone Karl Mordo nel Marvel Cinematic Universe, è stata confermata per il cast di Venom 3 in un ruolo a sua volta sconosciuto. Al momento della stesura, Hardy, Temple ed Ejiofor sono gli unici tre attori ufficialmente coinvolti nel progetto, lasciando i fan a ipotizzare se Michelle Williams e/o Stephen Graham torneranno per riprendere i rispettivi ruoli di Anne Weying e il detective Mulligan dal precedente Venom ( 2018) e Venom: La furia di Carnage (2021).

Oppenheimer: cancellata la premiere americana a causa dello sciopero degli attori

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Il tappeto rosso della premiere americana di Oppenheimer è stato cancellato. Oppenheimer è il prossimo thriller storico di Christopher Nolan con Cillian Murphy nei panni di J. Robert Oppenheimer nel ruolo principale. Questo film racconta la storia del protagonista e il processo che ha portato all’invenzione della bomba atomica. Il film ha avuto anteprime sul tappeto rosso a Parigi e nel Regno Unito. Il cast è uscito dalla premiere britannica prima della proiezione per essere solidale con lo sciopero degli attori SAG-AFTRA in corso.

Il film sarà presentato in anteprima negli Stati Uniti a New York City all’AMC Lincoln Square 13 lunedì 17 luglio 2023. Mentre il film sarà ancora proiettato alla prima, il cast non parteciperà più poiché lo sciopero impedisce SAG- membri AFTRA di fare promozione ai loro film. A sostegno dello sciopero in corso del SAG, i cineasti di Oppenheimer non procederanno con la premiere di New York come inizialmente previsto, e proietteranno invece il film per celebrare la troupe e gli artigiani che hanno contribuito a realizzare questo film storico“, una dichiarazione di Universal Immagini lette (tramite Variety ). Gli attori previsti in presenza all’evento erano Cillian Murphy, Matt Damon, Emily Blunt, Robert Downey Jr e Florence Pugh.

Tutto quello che sappiamo sul film Oppenheimer

Scritto e diretto da Christopher Nolan, Oppenheimer è un thriller storico girato in IMAX che porta il pubblico nell’avvincente storia paradossale di un uomo enigmatico che deve rischiare di distruggere il mondo per poterlo salvare. Il film è interpretato da Cillian Murphy nel ruolo di J. Robert Oppenheimer e da Emily Blunt nel ruolo della moglie, la biologa e botanica Katherine “Kitty” Oppenheimer. Il premio Oscar Matt Damon interpreta il generale Leslie Groves Jr., direttore del Progetto Manhattan, e Robert Downey Jr. interpreta Lewis Strauss, commissario fondatore della Commissione statunitense per l’energia atomica.

La candidata all’Oscar Florence Pugh interpreta la psichiatra Jean Tatlock, Benny Safdie interpreta il fisico teorico Edward Teller, Michael Angarano interpreta Robert Serber e Josh Hartnett interpreta il pionieristico scienziato nucleare americano Ernest Lawrence. Il film è anche interpretato dal vincitore dell’Oscar Rami Malek e questo film vede Nolan riunirsi con l’attore, scrittore e regista otto volte candidato all’Oscar Kenneth Branagh. Il cast comprende anche Dane DeHaan (Valerian e la città dei mille pianeti), Dylan Arnold (serie Halloween), David Krumholtz (La ballata di Buster Scruggs), Alden Ehrenreich (Solo: A Star Wars Story) e Matthew Modine (Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno).  Il film è tratto dal libro vincitore del premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Il film è prodotto da Emma Thomas, Charles Roven di Atlas Entertainment e Christopher Nolan.

Oppenheimer è girato sia in IMAX 65mm che in pellicola di grande formato 65mm che include, per la prima volta in assoluto, sezioni in fotografia analogica IMAX in bianco e nero.  I film di Nolan, tra cui TenetDunkirkInterstellarInception e la trilogia del Cavaliere Oscuro, hanno incassato più di 5 miliardi di dollari al botteghino mondiale e sono stati premiati con 11 Oscar e 36 nomination, tra cui due nomination come miglior film.

Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo: poster ufficiale per la serie Disney+

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È stato rilasciato il primo poster ufficiale dell’adattamento della serie Disney+ di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo, anticipando l’attesissimo debutto dell’avventura fantasy. Il poster presenta la bandiera di Camp Hamp Blood, un luogo nascosto a Long Island dove i semidei vengono addestrati per diventare eroi.

La prima stagione di Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è attualmente prevista per la prima volta nel 2024 con otto episodi. Prima che iniziasse lo sciopero degli scrittori , l’autore e produttore esecutivo Rick Riordan aveva confermato di aver già avviato la stanza degli scrittori per la seconda stagione nonostante non avesse ancora ricevuto un ordine di rinnovo ufficiale.

Percy Jackson e gli dei dell'OlimpoTutto quello che c’è da sapere sulla serie tv Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo

La serie live-action racconta la fantastica storia del semidio moderno di 12 anni, Percy Jackson, che sta appena venendo a patti con i suoi nuovi poteri soprannaturali quando il dio del cielo Zeus lo accusa di aver rubato il suo maestro fulmine“, si legge. la sinossi. “Ora Percy deve attraversare l’America per trovarlo e riportare l’ordine nell’Olimpo.”La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo vedrà Walker Scobell nei panni del semidio protagonista, Leah Sava Jeffries nei panni di Annabeth Chase, Aryan Simhadri nei panni di Grover Underwood, Dior Goodjohn nei panni di Clarisse La Rue, Charlie Bushnell nei panni di Luke Castellan, Virginia Kull nei panni di Sally Jackson, Glynn Turman come Chiron, Megan Mullally come Mr. Dodds, Olivea Morton come Nancy Bobofit e Timm Sharp come Gabe Ugliano.

La serie Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo è diretta da James Bobin da una sceneggiatura co-scritta da Rick Riordan e Jon Steinberg, basata sul primo capitolo di Riordan della sua fortunata serie di libri Le Cronache del Campo Mezzosangue. Il cast aggiuntivo include Jason Mantzoukas nei panni di Dioniso, l’ex superstar della WWE Adam Copeland nei panni di Ares, Jay Duplass nei panni di Ade, Lin-Manuel Miranda nei panni di Hermes, Timothy Omundson nei panni di Efesto, Toby Stephens nei panni di Poseidone e il compianto Lance Reddick nei panni di Zeus. I produttori esecutivi sono Riordan, Bobin, Steinberg, Dan Shotz, Rebecca Riordan, Bert Salke, Monica Owusu-Breen, Jim Rowe e Ellen Goldsmith-Vein, Jeremy Bell e DJ Goldberg del Gotham Group. Anche 20th Television sta producendo.

The Walking Dead: Daryl Dixon, le nuova foto annuncia la data di uscita!

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AMC ha finalmente rivelato la data di uscita di The Walking Dead: Daryl Dixon, il suo prossimo spin-off drammatico horror con Norman Reedus che riprende il suo ruolo preferito dai fan Daryl Dixon. La serie limitata dovrebbe ora fare il suo debutto il 10 settembre 2023 negli USA.

Inoltre, è stato rilasciato anche un nuovo gruppo di foto, che offre ai fan un primo sguardo ai nuovi personaggi del franchise, tra cui Isabelle interpretata da Clémence Poésy. Le immagini continuano anche a stuzzicare il pericoloso viaggio di Daryl in Francia dopo che si è improvvisamente ritrovato in un nuovo continente senza ricordare come ci sia arrivato.

Cosa aspettarsi dalla serie The Walking Dead: Daryl Dixon?

Il logline ufficiale della serie, attualmente intitolata “The Walking Dead: Daryl Dixon“, afferma che “Daryl (Reedus) arriva sulle sponde della Francia e fatica tenta di ricostruire come ci sia arrivato e perché. La serie segue il suo viaggio attraverso una Francia spezzata ma resiliente mentre spera di trovare un modo per tornare a casa. Mentre fa il viaggio, però, le connessioni che crea lungo la strada complicano il suo piano finale.” Insieme a Norman Reedus nel cast ci sono Clémence Poésy, l’attore di Chernobyl Adam Nagaitis, Anne Charrier, Eriq Ebouaney, Laika Blanc Francard, Romain Levi e il nuovo arrivato Louis Puech Scigliuzzi.

Basata sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, la serie  The Walking Dead: Daryl Dixon è prodotta dallo showrunner David Zabel. I produttori sono Reedus, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, Brian Bockrath, Angela Kang e Daniel Percival. Attualmente è in fase di riprese in Francia e dovrebbe debuttare su AMC e AMC+ più avanti nel 2023. David Zabel è produttore esecutivo e showrunner, con Scott M. Gimple, Angela Kang, Reedus, Greg Nicotero, Brian Bockrath e Daniel Percival sono anche produttori esecutivi per conto di AMC Studios.

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