Home Blog Pagina 524

Suzume, la recensione dell’anime di Makoto Shinkai

Suzume, la recensione dell’anime di Makoto Shinkai

Quando nel 2016 arriva al cinema Your Name, Makoto Shinkai – sia alla regia che alla sceneggiatura – è inondato da uno straordinario successo. Applaudito da pubblico e critica, il film guadagna ben 382 milioni di dollari in tutto il mondo, trasformandosi in una delle pellicole d’animazione con i migliori incassi di sempre. A sette anni da quel capolavoro tecnico e artistico, nel cui mezzo c’è stato anche Weathering with You (2019), il regista giapponese torna al cinema con un’altra storia di lotte e passioni: Suzume, presentato alla 73° edizione della Berlinale.

Il film, distribuito nelle sale asiatiche l’11 novembre scorso, ha percepito ¥35.5 miliardi di yen, ri-confermando anche la bravura di Shinkai e la sua sensibilità verso narrazioni profondamente complesse. Il racconto, in cui sono presenti figure folkloristiche nipponiche e il cui terremoto che ha devastato Tohoku nel 2011 ne costituisce fulcro e tematica, arriva nelle sale italiane il 27 aprile, distribuito da Sony.

Suzume, la trama

Nella regione di Kyūshū, nel sud del Giappone, vive Suzume, una diciassettenne energica che però dentro di sé porta il peso di un grande dolore: la morte della madre, avvenuta per colpa di un terrificante terremoto. Un giorno, mentre è intenta ad andare a scuola, la giovane incontra un misterioso ragazzo alla ricerca di rovine. Dopo avergli indicato una zona del villaggio abbandonata, Suzume decide di seguirlo di nascosto dove lo trova intento a chiudere una porta dalla quale fuoriesce un mostro di fumo rosso.

La ragazza, seppur spaventata aiuta Sota (questo il suo nome) a confinarlo nell’Altrove, regno dal quale proveniva, scoprendo così che l’entità con la quale si era interfacciata si chiama Verme, un provocatore di terremoti. Quella, poi, non è l’unica porta dal quale può fuoriuscire, ma ce ne sono tante sparse per il Giappone. Compito di Sota è richiuderle tutte. Ma quando un gatto, che si scopre essere una divinità, trasforma il ragazzo in una sediolina giall, la ragazza sarà costretta a continuare la missione da lui intrapresa, se non vuole che il suo Paese venga distrutto.

La bellezza narrativa di Suzume

Materia narrativa di molti registi nipponici, fra cui il celebre Hayao Miyazaki, è la dualità uomo – natura e tradizione – modernità, che spicca nella poetica di Shinkai. Anche in Suzume è presente il passaggio dal paese all’urbe, con tutti i cambiamenti che ne derivano, e l’affrontare una natura che da madre benevola diviene assassina spietata. Ma ad elevare la portata drammatica del racconto non è solo, in questo caso, la minaccia dei terremoti o il distacco fisico dalla propria terra, bensì l’elaborazione de lungo lutto della protagonista che, durante il solitario viaggio, si ritrova per forza di cose ad affrontare un forte trauma: la morte della madre.

Per focalizzarsi sulla caratterizzazione di Suzume, di cui si assimilano le sofferenze attraverso incubi e memorie, il regista rinuncia all’approfondimento psicologico dei suoi comprimari, fra questi proprio Sota, compagno di viaggio della diciassettenne. Tale mancanza è però magistralmente colmata dal character design di Suzume, stratificato, dettagliato e curato con estrema precisione. Di lei si coglie ogni mutamento d’umore, fotografato da incantevoli primi piani, i quali trasmettono il dolore e la tenacia di una giovane che deve misurarsi sia con le difficoltà del mondo esterno, che con le sue crepe interiori. Costretta ad affrontare da un lato una battaglia contro le calamità naturali, dall’altro un difficile viaggio di crescita, che la porterà a perdonare se stessa e comprendersi meglio.

Cieli stellati e acque cristalline

Il percorso itinerante di Suzume, che si trascina per tutto il Giappone con Sota (trasformatosi nella sua sedia gialla), permette alla storia di alternare momenti di estremo pathos, nei quali la giovane deve chiudere le porte dell’Altrove, e attimi di divertissement, grazie ad alcuni simpatici sketch proprio con la sediolina. A supporto di uno sceneggiato così intenso e compiuto, arriva un’estetica maestosa. Grazie infatti al viaggio, che funge da espediente artistico e da pretesto, Shinkai invita lo spettatore a immergersi nei suoi paesaggi vividi, le cui ambientazioni cesellate al millimetro garantiscono un’esperienza al tempo stesso fascinosa e spaventosa. Dal sole che si staglia sul mare, rendendo la sua superficie un letto di cristalli luccicanti, al cielo violetto ricoperto di stelle, fino al fuoco ardente dell’Altrove, tutto sembra estremamente reale ed evocativo. Una spettacolarità che innalza ancor di più il racconto già di per sé travolgente e sensoriale, e che si accende maggiormente nella variegata palette di colori e campi lunghi, grazie ai quali le immagini diventano sfavillanti affreschi.

Fra mito e realtà

Ma l’operazione di Shinkai non si limita a regalare visioni estatiche e intrecci avvincenti. Rappresentare la cultura del Sol Levante, inserendo anche delle parentesi storico-contemporanee del Giappone è una delle priorità del regista. Come dicevamo in apertura, il terremoto del 2011 è uno degli espedienti narrativi di Suzume, oltre che centro attorno al quale gravitano le dinamiche. Una ferita ancora aperta per il Paese, che Shinkai rende visivamente concreta facendola diventare sia la causa del lutto della protagonista, che l’”antagonista” della storia stessa. I terremoti minacciano ancora quella terra, e nel film sono rappresentati da un gigantesco Verme rosso scuro, un colore che fra l’altro simboleggia il pericolo e la minaccia. Il suo abbattersi in varie aree del Giappone è la prova che ancora oggi quel popolo vive nella paura di altri disastri.

Il regista però sembra volerla esorcizzare questa paura, condendo il film di bellezze mitologiche e religione. Le quali si incarnano principalmente nella presenza di un gatto, una pietra-sigillo con il compito di contenere il Verme (che si rifà molto alla figura, sempre folkloristica, del Namazu, un pescegatto che dà origine ai terremoti). Il felino che la protagonista insegue per tutto il tempo è una sorta di divinità protettrice, ed è rappresentato con una coda biforcuta, chiaro rimando alla figura soprannaturale del nekomata. E così in Suzume fantasia, realtà e credenze si mescolano, plasmando una storia dalle grandi suggestioni, che brilla di spettacolarità e profondità, e che fa di Makoto Shinkai un grande e sensibile artista.

Wonka: confermato il ruolo di Hugh Grant

0
Wonka: confermato il ruolo di Hugh Grant

Nuove scene dell’imminente Wonka sono state mostrate al CinemaCon del 2023, insieme ad alcuni dettagli che hanno confermato che il film sarà interpretato anche da Hugh Grant nei panni di Ooma Loompa. Durante la presentazione della Warner Bros. Discovery alla fiera annuale, sono state mostrate molte scene del suo prossimo film basato sul personaggio di Roald Dahl, Willy Wonka.

Secondo Brandon Davis di ComicBook.com, Wonka di Timothée Chalamet sarà ambientato su un’isola tropicale, e si presenterà come un mago, inventore e produttore di cioccolato. Il filmato mostra anche Wonka che presenta il cioccolato con un effetto magico alle persone, prima di chiudersi con Willy Wonka che incontra Hugh Grant nei panni di un Oompa Loompa intrappolato in un grande barattolo. In un breve messaggio di Chalamet, ha descritto l’imminente versione di Willy Wonka come molto meno cinica di quella interpretata da Gene Wilder nell’iconico film del 1971. “Questo è un Willy pieno di gioia e speranza“, ha detto Chalamet. La notizia che Hugh Grant avrebbe recitato nel film è stata conferma anche un rapporto dell’anno scorso. Tuttavia, non è chiaro se Grant interpreterà solo uno o molti Umpa Loompa.

Wonka, il film

Wonka è basato sui personaggi di Roald Dahl, ispirato in particolare da uno dei personaggi più amati di Dahl, Willy Wonka, e si svolge prima degli eventi di Charlie e la fabbrica di cioccolato ”, si legge nella sinossi. Nel cast anche Rowan Atkinson, Matthew Baynton, Jim Carter, Olivia Colman, Tom Davis, Simon Farnaby, Rich Fulcher, Sally Hawkins, Kobna Holdbrook-Smith, Paterson Joseph, Keegan-Michael Key, Calah Lane, Matt Lucas, Colin O’ Brien, Natasha Rothwell, Rakhee Thakrar e Ellie White.

Willy Wonka è stato creato dal famoso autore Roald Dahl. Il personaggio ha debuttato nel romanzo del 1964, Charlie e la fabbrica di cioccolato. Il libro è stato adattato due volte per lo schermo, nel 1971 e nel 2005, quando Tim Burton ha scelto Johnny Depp per il ruolo in questione. Paul King, il regista dietro la serie di Paddington, firma la regia di Wonka e uscirà al cinema il 14 dicembre 2023

Mackenzie Davis nel cast del film Blumhouse Speak No Evil

0
Mackenzie Davis nel cast del film Blumhouse Speak No Evil

Dopo la notizia che il candidato al Golden Globe James McAvoy aveva firmato per recitare nel prossimo remake inglese prodotto da Blumhouse del film thriller danese del 2022 Speak No Evil, oggi scopriamo che ad affiancare l’attore sarà Mackenzie Davis. Secondo Deadline, Mackenzie Davis (Blade Runner 2049, Terminator: Dark Fate) ha firmato per recitare al fianco di James McAvoy  nel prossimo remake inglese  prodotto da Blumhouse e Universal Pictures Speak No Evil, film basato sull’omonimo film thriller danese del 2022. Speak No Evil uscirà nelle sale è previsto per il 9 agosto 2024.

Mackenzie Davis non è estranea al genere horror, poiché in precedenza ha recitato nel thriller soprannaturale del 2020 The Turning. Ha anche ottenuto riconoscimenti per le sue esibizioni in serie tv come Halt and Catch Fire e in un episodio di Black Mirror. I suoi lavori più recenti sono la miniserie HBO Max dell’anno scorso Station Eleven e la serie antologica Netflix Love, Death + Robots.

Il remake di Speak No Evil sarà scritto e diretto dal regista di The Woman in Black James Watkins. Il film sarà prodotto da Jason Blum, con Paul Ritchie, Christian Tafdrup, Jacob Jarek e Bea Sequeira come produttori esecutivi. Il film originale è stato diretto da Christian Tafdrup, che ha anche co-scritto la sceneggiatura con Mads Tafdrup. La storia è incentrata su due famiglie che si sono incontrate durante una vacanza in Toscana. Quello che doveva essere un fine settimana idilliaco inizia lentamente a sgretolarsi mentre le famiglie danesi cercano di rimanere educate di fronte alla spiacevolezza. Il remake inglese dovrebbe arrivare nelle sale il 9 agosto 2024.

Agatha: Coven of Chaos, nuovi dettagli rivelati da Patti LuPone

0
Agatha: Coven of Chaos, nuovi dettagli rivelati da Patti LuPone

Patti LuPone ha rivelato nuovi dettagli di Agatha: Coven of Chaos, la prossima serie dei Marvel Studios, che sarà guidata da Kathryn Hahn. In una recente intervista con The Hollywood Reporter, la vincitrice del Grammy ha parlato della serie, che è attualmente in produzione. LuPone ha confermato di interpretare il ruolo di una “strega siciliana di 450 anni” che ha il potere della divinazione. Il suo personaggio fa parte di una congrega guidata dalla strega titolare di Kathryn Hahn, apparsa per la prima volta in WandaVision del 2021.

Ulteriori nuovi dettagli su Agatha: Coven of Chaos sono stati l’aspetto musicale che presenterà la serie. L’ attrice di Beau is Afraid ha rivelato che i fan dovrebbero aspettarsi performance musicali dalle streghe. “La nostra cantante principale è Kathryn”, ha scherzato LuPone. “Sto cantando il backup e le canzoni sono state scritte da Kristen e Bobby Lopez.” .

Agatha: Coven of Chaos è stato annunciato ufficialmente durante il Disney Day 2021. Presenterà il ritorno di Kathryn Hah mentre riprende il suo ruolo di WandaVision nei panni di Agatha Harkness, che era una delle antagoniste della serie guidata da Elizabeth Olsen ed è colei che ha rivelato a Wanda il suo vero potenziale come Scarlet Witch. Per la sua interpretazione ha ottenuto una nomination agli Emmy come migliore attrice non protagonista.

Agatha: Coven of Chaos: tutto quello che sappiamo sulla nuova serie tv Marvel

Agatha: Coven of Chaos si concentrerà sulla potente strega Agatha Harkness interpretata da Kathryn Hahn che è quasi riuscita a sconfiggere Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) nel finale di stagione di WandaVision prima di essere sconfitta e intrappolata a Westview nel suo personaggio di “vicina ficcanaso Agnes”. Sebbene Elizabeth Olsen non dovrebbe apparire, si ipotizza che Wanda possa avere qualcosa a che fare la rivalsa di Harkness in seguito agli eventi di Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

Jac Schaeffer, che è sotto un accordo generale congiunto con Marvel e 20th Television, sarà lo sceneggiatore e produttore esecutivo. Un recente rapporto ha rivelato che dirigerà anche almeno un episodio. Al momento nessuna data di uscita della serie è stata annunciata. Nel cast anche David Payton nei panni di John Collins / “Herb”, David Lengel nei panni di Sarah il marito Harold Proctor / “Phil Jones”, Asif Ali nel ruolo di Abilash Tandon / “Norm”, e Amos Glick nel ruolo di un fattorino della pizza scelto come “Dennis”. A riprendere i loro ruoli in WandaVision ci sono anche Kate Forbes nei panni della madre di Agatha, Evanora Harkness, e Brian Brightman nei panni dello sceriffo di Eastview, New Jersey. Aubrey Plaza,  Ali Ahn, Maria Dizzia, Sasheer Zamata, Patti LuPone, Miles Gutierrez-Riley e Okwui Okpokwasili sono stati scelti per ruoli sconosciuti.

Nuovi aggiornamenti su casting e timeline di produzione del film di Star Wars su Rey Skywalker

0

Come molti di voi già sapranno si dice che Steven Knight stia scrivendo il prossimo film di Star Wars su Rey Skywalker che sarà diretto da Sharmeen Obaid-Chinoy e che vedrà il ritorno di Daisy Ridley. Grazie a un recente rapporto, sono emerse ulteriori informazioni sul casting e sulla tempistica di produzione del film. Durante l’ultimo episodio di The Hot Mic Podcast, Jeff Sneider di Above the Line ha rivelato che un attore che era precedentemente legato al film a causa del loro legame con Damon Lindelof (che in precedenza stava scrivendo il film) non apparirà più nel film .

Chiunque fosse quell’attore… quella persona non è più legata a quel progetto“, ha detto Sneider. “E principalmente a causa dei cambiamenti nella storia. Perché hanno accantonato la sceneggiatura di Lindelof e ingaggiato Steven Knight, quindi ovviamente ci sono stati dei cambiamenti nella storia. E così quell’attore, chiunque fosse, non è più legato al progetto! Sneider ha continuato a discutere la potenziale data di inizio della produzione del film Star Wars su Rey Skywalker, affermando di aver creduto a lungo che il progetto fosse ciò che Lucasfilm intende lanciare nelle sale a dicembre 2025. L’insider ha detto che crede che la pre-produzione del film dovrebbe iniziare ad agosto, con l’inizio anche del casting. 

“La Lucasfilm potrebbe essere già a lavoro sull’elenco degli attori che potrebbero partecipare al casting per quanto riguarda chi vogliono in quel film, ma non credo che siano andati su nessun talento“, ha detto Sneider. “Non credo che lo faranno necessariamente fino a dopo l’estate. Quindi mi aspetterei risposte prima del Labor Day”. Secondo quanto riferito, il film di Star Wars diretto da Obaid-Chinoy  dovrebbe essere uno dei primi  film di Star Wars uscire dopo l’ultimo film Star Wars: The Rise of Skywalker  diretto da JJ Abrams del 2019 . Al momento non si sa molto del progetto, anche se l’uscita anticipata di Lindelof è stata solo una delle numerose modifiche dietro le quinte  al futuro del franchise.

Steven Knight è uno degli sceneggiatori più apprezzati a Los Angeles e ha scritto parecchi film di successo oltre ad aver lavorato con altrettanto successo in televisione. E’ infatti il creatore di Peaky Blinders e co.creatore di Taboo. Per il cinema ha firmato le sceneggiature di La promessa dell’assassino, Il Sapore del successo e Spencer tra le altre cose. 

Makoto Shinkai: la classifica dei suoi film

Makoto Shinkai: la classifica dei suoi film

Il regista di anime Makoto Shinkai ha costruito un curriculum impressionante nel corso degli anni e con l’uscita di Suzume non c’è mai stato un momento migliore per classificare i film di Shinkai. Shinkai è un regista noto per la produzione di film anime che si concentrano molto sul dramma dei personaggi e sulle storie d’amore. I suoi film non hanno riscosso particolare successo fino all’incredibile successo di Your Name, ma grazie a questo, e ai film che lo hanno seguito, Shinkai è diventato uno dei nomi più riconoscibili degli anime.

Makoto Shinkai si è certamente fatto un nome come regista nel corso degli anni. Questa classifica elenca i dodici film dal peggiore al migliore.

La voce delle stelleLa voce delle stelle

La voce delle stelle è il quarto cortometraggio di Makoto Shinkai e, purtroppo, è il suo più debole. Tutti i tratti distintivi del suo lavoro sono qui in bella mostra, ma il film non si prende il tempo per metabolizzarli in modo significativo.

Quando la nave spaziale Lysithea inizia il suo viaggio a caccia dei Tarsians, temibili alieni incontrati per la prima volta su Marte, la studentessa Mikako Nagamine viene arruolata tra le forze terrestri. L’unico mezzo che ha per parlare con il suo ragazzo rimasto sulla Terra, Noboru Terao, è via e-mail.

Oltre le nuvole, il luogo promessoci

Oltre le nuvole, il luogo promessoci

Oltre le nuvole, il luogo promessoci è stato il primo lungometraggio di Makoto Shinkai e non ha avuto successo. Lo stile artistico caratteristico di Shinkai e il lavoro sui personaggi sono molto meglio eseguiti qui, quindi è più facile essere investiti nella storia, ma è proprio la storia a trascinare le cose verso il basso e a farlo crollare in classifica.

La storia d’amore principale è poco sviluppata, e mentre inizia come un’affascinante storia di vita quotidiana, la seconda metà diventa improvvisamente una storia d’azione con elementi fantascientifici troppo poco spiegati per l’importanza della posta in gioco. Ciò che rimane è un film disarticolato nella trama e, nel complesso, non riesce a mostrare ciò che rende grande l’opera di Shinkai.

Other Worlds

Other Worlds

Con una durata di circa due minuti, non c’è molto da dire su Other Worlds, sia in positivo che in negativo. Grazie al modo in cui Makoto Shinkai utilizza le ombreggiature e la musica, il cortometraggio riesce a trasmettere al pubblico una grande quantità di emozioni, per cui riesce comunque a lasciare un impatto, nonostante la sua breve durata.

Naturalmente, la breve durata significa anche che non c’è molto a cui affezionarsi, e questo finisce per rendere difficile la classificazione del film, anche se rimane di spicco confrontato con gli altri cortometraggi di Shinkai.

Minna No Uta: Egao

Minna No Uta Egao

Minna no Uta è un programma televisivo e radiofonico che va in onda in Giappone dagli anni ’60 ed è spesso utilizzato per promuovere nuovi cantanti e animatori; nel 2003, questo includeva un video musicale per “Egao” di Hiromi Iwasaki, realizzato dallo stesso Makoto Shinkai.

Il video musicale mostra la semplice storia di una donna che si lega al suo criceto domestico e, come gli altri cortometraggi di Shinkai, la sua breve durata rende difficile affezionarsi ai personaggi di questo film. Detto questo, “Egao” è affascinante con la sua animazione e la rappresentazione di quanto il criceto diventi importante per la donna, quindi anche se non c’è molto, vale sicuramente la pena guardarlo.

Lei e il gatto

Lei e il gatto

Lei e il gatto è stato il cortometraggio che ha attirato l’attenzione della CoMix Wave Films, lo studio di animazione principale di Makoto Shinkai. Come per gli altri cortometraggi di Shinkai, She and Her Cat è penalizzato dalla sua lunghezza, che rende difficile lo sviluppo completo di qualsiasi cosa.

Detto questo, la semplicità della storia d’amore tra un gatto e il suo padrone è eseguita magistralmente, e l’uso delle ombreggiature con lo stile artistico semplicistico aggiunge un livello di bellezza che non si vede negli altri cortometraggi di Shinkai. Nel complesso, è facile capire perché questo film abbia contribuito a dare il via alla sua carriera.

Il giardino delle parole

Il giardino delle parole

Nonostante i suoi punti di forza, Il giardino delle parole è piuttosto difficile da classificare. L’arte, l’animazione e la musica sono incredibili, e Takao e Yukino hanno una dinamica molto coinvolgente in cui è facile capire perché sono così importanti l’uno per l’altra, anche se le loro lotte personali finiscono per essere poco sviluppate.

Il problema più grande del film, tuttavia, è il modo in cui Takao si innamora di Yukino, dato che Takao è un liceale e Yukino è la sua insegnante. Quest’ultima non ricambia mai esplicitamente i suoi sentimenti, ma le spiacevoli implicazioni sono comunque presenti e la capacità di ignorarle sarà il fattore decisivo per il gradimento complessivo.

Someone’s Gaze

Someone’s Gaze

Tra tutti i cortometraggi di Makoto Shinkai, Someone’s Gaze è quello che riesce meglio a racchiudere i punti di forza del regista in poco tempo. La storia è quella semplice di un padre e di una figlia che si allontanano l’uno dall’altra, ma Shinkai fa un ottimo lavoro nel dare corpo alle loro dinamiche e ai loro caratteri individuali, in modo che tutto ciò che fanno risulti rinfrescante e reale.

Se a ciò si aggiungono le musiche e le immagini stellari di Shinkai, Someone’s Gaze è senza dubbio il migliore dei cortometraggi di Shinkai, anche se, proprio come i suoi predecessori, è penalizzato dalla sua durata.

5 cm al secondo

5 cm al secondo

Questo è uno dei film che, nel bene e nel male, fa uno dei lavori migliori per mostrare lo stile di Makoto Shinkai. Pur non essendo all’altezza dei suoi lavori successivi, la musica e le immagini sono di alto livello e, nonostante la breve durata, la scrittura fa molto per aggiungere peso emotivo a tutte le azioni di Takaki e Akari.

Questo, però, va a discapito del film, che nonostante tutto si conclude con i protagonisti che semplicemente non si ritrovano. È una conclusione sorprendentemente realistica e il realismo è parte della forza del film, ma questa sorta di nota negativa può renderlo difficile da guardare.

Suzume

Suzume

Suzume di Makoto Shinkai è il suo film più recente ed è uno dei suoi migliori. Suzume utilizza il terremoto di Tohoku del 2011 come sfondo per la sua storia, e non solo non è altro che rispettoso nei confronti di quella tragedia, ma la usa per raccontare una bella storia di superamento della perdita che rende facile relazionarsi con ogni personaggio.

Questo è particolarmente vero per la protagonista, e il forte sviluppo del personaggio di Suzume contribuisce a renderla una delle migliori protagoniste di Shinkai. Suzume ha anche un finale che i fan dell’anime discuteranno per un po’ di tempo. La mancanza di sviluppo della storia d’amore e di alcuni elementi della trama, lo penalizzano, ma gli conferiscono un ottimo posto in classifica.

I bambini che inseguono le stelle

I bambini che inseguono le stelle

Children Who Chase Lost Voices è molto diverso dal solito lavoro di Makoto Shinkai, e questo gioca tremendamente a suo favore. Mentre Shinkai si occupa tipicamente di urban fantasy, questo film è una storia fantasy a tutti gli effetti che trae chiara ispirazione dallo Studio Ghibli per la musica, il design dei personaggi, i mostri e i temi della natura e della vita.

Questo può far sembrare il film poco originale, ma Shinkai è in grado di creare una storia che si distingue da sola, con il suo caratteristico lavoro sui personaggi che crea una bella storia sulla perdita e sulla solitudine. Non è il tipo di storia per cui Shinkai è conosciuto, ma vale comunque la pena di guardarlo.

Your Name

Your Name

Your Name ha reso Makoto Shinkai un nome familiare nell’industria degli anime. L’arte e l’animazione sono sempre incredibili e la colonna sonora dei RADWIMPS fa un lavoro straordinario per esaltare ogni momento emotivo al massimo. Your Name è penalizzato dal fatto che Taki riceve uno sviluppo molto inferiore a quello di Mitsuha.

La loro relazione non è sviluppata, ma entrambi sono abbastanza accattivanti da renderli una coppia e il loro incontro non può che essere soddisfacente, soprattutto se si considera ciò per cui Shinkai era noto all’epoca. A sette anni dalla sua uscita, è ancora facile capire perché Your Name sia tenuto in così alta considerazione.

Weathering With You

Weathering With You

Makoto Shinkai ha realizzato molti grandi film nel corso degli anni, ma il migliore è senza dubbio Weathering with You. Il film non solo rende ancora più grandi i punti di forza di Your Name con una grafica e una musica ancora migliori, ma riesce a sopperire persino le carenze del suo predecessore.

Oltre a una storia molto più serrata, Hodaka e Hina vengono sviluppati molto meglio rispetto agli altri protagonisti di Shinkai, risultando molto valorizzati sia come coppia che come personaggi individuali. Il miglioramento del lavoro sui personaggi fa sì che gli stili emotivi della scrittura di Shinkai brillino il più possibile e, di conseguenza, Weathering with You è il miglior film di Makoto Shinkai fino ad oggi.

House of the Dragon: quattro nuovi attori nel cast della seconda stagione!

0

Altre quattro star sono state aggiunte al cast della seconda stagione di House of the Dragon quasi due settimane dopo la pubblicazione della prima foto dal set. Secondo Variety, Gayle Rankin è stata scelta per interpretare la guaritrice Alys Rivers, mentre Simon Russell Beale interpreterà Ser Simon Strong, il prozio di Lord Larys Strong interpretato da Matthew Needham.

Freddie Fox è stato scelto per interpretare Ser Gwayne Hightower, figlio di Otto Hightower interpretato da Rhys Ifans, mentre Abubakar Salim interpreterà il marinaio Alyn di Hull. Tutti e quattro appariranno nella seconda stagione, che dovrebbe durare otto episodi. Basato su  Fire & Blood di George RR Martin,  House of the Dragon racconta l’ascesa e la caduta dei Targaryen, l’unica famiglia di signori dei draghi sopravvissuta al destino di Valyria. Si svolge 200 anni prima degli eventi del pluripremiato adattamento in serie di Il trono di spade (Game of  Thrones), che ha trasmesso il suo episodio finale nel 2019.

House of the Dragon è stato un incredibile successo per HBO, con una media di circa 29 milioni di spettatori per episodio al momento della sua uscita. Un altro spin-off di Game of Thrones, A Knight of the Seven Kingdoms, è stato appena annunciato. La produzione della seconda stagione è iniziata la scorsa settimana nel Regno Unito. Non è stata rivelata alcuna finestra di uscita, ma con le riprese iniziate, è probabile che ci sarà a breve un annuncio.

Nel cast della seconda stagione di House of the Dragon Matt SmithEmma D’ArcyOlivia Cooke, Eve Best, Steve Toussaint, Fabien Frankel, Ewan Mitchell, Tom Glynn-Carney, Sonoya Mizuno e Rhys Ifans. Fra gli attori della prima stagione che tornano nel cast dei nuovi episodi anche Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban, Jefferson Hall e Matthew Needham. I crediti della seconda stagione: co-creatore e produttore esecutivo George R.R. Martin; co-creatore, showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal; produttori esecutivi Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere, Vince Gerardis. Tratto dal bestseller di George R.R. Martin “Fuoco e Sangue”.

The Conjuring 4: rivelato il titolo del prossimo film!

0
The Conjuring 4: rivelato il titolo del prossimo film!

Durante la presentazione al CinemaCon di Las Vegas di Warner Bros. (tramite Collider), è stato confermato che l’imminente quarto capitolo del franchise horror di successo di New Line Cinema, The Conjuring, è stato ufficialmente intitolato The Conjuring: Last Rites.

The Conjuring: Last Rites sarà ancora una volta scritto da David Leslie Johnson-McGoldrick, che ha scritto la sceneggiatura degli ultimi due film. A partire da ora, lo studio non ha ancora annunciato chi dirigerà il sequel di The Conjuring: per ordine del diavolo del 2021. Il film sarà però prodotto anche dal creatore del franchise James Wan e Peter Safran, con le star principali Patrick Wilson e Vera Farmiga che riprenderanno i loro ruoli di investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren.

Ulteriori dettagli sulla trama e sui personaggi di The Conjuring: Last Rites sono ancora tenuti nascosti. Tuttavia, Wan ha recentemente confermato che il sequel horror potrebbe potenzialmente concludere la storia di Ed e Lorraine Warren. “Sì, ci stiamo lavorando proprio ora. I film di Conjuring sono molto preziosi per noi”, ha detto Wan a Collider. “E quindi in un certo senso vogliamo solo prenderci il nostro tempo per assicurarci di farlo bene e per assicurarci che l’emozione della degli Warren che vogliamo raccontare sia quella giusta“. Si attendono prossimamente maggiori informazioni sul progetto.

Kraven the Hunter sarà il primo film Marvel vietato targato Sony!

0

Durante una recente apparizione al CinemaCon di Las Vegas, il vincitore del Golden Globe Aaron Taylor-Johnson ha confermato che l’attesissimo adattamento cinematografico di Kraven the Hunter della Sony Pictures sarà ufficialmente il primo film Marvel dello studio con rating R. Ha anche presentato il primo filmato esclusivo, offrendo ai partecipanti un primo sguardo al film sui supereroi. Secondo Variety, il video mostrava un Kraven zuppo di sangue mentre uccide senza pietà le sue vittime con armi a forma di artiglio e i suoi denti.

Kraven the Hunter sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron) mentre assume il mantello del cattivo di Spider-Man, che è un immigrato russo di nome Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony, va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon, il fratellastro di Kraven; la candidata all’Oscar Ariana DeBose (West Side Story) nel ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di Kraven; Russell Crowe e Levi Miller in ruoli sconosciuti.

 Anche Christopher Abbott e Alessandro Nivola sono stati scelti come cattivi principali. Kraven the Hunter è diretto dal candidato all’Oscar JC Chandor ( A Most Violent Year ) da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk (The Equalizer), Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno producendo il progetto.

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home, Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven the Hunter uscirà al cinema il 06 ottobre 2023 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Guardiani della Galassia Vol. 3: rivelato il numero delle scene post-credit!

0

Il Marvel Cinematic Universe è noto per le sue scene post credits che di solito lasciano ai fan l’occasione per presagire il futuro dell’universo e oggi grazie James Gunn, scopriamo quante scene post-credits possiamo aspettarci in Guardiani della Galassia Vol. 3 !

Rispondendo a una recente domanda di un fan su Instagram, Gunn ha rivelato che non ci sarebbero state una ma ben due scene post-credit nel prossimo film di supereroi. Anche se questo potrebbe non essere uno notizia shock visto che la maggior parte dei film dei Marvel Studios presenta due scene post-credit, i fan saranno sicuramente felici di sapere che il Vol. 3 seguirà la formula più consueta dell’MCU. Non è chiaro quando le scene post-credit saranno inserite nell’economia del film, ma lo standard prevede una scena a metà crediti e poi una breve sequenza alla fine del rullo! Dai un’occhiata al commento di James Gunn sui Guardiani della Galassia Vol. 3  scene post-credit qui sotto:

James Gunn confirms there are two post credit scenes in GoTG3
by u/Level_Turnover9233 in marvelstudios

In attesa di poter vedere il film, anche alla luce di questi pareri, ricordiamo che la sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol. 3  recita quanto segue: “in Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo oltre che per proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è scritto e diretto da James Gunn ed è interpretato da Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel  nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, oltre a Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova. Il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Simon Hatt e Sara Smith sono i produttori esecutivi. Il film sarà al cinema dal 5 maggio.

Jared Padalecki: 10 cose che non sai sull’attore

Jared Padalecki: 10 cose che non sai sull’attore

Nonostante debba ancora affermarsi, e abbia alle spalle una eseguia filmografia, l’attore Jared Padalecki ha saputo far tesoro dei ruoli offertigli durante questi anni, dimostrando di essere dotato di buona versalità, attirando le attenzioni del pubblico, pronto a seguirlo in ruoli più impegnativi che si spera arrivino presto.

Ecco 10 cose che non sai di Jared Padalecki.

Jared Padalecki carriera

1. I film. La carriera cinematografica dell’attore ha inizio nel 1999 con il film Me and Dad. Successivamente prende parte ai lungometraggi Una scatenatta dozzina (2003), Una pazza giornata a New York (2004), Il volo della fenice (2004), La maschera di cera (2005), Nickname: Enigmista (2005), e Venerdì 13 (2009).

2. Le serie TV. Più celebre per i suoi ruoli televisivi, l’attore ha negli anni partecipato a serie come Una mamma per amica (2000-2005), E.R. – Medici in prima linea (2001), e dal 2005 interpreta Samuel “Sam”Winchester nella serie Supernatural.

Jared Padalecki Instagram

3. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 5,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago con la famiglia o con amici. Non mancano inoltre foto scattate dai set o dalle premiere a cui l’attore ha preso parte.

 

Jared Padalecki supernaturalJared Padalecki vita privata

4. E’ sposato. Il 27 febbraio 2010 si è sposato con l’attrice Genevieve Cortese, conosciuta sul set di Supernatural. Nel 2012 danno alla luce la loro primo genita, seguita nel 2013 dal secondo figlio e nel 2017 dalla terza figlia.

Jared Padalecki personalità

5. Adora fare scherzi. L’attore viene descritto dai suoi colleghi come una persona solare e spiritosa. E’ stato inoltre rivelato che durante i tempi morti sui set, l’attore adori fare scherzi ai suoi colleghi. Molti di questi sono stati filmati e diffusi in rete.

Jared Padalecki salute

6. Ha sofferto di depressione. Nonostante le notizie sugli scherzi attuati dall’attore, Padalecki ha dichiarato pubblicamente di aver sofferto di depressione in gioventù, specialmente quando faticava a trovare i primi lavori nello spettacolo. Fortunatamente grazie alla famiglia questo aspetto di lui è andato scemando.

Jared Padalecki Superman

7. Era in lizza per il ruolo del supereroe DC. L’attore era stato considerato per il ruolo di Clark Kent nel film che doveva essere diretto dal regista McG. Tra i suoi rivali per la parte vi era anche l’attore Henry Cavill. Il film non si fece più, ma Cavill riuscì comunque ad interpretare il personaggio nel film L’uomo d’acciaio.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Jared Padalecki (@jaredpadalecki)

 

Jared Padalecki Supernatural

8. Non sapeva come si sarebbe conclusa la serie. L’attore si è sempre dichiarato soddisfatto dai risultati raggiunti dalla serie Supernatural, affermando di non aver mai saputo come questa si sarebbe conclusa. Ogni stagione, secondo l’attore, iniziava con un finale prestabilito che cambiava tuttavia in fase di riprese. Ciò ha reso entusiasmante partecipare a qualcosa che poteva sorprendere ad ogni puntata.

9. Vorrebbe far fare al suo personaggio cose semplici. L’attore si è sempre trovato coinvolto in grandi eventi all’interno della serie, e in un’intervista ha dichiarato che avrebbe desiderato far fare al suo personaggio anche cose semplici come correre al mare, nuotare o fare il bucato in mutande.

Jared Padalecki età e altezza

10. Jared Padalecki è nato a San Antonio, negli Stati Uniti, il 19 luglio 1982. L’attore è alto complessivamente 193 centimetri.

Fonte: IMDb

 

The Flash: ecco il secondo trailer ufficiale del film con Ezra Miller

0

La Warner Bros. ha finalmente rilasciato il secondo trailer ufficiale di The Flash, in cui vedremo Ezra Miller nei panni di Barry Allen fare squadra con  il Batman di Michael Keaton e la naufraga kryptoniana Supergirl, interpretata da Sasha Calle.

La sinossi del film recita: “i mondi si scontrano in “The Flash” quando Barry usa i suoi superpoteri per viaggiare indietro nel tempo per cambiare gli eventi del passato. Ma quando il suo tentativo di salvare la sua famiglia altera inavvertitamente il futuro, Barry rimane intrappolato in una realtà in cui il Generale Zod è tornato, minacciando l’annientamento, e non ci sono supereroi a cui rivolgersi. Cioè, a meno che Barry non riesca a convincere un Batman molto diverso a uscire dalla pensione e salvare un kryptoniano imprigionato… anche se non quello che sta cercando. Alla fine, per salvare il mondo in cui si trova e tornare al futuro che conosce, l’unica speranza di Barry è correre per salvarsi la vita. Ma fare l’ultimo sacrificio sarà sufficiente per resettare l’universo?

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 15 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

The Witcher: il teaser della terza stagione che sarà divisa in due parti

0

Netflix annuncia la data di uscita della terza stagione di THE WITCHER, l’acclamata serie fantasy sulle avventure di Geralt di Rivia, interpretato da Henry Cavill. La terza stagione sarà composta da 8 episodi e sarà rilasciata questa estate in due parti  in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo: il volume 1 debutterà il 29 giugno con i primi 5 episodi, mentre il volume 2 il 27 luglio con gli ultimi 3 episodi.

The Witcher 3, la trama

Mentre monarchi, maghi e bestie del Continente competono per catturarla, Geralt conduce Ciri a nascondersi, determinato a proteggere la sua famiglia appena riunita da coloro che minacciano di distruggerla. Incaricata dell’addestramento magico di Ciri, Yennefer li conduce alla fortezza protetta di Aretuza, dove spera di scoprire di più sui poteri non sfruttati della ragazza; invece, scoprono di essere sbarcati in un campo di battaglia di corruzione politica, magia oscura e tradimento. Devono reagire, mettere tutto in gioco o rischiare di perdersi per sempre.

La showrunner e produttrice esecutiva è Lauren Schmidt Hissrich.

Alla regia Stephen Surjik, Gandja Monteiro, Loni Peristere e Bola Ogun, mentre la sceneggiatura è opera di Mike Ostrowski, Javier Grillo-Marxuach, Tania Lotia, Haily Hall, Matthew D’Ambrosio, Clare Higgins, Rae Benjamin e Troy Dangerfield.

La serie è stata girata tra Inghilterra, Italia, Galles, Croazia, Slovenia e Marocco, ed è prodotta da Tera Vale Ragan, Veselin Karadjov e Sasha Harris. Sono produttori esecutivi anche Steve Gaub, Matt O’Toole, Mike Ostrowski, Javier Grillo-Marxuach, Platige Films (Tomek Baginski e Jarek Sawko), Hivemind Content (Jason Brown e Sean Daniel).

Cast: Henry Cavill (Geralt di Rivia), Anya Chalotra (Yennefer di Vengerberg), Freya Allan (Principessa Cirilla di Cintra), Joey Batey (Ranuncolo), Myanna Buring (Tissaia), Eamon Farren (Cahir), Mimî M Khayisa (Fringilla), Royce Pierreson (Istredd), Anna Shaffer (Triss Merigold), Mecia Simson (Francesca), Tom Canton (Filavandrel), Mahesh Jadu (Vilgefortz), Graham McTavish (Dijkstra), Cassie Clare (Philippa), Hugh Skinner (Radovid), Wilson Mbomio (Dara), Lars Mikkelsen (Stregobor), Terence Maynard (Artorius),  Simon Callow (Codringher), Liz Carr (Fenn), Therica Wilson-Read (Sabrina), Safiyya Ingar (Keira), Rochelle Rose (Margarita), Michalina Olszanska   (Marti), Robbie Amell (Gallatin), Jeremy Crawford (Yarpen), Bart Edwards (Emhyr), Aisha Fabienne Ross (Lydia), Christelle Elwin (Mistle) e Meng’er Zhang (Milva).

Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe: tutte le curiosità sul film

Quella di Hänsel e Gretel è una delle fiabe più celebri riportate dai fratelli Grimm. Da loro riscritta agli inizi dell’Ottocento, questa ha in realtà origini molto più remote, che portano fino al Medioevo, un’epoca di scarsità alimentare e di terrore nei confronti della figura della strega. Questi elementi sono poi diventati caratterizzanti dell’opera, ancora oggi nota e riproposta sotto forme diverse. Uno degli adattamenti più recenti e particolari è Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe (qui la recensione), diretto nel 2013 da Tommy Wirkola, noto anche per aver diretto il fantascientifico Seven Sisters.

La favola originale è qui riproposta come prologo della storia, che si configura poi come un sequel ideale nel quale i due protagonisti, ormai adulti, sono diventati degli esperti cacciatori di streghe. L’obiettivo del regista e dei produttori era dunque quello di dar vita ad un’opera che coniugasse gli elementi classici della fiaba con qualcosa di nuovo e contemporaneo. Tra toni cupi e tanta violenza, il film  si colloca dunque all’interno di un filone di lungometraggi che rileggono le celebre fiabe in chiave dark, come Cappuccetto rosso sangue e Biancaneve e il cacciatore.

Girato in tenebrose località europee, con effetti speciali per lo più pratici e realistici e numerose sequenze d’azione di grande impatto, il film è dunque un’opera da riscoprire per chi è amante del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe: la trama del film

Protagonisti del film sono Hansel e Gretel, due fratelli che da piccoli vengono abbandonati nel bosco e, mentre cercano riparo dalle intemperie, si imbattono in una graziosa casetta di Marzapane. Ignari che l’abitazione sia presidiata da una perfida strega, i due fratelli entrano nella casa e cadono nella trappola della megera. Grazie alla loro astuzia, però, Hansel e Gretel riescono ad uccidere la donna e scoprono di essere immuni alla magia. Ormai cresciuti, i due fratelli sono diventati celebri cacciatori di streghe, chiamati a combattere contro le perfide megere e a sventare i loro crudeli piani contro gli innocenti.

Grazie al suggerimento di un giovane di nome Ben, i due cacciatori si mettono ora sulle tracce della strega Muriel, leggendaria e temuta strega. Ben presto scopriranno che la donna ha intenzione di sacrificare dodici bambini per ottenere l’immortalità. Sebbene i due fratelli lottino con tutte le loro forze, Muriel riesce a rapire l’ultima bambina per compiere il macabro rito. Con poco tempo a disposizione, i due fratelli faranno però ulterio scoperte sconcertanti. Il sabba delle streghe porta infatti galla un’incredibile verità sul loro passato, che dovranno ora impedire a Muriel di compiere il suo diabolico progetto.

Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe sequel

Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe: il cast del film

Ad interpretare Hansel vi è l’attore Jeremy Renner, il quale si è interessato al progetto ancor prima di leggere la sceneggiatura. Fortemente voluto dal regista dopo che questi lo aveva visto recitare in The Hurt Locker, l’attore si è poi sottoposto ad un intenso allenamento fisico al fine di poter eseguire personalmente anche le scene più complesse. Renner si è inoltre detto particolarmente affascinato dall’idea di rendere Hansel affetto da diabete, una malattia che lo arricchisce di umanità. L’esperienza sul set di questo film è stata da lui descritta come una delle più entusiasmanti della sua carriera, avendo avuto modo di fare cose mai fatte prima.

Accanto a lui, nei panni di Gretel vi è invece l’attrice Gemma Arterton. Il ruolo era originariamente stato offerto a Noomi Rapace, che non poté però accettare per via di altri impegni. Come il suo collega, anche la Arterton si è sottoposta ad un duro allenamento fisico, riportando però un infortunio alla caviglia durante le riprese. Nei panni della strega Muriel vi è invece l’attrice Famke Janssen, la quale accettò il ruolo in quanto bisognosa in quel momento di soldi. In seguito, pur trovando complesso il processo di trasformazione in strega con il trucco, l’attrice si è detta entusiasta di aver potuto dar vita ad un personaggio tanto potente.

Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il buon successo del film al box office globale, dove ha incassato oltre 200 milioni di dollari, la Paramount ha annunciato da subito l’intenzione di realizzare un sequel. Wirkola, il regista del film, ha però annunciato che non avrebbe ripreso il suo ruolo, in quanto interessato a dirigere altre tipologie di storie. Tra il 2013 e il 2015, dunque, si sono susseguite una serie di notizie sulle possibili nuove storie che il sequel avrebbe potuto raccontare. Dopo il 2015, tuttavia, le speculazioni su questo nuovo film sono cessate e ad oggi non si hanno ulteriori notizie. È dunque lecito pensare che il sequel sia ormai stato definitivamente accantonato.

È possibile fruire di Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 24 aprile alle ore 23:00 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

The Impossible: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

The Impossible: la vera storia dietro al film con Naomi Watts

Nel corso della sua storia il cinema si è sempre rivelato il mezzo prediletto per raccontare eventi realmente accaduti, riuscendo a trasmettere tutta una varietà di emozioni e sensazioni altrimenti irraggiungibili. È esattamente ciò che accade con il film The Impossible (qui la recensione), diretto nel 2012 dallo spagnolo Juan Antonio Bayona, e incentrato sulla vera storia di una famiglia colpita, divisa e messa a dura prova dallo tsunami abbattutosi da uno tsunami sulle spiagge della Thailandia. Un film catastrofiche ripercorre quelle drammatiche ore con quanto più realismo possibile, coinvolgendo lo spettatore in una vera e propria prova di resistenza.

Per raccontare un dramma universale di questo genere, il regista sceglie di non affidarsi ciecamente agli effetti speciali di computer grafica, aspirando invece a girare le complesse sequenze in un set con vera acqua. La grande sfida fu dunque quella di ricostruire uno tsunami in miniatura, attraverso il quale poter aiutare anche gli stessi interpreti nella loro performance. La ricerca di realismo ha così portato il film ad ottenere quei sentimenti e quella verità necessarie per appassionare e commuovere un vasto pubblico.

Fu così che al momento del suo arrivo in sala The Impossible si affermò come un grande successo al box office. A fronte di un budget di circa 45 milioni di dollari, questo arrivò ad incassarne oltre 198 in tutto il mondo. Allo stesso tempo, il film ricevette ottime considerazioni da parte della critica, partecipando e vincendo in diverse competizioni cinematografiche, tra cui i prestigiosi premi Goya, considerati gli Oscar spagnoli. Prima di vedere il film può certamente essere utile essere a conoscenza della vera storia a cui questo si ispira, e che si potrà ritrovare di seguito insieme anche ad altre curiosità.

The Impossible: la trama del film

Protagonista del film è la famiglia Bennett, composta da Maria, Henry, Lucas, Simon e Thomas. Questi si recano in un resort thailandese per trascorrere insieme le vacanza natalizie. Tutto sembra procedere per il meglio, fino a quando la mattina del 26 dicembre un violentissimo tsunami travolge l’intera isola, distruggendo il villaggio e sperdendo quanti vi si trovavano dentro. Maria e il figlio maggiore Lucas vengono brutalmente separati dagli altri tre membri della famiglia, per i quali temono ora il peggio. Divisi dalla devastazione e dalla morte, ha così inizio per i membri della famiglia un vero e proprio calvario, durante il quale cercheranno disperatamente di non soccombere ma affermare il proprio desiderio di sopravvivenza. Sarà questo e l’amore reciproco a permettere loro di potersi ricongiungere.

The Impossible cast

The Impossible: il cast del film

Nel raccontare la storia dei reali sopravvissuti allo tsunami, il regista decide di non voler assegnare una chiara nazionalità ai protagonisti, permettendo così al film di poter avere carattere universale. Per tale motivo si decise allora di ricorrere ad alcuni noti interpreti di Hollywood, grazie ai quali il film avrebbe potuto raccogliere ulteriori attenzioni. Nel ruolo di Maria Bennett, dunque, si trova l’attrice Naomi Watts, candidata al premio Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione. La Watts ha raccontato di essersi preparata a lungo per dar vita al suo personaggio, incontrando anche la vera donna a cui questo si ispira. Nel ruolo del marito Henry Bennett vi è invece l’attore Ewan McGregor, il quale a sua volta ha dovuto prepararsi fisicamente per poter sostenere quanto richiesto per il personaggio.

Ad interpretare il figlio maggiore Lucas c’è l’attore Tom Holland. Oggi estremamente popolare grazie al ruolo di Spider-Man, The Impossible fu il primo film per il cinema per lui, dove dimostrò un talento naturale per la recitazione. Nel ruolo di Thomas Bennett vi è invece Samuel Joslin, mentre il piccolo Simon Bennett è interpretato da Oaklee Pendergast. Molti degli altri ruoli secondari presenti nel film sono interpretati dai veri superstiti dell’evento, i quali accettarono di partecipare per contribuire a portare nel film ulteriore realismo. L’intero cast dovette prepararsi al film trascorrendo molto tempo a contatto con l’acqua, raggiungendo così la forma fisica e psicologica per poter rendere credibile l’evento catastrofico al centro del film. Tale preparazione è stata poi da loro descritta come particolarmente logorante.

The Impossible: la vera storia dietro al film

I veri protagonisti della vicenda narrata nel film sono i coniugi spagnoli María Belón e Enrique Álvarez. Questi si trovavano in un resort thailandese per trascorrere le vacanze natalizie con i tre figli di 10, 8 e 5 anni. La mattina del 26 dicembre un violento tsunami si abbatte però su di loro, travolgendoli e portando distruzione ovunque. María fortunatamente riuscì a mettersi in salvo aggrappandosi ad un albero, per poi individuare suo figlio maggiore poco distante da lei e raggiungerlo a nuoto. Durante tale impresa la donna finì però con il rimanere gravemente ferita a causa delle macerie. Con il placarsi della situazione, la donna ebbe così modo di ricongiungersi con il figlio, accorgendosi però della profonda ferita riportata alla gamba. I due venero poi tratti in salvo e portati in ospedale, dove ricevettero le cure adeguate.

Nel frattempo, suo marito Enrique era riuscito a ricongiungersi con i figli più piccoli. Dopo averli lasciati al sicuro iniziò a ricercare sua moglie e il primogenito girando tutti gli ospedali del luogo. L’uomo, che iniziava a temere di averli persi per sempre, riuscì infine a ritrovarli e ricongiungersi con loro. Quando le condizioni di María si stabilizzarono la donna venne trasferita altrove, per poi essere dimessa e pronta per tornare a casa. Ancora oggi la famiglia si ritiene incredibilmente fortunata per essere riuscita a ritrovarsi senza aver perso nessuno dei suoi membri. Lo tsunami di quel giorno, infatti, ebbe degli esiti devastanti. In un solo colpo persero la vita oltre 200 mila persone tra la Thailandia, l’Indonesia, lo Sri Lanka e molti altri paesi del sud-est asiatico.

The Impossible: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film è possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Impossible è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno 24 aprile alle ore 21:15 sul canale Cielo.

Fonti: IMDb, Mirror

Guida turistica per innamorarsi: tutto quello che c’è da sapere sul film Netflix

Perdersi è spesso l’unico modo per ritrovarsi e viaggiare andando contro pregiudizi, limiti e soprattutto contro il già noto è il miglior modo per riuscire ad ottenere nuove consapevolezze. Il cinema ci ricorda spesso del grande potenziale che ogni viaggio può avere su di noi, con film come (tanto per citarne alcuni) Into the Wild, Mangia prega ama, Wild, I sogni segreti di Walter Mitty o Un’isola per cambiare che hanno magnificamente reso questo concett. Ad essi si aggiunge ora anche Guida turistica per innamorarsi, disponibile dal 21 aprile sulla piattaforma di streaming Netflix.

Diretto da Steven K. Tsuchida, noto principalmente per essere stato regista di serie TV, il film porta gli spettatori in Vietnam, alla scoperta di un paese troppo spesso legato al cinema a tutt’altra tipologia di storie ed eventi. Qui sono invece la ricchezza delle sue tradizioni, dei suoi sapori e dei suoi colori a farla da padrono, nonché a fare da sfondo ad una storia d’amore che vuole insegnare proprio che, uscendo dai percorsi prestabiliti, ci si può imbattere in sorprese capaci di rivelarsi particolarmente importanti per la propria crescita come esseri umani.

La trama e il cast di Guida turistica per innamorarsi

Protagonista del film è Amanda Riley, una professionista del settore dei viaggi che dopo che la sua relazione romantica di cinque anni finisce inaspettatamente, decide di accettare un lavoro che la porti lontano da casa, così da distrarsi e ritrovare un proprio equilibrio. Il suo compito diventa dunque quello di andare in “missione segreta” per ottenere informazioni sul settore turistico del Vietnam. Amanda arriva nel paese asiatico giusto in tempo per la celebrazione del capodanno lunare vietnamita Tết, e presto intraprende un viaggio alla scoperta di sé, innamorandosi della sua guida turistica vietnamita, Sinh. I due, decideranno poi di dirottare il tour bus per sperimentare la vita e l’amore in modi non convenzionali.

Ad interpretare la protagonista, Amanda, vi è l’attrice Rachael Leigh Cook, vista anche in Love, Guaranteed e He’s All That, ma meglio nota per aver dato voce al personaggio di Tifa Lockhart per i videogiochi Kingdom Hearts II, Dirge of Cerberus: Final Fantasy VII, Crisis Core: Final Fantasy VII e Dissidia 012 Final Fantasy. Accanto a lei, nel ruolo della guida Sinh, vi è invece Scott Ly (Animal Kingdom, FBI: Most Wanted). Recitano poi nel film anche Ben Feldman (As Above, So Below, The Perfect Man) che interpreta John, Missi Pyle (Taking Chances, A Cinderella Story: Once Upon a Song) che incarna Mona, e Nondumiso Tembe (True Blood, NCIS: Los Angeles) che impersona Dom Fisher.

Guida-turistica-per-innamorarsi-location

Le location di Guida turistica per innamorarsi

Le riprese di Guida turistica per innamorarsi hanno avuto luogo in varie città del Vietnam, come Ho Chi Minh City, Da Nang, Hội An, Hanoi e Hà Giang. Ciò fa di questo il primo film Netflix ad essere realizzato in tale paese. Nello scegliere il Vietnam, la sceneggiatrice Eirene Tran Donohue ha spiegato che “quasi non ci sono film americani ambientati in Vietnam che non riguardino il trauma della guerra. È stato davvero importante per me per raccontare una storia sulla vita attuale. Una che fosse piena di gioia, amore e festeggiamenti. Volevo cambiare la conversazione sul Vietnam, per evidenziarlo come un paese moderno e fiorente le cui storie meritano di essere raccontate”.

Tra le città poc’anzi citate, Ho Chi Minh City, precedentemente nota come Saigon, è la più grande del Vietnam e dove Amanda atterra per iniziare il suo viaggio. È anche sede del famoso mercato di Ben Thanh, dove Sinh istruisce Amanda sulla corretta etichetta di negoziazione quando cerca di acquistare una sciarpa di seta. Hội An è invece una città storica situata sulla costa centrale del Vietnam, che presenta incantevoli canali che si possono individuare quando Sinh e Amanda si fermano per esprimere un desiderio durante una passeggiata serale dopo una giornata trascorsa alla scoperta dell’antica città.

Il gruppo fa anche visita alla Fujian Assembly Hall, dove assistono a una sbalorditiva prova per una danza del leone da eseguire per il Tet. Ha Giang, provincia sulle rive del fiume Lo nella regione settentrionale del Vietnam, è stata invece la location del villaggio natale di Sinh e Ahn, dove il gruppo finalmente celebra il Tet come ospite della nonna, interpretata da Nsưt Lê Thiện. L’avventura si conclude infine ad Hanoi, la capitale del Vietnam, nota per la sua architettura secolare e un crogiolo di influenze del sud-est asiatico, cinese e francese. È qui che la protagonista comprende infine di non volere più la sua vecchia vita, abbracciando invece quella nuova.

Il trailer di Guida turistica per innamorarsi e come vederlo su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Guida turistica per innamorarsi unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto nella Top 10 dei film più visti in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Fonti: IMDb, CinemaBlend, Netflix

Un altro ferragosto: al via le riprese del nuovo fil di Paolo Virzì

0

Inizieranno domani, martedì 25 aprile, sull’isola di Ventotene le riprese di Un altro ferragosto, il nuovo film di Paolo Virzì prodotto da Lotus Production, una società Leone Film Group con Rai Cinema. Seguito dell’acclamato Ferie d’Agosto del 1996, film cult che valse a Paolo Virzì il David di Donatello come Miglior Film, Un altro ferragosto vede il ritorno a Ventotene delle due famiglie di villeggianti, i Molino e i Mazzalupi.

Nel film Silvio Orlando, Sabrina Ferilli, Christian De Sica, Laura Morante, Andrea Carpenzano, Vinicio Marchioni, Anna Ferraioli Ravel. E Gigio Alberti, Agnese Claisse, Paola Tiziana Cruciani, Claudia Della Seta, Emanuela Fanelli, Lorenzo Fantastichini, Liliana Fiorelli, Raffaella Lebboroni, Milena Mancini, Maria Laura Rondanini, Ema Stokholma, Lele Vannoli, Silvio Vannucci e con l’amichevole partecipazione di Rocco Papaleo. Da una storia di Paolo Virzì e Carlo Virzì, la sceneggiatura è firmata da Francesco Bruni, Carlo Virzì e Paolo Virzì 

La trama di Un altro ferragosto

In una sera d’agosto del 1996, nella casa di Ventotene dove il giornalista Sandro Molino trascorreva le vacanze, la sua compagna Cecilia gli rivelò di essere incinta.Oggi Altiero Molino è un ventiseienne imprenditore digitale e torna a Ventotene col marito fotomodello per radunare i vecchi amici intorno al padre malato, per regalargli un’ultima vacanza in quel luogo per lui così caro. Non si aspettava di trovare l’isola in fermento per il matrimonio di Sabry Mazzalupi col suo fidanzato Cesare: la ragazzina goffa figlia del bottegaio romano Ruggero, è diventata una celebrità del web e le sue nozze sono un evento mondano che attira i media e anche misteriosi emissari del nuovo potere politico. Due tribù di villeggianti, due Italie apparentemente inconciliabili, destinate ad incontrarsi di nuovo a Ferragosto, per una sfida stavolta definitiva.

Un altro ferragosto sarà girato interamente sull’isola di Ventotene, storica location di Ferie d’Agosto. Il film uscirà nelle sale cinematografiche prossimamente distribuito da 01 Distribution. Dichiarazione di Paolo Virzì: Finora ci avevo pensato solo per scherzo, tante volte, quasi tutte le volte che finivo un film, “Adesso torniamo a Ventotene e diamo un seguito alla commedia di quelle due famiglie”. Scrivevo nuovi copioni che poi buttavo, o mettevo da parte. Tante cose mi trattenevano ed ero giunto alla conclusione che a Ventotene ci sarei tornato solo in gita. Invece stavolta sta succedendo davvero, chissà perché proprio adesso, nel duemilaventitré. Credo di averne intuito il motivo, ma voglio esplorarlo meglio durante le giornate e le nottate di riprese che ci attendono. Confesso di essere emozionato, incontrare di nuovo i personaggi di quel vecchio film mi diverte e un po’ mi spaventa. Rimpiangere quelli che non ci sono più – ma che in qualche modo ci saranno – mi commuove. Riunire la gloriosa banda degli interpreti, mescolandola ai nuovi formidabili ingressi, mi elettrizza. Ringrazio gli amici ma soprattutto i produttori che mi hanno persuaso, con ostinazione struggente, a tornare qui.

Mare Fuori torna a COMICON Napoli!

0
Mare Fuori torna a COMICON Napoli!

Dopo il successo dell’evento del 2022 che ha registrato il tutto esaurito, la serie Rai Mare Fuori torna a COMICON Napoli! Venerdì 28 aprile, alle 13:30, presso l’Auditorium del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare, gli interpreti della serie Giovanna Sannino, Antonio D’Aquino, Raiz, il regista Ivan Silvestrini e la Direttrice della Fotografia Francesca Amitrano incontrano il pubblico e presentano il progetto “La cultura rompe le sbarre”.

Mare Fuori, coprodotta da Rai Fiction e Picomedia, è la serie italiana che ha appassionato il pubblico young adult italiano e internazionale risultando tra le più apprezzate degli ultimi anni. La terza stagione ha debuttato sulla piattaforma RaiPlay il 1 febbraio ed è stata trasmessa in prima serata su Rai2 dal 15 dello stesso mese. Con risultati travolgenti: “Mare Fuori 3” su RaiPlay al 1 marzo ha totalizzato 110 milioni di visualizzazioni, con 47 milioni di ore viste, pari ad un ascolto medio device di 3,7 milioni. Complessivamente, tra tv e online, l’intera serie viaggia dunque sui 5 milioni di ascolto medio e le visualizzazioni on demand non accennano a fermarsi.

La serie nasce da un’idea di Cristiana Farina ed è scritta con Maurizio Careddu per la regia di Ivan Silvestrini e si svolge all’interno di un IPM – Istituto penale minorile che diventa una bolla in cui i ‘ragazzi interrotti’ hanno la possibilità di comprendere chi sono e cosa vogliono oltre le mura di cinta del carcere.

A partire dalla serie, nell’ambito del progetto sociale di Rai Per la Sostenibilità-ESG dal titolo “La cultura rompe le sbarre”, è stato realizzato un workshop con alcuni ragazzi dell’Istituto penale minorile di Nisida. Tre giorni di musica e di lavoro insieme al cantante Raiz, volto della serie, e al musicista Pier Paolo Polcari. Il laboratorio ideato e organizzato dalla Rai, dal titolo “Fuori conTesto”, con la decisiva collaborazione della Direzione dell’Istituto, ha voluto coinvolgere i “ragazzi dentro” nella presentazione della terza stagione di “Mare Fuori”, in un gioco di specchi tra realtà, finzione e narrazione. Un progetto educativo di Servizio Pubblico in cui un gruppo di ragazzi di Nisida ha scritto il testo di una canzone per dare voce alla loro esperienza di vita. Emozioni, passo dopo passo e libertà sono gli aspetti che hanno voluto mettere al centro. La musica, come spesso accade con ogni forma artistica, è riuscita a coinvolgere i ragazzi, in un clima di empatia ed entusiasmo per far emergere emozioni, sofferenze, sogni, desideri, paure. La canzone “Giorno dopo giorno”, scritta ed interpretata dai ragazzi di Nisida affiancati da Raiz e Polcari, parla di muri e celle, di luce che non c’è e di aquile che non volano più, ma anche di sogni che non si spengono e di un futuro che nasce dall’aver imparato a guardarsi dentro.

“La sceneggiatura era spazzatura”: Russell Crowe ricorda la sua esitazione a recitare in Il gladiatore

0

L’attore Russell Crowe ha fornito un sincero ricordo delle sue esitazioni iniziali riguardo all’accettare il ruolo di Massimo Decimo Meridio in Il gladiatore di Ridley Scott. Il film, vincitore in totale di cinque premi Oscar, tra cui quello per il miglior attore per la performance di Crowe, è ampiamente considerato ancora oggi come uno dei migliori film dell’attore ed è stato determinante nel riaccendere l’interesse di Hollywood per le epopee storiche. Nonostante questo successo, la produzione originale del film è notoriamente stata afflitta da problemi, molti dei quali derivanti da una sceneggiatura incompiuta che ha richiesto più riscritture anche mentre le riprese erano in corso.

Crowe è tornato a parlare proprio di quei problemi di sceneggiatura, affermando che: “la sceneggiatura era spazzatura, assoluta spazzatura. Aveva tutte queste strane sequenze. Una di queste riguardava i carri e come famosi gladiatori avevano accordi di sponsorizzazione per l’olio d’oliva e cose del genere, ed è tutto vero, ma non sarebbe mai andato bene per gli spettatori moderni, avrebbero detto: “Che cazzo è tutto questo?“. “Ho pensato più volte che forse la mia migliore opzione fosse semplicemente salire su un aereo e andarmene da lì”, ha aggiunto poi Crowe. “Sono state le mie continue conversazioni con Ridley a darmi fiducia“, ha concluso l’attore.

Come noto e già riportato poc’anzi, il film si è poi rivelato un grande successo, riuscendo a rimediare o nascondere alle mancanze della sceneggiatura. Dopo oltre vent’anni, si attende ora il sequel ufficiale, con il ritorno di Scott come regista, il quale seguirà Lucius Verus, interpretato da Paul Mescal, figlio ormai adulto dell’imperatrice romana Lucilla. Anche il due volte vincitore del premio Oscar Denzel Washington è stato confermato in un ruolo non rivelato, mentre sembra che Barry Keoghan interpreterà il controverso imperatore romano Geta. Ricordiamo che Crowe non sarà presente in esso, ma l’attore è attualmente al cinema con il film L’esorcista del Papa.

Fonte: ScreenRant

La casa – Il risveglio del male: la star del film rivela qual è stata la scena più disgustosa da girare

0

Ora che La casa – Il risveglio del male (qui la recensione) è arrivato al cinema, la star del film Alyssa Sutherland, ha rivelato quale è stata per lei la scena più disgustosa tra quelle previste nell’ultimo capitolo dell’amato franchise horror La casa. Nel corso di un’intervista, la Sutherland ha infatti affermato che: “la cosa più disgustosa per me è stata il vomito. Ho avuto molti problemi con quella scena. Era disgustoso. Odio vomitare. A chi non fa schifo? Non credo di essere l’unica“. Quella descritta dall’attrice è certamente una scena controversa, che però per molti potrebbe non essere la più disturbante del film.

La casa – Il risveglio del male vede infatti la Sutherland nei panni di Ellie, una mamma single che si riunisce con la sua sorella Beth, interpretata da Lily Sullivan, dopo che quest’ultima scopre di essere incinta e si rivolge alla famiglia per chiedere aiuto. Quando un terremoto fa crollare le fondamenta del condominio di Los Angeles in cui vive Ellie, una nuova versione dell’iconico Necronomicon, meglio conosciuto come il Libro dei Morti, viene alla luce. Da questo si sprigiona un demone malvagio che trasforma gli umani in mostri immortali decisi a uccidere chiunque si trovi sul loro cammino.

Nel corso di questa follia horror sono molte le scene disgustose con cui lo spettatore deve confrontarsi. Naturalmente, per sua sensibilità alla cosa, per la Sutherland girare scene che includono vomito è stato particolarmente ostico. In generale, il film non è adatto ai deboli di stomaco ma sta trovando ampio successo tra i fan della saga. Come già anticipato, se La casa – Il risveglio del male dovesse ottenere buoni risultati al box office, il regista Lee Cronin ha già pronte delle idee per dei sequel con cui portare avanti il racconto.

Fonte: CBR

Aquaman e il Regno Perduto: un primo teaser poster del film è stato avvistato al CinemaCon

0

Con il CinemaCon che ha ufficialmente avuto inizio a Las Vegas iniziano anche ad arrivare alcune prime novità riguardo alcuni film molto attesi. Tra queste ha attirato l’attenzione un misterioso teaser poster di Aquaman e il Regno Perduto, il film sequel di Aquaman interpretato da Jason Momoa. Come si può vedere, questo primo poster non rivela molto, anche se sembra richiamare un pezzo di concept art condiviso tempo addietro dal regista James Wan, in cui un misterioso mostro potrebbe essere visto apparentemente congelato all’interno.

Il poster potrebbe dunque più che altro contenere un indizio sul ciò che c’è da aspettarsi dal nuovo film. Certo, ci sono state voci secondo cui Aquaman e il Regno Perduto ha ricevuto pareri negativi durante le proiezioni di prova e ciò avrebbe portato allo slittamento della data d’uscita, dal 17 marzo al 21 dicembre di quest’anno. Un tempo che servirebbe dunque a correggere le imperfezioni del film. Al momento non sembrano esserci ulteriori rinvii in vista e il fatto che del materiale promozionale è stato mostrato al CinemaCon lascia ipotizzare che anche un trailer sia in dirittura d’arrivo.

Al momento, di Aquaman e il Regno Perduto sappiamo che l’attuale sinossi recita: “Quando un antico potere viene scatenato, Aquaman deve stringere una difficile alleanza con un improbabile alleato per proteggere Atlantide e il mondo dalla devastazione irreversibile”. Oltre a Momoa, nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film. Di seguito, ecco il poster visto al CinemaCon:

https://twitter.com/DiscussingFilm/status/1650339048442015744?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1650339048442015744%7Ctwgr%5E9eb0d65257535ecc40fa500c5dcd8221032aad02%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fcomicbookmovie.com%2Faquaman%2Faquaman-and-the-lost-kingdom%2Faquaman-and-the-lost-kingdom-first-teaser-poster-for-dceu-sequel-spotted-at-cinemacon-a202875

Fonte: ComicBookMovie

La Sirenetta: una nuova bambola della Mattel rende omaggio ad Halle Bailey

0

Mancano poche settimane all’arrivo in sala del film live-action della Disney La sirenetta e con esso arrivano anche nuovi giocattoli di accompagnamento. A riguardo, è stato finalmente reso disponibile una nuova bambola di Ariel con le fattezze dell’attrice Halle Bailey, protagonista del film. Realizzata dalla Mattel, la nuova bambola è di circa 33 centimetri dalla testa alla coda. Snodabile, questa presenta infatti una coda da sirena color ombré con scintillanti elementi glitterati. Si tratta di una bambola dunque particolarmente elaborata, che permette di potersi confrontare ulteriormente con una gradita variante di quella originale e a tutti nota.

Per quanto riguarda il film, il pubblico sta aspettando con impazienza questa versione reinventata della fiaba classica. Dato che un aggiornamento alla storia classica era atteso da tempo, l’ultimo lungometraggio di Rob Marshall mostrerà finalmente la storia di Ariel con una mentalità contemporanea, il che significa nuove canzoni, trame e temi. Ciò che è realmente in serbo per gli spettatori sarà però noto solo quando il film arriverà nei cinema, ma a giudicare dalle immagini rivelate, dai trailer e dai teaser, il tutto promette di essere altrettanto magico e surreale.

Come noto, La sirenetta è interpretato dalla cantante e attrice Halle Bailey (grown-ish) nel ruolo di Ariel; Jonah Hauer-King (Un viaggio a quattro zampe) nel ruolo del principe Eric; Noma Dumezweni (Il Ritorno di Mary Poppins) nel ruolo della regina Selina; Art Malik (Homeland – Caccia alla spia) nel ruolo di Sir Grimsby; con il vincitore del premio Oscar Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) nel ruolo di Re Tritone; e con la due volte candidata agli Oscar Melissa McCarthy (Copia originaleLe amiche della sposa) nel ruolo di Ursula. Il film sarà al cinema dal 26 maggio. Di seguito, ecco la bambola realizzata dalla Mattel che rende omaggio alla Bailey:

La-sirenetta-Mattel-Halle-Bailey

Fonte: Collider, Mattel

Beau ha paura: Joaquin Phoenix suggerisce agli spettatori di “non assumere funghi allucinogeni”

0

Arriverà nelle sale italiane dal 27 aprile il nuovo film di Ari Aster, Beau ha paura. Questo nuovo lungometraggio del regista di Hereditary e Midsommar ha già genereato forte curiosità e interesse verso quella che sembra essere una storia piuttosto folle. Le prime reazioni in arrivo dagli Stati Uniti hanno infatti confermato tale sensazione definendolo “il progetto più sfrenato del regista“. Stando alla sinossi rilasciata, il film segue il personaggio titolare, interpretato da Joaquin Phoenix, un uomo ansioso che, dopo la morte di sua madre, decide di tornare a casa, incontrando una serie di incidenti surreali e soprannaturali lungo la strada.

Proprio Phoenix ha ora scherzosamente avvisato gli spettatori di non guardare Beau ha paura se si sono ingeriti funghi allucinogeni. “Mi è stato detto da qualcuno dell’esistenza di una sfida tra amici, dove si assumono funghi allucinogeni e si va a vedere questo film“, ha detto Phoenix nel corso di un’intervista. “E volevo solo fare un annuncio di servizio pubblico e dire di non fare una cosa del genere, non prendete funghi prima di vedere questo film.” Phoenix ha poi però aggiunto: “Ma se lo fate, almeno filmatevi. Ma, seriamente, non fatelo”.

Come dimostrato dal trailer, il film sembra a tutti gli effetti essere un’esperienza visiva particolarmente affascinante, dove si mescolano tecniche di ripresa diverse tra live action e animazione. Non resta dunque che aspettare ancora qualche giorno l’arrivo in sala del film, per poter poi scoprire quanto folle di suo possa risultare, anche senza l’assunzione di funghi allucinogeni. Scritto, diretto e prodotto da Ari Aster, Beau ha paura presenta Joaquin Phoenix nel ruolo del titolo affiancato da un cast che include Nathan Lane, la candidata all’Oscar e al Golden Globe Amy Ryan, con l’attrice nominata al Golden Globe Parker Posey  e la vincitrice di Grammy Patti LuPone.

Fonte: Deadline

Book Club – Il Capitolo Successivo, il trailer ufficiale

0
Book Club – Il Capitolo Successivo, il trailer ufficiale

Ecco il primo trailer ufficiale di Book Club – Il Capitolo Successivo, diretto da Bill Holderman, con Diane Keaton, Jane Fonda, Candice Bergen e Mary Steenburgen. Il film arriverà al cinema l’11 maggio, distribuito da Universal.

L’attesissimo sequel segue le nostre quattro migliori amiche preferite nel viaggio tra ragazze che non hanno mai compiuto, con l’intento di portare il loro club del libro in Italia. Quando le cose vanno fuori controllo e alcuni segreti vengono rivelati, la vacanza rilassante si trasforma in un’avventura attraverso il paese che capita una volta nella vita.

La casa – Il risveglio del male: il regista svela le sue idee per possibili sequel

0

Con La casa – Il risveglio del male (qui la recensione) attualmente al cinema, il regista Lee Cronin ha ora condiviso alcune idee piuttosto ambiziose per degli eventuali sequel. Il nuovo film, come noto, passa dall’ambientazione nei boschi dei quattro film precedenti a un contesto cittadino, proponendo la storia di due sorelle il cui ricongiungimento viene brutalmente interrotto dalla fuoriuscita di un demone da un libro maledetto. Evento che scatena un’ondata di violenza, sangue e morte.

Quando, intervistato da SlashFilm, al regista è stato chiesto del futuro del franchise, Cronin ha dunque rivelato alcune potenziali storie, una delle quali include un prequel che vede un prete combattere contro un’ondata di massa di Deadites in stile John Wick. “Ciò che mi ha guidato è l’idea che le forze del male non possono davvero essere distrutte. Quindi quelle forze possono prevalere e continuare ad andare avanti. Questo è un possibile percorso. Ma c’è anche una seconda trama, cento anni nel passato, con un prete che combatte cento morti, in stile John Wick“, ha raccontato Cronin.

La sfida che mi era stata posta era spostare il quadrante con questo mondo, – ha continuato poi il regista – aprire il mondo in un modo diverso. Spero di aver avuto successo nel farlo. In realtà ho lasciato alcune porte aperte per tornare in quel contesto. Ma volevo mostrare ai fan che capisco questo mondo narrativo, capisco dove è stato, ma anche qui c’è il cambiamento, ecco la goccia dell’ago, ecco dove andremo. Andremo da qualche altra parte“. Cronin ha poi condiviso anche circa quattro idee più specifiche per dei sequel, la maggior parte delle quali si collega specificamente al nuovo film.

I suoi due follow-up diretti sarebbero storie che seguono Beth  e Kassie in viaggio dopo gli eventi del nuovo film, così come una che spiega le conseguenze della furia dei Deadites nel condominio stesso, con protagonista un squadra di pulizie che tenta di ripulire il sangue e i corpi e si imbatte in nuovi demoni. Le altre due idee sono invece più autonome, con una storia che esplora la storia del Libro dei Morti, rivelando l’esistenza di tre volumi del Naturom Demonto. L’ultima, invece, vedrebbe il male tornare nei boschi, ambientazione ormai iconica dei primi film. Non resta che attendere per scoprire quale di queste storie si concretizzerà sul grande schermo, portando avanti la saga di La casa.

Fonti: ScreenRant, Variety

Guardiani della Galassia Vol. 3 è il miglior film Marvel da Avengers: Endgame, secondo le prime reazioni online

0

Sono finalmente arrivate le prime reazioni sui social media per Guardiani della Galassia Vol. 3, capitolo conclusivo della trilogia diretta da James Gunn in arrivo nelle sale italiane il 5 maggio. Per Gunn, questo sarà anche l’ultimo progetto del Marvel Cinematic Universe, essendo ormai entrato completamente nell’universo DC per la Warner Bros. Discovery. Mentre dunque Guardiani della Galassia Vol. 3 deve ancora uscire in molte parti del mondo, il film è stato presentato in anteprima a Parigi e coloro che hanno assistito alla proiezione hanno potuto ora dare un proprio feedback, rigorosamente privo di spoiler.

Sin dal primo film, Guardiani della Galassia è stato uno dei franchise di maggior successo per i Marvel Studios. Basato su personaggi che il pubblico mainstream non conosceva nemmeno prima del 2014, Star-Lord e il suo team sono diventati rapidamente tra i preferiti dai fan nell’MCU. Tale apprezzamento è rimasto inalterato anche con Guardiani della Galassia Vol. 2 e sembra che anche questo Vol. 3 sia destinato ad un eguale successo. Tra i pareri emersi su Twitter spiccano infatti quelli che lo definiscono “il miglior film Marvel da Avengers: Endgame“. Di seguito, ecco alcuni dei pareri più entusiasti sul film:

https://twitter.com/ian_sandwell/status/1649873206155816960?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1649873206155816960%7Ctwgr%5E7b1c5205f7986f895a8d0b88a8f607592b05571b%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-first-reactions-social-media%2F

https://twitter.com/emil_franchi/status/1649878051314966528?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1649878051314966528%7Ctwgr%5E7b1c5205f7986f895a8d0b88a8f607592b05571b%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-first-reactions-social-media%2F

https://twitter.com/dunerfors/status/1649858163531718658?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1649858163531718658%7Ctwgr%5E7b1c5205f7986f895a8d0b88a8f607592b05571b%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-first-reactions-social-media%2F

https://twitter.com/FourmiLily/status/1649886990488281089?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1649886990488281089%7Ctwgr%5E7b1c5205f7986f895a8d0b88a8f607592b05571b%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-first-reactions-social-media%2F

https://twitter.com/roarEcashin/status/1649886223324905472?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1649886223324905472%7Ctwgr%5E7b1c5205f7986f895a8d0b88a8f607592b05571b%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-first-reactions-social-media%2F

https://twitter.com/theatomreview/status/1649901629892698112?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1649901629892698112%7Ctwgr%5E7b1c5205f7986f895a8d0b88a8f607592b05571b%7Ctwcon%5Es1_c10&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fguardians-galaxy-3-first-reactions-social-media%2F

In attesa di poter vedere il film, anche alla luce di questi pareri, ricordiamo che la sinossi ufficiale per Guardiani della Galassia Vol. 3 recita quanto segue: “in Guardiani della Galassia Vol. 3 la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo oltre che per proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani così come li conosciamo.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è scritto e diretto da James Gunn ed è interpretato da Chris PrattZoe SaldanaDave Bautista, Karen Gillan, Pom Klementieff, con Vin Diesel  nei panni di Groot e Bradley Cooper in quelli di Rocket nella versione originale, oltre a Sean Gunn, Chukwudi Iwuji, Will Poulter e Maria Bakalova. Il film è prodotto da Kevin Feige, mentre Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Nikolas Korda, Simon Hatt e Sara Smith sono i produttori esecutivi. Il film sarà al cinema dal 5 maggio.

Fonte: ScreenRant

“Quel capitolo è concluso”, Scarlett Johansson dà una risposta schietta al suo futuro nel MCU

0

L’attrice Scarlett Johansson ha fornito una risposta decisamente schietta alle domande su di un suo possibile ritorno nel Marvel Cinematic Universe come Black Widow. La Johansson, che è stata una delle principali protagoniste dell’MCU, debuttando come Black Widow in Iron Man 2 nel 2010, ha interpretato il ruolo fino al suo film da solista, Black Widow, del 2021, che si è configurato come una storia prequel che ha introdotto la possibile sostituzione nell’MCU di Natasha Romanoff con sua sorella Yelena Belova, interpretata da Florence Pugh. Come noto, Black Widow ha sacrificato la propria vita in Avengers: Endgame, ed è lì che il suo arco narrativo si è concluso.

Parlando con la collega e co-protagonista dell’MCU Gwyneth Paltrow su The goop Podcast, la Johansson è stata ora abbastanza chiara sul fatto che il suo tempo come Black Widow sia a tutti gli effetti giunto al termine.“Ho finito. Quel capitolo è concluso. – ha dicharato l’attrice – Ho fatto tutto quello che dovevo fare. Inoltre, tornare e interpretare un personaggio ancora e ancora, nell’arco di un decennio, è un’esperienza così unica”. Sembra dunque che la Johansson sia piuttosto decisa a non tornare nei panni di tale personaggio e c’è già chi sostiene che i contrasti legali intercorsi tra l’attrice e la Disney possano aver contribuito a questa sua decisione.

Ai fan non resta dunque che voltare pagina come fatto da Scarlett Johansson, abbracciando però l’ingresso nell’MCU di Yelena Belova, che come confermato dalla scena post-credits di Black Widow è pronta ad unirsi alla squadra nota come Thunderbolts. Il film dedicato a questo gruppo, descritto come “la Suicide Squad della Marvel”, presenterà infatti la Belova interpretata da Florence Pugh affiancata da Bucky Barnes (Sebastian Stan), l’agente degli Stati Uniti (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Red Guardian (David Harbour) e Ghost (Hannah John-Kamen). La Belova, dunque, potrebbe a tutti diventare la nuova Black Widow dell’MCU.

Fonte: ScreenRant

Wonder Woman: Ana de Armas non intende sostituire Gal Gadot nel ruolo

0

Mentre su AppleTv+ è disponibile il suo nuovo film da protagonista, Ghosted, l’attrice Ana de Armas ha pubblicamente smentito alcune voci e speranze emerse negli ultimi tempi in rete. Durante la promozione del film, infatti, la de Armas ha risposto alle domande più cercate dagli utenti su Internet per l’intervista a WIRED. Una di queste domande recitava: “Ana sarà la prossima Wonder Woman?. “Beh, credo che Gal Gadot stia facendo un ottimo lavoro”, ha detto la De Armas. “Penso che dovrebbe continuare a farlo“.

L’attrice ha dunque smentito diplomaticamente quanti teorizzavano il suo assumere il ruolo di Wonder Woman, ereditandolo da Gal Gadot. Con il nuovo DC Universe sotto la guida dei co-presidenti dei DC Studios James Gunn e Peter Safran, la cui lista del capitolo 1 include la serie Max Original Paradise Lost ambientata a Themyscira, casa delle Amazzoni e il luogo di nascita di Wonder Woman, in molti si sono chiesti se ad interpretare la supereroina sarebbe stata ancora la Gadot o se si avrebbe avuto una nuova attrice. Se quest’ultima sarà la scelta di Gunn e Safran, la de Armas pare non sarà però quell’attrice.

L’attrice israeliana Gadot ha, come noto, interpretato la principessa Diana di Themyscira da Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, riprendendo il ruolo in Wonder Woman e Justice League, Wonder Woman 1984 e, con un breve cameo, in Shazam! Furia degli Dei. Con l’attuale conferma che non ci sarà un terzo film interamente a lei dedicato, rimane tuttavia incerto il futuro di Wonder Woman, la quale però sembra essere parte dei piani di Gunn per i suoi progetti DC. Resta da vedere se sarà ancora la Gadot a ricoprire il ruolo e il sostegno a riguardo di un’attrice come la de Armas potrebbe fare la sua parte.

Fonte: CBR

Lilo & Stitch: uno dei personaggi principali avrebbe già subito un recasting

0

Ancor prima che il film iniziasse il suo periodo di riprese, sono emerse controversie sul casting di uno dei personaggi principali del remake live action della Disney di Lilo & Stitch. Sebbene la Disney non abbia confermato ufficialmente il casting originale per la parte, è stato ampiamente diffuso che Kahiau Machado avrebbe assunto il ruolo dell’interesse amoroso di Nani e amico di Lilo, ovvero David. Machado sarebbe dunque dovuto apparire accanto al cast del film che include Courtney B. Vance nei panni di Cobra Bubbles, Zach Galifianakis nei panni dell’agente Wendy Pleakley, Chris Sanders nei panni della voce di Stitch, Sydney Agudong nei panni di Nani e Maia Kealoha nei panni di Lilo.

A solo una settimana di distanza dalla notizia che Machado avrebbe interpretato David, la Disney ha però ufficialmente operato un recasting per il ruolo, affidato ora a Kaipot Dudoit. Sembrerebbe che, dopo che a Machado è stato assegnato il ruolo, il processo di controllo della Disney ha scoperto dei precedenti post sui social media dell’attore, in cui ha avrebbe espresso diversi insulti razzisti. Sarebbe dunque dipesa da ciò la scelta della Disney e non dalle critiche emerse online circa la pelle molto più chiara di Machado rispetto alla sua controparte animata.

Come noto, Lilo & Stitch ha fatto la storia come il primo lungometraggio d’animazione ambientato alle Hawaii ed è stato elogiato per il suo ritratto autentico della cultura indigena. La scelta di Machado (ma anche quella della Agudong) ha invece sollevato diverse critiche proprio per via della mancata fedeltà a quella cultura. Ora che un nuovo interprete è subentrato nel film, però, resta da vedere come questo sarà accolto e come proseguiranno i preparativi per il film.

In attesa di nuovi aggiornamenti a riguardo, ricordiamo che il remake live-action di Lilo & Stitch è stato sviluppato per la prima volta nel 2018. Pubblicato originariamente nel 2002,  Lilo & Stitch è il 42esimo film d’animazione della Disney. Il film è stato ben accolto e da allora è stato uno dei film preferiti da molti, con Stitch che è diventato rapidamente un’altra mascotte iconica della Disney. Dan Lin e Jonathan Eirich di Rideback produrranno il remake, mentre Ryan Halprin di Rideback sarà il produttore esecutivo del nuovo film.

“Lilo è una ragazza hawaiana solitaria che adotta un piccolo e brutto ‘cane’, che lei chiama Stitch”, recita la sinossi del film d’animazione originale. “Stitch sarebbe l’animale domestico perfetto se non fosse in realtà un esperimento genetico che è fuggito da un pianeta alieno ed è precipitato sulla Terra. Attraverso il suo amore, la sua fede e la sua fede incrollabile nell’ohana, il concetto hawaiano di famiglia, Lilo aiuta a sbloccare il cuore di Stitch e gli dà la possibilità di prendersi cura di qualcun altro.

Fonte: ScreenRant

The Gangster, the Cop, the Devil: trama e cast del film coreano

The Gangster, the Cop, the Devil: trama e cast del film coreano

Con la consacrazione a livello mondiale del film Parasite di Bong Joon-Ho, il cinema coreano sta ora conoscendo una nuova popolarità presso spettatori fino a questo momento ignari della grandezza di tale cinematografia. Sono tante le opere provenienti dalla Corea distintesi nel corso di questi ultimi anni, e tra le più recenti vi è The Gangster, the Cop, the Devil. Opera seconda di Lee Won-tae, il film ha raggiunto popolarità internazionale per la sua commistione di generi, affermandosi come un’affascinante crime noir di grande originalità.

La storia, liberamente ispirata ad un fatto reale, ha per protagonisti un serial killer, un criminale e un poliziotto. Questi ultimi due finiranno per unire le loro forze nel tentativo di smascherare il nemico comune. Questa alleanza verrà ovviamente messa continuamente a dura prova, e da ciò prenderà vita un racconto che fa del proprio tono cupo e ricco di suspence il proprio punto di forza. Presentato al Festival di Cannes, The Gangster, the Cop, the Devil ha così facilmente attratto su di sé numerose attenzioni, divenendo un nuovo importante rappresentante del cinema coreano.

Accolto con grande favore della critica, che ha lodato il suo intreccio narrativo come anche la regia e le interpretazioni, il film si è poi dimostrato anche un grande successo al box office. Ad oggi, ha infatti guadagnato oltre 25 milioni di dollari a livello globale. Tale successo ha naturalmente attratto anche Hollywood e l’attore Sylvester Stallone, che ha annunciato l’intenzione di realizzare un remake americano di tale film. Il film di Won-tae rimane però unico anche e soprattutto per il suo forte legame con gli usi e le tradizioni del suo paese. Prima di vedere il titolo, infatti, può essere utile conoscere alcune curiosità ad esso legate.

The Gangster, the Cop, the Devil: la trama del film

Il film si apre nella città di Cheonan, dove il mafioso Jang Dong-Soo è uno degli uomini più potenti, a capo di una delle principali gang del luogo. Eppure, anche lui, nonostante il suo prestigio, non sembra essere immune agli attacchi di uno psicopatico serial killer di nome Kang Kyun-Ho. Questi organizza infatti diversi colpi per far fuori il boss, non riuscendo però a portare a termine il proprio obiettivo. Con l’ultimo tentativo, tuttavia, ci è andato particolarmente vicino, facendo finire Dong-Soo su un letto d’ospedale. Il timore di essere prima o poi ucciso convince il mafioso a stringere un’inaspettata alleanza con Jung Tae-Seok, agente di polizia giovane ma già noto per la sua spietata lotta contro il crimine.

Pur provenendo da mondi e ideologie opposti, i due uomini si trovano a dover deporre le armi da guerra per combattere un nemico comune. Il killer continua infatti a seminare il terrore per la città, e fermarlo quanto prima è l’unico modo per prevenire il peggio. L’alleanza tra Dong-Soo e Tae-Seok, però, sarà continuamente minata dalla loro diversa provenienza. I due dovranno allora prima di tutto imparare a fidarsi l’uno dell’altro, concentrandosi sul fatto di avere un comune obiettivo. Il mafioso desidera infatti vendicarsi per quanto subito, riaffermando il proprio status di boss, mentre il secondo spera di catturare il killer per poter ottenere una promozione. La caccia ha dunque inizio, ma stabilire chi sia realmente la preda è meno facile del previsto.

The Gangster, the Cop, the Devil cast

The Gangster, the Cop, the Devil: il cast del film

Ad interpretare i tre protagonisti vi sono tre interpreti coreani di grande popolarità, scelti per il loro carisma e la capacità di conferire molteplici sfumature ai loro personaggi. Nei panni del mafioso Jang Dong-Soo troviamo Mo Dong-seok, divenuto celebre a livello internazionale già per i film Il buono, il matto, il cattivo e Train to Busan. L’interprete, che sarà tra i protagonisti del prossimo film Marvel Gli Eterni, ha raccontato di essersi preparato al ruolo approfondendo le dinamiche della malavita coreana. Ha poi cercato di costruire la personalità del proprio personaggio ispirandosi anche a figure simili già portate sul grande schermo dal cinema coreano.

Il giovane Kim Sung-kyu è invece l’interprete del serial killer Kang Kyung-ho. Sung-kyu è principalmente noto come cantante del gruppo musicale Infinite, celebre per il genere noto come K-pop. Per lui si è trattato del primo grande ruolo cinematografico, dove ha potuto sfoggiare buone doti drammatiche. Grazie a questo film, infatti, egli è ora nel pieno di un’attiva carriera cinematografica e televisiva. Infine, nei panni del poliziotto Jung Tae-Suk vi è l’attore Kim Mu-yeol. Questi è diventato celebre nel proprio paese grazie a numerosi film di vario genere, tra cui The Scam e A Muse. Con The Gangster, the Cop, the Devil ha però avuto modo di ottenere grande popolarità anche al di fuori dei confini nazionali.

The Gangster, the Cop, the Devil: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di The Gangster, the Cop, the Devil grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 22 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità