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Colpevole d’innocenza: trama e cast del film con Ashley Judd

Colpevole d’innocenza: trama e cast del film con Ashley Judd

Gli anni Novanta sono stati particolarmente importanti per il genere thriller, che ha durante questi visto riformulare i propri canoni e i limiti versi cui spingersi sempre di più. Titoli come Seven, Copycat, Il fuggitivo, Il cliente o Il rapporto Pelican sono solo alcuni esempi delle tante declinazioni che questo genere ha assunto nel tempo. Un altro celebre film di questo genere è Colpevole d’innocenza, diretto nel 1999 da Bruce Beresford su sceneggiatura di David Weisberg e Douglas Cook. Anche in questo caso, come in alcuni dei titoli poc’anzi citati, si ritrova un complesso caso da risolvere prima che sia troppo tardi.

Colpevole d’innocenza, infatti, come suggerisce anche lo stesso titolo, vede la sua trama prendere vita a partire da un errore giudiziario. Un tema più volte già trattato in quegli anni, dove la giustizia era spesso guardata con altrettanto sospetto della criminalità. Si tratta infatti di anni violenti, dove si può finire nei guai per il minimo errore. Il cinema anche in questo caso capta tutto ciò e lo traspone sul grande schermo con storie tese e cupe come questa. Lo spettatore si trova così davanti a grande intrattenimento ma anche a fare i conti con scottanti argomenti.

Come molti altri film di questo genere, anche Colpevole d’innocenza si affermò come un grande successo. A fronte di un budget di 40 milioni di dollari, il film è arrivato ad incassarne 177 in tutto il mondo. Acclamato da critica e pubblico, è ancora oggi un brillante esempio di thriller anni Novanta, con grandi interpretazioni e imprevedibili risvolti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Colpevole d’innocenza: la trama del film

Protagonista del film è Elizabeth Parsons, donna benestante e felicemente sposata con Nick Parsons. I due vivono in una casa sul mare insieme al figlio Matthew. Tutto si svolge normalmente e tranquillamente per loro, finché l’idillio non si spezza imprevedibilmente. Un giorno, infatti, Nick propone alla moglie di trascorrere il weekend in barca a vela, lasciando il figlio ad un’amica di famiglia. Durante la prima notte in mare, Elizabeth si sveglia però ricoperta di sangue, un coltello in mano e di suo marito neanche l’ombra. Raggiunta da una vedetta della Guardia Costiera, la donna si vede accusata di omicidio.

Processata e condannata ad 8 anni, nonostante il corpo del marito non sia stato mai ritrovato. Incapace però di provare la propria innocenza, l’unica speranza di Elizabeth è quella di poter riabbracciare quanto prima suo figlio. Le visite del bambino, accompagnato dall’amica di famiglia Angela, che ne è ora la tutrice, sono il suo unico sollievo. Quando però Angela le comunica che si trasferiranno a San Francisco, Elizabeth inizia a sospettare qualcosa. Grazie ad alcuni suoi contatti riesce a scoprire una terribile verità sulla scomparsa di suo marito. Decisa ad avere la sua vendetta, la donna dovrà però fare i conti con la giustizia, incarnata dal severo poliziotto Travis Lehman.

Colpevole d'innocenza cast

Colpevole d’innocenza: il cast del film

Ad interpretare Elizabeth Parsons vi è l’attrice Ashley Judd, particolarmente nota anche per i thriller Il collezionista e High Crimes – Crimini di Stato. Originariamente, però, per il ruolo erano state contattate altre attrici, tra cui Meg Ryan e Michelle Pfeiffer. Entrambe però declinarono e il ruolo venne offerto all’attrice premio Oscar Jodie Foster. Questa, tuttavia, rimase incinta prima dell’inizio delle riprese, cedendo dunque il ruolo alla Judd. Nei panni di Nick Parsons, il marito di Elizabeth, vi è invece l’attore Bruce Greenwood. Curiosamente, questi si è trovato qui a fingere la sua morte nello stesso modo di come fa anche nel film Amara vendetta.

Ad interpretare Matthew, il figlio della coppia, vi è l’attore Spencer Treat Clark, mentre l’amica di Elizabeth, Angela, ha il volto di Annabeth Gish. Di grande importanza è anche la presenza nel cast dell’attore premio Oscar Tommy Lee Jones. In quegli anni all’apice della sua carriera e interprete ricorrente in molti dei maggiori thriller del decennio, egli ottenne per recitare in Colpevole d’innocenza un compenso pari a dieci milioni di dollari. Come già avvenuto in Il fuggitivo e U.S. Marshals – Caccia senza tregua, anche qui egli interpreta il ruolo di un poliziotto impegnato nella cattura di un protagonista ingiustamente accusato di crimini. Infine, nel film sono presenti anche Jay Brazeau nei panni di Bobby Long e Roma Maffia in quelli di Margaret Sklowski.

Colpevole d’innocenza: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Colpevole d’innocenza è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 17 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

James Cameron: 10 cose che non sai sul regista

James Cameron: 10 cose che non sai sul regista

Considerato uno dei più grandi innovatori del cinema e dell’industria Hollywoodiana, al regista James Cameron sono bastati una manciata di film per affermare il proprio genio. Le sue opere, realizzate con le maggiori avanguardie tecnologiche possibili, hanno riscritto i canoni dei generi di appartenenza, dando vita ad una contaminazione di questi tutt’oggi presente nel cinema.

I suoi film si sono inoltre affermati come alcuni dei maggiori incassi nella storia della settima arte, portando Cameron ad ottenere uno degli status più influenti oggi vigenti nel mondo del cinema. Pur se con prolungati periodi di vuoto tra una sua opera ed un’altra, egli riesce infatti ad essere sempre particolarmente centrale nei discorsi critici di oggi.

Ecco 10 cose che non sai di James Cameron.

James Cameron: i suoi film

1. Ha diretto film estremamente celebri. Il primo lungometraggio diretto da Cameron risale al 1982, e si tratta dell’horror Piraña paura. Successivamente ottiene grande prestigio grazie a Terminator (1984), con Arnold Schwarzenegger, per poi dirigere Aliens – Scontro finale (1986), con Sigourney Weaver, The Abyss (1989), Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991), e True Lies (1994). Nel 1997 si consacra grazie al film Titanic, con protagonisti Leonardo DiCaprio e Kate Winslet. Tornerà alla regia di un film di fiction soltanto nel 2009 con Avatar, con gli attori Sam Worthington e Zoe Saldana. Dopo 13 anni, porta al cinema Avatar – La via dell’acqua (2022). Prossimamente darà vita ai sequel Avatar 3 (2024), Avatar 4 (2026) e Avatar 5 (2028).

2. È anche sceneggiatore, produttore e montatore. Nel corso della sua carriera Cameron si è distinto come una personalità estremamente poliedrica, ricoprendo numerosi ruoli relativi alla produzione cinematografica. Oltre ad essere un acclamato regista è infatti anche noto per aver scritto e prodotti diversi film, tra quelli suoi o altrui. In questi ultima categoria rientrano i titoli Rambo II: la vendetta (1985), Point Break (1991) Strange Days (1995), con Ralph Fiennes, Solaris (2002), e Alita – Angelo della battaglia (2019). Ha inoltre personalmente montato i propri film Titanic Avatar.

James Cameron, Spider-Man e la Marvel

3. Non è un fan del Marvel Cinematic Universe. In alcune recenti interviste a Cameron è stato chiesto di fornire un proprio parere sul Marvel Cinematic Universe. Il regista premio Oscar non ha nascosto di non gradire quanto realizzato dai Marvel Studios, affermando di non ritenerli epici quanto blockbuster come Il Signore degli Anelli o il più recente Dune. Per Cameron, inoltre, i personaggi dei cinecomic si comportano tutti come se fossero adolescenti al college, ovvero senza dimostrare reali responsabilità nei confronti di quanti sono intorno a loro. Cameron non è dunque interessato a dirigere un cinecomic, anche se sul finire degli anni Novanta era intenzionato a realizzare un film su Spider-Man, in quanto grande appassionato del personaggio.

James Cameron Titanic

James Cameron: il suo patrimonio

4. È una delle personalità più ricche di Hollywood. I suoi due film principali, Titanic e Avatar, hanno entrambi superato di gran lunga il muro dei 2 miliardi di guadagno al box office. Questo grande risultato, unito alle numerose e redditizie attività svolte da Cameron, lo hanno portato ad essere una delle personalità più ricche dell’industria cinematografica, con un patrimonio stimato di circa 700 milioni di dollari. Con l’arrivo dei sequel di Avatar al cinema, però, tale cifra potrebbe ulteriormente crescere nel giro dei prossimi anni.

James Cameron nella Fossa delle Marianne

5. Si è immerso nel profondo dell’Oceano. Cameron ha da sempre un legame significativo con l’acqua e il mare, che ripropone spesso anche all’interno dei suoi film. Essendo egli un uomo di primati, non si è lasciato sfuggire l’occasione di poter essere il primo uomo ad esplorare, in solitaria, il più profondo degli abissi conosciuti. Il 26 marzo del 2012, infatti, si è immerso raggiungendo il fondo della Fossa delle Marianne, nell’Oceano Pacifico.

James Cameron dirige Titanic

6. Ha filmato il celebre transatlantico in modo innovativo. Nel film Titanic sono presenti diverse inquadrature della reale nave affondata nel 1912. Per filmare queste, Cameron non voleva accontentarsi di doverlo fare dall’interno di un sottomarino, e per questo con un team di esperti progettò una macchina da presa in grado di sostenere la grande pressione atmosferica presente sul fondale del mare, riuscendo così a filmare in modo diretto ed innovativo le rovine del celebre transatlantico.

7. Non voleva nessuna canzone nel film. Inizialmente Cameron aveva espresso la volontà di non utilizzare nessuna canzone originale per il film, trovando che raramente queste si adattavano al tono dell’opera. Si trovò tuttavia a cambiare idea quando il compositore del film gli fece ascoltare il brano My Hearts Will Go On, eseguito dalla cantante Céline Dion. Cameron si commosse ascoltandolo, e decise di inserirlo nel film. La canzone della Dion è tutt’oggi uno degli elementi più noti del film.

James Cameron Avatar

James Cameron e Avatar

8. Attese il momento giusto per realizzare il film. Avatar è ad oggi uno dei film che più hanno ridefinito il rapporto del cinema con la tecnologia. Per realizzarlo, infatti, Cameron lavorò per circa 6 anni allo sviluppo di una speciale cinepresa digitale ad alta definizione 3D. Uscito nel 2009, il regista aveva in realtà in progetto il film sin dalla fine degli anni Novanta, ma la tecnologia da lui ricercata all’epoca non era ancora disponibile. Fu soltanto dopo aver visto il personaggio in CGI di Gollum in Il Signore degli Anelli che si convinse che il tempo di realizzare il suo film era finalmente arrivato.

9. Insistette per avere un attore sconosciuto. Per il ruolo del protagonista Jake Sully, la Fox aveva proposto al regista di assumere uno tra gli attori Matt Damon e Jake Gyllenhaal. Cameron, tuttavia, rifiutò categoricamente. Egli preferì invece affidare il ruolo al semi-sconosciuto Sam Worthington, poiché egli avrebbe potuto dare al personaggio un aspetto più comune, come di una persona che si potrebbe incontrare realmente per strada. La sua scelta si rivelò poi vincente, poiché moltissimi spettatori si identificarono più facilmente con tale attore.

James Cameron: età, altezza e coniuge

10. James Cameron è nato a Kapuskasing, in Canada, il 16 agosto 1954. Il regista è alto complessivamente 187 centimetri. Per quanto riguarda la sua vita privata, Cameron è stato sposato per ben cinque volte. Il primo matrimonio è del 1976 con Sharon Williams, il secondo del 1985 con la produttrice Gale Anne Hurd, il terzo del 1989 con la regista Kathryn Bigelow, il quarto del 1997 con l’attrice Linda Hamilton (che nei primi due film di Terminator interpreta il ruolo di Sarah Connor). Dalla Hamilton ha una figlia, Josephine Archer Cameron, ma il matrimonio si conclude nel 1999. Poco dopo Cameron fa coppia fissa con l’attrice Suzy Amis, conosciuta sul set di Titanic: i due si sposano nel 2000. La coppia ha tre figli.

Fonte: IMDb

Alita 2: James Cameron e Robert Rodriquez determinati a fare il sequel!

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Alita – Angelo della battaglia del 2019 ha ricevuto un’accoglienza mista dalla critica, ma i fan del manga originale sembravano abbracciare positivamente l’adattamento fantascientifico e da allora hanno fatto una campagna per invocare un sequel. Di recente, il produttore Jon Landau ha confermato che ci sono state discussioni in corso quando ha affermato che “ci piacerebbe tornare indietro e fare un sequel” di Alita, e sembra che i due uomini creativi dietro al progetto, ovvero James Cameron e Robert Rodriquez, sono altrettanto coinvolti e determinati a far si che un secondo film in fase di sviluppo possa davvero ottenere il via libera!

Il regista Robert Rodriguez e il produttore James Cameron hanno preso parte a una doppia intervista con Variety e, quando l’argomento è stato sollevato, Cameron ha esortato il suo collega regista a fare un giuramento di sangue (virtuale) per trasformare Alita 2 in realtà.

Quali sono le possibilità che questo possa accadere effettivamente? Onestamente, piuttosto alto! Il primo film non ha esattamente infiammato il botteghino, ma è stato un discreto successo per 20th Century Studios (poi Fox), e abbiamo la sensazione che Cameron avrà ancora più influenza con lo studio dopo Avatar: Le vie dell’acqua, considerato l’inizio promettente…

“Ambientato diversi secoli nel futuro, l’Alita abbandonata viene trovata nella discarica di Iron City da Ido, un compassionevole cyber-dottore che porta l’incosciente cyborg Alita nella sua clinica. Quando Alita si sveglia, non ha memoria di chi sia, né ha alcun riconoscimento del mondo in cui si trova. Mentre Alita impara a navigare nella sua nuova vita e nelle strade insidiose di Iron City, Ido cerca di proteggerla dal suo misterioso passato.

DC Studios: il nuovo logo è apparentemente trapelato online?

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DC Studios: il nuovo logo è apparentemente trapelato online?

James Gunn e Peter Safran, recentemente nominati co-CEO dei DC Studios, hanno chiarito che intendono resettare il mondo condiviso della DC Comics alla Warner Bros con quello che ora sembra essere un riavvio completo, e insieme al nuovo approccio ovviamente arriverà certamente anche un nuovo logo. Lo scrittore Patrick Schumacker (Harley Quinn, Powerless, Abbott Elementary ) ha condiviso una foto sui social media per mostrare un giocattolo di Batman, e la sua felpa con cappuccio ci dà una prima occhiata a quello che sembra essere il nuovo logo dei DC Studios.

È un design in stile “New 52” abbastanza semplice, con le sagome dei grandi successi della DC Comics Batman, Wonder Woman, Superman, Green Lantern, The Flash e Aquaman in piedi su entrambi i lati dell’insegna del titolo dei DC Studios. Alcuni hanno ipotizzato che potrebbe essere un mock-up, ma da allora Schumacker ha cancellato il suo post originale, quindi supponiamo che si sia reso conto del pasticcio! Fortunatamente, l’account Twitter di Flash Film News l’ha catturato per primo, quindi possiamo vederlo di seguito!

Con la recente notizia che Henry Cavill ha stato costretto ad abbandonare il suo Superman, supponiamo che sia solo una questione di tempo prima che James Gunn annunci che Gal Gadot e il resto degli attori dell’era Snyder non torneranno come i rispettivi personaggi. Resta da vedere se questo includerà artisti del calibro di Margot Robbie (Harley Quinn), John Cena (Peacemaker) e Zachary Levi (Shazam), ma prevediamo che potrebbero ricevere un contraccolpo negativo se Gunn e Safran di non cambiare anche questi volti, perché potrebbe rappresentare una disparità di trattamento e considerarli come “favoriti”. 

Titanic, Jack doveva morire: James Cameron ha fatto eseguire un’indagine forense

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James Cameron è un perfezionista, lo è stato per tutta la sua carriera, forse lo è anche nella vita privata, e questo lo ha portato a realizzare alcuni dei film più grandiosi della storia del cinema. Tra questi si annovera certamente Titanic, non solo per il trionfo di pubblico e critica, ma anche per l’incredibile resistenza al tempo. A venticinque anni dalla sua uscita, Titanic è ancora visivamente un film attuale, senza una sbavatura, che pareggia con molte produzioni contemporanee, oltre a raccontare una storia senza tempo, quella dell’amore sfortunato tra Jack e Rose.

Una delle critiche che è sempre stata mossa a Titanic, è che “c’era abbastanza spazio su quella zattera improvvisata” e che quindi, alla fine del film, entrambi si sarebbero potuti salvare. Questa polemica non è proprio andata giù a Cameron, che, invece di protestare, ha fatto quello che sa fare meglio, ha studiato e fatto ricerche per capire se la sua scelta registica e narrativa fosse davvero l’unica percorribile e se Jack potesse essere salvato.

Come riporta Entertainment Weekly, in occasione di un’intervista al Toronto Sun, James Cameron ha spiegato: “Abbiamo condotto uno studio scientifico per porre fine a tutta questa faccenda una volta per tutte e dire le cose come stanno. Da allora abbiamo svolto un’analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera del film e faremo un piccolo speciale su questo che uscirà a febbraio. Abbiamo preso due stuntman che avevano la stessa massa corporea di Kate e Leo e li abbiamo ricoperti di sensori dentro e fuori. Li abbiamo collocati in acqua ghiacciata e testati per valutare la possibilità di sopravvivenza per entrambi attraverso una varietà di modi. E la risposta è questa: non c’era modo di salvare entrambi. Solo uno poteva sopravvivere.”

Il documentario andrà in onda nel weekend di San Valentino nel 2023 su National Geographic in occasione del restauro in 4K di Titanic. Intanto, in sala, James Cameron ha portato finalmente Avatar: la via dell’acqua, disponibile anche in 3D.

Fonte: EW

Donald Glover sarà Hypno-Hustler, villain di Spider-Man, per un nuovo film SONY

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Donald Glover si unirà all’universo dei personaggi Marvel di Sony Pictures, come protagonista e produttore di un film basato sul cattivo di Spider-Man, Hypno-Hustler. Il progetto è nelle sue prime fasi, senza sceneggiatura o regista, ma Myles Murphy (il figlio di Eddie Murphy) è incaricato di scrivere la sceneggiatura.

Hypno-Hustler, apparso per la prima volta nei fumetti Marvel nel 1978, è uno dei cattivi più oscuri di Spider-Man, con la capacità di ipnotizzare le sue vittime con la sua chitarra. Di giorno è conosciuto come Antoine Desloin, cantante di una band chiamata Mercy Killers: usano la loro musica per derubare il loro pubblico.

Come nel caso di tutti i film Marvel live-action di Sony, lo stesso Spider-Man quasi certamente non farà parte del progetto. Ma il coinvolgimento di Glover è degno di nota per i fan di Spidey, in quanto l’attore-musicista è stato uno dei preferiti dai fan per interpretare il personaggio sin da un articolo del 2010 dello scrittore Marc Bernardin che sottolineava che non c’è motivo per cui Spider-Man debba essere bianco. Glover alla fine è apparso in Spider-Man: Homecoming del 2017 nei panni di Aaron Davis, lo zio di Miles Morales, l’adolescente nero introdotto nei fumetti Marvel nel 2011 che alla fine diventa Spider-Man. Glover ha anche doppiato Miles nella serie Disney XD del 2015 Ultimate Spider-Man.

Hypno-Hustler è l’ultima incarnazione del tesoro di personaggi di Spider-Man di Sony a ricevere un trattamento cinematografico, dopo Venom del 2018 e Morbius del 2022, Kraven the Hunter del 2023 e Madame Web del 2024. Donald Glover apparirà accanto a Maya Erskine (“Pen15”) nella serie di Amazon Prime Video “Mr. e Mrs. Smith”, di cui è co-creatore e produttore esecutivo.

Laura Morante e Marine Vacth raccontano l’esperienza sul set di Masquerade – Ladri d’amore

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Dopo esser stato presentato fuori concorso nell’ultima edizione del Festival di Cannes, arriva nelle sale italiane, dal 21 dicembre con Lucky Red, il nuovo film di Nicolas Bedos, Masquerade – Ladri d’amore, che vede protagonisti Pierre Niney, Isabelle Adjani, François Cluzet, Marine Vacth, Emmanuelle Devos e Laura Morante. 

Abbiamo incontrato Laura Morante e Marine Vacth che ci hanno raccontato i loro personaggi, il film e il linguaggio con cui hanno dato vita a due donne molto diverse ma decise e volitive, piene di bellezza e di grazie, ma anche di lato oscuri, di contraddizioni e di aspetti profondamente tragici, il tutto sempre raccontato con leggerezza e vitalità. Come si conciliano questi due aspetti della scrittura di Bedos?

Marine Vacth: “Quando si lavora su un personaggio bisogna sempre essere concreti anche quando ci si confronta con una duplicità, bisogna sempre focalizzarsi sul lavoro in sé, il resto viene con naturalezza. I film di Bedos hanno questa duplicità, e abbiamo cercato con il nostro lavoro di rispecchiarla, ma è la storia che si fa carico di tutto questo mentre il nostro lavoro mira a rendere concreto ciò che è scritto”.

Laura Morante: “Più che duplicità, c’è una molteplicità di temi in queste storie, e io stessa quando scrivo mi servo dell’umorismo anche in contesti molto seri. Qualcuno mi ha detto che la mia visione della vita è amara, forse per i toni di quello che scrivo, ma la verità è che per me non esiste dramma senza commedia e viceversa. Penso che questa duplicità sia naturale e spontanea, dopotutto persino le grandi tragedie sono cariche di umorismo, per me non c’è contraddizione tra questi elementi, anzi, tragedia e commedia si compenetrano spesso”.

Masquerade – Ladri d’amore è una storia tratta da un libro. Quali sono stati i riferimenti che vi ha dato Nicolas Bedos nella costruzione del personaggio?

Laura Morante: “Lavorare su un film è come lavorare su una partitura, non esistono soltanto i personaggi e la storia, esistono le tonalità, tante sfumature diverse, esiste il fatto che recitare con gli altri è come suonare o cantare insieme agli altri e c’è il regista che dirige questa orchestra. Un personaggio avulso dal contesto artistico in cui è immerso non potrebbe avere nessuna specifica e nessun senso. C’è sempre una partitura da decifrare e rispettare, con una propria lettura.” 

Marine Vacth: “La base per i personaggi è stata il libro, nel film abbiamo anche avuto modo di fare qualche citazione a vecchi film, ma è stato un lavoro evolutivo che abbiamo fatto nel quotidiano, non abbiamo avuto troppe indicazioni, non c’era niente di definitivo fino a che la scena non era girata. Ci è stata data la possibilità di improvvisare i modi di mettere in scena le battute che però erano già scritte.”

Nel film entrambi i personaggi si confrontano con la doppia lingua. Il personaggio di Morante parla fluentemente italiano e francese, mentre quello di Vacth è una ragazza francofona che finge di parlare in francese con accento inglese per truffare il personaggio di Francois Cluzet. Cosa significa per un attore passare da una lingua all’altra da un punto di vista della tecnica di recitazione?

Marine Vacth: “Quello linguistico era l’aspetto che mi sembrava più difficile del mio personaggio, ma sul set si è rivelato tutto molto più facile del previsto, una volta impostato l’accento è stato tutto semplice, e poi la maggior parte di quelle scene erano con Francois Cluzet! Nei momenti in cui Margot finge l’accento inglese, c’è un aspetto ludico del personaggio che emerge, c’è una recita e una messa in scena, una recitazione dentro alla recitazione, che è una situazione divertente da interpretare.”

Laura Morante: “Molte cose nell’attore per fortuna avvengono istintivamente. Quando ho recitato ne La stanza del figlio, solo guardando il film mi sono accorta che avevo assunto degli atteggiamenti di mia madre, inconsciamente, perché interpretavo il ruolo della madre. Per fortuna una grande parte del lavoro dell’attore è inconsapevole. È pericoloso prendere troppa coscienza di sé, perché l’inconscia garantisce la grazia della performance. Ho visto molti attori diventare consapevoli e perdere la loro innocenza che è quello che a me personalmente commuove in un attore. Perdendo la grazia, perdi efficacia, secondo me. Per quello che mi riguarda preferisco la semi incoscienza.”

La terra dei morti viventi: trama, cast e curiosità sul film con Asia Argento

Considerato un maestro indiscusso del genere horror, nonché il padre degli zombie al cinema, George A. Romero ha nel corso della sua carriera costruito una vera e propria mitologia su tale spaventosa creatura. Dopo aver esordito nel 1968 con il capolavoro La notte dei morti viventi, dove lo zombie si fa metafora di un popolo, negli anni il regista ha continuato a raccontare in maniera particolarmente critica la realtà socio-politica degli Stati Uniti. Nel 2005 torna al cinema con La terra dei morti viventi, quarto capitolo della sua saga, attraverso il quale si dimostra ancora una volta estremamente lucido nelle sue riflessioni, il più delle volte profetiche.

Con questo nuovo film, infatti, egli porta avanti discorsi relativi alla sopraffazione sui popoli più poveri, trattando anche tematiche come il terrorismo, la globalizzazione e la discriminazione razziale. Con questo nuovo capitolo Romero torna dunque ad intrattenere utilizzando il genere per poter diffondere riflessioni quanto mai attuali e urgenti. Ormai vera e propria leggenda, il regista ha potuto per questo film vantare il budget più alto tra i vari titoli della saga. Costato circa 19 milioni di dollari, La terra dei morti viventi è arrivato a guadagnarne circa 46 in tutto il mondo. Si tratta ancora oggi del maggior incasso nella serie dedicata agli zombie.

Ricco di riferimenti, omaggi e citazioni alla cultura popolare, il film è considerato uno dei migliori di Romero, che conserva ancora il gusto per la messa in scena e la sana paura. Titolo tutto da scoprire, conserva ancora un’inquietante attuale, specialmente alla luce dei recenti eventi che sconvolgono quotidianamente il mondo. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La terra dei morti viventi: la trama del film

La storia del film si svolge in un contesto distopico, dove l’umanità è stata soggiogata da una massiccia invasione di zombie. I morti viventi camminano ora incontrastati per il pianeta, di fatto governandolo. I pochi sopravvissuti si sono dovuti riorganizzare in città fortificate sparse per gli Stati Uniti. Tra queste vi è Pittsburgh, che tenta continuamente di contrastare i tentativi degli zombi di invaderla. All’interno delle alte mura, la città vive però ulteriori problematiche. I ricchi e i potenti hanno infatti il privilegio di poter vivere in un lussuoso grattacielo, mentre il resto della popolazione risiede nelle zone squallide del posto. A governare su tutto ciò vi è Paul Kaufman, divenuto un crudele tiranno.

A rendere ancor più solida tale differenza di classe vi è la presenza di un imponente carro armato, rinominato Dead Reckoning. Tramite questo, gli umani possono muoversi attraverso le terre invase dagli zombi, cercando di recuperare viveri e medicinali per i più ricchi. A guidare tale mezzo vi è Riley Denbo, il quale durante l’ennesima uscita si accorge di un dettaglio particolarmente inquietante. Uno degli zombie, soprannominato Big Daddy, sembra essere diventato in grado di capire ed emulare i comportamenti degli umani. In seguito all’ennesimo massacro dei morti viventi, questo decide di guidare il suo popolo verso la battaglia decisiva contro gli umani. La sfida per la sopravvivenza avrà a quel punto davvero inizio.

La terra dei morti viventi cast

La terra dei morti viventi: il cast del film

Il film di Romero si avvale di diversi celebri interpreti del panorama cinematografico internazionale. Il primo di questi è il celebre Dennis Hopper, ricordato in particolare per il film Easy Rider, questi interpreta qui il personaggio di Paul Kaufman, il governante di Pittsburgh. Per tale ruolo, l’attore ha raccontato di essersi ispirato al Segretario della Difesa degli Stati Uniti Donald Rumsfeld, noto per essere stato promotore di tecniche di interrogatorio particolarmente aggressive e brutali. L’attore Simon Baker, noto per la serie The Mentalist, è invece Riley Dembo. Questi raccontò di aver accettato la parte principalmente per poter lavorare con Romero, come anche per recitare per la prima volta in un film horror. John Leguizamo è invece Cholo DeMora, vice-comandante del Dead Reckoning. L’attore Eugene Clark, celebre per numerosi film e serie tv di genere, è invece l’interprete dello zombie Big Daddy.

L’attrice italiana Asia Argento è invece la protagonista femminile nei panni della prostituta Slack, la quale stringerà alleanza con Dembo nel loro tentativo di salvarsi. Tom Savini, il truccatore e responsabile degli effetti speciali dei precedenti film della saga, compie invece una breve apparizione nei panni del motociclista zombie Blades. L’attore Simon Pegg e il regista Edgar Wright, autori del film L’alba dei morti dementi, sono invece stati invitati da Romero per interpretare in un cameo la parte dei due zombie usati per fare “foto ricordo”. In tal modo il regista ha voluto pubblicamente dimostrare il suo apprezzamento per l’opera dei due cineasti inglesi, fortemente ispirata dai film di Romero. Lo stesso Greg Nicotero, in seguito divento tra i produttori della serie The Walking Dead, è presente nei panni di uno zombie.

La terra dei morti viventi: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di La terra dei morti viventi grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 16 dicembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

La recluta: trama, cast e curiosità sul film di Clint Eastwood

La recluta: trama, cast e curiosità sul film di Clint Eastwood

Prima di consacrarsi come autore cinematografico grazie a Gli spietati, Clint Eastwood ha dato vita nel 1990 ad un ennesimo poliziesco che lo ha visto impegnato tanto come regista quanto come interprete. Si tratta di La recluta, incentrato sulla ricerca di una banda di ladri d’auto da parte di due poliziotti molto diversi tra loro, per età e modi di fare. Ormai grande esperto del genere grazie a film come Una 44 Magnum per l’ispettore Callaghan e Corda tesa, Eastwood ha profuso in tale opera molte novità, tra cui grandi effetti speciali ed una messa in scena particolarmente dinamica e complessa. Ciò ha reso questo uno dei suoi film da regista più sperimentali di sempre.

Girato interamente in California, questo è infatti ricordato per la presenza di sequenze particolarmente complesse ed elaborate, che hanno permesso al regista di sfoggiare un grande virtuosismo. Il massiccio utilizzo di effetti speciali e CGI, inoltre, lo ha reso un vero e proprio unicum nella carriera del premio Oscar. Ancora oggi La recluta è ricordato come uno dei suoi titoli più stravaganti ed esagerati, ricco di elementi che poi non sarebbe più ricomparsi nei suoi successivi lungometraggi. Costato 10 milioni di dollari, questo fu anche uno dei minori successi economici di Eastwood dell’epoca.

Uscito in sala, infatti, il film venne grossomodo oscurato dal successo di Mamma ho perso l’aereo. Negli anni è però diventato un titolo cult, che gli appassionati del regista e attore non mancano di riscoprire con piacere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La recluta: la trama del film

La vicenda del film si svolge a Los Angeles, dove il burbero e coraggioso agente di origine polacca Nick Pulovski fa parte del dipartimento che si occupa di furti d’auto. Nonostante la grande esperienza, questi si trova ora coinvolto nel difficile scontro con la banda capeggiata da Strom e Liesl, malviventi impegnati proprio nel furto di importanti auto di lusso. In seguito ad un incidente, nel quale perde il suo collega, Nick si vede affidare un nuovo partner. Si tratta del giovane agente David Ackerman, inesperta recluta tormentata dalla morte del fratello, avvenuta anni prima e per cui si sente responsabile. Nick è ovviamente contrario all’avere il giovane accanto, considerandolo un ostacolo alla sua indagine.

Quest’ultima, però, gli viene ben presto tolta dalle mani e trasferita alla sezione omicidi. Pulovski però non ha intenzione di rinunciarvi, desideroso anche di vendicare il collega morto. Decide allora di seguire per proprio conto le indagini su Strom, e per farlo avrà necessariamente bisogno di coinvolgere nel caso anche Ackerman. La differenza d’età tra i due, e il loro carattere contrastante, non renderà però facile lo svolgimento della ricerca. Prima di riuscire ad acciuffare i criminali, dovranno infatti superare le loro differenze, trovando il modo di unire realmente le forze, tra l’esperienza dell’anziano e le intuizioni del giovane.

La recluta cast

La recluta: il cast del film

Regista del film, Clint Eastwood accettò l’offerta della Warner Bros. di realizzare La recluta a patto che lo studios gli finanziasse un progetto più personale, intitolato Cacciatore bianco, cuore nero, uscito nello stesso anno. Ottenuto l’accordo, Eastwood decise anche di ricoprire il ruolo del protagonista Nick Pulovski. Si è trattato di un nuovo personaggio di poliziotto per lui, che però ha cercato di costruire in modo molto differente rispetto a quelli precedentemente interpretati. Il suo Nick, pur se di carattere burbero, presenta infatti anche diversi elementi comici. Accanto a lui, nei panni della recluta David Ackerman si ritrova invece l’attore Charlie Sheen. All’epoca delle riprese questi aveva problemi di abuso di sostanze stupefacenti. Eastwood divenne per lui una figura paterna e protettiva, aiutando il giovane a mantenere disciplina e controllo di sé.

È poi presente l’attore portoricano Raul Julia, noto per essere stato Gomez in La famiglia Addams, nei panni del criminale tedesco Storm. La brasiliano Sonia Braga, celebre per il film Donna Flor e i suoi due mariti, interpreta invece la compagna di Storm, Liesl. La scelta di due attori sudamericani nei panni di due tedeschi ha destato non poche critiche, ma i due furono fortemente voluti da Eastwood, che li trovava interpreti in grado di superare le barriere sulle rispettive origini. Tom Skerritt, noto per film come AlienTop Gun, veste invece i panni del padre di David, Eugene Ackerman. Infine, l’attrice Lara Flynn Boyle, celebre per aver interpretato Donna Hayward in Twin Peaks, ricopre qui il ruolo di Sarah, la fidanzata di David, che finirà inevitabilmente coinvolta nelle indagini.

La recluta: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile vedere o rivedere il film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. La recluta è infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema, Google Play e Apple iTunes. Per vederlo, in base alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo film. Si avrà così modo di poter fruire di questo per una comoda visione casalinga. È bene notare che in caso di solo noleggio, il titolo sarà a disposizione per un determinato limite temporale, entro cui bisognerà effettuare la visione. Il film sarà inoltre trasmesso in televisione il giorno venerdì 16 dicembre alle ore 21:00 sul canale Iris.

Fonte: IMDb

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, recensione dei primi due episodi

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A quasi 20 anni da quel sorriso di congedo che Frodo rivolge ai sui amici Hobbit, prima di salpare per Valinor e adesso, con Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, si ritorna in quelle terre immortali, per scoprire come quell’oggetto famigerato è stato creato e come è cominciata la lunga battaglia dei popoli liberi della Terra di Mezzo contro l’Oscuro Signore Sauron.

20 anni sono tanto tempo per una generazione che è rimasta ammaliata dal lavoro di Peter Jackson e ancora prima dalla maestosa opera di J. R. R. Tolkien, il cui mondo torna a splendere sullo schermo, che purtroppo questa volta non è quello grande del cinema, ma quello piccolo dello streaming, grazie a Prime Video, che mette a disposizione tempo, forze e una notevole quantità di denaro nella realizzazione di una serie sontuosa, per la quale sono in programma cinque stagioni.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, la trama

Siamo nella prima Era, Telperion e Laurelin inondano Valinor della propria luce, quando il mondo è giovane e Galadriel, piccola principessa elica, già calpesta i prati delle Terre Immortali. Quando però l’oscurità arriva a spegnere la luce dei due alberi, la guerra divampa e la dama della luce, molto prima di diventare la sovrana di Lothlorien, scende in battaglia nella Terra di Mezzo, per annientare la minaccia di Sauron.

Guidata da J.D. Payne & Patrick McKay, showrunner ed executive producer, Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere mostra da subito la sua natura cinematografica, non solo perché mette in scena degli effetti visivi di prim’ordine, ma perché è effettivamente un ritorno a quella Terra di Mezzo che Jackson ci aveva fatto amare in sala. Siamo tornati nello stesso mondo, si sentono gli stessi sapori e odori, quasi, ma siamo anche consapevoli di essere in un tempo diverso, più selvaggio, primordiale, per alcuni aspetti ricco di vita e di possibilità, ma anche molto giovane e pericoloso. Una Terra di Mezzo nella sua alba, in cui lo scontro tra male e bene è nel suo vivo e gli Anelli del Potere non sono stati ancora forgiati. Gli uomini sono ancora ai margini delle sorti del mondo, mentre gli elfi sono in buoni rapporti con i nani e addirittura si intrattengono con loro. Un’infanzia del mondo già funestata dal male, che, come in qualsiasi Genesi, nasce insieme al bene, insieme alla vita, così come l’eroismo, la viltà, la bellezza e l’inganno.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Crediti: Ben Rothstein/Prime Video

Siamo di nuovo nella Terra di Mezzo, ma non è quella che conosciamo

L’opera di Tolkien rende omaggio a questi grandi archetipi narrativi, e la serie Prime Video li fa propri e li trasmette ai suoi ricchissimi personaggi, espandendone le motivazioni e le azioni, adattando il testo e mettendolo al servizio di una narrazione che procede seguendo diversi personaggi e situazioni, che probabilmente convergeranno tutti verso lo scontro finale (al momento della stesura di questo articolo, sono stati visti soltanto i primi due episodi della serie, è quindi impossibile capire in che modo la storia si svilupperà).

Di fronte ad una mole di materiale così ricca e dettagliata, sono state operate delle scelte che passano, soprattutto quelle di casting, attraverso una lente che rende contemporanea la popolazione della Terra di Mezzo, la quale si arricchisce di etnie, cosa che, salvo un effetto di disorientamento iniziale, non influisce affatto sulla trama, sui personaggi e sui loro percorsi. Ad esempio l’idea di un elfo di colore, che sulla carta fa effettivamente storcere il naso (dato che siamo abituati a elfi bianchi e diafani), a schermo risulta assolutamente naturale, anzi, il colore della pelle di Ismael Cruz Córdova, che interpreta l’elfo silvano Arondir, non ha assolutamente nessuna influenza o rilevanza per il personaggio. Lo stesso dicasi per i nani di colore e per le nane che, sì, nel caso i puristi se lo stiano chiedendo, sono provviste di lunghe basette di soffice pelo ricciuto. Ma parliamo di personaggi mai visti sul grande schermo e che, siano essi caratteri inventati per la serie, come lo stesso Arondir, o personaggi di primissimo piano nella mitologia tolkieniana, come l’alto Re Gil-galad, non hanno nessun termine di paragone.

Le scelte di casting

Diverso è il discorso per quei personaggi che il pubblico conosce e ama, perché sono stati visti in azione ne Il Signore degli Anelli, e forse proprio qui risiede una delle poche macchie di questo adattamento seriale: Robert Aramayo, il giovane Elrond, è forse l’unico caso di cast poco felice in una lunga sequela di scelte che risultano invece illuminate. E non è solo perché il carisma di Hugo Weaving (l’Elrond cinematografico) è inarrivabile, ma anche perché il personaggio, per come viene scritto e interpretato, non sembra rispecchiare quelle caratteristiche che ci si aspetta da un’icona immortale.

Discorso completamente opposto si fa per Morfydd Clark, una fierissima Galadriel, che, come Cate Blanchett per Jackson, mette in scena un personaggio che racchiude grazia, bellezza, forza e carisma, il tutto con un’eleganza innata e un volto che sembra davvero provenire da terre lontane. Il personaggio di Galadriel è il principale veicolo narrativo dell’avventura, nonostante ci siano chiaramente altre storie e altri personaggi a condurre la loro piccola impresa; è lei che dà la caccia a Sauron e che ne promuove la distruzione totale, nonostante sembra che lui si sia ritirato per sempre.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Crediti: Ben Rothstein/Prime Video

Un racconto attraverso gli occhi di Galadriel

La scelta di rendere lei la protagonista, il volto rappresentativo della storia, è comprensibile da una parte perché un’eroina femminile in un mondo che era sempre stato quasi completamente maschile come quello di Tolkien, oggi, è capace di parlare ad un pubblico contemporaneo con un linguaggio comune e condiviso; è, in parola povere, molto più attuale. Ma c’è anche un altro motivo, più intimo e di maggiore senso. All’inizio de Il Signore degli Anelli è la voce di Galadriel che ci racconta cosa era accaduto all’inizio del Tempo, con la forgiatura dei Grandi Anelli; Jackson ha dichiarato che ha scelto la sua voce perché lei c’era già, quando avvenivano i fatti che raccontava, e questo avrebbe dato profondità a quel momento che introduceva alla storia. Così è anche in Gli Anelli del Potere, in cui è stato scelto un personaggio con cui il pubblico è già in sintonia per raccontare storie e avventure che lei ha vissuto. Il risultato, grazie anche alle decantate doti di Morfydd Clark, è assolutamente vincente.

Il ritmo della Terra di Mezzo

All’inizio della recensione di Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere si parlava di un ritorno a casa, perché la messa in scena, il linguaggio, gli scenari sono proprio quelli della trilogia di Jackson, ma siamo anche in un posto differente. In particolare, il lavoro della regia di J.A. Bayona e della colonna sonora di Bear McCreary percorrono un articolato percorso di continui omaggi, rimandi, scorciatoie, immagini ed evocazioni di emozioni e sensazioni per cui si fa fortissima l’impressione di essere in un posto noto ma contemporaneamente tutto da scoprire.

Dopo i primi due episodi, si può affermare con decisione che Il Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere è un vibrante ritorno a casa che apre tantissime domande, genera una fortissima curiosità e molti dubbi su come si possa sviluppare la storia, dal momento che in diversi punti diverge dagli scritti di Tolkien, ma che ha sempre identità e coerenza interna. È un viaggio che non vediamo l’ora di continuare, l’avventura di una vita che si fa racconto, gioia per gli occhi e per lo spirito di menti curiose.

Prime Video svela il trailer ufficiale della seconda stagione de La Leggenda di Vox Machina

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Prime Video svela il trailer ufficiale e annuncia la data di uscita della tanto attesa seconda stagione de La Leggenda di Vox Machina, la serie animata di Critical Role e Titmouse acclamata dalla critica. La seconda stagione sarà composta da 12 episodi, ogni settimana verranno rilasciati tre episodi a partire dal 20 gennaio in oltre 240 Paesi e territori nel mondo. La prima stagione ha ottenuto lo status di “Certified Fresh” posizionandosi su Rotten Tomatoes con un punteggio del 100%.

Il nuovo cast della seconda stagione comprende Will Friedle (Crescere che fatica), Billy Boyd (Il Signore degli Anelli), Henry Winkler (Barry), Lance Reddick (John Wick), Cree Summer (Rugrats, The Patrick Star Show), Alanna Ubach (Euphoria), Cheech Marin (Up in Smoke), Troy Baker (The Last of Us), Sendhil Ramamurthy (La bella e la bestia), Ralph Inerson (The Witch), e Mary Elizabeth McGlynn (Ghost in the Shell 2 – L’attacco dei cyborg). Tra i componenti del cast già conosciuti anche Stephanie Beatriz (Brooklyn Nine-Nine, Encanto), Indira Varma (Obi-Wan Kenobi, Il trono di spade), Gina Torres (9-1-1: Lone Star), Kelly Hu (BMF), e Esmé Creed-Miles (Hanna).

La Leggenda di Vox Machina

Dopo aver salvato il regno dal male e dalla distruzione per mano della coppia di potere più terrificante di Exandria, Vox Machina deve salvare il mondo ancora una volta, questa volta da un sinistro gruppo di draghi noto come Chroma Conclave. La Leggenda di Vox Machinaè una produzione di Amazon Studios, Critical Role e Titmouse per Prime Video. La serie vede protagonisti i fondatori di Critical Role e gli interpreti originali Laura Bailey (The Last of Us: Part II), Taliesin Jaffe (Final Fantasy XIV), Ashley Johnson (The Last of Us), Liam O’Brien (Star Wars: The Bad Batch), Matthew Mercer (Overwatch), Marisha Ray (Final Fantasy XV: Comrades), Sam Riegel (Tartarughe Ninja alla riscossa) e Travis Willingham(Marvel’s Avengers). I componenti di Critical Role hanno anche ruolo di executive producer, al fianco di Brandon Auman (Star Wars: Resistance), Chris Prynoski(Metalocalypse), Shannon Prynoski (Fairfax) e Ben Kalina (Big Mouth).

Critical Role è una delle media-company indipendenti in più rapida ascesa al mondo, iniziata come un gioco di ruolo tra amici ed evoluta in un nuovo tipo di organizzazione dedicata alla narrazione, alla comunità e all’immaginazione. Mentre Critical Role continua a espandere l’universo che ha creato, con storie complesse ambientate in un mondo sempre in evoluzione, aggiunge modi sempre nuovi per i fan di sperimentare il brand, inclusi libri di narrativa e saggistica nella lista dei best seller del New York Times, fumetti, graphic novel, collezioni, giochi da tavolo e di ruolo, podcast, eventi live e una serie animata acclamata dalla critica, La Leggenda di Vox Machina, in onda esclusivamente su Prime Video. Inoltre, Critical Role ha lanciato due importanti iniziative: un’organizzazione no-profit ufficiale 501(c)(3), la Critical Role Foundation (CRF), e una casa editrice di giochi da tavolo, Darrington Press. Con un cast originale di pluripremiati doppiatori esperti, anche co-fondatori della compagnia, tra cui Matthew Mercer, Ashley Johnson, Marisha Ray, Taliesin Jaffe, Travis Willingham, Sam Riegel, Laura Bailey e Liam O’Brien, Critical Role si impegna a garantire che chiunque possa scoprire le sue storie, i suoi personaggi e la sua community.

Ambulance con Jake Gyllenhaal arriva in tv

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Ambulance con Jake Gyllenhaal arriva in tv

Arriva in prima tv su Sky Ambulance, action movie vertiginoso diretto e prodotto da Michael Bay, in onda lunedì 19 dicembre alle 21.15 su Sky Cinema Uno (e alle 21.45 su Sky Cinema Action), in streaming su NOW e disponibile on demand.

Protagonista del film è il candidato all’Oscar Jake Gyllenhaal, con lui nel cast anche il premio Emmy Yahya Abdul-Mateen II(“Candyman”, “Matrix Resurrections”) ed Eiza González (“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”, “Baby Driver – Il genio della fuga).La sceneggiatura è di Chris Fedak (“Prodigal Son”, “Chuck”).

La trama del film

Nell’arco di una giornata sulle strade di Los Angeles, tre vite cambieranno per sempre. Il decorato veterano di guerra Will Sharp, alla disperata ricerca di denaro per coprire le spese mediche di sua moglie, chiede aiuto alla persona meno indicata. Si tratta di suo fratello adottivo Danny, un carismatico criminale in carriera. Danny gli propone la più grande rapina in banca nella storia di Los Angeles: un furto da 32 milioni di dollari. Quando però la loro fuga va clamorosamente storta, i fratelli disperati prendono in ostaggio un’ambulanza con a bordo un poliziotto ferito che lotta per la vita e l’esperta paramedico Cam Thompson.

Tiny Beautiful Things: le prime immagini della serie Originale Disney+

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Disney+ ha diffuso le prime immagini della serie originale drama Tiny Beautiful Things, interpretata da Kathryn Hahn, Sarah Pidgeon, Quentin Plair e Tanzyn Crawford, che debutterà sulla piattaforma streaming nella primavera del 2023.

Basato sul bestseller di Cheryl Strayed, Tiny Beautiful Things segue Clare (Kathryn Hahn), una scrittrice in crisi che diventa una venerata giornalista titolare di una rubrica di consigli, anche se la sua vita sta andando a rotoli.

Tiny Beautiful Things: la trama

Quando incontriamo Clare per la prima volta nella serie, il suo matrimonio con il marito Danny arranca, la figlia adolescente Rae la allontana e la sua carriera di scrittrice, un tempo promettente, è ormai inesistente. Così, quando una vecchia amica scrittrice le chiede di sostituirla nella rubrica di consigli Dear Sugar, lei pensa di non avere il diritto di dare consigli a nessuno. Tuttavia, dopo aver assunto a malincuore il ruolo di Sugar, la vita di Clare si dipana in un complesso tessuto di ricordi, esplorando i suoi momenti più importanti dall’infanzia a oggi e scavando nella bellezza, nelle difficoltà e nell’umorismo delle sue ferite non rimarginate. Attraverso Sugar, Clare crea un vero e proprio balsamo per i suoi lettori – e per se stessa – per dimostrare che non siamo irrecuperabili, che le nostre storie possono in definitiva salvarci. E, forse, riportarci a casa.

Tiny Beautiful Things, il cast

La serie è interpretata da Kathryn Hahn, Sarah Pidgeon, Quentin Plair e Tanzyn Crawford, con Owen Painter, Merritt Wever, Elizabeth Hinkler e Michaela Watkins come guest star.  Liz Tigelaar è creatrice ed executive producer della serie. Anche Lauren Neustadter, Reese Witherspoon, Laura Dern, Jayme Lemons, Cheryl Strayed, Stacey Silverman e Kathryn Hahn sono executive producer della serie di ABC Signature e Hello Sunshine.

Barbie: il primo teaser trailer del film con Margot Robbie

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Barbie: il primo teaser trailer del film con Margot Robbie

Ecco il primo teaser trailer di Barbie, il film scritto da Noah Baumbach e Greta Gerwig che lo ha anche diretto. Barbie presenta un cast ricco di stelle, che potrebbero essere un grande incentivo per il pubblico. Margot Robbie compare nel ruolo principale insieme a Ryan Gosling, poi ci sono America Ferrera, Simu Liu nei panni di un altro Ken, Kate McKinnon, Ariana Greenblatt, Alexandra Shipp, Emma Mackey, Kingsley Ben-Adir. Secondo quanto riferito, Issa Rae come un’altra Barbie, Michael Cera, Rhea Perlman, Will Ferrell come CEO di Mattel e Ncuti Gatwa come un altro Ken.

Superman: i pro e i contro dell’assenza di Henry Cavill dal DCU

Superman: i pro e i contro dell’assenza di Henry Cavill dal DCU

Come previsto, il DCU dei DC Studios si prospetta come un nuovo inizio per l’universo dei fumetti attraverso il cinema, la televisione e i videogiochi. È un momento emozionante per i fan che hanno trascorso quasi un decennio frustrati dall’approccio che la Warner Bros. ha applicato al franchise, ma che sta anche portando con se le prime delusioni, come l’annuncio della dipartita del Superman di Henry Cavill.

I fan sono comprensibilmente sconvolti dalla notizia, anche se probabilmente non quanto l’attore stesso, visto che solo poche settimane fa ha annunciato al mondo il suo ritorno nei panni di Superman. Si tratta di una mossa azzardata da parte di James Gunn ma, per quanto ne possano essere rimasti delusi, crediamo che il regista abbia preso la decisione giusta. D’altra parte, c’è almeno una ragione per cui potrebbe essere quella sbagliata: vediamo perchè.

Il DCU ha bisogno di un nuovo inizio

DCU Dc UniverseNel corso della storia del DCEU, ci sono stati alcuni grandi momenti, alcuni film fantastici e molte scelte di casting eccellenti. Al di fuori di questo, il franchise è stato un esperimento fallito, incapace di raggiungere lo stesso livello di successo del MCU e di raccontare storie che potessero coinvolgere la critica, i fan o gli spettatori abituali.

Per ogni Wonder Woman, ci sono state circa tre Suicide Squad, e il DCU si vedeva costretto a ripartire da zero. Tenere gli attori del DCEU, Cavill compreso, sarebbe stato dunque un grosso errore. Hanno un talento enorme e sono fantastici nei personaggi che hanno interpretato – Margot Robbie nel ruolo di Harley Quinn, per esempio – ma per il successo di questo piano di 8-10 anni è ora di abbandonare lo Snyderverse.

Henry Cavill appartiene allo “ieri”

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MAN OF STEEL, Henry Cavill, as Superman, 2013. ph: Clay Enos/©Warner Bros. Pictures/courtesy Everett Collection

L’annuncio del ritorno di Cavill nei panni di Superman ha suscitato un certo entusiasmo, ma non ha fatto il giro del web. Quando è arrivato Black Adam, erano passati infatti cinque anni da quando gli spettatori lo hanno visto nel DCEU come Superman, e l’interesse era visibilmente scemato.

È vero che i fan avevano conservato la speranza di vedere ancora l’attore britannico nei panni di Clark Kent, ma era già stata soffocata in precedenza, da #ReleaseTheSnyderCut a tutti gli altri grandi progetti che abbiamo sentito che la Warner Bros. aveva per Superman (e Supergirl) sullo schermo. In parole povere, a questo punto, qualsiasi tipo di annuncio di Man of Steel 2 non riuscirebbe a generare un adeguato livello di hype per questo DCU che si prepara a entrare in una nuova era.

C’è troppo bagaglio

SupermanZack Snyder ha fatto molto bene al DCEU, ma la sua interpretazione di Superman non ha incontrato il favore di tutti. Dalla distruzione di Metropolis durante la battaglia con il Generale Zod al modo in cui ha eliminato il cattivo, questo Clark Kent è stato un personaggio divisivo e controverso fin dall’inizio.

Da allora, abbiamo visto questo Superman sfoggiare una ridicola mascella in CGI, assassinare Batman come un vero e proprio cattivo e apparire senza testa in Shazam! perché la Warner Bros. non ha voluto pagare Cavill quanto voleva. Qualsiasi tipo di reboot potrebbe in un qualche modo funzionare, ma il bagaglio di questo Superman è talmente impegnativo che saremmo sempre costretti a ricordare il passato. Il fatto che l’attore riprenda il suo ruolo nel nuovo DCU, circondato da personaggi per lo più nuovi e da un approccio alla narrazione molto diverso, sarebbe semplicemente imbarazzante.

Confonderebbe i nuovi fan

Batman v Superman versione estesaCome fan dei fumetti, spesso tendiamo a dimenticare quanto sia diverso per gli spettatori “comuni”- che costituiscono la stragrande maggioranza degli incassi – vivere queste storie. L’interesse per il MCU è scemato durante la Fase 4 perché quello che era una volta lo spettatore tipo della Marvel ormai non ha più il tempo di tenere il passo con la miriade di serie tv che escono su Disney+.

Il concetto di Multiverso ha confuso persino i fan più accaniti, quindi, come pensate che lo percepiscano i genitori o i lettori occasionali di fumetti? Includere Cavill in un DCU che ha chiaramente intenzione di riavviare l’intero franchise, rendendo The Flash del prossimo anno quasi privo di significato, confonderebbe troppo i fan, soprattutto se il suo passato verrà cancellato per accogliere nuove storie.

Il cameo in Black Adam

Superman e Black AdamSe al momento vi state arrabbiando con James Gunn su Twitter per aver “licenziato” Henry Cavill, potreste pensare di rivolgere le vostre frustrazioni altrove: The Rock, per esempio. Dwayne Johnson deve aver saputo di avere per le mani un brutto film con Black Adam, quindi, all’ultimo minuto, ha raggirato Walter Hamada per orchestrare il ritorno di Henry Cavill in Superman (i due condividono un agente).

Da lì, ha usato l’Uomo d’Acciaio per aumentare l’interesse per un film che riceveva recensioni negative e sperava che il cameo avrebbe garantito l’interesse per un sequel. Invece, ha solo dimostrato che di Johnson, e potenzialmente di Cavill, non ci si può fidare. Significa anche portare questo Superman nel DCU con l’aspettativa che combatta contro Black Adam, un crossover che i DC Studios difficilmente vorranno realizzare, visto lo scarso successo di critica e commerciale del film.

Henry Cavill meritava di meglio

L'Uomo d'AcciaioHenry Cavill sta già vivendo un periodo abbastanza difficile, quindi non vogliamo accanirci ulteriormente su questo povero ragazzo. Tutto ciò che abbiamo detto finora è difficile da contestare, tanto quanto la certezza che l’attore meritava di meglio. Dal 2013, ha dovuto affrontare decisioni creative terribili, una cattiva gestione da parte dei dirigenti dello studio e l’accantonamento per motivi del tutto fuori dal suo controllo.

Cavill ha sempre dato il massimo come Superman e ha spesso parlato del suo amore per l’Uomo d’Acciaio; un personaggio che ha detto al mondo che sarebbe tornato a interpretare, grazie alla Warner Bros, prima di vedersi costretto ad abbandonarlo settimane dopo. È un peccato e vorremmo che gli fosse stata data la possibilità di interpretare il Superman pieno di speranza che voleva portare in vita sullo schermo. Guardando al futuro, un altro ruolo nel DCU potrebbe essere divertente… tuttavia, pensiamo che sia ora che i Marvel Studios lo chiamino per fargli indossare i panni di Captain Britain.

The Fabelmans in anteprima il 17 e 18 dicembre nei The Space Cinema

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Con i suoi film ha fatto sognare, immergere in fantastiche storie e fatto vivere straordinarie avventure influenzando intere generazioni e adesso è pronto a tornare a stupirci con The Fabelmans, l’ultimo lavoro diretto da Steven Spielberg: una dedica d’amore del regista ai suoi genitori, alla sua infanzia e al mondo del cinema.  È possibile assistere alla proiezione in anteprima di The Fabelmans, sabato 17 dicembre e domenica 18 dicembre in tutte le sale del circuito; l’uscita ufficiale del film nelle sale italiane è prevista per il prossimo 22 dicembre.

The Fabelmans è il decimo titolo del programma ‘Da Non Perdere’: una selezione promossa da The Space Cinema per il pubblico. I titoli più premiati, più attesi, ma anche titoli inaspettati da vedere assolutamente.

 Nel film siamo in Arizona nel 1952 e Sammy Fabelman ha sei anni quando per la prima volta vede un film al cinema. Dopo questa esperienza, il suo destino è scritto. Questa è la storia della sua infanzia e adolescenza, vissute tra segreti di famiglia e un’implacabile passione per la regia. Una celebrazione della forza dell’arte, capace di mostrarci la verità sull’altro e su noi stessi.

The Space Cinema proporrà al pubblico una selezione di titoli, in programmazione in tutti i cinema del circuito. Per conoscere i film ‘Da Non Perdere’ basta visitare la sezione dedicata sul sito The Space Cinema

L’amante di Lady Chatterley: recensione del nuovo dramma Netflix

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L’amante di Lady Chatterley: recensione del nuovo dramma Netflix

Presentato in anteprima al Telluride Film Festival il 2 settembre, L’amante di Lady Chatterley è una pellicola drammatica e romantica diretta dall’attrice e regista francese Laure de Clermont-Tonnerre. La sceneggiatura, scritta da David Magee, è tratta dall’omonimo romanzo di D. H. Lawrence. Nel cast ritroviamo Emma Corrin (Diana Spencer nella quarta stagione di The Crown) nel ruolo di Lady Connie Chatterley, l’attore britannico Jack o’Connell nei panni di Oliver Mellors, e Joely Richardson (Red Sparrow, The sandman). L’amante di Lady Chatterley distribuito in streaming su Netflix non è l’unico adattamento cinematografico del libro: l’impossibile storia d’amore di Connie ed Oliver è stata già oggetto di diverse altre pellicole in passato, dalla versione del 1955 diretta dal francese Marc Allégret, fino alla più recente del 2015 diretta da Jed mercurio e con l’affascinante Richard Madden (Rob Stark nella serie Il trono di spade) nel ruolo di Mellors.

L’amante di Lady Chatterley: una storia di amore e passione

Inghilterra, Prima guerra mondiale. La giovane Connie Reid si unisce in matrimonio con il baronetto Clifford Chatterley, poco prima che lui parta come soldato in guerra. Per via delle ferite subite in campo di battaglia, Clifford perde l’uso delle gambe. Con la fine del conflitto, i due si trasferiscono a Wragby, piccolo villaggio nel Lincolnshire, dove la famiglia di Clifford ha una grande magione. Qui sarà Connie inizialmente a prendersi totalmente cura del marito invalido, tanto da iniziare a risentirne molto fisicamente ed emotivamente. Clifford sottolinea in più occasioni alla stessa Connie l’importanza per la famiglia di produrre un erede: non considerandosi in grado di poter avere figli per via della sua disabilità, la invita anche ad avere rapporti con un altro uomo, pur di avere un figlio, da poi riconoscere come frutto del loro matrimonio. In una condizione di grande sconforto dovuto alla noia della campagna ed alla quasi totale mancanza di amore o interesse da parte di Clifford, Connie trova conforto tra le braccia di Oliver Mellors, il guardiacaccia della tenuta. Quella che però sembra iniziare come una pura attrazione fisica finirà per tramutarsi in un’affiatata relazione tra i due amanti.

L'amante di Lady Chatterley
Lady Connie Chatterley davanti alla magione di Wragby

La scoperta della sessualità

L’amante di Lady Chatterley è di per sé un film abbastanza esplicito dal punto di vista sessuale; spesso, in altre pellicole, una presenza persistente di scene di sesso può risultare in qualche modo noiosa o fastidiosa. In questo caso, però, viene dato uno scopo ed un significato ben preciso a queste scene. Connie, ingabbiata dal marito, non riesce ad esprimere la propria sessualità liberamente, viene anzi velatamente mortificata da Clifford per avere questi desideri. Questo suo chiudersi e reprimere tutte le sue passioni la porta a stare male, fino a crollare.

Mellors, invece, con il mero rapporto fisico e poi con una relazione che diviene romantica, la porta ad esprimere liberamente le proprie emozioni ed a darle un amore pieno, sia dal punto di vista sentimentale che sessuale. Questo nuovo stato di Connie viene presentato allo spettatore come un qualcosa di sano, quasi primordiale: i rapporti tra Connie e Mellors avvengono prevalentemente all’aperto, nella natura: la persistenza di suoni naturali e le vedute di questi boschi fanno sembrare la relazione dei due innamorati come un ritorno ad un paradiso primordiale. Una scena che trasmette maggiormente questo senso di libertà sessuale dei due è il momento in cui Mellors e Connie, incuranti dei problemi derivanti dal loro stare insieme e dalle regole sociali, danzano e corrono insieme nudi sotto la pioggia.

La società moderna contro l’amore

La naturalezza e semplicità dell’amore di Connie e Mellors in L’amante di Lady Chatterley finisce per confrontarsi con la realtà della società. Un elemento che Clifford, dalla sua visione conservatrice, spesso sottolinea a Connie è proprio la netta differenza di classe: lui considera i minatori, come anche lo stesso Mellors, come esseri inferiori, con cui ha in comune solo l’essere umano.

I pregiudizi ed il forte classismo che contrasta l’amore dei due non provengono dal solo Clifford ma dalla società in generale. Portando in grembo il frutto di quella che era comunque una relazione fuori dal matrimonio, e con un uomo di umili origini, Connie è costretta a rinunciare al suo status sociale per stare con Mellors.  La stessa signora Bolton, infermiera di Clifford, sottolinea, parlando con le altre donne del villaggio, la bontà e la purezza dei sacrifici di Connie per amore. Connie ha preferito una vita umile ma colma d’amore, ad un’esistenza di fasti ed indifferenza.

Quanto è stato pagato Henry Cavill per il cameo di The Flash, ora tagliato?

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Sono emersi nuovi dettagli sul misterioso cameo di Superman di Henry Cavill nel film The Flash e quanto è stato pagato per questo. Il 2022 è stato un anno emozionante per la Warner Bros. Discovery in merito alle loro PI DC Universe (precedentemente note come DCEU). Con il CEO David Zaslav che ha ristrutturato la nuova versione della società, i DC Studios sono stati recentemente lanciati per sostituire la divisione DC Films, con James Gunn e Peter Safran che hanno preso il posto di Walter Hamada nella DCU. Sotto la loro guida, stanno ora supervisionando TV, film e animazione, soprattutto in relazione al DCU come universo in crescita.

Questa settimana ha continuato a essere drammatica per i DC Studios poiché il futuro del Superman di Henry Cavill era determinato, con lui che ufficialmente non sarebbe tornato nonostante la sua apparizione in Black Adam. Mentre il film DC di Dwayne Johnson è stato un grande ingresso per il Superman di Cavill, secondo quanto riferito aveva anche girato un cameo per il film The Flash, che uscirà nel 2023.

Tuttavia, secondo Umberto Gonzalez di The Wrap, la scena, che avrebbe visto lui appare come Clark Kent, ora è stata cancellata. Secondo quanto riferito, Cavill è stato anche pagato $ 250.000 dollari per ciascuno dei suoi cameo DCU che ha filmato quest’anno. Cavill, Warner Bros. Discovery e DC Studios devono ancora commentare il report.

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Guardiani della Galassia Vol. 3, Adam Warlock sarà un amico o un nemico?

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Nell’incertezza sulla natura del ruolo del personaggio, James Gunn ha spiegato se Adam Warlock sarà un amico o un nemico in Guardiani della Galassia Vol. 3. Nonostante sia chiaramente raffigurato come un eroe nei fumetti Marvel, Adam Warlock del MCU è stato creato da Ayesha durante la scena post-crediti di Guardiani della Galassia Vol. 2 allo scopo di distruggere la squadra titolare. Nel terzo film, il Gladiatore d’oro sarà adeguatamente presentato e interpretato da Will Poulter. Il trailer di Guardiani della Galassia Vol. 3 ha continuato a dipingere Adam Warlock come un cattivo, portando a domande sul fatto che sarà effettivamente un cattivo o se il suo ruolo rimarrà fedele ai fumetti.

Durante una recente intervista con EW, Gunn ha risposto alla domanda se Adam Warlock sarà un eroe o un cattivo in Guardiani della Galassia Vol. 3. Lo sceneggiatore/regista dice che il Gladiatore d’oro è più un supereroe tradizionale rispetto al gruppo disordinato di avventurieri spaziali che incontrerà. L’incontro di Adam Warlock con i Guardiani nel Vol. 3 creerà anche “un’interessante giustapposizione con dove siamo stati finora“, dice Gunn. Quindi non abbiamo una vera e propria risposta, ma degli elementi su cui ragionare per orientarci e capire in che direzione andrà il film.

Guardiani della Galassia Vol. 3, il trailer del film di James Gunn

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale il 3 maggio 2023. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

In Guardiani della Galassia Vol. 3, la nostra amata banda di disadattati ha un aspetto un po’ diverso rispetto a quanto visto fino a questo momento. Peter Quill, ancora sconvolto dalla perdita di Gamora, deve radunare la sua squadra attorno a sé per difendere l’universo e proteggere uno di loro. Una missione che, se non completata con successo, potrebbe portare alla fine dei Guardiani come li conosciamo.

Snyderverse: secondo un insider è stato cancellato definitivamente per il riavvio del DCU

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Sebbene sia stato riferito che i co-CEO dei DC Studios James Gunn e Peter Safran presenteranno il loro piano ai capi della Warner Bros. Discovery questa settimana, è chiaro che hanno già ricevuto il via libera su una serie di progetti. Tra questi c’è un film di Superman scritto da James Gunn che servirà da riavvio per Man of Steel nel nuovo DCU. Ciò significa che non ci sarà più Henry Cavill, ovviamente, ma chiunque interpreti il ​​giovane Clark Kent finirà per uscire con Wonder Woman di Gal Gadot e Aquaman di Jason Momoa? beh secondo un insider probabilmente no. 

L’ insider affidabile @MyTimeToShineH ha recentemente twittato: “Nel caso in cui non fosse [chiaro] ormai, se ne sono andati tutti. La fine di The Flash non avrà importanza in entrambi i casi. Lo Snyderverse è ufficialmente morto”. Lo scooper avrebbe continuato aggiungendo: James Gunn sta facendo un riavvio completo. Vuole una tabula rasa”.

Questo era prevedibile e non fa ben sperare per il resto di quegli attori del DCEU. Wonder Woman 3 si è recentemente bloccato e ci sono già state voci su Jason Momoa appenderà il personaggio di Aquaman per Lobo, quindi un vero e proprio riavvio del DCU è chiaramente il piano. Sfortunatamente, ciò essenzialmente rende tutti i film DC del 2023 completamente obsoleti. 

A meno che i DC Studios non pianifichino di mantenere alcuni volti familiari (il che creerebbe ancora confusione), la storia di Shazam finirà presto, la follia multiversale di The Flash è irrilevante e Aquaman e il regno perduto è solo un altro film a fumetti.  Il DCEU ha avuto una buona corsa – è stato lanciato nel 2013 con Man of Steel – ma non ha mai funzionato del tutto. Un riavvio è un male necessario a questo punto, anche se significa dire addio ad alcuni grandi attori, anche se da quello che abbiamo appreso sull’annuncio di Gunn sull’addio di Cavill non è detto che li perderemo del tutto!

Batman sarà una “parte importante” del DCU secondo James Gunn

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Batman sarà una “parte importante” del DCU secondo James Gunn

Nonostante uno scambio affidabile affermasse che i co-direttori DC Studios recentemente nominati James Gunn e Peter Safran stavano prendendo in considerazione l’idea di “inglobare” lo Batverse di Matt Reeves nella DCU e rendere la versione del personaggio di Robert Pattinson il nuovo Cavaliere Oscuro del franchise, il regista dei Guardiani della Galassia vol. 3  ha da poco smentito il rapporto.

Per quanto ne sappiamo, sia Ben Affleck che Michael Keaton dovrebbero ancora apparire come le loro rispettive interpretazioni di Caped Crusader in The Flash, e prima del ripristino, c’erano rapporti contrastanti su quale di loro sarebbe rimasto come Batman del DCEU andando avanti.

Ovviamente, ora è altamente improbabile che uno degli attori riprenda il ruolo a lungo termine, ma ciò non significa che il DCU rimarrà a lungo senza uno dei suoi capisaldi della DC Comics. Sulla scia delle notizie su Pattinson, a James Gunn è stato chiesto dello stato di Batman su Twitter e ha confermato che, sì, l’eroe meditabondo sarà una “parte importante” del DCU.

Senza mettere le parole in bocca al regista, questo sembrerebbe suggerire che cercherà un nuovo attore per indossare il mantello e il cappuccio abbastanza presto. Non abbiamo idea di quale Batman Gunn e co. stanno attualmente preparando, ma presumiamo che non riciclerà semplicemente la premessa di The Batman ambientando la storia nella prima parte della carriera del combattente del crimine, anche se è quello che sta pianificando per Superman! Dove si inserisce Wonder Woman? Nulla è stato reso ufficiale, ma sembra che un annuncio riguardante il mandato di Gal Gadot nel ruolo potrebbe essere imminente.

Henry Cavill protagonista dell’adattamento di Warhammer 40.000?

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Henry Cavill protagonista dell’adattamento di Warhammer 40.000?

Solo un giorno dopo aver appeso ufficialmente il mantello di Superman per volere dei DC Studios, Henry Cavill ha già ottenuto un progetto futuro – ed è qualcosa di vicino e caro al cuore dell’attore britannico. Jeff Sneider inizialmente ha riferito di aver sentito che Amazon aveva acquisito (o era vicino ad acquisire) i diritti del popolare gioco di miniature Warhammer 40.000 e che Henry Cavill potrebbe essere uno dei protagonisti. Ora, THR ha confermato la notizia.

Anche se sembra che il progetto sia nelle primissime fasi di sviluppo, Henry Cavill è davvero in trattative per recitare e produrre esecutivamente un adattamento in serie del gioco fantasy di fantascienza. Henry Cavill è un appassionato giocatore e, per coincidenza (supponiamo?), L’attore di Midnight Mass Rahul Kohli ha twittato quanto segue dopo aver appreso che Cavill si era separato dall’Uomo d’Acciaio.

Il rapporto sottolinea che Amazon non ha ancora concluso l’accordo, e anche se e quando lo faranno, molto probabilmente questo non sarà il prossimo progetto di Cavill.

Secondo la sinossi di THR, Warhammer è ambientato 40.000 anni nel futuro “dove le cose sono davvero oscure. La civiltà umana ha smesso di progredire ed è in una guerra senza fine con alieni ed esseri magici, con divinità e demoni che figurano in un sistema di classi teologiche. Gli umani compongono l’Imperium of Man, che è militarista. Una razza di androidi simili a scheletri è conosciuta come Necron; c’è una razza elfica conosciuta come Aeldari così come Orki; Tiranidi sono alieni cattivi; e il T’au è un blu razza aliena dalla pelle che può offrire qualche speranza.”

James Gunn smentisce il rapporto sul Batman di Matt Reeves

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James Gunn smentisce il rapporto sul Batman di Matt Reeves

Un recente rapporto di Variety ha suggerito che i co-CEO dei DC Studios James Gunn e Peter Safran avrebbero incluso il Batman di Robert Pattinson nel loro nuovo DC Universe. Tuttavia, Gunn si è rivolto ai social media per smentire quelle voci. In una recente serie di tweet, Gunn ha elogiato Adam B. Vary di Variety, ma ha affermato che la storia di Variety era “completamente falsa“. La storia in questione aveva rivelato che una fonte ben piazzata aveva affermato che Gunn e Safran stavano “esplorando la possibilità” di incorporare l’iterazione di Batman di Matt Reeves nel più ampio universo DC.

In un tweet successivo a quello di James Gunn, il regista Matt Reeves ha affrontato lui stesso il problema, osservando che si sarebbe fidato di Gunn piuttosto che di chiunque altro, confermando essenzialmente che non ci sono ancora mosse in atto.

La prossima uscita del DC Universe sarà Shazam! Furia degli Dei, che uscirà il 17 marzo 2023. Sarà seguito da The Flash, con protagonista il travagliato Ezra Miller, Blue Beetle e Aquaman e il Regno Perduto. Il futuro in seguito è attualmente incerto poiché Gunn e Safran decidono il loro piano decennale per il DCU e chi ne sarà incluso.

Showing Up: trailer del film A24 con Michelle Williams

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Showing Up: trailer del film A24 con Michelle Williams

A24 Films ha diffuso il trailer ufficiale di Showing Up, la commedia drammatica che vede protagonista Michelle Williams e diretta da Kelly Reichardt. Il video presenta Williams come artista che si sta preparando per una grande mostra. È stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes del 2022 e dovrebbe arrivare nelle sale nella primavera del 2023.

“Showing Up” è diretto da Kelly Reichardt da una sceneggiatura che ha scritto insieme a Jon Raymond. Il film è interpretato da Michelle Williams, Hong Chau, Maryann Plunkett, John Magaro, André Benjamin, James Le Gros e Judd Hirsch.

“Il film è un ritratto particolareggiato del lavoro quotidiano e delle frustrazioni di uno scultore in un’enclave di artisti a Portland”, si legge nella sinossi (via New York Film Festival). “Lizzy (Williams) si sforza di dare gli ultimi ritocchi ai suoi ultimi pezzi per una mostra in una galleria, destreggiandosi nel frattempo con il lavoro amministrativo presso la scuola d’arte locale; affrontare l’abbandono del suo padrone di casa ben intenzionato (un Hong Chau divertente e ricco di sfumature), che è anche un artista concettuale emergente; e tendendo al benessere emotivo della sua famiglia sempre più frammentata.

Il film è prodotto da Neil Kopp, Anish Savjani e Vincent Savino. Questo segna il quarto film di Reichardt con Williams dopo aver lavorato insieme ai drammi Wendy e LucyMeek’s Cutoff e Certain Women .

Death Stranding diventerà un film per Kojima Productions

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Death Stranding diventerà un film per Kojima Productions

Il noto videogame Death Stranding di Kojima Productions era già molto legato all’industria cinematografica, data la sua schiera di talenti di Hollywood coinvolti nella lavorazione. Ebbene ora abbiamo appreso che la Kojima Productions ha fatto un ulteriore passo in quella direzione iniziando lo sviluppo di un film su Death Stranding.

Secondo quanto riferisce Deadline, Kojima Productions sta collaborando con gli Hammerstone Studios di Alex Lebovici, uno studio noto per aver prodotto Bill & Ted Face the Music e Barbarian. Kojima Productions US e Allan Ungar saranno i produttori esecutivi. Ungar non è estraneo al mondo dei videogiochi, poiché ha diretto un breve film basato su Uncharted, con Nathan Fillion nei panni di Nathan Drake.

La trama del film non è stata ancora rivelata e nessun attore è associato al progetto. Tuttavia, Deadline anticipa che il film introdurrà nuovi personaggi e nuovi elementi nell’universo. Inoltre, al momento non ha scrittori o un regista, ma la fonte ha rivelato che il progetto è un’assoluta priorità. Anche Hideo Kojima, che afferma nella sua biografia su Twitter che il suo corpo è composto per il 70% da film, ha rilasciato una dichiarazione in cui esprime la sua eccitazione. “Non potrei essere più entusiasta di questa nuova partnership con Hammerstone Studios”, ha dichiarato Kojima. “Questo è un momento cruciale per il franchise e non vedo davvero l’ora di collaborare con loro per portare Death Stranding sul grande schermo”.

Anche Lebovici è intervenuto, aggiungendo che sarà un film “fondato” e una produzione “autentica” di Kojima. “Siamo entusiasti e onorati di avere l’opportunità di collaborare con il brillante e iconico Hideo Kojima nel suo primo adattamento cinematografico”, ha affermato. “A differenza di altri adattamenti di videogiochi tentpole ad alto budget, questo sarà qualcosa di molto più intimo e radicato. Il nostro obiettivo è ridefinire cosa potrebbe essere un adattamento di un videogioco quando hai libertà creativa e artistica. Questo film sarà un’autentica produzione di ‘Hideo Kojima’”.

In merito al sequel del videogames dopo essere stato sulla bocca di tutti per mesi , il titolo provvisorio Death Stranding 2 è stato annunciato ai The Game Awards e presentava un trailer con Norman Reedus, Léa Seydoux e Troy Baker. Anche Metal Gear Solid di Kojima verrà trasformato in un film, ma gli aggiornamenti in merito sono stati piuttosto rari. Ma anche con la mancanza di nuovi sviluppi ufficiali, Oscar Isaac, che interpreterà Solid Snake, ha recentemente affermato che “vogliono che accada” ed è “fiducioso che si realizzi”.

Batman Forever: tutte le curiosità sul film

Batman Forever: tutte le curiosità sul film

Batman è da sempre uno dei supereroi dei fumetti più amati e celebrati, nonché uno dei primi ad essere stato portato in televisione e al cinema. Sul grande schermo, dopo i primi due film diretti da Tim Burton e interpretati da Michael Keaton, vi è tornato per la terza volta nel 1995 con un volto del tutto nuovo. Interpretato ora da Val Kilmer, il personaggio è stato infatti protagonista di Batman Forever, film diretto nel 1995 da Joel Schumacher. Questo nuovo capitolo, segnato dal cambio di regista, ha rappresentato un approccio meno cupo e più commerciale, che ancora oggi divide critica e pubblico.

Schumacher, in accordo con i produttori, decise infatti di rivoluzionare il tono e il design del mondo narrativo, riproponendo in parte elementi presenti nella celebre serie degli anni Sessanta. Tra grandi ricostruzioni scenografiche, effetti speciali e nuovi costumi per i protagonisti, il film raggiunse il considerevole budget di 100 milioni di dollari. Riuscì poi ad incassarne oltre 300 e a ricevere tre nomination all’Oscar per la miglior fotografia, il miglior montaggio sonoro e il miglior sonoro. Il film fu però un campanello d’allarme per gli amanti del personaggio, che dopo questo film si sarebbero trovati a dover digerire Batman & Robin.

Questo terzo capitolo, dunque, rappresenta un momento di passaggio nella presenza di Batman al cinema. Contendo però al suo interno una serie di elementi che, a distanza di anni, vantanto un certo fascino. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori, ma anche al design dei costumi e della batmobile e alla Schumacher Cut. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Batman Forever: la trama del film

In questo nuovo film dedicato al cavaliere oscuro, Batman si trova a dover fronteggiare un nuovo pericoloso nemico, ovvero Due Facce, la nuova identità criminale dell’ex procuratore distrettuale Harvey Dent. L’uomo è convinto che la causa della sua rovina sia proprio il supereroe mascherato e ingaggia con lui un’accesa rivalità. Allo stesso tempo, Edward Nygma, dipendente della Wayne Enterprises, ha sviluppato un congengo in grado di manipolare le attività cerebrali. Dopo averlo testato su di sé, sviluppa un intelligenza straordinaria e perfidi obiettivi che lo portano a coalizzarsi con Due Facce, assumendo l’identità di Enigmista. Batman, trovandosi a dover combattere contro due pericolosi nemici, potrà però contare sull’aiuto del giovane Richard “Dick” Grayson.

Batman Forever: il cast del film

Ad interpretare Batman avrebbe inizialmente dovuto esserci ancora una volta Keaton. Poco prima delle riprese, però, l’attore si tirò indietro non apprezzando il tono del nuovo film. Al suo posto venne allo contattato Val Kilmer, il quale casualmente al momento della chiamata si trovava in una grotta di pipistrelli in Africa. Il suo rapporto con il regista, tuttavia, è stato particolarmente complesso e i due arrivarono anche a non parlarsi per diverse settimane. A riprese concluse, tuttavia, Schumacher spese parole di elogio per l’interpretazione dell’attore. Per il ruolo di Dick Grayson alias Robin furono presi in considerazione diversi noti attori emergenti, tra cui Leonardo DiCaprio, ma il ruolo venne infine affidato a Chris O’Donnell.

Nel ruolo di Due Facce vi è invece il premio Oscar Tommy Lee Jones, il quale dichiarò di aver accettato il ruolo poiché si trattava del personaggio preferito di suo figlio. Jim Carrey, invece, interpreta l’Enigmista, e contribuì enormemente all’ideazione del costume e del look del personaggio. Come noto, Carrey e Lee Jones non ebbero un buon rapporto durante il set, con il secondo che rese noto in più occasioni il suo totale disprezzo per il collega. Anche in questo terzo film vi è invece l’attore Michael Gough nel ruolo di Alfred Pennyworth, mentre la premio Oscar Nicole Kidman interpreta la dottoressa Chase Meridian. Pat Hingle ricopre il ruolo del commissario James Gordon, mentre Drew Barrymore e Debi Mazar sono Sugar e Spice, le assistenti di Due Facce.

Batman Forever cast

Batman Forever: il design dei costumi e della Batmobile

In linea con il nuovo tono e look del film, anche i costumi dei protagonisti vennero ridisegnati per risultare più “cartooneschi” e maggiormente in linea con quelli dei fumetti. I costumisti si trovarono così a dar vita a vesti più colorate, cercando allo stesso tempo di realizzarle in modo che potessero risultare più confortevoli durante le scene d’azione. Particolarmente criticata, però, fu la decisione di aggiungere i capezzoli al costume di gomma di Batman. Si tratta ancora oggi di un dettaglio poco apprezzato dai fan. Il costume di Robin, invece, non è il classico costume dei fumetti che indossava Dick Grayson, ma si basa sul costume indossato dal terzo Robin, Tim Drake.

Per la nuova Batmobile venne inizialmente contattato il noto designer di Alien H.R. Giger, ma le sue idee furono scartate perché ritenute troppo eccentriche e sinistre, oltre che impossibili da realizzare con la tecnologia dell’epoca. Invece, il veicolo presente nelle pellicola fu disegnato da Barbara Ling, e la realizzazione affidata all’azienda TransFX Inc., qui al loro primo incarico importante. Furono costruiti due modelli, uno per le scene statiche e l’altro per le riprese in corsa. Poiché si trattava di un mezzo particolarmente delicato e complesso da guidare, a manovrarlo nel film sono stati degli stuntmen appositamente addestrati.

Batman Forever: la Schumacher Cut, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Poco dopo la scomparsa di Schumacher, avvenuta nel giugno del 2020, è iniziata a circolare la voce circa l’esistenza di una Schumacher Cut, ovvero una versione di Batman Forever della durata di 170 minuti. Questa sembra fosse uno dei primi montaggi realizzati del film, sfoggiante un tono più dark e serioso rispetto alla versione poi uscita al cinema. In breve, il desiderio di poter vedere questa versione si è diffuso tra i fan, che hanno portato l’ashtag #ReleaseTheSchumacherCut a diventare virale su Twitter. Lo sceneggiatore e produttore del film Akiva Goldsman ha affermato che, anche se attualmente non vi sono piani a riguardo, il rilascio di questa versione potrebbe effettivamente avvenire in futuro.

Nella speranza di poter un giorno vedere la Schumacher Cut, è possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Batman Forever è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 15 dicembre alle ore 21:10 sul canale TwentySeven.

Fonte: IMDb

Un producer di Netflix commenta l’uscita di Henry Cavill da The Witcher

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Il dirigente di Netflix Peter Friedlander parla della partenza di Henry Cavill da The Witcher. Cavill ha recitato nella serie fantasy di Netflix nei panni di Geralt di Rivia, un cacciatore di mostri magicamente potenziato e witcher titolare il cui destino è intrecciato con quello della principessa Cirilla.

Nel corso di due stagioni di The Witcher, la performance di Cavill è stata amata sia dalla critica che dal pubblico, motivo per cui la notizia del suo abbandono della serie è stata presa con grande sorpresa. Sappiamo infatti che a partire dalla quarta stagione, Geralt avrà il volto di Liam Hemsworth. Il ragionamento esatto dietro la partenza di Cavill non è del tutto chiaro, anche se molti hanno creduto che potesse essere collegato al suo ritorno come Superman nel DCU. Alla luce delle notizie di questa mattina, in cui abbiamo appreso che Henry Cavill non sarà più Superman per la Warner Bros, il mistero sulla sua partenza dalla serie Netflix si infittisce.

Dopo più di un mese che Henry Cavill ha fatto l’annuncio, il dirigente di Netflix Peter Friedlander sta affrontando l’uscita dell’attore da The Witcher. In un’ampia intervista con Variety, il capo delle serie sceneggiate del servizio di streaming ha elogiato il ritratto di Geralt di Cavill e ha spiegato perché lo spettacolo fantasy andrà bene anche se il ruolo passerà a Liam Hemsworth.

“Henry è un Geralt straordinario e penso che Liam continuerà e sarà anche lui un Geralt straordinario. C’è stata un’eredità di personaggi straordinari e iconici in cui gli attori sono cambiati e siamo estremamente ottimisti al riguardo. Continueremo a onorare l’IP, i fan, la narrazione, fino in fondo.”

Dear Edward: prime foto della nuova serie AppleTV+ con Taylor Schilling

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Apple TV+ ha annunciato che Dear Edward, la serie dramedy scritta e prodotta dal vincitore dell’Emmy Jason Katims e interpretata dalla candidata all’Emmy Connie Britton e dalla vincitrice del SAG Award Taylor Schilling, farà il suo debutto il 3 febbraio con i primi tre episodi dei dieci totali, seguiti da un nuovo episodio settimanale ogni venerdì, fino al 24 marzo.

Dear Edward è scritto da Jason Katims, che è anche showrunner e produttore esecutivo per conto di True Jack Productions insieme a Jeni Mulein. Anche Ann Napolitano, l’autrice del romanzo da cui è adattata la serie, è produttrice esecutiva insieme a Fisher Stevens (“Palmer”), che dirigerà il primo episodio.

Dear EdwardAdattato dall’omonimo bestseller di Ann Napolitano, Dear Edward è una storia emozionante, incoraggiante ed edificante sulla sopravvivenza, la resilienza, i legami tra le persone e la disamina di ciò che ci rende umani.

La serie di Apple Studios racconta la storia di Edward Adler (interpretato da Colin O’Brien), un ragazzino di 12 anni che sopravvive a un drammatico incidente aereo di cui restano vittime tutti gli altri passeggeri del volo, compresa la sua famiglia. Mentre Edward e altre persone in tutto il mondo colpite dalla tragedia cercano di dare un senso alla vita dopo l’incidente, si creano amicizie, nascono storie d’amore e si formano comunità inaspettate. “Dear Edward” è interpretato dalla candidata agli Emmy Connie Britton, dalla vincitrice del SAG Award Taylor Schilling e dall’esordiente Colin O’Brien; a completare il cast anche Amy Forsyth, Anna Uzele, Audrey Corsa, Brittany S. Hall, Carter Hudson, Dario Ladani Sanchez, Douglas M. Griffin, Eva Ariel Binder, Idris DeBrand, Ivan Shaw, Jenna Qureshi, Khloe Bruno e Maxwell Jenkins.

Extraordinary: trailer della nuova serie in arrivo su Disney+

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Extraordinary: trailer della nuova serie in arrivo su Disney+

Disney+ ha diffuso il trailer ufficiale di Extraordinary, la nuova serie originale comedy britannica che debutterà il 25 gennaio sulla piattaforma streaming con tutti gli otto episodi.

Extraordinary: la trama e il cast

Extraordinary è ambientato in un mondo in cui tutti sviluppano un potere al loro diciottesimo compleanno… tutti tranne Jen, che sta per compiere 25 anni e sta ancora aspettando di ottenere il suo. Non è nemmeno curiosa di sapere quale potrebbe essere: supervelocità? Occhi laser? La capacità di collegare una USB nel modo giusto ogni volta? Lo accetterà. Come un bruco circondato da farfalle, Jen si sente incapace di andare avanti, bloccata in un lavoro senza prospettive in un negozio di articoli per le feste e che occasionalmente frequenta Luke, un ragazzo singolare con l’irritante capacità di volare. Per fortuna, Jen può contare su Carrie che le impedisce di crogiolarsi nella sua autocommiserazione.

Inseparabili dai tempi della scuola, il loro rapporto oscilla tra l’essere sorella, genitore e una la spalla dell’altra. Insieme condividono un appartamento nell’East London con Kash, il fidanzato storico di Carrie. Carrie ha il potere di mettersi in contatto con i morti, ma sente di essere stata messa in ombra dal suo stesso talento: a nessuno interessa quello che ha da dire? Kash prende molto sul serio il suo potere – la capacità di tornare indietro nel tempo – ma non disdegna di usarlo per rimediare a piccoli imbarazzi o a momenti in cui dice esattamente la cosa sbagliata a Carrie, da tempo sofferente. Il quarto membro dell’appartamento è un gatto randagio, rinominato Jizzlord dal gruppo, che nasconde un segreto sorprendente: a quanto pare anche i gatti hanno più potere di Jen.

Alla deriva in un mondo grande e confuso e armata solo di un po’ di speranza e di molta disperazione, Jen inizia il suo viaggio per trovare il suo ipotetico superpotere. Ma nel farlo, potrebbe scoprire la gioia di essere semplicemente ok.

Extraordinary, il cast

Extraordinary è interpretato da un cast di talenti britannici emergenti, tra cui Máiréad Tyers (Jen), Sofia Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash) e Luke Rollason (Jizzlord). Altri membri del cast sono Siobhan McSweeney (la mamma di Jen, Mary), Robbie Gee (il patrigno di Jen, Ian), Safia Oakley-Green (la sorellastra di Jen, Andy) e Ned Porteous (Luke).

Scritta dalla creatrice e sceneggiatrice della serie, Emma Moran, un’autrice esordiente con una voce assolutamente distintiva, e diretta da Toby McDonald (Ragdoll), Jennifer Sheridan (Rules of the Game) e Nadira Amrani (On the Edge), Extraordinary è una commedia fresca e innovativa sull’essere giovani e sul trovare la propria strada in un mondo confuso, quando tutto ciò che si può essere è “ordinari”.

Sally Woodward Gentle, Lee Morris e Charles Dawson sono gli executive producer di Extraordinary per Sid Gentle Films, la casa di produzione vincitrice di BAFTA, Golden Globe, Emmy e Peabody Award che ha realizzato Killing Eve. La serie è prodotta da Charlie Palmer, mentre Johanna Devereaux, Vice Presidente, Scripted Content, è executive producer per Disney+.

Extraordinary è l’ultima serie originale Disney+ britannica in ordine di tempo a essere lanciata sulla piattaforma, dopo la comedy romantica d’azione Wedding Season e la docuserie David Beckham: Squadre da Salvare, già disponibili in streaming.

L’ispettore Ottozampe e il Mistero dei Misteri: trailer del film d’animazione

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Il 31 dicembre  esce al cinema L’ispettore Ottozampe e il Mistero dei Misteri, film d’animazione che conquisterà i bimbi e le loro famiglie. Una storia misteriosa, divertente e ricca di colpi di scena, che appassionerà il pubblico dei più piccoli e non solo grazie a una rete fatta di dialoghi scintillanti, giochi di parole e tanto divertimento. Distribuito da Eagle Pictures, L’ispettore Ottozampe e il Mistero dei Misteri è diretto dal regista Julio Soto Gùrpide (Deep – Un’avventura in fondo al mare).

La trama del film

L’ispettore Ottozampe è un simpatico ma goffo ragnetto, che risolve molti casi, ma combina sempre guai! Dopo essere stato espulso dalla Polizia per aver distrutto un edifico, l’ispettore Ottozampe decide di prendersi una lunga e meritata vacanza e si imbarca su un aereo di lusso diretto a San Francisco. Ma il suo viaggio è disturbato dalla scomparsa inaspettata di un ospite, il ricco medico Bugsy, in luna di miele con la moglie e vedova nera Arabella. Ce la farà l’ispettore Ottozampe a risolvere questo intricatissimo mistero? Lo accompagneranno in questa incredibile avventura il suo assistente Janey e una gang di bizzarri aiutanti.

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