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Time Is Up di Elisa Amoruso su Prime Video dal 3 gennaio

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Time Is Up di Elisa Amoruso su Prime Video dal 3 gennaio

In esclusiva dal 3 gennaio, Time Is Up, ultimo film di Elisa Amoruso, sarà disponibile su Prime Video.

Vivien (Bella Thorne) e Roy (Benjamin Mascolo) sono due ragazzi dalle personalità apparentemente opposte. Vivien è una studentessa talentuosa con la passione per la fisica e il desiderio di entrare in una prestigiosa università americana. Vive la sua vita come una formula matematica che la spinge a rimandare al futuro la propria felicità. Roy invece è un ragazzo problematico, tormentato da un trauma vissuto da bambino, che sembra rincorrerlo inesorabilmente e mandare continuamente in fumo tutti i suoi sogni. Ma anche le scienze esatte hanno le loro variabili e, come sempre accade, la vita riesce a intrecciare i suoi eventi in modi sorprendenti e inaspettati.

Time Is Up: il trailer del nuovo film di Elisa Amoruso

Time Is Up ha per protagonisti Bella Thorne e Benjamin Mascolo. Nel cast accanto a loro, anche Sebastiano Pigazzi, Bonnie Baddoo, Emma Lo Bianco, Giampiero Judica, Roberto Davide, Nikolay Moss, Linda Zampaglione. Il film è diretto da Elisa Amoruso e prodotto da Marco Belardi per Lotus Production (a Leone Film Group Company) e Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment e Voltage Pictures.

Cristan e Sally in concorso al David di Donatello 2022.

Cristan e Sally in concorso al David di Donatello 2022.

Il cortometraggio “Cristian e Sally” è tra le opere in concorso alla prossima edizione dei David di Donatello. Prodotto dal Comune di Celano (AQ) in collaborazione con A.S.A.S. – Associazione Stella, affronta temi sociali di grande attualità come disabilità, inclusione sociale, dipendenze e violenza sulle donne, che fanno da sfondo a storie di amore e di amicizia.

I protagonisti del film, interamente ambientato nel territorio di Celano, sono i ragazzi diversamente abili del Centro “Peter Pan” ANFFAS, affiancati da attori professionisti come Corrado Oddi, che in carriera ha interpretato il ruolo del Giudice Giovanni Falcone nel docufilm RAI dedicato alla figura del Magistrato.

Al centro della trama c’è Sally (Simona Buono), un’affascinante ragazza che ha perso entrambi i genitori in giovane età ed è rimasta sola con il fratello disabile (Domenico Di Bernardo), che frequenta un centro dove svolge attività ludico-ricreative. Cristian è molto legato agli altri ragazzi disabili che frequentano il centro, tutti insieme formano una grande squadra. Da qualche tempo, Sally ha conosciuto un uomo di nome Mauro (Corrado Oddi). Dopo pochi giorni di fidanzamento, il ragazzo propone a Sally di iniziare una convivenza. Per la giovane donna sembra essere arrivata una manna dal cielo; è convinta che Mauro l’aiuterà ad accudire suo fratello Cristian. La ragazza non immagina neanche lontanamente che il suo fidanzato in realtà è un ludopatico violento. La situazione precipita. Mauro rapisce Cristian ricattando economicamente Sally. Gli amici Cristian non se ne staranno a guardare.

Lo scopo del cortometraggio è quello di sensibilizzare i giovani alla disabilità, per eliminare ogni forma di discriminazione e far capire loro che molte persone ogni giorno sono chiamate ad affrontare grandi sfide e che quella che viene definita “normalità ” non è mai così banale e scontata. Il film rivolge, però, anche un invito a chi ha, o teme di avere, comportamenti che inducono a dipendenze -da fumo, sostanze stupefacenti o gioco d’azzardo- o alle donne che subiscono violenza fisica o psicologica a chiedere aiuto e sostegno a professionisti dedicati. E vuole anche essere un monito alle istituzioni a non lasciare i soggetti più deboli e le loro famiglie in solitudine e in completa balia degli eventi. Oggi più che mai, in un momento storico segnato dalla pandemia, e dal conseguente senso di disagio psichico, in cui dipendenze e casi di violenza sono drammaticamente aumentati.

Scritto e diretto da Modestino Di Nenna, “Cristian e Sally” si avvale del montaggio di Filippo Bussi e del sound design di Francesco Cucinelli. Produttore esecutivo é Follower One s.r.l. Le musiche originali del film sono quelle del compositore Danilo Pierini mentre il Direttore della fotografia è Daniel Di Meo

Spider-Man: No Way Home invade la COIN di Milano. Le foto dell’istallazione

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Record di incassi al primo weekend in sala – con oltre 11 milioni se consideriamo anche il mercoledì di debutto – per l’attesissimo Spider-Man: No Way Home, in cui – per la prima volta nella storia cinematografica della saga – il nostro “amichevole eroe di quartiere” Spider-Man (Tom Holland) viene pubblicamente smascherato e non può più separare la vita privata dalle grandi responsabilità che derivano dall’essere un Supereroe.

In occasione dell’arrivo nei cinema dal 15 dicembre di Spider-Man No Way Home, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment, l’amato supereroe e il multiverso abitato dai mitici villain che si sono susseguiti nei venti anni della saga hanno invaso uno dei punti iconici dello shopping meneghino, il flagship store di Coin in Piazza 5 Giornate.

Fino alla fine del mese, il flagship store di Coin in Piazza 5 Giornate ospita infatti un’esclusiva installazione eye catching ispirata a film e all’epico scontro tra Spider-Man e Doctor Octopus, storico villain interpretato da Alfred Molina. Direttamente dal multiverso, un grande tentacolo tridimensionale dirompe dal soffitto dell’ingresso del punto vendita attorcigliandosi attorno alla colonna portante dell’ingresso alta 6mt. Un grande Spider-Man, aggrappato al soffitto, è però pronto ad affrontarlo.

Contemporaneamente, il maxi led wall posto sulla facciata del punto vendita di Piazza 5 Giornate e tutti gli schermi del circuito DOOH Coin in tutta Italia, riprendendo la scena iconica del trailer, lancia la breaking news in cui viene rivelata l’identità di Spider Man, alias Peter Parker, e annuncia l’apertura del nuovo multiverso dello shopping con uno sconto speciale da utilizzare sul nuovo e-commerce di Coin.

L’intero progetto è stato coordinato da Domenico Ravaioli Promotions Manager Sony Pictures ed Echo, agenzia milanese di comunicazione e marketing specializzata nel settore entertainment da oltre 25 anni e diretta da Marco Cino.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Federica Pellegrini UNDERWATER, documentario evento al cinema il 10, 11 e 12 gennaio

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È la nuotatrice italiana che ha conquistato il maggior numero di riconoscimenti, una carriera sportiva eccezionale, impreziosita dal fatto di essere la prima olimpionica azzurra del nuoto (oro a Pechino 2008 nei 200 stile libero). Una favola, quella di Federica Pellegrini, la “Divina”, cominciata con l’argento ai Giochi di Atene nel 2004 e illuminata da 53 medaglie internazionali, delle quali 6 ori ai Mondiali (otto volte su 8 sul podio mondiale nei 200 sl)) e 7 agli Europei.

Impressionante il numero di record (ad oggi imbattuto il primato mondiale dei 200 sl) di una carriera che si è conclusa la scorsa estata con l’olimpiade di Tokio 2020. Per due anni Federica Pellegrini ha inseguito questo suo ultimo grande traguardo sportivo. Il finale perfetto di una carriera irripetibile: raggiungere – prima donna nella storia del nuoto – la quinta finale olimpica consecutiva nella stessa specialità.

Sarà nelle sale italiane come uscita evento il 10, 11 e 12 gennaio Federica Pellegrini UNDERWATER, il film documentario prodotto da Fremantle e distribuito da Notorious Pictures che documenta fedelmente la faticosa marcia di avvicinamento a Tokyo 2020 e la tanto agognata finale nella ‘sua’ gara, i 200 metri stile libero.

Federica Pellegrini UNDERWATER – il poster

Un obiettivo che si rivelerà ancora più difficile del previsto. Tra allenamenti massacranti, crisi fisiche e psicologiche, l’irrompere della pandemia nel corso della preparazione, riscatti e rivincite, la Divina si mette in gioco davanti alle telecamere come non aveva mai fatto prima.

Ma Federica Pellegrini UNDERWATER racconta anche una storia che parte da lontano, la storia di una ragazzina tenace e introversa, fortemente determinata, col sostegno dei genitori, a perseguire i suoi sogni sportivi fino a diventare la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi e una delle più fenomenali nuotatrici a livello mondiale.

Un racconto intimo in cui la campionessa italiana più seguita e celebrata di sempre decide di mostrare anche le proprie fragilità, aprendo le porte di una dimensione segreta, sino ad ora tenuta gelosamente nascosta: il rapporto e l’amore con il coach Matteo Giunta; e poi, il legame indissolubile e profondo con i genitori, le gioie domestiche e i ricordi dolorosi, come la morte dell’allenatore che l’ha fatta entrare nella leggenda (Alberto Castagnetti) e la bulimia attraversata durante l’adolescenza.

Passato e presente s’intrecciano senza soluzione di continuità disegnando un ritratto dal vero che mostra il dietro le quinte di un’impresa e di una carriera fuori dal comune.

Il materiale di repertorio – le gare, le vittorie, ma anche i video inediti dei suoi esordi, girati in casa con una camerina VHS – e le riprese della vita pubblica e privata di Federica durante gli ultimi due anni compongono un film-documentario unico che non vuole essere puramente celebrativo, ma soprattutto personale ed emotivo.

Le musiche originali di Federica Pellegrini UNDERWATER sono state ideate e composte da Samuel, autore e compositore estremamente prolifico, artista con all’attivo numerose collaborazioni, frontman e co-fondatore dei Subsonica e fondatore dei Motel Connection, con cui ha realizzato due colonne sonore.

Quel Giorno tu Sarai, dal 27 gennaio al cinema

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Quel Giorno tu Sarai, dal 27 gennaio al cinema

Dopo lo straordinario successo di Pieces of a Woman, premiato a Venezia e candidato all’Oscar, arriva in Italia il nuovo film diretto da Kornél Mundruczó, Quel Giorno tu Sarai, sempre scritto da Kata Wéber e prodotto da Martin Scorsese, Già applaudito fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes, il film aprirà in anteprima il 33. Trieste Film Festival e uscirà al cinema il 27 gennaio, Giorno della Memoria, distribuito da Teodora.

Protagonista del film è una famiglia che attraverso tre generazioni si confronta con l’eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino multietnica di oggi. Ispirandosi a eventi realmente accaduti, Mundruczó e Wéber realizzano una riflessione potente sulla memoria e l’identità, anche grazie a un cast formidabile e a una messinscena che lascia a bocca aperta per i suoi incredibili piani sequenza.

Ogni nuovo film di Mundruczó e Wéber“, ha dichiarato Scorsese, “arriva come un salutare shock per gli spettatori e per chi fa cinema: si tratta di due autori che non smettono mai di avventurarsi in territori inesplorati. Con Quel giorno tu sarai riescono a drammatizzare il movimento stesso del tempo, il modo in cui ricordiamo e il modo in cui dimentichiamo“.

MCU e DCEU: i film usciti nel 2021 dal peggiore al migliore

MCU e DCEU: i film usciti nel 2021 dal peggiore al migliore

In un anno cinematografico iniziato con Black Widow e conclusosi con Spider-Man: No Way Home, le sorprese in ambito MCU e DCEU sono state numerosissime per i fan.

ComicBookMovie ha provato a classificarli tutti, dal peggiore al migliore anche se, va detto, in linea generale si è comunque trattato sempre di film discreti!

The Suicide Squad

the suicide squad - missione suicidaAbbiamo avuto solo un film DC nei cinema quest’anno, ma The Suicide Squad non è mai stato in grado di raggiungere, purtroppo, il suo pieno potenziale al box office a causa dell’uscita combinata in sala e su HBO Max. Tuttavia, anche senza un’uscita in streaming, sembra che il sequel/reboot di James Gunn abbia lottato fin da subito per assicurarsi un forte impatto sui fan. Una campagna marketing confusa ha fatto sì che gli spettatori non fossero sicuri di cosa avrebbe rappresentato questo film, quindi nemmeno le recensioni entusiastiche sono state sufficienti ad aiutare le persone a dimenticare il “terribile sforzo” del 2016, il film di David Ayer.

Tutto questo astio nei confronti della precedente pellicola appare a tratti ingiustificato e forzato, poichè The Suicide Squad presentava comunque momenti grandiosi, anche se Gunn non ha potuto fare a meno di servirsi della classificazione R per percorrere viaggi di formazione giovanili attraversati da una nota di umorismo. Nel complesso, si è trattato di un film notevole, ma non abbastanza da costituire un nuovo e inedito franchise, ciò a cui auspicava la Warner Bros.  Non si tratta quindi di un cinecomic classico, ma vi divertirete indubbiamente con The Suicide Squad, un film pieno d’azione, spesso esilarante, che prosegue le vicende della Task Force X e dà nuova vita al DC Extended Universe, anche se presenta qualche frangente non proprio riuscitissimo.

Black Widow

I fan stavano bramando un film su Vedova Nera da anni e rilasciarne uno dopo la morte del personaggio in Avengers: Endgame è stata una scelta coraggiosa. Non siamo sicuri che riempire il vuoto tra Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War fosse del tutto necessario, e una origin story (che ci riporta al primo incontro di Natasha Romanoff con Clint Barton) avrebbe forse potuto essere più divertente.

Nonostante ciò, Black Widow è stato comunque un notevole film da solista del personaggio; passare del tempo con la famiglia di Natasha è stato uno spasso, così come la scelta narrativa coinvolgente del concentrarsi su assassini che si riprendono il loro libero arbitrio. L’introduzione di Yelena Belova è stata, naturalmente, il punto culminante del film e le scene d’azione sono state alcune delle migliori del MCU. Sfortunatamente, per quanto Taskmaster fosse formidabile, ci sarebbero stati sicuramente modi migliori per sfruttare le potenzialità del personaggio … Tuttavia, Black Widow può essere classificato come un Bourne che incontra Bond e Terminator… con due protagoniste femminili eccezionali e toste. Ricco di azione, divertente e a volte sorprendentemente straziante, la visione di Cate Shortland per il MCU è audace, potente e assolutamente imperdibile.

Eternals

Prima del 2021, è giusto dire che nessuno di noi si sarebbe aspettato che Eternals fosse il primo film classificato come “Rotten” dei Marvel Studios. Per qualsivoglia motivo, molti critici non hanno risposto in maniera positiva a questo blockbuster, ed è difficile non chiedersi se ciò sia in parte dovuto al fatto che essi ritenevano che la vincitrice dell’Oscar Chloé Zhao non dovesse “abbassarsi” al genere supereroistico (volevano forse fargliela pagare?).

Eternals non è affatto un film completo, ma è comunque dignitoso: troppi salti temporali e un nucleo di protagonisti troppo vasto lo hanno indebolito, eppure si posiziona più in alto rispetto a Black Widow per la portata ambiziosa del progetto e l’impianto visivo mozzafiato. Ci sono stati alcuni autentici momenti stupefacenti, configurandosi come un’espansione mitologica del MCU che, si pensa, avrà un impatto di lunga durata, partendo dal fatto che ora c’è un enorme pietra Celeste che spunta dall’Oceano Indiano e dobbiamo capire cosa comporterà l’introduzione sconvolgente del personaggio di Starfox. Un’esplorazione potente e travolgente dell’amore, della vita e della storia del MCU, Eternals occasionalmente inciampa ma, quando impenna, questo è sicuramente il Marvel Studios al suo meglio.

Venom: la furia di Carnage

venomVenom dovrebbe passare alla storia come uno dei peggiori film di supereroi mai realizzati: si presentava come un prodotto scarto di metà anni 2000 che un adattamento degno di competere con il nome dei Marvel Studios, quindi nessuno di noi aveva grandi speranze per Venom: La furia di Carnage. Il fatto che Andy Serkis avrebbe sostituito Ruben Fleischer era di buon auspicio, naturalmente, e questo blockbuster di 90 minuti ha finito per superare le aspettative.

È il film perfetto di Venom? No, ma è il miglior film Marvel non-MCU live-action da molto tempo a questa parte. Vedere Venom e Carnage scontrarsi è il sogno di ogni fan dei fumetti che diventa realtà e l’azione epica è sostenuta da immagini incredibili, alcune grandi risate e una sorprendente quantità di cuore.

Zack Snyder’s Justice League

Zack Snyder's Justice League: Justice is GrayPossiamo capire che molti di voi non vogliano sentir parlare della Justice League di Zack Snyder, ma il film della durata di quattro ore è stato una delizia per coloro che volevano gustarsi la visione senza censure che il regista aveva nei riguardi di questa squadra. Molto meglio dello sforzo del 2017 di Joss Whedon, è stato adeguatamente un film dalla portata epica e, con grande delusione di alcuni, 100% Snyder al suo meglio (e peggio).

Il regista ha sicuramente ceduto ad alcuni dei suoi tropi registici considerati più irritanti da alcuni fan, a volte, ma la narrazione ha davvero funzionato e le anticipazioni su un sequel, anche se è improbabile che portino davvero da qualche parte – sono state sorprendenti. Un Darkseid in live-action non ha deluso, e nemmeno un atto finale di gran lunga superiore e ricco di azione. Sicuramente si potrebbe fare ancora di più con la Justice League, ma ciò non toglie fascino al film. La parte migliore è stata vedere di cosa fosse effettivamente capace questo cast prima che Whedon stravolgesse le cose, e Ray Fisher, in particolare, è riuscito ad impressionare in maniera significativa nei panni di questo Cyborg molto più stratificato.

Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli

Sarebbe ingiusto dire che ci siamo approcciati alla visione di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli con basse aspettative, ma che si rivelasse un potenziale candidato all’Oscar (sembra che Kevin Feige speri che segua le orme di Black Panther) è stato letteralmente uno shock. Con le migliori scene di lotta del MCU e un cast incredibilmente talentuoso che dà il massimo, questo film dall’aspetto visivo magnifico è stato una delizia dall’inizio alla fine. Azione a parte, la relazione padre/figlio come cuore pulsante di Shang-Chi è stata un altro innegabile punto saliente del film.

I Marvel Studios hanno puntato in alto con Shang-Chi e, una volta apparsi sullo schermo i titoli di coda, ci siamo ritrovati con uno dei nuovi eroi più brillanti e migliori del MCU. Non c’è da meravigliarsi che un sequel e una serie spinoff Disney+ siano entrambi in arrivo, e sembra più che logico che Shang-Chi entri di diritto a far parte dell’universo: non vediamo l’ora che questo Nuovo Vendicatore incontri altri suoi colleghi eroi.

Spider-Man: No Way Home

Spide-Man: No Way HomeSpider-Man: No Way Home è appena approdato nei cinema di tutto il mondo, ma questo non è solo il miglior film di supereroi del 2021… è anche il più grande adattamento dei fumetti Marvel Comics che sia mai stato realizzato sul grande schermo. Ora, siamo sicuri che non tutti sarete d’accordo ma, se siete fan di Spider-Man – in particolare per quanto riguarda i film precedenti – amerete ogni singolo secondo di questo grandioso progetto.

Sulla carta, questa avventura multi-versale avrebbe fatto fatica a funzionare, ma il regista Jon Watts è riuscito a combinare in maniera ottimale tutti i personaggi sullo schermo e grandi intuizioni, per offrire un’esperienza perfetta di blockbuster. Una lettera d’amore alla storia del nostro arrampica-muri e una spettacolare rivisitazione del Peter Parker del MCU, è difficile trovare difetti in Spider-Man: No Way Home. È un film di cui parleremo per molto tempo e, anche se molto probabilmente sarà ben difficile ambire ancora più in alto, il palcoscenico è pronto per accogliere altre avventure future di Peter Parker.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: teaser trailer del film con Benedict Cumberbatch

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Dopo il primo footage mostrato in sala al post della seconda scena post-credits di Spider-Man: No Way Home, ecco il teaser trailer ufficiale di Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia con Benedict Cumberbatch e Elizabeth Olsen. Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ecco anche il primo poster del film:

Encanto: recensione del film d’animazione Disney

Encanto: recensione del film d’animazione Disney

Un tempo la protagonista di Encanto, il 60esimo classico d’animazione Disney diretto da Byron Howard e Jared Bush, autori anche di Zootropolis, sarebbe stata Isabela, ragazza estremamente attraente, adorata da tutti e capace di far sbocciare fiori a suo piacimento. Oggi, invece (e per fortuna), protagonisti possono esserlo anche coloro che un tempo non erano minimamente considerati se non per ruoli marginali. Ecco dunque che a guidare il racconto del film vi è Mirabel, ragazza impacciata, con il viso tondo, il naso grande e le sopracciglia folte. Nel rendere lei il principale tra i tanti personaggi che animano il film si conferma la volontà della Disney di perseguire una maggiore inclusività e diversità in ciò che si mostra e racconta.

Film come La principessa e il ranocchio e il più recente Oceania avevano già apportato significativi cambiamenti nella raffigurazione dei personaggi femminili della Disney e con Encanto questo discorso si manifesta in modo ancor più esplicito. Protagonista è dunque Mirabel, appartenente alla famiglia Madrigal, la quale vive nascosta tra le montagne della Colombia in una casa magica, frutto di un miracolo verificatosi tempo addietro. Tale magia, inoltre, ha donato a tutti i membri della famiglia, tranne Mirabel, un potere unico. Quando proprio quest’ultima scopre che la magia che circonda il luogo è però in pericolo, capisce che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima speranza della sua straordinaria famiglia.

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Encanto: siamo tutti umani, siamo tutti speciali

Quella che Bush, Charise Castro-Smith e Lin Manuel Miranda, hanno scritto è una storia strutturalmente semplice e rientrante nei canoni della Disney, forse anche troppo. Il percorso che intraprende Mirabel per scoprire cosa minaccia la magia della sua famiglia prevede infatti una serie di tappe annunciate attraverso le quali scoprirà molto più di quel che pensa, tanto su di sé quanto sugli altri membri della famiglia. Sotto questo aspetto, Encanto non brilla dunque di originalità, a tal punto che la conclusione arriva quasi a sorpresa, con uno svelamento del mistero non particolarmente entusiasmante. Molto più interessante, invece, è parlare di ciò che il film desidera rappresentare e trasmettere.

Nell’introdurre il film, i due registi hanno raccontato il loro desiderio di avere come protagonista una famiglia numerosa, con i vari membri rappresentanti ognuno una sfumatura diversa di questa. Durante il percorso di Mirabel, dunque, più che svelare un mistero si ha modo di conoscere meglio ognuno di loro e i rapporti che li legano. Ci si presenta così davanti agli occhi una sorprendente varietà di personalità, dal confronto con le quali emerge un tema sempre più affascinante, ovvero il peso delle responsabilità. Ognuno dei personaggi è infatti schiavo del proprio talento, dietro al quale si nasconde però quella fragilità e complessità che ci rende umani.

Se Luisa è la forzuta della famiglia, sulle cui possenti spalle ricadono tutti i compiti più gravosi, Isabela è al contrario la principessa perfetta a cui tutti guardano come il futuro della famiglia. Questi aspetti di facciata vengono dunque scardinati attraverso sequenze musicali particolarmente coinvolgenti e commoventi, che ci ricordano ai tempi dei social quanto sia facile sfoggiare solo il meglio di sé. Molto più difficile e coraggioso è invece mostrarsi per ciò che si è davvero, con tutti i propri pregi e difetti. Soltanto facendo così ci si può aprire a chi ci circonda, evadere le aspettative e costruire rapporti più sani.

Encanto recensione

Encanto: la recensione del film

Encanto si presenta dunque come una grande metafora sulla famiglia, sulla necessità di essere ciò che si è e non altro da sé. Ognuno è speciale e indispensabile a suo modo e questo è certamente, a livello contenutistico, ciò che di più bello il film ci racconta. Naturalmente, se la struttura della narrazione presenta delle ingenuità altrettanto non si può dire del comparto tecnico. Encanto è un perfetto figlio di quel progresso dell’animazione sempre più stupefacente, che ha oggi raggiunto risultati estetici a dir poco sbalorditivi. La cura per i dettagli, ovviamente, è ciò che sorprende di più e gli occhi dei personaggi raramente sono stati così espressivi.

Ciò che davvero rende speciale il film, però, sono le sue canzoni e le sequenze realizzate per accompagnarle. Brani come Waiting for a Miracle, Surface Pressure e We Don’t Talk About Bruno, composti da Lin-Manuel Miranda, sono irresistibilmente coinvolgenti e le animazioni ricche di fantasia e colori a cui si associano li rendono da subito dei classici. Encanto è dunque una gioia per gli occhi e le emozioni più profonde in ognuno di noi e ciò permette forse di perdonare la semplicità narrativa, specialmente considerando i messaggi trasmessi, oggi più che mai necessari.

Perché The Batman con Robert Pattinson non fa parte del DCEU?

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Perché The Batman con Robert Pattinson non fa parte del DCEU?

Il regista e il produttore di The Batman hanno spiegato perché il film in uscita esiste al di fuori del DC Extended Universe. Mentre il franchise di supereroi ha visto Ben Affleck nei panni del Crociato Incappucciato, che riprenderà il ruolo in The Flash del prossimo anno, questo film di Matt Reeves introdurrà Robert Pattinson come una nuova versione del popolare personaggio. Dopo aver subito alcuni ritardi nella produzione legati alla pandemia, The Batman è attualmente programmato per uscire nelle sale il 3 marzo 2022.

All’inizio del suo sviluppo, The Batman doveva essere il primo film di un progetto da solista per il Batman di Affleck, con l’attore che doveva anche dirigere, scrivere e produrre il film. Una volta che Reeves è stato assunto, tuttavia, ha espresso il desiderio di esplorare un Bruce Wayne nei primi giorni della sua carriera di vigilante, e alla fine Affleck ha lasciato del tutto il film. Piuttosto che far interpretare a Robert Pattinson una versione più giovane del personaggio DCEU, tuttavia, i realizzatori hanno scelto di separare il film dalla loro continuità condivisa, in modo molto simile a come fa il Joker di Todd Phillips del 2019.

Ora, Matt Reeves e il produttore Dylan Clark hanno spiegato il motivo alla base della decisione di realizzare un film indipendente. Per il regista, era molto importante “essere in grado di creare un’iterazione con un aspetto personale” e dover “collegarsi a tutte queste altre cose” nel DCEU sarebbe stato un impedimento a quel processo. Clark nota che lo studio dietro il franchise, Warner Bros., era interessato a esplorare i loro personaggi da più angolazioni possibili, il che ha permesso al team di questo Batman di ignorare qualsiasi altra cosa fatta con lo stesso eroe.

“La Warner Bros. ha un multiverso in cui stanno esplorando diversi modi per usare il personaggio… Non siamo coinvolti in questo progetto. Matt è interessato a spingere questo personaggio nelle sue profondità emotive e scuoterlo nel profondo.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

The Amazing Spider-Man 3: i fan chiedono il completamento della trilogia con Andrew Garfield

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Come ormai sappiamo bene, il franchise di The Amazing Spider-Man non era destinato a finire dove è finito, ma l’accoglienza riservata a The Amazing Spider-Man 2, insieme all’hacking di Sony che ha svelato i loro piani per il franchise, ha bloccato la realizzazione del sequel pianificato.

Anche i successivi spin-off messi in pre-produzione sono stati accantonati dopo che Sony ha stretto un accordo con i Marvel Studios per portare il personaggio nel MCU. Questo ha portato inevitabilmente al recasting di Spider-Man e al licenziamento di Garfield dal ruolo, con grande delusione dei suoi fan ma anche dell’attore stesso che in passato non ha perso occasione per manifestare il suo rammarico per la fine prematura del suo contratto.

The Amazing Spider-Man 3: quello che non sai sul film mai realizzato

Ora che il pubblico può vedere di nuovo Andrew Garfield in azione nei pani di Spider-Man in No Way Home, c’è una rinnovata speranza per la realizzazione di The Amazing Spider-Man 3, che i fan non vogliono farsi sfuggire.

Lucasfilm: il biglietto di auguri natalizio è un viaggio dentro i suoi franchise

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Ming-Na Wen, che vedremo nella serie Disney+ The Book of Boba Fett, rivela il biglietto di auguri Lucasfilm di quest’anno, che, tra gli altri, vede protagonisti personaggi nuovi e classici di Star Wars.

Il leggendario franchise è servito come lancio ufficiale per lo studio cinematografico indipendente di George Lucas a metà degli anni ’70, e lì Lucas ha iniziato a sviluppare la sua carriera con American Graffiti. Dopo aver impostato la storia per il secondo capitolo del franchise di Star Wars, Lucasfilm ha lavorato con Steven Spielberg per scrivere e produrre il primo film di Indiana Jones, I predatori dell’arca perduta, prima di tornare a concludere la prima trilogia con Il ritorno dello Jedi.

In onore del periodo natalizio, Ming-Na Wen ha rivelato via Twitter la cartolina di Natale di Lucasfilm di quest’anno. Creato dall’artista Amy Beth Christenson, il biglietto di auguri presenta personaggi di Star Wars nuovi e originali tra cui la Fennec Shand di Wen, Obi-Wan Kenobi di Ewan McGregor e altre proprietà dello studio tra cui Indiana Jones e Willow.

Lo studio si è diramato anche in altre aree, tra cui le avventure fantasy classiche di culto Labyrinth e Willow (che compare nella cartolina), l’amata avventura animata per famiglie The Land Before Time e il ramo di videogiochi Lucasfilm Games, precedentemente noto come LucasArts.

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Steven Spielberg si è emozionato per la reunion del cast originale di Jurassic Park

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Il prossimo Jurassic World Il Dominio vedrà tornare sul grande schermo il trio protagonista di Jurassic Park di Steven Spielberg: Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, il quale era già apparso in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Parlando del film con Empire, il regista Colin Trevorrow ha raccontato che quando ha inviato a Steven Spielberg, la foto dal set con il cast riunito, il regista si è molto commosso.

“Nel momento in cui tutti si sono presentati per la prima volta insieme, erano tutti stipati in una Jeep. E gli ho fatto una foto e l’ho inviata a Steven [Spielberg]. Si è emozionato molto. Non credo che nemmeno lui fosse preparato a quanto sarebbe stato commovente vedere tutti quei personaggi che ama, e le persone che ama, avere un aspetto incredibile e vivere un’avventura insieme”.

Jurassic World Il Dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

The Batman: Zoe Kravitz ha studiato gatti e leoni per il suo ruolo

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Empire ha dedicato un lungo speciale a The Batman di Matt Reeves e tra le cose interessanti che sono emerse dall’intervista c’è anche che Zoe Kravitz, interprete di Selina Kyle/Catwoman, ha studiato i movimenti di felini grandi e piccoli per prepararsi al ruolo.

Parlando con Empire, Zoe Kravitz ha rivelato che lei e la sua squadra di stunt hanno effettivamente guardato dei footage di gatti e leoni e di come combattono per trarre ispirazione per le movenze del personaggio.

“Abbiamo guardato gatti e leoni – ha dichiarato Kravitz – e il modo in cui combattono e abbiamo parlato delle possibilità che ha una persona della mia stazza di confrontarsi con uno come Batman che è molto più forte. Quali sono le mie doti? Essere veloce e sfuggente. Quindi abbiamo fatto del lavoro a terra molto interessante, fondendo elementi di arti marziali, capoeira e movimenti felini simili a passi di danza.” 

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Spider-Man: No Way Home, pubblicati dei concept art spoiler dal film

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Come ormai sempre più spesso accade, i canali ufficiali Marvel ufficializzano la presenza di personaggi nei loro film che fino all’uscita in sala era tenuta nascosta, facendo a tutti gli effetti uno spoiler ai loro fan che non sono ancora riusciti a vedere i film. Spider-Man: No Way Home non fa eccezione.

Scoperte dall’utente Twitter Cinematic Spoti due artwork promozionali del film si trovano sul sito della Marvel, nella sezione personaggi, in questo caso, sotto il nome Spider-Man. Ogni Spider-Man ha un suo titolo unico, quello di Tobey Maguire è “L’amichevole Spider-Man di quartiere” e quello di Andrew Garfield è “Amazing Spider-Man”.

Gli artwork ritraggono ogni Spider-Man in posa che scivola con le sue ragnatele, con Maguire-Spider-Man che indossa l’iconica tuta dei film di Sam Raimi e Garfield che invece indossa quella vista in The Amazing Spider-Man 2.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Spider-Man: No Way Home, 10 sensazionali Easter Eggs che potrebbero esservi sfuggiti

Spider-Man: No Way Home ha ottenuto risultati spettacolari al box office mondiale, il tutto mentre guadagnava recensioni entusiastiche e si assicurava il beneplacito dei fan dei fumetti. Possiamo dire a tutti gli effetti che si è trattato di un progetto pazzesco, che ha combinato tre franchise indipendenti, per offrirci quella che molti ritengono essere la più grande avventura Marvel mai realizzata.

Una storia di questa portata deve inevitabilmente includere numerosi Easter Eggs, richiami e camei e, dopo un doveroso rewatch, abbiamo setacciato il film per ripercorre assieme i migliori!

“DITKO” E “GKANE”

Durante la prima scena sul tetto con Peter Parker e MJ, dovreste essere riusciti a intravedere dei graffiti alle loro spalle che recitano: “DITKO“. Non c’è bisogno di ricordare che Steve Ditko è il co-creatore dell’Uomo Ragno, e l’artista responsabile di aver contribuito a dare vita non solo al personaggio dell’arrampica-muri, ma anche ai suoi arci nemici Green Goblin, Doctor Octopus, Electro, Lizard e Sandman.

Questo non è l’unico graffito degno di nota nel film, tuttavia, dal momento che riusciamo a scorgere anche la scritta “GKANE” al di là del tetto: Gil Kane ci ha regalato la sua arte solo in una ventina di numeri di Amazing Spider-Man, ma in maniera assolutamente imprescindibile, dall’overdose di Harry Osborn a “The Death of Gwen Stacy” di Gerry Conway. Vi è anche un richiamo al leggendario Stan Lee, poichè un taxi sul ponte dove il Dottor Octopus sferza il suo prima attacco, presenta il numero”1228″ e il compleanno del mitico artista sarebbe proprio stato il 28 dicembre.

Uno sguardo allo Spider-Verse

Con la spaccatura del Multiverso alla fine del film, innumerevoli esseri provenienti da distinte realtà – che sanno tutti che Peter Parker è l’Uomo Ragno – iniziano ad essere trasportati nel MCU.

Guardate attentamente le sagome e noterete alcuni cattivi familiari: c’è Kraven il Cacciatore con la sua lancia, un Rhino accurato come nei fumetti e persino Scorpion. Vediamo anche una donna, anche se le supposizioni concernenti la sua identità sono molteplici (Black Cat, Mary Jane Watson, e anche Spider-Gwen dovrebbero essere considerate tra le candidate più probabili). Si tratta di personaggi provenienti da universi differenti, ma visto che il Peter del MCU non ha mai combattuto contro Kraven, Rhino e Scorpion, non possiamo fare a meno di chiederci se è un segno di ciò che avverrà più avanti!

Il male alla schiena di Spider-Man

Mentre aspettano che i cinque sinistri cattivi arrivino alla Statua della Libertà, lo Spider-Man di Tobey Maguire si lamenta di avere mal di schiena. L’arrampica-muri di Andrew Garfield lo comprende bene, ammettendo di soffrire spesso dello stesso malessere, ed entrambi credono che sia il risultato dei continui spostamenti nella Grande Mela (qualcosa di cui l’Uomo Ragno di Tom Holland non ha sicuramente molta esperienza prima di Spider-Man: No Way Home).

Quelli di voi che hanno familiarità con Spider-Man 2 ricorderanno sicuramente che Spidey è precipitato dal cielo, cadendo bruscamente su una macchina nel corso del film, finendo per zoppicare e lamentarsi della sua schiena malandata. All’epoca, questa era inteso come una battuta dato che Maguire aveva quasi perso l’occasione di tornare nel sequel del 2004, dopo un infortunio alla schiena subito durante la produzione di Seabiscuit. Jake Gyllenhaal, futuro interprete di Mysterio, era stato chiamato per sostituire Maguire all’epoca della produzione del film, e Peter fa persino riferimento al suo “blocco di produzione di ragnatela” come risultato di una “crisi esistenziale” mentre riflette sugli eventi del film del 2004.

Un riferimento a Hobgoblin?

Nel MCU, Ned Leeds è il migliore amico di Peter Parker mentre nei fumetti è più che altro un suo rivale in amore, spesso in lotta con Peter, con cui si contende l’affetto di Betty Brant. Sottoposto al lavaggio del cervello da Roderick Kingsley, ha anche assunto l’identità di Hobgoblin, ma ha finito per essere ucciso prima di poter rivelare chi si celasse veramente dietro la maschera.

Nella casa di Ned, la telecamera indugia su alcune armi verdi e oro, mentre si staglia sulla scena un’intera sequenza a lui dedicata, che promette a Peter che non diventerà mai un supercattivo né tenterà di ucciderlo. Ora che non sta più insieme al suo migliore amico, forse seguirà le orme del Green Goblin per prendere di mira Spidey? Norman Osborn potrebbe aver effettivamente dimenticato lì le sue armi e il fatto che Ned sia stato incastrato come Hobgoblin sarebbe una tragica rivelazione che porterebbe a galla le conseguenze del ruolo di Spider-Man nel decidere di far dimenticare Peter a Ned.

Il ritorno di Liz Allan-Toomes

no way homeQuando Doctor Strange e Spider-Man iniziano a combattere, lo stregone viene mostrato mentre passa davanti a un’edicola tappezzata di riviste concernenti l’identità di Peter Parker come Spider-Man.

Guardate attentamente, e noterete che una copia di People Magazine presenta in copertina la Liz Allan-Toomes di Laura Harrier, che non vediamo dai tempi di Spider-Man: Homecoming. Il titolo della rivista recita “He’s A Liar!”, che si riferisce probabilmente al fatto che Spidey è responsabile di aver messo suo padre, l’Avvoltoio, dietro le sbarre (deve farle male il fatto che sia uscita con il vigilante che lo ha catturato…). Michael Keaton tornerà nei panni di Adrian Toomes in Morbius, dove immaginiamo ci sarà un collegamento con Spider-Man…

Green Goblin no more!

no way homeLa maschera del Green Goblin di Spider-Man del 2002 non occupa molto minutaggio del film, con Norman Osborn che rifiuta la sua parte d’identità di Goblin già durante la sua seconda apparizione in scena. Quel breve frangente ambientato in un vicolo è un riferimento palese a precisi episodi di “Spider-Man No More!” di Amazing Spider-Man #50 e Spider-Man 2.

Ci sono un mucchio di divertenti Easter Eggs di Green Goblin da trovare in Spider-Man: No Way Home, anche se la rivelazione riguardo al fatto che nel MCU non esiste la Oscorp potrebbe significare che Peter non affronterà mai il suo Norman. Il Norman di questo film indossa molte varianti di abiti verdi e viola, tutte destinate a rendere omaggio al suo aspetto nei fumetti. Il nostro momento preferito non coinvolge un costume, però: arriva quando Willem Dafoe ripete la sua frase “Io stesso sono una specie di scienziato“, una citazione che è diventata il soggetto di innumerevoli meme negli ultimi anni.

Fare un patto col Diavolo…

no way homeMatt Murdock / Daredevil è l’avvocato di Peter Parker in Spider-Man: No Way Home e ciò sancisce il debutto dell’Uomo Senza Paura nel MCU. Tuttavia, ci sono altri riferimenti diabolici al film, compreso un dettaglio offertoci all’esterno del liceo dell’eroe dove un membro della folla può essere visto tenere in mano un cartello che descrive l’adolescente come il “Diavolo travestito”. Qual è il significato del diavolo? Mefisto, naturalmente.

In “One More Day”, zia May viene uccisa da un assassino assoldato da Kingpin dopo che Spider-Man ha rivelato al mondo il suo vero volto. Non avendo altra scelta, l’Uomo Ragno fa un accordo con Mefisto per salvare May Parker, sacrificando il suo matrimonio con Mary Jane Watson. Più tardi scopriremo che Spider-Man ha nascosto la sua identità segreta al mondo con l’aiuto del Doctor Strange. Lo Stregone Supremo lanciò infatti un incantesimo che cancellasse dalla memoria di tutti la vera identità di Peter, anche se la differenza nei fumetti è che sarebbe stato completato una volta che l’eroe si sarebbe smascherato di fronte a loro.

The Amazing Spider-Man 3

no way homeC’erano una volta progetti per The Amazing Spider-Man 3, The Amazing Spider-Man 4 e un film sui Sinistri Sei. Le cose sono cambiate quando il secondo film con Andrew Garfield ha deluso irrimediabilmente dal punto di vista degli incassi e la storyline dell’arrampica-muri è stata riavviata per una terza volta grazie all’interpretazione di Tom Holland che ha portato Spidey nel MCU.

Spider-Man: No Way Home costituisce in un qualche modo un sequel per il Peter di Garfield; scopriamo che si è chiuso in se stesso dopo la morte di Gwen Stacy, rinunciando alla sua vita fuori dalla tuta rossa e blu ed evitando qualsiasi scontro. Con il procedere del film, sembra che trovi una certa redenzione, in particolare dopo aver salvato MJ. Per quanto riguarda lo Spider-Man di Maguire, sembra che alla fine abbia avuto un lieto fine con Mary Jane, ma per lo Spider-Garfield non possiamo fare a meno di sentire che c’è ancora tanto da raccontare.

Il debutto di Doc Ock

Le targhe che fanno riferimento a volumi famosi di Amazing Spider-Man sono diventate la norma nel franchise di Spider-Man, e anche in questo film possiamo individuare questi riferimenti. Quando Doctor Octopus attacca sul ponte, l’auto in cui si trova il capo delle ammissioni del MIT possiede la targa “63ASM-3”. Doc Ock ha debuttato in Amazing Spider-Man #3 nel 1963, un numero molto importante che ha introdotto un membro chiave degli acerrimi nemici dell’Uomo Ragnatela.

Come per il Green Goblin, ci sono molte strizzatine d’occhio al passato di Otto Octavius sparsi per tutto Spider-Man: No Way Home. La maggior parte si riferisce alla sua apparizione in Spider-Man 2, con Otto che ripete la famosa frase sul fatto che il potere del sole è nel palmo delle sue mani… due volte. La sua toccante conversazione con il Peter Parker di Tobey Maguire è anche un bel ritorno al loro primo incontro, ben 17 anni fa.

Imperatore Palpatine

Lo spara-ragnatele può aver fatto riferimento a L’Impero colpisce ancora come un “film molto vecchio” in Captain America: Civil War, ma in Spider-Man: Homecoming troviamo un Peter Parker in versione fan accanito del franchise della LucasFilm. Uno scioccato Ned Leeds, nel primo capitolo, aveva fatto cadere il loro set LEGO della Morte Nera dopo aver scoperto che il suo migliore amico è Spider-Man.

Dopo che il mondo ha dimenticato chi è Peter, l’adolescente si trasferisce in un appartamento a New York City (che è sorprendentemente simile a quello che lo Spidey di Tobey Maguire chiamava casa) e entra in azione in un accurato costume rosso e blu. Prima di saltare fuori dalla finestra, mette una Minifigure LEGO dell’Imperatore Palpatine sulla sua scrivania come ricordo dell’amicizia che un tempo condivideva con Ned.

The Bourne Identity: trama, cast e sequel del film con Matt Damon

Con l’arrivo al cinema nel 2002 di The Bourne Identity un nuovo agente segreto si impose nei cuori degli spettatori. Si tratta di Jason Bourne, ex membro della CIA che si risveglia improvvisamente senza ricordare nulla del proprio passato. Tutto ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la caccia, e prima di scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima riuscire a salvarsi la pelle. Diretto da Doug Liman e scritto da Tony Gilroy, il film è stato il primo di una fortunata saga cinematografica, la cui storia si basa sui romanzi di spionaggio scritti da Robert Ludlum tra il 1980 e il 1990.

The Bourne Identity è basato sul primo di questi, intitolato Un nome senza volto. Questo era già precedentemente stato adattato in una serie del 1988 intitolata Identità bruciata. Nella seconda metà degli anni Novanta, Liman, dichiaratosi grande fan dei romanzi, iniziò a sviluppare la possibilità di portare al cinema la storia dell’agente senza memoria. Dopo una serie di contrattazioni con la Warner Bros. prima, e con la Universal Pictures poi, riuscì infine ad acquisirne i diritti per dar vita al film da lui diretto. Con le riprese svoltesi tra Parigi, Praga, Roma, Mykonos e Zurigo, crebbe poi l’interesse del pubblico nei confronti del film.

Al momento dell’arrivo in sala, il film si affermò da subito come un grande successo. A fronte di un budget di circa 60 milioni di dollari, il film riuscì infatti a guadagnarne ben 214 in tutto il mondo. Tale risultato spinse lo studios di produzione a mettere in cantiere ulteriori sequel, sempre basati sui successivi romanzi di Ludlum. Molto del successo di The Bourne Identity è dato anche dal cast di attori che lo compone. Diverse sono le curiosità legate proprio al coinvolgimento di questi, e proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali e le più affascinanti. Si vedrà infine anche dove è possibile ritrovare in streaming il film.

The Bourne Identity: la trama del film

La vicenda del film si apre al largo del mar Mediterraneo, dove un peschereccio italiano recupera un giovane uomo in mare. Questi è privo di sensi e appare gravemente ferito alla schiena. Quando l’uomo si risveglia, afferma di non ricordare nulla della propria identità né del proprio passato. L’unico elemento che può aiutarlo a scoprire qualcosa di più, è un microchip contenente un conto bancario. Ripresosi dalle ferite, l’uomo si dirige allora alla volta di Zurigo, scoprendo piano piano cose inaspettate di sé, come una grandissima capacità nelle arti marziali. Arrivato nella città Svizzera, questi riesce ad individuare una cassetta di sicurezza legata al conto presente sul microchip.

All’interno di questa ritrova una serie di passaporti riportanti nomi diversi ma sempre con la sua foto. Una patente francese, invece, gli indica il suo vero nome: Jason Bourne. Mentre fa queste prime scoperte, l’uomo si ritrova inseguito dalle forze dell’ordine. Costretto a scappare, trova aiuto in Marie, che si offre di farlo arrivare a Parigi in cambio di denaro. Bourne, ammesso che questo sia il suo vero nome, è infatti convinto che nella città francese troverà ulteriori risposte al suo mistero. Il viaggio per arrivarvi sarà tuttavia ricco di ostacoli, rappresentati in particolare da una serie di sicari appartenenti alla misteriosa organizzazione Treadstone.

The Bourne Identity cast

The Bourne Identity: il cast del film

Un ruolo come quello di Jason Bourne è sempre molto ambito, ecco perché il regista si è trovato a svolgere numerosi provini, tenendo in considerazione anche nomi come Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester Stallone. La scelta ricadde però su Matt Damon. Affermatosi grazie ai film Will Hunting – Genio ribelle e Salvate il soldato Ryan, questi non aveva mai interpretato un ruolo d’azione, ma convinse da subito Liman e i produttori circa le sue capacità a riguardo. Per poter meglio interpretare il personaggio, Damon decise di addestrarsi nell’uso delle armi, nel pugilato e nelle arti marziali. Un duro allenamento fisico gli ha infine permesso di eseguire in prima persona una notevole quantità di scene d’azione, come i combattimenti a mani nude, senza il bisogno di ricorrere a controfigure.

Accanto a lui si ritrovano altri noti attori di provenienza internazionale. La tedesca Franka Potente ricopre infatti il ruolo di Marie, alleata di Bourne. L’attrice era divenuta popolare nel 1998 grazie al film Lola corre, di cui è protagonista, ed è proprio grazie a tale titolo che Liman la scelse per il suo film. Il premio Oscar Chris Cooper, invece, interpreta lo spietato sicario Alexander Conklin, mentre Clive Owen è l’assassino noto come Il Professore. Nel film è inoltre presente Brian Cox, attualmente impegnato nella serie HBO Succession, che interpreta qui Ward Abbott, capo dell’organizzazione Treadstone. L’attrice Julia Stiles compare invece con il ruolo di Nicky Parsons, che verrà poi ulteriormente sviluppato nei successivi film. Vi è infine il cameo, ad inizio film, del noto attore italiano Orso Maria Guerrini, nei panni del pescatore Giancarlo che recupera Bourne dal mare.

The Bourne Identity: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo di critica e di pubblico del film, la Universal decise di procedere nel suo piano di dar vita ad una vera e propria saga cinematografica dedicata al personaggio. È così che nel 2004 arriva il primo sequel, The Bourne Supremacy, basato sul romanzo Doppio inganno. Del 2007 è invece il capitolo conclusivo The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo, il quale arriverà anche a vincere tre premi Oscar per il sonoro e il montaggio. Nel 2012, invece, è stato portato al cinema il film The Bourne Legacy, spin-off incentrato sul personaggio di Aaron Cross interpretato da Jeremy Renner. Il non particolare successo di questo, però, spinse i produttori ad un ritorno al personaggio di Bourne. Questi è infatti nuovamente protagonista con Jason Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo film della saga.

Prima di vedere tali sequel, gli appassionati del primo film possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Bourne Identity è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now TV, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 21 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

Assassinio sul Nilo, il trailer con Gal Gadot

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Assassinio sul Nilo, il trailer con Gal Gadot

Disney+ ha diffuso il trailer di Assassinio sul Nilo, che arriverà nelle sale USA l’11 febbraio, in cui vediamo Gal Gadot al fianco di Armie Hammer.

Il cast di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh

Ricordiamo che il cast di Assassinio sul Nilo annovera Gal Gadot, Armie Hammer e Letitia Wright, oltre ad Annette Benning, Russell Brand, Rose Leslie, Sophie Okonedo, Ali Fazal, Tom Bateman, Emma Mackey, Dawn French Jennifer Saunders.

Kingpin: dove potrebbe comparire nel suo futuro nel MCU?

Kingpin: dove potrebbe comparire nel suo futuro nel MCU?

Dopo l’episodio 5 di Hawkeye, il Kingpin di Vincent D’Onofrio è ufficialmente nel MCU e ci sono alcuni progetti Marvel in cui potrebbe apparire. Dalla fine di Daredevil di Netflix, coloro che hanno visto la serie hanno chiesto la canonizzazione di diversi attori chiave nel MCU, tra cui Daredevil di Charlie Cox e Wilson Fisk di Vincent D’Onofrio. Ora, dopo mesi di intense speculazioni e fughe di notizie non confermate, Hawkeye ha gettato Fisk nella mischia come il signore del crimine che potenzialmente tira le fila dietro le quinte di New York.

Kingpin è uno dei nemici più astuti di tutti i fumetti Marvel e il suo volto pubblico da legittimo uomo d’affari rende ancora più difficile distinguere le sue intenzioni legittime da quelle criminali. Tenendo a mente la possibilità di piani non ancora annunciati, è probabile che la Marvel abbia intenzione di usarlo in altri progetti. Ecco i prossimi progetti MCU che potrebbero avere un ruolo a sorpresa per Wilson Fisk.

Eco

Annunciata poco prima che il personaggio facesse il suo debutto ufficiale nell’episodio 2 di Hawkeye, una serie TV di Eco è una scommessa incredibilmente sicura su dove potremmo vedere Wilson Fisk. Nei fumetti, Echo è la figlia adottiva di Kingpin, che l’uomo ha preso con sé dopo aver ucciso il padre della bambina.

Dopo aver realizzato di avere il potere di duplicare i movimenti fisici di un’altra persona, Fisk ha iniziato ad addestrarla fin dalla giovane età per farla diventare il suo assassino personale, e alla fine l’ha mandata in missione per uccidere Daredevil prima che Matt Murdock le rivelasse la verità sull’omicidio di suo padre.

Con Hawkeye che introduce una deliberata combinazione di Maya Lopez, Wilson Fisk e posiziona Ronin come l’assassino del padre di Maya, è evidente che la serie si sta dirigendo verso una conclusione in cui Maya si rende conto di essere stata presa in giro. Questo crea le circostanze perfette per la serie spin-off di Echo, che molto probabilmente vedrà Wilson Fisk come l’antagonista principale mentre la giovane vigilante cerca la sua vendetta.

Moon Knight

Kingpin ha incrociato la strada con il Pugno di Khonshu diverse volte in passato, e ora con Fisk che opera come sindaco di New York nei fumetti, è stato suggerito che i due personaggi si affronteranno di nuovo nel prossimo evento crossover di Devil’s Reign.

Tuttavia, in live-action, Marc Spector farà il suo debutto nel MCU nella serie TV Moon Knight del 2022, interpretata da Oscar Isaac. Un personaggio che comunica con un antico dio egizio e lotta con un disturbo dissociativo dell’identità potrebbe non sembrare in cima al radar delle minacce di Kingpin, ma la totale dedizione di Spector allo sradicamento del crimine organizzato pone perfettamente i due personaggi in opposizione l’uno all’altro.

La prossima trilogia di Spider-Man di Peter Parker

Spide-Man: No Way HomeSebbene Spider-Man: No Way Home stia attualmente distruggendo i record al botteghino nei cinema di tutto il mondo, è un po’ difficile vedere esattamente come sarà la traiettoria del personaggio andando avanti. Tuttavia, ci sono state molte speculazioni su cosa potrebbe contenere la prossima trilogia di Spider-Man, una che segue le sue imprese al college invece che al liceo. Sarebbe una grande opportunità per l’MCU di dare ai loro film di Spider-Man un’atmosfera un po’ più oscura e affrontare storie e cattivi che hanno evitato fino a questo punto, e Kingpin sarebbe il personaggio perfetto per incarnare questo cambiamento di tono.

Nell’universo dei fumetti Ultimate, Wilson Fisk è stato in realtà uno dei primi cattivi che Spidey abbia mai incontrato. Fisk è stato persino responsabile di un attentato alla vita di zia May, un evento che ha quasi spinto Peter oltre il limite nell’ucciderlo. All’indomani della fine di Spider-Man: No Way Home, le circostanze della vita di Peter Parker non sono mai state così disastrose e Kingpin è certamente abbastanza ben collegato da continuare a peggiorare la vita di Spider-Man.

Un riavvio di Daredevil

Charlie Cox DaredevilDa quando l’amata serie Netflix dedicata al personaggio è stata cancellata nel 2018, il pubblico ha voluto l’opportunità di vedere ancora una volta sullo schermo Matt Murdock. Charlie Cox è stato molto aperto e irremovibile nel voler tornare nel personaggio un giorno, e proprio di recente, Kevin Feige aveva confermato che il pubblico vedrà Daredevil nel MCU prima di quanto pensi, e infatti, Cox ha fatto un cameo come Matt Murdock in Spider-Man: No Way Home. Tutti i segnali indicano che la Marvel vuole dare a Daredevil un reboot televisivo o una serie cinematografica, e nessuno dei due sarebbe completo senza la presenza del Wilson Fisk di Vincent D’Onofrio.

Non solo Kingpin è rimasto la più grande nemesi di Daredevil per più di 40 anni, ma la prima interpretazione di D’Onofrio nei panni di Fisk nella prima stagione di Daredevil ha contribuito a elevare lo spettacolo oltre l’essere un semplice show di supereroi. Vedere Cox e D’Onofrio condividere di nuovo lo schermo non solo sarebbe immensamente divertente per i fan di entrambi i personaggi, ma riporterebbe anche un po’ del prestigio che ha fatto percepire il Daredevil di Netflix come un evento, quando è stato distribuito per la prima volta.

Secret Invasion

Una proprietà che non sembra apertamente collegata alle attività criminali di Kingpin è la miniserie Secret Invasion, ma a seconda di come l’MCU decide di affrontare il materiale potrebbe essere molto adatta ai suoi piani. Nei fumetti, la trama di Secret Invasion parte quando un esercito di Skrull mutaforma invade la Terra e assume le identità di molti degli eroi del pianeta.

L’adattamento televisivo di Secret Invasion sta mettendo insieme un enorme cast di star e, a seconda di quanto gli eventi della serie scuoteranno l’MCU, è una scommessa sicura presumere che Wilson Fisk potrebbe trovare un modo per manipolare la situazione nei suoi stessi fini.

No Time to Die: intervista a Billy Magnussen e David Dencik

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No Time to Die: intervista a Billy Magnussen e David Dencik

Ecco l’intervista a Billy Magnussen e David Dencik, che in No Time To Die interpretano Logan Ash e il Dr. Valdo Obruchev. Il film con Daniel Craig è disponibile in Home Video dal 15 dicembre.

No Time To Die dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD

Daniel Craig porta in scena “il miglior Bond che abbiamo mai avuto” (IGN) ed un “finale epico e sorprendente” (Empire) in No Time To Die, lo straordinario 25° capitolo della saga di James Bond, disponibile dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.

Con oltre 700 milioni di dollari al botteghino mondiale, i fan possono ora godersi a casa No Time To Die, giusto in tempo per le Feste con oltre un’ora di contenuti speciali esclusivi alla scoperta dell’azione, dello spettacolo e degli stunt. Con focus speciali tra cui Essere James Bond, una retrospettiva di 45 minuti in 4K UHD, e quattro esclusive ed emozionanti featurette, potremo finalmente immergerci dietro le quinte del film ed esplorare a fondo il retaggio “emozionante e commovente” (Deadline) dello 007 di Daniel Craig.

No Time To Die vede il ritorno di Daniel Craig nei panni del James Bond di Ian Fleming, al fianco del vincitore del Premio Oscar Rami Malek. Dopo aver lasciato i servizi segreti, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica. Tuttavia, la pace conquistata si rivela di breve durata quando il suo vecchio amico Felix Leiter gli chiede aiuto. La missione di salvare uno scienziato rapito si rivela molto più difficile del previsto, portando Bond sul sentiero di un misterioso antagonista armato di una nuova pericolosa tecnologia.

No Time To Die ha nel suo cast Daniel Craig (Spectre, Skyfall), Rami Malek (Bohemian Rhapsody, Mr. Robot), Léa Seydoux (The French Dispatch, Spectre, Blue is the Warmest Color), Lashana Lynch (Captain Marvel), Ben Whishaw (Spectre, Cloud Atlas), Naomie Harris (Spectre, Venom), con Jeffrey Wright (Spectre, Broken Flowers), Christoph Waltz (Spectre, Bastardi senza Gloria), e Ralph Fiennes (Spectre, Grand Budapest Hotel).

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY E DVD:

  • ANATOMIA DI UNA SCENA: MATERA – Nel completo stile Bond, c’è un’incredibile sequenza pre-credit all’interno di No Time To Die. Un inseguimento a perdifiato girato a Matera che comincia a piedi, prosegue in moto ed infine in auto. Non un’auto qualunque, peraltro – l’iconica Aston Martin DB5! Attraverso interviste con Daniel Craig ed il regista Cary Joji Fukunaga, oltre ad altre interviste sul set con membri chiave della troupe, scopriamo come è stata realizzata questa incredibile sequenza.
  • SIAMO REALISTI: L’AZIONE IN NO TIME TO DIE – In un mondo pieno di film d’azione pieni di CGI, il franchise di Bond spicca orgogliosamente tra la folla per girare sempre i propri stunt dal vivo, senza l’utilizzo di effetti speciali. In questa featurette, vediamo come No Time To Die continua questa tradizione con alcune splendide sequenze d’azione.
  • UN VIAGGIO GLOBALE – Location esotiche sono ormai sinonimo dei film di Bond e No Time To Die non fa eccezione. Oltre a tornare nella patria spirituale di Bond, la Giamaica, per l’ultimo film di Daniel Craig percorriamo anche un viaggio attraverso l’Italia, la Norvegia e la Scozia. Ascolteremo le opinioni di Daniel Craig, Cary Fukunaga, altri membri del cast e della troupe, su come è stato girare in queste location spettacolari.
  • COSTRUIRE IL MONDO DI BOND – Lo scenografo Mark Tildesley e la costumista Suttirat Anne Larlarb, insieme al cast e alcuni membri della troupe, discutono l’ispirazione, le sfide e i vari tentativi di ideazione e creazione di set e costumi tanto importanti per l’iconico franchise di Bond.
  • ESSERE JAMES BOND* – In questa speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig riflette molto intimamente sulla sua avventura durata 15 anni nei panni di James Bond. Con un archivio fotografico inedito proveniente da Casino Royale, fino al 25° film No Time To Die, Craif condivide i suoi ricordi personali in una chiacchierata con i produttori di 007, Michael G Wilson e Barbara Broccoli, fino ad arrivare alla sua ultima performance nei panni di James Bond.

No Time To Die: l’experience con gli stunt coordinator

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No Time To Die: l’experience con gli stunt coordinator

In occasione dell’uscita in Home Video di No Time To Die, ecco il video dall’experience di James Bond a bordo delle Aston Martin del film! No Time To Die è disponibile in Home Video dal 15 dicembre.

No Time To Die dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD

Daniel Craig porta in scena “il miglior Bond che abbiamo mai avuto” (IGN) ed un “finale epico e sorprendente” (Empire) in No Time To Die, lo straordinario 25° capitolo della saga di James Bond, disponibile dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.

Con oltre 700 milioni di dollari al botteghino mondiale, i fan possono ora godersi a casa No Time To Die, giusto in tempo per le Feste con oltre un’ora di contenuti speciali esclusivi alla scoperta dell’azione, dello spettacolo e degli stunt. Con focus speciali tra cui Essere James Bond, una retrospettiva di 45 minuti in 4K UHD, e quattro esclusive ed emozionanti featurette, potremo finalmente immergerci dietro le quinte del film ed esplorare a fondo il retaggio “emozionante e commovente” (Deadline) dello 007 di Daniel Craig.

No Time To Die vede il ritorno di Daniel Craig nei panni del James Bond di Ian Fleming, al fianco del vincitore del Premio Oscar Rami Malek. Dopo aver lasciato i servizi segreti, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica. Tuttavia, la pace conquistata si rivela di breve durata quando il suo vecchio amico Felix Leiter gli chiede aiuto. La missione di salvare uno scienziato rapito si rivela molto più difficile del previsto, portando Bond sul sentiero di un misterioso antagonista armato di una nuova pericolosa tecnologia.

No Time To Die ha nel suo cast Daniel Craig (Spectre, Skyfall), Rami Malek (Bohemian Rhapsody, Mr. Robot), Léa Seydoux (The French Dispatch, Spectre, Blue is the Warmest Color), Lashana Lynch (Captain Marvel), Ben Whishaw (Spectre, Cloud Atlas), Naomie Harris (Spectre, Venom), con Jeffrey Wright (Spectre, Broken Flowers), Christoph Waltz (Spectre, Bastardi senza Gloria), e Ralph Fiennes (Spectre, Grand Budapest Hotel).

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY E DVD:

  • ANATOMIA DI UNA SCENA: MATERA – Nel completo stile Bond, c’è un’incredibile sequenza pre-credit all’interno di No Time To Die. Un inseguimento a perdifiato girato a Matera che comincia a piedi, prosegue in moto ed infine in auto. Non un’auto qualunque, peraltro – l’iconica Aston Martin DB5! Attraverso interviste con Daniel Craig ed il regista Cary Joji Fukunaga, oltre ad altre interviste sul set con membri chiave della troupe, scopriamo come è stata realizzata questa incredibile sequenza.
  • SIAMO REALISTI: L’AZIONE IN NO TIME TO DIE – In un mondo pieno di film d’azione pieni di CGI, il franchise di Bond spicca orgogliosamente tra la folla per girare sempre i propri stunt dal vivo, senza l’utilizzo di effetti speciali. In questa featurette, vediamo come No Time To Die continua questa tradizione con alcune splendide sequenze d’azione.
  • UN VIAGGIO GLOBALE – Location esotiche sono ormai sinonimo dei film di Bond e No Time To Die non fa eccezione. Oltre a tornare nella patria spirituale di Bond, la Giamaica, per l’ultimo film di Daniel Craig percorriamo anche un viaggio attraverso l’Italia, la Norvegia e la Scozia. Ascolteremo le opinioni di Daniel Craig, Cary Fukunaga, altri membri del cast e della troupe, su come è stato girare in queste location spettacolari.
  • COSTRUIRE IL MONDO DI BOND – Lo scenografo Mark Tildesley e la costumista Suttirat Anne Larlarb, insieme al cast e alcuni membri della troupe, discutono l’ispirazione, le sfide e i vari tentativi di ideazione e creazione di set e costumi tanto importanti per l’iconico franchise di Bond.
  • ESSERE JAMES BOND* – In questa speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig riflette molto intimamente sulla sua avventura durata 15 anni nei panni di James Bond. Con un archivio fotografico inedito proveniente da Casino Royale, fino al 25° film No Time To Die, Craif condivide i suoi ricordi personali in una chiacchierata con i produttori di 007, Michael G Wilson e Barbara Broccoli, fino ad arrivare alla sua ultima performance nei panni di James Bond.

Keanu Reeves ha confermato un incontro con Kevin Feige dei Marvel Studios

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Nel corso della promozione di Matrix Resurrections, Keanu Reeves ha finalmente confermato di aver avuto un incontro con Kevin Feige, il capo di Marvel Studios. La notizia infervora i fan, che vorrebbero vedere Reeves unirsi al MCU.

Durante un’intervista con comicbook.com, Reeves ha confermato di aver incontrato Feige nel 2019 per discutere di un ruolo nel franchise, conversazione che è rimasta però aperta. “Ci siamo incontrati, Kevin è un amicone. Ma no, non abbiamo ancora deciso niente, sarà qualcosa che dobbiamo trovare.”

I Marvel Studios hanno contattato Keanu Reeves per “diversi ruoli”

Reeves condivideva l’intervista con Carrie-Anne Moss che ha partecipato a Jessica Jones, per Netflix, serie in cui interpretava Jeri Hogarth. Non escludiamo che possa tornare a far parte del MCU anche lei.

Matrix Resurrections è interpretato da Keanu Reeves e Carrie Anne Moss, ma anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

Hocus Pocus 2: le sorelle Sanderson in un video dal backstage

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Hocus Pocus 2: le sorelle Sanderson in un video dal backstage

Continuano le riprese di Hocus Pocus 2, che vedremo su Disney+ il prossimo anno, e intanto l’account Instagram del film ha condiviso un breve video dal set in cui Bette Middler (Winifred), Kathy Najimy (Mary) e Sarah Jessica Parker (Sarah), ovvero le Sorelle Sanderson, ballano. Eccolo di seguito:

Disney ha finalmente dato il via libera a Hocus Pocus 2 nel 2021, con Anne Fletcher al timone. Per la gioia del pubblico, tutte e tre le originali sorelle Sanderson stanno tornando a seminare il caos. Doug Jones (Billy Butcherson) è l’unico altro attore del primo film che tornerà, poiché il resto del cast è nuovo di zecca. La sinossi sembra attenersi alla formula magica di tre liceali che devono salvare Salem dalle sorelle Sanderson la notte di Halloween.

Spider-Man: No Way Home, il concept di Norman Osborn / Goblin

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Spider-Man: No Way Home, il concept di Norman Osborn / Goblin

Il primo trailer di Spider-Man: No Way Home ci aveva anticipato che Norman Osborn / Goblin, interpretato da Willem Dafoe, sarebbe tornato nel film a portare scompiglio nella vita di Spider-Man/Peter Parker/Tom Holland.

Chi ricorda il personaggio nel film di Sam Raimi, sa che aveva un’armatura verde come costume, con tanto di elmo a forma di testa di goblin. In questo film, invece, vediamo come Norman assuma finalmente un costume che si avvicina molto di più a quello dei fumetti.

Potete vedere il concept del personaggio qui.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Aquaman and the Lost Kingdom: Black Manta avrà più personalità

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Aquaman and the Lost Kingdom: Black Manta avrà più personalità

Aquaman and the Lost Kingdom è uno dei blockbuster più attesi del prossimo anno e oltre a vedere il ritorno di Jason Momoa nei panni di Arthur Curry/Aquaman, ci proporrà di nuovo Yahya Abdul-Mateen II in quelli di Black Manta. Questa volta però attore e personaggio sono alla ricerca di riscatto, dato che nel primo film non hanno ricevuto molto approfondimento.

In un’intervista con Comicbook.com, Yahya Abdul-Mateen II ha rivelato che Aquaman 2 mostrerà di più e meglio la personalità di Black Manta. Ha detto che verranno mostrate più capacità di leadership di Black Manta, poiché sono state solo anticipate all’inizio del primo film. L’attore ha lasciato intendere che Black Manta avrà un ruolo molto più importante nel sequel, il che probabilmente implica che sarà l’antagonista principale del film.

“Penso che nel prossimo Aquaman, volevo davvero dare più personalità al personaggio per permetterci di conoscerlo in alcuni momenti più privati. Volevo vedere [Black Manta] lottare con alcune cose, quindi vedere un po’ più della sua personalità e del suo carattere. Inoltre, per vedere cosa significa per lui essere responsabile di qualcosa. Quindi possiamo vedere un po’ di più del suo stile di leadership, un po’ più della sua personalità in questo. Possiamo senza dubbio dire che il suo è un ritorno in grande stile.”

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Il Signore degli Anelli: gli interpreti degli hobbit hanno una chat di gruppo

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In un’intervista con Esquire, Elijah Wood, che ne Il Signore degli Anelli interpreta il protagonista, Frodo Baggins, ha fatto luce sul fatto che gli attori che interpretano i quattro hobbit principali (oltre a lui, Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan) della storia sono ancora in contatto tra loro, e come si tengono aggiornati.

L’attore ha rivelato che il quartetto rimane in contatto tramite una chat di gruppo e che sono ancora amici. Nonostante fossero ancora tutti in buoni rapporti, Wood ha anche affermato che i quattro non sono stati in grado di incontrarsi fisicamente per circa “16 anni”.

“[Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan] sono usciti a cena e mi hanno mandato una foto in cui c’era un posto vuoto a tavola per me, il che è davvero, davvero dolce. Si scrivono a vicenda la mattina, tipo ‘Andiamo a prendere un caffè’. Ma non riusciamo davvero a uscire così da 16 anni”.

I commenti di Wood saranno accolti con gioia dai fan de Il Signore degli Anelli, molti dei quali si sono affezionati agli attori stessi come lo sono ai personaggi. Dato che gli interpreti degli hobbit sono stati in grado di ritrarre un’amicizia per tutta la vita in modo così convincente sullo schermo, i fan potrebbero non essere sorpresi di sapere che sono ancora regolarmente in contatto e si incontrano ogni volta che ne hanno la possibilità.

Ricordiamo che il futuro del franchise è in mano a Prime Video che sta lavorando alla serie tv in arrivo il 9 settembre 2022.

Matrix Resurrections in streaming su HBO Max? La battuta di Keanu Reeves

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In una recente intervista con The Guardian, Keanu Reeves, che presto rivedremo nei panni di Neo per Matrix Resurrections, ha scherzato sullo streaming del film su HBO Max, che uscirà contemporaneamente nelle sale e sul servizio di streaming il 22 dicembre, negli USA (da noi arriva al cinema il primo gennaio 2022).

Dopo che l’intervistatore ha ammesso che probabilmente guarderà Matrix Resurrections a casa su un portatile, Reeves lo ha scherzosamente rimproverato: “Amico? Non guardare quel film in streaming… Non guardare quel film nel fo***to streaming. Cosa sei, pazzo? Stai per vedere in streaming il nuovo Matrix su un portatile?”

Solo dopo un po’ l’attore si è ‘arreso’, convenendo con il giornalista che se gli andava, poteva anche vederlo in streaming, ma è chiaro che la battuta di Reeves punta a difendere la visione del film in sala che resta il massimo dell’esperienza davanti ad un film.

Matrix Resurrections è interpretato da Keanu Reeves e Carrie Anne Moss, ma anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

The Batman: Robert Pattinson anticipa lo sviluppo del personaggio nella trilogia futura

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Dopo l’esordio in Harry Potter e Twilight, Robert Pattinson si è costruito una carriera nel cinema indipendente, lavorando con molti dei più interessanti registi della scena contemporanea. Con The Batman è tornato sotto i riflettori del blockbuster interpretando uno dei personaggi più famosi di tutti i tempi.

Per Empire, il produttore Dylan Clark nota che è il primo franchise da solista per il personaggio in un decennio e i realizzatori sperano di “posare le basi su cui costruire storie”, come evidenziato nei numerosi spin-off in lavorazione, tra cui Gotham PD e un altro incentrato sul personaggio del Pinguino di Colin Farrell. Il regista Matt Reeves afferma di vedere il film come “un progetto di passione” e che l’obiettivo è quello di realizzare un film che lascerà un segno, piuttosto che qualcosa che sia solo un’altra voce in una serie di sequel predeterminati. E, sebbene non siano ancora previsti sequel o crossover per Batman, Robert Pattinson afferma di avere idee su cosa farebbe con il personaggio se dovesse continuare, dicendo:

“Ho creato una sorta di mappa per capire dove la psicologia di Bruce sarebbe cresciuta nell’arco di altri due film. Mi piacerebbe farlo”.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: Empire

David Harbour: 10 cose che non sai sull’attore

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David Harbour: 10 cose che non sai sull’attore

David Harbour è uno di quegli attori che sin da subito ha saputo trovare un suo posto nel mondo del cinema, riuscendo a conquistare una larga fetta di pubblico con le sue interpretazioni in molti film di successo. Famoso ai più per essere apparso nella serie Stranger Things, Harbour ha dimostrato di saperci fare e di essere un attore versatile e con i fiocchi.

Ecco dieci cose da sapere su David Harbour.

David Harbour: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. David Harbour ha debuttato sul grande schermo grazie al film Kinsey di Bill Condon e da qui, l’amore per la recitazione ha preso sempre più piede. Già l’anno seguente, Harbour compare in film di successo come I segreti di Brokeback Mountain e in La guerra dei mondi, con Tom Cruise, per poi lavorare in Quantum of Solace (2008) e Revolutionary Road (2008), con Leonardo DiCaprio. In seguito, l’attore recita in Thin Ice – Tre uomini e una truffa (2011), End of Watch – Tolleranza zero (2012), Snitch – L’infiltrato (2013), Parkland (2013), The Equalizer – Il vendicatore (2014), La preda perfetta (2014), e Black Mass – L’ultimo gangster (2015), con Johnny Depp. Tra i suoi ultimi film, vi sono Suicide Squad (2016), Sleepless – Il giustiziere (2017), Hellboy (2019), Tyler Rake (2020), Black Widow (2021) e No Sudden Move (2021).

2. Ha recitato anche per il piccolo schermo. Il suo amore per la recitazione è totale, tanto da amare in egual misura sia il grande che il piccolo schermo che lo ha aiutato a debuttare. Infatti, Harbour debutta con alcuni episodi di Law & Order – I due volti della giustizia (1999), per poi apparire in serie tv come The Book of Daniel (2006), Lie to Me (2009), Royal Pains (2009), Pan Am (2012), Elementary (2013), Manhattan (2014), The Newsroom (2014), Rake (2014), State of Affairs (2015) e Crisis in Six Scenes (2016). Al di là di queste apparizioni, il suo ruolo rimasto maggiormente scolpito nell’immaginario comune è quello di Jim Hopper, l’agente della fortunata serie Stranger Things, dove recita accanto a Winona Ryder e Millie Bobby Brown.

David Harbour Hellboy

David Harbour: le fidanzate e la moglie

3. David Harbour è fidanzato con Alison Sudol. La vita sentimentale di David Harbour è stata protagonista di un certo interesse da parte di fan, ammiratori e riviste di gossip, soprattutto da quando si è presentato, nel gennaio del 2018, insieme ad Alison Sudol (famosa per aver interpretato Queenie in Animali Fantastici) durante i Critics’Choice Award. I due, tuttavia, si sono separati nel 2019. Al di là della sua relazione con Alison Sudol, pare che David Harbour abbia frequentato in passato alcune colleghe. Infatti, tra le sue ex vi sono Julia Stiles, con cui ha condiviso quattro anni assieme (dal 2011 al 2015), e Maria Thayer, con cui si frequentato dal 2009 al 2011.

4. Si è sposato. Poco dopo essersi separato dalla Sudol, nello stesso 2019 l’attore intraprende una relazione con la cantante inglese Lily Allen, nota per singoli quali Smile, Not Fair, The Fear e Fuck You. Pare che tra i due sia nato subito dell’amore e infatti nel giro di breve sono arrivati al matrimonio, precisamente il 7 settembre del 2020. Prima di Harbour, la Allen era stata sposata dal 2011 al 2015 con un certo Sam Cooper, con la quale ha avuto anche due figlie. La loro relazione sembra essere finita per via di diversi tradimenti da parte di lei.

David Harbour è Hellboy

5. Non ha voluto imitare Ron Perlman. Quello che David Harbour si è portato sulle spalle con Hellboy è di certo un fardello non poco pesante, in quanto si trova a dover reggere il confronto con i film di Guillermo del Toro. Tuttavia, l’attore ha ammesso di voler prendere le distanze dall’interpretazione di Ron Perlman, cercando di apporre un proprio stile al personaggio. In questa nuova versione cinematografica del fumetto di Mike Mignola, Harbour non ha dunque imitato quello che ha fatto Perlman nei film precedenti, ma ha dato vita ad una nuova versione del personaggio.

 

6. Secondo David Harbour, Hellboy è un personaggio shakespeariano. Parlando del personaggio di Hellboy, David Harbour ha espresso come, secondo lui, sia paragonabile all’Amleto di Shakeaspeare. Pare che ciò sia dovuta alla complessità del personaggio, pieno di problemi da risolvere, con alcuni aspetti da bambino e con un destino orribile.

David Harbour in Black Widow

7. Si è trasformato fisicamente per il ruolo. Nel film del 2021 Black Widow, Harbour interpreta Guardiano Rosso, la controparte russa di Captain America. Per tale ruolo, l’attore si è sottoposto ad una drastica trasformazione fisica. Oltre a vantare già una lunga barba, fatta crescere per la quarta stagione di Stranger Things, ha infatti deciso di ingrassare per il ruolo, raggiungendo i 127 chili. Nel corso delle riprese, ha poi perso 27 chili per le sequenze dedicate ai flashback.

David Harbour Stranger Things

David Harbour in Suicide Squad

8. David Harbour non ha apprezzato il Joker di Jared Leto. Sebbene abbia ricoperto un ruolo piccolo, anche David Harbour ha avuto modo di apparire nel cast di Suicide Squad nei panni del personaggio di Dexter Tolliver. Nello spiegare quali sarebbero state le differenze tra il suo Hellboy e quello di Ron Perlman, l’attore ha fatto un paragone con il franchise di Batman, ammettendo tra le righe di non aver apprezzato la performance di Jared Leto nelle vesti di Joker. Nella fattispecie, avrebbe detto “posso apprezzare il Batman di Michael Keaton e anche quello di Christian Bale. Mi può piacere il Joker di Jack Nicholson e quello di Heat Ledger. C’è un Joker che però non mi è piaciuto”.

David Harbour in Stranger Things

9. Ha ottenuto importanti riconoscimenti per il suo ruolo nella serie. In Stranger Things, uno dei titoli di punta della piattaforma Netflix, Harbour ricopre il ruolo di Jim Hopper, il protettivo poliziotto che prende sotto la propria custodia la giovane Undici. L’interpretazione di questopersonaggio da parte di Harbour è una delle cose più apprezzate della serie, passando egli dall’essere comico all’essere estremamente commovente, senza perdere la propria aura di duro. Per la sua performance, l’attore è poi stato candidato ad importanti premi, tra cui gli Emmy.

David Harbour è su Instagram

10. Ha un profilo Instagram molto seguito. Nell’epoca dei social, anche David Harbour ha deciso di stare al passo dei suoi colleghi attori, tanto da aprire un proprio profilo Instagram, seguito da qualcosa come 6 milioni di persone. Dalla bacheca del suo account si evince quanto David sia ricco di ironia e di autoironia, ma anche di come nasconda un cuore ricolmo di amore e di affetto vero il suo pubblico, la sua fidanzata e il cast di Stranger Things, diventato come se fosse una vera famiglia.

Fonti: IMDb, movieweb, elle

Avatar 2: la prima foto ufficiale mostra un umano

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Avatar 2: la prima foto ufficiale mostra un umano

Grazie a Empire, possiamo godere della prima foto ufficiale di Avatar 2 che a sorpresa non mostra mondi immaginari oppure creature aliene blu, ma un bambino umano. Si tratta del figlio adottato di Jake (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana), si chiama Miles Socorro, aka Spider, ed è interpretato da Jack Champion.

Miles è nato in una base militare su Pandora ed era troppo piccolo per fare la strada del ritorno sulla Terra, così è stato adottato da Jake e Neytiri, che ora hanno degli altri figli Na’vi: Neteyam (Jamie Flatters), Lo’ak (Britain Dalton) e Tuktirey (Trinity Bliss).

Il produttore del film, Jon Landau, ha spiegato la dinamica familiare che troveremo nel film:

“Jake lo ha preso con sé ma Neytiri lo ha sempre visto come uno delle persone che ha distrutto la sua casa e ucciso suo padre. Quindi le dinamiche familiari si basano su questo assunto.”

avatar 2 first look
First Look di Avatar 2, foto di Empire

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Spider-Man: No Way Home, il destino di tutti i personaggi principali – SPOILER

ATTENZIONE: L’articolo contiene spoiler del film Spider-Man: No Way Home!

Spide-Man: No Way Home

L’hype attorno all’uscita di Spider-Man: No Way Home continua. Uscito nelle sale italiane il 15 dicembre scorso, nel weekend ha incassato 13 milioni di euro: è il film con gli introiti maggiori del 2021! Sarà la tripletta degli interpreti di Spider-Man o il ritorno sullo schermo di altri personaggi cari al pubblico, come MJ, Happy Hogan e May Parker, sarà la coppia Tom Holland e Zendaya o il periodo natalizio, ma l’ultimo film Marvel è carico di emozioni.

Ogni personaggio ha la sua storia nel film: alcune finiscono bene altre non hanno propriamente un lieto fine… Vediamo come si sviluppano (e avviluppano) le linee dei protagonisti di Spider-Man: No Way Home.

Doctor Octopus

In Spider-Man: No Way Home torna Alfred Molina a interpretare Otto Octavius come in Spider-Man 2 (2004). Il film Marvel riprende la storia del personaggio dagli attimi successivi alla sua morte nel precedente film. Il Dottor Octopus è inizialmente restio alle cure del nuovo Peter (Tom Holland) nei suoi confronti, ma si lascia aggiustare e affianca Holland nelle sue imprese.

Inoltre, ha un ricongiungimento con il Peter Parker del suo mondo in cui realizza che il giovane ragazzo che conosceva è ormai cresciuto. Dopo aver perso una delle sue armi meccaniche in battaglia, Otto torna finalmente al suo mondo, una dimensione completamente rinnovata e non più controllata da impulsi oscuri.

Goblin. In Spider-Man: No Way Home è in prima linea

Quello di Willem Dafoe non è l’unico personaggio ad avere una doppia personalità, ma il gioco tra Norman Osborn e Goblin è al centro di Spider-Man: No Way Home.

Dopo aver inflitto un colpo fatale al Peter Parker di Holland, con l’uccisione della zia, Goblin affronta l’Uomo Ragno alla Statua della Libertà per una resa dei conti finale. Tom è a un passo dall’ucciderlo prima che Spider-Man del mondo di Norman intervenga. Peter inietta la cura a Goblin e lo rende nuovamente Norman, che subito si mostra pentito. Inorridito dalle sue azioni, l’uomo fa ritorno nel proprio universo con il suo Spider-Man.

Lizard. Il nemico impazzito in Spider-Man: No Way Home

Nel film, incontriamo per la prima volta Lizard nel momento in cui ha completamente perso la testa: ha deciso di trasformare l’intera popolazione umana in lucertole. Pe mettere in pratica il suo piano complicato, si unisce a Norman, ma viene infine battuto dagli Spider-Men.

Anche in No Way Home, Parker mette in azione la cura che ha creato in The Amazing Spider-Man per ridare a Lizard la sua forma umana e far uscire Curt Connors dalla cella del Sanctorum. 

L’Uomo Sabbia

Figura alquanto marginale nel film, Flint Marko (Thomas Haden Church) ha solo un obiettivo: tornare a casa dalla figlia. Grazie all’unione dell’intelligenza dei tre Spider-Men, è possibile creare una cura che permette all’Uomo Sabbia di far ritorno in modo permanente allo stadio umano.

Con No Way Home si chiude la storia di Marko, iniziata in Spider-Man 3: l’uomo riesce a ripiombare nel suo mondo e, presumibilmente, anche a ricongiungersi con la bambina. Un happy ending per l’Uomo Sabbia.

Electro

Arrivando alla MCU, Max Dillon viene investito di un nuovo tipo di potere che gli permette di generare un corpo superiore a quello precedente: ora, per Electro la sete di elettricità è altissima e si scontra con l’idea di cura di Peter. Inoltre, grazie a Norman, che crea un reattore ad arco, il cattivo è ancora più forte.

Alla fine viene comunque sconfitto dall’Uomo Ragno del suo mondo. Max è devastato per che non si sente più “speciale” ma il suo Peter, in una scena commovente, gli spiega che lo è sempre stato, al di là del controllo sull’elettricità.

MJ, Ned e Flash Thompson

Dopo l’incantesimo di Strange, i percorsi di Michelle Jones-Watson (Zendaya), Ned Leeds e Flash Thompson sembrano allontanarsi da quello di Peter. Flash rimane all’M.I.T. e anche MJ e Ned riescono a entrare nella scuola a cui ambivano, ma, contro la loro volontà, sono costretti a non avere più nessun ricordo di Parker. Almeno per il momento…

May

In Spider-Man: No Way Home, la scena in cui zia May viene uccisa è di uno strazio incredibile. Dopo essere stata colpita dall’aliante di Goblin, continua a ripetere al nipote che sta bene, fino a non farcela più. May è più ferita di quanto crede.

Muore tra le braccia di Peter, ma non prima di avergli ricordato che con un grande potere viene sempre un’enorme responsabilità. May, fino all’ultimo, ricopre il ruolo di zio Ben nella MCU, è lei che mette Peter sulla giusta strada che lo porta a essere un vero supereroe.

Harold ”Happy” Hogan

Hogan arriva sulla scena e vede che May è stata uccisa. Provando dei sentimenti per lei, è affranto ma trova la forza di supportare Peter: lo invita a fuggire prima che le autorità possano arrestarlo.

Il braccio destro di Tony Stark, ricompare nel finale con Peter sulla tomba di zia May. Anche Happy, a causa dell’incantesimo, non ricorda chi sia Parker. Gli chiede ignaro se conosceva May per via di Spider-Man: il loro legame viene spezzato da Strange in modo permanente. 

Gli altri Spider-Man di No Way Home

Il ritorno di Tobey Maguire e Andrew Garfield e delle loro rispettive versioni di Spider-Man accanto a quella di Tom Holland, è un evento davvero incredibile. Sono essenziali entrambi: guidano l’eroe protagonista nella giusta direzione e usano la loro conoscenza dei cattivi provenienti dai due mondi per creare le cure adatte ad ognuno. La loro collaborazione è magica e incanta qualsiasi fan di Spider-Man. In un momento altissimo, le tre versioni dell’eroe si scambiano un abbraccio, prima che ognuno torni alla propria realtà.

Non ci sono molti cambiamenti per l’Uomo Ragno di Maguire. Dal canto suo, Garfield ha una nuova motivazione: la possibilità di salvare MJ potrebbe essere utile a farlo uscire dall’oscurità in cui è caduto da quando non è ha potuto salvare Gwen Stacy.

Tom Holland / Spider-Man

Alla fine di tutto, il mondo si ricorda di Spider-Man, ma nessuno sa che Peter Parker esiste. Il volto sotto la maschera è sconosciuto a tutti: gli amici, gli altri eroi, persino  a Jameson.

Spider-Man non è dispiaciuto per ciò, anzi! MJ e Ned saranno più felici e al sicuro senza di lui. Peter affitta un appartamento a New York e mette lì i pochi ricordi della sua vecchia vita e, con indosso un nuovo simpatico costume fatto in casa, si muove nella notte per combattere il crimine.

Quale sarà la prossima avventura dell’Uomo Ragno, resta in sospeso. Per ora, deliziamoci, guardando e riguardando l’incredibile storia raccontata in Spider-Man: No Way Home.