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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere Confermati i dettagli sulle uscite settimanali degli episodi

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Prime Video ha confermato oggi che i primi due episodi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere saranno disponibili dal 2 settembre prossimo. Gli episodi successivi saranno poi rilasciati uno alla settimana nei venerdì seguenti. Gli episodi saranno disponibili simultaneamente in tutto il mondo, così che i fan possano vivere l’esperienza di visione contemporaneamente. Il finale della prima stagione – composta da otto episodi – sarà disponibile il 14 ottobre.

Orario italiano di uscita dei primi due episodi: 
03:00 AM venerdì 2 settembre

Orario italiano di uscita degli episodi successivi, dalla seconda settimana di uscita fino al finale di stagione:
06:00 AM ogni venerdì

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Il Signore degli Anelli: Gli anelli del Potere uscirà il 2 settembre 2022 su Prime Video in 240 territori dove è attivo il servizio. La serie de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del Potere ha riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie Vickers e Daniel Weyman.

La serie Il Signore degli Anelli: Gli anelli del Potere è scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre, Bryan Cogman di Game of Thrones ha firmato come produttore consulente del progetto con J.A. Bayona che ha diretto più episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team creativo completo dello show sarà composto da: i produttori esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris Newman è co-produttore.

She-Hulk: 10 cose da ricordare prima di vedere la serie Disney+

She-Hulk: 10 cose da ricordare prima di vedere la serie Disney+

She-Hulk: Attorney at Law è l’ultima novità della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, che espande il vasto franchise di supereroi nel regno dei “legal procedural”. Interpretata da Tatiana Maslany nel ruolo di Jennifer Walters, la serie Disney+ di nove episodi promette di rendere giustizia a uno dei personaggi più popolari della Marvel.

Se da un lato i fan sono sempre più eccitati per questo prossimo ingresso nel MCU, dall’altro ci sono molti futuri spettatori che non capiscono bene che tipo di serie li aspetta. Con She-Hulk che ha appena iniziato la sua corsa su Disney+, ci sono diversi fatti importanti sulla serie in arrivo e sul suo universo corrispondente che i fan devono assolutamente conoscere.

La famiglia Banner

Uno degli aspetti più interessanti della serie in arrivo è la dinamica tra i due personaggi principali. Dopo anni di attesa, i fan non vedono l’ora di vedere finalmente un team-up tra She-Hulk e Hulk. Sebbene il legame tra Hulk e She-Hulk sia innegabile già solo dal nome, molti fan della serie potrebbero non rendersi conto del legame più stretto condiviso dai loro due alter ego.

I fan dei fumetti riconosceranno che Jennifer Walters è in realtà la cugina di Bruce Banner, alias l’Incredibile Hulk. È grazie al loro legame di parentela che il sangue di Bruce non uccide immediatamente Jennifer dopo aver ricevuto una trasfusione dal cugino, trasformandola nella supereroina nota come She-Hulk.

La rottura della quarta parete

Molti fan della Marvel potrebbero essere rimasti comprensibilmente perplessi quando, apparentemente senza preavviso, Jennifer Walters si è rivolta direttamente a loro nell’ultima serie di trailer e spot televisivi. Questa capacità di rompere la quarta parete lascia presagire molto del tono della prossima serie, così come dei futuri progetti ambientati nel MCU.

I lettori dei fumetti riconosceranno immediatamente che She-Hulk adotterà la capacità del personaggio principale di rompere la quarta parete e questa sarà la prima volta che qualcuno parla direttamente al pubblico nella linea temporale principale del MCU. She-Hulk è uno dei pochi personaggi Marvel che rompono regolarmente la quarta parete, il più famoso dei quali è Deadpool, che sicuramente continuerà questa tendenza quando arriverà nel MCU con il prossimo Deadpool 3.

L’ultima serie della Fase 4

Grazie al recente e massiccio panel del MCU al Comic-Con di San Diego, i fan ora sanno molto di più sulla nuova Saga del Multiverso, incluso il capolinea della Fase 4. Black Panther: Wakanda Forever fungerà da finale per la quarta fase del franchise, She-Hulk costituirà invece l’ultima serie Disney+ prima dell’inizio della Fase 5.

Come settima serie live-action ambientata all’interno della Fase 4 del MCU, She-Hulk avrà anche l’enorme responsabilità di chiudere le questioni lasciate in sospeso nella parte terrestre del franchise. Con l’introduzione di diversi nuovi supereroi, il ritorno del Daredevil di Charlie Cox e la presenza di un Vendicatore originale nel cast dello show, She-Hulk avrà sicuramente il suo bel da fare nella sua prima stagione di nove episodi.

Un avvocato sovrumano

I recenti trailer di She-Hulk: Attorney at Law hanno messo sotto i riflettori la carriera professionale di Jennifer Walter, raffigurando la gigantesca supereroina verde in tribunale a difendere i superumani. Questo richiama l’origine del personaggio nei fumetti, dove serve il sistema legale degli Stati Uniti in modo molto simile.

She-Hulk è solo una delle tante supereroine del pantheon Marvel a lavorare nel sistema giudiziario come avvocato. Jennifer Walters ha spesso svolto il ruolo di avvocato per altri supereroi nel corso della sua storia fumettistica, ritenendosi la persona più adatta a difenderli grazie alle proprie inclinazioni sovrumane.

L’Uomo Rana della Marvel

Frog Man in She HulkNegli ultimi mesi, i dirigenti di She-Hulk hanno confermato l’introduzione di diversi personaggi della Marvel Comics nella serie. Tra questi, i supercriminali Titania, Frog-Man, la Wrecking Crew, il Porcospino e molti altri. Ad ogni annuncio che passa, il cast di She-Hulk diventa sempre più strano.

Sembra che l’imminente serie di Disney+ sia diventata una sorta di ” pigliatutto” per il MCU, con il compito di adattare alcuni dei personaggi più oscuri e bizzarri della Marvel. Proprio come Peacemaker del DCEU, sembra che nessun personaggio sia troppo strano per fare la sua comparsa in questa serie, espandendo i confini più assurdi del franchise.

Il viaggio di Bruce

Mentre She-Hulk introdurrà diversi nuovi personaggi nel Marvel Cinematic Universe, uno dei membri più interessanti del cast è uno che il pubblico conosce già molto bene. Mark Ruffalo farà la sua ottava apparizione nel MCU nel ruolo di Bruce Banner, allenando sua cugina alla maniera di Hulk.

I fan devono ricordare la storyline di Bruce prima degli eventi di She-Hulk. Nelle sue precedenti apparizioni, il brillante scienziato aveva finalmente scoperto un modo per combinare la sua mente con la forza di Hulk, creando quella che è diventato noto come Hulk intelligente. È questa versione di Hulk che apparirà nella prossima serie, anche se è stato confermato che sarà presente anche la versione umana di Bruce Banner.

Un nuovo Daredevil

Uno degli aspetti più interessanti di She-Hulk è il ritorno del Matt Murdock di Charlie Cox, altrimenti noto come il vigilante Daredevil. Con la conferma che il personaggio avrà un ruolo di primo piano nella serie, i fan hanno anche potuto dare una rapida occhiata al nuovo costume del personaggio, che sembra molto diverso da quello visto l’ultima volta nella terza stagione di Daredevil.

A quanto pare, Daredevil adotterà il suo abito giallo, fedele ai fumetti dei primi tempi della storia del personaggio nella Marvel Comics, quando finalmente apparirà in She-Hulk. Questo cambio di look potrebbe significare che Murdock ha preso una direzione diversa con la sua carriera di vigilante, forse essendo cambiato drasticamente negli anni trascorsi dall’ultima volta in cui è stato visto come Daredevil.

Un “legal-procedural” di mezz’ora

Il pubblico potrebbe essere in qualche modo sorpreso dal tono nettamente diverso di She-Hulk rispetto alle altre puntate del MCU. La serie è stata definita un “legal procedural di mezz’ora”, che si concentrerà soprattutto sulla carriera di Jennifer Walters come avvocato difensore.

Poiché il MCU cresce, aumentando in modo esponenziale la sua produzione annuale, è importante che i nuovi progetti siano freschi e stimolanti, per evitare che il franchise diventi stantio a causa del suo fitto calendario. Per questo motivo, grazie al suo tono unico tra le altre serie e i film Marvel, She-Hulk potrebbe rivelarsi il progetto MCU perfetto per i nuovi arrivati nel franchise.

La posizione nella timeline del MCU

In un’intervista a TVline, la sceneggiatrice di She-Hulk, Jessica Gao, ha spiegato in che modo la serie si inserisce nella linea temporale complessiva del MCU. Nei suoi commenti, Gao sembra indicare che la serie si svolgerà poco dopo gli eventi di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli.

Questo lasso di tempo colloca She-Hulk prima di altri progetti della Fase 4, come Spider-Man: No Way Home, Doctor Strange nel Multiverso della Follia e The Falcon and the Winter Soldier. Tuttavia, ciò consente anche di spiegare la confusa apparizione di Bruce Banner nella scena di Shang-Chi a metà dei titoli di coda, che sembrava anche impostare la continuazione dell’esistenza dei Vendicatori nonostante la loro presunta assenza dagli eventi della Fase 4 fino a questo momento. Per questo motivo, i fan possono aspettarsi che She-Hulk si unisca alla schiera dei Vendicatori in The Kang Dynasty.

Una origin-story

Sebbene la maggior parte della promozione dello show sia stata poco chiara riguardo al modo in cui Jennifer Walters diventerà She-Hulk, i recenti filmati hanno mostrato un incidente d’auto in cui Walters e Bruce Banner sono coinvolti. Questo sembra impostare perfettamente una storia d’origine simile a quella vista nei fumetti Marvel.

Nei fumetti, Jennifer Walters riceve una trasfusione di sangue da suo cugino dopo essere stata colpita da un mafioso, e il suo sangue irradiato dai raggi gamma la trasforma in She-Hulk. Sembra che nel MCU verrà rappresentato qualcosa di molto simile, anche se forse la sparatoria legata a una gang verrà sostituita da un incidente d’auto. Tuttavia, i fan possono aspettarsi che una trasfusione di sangue disperata sia l’evento scatenante della trasformazione di Jennifer Walters in supereroina.

The Flash: come cancellare le tracce del personaggio dal DCEU

The Flash: come cancellare le tracce del personaggio dal DCEU

La Warner Bros. sta attraversando un periodo di ripensamenti e non sembra voler correre rischi finanziari o legali. Ne è un esempio l’annuncio della cancellazione del film Batgirl, un progetto da 70 milioni di dollari interrotto bruscamente dal nuovo CEO David Zaslav. C’è però un’altra questione che fa tremare il DCEU: recentemente Ezra Miller, interprete del personaggio della DC The Flash, ha subito una serie di accuse: atti violenti e vandalici, problemi psichiatrici e una denuncia per furto. Insomma, ultimamente l’attore sta mettendo in pericolo non solo la propria immagine, ma anche quella del personaggio che interpreta.

In tutto ciò, il film The Flash è in fase di lavorazione ed è atteso in sala per l’estate del 2023. Se la Warner non vuole cancellare ance questo progetto, deve assolutamente riorganizzare il film e rimuovere o sostituire il personaggio di Ezra Miller  dalle trame DCEU. Ecco 5 idee che  potrebbero ispirare gli autori!

Uccidere The Flashthe flash dceu

Può apparire un’opzione un po’ drastica, ma probabilmente fare fuori Miller è la soluzione ottimale. Nel piano originale, The Flash doveva preparare il terreno per un film sulla saga dei fumetti Crisi sulle Terre Infinite. Considerando che nella storyline appena citata Barry Allen perde la vita, la nuova trama di The Flash potrebbe passare direttamente al racconto della morte del protagonista.

Il film del 2023 è l’occasione perfetta per far sparire il personaggio di Ezra Miller nel nulla, concedendogli comunque una fine dignitosa. D’altronde, come Lanterna Verde, il supereroe non è essenziale nella DC come Batman, Superman o Wonder Woman. Tuttavia, Barry potrebbe tornare in futuro, magari con un nuovo interprete…

Introdurre Wally Westwally west comic

Come spesso accade tra i supereroi, anche il mantello di The Flash è stato indossato da più personaggi. Dopo la morte di Barry Allen, nei fumetti è Wally West a prendere il suo posto. Per molti fan, Wally è l’emblema dell’eroe.

Anche se non abbiamo ancora incontrato Wally nel DCEU (e ora è decisamente troppo tardi per aggiungerlo al film), una scena dopo i titoli di coda potrebbe introdurre un attore più giovane che, sulla scia della morte dell’eroe, ottiene i poteri di The Flash. In questo modo, Wally potrebbe diventare il nuovo Flash del DCEU, sostituendo definitivamente Ezra Miller.

Trasformare The Flash in un film su Batmanbatman dc

Un cambiamento così profondo comporterebbe un ritardo nella data di uscita, qualche fotografia aggiuntiva e un nuovo trailer, ma sarebbe comunque un’opzione più conveniente della cancellazione di un blockbuster da $200 milioni di dollari.

Nella trama originaria di The Flash, Michael Keaton ritorna come Batman e anche Ben Affleck fa sentire la sua presenza. Con due versioni del Cavaliere Oscuro a disposizione, non dovrebbe essere difficile distogliere l’attenzione da Barry Allen. The Flash rimarrebbe il protagonista (al momento non c’è modo di cambiare questo aspetto), ma puntare i riflettori su Batman potrebbe aiutare in termini di marketing.

Un nuovo mondo per un nuovo Flashthe flash dc

La soluzione più semplice sembra essere già scritta nella trama originaria di The Flash: l’eroe protagonista compie una riscrittura della realtà, introducendo nel canone DCEU Supergirl e Batman di Michael Keaton. Ma se il Cavaliere Oscuro di Ben Affleck L’uomo d’acciaio di Henry Cavill vengono sostituiti, perché non può accadere lo stesso anche a Barry Allen?

In questo modo, l’originale Flash scomparirebbe, permettendo alla Warner Bros. di sostituire Ezra Miller pur lasciando la porta aperta all’attore per un eventuale ritorno.

Un sacrificio necessariothe flash comics

Come abbiamo già detto, Barry Allen non è così importante per il DCEU come alcuni dei suoi famosi compagni della Justice League. Detto ciò, il personaggio potrebbe facilmente sacrificarsi per salvare la realtà, cancellandosi da essa. La soluzione sarebbe ancora più permanente della morte.

La nuova realtà creata da Flash sembra essere alla base delle prossime fasi del DCEU. È quindi necessario che il personaggio di Miller compaia almeno per istituire il nuovo mondo. Con la soluzione proposta, si riuscirebbe allo stesso tempo a sfruttare Flash per i fini narrativi e a fare fuori Miller per i motivi di marketing. In questo modo, l’attore potrebbe sempre tornare per un futuro riavvio.

She-Hulk: una squadra tutta al femminile presenta la nuova serie Disney+

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Arriva il 18 agosto su Disney+ She-Hulk: Attorney at Law, l’ultimo appuntamento seriale della Fase 4 del MCU, e che fa esordire il personaggio di Jennifer Walters, cugina di Bruce Banner e con cui condivide un problemino… verde.

A interpretare l’avvocatessa che si trasforma in supereroina verde è stata chiamata Tatiana Maslany, che abbiamo visto e amato in Orphan Black e che sembra nata per interpretare questo ruolo Marvel. Con lei, a presentare la serie Disney+, anche Ginger Gonzaga che nella serie interpreta Nikki, la migliore amica di Jennifer, Kat Coiro, regista e produttore esecutivo e Jessica Gao, anche lei produttore esecutivo e Head Writer dello show.

Maslany ha dovuto mettersi non solo nei panni di Jennifer, ma anche in quelli di She-Hulk: Attorney at Law, i quali, non solo per taglia, sono molto diversi, ed entrambi con delle difficoltà. “Io non ho mai indossato i tacchi, quindi ho prima dovuto imparare a camminare nelle scarpe di Jen, ed entrare in quelle di She-Hulk è stato un ritorno. Ma è stato divertente andare in aula, è stato belo entrare in questo show che ha dentro tutti questi elementi Marvel, con tantissime strizzate d’occhio, ma che è comunque uno show con una sua identità e una sua personalità.”

Dopo Vedova Nera, Gamora, Captain Marvel, il pubblico del MCU è abituato ad eroine che sono alla pari se non più forti degli eroi maschi che hanno sempre fatto la parte del leone, ma per Kat Coiro la possibilità di portare sullo schermo She-Hulk: Attorney at Law ha rappresentato davvero un momento prezioso ed emozionante della sua vita, non solo come artista, ma come persona.

“Ricordo molto vividamente di quando ero una ragazzina e di cosa mi ha scatenato vedere la copertina di un fumetto di She-Hulk in mezzo al mare dei fumetti con protagonisti maschi. E non sapevo chi fosse o cosa fosse questo fumetto, ma sapendo che esisteva ne rimanevo commossa. E poi ho scoperto che molto di quello che raccontava corrispondeva a qualcosa che sentivo dentro di me, essere responsabile, perdere il controllo, gestire le situazioni di stress. E ricordo che ho comprato quel fumetto e l’ho letto. Quando è arrivata questa possibilità per me è stato davvero un sogno.”

Un aspetto di She-Hulk: Attorney at Law fondamentale per la protagonista è l’amicizia con Nikki, personaggio esuberante e affidabile, interpretato da Ginger Gonzaga. “Io uscirei con Nikki senza pensarci tropo – dice Gonzaga – mi sento come se stessi barando a interpretarla, perché è molto simile a me, e sto attingendo moltissimo da me per metterla in scena. È molto libera. Lei è quella persona che vuoi al tuo fianco, chi può farla franca con qualsiasi cosa, sai, e sa incoraggiarti a fare qualsiasi cosa.” 

La sceneggiatrice Jessica Gao è sembrata invece più interessata allo sviluppo del personaggio, dal momento che ha abbracciato da subito le possibilità della scrittura seriale: “Penso che la bellezza della televisione sia che a differenza dei film, abbiamo davvero tempo e spazio per sederci con il personaggio e imparare di più su di lui. E impari a conoscerli davvero come fossero una persona completamente sviluppata. E la cosa fantastica di Jen Walters, She-Hulk, è che lei, a causa di Tatiana Maslany, è stata capace da subito di farsi capire e conoscere. E lei l’ha resa subito un vero essere umano, si sente immediatamente che è una persona vera che ha una vita. delle esperienze, delle relazioni, ha una famiglia e ha amici. E non è una storia in cui le si trasforma e cambia, lei ha già una personalità sviluppata, ma proprio per questo può cambiare dal giorno alla notte, come accade alle persone vere. Ha alti e bassi, sentimenti, emozioni.”

In merito a She-Hulk: Attorney at Law si sentirà molto spesso parlare di Ally McBeal, la storica serie ambientata nel mondo forense con protagonista la giovane avvocatessa del titolo, la verità è che ogni episodio della serie ha un suo stile e delle sue fonti di ispirazione, almeno stando a quanto dichiara la regista: “Ogni episodio ha davvero un suo distinto gusto. E abbiamo attinto da tanti generi. La risposta facile è che si tratta di una legal comedy con puntate da mezz’ora. Ma ciò ha anche un’enorme portata cinematografica ed elementi di dramma, azione, suspense.” Insomma, in She-Hulk: Attorney at Law ci aspetta una vera e propria altalena emotiva, che non deluderà i fan. “E poi la serie – continua Coiro – è davvero come una sbirciatina dietro le quinte della quotidianità, a volte persino la vita mondana di un supereroe, aspetto che non ci era mai stato offerto, prima.”

Grande guest star della serie, annunciato dal primo giorno, è Mark Ruffalo, che torna nei panni di Bruce Banner/Hulk ed è fondamentale per la nascita dell’eroina protagonista. In merito alla collaborazione con Ruffalo, Maslany ha dichiarato: “Sento che ciò che mi ha sorpreso di più, ma forse no, solo perché so che è un attore incredibile, è stato quanto arriva sul set con questa sensazione di “tutto è nuovo”. Sembra sempre che lo stia esplorando e sperimentandolo per la prima volta. Non c’è mai questo senso del tipo “Sì, sì. Lo faccio da 10 anni, lo so come si fa”. È assolutamente presente. Rimane sempre su quel personaggio e ascolta sempre. E crea davvero questo senso sul set con altri attori, e con la troupe e tutti, di totale gioco e spontaneità. E siamo entrambi in tute mo-cap. Eppure, ci siamo sentiti come se fossimo come due bambini che giocano.”

Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, la prima foto ufficiale dal film

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Con la produzione già avviata, abbiamo finalmente la possibilità di vedere la prima immagine ufficiale di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpenteLa foto, pubblicata in esclusiva da Vanity Fair, mostra Rachel Zegler nei panni di Lucy Gray e Tom Blyth in quelli di Coriolanus Snow:

Guarda la foto su Vanity Fair

Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, il film

Basato sul romanzo prequel del 2020 di Suzanne Collins, Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente è ambientato 64 anni prima degli eventi della trilogia di Hunger Games   a partire dalla mattina della mietitura dei Decimi Hunger Games, dove un 18enne Coriolanus Snow viene assegnato come mentore per la ragazza tributo del Distretto 12 impoverito.

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il suo lignaggio in via di estinzione, una famiglia un tempo orgogliosa che è caduta in disgrazia nella Capitale del dopoguerra. Con l’avvicinarsi della decima edizione di Hunger Games, il giovane Snow è allarmato quando gli viene assegnato l’incarico di essere mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del povero Distretto 12. Ma, dopo che Lucy Grey attira tutta l’attenzione di Panem sfidando tutti durante la cerimonia della mietitura, Snow pensa che potrebbe essere in grado di ribaltare le probabilità a loro favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e la ritrovata competenza politica, la corsa di Snow e Lucy contro il tempo per sopravvivere rivelerà alla fine chi è un usignolo e chi è un serpente.

Tom Blyth e Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente Coriolanus Snow e Lucy Gray, Hunter Schafer sarà Tigris Snow, Peter Dinklage sarà Casca Highbottom, Viola Davis sarà Volumnia Gaul.

Scritto da Michael Lesslie e basato su una bozza di Collins e Michael Arndt, il film sarà diretto dal regista di Hunger Games Francis Lawrence. Sarà guidato dalla produttrice del franchise Nina Jacobson e dal suo partner di produzione Brad Simpson, insieme a Francis Lawrence. Suzanne Collins, Tim Palen e Jim Miller saranno i produttori esecutivi. Meredith Wieck e Scott O’Brien stanno supervisionando per conto dello studio. Il prequel è attualmente previsto per il 17 novembre 2023 nelle sale.

Zoe Saldana mostra il suo costume di Guardiani della Galassia Vol. 3 e fa un potenziale spoiler

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Zoe Saldana ha pubblicato un reel su Instagram in cui mostra suoi differenti selfie scattati nel corso di questa estate. Tra le tante espressioni simpatiche dell’attrice, sguardi laguidi o buffi, compare anche una foto di Saldana con il look di Gamora in Guardiani della Galassia Vol. 3 e sembra che l’attrice abbia fatto uno spoiler sul film!

Dall’immagine, che mostra soltanto le spalle del costume, sembra che Gamora indosserà la divisa dei Ravages, rivelando così quale sarà la posizione del personaggio ad un certo punto del film, che potrebbe anche essere solo l’inizio, non lo sappiamo. Ecco di seguito il reel di Instagram:

Guardiani della Galassia Vol. 3: la descrizione del footage del SDCC

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Daniela Melchior, Will Poulter, Maria Bakalova e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock. Chukwudi Iwuji è invece il nuovo interprete che sarà il cattivo, l’Alto Evoluzionario.

Florence Pugh critica l’attenzione dedicata dalla stampa alla scena di sesso con Harry Styles

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Florence Pugh si è espressa contro i fan e i critici che sembrano troppo concentrati, a suo parere, sulle scene di sesso che ha girato con Harry Styles in Don’t Worry Darling. Olivia Wilde ha debuttato alla regia con la commedia di formazione Booksmart nel 2019 e ora l’attrice e regista ha preso una direzione decisamente diversa con Don’t Worry Darling, un enigmatico thriller psicologico. Il film riunisce Wilde con la scrittrice di Booksmart Katie Silberman, che ha scritto la sceneggiatura basata su un trattamento narrativo dei nipoti di Dick Van Dyke, Carey e Shane.

Pugh e Styles recitano insieme in Don’t Worry Darling nei panni di Alice e Jack Chambers, giovani e felici sposi novelli che vivono nell’apparentemente idilliaca città della compagnia di Victory. Lo straordinario cast di supporto del film include Olivia Wilde, Chris Pine, Gemma Chan, KiKi Layne e Nick Kroll. Quando una donna della comunità scompare, il personaggio della casalinga Pugh inizia a sospettare che l’utopica città aziendale possa nascondere segreti oscuri e inquietanti. Il primo trailer di Don’t Worry Darling ha debuttato durante il CinemaCon 2022 e ha rapidamente fatto scalpore online per le sue scene di sesso bollenti.

Durante una recente conversazione con Harper’s Bazaar, Florence Pugh ha parlato contro coloro che secondo lei si stanno concentrando troppo sulle scene di sesso di Don’t Worry Darling. In effetti, Pugh si è persino rifiutato di discutere le scene audaci durante l’intervista e invece ha criticato quei critici e fan che stanno riducendo il film alle sue scene intime.

“Quando è ridotto alle tue scene di sesso, o a guardare l’uomo più famoso del mondo che finge di praticare sesso orale alla sua co-star, non è per questo che lo facciamo. Non è per questo che sono in questo settore. Ovviamente, data la natura di assumere la pop star più famosa del mondo, metti in conto che avrai conversazioni del genere. Non è proprio quello di cui parlerò perché [questo film è] più grande e migliore di quello. E le persone che l’hanno fatto sono più grandi e migliori di così.”

Don’t Worry Darling, diretto da Olivia Wilde (“La rivincita delle sfigate”), e interpretato da Florence Pugh (nominata all’Oscar per “Piccole donne”), Harry Styles (“Dunkirk”), la stessa Wilde (l’imminente “Babylon”), Gemma Chan (“Crazy & Rich”), KiKi Layne (“The Old Guard”) e Chris Pine (“La cena delle spie”).

In Don’t Worry Darling Alice (Pugh) e Jack (Styles) hanno la fortuna di vivere nella comunità idealizzata di Victory, la città realizzata da un’azienda sperimentale che ospita, assieme alle loro famiglie, gli uomini che lavorano al progetto top-secret Victory. L’ottimismo sociale degli anni ’50 sposato dal loro amministratore delegato, Frank (Pine) – a metà tra un uomo d’azienda visionario ed un life coach motivazionale – fissa ogni aspetto della vita quotidiana di questo luogo utopico nel mezzo del deserto. Mentre i mariti trascorrono ogni giorno all’interno del quartier generale del Victory Project lavorando allo “sviluppo di materiali innovativi”, le loro mogli, inclusa l’elegante partner di Frank, Shelley (Chan), passano il tempo a godersi la bellezza, il lusso e la dissolutezza della loro comunità. La vita è perfetta, ed ogni esigenza dei residenti viene soddisfatta dall’azienda. Tutto ciò che viene chiesto in cambio è discrezione e impegno incondizionato per la causa del progetto Victory. Quando però iniziano ad apparire delle crepe nella loro vita idilliaca che rivelano qualcosa di sinistro sotto l’attraente facciata, Alice non può fare a meno di chiedersi esattamente cosa stiano facendo alla Victory e perché. Quanto sarà disposta a perdere Alice per far emergere cosa sta realmente accadendo in questo paradiso?

Un thriller psicologico audace e visivamente sbalorditivo, Don’t Worry Darling è un film potente della regista Olivia Wilde che si avvale delle straordinarie interpretazioni di Florence Pugh e Harry Styles, assieme ad un cast perfetto. Il film è interpretato anche da Nick Kroll (“How It Ends”), Sydney Chandler (“Pistol”), Kate Berlant (“C’era una volta… a Hollywood”), Asif Ali (“WandaVision”), Douglas Smith (“Big Little Lies”), Timothy Simons (“Veep – Vicepresidente Incompetente”) e Ari’el Stachel (l’imminente “Respect the Jux”).

Olivia Wilde ha diretto il film da una sceneggiatura scritta dalla sua autrice di “Le rivincita delle sfigate” Katie Silberman, basata su una storia di Carey Van Dyke e Shane Van Dyke (“Chernobyl Diaries – La mutazione”) e la Silberman. Il film è prodotto da Olivia Wilde, Katie Silberman, Miri Yoon e Roy Lee, mentre Richard Brener, Celia Khong, Alex G. Scott, Catherine Hardwicke, Carey Van Dyke e Shane Van Dyke sono i produttori esecutivi.

Il team che ha lavorato per Olivia Wilde dietro le quinte è composto dal direttore della fotografia due volte nominato all’Oscar Matthew Libatique (“A Star Is Born”, “Il cigno nero”), dalla scenografa Katie Byron (“Le rivincita delle sfigate “), dal montatore Affonso Gonçalves (“La figlia oscura”), dal compositore candidato all’Oscar John Powell (“Jason Bourne”), dal supervisore musicale Randall Poster (“No Time to Die”) e dalla costumista Arianne Phillips (“C’era una volta… a Hollywood”). New Line Cinema presenta Don’t Worry Darling che sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Black Adam: uno sguardo ravvicinato ai costumi della Justice Society of America

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La rivista Total Film (via GamesRadar+) ha diffuso una serie di nuove immagini dedicate a Black Adam, diretto da Jaume Collet-Serra con Dwayne Johnson, in cui si possono vedere meglio i costumi della Justice Society of America.

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Black Adam, ecco la Sneak Peek del #SDCC22

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Mark Ruffalo: dopo 10 anni non è ancora stanco di Hulk

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Mark Ruffalo: dopo 10 anni non è ancora stanco di Hulk

In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Tatiana Maslany, star di She-Hulk in cui recita al fianco di Mark Ruffalo, condivide il fatto che il collega veterano del MCU non si è ancora stancato di interpretare l’incredibile Hulk dopo 10 anni. Mentre rifletteva su com’era lavorare con Ruffalo, Maslany rivela la cosa che l’ha sorpresa di più di lui, che si lega al suo entusiasmo duraturo per il personaggio.

“Sento che ciò che mi ha sorpreso di più, ma forse no, solo perché so che è un attore incredibile, è stato quanto arriva sul set con questa sensazione di “tutto è nuovo”. Sembra sempre che lo stia esplorando e sperimentandolo per la prima volta.

Non c’è mai questo senso del tipo “Sì, sì. Lo faccio da 10 anni, lo so come si fa”. È assolutamente presente. Rimane sempre su quel personaggio e ascolta sempre. E crea davvero questo senso sul set con altri attori, e con la troupe e tutti, di totale gioco e spontaneità. E siamo entrambi in tute mo-cap. Eppure, ci siamo sentiti come se fossimo come due bambini che giocano.”

Dal 17 agosto She-Hulk è disponibile su Disney+.

Wolfgang Petersen, addio al regista de La Storia Infinita

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Wolfgang Petersen, addio al regista de La Storia Infinita

Il due volte candidato all’Oscar Wolfgang Petersen, regista di Air Force One, U-Boot 96 e soprattutto La Storia Infinita, è morto all’età di 81 anni. Nato in Germania nel 1941, Petersen ha esordito nel cinema con il thriller psicologico One or the Other of Us con Jürgen Prochnow, che ricevette recensioni ampiamente positive dalla critica. Petersen dirigerà poi uno dei suoi film a oggi più famosi, U-Boot 96, sull’equipaggio di un sottomarino tedesco durante la battaglia dell’Atlantico della seconda guerra mondiale, che ha ottenuto sei nomination all’Oscar, di cui due per Petersen per miglior regia e miglior sceneggiatura adattata.

Grazie al successo dei suoi primi due film, Petersen ha fatto il salto di qualità in lingua inglese con La Storia Infinita del 1984, un adattamento dell’omonimo romanzo fantasy che ha ricevuto recensioni generalmente positive ed è stato un successo al botteghino. Petersen dirige poi Il mio nemico, interpretato da Dennis Quaid, che è stata una delusione critica e commerciale, ma ha continuato a raccogliere un seguito di culto. Dopo essere tornato brevemente alle sue radici da thriller psicologico per Shattered, che non è stato bene accolto dalla critica, Petersen è diventato un regista di riferimento per i film di successo di Hollywood, come Air Force One, In the Line of Fire e Virus Letale.

Deadline ha riportato la notizia che Wolfgang Petersen è morto all’età di 81 anni. Si dice che il due volte candidato all’Oscar sia morto pacificamente nella sua casa di Brentwood lo scorso venerdì a causa della sua battaglia con un cancro al pancreas, morendo tra le braccia della moglie di 50 anni, Maria Antoniette. Il servizio funebre per commemorare Wolfgang Petersen sarà privato per volere della famiglia.

The Divergent Series: curiosità, cast e differenze con i romanzi

The Divergent Series: curiosità, cast e differenze con i romanzi

La cosiddetta The Divergent Series è stata una delle più popolari serie cinematografiche giunte al cinema nello scorso decennio e incentrate su elementi come una società distopica e un contesto fantascientifico. Tratta dai romanzi della scrittrice Veronica Roth, la serie si compone di tre film, intitolati Divergent, Insurgent e Allegiant. Usciti in sala tra il 2014 e il 2015, questi hanno contribuito a lanciare la carriera dell’attrice Shailene Woodley, come anche di alcuni suoi comprimari.

Pubblicata tra il 2011 e il 2013, la trilogia di Divergent incontrò subito il favore dei lettori attratti dal genere, che potevano ritrovare nelle storie narrate dalla Roth atmosfere simili a quelle di Hunger Games e Maze Runner. Tale successo, spinse la Summit Entertainment ad acquisirne i diritti, con l’intenzione di dar vita ad una trasposizione cinematografica cavalcando l’onda del successo del genere. Il processo di scrittura, inoltre, trovò favorevole l’autrice, la quale si dichiarò entusiasta di quanto la trama dei film cercasse di seguire quanto più fedelmente possibile quella dei romanzi.

Una volta arrivati in sala, i film diedero vita ad un buon successo economico. A fronte di un budget complessivo di 305 milioni di dollari, i tre film incassarono a livello globale circa 765 milioni. L’ultimo dei tre, tuttavia, andò incontro ad un minor favore di pubblico, risultando un deciso flop rispetto ai precedenti due. Esso, inoltre, rappresentava la prima parte del terzo romanzo ed era infatti previsto un quarto film, intitolato Ascendant, che avrebbe dovuto coprire la seconda parte e concludere la storia. Dato il calo d’interesse nei confronti della saga, tuttavia, questo venne ufficialmente cancellato nel 2017.

The Divergent Series: la trama dei film

Divergent (2014)

The Divergent Series Divergent

Ambientato in futuro distopico, il primo film introduce la città di Chicago, sopravvissuta ad un disastro apocalittico e ora protetta da alte mura contro gli attacchi esterni. Qui, per controllare la popolazione e mantenere la pace è stato adottato un innovativo sistema. I cittadini sono infatti divisi in cinque fazioni, sulla base delle loro naturali predisposizioni, che assicurano un forte equilibrio sociale. La giovane Beatrice Prior è nata nella fazione degli Abneganti, e suo padre Andrew è un membro di spicco nel consiglio cittadino. Tuttavia, nel momento in cui si sottopone a un test preliminare, che guida i giovani sulla scelta futura, la ragazza risulta essere una Divergente ovvero una persona che possiede la capacità di adattarsi a più fazioni.

Sfortunatamente per lei, i Divergenti sono visti come un pericolo per la stabilità di Chicago. Inizialmente decisa a mantenere il segreto, la giovane si trova però costretta a prendere una posizione nel giorno della Cerimonia della Scelta. A questo punto, sostenuta da suo fratello Caleb, la giovane decide di entrare a far parte degli Intrepidi, rinnegando la sua famiglia. Per dimostrare di essere all’altezza della fazione scelta, però, la giovane si trova a dover superare diverse prove particolarmente complesse. In ciò sarà aiutata dal supervisore Quattro, e da alcuni amici incontrati durante il percorso, ma non mancheranno per lei anche ostacoli, rappresentati in particolare dallo spietato capo degli Eruditi, Jeanine Matthews.

Insurgent (2015)

The Divergent Series Insurgent

Nel secondo film della trilogia, Insurgent, Jeanine Matthews possiede ora il controllo di Chicago. Il leader degli Eruditi è ora decisa a scovare tutti i Divergenti della città, condannandoli all’esilio. Tris, nuovo nome assunto da Beatrice, Caleb, Peter e Quattro sono riusciti a fuggire e a trovare rifugio presso Johanna Reyes, capo dei Pacifici. La loro latitanza, tuttavia, pone sempre più a rischio gli equilibri della città e fuggire è un’opzione che non può essere perseguita a lungo. In tutto ciò, Tris scopre di possedere uno speciale potere in grado di aprire una secolare scatola che contiene un messaggio segreto da parte degli antenati.

Nel momento in cui la crudele Jeanine minaccia di uccidere tre innocenti al giorno, per tutti i giorni in cui la ragazza rifiuterà di consegnarsi agli Eruditi, questa decide di uscire allo scoperto. Il gruppo di ribelli riesce ora ad entrare in contatto con un manipolo di Esclusi, capeggiati da Evelyn. Mentre il gruppo tenta di trovare un modo per rispondere all’attacco della spietata rivale, gli equilibri tra di loro si spezzeranno e riformeranno in modo imprevedibile, e ben presto ognuno di loro sarà costretto a riconsiderare le proprie certezze.

Allegiant (2016)

Allegiant ha inizio in seguito all’apertura della misteriosa scatola lasciata in eredità dagli antenati. Grazie a questa, Tris e tutta la popolazione di Chicago scoprono di essere il frutto di un esperimento atto a riportare la razza umana alla purezza originale. La giovane sembra dunque possedere le caratteristiche che gli scienziati ricercano da secoli, e grazie a cui si aspira a riportare nuova vita nel genere umano. Libera di varcare le soglie della città, Tris raggiunge dunque il Dipartimento di Sanità Genetica, desiderosa di andare fino in fondo ai misteri di questa faccenda.

La sua ricerca, tuttavia, la porterà ad entrare in contrasto con quelli che credeva fossero suoi amici. Christina, infatti, inizia ad essere invidiosa del dono dell’amica, mentre Quattro non riesce ad accettare il fatto che lei si fidi così ciecamente delle parole degli scienziati. Entrata in contatto con il capo del Dipartimento, David, la giovane si renderà conto che non tutta la verità è stata detta, e ci sono ancora sconvolgenti verità sul suo passato che devono venire a galla. Nel frattempo, a Chicago, Evelyn ha preso il controllo della città, e Quattro aspira ad unirsi a lei. Giunta a questo punto del suo percorso, Tris dovrà decidere per chi vale la pena combattere e sacrificarsi.

The Divergent Series: il cast dei film

Per il ruolo di Tris, i produttori avevano in mente un solo nome, quello di Shailene Woodley. L’attrice, tuttavia, non era convinta di voler accettare la parte. Dopo aver parlato con la sua amica Jennifer Lawrence, protagonista di Hunger Games, si convinse a ricoprire il ruolo di Tris. Per il personaggio di Quattro, invece, venne scelto l’attore Theo James, il quale accettò di partecipare a condizione che gli venisse permesso di girare da sé anche le scene più complesse, senza ricorrere a controfigure. Infine, tra i protagonisti, si annovera Miles Teller, nel ruolo di Peter. Questi, inizialmente, si era candidato per la parte di Quattro, e non era certo di voler accettare altrimenti. Venne tuttavia convinto dalla Woodley, con la quale ha una solida amicizia.

Per il ruolo della perfida Jeanine Matthews i produttori scelsero invece la premio Oscar Kate Winslet. Per lei si trattava del primo ruolo da cattiva della sua carriera, e per poter risultare più convincente decise di mantenere una certa distanza dagli altri attori, evitando di comportarsi in modo troppo dolce nei loro confronti. A dar vita a Caleb, fratello della protagonista, è invece l’attore Ansel Elgort. Questi ebbe qui modo di stringere un ottimo legame con la Woodley, che avrebbe poi recitato nel ruolo della sua fidanzata nel film Colpa delle stelle.

Nei film sono poi presenti gli attori Zoë Kravitz nei panni di Christina, Jai Courtney in quelli di Eric, Maggie Q nel ruolo della dottoressa Tori, e Ashley Judd per il personaggio di Natalie Prior. A partire dal secondo film, si aggiungono poi anche gli attori Naomi Watts nel ruolo di Evelyn, la quale indossò una parrucca scura per l’occasione, la premio Oscar Octavia Spencer nei panni di Johanna, e Rosa Salazar in quelli di Lynn. Nel terzo film sono invece presenti Jeff Daniel nel ruolo dello scienziato David, e Bill Skarsgård nei panni di Matthew.

The Divergent Series: le differenze con i libri

Nell’adattare i tre romanzi della Roth, come al solito, si sono rese necessarie alcune modifiche ai personaggi o agli eventi della storia. Ciò è motivato dalla necessità di rendere più cinematografici tali elementi, andando così incontro ad un maggior favore di pubblico. Nonostante ciò, l’autrice dei libri si è dichiarata soddisfatta delle modifiche attuate e degli sforzi volti a mantenere una generale fedeltà ai testi letterari di riferimento. Ciò che per lo studios di produzione era invece assolutamente necessario attenuare era l’atmosfera eccessivamente cupa e la violenza troppo presente. L’intento, infatti, era quello di realizzare dei film che non ottenessero restrizioni di pubblico e fossero così fruibili da tutti.

Tra i primi e più significativi cambiamenti, vi quello relativo al rapporto tra le fazioni. Per accentuare il conflitto tra gli appartenenti a gruppi diversi, si è infatti tenuto a sottolineare in più occasioni quanto tra questi vi siano nette divisioni, tanto nello stile di vita che nel pensiero. Oltre a questo, è la natura dei personaggi ad aver subito talvolta radicali trasformazioni nel passaggio dalla pagina allo schermo. La più evidente è probabilmente quella relativa al personaggio di Peter. Nei libri, infatti, questo viene descritto come un vero e proprio mostro, dedito alla violenza e al tradimento. Per i film tali elementi non vengono ignorati, ma sono certamente addolciti dalla presenza di un marcato umorismo che contraddistingue il personaggio e lo fa risultare più umano.

Differenze si ritrovano anche nei confronti del carattere di Quattro. Alla fine del film, infatti, questi viene visto dar luogo ad un atto di gentilezza nei confronti del severo padre. Tale umanità in più favorisce l’identificazione del pubblico con il personaggio, che assume ancor di più i connotati di un eroe. Un’altra significativa differenza è riscontrabile nelle prove che Tris si trova a dover affrontare per poter entrare a far parte degli Intrepidi. Per il film era infatti essenziale trovare delle soluzioni visivamente accattivanti e più coinvolgenti per il pubblico. Ecco dunque che nasce l’idea per la scatola di specchi in cui la protagonista si trova rinchiusa.

The Divergent Series: dove vedere i film in streaming

Per gli amanti della saga, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di The Divergent Series sono infatti presenti nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video, Now TV e Infinity. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video. Il primo capitolo, Divergent, è invece presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 agosto alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset. 

Fonte: IMDb, CinemaBlend, ScreenRant

10.000 A.C.: tutto quello che c’è da sapere sul film

10.000 A.C.: tutto quello che c’è da sapere sul film

Il regista Roland Emmerich è celebre per film catastrofici come Independence Day, The Day After Tomorrow, 2012 o il recente Moonfall. Nella sua filmografia si ritrovano però anche titoli di diverso genere, come i drammi storici Il patriota, Anonymous e Stonewall. Sempre legato alla storia, o meglio alla preistoria, è anche uno dei suoi film più singolari. Si tratta di 10.000 A.C., ambientato nell’anno indicato dal titolo e basato su ricostruzioni storiche particolarmente avanzate di quell’epoca lontanissima dai giorni nostri. Emmerich conduce dunque lo spettatore in un’avventura insolita, ricca di meraviglie paesaggistiche, animali ormai estinti e storie a dir poco epiche.

Scritto dallo stesso Emmerich insieme al compositore Harald Kloser, il film è stato ideato prendendo spunto da quanto ipotizzato nel libro Impronte degli dei, del giornalista britannico Graham Hancock. In questo saggio di natura archeologica e antropologica, lo scrittore sostiene l’esistenza di civiltà pre-diluviane, come anche che l’esistenza di alcuni siti archeologico come le Piramidi di Giza, siano in realtà molto più antiche di quello che si crederebbe. 10.000 A.C. fa dunque sue queste teorie, immaginando cosa potrebbe significare la loro effettiva veridicità e come poteva essere la vita nel X millennio a.C.

Costato 105 milioni di dollari, il film si affermò come un buon successo economico, pur se in molti lo indicano come uno dei titoli meno entusiasmanti del regista. A distanza di oltre un decennio dalla sua uscita è però un film da riscoprire, anche solo per il fascino delle sue teorie storiche. Prima di intraprendere una visione del film, sarà certamente utile approfondire alcune curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

10.000 A.C.: la trama del film

Ambientato nell’epoca delle prime manifestazioni umane, quando gli uomini erano guidati da spiriti e profezie ed ogni loro azione era compiuta in nome della natura, il film narra le avventure di un giovane cacciatore di mammut di nome D’leh, appartenente ad una tribù primitiva. Con il ritorno degli imponenti animali, per lui e i suoi simili riprende la stagione della caccia. Insieme a D’leh c’è anche Evolet, una bellissima ragazza dagli occhi blu di cui il protagonista è follemente innamorato. Quella che doveva essere una comune battuta di caccia si trasforma però in una vera e propria missione di salvataggio.

Evolet e altri membri della tribù vengono infatti rapiti da misteriosi guerrieri che intendono rendere loro schiavi i prigionieri. D’leh e quanti rimasti con lui si mettono dunque da subito sulle loro tracce per salvarli, compiendo un viaggio ben oltre le terre da loro conosciute. Spingendosi ai confini del loro mondo, il gruppo si troverà a dover affrontare innumerevoli pericoli, da impervie montagne innevate ad attacchi di pericolosi animali, come le temute tigri dai denti a sciabola. Il loro cammino li condurrà poi in quello che è oggi noto come Egitto, dove si dovrà consumare una battaglia all’ultimo sangue.

10.000 AC film

10.000 A.C.: il cast del film, la lingua e il finale alternativo

Per questo film Emmerich ha preferito affidarsi ad attori sconosciuti, convinto che far interpretare i personaggi protagonisti a dei volti noti del cinema avrebbe dato vita ad un tipo di film lontano da quello che lui voleva realizzare. Per il ruolo di D’leh è dunque stato scelto Steven Strait, qui in uno dei suoi primi ruoli da protagonista. Nel ruolo di Evolet vi è invece Camilla Belle, mentre Cliff Curtis è Tic’Tic, amico di D’leh. L’attore Affif Ben Badra è Warlord, il leader dei guerrieri nemici e Marco Khan è il suo braccio destro One-Eye. Completano il cast Mona Hammond nei panni della vecchia madre e Tim Barlow in quelli de L’Onnipotente.

Nel concepire il film, si era inizialmente ipotizzato di utilizzare una lingua antica similmente a come avvenuto per La passione di Cristo e Apocalypto. Emmerich però rifiutò l’idea, sostenendo che l’utilizzo di una simile caratteristica avrebbe tolto emozione al racconto. Si optò invece per concepire insieme ad alcuni esperti un differente tipo di linguaggio, poi utilizzato nel film. Esiste inoltre un finale alternativo, ambientato anni dopo la conclusione del film, dove l’anziano narratore, interrogato da un bambino, afferma che le Montagne degli Dei, ovvero le Piramidi, erano state dimenticate ed erano finite sepolte sotto la sabbia, ricollegandosi dunque all’idea che la loro riscoperta millenni dopo avrebbe portato ad un’errata datazione della costruzione delle piramidi.

10.000 A.C.: il trailer e dove vederlo in streaming e in TV

È possibile fruire di 10.000 A.C. grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì agosto alle ore 00:30 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Vice – L’uomo nell’ombra: trama, cast e curiosità sul film

Vice – L’uomo nell’ombra: trama, cast e curiosità sul film

Dopo aver vinto un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale con La grande scommessa, il regista Adam McKay (anche noto per film comici come Anchorman, Ricky Bobby e Fratellastri a 40 anni) è tornato al cinema nel 2018 con Vice – L’uomo nell’ombra (qui la recensione). Se nel precedente lungometraggio egli raccontava la storia di quanti previdero e trassero fortuna dalla crisi economica del 2008, in questo nuovo lavoro egli si impegna a svelare l’uomo nell’ombra del titolo, ovvero Dick Cheney, vicepresidente degli Stati Uniti dal 2001 al 2009 sotto la presidenza di Bush. Si anima così un racconto tanto appassionante quanto sconvolgente.

Pur non apparendo volutamente mai in primo piano, Cheney è infatti considerato l’uomo che ha realmente governato gli Stati Uniti dei primi anni Duemila. Egli si è trovato a gestire l’attacco terroristico dell’11 settembre e la guerra che ne è poi scaturita, imponendo la propria linea di pensiero a riguardo. Nel ritrarre la sua ascesa al potere, McKay non rinuncia ad alcune esagerazioni o inaccuratezze, dando però così vita ad un racconto che non può far a meno della forma cinematografica con cui viene raccontato. Attraverso metafore, simbolismi e giochi metacinematografici, il regista dà vita ad uno dei migliori film del suo anno.

Candidato ad otto premi Oscar, tra cui miglior film, Vice – L’uomo nell’ombra è infine stato premiato per il miglior trucco e acconciatura. Si tratta di un film tanto divertente quanto inquietante, che svela i giochi di potere che si agitano da sempre nell’ombra. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Vice – L’uomo nell’ombra: la trama del film

Protagonista del film è Dick Cheney, un uomo discreto e riservato che dopo un passato segnato dall’alcolismo, inizia a lavorare come stagista alla Casa Bianca durante la presidenza di Richard Nixon, ricoprendo ruoli sempre più importanti nelle amministrazioni USA degli ultimi cinquant’anni. Dietro ai suoi successi vi è in particolare sua moglie Lynne, la quale lo ha sempre spinto ad ottenere di più. Guidato dall’amico e collega Donald Rumsfeld e sostenuto dalla lealtà della moglie, riesce a insinuarsi discretamente ed in modo incisivo nel susseguirsi dei differenti governi.

A frenare la sua ascesa sembrò ad un certo punto pensarci una brutta malattia, che spinse Cheney a ritirarsi. Tale situazione cambiò però ben presto nel momento in cui gli viene offertà l’opportunità di approdare alla vicepresidenza del paese con George W. Bush, ottenendo di fatto un potere decisionale quasi totale. In particolare, durante questo incarico, Cheney avrà la capacità di manovrare con abilità e discrezione le decisioni più importanti a livello amministrativo e militare, determinando l’assetto politico degli Stati Uniti anche degli anni a venire.

Vice - L'uomo nell'ombra cast

Vice – L’uomo nell’ombra: il cast del film

Per interpretare Dick Cheney, McKay ha voluto l’attore Christian Bale, con il quale aveva già collaborato in La grande scommessa. Per assumere questo ruolo, Bale ha guadagnato circa 20 chili, si è rasato la testa, si è sbiancato le sopracciglia e si è esercitato per ispessire il collo similmente a quello del vero Cheney. Bale ha inoltre affermato di aver raggiunto il fisico massiccio per il film mangiando un sacco di torte. L’attore ha inoltre raccontato che a causa dello stile di regia improvvisato di Adam McKay, ha dovuto fare più ricerche per questo film rispetto a qualsiasi altro film da lui interpretato. Bale ha infatti dovuto imparare a padroneggiare i manierismi e il vernacolo di Dick Cheney.

Ad interpretare Lynne, la moglie di Cheney, vi è invece l’attrice Amy Adams. Questa è rimasta nel personaggio durante le riprese, soprattutto mantenendo la voce distinta della donna. Avrebbe anche avuto dibattiti politici con il regista mantenendo tale voce. Il premio Oscar Sam Rockwell interpreta invece George W. Bush. Per questo ruolo, la più grande preoccupazione fisica dell’attore era il modo di parlare “a labbra in avanti” di Bush. Ha pertanto richiesto una protesi nella regione della bocca, oltre al naso completamente prostetico che indossava per il film. Nel film compaiono poi anche Steve Carell nei panni di Donald Rumsfeld, Alison Pil in quelli di Mary Cheney e Tyler Perry come Colin Powell. L’attore Jesse Plemons è invece Kurt, il narratore.

Vice – L’uomo nell’ombra: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È comunque possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Vice – L’uomo nell’ombra è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 16 agosto alle ore 23:00 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, Viola Davis nel cast

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Dopo Peter Dinklage, Viola Davis è il nuovo nome di grande prestigio a unirsi al cast di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, il racconto prequel della saga di Hunger Games.

Davis interpreterà Volumnia Gaul, la mente diabolica dietro all’idea dell’incontro mortale tra adolescenti alla base della storia, gli Hunger Games.

Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, il film

Basato sul romanzo prequel del 2020 di Suzanne Collins, Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente è ambientato 64 anni prima degli eventi della trilogia di Hunger Games   a partire dalla mattina della mietitura dei Decimi Hunger Games, dove un 18enne Coriolanus Snow viene assegnato come mentore per la ragazza tributo del Distretto 12 impoverito.

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il suo lignaggio in via di estinzione, una famiglia un tempo orgogliosa che è caduta in disgrazia nella Capitale del dopoguerra. Con l’avvicinarsi della decima edizione di Hunger Games, il giovane Snow è allarmato quando gli viene assegnato l’incarico di essere mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del povero Distretto 12. Ma, dopo che Lucy Grey attira tutta l’attenzione di Panem sfidando tutti durante la cerimonia della mietitura, Snow pensa che potrebbe essere in grado di ribaltare le probabilità a loro favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e la ritrovata competenza politica, la corsa di Snow e Lucy contro il tempo per sopravvivere rivelerà alla fine chi è un usignolo e chi è un serpente.

Tom Blyth e Rachel Zegler interpreteranno rispettivamente Coriolanus Snow e Lucy Gray, Hunter Schafer sarà Tigris Snow, Peter Dinklage sarà Casca Highbottom, Viola Davis sarà Volumnia Gaul.

Scritto da Michael Lesslie e basato su una bozza di Collins e Michael Arndt, il film sarà diretto dal regista di Hunger Games Francis Lawrence. Sarà guidato dalla produttrice del franchise Nina Jacobson e dal suo partner di produzione Brad Simpson, insieme a Francis Lawrence. Suzanne Collins, Tim Palen e Jim Miller saranno i produttori esecutivi. Meredith Wieck e Scott O’Brien stanno supervisionando per conto dello studio. Il prequel è attualmente previsto per il 17 novembre 2023 nelle sale.

Johnny Depp dirigerà Modigliani, prodotto da Al Pacino

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Johnny Depp dirigerà Modigliani, prodotto da Al Pacino

Johnny Depp tornerà a dirigere un film per la prima volta dopo 25 anni. L’attore tornerà dietro la macchina da presa per Modigliani, un dramma biografico sull’artista Amedeo Modigliani. Al Pacino sta producendo il film insieme a Barry Navidi. IN.2, il ramo europeo della società di produzione Infinitum Nihil, sostiene il film.

Basato sull’omonima opera teatrale di Dennis McIntyre e adattato per lo schermo da Jerzy e Mary Kromolowski, Modigliani si svolge nella Parigi del 1916 e racconta la storia del pittore e scultore italiano. Modigliani, “a lungo considerato lui stesso un fallimento critico e commerciale, attraversa 48 ore turbolente e movimentate che diventeranno un punto di svolta nella sua vita, consolidando infine la sua reputazione di leggenda artistica”.
“La saga della vita del signor Modigliani è quella che sono incredibilmente onorato di portare sullo schermo”, ha detto Depp in una nota. “È stata una vita di grandi difficoltà, ma alla fine il trionfo: una storia universalmente umana in cui tutti gli spettatori possono identificarsi”.

Il film è uno degli sforzi di Depp per ricominciare la sua carriera sulla scia del suo processo per diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard. La giuria ha ritenuto che Heard avesse diffamato Depp nel suo articolo di opinione sul Washington Post del 2018, che alludeva a una vittima di violenza domestica. Tuttavia, la giuria ha anche ritenuto che Depp diffamasse Heard, tramite il suo avvocato, mentre combatteva contro le sue accuse.

Sebbene Hollywood si sia tenuto alla larga da Johnny Depp, lui è stato in grado di trovare lavoro con società di produzione europee. Ha anche recitato nel ruolo del controverso re Luigi XV nel film Jeanne du Barry, della regista francese Maïwenn, un film drammatico storico sulla concubina di un reale.

Jeanne du Barry sarà il primo ruolo di attore importante di Depp dal 2020, anno un cui è uscito Minamata, e in cui interpretava il fotografo di guerra W. Eugene Smith. Lo stesso anno, Depp è stato costretto dalla Warner Bros. ad abbandonare la serie spin-off di Harry Potter Animali fantastici dopo aver perso la causa per diffamazione contro il tabloid britannico The Sun, che aveva caratterizzato Depp come un “picchiatore di moglie“. Madds Mikkelson ha sostituito Depp nel ruolo del mago oscuro Gellert Grindelwald nel film del 2022 Animali Fantastici: I segreti di Silente.

L’attore ha esordito alla regia nel 1997 con Il coraggioso, in cui recitava al fianco di Marlon Brando, che non è stato accolto bene da pubblico e critica.

Il film segna anche un’altra collaborazione tra Pacino e Navidi, che hanno lavorato insieme nel corso degli anni in Il Mercante di Venezia del 2004, Wilde Salomé del 2011 e Salomé del 2013.

“Questo progetto è stato molto vicino al cuore di Al. Lui mi ha fatto conoscere lo spettacolo Modigliani molti anni fa e me ne sono innamorato all’istante”, ha detto Navidi. “Questa è una fetta della vita di Modigliani e non una biografia. È stato un mio sogno lavorare di nuovo con Johnny: è un vero artista con una visione straordinaria per portare questa grande storia sullo schermo.”

Ezra Miller fa pubbliche scuse, stanno cercando un trattamento per “complessi problemi di salute mentale”

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La star di The Flash, Ezra Miller, dice che stanno cercando un trattamento per “complessi problemi di salute mentale”. In una dichiarazione fornita a Variety da un rappresentante dell’attore, Miller ha rotto il silenzio sul comportamento preoccupante che hanno mostrato negli ultimi anni, comportamento che ha portato a una serie di problemi legali e accuse di aggressioni e abusi. Miller si è anche scusato per le loro azioni.

“Avendo recentemente attraversato un periodo di intensa crisi, ora capisco che sto soffrendo di complessi problemi di salute mentale e ho iniziato il trattamento in corso”, afferma Miller. “Voglio scusarmi con tutti per aver allarmato e sconvolto il mio comportamento passato. Mi impegno a fare il lavoro necessario per tornare a una fase sana, sicura e produttiva della mia vita”.

L’attore tormentato, che non è binario e usa loro come pronomi, ha interpretato il personaggio della DC Comics Barry Allen in Justice League del 2017 e in Zack Snyder’s Justice League del 2021. Ma il loro ruolo nel franchise di fumetti è stato oscurato dal loro comportamento fuori dallo schermo, che ha allarmato gli amici e i colleghi dell’attore, così come la Warner Bros., lo studio dietro a The Flash.

Più di recente, Miller è stato accusato di furto con scasso nel Vermont, dopo che la polizia di stato ha indagato su un incidente che ha visto diverse bottiglie di alcol prelevate da una residenza mentre i proprietari della casa non erano presenti. L’attore ha fatto notizia nel 2020 dopo che è emerso un video in cui sembrava stessero soffocando una donna fuori da un bar in Islanda.

Non sono state presentate accuse. L’attore è stato arrestato due volte alle Hawaii quest’anno, una volta per condotta disordinata e molestie. Negli incidenti alle Hawaii, Miller non ha contestato un singolo conteggio di condotta disordinata illecito e ha pagato una multa di $ 500 e $ 30 di spese processuali. L’accusa di molestia è stata respinta.

La serie di scandali è diventata una valanga difficile da gestire per le pubbliche relazioni, non solo per Miller, ma anche per la Warner Bros. Discovery, che ha l’attore sotto contratto per due dei suoi franchise cardine: i film DC Comics e la serie spin-off di Harry Potter, Animali Fantastici. Una fonte vicina allo studio afferma che la Warner Bros. sostiene la decisione di Miller di cercare un aiuto professionale.

Il film The Flash

The Flash arriverà finalmente nelle sale il 23 giugno 2023. Il film vede Ezra Miller riprendere il ruolo di Barry Allen da Justice League e sarà affiancato da Sasha Callie nei panni di Supergirl e Michael Keaton nel suo grande ritorno nei panni di Batman, 31 anni dopo la sua ultima apparizione in Batman Il Ritorno.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash con Ezra Miller

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 23 giugno 2023. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Kiersey Clemons tornerà nei panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack Snyder’s Justice League (il personaggio era stato tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Brian e Charles, la recensione del film con David Earl

Brian e Charles, la recensione del film con David Earl

Volto noto ai fortunati abbonati Netflix che hanno potuto godersi le tre stagioni dell’After Life di Ricky Gervais, quelle di David Earl sono sicuramente una faccia e una comicità che non passano inosservate. Tanto più in una commedia estiva decisamente sui generis come il Brian e Charles di Jim Archer, già regista del cortometraggio di partenza, nato dagli spettacoli teatrali che avevano tenuto a battesimo la strana coppia protagonista composta dal solitario inventore gallese e dal suo strano amico, interpretato – come sul palco dei tanti comedy club – da Chris Hayward (The IT Crowd).

Una creatura nata dalla disperazione più che dall’amore o dalla volontà di sfidare dei limiti, e dall’immaginazione. Dote che non manca ai nostri eroi e che il film invita a coltivare e sviluppare, facendone una forza, a prescindere dallo scetticismo altrui. Non un Frankenstein moderno, insomma, né un iper tecnologizzato robot come il Jeff di Finch o un’affascinante umanoide come la Alicia Vikander di Ex Machina… siamo più dalle parti del – troppo! – misconosciuto Robot & Frank del 2012, dove erano Frank Langella e Peter Sarsgaard (in voce) a regalare emozioni analoghe.

Brian e Charles, vita e opere

Brian è un inventore solitario che vive in una remota valle nel Galles del Nord. In apparenza, la solitudine non sembra infastidirlo e trascorre gran parte della sua vita solitaria nel suo laboratorio fatiscente costruendo oggetti bizzarri che nessuno vuole.

Fino a che un giorno, Brian costruisce un robot. Lo realizza usando una vecchia lavatrice e una testa di manichino malconcia. Alto oltre 2 metri, Charles ha un aspetto che ricorda quello di un anziano un po’ malfermo. Inizialmente Charles stenta ad attivarsi, poi una sera buia e tempestosa Brian torna a casa e scopre che Charles non solo funziona, ma ha superato tutte le sue aspettative. È una forma di vita in grado di camminare e parlare, con i modi di un bambino curioso, desideroso di conoscere l’ambiente circostante e il funzionamento di ogni cosa.

All’inizio Brian e Charles si divertono insieme, il robot è l’antidoto perfetto alla solitudine di Brian. Tuttavia, man mano che il loro rapporto evolve, le cose diventano sempre più tese. Charles, come un adolescente, reclama indipendenza, sempre più ossessionato dal desiderio di scoprire il mondo. Ma Brian è restio a condividere il suo robot con il mondo esterno, persino a farlo allontanare troppo, perché il mondo là fuori è pericoloso. Come dimostrano i Tommington, una famiglia locale, e in particolare Eddie, un agricoltore che in passato ha già bullizzato Brian. Ma grazie a Charles, Brian acquisisce fiducia in se stesso  e stringe amicizia con Hazel, una donna del posto, come Brian timida e solitaria. I due si avvicinano ancora di più, quando, all’improvviso, la peggiore delle paure di Brian si avvera: Charles scompare.

Diverso è bello

Per quanto si senta la mancanza dello humour sferzante e adulto che Earl e Hayward sviluppavano sul palco, dal vivo, la forma del lungometraggio permette di affrontare il rapporto tra Brian e Charles in un modo diverso, più ricco e complesso di quanto necessitassero gli sketch comici. Crescita, conflitto, evoluzione sono tappe imprescindibili del passaggio all’età adulta, è evidente, ma per una volta possiamo evitare di immolare su quell’altare immaginazione e innocenza.

Sono questi i pilastri di una commedia, che potrebbe non trascinare i meno preparati allo spirito cinico e spiazzante del Brian di After Life, ma che saprà conquistare nonostante un ritmo funzionale all’effetto sorpresa richiesto. Soprattutto per la sincerità, la semplicità e la forza emotiva che si rivela capace di trasmettere, irresistibile. E unica, a conferma che ogni diversità – come ogni sentimento – è meravigliosa e da curare, proteggere e rispettare.

Brian e Charles presentati da David Earl e Chris Hayward

Brian e Charles presentati da David Earl e Chris Hayward

Dopo un inverno particolarmente rigido Brian entra in una profonda depressione; completamente isolato e senza nessuno con cui parlare, Brian fa quello che qualsiasi persona sana di mente farebbe di fronte a una situazione così malinconica: Costruisce un robot, Charles. Ma chi sono Brian e Charles?

Ce lo hanno raccontato il regista del film – in sala a partire dal 31 agosto, distribuito da Lucky Red – e i suoi due complici, gli interpreti principali David Earl (After life) e Chris Hayward (The It Crowd), che dopo aver portato questi due personaggi surreali sui palcoscenici di tanti comedy club si sono prestati a farne un corto prima e un film poi. E a raccontarne la genesi…

Genesi che potete raccontarci?

DAVID EARL: Sono stato Brian per diversi anni, sui palchi dei piccoli club del Regno Unito e degli Stati Uniti, e nella mia testa. L’ho immaginato – e portato avanti per anni – come il peggior stand-up comedian del mondo, uno sempre a disagio sul palco. Poi, il passaggio successivo, è stato quello di inventare una finta trasmissione su internet, dove le persone telefonavano senza sapere nulla, e dove una notte il produttore ha risposto usando un software vocale, creando così di fatto il personaggio di Charles. Lui ci metteva del tempo per rispondere, dovendo digitare le risposte che il computer avrebbe poi recitato, e così è nato questo rapporto particolare tra Brian e Charles. Quando Chris ha sentito la trasmissione ha detto che voleva interpretarlo, renderlo vivo. Perciò abbiamo continuato insieme a portarlo in giro nei locali notturni, e abbiamo visto che il pubblico gli si era molto affezionato, al punto da pensare che avremmo potuto farne altro. Un progetto che avevamo accantonato, fino a quando la  film4 ci ha contattati…

Un progetto che è cambiato durante il percorso…

CHRIS HAYWARD: Sicuramente si, soprattutto tra cortometraggio e spettacolo dal vivo. Abbiamo cercato di immaginare diversi modi in cui si comportano i personaggi, anche perché in un film diretto a un pubblico più vasto volevamo renderli più piacevoli. Più di quello della versione ‘Stand up’ dei club, Dove Brian era più adulto, più duro, più al limite. Abbiamo guardato a quel che avevamo fatto e deciso che volevamo conservare elementi differenti del personaggio di Charles che erano piaciuti al pubblico, come le discussioni con Brian, la parte del ballo. Qui vedi tutto, tutte le fasi, anche accorciate, dalla creazione iniziale, con lui bambino, all’apprendimento e alla crescita, fino all’adolescenza. In questa versione abbiamo voluto rendere Brian più dolce, farne un vero emarginato, in modo che per il pubblico fosse più facile relazionarcisi e fare il tifo per lui. Come abbiamo fatto anche per Charles.

Personaggi che siete riusciti a non rendere mai noiosi, che avete fatto vostri?

CHRIS HAYWARD: Riusciamo a farli funzionare ancora perché ci siamo sempre divertiti tantissimo a rappresentarli. Quando ci esibivamo dal vivo, o nel corto, c’è sempre stata una atmosfera di grande divertimento, l’obiettivo della giornata è sempre stato di far ridere altro. E questo ha aiutato a mantenere una certa freschezza, a evitare di diventare noiosi. Anche sul set.

DAVID EARL: E’ vero che il personaggio è quello, ma in un club ogni notte è diverso, anche per il publico, e portarlo in media diversi – dal corto al film – ha anche aiutato a mantenere quella freschezza e spero di riuscire a farlo. Quanto al resto, io SONO Brian. Come lui inventa cose che non servono a niente o non funzionano mai, anche io continuo a fare cose che non mi riescono, ma vado avanti.

E qual è stata la tua creazione più riuscita, invece?

DAVID EARL: Direi i miei figli, quelli veri.

E’ un caso che il rapporto tra i due, sia quello tra padre e figlio?

DAVID EARL: E’ una idea entrata tardi durante la fase di scrittura. Negli spettacoli dei club Charles era un personaggio adulto, nel film abbiamo mostrato un bambino che cresce, diventa un adolescente e vuole andare a scoprire il mondo, e il divertimento veniva da quello. In quel periodo mio figlio Angus, aveva circa 15 anni, con tutto quel che implica in termini di desiderio di fuga e di indipendenza, e l’esperienza personale è servita molto a costruire una relazione complessa, difficile. Ma alla fine, guardando il film, ho sentito che avesse una sua verità emotiva.

Cosa vi piacerebbe trasmettere al pubblico più giovane, dei figli e dei ragazzi che crescono?

DAVID EARL: Mi piacerebbe che avessero voglia di costruire delle cose, che il film catturi la loro immaginazione e faccia venire loro voglia di realizzare qualcosa, o di sviluppare delle curiosità. Io stesso continuo a sognare a occhi aperti. E’ una via di fuga importantissimo, anche per arrivare a fine giornata. Ne hai bisogno per sopravvivere.

JIM ARCHER: La vita sarebbe più grigia, senza. Spero che la gente che vedrà il film userà la propria immaginazione, anche per accettare e sentire come credibili i personaggi. La scommessa più grande del film è proprio di far sì che le persone possano prendere a cuore le sorti di un uomo che ha un rapporto con un robot fatto con una lavatrice.

Dopo uno spettacolo, un corto e un film, come continuerete?

CHRIS HAYWARD: Forse con un musical, o un fumetto, un libro per bambini…

JIM ARCHER: Abbiamo diverse idee del genere, in effetti.

CHRIS HAYWARD: Sono opzioni, ma dipenderà da come va il film!

MCU: 10 cattivi morti troppo presto (secondo Reddit)

MCU: 10 cattivi morti troppo presto (secondo Reddit)

Senza i cattivi non ci sarebbe nulla da fare per i supereroi. Sconfiggerli è necessario, ma ci sono casi in cui la vita di un villan è davvero troppo breve. Ad esempio, Thor: Love and Thunder ha ricevuto recensioni contrastanti da parte del pubblico e della critica proprio perché Gorr il Dio Macellaio viene ucciso nello stesso film in cui viene introdotto nell’MCU.

Non è la prima volta che nel Marvel Cinematic Universe un cattivo viene fatto fuori prima che possa mostrare ciò di cui è capace. Gli utenti di Reddit hanno aperto un dibattito su quali nemici MCU sono stati uccisi troppo presto, mostrando opinioni in parte prevedibili in parte sorprendenti.

Erik Killmonger

Killmonger Black PantherL’utente di Reddit Cbekel3618 pensa che questo personaggio non doveva essere ucciso così presto, in quanto possedeva tutte le carte necessarie per essere un rivale duro a morire. “Penso che avrebbe scritto un capitolo incredibile per i Wakanda, essendo l’equivalente di Magneto o Loki in questo mondo.”

Tuttavia, la storia di Killmonger è tutta racchiusa nel film del 2018 che sviluppa contemporaneamente il personaggio di Erik Killmonger e quello di T’Challa. Il personaggio ritorna nella serie Disney+ What If…? , una piccola consolazione ai margini del canone MCU.

Hela

Hela MCUHela è uno dei più grandi nemici di Thor, nonché la sorella del Dio del Tuono. Tra tutte le lotte di famiglia viste nell’MCU, il primato spetta all’epica battaglia tra Hela Thor al ritmo di “Immigrant Song” di Led Zeppelin che vediamo in Ragnarok.

Tuttavia, per un Redditor il tempo del cattivo nell’MCU è stato troppo breve. L’utente è speranzoso: “Hela scompare prima che la spada la colpisca. Possono facilmente riportarla indietro.” Se il pubblico non vede la morte, allora non è mai avvenuta. Se ci affidiamo a questa regola non scritta del mondo del cinema, Hela potrebbe fare ritorno nella Saga del Multiverso.

Ultron

Ultron MCUTra le varie scene divertenti di Avengers: Age of Ultron ricordiamo la festa in cui ogni Avenger cerca di sollevare il martello di Thor – si muove un cattivo veramente minaccioso: l’antagonista James Spader/ Ultron.

L’utente di Reddit MsGhostyGhost pensa che Ultron avrebbe dovuto fermarsi per più tempo nell’MCU,  invece ha avuto a disposizione un solo film. Tuttavia, in Doctor Strange nel Multiverso della follia compaiono i robot di Ultron come guardie degli Illuminati, quindi c’è la possibilità che il cattivo maniacale ritorni nell’MCU anche in futuro.

Ulysses Klaue (Klaw)

Andy Serkis Ulysses Klaue MCUAnche Klaue è apparso in Age of Ultron, ma ha avuto un ruolo molto più rilevante in Black Panther. Tuttavia, vista la rilevanza di Klaue come nemico di Pantera Nera nei fumetti, nel film del 2018 il personaggio è alquanto deludente: l’eroe e il cattivo non combattono nemmeno una volta!

Anche per questo motivo, DoILookLikeASkater pensa che il Klaue avrebbe dovuto sopravvivere invece di essere ucciso: ”Voglio solo più Andy Serkis nei panni di Klaue.” Serkis si stava calando perfettamente in Klaw, come fa con tutti i suoi ruoli, e si stava divertendo a interpretare il mercenario sudafricano, ma purtroppo è stato fatto fuori troppo presto.

Ronan l’Accusatore

MCU cattivi peggioriRonan è apparso due volte nell’MCU e il potenziale del personaggio è stato sprecato entrambe le volte. Ronan l’Accusatore dovrebbe essere un cattivo imponente e terrificante, ma sia in Guardiani della Galassia che in Capitan Marvel sembra più che altro un elemento ironico.

L’utente Reddit SmokedSpirit non ha apprezzato la morte precoce del personaggio: “Non gli hanno dato abbastanza spazio nella storia e nelle scene.Ronan non ha mai avuto modo nell’MCU di mostrare la sua crudeltà, dimostrandosi uno dei cattivi più deludenti del franchise.

Whiplash

MCU Whiplash Iron Man 2

Anche Whiplash nei fumetti è un cattivo molto più imponente della sua controparte cinematografica. In Iron Man 2, il personaggio è stato relegato al semplice ruolo di scagnozzo per Justin Hammer. Il pubblico, anche Shadowman113, si aspettava molto di più: Whiplash avrebbe potuto essere per Iron Man quello che Loki è stato per Thor, ma è apparso solo come un cattivo passeggero.

MysterioMysterio Spider Man Far From Home

L’utente di Reddit SmokedSpirit pensa che Mysterio sia stato ucciso troppo presto in Spider-Man: Far From Home. “Mysterio doveva decisamente sopravvivere. Fury avrebbe dovuto portarlo nella prigione inter-spaziale o in qualcosa di simile. Jake Gyllenhaal era fantastico.” Sfortunatamente, Sony possiede i diritti sul personaggio ed è praticamente impossibile per Mysterio tornare nell’MCU. Anche se un nuovo accordo tra Marvel e Sony sembra alquanto improbabile, l’utente ha ragione sul fatto che il personaggio sia stato fatto fuori troppo velocemente.

CrossbonesCaptain America Civil War Crossbones Unmasked

Crossbones è l’antagonista principale del fumetto Captain America: Civil War. Pe questo motivo, è stato deludente per molti fan della Marvel Comics vedere che Crossbones non era il cattivo principale del film e, soprattutto, assistere alla sua morte cinque minuti dopo che era stato presentato.

L’utente Reddit NevroHyuga è rimasto particolarmente dispiaciuto: ”Dieci minuti e BOOM, se n’è subito andato.” Tuttavia, la morte del personaggio ha decisamente sovvertito le aspettative, dal momento che è Crossbones a uccidere Cap nel fumetto.

TaskmasterMCU Whiplash

Taskmaster è uno dei criminali più recenti dell’MCU: è apparsa per la prima volta l’anno scorso in Black Widow. Il personaggio è tra i favoriti per i fan dei fumetti: il cattivo può imitare qualsiasi superpotere dell’Avenger.

In live action, le sequenze d’azione di Taskmaster lasciano alquanto desiderare. Anche se non muore, al personaggio viene dato un antidoto che la libera dall’essere crudele. Per Sadwolfe questo mutamento è stato un grosso errore: “Se ben architettata, sarebbe stata una grandiosa minaccia da tenere in giro. Un buon cattivo per i tipi di combattimento corpo a corpo.” Ricordiamo però che nell’MCU nessuna conversione è irreversibile…

ThanosThanos in Avengers Infinity War

Sembra un po’ inverosimile pensare che Thanos debba essere esplorato ulteriormente o che sia stato ucciso troppo presto. Il personaggio è apparso in diversi film dell’MCU ed è rimasto nel franchise per sette anni, accaparrandosi un posto di prim’ordine in due film dei Vendicatori.

Nonostante ciò,  Flam3emperor622 crede che tutto ciò non sia abbastanza: “Thanos aveva anche altre storie da raccontare. È un Eterno con un gene deviato.” E se Eros, il fratello di Thanos, è apparso in una scena post-credits di Eternals, Thanos potrebbe ritornare nel sequel.

MCU: i 10 film con il voto più basso su Letterbox

MCU: i 10 film con il voto più basso su Letterbox

Sembra che il Marvel Cinematic Universe non riesca a trovare pace con la Fase Quattro, dato che Thor: Love and Thunder è l’ennesimo film del MCU che ha ricevuto un’accoglienza deludente da parte della critica e dei fan. Il film non eguaglia il punteggio “marcio” di Eternals, ma ci si avvicina. Non è la prima volta che i Marvel Studios non fanno centro e gli utenti di Letterboxd hanno tracciato una linea di confine per quanto riguarda le loro aspettative.

È interessante notare che la maggior parte dei film meno votati dell’universo sull’applicazione appartengono sia ai film più vecchi che a quelli più recenti. Sebbene sia logico che alcuni film della Fase Uno e della Fase Due non siano stati un successo, dato che lo studio stava ancora trovando la sua strada, gli utenti di Letterboxd si aspettano di più dai Marvel Studios dopo 14 anni.

Thor: Love and Thunder (2022) 3,17

Thor love and thunderThor: Love And Thunder è l’ultimo arrivato nel MCU e, nonostante prosegua la completa rivisitazione del personaggio operata dallo sceneggiatore e regista Taika Waititi con Thor: Ragnarok, non è riuscito a confermarsi come un sequel di livello. Il nuovo film è solo marginalmente migliore dei primi due Thor, e condivide persino lo stesso punteggio di The Dark World su IMDb.

Sebbene in Ragnarok sia presente molta più commedia rispetto agli altri film del MCU, è un film bilanciato anche per quanto riguarda l’inserimento di scene più toccanti, come la morte di Odino. Sfortunatamente, Love and Thunder è una commedia divertente che non trova mai una sosta, al punto da rovinare il personaggio di punta del film. Il quarto capitolo ha mancato il bersaglio, perché ci sono troppe battute su Thor e sul suo rapporto con Stormbreaker e con il Mjölnir, e non vediamo abbastanza Gorr il Macellatore di Dei affrontare davvero gli dei.

Avengers: Age Of Ultron (2015) – 3,14

Proprio come Love and Thunder, Avengers: Age of Ultron veniva dal grande successo di The Avengers. Il film corale del 2012 aveva realizzato l’impossibile ed era riuscito a unire tutti gli eroi con rinnovato senso del divertimento. Al contrario, il sequel sembra depotenziato e le sequenze perdono di mordente nella fase di intermezzo.
L’introduzione e la morte di Quicksilver non sono ben integrati in questo capitolo di transizione, visto che è un personaggio così sacrificabile, e i Vendicatori che combattono contro un esercito senza volto non riescono a fare centro una seconda volta. Tuttavia, alcuni fan del MCU hanno confessato che adorano Age of Ultron, descrivendo la scena con l’Hulkbuster come una delle migliori parentesi di fan service del franchise.

Ant-Man And The Wasp (2018) – 3.12

Ant-Man and the Wasp- QuantumaniaNon c’era molto clamore intorno al primo film di Ant-Man, in quanto non era considerato come un’aggiunta così importante da visionare per l’intera Saga dell’Infinito, ma si è comunque ritagliato un suo spazio per diventare uno tra i miglior film di supereroi per famiglie grazie alle sue gag visive. Sequenze di questo genere sono ancora presenti in Ant-Man and the Wasp, e con molta più creatività al seguito, visto che Giant-Man torna come un mostro marino sul molo di San Francisco, e Scott usa i camion come scooter.

Ma anche se tutte queste scene possono risultare divertenti, il sequel non ha una premessa convincente come il primo film. Ghost è uno dei cattivi più dimenticabili del MCU e la posta in gioco è ancora più bassa rispetto al suo predecessore.

Iron Man 3 (2013) – 3.10

Mentre la maggior parte dei film del MCU con il voto più basso sono stati accolti più o meno allo stesso modo dai fan, sia che fossero insoddisfacenti o totalmente deludenti, Iron Man 3 è in realtà un film completamente divisivo. Pochi fan ritengono che il film sia semplicemente bello. Al contrario, gli spettatori si dividono tra ci pensa che si tratti di un film straordinario diretto da Shane Black o di un film offensivo che ignora in maniera fastidiosa il materiale di partenza.

Iron Man 3 è il primo film da cui emerge una visione autoriale, dato che Black è noto soprattutto per le sue commedie poliziesche (The Nice Guys, Kiss Kiss Bang Bang) e per il ribaltamento delle aspettative nei suoi film. E, che lo si ami o lo si odi, questo è ciò che fa nel film di supereroi del 2013. Il Mandarino è uno dei cattivi Marvel più imponenti dei fumetti, ma in Iron Man 3 è un impostore, in realtà un attore teatrale disoccupato di Londra di nome Trevor.

Eternals (2021) – 3.07

Film Disney 2021 EternalsEternals non ha avuto l’accoglienza che il superproduttore Kevin Feige e il resto dei Marvel Studios pensavano. Prima della sua uscita, il film del 2021 è stato pubblicizzato soprattutto come diretto da una regista premio Oscar, ma il pubblico è passato oltre questa nomea. Il film è stato criticato per il suo pessimo ritmo, per la durata eccessiva e per le sue premesse poco curate.

Eternals è il primo film del MCU a essere classificato come “marcio” su Rotten Tomatoes, ed è anche il meno votato su IMDb, ma è interessante notare che gli utenti di Letterboxd hanno accolto il film in modo più positivo. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli utenti dell’applicazione sono interessati ai dettagli più sottili della produzione cinematografica e, per quanto il film possa non essere piaciuto, non si può negarne la qualità visiva. C’é anche chi ritiene che Eternals sia il film del MCU più sottovalutato.

Captain Marvel (2019) – 2,98

Brie-Larson-Carol-Danvers-Captain-Marvel-MCUC’è molto da apprezzare in Captain Marvel. Per cominciare, è uno dei primissimi film a guardare agli anni ’90 nello stesso modo nostalgico in cui i film si sono ispirati agli anni ’80.

Captain Marvel è anche pieno di dettagli nascosti, come la scoperta che Nick Fury e Steve Rogers compiono gli anni lo stesso giorno. Ma un paio di Easter Eggs non sono bastate a impedire ai fan di rimanere piuttosto delusi dal primo film del MCU con protagonista un’eroina. Molti hanno pensato che il film non fosse all’altezza del suo potenziale, soprattutto se si considera che Captain Marvel è il Vendicatore più potente.

Iron Man 2 (2010) – 2,92

Iron Man 2 è stato un enorme passo falso dopo il primo film, poiché si è concentrato troppo sulla preparazione dei Vendicatori e la trama principale ne ha risentito. La premessa è essenzialmente la stessa del primo film di Iron Man: un uomo d’affari vuole fare miliardi con la tecnologia di Tony Stark e costruirci macchine da guerra, ma non è altrettanto interessante.

Whiplash non sembrava neanche lontanamente intimidatorio e il personaggio era scritto come un semplice scagnozzo. Ma l’insulto più grande ai fan del supereroe del titolo è arrivato quando Tony ha organizzato una festa nella sua villa, perché si è ubriacato troppo e ha urinato nella tuta di Iron Man, un episodio a dir poco imbarazzante.

Thor (2011) – 2,90

Thor film recensione 2011Il primo film di Thor ha sicuramente i suoi fan, perché ha un look unico e un approccio quasi shakespeariano alla mitologia. Questo grazie a Kenneth Brannagh, regista che proviene da un background teatrale e ha diretto anche Enrico V e Amleto. Il film introduce poi Loki (Tom Hiddleston), e tra l’attore e Chris Hemsworth si instaura un’intesa stellare, dando vita al più iconico rapporto di amore e odio del MCU.

Ma è chiaro che, a questo punto, il Marvel Cinematic Universe era ancora agli inizi. Non era ancora la macchina ben oliata che è oggi, e la narrazione e gli effetti del film ricordano più i film di supereroi degli anni 2000 che quelli successivi.

L’incredibile Hulk (2008) – 2,50

Hulk 2008 mcuL’incredibile Hulk ha avuto un’accoglienza sfavorevole e, anche se Abominio è tornato di recente nel MCU, è un film di cui pochi fan parlano. In molti non lo considerano nemmeno parte del canone del MCU, dato che il personaggio principale è interpretato da Edward Norton invece che da Mark Ruffalo.

Tuttavia, il film è almeno migliore dell’Hulk di Ang Lee, uscito nel 2003. In ogni caso, non c’è ancora stato un grande film su Hulk, anche se è diventato uno degli elementi migliori di tutte le pellicole del MCU in cui è presente. Che affronti l’Hulk Buster in Age of Ultron, che sia incatenato come un gladiatore in Ragnarok o che si presenti sotto forma di Smart Hulk in Avengers: Endgame, il personaggio è destinato a essere sempre un grande comprimario piuttosto che il protagonista del suo film da solista. Ma i fan non vedono l’ora di vedere un Planet Hulk.

Thor: The Dark World (2013) – 2.46

Thor: The Dark WorldSebbene Thor sia stato il primo degli eroi Marvel ad avere quattro film, questo non significa molto quando tre dei quattro non sono stati accolti positivamente. Tra tutti, The Dark World è quello che ha raccolto le recensioni più negative.

Presenta il tipico umorismo e le sequenze d’azione che ci si aspetta dal MCU, ma questo a detta dei fan di Letterbox “è il minimo indispensabile” e, sia che si tratti di battute o di azione, il film del 2013 perde progressivamente di tono. Tuttavia, ha uno dei finali con cliffhanger più emozionanti del franchise, secondo solo a Infinity War.

Rosaline, le prime foto della nuova rivisitazione di Romeo e Giulietta

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La commedia romantica Rosaline, targata 20th Century Studios e interpretata da Kaitlyn Dever (La rivincita delle sfigate, Dopesick – Dichiarazione di dipendenza), debutterà il 14 ottobre come Hulu Original negli Stati Uniti, su Star+ in America Latina e su Star all’interno di Disney+ in Italia.

Rosaline è una rivisitazione leggera e comica della classica storia d’amore di Shakespeare “Romeo e Giulietta”, raccontata dal punto di vista della cugina di Giulietta, Rosaline (Dever), che si dà il caso sia anche un recente amore di Romeo. Quando Romeo (Kyle Allen) incontra Giulietta (Isabela Merced) e inizia a corteggiarla, Rosaline cerca di sabotare la famosa storia d’amore e di riconquistare il suo uomo. Diretto da Karen Maine (Yes, God, Yes), il film è interpretato anche da Sean Teale (Skins), con Minnie Driver (Speechless) e Bradley Whitford (The Handmaid’s Tale).

La sceneggiatura è di Scott Neustadter e Michael H. Weber ((500) giorni insieme), basata sul romanzo “When You Were Mine” di Rebecca Serle. I produttori sono Shawn Levy, Dan Cohen e Dan Levine, mentre Kaitlyn Dever, Scott Neustadter, Michael H. Weber ed Emily Morris sono gli executive producer.

Venezia 79: a Walter Hill il premio Cartier Glory to the Filmmaker

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La Biennale di Venezia e Cartier annunciano che è stato attribuito al grande regista, sceneggiatore e produttore statunitense Walter Hill (I guerrieri della notte, 48 ore, Ancora vivo) il premio Cartier Glory to the Filmmaker della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto – 10 settembre 2022), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

La consegna del premio Cartier Glory to the Filmmaker a Walter Hill avrà luogo martedì 6 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema) alle ore 21.45, prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, Dead For A Dollar (Usa, Canada, 114′) con Christoph Waltz, Willem Dafoe, Rachel Brosnahan, and Benjamin Bratt.

Nell’accettare il premio, Walter Hill ha dichiarato: “Nel mondo del cinema, è risaputo che è un grande onore essere invitati con una proiezione speciale alla Mostra del Cinema di Venezia. Col mio nuovo film, Dead For A Dollar, è la quarta volta che mi capita questa fortuna, e oggi questo premio mi rende ancora più riconoscente. Grazie ad Alberto Barbera, a Giulia D’Agnolo Vallan, a Cartier e all’intera comunità del cinema che mi ha così tanto sostenuto e incoraggiato negli anni. Grazie a tutti voi, avete reso felice un anziano”.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “Dentro e fuori la tradizione, Walter Hill non fa che ridisegnare costantemente i confini del genere che costituiscono l’orizzonte in cui il suo cinema si identifica, se non altro per trascenderne le convenzioni nella ricerca costante di un rapporto costruttivo con il trascorso del mito americano ereditato dal cinema classico e, per altro verso, di un’autentica modernità etica e formale. Che si misuri con il western e il thriller, l’horror, i film di guerra o il poliziesco, Hill non rinuncia a farne l’occasione per costruire geometrie formali e narrative che aspirano sia a raccontare la contemporaneità attraverso gli stereotipi di genere, sia a proporre un punto di vista etico che prescinde e supera la tradizionale linea di demarcazione fra bene e male. Autore nel senso pieno del termine, Walter Hill non ha tuttavia esitazioni a riconoscersi nella figura dello specialista di film d’azione in cui la violenza è assoggettata a diversi gradi di stilizzazione, e la ricerca di effetti visivi inediti è perseguita con la sperimentazione costante nell’utilizzo delle possibilità offerte dal linguaggio cinematografico”.

“Per la seconda edizione del premio Cartier Glory to the Filmmaker, Cartier ha l’onore di unirsi alla Mostra del Cinema di Venezia nel riconoscere lo straordinario lavoro, il talento e il contributo particolarmente originale al cinema contemporaneo di Walter Hill”, ha dichiarato Arnaud Carrez, Chief Marketing Officer di Cartier. “Walter Hill ha arricchito il mondo del cinema con le sue produzioni dagli anni ’70, ed è inequivocabilmente diventato un pilastro della creatività artistica contemporanea”.

Myriad Pictures gestisce tutte le vendite di Dead For A Dollar fuori dal Nord America. Universal Pictures Content Group ne ha i diritti internazionali, inclusi Regno Unito, America Latina, Scandinavia, Benelux, Giappone, Australia/Nuova Zelanda e Italia. Splendid ha i diritti per la Germania, SND per la Francia, e A Contracorriente per la Spagna. Quiver Distribution distribuirà il film negli Stati Uniti e in Canada questo autunno.

Su Dead For A Dollar

1897. Dead For A Dollar segue il veterano cacciatore di taglie Max Borlund (Christoph Waltz) nel profondo Messico, dove incontra il giocatore professionista e fuorilegge Joe Cribbens (Willem Dafoe) – il suo nemico giurato che Max ha mandato in prigione anni prima. Borlund è in missione per trovare e riportare a casa Rachel Kidd (Rachel Brosnahan), moglie di un ricco uomo d’affari di Santa Fe, che è stata presa in ostaggio. Quando scopre che la donna è fuggita da un matrimonio forzato, Max si trova di fronte a una scelta: finire il lavoro disonesto per cui è stato assunto, o farsi da parte mentre spietati mercenari e il suo antico rivale si avvicinano… Max e il suo partner Alonzo Poe (Warren Burke) non hanno nulla da guadagnare se resistono – nulla salvo l’onore.

Venezia 79: presentato il ricchissimo programma con Aronofsky, Crialese, Inarritu e l’ultimo Kim Ki-Duk tra gli altri

Johnny Depp è Luigi XV nella prima foto di Jeanne du Barry

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Johnny Depp è Luigi XV nella prima foto di Jeanne du Barry

La regista francese Maïwenn ha diffuso la prima foto ufficiale di Johnny Depp nei panni del controverso re Luigi XV in Jeanne du Barry, un film drammatico ad ambientazione storica sulla sua concubina.

Jeanne du Barry sarà il primo ruolo di attore importante di Depp dal 2020, anno un cui è uscito Minamata, e in cui interpretava il fotografo di guerra W. Eugene Smith. Lo stesso anno, Depp è stato costretto dalla Warner Bros. ad abbandonare la serie spin-off di Harry Potter Animali fantastici dopo aver perso la causa per diffamazione contro il tabloid britannico The Sun, che aveva caratterizzato Depp come un “picchiatore di moglie“. Madds Mikkelson ha sostituito Depp nel ruolo del mago oscuro Gellert Grindelwald nel film del 2022 Animali Fantastici: I segreti di Silente.

Le riprese di Jeanne du Barry sono iniziate alla fine di luglio (dopo che il processo si è concluso a giugno) a Parigi e nella regione dell’Île-de-France, utilizzando punti di riferimento come la Reggia di Versailles come sfondo. Maïwenn, che ha anche scritto la sceneggiatura con Teddy Lussi-Modeste, interpreterà il ruolo della protagonista.

Bones and All, il trailer del nuovo film di Luca Guadagnino

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Bones and All, il trailer del nuovo film di Luca Guadagnino

Ecco il trailer di Bones and All, il nuovo film di Luca Guadagnino che torna a dirigere Timothée Chalamet dopo Chiamami col tuo nome. Con il giovane attore, nella foto, la sua collega e compagna di set Taylor Russell.

Il film farà parte della selezione ufficiale di Venezia 79, nella sezione del Concorso.

https://twitter.com/RealChalamet/status/1557462650581311490?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1557462650581311490%7Ctwgr%5E2fc9df0160f800ac5d4c88e8e24c76682235d9e9%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fvariety.com%2F2022%2Ffilm%2Fnews%2Fbones-and-all-teaser-timothee-chalamet-1235326561%2F

Il primo film che Luca Guadagnino gira in America, un teen d’autore, tratto dal libro di Camille DeAngelis e scritto da David Kajganich (“Suspiria”, “A Bigger Splash”), vedrà protagonisti Timothée Chalamet (che torna a lavorare con Guadagnino dopo il successo di “Call me by your name”), Taylor Russell, Mark Rylance, André Holland, Jessica Harper, Michael Stuhlbarg, David Gordon-Green, Francesca Scorsese e Chloë Sevigny.

Una produzione Frenesy Film Company e Per Capita Productions. Prodotto, tra gli altri, da Luca Guadagnino Marco Morabito per Frenesy Film Company, Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, del gruppo FremantleFrancesco Melzi d’Eril e Gabriele Moratti per Memo. I produttori esecutivi sono Giovanni Corrado e Raffaella Viscardi.

Nope: da oggi al cinema il nuovo horror di Jordan Peele

Nope: da oggi al cinema il nuovo horror di Jordan Peele

Arriva da oggi al cinema Nope, il nuovo film di Jordan Peele con Daniel Kaluuya e Kiki Palmer.

Il vincitore del premio Oscar® Jordan Peele ha sconvolto e ridefinito l’horror moderno con Scappa – Get Out e poi con Noi. Ora sta per introdurci in un nuovo incubo, un’esperienza horror epica: Nope.

Il film riunisce Peele con il premio Oscar® Daniel Kaluuya (Scappa – Get Out, Judas and the Black Messiah), a cui si uniscono Keke Palmer (Le ragazze di Wall Street, Alice) e il candidato all’Oscar® Steven Yeun (Minari, Okja) come residenti in una solitaria gola di nell’entroterra della California che testimoniano una scoperta inquietante e agghiacciante.

Nope: la recensione del nuovo film di Jordan Peele

Il cast di Nope include anche Michael Wincott (Hitchcock, Westworld) e Brandon Perea (The OA, American Insurrection). Il film è scritto e diretto da Jordan Peele ed è prodotto da Ian Cooper (noi, Candyman) e Jordan Peele per Monkeypaw Productions. Il film sarà distribuito da Universal Pictures in tutto il mondo.

Guardiani della Galassia: chi sono le loro controparti DC?

Guardiani della Galassia: chi sono le loro controparti DC?

I Guardiani della Galassia continuano a crescere in termini popolarità e a fare apparizioni cinematografiche, tra cui l’ultima in Thor: Love and Thunder e li rivedremo presto in  Guardiani della Galassia Vol. 3 in uscita il 5 maggio 2023. Sono unici e amati proprio per il loro essere un gruppo eterogeneo di eroi che si sentono diversi da tutti gli altri personaggi. Tuttavia, se si analizza la storia dei fumetti DC, ci sono molti personaggi che hanno delle somiglianze con gli avventurieri spaziali della Marvel. L’universo DC consta di gruppi di eroi bizzarri tanto quanto i protettori spaziali, ma sono i singoli personaggi che i fan della Marvel potrebbero imparare ad apprezzare proprio per le loro somiglianze coi Guardiani.

Rocket Racoon – John Constatine

Guardiani della GalassiaRocket può sembrare affidabile e molto buffo all’apparenza, ma le sue parole e le sue azioni direbbero il contrario. Sebbene molti sostengano che la sua controparte DC sarebbe il mammifero spaziale del chip di Lanterna Verde, egli si adatta meglio alla personalità rude del mistico John Constantine.

Condividono un passato che li perseguita e usano l’umorismo e gli insulti per difendersi dal dolore. Sia Rocket che Constatine sono egoisti e sono fedeli solo agli amici più stretti e ai compagni di squadra. Forse non sono gli eroi più amichevoli, ma sono utili come alleati in battaglia.

Groot – King Shark

Guardiani della Galassia e DCNonostante alcuni dei suoi amici più cari lo capiscano, molti personaggi Marvel non riescono a comprendere il vocabolario di Groot, che notoriamente si limita all’iconica frase “Io sono Groot”. In ogni caso, Groot è spesso visto come un amico leale e un’anima gentile che vuole proteggere i suoi amici e fare sempre la cosa giusta.

James Gunn ha girato sia Guardiani della Galassia che Suicide Squad, quindi ha senso che abbia pensato a Goot per rielaborare il personaggio di King Shark. Sebbene a volte sia visto come “cattivo” nei fumetti DC, The Suicide Squad e Harley Quinn mostrano King Shark come un’anima più gentile (che, come Groot, è più che capace di combattere quando richiesto). Anche se King Shark è più cattivo nei fumetti e il suo ingegno cambia a seconda degli autori, Groot ha subito cambiamenti simili nel corso degli anni prima che il film del MCU ne consolidasse la personalità nella cultura pop.

Yondu – Ras Al Ghul

Guardiani della Galassia e DCMembro onorario dei Guardiani della Galassia e leader dei Vendicatori, Yondu è un fuorilegge abile nel commettere crimini e che si prende cura dei suoi apprendisti anche quando si separano. Yondu non è un esperto nel combattimento corpo a corpo, ma utilizza una freccia composta da yaka, un metallo sensibile al suono.

Yondu utilizza un’arma diversa ed è un po’ più spensierato di Ras Al Ghul, il capo dei demoni, ma sono personaggi molto simili nel modo in cui guidano i propri gruppi e sopravvivono. Assumono il controllo totale e, pur andando contro coloro che se ne sono andati, hanno ancora rispetto per i loro ex protetti Peter Quill e Bruce Wayne.

Gamora – Black Canary

Anche se lo disprezza, Gamora dimostra di essere la figlia di Thanos grazie alla sua sicurezza e alle sue abilità di combattimento. La “donna più pericolosa della galassia” sa quanto è abile e non accetta di essere mancata di rispetto da nessuno.

Come Gamora, Black Canary grazie al suo urlo ultrasonico riesce ad affrontare chiunque pensi di poterla sconfiggere in un combattimento. Entrambi si innamorano di amabili “idioti” come Green Arrow e Peter Quill (almeno nel film) e li difendono con un atteggiamento al contempo impavido e spensierato.

Nebula – Arsenal

Nebula è stata cresciuta e sperimentata dal titano pazzo Thanos fino a raggiungere il suo potenziale di arma letale. Arsenal è un personaggio che condivide la stessa rabbia di Nebula, con la quale alimenta la sua lotta personale.

Nebula e Arsenal condividono abilità come l’hacking, il combattimento e l’aggiustamento di macchinari. Arsenal non è un essere robotico come Nebula, ma ha un braccio cibernetico che usa a suo vantaggio quando combatte.

Mantis – Starfire

Mantis è nota per la sua personalità un po’ ingenua, ma quando vuole è molto più pericolosa di quanto non lasci intendere. Anche se nei film non è la migliore combattente corpo a corpo (nei fumetti è un’abile lottatrice marziale), compensa con le sue potenti capacità empatiche.

Un’aliena con cui può essere messa in relazione per aspetto e personalità è la principessa di Tamaran Starfire. Come Mantis, la sua gentilezza può essere erroneamente scambiata per debolezza. Sono entrambe combattenti e fedeli alleate che si impegnano al massimo per la loro squadra, con un potere decisamente degno di nota che potrebbe non essere immediatamente evidente alle persone che incontrano.

Drax – Superboy

Drax è un animale da combattimento e questa inclinazione caratteriale è incarnata anche da Connor Kent, alias Superboy. Drax si è evoluto fino a diventare qualcosa di più del semplice distruttore per cui è stato progettato. Come Drax, anche Superboy Connor Kent è stato progettato per essere un’arma che impersonifica il potere e la forza.

Connor Kent è il clone di Superman inizialmente pieno di rabbia, finché non scopre un nuovo lato di sé grazie agli amici. Superboy ha mostrato di essere un personaggio entusiasta e pieno di umorismo in fumetti quali Young Justice #1 del 1998. Entrambi i personaggi sono cresciuti grazie alla rabbia provata e hanno imparato ad amare la compagnia degli amici.

Star-Lord – Lanterna Verde

Come leader dei Guardiani della Galassia, Peter Quill non manca di fiducia. L’umano trasformato in esploratore spaziale e fuorilegge è sicuro delle sue capacità di eroe spaziale.

Le Lanterne Verdi sono, in un certo senso, i Guardiani della Galassia della DC, e Hal Jordan è solo uno delle centinaia di membri del Corpo, ma è quello che presenta le maggiori somiglianze con Star-Lord. Come Star-Lord, è un esploratore spaziale sicuro di sé, se non presuntuoso, con uno stile di combattimento creativo. Star-Lord può avere una tecnologia pari a quella di Adam Strange, ma la sua volontà e la sua mentalità di superare i limiti sono tratti caratteriali ravvisabili nella Lanterna che protegge l’universo.

House of The Dragon: 10 supposizioni dei fan

House of The Dragon: 10 supposizioni dei fan

Mancano poco più di 10 giorni al rilascio di House of the Dragon e l’entusiasmo dei fan sta diventando incontenibile. La serie, prequel della saga del Trono di Spade, sarà disponibile in Italia su Sky dal 22 agosto. Il primo episodio andrà in onda su Sky Atlantic in simultanea con la trasmissione HBO. Nell’attesa, i fan hanno provato a elaborare su Reddit alcune interessanti teorie su cosa potrebbe accadere nello show: prendendo le informazioni dal trailer e da qualche sporadica rivelazione rilasciata dal cast sono nate speculazioni davvero curiose. Scopriamo quelle più appetitose (e appetibili)!

Un lavoro migliore del finale de Il Trono di Spade (si spera)

Game of ThronesIl Trono di Spade è una delle serie tv più di successo degli ultimi tempi. Il programma HBO ha raggiunto vette altissime a livello globale, ma molti fan hanno notato il calo di qualità visiva e narrativa a cui la serie è andata incontro nelle ultime stagioni. Per tanti, la stagione finale di Game Of Thrones è deludente. Per questo aspetto, molti dubitano anche della qualità di House of the Dragon.

Ci sono membri del pubblico che non vogliono vedere un altro capitolo deludente come il finale di Game Of Thrones, ma altri fan non pensano che si dovrebbe rinunciare allo spin-off per via degli errori del passato. Anche l’utente di Reddit TeddysRevenge è d’accordo: ”Penso che sia ingiusto basarsi sul passato per pensare che gli autori faranno un cattivo lavoro [con l’adattamento].”

Una narrazione potenzialmente deludente

Fire Blood House of the DragonHouse of the Dragon sarà l’adattamento del romanzo di George R. R. Martin Fuoco e sangueTuttavia, per coloro che hanno letto il libro, difficilmente la serie sarà in grado di raggiungere le vette narrative di Martin. La preoccupazione è più che comprensibile e anche l’utente NatalieIsFreezing è convinto di ciò: “A livello narrativo, sono piuttosto preoccupata (anche se relativamente, dopo tutto è pur sempre uno show televisivo) sulle possibili divergenze dal romanzo.”

Cambiamenti… come in Game of Thrones

Cover Game of ThronesHouse of The Dragon è solo l’ennesimo adattamento che HBO realizza partendo dai libri di Martin. L’intera saga del Trono di Spade ha un’omonima versione letteraria che si distingue da quella televisiva anche in termini narrativi. In varie parti, il materiale sorgente è stato plasmato per servire ai canoni televisivi.

Queste decisioni sono scelte strategiche fatte dai creatori che, per forza di cose, non possono includere tutto il materiale originale. Probabilmente anche House of The Dragon opererà dei tagli sulla storia di Fuoco e SangueQuesta notizia spaventa alcuni fan: troppe deviazioni potrebbero rovinare il ritmo e la coerenza della trama, come nel caso delle ultime due stagioni de Il Trono di Spade. C’è però chi rimane propositivo. L’utente spyson dice: “Mi aspetto che ci saranno molti tagli come hanno fatto per GOT, e non penso che sia una brutta cosa.”

Una diversa versione di Rhaenyra in House of The Dragon

Emma D'Arcy Princess Rhaenyra Targaryen

Il trailer di House of The Dragon  ha suscitato negli spettatori tantissime domande che necessitano di risposte, e la maggior parte di esse riguardano i membri della famiglia Targaryen. Ci sono alcune preoccupazioni sulla versione live-action di Rhaenyra. I fan dei romanzi hanno apprezzato la personalità testarda e la sfacciataggine di Rhaenyra, ma alcuni temono che il personaggio potrebbe essere ammorbidito fino a perdere i suoi tratti distintivi.

https://www.youtube.com/watch?v=7_4Bn4fioXA&feature=emb_title

Grandi aspettative per i Targaryen

Rhaenyra Daemon in House of the DragonCi sono molte cose da sapere su Fuoco e sangue per capire meglio la serie TV, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche all’interno della famiglia Targaryen. Nonostante ci sia un sacco di scetticismo intorno alla qualità di House of The Dragon, non mancano i fan sono ottimisti sulla riuscita dei personaggi Targaryen anche in live-action. Un utente di Reddit ha detto, “La maggior parte dei personaggi Targaryen saranno piacevoli, vista la capacità di essere simpatico che possiede un personaggio che fa cose spregevoli.”

Personaggi diversi rispetto a quelli di GOT

game of thrones flashback ned lyanna jon-snow

Come ricorda l’utente DeBatton, ”Avere personaggi come Arya, Jon e Bran coinvolti fin dall’inizio ha reso GOT immediatamente riconoscibile per il pubblico.” Il prequel House of The Dragon avrà tutta un’altra ambientazione temporale e, concentrandosi sulla famiglia Targaryen, presenterà al pubblico personaggi nuovi affatto semplici da introdurre.

Ci sono parecchi dubbi sulla riuscita di House of The Dragon nel dare tratti distintivi e riconoscibili ai suoi personaggi. Tuttavia, se il prequel tiene a mente il lavoro fatto da Il Trono di Spade, c’è una buona probabilità che dopo un po’ di tempo il pubblico possa riconoscere le personalità dei personaggi principali (e affezionarsi ad essi).

Fuoco e sangue è la linfa di House of The Dragon

House of Dragon TeaserLa trama di Fuoco e sangue delinea la guerra civile all’interno della storia dei Targaryen e si concentra sugli eventi legati alla Danza dei Draghi. Nel romanzo, ci sono diverse scene di spicco utili a spiegare la guerra civile. Per questo motivo, alcuni fan pensano che Fuoco e sangue sia un pozzo di informazioni per la trama di House of The Dragon e hanno pochi dubbi sulla riuscita dello spettacolo. Affinché la serie abbia successo, gli showrunners devono solo attenersi alla trama principale.

Una netta divisione tra i buoni e i cattivi

rhaenyra targaryen alicent hightowerCome accennato, la linea di sangue Targaryen include personalità complesse e caratteri duri che non sono facilmente catalogabili come buoni o cattivi. Ogni personaggio possiede aspetti rispettabili, ma nessuno dei lati della guerra civile è totalmente giusto o sbagliato.

Un utente di Reddit ha il timore che in House of The Dragon i personaggi “Dal lato di Rhaenyra saranno esplicitamente i buoni mentre gli avversari saranno esplicitamente nel torto”, eliminando con facilità un sacco di complessità morali. Molti fan sono entusiasti di vedere Rhaenyra in azione mentre lotta per l’Iron Throne, ma questo fa anche temere che non ci sarà abbastanza complessità e che il finale sarà ovvio fin da subito.

Dare il giusto spazio alla politica

Otto hightower House of the dragonCi sono parecchie scene di Fuoco e sangue che i fan vorrebbero vedere in House of The Dragon, molte delle quali si concentrano sulla politica all’interno del Continente Occidentale. Come per Il Trono di Spade, anche per il prequel ci sono pareri contrastanti. Per alcuni la politica è un ostacolo alla trama mente per altri è un elemento essenziale. Ma cosa sarebbe la saga di GOT senza gli intrighi politici?

L’utente di Reddit zdubb87 ha detto, “Ciò che ha permesso a GOT di spiccare sono stati i personaggi realistici e la politica.” Affinché anche questo show abbia successo, è quindi necessario che rimanga fedele al materiale originale. Per questo motivo, è probabile che le scene migliori ruoteranno attorno alla politica di Westeros.

L’impatto di George R.R. Martin

House of the Dragon GOTIn diverse interviste, George R.R. Martin ha espresso il suo entusiasmo per House of The Dragon. Riguardo a ciò, l’utente di Reddit NetherRocker ha detto, “George nei recenti post sul blog ha detto di aver visto alcuni spezzoni degli episodi [della serie] ed è molto eccitato, mi fido di lui.

Quando si tratta di appassionati dei romanzi, l’opinione dello scrittore sull’adattamento cinematografico ha molto peso. Vista la positività di Martin sui primi episodi di House of The Dragon, i fan si aspettano che la serie abbia interpretato i temi dell’autore correttamente.

Venezia 79: a Arianne Phillips il premio Campari Passion for Film 2022

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La Biennale di Venezia e Campari annunciano che è stato attribuito all’artista e costumista statunitense Arianne Phillips (C’era una volta… a Hollywood, A Single Man, Il corvo) il premio Campari Passion for Film della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (31 agosto – 10 settembre 2022).

Il premio Campari Passion for Film, istituito quattro anni fa alla 75. Mostra, si propone di valorizzare lo straordinario contributo che i collaboratori più stretti del regista offrono al compimento del progetto artistico rappresentato da ciascun film. Passion for Film premia a turno una di queste figure (quattro anni fa il montatore statunitense Bob Murawski, tre anni fa il direttore della fotografia italiano Luca Bigazzi, due anni fa il trombettista jazz e compositore statunitense Terence Blanchard, l’anno scorso lo scenografo britannico Marcus Rowland), non semplici artigiani, ma artisti e co-autori delle opere a cui offrono il contributo del loro insostituibile talento.

La consegna del premio ad Arianne Phillips avrà luogo lunedì 5 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema), prima della proiezione Fuori Concorso di Don’t Worry Darling (Usa, 122’) di Olivia Wilde con Florence Pugh, Harry Styles, Olivia Wilde, Gemma Chan, KiKi Layne e Chris Pine, di cui Arianne Phillips è la creatrice dei costumi.

A proposito del riconoscimento, Arianne Phillips ha commentato: “Sono particolarmente onorata di essere accostata ad altri grandi artisti nel ricevere il premio Campari Passion for Film. Ed è una grande emozione avere l’opportunità di mettere in luce una delle mie collaborazioni più importanti e speciali, quella con la regista Olivia Wilde. Don’t Worry Darling è stata un’incredibile opportunità di collaborare con una regista dalla visione intransigente, le cui indicazioni hanno stimolato una conversazione creativa ai massimi livelli. Mi considero estremamente fortunata per aver potuto collaborare a Don’t Worry Darling. E ricevere un simile meraviglioso riconoscimento alla Mostra del Cinema di Venezia per il mio lavoro, mi rende allo stesso tempo umile e felice. Per questo grandissimo onore, voglio soprattutto ringraziare Alberto Barbera e la Biennale”.

Il Direttore della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato: “Arianne Phillips ha letteralmente plasmato l’estetica della cultura pop (e non solo) degli ultimi trent’anni. Il suo percorso creativo, che l’ha imposta come una delle artiste più influenti nel mondo della moda e del cinema, va dalla codifica definitiva dello stile dark ne Il corvo, alle continue innovazioni estetiche applicate ai vari look e progetti di Madonna (le sessioni fotografiche, i video musicali e i costumi di ben sei tour mondiali degli ultimi vent’anni), dagli impeccabili abiti indossati dai protagonisti dei film di Tom Ford (che, nel passaggio da stilista a regista, l’ha eletta a propria costumista di fiducia) al fulgido 1969 tarantiniano di C’era una volta a… Hollywood, sino agli ambigui anni Cinquanta di Don’t Worry Darling. Al netto delle sue tre meritate candidature al Premio Oscar, Arianne Phillips non è solo un’eccellente costumista cinematografica, ma un’artista capace di utilizzare abiti, tessuti e accessori come autentici strumenti narrativi, che, lungi dall’essere semplici elementi estetici e decorativi, definiscono la natura e la psicologia dei personaggi (e, una volta indossati, aiutano gli attori a “diventarli”) al pari dei dialoghi e delle inquadrature”.

“Siamo giunti al quinto anno consecutivo del Premio ufficiale Campari Passion for Film Award, creato da Campari insieme alla Direzione Artistica della Mostra e che ci rende estremamente orgogliosi – dichiara Clarice Pinto, Senior Marketing Director Campari Group – Mantenendo come filo conduttore tutto ciò che nasce dalla Passione, intesa come elemento fondamentale di inspirazione per la creatività, il Premio è volto a valorizzare le figure che, accanto al regista, contribuiscono a rendere eccellente l’arte cinematografica. Quest’anno, con Arianne Phillips, abbiamo premiato un’artista visionaria e all’avanguardia che,  con il suo gusto unico e l’enorme talento, ha arricchito non solo il mondo del cinema, ma anche della moda e della musica”.

La 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si svolgerà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2022, diretta da Alberto Barbera.

Jurassic World – Il Dominio, dal 25 agosto in Home Video

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Jurassic World – Il Dominio, dal 25 agosto in Home Video

Non lasciarti sfuggire Jurassic World – Il dominio, con oltre 14 minuti di girato mai visto, un inizio alternativo, più dinosauri e più azione nei formati Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD e Steelbook 4k UHD a partire dal 25 agosto.

Dopo aver incassato al botteghino globale oltre 950 milioni di dollari, il successo dell’estate di Amblin Entertainment e Universal Pictures ha scalato le classifiche dei box-office in 72 mercati nel mondo durante il weekend d’apertura, e ha infranto i record dello stesso franchise in 16 mercati, guadagnando un rating A in CinemaScore.

Oltre alla versione estesa, questa edizione da collezione include affascinanti dietro le quinte che raccontano il making of del film dall’inizio alla fine, il corto originale Battaglia a Big Rock e molto altro – il film perfetto per una serata a casa.

Due mondi entrano in collisione: l’epica saga iniziata con Jurassic Park giunge ad una conclusione in Jurassic World – Il Dominio. Diretto da Colin Trevorrow e prodotto da Steven Spielberg, registra dei due primi film della saga, Jurassic World – Il Dominio è ambientato quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar, quando i dinosauri hanno ripreso a vagare sulla Terra. Ad affrontare le conseguenze nefaste sul pianeta dominato nuovamente da predatori preistorici, due generazioni di eroi di Jurassic si riuniscono: Ellie Sattler (Laura Dern), Ian Malcolm (Jeff Goldblum) e Alan Grant (Sam Neill) fanno ritorno per unirsi a Own Grady (Chris Pratt) e Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) per un’incredibile avventura che determinerà il destino dell’umanità e dei dinosauri una volta per tutte.

Oltre ai formati Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD, sarà disponibile una versione cofanetto contenente tutti e sei i film della saga, per rivivere e riscoprire con occhi sempre nuovi la saga ideata da Steven Spielberg che ci ha incantato per quasi 30 anni. Il cofanetto sarà disponibile nei formati Dvd e Blu-ray.

Il film sarà disponibile in Digital Download a partire dall’11 agosto sulle piattaforme: Amazon Prime Video, Google Play, Apple Tv, Chili, Tim Vision, Rakuten, PlayStation Store, Microsoft Store e Sky Primafila. Su Amazon Prime Video, Google Play, Apple Tv, PlayStation Store, Microsoft Store e Sky Primafila sarà possibile accedere alla versione estesa del film, mentre su Rakuten, Tim Vision ed Infinity sarà disponibile la versione cinematografica.

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K UHD E BLU-RAY:

  • VERSIONE ESTESA – Una versione estesa del film con 14 minuti di girato aggiuntivo, con più dinosauri, più azione, scene con i personaggi più iconici ed un inizio del film alternativo.
  • BATTAGLIA A BIG ROCK – Diretto da Colin Trevorrow, il corto si svolge un anno dopo gli eventi di Jurassic World – Il Regno Distrutto al Big Rock National Park.
  • UNA NUOVA SPECIE DI VFX – Il supervisore VFX David Vickery ed i maghi del ILM raccontano gli incredibili effetti speciali utilizzati in Jurassic World – Il Dominio.
  • DINOSAURI TRA NOI: DENTRO JURASSIC WORLD DOMINION
    • INSIEME PER LA PRIMA VOLTA – Il cast e la troupe raccontano l’evoluzione del franchise e la speciale unione di personaggi di Jurassic Park e Jurassic World.
    • IL MERCATO DEI DINOSAURI – Unisciti ai creatori del film per un tour del mercato dei dinosauri e scopri come sono stati portati in vita sullo schermo.
    • CAOS A MALTA – Uno sguardo dietro le quinte all’inseguimento sui tetti in compagnia dell’Atrociraptor e all’incredibile corsa in moto di Owen tra le strade ed i viali di Malta.
    • VERO DA FARE PAURA
    • L’ULTIMA NOTTE – Scopri l’emozionante ultima note di riprese del film insieme al cast e alla troupe di Jurassi World – Il Dominio.

Il formato Dvd contiene solo Battaglia a Big Rock, il corto originale diretto dallo stesso Colin Trevorrow.

I am Groot: tutto quello che c’è da sapere sulla miniserie

I am Groot: tutto quello che c’è da sapere sulla miniserie

Il personaggio più tenero della saga dei Guardiani della Galassia si è guadagnato uno show tutto per sé. I am Groot debutterà il 10 agosto su Disney+. Una serie di cinque cortometraggi animati seguirà le avventure del piccolo Groot mentre, tra guai stellari e supereroi intergalattici, impara a diventare il grande personaggio che noi tutti conosciamo. Vediamo tutti quello che serve sapere prima di iniziare a vedere la serie.

Un nuovo stile di animazione

I Am Groot TrailerI Am Groot sarà un po’ diverso dagli altri prodotti MCU. Si tratterà di una serie di cinque cortometraggi caratterizzati da uno stile di animazione alternativo. Gli autori della serie hanno scelto di adottare l’animazione fotorealistica.

Questo aspetto aiuta I Am Groot a differenziarsi dagli altri capitoli dell’Universo Cinematografico Marvel, dando alla serie un’individualità e un fascino specifico. Lo show potrebbe anche prefigurare progetti futuri e aprire la strada per un nuovo stile d’animazione all’interno del franchise.

Gli autori di I am Groot

Doctor Strange What IfGrazie a Variety sappiamo che nel team creativo di I am Groot c’è un volto noto dell’MCU. Lo sceneggiatore Ryan Little è il creatore e capo sceneggiatore dello show e ha lavorato intensamente a tutti e cinque gli episodi.

Ryan Little è specializzato nell’animazione: grazie al suo lavoro per What If…?, è stato possibile compiere la prima incursione del Marvel Cinematic Universe nel mondo animato. Vedendo il successo del primo lavoro di Little – è già stata annunciata una stagione 2 di What If…? in arrivo nel 2023 – le aspettative per I am Groot sono davvero alte.

Tutte le puntate in una volta

I Am GrootI precedenti show a episodi dell’MCU sono usciti su Disney+ con base settimanale, con la rara eccezione di WandaVision, Loki e HawkeyeAnche I am Groot sarà un’eccezione. Probabilmente a causa della natura abbreviata di ogni episodio della serie, tutti e cinque gli episodi della serie usciranno il 10 agosto.

Questo tipo di show e questa modalità di rilascio sono una prima volta per i Marvel Studios e potrebbe trattarsi di un banco di prova per sperimentare nuovi i metodi di rilascio per i futuri spettacoli MCU.

Già pronta una Parte 2

I am Groot Guardiani della Galassia

I Am Groot sarà il più breve racconto dell’MCU mai visto finora: ha attualmente in programma solo cinque episodi. Tuttavia, i fan non dovranno aspettare troppo per vedere il Baby-Guardiano coinvolto in nuove avventure. Pare che ci siano già dei lavori in corso per portare in vita il prossimo lotto di cortometraggi.

La notizia è arrivata al Comic-Con di San Diego: dopo il primo trailer di I Am Groot, gli autori hanno annunciato che sono già in produzione altri cinque cortometraggi legati alla serie. Non è chiaro quando debutterà questo prossimo slot o se questi nuovi episodi costituiranno una seconda stagione.

Groot torna a casa

Groot MCU Vin DieselI fan della Marvel Comics sanno che, nei fumetti, Groot proviene da Pianeta X.
Vin Diesel ha alluso al ritorno di Groot sul pianeta in un’intervista esclusiva dietro le quinte (via comicbook.com), sostenendo che il presidente Kevin Feige sarebbe “entusiasta” di questa ambientazione.

Il commento di Diesel potrebbe rivelare l’intenzione dell’MCU di visitare Pianeta X nei progetti futuri, forse già in I Am Groot o nell’attesissimo Guardians of the Galaxy Vol. 3.

Il ritorno di Vin Diesel

Vin Diesel e Groot MCUAnche se What If…? ha dimostrato che non tutti gli attori Marvel devono necessariamente riprendere i propri ruoli nei film d’animazione, in I am Groot Vin Diesel torna ad essere Groot. Probabilmente sfoggerà la sua voce acuta per la versione infantile del personaggio, così come stato in Guardiani della Galassia Vol. 2.

Diesel è l’interprete dell’adorabile Guardiano da quasi un decennio. Durante questo periodo, Diesel ha doppiato Groot in cinque diversi progetti, dando vita, con varie voci e lingue, ad una singolare modalità di dialogo per ciascuna delle apparizioni.

Ci sarà anche Rocket in I am Groot

Avengers Endgame Groot RocketOltre a Baby Groot, nella prossima serie Disney+ ci saranno anche alcuni degli altri Guardiani della Galassia. Per ora, il Marvel Studios Animation Panel al San Diego Comic-Con 2022 ha confermato la presenza di Rocket Raccoon di Bradley Cooper.

La presenza di Rocket nella serie consentirà di esplorare gli arbori della relazione tra lui e Groot che molti fan considerano una delle migliori amicizie dell’MCU. Tuttavia, non è ancora chiaro quanti episodi includeranno Rocket o se gli altri Guardiani della Galassia appariranno nella serie.

I momenti dell’infanzia di Groot

Thor Love And ThunderSempre al Comic-Con, le menti dietro alla serie hanno rivelato alcune informazioni sui temi di I Am Groot (via CBR), spiegando perché hanno scelto di raccontare questa storia. I cinque cortometraggi sono essenzialmente un’esplorazione dei temi legati all’infanzia e al diventare grandi.

Ecco perché i creatori hanno scelto di rappresentare Baby Groot e il suo periodo di crescita fino all’adolescenza. I fan possono aspettarsi che Baby Groot riceverà diverse lezioni utili alla sua crescita e alla sua trasformazione in un supereroe e membro dei Guardiani della Galassia.

Potremmo essere fuori dal canone

James-Gunn Guardiani della GalassiaL’annuncio dell’arrivo di I Am Groot ha inizialmente portato i fan a credere che i cortometraggi sarebbero rimasti dentro all’MCU, ma James Gunn ha recentemente accennato al fatto che lo show potrebbe essere al di fuori della continuità dei Guardiani della Galassia.

Questo aspetto non deve deludere i fan perché dà alla serie una maggiore libertà nell’esplorare storie fuori da un un franchising tentacolare. In ogni caso, gli spettatori non dovranno aspettare troppo a lungo prima di una storia più canonica dei Guardiani, dato l’arrivo il prossimo maggio di Guardiani della Galassia, Volume 3.

I primi due episodi

Baby GrootI primi due episodi di I am Groot sono già stati presentati in esclusiva il mese scorso, rivelando alcune informazioni sulla serie. Uno è stato l’anteprima di una serie di proiezioni selezionate (via CBR) di Thor: Love and Thunder. Il cortometraggio, intitolato “Magnum Opus“, racconta il tentativo di Groot di fare un disegno dei Guardiani della Galassia (qui vediamo anche la prima apparizione di Rocket Raccoon).

Il secondo episodio, mostrato durante il SDCC 2022 (via CBR), è intitolato “Groot fa un bagno” e mostra la creatura mentre tesse costumi diversi su di sé utilizzando le foglie che crescono naturalmente sul suo corpo.

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