Si terrà da Giovedì 15 a Domenica
18 settembre a Milano l’8° Festival Internazionale del Documentario
Visioni dal Mondo, l’atteso appuntamento annuale con il cinema del
reale ideato, fondato e diretto da Francesco Bizzarri, con la
direzione artistica di Maurizio Nichetti.
L’8° Festival Visioni dal Mondo,
con un calendario ricco di contenuti e appuntamenti, conferma la
formula aperta al pubblico con ingresso gratuito fino a esaurimento
posti. Anche per questa edizione, Visioni dal Mondo offrirà la
possibilità di seguire le anteprime da tutta Italia sul sito
ufficiale del Festival www.visionidalmondo.it attraverso le sale
web della piattaforma streaming italiana MYmovies.
“Con quest’edizione Visioni dal
Mondo torna a essere un prezioso momento di incontro e
socializzazione tra spettatori, ospiti nazionali e internazionali
del Festival, ma soprattutto un’occasione di relazione e confronto
tra gli operatori del settore – ha sottolineato
Francesco Bizzarri, ideatore e Presidente di
Visioni dal Mondo –. Abbiamo scelto di mantenere la visione in
streaming che rappresenta un’ulteriore possibilità, un
completamento che però non può sostituirsi all’emozione e al
calore delle sale piene di gente. Il nostro Festival, che si è
sempre posto come uno sguardo attento sulla complessità della
nostra contemporaneità a livello mondiale, attraverso i 36 film
documentari di forte impatto che con grande attenzione abbiamo
selezionato, confermerà il coraggio e la forza di intercettare i
cambiamenti, far conoscere gli aspetti inediti del cinema della
realtà, ma anche delle storie di ieri e di oggi per affrontare con
maggiore coscienza il nostro domani”.
“Mai come in questi anni
abbiamo sentito la necessità di informarci: scienza, medicina,
geopolitica, clima e conservazione ambientale possono essere temi
di cui non si smetterebbe mai di parlare. – ha dichiarato
Maurizio Nichetti, direttore artistico di Visioni
dal Mondo – Per capire, per prevenire o anche semplicemente per
avere meno paure, più coscienza della realtà che ci circonda,
quella realtà che il cinema, a volte, riesce a rappresentarci in
modo onesto. Un’immagine vale sempre più di tante
parole”.
36 le anteprime gratuite in
calendario. Sono 36 le anteprime dei film documentari italiani e
internazionali in programma per le diverse sezioni del Festival:
Concorso Italiano con le due categorie lungometraggi e new talent
opera prima rivolto ai cineasti italiani, Concorso Internazionale,
dedicato a produzioni straniere e Panorama Fuori Concorso.
Il tema dell’8° Festival Visioni
dal Mondo. Più conoscenza. Più coscienza. è il tema dell’8°
Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo.
Conoscenza e Coscienza, due termini assonanti che indicano il modo
in cui ogni individuo si pone rispetto alle scelte che compie, alle
idee che privilegia, alle credenze e ai comportamenti. Conoscere
per stabilire un’unione cosciente con il reale, la conoscenza salva
l’uomo dalle limitazioni e lo apre oltre i confini della propria
coscienza.
I grandi temi di attualità
indagati da Visioni dal Mondo 2022. Arte, il valore dello sport, la
giustizia, sostenibilità e ambiente, denunce sociali, i conflitti
mondiali e l’informazione, il disagio giovanile e le periferie,
coraggio, questi alcuni dei temi di attualità mondiale che saranno
indagati attraverso lo sguardo autentico del Festival Visioni dal
Mondo. Testimonianze reali si intrecciano con storie di vita
personali e offrono spunti di riflessioni con diverse chiavi di
lettura accomunate dal denominatore del tema dell’8° Festival
Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo Più conoscenza.
Più coscienza.
L’incontro con il regista. Sarà
Domenico Procacci, produttore e regista, la guest of honor dell’8°
Festival con un incontro in programma domenica 18 settembre.
Procacci presenterà il lungometraggio, versione cinematografica
della docuserie appassionante e intensa, Una squadra di cui è
regista e autore (insieme a Sandro Veronesi, Lucio Biancatelli,
Giogiò Franchini con la consulenza di Mario Giobbe e Luca Rea).
Procacci è anche autore dell’omonimo libro dedicato al Tennis e
alla squadra di Davis italiana più grande di sempre, edito da
Fandango libri. In Una Squadra Procacci racconta il team che ha
fatto storia in Italia, e non solo: Adriano Panatta, Corrado
Barazzutti, Paolo Bertolucci, Tonino Zugarelli, i quattro che nei
secondi anni ’70 fecero grande l’Italia della racchetta, con 4
finali di Coppa Davis in 5 anni. Nel ’76 e nel ’77 la squadra ha
come capitano non giocatore una leggenda del tennis italiano,
Nicola Pietrangeli, il quinto protagonista della docuserie.
Prodotto da Fandango, Sky e Luce Cinecittà.
I partner e gli sponsor 2022. L’8°
Festival è patrocinato da RAI, dall’Associazione dell’autorialità
cinetelevisiva 100autori e CNA Cinema e Audiovisivo. Main sponsor
BNL BNP Paribas, sponsor Pirelli e GK Investment Holding Group,
media partner Rai Cultura, Rai Documentari e Sky Documentaries, il
sostegno di Rai Cinema, la collaborazione di Luce Cinecittà,
Lombardia Film Commission, Doc/it – Associazione Documentaristi
Italiani, MYmovies.it, CoPro, The Israeli Coproduction Market,
Image Building, il magazine Lampoon e il Museo Nazionale Scienza e
Tecnologia Leonardo da
Vinci come cultural partner. Il Festival è associato ad Afic –
Associazione Festival Italiani di Cinema, e si svolge nell’ambito
di “Milano è Viva”, il palinsesto promosso dal Comune di Milano
con l’obiettivo di sostenere lo spettacolo dal vivo.
I luoghi del Festival. Per
l’edizione 2022 il Festival ha scelto tre luoghi simbolo della
cultura del capoluogo lombardo: il Teatro Litta, una delle più
significative opere dell’architettura lombarda e già sede delle
passate edizioni, l’Eliseo, cinema fondato nel 1957 oggi conosciuto
come Eliseo Multisala, quale sede prescelta per ospitare i film
documentari internazionali selezionati dal Festival e il Museo
Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci dove verranno
proiettate le migliori produzioni in realtà virtuale del mondo
documentaristico.
Le sezioni del festival 2022
Concorso Italiano dedicato ai
cineasti italiani con due categorie, lungometraggi e new talent
opera prima. 17 i film documentari in Concorso per i premi:
- Premio Visioni dal Mondo Concorso Lungometraggi Italiani del
valore di 5.000 euro, assegnato da autorevoli giurati, quali: il
regista Luca Lucini, l’attrice Amanda Sandrelli e il critico
cinematografico Giancarlo Zappoli;
- Premio new talent opera prima BNL
BNP Paribas Visioni dal Mondo del valore di 2.500 euro, conferito
da una giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di
cinema milanesi Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, IED –
Istituto Europeo di Design e Centro Sperimentale di
Cinematografia.
I lungometraggi in Concorso
concorreranno al Riconoscimento Rai Cinema, dedicato a Franco
Scaglia che prevede l’acquisizione dei diritti televisivi per le
Reti Rai.
Concorso Internazionale, rivolto
alle produzioni indipendenti straniere, con la proiezione in
anteprima italiana di 12 film documentari che concorreranno al
Premio Visioni dal Mondo Giuria Internazionale, del valore di 3.000
euro, assegnato da giurati internazionali quali: Pnina Halfon,
direttrice di CoPro24 the Israeli Market, Bjork Jensen, produttore
e consulente con la sua società Ginger Foot Films e la produttrice
Stefania Casini.
Panorama Fuori Concorso con la
proiezione di alcuni dei più prestigiosi e significativi film
documentari che sono stati realizzati in questa stagione o in
anteprima assoluta, coprodotti da Rai Cinema, Luce Cinecittà, Sky
Arte, Sky Documentaries e Rai Documentari.
Visioni Incontra. Visioni Incontra,
la sezione Industry del Festival curata da Cinzia Masòtina,
responsabile dell’advisory e coordinamento, aprirà la
manifestazione e si terrà giovedì 15 e venerdì 16 settembre. La
sezione, esclusivamente dedicata al settore, a inviti e per soli
accreditati, prevede panel, roundtable e il Concorso Visioni
Incontra, dedicato ai progetti documentari ancora nella fase work
in progress o in final development.
Tra le attesissime anteprime,
storytelling del reale, in cartellone al Festival:
Film di apertura dell’ottava
edizione del Festival DUE CON, regia di Felice Valerio Bagnato e
Gianluca De Martino in programma giovedì 15 settembre alle ore
20.30 al Teatro Litta alla presenza dei pluricampioni di
canottaggio Carmine e Giuseppe Abbagnale, protagonisti del film
documentario. Con la produzione di Solaria Film e Peacock Film in
collaborazione con Rai Documentari e RSI Televisione Svizzera, DUE
CON racconta la vita e i successi di Giuseppe e Carmine Abbagnale,
pluricampioni mondiali e olimpici di canottaggio ed eroi italiani
tra gli anni ‘80 e ’90. I fratelli, nati in periferia di Pompei e
allenati dallo zio, divisi tra la fatica e lo studio, raccontano
per la prima volta in un documentario, la storia dei loro
incredibili successi internazionali, attraverso repertorio inedito,
testimonianze di appassionati, giornalisti e avversari storici.
Un’avvincente storia di vittorie raggiunte con passione, etica e
sacrificio. Un viaggio emozionante in un passato leggendario dello
sport italiano alla fine del secolo breve.
Hotel Sarajevo, regia Barbara
Cupisti, una coproduzione Clipper Media, Luce Cinecittà con Rai
Cinema. A trent’anni dalla guerra nei Balcani e dall’assedio di
Sarajevo, uno dei più lunghi della storia moderna, tre generazioni
si raccontano: Boba, fixer di guerra, Zoran che aveva solo tredici
anni, Belmina che non era ancora nata. Un confronto nella memoria e
nel trauma, per provare a superarlo. L’hotel Holiday Inn di
Sarajevo, “casa” di molti corrispondenti stranieri e troupe
televisive ascolterà e unirà queste storie. Hotel Sarajevo
ripercorre insieme ai suoi protagonisti alcune delle vicende del
conflitto nella ex- Jugoslavia per raccontare le ferite di una
guerra avvenuta nel cuore dell’Europa.
SPAZIO ITALIANO – Dalle origini al
Progetto San Marco, regia di Marco Spagnoli, prodotto da Luce
Cinecittà. La storia dell’Italia e del suo rapporto con lo Spazio
inizia negli anni Trenta: a Guidonia, infatti, viene creata la
cosiddetta Città dell’Aria che raccoglie alcuni scienziati
italiani. Le ricerche italiane porteranno, durante la seconda
guerra mondiale, a creare Larson, un progetto segreto simile a
quello che ha portato Wernher von Braun in America. Se uno di loro,
Edoardo Amaldi, si rifiuterà categoricamente di andare negli USA,
diventando così il padre della fisica italiana, un altro, Antonio
Ferri, partigiano pluridecorato, verrà convinto da Moe Berg, ex
stella del baseball diventato spia poliglotta, ad andare in
America, dove darà un contributo fondamentale alla stabilizzazione
dell’F1, ovvero il motore di quello che sarà l’Apollo 11, portando
l’uomo sulla Luna.
In Italia, invece, il professore
della sapienza Luigi Broglio, generale dell’aviazione, prenderà in
mano il progetto satellitare italiano, arrivando, grazie ai buoni
uffici di Amintore Fanfani, Giorgio La Pira e Enrico Mattei, a
creare due progetti: il primo è il lancio del primo satellite
italiano chiamato San Marco, terzo dopo URSS e USA nel 1964.
L’altro è la creazione di una base di lancio in Kenya a
Malindi.
Sound Gigante di Giangiacomo De
Stefano. La musica italiana viene associata all’opera, al pop, al
Festival di Sanremo. Ma la musica italiana è stata molto di più e
per un periodo durato circa venti anni ha prodotto innovazione,
avanguardia, sperimentazione e ha ispirato artisti di tutto il
mondo, influenzando rock, elettronica, cinema, arte. La serie,
composta da 4 episodi narrati da Alessio Bertallot, racconta,
attraverso interviste, musica
e materiali di repertorio le vicende dei protagonisti di una vera e
propria storia alternativa della musica italiana, che, fuori dai
soliti schemi prevedibili e popolari, ha dato via a un nuovo sound,
un sound gigante!”. La serie composta da quattro episodi è
prodotta da Sky e Kplus in collaborazione con Sonne Film e Sample.
A Visioni dal Mondo in anteprima l’EP.1 1964. Nel 1964 “Per un
pugno di dollari” irrompe nella storia del cinema. La colonna
sonora scritta da Ennio Morricone è un elemento fondamentale del
successo di questo film rivoluzionario e porta alla ribalta i
cosiddetti spaghetti western. Quello che emerge da questo filone e
poi da parte del cinema di genere è la matrice per qualcosa di
completamente nuovo. Una via italiana al rock e all’immaginario che
contemporaneamente sta prendendo forma nei paesi
anglosassoni.
The Last Human di Ivalo Frank. La
vita sulla Terra inizia e finisce con la Groenlandia. Il film
documentario narra la storica scoperta della prima forma di vita da
parte del ricercatore Minik Rosing. Un film documentario poetico
sul nostro presente raccontato attraverso gli occhi dei giovani
groenlandesi che condividono con generosità e sensibilità i loro
sogni, le loro speranze e i loro sentimenti verso il futuro. Allo
stesso tempo, viaggiamo tra i fiordi della Groenlandia insieme allo
scienziato di fama mondiale Minik Rosing, seguendo le tracce e le
scoperte della prima vita sulla Terra. Minik Rosing è stato il
motivo per cui recentemente la nostra comprensione dell’origine
della vita è stata completamente stravolta. Rosing ha scoperto le
prime tracce di vita sulla Terra in un piccolo fiordo vicino a
Isua. La sua scoperta ha preceduto di oltre 300 milioni di anni
tutte le precedenti tracce di vita. La vita è iniziata in
Groenlandia. Ma allo stesso tempo, lo scioglimento delle masse di
ghiaccio sta accelerando di giorno in giorno e gli scienziati di
tutto il mondo concordano sul fatto che potrebbe affogare la nostra
intera civiltà se si lascia che continui. La fine della vita
inizierà anche dalla Groenlandia.
With This Breath I Fly di Sam
French e Clementine Malpas presenta un ritratto intimo di due
coraggiose donne afghane che lottano per la loro libertà dopo
essere state imprigionate per crimini morali, denunciando al
contempo la complicità dell’Unione Europea nel censurare le loro
voci.
Al culmine dell’occupazione
internazionale dell’Afghanistan, due donne – Gulnaz, violentata e
ingravidata dallo zio, e Farida, in fuga da un marito violento –
vengono imprigionate con l’accusa di “crimini morali” da un sistema
giudiziario afghano sostenuto da miliardi di dollari di aiuti
dell’Unione Europea. Il film documentario segue le due donne
coraggiose mentre lottano per la loro libertà.
The Killing of a Journalist. Matt
Sarnecki, produttore e regista cinematografico nel film
documentario The Killing of a Journalist, presentato in anteprima
mondiale a Hot Docs Festival, rende omaggio al giornalista
investigativo slovacco Ján Kuciak, assassinato nel 2018 a seguito
delle sue inchieste sulla corruzione, intraprese con la sua
fidanzata, Martina Kušnírová.
Il film documentario esplora come
l’intreccio tra criminalità organizzata, governo corrotto, sistema
legale e forze dell’ordine possa praticamente definire la vita in
un Paese europeo nominalmente democratico. La protagonista
principale è la collega di Kuciak del sito web Aktuality.sk, Pavla
Holcová, che ha lavorato insieme a lui per scoprire i legami tra i
più alti funzionari e l’oligarca Marian Kočner, e con la mafia
calabrese della ‘Ndrangheta. Considerato il primo omicidio “mirato”
nella storia della Slovacchia, l’episodio ha portato l’opinione
pubblica ad una protesta mai vista prima dopo la caduta del regime
comunista.