Home Blog Pagina 688

Il giustiziere della notte: trama e cast del film con Bruce Willis

Negli ultimi anni l’attore Bruce Willis si è dedicato senza sosta a partecipare ad una serie di film di genere d’azione e thriller. Tra questi si ritrovano titoli come Trauma Center, Reprisal e il più recente Il giustiziere della notte, uscito in sala nel 2018. Alla base della vicenda in esso trattata vi è un dottore che decide di mettere da parte il camice per assumere i panni di un vendicatore senza pietà, in cerca di giustizia per la morte di sua moglie. Diretto da Eli Roth, considerato uno dei più dotato autori del genere horror, e distintosi in questo proprio per la regia di film come Hostel e The Green Inferno.

Il film in questione non è in realtà una storia di questo genere, ma presente ugualmente una serie di caratteristiche tipiche del cinema di Roth. Inoltre, questo è il remake dell’omonimo film del 1974, a sua volta basato sul romanzo del 1972 di Brian Garfield. Il rifacimento di questo era già stato annunciato diverso tempo prima, nel 2006, quando Sylvester Stallone avrebbe dovuto dirigere e interpretare il film. Dopo il suo abbandono, negli anni si sono avvicendati diversi registi e attori, tra cui Liam Neeson e Benicio Del Toro, senza però arrivare mai all’effettiva realizzazione. Soltanto nel 2016, con il sostegno della MGM e della Paramount il film riesce infine a prendere vita.

Costato circa 30 milioni, Il giustiziere della notte è però arrivato ad un incasso globale di soli 41. Un risultato molto al di sotto delle aspettative per un film ricco di adrenalina e con un grande cast di attori. Si tratta pertanto di un’opera da riscoprire, che non deluderà i fan del genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Il giustiziere della notte

Protagonista del film è Paul Kersey, medico del pronto soccorso di Chicago. Questi conduce un’esistenza tranquilla e serena in compagnia della moglie e della figlia adolescente. La sua vita viene però distrutta dall’omicidio dell’amata consorte e dalle violenze che riducono la figlia in coma. Da quel momento Kersey cesserà di esistere e al suo posto subentrerà “Il giustiziere” che, con il suo desiderio di vendetta, andrà a caccia dei criminali che hanno massacrato la sua famiglia. La città comincerà presto a domandarsi se questo vigilante sia un angelo custode o un inquietante mietitore in preda al desiderio di uccidere. Lunga sarà infatti la scia di omicidi che Kersey si lascerà alle spalle, desideroso soltanto di arrivare al vero responsabile di ciò che gli è accaduto.

Il giustiziere della notte cast

Il giustiziere della notte: il cast del film

Negli ultimi anni abituato ad interpretare personaggi prevalentemente marginali, Bruce Willis si disse entusiasta di poter vestire i panni del dottor Paul Kersey, un ruolo da lui sempre giudicato nelle sue corde. Per assumere la parte, egli si sottopose come suo solito ad una preparazione fisica che gli ha permesso di poter interpretare personalmente la gran parte delle scene previste, anche quelle più complesse. Accanto a lui, nel film, si ritrova poi l’attore Vincent D’Onofrio nei panni di Frank Kersey, fratello di Paul. Noto per Full Metal Jacket, D’Onofrio. Ad interpretare la moglie del protagonista è invece l’attrice Elisabeth Shue, nota per la sua recente partecipazione alla serie Amazon The Boys.

Dean Norris, celebre per essere stato Hank Schrader in Breaking Bad, interpreta qui il detective Kevin Raines, mentre Kimberly Elise è la sua collega Leonore Jackson. La giovane Camila Morrone, nota per essere l’ex fidanzata di Leonardo DiCaprio, interpreta invece il ruolo di Jordan, figlia del protagonista. Roth la scelse nonostante la Morrone non avesse nessuna particolare esperienza pregressa al cinema. In seguito a tale ruolo è poi diventata una promessa della recitazione. Beau Knapp, infine, è l’interprete di Knox, uno degli assassini ricercati dal protagonista. Prima di recitare in questo film l’attore si era reso noto grazie a Run All Night e Billy Lynn – Un giorno da eroe.

Il trailer di Il giustiziere della notte e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Il giustiziere della notte grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 23 febbraio alle ore 21:20 sul canale Rai 2.

Fonte: IMDb

Film d’azione: le 10 donne più potenti

Film d’azione: le 10 donne più potenti

Dal 2010 in poi sono usciti un sacco di film d’azione con protagoniste femminili davvero in grado di catalizzare l’attenzione. Eroine potenti, cazzute, capaci di muovere le fila della storia e di risolvere le situazioni più impensabili.

L’ultimo decennio ha dato al pubblico alcune delle più dure star d’azione femminili di tutti i tempi, tra cui Gina Carano, Charlize Theron e Scarlett Johannson. Tuttavia, nonostante l’alta concorrenza, c’è solo un’eroina che sta davvero in cima…

Harley Quinn

Margot Robbie The Suicide Squad 2021 Harley QuinnDa quando ha debuttato nel cartone animato di Batman del 1992, Harley Quinn è sempre stata un’eroina amata. È apparsa per la prima volta in live-action nel 2016 con Suicide Squad

L’interprete Margot Robbie è stata molto elogiata per aver catturato la brutalità, la psicopatia e l’imprevedibilità di Quinn. Nel suo spin-off Birds of Prey, Quinn ha dimostrato di essere più grande dell’ombra di Joker. Infine, nel film d’azione The Suicide Squad – Missione suicidaHarley è l’unico membro a sopravvivere.

Katniss Everdeen

Katniss in Mockingjay film d'azioneLa saga di Hunger Games ha lanciato tra le stelle Jennifer Lawrence. Katniss Everdeen, il grande personaggio interpretato dall’attrice, ha permesso il successo del film e ha reso Lawrence una star.

Nella lotta mortale alla sopravvivenza Katniss, armata solo di un coltello, fa la sua prima uccisione mentre lotta con un gruppo di combattenti. Per predisposizione, è in grado di usare il suo arco salvandosi da molti avversari. Nel corso dei film d’azione di Hunger Games, si oppone ai giochi e a diversi politici, diventando una figura di ispirazione per la gente di Panem.

Wonder Woman

Wonder Woman
Quando si parla di donne potenti e cazzute, non si può non pensare a Wonder Woman. L’iconica eroina della DC, dopo innumerevoli avventure sulla carta stampata, ha recentemente trovato il suo spazio all’interno del DCEU.Interpretata da Gal Gadot, Wonder Woman ha debuttato nel film del 2016 Batman v Superman: Dawn of Justice.
Riprendendo la figura mitica greca di Diana, Wonder Woman è veramente una forza. Possiede gadget fantastici, come una potente armatura e scenografici bracciali, un jet invisibile e l’iconico Lazo della Verità. Il pubblico la ama: a partire dal suo film solista nel 2017, Wonder Woman ha superato Superman e Batman. È il personaggio che appare più frequentemente nel franchise.

Furiosa

charlize theron furiosa prequel mad maxCharlize Theron è la protagonista di Max Mad: Fury Road. Nei panni di Imperatrice Furiosa, è serva di Immortan Joe. Furiosa è una donna combattiva e forte, alla ricerca di una redenzione e di un luogo pacifico in cui iniziare una nuova vita.
Priva di metà braccio sinistro, Furiosa indossa un arto meccanico. Il personaggio sopporta un sacco di dolore nel film, prendendo parte a scene d’azione feroci e coinvolgenti. Visto il successo del personaggio, è dall’uscita del film che George Miller si sta preparando per fare uno spin-off di Furiosa.

Mallory Kane

Haywire Gina Channign Tatum film d'azioneKnockout – Resa dei conti (Haywire) è un film d’azione del 2011 con protagonista la campionessa di arti marziali Gina Carano. Il personaggio interpretato da Carano è Mallory Kane, un agente segreto che è stato tradito e preso di mira per un omicidio.

Lottando contro tutto e tutti, Mallory si è dimostrata una tosta: ha preso a calci qualche pezzo grosso e, anche se è stata spesso vittima di colpi bassi, i suoi rapidi recuperi e la brutalità le hanno permesso di avere la meglio nei combattimenti. Da Knokout, Carano ha continuato la sua ascesa come star dei film d’azione in Fast & Furious 6, Deadpool, nella serie Disney+ The Mandalorian ed infine in Terror On The Prairie (2022).

Cataleya Restrepo

Zoe Saldana in Colombiana film d'azioneGià apparsa in film d’azione e di fantascienza come Star Trek, Avatar e Guardiani della Galassia, Zoe Saldana è una delle più grandi star action femminili. Nel 2011 ha interpretato anche Cataleya Restrepo, la protagonista di Colombiana.

Cataleya ha un unico obiettivo: vendicare la sua famiglia. A soli nove anni, si allena con suo zio per diventare un assassina. Compie molti omicidi, lasciando sempre un fiore di cattleya come firma. Memorabile è il brutale assalto al complesso di Don Luis in cui uccide tutti gli uomini con mitragliatrici e un lanciarazzi. In particolare, una scena da non perdere è la sua lotta con Marco nei bagni.

Lorraine Broughton

Atomic Blonde film d'azioneIl personaggio di Charlize Theron protagonista di Atomica Bionda è un agente dell’MI6 inviato a Berlino nel 1989, poco prima della caduta del muro. La recitazione di Charlize Theron e l’incredibile creatività e cinematografia del regista David Leitch rendono Lorraine una donna veramente potente.

Esemplare è la brutale scena d’azione lunga 10 minuti in cui Lorraine sconfigge numerosi agenti del KGB. Nonostante venga gettata da un piano all’altro e scaraventata contro i mobili, Theron non cede. C’è anche un’altra grande scena di lotta in cui l’attrice combatte i nemici in modi inaspettati utilizzando gli oggetti domestici di un appartamento.

Hanna

Saoirse Ronan in Hanna film d'azioneNel 2011, il film d’azione Hanna alza decisamente l’asticella per le altre figure femminili. Interpretata da Saoirse Ronan, Hanna viene potenziata geneticamente per diventare un super-soldato e passa 14 anni ad allenarsi con l’agente della CIA Erik.

Quando si tratta di combattimento disarmato, lei è davvero brutale e implacabile. La sua fuga di prigione è uno spettacolo incredibile da vedere, ma anche l’uccisione finale di Marissa da parte sue è un altro punto culminante.

Sofia Al-Azwar

Halle Berry in John Wick 3Nel 2019 Halle Berry si è unita a Keanu Reeves nel film d’azione John Wick 3, è lei che aiuta il suo vecchio amico dopo che è stato scomunicato. Sofia è un ex kileer tosta. Ha anche un paio di Malinois belgi addestrati al combattimento che riescono a maltrattare i cattivi a dovere.

Quando uno dei suoi cani viene ucciso, Sofia si lascia andare. Muovendosi in un ballo magistrale, massacra dozzine di assassini con un’arma da fuoco e si dimostra così una formidabile partner sullo schermo per Wick. Come se non bastasse, Sofia è abile anche nel combattimento disarmato.

Black Widow

Black Widow The AvengersVedova Nera, l’unica donna membro del team originale degli Avengers, è l‘eroina più tosta di tutteNatasha Romanov è una spia e una killer russa. A differenza della maggior parte degli altri eroi della Marvel, per combattere Natasha si basa sul suo ingegno e sulle sue abilità piuttosto che sui superpoteri e sulla tecnologia.

Armati o disarmati, i suoi combattimenti veloci e atletici sono alcune delle scene più avvincenti create dall’MCU. Facendo credere ai suoi nemici di essere debole, Natasha ha la meglio su personaggi come Occhio di Falco e si sacrifica eroicamente per salvare metà dell’universo. Per fortuna, il potente personaggio di Scarlett Johansson ha ricevuto il suo film da solista nel 2021: Black Widow.

Madame Web: anche Tahar Rahim nel cast

0
Madame Web: anche Tahar Rahim nel cast

Tahar Rahim, protagonista di Un Profeta, è l’ultimo nome a entrare nel cast di Madame Web, il prossimo film SONY che avrà per protagonista Dakota Johnson.

Madame Web: 5 dettagli sul personaggio

Madame Web è uno dei tanti film in via di sviluppo mentre lo studio costruisce il suo Sony Universe di personaggi Marvel. Sony, che controlla i diritti cinematografici di Spider-Man e altri personaggi correlati, ha già distribuito Venom (2018) e Venom: La furia di Carnage (2020) e il film con Jared Leto, Morbius, uscirà ad aprile. La Sony ha anche in cantiere Kraven il Cacciatore con la star Aaron Taylor-Johnson.

Nel cast di Madame Web ci sono Dakota Johnson, Celeste O’Connor e Sydney Sweeney. Lo studio si trova in una posizione di forza dopo l’uscita di Spider-Man: No Way Home, che ha incassato 1,74 miliardi di dollari a livello globale, l’incasso più alto nella storia della Sony.

Il film arrivarà in sala il 7 luglio 2023. Madame Web sarà diretto da S.J. Clarkson (Dexter) e basato su una sceneggiatura firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless (Morbius).

Fonte: Deadline

Francis Ford Coppola aprirà la 68edizione del Taormina Film Fest 2022

0

Il leggendario regista, sceneggiatore e produttore statunitense Francis Ford Coppola aprirà la 68ma edizione del Taormina Film Fest con The Godfather (Il Padrino) domenica 26 giugno nella suggestiva cornice del Teatro Antico. Il grande regista presenterà la versione restaurata del suo film, che è stato distribuito quest’anno a livello mondiale da Paramount Pictures per celebrare il cinquantesimo anniversario.

Icona cinematografica senza eguali, Coppola ha creato indimenticabili pietre miliari nella storia del cinema quali La conversazione, Apocalypse Now e la stessa trilogia de Il Padrino e, nel corso di una carriera lunga settant’anni, ha ricevuto sei Premi Oscar, due Palme d’Oro al Festival di Cannes e il Leone alla Carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. È attualmente in preparazione il suo ultimo epico film Megalopolis con Adam Driver, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, John Voight e Lawrence Fishburne.

I direttori del Taormina Film Fest Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia dichiarano: “Avere il maestro Francis Ford Coppola per tenere a battesimo la 68ma edizione ci riempie di gioia e orgoglio. Assistere alla proiezione de Il Padrino al Teatro Antico alla presenza di uno dei massimi cineasti di sempre, si candida sin d’ora quale evento imperdibile dell’estate cinematografica e culturale italiana e internazionale”.

Tratto dall’omonimo romanzo di Mario Puzo, interpretato da Marlon Brando, Al Pacino, Diane Keaton, James Caan, Robert Duval, fra gli altri, il film acclamato dalla critica ha battuto numerosi record di incassi e si è attestato come campione di incassi nel 1972. Il Padrino ha vinto tre Oscar: Miglior film, Migliore sceneggiatura non originale per Francis Ford Coppola e Mario Puzo, Migliore attore a Marlon Brando.

Cinquant’anni dopo il film continua ad abitare il nostro immaginario collettivo, con un lascito culturale indelebile e un’impronta duratura nella società di massa.

Ambientato nella New York del Dopoguerra, Il Padrino racconta le vicende della famiglia Corleone guidata da don Vito Corleone (Brando), capo mafia più potente della Grande Mela. Rimasto vittima di un attentato orchestrato da un boss rivale, sarà il figlio Michael Corleone (Pacino) a scalare l’impero della famiglia, fino a diventare il nuovo padrino. Il film è stato girato negli Stati Uniti e in Sicilia.

The Boys 3: recensione della serie Amazon Prime Video

0
The Boys 3: recensione della serie Amazon Prime Video

Dopo un’attesa che la pandemia ha reso più lunga del previsto, torniamo a parlare di una delle serie più irriverenti che ci offre Amazon Prime Video, con questa recensione di The Boys 3 senza spoiler.

La formula offerta dalla piattaforma è quella di tre puntate subito, dal 3 giugno, e le altre a cadenza settimanale, per un totale di otto episodi. Torniamo così al mondo ideato per i fumetti da Garth Ennis e Darick Robertson e portato in tv da Eric Kripke, un mondo di dei e ammazza-dei, un mondo scorretto e putrido, un mondo in cui sembra davvero difficile trovare qualcuno che sia completamente innocente. 

The Boys 3, la trama

Siamo a 12 mesi di distanza dagli avvenimenti della seconda stagione, dopo la scoperta che Stormfront era una simpatizzante nazista e che faceva parte del movimento dittatoriale in Europa (è molto più vecchia di quanto non sembri), e la morte di Becca per un tragico incidente. Il leader della squadra fuorilegge di ammazza-sup ha tenuto un profilo basso sempre però alla ricerca di un modo per ammazzare il suo acerrimo nemico, mentre Homelander, ce a differenza sua non può sparire dai radar, tenta disperatamente di non esplodere a causa di tutto ciò che ha dovuto gestire, non ultimo il fatto che ora viene accusato di aver avuto una storia d’amore con una nazista.

Questo tipo di pressioni spingono i vertici della Vought a rivedere la formazione dei Sette, considerando nuove candidature e cercando di capire come gestire al meglio gli eroi che vorrebbero tornare a bordo della squadra. Intanto, Starlight e Hughie sembrano vivere la loro vita di coppia con grande sintonia e felicità, con la prima che continua a acquisire maggiore consapevolezza anche trai Sette e il secondo che lavora a tempo pieno per la deputata Victoria Neuman che si occupa del monitoraggio dei super. Tutto normale se non fosse che lei stessa è una con poteri speciali, cosa che abbiamo scoperto alla fine della seconda stagione, e che non li usa certo per il bene comune. Le dinamiche sono estremamente precarie e l’equilibrio tra umani, supereroi, social media, opinione pubblica e interessi privati rischia di collassare da un momento all’altro. Chi sarà il coraggioso il cui intervento metterà le cose a posto?

Feroce satira e grande cuore

The Boys 3, terza stagione della serie The Boys, si conferma, almeno per i primi 6 episodi visti in anteprima dalla stampa, un prodotto estremamente furbo, capace di spingere sull’acceleratore del gore per attirare gli sguardi più pruriginosi, accostando all’exploitation una ironia feroce sul panorama contemporaneo. Nella serie, i supereroi sono degli influenzare veri e propri, usano i social, controllano il gradimento, fanno dichiarazioni, operano scelte anche private, costruiscono un’immagine di loro stessi molto artificiale e gestita proprio dalle richieste del pubblico, assurgendo a simboli e a modelli.

Kripke non risparmia nessun ambito della società, mettendo in ridicolo e criticando ferocemente, semplicemente con la rappresentazione, alcune delle più realtà della società statunitense, non iìultimo l’utilizzo delle armi: in una scena in cui Butcher cerca di compiere una missione, si introduce ad una fiera dedicata alle armi da fuoco, e lo spettacolo a cui assiste è talmente assurdo quanto realistico e riscontrabile nella realtà. A queste satira così acuta si associa poi una grande componente emotiva, che viene fuori man mano che ci si affeziona ai personaggi e alle loro peripezie, in maniera molto più massiccia rispetto alle prime stagioni.

Violenza fine a se stessa

Al netto di questi aspetti interessanti, The Boys 3, così come la sua controparte a fumetti, si sforza di calcare la mano sul cattivo gusto, sul gore, sulla violenza esibita, sui corpi e sul sesso, in maniera talvolta gratuita, e fine a se stessa, alla ricerca di uno shock nello spettatore che ormai dovrebbe essersi abituato ma che potrebbe anche rendersi conto, dai primi minuti della prima puntata, che forse si sta esagerando. E, attenzione, non si rivendica qui un oscurantismo, una censura o un modo sobrio di raccontare le storie, semplicemente si denuncia la gratuità di alcune scelte narrative che non aggiungono nulla allo spettacolo, se non sangue e budella non necessari. 

Love & Gelato, il trailer ufficiale e la key art

0
Love & Gelato, il trailer ufficiale e la key art

Primo trailer ufficiale, key art e nuove immagini ufficiali di Love & Gelato, film Netflix, una produzione esecutiva HT Film, scritto e diretto da Brandon Camp. Nel cast Susanna Skaggs, Tobia De Angelis, Owen McDonnell, Valentina Lodovini, Saul Nanni e Anjelika Washington.

Il film, basato sull’omonimo romanzo di Jenna Evans Welch, è stato girato principalmente in Italia tra Roma e Firenze. Love & Gelato è prodotto da Brandon Camp e da Viola Prestieri. Il film sarà disponibile dal 22 giugno solo su Netflix.

Love & Gelato, la trama

Lina, una diciassettenne americana, si trova a dover compiere un viaggio a Roma per onorare la memoria della madre. Catapultata in un Paese sconosciuto, troppo disordinato e pieno di caos per la sua indole seria, metodica e anche un po’ nerd, si troverà costretta a dover fare i conti con tutte le sue manie, ansie e paure ma anche a doversi confrontare con il passato della madre che cela qualche sorpresa e qualche segreto… Immersa in paesaggi magici e in cibi sconosciuti ed inebrianti, affascinata dallo stile unico della moda italiana, sopraffatta da imprevisti romantici e travolta da una nuova e anomala famiglia, Lina imparerà a guardare al mondo e a se stessa con un occhio finalmente diverso.

Nastri d’Argento 2022: tutti i nominati

0
Nastri d’Argento 2022: tutti i nominati

Anche Nostalgia di Mario Martone, in sala dopo il debutto in concorso a Cannes, entra nella sfida ai Nastri d’Argento 2022 che si concluderanno a Roma, nell’arena del MAXXI lunedì 20 Giugno. Una corsa per il miglior film che comprende ben quattro titoli lanciati dalla Mostra di Venezia: con È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, Ariaferma di Leonardo di Costanzo, Freaks out di Gabriele Mainetti e Qui rido io di Mario Martone, dedicato alla storia della famiglia Scarpetta. I Giornalisti Cinematografici Italiani lo annunciano alla vigilia della premiazione dei Nastri d’Argento Grandi Serie che si terrà domani sera al Teatro di Corte del Palazzo Reale di Napoli.

Dodici le candidature per È stata la mano di Dio seguito dalle dieci di Ariaferma, dai due film di Martone Nostalgia e Qui rido io e Freaks Out di Mainetti, una quarantina i film entrati in selezione con un’attenzione speciale ai protagonisti dell’annata, grandi attrici e attori accanto ad alcune ‘rivelazioni’ – che, come ogni anno, saranno anche valorizzate nei premi per i giovani – ma anche a quei titoli spesso fortemente penalizzato dalla crisi delle sale. E proprio nel segno dell’eccellenza e della più significativa sperimentazione narrativa e produttiva, i Giornalisti – che da oggi voteranno i vincitori – hanno già annunciato il Nastro d’Argento speciale al regista Jonas Carpignano, per un vero e proprio gioiello dell’anno come A Chiara che conclude l’esperienza di un’intera trilogia iniziata nel 2015 con Mediterranea e siglata poi da A Ciambra che tre anni dopo ha anche rappresentato l’Italia agli Oscar@.

Gli stessi titoli in candidatura per il Miglior Film – anche per la produzione – tornano nelle proposte per il Nastro alla migliore regia che si allarga eccezionalmente a sette autori: con i ‘veneziani’ Di Costanzo, Frammartino, Martone, Sorrentino e Mainetti sono candidati Sergio Rubini e Paolo Taviani. Anche in ‘cinquina’ per le commedie c’è – come accade con Martone tra i nomi per la migliore regia – un autore candidato per due titoli: Riccardo Milani regista di Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto e Corro da te in sfida con Belli ciao di Gennaro Nunziante, Davide Minnella con La cena perfetta, e poi l’indipendente Giulia di Ciro De Caro e Settembre di Giulia Louise Steigerwalt candidata anche tra le migliori opere prime con Mondocane di Alessandro Celli, Una femmina di Francesco Costabile, Il legionario di Hleb Papou e Piccolo corpo di Laura Samani.

Attrici e attori: in questa 76.ma edizione – realizzata come  sempre  con il  sostegno del MiC, Ministero della Cultura – Direzione generale per il Cinema, main sponsor BNL – Gruppo Bnp Paribas – grande attenzione alle interpretazioni, con una selezione eccezionalmente di sei (e non, come tradizione, cinque nomi) tra le migliori attrici e i migliori attori. Sono candidate come attrici protagoniste Claudia Gerini, Aurora Giovinazzo, Miriam Leone, Benedetta Porcaroli, Teresa Saponangelo, Kasia Smutniak. Sei anche i protagonisti con Pierfrancesco Favino, Toni Servillo, Elio Germano, Silvio Orlando, Massimiliano Gallo, Andrea Carpenzano.

Cinque le ‘non protagoniste’: Marina Confalone, Anna Ferraioli Ravel, Aurora Quattrocchi, Luisa Ranieri, Vanessa Scalera. Per i ‘non protagonisti’ con i due ragazzi De FilippoMario Autore e Domenico Pinelli, Pietro Castellitto, Francesco Di Leva e Tommaso Ragno, Fabrizio Ferracane, Lino Musella. Per la commedia le attrici sono: Sonia Bergamasco, anche qui Miriam Leone, Barbara Ronchi, Greta Scarano e la new-entry Rosa Palasciano di Giulia. Gli attori: Fabrizio Bentivoglio, Salvatore Esposito, anche in commedia Pierfrancesco Favino, Gianfelice Imparato e la coppia Francesco Scianna – Filippo Timi.

In allegato, nella lista completa, con molte curiosità, tutte le candidature nelle altre categorie, dal soggetto e la sceneggiatura alle più artistiche e tecniche del set, fino alla musica, alle canzoni e ai casting director. In particolare per il sonoro, tra i tecnici, una novità: per la complessità del lavoro sul suono sempre più condiviso da un’intera squadra tecnica si considera da quest’anno candidato per il risultato, oltre la presa diretta, l’intero reparto del sonoro.

Nei prossimi giorni saranno annunciati il Nastro dell’anno e il Nastro europeo. I giovani saranno grandi protagonisti di quest’edizione che completerà il suo palmarès proprio con i Premi Guglielmo Biraghi e Graziella Bonacchi, il premio Nastri-Nuovo Imaie e con il riconoscimento della Fondazione Nobis e inoltre il Premio Nino Manfredi che sarà consegnato come tradizione al Taormina Film Fest. I Nastri 76 saranno invece assegnati a Roma così come il Premio Hamilton Behind the camera, il Persol – Personaggio dell’anno e il Premio Wella per l’immagine.  

NASTRI D’ARGENTO 2022 – I NOMINATI

MIGLIOR FILM

Ariaferma – di Leonardo Di COSTANZO

Una produzione TEMPESTA / CARLO CRESTO-DINA con RAI Cinema

In coproduzione con AMKA Films Productions

è stata la mano di Dio – di Paolo SORRENTINO        

Prodotto da Lorenzo MIELI e Paolo SORRENTINO 

Una produzione THE APARTMENT – società del gruppo FREMANTLE

Freaks out – di Gabriele MAINETTI

Prodotto da GOON Films, LUCKY RED con RAI Cinema

In coproduzione con GAPBUSTERS, in associazione con VOO e BE TV

Nostalgia – di Mario MARTONE

Prodotto da PICOMEDIA, MAD ENTERTAINMENT PICTURES   

In associazione con MEDUSA Film

In coproduzione con ROSEBUD Entertainment Pictures realizzata da MAD Entertainment 

Qui rido io – di Mario MARTONE   

Prodotto da Nicola GIULIANO, Francesca CIMA, Carlotta CALORI 

INDIGO Film con RAI Cinema

In coproduzione con TORNASOL

MIGLIORE REGIA 

Leonardo DI COSTANZO – Ariaferma

Michelangelo FRAMMARTINO – Il buco          

Gabriele MAINETTI – Freaks out             

Mario MARTONE – Nostalgia – Qui rido io 

Sergio RUBINI I fratelli De Filippo

Paolo SORRENTINO – è stata la mano Dio 

Paolo TAVIANI Leonora addio

MIGLIOR REGISTA ESORDIENTE

Alessandro CELLI – Mondocane

Francesco COSTABILE – Una femmina

Hleb PAPOU – Il legionario 

Laura SAMANI – Piccolo corpo       

Giulia Louise STEIGERWALT – Settembre

MIGLIORE COMMEDIA

Belli ciao – Gennaro NUNZIANTE

Una produzione FREMANTLE e VISION Distribution 

In collaborazione con SKY e PRIME Video                          

Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto / Corro da te  Riccardo MILANI  

Una Produzione WILDSIDE, società del gruppo FREMANTLE e VISION Distribution   

In collaborazione con SKY e AMAZON PRIME Video                                                                   

Giulia – Ciro DE CARO

Una produzione FARE CINEMA

La cena perfetta – Davide MINNELLA

Una produzione IIF – Italian International Film e VISION Distribution

In collaborazione con PRIME Video

Settembre – Giulia Louise STEIGERWALT                                      

Prodotto da Matteo ROVERE

Una produzione GRØENLANDIA con RAI Cinema

SOGGETTO  

America Latina Damiano e Fabio D’INNOCENZO                                   

Il filo invisibile – Marco Simon PUCCIONI 

Il materiale emotivo Ettore SCOLA, Ivo MILAZZO, Furio SCARPELLI

La tana Beatrice BALDACCI

Re Granchio – Alessio RIG0 de RIGHI, Matteo ZOPPIS, Tommaso BERTANI, Carlo LAVAGNA

SCENEGGIATURA

Ariaferma – Leonardo Di COSTANZO, Bruno OLIVIERO, Valia SANTELLA                               

è stata la mano di Dio – Paolo SORRENTINO                          

Il silenzio grande – Andrea OZZA, Maurizio DE GIOVANNI, Alessandro GASSMANN

L’Arminuta – Monica ZAPELLI, Donatella DI PIETRANTONIO

Nostalgia, Qui rido io – Mario MARTONE, Ippolita DI MAJO

ATTRICE PROTAGONISTA

Claudia GERINI – Mancino naturale

Aurora GIOVINAZZO – Freaks out

Miriam LEONE – Diabolik

Benedetta PORCAROLI – La scuola cattolica, L’ombra del giorno

Teresa SAPONANGELO – è stata la mano di Dio

Kasia SMUTNIAK – 3/19

ATTORE PROTAGONISTA

Andrea CARPENZANO – Calcinculo, Lovely boy        

Pierfrancesco FAVINO – Nostalgia

Massimiliano GALLO – Il silenzio grande

Elio GERMANO – America Latina

Silvio ORLANDO Ariaferma – Il bambino nascosto

Toni SERVILLO – Ariaferma – Qui rido io    

ATTRICE NON PROTAGONISTA 

Marina CONFALONE – Il silenzio grande

Anna FERRAIOLI RAVEL – I fratelli De Filippo 

Aurora QUATTROCCHI – Nostalgia                

Luisa RANIERI – è stata la mano di Dio                   

Vanessa SCALERA – L’Arminuta

                                   

ATTORE NON PROTAGONISTA

Mario AUTORE, Domenico PINELLI – I fratelli De Filippo

Pietro CASTELLITTO – Freaks out

Francesco DI LEVA, Tommaso RAGNO – Nostalgia

Fabrizio FERRACANE – Ariaferma – L’Arminuta – Una femmina

Lino MUSELLA – Il bambino nascosto – L’ombra del giorno – Qui rido io                                            

ATTRICE COMMEDIA

Sonia BERGAMASCO Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di morto                  

Miriam LEONE – Corro da te

Rosa PALASCIANO Giulia                                                                        

Barbara RONCHI – Settembre

Greta SCARANO – La cena perfetta

ATTORE COMMEDIA

Fabrizio BENTIVOGLIO – Settembre

Salvatore ESPOSITO – La cena perfetta 

Pierfrancesco FAVINO – Corro da te

Gianfelice IMPARATO – Querido Fidel

Francesco SCIANNA, Filippo TIMI – Il filo invisibile

                                               

FOTOGRAFIA

Francesca AMITRANO – Diabolik

Luca BIGAZZI Ariaferma

Paolo CARNERA – Leonora addio – Nostalgia

Daria D’ANTONIO – è stata la mano di Dio

Michele D’ATTANASIO – Freaks out

                                                 

SCENOGRAFIA

Isabella ANGELINI – L’ombra del giorno

Carmine GUARINO – è stata la mano di Dio

Noemi MARCHICA – Diabolik

Giancarlo MUSELLI, Carlo RESCIGNO – Qui rido io

Massimiliano STURIALE – Freaks out – Il materiale emotivo                              

COSTUMI

Ginevra DE CAROLIS – Diabolik

Maurizio MILLENOTTI – I fratelli De Filippo 

Mary MONTALTO – Freaks out

Ursula PATZAK – Qui rido io

Mariano TUFANO – è stata la mano di Dio                

MONTAGGIO    

Carlotta CRISTIANI – Ariaferma

Francesco DI STEFANO – Freaks out

Federico Maria MANESCHI – Diabolik

Jacopo QUADRI – Nostalgia – Qui rido io

Cristiano TRAVAGLIOLI – è stata la mano di Dio   

SONORO

Per la complessità del lavoro sempre più condiviso da un’intera squadra tecnica

si considera candidato per il risultato l’intero reparto del suono

Diabolik                                   

è stata la mano di Dio 

Il Buco                                            

Nostalgia                    

Qui rido io                                

CASTING DIRECTOR

Sara CASANI – Settembre

Alessandra CUTOLO – Ariaferma

Paola ROTA, Raffaele DI FLORIO – Nostalgia – Qui rido io

Annamaria SAMBUCCO, Massimo APPOLLONI – è stata la mano di Dio      

Francesco VEDOVATI – Freaks out

COLONNA SONORA

Michele BRAGA, Gabriele MAINETTI – Freaks out

Lele MARCHITELLI – è stata la mano di Dio

Nicola PIOVANI – I fratelli De Filippo – Leonora addio

PIVIO e Aldo DE SCALZI – Diabolik – Il silenzio grande                         

Pasquale SCIALò – Ariaferma

MIGLIORE CANZONE 

SEI TU Musica, Fabrizio MOBRICI Roberto CARDELLI, testo Fabrizio MORO

interpretata da Fabrizio MORO – Ghiaccio

SULLE NUVOLE Musica, testi e interpretata da Tommaso PARADISO – Sulle nuvole            

LA PROFONDITà DEGLI ABISSI Musica, testi e interpretazione di Manuel AGNELLI – Diabolik

NEI TUOI OCCHI Musica Francesca MICHIELIN, Andrea FARRI 

testi e interpretazione Francesca MICHIELIN – Marilyn ha gli occhi neri

JUST YOU Musica e testi Giuliano TAVIANI, Carmelo TRAVIA 

interpretata da Marianna TRAVIA – L’Arminuta

Doctor Strange 2: ecco la action figure fan made per Mr. Fantastic

0

La presenza di Mr. Fantastic in Doctor Strange nel Multiverso della Follia è stata accolta con entusiasmo, nonostante il modo brutale con cui poi il personaggio è stato eliminato dalla scena. Proprio per omaggiare quella fine dolorosa, un fan ha realizzato una action figure fan made di Mr. Fastastic, dopo lo scontro con Wanda.

TROVATE LA FOTO A QUESTO LINK

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel c’è in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi.

Black Adam: ecco quando arriverà il primo trailer

0
Black Adam: ecco quando arriverà il primo trailer

Dwayne Johnson ha annunciato con un post su Twitter che il primo trailer di Black Adam arriverà in rete il prossimo 8 giugno. Ecco di seguito la comunicazione dell’attore che interpreterà l’antieroe DC nel film Warner Bros.

https://twitter.com/TheRock/status/1532499586022928384?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1532499586022928384%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fblack-adam-image-dwayne-johnson-trailer-release-date%2F

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Il cast completo di Black Adam, oltre a Dwayne Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo, annovera anche Noah Centineo (Atom Smasher), Quintessa Swindell (Cyclone), Aldis Hodge (Hawkman) e Pierce Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis, e Marwan Kenzari, che sarà invece l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato ancora svelato).

Black Adam, che sarà diretto da Jaume Collet-Serra (già dietro Jungle Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo. Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio. L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio 2022. Black Adam uscirà al cinema in Italia giovedì 21 ottobre 2022.

Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. A quanto pare, il film su Black Adam dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

Guardiani della Galassia Vol. 3, da The Suicide Squad, un nuovo membro del cast

0

È Daniela Melchior la new entry di Guardiani della Galassia Vol. 3 che James Gunn si è portato dietro da The Suicide Squad e con la quale ha dichiarato di voler lavorare ancora molte altre volte.

L’attrice ha interpretato Ratcatcher 2 nel film Warner Bros e adesso si appresta a seguire il regista in quello che dovrebbe essere il suo ultimo film per i Marvel Studios, la conclusione della trilogia inaugurata nel 2014 con Guardiani della Galassia.

Melchior ha condiviso su Instagram una foto dal set di Guardiani della Galassia Vol. 3:

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Daniela Melchior, Will Poulter e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Chris Hemsworth annuncia l’inizio delle riprese di Furiosa

0
Chris Hemsworth annuncia l’inizio delle riprese di Furiosa

Chris Hemsworth ha annunciato ufficialmente l’inizio delle riprese di Furiosa, il prequel di Mad Max: Fury Road incentrato sul personaggio interpretato da Charlize Theron. Nel film, diretto sempre da George Miller, Hemsworth sarà l’antagonista, e si opporrà a Anya Taylor-Joy che rivestirà invece i panni della protagonista da giovane.

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Tutti i dettagli del film sono ancora segreti, ma grazie al nuovo libro di Kyle Buchanan, Blood, Sweat & Chrome: The Wild  and True Story of Mad Max: Fury Road, nuove informazioni su Furiosa sono trapelate. Infatti grazie a lui si è venuti a conoscenza della presenza di Hemsworth nel film e di come questo sia molto diverso da Fury Road. Come P.J. Voeten, assistente regista e produttore ha detto a Buchanan: “Furiosa sarà più tradizionale, un dramma in tre atti. Se le persone si aspettano un altro film sugli inseguimenti, non sarà questo il caso”. (via SlashFilm)

Altre informazione sono state comunicate a Buchanan dal direttore della produzione Dean Hood, che ha riferito: “quando ho iniziato a leggere [la sceneggiatura di Furiosa], non riuscivo a fermarmi. Sarà veramente molto bello. Si vedono Gas Town, la Bullet Farm. È pazzesco vedere finalmente questi luoghi costruiti”. Anche se questi erano già stati nominati in Fury Road, non sono mai stati effetivamente realizzati. Sembra infatti che in Furiosa si riuscirà finalmente a vederli in tutta la loro gloria post-apocalittica. Sicuramente, essendo questo un prequel, saranno rappresentati prima degli avvenimenti di Fury Road. Il film mostrerà anche The Green Place, terra del popolo di Furiosa, i Vuvulini, un tempo fertile, ora palude oleosa popolata da corvi.

Undici di Stranger Things: 10 opinioni impopolari sul personaggio

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler della quarta stagione di Stranger Things – Parte Uno

Può stupire, ma non tutti amano Undici, uno dei personaggi principali di Stranger Things. Con l’uscita su Netflix della quarta stagione di Stranger Things – per ora solo la prima parte – i fan hanno espresso le loro opinioni sulle nuove avventure che coinvolgono i vari personaggi della serie di fantascienza. In particolare, gli utenti di Reddit si sono concentrati su un personaggio ormai simbolo dello show…

Interpretata da Millie Bobby Brown, Undici/Jane Ives è per molti la star della serie. Nella quarta stagione di Stranger Things, conosciamo però un nuovo aspetto del personaggio. Dopo essere diventata parte di un gruppo di amici per la prima volta e dopo aver imparato ad usare i propri poteri contro i mostri della sua nuova città, Undici appare abbastanza diversa per i fan. Proprio per questo, alcuni Redditors hanno voluto esprimere la propria unpopular opinion sulla ragazza sovrannaturale.

L’eccessivo hype attorno a Undici

stranger things UndiciFin dalla prima volta in cui appare nella stagione 1, Undici è mostrato come un personaggio misterioso da scoprire a poco a poco. I suoi poteri sono davvero speciali e le scene d’azione in cui è coinvolta sono entusiasmanti. Sia i suoi amici all’interno della serie. sia fan di Stranger Things esplorano gradualmente la sua storia, affezionandosi a lei.

Questo non vale per tutti. C’è un utente di Reddit (distortedrebel) che ha scritto: “Non sono mai riuscito a connettermi con lei o a trovarla così grandiosa come viene descritta.”

Mike e Undici non sono fatti per stare insieme

stranger things 4

Per la maggior parte dei fan, Mike e Undici sono una delle migliori coppie di Stranger Things. Prima sono diventati amici stretti e poi si sono messi insieme. Nella quarta stagione, vivono una complicata storia a distanza che li mette abbastanza in difficoltà.

L’utente di Reddit GolfWang123170 però non è d’accordo con la maggioranza: crede che la coppia non sia granché e  che risulti un po’ troppo forzata, soprattuto in Stranger Things 4.

Il personaggio di Undici non cambia mai

Undici in Stranger Things 4Per l’utente marymayhemz Undici non è un personaggio a tutto tondo: crede che gli autori abbiano ricreato attorno a lei ”la stessa scena più e più volte.” In aggiunta, l’user sostiene che a Undici manchi profondità e un vero e proprio sviluppo del personaggio.

In realtà, per quasi tutti i fan che hanno seguito Stranger Things fin dall’inizio, Undici cambia molto dalla stagione 1 alla stagione 4: è diventata più coraggiosa e più sicura di sè. Inoltre, anche se sta ancora facendo i conti con i traumi del passato, ha imparato a fidarsi degli altri.

Undici è una guastafeste nel gruppo di amici

Undici Mike, Dustin, Lucas, Will, Max,Nonostante al pubblico piacciano le dinamiche relazionali messe in scena nella serie, c’è un utente Reddit che non è d’accordo: Undici è tra i piedi, è una guastafeste nel gruppo di amici in cui si insinua.

Al contrario, per molti Undici è molto dolce e crea legami unici con Mike, Dustin, Lucas, Will e Max: è commovente vedere come i personaggi di Stranger Things imparano a prendersi cura l’un l’altro.

La personalità di Undici è più interessante dei suoi poteri

Undici poteri Millie Bobby BrownFin dalla prima apparizione del personaggio a Hawkins, uno degli aspetti più interessanti di Undici è la particolarità dei suoi poteri. La ragazzina ha delle doti davvero uniche che risultano vitali per la missione del gruppo, e tutti in Stranger Things cercano di comprendere il funzionamento delle sue doti magiche.

Tuttavia, l’unpopular opinion espressa da strthings333 sostiene però che la serie dovrebbe focalizzarsi su altri aspetti del personaggio: “sarebbe più convincente vedere una ragazza vulnerabile e mal trattata che cerca di capire la vita normale.”

Undici vince sempre in Stranger Things

stranger things Unidici in fugaPer l’utente RADIOACTIVEGAMER2211 la serie è un po’ troppo ”prevedibile”: Undici vince sempre. Anche se questa dinamica accade abbastanza spesso – almeno una volta in ogni stagione – la capacità di Undici di usare i poteri per salvare Hawkins è generalmente vista come un aspetto memorabile e commovente della serie. Grazie a lei, tutti possono sentirsi al sicuro dalla minaccia del Mind Flayer.

Undici avrebbe dovuto lasciare la serie

Stranger Things 1 UndiciPer come si è conclusa la prima parte di Stranger Things 4, tanti fan hanno ancora un sacco di domande sul personaggio di Undici. Sembra che la ragazza abbia ancora parecchia strada da fare nelle prossime puntate, e ciò piace ai fan.

Forse questa è una delle opinioni più impopolari. Per un utente di Reddit la serie avrebbe dovuto concludersi dopo l’ottava puntata della prima stagione, con Undici che se ne va definitivamente e Will che torna alla normalità.

Stranger Things è più interessante quando Undici fa la ”strana”

Max e Eleven shoppingNella terza stagione, i personaggi di Stranger Things trascorrono l’estate del 1985 allo Starcourt Mall. Finalmente, dopo aver scoperto il terribile background sullo sviluppo dei suoi poteri e i maltrattamenti dell’orribile “Papa” Dottor Brenner, vediamo Undici che si diverte un po’ e fa amicizia con Mike.

Questa serenità raggiunta da Undici non è stata apprezzata da tutti: cactuscat15  non ama l’arco del personaggio durante questi episodi e afferma di ”odiare” la normalità acquisita dalla ragazza.

Undici non è così dolce come sembra

Undici Millie Bobby BrownTanti apprezzano l’evoluzione di Undici nel corso di Stranger Things, il legame che ha creato con i suoi amici e il bel rapporto padre e figlia che c’è tra lei e Hopper.

Per l’utente di Reddit Keller213, la ragazza non è dolce come sembra: è “ingrata, irrispettosa e scortese”. Questa è decisamene un’opinione impopolare, dal momento che Undici ha attraversato molte difficoltà e sta facendo del suo meglio per capire il mondo che la circonda.

Riesce davvero a parlare con 001?

Giovane Undici in Stranger Things 4Per alcuni fan, la quarta stagione fornisce i retroscena necessari per comprendere la storia di Undici. Stranger Things 4 mostra infatti l’orribile massacro del laboratorio di Hawkins e spiega molto del viaggio compiuto dal personaggio.

Tuttavia, l’utente Urban-Survival22 ha scritto che fatica a credere alla possibilità di un dialogo tra Undici001, dal momento che lei nel laboratorio è “come un bambino appena nato“.

Hollywood Stargirl, parlano le protagoniste

0
Hollywood Stargirl, parlano le protagoniste

Arriva il 3 giugno su Disney+ Hollywood Stargirl, il sequel del film di successo del 2020 in cui Julia Hart torna a dirigere Grace VanderWaal e Judy Greer nei panni di figlia e madre.

Per Hart, una delle principali differenze rispetto al lavoro con il primo film è stata la location. Vivendo lei a Los Angeles, spostare la produzione a casa sua è stato emozionante. “Girare a Los Angeles è stato bello perché vivo in questa città ed è stato bello lavorare e mettere in scena e raccontare la città che amo.”

Grace VanderWaal, che torna a interpretare Stargirl, spiega che questa seconda volta nei panni del personaggio è stata molto più intensa, a causa dell’amore che i fan hanno mostrato verso il primo film: “L’accoglienza calorosa verso il personaggio e l’amore che ho visto da parte dei fan mi ha davvero scaldato il cuore, ero molto felice di tornare. Adesso Stargirl è cresciuta e sta avendo delle esperienze nuove, sta maturando e sta definendo cosa significa per lei quel mondo.”

La veterana Judy Greer che torna ha interpretare la madre di Stargirl confessa che con il primo film ha pianto: “Non ho ancora visto questo film, ma il primo mi ha fatta piangere ma anche molto ridere. Poi amo il lavoro di Julia e amo lei, lo abbiamo girato durante la pandemia e avevo bisogno di uscire di casa. Era bello stare con persone così buone e amabili, sono grata per questa esperienza in questo particolare periodo.”

E poi continua, parlando del personaggio protagonista: “Quello che mi piace di più di Stargirl è l’ottimismo senza fine, è contagioso. Lei vede il mondo in un modo diverso ed è quello che mi ha fatto innamorare del primo film. Sprizza felicità e positività ed è bello vedere le cose da un punto di vista diverso e piacevole”.

Il film, dal 3 giugno su Disney+, è davvero una boccata d’aria fresca, come dice Greer. Anche se forse semplicistico sotto molti punti di vista, Hollywood Stargirl riesce a creare un’atmosfera di pace e serenità, come nella migliore tradizione dei feeling good movie.

Left Behind – La profezia: trama, cast e sequel del film con Nicolas Cage

Tra gli eventi più affascinanti da vedere al cinema vi è senza ombra di dubbio l’Apocalisse. I film dedicati a tale catastrofe hanno sempre catturato l’attenzione del pubblico, a cui viene data l’occasione di vedere qualcosa a cui si spera di non dover mai essere diretti testimoni nella realtà. Uno dei film più recenti che ha portato la fine del mondo sul grande schermo è Left Behind – La profezia, diretto nel 2014 da Vic Armstrong. Tale lungometraggio, con protagonista il rinomato Nicolas Cage, trae la propria materia narrativa dal romanzo Gli esclusi, primo di sedici capitoli della serie fantastico-apocalittica Left Behind.

Scritta da Tim LaHaye e Jerry B. Jenkins dal 1995 al 2007, questa è basata sulle profezie bibliche di Giovanni, Ezechiele e Daniele. All’interno dei libri si immagina infatti il verificarsi dell’Apocalisse ai nostri giorni, con tutto ciò che questo può comportare. La saga, come anche il film, non ruotano però solo intorno a tale catastrofico evento, bensì pongono anche diverse riflessioni su Dio, sulla sua esistenza e sul suo piano universale. Questioni quanto mai attuali che hanno ovviamente avuto sin dalla loro concezione un fascino irresistibile per il mondo del cinema. Con un budget di 15 milioni di dollari, il primo libro ha così infine trovato la propria trasposizione sul grande schermo.

Pur se accolto malamente dalla critica, Left Behind – La profezia è arrivato ad un incasso di quasi 30 milioni di dollari, confermando l’interesse nei confronti del progetto. Considerata la presenza di diversi libri dedicati alla saga, i produttori hanno da subito espresso il desiderio di proseguire nel racconto dell’Apocalisse. Prima di intraprendere una visione del film del 2014, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e ai suoi sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Left Behind – La profezia: la trama del film

La vicenda si apre in un giorno come un altro nella storia dell’umanità e del mondo. Ben presto, però, ci si renderà conto che quello non è affatto solo un giorno in più nella vita di tutti, bensì l’ultimo dell’esistenza così come nota. Improvvisamente milioni di persone scompaiono senza lasciar traccia, lasciando sulla terra solo i propri indumenti e i loro averi, generando terrore in quanti invece si trovano a rimanere dove erano. L’evento genera da subito il panico mondiale, trovando spiegazione soltanto con la descrizione del Rapimento della Chiesa, descritto nel libro dell’Apocalisse. Tutte le persone scomparse, infatti, sono o credenti o bambini.

In questo scenario apocalittico, il pilota Ray Steel si trova a dover cercare di mantenere la calma per salvare la vita di quanti ancora a bordo dell’aereo in volo. Nel disperato tentativo di eseguire un atterraggio di emergenza, ad aiutarlo potrà contare sull’aiuto del reporter Cameron Williams, il quale si sostituisce al copilota scomparso. Sulla terra, intanto, la figlia di Ray, Chloe Steele tenta disperatamente di rintracciare suo fratello e sua madre, entrambi dispersi durante l’evento. Desiderosi di ricongiungersi, Ray e Chloe dovranno affrontare una vera e propria Apocalisse per potersi riabbracciare.

Left Behind - La profezia cast

Left Behind – La profezia: il cast del film

Come anticipato, ad interpretare il ruolo del protagonista, Ray Steele, vi è il premio Oscar Nicolas Cage. L’attore ha in seguito raccontato di aver accettato la parte per fare una favore a suo fratello, Marc Coppola, il quale è un prete ed è un grande fan della saga letteraria. Per Cage, inoltre, si è trattata della sua seconda esperienza in un film ambientato durante eventi apocalittici. Aveva infatti già recitato in Segnali dal futuro nel 2009. Ad interpretare il reporter Cameron Williams vi è invece l’attore Chad Michael Murray, noto per le sue interpretazioni nelle serie televisive Dawson’s Creek, Una mamma per amica e One Tree Hill. Il copilota svanito nel nulla, Chris Smith, è invece interpretato dall’attore William Ragsdale.

Ad interpretare il personaggio della figlia del protagonista, Chloe, era originariamente stata chiamata l’attrice Ashley Tisdale, nota per serie di Disney Channel come Zack & Cody al Grand Hotel e High School Musical. Questa dovette però rinunciare per via di altri impegni. Il ruolo è stato allora affidato a Cassi Thomson, principalmente conosciuta per aver recitato nelle serie Big Love e Switched at Birth. L’attrice australiana Nicky Whelan, conosciuta per la serie Neighbours, recita invece nei panni di Hattie Durham, assistente di volo. L’attrice Lea Thompson, invece, è presente nei panni di Irene Steele, moglie di Ray. Pur interpretando due coniugi, la Thompson e Cage non hanno neanche una scena in comune nel film.

Left Behind – La profezia: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Parallelamente all’uscita del film, il produttore Paul Lalonde ha annunciato l’intenzione di realizzare almeno altri due sequel. Per poter concretizzare ciò, ha avviato una campagna di crowdfunding, chiedendo l’aiuto degli appassionati dei romanzi e del primo film. La raccolta fondi non ha però raggiunto il risultato sperato, lasciando dunque il progetto in sospeso. Nel 2017, però, Lalonde ha annunciato di aver acquistato i diritti sull’intera saga letteraria, con l’intenzione di dar vita ad almeno 7 film. Nel 2019, infine, il produttore ha confermato che le prime sceneggiature sono in fase di sviluppo. Da quel momento, tuttavia, non si hanno più avuto notizie circa lo stato del progetto, il cui futuro rimane incerto.

In attesa di vedere tali sequel, è possibile fruire di Left Behind – La profezia grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Amazon Prime Video e Now TV. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 1 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Pinocchio: ogni adattamento per il cinema e la tv

Pinocchio: ogni adattamento per il cinema e la tv

La storia di Pinocchio, il celebre burattino “figlio” della penna e del cuore di Carlo Collodi ha ispirato innumerevoli adattamenti al cinema e in tv. La parabola di Geppetto, intagliatore di legno dal cuore gentile, che costruisce il burattino del titolo e desidera che prenda vita, crescendolo poi come un figlio, è una delle storie sempreverdi nella tradizione letteraria italiana, che continua a vivere grazie alla cinepresa di grandi maestri, tra cui Guillermo del Toro e Robert Zemeckis, impegnati entrambi in trasposizioni della storia di Pinocchio che usciranno rispettivamente su Netflix e Disney+.

Pinocchio (1911)

Il mediometraggio di Giulio Antamoro rappresenta la prima trasposizione della storia di Carlo Collodi al cinema. In questa versione, il burattino combina guai è interpretato dall’attore adulto Ferdinand Guillaume (noto anche col nome di Polidor) ed è possibile visionarlo per interno sul canale ufficiale Vimeo della Fondazione Cineteca Italiana.

Pinocchio (1940)

disney live actionL’accattivante storia di un burattino di legno, costruito da un vecchio falegname solitario, che sogna di diventare un bambino vero è uno dei classici senza tempo di Walt Disney. L’adattamento del 1940 diretto da registi vari ha introdotto al grande pubblico per la prima volta i personaggi principali della storia di Pinocchio, soprattutto il Grillo Parlante, la coscienza di Pinocchio, che cercherà di tenerlo lontano da situazioni difficili o pericolose finché il burattino non avrà maturato la consapevolezza necessaria per divenire un ragazzo vero.

Un burattino di nome Pinocchio (1971)

Un burattino di nome Pinocchio è un lungometraggio di animazione italiano del 1971 tratto dal romanzo Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi. È l’opera più nota dell’animatore e regista Giuliano Cenci, considerato per la sua arte ed estro creativo il “Walt Disney italiano“. Innamoratosi del film d’animazione targato Disney e uscito nel 1940, Cenci decise di mettere la propria firma su un nuovo adattamento del romanzo, quanto più possibile vicino al racconto originale, ispirato ai modelli classici di Attilio Mussino e alla cui produzione presero parte anche gli eredi di Carlo Collodi, i nipoti Mario e Antonio Lorenzini, che la ritennero l’unica versione di Pinocchio che abbia rispettato in toto l’iconografia collodiana.

Le avventure di Pinocchio (miniserie televisiva 1972)

1972 - Le avventure di PinocchioLa genesi di questa produzione risale in realtà al 1963 quando Comencini e Suso Cecchi D’Amico, caduti i diritti d’autore sull’opera di Collodi nel 1940, cominciarono a scrivere una nuova sceneggiatura a quattro mani, per poi rinunciarvi quando Federico Fellini si dichiarò intenzionato a girare un film sulla storia.

Comencini ci restituisce attraverso questa serie tv una versione della storia di Pinocchio che ne sviscera la poetica e la delicatezza del rapporto padre-figlio, avvalendosi di grandissimi interpreti: Andrea Balestri (Pinocchio), Nino Manfredi (Geppetto), Gina Lollobrigida (Fata Turchina), Franco Franchi (il Gatto), Ciccio Ingrassia (la Volpe), Vittorio De Sica (il giudice), Lionel Stander (Mangiafoco), Domenico Santoro (Lucignolo). Secondo Paolo Mereghetti, lo sceneggiato ebbe un “cast perfettamente azzeccato”, con una soddisfacente riduzione dal libro con “più realismo sociale a (lieve) discapito della componente fantastica”.

Bad Pinocchio (1996)

Questo adattamento horror diretto da Kevin S. Tenney con Candace McKenzie e Lewis Van Bergen rielabora il racconto di Pinocchio in maniera davvero peculiare. Dopo essere stato condannato per omicidio, il serial killer Vincent Gorro regala al suo avvocato Jennifer Garrick un Pinocchio di legno, suo unico oggetto personale nonché prova recuperata da una delle “sue” scene del crimine. Zoe, la figlia dell’avvocato, pensando che la bambola sia un regalo indirizzato a lei, inizia ad affezionarvisi, inconsapevole che scatenerà ben presto un serie di sfortunati eventi.

Le straordinarie avventure di pinocchio (1996)

Allontanandosi dal classico Disney, questo aggiornamento in live-action di Steve Barron include effetti speciali all’avanguardia e una trama più vicina al materiale di partenza di Collodi. E’ un film passato in sordina durante la sua prima uscita nelle sale, ma che ha riguadagnato fiducia grazie alla distribuzione home-video e che possiamo definire intrattenimento delicato, luminoso e dal cuore tenero, pensato per coinvolgere l’intera famiglia.

Pinocchio (cortometraggio 1999)

Laddove la versione Disney marginalizzava gli elementi più oscuri del romanzo, l’adattamento di Gianluigi Toccafondo li mette al centro della narrazione. Si tratta di un cortometraggio che ha richiesto tre anni per essere completato. Come un dipinto onirico in movimento, questa versione di Pinocchio vive della giocosità folle delle commedie del cinema muto, ricordandoci come i personaggi di Buster Keaton, Stanlio e Ollio e Charlie Chaplin siano ancora tutti ragazzi nel cuore: curiosi e ignoranti, ancora stupiti, sorpresi e inorriditi dal mondo che li circonda.

Pinocchio (2002)

roberto-benigni-pinocchioIl Pinocchio di Roberto Benigni è stato il film più costoso nella storia del cinema italiano, costato circa 45 milioni di euro. Fu scelto come rappresentante dell’Italia alla 75ª edizione degli Oscar per la categoria miglior film straniero senza però riuscire ad essere candidato. A detta di Benigni, l’idea del progetto risale al 1990, quando, durante le riprese del film La voce della luna, Fellini ribattezzò Benigni e Paolo Villaggio “personaggi collodiani”. In quell’occasione vennero anche girate alcune scene di prova e Vincenzo Cerami – futuro sceneggiatore del film – iniziò a lavorare sul soggetto.

Seppur vennero apprezzate le scenografie, i costumi, la fotografia e la colonna sonora a cura di Nicola Piovani, questa versione della favola di Pinocchio venne prevalentemente criticata, soprattutto in termini di performance, ritenute troppo caricaturali, in particolare quella di Nicoletta Braschi nei panni della fata turchina e dello stesso Benigni. All’estero, la pellicola non incontrò di certo più favore, dato che i critici attaccarono pesantemente il doppiaggio in lingua inglese, in particolare la scelta di Breckin Meyer come doppiatore di Benigni, la cui voce era considerata decisamente troppo giovanile.

Pinocchio 3000 (2004)

Pinocchio 3000, analogamente ad A.I. Intelligenza Artificiale (2001), è un’interpretazione fantascientifica futuristica del classico romanzo di Carlo Collodi. In questo film Pinocchio non è un burattino animato dalla magia, ma un robot che prende vita attingendo alla corrente elettrica di una città. Pinocchio cerca di adattarsi alla vita degli umani, ma incontrerà parecchie difficoltà nella città di Scamboville.

Pinocchio è accompagnato nella sue avventure da Spencer, un pinguino robotico parlante che lo aiuta a prendere decisioni morali, guidandolo attraverso la città ed evitando i pericoli. È basato sul personaggio del Grillo Parlante della storia originale, ma a differenza di lui non ha un ruolo così importante nella storia. È un po’ goffo e rilassato e viene mostrato come assistente di Geppetto. Altro personaggio rilevante è House, la casa di Geppetto dotata di un’intelligenza artificiale in grado di controllare porte, finestre e altri elettrodomestici. Si tratta di un’evoluzione del concetto di casa intelligente già in atto con progetti di abitazioni tecnologiche a Scamboville.

Pinocchio (2012)

Pinocchio: recensione del film di Enzo D’AlòAttenendosi al testo di Collodi, l’adattamento di Enzo D’Alò vive della logica onirica e impulsiva tipica dell’artista e che si adatta perfettamente al mezzo animato. Gli sfondi vibranti e impressionisti che incorniciano le avventure di Pinocchio definiscono a quest’opera largamente apprezzata un senso visivo attraente e anticonformista, che rispecchia ottimamente la vivacità grottesca della storia di Pinocchio. Un film da non perdere per gli appassionati di D’Alò e che è stato nominato agli European Film Awards nella categoria Miglior Film D’Animazione.

Pinocchio (miniserie televisiva 2013)

La regista Anna Justice si rivolge chiaramente al pubblico dei più piccoli con questo adattamento, sia per l’umorismo piuttosto sobrio che lo contraddistingue che per la rappresentazione stessa di Pinocchio. I bambini si identificheranno subito con il vivace ragazzo di legno che mette costantemente alla prova i suoi limiti, non ama ascoltare gli altri, preferisce i dolci all’apprendimento e vuole solo piacere agli altri. Il fatto che venga ricondotto sulla retta via da persone estranee, in primis dal coscienzioso grillo Coco, rende anche questa versione di Pinocchio educativamente preziosa, nonostante la moltitudine di episodi raccontata in 180 minuti renda nel complesso l’opera di Justice disarticolata.

Pinocchio (2019)

PinocchioNel 2019 Matteo Garrone ha riavvicinato Roberto Benigni alla favola di Pinocchio, questa volta facendogli però interpretare il saggio Geppetto. La sua versione si rifà direttamente al testo di Collodi e, a parte la digressione iniziale, che sottolinea la magia insita nella creazione del burattino, Garrone ha optato per un approccio duro e realistico nei confronti delle avventure del nostro protagonista. “La nostra sfida è stata quella di tornare alle origini. Roberto ha usato un altro approccio, ed è bene che ci siano visioni diverse. Ho preferito tornare all’originale e basare i disegni sulle illustrazioni che accompagnavano la prima versione, realizzate sotto la supervisione dello scrittore”, ha affermato Garrone.

Pinocchio: A True Story (2022)

Diretto dal regista russo Vasiliy Rovenskiy, Pinocchio: a True Story rielabora il racconto di Collodi in chiave umoristica e inserendovi una storia d’amore come centro propulsivo del racconto. Invece di sembrare un bambino, Pinocchio è qui un giovane adulto dall’umorismo asciutto, che scappa dal suo geniale creatore Jepetto accompagnato dal cavallo Tibalt per scoprire il mondo e si unisce al circo itinerante gestito dal truffatore Modjafocco.

Pinocchio (Disney, 2022)

Film Disney 2022 PinocchioRobert Zemeckis (Forrest Gump) ha firmato l’ennesimo remake dell’iconico burattino, che arriverà su Disney+ l’8 settembre, scritto insieme a Chris Weitz, autore anche della sceneggiatura del remake live-action di Cenerentola del 2015. In questo caso, più che il burattino guastafeste, la vera attrazione del film sembra essere il cast-all star di cui si avvale.

Vedremo infatti Tom Hanks nel ruolo di Geppetto, l’intagliatore che crea Pinocchio e lo tratta come se fosse suo figlio, mentre sarà Benjamin Evan Ainsworth (The Haunting of Bly Manor) a dare la voce a Pinocchio e Joseph Gordon-Levitt (500 Days of Summer) a impersonare il Grillo Parlante che funge da guida e “coscienza” di Pinocchio. Cynthia Erivo (Harriet) sarà la Fata Turchina e Keegan-Michael Key (Keanu) l'”Onesto” John. In questa nuova versione della storia, incontreremo poi Sofia il Gabbiano, nuovo personaggio interpretato da Lorraine Bracco (I Soprano), mentre Luke Evans (La Bella e la Bestia) interpreta il Cocchiere.

Pinocchio (Netflix, 2022)

Pinocchio di Guillermo del Toro

L’adattamento di Guillermo Del Toro della favola di Pinocchio sarà un film d’animazione stop-motion del diretto insieme a Mark Gustafson con Gregory Mann, Ewan McGregor, Tilda Swinton, Christoph Waltz, Finn Wolfhard, Cate Blanchett, John Turturro, Ron Perlman, Tim Blake Nelson e Burn Gorman. Ispirato alla famosa fiaba di Carlo Collodi, questo musical in stop motion segue le straordinarie avventure di un bambino di legno portato magicamente in vita da un desiderio del padre. Ambientato durante l’ascesa del fascismo nell’Italia di Mussolini, il film di Del Toro è una storia d’amore e disobbedienza, in cui Pinocchio fatica a essere all’altezza delle aspettative del padre.

Cartoons on the Bay: si alza il sipario sull’edizione 2022

0
Cartoons on the Bay: si alza il sipario sull’edizione 2022

Si è alzato il sipario sulla 26esima edizione di Cartoons on the Bay, il  festival internazionale promosso dalla Rai e organizzato da Rai Com, diretto da Roberto Genovesi.

Primi appuntamenti, questa mattina, alla presenza di oltre mille ragazzi delle scuole di Pescara che in anteprima hanno potuto assistere ad alcune proiezioni e spettacoli a loro dedicati. Ad accoglierli la Presidente del Comitato Regione dell’Abruzzo per l’Unicef, l’organizzazione non governativa da sempre al fianco dell’infanzia di tutto il mondo, la Presidente di Rai Com Teresa De Santis e l’Amministratore Delegato Rai Com Angelo Teodoli. Poi tutti in sala per la prima proiezione dal titolo “Gino il pollo: Ehi, lo sai che i bambini hanno dei diritti?”. La mattinata è proseguita con Vincenzo Lamolinara della Scuola Internazionale di Comics & Games Academy per scoprire insieme i segreti del videogioco… Per gli studenti delle scuole secondarie di primo grado una sorpresa: inventare una storia radiofonica guidati da Rai Radio Kids e Armando Traverso… Per i più piccoli Cartoons on the Bay e Rai Ragazzi hanno animato lo sport con il campione ed ex pallavolista Andrea Lucchetta con la proiezione della serie Super Spikeball.

Cartoons on the Bay, torna in presenza dopo due anni con trecentocinquanta opere in concorso e quarantaquattro Paesi rappresentati, un programma professionale, uno pubblico e uno scolastico, proiezioni su grande schermo e spettacoli nel  cuore della città. Avvio ufficiale all’Aurum, ex sito industriale dal grande fascino a due passi dall’Adriatico, con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Giuseppe Moles, che ha inaugurato le mostre “Carlos Grangel – Exhibit ‘Sketchbooks’” e “Arcane – Digital Exhibit ‘Tra Piltover e Zaun’”. Le  esposizioni saranno visitabili gratuitamente per tutta la durata del Festival.

”Il mondo del fumetto – ha detto Moles -, fa parte a pieno titolo di quello che è il sistema culturale italiano, e dunque merita attenzione, tutela e riconoscimenti. Il ritorno in presenza è bellissimo ed è bellissimo che sia a Pescara e poi L’Aquila. Per quanto riguarda la regione Abruzzo è il degno palcoscenico per ospitare questa manifestazione e un ulteriore volano per la ripartenza del turismo”.

Per l’amministratore delegato di RaiCom Angelo Teodoli “la cosa più bella di questa edizione di Cartoons on the Bay è che sta nascendo la consapevolezza che da questo genere di prodotti nasce il futuro dello spettacolo, il fantasy è nato probabilmente dal mondo autorale che sta intorno ai cartoni animati. È un centro di pensiero e di riflessione e spero dunque che tutto questo significhi anche disegnare un futuro per i giovani”.

La cerimonia di inaugurazione si è tentuta alla presenza del sindaco di Pescara, Carlo Masci, e del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. “La regione Abruzzo è riuscita nel grande sforzo di aggiudicarsi questa manifestazione – ha detto Marsilio – sono presenti gli operatori professionali del mondo del cinema di animazione. “La nostra città e il nostro mare sono orgogliosi di accogliere Cartoons On The Bay” – ha dichiarato il sindaco Masci.

Attesissimo l’appuntamento in programma per stasera per la proiezione speciale in notturna al cinema massimo di Pescara, di Jurassic Wold – il dominio.

Hollywood Stargirl, recensione del film Disney+

0
Hollywood Stargirl, recensione del film Disney+

Dopo il grande successo del film del 2020, Disney+ propone, a partire dal 3 giugno, Hollywood Stargirl, una nuova avventura per la giovane dalla voce cristallina e per la sua dolce e incasinata mamma. 

La trama di Hollywood Stargirl

Stargirl Caraway (Grace VanderWaal) è un’adolescente che con i suoi semplici gesti di gentilezza riesce a rendere magica la vita degli altri. Dopo averla conosciuta nel primo film, la vediamo adesso alle prese con un mondo nuovo, più grande, pieno di possibilità. La ragazza infatti è costretta a lasciare il suo piccolo microcosmo a Mica, in Arizona, per andare nella città degli angeli, dove i sogni si realizzano. La madre (Judy Greer), costumista cinematografica, ha infatti ottenuto un lavoro molto prestigioso, e questo richiede la sua presenza a Los Angeles. Controvoglia, Stargirl la segue e lì si trova circondata da un eclettico gruppo di personaggi. Tra questi ci sono i fratelli aspiranti registi Evan (Elijah Richardson) e Terrell (Tyrel Jackson Williams); il signor Mitchell (Judd Hirsch), uno dei vicini di casa di Stargirl e Roxanne Martel (Uma Thurman), una musicista che Stargirl ammira e incontra nel suo viaggio.

Julia Hart è tornata dietro la macchina da presa e insieme a Jordan Horowitz ha scritto la sceneggiatura originale, basata sui personaggi del best-seller “Stargirl” di Jerry Spinelli. Ellen Goldsmith-Vein, p.g.a. (la trilogia di The Maze Runner), Lee Stollman, p.g.a. (All Together Now) e Jordan Horowitz, p.g.a. (La La Land) sono i produttori, con Kristin Hahn, Nathan Kelly e Jerry Spinelli impegnati come executive producer.

Il segreto è la gentilezza

Di nuovo nei panni di Stargirl, Grace VanderWaal esegue la canzone originale “Figure It Out” che ha scritto appositamente per il film e si conferma una delle voci più interessanti del panorama canoro statunitense che però non è ancora abbastanza conosciuta da noi. Oltre alla voce, VanderWaal riesce a regalare al suo personaggio e al film intero un garbo e una dolcezza che sembrano completamente fuori dal modo contemporaneo di comunicare, una gentilezza che valica anche l’essere adolescente, che notoriamente è un periodo complicato. Anche nella ribellione e nell’imposizione delle sue idee, Stargirl riesce ad essere sempre accogliente e conciliante, mai distruttiva. E se c’è davvero un insegnamento, o una morale che dir si voglia, legata a questo tipo di operazioni che in genere servono quasi esclusivamente solo ad arricchire il palinsesto, questo è che la gentilezza e la capacità di ascolto verso gli altri, alla fine, paga sempre. 

Hollywood Stargirl arriva su Disney+ il 3 giugno.

Winning Time: L’ascesa della dinastia dei Lakers, la recensione

Winning Time: L’ascesa della dinastia dei Lakers, la recensione

Dal 2 giugno su Sky, arriva Winning Time: L’ascesa della dinastia dei Lakers. Il basket è probabilmente, tra gli sport maggiormente seguiti in tutto il mondo, quello che ha avuto più difficoltà a essere “trasportato” sul grande o piccolo schermo. A pensarci bene soltanto He Got Game di Spike Lee è un film sul basket totalmente riuscito, e anche questo adopera la palla a spicchi e i canestri per mettere al centro della storia non la competizione ma il rapporto conflittuale tra un padre e suo figlio.

Winning Time, come nasce un mito

Winning Time: L’ascesa della dinastia dei Lakers, la serie sulla nascita della grande dinastia cestistica dei Los Angeles Lakers degli anni ‘80, ha imparato talmente bene la lezione che di parquet e di basket giocato lo spettatore ne vede davvero poco, almeno nelle prime puntate. Lo show capitanato da Adam McKay sceglie infatti di raccontare lo stile di vita, le idee e le decisioni che portarono alla creazione di una squadra senza eguali. Insomma, lo show targato HBO nella prima parte tende maggiormente a restituire il ritratto sfolgorante di un’epoca che raccontare una storia sportiva.

E questo in fondo va anche bene, perché McKay e tutti quelli che hanno partecipato al progetto lo fanno con enorme lucidità e più di un pizzico di astuzia. L’assunto principale su cui Winning Time si poggia – giustamente, aggiungiamo noi – è che dietro quel fenomeno chiamato Los Angeles Lakers c’erano uomini con il loro genio ma anche con i propri difetti, debolezze e demoni personali. E così l’artefice primario Jerry Buzz (John C. Reilly) viene rappresentato nel pilot come un playboy incallito che non esita a tradire, mentire, rigirare le carte in tavola seguendo sempre il suo istinto geniale. Il solito ritratto del giocatore d’azzardo che dovresti odiare ma che alla fine non puoi non amare. McKay adopera il suo solito stile comico-documentaristico (personaggi che parlano in camera, didascalie sfrontate, montaggio sincopato) per confezionare un primo episodio frizzante e ottimamente orchestrato, impregnato di quella frivola gioiosa libertà che era alla base del progetto Lakers di Buzz.

A livello emotivo la serie entra però nel vivo grazie al secondo episodio in cui protagonista è il coach ed ex-leggenda del parquet Jerry West (Jason Clarke), un uomo ossessionato dall’idea della sconfitta, dal terrore di non essere all’altezza del compito più importante, ovvero quello della vittoria dell’anello. Un personaggio tragico nella grandezza del suo carattere autodistruttivo, che rende la seconda puntata di un livello emotivo superiore alla precedente. Lo stesso vale quando nella quarta puntata la scena è dominata da Jack McKinney (Tracy Letts), nuovo allenatore della squadra che, dopo essere stato assistente per fin troppi anni, vede finalmente avverarsi la possibilità di sviluppare i suoi schemi di gioco innovativi. Insomma, Winning Time nei suoi primi episodi è un alternarsi di personaggi quasi comici con altri decisamente più corposi, il cui tono leggero ad essere onesti non sempre rende giustizia. Rimangono infatti troppo in superficie, se non addirittura vagamente parodiate, le figure di Magic Johnson (Quincy Isaiah) e in particolar modo Pat Riley (Adrien Brody), le quali speriamo trovino la loro dimensione nelle puntate successive.

Winning Time è uno spaccato d’epoca

Tratto dal libro Showtime di Jeff Pearlman, Winning Time in realtà lo adopera soltanto come base per mettere in scena alcune vicende, stravolgendone in larga parte il tono della narrazione. I creator Max Borenstein e Jim Hetch drammatizzano le vicende dei vari personaggi con sottotrame proprio non presenti nel testo originale, e viene lecito chiedersi se la fonte primaria per tali avvenimenti non sia stata proprio Jeannie Buzz, figlia di Jerry e attuale proprietario dei Los Angeles Lakers. Poco importa, in quanto il risultato non cambia poi di molto: Winning Time è molto divertente da gustare come spaccato d’epoca, una commedia do costume che mostra come un grande miracolo sportivo come quella strada sia nato per mano di una serie di figure contraddittorie e tra loro difficilmente amalgamabili: ma lo sport spesso fa miracoli, si sa…

Vedendo le varie puntate si ha l’impressione che se non proprio tutti, sicuramente la maggior parte degli artisti che hanno partecipato al progetto Winning Time siano tifosi dei Lakers, e questo non davvero non guasta. Lo è di sicuro Jonah Hill, che ha diretto il secondo episodio. Tra gli altri nomi famosi che vedrete nello show meritano citazione anche la due volte premio Oscar Sally Field, Jason Segel, Gaby Hoffman, Rob Morgan.

The Menu: trailer del film con Ralph Fiennes e Anya Taylor-Joy

0
The Menu: trailer del film con Ralph Fiennes e Anya Taylor-Joy

Il nuovo film Searchlight Pictures The Menu arriverà il 17 novembre nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Una coppia (Anya Taylor-Joy e Nicholas Hoult) si reca su un’isola costiera per mangiare in un ristorante esclusivo dove lo chef (Ralph Fiennes) ha preparato un menù sontuoso, con alcune scioccanti sorprese.

The Menu è interpretato da Ralph Fiennes, Anya Taylor-Joy, Nicholas Hoult, Hong Chau, Janet McTeer, Judith Light, Reed Birney, Paul Adelstein, Aimee Carrero, Arturo Castro, Mark St. Cyr, Rob Yang e John Leguizamo. Il film è diretto da Mark Mylod, scritto da Seth Reiss & Will Tracy, e prodotto da Adam McKay e Betsy Koch.

10 film in cui l’eroe protagonista non influisce sulla trama

10 film in cui l’eroe protagonista non influisce sulla trama

Ci sono film che hanno raggiunto il successo globale e sono diventati dei blockbuster nonostante i loro protagonisti. A volte la storia, il cast secondario, la fotografia, la mano di un grande regista superano la star che dovrebbe essere al centro dell’azione. Ciò accade in ogni genere, dai drammi sentimentali ai film d’azione. Il fatto che alcuni eroi non abbiano un vero e proprio impatto sulla narrazione non è per forza un problema, anzi. Ci sono lungometraggi costruiti attorno ad un protagonista debole che funzionano proprio per questo motivo. Vediamo 10 grandi titoli!

I predatori dell’arca perduta (1981)

Indiana Jones protagonistaUn film cult d’avventura è I predatori dell’arca perduta. In questo capitolo della saga di Indiana Jones però, il protagonista (Harrison Ford) non fa nulla di essenziale per il funzionamento della storia.

Ogni possibile sviluppo della trama del film sarebbe rimasto invariato anche senza Indy. Tutti vedono lui come l’eroe della storia, ma in realtà è solo uno spettatore che assiste con Marion (Karen Allen) alla risoluzione finale del film. Sono i nazisti stessi che, aprendo l’Arca dell’Alleanza, si uccidono inavvertitamente.

Terminator 3: Le macchine ribelli (2003)

john connor terminator 3 protagonistaTerminator 3: Le macchine ribelli non è il film più apprezzato della saga. Per molti è il primo di una serie di pessimi sequel, ma in ogni caso va riconosciuto che il finale è davvero d’impatto. Dopo aver tentato di fermare la distruzione nucleare, John Connor (Arnold Schwarzenegger) scopre che non c’è modo di prevenirla: deve solo lasciare che accada.

Questa conclusione non sarebbe possibile senza l’inutilità di Terminator. Il protagonista si arrende di fronte alla minaccia nucleare, perdendo tutte le sue qualità eroiche. Un gran finale per un brutto film, che però banalizza l’intero ruolo di John nel film, qui ben lontano dalla centralità dei primi due film.

The Batman (2022)

Robert Pattinson protagonista The BatmanIl film sul Cavaliere Oscuro di Matt Reeves racconta un nuovo aspetto dell’eroe. The Batman è un dramma poliziesco in cui il protagonista viene rappresentato come ”il più grande detective del mondo”. È la prima volta che questo aspetto di Batman viene esplorato in un film. Va però detto che in realtà le abilità investigative di Robert Pattinson hanno poco effetto sugli eventi.

Anche se Batman capisce che una bomba dell’Enigmista (Paul Dano) potrebbe essere posizionata nelle Wayne Towers, non riesce a fermare l’attacco. Inoltre, l’eroe non è in grado di salvare Gil Colson (Peter Sarsgaard) quando è intrappolato né di impedire l’allagamento di Gotham. L’unica cosa che Batman riesce a fare nelle tre ore di film è aiutare un paio di persone minacciate dai seguaci dell’Enigmista.

Con Air (1997)

Nicholas Cage Con AirNel film cult Con Air, un gruppo di prigionieri viene trasportato da un penitenziario all’altro con un aereo. Su quell’aereo c’è anche Poe Cameron (Nicolas Cage), che è stato ingiustamente condannato per un crimine che non ha mai commesso. Quando i prigionieri dirottano l’aereo, Poe semplicemente osserva come uno spettatore ciò che accade attorno a sé: tutto quello che vuole è essere riunito con la sua famiglia.

Poe è la bussola morale del film ma, nel grande schema della narrazione, è inutile se non dannoso. Infatti, la maggior parte delle azioni compiute dal protagonista hanno conseguenze terribili: a causa sua viene ucciso un poliziotto sotto copertura e un serial killer riesce a fuggire.

Bastardi senza gloria (2009)

Brad Pitt Eli Roth Bastardi Senza gloria protagonistiI protagonisti di Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino forse non sono stati sfruttati al massimo. Alcuni Bastardi non hanno nemmeno una battuta e, a parte i principali Brad Pitt e Christoph Waltz, rimangono complessivamente per poco tempo sulla scena.

Anche a livello narrativo, alla fine i Bastardi si rivelano poco importanti. L’enorme complotto messo in piedi per uccidere Adolf Hitler nel cinema era già stato pianificato da Shosanna. Donny spara senza pietà a Hitler con una mitragliatrice, ma il dittatore è già morto. Inoltre, siccome si trattava di una missione suicida, Donny e Omar finiscono per uccidersi per niente.

La guerra dei mondi (2005)

La Guerra dei Mondi Tom CruiseLa guerra dei mondi di Steven Spielberg riprende una storia già nota ma, come accade in molti film del regista, Spielberg trasforma il materiale originale. Da una storia su un’invasione aliena esce fuori un dramma sul rapporto padre (Tom Cruise) e figlia (Dakota Fanning).

Nonostante ciò, il finale del film non dipende minimamente dalle azioni di Ray nei confronti di Rachel. Anche se i due fossero stati uccisi nelle prime scene del film, La guerra dei mondi sarebbe finita, come sempre, con gli alieni che muoiono a causa di un raffreddore.

Chinatown (1974)

Protagonista-ChinatownI parallelismi tra The Batman e questo film cult del 1974 sono numerosi. Il protagonista di Chinatown, il detective Jake Gittes, è assunto per seguire un uomo accusato di avere una relazione clandestina. Come in tutti i grandi film polizieschi, la ricerca conduce Gittes in una tana molto più minacciosa. Proprio come Batman di Matt Revees, Gittes è sempre un passo indietro: per lui è impossibile fermare qualcosa che è già troppo grande prima ancora dell’inizio del film.

Watchmen (2009)

Jackie Earl Haley Rorschach in WatchmenWatchmen è uno dei film di supereroi più lunghi di sempre, ma nelle sue due ore e mezza di durata non succede molto. Nonostante il cast vasto e la narrazione stratificata, per la maggior parte del tempo la cinepresa segue Gufo Notturno II (Patrick Wilson) e Rorschach (Jackie Earle Haley), rendendoli i protagonisti del film.

Durante tutto Watchmen, i due supereroi tentano di sabotare un enorme complotto terroristico, ma falliscono nel loro intento. Quando finalmente si trovano faccia a faccia con Ozymandias, il cattivo rivela che il suo piano è già stato realizzato, stava semplicemente giocando con i suoi ex partner.

Eternal Sunshine Of The Spotless Mind (2004)

Jim Carrey Eternal-Sunshine Of The Spotless MindQuesto non è un film di supereroi o d’azione, ma anche nel dramma sentimentale Eternal Sunshine of the Spotless Mind – Se mi lasci ti cancello il protagonista non ha alcun effetto sulla narrazione. Dopo essersi lasciato con Clementine (Kate Winslet), Joel Barish (Jim Carrey) decide di affidarsi ad un medico per cancellare qualsiasi ricordo della sua ex. Non appena prende parte all’operazione, Joel si pente della scelta fatta e, per tutto il fllm, cerca invano di aggrapparsi ai ricordi che via via sfuggono.

Sempre parlando di Jim Carrey, c’è un altro film in cui l’eroe protagonista è letteralmente un burattino privo di scampo: The Truman Show. Questa volta però, il finale dà una svolta alla condizione del personaggio principale.

Kick-Ass (2010)

Kick-Ass CostumeKick-Ass segue l’avventura di un adolescente (Aaron Taylor-Johnson) che decide di diventare un eroe e combattere il crimine per proteggere le strade di Staten Island. Anche se il protagonista riesce a salvare un paio di bambini e insegna agli uomini come difendersi, all’interno della narrazione principale Kick-Ass è del tutto inutile.

L’eroe non influisce sulla trama perché il conflitto centrale è tra Big Daddy (Nicolas Cage) e la mafia. In seguito, quando Big Daddy viene ucciso, il film diventa la revenge story di Hit-Girl. L’unico reale effetto che Kick-Ass ha sulla storia si vede quando, inavvertitamente, causa la cattura e la morte di Big Daddy.

Rachel Zegler protagonista femminile del prequel di Hunger Games

0
Rachel Zegler protagonista femminile del prequel di Hunger Games

Rachel Zegler, vista in West Side Story e prossima Biancaneve, reciterà nel prequel di The Hunger Games, La Ballata dell’usignolo e del serpente.

Il film sarà l’adattamento dall’omonimo libro del 2020 di Suzanne Collins, ambientato decenni prima delle avventure di Katniss Everdeen in The Hunger Games. Ciò significa che Jennifer Lawrence, che è diventata una superstar nel ruolo di Katniss, non apparirà nella storia del prequel.

Invece, La Ballata dell’usignolo e del serpente è incentrato su Coriolanus Snow, un ragazzo ambizioso che alla fine diventa il capo tirannico del paese distopico di Panem. Come precedentemente annunciato, Tom Blyth interpreterà il giovane Snow.

Nel film in uscita, Snow viene scelto per fare da mentore a Lucy Gray, il tributo femminile del Distretto 12, povero, durante il decimo Hunger Games. Come introdotto nella trilogia The Hunger Games, che è stata sviluppata in quattro lungometraggi, il barbaro evento televisivo seleziona casualmente due adolescenti di ogni distretto per combattere fino alla morte. Nel romanzo, la modesta Lucy Grey attira l’attenzione di tutti cantando durante la cerimonia della mietitura. Con il suo talento e il suo fascino, Snow crede che potrebbe essere in grado di sovvertire le probabilità a loro favore per vincere le partite.

Data l’abilità vocale di Lucy Gray, non sorprende che Zegler, che ha battuto migliaia di persone per interpretare Maria nell’acclamato remake di West Side Story di Steven Spielberg, abbia ottenuto il ruolo principale. Zegler apparirà presto in Shazam! Fury of the Gods al fianco di Zachary Levi, Helen Mirren e Lucy Liu; e il live-action della Disney Biancaneve.

Distribuito nel 2020, il romanzo ruota attorno a un giovane Coriolanus Snow (interpretato da Donald Sutherland nei film), il cattivo principale di The Hunger Games. Anche prima che il libro arrivasse sugli scaffali, Lionsgate ha annunciato che era in fase di sviluppo un adattamento cinematografico. Francis Lawrence, il regista che ha firmato il secondo, terzo e quarto film della saga, tornerà per questo film.

Durante la sua presentazione al CinemaCon, Lionsgate ha annunciato (tramite Deadline) che The Ballad of Songbirds and Snakes sta procedendo nella sua distribuzione. Sebbene rimanga senza un cast, ha una data di uscita: 17 novembre 2023. The Ballad of Songbirds and Snakes seguirà la stessa trama del libro, che vede il 18enne Snow mentore di un tributo al Distretto 12 nel 10° Hunger Games.

Fonte: Variety

Gold: il trailer del nuovo film con Zac Efron

0
Gold: il trailer del nuovo film con Zac Efron

Diretto e sceneggiato da Anthony Hayes, che nel film si è ritagliato il ruolo di co-protagonista, Gold racconta la storia di due vagabondi (la coppia formata da Anthony Hayes e Zac Efron), che viaggiano nel vasto deserto.

Durante il loro cammino i due si imbattono in un’enorme pepita d’oro, la più grande mai rinvenuta. Quanto potrebbero guadagnare con quel pezzo d’oro e quale vita lussuosa potrebbero condurre? Ossessionati dal pensiero della sterminata ricchezza che hanno tra le mani, i due pensano a un piano per dissotterrare la pepita. Mentre uno dei due si mette in viaggio per cercare l’attrezzatura necessaria all’estrazione della pepita, l’altro resta a controllarla e ad aspettarlo. Quest’ultimo dovrà affrontare il rigido clima del deserto, cercando di difendersi non solo dai lupi, ma anche da altri intrusi. Mentre lotta per restare vivo nella sterminata distesa di sabbia, inizia a pensare di essere rimasto solo e abbandonato a un crudo destino…

Filming Italy Sardegna Festival: il programma della 5° edizione

0
Filming Italy Sardegna Festival: il programma della 5° edizione

Presentata oggi in conferenza stampa la 5^ edizione di Filming Italy Sardegna Festival ideato e diretto da Tiziana Rocca, che si terrà dal 9 al 12 giugno a Forte Village di Cagliari. La manifestazione si è affermata come unica nel suo genere perché lega per la prima volta Cinema e Televisione con proiezioni, incontri e presentazioni di film e serie televisive, coinvolgendo le più importanti distribuzioni e produzioni del piccolo e grande schermo insieme ai colossi dell’entertainment VOD e televisivo. Anche quest’anno il Filming Italy Sardegna Festival si svolgerà in collaborazione con APA – Associazione Produttori Audiovisivi presieduta da Giancarlo Leone, con il Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari, del Consorzio Costa Smeralda e con la collaborazione di Forte Village. La madrina di questa edizione sarà Donatella Finocchiaro, attrice dal talento straordinario e interprete di film di grandissimo successo.

“È con grande orgoglio e soddisfazione che oggi presento il programma della quinta edizione totalmente in presenza del Filming Italy Sardegna Festival. Sento di poter affermare che l’impegno e la costanza di questi ultimi mesi hanno portato ottimi frutti nella realizzazione di questa macchina produttiva che non si è mai arrestata, riuscendo a fidelizzare tanti importantissimi talent, internazionali e italiani, che dopo cinque anni considerano questo festival un punto di riferimento nel settore. Come uno dei pochissimi Direttori Artistici donna presenti in Europa, ammetto che le sfide e gli sforzi sono stati notevoli, considerate tutte le difficoltà legate a questo periodo, con particolare riferimento ai numeri del pubblico in sala che non sono ancora particolarmente incoraggianti. Il Filming Italy Sardegna Festival, viste le sue date, si è ritrovato a ricoprire il ruolo di apripista della stagione estiva cinematografica, e quest’anno più che mai non possiamo disattendere le aspettative, iniziando proprio dall’inaugurazione di una nuova sala all’aperto, per permettere al pubblico una più piacevole fruizione del nostro vastissimo programma. Tantissimi gli ospiti che saranno presenti al Festival e dialogheranno nelle masterclass con i giovani studenti delle scuole e delle università dell’Academy Cinema, tra questi, la pluripremiata regista teatrale e cinematografica Julie Taymor, i Premi Oscar Dante Ferretti, Francesca Lo Schiavo, Cuba Gooding Jr. e Regina King, e poi anche Can Yaman, Veronica Pivetti, James Franco, solo per citarne alcuni. Sono quasi 60 i titoli che presenteremo tra film, documentari e serie televisive, internazionali e italiani, molti dei quali in anteprima assoluta”, ha dichiarato Tiziana Rocca, General Director Filming Italy Sardegna Festival.

“Non abbandoneremo l’aspetto formativo che il Festival si è prefissato fin dalla sua prima edizione, coinvolgendo gli studenti di ben 20 scuole, che avranno la possibilità di seguire tutti gli eventi del festival dal vivo o tramite la piattaforma streaming, cosa che conferirà loro dei crediti formativi. E poi, grazie alla partnership con il Nuovo IMAIE, quest’anno anche alcuni attori esordienti potranno vivere il Festival e partecipare alle diverse masterclass. I temi di questa edizione si rivolgono alla Democrazia, alla Pace, all’Ambiente e all’Empowerment femminile, grazie sempre alla collaborazione con Women in Film, Television & Media Italia, sezione italiana dell’associazione internazionale che, promuovendo la parità di genere nell’industria dell’audiovisivo e dei media, incoraggia un cambiamento culturale che porti a una più adeguata e positiva rappresentazione della donna nei contenuti di cinema e televisione. Voglio ringraziare a tal proposito la madrina di questa edizione, Donatella Finocchiaro, e naturalmente anche il Governatore della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas, l’Assessore regionale del Turismo, Commercio e Artigianato della Sardegna, Giovanni Chessa, e Lorenzo Giannuzzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Forte Village. E un sentito grazie a tutti coloro che insieme a noi ci hanno creduto fin dalla prima edizione e continuano a crederci, per un Festival sempre più ricco di proiezioni, incontri e presentazioni di film e serie televisive”.

Il Governatore della Regione Autonoma della Sardegna, Christian Solinas, ha dichiarato: “La Sardegna ospita ancora una volta, e ne è orgogliosa, una manifestazione cinematografica la cui eco a livello internazionale rappresenta una straordinaria occasione di promozione della nostra Isola, che si conferma ancora una volta una terra ricca di fascino, attrattiva e dalle molteplici potenzialità”. Il Presidente Solinas ribadisce l’importanza dell’industria cinematografica e l’impegno della Regione nel sostenere un comparto importantissimo, duramente colpito dagli effetti della pandemia. “Continuiamo a supportare con impegno il settore e tutte le professioni che ad esso sono legate e accogliamo anche quest’anno con grande entusiasmo il Filming Italy Sardegna Festival arrivato alla sua quinta edizione, che riteniamo importantissimo per la Sardegna. Una iniziativa di grande prestigio che contribuisce a esportare l’immagine di un’Isola dalle bellezze straordinarie, sostenibile e ricca di potenzialità. Questa è la risposta migliore al difficile momento che stiamo vivendo, che desideriamo sia segnato dalla nostra grande voglia di ripartire e di crescere”.

“Sono orgogliosa di essere stata scelta come madrina di un festival del cinema in cui la donna ha un posto centrale, in cui viene fatta luce sul talento e sulla grande potenzialità del femminile”, ha dichiarato l’attrice Donatella Finocchiaro, madrina di questa edizione.

“Il Filming Italy Sardegna Festival è un meraviglioso progetto nel quale abbiamo creduto fortemente sin dalla sua prima edizione. Grazie alla forte determinazione di Tiziana Rocca e al prezioso supporto della Regione Sardegna, siamo riusciti a realizzare una manifestazione dal calibro internazionale che, in pochi anni, è diventata un appuntamento imperdibile nel calendario dei festival del cinema più importanti. Non vediamo l’ora di poter ospitare questa nuova edizione nella suggestiva location del Forte Village e di far scoprire alle grandi star coinvolte, ma anche ai giornalisti ed agli addetti ai lavori, la straordinaria unicità del nostro Resort e della Sardegna”, afferma Lorenzo Giannuzzi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Forte Village.

Oltre al nome della madrina di questa edizione, Donatella Finocchiaro, sono stati svelati i primi talent che prenderanno parte alla kermesse in Sardegna e che saranno protagonisti di alcune masterclass con gli studenti, tra questi: la pluripremiata regista teatrale e cinematografica Julie Taymor, che presenterà al pubblico due dei suoi maggiori successi, Across the Universe e Titus; l’attore Josh Hartnett, che sarà presidente della giuria dei cortometraggi; gli scenografi Premio Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo; Winston Duke, protagonista di Black Panther, che riprenderà il ruolo nel secondo film della saga in uscita a fine anno negli Stati Uniti; l’attore venezuelano Édgar Ramírez; la pluripremiata attrice francese Anne Parillaud; il protagonista della saga di Twilight, Billy Burke; l’attore Jeremy Piven; l’indimenticabile Sandokan, Kabir Bedi; l’attore e modello spagnolo Maxi Iglesias; la star americana James Franco; i pluripremiati attori e Premio Oscar Cuba Gooding Jr. e Regina King; la star di This is us, Justin Hartley; il protagonista di Bridgerton, Jonathan Bailey; l’attrice Kate Walsh; l’attrice e modella Annabelle Belmondo; e Joe Cortese. In rappresentanza del cinema italiano, saranno presenti: Raoul Bova; Veronica Pivetti, che presenterà il suo ultimo libro, “Tequila bang bang”; Massimo Ghini; Teresa Saponangelo; Euridice Axen; Rossella Brescia; Marcello Fonte; Giuseppe Zeno; Jasmine Trinca; Frank Matano; Filippo Nigro; Massimiliano Bruno; Roberto Farnesi; Anna Safroncik; Nicole Grimaudo; Antonia Liskova; Sarah Felberbaum; Carlotta Natoli; Giulio Scarpati; e Nina Zilli per la musica.

Atteso ospite del Festival è anche l’attore Can Yaman, che presenterà il suo libro, l’autobiografia Sembra strano anche a me, oltre alle nuove iniziative con la sua associazione solidale. Can sarà premiato infatti con il Filming Italy Creativity Award per l’Associazione “Can Yaman For Children”, nata nel 2021 con l’obiettivo di aiutare i più piccoli con donazioni e attività filantropiche. Can ha dichiarato: “Il mio sogno più grande? Quello di poter vedere i bambini ricoverati in ospedale tornare a giocare. Stiamo progettando eventi benefici per sostenere i più deboli, perché è bello condividere e regalare una speranza non solo ai bambini ma anche alle loro famiglie”.

Adriano Panatta, uno dei più grandi talenti del tennis italiano, sarà presente insieme al regista e produttore cinematografico Domenico Procacci per presentare Una Squadra, la nuova docuserie prodotta da Fandango, Sky e Luce Cinecittà e diretta dallo stesso Procacci, che racconta la storia della Nazionale italiana di tennis vincitrice della Coppa Davis nel 1976.

Steven Gaydos di Variety conferirà un premio alla memoria di Ray Liotta, per ricordare un grande attore e protagonista del cinema internazionale, oltre che un grande amico. Per l’occasione sarà proiettato il film diretto da Alan Taylor di cui Liotta è protagonista, The Many Saints of Newark.

Ritorna anche in questa edizione lo storico premio dedicato al maestro Nanni Loy, uno dei registi più interessanti e visionari della nostra tradizione cinematografica e televisiva. Il Premio Nanni Loy ideato dal giornalista Antonello Sarno quest’anno andrà agli attori Massimo Ghini e Veronica Pivetti, oltre che a Massimiliano Bruno come sceneggiatore e un premio speciale alla memoria del cinema ad Istituto Luce Cinecittà, che verrà ritirato da Nicola Maccanico, Amministratore Delegato di Cinecittà S.p.A.

Tra i film in anteprima, una delle ultime produzioni Netflix, girato tra gli Stati Uniti e l’Italia Love & Gelatodi Jenna Evans Welch, tratto dall’omonimo best seller. Il film di apertura del festival sarà Jurassic World – Il dominio, ultimo capitolo del franchise targato Universal Pictures che immergerà il pubblico di tutte le età in una nuova era di meraviglie ed emozioni in cui i dinosauri e l’umanità dovranno imparare a convivere. La proiezione si terrà la sera di giovedì 9 giugno all’Open Cinema Theater del Forte Village. A chiudere il festival, la sera di domenica 12 giugno, in anteprima mondiale il film diretto da Daniel Adams che vede Jeremy Piven tra i protagonisti, The Walk. Tra le proiezioni internazionali, anche: il film in live-action Sonic 2; The Lost City con Sandra Bullock e Channing Tatum; il film campione di incassi con Tom Cruise, Top Gun: Maverick; in anteprima assoluta il film horror finlandese The Twin; Io e Lulù con Channing Tatum; La figlia oscura di Maggie Gyllenhaal con Dakota Johnson; l’ultimo capitolo della saga, The Batman, con Robert Pattinson; Animali Fantastici – I Segreti di Silente; L’arma dell’inganno – Operazione Mincemeat; il live-action Cip & Ciop agenti speciali; l’ultimo capito della saga Marvel che ha come protagonista Benedict Cumberbatch, Doctor Strange nel Multiverso della Follia; Nine days con Winston Duke; Bad Roads – Le strade del Donbass della regista ucraina Natalya Vorozhbit.

Il film scelto da Variety per la selezione Variety Choise è Divine Access di Steven Chester Prince.

Tra i film italiani in programma: Il sesso degli angeli di Leonardo Pieraccioni; Bla Bla Baby di Fausto Brizzi; Marcel di Jasmine Trinca; Corro da te di Riccardo Milani; Ghiaccio di Fabrizio Moro e Alessio De Leonardis; Gli idoli delle donne con Lillo e Greg; Occhiali neri di Dario Argento; La cena perfetta di Davide Minnella; Non mi lasciare di Ciro Visco; Il muto di Gallura di Matteo Fresi; Mancino naturale di Salvatore Allocca; Femminile singolare con Monica Guerritore e Catherine Deneuve; Tapirulàn di Claudia Gerini; Hill of Vision di Roberto Faenza; Toilet di Gabriele Pignotta, con una delle performance che accompagneranno il film nella sua uscita nelle sale; I nostri fantasmi di Alessandro Capitani; E buonanotte di Massimo Cappelli; Le fantasie di David e Stéphane Foenkinos; Sorelle per sempre con Donatella Finocchiaro; e la trilogia C’era una volta il crimine di Massimiliano Bruno.

I documentari che verranno proiettati durante il Festival sono: Underwater di Sara Ristori su Federica Pellegrini, una delle più grandi campionesse di tutti i tempi; L’altro buio in sala di Ciro Formisano; Luigi Proietti detto Gigi di Edoardo Leo; We feed people di National Geographic diretto da Ron Howard; Una squadra di Domenico Procacci; Pietro il Grande diretto da Antonello Sarno, dedicato a Pietro Coccia, uno dei più talentuosi fotoreporter del cinema italiano; Butterfly diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman; Conversazioni atomiche di Felice Farina; Cuban dancer di Roberto Salinas.

Ampio spazio anche per le serie televisive, tra queste: le seconde stagioni delle serie targate Sky, Euphoria e Diavoli; Hotel Portofino di Adam Wimpenny; A casa tutti bene di Gabriele Muccino; Il Redi Giuseppe Gagliardi; la serie di Raiplay Il Santone con Neri Marcorè e Carlotta Natoli; la prima puntata della sesta stagione della serie di RAI1 Il paradiso delle signore.

In programma sabato 11 giugno alle ore 12:00 un panel istituzionale in collaborazione con APA – Associazione Produttori Audiovisivi, che vedrà coinvolti i maggiori esponenti del settore culturale e cinematografico nazionale, dal titolo: “Opere audiovisive senza frontiere, da uno schermo all’altro, da un Paese all’altro. Investire di più sulle qualità dei prodotti nazionali per affermare la nostra industria a livello internazionale”. Moderato da Simone Gialdini, Direttore Generale Anec, al panel prenderanno parte: la Senatrice Lucia Borgonzoni, Sottosegretario di Stato MiC; Nicola Borrelli, DG Cinema; Giancarlo Leone, Presidente A.P.A – Associazione Produttori Audiovisivi; Marta Donzelli, Presidente CSC; Roberto Stabile, Responsabile Progetti Speciali MiC presso Cinecittà; Steven Gaydos, Vicepresidente di Variety; Mario Lorini, Presidente Anec; Luigi Lonigro, Presidente Nazionale Distributori Anica; Paolo Del Brocco, DG Rai Cinema; Chiara Sbarigia, Presidente Luce Cinecittà SpA; Andrea Scrosati, AU – CEO Continental Europe Fremantle; Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello; Maria Pia Ammirati, Direttore di Rai Fiction; Daniel Frigo, Country Manager AU Board Member – The Walt Disney Company Italy.

Grazie alla collaborazione con il NUOVO IMAIE, è in programma una masterclass speciale in cui quattro giovani attori, appartenenti alla collecting, avranno modo di confrontarsi con alcuni dei protagonisti del cinema italiano e internazionale. Gli attori scelti per questa edizione sono: Luca Filippi (Hammamet di G. Amelio), Virginia Apicella (Nostalgia di M. Martone, Amore Postatomico di V. Caiazzo), Rausy Giangarè (Buongiorno Mamma) e Giuseppe Maggio (Baby, Quattro metà, Sul più bello). “È una collaborazione innovativa quella con il Filming Italy Sardegna Festival – ha dichiarato il Presidente del NUOVO IMAIE Andrea Miccichè – che ci rende particolarmente lieti. Dov’è prevista la presenza dei giovani talenti, come in questo caso, con masterclass e incontri con i produttori, la nostra collecting è sempre ben lieta di fornire il proprio sostegno agli Artisti, Interpreti, Esecutori emergenti, favorendo loro concrete opportunità di crescita umana e professionale”.

Confermata la vicinanza alle donne, si rinnova la collaborazione con Women in Film, Television & Media Italia, associazione no-profit nata negli anni ‘70 negli USA e arrivata in Italia nel 2018, dove è diventata un punto di riferimento nel settore audiovisivo e media. In questa occasione, Women in Film, Television & Media Italia presenterà: il documentario di Alessia Bottone, La Napoli di mio padre; il film giapponese Haiku on a Plum Tree di Mujah Maraini-Melehi; e il cortometraggio prodotto da Matteo Rovere e diretto da Roberta Palmieri, Capitan Didier.

Anche quest’anno, il maestro orafo Gerardo Sacco, con l’estro e lo stile unico che lo contraddistinguono, realizzerà in esclusiva i premi per il Festival. “Ho realizzato quest’opera fusa in perspex riciclabile, con una colonna che sostiene in cima due maschere, una in argento e l’altra in argento placcata oro. Sulla colonna la scritta Peace e la famosa frase che pronuncia Dante all’uscita dell’Inferno …e quindi uscimmo a riveder le stelle, messaggio di pace molto attuale in questo periodo”.

Filming Italy Sardegna Festival si avvale della partnership con Italy for Movies (www.italyformovies.it), il portale delle location e degli incentivi alla produzione realizzato in collaborazione con Cinecittà e conItalian Film Commissions e coordinato dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del MiC. Il portale, disponibile anche in versione app scaricabile sugli store digitali, fornisce tutte le informazioni utili su location e incentivi disponibili per chi vuole girare in Italia il proprio film, oltre a notizie di settore e tantissime curiosità e suggerimenti di viaggio per gli appassionati che vogliono visitare i luoghi dei film.

In collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari e con il Professore Ordinario di Linguistica Italiana presso l’Università degli Studi di Cagliari, Massimo Arcangeli, dopo il successo delle scorse edizioni, anche quest’anno si è deciso di istituire un premio dedicato ai corti cinematografici: Filming Italy Sardegna – In Corto (V edizione). I temi fissati per l’iniziativa, come nella scorsa edizione, sono due: Democrazia e pace e Women empowerment e integrazione. L’attore internazionale Josh Hartnettsarà a capo della giuria d’eccezione dedicata a questa sezione, composta da Annabelle Belmondo, Emanuela Postacchini, Anna Safroncik, Steven Gaydos, Nick Vivarelli, Stefano Arduini, Vito Sinopoli, Andrea Minuz, oltre al Professor Massimo Arcangeli e Tiziana Rocca. I due corti vincitori (uno per ciascun tema) saranno trasmessi su Rai Cinema Channel e sulla piattaforma MyMovies.

Tanti i personaggi presenti in Sardegna durante le quattro edizioni precedenti: Harvey Keitel, Elena Sofia Ricci, Elizabeth Olsen, Heather Graham, Valeria Golino, Vanessa Hudgens, Claudia Gerini, Marta Nieto, Martina García, Rachel Brosnahan, Darko Perić, Valeria Mazza, Claudio Bisio, Sabrina Impacciatore, Gianmarco Tognazzi, Tosca, Roberta Giarrusso, Lina Sastri, Remo Girone, Giulia Bevilacqua, Daniele Pecci, Margareth Madè, Giuseppe Zeno, Susy Laude, Dino Abbrescia, Adolfo Margiotta, Elisa Amoruso, Francesca Archibugi, Paola Cortellesi, Riccardo Milani, Matt Dillon, Isabelle Huppert, Carol Alt, Ilenia Pastorelli, Toby Jones, Eva Longoria, Joaquim de Almeida, Michele Placido, Annabelle Belmondo, Catrinel Marlon, Cristina Comencini, Joanne Froggatt, Paolo Genovese, Sylvia Hoeks, Paola Minaccioni, Maria Sole Tognazzi, Marta Milans, Violante Placido, Ficarra e Picone, Gabriele Muccino, Marisa Tomei, Arisa, Giorgio Pasotti, Nat Wolff, Darren Criss, Lola Ponce, Melissa George, Jesse Williams, Stefania Spampinato, Martina Colombari, Erin Richards, Patricia Arquette, William Baldwin, Enrico Brignano, Isabella Ferrari, solo per citarne alcuni.

Tra le scuole e le accademie che hanno dato adesione al Filming Italy Sardegna Festival 2022: Teatro Azione; Accademia Teatrale Veneta; Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno; Accademia Nazionale del Cinema; Accademia di Cinema e Televisione Griffith; Cesena Film Academy; Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti”; Scuola di Cinema Immagina; Scuola Mohole; ICA International Cinema Academy; Università degli Studi di Cagliari; Sapienza Università di Roma; Fondazione Unicampus San Pellegrino; Luiss Business School; Accademia Internazionale di Teatro; Scuola d’Arte Cinematografica Florestano Vancini; Scuola di Cinema di Napoli.

Venezia 79: Catherine Deneuve L’eone d’Oro alla carriera

0
Venezia 79: Catherine Deneuve L’eone d’Oro alla carriera

E’ stato attribuito alla grande attrice francese Catherine Deneuve il Leone d’oro alla carriera della 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto > 10 settembre 2022).

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.

“È una gioia ricevere questo premio prestigioso alla Mostra di Venezia, che amo e conosco da molto tempo, da quando Bella di giorno di Luis Buñuel ha ricevuto a suo tempo il Leone d’oro – ha dichiarato Catherine Deneuve – È un onore inoltre essere stata scelta per questo omaggio dalla Mostra, perché mi ha accompagnato molto spesso per tanti film. Grazie. Con amicizia“.

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore Alberto Barbera ha dichiarato: “Un numero impressionante di film, la maggior parte dei quali grandi successi internazionali. Una quantità altrettanto ragguardevole di premi ottenuti nei maggiori festival del mondo, cui si deve aggiungere una candidatura all’Oscar come miglior attrice protagonista, privilegio raro per un’artista non americana. Un susseguirsi di sodalizi artistici con alcuni tra i più importanti registi e attori europei: Roger Vadim, Jacques Demy, Luis Buñuel, François Truffaut, Roman Polanski, Marco Ferreri, Marcello Mastroianni e Gérard Depardieu. Un indiscutibile talento al servizio di doti d’interprete cui una bellezza raffinata e fuori del comune hanno contribuito a farne il volto stesso del cinema d’Oltralpe, una diva senza tempo, una vera e propria icona del grande schermo. Da figura tra le più rappresentative della Nouvelle Vague e testimone privilegiata di un’idea di stile che s’identifica con la moda d’oltralpe, Catherine Deneuve è passata a incarnare l’essenza della diva universalmente riconosciuta, affermandosi tra le più grandi interpreti della storia del cinema. Per questi motivi assume particolare rilievo il Leone d’oro alla carriera che la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia le attribuisce in occasione del 90. anniversario dalla prima edizione del festival veneziano, dopo il Leone d’oro vinto con Bella di giorno di Luis Buñuel nel 1967 e la Coppa Volpi come miglior attrice per Place Vendôme di Nicole Garcia nel 1998”.

Spider-Man 4: 10 storyline che i Marvel Studios potrebbero adattare

Spider-Man: No Way Home è stato uno dei cinecomics più sorprendenti e ambiziosi mai realizzati. Un quarto capitolo con protagonista Peter Parker è in fase di sviluppo presso i Marvel Studios, ma è probabile che dovremo ancora aspettare qualche anno prima che Tom Holland sia pronto a rivestire i panni del personaggio.

Il numero di storyline a cui casa Marvel potrebbe ispirarsi per la trama di Spider-Man 4 è vastissimo e, grazie a Comic Book Movie abbiamo radunato qui le più meritevoli.

L’arrivo di Scorpion

Spider-Man e ScorpionDopo che l’inesperto Spider-Man ha ferito gravemente Mac Gargan in Homecoming e la scena mid-credits ha rivelato che il criminale era intenzionato a vendicarsi dell’arrampica-muri, una nuova trama incentrata su Scorpion è qualcosa che i fan attendono da tempo. Ora, con J. Jonah Jameson determinato a smascherare Spidey e Gargan senza dubbio ancora desideroso di affrontare l’eroe, Spider-Man 4 sembra l’occasione perfetta per farli incontrare sul grande schermo.

Come apprendiamo dalle pagine di Amazing Spider-Man #20, è Jameson il responsabile della trasformazione di Gargan in Scorpion per riuscire ad abbattere Spidey. Questo lo coinvolgerebbe direttamente nella trama di un famoso film (il Jonah del MCU, oltre ad interfacciarsi spesso con Spider-Man è decisamente più cattivo della sua controparte a fumetti), e anche gli Spider-Slayers potrebbero essere coinvolti nel mix per spingere l’Uomo Ragno ai suoi limiti.

La saga “The Master Planner”

Spider-Man e Gwen

Questa storyline composta da tre numeri (da Amazing Spider-Man #31 al #33) ha visto Peter tentare di sconfiggere il misterioso Master Planner, dopo aver cercato di ottenere dal villain una cura miracolosa che avrebbe aiutato sua zia May. Si tratta di numeri cruciali per l’arco di Spidey, dato che vengono introdotti alcuni dei suoi più importanti comprimari, tra cui Gwen Stacy e Harry Osborn.

Non è chiaramente possibile adattare per filo e per segno questa storyline dopo gli sviluppi di No Way Home, ma si potrebbe decidere di reiventare la figura del Master Planner e inserirla in Spider-Man 4.

Coming Home

Questo classico moderno di Spider-Man, firmato a due mani da J. Michael Straczynski e John Romita Jr., vede Peter Parker incontrare un misterioso uomo anziano, Ezekiel Sims, che condivide i suoi stessi poteri, e introduce un nemico quasi inarrestabile: il vampirico Morlun.

Vedere questo epico scontro sul grande schermo sarebbe a dir poco stupefacente, mentre l’esplorazione della componente mistica insita nei poteri di Peter rappresenterebbe un rinfrescante cambio di ritmo per questo franchise. Se i Marvel Studios non vogliono seguire questa strada, allora Ezekiel potrebbe comunque configurarsi come creatore del ragno che ha morso Peter, dando così la possibilità di esplorare finalmente la storia delle origini dell’eroe, in maniera ancora più emozionante.

Back in Black

C’è molto di questa storia che andrebbe modificato per il MCU, ma gli elementi fondamentali di questo popolare arco narrativo potrebbero dare vita a un film straordinario. Dopo che la sua identità è stata rivelata al mondo, la zia May di Spider-Man viene presa di mira da Kingpin nel tentativo di far pagare all’arrampica-muri numerosi scontri avuti nel corso degli anni. Con lei ferita e in lotta per la sopravvivenza, Spidey è sul piede di guerra.

E’ pronto a indossare di nuovo il costume nero e, con un pezzetto del simbionte ora nel MCU, la morte di May potrebbe far imboccare a Peter un percorso altrettanto oscuro, potenziato solo da un nuovo costume alieno. Ci piacerebbe vedere Mysterio prendere il posto di Wilson Fisk, soprattutto perché è stato lui a rivelare l’identità di Spider-Man e a mettere in moto la catena di eventi. In più, sapeva molte cose sul Multiverso…

La saga di Hobgoblin

Hobgoblin

Nel corso degli anni, un’intera schiera di cattivi ha ricoperto il ruolo di Hobgoblin, ma è ormai evidente che molti fan vorrebbero vedere Ned Leeds assumere questo ruolo nel MCU. Ciò che però molti sembrano dimenticare è che Ned è stato incastrato dal vero Hobgoblin, Roderick Kingsley. Tenendo conto di questo, preferiremmo che i Marvel Studios seguissero la stessa strada del racconto cartace, ovvero che l’amico di Peter venga smascherato prima che appaia il vero personaggio.

Una possibilità potrebbe essere che Kingsley si imbattesse nel deposito di armi di Green Goblin (sembra che abbia avuto il tempo di aggiornare il suo equipaggiamento nei fumetti) e decidesse di riprendere da dove aveva lasciato. Non c’è bisogno di dire che vedere un altro Goblin farebbe saltare i nervi a molti Spider-Man dopo lo scontro con Norman Osborn, e inserire Ned nel mix come un capro espiatorio potrebbe riportare lui e MJ nella vita di Peter in maniera scaltra.

Lo Spider-verse

marvel fase 4

Se i Marvel Studios e la Sony Pictures volessero puntare ancora più in alto di Spider-Man: No Way Home, questo è il modo migliore per farlo. Cercando di evitare troppe analogie con il franchise animato Spider-Verse, un altro team up per i tre Peter Parker in carne e ossa sarebbe sempre ben accetto. L’aggiunta di qualche altra variante al mix verrebbe poi da se, abbracciando ancora una volta l’idea di un multiverso in espansione.

In questo senso, il ritorno di Mysterio avrebbe ancora una volta perfettamente senso. In qualche modo, egli sapeva che il MCU era stato ribattezzato “Terra-616” e sappiamo che ha avuto a che fare con viaggi inter-dimensionali nei fumetti. Se lo Spidey di Tom Holland è solo l’ultimo di una lunga serie di uomini-ragno la cui vita è stata rovinata da Quentin Beck, un team-up multidimensionale è il passo successivo perfetto.

The Superior Spider-Man

L’idea di un cattivo che si impossessa del corpo di Peter Parker, direttamente prelevata dalla serie Superior Spider-Man di Dan Slott è davvero divertente e darebbe a Tom Holland l’opportunità di interpretare una versione di Spidey mai vista prima.

Ma di chi potrebbe trattarsi? Potremmo trovarci di fronte a un “regalo d’addio” di Green Goblin? Oppure, Spidey potrebbe essere stato infettato dalla stessa I.A. che ha portato Otto Octavius su un sentiero oscuro?

Niente può fermare il Juggernaut!

Amazing Spider-Man #229 e #230 hanno visto Spidey entrare in azione contro uno dei più grandi avversari degli X-Men per combattere un nemico inarrestabile. Con il Juggernaut sul piede di guerra a New York City per rapire Madame Web su ordine di Black Tom Cassidy, Spider-Man si è trovato così ad affrontare uno dei suoi avversari più temibili.

Questo è probabilmente materiale per un’incredibile ed estesa sequenza d’azione, più che per la trama di un intero film, ma ora che i Marvel Studios possono usare il Juggernaut, perché non adattare questa trama per Spider-Man 4? Per sconfiggere finalmente l’enorme cattivo, Spidey ha dovuto intrappolarlo nel cemento, sfruttando il suo ingegno per fermare l’inarrestabile: è una storia davvero divertente che ci piacerebbe vedere tradotta in live-action!

La morte di Jean DeWolff

spider-man sin-eater

In La morte di Jean DeWolff di Peter David l’Uomo Ragno ha affrontato un nemico decisamente umano: il Mangiapeccati. Si tratta di un poliziotto che ha perso la testa e ha iniziato a uccidere coloro che riteneva avessero commesso atti peccaminosi, tra cu uno dei più stretti alleati dell’arrampica-muri della polizia di New York, Jean DeWolff. Nel fumetto, vengono prese di mira diverse persone vicine a Peter, che alla fine riesce a sconfiggere Mangiapeccati con l’aiuto di Daredevil.

Tuttavia, l’Uomo senza Paura deve impedire a Spidey di oltrepassare un limite da cui non si può tornare indietro e dunque questa storyline offre un’ottimo materiale di partenza da poter rielaborare. Inoltre, non diremo mai “no” a Spidey che fa squadra con Matt Murdock!

Spider-Island

Mary Jane Spider Island

Quando lo Sciacallo e la Regina dei Ragni prendono di mira Manhattan, l’intera popolazione viene infettata dai poteri dei ragni. Molti soccombono e si trasformano in ragni mostruosi, ma altri volti noti (come si può vedere qui sopra) acquisiscono capacità straordinarie simili a quelle di Peter Parker.

Se questa storia venisse adattata, oltre ad alcuni camei di alto profilo, ci aspettiamo di vedere Spidey costretto a intervenire per proteggere la sua casa da una minaccia che nemmeno i Vendicatori possono contrastare. Lungo il percorso, personaggi come MJ e Ned potrebbero “vestirsi” e prendere parte all’azione e, a differenza di molte delle storie più cupe che abbiamo menzionato qui, questa è assolutamente la più divertente, perfetta per il target dei Marvel Studios.

House of M: una teoria rivoluzionaria introdurrebbe gli X-Men nel MCU in modo geniale

Il MCU si trova attualmente di fronte al problema dell’introduzione degli X-Men nell’universo. Doctor Strange nel Multiverso della Follia potrebbe aver trovato la risposta al quesito nei fumetti di House of M, che indagano approfonditamente il concerto di multiverso. Fino all’acquisizione della Fox da parte della Disney, l’assenza degli X-Men nel MCU è stata una difficoltà puramente contrattuale, con il precedente studio che ha distribuito ogni film live-action incentrato sui mutanti, da X-Men del 2000 a X-Men: Dark Phoenix del 2019. Ora che ne detiene i diritti, il MCU deve introdurre questi personaggi spiegando anche la loro assenza storica da Terra-616, l’universo principale del franchise.

Piuttosto che giustificare l’assenza degli X-Men in modo simile a quella degli Eterni, che non potevano essere coinvolti in eventi che non riguardavano il loro obiettivo più ampio, la scelta ottimale sarebbe che il MCU continuasse ad adattare la storyline dei fumetti di House of M. Infatti, qui si scopre che l’universo 616 è un falso, una copia ricreata perfettamente da Wanda e che i personaggi assenti, come gli X-Men e i Fantastici 4, sono sempre stati invece nella realtà autentica.

Doctor Strange 2 ha introdotto il concetto di viaggio multiversale

doctor-strange-nel-multiverso-della-follia-america-chavezLa prospettiva del multiverso è cresciuta nel corso della Fase 4 del MCU, ma è stato Doctor Strange 2 a spiegarci accuratamente come i personaggi potranno viaggiare tra gli universi in futuro. In una conversazione con il Barone Mordo dell’universo 838, lo stregone introduce il concetto di dreamwalking, un incantesimo che si trova nel Darkhold e che permette all’incantatore di possedere il corpo di una delle sue varianti in un altro universo. Tuttavia, il dreamwalking non è una pratica sicura e potrebbe scatenare un’incursione che porterebbe alla distruzione di entrambi gli universi.

Un metodo più semplice di viaggio multiversale è stato introdotto dai poteri di America Chavez, che le permettono di rompere i portali tra gli universi. Precedentemente dubbiosa su come poter usare le sue capacità a fin di bene, Doctor Strange 2 si conclude con America Chavez che riesce a cogliere pienamente il potenziale dei suoi poteri e li usa per mostrare alla Strega Scarlatta le conseguenze delle sue azioni da dreamwalker. Entrambi i metodi di viaggio multiversale ampliano la portata del MCU, dimostrando che l’universo è più vasto di quanto illustrato nelle fasi 1-3 dell’universo.

Doctor Strange 2 ha adattato molte storyline di House of M.

La trama di House of M vede Wanda distrutta dal dolore dopo aver perso il controllo dei suoi poteri, e aver ucciso nel frattempo Occhio di Falco, Ant-Man e Visione. Decide quindi di creare un universo in cui lei e Visione sono felici insieme e hanno dei figli, e i mutanti hanno potere sugli umani.

Molti di questi elementi sono stati tradotti in Doctor Strange 2. L’introspezione sul lutto di Wanda, tematica introdotta per la prima volta in WandaVision, è però più in linea con la trama di House of M dove, dopo aver vissuto la presenza dei suoi figli a Westview, la Strega Scarlatta cerca di manipolare l’universo per riaverli indietro. Lo stesso si può dire per l’uso della magia del caos da parte di Wanda nel corso del film, un elemento importante del fumetto che vede Wanda usare le sue impareggiabili capacità magiche per manipolare il mondo a suo piacimento.

House Of M potrebbe rivelare che l’MCU è un “falso” universo

Scarlet-Witch-Darkhold-in-WandaVision

La capacità di Scarlet Witch di creare un nuovo universo a sua immagine e somiglianza è parte integrante della trama di House of M e, nonostante abbia in parte riguardato la cittadina di Westview in WandaVision, questa tematica non è stata riproposta su scala più ampia in Doctor Strange 2.

Nei fumetti, la memoria degli eroi che vivono nell’universo creato da Wanda è distorta, e non riescono a ricordare le loro vite vissute nell’universo principale. Se il MCU dovesse adattare questo importante elemento dei fumetti, potrebbe rivelare che l’universo 616 del franchise è un falso, generato da Wanda, o da qualcuno di ancora più potente.

L’allontamento dal MCU potrebbe introdurre i Fantastici Quattro e gli X-Men

X-Men Insuperabili MarvelLa prospettiva che l’universo principale del MCU sia sempre stato un falso offrirebbe al franchise l’opportunità perfetta per introdurre personaggi che in precedenza sembravano irraggiungibili. Sia i Fantastici Quattro che gli X-Men avrebbero dovuto avere un ruolo importante negli eventi cruciali delle Fasi, come Avengers: Endgame e la morte di Tiamut in Eternals, eppure nessuno di questi gruppi si è visto.

Potremmo però scoprire che sia i Fantastici Quattro che gli X-Men vivono nel vero e proprio MCU, mentre gli altri eroi si sono semplicemente trovati in un mondo artificiale, inconsapevoli di tutto ciò. In alternativa, le due squadre potrebbero essere state escluse dal modello di Wanda in un atto di sfida, proprio come la Strega Scarlatta bandisce i mutanti dal suo mondo perfetto in House of M. In ogni caso, allontanare la narrazione dall’universo 616 consentirebbe al franchise di introdurre nuovi eroi, cambiando completamente la struttura del MCU.

Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, molti si sono chiesti quale sarà la prossima grande rivelazione del MCU. Kang il Conquistatore sembra essere la scelta più ovvia come prossimo antagonista principale del franchise e il multiverso offre una miriade di possibilità per affrontare i reboot del cast e i vecchi buchi di trama dei film. Tuttavia, se il MCU deve accettare la sfida di introdurre i Fantastici Quattro e gli X-Men, allora Doctor Strange nel Multiverso della Follia pone tutte le premesse perché il progetto universale diHouse of M.  diventi realtà.

La Pellicola D’oro 2022: tutti i nominati

0
La Pellicola D’oro 2022: tutti i nominati

Il 14 giugno presso il Teatro Ettore Scola de la Casa del Cinema di Roma si terrà la XII edizione del Premio de “La Pellicola D’oro” che sarà condotta ancora una volta da Sabina Stilo e con la presenza di moltissimi ospiti. Promosso ed organizzato dall’Associazione Culturale “Articolo 9 Cultura & Spettacolo” e dalla “Sas Cinema” di cui è Presidente lo scenografo e regista Enzo De Camillis (ideatore dell’evento),  “La Pellicola d’oro” è il primo premio in Europa a riconoscere i mestieri e l’artigianato del cinema.

La Pellicola d’Oro” è un riconoscimento che ha come obiettivo l’importanza di portare alla ribalta quei “mestieri” che hanno un ruolo fondamentale per la realizzazione di un film. Parliamo dei titoli di coda di un film, riconoscendo dal macchinista alla sarta di scena, dagli effetti speciali agli Stuntman, dalle sartorie cine-teatrali ai costruttori di scene. Accanto a questi riconoscimenti, non mancano, come ogni anno, premi speciali che vengono assegnati ad altri artisti del cinema, dello spettacolo e della cultura, che si sono particolarmente distinti nella loro carriera.

A ricevere i premi speciali quest’anno saranno le attesissime attrici Valeria Fabrizi, Claudia Gerini,l’attore Ninetto Davoli che riceverà il Premio all’attività artistica in coincidenza con l’anno pasoliniano, lo sceneggiatore e produttore Enrico Vanzina. Premio per l’Attività Produttiva a Matilde Bernabei per 30anni di attività con la LUX Vide.
Inoltre, ritirerà il premio de “La Pellicola d’Oro 2021” Alba Rohrwacher come Miglior Attrice nel film “Lacci” di Daniele Luchetti.

Tra gli attori in gara per la sezione Miglior Attore Cinema: Marco Giallini, Stefano Accorsi, Mario Autore, Tony Servillo, Gabriele Lavia; per la sezione Miglior Attrice Cinema: Aurora Giovinazzo, Miriam Leone, Anna Ferraioli Ravel, Milena Vikotic, Margherita Buy. Mentre per la sezione Miglior Attore Fiction: Giuseppe Zeno, Claudio Bisio e Alessandro Gassman e Miglior Attrice Fiction: Matilda De Angelis, Serena Rossi, Anna Foglietta.

Si ringraziano per la loro adesione il MIC (DG Cinema), Regione Lazio, l’ANICA, l’APA, l’Ass. For Cinema,  Roma Lazio Film Commission, la Panalight e la Fitel.

Le cinquine 2022 – Sezione Cinema

DIRETTORE DI PRODUZIONE

Gianni MEGLIO                                – La befana vien di notte

Carlo TRAINI                                    – Il cattivo poeta

Fabio LOMBARDELLI                      – Freaks Out

Andrea FOLETTI                              – Appunti di un venditore di donne

Raffaello SARAGO’                          – Un mondo in più

 

OPERATORE DI MACCHINA

Emiliano CANEVARI INTOPPA        – La befana vien di notte

Luigi ANDREI                                   – Il cattivo poeta

Matteo CARLESIMO                        – Freaks Out

Raffaele MASSA                              – Marilyn a gli occhi neri

Roberto LUZI                                   – I fratelli De Filippo

 

CAPO ELETTRICISTA

Antonio LA BARBERA                      – La Befana Vien di Notte

Fabio CAPOZZI                                – Mondo cane

Loris FELICI                                      – Freaks Out

Ettore ABATE                                    – Qui rido io

Matteo ATTOLINI                              – Il cattivo poeta

 

CAPO MACCHINISTA

Roberto MORESCHINI                   – La Befana vien di Notte

Maurizio BENVENUTO                   – Mondo cane

Raffaele ALLETTO                          – Freaks Out

Sandro FABBRIANI                         – Qui rido io

Marco SANTARELLI                       – I fratelli De Filippo
ATTREZZISTA DI SCENA

Vladimiro CECCONI                         – Marylin ha gli occhi neri

Roberto BENETTI                            – Qui rido io

Massimiliano CORTE                      – Freaks Out

Federica QUARTULLO                    – Un mondo in più

Sebastiano MURER                        – Il cattivo poeta

 

SARTA DI SCENA

Alessia CACCIALUPI                       – Freaks Out

Laura ANTONELLI                           – Qui rido io

Danilo MAGGI                                  – Marily ha gli occhi neri

  1. Antonietta SALVATORI                – I fratelli De Filippo

Luana PIERVENANZI                      – Il cattivo poeta

 

TECNICO EFFETTI SPECIALI

Franco SABELLI                                – Diabolik

Maurizio CORRIDORI                       – Freaks Out

Angelo MIRRA                                   – La befana vien di notte

Valeriano SPIRITO                            – Governance

Fabio TRAVERSARI                         –  Io sono Babbo Natale

Massimo CIARAGLIA                   – Leonardo

Pasquale DI VACCARO                 – Alfredino

 

SARTORIA CINETEATRALE

ANNAMODE                                     – Storia di una Famiglia perbene

TIRELLI                                             – Leonardo

–                                                           –

CAPO COSTRUTTORE

CORRADI –  PARISI                        – Leonardo

 

Roberto LAURENZI                         – Alfredino

Franco PUCCIO                                – Carla

 

STORYBOARD ARTIST

David ORLANDELLI                       – Alfredino

David ORLANDELLI                        – Leonardo

 

MAESTRO D’ARMI

Emiliano NOVELLI                           – Un professore

Saverio DESIDERATO                      – Una famiglia perbene

Alessandro NOVELLI                       – Leonardo

 

CREATORE EFFETTI SONORI

Marco GIACOMELLI                          – Leonardo

Luciano ANZELLOTTI                        – Alfredino

 

ATTORE PROTAGONISTA

Giuseppe ZENO                               – Storia di una famiglia perbene

Claudio BISIO                                    – Tutta colpa di Freud

Alessandro GASSMANN                  –  Un professore

 

ATTRICE PROTAGONISTA

Matilda DE ANGELIS                      – Leonardo

Serena ROSSI                                    – Mina Settembre

Anna FOGLIETTA                            – Alfredino

Jurassic World – Il dominio: la recensione dell’ultimo film della saga

Quasi trent’anni di differenza intercorrono tra Jurassic Park e il nuovo film della saga, Jurassic World – Il dominio. Un periodo di tempo relativamente breve, durante il quale il cinema è cambiato però per sempre, grazie anche al contributo proprio di quel rivoluzionario primo capitolo diretto da Steven Spielberg nel 1993. Quelle che all’epoca erano attrazioni digitali senza precedenti sono oggi parte integrante della nostra idea di spettacolo cinematografico, merito anche degli innumerevoli blockbuster fondati sugli effetti speciali realizzati nel corso di questi tre decenni. Cosa resta dunque da dire e mostrare a questo sesto e, apparentemente, ultimo capitolo della saga?

Diretto da Colin Trevorrow, già regista del Jurassic World del 2015, Il dominio è chiamato a riprendere gli eventi da lì dove li aveva lasciati Il regno distrutto nel 2018. Si entra così finalmente nel mondo giurassico del titolo, preannunciato dai primi due titoli di questa nuova trilogia e ora pronto a manifestarsi in tutto il suo splendore. Quanto messo in moto dal film del 1993 arriva dunque ora al suo apice, nonché alla sua conclusione, con un film che guarda al futuro mantenendo però un approccio da vero e proprio paleontologo, ovvero ricercando nei suoi predecessori il significato della sua esistenza.

Ora che dal parco si è passati al mondo, Jurassic World – Il dominio si apre sulla difficile coesistenza di esseri umani e dinosauri. A compromettere ulteriormente l’equilibrio terrestre vi è anche una misteriosa invasione di locuste giganti, che preannuncia un disastro nella catena alimentare mondiale. Su questa aberrazione genetica, apparentemente opera della controversa Biosyn, inizieranno ad indagare Ellie Sattler (Laura Dern) e Alan Grant (Sam Neill), i protagonisti del film del 1993. Parallelamente, Owen Grady (Chris Pratt) e Claire Dearing (Bryce Dallas Howard) si metteranno alla ricerca della figlia adottiva Maisie, la quale sembra essere la chiave per la salvezza dell’ecosistema.

Jurassic World - Il dominio trama
L’attrice Bryce Dallas Howard in una scena di Jurassic World – Il dominio

“Nessuno si impressiona più con un dinosauro ormai”

I primi film di Jurassic Park risultarono straordinari per il loro far coesistere nelle stesse immagini esseri umani in carne ed ossa e creature estintesi milioni di anni fa eppure riprodotte in modo estremamente realistico. Quell’effetto speciale è oggi talmente tanto diffuso da non generare più lo stupore di un tempo e proprio su questo concetto si basa la nuova trilogia della Jurassic saga. Per poter scatenare quel “fattore wow” tanto ricercato dall’industria hollywoodiana, occorre dunque aprirsi a qualcosa di nuovo, che abbia però allo stesso tempo quel sapore nostalgico sintomo di un passato visto come più emozionante (altri esempi recenti ed esemplari sono Spider-Man: No Way Home, Matrix Resurrections e Scream).

Ecco dunque che Jurassic World – Il dominio trova la sua “novità” nel lasciare la mitica Isla Nubar, distrutta alla fine del precedente film, per portare i dinosauri tra le strade e i centri abitati del nostro mondo. Si tratta di una soluzione non del tutto inedita, già parzialmente affrontata da Il mondo perduto – Jurassic World, il secondo capitolo della saga. La cosa viene però qui proposta in modo più esteso, con l’obiettivo di evitare quel rischio di “già visto” che dopo cinque film era per questo sesto dietro l’angolo. Eppure, la prima grande sequenza che ci propone l’incursione dei dinosauri nel mondo civile, quella ambientata a Malta, evidenzia un cambio di registro che risulta stonato rispetto al cuore della saga.

Combinandosi ad una non particolarmente convincente sottotrama da spy movie, il film sembra con questa sequenza, indubbiamente ricca di adrenalina, accostarsi a saghe come quelle di Mission: Impossible e Jason Bourne, perdendo però quelli che erano i suoi caratteri identitari. I dinosauri, ad esempio, pur rimanendo una minaccia, appaiono qui quasi più un elemento secondario in un’arena troppo grande e dunque troppo dispersiva. La claustrofobia e il senso di terrore dati da un ambiente imprevedibile come l’isola si smarriscono dunque completamente. Fortunatamente, di questa cosa sembrano essersi resi conto anche gli stessi autori del film, che dopo aver offerto questo assaggio di novità ripropongono ben presto un ritorno alle origini, indirizzando personaggi umani e dinosauri verso un ambiente più naturale e, soprattutto, contenuto.

Jurassic World - Il dominio film
Gli attori Laura Dern e Sam Neill in una scena di Jurassic World – Il dominio

Il ruggito del passato

Jurassic World – Il dominio, dunque, pur estendendo il racconto a nuovi scenari e aprendosi al nuovo, sembra essere consapevole della sua necessità di rimanere legato al suo passato cinematografico e portare avanti questa eredità. Quando dunque l’azione si sposta nei territori della Biosyn, che ricordano molto gli ambienti naturali di un’isola, lo spettatore ha davvero modo di provare nuovamente quelle emozioni forti che la saga ha dimostrato di sapere trasmettere. Basta il rumore di pesanti passi in avvicinamento o l’agitarsi innaturale della vegetazione per suscitare quel misto di attesa, terrore e meraviglia che ci si aspetta da ogni nuovo film di questa saga. Allo stesso tempo, è proprio in questa seconda parte che il regista concepisce immagini di grande impatto, che erano invece fino a questo momento mancate.

Che questo sesto capitolo abbia bisogno di trovare un equilibrio tra novità ed eredità passate lo conferma anche la presenza di diversi dinosauri animatronici e ancora di più quella degli attori Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, che tornano ad interpretare i personaggi protagonisti dei primi film. Il loro ruolo nella storia non è dei più significativi, ma permette di dar vita a quell’effetto nostalgia di cui si accennava. Rispondendo alla domanda posta in apertura di questa recensione, dunque, Jurassic World – Il dominio si configura, come i suoi precedenti, come un prodotto ultra contemporaneo ma con profonde radici nel passato, tanto cinematografico quanto della storia terrestre. In particolar modo, inoltre, porta a conclusione quel discorso sull’etica della clonazione intrapreso nel 1993.

Se nel primo film le riflessioni vertevano sul desiderio dell’essere umano di giocare a fare Dio, scatenando rivoluzioni potenzialmente apocalittiche, con questo sesto capitolo si arriva ad una riflessione di stampo ambientalista, perfettamente al passo con i tempi. La trilogia di Jurassic World si era da subito presentata come una continua metafora sullo sfruttamento della natura da parte dell’essere umano, sempre più avido e corrotto. Il dominio propone dunque non solo grande intrattenimento (misto a qualche passo falso, specialmente nella sceneggiatura), ma anche urgenti riconsiderazioni sul nostro operato, sulla necessità di ritrovare quei valori etici del passato nella consapevolezza che, citando Ian Malcolm, “life finds a way”.

Bryce Dallas Howard: intervista alla protagonista di Jurassic World – Il dominio

0

Dopo quella a Chris Pratt, ecco la nostra video intervista a Bryce Dallas Howard protagonista dell’atteso Jurassic World – Il dominio, il capitolo finale del franchise di successo che debutterà al cinema il 2 giugno 2022 in tutto il mondo. Quest’estate vivi la conclusione epica dell’era Giurassica, con due generazioni che si incontrano per la prima volta. Chris Pratt e Bryce Dallas Howard sono affiancati dalla vincitrice dell’Oscar Laura Dern, Jeff Goldblum e Sam Neill in Jurassic World – Il dominio, un’audace nuova avventura tempestiva e mozzafiato che abbraccia il mondo.

Dall’architetto e regista di Jurassic World Colin Trevorrow, Jurassic World – Il dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio, di Universal Pictures e Amblin Entertainment, spinge il franchise da oltre 5 miliardi di dollari in un territorio audace e inesplorato, caratterizzato da dinosauri mai visti, azione vertiginosa e nuovi sorprendenti effetti visivi.

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia. Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 2 giugno 2022.

Pinocchio: teaser trailer del live action Disney

0
Pinocchio: teaser trailer del live action Disney

La celebrazione mondiale del Disney+ Day tornerà giovedì 8 settembre 2022, in occasione del D23 Expo: The Ultimate Disney Fan Event presentato da Visa ad Anaheim, California. Per festeggiare, la piattaforma streaming ospiterà esperienze speciali per i fan e per gli abbonati; nuovi contenuti dei suoi brand principali, tra cui il ritorno dell’amato classico Disney nel nuovissimo live action Pinocchio, debutteranno in arrivo sulla piattaforma streaming l’8 settembre, in occasione del Disney+ Day. Da oggi sono disponibili il teaser trailer e la key art del film, interpretato da Tom Hanks, Benjamin Evan Ainsworth, Cynthia Erivo, Joseph Gordon-Levitt, Keegan-Michael Key, Lorraine Bracco e Luke Evans. Oltre a Pinocchio, Disney+ annuncerà nei prossimi mesi nuovi titoli Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e Star in arrivo per il Disney+ Day.

Diretto dal vincitore dell’Academy Award Robert Zemeckis, Pinocchio rivisita in chiave live action l’amata storia di un burattino di legno che intraprende un’emozionante avventura per diventare un bambino vero. Tom Hanks interpreta Geppetto, l’intagliatore di legno che costruisce e si prende cura di Pinocchio (Benjamin Evan Ainsworth) come se fosse suo figlio. Joseph Gordon-Levitt è il Grillo Parlante, guida di Pinocchio nonché sua “coscienza”; la candidata all’Academy Award Cynthia Erivo è la Fata Turchina; Keegan-Michael Key è la Volpe; la candidata all’Academy Award Lorraine Bracco è Sofia il Gabbiano, un nuovo personaggio; e Luke Evans è il Postiglione. Il cast include inoltre Kyanne Lamaya nel ruolo di Fabiana (e della sua marionetta Sabina), Giuseppe Battiston in quello di Mangiafuoco e Lewin Lloyd in quello di Lucignolo.

Il film è prodotto da Robert Zemeckis, Derek Hogue, Andrew Miano, Chris Weitz e Paul Weitz, mentre Jackie Levine, Jack Rapke, Alexandra Derbyshire e Jeremy Johns sono i produttori esecutivi.

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità