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Ethan Hawke: intervista al protagonista di The Northman

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Ethan Hawke: intervista al protagonista di The Northman

Guarda l’intervista a Ethan Hawke, protagonista di The Northman, il nuovo film dal visionario regista Robert Eggers. The Northman, un film epico ricco di azione che segue le vicende di un giovane principe Vichingo alla ricerca di vendetta per l’omicidio del padre. Il cast è ricco di star e include  Alexander SkarsgårdNicole KidmanAnya Taylor-JoyEthan HawkeWillem Dafoe.

Nel film il principe Amleth sta per diventare un uomo quando suo padre viene brutalmente assassinato. Due decenni dopo, Amleth, ora un vichingo, incontra una veggente che gli ricorda il suo voto.

Barry Keoghan, star di Eternals e The Batman, arrestato per ubriachezza

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Barry Keoghan, star di Eternals e The Batman, è stato arrestato a Dublino. Metro riferisce che l’attore è stato arrestato per ubriachezza. Fonti affermano che le autorità hanno risposto a una denuncia per rumore di un uomo che ha sentito un putiferio fuori dalla sua finestra.

Presumibilmente, Keoghan non era minaccioso, ma si stava semplicemente divertendo un po’ troppo fuori. I testimoni hanno confermato questa storia. Fortunatamente per tutte le parti coinvolte, l’incidente è giunto al termine ed è stato risolto. Un “avviso di addebito fisso” significa che la persona in custodia viene rilasciata senza alcun procedimento legale. Quindi, non abbiamo una situazione sul modello di quello Ezra Miller in questo caso. Non c’è stata alcuna dichiarazione né dai Marvel Studios né dalla DC Comics su questa faccenda. Ecco cosa ha detto la polizia irlandese a Metro su questa situazione.

“Gardaí ha arrestato un uomo sui 20 anni per un incidente di ordine pubblico avvenuto a Clongriffin, intorno alle 6:45, domenica 10 aprile 2022. Successivamente è stato rilasciato senza accusa e gli è stato rilasciato un FCN (avviso di addebito fisso).”

Finale a sorpresa – Official Competition, recensione del film con Penelope Cruz

Dal 21 aprile arriva nelle sale italiane Finale a sorpresa – Official Competition. Il film, già presentato alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è un’insolita commedia meta-cinematografica. Il super cast – Penelope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez – unito ad una maestosa villa moderna, sono gli ingredienti essenziali per la riuscita del film.

La sinossi di Finale a sorpresa – Official Competition

Un imprenditore miliardario vuole produrre un film per poter accrescere la sua notorietà. Sceglie un romanzo – che non ha nemmeno letto – e lo affida alla famosa regista Lola Cuevas (Penelope Cruz) affinché ne tiri fuori un capolavoro cinematografico. Per realizzare il film, l’eccentrica regista sceglie due attori di estrema fama: Félix Rivero (Antonio Banderas), un divo Hollywoodiano affascinante e pluripremiato, e Iván Torres (Oscar Martínez), talentoso attore teatrale legato al cinema non commerciale. Inserite in uno stesso progetto, le personalità così diverse dei due divi entrano subito in competizione.

Dovendo interpretare due fratelli in conflitto, durante le prove Félix e Iván vengono sottoposti da Lola a prove attoriali (e non solo) stravaganti, che portano entrambi al limite della sopportazione. Riuscirà tutta l’energia che circola attorno ai due divi ad essere incanalata nella realizzazione di un film capolavoro?

Un film che parla di cinema

Meno tecnico di Effetto notte (La nuit américaine) di François Truffaut, ma similmente ironico sui divi del cinema. Meno metaforico de La finestra sul cortile di Hitchcock, ma ugualmente celebrativo dei movimenti di macchina. Finale a sorpresa – Official Competition è un film meta-cinematografico che parla della realizzazione di un film in modo comico.

Gli attori interpretano a loro volta degli attori (e una regista) dalle personalità spiccate ed eccentriche. Lola, Félix e Iván sono tre teste calde, rappresentano gli stereotipi del mondo divistico in modo estremamente divertente, senza essere eccessivamente caricaturali. Penelope Cruz (Blow, Vicky Cristina Barcelona, Madres Paralelas), vestita con abiti appariscenti a dotata di una folta, riccia chioma rossa, è l’artista pazza, geniale, indipendente e sensibile. Antonio Banderas (The Code, Ballistic) è il divo sciupafemmine sicuro di sè, scaltro, egocentrico e finto tonto. Oscar Martinez (Il cittadino illustre) rappresenta l’arte di nicchia, sofisticata, un po’ narcisista che disprezza la massa. Uniti, i tre grandi attori riempiono le scene.

Finale a sorpresa - Official CompetitionPochi attori per spazi immensi

Oltre ai tre attori principali, compaiono pochi personaggi, nessuno dei quali è troppo rivelante. In Finale a sorpresa – Official Competition, le rare figure si muovono in spazi immensi. Le stanze mastodontiche e deserte in cui avvengono le prove del film fittizio sono luoghi di design dalle linee nette e definite.

Un edificio enorme per i soli tre personaggi: in un’alternanza di campi lunghi e primissimi piani, la fotografia di Arnau Valls Colomer esalta l’arte cinematografica, fatta dai luoghi quanto dai volti. Nelle sconfinate inquadrature può esplodere l’ego degli artisti. Lola sottopone i due divi a prove assurde, li schiaccia, li lega, li fa piangere. Nella desolazione e nell’ampiezza della villa, tutto sembra concesso. E, anche Félix e Iván hanno modo di esprimersi, sia nelle loro performance attoriali, sia nei loro assurdi atteggiamenti.

Un lavoro registico degno di nota

La coppia di registi che dirige Finale a sorpresa – Official Competition è composta da Mariano Cohn e Gastón Duprat. I due noti cineasti argentini si dedicano alla produzione di un film spagnolo degno di nota. Il lungometraggio è una commedia, che spicca per la qualità. In un mondo in cui film comico è sempre più sinonimo di cattiva recitazione, film costruiti in studio e battute volgari, la pellicola di Cohn e Duprat alza l’asticella. L’umorismo è sottile e raffinato, la cinepresa asseconda le dinamiche relazionali tra gli attori, le ambientazioni e la qualità della fotografia esaltano la storia.

La competizione è viva e il finale è una sorpresa

Il titolo del film è molto suggestivo. La pellicola è una produzione spagnola,  il nome originale è ”Competencia Official”, tradotto in inglese con Official Competition. La competizione tra Félix e Iván è infatti al centro sia del film principale che del film fittizio a cui devono lavorare. I duelli a suon di battute, i momenti faccia a faccia vissuti dai due attori sono ciò che costruisce l’aspetto ironico della pellicola.

In italiano, il titolo è invece ”Finale a sorpresa”, una scelta non casuale che stuzzica la curiosità dello spettatore. Il film di Lola sarà realizzato o no? Succederà qualcosa di sorprendente che cambierà il corso delle vicende? Per scoprirlo, non resta che andare in sala e vedere Finale a sorpresa!

Thor: Love and Thunder, 10 storyline dei fumetti su Jane Foster da leggere

Mentre i fan aspettano pazientemente il primo trailer di Thor: Love And Thunder, l’attesa per il film è alle stelle, soprattutto dato che questo quarto capitolo della saga di Thor introdurrà una nuova versione dell’eroe titolare, che assumerà il volto di Jane Foster. Questo personaggio sarà basato su alcune delle migliori storyline dei fumetti di Jane Foster, compresa un’iconica striscia degli anni 2010 che ha ridefinito il personaggio verso una nuova era.

Jane Foster è una delle figure più importanti nella storia di Mighty Thor e lo è divenuta maggiormente negli ultimi anni, rendendo quindi essenziale per i fan la conoscenza approfondita dei suoi archi. L’eroina è passata dall’essere il tipico interesse amoroso all’interno della narrazione, fino a diventare uno dei personaggi più potenti dell’Universo dei fumetti Marvel e, quando il film finalmente arriverà nelle sale, sarà anche uno dei più potenti dell’intero MCU.

What If..? #10

Jane-Foster-in-What-If-Marvel-Comic.jpg (740×370)Un albo chiave da leggere prima di vedere il film è quello che per primo introduce Jane Foster nel ruolo di Thor. Questo avviene in una delle realtà più insolite dei fumetti What If…, in cui Jane recupera il Mjölnir al posto del Dr. Donald Blake e diventa così Thor.

What If…? #10 è uscito nel 1978, decenni prima che Jane Foster diventasse Thor nell’iconica run del 2014, ma è un primo esempio del suo potenziale e avvenire che potrebbe essere fonte di ispirazione per il film tanto quanto lo è probabilmente la run moderna.

Journey Into Mystery #84

Jane-Foster-as-a-nurse-in-Marvel-Comics.jpg (740×370)L’eredità di Jane Foster nella Marvel Comics è radicata quasi quanto quella di Thor: è infatti apparsa per la prima volta in Journey Into Mystery #84, proprio un numero dopo Thor. Anche se il personaggio si è evoluto considerevolmente da allora, questo primo numero è un ottimo fumetto per iniziare a capire meglio Jane.

Inizialmente si presenta come infermiera nell’ufficio del Dr. Blake, l’alter ego umano di Thor in quel momento, e con un nome diverso: Jane Nelson. Ma, come per il personaggio di Due Facce, che nei fumetti era Harvey Kent, questa caratteristica venne modificata rapidamente.

Thor #236

Thor-watches-over-an-ill-Jane-Foster-in-Marvel-Comics..jpeg (740×370)In quella che potrebbe essere un’anteprima degli eventi a cui assisteremo nel film, la personalità di Jane Foster si è unita a quella di Sif in Thor #236. Infatti, Sif ha essenzialmente sacrificato la sua vita per proteggere quella di Jane, dopo che lei si è ammalata. Jane ha guadagnato poteri asgardiani come risultato e questo potrebbe essere un punto di partenza anche per la trama del film nel MCU.

La ragione principale per cui è fondamentale leggere questo numero prima del film è che sia Sif che Jane ritorneranno, ed entrambe si contenderanno l’affetto di Thor. La storia potrebbe dunque concludersi in maniera agrodolce, se il film si basasse su questo fumetto…

Thor #249

Jane-Foster-inhabits-Lady-Sifs-body-in-Marvel-Comics.jpeg (740×370)Anche la trama del fumetto Thor #249 potrebbe essere rilevante per il MCU. In questo numero, Jane Foster scopre il sacrificio di Sif, grazie al quale si converte in un potente essere asgardiano e ciò potrebbe essere sfruttato dal MCU in diversi modi.

Jane Foster potrebbe essere all’altezza di Thor nel film avendo già beneficiato di una qualche interazione con Sif, ma questo è ancora da vedere poiché nei fumetti il ruolo di Jane ha continuato ad evolversi.

Valkyrie #1

Jane-Foster-becomes-Valkyrie-in-Marvel-Comics..jpeg (740×370)Il MCU ha già una Valchiria, ma in origine ce ne erano diverse versioni e potrebbero essercene molte altre in futuro. Valkyrie #1 reimmagina Jane Foster come una nuova Valchiria dopo che si è dimostrata degna della stima di Odino grazie al suo eroico sacrificio nelle vesti di Thor.

Valchiria è un personaggio chiave nei fumetti, mentre nel MCU è stata ritratta semplicemente come una delle tante guerriere. Jane potrebbe apparire nel film come un nuovo membro della rinnovata squadra delle Valchirie, forse persino al fianco della stessa Valchiria.

Thor: The Mighty Avenger #1

Jane-Foster-sees-an-Asgardian-Rainbow-Bridge-in-Marvel-Comics..jpeg (740×370)Thor: The Mighty Avenger #1 è una fantastica miniserie di fumetti ambientata in una realtà alternativa, che potrebbe essere materiale fondamentale per il film se la Jane Foster di Love and Thunder è effettivamente una variante del personaggio. Questa storia racconta la sua origin story dalla sua prospettiva, a partire dal suo primo incontro con Thor.

La serie, composta da otto numeri totali, merita di essere letta indipendentemente dal film, soprattutto per il fantastico stile del fumettista Chris Samnee. In più, è ancora più interessante approcciarsi a questa lettura, che potrebbe essere un possibile accenno al futuro di Jane nel MCU, se il film deciderà di renderla una variante del multiverso invece della Jane Foster che i fan hanno conosciuto.

Thors #4

Jane-Foster-fights-variant-Thors-in-Marvel-Comics..jpeg (740×370)Thors #4 è uno dei capitoli di una mini-serie collegata a Secret Wars del 2015, nonché uno dei fumetti evento più significativi della Marvel. Questo numero mette Jane Foster contro numerose varianti di Thor su Battleworld, qualcosa che potrebbe accadere nel MCU e che lo rende un fumetto must-read prima del film.

Con il multiverso in continua espansione nel MCU e la prospettiva di vedere più varianti di Thor nel film, questo numero in cui Jane Foster raduna versioni alternative dell’eroe per combattere le bugie del Dio Imperatore Doom ha potenzialmente molto da offrire ai fan del MCU.

All-New, All-Different Avengers #5

Jane-Foster-Thor-and-Sam-Wilson-Captain-America-kiss-in-Marvel-Comics..jpeg (740×370)All-New, All-Different Avengers #5 è una lettura essenziale prima del film in quanto presenta un potenziale interesse amoroso che potrebbe essere introdotto nel MCU. Infatti, in questo numero, Jane Foster e Sam Wilson si baciano nelle loro rispettive vesti di Capitan America e Thor.

Questo numero finisce anche con la rivelazione del fatto che Sam è una delle pochissime persone che sanno che Jane è in realtà Thor in quel momento. Dunque, sembra possibile che questa intrigante storia d’amore potrebbe essere parte del futuro di entrambi personaggi al cinema.

Mighty Thor #705

Jane-Foster-Thor-in-Marvel-Comics.jpg (740×370)Mighty Thor #705 sembra segnare la fine di Jane Foster nella Marvel Comics, ma in realtà è solo l’inizio. Si tratta di un numero chiave da leggere nella serie di punta dello scrittore Jason Aaron e dell’artista Russell Dauterman, poiché probabilmente annuncia in qualche modo quale potrebbe essere il futuro di Jane nel MCU.

In questo numero, Jane sta morendo di cancro e le è rimasta ormai ben poca forza per combattere. Tuttavia, decide di impugnare il Mjölnir e tramutarsi in Thor per combattere Mangog: in questa battaglia, salva Asgard ma perde la vita, sacrificio che Odino ricompenserà concedendole la resurrezione.

Thor #1

Jane-Foster-wields-Mjolnir-in-Marvel-Comics..jpeg (740×370)Thor #1 del 2014 dà il via all’arco che ha ridefinito la trasformazione di Jane Foster in Thor e ha portato questa versione del personaggio nel MCU. In questo numero, Jane sta morendo di cancro mentre una nuova versione femminile di Thor impugna il Mjölnir dopo che Odinson è stato ritenuto indegno.

L’identità di questo nuovo Thor rimane un mistero per un po’ di tempo nei fumetti, ma assume comunque uno status iconico fin dal suo ingresso in scena, grazie alla fantastica grafica di Russell Dauterman, che realizza alcun delle vignette più iconiche della storia recente della Marvel Comics.

Eternals e Hawkeye sono stati premiati per la rappresentazione della disabilità

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Eternals e Hawkeye, prodotti dei Marvel Studios, hanno ricevuto un riconoscimento, grazie a due dei suoi supereroi.

La serie Disney+ e il film di Chloe Zhao si sono guadagnate il sigillo di rappresentazione autentica dalla Ruderman Family Foundation, che sostiene la piena inclusione delle persone con disabilità nella società. Il sigillo riconosce i film e i programmi televisivi che presentano attori con disabilità in ruoli con almeno cinque battute di dialogo.

Sia Makkari (Lauren Ridloff) di Eternals che Echo (Alaqua Cox) di Hawkeye sono individui dotati di superpoteri che hanno anche disabilità.

“Makkari è piena di cuore e saggezza. È forte, carismatica, misteriosa e maliziosa. Siamo molto fortunati ad aver trovato Lauren Ridloff, che è la nostra Makkari nella vita reale!” ha detto Chloe Zhao in una dichiarazione. “Ha dato vita a questo personaggio con amore e convinzione e ci ha insegnato così tanto nel processo”.

Ridloff e Cox sono entrambe sordi e quest’ultima inoltre è un’amputata che usa una protesi alla gamba. “Non solo [Ridloff] era eccessivamente qualificato per entrare a far parte di un cast già di alto livello, ma ha elevato l’ensemble con il suo spirito, talento e carisma unici. È stato un privilegio conoscerla attraverso il processo e vedere che eroe nella vita reale è diventata per così tanti”, ha detto Sarah Finn, che guida il casting per il Marvel Cinematic Universe.

Di Cox, ha aggiunto: “Il personaggio di Alaqua Cox, Maya Lopez/Echo, è basato su un personaggio Marvel esistente che è sordo e nativo americano. Nel casting per il ruolo, volevamo celebrare e onorare sia la cultura dei sordi che quella dei nativi americani. Non potremmo essere più deliziati dalla performance di Alaqua Cox. È fenomenale e fa parte di una nuova cultura nel cinema e in televisione, dove la rappresentazione autentica non solo conta, ma è fondamentale per il tipo di storie che vogliamo raccontare e come le diamo forma”.

Tim Roth racconta la sua esperienza sul set di Sundown, il nuovo film di Michel Franco

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In occasione dell’uscita al cinema di Sundown, la sua nuova collaborazione con Michel Franco, dopo Chronic, abbiamo incontrato Tim Roth, che ha parlato del film girato interamente ad Acapulco, lì dove il regista ha passato le sue estati dell’infanzia.

La storia di Sundwon è quella di Neil Bennett, un uomo di mezz’età, che alloggia in un lussuoso resort di Acapulco assieme alla sorella Alice, erede come lui di una multinazionale dell’industria della carne, e i due figli di lei. La notizia improvvisa della morte della madre li costringe a interrompere la vacanza e tornare subito in Inghilterra per il funerale, ma Neil, che da un po’ manifesta insoddisfazione nei confronti di tutto per ragioni sconosciute, finge di aver smarrito il passaporto al momento dell’imbarco e rimane in città a crogiolarsi pigramente sulla spiaggia.

Roth e Franco hanno lavorato insieme alla storia

Neil è un personaggio insolito, non lo capiamo mai davvero, eppure potrebbe persino far simpatia. Affascina e respinge lo spettatore. Per Tim Roth è stato complicato interpretarlo perché è stato il primo tassello intorno cui si è costruito il film: “Io e Michel abbiamo lavorato sulla storia che poi è diventata una sceneggiatura, che si evolveva mentre giravamo. Quindi non è mai stata una cosa fissa, decisa. Io sapevo nel mio privato quali erano le motivazioni del mio personaggio che però non tutti gli altri conoscevano. Loro sapevano l’arco che percorrevamo, ma le motivazioni di ognuno erano oscure. È stato molto difficile, credo sia stato uno dei personaggi più emotivamente complicati che io abbia mai approcciato, e non ho ancora visto il film, vorrei vederlo con un pubblico, ma è difficile per via della pandemia.”

“Quello che volevamo era che la nozione di performance svanisse – continua RothVolevamo vedere che lui è un uomo che ti capita di riconoscere, perché magari hai visto la mia faccia in altri film, ma lui semplicemente scende in spiaggia, incontra qualcuno e così via… l’idea era di eliminare la barriera tra attore e pubblico e farsi cogliere dall’inaspettato. Inoltre credo che ogni persona che lo vede lo percepisce in maniera diversa, per alcuni è divertente, per altri è terrificante. Il personaggio era stato deciso prima della sceneggiatura, e da qui abbiamo lavorato in maniera evolutiva. È stato difficile, ma anche eccitante. Così è lavorare con Michel, non sai mai quello che ne verrà fuori. Per un attore è divertente sperimentare in questo modo.”

Il film è ambientato ad Acapulco proprio perché Franco voleva tornare sui posti della sua infanzia, ma Tim Roth ha detto che lui non ha nessun desiderio di tornare nei posti in cui è cresciuto:

“Non torno mai nei posti in cui sono cresciuto, non credo siano interessanti. Il posto in cui andavo a scuola a South London… ero bullizzato, quindi perché tornare? Non ho bei ricordi, non ho interesse a tornare indietro a quei posti. Quando penso a quei posti e alla vita che ho avuto lì, sono felice che sia passato, che non sia più nel presente.”

Tim Roth: “ogni aspetto della mia vita contiene una contraddizione”

Sundown racconta soprattutto le contraddizioni di un luogo magnifico, funestato però da esplosioni di violenza che sembrano non trovare alcuna giustificazione razionale, una contraddizione profonda per Acapulco. Per Tim Roth la contraddizione è un elemento costitutivo di ogni esperienza, come lui stesso spiega: “Non c’è nessuna ragione per cui io dovrei essere a questo punto della mia carriera, a parlare con voi di un film che ho girato in Messico. Per me è una contraddizione anche questa, direi che ogni aspetto della mia vita contiene una contraddizione.”

Per quanto riguarda il lavoro sul set, per Tim Roth e la troupe di Michel Franco è stato insolito lavorare in mezzo al caos di Acapulco, ma a mano a mano che le riprese procedevano, i locali si abituavano alla macchina cinematografica:

“Quelli sono i posti in cui Michel andava in vacanza da piccolo, proprio quella spiaggia lì. Ma niente ti prepara a quello che trovi, la gente, il rumore, l’interazione con la persone. Ero veramente guardato come un alieno. Le cose sono cambiate piano piano mentre si avanzava con la produzione. Eravamo una cosa insolita per i locali, con le telecamere sulla spiaggia affollata, ma è bastato poco perché diventassimo poco interessanti. Girare a New York è un incubo, girare ad Acapulco ci ha permesso invece di lavorare molto più tranquillità, come se niente fosse. Non ti aspetti che una cosa del genere sia semplice, ma è stato così, facile, principalmente grazie alla popolazione del posto.”

Sundown arriva al cinema il 14 aprile distribuito da Europictures.

Star Wars: la leggendaria saga rivive nella nuova collezione formato 4k UHD

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Star Wars, la leggendaria saga Lucasfilm che appassiona i fan di tutto il mondo da più di 40 anni, è disponibile da oggi, 15 aprile, con una nuova collezione per rivedere tutti gli episodi con la perfezione e la potenza del formato 4K UHD. La raccolta è composta da tre diversi box set in edizione limitata che racchiudono le tre iconiche trilogie: la trilogia prequel che dà inizio all’avventura spaziale, la trilogia originale in cui gli eroi si ribellano per salvare la Galassia, e la trilogia sequel con i film finali della saga di Skywalker.

Oltre alle scene dei film da vedere e rivedere, i box set includono anche tutti i contenuti extra di ciascun titolo, tra cui le scene eliminate ed estese, le interviste ai protagonisti, i documentari esclusivi e tanti altri approfondimenti con il cast e i filmmaker per ripercorrere la storia di Star Wars dalle origini a oggi.

CONTENUTI EXTRA Star Wars

La Minaccia Fantasma – Episodio I

  • Conversazioni: Doug Chiang guarda indietro
  • Scoperte dall’interno: modelli e miniature
  • George Lucas sulla rivoluzione digitale
  • Documentario: L’inizio
  • La corsa di sgusci: montaggio cinematografico
  • Scene tagliate ed estese
  • Interviste

L’Attacco dei Cloni – Episodio II

  • Conversazioni: suoni nello spazio
  • Scoperte dall’interno: costumi svelati
  • L’arte de L’attacco dei cloni
  • Documentario: Dai pupazzi ai pixel: i personaggi digitali in Episodio II
  • Documentario: I film non vengono distribuiti: scappano
  • Episodio II: analisi del montaggio degli effetti visivi (Siggraph Reel)
  • Scene tagliate ed estese
  • Interviste

La Vendetta dei Sith – Episodio III

  • Conversazioni: lo Star Wars che quasi fu
  • Scoperte dall’interno: ologrammi ed errori
  • Scene tagliate ed estese
  • Interviste

Una Nuova Speranza – Episodio IV

  • Conversazioni: creazione di un universo
  • Scoperte dall’interno: armi e la prima spada laser
  • Contenuti storici
  • Trailer di lancio di Star Wars
  • Scene tagliate ed estese
  • Interviste

L’impero Colpisce Ancora – Episodio V

  • Conversazioni: le interviste perdute
  • Scoperte dall’interno: mascherini svelati
  • Una conversazione con i Maestri
  • Dennis Murren: come camminano i Camminatori
  • Scene tagliate ed estese
  • Interviste

Il Ritorno dello Jedi – Episodio VI

  • Conversazioni: Gli effetti speciali
  • Scoperte dall’interno: i suoni di Ben Burtt
  • Scene tagliate ed estese
  • Interviste

Il Risveglio della Forza – Episodio VII

  • Segreti de Il Risveglio della Forza
  • Il Risveglio della Storia: La Lettura a Tavolino
  • Creazione delle Creature
  • Costruzione di BB-8
  • Progetto di Battaglia: Il Combattimento nella Neve
  • ILM: La Magia Visiva della Forza
  • John Williams: La Settima Sinfonia
  • Scene eliminate
  • Forza per il Cambiamento

Gli Ultimi Jedi – Episodio VIII

  • Il Regista e i Jedi
  • L’Equilibrio della Forza
  • L’Analisi delle Scene
  • Andy Serkis Live! (Solo per Una Notte)
  • Scene tagliate ed estese
  • Interviste

L’Ascesa di Skywalker – Episodio IX

  • L’eredità di Skywalker
  • Pasaana: creare l’inseguimento degli speeder
  • Alieni nel deserto
  • D-O: chiave del passato
  • Warwick e figlio
  • Cast di creature

Un figlio: clip in esclusiva del film dal 21 aprile in sala

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Un figlio: clip in esclusiva del film dal 21 aprile in sala

Sarà nelle sale dal 21 aprile Un figlio, film presentato a Venezia 78. Un potente dramma familiare all’alba della primavera araba, teso come un thriller e ispirato al cinema di Asghar Farhadi. Il film è l’opera prima di Mehdi M. Barsaoui ed è distribuito da Valmyn e I Wonder. Ecco una clip in esclusiva dal film:

https://www.youtube.com/watch?v=HHFtbqiMkh0

 

DCEU: i nuovi vertici Warner Bros vogliono espandere il mondo dei personaggi secondari

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I nuovi proprietari della Warner Bros. stanno cercando di esplorare più personaggi “non protagonisti” DC per espandere il DCEU. Circa una settimana fa, AT&T ha annunciato di aver concluso un accordo per fondere Warner Bros. Media con Discovery Inc. L’ex presidente e amministratore delegato di Discovery Inc. David Zaslav gestirà la nuova filiale, chiamata Warner Bros. Discovery Inc.

Per anni, la DC è stata uno dei franchise più redditizi della Warner Bros., sia che si tratti della trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan o del più recente DC Extended Universe. A partire da Man of Steel nel 2013, la Warner Bros. ha lavorato a stretto contatto con Zack Snyder per costruire un universo cinematografico DC in grado di rivaleggiare con il MCU. La Warner Bros. ha avuto un inizio difficile con Batman v Superman: Dawn of Justice e successivamente con Justice League ottenendo recensioni poco brillanti. Tuttavia, lo studio ha iniziato a raccogliere più successo quando ha iniziato a realizzare film indipendenti tra loro, come Joker del 2019 con Joaquin Phoenix.

La Warner Bros. ha senza dubbio tratto profitto da famosi supereroi come Batman e Superman per decenni, ma Variety ha riferito che il nuovo CEO della Warner Bros. Discovery sta cercando di raccontare più storie che hanno per protagonisti i personaggi secondari della DC. Zaslav vorrebbe sperare di rivitalizzare personaggi popolari come Superman sfruttando anche il potenziale di quei personaggi che gli fanno da contorno. Tuttavia, il report non ha specificato a quali personaggi sta pensando la Warner Bros. Discovery.

Film come Aquaman e il regno perduto e The Flash del 2023 si collegheranno ancora alla trama più ampia del DCEU, ma la Warner Bros. ha preso provvedimenti negli ultimi anni per esplorare altri personaggi che non si legano direttamente al piano originale di Snyder. Progetti come Shazam! e lo spinoff di The Suicide Squad Peacemaker fanno ancora riferimento a personaggi DCEU prestabiliti, ma le loro storie non aggiungono molto alla più ampia narrativa DC. Più di recente, la Warner Bros. ha distribuito The Batman con Robert Pattinson, ambientato in un universo completamente diverso, come Joker. La Disney ha guadagnato miliardi trasformando ogni progetto MCU in una storia più ampia, ma sembra che la Warner Bros. Discovery continuerà ad espandere l’universo DC senza concentrarsi sul rendere tutto connesso.

The Northman: la recensione del film di Robert Eggers

The Northman: la recensione del film di Robert Eggers

Sono bastati due film a Robert Eggers per esser definito un regista di culto, tra i più promettenti della sua generazione. The Witch e The Lighthouse sono infatti due autentici gioielli, che fanno della rispettiva atmosfera l’elemento di maggior forza comunicativa, dimostrando la grande capacità di Eggers di padroneggiare il mezzo cinematografico per ottenere prodotti estremamente personali e originali. Giunto al suo terzo lungometraggio, il regista ripropone questa sua unicità coniugandola ad un racconto molto più epico e ambizioso. The Northman è infatti la prima produzione dal grande budget per lui, ambientata in un contesto vichingo e incentrata su un forte desiderio di vendetta.

La storia è quella di Amleth (interpretato da Alexander Skarsgård), il quale da bambino vede suo padre Aurvandill (interpretato da Ethan Hawke) morire per mano del fratello Fjölnir (interpretato da Claes Bang). Riuscito a mettersi in salvo da quel tradimento, Amleth cresce come un violento e indomabile vichingo, fino a quando non ottiene informazioni sullo zio che riaccendono in lui il desiderio di vendetta. Oltre a rendere giustizia al padre, però, Amleth dovrà anche salvare sua madre Gudrún (interpretata da Nicole Kidman), senza sapere quali ostacoli e scelte dovrà affrontare lungo il suo percorso.

The Northman e la costruzione del mito

Scritto dallo stesso Eggers in collaborazione con Sjón, scrittore e paroliere islandese, il film trae liberamente spunto da una leggenda su cui si basò anche William Shakespeare per dar vita al suo celebre Amleto. Questa è quella di Amleth, raccontata da Saxo Grammaticus nella Vita Amlethi, parte delle Gesta Danorum, opera storica della Danimarca risalente al XII secolo. I due sceneggiatori, pur rimanendo grossomodo fedeli all’intreccio narrativo, arricchiscono questo di tutta una serie di suggestioni, simbolismi e dettagli storici in più. Obiettivo dichiarato di Eggers è quello di dar vita al “film definitivo sui vichinghi”.

The Northman Alexander Skarsgard
Aidan Monaghan / © 2021 Focus Features, LLC.

Anche con questo suo terzo film, Eggers mira dunque a proporre una propria rielaborazione del concetto di mito, portando alla luce gli aspetti più brutali e affascinanti della cultura vichinga. The Northman è infatti ricco di elementi folkloristici, di crudo iperrealismo e di elementi onirici che pongono in crisi il confine tra reale e immaginario. Già con i precedenti due film il regista aveva lavorato proprio su tale dicotomia, portando tanto i suoi personaggi quanto il suo pubblico a dubitare di quanto avviene. Il discorso viene ora ripreso e portato a nuovi livelli, perché indubbiamente questo nuovo lungometraggio è per Eggers un banchetto di prova.

Con un budget maggiore, un cast di grandi stelle del cinema e un respiro narrativo più ampio egli deve dimostrare di saper coniugare le sue ambizioni autoriali con un prodotto destinato ad un pubblico più mainstream. La struttura da revenge movie gli permette certamente di affidarsi ad un qualcosa di consolidato nel cinema, a cui Eggers aggiunge tutti i suoi principali interessi stilistici e tematici, vincendo dunque la sua sfida. La felice unione tra una storia “popolare” e un modo di raccontarla fortemente ricercato, sembra infatti confermare la capacità di Eggers di andare oltre i significati apparenti, costruendo immagini e atmosfere ricche di sottotesti estremamente comunicativi a livello emotivo e sensoriale.

The Northman cast
Aidan Monaghan / © 2022 Focus Features

Un’opera viscerale, guidata come il suo protagonista dall’istinto

Un film tanto atteso quanto The Northman non può che dar vita a netti scontri di opinione tra chi lo considererà un passo falso per Eggers e chi invece lo indicherà come il suo miglior film ad oggi. La verità, come al solito, non sta né dall’una né dall’altra parte. Proprio come è difficile stabilire il limite tra realtà e sogno nel film, così lo è formulare un giudizio preciso su di esso. È certo che si tratta di un’opera viscerale, guidata come il suo protagonista dall’istinto, dalla ferocia e dal desiderio di non lasciare indifferente nessuno. Eggers abbandona almeno apparentemente il controllo manifestato nei precedenti lungometraggi per dar vita ad un film imperfetto eppure affascinante proprio per questo suo non volerlo essere.

Lo spettatore si troverà infatti qui dinanzi a continui colpi di scena, sequenze tanto violente quanto irresistibili, ambienti e atmosfere fortemente suggestive e funzionali al racconto, personaggi complessi e ricchi di imperfezioni, interpretati da attori come sempre impeccabili. Tutto ciò conferisce al film una forza travolgente a cui difficilmente si può resistere. Se non tutti ameranno questo nuovo capitolo nella filmografia di Eggers, c’è di certo che però egli continua a dimostrarsi un regista capace di generare attenzione come pochi. The Northman non sarà il suo miglior film, ma è indubbiamente un’opera capace di far convivere dentro di sé anime diverse, dal cui incontro si genera qualcosa che non capita di vedere spesso al cinema.

Kraven the Hunter: un nuovo giovane volto si unisce al cast

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Kraven the Hunter: un nuovo giovane volto si unisce al cast

Levi Miller si è unito al cast di Kraven the Hunter, il prossimo film Marvel-SONY che vedrà protagonista Aaron Taylor-Johnson.

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home , Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde.  Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno.

Nel cast del film sono stati confermati Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Russell Crowe, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e Fred Hechinger. J.C. Chandor dirigerà il film, con la produzione di Avi Arad e Matt Tolmach. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura.

Alexander Skarsgård: intervista al protagonista di The Northman

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Alexander Skarsgård: intervista al protagonista di The Northman

Guarda l’intervista a Alexander Skarsgård, protagonista di The Northman, il nuovo film dal visionario regista Robert Eggers. The Northman, un film epico ricco di azione che segue le vicende di un giovane principe Vichingo alla ricerca di vendetta per l’omicidio del padre. Il cast è ricco di star e include  Alexander SkarsgårdNicole KidmanAnya Taylor-JoyEthan HawkeWillem Dafoe.

Nel film il principe Amleth sta per diventare un uomo quando suo padre viene brutalmente assassinato. Due decenni dopo, Amleth, ora un vichingo, incontra una veggente che gli ricorda il suo voto.

Violante Placido: 10 cose che non sai sull’attrice

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Violante Placido: 10 cose che non sai sull’attrice

Violante Placido è una di quelle attrici che ha contribuito a fare la storia del cinema italiano recente grazie alle sue intense interpretazioni. Figlia di Michele Placido, l’attrice ha sempre fatto questo mestiere, dimostrando di essere molto in gamba e arrivando a lavorare in grandi produzioni internazionali.

Ecco dieci cose da sapere su Violante Placido.

Violante Placido: i suoi film

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 1993, quando esordisce sul grande schermo in Quattro bravi ragazzi, per poi proseguire a recitare in film come Jack Frusciante è uscito dal gruppo (1996), Farfalle (1997), Ciao America (2002), L’anima gemella (2002), Ora o mai più (2003), Gli indesiderabili (2003), Che ne sarà di noi (2004), Raul – Diritto di uccidere (2005) e La cena per farli conoscere. In seguito, lavora in Lezioni di cioccolato (2007), Barah Aana (2009), Sleepless (2009), The American (2010), Ghost Rider – Spirito di vendetta (2011) e Il cecchino (2012). Tra i suoi ultimi film, vi sono 7 minuti (2016), Alice non lo sa (2017), Restiamo amici (2018) e Modalità aereo (2019).

2. Ha recitato in molte serie tv. Nel corso della sua carriera, l’attrice non ha prestato la sua opera solo per il cinema, ma ha recitato spesso anche per il piccolo schermo. Infatti, ha debuttato nella serie Casa famiglia (2001), per poi proseguire con Sospetti 2 (2003), La maledizione dei templari (2005), Karol, un uomo diventato Papa (2005), Guerra e pace (2007), Donne assassine (2008), Pinocchio (2008), Una madre (2008), Moana (2009), Trasporter: The Series (2014), Questo è il mio paese (2015) e Fino all’ultimo battito (2021). Inoltre, ha recitato nei film tv L’uomo che rubò la Gioconda (2006) e Enrico Piaggio – Un sogno italiano (2019).

3. È apparsa in diversi cortometraggi. Anche se la sua carriera si è prettamente divisa tra film e prodotti per il piccolo schermo, l’attrice non ha mai disdegnato il mondo dei cortometraggi. Infatti, è apparsa in diversi corti come Stella (2016), Sweetheart (2017), Hand in the cap (2019). Inoltre, ha partecipato come doppiatrice per il corto La luna nel deserto (2008).

violante placido

Violante Placido Moana

4. È stato il personaggio più difficile da interpretare. L’attrice ha interpretato Moana Pozzi, nota pornostar scomparsa nel 1994, nell’omonima miniserie televisiva del 2009. Per l’attrice dare vita alla Pozzi è stata una vera e propria sfida, tanto da non riuscire più a scindere il personaggio dalla sua vita personale.

Violante Placido: chi è il suo compagno

5. Non si è mai sposata. L’attrice non ha mai posto sotto i riflettori la sua vita privata, conscia di come potrebbe andare, date le esperienze vissute in gioventù. Tuttavia, della sua vita privata si sa che è fidanzata da molti anni con il regista Massimiliano D’Epiro, ma che non si sono ancora mai sposati.

6. È mamma di un bambino. Dall’unione con il suo compagno, l’attrice ha dato alla luce il figlio Vasco, nato nell’ottobre del 2013. Il nome che gli è stato dato non è uno qualunque: infatti, il riferimento è dovuto all’esploratore portoghese Vasco da Gama a causa della passione dell’attrice per i viaggi.

Violante Placido Instagram

 

Violante Placido in Ghost Rider

7. Ha tirato fuori il suo lato più spericolato. Per realizzare Ghost Rider – Spirito di vendetta, è stato necessario prepararsi fisicamente alle scene di azione, ma non era tutto: infatti, ha dovuto lavorare sul suo essere spericolata, lavorando accanto a stunt veri e propri per essere più dinamica ed aggressiva.

8. Ha avuto dei punti in comune il protagonista. L’attrice ha rivelato di essersi trovata molto bene con Nicolas Cage, sebbene all’inizio avesse qualche riserva. Tra i due è nato un buon rapporto, anche per il fatto di capire determinate dinamiche e di cosa vuol dire venire da una famiglia di artisti.

Violante Placido è su Instagram

9. Ha un profilo ufficiale. L’attrice possiede un proprio account ufficiale su Instagram che è seguito da 61,9 mila persone. La sua bacheca, con oltre 900 post, è un tripudio di foto che trasmettono solarità e gioia, tra momenti di lavoro e i molti momenti legati alla quotidianità e a quelli trascorsi con la famiglia e il figlio. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Violante Placido: età e altezza

10. Violante Placido è nata l’1 maggio del 1976 a Roma, nel Lazio. La sua altezza complessiva corrisponde a 166 centimetri.

Fonte: IMDb

Animali fantastici: I segreti di Silente, svelata l’ispirazione del personaggio di Jessica Williams

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La star di Animali fantastici: I segreti di Silente Jessica Williams rivela di aver basato la magia del suo personaggio Eulalie “Lally” Hicks sulle leggende del tennis Venus e Serena Williams.

Durante un’intervista con Collider, Williams ha rivelato che, durante le riprese di Animali fantastici 3, ha basato la magia di Lally su Venus e Serena. Williams ha spiegato che le icone del tennis erano modelli eccellenti per le sue abilità magiche in I segreti di Silente grazie alla loro forza. Leggi cosa ha da dire il comico di seguito.

“Sono così entusiasta del mio personaggio. Penso che sia davvero forte e davvero capace. È davvero brava nella magia difensiva e ha alcune sequenze davvero fantastiche e toste in questo film che sono così entusiasta che tutti possano vedere. Ho modellato molto del suo lavoro con la bacchetta su Serena e Venus Williams. Mi piace che faccia questa magia davvero forte come se lo intendesse davvero. Eulalie è davvero determinata e penso che sia davvero brava a vedere il cuore delle persone, e penso che Silente la recluti perché sa questo di lei. E penso che sia qualcuno su cui puoi sempre fare affidamento per fare ciò che è buono e ciò che è giusto”.

Animali fantastici: I segreti di Silente, lungometraggio diretto da David Yates, riprende la narrazione dopo i fatti accaduti in ‘Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald’ (2018) in cui viene rivelata la vera identità di Credence (Ezra Miller). In questo capitolo l’ascesa di Grindelwald (Mads Mikkelsen) deve essere fermata: il suo intento è quello di trasformare il mondo magico in una platea di ciechi sottoposti e dichiarare guerra al mondo dei non maghi. Silente (Jude Law), tuttavia, non può combattere Grindelwald a causa di un patto di sangue stretto in giovinezza quando il suo attuale nemico era la persona a lui più cara. Toccherà dunque a Newt Scamander (Eddie Redmayne) e alla sua squadra agire per conto di Silente e impedire che l’inganno e il terrore abbiano la meglio nell’elezione del nuovo leader del mondo magico.

 I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano OdeonFirenze (Novoli)LimenaBolognaTriesteVimercateSileaParma CentroRoma (Parco de Medici)Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di Animali fantastici: I segreti di Silente e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

Quello che sappiamo di Animali Fantastici: I Segreti di Silente

Sappiamo che Animali fantastici: I segreti di Silente è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali fantastici: I segreti di Silente uscirà il 15 aprile 2022.

Mark Hamill condivide un simpatico video dal backstage di Guerre Stellari

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Mark Hamill, sempre molto attivo sui social, ha condiviso un simpatico video dal backstage di Guerre Stellari in cui è impegnato con Carrie Fisher, Harrison Ford e Peter Mayhew in una scena di fuga. Ecco quello che però succede durante le riprese!

Tutti e tre gli attori erano relativamente sconosciuti prima di essere scelti per l’opera spaziale di fantascienza di George Lucas del 1977 e sono rimasti scioccati quando il film con un budget esiguo di 11 milioni di dollari ha battuto i record al botteghino e ha incassato 530 milioni di dollari a livello globale. Il film gravitava intorno alla storia del personaggio interpretato da Hamill, Luke Skywalker, che veniva spinto dal suo piccolo mondo agricolo su Tatooine in una battaglia tra il bene e il male in tutta la galassia che lo mette sulla strada per diventare un Maestro Jedi. Il trasandato mascalzone dal cuore d’oro, Han Solo (Ford), e l’incrollabile leader dell’Alleanza Ribelle, la Principessa Leia Organa (Fisher), hanno creato allo stesso modo personaggi iconici di cui il pubblico non ne ha mai abbastanza.

Dopo il successo di Guerre Stellari, il trio di Hamill, Harrison e Fisher ha ripreso i loro ruoli in altri due film per completare la trilogia originale ed è tornato di nuovo nella trilogia sequel più recente iniziata con Star Wars: Il risveglio della Forza nel 2015. tre attori sono diventati buoni amici dopo Una nuova speranza, e Hamill e Ford sono rimasti devastati dalla perdita di Fisher per complicazioni dovute a un attacco di cuore nel 2016. Mentre il tempo di Ford nell’universo di Star Wars si è concluso con il Risveglio della Forza, Hamill ha continuato a tornare a Star Wars in un modo o nell’altro. Più di recente, l’attore è apparso nella seconda stagione di The Mandalorian e The Book of Boba Fett come mentore Jedi del giovane Grogu, sensibile alla forza.

Renfield: la Universal annuncia la fine delle riprese

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Renfield: la Universal annuncia la fine delle riprese

Poco più di due mesi dopo l’inizio delle riprese, l’account Twitter ufficiale della Universal Pictures ha rivelato che Renfield, il film spin off di Dracula con Nicolas Cage nei panni del vampiro, ha terminato la produzione. L’annuncio è stato fatto con una foto delle star Nicholas Hoult e Awkwafina e del regista Chris McKay che tengono il logo del film e annunciano che le riprese si sono concluse esattamente un anno prima dell’uscita prevista del film.

Nel cast del film Nicolas Cage nei panni di Dracula e Nicholas Hoult in quelli di Renfield.

https://twitter.com/UniversalPics/status/1514636062076850179?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1514636062076850179%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Frenfield-movie-filming-complete-dracula-nicolas-cage%2F

Renfield: quello che sappiamo sul film

Nicolas Cage interpreterà Dracula in Renfield della Universal, un film di mostri incentrato non sul famigerato vampiro, ma piuttosto sul suo devoto lacchè. Come si sapeva già, al fianco di Cage ci sarà in altro Nic, Nicholas Hoult, che interpreterà invece il protagonista.

Noto come una storia di origine, il film dovrebbe svolgersi ai giorni nostri. Non è chiaro quanto si baserà sul materiale originale, il culto del horror del 1897 di Bram Stoker “Dracula”. Nel romanzo, R.M. Renfield era un detenuto in un manicomio. Si pensava che soffrisse di allucinazioni che lo costringevano a mangiare creature vive nella speranza di ottenere l’immortalità, fino a quando non si scopre in seguito che è sotto l’influenza di un certo conte Dracula.

Chris McKay, il regista dietro The Tomorrow War e The Lego Batman Movie, dirige e produce il film da una sceneggiatura di Ryan Ridley (“Rick and Morty”).

Renfield è l’ultimo tentativo della Universal di modellare un universo cinematografico attorno ai personaggi del vasto caveau dei mostri “in possesso” dello studio. Dopo che il reboot con Tom Cruise de La Mummia del 2017 è stato un flop nelle sale, lo studio ha spostato la sua strategia lontano dalle storie interconnesse e ha iniziato invece a concentrarsi su film indipendenti. Ha anche mantenuto i budget di produzione nella fascia bassa, rendendo più facile un profitto.

Ad esempio, il più recente film del monster-verse dello studio, The Invisible Man con Elisabeth Moss, ha incassato $ 143 milioni in tutto il mondo nel 2020, molto meno de La Mummia e del suo incasso globale di $ 409 milioni. Tuttavia, il film con Moss è costato solo $ 7 milioni quello con Tom Cruise quasi $ 200 milioni.

La Universal metterà alla prova il suo approccio a basso costo con diversi progetti a tema soprannaturale già in lavorazione, tra cui La Donna Invisibile diretto da Elizabeth Banks e Wolfman con Ryan Gosling.

Barbie: continua a crescere il cast, dentro anche Michael Cera

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Barbie: continua a crescere il cast, dentro anche Michael Cera

Michael Cera e Issa Rae si sono uniti al già ricchissimo cast di Barbie, che vede protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling.

Diretto e co-sceneggiato (insieme a Noah Baumbach) dalla regista di Lady Bird Greta Gerwig, il film live-action sarà incentrato sui giocattoli per bambini Mattel, con Robbie nei panni di Barbie e Gosling nei panni di Ken. L’adattamento cinematografico live-action dell’amata bambola è in lavorazione da diversi anni, con star come Amy Schumer e Anne Hathaway che sono state considerate brevemente per il ruolo della protagonista.

Margot Robbie seguirà il film anche come produttrice, con la sua LuckyChap Entertainment, che è reduce dal grande successo agli Oscar dello scorso anno per Una donna promettente. I produttori di Barbie includono anche Tom Ackerley e Josey McNamara di LuckyChap; Robbie Brenner e Ynon Kreiz di Mattel; e David Heyman. Fanno parte del cast di Barbie Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Kate McKinnon, Will Ferrell, Will Ferrell e Alexandra Shipp.

I piani per adattare la storia di Barbie per il grande schermo hanno subìto alcune battute d’arresto negli ultimi anni, ma quando Robbie, Gerwig e Baumbach si sono imbarcati nel progetto rispettivamente nel 2018 e nel 2019, le cose sono andate a gonfie vele. Secondo quanto riportato da Variety, Barbie avrebbe dovuto iniziare la produzione all’inizio del 2022 presso i Leavesden Studios di WB a Londra, con un’uscita nelle sale prevista per il 2023.

Blue Beetle: anche Susan Sarandon nel cast

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Blue Beetle: anche Susan Sarandon nel cast

The Wrap annuncia che il cast di Blue Beetle si impreziosisce di un premio Oscar, Susan Sarandon. L’attrice ha firmato per interpretare Victoria Kord, un nuovo personaggio creato appositamente per il film, anche se al momento non si sa nulla di più in merito.

Il primo concept di Blue Beetle

Nel cast di Blue Beetle ci sono Xolo Maridueña che interpreta il protagonista, insieme a Harvey Guillén, Bruna Marquezine, Sharon Stone, Raoul Max Trujillo, Susan Sarandon e Belissa Escobedo. Marquezine interpreterà Penny, la protagonista femminile e l’interesse amoroso di Jaime, mentre Escobedo interpreterà la sorella minore di Jaime, Milagros. Stone è Victoria Kord mentre Trujillo interpreterà il villain. L’uscita del film è prevista per il 18 agosto 2023.

Cosa sappiamo su Blue Beetle?

Blue Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi alter ego.

Kord “è saltato” nell’universo DC Comics durante Cisis on Infinite Earths  insieme a un certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il secondo Blue Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24 numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere il crimine. È diventato un membro della Justice League of America ed è stato successivamente ucciso durante il crossover Infinite Crisis della DC Comics .

Il terzo Blue Beetle, creato dalla DC Comics, è Jaime Reyes, un adolescente che ha scoperto che lo scarabeo originale di Blue Beetle si è trasformato in una tuta da battaglia che gli ha permesso di combattere il crimine e viaggiare nello spazio. Nel corso degli anni Reyes è diventato un membro dei Teen Titans e ha recitato in due serie a fumetti di Blue Beetle. Nel reboot “New 52” del 2011 della DC Comics, Jaime Reyes era il personaggio principale di Blue Beetle, riferendosi solo occasionalmente alle versioni precedenti. Con la successiva revisione di continuità “DC Rebirth”, sono state ripristinate le versioni precedenti.

10 attori immediatamente associati ad un franchise

10 attori immediatamente associati ad un franchise

Più i franchise diventano popolari e riconoscibili per il pubblico, più si tende ad associarvi immediatamente l’immagine del loro protagonista: a volte si tratta di attori che varcano il portone di Hollywood proprio grazie a questi film, altre di talenti già in attività, che verranno sempre ricordati per questi ruoli.

Da Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan Kenobi, che ora avrà il suo show personale su Disney+ il mese prossimo, a Emma Watson, leggendaria Hermione Granger di Harry Potter, questi sono alcuni degli attori e attrici che vengono immediatamente associati a grandi franchise.

Sigourney Weaver

alien franchiseL’amata attrice Sigourney Weaver è conosciuta in lungo e in largo per i molti ruoli che ha interpretato nei suoi quarant’anni di carriera , ma è grazie alla sua interpretazione di una delle più grandi eroine della fantascienza, Ellen Ripley in Alien, che è diventata il volto di un franchise. Grazie alla sentita ed energica performance dell’attrice i fan si sono subito affezionati al personaggio di Ellen, per cui hanno tifato di film in film.

Da allora l’attrice ha ottenuto altri grandi ruoli, come quello della dottoressa Grace Augustine in Avatar e nella saga di film Ghostbusters, ma gli irriducibili fan di Sigourney Weaver la collegheranno sempre al ruolo che l’ha consacrata come attrice: Ellen Ripley.

Sylvester Stallone

Sylvester-Stallone-RockyLa saga di Rocky ha dato vita a uno dei franchise cinematografici più incredibilmente popolari di tutti i tempi, secondo Insider. Rocky Balboa, interpretato dal sempre più popolare Sylvester Stallone, è infatti diventato rapidamente un simbolo riconoscibile ovunque: dalle scene di lotta a quelle di allenamento, gli spettatori di tutto il mondo si sono innamorati di Rocky, complice il fatto che a interpretarlo fosse proprio lo statuario Sylvester Stallone, che è tornato nei panni del personaggio in più film.

Ad oggi, Stallone è riconosciuto immediatamente come Rocky, e questo è qualcosa che non cambierà molto presto: ci possono essere nuovi lottatori, ma nessuno può sostituire Rocky e, ancor di più, nessuno può surclassare Stallone nei suoi panni.

Arnold Schwarzenegger

Arnold-Schwarzenegger-The-TerminatorTerminator ha cambiato le regole del cinema nel momento in cui Arnold Schwarzenegger è apparso sullo schermo e ha tenuto incollati gli spettatori con la sua avvincente performance. Era già diventato famoso grazie al body-building, ma la sua interpretazione nei panni di Terminator ha cambiato per sempre non solo la sua vita ma anche la storia del cinema.

Questo divenne rapidamente il suo ruolo più popolare e finì per essere quello per cui la maggior parte del pubblico lo riconosceva come attore. Ancora oggi, Schwarzenegger è generalmente associato a questo film, e molte delle sue battute iconiche sono ancora oggi citate, il che conferisce all’attore un legame con il personaggio di Terminator che nessuno anni fa si sarebbe mai aspettato.

Ewan McGregor

Obi-Wan-Kenobi-franchiseCi sono innumerevoli personaggi nel franchise di Star Wars, ma solo pochi attori vengono immediatamente associati ai loro specifici personaggi all’interno della saga. Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan Kenobi è un grande esempio di un attore la cui immagine divistica è strettamente legata a un franchise. Anche prima dell’annuncio della nuova serie di Obi-Wan Kenobi, che arriverà su Disney+, McGregor veniva ancora facilmente associato al suo ruolo nell’amato universo.

Ci sono molte teorie su Reddit circa ciò che accadrà nello show ma, ciò che è certo, è che i fan non vedono l’ora di ritrovare McGregor nel suo vecchio ruolo. Grazie alla sua affascinante presenza come uno dei più forti Maestri Jedi e alle sue battute iconiche, è inevitabile non pensare a McGregor quando si parla di Star Wars.

Samuel L. Jackson

Nick-Fury-Iron-Man-Samuel-L-Jackson-franchiseAvendo recitato in innumerevoli film, ci sono molti ruoli per cui Samuel L. Jackson potrebbe essere rinomato; tuttavia, sono in particolare le sue performance come Mace Windu in Star Wars e Nick Fury nel MCU che lo rendono, oggigiorno, universalmente riconosciuto, anche dal pubblico più giovane. L’iconicità del suo personaggio in Star Wars partiva innanzitutto dal colore della sua spada laser: essere l’unico ad usare una spada laser viola ha davvero contribuito a rendere il suo personaggio memorabile.

Nel MCU, invece, è immediatamente collegato a Fury, leader dei Vendicatori e che sembra sempre misteriosamente essere legato alla squadra, in un modo o nell’altro. Non è il personaggio principale di nessuno dei due franchise, ma viene facilmente associato ad entrambi grazie alle peculiarità indimenticabili di ogni suo personaggio.

Daniel Radcliffe

Harry PotterAssumendo il ruolo di Harry Potter nell’omonimo franchise, Daniel Radcliffe si è assicurato la fama globale e il riconoscimento dei fan che lo hanno visto crescere per un intero decennio. E’ letteralmente il “poster child” dell’intera saga, che è sempre stata associata al suo volto e al suo stile di recitazione.

Anche se la seconda parte de I doni della Morte è uscita ormai più di dieci anni fa, e Radcliffe ha naturalmente recitato in altri film, possiamo certamente affermare che la sua figura divistica è ancora pesantemente associata al franchise di Harry Potter.

Emma Watson

Emma WatsonSembra quasi impossibile pensare alla saga di Harry Potter senza considerare anche Emma Watson, che ha vestito i panni di Hermione Granger. Come Radcliffe, è stata coinvolta nel franchise dal day one ed è diventata rapidamente una delle componenti più amata e indimenticabile del franchise.

Il suo personaggio impertinente ma estremamente intelligente ha rapidamente catturato i fan di tutto il mondo e, per un intero decennio, gli spettatori sono cresciuti con lei, osservandola divenire una professionista ancora più arguta e saccente, ma rimanendo sempre la migliore amica di Harry Potter. È diventata l’icona femminile del franchise, permettendo a tutti i giovani spettatori di credere di poter diventare, un giorno, una strega o un mago potente.

Harrison Ford

harrison fordIl leggendario Harrison Ford ha affrontato molti ruoli nel corso dei suoi decenni di carriera, ma i due per cui è maggiormente riconosciuto sono quello di Han Solo nei film di Star Wars e dell’eroe titolare nei film di Indiana Jones.

Han Solo è un personaggio indimenticabile del franchise di Star Wars, ma Ford è solitamente più legato al suo ruolo di avventuriero, Indiana Jones. Spedizione dopo spedizione, Jones ha continuato ad intraprendere avventure pazzesche, con i fan che hanno applaudito, pianto e urlato scioccati per lui. Ford era l’attore perfetto per ricoprire i panni di questo personaggio, e sarebbe difficile smettere di associarlo al famosissimo avventuriero.

Daniel Craig & Sean Connery

Sean Connery-Daniel Craig-franchiseForse uno dei personaggi più noti dell’industria cinematografica è James Bond, che è stato interpretato da molti attori diversi negli ultimi sessant’anni. Ma ci sono due attori che hanno davvero fatto proprio il personaggio e che verranno sempre associati con esso: Sean Connery e Daniel Craig. Il primissimo James Bond e quello “attuale” si sono infatti convertiti nel volto per eccellenza del colto e raffinato agente segreto del controspionaggio inglese.

Quale dei due sia più rappresentativo del franchise, dipende a chi lo si chiede; in ogni caso, questi due attori sono diventati alcuni dei più iconici performer associati ad un importante franchise cinematografico. Anche se ci possono essere alcuni cliché che si ripresentano in ogni film di Bond, possiamo dire che è uno dei pochi franchise che continuano ad andare avanti, e anche piuttosto bene.

Robert Downey Jr.

Roberty Downey Jr. potrebbe essere l’attore più popolare in assoluto immediatamente associato ad un franchise. Prima di ottenere il ruolo di Iron Man, era già un attore affermato ma, non appena ha assunto il ruolo di Tony Stark e la portata del MCU è cresciuta esponenzialmente, l’attore ha iniziato ad essere considerato il volto ufficiale del franchise.

Anche se l’Universo Marvel è ricco di personaggi interessanti, l’MCU ne ha scelti accuratamente alcuni, riunendoli mano a mano nelle ultime quattro fasi che i fan hanno conosciuto. Dal momento che RDJ è stato presente fin dall’esordio vero e proprio del MCU, molti credono che sia l’autentico manifesto dell’intero franchise, ragione per cui la morte di Iron Man in Avengers: Endgame ci ha scossi irrimediabilmente.

Morbius: 10 differenze tra il film e i fumetti

Morbius: 10 differenze tra il film e i fumetti

Interpretato da Jared Leto, Micheal Morbius è finalmente arrivato anche sul grande schermo. Il personaggio, creato da Gill Kane e Roy Thomas per la Marvel Comics, è il protagonista del nuovo film SSU diretto da Daniel Espinosa.

Morbius è un adattamento cinematografico dei fumetti e, anche se la premessa generale è abbastanza fedele, nel lungometraggio ci sono alcune notevoli differenze in termini di trama e di personaggi coinvolti. Vediamo i dieci aspetti in cui il film si distacca maggiormente dalla carta stampata.

L’assassinio di Emil Nikos

Morbius-Emil-ComicsNei fumetti, c’è un personaggio particolarmente legato alla storia di origine di Morbius: Emil Nikos. Il biochimico e miglior amico di Micheal passa buona parte della sua vita alla ricerca di una cura per migliorare il sangue di Morbius. Purtroppo, quando quest’ultimo si trasforma in vampiro, Nikos diventa la prima vittima.

Quando finalmente Micheal torna in sé realizza la tragicità della sua azione. Ha ucciso il suo più caro amico ed è per sempre costretto a vivere con un immenso senso di colpa. Nel film, al posto di Emil Nikos, Morbius si trova ad affrontare una squadra di mercenari antagonisti.

Il cattivo principale

matt-smithNel film, il miglior amico di Morbius non è Emil Nikos, ma Milo. Fin dall’infanzia, Micheal accoglie con piacere il fratello surrogato Lucien, che decide di soprannominare “Milo“. Ad interpretare il personaggio nel film di Espinosa c’è l’attore Matt Smith.

La star di Doctor Who e The Crown veste i panni di Milo in modo eccellente. Tuttavia, originariamente si pensava che Smith dovesse interpretare un personaggio diverso tratto dai fumetti: Loxias Crown. Anche se alcuni elementi di Crown/Hunger sono stati trasposti nel personaggio di Milo, questo resta ben lontana dalla versione vista nei fumetti.

Elizabeth Nikos manca nel film Morbius

Nikos-Elizabeth-comicsParlando ancora di Emil Nikos, il personaggio nei fumetti è essenziale perché coinvolge varie personalità. Ricordiamo in particolare la sorella Elizabeth Nikos. Elizabeth è, insieme al fratello, molto amica di Morbius. Quest’ultimo nutre anche un’interesse amoroso nei confronti della ragazza, che invece lo respinge. Dopo la morte di Emil però, l’amicizia tra i due si rompe ed Elizabeth giura a Morbius vendetta ad ogni costo.

Nel film invece, mancando la linea temporale legata a Emil, anche il personaggio di Elizabeth viene escluso. Resta il dubbio se vedremo comparire la donna nelle puntate future…

La lotta con Spider-Man

Comics-Spider-ManMorbius viene introdotto ai fan della Marvel Comics attraverso il numero 101 del fumetto The Amazing Spider-Man. Quando Peter Parker è affetto da una malattia genetica che gli fa spuntare numerose braccia, è il sangue di Morbius che permette all’eroe di curarsi. Con questo stratagemma, si aggiunge un altro cattivo alla sua lista dei nemici di Spidey.

Nel film invece, il protagonista viene introdotto attraverso una storia d’origine differente. Per ora, non c’è stato alcun confronto tra Spider-Man e Micheal. Stando però alla scena post-credits di Morbius, sembra che lo scontro tra i due sia imminente nell’SSU.

Il morso di Morbius

morso-di-morbiusNei fumetti, Morbius, con il suo morso, è in grado di trasformare le vittime in simil-vampiri-viventi: se li prosciuga di tutto il loro sangue, allora possono sviluppare alcuni – ma non tutti – i poteri e le abilità che lui stesso possiede. Nel film tuttavia, questa possibilità viene eliminata.

Sia Morbius che Milo banchettano con molte vittime durante tutta la storia, ma nessuna di queste si trasforma in vampiro. L’unica eccezione arriva nel finale con l’improvvisa mutazione di Martine Bancroft: il fatto suggerisce che la donna sia stata drogata con la stessa formula di Micheal, oppure che il cattivo ha sviluppato tardivamente la capacità di trasformare gli altri in vampiri.

L’aspetto esteriore di Morbius

Jared-leto-marvelNei fumetti, Morbius mantiene per quasi tutto il tempo il suo aspetto scarno e macabro. Nel film, questi tratti fisici si manifestano solo quando Morbius attinge ai suoi poteri o quando cresce la sua sete di sangue.

Resta da vedere se Micheal muterà completamente anche nel film. È più probabile che venga mantenuto il duplice aspetto, per consentire una maggiore interazione tra i personaggi (e anche per un piacere visivo).

Dottor Emil Nicholas

Dottor-Emil-NicholasEcco un altro riferimento a Emil Nikos. Come suggerisce il nome, Emil Nicholas viene inserito in Morbius per suggerire un collegamento al personaggio dei fumetti della Marvel Comics. Tuttavia, i due non si assomigliano nemmeno lontanamente.

Per prima cosa, Nicholas è molto più vecchio di Nikos e agisce nel film come una figura paterna, un mentore per Michael e per Milo. Inoltre, non è attivamente coinvolto nella ricerca di Morbius di una cura per la sua rara malattia. Infine, Nicholas viene ucciso da Milo.

Le abilità di Morbius

Morbius-poteriNonostante molti dei poteri che Morbius possiede nei fumetti siano stati inseriti nella versione cinematografica del personaggio, ce n’è uno che è leggermente diverso. Nella Marvel Comics i cinque sensi di Morbius raggiungono livelli sorprendenti, permettendogli anche di rilevare il calore corporeo.

Nel film invece, Morbius sviluppa la capacità di ecolocalizzazione, qualità ricevuta dai pipistrelli vampiro responsabili della sua trasformazione. Questo potere non viene esplicitamente descritto nei fumetti.

La parentela con i pipistrelli

Morbius-pipistrelliCome abbiamo appena accennato, i pipistrelli sono essenziali nella trasformazione di Micheal all’interno del film. Ma sembrano non avere nulla a che fare con Milo. In particolare, c’è una scena in cui i pipistrelli vampiri tenuti nel laboratorio attaccano Morbius, mentre sembrano evitare la sua nemesi.

Nei fumetti, Morbius non ha alcun tipo di parentela con i pipistrelli vampiri: non è in grado di controllare il loro comportamento o di chiamarli in aiuto. Questo potere sembra essere stato sviluppato solo per la versione cinematografica del personaggio, forse per rendere Jared Leto più minaccioso, legandolo al mythos dei vampiri.

Un universo differente

Morbius-Differenze-UniversoCom’è noto, le problematiche di licenza tra Sony e Disney hanno fatto sì che ognuna delle due case sviluppasse il proprio universo Marvel: da un lato l’SSU e dall’altro l’MCU. Recentemente, con gli eventi di Spider-Man: No Way Home, questi due universi si sono incontrati.

Ora, il personaggio di Morbius risiede nell’SSU, ma la domanda sorge spontanea: esattamente quale universo cinematografico è considerato l’equivalente di Terra-616 della Marvel Comics? In ogni caso, il fatto che Morbius esista in un mondo diverso da quello dei fumetti è un dato importante.

Memory box: recensione del film sulla guerra in Libano

Memory box: recensione del film sulla guerra in Libano

Grazie ad una produzione canadese, libanese e francese, la regista e sceneggiatrice Joana Hadjithomas porta in scena parte della sua corrispondenza tenuta durante gli anni della guerra civile libanese. Memory Box è un lavoro a quattro mani: gli autori sono Hadjithomas e Khalil Joreige e realizzano un film multimediale e multisensoriale, un meta-racconto che attraversa la testimonianza di chi ha vissuto il conflitto.

La trama di Memory Box

Alex (Paloma Vauthier) è un’adolescente che vive a Montréal con la madre Maia (Rim Turki), di origini libanesi. La sera della vigilia di Natale, viene consegnato a casa di Maia un grosso scatolone, proveniente da Beirut, in Libano. Se la nonna e la mamma di Alex sembrano turbate dall’arrivo della scatola, la ragazzina muore dalla curiosità di scoprirne il contenuto.

Di nascosto, Alex fruga nello scatolone e scopre un mondo. All’interno ci sono una serie di diari che la giovane Maia (Manal Issa) ha scritto quando viveva in Libano. Erano gli anni della guerra civile e i diari servivano alla ragazza per tenere al corrente di quello che accadeva Liza, un’amica che si era trasferita da Beirut. Non solo parole potenti, ma anche foto, disegni e oggetti, permettono a Alex di scoprire l’adolescenza dalla madre, vissuta tra amori, divertimento, bombardamenti e sofferenze.

Memory Box è meta-racconto

Memory Box è la narrazione cinematografica di un racconto già esistente. Nei suoi diari, Maia documenta e commenta gli anni della guerra in Libano e lo fa attraverso il suo punto di vista. Nel film, questo racconto di primo livello viene letto ed esplorato da Alex, figlia di Maia e coetanea della Maia che scrive sulle pagine. Per permettere allo spettatore di entrare profondamente in contatto con i diari della ragazza, gli autori del film scelgono una particolare modalità narrativa.

In un racconto multimediale, danno vita alle foto e agli oggetti collezionati nei quaderni, li fanno interagire con le canzoni degli anni Ottanta citate da Maia sulle pagine. Memory Box è un film che fa appello a tutti i sensi dello spettatore: è sovrastimoltante e, per questo motivo, molto coinvolgente. Si entra nella sfera più personale di Maia, quella dei suoi pensieri a ruota libera. Per l’intensità della narrazione, si ha la sensazione di varcare il confine, di entrare nell’intimità più profonda della ragazza.

memory-boxL’incomunicabilità del trauma

Insieme ad Alex, lo spettatore scopre aspetti di Maia che non emergono dalla donna adulta interpretata da Rim Turki. Alex non sa nulla dell’adolescenza, dei traumi, degli amori passati di sua madre, tutta chiusa in sé stessa. Tra le due vi è una forte carenza a livello comunicativo che la figlia percepisce e cerca di colmare come può, prima chiedendo alla madre (ma senza ottenere mai risposta), poi violandone la sfera privata.

L’esperienza che Alex vive con la lettura dei diari è intensa: ha la sensazione di  essere insieme alla madre in quei momenti così significativi. In un certo senso, la misteriosa Memory Box è funzionale ad avvicinare madre e figlia, a rompere il muro tra le due, che si scoprono così simili.

Il conflitto, ma anche l’adolescenza

Memory Box parla di guerra, ma mostra il conflitto attraverso gli occhi di un’adolescente. In quanto tale, Maia vive anche le emozioni e le fasi tipiche di un teenager: si innamora, litiga con i genitori, vuole fare la ribelle. Maia è quindi da un lato una ragazza con preoccupazioni giovani e, in un certo senso, innocenti. D’altro canto, viene però schiacciata dalle invadenti paure e dai minacciosi pericoli della guerra: i bombardamenti, la perdita di un fratello, il timore di morire.

Parlare con le immagini costruite, ricostruite, distrutte

In questa duplice dimensione di racconto bellico e adolescenziale, Memory Box risulta un film straziante ed estremamente comunicativo. La scelta dei registi di trarre spunto dalla vera corrispondenza di Joana Hadjithomas, insieme a quella di mescolare foto, video, registrazioni audio e scritte alle riprese più ordinarie, fa del film un’opera non solo emozionante, ma anche estremamente originale e piacevole per la vista.

10 squadre Marvel molto più cool degli Avengers

10 squadre Marvel molto più cool degli Avengers

Anche se la squadra degli Avengers ha regnato suprema nel MCU, sta pian piano diventando evidente che il franchise abbia decido di prendere le distanze dall’iconico gruppo, mentre ci avviciniamo alla Fase 5.

Anche se i film possono sempre contare su squadre come i Fantastici Quattro e gli X-Men, il MCU potrebbe anche decidere di introdurre una serie di nuove squadre che sembrano essere relegate unicamente all’universo dei fumetti, e sarebbero un’importante aggiunta in live-action.

Technet

Nightcrawler-introduces-technetI Technet, squadra di minacce aliene e multiversali, sono stati inizialmente riuniti come mercenari. Successivamente, sotto la tutela di Nightcrawler, divennero a tutti gli effetti dei supereroi, con abilità diversificate e sembianze che li distinguevano da qualsiasi altra formazione.

In qualità di squadra dei fumetti Marvel passati da villain ad alleati, il gruppo ha alle spalle in realtà una backstory molto divertente, che li rende di diritto più interessanti rispetto agli eroi immediatamente scelti per proteggere il mondo. In quanto esterni a ciò che accade sulla Terra, veri e propri outsiders, riescono a offrire nuove prospettive su ciò che accade e i problemi che la assediano. Inoltre, il character design della squadra li rende davvero unici, personaggi che avrebbero da se il potenziale per sconvolgere l’intero universo Marvel.

A-Force

A-Force-assembles-in-Marvel-ComicsSquadra composta interamente da alcuni dei più forti personaggi femminili dei fumetti Marvel, l’A-Force riunisce eroine incappate in un incidente multiversale, che hanno deciso di darsi un ordinamento matriarcale. Guidata da She-Hulk, la squadra includeva Medusa, Captain Marvel e alcuni volti freschi che devono ancora debuttare nel MCU, come Singularity.

L’A-Force è una delle squadre che probabilmente prima o poi apparirà nel MCU, specialmente vista la crescente rilevanza dei personaggi femminili nei live-action Marvel. Inoltre, dato che She-Hulk debutterà presto in una serie tutta sua, è del tutto possibile che l’ A-Force possa essere introdotta all’interno della stessa Fase 4.

L’Accademia Braddock

Captain-Britain-Brian-BraddockScuola istituita da Capitan Britain, la Braddock Academy è stata progettata per formare la prossima generazione di eroi britannici. Tuttavia, nonostante le migliori speranze di Braddock, l’Accademia si è evoluta rapidamente quando i ragazzi sono stati trascinati in un’arena da un supercattivo e sono stati costretti a combattere fino alla morte.

Anche se la Braddock Academy non è apparsa spesso nei fumetti, ognuno dei suoi studenti aveva del potenziale ed erano proprio loro i personaggi più interessanti. Ragazzi come Cullen Bloodstone e Katy Bashir disponevano infatti di powerset davvero divertenti, che comportavano grandi svantaggi e inconvenienti, in un mondo in cui la maggior parte degli eroi non ne è interessato. Questo permetterebbe di sviluppare innumerevoli storyline che, molto probabilmente, renderebbero questi giovani eroi molto più cool degli stessi Vendicatori.

Starjammers

Captain-Marvel-Corsair-Cyclops-Father-StarjammersDopo essere stato strappato via da moglie e figli, il padre di Ciclope, Corsaro, mise insieme una squadra di mercenari alieni e divenne quello che può essere descritto assolutamente come un pirata spaziale. Giurando di combattere per la libertà e contro gli Shi’ar, la squadra si convertì in un baluardo di speranza per la galassia, anche se alla fine riuscirono ad assicurarsi la pace con gli Shi’ar.

Non diversamente dai Guardiani della Galassia, c’è molto di interessante negli Starjammers. Dopo tutto, cosa potrebbe essere più divertente di un gruppo di personaggi dediti alla pirateria e alla lotta contro un impero spaziale? Il loro legame con gli X-Men fornisce inoltre alla squadra il potenziale di una vasta gamma di storyline esclusive, che potrebbero collegarli anche alla Terra, nel caso in cui ci fosse bisogno di un crossover. Cosa potrebbero chiedere di più i fan?

L’Avengers Academy

Reptil-Avengers-Academy-FailedIl Breakfast Club dell’universo Marvel, l’Avengers Academy, è un programma creato dai Vendicatori per intervenire sui ragazzi con superpoteri prima che questi tendando a tramutarsi in villain. Dopo aver reclutato un gruppo di ragazzi che sospettavano essere capaci di azioni terribili, i Vendicatori hanno iniziato ad addestrarli e hanno rapidamente scoperto che la squadra non era esattamente predisposta per il male.

L’Avengers Academy è estremamente divertente soprattutto perché, come squadra, incorpora storyline da coming-of-age, con protagonisti adolescenti che non sono necessariamente sicuri del loro percorso. Se alcuni sono in qualche modo disposti a muovere passi verso la strada della crudeltà, altri cercano di tenere se stessi e gli altri lontani dal male in ogni momento e in qualsiasi forma esso si presenti.

Power Pack

Fantastic-Four-And-Power-PackQuattro bambini dotati di superpoteri da un cavallo alieno parlante, i Power Pack erano un gruppo di fratelli che si dedicava a salvare le gente in grosse difficoltà. Anche se spesso le storyline di questi piccoli protagonisti erano più indirizzate verso un pubblico infantile, essi sono stati anche al centro di uno degli episodi più controversi della Marvel Comics, il Massacro dei Morlock.

Questi ragazzi possiedono poteri interessanti, oltre a un forte legame con i Fantastici Quattro e Wolverine, che li rende una delle squadre con più potenziale nei fumetti Marvel. Se dovessero apparire nel MCU, una serie su di loro potrebbe essere una divertente e drammatica storia familiare, un ottimo adattamento per una prodotto Disney+.

Morlocks

Marauders-19-Morlocks-and-Callisto-CroppedNel corso degli anni, molti fan hanno iniziato a notare che gli X-Men sono alcuni dei mutanti non solo più interessanti, ma anche più “utili” in circolazione. Tuttavia, i mutanti che non rientrano in questa definizione circoscritta, sono stati respinti dalla società e in tanti si sono ritrovati a vivere nei tunnel dei Morlock.

I Morlock sono visti sotto una luce diversa nell’universo Marvel, poiché i loro poteri e mutazioni sono stati la causa diretta della loro cacciata. Molti di loro sono rancorosi, altri hanno poteri grotteschi che terrorizzano i civili Marvel. Eppure, la loro unicità è una delle ragioni per cui il gruppo è così affettuosamente ricordato, anche a dispetto del Massacro dei Morlock e di tutti gli orrori che hanno affrontato.

Gli Exiles

Exiles-fumetti-marvelGli Exiles, squadra di mutanti provenienti da alcuni dei più importanti domini del multiverso dei fumetti Marvel, sono stati riuniti dagli alieni Timebrokers per affrontare i problemi del multiverso e aggiustare le loro linee temporali. Spesso contrapposti alla loro squadra rivale, i Weapon X, gli Exiles hanno cercato di riparare ai torti e alle ingiustizie al meglio, in qualsiasi universo venissero mandati.

A differenza dei Guardiani del Multiverso, la qualità più interessante della squadra è la loro relazione tumultuosa con i Timebroker, dato che gli Exiles raramente hanno potere decisionale su dove saranno diretti o in cosa consisterà la loro missione. Sono inoltre affascinanti perché i membri della squadra muoiono regolarmente come i comuni civili o lasciano il gruppo e vengono sostituiti da altre varianti: questo rivitalizza le loro storyline e rafforza la determinazione di molti dei personaggi.

Alpha Flight

squadre marvel fumettiGuidato da uno dei migliori eroi Marvel senza superpoteri, Alpha Flight è stata una squadra di supereroi canadesi che si è scontrata regolarmente con antichi dei, alieni e nazioni del mondo. Dopo essersi sciolta a causa delle interferenze del governo, la squadra si è evoluta in un’organizzazione spaziale destinata a combattere le minacce galattiche e alcuni problemi interni.

L’Alpha Flight è stata una squadra fantastica e caratterizzata da una buona dose di drammi interpersonali, di cui per decenni i lettori hanno voluto sapere sempre di più. In quanto squadra diversificata e ricca di eroi con personalità e storie uniche, l’Alpha Flight potrebbe essere un’ottima scelta per il MCU. Per non parlare del fatto che, dato il coinvolgimento di Wolverine nella squadra, questo potrebbe essere un ottimo modo per introdurre l’artigliato mutante preferito della Marvel.

I New X-Men

x-men-academy-marvelAddestrati dagli X-Men prima della Decimazione, e poi sovente abbandonati a se stessi, i New X-Men sono stati un gruppo di reclute mutanti dediti ad aiutare i mutanti a sopravvivere alle conseguenze di House of M. Nonostante i loro powerset diversificati e coinvolgenti, la squadra ha dovuto affrontare alcuni dei momenti più tragici nei fumetti Marvel e spesso è sopravvissuta per pura fortuna (in molti casi, non sono sopravvissuti affatto).

L’aspetto più interessante dei New X-Men è la rapidità con cui passano dal vivere un tipico dramma adolescenziale alla vita in una zona di guerra. I fan hanno avuto la possibilità di vedere i personaggi crescere e adattarsi alle loro vite in continuo cambiamento, ed è stato affascinante veder mutare le loro prospettive. Sfortunatamente, molti di questi personaggi sono stati dimenticati dalla fine della serie, il che è un vero peccato, considerando quanto fossero affascinanti.

Jurassic World – Il dominio: una nuova featurette speciale

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Jurassic World – Il dominio: una nuova featurette speciale

Ecco una nuova featurette per Jurassic World – Il dominio, il capitolo conclusivo del franchise campione d’incassi, che vedrà il ritorno di Laura DernSam Neill e Jeff Goldblum nei panni dei loro personaggi originali, che hanno esordito in Jurassic Park.

Ecco il nuovo poster ufficiale del film:

Jurassic World – Il dominio, il film

In Jurassic World – Il dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Il Dominio si svolge quattro anni dopo la distruzione di Isla Nublar. I dinosauri ora vivono e cacciano insieme agli umani in tutto il mondo. Questo equilibrio fragile rimodellerà il futuro e determinerà, una volta per tutte, se gli esseri umani rimarranno i predatori dominanti su un pianeta che ora condividono con le creature più temibili della storia.

Jurassic World – Il dominio arriverà in sala il 9 giugno 2022.

Sulla mia pelle: trama, cast e la vera storia dietro al film

Sulla mia pelle: trama, cast e la vera storia dietro al film

Vero e proprio caso cinematografico del 2018, il film Sulla mia pelle (qui la recensione) è stato uno dei primi titoli italiani prodotti e distribuiti da Netflix, incentrato su uno dei più noti e drammatici casi di cronaca degli anni recenti. Al centro della trama vi è infatti l’ultima settimana di vita di Stefano Cucchi, divenuto poi tristemente noto a livello nazionale. Il film scritto e diretto da Alessio Cremonini ripercorre gli eventi che hanno visto coinvolto il ragazzo, cercando di offrirne un ritratto imparziale ma con l’intento di risvegliare l’attenzione su un caso quasi dimenticato.

Con protagonista Alessandro Borghi nei panni di Cucchi, il film è stato presentato nella sezione Orizzonti della 75ª Mostra del Cinema di Venezia, generando sin da quella prima proiezione numerose reazioni. Grazie al film, infatti, il caso relativo alla morte del ragazzo è giunto a nuovi risultati, portando infine ad una sentenza da parte del tribunale. Sulla mia pelle è un caso eccezionale di cinema che favorisce lo sviluppo della società e dei suoi membri. Ha inoltre rappresentato un primo grande passo avanti nell’introduzione della piattaforma Netflix in Italia, pur con tutte le opposizioni incontrate a riguardo.

Il film si è poi affermato come uno dei più premiati dell’anno, vincendo quattro David di Donatello su un totale di dieci candidature, tra cui quello per il miglior attore protagonista e il miglior regista esordiente. Da quel momento il titolo è entrato a far parte di quella schiera di film che dimostrano l’esistenza di un grande cinema italiano, desideroso di portare allo spettatore nuovi contenuti e una nuova forma. Lo stesso regista è stato indicato come uno degli autori da tenere maggiormente in considerazione per il futuro, avendo dimostrato una padronanza del mezzo cinematografico non comune in Italia.

Sulla mia pelle: la trama del film

La vicenda ha inizio una sera di ottobre del 2009, quando il giovane Stefano Cucchi si ritrova fermato dalla polizia mentre era in auto con un amico. Sospettando uno spaccio di droga, i due agenti iniziano a perquisire i due ragazzi, trovando infine addosso a Cucchi alcune confezioni di hashish e una pasticca medicinale per l’epilessia, di cui soffre sin da giovane. Ciò è necessario per porlo in stato di fermo e condotto alla stazione dei Carabinieri. Per lui ha così inizio un vero e proprio incubo, della durata di una settimana. In caserma, infatti, il ragazzo subisce l’aggressione fisica degli agenti, che gli procurano numerosi lividi e danni interni.

Cucchi però nega sempre davanti all’evidenza degli ematomi sul suo volto, rifiutando l’aiuto di quanti incontra. Durante quei giorni rifiuta di essere visitato da un medico, viene portato in tribunale a testimoniare e poi sbattuto nuovamente in galera. Nel momento in cui i dolori diventano atroci, viene prelevato con la forza e portato d’urgenza in ospedale, dal quale non uscirà mai. In tutto ciò, la famiglia, tra cui la sorella Ilaria, tentano invano di incontrarlo. L’accesso gli viene però negato continuamente. Alla fine, dopo la morte del giovane, ai famigliari non resta che fare luce sul caso, facendo affidamento alla giustizia.

Sulla mia pelle cast

Sulla mia pelle: il cast del film

Ad interpretare Stefano Cucchi vi è l’attore Alessandro Borghi, divenuto una vera e propria star in seguito al film Non essere cattivo. Per poter rendere omaggio al ragazzo, Borghi dà vita ad una radicale trasformazione fisica. Nel giro di poche settimane arriva a perdere oltre venti chili. Ciò gli permette di acquisire l’aspetto gracile del vero ragazzo. Totalmente devoto al personaggio, l’attore ha poi ascoltato più e più volte le registrazioni dell’interrogatorio in tribunale di Cucchi, studiandone il modo di parlare e il tono della voce. È così arrivato a riprodurre questa in modo particolarmente fedele. Dopo averlo visto nei panni di Stefano, Ilaria Cucchi contattò l’attore, affermando di aver rivisto in lui il fratello.

A interpretare Ilaria, figura chiave nel film, è invece l’attrice Jasmine Trinca. Tra le più celebri e apprezzate interpreti italiane, anche lei studiò a lungo il personaggio, cercando di rendere giustizia alla vera Ilaria. Le due ebbero infatti modo di confrontarsi in più occasioni, e da questi incontri l’attrice ebbe modo di studiare la vita della donna e le sue emozioni. Per la sua interpretazione è poi stata nominata ai David di Donatello come miglior attrice non protagonista. Nel film vi è poi Max Tortora nei panni di Giovanni Cucchi, padre di Stefano e Ilaria. L’attore, che ricopre qui insoliti panni drammatici, è stato particolarmente apprezzato per la sua interpretazione di un uomo smarrito e sofferente.

Sulla mia pelle: la vera storia di Stefano Cucchi

Quella di Stefano Cucchi è una vicenda molto complessa che si articola nell’arco di tredici anni. Dal momento della sua morte, hanno avuto inizio numerose inchieste e altrettanti processi, che in un primo momento non sembrarono però portare a nessun risultato concreto. I numerosi rinvii non facevano infatti che far apparire sempre più lontana la possibilità di far luce sul caso e rendere giustizia a Cucchi. Con l’uscita del film, tuttavia, l’attenzione mediatica sul caso è ripresa con forza e con la sentenza emessa in data 14 novembre 2019, la Corte di assise di Roma riconobbe i carabinieri scelti Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro colpevoli di omicidio preterintenzionale, condannandoli a 12 anni di reclusione.

Tale sentenza è stata poi recentemente confermata, il 4 aprile 2022, dalla Corte Suprema di Cassazione. Parallelamente, si è svolta anche un’indagine per depistaggio delle prove relative all’omicidio di Cucchi. Il 7 aprile 2022, il Tribunale di Roma ha dichiarato gli imputati colpevoli di tutti i reati a loro contestati e ha condannato le figure coinvolte in tale indagine a diversi anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici. Dopo 13 anni, dunque, la verità sul caso Cucchi è finalmente stata portata allo scoperto, anche se sono ancora diverse le personalità legate a tale vicenda che dovranno essere sottoposte a processo. Il grande impatto sulla società e sulla cultura italiana della vicenda, tuttavia, permette di non lasciar cadere nell’ombra tale vicenda, ma anzi consentendo una sempre più precisa ricostruzione di quanto avvenuto.

Sulla mia pelle: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per chi desidera vedere o rivedere il film, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di una delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Sulla mia pelle è infatti presente esclusivamente su Netflix, essendo un film prodotto e distribuito da questo. Per poter vedere il titolo sarà quindi necessario disporre di un abbonamento generale. In questo modo sarà poi possibile fruire del titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video. Il film è però in programma in televisione per giovedì 14 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 3.

Fonte: IMDb

Magic Mike’s Last Dance: Salma Hayek sostituirà Thandiwe Newton

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Magic Mike’s Last Dance: Salma Hayek sostituirà Thandiwe Newton

Salma Hayek sostituirà Thandiwe Newton in Magic Mike’s Last Dance. Newton è entrata a far parte del cast lo scorso dicembre per un ruolo da protagonista sconosciuto nel terzo film della famosa serie che racconta le avventure di aitanti spogliarellisti. Channing Tatum e il regista originale Steven Soderbergh, insieme alla scrittrice Reid Carolin, stanno tornando per il prossimo sequel, che sarà l’ultimo per il franchise.

È stato annunciato (tramite The Wrap) che Hayek avrebbe sostituito Newton nel ruolo di Magic Mike’s Last Dance, citando “questioni familiari” come motivo dell’abbandono del film da parte di Newton. Un portavoce della Warner Bros. ha rilasciato la seguente dichiarazione in merito:

“Thandiwe Newton ha preso la difficile decisione di abbandonare la produzione di “Magic Mike’s Last Dance” della Warner Bros. Pictures per occuparsi di questioni familiari”.

Magic Mike’s Last Dance: quello che sappiamo

Channing Tatum ha recitato nei primi due film, Magic Mike, uscito nel 2012 e Magic Mike XXL, uscito nel 2015, che ha incassato più di 300 milioni di dollari in tutto il mondo. Il film ha ispirato l’adattamento dello spettacolo dal vivo, Magic Mike Live, che è stato lanciato a Las Vegas e da allora ha viaggiato in tutto il mondo, con nuove date fissate per il 2022.

La storia è quella di Mike Lane, interpretato da Tatum, uno spogliarellista che fatica a trovare il suo percorso professionale mentre fa da mentore a un giovane ballerino e cerca di mettere ordine nella propria vita amorosa. La serie vede protagonisti anche Joe Manganiello, Matt Bomer, Matthew McConaughey, Kevin Nash e Adam Rodriguez. Steven Soderbergh ha diretto il primo film, mentre Gregory Jacobs ha diretto il secondo, con Reid Carolin che ha scritto entrambi.

Ora, la squadra sta per tornare sulla scena con un terzo film, giustamente intitolato Magic Mike’s Last Dance, il che implica che questo sia l’ultimo film della serie. Il film originale di HBO Max sarà trasmesso in streaming nel 2022, con Tatum che torna come “Magic Mike” e il team creativo di Soderbergh, Jacobs e Carolin a bordo. Soderbergh afferma che la risposta allo spettacolo dal vivo e ciò che i coreografi sono stati in grado di offrirgli lo hanno ispirato a voler realizzare un altro film della serie, dicendo: “Il sogno di Mike Lane di connettere le persone attraverso la danza deve essere realizzato!” Tatum è ugualmente entusiasta del film, e ha dichiarato:

“Non ci sono parole per quanto sia entusiasta di far saltare le porte del mondo di “Magic Mike” con Steven, Greg, Reid e le fantastiche persone di HBO Max. Lo stripperverse non sarà più lo stesso”.

Magic Mike’s Last Dance vede nel cast Channing Tatum e Salma Hayek.

Benvenuti a Zombieland: tutto quello che c’è da sapere sul film

Benvenuti a Zombieland: tutto quello che c’è da sapere sul film

La figura dello zombie è stata trattata in innumerevoli modi al cinema, dal classico La notte dei morti viventi al più recente horror World War Z, al romantico Warm Bodies alla commedia I morti non muoiono, fino all’esperimento metacinematografico di Zombie contro Zombie. Un altro titolo recente e particolarmente amato di questo filone, che riadatta a suo modo tali spaventose creature, è Benvenuti a Zombieland, uscito nel 2009 per la regia di Ruben Fleischer (Venom, Uncharted), che mescola insieme orrore, commedia, fantascienza e azione in un film tanto esplosivo quanto caotico e divertente.

La storia, scritta da Rhett Reese e Paul Wernick, era inizialmente stata concepita per una serie televisiva, salvo poi essere riadattata per un film, ottenendo così una forma più organica e compiuta. Mantenendo ben centrato il contesto dell’invasione di zombie, il film riesce anche a far emergere ulteriori tematiche come ad esempio il legame famigliare che si instaura tra i protagonisti, il tutto inserito in situazioni ormai divenute iconiche. Girato con un budget particolarmente basso considerati gli effetti speciali e il trucco richiesto, Benvenuto a Zombieland si è poi affermato come uno dei film sugli zombie dal maggior successo di sempre.

A oltre dieci anni di distanza non manca di essere citato nei discorsi su questa tipologia di racconti, segno che il suo è un lascito duraturo. Per gli amanti del genere è dunque un titolo da non perdere, che offre rocambolesche avventure e tanto intrattenimento. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Benvenuti a Zombieland: la trama del film

La vicenda del film ha inizio nel momento in cui il virus della mucca pazza mutando e diffondendosi trasforma gran parte della popolazione mondiale in famelici zombie. Ha così inizio una vera e propria apocalisse, che porta i pochi superstiti a dover trovare riparo al più presto. Uno di questi è il giovane e timido Columbus, il quale durante il suo viaggio verso casa si imbatte nell’intrepido Tallahassee, che si offre di proteggerlo e di far viaggiare il giovane con sé. A loro si uniranno poi le sorelle Wichita e Little Rock, astute truffatrici. Le due rivelano l’esistenza di un parco di divertimenti apparentemente privo di zombie, a Los Angeles.

Per il gruppo questo diventa dunque l’obiettivo da raggiungere, dove potersi accasare e trovare riparo dalle infernali creature. Nessuno è in realtà certo che il luna park sia effettivamente la zona sicura che si crede essere, ma per scoprirlo non hanno altro modo che arrivare lì di persona. Lungo il viaggio, naturalmente, si troveranno a doversi confrontare con numerosi ostacoli, alcuni spaventosi altri molto buffi. Ogni tappa li porterà inoltre a consolidarsi come gruppo, permettendogli di conoscersi meglio e confidarsi le rispettive vite. Affezionarsi troppo ad altre persone in un contesto come quello, tuttavia, può essere un pericoloso errore.

Benvenuti a Zombieland sequel

Benvenuti a Zombieland: il cast del film

Ad interpretare il giovane Columbus vi è l’attore Jesse Eisenberg, celebre per i film The Social Network e Now You See Me. Accanto a lui, nel ruolo di Tallahassee vi è invece Woody Harrelson, il quale ha accettato la parte solo ad alcune condizioni. Tra queste vi era il rendere il set un luogo attento alla conservazione dell’ambiente e che il regista seguisse insieme a lui una dieta vegana. Harrelson si dedicò poi moltissimo alla costruzione del suo personaggio, ricercando personalmente molti degli abiti che gli si vede indossare nel film. L’attore entrò poi talmente tanto nella testa del suo personaggio che in un occasione aggredì un fotografo convinto che fosse un vero zombie.

Nei ruoli delle due sorelle Witchita e Little Rock si ritrovano invece le attrici Emma Stone e Abigail Breslin. La Stone, inizialmente, era stata contatta per il personaggio noto come 406, salvo poi essere preferita per la parte di Witchita. Ad interpretare 406 vi è dunque Amber Heard. Particolarmente celebre di Benvenuti a Zombieland è infine il cameo di Bill Murray nei panni di sé stesso in versione zombie. Originariamente, però, al suo posto doveva comparire Patrick Swayze. A causa della malattia dell’attore, però, vennero considerati anche Sylvester Stallone, Mark Hamill, Matthew McConaughey e Joe Pesci. Per un motivo o per un altro, nessuno di loro poté partecipare e così Harrelson contattò Murray, che fu ben lieto di partecipare.

Benvenuti a Zombieland: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

A distanza di dieci anni, nel 2019, è infine arrivato al cinema il sequel del film, dal titolo Zombieland – Doppio colpo. Nuovamente diretto da Fleischer e con protagonisti gli stessi quattro attori del precedente film, questo è ambientato sei anni dopo e vede il gruppo intento in nuove avventure nel mondo invaso dagli zombie. Anche questo sequel si affermò poi come un grande successo, con un guadagno di oltre 122 milioni di dollari in tutto il mondo. I due sceneggiatori, dato il confermato interesse da parte del pubblico, si sono dichiarati disposti ad ideare ulteriori film, anche se per ora non ci sono certezze circa un terzofilm.

È possibile fruire di Benvenuti a Zombieland grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 14 aprile alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

The Witcher: new entry nel cast della terza stagione

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The Witcher: new entry nel cast della terza stagione

Oggi Netflix annuncia i seguenti attori come new entry nel cast della terza stagione di The Witcher. Si tratta di Robbie Amell, Meng’er Zhang, Hugh Skinner e Christelle Elwin

  • Robbie Amell (Upload, Code 8, Resident Evil: Welcome to Raccoon City) interpreterà Gallatin, un combattente nato che guida un’armata di guerrilla Scoia’tael che combatterà per Nilfgaard. Senza peli sulla lingua, la lealtà di Gallatin verso la sua gente lo porterà a combattere per il potere contro Francesca.
  • Meng’er Zhang (Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli) interpreterà Milva. Umana adottata dalle driadi della Foresta di Brokilon, Milva è una cacciatrice fiera e talentuosa. L’esattezza delle sue abilità nel tiro con l’arco e la sua fredda attitudine alla sopravvivenza la rendono un avversario formidabile nello spietato Continente. Coloro che la incontrano, lo fanno a loro rischio e pericolo.
  • Hugh Skinner (Mamma Mia Ci Risiamo!, Falling For Figaro, Fleabag) interpreterà il Principe Radovid. Playboy reale e fratello minore del Re Vizimir, Radovid si ritrova improvvisamente uomo all’interno dell’Intelligence Redaniana. Con il suo bell’aspetto e il suo charme spesso poco sobrio, Radovid sorprende con la sua incisività in questioni di politica, ma sono solo giochi finché qualcuno non si fa male.
  • Christelle Elwin (Half Bad, Bloods) interpreterà Mistle, membro de I Ratti, una gang di teenager disadattati che rubano ai ricchi per sé stessi – e a volte per dare ai poveri. È una ragazza di strada, sospettosa di tutti, in cerca di vendetta, finché un incontro fortunato cambierà tutto.

I membri del cast che torneranno nella stagione 3 sono Henry Cavill, Anya Chalotra, Freya Allan, Joey Batey, MyAnna Buring, Tom Canton, Jeremy Crawford, Eamon Farren, Mahesh Jadu, Terence Maynard, Lars Mikkelsen, Mimî M Khayisa, Royce Pierreson, Wilson Mbomio, Anna Shaffer, Therica Wilson-Read, Cassie Clare, Mecia Simson, Graham McTavish, Bart Edwards, Simon Callow, Liz Carr, Ed Birch e Kaine Zajaz.

La showrunner e produttrice esecutiva è Lauren Schmidt Hissrich. La serie è prodotta anche da Tomek Baginski, Jason F. Brown, Sean Daniel, Mike Ostrowski, Steve Gaub e Jarosław Sawko.La serie è diretta da Stephen Surjik, Gandja Monteiro, Loni Peristere e Bola Ogun.Basata sui romanzi di Andrzej Sapkowski, gli sceneggiatori degli episodi sono: Mike Ostrowski, Tania Lotia, Haily Hall, Rae Benjamin, Clare Higgins, Javier Grillo-Marxuach, Matthew D’Ambrosio e Troy Dangerfield.

La trama

Mentre monarchi, maghi e bestie del Continente competono per catturarla, Geralt conduce Ciri di Cintra a nascondersi, determinato a proteggere la sua famiglia appena riunita da coloro che minacciano di distruggerla. Incaricata dell’addestramento magico di Ciri, Yennefer li conduce alla fortezza protetta di Aretuza, dove spera di scoprire di più sui poteri non sfruttati della ragazza; invece, scoprono di essere sbarcati in un campo di battaglia di corruzione politica, magia oscura e tradimento. Devono reagire, mettere tutto in gioco o rischiare di perdersi per sempre.

Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo da domani in mostra al Palazzo Barberini

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Raccontare storie senza tempo riuscendo a incantare il pubblico è considerata una vera e propria arte, ma dietro l’immediatezza tipica del risultato artistico perfetto si nasconde – come spesso accade nel mondo dell’arte – un lavoro di ricerca creativa che dura anni, generalmente ignoto a chi ascolta queste storie. Dopo il successo al Mudec di Milano, dal 15 aprile al 25 settembre 2022 arriva a Palazzo Barberini di RomaDisney. L’arte di raccontare storie senza tempo”, la mostra che racconta al pubblico questo processo creativo.

C’era una volta Walt Disney, un pioniere nell’arte dell’animazione. Il suo innovativo approccio creativo allo storytelling ha creato alcuni dei film più belli e famosi del Ventesimo Secolo, tra cui Biancaneve e i Sette Nani, Pinocchio e Fantasia. La mostra presenta preziose opere originali provenienti dagli Archivi Disney di questi immortali lungometraggi e di altri celebri film dei Walt Disney Animation Studios, tra cui Hercules, e La Sirenetta, fino al più recente film d’animazione Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle, creato da una nuova generazione di artisti e cineasti tuttora profondamente ispirati all’eredità di Walt Disney.

La mostra, promossa e prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, a cura della Walt Disney Animation Research Library, con la collaborazione di Federico Fiecconi, storico e critico del fumetto e del cinema di animazione, propone un percorso con triplice chiave di lettura.

Il percorso racconta al visitatore i capolavori di Walt Disney riconducendo le storie – che tutti noi siamo abituati a conoscere nella versione disneyana – alle antiche matrici di tradizione epica: sono i miti, le leggende medievali e il folklore, le favole e le fiabe che costituiscono da secoli il patrimonio archetipico narrativo delle diverse culture del mondo, un vero e proprio melting pot tra i diversi continenti. Queste sono anche le sezioni tematiche della mostra, in cui trovano collocazione le storie più famose da cui sono stati tratti i film Disney e vengono presentate in chiave narrativa attraverso l’esposizione dei bozzetti preparatori di ricerca creativa, incentrati sull’esplorazione di personaggi, ambientazioni e trame narrative.

Il grande sforzo innovativo degli artisti di Disney fu infatti – e lo è tutt’oggi – quello di portare queste storie al cinema utilizzando diversi strumenti artistici, dal disegno a mano – elemento fondativo del lavoro negli Studios – all’animazione digitale, per captare l’essenza delle favole antiche e rivitalizzarle, attualizzandone il valore universale.

L’animazione infatti è un medium artistico che permette di rappresentare le diverse narrazioni con immediatezza. Sin dall’inizio, Walt Disney e la sua équipe lavorarono su queste tematiche, dando aspetti e sentimenti umani agli animali e agli oggetti delle favole, alle fate e ai nani delle fiabe, con una tale naturalezza e verosimiglianza che rapidamente raggiunsero un successo planetario. Con uno studio molto dettagliato dei comportamenti umani e animali, gli artisti della Disney hanno creato negli anni dei personaggi universalmente noti come Topolino e Paperino. Miti e leggende di dei ed eroi, favole di animali, racconti di cavalieri, streghe, maghi e principesse assumono le fattezze dei cartoni animati: d aRobin Hood a La Spada nella Roccia a I Tre Porcellini, da Hercules a Pinocchio, Biancaneve e i Sette Nani, La Bella Addormentata nel Bosco, Cenerentola, La Sirenetta, fino a Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle.

Anya Taylor-Joy: come The Northman l’ha preparata per Furiosa

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Anya Taylor-Joy: come The Northman l’ha preparata per Furiosa

Le esperienze di Anya Taylor-Joy durante le riprese di The Northman l’hanno preparata per il suo prossimo ruolo nello spinoff di Mad Max, Furiosa. The Northman vede Taylor-Joy riunirsi con lo sceneggiatore e regista di The Witch Robert Eggers per raccontare la brutale ed epica storia di Amleth, un principe vichingo interpretato da Alexander Skarsgård, in una missione per vendicare l’omicidio di suo padre.

In una recente intervista con Total Film (tramite GamesRadar), Taylor-Joy e Skarsgård parlano di come sia un miracolo che qualcuno di loro sia sopravvissuto alle riprese. A un certo punto, le scarpe di Taylor-Joy si sono congelate nel fango e Skarsgård ha trascorso quattro giorni nudo su un vulcano per girare la stessa scena di combattimento. Ma nessuno dei due si è lamentato molto durante il processo. Questo tipo di difficoltà sul set hanno anche preparato Anya Taylor-Joy per il ruolo di Furiosa:

“Ricordo, c’è stato un momento molto specifico in cui stavo guardando tutto il verde dell’Irlanda, se sei mai stato abbastanza fortunato da visitarla, è un verde molto specifico. E ricordo solo di aver guardato e pensato: ‘Non vedrò nessun verde, o neve.’ Sarà una vista così impressionante, ma sarà completamente l’opposto di questo luogo umido e fertile. Poi ho pensato: “Wow, ok, quest’anno sperimenterò davvero entrambi gli estremi”. Ma ne sono così entusiasta. Entrambi i registi hanno una ambizione vera di portare immagini affascinanti al pubblico. Le persone che attraggono in queste esperienze sono persone che condividono quella visione così tanto che sei pronto a fare qualsiasi cosa per fare si è avverato. Giusto?”

Tutto quello che sappiamo su Furiosa

Nonostante il grande successo di Mad Max: Fury Road, un nuovo film del franchise è stato bloccato per anni a causa di una disputa legale tra Miller e la Warner Bros. Tuttavia, lo scorso ottobre il progetto è stato confermato ufficialmente attraverso la notizia del casting di Anya Taylor-Joy, la star di The New Mutants e La regina degli scacchi, che interpreterà una versione più giovane del personaggio di Furiosa. Oltre a lei, nel cast ci saranno anche Chris Hemsworth (Thor: Ragnarok) e Tom Burke, anche se al momento i loro ruoli non sono stati ancora svelati.

George Miller dirigerà, co-scriverà e produrrà Furiosa insieme al suo partner di produzione di lunga data Doug Mitchell. Il film sarà prodotto dal marchio australiano Kennedy Miller Mitchell di Miller, insieme al partner di Fury Road, la Warner Bros. Pictures.

Oppenheimer: Robert Downey Jr. con i capelli bianchi nelle foto dal set

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Robert Downey Jr. e Cillian Murphy sono i protagonisti di queste immagini rubate dal set di Oppenheimer, film di Christopher Nolan dal cast stellare.

Nelle immagini, mentre vediamo il protagonista Murphy in un elegante completo, Downey Jr. appare con un look inedito, completamente imbiancato per entrare nella parte di Lewis Strauss. Ecco le immagini di seguito:

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jason Clarke, Alex Wolff, Josh Peck, Tony Goldwyn e Matt Damon.

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