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Spider-Man: No Way Home: la featurette svela un Easter Eggs che forse abbiamo perso!

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In occasione dell’uscita in home video di Spider-Man: No Way Home la Sony Pictures ha diffuso un’interessante clip dai contenuti speciali che ci svela un Easter Eggs forse qualcuno di noi disattento non ha colto.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Animali fantastici – I segreti di Silente, la prima clip svela una stanza familiare

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Cresce l’attesa per il debutto al cinema di Animali fantastici – I segreti di Silente, e dopo l’ultima featurette oggi arriva una inedita clip che ci mostra una stanza familiare a chi come noi è un fan del mondo di Harry Potter.

Il video, che potete vedere qui sotto, ci riporta a Hogwarts, dove il Newt di Eddie Redmayneil Jacob Kowalski di Dan Fogler il Theseus di Callum Turner e la Professoressa Eulalie Hicks di Jessica Williams sono stati riuniti da Silente nella Stanza delle Necessità. Animali fantastici – I segreti di Silente debutterà al cinema in Italia il 13 Aprile 2022.

Animali fantastici – I segreti di Silente, il nuovo trailer

Animali fantastici – I segreti di Silente della Warner Bros. Pictures è la nuova avventura del Wizarding World creato da J.K. Rowling. Animali fantastici – I segreti di Silente presenta un cast guidato dal premio Oscar  Eddie Redmayne (“La teoria del tutto”), il due volte candidato all’Oscar Jude Law (“Ritorno a Cold Mountain”, “Il talento di Mr. Ripley”), con Ezra Miller, Dan Fogler, Alison Sudol, Callum Turner, Jessica Williams, Katherine Waterstone Mads Mikkelsen. David Yates ha diretto Animali fantastici – I segreti di Silente, un film scritto da J.K. Rowling e Steve Kloves, basato su una sceneggiatura di J.K. Rowling. I produttori del film sono David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves, Lionel Wigram e Tim Lewis, mentre Neil Blair, Danny Cohen, Josh Berger, Courtenay Valenti e Michael Sharp sono i produttori esecutivi.

In Animali fantastici – I segreti di Silente Il professor Albus Silente (Jude Law) sa che il potente mago oscuro Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) è intenzionato a prendere il controllo del mondo magico. Non essendo in grado di fermarlo da solo, Silente affida al magizoologo Newt Scamander (Eddie Redmayne) il compito di guidare un’intrepida squadra di maghi, streghe e un coraggioso Babbano pasticcere in una pericolosa missione, dove incontrano vecchie e nuove creature e si scontrano con la crescente legione di seguaci di Grindelwald. Con una posta in gioco così alta, quanto a lungo Silente potrà restare in disparte?

Il team creativo che ha lavorato dietro  le quinte include il direttore della fotografia George Richmond (“Rocketman”, “Kingsman: Il cerchio d’oro”), lo scenografo vincitore di tre Oscar® Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter” e “Animali fantastici”) e lo scenografo Neil Lamont (“Solo: A Star Wars Story”, “Rogue One: A Star Wars Story”), la costumista vincitrice di quattro Oscar® Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, “Animali fantastici e dove trovarli”) e il montatore che da tempo collabora con Yates, Mark Day (“Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, gli ultimi quattro film di “Harry Potter”). La musica è del nove volte candidato all’Oscar® James Newton Howard (“Notizie dal mondo”, “Animali fantastici: i crimini di Grindelwald”, “Defiance – I giorni del coraggio”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”).

La Warner Bros. Pictures presenta una produzione Heyday Films, un film di David Yates, Animali fantastici – I segreti di Silente. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures, e l’uscita nelle sale italiane è prevista per il 13 Aprile 2022.

Lightyear – La vera storia di Buzz al cinema dal 15 Giugno

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Lightyear – La vera storia di Buzz al cinema dal 15 Giugno

Lightyear – La vera storia di Buzz, il lungometraggio originale Disney e Pixar che segue il leggendario Space Ranger in un’avventura intergalattica, arriverà il 15 giugno nelle sale italiane. La nuova avventura d’azione racconta le origini di Buzz Lightyear, l’eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story.

Lightyear – La vera storia di Buzz è diretto da Angus MacLane, regista vincitore dell’Annie Award e animatore veterano di Pixar che ha co-diretto Alla Ricerca di Dory del 2016, ed è prodotto da Galyn Susman (il corto Toy Story: Tutto un altro mondo).

Il premiato compositore Michael Giacchino, che ha firmato le musiche di The Batman e Spider-Man: No Way Home, comporrà la colonna sonora di Lightyear – La vera storia di Buzz. Giacchino ha un rapporto di lunga data con Pixar: ha vinto un Oscar, un Golden Globe e un GRAMMY per la colonna sonora originale di Up. Inoltre, la sua filmografia Pixar include, tra gli altri, Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi, Ratatouille, Cars 2, Inside Out, Coco e Gli Incredibili 2.

Granchio Nero: recensione del film Netflix

Granchio Nero: recensione del film Netflix

Adam Berg debutta alla regia con un film Netflix apocalittico che però parla della realtà attuale (virus e guerra) e del suo paese (la Svezia). Granchio Nero è il racconto crudo di un conflitto combattuto da soldati improvvisati: uomini e donne strappati alla propria vita e resi guerrieri per ordini inopponibili. Il punto di vista è quello di una madre (Noomi Rapace) e le parole d’ordine a cui la donna risponde sono speranza e resilienza.

La trama di Granchio Nero

Edh (Noomi Rapace) e la figlia sono in giro in macchina nella propria città svedese. Tutto sembra normale. Improvvisamente, spari e rombi di aerei invadono i loro spazi: le due vivono in un pese in guerra. La bambina viene rapita dai soldati.

Stacco. Lo scenario è ora chiaramente bellico: Edh si trova su un treno insieme ad altre persone armate. Viene fatta scendere: è stata chiamata dal governo per svolgere una missione tanto insolita quanto disperata, l’operazione Granchio Nero. Insieme ad altri soldati, Edh deve portare in salvo una serie di capsule preziose per il paese e necessarie per vincere la guerra. La difficoltà della missione è nel percorso che devono compiere i soldati: devono attraversare un territorio completamente ghiacciato, pattinando per migliaia di chilometri lungo il confine con il nemico. Nell’instabilità generale della situazione – la guerra, il ghiaccio, la disperazione, l’unica cosa che dà forza a Edh è la speranza di riabbracciare la figlia.

La Svezia: fredda, grigia, desolata

Ciò che fa da sfondo a Granchio Nero è la Svezia. Nel film, i luoghi freddi, innevati, ghiacciati e bui si uniscono allo scenario bellico, post-apocalittico e desolato. Vestiti sgualciti, armi, divise militari, morti per strada, vagabondi, profughi. Ghiaccio, neve, boschi scuri. Tutto è terribilmente grigio e sgualcito.

Il film possiede le tipiche tinte desaturate dei film nord-europei. In questo caso, i colori non solo esprimono uno stile registico, ma si abbinano anche bene al tema trattato nel film. Luoghi, temi e colori a tratti paragonabili a quelli di Dunkirk di Christopher Nolan.

granchio-neroRaccontare la guerra nel 2022, guardando al futuro e parlando di donne

Al centro di Granchio Nero – del film come della missione – c’è Edh. Adam Berg racconta di una madre, privata della figlia e della sua femminilità e costretta a combattere per una causa in cui nemmeno crede. L’attrice è Noomi Rapace, volto già visto in film come Sherlock Holmes – Gioco di Ombre, Prometheus di Ridley Scott e Passion di Brian De Palma. I tratti e le espressioni dell’interprete sono essenziali per rendere il suo personaggio quella figura materna indurita dal conflitto: Edh vuole soltanto riabbracciare la figlia, ma per poterlo fare deve agire in modo tutt’altro che materno.

La forza del lungometraggio risiede anche nel tentativo di attualizzare il tema della guerra: per quanto possa sembrare un film fantascientifico e post-apocalittico, Granchio Nero mostra una plausibile risposta ad una domanda altrettanto plausibile: cosa succederebbe se, oggi, scoppiasse una guerra in Europa?

Un film terribilmente attuale

Granchio Nero, visto oggi, spaventa. Il tema bellico in un paese, la Svezia, agli occhi di tutti visto come pacifico e benestante è attualissimo e si aggiunge all’altra grande preoccupazione del nostro tempo: un virus distruttivo. In questo caso, il virus è visto come un’arma, uno strumento estremamente potente per vincere la guerra. Il film riflette su temi moralmente non indifferenti e pone domande sostanziose allo spettatore: è peggio un conflitto combattuto corpo a corpo o una pandemia? Un virus può avere lo stesso effetto di un’arma atomica?

Il discorso al centro del film è forte: quali scenari può assumere una guerra oggi, dopo Hiroshima e Nagasaki, dopo Wuhan, dopo (o durante?) una pandemia globale? Il regista Adam Berg coglie ed esprime una preoccupazione vivamente sentita dalla società occidentale, che vive nel benessere ma che si sente sul filo del rasoio. Le premesse fantascientifiche, i luoghi post-apocalittici e la disumanità di Granchio Nero sfondano lo schermo e arrivano dritti allo stomaco dello spettatore, oggi forse particolarmente sensibile ai temi trattati dal regista.

Film Marvel 2022: tutti i titoli in uscita quest’anno!

Film Marvel 2022: tutti i titoli in uscita quest’anno!

Il 2021 è stato un anno molto insolito per i film Marvel, tuttavia sappiamo che i prossimi mesi saranno pieni di sorprese e di aspettative e che non mancheranno, quest’anno, importanti Film Marvel 2022.

Dopo qualche esperimento per qualcuno rischioso, come Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli e alcuni passi decisamente “sicuri” come invece è stato Spider-Man: No Way Home, ci aspetta un anno interessante di film che, come ormai sappiamo, raccolgono le conseguenze di quello che è accaduto fino a questo momento nel MCU. Ma cosa aspettarsi dai Film Marvel 2022?

Quali supereroi Marvel torneranno al cinema?

Trai più attesi Film Marvel 2022, c’è sicuramente il ritorno di Doctor Strange, che dopo aver combinato qualche pasticcio in No Way Home, ci accompagna nel Multiverso della Follia, e non sarà solo, visto che con lui ci sarà anche Wanda, reduce dall’impresa di Westview, insieme a qualche altro personaggio che magari non ci aspettiamo di vedere.

Non solo, Thor, Black Panther, Spider-Man animato sono coloro che torneranno sul grande schermo e che ingrossano le fila dei Film Marvel 2022, e tra questi ci saranno anche dei volti nuovissimi, come quello di Jared Leto, che ha prestato le sue fattezze a Morbius, il vampiro vivente, e che esordirà sul grande schermo a marzo, una vera e propria novità, trai Film Marvel 2022.

Tutti i film Marvel in uscita al cinema e su piattaforma nel 2022

Morbius

Morbius-MarvelÈ dal 10 luglio 2020 che aspettiamo l’uscita di Morbius ma la Sony continua a posticipare l’arrivo in sala del film. In ogni caso, sembra che il 2022 sia l’anno giusto per la pellicola di Daniel Espinosa. Finalmente scopriremo come queso film Marvel della Sony si collega agli altri e se attribuisce valore all’MCU.

Morbius vede Jared Leto nel ruolo di Michael Morbius, un biochimico affetto da una rara malattia del sangue che, nel tentativo di curarsi, si infetta inavvertitamente. Il protagonista acquisisce così una sorta di vampirismo che gli garantisce abilità sovrumane.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor-strange-in-the-multiverse-of-madness-MarvelCollegato direttamente a Spider-Man: No Way Home, Loki e WandavisionDoctor Strange nel Multiverso della Follia di Sam Raimi è atteso per il 2022.

Nel film, il Dottor Strange di Benedict Cumberbatch chiede l’aiuto a Wong (Benedict Wong) e Wanda Maximoff (Elizabeth Olsen) per correggere l’errore che è stato commesso durante No Way Home e chiudere definitivamente la porta del Multiverso.

Sembra che Doctor Strange nel Multiverso della Follia porterà la magia dell’Universo Cinematografico Marvel ad un livello completamente nuovo: basta vedere l’incredibile trailer del film o le scene post-credit di No Way Home.

Thor: Love and Thunder

thor-love-and-thunder-marvelTaika Waititi torna a dirigere un film per l’Universo Cinematografico Marvel. Dopo Thor: Ragnarok del 2017, nel 2022 il regista porta in sala il sequel, Thor: Love and Thunder.

L’entusiasmo per la quarta pellicola della saga di Thor è alto e arriva anche da parte del cast. Tra gli attori ci sarà ancora Chris Hemsworth come Dio del Tuono e Tessa Thompson come Valchiria, già amati dai fan di Thor: Ragnarok. Torna anche Natalie Portman: non si vedeva l’attrice nel mondo Marvel dal 2013. Portman riprende il suo ruolo di Jane Foster.

Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part One)

Marvel-spider-man-across-the-spider-verse-part-one-bannerSony e Warner Bros. presentano un nuovo film della saga dell’Uomo Ragno, Spider-Man: Across the Spider-Verse (Part One). Dopo Spider-Man – Un nuovo universo, premiato agli Oscar come Miglior film d’animazione, Miles Morales torna come protagonista per un nuovo capitolo sul Ragnoverso.

L’avventura vedrà l’amichevole supereroe di quartiere attraverserare il Multiverso per unire le forze con Gwen Stacy e un nuovo team di Spider-People e affrontare un criminale più potente di qualsiasi altro fino ad ora incontrato.

Spider-Man: Across the Spider-Verse è un capitolo così maestoso che è stato diviso in due film. La prima parte arriverà a fine 2022, mentre la seconda seguirà nel 2023. Finora i membri confermati del cast sono Shameik Moore che torna a doppiare Miles Morales, Hailee Steinfeld come Gwen Stacy, e, sorprendentemente – Oscar Isaac che sarà la voce di Spider-Man 2099!

Black Panther: Wakanda Forever

black-panther-wakanda-forever-marvelÈ stata una produzione complicata quella di Black Panther: Wakanda Forever. Non solo per i problemi tecnici, ma anche per la pandemia e per il terribile colpo dato dalla prematura scomparsa di Chadwick Boseman. Finalmente però, sembra che il film sia giunto al termine e sia pronto ad uscire nelle sale per il 2022.

Il produttore esecutivo Nate Moore ha chiarito che T’Challa non sarà visto nell’Universo MCU 616, scelta che omaggia e rispetta l’ultima, grande e amata performance di Chadwick Boseman come Re del Wakanda.

A chi andrà il mantello della Pantera Nera, resta per ora un mistero. Forse anche per questo motivo, il film Marvel è in cima alla Top Ten Fandango dei film più attesi del 2022. 

Halo: da domani in streaming NOW e on demand su Sky

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Halo: da domani in streaming NOW e on demand su Sky

Halo, l’attesissima serie originale Paramount+, in Italia sarà disponibile da domani, 24 marzo in streaming su NOW e on demand su Sky (in versione originale sottotitolata), mentre lunedì 28 marzo parte su Sky Atlantic la messa in onda della versione in italiano.

Ambientata nell’universo narrativo creato per la prima volta nel 2001 con il lancio del primo “Halo” per Xbox, la serie mette in scena un epico conflitto del 26° secolo tra l’umanità e una minaccia aliena nota come Covenant.

La serie vede come protagonisti Pablo Schreiber (“American Gods”) nel ruolo del super soldato Master Chief; Natascha McElhone (“Californication”, “Hotel Portofino”, “Designated Survivor”) nei panni della dottoressa Halsey, brillante, tormentata e imperscrutabile creatrice dei super soldati Spartan; e Jen Taylor (serie di videogiochi “Halo”, RWBY) nei panni di Cortana, l’IA più avanzata nella storia umana e potenzialmente la chiave per la sopravvivenza della razza umana.

Nel cast anche Bokeem Woodbine (“Fargo”), Shabana Azmi (“Fire”), Natasha Culzac (“The Witcher”), Olive Grey (“Half Moon Investigations”), Yerin Ha (“Reef Break”), Bentley Kalu (“Avengers: Age of Ultron”), Kate Kennedy (“Catastrophe”), Charlie Murphy (“Peaky Blinders”) e Danny Sapani (“Penny Dreadful”). Si uniscono al cast nei panni di personaggi originali della serie anche Ryan McParland (“6Degrees”), Burn Gorman (“The Expanse”) e Fiona O’Shaughnessy (“Nina Forever”).

Halo è uno dei videogiochi più di successo di sempre ed è diventato un fenomeno di intrattenimento globale, con all’attivo più di 82 milioni di copie vendute in tutto il mondo e più di 6 miliardi di dollari di fatturato complessivo.

La serie è stata già rinnovata per una seconda stagione prima ancora del debutto della prima. Halo è prodotta da SHOWTIME® in associazione con 343 Industries, assieme alla Amblin Television di Steven Spielberg. Produttore esecutivo è Steven Kane, assieme a Steven Spielberg, Darryl Frank e Justin Falvey per Amblin Television in collaborazione con 343 Industries, il regista Otto Bathurst e Toby Leslie per One Big Picture, e Kyle Killen e Scott Pennington per Chapter Eleven. Kiki Wolfkill, Frank O’Connor e Bonnie Ross sono i produttori esecutivi lato 343 Industries. La distribuzione internazionale della serie è affidata a Paramount Global Distribution Group.

10 film in cui è il cattivo ad avere ragione

10 film in cui è il cattivo ad avere ragione

Non è detto che un cattivo non sappia ragionare: spesso nei film d’avventura e di supereroi, un nemico subdolo e geniale è ciò che rende il conflitto avvincente. Ci sono cattivi che hanno come unica forza la malvagità, mentre altri piacciono perché possiedono un movente valido agli occhi dello spettatore. C’è chi ha buone intenzioni, ma usa i mezzi sbagliati per soddisfarle e c’è chi ha un progetto sensato ma agisce in modo perverso. Ecco la lista dei film in cui il cattivo è comprensibile e, in una certa misura, ha delle motivazioni valide per comportarsi in modo spregevole.

The Batman: l’Enigmista è totalmente un cattivo?

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Come’è stato rivelato da The Batman, molti dei cattivi più subdoli del film sono gli scarti della società imperfetta di Gotham City. L’Enigmista rappresenta l’inizio di una rivolta contro questi difetti, anche se i suoi metodi omicida e distruttivi non sono propriamente la giusta direzione per il cambiamento.

Sembra che l’Enigmista abbia capito che il problema a Gotham non sono i super criminali, ma i funzionari eletti che gestiscono la città. Speriamo che questa sfumatura continuerà ad essere esplorato nei sequel di The Batman e Joker.

Blade Runner

Parliamo ora del famosissimo film noir e fantascientifico Blade Runner. Il lungometraggio di Ridley Scott ha tra le varie figure Roy Batty un replicante che, come tutti, dovrebbe lavorare come schiavo nelle colonie extramondo. Batty sembra però voler vivere tra gli umani ed esplorare la propria coscienza. Per questo motivo, fugge sulla terra.

Roy Batty è un personaggio cattivo ma, in una certa misura, comprensibile. Il suo desiderio è più che lecito. Sfortunatamente, per raggiungere il suo scopo il replicante uccide diverse persone sul suo cammino e costringe Deckard a ritirarsi dalla sua carica.

Gone Baby Gone: Morgan Freeman è il poliziotto cattivo

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Gone Baby Gone è un lungometraggio di Ben Affleck esplora le aree ombrose della vita cittadina ed è incentrato sul rapimento di un bambino. Nel film, Jack Doyle (Morgan Freeman) è la rappresentazione perfetta del cattivo moralmente accettabile: è lui, capo della polizia, che progetta il rapimento del piccolo. Per Doyle, l’azione è necessaria per salvare il bambino da una famiglia altamente problematica e per offrirgli una vita migliore.

Il film gioca molto sulla moralità e sul ruolo dei cattivi. Come lo spettatore, anche i personaggi di Gone Baby Gone faticano a decidere se l’azione del poliziotto sia giusta o sbagliata.

Inside Man

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Inside Man è un fantastico film che parla di rapine. Inoltre, nel lungometraggio il regista Spike Lee include anche alcuni riferimenti ai suoi temi più cari: la lotta di classe e le questioni razziali. Il criminale Dalton Russell, interpretato incredibilmente dal carismatico Clive Owen, è pronto a rubare tutto ciò che può al ricco Arthur Case, interpretato da Christopher Plummer.

La vera rivelazione nel film è che Case è un nazista che, grazie alla sua ricchezza e potere, ha vissuto in pace per molti anni. In tutto ciò, Russell finisce per giocare inavvertitamente un ruolo cruciale nella consegna alla polizia di Case. In questo caso, il cattivo ”ladro” diventa un personaggio positivo rispetto al cattivo ”nazista”.

Fight Club – Brad Pitt è un cattivo a metà

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Fight Club è un film cult anche grazie alla figura di Tyler Duren, personaggio magistralmente interpretato da Brad Pitt. Tyler è un antieroe incredibilmente avvincente, è solo una parte inconscia del personaggio di Edward Norton, ma rappresenta tutto il desiderio di cambiare lo status quo.

Anche se i suoi metodi per spingere al cambiamento sono distruttivi e non accettabili, Durden ha delle buone idee. Inoltre, è incredibilmente combattuto: ha una visione e un progetto positivi, ma rimane schiacciato e soffocato dal male.

Batman Begins

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Che si tratti di Batman Begins di Nolan, di Arrow o delle pagine dei fumetti, Ra’s Ghul è un cattivo con un obiettivo molto chiaro: vuole purificare il mondo dal male utilizzando un metodo estremo, l’esecuzione. Come anche l’Enigmista, Ra’s agisce perché si rende conto di quanto Gotham sia diventata terribile e, mantenendo un punto di vista esteriore, cerca di fare a pezzi la città.

Il movente di Ra’s potrebbe renderlo un eroe, ma il piano di uccidere milioni di persone innocenti lo rende invece un cattivo. L’eroe rimane Batman, che ha il compito di fermare la sua azione scellerata.

Avengers: Infinity War

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Tra i fan della Marvel, c’è chi fa il tifo per Thanos. Il Titano Pazzo è spinto per alcuni da validissime motivazioni: vuole rendere l’universo un posto migliore perché crede che sia sovrappopolato. Per raggiungere il suo scopo, Thanos decide di far fuori metà della popolazione.

Quello appena descritto è uno dei pochi cattivi che riesce, almeno in parte, a realizzare i propri intenti. Con Avengers – Infinity War, i fan stati in grado di vedere la conseguenza delle azioni di Thanos: devastando la popolazione sulla terra, il titano ha confermato di essere un cattivo.

A Few Good Men

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Codice d’onore è un capolavoro apprezzatissimo dal pubblico e dalla critica. Nel film vediamo Jack Nicholson che mette in scena uno dei suoi migliori personaggi: il colonnello Nathan Jessep.

Jessep è un cattivo perché – come spiega lui stesso nell’iconico monologo – si trova costretto a fare scelte difficili. Proprio per questo motivo, Nicholson veste i panni di un cattivo estremamente comprensibile e compatibile anche agli occhi dello spettatore più pacifista.

Watchmen

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In Watchmen, Ozymandias è l’uomo più intelligente del mondo e sa che la guerra sta arrivando. Inoltre, crede che l’unico modo per prevenirla sia rivoltare tutti contro quello che sembra essere un nemico comune: il Dottor Manhattan.

Il piano di Ozy causa però la morte di moltissime persone: è un crimine irredimibile, ma sembra essere l’unico modo per impedire la guerra nucleare. È accettabile uccidere milioni di vite per salvarne miliardi? Ozymandias è un cattivo e pensa di sì, ma gli eroi della storia non sono d’accordo.

Una pazza giornata di vacanza

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Una pazza giornata di vacanza è un film degli anni Ottanta ma per la trama resta un classico potente ancora oggi. Nel film, il preside Rooney vuole solo che i suoi studenti vadano a scuola, il suo problema più grande è che Ferris sta saltando la lezione.

Ed Rooney è uno dei cattivi più leggeri di questa lista, ed è molto più caricaturale di altri. In ogni caso, per il contesto in cui è inserito, Rooney si conferma un personaggio cattivo, seppur mosso da ottime intenzioni.

Chi sono i Vendicatori in attività dopo Avengers: Endgame?

Chi sono i Vendicatori in attività dopo Avengers: Endgame?

Lo snap di Thanos ha sterminato metà della vita dell’universo, riducendo anche drasticamente il numero di supereroi che proteggevano la Terra. Anche se gli eroi sopravvissuti sono riusciti alla fine a sistemare le cose, hanno dovuto pagare un prezzo terribile. Sia Vedova Nera che Iron Man si sono sacrificati per sconfiggere Thanos, mentre Steve Rogers ha deciso di rivendicare una vita dal sapore alla “e vissero per sempre felici e contenti” viaggiando indietro nel tempo per stare con la sua amata Peggy Carter. Altri sembrano essersi nascosti, tra cui Wanda Maximoff diventata Scarlet Witch, mentre non ci sono state notizie riguardo alla versione bianca di Visione. Thor ha lasciato la Terra con i Guardiani della Galassia, e anche Captain Marvel sembra essere tornata tra le stelle.

I titoli di punta della Fase 4 come The Falcon and the Winter Soldier e Hawkeye mostrano che alcuni eroi stanno ancora lavorando per combattere il crimine e la malvagità, ma viene da chiedersi chi ancora possa essere effettivamente considerato Vendicatore. Ecco quindi tutti i supereroi confermati della Fase 4 del MCU che stanno ancora operando sulla Terra dopo Avengers: Endgame – dimostrando quanto sia vulnerabile il pianeta in questo momento.

Chi sono i Vendicatori rimasti?

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La Terra non è affatto indifesa se una minaccia come Thanos dovesse arrivare senza preavviso; tuttavia, i supereroi che sono ancora in attività non hanno la stessa capacità di reazione che contraddistingueva i Vendicatori al loro apice, poiché gli eroi rimasti hanno al momento altri precisi interessi: risolvere i loro conflitti interiori e ripulire il mondo dal crimine e i villain che lo abitano.

Per esempio, Sam Wilson e Bucky Barnes sono ora amici intimi dopo aver sconfitto i Flag-Smashers, mentre Okoye e i Wakandiani stanno per affrontare alcune difficoltà a causa dell’assenza di T’Challa. Ant-Man e Wasp affronteranno presto uno dei più grandi cattivi del MCU, Kang il Conquistatore, e Doctor Strange sarà più che occupato a proteggere la realtà da Spider-Man e Scarlet Witch. Allo stesso tempo, Wong sta divenendo l’equivalente di Nick Fury nella Fase 4, radunando nuovi eroi per le future battaglie. E sulla stessa linea, i Vendicatori originali come Hulk, Occhio di Falco e War Machine sono ora i mentori di una nuova generazione di Vendicatori. Infine, Nick Fury ha tecnicamente lasciato il pianeta, ma la sua influenza sulla Terra può ancora essere percepita mentre si occupa degli Skrull.

Ant-Man

Ant-Man-Avengers Vendicatori

Scott Lang è stato il motivo diretto per cui il Blip si è interrotto definitivamente, dal momento in cui è fuggito dal Regno Quantico e ha ideato il piano di viaggio nel tempo dei Vendicatori. Non è chiaro se il mondo sappia effettivamente che il viaggio nel tempo è stato utilizzato alla fine del Blip: certamente i Vendicatori hanno finto che Capitan America morisse piuttosto che far sapere al pubblico che ha viaggiato indietro nel tempo. Il contributo di Ant-Man, dunque, potrebbe non essere esposto e raccontato nei particolari; tuttavia, è ragionevole supporre che abbia continuato la sua carriera di supereroe a casa, a San Francisco, dove si starà divertendo anche a passare del tempo di qualità con sua figlia, ora più grande, Cassie Lang.

Black Panther

black-panther vendicatori

Senza dubbio il Wakanda ha sofferto terribilmente l’assenza di Black Panther, anche perché le loro scorte di erbe a forma di cuore erano state distrutte da Killmonger. Il primo episodio di The Falcon & The Winter Soldier ha rivelato che i confini nazionali sono crollati durante il Blip, ed è probabile che anche la nazione precedentemente isolazionista di Wakanda sia stata profondamente colpita da ciò. Anche se l’attore di Black Panther Chadwick Boseman è tristemente scomparso e la Marvel ha già confermato che non riprenderanno il ruolo di T’Challa, non si sa ancora come verrà spiegata la sua assenza in Black Panther: Wakanda Forever e il suo personaggio potrebbe benissimo essere inserito comunque nel MCU, ma non sullo schermo. Per ora, si potrebbe dire che T’Challa è attivo fino a quando in Black Panther: Wakanda Forever descriveranno con esattezza cosa gli sia successo. Nel futuro sequel, sua sorella Shuri è una delle candidate a diventare la protettrice sia del Wakanda che della Terra.

Doctor Strange

Doctor Strange nel Multiverso della Follia film 2022

Potrebbe non essere ancora lo Stregone Supremo, ma Stephen Strange è sicuramente tornato ai suoi doveri insieme ai Maestri delle Arti Mistiche. Ciò significa che probabilmente sta ancora una volta proteggendo il Sanctum Sanctorum di New York, collaborando con i suoi colleghi stregoni per difendere il mondo dalle minacce extradimensionali. Sfortunatamente, il loro lavoro è stato reso molto più difficile dopo Avengers: Endgame, perché la distruzione della Pietra del Tempo significa che Doctor Strange ha perso la sua più grande arma (almeno temporaneamente). Doctor Strange è forse il supereroe più attivo nella Fase 4, che ha dovuto aiutare Peter Parker nel gestire il conflitto multiversale da lui causato, durante Spider-Man: No Way Home e proteggendo il multiverso da minacce come il Barone Mordo, America Chavez e Scarlet Witch in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Wong

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Se c’erano dubbi sul ruolo di Wong tra i Vendicatori prima della Fase 4, Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli ha confermato che il Maestro delle Arti Mistiche è uno dei membri fondamentali degli Eroi più forti della Terra, in seguito agli eventi della Saga dell’Infinito. Wong è stato in contatto con l’Abominio, Capitan Marvel e Bruce Banner, e ha accolto Shang-Chi e Katy nei Vendicatori subito dopo la loro prima avventura da supereroi. E’ divenuto letteralmente il tassello fondamentale del gruppo di Vendicatori nel momento in cui ne hanno avuto più bisogno, e sicuramente avrà un ruolo importante quando i Vendicatori dovranno riunirsi ufficialmente per la prima volta dopo Avengers: Endgame.

Falcon / Captain America

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Sam Wilson è stato bollato come fuorilegge quando si è schierato con Steve Rogers durante gli eventi di Captain America: Civil War, ma è stato poi graziato a seguito al suo coinvolgimento nella battaglia finale contro Thanos in Avengers: Endgame. Falcon tornò immediatamente in servizio attivo nella United States Air Force, viaggiando per il mondo in missioni segrete volte a neutralizzare gruppi terroristici e cercare di riportare un po’ di stabilità nel mondo post-Blip. Anche se a malincuore, Falcon si riunì con Bucky Barnes per affrontare i Flag-Smashers e John Walker con l’improbabile aiuto del Barone Zemo e Sharon Carter aka il Power Broker. I suoi sforzi furono ben ricompensati, in quanto divenne ufficialmente il successivo Capitan America, con tanto di scudo di Steve Rogers e una tuta all’avanguardia realizzata dai Wakandiani.

Hawkeye

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Clint Barton si è ritirato ancora una volta dalla vita da supereroe per trascorrere del tempo con la sua famiglia ma, come egli più di ogni altro Vendicatore sa, la pace non dovrebbe mai essere inclusa nei propri piani. La serie Hawkeye Disney+ nel 2021 ha introdotto il personaggio di Kate Bishop di cui Clint, in maniera del tutto improvvisata, ne è diventato mentore. Il loro inaspettato sodalizio in Hawkeye ha chiamato a sé anche nuove minacce, tra cui Echo, Yelena Belova, lo Spadaccino, e nientemeno che Kingpin stesso, ovvero tutti coloro che dovrebbero fare future apparizioni nel MCU. Con l’avanzare dell’età ed essendo ormai diventato sordo da un orecchio, Clint Barton continuerà a cercare di raggiungere un pensionamento definitivo con i suoi cari, forse in modo permanente ora che Kate Bishop vorrà cercare di ricalcare le sue orme.

Nick Fury

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Nick Fury non è stato veramente attivo da dopo la caduta dello SHIELD in Captain America: The Winter Soldier. Tuttavia, ha tenuto traccia dei Vendicatori nel corso degli anni, e si è unito allo SWORD qualche tempo prima degli eventi di Spider-Man: No Way Home. Samuel L. Jackson riprenderà il suo ruolo di padre fondatore dei Vendicatori nella serie Disney+ Secret Invasion, dove dovrebbe proteggere la Terra in segreto; anche il braccio destro di Fury, la Maria Hill di Cobie Smulders, farà ritorno nella serie.

The Hulk

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Riuscendo a fondere le sue due identità nella versione Smart Hulk dopo aver trascorso diciotto mesi in un laboratorio Gamma durante il Blip, lo status quo di Hulk, alias Bruce Banner, è cambiato notevolmente. Hulk è diventato il supereroe più importante della Terra durante quel periodo di cinque anni, come si può vedere da una scena eliminata di Avengers: Endgame, e si è beato della sua ritrovata celebrità. Sfortunatamente, Hulk ha subito un grave infortunio quando ha usato il Guanto dell’Infinito per ripristinare metà della vita nell’universo, e lo sbalzo di potenza ha distrutto il suo braccio destro. La scena post-credits di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli ha rivelato che Bruce Banner è tornato alla sua forma completamente umana, ma il mistero di come ci sia riuscito non troverà risposta fino all’uscita di She-Hulk, in cui vedremo Banner come mentore di Jennifer Walters, prossima supereroina con poteri gamma del MCU.

Spider-Man

La partecipazione di Spider-Man nella battaglia finale di Avengers: Endgame sembrava essere decisiva per la sua reputazione, ma purtroppo l’Uomo Ragno è stato manipolato dalle illusioni di Mysterio in Spider-Man: Far From Home e poi incolpato di una serie di attacchi terroristici in Europa, con la sua identità pubblica rivelata per gentile concessione di J. Jonah Jameson. Il desiderio di Spidey di disfare tutto questo è ciò che ha portato ai cataclismatici eventi del multiverso di Spider-Man: No Way Home, in cui Peter Parker ha affrontato i suoi più grandi nemici da universi alternativi e alla fine ha dovuto sacrificare la vita come la conosceva.

Ora che vive da solo e nessuno conosce la sua vera identità, Spider-Man è sul punto di affrontare un viaggio da eroe senza precedenti nel MCU. Happy Hogan ha confermato di conoscere ancora Spider-Man anche senza conoscere Peter Parker, quindi i poteri di Doctor Strange chiaramente non hanno cancellato il suo status di supereroe attivo. È anche possibile che Peter Parker possa diventare più indipendente come supereroe e forse entrare in contatto con cattivi di proprietà di Sony come Venom e Morbius.

War Machine

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War Machine potrebbe essere il Vendicatore più potente della Terra, avendo ricevuto un sostanziale aggiornamento durante il Blip. La sua armatura Iron Patriot è potenzialmente più avanzata di qualsiasi armatura di Iron Man che Tony Stark abbia mai progettato, e la Marvel ha lasciato intendere che ha avuto inoltre accesso alla tecnologia aliena per gentile concessione dei Guardiani della Galassia.

Secondo la Marvel, la macchina da guerra post-Blip è progettata per affrontare letteralmente gli eserciti e diversi concept art ci mostrano alcuni dettagli che potrebbe presentare, come razzi aggiuntivi o simil-armi energetiche incorporate. Inoltre, dati i colori patriottici di Rhodey, tutto questo è probabilmente ancora sotto l’egida dell’esercito americano. Nella Fase 4, Rhodey sarà la star di Armor Wars, dove potrebbe combattere diversi emulatori di Iron Man e forse fare da mentore a Riri Williams alias Ironheart.

Wasp

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Hope Van Dyne era in fuga per aver violato gli Accordi di Sokovia prima di essere cancellata dall’esistenza, e non è chiaro se le sarà stata concessa la stessa grazia di cui hanno goduto altri che si sono uniti alla battaglia contro Thanos. La famiglia Pym non era ricercata per una diretta violazione degli Accordi di Sokovia, ma piuttosto perché aveva messo a disposizione di Scott Lang dei miglioramenti tecnologici illegali; il padre di Hope, Hank, potrebbe non essere stato disposto a scendere a patti anche con l’offerta di una tregua. Anche se Hope dovesse ancora essere una fuorilegge, è sicuro che continuerà a vestire i panni di Wasp per Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

Winter Soldier

A Bucky Barnes è stata concessa la grazia per la sua partecipazione alla battaglia finale di Avengers: Endgame, ma The Falcon and the Winter Soldier  ha rivelato che ci sono delle condizioni che deve impegnarsi a rispettare, inclusa una regolare osservazione psicologica, dato che il Soldato d’Inverno sta ancora lottando per essere redento dopo tutti i suoi misfatti. Fortunatamente per lui, Sam Wilson è lì per sostenerlo; non si sa se Bucky Barnes avrà un nuovo soprannome che corrisponda al titolo di Capitan America di Sam Wilson, ma sicuramente si unirà alla battaglia se i Vendicatori ne avranno bisogno.

Okoye

Okoye ha apparentemente assunto le redini degli affari internazionali del Wakanda. Ha guidato la missione per recuperare il Barone Zemo dopo che Sam Wilson e Bucky Barnes lo hanno fatto evadere di prigione in The Falcon and the Winter Soldier, portandolo alla Zattera. Con la scomparsa di T’Challa, ci si aspetta che Okoye abbia un ruolo ancora più importante che guidare la Dora Milaje; si pensa che potrebbe assumere il mantello di Black Panther in Black Panther: Wakanda Forever e ci si aspetta anche che sia la protagonista del prossimo show Disney+ incentrato sul Wakanda. E considerando che è stata al fianco di Capitan Marvel, War Machine, Rocket Raccoon e Nebula tra gli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, il suo ruolo di stratega nei Vendicatori non è destinato a scomparire.

Chi sono i prossimi Vendicatori, dopo Endgame?

Oltre al possibile ritorno dei restanti Vendicatori originali, una futura formazione dei Vendicatori per la Fase 5 potrebbe includere molti nuovi volti: personaggi indipendenti come Shang-Chi, She-Hulk, Moon Knight, Monica Rambeau, Sersi, e Jane Foster sono infatti probabili candidati per una prossima iterazione degli eroi della Terra. Inoltre, la giovane generazione del MCU, tra cui Kate Bishop, America Chavez, Kamala Khan, Elijah Bradley, Cassie Lang, Kid Loki e Tommy e Billy Maximoff, dovrebbe dare vita alla squadra dei Giovani Vendicatori. Yelena Belova, Abominio e il Barone Zemo sono invece in lizza per il team dei Thunderbolts o dei Dark Avengers. I Vendicatori della Costa Ovest potrebbero essere fondati da Occhio di Falco e Visione (nella sua versione bianca), mentre Doctor Strange, Blade e Moon Knight potrebbero dedicare le loro risorse alla formazione dei Figli della Mezzanotte. Tutto questo per dire che ciascuna di queste formazioni potrebbe riunirsi ed assumere il titolo di Vendicatori ogni volta che un cattivo simile a Thanos è pronto a minacciare la Terra.

Il MCU potrebbe avere più squadre di Vendicatori dopo la Fase 4

Poiché ci sono così tanti possibili schieramenti di eroi nel MCU, è abbastanza certo che la Fase 4 e 5 ci mostrerà più squadre di Vendicatori contemporaneamente, anche se non tutte saranno necessariamente valide. La squadra sostitutiva dei Vendicatori Oscuri di Val è lungi dall’essere completa, ma l’MCU sembra propendere per essa o per i Thunderbolts come “nuova formazione dei Vendicatori”. Allo stesso modo, il potenziale per un team di Giovani Vendicatori con tutti i suddetti eroi sembra troppo buono per lasciarselo scappare, così come l’opportunità di avere a disposizione un team in stile Nuovi Vendicatori. Anche se i Nuovi Vendicatori dei fumetti Marvel hanno una formazione in costante mutamento, la traiettoria che la Fase 4 ha preso finora potrebbe effettivamente prestarsi bene a questo modello di squadra. Aggiunto al fatto che i Defenders di Netflix e persino gli X-Men potrebbero unirsi presto al MCU, un team-up dei Nuovi Vendicatori sembra quasi inevitabile. Oltre a ciò che la Marvel sta già costruendo riguardo ai  Giovani Vendicatori e ai Vendicatori Oscuri, la Fase 5 del MCU potrebbe vantare un numero significativo di nuovi team che andrebbero a “sostituire” i Vendicatori originali.

Un team Marvel di Avengers tutto al femminile

Ultimo ma assolutamente non meno importante, c’è anche il potenziale per un team di Avengers tutto al femminile da formare nella Fase 5 del MCU, forse la A-Force dei fumetti Marvel che è stata in qualche modo introdotta in Endgame. Data la presunta importanza di Captain Marvel nel plasmare il futuro del MCU, si potrebbe far largo una lunga lista di eroine in grado di impostare la rotta per una squadra di Vendicatori tutta al femminile: Captain Marvel, Monica Rambeau, Shuri, Okoye, Mighty Thor di Jane Foster, Lady Sif, Valchiria, She-Hulk, Yelena Belova, Gamora, Nebula, Sersi, e Wasp, solo per nominarne alcune. Data questa impressionante gamma di straordinarie eroine che il MCU potrebbe includere, una squadra femminile di Vendicatori è quasi un requisito imprescindibile per la Fase 5.

The Umbrella Academy 3 stagione: quando esce, trama, cast e streaming

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Netflix ha annunciato oggi The Umbrella Academy 3, l’attesa nuova terza stagione della serie di successo The Umbrella Academy. Il cast pronto a riprendere i loro ruoli include Ellen Page, Tom Hopper, David Castaneda, Emmy Raver-Lampman, Robert Sheehan, Aidan Gallagher, Justin H. Min, Ritu Arya e Colm Feore. Steve Blackman (Fargo, Altered Carbon) tornerà come showrunner e produttore esecutivo.

I produttori esecutivi della terza stagione insieme a Blackman includono Jeff F. King (EPID), Mike Richardson (EP), Keith Goldberg (EP), Jesse McKeown (EP), Gerard way (Co-EP) e Gabriel Bå (Co-EP). L’ordine della terza stagione include 10 episodi di un’ora e sarà prodotto da IJCP, una divisione di Universal Studio Group, per Netflix. La produzione inizierà a febbraio a Toronto, in Canada. La seconda stagione di The Umbrella Academyche ha conquistato pubblico e critica è stata presentata in anteprima il 31 luglio 2020.

The Umbrella Academy 3: quando esce e dove vederla in streaming

The Umbrella Academy 3 in streaming uscirà il 22 Giugno 2022 su Netflix.

The Umbrella Academy 3 uscita streaming

The Umbrella Academy 3: trama e cast

Dopo aver evitato la catastrofe nel 1963, l’Umbrella Academy torna a casa nel presente con la convinzione di aver sventato l’apocalisse iniziale e di aver risolto il problema della linea temporale una volta per tutte. Ma dopo festeggiamenti di breve durata, il gruppo si rende conto che le cose non sono per niente come le aveva lasciate. Entra in scena la Sparrow Academy. Geniali, eleganti e affettuosi come degli iceberg, gli Sparrow affrontano immediatamente gli Umbrella in un violento scontro che finisce per essere la preoccupazione minore. Tra sfide, perdite, sorprese e un’entità distruttiva non identificata che scatena il caos nell’universo (situazione che potrebbero aver provocato loro stessi), ora dovranno riuscire a convincere la nuova e forse migliore famiglia del padre ad aiutarli a risolvere il problema causato dai nuovi arrivati. Ce la faranno a tornare alle loro vite pre-apocalittiche? O forse questo mondo rivelerà qualcosa di più di un semplice intoppo nella linea temporale?

The Umbrella Academy 3 cast

Netflix ha annunciato i primi nomi del cast di The Umbrella Academy 3 che sono Justin Cornwell, Britne Oldford, Genesis Rodriguez, Cazzie David e Jake Epstein che si uniscono al cast.

  • JUSTIN CORNWELL (Jingle Jangle: A Christmas Journey, I Am the Night) interpreterà MARCUS, Sparrow # 1. Un affascinante, cesellato, colosso. Onesto, virtuoso ed esigente, Marcus tiene unita la famiglia. Grazioso ma letale, calcolato ma compassionevole, è tanto intelligente quanto forte. Marcus è disciplinato, razionale e in controllo. Trasuda fiducia e leadership senza mai dover alzare la voce.
  • JUSTIN H. MIN (Dopo Yang, The Umbrella Academy) interpreterà BEN, Sparrow # 2. Questo non è il dolce Ben che conosciamo e amiamo. Questo Ben è un tattico machiavellico, avvolto in un bel corpo da ragazzo con un calamaro interno rimbombante. Malvagio, pragmatico e iper-vigile: Ben è determinato a ottenere il suo status di leader a tutti i costi.
  • BRITNE OLDFORD (The Path, Hunters) interpreterà FEI, Sparrow # 3. Fei vede il mondo in un modo speciale. Si presenta come un misantropo che preferirebbe essere solo piuttosto che passare anche un secondo con te. Ma a dire la verità, Fei vorrebbe avere un’amica. Il più delle volte, Fei è la persona più intelligente nella stanza e disposta a risolvere le cose. Ma se la incontri non c’è modo di voltarsi indietro perché Fei non si fermerà finché il lavoro non sarà finito.
  • JAKE EPSTEIN (Designated Survivor, Suits) interpreterà ALPHONSO, Sparrow # 4. Anni di lotta al crimine hanno lasciato sul suo viso e sul suo corpo innumerevoli ricordi visivi delle sue battaglie. Per compensare, Alphonso è armato di un senso dell’umorismo caustico e pungente. L’unica cosa che gli piace di più che picchiare verbalmente chiunque sia abbastanza sciocco da prenderlo in faccia, è una buona pizza e una confezione da sei di birra.
  • GENESIS RODRIGUEZ (The Fugitive, Big Hero 6) interpreterà SLOANE, Sparrow # 5. Una romantica e sognatrice che sente una chiamata cosmica superiore, lasciandola desiderosa di vedere il mondo e vivere una vita oltre la sua educazione. Ma gli obblighi verso la sua famiglia tengono Sloane legata all’Accademia, così come la sua paura di oltrepassare il confine familiare. Ma Sloane ha dei piani … e un giorno potrebbe essere abbastanza coraggiosa da metterli in pratica.
  • CAZZIE DAVID (86 anni, autrice best-seller del New York Times di “No One Asked for This”) interpreterà JAYME, Sparrow # 6. Jayme è un solitario nascosto sotto una felpa con cappuccio. Non dice molto perché non deve. Jayme ha un ringhio da paura. Dai un’occhiata e attraverserai la strada per evitare ciò che segue. Intelligente e affilata come un coltello, trascorre la maggior parte del suo tempo con Alphonso, il suo unico amico.
  • EXISTENTIAL DREAD INDUCING PSYKRONIUM CUBE (Newcomer) interpreterà CHRISTOPHER, Sparrow # 7. Christopher è un cubo telecinetico di origine sconosciuta. Può trasformare la stanza in un gelido freddo e indurre una paura paralizzante. Agisce come l’oracolo consultato dai Passeri che fornisce consigli incredibili e funge da mediatore familiare. Affidabile, leale ed è trattato dai Passeri come qualsiasi altro fratello, Christopher è una forza da non sottovalutare.

In The Umbrella Academy 3 protagonisti sono Vanya Hargreeves / Violino Bianco / Numero Sette (stagioni 1-in corso), interpretata da Ellen Page, Luther Hargreeves / Numero Uno / Spaceboy (stagioni 1-in corso), interpretato da Tom Hopper, Diego Hargreeves / Kraken / Numero Due (stagioni 1-in corso), interpretato da David Castañeda, Allison Hargreeves / Voce / Numero Tre (stagioni 1-in corso), interpretata da Emmy Raver-Lampman, Klaus Hargreeves / Medium / Numero Quattro (stagioni 1-in corso), interpretato da Robert Sheehan, Numero Cinque / Il ragazzo (stagioni 1-in corso), interpretato da Aidan Gallagher, Cha-Cha (stagioni 1-in corso), interpretata da Mary J. Blige, Hazel (stagioni 1-in corso), interpretato da Cameron Britton, Leonard Peabody / Harold Jenkins (stagione 1), interpretato da John Magaro, Pogo (stagioni 1-in corso), interpretato da Adam Godley, Reginald Hargreeves / Il Monocolo (stagioni 1-in corso), interpretato da Colm Feore e Ben Hargreeves / The Horror / Numero Sei (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretato da Justin H. Min.

Jaden Smith: 10 cose che non sai sull’attore

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Jaden Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Jaden Smith è uno di quegli artisti completi, in grado di saper fruttare le sue abilità di attore, cantante e ballerino senza risultare mai insoddisfacente. L’artista, infatti, ha iniziato la sua carriera di attore quando era ancora un bambino, passando dalla recitazione al canto e riuscendo a sfondare e fare successo anche in quel campo.

Ecco, allora dieci cose da sapere su jaden Smith.

Jaden Smith: i suoi film

1. I film e la carriera. L’attore e cantante ha iniziato ha lavorare nel mondo della recitazione al fianco di suo padre Will Smith grazie a La ricerca della felicità (2006). In seguito, ha continuato a partecipare come attori in diversi film, come Ultimatum alla Terra (2008), con Keanu Reeves, The Karate Kid –La leggenda continua (2010), After Earth (2013), Stìkate Kitchen (2018) e Life in a Year (2019).

2. Ha lavorato in diverse serie TV. Nel corso della sua carriera attoriale, Smith ha partecipato anche a diverse serie tv. Infatti, ha debuttato nel mondo della recitazione con All of Us (2003-2006), per poi apparire in Zack & Cody al Grand Hotel (2008) e The Get Down (2016-2017). Inoltre ha preso parte anche nel film tv Brothers in Atlanta (2016).

3. È anche doppiatore e produttore. Nel corso della sua carriera, il giovane attore e cantante ha svolto diverse attività, come il doppiatore e il produttore. Infatti, ha prestato la propria voce per la serie Netflix Neo Yokio (2017-2018). In quanto produttore, invece, ha partecipato (in qualità di produttore esecutivo) alla realizzazione del documentario The Father Complex (2019).

Jaden Smith oggi

Jaden Smith è su Instagram

4. Ha un profilo molto seguito. L’attore ha un account personale che è seguito da qualcosa come 18,4 milioni di persone. Sulla sua bacheca sono molte le foto che lo ritraggono protagonista dei suoi progetti lavorativi, tra recitazione e canto. Al di fuori dell’ambito dello spettacolo, Smith pubblica spesso anche immagini relative alla sua quotidianità, con momenti di svago in compagnia di amici o colleghi. Seguendolo si può dunque rimanere sempre aggiornati sulle sue attività.

Jaden Smith: la sua fidanzata

5. La sua ex ha ispirato molte sue canzoni. Dal 2015 al 2017 Smith è stato legato a Sarah Snyder. Come noto, la ragazza è stata fonte di ispirazione per diverse delle canzoni presenti nell’album di debutto come cantante di Smith, Syre. I due, tuttavia, si sono poi lasciati e secondo alcune voci la rottura è stata causata da reciproci tradimenti. Nel 2018, Smith ha poi dichiarato di essere bisessuale e di avere una relazione con il rapper Tyler, the CreatorQuest’ultimo, tuttavia, negato la relazione e ancora oggi non è chiaro se Smith scherzasse o meno.

Jaden Smith in Karate Kid

6. Si è allenato molto. Per interpretare Dre Parker, protagonista del nuovo film di Karate Kid, dove divide la scena con il celebre Jackie Chan, l’attore si è dovuto sottoporre a tre mesi di duri allenamenti affinché potesse realizzare da sé le scene d’azione presenti nel film. Egli, in particolare, si è naturalmente addestrato nelle arti marziali, raggiungendo un buon livello di conoscenza ed applicazione di queste. Lo stesso Chan, esperto maestro di arti marziali, si è detto impressionato dalla capacità di apprendimento del giovane Smith.

Jaden Smith in After Earth

7. È la seconda volta che lavora con il padre. Nel film fantascientifico After Earth, Smith collabora per la seconda volta con suo padre Will Smith, i quali interpretando anche in questo caso i ruoli di padre e figlio. Come noto, la prima volta in cui si è verificato ciò è stata per il film La ricerca della felicità (2006), film in cui interpretavano, infatti, un padre e un figlio.

jaden smith

Jaden Smith: oggi è un cantante

8. Ha iniziato con Justin Bieber. Dopo una promettente carriera di attore, nel 2010 Jaden ha cominciato a lanciarsi nel mondo della musica, affiancando Justin Bieber per Never Say Never. Se nel 2012 ha pubblicato il suo primo mixtape, nel 2016 ha pubblicato il suo primo album, Syre. Successivamente ha pubblicato diversi brani singoli e, nel 2018, ha annunciato che avrebbe aperto diversi concerti, come quelli di J. Cole. Nel 2019 ha pubblicato il suo secondo album, Erys, mentre nel 2020 ha rilasciato il singolo Cabin Fever a cui fa seguito il mixtape CTV3: Cool Tape Vol.3.

9. Suo padre è stata una sua influenza. Il giovane attore e cantante ha ammesso che tra gli artisti che lo hanno influenzato stilisticamente in ambito musicale, oltre a Kurt Cobain e Kayne West, c’è anche suo padre: egli, infatti, aveva iniziato la propria carriera proprio con la musica, finendo poi per lavorare nel mondo della recitazione. In alcuni brani rap del giovane Smith si possono infatti ritrovare sonorità che ricordano quelle di alcuni dei brani del padre.

Jaden Smith: età e altezza

10. Jaden Smith è nato l’8 luglio del 1998 a Malibu, in California. La sua altezza complessiva corrisponde a 170 centimetri.

Fonti: IMDb, Ranker

Ambulance: recensione del nuovo film di Michael Bay

Ambulance: recensione del nuovo film di Michael Bay

Reduce dall’esperienza di 6 Underground, un blockbuster pensato per gli schermi ridotti di Netflix, l’esplosivo regista Michael Bay torna al cinema con un nuovo progetto che sin dalla sua idea di base si presenta a lui congeniale. Si tratta di Ambulance, thriller d’azione nonché remake dell’omonimo lungometraggio danese del 2005. Bay raccoglie la storia alla base di questo per rielaborarla in un film fortemente calato nell’immaginario culturale statunitense e all’interno dei canoni del genere di cui è tra i più maggiori esponenti (nel bene o nel male). Prende così vita un nuovo adrenalinico ed esplosivo capitolo del cinema di Bay, il quale però anche stavolta pecca nel voler spingere troppo in là il film.

Tutto parte dal suo protagonista di turno, ovvero Will Sharp (Yahya Abdul-Mateen II), reduce di guerra il quale nel momento del bisogno si vede abbandonato dal Paese per cui ha rischiato la vita. Bisognoso di denaro, egli è costretto a rivolgersi al fratello Danny (Jake Gyllenhaal), il quale vanta una lunga carriera da rapinatore. Se vuole i soldi di cui ha bisogno, Will dovrà dargli una mano a compiere un ultimo colpo. Le cose, naturalmente, si metteranno da subito male e per i due Sharp l’unica via di fuga è un’ambulanza presente sul luogo del crimine. All’interno di questa, però, si trovano l’infermiera Cam Thompson (Eiza González) ed un poliziotto ferito. Ognuno di loro ha le ore contate, ma prima dovranno riuscire a seminare le forze dell’ordine alle loro calcagna.

L’ambulanza come luogo del conflitto

Come accennato, con Ambulance Bay sembra voler andare a smentire una delle critiche che più frequentemente vengono rivolte ai suoi film: sceneggiature e personaggi inconsistenti. Difficile dare torto a queste affermazioni e lo stesso Bay non ha mai nascosto di dedicare tutto sé stesso all’azione, agli effetti speciali e ad esplosioni il più strabilianti possibile. Con Ambulance egli sembra però interessato anche ad affrontare alcuni aspetti sociali sempre attuali negli Stati Uniti. Il reduce di guerra abbandonato e deluso dal suo stesso Paese è ormai grossomodo un archetipo già più volte affrontato e che fa anche qui capolino, in realtà giusto per fornire al protagonista una serie di motivazioni utili allo svolgersi della vicenda.

Questo sembra il massimo che Bay e lo sceneggiatore Chris Fedak possono fare per rendere il personaggio di Will il meno piatto possibile. Una volta che il meccanismo e l’ambulanza in questione sono entrati in moto, si passa infatti all’azione pura e cruda. D’altronde, sarebbe sbagliato chiedere qualcosa di troppo diverso a Bay rispetto a ciò per cui egli è noto ed ha passione. È però anche vero che nel momento in cui ha inizio l’inseguimento e con esso l’azione, il regista si lascia ad andare ad alcuni eccessi e digressioni che rischiano di spezzare tanto l’interesse quanto la tensione. In molteplici occasioni Bay fa ad esempio assumere alla sua macchina da presa l’occhio che può avere un drone, facendogli dunque compiere acrobazie e movimenti fin troppo vertiginosi.

Se per certi punti di vista può essere una trovata interessante, più facilmente diventano questi momenti di distrazione, che allontanano dal cuore del racconto. Tutto ciò che conta avviene infatti proprio dentro l’ambulanza, con buona pace delle scene esterne ad essa. In quanto spazio limitato, il mezzo costringe i protagonisti a confrontarsi tra di loro, facendo emergere il tema della fratellanza tra i due protagonisti, il quale seppur non dotato di chissà che profondità di sguardo, si rivela un espediente interessante ai fini del racconto. L’interno dell’ambulanza, allo stesso tempo, permette di generare quella certa claustrofobia che arricchisce la tensione ricercata da Bay.

Ambulance recensione film

Ambulance: la recensione del film

Era tuttavia difficile immaginare un film unicamente ambientato all’interno di questo mezzo, ma le numerose digressioni esterne portano senza dubbio in più occasioni tanto ad uno smorzarsi della tensione quanto ad un eccessivo dilatarsi dell’azione. L’errore più grande, probabilmente, è l’aver puntato su di un’eccessiva quantità di eventi, che hanno portato il film a durare circa due ore e un quarto, senza però che si avvertano sostanziali cambiamenti all’interno del racconto. L’inseguimento occupa la stragrande maggioranza della durata del film ed è una dinamica che inevitabilmente finisce per diventare ripetitiva se non addirittura stancante, dove neanche un montatore esperto come Pietro Scalia può fare molto.

Certo, le interpretazioni dei due protagonisti sono di ottimo livello e fanno il loro all’interno del film, ma sono comunque parte di un tutto fin troppo ricco di eccessi. Volendo sorvolare sulle innumerevoli illogicità di sceneggiatura, il principale difetto di Ambulance è senza dubbio il suo abbandonarsi ad una serie di lungaggini che disperdono tutto il potenziale di base. Fosse durato considerevolmente di meno, è molto probabile che ne avrebbe guadagnato tanto in adrenalina quanto in atmosfera. Un’occasione totalmente sprecata dunque? Nonostante quanto fin qui elencato, se visto senza grandi pretese Ambulance può comunque essere un prodotto godibile, buono per chi ha voglia di staccare per un po’ la spina.

Il Festival di Torino compie 40 anni: prime anticipazioni dell’edizione

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Martedì 22 marzo, nel corso di un incontro con la stampa presso Casa Argentina en Roma, il Direttore del Torino Film Festival Steve Della Casa insieme a Enzo Ghigo e a Domenico De Gaetano – rispettivamente Presidente Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – ha annunciato le linee guida che caratterizzeranno la 40ma edizione.

Voglio innanzitutto ringraziare il mio predecessore, Stefano Francia di Celle e tutta la sua squadra, per lo straordinario lavoro svolto in questi due anni così difficili e il Museo Nazionale del Cinema per la fiducia accordatami – ha dichiarato Steve Della CasaFin da subito la sintonia con il presidente Enzo Ghigo e il direttore Domenico De Gaetano, è stata totale, così come con i vertici della Film Commission Torino Piemonte, nella comune consapevolezza dell’importanza di consolidare ulteriormente la collaborazione e la sinergia tra gli enti del sistema cinema torinese, in ambito artistico così come in ambito industriale. In questo campo stiamo preparando con Gaetano Renda un convegno internazionale sul rapporto tra cinema e sala. La 40ma edizione del Torino Film Festival dovrà essere all’insegna del rinnovamento ma nel solco della tradizione, ritrovare quella vitalità identitaria che per forza di cose nei due anni di pandemia si è persa, tornando a coniugare sperimentazione, cinema popolare e di genere.”

“Gli ultimi due anni del Torino Film Festival sono stati fortemente condizionati dalla pandemia – sottolineano Enzo Ghigo e Domenico De Gaetano, presidente e direttore del Museo Nazionale del Cinema – e questa sarà la prima vera edizione del post-Covid. Per il Museo Nazionale del Cinema, che organizza anche i festival Lovers e CinemAmbiente oltre al TorinoFilmLab, il TFF è una grande vetrina con risonanza nazionale e internazionale, e ancor di più lo sarà quest’anno con l’edizione speciale per il quarantennale. Siamo certi che i contenuti e le proposte artistiche ideate da Steve Della Casa coinvolgeranno la città in una bellissima festa, in linea con i grandi eventi che vedranno Torino protagonista nel 2022”.

E nella direzione indicata da Steve Della Casa va la scelta di dedicare all’attore Malcolm McDowell un omaggio a riconoscimento del suo straordinario apporto al cinema d’autore, al cinema popolare e alle serie tv, e nello spirito delle grandi retrospettive che hanno caratterizzato il Torino Film Festival negli anni.

L’attore sarà ospite del TFF e protagonista di una masterclass condotta da David Grieco, regista di Evilenko, uno dei sei titoli – insieme a Arancia Meccanica di Stanley Kubrick e Caligola di Tinto Brass – che lo stesso McDowell ha scelto come più esemplificativi della sua carriera.

Il 40° TFF sarà un festival più snello. Il programma comprenderà 4 sezioni competitive – Concorso internazionale lungometraggiConcorso documentari internazionali, Concorso documentari ItalianiConcorso cortometraggi italiani -, un Fuori Concorso dedicato alla produzione più interessante dell’anno in corso e alcuni Programmi Speciali.

Tra i Programmi Speciali, sempre nello spirito e nella tradizione del festival, sarà dedicata al western una mini retrospettiva. Saranno proposti 6 titoli, scelti in una rosa di 20, diretti o interpretati da registi e attori cult e presentati in sala da cinefili e studiosi del genere, tra i quali Francesco Ballo e Marco Giusti.  “Questi film caratterizzeranno il TFF per quello che deve tornare ad essere, cioè il luogo geometrico (anche) della cinefilia più estrema” dichiara Steve Della Casa.

Per festeggiare degnamente i 40 anni del Torino Film Festival, inoltre, la serata di apertura – sorprendente e pop al tempo stesso – si terrà al Teatro Regio e sarà trasmessa in diretta.

Ad affiancare il Direttore ci sarà un nuovo Comitato di selezione composto da Giulio Casadei, Antonello Catacchio, Massimo Causo, Grazia Paganelli, Giulio Sangiorgio e Caterina Taricano. Consulenti alla direzione artistica saranno Luca Beatrice, Claudia Bedogni, David Grieco, Luigi Mascheroni, Paola Poli, Alena Shumakova e Luciano Sovena.

La Ragazza della Palude, il trailer e il poster

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La Ragazza della Palude, il trailer e il poster

Le prime immagini e il poster in italiano de La Ragazza della Palude, film diretto da Olivia Newman con Daisy Edgar-Jones, Taylor John Smith, Harris Dickinson, Michael Hyatt, Sterling Macer, Jr. e David Strathairn.

Tratto dall’omonimo romanzo di debutto di Delia Owens che ha venduto più di 8,5 milioni di copie in tutto il mondo, il film sarà solo al cinema da quest’estate, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

La Ragazza della Palude, la trama

Dal romanzo best-seller di Delia Owens nasce un avvincente mistero. La Ragazza della Palude (Where the Crawdads Sing) racconta la storia di Kya, una bambina abbandonata che è cresciuta fino all’età adulta nelle pericolose paludi della Carolina del Nord. Per anni, le voci sulla “ragazza della palude” hanno perseguitato Barkley Cove, isolando la forte e selvaggia Kya dalla sua comunità. Attratta da due giovani della città, Kya si apre a un mondo nuovo e sorprendente; ma quando uno di loro viene trovato morto, è immediatamente indicata come la principale sospettata. Man mano che il caso si sviluppa, il verdetto su ciò che è realmente accaduto diventa sempre meno chiaro, minacciando di rivelare i molti segreti che si nascondono all’interno della palude.

La Ragazza della Palude, il poster

La Ragazza della Palude

Morbius: un personaggio molto atteso è stato tagliato dal film?

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Morbius: un personaggio molto atteso è stato tagliato dal film?

Siamo ormai a poco più di una settimana dall’uscita di Morbius e alcuni dettagli dalle prime proiezioni per la stampa sono arrivate in rete. Morbius non uscirà nelle sale fino al 31 marzo, ma le prime proiezioni si sono svolte in alcune località selezionate durante il fine settimana e alcuni dettagli intriganti hanno ora trovato la loro strada. Quello che segue potrebbe rappresentare SPOILER per il film!

Secondo diverse fonti, Adrian Toomes, alias Avvoltoio, in realtà non appare nel film nonostante sia presente nei trailer. Secondo quanto riferito, il cattivo appare nelle scene post-crediti del film (ce ne sono due, a quanto pare), ma si dice che le sequenze siano completamente diverse da quelle dei promo.

Se questa voce è accurata, Sony Pictures ha chiaramente apportato alcune modifiche significative al film piuttosto tardi nella fase di realizzazione. Comunque, Avvoltoio non sarebbe mai stato una parte importante della trama, ma la sua rimozione suggerisce che lo studio abbia deciso di rendere Morbius di natura più autonoma sminuendo la sua connessione/legami con il franchise di Spider-Man.

Morbius, la trama

Uno dei personaggi più enigmatici e tormentati della Marvel, l’antieroe Michael Morbius, arriva sul grande schermo interpretato dall’attore Premio Oscar® Jared Leto. Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale italiane il 31 marzo 2022. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Ryan Reynolds “approva” la Lanterna Verde tagliata da Justice League

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Ryan Reynolds reagisce alla rivelazione del John Stewart di Wayne T. Carr in Justice League di Zack Snyder. Mentre la Snyder Cut presentava un certo numero di Lanterne Verdi, il piano era quello di introdurre anche John Stewart, con Carr che interpretava l’iconico Cavaliere di Smeraldo.

Questo sarebbe stato il debutto live-action del personaggio, poiché John è stato molto presente nei progetti animati. Nonostante avesse girato scene con lui, la Warner Bros. alla fine ha proibito a Snyder di usare Stewart poiché avevano altri piani per il personaggio, che probabilmente si riferivano a Green Lantern Corps, film annunciato ormai diversi anni fa da WB e mai realizzato.

Tuttavia, nel 2021, Snyder è stato in grado di mostrare, tramite il suo telefono, una ripresa di Carr nel suo costume da Lanterna Verde, prima che l’attore fosse in grado di ricondividere la stessa immagine in HD quest’anno.

Mentre i fan di tutto il mondo hanno condiviso la loro eccitazione nel vedere Carr nei panni di John Stewart, anche un ex attore di Lanterna Verde ha mostrato il suo sostegno. Mentre Ryan Reynolds è meglio conosciuto dai fan dei fumetti come Wade Wilson, alias Deadpool, ha interpretato Hal Jordan nel film Lanterna Verde, che però non è stato molto ben accolto nel 2011. Tuttavia, Reynolds ha dato al post di Carr su Twitter (sotto) un mi piace, e la star di Justice League ha condiviso il suo apprezzamento per l’ex Cavaliere di Smeraldo nella sua storia su Instagram.

https://twitter.com/WayneTCarr/status/1504883227046998019?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1504883227046998019%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fjustice-league-green-lantern-image-ryan-reynolds-reaction%2F

The Fabelmans: rivelati nuovi dettagli sul film biografico di Steven Spielberg

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Parlando con DiscussingFilm, il direttore della fotografia di lunga data di Steven Spielberg, Janusz Kamiński, fornisce maggiori informazioni sulla storia e l’ambientazione di The Fabelmans, dicendo che “È un film molto emozionante che racconta la storia di Spielberg dai sette ai diciotto anni”. Continua dicendo che The Fabelmans analizzerà più a fondo la vita famigliare di Spielberg e ciò che ha portato al suo desiderio di fare film, dicendo: “Si tratta della sua famiglia, dei suoi genitori, degli giochi con le sue sorelle, ma riguarda principalmente la sua passione per creazione di film.” Kamiński afferma che il film sarà un film molto personale, che toccherà cose come “l’amore giovane, il divorzio dei genitori e le prime relazioni formative”, dicendo: “È un film personale molto bello, bellissimo. È molto rivelatore sulla vita di Steven e su chi è come regista.”

The Fabelmans, quello che sappiamo del film

Sebbene Spielberg sia attualmente trai protagonisti della stagione dei premi con West Side Story, il regista è anche impegnato nella realizzazione di The Fabelmans. Mentre i dettagli della trama rimangono nascosti, The Fabelmans è descritto come un progetto semi-autobiografico, che attinge dal periodo in cui Spielberg è cresciuto in Arizona.

Lynch si unisce a un cast che include Michelle Williams, Seth Rogen, Paul Dano, Julia Butters, David Lynch e il nuovo arrivato Gabriel LaBelle. Williams e Dano dovrebbero interpretare personaggi basati sui genitori di Spielberg, mentre si dice che il ruolo di Rogen sia influenzato dallo zio di Spielberg. LaBelle interpreta l’aspirante regista Sammy, un alter ego di Spielberg, mentre Butters interpreta sua sorella, Anne. L’ensemble di The Fabelmans comprende anche Judd Hirsch, Sam Rechner, Oakes Fegley, Chloe East, Jeannie Berlin, Robin Bartlett, Jonathan Hadary e Isabelle Kusman.

Shiloh Jolie-Pitt: 10 cose che non sai sulla figlia di Brad Pitt e Angelina Jolie

Recentemente vista insieme alla madre Angelina Jolie ad alcuni eventi cinematografici, Shiloh Jolie-Pitt ha da subito attirato su di sé innumerevoli attenzioni, non solo per la grandissima somiglianza con i genitori, ma anche per la sua bellezza incantevole. Non è ancora noto quale percorso lavorativo intraprenderà negli anni, ma una certezza c’è già: Shiloh è nata per essere una star.

Ecco 10 cose che forse non sai di Shiloh Jolie-Pitt.

Shiloh Jolie-Pitt: Brad Pitt, Angelina Jolie, i fratelli e le sorelle

1. È la prima figlia naturale della coppia. Come noto, Angelina Jolie e Brad Pitt hanno costruito la loro famiglia tra bambini adottati e altri avuti in seguito alla loro unione. Shiloh Jolie-Pitt è proprio la prima figlia naturale della coppia e crescendo ciò è davvero innegabile. La ragazza ha infatti preso tratti somatici da entrambi i genitori, risultando essere una vera e propria combinazione dei due. Un risultato particolarmente incantevole.

2. Ha diversi fratelli e sorelle. Prima di avere Shiloh, la Jolie aveva adottato nel 2001 un bambino della Cambogia chiamato Chivan Maddox. Nel 2005, invece, Pitt e la Jolie hanno adottato una bambina di sei mesi, originaria dell’Etiopia, di nome Zahara Marley. Nel marzo del 2007, la coppia ha infine adottato Pax Thien, un bambino di tre anni del Vietnam, nato il 29 novembre 2003. Nel luglio del 2008, infine, all’ospedale pediatrico Lenval di Nizza, in Francia, l’attrice ha dato alla luce due gemelli, Knox e Vivienne, un bambino e una bambina. In totale, dunque, Shiloh ha ben tre fratelli e due sorelle, di cui tre adottati e due naturali.

Shiloh Jolie-Pitt: il significato del suo nome e il suo gender

3. Il suo nome ha un significato particolare. Nel corso di un’intervista la Jolie ha rivelato che il nome della sua primogenita naturale cela una drammatica storia famigliare che riguarda proprio i suoi genitori. Prima di avere la Jolie, Jon Voight e Marcheline Bertrand erano infatti in attesa di una bambina, per la quale avevano scelto il nome Shiloh Baptist. Purtroppo, a causa di un aborto spontaneo i due persero la bambina. Dando il nome Shiloh alla sua prima figlia, la Jolie ha dunque voluto rendere omaggio a quella sorella mai avuta.

4. Aveva chiesto di essere chiamata con un nome maschile. Fin da piccola, Shiloh voleva essere chiamata con un nome maschile, perché lei si sentiva un maschio. Quando aveva solo due anni, la bambina chiese ai suoi genitori di chiamarla con un nome maschile, nome che aveva scelto proprio lei. In un’intervista lo stesso Pitt disse: “vuole essere chiamata John o Peter. Quindi noi dobbiamo chiamarla John. Se proviamo a dire “Shi, vuoi…” ci interrompe e io mi correggo, dicendo “John, vuoi un po’ di succo all’arancia?”, solo allora mi risponde”.

5. Di recente ha indossato nuovamente abiti femminili. Dopo anni in cui si era mostrata con abiti e acconciature maschili, Shiloh ha scelto di recente di apparire invece con un abito femminile. L’occasione è stata la premier californiana del film Eternals. Qui la ragazza, accanto alla madre, ha sfilato sul red carpet indossando lo splendido abito indossato dalla Jolie in occasione dei premi Oscar del 2014. La cosa ha mandato in confusione molti, facendo pensare che Shiloh fosse tornata sui suoi passi circa il cambiamento di genere. La ragazza, in realtà, sembra solo volersi sentire libera di indossare quello che vuole quando vuole.

Shiloh Jolie-Pitt non è su Instagram

6. Non è presente su Instagram. Attualmente sembra che Shiloh non sia presente sul social network Instagram, probabilmente per preservare la propria privacy. Non sappiamo se un domani deciderà di aprire un proprio profilo sulla celebre piattaforma, ma per il momento chi desidera essere aggiornato sulla sua attività può seguire la sua fan page numero uno, seguita da oltre 160 mila persone. Qui vengono pubblicate continuamente immagini a lei relative, grazie alle quali si può rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Shiloh Jolie-Pitt in Maleficent e altri film

7. Le era stato offerto un ruolo nel film. Nel film del 2014 Maleficent, dove la Jolie interpreta la protagonista Malefica, avrebbe potuto anche comparire Shiloh. Alla ragazza, infatti, era stato offerto proprio il ruolo della figlia di Malefica. Lei però preferì non accettare la parte, che fu dunque assegnata alla sorella minore Vivienne. Come noto, quest’ultima è stata l’unica dei bambini presenti sul set a non essere intimidita dal costume indossato dalla madre.

8. Ha però recitato con suo padre. Quando aveva solo due anni Shiloh è comparsa brevemente nel film Il curioso caso di Benjamin Button, dove suo padre Brad Pitt interpreta proprio il protagonista del titolo. Shiloh ha qui il ruolo di Caroline, la figlia di Benjamin e Daisy, interpretata da Cate Blanchett. Caroline da adulta, invece, è interpretata dall’attrice Julia Ormond.

9. Ha partecipato al doppiaggio di un film. Il primo ruolo accreditato di Shiloh è quello di doppiatrice per il film d’animazione Kung Fu Panda 3, dove ha dato voce al personaggio di Shuai Shuai. A volerla per questo ruolo è stata proprio la Jolie, che nel film da voce alla tigre. L’attrice ha raccontato di come inizialmente Shiloh fosse molto timida, ma di essersi poi divertita molto a fare questa esperienza.

Shiloh Jolie-Pitt: età e altezza

10. Shiloh Jolie-Pitt è nata il 27 maggio 2006 a Swakopmund, in Namibia. La sua altezza attuale è di 167 centimetri.

Avatar 2: il primo trailer in testa a Doctor Strange nel Multiverso della Follia

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Sembra che il primo trailer di Avatar 2, previsto per la fine dell’anno, arriverà con Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Il film Marvel Studios è previsto all’inizio di maggio, in sala, e The Ankler riporta che la Disney, che distribuisce anche il film di James Cameron, ha deciso di associare l’uscita di uno dei suoi titoli di punta di quest’anno con l’inizio della promozione del tentacolare progetto del regista di Titanic.

Avatar 2, il film

Avatar 2 debutterà il 16 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

Marisa Tomei vuole tornare nel MCU dopo Spider-Man: No Way Home

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Marisa Tomei vuole tornare nel MCU dopo Spider-Man: No Way Home

Tutti quanti sappiamo ormai che in Spider-Man: No Way Home la Zia May di Marisa Tomei diventa in qualche modo il nuovo Zio Ben. Nel senso in cui la sua morte, per mano di Green Goblin, serve al Peter Parker di Tom Holland per diventare un eroe migliore, una persona adulta.

Sembra però che l’uscita di scena di Tomei dal MCU non sia troppo condivisa dall’attrice che invece vorrebbe trovare il modo di ritornare nell’universo condiviso dopo i fatti di No Way Home: “Oh sì, c’è un multiverso. È vero, in origine faceva parte della segretezza, ora molte persone lo sanno. Ma il fatto era che se qualcuno me lo avesse chiesto, non avrei detto niente – non capisco il Multiverso. Il nostro meraviglioso regista, Jon, e io siamo tipo ‘E quindi, dove sono adesso? Ok, bene, puoi spiegarmelo un’altra volta?’ Mi piacerebbe tornare e farne parte. C’è anche una storia in sospeso da qualche parte. May Parker si collega con Ant-Man – beh, voglio dire, è un personaggio autonomo, ovviamente, ma ci sono più strade da esplorare.” 

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Black Panther: Wakanda Forever sarà migliore del primo, secondo Angela Bassett

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In una recente intervista a The Ellen DeGeneres Show (via THR), Angela Bassett che torna a interpretare la regina madre Ramonda in Black Panther: Wakanda Forever, ha fatto un commento su quello che sarà il film Marvel.

Secondo Bassett: Black Panther: Wakanda Forever sarà meraviglioso. Supererà il primo film, questo posso dirlo!”

Black Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale l’11 novembre 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Batman: quale versione cinematografica è la più accurata rispetto ai fumetti?

Con The Batman nelle sale, i fan hanno fatto la conoscenza di Robert Pattinson nel ruolo del Crociato Incappucciato. A questo proposito, la sua performance è stata oggetto di discussione tra critica e pubblico, che si sono chiesti se possa essere considerata allo stesso livello delle versioni precedenti. Ciò che però non si tiene solitamente in considerazione valutando queste performance è quanto i personaggi interpretati dagli attori siano effettivamente in linea con le rappresentazioni di Batman nei fumetti. Ecco uno sguardo a tutti gli attori che hanno interpretato Batman in live-action, rispetto alle loro controparti dei fumetti, per cercare di identificare la versione più accurata.

Lewis G. Wilson – Batman (1943)

lewsi wilson batman

Lewis G. Wilson fu il primo attore a cimentarsi in un’interpretazione live-action di Batman, indossandone il cappuccio nel 1943. Allora, non era possibile fare alcun confronto con altre versione di Batman al cinema, a differenza di adesso, e sfortunatamente la sua interpretazione non è all’altezza del materiale di partenza.

Wilson aveva un marcato accento di Boston e gli mancava il physique du rôle da supereroe che potesse soddisfare l’immaginazione dei fan. Inoltre, a questa prima versione televisiva di Batman mancava anche molta della complessità che la backstory del Crociato Incappucciato offre al personaggio sulla carta.

Robert Lowery – Batman (1949)

robert lowery batman

Il seguito del film di Lewis G. Wilson del 1949 vide Robert Lowery nei panni di Batman, che sostituì Wilson. Anche se l’aspetto di Lowery nella tuta da pipistrello era più credibile e poteva contare su una spalla, Robin the Boy Wonder, gli mancava ancora molta della complessità e della stratificata storia del personaggio dei fumetti.

Anche in questo caso, si tratta di una performance prematura, con il solo Wilson prima di lui che aveva interpretato il personaggio; tuttavia, considerando la vastità di contributi dei fumetti, è un peccato che non siano state messe in mostra almeno la filantropia e l’abilità investigativa di Batman.

David Mazouz – Gotham (2014)

david mazouz batman

David Mazouz è l’attore più giovane della nostra lista, che ci ha regalato un’interessante versione del pre-Batman e della primissima fase di Bruce Wayne come vigilante di Gotham. Anche se la serie Gotham ha indubbiamente dalla sua parte una forte originalità, analizzando la carriera agli albori di Batman e la collaborazione con Jim Gordon della polizia di Gotham (personaggio apparso nel nel primo fumetto di Batman), si discosta dai caratteri del personaggio dei fumetti.

A parte la sua età, la versione di Gotham di Batman è priva anche della rabbia, dell’incisività e degli aspetti da figura paterna che caratterizzano la versione dei fumetti.

Adam West – Batman (1966)

adam west batman

Forse il Batman televisivo più noto è arrivato nel 1966 con Adam West, famoso per aver dato a Batman e compagnia un aspetto e una reputazione molto più campy di qualsiasi altro attore.

Questo approccio campy certamente non corrisponde ai metodi da detective attento del personaggio dei fumetti, ma la versione di West va comunque elogiata per la cura e il tempo che dedica alla sua affezionata spalla, Robin. Inoltre, è importante sottolineare che pubblico ha certamente apprezzato la possibilità di vedere il Crociato Incappucciato per la prima volta a colori.

George Clooney – Batman & Robin (1997)

george clooney batman

George Clooney è stato un ottimo Bruce Wayne, ma un debole Batman. Aveva sì l’aria da playboy e l’aspetto da miliardario, tuttavia, è forse considerato il meno popolare degli attori di Batman sul grande schermo.

A parte il fatto che la tuta da pipistrello aveva i capezzoli, il che è ormai diventato un meme associato al personaggio, il film presentava anche aspetti campy che richiamavano l’interpretazione di Adam West, anche se non in maniera intenzionale come la versione di quest’ultimo. Batman non poteva nemmeno interpretare il ruolo del padre supereroe perché non c’era abbastanza differenza di età tra Clooney e il Dick Grayson/Robin di Chris O’Donnell.

Iain Glen – Titans (2018)

iain glen batman

Iain Glen è l’attore che ha assunto il ruolo di Bruce Wayne/Batman prima di Robert Pattinson nella serie Titans. Anche se dobbiamo ancora vederlo indossare la tuta da pipistrello, sta sicuramente interpretando al meglio le misteriose e maniacali abilità da detective dell’eroe originale dei fumetti, mentre tiene d’occhio due dei suoi aiutanti Robin (interpretati da Brenton Thwaites e Curran Walters).

Come si evince dalle performance di Clooney e Wilson, l’abito non è tutto nell’interpretazione di Batman, ma l’accuratezza rispetto ai fumetti può essere una chiave vincente e Iain Glen è partito con il piede giusto.

Val Kilmer – Batman Forever (1995)

In Batman Forever è stato Val Kilmer ad indossare il mantello da pipistrello, anche se la sua performance tende a non essere ricordata di frequente tra gli interpreti di Batman.

Nonostante ciò, la performance di Kilmer ha il merito di aver introdotto il Robin di Chris O’Connell e di aver posto l’accento sull’affetto e la protezione di Bruce/Batman nei confronti di Robin. Al di là di questo rapporto con la sua spalla, Batman Forever è ricordato più che altro per i suoi villain.

Warren Christie – Arrowverse (2019)

Warren Christie è stato Batman nell’Arrowverse, in una versione più anziana di Bruce Wayne, simile al personaggio ideato da Ben Affleck ma molto meno violento, ricalcando alcuni dei caratteri fondamentali del Batman dei fumetti.

Possiamo dire che egli ha apportato qualcosa al personaggio che nessun’altra versione live-action di Batman aveva ancora fatto: questa versione di Batman non si è infatti limitata ai confini di Gotham City, ma ha cercato di salvare il mondo in senso generale. Ha anche contribuito a costituire una rete di eroi, tra cui Bat-Wing, il che ha nel complesso rivelato una versione di Batman inedita, al di là della semplice maschera del crociato solitario.

Michael Keaton – Batman (1989) & Batman Returns (1992)

Michael Keaton Batman

Tim Burton ha confezionato una versione di Batman assolutamente in linea con la sua filmografia grottesca e Michael Keaton ha contribuito a darle vita nel migliore dei modi, unendo ironia ed inquietudine nella sua performance.

La solitudine e la concentrazione ossessiva di Keaton hanno fatto funzionare un ritratto del personaggio mai visto prima e che, infatti, venne criticato all’epoca, poiché lontano dall’idea di Bruce come playboy, a cui il pubblico era sempre stato abituato. Ma il vero Bruce è Batman, non il playboy, e Keaton lo ha certamente interpretato al meglio sullo schermo.

Robert Pattinson – The Batman (2022)

The Batman

La maggior parte dei fan di Batman pensava che Robert Pattinson fosse la scelta peggiore per una nuova versione del Crociato Incappucciato ma, all’approdo del film in sala, si sono dovuti immediatamente ricredere, dato che The Batman è stato uno dei film su Batman meglio accolti negli ultimi anni, sia dalla critica che dal pubblico.

Pattinson ci ha riportato a una versione di Bruce ancora in formazione nei panni di Batman, molto simile a quella che ci viene descritta in Year One e The Long Halloween. Anche se Christian Bale aveva precedentemente portato sul grande schermo la genesi del supereroe Batman, la versione di Pattinson ci ha veramente lasciato a bocca aperta, ed è sicuramente più coerente rispetto alla rappresentazione dei fumetti. Dopo la breve parentesi di Batman Begins, Bale ha proseguito nei successivi due capitoli interpretando un Batman più adulto e completo dal punto di vista della formazione, quindi è ancora da vedere se Pattinson riuscirà a superare il lavoro complessivo di Bale nei film futuri.

Christian Bale – The Dark Knight Trilogy (2005–2012)

Christian Bale ha recitato nella più acclamata trilogia sul Crociato Incappucciato ideata per il grande schermo da Christopher Nolan. A questa performance va sicuramente il merito di aver evidenziato il sudore e le fatiche che Bruce ha dovuto affrontare per diventare Batman.

La focalizzazione sul suo dramma interiore, senza un Robin a cui poter esternare i suoi sentimenti, ci ha ricordato la versione dei fumetti vista in The Dark Knight Returns di Frank Miller, piuttosto che il personaggio originario della DC Comics.

Ben Affleck – DCEU (2016–2023)

ben affleck batman

Ben Affleck non ha mai avuto il suo film stand-alone su Batman, ma la sua presenza in Batman vs Superman e The Justice League è stata di fondamentale importanza per l’economia dei film, e hanno riprodotto ogni dettaglio della miniserie a fumetti The Dark Knight Returns.

Ha voluto prendere le distanze da Keaton e Bale per quanto riguarda stazza, potenza fisica e cattiveria. Entra accuratamente nella parte sia nella tuta che nelle “vesti” di Bruce Wayne, con un tormento interiore tangibile che lega il suo destino a quello del Joker di Jared Leto (anche se non ci sarà più possibilità di seguirne gli sviluppi). La sua versione di Batman ritornerà con il prossimo film di Flash nel DCEU.

Kevin Conroy – Batwoman (2019)

Kevin Conroy può essere meglio conosciuto per aver doppiato Batman in diverse occasione, ed è soprattutto ricordato per il lavoro di doppiaggio svolto in Batman: The Animated Series. Conroy ha avuto involtre la possibilità di ritrarre Batman di recente nell’evento crossover dell’Arrowverse, Crisis on Infinite Earths.

Mentre la sua performance live-action rispecchia il Batman della graphic novel Kingdom Come più che la serie originale dei fumetti DC, il suo lavoro sia sullo schermo che come doppiatore lo ha avvicinato più di qualsiasi altra iterazione alla versione di Batman dei fumetti.

Gemma Chan: 10 cose che non sai sull’attrice

Gemma Chan: 10 cose che non sai sull’attrice

Attrice britannica di cinema e televisione, Gemma Chan ha iniziato la propria carriera come modella, per poi affermarsi come interprete partecipando a film di grande successo. Grazie alla notorietà oggi acquisita, l’attrice ha davanti a sé una promettente carriera, venendo già annunciata come interprete di film particolarmente attesi dal pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Gemma Chan.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gemma Chan Max Mara

Gemma Chan: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice debutta al cinema con il film Exam (2009), ma ottiene una prima popolarità grazie a Jack Ryan – L’iniziazione (2014), dove recita accanto a Chris Pine. Successivamente acquista sempre più fama grazie ai suoi ruoli nei film Animali fantastici e dove trovarli (2016), Stratton – Forze speciali (2017), con Dominic Cooper, e Crazy Rich Asians (2018), dove ricopre la parte di Astrid Young-Teo recitando accanto a Constance Wu e Henry Golding. Di recente è invece apparsa in Maria regina di Scozia (2018), con Margot Robbie, e Captain Marvel (2019), con Brie Larson. Nel 2022 Gemma Chan sarà Shelley in Don’t Worry Darling e farà parte del cast di True Love.

9. È nota per alcuni ruoli televisivi. Dopo aver recitato per il piccolo schermo in alcuni episodi di serie come Doctor Who (2009), Sherlock (2010), Diario di una squillo perbene (2011) e Bedlam (2012), l’attrice ha l’occasione di mettere in mostra le proprie qualità con la serie Humans, dove dal 2015 al 2018 ha ricoperto il ruolo di Mia in un totale di 24 episodi.

8. Ha ricoperto il ruolo di doppiatrice. Nel 2017 l’attrice entra a far parte del cast vocale del film Transformers – L’ultimo cavaliere, con Mark Wahlberg. Qui l’attrice presta la propria voce al personaggio di Quintessa, creatura aliena robotica dall’aspetto parziale di donna con tentacoli. Questa si rivelerà poi essere una delle villain del film.

Gemma Chan è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove possiede un totale di 1,2 milioni di follower. Qui l’attrice è solita condividere fotografie di vario genere, da quelle scattate durante momenti di svago a quelle raffiguranti i luoghi da lei visitati. Non mancano inoltre curiosità che l’attrice condivide con i propri fan come anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Gemma Chan e Jack Whitehall

6. Ha avuto una relazione con un attore. Nel 2011 l’attrice recita in alcuni episodi della serie Fresh Meat, dove conosce Jack Whitehall, che ricopriva lì il ruolo del protagonista. I due intraprenderanno da quel momento una lunga relazione, conclusasi soltanto nel 2017. Nel corso di questi anni la coppia si è sempre dimostrata particolarmente attenta a mantenere privata la propria vita sentimentale.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

Gemma Chan Captain Marvel

Gemma Chan e Max Mara

5. Ha ricevuto un importante riconoscimento. Nel corso della Milano Fashion Week tenutasi a Milano a fine febbraio 2020, all’attrice è stato consegnato il premio intitolato Women in Film Max Mara Face of the Future Award. La celebre casa di moda ha infatti organizzato un tributo all’attrice per il suo lavoro di modella e per i successi ottenuti come interprete.

Gemma Chan in Captain Marvel

4. Ha ricoperto un ruolo di rilievo nel film Marvel. All’interno del film dedicato alla celebre supereroina, l’attrice ha dato vita al personaggio di Minn-Erva, spietato cecchino del popolo Kree e membro della Starforce capitanata da Yon-Rogg, interpretato da Jude Law. Con lui e gli altri membri del gruppo, Minn-Erva intraprenderà un viaggio per cercare e distruggere Captain Marvel.

3. Ha dovuto sottoporsi a diverse ore di trucco. Per interpretare il proprio personaggio, caratterizzato da una pelle color blu, l’attrice ha dovuto sottoporsi a circa quattro ore di trucco. Ciò richiedeva la sua presenza sul set ben prima dell’ora stabilita per le riprese, e il trucco in sé le ha dato diversi problemi a livello cutaneo.

Gemma Chan è Sersei in Eternals

2. Reciterà nel nuovo film Marvel. Dopo aver recitato in Captain Marvel, l’attrice è pronta a tornare nell’Marvel Cinematic Universe con Eternals, incentrato su un gruppo di alieni immortali arrivati sulla terra ben settemila anni fa. Il film si incentrerà così sugli scontri avvenuti tra questi esseri eterni per il destino dell’Universo. La Chan ricoprirà il ruolo di Sersei, descritta come la dea con più affinità verso gli esseri umani.

Gemma Chan: età e altezza

1. Gemma Chan è nata a Londra, Inghilterra, il 29 novembre 1982. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Gemma Chan fisicoFonte: IMDb

Star Wars: tutti i principali villain, classificati per potenza

Star Wars: tutti i principali villain, classificati per potenza

Uno degli aspetti sicuramente migliori dell’iconico e longevo franchise di Star Wars sono i suoi villain, il cui fascino è una qualità aggiunta in ogni trama o progetto in cui appaiono. Dai Signori dei Sith ai boss del crimine e cacciatori di taglie, non vi è un’unica tipologia di villain in Star Wars, ma tutti apportano conflitti cruciali alla narrazione e possiedono diversi livelli di potere, che può mostrarsi attraverso vari canali, quali la Forza, la loro posizione nella Galassia o l’intraprendenza e l’intelligenza che possiedono. Non importa da dove questo derivi, bensì il modo in cui viene esercitato.

Crosshair

star wars villain

Crosshair agisce come antagonista centrale in The Bad Batch insieme a Tarkin e Rampart ed è un cattivo su cui i fan non hanno ancora risposte chiare, soprattutto perché non si sa ancora se stia dicendo la verità o meno riguardo la rimozione del suo chip.

In ogni caso, tra tutti i cattivi principali di Star Wars, è senza dubbio il meno potente: è una pedina dell’Impero, un soldato d’elite con incredibili abilità e capacità, ma pur sempre una pedina. Non è in una posizione di vero potere e potrebbe essere ancora controllato da un chip, che sarebbe proprio la causa della sua malvagità. Non ha ancora visto sfumarsi completamente la sua possibilità di redenzione, quindi sarà interessante vedere gli sviluppi del personaggio nella seconda stagione.

Generale Armitage Hux

star wars villain

Il generale Armitage Hux del Primo Ordine ha conosciuto un percorso altalenante e parecchio incoerente nella trilogia sequel, anche se non sono mancati momenti significativi – e divertenti – per il personaggio.

Per quanto riguarda il suo potere, lavorando per il Leader Supremo Snoke, Hux era uno dei membri di rango più alto del Primo Ordine, e il comandante della super-arma nota come Starkiller. In una delle relazioni più burrascose della trilogia sequel, il suo potere viene seriamente ridotto al minimo quando Kylo Ren diventa Leader Supremo, e lui si converte in una spia per la Resistenza, rimanendo sempre un generale, ma non brillando più in termini di intelligenza e capacità di combattimento.

Direttore Orson Krennic

orson krennic star wars

Passando da un ufficiale all’altro, il direttore Orson Krennic è il principale antagonista di Rogue One e uno dei personaggi meglio scritti in un film che è stato criticato proprio per la debole caratterizzazione dei suoi personaggi.

È difficile distinguere tra i livelli di potere di Krennic e Hux, ma il vero discriminante tra i due è l’intelligenza. Krennic ha fatto parte della Repubblica per un periodo ed è stato responsabile della sicurezza del progetto Morte Nera, mentre Hux ha supervisionato la Base Starkiller, ma dimostrando nel complesso meno arguzia.

Moff Gideon

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Nel frangente della linea del tempo in cui i fan fanno la conoscenza di Moff Gideon, non c’è dubbio che egli si trovi nella posizione meno potente rispetto a ogni cattivo di Star Wars sullo schermo, nonostante i suoi migliori sforzi per riprendersi il potere che aveva anni prima.

Gideon è un ex ufficiale dell’Ufficio di Sicurezza del decaduto Impero Galattico e fa del suo meglio per ripristinare ad ogni costo parte dell’influenza dell’Impero, non rendendosi conto che ormai l’Impero è una questione passata in The Mandalorian. Ha una mente potente, è ben preparato nel combattimento, ed esperto nel completare obiettivi a breve termine per puntare ancora più in alto, ma Din e compagnia hanno dimostrato che è molto più facile da affrontare rispetto ad altri cattivi.

Dryden Vos

dryden vos star wars

Dryden Vos è il principale antagonista di Solo. È un signore del crimine potente, manipolatore e spietato, a capo di un’organizzazione criminale conosciuta come Alba Cremisi. Egli risponde alla giurisdizione di Maul, ma ha un esercito, mercenari e risorse illimitate a sua disposizione.

Oltre a tutto questo, ha dimostrato ampiamente la sua astuzia e intelligenza. Aggiungete il fatto che ha anche esperienza di combattimento – è davvero abile nel Teräs Käsi, uno stile di combattimento studiato per combattere i Jedi, e insegnato da Maul stesso – e avrete un personaggio incredibilmente potente, anche se pur sempre una pedina.

Jango Fett

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Jango Fett è un individuo difficile da classificare in termini di potenza. È l’antagonista terziario di Attack Of The Clones e un cacciatore di taglie riverito e temuto nella Galassia, ma non ha mai rubato effettivamente la scena.

Sarebbe molto facile dire che grazie alle loro risorse, sia Gideon che Vos sono più potenti di Jango. Tuttavia, date le risorse e le abilità di Jango, la sua indipendenza e rapporti con personaggi come Dooku e i kaminoani, egli ha un diverso tipo di potere che lo rende, come individuo, più temibile.

Il Grande Inquisitore

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Alcuni Inquisitori, come la Settima Sorella e il Quinto Fratello, potrebbe probabilmente collocarsi al di sotto di Moff Gideon (pur essendo paragonabili in termini di potenza). Il Grande Inquisitore, però, rappresenta un caso differente.

Il Grande Inquisitore è alle dipendenze di Vader e ha servito il Signore Oscuro dei Sith dando la caccia ai “figli della Forza”, per impedirgli di diventare Jedi. Oltre a detenere questo potere, il Pau’an ha appunto una grande conoscenza dei Jedi, della loro tradizione e del loro stile di combattimento, oltre ad essere egli stesso un prolifico guerriero e cacciatore, il che lo rende un potente nemico per coloro a cui dà la caccia.

Generale Grievous

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Differenziare il potere detenuto dal Grande Inquisitore e dal Generale Grievous è difficile: uno è in sintonia con la Forza e capitanava un esercito di cacciatori, mentre l’altro comanda un intero esercito di droidi ed era un temuto maestro stratega.

In definitiva, è l’importanza di Grievous a metterlo in vantaggio. Sebbene il Grande Inquisitore fosse senza dubbio il più rilevante tra tutti gli Inquisitori, essi sono comunque sopravvissuti senza di lui; Grievous svolgeva invece un ruolo cruciale nei piani di Palpatine e, oltre ad essere il comandante dell’esercito di droidi, era immensamente abile nel combattimento con la spada laser, il che gli ha permesso di spazzare via molti Jedi di ogni rango quando erano nel fiore degli anni.

Cad Bane

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The Bad Batch ha visto il ritorno di Cad Baned, è uno dei più famosi cacciatori di taglie nell’epoca delle Guerre dei Cloni, da alcuni considerato come il punto di riferimento della categoria, un personaggio fantastico e spietato di The Clone Wars che i fan hanno desiderato rivedere per anni.

Cad Bane è tanto intelligente quanto i criminali in Star Wars e, in termini di abilità di combattimento, è eccellente sia nel corpo a corpo che con le armi. Sembra che non gli importi altro che i soldi e il lavoro a portata di mano e lo porta a termine con qualsiasi mezzo necessario, raramente fallendo, sopravvivendo alle battaglie con Obi-Wan, Anakin e Ahsoka durante le Guerre dei Cloni.

Boba Fett

Anche se The Book Of Boba Fett colloca Boba Fett come protagonista, ossia un antieroe che non vediamo pià lavorare a fianco di personalità del calibro dell’Impero, e che è stato conosciuto dai fan prima come un cattivo nella trilogia originale e in The Clone Wars.

Il potere che Boba Fett ha detenuto in tutto questo lasso di tempo deriva in definitiva da una combinazione della sua abilità e della sua reputazione. Ha guidato gruppi di cacciatori di taglie, ha avuto stretti legami con Vader e l’Impero, e gli sono state affidate innumerevoli missioni da personaggi come Jabba the Hutt. Spietato e intimidatorio, Fett può non essere stato un personaggio ben definito nella trilogia originale, ma ha dimostrato di essere una presenza potente e un cattivo di Star Wars estremamente popolare tra i fan.

Asajj Ventress

Asajj Ventress non possiede di certo il prestigio del Generale Grievous, agendo come Assassina Sith sotto il Conte Dooku. Eppure, molti altri fattori la rendono una figura più potente del cyborg Kaleesh.

Non solo stava acquisendo un grande potere nella Forza, ma veniva anche più stimata da Dooku ed era più costante nei suoi successi, mentre Grievous falliva costantemente. Nelle Leggende, Grievous sconfisse Ventress in combattimento all’inizio del suo addestramento. Nel canon, tuttavia, i due hanno avuto un duello abbastanza equo fino a quando i droidi sono stati coinvolti. La varietà di abilità di Ventress al di fuori del talento con la spada laser la mette al di sopra di Grievous, anche se è possibile affermare che la carica di Grievous lo mette al di sopra della reietta di Dathomir.

Jabba The Hutt

Jabba Desilijic Tiure potrebbe non battere nessuno in uno scontro uno contro uno, ma essendo forse stato il più importante signore del crimine della Galassia per tutta la sua vita, Jabba the Hutt è senza dubbio uno dei cattivi più potenti dell’universo di Star Wars.

Jabba ha avuto un’enorme influenza nella Galassia, in particolare nei territori dell’Orlo Esterno, sia durante le Guerre dei Cloni che nella Guerra Civile Galattica. Le sue risorse illimitate, la paura che incuteva e il suo esercito di compari spietati a svolgere sporco hanno fatto di lui uno dei cattivi più viscidi e migliori di Star Wars.

Count Dooku

Sia Grievous che Ventress sono sotto il comando del Conte Dooku, il Maestro che non solo li ha addestrati, ma li ha fatti riconoscere i propri errori e fallimenti quando necessario, rivelandosi un Mentore di gran lunga fuori dalla loro portata.

Forgiò alleanze tra corporazioni e pianeti scontenti della Repubblica, e divenne il leader del Movimento Separatista, che successivamente si convertì nella Confederazione dei Sistemi Indipendenti. Era uno dei più migliori combattenti con la spada laser della Galassia, dalla mente estremamente acuta, nonché uno dei cattivi/personaggi più sottovalutati della saga. Tuttavia, veniva anche manipolato e messo da parte quando se ne presentava l’occasione, non avendo la possibilità di esercitare potere a livello dell’Impero.

Grand Admiral Thrawn

Un cattivo popolare che era ancora in vita durante il periodo della Repubblica Galattica, e che alla fine divenne però parte vitale dell’Impero, era il leggendario Chiss Grand Admiral Thrawn, noto anche come Mitth’raw’nuruodo.

È facile supporre che tutto il potere di Thrawn derivi dal suo grado di Grande Ammiraglio, che è, ovviamente, importante, ma c’è molto di più in lui. La sua impareggiabile mente militare lo rende una delle figure più pericolose della Galassia: non solo è rispettato e temuto da tutti, ma ha la fiducia dello stesso Imperatore, una rarità, soprattutto considerando che le specie aliene erano esigue e lontane nell’Impero. Conoscente stretto di Darth Vader, ha sempre dimostrato talento nel combattimento corpo a corpo ed era anche incredibilmente colto, tutte caratteristiche che ha sempre sfruttato a suo vantaggio.

Grand Moff Wilhuff Tarkin

Anche se il Grand Moff Tarkin può non avere la stessa abilità di Thrawn nel combattimento corpo a corpo, e forse nemmeno un cervello tattico e strategico, egli esercita un potere assai maggiore all’interno dell’Impero.

L’Imperatore aveva messo gli occhi su Tarkin mentre le Guerre dei Cloni erano ancora in corso, e Tarkin divenne rapidamente uno dei suoi più fidati subordinati. Egli fu il primo Grand Moff in assoluto e prese in mano il progetto della Morte Nera, riuscendo a passare dal TIE Defender di Thrawn al Progetto Stardust quando vide che avrebbe avuto la meglio. Non c’è nemmeno da dubitare della sua astuzia e genialità. Avendo una così stretta alleanza con l’Imperatore e Vader, nessun altro ufficiale imperiale poteva davvero toccare Tarkin.

Maul

Thrawn e Tarkin sono dei placidi, equilibrati e composti alleati dell’Imperatore che raramente perdono la calma e rispettano tutti i loro avversari. Praticamente, sono l’esatto opposto dell’incredibile ma terribilmente pieno di odio e guidato dalla vendetta Maul.

Il potere di Maul deriva dalla sua abilità con la spada laser e dalla sensibilità della Forza, ma in The Clone Wars e Rebels questo si sviluppa e incrementa notevolmente. Maul riesce a costruire un impero criminale dalle fondamenta, sopravvive alla cattura di Sidious e a morte certa in numerose occasioni, riuscendo a tenere testa a molti nemici in battaglia.

Kylo Ren

Kylo Ren fondamentalmente raccoglie le radici del potere di Maul e lo amplificandolo a dismisura. Anche se Kylo è più irascibile e immaturo di altri, possiede ancora una straordinaria e pura capacità della Forza ed è molto esperto nel combattimento con la spada laser.

Ci sono dubbi sulle capacità di Kylo, specialmente da quando è stato manipolato da Sidious. Ma questo non toglie il fatto che era il capo supremo del Primo Ordine; era spietato, abile, intelligente e uno studente della Forza, così come della tradizione dei Jedi e del Lato Oscuro. I sequel possono non aver mostrato il suo potere al massimo del suo potenziale, ma è ugualmente su quel livello.

Marchion Ro

Marchion Ro non è noto a tutto il fandom di Star Wars, piuttosto, è qualcuno che può essere veramente apprezzato solo come uno dei cattivi più spaventosi di Star Was, ma sostenitore dell’Alta Repubblica.

È così che i fan devono vedere il suo potere, nell’ambito dell’Alta Repubblica. Non può essere paragonato a personaggi del calibro di Sidious o anche ad altri cattivi della saga Skywalker, ma c’erano molti cattivi potenti a quel tempo. Ai tempi dell’Alta Repubblica, lui è la minaccia per eccellenza: non è solo l’Occhio del Nihil, ma è anche l’occhio della tempesta che minaccia la Galassia e i Jedi.

Darth Vader

Parlando di potenziale assoluto, qualsiasi classifica presenterebbe Vader in cima alla lista, poiché Anakin Skywalker detiene un potenziale di potere della Forza superiore a quello di chiunque altro nella Galassia.

Vader può non essere stato all’altezza del pieno potenziale di Anakin, ma è stato comunque una delle figure più potenti che abbiano mai seminato terrore nella Galassia e probabilmente il miglior cattivo in assoluto di Star Wars. Il suo talento con la spada laser era intimidatorio e la sua conoscenza e comprensione della Forza davvero vaste; era secondo solo a Sidious nell’Impero e comandava molte flotte ed eserciti, inclusa l’Inquisizione. Ha dato prova di sé in un’infinità di occasioni, cavandosela in situazioni che avrebbero comportato la morte per chiunque altro, e non si può dubitare del potere del cattivo più iconico della storia del cinema.

Darth Sidious

Ahimè, non si può nemmeno negare che Darth Sidious, alias l’Imperatore, alias Sheev Palpatine, abbia dimostrato più volte di essere il cattivo più potente di tutto l’universo di Star Wars.

In primo luogo, era un maestro di tutte le forme di combattimento con la spada laser, e la sua conoscenza della Forza e della tradizione dei Sith era ineguagliabile. Inoltre, non solo ha orchestrato e manipolato una guerra che ha fatto a pezzi la Galassia, distrutto i Jedi, e gli ha fatto guadagnare la posizione più alta del potere politico, ma ha governato l’Impero come leader per due decenni, facendo credere alla Galassia che i Jedi fossero il male, e governando con il pugno di ferro. Nemmeno la morte è riuscito a tenere a bada Sidious.

Spencer: recensione del film con Kristen Stewart

Spencer: recensione del film con Kristen Stewart

Dopo un lungo slittamento dovuto alle restrizioni legate al Covid-19, finalmente Spencer di Pablo Larraìn arriverà nelle sale italiane il 24 marzo. Presentato in anteprima alla Mostra del cinema di Venezia, e con Kristen Stewart fresca di Nomination agli Oscar 2022 nella categoria di Miglior Attrice Protagonista, il film è distribuito da 01 Distribution.

Spencer: la terza donna cinematografica di Larraìn

In questo simil-biopic, Larraìn confeziona un ritratto abbagliante non solo della principessa del Galles, ma soprattutto della sua terza donna cinematografica. Il ritorno alla cornice storiografica significa per Larraìn possibilità di rielaborazione pura, intimista, verosimile, senza necessariamente essere verità.

Quella che dovrebbe essere una meravigliosa tregua natalizia con i suoi figli nella tenuta di Sandringham diventa per la principessa Diana una tremenda successione di obblighi indesiderati. Mentre il rapporto con il Principe Carlo va disfacendosi sempre di più, Diana è costretta a giocare il ruolo implacabile della moglie amata e fedele, di fronte ai paparazzi che seguono ogni sua mossa. Diana accetterà questa posizione di icona e leggenda, o sceglierà di seguire la propria natura di donna e madre?

Abbandonando l’intenzione di raccontare la vita e le opere dell’ex principessa del Galles, il geniale Pablo Larraìn si concentra su un arco temporale ridotto per sviscerare al meglio l’indole elegante e umana di Diana, attributi caratteriali spesso trascurati quando si analizzano figure storiche del genere. Ma la Diana di Larraìn è figlia di Ema, ballerina volitiva e accattivante, sinuosa nel suo essere vendicativa, tanto quanto la Spencer del titolo è schietta, irriverente, audace nel suo sodalizio con Stewart, tra attrice e personaggio storico che si fa narrazione, finzione rielaborata ma quanto mai autentica.

Spencer recensione filmL’unico appiglio è l’occhio del regista

Kristen Stewart è protagonista assoluta ed espressiva di un ritratto che ha la misura di una collana di perle, le vesti di una principessa delle fiabe spogliata di libertà che le spettano, in un castello spettrale dove ogni colore acceso è un segnale di un decadimento psichico crescente. E’ la soundtrack a cura di Jonny Greenwood che parla per conto di Lady D, vuole incedere senza conoscere limiti in un crescendo di note furiose, che smontano una monarchia condotta da aguzzini e guardie giurate. I figli e la casa-rifugio di un passato roseo sono l’ancora di salvezza di una personalità diventata icona, ma resa un filo d’erba che tende spesso a spezzarsi; Kristen Stewart non si trattiene, non si sottrae alla cinepresa di Larraìn, e decide di occupare la scena con una compostezza e un controllo totale dello spazio che la circonda ammirabili.

E’ un ritratto di Lady D che assume valore nell’effetto che ha sullo spettatore, che non la vede più come un mito, ma come una donna che ha dovuto affrontare le sue paure più reali. Si elimina la necessità di essere all’altezza della sua importanza sociale e culturale, per entrare in un vortice emotivo e fragile di ciò che ha significato per questa donna confrontarsi con la stessa famiglia reale britannica. Per questo motivo, il peso drammatico del film è sostenuto quasi interamente da Stewart, che trionfa totalmente all’interno della cornice filmica ma, allo stesso tempo, il lavoro di Timothy Spall e Sally Hawkins, che bilanciano la squisita passione di Stewart con performance più razionali, è da lodare. Mentre Spall fa un lavoro impeccabile con la sua espressività, la Hawkins sfrutta al massimo tutta la naturalezza e la luminosità che contraddistingue il suo lavoro sullo schermo.

Il grande lavoro di artigianato dell’immagine, che ha caratterizzato le precedenti opere di Larraìn, fa splendere Spencer ancora di più: in questo caso, sfrutta le idiosincrasie legate alla regalità per mettere a punto una perfetta metafora della gabbia dorata. La fotografia non risparmia alcun dettaglio, con attenzione alla posizione, all’illuminazione e all’impatto che la figura di Diana ha sullo spettatore.

E’ l’immagine in sé a raccontare la storia, con una poesia visiva e artistica che afferra lo spettatore senza alcuna esitazione. La costante fissazione per la pomposità di cui vive la messa in scena, nei particolari del cibo e del vestiario, servono a ricalcare il delicato tormento di un animo in subbuglio, il crescendo di un battito sonoro che vive di forza travolgente combinata a un’energia vitale mesta e sommessa. Oltre a Lady Di, principessa del Galles, o Diana, c’era Spencer, la donna che “indossa” un cognome proprio, un’esistenza propria. Una donna che era più della sua leggenda.

Le 10 coppie di supereroi più amate dai fan

Le 10 coppie di supereroi più amate dai fan

Tra gli ostacoli che i personaggi della DC e della Marvel hanno dovuto superare nel corso degli anni c’è anche l’amore. Non solo i combattimenti e le lotte al potere, anche le questioni di cuore hanno tenuto i fan con il fiato sospeso. Le coppie di supereroi potenti e dinamici si sono consolidate e distrutte nel corso degli anni, conquistando orde di pubblico. Da Black Panther e Storm a Mr. Fantastic e La donna invisibile, gli utenti di Ranker hanno scelto il meglio del meglio tra tutte le coppie di supereroi.

Freccia Nera e Medusa

Freccia-Nera-e-Medusa

Freccia Nera e Medusa sono fatti l’uno per l’altro: sono la coppia che dimostra come l’amore superi ogni limite, anche a livello di comunicazione. Freccia Nera, a causa dei suoi poteri sul linguaggio, non è in grado di comunicare con gli altri.

Nonostante ciò, Medusa continua a fargli visita per tutta la sua infanzia e, quando Freccia Nera viene liberato a 18 anni, i due supereroi possono finalmente coronare il loro amore. La coppia forma il duo Re e Regina degli Inumani e, anche se sono separati dagli universi posti tra loro, riescono a restare uniti.

Pantera Nera e Storm: supereroi nemici e innamorati

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Nonostante i vincoli del passato e gli ostacoli posti dal futuro, Pantera Nera e Storm sono una coppia potente e unica. I due si incontrano inizialmente quando sono adolescenti – cosa che solo i fan dei fumetti possono sapere – e in seguito si ritrovano nuovamente, ognuno nelle rispettive squadre, gli Avengers e gli X-Men.

Pur non combattendo sullo stesso fronte, alla fine danno una possibilità al loro amore e decidono di sposarsi. Tuttavia, le differenze vengono a galla e alla fine spingono i due supereroi in direzioni diverse. Ciò non toglie però potere a questa coppia dell’Universo Marvel.

Ant-Man e Wasp

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Probabilmente, la loro è una delle relazioni più tumultuose dell’Universo Marvel, Ant-Man e Wasp (Hank e Janet) sono intrappolati in una relazione on/off. Nonostante tutto, i due supereroi si amano sinceramente e provano a far funzionare la loro storia.

Purtroppo però, in uno dei momenti più controversi della storia della Marvel, Ant-Man fa una cosa terribile: colpisce Janet, mostrandosi a tutti come un marito violento. Questo è un marchio che il personaggio di Hank deve portare su di sé per sempre. Alla fine, i problemi e gli errori portano la coppia alla rottura. I fan li hanno comunque apprezzati durante i loro giorni, per così dire, buoni.

Freccia Verde e Black Canary

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Freccia Verde e Black Canary sono una coppia iconica, ma anche questi due supereroi funzionano molto ad interruttore. Combattono fianco a fianco, ma sono spesso in disaccordo su questioni importanti. Tuttavia, ciò non annulla il sentimento di protezione che nutrono l’uno per l’altro.

La chimica tra Black Canary e Freccia Verde non viene mai a mancare, nemmeno con l’arrivo del figlio Connor. I membri di questa coppia rispettano e riconoscono le scelte dell’altro e funzionano bene insieme, sono una squadra. Non a caso, sono una delle coppie di supereroi più amate dai fan.

Daredevil e Elektra

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Elektra compare per la prima volte nei fumetti nel ruolo di super criminale, addestrata come assassina e nata per uccidere. La relazione tra Elektra e Daredevil è sempre piena di dolore e tristezza: Elektra addirittura muore di fronte all’amato.

Anche se sembrano prendere costantemente direzioni diverse, i due supereroi sono veramente una forza, sia quando sono insieme che quando si dividono. Elektra e Daredevil hanno delle abilità uniche che permettono ad entrambi di prendersi cura di se stessi e, talvolta, anche dell’altro.

Luke Cage e Jessica Jones

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Jessica Jones e Luke Cage hanno costruito un’amicizia prima di sviluppare la loro relazione. L’amore è sboccato in una notte che ha portato alla gravidanza di Jessica e alla nascita di una delle coppie di supereroi più felici della Marvel.

Anche se l’inizio della loro relazione non è stato convenzionale, ciò non ha impedito ai due di arrivare al traguardo delle nozze. Dalla nascita della loro figlia, i due portano avanti una vita felice ed equilibrata tra crescere la bambina e combattere il crimine.

Batman e Catwoman

Batman-Catwoman

Batman e Catwoman sono una coppia di supereroi che sa come si organizzano gli appuntamenti. I due hanno una passione per i tetti, luogo che è un icona del loro rapporto. Anche se solo alcuni fumetti esplorano la relazione tra Batman e Catwoman in profondità, l’intensità tra i due si nota a colpo d’occhio.

Selina Kyle (Catwoman) è inizialmente una ladra ed è una nemica per Bruce Wayne (Batman). Lei diventa poi un’eroina e insieme i supereroi vanno a creare un duo da temere a Gotham City. Si coprono le spalle a vicenda e ognuno è disposto a sacrificare la propria vita e la propria felicità per gli altri: per il bene di Gotham, Bruce rinuncia a vivere e Selina rinuncia a stare con Bruce, così da lasciare alla città l’eroe di cui c’è bisogno.

La ”fantastica” coppia di supereroi: Mr. Fantastic e La Donna Invisibile

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Quello tra Sue Storm e Reed Richards (Mr. Fantastic e La Donna Invisibile) è considerato uno dei matrimoni più duraturi dell’Universo Marvel. I due supereroi hanno sopportato molti ostacoli e forze che avrebbero potuto farli scappare l’uno dall’altro.

Sono i membri fondatori dei Fantastici Quattro, hanno affrontato insieme molti nemici, a volte stato su lati opposti ma, anche dopo il conflitto, sono sempre tornati insieme, pronti a sacrificarsi l’uno per l’altro.

Visione e Scarlet

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La relazione tra Visione e Scarlet Witch è semplicemente una cosa che funziona. Sono fatti l’uno per l’altro ad un livello che non ha eguali ed è questo che li fa funzionare.

Visione vede il bene in Scarlet e viceversa. Ognuno sacrificherebbe la propria vita per salvare l’altro. Anche se la loro felicità è di breve durata, il loro amore non può essere cancellato o dimenticato dai fan. Entrambi supereroi e membri dei Vendicatori, i due si completano perfettamente, sia a livello romantico che di collaborazione.

La coppia di supereroi più amata di sempre: Gambit e Rogue

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È la coppia di supereroi più amata di tutti i tempi: Gambit e Rogue hanno una relazione davvero unica. Entrambi hanno un passato complicato, fatto che li avvicina e li rende anime simili. Insieme, non si sentono più così soli. Questo aspetto della loro relazione può rendere il rapporto tossico.

Sia Gambit che Rogue devono affrontare ostacoli che tendono ad allontanarli l’uno dall’altro. Inoltre, i due non si toccano quasi mai. Nonostante tutte le difficoltà, sono però sempre pronti perdonare l’altro e a lottare per amore.

Eternals: 10 novità che il film porta nell’MCU

Eternals: 10 novità che il film porta nell’MCU

Eternals è stato recentemente aggiunto su Disney+: è uno dei primi film della Fase 4 dell’MCU. I commenti e le recensioni del pubblico sono state contrastanti: c’è stata qualche polemica perché per alcuni il film è in contrapposizione rispetto ad altri capitoli della Marvel, ma c’è anche chi ha visto nelle differenze un nuovo inizio necessario per l’MCU.

Le novità di Eternals riguardano gli eroi, i cattivi, gli interpreti che vanno a comporre un cast molto inclusivo. Vediamo tutti i miglioramenti e le innovazioni che il film apporta all’MCU.

Il prossimo leader degli Avengers potrebbe essere un Eterno

Avengers-Endgame-Eternals

L’MCU sta vivendo una fase in cui molti degli Avengers degli inizi se ne sono andati e molte nuove squadre di supereroi si stanno inserendo nel franchise. Con l’arrivo degli X-Men e dei Fantastici 4, serve un team forte e una guida altrettanto potente.

Eternals è un film pieno di riferimenti al più ampio mondo dell’MCU. In particolare, una battuta di Ikaris fa sospettare che il prossimo capo dei Vendicatori si trovi tra gli Eterni. Come sappiamo, Ikaris viene scacciato a fine film, quindi chissà chi potrebbe ricoprire il ruolo in futuro.

Inclusività e diversità

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Più donne e più etnie in Eternals: personaggi che nei fumetti erano uomini come Sersi, Ajaz e Makkari nel film sono interpretati rispettivamente da attrici donne come Gemma Chan, Salma Hayek e Lauren Ridloff. Tra l’altro, Ajax e Sersi – già a capo degli Eterni – potrebbero benissimo essere il prossimo leader degli Avengers.

Il film è quindi innovativo anche in termini di inclusione delle diversità. Con Eternals, non solo i aumentano nel franchise i personaggi femminili di rilievo, ma anche quelli di colore e quelli con disabilità. Il lungometraggio è inclusivo anche in termini di orientamenti sessuali rappresentati. Questi nuovi membri rendono più aperto e malleabile il modello instaurato dai precedenti progetti Marvel e dai film tratti dai fumetti in generale.

Non il solito film sugli Avengers

Sersi-in-Eternals

Con Eternals, i fan possono vedere qualcosa di diverso rispetto al tipico film MCU. Questa volta i nemici sono un solo gruppo, ben definito e non umano: i Devianti. A differenza di altri film sugli Avengers, qui manca completamente il discorso sul combattimento tra umani: non ci sono nemmeno le armi, gli Eterni lottano puntando solo sui propri poteri.

L’unicità di Eternals risiede anche nei costumi: le tinte oro e metalliche delle uniformi mostra perfettamente la specificità dei personaggi, nulla di paragonabile ad altre tute MCU.

Non solo bianco e nero: anche zone grigie in Eternals

Arishem-e-Kingo

Eternals include bianco, nero e anche le aree moralmente grigie. Ad eccezione di Captain America: Civil War – film in cui la squadra protagonista si divide sugli accordi di Sokovia, ciò è una novità per l’MCU.

Quando gli Eterni scoprono il proprio scopo, si dividono. Da un lato c’è chi vede come unico scopo servire Arishem, dall’altro chi inorridisce all’idea di assistere alla morte dell’intera popolazione. C’è poi Kingo, l’unico personaggio che trova un po’ di bene e un po’ di male da entrambe le parti: si rifiuta di collaborare per fermare Arishem, ma anche di combattere contro la sua famiglia. Per alcuni fan Kingo è debole perché non vuole scegliere una squadra ma, se non altro, ha un lato umano che lo rende facilmente identificabile.

Tante voci e tante opinioni contrastanti

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Gli Eterni sono un gruppo di dieci persone e, naturalmente, ci sono situazioni in cui non tutti la vedono allo stesso modo. Se uno scontro di opinioni accadeva tra i Vendicatori, tendenzialmente prevaleva un unico pensiero: chi non era d’accordo doveva farsene una ragione affinché le cose andassero bene.

In Eternals, le conseguenze dei disaccordi sono molto più dannose. Ikaris prima uccide Ajax perché teme che quest’ultimo possa mettersi contro Arishem, poi va contro tutta la sua squadra, Sersi incluso. In realtà, il divario nel gruppo inizia molto prima, quando Ajax ribadisce che alla squadra non è permesso interferire con le questioni umane. Quando poi Thena si ammala di Pazzia Eterna, le cose si intensificano.

Nuovi eroi dotati di superpoteri

eternals

Gli Eterni fanno il loro ingresso sullo schermo in modo forte e potente. Nel corso del film, il pubblico scopre man mano quali sono i loro poteri e sicuramente non rimane deluso. Presi singolarmente, gli Eternals hanno per la maggior parte dei poteri comuni, ma tutto si amplifica quando li vediamo combattere fianco a fianco: qui gli eroi mostrano davvero alcuni dei migliori super-poteri dell’MCU.

Ogni membro ha il proprio set unico di abilità: c’è chi serve con la propria forza per vincere in battaglia, mentre altri devono sostenere la squadra con nuove idee o con le loro capacità di guarigione. Ogni Eterno è importante per la squadra e solo in team riesce a dare il meglio di sé.

Nuovi alieni, nuovi cattivi

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In Eternals, viene inserita tutta una nuova collezione di nemici e di alieni. Per cominciare, i Devianti, un tipo di creatura molto particolare e non facile da introdurre, hanno dimostrato di essere un degno avversario degli Eterni: la loro capacità di succhiare la vita da altre creature e assorbirne le abilità è ciò che li rende un nuovo modello di cattivo veramente forte ed originale nell’MCU.

Per quanto nuovo, anche Arishem è diventato presto uno dei personaggi cosmici più potenti del franchise. Non è la prima volta che i fan assistono all’introduzione di un Celestial nell’MCU, ma è senza dubbio un ingresso nella timeline Marvel tra i più memorabili visti fino ad ora.

Sempre più dentro al Multiverso

Alla fine del film, Druig, Makkari e Thena prendono l’astronave Domo e partono nella speranza di trovare altri Eterni e informarli del loro vero scopo. Questo fatto apre la trada al concetto del Multiverso: il team dovrà trovare altre versioni di se stesso e prevenire sia la potenziale nascita sia la morte di miliardi di altre forme di vita.

Se gli Eterni attraversano il Multiverso, c’è una buona probabilità che in futuro condividano un po’ di tempo sullo schermo con personaggi come Dottor Strange e Wanda.

I limiti dei personaggi di Eternals

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Più volte nel corso del film viene ribadito che gli Eterni non sono autorizzati a interferire con gli affari umani: l’unico momento in cui possono essere coinvolti è proteggendo le persone dai Devianti. Ci si chiede anche perché gli Eternals non si siano approcciati a Thanos. Nello specifico Ajax, e anche Makkari, ricordano costantemente a Druig di non immischiarsi con il Titano Pazzo.

Il modo e il tempo in cui questi eroi usano i loro poteri è abbastanza aleatorio, ma fortunatamente sembra che sappiano sfruttare le loro capacità quando è più necessario.

Gli Eternals: umani o eroi?

Eternals-Amazon

Sotto tanti punti di vista, gli Eterni sono veri eroi inseriti nel popolo. Hanno vissuto tra gli umani per migliaia di anni, proteggendoli, aiutandoli a crescere e a evolversi.  Improvvisamente, un giorno hanno deciso di allontanarsi dal mondo e di nascondersi. In Eternals non è chiaro cosa abbiano fatto tutti i membri in passato, ma è plausibile che la maggior parte di loro si sia semplicemente mescolata con la gente.

Passare dall’essere fortemente coinvolti nelle ”questioni umane” a doverne stare fuori per forza è stata una transizione non semplice.  La fine del film è esplicativa: Sprite decide che vuole rinunciare ai suoi poteri per poter crescere e sperimentare tutte le cose che gli ”adulti normali fanno”. A volte essere un eroe non è tutto ciò che si desidera.

Viola Davis: 10 cose che non sai sull’attrice

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Viola Davis: 10 cose che non sai sull’attrice

Viola Davis è una di quelle attrici che ha letteralmente fatto la storia del cinema grazie alle sue incredibili interpretazioni, così intense ed incisive da rimanere nella mente del pubblico internazionale. L’attrice, che ha iniziato la sua carriera cinematografia e seriale dopo anni di teatro, ha sempre dimostrato di saper scegliere i ruoli migliori per i suoi talenti, tanto da risultare una delle attrici più apprezzate ed amate in tutto il mondo.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Viola Davis.

Viola Davis: i suoi film e i programmi televisivi

1. Ha recitato in celebri film. La carriera dell’attrice è iniziata nel 1996, anno di debutto al cinema grazie al film Il colore del fuoco. In seguito, lavora in Out of Sight (1998), Traffic (2000), Kate & Leopold (2001), Solaris (2002), Lontano dal paradiso (2002), World Trade Center (2006), Disturbia (2007), Come un uragano (2008), Il dubbio (2008), Giustizia privata (2009), Mangia prega ama (2010), Innocenti bugie (2010) e Trust (2010). Tra i suoi ultimi film, vi sono The Help (2011), Molto forte, incredibilmente vicino (2011), Ender’s Game (2013), Prisoners (2013), La scomparsa di Eleanor Rigby (2013), Get on Up (2014), Blackhat (2015), Suicide Squad (2016), Barriere (2016), Widows – Eredità criminale (2018), Ma Rainey’s Black Bottom (2020), The Suicide Squad – Missione suicida (2021) e The Unforgivable (2021).

2. Ha recitato anche per il piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attrice non si è dedicata a recitare solo per il grande schermo, ma ha avuto modo di lavorare anche in diversi programmi televisivi. Infatti, ha preso parte alle serie City of Angels (2000), CSI – Scena del crimine (2002), Traveler (2007), Law & Order – Unità vittime speciali (2003-2008), United States of Tara (2010) e Le regole del delitto perfetto (2014-2020), che le ha dato grande popolarità. Ha poi rcitato in Scandal (2018) e Peacemaker (2022-in corso)

viola davis

Viola Davis in Suicide Squad

3. Ha preparato il ruolo leggendo. L’attrice, per poter interpretare al meglio il ruolo di Amanda Waller in Suicide Squad, ha letto l’autobiografia di M. E. Thomas intitolata Confessioni di una sociopatica. Si è dunque basata fortemente su quel tipo di personalità, costruendo così un personaggio duro e al limite, appunto, della, sociopatia.

4. Le è piaciuto molto interpretare Amanda Waller. L’attrice ha dichiarato di essere rimasta affascinata dal suo personaggio, individuando la sua psicologia e la sua forza, descrivendola come una “potente donna di colore, dura, pronta a prendere una pistola e sparare a volontà”, notanto che i suoi poteri sono “la sua intelligenza e la sua totale mancanza di senso di colpa”.

Viola Davis in The Help

5. Ha espresso rammarico per il film. L’attrice ha sostenuto di non essere riuscita a mostrare la vera prospettiva delle cameriere nere: “Ho sentito alla fine della giornata che non erano le voci delle cameriere che si sentivano… se fai un film con certe premesse, vorrei sapere come ci si sente a lavorare per persone bianche e allevare bambini nel 1963. Voglio sentirlo davvero e non mi è capitato nel corso del film”.

6. Ha ricevuto una nomination agli Oscar. Grazie alla sua performance in The Help, l’attrice ha ottenuto una candidatura agli Academy Award per la Miglior attrice protagonista. Tuttavia, non è riuscita a vincere l’ambita statuetta, battuta da Meryl Streep per The Iron Lady.

viola davis

Viola Davis: il suo libro

7. Ha pubblicato un’autobiografia. Nell’aprile del 2022 la David pubblicherà la propria autobiografia, intitolata Finding Me: A Memoir. In questa, l’attrice ripercorre le tappe più significative della sua carriera, tra ruoli di rilievo e scelte che l’hanno portata ad essere la rispettata ed acclamata attrice che è oggi. Nelle pagine da lei scritte, però, l’attrice ha anche avuto modo di raccontare la sua difficile infanzia e adolescenza, il rapporto con i genitori e i sacrifici compiuti lungo il percorso. Un libro decisamente da non perdere.

Viola Davis testimonial per L’Oreal

8. Ha partecipato ad una campagna della nota azienda. In qualità di ambasciatrice L’Oreal, la Davis ha partecipato ad una campagna pubblicitaria legata al mese dell’autostima. Insieme ad altre personalità dello spettacolo come Kate Winslet, Jane Fonda e Helen Mirren, la Davis ha rilasciato una propria testimonianza circa l’importanza di credere nel proprio valore e difenderlo sempre e comunque.

Viola Davis e Danai Gurira

9. Viene spesso confusa con un’altra attrice. Da quando l’attrice Danai Gurira è divenuta una celebrità, grazie alla serie The Walking Dead e al film Black Panther, in molti non hanno mancato di notare come tra lei e la Davis vi sia una forte somiglianza, che spesso le ha portate ad essere scambiate l’una per l’altra. Effettivamente le somiglianze tra loro ci sono e come, ma le due non sono per niente imparentate.

Viola Davis: età e altezza

10. Viola Davis è nata l’11 agosto del 1965 a Saint Matthews, nel South Carolina. La sua altezza complessiva corrisponde a 165 centimetri.

Fonti: IMDb, Biography

Cineteca Milano MEET celebra Roman Polanski

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Cineteca Milano MEET celebra Roman Polanski

Dall’1 aprile presso Cineteca Milano MEET si terrà una rassegna dedicata a Roman Polanski, uno dei maggiori registi dell’intera storia del cinema, autore di autentici capolavori nei quali come pochi altri ha saputo esplorare i meandri più sotterranei e inquietanti dell’animo umano. La rassegna comprende 16 lungometraggi e 7 cortometraggi.

Nel corso della sua lunga e straordinaria carriera il maestro polacco non ha mai cessato di inventare personaggi caratterizzati da quella complessità che nasce dal dubbio, dal conflitto morale con gli altri e con se stessi, da un’ansia mai sopita di ricerca della verità a qualunque costo (basti pensare, a questo proposito, al suo ultimo film, L’ufficiale e la spia). Il tutto quasi sempre ambientato in luoghi, fisici o mentali, angusti, circoscritti, claustrofobici, che si fanno trasfigurazione concreta, quando non matrice, di quegli inesausti percorsi di ricerca.

Con piacere segnaliamo una collaborazione con il PAC – Padiglione d’Arte Contemporaneo di Milano: Diego Sileo, curatore del PAC, sarà infatti ospite prima della proiezione de La morte e la fanciulla per un incontro in occasione della mostra “Quando la paura mangia l’anima” (PAC, 29.03 – 12.06.2022), la prima dedicata in Italia ad Artur Żmijewski, una delle figure più radicali della scena artistica polacca.

Questa collaborazione prevede che con il biglietto della mostra in corso al PAC “Quando la paura mangia l’anima” sarà possibile accedere a una proiezione della rassegna cinematografica Polanski con il biglietto ridotto a € 3. Viceversa, presentando alla biglietteria del PAC un biglietto della retrospettiva Polanski si otterrà l’ingresso ridotto alla mostra a € 4.

Il programma completo

🔵 VENERDÌ 1 APRILE
h 16.00 PER FAVORE… NON MORDERMI SUL COLLO
(R. Polanski, UK, 1967, 107’) v.o. sott. it.
All’insegna di un umorismo caustico e intelligente, la rivisitazione del mito del conte Dracula.
h 18.15 LA MORTE E LA FANCIULLA
(R. Polanski, UK/Fr., 1994, 105’) v.o. sott. it.
Una donna che vive con il marito in un paese sudamericano da poco tornato alla democrazia riconosce nell’ospite invitato a casa loro un membro della polizia segreta suo aguzzino.
Prima della proiezione, incontro con Diego Sileo, curatore del PAC – Padiglione d’Arte Contemporaneo di Milano e della mostra “Quando la paura mangia l’anima” (PAC, 29.03 – 12.06.2022), la prima dedicata in Italia ad Artur Żmijewski, una delle figure più radicali della scena artistica polacca.
🔵 DOMENICA 3 APRILE
h 14.30 VENERE IN PELLICCIA
(R. Polanski, Francia, 2013, 96’) v.o. sott. it.
L’incontro fra un regista teatrale e un’attrice in cerca di una parte. La donna, in apparenza volgare e spudorata, rivelerà un talento e una personalità inattesi.
h 19.00 REPULSION
(R. Polanski, UK, 1965, 105’) v.o. sott. it. 35MM
A Londra, Carol, avvenente manicure ossessionata dagli uomini, tenta di sottrarsi ai pericoli della malattia mentale.
🔵 MERCOLEDÌ 6 APRILE
h 16.00 L’UFFICIALE E LA SPIA
(R. Polanski, Fr./It., 2019, 126’) v.o. sott. it.
Un film giusto e necessario per rievocare la celebre storia del giovane capitano di origine ebrea Alfred Dreyfus, vittima alla fine dell’800 Di un’ingiusta accusa di alto tradimento.
h 21.00 L’INQUILINO DEL TERZO PIANO
(R. Polanski, Francia, 1976, 125’) v.o. sott. it.
A Parigi, un impiegato affitta un appartamento nel quale l’inquilina precedente si è suicidata. L’uomo, poco a poco, sembra assumerne l’identità.
🔵 DOMENICA 10 APRILE
h 14.30 CUL DE SAC
(R. Polanski, UK, 1966, 111’) v.o. sott. it.
Due gangster scalcinati, un uomo al tramonto, una giovane, bella e perversa abitano l’universo claustrofobico di un castello isolato e sospeso sul mare.
h 19.30 PROGRAMMA CORTI POLANSKI
Omicidio (1957, 2’); Rovineremo la festa (1957, 9’); Un sorriso dentale (1957, 2’); Due uomini e un armadio (1958, 15’); La lampada (1959, 8’); La caduta degli angeli (1959, 20’.); I mammiferi (1962, 10’).
(R. Polanski. Polonia, 1957-1962, 66’) v.o. sott. it.
🔵 MERCOLEDÌ 13 APRILE
h 16.00 L’UOMO NELL’OMBRA
(R. Polanski, Fr./Ger./UK, 2010, 130’) v.o. sott. it.
Adam Lang, ex premier britannico, ha scritto un libro di memorie affidato a un ghost writer che muore in circostanze misteriose. Al suo posto subentra un altro scrittore, presto coinvolto a sua volta in un misterioso complotto alla Hitchcock.
h 21.00 CHINATOWN
(R. Polanski. USA, 1974, 131’) v.o. sott. it.
Un noir alla Chandler con protagonista un detective privato alle prese con un caso inquietante e pericoloso.
🔵 GIOVEDì 14 APRILE
h 18.30 ROSEMARY’S BABY
(R. Polanski, USA, 1968, 137’) v.o. sott. it.
Due ambigui vicini di casa si insinuano a poco a poco nell’intimità di una giovane coppia newyorkese, in un edificio che ha fama di ospitare misteriosi riti satanici.
🔵 VENERDÌ 15 APRILE
h 15.30 OLIVER TWIST
(R. Polanski, Fr./Uk/It./Rep. Ceca, 2005, 130’) 35MM
La rivisitazione appassionata, ricca di umanità e con venature autobiografiche del classico romanzo di Charles Dickens.
🔵 SABATO 16 APRILE
h 15.30 IL PIANISTA
(R. Polanski, Fr./Pol./Ger./GB, 2002, 148’) 35MM
Polanski racconta l’Olocausto attraverso la storia di un pianista polacco ebreo nel ghetto di Varsavia nel 1939.Oscar alla regia e all’attore nel 2003, Palma d’oro a Cannes 2002.
🔵 DOMENICA 17 APRILE
h 15.00 CARNAGE
(R. Polanski, Fr./Ger./Pol./Sp., 2011, 79’) v.o. sott. it.
Replica, vedi in 7 aprile.
h 19.00 IL COLTELLO NELL’ACQUA
(Roman Polanski, Polonia, 1962, 94’) v.o. sott. it.
Su una piccola barca a vela sul lago di Masuria, la rivalità sempre più pericolosa fra due uomini sotto gli occhi interessati della moglie di uno di loro.
🔵 GIOVEDì 21 APRILE
h 19.00 CARNAGE
(R. Polanski, Fr./Ger./Pol./Sp., 2011, 79’) v.o. sott. it.
Due ragazzini si azzuffano in un giardino.I rispettivi genitori si incontrano per appianare i rancori in modo civile, ma le cose non andranno esattamente così.
🔵 VENERDÌ 22 APRILE
h 15.30 MACBETH
(R. Polanski, UK, 1972, 141’) v.o. sott. it.
La storia è quella dell’immortale tragedia shakespeariana, in cui il generale Macbeth assassina il suo re e precipita per sete di potere in una spirale di sangue.
🔵 SABATO 23 APRILE
h 15.00 TESS
(R. Polanski, Fr./UK, 1979, 180’) v.o. sott. it.
Inghilterra, fine ‘800. Le drammatiche disavventure di un’umile ragazza, forse in realtà di nobili origini, sedotta e abbandonata dopo essere rimasta incinta.

The Gilded Age: recensione del primi due episodi della nuova serie di Julian Fellowes

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The Gilded Age è il nuovo period drama firmato da Julian Fellowes e in onda su Sky Serie, on demand su Sky e in streaming su NOW dal 21 marzo. La serie, prevista inizialmente per il 2018, è slittata ed è stata acquisita su HBO che negli Stati Uniti l’ha distribuita a partire dalla fine di gennaio 2022. Adesso The Gilded Age è arrivata in Italia e promette di far appassionare tutti gli orfani di Downton Abbey, il più famoso period drama firmato da Fellowes e che presto tornerà per un secondo lungometraggio (dopo il primo di 3 anni fa e la serie completa di sei stagioni).

La trama di The Gilded Age

La storia di The Gilded Age ruota intorno a Marian Brook, giovane orfana di buona famiglia ma ridotta in povertà, che si vede costretta a trasferirsi a New York (siamo negli anni ’80 dell’Ottocento) dove vivono le sue due zie, sorelle del padre, una delle quali, zia Ada, ancora nubile, l’altra, Agnes van Rhijn, vedova molto ricca che amministra la fortuna del suo defunto e poco amato marito e pretende di amministrare anche le vite che le gravitano intorno: quella della sorella, del figlio e non ultima della nipote appena arrivata. Di fronte alla zia di Marian, una vera e propria roccaforte degli antichi valori e della vecchia nobiltà si staglia Bertha Russell, donna appartenente alla classe dei nuovi ricchi, che si è trasferita proprio dall’altro lato della strada, in una enorme casa nuova, costruita da un architetto europeo, un vero e proprio monumento alla ricchezza del signor Russell, magnete delle ferrovie e visto di cattivo occhio dall’alta società newyorkese. Scopo di Bertha è quello di farsi accettare nella cerchia bene della città, e se da una parte si troverà di fronte grande ostilità, non ultima quella di Agnes van Rhijn, troverà anche sostegno e curiosità inaspettata da parte della giovane Marian, che si troverà immischiata nelle vicende della grande casa di fronte. 

Con The Gilded Age, Julian Fellowes si conferma un raffinato narratore, mette insieme intrigo, frivolezze, lotta di classe, questa volta articolata in maniera ancora più precisa e specifica rispetto a quanto visto, per esempio, in Downton Abbey, confezionando un dramma che appare un Instant classic, forse grazie soprattutto alle splendide protagonisti e ai costumi incredibili che queste indossano come se fossero davvero nate nell’Ottocento (anche se chi ne sa qualcosa di storia della moda, intercetterà delle licenze e delle stravaganze ante litteram).

Donne straordinarie di fine Ottocento a New York

Il personaggio di Marian in particolare mescola insieme una serie di elementi che difficilmente si trovano fusi nello stesso personaggio: la giovane donna è nobile ma povera, è intelligente ma non ha talenti particolari, è ribelle, tuttavia tutto sembra indirizzarla verso una vita ordinaria di moglie e madre, purché il partito in questione appartenga alla “vecchia nobiltà newyorkese”, nei piani della zia maggiore. Sicuramente la ragazza riuscirà a trovare il suo spazio, insinuandosi tra le maglie che la sua condizione le impone, ma a che prezzo?

Ma la stessa Bertha, e le zie di Marian risultano già dal primo episodio donne che combattono e hanno combattuto per ciò che desiderano, figure forti e determinate, non importa quale sia il loro orientamento sociale, ma sempre fautrici del loro stesso destino, per quanto la società in cui vivono è ancora formalmente gestita da uomini.

La scrittura di Julian Fellows non fa mai prigionieri, e anche in questo caso lo spettatore è catturato dal primo istante, coinvolto nelle esistenze di questa donne straordinarie, protagoniste contraddittorie e proprio per questo affascinanti di The Gilded Age. 

Francis Ford Coppola pensa che Deadpool sia “Incredibile”

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Francis Ford Coppola pensa che Deadpool sia “Incredibile”

Il leggendario regista Francis Ford Coppola (Il Padrino, Apocalypse Now) ha criticato aspramente a più riprese in film di supereroi/fumetti in passato e, più recentemente, ha individuato nell’ascesa del cinema di “prototipi” di supereroi come un fattore negativo che ha influenzato l’operatività gli studi che esitano maggiormente nel prendersi un rischio su operazioni meno note o non basate su IP.

“C’erano dei film in studio. Ora ci sono le opere della Marvel. E cos’è un’immagine Marvel? Un’immagine Marvel è un prototipo di film che viene realizzato ancora e ancora e ancora e ancora e ancora per sembrare diverso”, ha affermato il regista durante un’intervista con GQ all’inizio di quest’anno. Nonostante il chiaro disprezzo di Coppola per i film di supereroi definiti “spregevoli”, sembra però che abbia apprezzato un certo Mercenario con la bocca! “Mi è piaciuto Deadpool, ho pensato che fosse fantastico”, ha riferto il regista a Variety. L’attore di Wade Wilson Ryan Reynolds ha risposto con il seguente Tweet.

Che dire, dunque Francis Ford Coppola non odia proprio tutti i supereroi! Vi ricordiamo che Deadpool tornerà in azione nell’annunciato Deadpool 3.

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