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9-1-1 5: nuovo promo “Insanity”

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9-1-1 5: nuovo promo “Insanity”

Il network americano ABC ha diffuso l’inedito promo “Insanity” di 9-1-1 5, l’attesa quinta stagione di 9-1-1.

Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip/Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nei più situazioni spaventose, scioccanti e al cardiopalma. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili con la risoluzione dei problemi della propria vita. La serie provocatoria vede la partecipazione della candidata all’Oscar e all’Emmy Award Angela Bassett (“American Horror Story”, “Che c’entra l’amore”) e l’attore candidato all’Emmy Award e al Golden Globe Peter Krause (“The Catch”, “Six Feet Under “).

9-1-1 5

9-1-1 5 è la quinta stagione della serie 9-1-1 creata da Ryan Murphy e Tim Minear per il network americano FOX. Dai creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk (il franchise di “American Horror Story”, “Nip / Tuck”), il nuovo dramma procedurale 9-1-1 esplora le esperienze ad alta pressione di agenti di polizia, paramedici e vigili del fuoco che sono spinti nel più situazioni spaventose, scioccanti e strazianti. Questi soccorritori devono cercare di bilanciare il salvataggio di coloro che sono più vulnerabili nel risolvere i problemi della propria vita.

In 9-1-1 5 protagonisti sono Athena Carter Nash, (stagione 1-in corso), interpretata da Angela Bassett, Robert “Bobby” Nash (stagione 1-in corso), interpretato da Peter KrauseEvan “Buck” Buckley (stagione 1-in corso), interpretato da Oliver StarkHenrietta “Hen” Wilson (stagione 1-in corso), interpretata da Aisha HindsHoward “Howie”/”Chimney” Han (stagione 1-in corso), interpretato da Kenneth Choi, Michael Grant (stagione 1-in corso), interpretato da Rockmond DunbarAbigail “Abby” Clark (stagione 1, guest star stagione 3), interpretata da Connie BrittonMadeline “Maddie” Buckley Kendall (stagione 2-in corso), interpretata da Jennifer Love Hewitt,  Edmundo “Eddie” Diaz (stagione 2-in corso), interpretato da Ryan GuzmanMay Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretata da Corinne MassiahHarry Grant (ricorrente stagione 1, stagioni 2-in corso), interpretato da Marcanthonee Jon Reis.

Venom incontrerà mai Spider-Man? Ecco la risposta di Andy Serkis

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Venom incontrerà mai Spider-Man? Ecco la risposta di Andy Serkis

La promozione di Venom: La furia di Carnage è ufficialmente iniziata e, in attesa dell’arrivo del film nelle sale italiane (previsto per il prossimo 14 ottobre), ecco che le varie interviste rilasciate dal cast si stanno rivelando – come spesso accade – un’ottima occasione per soddisfare la curiosità dei fan in merito al film e a tutta una serie di questioni ad esso collegate.

Tra queste, ovviamente, figura la possibilità che un giorno i personaggi di Venom e Spider-Man appaiano insieme in un film. Il Sony Spider-Man Universe (come di recente è stato ribattezzato) sta prendendo ormai sempre più piede, con l’arrivo del sequel di Venom, l’attesa spasmodica per Morbius e l’ufficializzazione del progetto dedicato a Kraven il Cacciatore. Tutti questi film sono dedicati ai più grandi nemici dell’Uomo Ragno, che di fatto però non ha ancora fatto la sua apparizione in nessuno di essi (o meglio, ancora non sappiamo quando e, soprattutto, se accadrà).

Parlando con IGN (via The Direct) proprio in occasione della promozione di Venom: La furia di Carnage, il regista Andy Serkis ha dato forse la risposta che tutti i fan stavano aspettando. Quando gli è stato chiesto, infatti, della possibilità di un crossover, quindi se Venom incontrerà mai Spider-Man un giorno, Serkis ha risposto che sicuramente accadrà.

“Questa domanda è sulla bocca di tutti. Tutti vogliono sapere se Venom incontrerà Spider-Man. Personalmente, non credo accadrà… Ovviamente sto scherzando, è chiaro che accadrà”, ha detto Andy Serkis. “Al tempo stesso, però, credo che ci sia ancora molto da esplorare. Tutto dipende da come si vorrà arrivare a quell’incontro. Se il pubblico vuole più storie di Venom soltanto per arrivare a Spider-Man, allora potrebbe perdersi, nel mezzo, tante altre fantastiche storie di altrettanti fantastici supercriminali. In un certo senso, affrettare le cose potrebbe anche precludere la possibilità che avvenga davvero.”

Quello che sappiamo su Venom: La furia di Carnage

Tom Hardy ritorna sul grande schermo nel ruolo del “protettore letale” Venom, uno dei personaggi Marvel più enigmatici e complessi. In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man, interpretato da Woody Harrelson.

Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham (Boardwalk Empire, Taboo). Il film uscirà in autunno al cinema.

MCU: Tim Roth spiega perché ha deciso di tornare come Abominio

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MCU: Tim Roth spiega perché ha deciso di tornare come Abominio

In un certo senso, il film L’incredibile Hulk è considerato la “pecora nera” dell’intera filmografia del MCU. Tuttavia, è probabile che il ritorno del personaggio di Abominio, alla fine, spinga i fan a rivalutare quel titolo in maniera significativa.

Abominio è apparso brevemente in Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, ma tornerà per un ruolo assai più consistente nell’attesa serie She-Hulk che debutterà nel 2022 su Disney+. Sappiamo che Tim Roth è tornato a doppiare il personaggio nel cinecomic di Destin Daniel Cretton e in una recente intervista con The Hollywood Reporter è stato proprio l’attore a spiegare cosa lo ha spinto ad accettare di rivivere l’esperienza di Abominio.

“Ho preso parte a L’incredibile Hulk, anni fa, solo perché pensavo che i miei figli ne sarebbero stati imbarazzati. L’ho fatto per loro e mi sono davvero divertito a realizzarlo”, ha spiegato. “Quindi, quando sono venuti da me e mi hanno detto: ‘Stiamo lavorando a She-Hulk. Vuoi tornare di nuovo nei panni di quel personaggio?’, ho subito  accettato. Dovrebbe essere divertente.”

“Allo stesso tempo, però, sono rimasto molto sorpreso, perché all’inizio è stato difficile”, ha aggiunto Roth, riferendosi probabilmente alla sua performance in motion-capture. “È stato solo quando Mark Ruffalo è arrivato per girare le sue scene nei panni di Bruce Banner che ho pensato: ‘Oh, è così che devi fare anche tu! Ci vuole senso dell’umorismo!'”

Le dichiarazioni di Roth sono alquanto interessanti, dal momento che nella prima scena post-credits di Shang-Chi abbiamo visto Bruce Banner nella sua forma umana e non più come Smart Hulk. Non c’è motivo per credere che Hulk non possa apparire di nuovo, e se c’è qualcosa che potrebbe realmente scatenare il ritorno del Gigante Verde in She-Hulk, potrebbe essere proprio il ritorno di Abominio.

The Good Doctor 5: trailer dalla quinta stagione

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The Good Doctor 5: trailer dalla quinta stagione

Dopo il promo il network americano ABC ha diffuso il trailer di The Good Doctor 5, l’attesa la prossima quinta stagione della serie medica della ABC The Good Doctor.

The Good Doctor 5

The Good Doctor 5 è la quinta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. La trama di The Good Doctor 5 non è stata ancora resa nota.

In The Good Doctor 5 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever. La serie è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

Swan Song con Mahershala Ali, uscirà al cinema e in tutto il mondo su Apple TV+

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Apple Original Films ha annunciato oggi che l’attesissimo film dal cast stellare Swan Song uscirà nei cinema e in tutto il mondo su Apple TV+ venerdì 17 dicembre. Swan Song è interpretato dal due volte premio Oscar Mahershala Ali, che è anche produttore, dall’otto volte candidata all’Oscar Glenn Close e dalla candidata all’Oscar Naomie Harris. Accanto a loro recitano anche la vincitrice del Golden Globe Awkwafina e il candidato al Golden Globe Adam Beach.

Ambientato in un vicino futuro, il film è un viaggio potente ed emozionante raccontato attraverso gli occhi di Cameron (Mahershala Ali), marito e padre amorevole, a cui è stata diagnosticata una malattia terminale; quando il suo medico (Glenn Close) gli prospetta una soluzione alternativa al fine di proteggere la sua famiglia dalla sofferenza, si troverà davanti a un bivio. Mentre Cam è alle prese con la scelta di alterare o meno il destino della sua famiglia, impara molto più di quello che avrebbe mai potuto immaginare sulla vita e sull’amore. Swan Song esplora quanto lontano arriviamo a spingerci e quanto siamo disposti a sacrificare, per rendere la vita delle persone che amiamo più felice possibile.

Swan Song Glen Glose
Per gentile concessione di Apple

Swan Song è diretto dal regista premio Oscar Benjamin Cleary (“Stutterer”), che è anche autore della sceneggiatura originale, ed è prodotto da Anonymous Content e Concordia Studio. I produttori sono Adam Shulman (“In difesa di Jacob”) e Jacob Perlin (“The Amazing Johnathan Documentary”) per conto di Anonymous Content; Jonathan King (“La ragazza di Stillwater”, “Cattive acque”) per conto di Concordia Studio; Rebecca Bourke (“Wave”); Mahershala Ali e Mimi Valdés (“Il diritto di contare”) attraverso Know Wonder-

Swan Song si unisce alla rosa in espansione di Apple Original Films, tra cui il prossimo al debutto “Finch”, interpretato dal vincitore dell’Oscar Tom Hanks che segue il grande successo di “Greyhound”; l’attesissimo “Emancipation” del regista Antoine Fuqua e interpretato e prodotto dal candidato all’Oscar Will Smith; “Killers of the Flower Moon” di Martin Scorsese, con Leonardo DiCaprio e Robert De Niro; “The Tragedy of Macbeth” di Joel Coen, con Denzel Washington e Frances McDormand; “Sharper”, di Brian Gatewood e Alessandro Tanaka, interpretato e prodotto dalla vincitrice dell’Academy Award Julianne Moore; il prossimo adattamento per Young Adult “The Sky is Everywhere”, diretto da Josephine Decker e interpretato da Grace Kaufman, Cherry Jones e Jason Segel e molto altro ancora.

Tigers disponibile on demand dal 16 settembre

Tigers disponibile on demand dal 16 settembre

Ronnie Sandahl, sceneggiatore di “Borg McEnroe”, torna a raccontare il risvolto intimista e psicologico dello sport dirigendo TIGERS, disponibile on demand dal 16 settembre su Sky Primafila, Prime Video Store, Apple Tv, Chili Tv, Google Play, Infinity, Rakuten Tv, Timvision e liberamente ispirato alla storia dell’ex calciatore prodigio Martin Bengtsson. Il racconto di un’ossessione, ma anche della disciplina necessaria a raggiungere obiettivi, del coraggio e dell’onestà verso se stessi.

Nelle parole del regista, Tigers é una storia sulle tigri del mondo del calcio. Su uomini giovani e ammirati, rinchiusi in gabbie dorate, addomesticati fino a diventare marchi”. Ronnie Sandhal è sceneggiatore, regista e autore ed ha lavorato a una trilogia di film su sport e psicologia: oltre a “Tigers” ha scritto anche la sceneggiatura di “Borg McEnroe” (2017) e del prossimo dramma sulla ginnastica “Perfect”, diretto da Olivia Wilde.

Martin Bengtsson ha raccontato la sua vicenda nel libro “Nell’ombra di San Siro” (In The Shadow of San Siro), pubblicato nel 2007: la storia di come il sogno di una vita si è trasformato in un incubo e delle circostanze esterne e interne che, combinate, lo hanno portato alla depressione e al crollo mentale.

Nel cast del film, oltre ad Erik Enge nei panni di Bengtsson, anche Maurizio Lombardi (Pinocchio, 1994, The New Pope), Lino Musella (The Young Pope, Favolacce, Il Cattivo Poeta) e Gianluca Di Gennaro (Capri-Revolution, Gomorra – La Serie 2).

Tigers, a trama

Martin è uno dei talenti calcistici più promettenti che la Svezia abbia mai visto. A sedici anni, il sogno di una vita diventa realtà quando viene acquistato da uno dei club più prestigiosi d’Italia. Tuttavia quel sogno ha un prezzo molto alto in termini di sacrificio, dedizione, pressione e, soprattutto, solitudine. Martin inizia a chiedersi se questa sia davvero la vita che ha tanto desiderato. “Tigers” è una corsa sulle montagne russe della vita e della morte attraverso la moderna industria del calcio. Con una prospettiva unica sul mondo degli sport professionistici, Ronnie Sandahl racconta la vera storia del sedicenne prodigio del calcio Martin Bengtsson. Un dramma di formazione sull’ossessione ardente di un giovane in un mondo in cui tutto, e tutti, hanno un prezzo.

Il caso Minamata: in prima tv su Sky il film con Johnny Depp

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Il caso Minamata: in prima tv su Sky il film con Johnny Depp

Johnny Depp è il protagonista de Il caso Minamata in prima tv su Sky Cinema Uno venerdì 17 settembre alle 21.15, in streaming su NOW e disponibile on demand. Diretto da Andrew Levitas, il film racconta la storia vera del fotoreporter Eugene Smith che all’inizio degli anni 70 riuscì a documentare le conseguenze dell’avvelenamento da mercurio nel villaggio giapponese di Minamata, con uno dei reportage più riusciti della sua carriera e più famosi della storia del giornalismo. Nel cast, accanto a Johnny Depp, Hiroyuki Sanada, Jun Kunimura, Minami, Ryo Kase,Tadanobu Asano, Akiko Iwase e Bill Nighy.  

Il caso Minamata: quando esce e dove vederlo in streaming

Il caso Minamata in prima tv su Sky Cinema Uno venerdì 17 settembre alle 21.15, in streaming su NOW e disponibile on demand. E grazie a extra i clienti Sky da più di tre anni e con Sky Cinema, lo vedranno prima di tutti on demand nella sezione extra.

Il caso Minamata in prima tv su NOW e anche on demand su Sky. Iscriviti a soli 3 euro per il primo mese e guarda il film e molto altro.

Il caso Minamata streamingIl caso Minamata, la trama

Il caso Minamata – New York, 1971. Il celebre fotoreporter W. Eugene Smith (Johnny Depp) è ormai l’ombra di se stesso. Alcolizzato, in polemica con il mondo dell’informazione e senza più alcun rapporto con i figli vive in solitudine e rifiuta di lavorare. Ma un incarico da parte del direttore della rivista Life Robert Hayes (Bill Nighy) lo porta nella città costiera giapponese di Minamata, devastata dall’avvelenamento da mercurio, risultato di decenni di inquinamento industriale da parte della Chisso Corporation, un’importante azienda chimica giapponese.  Lì Smith entra in contatto con la comunità di pescatori del villaggio e, armato della sua macchina fotografica, documenta i loro sforzi per convivere con la grave malattia causata dall’avvelenamento da mercurio, chiamata proprio “malattia di Minamata”, e la loro appassionata campagna per ottenere un risarcimento da parte della Chisso e dal governo giapponese. Le immagini di Smith dal villaggio avvelenato danno al disastro una dimensione umana straziante e il suo incarico iniziale si trasforma in un’esperienza gli cambierà la vita.

The Suicide Squad – Missione Suicida in streaming su tutte le principali piattaforme

Dallo sceneggiatore/regista James Gunn, arriva l’avventura d’azione di supereroi della Warner Bros. Pictures, The Suicide Squad – Missione Suicida, con lo schieramento dei delinquenti più degenerati della DC.

Benvenuti all’inferno, cioè a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità degli Stati Uniti, dove sono rinchiusi i peggiori supercriminali, che faranno di tutto per uscirne – anche unirsi alla super segreta e oscura Task Force X. Il motto del giorno è ‘O la va o la spacca’: si riuniscano una serie di truffatori, tra cui Bloodsport, Peacemaker, Capitan Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica più amata di tutti, Harley Quinn. Quindi si armino pesantemente e si lascino cadere (letteralmente) sulla remota isola di Corto Maltese, piena di nemici. Avventurandosi in una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia, la Squadra sarà coinvolta in una missione di ricerca e distruzione, sotto la guida sul territorio del colonnello Rick Flag… e le direttive degli esperti tecnologici del governo di Amanda Waller nelle orecchie, che seguono ogni loro movimento. E come sempre, ad ogni mossa falsa rischiano la morte (per mano dei loro avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller). A voler scommetterci, la vincita è a loro sfavore – controognuno di loro.

The Suicide Squad – Missione Suicida, recensione del film

The Suicide Squad – Missione Suicida è interpretato da Margot Robbie (“Birds of Prey”, “Bombshell – La Voce dello Scandalo”), Idris Elba (“Avengers: Infinity War”), John Cena (l’imminente serie HBO Max “Peacemaker”, “Bumblebee”), Joel Kinnaman (“Suicide Squad”), Jai Courtney (la franchise “Divergent”), Peter Capaldi (“World War Z”, “Doctor Who” della BBC), David Dastmalchian (l’imminente “Dune”, “Ant-Man and the Wasp”), Daniela Melchior (“Parque Mayer”), Michael Rooker (i film “Guardiani della Galassia”), Alice Braga (“Elysium”), Pete Davidson (“Il re di Staten Island”, “Saturday Night Live” in TV), Joaquín Cosio (“Spider-Man: Un nuovo universo”, “Narcos: Messico” in TV), Juan Diego Botto (“The Europeans”), Storm Reid (“L’uomo invisibile”, “Nelle pieghe del tempo”, “Euphoria”), Nathan Fillion (“Guardiani della Galassia”, “The Rookie” in TV), Steve Agee (“L’Angelo del male – Brightburn”, “Guardiani della Galassia Vol 2”), Sean Gunn (i film “Guardiani della Galassia”, e “Avengers”), Mayling Ng (“Wonder Woman”), Flula Borg (“Ralph spacca Internet”), Jennifer Holland (“L’Angelo del male – Brightburn”, l’imminente serie HBO Max “Peacemaker”) e Tinashe Kajese (le serie TV “Valor”, “The Inspectors”), con Sylvester Stallone (i franchise di “Rocky”, “Rambo” e “I Mercenari – The Expendables”) e Viola Davis (“Ma Rainey’s Black Bottom”, “Suicide Squad”).

Gunn (i film “Guardiani della Galassia”) ha diretto il film da una sua sceneggiatura, basata sui personaggi della DC. Il film è prodotto da Charles Roven e Peter Safran, mentre Zack Snyder, Deborah Snyder, Walter Hamada, Chantal Nong Vo, Nikolas Korda e Richard Suckle sono i produttori esecutivi.

La squadra creativa di Gunn include il direttore della fotografia Henry Braham (“Guardiani della Galassia Vol. 2”), la scenografa Beth Mickle (“Captain Marvel”), i montatori Fred Raskin (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “C’era una volta … a Hollywood”) e Christian Wagner (i film “Fast & Furious”), e la costumista nominata all’Oscar Judianna Makovsky (“Guardiani della Galassia Vol. 2”, “Avengers: Endgame”, “Harry Potter e la pietra filosofale”). Musiche di John Murphy (“Kick-Ass”).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione Atlas Entertainment / Peter Safran, un film di James Gunn, The Suicide Squad – Missione Suicida. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures.

Mio Fratello, Mia Sorella: trailer del film Netflix con Alessandro Preziosi

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Mio Fratello, Mia Sorella, il nuovo film originale Netflix italiano diretto da Roberto Capucci con protagonisti Alessandro Preziosi, Claudia Pandolfi, Ludovica Martino, Francesco Cavallo, Stella Egitto e Caterina Murino. Un film Netflix in associazione con MEDIASET prodotto da Lotus Production, una società di Leone Film Group. Disponibile su Netflix dall’8 ottobre 2021

Mio Fratello, Mia Sorella, la trama

Alla morte del padre, Tesla e suo fratello Nik si ritrovano, per un singolare patto successorio, a dover convivere per un anno sotto lo stesso tetto, pur non essendosi più visti da più di vent’anni. Nella casa vivono anche i figli di Tesla: Sebastiano, un violoncellista di grande talento affetto da schizofrenia ad alto funzionamento, al quale la donna ha dedicato la vita e un’ossessiva e soffocante protezione, e Carolina, con la quale invece ha un rapporto difficile e conflittuale. La convivenza difficile innescherà scontri e continui battibecchi tra Nik e Tesla, due fratelli agli antipodi, e la nascita di un inaspettato forte legame tra Nik e suo nipote Sebastiano. Col tempo tutti troveranno pian piano un equilibrio, fino a quando una serie di eventi porteranno i personaggi a dover fare i conti con le proprie paure e segreti, in un difficile viaggio verso il perdono e l’accettazione di sé stessi e dei loro legami affettivi e familiari.

Hawkeye: 10 domande che ci lascia il primo trailer ufficiale

Hawkeye: 10 domande che ci lascia il primo trailer ufficiale

Nella giornata di ieri è arrivato finalmente il primo trailer della serie Hawkeye. Sebbene fornisca molte informazioni sull’ambientazione dello show, che si svolge durante le festività natalizie a New York City, subito dopo gli eventi di Avengers: Endgame, ci sono ovviamente ancora molte domande senza una risposta. Scopriamo insieme le principali, grazie a Screen Rant.

Cosa ha fatto Clint nei panni di Ronin?

Sebbene sia stato stabilito (durante i fatti di Endgame) che il tempo trascorso da Occhio di Falco nei panni di Ronin lo ha visto eliminare diversi criminali che lo stesso riteneva indegni di vivere dopo che il Blip gli aveva portato via la sua famiglia, i dettagli della sua crociata sono ancora sconosciuti.

Anche se il trailer specifica al pubblico che essere Ronin ha creato molti nemici a Clint, resta da capire nel dettaglio come questi nemici si sono effettivamente creati, se perché Clint ha ucciso qualcuno di importante per loro, se a causa di un tradimento…

Quali sono le motivazioni di Kate?

Quando Kate incontra Clint per la prima volta, nel trailer, gli dice di essere una sua grande fan. Tuttavia, nonostante lo shock iniziale e la gioia nello scoprire che lavorerà al suo fianco, le motivazione del personaggio non sono ancora chiare.

Nel trailer vediamo la potenziale Young Avenger combattere mentre indossa la sua versione del costume di Ronin ed entra in contatto con alcuni personaggi sgradevoli che la scambiano per Clint. Tuttavia, non è chiaro se le sue azioni derivino semplicemente dal voler essere un eroe o se c’è qualcosa di più profondo a guidarla.

Chi ha creato le frecce truccate di Occhio di Falco?

Sebbene il trailer non sia particolarmente lungo, riesce a racchiudere comunque molti dettagli, incluso uno sguardo ad alcune delle fughe di Clint e Kate mentre usano le frecce truccate. Anche se questa non è la prima volta che il MCU mostra Clint con altri tipi di freccia, è chiaro che la serie espanderà notevolmente il suo arsenale.

La domanda principale che questo dettaglio provoca è, tuttavia, un’altra: chi sta fabbricando le frecce truccate? Tony Stark sarebbe stata una scelta ovvia. Tuttavia, dopo la sua morte, è probabile che Clint abbia trovato un altro fornitore geniale. O sono opera dello stesso Barton?

Dov’è Laura Barton?

La moglie di Clint, Laura, si è dimostrata una parte importante dell’arco narrativo del personaggio, sin dalla sua introduzione a sorpresa in Avengers: Age of Ultron, e la sua assenza nel trailer (al contrario, i suoi figli sono una presenza di spicco) non può certamente passare inosservata.

Sebbene nel trailer si veda Clint nella roulotte parlare al telefono con qualcuno, dicendo che dovrebbe essere a casa presto, la persona all’altra parte della linea potrebbe facilmente essere uno dei suoi figli. Questo solleva, dunque, una domanda: Laura è ancora in giro? Se è così, dato che – almeno apparentemente – i suoi figli sono a New York senza di lei, lei e Clint stanno ancora insieme?

Come verrà presentata Yelena Belova?

Dal momento che la sua presenza nella serie è stata confermata ancor prima dell’arrivo di Black Widow, nel trailer erano in molti ad aspettarsi uno sguardo a Yelena Belova, ma l’assassina deve ancora fare la sua comparsa. Tuttavia, con tutte quelle scene di combattimento, è chiaro che ci saranno molti modi dinamici attraverso cui potrebbe essere introdotta nella storia.

Dato che la fine di Black Widow ha visto Yelena assunta da Valentina Allegra de Fontaine per uccidere Clint, sarà interessante vedere se sta lavorando a fianco di qualcuno dei suoi nemici, oppure se è stata ostacolata proprio da loro.

Quanta verità c’è in Rogers: The Musical?

Forse uno dei momenti più comici del trailer è quando viene mostrato uno scorcio di una produzione di Broadway intitolata “Rogers: The Musical”, con varie inquadrature dello spettacolo che raffigurano, sul palco, un attore vestito da Cap supportato da versioni teatrali degli altri Vendicatori.

Con la risoluzione della trama di Steve in Endgame, ottenuta tramite un uso potenzialmente pericoloso del viaggio nel tempo, resta ancora da capire quanto il pubblico sia consapevole delle sue imprese finali. Il musical potrebbe fornire alcune informazioni sulla questione, mentre mostra l’eredità che Steve ha lasciato alle spalle… per quanto faceta possa essere una versione di quegli eventi. 

Il ruolo di Lucky nella serie

Nonostante appaia in un breve momento nel trailer, è quasi certo che Lucky avrà un ruolo nello show che potrebbe renderlo uno dei personaggi preferiti dei fan. Tuttavia, solo chi ha letto i fumetti sa quanto amore nutra Occhio di Falco nei confronti di Lucky, che ha adottato nel primo numero della serie a fumetti di Matt Fraction.

Il golden retriever ha successivamente scritto un numero memorabile della serie dal suo punto di vista. Le origini del cane nello show devono ancora essere rivelate, ma dovrebbero essere altrettanto memorabili.

Occhio di Falco sta ancora lavorando con i Vendicatori?

Dato che il MCU non ha ancora chiuso la storia di Clint Barton dopo gli eventi di Endgame, ci sono ancora alcune grandi domande logistiche su come vive ora, vale a dire se è ancora un membro dei Vendicatori.

Il trailer suggerisce che Clint ha rallentato un po’ con quelle attività, preferendo invece recuperare il tempo che aveva perso con la sua famiglia. Quando si verificheranno le tipiche catastrofi mondiali che sono la specialità degli Avengers, Barton avrà intenzione di indossare ancora una volta il suo costume?

In che modo il Blip ha influito su Kate?

Dal momento che la serie fungerà da introduzione per Kate nel MCU, c’è ancora molto da scoprire sul suo passato, incluso il modo in cui il Blip in tutto l’universo ha influenzato lei e la sua famiglia.

A mano a mano che il MCU progredisce, sempre più nuovi personaggi sono influenzati dalle azioni e dalle narrazioni dei film e delle serie precedenti, portando ad una narrazione ancora più integrata. Le esperienze passate di Kate saranno sicuramente usate come modo per avvicinarla al mondo di Occhio di Falco.

Quanti nemici dovranno affrontare gli arcieri?

Dato che la serie attinge evidentemente da alcuni dei migliori archi narrativi a fumetti di Occhio di Falco, c’è una vasta gamma di cattivi che la storia potrebbe scegliere di mettere contro Clint e Kate. Yelena è già confermato che sarà nello show, così come Swordsman, alias Jack Duquesne.

Il trailer mostra anche gruppi di nemici vestiti con tute da ginnastica in un cenno alla mafia introdotta nell’era Hawkeye di Fraction. Questi vari nemici e le loro motivazioni manterranno sicuramente gli eroi della serie sulle spine, con diverse sorprese che verranno svelate, quasi sicuramente, nel corso dei vari episodi. 

Batman Day 2021, Panini Comics lancia Batman: Il Mondo

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Batman Day 2021, Panini Comics lancia Batman: Il Mondo

In occasione del Batman Day 2021, Panini Comics porta in Italia, in contemporanea mondiale martedì 14 settembre Batman: Il Mondo, un volume antologico di 184 pagine frutto di un’ambiziosa iniziativa senza precedenti: per la prima volta nella storia, DC si è accordata con i licenziatari di tutto il mondo per la creazione di un volume che celebrasse la pervasività mondiale del Cavaliere Oscuro. Il risultato sono 14 storie, create in 14 paesi del mondo e rappresentative ognuna della cultura del paese che ha generato le tavole del racconto. Non solo: in ognuna delle storie Batman agisce nel paese in cui l’avventura viene ambientata.

Il volume viene inaugurato dal duo americano composto dallo scrittore Brian Azzarello e dal disegnatore Lee Bermejo (Batman: Dannato,Joker, Lex Luthor: Man of Steel, Batman/Deathblow), con la storia Città globale, in cui Batman riflette sul tempo trascorso a Gotham, a proteggere la città e i suoi abitanti da minacce di ogni sorta.

Al team Panini Comics Italia è stata affidata la creazione dell’avventura italiana, Ianus, realizzata da un quartetto d’assi d’eccezione: AlessandroBilotta (Mercurio Loi, Dylan Dog) ai testi, Nicola Mari (Dylan Dog) ai disegni, Giovanna Niro (Dylan Dog, Chrononauts) ai colori e AndreaAccardi (Chambara) al lettering. La storia vede il più grande detective del mondo per la prima volta a Roma, alle prese con un nuovo nemico. Ianus, è una straordinaria avventura che riesce a coniugare con successo l’essenza più oscura e notturna del personaggio di Batman con una sensibilità tutta italiana, e vede quattro maestri al top della forma.

Per apprezzare al meglio la storia, Ianus uscirà, in fumetteria e online, in un’Edizione Deluxe che prevede un’ampia sezione dedicata agli extrae un’esclusiva litografia firmata dagli autori. Un volume di prestigio perfetto per celebrare la prima avventura del Pipistrello ideata e realizzata completamente in Italia.

Per celebrare l’arrivo del Cavaliere Oscuro nella Città Eterna e osservare da vicino il processo di realizzazione di una delle storie che rimarranno nella tradizione del fumetto italiano, sarà possibile visitare l’esposizione di tavole del disegnatore Nicola Mari per Batman: Il Mondo – Ianus, a Roma presso la galleria CArt Gallery, in via del Gesù 61. L’esposizione sarà inaugurata proprio sabato 18 settembre, il Batman Day 2021, e per l’occasione saranno presenti gli autori per una sessione di firmacopie.

Il Batman Day è anche l’occasione perfetta per riscoprire e approfondire la propria conoscenza di Bruce Wayne con i diversi titoli proposti da Panini Comics, in uscita il 16 settembre, e adatti a tutti i gusti: Batman: Amore folle, dalle menti che hanno creato il capolavoro d’animazione Batman: The Animated Series, racconta le origini di Harley Quinn, mentre prova a conquistare Joker eliminando il Cavaliere Oscuro con dietro le quinte, decine di layout; Batman: Le Nuove Avventure – Stagione Uno raccoglie una serie di storie completamente inedite ambientate nel mondo della serie animata dell’Uomo Pipistrello, dai produttori di Batman: The Animated Series; Batman: Knightfall 1 è l’edizione omnibus di una delle saghe più importanti e amate del personaggio, che vede Bruce Wayne contro il criminale Bane. Infine, Il Grande Libro di Batman è l’antologia definitiva che raccoglie venti storie capolavoro per ripercorrere la storia di Batman dagli anni ‘30 ad oggi e contiene inoltre una serie di articoli per conoscere tutto quello che c’è da sapere sull’icona DC.

Anche quest’anno il Batman Day è pronto ad affascinare vecchi e nuovi lettori. Sarà impossibile non appassionarsi alle storie e avventure del detective più amato del mondo!

Jeff Bridges annuncia che il cancro è in remissione: “Pronto a tornare al lavoro”

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Lo scorso anno, precisamente ad ottobre, Jeff Bridges ha rivelato che gli era stato diagnosticato un linfoma, un cancro del sistema linfatico, e che aveva iniziato i trattamenti necessari. Ora, attraverso il suo sito ufficiale, l’attore ha confermato che, a quasi un anno di distanza, il cancro è ufficialmente in remissione.

L’attore ha anche rivelato che la strada verso la guarigione non è stata semplice, dal momento che durante questi mesi ha contratto anche il Covid-19 durante la chemioterapia e, di conseguenza, ha dovuto lottare anche contro le conseguenze della nuova malattia. L’attore ha specificato di aver trascorso cinque settimane in ospedale, e ora che ha finalmente ricevuto due dosi di vaccino si sente più tranquillo e in forma che mai.

A causa della diagnosi del 2020, l’attore aveva dovuto abbandonare la produzione della serie FX The Old Man, che all’inizio avrebbe dovuto debuttare proprio ad ottobre di quest’anno. Sempre attraverso il suo sito, Bridges ha fatto sapere di essere ormai pronto a tornare al lavoro e di riprendere con la produzione della serie ad opera di Robert Levine e Jonathan E. Steinberg.

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Considerato uno degli attori più carismatici e talentuosi della sua generazione, Jeff Bridges è noto per aver recitato in film quali L’ultimo spettacolo (1971), Una calibro 20 per lo specialista (1974), King Kong (1976), Starman (1984), I favolosi Baker (1989), La leggenda del re pescatore (1991), The Contender (2000), Il Grinta (2011), Iron Man (2008) e Hell or High Water (2016).

Tuttavia, la sua fama è indissolubilmente legata al ruolo di Jeffrey Lebowski, detto “Drugo”, ne Il grande Lebowski (1998). Nel 2010 ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista per il film Crazy Heart, che racconta la crisi privata e pubblica del cantante country alcolizzato Bad Blake.

Shang-Chi: lo sceneggiatore spiega i motivi dietro il legame con Iron Man 3

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU SHANG-CHI E LA LEGGENDA DEI 10 ANELLI!!!

Parlando con The Hollywood Reporter, lo sceneggiatore di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli, Dave Callaham, ha spiegato perché i Marvel Studios hanno deciso di riportare in vita il personaggio di Trevor Slattery dopo la sua apparizione in Iron Man 3 del 2013.

Con la dipartita del personaggio di Tony Stark, pare che Slattery fosse il modo migliore per collegare entrambi i franchise. “Nel nostro caso, il personaggio di Sir Ben, Trevor Slattery, era davvero l’unico tessuto connettivo che avevamo a nostra disposizione per connetterci a qualsiasi precedente iterazione dei Dieci Anelli o del Mandarino, perché Tony Stark è morto”, ha spiegato Callaham.

“Sapevamo di voler usare Sir Ben se fosse stato possibile, e subito ci siamo posti alcune domande: ‘La Marvel avrebbe accettato? È stata una bella esperienza per Sir Ben? Gli è piaciuto interpretare Trevor Slattery?’. Era passato un po’ di tempo da Iron Man 3, quindi non sapevamo se avesse davvero voglia di tornare ad interpretare un ruolo del genere”, ha aggiunto lo sceneggiatore. “Poi ne abbiamo parlato con Kevin Feige e lui ha detto: ‘Sembra fantastico. Tutti noi amiamo Trevor. Mi piacerebbe rivederlo. Ma spetterà a voi trovare il modo più giusto e accattivante per farlo tornare’. 

“Non se se avevamo soltanto alcune bozze o l’intera sceneggiatura pronta quando ne abbiamo parlato. Ad ogni modo, Destin ne ha parlato con Ben via Zoom, gli ha esposto le nostre idee e abbiamo scoperto che amava il personaggio e che gli sarebbe piaciuto tornare. Alla fine, ha funzionato”, ha concluso Callaham. 

L’uscita nelle sale di Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelli è fissata al 3 settembre 2021. Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12The Glass Castle e Il Diritto di Opporsi con Michael B. JordanJamie Foxx e Brie Larson, è stato scelto per dirigere il film, che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Wonder Woman 1984).

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

James Gunn pensa di usare degli attori di The Suicide Squad per GOTG Vol. 3?

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Ora che The Suicide Squad è arrivato nelle sale e che la serie spin-off Peacemaker si appresta a fare il suo debutto su HBO Max all’inizio del prossimo anno, James Gunn si sta finalmente concentrando sul suo imminente ritorno nel MCU grazie all’attesissimo Guardiani della Galassia Vol. 3.

Gunn ha lavorato al film per un bel po’ e proprio ieri sera ha condiviso su Twitter la foto di una pila di storyboard disegnati a mano. Quando un fan ha risposto chiedendo se ha intenzione di scegliere attori visti nel suo film dedicato alla Task Force X per il threequel Marvel, il regista ha risposto che si tratta di una “possibilità concreta”.

Siamo certi che Gunn abbia già un’idea abbastanza precisa su chi gli piacerebbe scegliere per i nuovi ruoli previsti in GOTG Vol. 3, ma la verità è che ancora non sappiamo chi saranno quei personaggi. Si dice che tra questi possa esserci anche Adam Warlock (sebbene Gunn abbia già smentito la cosa), ma essendo i dettagli sulla trama ancora nascosti, è davvero difficile restringere il campo delle possibilità.

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Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff e Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Harry Potter: Daniel Radcliffe chiarisce sul numero di bacchette rotte durante le riprese

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Nonostante abbia goduto, negli anni, di una carriera entusiasmante e variegata, la fama di Daniel Radcliffe sarà sempre legata al ruolo di Harry Potter nell’omonimo franchise cinematografico. Mentre appariva in tutti e otto i capitoli della saga, il pubblico ha potuto vedere l’attore crescere letteralmente davanti ai suoi occhi. Poiché quest’anno è il 20° anniversario dell’uscita del primo film, la nostalgia sembra essere a livelli ancora più alti, nonostante il franchise continui ad espandersi in altri modi.

Anche se non ci sono più libri di Harry Potter da adattare, il Wizarding World ha comunque prodotto molte altre storie. La Warner Bros., infatti, sta portando avanti la saga prequel di Animali Fantastici, con l’uscita del terzo film attualmente fissata per luglio 2022. Oltre il grande schermo, l’acclamato spettacolo Harry Potter e la maledizione dell’erede tornerà sui palcoscenici di tutto il mondo nei prossimi mesi, mentre i fan aspettano ancora di capire se diventerà mai un film. Infine, secondo quanto riferito, HBO Max sta sviluppando una serie tv basata sul franchise, anche se i dirigenti hanno sempre minimizzato la portata della notizia.

Con la figura di Harry Potter che continua ancora oggi a catalizzare l’attenzione all’interno dell’ampia cultura pop, Daniel Radcliffe ha avuto l’opportunità di chiarire una voce a proposito dei suoi giorni trascorsi sul set della saga in una nuova intervista con WIRED. Quando gli è stato chiesto quante bacchette ha rotto durante le riprese dei vari film, l’attore ha dichiarato: “Questa è una voce che vorrei smentire”. Poi ha aggiunto:

“C’è una cosa che vedo sempre quanto apro Twitter e che riguarda il fatto che abbia rotto cento bacchette durante le riprese dei vari film”, ha spiegato Radcliffe. “Ma ci tengo a chiarire che erano molte, molte di meno. È normale, mi piaceva usarle, a volte anche per giocarci, tipo per tamburellare sulla mia gamba e cose del genere. Le usavi e si rompevano. Ma posso garantire che non ne ho mai rotte così tante. Forse ne avrò rotte 12… massimo 20.”

Doctor Strange nuovo leader degli Avengers? Benedict Cumberbatch non si sbilancia

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Doctor Strange ha dimostrato di essere un personaggio fondamentale all’interno del più ampio Universo Cinematografico Marvel fin dal suo debutto nel 2016, salvando prima l’universo sconfiggendo Dormammu e, in seguito, giocando un ruolo chiave nella lotta contro Thanos.

Dopo aver aiutato il Dio del Tuono in Thor: Ragnarok, lo Stregone Supremo si unirà a Peter Parker in Spider-Man: No Way Home, in cui le azioni del giovane arrampicamuri, ma anche quello dello stesso Stregone Supremo, potrebbero avere conseguenze potenzialmente disastrose. Da lì, Strange si ritroverà a combattere contro Scarlet Witch in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, anche se ancora non sappiamo se nel sequel Wanda sarà una nemica o un’alleata del Dottore.

A questo punto, la domanda sorge quasi spontanea: e se un giorno Doctor Strange fosse responsabile dell’assemblaggio di un nuovo gruppo di eroi più potenti della Terra? Questa domanda è stata posta all’attore Benedict Cumberbatch durante una recente intervista in cui è stata avanzata l’ipotesi che Strange possa prendere il posto di Tony Stark/Iron Man come leader degli Avengers.

“Dovrei pensarci”, ha dichiarato l’attore, purtroppo senza rivelare assolutamente nulla. Si tratta di una prospettiva intrigante, che potrebbe avere decisamente senso ora che ci stiamo dirigendo, a piccoli passi, verso una nuova era narrativa del MCU. Tuttavia, per molti fan, sono i The Defenders che vorrebbero vedere l’eroe prendere il comando, data la sua storia leggendaria con quel gruppo nelle pagine dei fumetti. Se e quando quel film basato su Secret Wars dovesse mai vedere la luce, è facile credere che Strange si ritroverà al centro dell’azione.

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Andrew Garfield torna sul film dei Sinistri Sei mai realizzato da Sony

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Nel finale di The Amazing Spider-Man 2 del 2014 avevamo visto Harry Osborn preparare il terreno per l’arrivo dei Sinistri Sei, la cui storia avrebbe dovuto essere il centro di un film scritto e diretto da Drew Goddard (Quella casa nel bosco, 7 sconosciuti a El Royale) che, però, non ha mai visto la luce.

Su quel progetto, in realtà, non abbiamo mai saputo molto, a parte alcuni dettagli emersi in seguito all’attacco hacker ai danni della Sony nel 2014. Ora, però, in una recente intervista con Collider, è stato proprio Andrew Garfield a tornare su quel film. “Non so quanto quel progetto sia stato vicino ad un’effettiva realizzazione, ma ricordo che ci sono stati sicuramente degli incontri a cui ho preso parte anch’io”, ha spiegato l’ex interprete di Spider-Man.

“È stato davvero emozionante. Amo Drew Goddard, Quella casa nel bosco e tutte le altre cose che ha fatto. Siamo andati subito d’accordo. Amavo la sua visione. Era davvero unica, eccentrica, non convenzionale nelle sue scelte creative. Sono stati un paio di mesi davvero molto divertenti, ma come si dice… è la vita. Sarebbe stato bello. Forse, chissà, un giorno riuscirà a realizzare il suo film. Ripeto, sarebbe stato davvero bello.”

Dopo il flop di The Amazing Spider-Man 2, il film sui Sinistri Sei è stato ufficialmente accantonato. In seguito, come ben sappiamo, ci sono stati l’accordo tra la Sony e la Disney per permettere a Spider-Man di entrare a far parte del MCU e la costruzione di un nuovo “Spider-Verse” inaugurato con Venom che potrebbe effettivamente portare – in futuro, con l’arrivo di nuovi spin-off come Morbius – alla concreata realizzazione dell’agognato film sui Sinistri Sei.

Kit Harington spera in un futuro nel MCU dopo Eternals

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Kit Harington spera in un futuro nel MCU dopo Eternals

L’attesissimo Eternals si preannuncia come una vera e propria sfida per il MCU, dal momento che il film non solo introdurrà tutta una serie di personaggi con i quali il pubblico generalista potrebbe non avere alcuna familiarità, ma anche perché l’approccio della regista Chloé Zhao sembra essere stato molto più radicato ed empatico rispetto ai precedenti film dei Marvel Studios.

Inoltre, il film vanta un cast davvero impressionante, che annovera tra gli altri anche Angelina Jolie, Richard Madden, Gemma Chan, Kumail Nanjiani, Salma Hayek e Kit Harington. Proprio quest’ultimo, durante una recente intervista con Total Film, ha rivelato di non sapere quale sarà il futuro di Dane Whitman/Black Knight, il personaggio che interpreterà nel cinecomic. Tuttavia, pare che la star di Game of Thrones sia realmente interessata ad avere un futuro nel MCU.

“Non ho idea se il mio personaggio avrà un futuro oppure no. Avevo letto qualcosa a proposito di chi potrebbe diventare. Quindi, c’è sicuramente la possibilità per una traiettoria più lunga”, ha spiegato Harington. “Io lo spero. Penso che Eternals sia solo la punta dell’iceberg per il mio personaggio. Ma davvero, non so cosa accadrà. Sono all’oscuro, esattamente come tutti gli altri. Cerco di non pensare troppo al futuro, e questo riguarda qualsiasi progetto che mi vede coinvolto. Anche quando facevo Game of Thrones, ad esempio, e stavamo girando la sesta stagione, non ho mai pensato che la settima poteva realmente accadere!”

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

American Pie – Il matrimonio: trama, cast e curiosità sul film

American Pie – Il matrimonio: trama, cast e curiosità sul film

Uscito al cinema nel 1999, American Pie è rapidamente diventato un cult epocale, nonché un grandissimo successo al box office. Il film, scritto da Adam Herz e diretto da Paul e Chris Weitz, combina in sé una serie di stereotipi sull’adolescenza statunitense, arricchiti però da situazioni comiche entrare ormai a far parte dell’immaginario comune. Da lì si è poi sviluppata una saga che conta ad oggi quattro capitoli principali e cinque lungometraggi spin-off. Dopo che anche American Pie 2 si affermò come un grande successo, nel 2003 è arrivato quello che rappresenta la conclusione di una trilogia, ovvero American Pie – Il matrimonio, diretto da Jesse Dylan (figlio del celebre Bob).

In questo terzo film vengono a mancare alcuni dei personaggi principali dei precedenti due, come Oz, Sherman, Jessica e Heather, queste ultime due rispettivamente interpretate da Natasha Lyonne e Mena Suvari. Nonostante ciò, però, il film rimane fedele ai canoni della saga, presentando una serie di situazioni assurde e al limite del volgare condite tuttavia da buoni sentimenti di fondo. Il gruppo di amici protagonisti conosciuti grazie ai primi due film è ora cresciuto e si trova a vivere nuove esperienze, senza però perdere la goliardia che li ha sempre caratterizzati. Anche American Pie – Il matrimonio si affermò come un grande successo, con un incasso di oltre 230 milioni.

Il nome della saga è ormai memorabile e vanta numerosi fan in tutto il mondo. Impossibile non vedere dunque anche questo memorabile terzo capitolo, il quale nove anni dopo ha avuto un ulteriore sequel intitolato American Pie: Ancora insieme, vera e propria reunion del cast originale. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

American Pie – Il matrimonio: la trama del film

Conclusi gli studi al college, Jim è ancora innamoratissimo della stravagante Michelle, con la quale si appresta ora a convolare a nozze. Mentre i due tentano di organizzare qualcosa di sobrio e privo di eccessi, aiutati dagli amici Kevin, Finch e Cadence, la sorella di Michelle, Steven Stifler ha invece altri piani. Non potendo credere, né accettare, che il tempo sia passato portando lui e i suoi amici dall’essere lupi da festa a uomini pronti al matrimonio, egli intende dar vita almeno ad un’ultima folle avventura. Proprio per via della sua tendenza agli eccessi, però, Jim decide di non invitarlo al matrimonio.

Stifler, tuttavia, riesce ad autoinvitarsi con la promessa di comportarsi bene. Il patto, ovviamente, non dura a lungo, e ben presto Stifler svela le sue vere intenzioni dando vita ad un addio al celibato particolarmente pericoloso per il matrimonio di Jim. Quando la situazione sembrerà prendere brutti risvolti, Stifler e gli altri dovranno a quel punto rimediare agli errori, cercando di salvare la relazione di Jim. Con un susseguirsi di situazioni esilaranti e disastrose, il gruppo di amici capirà anche di non aver perso la propria voglia di fare festa e stare sempre insieme.

American Pie - Il matrimonio cast

American Pie – Il matrimonio: il cast del film

Come anticipato, diversi degli interpreti principali dei primi due film non hanno qui ripreso il loro ruolo. Jason Biggs, però, torna ad interpretare l’immancabile Jim Levenstein, mentre Alyson Hannigan riprende per la terza volta il ruolo di Michelle Flaherty. Oltre alla saga di American Pie, l’attrice è particolarmente nota per aver interpretato Willow in Buffy l’ammazzavampiri e Lily in How I Met Your Mother. Eddie Kaye Thomas, invece, torna ad interpretare un altro dei personaggi iconici della saga, ovvero Paul Finch. Thomas Ian Nicholas, infine, è Kevin Myers, il ragazzo più ordinato e organizzato del gruppo. In questo terzo film, tuttavia, il personaggio ha avuto meno rilevanza rispetto agli altri della saga.

Seann William Scott, divenuto celebre per il ruolo di Steve Stifler e visto in quell’anno anche in Il tesoro dell’Amazzonia, si era detto non certo di riprendere il personaggio per un terzo film. Quando gli fu proposta la sceneggiatura, dove Stifler ha un ruolo molto maggiore rispetto agli altri capitoli, egli decise però di accettare. Ad interpretare Cadence, la sorella di Michelle, vi è l’attrice January Jones, divenuta poi celebre per il ruolo di Betty Draper in Mad Men. L’immancabile Eugene Levy torna ad interpretare Noah Levenstein, il padre di Jim. Ad oggi, egli è l’unico attore ad aver recitato in tutti i film della saga. Jennifer Coolidge, divenuta un’icona con il ruolo della mamma di Stifler, riprende il personaggio anche in questa occasione.

America Pie – Il matrimonio: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. American Pie – Il matrimonio è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 13 settembre alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

Hawkeye: ecco il primo trailer della nuova serie Disney+

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Hawkeye: ecco il primo trailer della nuova serie Disney+

Arriva dall’account Instagram di Marvel Studios il primo trailer originale di Hawkeye, la nuova serie Disney+ che vedrà tornare in scena Clint Barton/Occhio di Falco, ancora una volta interpretato da Jeremy Renner. Ma non sarà solo, perché con lui, co-protagonista della serie, ci sarà Kate Bishop, che ha il volto di Hailee Steinfeld.

La serie amplia il Marvel Cinematic Universe e lo accompagna nella Fase 4.

Vi ricordiamo che Hawkeye fa parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto uscire su Disney+ a partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere stato The Falcon and The Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre serie tv includono WandaVision (sempre nel 2020?)Loki (primavera 2021) oltre a HawkeyeTutti vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.

Hawkeye è l’annunciata spin off del franchise di Avengers e fa parte della fase 4 del Marvel Cinematic Universe che si estenderà nel racconto seriale per debuttare su Disney+.

Ariaferma, la recensione del film di Leonardo Di Costanzo

Ariaferma, la recensione del film di Leonardo Di Costanzo

Ariaferma è uno dei lungometraggi presentato fuori concorso alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Il regista Leonardo Di Costanzo era già stato nel 2012 al Lido di Venezia per la sezione Orizzonti con l’opera L’intervallo che gli fece aggiudicare il David di Donatello come miglior regista esordiente.

Di formazione documentaristica, Di Costanzo nel corso dei suoi lavori si è sempre focalizzato sulla situazione campana ferita dalla Camorra, senza però raccontarne necessariamente la violenza e la brutalità, quanto il sottofondo del mondo che vi abita accanto, e questo in particolar modo nel momento in cui si è avvicinato al cinema di finzione.

Ariaferma, la trama

Ariaferma ha un’ambientazione e un contesto leggermente differenti rispetto alle scelte che il regista ha fatto fino ad oggi. La storia si svolge all’interno di un carcere non realmente esistente, in un luogo non meglio identificato, ma che parrebbe essere la Sardegna. Appena svuotato per essere poi definitivamente chiuso, vi viene effettuato il trasferimento di tutti i detenuti tranne dodici (tra questi Silvio Orlando, Salvatore Striano e Pietro Giuliano), che non possono essere immediatamente spostati perché la loro destinazione è in un posto sovraffollato.

La vecchia direttrice (Francesca Ventriglia) convoca allora alcuni della polizia penitenziaria che prima erano impiegati lì (Toni Servillo, Fabrizio Ferracane e Leonardo Capuano), felici perché se ne sarebbero andati a breve, comunicandogli invece la notizia del loro temporaneo trattenimento, che accolgono chiaramente con sorpresa e riluttanza.

Da quel momento inizia il nuovo assestamento che comporterà la riorganizzazione di equilibri interni ed esterni, tra carcerati e secondini. Ed è interessantissimo il modo in cui viene tradotto attraverso gli screzi tra i poliziotti che increduli a volte rintuzzano le iniziative del capoposto (Servillo), perché spontaneamente le distanze si allentano e a momenti capita di rendersi conto di essere comunque tutti esseri umani.

Toni Servillo è sempre gigantesco nel rendere qualunque personaggio, ed è evidente che tanta della forza del film si regga sulla sua interpretazione. Il canto e controcanto principali del film son quelli tra lui e Silvio Orlando, che fa la parte del detenuto malavitoso Carmine Lagioia, e da una necessità parte una convivenza forzata da cui crescono piccoli spiragli di un’umanità in più. È vero che i ruoli non si possono abbattere, così come è vero che la ragione per cui gli uni e gli altri si trovano lì, ovviamente non è la stessa, e non è un facile e tediante romanticismo che vuol tirar fuori Leonardo Di Costanzo.

Ma la tenerezza di determinati episodi che si verificano, che coinvolgono per lo più il detenuto Fantaccini (Pietro Giuliano) in contrasto con un altro ottimo interprete come Fabrizio Ferracane – che fa il poliziotto cattivo Franco Coletti – sono una scusa ideale per il regista di provare a fare il quadro di un micro mondo in cui si aprono gli occhi e, anche se né il passato né il futuro si possono gestire, nel presente basta davvero un minimo gesto di conforto a far la differenza tra il sollievo e la disperazione.

Servillo e Orlando sono il centro del racconto

Una cosa certa è che la struttura del film è interamente avvolta attorno agli attori Servillo e  Orlando, il primo conferisce personalità a tutto ciò che fa, come una sorta di Re Mida, tanto che persino il boss Carmine Lagioia ne subisce il carisma attoriale, e non sempre questo risulta coerente con il ruolo che gli è stato affidato.

Nell’essere una piacevole fiaba color ruggine e cemento, a tratti fa affacciare sull’amarezza del mondo che racconta. Ma non in maniera continuativa, tant’è che capita a volte di dirsi che sì, sarebbe bello.

Ma, se la credibilità a volte tentenna, è sempre adorabile assistere alla creazione di una storia anche solo grazie al modo in cui viene resa dal cast. L’idea di Di Costanzo è fondamentalmente buona, ma risulta complessivamente debole nella sua realizzazione finale.

Il ragazzo più bello del mondo, recensione del film su Björn Andrésen

A cinquant’anni dall’uscita di Morte a Venezia di Luchino Visconti, Il ragazzo più bello del mondo esplora la dimensione privata di Björn Andrésen, che fu Tadzio nel film. In sala dal 13 settembre, distribuito da Wanted Cinema, con Films Boutique, Juno Films, Mantaray Film, il documentario diretto da Kristina Lindström e Kristian Petri ha partecipato al Sundance Film Festival 2021.

La storia di Brn Andrésen

Il ragazzo più bello del mondo è la storia di un quindicenne svedese che incontra improvvisamente il successo sulla sua strada, un giorno del 1970, quando Visconti arriva a Stoccolma per cercare l’interprete di Tadzio nel suo prossimo film, Morte a Venezia. Cerca un ragazzo biondo dallo sguardo enigmatico e quando Bjorn appare di fronte a lui, capisce di aver trovato la persona giusta. Da allora la vita del giovane Björn Andrésen cambia completamente. È destinato a diventare un idolo dell’occidente e non solo. Ma chi era Björn prima del successo? Un ragazzo introverso e amante della musica, voleva suonare. Dopo la morte della madre, frequenta il collegio. Poi, cresce con la nonna, che vuole farne una celebrità ad ogni costo. L’incontro con Visconti e il successo precoce travolgono un ragazzino ancora adolescente. L’industria del cinema lo sfrutta finché può e lui diventa quasi un oggetto in mani altrui. Gira il mondo: Parigi, Londra e perfino il Giappone. È una vera star e la sua bellezza diventa iconica. Infine, l’oggi. Dopo un matrimonio, una figlia, Robine, e un’altra tragica perdita, Björn vive in un piccolo appartamento in affitto a Stoccolma e alterna periodi di buio a periodi più sereni. Ha una compagna, Jessica, che lo sostiene, e ha recuperato il rapporto con Robine. Questo viaggio a ritroso nei luoghi della sua giovinezza, lo aiuterà forse a riconciliarsi con sé stesso e con quel turbolento periodo della sua vita.   

Il ragazzo più bello del mondo illumina ciò che è sconosciuto

Alzi la mano chi non si è chiesto almeno una volta nella vita: come mai i protagonisti dei manga giapponesi anni ’70 sono spesso biondi, con gli occhi azzurri? Cioè, hanno lineamenti marcatamente occidentali, anziché nipponici? Il ragazzo più bello del mondo ha la risposta. Il volto angelico e diafano di Björn Andrésen, che ebbe un successo clamoroso in Giappone, ha ispirato un’intera generazione di disegnatori di manga. Parola di Riyoko Ikeda, creatrice di Lady Oscar. Vedere per credere. Questa chicca è solo un esempio dell’approccio adottato ne Il ragazzo più bello del mondo. Se un documentario può dirsi pienamente riuscito è proprio perché fa luce su qualcosa di misconosciuto. Adotta una prospettiva nuova. È ciò che fa il lavoro di Lindström e Petri: si muove dalla superficie all’essenza, lascia il personaggio per raccontare l’uomo Björn Andrésen. È un’operazione di restituzione quella che i registi fanno nei confronti di Bjorn. Dal documentario emerge infatti come il ragazzo sia stato trattato alla stregua di un oggetto da sfruttare, spremuto dall’industria cinematografica e dai manager di mezzo mondo, che hanno visto in lui, giovane, bello e inquieto, la gallina dalle uova d’oro. 

Un uso sapiente delle fonti visive e dei mezzi espressivi

Dal punto di vista stilistico, il lavoro è un interessante mix di fonti e formati: le riprese di oggi, i filmati in super 8 con la cinepresa della nonna sul set di Morte a Venezia, i filmati ufficiali dal set, le interviste a Visconti, la premiere del film a Londra, a marzo 1971, in cui il regista dichiara per la prima volta che Björn è “il ragazzo più bello del mondo”, definizione che lo avrebbe accompagnato per sempre. Due mesi dopo, Cannes. Accanto a questo, la dimensione più intima: le poesie della madre e vecchi audio di Björn e della sorella Annike bambini, con la madre. Quest’alternanza vivacizza la narrazione, la rende varia e compone un mosaico che restituisce un quadro per la prima volta completo dell’uomo. La fotografia di Erik Vallsten contribuisce in modo determinante a delineare l’atmosfera del racconto e attraverso il contrasto tra luce e ombra si fa metafora dell’interiorità del protagonista. Anche le musiche di Anna Von Hausswolff e Filip Leyman accompagnano bene questo viaggio intimo. Il film mostra lo stesso Björn, che è musicista oltre che attore, suonare e cantare.

Un viaggio concreto e intimo assieme al protagonista

Il ragazzo più bello del mondo è un viaggio nel senso letterale del termine, perché Björn torna nei luoghi della sua giovinezza, ma è anche metaforico, interiore, estremamente sentito, dal valore forse catartico. Andrésen torna ad incontrare chi fu con lui protagonista di quel periodo, vecchi conoscenti e amici, ma finalmente ha spazio per raccontare alla telecamera come si sentiva, cosa ha vissuto realmente, al di là delle apparenze. Frasi come “Ero dannatamente solo”, oppure, in riferimento al periodo che seguì la presentazione del film a Cannes: “Lì tutta la baraonda ha avuto il sopravvento. Il circo ha avuto inizio”. “Era come se avessi uno stormo di pipistrelli attorno a me tutto il tempo. Un incubo!” non possono non restare impresse e far riflettere. 

Traumi e lutti non elaborati 

Ciò che colpisce, poi, è scoprire una famiglia i cui componenti tendono a nascondere sé stessi agli altri, soprattutto il loro malessere. Dove i problemi non vengono affrontati, ma taciuti e gli eventi traumatici restano tali perché mai elaborati. Nella vita di Björn il primo grande trauma è la scomparsa e la morte della madre, che lui definisce: “una cercatrice, una bohemien con un’anima artistica”. Fotografa, poetessa, pittrice, giornalista, con una galleria d’arte, modella per Dior. Il suo allontanamento e la sua morte restano misteriosi. E in famiglia, come lui steso afferma, non se ne parlò mai. Stessa scelta era stata fatta riguardo al padre di Björn, e ancora oggi lui non conosce la sua identità. Una famiglia, insomma piena di segreti e di non detti, dove nascondere e rimuovere sembra essere un’abitudine. Lo spettatore può solo immaginare quanta sofferenza questo abbia provocato al giovane protagonista. A ciò si aggiunge, in età adulta, il dolore per la morte del secondo figlio, Elvin, che lo ha portato alla depressione e all’alcolismo. 

Il ragazzo più bello del mondo, però, non punta al facile pietismo, ma è avvincente e spontaneo, proprio come il suo protagonista, che oggi di sé semplicemente dice: “Non mi sono mai considerato un attore. È andata così e basta”. 

Non una celebrazione di Visconti

Quel che nel film non si trova, e chi se lo aspetta resterà deluso, è una celebrazione di Luchino Visconti a 50 anni dall’uscita di Morte a Venezia, che viene sì descritto come una figura carismatica: “Forte, severo, austero, spietato”, ma è lasciato sullo sfondo, per lasciare spazio alla figura di Andrésen. I due registi svedesi propongono un viaggio nel dietro le quinte di Morte a Venezia, nella vita del giovane protagonista, restituendo a Björn uno spazio d’espressione libera e alla sua storia un po’ di verità.

Johnny Depp a Roma ospite di Alice nella Città

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Johnny Depp a Roma ospite di Alice nella Città

Johnny Depp sarà ospite nella XIX edizione di Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma, dedicata agli esordi, al talento e alle nuove generazioni diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, in programma dal 14 al 24 ottobre 2021 in due location d’eccezione: l’Auditorium Parco della Musica e, da quest’anno per tutta la durata della manifestazione, anche l’Auditorium della Conciliazione, che già nel 2019 aveva ospitato la première europea di Maleficent – Signora del Male alla presenza di Angelina Jolie e Michelle Pfeiffer.

Johnny Depp arriverà nella Capitale per presentare “Puffins”, la web-serie animata prodotta da Iervolino & Lady Bacardi Entertainment e spin-off del film d’animazione “Arctic – Un’avventura glaciale”. Unica nel suo genere, la serie è formata da 250 episodi realizzati in formato mobile-short content, della durata di cinque minuti ciascuno, alla quale l’attore ha partecipato prestando la propria voce e i propri tratti somatici alla pulcinella di mare protagonista: Johnny Puff.

Johnny Depp a Roma ospite di Alice nella Città

La serie è incentrata sulle avventure vissute da Johnny e dal suo gruppo di simpatici amici, Tic e Tac, Didi e Pie, che vivono con la loro tribù di Puffin nella grande e tecnologica Tana di Otto, tricheco, abile ingegnere e collezionista. Tante missioni ma anche vicende legate alla vita quotidiana, all’interno delle quali si avrà modo di parlare ai bambini di alcuni temi importanti come l’inquinamento e la salvaguardia ambientale. La divulgazione e la sensibilizzazione saranno quindi il doppio scopo della serie che saprà intrattenere il giovanissimo pubblico divertendolo grazie a una successione di esilaranti gag.

Amatissimo dal pubblico di Alice nella Città, che da anni chiede di incontrarlo, Johnny Depp sarà a Roma anche per un omaggio legato ai personaggi che ha interpretato e che sono riusciti a entrare nell’immaginario di diverse generazioni, rendendolo uno degli attori più amati di sempre da “Edward mani di forbice” a “La fabbrica di cioccolato”, passando per la serie cinematografica “I Pirati dei Caraibi” e ancora “Alice in Wonderland”, “Alice attraverso lo specchio” e “Neverland – Un sogno per la vita”.

Come spiega il produttore Andrea Iervolino, presidente di ILBE, “si tratta della prima partecipazione dell’attore a un prodotto short-content, un progetto nuovo e avanguardista. Siamo orgogliosi che una figura del calibro di Johnny Depp abbia creduto nel nostro progetto e ne faccia parte attivamente, condividendo con la produzione idee e spunti creativi che daranno sicuramente un valore aggiunto ai Puffins”.

I Direttori di Alice nella Città, Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, commentano: “Ci sono attori che risultano inscindibilmente legati ad alcuni dei personaggi che hanno interpretato nella loro carriera e viceversa: Edward mani di forbice, Jack Sparrow, Willy Wonka, hanno vissuto avventure così epiche grazie anche al carisma di Johnny Depp. Attori come lui hanno dato anima e corpo a personaggi entrati nell’immaginario del pubblico di diverse generazioni e per questo, nonostante il tempo che passa, rimangono tra i più amati e iconici di tutti i tempi.”

What If… ?: le più grandi domande che ci lascia l’episodio sugli zombi

Il quinto episodio della serie What If… ? ci ha mostrato un mondo in cui la Terra e i suoi eroi più potenti sono rimasti vittime di un virus zombi. L’arco narrativo “Marvel Zombi” è stato uno dei più amati dai fan fin dalla sua uscita nel 2005/2006, ed è stato divertente vedere quella miniserie a fumetti prendere vita sul piccolo schermo. Naturalmente, anche quest’episodio – così come quello su Doctor Strange – pone alcune grandi domande sull’intero MCU. Scopriamo grazie a Screen Rant quali sono le principali…

Quanto sono potenti gli zombi Marvel?

Come nei fumetti, gli zombi Avengers di What If… ? conservano tutti i poteri che gli eroi possedevano prima di essere infettati. Zombie Captain America, ad esempio, è ancora incredibilmente abile con lo scudo, Zombie Scarlet Witch può ancora incanalare tutti i suoi temibili poteri magici, Zombie Hawkeye è ancora un maestro nel tiro con l’arco e così via.

Ma sono ancora tutti forti come lo erano prima di trasformarsi? Questo non è chiaro. Ovviamente, le loro funzioni cognitive sono in qualche modo diminuite, poiché sembrano tutti ossessionati dal consumare i vivi. Tuttavia, i loro istinti di combattimento sembrano essere in gran parte immutati, come dimostrato dall’ingegnoso uso dei portali di Wong mentre cerca di mangiare Banner. L’episodio non entra nei dettagli sulle effettive capacità degli zombi, ma si potrebbe tranquillamente affermare che non sono così potenti come lo erano prima dell’esplosione del virus.

Bucky potrebbe davvero battere Captain America?

Forse la prova più ovvia che gli zombi della Marvel non sono forti quanto le loro controparti non infette è la facilità con cui, in What If… ?, Bucky riesce a sconfiggere lo zombi Steve Roger. La lotta va avanti e indietro per un po’, ma non passa molto tempo prima che Bucky prenda il sopravvento e finisca rapidamente il Cap infetto. Sembra ovvio che Bucky vinca, perché Zombie Captain America è significativamente più debole. Ma è davvero l’unico motivo?

Quando hanno luogo gli eventi di Avengers: Infinity War, Bucky ha molto più controllo di se stesso di quanto visto in Captain America: The Winter Soldier. È stato programmato per essere l’arma definitiva dall’Hydra, ma ciò non significa che fosse più forte mentre era sotto il loro controllo. In effetti, si potrebbe sostenere che Bucky è diventato molto più potente dopo il periodo trascorso a Wakanda. La domanda sorge, quindi, spontanea: Bucky avrebbe potuto comunque battere Steve in quel punto della timeline, anche se nessuno dei due fosse stato uno zombie?

Cosa è successo a zio Ben nel MCU?

Nel quinto episodio di What If… ? viene menzionato lo zio Ben di Peter Parker, un personaggio estremamente importante che è stato completamente assente dal MCU fino a questo punto. Data l’importanza dello zio Ben nella storia di Spider-Man, alcuni fan non hanno mai accettato il fatto che il franchise non abbia reso alcun vero tributo al personaggio.  Nel quinto episodi, Peter menziona lo zio Ben mentre parla di tutte le persone che ha perso nella sua vita. È un momento toccante, ma apre anche a molte domande sulla versione del personaggio del MCU. Nei fumetti, lo zio Ben è stato ucciso da un ladro, dando a Peter la motivazione di cui aveva bisogno per diventare davvero Spider-Man.

Chiaramente, è successo qualcosa di altrettanto tragico nell’universo impostato dall’episodio di What If… ?, ma non si sa esattamente cosa. Nei film con Tom Holland, non è mai stato menzionato. Il MCU ha in parte stravolto la storia delle origini di Spider-Man a causa dei due franchise cinematografici che l’hanno preceduto, il che è stata una buona decisione all’epoca. Ma ora che è stato confermato che lo zio Ben esiste ed è morto nel MCU, è giunto il momento per i Marvel Studios di fare un po’ più di chiarezza in merito al suo vero destino.

Ant-Man è davvero un Avenger?

Durante uno dei momenti più divertenti dell’episodio, Spider-Man fa un commento sulla scomparsa di tutti i Vendicatori, provocando una risposta da parte di Ant-Man, che invece è ancora in giro. La battuta si riferisce, ovviamente, alla discutibile appartenenza di Ant-Man alla prestigiosa squadra di supereroi.

Tecnicamente, Scott Lang è stato trasformato in Vendicatore in Captain America: Civil War quando è stato reclutato per combattere al fianco di Steve Rogers. Era anche una parte fondamentale della squadra di Avengers: Endgame che ha guarito l’universo dopo lo schiocco di Thanos. Ma Ant-Man è mai stato veramente un Vendicatore, o solo un “appaltatore indipendente” che si è unito al team per un paio di missioni? Il MCU non ha mai emesso un giudizio definitivo sulla questione.

Hulk è invincibile?

Alla fine dell’episodio, Bruce Banner si trasforma in Hulk per tenere a bada l’orda di zombi mentre il resto della squadra fugge a Wakanda. In precedenza, è stato dimostrato che il morso di uno zombi non può penetrare la pelle dura di Hulk, e anche dopo essersi imbattuto in una gigantesca massa di mostri, Hulk non viene mostrato sconfitto o infetto.

What If… ? ha precedentemente dimostrato che Hulk può davvero essere ucciso tramite un attacco interno ai suoi organi, ma è davvero invincibile dall’esterno? L’episodio termina prima di rivelare il suo destino, ma ci sono buone probabilità che Hulk sia effettivamente sopravvissuto all’attacco.

Perché Scarlet Witch è così forte?

what ifScarlet Witch è sempre stata ritratta come uno degli esseri più potenti dell’intero universo Marvel, e ora What If… ? l’ha anche resa l’unico personaggio conosciuto in grado di resistere alla cura degli zombi. Presumibilmente, questo è dovuto ai suoi poteri magici, che potrebbero essere in grado di tenere a bada l’influenza della Gemma della Mente.

Un’altra risposta potrebbe essere la seguente: poiché è stata essenzialmente creata dalla Gemma della Mente, è già alla stessa frequenza; di conseguenza, la Gemma non ha alcun effetto su di lei. Se Zombie Scarlet Witch può davvero resistere al potere di una Gemma dell’Infinito, potrebbe davvero essere il personaggio più potente dell’intero franchise. Il suo ruolo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness potrebbe confermare questa teoria

MCU: Florence Pugh vuole che Yelena si unisca a Scarlet Witch o Loki

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In Black Widow, Natasha si reca a Budapest dopo aver ricevuto un messaggio dalla sorella Yelena, con la quale ha condiviso l’esperienza della Stanza Rossa. In seguito, si riuniscono alle loro figure genitoriali surrogate, ossia Melina Vostokoff e Guardiano Rosso. Insieme, i quattro distruggono la Stanza Rossa e cancellano un po’ di note rosse dai loro rispettivi registri prima di dire addio a Natasha.

Nella scena post-credits, che si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame, vediamo Florence Pugh che si prepara a riprendere il ruolo di Yelena nell’attesa serie Hawkeye in arrivo a novembre su Disney+. Ora, in una recente intervista con Firstpost, a Pugh è stato chiesto se ci sono dei personaggi dell’universo Marvel a cui vorrebbe che Yelena si unisse. La risposta dell’attrice riguarda i due personaggi forse più cruciali dell’intera Fase 4 del MCU.

“Sono sempre stato incuriosito da Scarlet Witch”, ha spiegato. “Mi piace che sia un altro personaggio altrettanto bizzarro. Penso che se Yelena dovesse imbattersi in qualcuno del MCU che è altrettanto supponente e innamorato dell’idea di prendere a culi ognuno di loro, allora penso che probabilmente troverebbe anche Loki molto interessante, perché in un certo senso è quello che fa anche lui.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e su Disney+ con Accesso Vip il 9 luglio.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Doctor Strange 2: quanto tempo sarà trascorso dagli eventi di WandaVision?

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Doctor Strange in the Multiverse of Madness è uno dei progetti dei Marvel Studios su cui vige il più assoluto mistero. Tuttavia, Cosmic Circus afferma di aver appreso alcuni nuovi dettagli su ciò che dovremmo aspettarci dal film.

Fino ad oggi, a seguito soprattutto degli eventi di WandaVision, ci sono state molte teorie contrastanti sul ruolo che Scarlet Witch avrà nel film, se sarà un’antagonista oppure uno degli alleati di Strange. Ora, la fonte rivela che saranno trascorsi due anni dall’ultima volta che abbiamo visto Wanda Maximoff nella serie Disney+, e sembra che il tempo che l’Avenger ha trascorso a studiare il Darkhold abbia avuto un impatto significato sulla sua prospettiva del mondo.

A quanto pare, il sequel di Doctor Strange vedrà lo Stregone Supremo costretto a prendere una decisione molto difficile: rispettare il giuramento di Ippocrate che ha fatto in qualità di medico, ossia quello di non fare del male, oppure uccidere “qualcuno” che sta mettendo a rischio la realtà stessa. Quel qualcuno potrebbe essere proprio Scarlet Witch, poiché sembra che “le azioni di Wanda costringeranno Stephen e gli stregoni di Kamar-Taj (tra gli altri) a intervenire nel tentativo di sottomettere Wanda”.

Il sito aggiunge che, finalmente, la profezia di Agatha Harkness sul rischio che rappresenta Wanda si avvererà nel sequel. Tuttavia, con l’aumentare dei poteri di Scarlet Witch, la minaccia che rappresenta “sarà troppo grande da gestire per qualsiasi persona”. Alla fine, Strange dovrà scegliere tra tentare di salvare la vita di Wanda o farla finita, “con il Multiverso che pagherà le conseguenze della sua decisione”.

Sarà davvero così? Non dimentichiamoci che alla fine di WandaVision, abbiamo sentito Billy e Tommy, i figli di Wanda, cercare la loro madre, quindi è probabile che saranno proprio loro il motivo per cui Wanda viaggerà attraverso il Multiverso, cosa che potrebbe mettere la realtà a serio rischio di essere distrutta. 

Doctor Strange in the Multiverse of Madness vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).

Doctor Strange in the Multiverse of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Good Doctor 5: promo dalla quinta stagione

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The Good Doctor 5: promo dalla quinta stagione

Il network americano ABC ha diffuso il promo di The Good Doctor 5, l’attesa la prossima quinta stagione della serie medica della ABC The Good Doctor.

The Good Doctor 5

The Good Doctor 5 è la quinta stagione della serie tv The Good Doctor creata da David Shore per il network americano della ABC. La trama di The Good Doctor 5 non è stata ancora resa nota.

In The Good Doctor 5 protagonisti Freddie Highmore come Dr. Shaun Murphy, Antonia Thomas come Dr. Claire Browne, Nicholas Gonzalez come Dr. Neil Melendez, Hill Harper come Dr. Marcus Andrews, Richard Schiff come Dr. Aaron Glassman, Christina Chang come Dr. Audrey Lim, Fiona Gubelmann nel ruolo del Dr. Morgan Reznick, Will Yun Lee nel ruolo del Dr. Alex Park, Paige Spara nel ruolo di Lea Dilallo e Jasika Nicole nel ruolo del Dr. Carly Lever. La serie è di Sony Pictures Television e ABC Studios. David Shore è il produttore esecutivo e showrunner. Anche Daniel Dae Kim, Erin Gunn, David Kim e Sebastian Lee sono produttori esecutivi. Gli ABC Studios fanno parte dei Disney Television Studios, una collezione di studi composta da 20th Century Fox Television, ABC Studios e Fox 21 Television Studios.

The Rookie 4: promo della serie con Nathan Fillion

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The Rookie 4: promo della serie con Nathan Fillion

Il network americano della ABC ha diffuso il promo di The Rookie 4, la quarta attesa  stagione di The Rookie.

The Rookie  4

The Rookie 4 è la quarta stagione della  serie tv The Rookie creata da Alexi Hawley. The Rookie è basata su fatti realmente accaduti, e  segue John Nolan, un uomo di quarant’anni, che diventa il debuttante più anziano del dipartimento di polizia di Los Angeles. La serie segue John Nolan, un uomo di quarant’anni, che si sposta dalla sua confortevole vita in città a Los Angeles per perseguire il suo sogno di diventare un agente del dipartimento di polizia di Los Angeles. Deve, però, navigare nel pericoloso, umoristico e imprevedibile mondo di un poliziotto “giovane”.

In The Rookie 4 protagonisti sono Nathan Fillion come John Nolan, Afton Williamson come Talia Bishop, Eric Winter come Tim Bradford, Melissa O’Neil come Lucy Chen,  Richard T. Jones come Wade Grey, Titus Makin come Jackson West, Alyssa Diaz come Angela Lopez  e Mercedes Mason come Zoe Andersen.

Ghosts: trailer “Haunting”

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Ghosts: trailer “Haunting”

Il network americano CBS ha diffuso il trailer  “Haunting”  di Ghosts, la nuova serie tv con protagonisti con Rose McIver e Utkarsh Ambudkar.

Ghosts, la serie tv

Ghosts è la nuova serie tv americana creata da Joe Port e Joe Wiseman e basata sul format UK della BBC.

La serie è una commedia a telecamera singola sull’allegra giornalista freelance Samantha (Rose McIver) e lo chef emergente Jay (Utkarsh Ambudkar), che gettano al vento cautela e denaro quando decidono di convertire un’enorme tenuta di campagna fatiscente che hanno ereditato in un bed & breakfast, solo per scoprire che è abitato dai molti spiriti dei residenti deceduti che ora lo chiamano casa.

Le anime dei defunti sono un gruppo affiatato ed eclettico che include un impertinente cantante lounge dell’era del proibizionismo, un pomposo miliziano del 1700, un hippie degli anni ’60 appassionato di allucinogeni, un leader delle truppe scout degli anni ’80 eccessivamente ottimista, un esploratore vichingo ossessionato dal merluzzo 1009, un brillante fratello finanziario degli anni ’90, un nativo sarcastico e spiritoso del 1500, e una donna di società e moglie di un barone rapinatore del 1800 che è l’antenato di Samantha, solo per citarne alcuni. Ad aumentare l’ansia degli spiriti per i cambiamenti in arrivo nella loro casa c’è la consapevolezza che Samantha è la prima persona dal vivo che può vederli e ascoltarli.

Jesse Eisenberg sulla possibilità di tornare a essere Lex Luthor nel DCEU

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Jesse Eisenberg ha interpretato il celebre villain Lex Luthor in Batman v Superman: Dawn of Justice del 2016, per poi apparire nella seconda delle due scene post-credits di Justice League: nella scena in questione si scopre che Lex Luthor è riuscito ad evadere da Arkham e che ha assoldato il mercenario Slade Wilson, alias Deathstroke, per mettere insieme un proprio gruppo di supercriminali.

Adesso, in una recente intervista con ComicBookMovie, Jesse Eisenberg ha ricordato i tempi trascorsi nei panni di Luthor e discusso in merito alla possibilità di tornare, un giorno, ad interpretare il cattivo in uno dei prossimi progetti del DCEU. Eisenberg ha ammesso che gli sarebbe piaciuto interpretare di nuovo il personaggio, ma quando gli è stato chiesto se si fosse lasciato l’antagonista alle spalle definitivamente, ha risposto che non ha idea di quale potrebbe essere il suo futuro al cinema.

“Probabilmente, sono l’ultima persona a conoscere la risposta a questa domanda, perché non so come prendano queste decisioni”, ha spiegato l’attore in merito ad un eventuale ritorno del suo Luthor. “Sai, io provengo dal teatro, dove reciti un ruolo anche 200 volte di seguito e dove solo tu sai come ha funzionato davvero la tua performance. Cosa posso dire… Mi piacerebbe interpretare di nuovo il personaggio, ma non dipenda da me. Molto spesso capita che un attore abbia voglia di interpretare di nuovo un personaggio, ma in questo caso specifico è qualcosa che sfugge totalmente al mio controllo.”

Di recente abbiamo visto Jesse Eisenberg di nuovo nei panni di Lex Luthor in Zack Snyder’s Justice League, la versione originale del cinecomic ad opera di Zack Snyder, disponibile in Italia su Sky e NOW. Nell’epilogo della Snyder Cut è possibile vedere la scena girata in origine con i personaggi di Luthor e Deathstroke (modifica in seguito per la versione cinematografica), in cui il ricco e potente magnate rivela a Slade Wilson la vera identità di Batman.

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