Black Widow
è l’ultimo blockbuster, in ordine di tempo, a cambiare data
d’uscita a causa del coronavirus. Il film con Scarlett Johansson non arriverà più il 1°
maggio 2020, così ha deciso la Disney.
Ora non è chiaro quando il film
arriverà in sala. La Disney ha già ritardato le uscite di
Mulan,
The New
Mutants, Antlers e
Black
Widow è in realtà solo l’ultimo film che si
aggiunge alla lista. La mossa è stata decisa a seguito della
chiusura, anche in territorio statunitense, di diversi cinema in
moltissimi stati, tra cui New York, New Jersey, Ohio, Pennsylvania
e Washington. Solo i Teatri AMC hanno indicato una tempistica in
merito al periodo di chiusura, che potrebbe variare dalle 6 alle 12
settimane.
Molte produzioni di film ad alto
budget si sono interrotte, come quella di Fast and Furious 9, o
quella di Mission Impossible 7, che ha addirittura annullato le
riprese previste tra ROma e Venezia.
Sebbene non sia stato rivelato un
budget esatto di Black
Widow, i film Marvel in genere costano tra $ 150
e $ 200 milioni. Il film segue le vicende di Natasha Romanoff che
si sono svolte dopo gli eventi di Captain America: Civil War.
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel,
mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi
da Ned Benson (The Disappearance of
Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno
anche David Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
In attesa di continuare il viaggio
nel Wizarding World creato da J.K. Rowling™ con il
terzo e nuovo capitolo della saga di Animali Fantastici,
dal 26 Marzo,PER LA PRIMA
VOLTA, gli 8 Film della saga di Harry Potter
saranno disponibili in un pregiato cofanetto simile ad un
libro e composto da un digibook con copertina
rigida in pelle.
Il digibook, da 32 pagine, include
immagini di scena, citazioni, bozzetti dei costumi e delle
scenografie e tanto altro!
Un’edizione IMPERDIBILE per tutti i
fan della saga, che potranno completare la loro collezione
affiancando il cofanetto dei film ai libri da cui sono tratti.
IL PACKAGING:
SLIPCASE in pelle con titolo e decori stampati in oro a
caldo
DIGIBOOK composto da: copertina rigida in pelle con
stampa oro a caldo e 32 pagine con alloggio per i dischi e tanti
materiali d’archivio sui film
Lingue e Sottotitoli: Harry Potter e la Pietra
Filosofale™ (147 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese,
Bulgaro: (Dolby Digital 5.1 EX); Harry Potter e la Camera dei
Segreti™ (155 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese:
(Dolby Digital 5.1 EX); Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban™
(136 min ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese, Ebraico:
(Dolby Digital 5.1); Harry Potter e il Calice di Fuoco™ (151 min
ca.) Lingue e sottotitoli: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1);
Harry Potter e l’Ordine della Fenice™ (133 min ca.) Lingue e
sottotitoli: Italiano, Inglese: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e
il Principe Mezzosangue™ (147 min ca.) Lingue e sottotitoli:
Italiano, Inglese, Tedesco: (Dolby Digital 5.1); Harry Potter e i
Doni della Morte™ – PARTE 1 (140 min ca.) Lingue: Italiano,
Inglese: (Dolby Digital 5.1). Sottotitoli: Italiano, Inglese,
Svedese, Norvegese, Islandese, Finlandese, Danese. Harry Potter e i
Doni della Morte™ – PARTE 2 (130 min ca.) Lingue: Italiano,
Inglese: (Dolby Digital 5.1) Sottotitoli: Italiano, Inglese,
Svedese, Norvegese, Islandese, Finlandese, Danese.
PREZZO SUGGERITO AL PUBBLICO: 49,99€
BLU-RAY™
1080p High Definition 16×9 2.40:1
Durata: 1179 minuti ca.
Lingue e Sottotitoli
Lingue: Dolby Digital 5.1 EX: Italiano, Inglese, Spagnolo,
Fiammingo, Francese, Tedesco, Svedese, Olandese (Film 1-5); PCM:
Inglese 5.1 (Film 1-5); Dolby Digital 5.1: Italiano, Inglese,
Francese, Tedesco, Olandese, Fiammingo (Film 6-7b); DTS-HD Master
Audio Inglese 5.1 (Film 7a-7b); Inglese 2.0 (Film 6)
Sottotitoli:
Italiano, Inglese, Tedesco per non udenti. Francese, Olandese (Film
1-7b), Portoghese, Spagnolo, Cinese, Danese, Finlandese, Coreano,
Norvegese, Svedese (Film 1-6), Slavo, Croato, Ebraico (Film
7a-7b).
Dal giorno della sua uscita fino a
questo momento, 500 giorni
insieme di Mark Webb si è
guadagnato lo status di piccolo cult movie di genere, una commedia
romantica che osa andare in controtendenza, senza dare il lieto
fine al suo protagonista.
Ebbene, può una storia così
anti-romantica insegnare qualcosa sull’amore? Decisamente sì! Ecco
le dieci importanti lezioni che ci insegna il film con Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel.
Va bene essere
Single/Soli/Indipendenti
Uno dei problemi di Tom,
nel film, è che pensa di dover avere per forza una relazione,
perché se non ha un legame romantico sente di stare sprecando la
sua vita. È un grosso problema e probabilmente uno dei maggiori
motivi per cui ha riposto così tante aspettative nella sua
relazione con Summer.
In definitiva, non puoi avere una
relazione sana e positiva se non sai come sentirti a tuo agio da
solo. Certo, a volte può essere dura essere sa soli, ma bisogna
imparare che va bene anche farsi compagnia da soli, per poter
essere felici accanto ad un’altra persona.
Non puoi forzare qualcuno ad
amarti
L’intero film è incentrato
sulla visione di Tom di ciò che vuole nella sua relazione con
Summer. Il giovane uomo ha cercato così tanto di trasformarla
nell’immagine che lui stesso aveva di lei e dell’amore, ma il suo
proposito non ha mai preso una piega concreta. Non importa quanto
ci provasse, e quanto lo desiderasse, Summer non avrebbe mai
provato quegli stessi sentimenti.
Non puoi costringere qualcuno ad
amarti, anche se fa male ammetterlo. Ognuno fa le proprie scelte e
ha i propri sentimenti e, a volte, ciò non si allinea con ciò che
sentiamo.
Le tue aspettative non saranno mai
le stesse della realtà
Una delle scene più
iconiche del film è il momento “aspettative vs realtà” di Tom che
vede di nuovo Summer dopo la loro rottura. Immagina il modo in cui
si aspettava di passare quel tempo, tutti pensieri che lasciano
sperare ad un riavvicinamento. La realtà dei fatti si rivela
differente dalle aspettative, e Tom torna a casa arrabbiato.
È pericoloso lasciare che le nostre
aspettative ci facciano perdere il contatto con la realtà dei
fatti. Perché spesso accade che il meglio di una relazione sia
vissuto nella testa di uno dei due, nei suoi pensieri e in quelle
aspettative che nella realtà si scontrano con il caso e con la
volontà degli altri.
Non ignorare i segni di
deterioramento di una relazione
Quando Summer lascia Tom,
sottolinea che la relazione non ha funzionato. Tom viene colto di
sorpresa, gli si spezza il cuore cuore e sprofonda rapidamente
nella depressione. Quindi questo ci dice che il ragazzo non ha
letto i segni che indicavano problemi nella loro relazione? O ha
semplicemente che si è rifiutato di vederli?
Può sembrare più facile e meno
doloroso ignorare i segni di una relazione che si sta deteriorando,
ma in realtà ci si rende solo la vita più difficile. Si vive in una
fantasia che non è destinata a durare, perché molto probabilmente
dall’altro, l’altra persona è molto più lucida e distaccata.
È importante essere
“sintonizzati”
Uno dei maggiori motivi per
cui la relazione di Tom e Summer diventa difficile è perché i due
non sono mai stati “sulla stessa pagina”, ovvero sintonizzati nella
loro volontà. Tom non ha mai espresso a Summer come si sentiva
davvero e cosa voleva davvero dalla relazione. Mentre Summer è
sempre stata molto più aperta, sin dal primo momento.
Per questo motivo, la loro
relazione diventa tesa quando Tom si rende conto che Summer non era
così dentro alla relazione come pensava che fosse. Se Tom avesse
espresso come si sentiva all’inizio e cosa voleva, la relazione
sarebbe potuta essere diversa.
Non lasciare che la tua felicità
dipenda da un’altra persona
Forse una delle lezioni
più importanti di 500 Giorni insieme è che la tua felicità non può
dipendere da un’altra persona. Summer diventa l’unica fonte di
felicità per Tom, e per questo lui perde se stesso.
Non è giusto esercitare tale
pressione su un’altra persona, ma anche su se stessi. Un approccio
così è destinato a finire molto male e a gettare il soggetto in
questione in una profonda depressione, molto simile a quella
vissuta da Tom. Se vuoi avere una buona relazione, devi assicurarti
di poterti rendere felice l’altro. Non significa che l’altra
persona non ti renderà felice, significa solo che non sarà l’unica
fonte di felicità.
Solo perché è iniziata bene, non
significa che andrà sempre bene
All’inizio, la relazione
di Tom e Summer è chiaramente felice. I due hanno gli stessi
interessi e vanno d’accordo facilmente, la loro storia d’amore è
adorabile. È chiaro che la storia cambia col passare dei giorni e
non rimane perfetta come all’inizio.
Ogni relazione ha i suoi alti e
bassi, ed è proprio questo che significa essere pienamente in una
relazione adulta. Devi capire che le cose non andranno sempre bene,
e potrebbe capitare che non tornerà mai più come prima.
I gusti musicali in comune non
garantiscono il lieto fine
Tom si innamora per la
prima volta di Summer perché scopre che ha i suoi stessi gusti
musicali, e apparentemente non ha mai provato prima una donna che
li avesse. Diventa il catalizzatore per l’intera storia e un
momento iconico nel film. Solo che la realtà non è così
semplice.
Non si è destinati a stare con
qualcuno solo perché si hanno gli stessi interessi. Potrebbe essere
eccitante per un momento che qualcuno ami la tua band preferita, ma
quella sensazione passa e ci sono così tanti altri elementi che
costituiscono variabili, in un rapporto. E, ad essere onesti,
queste variabili sono tutte più importanti della band
preferita.
Ci sono sempre due racconti della
stessa storia
Il punto di 500 Giorni
insieme è che la storia ci viene raccontata attraverso gli occhi di
un uomo che ha il cuore spezzato. A metà film, siamo tutti
innamorati di Summer, ma poi comincia a non piacerci perché spezza
il cuore del protagonista. Questo accade quando guardi una
relazione soltanto da un solo punto di vista.
Il film ci fa capire che l’opinione
di Tom non è necessariamente la verità, ma una versione distorta
degli eventi. Ogni relazione coinvolge due persone, e quindi ci
sono due facce di una storia e due sentimenti differenti. I
sentimenti di una persona non invalidano quelli di un’altra, ed è
importante in una relazione fare un passo indietro e vedere le cose
dal punto di vista dell’altra persona.
La vita continua dopo una rottura,
ma va bene soffrire
Tom prende molto male la
sua rottura con Summer. L’evento lo colpisce come un treno merci e
fa fatica a riprendersi dal colpo. Alla fine, però, lo fa. Si alza
e va avanti. Incontra persino un’altra donna della quale potrebbe
innamorarsi.
Ogni rottura è dura, è inevitabile.
Va anche bene piangerci un po’ su e prendersi il proprio tempo per
elaborare il dolore. Nessuno vive la tristezza allo stesso modo.
Tuttavia, la vita va avanti. Quando una storia d’amore finisce,
potrebbe sembrare la fine del mondo, ma non lo è. Promesso.
Apprezzato attore italiano,
Claudio Gioè si è formato in ambito teatrale, per
consolidare la propria notorietà partecipando ad apprezzati film
per il cinema. Allo stesso tempo è diventato un volto noto della
televisione, collaborando in alcune delle più seguite serie degli
ultimi tempi. Ecco 10 cose che non sai di Claudio
Gioè.
9. Ha preso parte a note
produzioni seriali. Nel corso degli anni l’attore ha
recitato si è distinto anche per la sua partecipazione in
apprezzate serie Tv italiane. Tra queste si annoverano Codice
rosso (2006), Il capo dei capi (2007), dove ricopre
il ruolo di Totò Riina, Squadra antimafia – Palermo oggi
(2009-2010), Il tredicesimo apostolo – Il prescelto (2012)
e Il tredicesimo apostolo: La rivelazione (2014),
dove recita accanto a Claudia
Pandolfi, Il bosco (2015), Sotto
copertura: La cattura di Zagaria (2017) e La mafia uccide solo
d’estate (2016-2018), dove nel ruolo di Lorenzo
Giammarresi recita accanto ad Anna
Foglietta.
8. Ha recitato in alcuni
film per la televisione. La carriera nel mondo della
recitazione ha inizio per Gioè con il film per la TV Operazione
Odissea (1999), dove ricopre il ruolo di Telemaco, figlio del
protagonista. Successivamente reciterà anche nei film
Francesco (2002) Paolo Borsellino (2004),
dedicato alla figura del celebre magistrato, dove l’attore ricopre
il ruolo di Antonio Ingroia. Tra gli altri film per la TV da lui
interpretati si segnalano Cefalonia (2005) e Mario
Francese (2018).
Claudio Gioè non è su
Instagram
7. Non ha un profilo
personale. L’attore non sembra possedere un proprio
account sul social network Instagram, ma esistono tuttavia alcune
fan page a lui dedicate. La più seguita di queste ha un totale di
13 mila follower. Qui vengono pubblicate le foto più recenti
dell’attore, ma anche diversi aggiornamenti sui suoi lavori da
interprete.
Claudio Gioè ha una moglie?
6. Non è sposato.
Attualmente l’attore non è sposato, e sembra anche essere single.
Era nota la sua relazione con l’attrice Pilar
Fogliati, conosciuta sul set della serie Il
bosco, in cui recitavano entrambi. La coppia si è sempre
dimostrata particolarmente riservata, attenta a preservare la
propria intimità. Tuttavia, nel 2018, viene rivelato che i due si
sono separati, senza fornire dettagli a riguardo.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Claudio Gioè in Passeggeri
notturni
5. È il protagonista
dell’inedito progetto. Nel marzo del 2020 l’attore torna
in televisione con Passeggeri notturni, dove interpreta un
conduttore radiofonico la cui vita verrà stravolta dall’incontro
con una donna. Si tratta di un progetto speciale per l’attore,
infatti il titolo sarà disponibile come film su Raitre e come serie
su RaiPlay.
Claudio Gioè è Totò Riina
4. Ha interpretato il noto
mafioso. Per Il capo dei capi, Gioè ha dato vita
alla controversa figura di Totò Riina, celebre capo mafioso. Per
cercare di dar vita ad un ritratto fedele di Riina, Gioè ha
affermato di aver ricercato una sospensione del giudizio,
sforzandosi di non giudicare il mafioso, così da poter attuare una
miglior immedesimazione. Tale ricerca gli ha così permesso di far
trasparire nel modo più oggettivo possibile la malvagità del
personaggio.
3. Considera Riina un
personaggio shakespeariano. Per poter dar vita alla
crudeltà del ruolo, Gioè ha affermato di aver guardato molto ai
grandi e complessi personaggi di Shakespeare, da Riccardo III a
Macbeth. Ispirandosi a quelle figure dalla profonda e criptica
psicologia ha potuto ricostruire la figura di Riina.
Claudio Gioè e il teatro
2. Si è diplomato in una
nota Accademia. Appassionato da sempre di recitazione,
dopo il liceo Gioè si trasferisce da Palermo a Roma per frequentare
l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico.
Diplomatosi, intraprende una carriera teatrale, collaborando con
Luca Ronconi e portando in scena anche uno spettacolo da lui
scritto, Caligola Night Live. Nel corso degli anni
continuerà a calcare il palcoscenico con numerosi spettacoli.
Claudio Gioè: età e altezza
1. Claudio Gioè è nato a
Palermo, il 27 gennaio 1975. L’attore è alto
complessivamente 170 centimetri.
Dopo Cina, Corea e Italia, il
coronavirus sta cominciando a toccare anche il resto del mondo. Già
purtroppo molto diffuso in Europa, arriva adesso negli Stati Uniti,
dove il Governo sta cercando di prendere le giuste misure
preventive (se non fosse che invece gli americani si mettono in
fila fuori ai negozi di armi…).
Insieme alle campagne governative,
anche i personaggi famosi cominciano ad usare la loro visibilità
per trasmettere e regole per un corretto comportamento che possa
arginare il virus.
In particolare, fa molto sorridere
il video pubblicato su
Facebook da Max Brooks, figlio del grande
Mel Brooks. Nel video, Max si presenta,
coinvolgendo anche il padre e spiegando che essendo il padre molto
anziano, è una vittima “ideale” della pandemia in corso, quindi
procede a spiegare quali sono i modi per prevenire la diffusione
del virus.
Ecco a seguire il divertente
video:
Max, figlio di Mel Brooks, lancia un messaggio contro il
coronavirus
Negli ultimi 70 anni, il genere
fantasy è stato indiscusso protagonista
tanto delle pagine scritte quanto delle immagini destinate al
grande schermo. Negli anni ’50, celebri scrittori come C.S.
Lewis e J.R.R. Tolkien, ispirandosi agli
orrori della Seconda Guerra Mondiale, hanno dato vita a storie e ad
opere che hanno profondamente segnato l’immaginario collettivo: la
trilogia de Il Signore degli Anelli di Tolkien,
ad esempio, è da sempre considerata una pietra miliare del genere e
una delle più grandi epopee scritte durante il XX° secolo.
Durante il XXI° secolo, la saga di
Harry Potter ad opera di
J.K. Rowling ha in parte modernizzato alcuni dei
classici topoi creati dall’opera di Tolkien, definendo
un nuovo “rinascimento” per il genere fantasy. Da sempre, i più
accaniti lettori sono affezionati tanto al personaggio di
Frodo Baggins quanto a quello di Harry Potter: ma quale dei due eroi è davvero
il più eroico? Chi dei due è protagonista della storia più
avvincente?
Proviamo a capirlo insieme, mettendo
a confronto le principali caratteristiche della personalità di
questi due iconici personaggi:
Il coraggio (Frodo Baggins)
Probabilmente, il segno distintivo
di un vero eroe è il coraggio che lo stesso è in grado di mostrare
di fronte al suo avversario. Sia Harry che Frodo devono superare
molti ostacoli ed affrontare diversi pericoli per raggiungere i
loro obiettivi ed arrivare alle loro destinazioni: Frodo per
distruggere l’Unico Anello; Harry per liberare il mondo magico da
Lord Voldemort.
Da un lato, Frodo lascia la Contea e
si offre volontario per portare l’Anello direttamente a Mordor,
mentre Harry, durante i suoi sette anni ad Hogwarts, si ritrova più
e più volte a dover affrontare Voldermort. In termini di coraggio,
Frodo è sicuramente l’eroe per eccellenza: lascia la sua vita
confortevole a Casa Baggins per affrontare un estenuante viaggio di
mesi e mesi durante il quale dovrà fronteggiare spiriti malvagi e
potentissimi.
Il sacrificio (Harry Potter)
Un’altra caratteristica distintiva
dell’eroe è la propensione al sacrificio: sacrificare ciò che si ha
di più caro o la propria salvezza in nome di un bene superiore o di
ciò che è più giusto. Sia Harry che Frodo sono due eroi che hanno
dimostrato di essere pronti al sacrificio in nome della loro causa,
ed entrambi sono ampiamente consapevoli che spesso, durante le loro
battaglie, è la loro stessa vita ad essere messa in grave
pericolo.
Indubbiamente, la volontà di Harry
di essere sempre disposto a sacrificarsi è davvero toccante: basti
pensare al momento in cui si addentra nella Foresta Proibita per
consegnarsi a
Voldemort e cercare di salvare i suoi amici. D’altronde, il
sacrificio è sempre stato un tema assai radicato nell’universo di
Harry Potter…
La compassione (Harry Potter)
Gli eroi sono sempre compassionevoli
e sono in grado di vedere il bene ovunque, anche in chi sembra non
possederne. Tale caratteristica è presente tanto in Frodo e nella
sua volontà di accettare
Gollum, tanto in Harry e nei suoi tentativi di riconoscere la
lealtà e il coraggio di
Piton.
La compassione di Frodo nei
confronti di Gollum si rivelerà mal riposta, poiché lo Hobbit userà
quella stessa fiducia contro di lui; Harry, al contrario, mostra
compassione soltanto verso quegli avversari che riconosce capaci di
una possibile redenzione: basti pensare al momento in cui impedisce
a
Sirius e
Lupin di uccidere Codaliscia ne
Il Prigioniero di Azkaban…
La lealtà (Frodo Baggins)
Un vero eroe è sempre fedele nei
confronti dei suoi amici: soprattutto, un vero eroe è capace di
ispirare lealtà nei loro confronti. Nonostante i pericoli, Ron ed
Hermione rinunciano alle loro vite per seguire Harry nella sua
ricerca degli Horcrux; allo stesso modo, Sam segue Frodo nel suo
viaggio verso il Monte Fato.
Sam si rivelerà cruciale per il
destino del viaggio proprio grazie alla sua devozione nei confronti
di Frodo: sarà, infatti, l’intervento di Sam a permettere la
liberazione di Frodo dalla Torre di Cirith Ungol e il
proseguimento della missione dei due, verso il Monte Fato. La
lealtà della Compagnia nei confronti di Frodo non sembra conoscere
eguali…
La forza (Harry Potter)
L’eroismo viene definito anche dalla
forza di volontà dell’eroe di fronte al proprio avversario. Sia
Harry che Frodo vengono sottoposti a grandi difficoltà durante il
loro viaggio, ed ogni volta ne escono vittoriosi. Harry deve
affrontare un numero considerevole di nemici, riuscendo a sfuggire
alla morte innumerevoli volte: ciononostante, persiste nel trovare
e distruggere tutti gli
Horcrux. Frodo attraversa la Terra di Mezzo per distruggere
l’Unico anelo, sfuggendo agli eserciti di Sauron e alle costanti
tentazioni offerte dall’Anello stesso.
La moralità necessaria affinché si
riesca a sopravvivere al potere dell’Anello non può essere
sottovalutata: tuttavia, lo stesso Frodo vi cederà. Per questo,
l’implacabilità di Harry di fronte al male non può che renderlo
l’eroe dotato di maggiore forza interiore.
L’intelligenza (Harry Potter)
I veri eroi
sono contraddistinti anche da uno spirito acuto e da un pensiero
critico, entrambi necessari per avere successo nelle loro missioni.
Harry ha dato la più grande prova della sua intelligenza quando è
stato in grado di dedurre tutte le posizioni dei vari
Horcrux; al contrario, durante il suo viaggio, Frodo si è
lasciato fuorviare dalle manipolazioni di Gollum.
La determinazione (Frodo Baggins)
La
determinazione e la riluttanza ad arrendersi hanno sempre segnato i
grandi viaggi eroici sia di Harry che di Frodo. Nonostante le
difficoltà, nessuno dei due ha mai pensato di gettare la spugna,
neanche nei momenti più bui. Nonostante la grande forza del
personaggio di Harry, Frodo è decisamente l’eroe più determinato, e
questo soprattutto per via dell’estenuante fisicità del suo viaggio
e della tortura costante inflitta dal potere
dell’Anello.
L’amore (Harry Potter)
Come sostenuto più e più volte da
Albus Silente, l’amore è ciò che separa gli eroi dai cattivi.
Personaggi come Sauron e Voldemort combattono per bramosia di
potere, mentre personaggi come Frodo e Harry combattono per
fermarli e per garantire il bene di coloro che amano. La storia di
Harry parte da un’incredibile sacrifico d’amore messo in atto da
sua madre: quell’amore aleggia in tutto il suo incredibile viaggio,
anche quando il maghetto è costretto a confrontarsi con
l’accettazione della propria morte nella Foresta Proibita.
Nonostante l’amore di Frodo per i
suoi amici e per la sua casa, un personaggio come Harry ci ha forse
personaggio di capire maggiormente in profondità il significato di
questa parola…
La moralità (Harry Potter/Frodo Baggins)
Gli eroi non combattono solo per i
loro cari: combattono anche in nome del bene e della purezza.
Questa estrema bontà può essere spesso messa a dura prova (come
accaduto a Silente), ma un vero eroe sa come preservare la sua
moralità. Mentre Harry e Frodo lottano per ciò che è giusto,
entrambi vengono distratti da motivazioni egoistiche. Harry diventa
ossessionato dal trovare i
Doni della Morte per il potere personale, mentre Frodo
rivendica l’Anello come suo. In termini di moralità, nessuno dei
due personaggi può dirsi dunque migliore dell’altro.
L’immedesimazione (Harry Potter)
È importante ricordare che anche gli
eroi sono umani. Il pubblico si identifica con i personaggi in cui
riesce a riconoscere qualcosa di sé. La vita agiata e ricca di
Frodo a Casa Baggins non è certamente un punto di partenza
avvincente quanto l’educazione orfana di Harry nel mondo Babbano.
Durante il suo viaggio, Harry lotta con la sua identità, la
maturità e la sua famiglia. Si tratta di questioni molto affini con
cui la maggior parte dei lettori e degli spettatori lottano: ecco
perché Harry è sicuramente l’eroe con il quale è più facile
immedesimarsi.
Dopo aver intrapreso la propria
carriera in Germania, dove è cresciuto, l’attore Daniel
Brühl diventa celebre grazie ad alcuni titoli
internazionali, grazie ai quali arriva poi a recitare per
produzioni hollywoodiane. Brühl si è così distinto sia per la sua
grande versatilità, sia per la capacità di portare nei personaggi
ricoperti un po’ del suo naturale carisma. Qualità che gli hanno
permesso di essere indicato come interprete di qualità.
Ecco 10 cose che non sai di Daniel
Brühl.
9. Ha preso parte a note
serie TV. L’attore arriva sul piccolo schermo grazie alla
serie NetflixL’alienista, dove
ricopre il ruolo del Dr. Laszlo Kreizler, di genere
storico-poliziesco. Prossimamente, invece, Brühl riprenderà il
ruolo del villain Zemo per la serie Disney+The Falcon and the Winter
Soldier (2020), dove sarà l’avversario dell’attore Anthony
Mackie. Riprenderà poi il ruolo di Laszlo Kreizler per
la serie sequel The Angel of Darkness (2020).
8. Ha ricevuto importanti
nomination. Grazie al ruolo del pilota Niki Lauda l’attore
ha avuto modo di mettere ulteriormente in luce le proprie doti.
Viene ricompensato ottenendo la nomination come miglior attore non
protagonista ai Bafta Awards, ai Sag Awards e ai Golden Globe.
Viene nuovamente nominato a quest’ultimo premio nel 2019 come
miglior attore per la serie L’alienista. Prima della fama
statunitense, Brühl aveva vinto un European Film Awards come
miglior attore e miglior attore europeo per Good Bye,
Lenin!.
Daniel Brühl è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 311 mila persone. All’interno
di questo è solito condividere fotografie scattate durante momenti
di svago quotidiano, ma particolarmente presenti sono anche
immagini tratte dagli eventi di gala a cui ha preso parte o a fini
promozionali dei suoi progetti da interprete.
Daniel Brühl: chi è sua
moglie?
6. Non è sposato.
Attualmente l’attore non è sposato, ma dal 2010 vive
un’appassionata relazione con la psicologa Felicitas Rombold. La
coppia negli anni si è sempre tenuta alla larga dall’invasività dei
media, ricercando una vita di coppia il quanto più privata
possibile. Tra i pochi annunci pubblici fatti vi è quello per la
nascita del primo figlio, avvenuta nel 2016.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Daniel Brühl in Bastardi senza
gloria
5. Interpreta un eroe di
guerra. Nel film diretto da Quentin
Tarantino, Brühl ricopre il ruolo di Friedrich zoller,
eroe della nazione tedesca divenuto una vera e propria leggenda per
essere riuscito a sopravvivere da solo su di una torre, uccidendo
oltre 300 nemici. Nel film, il suo personaggio è popolare a tal
punto che gli viene dedicato un film, Orgoglio della
nazione, interpretato da egli stesso.
4. Ha aiutato nella ricerca
della giusta attrice. Nel film, il personaggio di Brühl è
fortemente attratto da Shosanna. Affinché il desiderio fosse
percepibile, era necessario trovare la giusta interprete. Brühl
partecipò così ai casting, contribuendo con la sua opinione
riguardo alla chimica di coppia percepita con le varie
candidate.
3. Non parlava un perfetto
francese. Al momento del suo casting, all’attore venne
chiesto di recitare alcune battute in francese. Pur essendo
poliglotta, Brühl dichiarò in seguito che a quel tempo non aveva
ancora un’ottima padronanza del francese, e che per tanto
improvvisò mischiando l’accento francese con quello spagnolo,
risultando convincente. Al momento delle riprese, poi, aveva avuto
modo di studiare e parlare un perfetto francese.
Daniel Brühl in Rush
2. Ha lavorato sul proprio
accento. Per poter risultare maggiormente credibile nei
panni di Niki Lauda, l’attore ha vissuto per un periodo a Vienna,
così da poter acquisire un corretto accento austriaco. Ulteriore
aiuto nell’immedesimazione è stato dato dalla speciale dentiera
indossata da Brühl, che riproduceva la caratteristica dentatura di
Lauda.
Daniel Brühl: età e altezza
1. Daniel Brühl è nato a
Barcellona, in Spagna, il 16 giugno 1978. L’attore è alto
complessivamente 176 centimetri.
Con una lunga carriera alle spalle,
Raoul Bova è uno dei più noti attori italiani.
Attivo tanto in televisione quanto al cinema, Bova ha negli anni
dato vita ad una gran varietà di ruoli, affermandosi in particolare
per il genere poliziesco. Ha inoltre avuto anche l’occasione di
lavorare con importanti registi, che gli hanno permesso di maturare
come interprete e affermarsi sia presso il grande pubblico che con
la critica. Ecco 10 cose che non sai di Raol
Bova.
9. Ha preso parte a note
produzioni televisive. Negli anni Bova costruisce la
propria popolarità grazie anche ad alcune celebri serie, che gli
permettono di raggiungere un pubblico più ampio. Tra queste si
annoverano La piovra 7 (1995), A proposito di
Brian (2006), Intelligence – Servizi & Segreti
(2009), Come un delfino – La serie (2013), Fuoco
amico (2016) e I Medici (2018), dove recita accanto
ad attori come Guido Caprino,
Alessandro Preziosi,
Sarah Felberbaum,
Miriam Leone,
Alessandra
Mastronardi e Neri
Marcorè. Nel 2019 è stato invece tra i protagonisti di
La Reina del Sur.
8. È anche produttore,
sceneggiatore e regista. Bova ha compiuto il passaggio
dietro la macchina da presa per la serie Come un delfino,
di cui ha scritto, diretto e prodotto tutti e quattro gli episodi,
oltre ad averli anche interpretati. Ha inoltre partecipato alla
produzione dei film Milano Palermo – Il ritorno e
Sbirri.
7. Ha ricevuto importanti
riconoscimenti. Nel corso della sua carriera l’attore ha
ricevuto nomination ad importanti premi cinematografici. Tra questi
si annoverano i David di Donatello, dove è stato nominato come
miglior attore non protagonista nel 1996 per Palermo Milano
solo andata, e nel 2011 per La nostra vita. Ha poi
ricevuto due nomination ai Nastri d’argento come miglior attore
protagonista nel 2011 per Nessuno mi può giudicare, e nel
2013 per Buongiorno papà.
Raoul Bova è su Instagram
6. Ha un account
personale. L’attore è presente sul social network
Instagram, dove possiede un totale di 645 mila follower. Qui è
solito condividere fotografie scattate in momenti di svago
quotidiano o curiosità varie. Non mancano poi anche immagini legate
al suo lavoro, attraverso cui promuove i propri progetti da
interprete, sia cinematografici che televisivi.
Parte delle cose che non sai
sull’attore
Raoul Bova: chi è sua moglie
5. È stato sposato.
Nel 2000 l’attore ha sposato Chiara Giordano, con cui aveva
intrapreso una relazione tempo addietro. La coppia mantiene negli
anni privata la propria vita privata, evitando di dar materiale di
cui parlare alle riviste di gossip. Tra i pochi annunci pubblici
rilasciati vi sono quelli riguardanti la nascita dei loro due
figli, rispettivamente nel 2000 e nel 2001. Nel 2013, tuttavia, la
coppia annuncia la separazione.
Raoul Bova e Rocío Muñoz
Morales
4. Ha una nuova
compagna. Nel 2013 Bova intraprende una relazione con
l’attrice e modella spagnola Rocío Muñoz Morales, conosciuta sul
set del film Immaturi – Il viaggio. La coppia annuncia
negli la nascita di due figlie, la prima nel 2015 e la seconda nel
2018.
Raoul Bova: il suo fisico
3. È noto per la sua
prestanza fisica. Prima di diventare l’attore apprezzato
che è oggi, Bova aveva intrapreso una carriera da nuotatore,
arrivando anche a vincere all’età di 15 un campionato italiano
giovanile. Tale sport ha permesso all’attore di maturare un ottimo
fisico, mantenuto poi per poter ricoprire al meglio i suoi ruoli in
film o serie d’azione.
2. Ha portato in televisione
la propria passione. Bova non ha mai nascosto la sua
passione per il nuoto, decidendo di portarla anche in televisione.
Ha infatti personalmente ideato la serie Come un delfino,
ispirata alla storia di Domenico Fioravanti, ex nuotatore affetto
da ipertrofia cardiaca. Bova, nel ruolo del protagonista, ha
personalmente eseguito le scene di nuoto previste, sfoggiando
ancora un’ottima forma e un’ottima tecnica.
Raoul Bova: età e altezza
1. Raoul Bova è nato a
Roma, in Italia, il 14 agosto 1971. L’attore è alto
complessivamente 183 centimetri.
La giovane interprete Kaya
Scodelario si è affermata negli ultimi anni grazie a
titoli di particolare successo. Distintasi inizialmente in
televisione, l’attrice ha ottenuto la visibilità necessaria per
ottenere importanti ruoli cinematografici. Ciò non sarebbe avvenuto
se oltre alla bella presenza non avesse avuto del talento, cosa che
invece ha da vendere. Ecco 10 cose che non sai su Kaya
Scodelario.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Kaya Scodelario: i suoi film e le
serie TV
10. È diventata nota grazie
ad una serie TV. L’attrice debutta nel mondo dello
spettacolo nel 2007, con la serie Skins, dove fino al 2013
ricopre il ruolo di Effy Stonem. Successivamente tornerà brevemente
in televisione per recitare in alcuni episodi di True Love
(2012), Southcliffe (2013), Spinning Out (2020),
nuova serie Netflix, e The Pale Horse (2020).
8. È stata candidata più
volte ad noto premio. Grazie ai suoi ruoli in popolari
film per il grande pubblico, l’attrice ha collezionato ben quattro
nomination ai Teen Choice Award. Tre di queste rientrano nella
categoria “miglior attrice in un film d’azione” per i film Maze
Runner – Il labirinto, Maze Runner – La fuga e Pirati dei
Caraibi – La vendetta di Salazar. La quanta era invece come
miglior coppia per Maze Runner – La
rivelazione.
Kaya Scodelario è su Instagram
7. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram con un profilo seguito da 2,3 milioni di persone.
All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie
scattate in momenti di svago quotidiano, ma anche numerose foto
realizzate per servizi di moda, o ancora immagini promozionali dei
suoi progetti da interprete.
Kaya Scodelario: ha marito e un
figlio
6. È sposata. Nel
dicembre del 2015, dopo alcuni mesi di fidanzamento, la Scodelario
sposa l’attore Benjamin Walker, noto per i film
La leggenda del
cacciatore di vampiri e Hearth of
Sea. Particolarmente riservata, la coppia non è solita
esporsi in modo esagerato ai riflettori dei media. Tra i pochi
annunci pubblici fatti vi è quello per la nascita del loro
primogenito, avvenuta nel 2016.
Parte delle cose che non sai
sull’attrice
Kaya Scodelario sa pattinare
5. Ha imparato a pattinare
per recitare in una serie TV. Nel 2020 l’attrice è
protagonista di Spinning Out, serie Netflix, dove una
pattinatrice olimpionica deve fare i conti con una vita
problematica e alcuni problemi psichici. Affascinata dal tema,
l’attrice ha accettato di imparare a recitare pur di poter
ricoprire il ruolo. La preparazione, stando alle sue parole, ha
richiesto numerosi sacrifici, come anche lividi e vesciche.
Kaya Scodelario e Netflix
4. Non ci sarà per lei una
seconda stagione della serie Netflix. Nonostante la
devozione dell’attrice per la parte, Netflix ha deciso di non
rinnovare la serie Spinning Out, la quale, dopo aver
debuttato sulla piattaforma nel gennaio del 2020, non sembra aver
ottenuto il successo di pubblico sperato. L’attrice non ha tuttavia
rilasciato dichiarazioni pubbliche in merito.
Kaya Scodelario: il suo fisico
3. Adora i ruoli
d’azione. L’attrice non ha mancato di farsi notare anche
per il suo fisico particolarmente in forma, e ciò è normale
considerando i ruoli da lei svolti negli ultimi anni. Parliamo di
film prevalentemente d’azione o d’avventura, che richiedono
notoriamente una buona prestanza fisica. L’attrice è infatti solita
allenarsi a lungo e duramente per poter soddisfare quanto previsto
dai film a cui partecipa.
2. Si è allenata nel nuoto
per un suo ruolo. Descritto come il set più difficile da
lei affrontato fino ad ora, Crawl – Intrappolati ha
richiesto all’attrice una notevole prestanza fisica. L’attrice ha
infatti dichiarato di essersi allenata nel nuoto per settimane, al
fine di migliorare con il tempo e la tecnica. Elementi che il
personaggio da lei ricoperto sfoggia in modo impeccabile.
Kaya Scodelario: età e altezza
1. Kaya Scodelario è nata a
Londra, Inghilterra, il 13 marzo 1992. L’attrice è alta
complessivamente 168 centimetri.
Arrivano da
The Sun nuovi aggiornamenti sulla produzione di
Mission Impossible 7, le cui riprese
erano state bloccate sia a
Venezia che a
Roma a causa dell’emergenza Coronavirus. Stando a quanto
apprendiamo dal sito, la produzione del film ha deciso
definitivamente di non fare ritorno in Italia: parte del nuovo
capitolo della celebre saga con Tom Cruise, quindi, non verrà più girata nel
nostro Paese.
La produzione di Mission
Impossible 7 avrebbe infatti deciso di rimanere nel
Regno Unito: la fonte spiega che le città di Roma e Venezia
verranno ricostruite attraverso l’allestimento di imponenti set
presso i Longcross Studios situati a Longcross, Surrey, in
Inghilterra. Tra le location che verranno ricostruite, quasi certa
è la celebre scalinata di Piazza di Spagna, con alle spalle la
Chiesa della Trinità dei Monti.
La fonte citata da The Sun spiega:
“Ritardare la produzione a tempo indeterminato è praticamente
impossibile. Al tempo stesso, mandare in Italia una troupe come
quella di Mission Impossible, nell’immediato futuro, è altamente
rischioso. Per questo è stata trovata una soluzione che costerà una
fortuna, ma che potrebbe salvare il film. I costi saranno
certamente inferiore rispetto al dover mettere in pausa la
produzione per mesi e mesi.”
Mission Impossible 7uscirà nelle
sale americane il 23 luglio 2021.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull
Island), Hayley
Atwell (Captain America: Il primo
vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Nicholas
Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom
Cruise e Rebecca
Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e
Ilsa Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il
loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021
e il 5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati
da Henry
Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime
indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i
sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono
morti?
Un concept inedito di
Star Wars: Il Risveglio della Forza ci mostra
Luke Skywalker mentre tiene tra le mani il casco
di Darth Vader. Il concept in questione è stato
condiviso da Christian Alzmann, concept artist e
art director per la Lucasfilm, attraverso il suo account Instagram.
Nel concept è possibile vedere Luke
Skywalker (Mark
Hamill) con in mano l’elmetto carbonizzato di Darth
Vader. Nel concept è possibile vedere Luke sfoggiare la sua mano
meccanica e il costume completo da Jedi.
Luke Skywalker è uno dei personaggi
più amati della saga: proprio per questo, molti fan si sono
lamentati del modo in cui il personaggio è stato gestito – da un
punto di vista narrativo – nella trilogia sequel. Se ne Il
Risveglio della Forza Luke è apparso solo brevemente,
le cose sono andate diversamente ne Gli
Ultimi Jedi, in cui ha avuto un ruolo di assoluto rilievo.
Ciononostante, una parte del fandom ha affermato che la nuova
trilogia ha in qualche modo rovinato il personaggio, trasformandolo
da fedele ottimista in eremita che ha (almeno apparentemente)
rinunciato a tutto.
Inizialmente, anche Mark Hamill aveva concordato con il
pensiero dei fan, per poi ritornare sui suoi passi e
“pentirsi” delle critiche mosse al film di Rian Johnson. Per quanto riguarda Il
Risveglio della Forza, il nuovo concept art svela che forse,
nel film di J.J. Abrams, il personaggio di Luke
avrebbe dovuto avere un ruolo più importante.
In attesa di nuovi dettagli,
ricordiamo che a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi Jedi, è
stata affidata la scrittura di una nuova trilogia basata su nuove
storie e nuovi personaggi. In passato, anche ai creatori
di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il progetto.
Inoltre, ci sarebbe anche un nuovo film al quale starebbe
attualmente lavorando Kevin Feige,
presidente dei Marvel Studios.
Un nuovo report di
ScreenRant segnala una vicenda decisamente bizzarra che ha
coinvolto Deadpool
2, il secondo capitolo dedicato alle disavventure
del Mercenario Chiacchierone interpretato da
Ryan Reynolds, uscito nelle sale nel 2018.
Come riportato dalla fonte, infatti,
pare che il cinecomic diretto da David Leitch, che
ha visto nel cast anche
Josh Brolin e
Zazie Beetz, sia stato caricato integralmente su
YouTube lo scorso 4 marzo e che sia rimasto a disposizione di tutti
i fruitori del web, gratis, per ben 11 giorni. Prima che i Walt
Disney Studios e i 20th Century Studios se ne accorgessero,
bloccando lo streaming, il filmato ha raggiunto più di 750.000
visualizzazioni.
Considerate le stringenti politiche
della piattaforma web 2.0 in merito al copyright, è davvero strano
come Deadpool
2 sia riuscito a “sopravvivere” per 11 giorni
sulla piattaforma senza essere “bloccato dall’interno”…
Deadpool è un
personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i
primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo
al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far
proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera
domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai
minori? Deadpool 3rappresenterà
ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?
Vi ricordiamo che a confermare
l’ingresso di Deadpool nel MCU era
stato Alan Horn, presidente di Walt Disney
Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il
pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della
serie di film con Ryan
Reynolds.
Anche le riprese di Matrix
4 subiscono uno stop a causa dell’emergenza
Coronavirus. Come riportato da Variety, infatti, la
produzione del quarto capitolo della celebre saga fantascientifica
diretto da Lana Wachowski è stata ufficialmente
posticipata in risposta alla crisi mondiale scatenata dal
Covid-19.
Anche in questo caso, purtroppo,
nessuno sa quando la produzione del film sarà in grado di
ripartire. Queste settimana le riprese di Matrix
4 avrebbero dovuto svolgersi in Germania,
precisamente a Berlino.
L’emergenza Coronavirus ha colpito
duramente anche l’industria cinematografica Hollywoodiana: oltre a
Matrix
4, numerosi altri film attualmente in fase di
produzione sono stati sospesi o rimandati a data da definirsi; tra
questi, anche The Batman, l’atteso cinecomic DC di Matt
Reeves.
A questo
link potete leggere tutti i film sospesi o rimandati a causa
del Coronavirus.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil Patrick Harris,
Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere.
Il nuovo capitolo del franchise
sarà diretto da Lana Wachowski. La
sceneggiatura del film è stata firmata a sei mani con Aleksandar
Hemon e David Mitchell, mentre diverse fonti sostengono che le
riprese dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2020. “Molte
delle idee che Lilly ed io abbiamo esplorato vent’anni fa a
proposito della nostra realtà sono ancora più rilevanti ora. Sono
molto felice di avere questi personaggi nella mia vita e sono grata
per questa possibilità di lavorare ancora con i miei brillanti
amici“, ha detto la Wachowski.
“Non potremmo essere più
entusiasti di rientrare in The Matrix con Lana“, ha dichiarato
Toby Emmerich, presidente della Warner Bros, “Lana è una vera
visionaria, una regista creativa e originale e siamo entusiasti che
stia scrivendo, che dirigerà e produrrà questo nuovo capitolo
dell’universo di Matrix“.
Una fan art di Spider-Man:
Far From Home, intitolata ironicamente
Spider-Man: Work From Home, invita i fan
a “restare a casa” per cercare di arginare il più possibile il
contagio da Covid-19. Purtroppo, il Coronavirus continua a
diffondersi in tutto il mondo: numerose sono le misure cautelative
che sono state prese non soltanto in Italia; si consiglia alle
persone di restare in casa il più possibile, di praticare lo
smart working e di uscire soltanto in casi di
emergenza.
Nelle ultime ore, Jon
Watts, regista di tutti e tre gli episodi di Spider-Man
ambientati nel MCU (anche dell’atteso Spider-Man 3, le cui riprese partiranno
ufficialmente il prossimo luglio), ha condiviso attraverso il suo
account Instagram
una parody art di Spider-Man:
Far From Home, intitolata Spider-Man:
Work From Home, che invita tutti ad essere
responsabili e a prendere coscienza della grave situazione che
stiamo vivendo: tramite la parody art, Watts ha voluto spingere le
persone a praticare il più possibile lo smart working, e
nell’immagine infatti è possibile vedere Spidey mentre lavora alla
scrivania con indosso il costume che risale a prima del suo
incontro con Tony Stark/Iron Man.
Ad accompagnare l’immagine condivisa
da Watts, che potete vedere di seguito, la didascalia: “State
tutti al sicuro!!!”:
Di recente, numerose star di
Hollywood hanno annunciato attraverso i loro profili social di
essere risultate positive al Coronavirus: tra queste, Tom Hanks e sua moglie Rita
Wilson, l’attrice Olga Kurylenko e, più di recente, l’attore
Idris Elba.
Spider-Man
3 vedrà ancora una volta riuniti Tom
Holland e il regista Jon
Watts, che aveva già
direttoSpider-Man:
Homecoming del 2017 e Spider-Man:
Far From Home dello scorso anno. Le riprese
del film dovrebbero partire quest’estate.
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter
Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave
all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film
dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecominge Spider-Man:
Far From Home. La scorsa estate,
un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro
film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Il canale americano
FX ha diffuso il teaser promo “Blood Pressure” di
What We Do In The Shadows 2, l’attesa seconda
stagione della serie What We
Do In The Shadows trasmessa da FX.
What We Do In The Shadows 2
What We Do In The Shadows
2 è l’annunciata seconda stagione della serie
What We
Do In The Shadows creata da Jemaine Clement per il
canale FX e basata sull’omonimo film del 2014 scritto da Clement e
Taika Waititi. What We Do in the Shadows è ambientato a Staten
Island e segue quattro vampiri che sono stati coinquilini per
centinaia di anni.
Nella seconda stagione di
What We
Do In The Shadows ritorneranno i protagonisti
Kayvan Novak nel ruolo di Nandor the Relentless,
un vampiro che ha 757 anni e che una volta era un soldato
dell’Impero ottomano. Matt Berry nei panni di
Laszlo Cravensworth, un vampiro nobile inglese trasformato da Nadja
e ora sposato con lei. Natasia Demetriou nel ruolo
di Nadja, una vampira romana, sposata con Laszlo. Harvey
Guillén nel ruolo di Guillermo, familiare “paziente” di
Nandor. Mark Proksch nel ruolo di Colin Robinson,
un vampiro energetico che vive con il trio.
Nei ruoli ricorrenti troviamo
Doug Jones nel ruolo del barone Afanas, un antico
vampiro del Vecchio Paese che crede che i vampiri dovrebbero
governare il mondo. Beanie Feldstein nei panni di
Jenna, una LARPer e vergine che Guillermo ha attirato per i
banchetti dei vampiri. Jake McDorman nel ruolo di
Jeff Suckler, una reincarnazionedell’ex amante umano di Nadja,
Gregor, un cavaliere che è stato ucciso dalla decapitazione in
ciascuna delle sue vite.
Nonostante le teorie dei fan e le
apparenti connessioni tra i due progetti, David
Harbour ha assicurato che non esiste alcun crossover
tra Black Widow e
Stranger Things. È doveroso fare un passo
indietro…
L’atteso cinecomic Marvel e l’amatissima serie
Netflix hanno qualcosa in comune: la Russia. In
Black Widow,
Harbour vestirà i panni di Red Guardian, alter ego di Alexi Shostakov,
risposta sovietica a Captain America;
le prime immagini della quarta stagione di
Stranger Things, invece, hanno rivelato che
Jim Hopper – il personaggio interpretato da David
– è attualmente detenuto in una prigione russa.
È una coincidenza alquanto bizzarra
che Harbour abbia due ruoli nello stesso anno che presentano delle
connessioni con la Russia. Proprio per questo motivo, la cosa ha
generato una serie di speculazioni tanto tra i fan della Marvel
quanto tra i fan della popolarissima serie Netflix: esiste davvero
una possibile connessione tra Red Guardian e Jim Hopper? Il film
Marvel e la serie Netflix saranno collegati in qualche modo?
Ovviamente… no!
In una recente intervista con
EW, David
Harbour ha negato la possibilità di qualsiasi
tipo di crossover tra i due universi, dichiarando: “Lo so, è
una coincidenza molto sorprendente e a tratti fastidiosa, e mi
scuso con tutto il web. Non c’è alcun motivo per ciò, ve lo giuro.
Non ci sono collegamenti tra Stranger Things e l’Universo
Cinematografico Marvel.”
L’attore – ironizzando – ha poi
aggiunto: “Pensateci bene: ho un aspetto troppo diverso nel
film e nella serie. In uno peso 270 kg, ho la barba, i capelli
folti e lunghi… nell’altro peso 200 kg e non ho capelli!”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di
Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta
nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh, e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Stando a quanto riportato da
Film Music Reporter,
il compositore Michael Giacchino (vincitore dell’Oscar e del
Grammy) è stato ingaggiato per occuparsi della colonna sonora di
Jurassic
World: Dominion, capitolo conclusivo della nuova
trilogia con protagonisti i celebri dinosauri. Per Giacchino, in
realtà, si tratta di un ritorno al franchise, dal momento che aveva
già curato le musiche sia di Jurassic
World sia di Jurassic World:
Il Regno Distrutto.
La produzione del film era partita
ufficialmente lo scorso 25 febbraio. Adesso, le riprese sono state
momentaneamente sospese a causa dell’emergenza Coronavirus. Al
momento non sappiamo quando il regista Colin
Trevorrow e il cast torneranno sul set.
Nel corso della sua carriera,
Michael Giacchino ha vinto l’Oscar per la
miglior colonna sonora grazie ad Up, film d’animazione
Disney/Pixar del 2010. Oltre al franchise di Jurassic
World, di recente Giacchino ha firmato anche per occuparsi
delle musiche di The Batman, l’attesissimo cinecomic DC di
Matt Reeves.
Jurassic
World: Dominionvedrà sia
Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro
ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Dern e Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie
Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per
l’ultima volta nelJurassic Park
3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il
cortometraggio Battle at Big
Rock, i cui eventi sono ambientati un anno
dopo Jurassic World:
Il Regno Distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno
2021.
A quanto pare, James Gunn non è interessato a dirigere
un film della saga di Star Wars. Da sempre aperto al dialogo
con i suoi fan attraverso i vari profili social, il regista sta
approfittando della reclusione da quarantena per sensibilizzare le
persone a restare a casa e cercare così di prevenire il più
possibile il contagio da Covid-19.
Dopo aver consigliato
una serie di film da guardare proprio durante la quarantena,
Gunn è tornato a rispondere ad una serie di domande dei suoi
follower attraverso il suo profilo Instagram. Uno di loro gli ha
chiesto se fosse interessato a dirigere un film della saga di
Star Wars. La risposta del regista e
sceneggiatore è stata la seguente:
“No. Da regista, è una cosa che
davvero non mi interessa. Non riesco a pensare a nessun franchise
del quale mi piacerebbe entrare a far parte se non ai franchise per
i quali sto già lavorando.”
Potete leggere la risposta originale di Gunn di seguito:
Ricordiamo che James
Gunn ha da poco terminato le riprese
di The Suicide
Squad, il sequel/reboot dei personaggi dei
fumetti DC che arriverà nelle sale ad agosto del prossimo anno e
che vedrà nel cast il ritorno di Margot
Robbie (Harley Quinn), Viola
Davis (Amanda Waller), Joel
Kinnaman (Rick Flag) e Jai
Courtney (Captain Boomerang).
Una volta terminata la
post-produzione del film, Gunn dovrebbe tornare ad occuparsi
di Guardiani
della Galassia Vol. 3, che non ha ancora una data
di uscita ufficiale. Le riprese del film dovrebbero partire
ufficialmente a Febbraio 2021.
Dopo Olga
Kurylenko e Tom
Hanks, anche Idris
Elba dichiara di essere risultato positivo al tampone
del coronavirus. L’attore ha annunciato la notizia via social,
spiegando di essere però asintomatico e di sentirsi bene,
garantendo poi un aggiornamento constante sulle sue condizioni ai
suoi fan.
“Questa mattina sono risultato
positivo al test del COVID-19, mi sento bene, non ho sintomi ma
sono isolato sin dal momento in cui ho capito che era possibile per
me essere stato esposto al contagio.”
Idris Elba positivo al coronavirus
Ecco di seguito il video che
l’attore ha condiviso su Twitter, nel quale appare
accanto alla moglie Sabrina:
In una nuova intervista, la star
della Marvel Cinematic UniverseScarlett
Johansson fa riferimento a Bruce Banner / Hulk
definendolo un mutante. Johansson sta attualmente promuovendo il
film che la vede finalmente protagonista nei panni di Vedova Nera,
Black Widow, in cui interpreta Natasha
Romanoff / Black Widow.
La richiesta da parte del pubblico
di un film sul personaggio di Natasha Romanoff è partita da molto
tempo, sin dalla sua prima apparizione nel MCU.
Era il 2010 e il film era Iron Man 2, sapevamo molto poco
dell’Agente Romanoff, ma Scarlett
Johansson ha permesso di farla amare e conoscere bene
a tutto il pubblico dei Marvel Studios. La parabola del personaggio
si è poi conclusa in Avengers:
Endgame.
Una parte fondamentale del viaggio
di Natasha è stata la sua relazione con Hulk di Mark
Ruffalo. I due stabilirono per la prima volta una
connessione in Avengers: Age
of Ultron, dove lei era l’unica capace di fermare
la furia verde. Nonostante una strana piega romantica, la loro
amicizia si è mostrata solida. Tuttavia sembra che l’attrice non
abbia ben chiara la natura del personaggio del collega Ruffalo.
In un’intervista con EW, Johansson ha
discusso di uno dei momenti più importanti dell’intera mitologia
del MCU, quando i Vendicatori si riuniscono in
cerchio durante la Battaglia di New York, in The
Avengers del 2012. Descrivendo la scena, Scarlett
Johansson ha rivelato: “Nessuno di noi sapeva se
questo film avrebbe funzionato. Sembrava folle – poi prosegue
spiegando – C’è un dio nordico, c’è il personaggio di Tony
Stark, playboy e miliardario, e poi c’è uno scienziato mutante che
ha un problema di gestione della rabbia”. L’attrice ha anche
parlato dell’incertezza legata al successo di The Avengers:
“Sembrava uno di quei film che la gente o ama o odia”.
Al di là del fatto che la gente poi
ha amato il film, Scarlett
Johansson sembra aver usato in maniera impropria la
parola “mutante”. In una qualche misura ha anche ragione, visto che
la trasformazione di Banner in Hulk dipende proprio da una
mutazione dei suoi geni che si incrociano con i raggi gamma.
Tuttavia, in ambito Marvel, è meglio stare attenti alle persone
alle quali si dà del mutante!
In un momento in
cui tutta l’Italia è ferma, i fumettisti
italiani si mobilitano da casa,
a sostegno della raccolta fondi dell’Istituto Nazionale per
le Malattie InfettiveLazzaro
Spallanzani.
Dal
prossimo mercoledì 25
marzo, Gipi (Coconino
Press), Zerocalcare (BAO
Publishing), Sio (Shockdom, Feltrinelli
Comics), Sara Pichelli (Marvel Comics), Werther
Dell’Edera (Sergio Bonelli Editore, DC
Comics), Francesco
Artibani (Disney), Rita
Petruccioli (BAO Publishing), Giacomo
Bevilacqua (Sergio Bonelli Editore, BAO
Publishing), Ratigher (Coconino
Press), LRNZ (Sergio Bonelli Editore,
BAO
Publishing), Fumettibrutti (Feltrinelli
Comics), Mirka Andolfo (Panini Comics,
Image, Glénat) Gigi Cavenago (Sergio
Bonelli Editore), Carmine Di
Giandomenico (DC Comics), Davide
Toffolo (Rizzoli Lizard), Valerio
Schiti (Marvel Comics), e tanti, tantissimi
altri, si uniranno per raccontare un’unica, grande
storia che, liberamente ispirata a un gioco
collettivo inventato dai Surrealisti del secolo scorso, pagina dopo
pagina, coinvolgerà in maniera eterogenea e corale le autrici e gli
autori più importanti della scena nazionale e internazionale.
Ideatore e
promotore dell’iniziativa
è ARF!«Festival di Storie,
Segni & Disegni», il Festival del Fumetto di
Roma – in programma (almeno per il momento) con la
sua sesta edizione il prossimo 22, 23 e 24 maggio 2020 nella nuova
location Ragusa OFF in via Tuscolana 179
– che seguirà, passo dopo passo, tutto il progetto, curandone il
coordinamento editoriale, la comunicazione, la stampa del volume e
il flusso delle donazioni.
COme
VIte Distantiprenderà
vitada mercoledì 25 marzo, sul sito
e sui canali social di ARF! Festival con la
pubblicazione di una tavola al giorno, per diventare a
maggio un libro cartonato di grande cura
grafica ed
editoriale, immediatamentepreordinabile
on-line, così che l’INTERO RICAVO venga
donatosin da subito, vista
l’urgenza del momento, all’Ospedale Spallanzani.
Il gesto
solidale di un intero ambito professionale, unito alla volontà
di continuare a intrattenere con una lettura quotidiana gratuita,
resterà per sempre una testimonianza di
questo momento storico e sociale così umanamente intenso e
surreale.
I Marvel Studios hanno
effettivamente girato una scena di Avengers: Infinity
War, in cui il Doctor Strange di
Benedict Cumberbatch indossa il costume di Iron
Man. A dirlo è Kevin Smith.
Sono già quasi due anni che il film
di Anthony e Joe Russo è arrivato in sala ed è al
momento disponibile su Netflix, mentre passerà su Disney
+ la prossima estate.
Ricordiamo,
Infinity War ha riunito tutti gli eroi del MCU
nella speranza di fermare Thanos (Josh
Brolin) dal suo piano malvagio di dimezzare la
popolazione dell’universo. QUesto ha portato a molte reunion e
altrettanti nuovi incontri. Uno dei più apprezzati dai fan è stato
quello tra Doctor Strange e Iron Man.
Come visto in vari concept art di
Infinity War, Doctor
Strangee Iron Man avrebbero dovuto
cambiare costume ad un certo punto del film. Quell’idea non è
arrivata nella versione cinematografica del film, nonostante sia
stata effettivamente filmata come ha recentemente detto Smith
nell’ultimo episodio dello show Fatman Beyond YouTube.
“C’è un filmato o una foto di
Robert Downey Jr che indossa il mantello, circolata molto prima che
uscisse Infinity War, quindi sappiamo che hanno girato la scena.
Sappiamo personalmente che l’hanno girata perché quando gli
sceneggiatori sono venuti da noi per parlare del film, e poco prima
di andare via, ci hanno mostrato al cellulare non solo un disegno,
che è quello che sta girando su Internet, ma ci hanno mostrato il
f*****o Sherlock nella f*****a armatura di Iron Man. Lui in
armatura e Tony accanto a lui con i mantello.”
Non riusciamo a immaginare
in che modo i due eroi possano essere finiti l’uno nei panni
dell’altro, da sceneggiatura (forse uno scambio di persona per
proteggere meglio la Gemma del Tempo?), ma sappiamo che sarebbe
stato straordinariamente divertente vedere i due con i costumi
invertiti.
Avengers: Infinity
War è uscito al cinema cinema il 4 Maggio
2018. Christopher Markus e Stephen
McFeely si sono occupatidella sceneggiatura del film,
mentre la regia è stata affidata
a Anthony e Joe
Russo.
Il cast del film al momento è
composto da Cobie Smulders, Benedict Cumberbatch,
Chris Pratt, Vin Diesel, Scarlett Johansson, Dave Bautista, Karen
Gillan, Zoe Saldana, Brie Larson, Elizabeth Olsen, Robert Downey Jr., Sebastian Stan, Chris Hemsworth, Chris Evans, Tom
Holland, Bradley Cooper, Samuel L. Jacksson, Jeremy Renner,
Paul Rudd, Peter Dinklage, Mark Ruffalo, Josh Brolin, Paul Bettany,
Benedict Wong, Pom
Klementieff e Chadwick
Boseman.
Dopo aver svolto un lunghissimo
processo di audizioni, che hanno coinvolto 30mila persone in tutto
il mondo, Steven Spielberg ha trovato i suoi
protagonisti per West Side Story. Dopo l’annuncio
che la star di Baby Driver sarebbe stato il suo
Tony, arriva adesso, in esclusiva per Deadline, la conferma
che il regista ha trovato anche gli interpreti di Maria, Anita,
Bernardo e Chino.
Spielberg ha scelto la
diciassettenne esordiente Rachel Zegler,
studentessa della New Jersey High School, per interpretare la
protagonista, Maria. Con lei ci saranno Ariana
DeBose, veterana di Broadway, nei panni di Anita, e
David Alvarez in quelli di Bernardo. Josh
Andrés Rivera, attore di teatro, sarà Chino.
Spielberg e il suo team si sono
impegnati a trovare i migliori attori disponibili, cercando di
rimanere fedeli alle etnie dei personaggi della storia originale.
Nel dicembre 2018, Spielberg e Tony Kushner, che
sta adattando West Side Story, si sono incontrati con professori e
studenti presso l’Università di Porto Rico (Universidad de Puerto
Rico – Río Piedras) per saperne di più sulle arti dello spettacolo
sull’isola.
I nuovi membri del cast si uniscono
a Rita Moreno, che ha vinto un Oscar per la sua
interpretazione di Anita nel film del 1961, e che adesso
interpreterà Valentina, una versione ripensata ed espansa del
personaggio di Doc, il proprietario del negozio d’angolo in cui
Tony lavora. Nel cast, come già detto, anche Ansel
Eglort, nei panni di Tony.
L’emergenza sanitaria mondiale
(pandemia da coronavirus) ha messo in pausa molte
delle attività umane e tra queste c’è purtroppo anche l’industria
cinematografica, che deve fare i conti con cinema chiusi e con
l’impossibilità di portare avanti le produzioni per questioni di
sicurezza. Non è saggio far lavorare a stretto contatto troupe e
cast di film e serie tv.
E così molte produzioni sono state
messe in pausa per due settimane, almeno, così da evitare, per
questo periodo, assembramenti e folle, luogo prediletto per la
trasmissione del virus. Ecco di seguito le produzioni sospese o
rimandate a causa del coronavirus.
Si vive una volta
sola
Si vive una volta sola, il
film diretto da Carlo Verdone, racconta di un quartetto di medici
tanto abili in sala operatoria – visto che persino il Papa si
affida alle loro cure – quanto inaffidabili, fragili e maldestri
nella vita privata.
Un team formato dal professor
Umberto Gastaldi (Carlo Verdone), la grintosa strumentista Lucia
Santilli (Anna Foglietta), l’anestesista Amedeo Lasalandra (Rocco
Papaleo) e il suo assistente Corrado Pezzella (Max Tortora), grande
amante delle donne. Professionisti ed esperti, ma anche divertenti
e abili ideatori di scherzi, cosa che li rende una squadra più che
un’équipe medica. La loro vittima preferita è Amedeo, permaloso e
abbastanza ingenuo da arrivare a credere un po’ a tutto.
Ritorno al
crimine
Ritorno al crimine, film diretto da
Massimiliano Bruno, vede il gruppo di amici, formato da Sebastiano
(Alessandro Gassmann), Moreno (Marco Giallini), Giuseppe (Gian
Marco Tognazzi) e Gianfranco (Massimiliano Bruno), in una nuova
avventura. Dopo essere usciti indenni dall’incontro con la Banda
della Magliana, i criminali improvvisati si mettono sulle tracce di
una donna in fuga, Sabrina, l’ex di Renatino (Edoardo Leo), fuggita
a Montecarlo. L’affascinante ragazza non ha rubato soltanto il
cuore di Sebastiano, ma anche i soldi di tutti loro.
Ma la ragazza non è l’unico
problema di cui si dovranno occupare i quattro. Sul loro cammino
infatti piomba uno sfacciato mercante d’arte, Ranieri (Carlo
Buccirosso), mentre torna a perseguitarli il passato, rappresentato
dalla losca presenza del boss Renatino nel 2018 e da qualcun’altro
armato appena giunto nei giorni nostri con intenti per nulla
pacifici.
Cambio
Tutto
Film bloccato proprio alla
vigilia dell’uscita, con Valentina Lodovini, diretto da Guido
Chiesa. Giulia ha 40 anni e vive nella frenesia di una grande città
sottoposta a ogni tipo di stress. Giulia abbozza, trangugia, si
piega, del tutto incapace di farsi rispettare. A nulla servono i
tranquillanti che prende da tempo e, stremata, decide di rivolgersi
a un counselor olistico, la cui faccia da un po’ di tempo
inspiegabilmente le appare ovunque. Quello che succede a Giulia
quando esce dallo studio del carismatico terapeuta è una vera e
propria deflagrazione e tutte le umiliazioni e la rabbia tenute
dentro per troppo tempo rimbalzano all’esterno con centuplicata
energia. Ma nella vita di Giulia sarà davvero tutto da
cambiare?
Artic – Un’avventura
glaciale
Nel film, due volpini Speedy e
Jade, affiancati da un orso polare nevrotico, un albatros sbadato e
due lontre teoriche della cospirazione, dovranno impedire a un
tricheco malvagio di sciogliere l’Artico e diventare così il
sovrano del mondo. ARCTIC – Un’avventura glaciale è
un entusiasmante action animato che affronta, in maniera sincera e
divertente, uno dei fenomeni ambientali più importanti e più
discussi degli ultimi tempi, quello del cambiamento
climatico.Celebrando, allo stesso tempo, l’importanza della
diversità e l’unicità di ogni individuo.
Lupin III – The
First
Nominato nella cinquina dei
“Miglior Film d’Animazione” alla 43ᵃ edizione dei Japan
Academy Film Prize (che si terrà il 6 marzo 2020), sta per
arrivare nelle sale italiane LUPIN III – The First,
l’incorreggibile e inafferrabile ladro di tutti i tempi, che ha
rubato il cuore di milioni e milioni di fan in tutto il mondo. Per
la prima volta al cinema in Computer Grafica, ritorna
l’ineguagliabile personaggio creato dalla matita di Monkey
Punch in una nuova, adrenalinica avventura in giro per il
mondo, da Parigi al Brasile, inseguito, come sempre, dall’ostinato
Ispettore Zenigata. Insieme a lui i fedeli compagni di sempre,
Goemon, Jigen e la bella e scaltra Fujiko. Per tutti loro, un vero
e proprio ritorno in grande stile, dal momento che nella versione
italiana del film, i personaggi saranno doppiati dalle voci
storiche della serie animata che ha accompagnato varie
generazioni.
Dopo il
matrimonio
Dopo il matrimonio è il racconto
potente di un grande amore, quello che lega due donne ad uno stesso
uomo, quello che ogni madre prova nei confronti della propria
figlia. Un viaggio improvviso è destinato a cambiare le sorti di
tutti i protagonisti della storia. Due donne e due mondi diversi a
confronto, l’una manager newyorkese di successo, l’altra
un’idealista alla ricerca di fondi per l’orfanotrofio di cui si
occupa in India, un mistero da svelare che fa da filo conduttore.
Interpretato da due attrici in stato di grazia, Michelle Williams
(quattro volte candidata all’Oscar) e Julianne Moore (premio Oscar
per Still Alice), il film parla di perdita e rinascita, di passato
e futuro, della forza di non arrendersi anche quando la vita sembra
renderlo impossibile.
Onward – Oltre la
magia
Diretto da Dan Scanlon e
prodotto da Kori Rae, che hanno già firmato l’acclamato Monsters
University del 2013, Onward – Oltre la Magia è ambientato in un
immaginario mondo fantastico e racconta la storia di due fratelli
elfi adolescenti, Ian e Barley, che si imbarcano in una
straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un
po’ magia.
Nel giorno del suo sedicesimo
compleanno, Ian desidera più che mai essere migliore e più
coraggioso, proprio come suo padre che ha perso prima di nascere.
Così, quando sua madre consegna a lui e a suo fratello un regalo
che il loro defunto padre aveva lasciato per loro, Ian vede
un’opportunità per fare ciò che ha sempre sognato: essere guidato
da suo padre.
Il Talento del
Calabrone
Il talento del Calabrone è l’opera
prima diretta da Giacomo Cimini, distribuito da Paco
Cinematograficae Eagle Pictures. Il thriller mozzafiato ambientato
a Milano racconta la storia di Dj Steph (Lorenzo Richelmy),
conduttore di un programma radiofonico di successo che nel corso di
una diretta dovrà fare i conti con un inaspettato evento:
l’annuncio da parte di un ascoltatore (Sergio Castellitto), che
confessa di volersi suicidare tenendo sotto scacco l’intera città.
Nell’arco di una lunga notte, la più imprevedibile della loro vita,
i due giocano pericolosamente sul filo del rasoio, mentre il
tenente colonnello Rosa Amedei (Anna Foglietta) cerca di scoprire
l’identità del misterioso uomo.
Un Amico
Straordinario
Un amico
straordinario si ispira alla vera storia di Fred Rogers, icona
della televisione americana, autore e protagonista del famoso show
per ragazzi Mister Rogers’ Neighborhood. Il film racconta il
rapporto d’amicizia tra Rogers, interpretato da Tom Hanks, e un
cinico giornalista incaricato dalla rivista Esquire di scrivere un
articolo su di lui.
Charlie’s
Angels
Elizabeth Banks dirige la nuova
squadra delle Charlie’s Angels. Kristen Stewart, Naomi Scott e Ella
Balinska lavorano per il misterioso Charles Townsend. Le Charlie’s
Angels hanno sempre messo a disposizione le loro abilità di
investigazione e di security e ora l’agenzia Townsend si sta
espandendo a livello internazionale con le donne più intelligenti,
coraggiose e addestrate di tutto il pianeta: varie squadre di
‘Angeli’, guidate ciascuna da un Bosley, si fanno carico dei più
difficili lavori in tutto il mondo. Quando un giovane ingegnere
vuota il sacco su una pericolosa tecnologia, gli ‘Angeli’ entrano
in azione mettendo a rischio le loro vite per la salvezza di
tutti.
Mission Impossible:
7
Il settimo capitolo
dell’iconico franchise cinematografico con Tom
Cruise prevedeva tre settimane di riprese a Venezia, in Italia.
Tuttavia, dato che l’intero paese è attualmente in quarantena, la
Paramount Pictures messo in pausa la produzione del film.
Samaritan
Il film thriller della MGM di
Sylvester Stallone è stato messo in pausa per un minimo di due
settimane per sicurezza. La produzione doveva svolgersi ad
Atlanta.
Vengeance
Il debutto alla regia di B.J. Novak
è stato posticipato di due settimane. I dettagli del film sono
stati tenuti sotto il più stretto riserbo, ma sappiamo che Novak,
Issa Rae, Ashton Kutcher e Boyd Holbrook faranno parte del
cast.
The Batman
La Warner Bros. ha sospeso
la produzione del film di Matt Reeves per due settimane. Il film ha
battuto il primo ciak a Londra e sono già arrivate le prime
immagini, ufficiali e non, dal set. La produzione è stata bloccata
in vista del trasferimento del set a Liverpool.
Red Notice
Il film Netflix, con Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan
Reynolds, è stato messo in pausa per due settimane. Il film prevede
riprese in tutto il mondo e di recente la produzione si era
spostata ad Atlanta.
Shrine
Si tratta di un thriller horror
prodotto da Screen Gems, e messo in pausa per quattro settimane. È
il debutto alla regia dello sceneggiatore Evan Spiliotopoulos, con
Jeffrey Dean Morgan. Sabato, Mark Duplass, aveva
denunciato il fatto che la Sony non aveva ancora deciso di bloccare
la produzione in via cautelativa.
Jurassic World:
Dominion
Il terzo capitolo del
“nuovo” franchise giurassico ha inaugurato la fase di riprese a
febbraio, a Londra, tuttavia, la Universal ha deciso di bloccare la
produzione per due settimane a causa del coronavirus. Questa pausa
potrebbe incidere sulla data d’uscita del film prevista per giugno
2021.
The Man From
Toronto
Si tratta di una action comedy
prodotta da Sony con protagonista Kevin Hart. Al suo fianco doveva
esserci Jason Statham, sostituito poi da Woody Harrelson. Il film,
entrato in produzione il 10 marzo, è stato bloccato.
Home Alone
Un altro remake (di Mamma ho perso
l’aereo, Home Alone in originale) di casa Dinsney, bloccato per la
quarantena imposta dalla diffusione del COVID-19.
Shang-Chi
Il film Marvel Studios è stato uno dei
primi progetti ad alto budget a sospendere la produzione a causa di
una possibile diagnosi di coronavirus all’interno della crew. Il
regista del film, Destin Daniel Cretton, si è sottoposto al
tampone per il COVID-19, dopo aver avvertito dei sintomi. Si
aspetta il risultato del test, ma la produzione è sospesa.
Official
Competition
Il film con Penelope Cruz e Antonio
Banderas è stato interrotto. Le riprese erano in svolgimento a
Madrid, a darne notizia The Mediapro Studio.
The
Nightingale
La produzione del film prodotto da
SONY con Dakota e Elle Fanning è stato sospeso con la produzione in
corso a Budapest.
La sirenetta
I fan
dovranno aspettare ancora un po’ prima di essere trasportati di
nuovo “in fondo al mar”, dal momento che la Disney ha deciso di
mettere in pausa anche la produzione del remake del classico
d’animazione ambientato tra il mondo marino e quello terrestre.
Shrunk
Come Home Alone, anche il remake di
Honey, I Shrunk the Kids (Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi in
italiano) è stato messo in pausa. La Disney ha messo in stand by
tutta la sua produzione, in attesa di tempi migliori.
The Prom
L’adattamento per il grande schermo del musical di Broadway
firmato da Ryan Murphy ha interrotto la produzione fino a data da
destinarsi.
Nightmare
Alley
Ancora Disney e
ancora pausa di produzione per coronavirus. Questa volta si tratta
di Guillermo del Toro e del suo prossimo atteso film, il ritorno
alla regia dopo la vittoria agli Oscar con La forma dell’acqua.
Peter Pan &
Wendy
Così come per il fondo degli
abissi, anche per L’Isola che non c’è dovremmo aspettare un po’ di
tempo in più. La Disney ha messo in pausa anche il nuovo live
action dedicato ai personaggi di James Matthew Barrie.
Untitled Billy
Eichner/Nick Stoller/Judd Apatow project
Questa strana commedia romantica,
una delle prime di uno studio più importante, avrebbe dovuto
iniziare le riprese ad aprile. La Universal ha confermato che la
produzione è stata ritardata.
The Last
Duel
La mega produzione di
Ridley Scott, che vede nel cast protagonisti Ben Affleck, Matt
Damon e Adam Driver, è stata bloccata. Le riprese del film si
stavano svolgendo in Francia già da diverse settimane e alcune
immagini erano trapelate dal set. Il film doveva arrivare in sala
al Natale di quest’anno, ma sicuramente questa pausa forzata ne
riscriverà l’uscita.
Untitled Elvis
project
Mercoledì 11 marzo, Tom Hanks e sua moglie Rita
Wilson si sono auto-messi in quarantena dopo aver annunciato che
entrambi erano risultati positivi al coronavirus. La produzione del
film diretto da Baz Luhrmann è stata interrotta.
Birds of
Paradise
Strano a dirsi, dato il servizio di
streaming che in questi giorni sta salvando la vita a molti
reclusi, anche Amazon ha dovuto tirare il freno a mano, ovviamente
su progetti al momento in produzione, come questo film, diretto
dalla regista Sarah Adina Smith ha condiviso la notizia tramite i
social media, dicendo che la produzione era a sei giorni di
distanza dalla confezione.
Anche l’attore Leo
Gullotta si unisce all’appello lanciato dai doppiatori,
per raccogliere fondi a favore dell’Istituto Spallanzani di
Roma.
Il tam-tam dei doppiatori continua
ed ora si aggiungono anche gli attori, che invitano a donare per
sostenere la ricerca e le attività dell’Istituto Spallanzani.
Tutti con un unico hashtag:
#UnaVocePerLoSpallanzani.
In questo momento di emergenza
sanitaria, alla categoria dei doppiatori italiani si uniscono gli
attori, per diffondere il proprio messaggio di solidarietà: grazie
alla popolarità delle loro voci e dei loro volti, l’iniziativa
punta a richiamare l’attenzione del grande pubblico, al fine di
raggiungere la massima partecipazione. Tutti i videomessaggi
sono diffusi in rete attraverso i canali social.
L’iniziativa
#UnaVocePerLoSpallanzani nasce da un’idea di
Antonella Giannaccaro, con la collaborazione di Simone De Gasperis
e Sara Giacopello. È stata coordinata e supportata
dall’Associazione Le Voci delCuore
Dopp ONLUS, con l’approvazione della Direzione
Generale, dell’Ufficio degli Affari Generali e dell’Ufficio
Comunicazione dell’INMI Spallanzani.
Dall’uscita del suo primo
lungometraggio e dalla fondazione dello Studio Ghibli, il regista
Hayao Miyazaki si è imposto come la mente
creativa dietro una serie di classici dell’animazione giapponese.
Tra questi, oltre La Città Incantata, non si può non citare
Il mio vicino Totoro, uno dei capisaldi
della filmografia di Miyazaki, nonché uno dei film d’animazione
incentrati sull’infanzia e sulla nostalgia di quegli anni più belli
che siano mai stati realizzati.
Ecco di seguito quello che forse non sai su Il mio
vicino Totoro:
La storia è in parte autobiografica
Il film è
parzialmente autobiografico. Quando
Hayao Miyazaki e i suoi fratelli erano piccoli, sua madre ha
sofferto di tubercolosi spinale per nove anni e ha trascorso un
lungo periodo della sua vita ricoverata in ospedale. È implicito –
anche se nel film non viene mai specificato – che anche la madre di
Satsuki e Mei soffra di tubercolosi. Una volta Miyazaki ha rivelato
che sarebbe stato troppo doloroso per lui se i protagonisti fossero
stati due bambini anziché due bambine.
Totoro è l’equivalente giapponese di Troll
Il personaggio del titolo prende il
nome dalla parola giapponese Torōru (equivalente
giapponese dell’inglese Troll), parola pronunciata in
maniera scorretta dal personaggio di Mei, colei che nel film vede
per la prima volta le misteriose creature della foresta. Nella
versione originale in lingua giapponese, quando Satsuki trova Mei
addormentato nel bosco dietro la loro casa, la più piccola rivela
alla sorella maggiore di aver visto un “Totoro”
(sbagliando quindi la pronuncia di “Torōru”). Più avanti
nel film, quando Satsuki scopre di più a proposito delle misteriose
creature, chiede a Mei se queste non siano simili ai “Troll”
presenti nel loro libro di favole (libro che non viene
effettivamente mai mostrato, se non durante i titoli di coda).
All’inizio, Satsuki e Mei erano un unico personaggio
Inizialmente,
Hayao Miyazaki aveva pensato a Satsuki e Mei come ad un unico
personaggio. Nella seconda metà del film, però, Miyazaki voleva
inserire maggiore suspense, e credeva che ciò che aveva in mente
non avrebbe mai funzionato da un punto di vista narrativo con un
solo personaggio; così decise di “splittarlo” e dare vita a due
personaggi distinti. La ragazzina originale aveva 7 anni e
possedeva caratteristiche sia di Satsuki che di Mei.
La “doppia programmazione” con Una
tomba per le lucciole
Quando venne rilasciato per la prima volta in Giappone, Il
mio vicino Totoro fu vittima di un fenomeno noto come “doppia
programmazione”, secondo cui i gestori cinematografici proiettavano
due film al prezzo di uno. All’epoca, Il mio vicino Totoro
arrivò al cinema associato alle copie di
Una tomba per le lucciole: si credeva, infatti, che una
storia come quella di Satsuki e Mei non potesse fare leva sullo
spettatore. Se il film fosse stato rilasciato nelle sale da solo,
avrebbe rappresentato un alto rischio e portato a gravi perdite dal
punto di vista economico. In effetti, all’inizio il film non ebbe
grandissimo successo: le cose cambiarono quando l’immagine
iconografica del personaggio di Totoro iniziò ad entrare nella
cultura di massa grazie alla vendita di bambole e peluche ispirati
allo stesso.
L’influenza di Totoro nell’industria dell’animazione
A livello mondiale, l’industria dell’animazione risente
sicuramente, anche a distanza di decenni, degli effetti de Il
mio vicino Totoro e di altri film dello Studio Ghibli. Ad
esempio, Peter Docter, animatore e regista al servizio della Pixar,
ha parlato spesso dell’influenza di Hayao Miyazaki e delle sue
opere per film come Toy Story e Up. Un giocattolo
praticamente simile al Totoro di Miyazaki appare addirittura in
Toy Story 3 – La grande fuga.
La storia è ambientata in una vera città del Giappone
Sapevate che la storia de Il mio vicino
Totoro è ambientata in una vera città del Giappone? Si tratta
della città di Tokorozawa, per l’esattezza, che si trova nella
prefettura di Saitama. Secondo quanto riferito, il regista
Hayao Miyazaki viveva a Tokorozawa, una grande comunità di aree
agricole. Sebbene ci siano delle terre non ancora sviluppate nella
regione, ci sono persone che lavorano per preservare le restanti
aree naturali. Negli anni, Totoro è diventato il personaggio
simbolo di tale movimento.
L’ispirazione per il design di Totoro
Nel film, Totoro è conosciuto come
uno spirito della foresta. Alcuni hanno notato che la sua forma
insolita deriva da diverse influenze. Il design del personaggio di
Totoro sembra ispirato a vari animali, tra cui gatti e i cani
procioni giapponesi chiamati Tanuki. Le scene in volo e il
momento in cui Satsuki e Mei suonano l’ocarina di notte
suggeriscono che Totoro sia stato ispirato anche dai gufi.
Le Easter Egg di Totoro
Nell’industria dell’animazione, Totoro ha raggiunto lo status di
vera e propria icona. Alcuni animatori e registi sono così
affezionati al personaggio da averlo usato in molti film e serie
animate, come il già citato
Toy Story 3, ma anche Spongebob, Le Superchicche,
Samurai Jack e Bob’s Burgers. Inoltre, in diversi
altri film dello stesso Studio Ghibli ci sono molti riferimenti a
Totoro e al film, come Pom Poko,
Kiki – Consegne a domicilio e
I sospiri del mio cuore.
Dopo Tom Hanks e sua moglie Rita
Wilson, un’altra stella di Hollywood è risultata
positiva al Coronavirus: stiamo parlando di
Olga Kurylenko, che attraverso il suo account
Instagram
ha ufficializzato di essere risultata positiva
al COVID-19.
Su Instagram,
l’attrice ha scritto: “Rinchiusa in casa dopo essere risultata
positiva al Coronavirus. Sono malata da circa una settimana ormai.
Febbre e stanchezza sono i miei sintomi principali. Prendetevi cura
di voi e prendete seriamente questo virus!”
Olga Kurylenko è
un’attrice e modella ucraina naturalizzata francese, nota
soprattutto per il ruolo della Bond Girl Camille Montes in
Quantum of Solace, ventiduesimo film
della saga di 007 diretto da Marc Forster.
Nel 2012 è stata la protagonista
femminile di To the Wonder di Terrence Malick ed è
apparsa in 7 Psicopatici di Martin McDonagh.
L’anno successivo, invece, ha recitato al fianco di Tom
Cruise in Oblivion.
Nel 2016, Giuseppe Tornatore la
sceglie come protagonista del suo film La Corrispondenza al fianco di Jeremy
Irons. L’ultimo film in cui ha recitato è stato Johnny English colpisce ancora, uscito
nel 2018.
A luglio del 2019,
sono state scoperte su Facebook alcune pagine segrete che la Casa
delle Idee ha creato per alcuni progetti futuri. Sembra che la
Marvel, come del resto molti altri studi cinematografici, crei
spesso pagine FB segrete per i prossimi titoli in cantiere con
diversi anni di anticipo, per assicurarsi che non vengano prese da
nessun utente. All’epoca, infatti, furono scoperte pagine segrete
per Black
Widow e Gli Eterni – chiaramente non
disponibili per la visualizzazione -, molto prima che entrambi i
film venissero annunciati ufficialmente.
Altre pagine sono
state trovate per Dark Avengers, Young
AvengerseIronheart, nessuno dei quali, però, è
stato ancora ufficializzato come progetto. Altre pagine scovate
sono Marvel’s X-Men, Avengers vs. X-Men e
Moon Knight: i primi due titoli non sono
ancora stati annunciati, mentre una serie su Moon Knight è
attualmente in fase di sviluppo per
Disney+.
Adesso, come portato alla luce da un
utente di
Reddit, è stato scovata una pagina Facebok segreta dal titolo
Marvel’s Quake, che potrebbe indicare
l’eventuale realizzazione di uno spin-off dedicato al personaggio
di Daisy Johnson/Quake interpretato da
Chloe Bennet in Agents of
S.H.I.E.L.D.
Ovviamente non sappiamo se una serie
su Quake sia effettivamente in sviluppo: per ora ci muoviamo nel
territorio della mera speculazione. È innegabile, però, come in
diversi casi la creazione di pagine Facebook segrete da parte della
Marvel sia stata un vero segnale di anticipo, una sorta di teaser
rispetto a progetti che sono stati poi ufficialmente
confermati.
Jesse Eisenberg ha rivelato che amerebbe
tornare nei pani di Lex Luthor. L’attore ha
interpretato il celebre villain in Batman v Superman: Dawn of Justice
del 2016, per poi apparire nella seconda delle due scene
post-credit di Justice League: nella scena
in questione si scopre che Lex Luthor è riuscito ad evadere da
Arkham e che ha assoldato il mercenario Slade Wilson,
alias Deathstroke, per mettere insieme un proprio gruppo
di supercriminali.
Adesso, in una recente intervista
con
Inthepanda, Jesse Eisenberg ha rivelato che amerebbe
tornare a vestire i panni di Lex Luthor nel DCEU. Chiaramente
l’attore non ha confermato che esistono dei piani per un suo
eventuale ritorno: si è semplicemente limitato a garantire la sua
disponibilità qualora la Warner volesse riportare il personaggio
sul grande schermo. Di seguito le sue parole:
“Oh sì, mi piacerebbe, perché è
un personaggio davvero bello. Interpretare un cattivo in un film di
supereroi è la parte più divertente. Gli eroi ci vanno bene, ma è
il cattivo la parte divertente, perché ti ritrovi ad essere più
esuberante. L’eroe di solito riesce a sopravvivere, ma il cattivo
ha tutte le battute divertenti. ”
Nelle ultime settimane sono emersi
ulteriori dettagli circa la lavorazione “travagliata”
di Justice
League, con
Zack Snyder che ha spiegato che i cambiamenti apportati in
itinere sono stati causati da varie interferenze con lo studio:
“Partivamo con l’idea che una
minoranza di persone non aveva amato Batman v Superman, e
questo ha avuto un effetto anche sul film successivo. La mia
versione originale del film, che avevo scritto insieme a Chris
Terrio, non è mai stata girata. L’idea reale, difficile, e
spaventosa, non è mai stata realizzata per le paure dello studio, e
io e miei collaboratori eravamo insicuri proprio a causa della
reazione scatenata da Batman v Superman […]
Sarebbe stata una lunga storia
da raccontare…saremmo finiti in un futuro a distanza dove
Darkseid conquistava la Terra e dove Superman cedeva all’equazione
dell’anti vita. Alcuni membri della Justice League sopravvivevano in quel mondo
combattendo, Batman rompeva il suo patto con Cyborg e Flash tornava
indietro nel tempo per dire qualcosa a Bruce…“
Nel bellissimo servizio, Kumail Nanjiani ha ricreato i personaggi di
alcuni dei suoi film action preferiti: tra questi c’è stato anche
Wolverine, l’iconico mutante della Marvel che sul
grande schermo è stato interpretato per quasi vent’anni proprio da
Hugh Jackman, che nel 2017 ha vestito i panni
del personaggio per l’ultima volta in Logan di
James Mangold.
Adesso, è stato lo stesso Jackman a
commentare lo scatto di Nanjiani nei panni di Wolverine. In una
recente intervista con
Fox News in occasione di un evento tenutosi a New York, Jackman
ha rivelato di aver visto la foto e di esserne entusiasta:
“WOW! Sembra davvero che sia sul set di un film degli X-Men. È
davvero forte. Se hai fatto tutto quel lavoro, devi per forza
toglierti la maglietta!”
Secondo gli ultimi aggiornamenti, il
cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi
immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi
Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le
fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un
aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un
uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama
muoversi tra gli umani.
La sceneggiatura è stata scritta
da Matthew e Ryan
Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6
novembre 2020.