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Naomie Harris: 10 cose che non sai sull’attrice

Naomie Harris: 10 cose che non sai sull’attrice

Divenuta inizialmente nota per la sua partecipazione alla saga di Pirati dei Caraibi, l’attrice Naomie Harris ha poi mostrato una notevole maturazione come interprete, arrivando a ricoprire ruoli di sempre maggior rilievo. Negli ultimi anni ha così avuto modo di consacrare la propria carriera, ricevendo alcuni tra gli onori più ambiti di Hollywood. Ecco 10 cose che non sai di Naomie Harris.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Naomie Harris: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 2002 con il film 28 giorni dopo, con cui ottiene una prima notorietà. Negli anni successivi recita in Trauma (2004), After the Sunset (2004) e Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (2006), dove recita accanto a Johnny Depp e con cui acquista ulteriore popolarità nel ruolo di Tia Dalma. Riprende il ruolo anche nel sequel Pirati dei Caraibi – Ai confini del mondo (2007). Successivamente prende parte a La notte non aspetta (2008), Skyfall (2012), con Daniel Craig, Mandela – La lunga strada verso la libertà (2013), Southpaw (2015), Spectre (2015), e Moonlight (2016), grazie al quale si afferma ulteriormente. Negli ultimi anni ha invece recitato in Collateral Beauty (2016), con Will Smith, Helen Mirren, Michael Peña, Keira Knightley, Edward Norton e Kate Winslet, Rampage – Furia animale (2018) e No Time to Die (2020).

9. Ha partecipato al doppiaggio di un noto film. Nel 2018 l’attrice si cimenta anche nel doppiaggio per il film Mowgli – Il figlio della giungla, diretto da Andy Serkis. Qui è la voce di Nisha, uno dei lupi che prendono sotto la propria custodia il piccolo cucciolo d’uomo.

8. È stata nominata al premio Oscar. Per il suo ruolo della madre del protagonista di Moonlight, l’attrice ha ricevuto alcuni dei più ambiti riconoscimenti della sua carriera. È infatti stata nominata come miglior attrice non protagonista ai Bafta Awards, ai Sag Awards, ai Golden Globe e, in ultimo, al prestigioso premio Oscar. Pur non riportando vittorie, l’attrice si è imposta all’attenzione dell’industria.

Naomie Harris è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, con un profilo seguito da 195 mila persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago quotidiano, ma numerose sono anche le immagini e i video promozionali dei suoi progetti da interprete.

Naomie Harris: chi è il suo fidanzato

6. È molto riservata sulla sua vita sentimentale. La Harris si è dimostrata negli anni molto restìa a condividere dettagli circa le sue relazioni. Tuttavia, secondo alcune voci tra le sue passate relazioni vi sarebbero anche gli attori Chiwetel Ejiofor e Orlando Bloom. Dal 2012, invece, l’attrice sembra avere una relazione con Peter Legler, estraneo al mondo dello spettacolo.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Naomie Harris in 007

5. Ha un celebre ruolo nei nuovi film della saga. A partire da Skyfall, ventitreesimo film dedicato al personaggio di James Bond, l’attrice ricopre il ruolo di Eve Moneypenny. L’attrice è la quarta interprete a ricoprire tale ruolo sin da quando la saga ha avuto origine.

4. Si è allenata molto per ricoprire il ruolo. Per poter soddisfare le esigenze del personaggio, l’attrice fu affiancata da un coach, con il quale si allenò per due mese, due ore al giorno per cinque giorni a settimana. Tra le attività da lei ricoperte vi sono lo yoga, kickboxing, combattimento e corsa.

Naomie Harris in Pirati dei Caraibi

3. Non era benvista dal regista. Inizialmente, il regista Gore Verbinski non era d’accordo con la scelta della Harris per il ruolo della maga Tia Dalma, ritenendola troppo giovane. Tuttavia, il direttore del casting convinse il regista ad incontrarla, e al momento del provino l’attrice risultò così convincente da persuadere il regista ad assegnarle la parte.

2. Sua madre le è stata utile ai fini del personaggio. Per interpretare Tia Dalma, all’attrice venne richiesto un accento giamaicano, previsto per il ruolo. L’attrice pensò così di farsi aiutare da sua madre, di origini giamaicane, affinché potesse impararlo e sfoggiarlo al meglio.

Naomie Harris: età e altezza

1. Naomie Harris è nata a Londra, Inghilterra, il 6 settembre 1976. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Sophia Lillis: 10 cose che non sai sull’attrice

Sophia Lillis: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo essere apparsa nel film It, la giovane attrice Sophia Lillis è divenuta una vera celebrità, nonché uno dei nomi di punta per la nuova generazione di interpreti. Distintasi in breve tempo tanto al cinema quanto in televisione, la Lillis non ha mancato di dimostrare una certa predilezione per il genere horror, all’interno del quale ha però potuto sfoggiare la versatilità che l’ha resa oggetto di attenzioni da parte di critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai su Sophia Lillis.

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Sophia Lillis: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti film dell’orrore. Dopo un iniziale debutto avvenuto con piccoli ruoli nei film A Midsummer Night’s Dream (2014) e 37 (2016), l’attrice guadagna fama internazionale grazie al ruolo di Beverly Marsh in It (2017) e It – Capitolo due (2019), dove ha modo di recitare con attori come Finn Wolfhard, James McAvoy e Jessica Chastain. Nel 2019 è invece protagonista del film Nancy Drew e il passaggio segreto, mentre nel 2020 è attesa nel ruolo di Gretel in Gretel e Hansel, trasposizione in chiave horror della celebre favola.

9. Ha partecipato a note serie TV. Poco essere diventata una star, l’attrice prende parte all’acclamata serie Sharp Object (2018), dove interpreta la versione adolescente di Camille, che da adulta ha invece il volto della candidata all’Oscar Amy Adams. Torna poi protagonista su Netflix della serie I Am Not Okay With This (2020), che le permette di confrontarsi nuovamente con un prodotto a metà tra il thriller e la commedia nera.

8. Ha ottenuto dei primi riconoscimenti. Grazie al ruolo di Beverly Marsh, ce la rende celebre, l’attrice inizia ad ottenere dei primi riconoscimenti da parte dell’industria hollywoodiana. Viene infatti nominata come miglior star esordiente ai Teen Choice Awards, come miglior performance da un giovane attore agli Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films e come miglior performance horror agli MTV Movie + TV Awards.

Sophia Lillis è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 2,5 milioni di persone. All’interno di questo l’attrice è solita condividere immagini di servizi fotografici ma anche numerose foto e video promozionali dei suoi progetti da interprete. Non mancano infine curiosità quotidiane o foto scattatate durante eventi di gala.

Sophia Lillis e i capelli lunghi

6. È diventata riconoscibile anche per il suo look. Dopo esserseli tagliati per il film It, l’attrice è divenuta nota anche per il suo taglio di capelli corti. Normalmente gli attori sono restii a manipolare o tagliare la propria capigliatura, ma la Lillis ha affermato che tagliare realmente i suoi capelli lunghi era l’unico modo per rendere realistica la scena.

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Sophia Lillis in It

5. Ha rischiato di non ottenere il ruolo. Quando il regista Andy Muschietti propose la Lillis ai produttori, questi non erano molto propensi a sceglierla per il ruolo di Beverly Marsh. Questi la ritenevano infatti poco femminile per la sua bassa statura e i capelli corti. Fortunatamente grazie alle pressioni del regista, i produttori si convinsero ad incontrare nuovamente l’attrice, che per l’occasione indossò delle extensions.

4. Una scena in particolare fu per lei la più difficile da girare. Durante un’intervista l’attrice ha affermato che la scena più complessa per lei da interpretare è quella dove un getto di sangue esce dal lavandino colpendola dritta in volto. Il getto, reso ancor più scenografico in post-produzione, era infatti reale, costringendo la Lillis ad una vera prova di resistenza.

3. Non aveva paura di Pennywise. L’attrice ha affermato di essere una grande appassionata di film horror, dai quali non è spaventata. Durante le riprese del film It, inoltre, è stata tra i pochi del cast a non spaventarsi quando vide per la prima volta il pagliaccio Pennywise.

Sophia Lillis è su Netflix

2. È la protagonista di una nuova serie originale. Nel 2020 l’attrice torna ad imporsi all’attenzione degli spettatori con la serie I Am Not Okay With This, dove interpreta un’adolescente dalla vita piuttosto complessa. A peggiorare le cose vi è la sua scoperta di possedere un potere speciale, quello della telecinesi.

Sophia Lillis: età e altezza

1. Sophia Lillis è nata a New York, Stati Uniti, il 13 febbraio 2002. L’attrice è alta complessivamente 152 centimetri.

Fonte: IMDb

 

Tom Hardy porge un omaggio all’Italia in quarantena

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Dopo l’affetto di Chris Evans, che ha ritwittato i cori del flashmob degli italiani reclusi di venerdì 13 marzo, anche Tom Hardy porge un omaggio all’Italia in tempo di quarantena.

Sull’account Instagram dell’attore britannico è infatti apparso un video delle Frecce Tricolore che sfrecciano in cielo, formando il tricolore italiano, appunto, sulle note di Nessun dorma, la celebre aria dalla Turandot di Puccini, un augurio forse per l’Italia che combatte il coronavirus nell’apparente noncuranza di un’Europa incauta.

https://www.instagram.com/p/B9uVGfFgJ7o/?igshid=xc9f9tjmcmzy&fbclid=IwAR00IcaiTMpPKU_nwVWYCVGFp31tWTDpwvqv9YYsmpvweH8AfAZOg1-dd3E

The Batman: produzione bloccata per due settimane

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The Batman: produzione bloccata per due settimane

Anche The Batman ferma la sua produzione per almeno due settimane a causa del coronavirus. A seguito della notizia che coinvolge Tom Hanks e Rita Wilson, risultati positivi al coronavirus durante le riprese del biopic su Elvis in Australia, la Warner Bros ha deciso di bloccare anche la produzione del film con Robert Pattinson per due settimane.

La troupe del film stava girando stava cambiando location, verso Liverpool, ma si è deciso  che fosse meglio andare in pausa durante il cambio di location. La prima parte del film è stata girata a Londra a gennaio.

Non è noto quando le riprese sarebbero finite da pianificazione iniziale, ma è plausibile che questa pausa avrà una ricaduta sull’uscita del film, nel 2021.

CORRELATE: 

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Andy Serkis (Alfred), Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon) e Paul Dano (Enigmista). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.

HN Entertainment ha suggerito che le riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche di Batman v Superman: Dawn of JusticeJustice LeagueWonder Woman e del sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale è stata già fissata al 25 giugno 2021.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Cannes 2020: non si farà, ma non è ancora ufficiale

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Cannes 2020: non si farà, ma non è ancora ufficiale

Anche il Festival di Cannes 2020, alla fine, ha dovuto cedere e chiudere i battenti di fronte all’avanzata del coronavirus, in Europa e nel mondo intero. Non è ancora stato ufficializzato tramite i canali istituzionali, visto che la decisione definitiva verrà presa il 15 aprile, il giorno prima della prevista conferenza stampa di annuncio della line-up, ma ormai sembra deciso.

A confermarlo, è astato un membro del consiglio d’amministrazione del Festival al sito Le Point. “Sarà molto difficile, per non dire impossibile, selezionare film da Cina, Corea, Iran, Italia e un’altra cinquantina di paesi, sapendo che gli attori e i registi non potranno venire a presentarli. Proiettare poi film in una sala di oltre 2000 posti non sarà autorizzato. Conosciamo l’ipersensibilità di Hollywood sulle questioni di igiene, non li vedo restare per quindici giorni in mezzo a una folla le cui condizioni sanitarie non siano controllate”.

Si tratta di un momento molto delicato per l’industria cinematografica che, finalmente nella sua globalità, sta prendendo atto della situazione sempre più grave. Era già stato dichiarato dall’organizzazione che si sarebbe preferito saltare una edizione piuttosto che offrire al mondo del cinema una versione rimediata del festival più prestigioso del settore.

Cannes muove 60 mila persone in Costa Azzurra, 5000 giornalisti, e costa ogni anno 32 milioni. Inoltre è difficile per l’organizzazione trovare un altro slot in autunno, vista la presenza massiccia di festival dopo l’estate.

Chris Evans ritwitta i video del flashmob italiano

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Chris Evans ha fatto i complimenti agli italiani per il flashmob dei “segregati in casa” causa coronavirus. L’attore americano ha condiviso su Twitter i video dei tanti che questo pomeriggio, alle 18.00, si sono affacciati dalle proprie case, dove sono quasi tutti confinati, per “farsi sentire”, far rumore, suonare, cantare, salutarsi a distanza.

La star del Marvel Cinematic Universe ha condiviso alcuni video accompagnandoli con questa didascalia: “Tutti questi video degli italiani che suonano strumenti durante il lockdown sono incredibili“.

https://twitter.com/ChrisEvans/status/1238580297806958592?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1238580297806958592&ref_url=https%3A%2F%2Fmovieplayer.it%2Fnews%2Fchris-evans-complimenti-italiani-video-flash-mob-musica-lockdown_77855%2F

L’emergenza coronavirus sta, purtroppo, non solo costringendo gli italiani a casa, con misure restrittive sempre più severe e necessarie, ma sta anche imperversando in tutta Europa e ora anche negli USA, mentre Hollywood sta piano piano chiudendo tutte le sue porte a causa di uscite annullate e produzioni interrotte per paura del contagio.

Chris Evans: 10 cose che non sai sull’attore

 

Permettete? Alberto Sordi: in prima visione su Rai1 il 24 marzo

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Permettete? Alberto Sordi: in prima visione su Rai1 il 24 marzo

Permette? Alberto Sordi arriva nelle case degli italiani. Un omaggio all’Albertone nazionale nel centenario della nascita. Un film che vuole celebrare un “gigante” del nostro cinema, uno dei più amati e apprezzati artisti a livello internazionale, che ha contribuito a rendere grande nel mondo la commedia all’italiana.

Da giovane aspirante attore, con i primi no e le tante porte chiuse per la dizione ritenuta “troppo romanesca” ai primi lavori da doppiatore, dai palcoscenici del varietà alle tante trasmissioni Radio, fino ad approdare finalmente sui set cinematografici dove Sordi non ha tardato a farsi notare per ironia, mimica, presenza scenica e una capacità fuori dal comune di individuare le debolezze umane e renderle – attraverso i suoi “singolari” personaggi – indimenticabili e spassose istantanee del suo, del nostro tempo. Una vita intensa, piena, prima di tutto votata all’impegno, alla completa devozione per il mestiere d’attore, quello che ha sempre voluto essere e che solo il coraggio e la determinazione gli hanno consentito di fare ai più alti livelli. Un crescente cammino verso la perfezione artistica che ha condotto Sordi nell’Olimpo cinematografico delle super star e confermato la sua popolarità sconfinata.

Permette? Alberto Sordi è una coproduzione Rai Fiction – Ocean Productions, in onda martedì 24 marzo su Rai1. Diretto da Luca Manfredi, con un eccezionale Edoardo Pesce nel ruolo del giovane Alberto, il film vede nel cast Pia Lanciotti nel ruolo di Andreina Pagnani, Alberto Paradossi nel ruolo di Federico Fellini, Martina Galletta nel ruolo di Giulietta Masina, Francesco Foti nel ruolo di Vittorio De Sica, Lillo Petrolo nel ruolo di Aldo Fabrizi. Nei panni della mamma di Sordi troviamo Paola Tiziana Cruciani mentre Luisa Ricci, Michela Giraud e Paolo Giangrasso sono le sorelle e il fratello di Sordi e Giorgio Colangeli fa un’amichevole partecipazione nel ruolo del padre.

Un film per ricordare l’attore, il regista, il comico, lo sceneggiatore, il compositore, il cantante e doppiatore, insomma l’immenso Alberto Sordi che a tutti questi talenti univa anche una grande umanità.

Western Stars disponibile in digitale

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Western Stars disponibile in digitale

“Western Stars”, la versione cinematografica dell’omonimo album di successo internazionale di BRUCE SPRINGSTEEN, presentato in anteprima alla 14° Festa del Cinema di Roma, è disponibile in digitale (anche in 4K UHD) a partire da oggi, venerdì 13 marzo. È possibile vedere i primi 10 minuti del film al seguente link:

Il film, co-diretto da Thom Zimny e Bruce Springsteen, al suo debutto alla regia, è già disponibile per l’acquisto in digitale su Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV. Da oggi, venerdì 13 marzo, il film è inoltre disponibile anche per il noleggio su Sky Primafila, Vvvid e Infinity.

Il film “Western Stars” offre ai fan di tutto il mondo l’unica opportunità di vedere Springsteen esibirsi accompagnato da una band e da un’intera orchestra presso la Stone Hill Farm a Colts Neck (New Jersey), sotto il soffitto a cattedrale del fienile della sua centenaria proprietà.

La colonna sonora del film, Western Stars – Songs From The Film” (certificata ORO in Italia), contiene tutti i 13 brani di “Western Stars” e la cover di “Rhinestone Cowboy” di Glen Campbell.

Toccando temi come l’amore e la perdita, la solitudine e la famiglia, e l’inesorabile passare del tempo, il docu-film evoca il West americano – sia il leggendario che il duro – in cui si intrecciano filmati d’archivio ed il racconto in prima persona della rockstar con la canzone per narrare la storia.

Questa la tracklist di “Western Stars – Songs From The Film (Columbia Records/Sony Music): Hitch Hikin’”, “The Wayfarer”, “Tucson Train”, “Western Stars”, “Sleepy Joe’s Café”, “Drive Fast (The Stuntman)”, “Chasin’ Wild Horses”, “Sundown”, “Somewhere North of Nashville”, “Stones”, “There Goes My Miracle”, “Hello Sunshine”, “Moonlight Motel”, “Rhinestone Cowboy”. Tutti i brani sono stati scritti da Bruce Springsteen, eccetto “Rhinestone Cowboy”.

La colonna sonora è stata prodotta da Springsteen insieme a Ron Aniello ed è stata mixata e masterizzata rispettivamente da Bob Clearmountain e Bob Ludwing, lo stesso duo leggendario dietro al successo di “Springsteen on Broadway”.

Il film “Western Stars” è scritto ed interpretato da Bruce Springsteen, con Special Guest Patti Scialfa. Thom Zimny, Jon Landau, Barbara Carr e George Travis hanno prodotto il film, con la produzione esecutiva di Springsteen. Direzione della fotografia di Joe DeSalvo, e montaggio di Zimny.

Springsteen e Zimny hanno collaborato a diversi progetti nel corso degli anni, tra cui il documentario “The Promise: The Making of Darkness on the Edge of Town”, e la versione filmata trasmessa su Netflix del vincitore del Tony Award “Springsteen on Broadway”, che Zimny ​​ha diretto.

La storia infinita: quello che forse non sai sul film cult di Wolfgang Petersen

Cult del genere Fantasy, trai più amati della generazione degli anni ’80, La Storia Infinita è un classico per tutte le stagioni e le età. Nonostante le tecniche di animazione in CGI abbiano reso desueti molti degli effetti del film, speciali e visivi, l’atmosfera nel racconto di Wolfgang Petersen, presa in prestito dal capolavoro di Michael Ende, rimane inattaccabile nel corso degli anni.

Ma sappiamo davvero tutto del film che porta sullo schermo l’avventura di Atreyu e Bastian? Scopriamo insieme quello che forse non sapete su La Storia Infinita.

Le ferite di Atreyu

Noah Hathaway, che nel film interpreta Atreyu, ha quasi perso un occhio durante la scena di combattimento contro Gmork (Mork in italiano). Uno degli artigli sulle sue zampe giganti lo colpì in faccia. Il robot era così pesante da togliere il fiato al ragazzo, che doveva tenerlo sul petto durante la scena di colluttazione.

Oltre a questo incidente, Hathaway ha subito un altro infortunio sul set, che poteva costargli molto più di un occhio! Infatti le scene con il cavallo sono state altrettanto rischiose per lui. Durante l’addestramento, un cavallo lo calpestò, dopo che era caduto perché ancora inesperto. Durante la famosa scena delle Paludi della tristezza, invece, rimase impigliato con una gamba in un cavo, che lo trascinò sotto il livello dell’acqua. Era incosciente quando fu portato in superficie.

Il budget infinito

Era il film più costoso mai prodotto in Germania al momento della sua realizzazione, oltre al film più costoso al mondo dopo quelli di produzione statunitense e sovietica. È stato un impegno produttivo enorme a fronte, poi, di un grande successo commerciale.

Tentativi di fedeltà al romanzo

Nel bellissimo romanzo di Michael Ende, Atreyu è il cacciatore designato dalla tribù dei Pelleverde, un nomignolo non casuale, visto che tutti gli appartenenti a quel popolo avevano la pelle verde. In fase di preparazione, si tentò per un make up che riproducesse questa pigmentazione, ma ci si rese presto conto che non avrebbe reso giustizia al personaggio a schermo.

Le misure di Falkor

Falkor (Fucur nella versione italiana) è in realtà una creatura motorizzata lunga 13 metri, con 6.000 squame di plastica e pelliccia di piume rosa. Il prop del film originale è “cavalcabile” presso il Bavaria Filmplatz di Monaco, in Germania. Di recente, Atreyu/Hathaway è tornato a cavalcarlo per uno spot televisivo.

L’Auryn

Nel film è l’oggetto misterioso e potente intorno al quale ruota la vicenda, è il simbolo del film per antonomasia ed è il gadget più desiderato e ricercato dai fan di libro e film. L’Auryn è, nella storia, un oggetto potentissimo. L’originale Auryn, utilizzato per le riprese, è ora esposto in bella vista e al sicuro, in una teca, nell’ufficio di Steven Spielberg. Che uomo fortunato!

La furia di Ende

L’autore Michael Ende decise che il film non gli piaceva affatto. Infatti si rifiutò categoricamente di apparire nei credits del film, chiedendo che il suo nome fosse tolto e che il film cambiasse addirittura titolo, facendo causa alla produzione. Tuttavia perse la causa, e adesso compare comunque nei titoli di testa della versione originale. A quanto pare, stando a quanto scritto dal giornalista Der Spiegel nel 1984, lo scrittore aveva sperato che questo film fosse diretto da Andrzej Wajda o Akira Kurosawa.

I denti dell’Imperatrice

Tami Stronach, interprete dell’Imperatrice Bambina, aveva 11 anni al momento delle riprese. Proprio alla vigilia del primo ciak, la bambina perse entrambi gli incisivi, cosa che costrinse il reparto dei prop di scena a farle indossare denti finti. Stronach ebbe non poche difficoltà a familiarizzare con la protesi, ma alla fine la sua interpretazione fu comunque impeccabile.

Una storia a metà

Nonostante la nota origine letteraria del film, non tutti sanno che la storia di Petersen si conclude esattamente a metà della storia di Ende. Il film infatti ripercorre solo la prima metà del romanzo. Esistono altri due film, però, due sequel, di cui il primo racconta maldestramente la seconda parte del romanzo, mentre il secondo racconta una storia completamente originale che si svolge nel nostro mondo e utilizza il libro con l’Auryn stampato sopra come device narrativo. Entrambi sono trascurabili.

La parolacce censurate

All’inizio del film, quando si presenta con gli altri messaggeri nella foresta, l’Incubino pronuncia una parolaccia, che però viene coperta dal rumore assordante che produce il Mordiroccia. Questa parolaccia non viene naturalmente ripresa in nessun doppiaggio, ed è oscurata dal suono del veicolo del Mordiroccia. Trattandosi di un film per bambini, era impensabile che la parolaccia rimanesse, udibile, nel film.

La lunga estate calda

Gran parte del film è stato girato in Germania nell’estate del 1983. È stata l’estate più calda nella storia della Germania in 25 anni. Durante le riprese, date le altissime temperature, una delle statue della Torre d’Avorio si è effettivamente sciolta. In altri giorni, la crew è stata costretta a interrompere la produzione perché gli sfondi blu per il lavoro di computer grafica e per gli effetti speciali non funzionavano correttamente, mandati in tilt dalle temperature elevate.

Il nome

Secondo il libro, il nuovo nome dell’Imperatrice Bambina assegnatole da Bastian che lo urla nella notte è “Moonchild”. Nel film Bastiano ripete alla tempesta il nome “Moonchild”, ma nella versione italiana sembra che il bambino urli “Mamma, ti chiamo Eva”, un richiamo al nome della madre che Bastiano ha perso.

La Storia Infinita in Streaming

Il film è disponibile in streaming su Netflix, un ottimo modo per passare fare un tuffo in un mondo che non c’è, che rischia di scomparire, ma che viene salvato dalla forza di due piccoli eroi.

MCU: 10 modi in cui la Fase 4 può prepararci ad Avengers 5

MCU: 10 modi in cui la Fase 4 può prepararci ad Avengers 5

In seguito dell’enorme successo e agli incassi più che soddisfacenti di Avengers: Endgame, è chiaro quanto la realizzazione di Avengers 5 si rivelerà un compito decisamente arduo per i Marvel Studios. Gli eroi più potenti della Terra si sono sciolti alla fine di Endgame, con la morte di Tony Stark e la decisione di Steve Rogers di rimanere – nel passato – al fianco della sua Peggy Carter.

Ma finché esisterà l’Universo Cinematografico Marvel, i Vendicatori non potranno restare così a lungo separati. Con Captain Marvel, Black Panther e Doctor Strange pronti a tenere insieme le redini del team, è certo che i Vendicatori torneranno nuovamente gli uni al fianco degli altri in futuro.

Ecco 10 modi in cui gli eventi della Fase 4 del MCU potrebbero averci preparato ad Avengers 5:

Sam Wilson riunirà i Vendicatori

In The Falcon and the Winter Soldier sembra che il governo americano nominerà un nuovo Captain America, ossia U.S. Agent. Sembra, infatti, che il governo non sia soddisfatto della decisione presa da Steve Rogers di assegnare il titolo a Sam Wilson. Nei fumetti, U.S. Agnete si rivela malvagio: a quel punto il governo, con riluttanza, chiede aiuto proprio a Sam. Dopo essere diventato Cap in veste ufficiale, Sam potrebbe riportare insieem i Vendicatori ed ergersi a nuovo leader della squadra.

Una nuova minaccia al pari di Thanos

Entro la fine dell’anno, Gli Eterni si uniranno finalmente al MCU grazie al loro debutto sul grande schermo con il film omonimo. Secondo quanto riferito, il film coprirà eoni di esistenza: vedremo i Celestiali creare gli Eterni e successivamente creare i loro nemici mortali, i Devianti. Durante il film, un’altra minaccia simile a Thanos potrebbe essere introdotta, forse nello stesso modo in cui il Titano Pazzo venne introdotto in The Avengers nel 2012.

Il ritorno del “malvagio” Loki

Nella serie Loki destinata a Disney+, probabilmente verranno introdotti una serie di versioni interdimensionali del Dio dell’Inganno. Il Loki che noi tutti conosciamo si è “riscattato” in Thor: Ragnarok ma è stato ucciso all’inizio di Avengers: Infinity War. Quello che abbiamo visto nella nuova linea temporale con la Gemma dello Spazio in Avengers: Endgame era di nuovo il malvagio che ha convocato i Chitauri e dato vita alla Battaglia di New York come un favore nei confronti di Thanos. C’è la possibilità che la versione malvagia di Loki malvagia torni a devastare gli eroi più potenti della Terra. 

Shang-Chi nel “radar” dei Vendicatori

In Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, l’eroe del titolo sarà destinato ad affrontare il “vero” Mandarino (al momento che in Iron Man 3, il Mandarino che abbiamo conosciuto era soltanto una “messa in scena”). Considerato che Tony Stark, a suo tempo, era ossessionato dalla scoperta della vera identità del Mandarino, scoprire e affrontare la vera incarnazione del celebre cattivo potrebbe includere Shang-Chi nel radar dei Vendicatori.

La scoperta della vera identità di Spider-Man

Alla fine di Spider-Man: Far From Home, proprio quando sembrava che le cose stessero andando bene per Peter Parker, la sua identità segreta vieen divulgata al pubblico. Ora, nel terzo film dedicato all’avventure dell’Uomo Ragno, è chiaro che vedremo uno Spidey in grave difficoltà. Ciò potrebbe riportare i Vendicatori insieme, spingendoli ad aiutare il giovane Peter ora che il ragazzo non può più fare affidamento sul suo mentore Tony Stark. 

La formazione degli Young Avengers

I personaggi di Ms. Marvel e Kate Bishop verranno ufficialmente introdotti nella Fase 4 del MCU grazie alle serie Disney+ che saranno a loro interamente dedicate. Ciò potrebbe aprire la strada all’avvento degli Young Avengers. Ora che Cassie Lang è un’adolescente, potrebbe tranquillamente trasformarsi nel suo alter-ego Stature ed unirsi a loro. Potrebbero essere affiancati anche da Ironheart/Riri Williams, Photon/Monica Rambeau e – anche se in questo caso la questione è più complicata, considerando i diritti detenuti dalla Sony – Miles Morales/Spider-Man.

Alterare la realtà

Non è ancora chiaro cosa accadrà nell’attesissima serie WandaVision. Tutto ciò che sappiamo è che, in qualche modo, la serie porterà Wanda Maximoff ad apparire al fianco di Stephen Strange in Doctor Strange in the Multiverse of Madness. Nei fumetti, quando Wanda perde i suoi figli, altera la realtà per riportarli indietro, creando seri problemi all’intero universo. Nella serie potrebbe aver fatto lo stesso per riportare indietro Visione – o magari suo fratello Quicksilver – e finire così per aver lacerato i tessuti della realtà, rendendo quindi necessario l’intervento dei Vendicatori. 

Wakanda e la nuova Asgard

Dal momento che i Vendicatori si sono sciolti, la Terra ha bisogno di una nuova linea di difesa. Wakanda ha le giuste risorse, ma non può respingere da sola tutti i villain che arriveranno. Gli Asgardiani si sono stabiliti in Norvegia, in modo da poter unire le forze con i Wakandiani per garantire sicurezza alla Terra. Potrebbero creare l’armatura che Tony Stark voleva creare per impedire l’arrivo di Thanos.

Jane Foster tra i Vendicatori al post di Thor

In Thor: Love and Thunder di Taika Waititi, Thor cederà il suo titolo di Dio del Tuono alla sua vecchia fiamma, Jane Foster, che assumerà l’identità di Mighty Thor. Il figlio di Odino, con la perdita dei suoi poteri, potrebbe essere definitivamente fuori dai Vendicatori. Quindi, Mighty Thor potrebbe prendere il suo posto come Dio norreno nella “nuova” squadra.

L’S.W.O.R.D. di Nick Fury

Nella scena post-credit di Spider-Man: Far From Home, abbiamo visto che Nick Fury era in realtà Talos sotto mentite spoglie. Il “vero” Fury si è invece sempre trovato su una nave di comando nello spazio profondo con alcuni Skrull, cercando probabilmente di dare vita all’equivalente intergalattico dello S.H.I.E.L.D., ossia l’S.W.O.R.D. Partendo dal presupposto che tutti i protagonisti della battaglia finale di Avengers: Endgame siano adesso membri onorari degli Avengers, ci sono membri della squadra sulla Terra (Doctor Strange, Black Panther, Spider-Man, ecc.) e membri nello spazio (Captain Marvel, Thor, i Guardians, ecc.). Se Fury sta davvero mettendo in piedi lo S.W.O.R.D., si potrebbe in questo modo stabilire un legame tra i “Vendicatori Cosmici” e i “Vendicatori Terrestri”. 

Fonte: ScreenRant

Jurassic World: Dominion, il logo ricorda il franchise originale

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Jurassic World: Dominion, il logo ricorda il franchise originale

Mentre anche il mondo del cinema è in subbuglio a causa dell’emergenza coronavirus, sembra continuare senza interruzioni la produzione di Jurassic World: Dominion, capitolo conclusivo della nuova trilogia con protagonisti i dinosauri.

Stando a quanto diffuso dalla stessa Amblin, il teaser poster del film, con il logo ufficiale, è un ritorno alle origini e a quel simbolo rosso, giallo e nero che ha fatto la storia del franchise originale. Eccolo di seguito:

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson Omar SyLaura Dern Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Alla regia torna Colin Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio Battle at Big Rock, i cui eventi sono ambientati un anno dopo Jurassic World – Il regno distrutto mostrando i dinosauri che vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi ricordiamo che  Jurassic World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021, salvo procrastinazioni possibili, dovute all’attuale emergenza sanitaria mondiale.

The New Mutants, rinviato per la quarta volta, colpa del coronavirus

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L’uscita la cinema di The New Mutants è stata nuovamente rinviata, questa volta, a causa della crescente preoccupazione per la diffusione del coronavirus.

L’adattamento serie spin-off della serie sugli X-Men diretto da Josh Boone è stato posticipato tre volte in precedenza, ma con la Disney interamente in controllo della proprietà del titolo, sembrava che il film fosse finalmente destinato ad uscire il 3 aprile 2020. Il regista e il cast avevano anche iniziato a fare il tour promozionale con il cut finale pronto e approvato, mentre Boone aveva anche fatto finalmente chiarezza sulle vicende produttive del film.

Parlando con ScreenRant, un portavoce Disney ha dichiarato: “Crediamo veramente nell’esperienza cinematografica e stiamo cercando nuove date di uscita per il 2020 che saranno annunciate in un secondo momento.”

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire.

CORRELATE:

Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

ll film è prodotto da Simon KinbergKaren Rosenfelt Lauren Shuler Donner, mentre Stan Lee Michele Imperato Stabile sono i produttori esecutivi.

Ben Affleck era nella “lista rossa” di Harvey Weinstein

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Ben Affleck era nella “lista rossa” di Harvey Weinstein: questo è quanto emerso di recente da alcuni documenti giudiziari non ancora sigillati. Tale lista includeva una serie di personaggi che secondo l’ex produttore cinematografico rappresentavano una minaccia per la sua persona.

Prima della pubblicazione dei vari report che hanno poi dato vita al movimento #MeToo e portato alla caduta dell’ex magnate di Hollywood, per lungo tempo Harvey Weinstein ha tenuto un elenco di nomi relativi a persone che, secondo lui, avrebbero potuto rivelare ai giornalisti della sua condotta sessuale nei confronti delle donne. Il nome di Ben Affleck è apparso nella lista, una “lista rossa”, e il documento è stato visionato da Variety martedì pomeriggio.

La lista faceva parte di circa 1.000 pagine di documenti che sono stati rivelati dal tribunale penale di New York City, in vista della condanna di Wenstein a 23 anni di prigione avvenuta nella giornata di mercoledì.

Il documento è stato portato alla luce durante il processo ai danni di Weinstein durato sette settimane. Il procuratore capo ha richiesto che l’elenco (che includeva sia uomini che donne, tra cui Annabella Sciorra, una delle attrici ad aver denunciato la condotta di Weinstein) venisse fornito alla giuria in modo che tutti i nomi potessero essere visionati, ma il giudice ha respinto la motivazione.

Oltre ad Affleck e alla Sciorra, tra i presenti nella “lista rossa” di Weinstein anche Rose McGowan, Zelda Perkins, Lysette Anthony, Rowena Chiu, ma anche l’ex l’ex dirigente della Weinstein Company, Irwin Reiter, e l’ex assistente di Weinstein, Leslye Headland. In lista anche numerosi produttori, tra cui Jason Blum, Megan Ellison, Donna Gigliotti e Jennifer Todd.

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La fama di Ben Affleck esplose nel 1997, grazie al film Will Hunting – Genio ribelle, distribuito dalla Miramax, ex società di Harvey Weinstein. L’anno successo, l’attore recitò in Shakespeare in Love, prodotto sempre da Weinstein e grande protagonista degli Oscar 1999. In seguito alla diffusione delle accuse di molestie sessuali ai danni di Weinstein, Affleck dichiarò che avrebbe donato in beneficenza tutti i profitti residui dei suoi film realizzati con la Miramax e la Weinstein Company.

La “lista rossa” di Weinstein è solo uno dei tanti documenti emersi in questi giorni durante il processo all’ex produttore: tra i documenti anche tonnellate di e-mail, tra cui il pessimo ed agghiacciante messaggio indirizzato a Jennifer Aniston.

Scream: trovati i registi del reboot

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Scream: trovati i registi del reboot

Arriva da The Hollywood Reporter la notizia che la Spyglass Media ha ufficialmente affidato a Matthew Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett, registi del recente Finché Morte Non Ci Separi, la regia dell’annunciato reboot di Scream, la fortunata saga horror iniziata nel 1996 con il primo film cult diretto dal compianto Wes Craven.

Bettinelli-Olpin e Gillett, in collaborazione con Chad Villela, figureranno anche come produttori esecutivi. Al momento non sappiamo ancora chi si occuperà della sceneggiatura. È inoltre poco chiaro se il nuovo film sarà un reboot con un cast totalmente inedito o se porterà avanti la storia del franchise originale e se sarà dunque uno Scream 5 a tutti gli effetti.

Chiaramente vi terremo aggiornati.

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Scream è una serie slasher diretta da Wes Craven e scritta da Kevin Williamson e Ehren Kruger, sceneggiatore del terzo film. È ispirata agli omicidi operati da Danny Rolling nel 1990.

La trama principale è incentrata su un serial killer psicopatico travestito con un costume di Halloween che cerca di uccidere Sidney Prescott (interpretata da Neve Campbell) e le persone che fanno parte della sua vita. Ogni film inizia con l’omicidio di una coppia, per poi svilupparsi fino alla rivelazione dell’identità del killer e al suo scontro finale con Sidney.

La serie originale è composta da quattro film, tutti diretti da Craven e interpretati dalla Campbell. Nel 2015 è stata realizzata da MTV una serie ispirata al franchise. Tra i numerosi attori apparsi nei film della saga di ricordano David Arquette, Courtney Cox, Liev Schreiber, Jamie Kennedy, Rose McGowan, Sarah Michelle Gellar, Jada Pinkett Smith e Drew Barrymore.

The LEGO Movie: il regista scherza sulla sua previsione del futuro

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Chris Miller, regista di The LEGO Movie, ha portato alla luce un interessante – e al tempo stesso inquietante, visti i recenti avvenimenti – connessione tra i suoi ultimi lavori e ciò che sta attualmente accadendo nel mondo a causa della pandemia di Covid-19, ma non solo…

Le varie connessioni riguardano, oltre a The LEGO Movie, diretto nel 2014 insieme al sodale Phil Lord, anche la serie The Last Man on Earth (di cui ha curato la regia dei primi due episodi della prima stagione) e la sua ultima fatica cinematografica, il film d’animazione Superconnessi

Su Twitter, il regista ha scritto: “Nel 2014 Phil Lord e io abbiamo girato un film su un uomo d’affari corrotto, divenuto presidente, dai buffi capelli, che ha cercato di alzare barriere. Nel 2015 abbiamo prodotto uno spettacolo sulle conseguenze di una pandemia a livello globale. Quest’anno abbiamo prodotto un film su una famiglia sopravvissuta ad un’apocalisse di robot. È soltanto un avvertimento.”

Tra le risposte più divertenti alla “riflessione” di Chris Miller, c’è stata ovviamente quella di Phil Lord, che ha risposto all’amico e collega dicendo: “Scrivi di ciò che sai che accadrà”. 

Le storie di Chris Miller e Phil Lord sembrano, in effetti, molto “radicate nella realtà”, ma è chiaro che entrambi i registi abbiano voluto sdrammatizzare in un momento così delicato, che sta mettendo a dura prova – purtroppo – l’industria cinematografica mondiale, e non solo.

LEGGI ANCHE – The LEGO Movie: il franchise passerà alla Universal?

Nel 2014, il primo The LEGO Movie divenne un enorme successo, con recensioni prevalentemente positive e un incasso di 469 milioni su un budget di 60, quello che si definisce un vero successo. A scrivere e dirigere c’erano Phil Lord Chris Miller. Il primo film ha generato subito un universo condiviso, con altri film del genere usciti nel corso di questi 4 anni.

Il cast vocale originale del franchise include attori del calibro di Chris Pratt, Elizabeth Banks, Will Arnett, Nick Offerman, Alison Brie, Charlie Day, Tiffany Haddish, Jonah Hill e Channing Tatum.

Fonte: ScreenRant

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, recensione del pilot della serie Amazon Prime

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È disponibile dal 13 marzo su Prime Video Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, il primo show italiano non-fiction Amazon Original, prodotto da EndemolShine Italia, con un cast di superstar, tutti volti noti del panorama italiano, dal mondo dello sport, dello spettacolo, della musica, di cinema e tv. Sono Francesco Totti, Fedez, Luis Sal, Claudio Santamaria, Francesca Barra, Diana Del Bufalo, Cristiano Caccamo e Costantino della Gherardesca, e dovranno fuggire da un gruppo di esperti nella caccia all’uomo.

Nelle parole di Dante Sollazzo, Head of Unscripted, EndemolShine Italy “Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è un’idea innovativa per gli spettatori. Un format rivoluzionario con una narrazione innovativa, elementi di suspense e un eccezionale cast che renderà questo show unico, una sfida mai vista prima in TV”.

E, a giudicare dal pilot, lo show mantiene quello che Sollazzo promette. Il primo episodio racconta le premesse del gioco, le regole che i fuggitivi dovranno seguire, gli strumenti che utilizzeranno, li presenta uno per uno e ci dice chi fugge da solo o chi in coppia. Il punto di partenza è il Colosseo, da dove i vip si disperderanno, intenti a far perdere le loro tracce agli inseguitori. Gli unici strumenti nelle loro mani saranno una carta di credito con un prelievo giornaliero massimo di 70 euro e un telefono senza internet. Entrambe le “attrezzature” sono rintracciabili dal team che dà loro la caccia.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, il primo real-life thriller

Si tratta del primo real-life thriller con ritmo serrato e avvincente che potrebbe sicuramente catturare l’interesse del quel pubblico appassionato di reality ma che ha anche piacere a farsi raccontare una storia ben architettata. Ad accrescere questo aspetto intervengono poi i caratteri dei personaggi in fuga, tutti (chi più chi meno) vip molto simpatici, che promettono grandi momenti di ilarità per lo spettatore.

Nella loro fuga, le otto celebrities dovranno essere invisibili, sia fisicamente che digitalmente, quindi niente social, niente contatti, solo, quando è previsto, un compagno di fuga e nulla più. A guidare le operazioni di coloro che tenteranno di catturare i personaggi famosi, c’è Alfredo Mantici, ex capo del dipartimento analisi strategica del Sisde. Sarà lui a coordinare la squadra dei cacciatori, che è composta da esperti e noti analisti e investigatori, accanto ad esperti di cyber security, profiler e human tracker, tutti presi in prestito dalle forze dell’ordine e dai servizi segreti militari, con una preparazione mirata, quindi.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è uno show di grande intrattenimento e dedicato ad un vasto pubblico che poco ha a che spartire con la produzione Amazon Prime Video proveniente dagli altri Paesi. Nonostante il vestito insolito, questa nuova serie è un prodotto nazional popolare, in perfetto stile televisivo italiano, nascosto però dietro ad un linguaggio glamour e ad una patina di novità.

Vin Diesel: “Il finale di F7 è il migliore della storia del cinema”

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Vin Diesel ha affermato che il finale di Fast and Furious 7 è forse la scena migliore nella storia del cinema. In seguito alla tragica scomparsa di Paul Walker, a riprese ancora in corso, fu necessario utilizzare vecchio materiale d’archivio, unito ai prodigi della CGI, per completare il film che avrebbe ufficialmente segnato l’ultima apparizione di Walker sul grande schermo.

Il finale di Fast and Furious 7 si è rivelato un doveroso e sentito omaggio al co-protagonista della celebre saga: sulla spiaggia, Brian (Walker) e Mia (Jordana Brewster) giocano con il loro figlio Jack. Dom e gli altri osservano la scena commossi, riconoscendo che è meglio che Brian stia con la sua famiglia. Dom si allontana in silenzio, ma Brian lo raggiunge ad un incrocio: Dom ricorda i bei momenti passati con l’amico, poi i due si salutano e prendono strade diverse.

In una recente intervista con NME in occasione della promozione di Bloodshot, Vin Diesel ha spiegato che dal suo punto di vista quello è uno dei momenti più incredibili della storia del cinema, perché per la prima volta una scena toccante tra fratelli ha permesso agli uomini di tutto il mondo di piangere insieme:

“È stato un momento molto difficile. Ma c’era una sorta di sollievo nel fatto che avremmo protetto la cosa dai capricci di un produttore o di chiunque altro avrebbe potuto dire: “Bene, ora vendicherai il personaggio”, usando quindi la cosa per fini narrativi. Invece siamo stati in grado di fare qualcosa di così bello e di raffinato. Potrebbe tranquillamente essere il momento migliore nella storia del cinema. Non solo nella mia carriera, ma nella storia del cinema in generale. Gli uomini di tutto il mondo hanno avuto la possibilità di piangere… per la prima volta nella storia sono stati in grado di piangere insieme ”, ha spiegato Diesel.

Proprie ieri abbiamo appreso la notizia che l’uscita di Fast and Furious 9 è stata rinviata di un anno a causa del Coronavirus. Universal Studios, la società dietro il franchising con Vin Diesel, ha preso la decisione a causa dell’impatto che il coronavirus in rapida diffusione in tutto il mondo sta avendo sull’economia globale e sul panorama della distribuzione.

I cinema restano chiusi in Italia, Corea del Sud e Cina, dove il virus ha colpito più duramente. C’è anche la sensazione crescente che alcuni cinema chiuderanno anche negli Stati Uniti mentre l’epidemia continua a diffondersi. Fast and Furious 9 uscirà ora in tutto il mondo nell’aprile 2021.

Fast and Furious 9 non è il solo grande film ad aver subito uno slittamento nella data d’uscita, basti pensare a No Time to Die che è stato posticipato a novembre.

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In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Jennifer Aniston: Harvey Weinstein l’avrebbe voluta morta

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Jennifer Aniston: Harvey Weinstein l’avrebbe voluta morta

In passato, Harvey Weinstein ha attaccato pesantemente (con parole che definire agghiaccianti è un mero eufemismo) Jennifer Aniston. A rivelarlo sono stati una serie di documenti giudiziari non ancora sigillati: il tutto risale al 2017, quando un giornalista contattò l’ex produttore cinematografico per scrivere un articolo.

“Jennifer Aniston dovrebbe essere uccisa”, ha scritto Weinstein in una e-mail datata 31 ottobre 2017, in risposta ad un giornalista che lo aveva contattato per un commento a proposito di un’accusa che sosteneva che il produttore avrebbe avuto nei confronti dell’attrice dei comportamenti inappropriati.

La mail è stata esaminata da Variety – che ha riportata la sconcertante notizia – nel pomeriggio dello scorso martedì presso il tribunale penale di New York City, quando circa 1.000 pagine di documenti giudiziari non erano ancora stati sigillati, quindi resi pubblici prima della condanna di Wenstein a 23 anni di prigione della giornata di mercoledì.

Nell’ottobre del 2017, il National Enquirer chiese un commento all’allora rappresentate di Weinstein, Sallie Hofmeister, un’esperta in crisis management che l’ex produttore aveva assunto poco dopo che le prime accuse di aggressioni e molestie sessuali ai suoi danni erano scoppiate sul New York Times e sul New Yorker.

All’epoca, il giornalista scrisse: “Il National Enquirer intende pubblicare una storia secondo la quale Jennifer Aniston è stata aggredita sessualmente da Harvey Weinstein”. Secondo il rappresentate dell’attrice, le accuse non sono vere.

“Le affermazioni del National Enquirer sono false. Jennifer non è stata né molestata né aggredita da Harvey”, ha detto a Variety il rappresentante della Aniston, Stephen Huvane, in una mail lo scorso martedì pomeriggio.

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L’e-mail di Harvey Weinstein su Jennifer Aniston fa parte di una serie di documenti di circa 1.000 pagine che sono stati svelati in occasione del procedimento penale di Weinstein questa settimana. I documenti rivelano anche gran parte delle disperate richieste di aiuto dell’ex produttore a seguito delle prime accuse che hanno poi determinato la fine della sua carriera e dato vita al movimento #MeToo.

I documenti includono e-mail su e-mail, inclusi messaggi che Weinstein ha inviato ad agenti di potere presso la CAA e il WME, ai dirigenti di rete della NBCUniversal e a leader e politici miliardari come Michael Bloomberg e Jeff Bezos. 

Black Widow: la “morte originale” troppo spaventosa

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Black Widow: la “morte originale” troppo spaventosa

Tra le grandi protagoniste della passata award season, Scarlett Johansson ha concesso una nuova bellissima intervista a EW in occasione dell’arrivo nelle sale di Black Widow, rivelando che, in origine, la scena della morte di Natasha Romanoff in Avengers: Endgame doveva essere molto più spaventosa.

La Johansson, infatti, ha rivelato che in origine la scena includeva “un’armata di creature simili ai Dissennatori”, in riferimento ai personaggi delle spaventose creature magiche presenti nella saga di Harry Potter. L’attrice ha anche spiegato che la scena sarebbe forse stata troppo spaventosa per gli spettatori più giovani, dichiarando: “Ricordo che pensavo: ‘I genitori non ci perdoneranno mai per l’aspetto di queste creature'”.

Scarlett Johansson ha poi spiegato di essere intervenuta personalmente nella scelta di come la scena della morte del suo personaggio sarebbe dovuta essere: “Volevamo che il pubblico sentisse davvero il peso di quella perdita. Volevamo scioccarlo.”

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La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh, e Rachel Weisz.

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Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.

Rose Leslie: 10 cose che non sai sull’attrice

Rose Leslie: 10 cose che non sai sull’attrice

Divisasi tra cinema e televisione, l’attrice Rose Leslie ha negli anni dimostrato una certa predilezione per il genere fantasy, declinato in diverse modalità. Si è infatti distinta tanto per la partecipazione a note serie Tv quanto ad acclamati film di genere, ottenendo popolarità presso il grande pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Rose Leslie.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Rose Leslie: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in noti lungometraggi. L’attrice esordisce al cinema nel 2012 con il film Now Is Good, dove recita anche l’attrice Dakota Fanning. L’occasione per una maggiore visibilità arriva nel 2014, quando ricopre il ruolo della protagonista nel thriller Honeymoon. Nel 2015 è invece Chloe nel film The Last Witch Hunter, con protagonista Vin Diesel, per poi recitare in Morgan (2016), accanto agli attori Kate Mara, Paul Giamatti, Michelle Yeoh e Brian Cox. Nel 2020 sarà invece Louise nell’atteso Assassinio sul Nilo, dove reciterà al fianco di Kenneth Branagh, Emma Mackey, Gal Gadot, Armie Hammer e Annette Bening.

9. Ha preso parte a celebri produzioni televisive. Nel corso degli anni l’attrice si è distinta per i suoi ruoli televisivi. Ha infatti preso parte ad alcune note serie TV, che le hanno permesso di ottenere una buona popolarità. Tra queste vi sono Il Trono di Spade (2012-2014), dove ha interpretato Ygritte, The Great Fire (2014), Downton Abbey (2010-2015), Luther (2015) e The Good Fight (2017-2019), dove ha confermato la propria popolarità con il ruolo di Maia Rindell.

Rose Leslie non è su Instagram

8. Non è presente sul social network. L’attrice ha confermato di non possedere un proprio account su Instagram, preferendo non attirare su di sé l’esposizione data dai social media. Esiste tuttavia una fan page della Leslie, seguita da oltre un milione di persone, dove è possibile trovare gli ultimi aggiornamenti sui suoi progetti da interprete, come anche le sue foto più recenti,

Rose Leslie e Kit Harrington

7. È sposata con il celebre attore. Conosciutisi sul set di Il Trono di Spade, dove i loro personaggi danno vita anche ad una scena di sesso, la Leslie e l’attore Kit Harrington hanno una relazione dal 2012, tenuta tuttavia segreta fino al 2016. Nel 2017 annunciano il loro fidanzamento ufficiale, sposando poi nel giugno del 2018.

6. Non hanno avuto problemi a girare la loro scena di sesso. Particolarmente legati a Il Trono di Spade anche per via dell’essersi conosciuti durante le riprese di questo, i due sposi hanno raccontato di non aver provato imbarazzo nel girare la loro scena di sesso. Il merito, stando alle parole dell’attrice, è di Harrington, il quale si è comportato da gentiluomo permettendole di sentirsi a suo agio.

Parte delle cose che non sai sull’attrice

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Rose Leslie in Il Trono di Spade

5. Una battuta in particolare è la sua preferita. Tra le tante battute che l’attrice pronuncia nella serie, ce ne è una che è rimasta nel suo cuore. Si tratta di “tu non sai niente Jon Snow”. Il suo personaggio la ripete più volte a Snow, interpretato da Harrington, divenendo un vero e proprio tormentone.

4. Non le è stato spoilerato il finale. Stando ad alcune dichiarazioni dell’attrice, i fan avevano pensato che questa fosse a conoscenza del finale della serie, il quale le sarebbe stato raccontato da suo marito. La Leslie ha però precisato che Harrington non le ha rivelato nulla sul finale della serie, bensì su quello della settima stagione. L’attrice non sapeva come si sarebbe concluso il tutto.

Rose Leslie in The Good Fight

3. Ha lasciato la serie. In The Good Fight, l’attrice ricopriva il ruolo di Maia Rindell, avvocatessa facente parte dello studio legale Reddick Boseman & Kolstad. Presente nelle prime tre stagioni, l’attrice ha tuttavia rivelato che non avrebbe ripreso il personaggio per la quarta stagione, dando così a questo una chiusura al proprio arco narrativo.

Rose Leslie in Luther

2. Ha recitato nella serie crime. Tra le altre serie a cui l’attrice ha preso parte vi è Luther, con Idris Elba, dove ha ricoperto il ruolo dell’agente Emma Lane, spalla lavorativa del protagonista. In particolare, l’attrice ha recitato nei due episodi che compongono la quarta stagione.

Rose Leslie: età e altezza

1. Rose Leslie è nata a Aberdeen, in Scozia, il 9 febbraio 1987. L’attrice è alta complessivamente 168 centimetri.

Fonte: IMDb

Spider-Man 3: per Tom Holland sarà “assolutamente folle”

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Spider-Man 3: per Tom Holland sarà “assolutamente folle”

Tom Holland ha confermato che le riprese di Spider-Man 3 partiranno ufficialmente il prossimo luglio. In una recente intervista con Inquirer, è stato lo stesso interprete di Peter Parker a confermare la cosa: sapevamo già che le riprese della nuova avventura di Spidey nel MCU sarebbero partite quest’estate, ma adesso abbiamo la conferma che il mese prescelto è quello di luglio.

Le riprese si svolgeranno principalmente ad Atlanta, ma avranno luogo anche in altre parti del mondo, come ad esempio l’Islanda. Oltre a confermare l’inizio delle riprese per luglio, Holland ha anche descritto la storia del nuovo film come qualcosa di “assolutamente folle”, confermando anche che Zendaya tornerà a vestire i panni di Michelle “MJ” Jones.

LEGGI ANCHE – Spider-Man 3: Jason Momoa è Kraven il Cacciatore in una fan art

Spider-Man 3 vedrà ancora una volta riuniti Tom Holland e il regista Jon Watts, che aveva già diretto Spider-Man: Homecoming del 2017 e Spider-Man: Far From Home dello scorso anno. Le riprese del film dovrebbero partire quest’estate.

Tom Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma anche in due standalone: Spider-Man: Homecoming Spider-Man: Far From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man 3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al fianco degli altri eroi del MCU.

Shang-Chi: le riprese in Australia sono state sospese

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Shang-Chi: le riprese in Australia sono state sospese

L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio non solo l’industria cinematografica italiana, ma ormai anche quella mondiale. Nella giornata di ieri erano spuntate online una serie di immagini dal set allestito in Australia del nuovo film dei Marvel Studios Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings, a conferma che le riprese fossero ufficialmente partite.

Adesso, un nuovo report di THR ci informa che la produzione del film è stata ufficialmente bloccata proprio a causa della pandemia di Covid-19. La decisione di sospendere le riprese è stata presa anche per permettere al regista Destin Daniel Cretton si sottoporsi al test per il Coronavirus, dopo che i medici gli avrebbero consigliato di mettersi in auto-quarantena.

Al momento non sappiamo quando la produzione del film riprenderà. Come accennato in precedenza, le riprese di Shang-Chi erano in corso in Australia, dove anche Tom Hanks e la moglie Rita Wilson (impegnati sul set del nuovo film di Baz Luhrmann dedicato a Elvis Presley) sono stati trovati positivi al virus. Finora ci sono ben 156 casi confermati nel paese.

LEGGI ANCHE – Shang-Chi: nel film apparirà anche un mutante dai fumetti?

L’uscita nelle sale di Shang-Chi and The Legend Of The Ten Rings è fissata al 12 febbraio 2021. Il personaggio ha esordito sui fumetti Marvel nel 1973 in quella che è considerata l’età del bronzo della produzione editoriale. L’eroe è un noto esperto di arti marziali e numerosi stili di combattimento oltre che futuro membro dei Vendicatori. All’inizio della sua storia era considerato il figlio di Fu Manchu, e non è chiaro se questa connessione verrà riadattata nei film o se è qualcosa che lo studio eviterà del tutto.

Destin Daniel Cretton, acclamato regista di Short Term 12 e The Glass Castle (di ecente è uscito il suo ultimo lavoro Il Diritto di Opporsi, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il film che vanta la sceneggiatura di Dave Callaham (The Expendables, Godzilla, Doom e Wonder Woman 1984).

CORRELATE: 

Vi ricordiamo che nei panni del protagonista ci sarà l’attore canadese Simu Liu, visto di recente nella commedia di Netflix Kim’s Convenience. Insieme a lui, nel cast, figureranno anche Tony Leung Chiu-wai nei panni del Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo superpotere è l’ipnosi.

Mulan: rinviata l’uscita del nuovo live action Disney

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Mulan: rinviata l’uscita del nuovo live action Disney

Disney ha annunciato ufficialmente che l’uscita di Mulan è stata rinviata a causa delle preoccupazioni generate dalla diffusione del coronavirus. La pandemia globale sta, piano piano, cancellando quasi un intero anno di cinema e, dopo il mercato italiano, anche quello hollywoodiano sta correndo ai ripari.

MGM è stato il primo studio ad annunciare che stavano cambiando la data di uscita dei suoi film a causa dell’infezione, infatti No Time To Die è stato posticipato di sette mesi. Nei giorni seguenti, la Sony ha spostato Peter Rabbit 2 anche diversi mesi fa e anche A Quiet Place 2 è stato posticipato.

Parlando con ScreenRant, un portavoce Disney ha dichiarato: “Crediamo veramente nell’esperienza cinematografica e stiamo cercando nuove date di uscita per il 2020 che saranno annunciate in un secondo momento.”

Liu Yifei (Il Regno ProibitoOnce Upon a Time) interpreta la protagonista del film Disney Mulan, che vede nel cast anche Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story) nel ruolo del Comandante Tung, Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny) nel ruolo di Böri Khan e Yoson An (Shark – Il Primo Squalo) nel ruolo di Cheng Honghui, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una GeishaLanterne Rosse) nel ruolo di Xianniang e di Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4) nel ruolo dell’Imperatore. La sceneggiatura è firmata da Rick Jaffa & Amanda Silver e da Elizabeth Martin & Lauren Hynek.

Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco di invasori provenienti dal Nord, Hua Mulan, la figlia maggiore di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato. Dopo essersi travestita da uomo ed essersi arruolata con il nome di Hua Jun, Mulan verrà messa alla prova in ogni momento del suo cammino e dovrà trovare la propria forza interiore e dimostrare tutto il suo autentico potenziale. Nel corso di questo epico viaggio si trasformerà in una stimata guerriera guadagnandosi il rispetto di una nazione riconoscente e l’orgoglio di un padre.

Fast and Furious 9: rimandata l’uscita per coronavirus

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Fast and Furious 9: rimandata l’uscita per coronavirus

L’uscita di Fast and Furious 9 è stata rinviata di un anno a causa del coronavirus. Universal Studios, la società dietro il franchising con Vin Diesel, ha preso la decisione a causa dell’impatto che il coronavirus in rapida diffusione in tutto il mondo sta avendo sull’economia globale e sul panorama della distribuzione. I cinema restano chiusi in Italia, Corea del Sud e Cina, dove il virus ha colpito più duramente. C’è anche la sensazione crescente che alcuni cinema chiuderanno anche negli Stati Uniti mentre l’epidemia continua a diffondersi. Fast and Furious 9 uscirà ora in tutto il mondo nell’aprile 2021.

Vin Diesel ha dato la notizia ufficiale tramite i suoi canali social: “Sentiamo tutto l’amore e le aspettative che ci sono per il prossimo capitolo della nostra saga. Ecco perché è particolarmente difficile farvi sapere che dobbiamo spostare la data di uscita del film. È diventato chiaro che non sarà possibile per tutti i nostri fan di tutto il mondo vedere il film questo maggio. Mentre sappiamo che c’è delusione nel dover aspettare ancora un po’, questa mossa è fatta perché la sicurezza di tutti è la nostra principale preoccupazione”.

Fast and Furious 9 non è il solo grande film ad aver subito uno slittamento nella data d’uscita, basti pensare a No time to die che è stato posticipato a novembre.

In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata all’aprile 2021 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema nel 2020).

Ricordiamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Fonte: Variety

Anthony Mackie: 10 cose che non sai sull’attore

Anthony Mackie: 10 cose che non sai sull’attore

Divenuto celebre negli ultimi anni per il ruolo di Falcon nel Marvel Cinematic Universe, Anthony Mackie ha provato in più occasioni di essere un attore completo, recitando in progetti ben diversi da quelli in cui si è soliti vederlo. Tra i nomi di punta per il futuro dell’MCU, Mackie vive al momento un periodo d’oro, apprezzato dai fan e dalla critica. Ecco 10 cose che non sai di Anthony Mackie.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Anthony Mackie: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. Particolarmente prolifico come attore, Mackie debutta al cinema nel 2002 con il film 8 Mile, dove recita accanto al rapper Eminem. Negli anni sucessivi partecipa a film di rilievo come The Manchurian Candidate (2004), Million Dollar Baby (2004), Half Nelson (2006), The Hurt Locker (2009), Notorius B.I.G. (2009), Real Steel (2011), La leggenda del cacciatore di vampiri (2012) e Il quinto potere (2013). Ha poi provato la propria versatilità recitando in Codice 999 (2016), Detroit (2017), The Hate U Give (2018), Seberg (2019), The Banker (2020) e La donna alla finestra (2020).

9. È divenuto noto per il ruolo di un supereroe. Nel 2014 ottiene maggior popolarità grazie al ruolo di Falcon nei film Marvel Captain America: The Winter Soldier (2014), con Chris Evans, Avengers: Age Of Ultron (2015), Captain America: Civil War (2016), Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019), dove recita al fianco di attori come Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Don Cheadle e Paul Rudd.

8. Ha preso parte a prodotti televisivi. Dopo aver recitato nei film televisivi Sucker Free City (2004) e All the Way (2016), si fa notare come protagonista della puntata Striking Vipers, della quinta stagione della serie Black Mirror (2019). È poi il protagonista della seconda stagione di Altered Carbon (2020), mentre prossimamente debutterà sulla piattaforma Disney+ con la serie The Falcon and the Winter Soldier (2020), dove riprenderà il ruolo che lo ha reso celebre.

Anthony Mackie è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram, dove possiede un accont in realtà non particolarmente utilizzato. Qui infatti l’attore ha pubblicato soltanto una foto, datata 15 ottobre 2019, raffigurante delle scarpe eleganti. Il profilo è seguito “soltanto” da 96,7 mila followers, ma sembra che l’attore non sia particolarmente attratto dalla piattaforma da utilizzarla con maggior frequenza.

Anthony Mackie: chi è sua moglie

6. Ha sposato la sua storica fidanzata. Nel 2014 l’attore ha sposato Sheletta Chapital, sua compagna di lunga data. I due mantengono la loro vita sentimentale privata, evitando di condividere dettagli personali. Passa infatti quasi inosservata la nascita dei loro figli, tre in tutto, poi annunciati pubblicamente dall’attore. Tuttavia, senza attirare l’attenzione dei media, i due divorziano nel 2018.

Parte delle cose che non sai sull’attore

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Anthony Mackie è Falcon

5. È il ruolo che sognava da sempre. Tra i desideri di Mackie vi era quello di interpretare un supereroe al cinema. L’attore ha dichiarato di aver mandato numerose email agli studi Marvel richiedendo di essere selezionato per una qualsiasi parte. Colpito dalla sua tenacia, il produttore Kevin Feige decise di affidargli il ruolo di Falcon, con il quale sarebbe poi divenuto noto.

 4. Voleva essere un esempio. Oltre al proprio desiderio personale, l’attore ha dichiarato di aver voluto interpretare tale ruolo per dimostrare ai suoi figli e ai bambini di colore che possono esistere supereroi di colore nei quali potersi identificare.

3. Avrebbe preferito un diverso costume. Nonostante si sia sempre ripetuto grato per tale ruolo, l’attore ha dichiarato che se potesse cambiare qualcosa questo sarebbe il costume. Mackie è infatti un fan del look che il personaggio sfoggia nei fumetti, mentre per i film questo è stato reso più moderno e più simile ad un’armatura.

Anthony Mackie e Eminem

2. Ha recitato con il noto rapper. Tra i primi ruoli ricoperti dall’attore vi è quello di Papa Doc in 8 Mile. Questi è il capo del Free World, gruppo di aspiranti rapper contro i quali si pone Jimmy Smith, interpretato da Eminem. I due si sfideranno infine per una battaglia all’ultima rima, dove si stabilirà chi di loro è il miglior rapper. La scene tra i due fu inoltre totalmente improvvisata.

Anthony Mackie: età e altezza

1. Anthony Mackie è nato a New Orleans, in Louisiana, Stati Uniti, il 23 settembre 1978. L’attore è alto complessivamente 178 centimetri.

Fonte: IMDb

Disneyland in California chiude per coronavirus

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Disneyland in California chiude per coronavirus

Disney ha annunciato la temporanea chiusura del suo parco a tema in California – a partire dal 14 marzo fino alla fine del mese – a causa dell’epidemia di coronavirus. La mossa arriva mentre il nuovo virus continua a diffondersi rapidamente in tutti gli Stati Uniti, mentre in Europa è purtroppo già consolidata la sua presenza.

Ieri sera l’epidemia è stata ufficialmente considerata una pandemia, con casi in aumento in tutto il mondo, tanto che anche Tom Hanks e la moglie Rita Wilson sono attualmente in isolamento in un ospedale in Australia, perché positivi al tampone.

Gli hotel del Disneyland Resort rimarranno aperti fino al 16 marzo, pertanto gli ospiti possono effettuare i necessari preparativi per il viaggio di ritorno.

È solo la quarta volta nella storia che Disneyland ad Anaheim, in California, ha sospeso completamente le operazioni. Gli altri casi sono stati gli attacchi dell’11 settembre, la mattina dopo l’assassinio di JFK e il terremoto di Northridge.

Non è chiaro se il Walt Disney World di Orlando, in Florida, rimarrà aperto.

“Sebbene non siano stati segnalati casi di COVID-19 al Disneyland Resort, dopo aver attentamente esaminato le linee guida dell’ordine esecutivo del Governatore della California e nel migliore interesse dei nostri ospiti e dipendenti, stiamo procedendo alla chiusura di Disneyland Park e Disney California Adventure, a partire dalla mattina del 14 marzo fino alla fine del mese – ha dichiarato Disney in una nota – Gli hotel del Disneyland Resort rimarranno aperti fino a lunedì 16 marzo per offrire agli ospiti la possibilità di organizzare i preparativi per i viaggi necessari; Downtown Disney rimarrà aperto. Monitoreremo la situazione attuale e seguiremo i consigli e gli orientamenti dei funzionari federali e statali e delle agenzie sanitarie. La Disney continuerà a pagare i suoi dipendenti durante questo periodo.”

Fonte: Variety

Lucca Comics & Games aderisce alla campagna #IoRestoACasa

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Lucca Comics & Games aderisce alla campagna #IoRestoACasa

Il più importante evento community driven d’Europa anticipa alcuni progetti del 2020 e aderisce alla campagna di sensibilizzazione nazionale mirata a contenere e ridurre il contagio del COVID-19.

A partire dalla prossima settimana il canale Twitch di Lucca Comics & Games riprenderà la sua programmazione e lo farà con tre nuove puntate di RPG Night Live, e tre puntate di Live Drawing, una a settimana per ognuno dei due format, e per offrire intrattenimento a tutti i membri della community e a coloro che vorranno farne parte.
Torneranno quindi a sfidarsi attorno a un tavolo virtuale, ognuno a casa propria, i giocatori che nel 2019 hanno emozionato gli appassionati di gioco di ruolo; mentre per gli amanti del fumetto e delle illustrazioni saranno in streaming nuove sessioni di disegno e racconto. Tanti gli ospiti e gli amici che parteciperanno alle iniziative, comunicate periodicamente sui canali social di Lucca Comics & Games.

#INERDATHOME, quindi io nerdo a casa, quindi #iorestoacasa. Così Lucca Comics & Games abbraccia virtualmente la propria community e invita artisti, ospiti, editori, amici, e fan a raccontare cinque attività nerd con cui occupano il loro tempo durante questo periodo di quarantena; il tutto attraverso i canali social ufficiali del festival, non solo allo scopo di intrattenere ma anche per contribuire allo scambio di idee in modo fattivo e a beneficio di tutti. La più grande community italiana di esperti e appassionati di fumetti, videogiochi, serie TV (…) e attività da sempre considerate tipicamente nerd è invitata in modo ufficiale a condividere le tantissime dritte e suggerimenti frutto di passioni coltivate da anni.

Al via anche l’asta di beneficenza realizzata da Lucca Comics & Games in collaborazione con Associazione Area Performance Onlus e Catawiki. Dal 20 al 31 marzo sul sito areaperformance.com sarà possibile acquistare fino a 60 opere realizzate da alcuni degli artisti del fumetto e del fantasy più conosciuti al mondo. Il ricavato sarà devoluto a favore del Sistema Sanitario Toscano per la lotta al coronavirus. Nello specifico, i fondi raccolti serviranno a potenziare e regolamentare i punti di accesso (c.d. check point) alle strutture ospedaliere tramite l’acquisto e installazione di pannelli che proteggano gli operatori, alleggerendo così la struttura ospedaliera dall’acquisto di mascherine e schermi facciali protettivi, i quali verrebbero destinati solo al personale addetto all’assistenza dei pazienti ricoverati.

Infine, per trascorrere ancora meglio il tempo a casa, esordisce in rete il profilo Spotify di Lucca Comics & Games. Da oggi in poi il canale sarà arricchito di playlist tematiche sempre nuove, dal best of della programmazione del main stage del Baluardo San Donato, alla selezione del vostro artista preferito; dalle migliori colonne sonore dei videogiochi, alla musica perfetta per leggere un fumetto, per avere sempre nelle orecchie il suono di Lucca Comics & Games.

Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

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Soul: il trailer del nuovo film Pixar diretto da Pete Docter

Tutti hanno un’anima. Joe Gardner sta per scoprirlo.” Arriverà nelle sale italiane il 16 settembre 2020 il nuovo lungometraggio d’animazione Disney e Pixar Soul. Il film diretto da Pete Docter e prodotto da Dana Murray accompagnerà il pubblico in un viaggio inaspettato dalle strade di New York all’immensità di regni cosmici mai visti prima e nell’immaginario “You Seminar”, un luogo fantastico in cui tutti scoprono la propria personalità e unicità!

Nella versione originale del film, il cast di voci comprende Jamie Foxx, che presta la voce a Joe Gardner, insegnante di musica di scuola media la cui vera passione è suonare il jazz, e Tina Fey che interpreta 22, un’anima ancora in formazione che per uno strano scherzo del destino incontra Joe quando quest’ultimo si ritrova accidentalmente allo “You Seminar”. Insieme, i due cercheranno di trovare un modo per far tornare Joe sulla Terra, scoprendo davvero cosa significhi avere una personalità e un’anima.

Il musicista rinomato in tutto il mondo Jon Batiste scriverà alcune composizioni jazz originali per il film e i vincitori dell’Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (The Social Network) della band Nine Inch Nails scriveranno una colonna sonora originale che oscillerà tra il mondo reale e quello delle anime.

Il trailer di Soul, film Pixar

Alta fedeltà – musica pop e amore, il binomio perfetto per un cult

Alta fedeltà è un film del 2000 diretto da Stephen FrearsRischiose abitudini, The Queen, Philomenatratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby (High Fidelity 1995). Ottenne solo una candidatura ai Golden Globe, ma nel tempo è diventato un cult. La pellicola restituisce una vivida fotografia della generazione a cavallo del nuovo millennio e in particolare di quei giovani per cui la musica è un vero e proprio punto di riferimento esistenziale. Alta fedeltà è quel film in cui tutti gli “snob” della musica pop-rock si riconoscono. Quelli che hanno gusti ben definiti, spesso particolari e guardano gli altri dall’alto in basso, che hanno trascorso lunghe ore in negozi di dischi come quello gestito dal protagonista, che almeno una volta nella vita hanno fatto una compilation per qualcuno. Molti brani non originali tra cui Dry the rain della Beta Band, Lo Boob Oscillator degli Stereolab, Oh! Sweet Nuthin e Who loves the sun dei Velvet Underground e il commento sonoro di Howard Shore. Ma in Alta fedeltà la musica non è solo colonna sonora, è una compagna irrinunciabile, uno stile di vita.

I protagonisti, Rob Gordon (John Cusack), Barry (Jack Black) e Dick (Todd Louiso), passano le loro giornate all’interno del Championship Vinyl, negozio di dischi di Chicago gestito da Rob, che ha anche una travagliata vita sentimentale. Laura  (Iben Hjejle) lo ha lasciato. Intraprende così un viaggio esistenziale a ritroso. Ricontatta le donne che lo hanno abbandonato infliggendogli le delusioni più cocenti – come Charlie Nicolson (Catherine Zeta Johns) – per cercare di capire i motivi di questi abbandoni e magari grazie a questo, riconquistare Laura. Non mancano nuovi incontri, come quello con l’affascinante cantante Marie DeSalle (Lisa Bonet). Ecco il binomio vincente alla base del successo del libro e poi del film Alta fedeltà: amore e musica in una commedia leggera e divertente.

John Cusack e gli altri

John Cusack – Rischiose abitudini, Essere John Malkovich, Serendipity – dimostra tutto il suo talento nell’interpretare, non senza un efficace disincanto, il ragazzo della porta accanto, il classico Peter Pan che però si evolve, fino a fare autocritica e cercare di migliorarsi. Con lui un ottimo cast. Il Barry di Jack Black è il perfetto contraltare di Rob e la sua energia esplosiva dà davvero una marcia in più al film in termini di vivacità, opposta alla schiva timidezza di Dick. Presenti anche Tim Robbins e Bruce Springsteen, che interpreta sé stesso in un cameo. Stepthen Frears li dirige con mano sicura, ma lasciando a ciascuno spazi in cui dare libero sfogo al proprio talento.

La filosofia delle top 5 in Alta fedeltà

Ad ogni momento della vita di Rob è legato un brano, un gruppo e il protagonista ama elaborare in maniera del tutto estemporanea delle top 5 che raggruppano brani secondo i criteri più disparati. Se musica e vita sono la stessa cosa, anche quest’ultima è disseminata di top 5 che riuniscono le cose, le persone, i momenti più significativi. Così le top 5 diventano un fil rouge che percorre tutto il film, quasi una filosofia di vita. Ciascuno può riconoscersi nelle top 5 di Rob e dei suoi amici, o criticarle aspramente e, naturalmente, crearne di proprie e personalissime.

Alta fedeltà secondo John Cusack e Nick Hornby

Il film è un inno al potere evocativo della musica. Essa riesce infatti a riportare in un attimo la mente a un dato luogo e a un dato momento, a catalizzare le energie positive, o a far sprofondare definitivamente nello sconforto. John Cusack ,sceneggiatore assieme a D. V. De Vincentis, Steve Pink e Scott Rosenberg, a proposito ha affermato: “Se ho bisogno di entrare in un determinato stato mentale, so che ci sono canzoni che posso inserire, che sono il carburante che può portarmi dritto dove voglio arrivare. […] La natura autobiografica della musica è qualcosa che nel libro cattura molto e che noi, a nostra volta, abbiamo cercato di catturare”.

Ecco come proprio l’autore del libro, Nick Hornby si è espresso sulla trasposizione del suo romanzo: “Alta fedeltà è un libro che si svolge nella mente di un ragazzo, all’interno di un negozio di dischi. Non lo definirei cinematico”. “Non è stato scritto pensando di farne un film”. E tuttavia, Hornby si è detto in generale soddisfatto dei film tratti dai suoi libri: “Sono sempre soddisfatto, perché accetto che ci debba essere qualcosa di diverso per coinvolgere le persone. Penso che se non ti aspetti che il film sia una fotocopia del libro, allora va bene. Io sono stato fortunato: ho incontrato bravi attori e bravi registi”.

L’incipit di Alta fedeltà

Il monologo iniziale del film sul legame tra musica e sofferenza, pronunciato da uno sconsolato Rob, racchiude lo spirito dell’intera pellicola e ne rivela la chiave disincantata e ironica.

Alta fedeltà compie 20 anni e diventa una serie tv

Ha debuttato il 14 febbraio 2020 negli Usa la serie televisiva in 10 episodi High Fidelity, ispirata proprio al romanzo di Hornby e al film di Stephen Frears. Prodotta da Disney e distribuita dalla piattaforma HULU, la serie ha per protagonista Zoë Kravitz, che raccoglie il testimone della madre Lisa Bonet – Marie DeSalle nel film del 2000. Zoë, nata dall’unione con il cantante Lenny Kravitz, sembra una buona candidata a interpretare l’autentico spirito rock nel ruolo della giovane proprietaria del Championship Vinyl, affiancata dagli amici Cherise (Da’Vine Joy Randolph) e Simon (David Holmes). Protagonista è dunque una donna, che però mantiene il nome di Rob. Chissà se questo prodotto rivolto ai più giovani riuscirà a coinvolgerli come fece il film con i ragazzi della generazione X.

Gli anni amari, recensione del film di Andrea Adriatico

Gli anni amari, recensione del film di Andrea Adriatico

Gli anni amari è il nuovo lungometraggio del regista teatrale e cinematografico Andrea Adriatico. Si concentra su un’epoca abbastanza recente della storia italiana, che pure oggi appare lontana. Gli anni Settanta, il ’77 e i movimenti di contestazione giovanile, la liberazione sessuale, il femminismo, che raccoglievano il testimone del Sessantotto per portare ancora più in là le sue conquiste. È in questo contesto che si può leggere e apprezzare, la figura di Mario Mieli. La prima considerazione che viene da fare, dunque, è convenire con Umberto Pasti, col quale Mieli ebbe un’intensa relazione, che intervistato per il film dal regista ha dichiarato:“Era ora che qualcuno ci raccontasse questa storia”.

L’importanza socio-culturale della figura di Mario Mieli

Una storia che in parte coincide con quella del Fuori! – nome che riprende l’inglese “come out” – prima associazione a promuovere i diritti degli omosessuali in Italia, fondata nel 1971 da Angelo Pezzana. Mario Mieli, interpretato qui dal giovane Nicola Di Benedetto, vi si unisce l’anno successivo, partecipando alla prima manifestazione pubblica di omosessuali in Italia, a Sanremo, per contestare il Congresso internazionale sulle devianze sessuali del Centro Italiano di Sessuologia. Allora, infatti, l’omosessualità era considerata una depravazione, una malattia da curare. Mieli contribuisce alla crescita del movimento anche a livello internazionale, portando la sua esperienza londinese, grazie alla quale è venuto a contatto con movimenti omologhi. Nasce la rivista Fuori! che dà voce al movimento, della cui redazione Mieli fa parte. Poi Mario entrerà in polemica con la scelta di Pezzana di aderire al Partito Radicale, rivendicando  l’identità autonoma del movimento, fino alla rottura col suo fondatore.

L’attività di Mieli, però, non si ferma qui. È scrittore – Elementi di critica omosessuale e poi Il risveglio dei Faraoni. È animatore di un collettivo teatrale che con i suoi spettacoli promuove la liberazione omosessuale.

Gli anni amari e l’uomo Mieli

Il film non è solo la storia di uno dei padri del movimento per i diritti omosessuali. È la storia di un uomo, del suo complicato rapporto con la famiglia, la madre Liderica (Sandra Ceccarelli) e soprattutto il padre Walter (Antonio Catania), con cui a stento comunica. Mario è un eccentrico, un provocatore, un amante delle frasi ad effetto, un ammiratore di Oscar Wilde che ama travestirsi, spogliarsi e dissacrare. È spudorato. Così mette in crisi le granitiche certezze del mondo alto borghese in cui è nato, radicato nel tessuto sociale milanese con il setificio del padre, la cui eredità è stata raccolta dal figlio Giulio (Lorenzo Balducci). Una personalità intellettualmente lucida quanto inquieta e tormentata, come la sua storia d’amore con Umberto Pasti (Tobia De Angelis). Un uomo in bilico tra abissi di solitudine e gioia di vivere, anche a causa di disturbi mentali di cui nel film non si fa mistero. Tutto questo lo porta a togliersi la vita il 12 marzo del 1983 a soli 31 anni.

Nel raccontarci l’uomo, la sceneggiatura di Adriatico, Grazia Verasani e Stefano Casi si concentra molto sul personaggio Mieli, sulle sue eccentricità. Il regista si sofferma sugli abiti, i colori, sul suo essere elegantemente provocatore e sfrontato, trattando il tutto con estrema delicatezza. A passare a volte in secondo piano è ciò che il protagonista prova, che sente, emozioni e sensazioni che potrebbero arrivare allo spettatore, coinvolgerlo e portarlo realmente dentro la storia, mentre resta un po’ distante.

gli anni amariL’interprete principale, Nicola Di Benedetto, classe 1992, insegue e acciuffa la somiglianza nell’estetica e negli atteggiamenti, seppur con una fisicità diversa da quella esile di Mieli, ma manca un po’ di spessore, di profondità nel suo modo di affrontare un’interpretazione senza dubbio ardua, complice la sua giovane età. Dunque, non coinvolge fino in fondo. Solo in pochi momenti e nella parte finale del film traspare un’emozione autentica, vivida, quando le parole, le provocazioni lasciano finalmente il posto al reale tormento dell’anima di Mario, che sta arrivando alla tragica determinazione del suicidio.

Gli anni amari, un’occasione colta solo in parte

Una figura complessa quella di Mieli, con un’esistenza breve, ma che ha segnato un’epoca e contribuito ad importanti conquiste, di cui oggi vediamo i frutti. Possiamo dire che sia stato per l’Italia una sorta di Harvey Milk – l’attivista omosessuale americano che negli anni Settanta a San Francisco si batté in difesa dei diritti dei gay. Ebbene, anche Gli anni amari poteva essere di grande impatto, proprio come Milk, il film di Gus Van Sant in cui Sean Penn veste i panni dell’attivista americano, ma vi riesce solo in parte.

Nonostante ciò, Gli anni amari ha sicuramente il pregio di far conoscere la figura di Mario Mieli e una pagina poco nota della nostra storia, e anche quello di incuriosire, spingendo magari lo spettatore a documentarsi su Mieli e sulla stagione di cui è stato protagonista. Adriatico realizza un film per tutti, che non vuole fare scandalo, ma parlare di libertà e diritti, di una stagione di sogni e di lotte, non solo a favore del mondo LGBT, il cui spirito andrebbe forse riscoperto.