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Suicide Squad: David Ayer ha rivelato il finale originale della Ayer’s Cut

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Il regista David Ayer continua a discutere riguardo la #ReleaseTheAyerCut di Suicide Squad e, dopo il recente ottavo anniversario del film del 2016, ha condiviso alcune pagine di sceneggiatura mai viste prima. Oltre a fornire una versione notevolmente ampliata del momento in cui Joker utilizza la macchina per l’elettroshock sulla dottoressa Harleen Quinzel, scopriamo di più sul momento in cui Harley Quinn volta finalmente le spalle al Clown Principe del Crimine durante la battaglia finale con Incantatrice.

Non vediamo cosa succede dopo che Joker minaccia di ucciderla, ma sappiamo da precedenti fughe di notizie che la Task Force X lo ha allontanato, liberando finalmente Harley dalla presa del gangster perverso. Nella versione cinematografica di Suicide Squad, siamo stati portati a credere che Joker fosse morto in quell’incidente in elicottero, prima di fare il suo ritorno a sorpresa nei momenti finali del film per far evadere Harley da Belle Reve. La Warner Bros. ha deciso che la visione di Ayer era troppo cupa e ha deciso di alleggerire la storia e il tono, da cui il “lieto fine”.

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Che cos’è la famigerata “versione originale” di Suicide Squad?

Negli corsi degli anni, David Ayer ha parlato più e più volte del fatto che il film Suicide Squad arrivato nelle sale non era la versione che lui aveva inizialmente pianificato, con la Warner Bros. che, sulla scia del malcontento generato da Batman v Superman: Dawn of Justice, è intervenuta pesantemente durante la post-produzione per alleggerire i toni del film ed evitare che anche l’opera di Ayer venisse percepita come eccessivamente cupa.

Sulla scia della campagna lanciata dai fan di Zack Snyder per la release del suo taglio di Justice League (campagna che è riuscita a portare all’effettiva distribuzione del film), Ayer ha incoraggiato i fan a fare lo stesso nei confronti della sua versione di Suicide Squad, con alcuni che hanno effettivamente cercato di promuovere la causa. Da allora, la Warner Bros. ha però specificato più volte che lo studio non ha intenzione di distribuire la Ayer’s Cut.

Deadpool & Wolverine: Dafne Keen parla di un suo possibile ritorno nel MCU

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I fan di Logan non avrebbero mai pensato di rivedere Dafne Keen nei panni di Laura/X-23 dopo l’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney, ma l’attrice di The Acolyte ha fatto il suo atteso ritorno nei panni della giovane e feroce mutante in Deadpool & Wolverine, facendo una grande impressione in un piccolo ma significativo ruolo di supporto. Laura si è riunita a Wolverine (Hugh Jackman) alla fine del film, lasciando aperta la porta alla possibilità che la Keen riprenda il ruolo nel Marvel Cinematic Universe. Potrebbe apparire in uno dei prossimi film degli Avengers?

La domanda è stata posta alla Keen durante un’intervista con Phase Zero e, sebbene non abbia voluto confermare o smentire nulla – ammesso che sappia cosa c’è in serbo per il suo personaggio -, è molto eccitata dalla prospettiva di poter interpretare nuovamente l’eroe. “Mi piacerebbe molto tornare. Pagherei per tornare. Interpretare Laura è stato il più grande onore della mia vita. Per me, abbiamo solo scalfito la superficie con lei, perché è un personaggio così complesso. È così bella, anche solo da un punto di vista da fan“.

Deadpool & Wolverine Laura-X-23
Dafne Keen è X-23 in Deadpool & Wolverine

Deadpool e Wolverine: tutti i camei presenti nel film Marvel

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vede il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungono le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

LEGGI ANCHE: Dafne Keen è di nuovo Laura nelle foto ufficiali e conferma: “Non interpreto una variante”

“Un lato di Robin che la gente conosceva poco”: Sally Field condivide il suo ricordo di Robin Williams

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Tra pochi giorni, l’11 agosto, ricorrerà il decennale dalla tragica scomparsa di Robin Williams. In vista di tale occasione, l’attrice Sally Field ha rivelato una toccante storia del periodo in cui ha lavorato con l’attore in Mrs. Doubtfire. Il film vede Daniel Hillard (Robin Williams) assumere le sembianze di una perfetta tata di nome Mrs. Doubtfire per poter passare del tempo con i suoi figli dopo averne perso la custodia in seguito a un divorzio conflittuale con Miranda (Field). La miscela di commedia esilarante e dramma sentito ha contribuito a rendere Mrs. Doubtfire uno dei migliori film dell’impressionante carriera di Williams.

Vanity Fair ha parlato con molti co-protagonisti, collaboratori creativi e amici di Williams, tra cui, appunto, la Field, la quale ha raccontato di come lui l’abbia aiutata quando ha saputo che suo padre era morto durante le riprese. “Non ho mai condiviso questa storia prima d’ora. Ero nel camper fuori dall’aula di tribunale dove stavamo girando la scena del divorzio. Mio padre aveva avuto un ictus un paio di anni prima e si trovava in una casa di cura. Ho ricevuto una telefonata dal medico che mi diceva che mio padre era morto – un ictus grave.

Mi chiese se volevo che lo mettessero in rianimazione. Io dissi: “No, non lo voleva. Lasciatelo andare. E per favore, chinatevi e dite: ‘Sally ti saluta’“. Naturalmente ero fuori di me. Arrivai sul set cercando con tutte le mie forze di recitare. Non stavo piangendo. Robin si avvicinò, mi tirò fuori dal set e mi chiese: “Stai bene?“. E ha fatto in modo che girassero scene in cui non ero prevista per il resto della giornata. Ho potuto tornare a casa mia, chiamare mio fratello e prendere accordi. È un lato di Robin che la gente conosce raramente: era molto sensibile e intuitivo“.

Deadpool & Wolverine: il regista spiega perché è stato importante aspettare per la maschera di Wolverine

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Deadpool & Wolverine non perde tempo a far indossare a Hugh Jackman il suo iconico costume blu e giallo dei fumetti, ma non introduce la maschera dell’eroe fino all’atto finale. La scena di Wolverine che si “maschera” ha suscitato applausi nelle sale, ma perché abbiamo dovuto aspettare così tanto per vederla? Il regista Shawn Levy ha affrontato proprio questo aspetto in una recente intervista con Collider.

Ricordo solo che molto presto, mentre facevo lo storyboard, è stato chiaro: ‘Ok, deve indossare la maschera, ma non abbandonarla troppo presto. Falli aspettare. Fallo più tardi e fai in modo che conti”“. “Stavamo girando quel giorno e quando Hugh l’ha indossata, sapevamo che avremmo fatto un po’ di scena con Deadpool che diceva: ‘Conserva le cose belle per le occasioni speciali’, e Wolverine che diceva: ‘Uccidendo soprattutto’“. A questo punto Ryan Reynolds si è unito per dire: “C’è un piccolo sorriso sul suo volto quando lo dice. Meraviglioso“.

Levy ha proseguito. “Abbiamo amato quella lettura. È letteralmente una delle 500 letture per cui io, Hugh che Ryan eravamo ossessionati, ma sapevamo che quel momento sarebbe arrivato, quindi doveva essere qualcosa che il pubblico aspetta e che si adatta davvero alla battaglia finale, che sarebbe stata sempre questa singola inquadratura, con una carrellata laterale, di Wolverine e Deadpool che per la prima volta non combattono l’uno contro l’altro, ma combattono insieme contro l’esercito di Deadpool“.

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Shawn Levy dirige Deadpool & Wolverine, con Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni, Matthew Macfadyen, e Dafne Keen. Il film è stato scritto da Ryan Reynolds, Rhett Reese, Paul Wernick, Zeb Wells e Shawn Levy.

The Fantastic Four: First Steps, nuove indiscrezioni sul ruolo di Galactus

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Come ormai noto, in The Fantastic Four: First Steps vedremo la famiglia protagonista scontrarsi con il mastodontico Galactus, di cui abbiamo già avuto un primo parziale sguardo nel teaser trailer trapelato online. Con la conferma della presenza di questo celebre e temibile villain, in molti si chiedono quale potrà essere il suo ruolo effettivo nel film e all’interno del MCU. Recenti affermazioni di The Cosmic Circus riportano ora che quello che vedremo in The Fantastic Four: First Steps non è l’unico Galactus del Multiverso, ma proviene da un altro universo.

La storia di questo specifico Galactus sembra si esaurirà all’interno del film, ma potrebbero in futuro presentarsi altre sue varianti. Inoltre, sembra che “dovranno essere fatti dei sacrifici“, il che presumibilmente significa che la casa della Prima Famiglia Marvel verrà distrutta, costringendoli a fuggire sulla Terra-616, dove si uniranno agli altri personaggi a noi già noti in vista di Avengers: DoomsdayAvengers: Secret Wars. Non resta a questo punto che attendere per scoprire in che modo Galactus sarà gestito all’interno del film.

10 personaggi: Galactus fantastici quattro

The Fantastic Four: First Steps – quello che c’è da sapere sul film

Il film è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter Hauser, John MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

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Priscilla di Sofia Coppola in streaming e in tv su SKY

Priscilla di Sofia Coppola in streaming e in tv su SKY

In arrivo su Sky Cinema in esclusiva l’ultimo film di Sofia Coppola, Priscilla, in onda lunedì 26 agosto alle 21:15 su Sky Cinema Uno (e alle 21:45 anche su Sky Cinema Romance), in streaming su NOW e disponibile on demand.Su Sky il film sarà disponibile on demand anche in 4K.

Tratto dall’autobiografia di Priscilla PresleyElvis and Me”, il film narra il racconto alternativo e privato di una delle donne più famose e invidiate al mondo, la regina simbolica del rock and roll americano, la cui storia tuttavia è stata a lungo eclissata dal calore travolgente e dalla luce dei riflettori puntati solo sul marito, Elvis. I protagonisti sono incarnati da Cailee Spaeny nel ruolo di Priscilla, che le è valso la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile al Festival di Venezia 2023 e Jacob Elordi in quello del re del rock, Elvis. Sofia Coppola, che scrive e dirige la pellicola, presenta uno scorcio del periodo che Priscilla ha trascorso con Elvis dai contorni misteriosi.

La narrazione si svolge come un ricordo intimo, da un punto di vista infantile e onirico, che si espande, a mano a mano che Priscilla realizza un sogno al contempo seducente, soffocante e mutevole, raggiungendo la maggiore età in un modo straordinario tipicamente americano. Se da una parte la storia rispecchia la società di allora, dall’altra è quella di una ragazza piena di sogni, che desidera crescere all’interno di una fiaba splendidamente costruita, e che alla fine si risveglia con desideri personali molto reali e con le stratificazioni e le complessità del potere. Il film è una produzione The Apartment Pictures, società del gruppo Fremantle, con American Zoetrope in collaborazione con Sky. Prodotto da Sofia Coppola, P.G.A. Lorenzo Mieli, P.G.A. Youree Henley, P.G.A. 

La trama di Priscilla

Quando l’adolescente Priscilla Beaulieu incontra a una festa Elvis Presley, l’uomo, che è già una superstar del rock’n’roll, nel privato le si rivela come qualcuno di completamente diverso: un amore travolgente, un alleato nella solitudine e un amico vulnerabile. Attraverso gli occhi di Priscilla, Sofia Coppola ci racconta il lato nascosto di un grande mito americano, nel lungo corteggiamento e nel matrimonio turbolento con Elvis. Una storia iniziata in una base dell’esercito tedesco e proseguita nella sua immensa tenuta a Graceland. Una storia fatta di amore, sogni e fama.

 

 

 

Star Wars: Shawn Levy annuncia che il suo film sarà uno standalone

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Quando una nuova storia viene raccontata nella galassia lontana lontana, i fan di Star Wars si chiedono come possa essere collegata ad altri angoli del franchise, ma per il prossimo film che il regista di Deadpool & Wolverine, Shawn Levy, sta sviluppando, sembra che l’esperienza sarà a sé stante. Mentre le precedenti storie standalone Rogue One: A Star Wars Story e Solo: A Star Wars Story non si basavano direttamente sui membri della famiglia Skywalker, rientravano comunque nei confini degli eventi della trilogia prequel e originale, e sebbene abbia negato di offrire dettagli concreti sul film, le osservazioni di Levy implicano qualcosa di completamente scollegato dalla famiglia intergalattica.

Quando il podcast Happy Sad Confused gli ha chiesto cosa significasse Star Wars per lui, Levy ha precisato: “Dirò che l’esperienza di creare questa storia mi ha costretto a riflettere su questa domanda. Perché i film di Star Wars possono rivisitare solo un numero limitato di volte la stessa sezione della linea temporale, e quindi mi ha davvero costretto – perché non voglio fare un film di Star Wars che sia ridondante rispetto ad altri, né sono interessato a farne uno che debba servire un altro film“.

E ha aggiunto: “Volevo davvero creare qualcosa che mi sembrasse organico, sia nel tono che nei personaggi, quindi penso che ci sia sicuramente la Forza e una connessione con qualcosa di più grande del nostro io individuale. E il modo in cui questo può renderci potenti, questi temi, combinati con il piacere visivo e la realizzazione dei desideri, per me sono Star Wars“.

Quali saranno i prossimi progetti della saga di Star Wars?

Alla Star War Celebration dello scorso anno, la Lucasfilm ha confermato l’arrivo di tre nuovi film. Dave Filoni svilupperà un film ambientato durante la Nuova Repubblica, Sharmeen Obaid-Chinoy un nuovo film con Rey Skywalker che istituisce un Nuovo Ordine Jedi e James Mangold un film incentrato sull’Alba dei Jedi. I primi due film dipendono entrambi da elementi consolidati della tradizione del franchise, mentre quello di Mangold è abbastanza lontano dalla saga degli Skywalker da sembrare un’esperienza del tutto originale.

Jon Favreau sta invece sviluppando il film The Mandalorian & Grogu, che si svolge dopo la terza stagione di The Mandalorian. Sono passati quasi cinque anni dall’uscita di un film di Star Wars, mentre la Lucasfilm si è concentrata sulle serie televisive per Disney+. Di tutte le serie uscite fino a questo momento, solo Star Wars: The Acolyte, ambientata durante l’Alta Repubblica, si è concentrata su personaggi completamente nuovi, ma con camei di personaggi come Yoda e Darth Plagueis.

Henry Cavill “ha detto subito sì” al suo cameo a sorpresa in Deadpool & Wolverine

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Sono passati meno di due anni da quando il Superman di Henry Cavill è apparso (per l’ultima volta) in un cameo nei titoli di coda al fianco di Dwayne Johnson nel film DC Black Adam del 2022. La scena, accompagnata dall’annuncio ufficiale di Cavill “Sono tornato nei panni di Superman” sui social media, lasciava presagire una futura resa dei conti tra l’Uomo d’Acciaio e l’Uomo in Nero. Ma poi la DC Films è diventata DC Studios, il DC Extended Universe è terminato e il reboot del DC Universe ha affidato a David Corenswet il ruolo del nuovo Superman. Ciò ha permesso a Cavill di passare brevemente alla Marvel per un cameo in Deadpool & Wolverine.

All’inizio del film, mentre il Wade Wilson di Ryan Reynolds setaccia il multiverso alla ricerca di una versione ancora vivente del Logan di Hugh Jackman per salvare il suo universo morente, il mercenario si imbatte in un “Cavillrine” con tanto di sigaro: una variante di Wolverine che Deadpool riconosce immediatamente come l’attore de L’Uomo d’Acciaio e di Justice League. “Ogni casting a sorpresa in questo film è stato determinato da Ryan o da me che abbiamo contattato l’attore prima che venissero coinvolti avvocati e agenti“, ha dichiarato il regista Shawn Levy a Variety.

Abbiamo letteralmente chiesto e invariabilmente le persone hanno detto ‘sì’“. Questo include Henry Cavill, che è accreditato come “Cavillrine, che Ryan ha coniato“, ha detto Levy. “Sapevo che era innegabile non appena Ryan ha proposto quel termine. Ha detto subito ‘sì’ perché sapeva che sarebbe stato sovversivo e giocoso. Era anche molto affezionato a lui e al suo lavoro, e giocava con la sua eredità di eroe DC ora che appare come variante di un eroe Marvel“.

Kraven – Il Cacciatore : il film ha ufficilamente ricevuto un rating R

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Si potrebbe dimenticare che Kraven – Il Cacciatore arriverà nelle sale quest’anno, dato che la Sony Pictures non lo ha commercializzato affatto dopo l’uscita di Madame Web (comprensibile), ma ci aspettiamo un nuovo trailer abbastanza presto, ora che il film ha ricevuto una classificazione ufficiale dall’MPA. Come previsto, il prossimo film di Sony “SMU” è stato classificato come R per “forte violenza sanguinosa e linguaggio“.

All’inizio di quest’anno, lo studio ha spostato il film su Kraven al 13 dicembre 2024 (dal 30 agosto 2024). Il film era già stato rimandato diverse volte, dopo essere stato inizialmente programmato per l’ottobre del 2023. La pessima performance al botteghino di Madame Web deve aver fatto preoccupare la Sony e, se Kraven dovesse fallire, potrebbe essere il chiodo finale sulla bara della SSU.

Sebbene entrambi i film di Venom e Morbius dovessero far parte dello stesso universo e includere alcuni legami con il MCU, Madame Web, Kraven – Il Cacciatore e Venom: The Last Dance sono stati definiti internamente e commercializzati come progetti “autonomi”. Di certo, il suo rating R fa quantomeno ben sperare, lasciando immaginare di poter assistere ad un progetto che non si risparmia nel mostrare la violenza per cui il personaggio è noto.

Kraven il Cacciatore
Russell Crowe in Kraven – Il cacciatore

Kraven – Il Cacciatore: tutto quello che sappiamo sul film!

Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven – Il Cacciatore si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven – Il Cacciatore e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno. Kraven – Il Cacciatore uscirà al cinema il 13 dicembre 2024 distribuito da Sony Pictures Italia e Warner Bros.

Kraven – Il Cacciatore sarà interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron) mentre assume il mantello del cattivo di Spider-Man, che è un immigrato russo di nome Sergei Kravinoff. Nel film, che viene annunciato come il prossimo capitolo dello Spider-Man Universe (SSU) di Sony, va in missione per dimostrare di essere il più grande cacciatore del mondo. Ad affiancare Taylor-Johnson nel film Marvel di Sony con classificazione R c’è Fred Hechinger (Fear Street Trilogy, The White Lotus) nei panni di Chameleon, il fratellastro di Kraven.

La candidata all’Oscar Ariana DeBose (West Side Story) nel ruolo di Calypso, la compagna dell’occasione e amante di Kraven; Russell Crowe interpreta il padre del protagonista. Anche Christopher Abbott e Alessandro Nivola sono stati scelti come cattivi principali. Kraven – Il Cacciatore è diretto dal candidato all’Oscar J. C. Chandor (A Most Violent Year) da una sceneggiatura co-scritta da Richard Wenk (The Equalizer), Matt Holloway e Art Marcum. Avi Arad e Matt Tolmach stanno producendo il progetto.

Kraven – Il Cacciatore racconta la violenta storia della nascita e del destino di uno dei villain più iconici della Marvel. Ambientato prima della sua famigerata vendetta contro Spider-Man, Aaron Taylor-Johnson interpreta il protagonista di questo film vietato ai minori di 14 anni.

The Umbrella Academy: recensione della stagione finale

The Umbrella Academy: recensione della stagione finale

Nel 1989, in un solo giorno, più di quaranta giovani donne si ritrovano inspiegabilmente incinte per dare alla luce quarantatré bambini speciali, poiché dotati di indicibili superpoteri. Quando sette di questi bambini vengono adottati da Sir Reginald Hargreeves, nasce la curiosa Umbrella Academy, un’accademia di supereroi destinati a salvare il mondo… o quasi. È così che inizia la storia di una delle serie Netflix più popolari e amate dal pubblico: The Umbrella Academy, tratto dalla serie a fumetti ideata e scritta da Gerard Way (cantante della band My Chemical Romance), illustrata da Gabriel Bá e pubblicata da Dark Horse Comics.

Dopo il debutto della prima stagione nel febbraio del 2019, l’intraprendente serie – prodotta da UCP, una divisione di Universal Studio Group per Netflix – è giunta al capolinea con la sua quarta stagione, disponibile dall’8 agosto 2024 sulla piattaforma della N rossa.

The Umbrella Academy: dove eravamo rimasti?

Proprio quando credono di aver salvato ancora una volta il mondo e di essere tornati al proprio presente, i fratelli Hargreeves si ritrovano catapultati in un universo parallelo. Qui, il loro amato e dedito padre ha allevato un nuovo gruppo di combattenti superdotati, conosciuti come la Sparrow Academy. In questa nuova squadra, il Numero 1 è il forzuto Marcus (Justin Cornwell), mentre la Numero 3 è la cupa e cieca Fei (Britne Oldford), capace di vedere il mondo attraverso gli occhi dei suoi amati corvi. Il Numero 4 è il deformato Alphonso (Jake Epstein), che può assorbire il dolore inflittogli per restituirlo ai suoi nemici. Poi c’è la dolce e pacifica Sloane (Genesis Rodriguez), che ha il potere di manipolare la gravità, e la Numero 6, Jayme (Cazzie David), in grado di indebolire i suoi avversari provocando allucinazioni con il suo sputo velenoso. Il Numero 7 è poi Christopher, un potente cubo telecinetico. Infine, il Numero 2 degli Sparrow è un volto familiare per gli Umbrella: Ben, il loro compianto fratello che in questo universo è vivo e vegeto, oltre che una sleale canaglia.

The Umbrella Academy | In foto l’attore Colm Feore nei panni di Reginald Hargreeves nell’episodio 4 (S4). Cr. Christos Kalohoridis Netflix© 2024.

Dopo un incontro tutt’altro che pacifico, i fratelli della Umbrella Academy si uniscono alla Sparrow Academy. Mentre cercano di dimostrare quale famiglia sia più degna dell’esigente ed egocentrico padre, devono collaborare per affrontare l’ennesima minaccia di fine del mondo legata al misterioso Hotel Oblivion. Tuttavia, i piani degli Hargreeves raramente vanno come previsto e, dopo un epico scontro, finiscono per far ripartire da zero ancora una volta la loro linea temporale. Al termine dell’ennesimo Big Bang da loro causato, Cinque (Aidan Gallagher), Luther (Tom Hopper), Viktor (Elliot Page), Klaus (Robert Sheehan), Lila (Ritu Arya), Diego (David Castañeda), Allison (Emmy Raver-Lampman) e Ben (Justin Hong-Kee Min) si ritrovano a dover ricostruire una nuova vita… senza poteri. Tuttavia, proprio quando sembrano essersi adattati alle loro vite da comuni mortali, il destino bussa nuovamente alla loro porta, portando con sé una nuova crisi che minaccia la fine del mondo (qui per un riassunto approfondito della Stagione 3).

La fine dell’inizio

Privati dei loro straordinari poteri, nel primo episodio della quarta stagione, ambientato sei anni dopo la conclusione della terza, ritroviamo gli Umbrella sotto nuove vesti. Viktor, silenzioso e introverso, è ora proprietario di un piccolo e frequentato bar. Luther ha intrapreso la carriera di strip-teaser spaziale; mentre Diego e Lila, dopo essersi sposati e aver messo su famiglia, sono alienati in una noiosa vita scandita dagli impegni dei tre figli piccoli. Allison ha finalmente realizzato il suo sogno di fare carriera nel mondo dello spettacolo e di vedere crescere la sua dolce Claire, ora adolescente. E Klaus, che vive nel seminterrato di Allison per gentile concessione, è diventato un sobrio e ansioso zio germofobico che, insieme a Luther, cerca vanamente di tenere unita la famiglia, o almeno ciò che ne resta. Infine, Cinque cerca di dare un senso alla sua nuova vita come dipendente della CIA, mentre frequenta un misterioso e pericoloso gruppo di sostegno.

Ma nonostante abbiano perso i loro superpoteri, il coraggio e il desiderio di combattere contro qualche spietato cattivo rimangono sentimenti costanti negli Hargreeves, come se fossero destinati per sempre a salvare e distruggere il mondo, bloccati in un ciclo punitivo infinito di vittorie e sconfitte. Tuttavia, c’è qualcosa di diverso in questa stagione: i sette fratelli, seppur con non poca titubanza, rispondono ancora una volta alla chiamata dell’universo, che chiede loro di rimettere a posto ciò che è stato lasciato in sospeso fin dall’inizio. Chi con nuovi poteri e chi con quelli vecchi (riavuti dopo aver bevuto l’ultimo barattolo di Marigold), gli Hargreeves si trovano quindi costretti a fare i conti con un destino crudele e severo, ma che si rivela essere tragicamente inevitabile. Dunque sì, è necessario salvare il mondo ancora una volta… ma a quale prezzo, ora?

Una famiglia (super) disfunzionale… come tante altre

Il sacrificio, il destino e la redenzione sono solo alcune delle tematiche affrontate nel corso della serie. Tuttavia, il tema centrale resta quello della famiglia. Gli Hargreeves, al di là dei loro straordinari poteri, sono semplicemente esseri umani fragili e complessi che cercano di essere amati e di amare, e di ricostruire quella famiglia che Sir Reginald ha loro negato. La loro lotta non è solo contro nemici minacciosi e apocalissi imminenti, ma anche e soprattutto contro le proprie insicurezze e debolezze, contro la paura profonda di non essere accettati per ciò che si è e, come se non bastasse, di restare soli.

Ciò che rende davvero gli Hargreeves capaci di entrare in sintonia con gli spettatori è il loro essere irrimediabilmente incasinati e feriti. Questo gruppo di eroi si è sempre distinto per la famiglia malridotta e disfunzionale che rappresentano, incarnando così l’esempio di tante altre famiglie nel mondo. Famiglie in cui ci sono divergenze e incomprensioni, in cui ci si ferisce e non ci si ascolta, in cui le bugie sono all’ordine del giorno e il rancore è alimentato dal silenzio, e in cui si è alla costante ricerca di uno sguardo benevolo e di approvazione.

A differenza di molte altre rappresentazioni di supereroi, quindi gli Hargreeves non sono perfetti né infallibili. Al contrario, la loro unicità e autenticità nascono dalle profonde cicatrici emotive, scaturite da un male comune: la figura paterna di Sir Reginald Hargreeves, un genitore autoritario e distante, che tratta i suoi figli più come strumenti e burattini da manipolare che come individui bisognosi di affetto e amore. Questa rappresentazione realistica e complessa della famiglia è uno dei motivi principali per cui la serie riesce a coinvolgere ed emozionare il pubblico: gli spettatori vedono riflessi nei personaggi non solo le lotte eroiche, ma anche le dinamiche familiari quotidiane, rendendo The Umbrella Academy una storia fantastica di supereroi profondamente umana e paradossalmente sincera.

The Umbrella Academy | In foto (da sinistra a destra) gli attori Elliot Page, Emmy Raver-Lampman, Aidan Gallagher, Robert Sheehan, David Castañeda, Justin H. Min e Ritu Arya nell’episodio 06 (S4). Cr. Courtesy of Netflix© 2024.

“Ci sono finali felici e altri necessari”

The Umbrella Academy non è esente da difetti: molti eventi risultano caotici e confusi, e in alcune occasioni la trama appare guidata da una logica stravagante e priva di senso. Diverse sotto-trame rimangono aperte e non vengono adeguatamente risolte nei sei episodi spesso frenetici della quarta stagione. Inoltre, i personaggi, ad eccezione di Viktor e, sotto alcuni aspetti, Klaus, sembrano mancare di un vero arco di evoluzione nel corso delle stagioni. Dal primo all’ultimo episodio, le loro intenzioni di crescita e il desiderio di cambiamento sembrano sempre soccombere alla loro incapacità di perdonare, voltare pagina e guardare davvero avanti. Tuttavia, il tragicomico e bizzarro show di Netflix riesce a farsi amare e, soprattutto, a far affezionare terribilmente il pubblico a questa sgangherata e adorabile famiglia nata per caso (e per errore).

Infine, chi li ha davvero amati spererà con tutto il cuore di rivederli un’ultima volta, negli ultimissimi minuti dell’episodio 6, magari felici, in quel grande e rigoglioso giardino. Ma non siate troppo tristi se questo non dovesse accadere: come tutti i più grandi eroi, gli Hargreeves hanno sacrificato se stessi per salvare il mondo intero, compiendo il più grande atto d’amore e regalando al pubblico il degno finale di uno show che merita senza alcun dubbio di “esistere”, nonostante tutto.

Army of the Dead: Netflix avrebbe cancellato tutti i progetti spin-off di Zack Snyder

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Sembra che Netflix stia rivalutando l’accordo con Zack Snyder: è infatti emersa la notizia che lo streamer sta interrompendo i lavori su qualsiasi progetto spinoff di Army of the Dead. La notizia arriva per gentile concessione di What’s On Netflix [via The Wrap]. Nel 2021, Snyder ha firmato un accordo di prima visione con Netflix, che ha portato a diversi progetti, tra cui Army of the Dead del 2021, il suo prequel Army of Thieves, Rebel Moon – Part 1: Figlia del fuoco e Rebel Moon – Part 2: La sfregiatrice. A seguire, l’imminente serie animata sulla mitologia norrena, Twilight of the Gods.

Ma tornando al franchise di Army of the Dead, Snyder aveva chiaramente grandi progetti per l’IP, che ha avuto un grande successo durante la pandemia COVID-19, in cui molti americani sono stati costretti a rimanere in casa. All’epoca, il film sugli zombie debuttò con numeri impressionanti, entrando nella top 10 dei film originali Netflix più visti. Il film si concludeva con un chiaro segnale che c’era ancora una storia da raccontare, poiché sembrava inevitabile che l’epidemia zombie si sarebbe estesa oltre i confini di Las Vegas. Con un po’ di ritardo, è stato confermato lo sviluppo di un film sequel, intitolato Planet of the Dead, e di un prequel anime/animato, intitolato Army of the Dead: Lost Vegas.

Nel 2023, Snyder ha confermato che quest’ultimo era morto, nonostante tutte le registrazioni vocali e le animazioni fossero state completate. Snyder ha dichiarato: “Abbiamo realizzato tutte le sceneggiature e le animazioni, e tutte le voci sono state registrate. Quindi si poteva guardare, anche nella sua folle forma animata – si poteva guardare l’intera serie”. Ora sembra che anche il lavoro su Planet of the Dead sia stato interrotto. “Siamo molto ambiziosi in tutto“, ha dichiarato Snyder a The Wrap.

Army of the Dead recensione

I film a grande budget di Snyder, Rebel Moon, e i loro tagli estesi sono stati universalmente derisi dai fan e dalla critica. Questo ha probabilmente portato Netflix a rivalutare l’accordo complessivo con Snyder. Snyder potrebbe anche voler rivalutare l’accordo, visto che è impegnato a produrre e potenzialmente dirigere una serie televisiva prequel di 300 per la Warner Bros. Tuttavia, ha anche recentemente rivelato che vuole che il suo prossimo progetto dopo Twilight of the Gods sia un piccolo film, senza VFX.

Army of the Dead: la trama, i prequel e i sequel

Il film segue le vicende di una squadra di scassinatori che svolgono una rapina in un casinò di Las Vegas mentre la città è invasa da orde di zombie. Il film, prodotto e distribuito da Netflix, è diretto da Zack Snyder. Nel cast rientrano Dave Bautista, Ella Purnell, Omari Hardwick, Ana de la Reguera, Theo Rossi, Matthias Schweighöfer. Il film ha dato il via ad una storia tentacolare: Netflix ha in progetto almeno 2 sequel, un prequel (Army of Thieves, disponibile su Netflix da venerdì 29 ottobre), 3 spin-off e il prequel animato Army of the Dead: Lost Vegas, in arrivo nella primavera del 2022.

Godzilla: trama, cast e curiosità sul film con Aaron Taylor-Johnson

Considerato uno dei mostri cinematografici per eccellenza, Godzilla ha fatto la sua prima comparsa al cinema nel 1954, e da quel momento una lunga serie di film a lui dedicati gli hanno permesso di acquisire fama mondiale. Inevitabile dunque che anche l’industria hollywoodiana si interessasse al personaggio, acquisendone i diritti per un film. Dopo il poco apprezzato lungometraggio del 1998 diretto da Roland Emmerich (qui la recensione), il più celebre e forte dei kaiju è tornato al cinema nel 2014 per la regia di Gareth Edwards (qui la recensione), il quale aveva già raccontato di grandi mostri nella sua opera prima Monsters.

Il nuovo film su Godzilla si configura come un’opera più fedele allo spirito originario della mitologia cinematografica basata sul personaggio. Allo stesso tempo, però, si decise di aggiornare il tutto affinché tanto la storia quanto Godzilla potessero risultare aderenti al mondo contemporaneo e ai suoi temi primari. Il nuovo film, dunque, propone la gigantesca creatura come l’incarnazione della forza della Natura, la quale è minacciata dall’operato dell’uomo. Godzilla non è però né un villain, né un eroe, bensì un antieroe che opera per proprio conto, con la salvaguardia del proprio pianeta e del suo ecosistema come obiettivo primario.

Godzilla è però anche il primo capitolo della serie MonsterVerse, un universo cinematografico dedicato a queste mastodontiche creature, poi arricchitosi con i film Kong: Skull Island, Godzilla II – King of the Monsters e Godzilla vs. Kong. Per tutti gli amanti del genere, si tratta dunque di un titolo imperdibile dedicato all’iconico personaggio. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al design di Godzilla. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Godzilla cast
Elizabeth Olsen e Carson Bolde in Godzilla. Foto di Courtesy of Warner Bros. Picture – © 2014 Legendary Pictures Funding, LLC and Warner Bros. Entertainment Inc.

La trama del film

Le vicende del film hanno inizio nel 1954, quando durante una serie di test nucleari nell’Oceano Pacifico viene avvistata una gigantesca creatura anfibia, a lungo ritenuta solo un mito ma ora mostratasi in tutta la sua possenza. Ogni arma risulta inefficace contro il mostro rinominato Godzilla. Per questo motivo nasce la M.O.N.A.R.C.H., un associazione con il compito di monitorare la creatura e tenere il mondo all’oscuro della sua esistenza. Per decenni Godzilla viene dunque mantenuto quieto, fino a quando il ritrovamento di due enormi crisalidi non svelano la presenza di altre gigantesche creature. Il risveglio di entrambe non fa che richiamare all’attenzione Godzilla, fornendo i pressuposti per uno scontro di dimensioni epiche.

Il cast del film e il design di Godzilla

Oltre che di mostri, il film vanta anche la presenza di diversi personaggi umani di rilievo, molti dei quali interpretati da attori particolarmente noti. Protagonista tra questi è il tenente Ford Brody, interpretato da Aaron Taylor-Johnson. Egli, divenuto celebre grazie ai film Kick-Ass Le belve, è sempre stato la prima scelta del regista per il ruolo. Per prepararsi al ruolo del soldato, egli si è cimentato in vere esercitazioni, al fine di sviluppare rigore e il fisico adeguato. L’attrice Elizabeth Olsen è invece Elle Brody, moglie di Ford. Un anno dopo Godzilla i due attori avrebbero nuovamente recitato insieme nei panni dei fratelli Pietro e Wanda Maximoff in Avengers: Age of Ultron. In Godzilla vi sono poi Sally Hawkins nel ruolo della dottoressa Vivienne Graham e David Strathairn in quello dell’ammiraglio William Stenz.

Godzilla design
Foto di Courtesy of Warner Bros. Picture – © 2014 Legendary Pictures Funding, LLC and Warner Bros. Entertainment Inc.

Nei panni dello scienziato Joe Brody, padre di Ford, vi è il pluripremiato attore Bryan Cranston. Egli ha accetto di partecipare al film essendo rimasto colpito dalla grande attenzione riposta anche nei personaggi umani, solitamente poco approfonditi in film di questo genere. La premio Oscar Juliette Binoche è invece Sandra Brody, moglie di Joe. Per chiederle di partecipare al film, Edwards scrisse all’attrice una sentita lettera e la Binoche accettò anche per far piacere al figlio, fan di Godzilla. Il celebre attore giapponese Ken Watanabe compare nei panni del dr. Ishirō Serizawa. Egli era inizialmente contrario a partecipare, temendo che sarebbe stato il classico film su Godzilla, ma si convinse del contrario dopo aver incontrato il regista.

 

Nel dar vita Godzilla, si badò bene di non commettere gli stessi errori estetici fatti per il film del 1998. Qui il personaggio torna dunque ad avere un aspetto molto più simile a quello degli originali film giapponesi, proprio come concepito dallo studios cinematografico Toho. Vi sono però alcune differenze. La creatura è stata infatti resa ancor più grande, con un altezza che oscilla tra i 100 e i 180 metri e un peso di oltre 70 mila tonnellate. Il corpo di Godzilla è poi ricoperto da scaglie e cicatrici. Come la controparte nippoca, invece, anche la nuova creatura emette il raggio atomico e le sue scaglie dorsli si illuminano durante tale atto. Prima di passare agli effetti speciali, il personaggio è stato costruito tramite motion capture, con i movimenti affidati all’attore T. J. Storm.

Il trailer di Godzilla e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Godzilla è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 agosto alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

Fonte: IMDb

Splash – Una sirena a Manhattan: dal cast al sequel, tutte le curiosità sul film

Nel corso della sua carriera il premio Oscar Ron Howard si è cimentato nella regia di film di genere continuamente diverso. Dal sentimentale Cuori ribelli al dramma spaziale Apollo 13, dal biografico A Beautiful Mind al thriller Il codice Da Vinci, dal western The Missing al fantascientifico Solo: A Star Wars Story. Nella sua filmografia si possono però ritrovare anche opere di genere commedia fantasy con elementi da film sentimentale, tra cui spicca in particolare Splash – Una sirena a Manhattan, da lui realizzato nel 1984.

Prima che venisse realizzato, il produttore Brian Grazer, storico collaboratore di Howard, aveva proposto il film a numerosi studios, ma era stato ripetutamente rifiutato fino a quando la Walt Disney Productions accettò di produrlo. La chiave del successo della proposta fu che Grazer cambiò la descrizione della premessa, passando dall’idea di una sirena che si adatta alla vita a New York a quella di una storia d’amore di un uomo comune che incontra una sirena a New York. La storia venne apprezzata a tal punto da ricevere poi la candidatura al Premio Oscar come Miglior sceneggiatura originale.

Per gli appassionati del genere, si tratta dunque di un cult da recuperare assolutamente qualora non lo si sia già visto, capace di regalare emozioni e risate. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Splash – Una sirena a Manhattan. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Splash - Una sirena a Manhattan trama
Daryl Hannah in Splash – Una sirena a Manhattan. © 1984 – Touchstone Pictures. All rights reserved.

La trama di Splash – Una sirena a Manhattan

Il film racconta la storia di un amore speciale tra una sirena e un giovane ragazzo. Tutto ha inizio a Capo Cod, dove un ragazzino si butta in acqua da una barca: nel mare incontra una piccola sirenetta che sta nuotando. Quando si risveglia scopre di essere stato salvato da un marinaio e riportato a bordo. Passano vent’anni e Allen, un ragazzo che vende frutta e verdura ai mercati generali di Manhattan col fratello Freddie, è triste perché la sua fidanzata lo ha mollato. Così arriva a Capo Cod e, cadendo da una barca, finisce in mare, rischiando di annegare.

Viene portato in salvo a riva da una bella sirena, oggetto delle ricerche di uno strano scienziato, il dottor Walter Kornbluth. Da quel momento, la creatura decide di seguire il giovane in città, dove in breve i due si innamorano. La sirena, però, custodisce un terribile segreto che non può rivelargli e, non appena la luna sarà piena, dovrà obbligatoriamente ripartire. A complicare ulteriormente le cose ci pensa lo scienziato che, riconoscendo la foto della creatura marina sul giornale, decide di raggiungerla per svelare a tutti la sua vera identità.

Il cast del film

Per il ruolo di Allen Bauer si pensò ad attori come Bill Murray e John Travolta, ma il ruolo venne alla fine affidato al meno conosciuto Tom Hanks, ritenuto più adatto ad interpretare un uomo qualunque. Hanks ha in seguito rivelato di aver avuto difficoltà nelle scene sott’acqua, poiché in quanto fumatore non riusciva a trattenere il fiato troppo a lungo. Nel ruolo di suo fratello Freddie Bauer vi è invece l’attore John Candy, mentre lo scienziato Walter Kornbluth è interpretato da Eugene Levy, celebre per aver poi interpretato il padre del protagonista di American Pie.

Per il ruolo della sirena Madison, invece, vennero prese in considerazione le attrici Michelle Pfeiffer, Diane Lane e Sharon Stone, ma il ruolo venne infine affidato a Daryl Hannah. La coda da sirena da lei indossata era perfettamente funzionante e le permetteva di nuotare così velocemente che era difficile tenere il passo con lei. Tuttavia, la coda del film, eccezionalmente dettagliata, era molto difficile da rimuovere e così l’attrice la dovette spesso tenere anche durante le pause, cosa che la costringeva a restare nella vasca e a farsi portare il pranzo lì dai suoi colleghi.

Splash - Una sirena a Manhattan Tom Hanks
Tom Hanks in Splash – Una sirena a Manhattan. © 1984 – Touchstone Pictures. All rights reserved.

Il sequel e il remake del film

Dato il successo del film, nel 1988 è stato realizzato un sequel per la televisione intitolato Splash, Too, diretto da Greg Antonacci. Pur presentando gli stessi personaggi del film di Howard, ponendosi dunque a tutti gli effetti come un suo seguito diretto, nessuno degli attori originali del cast tornò ad interpretare il proprio ruolo. Questo sequel, inoltre, contraddice la rivelazione finale del primo film secondo cui se Allen va a vivere nel mare, non può più tornare. Nel giugno 2016, il produttore Brian Grazer ha invece annunciato di essere al lavoro su un remake dell’originale Splash – Una sirena a Manhattan.

Come da lui rivelato, questa nuova versione verrebbe raccontata dal punto di vista della creatura marina, più in linea con le prime bozze del film originale. Stando a quanto inizialmente riportato, gli attori Jillian Bell e Channing Tatum avrebbero interpretato rispettivamente una donna umana e un tritone, ma di ciò ad oggi non vi è una conferma ufficiale. Nel febbraio 2023, è stato poi riferito che Sarah Rothschild scriverà la sceneggiatura, ma da quel momento non si sono avuti altri dettagli riguardo a questo progetto.

Il trailer di Splash – Una sirena a Manhattan e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Splash – Una sirena a Manhattan grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Disney+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 agosto alle ore 21:30 sul canale Rai 1.

Bull: la spiegazione del finale del film

Bull: la spiegazione del finale del film

Presentato al Torino Film Festival, il film Bull – un thriller di produzione britannica diretto da Paul Andrew Williams arriva finalmente sugli schermi italiani per offrire al grande pubblico un insolito revenge movie. Simile nelle dinamiche a film recenti di questa tipologia come John Wick o Io sono vendetta, ma nel quale si ripropongono anche una serie di elementi che lo rendono simile ad un cult come Il corvo. “Girare Bull è stata un’esperienza fantastica e un’opportunità di lavorare con attori che ho sempre ammirato e con persone che ora posso considerare amici”, ha dichiarato il regista.

“Abbiamo girato in un luna park e ho visto attori sentirsi male dopo ogni ciack per quanto le giostre andavano veloci. Ho usato una cinepresa Phantom ad alta velocità, girando più di cento frame al secondo (chi ha detto che questo è un progetto a low budget?). Ho provato la gioia di essere coraggioso, di girare con uno stile d’assalto. Che bello! Ho avuto anche la fortuna di poter scrivere la sceneggiatura; quindi, di vedere sullo schermo ciò che avevo nella testa, pronto per essere donato al pubblico”.

Per chi è dunque in cerca di un revenge movie diverso da quelli visti negli ultimi anni, questo è il titolo che fa al proprio caso. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Bull. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Bull cast

La trama e il cast di Bull

Protagonista del film è Bull, un ex scagnozzo di una banda criminale, che torna dopo dieci anni di assenza con un’unica missione: vendicarsi di quelli che lo hanno tradito. Tra questi, l’ex suocero Norm, capo della banda, che ha orchestrato la cosa. Bull inizia così una brutale caccia all’uomo, eliminando i suoi ex compagni uno per uno, mentre cerca disperatamente di ritrovare suo figlio perduto. Mentre il confronto finale con Norm si avvicina, Bull deve però anche affrontare i fantasmi del passato e le conseguenze delle sue azioni, in una spirale di violenza e redenzione che mette in gioco la sua anima e il suo futuro.

Ad interpretare Bull vi è l’attore Neil Maskell, mentre il suocero Norm è interpretato da David Hayman. L’attrice Lois Brabin-Platt interpreta Gemma, mentre Henry Charles ricopre il ruolo di Aiden. Completano il cast David Nellist nel ruolo di Clive, Kevin Harvey in quello di Gary, Jason Milligan in quello di Marco e Ajay Chhabra nel ruolo di Mike. L’attrice Tamzin Outhwaite è invece Sharon.

Bull trama film

La spiegazione del finale di Bull

Nel finale del film, Bull tortura sia Norm che Gemma per ottenere la posizione del figlio. La ragazza, però, gli rivela che Aiden, dopo essere stato costretto a vedere il padre bruciato vivo e ucciso, è diventato anche lui un eroinomane. Furioso, Bull uccide i due e si reca quindi in una zona malfamata della città, dove trova finalmente Aiden, strafatto di eroina, addormentato sotto un ponte. Porta il figlio in una chiesa dove passano la notte. Il mattino seguente la vicaria trova Aiden addormentato sotto l’altare. Accorre in suo aiuto, ma alla vista di Bull viene colta da un improvviso attacco di terrore.

Chiede di sapere come osi entrare in una casa di Dio. Quando si gira, i suoi occhi sono neri. Attraverso brevi flashback, si scopre che i suoi occhi sono stati in realtà neri per tutta la storia. Implora il vicario di salvare suo figlio e lascia Aiden e il vicario con i soldi presi dallo spacciatore di eroina. In seguito, Bull torna nel campo in cui era stato sepolto all’inizio del film. Si scopre allora che Bull è veramente morto quella notte, ed è fortemente implicito che ha fatto un patto con il diavolo per tornare, vendicarsi e salvare suo figlio.

Il trailer di Bull e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Bull grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Blade non è nell’elenco delle uscite Marvel del 2025. Wesley Snipes coinvolto nel film?

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Appena la scorsa settimana, i Marvel Studios hanno modificato la loro pianificazione delle uscite, con la rimozione un film senza titolo del 24 luglio 2026 dalla sua lista. Ma sorprendentemente, la data di uscita di Blade, il film che sembra avere più incertezza attorno a sé, è rimasto invariato.

Eppure oggi, nella dichiarazione sugli utili del terzo trimestre dell’anno fiscale 2024 del CEO della Disney Bob Iger, il dirigente ha indicato una serie di prossimi progetti Marvel come motivo per cui gli investitori si sentono ottimisti riguardo alle prossime prestazioni fiscali della società e ha elencato tutti i progetti Marvel del 2025, tranne uno.

Blade scartato dall’uscita del 2026

Una dichiarazione congiunta di Iger e del direttore finanziario della Disney Hugh Johnston recita: “Guardando alla nostra prossima lista cinematografica, siamo entusiasti di offrire al pubblico una serie di titoli che espandono i nostri franchise popolari e danno vita a queste storie in nuovi modi fantasiosi. Più avanti nel corso dell’anno, avremo l’attesissima uscita di Oceania 2, così come Mufasa: Il re leone“.

La dichiarazione continua: “Nel 2025, la nostra lista di film rimarrà altrettanto solida, con Captain America: Brave New World, Thunderbolts*, The Fantastic Four: First Steps, Zootropolis 2 e Avatar 3. E nel 2026, non vediamo l’ora di vedere Avengers: Doomsday, un nuovo film di Star Wars con il Mandaloriano e Grogu, e Toy Story 5, il primo film di Toy Story dal 2019″. Come si può vedere, ogni uscita del 2025 dell’MCU viene menzionata da Iger e Johnston, tranne Blade.

Wesley Snipes farà parte del progetto?

Il reboot del film sui supereroi e i vampiri ideato da Wesley Snipes è stato annunciato per la prima volta nel 2019 al Comic-Con di San Diego, quando Mahershala Ali è salito sul palco alla fine della presentazione dello studio nella Hall H. Da allora, il progetto ha perso due registi e ha subito quattro riscritture della sceneggiatura. Ali è ancora in lizza per il ruolo principale, ma Delroy Lindo e Aaron Pierre se ne sono andati. Mia Goth dovrebbe ancora apparire e, a quanto si dice, interpreterà Lillith, un’antica vampira che ha bisogno del sangue del “daywalker” per qualche scopo nefasto. Ma invece di prendere di mira Blade, sta prendendo di mira sua figlia.

Le prime bozze del film vedevano il progetto ambientato negli anni ’20, ma ora diverse riscritture hanno ambientato il film ai giorni nostri. Blade era stato originariamente concepito come un film di Fase 5, ma a causa dei suddetti problemi di sceneggiatura e dello sciopero del 2023 della WGA e del SAG-AFTRA, il film è stato posticipato al 7 novembre 2025, rendendolo un’uscita di Fase 6.

Non possiamo però non prendere in considerazione quello che sta avvenendo nei cinema in questi giorni. Il ritorno di Wesley Snipes nei panni di Blade in Deadpool & Wolverine sta fomentando il pubblico, soprattutto perché il personaggio afferma, nel film, che “C’è stato solo un Blade e ci sarà sempre un solo Blade”. Come reazione alla battutaDeadpool di Ryan Reynolds guarda quindi consapevolmente in macchina, sottolineando la difficile produzione del nuovo film. Da allora Reynolds ha continuato a fare campagna affinché Blade di Snipes meriti il ​​suo addio alla Logan. Su Instagram, ha scritto: “Non esisterebbe un Fox Marvel Universe o MCU senza che Blade abbia creato prima un mercato. Lui è il papà della Marvel. Per favore, condividete per un addio alla Logan”.

È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

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È colpa tua? trailer del film dal 27 dicembre su Prime Video

Prime Video annuncia che il film Original spagnolo È colpa tua? sarà disponibile in esclusiva mondiale il 27 dicembre, dopo il successo di È colpa mia?, che ha debuttato su Prime Video l’anno scorso e che ha ottenuto un successo senza precedenti a livello mondiale. La piattaforma ha svelato anche il trailer del film.

Il film, basato sulla trilogia di best-seller Culpables di Mercedes Ron, si è classificato nella top 10 dei titoli più visti in oltre 190 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Australia, India, Argentina e Francia. Il sequel È colpa tua??, di cui oggi sono state rilasciate anche le prime immagini ufficiali, punta a raggiungere lo stesso risultato del film precedente e dal prossimo dicembre sarà disponibile su Prime Video in oltre 240 Paesi e territori nel mondo.

È colpa tua? le foto del secondo capitolo ispirato alla trilogia di best-seller Culpables

È colpa tua? vede nuovamente Nicole Wallace (Skam Spagna, Parot) e Gabriel Guevara (Domani è oggi – Tomorrow is Today, Hit) nei rispettivi ruoli di Noah e Nick. Nel cast torneranno anche Marta Hazas (Quando meno te lo aspettiDías mejores, Piccole Coincidenze), Iván Sánchez (Bosé, Hospital Central), Victor Varona (Cielo Grande, Dani Who?) e Eva Ruiz. Inoltre, si uniscono al cast nel sequel anche Goya Toledo (Amores perros, Veneno) nel ruolo di Anabel, Gabriela Andrada (Los protegidos A.D.N, Gli eredi della terra) come Sofía, Álex Béjar (Élite, Al fondo hay sitio), nei panni di Briar, Javier Morgade (Desaparecidos, Delfines de plata) nel ruolo di Michael, Felipe Londoño(Entrevías, Profilo falso – Faje profile) nei panni di Luca e Fran Morcillo (La casa di carta, Ballo ballo) come Simón.

È colpa tua?L’amore tra Noah e Nick sembra essere indissolubile, nonostante i tentativi da parte dei genitori di separarli. Ma il lavoro di Nick e l’inizio dell’università per Noah aprono le loro vite a nuove relazioni. La comparsa di un’ex fidanzata in cerca di vendetta e le intenzioni poco chiare della madre di Nick scuoteranno le fondamenta non solo del loro rapporto, ma della stessa famiglia Leister. Quando così tante persone fanno di tutto per distruggere una relazione, può davvero andare a finire bene?

È colpa tua? è diretto da Domingo González (È colpa mia?, The Bar), che torna anche in veste di sceneggiatore insieme a Sofía Cuenca. Il film sarà prodotto da Pokeepsie Films (Banijay Iberia) (Veneciafrenia, 30 Coins – Trenta denari, The Bar), con Álex de la Iglesia e Carolina Bang nel ruolo di produttori.

Attack on Titan: i Maneskin diventano giganti nell’illustrazione di Hajime Isayama

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Hajime Isayama, fumettista giapponese autore del manga Attack on Titan, ha realizzato una illustrazione che mostra il quartetto musicale italiano dei Maneskin nei panni dei suoi enormi protagonisti.

Damiano David (voce), Victoria De Angelis (basso), Thomas Raggi (chitarra) e Ethan Torchio (batteria) si esibiranno a metà agosto in Giappone, al Summer Sonic a Tokyo e per l’occasione sono riusciti a raggiungere un altro tassello alla loro sfolgorante carriera che li ha portati, negli ultimi anni, a fare il giro del mondo. Hajime Isayama li ha ritratti in forma di giganti!

Non è un caso però che la band sia stata associata al famoso franchise di manga e anime. La voce del gruppo, Damiano David, è un grande fan di Attack on Titan e ha persino un tatuaggio che raffigura Eren Yeager sul braccio destro. Su crunchyroll potete ammirare il disegno che fa da manifesto alle due date dei Maneskin in Giappone.

Nel 2018 arrivò la notizia che era in sviluppo un film di Attack on Titan con Andy Muschietti alla regia, ma non abbiamo notizie del progetto da allora.

Avengers: The Kang Dynasty, tutto quello che sappiamo sul film che non vedremo mai

Avengers: The Kang Dynasty doveva essere uno dei momenti più importanti della Fase 6 del MCU. Quando i Marvel Studios hanno introdotto Colui che Rimane in Loki, sembrava che l’MCU stesse per accogliere un cattivo ancora più grande di Thanos. Tuttavia, lo studio ha fatto un passo falso aggiungendo la sua variante più nota, Kang il Conquistatore, in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. Nel film, Kang viene sonoramente sconfitto dagli eroi del titolo. A peggiorare le cose, Jonathan Majors è stato licenziato dopo essere stato riconosciuto colpevole in un processo per violenza domestica ampiamente discusso.

Da allora i Marvel Studios hanno deciso di voltare pagina e allontanarsi da Kang; ma qualcosa era stato già rivelato del film e quindi da Iron Man malvagio al passato del protagonista, ecco tutto quello sappiamo sul film che non vedremo mai.

Dettagli iniziali della trama di Avengers: The Kang Dynasty

Jonathan-Majors-Loki-Colui-Che-RimaneLe prime fughe di notizie sulla trama di The Kang Dynasty suggerivano che avremmo incontrato una versione molto più giovane di Colui che Rimane visto in Loki nei panni dello scienziato Nathaniel Richards. Il piano era che unisse le forze con gli Avengers per affrontare Kang e le sue numerose varianti.

Non sorprende che il Consiglio dei Kang avrebbe sconfitto gli Avengers, spingendo gli eroi rimasti ad attraversare il Multiverso in Avengers: Secret Wars per assemblare una squadra di pezzi grossi. Personaggi dei franchise di X-Men e Fantastic Four, insieme ad attori come Hugh Jackman, Andrew Garfield e Tobey Maguire erano destinati a essere tra quelli arruolati.

Scommetteremmo che Nathaniel si sarebbe rivoltato contro la squadra a un certo punto, anche se questa bozza della trama non alludeva al suo destino finale. Forse avrebbe creato una nuova linea temporale sacra, lasciando i personaggi dell’MCU in un altro loop che avrebbe riavviato gradualmente l’MCU? In ogni caso, Kang sarebbe dovuto rimanere in prima linea (da qui il titolo) e non c’era alcuna menzione del Dottor Doom.

Il team creativo originale di Avengers: The Kang Dynasty

Poco dopo l’annuncio di Avengers: The Kang Dynasty, il regista di Shang-Chi e La Leggenda dei Dieci Anelli Destin Daniel Cretton è stato assunto per occuparsi del film. La risposta dei fan è stata positiva, in particolare perché aveva guidato Shang-Chi verso un così grande successo negli ultimi mesi della pandemia. Con le teorie dei fan sul fatto che i Dieci Anelli fossero collegati a Kang, presto hanno iniziato a circolare voci su quanto il supereroe di Simu Liu sarebbe stato cruciale per l’MCU.

Jeff Loveness, nel frattempo, è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiatura dopo aver introdotto Kang il Conquistatore in Ant-Man and the Wasp: Quantumania. I Marvel Studios sono rimasti sorpresi dalla risposta negativa della critica e dei fan al film e, diversi mesi dopo, Loveness è stato ritirato dal progetto e sostituito da Michael Waldron, sceneggiatore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

Era già stato incaricato di scrivere Avengers: Secret Wars, ma non è mai stato una scelta particolarmente popolare tra i fan e, all’inizio di quest’anno, abbiamo sentito che anche lui era stato rimosso dai film. E così è finita l’apparente storia d’amore di Kevin Feige con i creativi di Rick and Morty.

“Chiudere una saga” con Avengers: The Kang Dynasty

Comuberbatch-Doctor-Strange-nel-multiverso-della-folliaSecondo Feige, l’idea era che Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, e questo quando entrambi sarebbero dovuti uscire nello stesso anno, avrebbero portato a termine la saga del multiverso.

All’epoca, i Marvel Studios stavano ancora rilasciando una quantità folle di contenuti nei panorami cinematografici e in streaming, il che significava che avremmo corso verso il traguardo entro il 2025. “Dopo l’esperienza creativa che abbiamo avuto con Infinity War ed Endgame, sembrava che si trattasse di concludere una saga”, ha spiegato Feige nel 2022. “Salvare i film di Avengers consecutivi per il completamento di una saga”.

“Molti dei nostri film ora – Multiverso della Follia e quello che stai per vedere in [Ant-Man and the Wasp: Quantumania], sono tutti grandi film di squadra che introducono grandi parti della mitologia”, ha aggiunto. “I film di ‘Avengers’ dovrebbero davvero essere il coronamento di una saga”. Sembra ancora che questo sia il piano, anche se con un anno tra Doomsday e Secret Wars, si dice che dedicheremo un po’ di tempo in più a “Battleworld”.

Iron Man ritorna… Come un cattivo

Iron ManMentre la produzione di The Kang Dynasty continuava, iniziarono a emergere altri dettagli della trama. Con Waldron in controllo totale sia di quello che di Secret Wars, sembrava che legare la storia al sequel di Doctor Strange diventasse una priorità più grande. Terra-616 avrebbe dovuto affrontare un’incursione con Terra-838, la casa degli Illuminati. Un membro del team mai visto prima sarebbe arrivato nell’MCU per cercare di vendicare i suoi alleati caduti: una variante di Iron Man e il creatore dei droni Ultron che abbiamo visto nel quartier generale del gruppo. Oh, e Robert Downey Jr. sarebbe probabilmente tornato per interpretarlo!

Abbiamo anche iniziato a sentire che The Beyonder sarebbe stato introdotto come una variante di Kang, forse con il Conquistatore di Ant-Man and the Wasp: Quantumania che tornava con poteri che presumibilmente aveva ottenuto dal nucleo di potere della sua sedia del tempo. Ciò potrebbe spiegare le voci secondo cui i Marvel Studios stavano per uccidere Scott Lang, Hank Pym o Janet Van Dyne in The Kang Dynasty. Il finale di Quantumania con Scott preoccupato per le sue azioni è stato aggiunto nelle riprese aggiuntive ed è chiaramente qualcosa che la Marvel intendeva approfondire.

Il passato di Kang

Loki ha rivelato che Colui che Rimane era il Kang che ha vinto la Guerra del Multiversale dopo aver capito come sconfiggere le sue Varianti. Successivamente ha creato una singola “linea temporale sacra” e, essendosi stancato di sorvegliarla, ha pianificato che Loki prendesse il suo posto. Abbiamo poi incontrato il Kang di Terra-616, Victor Timely, anche se alla fine è stato reso innocuo. Non è chiaro se lui e Colui che Rimane fossero la stessa persona di diversi punti nel tempo, in particolare perché i Marvel Studios non sono riusciti a distinguere realmente tra viaggio nel tempo e “Multiverso”.

Loveness, tuttavia, aveva pianificato di immergersi profondamente nella storia di Kang e finalmente rispondere a tutte quelle domande persistenti. “Un sacco di cose [sono state cancellate]”, ha detto durante la promozione di Quantumania. “Una in particolare, c’è un po’ più di retroscena su Kang che penso sarà meglio mostrare in ‘Avengers’. Dove sta andando, dove è stato, tutto quel genere di cose”. Una folle voce ha persino posizionato Kang come un eroe che avrebbe cercato di salvare il Multiverso dal Dottor Strange che, dopo aver attraversato il Multiverso, aveva causato una serie di Incursioni. Sembrava un film strano, molto movimentato (e molto disordinato).

I personaggi più importanti del film

Spider-ManPer molto tempo, abbiamo sentito che l’idea era che Spider-Man fosse il personaggio principale di Avengers: The Kang Dynasty. Ora, mentre ci dirigiamo verso Avengers: Doomsday, non c’è ancora traccia di Spider-Man 4 e sembra che l’attenzione potrebbe spostarsi dal lanciatore di ragnatele. Loveness presumibilmente aveva la maggior parte dei protagonisti della Multiverse Saga (tranne Thor, per qualche motivo) che combattevano le Varianti di Kang sulla Terra. Nonostante la presenza di quel cattivo, la storia è stata descritta come ampiamente fondata su elementi Multiversali a tutto tondo.

Si pensava che la visione di Waldron fosse simile ma ponesse maggiore enfasi sul Multiverso prima di dare agli eroi della realtà alternativa un ruolo molto più importante in Avengers: Secret Wars. Per quanto riguarda i protagonisti, abbiamo sentito che sarebbero stati Captain America (Sam Wilson), Spider-Man, Moon Knight, Hulk e She-Hulk. A un certo punto, è stato persino riferito che l’idea era di fare una Kaguya con Kang; è un riferimento a Naruto e a un personaggio di nome Madara che è stato presentato come una seria minaccia e un grande cattivo. Tuttavia, Kaguya ha ucciso Madara senza tante cerimonie, dimostrando che non era la minaccia che tutti pensavano, ed è stato invece stabilito come il vero cattivo. Invece di Beyonder, forse Doom è ora il “Kaguya” in questo scenario?

L’ultimo aggiornamento della trama

Kang il ConquistatoreLa trama più aggiornata, come previsto, sembra prendere in prestito elementi dagli altri dettagli elencati qui e aggiunge alcuni nuovi al mix per un film che, almeno a prima vista, aveva il potenziale per essere piuttosto buono. La premessa era che la TVA avrebbe radunato gli Esseri Ancora da tutto il Multiverso perché, data la loro importanza per le realtà da cui provengono, c’è una buona probabilità che fossero gli unici abbastanza potenti (e degni) da sconfiggere il Consiglio dei Kang. Spider-Man era l’ancora di Terra-616, mentre le sue fantastiche e amichevoli varianti di quartiere erano le ancore delle loro realtà.

Avengers: The Kang Dynasty doveva effettivamente essere in scala più piccolo di Secret Wars, con questa squadra di eroi multiversali che alla fine non riusciva a sconfiggere il grande cattivo che viaggiava nel tempo. Con ciò, il Multiverso crolla, lasciando agli Avengers dell’MCU e a un sacco di varianti il ​​compito di riunirsi e combattere il Kang definitivo su Battleworld. Immaginavamo che Doomsday e Secret Wars avrebbero seguito un percorso simile, con il Dottor Doom al posto di Kang. Quei film hanno team creativi migliori, ma è difficile scrollarsi di dosso la sensazione che ci stiamo perdendo qualcosa non vedendo la storia di Kang seguire il suo corso come previsto.

Channing Tatum mostra il suo allenamento e la trasformazione in Gambit!

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Dopo il video dell’allenamento di Jennifer Garner per tornare nella forma di Elektra, anche Channing Tatum ha condiviso sui suoi social un video in cui, per partecipare a Deadpool & Wolverine, si trasforma in Gambit: prima con l’allenamento fisico, poi con il costume, i gesti e le coreografie che gli hanno permesso di portare finalmente l’X-Man al cinema.

Channing Tatum mostra il suo allenamento e la trasformazione in Gambit!

https://www.instagram.com/p/C-Vt2A9Jmnm/

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Shawn Levy dirige Deadpool & Wolverine, con Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni, Matthew Macfadyen, e Dafne Keen. Il film è stato scritto da Ryan Reynolds, Rhett Reese, Paul Wernick, Zeb Wells e Shawn Levy.

Hugh Jackman registra i versi di Wolverine in un video dalla sala di doppiaggio

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Nel 2017, un video di Hugh Jackman che faceva il doppiaggio per Logan è diventato rapidamente virale. Ora, per promuovere Deadpool & Wolverine, il regista Shawn Levy ha condiviso la sua versione dello stesso video e la visione è incredibile.

Vediamo l’attore registrare vari grugniti, ruggiti e “f*ck” mentre Wolverine si fa strada attraverso il Deadpool Corps. I rumori che fa qui sarebbero stati aggiunti al film finale, assicurando che la sequenza, ambientata con il sottofondo di “Like a Prayer” di Madonna, sembrasse ancora più realistica.

È molto divertente vedere Jackman completamente nel personaggio di Wolverine e, più di due decenni dopo aver indossato per la prima volta quegli artigli iconici, è chiaro che sa esattamente come questo personaggio dovrebbe suonare sullo schermo.

Guarda la sessione ADR di Hugh Jackman per Deadpool & Wolverine nel post di Instagram qui sotto insieme a un nuovo poster per il terzo capitolo.

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Beetlejuice Beetlejuice: un nuovo trailer annuncia l’apertura della prevendita

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Michael Keaton nei panni dello Spiritello Porcello torna nei cinema esattamente tra un mese, e la Warner Bros. ha annunciato che i biglietti per Beetlejuice Beetlejuice sono ora ufficialmente in vendita. Il film sarà il titolo di apertura alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia 2024.

Beetlejuice Beetlejuice – la trama

Lydia è comprensibilmente disgustata dopo il suo ultimo incontro con il demone imbroglione, ma alla fine è costretta a pronunciare il suo nome tre volte e a chiedergli aiuto per salvare sua figlia Astrid (Jenna Ortega), che è stata rapita da sconosciute forze ultraterrene.

Dai un’occhiata al nuovo teaser e ai poster ai link sottostanti e facci sapere se non vedi l’ora di vedere il sequel di Beetlejuice nella sezione commenti.

Tutto quello che sappiamo su Beetlejuice Beetlejuice

Il visionario filmmaker Tim Burton e l’attore candidato all’Oscar Michael Keaton tornano a fare squadra per Beetlejuice Beetlejuice. Keaton torna nel suo ruolo iconico accanto alla candidata all’Oscar Winona Ryder (Stranger Things, Piccole donne) nel ruolo di Lydia Deetz, e alla vincitrice di due Emmy Catherine O’Hara (Schitt’s Creek, La sposa cadavere) nel ruolo di Delia Deetz. Si aggiungono al cast le new entry Justin Theroux (Star Wars: Episodio VIII – Gli ultimi Jedi, The Leftovers), Monica Bellucci (Spectre, i film di Matrix), Arthur Conti (House of the Dragon) al suo debutto in un lungometraggio, la candidata agli Emmy Jenna Ortega (Mercoledì, Scream VI) nel ruolo della figlia di Lydia, Astrid, e il candidato all’Oscar Willem Dafoe (Povere Creature!, Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità).

Burton dirige il film da una sceneggiatura di Alfred Gough & Miles Millar (Mercoledì). La squadra creativa di Burton che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia Haris Zambarloukos (Shark 2 – L’abisso, Assassinio sull’Orient Express) e diversi suoi collaboratori storici come lo scenografo Mark Scruton (Mercoledì), il montatore Jay Prychidny (Mercoledì), la costumista premio Oscar Colleen Atwood (Alice in Wonderland, Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street), il supervisore creativo degli effetti delle creature e del trucco speciale vincitore del Premio Oscar Neal Scanlan (Sweeney Todd: Il diabolico barbiere di Fleet Street, Charlie e la fabbrica di cioccolato), il compositore Danny Elfman (Big Fish, The Nightmare Before Christmas, Batman), e il Premio Oscar per le acconciature e il trucco Christine Blundell (Topsy-Turvy Sotto-sopra).

Deadpool & Wolverine: come mai non abbiamo visto gli X-Men morire?

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Era abbastanza ovvio dai trailer di Deadpool & Wolverine che gli X-Men erano morti nella realtà di quel Logan e, con le voci che circolavano sulla comparsa del team, molti di noi speravano di vedere qualche scena di morte in stile Vecchio Logan. Alla fine, non l’abbiamo ottenuta e gli X-Men non si sono visti da nessuna parte (probabilmente il loro ritorno è stato riservato per Avengers: Doomsday e/o Avengers: Secret Wars).

Parlando con Collider, il regista di Deadpool & Wolverine Shawn Levy ha confermato che mostrare la fine del team piuttosto che raccontarcela era una possibilità. “Sì, ne abbiamo parlato”, ha detto. “Abbiamo finito per farlo con un paesaggio sonoro e con un sound design. Ne abbiamo parlato”. “Ma alla fine, sembrava che i dettagli delle morti di quei personaggi non fossero importanti per questa storia quanto il modo in cui tormentano Logan. E così abbiamo scelto di concentrarci su di lui.”

La star Ryan Reynolds, che ha anche contribuito a scrivere il film, ha aggiunto: “È un po’ quello che non vedi è più inquietante di quello che vedi. Forse mi sbaglio, Shawn. E ho pensato che lo avrebbe sminuito se avessi visto, sai, tutte queste persone, questi bambini, questi adulti.” Ha continuato dicendo, “Ora, adoro il fatto che usiamo il costume come un cilicio, sai, come una specie di penitenza per il fatto che indossa questa cosa che è come, sai, una punizione che copre questo corpo.”

Perché non abbiamo visto morire gli X-Men in Deadpool & Wolverine?

Reynolds ha anche rivelato che Logan che perde il controllo e uccide le persone che menziona era un’idea radicata nei fumetti. “In realtà, fare riferimento a quell’aspetto di Wolverine, sai, come l’idea che la rabbia del Berserker prenda il sopravvento, uccida e possa essere, in una certa misura, indiscriminato riguardo a quell’uccisione. E questa è una parte importante della vergogna”, ha spiegato l’attore. “Toccare un po’ di quella rabbia del Berserker, che è genuinamente nel canone di Wolverine e dei fumetti, e arrivare a riconoscere che non ha solo ucciso le persone cattive quando l’ha persa… è piuttosto potente e non necessariamente qualcosa che vuoi vedere. Vuoi sentirlo”.

Per quanto interessante possa essere stato vedere la morte degli X-Men – e vedere esattamente ciò che Wolverine ha fatto per disonorare se stesso e l’eredità della squadra – Levy e Reynolds hanno ragione nel dire che non mostrarlo ha avuto l’effetto di aumentarne la potenza emotiva.

Il modo in cui Hugh Jackman interpreta quelle scene emozionanti alla fine lascerà un’impressione duratura; una sequenza cruenta di 60 secondi potrebbe semplicemente passare in secondo piano in un film così pieno di azione.

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House of The Dragon: la seconda stagione completa in home video

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House of The Dragon: la seconda stagione completa in home video

Il regno della Casa Targaryen continua: Warner Bros. Discovery Home Entertainment presenta la serie targata HBO Original “House of The Dragon: La seconda stagione completa“. Dopo il successo senza precedenti della prima stagione, che ha conquistato i cuori e l’immaginazione di tutto il mondo, quest’ultima saga promette ancora più dramma, intrighi… e draghi!

L’uscita include tutti gli otto episodi della seconda stagione del fenomeno della HBO, con più di 1 ora di contenuti bonus, tra cui due featurette inedite ed  esclusive, oltre alle versioni extended “Dentro l’episodio” di ciascuno degli 8 episodi della seconda stagione. House of The Dragon: La seconda stagione completa sarà acquistabile in 4K Ultra HD Standard Edition, Blu-ray e DVD a partire dal 21 novembre 2024, online e in store, presso i principali rivenditori. “House of The Dragon: La seconda stagione completa” è già disponibile in pre-order su tutti i principali store digitali.

Basata sulla saga “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin, la serie, ambientata 200 anni prima degli eventi de Il Trono di Spade, racconta la storia della Casa Targaryen. Dopo l’incoronazione di Re Aegon II e la morte del figlio della Regina Rhaenyra, la Casa è divisa in due. Nel King’s Landing, Aegon II governa dal Trono di Ferro, sostenuto da Alicent e dal Consiglio Verde, sotto la protezione del più grande drago di Westeros. Dal suo esilio a Roccia del Drago, la regina Rhaenyra e il suo Consiglio Nero valutano la loro prossima mossa. La guerra civile incombe, mentre entrambe le fazioni cercano il sostegno delle grandi casate del Continente Occidentale, ammassando eserciti e draghi.

La seconda stagione di House of The Dragon è stata acclamata dalla critica per la sua “trama emozionante e avvincente” (TheWrap) che “è davvero un ritorno all’epoca d’oro di Thrones” (GQ). Esquire ha giudicato la seconda stagione “il più grande show dell’estate”, mentre TV Guide ha salutato la serie come “la più grande TV disponibile”, mentre Collider l’ha celebrata come “il miglior show televisivo fantasy del decennio”. HOUSE OF THE DRAGON,  attualmente la serie HBO #1, è stata rinnovata per la terza stagione.

Nella seconda stagione il cast è composto da Matt Smith, Emma D’Arcy, Olivia Cooke, Rhys Ifans, Steve Toussaint, Eve Best, Fabien Frankel, Matthew Needham, Sonoya Mizuno, Tom Glynn-Carney, Ewan Mitchell, Harry Collett, Bethany Antonia, Phoebe Campbell, Phia Saban e Jefferson Hall.  Nel cast troviamo anche Abubakar Salim, Gayle Rankin, Freddie Fox, Simon Russell Beale, Clinton Liberty, Jamie Kenna, Kieran Bew, Tom Bennett, Tom Taylor e Vincent Regan. Il Co-Creator/produttore esecutivo è George R.R. Martin; il Co-Creator/Showrunner/ produttore esecutivo è Ryan Condal; i produttori esecutivi sono Sara Hess, Alan Taylor, Melissa Bernstein, Kevin de la Noy, Loni Peristere e Vince Gerardis. Basato su “Cronache del ghiaccio e del fuoco” di George R.R. Martin.

I CONTENUTI SPECIALI INCLUDONO 2 FEATURETTE INEDITE:

  • Family Tree (TRT 05:12) I legami familiari di Westerosi possono creare confusione. Questo aiuterà gli spettatori a tenere traccia dei complessi e vasti rami di Casa Targaryen.
  • Divided Kingdoms (TRT 09:05) Unisciti al co-creator, showrunner e produttore esecutivo Ryan Condal, al cast e alla troupe mentre ci regalano una panoramica della Seconda Stagione e un’anticipazione della prossima guerra.

House of The Dragon – stagione 2: la spiegazione dell’Occhio degli Dei e l’Isola dei volti

In House of The Dragon abbiamo già visto quanto Harrenhal possa essere inquietante con il suo ruolo nella seconda stagione, ma uno degli aspetti più misteriosi del castello è noto solo come Occhio degli Dei. Si tratta di un lago ai piedi del castello maledetto e al suo centro sorge una piccola isola.

L’isolotto all’interno del lago, noto come l’Isola dei Volti, è ricco di storia magica, ma rimane in gran parte intatto durante l’era Targaryen. L’Occhio degli Dei, invece, è già stato teatro di un duello tra draghi durante il regno di Maegor il Crudele, ma questa potrebbe non essere l’ultima volta che le creature danzano sopra il lago. Se si deve credere alle dichiarazioni criptiche di Halaena (Phia Saban), Aemond (Ewan Mitchell) incontrerà la sua fine sul fondo del lago. I lettori del libro conosceranno già la risposta, ma la serie sembra prepararsi a una resa dei conti finale che concluderà un’importante rivalità e promette di essere una delle battaglie più sorprendenti mai viste sul piccolo schermo.

L’Isola dei Volti ha una storia antica a Westeros

In gran parte incontaminata, l’Isola dei Volti è forse il luogo più remoto di tutto il Continente Occidentale, con l’Occhio degli Dei che rappresenta un deterrente per tutti coloro che potrebbero tentare di raggiungere l’isola. All’epoca dei Primi Uomini, secoli di guerra tra gli umani e i figli della foresta si conclusero sull’isola con un trattato chiamato solo Patto, che in seguito li aiutò a rimanere uniti per combattere gli Estranei. Per fare in modo che gli Antichi Dei fossero testimoni del Patto, i figli della foresta incisero dei volti in ogni legno di ginepro dell’isola, che ne ispirò il nome.

Quando gli Andali invasero e spazzarono via la maggior parte dei Figli della Foresta, non riuscirono comunque a conquistare l’isola, e si dice che piccole resistenze potrebbero ancora esistere. Nessuno lo sa con certezza, però, perché l’isola è ancora considerata off limits. Anche chi ha tentato di attraversarla non ha avuto successo, respinto da tempeste di vento e stormi di corvi. L’unica testimonianza conosciuta di esseri umani che hanno visitato le isole è stata quando Rhaegar e Lyanna vi si sono sposati e, a seconda di chi lo chieda, hanno gettato le basi per il Principe che fu Promesso.

Mentre l’Isola dei Volti rimane incontaminata, l’Occhio degli Dei è stato il luogo di un’importante battaglia nella storia dei Targaryen. La Danza dei Draghi non fu la prima guerra civile tra i Targaryen, e fu qui che Re Maegor combatté contro suo nipote, l’erede detronizzato del Trono di Spade. La battaglia fu a senso unico: Maegor uccise rapidamente Aegon e il suo drago, e questo lo lasciò per sempre noto come uccisore di parenti. Tuttavia, questa non sarebbe stata l’ultima volta che i Targaryen avrebbero duellato sopra il lago, e il secondo duello sarebbe stato molto diverso dal primo.

L’Occhio degli Dei potrebbe spiegare la maledizione di Harrenhal

house of the dragon

Per la maggior parte della storia di cui abbiamo traccia, l’Occhio degli Dei è rimasto un luogo sacro, ma letteralmente e figurativamente oscurato da Harrenhal. Persino gli alberi di stramonio, per i quali l’Isola dei Volti è famosa, sono ignorati a favore del Bosco degli Dei per il culto degli Antichi Dei. Per certi versi, questo potrebbe essere comprensibile, dato che Harrenhal sembra così opprimente sia in termini di storia che di dimensioni. L’Occhio degli Dei e l’Isola dei Volti, tuttavia, hanno un ruolo cruciale nella storia maledetta di Harrenhal.

Anche se meno impressionante dal punto di vista visivo, l’Occhio degli Dei potrebbe essere più importante per il mondo magico di quanto ci piaccia pensare. Durante la sua costruzione, si dice che Harren Hoare abbia abbattuto gli alberi di palma del lago per costruire Harrenhal, che Aegon avrebbe bruciato durante la sua conquista di Westeros. Come ha osservato Alys Rivers (Gayle Rankin), incendiare gli alberi di palude con il fuoco del drago combina due tipi di magia molto diversi, creando conseguenze imprevedibili. Tuttavia, questo potrebbe anche spiegare la caratteristica più famosa di Harrenhal.

L’aspetto più famoso di Harrenhal è la sua reputazione di luogo maledetto che distrugge tutte le famiglie che lo governano, ma il motivo può variare da quello politico a quello magico. Da un lato, è vero che Harrenhal è un elefante bianco usato per emarginare coloro che diventano troppo ambiziosi. D’altra parte, abbiamo già visto esplorare gli elementi soprannaturali del castello attraverso Daemon, che vanno oltre qualsiasi tipo di spiegazione razionale. Invocando esplicitamente le streghe, la serie sembra schierarsi decisamente dalla seconda parte.

ALLARME SPOILER! La sezione che segue contiene importanti spoiler sulla fine della Danza dei Draghi, secondo il libro Fuoco e Sangue.

L’Occhio degli Dei avrà un ruolo importante nelle future stagioni di House of the Dragon

house of the dragon matt smith weirwood

Harrenhal incombe sulla seconda stagione di House of the Dragon. Sappiamo già che Daemon incontrerà la sua fine qui, se si crede ad Alys Rivers. Con un atteggiamento più freddo di quello per cui è nota come la più innocente dei Verdi, Halaena rivela ad Aemond che sarà inghiottito dal lago, senza mai diventare re a tutti gli effetti. Questi due eventi potrebbero sembrare separati, ma in realtà sono inestricabili e il risultato è probabilmente il momento più epico della Danza dei Draghi.

Per tutta la durata della guerra, Daemon (Matt Smith) dà la caccia a Vhagar e Aemond, ma la ricerca si rivela infruttuosa e passa il tempo con Nettles, il cui ruolo sembra essere stato tagliato dalla serie. Dopo aver subito un tradimento di troppo, Rhaenyra (Emma D’Arcy) si lascia prendere dalla paranoia e ordina l’esecuzione di Nettles. Rifiutandosi di violare il diritto dell’ospite o di rischiare l’ira dei Neri, il signore che li ospita avverte Daemon in segreto, che in seguito diserterà i Verdi. Lasciando andare Nettles, Daemon vola da solo ad Harrenhal, senza avvisare la sua regina, e aspetta che Aemond lo trovi.

Quando finalmente Aemond arriva con Alys Rivers al suo fianco, Daemon ha solo una breve possibilità di eliminare il più grande drago della guerra. Tendendo un’imboscata a Vhagar nello stesso modo in cui Aemond l’aveva fatto tante volte, Daemon uccide il nipote trafiggendolo con un colpo secco nell’occhio rimasto, morendo quando i due draghi colpiscono l’acqua pochi secondi dopo. Entrambi i draghi muoiono per le ferite, con Alys che rimane come uno dei pochi testimoni, e il corpo di Aemond viene lasciato a marcire sotto il lago, ancora incatenato al suo drago quando viene ritrovato. Sebbene alcuni dei popolani mormorino che Daemon sia sopravvissuto per vivere una vita tranquilla con Nettles, anche le fonti più salaci di Fuoco e Sangue concludono che quasi certamente è morto sul colpo, una fine appropriata per i due guerrieri Targaryen più importanti della loro epoca.

Trap, la spiegazione del finale, Josh Hartnett può sfuggire al film di M. Night Shyamalan?

Dopo Knock at the Cabin del 2023, M. Night Shyamalan è tornato alla regia. In quella che viene presentata come una nuova “esperienza” di Shyamalan, Trap è certamente una corsa sfrenata.

Racconta la storia di Cooper (Josh Hartnett) e di sua figlia Riley (Ariel Donoghue) che assistono a un concerto di Lady Raven (Saleka). Ma Cooper scopre presto che lo spettacolo fa parte di un’intensa operazione di spionaggio. L’FBI sta cercando di catturare uno spietato assassino, noto come il Macellaio. Senza via d’accesso e senza via d’uscita, la posta in gioco è alta per Cooper, che è in realtà l’assassino a cui stanno dando la caccia. Ma non sarebbe un film di Shyamalan senza drammi e, naturalmente, colpi di scena! E Trap ha un bel colpo di scena nel suo finale. Tuffiamoci quindi nei colpi di scena di Trap.

La trappola di Trap non è all’altezza del Macellaio di Josh Hartnett

La trama di Trap è molto simile a quella che il pubblico ha visto nei trailer del film. Cooper porta sua figlia Riley al concerto dei Lady Raven, ma scopre che l’evento è una trappola per catturarlo. Cooper si accorge subito del piano dell’FBI. Quando nota la presenza di una pletora di agenti di polizia e membri della squadra SWAT, chiede a un venditore di merchandise (Jonathan Langdon) cosa stia succedendo. Dopo aver visto che Cooper è un buon padre per Riley, lo informa che l’intero concerto è una trappola per catturare il Macellaio, un famigerato killer noto per fare a pezzi le sue vittime. Desideroso di “terminare” la sua ultima vittima, Spencer, che tiene prigioniero in un misterioso scantinato, Cooper mette in atto un piano per fuggire dal concerto. È astuto e francamente fortunato, perché riesce a infiltrarsi in diverse aree di lavoro e a rubare una radio dell’FBI, che gli permette di ascoltare i piani delle forze dell’ordine.

Ha però un avversario di tutto rispetto: la dottoressa Grant (interpretata dalla leggendaria Hayley Mills) è a capo dell’operazione ed è determinata a catturare Cooper. Ascoltando i piani della dottoressa Grant, Cooper si rende conto che non sarà in grado di uscire. Mentre guarda il concerto con Riley, un artista esce da una botola sul pavimento accanto a loro. Cooper cerca di convincere Riley a sgattaiolare con lui attraverso l’apertura con la segreta speranza di fuggire dal backstage. Ma Riley, naturalmente, si oppone all’idea.

La “trappola” ha un improbabile salvatore

Trap
Josh Hartnett in Trap. Courtesy of Warner Bros. Picture/Courtesy of Warner Bros. Pictur – © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

Per la maggior parte della prima ora di Trap, Lady Raven è quasi più una parte dell’ambientazione che un personaggio vero e proprio. Ma, mentre Cooper pianifica la sua fuga, decide che il backstage è la scelta migliore. Quando Riley dice che Lady Raven sceglie sempre una ragazza per salire sul palco con lei, manipola uno dei dipendenti di Lady Raven, che si dà il caso sia suo zio (interpretato dallo stesso Shyamalan), affinché scelga Riley. Lady Raven e Riley stringono un rapido legame e Cooper ottiene un po’ di tempo nel backstage. Ma la fuga non sarà così facile come Cooper pensava, perché la sicurezza sta cercando il Macellaio anche nel backstage.

Si accorge anche che Lady Raven è molto più consapevole dell’operazione di quanto pensasse, poiché lavora direttamente con la dottoressa Grant. Disperato e a corto di opzioni, chiede un momento da solo con Lady Raven, che gli confessa che ucciderà il suo prigioniero se non lo aiuta a fuggire. Pur riuscendo a liberare lui e Riley, rivela di essere molto più complessa di quanto sembri. Riesce ad avere la meglio invitandosi a casa di Cooper, dove incontra la moglie Rachel (Alison Pill) e il figlio Logan (Lochland Ray Miller). Continua a superare Cooper in astuzia, finendo per rubargli il telefono, a parlare con Spencer e andare in diretta sui social media per ottenere il suo aiuto. Rivela l’alter ego malvagio di Cooper alla sua famiglia e rivela di conoscere anche il suo passato da Norman Bates. Mentre sembra che lui possa riuscire a uccidere Lady Raven, lei usa la psicologia per farlo cedere. L’FBI arriva, pronta ad arrestarlo, mentre la sua famiglia assiste terrorizzata.

Il colpo di scena di Trap cambia il significato del film

Tuttavia, quando l’FBI va a cercare Cooper, si scopre che è fuggito utilizzando una botola segreta nella sua casa, che richiama la sua prima idea di fuga attraverso la botola del concerto. Con la polizia sconcertata da ciò che è successo a Cooper, Lady Raven aspetta nella sua limousine e viene portata via da un autista non visto. Poco dopo, però, scopriamo che l’autista è Cooper, che ammanetta Lady Raven all’interno della vettura.

Tuttavia, la cantante abbassa il finestrino, chiedendo aiuto alla gente e, quando l’auto viene bloccata dalle persone, Lady Raven riesce a fuggire. L’FBI arriva subito, spara alle gomme e infine spara al conducente. Anche in questo caso, però, sono stati raggirati: Cooper ha fatto credere che qualcuno fosse ancora al posto di guida, mentre in realtà è riuscito a fuggire tra la folla.

Tornata a casa sua, Rachel sembra sistemarsi con un po’ di tè, ma scopre che Cooper è tornato in casa, aspettando al buio. Cooper torna perché ha capito una cosa: è stata sua moglie a incastrarlo. Ha trovato uno dei rifugi di Cooper e alla fine ha fatto due più due, facendo sapere all’FBI che sospetta che suo marito sia il Macellaio.

Prima che lui vada a uccidere Rachel, lei chiede che condividano un ultimo dessert insieme. Ma è solo un trucco. Lei ne approfitta per drogare la sua torta. È un bel finale per Rachel, che consolida il suo piccolo ma importante ruolo nel film. La dottoressa Grant e la sua squadra aspettano nell’altra stanza e catturano Cooper, arrestandolo. All’uscita, si prende un momento per sistemare la bicicletta del figlio prima di essere rinchiuso in un furgone. In un colpo di scena finale, si scopre che ha rubato un raggio dalla bicicletta e lo usa per allentare le manette. Cooper ha un finale in stile Psycho, guardando la telecamera con una risata inquietante. È un finale ambiguo per il film che insinua che il gioco di Cooper non è ancora finito.

La scena post-credit di ‘Trap’ lascia il film con una nota sorprendente

Le scene post-credito sono di gran moda e Trap si conclude con una che svela gli elementi più importanti del film. Cooper viene portato via, e il pubblico trova il venditore che aveva inconsapevolmente aiutato Cooper prima, mentre guarda il telegiornale della sera. Era un appassionato del Macellaio e seguiva da vicino i suoi crimini. Ma quando un notiziario rivela che Cooper è sempre stato il Macellaio, ha un crollo isterico e giura di non parlare più con nessuno al lavoro.

Trap è una corsa incredibile. È attento a non svelare troppi segreti fin dall’inizio e prende una serie di svolte inaspettate e sopra le righe. Pur non potendo essere definito un grande thriller psicologico, il film è ben consapevole della sua natura roboante e utilizza persino i suoi momenti finali per abbracciarla.

The Last Disturbance of Madeline Hynde, cresce il cast del nuovo thriller di Kenneth Branagh

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Il mistero che avvolge il nuovo film di Kenneth Branagh, The Last Disturbance of Madeline Hynde, diventa ogni giorno più chiaro. Secondo Deadline, un altro cast ha ufficialmente firmato per partecipare al thriller psicologico. Patricia Arquette, Michael Sheen, Tom Bateman, Vicky McClure, Michael Balogun e Kristina Tonteri-Young si sono aggiunti al cast. Essi si aggiungono alla già annunciata Jodie Comer (The Bikeriders). Secondo Deadline, il nuovo film di Branagh è finanziato in modo indipendente. Si tratta di un thriller psicologico contemporaneo, ma i dettagli non sono stati resi noti.

Branagh si riunisce ai suoi produttori di Belfast Tamar Thomas, Laura Berwick e Becca Kovacik, oltre che a Matthew Jenkins, Ashley Fox e Johnny Pariseau. I thriller e i misteri sembrano essere il pane quotidiano di Branagh negli ultimi tempi. Ha interpretato il ruolo dello sleuth di Agatha Christie Hercule Poirot. Ha interpretato Poirot in tre film, l’ultimo dei quali è stato A Haunting in Venice, in cui ha recitato e diretto. Branagh è anche la mente dietro a molti adattamenti iconici di Shakespeare degli anni ’90 e 2000, come Much Ado About Nothing e Hamlet.

Sapevate che Kenneth Branagh ha diretto questi altri film iconici?

Nel corso della sua carriera, Branagh si è cimentato praticamente in tutti i generi cinematografici. Ha diretto tutti e tre i misteri di Poirot con la Disney e, oltre ai film di Shakespeare, ha diretto anche il primo film di Thor nel 2011. Branagh è stato anche alla regia di un altro film Disney, l’adattamento live-action di Cenerentola del 2015. Il film, di grande impatto visivo, vedeva protagonisti Lily James e Richard Madden nei panni di Cenerentola e del suo principe.

Anche per quanto riguarda la recitazione, il suo repertorio è altrettanto stuzzicante e vario. Oltre agli adattamenti di Shakespeare che ha diretto, ha anche recitato in alcuni di essi, in particolare al fianco di Emma Thompson in Much Ado About Nothing. Recentemente Branagh ha recitato in Oppenheimer di Christopher Nolan nel ruolo di Niels Bohr, un fisico danese vincitore del Premio Nobel. Branagh affiancherà anche Ryan Reynolds (che attualmente sta facendo notizia con il successo al botteghino di Deadpool & Wolverine) nel prossimo film Mayday.

Anche se non si conoscono ancora i dettagli della trama, il thriller psicologico The Last Disturbance of Madeline Hynde avrà sicuramente le caratteristiche di un film di Kenneth Branagh e sarà quindi da tenere d’occhio.

Deadpool & Wolverine: i Fantastici Quattro del 2015 fuori per motivi di budget

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Deadpool & Wolverine ha confermato la tanto agognata presenza di cameo (anche se la maggior parte di essi si sono rivelati in realtà ruoli secondari minori), ma niente di quello che abbiamo visto avrebbe mai potuto pareggiare con la mole di personaggi dei quali si favoleggiava in rete, in vista dell’uscita del film.

Il regista Shawn Levy ha detto che alcune informazioni false sono state diffuse per confondere gli scooper, il che potrebbe spiegare la mancanza degli X-Men originali e dei Fantastici Quattro (tranne Johnny Storm di Chris Evans).

Non è chiaro se i compagni di cast di Evans siano mai stati presi in considerazione, ma la star Ryan Reynolds ha ora rivelato che la versione della Prima Famiglia Marvel che abbiamo incontrato nel famigerato reboot del 2015 dei Fantastici Quattro (solitamente stilizzato come Fant4stic) lo era!

“Sì, ne faceva parte”, dice Reynolds a Collider. “Quindi sai, e inoltre, stavamo cercando di essere consapevoli del budget. Stavamo cercando di fare il film. Abbiamo sempre capito che è vietato ai minori di 17 anni. Non è un assegno in bianco, e parte della nostra responsabilità è restituire l’investimento che stanno facendo su di noi. Quindi non voglio mai un budget che non sento di poter sfruttare. E più tipi di giocattoli inizi a chiedere e più tipi di personaggi inizi a voler ottenere in licenza, più ci si addentra in quel tipo di punto di non ritorno”.

Nonostante sia stato un fiasco e sia stato fatto a pezzi dai critici, il film faceva parte dell’eredità Marvel della 20th Century Fox, e alcune scene sono finite nel montaggio a metà dei titoli di coda di Deadpool & Wolverine. “Volevamo che quel tributo riflettesse l’intera eredità Marvel-Fox, quindi questo significava successi, flop e tutto il resto”, ha detto Levy in un’intervista separata con il New York Times.

“Ryan, io e i nostri co-editori ci abbiamo lavorato per mesi e abbiamo detto a tutti i nostri compagni di squadra, ‘Cosa vi rimane impresso, indipendentemente da dove questi film si trovino su Rotten Tomatoes o al botteghino cumulativo?’ Una volta che abbiamo avuto un montaggio di quel tributo, è iniziato un processo di diversi mesi per ottenere il permesso persona per persona per usare ognuna di quelle cento e più clip”.

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Shawn Levy dirige Deadpool & Wolverine, con Ryan Reynolds, Hugh Jackman, Emma Corrin, Morena Baccarin, Rob Delaney, Leslie Uggams, Karan Soni, Matthew Macfadyen, e Dafne Keen. Il film è stato scritto da Ryan Reynolds, Rhett Reese, Paul Wernick, Zeb Wells e Shawn Levy.

The Umbrella Academy – Stagione 3, recap: cosa ricordare prima della stagione 4

La linea temporale finale di The Umbrella Academy sta per essere avviata. Con la quarta e ultima stagione in onda su Netflix l’8 agosto 2024, i fratelli Hargreeves si trovano di fronte a un’altra apocalisse. Dopo lo sconvolgente cliffhanger della terza stagione, i fan sono rimasti sconcertati dalle domande senza risposta. In più, solo in base al trailer della stagione 4, sembra che uno degli Hargreeve possa avere la chiave per aggiustare la linea temporale, rendendo la posta in gioco di questa stagione più alta che mai.

Basata sulla serie a fumetti di Gerard Way, The Umbrella Academy segue una super-famiglia meravigliosamente disfunzionale e lontana dai soliti tropi eroi. Nel 1989, quarantatré bambini dotati di superpoteri sono nati all’improvviso in tutto il mondo. L’eccentrico miliardario Sir Reginald Hargreeves (Colm Feore) decide di portare via sette di questi bambini, con l’obiettivo di plasmarli in una squadra di supereroi, a spese della loro infanzia e della loro salute mentale. Ormai cresciuti, Luther (Tom Hopper), Diego (David Castañeda), Allison (Emmy Raver-Lampman), Klaus (Robert Sheehan), Viktor (Elliot Page) e Numero Cinque (Aidan Gallagher) si uniscono a malincuore per salvare il mondo. Mentre il pubblico aspetta la nuova stagione, date un’occhiata al riassunto della terza stagione di The Umbrella Academy.

The Umbrella Academy incontra la Sparrow Academy

Dopo essere sfuggiti per poco al Giorno del Giudizio a Dallas, i fratelli Umbrella vengono catapultati nel 2019, ma con un colpo di scena sconvolgente. Approdano in una linea temporale alternativa in cui la Umbrella Academy è solo un ricordo dimenticato – in realtà, non è mai stata un ricordo. La stessa vecchia accademia in cui sono cresciuti è ora gestita dalla Sparrow Academy di Sir Reginald Hargreeves, un gruppo molto più forte e intelligente composto da Marcus (Justin Cornwell), Ben (Justin H. Min), Fei (Britne Oldford), Alphonso (Jake Epstein), Sloane (Genesis Rodriguez), Jayme (Cazzie David) e la loro sardonica spalla, un cubo psikronium di nome Christopher. A differenza degli Umbrellas, gli Sparrows sono supereroi nati e sono i beniamini del pubblico.

Fin dall’inizio, si tratta di uno scontro tra titani. Il primo incontro tra le due accademie non è altro che sangue e pugni. Quello che era iniziato come un confronto verbale in una sorta di incomprensione selvaggia è sfociato in una rissa epica, con tanto di sequenza di ballo indotta da un’allucinazione su “Footloose”. Mentre l’Umbrella Academy sta per essere completamente sopraffatta, Viktor incanala una massiccia scarica di energia che ribalta la situazione. Sentendosi decisamente sgradite, le Ombrelline escono in fretta e furia per trovare un posto sicuro.

Ma anche quando non sono l’una contro l’altra, le due accademie non riescono a stare separate. Si trovano invischiate in drammi di ogni tipo, come l’accusa ingiusta di aver rapito Marcus, Luther che si innamora perdutamente di Sloane (e alla fine la sposa in un matrimonio “da fine del mondo”) e una resa dei conti mortale all’hotel che lascia un po’ troppe persone bruciate e carbonizzate. L’Umbrella Academy non solo deve tollerare i membri del suo stesso clan, ma deve anche accontentarsi di una tregua scomoda con le sue controparti più capaci.

Il check-in all’Hotel Obsidian-Oblivion

Dopo essere stati sgraziatamente cacciati dalla loro vecchia casa dal nuovo gruppo di Hargreeves, gli Umbrellas trovano rifugio nell’eccentrico Hotel Obsidian, di ispirazione retrò. Klaus, che nella linea temporale normale era uno dei clienti abituali dell’hotel, pensa di conoscere il posto come le sue tasche. Ma l’Obsidian ha qualche sorpresa nella manica, soprattutto dietro la parete della suite White Buffalo. Klaus, però, non ha la possibilità di scavare personalmente in questi segreti: la sua morte prematura diventa la chiave per svelare i misteri dell’hotel.

Quando Klaus e il giovane Stanley (Javon Walton) si imbattono nella White Buffalo Suite, il sempre curioso Stanley prende un arpione e accidentalmente uccide Klaus con esso, colpendo una parete che nasconde una macchina da pachinko. Questo fatidico incidente innesca una reazione a catena che porta Klaus a scoprire i suoi poteri e a scoprire una porta nascosta per la dimensione segreta dell’Obsidian. Diego e Lila (Ritu Arya), che in pratica sono i genitori sostitutivi di Stanley, sono i primi a esplorare cosa si nasconde dietro questa porta.

Questa dimensione alternativa si rivela essere l’Hotel Oblivion, la versione speculare molto più inquietante e vuota dell’Obsidian. Scoperto per la prima volta da Reginald nel 1918, egli costruì appositamente l’Hotel Obsidian intorno al portale per potervi accedere. Reginald crede che nell’Ossidiana ci sia un pulsante che potrebbe resettare l’intera esistenza. Ma questo pulsante è custodito da creature corazzate quasi indistruttibili fatte di scarafaggi. Per dare un’idea della loro pericolosità, una di queste creature ha fatto una brutta sorpresa a Diego, mozzandogli due dita durante una rissa fisica.

Harlan Cooper è responsabile del paradosso del nonno

The Umbrella Academy 3
Credit Netflix

Il paradosso del nonno non ha solo incasinato la linea del tempo, ma ha anche lanciato la bomba più grande: la palla di fuoco che pone fine all’universo, nota come kugelblitz. Avvistata per la prima volta sotto l’Accademia, abbiamo visto l’alternativa Grace (Jordan Claire Robbins) venerarla come un dio. Nel corso della serie, il kugelblitz ha causato la morte di Marcus, Fei e Christopher.

Ma ecco la grande sorpresa: il kugelblitz non è un dio o una forza mistica. In realtà è pura scienza. Il kugelblitz è una palla di fulmini così intensa da formare un buco nero per pura radiazione. Immaginate un aspirapolvere cosmico con gli steroidi, ma invece di aspirare polvere, cancella l’universo. È come un buco nero, ma fatto di puro caos non filtrato, pronto a cancellare il tempo e lo spazio come lo conosciamo.

In un ultimo sforzo, gli Ombrelli e i Passeri uniscono le forze per intrappolare il kugelblitz in Christopher, il cubo telecinetico. Per un momento, riescono a contenerlo e ad avere il dolce sapore del successo. Ma la vittoria non dura a lungo. Quando un piccolo inconveniente manda in tilt Christopher, questo si rompe fisicamente e tutto va in tilt. Il kugelblitz si libera, più caotico che mai, pronto a scatenare il caos nell’universo. A questo punto, l’universo è letteralmente fatto a pezzi e l’ultima risorsa della Terra per salvare l’umanità si è finalmente arresa e ha deciso di assaporare gli ultimi frammenti di universo in fiamme.

Quasi tutti si salvano, ma a costo dei loro poteri

The Umbrella Academy - stagione 3 episodio 10
Credit Netflix

L’apocalisse è ormai in pieno svolgimento e non mostra alcuna pietà, tranne che per i restanti ospiti dell’Hotel Obsidian, per i suoi abitanti dotati di superpoteri (gli Umbrellas, Ben e Sloane) e per il sempre astuto Reginald. Proprio quando l’ultima ondata di kugel sta per spazzarli via, Reginald li trascina attraverso il tunnel segreto che conduce all’Hotel Oblivion. A questo punto, Reginald rivela finalmente le vere intenzioni dell’Hotel Oblivion. Non è un albergo, ma una macchina colossale che funziona con i poteri dei sette membri della Umbrella/Sparrow, costruita per resettare l’universo e resuscitare la moglie di Reginald, Abigail, morta da tempo.

Con il kugelblitz che cancella ogni cosa, il piano di Reginald va in ipervisione. Con l’eccezione di Allison (a causa di un accordo precedentemente stipulato con Reginald), i membri della Umbrella/Sparrow si trovano sui sette sigilli progettati per risucchiare i loro poteri e resettare l’universo. Inorridita dal fatto che i suoi fratelli vengano sacrificati nel processo, Allison uccide Reginald, rivelando inavvertitamente che si tratta di un alieno travestito da umano, e preme lei stessa il pulsante di reset. Salva l’universo, ma a un costo enorme. Quando Cinque, Viktor, Ben, Diego e Lila escono da un ascensore nel parco commemorativo di Obsidian, trovano un mondo che è stato resettato.

Gli Ombrelli perdono i loro poteri, Sloane scompare e Reginald sembra governare una città dominata dagli edifici di proprietà degli Hargreeves, con Abigail al suo fianco. Con un finale con un enorme cliffhanger, oltre a quella vaga scena post-credits con Ben che viaggia in metropolitana, solo la quarta stagione di The Umbrella Academy potrà rispondere alle domande più scottanti lasciate dalla terza stagione.

L’amica Geniale – storia della bambina perduta: il primo trailer

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L’amica Geniale – storia della bambina perduta: il primo trailer

Dopo un breve sguardo nel promo di HBO per la prossima stagione televisiva, ecco un teaser esteso di L’amica Geniale – Storia della bambina perduta, la quarta e ultima stagione della serie che porta in tv la tetralogia dell’Amica Geniale di Elena Ferrante. Ecco di seguito il video:

Completamente rinnovato il cast che vede protagonisti Alba Rohrwacher nel ruolo di Elena Greco (Lenù), Irene Maiorino nel ruolo di Lila Cerullo e Fabrizio Gifuni nel ruolo di Nino Sarratore.

Il soggetto e le sceneggiature di sono di Elena Ferrante, Francesco Piccolo, Laura Paolucci e Saverio Costanzo. Questa stagione è diretta da Laura Bispuri, e i produttori esecutivi sono Saverio Costanzo, Paolo Sorrentino, Jennifer Schuur, Elena Recchia e Guido De Laurentiis. Fremantle è il distributore internazionale in associazione con RAI Com.

Borderlands ha lavorato a stretto contatto con il creatore del gioco

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Via le bombe! Il film di Borderlands arriverà nelle sale il 9 agosto 2024, nove anni dopo aver fatto sognare i fan della serie originale di videogiochi. Finalmente libero dall’inferno dello sviluppo, questo esplosivo adattamento non perde tempo e porta il pubblico nel caos di Pandora, il pianeta più selvaggio della galassia, con il co-sceneggiatore e regista Eli Roth al timone.

Nel film, la tosta cacciatrice di taglie Lilith (Cate Blanchett) è in missione per trovare la figlia scomparsa di Atlas (Edgar Ramírez), il più grande pezzo grosso dell’universo. Insieme a Roland (Kevin Hart), Tiny Tina (Ariana Greenblatt), Krieg (Florian Munteanu), Tannis (Jamie Lee Curtis) e Claptrap (Jack Black), questo gruppo di straccioni combatte contro alieni e banditi, scoprendo i segreti più sconvolgenti di Pandora.

In vista dell’imminente arrivo di Borderlands nelle sale cinematografiche, Collider ha chiacchierato con i membri del cast Benjamin Byron Davis, che interpreta Marcus, Janina Gavankar, che interpreta il Comandante Knoxx, e Bobby Lee, che interpreta un personaggio completamente originale scritto apposta per lui, Larry, al San Diego Comic-Con 2024. I protagonisti hanno parlato della presenza del creatore del gioco sul set, del calarsi in questi personaggi e di molto altro ancora.

JANINA GAVANKAR: Randy Pitchford, il creatore del gioco e di Gearbox, è stato presente per tutto il tempo. Averlo tra i piedi significava chiedersi: “Questo sembra giusto? Questo sembra giusto? È il colore rosso giusto?”. [È stato divertente testare tutto con la sua opinione.

BENJAMIN BYRON DAVIS: Randy era presente ogni giorno e il suo occhio per i dettagli… Quando diceva che era corretto, lo prendevi in parola. Quindi, tutte le armi, tutti i veicoli – i fan del gioco troveranno una tonnellata di materiale che riconosceranno.

Le riprese di Borderlands si sono svolte durante il COVID di Budapest

GAVANKAR: L’abbiamo girato subito dopo la disponibilità dei vaccini e prima che arrivasse la prima variante. Eravamo in un momento perfetto in cui potevamo andare in giro e sentirci liberi dopo essere stati terrorizzati per così tanto tempo.

Non potevo crederci. In effetti, ricordo che ero sull’aereo e [Janina] era sull’aereo. Pensavo: “Devo salutarla?”. Perché sull’aereo dovevamo tutti indossare maschere e altro. Era la prima volta che mi trovavo all’aperto. È stato incredibile. Fare un film dopo essere stato in casa per un paio d’anni mi è sembrato un miracolo. Non credo in Gesù, ma è stata un’esperienza benedetta da Dio… Chi altro ha partecipato? Cate Blanchett, che pelle tenera. La sua pelle è così morbida e tenera. Capite cosa intendo? È una bellissima persona bianca. E poi Jamie Lee Curtis, che bella donna.

Tutto quello che sappiamo su Borderlands

“Lilith (Blanchett), una famigerata cacciatrice di taglie dal passato misterioso, torna a malincuore nella sua casa, Pandora, il pianeta più caotico della galassia”, recita la sinossi. “La sua missione è trovare la figlia scomparsa di Atlas (Ramírez), il più potente S.O.B. dell’universo. Lilith stringe un’alleanza inaspettata con una squadra di disadattati: Roland (Hart), un mercenario esperto in missione; Tiny Tina (Greenblatt), una demolizionista preadolescente e selvaggia; Krieg (Munteanu), il muscoloso protettore di Tina; Tannis (Curtis), uno scienziato stravagante che ha visto tutto; e Claptrap (Black), un robot saccente.

Insieme, questi improbabili eroi devono combattere una specie aliena e pericolosi banditi per scoprire uno dei segreti più esplosivi di Pandora. Il destino dell’universo potrebbe essere nelle loro mani, ma combatteranno per qualcosa di più: l’uno per l’altro. Basato su una delle serie di videogiochi più vendute di tutti i tempi, benvenuti in Borderlands”.

Borderlands è diretto da Eli Roth da una sceneggiatura scritta da Roth e Joe Crombie. È prodotto da Avi Arad e Ari Arad di Arad Productions, insieme a Erik Feig di Picturestart. Il film sarà prodotto esecutivamente dal fondatore di Gearbox Randy Pitchford e dal CEO di Take-Two Interactive Strauss Zelnick. James Myers e Aaron Edmonds di Lionsgate supervisionano il progetto insieme a Emmy Yu di Arad e Lucy Kitada e Royce Reeves-Darby di Picturestart.

Chi è il protagonista di Borderlands?

Borderlands è interpretato da Cate Blanchett, Jamie Lee Curtis, Kevin Hart, Jack Black, Edgar Ramirez, Ariana Greenblatt, Florian Munteanu, Haley Bennett, , Bobby Lee, Olivier Richters, Janina Gavankar, Gina Gershon, Cheyenne Jackson, Charles Babalola, Benjamin Byron Davis, Steven Boyer, Ryann Redmond e Penn Jillette.

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