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My Name is Loh Kiwan: recensione del k-movie Netflix

My Name is Loh Kiwan: recensione del k-movie Netflix

In My Name is Loh Kiwan, dopo la dolorosa perdita della madre, Kiwan, un disertore nordcoreano ricercato, prende la decisione di lasciare la Cina per onorare l’ultimo desiderio della madre: avere un nuovo inizio e trovare un luogo dove possa finalmente rivendicare il proprio nome, vivendo con libertà e dignità. Utilizzando gli ultimi risparmi della madre, Kiwan parte per il Belgio con l’intenzione di chiedere asilo e ottenere quindi lo status di rifugiato. Tuttavia, la burocrazia si rivela un ostacolo insormontabile e presto si ritrova bloccato in un limbo che lo rende un fantasma agli occhi dello stato belga.

Così, senza un tetto né mezzi di sostentamento, vaga per le strade in attesa di una nuova opportunità finché un giorno, il destino di Kiwan prende una svolta inattesa quando si imbatte in Marie, una giovane donna di origini sudcoreane. Un tempo un’orgogliosa atleta della squadra nazionale di tiro belga, ora Marie combatte non solo contro i suoi demoni interiori e i traumi familiari, ma anche le sue dipendenze e alcuni problemi legali. Da un incontro apparentemente sfortunato, i due giovani cominciano a stabilire un legame sempre più profondo e intimo, trovando conforto l’un l’altra e, con il passare del tempo, riacquistando il desiderio e la speranza di una seconda possibilità nella vita.

È questa la commovente e romantica storia raccontata in My name is Loh Kiwan (titolo originale 로기완), il k-movie scritto e diretto da Kim Hee-jin, tratto dal romanzo di Cho Hae-jin (I Met Loh Kiwan) e disponibile dal 1° marzo su Netflix.

My Name is Loh Kiwan Netflix
Choi Sung-eun è Marie in My Name is Loh Kiwan Cr. Jung Jae-gu/Netflix © 2024

Il coraggioso Kiwan e la ribelle Marie

Dopo aver conquistato il pubblico di Netflix nel ruolo dell’antieroe mafioso Vincenzo Cassano, l’attore Song Joong-ki veste ora i panni del coraggioso e resiliente Kiwan, dimostrando tutto il talento e il carisma che lo contraddistinguono. La sua interpretazione – tanto sincera, autentica ed emozionante da trasmettere dolore e speranza anche con il più semplice sguardo o espressione – convince e ammalia lo spettatore, che non può fare a meno di empatizzare e tifare per la sua felicità. Kiwan, così nobile, altruista e innocente, non incarna semplicemente la lotta e la sofferenza di un disertore, ma anche quella di tutti coloro che fuggono dalla propria terra natale cercando di conquistare un futuro migliore. Portando Kiwan sul piccolo schermo, il regista si propone di sollevare una questione cruciale: l’Europa che “accoglie e apre le porte a chi è in difficoltà”, tanto celebrata e fiera, nasconde in realtà intricati labirinti burocratici che spesso abbandonano senza pietà coloro che cercano disperatamente di sopravvivere.

In contrasto al personaggio di Kiwan c’è poi quello della misteriosa Marie, interpretata dall’attrice e cantante Choi Sung-eun (conosciuta per il fantastico k-drama The Sound of Magic), personaggio che non è possibile definire altrettanto positivo. Marie, infatti, appare al pubblico come l’antagonista di sé stessa: una giovane donna che, incapace di elaborare il dolore della perdita della madre malata, sceglie di annullarsi e autodistruggersi percorrendo la via dell’illegalità e della droga. Marie si discosta nettamente dai tradizionali personaggi femminili dei drammi coreani: con uno stile caratterizzato da smokey eyes, abiti scuri e un finto atteggiamento superficiale e indifferente, il personaggio di Sung-eun mostra una complessità e problematicità che, purtroppo, non riesce a essere esplorata a sufficienza in sole due ore di visione. In altre parole, la caratterizzazione unidimensionale e vittimista di Marie delude in parte lo spettatore, risultando così meno apprezzata di quanto dovrebbe e meriterebbe.

L’amore come ancora di salvataggio

Se nella prima parte del film il regista Kim Hee-jin getta le fondamenta per una storia di immigrazione e povertà, straziante e riflessiva, arricchita da pathos e critica sociale, dall’incontro tra Kiwan e Marie la trama assume una direzione diversa. Qui, viene introdotta la controversa e tenera storia d’amore dei due giovani, dove le vite di Kiwan e Marie vengono mostrate come due binari malandati destinati a convergere e allontanarsi continuamente per permettere loro di proseguire il “viaggio” e cercare salvezza. Tuttavia, nonostante la dolcezza, la purezza e la toccante natura della loro storia d’amore, questa risulta essere troppo brusca e precipitosa, interrompendo improvvisamente l’atmosfera realistica creata nell’introduzione e aprendo la strada a una visione più simile a quella di una fiction melodrammatica. Inoltre, l’introduzione di Marie influisce anche sull’arco narrativo, trasformando la narrazione da una visione realistica e intensa a una completamente emotiva e romanticizzata.

My Name is Loh Kiwan Choi Sung-eun Song Joong-ki
In foto (da sinistra a destra) Choi Sung-eun (Marie) e Song Joong-ki (Loh Kiwan) – Cr. Netflix © 2024.

“Porta il tuo nome con orgoglio”

Nonostante le critiche e i limiti precedentemente menzionati, My Name is Loh Kiwan si afferma come un melodramma coinvolgente e straziante che va oltre la semplice narrazione di un amore capace di dare la forza di “salvarsi”. Il film di Kim Hee-jin, infatti, pone luce sull’importanza e il privilegio di poter vivere senza paura, portando con onore il proprio nome (come fa promettere la dolce madre di Kiwan), simbolo inestimabile della propria identità, delle origini e della storia familiare.

Infine, oltre a esplorare le sfide personali, familiari e sociali affrontate dai personaggi, la storia di Kiwan e Marie si sviluppa come un turbolento viaggio emotivo che celebra la forza dell’individualità e il grande coraggio di voler ricominciare.

Walker 4: promo della nuova stagione con Jared Padalecki

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Walker 4: promo della nuova stagione con Jared Padalecki

The CW ha diffuso il promo ufficiale di Walker 4, l’annunciata quarta stagione della serie Walker che vedrà Jared Padalecki riprendere il ruolo iconico per questo nuovo ciclo di episodi.

Walker è la serie americana sviluppata da Anna Fricke per The CW e riavvio della serie televisiva western degli anni ’90 Walker, Texas Ranger. La serie è stata ordinata direttamente in serie nel 2020, con Jared Padalecki che interpreta il ruolo del protagonista e funge da produttore esecutivo. Nel maggio 2023, la serie è stata rinnovata per una quarta stagione che sarà presentata in anteprima il 3 aprile 2024. 

Cosa sappiamo su Walker 4?

Sebbene siano stati rilasciati pochi dettagli sulla storia della stagione 4, il finale della stagione 3 di Walker preannuncia sicuramente alcune emozionanti avventure a venire. In particolare, questo include un caso che riguarda lo Sciacallo, un pericoloso assassino del passato di Walker. Cordell non ha mai effettivamente risolto il suo caso irrisolto che coinvolge lo Sciacallo, il che significa che ci sono sicuramente degli affari in sospeso per l’eroe dello show.

Verrà ulteriormente esplorata anche la relazione di Walker con Geri (Odette Annable), con quest’ultimo personaggio che ha fatto un ritorno a sorpresa nel finale. Per quanto riguarda il cast di Walker per la stagione 4, si prevede che la maggior parte degli attori principali ritorni, tra cui Molly Hagan, Violet Brinson, Cale Kulley, Coby Bell, Mitch Pileggi, Jeff Pierre e Ashley Reyes. È probabile che la nuova stagione veda anche diversi nuovi arrivati ​​unirsi al cast, anche se non sono stati ancora fatti grandi annunci a riguardo.

In termini di numero di episodi, si prevede che la stagione 4 di Walker presenterà un notevole cambiamento. Mentre le stagioni 1 e 3 erano composte da 18 episodi e la stagione 2 da 20, la stagione 4 sarà composta da soli 13 episodi. Non è chiaro, al momento, se la nuova stagione sarà l’ultima dello show, ma la società madre di The CW, Nexstar, ha fatto un netto allontanamento dai contenuti sceneggiati negli ultimi mesi. Anche se la stagione 4 di Walker potrebbe finire per essere l’ultima corsa dello show, si sta già preannunciando come un’entusiasmante stagione televisiva.

Shōgun 1×03: trailer e trama dal terzo atteso episodio

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Shōgun 1×03: trailer e trama dal terzo atteso episodio

FX ha diffuso il trailer e la trama di Shōgun 1×03, il terzo atteso episodio della nuova serie evento Shōgun (recensione) che ha debuttato su Disney+ la scorsa settimana.

In Shōgun 1×03 che si intitolerà “Tomorrow is Tomorrow” dopo che Blackthorne è sopravvissuto a uno sfacciato attentato, Toranaga capisce che deve traghettare i suoi alleati fuori da Osaka o rischiare una sconfitta certa. “Tomorrow is Tomorrow” è stato scritto da Shannon Goss; mentre alla regia si è seduto Charlotte Brändström.

Iscriviti a Disney+ per guardare Shōgun e le più belle storie Disney e molto altro. Dove vuoi, quando vuoi.

Di Cosa parla Shōgun?

La serie Shōgun si avvale di un acclamato cast giapponese, senza precedenti per una produzione americana, tra cui Tadanobu Asano nel ruolo di “Kashigi Yabushige”, un noto traditore e stretto alleato di Toranaga; Hiroto Kanai nei panni di “Kashigi Omi”, il giovane leader del villaggio di pescatori dove viene trovata la nave di Blackthorne; Takehiro Hira nel ruolo di “Ishido Kazunari”, un potente burocrate che è il principale rivale di Toranaga; Moeka Hoshi in quello di “Usami Fuji”, una vedova che deve trovare un nuovo scopo nel mezzo della guerra del suo signore; Tokuma Nishioka nel ruolo di “Toda Hiromatsu”, il generale fidato e il più caro amico di Toranaga;

Shinnosuke Abe nei panni di “Toda Hirokatsu” (“Buntaro”), il marito geloso di Mariko; Yuki Kura in quelli di “Yoshii Nagakado”, lo sfacciato figlio di Toranaga che ha un forte desiderio di mettersi in gioco; Yuka Kouri nel ruolo di “Kiku”, una cortigiana rinomata in tutto il Giappone per la sua abilità artistica e Fumi Nikaido nel ruolo di “Ochiba no Kata”, la venerata madre dell’erede che non si fermerà davanti a nulla pur di porre fine a Toranaga e alla sua minaccia al potere del figlio.

Shōgun è stata creata per la televisione da Rachel Kondo e Justin Marks, con Marks in veste di showrunner e produttore esecutivo insieme a Michaela Clavell, Edward L. McDonnell, Michael De Luca e Kondo. La serie è prodotta da FX Productions.

Antonia: recensione dei primi tre episodi della serie Prime Video

Si sa, “le donne sono destinate a soffrire”, dice un ginecologo qualunque (e qualunquista) ad una giovane paziente in visita che lamenta forti dolori mestruali. È un inserto di pochi minuti ma incisivo, che racchiude a pieno uno dei temi principali di Antonia, nuova serie Prime Video firmata da Chiara Malta con protagonista Chiara Martegiani nel ruolo anche di co-sceneggiatrice, che del suo incontro reale con l’endometriosi, avvenuto oramai qualche anno fa, ha voluto farne tessuto narrativo per un prodotto che vuole essere da una parte processo di riconoscimento di una patologia per anni rimasta un tabù, dall’altro un aiuto a tutte le donne che ne soffrono e si sentono sole.

Sì, perché per tanto tempo questa malattia – molto invalidante – è stata sottovalutata proprio dai medici, schiacciata da quel luogo comune secondo cui le donne sono abituate a star male, è “la loro natura”, un pensiero socio-culturale che ha solo contribuito ad alimentare un’idea del corpo femminile completamente distorta. Chiara Martegiani non ci sta, e allora da un suo momento di crisi, che doveva essere l’incipit di Antonia, decide di inserire anche il processo di metabolizzazione e convivenza con l’endometriosi, scoperto dall’attrice stessa proprio in una fase complicata della sua vita. Una dramedy che si pone l’obiettivo di mettersi in dialogo con tutti, partendo da una microstoria prettamente femminile per poi piano piano abbracciarne altre più universali, sollevando diverse altre considerazioni, dalla fragilità del singolo, alla normalità di soffrire e non farcela (che siano uomini o donne), fino all’affrontare i cambiamenti senza scappare. Antonia è prodotta da Fidelio e Groenlandia, in collaborazione con Prime Video e Rai Fiction.

Antonia, la trama

Fare i conti tutti i giorni con la vita non è facile. Il sole spesso lascia spazio a nubi e pioggia, e a volte arriva il vento a spazzare quel briciolo di serenità rimasto. È un po’ la metafora che descrive una giornata cruciale di Antonia, 33enne andata in piena crisi poco dopo aver spento le sue candeline. Da quel momento, da quel soffio, sembra che la sua esistenza sia precipitata nel caos più totale: lascia il compagno, è senza casa, perde il lavoro… scopre di avere l’endometriosi. Un disastro dopo l’altro, ma il nemico principale sembra essere la patologia che le è stata appena diagnosticata e che senza saperlo l’ha condizionata da quando era ragazzina. I suoi dolori erano svalutati, presi sottogamba, definiti normali in quanto donna, e le donne da sempre soffrono, che male c’è. Ma è proprio da qui, dall’affrontare una patologia di cui ancora si parla troppo poco, che inizia l’evoluzione di Antonia, costretta a interfacciarsi con se stessa per capire chi è, cosa vuole, cosa è stato il suo passato. Un racconto di rinascita, di coraggio, di buona volontà, che la porta a conoscersi nel profondo e farle iniziare un percorso di analisi, tutti processi che la aiutano a non fuggire più da se stessa, ma anzi a guardarsi dentro con attenzione.

Riconoscersi in Antonia

Oltre a essere la prima serie a mettere al centro della scena l’endometriosi, Antonia è anche una storia che tesse il suo discorso attorno a personaggi incredibilmente veri e, soprattutto, realistici. Dalla sua protagonista, all’inizio respingente e un po’ antipatica, passando per l’amica Radiosa, mamma a tempo pieno alle prese con giornate infernali, fino al compagno Manfredi, un uomo che non ha paura di mostrare le sue fragilità e ha più paranoie di lei. Sono autentici, pieni di sfumature e sfaccettature, che non sposano mai lo stereotipo con cui siamo abituati a confrontarci in svariate altre opere. Figure dunque per niente scontate, e che dovrebbero essere per questo più raccontante dal cinema, intanto perché ne garantiscono a pieno l’identificazione, e poi perché fungono da specchio attraverso cui il pubblico si può sentire più compreso ma soprattutto rappresentato.

In particolare la protagonista fa proprio questo: l’impressione è infatti quella di avere davanti a sé un’amica virtuale, che dà voce a dubbi, preoccupazioni e crisi identitarie comuni a tutti, e alla quale di conseguenza ci sentiamo particolarmente vicini. Caotica, distante, arrabbiata con il mondo, ma anche spaventata per la malattia, Antonia è prima che donna un individuo in lotta con se stesso e con gli altri, che vede la vita quasi come un percorso a ostacoli, una montagna da scalare con le infradito, per intederci, e spera di tagliare il traguardo il prima possibile. Ma questo si può fare solo se si è disposti a mettersi in discussione, affrontando quei cambiamenti che spaventano terribilmente ma sono necessari e propedeutici alla crescita, che servono per dare alla persona che si era ieri nuove consapevolezze per essere quella – migliore – di domani.

La forza dell’ironia

Nel veicolare messaggi di un certo calibro, Antonia sceglie la chiave ironica e un tono leggero senza però mai depotenziare la portata delle tematiche trattate, ma anzi paradossalmente esaltandole nella risata, come le vere commedie sanno fare. Nel divertissement scatenato dal sarcasmo e dalle gag della protagonista vengono infatti aperti dei canali tematici che fanno luce sul nostro tessuto sociale e su esso hanno un forte impatto, come per esempio quello riguardante la salute mentale. Sin dal primo episodio ad Antonia viene suggerito di iniziare un percorso di terapia che possa supportarla nella malattia, una scelta che ancora oggi vede una resistenza da parte di molti.

Che sia per la paura di mettersi a nudo o per l’indole “fuggitiva” nascosta in ognuno di noi, la serie cerca di trasmetterci l’importanza del chiedere aiuto, qualsiasi sia la causa del nostro malessere, e che far fronte ai propri problemi mettendosi in ascolto è la prima soluzione per poter stare meglio e sentirsi più liberi (il terzo episodio – no spoiler – è uno dei migliori sia a livello visivo che narrativo). Antonia, dunque, sia per le riflessioni di cui si fa carico che per la sua originale e frizzante confezione, si appresta a diventare una di quelle serie che difficilmente dimenticheremo, e di cui la nostra industria ha bisogno. Merito in particolare della sua interprete, una Chiara Martegiani talmente naturale e ben calata nelle vesti del suo alter ego che è impossibile non connettersi con lei. Speriamo allora ci regali tanti altri ruoli così.

The Crow: Sarah Rochelle Davis definisce la nuova versione di Eric Draven “squallida, sporca e rozza”.

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La Lionsgate ha recentemente svelato le prime foto promozionali ufficiali del prossimo remake di The Crow (Il corvo) di Rupert Sanders e la risposta è stata… a dir poco discordante.

L’interpretazione di Brandon Lee di Eric Draven aveva un look iconico, ma con la versione di Bill Skarsgård si è deciso di andare in una direzione molto diversa. Non è necessariamente una cosa negativa, ma non tutti sono d’accordo con i tatuaggi sul viso e il taglio di capelli fai-da-te, e a pensarla così è anche uno degli attori del film originale.

Rochelle Davis, che interpretava una giovane ragazza di nome Sarah di cui si prendevano cura Draven (Lee) e Shelly Webster (Sofia Shinas) prima che venissero uccisi, ha parlato con TMZ delle immagini e la sua reazione iniziale di una sola parola dice tutto: “Che schifo“.

La Davis ha detto chiaramente che non ha problemi con il casting o la capacità di recitazione di Bill Skarsgård, ma ritiene che il suo look non riesca a “catturare l’essenza di Eric Draven, che dovrebbe essere un uomo buono con un’anima buona“. Davis ha poi descritto questa interpretazione del giustiziere risorto come “squallida, sporca e grungy“, suggerendo che assomiglia più ai “cattivi che dovrebbe combattere che al personaggio principale“.

L’attrice ha anche criticato la mancanza di diversità nel nuovo film e ritiene che “chiunque non sia un maschio bianco etero” sarebbe stata una scelta di casting migliore, aggiungendo che la Lionsgate forse avrebbe dovuto fare il possibile per inserire nel cast qualcuno che assomigliasse di più a Brandon Lee per rispetto al compianto attore, che perse la vita durante le riprese del film originale in un tragico incidente.

La Davis ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di guardare The Crow (Il corvo) e di voler invitare i fan a boicottare il film prima della sua uscita.

Cosa sappiamo su The Crow (Il corvo) ?

Rupert Sanders, regista di Biancaneve e il Cacciatore e Ghost in the Shell, firma la regia del film che, come detto, sarà un nuovo adattamento della graphic novel gotica e non un remake del film del 1993 divenuto tristemente famoso per essere stato l’ultimo di Brandon Lee, morto tragicamente proprio durante le riprese.

Molti ritengono che quel film diretto da Alex Proyas abbia svolto un lavoro perfetto di adattamento della storia e, a questo proposito, il 7 maggio il film uscirà per la prima volta in 4K Ultra HD e in Steelbook. The Crow sarà interpretato anche da Danny Huston, Laura Birn, Sami Bouajila e Jordan Bolger in ruoli non rivelati. Zach Baylin e Will Schneider hanno scritto la sceneggiatura.

The Crow uscirà il 7 giugno di quest’anno negli USA. La sinossi recita: “Le anime gemelle Eric Draven (Skarsgård) e Shelly Webster (FKA twigs) vengono brutalmente assassinate quando i demoni del passato oscuro di lei li raggiungono. Avendo la possibilità di salvare il suo vero amore sacrificando se stesso, Eric parte alla ricerca di una spietata vendetta sui loro assassini, attraversando i mondi dei vivi e dei morti per mettere a posto le cose sbagliate“.

Stranger Things 5: Sadie Sink è molto più in forma nella nuova foto BTS della stagione 5

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Mentre proseguono le riprese della quinta e ultima stagione di Stranger Things, Netflix ha condiviso una nuova foto dietro le quinte che ritrae due dei personaggi che ritornano nella serie, Max (Sadie Sink) e Lucas (Caleb McLaughlin).

Max è riuscita a uscire indenne dal suo primo incontro con Vecna grazie alla prontezza di riflessi dei suoi amici e a una sana dose di Kate Bush, ma non è stata altrettanto fortunata la seconda volta. Anche se è sopravvissuta (per poco), è rimasta cieca, malmessa e in coma.

Il finale della quarta stagione di Stranger Things ha lasciato intendere che UNDICI (Millie Bobby Brown) potrebbe avere il potere di far tornare Max come prima, e qui ha un aspetto decisamente migliore rispetto all’ultima volta che l’abbiamo vista. Resta da capire se il personaggio sia effettivamente sveglio o se la foto sia stata scattata mentre Sink condivideva una battuta con la sua co-star.

Durante la partecipazione a un panel al Mega Con Orlando, è stato chiesto a Gaten Matarazzo (Dustin Henderson) quali cambiamenti apporterebbe alla serie, se ce ne sono. “Potrebbe sembrare un po’ strano, ma dovremmo uccidere più persone“, ha risposto Matarazzo. “Questo show sarebbe molto meglio se la posta in gioco fosse molto più alta, come se in qualsiasi momento uno qualsiasi di questi ragazzi potesse prendere a calci. Mi sembra che siamo tutti troppo al sicuro“.

Nel 2022, Maya Hawke (Robin Buckley) ha detto qualcosa di simile in relazione al suo personaggio che potrebbe ricevere un nobile addio nella prossima quinta e ultima stagione. “Mi piacerebbe morire e avere il mio momento da eroe“, ha detto a Rolling Stone. “Mi piacerebbe morire con onore, come farebbe qualsiasi attore. Ma amo il modo in cui i fratelli Duffer amano i loro attori. Il motivo per cui scrivono in modo così bello per me e per tutti gli altri è perché si innamorano dei loro attori e dei loro personaggi, e non vogliono ucciderli. Penso che sia una qualità bellissima che hanno, e non me la farei scappare“.

Non vogliamo necessariamente vedere nessuno di questi ragazzi incontrare il proprio creatore, ma non vediamo nemmeno tutti arrivare alla fine della stagione finale, quindi Maya Hawke potrebbe avere avverato il suo desiderio!

Quanti episodi avrà Stranger Things 5 ?

Stranger Things 5 dovrebbe essere composta da otto episodi, il primo dei quali si intitolerà “The Crawl“. Non è stata annunciata una data di debutto, ma prima del ritardo la serie doveva tornare sugli schermi all’inizio del prossimo anno. Potrebbe ancora arrivare prima della fine del prossimo anno, ma c’è una piccola possibilità che non sia pronto prima del 2026. Le riprese sono iniziate di recente dopo la risoluzione degli scioper .

Chi è il cast di Stranger Things – stagione 5?

La quinta stagione di Stranger Things è interpretata da Winona RyderDavid HarbourFinn WolfhardMillie Bobby Brown Noah Schnapp, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Natalia Dyer, Joe Keery, Charlie Heaton, Sadie Sink, Maya Hawke, Priah Ferguson, Cara Buono e Brett Gelman. L’ultima foto del cast ha confermato anche il ritorno dei membri del cast della quarta stagione Jamie Campbell Bower nel ruolo di Vecna/One/Henry Creel e Amybeth McNulty nel ruolo di Vickie. A loro si aggiungerà la veterana di Terminator Linda Hamilton, il cui personaggio non è ancora stato rivelato.

Stranger Things è creata e prodotta esecutivamente da Matt e Ross Duffer, che sono anche gli showrunner. I produttori esecutivi sono Shawn Levy, Dan Cohen e Iain Patterson. Tutte e quattro le stagioni sono ora disponibili in streaming in esclusiva su Netflix.

Fantastici Quattro: 10 personaggi Marvel che vorremmo vedere nel film

Oltre a introdurre la Prima Famiglia Marvel nel MCU, il film sui Fantastici Quattro della Fase 6 potrebbe far debuttare anche diversi altri eroi e cattivi provenienti dalle pagine dei fumetti Marvel. Kevin Feige ha annunciato per la prima volta il debutto dei Fantastici Quattro nel MCU nel 2019, poco dopo l’acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney. Da allora, però, le notizie sull‘attesissimo reboot dei Fantastici Quattro sono state scarse. Questo fino a quando, il 14 febbraio 2024, è stato finalmente confermato il cast del progetto, che comprende Pedro Pascal, Vanessa Kirby, Joseph Quinn e Ebon Moss-Bachrach come le quattro star principali della squadra titolare.

Inoltre, abbiamo potuto scoprire qualcosa in più sullo stile del progetto in arrivo: i costumi della squadra, l’arredamento della casa, l’assistente robotico retrò HERBIE e il nuovo logo dei Fantastici Quattro fanno pensare che il progetto sia ambientato negli anni ’60, il che significa che un periodo inesplorato della storia del MCU potrebbe essere esaminato più da vicino. Una scelta che crea l’opportunità per diversi personaggi del passato del MCU di apparire nel film Fantastici Quattro, assieme ad altri personaggi dei fumetti Marvel legati alla squadra, e che andiamo ad esaminare assieme.

Captain Mar-Vell

Captain-Marvel-Mar-Vell-White-Green-CostumeIl personaggio di Capitan Mar-Vell è già stato trasposto nel ruolo di Mar-Vell (Annette Bening) in Captain Marvel, ma potrebbe ricevere un maggiore sviluppo nel film ambientato negli anni ’60 Fantastici Quattro, potenzialmente insieme a Rick Jones, che non è mai apparso nel MCU. Rick Jones è un alleato importante di molti eroi dei fumetti Marvel, tra cui Mar-Vell, Hulk e Capitan America. Nei fumetti Marvel, Mar-Vell e Jones si trovano invischiati nella Zona Negativa, un regno spesso esplorato dai Fantastici Quattro, il che significa che, mentre uno esiste nel mondo reale, l’altro è al sicuro nella Zona Negativa: qualcosa che potrebbe essere incluso ne i Fantastici Quattro dei Marvel Studios.

Uomo Talpa

Fantastici Quattro Uomo Talpa

L’Uomo Talpa è un cattivo insolito nei fumetti Marvel, ma si dà il caso che sia il primo avversario che i Fantastici Quattro hanno affrontato come squadra in The Fantastic Four #1 del 1961. Regolarmente, scatena attacchi da sotto la superficie terrestre con i suoi seguaci Moloid, una razza di ibridi sinistri tra essere umano e talpa. Essendo il primo cattivo affrontato dalla squadra, sarebbe interessante vedere l’Uomo Talpa apparire nel MCU, fornendo una minaccia minore ai Fantastici Quattro nella loro prima avventura nel MCU prima di affrontare pericoli più grandi, tra cui Galactus e il Dottor Destino.

Blastaar (La Bomba Vivente)

Fantastici Quattro Blastaar

Mentre l’apparizione della Zona Negativa ne I Fantastici Quattro potrebbe introdurre nel MCU personaggi come Mar-Vell e Rick Jones, potrebbero comparire anche diversi abitanti del regno ultraterreno. Tra questi potrebbe esserci Blastaar, il sovrano della razza Baluuriana che risiede nella Zona Negativa. Blastaar è stato spodestato dai suoi sudditi, diventando un fuorilegge, il che lo ha portato a sferrare attacchi alla Terra, facendolo entrare più volte in conflitto con i Fantastici Quattro. Si tratta di un cattivo molto potente, il cui debutto potrebbe contribuire a dimostrare la stranezza della Zona Negativa se dovesse apparire ne I Fantastici Quattro.

Sentry

Sentry

Il Sentry di Robert Reynolds dovrebbe debuttare prima dell’uscita di Fantastici Quattro, con l’attore Lewis Pullman che dovrebbe assumere il ruolo per il film Thunderbolts del 2025. Tuttavia, è possibile che una versione precedente di Sentry, la risposta della Marvel Comics a Superman della DC, possa apparire nel nuovo film dei Fantastici Quattro ambientato negli anni Sessanta. Nei fumetti Marvel Comics, Reynolds è il migliore amico di Reed Richards, un legame che potrebbe essere stabilito nei Fantastici Quattro dopo il debutto di Sentry nei Thunderbolts. Steven Yeun, star di The Walking Dead e Invincible, avrebbe dovuto inizialmente interpretare il ruolo in Thunderbolts, ma è stato sostituito da Lewis Pullman dopo aver abbandonato il progetto nel gennaio 2024.

Blue Marvel

blue marvelSi ipotizza da diversi anni che Blue Marvel di Adam Brashear stia per entrare nel MCU, e Fantastici Quattro potrebbe offrire l’occasione perfetta. Nei fumetti Marvel, Blue Marvel riceve le sue abilità di manipolazione dell’antimateria dopo aver sperimentato la Zona Negativa durante l’amministrazione Kennedy degli anni ’60, il che lo collega direttamente ai Fantastici Quattro. Il debutto di Blue Marvel offre la possibilità di esplorare la cultura degli anni Sessanta, poiché a Brashear fu chiesto di ritirarsi come Blue Marvel dopo che la sua identità venne rivelata nel bel mezzo dell’Apartheid, il che sarebbe una storia estremamente importante da esplorare per i Marvel Studios.

Annihilus

Con i Marvel Studios che potrebbero allontanarsi dalla trama della Saga del Multiverso incentrata su Kang il Conquistatore, Fantastici Quattro potrebbe introdurre Annihilus come nuovo grande cattivo nel MCU. Annihilus è il sovrano della Zona Negativa, anche se i suoi piani di invasione della Terra sono stati regolarmente sventati dai Fantastici Quattro. In una storia iconica della Marvel Comics, Annihilus guida l’Onda di Annientamento fuori dalla Zona Negativa nel tentativo di conquistare l’universo, ma viene sventato da diversi supereroi cosmici. Questa storia epica potrebbe essere adattata per il MCU e le basi potrebbero essere gettate ne I Fantastici Quattro.

Uomo Molecola

Fantastici Quattro Molecule Man

Owen Reece della Marvel Comics è diventato l’Uomo Molecola dopo aver assorbito le radiazioni dalla dimensione del Beyonder, permettendogli di controllare la materia a livello molecolare. Questa azione ha però creato un wormhole che ha permesso al Beyonder di iniziare a osservare la Terra, portando all’evento Secret Wars del 1984. L’Uomo Molecola ha avuto un ruolo importante anche nella storia di Secret Wars del 2015, poiché Reece è in grado di assorbire i poteri dei Beyonders ultraterreni. L’Uomo Molecola potrebbe essere introdotto nei Fantastici Quattro prima dell’evento Avengers: Secret Wars, che potrebbe vederlo allearsi con il Dottor Destino mentre le incursioni devastano il multiverso.

Silver Surfer

Nonostante sia un personaggio cosmico, il Silver Surfer di Norrin Radd è intrinsecamente legato anche ai Fantastici Quattro. Nei fumetti della Marvel Comics, il Silver Surfer, araldo del divoratore di pianeti Galactus, si recò sulla Terra per preparare il suo padrone a divorare il pianeta natale dell’umanità. Tuttavia, con l’aiuto dei Fantastici Quattro, riacquistò la sua nobiltà e contribuì a salvare la Terra da Galactus, ma fu esiliato come punizione. Si vocifera da tanto tempo di un’ipotetica apparizione di Galactus e Silver Surfer in Fantastici Quattro, dunque questa storyline potrebbe essere esplorata, introducendo un altro potentissimo eroe cosmico nella Saga del Multiverso del MCU.

Galactus

Galactus è uno dei supercriminali più leggendari e riconoscibili della Marvel Comics, non da ultimo per le sue dimensioni e per l’immenso pericolo che rappresenta per gli eroi dell’Universo Marvel. Per sostenere la sua forza vitale, Galactus deve divorare interi mondi e impiega gli Araldi per cercare questi pianeti; uno di questi mondi è la Terra, non fosse che Galactus viene sconfitto dal suo Araldo, Silver Surfer, con l’aiuto dei Fantastici Quattro. Si dice che questo essere simile a un dio debutterà in Fantastici Quattro, ma Galactus potrebbe diventare una minaccia importante nel MCU per gli anni a venire. Di recente si è vociferato che Javier Bardem potrebbe interpretare Galactus ne I Fantastici Quattro, ma la notizia non è stata confermata ufficialmente.

Dottor Destino

doctor doomPer anni si è speculato sul fatto che Victor Von Doom, meglio conosciuto come Dottor Destino, sarebbe apparso nel MCU, e Fantastici Quattro rappresenta l’occasione perfetta perché ciò avvenga finalmente. Il Dottor Destino è uno dei supercattivi più iconici della storia dei fumetti Marvel, che ha combattuto contro molti eroi, ma è strettamente associato ai Fantastici Quattro. Destino e Reed Richards hanno studiato insieme, ma hanno sviluppato una rivalità competitiva che persiste da quasi sette decenni: è molto probabile che sarà il film sui Fantastici Quattro a introdurre finalmente il personaggio, che rimarrà nel MCU per molti anni a venire.

Miss Marvel: Iman Vellani afferma di essere stata “assicurata” dai Marvel Studios che tornerà

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Iman Vellani ha offerto un’ottima performance nel ruolo di Kamala Khan in Ms. Marvel, per poi fare il salto sul grande schermo con The Marvels . Alla conclusione di quest’ultimo, Capitan Marvel aveva deciso di rimanere sulla Terra, probabilmente come mentore dell’adolescente, sebbene Kamala avesse già deciso di mettere insieme una squadra tutta sua.

Sembra che i Young Avengers siano da qualche parte all’orizzonte e, parlando con Polygon durante gli Anime Awards 2024 di sabato, Iman Vellani ha confermato che tornerà come supereroe mutante… nel prossimo futuro.

“Mi è stato assicurato”, ha detto, rassicurando i fan che la signora Marvel ha un futuro nel MCU. “Quindi mi fa sentire bene, ma non c’era più garanzia di così. [ride] Mi danno del pangrattato e io provo a farne un pasto.”

I momenti finali di Ms. Marvel hanno confermato che Kamala è una mutante e potrebbe finire per unirsi agli X-Men quando quella squadra verrà finalmente presentata.

Miss Marvel Vs The Marvels

Sfortunatamente, The Marvels ha incassato solo 206 milioni di dollari al botteghino mondiale e, l’anno scorso, Vellani ha spiegato perché non si lasciava convincere da questo. “Non voglio concentrarmi su qualcosa che non è nemmeno sotto il mio controllo, perché qual è il punto?” disse Iman Vellani. “Questo è per [l’amministratore delegato della Disney] Bob Iger”.

[Il botteghino] non ha niente a che fare con me”,  ha continuato Vellani. “Sono soddisfatto del prodotto finito e le persone a cui tengo hanno apprezzato il film. È davvero divertente guardare questo film, ed è tutto ciò che possiamo chiedere a questi film. Ha dei supereroi ed è ambientato nello spazio.” , non è così profondo e parla di lavoro di squadra e sorellanza. È un film divertente e sono così felice di poterlo condividere con le persone.”

Discutendo di alcune delle reazioni sessiste che il film ha dovuto affrontare, l’attrice ha aggiunto: “Ho avuto molta esperienza al liceo da sola, quando condividevo la mia eccitazione con qualcuno, e poi mi chiudevano immediatamente perché ero così eccitata. Lo farei Odio vedere una cosa del genere anche all’interno della comunità dei fan, perché è terribile.”

Ms. Marvel vanta un punteggio Rotten Tomatoes del 98%, anche se non sappiamo ancora quante persone hanno visto la serie Disney+ di 6 episodi.

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Con questo in mente, quando Iman Vellani tornerà nel MCU, ci aspettiamo che faccia parte di un ensemble in un progetto come Young Avengers .

Fantastici Quattro: 10 abilità dei personaggi a fumetti che non abbiamo ancora visto al cinema

Nonostante siano già stati realizzati tre film dedicati a I Fantastici Quattro, c’è ancora una serie di poteri che la prima famiglia della Marvel non ha utilizzato sul grande schermo. I Fantastici Quattro vantano un’impressionante gamma di abilità che si sono evolute ben oltre le loro rappresentazioni originali. Sebbene molti di questi non siano stati rappresentati in nessuno dei film, potrebbero costituire un’aggiunta emozionante al film del MCU.

La Marvel ha confermato il cast dei Fantastici Quattro e l’apparente ambientazione temporale, che potrebbero indicare la narrativa del film e i potenziali eventi raccontati. Con l’ambientazione retrò dei Fantastici Quattro, molti personaggi potrebbero avere una serie limitata di abilità più in linea con l’epoca. Tuttavia, l’MCU avrebbe una serie di poteri entusiasmanti che non sono mai stati adattati prima.

Mister Fantastic può cambiare forma

Reed Richards è noto per la sua elasticità e i suoi poteri di allungamento. Tuttavia, un aspetto non rappresentato nei film è la sua capacità di trasformarsi in oggetti inanimati e persino in altre persone. Mister Fantastic ha un tale controllo su ogni singola parte del suo corpo che può allungare i lineamenti del suo viso in una forma diversa. Richards ha usato questa sua capacità per mascherare il suo aspetto in modo convincente come qualsiasi altro mutaforma della Marvel Comics. Mister Fantastic si è anche, a volte, trasformato in cassette della posta, dinosauri e trampolini. Queste impressionanti abilità funzionano bene nei fumetti e costituirebbero un’ottima aggiunta all’adattamento dell’MCU.

Mister Fantastic può ampliare il suo intelletto

Richard Richards è noto per il suo grande intelletto, ma ci sono prove che suggeriscono che la sua intelligenza sia collegata ai suoi poteri. Richards, talvolta, ha persino utilizzato la sua capacità di stretching per espandere la sua potenza intellettiva e aumentare la sua capacità cerebrale. In Invincible Iron Man n. 25, Tony Stark scherza dicendo che Richards potrebbe ingrandire il suo cervello. Più tardi, Mister Fantastic gonfia davvero il suo cervello mentre lavora sull’impianto cardiaco di Iron Man. Reed Richards ha tanto controllo sul suo cervello quanto sul suo corpo, ed è in grado di respingere gli attacchi psichici con la sua “coscienza elastica”.

La Donna Invisibile può vedere oggetti invisibili

La Donna Invisibile possiede la capacità unica di percepire gli oggetti invisibili. Sue Storm può, ovviamente, rendere invisibili se stessa e gli altri oggetti a piacimento e conservarne comunque la consapevolezza. È interessante notare che la Donna Invisibile può anche percepire oggetti e persone che sono stati resi invisibili con altri mezzi. Ciò è dovuto alla funzione unica della retina di Sue Storm, che le conferisce la capacità sovrumana di rilevare oggetti invisibili. La donna ha anche il potere di ripristinare gli oggetti resi invisibili da altre persone. Questo livello di controllo dimostra l’impressionante padronanza di Susan sui suoi poteri.

La Donna Invisibile può rendere opachi i suoi campi di forza

I famosi campi di forza della Donna Invisibile sono una parte distintiva e iconica del personaggio di Sue Storm. In grado di generare mentalmente un campo di forza psichica, la Donna Invisibile ha un controllo impressionante su di essi. Un aspetto non spesso rappresentato nei fumetti Marvel e omesso dai film I Fantastici Quattro è il potere di Sue di rendere opachi questi campi di forza. Questi possono essere usati per bloccare il campo visivo dei suoi nemici o mascherare le sue azioni. Questa abilità si è rivelata un’utile aggiunta alle straordinarie doti della Donna Invisibile che potrebbero apparire nell’MCU.

La donna invisibile può bloccare poteri psicocinetici

I potenti campi di forza della Donna Invisibile sono persino in grado di bloccare gli attacchi psichici. La Sue dei fumetti ha usato questa dote per proteggersi dai nemici telepatici, come Psi-Lord. In effetti, Sue è persino in grado di bloccare le potenti capacità telepatiche di Jean Grey, il che non è un’impresa da poco considerando che Jean è un mutante di livello Omega. Questa abilità costituirebbe un’aggiunta ideale al film I Fantastici Quattro all’interno della continuità dell’MCU, che potrebbe esplorare le interazioni della Donna Invisibile con i personaggi telepatici Marvel.

La Cosa può saltare per grandi distanze

I Fantastici QuattroBen Grimm possiede una forza e un’agilità sorprendenti, che gli consentono di saltare attraverso grandi distanze con facilità. Anche se non accade spesso nei fumetti Marvel, l’immenso potere muscolare della Cosa gli garantisce la capacità di generare una forza incredibile ad ogni balzo. La Cosa ha eseguito balzi sovrumani alti diversi piani, in un modo simile a Hulk. La pelle di roccia di Ben Grimm sembra rendere la Cosa relativamente solida e pesante, motivo per cui il talento non è mai stato rappresentato in un film I Fantastici Quattro, anche se costituirebbe un’aggiunta elettrizzante ne I Fantastici Quattro del MCU.

La Cosa non invecchia

La cosa fantastici quattroLa trasformazione di Ben Grimm nella Cosa non solo gli garantisce un’immensa forza e vigore, ma ferma anche il processo di invecchiamento. Sebbene racchiuso nella sua forma rocciosa, il corpo di Ben non invecchia, preservando il suo aspetto e la sua vitalità. Tuttavia, nelle poche occasioni in cui ritorna alla forma umana, gli effetti dell’invecchiamento riprendono. Ciò consente alla Cosa di diventare effettivamente immortale. Dopo aver creato una formula per consentire a Ben di diventare umano per una settimana all’anno, Ben inizia a invecchiare sporadicamente. Ma quando Reed Richards viaggia 3000 anni nel futuro, incontra Ben ancora vivo.

La Torcia Umana può proiettare un duplicato infuocato

Chris-Evans-Torcia-UmanaLa Torcia Umana esercita il potere di manipolare le fiamme con effetti sorprendenti, inclusa la capacità di proiettare un duplicato infuocato di se stesso. Con un’esplosione mirata di calore intenso, crea una replica perfetta della sua forma che può controllare a distanza. L’impressionante maestria con il fuoco di Johnny Storm va oltre la distruzione, mettendo in mostra la sua ingegnosità e adattabilità come supereroe. La Torcia Umana sfrutta questa capacità con grande efficacia, utilizzando un’esca infuocata per ingannare e combattere i nemici. Sarebbe un aggiornamento interessante per il tentativo del MCU di riavviare il franchise dei Fantastici Quattro.

La Torcia Umana può controllare le fiamme esterne

Sebbene la Torcia Umana sia nota principalmente per il controllo e la produzione di fiamme dal suo corpo, è anche in grado di controllare qualsiasi fuoco nel suo raggio d’azione. Ciò eleva i suoi poteri della fiamma alla pirocinesi: è in grado di aumentare o diminuire i fuochi vicini solo attraverso i suoi pensieri. Questa abilità non è stata esplorata in nessuno dei film dei Fantastici Quattro, ma rappresenterebbe uno sviluppo interessante. Questa capacità dimostra la padronanza di Johnny sui suoi poteri e potrebbe essere sfruttato per indicare il climax del suo arco narrativo eroico, proprio come nei Fantastici Quattro quando la Torcia Umana divenne nova per sconfiggere il Dottor Destino.

La Torcia Umana può bruciare le tossine dal suo flusso sanguigno

Fantastici Quattro film 2025L’impressionante manipolazione del fuoco di Johnny Storm si estende anche alla sua forma fisica. La Torcia Umana è riuscita a surriscaldare il proprio sangue per bruciarne una tossina velenosa, la mirabile impresa è stata compiuta in Spider-Man/La Torcia Umana #2 dopo essere stato avvelenato. L’abilità dimostra un controllo notevole e un’elaborazione impressionante dei suoi poteri di controllo della fiamma. Sebbene si tratti di un uso piuttosto sfumato e specifico dei poteri di Johnny, potrebbe costituire un momento cinematografico avvincente come uno dei tanti affascinanti superpoteri mancanti negli adattamenti cinematografici di I Fantastici Quattro.

Spaceman: recensione del nuovo film con Adam Sandler

Spaceman: recensione del nuovo film con Adam Sandler

A qualsiasi amante del genere comico sarà capitato di imbattersi almeno una volta in una delle tante commedie che vedono Adam Sandler nel ruolo di protagonista: da Terapia d’urto fino a Un week end da bamboccioni, l’attore è diventato un volto chiave nella comedy americana. Di tanto in tanto Sandler si è però cimentato anche con film drammatici, come il nuovo Spaceman: una pellicola profondamente drammatica, che vede l’astronauta Jakob Prochazka, interpretato da Sandler, confrontarsi con sé stesso attraverso un ragno alieno, doppiato da Paul Dano (The Fabelmans). Nel film, disponibile su Netflix e tratto dal romanzo Spaceman of Bohemia di Jaroslav Kalfař, ritroviamo anche l’attrice inglese Carey Mulligan nel ruolo di Lenka, moglie di Jakob, e l’italiana Isabella Rossellini.

La trama di Spaceman: la solitudine dello spazio profondo

Jakob Prochazka è un cosmonauta in missione nello spazio da 189 giorni, in totale solitudine. Il suo obiettivo è ottenere informazioni su una misteriosa nube viola che occupa i cieli da ormai diversi anni. La missione, che dura ormai da più di sei mesi, mette però Jakob a dura prova a livello fisico e mentale. Lenka, moglie di Jakob, non riesce più a tollerare la distanza e la mancanza di attenzione da parte del marito e decide di lasciarlo; nonostante il messaggio in cui Lenka decide per la rottura non sia mai arrivato a Jakob, lui stesso percepisce il silenzio tra loro due.

In questo stato di completa solitudine e di mancanza di sonno, un misterioso essere alieno, con le sembianze di un ragno gigante, entra nell’astronave di Jakob. L’essere, soprannominato dall’astronauta Hanus, è incuriosito dal totale stato di solitudine di questo “umano pelle e ossa” e per questo cerca di capirne il motivo. Così Hanus ripercorre insieme a Jakob dei flash della sua vita passata, specialmente dei momenti determinanti nella sua relazione con Lenka, in un affascinante viaggio introspettivo.

Hanus: realtà o proiezione?

Lo spettatore può guardare Spaceman da due punti di vista differenti. Da uno più superficiale, si può identificare l’incontro con Hanus in maniera totalmente fantascientifica: un esploratore dello spazio incontra un altro esploratore proveniente da un altro pianeta. In questo modo il ragno gigante rappresenta solo un saggio essere incuriosito dal genere umano.

Andando più a fondo nella visione del film, però, il personaggio di Hanus sembra essere una mera proiezione della psiche di Jakob. La creatura appare in un momento di estrema debolezza per l’astronauta per via del lungo periodo di solitudine, della perdita dell’unico appiglio emotivo, Lenka, e della mancanza di sonno. Pare molto più plausibile ipotizzare che Hanus sia stato creato dalla mente di Jakob per affrontare i propri sentimenti e gestire al meglio la solitudine. Questa interpretazione è provata anche dal fatto che Peter, in continuo contatto dalla terra con l’astronauta, non senta la voce del ragno.

Reale o non, Hanus resta una figura fondamentale del film: una sorta di psicologo con il corpo da ragno! Questo accompagna Jakob in un percorso di conoscenza personale, in modo da comprendere i problemi della propria relazione con Lenka.

Spaceman Adam Sandler
© 2023 Netflix, Inc. Courtesy of Netflix

 

Spaceman: la solitudine nella terra e nello spazio

Tu vai dove vado io, io vado dove vai tu. Giusto, cosmonauta?

Nonostante l’ambientazione spaziale, il tema focale di Spaceman rimane dunque la solitudine, di Jakob come anche di Lenka. Nonostante i sentimenti che provano l’uno per l’altra, i due si sono isolati, respinti a vicenda. Nel film li vediamo soli, costretti ad affrontare i propri problemi e sentimenti senza alcun supporto.

Nella prima parte di Spaceman viene naturale per il pubblico compatire Jakob, abbandonato dalla propria compagna in un momento così delicato. Solamente con la rivelazione dell’intera relazione tra i due tutto diventa più chiaro: l’ambizioso astronauta, nel guardare il cielo, perde di vista ciò che si trova sulla terra.

Solo grazie all’aiuto di Hanus, Jakob rifletterà realmente sulla propria relazione con Lenka, realizzando tutte le sue mancanze.

Un sorprendente Adam Sandler

Nonostante la fama di Sandler derivi maggiormente da film comici, in Spaceman l’attore dimostra nuovamente la propria versatilità. Il ruolo di Jakob è estremamente drammatico, tendente ad uno stato di totale apatia. Si tratta quindi di un personaggio molto differente dallo standard di Sandler, ma l’attore riesce ugualmente a trasmettere molto al pubblico, in una pellicola con una narrazione abbastanza lenta, incentrata interamente sulle emozioni e i sentimenti del protagonista.

Spaceman si dimostra così essere una pellicola emozionante, narrante un viaggio introspettivo. Uno stato di solitudine così estrema che porta inevitabilmente alla conoscenza o alla riscoperta di sé, anche grazie all’aiuto di un saggio ragno alieno!

5 finali alternativi eliminati per i film dei Marvel Studios che avrebbero cambiato per sempre il MCU

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Le riprese aggiuntive sono spesso considerate problematiche quando si tratta di realizzare film ad alto budget, ma nel corso degli anni i Marvel Studios le hanno rese una parte prevista del processo di produzione. Ciò consente allo studio di apportare tutte le modifiche che desidera e pianificarle in anticipo significa poter avere il tempo di sistemare ciò che nel film non funziona. Dopotutto, abbiamo visto cosa succede quando una produzione – I Fantastici 4 del 2015, ad esempio – scopre di dover in qualche modo riportare tutti sul set per sistemare le cose senza una pianificazione controllata.

È un approccio intelligente, anche se non sempre ha dato i suoi frutti. Nel corso degli anni, i Marvel Studios hanno infatti apportato cambiamenti radicali ai suoi film, a volte in meglio e talvolta in peggio. Continuando nella lettura si potrà decidere in quale categoria rientrano i finali alternativi di cui siamo a conoscenza, ma basti dire che, se questi avessero visto la luce, l’MCU come lo conosciamo adesso sarebbe stato completamente diverso.

Avengers: Endgame

avengers: endgame

Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame sono stati entrambi oggetto di importanti cambiamenti durante la produzione. Ad esempio, Hulk è inizialmente tornato alla fine del film del 2018, esplodendo dall’armatura Hulkbuster prima di essere sopraffatto da Thanos. Alcuni concept art per il finale della Saga dell’Infinito del 2019 rivelano invece che Tony Stark avrebbe dovuto essere presente quando Steve Rogers viaggia indietro nel tempo per riportare le Pietre dell’Infinito al loro giusto posto nella storia.

Potrebbe trattarsi di un depistaggio o di un’indicazione che Iron Man non era sempre destinato a morire durante la battaglia finale di Avengers: Endgame. Se optiamo per la seconda ipotesi, allora chissà quanto sarebbe stato diverso il MCU nel passaggio alla Saga del Multiverso (anche se si fosse ritirato, Tony sarebbe rimasto sicuramente un personaggio importante).

Thor: The Dark World

Thor: The Dark World

Thor: The Dark World aveva un finale completamente diverso e sembra che sia stato rigirato quando i Marvel Studios hanno cambiato i loro piani per il Dio del Tuono. L’eroe si sarebbe infatti dovuto risvegliare sulla Terra dove lo aspettava il padre; dopo aver trascorso gli ultimi giorni in stato di incoscienza, Odino avrebbe conosciuto Jane Foster e avrebbe capito che Thor aveva fatto bene a innamorarsi della donna umana. Di conseguenza, il Re di Asgard si sarebbe scusato con il figlio.

Purtroppo, Jane avrebbe deciso di non poter più stare con Thor a causa dei rispettivi impegni. L’eroe tenta di farle cambiare idea, ma alla fine capisce che deve compiere il suo dovere e torna ad Asgard dove sceglie di governare al posto di Odino come Re. Quindi, Loki sarebbe rimasto morto, Thor sarebbe diventato Re di Asgard e Odino sarebbe andato finalmente a godersi il suo desiderato riposo. Non è possibile che Avengers: Age of Ultron, Thor: Ragnarok e Avengers: Infinity War sarebbero stati uguali dopo questi sviluppi della trama.

Avengers: Age of Ultron

age of ultron captain marvel

Avengers: Age of Ultron si sarebbe sempre concluso con Capitan America e Vedova Nera che assemblavano una nuova squadra di Eroi più potenti della Terra. Tuttavia, Joss Whedon sperava di introdurre almeno un personaggio importante in questa sequenza. Si trattava di Captain Marvel e la controfigura  è stata utilizzata mentre Whedon cercava di capire chi potesse interpretarla. I Marvel Studios e Kevin Feige avevano però altre idee e in seguito sostituirono Carol Danvers con Scarlet Witch (con grande disappunto del regista).

Se Joss Whedon avesse fatto di testa sua, Captain Marvel avrebbe dunque debuttato nel MCU quattro anni prima dell’uscita del suo film da solista. È probabile che Whedon avrebbe scelto una persona diversa da Brie Larson – l’attrice usata era una controfigura – ma la storia dell’eroina era probabilmente destinata a svolgersi in modo molto diverso. Che siate d’accordo con Whedon o con Feige, è difficile non chiedersi cosa sarebbe potuto accadere.

The Marvels

The Marvels

Nei momenti finali di The Marvels, Monica Rambeau ha usato i suoi poteri per chiudere uno squarcio nella realtà, bloccandosi in un universo parallelo abitato dagli X-Men. Tuttavia, una versione precedente del film vedeva Photon ricevere l’aiuto di Carol Danvers e Ms. Marvel. A quanto pare, il trio avrebbe dunque riparato la lacerazione nella realtà, il che probabilmente significa che il sequel di Captain Marvel non è sempre stato caratterizzato da una componente multiversale.

Questo è stato confermato dai concept art, per non parlare di una recente foto dietro le quinte che mostra la Kamala Khan di Iman Vellani con un casco spaziale. Tuttavia, l’attrice di Dar-Benn Zawe Ashton ha rivelato anche l’esistenza di una versione del film che si concludeva con la combustione del cattivo e di Carol nello spazio! Sembra che The Marvels si sarebbe dunque potuto concludere con Captain Marvel creduta morta e, anche se siamo sicuri che alla fine sarebbe tornata, è possibile che questo sia stato pensato come l’addio di Brie Larson al ruolo. È una cosa enorme.

Ant-Man and The Wasp: Quantumania

Ant-Man and the Wasp: Quantumania 

I Marvel Studios hanno rigirato il finale di Ant-Man and The Wasp: Quantumania settimane prima che il film arrivasse nelle sale. Tuttavia, in una versione precedente, Scott Lang e Hope Van Dyne avrebbero indossato nuovi costumi hi-tech per la battaglia finale con Kang il Conquistatore. Come nella versione cinematografica, Janet, Hank, Cassie e Hope tornano sulla Terra, ma Scott si trova di fronte a un Kang vendicativo e danneggiato dalla battaglia. I due combattono, ma il cattivo riesce a fuggire anche dopo il ritorno di Wasp per dare una mano ad Ant-Man. Così, i due rimangono intrappolati nel Regno Quantico, proprio come Janet.

Cassie avrebbe continuato a cercare suo padre, ma con Kang a piede libero – e M.O.D.O.K., se le indiscrezioni precedenti sono esatte – la Terra-616 avrebbe dovuto affrontare due grandi minacce che si sarebbero spinte più a fondo nella Saga del Multiverso. Con Jeff Loveness incaricato di scrivere Avengers: The Kang Dynasty, si stava forse preparando il terreno per quel film. I Marvel Studios sembra però abbiano ora altre idee a riguardo.

Grey’s Anatomy 20: trailer della ventesima stagione anticipa il ritorno di Arizona

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La ABC ha rilasciato il trailer ufficiale di Grey’s Anatomy 20, la ventesima stagione di Grey’s Anatomy che segnerà il ritorno e  prossimo capitolo della lunga serie di medical drama, la cui uscita è prevista per il 14 marzo 2024.

Il video offre un estratto del ritorno della veterana della serie Jessica Capshaw nei panni della dottoressa Arizona Robbins al Grey Sloan Memorial. Il chirurgo pediatrico è stato visto l’ultima volta dai fan durante il finale della quattordicesima stagione nel 2018. Il trailer anticipa anche l’introduzione di un personaggio nuovo di zecca interpretato da Natalie Morales di Dead to Me, che è stata scelta per il ruolo della nuova pediatrica di Grey Sloan, il chirurgo Monica Beltran.

https://youtu.be/9VkDD_hD0Ck

Chi ritornerà nel cast di Grey’s Anatomy?

Grey’s Anatomy attualmente vede protagonisti Chandra Wilson nei panni di Miranda Bailey e James Pickens Jr. nei panni di Richard Webber, che sono gli attori rimanenti rimasti dal cast principale originale del primo episodio della serie. Nonostante abbia abbandonato il suo ruolo regolare nella serie durante l’ultima stagione, Ellen Pompeo continuerà a fungere da narratrice e farà ancora alcune apparizioni nella stagione 20. La serie vede nel cast anche Kevin McKidd nei panni di Owen Hunt, Caterina Scorsone nei panni di Amelia Shepherd, Kim Raver nei panni di Teddy Altman, Camilla Luddington nei panni di Jo Wilson, Chris Carmack nei panni di Link Lincoln, Jake Borelli nei panni di Levi Schmitt, Scott Speedman nei panni di Nick Marsh, Niko Terho nei panni di Lucas e altri.

Grey’s Anatomy è stato creato ed è prodotto da Shonda Rhimes (Scandal, How to Get Away with Murder), con Meg Marinis che ha firmato come showrunner per la stagione 20. È prodotto da ABC Studios.

Quando uscirà la prossima stagione di Grey’s Anatomy?

La ventesima stagione di Grey’s Anatomy uscirà il 14 marzo 2024 su ABC. In Italia Grey’s Anatomy 20 debutterà su Disney+.

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The Walking Dead: The Ones Who Live, premiere da record negli USA

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Il franchise di The Walking Dead si è dimostrato ancora una volta un enorme successo per AMC, poiché la prima di The Walking Dead: The Ones Who Live – uno spin-off incentrato sui personaggi preferiti dai fan Rick Grimes e Michonne – ha prodotto un totale di 3 milioni di spettatori dopo soli tre giorni di visione. 

Secondo Nielsen (tramite Deadline), The Walking Dead: The Ones Who Live – che ha debuttato il 25 febbraio – è stata la più grande serata di première per AMC in sei anni da quando The Terror è stato presentato in anteprima nel 2018. La première dello show ha anche ottenuto un successo da record per numero di spettatori su AMC+, rendendolo l’episodio più visto di sempre sullo streamer. 

Andrew Lincoln e Danai Gurira sono tornati a condividere lo schermo per la prima volta dall’ultimo episodio di The Walking Dead del novembre 2022. Rick e Michonne sono finalmente vicini al loro ritorno, ma la strada per ricongiungersi tra le braccia l’uno dell’altra in The Walking Dead: The Ones Who Live sarà lunga e pericolosa.

The Walking Dead: The Ones Who Live è il sesto e ultimo spin-off della saga TWD, insieme ad altri come Fear the Walking Dead, World Beyond, Tales of the Walking Dead, Dead CityThe Walking Dead: Daryl Dixon

The Walking Dead: The Ones Who Live è “un’epica storia d’amore” 

Con Andrew Lincoln nei panni di Rick Grimes e Danai Gurira nei panni di Michonne, lo spin-off di TWD è incentrato sulla tragica storia d’amore dei due personaggi, tenuti separati dalla distanza. 

La sinossi ufficiale recita: “La storia d’amore di Rick Grimes e Michonne è cambiata da un mondo cambiato. Tenuti separati dalla distanza. Da un potere inarrestabile. Dai fantasmi di chi erano. Rick e Michonne vengono catapultati in un altro mondo, costruito su una guerra contro i morti… e, in definitiva, su una guerra contro i vivi. Riusciranno a ritrovarsi in un luogo e in una situazione diversi da quelli che avevano mai conosciuto prima? Sono nemici? Amanti? Vittime? Vincitori? Senza l’altro, sono ancora vivi – o scopriranno che anche loro sono The Walking Dead?

Basato sull’omonima serie a fumetti di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie Adlard, The Walking Dead: The Ones Who Live è prodotto da Kirkman, Scott M. Gimple, Greg Nicotero, David Alpert, Joseph Incaprera, Gale Anne Hurd, Denise Huth e Angela Kang.

Godzilla e Kong – Il nuovo impero: un nuovo affasciante trailer in stile TOHO

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TOHO ha condiviso un nuovo trailer di Godzilla e Kong – Il nuovo Impero, il nuovo atteso capitolo della saga Godzilla vs. Kong che presenta alcuni filmati epici e mai visti prima dell’ultimo mashup di mostri di Legendary.

Presentato nello stile di un trailer di un classico film TOHO Godzilla, abbandona i cliché così spesso visti nei trailer dei film di successo americani per richiamare l’attenzione dei fan di Kaiju in un modo in cui è improbabile che i teaser fin troppo familiari facciano.

“C’è una sorta di tregua”, aveva anticipato in precedenza il regista Adam Wingard. “Godzilla ha il controllo del mondo di superficie e Kong è nella Terra Cava. Non è stato, ‘Okay, chiamami quando qualcosa va storto, Kong. E io, Godzilla, correrò in soccorso!'”

“La dinamica della relazione disfunzionale amico-poliziotto è probabilmente la migliore per descrivere Godzilla e Kong. Le mie influenze sono sempre legate agli anni ’80, e gli anni ’80 sono stati fondamentali per [quella] trama. Ci sono molti malintesi, il modo in cui comunicare tra i mostri non è semplice.” Dai un’occhiata al nuovo trailer

Cosa sappiamo su Godzilla e Kong – Il nuovo Impero?

Godzilla e Kong – Il nuovo Impero approfondisce ulteriormente le storie e le origini di questi due Titani, nonché i misteri di Skull Island, tra gli altri, svelando la mitica battaglia che ha contribuito a forgiare questi esseri straordinari e li ha legati per sempre all’umanità. Adam Wingard torna a dirigere il film, interpretato da Rebecca Hall (“Godzilla vs. Kong”, The Night House – la casa oscura”), Brian Tyree Henry (“Godzilla vs. Kong”, “Bullet Train”), Dan Stevens (la serie TV “Gaslit”, “Legion”, “La Bella e la Bestia”), Kaylee Hottle (“Godzilla vs. Kong”), Alex Ferns (“The Batman”, “La furia di un uomo – Wrath of Man”, “Chernobyl”) e Fala Chen (“Irma Vep”, “Shang Chi e la leggenda dei Dieci Anelli”).

La sceneggiatura di Godzilla e Kong – Il nuovo Impero è di Terry Rossio (“Godzilla vs. Kong”, la serie “Pirati dei Caraibi”), Simon Barrett (“You’re Next”) e Jeremy Slater (“Moon Knight”), da una storia di Rossio, Wingard e Barrett, basato sul personaggio “Godzilla” di proprietà e creato da TOHO Co., Ltd..

Il film è prodotto da Mary Parent, Alex Garcia, Eric Mcleod, Thomas Tull, Jon Jashni e Brian Rogers, mentre i produttori esecutivi sono Wingard, Jen Conroy, Jay Ashenfelter, Yoshimitsu Banno, Kenji Okuhira. Wingard torna a collaborare con il direttore della fotografia Ben Seresin (“Godzilla vs. Kong”, “World War Z”), lo scenografo Tom Hammock (“Godzilla vs. Kong”, “X: A Sexy Horror Story”, “The Guest”), il montatore Josh Schaeffer (“Godzilla vs. Kong”, “Molly’s Game”), la costumista Emily Seresin (“L’uomo invisibile”, “Top of the Lake – Il mistero del lago”). Le musiche del film sono opera dei compositori Tom Holkenborg (“Godzilla vs. Kong”, “Mad Max: Fury Road”) e Antonio Di Iorio (musica aggiuntiva su “Godzilla vs. Kong”, i film “Sonic”). Warner Bros. Pictures e Legendary Pictures presentano una produzione Legendary Pictures, un film di Adam Wingard: “Godzilla e Kong – Il nuovo Impero”.

Clay Mann della DC Comics combina le sue opere con il nuovo logo SUPERMAN in un imperdibile mashup

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Due giorni fa è stato il compleanno ufficiale dell’Uomo del Domani, e il regista di Superman (abbandonato Legacy) James Gunn ha celebrato l’occasione – e l’inizio delle riprese principali – condividendo un primo sguardo a David Corenswet nei panni della versione DCU dell’iconico supereroe.

La reazione è stata ampiamente positiva ma, finché non avremo un’immagine corretta del costume dalla testa ai piedi (costume o non costume?!), è difficile dire come reagiranno i fan. Nel frattempo, l’artista della DC Comics Clay Mann ha modificato una delle sue opere più iconiche di Superman per riflettere il nuovo logo del petto dell’eroe.

Il contorno giallo ha fatto molto discutere online, così come la chiara ispirazione al classico Kingdom Come di Mark Waid e Alex Ross. Funziona molto bene sulla pagina, non credete?

Sono felicissimo di annunciare l’inizio delle riprese principali di SUPERMAN oggi, 29 febbraio, che guarda caso è il compleanno di Superman”, ha dichiarato Gunn su Instagram ieri sera. “Quando ho finito la prima stesura della sceneggiatura, ho chiamato il film Superman: Legacy”. “Quando ho chiuso la bozza finale, era chiaro che il titolo sarebbe stato SUPERMAN”, ha aggiunto. “In arrivo a luglio 2025“.

Sembra di essere sul punto di entrare in una nuova era di narrazione dell’eroe e la speranza della Warner Bros  si augura che questo film su Superman faccia il botto al botteghino come Superman Returns e L’uomo d’acciaio hanno fatto fatica a fare. Dai un’occhiata alla versione di Mann del nuovo logo nel post X qui sotto.

 

Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman: Legacy che si intitolerà semplicemente Superman avrà come protagonisti anche Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

Non sappiamo ancora con esattezza come questi altri supereroi si inseriranno nella storia, ma James Gunn ha precedentemente rivelato che la doppia vita di Superman, sia come Clark Kent che come Uomo d’Acciaio, sarà esplorata nel film, suggerendo che questi personaggi saranno i suoi “super amici“. Resta da vedere se faranno o meno parte di una vera e propria squadra.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha già iniziato a lavorare sulla terza stagione

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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere doveva essere la risposta più solida di Prime Video al successo de Il trono di Spade (Game of Thrones), con lo streamer che ha speso abbastanza perché diventasse la serie TV più costosa mai realizzata.

Quando il prequel per il piccolo schermo ha debuttato nel settembre 2022, ha segnato il più grande debutto di Prime Video in quello che Jennifer Salke, capo degli Amazon Studios, ha definito “un momento culturalmente decisivo” per l’azienda.

Tuttavia, in seguito abbiamo scoperto che Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha perso un numero significativo di spettatori con l’avanzare della stagione. La serie ha avuto un tasso di completamento solo del 37% negli Stati Uniti. All’estero, solo il 45% delle persone ha terminato la serie, mentre il 50% è considerato un risultato accettabile, ma tutt’altro che desiderato.

La produzione della seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere si è spostata dalla Nuova Zelanda al Regno Unito (probabilmente per ridurre i costi) e si prevede che la serie tornerà sui nostri schermi nel corso dell’anno.

Ora, però, The Hollywood Reporter rivela che la terza stagione è già in lavorazione dopo che gli showrunner Patrick McKay e JD Payne hanno firmato un nuovo accordo triennale con lo streamer.

Oltre a confermare i piani per la seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, che dovrebbe debuttare nel 2024, il sito aggiunge che “sebbene la terza stagione non sia stata ufficialmente ordinata e la writers room non sia ancora stata aperta, gli showrunner hanno iniziato a delineare la trama iniziale“.

È possibile che lo streamer stia aspettando di vedere l’andamento della seconda stagione prima di procedere con un terzo lotto di episodi, ma sta puntando molto su questa proprietà e non si arrenderà se non sarà necessario!

Ecco una dichiarazione di Vernon Sanders, responsabile della televisione di Amazon MGM Studios: “Abbiamo iniziato questo straordinario viaggio con JD e Patrick più di cinque anni e mezzo fa e non ci siamo mai guardati indietro. Continuiamo a essere stupiti dalla portata e dalle dimensioni della loro visione e dall’enorme successo globale ottenuto da Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere nella sua prima stagione da record. Non vediamo l’ora che i clienti di Prime Video sperimentino l’epica avventura e il dramma ad alto rischio che JD e Patrick stanno continuando a costruire nella seconda stagione e oltre. Naturalmente, lo studio è entusiasta di estendere il nostro accordo globale con queste brillanti menti creative che continuano a mettere in pratica la loro passione per la grande narrazione“.

Parlando l’anno scorso dei dati di ascolto deludenti, Salke ha detto: “Questo desiderio di dipingere la serie come qualcosa di meno di un successo non riflette alcuna conversazione che sto avendo internamente“. Sembra che l’imminente seconda stagione avrà una svolta più drammatica, come ha aggiunto: “È un’enorme opportunità per noi. La prima stagione ha richiesto un sacco di ambientazioni“. Con il mistero di Sauron ora risolto, speriamo che l’iconico cattivo sia finalmente al centro della scena nella seconda stagione e oltre…

La serie tv Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

La prima stagione de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha ottenuto un successo senza precedenti, è stata vista da più di 100 milioni di persone in tutto il mondo, con più di 24 miliardi di minuti di streaming. L’attesissima serie ha conquistato più di 25 milioni di spettatori nel mondo nel suo primo giorno di uscita, divenendo il più grande debutto nella storia di Prime Video, e ha anche debuttato al n. 1 nelle classifiche di streaming generali di Nielsen nel suo weekend di uscita. Lo show ha inoltre battuto tutti i precedenti record di spettatori di Prime Video, e ha portato nuove iscrizioni a Prime più di qualsiasi altro contenuto precedentemente lanciato. Inoltre, Gli Anelli del Potere è la prima serie Original in ogni area del mondo – Nord America, Europa, area Asia-Pacifico, America Latina e nel resto del mondo. Il finale di stagione è stato un evento culturale globale con numerosi hashtag dedicati alla serie tra cui #TheRingsofPower e altri in trend su Twitter in 27 Paesi per un totale di oltre 426 ore nel weekend.

La seconda stagione di Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è prodotta dagli showrunner ed executive producers J.D. Payne & Patrick McKay. A loro si uniscono gli executive producer Lindsey Weber, Callum Greene, Justin Doble, Jason Cahill e Gennifer Hutchison, insieme alla co-executive producer Charlotte Brandstrom, i produttori Kate Hazell e Helen Shang e i co-produttori Andrew Lee, Matthew Penry-Davey e Clare Buxton.

Superman: 4 dettagli chiave avvistati sulla tuta (e cosa ci dicono sul reboot di James Gunn)

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Superman: Legacy è ora solo Superman, un titolo audace per un film che lancerà il nuovo DCU dei DC Studios. Oltre ad annunciarlo, il regista James Gunn ha anche condiviso un primo sguardo al logo che adornerà il petto dell’Uomo del Domani nel prossimo reboot. Si tratta di un design che ha fatto discutere i fan, e le successive immagini probabilmente genereranno ulteriori discussioni.

Ora analizziamo ancora più da vicino questo design per capire cosa ci dice esattamente sul reboot di Superman di James Gunn. Si tratta di uno dei loghi più riconoscibili del pianeta, ma le decisioni creative prese qui offrono senza dubbio un’idea di cosa aspettarsi quando arriverà questo film del 2025. Per scoprire cosa CBM ha scoperto, basta toccare i pulsanti “Avanti”/”Visualizza elenco” qui sotto.

Il significato del contorno giallo

Superman significato contorno gialloCi aspettavamo che James Gunn desse un tocco personale all’armatura dell’Uomo d’Acciaio, e lo ha fatto con un logo che va controcorrente rispetto al modo in cui Superman viene tipicamente rappresentato sullo schermo.

Il regista si è ispirato alla prima apparizione dell’eroe sulle pagine di Action Comics #1, dando al logo “S” un contorno giallo. I fan di Superman & Lois ricorderanno di aver visto Tyler Hoechlin indossare un costume con una linea gialla intorno, ma la “S” era circondata dal nero. In confronto, James Gunn si attiene molto al materiale di partenza con questo design.

In questo modo, ha l’impressione di fare una dichiarazione e di differenziare questo Superman dalle precedenti iterazioni che avevano loghi sul petto con un deciso contorno rosso. Si tratta di un piccolo cambiamento, ma che rispetta i fumetti e si fa notare.

Kingdom Come

Superman Kingdom Come

Il fatto che James Gunn abbia ripreso il logo “S” direttamente da Kingdom Come non può essere una coincidenza. Può darsi che si tratti di un disegno a cui è particolarmente affezionato come fan e che ovviamente differisca da quello che abbiamo visto recentemente sullo schermo (era comunque in primo piano nel crossover Crisis on Infinite Earths di The CW).

È chiaro che non avremo un adattamento diretto di Kingdom Come nel DCU, perché si tratta di un nuovo universo con supereroi più giovani. Nonostante ciò, pensiamo che James Gunn possa trarre molto dalla storia scritta da Mark Waid e Alex Ross. Ad esempio, se questo mondo è composto da eroi giovani e inesperti, ciò potrebbe metterli in contrasto con alcuni esponenti della vecchia guardia – forse la JSA? – e persino con i governi del mondo.

Un abito fatto in casa?

A Homemade Suit

Un punto fermo della tuta di Superman indossata da Henry Cavill era il fatto che fosse chiaramente di origine aliena. Kal-El la trovò a bordo di un’astronave kryptoniana ed era ricoperta di intricati simboli alieni per sottolineare il suo status di rifugiato sulla Terra.

Questa tuta, in confronto, ha cuciture che sembrano un po’ più familiari al nostro pianeta. Anche se James Gunn potrebbe seguire i fumetti facendo in modo che il mantello di Superman provenga da Krypton, scommettiamo che è stata Martha Kent a creare il costume dell’eroe.

Questo non significa che il costume sarà fatto in casa. Anzi, la sua creazione potrebbe essere menzionata solo di sfuggita! Tuttavia, questo cambiamento sembra un passo nella giusta direzione, soprattutto se porta questo eroe in linea con la sua controparte a fumetti.

A proposito di quella neve

Superman di James Gunn 2025

Siamo sicuri che per alcuni di voi sarà ovvio, ma per quelli che si chiedono quale sia il significato di quella neve, siamo abbastanza sicuri che non significhi che Superman si svolgerà durante le vacanze!

James Gunn è attualmente con il cast in Norvegia per girare delle scene che crediamo si svolgeranno nella Fortezza della Solitudine. L’appartato rifugio artico dell’eroe funge da rifugio e quartier generale. Costruita in cristallo kryptoniano, ospita manufatti, tecnologia e souvenir delle sue avventure passate.

Lo sforzo di Man of Steel è stato piuttosto insoddisfacente, quindi siamo ottimisti sul fatto che questa versione sarà una parte centrale delle avventure di Superman… e che sarà sorvegliata da Krypto il Supercane! Forse qui entra in gioco anche Supergirl

Code 8 – Parte II: la spiegazione del finale del film Netflix

Code 8 – Parte II: la spiegazione del finale del film Netflix

Il film del 2019 Code 8, diretto da Jeff Chan – versione estesa del suo omonimo cortometraggio del 2016 – racconta le vicende di un uomo con superpoteri che finisce a lavorare per un gruppo di criminali con il fine di raccogliere soldi per aiutare la madre malata. Accolto in modo positivo da critica e pubblico, il film ha suscitato poi anche l’interesse di Netflix, che ha chiesto a Chan di realizzare un sequel per la piattaforma. Nasce così Code 8 – Parte II, ora disponibile nel catalogo e subito divenuto uno dei titoli più visti del momento. Ma cos’è un Code 8?

Code 8, o Codice 8, è – all’interno del contesto narrativo del film – il codice della polizia per identificare un crimine commesso da un Potenziato, ovvero da una persona dotata di superpoteri. Nel mondo di Code 8, infatti, tutti i superumani sono tenuti a registrare le loro capacità e un crimine commesso da uno di loro viene preso estremamente sul serio, in quanto può essere fonte di grande pericolo. Come il film del 2019, anche Code 8 – Parte II prosegue dunque sui toni del crime, continuando a narrare dello scontro tra umani e potenziati.

Per chi ha apprezzato il primo film, anch’esso disponibile su Netflix, questo sequel è dunque un sequel da non lasciarsi sfuggire, dove si ripropongono le dinamiche del precedente ma con nuovi sviluppi e nuovi personaggi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Code 8 – Parte II. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale, in attesa di un probabile terzo film di prossima produzione che potrebbe idealmente concludere il racconto.

Code 8 - Parte II trama

La trama e il cast di Code 8 – Parte II

In questo sequel di Code 8, Connor è ora uscito di prigione e lavora come custode in un centro sociale dopo aver tagliato i ponti con il suo ex socio criminale Garrett. Il tentativo di Connor di tenersi lontano dai guai viene però distrutto quando è costretto ad aiutare la quattordicenne Pavani a fuggire da un gruppo di agenti corrotti guidati dal sergente Kingston. Questi ha però un grosso vantaggio, usando i nuovi K9 robotici per rintracciare Pav. Ciò costringer Connor a dover ancora una volta a chiedere aiuto a Garrett e alla sua squadra, senza sapere se stavolta potrà davvero fidarsi dell’uomo che lo ha fatto finire in prigione.

Ad interpretare Connor vi è nuovamente l’attore Robbie Amell, noto per aver interpretato Ronnie Raymond/Firestorm nella serie The Flash, mentre suo cugino Stephen Amell – celebre per aver interpretato Oliver Queen/Green Arrow nella serie televisiva Arrow – torna invece ad interpretare Garrett. L’attrice Sirena Gulamgaus, nota per aver recitato nella serie Transplarent, è invece l’interprete di Pavani. Alex Mallari Jr., invece, è il sergente Kingston, principale antagonista del film. Completano il cast le attrici Kari Matchett nel ruolo della madre di Connor e Jean Yoon in quelli di Mina.

Code 8 - Parte II cast

La spiegazione del finale di Code 8 – Parte II

Kingston vuole a tutti i costi acciuffare Pavani in quanto lei è l’unica a sapere che ad aver ucciso suo fratello Tarak è stato proprio il poliziotto, in combutta con Garrett. Eliminare Pavani è dunque l’unico modo per assicurarsi di preservare la propria reputazione e continuare nella sua scalata al potere. Ad un certo punto viene anche proposto di cancellare semplicemente la memoria del fratello ma quando tale ipotesi viene messa in atto la ragazza si rende conto che le stanno in realtà per cancellare ogni ricordo in suo possesso e dunque usa i suoi poteri per opporsi alla cosa.

Nel finale di Code 8 – Parte II, Connor e Pavani riescono però a rubare un video contenente i crimini commessi da King e a trasmetterlo in diretta, così che tutti vengano a conoscenza di quanto da lui commesso nel tempo. Con le feroci azioni di King contro gli esseri umani dotati di superpoteri ora rese note al mondo, si iniziano finalmente ad adottare nuove leggi per migliorare le condizioni di vita di questi super umani. Anche l’uso della robotica per mantenere l’ordine pubblico viene completamente vietato nella regione, dopo che viene rivelato come King usasse i robot K9 per uccidere brutalmente le persone dotate di superpoteri.

Mentre Pavani sopravvive e guarisce gradualmente dalle ferite, Connor riapre il centro sociale della signora Mina. Come confermano i momenti finali di Code 8 – Parte II, Connor mantiene anche la promessa fatta alla madre di Pavani, prendendosi cura di lei e gestendo con lei il centro sociale. Prima dei titoli di coda, però, viene rivelato che l’afflusso della droga Psyke (ricavata estraendo il liquido spinale dai superumani) è aumentato. Garrett, che acolta la notizia sembra essere già a conoscenza di quest’informazione, permettendo di ipotizzare che ci sia lui dietro quel nuovo traffico. Così facendo, si apre la strada ad un terzo capitolo che potrebbe mostrare lo scontro finale tra Connor e Garrett.

Il trailer di Code 8 – Parte II e come vedere il film in streaming su Netflix

Come anticipato, è possibile fruire di Code 8 – Parte II unicamente grazie alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove attualmente è al 1° posto della Top 10 dei film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo, basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti nel catalogo.

Dune 2 incasserà più del doppio del primo film

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Dune 2 incasserà più del doppio del primo film

Dune 2, sequel di Dune di Denis Villeneuve ha debuttato ieri a livello mondiale e il film è già partito alla grande al botteghino grazie alle anteprime del giovedì sera e alle proiezioni all’estero. In Italia il film ha debuttato Mercoledì. Attualmente in Italia dopo i primi tre giorni la pellicola ha raccolto 1.5 milioni di euro, e ci si aspetta che oggi e domani potrà aggiungere altri 2 milioni per chiudere con un totale di 3.5 milioni di euro. Migliorando il risultato del primo film che nel 2021 totalizzo 2.1 milioni di euro.

Dune 2 che ora è stata confermata come il capitolo centrale di una trilogia – ha incassato negli USA più del doppio rispetto al primo film (5,1 milioni di dollari) dalle proiezioni in anteprima nel 2021 con 12 milioni di dollari. Il suo bilancio internazionale è di 7,6 milioni di dollari dopo l’apertura in 13 mercati stranieri. Allo stato attuale, si prevede che Dune 2 incasserà tra i 150 e i 175 milioni di dollari in tutto il mondo nel suo weekend di apertura – anche se la Warner Bros. è più cauta e prevede 140 milioni di dollari.

LEGGI ANCHE: Dune – Parte Due apporta un grande cambiamento al romanzo per preparare il film finale – SPOILER

Le recensioni stellari di Dune 2 sono sicuramente in grado di attirare più persone nelle sale, e il film è ora “certificato fresco” su Rotten Tomatoes con un impressionante 95% di critica e pubblico.

Da notare che un’apertura interna di 65-80 milioni di dollari supererebbe alla grande l’apertura interna di 41 milioni di dollari di Dune, del 2021, che ha visto le sue vendite di biglietti assorbite da un’uscita in sala day-and-date sul servizio di streaming HBO Max all’inizio di ottobre dello stesso anno. Tuttavia, Dune fu uno dei pochi titoli day-and-date a superare i 100 milioni di dollari al botteghino nazionale e uno dei soli due a superare i 400 milioni di dollari in tutto il mondo, insieme a Godzilla vs. Kong della Legendary. È stato uno dei pochi blockbuster che ha funzionato sia nelle case che nelle sale, ma ha sicuramente lasciato molti soldi sul piatto del box office theatrical.

Captain America: Brave New World, un’indiscrezione svela i piani per The Serpent Society

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Captain America: Brave New World sarà sottoposto a un ampio reshooting nel corso di quest’anno e, se si crede alle recenti indiscrezioni, i Marvel Studios hanno intenzione di eliminare completamente dal film The Serpent Society, la Società dei Serpenti.

Finora sono stati avvistati almeno due membri del gruppo, tra cui Rosa Salazar (Alita: – L’angelo della battaglia) e Seth Rollins (attuale World Heavyweight Champion della WWE). Lasciarli in disparte sembra estremo e possiamo solo ipotizzare che qualcosa nell’inclusione della Società nel film non funzionasse.

Ora, lo scooper @CanWeGetToast sostiene di aver appreso ciò che i Marvel Studios avevano originariamente previsto per i cattivi in Captain America: Brave New World. Si dice che la Società dei Serpenti fosse composta da Diamondback, Constrictor, Rattler, Asp e Cobra, tutti con tatuaggi segmentati che si aprivano per rivelare potenziamenti cibernetici.

Questa parte è un po’ vaga, ma il leaker rivela che, insieme, avrebbero dato vita al “Serpent“. Diamondback poteva sparare proiettili dalle dita, Rattler aveva poteri da boom sonico, Constrictor scatenava bobine cariche dalle braccia, Asp aveva pugni di fuoco e Cobra poteva sputare acido dalle zanne.

Descritti così l’intera squadra poteva sembrare un po’ ridicola o solo un lotto di cattivi di troppo in un film che include anche Red Hulk e The Leader? Il tempo ce lo dirà, ma in altre notizie sul MCU, Daniel Richtman riporta che i Marvel Studios stanno cercando nuovi personaggi per sostituirli.

Captain America: Brave New World non è l’unico film di prossima uscita per il quale è previsto un reshooting, anche anche Deadpool & Wolverine farà qualcosa del genere a Maggio, ma questi ultimi sono dei reshoot di routine nelle produzioni a grosso budget.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreta la cattiva Diamondback. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Ad ora, Captain America: Brave New World è indicato come uno dei titoli più importanti della Fase 5.

Sydney Sweeney confessa i suoi peccati nella prima clip di Immaculate

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NEON ha presentato la prima clip dell’imminente film horror religioso Immaculate, che presenta un jump scare piuttosto efficace.

Lo sneak peek mostra il personaggio di Sydney Sweeney (Euphoria, Madame Web) , Cecilia, in una cabina per il confessionale, ma il prete che dovrebbe confessarla non è esattamente reattivo. Dopo qualche secondo di silenzio teso, qualcuno – o qualcosa – afferra la giovane suora da dietro e la tira attraverso il muro.

Nel nostro film, il terrore riguarda qualcosa di molto reale e profondo, personale e crudo”, ha dichiarato il regista Michael Mohan a Total Film in una recente intervista. “Gli ultimi due minuti di questo film sono l’interpretazione più scatenata che Sydney abbia mai dato. La inserisce a pieno titolo nel pantheon delle scream queen. Senza dubbio“.

Sydney Sweeney interpreta Cecilia, “una donna di fede devota a cui viene offerto un nuovo ruolo in un illustre convento italiano. Ma il suo caloroso benvenuto nella campagna europea viene presto interrotto quando Cecilia scopre che la sua nuova casa nasconde alcuni oscuri e terrificanti segreti“.

Il trailer precedentemente rilasciato mostra Cecilia che si ammala e gli esami ospedalieri confermano che è incinta. Seguono molte immagini sanguinose e inquietanti, mentre siamo portati a credere che la giovane donna abbia concepito immacolatamente. Guardate la clip di seguito:

Jonathan Davino per la Fifty-Fifty Films ha prodotto Immaculate con Sydney Sweeney, insieme a David Bernad della Middle Child Pictures, che ha sviluppato il progetto con l’attrice dopo il loro lavoro insieme in The White Lotus. Teddy Schwarzman e Michael Heimler hanno prodotto per la Black Bear, che ha finanziato interamente e rappresentato i diritti di vendita internazionali. John Friedberg e Christopher Casanova della Black Bear sono stati produttori esecutivi, insieme a Will Greenfield.

Superman: Rachel Brosnahan in un video dal set celebra il primo giorno di riprese

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Le riprese sono ufficialmente iniziate sul Superman di James Gunn (“Legacy” è stato abbandonato), e il regista è intervenuto nei giorni scorsi sui social media per condividere il primo sguardo ufficiale all’emblema “S” che adornerà il nuovo costume aggiornato del nostro nuovo Uomo d’Acciaio.

Non abbiamo ancora visto l’intero costume, ma James Gunn ha confermato che si ispira ai disegni di Alex Ross, quindi potrebbe finire per assomigliare a quella recente fan-art (condivisa).

Siamo anche in attesa di un primo sguardo al cast in costume nei rispettivi personaggi, ma nel frattempo Rachel Brosnahan (Lois Lane) ha condiviso un video su TikTok di lei e delle sue co-star David Corenswet (Clark Kent/Superman) e Nicholas Hoult (Lex Luthor) che si divertono durante il primo giorno di riprese.

La didascalia recita: “Un supercattivo, un giornalista e un alieno entrano in un bar…“. La star di La meravigliosa signora Maisel ha commentato così la recente lettura del copione. “È stato incredibile ascoltare la sceneggiatura ad alta voce… sentire il ritmo del film. Ho sempre amato Lois Lane. È intelligente, ambiziosa e può essere divertente… Stiamo ancora trovando questi personaggi. Conoscerete la loro versione finale“. Guardate il video qui sotto.

Le riprese sono attualmente in corso, ma l’insider Daniel Richtman ritiene che si stiano svolgendo in Norvegia (il che avrebbe senso visto l’emblema del petto innevato) e che si sposteranno ad Atlanta più avanti nel mese di marzo.

Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman: Legacy che si intitolerà semplicemente Superman avrà come protagonisti anche Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

Non sappiamo ancora con esattezza come questi altri supereroi si inseriranno nella storia, ma James Gunn ha precedentemente rivelato che la doppia vita di Superman, sia come Clark Kent che come Uomo d’Acciaio, sarà esplorata nel film, suggerendo che questi personaggi saranno i suoi “super amici“. Resta da vedere se faranno o meno parte di una vera e propria squadra.

Dune – Parte Due apporta un grande cambiamento al romanzo per preparare il film finale – SPOILER

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Dune – Parte Due è ora nelle sale di tutto il mondo e noi vi raccontiamo alcuni dei momenti più importanti del sequel fantascientifico di Denis Villeneuve, acclamato dalla critica, tra cui gli eventi della battaglia finale e un cambiamento significativo rispetto al romanzo di Frank Herbert.

Se avete letto il libro, questo ovviamente non vi riguarda, ma tutti gli altri devono essere consapevoli di importanti spoiler in questo articolo da questo punto in poi.

Verso la fine della di Dune – Parte Due (recensione), Paul Atreides beve una sostanza nota come l’Acqua della Vita (liquido ricavato da un sandworm neonato), che potenzia notevolmente le sue capacità di preveggenza e gli conferisce il “dono” della piena lungimiranza. “Muad’Dib” lo fa perché crede che accettare il suo destino profetizzato come messia Fremen e Kwisatz Haderach della Bene Gesserit sia l’unica strada per la vittoria, anche se sa che porterà a una catastrofica guerra santa in suo nome.

Grazie alle testate nucleari degli Atreides e ad alcuni vermi molto grandi, i Fremen riescono a prevalere e Paul uccide il Barone Harkonnen – che si rivela essere il padre di Jessica, suo nonno – prima di affrontare Feyd-Rautha in un combattimento contro l’arma bianca.

Paul viene gravemente ferito, ma alla fine elimina il suo nemico e dice all’Imperatore Shaddam Corrino IV che prenderà la mano di sua figlia, la Principessa Irulan, e regnerà al suo fianco come nuovo Imperatore.

Paul ordina quindi alla sua gente di attaccare gli inviati delle grandi case dell’universo che si sono riuniti su Arrakis e che si rifiutano di riconoscere la sua ascesa, dando così inizio alla sua santa Jihad. Dune – Parte Due si conclude con un Chani devastata che si allontana da Paul e pianta un martello nella sabbia per chiamare un verme.

Si tratta di una svolta importante rispetto al personaggio di Chani sui libri, che segue/adora Paul e crede pienamente nel suo status di Mahdi insieme a Stilgar e al resto dei Fremen. Il fatto che riconosca il pericolo del fondamentalismo e si opponga apparentemente a Paul alla fine del film suggerisce che i due potrebbero essere nemici nel previsto adattamento di Dune – Parte 3 che dovrebbe intitolarsi Messiah.

The Batman – Parte 2: Jeffrey Wright parla in dettaglio delle sue speranze per Jim Gordon

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The Batman – Parte 2 dovrebbe uscire nelle sale il prossimo ottobre, ma dopo lo sciopero della WGA dello scorso anno non è chiaro se ciò sia ancora possibile.

L’attore di Jim Gordon, Jeffrey Wright, ha dichiarato in diverse occasioni di non aver ancora letto un copione e che il tempo stringe per l’inizio della produzione. C’è chi resta convinto che i DC Studios sperino di affossare il franchise di Batman per lasciare i riflettori su The Brave and the Bold, ma è un’ipotesi azzardata, soprattutto se James Gunn ha dato il suo appoggio a Matt Reeves.

Jeffrey Wright ha nuovamente commentato il suo futuro come uno dei più stretti alleati del Crociato incappucciatoe recentemente ha condiviso con Discussing Film alcune delle sue speranze per il sequel. “Beh, probabilmente non è una buona idea anticipare troppo Matt [Reeves]“, ha esordito l’attore.

Una delle cose di cui ho parlato un po’ con lui è che, interpretando il ruolo, mi sono interrogato sulla sua vita privata e mi interrogo sulle persone che hanno il livello di responsabilità che ha lui, avendo quel volto pubblico di rettitudine e bontà“.

Mi chiedo cosa ci sia sotto il commissario Gordon, perché Batman indossa il suo mantello ma, per certi versi, anche Gordon indossa una maschera. Gordon rappresenta in un certo senso la giustizia attraverso il suo tipo di rettitudine, non di santificazione, e mi chiedo cosa ci sia dietro quella maschera, con i sacrifici che potrebbe dover considerare perché dà così tanto a questo personaggio pubblico e al suo dovere civico“.

Qual è il peso di tutto questo su di lui, sotto la sua maschera?”- si è domandato Jeffrey Wright – “Sono domande che potrebbe essere interessante approfondire, ma vedremo. Non vedo l’ora di avere l’opportunità di leggere e approfondire, ma al momento ne so quanto voi. Ci arriveremo!“.

Robert Pattinson riprenderà il ruolo del Cavaliere Oscuro in The Batman – Parte 2, ma poco altro è stato rivelato. Ci sono state notizie contrastanti sui cattivi del film, con tutti quelli che sono stati indicati come possibili, dal Joker a Clayface.

Quali sono le ultime novità su The Batman – Parte 2?

Nell’ultimo aggiornamento sull’attesissimo seguito, le riprese di The Batman – Parte 2 sarebbero state posticipate a marzo 2024. La star principale Robert Pattinson riprenderà il ruolo principale, con Matt Reeves che tornerà alla regia. Anche Mattson Tomlin tornerà per scrivere la sceneggiatura insieme a Reeves. La data di uscita è attualmente fissata per il 3 ottobre 2025. Il primo film ha raggiunto più di 770 milioni di dollari al botteghino, diventando il settimo film con il maggior incasso del 2022 e ottenendo recensioni positive.

Nel cast di Batman c’erano anche Zoë Kravitz nel ruolo di Selina Kyle/Catwoman, Jeffrey Wright nel ruolo di James Gordon del GCPD, John Turturro nel ruolo di Carmine Falcone, Peter Sarsgaard nel ruolo del procuratore distrettuale di Gotham Gil Colson, Andy Serkis nel ruolo di Alfred Pennyworth e Colin Farrell nel ruolo di Oswald Cobblepot/Penguin. Restano invece dubbi riguardo il coinvolgimento del Joker, introdotto nel primo film con Barry Keoghan nel ruolo. Proprio l’attore, però, ha lasciato intendere che l’arcinemesi di Batman potrebbe far parte del film.

Kick-Ass 3: nuovo dettagli sui piani di Matthew Vaughn per la nuova trilogia

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Nelle scorse settimane, abbiamo visto il regista Matthew Vaughn svelare i suoi ambiziosi piani per Kick-Ass 3 e tutto il franchise di Kick-Ass.

Matthew Vaughn ha diretto il primo film nel 2010 e ha prodotto il sequel di Jeff Wadlow, poco apprezzato, tre anni dopo. Ora, Variety ha condiviso alcuni dettagli aggiuntivi e… beh, la situazione sembra un po’ confusa!

Il rapporto inizia spiegando che il regista sta attualmente producendo il suo prossimo film, The Stuntman. La regia è di Damien Walters e la storia ruota attorno a due fratelli che diventano stuntman (si dice che l’azione sia ambientata negli anni ’70). La produzione inizierà presto.

Questo film farà parte della nuova trilogia di Kick-Ass di Matthew Vaughn, e il primo capitolo – School Fight – è stato girato un paio di anni fa ma non è ancora uscito. Anche questo film è stato prodotto da Matthew Vaughn e diretto da Damien Walters, e si dice che sia incentrato su un adolescente che si scontra con un rivale in amore a scuola.

Siamo a metà dell’opera“, ha detto in precedenza il regista di X-Men: L’inizio a proposito della sceneggiatura di Kick-Ass 3. “C’è una parte molto importante, molto importante, che non è stata ancora scritta“. “C’è un’idea molto, molto azzardata… e sarà un cliché che uscirà da questa mia testa. È un universo molto, molto meta. È quello che, sapete, ‘Kick Ass’ stava reinventando e creando un supereroe vietato ai minori e nessuno lo stava facendo davvero“.

Questo è portare l’intero concetto a un livello degno… nemmeno un sequel, perché penso che sia solo un modo completamente nuovo di fare ‘Kick Ass’, che non potrebbe essere più ‘Kick Ass‘. La trilogia sarà School Fight, questo film, chiamiamolo Vram per il momento, e poi Kick-Ass, e sono tutti collegati”.

Potrebbe trattarsi di una storia di origine furtiva per Big Daddy?! Ne dubitiamo, ma il post di X qui sotto riassume bene la situazione.

Dopo aver dichiarato in precedenza di aver trovato un regista e un cast per Kick-Ass 3, Matthew Vaughn ha condiviso ulteriori informazioni su ciò che i fan possono aspettarsi dal film.

La battuta più importante in ‘Kick-Ass’ era… due battute [erano]… ‘perché tutti vogliono essere Paris Hilton, nessuno vuole essere Spider-Man’ – che penso sia affascinante perché ricordate che era una cosa nuova… l’intera faccenda delle reality star, era una cosa grossa, e ‘Senza potere non c’è responsabilità’, quindi quelli erano i due ganci“.

Quindi abbiamo preso queste due idee e [ora] dobbiamo riflettere. ‘Kick-Ass’, il reboot, è un riflesso del mondo in cui viviamo e di quello che è successo ai film di supereroi e ai fumetti e di come siamo messi. Non è quello che tutti si aspettano, ma ci sarà abbastanza da far dire alla gente: “Ok, è diverso, ma è dannatamente bello“”.

Venom 3: la foto dietro le quinte conferma un legame con Spider-Man: No Way Home!

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Le riprese di Venom 3 sono terminate o quasi e la star Tom Hardy ha condiviso su Instagram una nuova foto del dietro le quinte del set.

Anche se a prima vista non sembra esserci nulla di troppo rivelatore o interessante nella foto, in realtà serve a confermare che il trequel di SSU si collegherà direttamente agli eventi di Spider-Man: No Way Home.

Quando le riprese sono iniziate a Los Mateos, in Spagna, l’anno scorso, alcune foto del set mostravano immagini simili a quelle del Giorno dei Morti, indicando che la prossima avventura del simbionte psicotico sarebbe stata ambientata, almeno in parte, in Messico durante l’annuale festa del Día de los Muertos.

L’ultima volta che abbiamo visto Eddie Brock (Tom Hardy) era in un bar a tema simile in una delle scene post-credits di Spider-Man: No Way Home, con lo stesso identico vestito che indossa nella foto qui sotto.

I dettagli sulla trama non sono ancora stati resi noti, ma Tom Hardy  ha condiviso in precedenza un post su Instagram in cui si parlava dell'”ultima corsa” di Eddie Brock, il che sembrerebbe suggerire che questa sarà l’ultima volta dell’attore nel ruolo. Questo significa sicuramente che è previsto un faccia a faccia con Spider-Man… giusto?

Un pezzo del simbionte è rimasto nel MCU quando Brock è stato riportato nel suo universo in No Way Home, il che ha portato a speculazioni sul fatto che un confronto potrebbe essere imminente, ma non è probabile che avvenga in questo film.

Tutto è possibile, naturalmente, ma se Tom Holland avesse girato qualche scena per questo film, è molto probabile che ne avremmo già sentito parlare. La furia di Carnage si è concluso con l’apparente morte di Cletus Kasady (Woody Harrelson) (anche se questo non significa che Carnage non tornerà) e con il detective Pat Mulligan (Stephen Graham) che sembra essere stato preso in consegna da un altro simbionte alieno, forse per preparare il debutto di Toxin in questo terzo film.

Tutto quello che sappiamo su Venom 3

Venom 3 segue i successi al botteghino consecutivi di Venom: La furia di Carnage del 2021 (502 milioni di dollari a livello globale) e Venom del 2018 (856 milioni di dollari a livello globale). Kelly Marcel, che ha scritto i primi due film, dirigerà e scriverà il trequel.

Tom Hardy ha menzionato Marcel nel suo post, scrivendo “Voglio menzionare molto brevemente quanto sia orgoglioso della mia regista, compagna di sceneggiatura e cara amica Kelly Marcel. Vederti prendere il timone di questo film mi riempie di orgoglio, è un onore. Fidati del tuo istinto, il tuo istinto è sempre perfetto. Prima classe: ti appoggio.”

A parte il ritorno di Tom Hardy nei panni del giornalista Eddie Brock e del suo inconsapevole aiutante e parassita Venom, la trama del terzo capitolo è stata tenuta nascosta. Juno Temple e Chiwetel Ejiofor si sono uniti al cast in ruoli non rivelati. Abbiamo visto l’ultima volta Venom/Eddie Brock nei titoli di coda di Spider-Man: No Way Home del 2021, ma non è chiaro quale dei personaggi dell’Universo Marvel di Sony – che include Morbius, Kraven the Hunter e Madame Web, tra gli altri – potrebbe comparire in Venom 3.

Superman: le prime foto “fake” dal set, che fanno infuriare James Gunn

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In occasione del compleanno dell’Uomo d’Acciaio, James Gunn ha condiviso  un primo sguardo ufficiale al logo “S” che David Corenswet indosserà nei panni dell’iconico eroe DC Comics in Superman: Legacy, che come sappiamo si chiamerà solo Superman, e la reazione di Internet non si è fatta attendere.

Un paio di presunte foto del set che ritraggono David Corenswet in costume completo hanno fatto il giro del web. Sebbene a un’occhiata (molto) rapida possano sembrare autentiche, è difficile credere che chiunque abbia dato un’occhiata più approfondita si sia lasciato ingannare da questi scatti.

Tuttavia, le immagini sono state spacciate per vere e sono state riprese da alcuni siti. James Gunn ha risposto prontamente a un fan che ha chiesto se si trattasse di foto reali del set su Threads.

Le riprese sono attualmente in corso, ma l’insider Daniel Richtman ritiene che si stiano svolgendo in Norvegia (il che avrebbe senso visto l’emblema del petto innevato) e che si sposteranno ad Atlanta più avanti nel mese di marzo.

Cosa sappiamo sul nuovo Superman?

Superman: Legacy che si intitolerà semplicemente Superman avrà come protagonisti anche Rachel Brosnahan nel ruolo di Lois Lane e Nicholas Hoult in quello di Lex Luthor, oltre a Isabela Merced nel ruolo di Hawkgirl, Edi Gathegi in quello di Mister Terrific, Nathan Fillion in quello della Lanterna Verde Guy Gardner e Anthony Carrigan in quello di Metamorpho.

Più recentemente, Sara Sampaio ha firmato per interpretare l’assistente/amante di Lex, Eve Teschmacher, e Skyler Gisondo è stato scritturato per il ruolo di Jimmy Olsen.Sono attesi anche i membri della squadra di antieroi The Authority e María Gabriela de Faría (Animal Control) è stata scritturata per il ruolo di Angela Spica/The Engineer. Si dice anche che la Supergirl di Milly Alcock farà il suo debutto prima del suo film su Supergirl: Woman of Tomorrow, ma non è ancora stato confermato.

Non sappiamo ancora con esattezza come questi altri supereroi si inseriranno nella storia, ma James Gunn ha precedentemente rivelato che la doppia vita di Superman, sia come Clark Kent che come Uomo d’Acciaio, sarà esplorata nel film, suggerendo che questi personaggi saranno i suoi “super amici“. Resta da vedere se faranno o meno parte di una vera e propria squadra.

Ghostbusters: Minaccia Glaciale, il trailer finale svela l’oscura minaccia per New York

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Il trailer finale di Ghostbusters: Minaccia glaciale è stato pubblicato e, sebbene la lunga serie di film sia nota per far ridere, sembra che anche questa volta ci regalerà anche qualche spavento. 

Nonostante duri solo un minuto, questa anteprima mostra il mostruoso Garraka, che sembra essere la minaccia più spaventosa mai creata dal franchise per New York. Anche con due squadre di Ghostbusters pronte a unirsi, è chiaro che avranno il loro bel da fare. 

Ghostbusters: Minaccia glaciale è scritto da Jason Reitman e Gil Kenan ed è basato sul film del 1984 di Ivan Reitman Ghostbusters, scritto da Dan Aykroyd e Harold Ramis. Nel cast oltre Paul Rudd (Ant-Man and the Wasp: Quantumania), Carrie Coon (Boston Strangler), Finn Wolfhard (Stranger Things), Mckenna Grace (Ghostbusters: Legacy) ci sono anche Kumail Nanjiani (Eternals), Patton Oswalt (Eternals), Celeste O’Connor (Ghostbusters: Legacy), Logan Kim (The Walking Dead: Dead City), Dan Aykroyd (Ghostbusters), Ernie Hudson (Ghostbusters) e Annie Potts (Ghostbusters).

Ghostbusters: Minaccia glaciale sarà solo al cinema dall’11 aprile prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.

La trama di Ghostbusters: Minaccia Glaciale

In Ghostbusters: Minaccia Glaciale, la famiglia Spengler torna dove tutto è iniziato, l’iconica caserma dei pompieri di New York, e si unisce agli Acchiappafantasmi originali che hanno sviluppato un laboratorio di ricerca top-secret per portare la lotta ai fantasmi a un livello superiore. Quando la scoperta di un antico artefatto scatenerà una forza malvagia, i vecchi e nuovi Ghostbusters dovranno unire le forze per proteggere la loro casa e salvare il mondo da una seconda era glaciale.

Superman: ecco chi interpreterà Perry White del Daily Planet

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Superman: ecco chi interpreterà Perry White del Daily Planet

James Gunn ha scelto il suo Perry White per il suo film su Superman. THR informa che Wendell Pierce (Jack Ryan, Suits) è stato scelto per interpretare il capo di Clark Kent al Daily Planet. Pierce eredita il personaggio da Lawrence Fishburne che era stata l’ultima incarnazione di White in ordine di tempo. Le riprese del film sono cominciate il 29 febbraio 2024, giorno che per tradizione è il compleanno di Superman.

Superman, tutto quello che sappiamo sul film di James Gunn

Superman, scritto e diretto da James Gunn, non sarà un’altra storia sulle origini, ma il Clark Kent che incontriamo per la prima volta qui sarà un “giovane reporter” a Metropolis. Si prevede che abbia già incontrato Lois Lane e, potenzialmente, i suoi compagni eroi (Gunn ha detto che esistono già in questo mondo e che l’Uomo di domani non è il primo metaumano del DCU). Il casting ha portato alla scelta degli attori David Corenswet e Rachel Brosnahan come Clark Kent/Superman e Lois Lane. Nel casta anche Isabela Merced, Edi Gathegi, Anthony Carrigan, Nicholas Hoult, Wendell Pierce e Nathan Fillion.

Il film è stato anche descritto come una “storia delle origini sul posto di lavoro“, suggerendo che una buona parte del film si concentrerà sull’identità civile di Superman, Clark Kent, che è un giornalista del Daily Planet. Secondo quanto riferito, Gunn ha consegnato la prima bozza della sua sceneggiatura prima dello sciopero degli sceneggiatori, ma ciò non significa che la produzione non subirà alcun impatto in futuro.

“Superman è il vero fondamento della nostra visione creativa per l’Universo DC. Non solo Superman è una parte iconica della tradizione DC, ma è anche uno dei personaggi preferiti dai lettori di fumetti, dagli spettatori dei film precedenti e dai fan di tutto il mondo”, ha detto Gunn durante l’annuncio della lista DCU. “Non vedo l’ora di presentare la nostra versione di Superman, che il pubblico potrà seguire e conoscere attraverso film, film d’animazione e giochi”. Il film uscirà nelle sale l’11 luglio 2025.

Doc – Nelle tue mani 3: recensione degli episodi 13 e 14 del medical drama

Penultimo appuntamento con Doc – Nelle tue mani 3 che continua a tenere il pubblico di Rai1 col fiato sospeso. In questi due nuovi episodi sembra che la scossa del terremoto abbia smosso tutto pure gli sceneggiatori che hanno di nuovo colpito nel segno. Nel finale del quattordicesimo episodio infatti prima ci saluta, per sempr,  un personaggio secondario e uno dei principali scopre che il male, che in passato aveva combattuto, purtroppo è tornato.

La trama di Doc – Nelle tue mani 3 episodio 13

Il tredicesimo intitolato “Legami” mostra proprio quelli familiari di Lin con i suoi genitori e con sua sorella minore Yu, che viene ricoverata al Policlinico Ambrosiano. All’inizio il team medico e Doc, Luca Argentero, pensano ad un’infezione sessuale o a un’insufficienza epatica, ma all’improvviso la ragazza ha un’ischemia celebrale. Il padre di Lin, ancora arrabbiato con la figlia medico, vuole spostare Yu in una clinica privata.

Per fortuna a risolvere il caso ci arriva da sola Lin che riesce, anche grazie la sua conoscenza all’endometriosi della sorellina, a scoprire che la causa di tutto è l’aver smesso di prendere la pillola, motivo che poi ha ineschiato l’iniziale emorragia all’addome. Alla fine la specializzanda riesce anche a ricucire il rapporto con sua madre e il suo severo padre, ovviamente sempre supportata dal collega e amico Federico, l’attore Giacomo Giorgio.

In questo episodio non c’è solo spazio per i drammi della famiglia Wang, ma anche per quelli della coppia Giulia e Doc. La colpa è di Andrea, che non riesce a trovare un minuto per la dottoressa Giordano, Matilde Gioli, perchè i suoi pazienti e il reparto di medicina sono la priorità assoluta. Fanti non riesce neanche a rivedere per un cena sua figlia Carolina, interpretata sempre da Beatrice Grannò vera e proprio guest star tornata dopo il successo con The White Lotus. Giulia intanto, spronata anche da Doc, pubblica la sua ricerca e decide di partecipare al concorso per diventare primario a Roma.

La trama di Doc – Nelle tue mani 3 episodio 14

La settima serata si conclude con “Vivere” in cui la morte, la “stronza” come viene chiamata da sempre da Doc, è la vera protagonista della trama. Elisabetta viene ricoverata, ormai in fin di vita a causa della sua malattia rara che si è aggravata all’improvviso ma la giovane madre è solo preoccupata del futuro di Pietro. Il dottore Cesconi ovviamente farà di tutto per aiutare la sua paziente, addirittura si offre come tutore visto che ormai ha confidenza con il ragazzino di 12 anni.

In conclusione Elisabetta muore ma non da sola, anzi nel momento più tragico, viene svelata l’identità del padre di Pietro, cioè Samuele, il fratello dello stesso Damiano Cesconi. Il ragazzino quindi perde la madre ma ritrova un papà mai conosciuto e scopre un amico che in realtà è suo zio. Nelle stesse ore nel reparto Riccardo, Pierpaolo Spollon, deve affrontare le sue paure visto che viene preso in cura Giorgio, il padre della sua compianta Alba, che riesce a salvare. Il tutor degli specializzandi, indeciso sul suo futuro, alla fine decide di rimanere definitivamente per lavorare in Medicina Interna.

L’episodio quindi si conclude con Giulia e Andrea che decidono di lasciarsi perchè tra loro non funziona, ma ammettono entrambi che non riusciranno mai a fare a meno l’uno dell’altra. Riccardo scopre il segreto di Martina, cioè che la collega non si è mai laureata in Medicina e Agnese, Sara Lazzaro, dopo una visita di controllo scopre che il tumore è tornato. Questa è la miccia che fa scattare nella donna di svelare tutto al ex marito ed è pronta a raccontagli tutto. La penultima puntata di Doc – Nelle tue mani 3 finisce proprio qui proprio, sul più bello, lasciando la rivelazione nel finale di questa terza stagione.

Doc – Nelle tue mani 3 con il fiato in sospeso fino all’ultimo

Doc – Nelle tue mani con il tredicesimo e quattordicesimo continua a tenere il livello della scorsa settimana puntando su una morte, quella di Elisabetta, e con una nuova ultima scioccante rivelazione. Ancora una volta per la parte meno drammatica, la fanno da padrona Federico e Lin, una coppia di fatto ma peccato che ne loro e ne i sceneggiatori, forse, non l’hanno ancora capito. Per concludere ora non ci resta che aspettare giovedì prossimo con gli ultimi episodi di Doc – Nelle tue mani 3.

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