Dopo il trailer, la Universal
Pictures ha rilasciato una featurette relativo al film
The Last Voyage of the Demeter, l’horror
di prossima uscita con Corey Hawkins e
Liam Cunningham che va a raccontare uno dei
capitoli meno trattati del romanzo di Bram Stoker,
ovvero quello del viaggio in nave che conduce Dracula dalle terre
della Transilvania fino a Londra. Un viaggio durante il quale il
più famoso di tutti i vampiri avrà bisogno di sfamare la propria
sete di sangue. La featurette in questione presenta i commenti del
cast e della troupe riguardo l’iconico cattivo del film e l’aspetto
per lui scelto. Il regista André Øvredal ha
infatti rivelato che voleva che questa fosse la rappresentazione
più spaventosa di sempre del Principe delle Tenebre.
The Last Voyage of the
Demeter: tutto quello che c’è da sapere sul film
Basato sul classico romanzo di Bram
Stoker, Dracula, The Last
Voyage of the Demeterè diretto da André
Øvredal (Scary
Stories to Tell in the Dark), e si basa su una
sceneggiatura scritta da Zak Olkewicz, Bragi Schut e Stefan
Ruzowitzky. Nel cast Corey Hawkins
(In the Heights) nei panni di Clemens, un medico che si
unisce all’equipaggio della Demeter, Aisling
Franciosi (The
Nightingale) nei panni di un clandestino inconsapevole,
Liam Cunningham (Game of
Thrones) nei panni del capitano della nave e David Dastmalchian (Ant-Man)
come primo ufficiale della Demeter.
“Il film racconta la
terrificante storia della nave mercantile Demeter, che è stata
noleggiata per trasportare un carico privato – cinquanta casse di
legno senza contrassegno – da Carpathia a Londra“, recita la
sinossi. “Strani eventi accadono all’equipaggio condannato
mentre tentano di sopravvivere al viaggio oceanico, inseguito ogni
notte da una presenza spietata a bordo della nave. Quando
finalmente la Demeter arriva al largo delle coste dell’Inghilterra,
è un relitto carbonizzato e abbandonato. Dell’equipaggio non c’è
traccia”.
Il cast aggiuntivo include
Jon Jon Briones (American Horror Story),
Stefan Kapicic (film di
Deadpool), Nikolai Nikolaeff
(Stranger Things) e Javier Botet
(It– film, Mama). È
prodotto da Brad Fischer, Mike Medavoy e Arnold
Messer, con Matthew Hirsch come
produttore esecutivo. Il film uscirà al cinema il 10
agosto.
Dopo
Dwayne Johnson un altro noto attore di Hollywood fa
una na massiccia donazione allo Strike Fund, secondo quanto
riferito da Variety. La
Entertainment Community ha ricevuto dall’attore un milione di
dollari, che saranno destinati a situazioni di emergenza legate ai
lavoratori in sciopero.Dwayne Johnson ha recentemente
datoun
altro contributo alla causa, poiché
l’industria dell’intrattenimento cerca di stare unita mentre cerca
un futuro migliore per tutti coloro che sono coinvolti nelle
gilde. Il doppio sciopero infuria, dopo mesi in cui il mondo
dello spettacolo è stato colpito dalle lotte di questi
artisti.
La Writers Guild of
Americae SAG-AFTRAsono
attualmente in sciopero perché i membri delle corporazioni non
ricevono salari equi per il lavoro che mettono nei film e nelle
serie televisive che intrattengono il mondo. Uno dei temi
centrali in entrambi gli scioperi è come i cosiddetti “residui”
ricevuti dagli scrittori e dagli attori coinvolti in produzioni
popolari distribuite tramite streaming siano decisamente offensivi.
Inoltre c’è un problema di trasparenza perché non è chiaro
quanti soldi generano le storie, senza dare il giusto
riconoscimento alle persone dietro la loro creazione. Film e
spettacoli di successo non possono essere realizzati senza il
talento di attori e scrittori.
Lo sciopero ha già causato la
chiusura di diverse produzioni in tutto il settore, tra
cui Deadpool
3e l’ultima stagione
di Stranger
Things. La produzione non può
riprendere fino a quando lo sciopero non sarà finito, altrimenti
chiunque fosse coinvolto in un set attivo andrebbe contro la
protesta organizzata. Il conflitto sta colpendo anche i
progetti che sono pronti per essere lanciati in sala, con i film
che subiscono ritardi perché le persone coinvolte non possono
promuoverli durante un tour stampa.
Kraven the Hunterera a soli a
due mesi dall’arrivo nei cinema quando la
Sony Pictures ha posticipato la sua data di uscita tra un anno
esatto!
Il regista Edgar
Wright (Baby Driver, Last Night in SoHo)
e l’attore Simon Pegg,
recentemente visto in Mission: Impossible – Dead Reckoning
Parte Uno stanno lavorando insieme a un nuovo film che non
sarà però un nuovo capitolo della cosiddetta Trilogia del
Cornetto. Parlando con DiscussingFilm, Pegg ha infatti
rivelato che lui e Wright avevano già avuto conversazioni riguardo
un nuovo film anticipando che però non avrà però legami con nessuna
delle loro precedenti collaborazioni.
“Edgar è venuto a casa mia
l’anno scorso e abbiamo iniziato a parlare di alcune idee“, ha
detto Pegg. “Non sarà un altro film tipo la Trilogia del
Cornetto in quanto quei film erano specificatamente una variazione
sul genere, affrontavano l’idea del collettivo contro l’individuo.
Ci sono alcuni tipi di coerenza tematica tra questi tre film che li
rendono una trilogia: non è solo il gelato, è una serie di dettagli
tematici collegati”.
“Con quello che vogliamo
realizzare ora, vogliamo essere completamente diversi da quanto
fatto precedentemente. Non vogliamo realizzare un film d’azione,
fantascienza o horror. Vogliamo realizzare un film che sia
totalmente a sé stante, che esista al di fuori della Trilogia di
Cornetto. Il mio desiderio, davvero, è fare qualcosa di super
diverso“, ha spiegato Pegg. Non resta dunque che attendere
ulteriori su questo nuovo progetto, che vedrà dunque Wright e Pegg
tornare a lavorare insieme.
Che cos’è la Trilogia del Cornetto?
La Trilogia del
Cornetto – a volte indicata anche come Three Flavours
Cornetto Trilogy – è una serie antologica di tre film
britannici diretti da Wright e co-scritti da lui insieme a Simon
Pegg. Il primo, la commedia con zombie L’alba dei morti
dementi, è stato rilasciato nel 2004, seguito dal
poliziesco Hot Fuzz nel 2007 e dal
fantascientifico La fine del
mondo nel 2013. Tra i tre film non c’è continuità
narrativa, ma in ognuno compare un cornetto gelato di uno specifico
sapore.
In L’alba dei morti dementi
il cornetto è al sapore di fragola, dal colore rosso vivace,
correlato agli elementi sanguinosi e cruenti del film; in Hot
Fuzz vi è il cornetto blu originale, per indicare l’elemento
poliziesco; in La fine del mondo il cornetto rappresentativo
è alla menta con granella di cioccolato, dal colore verde-marrone,
per indicare l’elemento fantascientifico.
Guarda il trailer italiano di
Nina
dei Lupi, in arrivo nei
cinema italiani il prossimo 31 agosto dopo il
passaggio in anteprima mondiale il 30 agosto a Venezia come
proiezione speciale in apertura alle Giornate degli Autori.
Il trailer svela le atmosfere di
questo fantasy-thriller distopico diretto e co-sceneggiato da
Antonio Pisu – che ritorna alla regia dopo il
pluripremiato EST –
Dittatura Last Minute del 2020 – e ci fa conoscere per
la prima volta i personaggi del film interpretati da un cast
importante: protagonisti principali sono infatti Sergio Rubini, Sara Ciocca,
Sandra Ceccarelli, Cesare Bocci e Davide
Silvestri. Nel cast anche Tiziana Foschi,
Caterina Gabanella, Fabio Ferrarie Paolo
Rossi Pisu.
Nina dei
Lupi è tratto dall’omonimo romanzo dell’autore
candidato al Premio Strega 2011 Alessandro
Bertante(La nave di Teseo di Elisabetta
Sgarbi, la cui nuova edizione sarà pubblicata con cover e
fascetta dedicata per l’uscita del film), e
Annapaola Fabbri, Tiziana Foschi,
Pierpaolo de Mejo e lo stesso Antonio
Pisu ne hanno firmato la sceneggiatura; è prodotto da
Genoma Films di Paolo Rossi Pisu
con il contributo del MIC, in collaborazione con
Trentino Film Commission, in partecipazione con
JCG BITS production e con Edoardo
Possati, con il patrocinio dei Comuni di Ala e
Vallarsa e realizzato con il sostegno della
Regione Lazio – Fondo regionale per Cinema e
l’audiovisivo.
Le riprese del film si sono svolte
in Trentino e la produzione ha ottenuto la
certificazioneGreen Film, il
protocollo ideato e promosso dalla Trentino Film Commission che
incentiva la sostenibilità ambientale nella produzione audiovisiva.
Genoma Films ha inoltre stretto un legame con l’Università
IULM per la produzione del film dando la possibilità agli
studenti del Corso di Laurea Magistrale in Televisione, Cinema e
New Media di svolgere un tirocinio sul set del film per l’intero
periodo di riprese. Una studentessa di IULM, ancora in corso (al
secondo anno della Magistrale), ha infatti affiancato il regista
Antonio Pisu nel ruolo di stagista di regia.
L’industria dell’animazione ha
visto molti successi negli ultimi anni, con quello che è un
prodotto che normalmente sarebbe rivolto ai bambini ma che ha
mostrato un grande appeal per il pubblico adulto e ha incassato più
di un miliardo di dollari al botteghino. Solo quest’estate,
Spider-Man: Across the Spider-Verse è
diventato uno dei più grandi film dell’anno quando Miles
Morales (Shameik Moore) ha imparato di più sul suo ruolo nel
vasto multiverso. Oggi uno dei produttori di quel film,
Chris Miller, crede che il futuro dell’industria
dell’animazione dovrebbe fare affidamento su idee, voci e stile
originali per continuare a trovare successo in un panorama
mediatico in continua espansione.
Mentre parlava dell’imminente
uscita di
Tartarughe Ninja: Caos mutante e del motivo per cui
dovresti andare a vedere il film, Chris Miller ha
colto l’occasione per esprimere i suoi pensieri sullo stato attuale
dell’industria dell’animazione. Uno dei punti che il regista ha
sottolineato è stato che “Gli studi sono guidati solo da 2
cose: l’avidità e la paura“. Il desiderio di guadagnare il più
possibile al botteghino e la paura di perdere i soldi che investono
in nuovi progetti ha spinto gli studi a correre meno rischi quando
si tratta delle storie che pubblicano nel mondo. Miller crede che
la fede nelle storie originali e fresche sarà ciò che spingerà
avanti l’industria, permettendole di raggiungere nuove vette.
Miller ha continuato dicendo:
“I film di Spider-Verse sono
stati un tentativo di mostrare l’ampiezza delle possibilità visive
in una grande uscita in studio. Quest’anno è stata una miniera
d’oro di film d’animazione con aspetti distinti e interessanti.
#TMNTMovie spinge questo più lontano della maggior parte di altri
film. È una scommessa audace che dovrebbe essere premiato. Quindi,
se avrà successo al botteghino, i responsabili degli studi di
Hollywood saranno guidati dall’avidità, non dalla paura, e
permetteranno agli artisti e ai registi di esprimersi in modi
nuovi, diversi ed entusiasmanti. E poi vinciamo tutti“.
Dall’eterno adolescente
Seth Rogen, il 30 agosto arriva al cinema
Tartarughe Ninja: Caos
Mutante. Dopo anni di addestramento nelle arti
marziali, i giovani fratelli Tartaruga emergono dal loro covo
sotterraneo per salvare la città di New York da un gruppo di
criminali che ha preso il controllo delle strade. Con l’aiuto della
loro nuova amica April O’Neil, i fratelli useranno tutte le loro
abilità per lottare contro un esercito di mutanti e dimostrare il
loro valore come eroi. Tartarughe Ninja: Caos Mutante uscirà il 30
agosto solo al cinema.
Il film è diretto da Jeff Rowe e
Kyle Spears da una sceneggiatura scritta da Rowe, Seth Rogen , Evan
Goldberg, Dan Hernandez e Benji Samit. È prodotto da Rogen,
Goldberg e James Weaver. I produttori esecutivi sono Ramsay McBean
e Josh Fagen.
La WGA (Writers Guild Awards) ha
confermato che venerdì si riunirà con l’AMPTP (Alliance of Motion
Pitcture and Television Producers) per cercare di porre fine allo
sciopero degli sceneggiatori in corso dal 2 maggio. La gilda ha
infatti inviato una nota ai suoi membri martedì stasera che diceva:
“L’AMPTP, attraverso Carol Lombardini, oggi ha contattato la
WGA e ha chiesto un incontro questo venerdì per discutere i
negoziati”. Ciò viene confermato dopo che Deadline aveva anticipato che le
due parti stavano pianificando di riavviare i negoziati prima del
centesimo giorno di sciopero.
Sono queste notizie incoraggianti,
che potrebbero anticipare una nuova fase di negoziati durante i
quali le due parti potrebbero giungere ad un accordo soddisfacente
per entrambe. Ciò porrebbe fine almeno allo sciopero degli
sceneggiatori, mentre per quello relativo al sindacato SAG-AFTRA relativo agli attori
non vi sono ancora novità. Le fonti avvertono però che questo non
significa che ci sarà immediatamente un accordo, ma di certo
rappresenta un primo passo significativo verso un’auspicata
risoluzione.
Ovviamente c’è ancora molto da
discutere, inclusi argomenti come il personale minimo, la durata
dell’impiego, un residuo di streaming basato sugli spettatori e
l’intelligenza artificiale. Temi che hanno portato ad un blocco
totale delle attività di scrittura, con conseguente ritardo nella
produzione di serie televisive, film e ogni altra tipologia di
prodotto che richiede un testo scritto, tanto per ribadire
l’importanza degli scrittori troppo spesso tenuti nell’ombra. Non
resta dunque che attendere novità dall’incontro fissato per
venerdì, nella speranza che da questo possano emergere notizie
incoraggianti.
Dopo l’abbandono di Adam
Driver, un nuovo nome emerge come presunto candidato
per interpretare Reed Richards nel film
dell’MCUFantastici Quattro. Si
tratta della star di House of the Dragon e Doctor Who, Matt Smith.
Secondo lo scooper Daniel Richtman (per ComicBookMovie.com), a Smith
sarebbe infatti stato offerto il ruolo di Richards alias Mister
Fantastic, poco prima dell’inizio dello sciopero SAG-AFTRA. Con la
pre-produzione in pausa proprio per via dello sciopero, il processo
di casting è ora stato sospeso e, secondo quanto riferito, non è
chiaro se Smith abbia accettato la parte o se le trattative fossero
ancora in corso.
Smith, che ha avuto anche un ruolo
chiave in Morbius, è uno dei tanti attori che si dice
fosse interessato al ruolo di Reed Richards in Fantastici Quattro, ma tutte queste
informazioni dovrebbero per ora essere prese con le pinze, anche se
naturalmente stanno già comunque facendo scalpore sui social. Con
lo sciopero in corso, però, per ora ogni novità a riguardo è
rimandata e dunque bisognerà attendere la risoluzione dell’attuale
situazione prima di poter sapere se l’offerta all’attore è reale e,
soprattutto, se egli deciderà di interpretare il personaggio.
Al momento continua ad esserci
grande incertezza su chi potrebbe far parte del cast di Fantastici Quattro, il quale sembra si
stia rivelando più complesso del previsto da assemblare. È stato
recentemente riferito che la star di BarbieMargot Robbie
avrebbe rifiutato il ruolo di Sue Storm, mentre Vanessa Kirby è
ad ora la contendente numero uno al ruolo. Per quanto riguarda La
cosa, i nomi vociferati hanno incluso Mila Kunis e
Daveed Diggs, mentre Austin Butler e
Paul Mescal
sono stati vociferati per la Torcia Umana, anche se altri report
smentiscono la cosa. C’è dunque grande confusione, che di certo non
troverà risoluzione fino a quando sarà in corso lo sciopero degli
attori.
L’attrice Emma
Corrin ha notevolmente visto crescere la propria
popolarità nel corso degli ultimi anni, grazie alle sue
interpretazioni in The Crown, Pennyworth, My Policeman o Lady
Chatterley’s Lover. Tra gli altri suoi progetti in arrivo ci
sono A Murder At The End Of The
World, Nosferatu e anche
l’atteso Deadpool 3 dei
Marvel Studios. Quest’ultimo vedrà la Corrin
interpretare un cattivo per la prima volta nella sua carriera, con
la teoria prevalente che il suo personaggio sarà a tutti gli
effetti il grande cattivo del trequel.
Tuttavia, al momento non sappiamo
ancora chi di preciso l’attrice interpreterà, soprattutto
considerando che tra le varie voci voci che circolano riguardo il
film vi è che ci sarà anche un volto già familiare nell’MCU tra
i villain. L’attrice ha ad ogni modo finalmente condiviso
qualcosa in più sul suo personaggio e durante un’intervista con
Empire Online ha dichiarato:
“Sono davvero entusiasta di interpretare un villain. Non l’ho
fatto prima, ed era un prurito che volevo grattare“.
“Avevo sentito parlare di
Deadpool 3 ma, come al solito con la Marvel, non potevano dirmi nulla al
riguardo. Assolutamente niente. Così ho incontrato il
regista Shawn Levy dicendogli ‘Non so di cosa si tratti.'”, ha
aggiunto l’attrice. “Non ho seguito molto la Marvel“, ammette Corrin.
“Ho visto Spider-Man e Black Panther. Quindi ero tipo, ‘Senti,
dovrai spiegarmi molte cose’ È un mondo così intricato“.
Nonostante queste difficoltà, la Corrin ha anche dichiarato che
“È un fenomeno e mi sento davvero fortunato a farne
parte“.
Solo il tempo ci dirà quando
scopriremo chi interpreterà Corrin in Deadpool 3, ma con la TVA che
dovrebbe essere parte integrante della storia, è sempre possibile
che il suo personaggio sia colei che cercherà di eliminare
definitivamente Wolverine e Deadpool da tutte le linee temporali.
Con gli attuali scioperi in corso, la produzione del film è
attualmente ferma, dunque ci vorrà in ogni caso un po’ prima di
poter avere novità riguardanti il film.
Deadpool 3: quello che sappiamo sul film
Sebbene i dettagli ufficiali della
storia di Deadpool 3, con
protagonista Ryan Reynolds,
non siano infatti ancora stati rivelati, si presume che la trama
riguarderà il Multiverso. Il modo più semplice per i Marvel Studios di unire la
serie di film di Deadpool – l’unica parte del
franchise degli X-Men sopravvissuta all’acquisizione
della Fox da parte della Disney – è stabilire che i film di
Reynolds si siano svolti in un universo diverso. Ciò preserva i
film degli X-Men della Fox nel loro universo, consentendo al
contempo a Deadpool e Wolverine, di nuovo interpretato
da Hugh Jackman,
viaggiare nell’universo principale dell’MCU.
Nel film saranno poi presenti anche
personaggi presenti nei primi due film di Deadpool, come
Colossus e Testata Mutante Negasonica. Da tempo, però, si vocifera
che anche altri X-Men possano fare la loro
comparsa nel film, come anche alcuni altri supereroi della
Marvel comparsi sul
grande schermo nei primi anni Duemila, in particolare il Daredevil di Ben
Affleck. L’attrice Jennifer Garner
sarà presente nel film con il ruolo di Elektra, che riprende dunque
a quasi vent’anni di distanza dal film a lei dedicato.
In attesa di ulteriori conferme,
sappiamo che Shawn
Levy dirigerà Deadpool 3,
mentre Rhett Reese e Paul
Wernick, che hanno già firmato i primi due film sul
Mercenario Chiacchierone, scriveranno la sceneggiatura basandosi
sui fumetti creati da Rob Liefeld,
confermandosi nella squadra creativa del progetto. Il presidente
dei Marvel Studios, Kevin
Feige, aveva precedentemente assicurato ai fan che rimarrà
un film con rating R, proprio come i primi due film, il che lo
renderebbe il primo film dello studio con tale classificazione
matura.
Cosa sarebbe potuto succedere se
Superman si fosse rivelato malvagio? Sono partiti da questa idea
gli sceneggiatori Brian Gunn e Mark
Gunn per scrivere il film L’angelo del male –
Brightburn, il quale rivisita il concetto di
supereroe immaginandolo in chiave puramente horror. I due,
rispettivamente fratello e cugino di James
Gunn (celebre per essere il regista di Guardiani della
Galassia e TheSuicideSquad), hanno proposto il progetto
proprio a quest’ultimo, che si è però limitato a produrlo. Uscito
nel 2019, Brighburn è infatti poi stato diretto da
David Yarovesky, affermatosi grazie all’horror
The Hive.
Le analogie tra questa storia e
quella di Superman sono innumerevoli. Entrambi condividono origini
extraterrestri ed arrivano sulla terra trovando accoglienza presso
una coppia senza figli del Kansas. Il protagonista di
Brighburn viene chiamato Brandon, in quello che sembra a
tutti gli effetti essere un riferimento a Brandon Routh,
interprete di Superman in Superman Returns. La
vicenda diverge però nel momento in cui il protagonista di
Brightburn sceglie di utilizzare i propri poter per fare
del male. A partire da qui si costruisce un horror puro, con gli
umani completamente nelle mani di un essere apparentemente
invincibile e senza pietà.
Accolto positivamente dal pubblico e
dalla critica, pur con qualche riserva circa gli sviluppi della
storia, il film si è affermato come un buon titolo del suo genere,
da cui potrebbero nascere ulteriori racconti che amplino quanto qui
presentato. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà
certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità
relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti
possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori ed ai
suoi potenziali sequel. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
L’angelo del male – Brightburn: la trama del film
La vicenda si svolge nella cittadina
di Brighburn, in Kansas. Qui, in una fattoria immersa nel verde
vivono Tori e Kyle Breyer,
giovane coppia molto innamorata ma che non riesce ad avere un
figlio nonostante i tanti tentativi fatti. Il loro desiderio di
diventare genitori, tuttavia, verrà esaudito in modo del tutto
inaspettato nel momento in cui, una notte, una navicella
extraterrestre si schianta vicino alla loro fattoria. Accorsi sul
luogo, i due trovano in questa un neonato vivo e incolume. Tori e
Kyle decidono dunque di adottarlo e chiamarlo
Brandon. Crescendo il bambino inizia a manifestare
sempre più stranezze, ma i due genitori si convincono che sia
dovuto all’ingresso nell’adolescenza.
Le loro convinzioni iniziano però a
vacillare nel momento in cui il bambino diventa protagonista di
diversi atti di violenza. Uccide infatti tutte le galline dei
genitori e rompe una mano ad una sua compagna di scuola. Allo
stesso tempo, sono sempre più frequenti le volte in cui Tori lo
sorprende a parlare da solo, con una voce che non sembra essere la
sua. Più cercheranno di riportare alla normalità il bambino, più
questi si ribellerà. Ben presto, la sua furia diventerà
inarrestabile e Brandon mostrerà tutti i poteri di cui dispone.
Tutte le persone a lui vicine si ritroveranno in grave pericolo e
la cittadina di Brightburn si ritroverà a fare i conti con un vero
e proprio angelo del male.
L’angelo del male – Brightburn: il cast del film
Ad intepretare il ruolo del giovane
Brandon vi è l’attore Jackson A. Dunn, il primo
provinato per la parte. Nato nel 2003, questi aveva iniziato a
recitare sin dall’età di 10 anni, comparendo in serie come
Shameless. Pur se il suo debutto sul grande
schermo lo vede nei panni di Scott Lang a 12 anni in Avengers: Endgame, il primo ruolo di
rilievo è proprio quello ottenuto per Brightburn. Per le
scene in cui Brandon vola, egli si è letteralmente trovato a dover
essere imbracato ad un’attrezzatura di sicurezza per poter essere
manovrato da cavi. Il suo personaggio, inoltre, è caratterizzato
dai colori blu e rosso. Il primo lo identifica con il pianeta
terra, mentre il secondo con le sue origini aliene. Più egli
diventa malvagio, più il rosso prevale su di lui.
Per il ruolo di Tori Breyer la prima
attrice considerata è stata Elizabeth
Banks, fortemente voluta anche dallo stesso James
Gunn. L’attore David Denman, visto in film come
Big Fish, 13 Hours e Power Rangers, interpreta
invece Kyle Brenner. Sono poi presenti nel cast Matt
Jones, nel ruolo di Noah lo zio di Brandon, e
Meredith Hagner in quelli di Merilee McNichol,
sorella di Tori. Becky Wahlstrom è Erika Connor,
mentre Emmie Hunter è la figlia di lei Caitlyn.
Jennifer Holland interpreta la preside
Espenschied, mentre Gregory Alan Williams è lo
sceriffo Deever. Nel cast, inoltre, compare anche l’attore Michael Rooker
con un piccolo cameo sul finale. Egli è Big T, un blogger
cospirazionista affascinato dai supereroi.
L’angelo del male –
Brightburn: il sequel, il trailer e dove vedere il film in
streaming e in TV
Parallelamente all’uscita del film,
il regista ha confermato l’intenzione di dar vita anche a dei
sequel, così da espandere l’universo narrativo di
Brightburn. Ciò, tuttavia, sarebbe stato confermato a
condizione di un buon risultato economico del film. Il finale di
questo, inoltre, annuncia la presenza di più supereroi avvistati in
più parti del mondo, tra cui il Saetta Purpurea già conosciuto
grazie al film Super – Attento crimine!!!, diretto nel
2010 dallo stesso Gunn. Ad oggi, tuttavia, non si hanno conferme
circa ulteriori capitoli legati a tale primo lungometraggio. Gli
incassi non particolarmente entusiasmanti potrebbero infatti aver
rallentato le certezze riguardo a questi.
Nella speranza di poter un giorno
vedere tali sequel, è intanto possibile fruire di
L’angelo del male – Brightburn grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play,
Apple
TV+, Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
martedì 1 agosto alle ore 21:20
sul canale Rai 4.
Nel 2018 è stato girato un
film, Project X-Traction, con
protagonisti due attori action come John Cena e
Jackie Chan, che si ritrovano a dover unire le
forze per combattere contro nemici comuni. La notizia di tale
progetto – che ha nel tempo cambiato più volte titolo passando da
Ex-Baghdad fino a SNAFU – ha da subito entusiasmato i
fan dei due, impazienti di vedere il film che li avrebbe riuniti
nella stessa scena. Una volta completate le riprese, dirette da
Scott Waugh (già regista di Need for Speed e del
prossimo I mercenari 4), del
progetto si sono perse le tracce.
Complice anche la pandemia da
Covid-19, come anche i difficili rapporti tra Stati Uniti e Cina,
paesi produttori del film, questo è più volte stato rimandando con
anche gli stessi attori protagonisti che non sapevano dire quando e
se sarebbe diventato disponibile al grande pubblico. A lungo si è
pensato che potesse diventare un film attesissimo che non si
sarebbe però mai avuto l’opportunità di vedere. Fortunatamente,
dopo sei anni dal suo completamento, Project X-Traction ha
finalmente trovato una distribuzione che gli permetta di essere
visto.
Dal 28 luglio il film è infatti
arrivato su Netflix, affermandosi da subito come uno dei
titoli più visti. Non solo è un concentrato di azione non stop, ma
naturalmente la coppia Cena-Chan regala momenti di grande
intrattenimento. Prima di intraprendere una visione del film, però,
sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama
e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La trama di Project X-Traction
Il racconto ha inizio quando una
raffineria di petrolio di proprietà cinese in Iraq viene stata
attaccata da un gruppo di mercenari guidati da Owen
Paddock. L’ex soldato delle forze speciali
“Dragon” Luo Feng si trova allora a dover guidare
la sua compagnia di sicurezza privata nell’evacuazione dei
dipendenti civili lungo l'”Autostrada della Morte”, verso la
sicurezza del Zona verde. Nel mentre, l’ex marine statunitense
Chris Van Horne, bisognoso di soldi, si unisce con
riluttanza al fratello mercenario Henry
nell’attaccare al convoglio, guidati da Owen.
Ben presto, però, Chris si rende
conto di essersi unito ai cattivi e si rifiuta di continuare a
lavorare per Paddock, che uccide allora suo fratello e gli manda
contro dei mercenari. Luo e Chris si ritroveranno dunque a
combattere dalla stessa parte contro gli uomini di Paddock e il
mercenario stesso. Ha così inizio una sfrenata corsa verso la zona
franca, per arrivare alla quale Luo, Chris e gli altri fuggiaschi
dovranno però superare numerosi ostacoli, tra folli corse
automobilistiche e scontri a fuoco assolutamente letali.
Il cast di Project X-Traction
Come anticipato, nel film vi è
l’attore ora premio Oscar alla carrieraJackie Chan,
che interpretando “Dragon” Lou Feng torna così ad essere il
protagonista di un film dal grande budget e rilievo. Accanto a lui,
nel ruolo di Chris Van Horne doveva originariamente esservi
l’attore Sylvester
Stallone e il film sarebbe dunque stato costruito
proprio sull’incontro tra questi due iconici interpreti del cinema
action. Stallone ha però dovuto rinunciare al progetto ed è stato
sostituito dall’ex wrestler a tempo pieno John Cena,
sempre più impegnato in ambito cinematografico.
Sia Chan che Cena si sono addestrati
per poter interpretare personalmente molte delle loro scene più
complesse, senza dunque ricorrere a controfigure. Cena, inoltre, ha
raccontato di aver accettato di recitare nel film senza neanche
voler leggere la sceneggiatura, gli bastava poter condividere la
scena con Chan. Accanto a loro, nel ruolo Owen Paddock vi è
l’attore Pilou Asbaek, noto per aver interpretato
Euron Greyjoy nella serie Il Trono di
Spade.Amadeus Serafini interpreta
Henry Van Horne, fratello di Chris, mentre Hany
Adel è il capitano Azir e Laila Ezz
EL-Arab interpreta Soraya. Zhenwei Wang,
infine, interpreta Xiao Wei.
Il sequel di Project
X-Traction, il trailer e come vedere il film in streaming e in
TV
Se ci sarà un sequel di
Project X-Traction, ciò non sarà annunciato fino a quando
Netflix non avrà stabilito il risultato ottenuto dal film. Ad ora
sappiamo che, dal 28 luglio, data in cui è stato
rilasciato, è diventato il film più visto su Netflix in tutto il
mondo, classificandosi come il film numero 1 negli Stati Uniti e in
altri 53 paesi, senza alcuna promozione dalla piattaforma. Un
risultato particolarmente importante che, unito al finale aperto a
possibili seguiti, potrebbe facilmente far concretizzare un secondo
capitolo che esplori ulteriormente le dinamiche tra i due
protagonisti e loro nuove avventure.
Come anticipato, è possibile fruire
di Project X-Traction unicamente grazie
alla sua presenza nel catologo di Netflix, dove
attualmente è al 3° posto della Top 10 dei
film più visti sulla piattaforma in Italia. Per vederlo,
basterà dunque sottoscrivere un abbonamento generale alla
piattaforma scegliendo tra le opzioni possibili. Si avrà così modo
di guardare il titolo in totale comodità e al meglio della qualità
video, avendo poi anche accesso a tutti gli altri prodotti presenti
nel catalogo.
Il regista Ridley Scott
non è celebre solo per film di fantascienza come Blade Runner o kolossal
come Exodus – Dei ere. Nel corso della sua carriera, il pluricandidato
all’Oscar ha infatti dato vita anche ad una serie di thriller di
grande impatto, che mostrano le sue capacità di passare con
naturalezza da un genere ad un altro, affrontando varie tipologie
di racconto. Tra i suoi più recenti e apprezzati vi è
Tutti i soldi del mondo (qui la recensione), uscito in
sala nel 2017 e ricordato per diversi motivi. Il primo è il suo
raccontare una celebre fatto di cronaca realmente accaduto, mentre
il secondo è legato alla sostituzione di uno dei suoi attori
protagonisti.
Tratto dal saggio Painfully
Rich di John Pearson, Tutti i soldi del
mondo vanta una sceneggiatura inclusa nella celebre Black List
delle migliori storie per film ancora non prodotte. Scott si
imbatté in questa durante le riprese di Alien: Covenant, rimanendone
impressionato e annunciando che quello sarebbe stato il suo
progetto successivo. Con tematiche quali il potere, il denaro e la
paura, il film parte da una storia vera per diventare il ritratto
di uno dei personaggi più emblematici e oggi forse meno noti del
Novecento. Accolto in modo positivo dalla critica, il film ha
ricevuto diverse nomination ai Golden Globe e agli Oscar.
Probabilmente oscurato dal caso
mediatico generatosi intorno al film, e di cui si parlerà più giù
nell’articolo, Tutti i soldi del mondo merita di essere
riscoperto come un film thriller dalle grandi potenzialità, tanto
narrative quanto tematiche. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori ed alla storia vera dietro il
film. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il titolo nel
proprio catalogo.
Tutti i soldi del mondo: la trama del film
La vicenda ha inizio a Roma, nel
1973. Alcuni uomini mascherati rapiscono un ragazzo adolescente di
nome Paul Getty III, nipote del magnate del
petrolio Jean Paul Getty, noto per essere l’uomo
più ricco al mondo e al tempo stesso il più avido. Il rapimento del
nipote preferito, infatti, non è per lui ragione sufficientemente
valida per rinunciare a parte delle sue fortune, tanto da
costringere la madre del ragazzo, Gail, e l’uomo
della sicurezza, Fletcher Chace, a una sfrenata
corsa contro il tempo per raccogliere i soldi, pagare il riscatto e
riabbracciare finalmente il giovane Paul. Una vicenda pubblica e
privata che sconvolse il mondo per aver rivelato a tutti
un’incredibile verità: che si può amare di più il denaro che la
propria famiglia.
Tutti i soldi del mondo: il cast del film
Come anticipato, Tutti i soldi
del mondo è noto per via della sostituzione, a riprese ormai
ultimate, dell’attore che interpretava Jean Paul Getty. Questi era
originariamente interpretato da Kevin Spacey,
scelto perché perfetto per dar vita all’aura di mistero che
circonda il miliardario. Poco prima della distribuzione del film,
però, Spacey viene coinvolti in alcuni scandali di molestie, mai
veramente provate. Scott decise allora di rigirare le sue scene con
un nuovo attore, ChristopherPlummer. Il premio Oscar accettò senza neanche
voler leggere la sceneggiatura. Nell’assumere il ruolo, l’attore
decise di non guardare l’interpretazione di Spacey al fine di non
esserne influenzato. Pur non avendo avuto tempo per prepararsi,
Plummer riuscì a fornire una performance convincente, venendo
candidato all’Oscar come attore non protagonista.
Ad interpretare Gail, la madre del
ragazzo rapito vi è la candidata all’Oscar Michelle
Williams. Scotto la scelse poiché incarnava
perfettamente la risolutezza e la brillantezza del carattere della
vera donna. Prima di lei, però, erano state considerate anche le
attrici Angelina Jolie e Natalie
Portman. Mark Wahlberg
interpreta l’agente della sicurezza Fletcher Chace. L’attore si
trovò inoltre a dover partecipare anche alle nuove riprese non
inizialmente previste. Avendo perso molto peso per un nuovo ruolo,
dovette indossare abiti particolarmente stretti per non far notare
la differenza di corporatura. Il giovane Charlie
Plummer interpreta il ragazzo rapito John Paul Getty III,
mentre Romain Duris è il suo rapitore, chiamato
Cinquanta. Tra i rapitori vi è anche l’attore italiano
Nicolas Vaporidis, nei panni di Il Tamia
“Chipmunk”.
Tutti i soldi del mondo: la vera storia dietro il
film
La storia raccontata nel film ha
realmente avuto luogo nel 1973, nell’Italia degli anni di piombo.
Il 10 luglio di quell’anno, John Paul Getty III
viene rapito a Roma da alcuni membri della ‘ndrangheta e portato in
una cantina sotterranea nei pressi della stazione di Sicignano
Degli Alburni. I rapitori chiedono un riscatto di 17 milioni, ma
non ottengono subito ciò che vogliono. Gli investigatori vogliono
accertarsi che non si tratti di una truffa, e il nonno del ragazzo,
il miliardario Jean Paul Getty, è restìo a pagare
temendo che farlo avrebbe incitato ai rapimenti degli altri suoi
quattordici nipoti. Dopo tre mesi dal sequestro, l’orecchio destro
e una ciocca di John Paul vengono fatti pervenire al giornale Il
Messaggero a dimostrazione delle serie intenzioni dei rapitori.
La famiglia riesce a quel punto a
contrattare sul prezzo, scendendo a 3 milioni di riscatto. Jean
Paul esborsa personalmente la cifra massima deducibile dalle tasse,
pari a 2,2 milioni, mentre la restante parte viene messa dal padre.
Ricevuto il denaro, i rapitori rilasciano il ragazzo il 15 dicembre
dello stesso anno, il quale viene ritrovato da un camionista
sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria, all’altezza di Lauria, in
Basilicata. Il giovane si ritrova a dover restituire con gli
interessi i soldi sborsati dal padre, mentre il processo per il suo
rapimento si conclude con lo scagionamento dei due principali
indiziati, Girolamo Piromalli e Saverio
Mammoliti. Il denaro del riscatto, tranne poche banconote,
non è mai stato rintracciato.
Tutti i soldi del mondo: il trailer
e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Tutti i soldi del
mondo è infatti disponibile nei cataloghi di
Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple
TV+, Tim Vision, Infinity+ e Prime Video. Per vederlo, una volta
scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo
film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È
bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite
temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente
nel palinsesto televisivo di martedì 1agosto alle ore 21:10 sul canale
Rai Movie.
Mentre gli scioperi WGA e SAG-AFTRA
continuano, la leggenda della recitazione Will
Smith si è rivolta ai social media per spiegare perché
lo sciopero è così importante. In una rara apparizione sui
social l’attore ha condiviso una lunga dichiarazione sullo
sciopero. In una didascalia che accompagna una sua foto allo
Screen Acting Studio di Los Angeles, Smith ha
parlato degli scioperi. L’artista veterano li ha definiti “un
momento cruciale” nella loro professione. Will Smith ha anche elogiato l’attore e
insegnante Aaron Speiser, che Will Smith ha definito il suo “mentore”.
“Voglio parlare per un secondo
della recitazione“, ha detto Smith nel suo
post. “Come alcuni di voi avranno sentito, la mia gilda,
[SAG-AFTRA] è in sciopero insieme ai nostri colleghi scrittori
della WGA. È un momento cruciale per la nostra
professione. 33 anni nella mia carriera di attore e ci sono
ancora alcuni giorni in cui mi sento come quel ragazzino di Philly
che è in prestito, anche se so di essere stato straordinariamente
benedetto e fortunato ad aver lavorato come attore per tutto questo
tempo.“
La fine è vicina per
Robert McCall mentre Denzel
Washington si prepara a interpretare
l’assassino d’élite un’ultima volta in The
Equalizer 3. Il noto attore americano
parlando con Empire, ha rivelato il
futuro di McCall nel terzo capitolo, anticipando che sarà la sua
ultima apparizione nella serie.“Non voglio dire
che abbia trovato la felicità, e non voglio dare via tutto, ma
incontra qualcuno adorabile, è in una città adorabile e sembra
essere in pace“, ha detto Washington. “Sembra essere
un buon posto dove fermarsi.”
Il
regista Antoine Fuquacondivide
anche il sentimento di Denzel Washington riguardo a The Equalizer
3, la loro quinta collaborazione, come la fine di una
trilogia.“Questo è. Robert McCall, l’eroe
operaio, a un certo punto deve andarsene”, ha detto
Fuqua. “Ad un certo punto, qualcun altro deve raccogliere
la palla e servire la giustizia. Ha servito la sua
giustizia. È in un posto straniero, sta cercando di trovare
una casa, trovare un posto nel mondo. Questo è davvero ciò che
è importante”.
The
Equalizer 3 – Senza Tregua, il nuovo thriller
d’azione di Sony Pictures diretto da Antoine Fuqua
con
Denzel Washington. L’attore premio Oscar torna a
interpretare l’ex agente governativo Robert McCall nell’ultimo
capitolo della saga dell’inflessibile giustiziere. Il film, scritto
da Richard Wenk (Jack Reacher – Punto di non ritorno, The Equalizer 2 – Senza perdono) e ispirato
alla serie TV anni ‘80 Un giustiziere a New-York,
vede tra i protagonisti anche
Dakota Fanning e David Denman.
The
Equalizer 3 – Senza Tregua sarà solo al
cinema dal 30 agosto prodotto da Sony Pictures e Eagle Pictures,
distribuito da Eagle Pictures.
Da quando ha abbandonato la sua
vita di assassino governativo, Robert McCall (Denzel Washington) ha
lottato per rimediare alle orribili azioni compiute in passato e
trova una strana consolazione nel perseguire la giustizia in favore
degli oppressi. Sentendosi inaspettatamente a casa nel Sud Italia,
scopre che i suoi nuovi amici sono sotto il controllo dei boss
della criminalità locale. Quando gli eventi precipitano, McCall sa
cosa dovrà fare: difendere i suoi amici e sfidare la mafia.
MUBI, distributore globale, servizio di
streaming e società di produzione, e la casa di distribuzione
Teodora Film annunciano che Strange Way of
Life, il nuovo cortometraggio di Pedro Almodóvar acclamato dalla critica
all’ultimo Festival di
Cannes, uscirà nelle sale italiane il 21 settembre, prima di
arrivare in esclusiva su MUBI. Diretto da Pedro Almodóvar (Madres
Paralelas, Tutto su mia madre), presentato da Saint
Laurent by Anthony Vaccarello e prodotto da El Deseo,
Strange Way of Life è interpretato da Ethan Hawke (First Reformed, Prima dell’Alba)
e
Pedro Pascal (The Last of Us, The Mandalorian).
Il cortometraggio, girato nel
deserto di Tabernas, in Almería, racconta di due uomini che si
ritrovano dopo venticinque anni. Le musiche sono di Alberto
Iglesias, i costumi di Saint Laurent by Anthony
Vaccarello, anche produttore associato del progetto. Il cast
include anche i giovani talenti Jason Fernández, José Condessa,
George Steane e Manu Ríos, oltre ad attori come Pedro
Casablanc e Sara Sálamo.
Strange Way of
Life è stato presentato in anteprima mondiale al
Festival
di Cannes 2023 ed è il secondo cortometraggio in lingua
inglese di Almodóvar, dopo The Human Voicedel 2020,
interpretato da Tilda Swinton.
Il ranchero Silva (Pedro Pascal)
attraversa il deserto a cavallo per andare a trovare il suo vecchio
amico Jake (Ethan Hawke), lo sceriffo di Bitter Creek che non vede
da 25 anni. Ne seguirà una serata di confidenze, ricordi e
riconciliazioni. Tuttavia il giorno seguente, la rivelazione che
entrambi hanno un legame con un crimine accaduto nella zona,
suggerisce che il loro incontro è qualcosa di più che un semplice
viaggio nella memoria.
Tra le più popolari attrici della
scena comica statunitense, Kate McKinnon si è
negli anni distinta per i suoli ruoli cinematografici e in
particolare per quelli televisivi. In breve ha raggiunto un ampio
consenso di pubblico, ottenendo anche importanti riconoscimenti da
parte della critica.
Ecco 10 cose che non sai di
Kate McKinnon.
Kate McKinnon: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. L’attrice esordisce al cinema con il film My
Best Day (2012), per poi recitare in Life Partners
(2014), Ted 2 (2015), Estate a Staten Island
(2015), Le sorelle perfette (2015) e Ghostbusters
(2016), con cui ottiene maggior notorietà. In seguito recita nelle
commedie Masterminds – I geni della truffa (2016), La
festa prima delle feste (2016), Crazy Night – Festa col
morto (2017), L’unica (2018), e Yesterday
(2019). Nel 2019 è anche tra le protagoniste del film drammatico
Bombshell – La voce dello
scandalo, dove recita accanto alle attrici
Charlize Theron, Nicole
Kidman e Margot
Robbie. Nel 2022 ha recitato in Nella bolla,
mentre nel 2023 interpreta Barbie Stramba in Barbie, di Greta Gerwig.
2. È celebre per i suoi
ruoli televisivi. Dopo aver ottenuto una prima notorietà
recitando nella serie The Big Gay Sketch Show (2006-2010),
a partire dal 2012 e fino al 2022 la McKinnon è stata membro del
cast principale del Saturday Night Live, il popolarissimo
programma comico, grazie al quale ottiene estrema notorietà,
potendo sfoggiare diversi aspetti del suo talento. Nel 2022 recita
nella miniserie Joe vs. Carole.
3. È una nota
doppiatrice. La McKinnon è celebre anche per aver prestato
la propria voce a diverse serie animate, tra cui The Venture
Bros. (2010-2016), I Griffin (2015-2016) e Nature
Cat (2015-2016). Ha inoltre partecipato al doppiaggio dei film
d’animazione Angry Birds – Il film (2016),
Ballerina (2016), Alla ricerca di Dory (2016) e
Ferdinand (2017). Nel 2022 dà invece voce a Lulu nel film
DC League of
Super-Pets.
Kate McKinnon non è su
Instagram
4. Non possiede un account
personale. L’attrice ha affermato di non possedere un
proprio profilo sul celebre social network, non apprezzando il modo
in cui questo implicitamente spinge ad osservare e invidiare la
vita altrui. La McKinnon ha infatti dichiarato di voler tenere
lontana la propria vita privata dall’esposizione che tali media
portano con sé.
Kate McKinnon al Saturday Night
Live
5. È nota per le sue
imitazioni. Nel corso degli anni l’attrice si è affermata
come una tra i più apprezzati membri del Saturday Night
Live, portando in scena personaggi comici come una maschilista
veterana di Hollywood, una gattara lesbica e una presentatrice
svedese. La McKinnon è tuttavia celebre per le sue imitazioni di
personaggi famosi come Hillary Clinton, Angela Merkel, Justin
Bieber, Ellen DeGeneres, Penélope Cruz e molti altri.
6. Ha ottenuto importanti
riconoscimenti. Per i suoi ruoli, l’attrice ha ricevuto 4
nomination ai premi Emmy Awards nella categoria “miglior attrice in
una serie comica”, vincendo nel 2016 e nel 2017. Questo le ha
permesso di stabilire un primato, divenendo il primo membro del
cast dell’SNL a vincere in tale categoria.
7. Detiene anche un altro
primato. La McKinnon è ad oggi nota anche per essere il
primo membro del cast dell’SNL ad essersi dichiarato omosessuale.
L’attrice ha in seguito espresso la necessità di dimostrare a
quanti si sentono diversi che i loro sogni non devono essergli
preclusi per via di una preferenza sessuale piuttosto che un’altra,
sperando così di diventare un esempio.
Kate McKinnon
in Barbie
8. Si è portata a casa un
oggetto dal set del film. In Barbie la McKinnon
si è affermata come uno dei personaggi più importanti, ovvero
Barbie Stramba, che rivela alla Barbie protagonista ciò che deve
fare se vuole sistemare le cose. Il suo personaggio è subito
divenuto uno dei più apprezzati dal pubblico, in quanto irriverente
e decisamente fuori dai canoni sfoggiati dalle altre Barbie. La
McKinnon, alla fine delle riprese, voleva portarsi a casa la palla
di neve della sua casa di Barbie, ma la produzione non glielo ha
inizialmente permesso. Alla fine, però, sembra che l’attrice abbia
avuto modo di tenere con sé l’oggetto.
Kate McKinnon in
Ghostbusters
9. Ha recitato nella
versione femminile del celebre film. Nel 2016 l’attrice
prende parte al film Ghostbusters, il quale però è narrato
da un punto di vista femminile. La McKinnon ricopre il personaggio
di Jillian Holtzmann, membro della nuova squadra di acchiappa
fantasmi. Per renderlo più personale, l’attrice ha ottenuto di
poter decidere da sé il look di questo.
Kate McKinnon: età e altezza
10. Kate McKinnon è nata a
Sea Cliff, New York, Stati Uniti, il 6 gennaio 1984.
L’attrice è alta complessivamente 161 centimetri.
Celebre per il suo ruolo da
protagonista nella serie Ugly Betty, l’attrice
America Ferrera si è nel corso degli anni distinta
anche per altri progetti cinematografici e televisivi, dimostrando
di potersi liberare del personaggio che l’ha resa nota. La sua
versatilità è stata così messa a disposizione di opere di vario
genere, quanto anche per l’arte del doppiaggio, che la Ferrera ha
conseguito con successo.
Ecco 10 cose che non sai di
America Ferrera.
America Ferrera: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
commedie. L’attrice debutta al cinema con il film Le
donne vere hanno le curve (2002), per poi recitare anche nella
commedia 4 amiche e un paio di jeans (2005) e nei film
Lords of Dogtown (2005) e La stessa luna (2007).
Nel 2008 recita nel sequel 4 amiche un paio di jeans 2,
per prendere parte negli anni successivi a Matrimonio in
famiglia (2010), End of Watch –
Tolleranza zero (2012), Cesar Chavez (2014),
diretto da Diego
Luna, e Special Correspondents (2016). È poi
tornata al cinema nel 2023 con il film Barbie, diretto da
Greta Gerwig e
interpretato da Margot Robbie e
Ryan Gosling.
Sempre nel 2023 sarà al cinema con la commedia Dumb
Money.
2. È celebre per i ruoli
televisivi. Dopo aver recitato nei film televisivi
Diamoci una mossa! (2002) e
$5.15/Hr. (2004), la Ferrera diventa nota grazie al
ruolo di Betty Suarez, protagonista di Ugly
Betty, che ricopre dal 2006 al 2010. Successivamente,
grazie anche al successo ottenuto, prende parte a note serie
come The Good
Wife (2011-2013), Christine (2012)
e Superstore, dove dal 2015 al 2021 ha ricoperto il
ruolo della protagonista Amy. Nel 2022 ha invece recitato nella
serie WeCrashed.
3. Si è distinta come
doppiatrice. L’attrice ha legato in modo indissolubile la
sua carriera da doppiatrice al film Dragon Trainer (2010),
dove ha dato voce al personaggio di Astrid, che ha nuovamente
doppiato nei sequel Dragon Trainer 2 (2014)
e Dragon Trainer – Il mondo nascosto (2019). Dal 2012
al 2014 ha doppiato il personaggio anche per la serie animata
Dragons: I paladini di Berk. Nel 2024 la si ritroverà tra
i doppiatori del film Pixar Elio.
America Ferrera, il film
Barbie e il suo monologo
4. Ha un importante
monologo all’interno del film. In Barbie la Ferrera interpreta Gloria, una madre
single con un difficile rapporto con la figlia adolescente, che
vive nel mondo reale e lavora alla fabbrica Mattel. È proprio lei a
mostrare a Barbie le contraddizioni impossibili nelle quali le
donne sono costrette a vivere nel mondo reale. Ciò avviene con un
monologo particolarmente apprezzato, riguardo il quale l’attrice ha
dichiarato: “Credo di averlo ripetuto 500 volte. Greta mi ha
lasciato massima libertà. Poi abbiamo girato per ben due giorni.
Avremo fatto 30-50 ciak solo per il mio monologo. Alla fine tutta
la crew lo sapeva a memoria!”
America Ferrera è su
Instagram
5. Ha un account
personale. L’attrice è presente sul social network
Instagram, dove possiede un profilo seguito da oltre 1,5 milione di
persone. Qui la Ferrera è solita condividere fotografie scattate in
momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi. Non mancano
anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, così
come curiosità quotidiane che l’attrice condivide con i suoi fan.
Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue
novità.
America Ferrera: chi è suo
marito
6. È sposata. Dopo
un anno di fidanzamento, nel giugno del 2011 la Ferrera ha
annunciato le nozze con Ryan Piers Williams, regista e attore. I
due si sono sposati con una cerimonia celebrata dall’attrice Judith
Light, collega della Ferrera in Ugly Betty. All’evento
erano presenti amici stretti, famigliari e colleghi di set.
7. Hanno avuto un
figlio. Nella notte di Capodanno del 2017 l’attrice ha
annunciato tramite un post sul proprio profilo Instagram di essere
incinta del primo figlio. Questi nasce nel maggio del 2018, e da
quel momento la coppia si è dimostrata attenta nel evitare
l’esposizione mediatica del bambino, conducendo pertanto una vita
ben scissa dai riflettori del loro mestiere.
America Ferrera in Ugly
Betty
8. Ha stabilito un
importante primato. Grazie al ruolo di Betty Suarez,
ragazza poco attraente ma dalle ottime competenze nel campo della
moda, la Ferrera è diventata la prima attrice
latinoamericana a vincere un Emmy Award come miglior attrice
protagonista in una serie comedy nel 2007, stabilendo un
importante primato all’interno dell’industria.
9. Ha ottenuto il ruolo
senza sapere nulla della serie. Produttrice esecutiva
della serie è l’attrice Salma
Hayek, la quale racconta di aver personalmente scelto
la Ferrera come protagonista dopo averla incontrata quasi per caso.
Questa non sapeva nulla della serie in stato di realizzazione, così
non capì subito cosa volesse dire la Hayek, ma accettò per via
della reverenza nei suoi confronti.
America Ferrera: età e
altezza
10. America Ferrera è nata
a Los Angeles, California, Stati Uniti, il 18 aprile 1984.
L’attrice è alta complessivamente 155 centimetri.
La bellezza del nuovo film di
Greta Gerwig,
Barbie, che sta rallegrando il botteghino
italiano in questo florido periodo estivo, non proviene solo dalla
storia che si porta sulle spalle o dall’impeccabile scenografia
colorata, ma anche dalla ricchezza dei personaggi, ognuno con le
sue particolarità e specialità. Il parterre di star schierate dalla
regista è davvero incredibile, basti pensare alla presenza di
Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Simu Liu e Kate McKinnon per potersi fare un’idea. Loro,
però, portano in scena le varie versioni di Barbie e Ken, oppure sono esseri umani, mentre c’è un
personaggio, o meglio una bambola, che è unico nel suo genere ed è
quello più amato da tutti: Allan, interpretato dal
bravissimo Michael Cera. In Barbie, Helen Mirren (narratore del film), spiega
subito che a Barbieland esiste solo un Allan, e
questo suscita molta curiosità da parte del pubblico, il quale si è
chiesto più volte quale fosse la sua storia e perché ce ne fosse
soltanto uno.
Allan: la storia della bambola
La storia di Allan
non è lunga e duratura come quella di molti Ken o, ancor di più,
come quella della maggior parte delle Barbie. Nonostante sia
piuttosto breve, ciò non toglie che sia interessante e curiosa e,
come il resto delle altre bambole, merita di essere raccontata e
considerata. Allan è stato creato nel 1964, ed
aveva un unico compito: essere il migliore amico di Ken. Messo in
produzione con la sua iconica maglia a righe colorata (come si vede
anche nel film), Allan non è mai stato apprezzato
come si sperava. Il motivo è molto semplice e risiede nel tipo di
relazione amorosa che molti hanno insinuato avesse con Ken, tanto
da infastidire qualcuno a causa del quale la bambola fu eliminata
qualche anno più tardi. Per fortuna, però, non fu questa la sua
fine definitiva, in quanto venne rimesso in produzione negli anni
Novanta. Alla sua re-introduzione è seguito però un cambio anche di
storia: Allan era infatti non più etichettato come il migliore
amico di Ken, ma era il marito di Midge, la Barbie Incinta. La
coppia venne venduta in una collezione “Happy Family”, fino a
quando Midge non fu tolta di produzione a causa proprio del suo
essere in dolce attesa. Con lei, perciò, venne messo da parte anche
Allan anche se, secondo ET, la bambola ha fatto poi parte
del set speciale per il 50° anniversario del 2014.
Perché a Barbieland c’è solo un
Allan?
Guardando Barbie, tutti
si sono accorti del fatto che a differenza dei tanti tipi di Barbie
e Ken, di Allan invece ce ne è solo uno.
Affezionarsi a questo personaggio non è stato affatto difficile:
Allan, la cui interpretazione di Michael Cera è
quanto più azzeccata e riuscita, è un ometto che sta sempre nel
mezzo e non si schiera da nessuna parte. Lui vuole soltanto fare
parte di qualcosa, essere l’amico di qualcuno.
Allan è buffo e comico, ma al tempo stesso molto
dolce, ed è proprio questo a renderlo un personaggio unico, degno
di attenzione. Nel film di
Greta Gerwig, Allan è rappresentato prendendo
in considerazione ciò che accadde alla bambola nel mondo reale. Ha
poche battute e altrettanti pochi sono i momenti in cui si vede in
scena, ma quando compare Michael Cera dà davvero il meglio di sé.
Allan è infatti inserito in tutti i momenti migliori: quando Greta
e Gloria stanno tornando nel mondo reale dopo l’invasione dei Ken,
lui salta sulla Corvette C1 di Barbie per poter andare via. Al loro
ritorno a Barbieland, lui aiuta le Barbie a impossessarsi
nuovamente del regno magico, attuando il piano messo a punto nella
casa di Barbie Stramba. Insomma, Allan c’è.
Semplicemente sta lì. È presente pur non avendo nessuno scopo
preciso, ma essendo solo il buffo ometto dal grande fascino. Se
tutti amano Allan ci sarà sicuramente un motivo, no?
Dopo essere rimasto in una fase di
stallo per la maggior parte degli ultimi tre anni, la serie
Lando di Lucasfilm,
incentrata sull’iconico personaggio di Star
WarsLando Calrissian, è ora
ufficialmente tornata in fase di sviluppo, conDonald
Glover e suo fratello Stephen impegnati nella
scrittura. L’interprete originale di Lando, Billy Dee
Williams, sembra ora stuzzicare i fan riguardo il suo
coinvolgimento nel progetto. Williams ha infatti ora anticipato,
tramite un suo post su Twitter, che presto verrà fatto un
importante annuncio che sembra coinvolgerlo in prima persona.
“Sono entusiasta di condividere
con voi che presto arriverà qualcosa di veramente magnifico“,
ha scritto Williams su Twitter. “Questo è un sogno che si
avvera per me, su tutto ciò che mi ha sostenuto e portato
attraverso una vita di sogni e avventure, è un onore condividerlo
con voi. Assicuratevi di aver attivitato le notifiche per storie e
post per rimanere aggiornati, non volete perdervi ciò che sta per
arrivare… che la Forza sia con tutti voi.“
Come noto, Billy Dee Williams è
comparso per la prima volta nei panni di Lando Calrissian in
L’impero colpisce
ancora, riprendendo poi il personaggio anche in
Il ritorno dello
Jedie nel recente sequel L’ascesa di Skywalker.
Sebbene sia sempre possibile che Williams possa fare un cameo nella
serie, è improbabile che l’attore avrà un ruolo importante sullo
schermo dato che ad interpretare Lando ci sarà lo stesso
Donald Glover, che tornerà così nel ruolo dopo
averlo interpretato in Solo: A Star Wars
Story, lo spin-off della saga dedicato ad Han Solo.
Sarebbe però strano se Williams non
fosse coinvolto in qualche modo, dunque è possibile che avrà un
ruolo all’interno della serie, come narratore o eventualmente anche
come regista di uno o più episodi. Non resta dunque che attendere
questo grande annuncio per poter scoprire in che modo l’attore
parteciperà al progetto (o se eventualmente si tratta di un
annuncio legato a Star Wars ma con nulla a che fare con la
serie Lando). Ad ora sono poche le notizie su
Lando, che si troverebbe infatti ancora in una fase
iniziale del suo sviluppo.
Il futuro dell’Universo DC sta piano piano
diventando più chiaro, con molti nuovi progetti annunciato dai
nuovi co-CEO dei DC Studios James Gunn e
Peter Safran. Il duo ha ad oggi svelato dieci film
e programmi televisivi esclusivi per Max che faranno parte del
“Capitolo uno: Gods & Monsters”, con la
promessa di altri all’orizzonte. In un recente post sull’app di
social media Threads, Gunn ha ora confermato
un dettaglio sorprendente riguardo questi progetti aggiuntivi:
includeranno almeno un film d’animazione distribuito nelle
sale.
Pur confermando a un fan che i
prossimi film d’animazione di Watchmen e
Justice League: Crisis on Infinite
Earths non faranno parte della lista principale del
DCU, e sono invece storie “Elseworlds“, a Gunn è
stato chiesto se “possiamo aspettarci progetti animati
cinematografici” in il futuro, a cui Gunn ha risposto con un
semplice “Sì“. Dopo il recente successo dei supereroi
animati al cinema, tra cui spiccano Spider-Man: Un nuovo
universo e Spider-Man: Across the
Spider-Verse, sembra dunque che anche i DC Studios
porteranno qualche supereroe in versione animata al cinema.
Al momento non è noto qualche
progetto animato, facente parte del canone del DCU, avrà l’onore di essere proiettato nelle sale
cinematografiche. Attualmente, l’unico progetto d’animazione ad
oggi annunciato è la serie Creature
Commandos, che andrà però direttamente
sulla piattaforma MAX. Ciò significa che Gunn probabilmente ha già
stabilito quale film animato andrà al cinema, ma che questo non è
ancora stato annunciato. Non resta dunque che attendere maggiori annunci da parte dei DC
Studios, con i quali si farà sempre più luce sul già
entusiasmante DCU.
La star dell’atteso Napoleon, Joaquin
Phoenix, spiega perché è tornato a lavorare con
Ridley Scott
per l’imminente epopea storica dopo aver lavorato per la prima
volta con il regista più di due decenni fa in Il
Gladiatore. Rilasciato nel 2000, quel film è
stato uno dei film che ha consacrato Phoenix come astro nascente
della recitazione, portandolo anche ad essere nominato all’Oscar
come Miglior attore non protagonista. Ora, egli interpreterà
Napoleone Bonaparte nel prossimo film di Scott per
Apple
TV+, dove si raccontano le origini del famigerato
comandante militare, la sua ascesa al potere politico e la sua
tumultuosa relazione con Josephine (Vanessa
Kirby).
Prima della data di uscita di
Napoleon, attualmente fissata al 22
ottobre, Phoenix ha raccontato a Empire (in un’intervista
condotta prima dell’inizio dello sciopero SAG-AFTRA), perché il
film in uscita è stato il giusto progetto con cui ricongiungersi
con Scott dopo così tanti anni. Secondo l’attore, da tempo
aspettava che arrivasse qualcosa che potesse offrire la stessa
portata e intensità del Il Gladiatore. “La verità è
che c’era semplicemente un’idea molto nostalgica di lavorare di
nuovo con Ridley“, ha dichiarato Phoenix.
“Ho avuto un’esperienza così
incredibile lavorando con Ridley su Il Gladiatore, ed ero così
giovane. È stata la mia prima grande produzione. Desideravo davvero
vivere di nuovo quell’esperienza, o qualcosa di simile. Mi ha
contattato per altre cose in passato, ma niente che sembrava
sarebbe stato così impegnativo per entrambi. E quindi mi è davvero
piaciuta l’idea di buttarmi in qualcosa con Ridley che avrebbe
avuto questa portata“, ha spiegato poi l’attore. Naturalmente,
i fan di Phoenix e di Scott non vedono l’ora di vedere il nuovo
lavoro svolto insieme dai due, che promette di essere uno dei film
più importanti dell’anno.
Napoleon: il cast del film con Joaquin Phoenix
Accanto a Phoenix, Napoleon vede Vanessa Kirby
nei panni dell’imperatrice Joséphine, Tahar Rahim
nei panni di Paul Barras, Ben Miles nei panni di
Caulaincourt, Ludivine Sagnier nei panni di
Theresa Cabarrus, Matthew Needham nei panni di
Lucien Bonaparte, Youssef Kerkour nei panni del
maresciallo Davout, Phil Cornwell nei panni di
Sanson ‘The Bourreau, Edouard Philipponnat nei
panni dello zar Alessandro, Paul Rhys nei panni di
Talleyrand, John Hollingworth nei panni del
maresciallo Ney, Gavin Spokes nei panni di Moulins
e Mark Bonnar nei panni di Jean-Andoche Junot.
Ridley Scott dirige da una sceneggiatura di
David Scarpa. Il film è una produzione congiunta
tra la produzione di Apple Studios e Scott Free Productions.
Ridley Scott e
Joaquin Phoenix
producono insieme a Kevin Walsh e Mark Huffam
mentre Michael Pruss e Aidan Elliott sono i
produttori esecutivi. Napoleon racconta l’epica ascesa e
caduta dell’imperatore francese Napoleone Bonaparte, interpretato
dal premio Oscar Joaquin Phoenix
e diretto dal leggendario regista Ridley Scott. Il film ripercorre
l’inarrestabile scalata al potere di Bonaparte attraverso la
burrascosa relazione con il suo unico vero amore, Giuseppina,
mostrando le visionarie strategie politiche e militari del grande
condottiero in alcune delle scene di battaglia più realistiche e
spettacolari mai realizzate.
The Marvels è l’atteso
nuovo film del Marvel Cinematic Universe,
che in vista della sua uscita viene ora omaggiato da uno speciale
set Funko Pop! Questo presenta infatti le tre protagoniste,
Captain Marvel, Ms. Marvel e Photon,
interpretate nel film rispettivamente da Brie Larson,
Iman Vellani e
Teyonah Parris. Il POP! Moment set è attualmente
disponibile per il preordine esclusivamente su Target al prezzo di 39,99 dollari e sarà
ufficialmente disponibile a partire dal 22 ottobre.
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The Marvels, la trama
Nel film Marvel StudiosThe
Marvels, Carol Danvers alias Captain
Marvel deve farsi
carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi
compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un
rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della
sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli
della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora
un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve
fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare
l’universo come “The
Marvels”.
Tutto ciò che sappiamo su The Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain Marvel con protagonista il
premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman.
Nel cast ci saranno
anche Iman Vellani(Ms.
Marvel, che vedremo
anche nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità. Il film, salvo
modifiche, arriverà in sala il 10 novembre 2023.
Diverse battute nelle fasi 4 e 5 del
Marvel Cinematic Universe non sono andate a
segno. Uno degli elementi chiave che distingue le storie dello
studios da altri franchise di supereroi è l’inclusione di commedia,
spensieratezza e divertimento. In passato, questo è stato
utilizzato per attenuare alcune delle parti più oscure delle trame
dell’MCU, contribuendo al
contempo a creare personaggi memorabili. Ma le battute dei
Marvel Studios non sono sempre andate
a segno e negli ultimi anni sembra che la comicità abbia messo in
ombra le storie più serie e concrete. Ecco dieci esempi di alcune
delle peggiori battute fatte durante le Fasi 4 e 5
del MCU.
Peter Parker non riesce a prendere
sul serio il Dottor Octopus (Spider-Man: No Way Home)
Spider-Man: No Way Home è stato uno
dei progetti più attesi della Fase 4, che ha riunito Tom Holland, Tobey Maguire e Andrew Garfield nei panni di tre diversi
Spider-Man in una battaglia contro i cattivi dell’Uomo Ragno. Il
primo cattivo catturato in No Way Home è
stato l’Otto Octavius di Alfred Molina, alias Doctor Octopus, da
Spider-Man 2 di Sam Raimi, ma nonostante sia un’aggiunta
entusiasmante al MCU, Octavius è diventato
il oggetto di uno scherzo. Peter Parker, MJ e Ned Leeds hanno preso
in giro il vero nome di Octavius, il che non sembra poi così
divertente se si considera che alcuni degli eroi del
MCU hanno nomi ben più
ridicoli.
Thor scherza sulle ferite di Sif
(Thor: Love & Thunder)
Mentre la commedia di Taika Waititi ha eccelso in Thor: Ragnarok, Thor: Love & Thunder della Fase 4 non
ha avuto lo stesso effetto. L’umorismo del film ha sminuito
qualsiasi momento serio e ha fatto sì che l’ultimo film con Thor
come solista diventasse uno dei progetti più controversi del
MCU. Un momento in
particolare coinvolgeva Thor che salutava una Lady Sif ferita dopo
una rissa con Gorr il Dio Macellaio e ironizzava sul fatto che il
suo braccio mozzato potesse trovarsi nel Valhalla, essendo morto in
battaglia.
L’assistente di volo offre manzo o
vegetariano (Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli)
Simu Liu ha debuttato nel ruolo di Shang-Chi
in Shang-Chi e la leggenda dei dieci
anelli, e i Marvel Studios hanno comunque
cercato di portare la sua caratteristica comicità nella storia.
L’amicizia tra Shang-Chi e Katy è
stata fantastica, soprattutto mentre Shang-Chi informava Katy della
sua storia oscura e del rapporto teso con suo padre, il vero
“Mandarino” del MCU. Tuttavia, questo
momento è stato rovinato quando un flashback dettagliato è stato
interrotto da un assistente di volo sul loro aereo che offriva loro
la possibilità di mangiare carne o vegetariano, prima di rivelare
che il vegetariano era in realtà esaurito.
Il cameo di Quicksilver si conclude
con una battuta grossolana (WandaVision)
WandaVision
ha dato il via alla Fase 4 dell’MCU su Disney+, ritrovando la Scarlet Witch di
Elizabeth Olsen e Vision di Paul Bettany dopo Avengers: Endgame. Mentre la serie ha
fornito una grande esplorazione del trauma di Wanda Maximoff,
WandaVision ha anche anticipato il
debutto di Evan Peters nel ruolo di Pietro, alias
Quicksilver, un ruolo precedentemente interpretato da Aaron Taylor-Johnson in Avengers: Age of Ultron. Mentre
sembrava che i Marvel Studios stessero integrando
il franchise degli X-Men della Fox nel
MCU, è stato invece
rivelato che Peters interpreta un attore controllato dalla mente di
nome Ralph Bohner.
Doctor Strange fa un riferimento
imbarazzante (Spider-Man: No Way Home)
L’inclusione di Benedict Cumberbatch nel ruolo di
Doctor Strange in Spider-Man: No Way Home aveva senso
in quanto lui e Peter Parker avevano legato durante Avengers: Infinity War, ma questo ha
anche fornito uno dei momenti più irritanti di Strange. Mentre
cerca di convincere Peter, MJ e Ned a dare la caccia ai cattivi
multiversali portati nel MCU, Strange fa un
riferimento esplicito a Scooby Doo il che sarebbe stato divertente
se questa battuta fosse stata usata solo una volta. Questo ha fatto
sì che la scena si trascinasse troppo a lungo e che lo stesso
riferimento non dovesse essere usato due volte.
La nuova gelateria di Asgard è di
cattivo gusto (Thor: Love & Thunder)
Non molti aspetti della commedia di
Thor: Love & Thunder hanno funzionato
per gli spettatori dei Marvel Studios. Prima che
la Jane Foster di Natalie Portman si diriga verso Nuova Asgard,
ora governata dalla Valchiria di Tessa Thompson e trasformata in una popolare
destinazione turistica, al pubblico vengono offerti alcuni scorci
della città. Una nuova location è una gelateria chiamata “Infinity
Conez”, un gioco di parole con le Pietre dell’Infinito raccolte da
Thanos in Infinity War.
Sebbene questa possa essere un’aggiunta divertente per il pubblico,
nel mondo dell’MCU sembra una presa in
giro a buon mercato delle azioni genocide di massa di Thanos in
Infinity War, forse una delle esperienze
più traumatiche per l’intero universo.
MODOK prima di morire (Ant-Man
& The Wasp: Quantumania)
Ant-Man and the Wasp: Quantumania di
Peyton Reed ha segnato l’inizio della Fase 5
del MCU e si è discostato
dalle avventure in scala ridotta dello Scott Lang di Paul Rudd. Nel Regno Quantico, la squadra che
cambia dimensioni si imbatte in un Darren Cross deforme, non più
Yellowjacket di Ant-Man, ma MODOK (Organismo
Meccanizzato Progettato Solo per Uccidere). Per tutto il film,
MODOK continua il suo percorso da cattivo, ma
durante la battaglia finale di
Quantumania, improvvisamente cambia idea
e proclama di “non essere un cazzone” mentre affronta Kang
il Conquistatore. Questo non aveva senso per il percorso
del personaggio e ha fatto sì che la scena della sua morte si
protraesse troppo a lungo.
Doctor Strange si prende gioco
degli Illuminati (Doctor Strange nel multiverso della
follia)
Doctor Strange è diventato la pietra
miliare della Fase 4 del MCU, poiché la sua apparizione in
Spider-Man: No
Way Home ha portato al suo sequel, Doctor Strange nel Multiverso della
Follia, che ha sviluppato ulteriormente il
concetto di multiverso. Dopo essersi recato sulla Terra-838 con
America Chavez, Strange viene portato al cospetto
dei potentissimi Illuminati, ma invece di essere stupito da un
gruppo di nuovi ed entusiasmanti eroi, Strange si prende gioco di
loro. Scherzando sul nome di Black Bolt, sull’omonimo musical dei
Fantastici Quattro e sulle capacità inumane di
Black Bolt, l’arroganza di Strange mette in ombra quello che
avrebbe dovuto essere un momento importante del MCU: il debutto dei
mutanti, dei Fantastici Quattro e degli
Inumani.
Il tormentone di Jane Foster su
Thor non è divertente (Thor: Love & Thunder)
Uno degli aspetti più emozionanti di
Thor: Love & Thunder è stato il fatto
che Jane Foster sia diventata il Potente Thor, brandendo il
Mjolnir per tenere a bada i sintomi del suo
cancro. Tuttavia, anche il debutto di Mighty Thor nel
MCU è stato avvolto da
un’inutile comicità, soprattutto perché ha trascorso la maggior
parte del film a inventarsi un tormentone da supereroe. Alla fine,
la Foster ha scelto il deludente “mangia il mio martello” e lo usa
durante la battaglia finale contro Gorr di Christian Bale. Sebbene questo avrebbe dovuto
essere un momento intenso ed emozionante, l’urlo della Foster
“mangia il mio martello” ha diminuito l’impatto della battaglia, un
vero peccato perché avrebbe potuto essere una scena di riscatto del
film.
Il team degli effetti visivi di
She-Hulk (She-Hulk: Attorney At Law)
Presentata come la prima serie di
commedie legali della Marvel,
She-Hulk: Attorney at Law ha fatto delle battute
intenzionali e alcune sono state volutamente cattive, permettendo
alla Jennifer Walters di Tatiana Maslany di rompere la quarta parete.
Tuttavia, il finale di She-Hulk include una battuta a spese della
troupe quando She-Hulk saluta KEVIN e le viene
chiesto di trasformarsi nella sua forma umana perché è “molto
costosa” e perché “il team degli effetti visivi è passato a un
altro progetto”. Sebbene questa battuta fosse divertente, era anche
un commento tragico sulle condizioni in cui i team CGI dei Marvel Studios lavoravano durante
la Fase 4 del MCU e, il che rende la
battuta molto meno piacevole.
L’universo cinematografico della DC
ha una storia molto travagliata, durata ben dieci anni. In questo
periodo, nel tentativo di arrivare agli stessi livelli del MCU, il
DCEU – in cui Zack Snyder ha
contribuito in maniera sostanziosa a dare una sua visione e
versione – ha creato da una parte personaggi avvincenti, dall’altra
personaggi, anche essenziali, che sono
falliti. Questo, con molta probabilità, è causa
dei continui cambi di gestione della DC, che è poi recentemente
culminata con la creazione dei DC Studios
e l’arrivo al comando di
James Gunne Peter Safran, i quali hanno dato il
via ad un nuovo mondo DC tratto dai fumetti. I due registi hanno
infatti deciso di abbandonare il vecchio DCEU,
riassettando tutto e ricominciando da zero, con l’obiettivo di far
splendere l’universo come merita. Ma tornando al “vecchio mondo”, è
un peccato notare quanti personaggi importanti siano andati alla
deriva, fra alcuni interrotti e altri evoluti a metà, che forse
sono la ragione per la quale il DCEU non ha avuto
il successo desiderato tanto. Ma vediamo quali sono.
Jimmy Olsen
Il DCEU non ha
saputo inserire Jimmy Olsen all’interno del suo
universo nel migliore dei modi, tanto che il personaggio è stato
sbagliato completamente. L’uomo, che dovrebbe essere il migliore
amico di
Clark Kent, è comparso solo in un cameo, ed era interpretato
dall’attore Michael Cassidy. In realtà, però,
appare come un agente della CIA sotto copertura che finge di essere
un fotografo del Daily Planet. Il personaggio prende perciò solo il
nome di Jimmy Olsen, ma in realtà non ha nessun tratto del
character tanto amato dai fan nei fumetti. L’uomo è stato tra
l’altro ucciso nella sua prima apparizione nel
DCEU.
J’onn J’onzz
Guardiano di Marte, chiamato anche
J’onn J’onzz, è uno dei membri fondatori della
Justice League, ma quando nel 2017 debuttò
Justice League, il marziano non era presente. Il
personaggio è stato poi inserito nel film Justice
League di Zack Snyder, uscito nel 2021, nel quale è stato
rivelato che era già una presenza fissa nel DCEU,
ed era stato Harry Lennix a interpretarlo nella
sua versione umana in due pellicole precedenti. Il problema, però,
è che J’onn J’onzz è apparso solo nella versione in streaming del
film, indi per cui il debutto del personaggio è sfuggito a
molti.
Deadshot
Nel 2016 debutta poi Suicide
Squad, film sovrastato da numerose polemiche, che ha poi
avuto una sua seconda versione, The Suicide Squad, nel 2021, sotto la direzione di
James
Gunn. È però con quel film che arriva Deadshot, interpretato da Will Smith, che
alla fine si conferma una delle note positive presenti nella
pellicola difettosa. Tanto che il personaggio è diventato così
famoso da far iniziare ai fan una campagna per ottenere un film
tutto suo. Da quanto si apprende, ad un certo punto era in fase di
sviluppo un film stand-alone di Deadshot per la DC, ma alla fine
non è mai andato avanti e Deadshot non è più tornato nel
DCEU.
Jonathan Kent
Altro fallimento della
DCEU riguarda il padre adottivo di Superman, il
Jonathan Kent interpretato da
Kevin Costner. Nei fumetti l’uomo è rappresentato come
amorevole nei confronti di Clark, che si prende sempre cura del
figlio. La versione cinematografica restituita è però molto
diversa, e Jonathan viene mostrato come un genitore che insinua
continuamente che Clark dovrebbe sopprimere i suoi poteri. La sua
posizione rimane invariata anche quando è in pericolo di vita,
tanto che quando è minacciato da un tornado, chiede al figlio di
non salvarlo e lasciarlo morire proprio per non rivelare al mondo
le sue doti.
Cyborg
La stessa sorte si ha con Cyborg, costruito male all’interno del
DCEU più di una volta. Il personaggio avrebbe
dovuto essere uno dei pezzi essenziali di Justice League prima che Zack Snyder lasciasse il film
a causa della tragedia personale oramai a tutti nota. Quando al
timone è poi arrivato Joss Whedon, il ruolo di
Cyborg (Ray Fisher) è stato drasticamente ridotto.
In verità, nella versione di Snyder uscita in piattaforma, la sua
presenza diventa più importante e cruciale, dopodiché Cyborg non
appare in nessun altro film. Il supereroe avrebbe dovuto avere una
storia stand-alone e un ruolo di supporto in The Flash,
ma entrambi sono stati eliminati a causa della disputa pubblica fra
Fisher e i dirigenti della Warner Bros.
Lois Lane
Nel 2013 con L’uomo
d’acciaio, il pubblico ha potuto fare la conoscenza della
Lois Lane di Amy Adams. Una scelta, questa, molto
azzeccata, peccato però che il suo personaggio non è stato
trasposto su schermo come meritava. Della Lane, infatti, è
restituita una versione diversa da quella a cui i fan erano
abituati. Il DCEU ha sfruttato Lois Lane più come
una damigella continuamente in pericolo, piuttosto che come una
figura dotata di potere dal carattere intrepido. A questo punto, la
speranza è che la Lane interpretata da Rachel
Brosnahan in Superman:
Legacy possa avere nel nuovo universo DC più spazio per
essere approfondita ed esplorata, cosa che purtroppo non è accaduta
con quella della Adams.
Batman
La storia del Batman di Ben Affleck è vista sotto un duplice aspetto:
uno positivo e uno negativo. Se da una parte il suo personaggio è
stato uno degli aspetti migliori del DCEU,
conferendo al Cavaliere Oscuro una fisicità intimidatoria,
dall’altro è l’unico a non avere un film stand-alone in questo
universo. L’attore, in realtà, avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
interpretare un film da solista su Batman, ma alla fine il progetto
è stato cancellato. Ciò che più si avvicinava a un film su di lui,
ma che poi non lo era, è stato Batman v Superman: Dawn of Justice, che poi non è
stato neppure ben accolto.
Deathstroke
Fra i supercattivi del DC Comics vi
è
Deathstroke/Slade Wilson, che nell’adattamento
cinematografico è interpretato da Joe Manganiello,
noto per essere stato anche protagonista delle prime due pellicole
di Magic Mike. L’attore è considerato uno dei più grandi
“what-if” del DCEU, ed ha debuttato all’interno
dell’universo nella scena post-credits di Justice League. Essa lasciava perciò intendere che il
suo villain sarebbe stato una minaccia ancor più grande per la
squadra di eroi nei prossimi capitoli, alleandosi con Lex Luthor.
Peccato però che Deathstroke non ha mai ricevuto l’attenzione che
meritava nel DCEU.
Darkseid
Fra i personaggi che hanno subito
dei danni vi è poi Darkseid, un altro villain che
avrebbe dovuto essere molto importante nel DCEU,
salvo poi avere solo una piccola parte in Justice League. Questo
supervillain della DC doveva avere grande rilievo all’interno
dell’universo, e lo dimostra il suo ruolo in Justice
League di Zack Snyder. Il personaggio si sarebbe poi
lentamente sviluppato negli altri sequel del film previsti dal
regista, che poi purtroppo sono stati cancellati, mandando a monte
tutta la sua storia.
Superman
Neanche per il Superman
di Henry Cavill è andata bene come si sperava e
pensava inizialmente. Nel DCEU il supereore è
sempre stato avvolto dall’oscurità e, seppur Snyder avesse tutte le
intenzioni di costruire per lui un arco caratteriale che sarebbe
culminato in un personaggio dalla grande positività e speranza, il
suo Superman non ha avuto il tempo di evolversi a causa dei
continui cambiamenti dell’universo apportati dalla dirigenza della
DC. Così Clark Kent si è guadagnato solo un film da solista, e
oramai le speranze di poter vedere il suo destino compiersi sono
andate in fumo dopo il cambio di direzione di Gunn e Safran e
l’abbandono dello stesso Cavill.
Lex Luthor
Non è andata nel migliore dei modi
neppure per il Lex Luthor di Jesse Eisenberg
che, nella rappresentazione su schermo, è stato designato con un
carattere molto diverso da quello che si conosce nei fumetti.
Batman v Superman: Dawn of Justice ha infatti mostrato
un Lex Luthor più maniacale e spiritoso nel suo modo di parlare,
ben lontano dal suo temperamento calmo e raccolto. Nella scena
post-credits di Justice League il personaggio sembrava
però essersi avvicinato alla sua controparte fumettistica, con
tanto di calvizie compresa, ma alla fine il DCEU
non si è mai spinto oltre, lasciando di Luthor solo una
caricatura.
Joker
Delle tante versioni che nel corso
del tempo il Joker ha avuto al cinema, quella di Jared Leto è stata sicuramente la peggiore.
L’attore ha debuttato nei panni di uno dei nemici principali di
Batman in Suicide
Squade, ma la DCEU ne ha dato una
versione completamente sbagliata. Forse è stato un bene che molte
scene di lui siano state tagliate, ma quello che si è potuto vedere
è bastato per poter ammettere che l’interpretazione del villain da
parte del DCEU sia molto sgonfia e carente. Dalla
scelta del design alla performance di Leto su schermo, tutto
contribuisce ad evidenziare un character per nulla trascinante e
coinvolgente, tanto da farlo essere il personaggio più fallito di
quell’universo della DC.
Arrivano nuove foto dal set
di Fallout, l’annunciato e atteso adattamento
in serie tv Prime Video del popolare videogioco
sviluppato da Bethesda. Pubblicate su Twitter da @_XboxNews (tramite VGC ), le
immagini sembrano mostrare un magazzino con il logo Vault-Tec sul
terreno vicino ad esso. È presente qualcuno apparentemente
vestito da Raider, accanto ad alberi morti e foglie sparse qua e
là. Guarda le foto del set di Fallout qui sotto:
Set photos from the upcoming Amazon Prime
Fallout TV series by Jonathan Nolan (writer of Westworld, The Dark
Knight, Interstellar) pic.twitter.com/PrwhpHcQ94
Fallout è ambientato negli anni ’40
dopo una guerra nucleare e la serie televisiva vedrà la
partecipazione di Geneva Robertson-Dworet e Graham
Wagner come showrunner. Robertson-Dworet
ha scritto film come Captain Marvel e il film Tomb Raider del 2018, mentre Wagner ha
esperienza come produttore esecutivo di Portlandia, Silicon
Valley e Baskets. Jonathan
Nolan dirigerà il primo episodio. Kyle MacLachlan,
Xelia Mendes-Jones, Aaron Moten, Ella Purnell e Walton
Goggins sono stati tutti confermati per lo show come
protagonisti.
Fallout è una serie di giochi di
ruolo iniziata nel 1997. Ambientata negli Stati Uniti
post-apocalittici degli anni ’50, la serie Fallout mette i
giocatori nei panni di vari vagabondi e sopravvissuti mentre
attraversano liberamente una terra desolata americana piena di
mutanti, animali irradiati e banditi. Il prossimo titolo
principale, Fallout 5, apparentemente entrerà in fase di sviluppo
una volta completato The Elder Scrolls VI.
Nel 2020,
McQuarrie ha
espresso la sua intenzione di realizzare un
film più oscuro e grintoso con Cruise che sarebbe stato
classificato come R, al contrario dei loro precedenti film
PG-13. “E’ un personaggio molto diverso da Tom, e abbiamo
piani per un personaggio ancora più diverso da Tom di cui abbiamo
parlato, di cui sono fiducioso in futuro”, ha detto
McQuarrie.McQuarrie ha recentemente
condiviso un aggiornamento sul progetto. “C’è un film di
cui Cruise e io stiamo parlando di fare il prossimo o in qualche
probabile futuro, che io e Erik [Jendresen, sceneggiatore] abbiamo
sviluppato insieme – quello che su Internet è stato chiamato ‘The
Gnarly Movie‘”, ha detto. “È quel film che tutti
chiedono e che vogliamo fare.” Inizieranno a lavorare al
film dopo aver terminato Mission:
Impossible – Dead Reckoning Part 2.
Questa nuovo progetto sarebbe
un ritorno ai film più piccoli per Tom Cruise, che ha trascorso la maggior parte
dell’ultimo decennio apparendo in progetti blockbuster
PG-13.Il suo unico film R-rated degli anni 2010 è
stato American Made. Ha
interpretato ruoli più oscuri e grintosi all’inizio della sua
carriera in film come Collateral,
Magnolia e Eyes Wide
Shut. Potrebbe essere interessante
vedere Tom Cruise in un ruolo in cui può liberarsi
del suo famoso personaggio da star del cinema
Angus Cloud, noto
per aver interpretato Fezco nelle due stagioni della serie Euphoria, è morto all’età
di 25 anni, come confermato dalla sua famiglia. In una
dichiarazione rilasciata a TMZ, è stato detto: “È con
il cuore pesante che abbiamo dovuto dire addio a un essere umano
incredibile oggi. Come artista, amico, fratello e figlio, Angus è
stato speciale per tutti noi in tanti modi. La scorsa settimana ha
seppellito suo padre e ha lottato intensamente con questa perdita.
L’unico conforto che abbiamo è sapere che Angus è ora riunito con
suo padre, che era il suo migliore amico“.
La dichiarazione continua poi
riportando che “Angus non ha mai nascosto la sua battaglia con
la salute mentale e speriamo che la sua scomparsa possa essere un
promemoria per gli altri che non sono soli e non dovrebbero
combattere da soli in silenzio. Speriamo che il mondo lo ricordi
per il suo umorismo, le risate e l’amore per tutti. Chiediamo
privacy in questo momento poiché stiamo ancora elaborando questa
devastante perdita“. Come già riportato, Angus era diventato
particolarmente noto grazie al suo ruolo di Fezco, ricoperto dal
2019 al 2022 in Euphoria, dove recitava al fianco di Zendaya.
Un ruolo che gli ha permesso di
raggiungere il cuore del pubblico della serie, che poteva ritrovare
in lui un giovane segnato dalle brutte esperienze ma con la volontà
di riemergere e potersi migliorare, anche alla luce di nuovi
sentimenti provati nel corso della storia. Fezco è sempre stato
descritto come uno dei personaggi migliori di Euphoria,
specialmente nella seconda stagione. Oltre a quella serie, Cloud
aveva da poco terminato le riprese del film The Line, dove
ha recitato accanto ad Alex Wolff ed Halle Bailey,
ma anche in Freaky Tales, con Pedro Pascal,
Ben Mendelsohn
e Jake Champion.
L’attore di Yellowstone 5Luke
Grimes, che interpreta Kayce Dutton nella serie,
ha affrontato il ritardo delle riprese della seconda metà della
quinta stagione della serie di successo Paramount. La prima parte
della quinta stagione di Yellowstone è
stata presentata in anteprima il 13 novembre 2022, ma le riprese
dei sei episodi rimanenti sono state posticipate. Ciò è
accaduto anche per via dello sciopero in corso della Writers Guild
of America, in cui gli scrittori si battono per una migliore
retribuzione e migliori condizioni di lavoro.
In un’intervista a People, l’attore ha
confermato che la produzione della seconda parte della
quinta stagione non riprenderà fino a quando lo
sciopero non sarà risolto. “Non abbiamo [iniziato le
riprese della seconda metà della quinta stagione] a causa dello
sciopero degli sceneggiatori“, ha confermato
Grimes. “Penso che lo avremmo fatto se non fosse iniziato
lo sciopero“, ha detto Grimes. “Ma questo ha la precedenza
su tutto. Devono sistemare tutto e poi ci occuperemo
noi”.
Yellowstone si conclude con la stagione
5
Dopo la scioccante notizia
dell’uscita di Kevin Costner, Paramount Network ha annunciato
che Yellowstone terminerà la sua corsa dopo la quinta stagione,
attualmente in sviluppo con la seconda e ultima parte della quinta
stagione. Attualmente è stato annunciato uno
spin-off di Yellowstone
guidato da
Matthew McConaughey che è in lavorazione. “La serie
racconta la famiglia Dutton, guidata da John Dutton, che controlla
il più grande ranch contiguo negli Stati Uniti”, si legge nella
sinossi. “Tra alleanze mutevoli, omicidi irrisolti, ferite
aperte e rispetto meritato – il ranch è in costante conflitto con
quelli con cui confina – una città in espansione, una riserva
indiana e il primo parco nazionale d’America”.
Yellowstone è
stato creato da Taylor Sheridan e John Linson. Nel cast oltre
al protagonista, troviamo Luke Grimes,
Kelly Reilly, Wes Bentley, Cole Hauser, Kelsey Asbille, Brecken
Merrill, Jefferson White, Forrie Smith, Denim Richards, Ian Bohen,
Finn Little, Ryan Bingham, Gil Birmingham, Jen Landon e Kathryn
Kelly. “La serie racconta la famiglia Dutton, guidata
da John Dutton, che controlla il più grande ranch contiguo negli
Stati Uniti“, si legge nella sinossi. “Tra alleanze
mutevoli, omicidi irrisolti, ferite aperte e rispetto meritato – il
ranch è in costante conflitto con quelli con cui confina – una
città in espansione, una riserva indiana e il primo parco nazionale
d’America“.
Secondo quanto riferito una scena
post-credits di Barbie poi cancellata avrebbe incluso un cameo
a sorpresa. A confermarlo è stato il montatore del film Nick Houy,
che in conversazione su Art of the Cut
ha rivelato la cosa. L’editor ha segnalato che se si guarda la
sezione bacheca nel libro “Midge in Labor” che riprende ogni scena
del film, si nota una vignetta dedicata a una scena che avrebbe
visto Midge (Emerald Fennell) andare in travaglio.
Se si guarda più da vicino, si può
vedere Helen Mirren presente in tale scena, il che
sarebbe stata la sua prima apparizione fisica nel film.
Helen Mirren ha infatti un ruolo solo da
narratrice in Barbie e non la si vede mai fisicamente.
La sua voce appare alcune volte nel film, ma questa scena
cancellata dopo i titoli di coda sarebbe stata una piacevole
sorpresa in quanto l’avrebbe effettivamente portata davanti la
macchina da presa.
Dalla sceneggiatrice/regista
candidata all’Oscar Greta
Gerwig (Piccole donne, Lady Bird) arriva
Barbie
con protagonisti i candidati all’Oscar Margot Robbie
(Bombshell – La voce dello scandalo, Tonya) e
Ryan Gosling (La La
Land, Drive) nei panni di Barbie
e Ken. Insieme a loro nel cast anche America Ferrera
(End of Watch – Tolleranza zero, i film Dragon
Trainer), Kate McKinnon
(Bombshell – La voce dello scandalo, Yesterday),
Michael Cera (Scott Pilgrim vs. the World,
Juno), Ariana Greenblatt (Avengers: Infinity War, 65 – Fuga
dalla Terra), Issa Rae (The Photograph –
Gli scatti di mia madre, Insecure), Rhea
Perlman (Nei miei sogni, Matilda 6 Mitica) e
Will Ferrell
(Anchorman, Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva
contare fino a uno).
Fanno parte del cast del film anche
Ana Cruz Kayne (Piccole donne),
Emma Mackey (Emily,
Sex Education), Hari Nef (Assassination
Nation, Transparent), Alexandra Shipp (i film X-Men),
Kingsley Ben-Adir (Quella notte a Miami, Peaky
Blinders), Simu Liu (Shang-Chi e la leggenda
dei dieci anelli), Ncuti Gatwa (Sex
Education), Scott Evans (la serie TV
Grace e Frankie), Jamie Demetriou
(Crudelia), Connor Swindells (Sex
Education, Emma.), Sharon Rooney
(Dumbo, Jerk), Nicola Coughlan
(Bridgerton, Derry Girls), Ritu
Arya (The Umbrella Academy) e il premio
Oscar Helen Mirren
(The Queen – La Regina). Il film è al cinema dal
20 luglio.
Il regista Spike
Lee ha realizzato nel corso della sua carriera numerosi
lungometraggi di grande impatto culturale e sociale. Dal recente
BlacKkKlansman a titoli
come Fa’ la cosa giusta, Malcolm X e La 25a
ora. Proprio quest’ultimo, uscito al cinema nel 2002,
è tutt’ora giudicato come uno dei suoi migliori film, una storia
particolarmente drammatica che coniuga la fine della libertà di un
uomo a quella di una città, se non del mondo intero. Presentato con
successo nel concorso al Festival di Berlino, il film ha
conquistato ampie lodi per la forza visiva e narrativa con cui sono
comunicate le sue tematiche.
Alla sceneggiatura del film vi è
David Benioff (oggi noto per essere uno degli
ideatori di Il Trono di
Spade), il quale ha così personalmente curato
l’adattamento del suo omonimo romanzo, pubblicato nel 2001. Nel
momento in cui il film prendeva vita, però, New York veniva
sconvolta dall’attacco alle Torri Gemelle del 11 settembre. Lee
decise pertanto di apportare una serie di aggiunte alla
sceneggiatura, convinto che non si potesse far finta che la città
non avesse subito cambiamenti. La 25a ora divenne così il
primo film a mostrare Ground Zero, la zona dove sorgevano le Torri
Gemelle.
Il film diventa dunque il manifesto
di un’umanità smarrita in un contesto quantomai incerto e in crisi.
Nel tempo il titolo è poi diventato sempre più popolare, sia per i
suoi contenuti che per alcuni particolari in esso presenti. Prima
di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e al celebre
monologo recitato dal protagonista. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La 25a ora: la trama del
film
Protagonista del film è
Monty Brogan, spacciatore di New York, fidanzato
con la bella portoricana NaturelleRiviera e sempre accompagnato dai suoi
inseparabili amici Jacob Elinsky e Frank
Slaughtery. La sua vita prende una svolta inaspettata
quando, in seguito ad una soffiata, la polizia si reca presso il
suo appartamento trovandovi numerosi contanti e chili di droga.
Monty viene così condannato a sette anni di carcere e si trova a
dover dire addio a tutto il suo mondo. Nella sua ultima giornata di
libertà, egli decide di vivere quante più esperienze possibili.
Riflettendo su quanto capitatogli, Monty non potrà far altro che
andare incontro al suo destino.
La 25a ora: il cast del
film
Originariamente, l’attore Tobey Maguire
espresse grande interesse a ricoprire il ruolo di Monty Brogan.
Tuttavia, quando egli fu scelto per interpretare Peter Parker in
Spider-Man, si tirò indietro dal progetto, rimanendovi
però in qualità di produttore. Per dar vita al protagonista venne
così scelto Edward Norton,
il quale fu così affascinato dal personaggio da curarlo in ogni suo
aspetto. Norton richiese anche di poter avere, tramite il trucco,
il picco della vedova all’attaccatura dei capelli, proprio come
descritto da Benioff nel libro. Per il ruolo del padre di Monty, si
ritrova il noto attore Brian Cox.
L’attrice Rosario Dawson
interpreta Naturelle, personaggio per il quale era stata
considerata anche la cantante Alicia Keys. Per la
parte dei due migliori amici di Monty, Lee scelse invece
Barry Pepper, attore allora poco conosciuto, come
Frank, e il futuro premio Oscar Philip Seymour
Hoffman per Jacob. Per quanto riguarda il ruolo di Mary
D’Annunzio, la studentessa che Jacob ama segretamente, fu scelta
Brittany Murphy, che però fu subito licenziata
perché non mostrava l’impegno necessario. Per sostituirla fu scelta
quindi la premio Oscar Anna Paquin.
Il monologo di La 25a ora,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Tra gli elementi di maggior fama del
film vi è senza dubbio il lungo monologo in cui Monty, non
capacitandosi della sua colpa, inizia ad insultare un lungo elenco
di persone ed etnie, rendendosi però infine conto che l’unico a cui
dover dare la colpa di quanto accaduto è sé stesso.
Originariamente, Benioff non aveva incluso tale monologo nella
sceneggiatura finale, convinto che non fosse adattabile per il
grande schermo. Lee lo convinse invece ad inserirlo, affermando di
poter trovare la giusta messa in scena per questo. Ad oggi,
infatti, è una delle scene più iconiche del cinema dal Duemila ad
oggi.
Per rivedere questa è l’intero film,
è possibile fruire della sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La 25a
ora è infatti disponibile nei cataloghi di
Microsoft Store e Apple
TV+. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di lunedì 31 luglio alle ore
22:50 sul canale Rai 4.
Secret
Invasion è iniziata nel migliore dei modi, ma ha
faticato a mantenere lo stesso slancio nelle settimane successive.
Ci sono state sicuramente delle sorprese ma, dopo aver fatto finta
di uccidere un personaggio e poi averne eliminato un altro, la
serie si è dimostrata piuttosto divisiva. Purtroppo, il finale di
stagione è stato probabilmente l’episodio più deludente della serie
Marvel su
Disney+, e ci lasciato con alcune grandi domande senza
risposta. Non sappiamo se, e quando, queste verranno affrontate
nuovamemente ma, in questo articolo, abbiamo cercato di spiegarle
al meglio!
Cosa succederà al Super-Skrull
Gi’ah?
Gi’ah ha
acquisito i poteri di quasi tutti i supereroi e supercriminali
immaginabili, il che la rende probabilmente l’essere più potente
dell’intero MCU.
Anche se sembra che ci sia un limite al numero di abilità che può
usare contemporaneamente (il che crea un livello di vulnerabilità),
anche solo il fatto di poter entrare in azione in stile
Capitan Marvel la rende una vera
forza con cui fare i conti e ora è una delle spie di Sonya
Falsworth. Sostiene di voler rendere la Terra sicura sia
per gli umani che per gli Skrull, con il piano di combattere la guerra
che il Presidente Riston ha dichiarato agli alieni. Tutto questo si
svolgerà in uno spin-off? Avremo la seconda stagione di Secret Invasion? Gi’ah è il
Super-Skrull del MCU,
anche se in versione eroica e non come nemico dei
Fantastici Quattro? Non ne abbiamo assolutamente
idea.
Il Presidente Ritson è un nuovo
cattivo del MCU?
Secret
Invasion si conclude con il Presidente degli Stati
Uniti Ritson che dichiara guerra a tutti gli
alieni che vivono sulla Terra. Il Presidente si presenta come un
uomo al limite del maniacale, e forse non è una grande sorpresa
dopo che è stato manipolato da “Rhodey” e quasi
ucciso. Lo show sembra configurarlo come un nuovo grande cattivo
del MCU,
dato che la sua guida porta i vigilanti a uccidere sia gli umani
che gli Skrull. Tuttavia, sappiamo già che il
Generale “Thunderbolt” Ross è il prossimo
Comandante in Capo di questo mondo condiviso, il che conferma che
Fury ha ragione quando dice che Ritson servirà solo per un mandato.
Qual è il punto allora? A meno che questo non venga rivisitato come
un importante punto della trama in Captain America: New World Order o Thunderbolts,
consigliamo ai Marvel Studios di evitare di addentrarsi
troppo nella politica…
Per quanto tempo Rhodey è stato uno
Skrull?
Il fatto che
Rhodey sia uno Skrull è uno dei fili conduttori più
importanti di Secret Invasion, e ci ha fatto molto piacere
vedere l’impostore beccarsi un meritato proiettile in testa. La
cosa sconcertante, però, è che il vero Colonnello Rhodes non ha
nemmeno una riga di dialogo. Si intuisce che è stato sostituito fin
da Captain America: Civil War (indossa un camice
da ospedale e cammina a fatica), ma se è così, ha davvero
importanza? Guardando alle apparizioni di War
Machine nel MCU
da allora, non c’è nulla che suggerisca che fosse uno Skrull o che
agisse fuori dal personaggio in qualche modo. Sfortunatamente,
pensiamo che tutte le cose davvero importanti siano accadute fuori
dalle telecamere, poi verranno semplicemente citate per fare in
modo di costruire una svolta cruciale con Armor Wars. Tra queste, probabilmente, ci sarà
lo Skrull Rhodey che non combina nulla di buono con la tecnologia
di Iron Man e che viene a sapere che il suo più vecchio amico è
morto.
Da dove viene tutto quel DNA?
Sì, siamo stati attenti e
sappiamo bene che il DNA dell’Harvest è stato,
beh, raccolto da Avengers: Endgame nella Battaglia della Terra.
Se è così, però, come sono finiti lì i campioni di
Abominio e Ghost? Dobbiamo forse
credere che anche loro fossero presenti alla battaglia? Ricordiamo
che quando Iron Man ha usato il Guanto dell’Infinito ha ridotto in polvere
Thanos e il suo esercito, dunque, è rimasta in
qualche modo traccia del loro sangue? I conti non tornano e, anche
se Fury potrebbe aver raccolto dei campioni altrove, ciò sarebbe in
contraddizione con quanto sappiamo sulle origini dell’Harvest
(supponiamo che sia possibile che abbia acquisito parte di quel DNA
mentre era a capo dello S.H.I.E.L.D., ma anche in
questo caso la serie lo ha smentito). Comunque sia, il MCU
ha appena guadagnato il supereroe più potente di sempre.
L’invasione è finita?
Nei momenti conclusivi
del finale di Secret Invasion, Fury
comunica a Varra che i Kree hanno
accettato di avviare trattative di pace con gli Skrull. Sembra che siano finalmente disposti a
porre fine alla loro guerra con i mutaforma, ma non possiamo
immaginare che questo significhi che saranno più vicini a ottenere
la loro casa. The
Marvels potrebbe almeno fare riferimento a questa
svolta, ma cosa ne sarà degli Skrull rimasti sulla Terra?
Sonya Falsworth entra in un magazzino che sembra
contenere migliaia di umani rapiti, e la sensazione è che
l’invasione sia tutt’altro che conclusa… anche se il tentativo di
Gravik di iniziare la Terza Guerra Mondiale lo è.
I Marvel Studios avrebbero
potuto anticipare una seconda stagione, ma in base alla risposta
della critica e ai recenti commenti di Bob Iger,
sembra ormai improbabile. È chiaro che ci sono ancora degli Skrull
sul nostro pianeta, e questo problema dovrà essere affrontato in un
futuro non troppo lontano.