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La passione di Cristo: tutto quello che c’è da sapere sul film di Mel Gibson

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Mel Gibson è sempre stata una personalità piuttosto controversa nel panorama cinematografico hollywoodiano. Oltre che per il suo carattere e le sue vicende personali, ad aver fatto molto discutere sono anche alcuni dei film da lui diretti. Dopo l’Oscar vinto per Braveheart – Cuore impavido nel 1995, egli è tornato alla regia nel 2004 con la sua opera più discussa: La passione di Cristo. Duramente criticato per la sua estetizzazione del dolore e per gli eccessi visivi, questo film è stato ed è tutt’oggi una delle opere più iconiche, nel bene o nel male, dedicate alla figura di Cristo.

Gibson, anche sceneggiatore del film insieme ad altri autori, ha con questo film tentato di ricostruire il racconto che i Vangeli offrono della Passione di Gesù. Sono però state utilizzate anche altre fonti come La dolorosa passione del Nostro Signore Gesù Cristo della mistica tedesca Anna Katharina Emmercik e la Storia di Cristo di Giovanni Papini. Si ricostruiscono così le ultime 12 ore della vita di Gesù, che Gibson mira a riproporre con il massimo del realismo, dall’uso della lingua latina ed ebraica fino alla ricerca di trucchi e costumi che potessero contribuire a tale ricerca di maniacale precisione.

Non si può certo dire che La passione di Cristo non sia un film particolarmente riuscito in ciò, capace ancora oggi di sconvolgere proprio per questa sua estrema volontà artistica. Tra dubbi morali, storiografici ed estetici, è dunque senza dubbio alcuno uno dei film più controversi del nuovo millennio. Prima di intraprendere una sua visione, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative ad esso. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e all’annunciato sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama e il cast di La passione di Cristo

Il film, come accennato, va a raccontare le ultime 12 ore della vita di Gesù Cristo, dal suo arresto nel Giardino del Getsemani fino alla sua crocifissione. Nell’arco di queste ore, Cristo riceve la visita di Satana, che lo tenta offrendogli una via di salvezza, di Pietro, Giovanni e degli altri apostoli, nonché quella del traditore Giuda Iscariota, che lo consegna ai soldati. Dodici ore nelle quali Cristo va incontro a torture inimmaginabili, alleviate unicamente da visioni del passato, di quando era felice insieme a sua madre Maria. Mentre si avvia verso il suo ultimo cammino, accompagnato anche da Maddalena, Cristo ricerca dunque un senso al suo dolore, sapendo di non potere né volere scappare da esso.

Ad interpretare Gesù Cristo vi è l’attore Jim Caviezel, per il quale il set è stato un’autentica prova di resistenza. L’attore, preparatosi a lungo al ruolo venendo anche assistito da un sacerdote, fu sottoposto a grandi sforzi psicofisici, ammalandosi anche di polmonite per il forte freddo e dovendosi in seguito sottoporre ad un intervento al cuore per via dello stress provato. Fortunatamente per lui, non tutte le scene più cruente necessitarono la sua presenza. Nella maggior parte delle scene dove Gesù è morente sulla croce, Caviezel è stato sostituito da una fedele riscostruzione robotica in modalità animatronica, capace dunque di muovere la testa, gli arti ed ansimare.

Il film, prevalentemente girato in Italia, si avvale poi della partecipazione di molti attori italiani. Monica Bellucci interpreta Maria Maddalena, mentre Rosalinda Celentano compare nei panni di Satana. Vi sono poi Francesco De Vito nel ruolo di Pietro, Hristo Zivkov in quelli di Giovanni e Sergio Rubini per il ruolo di Disma. Luca Lionello, che interpreta Giuda Iscariota, ateo al momento delle riprese ha raccontato di essersi convertito al cattolicesimo dopo l’esperienza su questo set. Davide Marotta interpreta l’Anticristo, mentre l’attrice rumena Maia Morgenstern interpreta Maria la madre di Cristo. Sono poi presenti Hristo Sopov nei panni di Ponzio Pilato, Claudia Gerini in quelli di Claudia Procula, moglie di Pilato, e Luca De Dominicis in quelli di Re Erode.

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La passione di Cristo 2: il sequel si farà?

Nel giugno 2016, lo scrittore e regista Randall Wallace ha dichiarato che lui e Gibson avevano iniziato a lavorare a un sequel de La passione di Cristo incentrato sulla risurrezione di Gesù. Nel settembre dello stesso anno, Gibson ha effettivamente espresso il suo interesse a dirigere tale sequel, descrivendolo come un grande film parzialmente ambientato all’Inferno e in Paradiso. Dopo due anni di silenzio, è Caviezel a confermare che il film è in fase di sviluppo e che il titolo sarà The Passion of the Christ: Resurrection. L’attore lo ha addirritura definito come “il più grande film della storia del mondo“. In seguito alla notizia della volontà di Gibson di realizzare tale sequel, si sono naturalmente scatenate molte polemiche ma anche molte ilarità da parte del popolo di Internet.

Dopo anni di incertezze, però, sembra proprio che il progetto sia pronto a prendere vita. Gibson, che non dirige un film dal 2016, anno di La battaglia di Hacksaw Ridge, sarebbe infatti pronto a tornare dietro la macchina da presa, con le riprese fissate attualmente per la metà del 2023. Caviezel riprenderebbe naturalmente il ruolo di Gesù Cristo, ma per il momento non ci sono ulteriori informazioni riguardo il restante cast del film né dove si svolgeranno le riprese. In realtà, per quanto sembri confermato, non ci sono ancora certezze ufficiali, che potrebbero arrivare solo con il reale inizio dei lavoro sul set. Non resta dunque che attendere e vedere se realmente il film sulla resurrezione di Cristo vedrà la luce.

Il trailer di La passione di Cristo e dove vedere il film in streaming e in TV

Attualmente La passione di Cristo non è disponibile su nessuna delle principali piattaforme streaming disponibili su Internet. Ciò non esclude che potrebbe tornare ad essere fruibili su alcune di queste in futuro, ma per il momento non è dunque possibile rivolgersi allo streaming per vedere il film. Questo, però, è presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 gennaio alle ore 21:00 sul canale Warner TV. Sarà dunque quella una buona occasione per vedere, o rivedere, il film.

Fonte: IMDb, ScreenGeek

 
 

Cosa mi lasci di te: curiosità sul film, il libro e la storia vera

Cosa mi lasci di te storia vera

Probabilmente non tutti conosceranno Jeremy Camp, cantautore statunitense ed esponente della cosiddetta musica cristiana contemporanea. All’interno di questo genere egli è però una vera e propria leggenda, con undici album pubblicati e numerosi premi vinti nel corso degli anni. Di lui, in particolare, è celebre la canzone I Still Believe, dedicata al non perdere la fede nonostante le avversità. Quella stessa canzone dà anche il titolo ad un film del 2020, in Italia distribuito come Cosa mi lasci di te (qui la recensione), incentrato sulla storia di Camp e su un particolare incontro che ha cambiato per sempre la sua vita.

Diretto dai fratelli Andrew e Jon Erwin, divenuti noti grazie ad un film simile quale Una canzone per mio padre, Cosa mi lasci di te è basato però non solo sulla canzone di Camp, ma anche sull’omonimo libro autobiografico da lui scritto, dove narra dell’amore tra lui e la sua prima moglie. Affermatosi come un grande successo per la struggente storia raccontata, ma anche per le emozioni in esso contenute e il forte messaggio di speranza e fede, il libro è poi stato opzionato per diventare il film che oggi si può ammirare. Chiamato a sintetizzare tale racconto, Camp lo ha descritto come la capacità dell’amore di sopravvivere al dolore.

Passato in sordina a causa della pandemia di Covid-19, il film è stato distribuito prevalentemente per l’home video, ottenendo comunque un buon successo. Per tutti gli appassionati di storie struggenti, meglio ancora se realmente accadute, Cosa mi lasci di te è decisamente un titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi al cast di attori al libro e alla storia vera. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Cosa mi lasci di te

Protagonista del film è il cantautore di musica cristian Jeremy Camp, il quale nel pieno della sua popolarità conosce la giovane Melissa, innamorandosene da subito. La ragazza, tuttavia, è affetta da una grave malattia che non le lascia molto da vivere. Nonostante ciò, Jeremy non intende rinunciare al loro amore e si dice pronto a sposarla e starle accanto nel bene e nel male. Più la salute di Melissa va peggiorando, però, più la fede del cantante viene messa a dura prova. Per loro, prima che sia troppo tardi, sarà importante riflettere sulla loro relazione, su cosa questa lascia in loro e su come l’amore, una volta destato, continui a compiere il suo percorso nonostante le difficoltà.

Cosa mi lasci di te: il libro e la storia vera

Jeremy Camp e sua moglie Melissa Lynn Henning-Camp si sposarono il 21 ottobre del 2000. Avevano rispettivamente 22 e 21 anni e sapevano già della malattia che affligeva lei, un cancro ovarico che non lasciava grandi speranze di vita. Pochi mesi dopo il giorno più felice della loro vita, il 5 febbraio del 2001, Melissa si spense, lasciando Jeremy a confrontarsi con un dolore che non credeva possibile. Il miglior rimedio a questo era scrivere nuove canzoni e riflettere su quanto accadutogli. Camp compose dunque I Still Believe, struggente brano attraverso cui racconta di come nonostante le avversità egli abbia deciso di non perdere la fede. Nel 2011 Camp ha poi pubblicato il suo primo libro, l’autobiografia I Still Believe.

In questo egli racconta del rapporto con Melissa. Pur attenendosi al testo, gli sceneggiatori hanno naturalmente dovuto dar vita ad alcune modifiche. In primo luogo, il matrimonio tra Jeremy e Melissa non è avvenuto in spiaggia e la scoperta della lettera nella chitarra che si vede nel film non è citata nel libro. Il conflitto che vede contrapposti Jeremy e Jean-Luc, entrambi innamorati di Melissa è reale ma differisce per il fatto che nella realtà non era Jean-Luc ad essere interessato alla ragazza, bensì un amico di lei di nome Jason, non presente nel film. In ultimo, rispetto a quanto riportato nel libro, il film non sottolinea il grande legame di Jeremy con la madre.

Cosa mi lasci di te libro

Cosa mi lasci di te: il cast del film

Per quanto riguarda il cast del film, ad interpretare il protagonita Jeremy Camp si ritrova l’attore KJ Apa. Questi è noto in particolare per il ruolo di Archie Andrews, protagonista della popolare serie Riverdale. Nei panni di Melissa, invece, vi è l’attrice Britt Robertson, nota per i film La risposta è nelle stelle e Tomorrowland. La Robertson aveva già recitato con Apa nel film Qua la zampa! ed è stato proprio il collega a suggerirla per la parte di Melissa e contattarla per presentarsi al provino. Sono poi presenti gli attori Gary Sinise e Shania Twain nei pani di Tom e Teri Camp, i genitori di Jeremy. Melissa Roxburgh, celebre per i film di Diario di una schiappa, interpreta Heather, sorella di Melissa. Nathan Parsons, invece, è Jean-Luc, amico comune dei due protagonisti.

Il trailer di Cosa mi lasci di te e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Cosa mi lasci di te grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 18 gennaio alle ore 21:25 sul canale Rai 1.

Fonte: IMDb

 
 

Ligne – La Linea Invisibile, la recensione del film di Ursula Meier

La Ligne – La Linea Invisibile recensione

La Ligne – La Linea Invisibile, in concorso al Festival di Berlino dell’anno scorso, è il nuovo film della regista svizzera Ursula Meier, che era già ben nota per Home del 2008, presentato a Cannes e che aveva ricevuto una candidatura ai César, e Sister del 2012 che, tra vari riconoscimenti, era stato selezionato per rappresentare la Svizzera agli Oscar del 2013 come Miglior film straniero.

In entrambe le sue precedenti pellicole, di cui ha scritto anche la sceneggiatura insieme ad Antoine Jaccoud, al centro della storia c’è una famiglia, e non fa eccezione nemmeno La Ligne – La Linea Invisibile. I temi ricorrenti di Meier sono lo strazio delle difficoltà nell’integrare i disagi interiori, relazionali e sociali, che qua esplodono sin dalla prima sequenza riprodotta in slow motion.

La Ligne – La Linea Invisibile, la trama

Margaret (Stéphanie Blanchoud) è una giovane adulta che vive insieme alla madre Christina (Valeria Bruni Tedeschi) e alla sorellina minore di dodici anni, Marion (Elli Spagnolo). La sua ira è una bomba ad orologeria ciclica che è destinata a devastare tutto e tutti quelli che incrocia. Dalle primissime inquadrature, appunto, si capisce che la linea del titolo è un’interdizione nei confronti di Margaret dall’avvicinarsi alla madre – sulla quale si è scagliata, ferendola – a una distanza inferiore a cento metri per un periodo di tre mesi.

Il linguaggio del racconto è appoggiato quasi esclusivamente sulle immagini, soprattutto nella prima parte del film, dove ci sono un condensato di primi e primissimi piani sul volto minuto e ferito di Margaret, con silenzi o brevi frasi che scambia con l’ex compagno Julian (Benjamin Biolay) a cui viene affidata per i tre mesi. E a fare da sfondo una Svizzera ghiacciata, grigia, quasi scarna, che è pienamente parte narrante del film.

Ad accompagnare i personaggi e il racconto, c’è la musica, che lega tutti e che tutti maneggiano a modo proprio. La madre Christina era stata una pianista eccellente, Margaret una cantante e chitarrista delicata e di raro talento che duettava con Julian e la piccola Marion è una corista nella parrocchia di quartiere.

È fortemente denso di significati e significanti La Ligne – La Linea Invisibile, che scaraventa in scena situazioni ai limiti dell’imbarazzo – rese  con prove attoriali decisamente degne di nota – che farebbero accapponare la pelle al migliore degli assistenti sociali, e al contempo regala attimi di finezza gelida, traboccante d’intensità, stratificando la narrazione e rendendola ricolma di angolazioni e sguardi a disposizione dello spettatore.

Per alcuni aspetti, la storia pare suddivisa in tre momenti coincidenti con le tre principali donne di cui la regista prende il punto di vista: Margaret, sua madre e la sua sorellina minore. Meier ne racconta la disperazione, il vuoto, la solitudine e lo riesce a fare posizionando la macchina all’altezza emotiva di ciascuna delle tre, come se fosse lo stesso stile musicale a loro appartenente: ne coglie le sfumature, il modo di guardare di ognuna, la loro corporeità, e le usa per spiegare le loro ragioni, nonostante restino quasi completamente inascoltate.

Il disagio familiare di cui si tratta è sostanzialmente quasi un pretesto per comporre dei ritratti incredibilmente amorevoli nei riguardi di tre donne la cui vita è praticamente alla deriva. L’incredibile capacità di Meier risulta essere, quindi, quella di sbrogliare le motivazioni dei comportamenti più indegni che una madre e una figlia potrebbero mettere in atto l’una nei confronti dell’altra, riuscendo ad illuminare lentamente il piccolo spazio esistenziale in cui tutte e tre son costrette a muoversi, donando un quadro finale dolorosissimo, ma carico di perdono.

La Ligne – La Linea Invisibile è la dolcezza dello sguardo che con la macchina da presa Ursula Meier è in grado di tirare fuori, a partire dalle devastazioni emotive più profonde e, apparentemente, irrecuperabili.

 
 

Are you the one? Italia in esclusiva il 15 Febbraio su Paramount+

Are you the one? Italia

Are you the one? Italia, la versione locale dello show di MTV, prodotta da Fremantle, arriverà in esclusiva il 15 Febbraio su Paramount+. Il 19 febbraio il primo episodio dello show sarà disponibile anche su Pluto TV e, alle ore 21.00, andrà in onda anche su MTV (canale Sky 131 e in streaming su NOW) e VH1 (canale 167 DTT, 22 Tivùsat e Sky canale 715).

Alla guida dello show debutta come conduttore Luca Vezil, content creator da oltre 1 milione di follower e già ambassador di diversi brand iconici. Il suo percorso fino ad oggi, la sua sensibilità, l’aria da amico fidato, oltre al suo amore per i viaggi, lo sport e la natura contribuiscono a fare di lui il presentatore ideale per il nuovo entusiasmante reality show che approda su Paramount+.

Lo show televisivo Are you the one? Italia

Are you the one? Italia è il più ambizioso esperimento di dating-game mai visto prima, in cui dieci ragazzi e dieci ragazze dovranno trovare (o meglio, rintracciare!) il vero amore. Un pool di esperti, infatti, ha selezionato i venti concorrenti abbinandoli in dieci coppie perfette.

Per vincere il montepremi di 200.000 euro i ragazzi dovranno individuare tutti i dieci match, pena la perdita dell’intera somma di denaro. Ad aiutarli nella ricerca, una serie di giochi e di sfide che darà ai vincitori la possibilità di conoscersi meglio nel corso di date romantici. I daters in questione verranno poi mandati nella “Stanza della verità”, dove verrà svelato loro se sono un “match perfetto” oppure no. La casa sceglie infatti una coppia tra i vincitori della sfida, da votare nella “Stanza della verità”: l’unico modo per confermare se si tratti di una “coppia perfetta” o meno.

Le ore trascorse nella splendida villa di Gran Canaria, gli appuntamenti romantici e la stanza della verità permetteranno ai concorrenti di scoprire affinità e venire in contatto con i propri sentimenti.

Ad accompagnare i nostri daters in questo viaggio guidandoli tra le varie sfide del programma sarà Luca Vezil, mentre i meravigliosi paesaggi di Gran Canaria faranno da sfondo alle dinamiche tra i concorrenti, dando vita ad un reality, ma anche a un dating e gaming show.

 
 

L’ultima notte di amore: trailer del film con Pierfrancesco Favino

Vision Distribution ha diffuso il trailer del film L’ultima Notte di Amore, diretto da Andrea Di Stefano con protagonista Pierfrancesco Favino e che verrà presentato al  73º Festival Internazionale del Cinema di Berlino  nella sezione Berlinale Special Gala.

La pellicola è una produzione INDIANA PRODUCTION, MEMO FILMS,  ADLER ENTERTAINMENT e VISION DISTRIBUTION. Prodotto da FRANCESCO MELZI D’ERIL, GABRIELE MORATTI, MARCO COLOMBO. Prodotto da MARCO COHEN, BENEDETTO HABIB, FABRIZIO DONVITO, DANIEL CAMPOS PAVONCELLI. In collaborazione con SKY.

La trama del film

Di Franco Amore si dice che è Amore di nome e di fatto. Di sé stesso lui racconta che per tutta la vita ha sempre cercato di essere una persona onesta, un poliziotto che in 35 anni di onorata carriera non ha mai sparato a un uomo. Queste sono infatti le parole che Franco ha scritto nel discorso che terrà all’indomani della sua ultima di notte in servizio. Ma quella notte sarà più lunga e difficile di quanto lui avrebbe mai potuto immaginare. E metterà in pericolo tutto ciò che conta per lui: il lavoro da servitore dello Stato, il grande amore per la moglie Viviana, l’amicizia con il collega Dino, la sua stessa vita. In quella notte, tutto si annoda freneticamente fra le strade di una Milano in cui sembra non arrivare mai la luce.

 
 

The Walking Dead: AMC rivela il futuro del franchise!

The Walking Dead: Dead City

La serie di The Walking Dead si è conclusa, ma AMC non lascerà che il franchise di zombi cadràa così facilmente nel dimenticatoio. Oggi, il canale via cavo ha confermato una serie  di date per il debutto inanteprima per gli spin-off pianificati insieme alla conferma che Fear The Walking Dead si concluderà con la sua ottava stagione. Fear The Walking Dead stagione 8 sarà diviso in due parti, con sei episodi in onda tra maggio e giugno, e gli ultimi sei programmati per uno slot attualmente non confermato più avanti nel 2023.

A riempire il vuoto lasciato dalla serie madre sarà The Walking Dead: Dead City lo spin-off con Lauren Cohan e Jeffrey Dean Morgan. Sebbene in precedenza avessimo sentito che il piano prevedeva che lo spettacolo fosse presentato in anteprima ad aprile, ora è stato confermato per un lancio a giugno.  La serie segue Maggie (Cohan) e Negan (Morgan) che viaggiano in una Manhattan post-apocalittica tagliata fuori dalla terraferma. La città fatiscente è piena di morti e abitanti che hanno fatto di New York City il proprio mondo pieno di anarchia, pericolo, bellezza e terrore.  Oltre ai due protagonisti, la serie è interpretata da Gaius Charles, Zeljko Ivanek, Karina Ortiz, Jonathan Higginbotham e Mahina Napoleon.

Per quanto riguarda The Walking Dead: Daryl Dixon, anche questo è stato confermato per un’uscita programmata nel 2023. In questo, Daryl (Norman Reedus) arriva a riva in Francia e fatica a mettere insieme come è arrivato lì e perché. La serie segue il suo viaggio attraverso una Francia spezzata ma resiliente mentre spera di trovare un modo per tornare a casa. Mentre compie il viaggio, però, le connessioni che forma lungo la strada complicano il suo piano finale. Clémence Poésy e Adam Nagaitis sono gli unici altri membri del cast confermati.

Infine, lo spin-off ancora senza titolo con Andrew Lincoln e Danai Gurira entrerà in produzione quest’anno per un debutto nel 2024, e lo spettacolo presenta un’epica storia d’amore di due personaggi cambiati da un mondo cambiato. Separati dalla distanza. Da un potere inarrestabile. Dai fantasmi di chi erano. Rick e Michonne vengono gettati in un altro mondo, costruito su una guerra contro i morti. E infine, una guerra contro i vivi. Riusciranno a trovare l’un l’altro e chi erano in un luogo e in una situazione diversi da quelli che hanno mai conosciuto prima? Sono nemici? Amanti? Vittime? Vincitori? Senza l’altro, sono ancora vivi o scopriranno che anche loro sono morti che camminano?

Inutile dire che è un momento entusiasmante per essere un fan di questo franchise, e mentre molti fan sono stati sollevati nel sapere che finalmente la fine di The Walking Dead si è compiuta, sembra che ci sia ancora molta vita nella property considerando ben tre spin-off all’orizzonte!

 
 

Wolf Pack: Sarah Michelle Gellar nel trailer della serie Horror di Paramount+

Wolf Pack serie tv 2023

Paramount+ ha appena pubblicato il primo trailer di una nuova serie horror chiamata Wolf Pack, con protagonisti Armani Jackson, Bella Shepard, Chloe Rose Robertson, Tyler Lawrence Gray, Rodrigo Santoro e Sarah Michelle Gellar. La premiere della serie di Wolf Pack debutterà il 26 gennaio, esclusivamente su Paramount+.

La serie è basata sulla serie di libri di Edo Van Belkom, che segue un ragazzo e una ragazza adolescenti che assistono all’emergere di una creatura soprannaturale durante un incendio in California. Feriti durante il caos, i due, insieme ad altri due adolescenti, si rendono conto di essere stati morsi da un lupo mannaro.

Wolf Pack fa parte dell’accordo pluriennale di Davis con gli MTV Entertainment Studios, e attualmente sta lavorando a doppio servizio per la Paramount+, scrivendo e producendo anche il film “Teen Wolf”. Oltre a Davis, Joe Genier, Mike Elliott e Karen Gorodetzky sono i produttori esecutivi di Capital Arts. Jason Ensler, Gellar e Christian Taylor sono anche produttori esecutivi.

La star di Buffy the Vampire Sarah Michelle Gellar, che è anche a bordo come EP, interpreta un membro di una task force congiunta che indaga sulla causa dell’incendio, ma sulla base di ciò che vediamo in questo promo, diremmo che c’è un discreto possibilità che anche lei sia appassionata di alcune attività lunari carnivore! Wolf Pack sarà presentato in anteprima giovedì 26 gennaio 2023 su Paramount+ per gli abbonati negli Stati Uniti e in Canada.

 
 

Ghost: un remake con protagonista Channing Tatum è in lavorazione!

Patrick Swayze Ghost

Anche se non sembra che nulla di ufficiale sia davvero in fase di sviluppo, un remake dell’amata storia d’amore soprannaturale del 1990 Ghost potrebbe essere all’orizzonte. Secondo una storia di copertina di Vanity Fair, la società di produzione di Channing Tatum, la Free Association, possiede i diritti cinematografici del film originale, interpretato da Patrick Swayze, Demi Moore e Whoopi Goldberg.

Channing Tatum lo ha confermato nell’intervista nel pezzo della rivista, suggerendo che stanno pensando di andare avanti con il progetto.  “In realtà abbiamo i diritti”, ha detto l’attore. “Sì, abbiamo i diritti per Ghost, ma faremo qualcosa di diverso. Penso che debba cambiare un po’”. Questo è praticamente tutto ciò che sappiamo sulla cosa, ma il rapporto afferma che, se il riavvio dovesse andare avanti, Channing Tatum assumerebbe il ruolo di Patrick Swayze.

Ghost è stato diretto da Jerry Zucker e raccontava del personaggio di Swayze che torna dalla morte per avvertire la sua ragazza (Moore) che gli uomini che lo hanno ucciso la stanno prendendo di mira. Whoopi Goldberg ha vinto un Oscar come migliore attrice non protagonista per la sua interpretazione di una sensitiva di nome Oda Mae Brown, che facilita la loro riunion.

 
 

Avatar: La via dell’Acqua supera gli incassi di Spider-Man: No Way Home!

Avatar: La via dell'Acqua

C’era molto scetticismo quando James Cameron annunciò il suo piano per dirigere un sequel o più del suo blockbuster fantascientifico del 2009, ma Avatar: La Via Dell’Acqua ha dimostrato di essere un grande colosso al botteghino a sé stante acquisendo pian piano la sua posizione nella lista dei film più redditizi mai realizzati.

Ebbene oggi gli ultimi aggiornamenti sono arrivati ​​e, dopo aver superato la soglia di 1,9 miliardi di dollari a livello globale, 20th Century Studios ha annunciato cheAvatar: La Via Dell’Acqua ha ufficialmente superato Spider-Man: No Way Home per diventare il sesto film di maggior incasso di tutti i tempi in tutto il mondo. All’estero, il sequel ha raccolto altri $ 9,5 milioni lunedì, portando il suo cumulo offshore a $ 1.344,6 milioni. Ora è il quinto film più grande di sempre a livello internazionale. Può Avatar: La Via Dell’Acqua sperare di continuare questa traiettoria d’incasso? Probabilmente no, ma è comunque un risultato sorprendente!

Avatar: la via dell’acqua, la recensione

Attualmente sono previsti altri tre film del franchise, con Avatar 3  programmato provvisoriamente per il 20 dicembre 2024, Avatar 4 fissato per il 18 dicembre 2026 e Avatar 5 il 22 dicembre 2028.

Con Avatar: La Via Dell’Acqua, l’esperienza cinematografica raggiunge nuove vette: Cameron trasporta il pubblico nel magnifico mondo di Pandora in un’avventura spettacolare e ricca di azione. Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via Dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.

Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, la produzione Lightstorm Entertainment è interpretata da  Sam WorthingtonZoe SaldanaSigourney Weaver, Stephen Lang e Kate Winslet. La sceneggiatura è scritta da James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver, e il soggetto è di James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver & Josh Friedman & Shane Salerno. David Valdes e Richard Baneham sono i produttori esecutivi.

 
 

Superman: il nuovo film sarà l’adattamento dell’acclamato fumetto All-Star Superman?

All-Star Superman

James Gunn, recentemente nominato co-CEO dei DC Studios, ha confermato che sono in lavorazione diversi progetti DCU per il grande e piccolo schermo, ma i fan sono probabilmente più interessati a sapere cosa c’è in serbo per L’uomo d’Acciaio. Quando Henry Cavill ha lasciato il ruolo, James Gunn ha rivelato che sta pianificando un riavvio completo con una versione più giovane di Superman, che si concentrerà sui suoi primi giorni come giornalista del Daily Planet/supereroe residente a Metropolis. A parte alcune voci prive di fondamento, non abbiamo davvero molto altro su cui basarci, ma James Gunn ha ora surriscaldato gli animi quando con il suo ultimo post diffuso sui social medi

Il segreto della felicità è iniziare la giornata con caffè e fumetti“, ha twittato il regista, insieme a una foto di se stesso che legge la Deluxe Edition di All-Star Superman di Grant Morrison, Frank Quitely e Jamie Grant. Quando un fan si è chiesto se questa fosse la prima volta che sperimentava l’acclamato racconto, James Gunn ha risposto che l’ha letto “molte, molte volte”.

Il fumetto vincitore dell’Eisner Award è uscito sugli scaffali nel 2005 ed è ancora ampiamente considerato come una delle migliori storie di Superman mai raccontate. È del tutto possibile che James Gunn potrebbe prendere ispirazione per la sua nuova interpretazione dell’ultimo figlio di Krypton… oppure, potrebbe semplicemente godersi una buona lettura con il suo caffè mattutino!  Gunn ha promesso che presto arriveranno alcuni annunci ufficiali riguardanti l’Uomo d’Acciaio, ma il casting non sarà tra questi annunci. Dunque non resta che aspettare ulteriori notizie!

 
 

Daredevil: Born Again, Nikki M. James nel cast!

Nikki M. James

Mentre Daredevil: Born Again continua a completare il suo cast, oggi arriva la notizia dell’ultima aggiunta che è l’attrice e regista teatrale e cinematografica vincitrice del Tony Award Nikki M. James. A darne notizia è stato Deadline ma come al solito non sono stari rivelati dettagli su chi interpreterà.

Nikki M. James ha dato origine al ruolo di Nabalungi nel musical di successo di Broadway The Book of Mormon, prima di apparire in film come il dramma di fantascienza di AppleTV+ Severance, Proven Innocent della Fox e la serie della CBS Braindead. Attualmente fa parte del cast di Spoiler Alert di Focus Features.

Come regista, Nikki M. James ha diretto episodi di The Bite e The Good Fight, ed è stato anche assistente alla regia nel revival di Broadway di Once On This Island e A Christmas Carol. James si unisce ad altre recenti aggiunte al cast Margarita Levieva (The Deuce) e Sandrine Holt (American Gigolo), che interpreteranno “ruoli importanti” (probabilmente gli interessi amorosi dei protagonisti).

Daredevil: Born Again sarà composta da 18 episodi, scritta e prodotta esecutivamente da Matt Corman e Chris Ord, e sarà interpretata anche dall’attore di The Many Saints of Newark Michael Gandolfini e Colin Woodell (The Purge), con Charlie Cox e Vincent D’Onofrio pronti a riprendere i rispettivi ruoli di Man Without Fear e Kingpin. Anche Alaqua Cox dovrebbe apparire come Echo, ma questo deve ancora essere confermato. Non è stata annunciata alcuna data ufficiale per la premiere, ma in base a quanto abbiamo sentito, l’autunno 2024 sembra più probabile.

 
 

Top Gun 3: Jerry Bruckheimer parla del potenziale sequel!

Top Gun 3

Dopo una serie di ritardi significativi causati dalla pandemia, la scorsa estate ha finalmente visto l’uscita tanto attesa di Top Gun: Maverick nelle sale. Un successo sia di critica che di pubblico, ha ampiamente superato le aspettative al botteghino diventando il più grande film del 2022 (fino a quando Avatar: La Via dell’Acqua non è arrivato nelle sale). Con oltre $ 1,5 miliardi in tutto il mondo e un serio di rumors legati ad una papabile candidatura all’Oscar, Top Gun 3 potrebbe sembrare un gioco da ragazzi, ma la realtà sembra essere diversa.

Infatti, mentre il regista Joseph Kosinski e un certo numero di membri del cast hanno condiviso le loro speranze per un seguito, ad oggi non sono stati fatti annunci ufficiali. Durante una recente apparizione sul tappeto rosso, al produttore di Top Gun: Maverick Jerry Bruckheimer è stato chiesto cosa sta succedendo e ha spiegato perché deve ancora discutere i piani di trequel con Tom Cruise. Di seguito le sue parole: È nel bel mezzo delle riprese di Mission Impossible, ha un sacco di acrobazie molto difficili che sta facendo“, ha spiegato il produttore. Non è il momento di distogliere l’attenzione da ciò che è importante per lui in questo momento.

In altre parole, è un po’ impegnato a portare a termine con successo acrobazie che sfidano la morte per discutere di Top Gun 3 in questo momento! Siamo sicuri che Tom Cruise abbia intenzione di tornare in questo franchise un giorno, soprattutto perché il sequel si distingue come il film di gran lunga di maggior successo della sua carriera. A condizione che sia buono quanto la seconda puntata, un terzo capitolo potrebbe facilmente battere altrettanti record al botteghino.

Come spesso accade, dovremo aspettare e vedere cosa succede, e scommetteremmo che un terzo film accadrà solo a condizione che tutte le persone coinvolte possano trovare la storia giusta. Non è una brutta cosa, però, perché sarebbe un vero peccato deludere gli spettatori dopo un sequel che hanno tutti adorato guardare sul grande schermo. Rimanete sintonizzati con noi per scoprire se Top Gun 3 accadrà.

 

 
 

Ghosted: rivelata la data di uscita del film con Chris Evans e Ana de Armas

Chris Evans film

Il regista Dexter Fletcher ha rivelato che Ghosted, il film d’azione e avventura con Chris Evans e Ana de Armas, uscirà su Apple TV+ ad aprile. Fletcher ha rivelato l’uscita di aprile a Deadline in un video pubblicato su Twitter. Il regista ha scherzato sul fatto che non era sicuro di poterlo dire, ma che lo aveva fatto ora, quindi gli spettatori dovrebbero essere pronti per aprile perché “si divertono”.

Puoi guardare il video nel tweet qui sotto:

Ghosted è stato scritto dal duo di sceneggiatori di Deadpool e Zombieland Paul Wernick e Rhett Reese, che hanno presentato con successo il progetto a Skydance. Dexter Fletcher (Rocketman) ha diretto il film. Ulteriori dettagli sulla sua trama sono ancora tenuti nascosti. Scarlett Johansson doveva originariamente interpretare la protagonista femminile insieme al suo co-protagonista dell’MCU, Chris Evanss. L’attrice ha dovuto abbandonare il film a causa di un conflitto di programmazione, che ha portato Ana de Armas a prendere il suo posto.

 
 

Kevin Feige spiega perché Ant-Man 3 dà il via alla Fase 5 dell’MCU

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

L’imminente sequel Ant-Man and the Wasp: Quantumania darà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, una scelta che il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha detto essere stata fatta perché il personaggio si era guadagnato il diritto di farlo. Parlando con Empire Magazine in una recente intervista, Feige ha discusso della decisione di lasciare che Ant-Man dia il via alla prossima era dell’MCU, una decisione che riflette lo status che Scott Lang di Paul Rudd ha guadagnato dal suo debutto iniziale.

Volevamo dare il via alla Fase Cinque con Ant-Man perché si era guadagnato quella posizione“, ha detto Feige. “Non essere semplicemente il supporto o il sollievo comico, ma prendere la sua posizione davanti al podio dell’MCU. La prima discussione che abbiamo avuto è stata: ‘E se Ant-Man fosse accidentalmente da solo in un film degli Avengers?” Anche il regista Peyton Reed era presente all’intervista e ha affermato che, a differenza dei precedenti film di Ant-Man, questo non sarà incentrato su una storia isolata per l’eroe. Invece, questo vedrà Scott combattere “uno dei cattivi più potenti nella storia della Marvel” e una forza che i Vendicatori non hanno mai visto prima.

Non stiamo più correndo per le strade di San Francisco“, ha detto il regista Peyton Reed. “Stiamo combattendo uno dei cattivi più potenti nella storia della Marvel, e forse questi sono i Vendicatori più improbabili ad essere i primi ad affrontare questo ragazzo“. – Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i partner dei supereroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure nei panni di Ant-Man and the Wasp“, si legge sulla sinossi ufficiale. “Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova ad esplorare il Regno Quantico, interagire con strane nuove creature e intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile.”

Il terzo capitolo della serie  Ant-Man  porterà modifiche permanenti all’universo cinematografico Marvel. Oltre a Kang il Conquistatore, è stato anche confermato che MODOK, il cattivo della Marvel preferito dai fan, farà il suo debutto live-action nel film. Ant-Man and the Wasp: Quantumania  è ancora una volta diretto da Peyton Reed da una sceneggiatura scritta da Jeff Loveness. L’uscita è prevista per il 17 febbraio 2023.

 
 

L’attacco dei giganti 3 sarà divisa in due parti, rivelata la data di uscita!

L'attacco dei giganti 3

NHK e MAPPA hanno annunciato che L’attacco dei giganti 3, la terza stagione sarà diviso in due parti, con la prima metà che andrà in onda a marzo.  L’attacco dei giganti 3  ha tradotto un messaggio da MAPPA affermando che la parte 3 della stagione finale sarebbe stata divisa a metà, con la prima metà che debutterà il 3 marzo e la seconda metà in anteprima più tardi nel 2023. Puoi controllare la dichiarazione completa qui sotto:

Come parte dell’annuncio è stato rilasciato anche un nuovo trailer di L’attacco dei giganti 3, che potete vedere di seguito:

“Quattro anni dopo che il Survey Corps ha raggiunto la riva oltre le mura, Falco Grice e Gabi Braun sono tra i ‘Warrior Candidates’ di Marley che desiderano ereditare il potere dei titani.” recita la sinossi dell’ultima stagione. “Dopo essere usciti vittoriosi da una guerra combattuta duramente, continuano il loro addestramento militare quando Marley sposta ancora una volta la sua attenzione sull’invasione di Paradis. Tuttavia, nel bel mezzo di questo annuncio, Reiner ha un incontro inaspettato con una persona chiave del suo passato… una persona che porta con sé terrore e caos.

La prima stagione di L’attacco dei giganti ha debuttato nel 2013 con recensioni entusiastiche, portando la serie ad accumulare un’enorme base di fan nei prossimi mesi e anni. Sebbene la stagione 2 non sarebbe arrivata fino al 2017, la serie ha mantenuto questa base di fan e da allora ha visto l’uscita di più nuove stagioni, videogiochi, serie spin-off e altro ancora.

 
 

Avatar 3: Vin Diesel non apparirà nei sequel

Avatar 3 film 2024

Più di tre anni fa, la star di Fast & Furious Vin Diesel ha pubblicato un video su Instagram che lo vedeva sul set dei sequel di Avatar con il regista James CameronPer questo motivo, molti hanno ipotizzato che Diesel possa aver ottenuto una parte nei film sequel  Avatar da lungo tempo in fase di sviluppo di Cameron .

Ora, in una recente intervista con Empire, il produttore di Avatar: La Via Dell’Acqua Jon Landau ha finalmente messo le cose in chiaro riguardo alle voci sul casting su Vin Diesel. Landau ha confermato che l’attore di Guardiani della Galassia non è stato ufficialmente scelto e non apparirà nei prossimi sequel. Per quanto riguarda il video di Diesel, ha spiegato che l’attore di Groot stava solo visitando il set, poiché è sempre stato un fan del lavoro di Cameron. Un giorno è entrato, ha visitato il set per vedere cosa stavamo facendo e la gente lo ha preso fuori dal contesto“, ha detto Landau.

Avatar: la via dell’acqua, la recensione

Attualmente sono previsti altri tre film del franchise, con Avatar 3  programmato provvisoriamente per il 20 dicembre 2024, Avatar 4 fissato per il 18 dicembre 2026 e Avatar 5 il 22 dicembre 2028.

Con Avatar: La Via Dell’Acqua, l’esperienza cinematografica raggiunge nuove vette: Cameron trasporta il pubblico nel magnifico mondo di Pandora in un’avventura spettacolare e ricca di azione. Ambientato più di dieci anni dopo gli eventi del primo film, Avatar: La Via Dell’Acqua inizia a raccontare la storia della famiglia Sully (Jake, Neytiri e i loro figli), del pericolo che li segue, di dove sono disposti ad arrivare per tenersi al sicuro a vicenda, delle battaglie che combattono per rimanere in vita e delle tragedie che affrontano.

Diretto da James Cameron e prodotto da Cameron e Jon Landau, la produzione Lightstorm Entertainment è interpretata da  Sam WorthingtonZoe SaldanaSigourney Weaver, Stephen Lang e Kate Winslet. La sceneggiatura è scritta da James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver, e il soggetto è di James Cameron & Rick Jaffa & Amanda Silver & Josh Friedman & Shane Salerno. David Valdes e Richard Baneham sono i produttori esecutivi.

 
 

Snow Falls: una clip dal nuovo film horror con Jonathan Bennet

Snow Falls

ComingSoon ha diffuso un’esclusiva clip di Snow Falls, il nuovo film horror prodotto da Lionsgate con protagonista Jonathan Bennett. “Questa terrificante storia dell’orrore invernale ti farà venire i brividi”, recita la sinossi del film. “Mentre la studentessa di medicina Eden si unisce a quattro amici in una baita remota per festeggiare il capodanno, la festa diventa presto seria quando una violenta tempesta invernale isola i bambini e fa saltare la corrente. Dopo aver preparato cocktail ghiacciati con la neve, Eden e le sue amiche iniziano a comportarsi in modo strano. Convinti che i fiocchi li abbiano infettati con un virus malvagio, lottano per rimanere svegli per evitare di morire assiderati. Chi sopravviverà a questa gelida prova?

Snow Falls è stato diretto da Colton Tran e scritto da Luke Genton da una storia di Colton Tran e Laura M. Young. Nel cast Victoria Moroles, Anna Grace Barlow, Johnny Berchtold, Jonathan Bennett e Patrick Fabian. I produttori esecutivi sono Barry Brooker e Stan Wertlieb.

 
 

Willem Dafoe è intrappolato nell’ultimo poster Inside

Inside

Un nuovo poster per l’imminente thriller psicologico di Willem Dafoe Inside è stato rilasciato prima della data di uscita del 10 marzo 2023. Il nuovo poster mostra un Dafoe dall’aspetto spettinato mentre si trova su una piccola piscina, con lo skyline di New York alle sue spalle. Il nuovo film vede Willem Dafoe nei panni di un ladro d’arte che, dopo una rapina fallita, si ritrova rinchiuso in un attico e ora deve cercare di sopravvivere e uscire.  Dai un’occhiata al nuovo poster qui sotto:

Inside racconta la storia di Nemo, un ladro d’arte intrappolato in un attico di New York dopo che la sua rapina non è andata come previsto”, si legge nella sinossi del film. “Chiuso dentro con nient’altro che opere d’arte inestimabili, deve usare tutta la sua astuzia e invenzione per sopravvivere.Inside è diretto da Vasilis Katsoupis e scritto da Ben Hopkins. L’uscita negli USA è prevista per il 10 marzo 2023.

INSIDE Poster

 
 

Rainbow Six con Michael B. Jordan ha trovato il suo regista

Michael B. Jordan

L’adattamento della Paramount del romanzo Rainbow Six di Tom Clancy ha ufficialmente trovato il suo regista, con The Hollywood Reporter che ha rivelato che Chad Stahelski è pronto a mettersi dietro la macchina da presa. Il regista dei film di John Wick dirigerà ora l’ultimo film d’azione basato su Clancy, che vedrà anche Michael B. Jordan nel ruolo principale. Questo sarà il seguito del thriller d’azione del 2021 Without Remorse, interpretato anche da Michael B. Jordan nei panni di John T. Clark, un personaggio che è stato descritto in molti dei romanzi di Tom Clancy.

Secondo il rapporto, Michael B. Jordan interpreterà ancora una volta John T. Clark, agente della CIA dei Navy Seal, che era il protagonista dei romanzi Without Remorse Senza rimorso e Rainbow Six. Attualmente non sono noti dettagli sulla trama, ma il rapporto menziona che la Paramount prevede di rilasciare Rainbow Six nelle sale, a differenza di Without Remorse, che la società ha venduto ad Amazon per rilasciare come esclusiva in streaming nel 2021.

Per Stahelski, questo è un altro grande film in una litania di grandi progetti che dirigerà in futuro. Dopo John Wick: Chapter 4 del 2023, Stahelski dirigerà anche un adattamento cinematografico di Ghost of Tsushima in futuro. Il regista è stato anche collegato a un remake di Highlander con protagonista Henry Cavill, e sarà anche come produttore nel prossimo film spin-off di John Wick Ballerina. Per Michael B. Jordan, questo sarà il suo prossimo film dopo l’imminente Creed III, dove riprenderà il ruolo di Adonis “Donnie” Creed.

 
 

The Last of Us: il promo del secondo episodio

The Last of Us secondo episodio

Dopo la prima serie da record di The Last of Us, HBO ha rilasciato un nuovo promo per i restanti episodi della sua serie live-action adattata dal franchise di videogiochi survival horror di successo di Naughty Dog.

Il promo di The Last of Us continua a evidenziare il pericoloso viaggio di Joel ed Ellie. Ci dà un’anteprima dei personaggi e dei mostri che incontreranno lungo la strada. Scritto dal creatore del gioco Neil Druckmann, il prossimo episodio intitolato “Infected” sarà presentato in anteprima domenica 22 gennaio.

La serie The Last of Us affronterà gli eventi del primo gioco con la possibilità di contenuti aggiuntivi basati sul sequel. La serie è guidata dagli attori di Game of Thrones Pedro Pascal nei panni di Joel e Bella Ramsey nei panni di Ellie. “La serie live-action si svolge 20 anni dopo che la civiltà moderna è stata distrutta“, si legge nella sinossi. “Joel ed Ellie, una coppia legata dalla durezza del mondo in cui vivono, sono costretti a sopportare circostanze brutali e spietati assassini in un viaggio attraverso un’America post-pandemica“.

Insieme a Pascal e Ramsey ci sono Gabriel Luna (Terminator: Dark Fate) nei panni di Tommy Miller, Nico Parker (Dumbo) nei panni della figlia di Joel, Sarah, Anna Torv (Mindhunter) nei panni di Tess, e Merle Dandridge (The Flight Attendant) che riprende il suo ruolo dal videogiochi come Marlene, leader di un gruppo di resistenza noto come le lucciole. Presenta anche Jeffrey Pierce (Bosch) nei panni di Perry, Murray Bartlett (The White Lotus) nei panni di Frank, Con O’Neill (Chernobyl) nei panni di Bill e Storm Reid (Euphoria) nei panni di Riley.

La serie live-action è prodotta e co-scritta dal  creatore di Chernobyl Craig Mazin e dallo sceneggiatore del gioco originale Neil Druckmann, che è anche uno dei registi. È una coproduzione con Sony Pictures Television in associazione con PlayStation Productions. I produttori esecutivi sono Carolyn Strauss, il presidente di Naughty Dog Evan Wells e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation Productions.

 
 

Thunderbolts: rivelata la data di inizio produzione

mcu thunderbolts

La vincitrice dell’Emmy Julia Louis-Dreyfus ha confermato che la produzione dell’attesissimo film Thunderbolts dei Marvel Studios dovrebbe iniziare il prossimo giugno. La protagonista di Veep ha confermato la data in una recente intervista con Variety mentre discuteva anche del suo ruolo di Contessa Valentina Allegra de Fontaine – meglio conosciuta come Val – nel prossimo progetto MCU.

Val è stata introdotta per la prima volta in The Falcon and the Winter Soldier, dove è stata vista reclutare John Walker per diventare un agente degli Stati Uniti. Successivamente, è apparsa nella scena post-crediti di Black Widow, dove ha tentato di arruolare anche Yelena Belova. La sua apparizione più recente è stata in Black Panther: Wakanda Forever, dove è stato rivelato che ha già assunto il ruolo di direttore della CIA.

Durante il recente panel dei Marvel Studios al D23, il presidente Kevin Feige ha finalmente svelato il cast del prossimo film di Thunderbolts, che sarà una squadra composta principalmente da supercriminali e antieroi. Include Contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), Red Guardian (David Harbour), Ghost (Hannah Jon-Kamen), US Agent (Wyatt Russell), Taskmaster (Olga Kurylenko), Yelena Belova/Black Widow (Florence Pugh) e Il soldato d’inverno (Sebastian Stan). Nel cast anche l’ultimo grande annuncio Harrison Ford.

Il film sarà diretto da Jake Schreier, la cui storia come regista non è estremamente ampia, avendo lavorato solo a  Robot & Frank del 2012, a Paper Towns del 2015  e alla versione filmata del 2021 di Chance the Rapper’s Magnificent Coloring World Tour . Thunderbolts è attualmente programmato per arrivare nelle sale il 26 luglio 2024, come parte della Fase 5.

 
 

Meryl Streep nel cast di Only Murders in the Building 3

Meryl Streep
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Arriva dall’account TikTok di Selena Gomez la notizia che Meryl Streep sarà la nuova guest star di Only Murders in the Building 3. Il video conferma anche la presenza di Paul Rudd, che aveva fatto la sua prima apparizione nel finale della seconda stagione, mentre ovviamente diamo il benvenuto al meraviglioso trio di protagonisti, con Gomez insieme a Steve Martin e Martin Short.

 
 

Sally Field premiata con il riconoscimento alla carriera ai SAG Awards 2023

Sally Field è stata scelta dalla gilda degli attori di Hollywood per essere insignita del SAG Award alla carriera per quest’anno. L’edizione numero 29 del premio si svolgerà il 26 febbraio e per l’occasione Field riceverà il Life Achievement Award, assegnato per celebrarne sia la carriera e che l’impegno umanitario.

Il premio, assegnato dal National Honors and Tributes Committee della Screen Actors Guild, viene consegnato per “risultati eccezionali nel promuovere i migliori ideali della professione di attore”. Tra gli altri principali riconoscimenti all’attrice ci sono due Oscar, un SAG Award, tre Emmy, due BAFTA Awards, il New York Film Critics Prize, il National Board of Review Award.

SAG Awards 2023, tutti i nominati

Fran Drescher, presidente di SAG-AFTRA, ha dichiarato: “Sally è un’attrice immensa con una gamma espressiva enorme e una straordinaria di capacità sul set che le consente d’incarnare qualsiasi personaggio (…) Ho seguito con interesse la sua carriera iniziale vedendola evolversi in ruoli sempre più impegnativi. Non ha mai smesso di essere straordinaria, anche di recente in Winning Time in cui era semplicemente sublime come Jessie Buss”.

 
 

Ant-Man and the Wasp: Quantumania, per lo sceneggiatore è com Jodorowsky’s Dune in salsa Marvel

Ant-Man and the Wasp: Quantumania

Lo sceneggiatore di Ant-Man and the Wasp: Quantumania, Jeff Loveness, ha paragonato la sua sceneggiatura all’adattamento mai girato di Alejandro Jodorwosky della serie di fantascienza di Frank Herbert Dune, aggiungendo uno strato complesso all’universo cinematografico Marvel.

“È ‘Jodorowsky’s Dune‘ all’interno della Marvel”, ha detto Loveness a Empire. “È un posto divertente. È un luogo illimitato di creazione, diversità e vita aliena”.

Il capo dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha anticipato che Quantumania è radicato nella saga familiare di Michelle Pfeiffer che finalmente si riunisce con la sua famiglia (Michael Douglas ed Evangeline Lilly) dopo essere rimasta intrappolata nella dimensione ultraterrena.

Il film segna anche il grande debutto di Jonathan Majors nei panni del grande cattivo Kang il Conquistatore dopo che il suo personaggio è stato rivelato nella serie Disney+ Loki. Feige in precedenza aveva affermato che Kang di Majors è “totalmente diverso da Thanos” e ha molteplici incarnazioni. “Non si tratta solo di un ragazzo viola più grande con un casco. Questo non è Kang”, ha spiegato Feige. “Kang è un tipo di cattivo molto diverso e il fatto che sia molti, molti personaggi diversi è ciò che è più eccitante e lo differenzia di più”.

Il nuovo film Marvel Studios Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora: Kang il Conquistatore.

Nel film, che dà ufficialmente il via alla Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) tornano per continuare le loro avventure come Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope, Hank Pym (Michael Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard, p.g.a.,Ant-Man and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da Jonathan Majors nel ruolo di Kang, David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz e Bill Murray in quello di Lord Krylar.

 
 

BAFTA EE Rising Star Award 2023: ecco i cinque nominati

BAFTA 2024

Naomie Ackie, Sheila Atim, Emma Mackey, Daryl McCormack e Aimee Lou Wood sono i cinque nomi che l’Accademia Britannica del cinema ha nominato per il BAFTA EE Rising Star Award, il riconoscimento che ogni anno l’associazione assegna a una promessa del cinema.

I cinque attori, tutti britannici, sono stati scelti perché hanno dimostrato “un talento eccezionale nel cinema nel corso dell’anno” e hanno catturato “l’immaginazione del pubblico Britannico”. Alcuni dei vincitori precedenti di tale riconoscimento sono James McAvoy, Eva Green, Tom Hardy, Kristen Stewart, Tom Holland, Letitia Wright, Micheal Ward, Bukky Bakray e, l’anno scorso, Lashana Lynch.

Ackie, i cui crediti includono The End of the F***ing World, Star Wars: Episode IX – L’Ascesa di Skywalker e Small Axe, è attualmente in cima alle classifiche dei botteghini del Regno Unito con Whitney Houston: I Wanna Dance with Somebody, dove interpreta Houston. In precedenza ha vinto il premio Most Promising Newcomer ai British Independent Film Awards.

Atim ha crediti in The Underground Railroad e Doctor Strange nel Multiverso della Follia ed è una delle star di The Woman King, insieme a Viola Davis. Nel 2018, Atim ha vinto l’Olivier Award come migliore attrice non protagonista in un musical per la sua interpretazione in Girl from the North Country all’Old Vic Theatre. È stata nominata uno dei “10 britannici da tenere d’occhio” di Variety nel 2020 e ha ricevuto un MBE per i servizi al dramma nel 2019.

I crediti di Mackey includono Sex Education, Eiffel e Assassinio sul Nilo e ha interpretato Emily Brontë in Emily, che ha aperto il concorso Platform al Toronto Film Festival del 2022.

Il ruolo decisivo di McCormack è stato in Il Piacere è tutto mio, dove ha interpretato il ruolo principale al fianco di Emma Thompson. I suoi crediti includono Bad Sisters e Peaky Blinders.

Aimee Lou Wood ha vinto la performance femminile in un programma comico ai BAFTA TV Awards 2021 per Sex Education ed è stata nominata per il suo ruolo nella stessa categoria nel 2022. Ha avuto un impatto nel 2022 con Living.

 
 

Cruising: trama, cast e curiosità sul film con Al Pacino

Cruising film

Profondo innovatore del genere horror e poliziesco, William Friedkin è oggi ricordato in particolare per film come Il braccio violento della legge e L’esorcista. Dopo aver realizzato questi due capolavori, per il primo dei quali ha anche vinto l’Oscar al miglior regista, egli ha portato al cinema nel 1980 il thriller poliziesco Cruising. Tale titolo è un gioco di parole che nasconde un doppio significato, perché può descrivere sia gli agenti di polizia di pattuglia che gli uomini gay che vanno in cerca di sesso. La pellicola è infatti ambientata nel contesto dei locali omosessuali, dove un serial killer si aggira indisturbato.

Scritto dallo stesso Friedkin, il film è l’adattamento cinematografico del romanzo omonimo del giornalista del New York Times Gerald Walker. Originariamente, in realtà, il regista non era interessato al progetto, ma cambiò idea nel momento in cui si imbatté in alcuni veri omicidi avvenuti nella comunità gay e mai risolti. Naturalmente la realizzazione del film non fu priva di problemi. Numerose sono state le proteste della comunità LGBT nei confronti della rappresentazione che di loro si faceva. Friedkin condusse numerose ricerce nel tentativo di essere quanto più realistico possibile, ma fu comunque costretto a tagliare circa 40 minuti dal girato finale.

Accolto con pareri contrastanti, Cruising non si è affermato come un buon successo, pur vantando un incasso moderato. Ancora oggi è però uno dei film di Friedkin che più meritano di essere riscoperti, specialmente per il modo crudo con cui si raccontano determinati contesti. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Cruising: la trama del film

La vicenda si apre nella New York degli anni Ottanta, quando una serie di terribili omicidi iniziano a verificarsi tra la comunità gay. In particolare, ad essere le vittime preferite dell’assassino sono uomini di circa trent’anni alti e con i capelli neri. Poiché corrisponde a queste caratteristiche, il detective Steve Burns viene inviato come infiltrato nel mondo dei club per omosessuali per investigare, con l’obiettivo di individuare qualcosa di sospetto e acciuffare il serial killer. Tutti gli sforzi di Burns, però, sembrano venire continuamente ostacolati dalla stessa polizia.

Molti poliziotti, infatti, sembrano più interessati a farsi beffe degli omosessuali che non a trovare l’assassino. Frustrato dalla situazione e sentendosi abbandonato, Burns cerca sempre più di introdursi in quel contesto, arrivando lentamente anche a dubitare del suo orientamento sessuale e del suo rapporto con la fidanzata Nancy. Il verificarsi di un nuovo omicidio, meno preciso dei precedenti, permetterà a Burns di avere una pista concreta da seguire. Andare fino in fondo alla verità, però, potrebbe rivelarsi molto più pericoloso del previsto.

Cruising cast

Cruising: il cast del film

Per la parte del detective Steve Burns, Friedkin desiderava avvalersi dell’attore Richard Gere, poiché ritevene che egli possedesse delle qualità androgine adatte al personaggio. Lo stesso Gere si era poi dichiarato profondamente interessato al progetto. I produttori, però, imposero invece che Al Pacino interpretasse il ruolo. Fu dunque quest’ultimo a ricoprire il ruolo, dando però vita sul set ad accesi diverbi con il regista. Friedkin, in particolare, lo accuso di non essersi realmente messo nei panni del personaggio, interpretandolo in modo svogliato e poco convincente. Deluso dall’esperienza, Pacino rifiutò poi di partecipare a qualsiasi attività promozionale del film e negli anni non ne ha mai più parlato.

Accanto a lui, nel ruolo della fidanzata Nancy, vi è l’attrice Karen Allen, celebre per essere stata Marion Ravenwood in I predatori dell’arca perduta. A lei il regista non ha mai fornito una sceneggiatura completa del film, poiché voleva tenerla all’oscuro di ciò che accadeva al protagonista, così da rendere più realistico il suo stupore. Nel ruolo del capitano Edelson, che affida la missione a Burns, vi è l’attore Paul Sorvino, celebre per essere stato Phil Cerreta in Law & Order – I due volti della giustizia. Richard Cox interpreta Stuart Richards, uno dei sospettati come serial killer. L’attore Ed O’Neill, oggi noto per il ruolo di Jay Pritchett in Modern Family, interpreta infine il detective Schreiber.

Cruising: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Cruising è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 17 gennaio alle ore 23:05 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

 
 

Django: trailer dell’attesa serie originale Sky e CANAL+

Django - La serie recensione serie tv

Un mese esatto al debutto, in esclusiva su Sky e in streaming su NOW, di Django, l’attesa serie originale Sky e CANAL+ omaggio al classico western di Sergio Corbucci. La serie esordirà il 17 febbraio e nei prossimi mesi sarà disponibile in tutti i Paesi in cui Sky opera (Italia, Regno Unito, Irlanda, Germania e Austria) e su CANAL+ in Francia, Polonia, Svizzera e Africa (e attraverso M7 nei Paesi Bassi, in Belgio, in Lussemburgo, Ungheria, Romania, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca).

Django, che rilegge in chiave contemporanea l’omonimo film di Corbucci, è una serie TV in dieci episodi prodotta per Sky e CANAL+ da Cattleya e Atlantique Productions (parte di Mediawan) e co-prodotta da Sky Studios e CANAL+, in collaborazione con STUDIOCANAL e Odeon Fiction e con il sostegno del Ministero della Cultura italiano e del governo rumeno.

Completamente girati in inglese, i primi quattro episodi sono diretti da Francesca Comencini (Gomorra – La serie), anche direttrice artistica della serie, mentre i seguenti episodi sono diretti da David Evans (Downton Abbey) e da Enrico Maria Artale(Romulus). Le riprese si sono svolte in Romania, tra Racos, Bucharest e l’area del Danubio.

Matthias Schoenaerts interpreta l’iconico personaggio del titolo, accanto a Nicholas Pinnock nei panni di John Ellis, il visionario fondatore di New Babylon, a Lisa Vicari, che nella serie è invece Sarah, la figlia di Django, e a Noomi Rapace nel ruolo della potente e spietata nemica di Ellis, Elizabeth Thurmann. Tra gli altri interpreti: Jyuddah Jaymes, Benny O. Arthur e Eric Kole nei panni dei figli di John Ellis e Tom Austen in quelli del cowboy Eljiah Turner.

Il premiato attore Matthias Schoenaerts è acclamato in tutto il mondo per film come Un sapore di ruggine e ossa, Bullhead – La vincente ascesa di Jacky, The Mustang, Amsterdam. Fra i suoi prossimi progetti il film The Way of the Wind di Terrence Malick, di cui sarà il protagonista, e la miniserie HBO The Palace, in cui diretto da Stephen Frears reciterà accanto a Kate Winslet; Nicholas Pinnock, fondatore della Silver Milk Productions, è apparso sul grande schermo nei film The Last Tree e Dark Encounter, ed è conosciuto in TV per le famose serie TV Counterpart, Top Boy, Fortitude, Marcella e, più di recente, For Life; la talentuosa attrice in ascesa Lisa Vicari è conosciuta per le sue performance nel film Luna e, negli ultimi anni, nella popolare serie TV Dark; la premiata  attrice Noomi Rapace è celebre per i suoi ruoli nella trilogia Millennium,  nei film Prometheus e Seven Sisters, così come per i film indipendenti Lamb e Non sarai sola.

Django è una coproduzione italo-francese creata e scritta da Leonardo Fasoli (Gomorra – La SerieZeroZeroZero) eMaddalena Ravagli (Gomorra – La Serie), entrambi anche co-autori del soggetto di serie insieme a Francesco Cenni e Michele Pellegrini. Completa il team di scrittura Max Hurwitz (ZeroZeroZeroManhunt), che firma due sceneggiature.  La distribuzione internazionale è di STUDIOCANAL.

 
 

Una gran voglia di vivere con Fabio Volo e Vittoria Puccini dal 5 febbraio su Prime Video

Una gran voglia di vivere

Sarà disponibile dal 5 febbraio su Prime Video Una gran voglia di vivere, il nuovo film diretto da Michela Andreozzi, liberamente tratto dall’omonimo romanzo, edito in Italia da Mondadori Libri S.p.A., scritto da Fabio Volo, che ne è anche protagonista insieme a Vittoria Puccini. Al centro della storia una coppia, quella formata da Anna e Marco, apparentemente arrivata al capolinea, che intraprende un viaggio con il figlio Tommaso in cerca di un ultimo tentativo di riavvicinamento. La sceneggiatura è firmata dalla stessa Andreozzi insieme a Volo e a Filippo Bologna (Premio David di Donatello per Perfetti sconosciuti). Nel cast Paola Tiziana Cruciani, Rocío Muñoz Morales, Corrado Nuzzo e il giovanissimo Ludovico Nava.

Girato tra l’Italia e la Norvegia, Una gran voglia di vivere è prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia per Paco Cinematografica, in collaborazione con Prime Video e RTI. L’opera consolida la collaborazione tra la regista e Paco Cinematografica, che ha prodotto anche i suoi tre film precedenti (Nove lune e mezza, Brave ragazze e Genitori vs influencer). Una gran voglia di vivere è realizzato con il sostegno della Regione Lazio fondo regionale per il cinema e l’audiovisivo.

La trama del film

Milano, giorni nostri. Marco, ingegnere, e Anna, architetta, dopo un colpo di fulmine in piena regola, anni di convivenza serena e la nascita del figlio Tommaso, sono in crisi. Eppure, il loro sembrava un amore in grado di mantenere le promesse: coetanei, belli e sani. Ma non è bastato. Quando Anna, che ha messo da parte le sue ambizioni per occuparsi del figlio, propone a Marco un trasferimento a Ibiza per ricominciare insieme un nuovo capitolo della loro vita, il marito rifiuta. Ma quando a Marco viene proposto un trasferimento di lavoro ad Amsterdam, lui inizia a pensarci. Intanto, Anna vorrebbe separarsi, Marco no, ma dal momento che hanno promesso a Tommaso un viaggio nella terra dei Vichinghi, decidono comunque di partire in camper per la Norvegia. Riuscirà Marco a riconquistare sua moglie di cui è ancora innamorato? Durante un magico e indimenticabile giro per le terre dei fiordi, recupereranno in modo naturale ed insperato il loro rapporto. Fino al momento in cui Anna scoprirà che Marco le ha tenuto nascosta la proposta di lavoro ad Amsterdam…

 
 

Tramite Amicizia: trailer del nuovo film di Alessandro Siani

FULVIO e FEDERICA LUCISANO RAI CINEMA e 01 hanno diffuso il trailer ufficiale di Tramite Amicizia, il nuovo film di Alessandro Siani con con Alessandro Siani, Max Tortora, Matilde Gioli, Maria Di Biase.

La trama di Tramite Amicizia

Lorenzo (Alessandro Siani) è il proprietario di un’agenzia, “Tramite amicizia”, che offre amici a noleggio. Se hai bisogno di conforto, di compagnia o semplicemente di un consiglio per fare shopping, Lorenzo è il finto amico che fa per te! Affabile, premuroso, gentile. Insomma, l’amico perfetto… Questa volta però, a rivolgersi all’agenzia non sono degli sconosciuti, ma i familiari di Lorenzo, dipendenti di una fabbrica di dolciumi che il proprietario, Alberto Dessè (Max Tortora), in un momento di profondo scoramento, sentendosi estremamente solo, vuole vendere. A rischio centinaia di posti lavoro. Non c’è dubbio, il re dei dolciumi ha bisogno di un amico e Lorenzo è l’uomo che fa per lui! Tra gag e colpi di scena, la complicità della cugina Filomena (Maria Di Biase) e di un’amica molto speciale Maya (Matilde Gioli), riuscirà Lorenzo a convincere Alberto a salvare l’azienda e i suoi dipendenti?

 
 

David di Donatello: le 10 opere che concorreranno per il miglior documentario

Papa Francesco in In Viaggio

Sono state selezionate le dieci opere che concorreranno al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2023 per il miglior documentario. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Francesco Rutelli, Francesco Giambrone, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti.

Questi i titoli scelti dall’apposita commissione per i documentari composta da Guido Albonetti, Pedro Armocida, Osvaldo Bargero, Raffaella Giancristofaro, Stefania Ippoliti, Betta Lodoli, Pinangelo Marino, Giacomo Ravesi.

  • IL CERCHIO di Sophie Chiarello
  • FRANCO ZEFFIRELLI, CONFORMISTA RIBELLE di Anselma Dell’Olio
  • GIGI LA LEGGE di Alessandro Comodin
  • IN VIAGGIO di Gianfranco Rosi 
  • KILL ME IF YOU CAN di Alex Infascelli
  • LAST STOP BEFORE CHOCOLATE MOUNTAIN di Susanna Della Sala
  • IL POSTO di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese
  • SVEGLIAMI A MEZZANOTTE di Francesco Patierno
  • THE MATCHMAKER di Benedetta Argentieri
  • LA TIMIDEZZA DELLE CHIOME di Valentina Bertani

La Giuria dell’Accademia voterà una prima volta per individuare la cinquina di candidati al premio e, successivamente, decreterà il vincitore del David per il miglior documentario che dal 2021 è stato intitolato alla memoria di Cecilia Mangini, instancabile indagatrice del reale e indimenticata pioniera e outsider del cinema italiano.

Questa selezione è il frutto della visione di 132 opere, che testimoniano una notevole, entusiasmante varietà di temi e approcci stilistici e produttivi”, dichiara la commissione in una nota. “Il lavoro di definizione della decina di anno in anno risulta più complesso perché la qualità e la profondità delle opere presentate sono sempre più evidenti e solide. Se da un lato il vincolo stretto dei dieci titoli voluto dall’Accademia è una garanzia di rigore,  dall’altro si rivela un meccanismo che impone delle scelte stringenti; tuttavia consideriamo il cospicuo numero di opere meritevoli di essere segnalate e promosse come un ottimo segnale per la produzione documentaria italiana post pandemica e la prova incoraggiante del valore del lavoro di autrici e autori, sia già affermati che esordienti, che hanno voluto sottoporre le loro opere alla commissione del David di Donatello per il miglior documentario. Rispetto agli anni precedenti, la selezione si è aperta in maggiore misura a tematiche sociali di respiro anche internazionale. Mentre dell’insieme dei film presentati ci preme sottolineare la ricorrenza sull’atrocità dei conflitti bellici, gli effetti disumani e paradossali dei fenomeni migratori, la domanda di lavoro e l’esigenza di riflessione sul passato, non solo del nostro Paese, oltre al più tradizionale riconoscimento agli italiani che si sono distinti nel campo della cultura”.