Il più grande successo horror a
sorpresa del 2023 è ufficialmente un franchise. Un sequel
di M3GAN
è ora nei piani, con gran parte del team originale che dovrebbe
tornare nel nuovo film! Variety riporta che un
sequel, provvisoriamente soprannominato M3GAN
2.0, è ufficialmente in lavorazione dai
produttori Atomic Monster e Blumhouse. Anche
meglio? Secondo quanto riferito, lo sceneggiatore originale
Akela Cooper tornerà per scrivere la
sceneggiatura, e anche le star Allison Williams e Violet
McGraw dovrebbero tornare. Il sequel, prodotto da
Jason
Blum e James Wan. Non si sa ancora se tornerà anche il
regista originale Gerard Johnstone.
I piani di produzione dovrebbero
replicare la data di uscita di gennaio che ha funzionato così bene
per il primo film, quindi M3GAN
2.0 uscirà nelle sale il 17 gennaio
2025. L’originale narrava di una bambola androide che diventa
un’assassina al servizio del tentativo di proteggere il suo giovane
proprietario, è stato ripulito al botteghino nelle ultime
settimane, guadagnando oltre $ 91 milioni e sulla buona strada per
incassare $ 100 milioni in tutto il mondo.
“Non è una questione di se, ma
quando, non sorprende che la macchina di profitto che
è M3GAN abbia ricevuto il via libera
per una seconda puntata“, ha detto a SYFY WIRE Paul
Dergarabedian, Sr. Media Analyst di Comscore. “Il successo
di critica e finanziario del film rappresenta gli elementi
costitutivi fondamentali e gli elementi necessari per la dedizione
di risorse finanziarie e creative per giustificare un altro giro
sul grande schermo per questo personaggio horror moderno e
avvincente. Ogni studio e società di produzione sogna il prossimo
grande film che può generare un franchise e Blumhouse e Universal
hanno vinto il jackpot con M3GAN“.
Il film ha iniziato a suscitare un
certo interesse dal momento in cui è uscito il primo trailer,
scatenando alcune inquietanti follie di ballo di TikTok che
imitavano le abilità di danza oscillante di M3GAN
e lanciando alcuni momenti promozionali virali in cui le attrici
vestite da bambole M3GAN
hanno fatto schiantare tutto, dai giochi della
NFL al Today Show. In un’intervista con Variety,
Jason Blum ha rivelato di avere “un buon senso”
che un sequel potesse funzionare per la nuova bambola assassina
preferita da tutti, proprio perché il film originale stava
prendendo forma con così tanto potenziale: “Quindi, abbiamo
infranto la nostra regola cardine e abbiamo iniziato parlando di un
sequel prima dell’uscita del film. Mi sono sentito così ottimista
che abbiamo iniziato a intrattenere un sequel prima del solito.
M3GAN
è ora nei cinema, senza segni di rallentamento. Il sequel uscirà il
17 gennaio 2025.
Dal 27
gennaio al 17 marzo 2023 torna il
Sudestival, progetto dell’Associazione Culturale
Sguardi, fondato e diretto da Michele Suma. Il
festival, afferente all’Apulia Cinefestival Network e all’AFIC,
viene realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini
per la Scuola promosso da MIC e MIM, grazie anche al sostegno della
Città di Monopoli, del Comune di Polignano a Mare, della città di
Fasano e col patrocinio della Città Metropolitana di Bari, del
Comune di Bari, dell’Università degli Studi di Bari e del
Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli.
Giunto alla
sua 23esima edizione, il Sudestival è il primo e unico festival di
cinema italiano in Puglia che si svolge in inverno,
divenuto il punto di riferimento per le opere prime e seconde della
produzione nazionale di qualità. Da sempre svoltosi nella città di
Monopoli, la nuova edizione allarga i suoi confini, allocando
alcune delle sue sezioni anche nelle città di Fasano, Polignano a
Mare e Bari, ospitando, per la prima volta, anteprime, proiezioni e
ospiti provenienti da tutta Italia.
Dopo il successo
della scorsa edizione, vissuta ancora con le difficoltà della
pandemia, il Sudestival torna al suo pubblico nella sua versione
del festival “lungo un inverno”, moltiplicando non solo i luoghi ma
anche il programma: 35 giorni di festival, 60 proiezioni, 6
sezioni, 12 premi e oltre 40 ospiti sono alcuni dei numeri della
nuova edizione.
Sei le sezioni in
cui si articola la kermesse: la sezione principale del
Concorso Lungometraggi, la sezione
Concorso DOC – a cura di Maurizio Di Rienzo, Corta
è la notte – a cura de La Rete dei festival Adriatici-,
la Retrospettiva “Gli Imprescindibili”, dedicata
quest’anno a Mattia Torre, la prima in Italia a
celebrare la filmografia del regista e dello sceneggiatore
prematuramente scomparso.
Immancabile e molto
attesa dagli studenti delle scuole del territorio – e non solo – la
sezione delle Masterclass, a cui da sempre il
Sudestival ha riservato una particolare attenzione. Un momento
prezioso, di arricchimento e di confronto, che vedrà protagonisti
nomi di fama internazionale interloquire con i giovani. Si parte
con l’attore e regista Kim Rossi Stuart (Interpretare un
personaggio: il ruolo dell’attore nell’opera filmica), per
proseguire con il regista Claudio Cupellini
(Dalla graphic novel allo schermo: la sceneggiatura de La terra
dei figli), al direttore della fotografia Duccio
Cimatti (Il ruolo strategico della luce nell’opera
filmica), la regista Margherita Ferri
(Grammatica e sintassi delle serie TV), lo sceneggiatore
Salvatore De Mola (Sceneggiare “Questo è un
uomo”), Marco Spoletini (Il ruolo del
montaggio nell’opera filmica: Il silenzio grande) e il
giornalista Mauro Gervasini (Commedia
all’italiana: ieri, oggi, e domani?). Alle Masterclass per gli
studenti si aggiungono due incontri aperti al pubblico con il
montatore Marco Spoletini (Il ritmo del
montaggio in un film di genere: Piove) e il regista
Massimiliano Bruno (Nessuno mi può
giudicare).
La mission
educativa del pubblico del domani si arricchisce grazie al progetto
Sudestival School, vincitore del bando Piano
Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola (MIC e MIM), che
prevede la collaborazione tra Sudestival e nove Istituti di
Istruzione Secondaria del Territorio (Polo Liceale
“Galiei-Curie” e I.I.S.S. “Luigi Russo” di Monopoli, I.I.S.S. “Da
Vinci” e I.I.S.S. “Salvemini” di Fasano, Licei “San Benedetto” di
Conversano, I.P.S.S.E.O.A. “Modugno” di Polignano a Mare, I.I.S.S.
“Canudo-Marone” di Gioia del Colle, Licei “Cartesio” di Triggiano e
Licei “Don Milani” di Acquaviva delle Fonti) e quattro
Istituti Comprensivi (I.C. “Intini-Sofo”, I.C.
“Modugno-Galilei”, I.C. “Bregante-Volta” e I.C. “Jones-Comes” di
Monopoli).
Quest’anno con una
Giuria Giovani, nata ventitré anni fa grazie all’impegno del Polo
Liceale “Galilei-Curie” di Monopoli, conta oltre 1000 studenti tra
gli Istituti superiori coinvolti di Monopoli e Fasano. Un numero
più che raddoppiato rispetto agli scorsi anni, a dimostrazione del
radicamento sul territorio di un festival che si pone l’obiettivo
di formare e di appassionare le nuove generazioni al cinema e alla
fascinazione della sala.
In questo quadro si
colloca l’aggiornamento per i docenti, un unicum
del genere, affidato alle lezioni di Valentina
Domenici e Massimo Causo, con incontri
dedicati all’approfondimento della settima arte anche per gli
insegnanti.
Protagonisti del
Sudestival sono i giovani, ma anche i giovanissimi: a loro è
dedicata, non da ultima, la sezione Kids, con la
direzione artistica di Marino Guarnieri e i
laboratori curati dall’Allegra Brigata di
Monopoli.
Tra le novità della
nuova edizione numerosissime serate evento che porteranno nel cuore
della Puglia il grande cinema d’autore, anteprime, ospiti –
Kim Rossi Stuart con Brado,
Claudia Gerini con Tapirulan – ma anche
incontri con importanti professionisti del settore, con la
presentazione de IL CINEMA. L’IMMORTALE (Einaudi) di
Daniele Vicari, de IL DIZIONARIO DEI FILM,
EDIZIONE DEL TRENTENNALE 1993 – 2023 (Baldini+Castoldi) di
Paolo Mereghetti, e un focus sulla situazione del
cinema al Sud, a cui hanno già aderito Giorgio
Gosetti – presidente AFIC, Giulio
Dilonardo – Presidente ANEC Puglia e Basilicata,
Francesca Cima – Produttrice INDIGO Film e
Maria Giuseppina Troccoli – dirigente MIC.
Anche in questa
edizione verrà celebrata l’opera di un artista che ha abitato la
terra di confine tra musica e cinema, Enzo
Jannacci, con la proiezione de L’Udienza di
Marco Ferreri e la presentazione del libro di
Enzo GentileEnzo Jannacci. Ecco tutto
qui, con parole e musica di Paolo Jannacci al
pianoforte, spettacolo-concerto in anteprima
nazionale.
Un’attenzione
particolare sarà inoltre riservata al cinema armeno*, attraverso un
programma esclusivo di due giorni, espressione del gemellaggio con
il GAIFF di Yerevan e programmato a Bari, città
che può narrare la storia umana, religiosa e culturale che lega
l’Armenia alla Puglia, e a Polignano a Mare.
Fiore all’occhiello
del Festival, da sempre, i premi, che quest’anno saranno ben 12,
assegnati dalla Giuria Nazionale Lungometraggi (Faro d’Autore della
Città di Monopoli e Premio Miglior Attrice/Attore “Masseria Santa
Teresa”), dalla Giuria Nazionale Doc, dalla Giuria SNCCI (Premio
della critica italiana SNCCI), dalla Giuria Giovani Sudestival
School (Premio “Fondazione Puglia”), dalla Giuria KIDS Sudestival
School e dal pubblico del Sudestival (Premio “Arcadia”). Confermati
anche quest’anno il Premio “Gianni Lenoci” alla Miglior Colonna
Sonora e il Premio AFC “Carlo Delle Piane” alla Miglior
Sceneggiatura.
“Se il pubblico
sta cambiando, abbandonando la liturgia della sala – dichiara il
direttore artisticoMicheleSuma –, noi abbiamo lavorato ad una edizione
di 35 giornate di festival per riproporre lo stare insieme, la
condivisione, il dialogo, lo scambio e la conoscenza; l’attenzione
formativa ai giovani e giovanissimi ne è strategia portante, grazie
anche al finanziamento CIPS che lo consente. Il Sudestival
riproporrà la magia della sala, della fruizione collettiva di quel
fascio di luce che porta le storie e la storia del cinema italiano
degli esordi. Perché il cinema è, ancora, un momento formidabile
per emozionarsi in compagnia”.
Pedro
Armocida presiederà la Giuria Nazionale Lungometraggi,
composta da Viviana Del Bianco, direttrice
N.I.C.E., Roberto Silvestri, critico
cinematografico, Paolo Di Paolo, scrittore, ed
Esmeralda Calabria, montatrice; la Giuria
Nazionale Doc sarà invece diretta dalla sceneggiatrice e
giornalista Antonella Gaeta e composta da
Michele Sancisi, scrittore, autore e giornalista e
Anna Maria Pasetti, critica cinematografica. La
giuria SNCCI per il Premio della critica italiana, sarà composta
dai critici cinematograficiIgnazio Senatore, Irene
Gianeselli e Marco Lombardi. La giuria Il Premio “Gianni
Lenoci” sarà assegnato dalla giuria presieduta da Francesco
Conversano, regista documentarista, e dai Maestri
Gianpaolo Schiavo, direttore del Conservatorio
“Nino Rota” di Monopoli, Paolo Vivaldi,
Paolo Carlomè e Admir
Shkurtaj.
Madrina della
23esima edizione del Sudestival sarà Bianca Nappi,
affermata attrice nel panorama nazionale originaria di Trani,
ospite speciale della serata delle premiazioni: a lei sarà dedicato
un riconoscimento speciale e sarà proiettato un film, tra i tanti
che la vedono protagonista, da lei scelto.
LE SEZIONI
MASTERCLASS
27 gennaio – Kim Rossi
Stuart: “Interpretare un personaggio: il ruolo dell’attore
nell’opera filmica”.
10 febbraio – Claudio
Cupellini: “Dalla graphic novel allo schermo: la
sceneggiatura de La terra dei figli”
17 febbraio – Duccio
Cimatti: “Il ruolo strategico della luce nell’opera
filmica”. Incontro-lezione e visione guidata de Il grande
passo
23 febbraio – Salvatore De
Mola: “Sceneggiare Questo è un uomo”
25 febbraio – Massimiliano
Bruno: “Nessuno mi può giudicare”
4 marzo – Marco
Spoletini: “Il ruolo del montaggio nell’opera filmica:
Il silenzio grande”
4 marzo – Marco
Spoletini: “Il ritmo del montaggio in un film di genere:
Piove”
10 marzo – Margherita
Ferri: “Grammatica e sintassi delle serie tv”.
17 marzo – Mauro
Gervasini: “Commedia all’italiana: ieri, oggi (e domani)?”
Incontro-lezione e visione guidata de Il sorpasso.
GLI IMPRESCINDIBILI_ LA
RETROSPETTIVA DEDICATA A MATTIA TORRE
29 gennaio – Piovono Mucche
(2002), di Luca Vendruscolo
5 febbraio – Piccole anime
(1998), di Gianni Ciarrapico
19 febbraio – Ogni maledetto
Natale (2014), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico,
Luca Vendruscolo
26 febbraio – Boris, Il film
(2011), di Mattia Torre, Gianni Ciarrapico, Luca
Vendruscolo
5 marzo – Figli (2020), di
Giuseppe Bonito
CONCORSO
LUNGOMETRAGGIO
9 febbraio – Amanda, di
Carolina Cavalli
11 febbraio – Per niente al
mondo, di Ciro d’Emilio
17 febbraio – Acqua e anice,
di Corrado Ceron
24 febbraio – Margini, di
Niccolò Falsetti
3 marzo – La lunga corsa, di
Andrea Magnani (ANTEPRIMA)
10 marzo – I pionieri, di
Luca Scivoletto (ANTEPRIMA)
CONCORSO DOC
6 marzo – Le biblioteche del
mondo, di Davide Ferrario (ANTEPRIMA)
6 marzo – Il cerchio, di
Sophie Chiarello
7 marzo – Peso Morto, di
Francesco Del Grosso
7 marzo – Se fate i bravi, di
Stefano Collizzoli
7 marzo – Ennio Flaiano, straniero
in patria, di Fabrizio Corallo e Valeria
Parisi
8 marzo – Il tempo dei
giganti, di Davide Barletti
8 marzo – La generazione
perduta, di Marco Turco
8 marzo – Las Leonas, di
Isabel Achaval e Chiara
Bondì
CORTA È LA NOTTE – 18
febbraio
Tria, di
Giulia Grandinetti; Linfa vitale, di
Fausto Franchi; I giorni delle arance, di
Matteo De Liberato; The Birdwatchers, di
Riccardo Cavosi; When you wish upon a
star, di Domenico Modaferri; Destinata
coniugi Lo Giglio, di Nicola Prosatore;
Memories of crossing, di Alberto Segre;
Er Supereroe, di Lorenzo Luzi; Il
barbiere complottista, di Valerio Ferrara;
The Nightwalk, di Adriano Valerio;
L’ultimo fascista, di Giulia Magda
Martinez; Tantissimi auguri, di Allegra
Licci; A better half, di Marco
Calvani; Le Mosche, di Edgardo
Pistone; L’ultimo spegne la luce, di
Tommaso Santambrogio; Camerieri, di
Adriano Giotti; Solitaire, di
Edoardo Natoli; L’uomo materasso, di
Fulvio Risuleo; 68415, di
Antinella Sabatino e Stefano
Blasi; Maestrale, di Nico
Bonomolo; Notte romana, di Valerio
Ferrara; Le variabili dipendenti, di
Lorenzo Tardella; I pezzi buoni, di
Emanuela Muzzupappa; L’avversario, di
Federico Russotto; Old Tricks, di
Edoardo Pasquini e Victor Ivanov;
Closed to the light, di Nicola
Piovesan
SUDESTIVAL KIDS
26 gennaio – Anna Frank e il diario segreto di
Ari Folman
9 febbraio – Mister link di Chris
Butler
24 febbraio – Trash, la leggenda della piramide magica
di Francesco Dafano e Luca della Grotta
Disney+ ha diffuso una clip
che offre uno sguardo in anteprima alla
serie originale comedy britannica,
Extraordinary. Tutti gli episodi saranno
disponibili in esclusiva sulla piattaforma streaming a partire dal
25 gennaio. Nella clip – che apre il secondo episodio “Armi
segrete” – Carrie (Sofia Oxenham) e Kash (Bilal Hasna) credono
che mettendo Jen (Máiréad Tyers) in una situazione di stress
riusciranno a tirare fuori il suo potere. Dopo che un pasto extra
piccante non dà risultati, Jen si imbatte in Luke (Ned Porteous),
il ragazzo che frequenta regolarmente ma senza impegno, mentre
cerca di rimanere impassibile…
Extraordinary è interpretato da un cast
di talenti britannici emergenti, tra cui Máiréad Tyers (Jen), Sofia
Oxenham (Carrie), Bilal Hasna (Kash) e Luke Rollason (Jizzlord).
Altri membri del cast sono Siobhan McSweeney (la mamma di Jen,
Mary), Robbie Gee (il patrigno di Jen, Ian), Safia Oakley-Green (la
sorellastra di Jen, Andy) e Ned Porteous (Luke). Scritta dalla
creatrice e sceneggiatrice della serie, Emma Moran, un’autrice
esordiente con uno stile assolutamente distintivo, e diretta da
Toby McDonald, Jennifer Sheridan e Nadira
Amrani, Extraordinary è una
commedia fresca e innovativa sull’essere giovani e sul trovare la
propria strada in un mondo confuso, quando tutto ciò che si può
essere è “ordinari”
Sally Woodward Gentle, Lee Morris e
Charles Dawson sono gli executive producer di
Extraordinary per Sid Gentle Films, la casa di produzione
vincitrice di BAFTA, Golden Globe, Emmy e Peabody Award che ha
realizzato Killing
Eve. La serie è prodotta da Charlie Palmer, mentre Johanna
Devereaux, Vice Presidente, Scripted Content, è executive producer
per Disney+.
Un efficace sistema
di parental control assicura che Disney+ rimanga un’esperienza di
visione adatta a tutti i membri della famiglia. Oltre al “Profilo
Bambini” già presente sulla piattaforma, gli abbonati possono
impostare dei limiti di accesso ai contenuti per un pubblico più
adulto e creare profili con accesso tramite PIN, per garantire
massima tranquillità ai genitori.
Nonostante abbia avuto un
forte debutto in serie nel 2021, HBO Max ha
ufficialmente deciso di non rinnovare il revival
di Gossip
Girl di Joshua
Safran per una terza stagione. Il dramma
adolescenziale trasmetterà in streaming il suo episodio finale il
prossimo giovedì 26 gennaio.“Siamo molto grati
allo showrunner / produttore esecutivo Joshua Safran e ai
produttori esecutivi Stephanie Savage e Josh Schwartz per averci
riportato nell’Upper East Side e tutti gli scandali a Constance
Billard“, ha dichiarato HBO Max in una dichiarazione
(tramite Deadline). “Anche
se non stiamo andando avanti con una terza stagione
di Gossip
Girl, li ringraziamo per gli allettanti
triangoli amorosi, le pugnalate alle spalle calcolate e la moda
impeccabile che questa serie ha portato a un nuovo
pubblico“.
Basato sui romanzi bestseller
di Cecily von Ziegesar e sullo show
originale, Gossip
Girl è scritto e prodotto da Joshua
Safran, che è anche showrunner. Nel cast Jordan
Alexander, Eli Brown, Thomas Doherty, Tavi Gevinson, Emily Alyn
Lind, Evan Mock, Zion Moreno, Whitney Peak, Savannah Lee Smith e
Grace Duah.“È il secondo semestre
dell’ultimo anno e Gossip Girl non lascia nulla di intentato nel
suo tentativo di controllare le vite scandalose/far girare le bugie
scandalose dell’élite di Manhattan”, si legge nella
sinossi. “Ha imparato una o due cose dal suo primo giro –
vale a dire, ciò che il suo pubblico vuole, lo otterrà. È
tempo per lei di accendere il fuoco su ciò che è stato in
ebollizione (Julien, hai incontrato Monet?) così come guardare il
proprio impatto e come può renderlo più catastrofico di
prima. Anche se questo significa mentire per
farlo. Vecchi nemici, nuovi alleati, sabbie in costante
movimento: in questo semestre può esserci solo una regina, ed entro
la fine dell’anno scolastico tutti sapranno dove sono sepolti i
corpi e chi aveva in mano la pala.
Gossip
Girl è prodotto da Fake Empire e Alloy
Entertainment in associazione con Warner Bros. Television e CBS
Studios. I produttori esecutivi includono anche Josh Schwartz
e Stephanie Savage di Fake Empire, Leslie Morgenstein e Gina
Girolamo di Alloy Entertainment. Lis Rowinski di Fake Empire è
co-produttore esecutivo
L’ultimo film d’animazione
di Batman, Batman:
The Doom That Came to Gotham, ha
ufficialmente una data di uscita fissata, con la Warner Bros. che
annuncia che il film uscirà il 28 marzo 2023.Il
prossimo film d’animazione uscirà in digitale, su
Blu-ray e come Combo Pack Blu-ray 4K Ultra HD a
marzo.
Nel film, Batman si scontra
con le “forze soprannaturali lovecraftiane che minacciano
l’esistenza stessa di Gotham mentre viene aiutato e affrontato
lungo la strada da versioni reinventate dei suoi famosi alleati e
nemici, tra cui Green Arrow, Ra’s al Ghul, Mr. Freeze, Killer Croc,
Due Facce, James Gordon e altri ancora.Dai
un’occhiata al trailer di Batman:
The Doom That Came to Gotham qui sotto:
Batman: The Doom That
Came to Gothamè interpretato da David Giuntoli
(Grimm, A
Million Little Things) mentre riprende il suo ruolo
di Batman dopo la sua interpretazione in Batman:
Soul of the Dragon. Nel film compaiono anche
Tati Gabrielle (Kaleidoscope)
nei panni di Kai Li Cain, Christopher Gorham
(The Lincoln Lawyer) nei panni di Oliver
Queen, Patrick Fabian (Better Call
Saul) nei panni di Harvey Dent, John
DiMaggio (Futurama) nei panni di
James Gordon e David Dastmalchian.
(Dune, The
Suicide Squad, Ant-Man) nei panni di
Grendon.
Annunciato originariamente al
Comic-Con di San Diego nel 2022, Batman:
The Doom That Came to Gothamè un adattamento
della miniserie a fumetti in tre numeri che è stata originariamente
pubblicata dal novembre 2000 al gennaio 2001. La storia è stata
pubblicata sotto DC Comics “Elsewhere” ed è stato scritto da Mike
Mignola e Richard Pace, con illustrazioni di Troy Nixey e Dennis
Janke.
Il film è l’ultima puntata
della lineup DC
Universe Animated Original Movies in corso, con il film uscito
più di recente che è Batman e Superman: Battle of the Super
Sons di ottobre . Per il 2023 sono
previsti anche Legion of
Super-Heroes , Justice League:
Warworld e un film Milestone Media
ancora senza titolo che è stato annunciato al DC Fandome
nell’ottobre 2021.
Exile Content
Studio ha annunciato mercoledì di aver acquisito i diritti
cinematografici di Hunter’s
Run, un romanzo del leggendario autore George
R.R. Martin.Martin, che è ovviamente meglio
conosciuto per la sua serie di romanzi Le
Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e per
lo show di successo Il
Trono di Spade che ne è derivato, ha
co-scritto Hunter’s Runnel 2007 insieme a Daniel Abraham e Gardner Dozois, e ora
quel libro dovrebbe diventare un film.
Secondo l’annuncio,
l’adattamento cinematografico sarà diretto da Mark Raso
(Kodachrome) e basato su una sceneggiatura
co-scritta da Raso e suo fratello Joseph. Il duo sarà anche
produttore esecutivo del film, insieme a George R.R.
Martin, Vince Gerardis, Eric Bromberg, Nando Vila e
Isaac Lee per Exile.“Sono così
contento che dopo quasi 16 anni,Hunter’s
Run diventerà un film“, ha
dichiarato George R.R. Martin in una dichiarazione
sul film. “Sto scoppiando di entusiasmo per il ricco universo
fantascientifico che ho contribuito a creare con i miei cari amici
Daniel e Gardner per esistere oltre le pagine del nostro
libro.“
Hunter’s
Runracconta la storia di Ramón Espejo, un
lavoratore a giornata che vive su un pianeta lontano e tenta di
fuggire dalla povertà in cerca di una vita migliore. Tuttavia, si
ritrova presto coinvolto in un’enorme controversia, poiché
l’omicidio di un diplomatico interplanetario viene presto
attribuito a Espejo, e si ritrova in
fuga. “Ho
incontrato George per la prima volta quando ha proiettato il mio
film Copenhagen nel
suo cinema Jean-Cocteau a Santa Fe e tra le altre cose abbiamo
discusso di un romanzo che aveva scritto che aveva un grande
potenziale come film. Sono entusiasta che da quella piccola
conversazione siamo arrivati a un punto in cui stiamo realizzando
un’avventura fantascientifica innovativa sia dal punto di vista
visivo che narrativo. Hunter’s
Run è
una rivoluzionaria storia di fantascienza sulla sopravvivenza, lo
sfruttamento e la lotta per le libertà universali. Sono
entusiasta di collaborare con Exile per dare vita al brillante
romanzo di George, Daniel e Gardner”, ha dichiarato il regista
Mark Raso.
Dakota Johnson ha dato il via al
Sundance Film Festival 2023 con una presentazione
inaspettata. Johnson è apparsa alla cena inaugurale di “A Taste of
Sundance” giovedì sera per consegnare al suo amico e collaboratore
Luca Guadagnino il premio icona
internazionale.
Mentre era sul palco, ha applaudito
Chiamami col tuo
nome, il film del 2017, presentato in anteprima al
Sundance, e ha scherzato dicendo che le era stata offerta la parte
della pesca nella storia di coming of age. (In una delle
scene più discusse del film, il personaggio di Timothée Chalamet, Elio, compie un
atto sessuale su un frutto, che il personaggio di Armie Hammer alla fine scopre.) Tuttavia,
prosegue Dakota Johnson, ha dovuto rifiutare il
ruolo per conflitti di programmazione. “Grazie a dio –
conclude – Sarei stata un’altra donna che Armie Hammer avrebbe
provato a mangiare.”
Alcuni anni dopo l’uscita di
Chiamami col tuo
nome, Armie Hammer ha dovuto affrontare accuse
di feticci cannibalistici, nonché aggressioni sessuali e
comportamenti violenti da parte di partner extraconiugali. Ha
negato tutte le accuse e l’avvocato di Hammer ha affermato che
tutte le interazioni “sono state completamente consensuali,
discusse e concordate in anticipo e reciprocamente
partecipative”.
“Sono passati cinque anni da
quando quel film è stato presentato in anteprima qui, e Luca non ha
smesso di portarci in posti emozionanti”, ha detto Johnson,
accennando all’ultimo film di Guadagnino Bones and All, un dramma romantico su due
giovani cannibali che si innamorano. “Chi avrebbe immaginato
che il cannibalismo sarebbe stato così popolare?” ha
scherzato, suscitando le risate del pubblico al Basin Recreation
Fieldhouse di Park City.
Tron 3, dal titolo
“Ares”e terzo capitolo dell’iconico
franchise di fantascienza della Disney,
Tron,
potrebbe aver finalmente trovato il suo regista. A darne notizia è
stato il noto sito americanoDeadlineche riporta che Joachim Rønning, il regista
di Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazare Maleficent
– Signora del male, è in trattative per
dirigere il prossimo sequel di Tron:
Legacydel 2010. Secondo il noto sito,
la troupe del film è attualmente in fase di assemblaggio e si sta
valutando una data di inizio della produzione ad agosto a
Vancouver. Il sequel sarà interpretato da Jared Leto, segnando l’ennesima collaborazione
tra Jared Leto e la Disney dopo il filmHaunted Mansion di
quest’anno .
Jared Leto aveva precedentemente dichiarato in
diverse occasioni che avrebbe interpretato un personaggio di nome
Ares nel film proposto e aveva persino rivelato il titolo del film
come appuntoTron:
Aresin un
tweet del 2020 ora cancellato.Il Tron originale
è stato rilasciato nel 1982 e interpretato da Jeff Bridges e Bruce
Boxleitner. Un
sequel, Tron:
Legacy, non è uscito fino al 2010. Da allora
il franchise è apparso in serie crossover comeKingdom
Hearts e Disney
Infinityed è stato al centro di uno show
televisivo (Tron: Uprising)
e di numerosi videogiochi, tra cui il recente ha
annunciato Tron:
Identity.
Secondo le poche informazioni che sappiamo Tron
3 è stato scritto da David DiGilio e si basa sui
personaggi scritti da Steven Lisberger e Bonnie MacBird.
Alec Baldwin e l’armaiolo del set di
Rust saranno accusati di omicidio colposo per la
morte della direttrice della fotografia Halyna
Hutchins nell’ottobre 2021. Baldwin ha sparato il
colpo che ha ucciso Hutchins mentre si preparava a filmare una
scena nell’edificio della chiesa del Bonanza Creek Ranch vicino a
Santa Fe, NM. L’armaiolo, Hannah GutierrezReed, ha caricato l’arma.
Mary
Carmack-Altwies, il primo procuratore distrettuale
giudiziario di Santa Fe, ha annunciato le accuse in una
dichiarazione giovedì. Baldwin e Gutierrez Reed affrontano ciascuno
due capi di imputazione per omicidio colposo, ciascuno dei quali
comporta una pena massima di 18 mesi di carcere. Saranno inoltre
accusati di un potenziamento per l’uso di un’arma da fuoco che
comporta una pena minima obbligatoria di cinque anni.
Il sindacato degli attori SAG-AFTRA
ha rilasciato una dichiarazione con parole forti rimproverando la
decisione di accusare Alec Baldwin di omicidio colposo nella
morte del direttore della fotografia di Rust Halyna
Hutchins, definendo la mossa “sbagliata e
disinformata”.
“La morte di Halyna Hutchins è
una tragedia, tanto più per la sua natura prevenibile”,
afferma la dichiarazione, che è stata rilasciata giovedì. “Non
è un fallimento del dovere o un atto criminale da parte di
qualsiasi artista.”
Nell’ottobre 2021, Alec Baldwin ha sparato il colpo che ha
ucciso Hutchins mentre la troupe di Rust si
trovava all’interno di una chiesa nel Bonanza Creek Ranch vicino a
Santa Fe, N.M. Il primo assistente alla regia del film, David Halls
– che ha consegnato l’arma a Baldwin sul set – ha accettato di
dichiararsi colpevole di un’accusa di uso negligente di un’arma
mortale.
La Warner Bros. Television è in
trattative per sviluppare una serie limitata basata sulla vita
della star del cinema muto Buster Keaton. Il
progetto avrebbe come protagonista Rami Malek nei panni di Keaton.
Il regista di The Batman, Matt
Reeves, dirigerà la mini serie e produrrà tramite la sua
6th and Idaho Productions, che è sotto un accordo
globale con la Warner Bros. TV. Producono anche Malek e
David Weddle, con Ted Cohen in
trattativa per essere produttore esecutivo e sceneggiatore. La
biografia di James Curtis del 2022 “Buster
Keaton: A Filmmaker’s Life” potrebbe servire come materiale di
partenza per la serie, poiché lo studio sta negoziando i diritti
per il libro.
Buster Keaton, che
visse dal 1895 al 1966, è considerato una delle star più importanti
dell’era del cinema muto insieme a Charlie
Chaplin. Ha iniziato da bambino in spettacoli di vaudevile
insieme ai suoi genitori, che erano artisti itineranti, prima di
passare al cinema alla fine degli anni ’10.
Lavorando con creativi e dirigenti
di alto rango tra cui Douglas Fairbanks, Joseph M.
Schenck e Edward F. Cline, è diventato
famoso per aver eseguito acrobazie esagerate e commedie fisiche con
un’espressione facciale impassibile. Dopo aver formato la Buster
Keaton Productions con Schenck, ha anche iniziato a dirigere, con i
suoi film più noti tra cui Sherlock Jr.,
Steamboat Bill, Jr. e La legge
dell’ospitalità, tra gli altri. Keaton ha anche continuato
a lavorare sotto accordi con Metro-Goldwyn-Mayer e Columbia
Pictures, oltre a vari produttori indipendenti.
Malek è meglio conosciuto per aver
interpretato il ruolo di Elliot Alderson nella serie statunitense
Mr. Robot dal 2015 al 2019 e per aver interpretato
Freddie Mercury nel film biografico di
Bryan Singer del 2018
Bohemian Rhapsody. Quest’ultimo gli è valso il premio
come miglior attore in diverse situazioni nel corso della stagione
dei premi 2019, fino ad arrivare al Premio Oscar.
Margot Robbie plays Nellie
LaRoy in Babylon from Paramount Pictures.
Il sogno e l’ambizione
sono spesso due facce della stessa medaglia, Damien
Chazelle lo sa benissimo, dal momento che lo ha raccontato
dal primo colpo di batteria in Whiplashfino
all’ultimo sguardo estatico di Babylon.
Il suo quarto
titolo, che arriva nei cinema italiani il 19 gennaio, è una
naturale prosecuzione di quel discorso che dalla città degli angeli
fino alla Luna continua a ossessionare il regista di
Providence.
Questa recensione
di Babylon, che ha faticato a trovare la sua strada sulla
pagina, proverà a raccontare cosa ha messo in piedi Chazelle per
questo progetto, ambizioso, sì, ma che comunque ha spalle forti.
Damien è pur sempre il regista più giovane ad aver conquistato un
Premio Oscar alla regia, e non deve essere difficile ottenere
fiducia, con questo CV! E a confermare la fama del suo director, la
regia di Babylon è un portentoso viaggio agli
inizi di Hollywood, quella a cavallo degli anni Venti e Trenta,
quando dismette i panni di circo e veste quelli di forma d’arte,
quando si sposta dalle feste orgiastiche nel deserto ai salotti dei
produttori.
Babylon, la storia di Nellie,
Manny, Jack e Sidney
E proprio a una festa, in
un lungo prologo di 40 minuti, comincia la storia di
Nellie, Manny e Jack. Lei è una giovane e
bellissima donna che sa di essere una stella del cinema, anche se
non ha ancora recitato in nessun film, lui è un immigrato messicano
disposto a fare di tutto pur di far parte di qualcosa di più grande
di lui, l’altro è la star, colui che con il suo volto e le sue
interpretazioni ha cambiato la storia. “Quando arrivai a Los
Angeles sai cosa c’era scritto su tutte le porte? Vietato
l’ingresso a cani e attori. Con me è cambiato” si presenta
così nel trailer di Babylon, Jack Conrad, e lo capiamo subito.
Brad
Pitt plays Jack Conrad and Diego Calva plays Manny Torres in
Babylon from Paramount Pictures.
Mentre, durante quella
festa fuori di testa, Nellie sgambetta, tra mani che la toccano e
strisce di coca che tira su con grande scioltezza e Manny si
barcamena come tutto-fare risolvendo problemi e evitando disastri,
Jack arriva trionfale, con il mondo, quel mondo, ai suoi piedi,
bello e sicuro, già storia consolidata di quel baraccone
affascinante e magnetico. Le loro traiettorie si prolungheranno,
insieme a quella di Sidney, un talentoso trombettista jazz
che a quella festa suona nell’orchestra, e attraverseranno quel
periodo storico che segna il passaggio tra il cinema muto e il
sonoro. Un momento selvaggio e feroce, senza legge né morale,
terribile eppure irresistibile perché aperto a qualsiasi
possibilità, a qualsiasi sogno, a qualsiasi ambizione.
Una moltitudine di generi, un solo
stile
Composto da
macro-sequenze che, prese singolarmente, possono costituire dei
blocchi narrativi autonomi, quasi dei cortometraggi,
Babylon viaggia tra la commedia e il dramma,
strizzando l’occhio al musical, all’horror, al western, perdendosi
continuamente e ritrovandosi principalmente nello stile registico
di Chazelle, nel suo montaggio, nel suo utilizzo incalzante della
colonna sonora, sempre firmata da Justin Hurwitz e
che naturalmente ricorda tantissimo quella di La la
Land. Probabilmente con una scelta più focalizzata su
cosa raccontare, il film sarebbe
stato più ordinato, più compatto, più fruibile, ma sarebbe stato
un’altra cosa, e non sarebbe certo stato un monumento all’ambizione
del suo regista e a quella dei suoi personaggi.
Brad Pitt,
Margot Robbie e Diego Calva sono dei
protagonisti travolgenti, anche loro eccessivi e divertiti,
abbandonati completamente al character, capaci di tutto, a volte di
troppo.
Una straordinaria forza motrice
Babylon
ha una straordinaria forza motrice che trascina lo spettatore
attraverso generi, toni, situazioni completamente diverse tra loro,
ma risente anche di questa sconfinata ambizione e questo desiderio
di essere eccessivi, per mostrare “ciò che Hollywood è sempre stata brava a nascondere”, ha
dichiarato Chazelle stesso. Ebbene, se da una parte la frenesia
orgiastica ed estrema, corredata di quasi ogni fluido corporeo
umano e animale che si possa immaginare, è una cifra importante del
film, dall’altra quella stessa frenesia è chirurgica, precisissima,
messa in scena con grande controllo.
Jovan Adepo plays Sidney Palmer in Babylon from Paramount
Pictures.
Babylon e la volgarità glamour di
Chazelle
Damien
Chazelle gioca con la volgarità, ma spesso questa è
gratuita, fine a se stessa, tesa a ribadire un concetto che si
somma a se stesso senza arricchirsi: il messaggio è sempre lo
stesso, urlato forte e chiaro dalla prima all’ultima scena,
attraverso i generi, i momenti storici, le varie individualità che
la storia accompagna al naturale compimento del loro arco
narrativo. Lo spettatore è sopraffatto ed esausto, ma non pieno di
domande, di contraddizioni, di emozione. Chazelle manca di eleganza
nel mettere in scena lo “schifo” proprio perché vuole mostralo in
maniera glamour, senza avere l’onestà che avrebbe uno sguardo
diretto e realistico; tutto è reso bello, accettabile, quasi morale
da quella lente del cinema che tanto ama (e amiamo, si intende), da
quell’impasto di immagini già viste e riproposte, masticate e poi
rigurgitate per dare vita a un immaginario che ricorda qualcosa che
è stato ma che allo stesso tempo è altro.
Cinema, amore mio
Come aveva proposto già
in La la
Land, Damien Chazelle costruisce
un puzzle con i suoi riferimenti visivi lungo oltre tre ore, che
sfocia, nel finale, in vera e propria videoarte, allontanandosi
dalla forma narrativa adottata fino a quel momento e riassumendo il
significato più alto e vibrante di Babylon: il
cinema è immortale, ci plasma a dei livelli dei quali non siamo
coscienti e ci restituisce al mondo diversi, imbevuti di bellezza,
di prospettive, di immagini, da quelle ormai romantiche in bianco e
nero del cinema muto, a quelle poderose di James Cameron su Pandora. I film
sopravviveranno a chiunque, a chi li fa, a chi li guarda, a chi li
sogna, a chi ne trae guadagno e a chi ne ricava solo struggimento.
Babylon racconta l’imperitura fascinazione
dell’uomo verso la Settima Arte.
Quanto è importante il suono nel
cinema horror? Questo elemento invisibile eppure fondamentale è uno
dei pilastri del cinema, acquisendo un valore ancor più speciale
nel momento in cui bisogna generare uno spavento nello spettatore.
Il film del 2018 A Quiet Place – Un posto
tranquillo (qui la recensione) ha non solo
ribadito ciò, ma ha anche ricordato di quanto lo stesso silenzio
possa essere un elemento altrettanto spaventoso. Il lungometraggio
diretto e interpretato da John Krasinski, gioca
proprio su questi elementi, tenendo il pubblico con fiato sospeso
ad ogni minima variazione sonora. L’esperienza che ne deriva è
quanto mai indimenticabile.
Il film è stato scritto dallo stesso
Krasinski insieme a Scott Beck e Bryan
Woods. I tre hanno iniziato ad ideare la storia con il
desiderio di mescolare la loro passione per i film muti alla loro
esperienza di essere cresciuti in campagna. Questo ambiente era
infatti per loro un luogo ricco di avventure e pericoli da
scoprire. Per come il progetto stava prendendo forma, con
l’introduzione della minaccia aliena, i tre valutarono anche l’idea
di svilupparlo come un nuovo capitolo del franchise di
Cloverfield. Decisero però poi di mantenere autonomo il
progetto, che con un budget di appena 22 milioni prese infine
vita.
Nessuno si aspettava un successo
tanto clamoroso per A Quiet Place, arrivato ad un guadagno
di 341 milioni nel mondo e candidato al premio Oscar per il miglior
montaggio sonoro. Quello introdotto dal film è però un universo
narrativo tutto da esplorare, ed il sequel è stato un ulteriore
passo verso questa direzione. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Di seguito sarà possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e ai suoi
sequel. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
A Quiet Place: la trama del film
Il racconto si apre su un pianeta
Terra la cui popolazione è stata decimata dall’arrivo di predatori
alieni privi di vista ma dotati di un udito estremamente sensibile.
Al minimo rumore, questi sono in grado di individuare le proprie
prede ed ucciderle brutalmente. In un mondo caotico come quello
contemporaneo, sono pochissimi i superstiti, i quali hanno dovuto
adattarsi alla nuova condizione di dover vivere nel più assoluto
silenzio. Tra questi vi è la famiglia Abbott, composta da
Lee, Evelyn e i figli
Marcus e Regan, sorda dalla
nascita. La coppia, però, è in attesa di un nuovo figlio, l’arrivo
del quale potrebbe spezzare il loro silenzio e la loro salvezza.
Per sopravvivere, gli Abbott dovranno quanto prima trovare una
soluzione al problema.
A Quiet Place: il cast del film
Ad interpretare il capofamiglia Lee,
è lo stesso John Krasinski.
Egli, però, non era inizialmente convinto di voler dirigere e
recitare in un horror. Fu sua moglie, l’attrice Emily Blunt a
convincerlo ad accettare il progetto. Alla fine, Krasinski divenne
talmente tanto coinvolto da interpretare anche alcuni movimenti
degli alieni tramite motion capture. Nei panni di Evelyn, la moglie
di Lee, vi è proprio la Blunt, che ha così avuto finalmente
l’occasione di lavorare con quello che è il suo vero marito.
L’attrice si innamorò del suo personaggio dopo una sola lettura
della sceneggiatura. In particolare, rimase colpita dall’intensità
che richiedeva la celebre scena del parto nella vasca. Per girarla,
alla Blunt bastò un unico ciak.
Nel ruolo dei loro due figli, Marcus
e Regan, invece, si ritrovano gli attori Noah Jupe
e Millicent Simmonds. Il primo è noto per aver
recitato anche in Wonder e Honey Boy, mentre la
Simmonds è qui al suo secondo film dopo La stanza delle
meraviglie. Realmente sorda dall’età di un anno, la giovane ha
aiuto in modo particolare i suoi colleghi attori ad imparare la
lingua dei segni. L’intero cast si è infatti preparato
accuratamente a riguardo, anche con il supporto di un insegnante
professionista. Ciò ha permesso a tutti loro di risultare
realistici nell’utilizzo di questa lingua, evitando di incorrere in
imprecisioni. L’attore Leon Russom, conosciuto per
le sue interpretazioni in soap opera, è infine l’anziano che i
protagonisti incontrano nei boschi.
A Quiet Place: il sequel,
il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Come anticipato, dato il grande
successo del film è stato realizzato un suo diretto sequel.
Arrivato in sala il 24 giugno 2021, A Quiet Place
II (qui la recensione) era
inizialmente previsto per il 2020, ma è stato rinviato a causa
della pandemia da Covid-19. In questo, nuovamente diretto da
Krasinski, si ha per protagonisti i superstiti della famiglia
Abbott ancora intenti nella loro ricerca di silenzio per evitare le
terribili creature. Il mondo narrativo però inizia ora ad
ampliarsi, includendo anche nuovi superstiti. Tra questi si ritrova
anche quello interpretato dall’attore Cillian Murphy,
nuovo protagonista maschile del film. È inoltre già stato
annunciato un terzo capitolo della serie. Allo
stesso tempo, è in fase di sviluppo un prequel intitolato A Quiet Place: Day One, che
sarà incentrato sul primo giorno dell’invasione aliena.
In attesa di vedere tali sequel, è
possibile fruire del primo film grazie alla sua presenza su alcune
delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
A Quiet Place è infatti disponibile nel
catalogo di Rakuten TV, Chili, Google Play, Infinity, Apple
iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
noleggiare il singolo film, avendo così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di giovedì 19 gennaio alle ore
21:15 sul canale Italia 2.
Con l’arrivo nelle sale di tutto il
mondo del film Harry Potter e la
pietra filosofale prese vita una delle saghe fantasy più
celebri e dal maggior successo di sempre. È il 2001 quando gli
spettatori vengono condotti dal regista Chris
Columbus alla scoperta di Hogwarts e del magico mondo dei
maghi. Un mondo nato dalla penna di J. K. Rowling
e che ha negli anni conquistato sempre più fan in ogni parte del
mondo per le sue tematiche legate alla crescita, all’amicizia e al
coraggio. Nel 2002 il viaggio continua con Harry Potter
e la camera dei segreti, secondo atteso capitolo
delle avventure del maghetto più famoso di sempre.
Basato sull’omonimo secondo romanzo,
la produzione di questo ebbe inizio di questo ancor prima che il
precedente film debuttasse nelle sale. I produttori erano certi di
avere tra le mani un materialmente particolarmente forte e di
sicuro successo, cosa che poi si rivelò corretta. Per il nuovo film
si decise però di puntare su un tono particolarmente più cupo, con
situazioni decisamente più spaventose. Dagli orripilanti ragni al
minaccioso basilisco che si aggira per Hogwarts, tutto sembra
intenzionato a ricordare che il male è sempre in agguato. Ancora
una volta, però, l’amicizia presente tra i protagonisti si rivelerà
decisiva.
Al momento dell’uscita in sala il
film confermò il grande interesse nei confronti della saga. A
fronte di un budget di circa 100 milioni di dollari, Harry
Potter e la camera dei segreti arrivò a guadagnarne 880 in
tutto il mondo. Ciò spinse ovviamente i produttori a proseguire
nella costruzione della saga, preparando da subito i successivi
sequel. Prima di vedere questi come anche il secondo capitolo,
però, può essere utile essere approfondire quest’ultimo, scoprendo
tutte le principali curiosità ad esso legate. Dalla
trama al cast e fino alle
differenze con il romanzo, proseguendo nella
lettura sarà possibile ritrovare tutto ciò.
Harry Potter e la camera dei
segreti: la trama del film
Dopo il primo magico anno di
avventure ad Hogwarts, Harry Potter è ora pronto a
tornare nella celebre scuola per proseguire i suoi studi. Prima che
ciò accada, però, il giovane maghetto riceve nella sua stanza la
visita di un elfo domestico di nome Dobby. Questi
cerca in ogni modo di convincere Harry a non tornare ad Hogwarts,
poiché un grande pericolo lo attende lì. Il maghetto però non si
lascia convincere e decide ugualmente di tornare alla scuola di
magia. Il suo viaggio sarà però più complesso del previsto, poiché
proprio Dobby cercherà di ostacolarlo in tutti i modi possibili,
con il desiderio di proteggerlo da qualcosa di spaventoso. Arrivato
con fatica ad Hogwarts, Harry si accorge subito che qualcosa non va
davvero, qualcosa si sta avvicinando sempre di più.
Il maghetto inizia a sentire una
voce muoversi tra i corridoi, una voce che promette sangue e morte.
Parallelamente a questa, una serie di ragazze e ragazzi iniziano ad
essere ritrovati pietrificati, e una scritta su di un muro annuncia
che la camera dei segreti è stata aperta nuovamente, e che il suo
erede è pronto a mietere vittime. Per scoprire cosa stia accadendo,
Harry, Ron ed Hermione si
troveranno a dover fare un tuffo nel passato, riesumando
agghiaccianti verità su ciò che sta accadendo, di nuovo, ad
Hogwarts. Per superare ancora una volta i pericoli che li attendono
avranno bisogno di tutto il coraggio e l’unione tra loro
possibili.
Harry Potter e la camera dei
segreti: il cast del film
Per un film tratto da un romanzo
tanto popolare la scelta degli interpreti è fondamentale. I
produttori svolsero lunghi casting per cercare gli interpreti più
idonei per quei personaggi tanto iconici. Per il ruolo di Harry
Potter venne infine scelto Daniel
Radcliffe, all’epoca noto solo per alcune
partecipazioni televisive. I genitori di questi, tuttavia, erano
inizialmente restii a lasciare che il figlio ottenesse la parte,
spaventati dalla popolarità che avrebbe ottenuto. Questi si
lasciarono però infine convincere, e la stessa Rowling affermò che
Radcliffe possedeva proprio il genere di volto che aveva immaginato
per il personaggio. Il personaggio di Ron Weasley, migliore amico
di Ron, è invece interpretato da Rupert
Grint.
Grande fan dei libri, Grint si
ritenne perfetto per la parte essendo rosso di capelli, e dopo aver
inviato un video provino venne ricontattato ottenendo infine il
ruolo. A questo secondo film si aggiunge l’attore Kenneth
Branagh nei panni di Gilderoy Allock, nuovo professore
di Difesa contro le Arti Oscure. Emma
Watson venne proposta per la parte di Hermione Granger
dalla sua insegnante di teatro. L’attrice sostenne ben cinque
provini prima di ottenere il ruolo, e a convincere i produttori fu
proprio la fiducia in sé stessa dimostrata. Il ruolo di Rubeus
Hagrid è stato invece ricoperto da Robbie
Coltrane, a sua volta grande fan dei libri e che si
preparò alla parte parlando con l’autrice del passato e del futuro
del personaggio.
Il celebre preside Albus Silente è
invece qui interpretato da Richard Harris. Questi
inizialmente aveva rifiutato il ruolo, ma cambiò idea dopo che sua
nipote gli disse che non gli avrebbe più parlato se non lo avesse
interpretato. Tra i più celebri personaggi della saga, Severus
Piton è interpretato dal grande Alan
Rickman, il quale accettò entusiasta e lavorò a lungo
insieme alla Rowling per caratterizzare il personaggio sia
caratterialmente che esteticamente. Infine, Tom
Felton è l’interprete di Draco Malfoy, mentre
Maggie Smith della professoressa McGranitt.
Harry Potter e la camera dei
segreti: le differenze tra il libro e il film
Nell’adattare il romanzo in un film,
il regista e lo sceneggiatore hanno definito l’operazione come
particolarmente complessa. Molte delle situazioni descritte nel
testo risultavano infatti di difficile realizzazione, mentre molte
furono tralasciate poiché ininfluenti ai fini della storia
principale. Nel processo di riscrittura, ad ogni modo, la Rowling
ebbe modo di supervisionare il lavoro, arrivando ad approvare una
sceneggiatura finale che per lei era particolarmente fedele a
quanto narrato nel romanzo. Grossomodo, gli autori del film
modificarono solo alcuni piccoli dettagli, eliminando personaggi
come quello di Pix e alterando alcune delle relazioni tra i
personaggi principali.
Tra le principali differenze si
ritrovano poi alcune differenze al momento di importanti
rivelazione. Nel libro è infatti Ron a spiegare ad Harry ed
Hermione il significato del termine “mezzosangue”, mentre nel film
è proprio la ragazza a rivelarlo, consapevole della propria natura.
Allo stesso modo, la leggenda della camera dei segreti viene nel
film rivelata da una terrorizzata professoressa McGranitt, mentre
nel libro è raccontata dal professor Rüf, mai inserito nei
lungometraggi. Rivelanti sono anche le differenze relative alla
pozione Polisucco. Nel libro, infine, a differenza di quanto
avviene nel film, questa è in grado di far cambiare anche la voce.
Ecco perché nel film i protagonisti sono costretti a camuffarla per
non essere riconosciuti.
Harry Potter e la camera dei
segreti: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
Per gli appassionati del film è
possibile fruire di questo grazie alla sua presenza su alcune delle
più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete.
Harry Potter e la camera dei segreti è
infatti disponibile nel catalogo di Rakuten TV, Chili
Cinema, Google Play, Infinity, Apple iTunes, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, basterà
sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film.
Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si ha soltanto
un determinato periodo di tempo entro cui vedere il titolo. Il film
è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 19
gennaio alle ore 21:20 su Italia
1.
In occasione del 2023 Winter
Television Critics Association press tour, Apple
TV+ ha presentato una ricca line-up di serie nuove e
di prossima uscita che debutteranno nei prossimi mesi.
Dall’attesissimo ritorno di “Ted
Lasso“, di cui è in arrivo la terza stagione, alle
prime stagioni di nuovissime serie firmate da apprezzati
storyteller, tra cui
Reese Witherspoon,
Jennifer Garner, Bill Lawrence, Brett Goldstein,
Jason Segel, Jason Katims,
Billy Crudup, Scott Z. Burns, Josh Schwartz e Stephanie Savage,
David West Read, Jane Goodall e altri ancora. L’offerta
sempre più crescente di serie Apple Original continuerà ad
arricchire il palinsesto di Apple
TV+ fino alla prossima primavera e oltre.
«Ogni anno non vediamo l’ora di
offrire storie ancora più avvincenti e di qualità superiore scritte
dai più talentuosi storyteller del momento e quest’anno non farà
eccezione», ha dichiarato Matt Cherniss, responsabile della
programmazione nazionale di Apple TV+. «Che si tratti di nuove
stagioni di show pluripremiati o che si tratti di storie del tutto
nuove e con il potere di catturare un pubblico sempre più
ampio, c’è sempre qualcosa adatto a tutti da poter guardare su
Apple
TV+».
La line-up è stata presentata dopo
aver annunciato il ritorno della terza stagione della commedia di
successo “Ted
Lasso“, di cui è stato anche rilasciato un first look
di ciò che c’è in serbo per l’AFC Richmond. Oltre a svelare le date
d’uscita delle nuove serie originali, Apple TV+
ha presentato i trailer di “Shrinking”, “Dear Edward”, “Hello
Tomorrow!” e “In viaggio con Eugene Levy”, nonché le prime immagini
di “Extrapolations – Oltre il limite”, della seconda stagione di
“Schmigadoon!”, di “The Last Thing He Told Me”, della seconda
stagione di “The Afterparty”, di “Città in fiamme”, della seconda
stagione di “Swagger” e di “The Big Door Prize”.
A partire da questa settimana, con
il debutto della terza stagione della serie antologica vincitrice
del NAACP Image Award “Truth Be Told” e con altri
titoli che saranno annunciati a breve, le serie nuove e di prossima
uscita che verranno presentate in anteprima al pubblico su
Apple
TV+ nei prossimi mesi includono:
In viaggio con Eugene Levy
“In viaggio con
Eugene Levy” segue Levy in viaggio verso alcune delle destinazioni
più belle e spettacolari del mondo, vivendo emozionanti avventure
con nuovi amici, tra cui l’immersione in un bagno di suoni alle
Maldive, il galleggiamento sul ghiaccio in Finlandia, il contatto
con la Nazione Navajo nello Utah, il comando di una barca a vela a
Lisbona, l’assaggio della cultura culinaria di Tokyo e il viaggio
nella giungla della Costa Rica. Lungo il percorso, Levy soggiorna
anche in hotel straordinari, tra cui lo storico Gritti Palace di
Venezia e un hotel sospeso sui binari di una ferrovia sopra il
Parco Nazionale Kruger in Sudafrica.
Pur consapevole di non essere il
tipico conduttore di programmi itineranti, di non avere solitamente
uno spirito avventuroso, né di essere un esperto di viaggi in giro
per il mondo, Eugene Levy è convinto che sia finalmente arrivato il
momento di allargare i suoi orizzonti. Così prepara la valigia con
una certa trepidazione e con la speranza che quest’esperienza possa
aprire un capitolo completamente nuovo della sua vita, anche se ciò
potrebbe comportare l’affrontare alcune delle sue paure più grandi.
Unitevi a lui mentre si allaccia la cintura alla volta di avventure
sorprendenti e illuminanti!
Ted Lasso – Terza stagione In
uscita a primavera
Dopo essere entrata
ufficialmente a far parte della schiera delle commedie più celebri
della storia, grazie alle due vittorie agli Emmy come Outstanding
Comedy Series per la prima e la seconda stagione, “Ted Lasso”
tornerà per la sua attesissima terza stagione nella prossima
primavera.
La serie ha come protagonista Jason
Sudeikis nei panni di Ted Lasso, un allenatore di football
universitario del Kansas assunto per allenare una squadra di calcio
professionistica in Inghilterra, nonostante non
abbia alcuna esperienza come allenatore di calcio. Ma ciò
che gli manca nella conoscenza, lo compensa con ottimismo,
determinazione da sfavorito… e biscotti.
Nel cast della pluripremiata commedia Apple Original ci sono
anche Hannah Waddingham, Brendan Hunt, Jeremy Swift, Juno
Temple, Brett Goldstein, Phil Dunster, Nick Mohammed e Sarah
Niles.
Jason Sudeikis è anche produttore
esecutivo, insieme a Bill Lawrence con la sua Doozer Productions,
in associazione con Warner Bros.Television e Universal Television,
una divisione di Universal Studio Group. Anche Jeff Ingold di
Doozer è produttore esecutivo con Liza Katzer in veste di
co-produttrice esecutiva. La serie è stata sviluppata dallo stesso
Sudeikis, Bill Lawrence, Brendan Hunt e Joe Kelly ed è
basata sul format preesistente e sui personaggi di NBC Sports.
“Truth Be Told” – Terza stagione
In uscita il 20 gennaio
Gabrielle Union
affianca il premio Oscar Octavia Spencer nella
terza stagione di “Truth Be Told”, la serie drammatica
antologica vincitrice del NAACP Image Award, che uscirà con il
primo episodio dei dieci totali il 20 gennaio su Apple TV+. “Truth
Be Told” ha come protagonista Octavia Spencer nel ruolo di Poppy
Scoville, una podcaster disposta a tutto – anche a rischiare la sua
vita – per perseguire la verità e la giustizia. Basata sul romanzo
“Are You Were Sleeping” di Kathleen Barber, “Truth Be Told” offre
uno sguardo unico sull’ossessione americana per i podcast true
crime e conduce il pubblico a considerare quale sia il risvolto
della medaglia quando la ricerca della giustizia viene data in
pasto all’opinione pubblica.
La terza stagione vedrà Poppy
concentrarsi su un nuovo caso, mentre Gabrielle Union interpreterà
Eva, una preside di liceo schietta e dai modi poco ortodossi che
rimane coinvolta in un incidente problematico. “Truth Be Told” è
ideata da Nichelle Tramble Spellman, che è anche produttrice
esecutiva, così come la showrunner Maisha Closson (“Claws”, “Le
regole del delitto perfetto”), che dirige anche gli episodi
della nuova stagione. Octavia Spencer è produttrice
esecutiva.
“L’isola delle forme” In uscita il
20 gennaio
“L’isola delle forme”
è una nuova serie in stop motion per bambini e famiglie basata
sulla trilogia bestseller di libri illustrati Shapes di Mac Barnett
e Jon Klassen. La serie, che farà il suo debutto il 20
gennaio su Apple TV+, è un racconto intelligente, divertente e
stimolante che si svolge su un’isola incantevole e invita gli
spettatori a unirsi al serio Quadrato, all’intrepido Cerchio e
all’insidioso Triangolo nelle loro avventure, mentre, sempre
all’insegna del divertimento, cercano risposte e costruiscono la
loro amicizia. Il tutto imparando a gestire e rispettare le
reciproche differenze e mostrando ai bambini che l’amicizia
può assumere molte forme.
“L’isola delle forme” è doppiata da
Yvette Nicole Brown nel ruolo del narratore, da Harvey Guillen che
presta la voce al Quadrato, da Scott Adsit nel ruolo del
Triangolo e da Gideon Adlon in quello del Cerchio.
La serie è stata co-creata da Mac
Barnett e Jon Klassen, che sono anche produttori esecutivi insieme
ai vincitori dell’Emmy Kelli Bix Bixler e Drew Hodges della
Bix Pix Entertainment.
“Shrinking” In uscita il 27
febbraio
“Shrinking”
è la nuova commedia Apple Original interpretata da Jason
Segel e scritta dal co-creatore di “Ted Lasso”
e vincitore di un Emmy, Bill Lawrence, dal protagonista,
scrittore e produttore esecutivo di “Ted Lasso”, Brett Goldstein e
dallo stesso Jason Segel. La serie, interpretata anche da
Harrison Ford in uno dei suoi primi ruoli
televisivi di rilievo, segue le vicende di un terapeuta in lutto
(interpretato da Jason Segel) che inizia a infrangere le regole col
dire ai suoi clienti esattamente quello che pensa, ignorando così
la sua formazione e la sua etica e ritrovandosi a causare
tumultuosi cambiamenti nella vita delle persone… compresa la
sua. Accanto a Jason Segel e
Harrison Ford, nel cast della serie
troviamo Christa Miller, Jessica Williams, Michael Urie, Luke
Tennie e Lukita Maxwell.
“Shrinking” è prodotta dalla Warner
Bros. Television, con cui Bill Lawrence ha un accordo
complessivo, e dalla Doozer Productions dello stesso Lawrence
che è produttore esecutivo insieme a Segel, Brett Goldstein,
Neil Goldman, James Ponsoldt, Randall Winston, Jeff Ingold e Liza
Katzer. Lawrence, Segel e Goldstein sono anche i
creatori della serie di cui hanno scritto il primo episodio,
diretto da James Ponsoldt.
“Dear Edward” In uscita il 3
febbraio
Prodotta da Apple
Studios, scritta e diretta da Jason Katims, che è anche
produttore esecutivo “Dear Edward” è una storia emozionante,
incoraggiante ed edificante sulla sopravvivenza, la resilienza, i
legami tra le persone e la disamina di ciò che ci rende
umani. La serie, composta da 10 episodi, è adattata
dall’omonimo bestseller di Ann Napolitano ed è interpretata da un
cast corale che comprende la candidata all’Emmy Connie Britton, la
vincitrice del SAG Award Taylor Schilling e la new entry Colin
O’Brien.
“Dear Edward” racconta la storia di
Edward Adler (interpretato da Colin O’Brien), un ragazzino di 12
anni che sopravvive a un drammatico incidente aereo di cui restano
vittime tutti gli altri passeggeri del volo, compresa la sua
famiglia. Mentre Edward e altre persone in tutto il mondo colpite
dalla tragedia cercano di dare un senso alla vita dopo l’incidente,
si creano amicizie, nascono storie d’amore e si formano comunità
inaspettate. La serie ritrova Jason Katims e Connie Britton di
nuovo insieme dopo la loro collaborazione nel film vincitore di un
Emmy “Friday Night Lights”; a completare il cast, accanto a
Schilling e O’Brien, troviamo Amy Forsyth, Eva Ariel Binder,
Brittany S. Hall, Idris Debrand, Carter Hudson, Maxwell Jenkins,
Jenna Qureshi, Audrey Corsa, Anna Uzele, Ivan Shaw e Dario Ladani
Sanchez.
“Hello Tomorrow!” In uscita il 17
febbraio
Foto : Peter Kramer
“Hello Tomorrow!”
è la nuova dramedy Apple Original interpretata e prodotta dal
vincitore di premi Emmy e Critics Choice Billy Crudup. Ambientato in un mondo
retro-futuro, la serie segue le vicende di un gruppo di venditori
ambulanti che vendono multiproprietà lunari. Billy Crudup
interpreta Jack, un venditore di grande talento e ambizione, la cui
fede incrollabile in un domani più luminoso è fonte di ispirazione
per i suoi colleghi, rivitalizza i suoi clienti più disperati, ma
minaccia di lasciarlo pericolosamente perso nel sogno stesso che lo
sostiene. Nel cast, oltre a Crudup, troviamo Haneefah Wood, Alison
Pill, Nicholas Podany, Dewshane Williams, il vincitore dell’Emmy
Award Hank Azaria, Matthew Maher e la candidata all’Oscar Jacki
Weaver.
“Hello Tomorrow!” è co-creata
da Amit Bhalla e Lucas Jansen e prodotta da MRC
Television. Stephen Falk, Jonathan Entwistle, Bhalla e Jansen
sono i produttori esecutivi insieme a Billy Crudup, mentre Blake
Griffin, Ryan Kalil e Noah Weinstein sono produttori esecutivi per
conto di Mortal Media.
“Liaison” In uscita il 24
febbraio
“Liaison” è una
nuova serie thriller in sei episodi interpretata dal vincitore del
Premio César Vincent Cassel e dalla vincitrice del Premio BAFTA Eva
Green, nonché la prima serie Apple Original in lingua francese e
inglese. Un thriller contemporaneo ad alta tensione che indaga
su quanto gli errori del nostro passato hanno il potenziale per
distruggere il nostro futuro. La serie combina l’azione con una
trama imprevedibile e che si sviluppa su più livelli, in cui
spionaggio e intrighi politici intralciano una lunga e appassionata
storia di amore. Oltre a Cassel, la serie è interpretata anche
da Eva Green, Peter Mullan, il vincitore del premio Cesar Gerard
Lanvin, Daniel Francis, Stanislas Merhar, Irene Jacob, Laetitia
Eido, Eriq Ebouaney, l’astro nascente del BAFTA Bukky Bakray e il
vincitore dell’Emmy Thierry Fremont.
“Liaison” è creata e scritta da
Virginie Brac ed è diretta dal vincitore dell’Emmy Stephen Hopkins.
La serie è co-prodotta dalle società Ringside Studios e Leonis
Productions, sostenute da Newen Studio; tra i
produttori esecutivi ci sono Gub Neal, Jean-Benoît
Gillig, Vincent Cassel, Sarada McDermott, Stephen Hopkins, Justin
Thomson ed Edward Barlow.
“Extrapolations – Oltre il limite”
In uscita il 17 marzo
“Extrapolations – Oltre il limite”
è un dramma avvincente ambientato in un futuro prossimo in cui gli
effetti caotici del cambiamento climatico sono diventati parte
integrante della nostra vita quotidiana. Otto storie provenienti da
tutto il mondo e che intrecciano amore, lavoro, fede e
famiglia porteranno il pubblico a esplorare le scelte più intime,
quelle in grado di cambiare la vita e che devono essere fatte
quando il pianeta si trasforma più velocemente della popolazione.
Ogni storia è diversa, ma la lotta per il nostro futuro è
universale e, quando il destino dell’umanità si scontra con un
orologio che ticchetta, la battaglia tra coraggio e compiacimento
si fa sempre più urgente. Siamo abbastanza coraggiosi da diventare
la soluzione alla nostra stessa rovina prima che sia troppo
tardi?
La serie dello scrittore, regista e
produttore esecutivo Scott Z. Burns e prodotta dalla Media Res di
Michael Ellenberg, è composta da un cast stellare che vede
protagonisti Meryl Streep, Sienna Miller, Kit Harington, Daveed
Diggs, Edward Norton, Diane Lane, Tahar Rahim, Yara Shahidi,
Matthew Rhys, Gemma Chan, David Schwimmer, Adarsh Gourav, Keri
Russell, Marion Cotillard, Forest Whitaker, Eiza
González, Murray Bartlett, Indira Varma, Tobey Maguire, MaameYaa
Boafo, Hari Nef, Heather Graham, Michael Gandolfini, Cherry Jones,
Gaz Choudhry, Ben Harper, Judd Hirsch e Neska Rose. “Extrapolations
– Oltre il limite” è prodotto da Scott Z. Burns, Michael Ellenberg,
Gregory Jacobs, Dorothy Fortenberry e Lindsey Springer di Media
Res.
“My Kind of Country” In uscita il
24 marzo
Con Reese Witherspoon e Kacey Musgraves, “My
Kind of Country” è una nuova serie che intende reinterpretare
i talent show musicali, abbattendo le barriere nella musica country
e offrendo una straordinaria opportunità ad artisti diversi e
innovativi provenienti da tutto il mondo. Gli scout Allen, Guyton e
Peck selezionano una serie di artisti emergenti a testa per
invitarli nella casa della musica country a Nashville, nel
Tennessee, e aiutarli a mostrare al pubblico il proprio
talento. Il vincitore del concorso riceverà un premio da Apple
Music che gli cambierà la vita, offrendogli un supporto
discografico e un’esposizione senza precedenti sulla
piattaforma.
Reese Witherspoon e Kacey Musgraves
sono le produttrici esecutive della serie insieme a Sara
Rea e Lauren Neustadter di Hello Sunshine e Jason Owen di
Sandbox Entertainment, alla showrunner nominata agli Emmy
Izzie Pick Ibarra e a Katy Mullan di Done + Dusted. Il
vincitore dell’Emmy Adam Blackstone è il direttore musicale.
“Schmigadoon” – Seconda stagione
In uscita il 7 aprile
La seconda stagione di
“Schmigadoon!”, la comedy musicale di successo vincitrice di un
Emmy e di un AFI Award e creata dal co-creatore Cinco Paul, tornerà
per la seconda stagione con sei episodi ricchi di canzoni originali
e guest star tutte nuove.
Dopo aver trovato il vero amore nella città di Schmigadoon, la
seconda stagione della serie ritroverà Josh (Keegan-Michael Key) e
Melissa (Cecily Strong) a Schmicago, il mondo rivisitato dei
musical degli anni ’60 e ’70. La nuova stagione, che includerà
nuovi brani originali del co-creatore e produttore esecutivo
Cinco Paul, ritrova protagonisti Cecily Strong, Keegan-Michael Key,
Ariana DeBose, Martin Short, Dove Cameron, Jaime Camil, Kristin
Chenoweth, Alan Cumming, Ann Harada, Jane Krakowski e Aaron Tveit;
a loro si uniranno Tituss Burgess e Patrick Page.
“Schmigadoon!” è co-creata da Cinco
Paul e Ken Daurio e prodotta da Universal Television, una divisione
di Universal Studio Group e Broadway Video. Cinco Paul è anche
showrunner e ha scritto tutte le canzoni originali della serie,
mentre Lorne Michaels è produttore esecutivo.
“The Last Thing He Told Me” In
uscita il 14 aprile
Interpretata e
prodotta esecutivamente da Jennifer Garner e prodotta dalla Hello
Sunshine di Reese Witherspoon, che ha acquistato i diritti del
romanzo di Laura Dave, e dalla 20th Television, “The Last Thing He
Told Me” è una nuova avvincente serie basata sull’omonimo romanzo
di Laura Dave, bestseller numero 1 del New York Times.
Creata e adattata da Laura Dave,
insieme al co-creatore della serie e premio Oscar® Josh Singer
(“Spotlight”, “The Post”), la serie è interpretata da un cast
corale guidato da Jennifer Garner, Nikolaj Coster-Waldau, Angourie
Rice, Aisha Tyler, Augusto Aguilera, Geoff Stults e John Harlan
Kim. La serie segue Hannah (interpretata dalla Garner), una donna
che deve instaurare un rapporto con la figliastra sedicenne Bailey
(interpretata dalla Rice) per scoprire la verità sul motivo della
misteriosa scomparsa del marito.
“Jane” In uscita il 14 aprile
“Jane” è la nuova serie per
famiglie e bambini, composta da dieci episodi, ispirata al lavoro
della dottoressa Jane Goodall e nata da un’idea del vincitore
dell’Emmy JJ Johnson (“Dino Dana”, “Endlings”, “Lo scrittore
fantasma”), Sinking Ship Entertainment e il Jane Goodall
Institute.
Ava Louise Murchison (“Reacher”)
interpreta Jane Garcia, un’ambientalista in erba di 9 anni che
cerca di salvare animali in via di estinzione. Usando la sua
potente immaginazione, Jane, insieme ai suoi migliori amici David,
interpretato da Mason Blomberg (“Shameless”), e lo scimpanzé
Greybeard sarà protagonista di mirabolanti avventure per aiutare a
proteggere gli animali selvatici in tutto il mondo perché, secondo
il suo idolo, la dottoressa Jane Goodall: “Solo se capiamo, ci
importerà. Solo se ci teniamo, li aiuteremo. Solo se li aiutiamo,
potranno essere salvati”.Il cast include anche Tamara Almeida
(“Secrets at the Inn”), Dan Abramovici (“Wayne”), l’esordiente Jazz
Allen e Sam Marra (“Stumptown”).
Prodotta da Sinking Ship Entertainment, “Jane”, è una serie
live-action/CGI ideata da JJ Johnson, che è partner della
compagnia e produttore esecutivo insieme a Christin Simms, Blair
Powers, Matt Bishop e Andria Teather del Jane Goodall
Institute.
“The Afterparty” – Seconda stagione”
Realizzato dai premi Oscar Chris
Miller e Phil Lord, ogni episodio di “The Afterparty” rivisita il
racconto di una serata fatale secondo la prospettiva di un
personaggio diverso, il tutto attraverso un proprio stile visivo e
un genere cinematografico che si adatta alla personalità del
narratore. Con Tiffany Haddish, Sam Richardson e Zoë Chao, la
seconda stagione, composta da dieci episodi, introdurrà nuovi
generi cinematografici e un cast ampliato di personaggi nuovi.
interpretati da Elizabeth Perkins, Zach Woods, Paul Walter Hauser,
Poppy Liu, Anna Konkle, Jack Whitehall, Vivian Wu, John Cho e Ken
Jeong.
Nella seconda stagione, un matrimonio viene rovinato
dall’omicidio dello sposo e tutti gli invitati sono sospettati. La
detective Danner (Haddish) torna per aiutare Aniq (Richardson) e
Zoë (Chao) a risolvere il caso, interrogando i membri della
famiglia, gli amanti e i soci d’affari, e ascoltando il racconto
del weekend da parte di ogni sospettato, ognuno con la propria
prospettiva e il proprio stile visivo.
“Città in fiamme” In uscita il 12
maggio
Da un’idea di Apple Studios, “Città
in fiamme” è una serie drammatica ispirata all’omonimo romanzo di
Garth Risk Hallberg, i cui in otto episodi sono stati scritti
da Josh Schwartz e Stephanie Savage, che sono anche produttori
esecutivi, e interpretati da un cast corale che comprende
Wyatt Oleff, Chase Sui Wonders, Jemima Kirke, Nico Tortorella,
Ashley Zukerman, Xavier Clyde, Max Milner, Alexandra Doke, Omid
Abtahi, Kathleen Munroe e John Cameron Mitchell.
In “Città in fiamme”, una studentessa della NYU viene uccisa a
Central Park il 4 luglio 2003. Samantha è sola, non ci sono
testimoni e le prove a disposizione sono molto scarse. La band
dei suoi amici sta suonando nel suo locale preferito quando lei
esce per incontrare qualcuno, promettendo di tornare. Non lo farà
mai. Mentre si indaga sul crimine commesso contro Samantha, si
scopre che lei è il collegamento cruciale tra una serie di
misteriosi incendi in tutta la città, la ribalta musicale del
centro cittadino e una ricca famiglia di immobiliaristi dei
quartieri alti logorata dai molti segreti che
custodisce.
Chase Sui Wonders interpreta Samantha, mentre Wyatt Oleff
interpreta Charlie, un amico di Samantha che sta lottando per
affrontare la morte del padre avvenuta l’11 settembre di due anni
prima. Dopo che le hanno sparato, non si fermerà davanti a
nulla pur di svelare il mistero dell’accaduto.
“Swagger” – Seconda stagione In
uscita a giugno
La serie dramedy sportiva del
creatore, showrunner e regista Reggie Rock Bythewood tornerà per la
sua seconda stagione il prossimo giugno. Dai
produttori esecutivi Bythewood, la superstar dell’NBA Kevin
Durant, Brian Grazer e Rich Kleiman e ispirato alle esperienze
dello stesso Durant, “Swagger” esplora il mondo del basket
giovanile, i giocatori, le loro famiglie e gli allenatori che
camminano sul confine sottile tra sogni e ambizione, opportunismo e
corruzione. Fuori dal campo, lo show rivela cosa vuol dire crescere
in America.
La seconda stagione ritrova le star
O’Shea Jackson Jr., Isaiah Hill, Shinelle Azoroh, la candidata
all’Oscar Quvenzhané Wallis, Caleel Harris, Tristan Mack Wilds,
Tessa Ferrer, James Bingham, Solomon Irama, Ozie Nzeribe, Jason
Rivera, Christina Jackson e Sean Baker; a loro si aggiungono i
nuovi arrivati Orlando Jones e Shannon Brown.
La serie è prodotta per Apple TV+ da Imagine Television Studios,
Boardroom, CBS Studios e Undisputed Cinema, e prodotta da
Bythewood, Grazer, Durant e Kleiman.
“The Big Door Prize” In uscita a
primavera
“The Big Door Prize” è una commedia
commovente creata dal vincitore dell’Emmy David West Read
(“Schitt’s Creek”) e interpretata da un cast corale guidato da
Chris O’Dowd, Gabrielle Dennis, Ally Maki, Josh Segarra, Damon
Gupton, Crystal Fox, Sammy Fourlas e Djouliet Amara.
Basato sull’omonimo romanzo di M.O. Walsh, “The Big Door Prize”
racconta la storia di una piccola città che cambia per sempre
quando una misteriosa macchina appare nell’emporio, promettendo di
rivelare il vero potenziale di vita di ogni residente.
“The Big Door Prize” è prodotto da Skydance Television e CJ
ENM/Studio Dragon.
UCI Cinemas lancia le iniziative
dedicate ad Ant-Man and The Wasp: Quantumania,
l’attesissimo film Marvel Studios distribuito da The
Walt Disney Company Italia che segna il ritorno sul grande schermo
di due degli eroi più amati dell’universo Marvel.
Acquistando online il biglietto per
assistere alle proiezioni previste dal 15 al 19
febbraio nelle multisala del Circuito, i fan di
Ant-Man e Wasp riceveranno in omaggio il poster del film.
Inoltre registrando sul sito
quantumania.ucicinemas.it il biglietto acquistato
online per le proiezioni previste dal 15 al 26
febbraio gli spettatori parteciperanno all’estrazione di
una delle uniche 10 copie esistenti in tutto il
mondo dell’Artwork Limited Edition dei
Marvel Studios, realizzato in esclusiva dal grande artista
Matt Ferguson.
Il nuovo film Marvel Studios
Ant-Man and the Wasp: Quantumania, che dà il
via alla Fase 5 del Marvel Cinematic
Universe, arriverà il 15 febbraio nelle sale italiane,
distribuito da The Walt Disney Company Italia. L’epica avventura
presenta l’antagonista più potente del MCU fino ad ora:
Kang il Conquistatore.
Nel film, che dà ufficialmente il
via alla
Fase 5 del Marvel Cinematic Universe, i Super Eroi
Scott Lang (Paul
Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline
Lilly) tornano per continuare le loro avventure
come
Ant-Man and The Wasp. Insieme ai genitori di Hope,
Hank Pym (Michael
Douglas) e Janet Van Dyne (Michelle
Pfeiffer), la famiglia si ritrova a esplorare
il Regno Quantico, a interagire con nuove strane creature e a
intraprendere un’avventura che li spingerà oltre i limiti di ciò
che pensavano fosse possibile. Diretto da Peyton
Reed e prodotto da Kevin Feige, p.g.a. e Stephen Broussard,
p.g.a.,Ant-Man
and the Wasp: Quantumania è interpretato anche da
Jonathan Majors nel ruolo di Kang,
David Dastmalchian nel ruolo di Veb, Katy O’Brian nel ruolo di
Jentorra, William Jackson Harper nel ruolo di Quaz
e Bill Murray in quello di Lord Krylar.
Disney+ ha diffuso le prime
immagini e le date di debutto di diversi titoli originali che
arriveranno sulla piattaforma streaming, all’interno di
Star, tra cui l’adattamento di Le
piccole cose della vita(Tiny Beautiful
Things) di Cheryl Strayed, il thriller psicologico
Saint X, l’atteso La pazza
storia del mondo, Parte II, la commedia musicale
romantica Up Here e
UnPrisoned di Onyx Collective.
Le piccole cose della
vita (Tiny Beautiful Things) debutterà venerdì 7
aprile
Basato sul bestseller di Cheryl
Strayed, Le piccole cose della
vita segue Clare (Kathryn
Hahn), una scrittrice in crisi che diventa una venerata
giornalista titolare di una rubrica di consigli, anche se la sua
vita sta andando a rotoli.
Quando incontriamo Clare per la prima volta nella serie, il suo
matrimonio con il marito Danny arranca, la figlia adolescente Rae
la allontana e la sua carriera di scrittrice, un tempo promettente,
è ormai inesistente. Così, quando una vecchia amica scrittrice le
chiede di sostituirla nella rubrica di consigli Dear Sugar, lei
pensa di non avere il diritto di dare consigli a nessuno. Tuttavia,
dopo aver assunto a malincuore il ruolo di Sugar, la vita di Clare
si dipana in un complesso tessuto di ricordi, esplorando i suoi
momenti più importanti dall’infanzia a oggi e scavando nella
bellezza, nelle difficoltà e nell’umorismo delle sue ferite non
rimarginate. Attraverso Sugar, Clare crea un vero e proprio balsamo
per i suoi lettori – e per se stessa – per dimostrare che non siamo
irrecuperabili, che le nostre storie possono in definitiva
salvarci. E, forse, riportarci a casa.
Saint Xarriverà prossimamente su Disney+
Saint X è
un dramma psicologico, raccontato attraverso molteplici linee
temporali e prospettive, che esplora e stravolge il filone delle
ragazze scomparse. La serie racconta come la misteriosa morte di
una giovane donna, durante un’idilliaca vacanza ai Caraibi, crei un
effetto a catena traumatico che finisce per trascinare la sorella
sopravvissuta in una pericolosa ricerca della verità.
Leila Gerstein
(The
Handmaid’s Tale) è sceneggiatrice ed executive producer
insieme a Dee Rees (MUDBOUND), regista ed executive
producer della serie composta da otto episodi. Anche Stephen
Williams (Watchmen)
sarà executive producer al fianco di David Levine e Zack Hayden per
Anonymous Content, Aubrey Graham alias Drake, Adel “Future” Nur e
Jason Shrier per DreamCrew Entertainment (Euphoria),
oltre ad Alexis Schaitkin e Steve Pearlman (C’era una
volta). Saint X è una produzione ABC Signature.
La pazza storia del
mondo, Parte II debutterà lunedì 6 marzo
Dopo oltre 40 anni, il sequel del
film iconico di Mel Brooks, La pazza storia del mondo (History
of the World, Part I), sarà composto da più episodi con una
varietà di sketch che ci porteranno attraverso diversi periodi
della storia umana.
La serie vanta un cast stellare che comprende Jillian
Bell, Ken Marino, David Wain, Joe Lo Truglio,
Seth Rogen, Jay Ellis,
Zazie Beetz, Dove Cameron,
Taika Watiti, Ronny Chieng, Johnny Knoxville, Hannah Einbinder,
Jake Johnson, Tyler James Willams, Zahn McClarnon, Tim Baltz,
Quinta Brunson, Andrew Rannells, Brandon Kyle Goodman, Danny
Devito, Richard Kind, J. B. Smooth, Charles Melton, Sam Richardson,
Brock O Hurn, Emily Ratajkowski, Kumail Nanjiani, Josh Gad, Lauren
Lapkus, Timothy Simons, Reggie O Hurn. B. Smooth, Charles Melton,
Sam Richardson, Brock O’Hurn, Emily Ratajkowski, Kumail Nanjiani,
Josh Gad, Lauren Lapkus, Timothy Simons, Reggie Watts, Pamela
Adlon, Sarah Silverman, Poppy Liu, Kimiko Glenn, Rob Corddry e
Jenifer Lewis.
Mel Brooks è sceneggiatore ed executive producer della serie
insieme a Nick Kroll, Wanda Sykes, Ike Barinholtz, David Stassen,
Kevin Salter, David Greenbaum e Christie Smith. La pazza storia
del mondo, Parte II è una produzione di Searchlight Television
e 20th Television.
Up Here debutterà
venerdì 24 marzo
Una commedia musicale romantica,
ambientata a New York nei primi giorni del 1999, che segue la
storia straordinaria di una coppia ordinaria che si innamora e
scopre che il più grande ostacolo alla felicità insieme potrebbero
essere proprio loro stessi e l’insidioso mondo di ricordi,
ossessioni, paure e fantasie che vive nella loro testa.
Up Here è interpretata da
Mae Whitman, Carlos Valdes, Katie Finneran, Sophia Hammons, Emilia
Suárez, Andréa Burns, John Hodgman e Scott Porter. La serie è
scritta da Steven Levenson (tick, tick…BOOM!, Caro
Evan Hansen) e Danielle Sanchez-Witzel (The Carmichael
Show) con il duo di autori Kristen Anderson-Lopez e Robert
Lopez (Frozen – Il Regno di Ghiaccio,
WandaVision) che hanno scritto le canzoni originali.
Thomas Kail di Hamilton è regista ed executive producer
della serie al fianco di Levenson, Sanchez-Witzel, Anderson-Lopez,
Lopez e Jennifer Todd. 20th Television è la casa di produzione
insieme alla Old 320 Sycamore Productions di Kail
UnPrisoneddebutterà venerdì 10
marzo
Ispirata alla vita della McMillan,
UnPrisoned è una comedy che racconta di una terapista
disordinata ma perfezionista e madre single la cui vita viene
stravolta quando il padre esce di prigione e si trasferisce da lei
e dal figlio adolescente.
La serie è interpretata da
Kerry Washington (Paige Alexander), Jordyn McIntosh (Little
Paige), Delroy Lindo (Edwin Alexander), Marque Richardson (Mal
Kennedy) e Faly Rakotohavana (Finn Alexander). UnPrisoned
è una produzione ABC Signature e vede tra gli executive producer
Tracy McMillan, Yvette Lee Bowser, che ha anche il ruolo di
showrunner, Kerry Washington e Pilar Savone con la loro casa di
produzione Simpson Street, e Delroy Lindo. Tra gli executive
producer ci sono anche Joy Gorman Wettels e Jen Braeden.
Manca poco alla fine del primo mese
dell’anno e oggi vi segniamo tutti i film in uscita a Febbraio 2023
su MUBI!
Tra le uscite vi segnaliamo La
scelta di Anne – L’Événement.
Vincitore del Leone d’Oro
alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel
2021,
LA SCELTA DI ANNE – L’ÉVÉNEMENT di Audrey Diwan è la seconda
opera registica di Diwan, già sceneggiatrice. Tratto dal libro del
Premio Nobel Annie Ernaux, il film ripercorre le vicende
autobiografiche di Ernaux stessa, quando durante il suo periodo
universitario negli anni ‘60, si trova a dover intraprendere un
percorso per l’interruzione di una gravidanza, in una Francia dove
l’aborto era ancora illegale. La protagonista Anamaria Vartolomei
ha vinto il premio alla Migliore Promessa Femminile agli ultimi
César.
TROMPERIE –
INGANNO di Arnaud Desplechin (2021)
Arnaud Desplechin dirige
Léa Seydoux e Denis Podalydès in un racconto di adulterio. Nella
Londra degli anni ’80 uno scrittore nella incontra
regolarmente la sua amante e riflette sulle donne che ha amato
nella sua vita, usando i ricordi per le sue elucubrazioni
letterarie. Il film è tratto dal romanzo di Philip Roth “Inganno”
ed è stato presentato nella sezione Cannes Première alla 74esima
edizione del festival.
PER UN’ORA DI AMORE: DUE
FILM DI VALERIO MIELI
RICORDI? (2018) e DIECI
INVERNI (2008)
di Valerio Mieli
Nel mese di San
Valentino, aggiungiamo due titoli italiani alla nostra collezione
di film romantici “Per un’ora d’Amore”: RICORDI? e DIECI INVERNI di
Valerio Mieli. Con
Isabella Ragonese e
Michele Riondino, in DIECI INVERNI seguiamo dieci momenti
invernali dei protagonisti e lo sviluppo della loro relazione anno
dopo anno. In RICORDI?, Linda Caridi e
Luca Marinelli sono i due protagonisti la cui storia d’amore
viene rivissuta e rimodellata tramite i frammenti della loro
memoria.
PARK CHAN-WOOK: UN
DITTICO
JOINT
SECURITY AREA (2000)
e MADEMOISELLE (2016)
In concomitanza con
l’uscita in sala dell’ultimo lavoro del regista coreano,
DECISION TO LEAVE, a febbraio vi presentiamo un dittico di film
di Park Chan-wook. In JOINT SECURITY AREA, tratto dal romanzo DMZ
di Park Sang-yeon, le indagini di un misterioso incidente avvenuto
nella zona demilitarizzata coreana, unico punto di incontro tra le
due Coree, danno vita a un film poliziesco dal grande stile.
MADEMOISELLE, anch’esso tratto da un romanzo, “Ladra” di Sarah
Waters, segue le vicende di Hideko (una giovane ereditiera
giapponese vittima degli intrighi dello zio) e Sook-hee (ladra
coreana che riesce a farsi assumere come domestica di Hideko), in
un intrigante thriller che mescola elementi di drama e film
storico, riuscendo in un classico moderno.
I GRANDI FESTIVAL: LA
BERLINALE
MUTZENBACHER (Ruth Beckermann, 2022) LE VARIABILI DIPENDENTI (Lorenzo Tardella,
2022), ROBE OF GEMS (Natalia López, 2022),
UNREST (Cyril Schäublin, 2022)
Febbraio è il mese della
Berlinale. Vi proponiamo alcuni titoli dall’ultima edizione della
rassegna tedesca. Dal cortometraggio italiano LE VARIABILI
DIPENDENTI di Lorenzo Tardella, presentato nella selezione
Generation Kplus al documentario MUTZENBACHER di Ruth
Beckermann, che racconta degli open casting mettendo in discussione
le dinamiche di potere tra uomini e donne, fino a film
drammatici come ROBE OF GEMS di Natalia López e UNREST di
Cyril Schäublin.
Dal 9 marzo in sala arriva Scream
VI. Dopo gli ultimi omicidi di
Ghostface, i quattro sopravvissuti si lasciano
alle spalle Woodsboro e iniziano un nuovo capitolo. In ScreamVI,
Melissa Barrera (“Sam Carpenter”), Jasmin
Savoy Brown (“Mindy Meeks-Martin”), Mason
Gooding (“Chad Meeks-Martin”), Jenna Ortega (“Tara Carpenter”), Hayden Panettiere (“Kirby Reed”) e
Courteney Cox (“Gale Weathers”) tornano a
ricoprire i loro ruoli nel franchise insieme a Jack Champion, Henry
Czerny, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Tony
Revolori, Josh Segarra e Samara Weaving.
DIRETTO DA
Matt Bettinelli-Olpin & Tyler Gillett
SCRITTO DA
James Vanderbilt & Guy Busick
BASATO SUI PERSONAGGI CREATI DA
Kevin Williamson
PRODOTTO DA
William Sherak, James Vanderbilt, Paul Neinstein
PRODOTTO ESECUTIVAMENTE DA
Kevin Williamson, Gary Barber, Peter Oillataguerre, Chad Villella,
Courteney Cox,
Ron Lynch, Cathy Konrad, Marianne Maddalena
STARRING
Melissa Barrera, Jasmin Savoy Brown, Jack Champion, Henry Czerny,
Mason Gooding, Liana Liberato, Dermot Mulroney, Devyn Nekoda, Jenna
Ortega, Tony Revolori, Josh Segarra, Samara Weaving con Hayden
Panettiere e Courteney Cox.
Manca meno di un mese all’inizio
della Fase 5 e con
Ant-Man e The Wasp: Quantumania si metterà sotto i
riflettori Kang il Conquistatore, tutti gli occhi sono puntati su
Jonathan Major per capire cosa porterà in
tavola nei panni di questo grande cattivo. Kang è solo l’ultimo dei
villain con cui avremmo a che fare in questa nuova Saga del Multiverso, prima di lui molti altri
cattivi lo hanno preceduto e uno su tutti è Thanos.
Ma ci sono anche altri cattivi che
potrebbero tornare all’azione, almeno 5 di questi li vorremmo
rivedere nella Fase 5 del MCU. Invece, altri 3
villain di questa Fase 4 forse sarebbe meglio dimenticarli.
1Najma
Ms. Marvel ha ricevuto fin da subito
recensioni contrastanti. Le critiche più feroci sono arrivate in
seguito al cambiamento di alcune cose dei fumetti ma nonostante
questo il personaggio di Iman Vellani si è dimostrato essere un punto
di forza per il futuro del MCU.
Quello che ha fatto storcere il naso è
Najma, il leader della banda antagonista del film.
Un attimo prima si preoccupava profondamente per il figlio,
l’attimo dopo non lo faceva più. E non dimentichiamo che
Najma è passata dal voler fare amicizia con
Kamala Khan al tentativo immediato di
ucciderla, senza uno sviluppo completo del personaggio.
Arriva oggi al cinema Anche io, il film basato sull’inchiesta del
New York Times che ha innescato il #metoo negli Stati Uniti e poi
nel mondo. La due volte candidata all’Oscar® Carey
Mulligan (Una Donna Promettente, An
Education) e Zoe Kazan (la serie
Il Complotto contro l’America, The Big Sick – Il matrimonio
si può evitare… l’amore no) interpretano le reporter del
New York Times Megan Twohey e Jodi Kantor, che insieme hanno
raccontato una delle storie più importanti di una generazione. Una
storia che ha infranto decenni di silenzio sul tema degli abusi
sessuali avvenuti a Hollywood e che ha cambiato per sempre la
cultura americana.
Dai produttori vincitori degli
Academy Award® di 12 anni schiavo, Moonlight,
Minari,Selma – La strada per la libertà
e La grande scommessa e dal produttore candidato
all’Oscar® di Zero Dark Thirty e American
Hustle – L’Apparenza inganna, il film è tratto
dall’inchiesta del New York Times di Jodi Kantor, Megan Twohey e
Rebecca Corbett e dal bestseller del New York Times “She Said:
Breaking the Sexual Harassment Story That Helped Ignite a
Movement” di Jodi Kantor e Megan
Twohey.
Testimonianza del potere del
giornalismo investigativo, Anche Io racconta il viaggio di reporter
e redattori impegnati nell’incessante ricerca della verità e mette
in luce il coraggio di coloro che sono sopravvissute e di chi ha
scelto di farsi avanti per fermare un predatore seriale. Insieme,
il loro impegno e la loro forza d’animo hanno dato vita a una
conversazione nazionale, hanno contribuito a riportare alla luce il
movimento #MeToo e alimentato una riflessione sul sistema che lo
aveva reso possibile.
Il film vede nel cast anche la
candidata all’Oscar® Patricia Clarkson (Shutter
Island, Schegge di April), dal vincitore dell’Emmy Andre
Braugher (Homicide, Thief – Il professionista), dalla
vincitrice del Tony Award JenniferEhle (Zero Dark Thirty, Orgoglio e Pregiudizio) e
dalla candidata all’Oscar® Samantha Morton
(Minority Report, In America – Il sogno che non c’era). Anche io è diretto dalla vincitrice
dell’Emmy Maria Schrader (la serie Unorthodox) ed è scritto da
Rebecca Lenkiewicz, sceneggiatrice del film
vincitore del premio Oscar® Ida.
Il film è prodotto dai vincitori
dell’Academy Award® Dede Gardner e Jeremy
Kleiner per Plan B Entertainment, ed è
prodotto esecutivamente dal premio Oscar® Brad
Pitt e Lila Yacoub e dalla candidata
all’Oscar® Megan Ellison e Sue Naegle per Annapurna Pictures.
Universal Pictures presenta una produzione Annapurna e Plan B.
Ecco la nostra intervista a Giuseppe Battiston che esordisce alla regia
con Io Vivo Altrove! Nel film, che vedremo in sala
dal 19 gennaio, insieme allo stesso Battiston, c’è Rolando
Ravello. Il film è distribuito da Adler
Entertainment.
Biasutti, Giuseppe
Battiston, e Perbellini,
Rolando Ravello, si conoscono per caso ad un incontro
per appassionati di fotografia. Sono due uomini di mezza età con lo
stesso nome, Fausto. Perbellini è ancora succube della madre,
Ida Marinelli, mentre Biasutti è un bibliotecario
che vive di ricordi. I due scoprono presto di essere stufi delle
proprie vite in città e iniziano a coltivare il sogno di
trasferirsi in campagna. Sogno che sembra concretizzarsi quando
Biasutti riceve in eredità la vecchia casa della nonna, in un
piccolo paesino nelle campagne friulane. Lui e Perbellini lasciano
il lavoro, la città, e si trasferiscono, convinti che vivranno del
frutto delle proprie fatiche. All’arrivo, però, non tardano ad
accorgersi che la situazione è più complessa di quel che credevano
e l’accoglienza da parte dei locali non è delle migliori.
Negli ultimi due anni, alcuni
personaggi della Marvel Television sono andati incontro a
reboot nel MCU,
ma ci sono ancora una manciata di attori che, come Charlie Cox, meritano una seconda possibilità
nell’universo.
Ecco un elenco di personaggi delle
serie tv Marvel che riteniamo degni di
entrare nel MCU,
ma per cui un reboot è assolutamente d’obbligo.
1
Agents of S.H.I.E.L.D. ci ha
fatto conoscere molti grandi personaggi, ma la maggior parte di
essi sono stati creati ex novo o sono stati in qualche modo mal
interpretati (per averne la prova, basta guardare
Deathlok). Tuttavia, non si può certo biasimare
Chloe Bennet nel ruolo di
Quake, e anche se il suo percorso da
Skye a Daisy Johnson è stato al
limite del ridicolo, il MCU
può superarlo.
Probabilmente il personaggio più popolare
della serie, il ritorno di Quake sarebbe una mossa intelligente
sotto diversi punti di vista e la Bennet ha tutte le carte in
regola per diventare una vera e propria star del cinema. Secret Invasion potrebbe essere un buon punto
di partenza per introdurre Daisy come una delle protette di
Nick Fury, con una nuova versione, accurata
dal punto di vista fumettistico, dei Guerrieri
Segreti che potrebbero riunirsi in seguito. Ripartire da
zero con questo personaggio sarebbe la mossa giusta, anche se una
scelta del genere potrebbe sconvolgere i fan di lunga data di
Quake sul piccolo schermo.
Io vivo
altrove! è l’esordio alla regia di Giuseppe Battiston, uno degli attori
italiani più talentuosi e capaci. Negli anni ha lavorato sia in
teatro che al cinema, dove è stato diretto da
Soldini, Segre,
Genovese, Zanasi. Ha avuto anche
un fortunato sodalizio con Carlo Mazzacurati. L’attore, regista e
sceneggiatore, assieme a Marco Pettenello, trae
qui liberamente ispirazione da un romanzo di Gustave Flaubert,
Bouvard e Pécuchet, adattandolo al contesto nostrano.
Ambientato nella campagna friulana, Io vivo altrove! è stato
presentato alla stampa l’11 gennaio scorso, in anteprima in sala ad
Udine il 16 gennaio, mentre arriva nei cinema di tutta Italia dal
19 gennaio.
Da Flaubert a Io vivo
altrove!
Giuseppe Battiston e Marco
Pettenello, assieme autori del soggetto e della sceneggiatura di Io
vivo altrove!, rielaborano l’ultimo romanzo scritto da Flaubert,
rimasto incompiuto e pubblicato postumo nel 1881. L’autore di
Madame Bovary, mettendo alla berlina i protagonisti
Bouvard e Pécuchet, portava avanti una dura critica al sapere
enciclopedico. Qui invece, la loro storia assume tutt’altro sapore.
Nascono così Biasutti e Perbellini: due solitudini che si
incontrano e tra le quali nasce una solida amicizia.
La trama di Io vivo
altrove!
Biasutti, Giuseppe
Battiston, e Perbellini,
Rolando Ravello, si conoscono per caso ad un incontro
per appassionati di fotografia. Sono due uomini di mezza età con lo
stesso nome, Fausto. Perbellini è ancora succube della madre,
Ida Marinelli, mentre Biasutti è un bibliotecario
che vive di ricordi. I due scoprono presto di essere stufi delle
proprie vite in città e iniziano a coltivare il sogno di
trasferirsi in campagna. Sogno che sembra concretizzarsi quando
Biasutti riceve in eredità la vecchia casa della nonna, in un
piccolo paesino nelle campagne friulane. Lui e Perbellini lasciano
il lavoro, la città, e si trasferiscono, convinti che vivranno del
frutto delle proprie fatiche. All’arrivo, però, non tardano ad
accorgersi che la situazione è più complessa di quel che credevano
e l’accoglienza da parte dei locali non è delle migliori.
Una fiaba sulle orme di
Mazzacurati
Io vivo
altrove! può essere considerata come una fiaba con
elementi tragicomici e grotteschi. Ha un incedere che ricorda
lavori di Carlo Mazzacurati, come
La sedia della felicità e La passione. Battiston stesso afferma che era
suo intento omaggiare questo maestro del nostro cinema, con cui ha
lavorato nei due film succitati e ne La giusta distanza.
L’inguaribile ottimismo che anima i protagonisti può apparire da
“deficienti”, come dice la signora Gina, interpretata da
Ariella Reggio, ha del surreale. L’insistere di
Biasutti e Perbellini, convinti, nonostante i fallimenti, che le
cose si sistemeranno e saranno, per una volta, a loro favore,
delinea una vera e propria poetica dell’ottimismo, che vede le
relazioni umane come salvezza dal dolore perpetuo e da un’esistenza
squallida.
Bene o male che vada, alla fine,
sicuramente resta la salda amicizia dei protagonisti. Restano i
legami che, nonostante tutto, sono riusciti ad instaurare con la
gente del paese, come la farmacista Seraphine, interpretata da
Diane Fleri e il parroco, padre Walter, che ha il
volto di Teco Celio. Il vivo altrove! mette anche
in guardia dai falsi miti. Primo tra tutti, il mito della campagna,
che si rivela fallace. La realtà della campagna, però, seppure
dura, è comunque migliore per i due protagonisti, rispetto a quella
che vivevano nelle loro esistenze cittadine.
Buone
caratterizzazioni con un filo narrativo esile
Non è una commedia da risate a
crepapelle questo esordio da regista di Giuseppe
Battiston. Si sorride piuttosto, più inteneriti che
esilarati. Il film è pervaso da un velo di malinconia, da un senso
di solitudine e dalla consapevolezza della vita che scorre veloce.
Biasutti e Perbellini, però, cercano e riescono ad esorcizzare
tutto ciò con la forza vitale che li contraddistingue, come due
moderni Don Chisciotte, animati dal leitmotiv: non
accontentiamoci.
Io vivo
altrove! si sviluppa su una traccia narrativa
piuttosto esile, e chiede al pubblico di entrare nel gioco di una
fiaba per adulti, cosa che non tutti sono inclini a fare. Si avvale
comunque delle efficaci interpretazioni dei protagonisti, Battiston
e Ravello, e di buone caratterizzazioni, che danno vita a una
godibile galleria di paesani: da Teco Celio, Padre Walter, a Diane
Fleri, Seraphine, ad Ariella Reggio, la signora Gina, fino al cameo
di Roberto Citran. Da citare anche le scenografie
di Maja Moravec, che rendono bene gli ambienti,
soprattutto quello della vecchia casa di campagna di Biasutti.
Un esordio alla regia senza urgenza
espressiva
Forse Io vivo
altrove! non è tanto un esordio alla regia frutto di
un’urgenza espressiva e creativa, quanto della volontà di riunire
un gruppo di lavoro. Battiston ritrova qui Marco Pettenello, con
cui aveva già lavorato. Forse l’attore e regista ha bisogno di
altro tempo per trovare il progetto giusto, che faccia emergere un
racconto davvero appassionato, nato da una necessità di raccontare.
Il film resta tutto sommato godibile. I protagonisti fanno
tenerezza e alla fine il pubblico si affeziona, come spesso accade
coi sognatori. Io vivo altrove! è una favola leggera, che ricorda e
omaggia Carlo Mazzacurati, con due buone prove di attori e un
guizzo sarcastico nel tratteggiare quell’umanità friulana che il
regista di Udine conosce bene, divertendosi a metterla in burla in
una versione un po’ sopra le righe.
Quando e dove
vederlo
Io vivo
altrove! è prodotto da Rosamont con
Rai Cinema e Staragara, in
collaborazione con Minimum Fax Media e
Tucker Film e distribuito da Adler
Entertainment. Arriva al cinema il 19 gennaio 2023.
Mentre sul lungo termine l’MCU avrà un nuovo Wolverine,
Hugh Jackman è pronto a riprendere il ruolo in
Deadpool 3 e si dice persino che faccia parte
degli ambiziosi piani di Avengers: Secret Wars dei
Marvel Studios. Il riavvio degli X-Men al cinema sembra essere
ancora molto lontano, e certamente non accadrà nella Multiverse
Saga.
Per quello che riguarda il futuro
del mutante canadese sul grande schermo, un attore che è
rapidamente emerso come la scelta preferita dai fan per indossare
quegli artigli di adamantio è la star di Kingsman
e Rocketman, Taron Egerton.
L’attore gallese ha recitato in
Eddie the Eagle al fianco di Jackman, e l’attuale
Wolverine ha condiviso i suoi pensieri sulla possibilità che
Egerton subentri come Wolverine durante una recente conversazione
con Empire (tramite Screen
Rant).
“Taron è uno degli attori più
talentuosi in giro. E puoi vedere che la sua gamma è
incredibile”, ha risposto quando gli è stato chiesto della
prospettiva di passare il testimone a Egerton. Tuttavia, continuava
a scherzare: “Ma
deve solo rinfrescarsi un po’“. Non siamo sorpresi che la
star di Logan si senta così, anche scherzando,
specialmente quando finalmente gli viene data la possibilità di
interpretare il Wolverine definitivo nel MCU. Nei prossimi anni,
Jackman potrebbe indossare il costume, affrontare Hulk e persino
collaborare con gli Avengers!
Netflix ha svelato un teaser promozionale per
l’intera lista di film del 2023 e nel video è incluso anche un
primo sguardo a quella che è la prossima uscita probabilmente più
attesa dello streamer, Rebel Moon di Zack
Snyder.
L’immagine promozionale ci offre un
primo sguardo del personaggio principale di
Sofia Boutella, Kora. L’attrice di Star Trek
Beyond interpreterà “una giovane donna con un passato
misterioso che cerca guerrieri dai pianeti vicini per aiutare una
pacifica colonia ai margini della galassia a prendere posizione
contro il tirannico Regent Balisarius”.
Oltre al personaggio di Kora che
vediamo nella prima foto ufficiale del film, il filmato rilasciato
da Netflix mostra anche il personaggio di
Djimon Hounsou che raduna le truppe per la
battaglia,
Charlie Hunnam che estrae la sua arma, uno
scorcio di una nave che atterra su un pianeta desolato.
Rebel Moon, il film
Rebel Moon ruota attorno a una piccola colonia
ai margini di una galassia sul punto di essere sopraffatta da un
tiranno di nome Belisario e dai suoi eserciti. Nella speranza di
salvare la loro galassia, le persone di questa colonia inviano
giovani donne su altri pianeti per trovare chi le assisterà. Snyder
ha co-scritto la storia di Rebel Moon, insieme a Shay
Hatten e Kurt Johnstad. Sofia Boutella è stata la prima a unirsi al
cast nei panni della giovane guerriera inviata dalla piccola
colonia per ottenere l’aiuto degli altri.
Ecco una clip in esclusiva di
Audition, che uscirà al cinema come evento in
edizione restaurata il
prossimo 23-24-25 gennaio con Wanted Cinema. Il celebre horror
di Takashi Miike, uscito per la prima volta nel
1999, torna in sala per sconvolgere il pubblico in un’edizione
restaurata in collaborazione con il Far East Film Festival.
Audition narra la
storia di Shigeharu Aoyama (Ryo Ishibashi), produttore
cinematografico giapponese di mezz’età, vedovo da sette anni. Su
consiglio di un amico, decide di trovare una nuova moglie (Eihi
Shiina) con un sotterfugio: una finta audizione per trovare la
protagonista di un film, in realtà la donna ideale per lui. Ritiene
di averla trovata quando si imbatte in Asami Yamasaki (Eihi
Shiina), una giovane donna dolce e un po’ misteriosa, della quale
si innamora immediatamente iniziando una relazione con lei.
L’astuto gioco diventa presto una bomba ad orologeria e il sogno
d’amore si trasforma in un incubo inimmaginabile. La donna-ragno
protagonista del film – tanto seducente quanto terrificante –
sconvolse e sconvolge ancora gli spettatori di tutto il mondo.
“Volevo fare un film che gli
spettatori si sarebbero pentiti di aver visto”, ha dichiarato il
regista, che ha concepito il film come una storia d’amore contorta
e beffarda. A chi gli chiede se la visione di Audition possa
essere pericolosa per gli spettatori più impressionabili, Takashi
Miike risponde: “Il mio film è pericoloso, ma sempre meno di quanto
possa diventarlo un essere umano”. Uscito per la prima volta nel
1999, Audition diventò il fenomeno del festival di
Rotterdam di quell’anno, conferendogli una visibilità
internazionale senza precedenti.
TAKASHI MIIKE è nato nel 1960. Si è
formato come assistente di Shohei Imamura su Ze-Gen, il signore
dei bordelli (1987) e Black Rain(1989). Come
Kiyoshi Kurosawa, le sue prime opere appartengono al V-cinema,
direttamente distribuito in Video club. Nei film di yakuza Dead
or Alive (1999), Ichi The Killer (2001), o Gozu
(2003), Miike non si tira indietro di fronte alle gore, alle
situazioni assurde e alle sequenze erotiche senza tabù. Non rientra
in registro preciso e può anche spaziare dalla commedia nera come
Visitor Q (2001), ispirata alTeorema di Pasolini, al
film drammatico ricco di poesia con The Bird People in China
(1998), girare Zebraman (2004), una commedia stravagante su
un supereroe o The Great Yokai War (2005), un film per
bambini.
Negli anni 2010, Miike ha rivisitato
il genere del chan-bara (film di spada) con 13 assassini
(2010) e Hara-Kiri – Death of a Samurai (2011), selezionato
al Festival di Cannes, remake in 3D dal
classico di Masaki Kobayashi. Superbamente realizzati, questi film
di samurai riscoprono la ferocia e l’eleganza dei loro
predecessori. Il suo ultimo capolavoro è L’immortale (2017)
il cui eroe, un guerriero immortale, deve uccidere un migliaio di
uomini corrotti per espiare i suoi crimini passati e trovare
pace.
Audition è
l’adattamento di un romanzo di Ryu Murakami, reso famoso da Coin
Locker Babies (1980) che ha fatto molto per la scoperta della
nuova letteratura giapponese. Non va comunque confuso con
l’altro Murakami, Haruki, la cui immaginazione è molto meno
eccitata. La sceneggiatura è di Daisuke Tengan, figlio maggiore di
Shohei Imamura. Per inciso, è stato con Imamura che
Miike si è formato come assistente alla regia in Il mezzano
(1987) e Pioggia nera (1989). Non c’è dubbio che il
cinema molto fisico di Miike e la sua assenza di tabù abbiano un
legame con quello dell’autore di La Vendetta è mia (1979)
Audition– Edizione restaurata tornerà in sala
come evento il prossimo 23-24-25 gennaio grazie a WANTED
Cinema.
Jeremy Renner è stato finalmente in grado di
lasciare l’ospedale e tornare a casa questa settimana dopo il suo
grave incidente con lo spazzaneve in cui è stato coinvolto
all’inizio di gennaio, ma sembra che la star della Marvel avrà davanti a sé una lunga
strada per arrivare a guarigione completa, forse anni di
fisioterapia.
Renner, che interpreta Occhio di
Falco nel Marvel Cinematic Universe, ha dovuto
sottoporsi a un intervento chirurgico d’urgenza dopo aver riportato
ferite gravissime quando è stato accidentalmente investito dal suo
stesso spazzaneve il giorno di Capodanno. I dettagli sulle ferite
dell’attore sono stati vaghi, ma
un report ha riferito che l’attore ha subito un trauma toracico
contusivo e lesioni ortopediche.
Per fortuna, finora gli interventi
chirurgici hanno avuto successo e Jeremy Renner si è rivolto ai social
media per fornire aggiornamenti sul suo stato. Gli aggiornamenti
sono stati sicuramente confortanti, ma sono emersi nuovi dettagli
che dipingono un quadro molto più cupo delle condizioni attuali
dell’attore. Il sito web Radar Online riferisce in esclusiva che
gli amici intimi di Renner descrivono le condizioni dell’attore
come “molto peggiori di quanto si sappia”.
Entrando più nei dettagli, la fonte
ha detto al sito web: “Il lato destro del petto di Jeremy era
schiacciato e la parte superiore del busto era crollata. Aveva
anche una brutta ferita alla testa che sanguinava e una ferita alla
gamba.”
Nel frattempo, un altro insider ha
affermato che la strada per la riabilitazione
che Jeremy Renner ha davanti a sé è molto
lunga e che potrebbero volerci fino a due anni prima che torni in
forma piena. “Si dice che il danno al torace di Jeremy fosse
così consistente che doveva essere ricostruito in un intervento
chirurgico”, ha detto la fonte.
Sebbene la Marvel fosse
apparentemente sulla via di mandare Occhio di Falco in pensione, o
almeno ridurre il suo ruolo nel MCU, il personaggio ha comunque
svolto un ruolo di mentore per Kate Bishop di Hailee
Steinfeld nella serie Disney+ e potrebbe comunque avere un
ruolo nel futuro del franchise. Una pausa di due anni eliminerebbe
Renner fino al 2025, il che mette in discussione la sua
disponibilità per le riprese dei prossimi film collettivi del
franchise, poiché Avengers: The Kang
Dynasty uscirà a maggio 2025.
Naturalmente, queste preoccupazioni
per il film vengono dopo la salute di Jeremy Renner. Data l’entità delle ferite
riportate, sembra che sia fortunato ad essere ancora vivo in questo
momento. Renner ha finora subito due interventi chirurgici e
“probabilmente la situazione della sua gamba ne richiederà
altri nelle prossime settimane”, ha detto una fonte. “I
medici tendono a distanziare le operazioni per dare tempo
all’inizio del naturale processo di guarigione del corpo, e questo
è il caso qui.” Si spera che tutti gli interventi chirurgici
rimanenti vadano bene e che l’attore si riprenda completamente.
È uno dei generi più disprezzati da
chi dice che di cinema se ne intende, ma e uno dei più amati dal
grande pubblico. Mentre alcuni sono film di qualità discutibile,
altri sono prodotti di autentici geni della comicità: stiamo
parlando del genere dei film demenziali. Che sia
intrattenimento facile e grottesco, o che sia un genere che
mantiene una certa originalità e un carattere primitivo,
i film comici demenziali ci strappano una
risata senza fare troppa fatica. E ci hanno anche regalato dei
veri e propri cult.
Ormai tra i generi americani per
eccellenza, il cinema demenziale è esploso con National
Lampoon’s Animal House, di John Landis. Un film che
ha anche il merito di aver dato vita ad un sottogenere
particolarmente apprezzato come i film demenziali sui college
americani. Che c’è di più demenziale di studenti svogliati e
allo sbaraglio? O delle confraternite? Cosa ci dice sugli USA?
Spesso questi film nascondo dietro la comicità spicciola una forza
anarchica e un tono di forte critica nei confronti della
cultura statunitense.
Nel genere, in seguito, ha trovato
spazio anche la comicità inglese, con personaggi come
Austin Powers o i Monty Python, fino all’ampliamento
con contaminazioni con la fantascienza, l’horror, l’action e
qualunque altro genere classico del cinema. Il cinema comico
demenziale rimane però di base un genere grottesco e sopra le
righe, fatto di situazioni estreme e personaggi bizzarri. Per chi
volesse approfondire questa tipologia di film, riscoprendo i suoi
migliori esemplari, ecco un elenco dei
dieci migliori film demenziali da vedere.
Film comici demenziali
Cominciamo dai
fondamentali: i classici della parodia e della comicità demenziale
inglese. Una bella triade di film demenziali:
10) Frankenstein Junior,
1974, Mel Brooks. Il
dottor Frankenstein, un affermato neurochirurgo, non ama essere
associato al celeberrimo parente. Un giorno, però, viene invitato a
recarsi in Transilvania, per motivi relativi al testamento del
nonno. Si riavvicinerà alle proprie radici, decidendo di trafugare
un cadavere e ritentare l’esperimento del suo predecessore.
9) Austin Powers in
Goldmember, 2002, Jay Roach. Il dottor Male si è
alleato con l’olandese Goldmember con l’obiettivo di
impadronirsi della Terra, con un piano che prevede viaggi nel tempo
e il rapimento di Nigel Powers, il padre di Austin. Per fermare i
due malvagi e strambi antagonisti, Austin viaggia nel tempo, e
viene aiutato nell’impresa dalla sua vecchia fiamma Foxxy
Cleopatra.
8) Monty Python e il Sacro
Graal, 1975, Terry Gilliam e
Terry Jones. Forse il più celebre dei fil dei Monty
Python. Una parodia del Medioevo e della storia di Re Artù,
incorniciata da un omicidio avvenuto nel presente. Artù conduce i
propri cavalieri alla ricerca del Sagro Graal, durante la quale
affrontano prove terribili: un tenace Cavaliere Nero, un gigante a
tre teste, un mago pazzo, e i Cavalieri che dicono Ni. La ricerca
leggendaria diventa una serie di gag e personaggi comici.
Film demenziali americani
I film demenziali sono uno dei
generi americani contemporanei per eccellenza, ed hanno portato sul
grande schermo attori memorabili e simboli della commedia
contemporanea: Jim Carrey, Ben Stiller, Owen Wilson e Will Ferrell. Per
continuare, ecco i film demenziali americani cult degli anni
Novanta e Duemila:
7) Ace Ventura –
L’acchiappanimali, 1994, Tom Shadyac. Ventura è un
investigatore privato di Miami è specializzato nel ritrovamento di
animali persi o rapiti. Quando la mascotte dei Miami Dolphins
Fiocco di Neve viene rapito prima del Super Bowl, Ventura viene
assunto per risolvere il caso.
6) Zoolander, 2001, Ben Stiller. Derek
Zoolander è un modello vanesio e alquanto imbranato, ma dal cuore
buono. Purtroppo, i suoi anni d’oro sembrano essere finiti. Dopo
essersi ritirato dalle passerelle, finisce per essere coinvolto in
un piano di due spietati colossi della moda per assassinare il
Primo Ministro della Malesia, un progressista che vuole introdurre
misure per eliminare il lavoro minorile.
5) Scemo e più scemo, 1995,
Peter Farrelly. Due coinquilini svitati: Lloyd è un autista
di limousine e Harry è un curatore di cani da esibizione. Quando
Lloyd accompagna in aeroporto una bellissima donna di nome Mary, i
due si ritrovano tra le mani una valigia piena di soldi che lei
sembra ver accidentalmente lasciato in aeroporto. Decidono di
raggiungere la donna ad Aspen per restituire il denaro, ma non
sanno che ha a che fare con un rapimento…
Film demenziali al college
Genere inaugurato dagli anni
Settanta da Animal House, questo è diventato uno
dei generi preferiti di coloro che sono cresciuti all’inizio degli
anni Duemila grazie al celeberrimo American Pie. Si
parlano di sessualità e anarchia, ribellione contro le istituzioni
e, in generale, in modo assurdo del complesso processo di crescità
dalla giovinezza all’età adulta. Vediamo dunque nel dettaglio i due
capisaldi di questo filone.
4) Animal House,
1978, John Landis. Due giovani matricole non
vedono l’ora di unirsi ad una confraternita del loro college.
Vengono accettati solo dalla sgangherata Delta Tau Chi, fatta di
studenti ripetenti con una condotta disastrosa e uno spirito
anarchico.
3) American Pie, 1999,
Paul Weitz. Jim, Kevin, Paul e Chris sono quattro
amici che stanno per diplomarsi al liceo e sono ossessionati dalla
loro verginità. Dopo un’altra festa passata in bianco, decidono di
stringere un patto di reciproco aiuto al fine di fare sesso prima
della fine dell’anno scolastico. L’ultima occasione è la festa
a casa di Stifler in riva al lago, dove tutti
si recano dopo il ballo di fine anno.
I migliori film demenziali
recenti
Fin qui sono stati elencati titoli
piuttosto indietro negli anni, ma che ancora oggi sono
indubbiamente gli esempi migliori per il genere demenziale.
Sull’insegnamento di quelle pellicole, però, anche negli ultimi
anni sono stati realizzati dei film di questa tipologia capaci di
rinnovare i canoni di riferimento per proporre nuove assurde
storie. Ecco di sequito due ottimi esempi di film
demenziali recenti.
2) Tropic Thunder,
2008, Ben Stiller. Un gruppo di attori viziati e
narcisisti passa dal recitare in un film di guerra al prendere
parte ad un conflitto reale nella giungla del Sud Est asiatico.
Stiller, uno dei maggiori esponenti di questo genere, ha nel 2008
realizzato questo film che prende in giro i film di guerra e anche
l’intera industria del cinema hollywoodiano. Tropic
Thunder è ancora oggi un puro concentrato di comicità
demenziale.
1) Borat, 2006, Larry
Charles. Il presentatore televisivo Kazako Borat arriva negli
Stati Uniti per raccontare uno dei paesi più grandi e affascinanti
del mondo, in compagnia della sua troupe. Ma il suo principale
interesse diventerà trovare e sposare Pamela Anderson.
Sacha Baron Cohen si è dimostrato essere un degno
erede di questa tipologia di film (oltre ad essere un ottimo attore
drammatico). Borat è ancora oggi un esempio insuperato di
film demenziale recente.
Film demenziali su Netflix
Oltre ai film qui elencati, di
seguito si propongono invece altri film demenziali
che si possono comodamente ritrovare sulla piattaforma
Netflix. Si tratta di titoli estremamente
spassosi, interpretati da alcuni dei grandi attori di questo genere
e con storie semplicemente al limite della follia.
Anno uno, 2009,
Harold Ramis. Due primitivi scansafatiche
intraprendono un viaggio attraverso il mondo antico dopo essere
stati cacciati dal loro villaggio. Jack Black e
Michael Cera recitano in questa folle avventura di
stampo primitivo, imbattendosi in ogni situazione assurda e
comicamente stupida possibile.
Sballati per le
feste, 2015, Jonathan Levine. Ethan,
Isaac e Chris sono amici fin dall’infanzia. Ora che sono adulti,
organizzano un’ultima rimpatriata e per renderla il più possibile
memorabile, si prefiggono di trovare il Nutcracka Ball, il Santo
Graal delle feste natalizie. Demenzialità e Natale, un connubio
perfetto per un film assolutamente irresistibile.
Scary Movie,
2000, Keenen Ivory Wayans. Alcuni studenti si
rendono complici di un omicidio e giurano di mantenere il segreto.
Dopo un anno, qualcuno inizia a minacciare una di loro, dando prova
di essere a conoscenza del crimine che i giovani hanno commesso,
finché una ragazza viene uccisa da un uomo mascherato ed armato di
coltello. Il panico inizia a serpeggiare così
all’interno del campus universitario. Il film è il primo di
una fortunata saga che fa la parodia dei più famosi film horror di
sempre.
Quando la line-up dei Thunderbolts è
stata rivelata per la prima volta attraverso alcuni concept art, il
team era composto da Contessa Valentina Allegra de Fontaine, Red
Guardian, Ghost, Yelena Belova, Bucky Barnes/The Winter Soldier,
John Walker/U.S. Agente e Taskmaster, ma alcuni rumors sembrano
indicare che il roster di attori che parteciperà al film non
rispecchierà quel concept.
Secondo le voci, infatti, Ghost di
Hannah John-Kamen è stato eliminato dal progetto e non
appare nella sceneggiatura finale. Ghost, alias Ava Starr, ha fatto
il suo debutto nel MCU come cattivo in Ant-Man
and the Wasp. Non è mai stata più menzionata, quindi era
legittimo pensare che fosse stata eliminata dal MCU, almeno fino a
quando non l’abbiamo vista nel concept di Thunderbolts.
Nonostante la buona prestazione di
John-Kamen, Starr non era esattamente un villain memorabile, ma era
chiaramente l’unico membro della squadra con superpoteri reali
(senza contare gli individui potenziati dal siero), quindi è
probabile che la sua presenza potesse alterare l’equilibrio della
squadra. Restiamo in attesa di comunicazioni ufficiali.