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West Side Story, la recensione del film di Steven Spielberg

West Side Story recensione

Comincia tra le macerie di vecchi palazzi in procinto di essere abbattuti, la nuova versione di West Side Story diretta da Steven Spielberg. Ripercorrendo la filmografia dell’autore la mente torna al realismo dei set di Salvate il soldato Ryan, opera a nostro avviso spartiacque nella carriera di Spielberg molto più di quanto lo era stato Schindler’s List cinque anni prima.

West Side Story, la trama

Una coincidenza? Difficile crederlo, perché anche in questo caso la trasposizione cinematografica del leggendario musical di Stephen Sondheim è, a modo suo modo, un film di guerra. Le battaglie sono stavolta combattute da “soldati” che si battono per la propria identità sociale e culturale, anche se probabilmente sanno già che vi saranno soltanto sconfitti: sul “territorio” che Jets e Sharks si contendono tra risse da strada e balli entusiasmanti sta per essere infatti edificato il complesso del Lincoln Center, il quale trasformerà l’Upper West Side nel quartiere agiato dei nuovi benestanti di New York.

Ed ecco allora che il musical, seppur ambientato nel passato, diventa specchio metaforico del nostro presente: Spielberg ci ricorda che a battersi per difendere la propria identità razziale, culturale o sociale sono le classi meno agiate, mentre chi detiene potere economico (e quindi politico) non ha alcun problema a radere tutto al suolo in nome del progresso. E ovviamente dei dollari…

West Side Story è un remake contemporaneo

Bastano dunque i primissimi minuti del lungometraggio per comprendere chiaramente quanto West Side Story sia lontano anni luce dall’essere un’operazione nostalgica, mentre si dimostra fin da subito un film contemporaneo se non addirittura necessario. Non resta allora che procedere nel tessere le lodi della messa in scena organizzata da Spielberg e dal suo cast tecnico: una volta stabilito che questo è un film di “fantasmi”, un film sull’eco dell’illusione di un’integrazione che non è diventata realtà – e in questo senso l’arco narrativo del personaggio di Anita è emblematico al punto da farsi politico nel senso più ampio del termine – Spielberg realizza la propria visione di conseguenza, attraverso una coerenza estetica degna dei suoi capolavori.

La fotografia del fido Janusz Kaminski abbraccia scenografie, costumi e personaggi avvolgendoli in un’aura cinematografica che fonde con pienezza la dimensione onirica della visione con il sostrato realistico delle ambientazioni. In questo modo West Side Story si sviluppa su un equilibrio estetico che da solo arriva a emozionare lo spettatore, immergerlo in uno spettacolo di densità emotiva a tratti sorprendente, soprattutto nella prima metà del lungometraggio.

West Side Story cast
Ansel Elgort as Tony and Rachel Zegler as Maria in 20th Century Studios’ WEST SIDE STORY.

A questo si aggiungono ovviamente i fenomenali momenti musicali creati da Stephen Sondheim, a cui Spielberg rende omaggio attraverso un uso perfetto di montaggio e sonoro: le note classiche che tutti conosciamo diventano così ancora una volta moderne, tangibili, a noi vicine anche più di quanto credessimo.

Gli ottimi protagonisti di West Side Story

Altro grande pregio del musical sono gli attori, tutti sconosciuti al pubblico fatta eccezione per Ansel Elgort. Spielberg non cade nel tranello in cui spesso sono inciampati molti prodotti di questo genere, soprattutto in tempi recenti, e tratta i giovani talenti prima di tutto come attori, non risparmiando primissimi piani che permettono loro di sviluppare la dimensione emotiva dei rispettivi personaggi. In questo modo quando partono i numeri musicali siamo già affezionati ai ruoli, capiamo la loro situazione interiore, e questo rende ancora più entusiasmanti performance coreografiche e canore di fattura artistica cristallina.

Merito primario di Sondheim ovviamente, ma la mano di Spielberg è tangibile e preziosa, ed eleva lo spettacolo a livelli che trascendono il genere stesso. Se Elgort e l’esordiente Rachel Zegler convincono in pieno nelle vesti dei due protagonisti la scena viene comunque spesso dominata dai comprimari Ariana DeBose, David Alvarez e Mike Faist, i quali si dimostrano esplosivi, carichi di un’energia che esplode straripante nei momenti più conosciuti del musical.

Con West Side Story Steven Spielberg ha aggiunto un altro tassello prezioso alla sua incredibile capacità di storyteller: il suo film possiede una vena malinconica soffusa ma tangibile, scandita da una messa in scena capace di renderla preziosa senza lasciare che sovraccarichi l’operazione stessa. Un po’ alla maniera del miglior Clint Eastwood, quello de Gli spietati, Mystic River o I ponti di Madison County. E ciò dimostra che, quando sei un cineasta incommensurabile come Steven Spielberg, anche l’età può diventare strumento per ottenere grandi risultati.

 
 

Will Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Will Smith film

Will Smith è uno di quegli attori che ha fatto la storia del cinema e che ha saputo usare il suo talento ed il suo umorismo per entrare nel cuore del pubblico e farlo affezionare a lui, riuscendoci pienamente. L’attore americano ha sempre lavorato sodo per costruire una carriera solida e per arrivare dove è ora, apprezzato e stimato anche da molti colleghi. Ma nella sua vita non esiste solo la recitazione, ma anche e soprattutto l’amore per la sua famiglia.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Will Smith.

Will Smith: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. Nel 1990 inizia la sua vera carriera nel mondo della recitazione con Willy, il principe di Bel-Air, durata fino al 1996. Subito dopo debutta al cinema con I dannati di Hollywood (1992) e prosegue con film come Bad Boys (1995), Indipendence Day (1996), Men in Black (1997), Nemico pubblico (1998), Wild Wild West (1999), La leggenda di Bagger Vance (2000) e Alì (2001). In seguito, lavora in Men in Black II (2002), Io, Robot (2004), Hitch – Lui sì che capisce le donne (2005), La ricerca delle felicità (2006), Io sono leggenda (2007), Hancock (2008) e Sette Anime (2008). Tra i suoi ultimi film, vi sono Men in Black 3 (2012), After Earth (2013), Focus – Niente è come sembra (2015), Zona d’ombra (2015), Suicide Squad (2016), Collateral Beauty (2016), Bright (2017), Aladdin (2019), Gemini Man (2019), Bad Boys for Life (2020) e Una famiglia vincente – King Richard (2021).

2. Will Smith è anche doppiatore, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Will Smith ha sperimentato diversi ambiti del cinema, vestendo diversi panni. Come doppiatore ha prestato la propria voce per i film d’animazione Shark Tale (2004) e Spie sotto copertura (2019), oltre che aver condotto il documentario One Strange Rock (2018), mentre come produttore ha lavorato a film come Showtime (2002), Io, Robot, La ricerca della felicità, La vita segreta delle api (2008), Sette anime, The Karate Kid – La leggenda continua (2010), Una spia non basta (2012) e Annie – La felicità è contagiosa (2014). In quanto sceneggiatore, invece ha messo mano allo script della serie All of Us e di un episodio di Willy, il principe di Bel-Air, mentre ha steso il soggetto per il film After Earth.

Will Smith in Aladdin

3. Will Smith ha messo tutto se stesso per interpretare il Genio. Per poter dare vita al Genio di Aladdin, Will Smith ha cercato di capire cosa avesse fatto Robin Williams ai tempi del film originale. Dopo averlo visto diverse volte, l’attore ha capito che il suo collega aveva messo semplicemente se stesso nel personaggio. Così facendo, anche Smith ha deciso di fare la stessa cosa, soprattutto per evitare un copia e incolla del precedente che non avrebbe assolutamente giovato né a lui né al personaggio.

Will Smith oggi

Will Smith in Suicide Squad

4. Ha apprezzato molto il ruolo di Deadshot. Insieme a Margot Robbie e Jared Leto, Will Smith è stato uno degli attori principali del film del 2016 Suicide Squad e ha ammesso di aver apprezzato molto Deadshot, per il semplice motivo di non aver mai interpretato un personaggio che se ne frega di tutto in maniera legittima e anche per il fatto di non dover essere la colonna morale del film. Proprio per via della natura controversa del personaggio, il quale uccide senza pensarci due volte, Smith ha rivelato di aver fatto anche un po’ di fatica per poter entrare in contatto con questo aspetto di Deadshot.

Will Smith: chi è sua moglie

5. Will Smith si è sposato due volte. Will Smith è sempre stato un uomo abbastanza mite nella sua vita privata, tanto da non aver mai frequentato molte donne. Infatti, l’attore di Filadelfia, si è sposato nel 1992, a 24 anni, con l’attrice Sheree Zampino, da cui ha avuto il primo figio, Williard “Trey” Smith III, nato nel novembre dello stesso anno. Dopo aver divorziato da lei nel 1995, Smith si è risposato due anni più tardi con la collega Jada Pinkett, conosciuta nel 1990 durante un suo provino per Willy, il principe di Bel-Air e rimasti amici fino al 1995. I due, infatti, avevano cominciato a frequentarsi mentre Smith era ancora sposato. Dalla loro unione, sono nati Jaden Smith (1998) e Willow Smith (2000).

Will Smith e i suoi figli

6. Ha lavorato diverse volte con suo figlio Jaden. Quando si parla di Will Smith spesso ci si riferisce anche alla splendida famiglia che si è creato e, soprattutto al suo rapporto con il figlio Jaden. I due sono molto legati, tanto che Smith ha deciso di portarlo con se sul set del film di Gabriele Muccino, La ricerca delle felicità (2006), interpretando rispettivamente padre e figlio. I due, poi, sono tornati a lavorare insieme nel film di M. Nigh Shyamalan, After Earth.

7. Ha recuperato il rapporto con suo figlio Trey. Trey Smith aveva solo tre anni quando i suoi genitori, Will Smith e Sheree Zampino si sono separati. Il padre, in seguito, aveva iniziato da tempo a frequentare la sua attuale moglie e tra Smith e il suo primo figlio non c’è sempre stato un rapporto idilliaco. Trey si è sentito tradito e abbandonato e, sia lui che suo padre, hanno lottato per anni per cercare di venirsi incontro e mettere delle fondamenta solide al loro rapporto. E ci sono riusciti. Infatti, i due lo scorso anno hanno deciso di dedicarsi una vacanza, servita per trascorrere del tempo insieme e per consolidare la loro unione.

Will Smith figli

Will Smith e il suo fisico

8. Si mantiene in splendida forma. Will Smith è sempre stato noto per la sua straordinaria forma fisica, che lo ha portato negli anni a ricoprire ruoli molto intensi. Di recente, tuttavia, l’attore ha raccontato di aver raggiunto il suo peggio ma di essere anche pronto a rimettersi in forma. È nata così la miniserie The Best Shape of My Life, pubblicata su YouTube e dove si ritrova l’attore intento a seguire un rigido allenamento fisico per riacquistare la forma e la muscolatura con cui è noto.

Will Smith è su Instagram

9. Will Smith ha un profilo Instagram seguitissimo. Se c’è un attore che ha un profilo Instagram che dire seguitissimo è dire poco, quell’attore è Will Smith. Infatti, Smith ha qualcosa come 57 milioni di follower, una cifra da capogiro. La bacheca del suo profilo pullula di immagini e video che lo vedono spesso protagonista dei suoi progetti e lavorativi ma anche, e soprattutto, in momenti in cui si trova insieme alla sua famiglia.

Will Smith: oggi

10. Sta vivendo una nuova fase della sua vita. Il 2020 e il 2021 sono stati due anni fondamentali per Smith. Non solo egli sembra aver superato la nota crisi matrimoniale con la moglie, ma ha anche pubblicato una propria autobiografia dal titolo Will. All’interno di questo libro, Smith ha ripercorso tutta la sua vita senza risparmiarsi nulla, facendo i conti tanto con gli aspetti più straordinari quanto con quelli più negativi. Smith ha inoltre un nuovo film in arrivo, Una famiglia vincente – King Richard, per il quale è stato candidato a diversi premi e che potrebbe portarlo ad ottenere una terza nomination all’Oscar.

Fonti: IMDb, Entertainment Weekly, Biography

 
 

Time Is Up di Elisa Amoruso su Prime Video dal 3 gennaio

Time is Up

In esclusiva dal 3 gennaio, Time Is Up, ultimo film di Elisa Amoruso, sarà disponibile su Prime Video.

Vivien (Bella Thorne) e Roy (Benjamin Mascolo) sono due ragazzi dalle personalità apparentemente opposte. Vivien è una studentessa talentuosa con la passione per la fisica e il desiderio di entrare in una prestigiosa università americana. Vive la sua vita come una formula matematica che la spinge a rimandare al futuro la propria felicità. Roy invece è un ragazzo problematico, tormentato da un trauma vissuto da bambino, che sembra rincorrerlo inesorabilmente e mandare continuamente in fumo tutti i suoi sogni. Ma anche le scienze esatte hanno le loro variabili e, come sempre accade, la vita riesce a intrecciare i suoi eventi in modi sorprendenti e inaspettati.

Time Is Up: il trailer del nuovo film di Elisa Amoruso

Time Is Up ha per protagonisti Bella Thorne e Benjamin Mascolo. Nel cast accanto a loro, anche Sebastiano Pigazzi, Bonnie Baddoo, Emma Lo Bianco, Giampiero Judica, Roberto Davide, Nikolay Moss, Linda Zampaglione. Il film è diretto da Elisa Amoruso e prodotto da Marco Belardi per Lotus Production (a Leone Film Group Company) e Rai Cinema in associazione con 3 Marys Entertainment e Voltage Pictures.

 
 

Cristan e Sally in concorso al David di Donatello 2022.

Cristan e Sally

Il cortometraggio “Cristian e Sally” è tra le opere in concorso alla prossima edizione dei David di Donatello. Prodotto dal Comune di Celano (AQ) in collaborazione con A.S.A.S. – Associazione Stella, affronta temi sociali di grande attualità come disabilità, inclusione sociale, dipendenze e violenza sulle donne, che fanno da sfondo a storie di amore e di amicizia.

I protagonisti del film, interamente ambientato nel territorio di Celano, sono i ragazzi diversamente abili del Centro “Peter Pan” ANFFAS, affiancati da attori professionisti come Corrado Oddi, che in carriera ha interpretato il ruolo del Giudice Giovanni Falcone nel docufilm RAI dedicato alla figura del Magistrato.

Al centro della trama c’è Sally (Simona Buono), un’affascinante ragazza che ha perso entrambi i genitori in giovane età ed è rimasta sola con il fratello disabile (Domenico Di Bernardo), che frequenta un centro dove svolge attività ludico-ricreative. Cristian è molto legato agli altri ragazzi disabili che frequentano il centro, tutti insieme formano una grande squadra. Da qualche tempo, Sally ha conosciuto un uomo di nome Mauro (Corrado Oddi). Dopo pochi giorni di fidanzamento, il ragazzo propone a Sally di iniziare una convivenza. Per la giovane donna sembra essere arrivata una manna dal cielo; è convinta che Mauro l’aiuterà ad accudire suo fratello Cristian. La ragazza non immagina neanche lontanamente che il suo fidanzato in realtà è un ludopatico violento. La situazione precipita. Mauro rapisce Cristian ricattando economicamente Sally. Gli amici Cristian non se ne staranno a guardare.

Lo scopo del cortometraggio è quello di sensibilizzare i giovani alla disabilità, per eliminare ogni forma di discriminazione e far capire loro che molte persone ogni giorno sono chiamate ad affrontare grandi sfide e che quella che viene definita “normalità ” non è mai così banale e scontata. Il film rivolge, però, anche un invito a chi ha, o teme di avere, comportamenti che inducono a dipendenze -da fumo, sostanze stupefacenti o gioco d’azzardo- o alle donne che subiscono violenza fisica o psicologica a chiedere aiuto e sostegno a professionisti dedicati. E vuole anche essere un monito alle istituzioni a non lasciare i soggetti più deboli e le loro famiglie in solitudine e in completa balia degli eventi. Oggi più che mai, in un momento storico segnato dalla pandemia, e dal conseguente senso di disagio psichico, in cui dipendenze e casi di violenza sono drammaticamente aumentati.

Scritto e diretto da Modestino Di Nenna, “Cristian e Sally” si avvale del montaggio di Filippo Bussi e del sound design di Francesco Cucinelli. Produttore esecutivo é Follower One s.r.l. Le musiche originali del film sono quelle del compositore Danilo Pierini mentre il Direttore della fotografia è Daniel Di Meo

 
 

Spider-Man: No Way Home invade la COIN di Milano. Le foto dell’istallazione

Spider-Man: No Way Home

Record di incassi al primo weekend in sala – con oltre 11 milioni se consideriamo anche il mercoledì di debutto – per l’attesissimo Spider-Man: No Way Home, in cui – per la prima volta nella storia cinematografica della saga – il nostro “amichevole eroe di quartiere” Spider-Man (Tom Holland) viene pubblicamente smascherato e non può più separare la vita privata dalle grandi responsabilità che derivano dall’essere un Supereroe.

In occasione dell’arrivo nei cinema dal 15 dicembre di Spider-Man No Way Home, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment, l’amato supereroe e il multiverso abitato dai mitici villain che si sono susseguiti nei venti anni della saga hanno invaso uno dei punti iconici dello shopping meneghino, il flagship store di Coin in Piazza 5 Giornate.

Fino alla fine del mese, il flagship store di Coin in Piazza 5 Giornate ospita infatti un’esclusiva installazione eye catching ispirata a film e all’epico scontro tra Spider-Man e Doctor Octopus, storico villain interpretato da Alfred Molina. Direttamente dal multiverso, un grande tentacolo tridimensionale dirompe dal soffitto dell’ingresso del punto vendita attorcigliandosi attorno alla colonna portante dell’ingresso alta 6mt. Un grande Spider-Man, aggrappato al soffitto, è però pronto ad affrontarlo.

Contemporaneamente, il maxi led wall posto sulla facciata del punto vendita di Piazza 5 Giornate e tutti gli schermi del circuito DOOH Coin in tutta Italia, riprendendo la scena iconica del trailer, lancia la breaking news in cui viene rivelata l’identità di Spider Man, alias Peter Parker, e annuncia l’apertura del nuovo multiverso dello shopping con uno sconto speciale da utilizzare sul nuovo e-commerce di Coin.

L’intero progetto è stato coordinato da Domenico Ravaioli Promotions Manager Sony Pictures ed Echo, agenzia milanese di comunicazione e marketing specializzata nel settore entertainment da oltre 25 anni e diretta da Marco Cino.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Federica Pellegrini UNDERWATER, documentario evento al cinema il 10, 11 e 12 gennaio

federica pellegrini underwater

È la nuotatrice italiana che ha conquistato il maggior numero di riconoscimenti, una carriera sportiva eccezionale, impreziosita dal fatto di essere la prima olimpionica azzurra del nuoto (oro a Pechino 2008 nei 200 stile libero). Una favola, quella di Federica Pellegrini, la “Divina”, cominciata con l’argento ai Giochi di Atene nel 2004 e illuminata da 53 medaglie internazionali, delle quali 6 ori ai Mondiali (otto volte su 8 sul podio mondiale nei 200 sl)) e 7 agli Europei.

Impressionante il numero di record (ad oggi imbattuto il primato mondiale dei 200 sl) di una carriera che si è conclusa la scorsa estata con l’olimpiade di Tokio 2020. Per due anni Federica Pellegrini ha inseguito questo suo ultimo grande traguardo sportivo. Il finale perfetto di una carriera irripetibile: raggiungere – prima donna nella storia del nuoto – la quinta finale olimpica consecutiva nella stessa specialità.

Sarà nelle sale italiane come uscita evento il 10, 11 e 12 gennaio Federica Pellegrini UNDERWATER, il film documentario prodotto da Fremantle e distribuito da Notorious Pictures che documenta fedelmente la faticosa marcia di avvicinamento a Tokyo 2020 e la tanto agognata finale nella ‘sua’ gara, i 200 metri stile libero.

Federica Pellegrini UNDERWATER – il poster

Un obiettivo che si rivelerà ancora più difficile del previsto. Tra allenamenti massacranti, crisi fisiche e psicologiche, l’irrompere della pandemia nel corso della preparazione, riscatti e rivincite, la Divina si mette in gioco davanti alle telecamere come non aveva mai fatto prima.

Ma Federica Pellegrini UNDERWATER racconta anche una storia che parte da lontano, la storia di una ragazzina tenace e introversa, fortemente determinata, col sostegno dei genitori, a perseguire i suoi sogni sportivi fino a diventare la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi e una delle più fenomenali nuotatrici a livello mondiale.

Un racconto intimo in cui la campionessa italiana più seguita e celebrata di sempre decide di mostrare anche le proprie fragilità, aprendo le porte di una dimensione segreta, sino ad ora tenuta gelosamente nascosta: il rapporto e l’amore con il coach Matteo Giunta; e poi, il legame indissolubile e profondo con i genitori, le gioie domestiche e i ricordi dolorosi, come la morte dell’allenatore che l’ha fatta entrare nella leggenda (Alberto Castagnetti) e la bulimia attraversata durante l’adolescenza.

Passato e presente s’intrecciano senza soluzione di continuità disegnando un ritratto dal vero che mostra il dietro le quinte di un’impresa e di una carriera fuori dal comune.

Il materiale di repertorio – le gare, le vittorie, ma anche i video inediti dei suoi esordi, girati in casa con una camerina VHS – e le riprese della vita pubblica e privata di Federica durante gli ultimi due anni compongono un film-documentario unico che non vuole essere puramente celebrativo, ma soprattutto personale ed emotivo.

Le musiche originali di Federica Pellegrini UNDERWATER sono state ideate e composte da Samuel, autore e compositore estremamente prolifico, artista con all’attivo numerose collaborazioni, frontman e co-fondatore dei Subsonica e fondatore dei Motel Connection, con cui ha realizzato due colonne sonore.

 
 

Quel Giorno tu Sarai, dal 27 gennaio al cinema

Quel Giorno tu Sarai

Dopo lo straordinario successo di Pieces of a Woman, premiato a Venezia e candidato all’Oscar, arriva in Italia il nuovo film diretto da Kornél Mundruczó, Quel Giorno tu Sarai, sempre scritto da Kata Wéber e prodotto da Martin Scorsese, Già applaudito fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes, il film aprirà in anteprima il 33. Trieste Film Festival e uscirà al cinema il 27 gennaio, Giorno della Memoria, distribuito da Teodora.

Protagonista del film è una famiglia che attraverso tre generazioni si confronta con l’eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino multietnica di oggi. Ispirandosi a eventi realmente accaduti, Mundruczó e Wéber realizzano una riflessione potente sulla memoria e l’identità, anche grazie a un cast formidabile e a una messinscena che lascia a bocca aperta per i suoi incredibili piani sequenza.

Ogni nuovo film di Mundruczó e Wéber“, ha dichiarato Scorsese, “arriva come un salutare shock per gli spettatori e per chi fa cinema: si tratta di due autori che non smettono mai di avventurarsi in territori inesplorati. Con Quel giorno tu sarai riescono a drammatizzare il movimento stesso del tempo, il modo in cui ricordiamo e il modo in cui dimentichiamo“.

 
 

MCU e DCEU: i film usciti nel 2021 dal peggiore al migliore

Black Widow recensione film

In un anno cinematografico iniziato con Black Widow e conclusosi con Spider-Man: No Way Home, le sorprese in ambito MCU e DCEU sono state numerosissime per i fan.

ComicBookMovie ha provato a classificarli tutti, dal peggiore al migliore anche se, va detto, in linea generale si è comunque trattato sempre di film discreti!

1Spider-Man: No Way Home

Spide-Man: No Way Home

Spider-Man: No Way Home è appena approdato nei cinema di tutto il mondo, ma questo non è solo il miglior film di supereroi del 2021… è anche il più grande adattamento dei fumetti Marvel Comics che sia mai stato realizzato sul grande schermo. Ora, siamo sicuri che non tutti sarete d’accordo ma, se siete fan di Spider-Man – in particolare per quanto riguarda i film precedenti – amerete ogni singolo secondo di questo grandioso progetto.

Sulla carta, questa avventura multi-versale avrebbe fatto fatica a funzionare, ma il regista Jon Watts è riuscito a combinare in maniera ottimale tutti i personaggi sullo schermo e grandi intuizioni, per offrire un’esperienza perfetta di blockbuster. Una lettera d’amore alla storia del nostro arrampica-muri e una spettacolare rivisitazione del Peter Parker del MCU, è difficile trovare difetti in Spider-Man: No Way Home. È un film di cui parleremo per molto tempo e, anche se molto probabilmente sarà ben difficile ambire ancora più in alto, il palcoscenico è pronto per accogliere altre avventure future di Peter Parker.

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Doctor Strange nel Multiverso della Follia: teaser trailer del film con Benedict Cumberbatch

Dopo il primo footage mostrato in sala al post della seconda scena post-credits di Spider-Man: No Way Home, ecco il teaser trailer ufficiale di Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia con Benedict Cumberbatch e Elizabeth Olsen. Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Pazzia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Ecco anche il primo poster del film:

 
 

Encanto: recensione del film d’animazione Disney

Encanto Disney

Un tempo la protagonista di Encanto, il 60esimo classico d’animazione Disney diretto da Byron Howard e Jared Bush, autori anche di Zootropolis, sarebbe stata Isabela, ragazza estremamente attraente, adorata da tutti e capace di far sbocciare fiori a suo piacimento. Oggi, invece (e per fortuna), protagonisti possono esserlo anche coloro che un tempo non erano minimamente considerati se non per ruoli marginali. Ecco dunque che a guidare il racconto del film vi è Mirabel, ragazza impacciata, con il viso tondo, il naso grande e le sopracciglia folte. Nel rendere lei il principale tra i tanti personaggi che animano il film si conferma la volontà della Disney di perseguire una maggiore inclusività e diversità in ciò che si mostra e racconta.

Film come La principessa e il ranocchio e il più recente Oceania avevano già apportato significativi cambiamenti nella raffigurazione dei personaggi femminili della Disney e con Encanto questo discorso si manifesta in modo ancor più esplicito. Protagonista è dunque Mirabel, appartenente alla famiglia Madrigal, la quale vive nascosta tra le montagne della Colombia in una casa magica, frutto di un miracolo verificatosi tempo addietro. Tale magia, inoltre, ha donato a tutti i membri della famiglia, tranne Mirabel, un potere unico. Quando proprio quest’ultima scopre che la magia che circonda il luogo è però in pericolo, capisce che lei, l’unica Madrigal ordinaria, può essere l’ultima speranza della sua straordinaria famiglia.

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Encanto: siamo tutti umani, siamo tutti speciali

Quella che Bush, Charise Castro-Smith e Lin Manuel Miranda, hanno scritto è una storia strutturalmente semplice e rientrante nei canoni della Disney, forse anche troppo. Il percorso che intraprende Mirabel per scoprire cosa minaccia la magia della sua famiglia prevede infatti una serie di tappe annunciate attraverso le quali scoprirà molto più di quel che pensa, tanto su di sé quanto sugli altri membri della famiglia. Sotto questo aspetto, Encanto non brilla dunque di originalità, a tal punto che la conclusione arriva quasi a sorpresa, con uno svelamento del mistero non particolarmente entusiasmante. Molto più interessante, invece, è parlare di ciò che il film desidera rappresentare e trasmettere.

Nell’introdurre il film, i due registi hanno raccontato il loro desiderio di avere come protagonista una famiglia numerosa, con i vari membri rappresentanti ognuno una sfumatura diversa di questa. Durante il percorso di Mirabel, dunque, più che svelare un mistero si ha modo di conoscere meglio ognuno di loro e i rapporti che li legano. Ci si presenta così davanti agli occhi una sorprendente varietà di personalità, dal confronto con le quali emerge un tema sempre più affascinante, ovvero il peso delle responsabilità. Ognuno dei personaggi è infatti schiavo del proprio talento, dietro al quale si nasconde però quella fragilità e complessità che ci rende umani.

Se Luisa è la forzuta della famiglia, sulle cui possenti spalle ricadono tutti i compiti più gravosi, Isabela è al contrario la principessa perfetta a cui tutti guardano come il futuro della famiglia. Questi aspetti di facciata vengono dunque scardinati attraverso sequenze musicali particolarmente coinvolgenti e commoventi, che ci ricordano ai tempi dei social quanto sia facile sfoggiare solo il meglio di sé. Molto più difficile e coraggioso è invece mostrarsi per ciò che si è davvero, con tutti i propri pregi e difetti. Soltanto facendo così ci si può aprire a chi ci circonda, evadere le aspettative e costruire rapporti più sani.

Encanto recensione

Encanto: la recensione del film

Encanto si presenta dunque come una grande metafora sulla famiglia, sulla necessità di essere ciò che si è e non altro da sé. Ognuno è speciale e indispensabile a suo modo e questo è certamente, a livello contenutistico, ciò che di più bello il film ci racconta. Naturalmente, se la struttura della narrazione presenta delle ingenuità altrettanto non si può dire del comparto tecnico. Encanto è un perfetto figlio di quel progresso dell’animazione sempre più stupefacente, che ha oggi raggiunto risultati estetici a dir poco sbalorditivi. La cura per i dettagli, ovviamente, è ciò che sorprende di più e gli occhi dei personaggi raramente sono stati così espressivi.

Ciò che davvero rende speciale il film, però, sono le sue canzoni e le sequenze realizzate per accompagnarle. Brani come Waiting for a Miracle, Surface Pressure e We Don’t Talk About Bruno, composti da Lin-Manuel Miranda, sono irresistibilmente coinvolgenti e le animazioni ricche di fantasia e colori a cui si associano li rendono da subito dei classici. Encanto è dunque una gioia per gli occhi e le emozioni più profonde in ognuno di noi e ciò permette forse di perdonare la semplicità narrativa, specialmente considerando i messaggi trasmessi, oggi più che mai necessari.

 
 

Perché The Batman con Robert Pattinson non fa parte del DCEU?

The Batman

Il regista e il produttore di The Batman hanno spiegato perché il film in uscita esiste al di fuori del DC Extended Universe. Mentre il franchise di supereroi ha visto Ben Affleck nei panni del Crociato Incappucciato, che riprenderà il ruolo in The Flash del prossimo anno, questo film di Matt Reeves introdurrà Robert Pattinson come una nuova versione del popolare personaggio. Dopo aver subito alcuni ritardi nella produzione legati alla pandemia, The Batman è attualmente programmato per uscire nelle sale il 3 marzo 2022.

All’inizio del suo sviluppo, The Batman doveva essere il primo film di un progetto da solista per il Batman di Affleck, con l’attore che doveva anche dirigere, scrivere e produrre il film. Una volta che Reeves è stato assunto, tuttavia, ha espresso il desiderio di esplorare un Bruce Wayne nei primi giorni della sua carriera di vigilante, e alla fine Affleck ha lasciato del tutto il film. Piuttosto che far interpretare a Robert Pattinson una versione più giovane del personaggio DCEU, tuttavia, i realizzatori hanno scelto di separare il film dalla loro continuità condivisa, in modo molto simile a come fa il Joker di Todd Phillips del 2019.

Ora, Matt Reeves e il produttore Dylan Clark hanno spiegato il motivo alla base della decisione di realizzare un film indipendente. Per il regista, era molto importante “essere in grado di creare un’iterazione con un aspetto personale” e dover “collegarsi a tutte queste altre cose” nel DCEU sarebbe stato un impedimento a quel processo. Clark nota che lo studio dietro il franchise, Warner Bros., era interessato a esplorare i loro personaggi da più angolazioni possibili, il che ha permesso al team di questo Batman di ignorare qualsiasi altra cosa fatta con lo stesso eroe.

“La Warner Bros. ha un multiverso in cui stanno esplorando diversi modi per usare il personaggio… Non siamo coinvolti in questo progetto. Matt è interessato a spingere questo personaggio nelle sue profondità emotive e scuoterlo nel profondo.”

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

The Amazing Spider-Man 3: i fan chiedono il completamento della trilogia con Andrew Garfield

the amazing spider-man 3

Come ormai sappiamo bene, il franchise di The Amazing Spider-Man non era destinato a finire dove è finito, ma l’accoglienza riservata a The Amazing Spider-Man 2, insieme all’hacking di Sony che ha svelato i loro piani per il franchise, ha bloccato la realizzazione del sequel pianificato.

Anche i successivi spin-off messi in pre-produzione sono stati accantonati dopo che Sony ha stretto un accordo con i Marvel Studios per portare il personaggio nel MCU. Questo ha portato inevitabilmente al recasting di Spider-Man e al licenziamento di Garfield dal ruolo, con grande delusione dei suoi fan ma anche dell’attore stesso che in passato non ha perso occasione per manifestare il suo rammarico per la fine prematura del suo contratto.

The Amazing Spider-Man 3: quello che non sai sul film mai realizzato

Ora che il pubblico può vedere di nuovo Andrew Garfield in azione nei pani di Spider-Man in No Way Home, c’è una rinnovata speranza per la realizzazione di The Amazing Spider-Man 3, che i fan non vogliono farsi sfuggire.

 
 

Lucasfilm: il biglietto di auguri natalizio è un viaggio dentro i suoi franchise

lucasfilm

Ming-Na Wen, che vedremo nella serie Disney+ The Book of Boba Fett, rivela il biglietto di auguri Lucasfilm di quest’anno, che, tra gli altri, vede protagonisti personaggi nuovi e classici di Star Wars.

Il leggendario franchise è servito come lancio ufficiale per lo studio cinematografico indipendente di George Lucas a metà degli anni ’70, e lì Lucas ha iniziato a sviluppare la sua carriera con American Graffiti. Dopo aver impostato la storia per il secondo capitolo del franchise di Star Wars, Lucasfilm ha lavorato con Steven Spielberg per scrivere e produrre il primo film di Indiana Jones, I predatori dell’arca perduta, prima di tornare a concludere la prima trilogia con Il ritorno dello Jedi.

In onore del periodo natalizio, Ming-Na Wen ha rivelato via Twitter la cartolina di Natale di Lucasfilm di quest’anno. Creato dall’artista Amy Beth Christenson, il biglietto di auguri presenta personaggi di Star Wars nuovi e originali tra cui la Fennec Shand di Wen, Obi-Wan Kenobi di Ewan McGregor e altre proprietà dello studio tra cui Indiana Jones e Willow.

Lo studio si è diramato anche in altre aree, tra cui le avventure fantasy classiche di culto Labyrinth e Willow (che compare nella cartolina), l’amata avventura animata per famiglie The Land Before Time e il ramo di videogiochi Lucasfilm Games, precedentemente noto come LucasArts.

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Steven Spielberg si è emozionato per la reunion del cast originale di Jurassic Park

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Jeff Goldblum in Jurassic Park

Il prossimo Jurassic World Il Dominio vedrà tornare sul grande schermo il trio protagonista di Jurassic Park di Steven Spielberg: Sam Neill, Laura Dern e Jeff Goldblum, il quale era già apparso in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

Parlando del film con Empire, il regista Colin Trevorrow ha raccontato che quando ha inviato a Steven Spielberg, la foto dal set con il cast riunito, il regista si è molto commosso.

“Nel momento in cui tutti si sono presentati per la prima volta insieme, erano tutti stipati in una Jeep. E gli ho fatto una foto e l’ho inviata a Steven [Spielberg]. Si è emozionato molto. Non credo che nemmeno lui fosse preparato a quanto sarebbe stato commovente vedere tutti quei personaggi che ama, e le persone che ama, avere un aspetto incredibile e vivere un’avventura insieme”.

Jurassic World Il Dominio vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

 
 

The Batman: Zoe Kravitz ha studiato gatti e leoni per il suo ruolo

the batman

Empire ha dedicato un lungo speciale a The Batman di Matt Reeves e tra le cose interessanti che sono emerse dall’intervista c’è anche che Zoe Kravitz, interprete di Selina Kyle/Catwoman, ha studiato i movimenti di felini grandi e piccoli per prepararsi al ruolo.

Parlando con Empire, Zoe Kravitz ha rivelato che lei e la sua squadra di stunt hanno effettivamente guardato dei footage di gatti e leoni e di come combattono per trarre ispirazione per le movenze del personaggio.

“Abbiamo guardato gatti e leoni – ha dichiarato Kravitz – e il modo in cui combattono e abbiamo parlato delle possibilità che ha una persona della mia stazza di confrontarsi con uno come Batman che è molto più forte. Quali sono le mie doti? Essere veloce e sfuggente. Quindi abbiamo fatto del lavoro a terra molto interessante, fondendo elementi di arti marziali, capoeira e movimenti felini simili a passi di danza.” 

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

 
 

Spider-Man: No Way Home, pubblicati dei concept art spoiler dal film

spider-man: no way home

Come ormai sempre più spesso accade, i canali ufficiali Marvel ufficializzano la presenza di personaggi nei loro film che fino all’uscita in sala era tenuta nascosta, facendo a tutti gli effetti uno spoiler ai loro fan che non sono ancora riusciti a vedere i film. Spider-Man: No Way Home non fa eccezione.

Scoperte dall’utente Twitter Cinematic Spoti due artwork promozionali del film si trovano sul sito della Marvel, nella sezione personaggi, in questo caso, sotto il nome Spider-Man. Ogni Spider-Man ha un suo titolo unico, quello di Tobey Maguire è “L’amichevole Spider-Man di quartiere” e quello di Andrew Garfield è “Amazing Spider-Man”.

Gli artwork ritraggono ogni Spider-Man in posa che scivola con le sue ragnatele, con Maguire-Spider-Man che indossa l’iconica tuta dei film di Sam Raimi e Garfield che invece indossa quella vista in The Amazing Spider-Man 2.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Spider-Man: No Way Home, 10 sensazionali Easter Eggs che potrebbero esservi sfuggiti

spider-man: no way home

Spider-Man: No Way Home ha ottenuto risultati spettacolari al box office mondiale, il tutto mentre guadagnava recensioni entusiastiche e si assicurava il beneplacito dei fan dei fumetti. Possiamo dire a tutti gli effetti che si è trattato di un progetto pazzesco, che ha combinato tre franchise indipendenti, per offrirci quella che molti ritengono essere la più grande avventura Marvel mai realizzata.

Una storia di questa portata deve inevitabilmente includere numerosi Easter Eggs, richiami e camei e, dopo un doveroso rewatch, abbiamo setacciato il film per ripercorre assieme i migliori!

1Imperatore Palpatine

Lo spara-ragnatele può aver fatto riferimento a L’Impero colpisce ancora come un “film molto vecchio” in Captain America: Civil War, ma in Spider-Man: Homecoming troviamo un Peter Parker in versione fan accanito del franchise della LucasFilm. Uno scioccato Ned Leeds, nel primo capitolo, aveva fatto cadere il loro set LEGO della Morte Nera dopo aver scoperto che il suo migliore amico è Spider-Man.

Dopo che il mondo ha dimenticato chi è Peter, l’adolescente si trasferisce in un appartamento a New York City (che è sorprendentemente simile a quello che lo Spidey di Tobey Maguire chiamava casa) e entra in azione in un accurato costume rosso e blu. Prima di saltare fuori dalla finestra, mette una Minifigure LEGO dell’Imperatore Palpatine sulla sua scrivania come ricordo dell’amicizia che un tempo condivideva con Ned.

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The Bourne Identity: trama, cast e sequel del film con Matt Damon

The Bourne Identity film

Con l’arrivo al cinema nel 2002 di The Bourne Identity un nuovo agente segreto si impose nei cuori degli spettatori. Si tratta di Jason Bourne, ex membro della CIA che si risveglia improvvisamente senza ricordare nulla del proprio passato. Tutto ciò che sa è che qualcuno gli sta dando la caccia, e prima di scoprire cosa gli è accaduto dovrà prima riuscire a salvarsi la pelle. Diretto da Doug Liman e scritto da Tony Gilroy, il film è stato il primo di una fortunata saga cinematografica, la cui storia si basa sui romanzi di spionaggio scritti da Robert Ludlum tra il 1980 e il 1990.

The Bourne Identity è basato sul primo di questi, intitolato Un nome senza volto. Questo era già precedentemente stato adattato in una serie del 1988 intitolata Identità bruciata. Nella seconda metà degli anni Novanta, Liman, dichiaratosi grande fan dei romanzi, iniziò a sviluppare la possibilità di portare al cinema la storia dell’agente senza memoria. Dopo una serie di contrattazioni con la Warner Bros. prima, e con la Universal Pictures poi, riuscì infine ad acquisirne i diritti per dar vita al film da lui diretto. Con le riprese svoltesi tra Parigi, Praga, Roma, Mykonos e Zurigo, crebbe poi l’interesse del pubblico nei confronti del film.

Al momento dell’arrivo in sala, il film si affermò da subito come un grande successo. A fronte di un budget di circa 60 milioni di dollari, il film riuscì infatti a guadagnarne ben 214 in tutto il mondo. Tale risultato spinse lo studios di produzione a mettere in cantiere ulteriori sequel, sempre basati sui successivi romanzi di Ludlum. Molto del successo di The Bourne Identity è dato anche dal cast di attori che lo compone. Diverse sono le curiosità legate proprio al coinvolgimento di questi, e proseguendo nella lettura sarà possibile scoprire le principali e le più affascinanti. Si vedrà infine anche dove è possibile ritrovare in streaming il film.

The Bourne Identity: la trama del film

La vicenda del film si apre al largo del mar Mediterraneo, dove un peschereccio italiano recupera un giovane uomo in mare. Questi è privo di sensi e appare gravemente ferito alla schiena. Quando l’uomo si risveglia, afferma di non ricordare nulla della propria identità né del proprio passato. L’unico elemento che può aiutarlo a scoprire qualcosa di più, è un microchip contenente un conto bancario. Ripresosi dalle ferite, l’uomo si dirige allora alla volta di Zurigo, scoprendo piano piano cose inaspettate di sé, come una grandissima capacità nelle arti marziali. Arrivato nella città Svizzera, questi riesce ad individuare una cassetta di sicurezza legata al conto presente sul microchip.

All’interno di questa ritrova una serie di passaporti riportanti nomi diversi ma sempre con la sua foto. Una patente francese, invece, gli indica il suo vero nome: Jason Bourne. Mentre fa queste prime scoperte, l’uomo si ritrova inseguito dalle forze dell’ordine. Costretto a scappare, trova aiuto in Marie, che si offre di farlo arrivare a Parigi in cambio di denaro. Bourne, ammesso che questo sia il suo vero nome, è infatti convinto che nella città francese troverà ulteriori risposte al suo mistero. Il viaggio per arrivarvi sarà tuttavia ricco di ostacoli, rappresentati in particolare da una serie di sicari appartenenti alla misteriosa organizzazione Treadstone.

The Bourne Identity cast

The Bourne Identity: il cast del film

Un ruolo come quello di Jason Bourne è sempre molto ambito, ecco perché il regista si è trovato a svolgere numerosi provini, tenendo in considerazione anche nomi come Brad Pitt, Russell Crowe e Sylvester Stallone. La scelta ricadde però su Matt Damon. Affermatosi grazie ai film Will Hunting – Genio ribelle e Salvate il soldato Ryan, questi non aveva mai interpretato un ruolo d’azione, ma convinse da subito Liman e i produttori circa le sue capacità a riguardo. Per poter meglio interpretare il personaggio, Damon decise di addestrarsi nell’uso delle armi, nel pugilato e nelle arti marziali. Un duro allenamento fisico gli ha infine permesso di eseguire in prima persona una notevole quantità di scene d’azione, come i combattimenti a mani nude, senza il bisogno di ricorrere a controfigure.

Accanto a lui si ritrovano altri noti attori di provenienza internazionale. La tedesca Franka Potente ricopre infatti il ruolo di Marie, alleata di Bourne. L’attrice era divenuta popolare nel 1998 grazie al film Lola corre, di cui è protagonista, ed è proprio grazie a tale titolo che Liman la scelse per il suo film. Il premio Oscar Chris Cooper, invece, interpreta lo spietato sicario Alexander Conklin, mentre Clive Owen è l’assassino noto come Il Professore. Nel film è inoltre presente Brian Cox, attualmente impegnato nella serie HBO Succession, che interpreta qui Ward Abbott, capo dell’organizzazione Treadstone. L’attrice Julia Stiles compare invece con il ruolo di Nicky Parsons, che verrà poi ulteriormente sviluppato nei successivi film. Vi è infine il cameo, ad inizio film, del noto attore italiano Orso Maria Guerrini, nei panni del pescatore Giancarlo che recupera Bourne dal mare.

The Bourne Identity: i sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo di critica e di pubblico del film, la Universal decise di procedere nel suo piano di dar vita ad una vera e propria saga cinematografica dedicata al personaggio. È così che nel 2004 arriva il primo sequel, The Bourne Supremacy, basato sul romanzo Doppio inganno. Del 2007 è invece il capitolo conclusivo The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo, il quale arriverà anche a vincere tre premi Oscar per il sonoro e il montaggio. Nel 2012, invece, è stato portato al cinema il film The Bourne Legacy, spin-off incentrato sul personaggio di Aaron Cross interpretato da Jeremy Renner. Il non particolare successo di questo, però, spinse i produttori ad un ritorno al personaggio di Bourne. Questi è infatti nuovamente protagonista con Jason Bourne, uscito in sala nel 2016 e diretto sequel del terzo film della saga.

Prima di vedere tali sequel, gli appassionati del primo film possono fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Bourne Identity è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Now TV, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film verrà inoltre trasmesso in televisione martedì 21 dicembre alle ore 21:25 sul canale Rete 4.

Fonte: IMDb

 
 

Assassinio sul Nilo, il trailer con Gal Gadot

Disney+ ha diffuso il trailer di Assassinio sul Nilo, che arriverà nelle sale USA l’11 febbraio, in cui vediamo Gal Gadot al fianco di Armie Hammer.

Il cast di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh

Ricordiamo che il cast di Assassinio sul Nilo annovera Gal Gadot, Armie Hammer e Letitia Wright, oltre ad Annette Benning, Russell Brand, Rose Leslie, Sophie Okonedo, Ali Fazal, Tom Bateman, Emma Mackey, Dawn French Jennifer Saunders.

 
 

Kingpin: dove potrebbe comparire nel suo futuro nel MCU?

film marvel Vincent D'Onofrio

Dopo l’episodio 5 di Hawkeye, il Kingpin di Vincent D’Onofrio è ufficialmente nel MCU e ci sono alcuni progetti Marvel in cui potrebbe apparire. Dalla fine di Daredevil di Netflix, coloro che hanno visto la serie hanno chiesto la canonizzazione di diversi attori chiave nel MCU, tra cui Daredevil di Charlie Cox e Wilson Fisk di Vincent D’Onofrio. Ora, dopo mesi di intense speculazioni e fughe di notizie non confermate, Hawkeye ha gettato Fisk nella mischia come il signore del crimine che potenzialmente tira le fila dietro le quinte di New York.

Kingpin è uno dei nemici più astuti di tutti i fumetti Marvel e il suo volto pubblico da legittimo uomo d’affari rende ancora più difficile distinguere le sue intenzioni legittime da quelle criminali. Tenendo a mente la possibilità di piani non ancora annunciati, è probabile che la Marvel abbia intenzione di usarlo in altri progetti. Ecco i prossimi progetti MCU che potrebbero avere un ruolo a sorpresa per Wilson Fisk.

1Secret Invasion

Una proprietà che non sembra apertamente collegata alle attività criminali di Kingpin è la miniserie Secret Invasion, ma a seconda di come l’MCU decide di affrontare il materiale potrebbe essere molto adatta ai suoi piani. Nei fumetti, la trama di Secret Invasion parte quando un esercito di Skrull mutaforma invade la Terra e assume le identità di molti degli eroi del pianeta.

L’adattamento televisivo di Secret Invasion sta mettendo insieme un enorme cast di star e, a seconda di quanto gli eventi della serie scuoteranno l’MCU, è una scommessa sicura presumere che Wilson Fisk potrebbe trovare un modo per manipolare la situazione nei suoi stessi fini.

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No Time to Die: intervista a Billy Magnussen e David Dencik

Ecco l’intervista a Billy Magnussen e David Dencik, che in No Time To Die interpretano Logan Ash e il Dr. Valdo Obruchev. Il film con Daniel Craig è disponibile in Home Video dal 15 dicembre.

No Time To Die dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD

Daniel Craig porta in scena “il miglior Bond che abbiamo mai avuto” (IGN) ed un “finale epico e sorprendente” (Empire) in No Time To Die, lo straordinario 25° capitolo della saga di James Bond, disponibile dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.

Con oltre 700 milioni di dollari al botteghino mondiale, i fan possono ora godersi a casa No Time To Die, giusto in tempo per le Feste con oltre un’ora di contenuti speciali esclusivi alla scoperta dell’azione, dello spettacolo e degli stunt. Con focus speciali tra cui Essere James Bond, una retrospettiva di 45 minuti in 4K UHD, e quattro esclusive ed emozionanti featurette, potremo finalmente immergerci dietro le quinte del film ed esplorare a fondo il retaggio “emozionante e commovente” (Deadline) dello 007 di Daniel Craig.

No Time To Die vede il ritorno di Daniel Craig nei panni del James Bond di Ian Fleming, al fianco del vincitore del Premio Oscar Rami Malek. Dopo aver lasciato i servizi segreti, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica. Tuttavia, la pace conquistata si rivela di breve durata quando il suo vecchio amico Felix Leiter gli chiede aiuto. La missione di salvare uno scienziato rapito si rivela molto più difficile del previsto, portando Bond sul sentiero di un misterioso antagonista armato di una nuova pericolosa tecnologia.

No Time To Die ha nel suo cast Daniel Craig (Spectre, Skyfall), Rami Malek (Bohemian Rhapsody, Mr. Robot), Léa Seydoux (The French Dispatch, Spectre, Blue is the Warmest Color), Lashana Lynch (Captain Marvel), Ben Whishaw (Spectre, Cloud Atlas), Naomie Harris (Spectre, Venom), con Jeffrey Wright (Spectre, Broken Flowers), Christoph Waltz (Spectre, Bastardi senza Gloria), e Ralph Fiennes (Spectre, Grand Budapest Hotel).

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY E DVD:

  • ANATOMIA DI UNA SCENA: MATERA – Nel completo stile Bond, c’è un’incredibile sequenza pre-credit all’interno di No Time To Die. Un inseguimento a perdifiato girato a Matera che comincia a piedi, prosegue in moto ed infine in auto. Non un’auto qualunque, peraltro – l’iconica Aston Martin DB5! Attraverso interviste con Daniel Craig ed il regista Cary Joji Fukunaga, oltre ad altre interviste sul set con membri chiave della troupe, scopriamo come è stata realizzata questa incredibile sequenza.
  • SIAMO REALISTI: L’AZIONE IN NO TIME TO DIE – In un mondo pieno di film d’azione pieni di CGI, il franchise di Bond spicca orgogliosamente tra la folla per girare sempre i propri stunt dal vivo, senza l’utilizzo di effetti speciali. In questa featurette, vediamo come No Time To Die continua questa tradizione con alcune splendide sequenze d’azione.
  • UN VIAGGIO GLOBALE – Location esotiche sono ormai sinonimo dei film di Bond e No Time To Die non fa eccezione. Oltre a tornare nella patria spirituale di Bond, la Giamaica, per l’ultimo film di Daniel Craig percorriamo anche un viaggio attraverso l’Italia, la Norvegia e la Scozia. Ascolteremo le opinioni di Daniel Craig, Cary Fukunaga, altri membri del cast e della troupe, su come è stato girare in queste location spettacolari.
  • COSTRUIRE IL MONDO DI BOND – Lo scenografo Mark Tildesley e la costumista Suttirat Anne Larlarb, insieme al cast e alcuni membri della troupe, discutono l’ispirazione, le sfide e i vari tentativi di ideazione e creazione di set e costumi tanto importanti per l’iconico franchise di Bond.
  • ESSERE JAMES BOND* – In questa speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig riflette molto intimamente sulla sua avventura durata 15 anni nei panni di James Bond. Con un archivio fotografico inedito proveniente da Casino Royale, fino al 25° film No Time To Die, Craif condivide i suoi ricordi personali in una chiacchierata con i produttori di 007, Michael G Wilson e Barbara Broccoli, fino ad arrivare alla sua ultima performance nei panni di James Bond.
 
 

No Time To Die: l’experience con gli stunt coordinator

In occasione dell’uscita in Home Video di No Time To Die, ecco il video dall’experience di James Bond a bordo delle Aston Martin del film! No Time To Die è disponibile in Home Video dal 15 dicembre.

No Time To Die dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD

Daniel Craig porta in scena “il miglior Bond che abbiamo mai avuto” (IGN) ed un “finale epico e sorprendente” (Empire) in No Time To Die, lo straordinario 25° capitolo della saga di James Bond, disponibile dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.

Con oltre 700 milioni di dollari al botteghino mondiale, i fan possono ora godersi a casa No Time To Die, giusto in tempo per le Feste con oltre un’ora di contenuti speciali esclusivi alla scoperta dell’azione, dello spettacolo e degli stunt. Con focus speciali tra cui Essere James Bond, una retrospettiva di 45 minuti in 4K UHD, e quattro esclusive ed emozionanti featurette, potremo finalmente immergerci dietro le quinte del film ed esplorare a fondo il retaggio “emozionante e commovente” (Deadline) dello 007 di Daniel Craig.

No Time To Die vede il ritorno di Daniel Craig nei panni del James Bond di Ian Fleming, al fianco del vincitore del Premio Oscar Rami Malek. Dopo aver lasciato i servizi segreti, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica. Tuttavia, la pace conquistata si rivela di breve durata quando il suo vecchio amico Felix Leiter gli chiede aiuto. La missione di salvare uno scienziato rapito si rivela molto più difficile del previsto, portando Bond sul sentiero di un misterioso antagonista armato di una nuova pericolosa tecnologia.

No Time To Die ha nel suo cast Daniel Craig (Spectre, Skyfall), Rami Malek (Bohemian Rhapsody, Mr. Robot), Léa Seydoux (The French Dispatch, Spectre, Blue is the Warmest Color), Lashana Lynch (Captain Marvel), Ben Whishaw (Spectre, Cloud Atlas), Naomie Harris (Spectre, Venom), con Jeffrey Wright (Spectre, Broken Flowers), Christoph Waltz (Spectre, Bastardi senza Gloria), e Ralph Fiennes (Spectre, Grand Budapest Hotel).

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY E DVD:

  • ANATOMIA DI UNA SCENA: MATERA – Nel completo stile Bond, c’è un’incredibile sequenza pre-credit all’interno di No Time To Die. Un inseguimento a perdifiato girato a Matera che comincia a piedi, prosegue in moto ed infine in auto. Non un’auto qualunque, peraltro – l’iconica Aston Martin DB5! Attraverso interviste con Daniel Craig ed il regista Cary Joji Fukunaga, oltre ad altre interviste sul set con membri chiave della troupe, scopriamo come è stata realizzata questa incredibile sequenza.
  • SIAMO REALISTI: L’AZIONE IN NO TIME TO DIE – In un mondo pieno di film d’azione pieni di CGI, il franchise di Bond spicca orgogliosamente tra la folla per girare sempre i propri stunt dal vivo, senza l’utilizzo di effetti speciali. In questa featurette, vediamo come No Time To Die continua questa tradizione con alcune splendide sequenze d’azione.
  • UN VIAGGIO GLOBALE – Location esotiche sono ormai sinonimo dei film di Bond e No Time To Die non fa eccezione. Oltre a tornare nella patria spirituale di Bond, la Giamaica, per l’ultimo film di Daniel Craig percorriamo anche un viaggio attraverso l’Italia, la Norvegia e la Scozia. Ascolteremo le opinioni di Daniel Craig, Cary Fukunaga, altri membri del cast e della troupe, su come è stato girare in queste location spettacolari.
  • COSTRUIRE IL MONDO DI BOND – Lo scenografo Mark Tildesley e la costumista Suttirat Anne Larlarb, insieme al cast e alcuni membri della troupe, discutono l’ispirazione, le sfide e i vari tentativi di ideazione e creazione di set e costumi tanto importanti per l’iconico franchise di Bond.
  • ESSERE JAMES BOND* – In questa speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig riflette molto intimamente sulla sua avventura durata 15 anni nei panni di James Bond. Con un archivio fotografico inedito proveniente da Casino Royale, fino al 25° film No Time To Die, Craif condivide i suoi ricordi personali in una chiacchierata con i produttori di 007, Michael G Wilson e Barbara Broccoli, fino ad arrivare alla sua ultima performance nei panni di James Bond.
 
 

Keanu Reeves ha confermato un incontro con Kevin Feige dei Marvel Studios

keanu reeves

Nel corso della promozione di Matrix Resurrections, Keanu Reeves ha finalmente confermato di aver avuto un incontro con Kevin Feige, il capo di Marvel Studios. La notizia infervora i fan, che vorrebbero vedere Reeves unirsi al MCU.

Durante un’intervista con comicbook.com, Reeves ha confermato di aver incontrato Feige nel 2019 per discutere di un ruolo nel franchise, conversazione che è rimasta però aperta. “Ci siamo incontrati, Kevin è un amicone. Ma no, non abbiamo ancora deciso niente, sarà qualcosa che dobbiamo trovare.”

I Marvel Studios hanno contattato Keanu Reeves per “diversi ruoli”

Reeves condivideva l’intervista con Carrie-Anne Moss che ha partecipato a Jessica Jones, per Netflix, serie in cui interpretava Jeri Hogarth. Non escludiamo che possa tornare a far parte del MCU anche lei.

Matrix Resurrections è interpretato da Keanu Reeves e Carrie Anne Moss, ma anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

 
 

Hocus Pocus 2: le sorelle Sanderson in un video dal backstage

Hocus Pocus 2

Continuano le riprese di Hocus Pocus 2, che vedremo su Disney+ il prossimo anno, e intanto l’account Instagram del film ha condiviso un breve video dal set in cui Bette Middler (Winifred), Kathy Najimy (Mary) e Sarah Jessica Parker (Sarah), ovvero le Sorelle Sanderson, ballano. Eccolo di seguito:

Disney ha finalmente dato il via libera a Hocus Pocus 2 nel 2021, con Anne Fletcher al timone. Per la gioia del pubblico, tutte e tre le originali sorelle Sanderson stanno tornando a seminare il caos. Doug Jones (Billy Butcherson) è l’unico altro attore del primo film che tornerà, poiché il resto del cast è nuovo di zecca. La sinossi sembra attenersi alla formula magica di tre liceali che devono salvare Salem dalle sorelle Sanderson la notte di Halloween.

 
 

Spider-Man: No Way Home, il concept di Norman Osborn / Goblin

Spider-Man: No Way Home

Il primo trailer di Spider-Man: No Way Home ci aveva anticipato che Norman Osborn / Goblin, interpretato da Willem Dafoe, sarebbe tornato nel film a portare scompiglio nella vita di Spider-Man/Peter Parker/Tom Holland.

Chi ricorda il personaggio nel film di Sam Raimi, sa che aveva un’armatura verde come costume, con tanto di elmo a forma di testa di goblin. In questo film, invece, vediamo come Norman assuma finalmente un costume che si avvicina molto di più a quello dei fumetti.

Potete vedere il concept del personaggio qui.

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

 
 

Aquaman and the Lost Kingdom: Black Manta avrà più personalità

Aquaman and the Lost Kingdom

Aquaman and the Lost Kingdom è uno dei blockbuster più attesi del prossimo anno e oltre a vedere il ritorno di Jason Momoa nei panni di Arthur Curry/Aquaman, ci proporrà di nuovo Yahya Abdul-Mateen II in quelli di Black Manta. Questa volta però attore e personaggio sono alla ricerca di riscatto, dato che nel primo film non hanno ricevuto molto approfondimento.

In un’intervista con Comicbook.com, Yahya Abdul-Mateen II ha rivelato che Aquaman 2 mostrerà di più e meglio la personalità di Black Manta. Ha detto che verranno mostrate più capacità di leadership di Black Manta, poiché sono state solo anticipate all’inizio del primo film. L’attore ha lasciato intendere che Black Manta avrà un ruolo molto più importante nel sequel, il che probabilmente implica che sarà l’antagonista principale del film.

“Penso che nel prossimo Aquaman, volevo davvero dare più personalità al personaggio per permetterci di conoscerlo in alcuni momenti più privati. Volevo vedere [Black Manta] lottare con alcune cose, quindi vedere un po’ più della sua personalità e del suo carattere. Inoltre, per vedere cosa significa per lui essere responsabile di qualcosa. Quindi possiamo vedere un po’ di più del suo stile di leadership, un po’ più della sua personalità in questo. Possiamo senza dubbio dire che il suo è un ritorno in grande stile.”

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

 
 

Il Signore degli Anelli: gli interpreti degli hobbit hanno una chat di gruppo

il signore degli anelli

In un’intervista con Esquire, Elijah Wood, che ne Il Signore degli Anelli interpreta il protagonista, Frodo Baggins, ha fatto luce sul fatto che gli attori che interpretano i quattro hobbit principali (oltre a lui, Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan) della storia sono ancora in contatto tra loro, e come si tengono aggiornati.

L’attore ha rivelato che il quartetto rimane in contatto tramite una chat di gruppo e che sono ancora amici. Nonostante fossero ancora tutti in buoni rapporti, Wood ha anche affermato che i quattro non sono stati in grado di incontrarsi fisicamente per circa “16 anni”.

“[Sean Astin, Billy Boyd e Dominic Monaghan] sono usciti a cena e mi hanno mandato una foto in cui c’era un posto vuoto a tavola per me, il che è davvero, davvero dolce. Si scrivono a vicenda la mattina, tipo ‘Andiamo a prendere un caffè’. Ma non riusciamo davvero a uscire così da 16 anni”.

I commenti di Wood saranno accolti con gioia dai fan de Il Signore degli Anelli, molti dei quali si sono affezionati agli attori stessi come lo sono ai personaggi. Dato che gli interpreti degli hobbit sono stati in grado di ritrarre un’amicizia per tutta la vita in modo così convincente sullo schermo, i fan potrebbero non essere sorpresi di sapere che sono ancora regolarmente in contatto e si incontrano ogni volta che ne hanno la possibilità.

Ricordiamo che il futuro del franchise è in mano a Prime Video che sta lavorando alla serie tv in arrivo il 9 settembre 2022.

 
 

Matrix Resurrections in streaming su HBO Max? La battuta di Keanu Reeves

Matrix Resurrections

In una recente intervista con The Guardian, Keanu Reeves, che presto rivedremo nei panni di Neo per Matrix Resurrections, ha scherzato sullo streaming del film su HBO Max, che uscirà contemporaneamente nelle sale e sul servizio di streaming il 22 dicembre, negli USA (da noi arriva al cinema il primo gennaio 2022).

Dopo che l’intervistatore ha ammesso che probabilmente guarderà Matrix Resurrections a casa su un portatile, Reeves lo ha scherzosamente rimproverato: “Amico? Non guardare quel film in streaming… Non guardare quel film nel fo***to streaming. Cosa sei, pazzo? Stai per vedere in streaming il nuovo Matrix su un portatile?”

Solo dopo un po’ l’attore si è ‘arreso’, convenendo con il giornalista che se gli andava, poteva anche vederlo in streaming, ma è chiaro che la battuta di Reeves punta a difendere la visione del film in sala che resta il massimo dell’esperienza davanti ad un film.

Matrix Resurrections è interpretato da Keanu Reeves e Carrie Anne Moss, ma anche da Yahya Abdul-Mateen II (il franchise di Aquaman), Jessica Henwick (per la TV Iron Fist, Star Wars: Il Risveglio della Forza), Jonathan Groff (Hamilton, per la TV Mindhunter), Neil Patrick Harris (Gone Girl – L’amore bugiardo), Priyanka Chopra Jonas (TV Quantico), Christina Ricci (TV Escaping the Madhouse: The Nellie Bly Story, The Lizzie Borden Chronicles), Telma Hopkins (TV Amiche per la morteDead to Me), Eréndira Ibarra (serie Sense8, Ingobernable), Toby Onwumere (serie Empire), Max Riemelt (serie Sense8), Brian J. Smith (serie Sense8, Treadstone), e Jada Pinkett Smith (Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen, Gotham per la TV).

Il team creativo scelto da Wachowski dietro le quinte comprende i collaboratori di Sense8: i direttori della fotografia Daniele Massaccesi e John Toll, gli scenografi Hugh Bateup e Peter Walpole, il montatore Joseph Jett Sally, la costumista Lindsay Pugh, il supervisore agli effetti visivi Dan Glass e i compositori Johnny Klimek e Tom Tykwer. La Warner Bros. Pictures presenta, in associazione con Village Roadshow Pictures, in associazione con Venus Castina Productions, Matrix Resurrections. Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e sarà nelle sale italiane a partire dal 1 gennaio 2022.

 
 

The Batman: Robert Pattinson anticipa lo sviluppo del personaggio nella trilogia futura

The Batman

Dopo l’esordio in Harry Potter e Twilight, Robert Pattinson si è costruito una carriera nel cinema indipendente, lavorando con molti dei più interessanti registi della scena contemporanea. Con The Batman è tornato sotto i riflettori del blockbuster interpretando uno dei personaggi più famosi di tutti i tempi.

Per Empire, il produttore Dylan Clark nota che è il primo franchise da solista per il personaggio in un decennio e i realizzatori sperano di “posare le basi su cui costruire storie”, come evidenziato nei numerosi spin-off in lavorazione, tra cui Gotham PD e un altro incentrato sul personaggio del Pinguino di Colin Farrell. Il regista Matt Reeves afferma di vedere il film come “un progetto di passione” e che l’obiettivo è quello di realizzare un film che lascerà un segno, piuttosto che qualcosa che sia solo un’altra voce in una serie di sequel predeterminati. E, sebbene non siano ancora previsti sequel o crossover per Batman, Robert Pattinson afferma di avere idee su cosa farebbe con il personaggio se dovesse continuare, dicendo:

“Ho creato una sorta di mappa per capire dove la psicologia di Bruce sarebbe cresciuta nell’arco di altri due film. Mi piacerebbe farlo”.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Fonte: Empire

 
 

David Harbour: 10 cose che non sai sull’attore

David Harbour film

David Harbour è uno di quegli attori che sin da subito ha saputo trovare un suo posto nel mondo del cinema, riuscendo a conquistare una larga fetta di pubblico con le sue interpretazioni in molti film di successo. Famoso ai più per essere apparso nella serie Stranger Things, Harbour ha dimostrato di saperci fare e di essere un attore versatile e con i fiocchi.

Ecco dieci cose da sapere su David Harbour.

David Harbour: i suoi film e le serie TV

1. Ha recitato in celebri film. David Harbour ha debuttato sul grande schermo grazie al film Kinsey di Bill Condon e da qui, l’amore per la recitazione ha preso sempre più piede. Già l’anno seguente, Harbour compare in film di successo come I segreti di Brokeback Mountain e in La guerra dei mondi, con Tom Cruise, per poi lavorare in Quantum of Solace (2008) e Revolutionary Road (2008), con Leonardo DiCaprio. In seguito, l’attore recita in Thin Ice – Tre uomini e una truffa (2011), End of Watch – Tolleranza zero (2012), Snitch – L’infiltrato (2013), Parkland (2013), The Equalizer – Il vendicatore (2014), La preda perfetta (2014), e Black Mass – L’ultimo gangster (2015), con Johnny Depp. Tra i suoi ultimi film, vi sono Suicide Squad (2016), Sleepless – Il giustiziere (2017), Hellboy (2019), Tyler Rake (2020), Black Widow (2021) e No Sudden Move (2021).

2. Ha recitato anche per il piccolo schermo. Il suo amore per la recitazione è totale, tanto da amare in egual misura sia il grande che il piccolo schermo che lo ha aiutato a debuttare. Infatti, Harbour debutta con alcuni episodi di Law & Order – I due volti della giustizia (1999), per poi apparire in serie tv come The Book of Daniel (2006), Lie to Me (2009), Royal Pains (2009), Pan Am (2012), Elementary (2013), Manhattan (2014), The Newsroom (2014), Rake (2014), State of Affairs (2015) e Crisis in Six Scenes (2016). Al di là di queste apparizioni, il suo ruolo rimasto maggiormente scolpito nell’immaginario comune è quello di Jim Hopper, l’agente della fortunata serie Stranger Things, dove recita accanto a Winona Ryder e Millie Bobby Brown.

David Harbour Hellboy

David Harbour: le fidanzate e la moglie

3. David Harbour è fidanzato con Alison Sudol. La vita sentimentale di David Harbour è stata protagonista di un certo interesse da parte di fan, ammiratori e riviste di gossip, soprattutto da quando si è presentato, nel gennaio del 2018, insieme ad Alison Sudol (famosa per aver interpretato Queenie in Animali Fantastici) durante i Critics’Choice Award. I due, tuttavia, si sono separati nel 2019. Al di là della sua relazione con Alison Sudol, pare che David Harbour abbia frequentato in passato alcune colleghe. Infatti, tra le sue ex vi sono Julia Stiles, con cui ha condiviso quattro anni assieme (dal 2011 al 2015), e Maria Thayer, con cui si frequentato dal 2009 al 2011.

4. Si è sposato. Poco dopo essersi separato dalla Sudol, nello stesso 2019 l’attore intraprende una relazione con la cantante inglese Lily Allen, nota per singoli quali Smile, Not Fair, The Fear e Fuck You. Pare che tra i due sia nato subito dell’amore e infatti nel giro di breve sono arrivati al matrimonio, precisamente il 7 settembre del 2020. Prima di Harbour, la Allen era stata sposata dal 2011 al 2015 con un certo Sam Cooper, con la quale ha avuto anche due figlie. La loro relazione sembra essere finita per via di diversi tradimenti da parte di lei.

David Harbour è Hellboy

5. Non ha voluto imitare Ron Perlman. Quello che David Harbour si è portato sulle spalle con Hellboy è di certo un fardello non poco pesante, in quanto si trova a dover reggere il confronto con i film di Guillermo del Toro. Tuttavia, l’attore ha ammesso di voler prendere le distanze dall’interpretazione di Ron Perlman, cercando di apporre un proprio stile al personaggio. In questa nuova versione cinematografica del fumetto di Mike Mignola, Harbour non ha dunque imitato quello che ha fatto Perlman nei film precedenti, ma ha dato vita ad una nuova versione del personaggio.

 

6. Secondo David Harbour, Hellboy è un personaggio shakespeariano. Parlando del personaggio di Hellboy, David Harbour ha espresso come, secondo lui, sia paragonabile all’Amleto di Shakeaspeare. Pare che ciò sia dovuta alla complessità del personaggio, pieno di problemi da risolvere, con alcuni aspetti da bambino e con un destino orribile.

David Harbour in Black Widow

7. Si è trasformato fisicamente per il ruolo. Nel film del 2021 Black Widow, Harbour interpreta Guardiano Rosso, la controparte russa di Captain America. Per tale ruolo, l’attore si è sottoposto ad una drastica trasformazione fisica. Oltre a vantare già una lunga barba, fatta crescere per la quarta stagione di Stranger Things, ha infatti deciso di ingrassare per il ruolo, raggiungendo i 127 chili. Nel corso delle riprese, ha poi perso 27 chili per le sequenze dedicate ai flashback.

David Harbour Stranger Things

David Harbour in Suicide Squad

8. David Harbour non ha apprezzato il Joker di Jared Leto. Sebbene abbia ricoperto un ruolo piccolo, anche David Harbour ha avuto modo di apparire nel cast di Suicide Squad nei panni del personaggio di Dexter Tolliver. Nello spiegare quali sarebbero state le differenze tra il suo Hellboy e quello di Ron Perlman, l’attore ha fatto un paragone con il franchise di Batman, ammettendo tra le righe di non aver apprezzato la performance di Jared Leto nelle vesti di Joker. Nella fattispecie, avrebbe detto “posso apprezzare il Batman di Michael Keaton e anche quello di Christian Bale. Mi può piacere il Joker di Jack Nicholson e quello di Heat Ledger. C’è un Joker che però non mi è piaciuto”.

David Harbour in Stranger Things

9. Ha ottenuto importanti riconoscimenti per il suo ruolo nella serie. In Stranger Things, uno dei titoli di punta della piattaforma Netflix, Harbour ricopre il ruolo di Jim Hopper, il protettivo poliziotto che prende sotto la propria custodia la giovane Undici. L’interpretazione di questopersonaggio da parte di Harbour è una delle cose più apprezzate della serie, passando egli dall’essere comico all’essere estremamente commovente, senza perdere la propria aura di duro. Per la sua performance, l’attore è poi stato candidato ad importanti premi, tra cui gli Emmy.

David Harbour è su Instagram

10. Ha un profilo Instagram molto seguito. Nell’epoca dei social, anche David Harbour ha deciso di stare al passo dei suoi colleghi attori, tanto da aprire un proprio profilo Instagram, seguito da qualcosa come 6 milioni di persone. Dalla bacheca del suo account si evince quanto David sia ricco di ironia e di autoironia, ma anche di come nasconda un cuore ricolmo di amore e di affetto vero il suo pubblico, la sua fidanzata e il cast di Stranger Things, diventato come se fosse una vera famiglia.

Fonti: IMDb, movieweb, elle