La scenografa di Eternals,
Eve Stewart, ha rivelato che i
Celestiali, trai nuovi personaggi del MCU introdotti dal film in arrivo
il 5 novembre al cinema, saranno alti “oltre 320
chilometri”. Mentre il MCU ha raccontato, fino a questo
momento, personaggi estremamente potenti, ha raramente trattato
personaggi delle dimensioni e del potere di queste new entry
nell’universo condiviso, che siano Eterni o
Celestiali. Dovrebbe essere interessante vederli entrare
in azione nel film, ma l’implicazione della loro scesa in campo
sono ancora più eccitanti per tutto il multiverso.
Eternals,
dal 5 novembre al cinema
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
Dolph Lundgren ha
condiviso sui
suoi social uno scatto dal set de I Mercenari 4 che lo vede
accanto a Sylvester Stallone, suo storico rivale
nel franchise di Rocky e che ha incontrato anche sul set del
bellissimo Creed 2.
Ecco di seguito lo scatto che ritrae
i due giganti dell’action fianco e fianco, mentre Ludgren è
impegnato anche a girare Aquaman 2,
contemporaneamente:
Alla regia di I Mercenari
4 ci sarà Scott Waugh (Need for
Speed), mentre la sceneggiatura porterà la firma di
Spenser Cohen. La produzione partirà il prossimo ottobre. I
dettagli sulla trama non sono ancora stati rivelati, ma ovviamente
la storia si concentrerà ancora una volta sull’ormai celebre gruppo
di mercenari veterani. Tuttavia, pare che il protagonista del nuovo
film non sarà più il personaggio di Barney Ross interpretato da
Stallone, ma bensì quello di Lee Christmas interpretato da Statahm.
Fox sarà la protagonista femminile.
Jason Statham sarà coinvolto anche in qualità di
produttore insieme a Kevin King Templeton, Les Weldon, Yariv
Lerner, Jeffrey Greenstein e Jonathan Yunger di Millennium Media.
“È così divertente riunire queste star per un film d’azione
senza esclusione di colpi”, ha dichiarato in una nota
ufficiale Jason Constantine, presidente delle
acquisizioni e delle co-produzioni di Lionsgate Motion Picture
Group. “Il nuovo film alzerà la posta in gioco e sarà
l’avventura più grande e più tosta di sempre.”
Il successo della saga de I Mercenari
La saga de I Mercenari (The Expendables in
originale) è stata scritta ed interpretata daSylvester
Stallone, basata sui personaggi creati
da David Callaham. Il primo film, diretto
dallo stesso Stallone, è uscito nel 2010, seguito dal secondo
capitolo diretto da Simon West nel 2012 e dal terzo capitolo
diretto da Patrick Hughes nel 2014. La saga è stata creata per
omaggiare i blockbuster d’azione degli anni ’80
e ’90. Tutti e tre i film hanno incassato oltre 829 milioni di
dollari al box office mondiale.
Il venditore on-line Entertainment
Earth, a seguito del DC Fandome, ha diffuso le prima
immagini delle action figure di The Batman. Nelle
foto che seguono possiamo vedere Batman, Catwoman e l’Enigmista e
abbiamo anche la possibilità di scrutare meglio i loro costumi!
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
Mentre cresce l’attesa per
l’imminente arrivo al cinema di Eternals forse
non tutti sapranno che alcuni personaggi originali sono stati
scambiati di genere durante il loro viaggio di adattamento dalle
pagine dei fumetti fino allo schermo del cinema. Si tratta di ben
tre personaggi Makkari (Lauren Ridloff), Ajak (Salma Hayek) e
Sprite (Lia McHugh).
Ebbene durante una visita dal set il
produttore del film Eternals Nate
Moore ha spiegato le ragioni dietro a questo cambio di genere:
“E’ stato fatto perché dal punto di vista narrativo aveva
un senso e questo ci avrebbe consentito di creare dinamiche
interessanti nel gruppo. Ajak nei fumetti era il tramite per i
Celestiali. È un personaggio un po’ scontroso nei fumetti, ma
sentivamo che il conduttore doveva essere soprattutto un leader e
francamente non ci sono molte donne leader” ha
spiegato. “Ajak dal punto di vista del design sembrava
essere molto intriso di elementi aztechi. Volevamo qualcuno che
fosse di quella regione per rendergli omaggio, quindi parlandone, è
emerso che avrebbe avuto un senso scambiarla di genere. Salma Hayek
era fantastico.”
Per quanto
riguarda Sprite, sembra che la speranza fosse che una versione
femminile in Eternals potesse
essere un po’ più originale di quella che abbiamo visto in altre
storie su carta prima di questa che vedremo nel film:
“Sprite, il ragazzo che non è mai cresciuto, è qualcosa che
abbiamo visto spesso al cinema e non solo. La ragazza che non è mai
cresciuta sembra essere un’idea un po’ più fresca, quindi sono solo
questo tipo di conversazioni creative che ci hanno portato a queste
scelte.”
Data la
storia limitata che questi personaggi hanno nel materiale
originale, è difficile immaginare che qualcuno sia troppo turbato
da questo cambiamento. L’acclamata serie di Eternals
di Kieron Gillen ha visto Sprite trasformata in modo
simile in un personaggio femminile, quindi non non sono poi dei
cambi così imperdonabile!
Eternals,
il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico
Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy
Award Chloé Zhao, arriverà il 3 novembre
nelle sale italiane. Il film targato Marvel StudiosEternals presenta
un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico
Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra
un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per
unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.
Il cast del film
comprende Richard
Madden, che interpreta l’onnipotente
Ikaris; Gemma
Chan, che interpreta Sersi, amante
dell’umanità; Kumail
Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del
cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la
velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che
interpreta l’intelligente inventore Phastos;Salma
Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale
Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite,
eternamente giovane e al tempo stesso piena di
saggezza; Don Lee, che interpreta il
potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario
Druig; e Angelina
Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera
Thena.Kit
Harington interpreta Dane Whitman.
La Warner Bros. ha pubblicato,
durante il DC Fandome, un video musicale con King Shark,
amatissimo
in The Suicide Squad – Missione Suicida, durante
DC FanDome. Il “King Shark Nom Nom Music Video”
vede Flula Borg (che ha interpretato Javelin in The Suicide
Squad) mandare messaggi a King Shark, che
giura che non mangerà Javelin perché è un “vedgertarinarian”. Flula
fa quindi una rapida ricerca su Google su King Shark, che lo porta
al suddetto video.
Eccolo di seguito!
The Suicide Squad – Missione
suicida è interpretato da Margot
Robbie,
Idris Elba,
John Cena, Joel
Kinnaman, Jai
Courtney, Peter Capaldi, David Dastmalchian,
Daniela Melchior, Michael Rooker,
Alice Braga, Pete Davidson, Joaquín Cosio, Juan Diego Botto,
Storm Reid,
Nathan Fillion, Steve Agee, Sean Gunn, Mayling Ng, Flula Borg,
Jennifer Holland,
Taika Waititi e Tinashe
Kajese con
Sylvester Stallone e Viola Davis.
Gunn (i film “Guardiani della Galassia”) ha diretto il film da una
sua sceneggiatura, basata sui personaggi della DC. Il film è
prodotto da Charles Roven e Peter
Safran, con Zack Snyder, Deborah Snyder, Walter
Hamada, Chantal Nong Vo, Nikolas Korda e Richard
Suckle come produttori esecutivi.
Benvenuti all’inferno, cioè a Belle
Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità degli Stati
Uniti, dove sono rinchiusi i peggiori supercriminali, che faranno
di tutto per uscirne – anche unirsi alla super segreta e oscura
Task Force X. Il motto del giorno è ‘O la va o la spacca’: si
riuniscano una serie di truffatori, tra cui Bloodsport, Peacemaker,
Capitan Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, Re Squalo, Blackguard,
Javelin e la psicopatica più amata di tutti, Harley Quinn. Quindi
si armino pesantemente e si lascino cadere (letteralmente) sulla
remota isola di Corto Maltese, piena di nemici. Avventurandosi in
una giungla brulicante di avversari militanti e forze di
guerriglia, la Squadra sarà coinvolta in una missione di ricerca e
distruzione, sotto la guida sul territorio del colonnello Rick
Flag… e le direttive degli esperti tecnologici del governo di
Amanda Waller nelle orecchie, che seguono ogni loro movimento. E
come sempre, ad ogni mossa falsa rischiano la morte (per mano dei
loro avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller). A
voler scommetterci, la vincita è a loro sfavore – contro ognuno di
loro.
James Wan ha
condiviso
i design e le immagini dal set di Aquaman 2 and The
Lost Kingdom in cui possiamo vedere come il costume di
Black Manta sia fedele alle immagini della
Silver Age:
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni
dell’eroe in Aquaman and the
Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost
Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre
2022.
L’Arminuta, ovvero, “la ritornata”.
Questo il titolo del film di Giuseppe Bonito,
unico italiano nella Selezione ufficiale della Festa del
Cinema di Roma. Tratto dall’omonimo romanzo di
Donatella di Pietrantonio, Premio Campiello 2017,
il film, prodotto da Lucky Red, indaga la
condizione di un’adolescente divisa tra due famiglie e due modi di
vita radicalmente diversi. Terza regia di Giuseppe
Bonito, arriva dopo Figli.
La trama de
L’Arminuta
E’ il 1975 quando una ragazzina
tredicenne, Sofia Fiore, è costretta a lasciare
quelli che pensa siano i suoi genitori – ma sono in realtà gli zii
– per tornare dalla sua famiglia di origine. Non ne conosce il
motivo. Si trova così catapultata dalla vita che ama, agiata, fatta
di studio, giornate al mare e amicizie borghesi, a una vita per lei
inimmaginabile, semplice e frugale nelle campagne abbruzzesi. È
costretta a rimboccarsi le maniche e non tutti i suoi cinque
fratelli prendono bene il suo arrivo. Con la piccola Adriana,
Carlotta De Leonardis, però, instaura un buon
rapporto. Sarà lei a spiegarle pian piano le regole di quella nuova
vita. La ragazza però non si dà pace, lacerata tra l’amore della
sua madre adottiva, la zia Adalgisa, Elena Lietti,
che sente di aver perso, e quello della sua madre naturale,
Vanessa Scalera, che ancora deve scoprire, mentre
gli adulti decidono per lei del suo presente e del futuro. Grazie a
un’insegnante scoprirà il suo talento. Solo quando inizierà a
chiedere, e a ricevere spiegazioni, riuscirà a capire meglio quanto
è successo e le scelte degli adulti.
Due mondi a confronto ne
L’Arminuta
L’Arminuta
è un film di contrasti. Innanzitutto quello fra la città e la
campagna, che negli anni Settanta era ancora forte. Si trattava di
due modi di vita diametralmente opposti e la protagonista si trova
a viverli entrambi, a passare dall’uno all’altro improvvisamente,
senza che nessuno le chieda se è d’accordo. Miseria e ricchezza in
senso economico, certo, ma anche in senso lato, povertà culturale,
semianalfabetismo, da un parte, libri, arte, dall’altra. Una
visione che fa tornare indietro a quell’Italia, apparentemente così
lontana.
Adolescenti mal amati e
animi induriti in un film minimale
Per quel che riguarda il privato e
la sfera degli affetti, che è il cuore del film, la giovane
protagonista de L’Arminuta deve fare i
conti col fatto di essere male amata. Non si può dire, infatti, che
nelle due famiglie non vi sia amore per lei. Vi è però l’incapacità
di dimostrarlo, soprattutto nella famiglia biologica della ragazza.
Lo si vede anche per ciò che riguarda gli altri figli della coppia.
Tuttavia, man mano che l’azione procede, ci si rende conto di
quanto anche Adalgisa sia una donna debole e una madre non
adeguata. Nella casa di campagna dei genitori biologici della
protagonista, l’atmosfera è cupa. I volti sono attoniti, tristi,
sfatti. Moglie e marito, interpretati da VanessaScalera e Fabrizio Ferracane,
sembrano quasi fantasmi che si aggirano per casa, tanto le loro
facce sono livide. Le parole sono estremamente rare. Ci si affida
invece a sguardi e gesti per comunicare un’emozione. Vi è proprio
una difficoltà, un’abitudine a tenere tutto per sé. Dinanzi a ciò
ci si domanda: è questo il volto della miseria? Non solo. È anche
il volto di chi ha l’animo indurito dalla vita, dalle sofferenze,
dai lutti, dalle fatiche, non ultima quella di tenere ogni
sentimento per sè.
Stilisticamente il film è molto
scarno e minimale, parco di parole e di colori. Unica eccezione
sono, nella prima parte della narrazione, i flash della vita
passata con la zia, idealizzata dalla protagonista, contraddistinti
da colori sgargianti e ampi sorrisi, che fanno da contraltare alla
vita di campagna, cui la ragazza non riesce ad abituarsi. Il tempo
è lento e dilatato. In questo lungo arco il regista delinea con
piccoli tasselli che si aggiungono lentamente il costruirsi di
nuove relazioni familiari. L’Arminuta
rende bene la sensazione di spaesamento e sconforto della
protagonista, ma al contempo, fa perno sul forte legame che ella
instaura con la sorella minore, Adriana. Le due giovani attrici
sono entrambe in parte, ma la piccola Carlotta De
Leonardis è una vera forza della natura, portatrice di un
impulso vitalistico che riesce solo in parte a risollevare il film
dalla sua generale cupezza. Elemento quest’ultimo che,
assieme al ritmo lento, penalizza un po’ il lavoro.
L’Arminuta
è ben interpretato – una menzione va fatta per Vanessa
Scalera in un ruolo intenso e difficile – acuto e sentito.
Non si limita a ricordare il Paese che eravamo, ma è anche un
invito ad ascoltare i ragazzi, i figli, i loro bisogni, ad
esprimere le emozioni e frle esprimere, a spiegare, a cercare con
loro un dialogo.
Il DC Fandome ci ha regalato
moltissime emozioni e sicuramente tante cose da aspettare e
scoprire dell’universo DC Comics al cinema, ma una notizia venuta
fuori durante la presentazione di The Batman ha
colpito più di altre, dal momento che coinvolge Val
Kilmer e il suo Batman.
Matt Reeves ha
infatti svelato che per i suoi provini per ottenere il ruolo di
Bruce Wayne / Batman, Robert Pattinson ha
indossato il costume di Batman che fu di Val
Kilmer in Batman Forever. Pattinson ha poi ricordato
il giorno in cui ha indossato il costume, discutendo di quanto
fosse nervoso e di quanto fosse difficile muoversi con il costume
di gomma/lattice di Kilmer.
“Era pazzesco – ha
commentato Robert Pattinson – ma ricordo di averlo indossato e
di aver pensato ‘è impossibile, sarà assolutamente impossibile’.
Ricordo che tu (rivolto a Reeves, ndr) dicevi che immaginavi che io
stessi provando a muovermi, voglio dire indossando una specie di
tuta di gomma spessa 2 pollici, una tuta in lattice ed essendo
incredibilmente nervosa e pieno di adrenalina per tutto il tempo,
era difficilissimo. Ricordo che abbiamo fatto 2 ciak e mi dicevi
solo ‘Cosa possiamo fare per il sudore?’, e io rispondevo ‘Niente!
Non c’è niente che si possa fare!’.”
Per fortuna per
Pattinson e per tutti noi, il costume in cui ha
poi recitato è stato molto più favorevole al movimento.
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
“Finché morte non vi separi…” E se
invece della morte a separarvi fosse un giudice che dichiara
nullo il vostro matrimonio dopo aver scoperto che il prete che vi
ha sposato non era un vero prete? Se vi capitasse di dover
dire di nuovo ‘sì’, dopo anni dalla prima volta, come vi
comportereste? È quello che succede a tante coppie che
scoprono di non essere mai state sposate. Quattro, in particolare,
sono le coppie le cui vicende, intrecciate tra loro, seguiamo
con maggiore interesse, con la tensione che cresce mano a mano
che il fatidico giorno in cui ripromettersi amore eterno si
avvicina. Il secondo fatidico ‘sì’ segnerà per tutti l’inizio di
una nuova vita.
Dopo il
primo trailer originale Disney+ ha diffuso il promo
“Change of Plans” di Hawkeye,
la nuova serie Disney+ che vedrà tornare in scena
Clint Barton/Occhio di Falco, ancora una volta interpretato da
Jeremy Renner. Ma non sarà solo, perché con lui,
co-protagonista della serie, ci sarà Kate Bishop, che ha il volto
di Hailee Steinfeld.
Vi ricordiamo che Hawkeye fa
parte della prima ondata di serie tv prodotte dai Marvel Studios che avrebbero dovuto
uscire su Disney+ a
partire dall’autunno 2020. Il primo spettacolo doveva essere
stato The Falcon and The
Winter Soldier, ma la serie è stata ritardata a causa
della pandemia di coronavirus che ha colpito la produzione. Altre
serie tv includono WandaVision (sempre
nel 2020?), Loki (primavera
2021) oltre a Hawkeye.Tutti
vedranno i thespian del grande schermo che completano la serie.
I personaggi come Indiana
Jones non sono mai semplici da gestire, perché sono quasi
persone che hanno un carattere e una vita, ma lo sono in maniera
pubblica e quindi tutti (i fan) si sentono in diritto, giustamente,
di commentarne le scelte, anche quelle più frivole, ad esempio
sull’abbigliamento.
In merito a Indiana
Jones 5, c’era una domanda legata alla tracolla del
personaggio che attanagliava James W. Burns: il laccio della borsa
tipica dell’archeologo avventuriero andrà sopra o sotto la sua
iconica giacca? James Mangold, regista del film
che raccoglie il pesante testimone di Steven Spielberg (solo alla produzione),
conferma che la tracolla sarà sopra la giacca, e forse ci piace di
più, ci sembra più pratica!
James
Mangold(Logan –
The Wolverine) sarà il regista di Indiana
Jones 5 al posto di Steven
Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri
capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna
invece John Williams, già compositore
dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40
anni. Nel cast, oltre a Harrison
Ford, ci sarà anche Phoebe
Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in
primavera.
Prima dell’ingaggio di Mangold, la
sceneggiatura era stata affidata a David
Koepp, he ha poi lasciato il progetto
insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan
Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I
predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le
mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata
posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio
2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9
Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022.
Il trailer di The
Batman di Matt Reeves ha generato
parecchie reazioni, per lo più entusiaste di vedere questo nuovo
sguardo sul Crociato di Gotham, interpretato da
Robert Pattinson. Anche Zack
Snyder, che ha diretto il suo Batman (Ben
Affleck) in due film, ha espresso il suo apprezzamento per
il trailer del film del collega.
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
La
produzione dell’imminente adattamento della HBO
dell’acclamato videogioco The Last of
US continua a Edmonton, in Canada, e molte altre
foto dal set sono state condivise online, dandoci un migliore
sguardo ai protagonisti dello show in costume.
La
recente immagine promozionale ufficiale ha solo stuzzicato la
nostra fantasia di vedere Pedro Pascal nei panni di Joel e
Bella Ramsey nei panni di Ellie. Infatti
la prima foto ci ha mostrato i personaggi solo di spalle, ma ora i
protagonisti, insieme ad Anna Torv nei panni della compagna di Joel,
Tess, possiamo finalmente vederli di faccia di seguito
mentre condividono una battuta tra una ripresa e l’altra. Le foto
arrivano dalla pagina Twitter degli aggiornamenti di
The Last of
US. Trai contenuti c’è anche un breve video del trio
che si prepara per una ripresa.
The Last of
US si svolge 20 anni dopo che la civiltà moderna è
stata distrutta da una malattia che rende le vittime mutanti
pericolosi e assetati di sangue. L’indurito sopravvissuto Joel
viene assunto per far uscire di nascosto Ellie, una ragazza di 14
anni, da un’oppressiva zona di quarantena. Quello che inizia come
un piccolo lavoro diventa presto un viaggio brutale e mozzafiato
poiché l’improbabile coppia dipenderà l’una dall’altra per la
sopravvivenza. La serie sarà disponibile su HBO e in streaming su
HBO Max.
The Last of
US è scritta dal creatore di ChernobylCraig Mazin al fianco diNeil
Druckmann, creatore dell’omonimo videogames. Il regista di
Beanpole Kantemir Balagov dirigerà il pilot. La serie è una
co-produzione con Sony Pictures Television ed è prodotta da
PlayStation, Word Games, The Mighty Mint e Naughty Dog. Druckmann e
Mazin sono produttori esecutivi insieme a Carolyn Strauss, Evan
Wells di Naughty Dog e Asad Qizilbash e Carter Swan di PlayStation
Productions.
Durante il DC
FanDome è stato diffuso il primissimo concept di
Blue
Beetle, il film live action prodotto per HBO
Max che sarà diretto da Angel Manuel Soto. Come accaduto
per Batgirl, all’evento virtuale erano presenti il regista e il
protagonista del film che è stato confermato essere Xolo
Maridueña (noto per il suo ruolo in Cobra
Kai). All’evento era presente anche lo sceneggiatore
Gareth Dunner-Alcocer che ha definito il film “dal cuore grande e
molto divertente”.
Le riprese di Blue
Beetle dovrebbero iniziare a stretto giro per una
distribuzione su HBO MAX negli USA che dovrebbe avvenire alla fine
del 2022.
Blue
Beetle è un personaggio immaginario dei fumetti; venne
pubblicato negli Stati Uniti d’America da diverse case editrici a
partire dal 1940; è un supereroe che ha avuto nel tempo diversi
alter ego.
Kord “è saltato” nell’universo DC
Comics durante Cisis on Infinite Earths insieme a un
certo numero di altri personaggi di Charlton Comics. Il
secondo Blue
Beetle in seguito ha recitato nel suo fumetto di 24
numeri. Kord non ha mai avuto superpoteri, ma ha usato la
scienza per creare vari dispositivi che lo aiutassero a combattere
il crimine. È diventato un membro della Justice League of
America ed è stato successivamente ucciso durante
il crossover Infinite Crisis della DC
Comics .
Il terzo Blue Beetle, creato dalla
DC Comics, è Jaime Reyes, un adolescente che ha
scoperto che lo scarabeo originale di Blue Beetle si è trasformato
in una tuta da battaglia che gli ha permesso di combattere il
crimine e viaggiare nello spazio. Nel corso degli anni Reyes è
diventato un membro dei Teen Titans e ha recitato in due
serie a fumetti di Blue Beetle. Nel reboot “New 52” del 2011
della DC Comics, Jaime Reyes era il personaggio principale di Blue
Beetle, riferendosi solo occasionalmente alle versioni
precedenti. Con la successiva revisione di continuità “DC
Rebirth”, sono state ripristinate le versioni precedenti.
La star di BatgirlLeslie
Grace, la scrittrice Christina Hodson e i
registi Adil El Arbi e Bilall Fallah erano tutti presenti durante
il panel del film DC Comics al DC
FanDome. Non abbiamo avuto grandi rivelazioni
sull’annunciato film anche se gli autori hanno confermato che
Barbara Gordon avrà i capelli rossi e indosserà un
cappuccio in stile Batman.
Il team
dietro al film in sviluppo hanno parlato un po’ del processo di
casting e delle scene di combattimento, ma sembra che siano ancora
molto presto per scoprire qualcosa di più su
Batgirl, film ricordiamo che negli usa approderà
su HBO Max. Di conseguenza, non abbiamo avuto
alcune rivelazione su costumi; tuttavia, è stata diffusa
un’anteprima in questa concept art con il Caped Crusader che veglia
su Gotham City.
Cosa sappiamo su
Batgirl?
Una
cosa che abbiamo imparato dal DC FanDome è che il film seguirà
Barbara mentre si veste da Batgirl per la prima volta, il che
significa che questa sarà una storia di origine per l’eroina.
La cosa ha perfettamente senso e sembra la giusta
direzione per portare Batgirl per la prima volta sugli schermi. Non
ha mai avuto molto in termini di scene d’azione dal vivo al di
fuori dei film deludenti diBatman negli anni
’90, quindi il personaggio ora sembra destinato a essere
reinventato per il DCEU sul piccolo schermo in
grande stile. Non c’è stata alcuna menzione durante il breve
panel del presunto ritorno di JK Simmons come Jim Gordon (o
Batman). Dunque non resta che aspettare ulteriori
notizie!
Durante
il DC
FanDome la regista diWonder
Woman,Patty Jenkins, ha confermato
che sta lavorando a Wonder
Woman 3, il terzo film da solista per Diana
Prince interpretata da Gal Gadot. Durante l’evento inoltre è stato
confermato che l’Originale Diana Prince del piccolo
schermo Lynda Carter, sarà al suo fianco.
La Carter
ha fatto una breve apparizione nella scena dei titoli di coda della
Wonder
Woman 84 come la leggendaria guerriera Asteria,
che si credeva fosse stata uccisa quando si era sacrificata per
permettere alle sue compagne Amazzoni di sfuggire “alla marea
dell’uomo” e stabilirsi sull’isola di Themyscria. Né la Carter
né la Jenkins hanno effettivamente confermato che riprenderà il
ruolo di Asteria, in questo terzo film, ma hanno lasciato intendere
la cosa.
“Siamo super entusiasti di Wonder Woman
3“, ha detto Jenkins. “Gal, che è la
persona più impegnata al mondo con ora tre bambini piccoli e le
riprese, è così dispiaciuta di non poter essere qui. Ma siamo tutti
e tre molto entusiasti di alcune cose eccitanti sono in arrivo con
Wonder Woman 3. ” La Carter ha aggiunto: ”
Chi avrebbe mai pensato che in questo momento della mia
vita questa possibilità si sarebbepresentato, ed
è così bello.” Sembra che la Carte abbia detto un po’
troppo, come può attestare questa foto condivisa da Jim Lee poco
dopo!
Si sa
molto poco dei piani della Warner Bros. per Wonder
Woman 3, ma dopo la risposta decisamente mista a
Wonder
Woman 84, non saremmo sorpresi se lo studio chiedesse
a Jenkins di tornare al tavolo dei comics per trovare una trama più
forte. Indipendentemente ci vorrà ancora un po’ di
tempo prima di ricevere ulteriori aggiornamenti sul film dato che
il prossimo progetto della regista è Star
Wars: Rogue Squadron, che ha fissato una data di
uscita per il 2023. Non resta che aspettare ulteriori notizie in
merito!
Da
quando è iniziata la produzione di Aquaman 2 and The
Lost Kingdom, il regista James
Wan ha condiviso un paio di divertenti anticipazioni sui
costumi che vedremo nel suo sequel DC
Comics. Tuttavia, come promesso, DC
FanDome ha fornito una prima occhiata più adeguata al film
sotto forma di una featurette dietro le quinte.
Il
contributo video è ricco di un sacco di concept art colorati,
ognuno dei quali lascia ci lascia alcuni suggerimenti su ciò che i
fan possono aspettarsi dal sequel diAquaman. La
tuta stealth del Re di Atlantide in azione sembra fantastica, ma è
l’aspetto revisionato di Black Manta che sta generando il maggior
clamore sui social media. Era piuttosto accurato nel 2018, ma
questa nuova versione è in qualche modo ancora migliore.
Nel
contributo, c’è anche una ripresa di Amber Heard vestita come Mera, e molti
contenuti di interviste con il cast e la troupe. Non è il trailer
che alcuni speravano, ma sapevamo che non era una
possibilità.Per i fan di Arthur Curry di Jason Momoa, tuttavia, è impossibile non
essere entusiasti dopo averlo visto. Siamo certamente ansiosi di
vedere di più del film, ma probabilmente è qualcosa che la Warner
Bros. sta programmando per il 2022. Wan promette comunque un sequel
“più maturo” con Aquaman 2 and The Lost
Kingdom, quindi quelli di voi che non hanno
necessariamente apprezzato quell’ultimo sforzo potrebbero
apprezzare di più questo nuovo capitolo. Date un’occhiata a
questa anteprima di Aquaman 2 and The Lost Kingdom
che trovate di seguito:
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni
dell’eroe in Aquaman and the
Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost
Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre
2022.
La serie tv You,
ideata da Greg Berlanti e Sera
Gamble, ha vissuto un successo strepitoso fin
dall’esordio nel 2018 su Netflix.
La terza stagione è disponibile sulla piattaforma dal 15 Ottobre e
consta di 10 episodi; non devono però temere i fan della serie, che
avranno ancora a che fare con Joe Goldberg, visto
che la serie è già stata rinnovata per una quarta stagione.
You, terza stagione: dove eravamo
rimasti
La serie, basata sui romanzi di
Caroline Kepnes, ruota attorno alla psicosi
maniacale di Joe Goldberg (Penn
Badgley), un librario di New York schivo ed introverso
che si innamora di Guinevere Beck
(Elizabeth Lail), una giovane cliente. Il
trasporto di Joe, tuttavia, sfocerà in un’ossessione morbosa nei
confronti della ragazza, tanto da trasformarlo in un violento
maniaco. Le vicende infauste delle ragazze incontrate da Joe
proseguono poi nella seconda stagione, con Joe che si trasferisce
da New York a Los Angeles, cambiando identità e facendosi chiamare
Will e che questa volta farà la conoscenza di Love
(Victoria
Pedretti), con cui comincerà una relazione oscura e
turbolenta.
I fan della serie, già avvezzi alla
figura di Joe, riconosceranno subito il pericolo imminente dietro
al poster apparentemente idilliaco della terza stagione di
You: Joe e Love si sono infatti trasferiti presso
la cittadina di Madre Linda, pronti a vivere la loro prima
esperienza genitoriale. Con loro vi è anche la madre di Love,
Dotti (Saffron Burrows), come
anticipato nel finale della seconda stagione. L’immaginario del
perfetto quartiere residenziale, tuttavia, sarà destinato ad essere
deturpato progressivamente dalla presenza dell’imprevedibilmente
inquietante Joe….
Il concept di You
si è sempre dimostrato appetibile per gli amanti del guilty
pleasure televisivo: l’introspezione soggettiva di un personaggio
mentalmente instabile, stalker e assassino che cerca di
giustificare l’ingiustificabile, si è assicurata una fanbase
solida, che asseconda il meccanismo narrativo che prevede di
“tifare” per il cattivo.
Questa è stata una formula vincente
per uno show che, dopo la sua cancellazione su Lifetime, ha
prosperato su Netflix;
eppure lo show appare sempre più creativamente impoverito. Lo show
ha sempre giocato sul suo titolo in due modi: facendoci inseguire i
pensieri di Joe sullo you che sta
inseguendo e mostrandoci una percezione distorta di quella che è
l’autoconsapevolezza delle proprie azioni. Senza prendersi troppo
sul serio e virando piuttosto sull’esagerazione drammaturgica e la
spettacolarizzazione da thriller psicologico, You
si è cosi inserito nel filone delle serie tv più di tendenza degli
ultimi anni.
You, stagione 3: la diminuzione
della credibilità di Joe
You si era
rivelato un prodotto vincente per il palato dei giovani spettatori,
in quanto miscela interessante di svariati generi, tra cui rom-com
e thriller psicologico con qualche venatura horror. Le prestazioni
attoriali della prima stagione, oltretutto, avevano ottenuto il
beneplacito della critica, soprattutto per quanto riguarda Badgley.
Purtroppo, la riproposizione di tematiche e topoi reiterati senza
soluzione di continuità, ha notevolmente minato le possibilità
narrative del prodotto, conferendogli una patina stantia e
qualitativamente piuttosto mediocre.
Love Quinn è risultata fin
dall’inizio come la controparte femminile di Joe, preda delle sue
stesse manie e ossessioni, che conducono quasi sempre a risvolti
sanguinolenti. Le uniche dinamiche presenti all’interno della
coppia risultano quindi soltanto reazionarie, prive di qualsiasi
intuizione vibrante e della claustrofobia alienante che aveva
caratterizzato i precedenti rapporti di Joe con le figure
femminili. I due si vedono fin da subito intrappolati in una
relazione senza via d’uscita e le inutili parentesi didascaliche
sulla inedita buona volontà di Joe di improvvisarsi padre non
riescono minimamente a conferire credibilità al personaggio.
Vana è poi l’introduzione di nuovi
personaggi come Sherry (Shalita
Grant), un “Momfluencer” trasportata da Desperate Housewives alla cornice delle nuove
piattaforme social. Le aspettative nei confronti di un qualsiasi
rapporto interpersonale tra i Quinn e i vicini vengono disattese in
un battere di ciglia e la sensazione di stare mangiando una
minestra riscaldata regna sovrana per tutta la visione della
serie.
La parata infinita di carneficine
ha smorzato l’impatto iniziale della serie e a ben poco serve
ambientare la nuova stagione in una nuova location, cercando di
aggiungere spazio per la satira sociale. You non
riesce a svoltare la canonica forma di sviluppo narrativo, per cui
la figura del sociopatico incorreggibile permette soltanto di
aumentare il numero delle vittime ma non di sviluppare un
personaggio. Non vi è agilità caratteriale da parte del
protagonista, che continua a visualizzare le minacce allo stesso
modo, reiterando l’usuale modus operandi sanguinario. Continua a
vedere le donne come vettori di piacere e buona compagnia, che
ferirebbe o ucciderebbe nel tentativo di renderle sue. E’ un
personaggio profondamente calcolatore, le cui esplosioni di
violenza vengono ora implementate dalla personalità oscura di Love:
né Joe né Love provano un significativo senso di vergogna e sono
incapaci di sviluppare una coscienza personale e di coppia.
You è in qualche
modo una vittima del suo successo: La prima stagione, tossicamente
avvincente, ha introdotto una figura del male e ha cercato di
renderla sia temibile che attraente. È un equilibrio che lo show
non è riuscito a mantenere in modo credibile, e così abbiamo Joe
alle prese con i suoi sentimenti sulla paternità, o che cerca di
sostenere sua moglie nelle sue “giuste” missioni di vendetta.
Sempre di più, lo serie sembra dire, le lotte di Joe sono solo una
versione leggermente amplificata di quelle dello spettatore. Nello
spingere non solo ad umanizzare ma a rivendicare un personaggio la
cui mostruosità ne costituiva l’unico scopo, You è
andato oltre, perdendo ogni senso di credibilità.
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film
uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno
di Asher Angel, mentre i villain saranno
interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler eLucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
Il Signore dei sogni è stato invocato e catturato da comuni
mortali. Una volta libero, l’eterno dominatore del mondo onirico si
accorgerà che i suoi problemi sono appena cominciati.
The
Sandman è la nuova serie Originale
Netflix basata sul fumetto del 1989-1996 scritto
da Neil Gaiman e pubblicato
dalla DC Comics. La serie è stata
sviluppata da Allan
Heinberg per Netflix –
con Heinberg, Gaiman e David S.
Goyer come produttori esecutivi ed è prodotta da DC
Entertainment e Warner Bros. Television.
The Sandman racconta la storia di
Dream, il titolo Sandman. Al momento la trama della serie non è
stata rivelata. Ma le premesse ci dicono che ambientata nel 1916,
Dream, il re delle storie e uno dei sette Endless , viene catturato
in un rituale occulto. Dopo essere stato tenuto prigioniero per 105
anni, nel 2021 fugge e si propone di riportare l’ordine nel suo
regno dei sogni.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Non ci sarà
invece Billy Crudup, che aveva interpretato
Henry Allen (il padre di Barry) in Justice
League: l’attore verrà sostituito nella parte
da Ron Livingston. Il film dovrebbe essere
ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da
Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.
Peacemaker
esplorerà le origini del personaggio che John Cena ha
interpretato per la prima volta nel film di James
Gunn del 2021, The Suicide
Squad – un uomo irresistibilmente vanaglorioso che
crede nella pace ad ogni costo, non importa quante persone debba
uccidere per ottenerla.
Peacemaker
vede protagonisti John Cena come Peacemaker,
Danielle Brooks come Adebayo, Freddie
Stroma come Vigilante, Jennifer Holland
come Harcourt, Steve Agee come Economos,
Chukwudi Iwuji come Murn e Robert
Patrick come Auggie Smith. Gunn ha scritto tutti gli otto
episodi di Peacemaker e ne ha diretti cinque,
incluso il primo. La serie DC debutterà su HBO Max giovedì 13
gennaio.
Ecco un lungo backstage da
Black
Adam, video presentato nel corso del DC FanDome.
Dwayne Johnson guida una carica di supereroi inediti.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a
non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo.
Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le
cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio.
L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio
2022.
Il progetto originale della Warner
Bros. su Shazam!aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam appunto, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura
per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. A quanto pare, il film
su Black Adam
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni
duemila.
Demi Moore ha cominciato a recitare
nel 1983, e basta un’occhiata alla sua filmografia per capire
perché è stata, per oltre un ventennio, una delle attrici più
ricercate di Hollywood. È stata la protagonista di film che sono
rimasti nella memoria di molti e ancora oggi è una vera e propria
icona di bellezza.
Ecco dieci curiosità su Demi
Moore:
Demi Moore: i suoi film e le serie
TV
1. Demi Moore: i
film. Demi Moore ha cominciato la propria carriera nello
spettacolo facendo la modella, passando poi alla recitazione. Tra i
suoi primi film di rilievo si annoverano L’ospedale più
pazzo del mondo (1982) e St. Elmo’s Fire (1985). La
svolta per lei arrivò con il film Ghost – Fantasma, nel
1990. Il film fu un enorme successo, e la carriera dell’attrice
subì un’impennata. Da lì, recitò in L’ombra del
testimone (1991), Amore e
magia (1991), Codice
d’onore (1992), Proposta
Indecente (1993), Rivelazioni (1994), La
lettera scarlatta (1995),
e Streaptease (1996), grazie al quale divenne
l’attrice più pagata di Hollywood. Tra gli altri film
degli anni Novanta, ci sono Soldato
Jane (1997), Il gobbo di Notre Dame
(1996), Harry a pezzi (1997). Il 2003 fu poi l’anno
del ritorno con Charlie’s Angels – Più che mai, che fu poi
seguito da Bobby (2006), Mr.
Brooks (2007), e Un colpo
perfetto (2007).
2. Ha recitato anche per la
televisione. Nel corso della sua carriera l’attrice ha in
alcune occasioni recitato anche per alcune popolari serie
televisive. Uno dei suoi primi ruoli importanti è infatti quello di
Jackie Templeton nella serie General Hospital, dove recita
dal 1982 al 1984. Tornerà sul piccolo schermo solo nel 2002 per
recitare in un episodio di Will & Grace. Negli ultimi anni
è invece stata Claudia nella serie Empire (2017-2018), per
poi prendere parte anche a Animals. (2018) e Brave New
World (2020), dove interpreta Linda.
Demi Moore: oggi
3. Demi Moore oggi: i suoi
film più recenti. Nell’ultimo decennio, Demi Moore ha
lavorato meno intensamente rispetto agli anni Novanta. Nonostante
abbia vissuto un periodo di crisi, ha comunque continuato a
lavorare con costanza ma lontano dai riflettori. Tra i titoli degli
ultimi anni, ci sono Another Happy Day
(2011), LOL – Pazza del mio migliore amico
(2012) Very Good Girls (2013), Il fuoco
della giustizia (2015), Wild
Oats (2016), Crazy Night – Festa col
morto (2017) e Amore
inaspettato (2017). Tra i suoi ultimi film si annoverano
Animali da ufficio (2019) e Songbird (2020).
Demi Moore e i suoi mariti
4. Demi Moore e le
difficoltà nella vita sentimentale. Il cognome Moore viene
dal primo matrimonio con il musicista Freddie
Moore, sposato nel 1981 ma dal quale divorziò nel 1984. e
in seguito Demi si fidanzò con Emilio Estevez nel
1985, ma i due si lasciarono nel 1987. In seguito, Demi incontrò
Bruce Willis,
che sposò a Las Vegan nel novembre 1987. Nel 1988, ebbero la prima
figlia, Rumer, e ne ebbero altri due in seguito.
Verso la fine degli anni Novanta, però, le cose per Demi si fecero
complicate quando a sua madre venne diagnosticato un cancro al
cervello. Pochi giorni prima della morte della madre, inoltre, Demi
Moore e Bruce Willis annunciarono la propria separazione dopo dieci
anni di matrimonio.
5. Il terzo matrimonio di
Demi Moore. Demi fu ancora sulla bocca di tutti all’inizio
degli anni Duemila, quando sposò Ashton Kutcher.
I due si sposarono nel 2005 con una cerimonia segreta, lei aveva 44
anni, e lui ne aveva 27. I due decisero poi di divorziare nel 2011,
e il divorzio fu finalizzato nel 2013. La Moore ha in più occasioni
ricordato quel suo terzo matrimonio fallito, affermando di essere
rimasta particolarmente scossa dalla cosa.
Demi Moore in Striptease
6. Ha ottenuto un compenso
da record. Per via dei suoi recenti successi
cinematografici, la Moore era divenuta in breve una delle attrici
più richieste del momento. Per recitare in Striptease, ad
esempio, ottenne la cifra record di 12.5 milioni di dollari. Ciò è
stato possibile dopo una guerra di offerte tra i produttori di
questo film e i produttori di Soldato Jane, che volevano
entrambi che la Moore recitasse per prima nel rispettivo film. I
dirigenti dietro Striptease hanno infine vinto quando
offrirono all’attrice la succitata cifra.
7. Ha dovuto indossare una
parrucca per alcune scene. Una volta completate le riprese
di Striptease, la Moore passò subito a dedicarsi al suo
ruolo successivo, quello della tenente Jordan O’Neill in
Soldato Jane. Per questo ruolo, l’attrice decise di
rasarsi realmente i capelli. Dopo averlo fatto, però, venne
richiamata per girare alcune scene aggiuntive di
Striptease. A quel punto fu costretta a farlo indossando
una parrucca.
Demi Moore in Ghost
8. Demi Moore, con
Ghost, diventò l’attrice più pagata del tempo.
All’uscita del film, Demi era già famosa, ma non era considerata
un’attrice capace di portare grandi guadagni al box office.
Ma Ghost, inaspettatamente, incassò 200 milioni di
dollari negli Stati Uniti, e da allora Demi Moore recitò in alcuni
dei film con più incassi degli anni Novanta: Codice
d’onore (141 milioni di dollari), Proposta
indecente (106 milioni),
e Rivelazioni (83 milioni). Se si sommano tutti
gli incassi dei film con Demi del periodo, gli incassi superano il
miliardo di dollari.
9. Demi Moore pensava che
Ghost fosse destinato a fallire. Nel 2013,
dopo una proiezione del film, l’attrice ha rivelato al pubblico
quale fosse stata la sua prima impressione del film. Demi Moore,
di Ghost, non aveva avuto un’idea particolarmente
buona: “È una storia d’amore, e parla di un uomo – un uomo
morto – che cerca di salvare la moglie, e poi c’è la commedia, ma
in realtà è una storia d’amore. (…) E ho pensato: ‘Wow, questa è
una ricetta perfetta per il fallimento‘. O sarà qualcosa
di davvero speciale, davvero fantastica, o un vero
disastro“.
Demi Moore: età, altezza e fisico dell’attrice
7. Demi Moore è nata
aRoswell, Nuovo Messico, Stati Uniti,
l’11 novembre del 1962. L’attrice è alta complessivamente 1.65
metri e pesa all’incirca 59 chili.
Dopo i due poster la WB durante il
DC FanDome ha diffuso l’affascinante trailer ufficiale di
The
Batman, il nuovo atteso film sul pipistrello targato
DC Comics che è diretto da Matt Reeves e con
protagonista Robert Pattinson nei panni di un
inedito Bruce Wayne.
“The Batman
esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti.
“Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman
dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e
risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai
criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery
sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti
e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono
tutti sospettati“.
Robert Pattinson è
uno di quegli attori che ha saputo sfruttare la popolarità
acquisita grazie a prodotti per il grande pubblico, per dedicarsi
poi a film e ruoli ben più ricercati, che gli hanno permesso
mettere in mostra le sue ottime doti da interprete. Ad oggi
Pattinson ha infatti recitato per importanti autori in film spesso
estremi, guadagnando sempre più consensi ruolo dopo ruolo.
Ecco 10 cose che non sai di
Robert Pattinson.
Robert Pattinson: i film in cui ha
recitato
1. È stato il protagonista
di una celebre saga. Dopo essere comparso in ruoli di
rilievo in film come Harry Potter e il calice di fuoco
(2005) e Little Ashes (2008), Pattinson è diventato
estremamente popolare per il personaggio del vampiro Edward Cullen
nella saga composta dai film Twilight (2008),
New Moon (2009), Eclipse
(2010), Breaking Dawn – Parte
1 (2011) e Breaking Dawn – Parte
2 (2012), dove ha modo di recitare da co-protagonista
accanto all’attrice Kristen
Stewart.
3. Ha avuto una relazione
con la sua collega. Grazie al film Twilight, Pattinson conosce l’attrice Kristen Stewart, che recitava lì nel ruolo di
Bella Swan. Per anni i due hanno avuto una relazione, e benché ciò
fosse risaputo, fecero di tutto per tenerla segreta, senza alcun
annuncio ufficiale. Tuttavia, i due si separarono dopo alcuni
presunti tradimenti, avvenuti in seguito al termine della saga che
li vedeva recitare insieme.
4. Ha avuto altre fidanzate
celebri. A partire dal 2014 l’attore è stato visto più
volte in compagnia di FKA Twigs, cantante
britannica. Anche in questo caso, Pattinson tiene privata la
propria relazione, rivelando però nel 2017 la rottura. Dal 2018 è
invece legato all’attrice e modella Suki
Waterhouse, nota per i suoi ruoli nei film Charlie
Says (2018) e Pokémon: Detective Pikachu (2019).
Robert Pattinson in Harry
Potter
5. Ha avuto un ruolo nella
saga. Prima di diventare celebre come vampiro, Pattinson è
stato il mago Cedric Diggory nel film Harry Potter e il calice
di fuoco, quarto film della saga. Appartenente alla scuola di
Hogwarts, il personaggio è uno dei partecipanti al Torneo Tre
Maghi, ma il suo ruolo nel film viene drasticamente interrotto dal
ritorno di Lord Voldemort, il quale lo uccide senza pietà.
Robert Pattinson in Twilight
6. Non conosceva i
romanzi. L’attore rivelò che prima di presentarsi al
casting per il film Twilight non aveva mai sentito parlare
del romanzo da cui il film era tratto. Il motivo principale per cui
si presentò per il ruolo era che cercava da tempo un personaggio
con cui poter ottenere nuova fama. Inoltre, a motivarlo, fu anche
la presenza dell’attrice Kristen Stewart, della quale Pattinson era un
grande ammiratore.
7. Non era benvoluto dai
fan. Quando fu reso noto che Pattinson era stato scelto
per il ruolo del vampiro Edward Cullen, i fan del romanzo
protestarono in modo particolarmente acceso, poiché ritenevano
l’attore troppo bello per la parte. Fu inoltre indetta una
petizione affinché la produzione lo sostituisse, ma nel momento in
cui il film uscì, i fan si resero conto che l’attore era quello
giusto per dar vita al personaggio.
Robert Pattinson è Batman
8. Era la prima scelta per
il ruolo. Attualmente Pattinson è impegnato nelle riprese
del nuovo film dedicato al personaggio di Batman.
L’attore era la prima scelta per il regista Matt
Reeves, il quale era rimasto impressionato dalla sua
interpretazione nel film Good Time. Pattinson ricevette la
notizia di aver ottenuto la parte durante il primo giorno di
riprese del film Tenet, e affermò che si trattava di un
sogno che diventava realtà.
9. Indossare il costume lo
ha aiutato ad entrare nel personaggio. Pattinson ha
affermato che non è facile interpretare un personaggio complesso
come quello di Batman, il quale vive una vita particolarmente fuori
dall’ordinario. Tuttavia, ad aiutarlo in particolar modo a calarsi
nel ruolo fu la prima prova che fece con indosso il costume. Dentro
di questo, l’attore avvertì un senso di autorità estrema, che lo
aiutò a comprendere la psicologia del personaggio.
Robert Pattinson: età e
altezza
10. Robert Pattinson è nato
a Londra, Inghilterra, il 13 maggio 1986. L’attore è alto
complessivamente 186 centimetri.
Presentato nella selezione ufficiale
della Festa del Cinema di Roma, Due
donne – Passingè il primo lavoro
dietro la macchina da presa di Rebecca Hall. L’attrice britannica che ha
lavorato con registi del calibro di Woody Allen e Christopher Nolan, candidata ai Golden Globe
nel 2009 per Vicky Cristina Barcelona, oggi decide
di dirigere una storia sua, di cui è anche sceneggiatrice e
produttrice, ispirandosi all’omonimo romanzo del 1929 di
Nella Larsen, figlio del cosiddetto “Rinascimento
di Harlem”, movimento di affermazione dei diritti degli
afroamericani alla fine degli anni Venti. Il film ha partecipato al
Sundence Film Festival e ora arriva a Roma, prima
di sbarcare su Netflix
a novembre.
Due donne –
Passing: la trama
New York, fine anni Venti. Irene
Redfield, Tessa Thompson, e Clare Kendry, Ruth Negga, sono due donne di colore, ex
amiche d’infanzia ad Harlem. Si incontrano di nuovo per caso molti
anni dopo. Hanno fatto scelte di vita molto diverse: Clare ha
sposato John, Alexander Skarsgård, un bianco benestante, e
ora vive a Chicago. Per poter far ciò, però, ha dovuto pagare un
prezzo molto alto e mantenere un grande segreto. Irene vive ancora
ad Harlem, suo marito Brian, André Holland, è un
medico di colore e lei un’attivista per i diritti degli
afroamericani. Non potrebbero essere più diverse. Irene pensa di
non rivedere più Clare, ma questa insiste e alla fine Irene
accetta. L ‘arrivo di Clare sconvolge gli equilibri in famiglia. La
donna in compagnia di Irene e dei suoi si sente di nuovo libera. Ha
un fascino magnetico, che conquista gli amici, i figli di Irene e
non lascia indifferente neppure il marito. Irene si chiede se non
abbia commesso un errore a riallacciare i rapporti con Clare.
Due donne –
Passing, ovvero, passare per ciò che non si
è
Era complicato rendere con una
traduzione il termine “passing”. Così, in italiano il titolo del
film diventa: Due donne. In realtà, quel
“passing” ben riassume il cuore del film. Si tratta di una pratica
in uso nell’America anni Venti da parte di quelle persone di
colore la cui carnagione non molto scura poteva facilmente essere
scambiata per bianca, magari con l’aiuto di un po’ di trucco. Ciò
facilitava l’integrazione sociale in un paese ancora fortemente
razzista, in cui i neri erano spesso oggetto di attacchi e
aggressioni violente. “Passing” è dunque la scelta
fatta dalla protagonista del film, Clare, che pur di elevarsi
socialmente, ma soprattutto, di ottenere l’accettazione della
società, rinuncia a sé stessa, alla libertà di esprimere e vivere
la propria identità. Una scelta radicale, che la porta a negare sé
stessa in nome del bisogno di essere accettata e amata. Una scelta
che però è sempre più difficile da sopportare. Ecco perché
l’incontro con Irene rappresenta per Clare una via di fuga, una
boccata d’ossigeno che le è via via sempre più necessaria. Irene è
l’opposto: orgogliosa delle proprie origini, della propria storia e
animatrice di un comitato per i diritti degli afroamericani. Appare
forte quanto l’altra è fragile, insicura e sempre in cerca delle
lusinghe del prossimo. Ma Irene è anche una donna dall’animo
sensibile e non riesce a restare indifferente di fronte alla
visibile sofferenza dell’amica. Due donne –
Passingnon è solo un
film sul razzismo, ma su due modi opposti di vedere il mondo:
accettazione passiva e ribellione, finzione e autenticità, bianco e
nero – e il film non poteva che essere in un elegante bianco e nero
non solo esteticamente accattivante, ma simbolo perfetto di questa
dicotomia.
InDue
donne – Passing, tutti nascondono
qualcosa
D’altra parte, però, Clare non è
l’unica a fingere. Anche Irene nasconde qualcosa. Così come
vorrebbe nascondere ai suoi figli la realtà di un paese razzista in
cui gli afroamericani rischiano la vita per il colore della propria
pelle. Forse è proprio questo che accomuna e fa sentire vicine,
nonostante tutto, due donne così diverse. Inoltre, anche Brian,
forse, non ha detto proprio tutto a sua moglie. Nascondere,
nascondersi è un elemento che percorre tutto il film e interessa
più personaggi, creando anche una sottile suspense.
Uno stile elegante e
accattivante per un esordio con personalità
Rebecca Hall ha poi uno sguardo molto attento
e raffinato. Cura i dettagli, si concentra su visi ed espressioni
significative, ma crea anche una sua poetica delle immagini: la
neve, le foglie che cadono, i fasci di luce che inondano il campo.
Riesce bene a ricreare le atmosfere della New York della Grande
Depressione inserendovi un tocco originale.
Il risultato è un film piacevole da
guardare, elegante, un film diretto da una donna, che mette al
centro le donne con due ruoli femminili accuratamente delineati,
interpretati da due protagoniste talentuose e molto in parte.
Tessa Thompson, una conferma, si era già
misurata con un affresco d’epoca in Sylvie’s Love.
Quello di Rebecca Hall è uno sguardo rivolto verso il
passato, ma di straordinaria attualità, ora che si sta conoscendo
un nuovo “rinascimento” dei movimeti per i diritti degli
afroamericani. Un invito all’autenticità e all’orgoglio delle
proprie radici. Un buon esordio che fa ben sperare per il
futuro.
Europictures ha
diffuso il trailer italiano di La Scelta di Anne –
L’Événement, il
LEONE D’ORO COME MIGLIOR FILM alla Mostra Internazionale
d’Arte Cinematografica di Venezia 78. L’Italia sarà il primo
paese a portare il film nelle sale, dal prossimo giovedì 4
novembre, con Europictures.
Il film diretto
da Audrey Diwan ed interpretato da Anamaria Vartolomei e
Pio Marmai, oltre al Leone D’oro si è aggiudicato altri premi
collaterali, tra cui Il FIPRESCI AWARD (assegnato dalla stampa
estera) e il Premio Arca Cinema Giovani 2021, ed è tratto dal
romanzo autobiografico di Annie Ernaux.
Dichiara Lucy De
Crescenzo, CEO di Europictures: “Sono molto felice di questo
importante riconoscimento ed orgogliosa come donna di distribuire
questo film così potente, che difende un diritto importante per le
donne che fino a poche decine di anni fa era negato anche nel
nostro paese. Sembra incredibile ma ancora in 16 paesi l’aborto è
considerato un crimine e quello che sta succedendo in Texas ci fa
capire come la battaglia è ancora lunga. Grazie alla regista per
aver realizzato un film così necessario. Non vediamo l’ora di farlo
vedere al pubblico in sala, orgogliosi di essere i primi nel
mondo”.
Ambientato nella
Francia del 1963, La Scelta di Anne – L’Événement
racconta il viaggio della battaglia fisica ed emotiva di Anne, una
giovane donna che decide di abortire per completare i suoi studi e
sfuggire al destino sociale della sua famiglia proletaria, in un
mondo che condanna il desiderio delle donne, e il sesso in
generale. Ma sarà una lotta contro il tempo….
Da lunedì 18 ottobre alle ore 21.10
su laF (Sky 135, on Demand su Sky e Sky Go e in
streaming su NOW) al via La Teoria di Tutte, una
produzione originale EFFE TV realizzata da Stand By
Me, con la “rock star della fisica” Gabriella
Greison, fisica nucleare, scrittrice, divulgatrice,
performer teatrale e autrice di podcast, alla sua prima conduzione
tv.
Un viaggio lungo l’Italia, da Nord
a Sud per raccontare e intrecciare le storie delle pioniere della
scienza mondiale – da Margherita Hack a Eunice Newton Foot, da
Laura Bassi a Rachel Carson – e quelle delle loro “eredi” nel
presente, che stanno valorizzando il Paese con le loro scoperte,
lavorando per prestigiosi istituti nazionali e internazionali:
Angela Marinoni, Erminia Bressi, Lucia Gardossi, Claudia
Gemme, Rosa Anna Corsaro, Lucia Votano, Sabina Airoldi, Maria
Felicia De Laurentis, otto donne, otto scienziate, otto
eccellenze italiane che stanno contribuendo con il loro lavoro e le
loro idee alla costruzione del futuro, per restituire attraverso le
loro storie un racconto appassionato e lontano dagli stereotipi di
una scienza nuova, inedita e donna.
“In un periodo come quello che
stiamo vivendo è necessario fare questo racconto – racconta
Gabriella Greison – Siamo ad un punto di svolta decisivo, le donne
nella scienza stanno conoscendo una nuova consapevolezza e questa
consapevolezza deve essere di buon auspicio per le nuove
generazioni. La narrazione che emerge dal programma è un incalzante
avvicinamento al futuro che vedrà le donne essere considerate per
merito in ogni disciplina del sapere umano. Ma per arrivarci, è
necessario un percorso, che nella scienza, storicamente, è stato
irto di ostacoli, privazioni, soprusi, malvezzi. Oggi non può più
essere così. Per questo sentivo la necessità impellente di andare a
conoscere alcune delle scienziate di oggi che stanno rivoluzionando
il mondo. Puntata dopo puntata conosceremo i luoghi della scienza e
alcune protagoniste di oggi, con il gran finale al Cern di Ginevra,
dove tireremo le somme di tutte le considerazioni fatte per le
strade d’Italia”.
Donne e scienza: un binomio
sinonimo di grande eccellenza e in forte crescita negli ultimi anni
ma che risente ancora oggi di una storia di grande disuguaglianza,
che ha visto di fatto le donne escluse per secoli dalla possibilità
di formarsi ed affermarsi nella Scienza. Se la strada per la parità
di genere è ancora lunga – anche in Italia, dove solo il 35% delle
donne lavora nei settori scientifici e solo il 37% delle
studentesse sono iscritte alle discipline STEM – le donne che
stanno rivoluzionando il mondo della Scienza sono sempre più
numerose e con il loro lavoro stanno tracciando una nuova storia
per le generazioni future.
In ciascuna delle 8 puntate
Gabriella Greison esplora un’area scientifica diversa – dalla
fisica alla biologia, dalla medicina alla chimica – partendo dalla
storia di una grande scienziata del passato: donne che hanno
cambiato il mondo della Scienza superando ostacoli e impedimenti
sociali, culturali e talvolta normativi per seguire le loro
ambizioni, spesso dovendo lottare per il riconoscimento delle loro
scoperte ed invenzioni. Le loro vite coraggiose e rivoluzionarie –
raccontate con stralci delle loro biografie, foto d’archivio,
citazioni, immagini di repertorio – sono il punto di partenza per
la scoperta delle loro “eredi” del presente che Gabriella incontra
nei luoghi dove vivono e lavorano per raccontarne quotidianità,
emozioni, paure e sogni, passando con ciascuna un’intera giornata,
dentro e fuori la Scienza: entra nelle loro case, raccoglie le
sfide che ogni giorno devono affrontare per coniugare lavoro e vita
privata, scopre le passioni con cui ricaricano le energie dopo una
giornata di laboratorio, visita i luoghi da cui traggono
ispirazione per le idee e le scoperte che cambieranno il
domani.
Sono donne che lavorano in settori
che stanno ridisegnando il nostro futuro, come la climatologa
Angela Marinoni che lotta contro l’inquinamento atmosferico per il
CNR di Bologna, o la fisica Erminia Bressi in prima fila nelle
nuove frontiere dell’oncologia presso il CNAO di Pavia, e ancora
Lucia Gardossi, chimica presso l’Università degli Studi di Trieste,
impegnata nello sviluppo delle energie rinnovabili e nell’economia
circolare attraverso l’uso di nuovi materiali sostenibili per il
Gruppo di Coordinamento Nazionale Italiano per la Bioeconomia della
Presidenza del Consiglio dei Ministri. Scienziate che hanno
raggiunto traguardi un tempo impensabili per le donne, come Maria
Felicia De Laurentis, Professoressa di Astronomia e Astrofisica
all’Università Federico II di Napoli e ricercatrice dell’INFN
(Istituto Nazionale di Fisica Nucleare), tra le protagoniste della
rivoluzionaria ricerca che ha portato alla prima immagine di un
buco nero; Lucia Votano, un’eccellenza internazionale nello studio
dei neutrini e prima donna Direttrice del Laboratorio sotterraneo
del Gran Sasso dell’INFN, il più grande al mondo, con un team di
oltre mille scienziati provenienti da trenta Paesi; Claudia Gemme,
fisica dell’INFN d Genova, che presso il prestigioso CERN di
Ginevra, si occupa del progetto Atlas che fotografa scontri tra
particelle. E ancora, eccellenze che con il loro lavoro
contribuiscono alla preservazione dell’ambiente, come la biologa
marina Sabina Airoldi, Responsabile ricerche per il CSR – Cetacean
Sanctuary Research di Sanremo, e la vulcanologa Rosa Anna Corsaro,
ricercatrice dell’INGV Osservatorio Etneo di Catania.
Il format è anche un viaggio nei
luoghi della Scienza e dell’innovazione italiana, le città in cui
le protagoniste vivono e lavorano, per un racconto inedito
dell’Italia da scoprire attraverso le sue “bellezze scientifiche”:
centri di ricerca d’eccellenza riconosciuti a livello
internazionale, università, biblioteche, edifici storici ma anche
luoghi della quotidianità, meraviglie naturali da proteggere e
scorci inaspettati.
Gabriella Greison, nata a Milano il
12 marzo 1976, si laurea in fisica nucleare presso l’Università
Statale di Milano con una tesi sullo studio sperimentale della
propagazione di elettroni veloci in una camera a vuoto. In seguito
ha lavorato per due anni presso il centro di ricerche École
polytechnique di Palaiseau a Parigi ed è stata direttrice del primo
Festival della Fisica in Italia. Scrive e intrepreta spettacoli
teatrali tratti dai suoi libri e la sua missione è ispirare,
condividere e creare un impatto positivo sulla società.
“La teoria di tutte” è in onda a
partire da lunedì 18 ottobre 2021 per 7 settimane, alle ore 21.10
in prima tv assoluta su laF (Sky 135) e disponibile on Demand su
Sky, su Sky Go e in streaming su NOW. Programma EFFE TV realizzato
da Stand By Me per laF, condotto da Gabriella Greison. Prodotto da
Simona Ercolani. Scritto da Nunzia Scala e Gabriella Greison con
Laura Pusceddu. A cura di Andrea Felici. Regia Jovica Nonkovic.
Produttore esecutivo Fabrizio Forner.
Sono bastati una manciata di film a
Paolo Genovese per affermarsi come uno dei registi
più importanti e interessanti del panorama cinematografico
italiano. I suoi racconti per il grande schermo, sempre ricchi di
buone emozioni e sentimenti genuini, raccontano in modo delicato e
appassionante l’Italia e gli italiani, in tutte le loro più
sfumature più vere.
Ecco 10 cose che non sai su Paolo Genovese.
Paolo Genovese: i suoi film e le serie TV
1. Ha diretto diversi film
di grande successo. Genovese intraprende la propria
carriera da regista cinematografico nel 2002, realizzando insieme a
Luca Miniero (regista noto per Benvenuti
al Sud e Sono tornato) Incantesimo
napoletano. I due dirigono poi insieme anche Nessun
messaggio in segreteria (2005), Viaggio in
Italia – Una favola vera (2007) e Questa notte è
ancora nostra (2008). Nel 2010 Genovese dirige invece il
suo primo film da solo, La banda dei Babbi Natale,
con
protagonisti Aldo, Giovanni e Giacomo.
In seguito dà vita a grandi successi
con Immaturi (2011) e Immaturi – Il
viaggio(2012), con Raul
Bova, Una famiglia
perfetta(2012), Tutta colpa di
Freud (2014), conMarco
Giallinie Sei mai stata sulla
Luna? (2015). Del 2016 è invece il suo maggior
successo, Perfetti sconosciuti,
con attori come Edoardo
Leo, Valerio
Mastandreae Anna Foglietta.
Nel 2017 dirige invece The Place.
3. Ha lavorato anche per la
televisione. In alcune occasioni Genovese si è cimentato
anche nella lavorazione di alcune serie televisive, tra cui
Nati ieri (2006) e Amiche mie (2008), di cui ha
diretto alcuni episodi. Nel 2021 è invece ideatore, produttore e
sceneggiatore della serie Tutta colpa di Freud, basata sul suo omonimo film del
2014. La vicenda viene qui ripresa e ampiata, con protagonisti
attori come Claudio Bisio, Max
Tortora, Claudia Pandolfi e Caterina
Shulha.
Paolo Genovese ha scritto dei libri
4. Ha scritto tre
libri. Oltre ad essere regista, Genovese non ha mai
nascosto né tralasciato la sua grande passione per la scrittura. In
più occasioni si è infatti cimentato come sceneggiatore, sia per
suoi film che per pellicole altrui. Egli ha però anche scritto tre
libri, ovvero Tutta colpa di Freud, pubblicato nel 2014 da
Mondadori, Il primo giorno della mia vita, pubblicato nel
2018 da Einaudi, e Supereroi, pubblicato sempre da Einaudi
nel 2020.
5. Ha tratto dei film dai
suoi libri. Tutti e tre i libri da lui scritti e citati
sono poi diventati la base per degli adattamenti cinematografici.
Genovese ha infatti scritto e diretto le rispettive trasposizioni
cinematografiche. Se Tutta colpa di Freudè arrivato nel
2014, come anticipato per Supereroi
e Il primo giorno della mia vita bisognerà attendere tra
gli ultimi mesi del 2021 e il 2022. Genovese ha poi confermato il
desiderio di scrivere anche altri libri in futuro, magari da
adattare a loro volta per il cinema.
Paolo Genovese dirige Supereroi
6. Con il nuovo film
racconta i suoi personali supereroi. Il nuovo film di
Genovese, tratto dal suo omonimo libro, racconta la storia racconta
la storia due giovani innamorati (interpretati da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca), che cercano di sopravvivere
al tempo che passa e che spesso porta a galla litigi, vecchi
segreti e qualche bugia. Con quest’opera Genovese mostra dunque
come le coppie che resistono al logorante trascorrere del tempo
siano formate da veri supereroi, che nuotano contro corrente per
salvare il loro amore.
Paolo Genovese e Perfetti sconosciuti
7. Ha ottenuto numerosi
riconoscimenti. Con
Perfetti sconosciuti Genovese ha dato vita a quello che è
ancora oggi il suo maggior successo cinematografico. Il film,
incentrato su un gruppo di amici impegnati in un gioco dove ci si
rivela tutto ciò che accade nei rispettivi cellulari, ha infatti
guadagnato oltre 17 milioni di euro al box office italiano,
affermandosi come il secondo miglior incasso dell’anno dopo
Quo vado?. La pellicola ha poi vinto anche i David di
Donatello per il miglior film e la miglior sceneggiatura, a fronte
di nove candidature complessive. La stessa sceneggiatura è poi
stata premiata anche al Tribeca Film Festival.
8. È il suo film da
record. Grazie a Perfetti sconosciuti Genovese è
entrato nel Guinnes dei Primati come il regista del film con più
remake in assoluto nella storia del cinema, per un totale di 18
rifacimenti portati a termine. Dopo aver riscosso grande successo
in Italia, sono infatti arrivate proposte da parte di Francia,
Stati Uniti, Spagna, Russia, Cina, Giappone e molti altri. Ciò è
stato possibile grazie all’idea degli sceneggiatori, la quale può
facilmente essere adattata a più contesti e culture.
Paolo Genovese: la moglie e i figli
9. È sposato e ha tre
figli. Pur se molto riservato circa la sua vita privata,
Genovese è però notoriamente sposato con Federica
Rizzo, da cui ha avuto tre figli. Questi sono
Pietro, Matteo ed Emma. La
famiglia al completo si è in diverse occasioni mostrata durante
eventi di presentazione dei progetti del regista. Recentemente, il
figlio Pietro è divenuto noto per un brutto caso di cronaca
nera.
Paolo Genovese: età e altezza del regista
10. Paolo Genovese è nato a
Roma, Italia, il 20 agosto del 1966. Il regista è alto
complessivamente 178 centimetri.