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Oppenheimer: Robert Downey Jr. con i capelli bianchi nelle foto dal set

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Robert Downey Jr. e Cillian Murphy sono i protagonisti di queste immagini rubate dal set di Oppenheimer, film di Christopher Nolan dal cast stellare.

Nelle immagini, mentre vediamo il protagonista Murphy in un elegante completo, Downey Jr. appare con un look inedito, completamente imbiancato per entrare nella parte di Lewis Strauss. Ecco le immagini di seguito:

Oppenheimer, il film

Universal distribuirà Oppenheimer nelle sale in tutto il mondo e distribuirà il film in Nord America. Christopher Nolan produrrà anche insieme a Emma Thomas e Charles Roven di Atlas Entertainment. Il film si baserà sul libro vincitore del Premio Pulitzer American Prometheus: The Triumph and Tragedy of J. Robert Oppenheimer di Kai Bird e del compianto Martin J. Sherwin. Nel cast Cillian Murphy, Emily Blunt, Rami Malek, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Josh Hartnett, Jason Clarke, Alex Wolff, Josh Peck, Tony Goldwyn e Matt Damon.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: sarà PG-13 per contenuti horror

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La valutazione ufficiale dell’MPA per Doctor Strange nel Multiverso della Follia offre ulteriori dettagli su cosa dobbiamo aspettarci dal film di Sam Raimi. Non sorprende che il film sia stato classificato PG-13, ma la descrizione che motiva la scelta afferma che la stessa è dovuta a “un’intensa violenza e sequenze d’azione, immagini agghiaccianti e un po’ di linguaggio colorito”.

Sebbene i film sui supereroi non siano estranei alla violenza e all’azione, non sorprende questo rating e queste motivazioni per Doctor Strange 2, soprattutto alla luce del bagaglio cinematografico di Sam Raimi, che ha parlato proprio di “mandato” da parte della Marvel, per aggiungere elementi orrorifici nel film.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro: il manifesto e la sigla della 58° edizione

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La Fondazione Pesaro Nuovo Cinema è lieta di svelare il manifesto e la sigla che rappresentano la 58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che si terrà a Pesaro dal 18 al 25 giugno 2022.

In attesa di scoprire gli ospiti e il ricco programma della nuova edizione del festival, l’artista UOLLI (Tomas Marcuzzi) firma la locandina e la sigla che catturano l’essenza e la natura poliedrica del festival.  Autore di numerosi videoclip musicali (Meg, Lo stato sociale, Brunori Sas, Franco Battiato, Niccolò Fabi tra gli altri) e collaboratore dei più importanti festival culturali italiani, Uolli dichiara: “L’idea di realizzare un’installazione totalmente meccanica ed interamente dedicata al cinema, nasce proprio dalla stessa curiosità e dallo stesso spirito del Festival. L’intenzione era di omaggiare tutto il cinema senza distinzioni, rappresentandolo attraverso marchingegni, automazioni e meccanismi, atti a mostrare i suoi mille aspetti: dai giochi ottici del pre-cinema come lo praxinoscopio o lo zootropio, fino agli oggetti più iconografici del cinema come il ciak, l’occhio, la cara vecchia pellicola, i classici occhiali 3D con le lenti blu e rosse, delle buffe mani verdi che applaudono e l’immancabile pop-corn. Tutto è stato pensato per rappresentare ogni aspetto della settima arte, dai primi esperimenti visivi ai giochi ottici, fino al suo immaginario più pop. Il risultato finale è una sorta di stramba macchina infernale automatizzata che, nei suoi colori, cavi ingarbugliati e mille meccanismi ed animazioni, vuole rappresentare la ricchezza e le mille sfaccettature del Pesaro Film Festival”.

La 58esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pesaro e della Regione Marche. L’accesso ai bandi e tutte le informazioni sono sul sito www.pesarofilmfest.it; tutti gli aggiornamenti saranno disponibili anche sui canali social ufficiali: Facebook, Instagram, Twitter.

Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro – il manifesto

Anthony Mackie rivela quale Avenger porterebbe su un’isola deserta

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Nel corso di un segmento di CMT Fan Cam (via ComicBook.com), Anthony Mackie ha risposto a una domanda forse un po’ banale, che però lui è riuscito a trasformare in un momento di gioco divertente. Alla domanda: chi porteresti su un’isola deserta? Mackie ha risposto:

“Direi Lizzie (Elizabeth Olsen, ndt) perché amo ridere con lei ed è un essere umano così divertente, ma sai, ovunque io debba andare, mi porterei Sebastian (Stan). Lui è la mia mano destra. Mi dispiace per questa risposta così poco originale, ma lui è il mio ragazzo, quindi se dovessi andare su un’isola deserta per cinque giorni, mi porterei lui. Potremmo andare a pesca, bere noci di cocco. Sarebbe grandioso!”

Anthony Mackie sarà presto impegnato nella realizzazione di Captain America 4, dal momento che ormai è ufficialmente il nuovo titolare del nome, mentre Sebastian Stan dovrebbe tornare senza dubbio nel ruolo di Bucky Barnes, ma non sappiamo come e dove lo vedremo, ma potrebbe essere proprio il film con Mackie.

Captain America 4, quello che sappiamo

Captain America 4 sarà scritto da Malcolm Spellman e da Dalan Musson che hanno già lavorato alla serie Disney+ e questa scelta indica il forte desiderio dello studio di dare continuità tra piccolo e grande schermo.

Del cast del film non si sa ancora niente, ma possiamo scommettere che oltre a Anthony Mackie, nel film ci sarà spazio anche per Sebastian Stan (Bucky), Emily VanCamp (Sharon Carter), Wyatt Russell (John Walkers) e Daniel Bruhl (Zemo).

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: Scarlet Witch contro gli Illuminati nel nuovo spot

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Il nuovo spot di Doctor Strange nel Multiverso della Follia mostra una brevissima scena in cui Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) distrugge quella che sembra una testa mozzata nella stessa location dove, nel trailer finale del film, si riuniscono gli Illuminati per giudicare Strange.

Ecco di seguito il breve spot che mostra molto bene il tono delirante del film, aumentando l’attesa per il 4 maggio:

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Festival di Cannes 2022: rivelata la selezione, Martone in concorso!

Sono stati resi noti come di consueto da Thierry Fremaux i titolo che comporranno la selezione ufficiale del Festival di Cannes 2022, arrivato alla sua 75esima edizione, che si terrà dal 17 al 28 maggio. Trai primi titoli che vi segnaliamo, ovviamente i due titoli italiani selezionati. Il nuovo film di Mario Martone, Nostalgia, in concorso e la serie Effetto Notte di Marco Bellocchio. Di seguito tutta la selezione ufficiale.

IN CONCORSO al Festival di Cannes 2022

 

Fuori concorso al Festival di Cannes 2022

 

Un Certain Regard

  • LES PIRES di Lise AKOKA e Romane GUERET (opera prima)
  • KURAK GÜNLER (Burning days) di Emin ALPER
  • METRONOM di Alexandru BELC (opera prima)
  • RETOUR À SÉOUL (All the people I’ll never be) di Davy CHOU
  • SICK OF MYSELF di Kristoffer BORGLI
  • DOMINGO Y LA NIEBLA (Domingo et la brume / Domingo and the midst) di Ariel
  • ESCALANTE MEZA
  • PLAN 75 di HAYAKAWA Chie (opera prima)
  • BEAST di Riley KEOUGH and Gina GAMMELL (opera prima)
  • CORSAGE di Marie KREUTZER
  • BACHENNYA METELYKA (Butterfly vision) di Maksim NAKONECHNYI (opera prima)
  • VANSKABTE LAND / VOLAÐA LAND (Godland) di Hlynur PÁLMASON
  • RODÉO (Rodeo) di Lola QUIVORON (opera prima)
  • JOYLAND di Saim SADIQ (opera prima)
  • THE STRANGER di Thomas M WRIGHT
  • THE SILENT TWINS di Agnieszka SMOCYNSKA

 

Cannes Premiere

  • NOS FRANGINS di Rachid BOUCHAREB
  • ESTERNO NOTTE (Nightfall) di Marco BELLOCCHIO (serie)
  • DODO di Panos H. KOUTRAS
  • IRMA VEP di Olivier ASSAYAS (serie)

Special Screenings

  • ALL THAT BREATHES di Shaunak SEN
  • THE NATURAL HISTORY OF DESTRUCTION di Sergei LOZNITSA
  • JERRY LEE LEWIS: TROUBLE IN MIND di Ethan COEN

Midnight Screenings

  • HUNT di LEE Jung-Jae
  • MOONAGE DAYDREAM di Brett MORGEN
  • FUMER FAIT TOUSSER di Quentin DUPIEUX

Ordinary Joe: la recensione della serie con James Wolk

Ordinary Joe: la recensione della serie con James Wolk

Quello del what if, il “e se…”, è uno dei quesiti probabilmente più ricorrenti nella vita di tutti noi, da cui si originano ipotesi, teorie e viaggi immaginari in eventi che, esclusi dalle scelte compiute, non accadranno mai. Sono innumerevoli le opere cinematografiche o televisive che partono proprio da tale quesito per dar vita a racconti straordinari. Se la recente serie animata della Marvel, intitolata proprio What If… ? ha dato ulteriore dimostrazione di ciò, arriva ora una nuova serie, stavolta in live action, a ricordarci della forza che tale domanda esercita su di noi. Si tratta di Ordinary Joe, disponibile dal 13 aprile su Sky e NOW.

Ideata e prodotta da Garrett Lerner e Russel Friend, già noti come sceneggiatori della serie Dr. House, Ordinary Joe ha per protagonista Joe Kimbreau (interpretato da James Wolk), il quale al momento della laurea si trova davanti ad un bivio, dove ogni scelta lo porterà verso percorsi differenti. La serie lo segue dunque poi su tre linee temporali parallele ma diverse: la prima, dove egli è diventato un’agente di polizia, seguendo le orme del padre; la seconda, dove ha seguito la sua passione ed è diventato una star della musica; e la terza, dove lavora come infermiere, dopo aver sposato la sua fidanzata del college.

A ognuno le sue scelte

 Ordinary Joe è una formula utilizzata negli Stati Uniti per indicare una persona qualunque, nella media, quella che in Italia apostroferemmo con nomi come “Mario Rossi”, “Pinco Pallino” o “Tal de Tali”. La scelta di questo titolo per la serie è dunque già di per sé indicativo della volontà dei registi di entrare nella vita di un uomo perfettamente ordinario, mostrando attraverso di lui come anche le più apparentemente insignificanti scelte possano portare a percorsi di vita profondamente diversi. Le scelte che Joe compie nella serie partono dunque proprio da tale presupposto, presentando per tutti e 13 gli episodi di questa stagione scenari completamente differenti.

Lo spettatore è dunque chiamato ad osservare questi tre differenti scenari, cercando di cogliere di ognuno pregi e difetti che avrebbero potuto renderlo preferibile rispetto agli altri due. Non ci sono dunque particolari colpi di scena, ma un semplice svelarsi di possibilità perse o colte. Di per sé Ordinary Joe rischiava dunque di essere piuttosto “anonimo” e la possibilità di confondersi era notevole. Questa viene fortunatamente evitata distinguendo le tre linee temporali con tre ben distinte palette di colori. Verde per quella dove Joe è un infermiere, blu per quando è un poliziotto e arancione per quando è un affermato musicista.

Ordinary Joe recensione

Ordinary Joe: la recensione

Questi tre differenti colori dominanti sono comunque ben amalgamati tra loro affinché gli episodi nella loro totalità non risultino disomogenei. Allo stesso modo non sono discordanti le reazioni che il protagonista ha in una linea temporale piuttosto che in un’altra. La serie infatti sembra voler sottolineare come, nonostante la vita del protagonista cambi radicalmente in base alle scelte compiute, egli come persona rimane grossomodo simili e coerente caratterialmente. Le sue reazioni sono simili in ogni scenario, con le dovute differenze date dal contesto a rendere il tutto più realistico. Ne emerge dunque che la caratterizzazione del protagonista e la sua interpretazione da parte di Wolk sono due elementi di forza di Ordinary Joe.

Tutto ciò, tuttavia, non impedisce alla serie di rimanere un prodotto grossomodo nella media, dove il concept di base viene esplorato ma lasciando la sensazione di un potenziale non del tutto espresso. D’altronde quello del what if, come si diceva in apertura, è un concetto più e più volte esplorato e per renderlo accattivante forse non basta il volersi rifare ad una realistica rappresentazione dell’ordinaria vita di un uomo qualunque. Rimane un prodotto godibile, che può intrattenere e forse emozionare gli amanti di questo genere di drammi, ma la cui cancellazione dopo una sola stagione la dice lunga sul suo lascito.

Animali Fantastici: tutto quello che non sapete sul rapporto tra Silente e Grindelwald

Uno degli aspetti più interessanti esplorati nel franchise di Animali Fantastici è sicuramente il rapporto tra Gellert Grindelwald e Albus Silente, il cui storico duello è stato spesso evocato nei libri e nei film di Harry Potter. Del loro passato sappiamo quasi ogni cosa, eppure sembra che J.K.Rowling abbia ancora in serbo qualche cartuccia da giocarsi nel corso dei prossimi capitoli.

C’è però qualcosa che non conoscevamo della relazione fra i due personaggi? Di seguito 10 curiosità:

Hanno entrambi manipolato giovani maghi

Sebbene Grindelwald fosse molto più sinistro nei modi e Silente più nobile, i due maghi condividevano un tratto molto inquietante: entrambi hanno manipolato giovani maghi per portare a termini i loro piani. Grindelwald con Credence, e Silente con Harry Potter e Newt Scamander. Usandoli come pedine sul tavolo del gioco che hanno contribuito a creare.

La paura segreta di Silente

C’è più di una ragione dietro il non voler combattere Grindelwald di Silente: la prima, rivelata in Animali Fantastici, è il patto di sangue stretto da giovani, la seconda ha radici profonde e si riferisce al passato familiare del mago. Quando suo fratello Aberforth si oppose ai tentativi dei due di portare con sé la sorella Ariana, scoppiò un duello, e la ragazza morì a causa di una maledizione che la colpì accidentalmente senza che nessuno sapesse chi l’avesse lanciata. Silente disse allora che non avrebbe affrontato Grindelwald perché temeva che il suo vecchio amico sapesse chi era il responsabile: se stesso.

Uno stesso obiettivo

Mentre Grindelwald voleva prendere il controllo del mondo magico e tenere i Babbani sotto il suo ordine, non si può dire lo stesso di Silente, o almeno nella seconda fase della sua vita. All’inizio infatti anche il futuro preside di Hogwarts aveva idee molto simili all’amico, come il desiderio di rovesciare il Ministero della Magia. Anni più tardi, dopo che Silente sconfisse Grindelwald, il mago sembrava avere ancora mancanza di fiducia nel Ministero e sognava di poter proteggere le persone, non danneggiarle.

Entrambi sconfitti da Voldemort

Ironia della sorte, sia Albus Silente che Gellert Grindelwald si sono confrontati con Lord Voldemort ed entrambi non sono riusciti a sconfiggerlo. Il Signore Oscuro era infatti diventato più potente di quanto i due immaginassero e più di quanto loro erano riusciti a essere in vita: prima quando il mago chiese a Grindelwald dove fosse la bacchetta di sambuco, uccidendolo perché si rifiutò di dirglielo, e successivamente quando attuò il suo piano per uccidere il preside di Hogwarts.

Il grande duello

L’intero franchise di Animali Fantastici potrebbe esser stato costruito come l’anticamera di quello che è, a tutti gli effetti, un momento chiave della storia della magia: il celebre duello tra Albus Silente e Gellert Grindelwald. Prima di questo Silente diventerà preside di Hogwarts e Grindelwald dividerà la comunità magica durante la sua guerra al Ministero della Magia, ma come ha già mostrato Animali fantastici: I Crimini di Grindelwald, molti Auror avevano già intuito che Silente era l’unico mago abbastanza potente da duellare contro Grindelwald.

Ariana Silente

Chi ha letto i romanzi di Harry Potter conoscerà la storia familiare di Silente e dei fatti che portarono alla tragica morte di sua sorella Ariana: quando Aberforth (l’altro fratello) tentò di impedire ad Albus e Gellert Grindelwald di mettere a punto il loro piano e portare Ariana con loro, scoppiò un gigantesco duello che  li coinvolse tutti e tre e finì con Grindelwald che scagliò una maledizione Cruciatus su Alberforth. Ariana morì, ma nessuno dei duellanti sapeva chi aveva lanciato l’incantesimo che tolse la vita alla ragazza. Così, mentre Grindelwald fuggiva, Silente si focalizzò sull’educazione dei suoi studenti e cercò di addestrare i giovani maghi.

Volevano rivoluzionare il Ministero della Magia

Grindelwald e Silente hanno condiviso un comune obiettivo: raccogliere tutti i Doni della Morte per rovesciare il Ministero della Magia. Una decisione che avrebbe senso se messa in relazione con Grindelwald (che sappiamo quanto volesse governare a modo duo il mondo magico e babbano) ma per quanto riguarda Silente, le cose sono diverse: il mago non ambiva certo a governare, al contrario era intenzionato a creare un ordine benevolo presieduto da maghi e streghe che non avrebbero fatto del male a nessuno, inclusi i babbani.

Solo Silente può battere Grindelwald

In Animali Fantastici: I crimini di Grindelwald seguiamo gli Auror mentre si recano ad Hogwarts per chiedere a Silente di unirsi a loro per combattere Grindelwald. Ovviamente il mago si rifiuta (in nome di un patto segreto fra lui e la sua nemesi), con questi che gli impediscono di continuare ad insegnare Difesa contro le arti oscure. Ma perché questa reazione? Forse perché Albus Silente è l’unico mago abbastanza potente e in grado di sconfiggere Grindelwald?

Più che semplici amici

Una semplice battuta pronunciata da Silente in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald basterebbe a definire il tipo di rapporto che i due maghi avevano da giovani: “Eravamo molto più che fratelli“. La “natura” della relazione fra i personaggi non è mai stata esplicitamente etichettata, e ciò significa che il mistero potrà essere risolto nei prossimi capitoli; ma se lo specchio delle brame rivela ciò che una persona desidera davvero, allora perché Silente vede Grindelwald? Nel suo cuore c’è spazio solo per Grindelwald?

Il Patto

Nel primo film di Animali Fantastici apprendiamo che Silente aveva mandato Newt Scamander a New York per cercare Credence (con la pretesa che si mettesse alla caccia di una creatura magica) e capire cosa stava tramando Grindelwald. Il professore di Hogwarts avrebbe poi “usato” nuovamente il mago nel secondo film trovare il ragazzo e proteggerlo dalla sua nemesi, ma stanco dei sotterfugi Newt chiede a Silente perché non è lui a intervenire nella faccenda. È allora che viene rivelato il segreto: Albus e Gellert erano più che semplici amici da giovani, e insieme strinsero un patto di sangue con il quale giuravano che non si sarebbero mai combattuti.

Leggi anche – Animali Fantastici: 15 curiosità su Gellert Grindelwald

Fonte: ScreenRant

Animali Fantastici: 15 curiosità su Gellert Grindelwald

Animali Fantastici: 15 curiosità su Gellert Grindelwald

Introdotto nella saga di Harry Potter, Gellert Grindelwald è una delle figure centrali nel racconto prequel di Animali Fantastici, ed è grazie al nuovo corso del franchise che gli spettatori hanno potuto conoscere altri dettagli del passato di questo affascinante personaggio (interpretato sul grande schermo da Johnny Depp prima e ora da Mads Mikkelsen).

Ma cosa sappiamo veramente del potente mago oscuro e noto avversario di Silente? Ecco di seguito 20 curiosità:

La pelle è simile a quella di Voldemort

La pelle è simile a quella di VoldemortTra le tante cose che accomunano Gellert Grindelwald e Voldemort, oltre ai loro stessi ideali e la loro visione sul mondo della magia e i babbani, le caratteristiche fisiche sono quelle che risaltano più all’occhio, a partire dalla pelle pallida. Certo, l’aspetto di Voldemort può essere giustificato dalla creazione degli Horcrux, mentre Grindelwald sembra nato con questo colore epidermico che gli conferisce un aspetto malvagio simile al conte Dracula

Sembra più vecchio della sua età

Le vite di Gellert Grindelwald e Albus Silente hanno corso su strade parallele durante il tempo tempo trascorso insieme a Godric’s Hollow, ma nonostante la stessa età quando i personaggi appaiono nel film ambientato nel 1926 il loro aspetto comunica momenti diversi della loro vita e Grindelwald dimostra molti più anni dell’amico. Forse a causa dei capelli bianchi, forse per le scelte di look apportate al suo interprete che ha effettivamente più di cinquant’anni…ciò non cambia il modo in cui riesce ad essere minaccioso.

Gellert Grindelwald è un’anima spezzata

Gellert GrindelwaldPer creare i suoi Horcrux Voldemort ha praticamente spezzato la sua anima in pezzi, e l’unico modo per farlo è attraverso un atto crudele, il più supremo, ovvero l’omicidio. Dopo questa descrizione sembrerebbe che anche Grindelwald abbia spezzato la sua anima dal momento che durante i suoi anni da studente a Durmstrang, il mago ha compiuto diversi omicidi (cosa le fece espellere dalla scuola).

Gellert Grindelwald ha un occhio diverso dall’altro

Il look di Grindelwald rivelato alla fine del primo film di Animali Fantastici sorprese e non poco i fan di Harry Potter, dal momento che l’avevano visto in un breve flashback nella saga precedente con un aspetto fragile e in via di decadenza. Un elemento di attrazione sono sicuramente i suoi occhi, uno diverso dall’altro, che lo rende ancora più inquietante di quanto non lo sia già.

Johnny Depp ha contribuito alle scelte di makeup

Si può dire che Johnny Depp abbia costruito la sua carriera cinematografica interpretando personaggi eccentrici dai look stravaganti, da Edward mani di forbice al capitano Jack Sparrow, e ogni volta ha messo qualcosa di sé nel loro look. Come nel caso di Animali Fantastici, dove veste i panni di Gellert Grindelwald, e dove ha dato un contributo importante all’aspetto estetico del suo mago oscuro.

Il ciondolo dei doni della morte come strumento di richiamo dei seguaci

Considerando la sua affinità con I Doni della Morte, Gellert Grindelwald li ha proprio adottati come suo segno personale (un po’ come il marchio dei Mangiamorte per Voldemort) che fornì a ciascuno dei suoi seguaci in forma di collana con il ciondolo che tutti conosciamo. Così, per poterli contattare, a Grindelwald bastava stringere la collana e pronunciare il suo nome.

Trasfigurazione umana

Tutti i fan di Harry Potter sanno che il metodo principale per trasformarsi in un’altra persona è bere la pozione Polisucco, tuttavia esiste un caso noto in cui un mago è riuscito a trasformarsi senza usare questa magia: ovviamente parliamo di Gellert Grindelwald, che nel primo film di Animali Fantastici impersona il capo del dipartimento per l’applicazione della legge magica di MACUSA, Percival Graves.

Sa praticare la magia senza bacchetta

Quasi ogni persona considera Albus Silente il più grande mago esistente, tuttavia Grindelwald potrebbe superarlo solo per il fatto che sia capace di praticare la magia senza dire una parola, una tecnica molto avanzata che non tutti possono padroneggiare. Sa anche lanciare un incantesimo senza bacchetta.

Un maestro del duello

È evidente che il franchise di Animali Fantastici sta ricostruendo il passato di Grindelwald e Silente e culminerà probabilmente con il celebre duello più importante della storia della magia evocato nei romanzi di J.K.Rowling. Dalle pagine dei libri i fan hanno compreso quanto sia fondamentale e rinomata l’arte nel duello del mago oscuro, qualcosa che gli ha permesso di compiere tutti i suoi crimini.

Quattro attori per un personaggio

Tutte le brevi apparizioni di Gellert Grindelwald nel corso della saga di Harry Potter hanno permesso a vari attori di interpretare il personaggio sul grande schermo, dal giovane Jamie Campbell Bower a Michael Byrne passando per Colin Farrell fino all’ingresso fisso di Johnny Depp.

È un veggente

La capacità di vedere il futuro non appartiene ad ogni strega e mago, ma è un dono speciale che solo alcune persone possono usare. Grindelwald è fra questi, ma mentre altri personaggi come la Professoressa Cooman riescono a prevedere eventi futuri per aiutare le persone, questo mago oscuro sfrutta il potere a scopo personale o per manipolare le sue vittime.

L’abilità di parlare in pubblico

L'abilità di parlare in pubblico

Proprio come Voldemort, Grindelwald è riuscito a convincere schiere di persone a seguirlo grazie alla sua capacità di parlare in pubblico e elargire discorsi motivazionali. Anche se i suoi ideali sono immorali, ciò non gli ha impedito di creare il suo esercito, trasmettendogli il suo credo con passione e senza malizia.

Può guarire le ferite senza bacchetta

Può guarire le ferite senza bacchettaAnche se Grindelwald viene considerato il mago più malvagio di tutti i tempi, ha mostrato in più occasioni di avere la capacità di fare del bene. come quando guarisce i tagli sul braccio di Credence senza nemmeno usare la bacchetta.

Può resistere alla lettura della mente di Voldemort

Può resistere alla lettura della mente di Voldemort

I fan di Harry Potter sapranno di cosa è capace un mago che sa leggere la mente e manipolare le sue vittime. Come quando Voldemort era riuscito a entrare nella testa del giovane mago, provocandogli diversi incubi. Allo stesso modo Grindelwald non dovrebbe essere sottovalutato, poiché ha una mente più forte di Voldemort e sa praticare l’arte del Legilimens.

Gellert Grindelwald è un maestro di illusioni

Gellert Grindelwald è un maestro di illusioni

Combinando una stregoneria incredibilmente complicata con le sue capacità di mago, Grindelwald è riuscito a lanciare un incantesimo di disillusione che altri maghi avanzati come Silente e Voldemort non potrebbero mai portare a termine. Perché tra tutti gli altri personaggi di Harry Potter, Grindelwald è l’unico che può farlo.

Leggi anche – Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, gli “errori” di continuity con Harry Potter

Fonte: ScreenRant

Iron Man: 10 unpopular opinion sulla trilogia, secondo Reddit

Iron Man: 10 unpopular opinion sulla trilogia, secondo Reddit

Anche se sono molti gli eroi Marvel adorati dai fan, è indubbio che Iron Man sia sempre stato al centro dell’universo cinematografico, più di chiunque altro. Il suo primo film da solista ha dato il via al MCU in grande stile ed è stato il primo degli eroi a completare la propria trilogia. Lo statuto del personaggio all’interno del MCU è quindi assodato, ma persistono alcune unpopular opinion sull’eroe, messe in luce su Reddit.

Tony Stark è un villain

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Anche se Tony Stark ha certamente un atteggiamento ribelle, si può sempre contare su di lui e stare certi che sarà risolutivo. Ha dimostrato più volte che è disposto a mettersi in pericolo per proteggere i suo cari: tuttavia, è proprio qui che, secondo alcuni fan, sorgerebbe il problema.

Dal momento che Tony assume spesso atteggiamenti egoistici ed egocentrici, il Redditor Viperbunny ha infatti ammesso che molti scontri con i villain e pericoli nei film arrivano proprio “come una risposta diretta o indiretta a qualcosa che lui in primo luogo ha fatto”.

L’A.I.M. avrebbe dovuto essere considerata di più

Aldrich-Killian

È sempre entusiasmante vedere che alcuni dettagli dei fumetti vengono incorporati nei film Marvel e così è stato anche nel terzo film di Iron Man, in cui è stata introdotta l’A.I.M, un’importante organizzazione criminale dei fumetti, fondata da Aldrich Killian.

La maggior parte dei fan non ha prestato troppa attenzione alla sua inclusione nel film, ma alcuni hanno ritenuto che meritasse più attenzione, come il redditor 2073040 che ha espresso il desiderio di considerare l’A.I.M. come una minaccia nell’ampio MCU e non solo come principale fazione antagonista in Iron Man 3.

Tony Stark è irritante

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Si potrebbe dire che la caratterizzazione di Tony Stark nel primo film di Iron Man ha impostato il prototipo per molti degli eroi successivi dell’universo cinematografico. Egli è vivace, sarcastico e fascinosamente arrogante, una combinazione vincente per la maggior parte dei fan.

Questo tipo di approccio non ha però funzionato per tutti; ad esempio, il Redditor mileya82 ha ammesso di aver apprezzato Tony nel primo film, ma non nelle sue apparizioni successive, dove “ha continuato a infastidirmi sempre di più”.

La relazione tra Tony e Pepper ha funzionato meglio di molte altre

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Sappiamo che la componente romantica è stata raramente uno degli aspetti più forti del MCU, e con Tony e Pepper, i fan si sono dovuti approcciare alla prima “coppia cinematografica” dell’universo. Anche se la loro relazione è diventata più toccante verso la fine, per tanti è stata percepita come l’elemento meno interessante dei film di Iron Man.

Tuttavia, il Redditor sagewren7 è uno dei pochi che ha ritenuto che la storia d’amore tra i due abbia funzionato meglio di quella tra Steve Rogers e Peggy Carter. Hanno specificamente indicato come la relazione è cresciuta sentimentalmente nel corso del tempo ed è stata lodata come “molto più piacevole e credibile”.

Iron Man 2 è valido

Iron-Man-and-War-Machine

Anche se il primo Iron Man ha entusiasmato il pubblico e ha dato al MCU un punto di partenza solido per la sua successiva espansione, il sequel ha destato preoccupazioni per la direzione che avrebbe potuto prendere l’universo cinematografico: Iron Man 2 è stato percepito infatti come una grande delusione ed è spesso considerato come uno dei peggiori film del MCU.

Le scarse sequenze d’azione e l’impostazione che stava iniziando ad assumere il più ampio universo Marvel, secondo diversi fan, non hanno funzionato, ma ci sono comunque stati difensori di Iron Man 2, tra cui il Redditor brittaneex, che afferma di averlo riguardato “più di qualsiasi altro film del MCU“.

Justin Hammer è un cattivo di alto livello

Justin-Hammer

Un altro problema di Iron Man 2 secondo molti fan sono stati i vilain davvero dimenticabili: Ivan Vanko è stato giudicato come una potenziale minaccia ma poco sviluppata, mentre Justin Hammer è stato visto come troppo goffo per poter incutere timore. Nonostante il fatto che molti spettatori vogliano vedere Sam Rockwell tornare nei panni di Hammer, il personaggio, per la maggioranza, non ha funzionato come villain.

Tuttavia, il Redditor MathBelieve è stato tra coloro che hanno lodato il lavoro di Rockwell e la caratterizzazione del personaggio, che definisce “uno dei miei cattivi preferiti” dell’intero MCU.

Iron Man 3 è il migliore della trilogia

Iron-Man-3-Suit

Iron Man 2 non è stato l’unico sequel della trilogia che non ha colpito i fan: anche Iron Man 3 ha ricevuto una risposta mista, sia perché la trama del film si discostava rispetto alla narrazione dei fumetti, e sia a causa dello sviluppo dell’arco di Tony Stark come personaggio.

Ma con il veterano del cinema d’azione Shane Black al timone di questo film, alcuni fan lo hanno comunque percepito come il miglior capito della trilogia di Iron Man. Il redditor MajorRocketScience ha persino suggerito che “potrebbe essere uno dei 5 migliori film del MCU“.

La svolta del Mandarino è stata grandiosa

Trevor-Slattery-surrendering-in-Iron-Man-3

Uno delle ragioni per cui le opinioni nei riguardi di Iron Man 3 sono state così controverse è stato il colpo di scena con il Mandarino. Nei fumetti, il Mandarino è il nemico più celebre di Iron Man e molti fan non vedevano l’ora di vederli finalmente affrontarsi in live-action. Tuttavia, nel film viene rivelato che il presunto Mandarino è in realtà un attore fallito, assunto da Aldrich Killian per interpretare un terrorista.

Molti fan, che non si aspettano questa svolta, si sono sentiti “ingannati” dagli sviluppi narrativi di Iron Man, mentre altri lo hanno elogiato proprio per questo colpo di scena. Ne è un esempio il redditor OctorokHero, che l’ha definito “uno dei colpi di scena più unici che il MCU abbia fatto”.

La performance di Robert Downey Jr. è sopravvalutata

Robert Downey Jr. ha ottenuto uno dei più grandi ruoli “di ritorno” nella storia di Hollywood quando ha deciso di calarsi nei panni di Iron Man. Anche quando altri grandi attori si sono uniti al MCU, la performance di Downey Jr sembrava comunque essere perno dell’intero franchise, per questo in tanti hanno creduto che si meritasse un Oscar.

Incredibilmente, ci sono però alcuni fan che non sono rimasti colpiti dall’iconica interpretazione dell’eroe di Downey Jr, tra cui il Redditor Zyffrin, che si è lamentato poiché la performance “non è stata un granché”, dato che l’attore “recita se stesso per la maggior parte del tempo”.

“È un bene che se ne sia andato”

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Sin dall’uscita di Iron Man 3, c’erano fan che speravano ci sarebbe stato qualche annuncio di un “Iron Man 4” all’orizzonte. Ma tali sogni si sono irrimediabilmente infranti con la morte di Tony Stark in Avengers: Endgame, che ha scritto la parola fine sulla permanenza dell’eroe nel MCU.

Tuttavia, ed è un’opinione che in realtà condividono in parecchi, tra cui il Redditor rgordill2, svariati fan hanno affermato che l’attenzione del MCU era troppo spesso focalizzata solo sul personaggio di Iron Man e c’era bisogno di un grande cambiamento per poter permettere la crescita degli altri eroi.

Kate & Leopold: trama e cast del film con Hugh Jackman

Kate & Leopold: trama e cast del film con Hugh Jackman

James Mangold è oggi uno dei registi più apprezzati e richiesti di Hollywood, distintosi nel corso degli anni con film di generi diversi tra loro. Dal biopic Quando l’amore brucia l’anima al western Quel treno per Yuma, dal cinecomic Logan – The Wolverine all’avventura dell’atteso Indiana Jones 5. All’interno della sua filmografia non mancano però anche un paio di commedie, tra cui spicca il titolo del 2001 Kate & Leopold. Si tratta di un lungometraggio particolarmente apprezzato nel panorama del suo genere, a cui non manca anche una buona dose di sentimenti a rendere il tutto più dolce e coinvolgente.

Scritto dallo stesso Mangold insieme a Steven Rogers, il film presenta infatti una storia d’amore impossibile, con i due protagonisti stavolta distanti non per motivi di classe o di spazio, bensì di tempo. Kate & Leopold si basa infatti anche su una buona componente fantasy, che contribuisce a quella sensazione di favola d’amore come quelle della miglior tradizione. Simile per toni a film come Insonnia d’amore e C’è posta per te (che presentano non a caso la stessa attrice protagonista di Kate & Leopold), il film si è affermato come un buon successo di critica e pubblico al momento della sua uscita in sala.

Kate & Leopold è infatti arrivato a guadagnare circa 80 milioni di dollari al box office, guadagnando poi anche una nomination all’Oscar per la miglior canzone originale Until… cantata dal celebre Sting. Per gli amanti di film dolci e divertenti, questo è dunque un titolo da non perdere assolutamente. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Kate & Leopold: la trama del film

La vicenda del film si apre in una corte Ottocentesca, dove Leopold è Duca di Albany. Attratto dalle invenzioni e dagli inventori, egli è in continuo conflitto con lo zio, il quale vorrebbe il nipote più concentrato a scegliere la sua sposa al fine di dare seguito alla discendenza famigliare. Nel bel mezzo della festa in cui Leopold è chiamato ad indicare la sua prediletta tra diverse candidate, il giovane nota però uno strano uomo con una bizzarra e tecnologica macchina fotografica. Deciso a saperne di più, insegue l’uomo fino al ponte di Brooklyn, dal quale poi cadono entrambi. Invece di schiantarsi al suolo i due vengono catapultati nella moderna e frenetica New York.

L’uomo inseguito da Leopold si presenta come Stuart, colui che ha scoperto l’esistenza di un passaggio temporale proprio sotto al celebre ponte. L’uomo conduce il proprio ospite presso la sua casa e qui il nobile conosce la dolce Kate McKay, vicina ed ex fidanzata di Stuart. Mentre quest’ultimo studia un modo per far tornare Leopold alla sua epoca, questi sviluppa un certo legame con Kate. La loro relazione è però minata dalle differenze che intercorrono tra loro, con il mondo contemporaneo e i suoi modi di far totalmente estranei a Leopold. Ben presto, però, i due scopriranno di essere legati da sempre l’uno all’altro, destinati a stare insieme.

Kate & Leopold cast

Kate & Leopold: il cast del film

Ad interpretare il nobile Leopold vi è l’attore Hugh Jackman, all’epoca recentemente divenuto popolare grazie al ruolo di Wolverine in X-Men. Per interpretare un duca ottocentesco, l’attore studiò approfonditamente il periodo e prese anche lezioni sugli usi e costumi dell’epoca dall’esperta storica Jane Gibson. Jackman si esercitò anche nel classico ballo di corte come anche nel cavalcare i cavalli. Accanto a lui, nei panni di Kate, vi è l’attrice Meg Ryan, celebre per diverse commedie romantiche come Harry, ti presento Sally…. Originariamente, per il ruolo era stata considerata anche Sandra Bullock, ma la Ryan riuscì a sfoggiare le qualità giuste per il personaggio, particolarmente dolce ed intraprendente.

Nel film vi è poi l’attore Liev Schreiber nei panni di Stuart. In un finale alternativo del film, il suo personaggio è indicato essere un lontano discendente di Leopold. Tale risvolto narrativo fu però rimosso a causa della relazione che Stuart ha avuto con Kate, che diveniva a quel punto a sua volta una sua lontana parente. Nel film è poi presente una giovane Viola Davis qui ad uno dei suoi primi ruoli cinematografici. L’attrice premio Oscar interpreta una poliziotta in cui si imbatte Leopold. Vi sono poi Paxton Whitehead nei panni dello zio Millard e Breckin Meyer in quelli di Charlie McKay, fratello di Kate. Natasha Lyonne è Darci, amica della protagonista, mentre Bradley Whitford è J. J. Camden, capo di Kate a lavoro.

Kate & Leopold: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Kate & Leopold è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 13 aprile alle ore 21:30 sul canale La7 D.

Fonte: IMDb

 

Outer Range: recensione della serie Prime Video

Outer Range: recensione della serie Prime Video

Il tentativo è piuttosto interessante, il risultato purtroppo meno. Così possiamo sintetizzare la miniserie Outer Range, nuova produzione targata Amazon Prime Video che vede protagonista la star Josh Brolin e un cast di supporto di prim’ordine tra cui spiccano Will Patton, Imogen Poots e soprattutto Lili Taylor. 

La trama di Outer Range

Partiamo con il raccontare l’idea di partenza di Outer Range, creato da Brian Watkins: Royal Abbott (Josh Brolin) e il suo ranch a conduzione familiare si trovano in grosse difficoltà, anche psicologiche. Dopo l’improvvisa scomparsa della moglie di suo figlio Perry (Tom Pelphrey), tutto sembra aver perso senso. Due avvenimenti cambiano però radicalmente le cose: l’arrivo nella proprietà della misteriosa Autumn (Imogen Poots) e soprattutto un evento del tutto inspiegabile, in grado di aprire a Royal nuove porte che attraversano spazio e tempo. Ma sulle tracce di questa manifestazione soprannaturale si sono messi anche altri, in particolar modo il potente Wayne Tillerson (Will Patton), che sembra conoscere molto più di quanto non voglia mostrare…

I due riferimenti principali di Outer Range

I riferimenti principali a cui possiamo ricondurre Outer Range sono due e facilmente individuabili. Prima di tutto lo show di Watkins si rifà esplicitamente a Yellowstone, la serie di enorme successo creata da Taylor Sheridan che vede protagonista un enorme Kevin Costner: stessa ambientazione, toni drammatici molto simili, un personaggio principale il quale possiede la “gravitas” del cowboy che ha passato la vita tra i pascoli sterminati, deciso a tutto pur di portare avanti il lavoro dei suoi predecessori.

Il secondo riferimento, appena più sfumato – magari perché più lontano nel tempo – è individuabile in Lost, inteso come lo show che ha introdotto un tipo molto specifico di fantastico all’interno del prodotto televisivo.

Outer RangeLe due anime della storia non si incontrano mai

Il protagonista di Outer Range si deve confrontare infatti con un evento paranormale che non si spiega nella sua essenza specifica, ma al contrario costringe l’essere umano a confrontarsi con interrogativi, misteri e incertezze. Il problema principale della serie Amazon consiste nel fatto che, a parte l’enigmatico e affascinante pilot, queste due “anime” non s’incontrano mai veramente. Se il primo episodio pone le basi per uno spettacolo potenzialmente avvincente e in grado di sfruttare con potenza espressiva i grandi spazi delle praterie americane al fine di incutere nello spettatore un profondo senso di disagio, con il passare delle puntate tale effetto si affievolisce fino a perdersi quasi del tutto, lasciando che l’elemento fantastico si affianchi al dramma familiare senza mai veramente fondersi coerentemente con esso.

Ed ecco allora che Outer Range comincia a procedere per accumulo di fascinazioni che non si fanno storia, in cui vengono seminati frammenti di possibili sviluppi narrativi i quali però non sembrano mai realmente innestarsi. Il Royal Abbott di Josh Brolin si aggira per lo show tentando per troppe puntate di risolvere enigmi e problemi che lui stesso non comprende: tale stato di perenne incertezza col passare degli episodi svuota il personaggio di fascino, lasciando all’attore comunque sempre carismatico il compito ingrato di “riempire” tali mancanze.

Non meglio va di certo alle figure di contorno, in particolar modo alla Autumn di Imogen Poots che dovrebbe probabilmente essere un catalizzatore della dimensione fantastica di Outer Range ma finisce per diventare ben presto ulteriore elemento di confusione. Il tentativo continuo, fin troppo forzato, di rendere intrigante l’elemento sci-fi dello show inficia poi l’efficacia narrativa di quello più propriamente western, il quale viene riproposto senza troppa originalità né robustezza emotiva. 

È tutto da buttare in Outer Range? Certamente no. Alcuni momenti sparsi sono visivamente potenti, decisamente sopra la media di questo tipo di prodotti televisivi. Per quanto riguarda il cast svetta poi la bravura di Lili Taylor, la quale interpreta forse l’unico vero personaggio pragmatico e saggio, quello di una madre (e nonna) impegnata a tenere insieme la propria famiglia. Magari ciò non basta a promuovere Outer Range, ma almeno lo rende piuttosto guardabile. Speriamo che eventuali nuove stagioni riescano a produrre una narrazione maggiormente coesa tra i due generi che la serie vuole mixare.

Tehran 2: trailer della seconda stagione su Apple TV+

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Tehran 2: trailer della seconda stagione su Apple TV+

Apple ha rilasciato il trailer della seconda stagione di Tehran, il thriller di spionaggio internazionale e vincitore dell’International Emmy Award, Tehran, che uscirà su AppleTV+ il 6 maggio, con i primi due degli otto episodi totali, seguiti da un nuovo settimanale, ogni venerdì, fino al 17 giugno.

Tehran 2 vede Niv Sultan nei panni di Tamar, un hacker-agente del Mossad che si infiltra a Teheran con una falsa identità per aiutare a distruggere il reattore nucleare iraniano. Ma, quando la sua missione fallisce, Tamar deve pianificare un’operazione che metterà in pericolo tutti quelli a lei cari. La due volte vincitrice dell’Emmy e candidata all’Oscar Glenn Close si unisce al cast della seconda stagione, con il ritorno di Shaun Toub, Shervin Alenabi, Arash Marandi e Shila Ommi.

La serie Tehran è creata da Moshe Zonder, Dana Eden e Maor Kohn e diretta da Daniel Syrkin. Omri Shenhar è la scrittrice insieme a Zonder. Syrkin e Shenhar sono anche co-creatori. I produttori esecutivi sono Dana Eden e Shula Spiegel per Donna e Shula Productions, Alon Aranya per Paper Plane Productions, Julien Leroux per Paper Entertainment, Peter Emerson per Cineflix Studios, Eldad Koblenz per Kan 11 e Moshe Zonder, Omri Shenhar, Daniel Syrkin e Dari Shai Slutzky. “Tehran” è distribuito a livello internazionale da Cineflix Rights. La prima stagione completa di “Tehran” è disponibile in streaming su Apple TV+.

Animali Fantastici: I Segreti di Silente, recensione del film con Jude Law

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I segreti di Silente sono sempre stata una costante nel corso della saga di Harry Potter. Segreti che lui ha affidato a pochissime persone nel corso della sua lunga vita, segreti a volte terribili, a volte fondamentali per sconfiggere il male, altre volte semplicemente emozioni troppo delicate da elaborare, sentimenti troppo spaventosi, rimorsi, rimpianti.

È così che il giovane Silente di Jude Law vive il suo passato e il suo amore per Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) in Animali Fantastici: I Segreti di Silente. Una storia giovanile e proprio per questo purissima e appassionata ma anche turbolenta e cieca; Albus si distacca dal perseguimento del “bene superiore” che promuoveva con Gellert, accorgendosi troppo tardi, e a prezzo della vita di Ariana, sua sorella Obscuriale, della vera natura delle intenzioni del suo amato. 

La premessa a I Segreti di Silente

Per approcciarsi a Animali Fantastici: I Segreti di Silente è importante una premessa del genere, che dia il quadro di quello che può essere il tormento di Albus, ma soprattutto per capire meglio le sue motivazioni. E il film mira principalmente a questo, mettendo definitivamente da parte quello Newt Scamander protagonista assoluto del primo film della saga, e innalzando a protagonista proprio Silente, come vero e proprio marionettista delle vicende: lo scopo ultimo è fermare la scalata al potere di Grindelwald che, con i suoi alleati, cerca di guadagnare il consenso del mondo magico legalmente, servendosi della politica. Il film vede infatti il mago oscuro candidato a Capo Supremo della confederazione internazionale dei Maghi, mentre Silente e i suoi tentano di sventarne la possibilità. 

Bizzarra la scelta della squadra di cui Silente si serve per sgominare il piano di Grindelwald: il primo reclutato è ovviamente Newt, poi suo fratello Theseus già conosciuto in I crimini di Grindelwald, la professoressa di incantesimi della scuola di magia americana di Ilvermorny, Eulalie “Lally” Hicks, il mago franco-senegalese Yusuf Kama, l’assistente magizoologa di Newt, Bunty Broadacre e il babbano americano Jacob Kowalski, che viene dotato addirittura di una bacchetta “scarica” (senza magia). 

Il ritorno a Hogwarts

Il compito di Animali Fantastici: I Segreti di Silente è arduo perché deve mettere ordine nei fili intrecciati e lasciati sospesi dal film precedente, e in una certa misura ci riesce, risolvendo alcuni nodi narrativi e semplificando alcune trame secondarie che erano apparse come insormontabili complicazioni in I crimini di Grindelwald. Non solo, in Animali Fantastici: I Segreti di Silente si torna finalmente a Hogwarts, si assapora di nuovo il senso di magia e di familiarità, si assiste di nuovo a duelli in punta di bacchetto, a incantesimi grandiosi e a fughe rocambolesche, con una trama più lineare e più facile da seguire, nonostante spesso l’azione si svolga su fronti differenti. 

Non solo, tornano protagonisti (anche se accessori) gli animali fantastici del titolo: dal preziosissimo Qilin alle pericolose Manticore, passando lo Snaso e il Bastoncello domestici di Newt. Ogni creatura magica trova un posto e diventa strumento narrativo, contribuendo anche a costruire un immaginario, un’ambientazione, una atmosfera che forse nel secondo film, più ambientato nel mondo degli uomini, era mancato. 

Impossibile non immaginare come sarebbero andate le cose con Jhonny Depp ancora nel ruolo di Gellert, ma è innegabile che Mads Mikkelsen riesce con grande stile ed eleganza a portare a casa il ruolo e soprattutto a fornire la giusta controparte carismatica a un Jude Law sempre più barbuto e in parte, mentre scompare sempre più Eddie Redmayne, il cui personaggio è ormai delegato ad ammaestratore di animali (quale in effetti è) ed estromesso dagli aspetti più importanti dell’azione.

Un franchise partito stanco

Quello che però si avverte in Animali Fantastici: I Segreti di Silente è la stanchezza di una storia annacquata e condita di molteplici elementi accessori per avere spessore. Sono tante le scene completamente accessorie alla trama principale, momenti di innegabile spettacolo che però rivelano quanto sia debole la trama principale, tanto che ha bisogno di mille orpelli per rimanere in piedi. A questo si riduce anche l’utilizzo degli animali fantastici del titolo; è vero che sono presenti e attivi, ma sono chiaramente poco integrati nel racconto oppure sono utilizzati in maniera confusa e con dinamiche poco chiare. Stesso discorso si può applicare ad alcuni dei personaggi secondari del film, che vengono introdotti senza nessun approfondimento, sfoderati soltanto in guisa di deus ex machina, senza costruirne l’intervento. 

Per quanto Animali Fantastici: I Segreti di Silente abbia effettivamente degli elementi di interesse, e riesca a riportare al cinema un po’ della magia di Harry Potter, sembra comunque frutto di mille compromessi e di una confusione in fase di scrittura che non si era mai vista nel franchise. Persino I crimini di Grindelwald, per quanto confusamente, sembrava tenere meglio il filo del racconto. Probabilmente il film è anche vittima di un montaggio che ha dovuto rientrare in un certo screentime, sacrificando forse qualche passaggio di troppo, tuttavia il risultato non è soddisfacente, e senza bisogno di scomodare scelte che contraddicono il canone, il quale può essere sempre modificato, ci mancherebbe. 

Animali Fantastici: I Segreti di Silente, al cinema dal 13 aprile, ha dovuto far fronte a tante aspettative e a tanto malcontento, è riuscito in parte ad accontentare i fan riportando la magia in primo piano, ma è probabile che i meno addentro al Wizarding World usciranno dalla sala con più di una perplessità.

Assassinio sul Nilo approda in Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook

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Assassinio sul Nilo approda in Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook

Assassinio sul Nilo, il film 20th Century Studios diretto e interpretato da Kenneth Branagh insieme a un cast stellare, è disponibile da oggi, 13 aprile, in Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook. Le versioni Blu-Ray e UHD includono anche tanti contenuti extra inediti, tra cui otto scene eliminate e le esclusive featurette che svelano tutti i segreti del mystery-thriller basato sul celebre romanzo di Agatha Christie.

La vacanza in Egitto dell’investigatore belga Hercule Poirot a bordo di un elegante battello a vapore si trasforma in una terrificante ricerca di un assassino quando l’idilliaca luna di miele di una coppia perfetta viene tragicamente interrotta. Ambientata in uno scenario epico, caratterizzato da ampi panorami desertici e dalle maestose piramidi di Giza, questa drammatica storia di un amore finito male presenta un gruppo cosmopolita di viaggiatori dal look impeccabile, con colpi di scena che lasceranno il pubblico con il fiato sospeso fino alla scioccante rivelazione finale.

LEGGI ANCHE Assassinio sul Nilo, recensione del film di e con Kenneth

Kenneth Branagh torna nei panni dell’iconico detective Hercule Poirot, insieme a Tom Bateman, la quattro volte candidata all’Oscar Annette Bening, Russell Brand, Ali Fazal, Dawn French, Gal Gadot, Armie Hammer, Rose Leslie, Emma Mackey, Sophie Okonedo, Jennifer Saunders e Letitia Wright.

CONTENUTI EXTRA*
  • Assassinio sul Nilo: dal romanzo al film – Approfondimento sulla trasposizione dal romanzo al film e sul modo in cui il regista Kenneth Branagh e lo sceneggiatore Michael Green hanno rielaborato l’opera di Agatha Christie per dar vita alla nuova versione di questa storia di amore e assassinio.
  • Agatha Christie: il viaggio può essere un omicidio – La storia alla base del romanzo è intimamente connessa alla passione per i viaggi dell’autrice, in particolare per l’Egitto e i suoi misteri. L’eredità di Agatha Christie e dei suoi racconti continua a vivere nei ricordi della sua famiglia e attraverso le nuove generazioni di filmmaker e attori.
  • Design sul Nilo – Costumi, scenografia, fotografia: ogni elemento del film contribuisce a ricreare la visione di Agatha Christie. Questo estratto sulla “nave dei sospetti” analizza ogni dettaglio del look e del design del film, dagli interpreti al paesaggio.
  • Branagh/Poirot – Kenneth Branagh è un artista unico nel suo genere, in grado di passare dal ruolo di regista a quello di attore con grande naturalezza. Questa clip racconta della sua capacità di rimanere connesso al cast al team creativo durante tutte le fasi del film.
  • Scene tagliate
*I contenuti extra potrebbero variare in base al formato

SCHEDA PRODOTTO

Cast: Kenneth Branagh (Hercule Poirot)
Tom Bateman (Bouc)
Annette Bening (Euphemia Bouc)
Russell Brand (Dr. Windlesham)
Ali Fazal (Andrew Katchadourian)
Dawn French (Bowers)
Gal Gadot (Linnet Ridgeway)
Armie Hammer (Simon Doyle)
Rose Leslie (Louise Bourget)
Emma Mackey (Jacqueline de Bellefort)
Sophie Okonedo (Salome Otterbourne)
Jennifer Saunders (Marie Van Schuyler)
Letitia Wright (Rosalie Otterbourne)
Regia: Kenneth Branagh
Produttori: Ridley Scott, Kevin J. Walsh, Kenneth Branagh (P.G.A.) e Judy Hofflund (P.G.A.)
Produttori esecutivi Mark Gordon, Simon Kinberg, Matthew Jenkins, James Prichard e Mathew Prichard
Sceneggiatura: Michael Green
Basato sul libro di: Agatha Christie
SPECIFICHE TECNICHE
Durata: 127 minuti circa
Rating: 6+
Aspect Ratio: 2.39:1
Audio: UHD: Inglese Dolby Atmos 7.1.4; Italiano, Tedesco e Spagnolo latino-americano Dolby Digital Plus 7.1; Inglese audio descrittivo Dolby 2.0.
Blu-Ray: Italiano e Tedesco Dolby Digital Plus 7.1; Inglese DTS-HD MA 7.1;
DVD: Italiano, Inglese e Tedesco Dolby Digital 5.1;
Sottotitoli: UHD: Italiano, Tedesco, Inglese per non udenti, Finlandese, Norvegese, Svedese e Spagnolo.
Blu-Ray: Italiano, Inglese per non udenti e Tedesco.
DVD: Italiano, Inglese per non udenti e Tedesco.

The Space Cinema: Animali Fantastici – I Segreti di Silente in lingua originale

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In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione del terzo capitolo della saga ‘Animali fantastici: I segreti di Silente’, film ispirato dall’omonimo libro di J.K. Rowling, in lingua originale.

Animali fantastici: I segreti di Silente, lungometraggio diretto da David Yates, riprende la narrazione dopo i fatti accaduti in ‘Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald’ (2018) in cui viene rivelata la vera identità di Credence (Ezra Miller). In questo capitolo l’ascesa di Grindelwald (Mads Mikkelsen) deve essere fermata: il suo intento è quello di trasformare il mondo magico in una platea di ciechi sottoposti e dichiarare guerra al mondo dei non maghi. Silente (Jude Law), tuttavia, non può combattere Grindelwald a causa di un patto di sangue stretto in giovinezza quando il suo attuale nemico era la persona a lui più cara. Toccherà dunque a Newt Scamander (Eddie Redmayne) e alla sua squadra agire per conto di Silente e impedire che l’inganno e il terrore abbiano la meglio nell’elezione del nuovo leader del mondo magico.

 I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano OdeonFirenze (Novoli)LimenaBolognaTriesteVimercateSileaParma CentroRoma (Parco de Medici)Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di Animali fantastici: I segreti di Silente e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

Quello che sappiamo di Animali Fantastici: I Segreti di Silente

Sappiamo che Animali fantastici: I segreti di Silente è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali fantastici: I segreti di Silente uscirà il 15 aprile 2022.

Aquaman e il Regno Perduto, Amber Heard quasi lasciata fuori dal film

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Un nuovo report rivela che Amber Heard era sul punto di essere lasciata fuori da Aquaman e il Regno Perduto per via dei suoi problemi di chimica con Jason Momoa. Heard ha fatto il suo debutto nel DC Extended Universe in Justice League nei panni di Mera, personaggio che aiuta Arthur Curry a rivestire il suo ruolo di salvatore di Atlantide e del mondo.

La Mera di Heard torna in Aquaman come principale interesse amoroso e contraltare del personaggio protagonista, Jason Momoa, con il quale si allea per prevenire la guerra tra il suo fratellastro, Orm, e il mondo della superficie.

Mentre la post-produzione di Aquaman e il Regno Perduto continua, un nuovo report di Puck (tramite ComicBook.com) ha rivelato che Amber Heard sarebbe potuta non essere nel film. Fonti riferiscono che la Warner Bros. inizialmente ha rifiutato di confermare l’opzione dell’attrice per tornare nel ruolo a causa delle preoccupazioni sulla sua chimica con la star Jason Momoa. Le notizie su queste preoccupazioni provengono da una deposizione del presidente della DC Films Walter Hamada, che sarà inclusa nel suo processo per diffamazione con l’ex marito Johnny Depp.

È interessante notare che il nuovo rapporto afferma anche che, sebbene Heard sia stata confermata per Aquaman e il Regno Perduto, all’attrice non è stato permesso di negoziare un aumento di stipendio per il suo ruolo nel film. Il suo team afferma che questa incapacità di richiedere un aumento derivava dal suo coinvolgimento con Johnny Depp e dai loro accesi procedimenti di divorzio. Secondo quanto riferito, Heard non è stata in grado di ottenere altri ruoli importanti o sponsorizzazioni del marchio negli ultimi mesi a causa dello scandalo in corso tra lei e il suo ex marito.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Guardiani della Galassia Vol. 3, primo sguardo al look di Chris Pratt

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Chris Pratt ha rivelato indirettamente il suo look da Star Lord per Guardiani della Galassia Vol. 3 in un video dal set del film in cui promuove un altro suo lavoro. Con il ciuffo biondo e la barba lunga, l’attore ci dà la possibilità di avere uno sguardo sul personaggio:

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Avengers: Endgame, ecco l’unico rimpianto di Karen Gillan

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Avengers: Endgame, ecco l’unico rimpianto di Karen Gillan

Karen Gillan ha partecipato in un ruolo più decisivo di quanto non ci si aspettasse a Avengers: Endgame. Tuttavia, l’interprete di Nebula sembra avere un rimpianto da quella lavorazione, la mancata occasione di una battuta la cui possibilità non tornerà più.

L’attrice ha recitato in Doctor Who, e il fatto di non aver citato la serie quando in Endgame si parla di viaggi nel tempo, la “perseguita”. Ecco il simpatico scambio con un fan su Twitter:

https://twitter.com/karengillan/status/1512811375474708483?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1512811375474708483%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-endgame-time-travel-karen-gillan-joke-response%2F

Avengers: Endgame, la recensione

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Karen Gillan, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Kraven the Hunter, ancora un inseguimento in un video dal set

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Kraven the Hunter, ancora un inseguimento in un video dal set

Aaron Taylor-Johnson è impegnato nelle riprese di Kraven the Hunteril nuovo film dell’Universo SONY che seguirà Venom e Morbius nella costruzione dello Spider-Verse dello studio. Di seguito, un video dal set in cui si sta girando una scena di inseguimento:

Clicca qui per vedere il video su TikTok

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home , Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde.  Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno.

Nel cast del film sono stati confermati Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Russell Crowe, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e Fred Hechinger. J.C. Chandor dirigerà il film, con la produzione di Avi Arad e Matt Tolmach. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura.

Animali fantastici: I segreti di Silente, Warner Bros approva la censura omofobica per la Cina

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La Warner Bros. ha consentito alla Cina di censurare la storia gay di Animali fantastici: I segreti di Silente per facilitarne l’uscita in sala. I segreti di Silente ha il compito di superare alcune critiche al film precedente relative alla relazione tra Silente e Gellert Grindelwald, aggirando la questione della loro passata storia d’amore.

Mentre all’inizio di Animali fantastici: I segreti di Silente si conferma la sessualità di Silente, quei sei secondi di dialogo sono stati rimossi dal taglio cinese, con il permesso dello studio. In una dichiarazione rilasciata tramite Variety, WB afferma di rimanere “impegnata a mantenere l’integrità” del film e che “le circostanze” avevano richiesto “tagli sfumati” dal runtime. Lo studio chiarisce inoltre che i realizzatori hanno accettato le modifiche per “rispettare i requisiti locali”, ma insistono che lo “spirito” del film rimane intatto.

“Come studio, ci impegniamo a salvaguardare l’integrità di ogni film che pubblichiamo, e ciò si estende alle circostanze che richiedono tagli sfumati per rispondere in modo sensibile a una varietà di fattori di mercato. La nostra speranza è di distribuire i nostri film in tutto il mondo come pensati dai loro creatori, ma storicamente abbiamo dovuto affrontare piccole modifiche apportate nei mercati locali. Nel caso di Animali fantastici: I segreti di Silente, è stato richiesto un taglio di sei secondi e la Warner Bros. ha accettato tali modifiche per conformarsi ai requisiti locali, ma lo spirito del film rimane intatto. Vogliamo che il pubblico di tutto il mondo veda e si goda questo film, ed è importante per noi che anche il pubblico cinese abbia l’opportunità di viverlo, anche con queste piccole modifiche.”

Quello che sappiamo di Animali Fantastici: I Segreti di Silente

Sappiamo che Animali fantastici: I segreti di Silente è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali fantastici: I segreti di Silente uscirà il 15 aprile 2022.

Liam Neeson condivide un tenero ricordo del figlio con R2-D2 sul set de La Minaccia Fantasma

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In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Liam Neeson ha ricordato un tenero momento di 24 anni fa, quando era impegnato sul set di Star Wars: La Minaccia Fantasma e suo figlio, che all’epoca aveva due anni, venne a fare visita al padre sul set.

L’attore ha ricordato di come suo figlio, appena visto R2-D2, era voluto scendere dalle sue braccia per andare ad abbracciare il robottino, e lui pensò che il motivo era nell’apparenza carina di R2. Tuttavia, raccontando l’accaduto a George Lucas, Liam Neeson ha scoperto che era un effetto che quel robot ha su tutti i bambini, una specie di qualità innata. Ecco la dichiarazione di Neeson:

“Sì. Oh, lo fa. E so che Ewan sta facendo la serie. Sì, non posso credere che siano passati 24 anni da quando abbiamo girato il film a Londra. Mio dio. Ricordo mio figlio. Ti racconto una storia divertente. Mio figlio, Michael, aveva due anni. La sua tata lo ha portato a trovarmi sul set ed era ora di pranzo. Lo tenevo tra le braccia e l’ho portato in giro per il set e c’era R2-D2, seduto parcheggiato. Mio figlio ha guardato questo strano pezzo di metallo, tra le mie braccia, e ha semplicemente fatto così “[allunga le braccia in fuori]” Quindi ho dovuto metterlo a terra e lui si è avvicinato e ha iniziato ad abbracciare R2-D2. Ho pensato che fosse molto interessante. Aveva due anni. Non sapeva nulla di Star Wars, non aveva visto nessuno dei film. Era così carino. Ricordo di averlo detto a George Lucas dopo pranzo, ho detto: “Ho portato mio figlio. Ha voluto abbracciare R2-D2 ed è stato davvero toccante”. E George disse: “Sì. R2-D2 ha quell’effetto sui bambini”. E ho pensato che fosse molto, molto dolce, quindi me lo ha ricordato.”

Spider-Man: No Way Home, i fan arrabbiati per la mancanza di scene eliminate nel Home Video

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I fan della Marvel che hanno acquistato il Blu-ray/4K Ultra HD di Spider-Man: No Way Home hanno espresso la loro rabbia per il fatto che la versione Home Video del film non include scene eliminate o estese.

Il marketing e la promozione per l’uscita dell’edizione in Home Video pubblicizzavano 90 minuti di contenuti bonus, comprese scene eliminate ed estese. Tuttavia, come riporta The Direct, l’attuale Blu-ray ora elenca 80 minuti di filmati extra invece di 90, e invece di “scene eliminate ed estese” nomina una featurette chiamata “Spider-Men Unite”. Ciò corrisponde al contenuto bonus incluso nell’uscita in Blu-ray del film nel Regno Unito, avvenuta una settimana fa, il che porta molti fan delusi ad incolpare Sony per la falsa pubblicità.

Ci sarà mai una versione in Home Video che racchiude quel materiale video inedito e promesso dal marketing e che i fan non vedono l’ora di vedere?

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Robert Eggers vuole Willem Dafoe nel suo Nosferatu

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Robert Eggers vuole Willem Dafoe nel suo Nosferatu

Il regista di The Northman, Robert Eggers, ha rivelato di volere Willem Dafoe nel cast del suo tanto atteso remake di Nosferatu. I due hanno collaborato la prima volta in The Lighthouse, secondo film del regista, che ha debuttato nel 2019 e replicato al collaborazione in The Northman, che arriverà tra poco al cinema.

L’originale Nosferatu è stato diretto da Friedrich Wilhelm Murnau e ha debuttato nei cinema nel 1922. Ampio adattamento dell’iconica storia di Dracula, il film segue un vampiro di nome Conte Orlock (Max Schreck), che giunge in una città per portare il terrore in una proprietà di un ignaro agente immobiliare (Gustav von Wangenheim) e sua moglie (Greta Schröder). Nosferatu è considerato un esponente altissimo dell’espressionismo tedesco e uno dei film originali che ha contribuito a formare il DNA del genere horror come lo conoscono i fan oggi. È diventato così iconico che nel 2000 Dafoe ha persino interpretato Max Schreck in L’ombra del vampiro, un racconto romanzato della creazione di Nosferatu, che presupponeva che Schreck stesso fosse un vero vampiro.

Con così tanta iconografia dietro Nosferatu e la sua versione del mito di Dracula, molti fan dell’horror sono ansiosi di vedere cosa farà Robert Eggers con questo materiale. Eggers ha recentemente parlato del remake con Slashfilm e ha confermato che, se il film dovesse davvero farsi, chiederà a Dafoe di far parte della produzione. Eggers ha detto:

“Nosferatu” è un film e una storia così incredibilmente importanti per me, quindi filtra sempre. Se Willem… se ‘Nosferatu’ viene realizzato, sarebbe dannatamente meglio che Willem ci sia dentro perché adoro lavorare con lui… ma, sai, forse interpreterebbe Ellen? Chi lo sa.”

Luisa Ranieri: 10 cose da sapere sull’attrice

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Luisa Ranieri: 10 cose da sapere sull’attrice

Luisa Ranieri è una delle attrici migliori del panorama cinematografico italiano e capace di contrubuire allo sviluppo del cinema nostrano negli ultimi anni. L’attrice ha dimostrato sin da subito di essere molto in gamba con la recitazione, districandosi tra cinema e tv, senza rinunciare alla conduzione e ai videoclip, conquistando il pubblico anche per la sua bellezza e femminilità, ribaltando il concetto di bellezza uguale a poca intelligenza.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Luisa Ranieri.

Luisa Ranieri: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 2001, quando debutta sul grande schermo con il film Il principe e il pirata, per poi proseguire con Il fuggiasco (2003), Guardiani delle nuvole (2004), Eros – episodio Il filo pericoloso delle cose (2004), SMS – Sotto mentite spoglie (2007), Gli amici del bar Margherita (2009) e L’amore buio (2010). In seguito, recita in La vita è una cosa meravigliosa (2010), Letters to Juliet (2010), Le maquis (2011), Benvenuto a bordo (2011), Mozzarella Stories (2011), Immaturi (2011) e Immaturi – Il viaggio (2012). Tra i suoi ultimi film, vi sono Colpi di fulmine (2012), Maldamore (2013), Allacciate le cinture (2014), Forever Young (2016), La musica del silenzio (2017), Veleno (2017), Napoli velata (2017), Vita segreta di Maria Capasso (2019), È stata la mano di Dio (2021) e 7 donne e un mistero (2021).

2. Ha lavorato spesso per il piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attrice non ha prestato la sua attività solo per il grande schermo, ma ha partecipato anche a diversi progetti televisivi. Infatti, ha debuttato sul piccolo schermo con La squadra (2000), per poi lavorare nelle serie tv La omicidi (2004), Cefalonia (2005), Callas e Onassis (2005), Boris (2007), ‘O professore (2008), Amiche mie (2008), Gli anni spezzati – Il commissario (2014), Luisa Spagnoli (2016) e La vita promessa (2018). Inoltre, ha recitato anche nei film tv Maria Goretti (2002), Il giudice meschino (2014), Una buona stagione (2014), Luisa Spagnoli (2016), La vita promessa (2018-2020) e Le indagini di Lolita Lobosco (2021).

3. È apparsa in altri progetti. Oltre al cinema e alle serie tv, l’attrice ha dimostrato di saperci fare anche con la conduzione, come è avvenuto per Rockpolitik (2005) e Amore criminale (2012-2013). Inoltre, ha partecipato anche tra i protagonisti del videoclip Sognami di Biagio Antonacci nel 2007. Nel 2021 ha doppiato il personaggio Virana in Raya e l’ultimo drago.

luisa ranieri

Luisa Ranieri è su Instagram

4. Ha un profilo ufficiale. L’attrice possiede un proprio account ufficiale su Instagram che è seguito da 425 mila persone. La sua bacheca è un tripudio di foto che trasmettono solarità e gioia, tra momenti di lavoro e i molti momenti legati alla quotidianità e a quelli trascorsi con la famiglia. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Luisa Ranieri, il matrimonio con Luca Zingaretti e le figlie Emma e Bianca

5. È sposata da alcuni. L’attrice è insieme da molti anni con il collega Luca Zingaretti, ma i due si sono sposati solo il 23 giugno del 2012. Infatti, i due attori si sono conosciuti tra il 2004 e il 2005 sul set della serie Cefalonia e lei, sebbene restia dal frequentare dei colleghi, ha ceduto alla corte dolce, ma serrata, di lui. Così, i due hanno iniziato una relazione nel 2005, per poi non lasciarsi mai. Il matrimonio è avvenuto il 23 giugno 2012 con rito civile al Castello di Donnafugata a Ragusa in Sicilia.

6. È madre di due bambine. Dall’unione con il marito Luca Zingaretti, l’attrice è diventata madre di due figlie: Emma (nata il 9 luglio del 2011) e Bianca (nata il 27 luglio del 2015). Con loro l’attrice è sempre stata attenta affinché le due bambine non venissero sovraesposte mediaticamente per via del suo lavoro e di quel del marito.

Luisa Ranieri in Immaturi

7. Ha recitato poco dopo aver partorito. Dopo il parto della prima figlia, quasi dopo poco più di un mese, l’attrice si è presentata in Grecia sul set di Immaturi, dimostrando di avere un’energia quasi fuori dal normale.

Luisa Ranieri Luisa Spagnoli

Luisa Ranieri è Luisa Spagnoli

8. Non conosceva la storia della protagonista. Prima di iniziare ad interpretare Luisa Spagnoli nell’omonima miniserie, l’attrice non conosceva il personaggio ed è stato quando ha letto il soggetto propostole per avviare una serie che si è resa conto di chi fosse. L’attrice ha amato interpretare il personaggio di Luisa, così forte e determinata, così lungimirante ed ottimista, creatrice di un impero dolciario che ha conquistato il mondo.

Luisa Ranieri in È stata la mano di Dio

9. Ha avuto un ruolo di rilievo nel film. Nell’ultimo film di Paolo Sorrentino, È stata la mano di Dio, poi anche candidato all’Oscar, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Patrizia, la seducente zia del protagonista. Si tratta di un ruolo che ha visto l’attrice mettersi letteralmente a nudo, mostrando un fisico particolarmente curato, che ha attirato su di sé non poche attenzioni. L’attrice si è inoltre distinta per la sua solita bravura, rimanendo impressa come uno dei personaggi più memorabili del film.

Luisa Ranieri: età e altezza

10. Luisa Ranieri è nata il 16 dicembre del 1973 a Napoli. La sua altezza complessiva corrisponde a 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Thor: 5 personaggi della Fase 4 che riescono a sollevare Mjolnir

Thor: 5 personaggi della Fase 4 che riescono a sollevare Mjolnir

Nonostante l’unicità che caratterizza Mjolnir nel MCU, la Fase 4 del MCU ha presentato cinque personaggi che possono essere considerati in grado di sollevarlo, tra cui la nuova versione di Thor che verrà introdotta in Thor: Love and Thunder. Inizialmente, infatti, il Dio del tuono era l’unico considerato degno di brandire Mjolnir ma, man mano che nuovi eroi fanno il loro ingresso nel MCU, un numero più consistente di personaggi soddisfa i requisiti per poter maneggiare il martello incantato. Anche se alcuni dei personaggi che presenteremo ora sono già in circolazione da un po’, mentre altri non hanno ancora fatto il loro debutto, tutti e cinque sono di diritto parte integrante della Fase 4 e sono ritenuti degni di sollevare Mjolnir.

Creata dal cuore di una stella morente, Mjolnir è un’arma mitica che è apparsa per la prima volta nel MCU nel film Thor. Odino il Padrino ha consegnato l’arma a suo figlio Thor ma, dopo che questi è stato bandito da Asgard, Odino ha lanciato un incantesimo su Mjolnir che fa sì che solo coloro che sono ritenuti degni possano impugnare il martello. Una volta che Thor si è guadagnato questo titolo, ha continuato a brandirlo fino a quando non è stato distrutto da sua sorella Hela in Thor: Ragnarok. Tuttavia, l’arma non è andata perduta per sempre, poiché una versione del Mjolnir, riconducibile a una linea temporale alternativa, è apparsa in Avengers: Endgame.

Essere considerati degni di poter sollevare Mjolnir non è un qualcosa di scontato, e ben pochi nel MCU sono stati in grado di farlo. Gli unici che finora ci sono riusciti, oltre a Thor, sono Odino, Hela, Capitan America e la versione originale di Visione, più un sorprendentemente robusto appendiabiti in Thor: The Dark World. Vediamo chi sono gli altri 5 personaggi della Fase 4 che si uniranno a questo club così esclusivo!

Thor

Thor Mjolnir

Non ci sorprendiamo di fronte al fatto che il primo della lista sia Thor: egli è uno dei pochi Vendicatori originali ancora attivo nella Fase 4 e, anche se al momento brandisce la sua ascia Stormbreaker, il ritorno di Mjolnir in Thor: Love and Thunder significa che il Dio del Tuono sarà in grado di sollevare il suo martello incantato ancora una volta. Se lo farà davvero, con l’arrivo della nuova versione di Thor nel MCU, resta comunque da vedere.

Jane Foster

Jane Foster Mjolnir

Anche se la Jane Foster di Natalie Portman è stata finora una semplice mortale nel MCU, il personaggio si trasformerà nel Potente Thor nel film tanto atteso Thor: Love and Thunder. Il materiale promozionale del film ha già confermato che Jane sarà in grado di sollevare Mjolnir, come accade anche nei fumetti, una volta portata a termine questa sua “mutazione”. Anche se non è ancora effettivamente in grado di impugnare il martello, questa futura Dea del Tuono ci sorprenderà tutti con la sua capacità di sollevare il “nuovo” Mjolnir in Thor: Love and Thunder.

Visione Bianca

visione bianca Mjolnir

Dal suo debutto in Wandavision, le caratteristiche della versione bianca di Visione non sono mai state realmente spiegate: sappiamo che “indossa” apparentemente lo stesso corpo della versione originale di Visione si è auto-dichiarato come il vero e autentico Visione dopo aver acquisito i ricordi del primo. Quindi, dato che la prima versione di Visione era stata in grado di sollevare Mjolnir in Avengers: Age of Ultron e considerando che Visione Bianca possiede tecnicamente la stessa mente e lo stesso corpo dell’originale, si può dedurre che sarà nuovamente in grado di maneggiare Mjolnir nella Fase 4.

Throg

throg

Mentre i giganti del MCU come Iron Man e Thanos non sono in grado di sollevare Mjolnir, Throg (Thor in versione rana) lo è. Questa bizzarra variante del dio del Tuono è apparsa per la prima volta in un episodio di Loki e, nei fumetti, in Thor 364 quando, dopo aver aiutato le rane di Manhattan a sconfiggere dei topi, il Dio del Tuono ritrovò il suo martello Mjolnir e si trasformò nel Thor rana, per poi sconfiggere Loki ed essere riportato alle sue sembianze naturali.

Zeus

zeus Mjolnir

Zeus farà il suo debutto nel MCU in Thor: Love and Thunder – interpretato da Russell Crowe e, se le regole sono le stesse dei fumetti, sarà tecnicamente in grado di sollevare Mjolnir. Ciò che è interessante è che Zeus non è considerato in realtà degno di sollevare Mjolnir, ma attraverso un piccolo stratagemma, può comunque farlo: se Mjolnir entrerà nel suo dominio, i poteri di Zeus nel MCU dovranno infatti annullare l’incantesimo di Odino, per assicurarsi il possesso del martello incantato. Potrebbe non esserne degno, ma tecnicamente Zeus è il quinto personaggio che della Fase 4 del MCU in grado di sollevare Mjolnir.

I 10 villain più spaventosi dei film Disney

I 10 villain più spaventosi dei film Disney

Non mentiamo: siamo tutti stati terrorizzati da alcuni cattivi dei film Disney durante la nostra infanzia. Frollo, Ade, Jafar – per citarne solo alcuni – hanno popolato i nostri incubi con il loro aspetto inquietante, piani malvagi e azioni crudeli di cui non riuscivamo a capacitarci. Anche se con ancora qualche brivido in corpo, è giunta l’ora di stilare la classifica dei villain più spaventosi di casa Disney!

Jafar (Aladdin)

jafar disney

Jafar è forse più inquietante che spaventoso, e ciò è suggerito molto bene sia dal character design che dal posizionamento del personaggio all’interno delle inquadrature,  in penombra, e il cui ingresso in scena era spesso preceduto da frasi sussurrate con il suo tono di voce profondo. Jafar è stato in grado di ipotizzare il Sultano e fargli il lavaggio del cervello, il che, se ci pensiamo, è un concetto a dir poco spaventoso per i bambini.

Ma ciò che rende Jafar spaventoso è soprattutto il modo in cui si trasforma, come si evince dal climax del film quando, nello scontro finale con Aladdin, il villain assume la forma di un gigantesco serpente a sonagli gigante e, successivamente, di un oscuro genio onnipotente e, anche se Aladdin è infine in grado di intrappolarlo in una lampada, gli spettatori possono solo rabbrividire al pensiero di ciò che Jafar sarebbe stato in grado di fare se avrebbe assunto i potere da genio.

Madre Gothel (Rapunzel)

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La perfida Madre Gothel di Rapunzel ha sfornato diversi momenti particolarmente inquietanti, ad esempio quando ha rapito la piccola Rapunzel all’inizio del film, o quando la vediamo assumere le sembianze di un’ombra inquietante per poter origliare e spiare senza essere vista. Non dimentichiamo poi il suo vero e proprio disintegrarsi in polvere alla fine del film, che senza dubbio ha tormentato gli incubi di molti bambini.

Ciò che la rende veramente terrificante è il modo in cui questo personaggio riflette gli orrori della vita reale: il suo abuso e sfruttamento di Rapunzel riflettono le dinamiche di molte sfortunate relazioni familiari e le implicazioni che queste hanno poi nella vita di tutti i giorni.

Shan Yu (Mulan)

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Shan Yu, il capo degli Unni in Mulan, riusciva a incutere timore già solo per il fatto che è uno dei pochi cattivi Disney a non avere una propria canzone, il che lo rendeva ancora più misterioso e intimidatorio. Rappresenta inoltre la paura della guerra e della distruzione nella vita reale, esplicitate in particolare dalla terribile scena in cui trova la bambola di una bambina nel villaggio che ha appena distrutto e la guarda sprezzante, mostrandosi in tutta la sua mostruosità.

Shan Yu è un personaggio spaventoso fin dall’aspetto, con gli occhi iniettati di veleno nero e striati di giallo; inoltre, il design del suo abbigliamento gli permette di apparire nell’ombra anche quando non è effettivamente presente sulla scena, rispecchiando minacciosamente le sembianze del suo fidato rapace.

Mor’Du (Ribelle)

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Mor’du rispecchia in tutto e per tutto il perfetto villain dei film horror: questo gigantesco orso assassino che dà la caccia a Merida in Ribelle è incredibilmente terrificante poiché è impossibile dialogare o ragionare con lui.

La sua backstory, poi, è davvero inquietante: corrotto dalla sua sete di potere, un principe lasciò che una strega lo trasformasse in un orso per massacrare i suoi stessi fratelli. È stato poi bandito dal regno e ha continuato a dimenticare e disfarsi del suo io umano, che è sopravvissuto solo nella forma di guscio vizioso della sua vita passata, il che è piuttosto spaventoso.

Lady Tremaine (Cenerentola)

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Anche se Lady Tremaine può essere all’apparenza ben vestita come qualsiasi principessa Disney, ciò non le impedisce di essere terrificante. È l’iconica matrigna cattiva di Cenerentola e, anche se non commette le stesse atrocità di altri cattivi, è comunque ugualmente spaventosa.

Tra i concetti che Lady Tremaine incarna vi sono lo sfruttamento del mondo dell’infanzia e il lavoro forzato. In questo senso, il suo contegno e il tono di voce contribuiscono a cementare la sua aura intimidatoria, tanto quanto il modo in cui si muove nello spazio, inquadrata spesso nell’ombra con solo gli occhi che risaltano e brillano minacciosi, a voler sottolineare il parallelismo tra la matrigna e un’entità demoniaca.

Chernabog (Fantasia)

Chernabog-Evil-Grin.jpg (740×370)Cosa c’è di più spaventoso di un vero e proprio demone? Basato sul Dio della Notte della mitologia slava, il personaggio di Chernabog è inteso come una rappresentazione del male assoluto, puro nutrimento per gli incubi, in poche parole. La colonna sonora di Fantasia, spesso sfruttata al massimo della sua potenza per suscitare divertimento o meraviglia, in questo caso non fa che amplificare l’orribile sensazione di terrore che porta con se il personaggio.

L’intero segmento dedicato a Chernabog nel film è terrificante, partendo da quando emerge dalla cima di una montagna per evocare tutti i suoi demoniaci scagnozzi, che gli danzano intorno prima di essere gettati nella fossa infuocata della montagna.

Malefica (La bella addormentata)

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Malefica è probabilmente la più iconica di tutti i cattivi Disney, e questo è semplicemente dovuto a quanto sia teatrale e intimidatorio il suo personaggio ne La Bella Addormentata. Non solo spaventa l’intero regno, ma terrorizza anche i suoi stessi servi quando si arrabbia e li aggredisce.

È anche uno dei personaggi Disney più potenti, il che la rende ancora più spaventosa, dato che può lanciare maledizioni in qualsiasi momento e trasformarsi in un drago gigante quello successivo. È anche terrificante pensare a quanto possa essere meschina, visto che condanna una dolce bambina a morire semplicemente perché non é stata invitata al suo battesimo.

Re Cornelius (Taron e la pentola magica)

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Re Cornelius di Taron e la pentola magica è davvero terrificante, soprattutto per quanto riguarda il design, con i suoi denti aguzzi e il teschio che ha come testa. Anche il suo piano nel film è altrettanto raccapricciante, in quanto prevede di usare la pentola magica per riportare in vita (e rendere immortale) il suo esercito di morti.

Ogni personaggio del film ha paura di Re Cornelius, i cui primi piani ravvicinati non fanno che aumenta l’atmosfera ansiogena che lo circonda mentre insegue Taron. Per non parlare poi della morte agonizzante che gli viene riservata, come accade di solito ai cattivi Disney: il suo corpo e la sua anima gli vengono letteralmente strappati di dosso e gettati nel calderone davanti agli occhi degli spettatori.

Grimilde (Biancaneve e i sette nani)

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Il primo film d’animazione della Disney, Biancaneve, è anche uno dei suoi più spaventosi, e questo è dovuto soprattutto alla trasformazione in strega della Matrigna Cattiva, Grimilde. Questa è già piuttosto intimidatoria nella prima parte di film, quando sorveglia implacabile Biancaneve dal suo castello ma, una volta trasformatasi in strega, è incredibile come Biancaneve non sia scappata immediatamente via.

La grafica utilizzata per delineare i contorni di questa figura minacciosa, il suo tono di voce e il suo piano di avvelenare la principessa contribuiscono a rendere ancora più visibile la sua meschinità. Anche se va incontro a una fine meritata, assistere alla caduta della Strega dalla scogliera è altrettanto terrificante, mentre fulmini e tuoni sottolineano quanto sia impressionante la sua figura velata di nero.

Claude Frollo (Il Gobbo di Notre Dame)

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Il Gobbo di Notre Dame è uno dei film più maturi della Disney, anche grazie alla rappresentazione spaventosamente realistica del temibile giudice Claude Frollo. Egli uccide la madre di Quasimodo, tenta di aggredire Esmeralda, diventa ossessionato da lei, e maltratta sia il bambino che si è impegnato ad accudire (il futuro Quasimodo) che l’intero gruppo etnico degli zingari di Parigi.

Frollo spiega inoltre come il potere possa corrompere e potenziare un individuo, dato che il potere di Frollo su Parigi gli permette di sfruttare il suo pregiudizio e la sua attitudine inquietante per distruggere un’intera città e parte della sua popolazione. Ricordiamo poi il suo assolo, una delle canzoni Disney più centrate in assoluto, grazie al testo suggestivo e alle immagini drammatiche che evoca.

Marvel e DC: 10 personaggi nati fuori dalla carta stampata

Marvel e DC: 10 personaggi nati fuori dalla carta stampata

I fumetti hanno il merito di aver fatto conoscere al grande pubblico un vasto numero di supereroi: da Spider-man a Superman, da Capitan America a Batman. Molti personaggi sono stati inventati e studiati ad hoc dai fumettisti per fare il loro debutto nel mondo dei comics, ma non tutti: alcuni degli eroi più iconici dei fumetti MarvelDC sono apparsi per la prima volta in televisione, al cinema o addirittura in radio. Tuttavia, sono stati i fumetti a renderli celebri.

Vediamo allora tutti i personaggi Marvel e DC che, dopo aver debuttato in condizioni insolite, sono oggi imprescindibili nel mondo dei fumetti e dei supereroi.

X-23

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Il personaggio Marvel X-23 alias Laura Kinney ha debuttato nel 2003 nella serie televisiva X-Men: Evolution, creata dallo scrittore Craig Kyle. Solo un anno dopo, è apparsa nella serie di fumetti della NYX.

La storia del personaggio viene spiegata ancora dopo, in X-23: Innocence Lost, una miniserie di sei numeri scritta da Kyle e Christopher Yost. Da allora, la sua popolarità ha continuato a crescere. X-23 ha fatto il suo debutto live-action con il film Logan – The Wolverine di James Mangold, dove è interpretata da Dafne Keen.

Come vedremo, molti grandi personaggi femminili dei fumetti Marvel e DC sono stati inizialmente creati per la televisione.

I Wonder Twins – I goffi gemelli della DC

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I Wonder Twins (o Gemelli Meraviglia) hanno tantissimi fan. Sono personaggi strambi all’interno della DC, ma piacciono al pubblico dei fumetti. Forse non tutti sanno che il loro debutto è avvenuto con il cartone animato The All-New Super Friends Hour del 1977 trasmesso dal network statunitense ABC.

Anche se sono stati resi parte ufficiale dell’Universo DC nel 2019 con una serie a loro dedicata, Zen e Jayna hanno fatto solo sporadiche apparizioni nei fumetti degli ultimi anni. Il duo è meglio conosciuto per le performance televisive: sono stati avvistati in tanti progetti, da Teen Titans Go!Justice League Unlimited.

Jimmy Olsen

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Tra i personaggi dei fumetti Marvel e DC che hanno origini radiofoniche c’è anche Jimmy Olsen. Il migliore amico di Superman appare per la prima volta nello show radiofonico Le avventure di Superman il 15 aprile 1940, nell’episodio “Donelli’s Protection Racket.” Poco dopo, Jimmy arriva sulla pagina con Superman 13.

In realtà, il personaggio compare prima ancora con un cameo anonimo in Action Comics #6 del 1938, ma è solo con il programma radiofonico che Jimmy prende spazio e personalità all’interno del mondo di Superman.

H.E.R.B.I.E. – La new entry dei Fantastici Quattro nella DC

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Concepito per la serie animata The Fantastic Four alla fine degli anni Settanta, H.E.R.B.I.E. è un incredibile sostituto della Torcia Umana. Quando nel 1978, venne prodotta dai Marvel Studios la seconda serie animata sul quartetto, i diritti relativi al personaggio della Torcia Umana non erano disponibili. Stan Lee ideò quindi il robottino, che fu disegnato in seguito da Jack Kirby, il celebre artista della Marvel.

H.E.R.B.I.E. fece il suo debutto nel mondo dei fumetti solo un anno dopo, in Fantastic Four #209. Da allora è uno dei personaggi preferiti dei fan e ancora oggi mantiene quell’aspetto ispirato ai disegni di Kirby.

Mercy Graves

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Agli arbori dei fumetti Marvel e DC, la maggior parte delle figure femminili erano legate agli eroi per interessi amorosi o perché bisognose di aiuto. Tutti i personaggi donna che non rientravano in queste categorie, hanno debuttato altrove. Tra di esse c’è anche Mercy Graves, l’autista e formidabile guardia del corpo di Lex Luthor, comparsa per la prima volta nel 1996 in Superman: The Animated Series.

L’apparizione a fumetti di Mercy avviene nello stesso anno sulle pagine di Superman Adventures #1. Da allora è stata un personaggio chiave in molte avventure dell’Uomo d’Acciaio che coinvolgono Luthor. Inoltre, Graves è apparsa in Batman v Superman: Dawn of Justice, Supergirl e nella serie Titans, interpretata da Natalie Gumede.

Terry McGinnis: il nuovo Batman della DC

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La serie Batman of the future durò solo due anni, ma presentò al pubblico un  nuovo personaggio: Terry McGinnis. Dopo che la Warner Bros. Animation abbandonò il progetto per concentrarsi sulla serie animata Justice League, Terry McGinnis si è fatto strada nel mondo dei fumetti. Da allora è apparso nell’universo DC in più occasioni, anche in un recente follow-up dello show televisivo originale.

Ecco un altro di quei personaggi Marvel e DC che, dopo aver debuttato in altri media, oggi è una star nel mondo dei fumetti e dei supereroi.

Nora Fries

Nora Fries

Nora Fries è stata introdotta nello show Batman: The Animated Series per spiegare la natura malvagia di Mr. Freeze. Il personaggio è stato anche utilizzato nel film Batman & Robin ed è comparsa in Gotham.

Nora è conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo nei fumetti: la sua prima apparizione avviene nel 1997 con Batman – Mr. Freeze. Inoltre, è presente in tutte le recenti rivisitazioni sulle origini di Freeze. Ne ha passate di tutti i colori: è addirittura diventata Mrs. Freeze l’anno scorso!

Agente Coulson: dall’MCU alla Marvel Comics

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Clark Gregg interpreta Agente Coulson nell‘Iron Man del 2008. Il personaggio viene incluso nel film solo per suggerire l’esistenza della S.H.I.E.L.D. e per introdurre il grande personaggio Nick Fury di Samuel L. JacksonAgente Coulson è ormai parte integrante dellMCU. Il personaggio viene ucciso per mano di Loki in The Avengers, ma la Marvel Television lo resuscita e gli dona nuova vita attraverso le sette stagioni della serie ABC Agents of S.H.I.E.L.D.

Nonostante non sia un personaggio nato nei fumetti Marvel, nel 2011 l’agente compare sulla carta per la prima volta, prima come Cheese in Battle Scars #1, poi come Phil Coulson nel numero 6. In ogni caso, questa versione a fumetti non ha riscosso molto successo tra i fan.

Firestar

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Fire-Star debutta nel 1981 nella serie televisiva animata L’Uomo Ragno e i suoi fantastici amici. Il successo del personaggio la porta dopo poco tempo a fare il suo ingresso nel mondo dei fumetti. Il debutto avviene in Spider-Man e His Amazing Friends #1.

Firestar è ora meglio conosciuta per la sua natura mutevole: da quando è stata presentata, è stata un Vendicatore, un X-Men e persino un membro dei Nuovi Guerrieri. Si dice anche che Firestar potrebbe essere trasportata nell’Universo Cinematografico Marvel.

Harley Quinn – La star della DC

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Introdotta nell’episodio Un piccolo favore di Batman: The Animated Series, Harley Quinn conquista immediatamente i fan grazie alla sua complessa storia di origine, al bell’aspetto e all’atteggiamento. Il personaggio nasce per mano di Paul Dini e Bruce Timm. Un anno dopo il debutto in tv, nel 1993 Harley fa il suo ingresso nei fumetti con The Batman Adventures 12.

Harley Quinn è cresciuta fino a diventare molto di più di un semplice complice di Joker. Ora è una delle figure della DC più popolari ed è la prova che non tutti i personaggi di successo devono debuttare nei fumetti.

Razzie Awards: i 10 film che hanno ricevuto più nomination

Razzie Awards: i 10 film che hanno ricevuto più nomination

Da quando è nata nel 1980, i Razzie Awards, la Razzie Awards, ha sferrato colpi bassi a tutto il mondo cinematografico. I Golden Raspberry Awards sono una premiazione anti-Oscar che onora chi ha fatto peggio a livello di regia, recitazione, sceneggiatura, etc.

Spesso capita che ai Razzie Awards, come anche agli Oscar, uno stesso film ottenga la maggior parte delle nomination. Quali sono i titoli che hanno, per loro sfortuna, collezionato il più alto numero di candidature?

Battaglia per la Terra (2000) – 8 Nominations ai Razzie Awards

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Battaglia per la Terra è stato uno dei più grandi flop al box office di sempre: ambientato nel 3000, il film racconta della riconquista umana della Terra, ormai abitata solo dal popolo alieno del Psychio.

Battaglia per la Terra ha ricevuto otto nomination e sette premi ai Razzie Awards, numeri da record per un singolo film. Il lungometraggio è stato superato solo nel 2012, quando – come vedremo – Jack e Jill ha fatto peggio. Inoltre, alla trentesima edizione dei Razzie Awards è stato nominato Peggior film del decennio.

Batman V Superman: Dawn Of Justice (2016) – 8 Nomination

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Combinare i due supereroi iconici della DC Batman e Superman sembrava un’idea geniale. Infatti, gli spettatori e i fan si sono riversati nei cinema durante il weekend d’uscita di Batman v Superman: Dawn of Justice. Tuttavia, l’eccitazione non è durata molto e la critica ha dato presto il via alle lamentele online sulla storia e sui personaggi.

Come risultato delle basse recensioni, Batman v Superman: Dawn of Justice ha ottenuto ben otto nomination alla 37a edizione dei Razzie Awards. Il film si è aggiudicato quattro premi tra cui “Peggior Prequel, Remake, Rip-off, o Sequel” e “Peggior coppia“. Quest’ultima è una scelta sorprendente dato che alla maggior parte delle persone piacevano le interpretazioni di Batman e Superman messe in scena da Ben Affleck e Henry Cavill.

Norbit (2007) – 8 Nomination per i Razzie Awards

Norbit

Nonostante sia stato stroncato dalla critica, Norbit è stato un successo al botteghino. La commedia è incentrata sul tentativo disperato del nerd protagonista (Eddie Murphy) di sperarsi dalla moglie, visto che il suo amore d’infanzia è tornato in città.

Le critiche mosse a Norbit hanno fatto si che il film ricevesse otto nomination ai Golden Raspberry Awards. Alla fine, i premi vinti sono stati tre, tutti aggiudicati a Eddie Murphy e ai tre personaggi da lui interpretati.

Cats (2019) – 9 Nomination

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Cats è stato un disastro su tutti i fronti fin dall’inizio: ha avuto addirittura dei problemi di post-produzione a livello di effetti visivi. Il musical non si è avvicinato nemmeno a pareggiare i costi di produzione.

Come se non bastasse, nel 2020 Cats è stato nominato per nove Razzie Awards. Inizialmente la cerimonia doveva essere annullata, ma alla fine i vincitori sono stati annunciati comunque via Internet: Cats ha vinto sei dei nove premi tra cui “Peggior film“, “Peggior regista” e “Peggior coppia“, premio assegnato alle “due palle di pelo metà felino/ metà umano”.

Il nome del mio assassino (2007) – 8 Nomination

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Ne Il nome del mio assassino, la protagonista Aubrey Fleming (Lindsay Lohan), dopo essere scappata dal suo rapitore, torna a casa, ma afferma di essere un’altra persona. Il fatto in confusione la sua famiglia. Anche se film non ha avuto successo in sala, è andato abbastanza bene nelle vendite DVD, diventando un cult sui generis.

Il nome del mio assassino ha dominato la 28a edizione dei Razzie Awards, guadagnandosi 8 nomination. Il thriller è stato il grande vincitore della serata e si è portato a casa sette premi tra cui “Peggior regista” e “Peggior film del decennio“.

Un weekend da bamboccioni 2 (2013) – 9 Nomination per i Razzie Awards

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Nonostante sia il terzo film più famoso con Adam Sandler, Un weekend da bamboccioni 2 non è stato ben accolto dalla critica. Il sequel della commedia si svolge 3 anni dopo il primo film: in esso, la maggior parte del cast originale riprende i propri ruoli, da Kevin James David Spade.

I giudici dei Razzie Awards, d’accordo con la critica, hanno nominato Un weekend da bamboccioni 2 per ben nove categorie. Nonostante ciò, il film ha perso tutti e nove i premi, rientrando tra quei pochi eletti che sono riusciti a sfuggire alla cattiveria dei Razzies.

L’ultimo dominatore dell’aria (2010) – 9 Nomination

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L’ultimo dominatore dell’aria è un film basato sulla prima stagione della serie animata Avatar – La leggenda di Aang, prodotta da Nickelodeon.

Doveva essere un enorme successo ma, se da un lato ha ottenuto un profitto enorme, dall’altro è stato stroncato dalla critica, ricevendo numerose polemiche soprattutto sul cast. Partendo da 9 nomination alla 31a edizione dei Razzie Awards, L’ultimo dominatore dell’aria ha vinto cinque premi. Tra gli altri, ricordiamo quello per la categoria “Peggior uso del 3D“.

Transformers – L’ultimo cavaliere (2017) – 10 Nomination

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Il quinto film della serie, Transformers: L’ultimo cavaliere è incentrato su Bumblee, un inventore, un lord inglese e un professore di Oxford. Dopo la scomparsa di Optimis Prime, essi sono l’unica speranza per porre fine alla guerra tra umani e Transformers.

L’ultimo cavaliere è stato il film peggio recensito del franchise, arrivando ad essere nominato per dieci Razzie Awards. Nonostante l’alto numero di nomination, il film non ha vinto un solo Razzies, lasciando la maggior parte dei premi a Emoji -Accendi le emozioni.

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 (2013) – 11 Nomination

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Dal primo film uscito nel 2008, la saga di Twilight è stata una presenza costante ai Golden Raspberry Awards. Il film finale della serie non poteva far eccezione. Nonostante Breaking Dawn – Part 2 sia il film di maggior incasso del franchise, ha collezionato opinioni contrastanti.

Il film è stato nominato per 11 Razzie Awards ed è riuscito a vincere sette premi. Tra i vari, c’è ne è uno che i fan non hanno osato contestare: quello per la ”Peggiore coppia” assegnato a Taylor Lautner cinefilose Mackenzie Foy, gli interpreti di Jacob e Renesmee.

Jack e Jill (2011) – 12 Nomination ai Razzie Awards

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Il film da record ai Razzie Awards (per ora) è Jack e Jill. La commedia si concentra su due fratelli che, nonostante non vadano d’accordo, sono costretti a trascorrere le vacanze insieme ogni anno.

Come abbiamo visto, i film con Adam Sandler sono un pilastro della cerimonia. In particolare, nel 2012 Jack e Jill è riuscito a collezionare ben dodici nomination. Il lungometraggio ha fatto la storia al Razzies: ha ottenuto delle candidature doppie nelle categorie Peggior attore non protagonista e Peggior attrice non protagonista, ed è riuscito a vincere ogni premio per cui concorreva.

The Italian Recipe inaugura il Far East Film Festival 24

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The Italian Recipe inaugura il Far East Film Festival 24

Sarà The Italian Recipe (La ricetta italiana), diretto dalla regista Hou Zuxin, ad aprire ufficialmente il Far East Film Festival 24 di Udine in anteprima mondiale venerdì 22 aprile. Un’irresistibile commedia romantica cinese che contiene tantissima Italia: sul fronte delle location (dai Fori Imperiali alla scalinata di Trinità dei Monti, da Castel S. Angelo, alla Fontana di Trevi fino alle passeggiate del lungo Tevere), sul fronte della crew e, aspetto non certo consueto, sul fronte coproduttivo. 

The Italian Recipe (La ricetta italiana) è infatti una vera coproduzione Italia – Cina – Germania: sul fronte italiano il film è prodotto da Orisa Produzioni di Cristiano Bortone e Dauphine Film Company di Roberta Manfredi e Alberto Simone, con Rai Cinema e con il sostegno della Regione Lazio, Fondo Lazio Cinema International e il supporto di Roma Lazio Film Commission. 

The Italian Recipe, la trama

Peng è una pop star cinese. Arrivato a Roma per un reality show, incontra la giovane Mandy, che vive in Italia con i suoi zii cinesi dopo la morte della madre. Mandy si arrabatta fra mille lavori per sostenere la famiglia, ma nel cuore ha un sogno segreto: diventare una grande chef come il suo idolo, Antonino Cannavacciuolo, seguendo la passione che la madre aveva per la cucina. All’inizio Peng e Mandy si detestano: lui crede che lei sia solo una Cenerentola mentre lei lo considera arrogante e viziato. Le circostanze però li costringono a passare insieme un’intera notte. Sarà un’avventura romana pazza ed esilarante, tra la finale di calcio Italia-Germania, il tentativo di salvare un matrimonio andato in pezzi e il sospetto che Peng sia stato rapito, cosa che fa scatenare i social media del suo paese aumentando alle stelle la sua popolarità. Una notte magica cambierà la vita dei due protagonisti facendoli innamorare e insegnando loro che la cosa più importante nella vita è inseguire i propri sogni.

Come Gregory Peck e Audrey Hepburn, gli attori protagonisti Liu Xun e Huang Yao danno vita a un brillante gioco di coppia e regalano una centratissima variazione contemporanea sul tema di Vacanze romane.

«Leggendo la sceneggiatura di Alberto Simone – commenta il produttore Cristiano Bortone – ho capito subito che la storia era perfetta per portare qualcosa dell’Italia, dell’immaginario italiano, al grande pubblico cinese. The Italian Recipe (La ricetta italiana) è una vera coproduzione e mi auguro possa incoraggiare i nostri due mondi, forse meno lontani di quanto crediamo, a lavorare di nuovo assieme. Il lancio internazionale del Far East Film Festival rappresenta, senza dubbio, un passo importante in questa direzione».

«Con il nostro festival – aggiunge Sabrina Baracetti, presidente del FEFF – cerchiamo di raccontare l’Oriente all’Europa dal 1999. Ci siamo innamorati di The Italian Recipe (La ricetta italiana) proprio perché, oltre ad essere una bellissima commedia, rovescia la prospettiva: parla del nostro paese pensando alle grandi platee popolari dell’Asia, come ha fatto il cinema italiano degli anni ’50 pensando timidamente all’America».   

Dopo l’anteprima mondiale a Udine, The Italian Recipe (La ricetta italiana) uscirà in Cina in migliaia di cinema. 

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