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Marvel rimuove un’uscita del 2026, mentre Disney aggiorna il calendario

Film e Serie tv Marvel

Marvel rimuove un titolo del 2026, “A Real Pain” di Searchlight si sposta a novembre in un importante aggiornamento della programmazione delle uscite cinematografiche della Disney. La Casa di Topolino ha diffuso un aggiornamento importante rispetto al suo calendario di uscita dei film che comprende 11 date di uscita nel 2027 per progetti senza titolo dello studio principale e di Marvel, Pixar e Disney Animation.

per titoli più prossimi, invece, il successo di Sundance di Searchlight “A Real Pain” dello scrittore-regista-star Jesse Eisenberg uscirà ora in edizione limitata il 1° novembre, rispetto al 18 ottobre precedentemente annunciato.

I cambiamenti più estesi sul calendario hanno riguardato gli annunci fatti dai Marvel Studios il 27 luglio al Comic-Con di San Diego: “Avengers: Doomsday” sostituisce “Avengers: The Kang Dynasty” il 1° maggio 2026 e i titoli di “The Fantastic Four: First Steps” e “Thunderbolts*” sono stati aggiornati.

Marvel rimuove un’uscita del 2026

La Marvel ha anche abbandonato un film senza titolo che era stato programmato per il 24 luglio 2026, il che è in linea con il nuovo mandato della divisione del CEO della Disney Bob Iger di ridurre la sua produzione a due o tre lungometraggi all’anno. Insieme a “Doomsday”, la Marvel ha anche film senza titolo programmati per il 13 febbraio 2026 e il 6 novembre 2026.

Curiosamente, “Blade” della Marvel rimane datato per il 7 novembre 2025, anche se il film, annunciato per la prima volta al Comic-Con nel 2019 con la star Mahershala Ali, al momento non ha un regista. Il capo dei Marvel Studios Kevin Feige ha affermato che lo studio intende continuare a sviluppare la sceneggiatura per il progetto finché non riterrà che sia pronto, e Feige non ha menzionato “Blade” al Comic-Con quando ha discusso della lista di film Marvel del 2025.

Nel frattempo, la Disney ha ora tre film senza titolo del suo studio principale programmati per l’uscita nel 2025, il che potrebbe preparare il terreno per la presentazione da parte dell’azienda dei suoi prossimi progetti alla D23 Expo il 9 agosto. Ecco l’aggiornamento completo della Disney al suo calendario:

  • “A REAL PAIN” (Searchlight) previously dated on 10/18/24 moves to 11/1/24 (Limited)
  • “THUNDERBOLTS*” is the updated title of “THUNDERBOLTS” dated on 5/2/25
  • UNTITLED DISNEY previously dated on 3/7/25 is removed from schedule
  • “THE FANTASTIC FOUR: FIRST STEPS” is the updated title of “THE FANTASTIC FOUR” dated on 7/25/25
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 8/8/25
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 9/12/25
  • “AVENGERS: DOOMSDAY” is the updated title of “AVENGERS: THE KANG DYNASTY” dated on 5/1/26
  • UNTITLED MARVEL previously dated on 7/24/26 is removed from schedule
  • UNTITLED DISNEY previously dated on 8/14/26 moves to 8/7/26
  • UNTITLED DISNEY previously dated on 9/18/26 moves to 9/11/26
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 2/12/27
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 3/5/27
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 4/2/27
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 5/28/27
  • UNTITLED PIXAR is now dated on 6/18/27
  • UNTITLED MARVEL is now dated on 7/23/27
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 8/6/27
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 9/17/27
  • UNTITLED DISNEY is now dated on 10/8/27
  • UNTITLED MARVEL is now dated on 11/5/27
  • UNTITLED DISNEY ANIMATION is now dated on 11/24/27
 
 

Lacci: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film

Lacci spiegazione finale

Nel corso della sua filmografia il regista Daniele Luchetti si è distinto per una serie di opere con cui ha esplorato i legami famigliari e sentimentali e ciò che essi provocano di buono e di feroce nell’animo umano. Titoli come Mio fratello è figlio unico, La nostra vita o il suo ultimo Confidenza ne sono un esempio. Anche il film realizzato prima di quest’ultimo, Lacci (qui la recensione) – tratto dall’omonimo romanzo del 2014 di Domenico Starnone –  esplora tale argomento.

Quando ho letto per la prima volta Lacci ho trovato domande che mi riguardavano e personaggi nei quali era difficile non identificarsi. Attraverso una storia familiare che dura trent’anni, due generazioni, legami che somigliano più al filo spinato che a lacci amorosi, si esce con una domanda: hai permesso alla tua vita di farsi governare dall’amore? Lacci è un film sulle forze segrete che ci legano. Non è solo l’amore a unire le persone, ma anche ciò che resta quando l’amore non c’è più.

E ancora il regista dichiara: “Si può stare insieme per rancore, nella vergogna, nel disonore, nel folle tentativo di tener fede alla parola data. Lacci racconta i danni che l’amore causa quando ci fa improvvisamente cambiare strada e quelli – peggiori – di quando smette di accompagnarci“. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Lacci. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Lacci Luigi Lo Cascio Alba Rohrwacher

La trama di Lacci

Il film segue la storia di Aldo e Vanda. Siamo a Napoli, dove i due si sposano giovanissimi, per amore e per desiderio d’indipendenza. Dalla loro unione nascono due bambini, Sandro e Anna. Con il passare del tempo, però, Aldo si sente soffocare, crede che il matrimonio lo abbia imprigionato limitando la sua libertà. Attratto così da una giovane studentessa di nome Lidia, all’età di trent’anni, Aldo decide di seguire ciò che lo appassiona davvero: scappa a Roma e abbandona improvvisamente sua moglie e i suoi figli, pur sapendo che quest’avventura non avrà futuro e che il suo posto è a casa con la sua famiglia.

Il cast del film

Ad interpretare i coniugi Vanda e Aldo vi sono gli attori Alba Rohrwacher e Luigi Lo Cascio, mentre ad interpretare la versione anziana di questi personaggi si ritrovano Laura Morante e Silvio Orlando. Recitano poi nel film Giovannino Esposito nel ruolo di Sandro bambino e Sveva Aiardo Esposito in quello di Anna bambina. Gli stessi personaggi vengono poi interpretati da Adriano Giannini e Giovanna Mezzogiorno nella versione adulta. Nel ruolo di Lidia, invece, si ritrova l’attrice Linda Caridi, vista anche in Ricordi? e L’ultima notte di Amore.

Lacci cast

La spiegazione del finale

Verso il finale del film, di fronte alla difficoltà di dividersi tra due vite, quella a Roma con Lidia e quella a Napoli con i figli, e soprattutto di fronte alle manifestazioni di malessere da parte di Anna, che soffre per la separazione dal padre, Aldo decide di lasciare Lidia e di tornare da Vanda, con cui resterà fino alla vecchiaia, conservando tuttavia il ricordo della sua amante e continuando a tradire la moglie con altre donne. I “lacci” che avrebbero dovuto tenere insieme la famiglia sono dunque le “armi” di cui marito e moglie si sono serviti per farsi del male a vicenda, procurando sofferenza anche ai propri figli.

Nell’ultima scena di Lacci, questi ultimi, ormai adulti, si recano a casa dei genitori, partiti per una breve vacanza, per dar da mangiare al gatto Labès. Qui hanno modo di confrontarsi sulle proprie vite e sul dolore che le scelte ipocrite dei genitori hanno loro procurato. Nel giungere a nuove consapevolezze a riguardo, Sandro e Anna istintivamente sfasciano la casa di Aldo e Vanda, come forma di sfogo e di vendetta. Sono però consapevoli che nessuno sfogo potrà mai realmente pagarli della spensieratezza di cui sono stati derubati.

Il trailer di Lacci e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Lacci grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Now, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 2 agosto alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

 
 

The Untouchables – Gli intoccabili: la storia vera dietro al film

Bastano due parole per capire che il classico del crimine di Brian De Palma del 1987, The Untouchables – Gli intoccabili, si ispira alla realtà: Al Capone.

Nel film, il famoso boss mafioso, interpretato da Robert De Niro, è inseguito da una banda di agenti speciali dell’U.S. Bureau of Prohibition soprannominati The Untouchables – Gli intoccabili. Un gruppo guidato da Eliot Ness, interpretato nel film da Kevin Costner. Gli altri Intoccabili sono Sean Connery nel ruolo di Jim Malone, Andy Garcia nel ruolo di George Stone e Charles Martin Smith nel ruolo di Oscar Wallace.

La sceneggiatura, scritta da David Mamet, è basata sull’omonimo libro di memorie di Ness e Oscar Fraley. Ness morì nel maggio del 1957, poco prima dell’uscita del libro. La sua fama postuma ha raggiunto nuove vette dopo l’uscita del film. Che siate nuovi al film o che vi stiate accontentando di rivederlo, ecco uno sguardo alle storie vere (e non così vere) che stanno dietro a The Untouchables – Gli intoccabili.

Il proibizionismo

Negli Stati Uniti il proibizionismo durò dal 1920 al 1933. Il fuorilegge degli alcolici ha dato potere e ricchezza a criminali organizzati come Capone, che in quel periodo controllava più o meno tutta Chicago. Il film di De Palma inizia con un giornalista che chiede a Capone perché si dichiari semplicemente sindaco.

Nel gennaio 1919 fu approvato il 18° emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti, che vietava la produzione, la vendita e la distribuzione di alcolici. Più tardi, nello stesso anno, i legislatori approvarono il National Prohibit Act, che delineava le modalità di applicazione della nuova legge. La gente la soprannominò subito Volstead Act, in onore del deputato del Minnesota Andrew Volstead, che dirigeva la Commissione Giudiziaria della Camera e supervisionò l’approvazione della legge.

La legge istituì anche la Prohibition Unit, una divisione dell’IRS responsabile dell’applicazione della legge. Secondo The Mob Museum:

[L’unità era composta da agenti che non erano tenuti a sostenere esami di servizio civile, lasciando la porta aperta ai membri del Congresso e ai politici locali per nominare i loro amici, compresi i candidati con un passato discutibile.

Naturalmente, questo lasciava spazio alla corruzione nel processo. E i boss mafiosi come Capone potevano operare con un certo livello di protezione.

L’Ufficio del proibizionismo

Per tutti gli anni Venti, i membri dell’Unità per il Proibizionismo, spesso con l’assistenza delle forze dell’ordine locali, si misero al lavoro per reprimere i contrabbandieri. Il Mob Museum fa notare che alcuni di questi agenti ottennero fama nazionale e altri furono ripresi nei cinegiornali dei cinema.

Nel 1930, l’Unità per il Proibizionismo passò dal Dipartimento del Tesoro al Dipartimento di Giustizia. Assunse un nuovo nome: Bureau of Prohibition. Il Mob Museum osserva che l’escalation di crimini violenti precipitò questo trasferimento al Dipartimento di Giustizia, che era meglio equipaggiato per affrontare mafiosi come Capone.

I veri The Untouchables – gli Intoccabili

Una delle stelle del Bureau fu l’agente speciale Eliot Ness. A soli 26 anni, fu nominato nuovo capo investigativo dell’ufficio di Chicago del Bureau. Secondo l’Enciclopedia Britannica, l’età di Ness era proprio il motivo per cui il Bureau era interessato ad assumere uomini come lui. La loro giovinezza li rendeva “estremamente impegnati e non corruttibili”. Così nacque il soprannome “gli Intoccabili”.

La banda degli Intoccabili era composta da circa 10-15 uomini. L'”ultimo degli uomini di Ness”, Albert Wolff, è morto nel 1998 a 95 anni. Il suo necrologio sul New York Times riporta le sue parole:

Non sono nato per vendermi, non sono fatto così. La paga non era buona, ma non ero costretto a lavorare, ero felice di farlo. A quell’epoca non c’erano molti del mio genere nel dipartimento, e ne ero orgoglioso”.

Negli ultimi anni, Wolff ha lavorato come consulente tecnico per il film di Brian De Palma, mostrando persino a Kevin Costner come impugnare correttamente una pistola. Ma quando il film fu proiettato, si oppose ad alcune rappresentazioni. Riferendosi al famoso incontro di Ness con Capone nel film, Wolff avrebbe detto: “Non è che uno si imbatte in uno come Capone per strada”.

Questo fu solo l’inizio del complicato rapporto del film con la realtà.

Chi era il vero Elliot Ness?

Come i suoi antenati, anche Ness amava la stampa, come mostra De Palma nel film. Lo storico Alex von Tunzelmann nota in un saggio per il Guardian che Ness “era un auto-pubblicitario di prim’ordine”. Ma, come continua von Tunzelmann, questa era praticamente una delle uniche rappresentazioni accurate del vero Ness nel film.

Nel 2014, Neel Tucker ha scritto sul Washington Post che il libro di Ness “è quasi tutta finzione”. La storia degli Intoccabili è riemersa quell’anno dopo che un gruppo di senatori statunitensi ha proposto di intitolare a Ness la sede del Bureau of Alcohol, Tobacco, Firearms and Explosives. Come ha detto l’autore Daniel Okrent al Post, “tanto valeva intitolarla a Batman”.

Il Post riporta che gran parte del racconto di Ness è mitizzato e iperbolico. Nel libro, Ness “evita i proiettili di un sicario, si tuffa da un’auto che cerca di investirlo, prende a pugni dei malviventi, scambia battute con prostitute saccenti e prosciuga l’enorme operazione di Capone”. È il tipo di eroismo audace descritto nel film.

Ness scrisse anche che Capone chiese ai suoi amici di uccidere Ness. A proposito di tali affermazioni, il Post osserva che:

Erano praticamente tutte sciocchezze, ma la gente le amava.

Quindi cosa è successo davvero?

La strategia fiscale

Ness fu un funzionario delle forze dell’ordine molto influente, spesso accreditato di aver contribuito a modernizzare il lavoro investigativo. E ha danneggiato gravemente le operazioni di Capone a Chicago. La verità, tuttavia, diventa oscura quando si discute di quanto merito abbia Ness.

Nel film, Ness è al centro dell’azione: lavora con i procuratori, escogita l’idea della frode fiscale (con l’aiuto di Oscar Wallace) e in seguito convince il procuratore a rimanere sul caso. Ma le cose non sono andate proprio così.

Secondo il Post, Ness e i suoi uomini passarono i “primi sei mesi del 1931 a razziare le birrerie nascoste di Capone”. In seguito si misero al lavoro su un’accusa di contrabbando di 5.000 capi d’accusa contro Capone. Tuttavia, Johnson, il procuratore degli Stati Uniti, che “amava il lavoro di Ness”, optò per un approccio diverso.

I giurati, ragionò Johnson, amavano bere. Ma odiavano le persone che imbrogliavano sulle tasse. Così, piuttosto che tentare l’approccio al contrabbando di Ness, si mise contro Capone per evasione fiscale. La giuria condannò Capone per cinque capi d’accusa e il giudice lo condannò a 11 anni di carcere.

 
 

Una seconda occasione: la trama e il cast del film turco

Una seconda occasione film turco

Gli appassionati di questo genere potranno dunque ritrovare in questo film un’opera meritevole di essere conosciuta, capace di emozionare e far riflettere sull’amore in tutte le sue sfumature. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Una seconda occasione. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

La trama di Una seconda occasione

La vicenda ruota intorno a Yasemin, una professoressa di matematica con un divorzio alle spalle e una figlia adolescente: Cicek. Cemal è invece l’affascinante proprietario di un ristorante di successo, anche lui divorziato. Ha un figlio, Mahmut, che solo di recente è entrato nella sua vita. Scottata da un matrimonio fallito, Yasemin non cerca nuove compagnie maschili, mentre Cemal frequenta numerose donne molto più giovani di lui. Incontratisi in circostanze casuali, dopo un’iniziale ostilità reciproca tra i due sembra nascere un idillio, ma quando lui le chiede di sposarlo, Yasemin sembra intenzionata a respingere la proposta, spaventata all’idea di rivivere ciò che ha già passato col suo primo marito.

Una seconda occasione cast

Il cast del film

Tra i protagonisti del film si ritrova Özcan Deniz, che oltre a interpretare il ruolo di Cemal, è anche il regista del film. Al di là della passione per la recitazione, il 52enne è un affermato musicista e cantante e ha anche pubblicato molti album musicali di genere pop e folk. Egli ha avviato la sua carriera nel mondo della recitazione solo nei primi anni del Duemila diventando uno dei volti più popolari del grande e piccolo schermo nel suo paese. 

Nurgül Yeşilçay, invece, ricopre qui il ruolo di Yasemin, dopo aver debuttato come attrice di teatro per poi approdare anche sul piccolo e grande schermo. Nel corso della sua carriera ha infatti preso parte a molti film per il cinema e serie tv. L’attrice Afra Saraçoglu interpreta invece Cicek, la figlia di Yasemin, mentre Mesut Can Tomay interpreta Mahmut, il figlio di Cemal.

Dove vedere Una seconda occasione in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di venerdì 2 agosto alle ore 21:20 su Canale 5. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Mediaset Infinity, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

 
 

Gli intoccabili: curiosità sul film di Brian De Palma

gli intoccabili film

Trai film cult che ha contribuito a fare la storia del cinema anni ’80, lanciando la carriera di un giovanissimo Kevin Costner, il film Gli intoccabili, diretto da Brian De Palma è interpretato da Costner, Sean Connery, Andy Garcia e Robert De Niro. Ispirato all’autobiografia dell’agente federale Eliot Ness, che aveva già dato vita alla serie televisiva Gli intoccabili con Robert Stack. Ma quali sono i segreti del film di De Palma e quanti dettagli si conoscono del cult datato 1987? Ecco alcune curiosità sul film:

La crudeltà di Al Capone

La scena in cui Al Capone (Robert De Niro) tira fuori una mazza da baseball durante una cena e improvvisamente colpisce a morte uno dei suoi uomini si basa su un fatto reale avvenuto il 7 maggio 1929. Due dei più temuti sicari di Capone, Alberto Anselmi e Giovanni Scalise, avevano ordito un complotto per uccidere Capone e prendere in consegna la sua banda. Capone avuto sentore del tradimento ha invitato tutti i suoi associati ad una cena, tra cui Anselmi e Scalise. Nel mezzo della festa Capone ha tirato fuori una mazza da baseball è a colpito a morte entrambi gli uomini. Una versione diversa della storia vede invece Tony “Joe Batters” Accardo, uno degli sgherri di Capone come l’uomo che ha bastonato a morte i traditori.

Bob Hoskins quasi Al Capone

Brian De Palma ha incontrato Bob Hoskins per un drink a Los Angeles per discutere il ruolo di Al Capone, nel caso la sua prima scelta, Robert De Niro, non avesse accettato il ruolo. Dal momento che De Niro non aveva ancora detto di sì, Hoskins disse a De Palma che era disponibile. Quando De Niro ha finalmente accettato il ruolo, De Palma ha inviato ad Hoskins un biglietto di ringraziamento e lo studio ha pagato Hoskins, che aveva un contratto che includeva un pagamento a prescindere dall’assegnazione del ruolo, la cifra di 200.000$.

Robert De Niro ha insistito per indossare lo stesso stile di biancheria intima di seta che Al Capone indossava, anche se non si sarebbe mai vista su schermo. I produttori conoscendo la reputazione di De Niro come attore ligio al “metodo” lo hanno accontentato. Inoltre rintracciò i sarti originali di Al Capone e si fece confezionare degli abiti identici per il film.

Quattro nomination agli Oscar per Gli Intoccabili

Il film ha ricevuto 4 nomination all’Oscar: Miglior scenografia, costumi, colonna sonora e Miglior attore non protagonista a Sean Connery che svetta su tutti aggiudicandosi l’unica statuetta vinta dal film.

L’incorruttibile Eliot Ness

In una scena, una busta viene lasciata sulla scrivania di Eliot Ness. Si presume che sia una tangente, ma l’importo al suo interno non viene mai rivelato. Nella vita reale, Al Capone promise a Eliot Ness che due banconote da 1.000 dollari sarebbero state sulla sua scrivania ogni lunedì mattina se avesse chiuso un occhio sulle sue attività di contrabbando (un’enorme quantità di denaro all’epoca; più di 30.000 dollari oggi). Ness rifiutò la tangente e negli ultimi anni ebbe difficoltà economiche. Morì quasi senza un soldo all’età di cinquantaquattro anni.

Questione di stile

Il primo piano di Malone e Ness nella scena del giuramento di sangue è stato girato usando una diottria a fuoco diviso. Si tratta di un vetro semiconvesso davanti alla lente vera e propria per rendere una metà miope e l’altra ipermetrope. Il risultato è che il primo piano e lo sfondo (quindi entrambi gli attori) sono a fuoco. L’effetto può essere ottenuto solo quando non ci sono quasi attori né movimenti della telecamera, ed è spesso usato per creare più mistero. Brian De Palma lo ha usato in molti dei suoi film.

 
 

Laura Citarella e Chui Mui Tan protagoniste di Miu Miu Women’s Tales 2024

Chui Mui Tan, la regista e protagonista di Barbarian Invasion, prima donna protagonista del cinema malese, e Laura Citarella, l’acclamata autrice e produttrice argentina, protagonista alla Mostra del 2022 con Trenque Lauquen e che i Cahiers du Cinéma segnalano come la più potente voce femminile del nuovo cinema argentino, sono le registe 2024 del progetto “Miu Miu Women’s Tales”. I loro film brevi saranno presentati alle Giornate degli Autori sabato 31 agosto alla Sala Perla del Palazzo del Casinò.

Il progetto Miu Miu Women’s Tales nasce nel 2012 ed è un illuminato esempio di collaborazione artistica tra due realtà diverse che condividono il fine comune della valorizzazione del talento e della creatività al femminile. Ogni anno Miu Miu, come Creative Partner delle Giornate degli Autori, affida e sponsorizza a due registe la realizzazione di un cortometraggio in cui raccontare il mondo delle donne; i corti vengono proiettati durante la Mostra, alla presenza delle registe e del cast.

Miu Miu Women’s Tales 2024

La proiezione è seguita nei due giorni successivi da quattro conversazioni, ospitate nello Spazio della Regione del Veneto all’Hotel Excelsior, in cui ospiti internazionali del mondo dello spettacolo dialogano con il pubblico sul proprio mestiere da un punto di vista femminile. Tra le 90 protagoniste degli scorsi anni: Liliana Cavani, Mira Nair, Alice Rohrwacher, Kate Mara, Sia, Hailee Steinfeld, Agnes Varda, Dakota Fanning, Juno Temple, Kate Bosworth, Zosia Mamet, Chloë Sevigny, Tessa Thompson, Brigitte Lacombe, Vanessa Kirby, Nathalie Emmanuel, Carla Simón, Maggie Gyllenhaal.

I due film di quest’anno, parte di una collezione ormai diventata un simbolo di eccellenza artistica, sono:

  • #27 I AM THE BEAUTY OF YOUR BEAUTY, I AM THE FEAR OF YOUR FEAR di Chui Mui Tan

Malesia, Italia, 2024, 21’

Con Jo Kukathas, Sdanny Lee, Zhiny Ooi, Jean Seizure

Produzione: HiProduction, Da Huang Pictures

Gita lascia il suo lavoro in Cina e si trasferisce in Malesia. Voleva prendersi una pausa per ripensare la sua vita. Grazie all’amicizia e ai combattimenti, finalmente si lascia andare liberando la sua forza interiore.

  • #28 EL AFFAIRE MIU MIU di Laura Citarella

Argentina, 2024, anteprima mondiale

Con Elisa Carricajo, Verónica Llinás, Juliana Muras, Laura Paredes, Ezequiel Pierri, Cecilia Rainero, Rafael

Spregelburd, Guillermina Villa Simon

Produzione: HiProduction, El Pampero Cine

In El affaire Miu Miu si raccontano una storia, una donna e un mistero. Una fusione tra un personaggio, un abito e un luogo.

 
 

Thelma, il trailer del film con June Squibb

Esordio alla regia di Josh Margolin, THELMA è una struggente commedia d’azione che offre alla candidata all’Oscar® June Squibb (NEBRASKA) il suo primo ruolo da protagonista a fianco di Richard Roundtree (SHAFT). La Squibb, che non ha utilizzato controfigure per gran parte del film, interpreta Thelma Post, un’esuberante nonna di 93 anni che viene raggirata da un truffatore telefonico che si finge suo nipote (Fred Hechinger di The White Lotus). Parte così per una ricerca insidiosa per le strade di Los Angeles, accompagnata da un amico (Roundtree) e dal suo scooter, per reclamare ciò che le è stato sottratto. Nel cast anche Parker Posey, Clark Gregg, Nicole Byer e Malcolm McDowell.

La trama di Thelma

Ispirato a un’esperienza vissuta della nonna di Margolin, THELMA dà un’interpretazione astuta a film action come MISSION: IMPOSSIBLE, mettendo sotto i riflettori una nonna anziana come improbabile eroina d’azione. Con un umorismo contagioso, Margolin utilizza i cliché del genere d’azione in modi esilaranti e adeguati all’età, per affrontare l’invecchiamento con spirito d’iniziativa. Nel primo ruolo da protagonista della sua carriera settantennale, la Squibb interpreta la volitiva Thelma con grinta e determinazione, dimostrando di essere più che capace di prendersi cura degli affari, nonostante ciò che la figlia Gail (Posey), il genero Alan (Gregg) o il nipote Danny credano.

Il poster di Thelma

 
 

Channing Tatum è “mostrouoso” nel nuovo trailer di Blink Twice

L’idea che un affascinante miliardario sia un viscido patentato non è poi così campata in aria, ma Channing Tatum (The Lost City) alza davvero l’asticella delle stranezze reali nel secondo trailer di Blink Twice. Zoë Kravitz (Big Little Lies) festeggia il suo debutto alla regia con questo thriller horror che segue due donne ignare che si trovano al centro di un gioco perverso sull’isola privata di un depravato magnate della tecnologia. Con la candidata ai BAFTA Naomi Ackie (Whitney Houston: I Wanna Dance with Somebody) nel ruolo di co-protagonista accanto a Tatum, l’ultimo trailer di Blink Twice anticipa l’1% di horror che negli USA il 23 agosto.

Nel nuovo trailer di Blink Twice, Slater King (Tatum) siede per un’intervista in cui rivela al conduttore di essersi preso una pausa dagli occhi del pubblico perché ha trovato il paradiso sulla sua isola privata. Mentre Slater spiega il come e il perché del suo nuovo stile di vita rilassato, gli spettatori vengono introdotti alla Frida di Ackie e alla sua amica Jess (Alia Shawkat). Lavorando come cameriere di cocktail, le donne colgono al volo l’opportunità di una vita quando Slater le invita a trascorrere una vacanza sull’isola con lui e i suoi ricchi amici. Quando la coppia di amici arriva a destinazione, spuntano più di un campanello d’allarme, ma i due continuano a ignorarli come “cose da ricchi” (assolutamente giusto). Tuttavia, mentre le cose si fanno sempre più strane (parliamo di Haley Joel Osment che suona l’ukulele a bordo piscina) e la loro memoria a breve termine inizia a svanire, le due donne iniziano a capire che le loro vite potrebbero essere in pericolo.

 

Scopri il cast del debutto alla regia di Zoë Kravitz

Certo, la Kravitz è figlia di un’icona del rock e di un’attrice nominata agli Emmy Award (nonché dea assoluta), quindi forse ha avuto un vantaggio nell’entrare nel settore, ma il suo talento ha parlato da solo. Tenendo conto di ciò, non c’è da stupirsi che sia riuscita a coinvolgere così tanti nomi di alto livello per Blink Twice. A completare l’elenco dei candidati sono Christian Slater (Intervista col vampiro), Simon Rex (Red Rocket), Adria Arjona (Hit Man), Kyle MacLachlan (Twin Peaks), Geena Davis (A League of Their Own) e Levon Hawke (The Crowded Room).

Guardate il secondo trailer di Blink Twice qui sopra.

 
 

Longlegs: negli USA le potenziali vittime possono ottenere i biglietti per vedere il film gratuitamente

Longlegs

Mentre Longlegs ha stabilito che il 14 è un compleanno sfortunato, i fan nati il 14 avranno una sorpresa. Per celebrare il successo al botteghino del thriller horror di Osgood Perkins, NEON e Atom Tickets offriranno a coloro che sono nati il 14 di un dato mese un biglietto gratuito per l’attuale fenomeno horror. L’offerta esclusiva è disponibile dall’1 al 4 agosto e gli spettatori il cui compleanno cade il 14 (indipendentemente dal mese) devono solo recarsi da Atom per assicurarsi un biglietto gratuito utilizzando i rispettivi codici promozionali.

Definito uno dei film più spaventosi dell’anno, il film horror – scritto e diretto da Perkins – ha raccolto un’enorme attenzione grazie alle sue impressionanti e terrificanti campagne di marketing. Da terrificanti teaser trailer e annunci sui giornali a un sito web inquietante e a un numero di telefono per una rapida conversazione con “l’uomo del piano di sotto”, il team creativo dietro Longlegs ha davvero fatto un passo avanti nel marketing, stabilendo uno standard di marketing inquietantemente alto per tutti i film horror a venire.

Naturalmente, a parte le campagne di marketing, il film è molto orgoglioso delle sue star principali, Nicolas Cage e Maika Monroe. Cage, che ha recitato in Longlegs nel ruolo dell’assassino titolare, non è nuovo a interpretazioni di film horror. Nel frattempo, la Monroe – che interpreta l’agente dell’FBI Lee Harker – è stata acclamata come una delle regine dell’urlo contemporanee, nota soprattutto per il suo ruolo nell’horror soprannaturale It Follows del 2014.

Longlegs è diventato a sorpresa un horror di successo

Longlegs ha continuato a battere record fin dal suo debutto, avendo recentemente superato il titolo di Parasite come film NEON con il maggior incasso al botteghino nazionale di tutti i tempi – un risultato che non era stato raggiunto da nessuna uscita NEON da quando l’acclamata dark comedy thriller di Bong Joon-ho era uscita nelle sale nel 2019. Durante la sua terza settimana di permanenza nelle sale, il film da record è diventato anche il film horror indie che ha incassato di più negli ultimi 10 anni, superando Hereditary e Talk to Me di A24. Con un budget dichiarato inferiore ai 10 milioni di dollari, Longlegs è riuscito ad accumulare 60 milioni di dollari a livello nazionale e 12 milioni di dollari a livello internazionale, per un incasso globale complessivo di poco inferiore ai 73 milioni di dollari.

 

 
 

Harrison Ford ammette che il ruolo in ‘Captain America: Brave New World’ implica “essere un idiota per soldi”

Harrison Ford
Harrison Ford al Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

In un mondo in cui il cinema è spesso ingiustamente diviso in “arte seria” e “intrattenimento”, il Marvel Cinematic Universe si erge come un faro imponente di integrità artistica e gravitas. Non sorprende quindi che quando Harrison Ford, un esempio di eccellenza teatrale, è entrato nel mondo dei supereroi in Captain America: Brave New World, l’ha affrontato con la solennità e la venerazione che merita. Come ha detto eloquentemente lo stesso Ford durante una recente intervista al Comic-Con, il processo di trasformazione in Hulk rosso ha comportato il “fregarsene” e l'”essere un idiota per soldi”.

Le osservazioni ironiche di Ford, catturate al Comic-Con di San Diego, offrono una risposta in linea con i suoi commenti spesso satirici sui suoi principali ruoli in franchising. Parlando con Angelique Jackson di Variety, Harrison Ford ha rivelato le sfumature profonde e filosofiche dell’indossare una tuta di motion-capture per interpretare un personaggio in CGI: “È stato necessario essere un idiota per soldi, cosa che ho già fatto in passato“. Questa profonda intuizione del mestiere di attore ricorda a tutti noi che, proprio come i nobili giullari di un tempo, a volte bisogna abbracciare la follia per rivelare verità più grandi.

Ma non confondiamo l’apertura di Harrison Ford con l’irriverenza. Il MCU, dopo tutto, è il palcoscenico shakespeariano del nostro tempo, dove i più grandi della nostra generazione si confrontano con quesiti morali, lottano con minacce esistenziali e, occasionalmente, diventano verdi e spaccano le cose – o, come può fare Deadpool, indossano due pugni di Hulk e “vanno in città” su se stessi. Ford, un veterano di Hollywood, sa che questi ruoli non richiedono solo abilità fisica, ma anche un profondo impegno nella parte. Immaginate la preparazione psicologica necessaria per incarnare un personaggio la cui motivazione principale è quella di scatenarsi in un colossale mostro rosso e arrabbiato. Stanislavski sarebbe orgoglioso.

Captain America: Brave New World
Harrison Ford e Anthony Mackie in una scena di Captain America: Brave New World

Harrison Ford parla di Captain America: Brave New World

In un raro momento di serietà, Harrison Ford ha riconosciuto le peculiarità del processo di recitazione del MCU: “Sto solo dicendo che devi fare certe cose che normalmente tua madre non vorrebbe che tu facessi – o il tuo insegnante di recitazione, se ne hai uno”. Per amore del mestiere, a volte bisogna sacrificare la dignità, come infilarsi in una tuta di motion-capture aderente che lascia poco all’immaginazione“. Ford ha aggiunto che non era sua intenzione denigrare il lavoro e che è rimasto entusiasta dell’accoglienza riservata al primo trailer del film.

In conclusione, noi, umili spettatori, dobbiamo avvicinarci al MCU con lo stesso rispetto e la stessa ammirazione che esso suscita nei suoi attori. L’imminente interpretazione di Ford nei panni del Presidente Thaddeus “Thunderbolt” Ross, un ruolo precedentemente ricoperto con gravitas dal compianto William Hurt, promette di essere una performance epica e vivificante. Mentre Ford dà vita a Hulk il Rosso, ci viene ricordato che anche gli attori più iconici devono a volte danzare con la tecnologia digitale e la sensibilità dei blockbuster.

Quindi, brindiamo al MCU: un terreno sacro in cui i veri attori, come Ford, possono esplorare le profondità del loro mestiere, trasformandosi occasionalmente in giganteschi mostri di rabbia rossa. Captain America: Brave New World uscirà il 14 febbraio 2025.

 
 

M – il figlio del secolo: il primo trailer della serie con Luca Marinelli

Rilasciato oggi il teaser trailer della nuova serie Sky Original M – IL FIGLIO DEL SECOLO, dall’omonimo romanzo di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega e bestseller internazionale, che racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Benito Mussolini che verrà presentata in anteprima mondiale, fuori concorso, all’81esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.

La serie, che al Lido di Venezia verrà mostrata in tutti i suoi otto episodi, è diretta da Joe Wright (L’ora più buiaEspiazioneCyrano) e prodotta da Sky Studios e da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, in co-produzione con Pathé, in associazione con Small Forward Productions, in collaborazione con Fremantle, CINECITTÀ S.p.A. e Sky.

Arriverà nel 2025 in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in tutti i territori in cui Sky opera in Europa. La distribuzione internazionale è di Fremantle.

Le prime immagini di M – Il figlio del secolo

A interpretare il Duce uno fra i più apprezzati attori italiani, Luca Marinelli, vincitore del David di Donatello, del Nastro d’Argento, della Coppa Volpi a Venezia e del prestigioso Shooting Stars Award al Festival di Berlino.

Come il romanzo, la serie racconterà la storia di un Paese che si è arreso alla dittatura e la storia di un uomo che è stato capace di rinascere molte volte dalle sue ceneri. Ripercorrerà la Storia dalla fondazione dei Fasci Italiani nel 1919 fino al famigerato discorso di Mussolini in Parlamento nel 1925, dopo l’omicidio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Offrirà, inoltre, uno spaccato del privato di Mussolini e delle sue relazioni personali, tra cui quelle con la moglie Rachele, con l’amante Margherita Sarfatti e con altre figure iconiche dell’epoca.

Scritta da Stefano Bises (Gomorra – La SerieThe New PopeZeroZeroZeroSperavo de morì prima) e Davide Serino (1992, 1993, Il Re, Esterno Notte), con soggetto di serie e soggetti di puntata firmati da Stefano Bises, Davide Serino e Antonio Scurati, la serie racconterà gli accadimenti con accuratezza storica, con ogni evento, personaggio, dialogo e discorso storicamente documentato o testimoniato da più fonti.

La colonna sonora è composta da Tom Rowlands, noto anche per essere parte del duo britannico di musica elettronica The Chemical Brothers, tra i pionieri che hanno portato il big beat in prima linea nella cultura pop, scalando le classifiche di tutto il mondo. Pluripremiati, hanno all’attivo 6 Grammy Awards, 1 Brit Award, 1 MTV Europe Music Award e un NMA Award.

Accanto a Marinelli nel cast Francesco Russo (Call My Agent – ItaliaA classic horror storyFreaks Out), che interpreta Cesare Rossi; Barbara Chichiarelli (Suburra – La serieThe Good MothersFavolacce) nei panni di Margherita Sarfatti; Benedetta Cimatti (Ricordi?Tina Anselmi – Una vita per la democrazia) in quelli di Donna Rachele; Federico Majorana (PrismaFavolaccePadre Pio) interpreta Amerigo Dumini; Lorenzo Zurzolo (EOPrismaBaby) è invece Italo Balbo. E ancora Federico Mainardi (Il ritorno di CasanovaIl mammone) che interpreta Albino Volpi; Maurizio Lombardi (The Young PopeThe New Pope1992Ripley) nei panni di Emilio De Bono;  Gianmarco Vettori (La BelvaBrigantiPadrenostro) in quelli di Dino Grandi; Gaetano Bruno (Martin EdenIndivisibiliIl CacciatoreDoc – Nelle tue mani) che interpreta Giacomo Matteotti; Paolo Pierobon (RapitoEsterno notteQui rido io1994) nei panni di Gabriele D’Annunzio; Elena Lietti (Il MiracoloAnnaIl sol dell’avvenireSiccità) è Velia Titta, moglie di Giacomo Matteotti; Gianluca Gobbi (Fabrizio De Andrè – Principe Libero) nel ruolo di Cesare Maria de Vecchi; Gabriele Falsetta (Io sono l’amore) in quello di Roberto Farinacci. Vincenzo Nemolato (La chimera, Tutto chiede salvezza, Supersex) interpreta Vittorio Emanuele III.

 
 

PAPmusic – Animation for Fashion, trailer, poster e immagini del film con la voci di Luca Ward e Rudy Zerbi

Not Just Music, casa di produzione indipendente e autonoma firma il suo primo lungometraggio di animazione 3D in full CGI PAPmusic – Animation for Fashion” scritto e diretto dalla cantautrice e artista che infiamma le giovani generazioni sui social LeiKiè, in uscita al cinema dal 26 settembre. “PAPmusic – Animation for Fashion” offre uno sguardo ironico e affascinante sulle dinamiche di una giovane azienda di moda, aprendo una finestra unica sul vibrante mondo della moda milanese. E’ proprio a Milano, capitale della moda italiana, che prende vita l’originale storia della casa di moda PAPmusic il cui nome trae origine dall’abbreviazione comunemente utilizzata nel mondo della moda, “P-A-P”, che sta per prêt-à-porter.

La foto di PAPmusic – Animation for Fashion

A prestare la voce ai protagonisti del film ci sono alcuni tra i talent più celebri del panorama artistico italiano, tra questi Luca Ward (doppiatore di Il Gladiatore, James Bond) nel ruolo di Giuseppe, CEO dell’azienda, Rudy Zerbi (talent scout, produttore discografico, DJ e conduttore TV) Voce Narrante del film, Marco Mazzoli (attore, conduttore radiofonico e televisivo noto per Lo Zoo di 105) nel ruolo di LUI, LeiKiè, regista del film, nel ruolo di LEI, Jake La Furia (rapper del gruppo Club Dogo e giudice di X Factor) nel ruolo di Max, export manager e miglior amico di LUI, e Tamara Donà (attrice e conduttrice televisiva) voce di Mamita, receptionist dell’azienda e figura sensitiva e misteriosa.

Una commedia romantica e musicale animata curata nei minimi dettagli con uno stile narrativo unico nel suo genere che trascina lo spettatore in un’avventura travolgente realizzata con la tecnica CGI, pronta a conquistare il pubblico con la sua combinazione di moda, musica e comicità. Un lavoro durato più di 10 anni dall’ideazione, allo sviluppo dello storyboard fino alla produzione di oltre 50 personaggi, centinaia di comparse, ricerca di look stravaganti ispirati ai colori e al mood della Pop Art. Inoltre alcuni dei più iconici centri urbani italiani da Roma, alle antiche rovine di Pompei fino al romantico Ponte dei Sospiri di Venezia sono stati ricreati in maniera spettacolare e con un’attenzione ai dettagli che offre una rappresentazione visiva unica.

PAPmusic – Animation for Fashion, il poster

Questa combinazione di elementi visivi accattivanti con una colonna sonora ispirata alla musica pop italiana rendono “PAPmusic” un’esperienza cinematografica immersiva che cattura l’essenza dello stile italiano, omaggiando la creatività e l’innovazione che hanno reso l’Italia un punto di riferimento mondiale nel settore della moda e dell’arte. Una storia “universale” di passione, creatività e collaborazione.

“PAPmusic – Animation for Fashion” rappresenta un connubio unico tra Musica, Moda, Design, Animazione e Patrimonio Artistico Italiano, creando una narrativa coinvolgente e vibrante che riflette l’energia e la creatività del settore della moda e invita il pubblico a riconoscere e valorizzare l’unicità di ogni individuo e la bellezza delle differenze, trasmettendo un messaggio che esalta le diversità e incoraggia tutti a credere nei propri sogni. È un invito a celebrare la moda come forma d’arte ed espressione personale, promuovendo al contempo un messaggio di inclusività e innovazione.

La trama di PAPmusic – Animation for Fashion

Una nuova casa di moda italiana PAPmusic, insieme al suo giovane team eclettico e divertente, lancia una nuova collezione moda. Amori, contrasti caratteriali e dinamiche lavorative si intrecciano continuamente, sostenute da ritmo incalzante e divertente, con numerosi colpi di scena. Al centro della storia c’è il rapporto amoroso ma sempre conflittuale tra LUI e LEI che sono rispettivamente il direttore commerciale e la stilista dell’azienda. Episodi divertenti, intrecci amorosi, dinamiche lavorative e tanta musica accompagnano una narrativa giovane e serrata, catalizzando la visione del film dall’inizio alla fine

 
 

Generazione Fumetto: nuovo progetto di Valmyn, ecco il primo video dal set

Generazione Fumetto esplora il mondo di questo universo immaginario attraverso interviste ad alcuni degli artisti più rappresentativi e seguiti del panorama italiano, diversi per stili e background, ma tutti nati negli anni ’80 e che sono stati in grado di utilizzare il proprio lavoro come veicolo di espressione personale, critica politica e sociale e identità individuale: Mirka Andolfo, Giacomo Bevilacqua, Rita Petruccioli, Sara Pichelli, Maicol & Mirco, Sio e Zerocalcare.

Video Credits Valmyn

Generazione Fumetto permette di avvicinarsi ai fumettisti non solo come artisti talentuosi e unici, ma anche come persone con passioni, sogni, valori forti e particolarità: le interviste avverranno prima nelle loro abitazioni, per coglierli nella loro quotidianità e osservarli durante le fasi operative del processo creativo, per poi spostarsi nelle fumetterie di fiducia, dove gli artisti sveleranno opinioni, fonti di ispirazione e motivazioni, creando un dialogo virtuale anche con altri nomi del mondo del fumetto italiano e internazionale.

Ma il viaggio non si limiterà ai soli artisti; il documentario farà conoscere da vicino anche le loro fanbase, i loro editori, gli specialisti, i curatori e le figure di maggiore spicco di questo mondo/industria che, quasi unico nel panorama culturale e letterario, ogni anno accresce la sua influenza e popolarità, rendendo il fumetto uno dei linguaggi fondamentali per raccontare il nostro presente.

Generazione fumetto, la trama

Generazione Fumetto è un documentario intimo e approfondito che esplora l’evoluzione, l’influenza e le prospettive del fumetto italiano contemporaneo. Partendo da 7 artisti emblematici della nuova generazione – Zerocalcare, Giacomo Bevilacqua (Keison), Michael Rocchetti (Maicol & Mirco), Simone Albrigi (Sio), Mirka Andolfo, Sara Pichelli e Rita Petruccioli – il film indaga lo status del fumetto come linguaggio artistico, la sua evoluzione, il suo impatto sulla cultura, e le possibili traiettorie future.

 
 

Trap: M. Night Shyamalan rivela il motivo per cui l’assassino viene rivelato nel trailer

Trap
Josh Hartnett in Trap. Courtesy of Warner Bros. Picture/Courtesy of Warner Bros. Pictur - © 2024 Warner Bros. Entertainment Inc. All Rights Reserved.

M. Night Shyamalan arriva nelle sale il prossimo fine settimana con il suo ultimo thriller claustrofobico: Trap. Invece di intrappolare il pubblico in un rifugio nella foresta come Bussano alla porta o in uno zoo sotterraneo come in Split, stavolta il regista gioca con l’ambientazione affollata di una sala da concerto. Trap segue Cooper (Josh Hartnett), un padre che porta la figlia adolescente Riley (Ariel Donoghue) a un concerto della pop star immaginaria Lady Raven (Saleka Shyamalan). Come rivelato nei trailer, l’intero concerto è in realtà un’operazione di stangata per catturare Cooper, che in realtà è un serial killer noto come “Il Macellaio”.

A differenza della maggior parte dei thriller con assassini, il pubblico entra dunque in Trap sapendo fin dall’inizio chi è l’assassino. Parlando con ComicBook, il regista M. Night Shyamalan, ha spiegato la decisione di rivelare la sua identità  giò nel materiale di marketing, sottolineando che la trama del film è sempre stata concepita in modo che le vere intenzioni di Cooper fossero trasparenti fin dall’inizio. “La parte veramente interessante e malvagia del film è che voi siete lui“, ha detto Shyamalan.

La storia, infatti, raccontata attraverso la prospettiva di Cooper, ovvero dell’assassino a cui si dà la caccia. “Questa è stata la cosa che mi ha spinto a farlo. Abbiamo visto milioni di storie di serial killer, ma dire che tu sei lui e che questa è la tua vita nel giorno in cui potresti essere catturato è una novità“. Non resta a questo punto che attendere l’uscita del film in sala per scoprire come è stato gestito questo processo di immedesimazione e a quali risultati porterà.

trap film josh hartnett
Josh Hartnett in Trap.

Tutto quello che sappiamo su Trap

Il film ruota intorno ad un padre e una figlia adolescente che partecipano a un concerto pop e si rendono conto di essere al centro di un evento oscuro e sinistro, dove il protagonista si svelerà essere qualcosa di diverso dal genitore affettuoso che si credeva. Come classico nel cinema di Shyamalan, c’è però da attendersi qualche altro colpo di scena e plot twist che scuota le certezze degli spettatori.

Scritto e diretto da M. Night Shyamalan, Trap è interpretato da Josh Hartnett, Ariel Donoghue, Saleka Shyamalan, Hayley Mills e Allison Pill. Il film è prodotto da Ashwin Rajan, Marc Bienstock e M. Night Shyamalan. Il produttore esecutivo è Steven Schneider. Il direttore della fotografia è Sayombhu Mukdeeprom (“Chiamami col tuo nome“). La production designer è Debbie de Villa (“Ti odio, anzi no, ti amo!“).

Il montaggio è di Noëmi Preiswerk e le musiche sono di Herdĭs Stefănsdŏttir (“Bussano alla porta“). Il supervisore musicale è Susan Jacobs (“Old“); la costumista è Caroline Duncan (“Old“). Il casting è a cura di Douglas Aibel (“Asteroid City“). Il film sarà distribuito in tutto il mondo dalla Warner Bros. Pictures e arriverà nelle sale italiane a partire dal 7 agosto 2024.

 
 

Until Dawn: nuovi ingressi nel cast del film horror

Until Dawn film

Maia Mitchell, Belmont Cameli e Peter Stormare sono entrati a far parte del cast di Until Dawn, l’adattamento cinematografico di Sony Screen Gems e PlayStation Productions del videogioco horror di successo. Come riportato da THR, tre si aggiungono a Ella Rubin, Michael Cimino, Ji-young Yoo e Odessa A’zion nel cast della produzione, le cui riprese inizieranno a metà agosto. David F. Sandberg, che ha diretto l’ultima volta Shazam! Furia degli Dei, torna al genere horror con questo progetto e si riunisce al suo sceneggiatore-produttore di Annabelle 2: Creation, Gary Dauberman.

Di cosa parla Until Dawn?

Uscito per la prima volta nel 2015, Until Dawn è un videogioco horror interattivo che segue otto amici e nemici che vengono riuniti in un remoto rifugio di montagna. Con scenari di vita o di morte che presentano un misterioso assassino, wendigo cannibali, una funivia e una grotta mineraria di vecchia data che si riverbera nel presente, i membri del gruppo devono lottare contro le loro paure se vogliono sperare di superare la notte tutti interi.

Non è chiaro come la versione cinematografica affronterà il compito di tradurre i numerosi percorsi e scenari di Until Dawn, ma l’adattamento è stato descritto come una terrificante lettera d’amore al genere horror, incentrata su un cast corale. Non è chiaro nemmeno chi Maia Mitchell e Belmont Cameli interpreteranno. Tuttavia, secondo gli addetti ai lavori, Stormare riprenderà il ruolo del terapeuta Dr. Hill, in un richiamo al gioco.

Desideravo tornare a fare horror dopo Lights Out e Annabelle 2: Creation, e questo film esplora i molti grandi sottogeneri dell’horror per creare l’esperienza più terrificante possibile”, ha detto Sandberg in una dichiarazione a The Hollywood Reporter. “Catturando l’essenza del gioco ma con nuovi personaggi, serve come una grande introduzione stand-alone al mondo per i nuovi arrivati e offre qualcosa di nuovo che i fan del gioco apprezzeranno“.

 
 

Cate Blanchett svela il suo intenso processo di preparazione per il film Borderlands

Cate Blanchett
Cate Blanchett sul red carpet del Festival di Cannes - Foto di Luigi De Pompeis © Cinefilos.it

Uno degli adattamenti di videogiochi più attesi di quest’anno ha appena ricevuto un nuovo entusiasmante look e un aggiornamento da parte di una delle principali star. Empire Magazine ha intervistato una delle protagoniste del film Borderlands, Cate Blanchett. La Blanchett, che nel film in uscita interpreta Lillith, è stata vista nelle foto di scena del film con in mano una pistola. Sebbene questo non sia il ruolo tipico della Blanchett, l’attrice premio Oscar parlando del film ha ammesso che “la parte della pistola è stata molto divertente”. L’attrice ha affermato inoltre che il fatto che questo ruolo sia un po’ fuori dalle sue corde tradizionali è parte del motivo per cui questo progetto è stato così intrigante per lei:

“Le richieste folli sono di solito le cose verso cui gravito, quelle che non potrei mai concepire. Credo che ci sia stata anche una piccola follia di Covid: passavo molto tempo in giardino e usavo la motosega un po’ troppo liberamente. Mio marito mi ha detto: ‘Questo film potrebbe salvarti la vita’”.

Indipendentemente dal modo in cui la Blanchett è stata coinvolta nel film Borderlands, possiamo essere contenti che l’abbia fatto, perché tutti gli indizi fanno pensare che sia ancora più stellare del solito, se mai fosse possibile. Nella sua carriera la Blanchett ha vinto due Oscar per le sue interpretazioni in Aviator e Blue Jasmine, e ha ricevuto nomination anche per il suo lavoro in altri film come Tár, Carol, Elizabeth: The Golden Age, I’m Not There, Notes on a Scandal ed Elizabeth. Nel 2017 ha anche dato prova della sua bravura, entrando nel genere dei fumetti per interpretare Hela in Thor: Ragnarok, offrendo quella che è ancora considerata una delle migliori interpretazioni del MCU di sempre.

Cate Blanchett ha giocato a “Borderlands” per prepararsi al suo ruolo nel film

Borderlands cate blanchett

Quando si tratta di adattamenti di videogiochi, ci sono poche cose più importanti della comprensione del materiale di partenza. Mentre molti interpreti si ostinano ad andare alla cieca, senza conoscenze pregresse, per offrire una nuova interpretazione, la Blanchett ha optato per un approccio diverso. Anche se dice di non essere una grande appassionata di videogiochi, interpretare Lilith nel film in uscita non sarà la sua prima esperienza con il franchise di Borderlands:

“I miei pollici riescono a malapena a controllare un telefono, ma ho comprato una PS5 e noi [suo marito] ci abbiamo giocato. Volevo conoscere i limiti del gioco e ciò che i fan amavano del personaggio. Mi sono davvero immedesimata in quel mondo. I cosplayer. I tutorial di trucco su YouTube”.

È difficile non leggere queste parole ed emozionarsi se si è fan dei giochi di Borderlands. È evidente che la Blanchett è seriamente intenzionata a realizzare qualcosa che sembri autentico, offrendo al contempo l’interpretazione affascinante e magistrale che solo lei sa fare. Quando il film di Borderlands arriverà nelle sale quest’estate, i fan potrebbero trovarsi di fronte a una sorpresa del livello di Fallout e The Last of Us.

 
 

Mortal Kombat 2: svelata la prima immagine del film

Mortal Kombat 2 film 2024

Il regista e co-creatore di Mortal Kombat Ed Boon ha rivelato la prima immagine del prossimo film Mortal Kombat 2 in un modo inaspettato. La scorsa settimana, al Comic-Con di San Diego, molti pensavano che si sarebbe potuto vedere un primo trailer del film, atteso per il 2025. Purtroppo, ciò non è avvenuto e i fan si sono chiesti quando sarebbe stato possibile dare un’occhiata al film. Fortunatamente, Boon ha deciso di dare ai fan di Mortal Kombat qualcosa su cui basarsi e ha divulgato un nuovo sguardo a Kitana nell’adattamento cinematografico.

Condivisa sul suo account personale X (ex Twitter), Boon ha dichiarato di aver recentemente rubato un’immagine di Mortal Kombat 2 dal telefono del produttore Todd Garner. L’immagine in questione mostra un leggero scorcio di Kitana, uno dei personaggi più popolari della serie di videogiochi Mortal Kombat, che farà il suo debutto nel reboot cinematografico. Boon ha scherzato sul fatto che anche lui potrebbe far trapelare qualcosa, riferendosi alla frequenza con cui negli anni sono trapelate informazioni legate ai giochi di Mortal Kombat.

Di recente ho assistito a una proiezione del film Mortal Kombat 2 (non finito)“, ha detto Boon. “Durante la proiezione sono entrato nel telefono di Todd Garner, ho trovato questa immagine del film e l’ho inviata al mio telefono. Anch’io sono in grado di far trapelare qualcosa“. Non resta a questo punto che attendere maggiori novità sul film, da nuove immagini ufficiali fino al tanto atteso trailer.

Tutto quello che c’è da sapere su Mortal Kombat 2

Mortal Kombat 2 è diretto da Simon McQuoid da una sceneggiatura scritta dallo sceneggiatore di Moon Knight Jeremy Slater. Il sequel vedrà il ritorno di Lewis Tan come Cole Young, Jessica McNamee come Sonya Blade, Josh Lawson come Kano, Tadanobu Asano come Lord Raiden, Mehcad Brooks come Jax, Ludi Lin come Liu Kang, Chin Han come Shang Tsung, Joe Taslim come Bi-Han e Sub-Zero, Hiroyuki Sanada nei panni di Hanzo Hasashi e Scorpion e Max Huang nei panni di Kung Lao.

Il sequel d’azione introdurrà anche una serie di nuovi personaggi oltre al Johnny Cage di Karl Urban, ovvero Adeline Rudolph (Resident Evil) nei panni di Kitana, Tati Gabrielle (You) nei panni di Jade, Martyn Ford (F9) nei panni dell’imperatore Shao Kahn, Damon Herriman di Mindhunter nei panni del demone di Netherrealm Quan Chi, Desmond Chiam (The Falcon and the Winter Soldier) nei panni del Re Edeniano Jerrod e Ana Thu Nguyen (Get Free) nei panni della Regina Sindel. Ulteriori dettagli sulla trama sono ancora tenuti nascosti. Il film è prodotto da James Wan, Michael Clear, Todd Garner e E. Bennet Walsh.

 
 

Deadpool & Wolverine: il regista condivide uno scatto di Logan che affronta [SPOILER]

Hugh Jackman Deadpool & Wolverine
Hugh Jackman Deadpool & Wolverine

Le fughe di notizie su Deadpool & Wolverine si susseguono da un po’ di tempo a questa parte, e ci sono effettivamente alcuni screenshot/clip di qualità decente in circolazione, alcuni dei quali sono stati condivisi dallo stesso regista del film Shawn Levy sui social media. L’ultimo suo post evidenzia una scena all’inizio del film, quando Wade Wilson (Ryan Reynolds) sta cercando nel Multiverso una variante di Wolverine e si imbatte in Logan con il suo costume marrone (che, va notato, alcuni fan preferiscono a quello giallo e blu) proprio mentre sta per combattere con Hulk.

Non li vediamo combattere, ma c’è un’inquadratura impressionante di Logan che sfodera i suoi artigli con il Golia Verde che si riflette nelle lame di adamantio. Levy ha condiviso questa immagine, confermando che questo momento è effettivamente un cenno alla copertina di The Incredible Hulk #340. Le indiscrezioni sostenevano che si trattasse delle versioni di Hulk di Eric Bana o Edward Norton, ma anche se lo vediamo solo per pochi secondi, questo riflesso assomiglia molto di più all’interpretazione del personaggio di Mark Ruffalo nel MCU.

Speriamo di poter assistere a Hulk contro Wolverine nel MCU prima o poi.

Deadpool e Wolverine: tutti i camei presenti nel film Marvel

I Marvel Studios presentano il loro errore più significativo fino ad oggi – Deadpool & Wolverine“, si legge nella nuova sinossi. “Uno svogliato Wade Wilson si affanna nella vita civile. I suoi giorni come mercenario moralmente flessibile, Deadpool, sono alle spalle. Quando il suo mondo natale si trova di fronte a una minaccia esistenziale, Wade deve indossare di nuovo i panni di un riluttante ancora più riluttante… riluttante? Più riluttante? Deve convincere un riluttante Wolverine a… Cazzo! Le sinossi sono così f*ttutamente stupide“.

Oltre a Ryan Reynolds e Hugh Jackman nei ruoli principali, Deadpool & Wolverine vede il ritorno di Morena Baccarin (Vanessa), Leslie Uggams (Blind Al), Rob Delaney (Peter), Brianna Hildebrand (Negasonic Teenage Warhead) e Shioli Kutsuna (Yukio) nei rispettivi personaggi, A loro si aggiungono le new entry del franchise Emma Corrin (The Crown) e Matthew Macfadyen (Succession), che interpreteranno un agente televisivo e la controparte malvagia di Charles Xavier, Cassandra Nova.

 
 

Joker: Folie à Deux: nuove immagini di Joker e Harley Quinn anticipano una possibile evasione da Arkham

Joker: Folie à Deux

Alcune nuove foto di Joker: Folie à Deux, tratte dall’ultimo numero di Empire Magazine, mostrano il Clown Principe del Crimine e Harley Quinn in quella che sembra una scena cruciale in tribunale. È possibile che Arthur Fleck debba rispondere dell’uccisione di Murray Franklin e dell’istigazione ai disordini che hanno portato alla morte di Thomas e Martha Wayne. C’è però anche un’inquadratura di Arthur e Harley durante quello che potrebbe essere un tentativo di evasione dal manicomio di Arkham, insieme a un’altra dove Arthur si fa strada nell’istituto mentre la guardia senza nome di Brendan Gleeson lo osserva.

“Joaquin e io abbiamo sempre parlato di un altro film mentre stavamo girando il primo, solo perché amiamo il personaggio“, ha detto di recente il regista Todd Phillips. “Eravamo ossessionati da Arthur. Quasi ci scherzavamo su: ‘Oh, dovremmo prendere Arthur e fare questo‘”. Joaquin Phoenix ha aggiunto: “Avevo la curiosità di approfondire il personaggio. Mi sembrava che si potesse metterlo in qualsiasi situazione e sarei stato interessato a vedere come l’avrebbe affrontata. Ho creato dei poster di film già realizzati, come Rosemary’s Baby e Il Padrino, ci ho messo dentro Joker e li ho dati a Todd“.

Joker: Folie à Deux, quello che sappiamo sul film

Joker: Folie à Deux presenterà il ritorno di Joaquin Phoenix nel ruolo del cattivo DC Joker. Il sequel presenterà anche il ritorno della Sophie di Zazie Beetz  insieme ai nuovi arrivati ​​Brendan Gleeson, Catherine Keener, Jacob Lofland e Harry Lawtey. Nel cast c’è anche Lady Gaga che darà vita a Harley Quinn. I dettagli della trama sono ancora per lo più nascosti, ma sappiamo che la maggior parte del film si svolgerà ad Arkham Asylum e conterrà significativi “elementi musicali”.

Rumors recenti hanno anche suggerito che la versione di Gaga su Harley Quinn avrà un ruolo più importante di quanto originariamente riportato, con la storia che si svolge interamente dal suo punto di vista. Il film di Todd Phillips del 2019 è stato un successo sia di critica che commerciale con un incasso mondiale di oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, rendendolo il film con il maggior incasso di tutti i tempi. Ha ricevuto riconoscimenti da numerosi importanti enti premiati, tra cui due Oscar e due Golden Globe, sia per il miglior attore che per la miglior colonna sonora.

LEGGI ANCHE: Joker: Folie à Deux, Todd Phillips parla di Lady Gaga come Harley Quinn e degli elementi musicali del sequel

 
 

Agatha All Along: nuove foto mostrano Aubrey Plaza nel suo costume da strega

Agatha All Along serie disney+

Sono state svelate alcune nuove foto promozionali di Agatha All Along dei Marvel Studios, che ci permettono di dare un’altra occhiata a Kathryn Hahn nei panni della ritornata Agatha Harkness e ai personaggi di supporto della serie. Una delle immagini, però, ci offre un primo sguardo al misterioso personaggio di Aubrey Plaza vestito con il suo costume da Strega Verde.

Passavo letteralmente da uno all’altro e mi mettevo la parrucca e il costume da Wow“, ha dichiarato Plaza in una recente intervista a Deadline, quando le è stato chiesto di girare contemporaneamente Agatha All Along e Megalopolis di Francis Ford Coppola. “E poi il giorno dopo andavo sul set di Agatha e mi vestivo da strega guerriera con un pugnale e altro. A un certo punto, quando ero vestita da personaggio Marvel, mi sono intrufolata sul set di Megalopolis e ho iniziato a molestare Giancarlo Esposito e Adam Driver e tutti quanti. È stato un comportamento assolutamente folle“.

Wow Platinum è il nome del personaggio di Plaza in Megalopolis e, sebbene il suo ruolo di Agatha non sia stato confermato ufficialmente, si pensa che nella serie Marvel interpreterà Rio Vidal, una Strega Verde immensamente potente e un’ex di Miss Harkness. Nell’attesa di poter scoprire se ciò sarà confermato e di avere ulteriori dettagli sul personaggio, ecco qui di seguito le nuove foto diffuse.

Quello che sappiamo su Agatha All Along

Agatha All Along vedrà il ritorno di molti volti noti di WandaVision, tra cui Emma Caulfield Ford (Sarah Proctor), Debra Jo Rupp (Sharon Davis), David Payton (John Collins), David Lengel (Harold Proctor), Asif Ali (Abilash Tandon), Amos Glick (Dennis), Brian Brightman (Sceriffo Miller) e Kate Forbes (Evanora Harkness). Kathryn Hahn guiderà l’ensemble, mentre altre aggiunte degne di nota sono Aubrey Plaza, Joe Locke, Patti LuPone, Sasheer Zamata, Ali Ahn, Miles Gutierrez-Riley, Okwui Okpokwasili e Maria Dizzia.

Pochi dettagli ufficiali sono stati rivelati sulla trama di Agatha, anche se ci si aspetta che essa ruoti in gran parte attorno ad Agatha che rintraccia Billy Maximoff (o viceversa) che, come la sua controparte nei fumetti, si è “reincarnato” in Billy Kaplan. Diversi scoop hanno affermato che la storia vedrà anche i discendenti della congrega di Evanora Harkness – ora noti come i Sette di Salem – tornare per vendicarsi della donna che ha ucciso le loro madri. Agatha All Along debutterà su Disney+ il 18 settembre.

 
 

Avengers: Doomsday, ecco come i Marvel Studios potrebbero cancellare Kang dal MCU

Avengers: Doomsday film 2026

Con Avengers: Doomsday all’orizzonte, come verrà risolta la storia di Kang? Abbiamo incontrato per la prima volta il personaggio nella sua forma di “Colui che rimane” alla fine della prima stagione di Loki. È stato rivelato che, in seguito a una guerra multiversale, era l’ultimo Kang rimasto in piedi e libero di creare la sua linea temporale sacra su cui regnare per sempre. Essendosi stufato di un’eternità intrappolata alla fine del tempo, Colui che resta sperava che Loki e Sylvie prendessero il suo posto.

Invece, quest’ultima lo uccise, anche se in seguito scopriremo che faceva tutto parte del piano di Kang, il quale sapeva che sarebbe risorto dopo che il Telaio del Tempo in avaria avrebbe distrutto la TVA e le linee temporali ramificate (lasciando prosperare la Sacra Linea Temporale). Loki si è rifiutato di seguire il percorso di Colui che Resta e ha invece creato un nuovo Multiverso alimentato da lui stesso, dando a tutti il libero arbitrio e ai suoi amici della TVA abbastanza tempo per prepararsi alla guerra che verrà con le Varianti di Kang.

Abbiamo incontrato una di queste in Ant-Man and The Wasp: Quantumania, quando è stato rivelato che il Consiglio dei Kang aveva intrappolato Kang il Conquistatore nel Regno dei Quanti a causa della minaccia che rappresentava per i loro piani. Inoltre, nei momenti conclusivi della seconda stagione di Loki, la TVA ha accennato brevemente al fatto che stavano tenendo d’occhio le Varianti di Kang.

Ora che sappiamo che – per via dei problemi giudiziari di Jonathan Majors – il personaggio sarà sostituito dal Dottor Destino di Robert Downey Jr, non si può non chiedersi come verrà giustificata l’uscita di scena di Kang dal MCU. Secondo Alex Perez di The Cosmic Circus, l’idea sembra essere che Kang sia semplicemente… sparito. Sembra infatti che si debba presumere che la TVA si sia occupata delle sue Varianti prima che potessero iniziare una guerra, lasciando però irrisolta la scena post-credits del trequel di Ant-Man.

Visto che Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars sono ancora in fase di scrittura, la situazione potrebbe cambiare, ma è chiaro che Kang non sarà coinvolto in modo significativo. Lo scooper aggiunge che i primi piani prevedevano che i Vendicatori di Terra-616 viaggiassero attraverso il Multiverso, arrivando infine su Terra-100005 perché è lì che dovrebbe trovarsi Monica Rambeau. La sua presenza lì avrebbe dovuto creare un’Incursione che avrebbe messo i Vendicatori e gli X-Men l’uno contro l’altro. Non è chiaro se questo sia ancora il piano.

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Tutto quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti dai fratelli Russo, che fanno il loro ritorno nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

“Essere in grado di creare storie ed esplorare personaggi all’interno dell’Universo Marvel ha realizzato il sogno di una vita, e abbiamo scoperto una potente connessione con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e tutto il team Marvel per portare questa epica avventura narrativa in luoghi nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno dichiarato Joe e Anthony Russo dopo il panel del SDCC.

 
 

The Boys, lo showrunner sul destino dei protagonisti nella quinta stagione: “Non tutti sopravivranno”

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Per essere una serie così brutalmente violenta e anarchica, The Boys non è stata particolarmente spietata quando si è trattato di uccidere i suoi personaggi principali nel corso delle quattro stagioni. Ad ora, il gruppo dei The Boys è ancora integro e anche i principali membri dei Sette sono ancora vivi. In modo non troppo sorprendente, sembra però che le cose cambieranno nella quinta e ultima stagione, dove tale equilibrio sarà con buona probabilità spezzato.

Parlando con TV Guide dei suoi piani per la stagione finale, allo showrunner Eric Kripke è stato chiesto se ha già deciso chi sopravviverà e chi invece farà una fine senza dubbio disordinata. “Chiunque morirà nella quinta stagione se lo meriterà ampiamente. Abbiamo una certa idea di chi vive e chi muore, ma non abbiamo ancora deciso tutto. Ma si può fare l’ultima stagione di uno show e uscire di scena alle proprie condizioni, quindi non tutti ce la faranno“.

Seguono spoiler sul fumetto di The Boys.

Nei fumetti, praticamente tutti i personaggi principali, a parte Hughie e Starlight, muoiono, con Billy Butcher che alla fine diventa un vero e proprio cattivo e fa fuori la maggior parte della sua squadra. Tuttavia, la serie Prime Video non è mai stata un adattamento particolarmente fedele, quindi non possiamo pensare che Kripke sarà così spietato. È vero che Butcher ha abbracciato il suo lato più oscuro nel finale della quarta stagione, ma se dovesse essere eliminato – e diremmo che sia lui che Homelander sono i principali candidati a riguardo – ci sarà sicuramente un po’ di redenzione per lui.

The Boys 4 recensione

La trama della quarta stagione di The Boys

Nella quarta stagione, il mondo è sull’orlo del baratro. Victoria Neuman è più vicina che mai allo Studio Ovale e sotto il controllo di Patriota, che sta consolidando il suo potere. Billy Butcher, a cui restano solo pochi mesi di vita, ha perso sia il figlio di Becca sia il suo ruolo di leader dei The Boys. Il resto della squadra è stanco delle sue bugie. La posta in gioco sarà più alta del solito e loro dovranno trovare un modo per collaborare e salvare il mondo, prima che sia troppo tardi.

Il cast di The Boys vede protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capone, Karen Fukuhara, Colby Minifie, Claudia Doumit e Cameron Crovetti. Si uniranno per la quarta stagione anche Susan Heyward, Valorie Curry e Jeffrey Dean Morgan.

The Boys è basata sul fumetto certificato bestseller dal New York Times, creato da Garth Ennis e Darick Robertson, qui in veste anche di executive producer, e sviluppato dall’executive producer e showrunner Eric Kripke. The Boys è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios, in collaborazione con Kripke Enterprises, Original Film e Point Grey Pictures. E’ disponibile su Prime Video.

 
 

Amore, cucina e curry: dal cast alle location, tutte le curiosità sul film con Helen Mirren

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Helen Mirren, Om Puri e Manish Dayal in Amore, cucina e curry. © DreamWorks II Distribution Co., LLC. All Rights Reserved

Deliziosa commedia sentimentale, Amore, cucina e curry (qui la recensione) è un pellicola del 2014 diretta dal regista svedese Lasse Hallström, anche noto per il film Chocolat. Attraverso la leggerezza del genere, egli dà vita ad una storia che, tra scontri a base di cucina, sviluppa tematiche profondamente attuali come quella dell’integrazione tra popoli e culture diverse. Questa prende spunto dal romanzo del 2008 di Richard C. Morais intitolato Madame Mallory e il piccolo chef indiano. Avendo acquisito un particolare successo in breve tempo, il libro venne opzionato per una trasposizione cinematografica, con la premio Oscar Helen Mirren protagonista.

A produrre il film, e spingere verso la sua realizzazione, vi sono due grandi nomi dello spettacolo quali Steven Spielberg ed Oprah Winfrey, che rispettivamente con la Amblin Entertainment e la Harpo Films hanno sostenuto finanziariamente il progetto. A dar vita alla sceneggiatura è stato invece chiamato il noto Steven Knight, anche noto per il thriller Locke. In breve, il progetto prese vita, arrivando infine alla sua tanto attesa uscita in sala. Qui raccolse consensi generalmente positivi da parte della critica, che lodò la regia di Hallström e le interpretazioni dei protagonisti, rimpiangendo però la prevedibilità di alcuni risvolti narrativi.

Il pubblico dimostrò però grande attenzione nei confronti di Amore, cucina e curry, portandolo ad essere uno dei maggiori successi al botteghino del suo periodo. Uscito nelle sale statunitensi nell’agosto del 2014, per poi estendersi al resto del mondo, il film arrivò infine a guadagnare circa 94 milioni di dollari, a fronte di un budget di soli 22. Ulteriore prestigio arrivò nel momento in cui la Mirren venne nominata come miglior attrice in un film commedia o musical al premio Golden Globe. Ancora oggi, infine, il film gode di buona popolarità, suscitando l’interesse di nuovi spettatori ad ogni passaggio televisivo.

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Helen Mirren in Amore, cucina e curry. Foto di Francois Duhamel – © DreamWorks II Distribution Co., LLC. All Rights Reserved

La trama di Amore, cucina e curry

La storia del film è incentrata sul giovane Hassan, originario di Mumbai, che in seguito ad una serie di traumatici eventi decide di partire insieme a suo padre alla volta dell’Europa, dove spera di trovare una maggior tranquillità dove poter coltivare il proprio talento. Il giovane indiano, infatti, è un genio della cucina, capace di dar vita a piatti che mischiano tradizione e innovazione, fondendo culture in modo unico. Insieme al genitore, dopo numerose peripezie, arriva a stabilirsi nel piccolo paese di Saint-Antonin-Noble-Val, situato nel sud della Francia. Qui i due decidono di aprire un ristorante, puntando tutto sulla tradizionale cucina indiana.

Ciò che Hassan e suo padre non sanno, però, è che il loro locale si trova a poca distanza dal rinomato Le Saule Pleureur, di proprietà dell’austera Madame Mallory. Nota per essere una chef premiata con la prestigiosa stella Michelin, la donna inizia un’accesa campagna di protesta contro i nuovi arrivati, denigrandone la cultura e il menù. Ben presto, le divergenze danno vita ad una vera e propria guerra culinaria. Ciò non impedisce però ad Hassan di innamorarsi della bella Marguerite, dipendente proprio presso il ristorante rivale. Lo scontro tra le due culture e i loro modi diversi di intendere la cucina si trasformerà poi lentamente un incontro, dimostrando che una fusione tra le due parti è possibile e auspicabile.

 

Il cast del film

Per dar vita ad un cast multietnico, i produttori intrapresero lunghi casting al fine di trovare gli interpreti più idonei ai personaggi principali. Helen Mirren, premio Oscar per il film The Queen, fu la prima ad entrare nel cast nel ruolo di Madame Mallory. L’attrice si dichiarò da subito particolarmente interessata al personaggio e ai temi della storia. Per prepararsi al ruolo, inoltre, condusse molte ricerche sulla cucina francese, su quella indiana e sull’atteggiamento che di norma hanno gli chef di un certo calibro. Così facendo, ha potuto calarsi ulteriormente nei panni del severo personaggio. La sua interpretazione è infatti poi stata particolarmente apprezzata e riconosciuta con la nomination ai Golden Globe.

Per dar volto ad Hassan, era invece indispensabile trovare un interprete di origini indiane. Il prescelto fu infine Manish Dayal. Classe 1983, l’attore si era fatto notare negli anni precedenti per i suoi ruoli nei film Non dire mai addio (2006) e L’apprendista stregone (2010). Molta della sua popolarità era però dovuta alla televisione e alla serie 90210. Una volta scelto per il film, Dayal a sua volta si mise a studiare le principali tradizioni della cucina indiana, arrivando anche ad imparare a cucinarne diverse. Grazie al ruolo nel film, ha avuto modo di raggiungere ulteriore popolarità, ed oggi continua a recitare in diversi progetti televisivi di rilievo.

Amore cucina e curry film trama
Manish Dayal e Charlotte Le Bon in Amore, cucina e curry. Foto di Francois Duhamel – © DreamWorks II Distribution Co., LLC. All Rights Reserved

Il ruolo del padre di Hassan è stato invece interpretato dal celebre attore indiano Om Puri. Questi ha lavorato nel corso della sua carriera a centinaia di film di Bollywood, ma anche in progetti di produzione statunitense. Quello in Amore, cucina e curry è uno dei suoi ultimi ruoli noti, essendo poi improvvisamente scomparso nel 2017 all’età di 66 anni. Infine, nel ruolo di Marguerite, la bella chef di cui si innamora Hassan, si ritrova la francese Charlotte Le Bon. Proprio in quegli anni l’attrice aveva raggiunto un buona popolarità grazie ai film Mood Indigo e Yves Saint Laurent. Per il suo ruolo in questo film ha ottenuti ulteriori consensi, che le hanno permesso di ottenere ruoli anche internazionali.

Le location dove è stato girato il film

Il film è diventato celebre anche per le sue location estremamente caratteristiche e di particolare bellezza. Il grosso delle riprese si è svolto nel reale paesino di Saint-Antonin-Noble-Van, situato nella regione Occitania, nel sud della Francia. Abitato da poco meno di duemila abitanti, il luogo è un vero e proprio gioiellino tutto da scoprire. Altre location selezionate per il film sono state anche il comune Saint-Denis, collocato a nord di Parigi, e alcuni luoghi dell’Olanda. Grazie ad essi, il film ha potuto acquisire le fondamentali atmosfere tipiche della Francia, senza dimenticare però anche quel tocco di asiatico dato dai colori della cucina indiana.

Il trailer di Amore, cucina e curry e dove vedere il film in streaming

Per chi ha amato il film, o per chi non l’avesse ancora visto e desidera poter recuperare tale titolo, è possibile fruirne grazie alla sua presenza in alcune tra le principali piattaforme streaming oggi presenti in rete. Amore, cucina e curry è infatti disponibile su Rai Play, Amazon Prime Video e Apple TV+. Per vederlo, in base alla piattaforma prescelta, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Ciò permetterà di riprodurlo in modo pratico e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 1 agosto alle 21:30 sul canale Rai 1.

 
 

ESP² – Fenomeni paranormali: la spiegazione del finale del film

Esp 2 - Fenomeni paranormali spiegazione finale

Quello del falso documentario è un sottogenere particolarmente popolare all’interno del cinema horror. Questo permette infatti di conferire alla storia raccontata l’idea che ciò che si vede si avvenuto realmente, che sia un documento veritiero intorno a determinati eventi. E quando ad essere realistico è l’orrore, questo fa naturalmente ancor più paura. Titoli come Rec, La stirpe del male o l’iconico The Blair Witch Project sono esempi perfetti di tale filone, in cui si colloca anche ESP² – Fenomeni paranormali.

Si tratta del sequel di ESP – Fenomeni paranormali, film concepito dal duo Vicious Brothers, uscito nel 2011. Questo seguito, realizzato nel 2016 sempre con la supervisione dei Vicious Brothers e diretto da John Poliquin, ci riporta negli stessi ambienti del primo capitolo, per esplorare ulteriormente la mitologia proposta e presentare nuovi orrori. Il film, sfruttando in modo ancor più consapevole le possibilità date dal falso documentario, gioca infatti con gli spettatori per proporre una serie di situazioni imprevedibili e profondamente scioccanti.

Per gli appassionati di questo genere, si tratta dunque di un titolo da non perdere, assolutamente capace di regalare grandi brividi. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a ESP² – Fenomeni paranormali. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alla spiegazione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

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Stephanie Bennett in ESP² – Fenomeni paranormali. © 2012 – Tribeca Film

La trama e il cast di ESP² – Fenomeni paranormali

Protagonista del film è Alex Wright, giovane studente di cinema. Appassionato del genere horror, il ragazzo pubblica online una recensione della pellicola ESP – Fenomeni paranormali, in cui ne critica negativamente la realizzazione. Dopo un po’ il ragazzo riceve una strana e-mail che contiene un video in cui appare Sean Rogerson – uno dei membri della troupe – ancora chiuso dentro il manicomio, l’angosciante set delle riprese del film. Incuriosito da altri messaggi simili, spediti da un misterioso mittente che si firma DeathAwaits666, il giovane cerca ulteriori informazioni sull’horror da lui stroncato.

Scopre così che tutti i membri del cast e della troupe sono misteriosamente scomparsi o deceduti. Interessato a saperne di più, Alex decide di recarsi personalmente nell’istituto psichiatrico – poco distante dal campus in cui studia – assieme agli amici Tessa, Jared, Jennifer e Trevor. Armati di videocamere e pronti a investigare, i ragazzi entrano nel manicomio, ma una volta dentro scoprono qualcosa di agghiacciante e Alex capirà che quelli che credeva essere i finti eventi di un film, sono in realtà molto più veri di quanto avrebbe potuto immaginare.

Nel cast del film ritroviamo l’attore Richard Harmon nel ruolo di Alex Wright. Harmon è in particolare noto per il ruolo di John Murphy nella serie televisiva The 100. Leanne Lapp, invece, interpreta l’amica Jennifer Parker. Dylan Playfair vi è Trevor Thompson, mentre Stephanie Bennett interpreta Tessa Hamill e Howard Lai ricopre il ruolo di Jared Lee. Sean Rogerson riprende invece il ruolo di sé stesso, sopravvissuto agli eventi del primo film, ma impazzito dopo essere rimasto intrappolato nell’ospedale per nove anni.

Esp 2 - Fenomeni paranormali cast

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, i protagonisti incontrano Sean Rogerson, ancora vivo ma in condizioni psicologiche irrecuperabili. L’uomo rivela loro che il direttore del manicomio Friedkin compì un rituale satanico, aprendo così un varco tra il mondo umano e quello degli spiriti, facendo uscire delle entità (cosa già accennata alla fine del primo film dove l’inquadratura di Lance mostra un cerchio di magia nera nel laboratorio di Friedkin). L’ospedale psichiatrico si è così trasformato in un portale, divenendo un luogo di confine fra le due dimensioni. Sean, infine, si offre di aiutarli ad uscire da quel luogo.

Mentre il gruppo dorme per la notte, però, Rogerson, costretto dal dottor Friedkin, strangola Trevor a morte, poi ruba l’attrezzatura della squadra per tagliare le catene della porta che dovrebbe permettere la fuga da quel posto. Una volta averla aperta, la attraversa, solo per rendersi conto che non conduce da nessuna parte. L’entità ordina allora un sempre più squilibrato Rogerson di continuare a uccidere. Alex e Jennifer, intanto, si svegliano e si imbattono nell’altare satanico di Friedkin che esegue una lobotomia e sacrifica un neonato.

La coppia fugge e incontra Rogerson, che chiede loro di consegnare i nastri per “finire” il film, unico modo per fuggire dall’ospedale. Durante uno scontro tra di loro, un portale si apre sulla parete e risucchia Rogerson. Rendendosi conto che Rogerson è stato onesto sul modo per fuggire, Alex uccide Jennifer, completando così il film. Esce quindi dall’ospedale attraverso la porta rossa, che lo conduce alla periferia di Los Angeles. Viene poi arrestato mentre cammina per strada di notte. L’ultima scena mostra che il filmato è stato trasformato in un film, con Alex che avvisa però di non avvicinarsi all’ospedale.

La location dove è stato girato il film

Poco prima dei titoli di coda, sullo schermo appare un flash contenente i numeri “49 14 122 48”. Questa è la posizione esatta dell’edificio che compare nel film. Si chiama Riverview Hospital nella Columbia Britannica, a Vancouver, in Canada. Le strutture abbandonate che costituivano l’ospedale sono ora spesso utilizzate come location per per alcuni noti film come Watchmen, The Butterfly Effect, Final Destination 2 e Deadpool 2, ma anche serie come Arrow, Smallville e Prison Break. È stato girato qui anche Esp – Fenomeni paranormali.

Il trailer di ESP² – Fenomeni paranormali e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di ESP² – Fenomeni paranormali grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Infinity+, Apple TV e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e ad un’ottima qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di giovedì 1 agosto alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

 
 

Ibiza: dal cast alle location, tutto quello che c’è da sapere sul film

Ibiza location
Christian Clavier, Mathilde Seigner, Pili Groyne e Leopold Buchsbaum in Ibiza. © NICOLAS SCHUL

Affermatosi per il ruolo di Asterix nei film Asterix & Obelix contro Cesare e Asterix & Obelix: Missione Cleopatra, l’attore  si è più recentemente distinto grazie a commedie come Non sposate le mie figlie!, Tutti pazzi in casa mia e Qualcosa di troppo. Nel 2019 ha recitato in un altro film di questo genere, Ibiza, diretto da Arnaud Lemort, dove si ritrova nuovamente al centro di imprevisti e colpi di scena tutti da ridere. Meno noto rispetto ad altri suoi film, è comunque una graziosa commedia dove si parla di amore, di famiglia e di seconde occasioni.

Per gli appassionati di questo genere di opere e racconti, è dunque un film da non perdere e da riscoprire grazie al suo passaggio televisivo. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative a Ibiza. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e alle location utilizzate per le riprese. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Ibiza cast

La trama di Ibiza

Protagonista del film è Philippe, podologo sessantenne e divorziato, dal carattere e dalle abitudine piuttosto tradizionalisti. Philippe però ha appena conosciuto Carole, più giovane di lui di una decina di anni e anche lei divorziata, di cui si è perdutamente innamorato. Per conquistare completamente il suo cuore, l’uomo capisce che deve avere dalla sua parte i due figli adolescenti di Carole, che sembrano ostili alla relazione tra la madre e l’uomo. Decide così di fare un patto con il figlio maggiore di lei Julien: se supererà con successo l’esame di maturità, sarà lui a scegliere il posto dove andranno tutti insieme in vacanza.

Il ragazzo, spronato dalla cosa, si impegna a superare l’esame e al momento della scelta opta per Ibiza. Per Philippe, un uomo all’antica abituato da sempre a fare delle vacanze rilassanti in località balneari tranquille come quelle nel nord della Francia, l’arrivo nella movimentata isola spagnola, regno del divertimento sfrenato e dell’intensa vita notturna, è un vero e proprio choc e l’inizio di quelle che si preannunciano vacanze da incubo. Pur di stare con Carole e farsi benvolere dai suoi figli, cercherà però di destreggiarsi al meglio in quella imprevista situazione.

Ibiza Christian Clavier

Il cast e le location del film

Ad interpretare Philippe, come anticipato, vi è Christian Clavier. Nel ruolo dell’amata Carole, invece, vi è l’attrice Mathilde Seigner, nota per i film Torno da mia madre, Una rondine fa primavera e Harry, un amico vero. Ad interpretare suo figlio Julien vi è invece Leopold Buchsbaum. Completano il cast Olivier Marchal nel ruolo di Pascalou, Frédérique Bel in quello di Fleur e Louis-Do de Lencquesaing in quello di Michel. Infine, Frankie, il gestore della discoteca, è interpretato da JoeyStarr, noto rapper e attore francese, co-fondatore del gruppo hip hop Suprême NTM, attivo dal 1989 al 2011.

La maggior parte delle riprese esterne del film si sono svolte tra le isole di Ibiza e Formentera nell’arcipelago spagnolo delle Baleari. Come noto, Ibiza è una destinazione turistica molto popolare, soprattutto tra i giovani, grazie al mare cristallino e per la vita notturna concentrata maggiormente in due zone: da una parte nel capoluogo dell’isola e dall’altra a Sant Antoni de Portmany. Numerose sono infatti le discoteche ormai celebri sparse per tutta l’isola, oltre alle spiagge altrettanto popolari.

Il trailer di Ibiza e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 7 giugno alle ore 21:20 sul canale Rai 3. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

 
 

Britney Spears: in arrivo l’adattamento per il cinema della sua biografia The Woman in Me

Framing Britney Spears

Universal Pictures ha ottenuto i diritti di The Woman in Me, bestseller numero 1 del New York Times acclamato dalla critica, biografia di Britney Spears, un progetto che il regista di Wicked Jon M. Chu è impegnato a sviluppare e dirigere. Il ruolo da protagonista è ovviamente un ruolo molto ambito: interpretare un’artista multi-platino che cade in disgrazia, solo per risorgere.

Chu è un punto di forza per il progetto data la sua storia con film musicali; non solo l’imminente Wicked ma anche il film concerto Justin Bieber: Never Say Never, Step Up 2: The Streets e In the Heights. Marc Platt, che ha recentemente lavorato con Chu su Wicked, sarà il produttore.

Il libro segue la traiettoria di Britney Spears verso la celebrità e come si è definita attraverso i colpi di scena della vita. Il libro ha venduto oltre 2,5 milioni di copie negli Stati Uniti nei formati copertina rigida, ebook e audiolibro.

Il biopic su Britney Spears basato su The Woman in Me

L’audiolibro, letto dall’attrice candidata all’Oscar Michelle Williams con un’introduzione di Britney Spears, è il più venduto nella storia di Simon & Schuster. È stato l’audiolibro più ascoltato su Spotify nel 2023. Il libro è stato un bestseller istantaneo del New York Times in copertina rigida, ebook e audio ed è stato il libro di saggistica con copertina rigida più venduto di Simon & Schuster nel 2023. In tutto il mondo, ci sono oltre 3 milioni di copie stampate. The Woman in Me è stato pubblicato da Gallery Books il 24 ottobre 2023.

 
 

Venezia 81: a Claude Lelouch il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2024

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La Biennale di Venezia e Cartier annunciano che è stato attribuito al grande regista, sceneggiatore e produttore francese Claude Lelouch (Un uomo, una donna, Una donna e una canaglia, La belle histoire) il premio Cartier Glory to the Filmmaker dell’81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto-7 settembre 2024), dedicato a una personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema contemporaneo.

La consegna del premio Cartier Glory to the Filmmaker a Claude Lelouch avrà luogo lunedì 2 settembre in Sala Grande (Palazzo del Cinema),  prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film, Finalement (Francia, 127’), con Kad Merad, Elsa Zylberstain, Michel Boujenah, Sandrine Bonnaire, Barbara Pravi e Françoise Gillard.

A Claude Lelouch il premio Cartier Glory to the Filmmaker 2024

A proposito di questo riconoscimento, il Direttore della Mostra Alberto Barbera afferma: «Claude Lelouch è uno dei maggiori autori del cinema francese, interprete eccellente della sua “qualità” ancorché estraneo alle sue principali correnti, e molto prolifico, avendo diretto oltre sessanta lungometraggi. Cinefilo precoce, autore di corti e video musicali, direttore della fotografia, sceneggiatore, attore e produttore, raggiunge il successo internazionale nel 1966 con il film Un uomo, una donna (Un homme et une femme) vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes e di due Premi Oscar nel 1967, come miglior film straniero e per la migliore sceneggiatura originale. La colonna sonora di Francis Lai diventa refrain leggendario di un’epoca, e Lelouch riesce a segnare in modo indelebile il cinema del suo tempo, soprattutto incontrando il gusto e il favore del pubblico. Autore anomalo e inclassificabile, predilige la contaminazione dei generi (drammi, commedie, polizieschi, film
d’avventura e western, fantascienza e musical, film di guerra e d’ambientazione storica), le cui convenzioni non esita a scompaginare ricorrendo a strutture narrative e temporali irrituali. Restano indimenticabili alcuni suoi successi come L’avventura è l’avventura (L’aventure, c’est l’aventure, 1972), Una donna e una canaglia (La bonne année, 1973), Una vita non basta (Itinéraire d’un enfant gâté, 1988), La belle histoire (1991), modelli di un cinema stilisticamente sofisticato, sensibile ai temi melodrammatici e alla commedia corale, dalla proverbiale capacità affabulatoria. E tecnicamente all’avanguardia: il cortometraggio L’appuntamento (C’etait un rendez-vous, 1976), 9 minuti di piano sequenza in steadicam sfrecciando su una Mercedes per Parigi, resta un punto di riferimento per chiunque abbia con la macchina da presa un rapporto “fisico”. In oltre 60 anni di attività, Claude Lelouch ha saputo creare con attori e attrici di eccezionale talento – da Anouk Aimée a Jean-Louis Trintignant, da Françoise Fabian a Lino Ventura, da Belmondo a Fabrice Luchini – la geografia moderna di un cinema dei sentimenti».

Venezia 81, il programma

«La carriera di Claude Lelouch assomiglia a una sinfonia eseguita nell’arco di un’intera vita. La sua filmografia si estende per oltre sessantaquattro anni, con molti film premiati, tra cui il mitico duo formato da Jean Louis Trintignant e Anouk Aimée, che incarnano per l’eternità la coppia romantica, e che hanno portato al mondo, grazie a Francis Lai, “complice” di Lelouch, una colonna sonora indimenticabile. “Chabadabada” è stata canticchiata da un’intera generazione e fa parte del mito musicale del cinema. I personaggi di Lelouch sono incredibilmente umani, le sue storie di vita rimangono impresse nella nostra mente, in particolare la sua incrollabile ossessione per le belle storie d’amore. Come farebbe l’Amore, senza Claude Lelouch, a esprimere la sua forza inarrestabile? » Cyrille Vigneron, Presidente e CEO di Cartier SA.

Diretto da Claude Lelouch, Finalement è prodotto da Les Films 13 e co-prodotto da France 2 Cinéma e Laurent Dassault Rond-Point, con il sostegno di Canal + e con la partecipazione di Ciné + e France Télévisions. Distribuzione francese: Metropolitan Filmexport.

 
 

Jamie Lee Curtis si scusa per aver attaccato la Marvel: “Sarò migliore di così”

Jamie Lee Curtis
Foto di Luigi de Pompeis © Cinefilos.it

Jamie Lee Curtis ha promesso di non attaccare più i Marvel Studios. La premio Oscar è recentemente diventato virale sui social media a causa di un’intervista del Comic-Con con MTV in cui le è stato chiesto di dire in quale fase si trova il Marvel Cinematic Universe in questo momento. La Curtis ha risposto: “Male“. “I miei commenti sulla Marvel sono stati stupidi e sarò migliore di così“, ha scritto la Curtis in una dichiarazione sui social media. “Ho contattato Kevin Feige e non giocherò più in quella sabbiera di competizione che chiamiamo internet, né mi impegnerò nella promozione della carta igienica o in un gioco che è progettato per i click e non per i contenuti“.

Se da un lato la Curtis ha ammesso di aver sbagliato a mettere pubblicamente in ombra la Marvel, dall’altro non ha necessariamente sbagliato a valutare il MCU. Se da un lato la Marvel è tornata in vetta al box office con “Deadpool & Wolverine“, che è destinato a superare il miliardo di dollari al box mondiale, dall’altro ha avuto il suo peggior anno di sempre nel 2023 con due flop al botteghino: “Ant-Man and the Wasp: Quantumania” e “The Marvels“. Quest’ultimo titolo è diventato il film Marvel con il minor incasso della storia e ha incassato solo 84 milioni di dollari al botteghino nazionale.

Jamie Lee Curtis aveva già lanciato frecciatine ai Marvel Studios

Cutis ha anche lanciato una frecciatina alla Marvel nel 2023, quando il suo film sul multiverso “Everything Everywhere All at Once” è uscito nelle sale nello stesso periodo di “Doctor Strange nel Multiverso della Follia” della Marvel. All’epoca l’attrice si scatenò sui social media proclamando che il suo film era il progetto multiverso superiore. “Non ho nulla contro la Marvel come entità. Ho visto molti film Marvel“, ha poi chiarito Curtis alla rivista People quando gli è stato chiesto della scherzosa faida.

Quello di cui parlavo è che ‘Everything Everywhere All at Once’ era un piccolo film che poteva… e siamo stati in grado di raccontare una storia di multiverso che ha davvero toccato le persone. Quello che stavo cercando di dire è che non deve essere necessariamente un film della portata della Marvel per essere uno spettacolo e per commuovere davvero“.

 
 

Jeremy Renner rivela che Robert Downey Jr. gli ha tenuto segreto il suo ritorno nel MCU

Jeremy Renner Occhio di Falco

Jeremy Renner ha recentemente dichiarato a US Weekly di essere rimasto spiazzato dall’annuncio del ritorno di Robert Downey Jr. nel Marvel Cinematic Universe. L’Occhio di Falco di Renner e l’Iron Man di Downey sono apparsi insieme in diversi film Marvel a partire da “The Avengers” del 2012. I due rimangono molto amici, ma Downey non ha fatto sapere a Renner o a nessuno degli attori originali degli “Avengers” (Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans e Scarlett Johansson) che sarebbe tornato nel MCU nel ruolo del cattivo Dottor Destino.

Come riportato da Variety, l’attore ha dichiarato: “No! Non ne avevo idea. Quel figlio di puttana non mi ha detto nulla“, ha detto Renner. “Siamo buoni amici. C’è la chiacchierata famiglia degli Avengers. I sei originali. Non ha detto una parola. Mi sono collegato e ho iniziato a fargli esplodere il telefono come per dire: ‘Cosa sta succedendo? Ce l’hai tenuto nascosto per tutto il tempo?”. È una notizia entusiasmante. Sono davvero, davvero entusiasta“.

Downey potrebbe però non essere l’unico a tornare alla Marvel nei prossimi due film dei “Vendicatori”: “Avengers: Doomsday” e “Avengers: Secret Wars“. Jeremy Renner, la cui ultima partecipazione al MCU è stata la serie Hawkeye su Disney+, ha dichiarato a US Weekly che probabilmente tornerà nei Vendicatori e affronterà il Dottor Destino di Downey, anche se è ancora presto per dirlo.

MCU The Avengers Fase 1
Una scena dal film del 2012 The Avengers

Tutto quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti dai fratelli Russo, che fanno il loro ritorno nel MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame.

“Essere in grado di creare storie ed esplorare personaggi all’interno dell’Universo Marvel ha realizzato il sogno di una vita, e abbiamo scoperto una potente connessione con il pubblico in ogni film che abbiamo realizzato. Siamo entusiasti di collaborare ancora una volta con Kevin, Lou e tutto il team Marvel per portare questa epica avventura narrativa in luoghi nuovi e sorprendenti sia per i fan che per noi stessi”, hanno dichiarato Joe e Anthony Russo dopo il panel del SDCC.

 
 

Film anni ’90: tutti i migliori titoli da vedere

migliori film anni '90
Credit © Warner Bros

Se gli anni Ottanta sono stati caratterizzati dal ritorno del dominio dei grandi studios di produzione, nonché dalla realizzazione dei grandi blockbuster, gli anni Novanta hanno portato ancor più all’estremo questa tendenza a realizzare film estremamente ambiziosi capaci di affermarsi come campioni di incassi.

Allo stesso tempo, però, si è sempre più affermato anche il concetto di cinema indipendente, esistente da sempre ma che ha trovato in questo nuovo decennio le possibilità di affermarsi in modo più netto, grazie in particolare all’entrata in scena di nuovi registi ricchi di idee nuove e grande voglia di sperimentare. Per orientarsi in questi anni complessi del cinema, ecco un elenco dei migliori film anni ’90 da vedere:

Migliori film anni ’90 americani da vedere

Film anni '90 americani

Come anticipato, gli anni Novanta si sono più che mai caratterizzati per opere molto diverse tra loro, da grandi blockbuster ricchi di effetti speciali a film indipendenti che esulano dai canoni hollywoodiani, passando ovviamente per importanti film d’autore affermatisi tra i più grandi capolavori della storia del cinema. Ecco i migliori film anni ’90 americani da vedere:

  • Quei bravi ragazzi (1990). Un americano di origini italo irlandesi fa carriera nella mafia newyorchese degli anni 50, ma la vita da gangster riserva delle sorprese non previste. Martin Scorsese dirige Ray Liotta, Robert De Niro e Joe Pesci in questo film definitivo sul mondo dei gangster. Un racconto che compre un ampio arco temporale e che offre nuovi punti di vista sull’argomento.
  • Edward mani di forbice (1990). Un ragazzo, che si ritrova con delle lame di forbice al posto delle mani, rimane solo dopo la morte dello scienziato che lo ha creato, ma una famiglia lo adotta. La gente del paese lo evita a causa della sua diversità, ma questo non gli impedisce di trovare l’amicizia di una famiglia. Tim Burton realizza una delle sue favole più belle, qui alla sua prima collaborazione con Johnny Depp. Un’opera ricca di emozioni, visivamente straordianaria.
  • Terminator 2 – Il giorno del giudizio (1991). Il figlio di Sarah Connor, futuro capo della resistenza del genere umano contro le macchine, è nel mirino di un assassino indistruttibile proveniente dal futuro. Un vecchio modello di Terminator, però, è pronto ad aiutarlo. James Cameron realizza il sequel di Terminator, superandosi in ambizioni e risultato. Il giorno del giudizio è un capolavoro di tecnica e cuore, ancora oggi insuperato.
  • Gli spietati (1992). Un anziano pistolero, il suo ex partner e un giovane avventuriero si mettono sulle tracce di alcuni uomini, finendo coinvolti in uno scontro più pericoloso del previsto. Clint Eastwood si consacra come autore cinematografico con questo western crepuscolare, un’opera che rappresenta un momento di passaggio fondamentale per il genere che lo ha reso celebre. Premiato con l’Oscar al miglior film.
  • Schindler’s List (1993). La vera storia di Oscar Schindler, un industriale tedesco che, mettendo a rischio la propria vita e la propria carriera, riesce a salvare migliaia di ebrei da un tragico destino. Steven Spielberg realizza con questo film il suo capolavoro, un’opera attesa e pensata a lungo, attraverso cui ripercorrere una storia tanto dolorosa quanto importante. Ancora una volta nel suo cinema, chi salva una vita salva il mondo.
  • Jurassic Park (1993). Due paleontologi e un matematico sono tra le persone selezionate per partecipare a un giro organizzato a un parco a tema. Quando i dinosauri si animano e prendono il sopravvento, però, la visitasi trasforma presto in un incubo. Steven Spielberg porta i dinosauri sul grande schermo grazie alle prodezze della CGI. Il senso di meraviglia suscitato da questo film è ancora oggi unico.
  • Pulp Fiction (1994). Un killer si innamora della moglie del suo capo, un pugile rinnega la sua promessa e una coppia tenta una rapina che va rapidamente fuori controllo. Le loro storie si intrecceranno in modi impensabili. Con la sua opera seconda, Quentin Tarantino scrive una nuova pagina nella storia del cinema, offrendo nuove possibilità narrative ed estetiche.
  • Forrest Gump (1994). Seduto sulla panchina alla fermata dell’autobus di Savannah, Forrest Gump racconta con voce lenta della propria incredibile vita e dei problemi mentali e fisici che si porta dietro dalla nascita. Tom Hanks si consacra definitivamente grazie a questo film vincitore di diversi premi Oscar. Un film epico, tra i più amati del decennio.
  • Le ali della libertà (1994). Andy Dufresne viene condannato, benché innocente, a due ergastoli e al carcere duro. In prigione stringe amicizia con Red, sperimenta la brutalità della vita dietro le sbarre, si adatta, e vive 19 anni sognando la libertà. Tim Robbins e Morgan Freeman recitano in questo grande classico basato su un racconto di Stephen King. Un film sul carcere come pochi altri ne sono stati realizzati.
  • Toy Story (1995). La vita di Woody, un cowboy giocattolo e pupazzo preferito del suo piccolo padrono, è minacciata dall’arrivo di Buzz Lightyear, un nuovo robot colorato e pieno di luci. Toy Story è probabilmente il più importante film d’animazione del decennio, avendo rappresentato non solo il progresso delle tecnologie digitali ma avendo contribuito alla riqualificazione dell’animazione agli occhi del mondo intero.
  • Heat – La sfida (1995). Uno sfuggente maestro del crimine e la propria banda effettuano una serie di furti ad alto profilo, uno dei quali culmina in tre morti. L’uomo conosce un detective della omicidi e si sfidano, fino all’ultimo scontro finale.  Al Pacino e Robert De Niro si incontrano sul grande schermo grazie a Michael Mann, il quale dirige un thriller tra i migliori mai realizzati, ricco di ricerche introspettive ed esistenziali.
  • Titanic (1997). Il transatlantico Titanic, considerato un gioiello tecnologico ed il più lussuoso piroscafo da crociera mai realizzato, salpa dall’Inghilterra il dieci aprile del 1912 con oltre 1500 passeggeri a bordo per il suo viaggio inaugurale. I viaggiatori sono collocati in tre classi, riflesso delle differenze sociali. James Cameron dirige Leonardo DiCaprio e Kate Winslet in questo capolavoro vincitore di 11 premi Oscar, straordinario per ambizioni ed effetti speciali.
  • Will Hunting – Genio ribelle (1997). Will è un ventenne genio della matematica che lavora nelle pulizie e ha piccoli precedenti penali. Grazie all’aiuto di un terapista e di una ragazza, riuscirà a fare i conti con il oroprio passato e a sfruttare il proprio talento. Uno dei film più belli del decennio, un atipico coming of age interpretato da Matt Damon e Robin Williams, incentrato su temi come il senso di colpa, la paura dei rapporti umani e il desiderio di riscatto.
  • Salvate il soldato Ryan (1998). Nei giorni seguenti lo sbarco in Normandia, una madre americana sta per ricevere nello stesso giorno la notizia della morte di tre dei suoi figli su diversi fronti della guerra. Il comandante in capo generale Marshall dà ordine che il quarto fratello, Ryan, sbarcato in Normandia, venga rintracciato e portato a casa. Steven Spielberg si conferma re indiscusso degli anni Novanta con questo ennesimo capolavoro, fondato sull’importanza della salvezza dell’umanità.
  • La sottile linea rossa (1998). Il dramma della Seconda Guerra Mondiale vissuto dal punto di vista di una pattuglia di soldati americani giunti sull’isola di Guadalcanal. Il leggendario regista Terrence Malick torna al cinema dopo decenni d’assenza con quest’opera intrisa di filosofia e con un cast di grandi attori come Sean Penn, George Clooney, Adrien Brody e Jim Caviezel.
  • The Truman Show (1998). Truman Burbank scopre che i primi trent’anni della propria vita non sono stati altro che una messinscena. Inizia così a desiderare di fuggire da una realtà alienante che però sembra essere stata costruita su misura per lui. È se la realtà che viviamo non fosse altro che una messa in scena? La visione di questo iconico film con Jim Carrey ha suscitato in tutti questa domanda. The Truman Show è un film che ancora oggi parla di noi e della nostra società.
  • Matrix (1999). Esistono due realtà: una è l’esistenza che conduciamo ogni giorno, l’altra è nascosta. Neo vuole scoprire la verità su Matrix, mondo virtuale elaborato al computer creato per tenere sotto controllo le persone. Morpheus potrebbe aiutarlo. Matrix ha riscritto le regole del suo genere di riferimento, offrendo una visione nuova del mondo sempre più digitale in cui si stava all’epoca appena entrando. Keanu Reeves è l’eletto, protagonista di un film imprescindibile.
  • American Beauty (1999). Lester Burnham è un marito infelice che trascorre le giornate all’insegna della monotonia. Quando incontra Angela, amica adolescente di sua figlia, la sua vita cambia completamente. Uno dei film più importanti del decennio, interpretato da Kevin Spacey, che grazie al ruolo di Lester Burnham vinse il suo secondo Oscar. È questa un’opera impegnata ad offire l’altro volto della felice famiglia borghese statunitense.
  • Essere John Malkovich (1999). Un burattinaio e un’impiegata scoprono un tunnel che permettedi entrare mente e il corpo di John Malkovich per 15 minuti alla volta. Un altro esempio di film che, sul finire del secolo, porta verso nuovi orizzonti le possibilità del cinema. Spike Jonze dà vita ad una sceneggiatura di Charlie Kaufman incentrata sul concetto di identità, di celebrità e sui rapporti umani.
  • Fight Club (1999). Tyler Durden ed un nuovo amico sfogano la loro aggressività creando un club di combattimento, che assume rapidamente connotati rivoluzionari, fino a esporre la vera identità di Tyler Durden. David Fincher dirige Brad Pitt ed Edward Norton in questo film che, sul finire del secolo, ha contribuito alla ridefinizione di cinema post-moderno, affrontando tematiche e proponendo stili in modi del tutto inediti.

I migliori film thriller degli anni ’90

Film anni '90 thriller

Se c’è un genere che ha avuto grande importanza negli anni ’90, questo è il thriller. Nel corso di questo decennio si sono infatti viste sul grande schermo opere di questo genere macchiate anche dal soprannaturale, dall’erotico e dall’azione, ma sempre incentrate su situazioni pericolose e con personaggio quanto mai indecifrabili. Ecco quali sono i film anni ’90 thriller da non perdere:

  • Il silenzio degli innocenti (1991). Uno psicopatico assassino è il terrore di giovani donne formose che aggredisce e scuoia. Solo Hannibal Lecter può aiutare a risolvere il caso, ma è detenuto in cella di isolamento in un manicomio criminale, essendo diventato uno psicopatico cannibale. Una giovane aspirante agente dell’FBI, Clarice Starling, prima ancora di completare il suo addestramento viene incaricata di contattare Lecter, per averne lumi intesi ad individuare e fermare il mostro. Anthony Hopkins e Jodie Foster sono i protagonisti di questo grande classico premiato agli Oscar.
  • Basic Instinct (1992). Il detective Nick Curran sta indagando su un omicidio. L’arma del delitto è un punteruolo da ghiaccio e la principale sospettata è la scrittrice di successo Catherin Tramell. Nel corso delle indagini l’uomo intraprende anche una relazione con la donna. Sharon Stone ottiene fama mondiale grazie a questo thriller erotico divenuto un cult senza tempo.
  • Seven (1995). Un anziano ed esperto detective vicino alla pensione viene affiancato da un giovane e irruento collega per indagare su un serial killer specializzato nei sette peccati capitali. David Fincher ottiene le meritate attenzioni grazie a questo thriller con Brad Pitt e Morgan Freeman. Quando si pensa ad un esempio di questo genere degli anni ’90, Seven è il primo nome che viene alla mente.
  • Mission: Impossible (1996). Ethan Hunt, un agente segreto ingiustamente accusato della morte di tutti gli agenti della sua squadra, sfugge ai killer del governo, penetrando negli archivi della CIA. Primo capitolo della saga attiva ancora oggi, questo film diretto da Brian De Palma e con protagonista Tom Cruise è un avvincente thriller d’azione ricco di suspence e adrenalina.
  • Il sesto senso (1999). Malcolm è uno psicologo infantile molto stimato e si trova doversi occupare del caso del piccolo Cole, un ragazzino di nove anni, ossessionato da spaventose apparizioni di spiriti. Bruce Willis è il protagonista di questo grande classico del thriller soprannaturale. Il sesto senso è stato per il suo regista, M. Night Shyamalan, la definitiva consacrazione come maestro del genere.

Le migliori commedia degli anni ’90

Film anni '90 commedie

Un altro genere tra i più popolari degli anni ’90 è quello della commedia, che grazie a nuovi registi e attori si è caratterizzato per storie nuove, che hanno spinto sempre più in territori demenziali, dissacranti e irriverenti. Gli anni Novanta hanno davvero fatto morire dalle risate il grande pubblico ed ecco i migliori film anni ’90 commedia da non perdere:

  • Mrs. Doubtfire (1993). Divorziato dalla moglie e impossibilitato a vedere i propri figli, un uomo decide di travestirsi da domestica per stare vicino a loro. Toccante film interpretato da Robin Williams, nei panni di uno dei padri migliori mai visti sul grande schermo. Si affronta qui il tema del divorzio e della genitorialità in una chiave divertente, che sa però trasmettere anche forti emozioni e grandi riflessioni.
  • Scemo & più scemo (1994). Due amici disoccupati, Lloyd e Harry, si trovano coinvolti in una avventura demenziale originata da una valigetta smarrita piena di dollari. Jim Carrey e Jeff Daniels recitano da protagonisti in questa popolarissima commedia anni ’90, un titolo che ha poi consacrato Carrey come re della commedia demenziale (e non solo) statunitense.
  • Il professore matto (1996). Il professor Sherman Klump è considerato da tutti il migliore del campus. Il suo unico problema è l’esagerata obesità. Per risolvere la questione inventa una formula che gli consente di perdere peso. Eddie Murphy si sdoppia per interpretare più personaggi di questo iconico film, tanto dissacrante quanto divertente, con scene e battute entrate nell’immaginario collettivo.
  • Tutti pazzi per Mary (1998). Dopo averla persa di vista per anni, il goffo e impacciato Ted, decide di ritrovare la donna della sua vita, Mary. Quel che Ted non sa, però, è che la concorrenza è numerosa e spietata. Ben Stiller, Cameron Diaz e Matt Dillon recitano in questa popolarissima commedia diretta dagli esperti del genere Peter e Bobby Farrelly.
  • American Pie (1999). Jim, Kevin, Paul e Chris sono quattro amici che stanno per diplomarsi al liceo e sono ossessionati dalla loro verginità. Dopo un’altra festa passata in bianco, decidono di stringere un patto di reciproco aiuto al fine di fare sesso prima della fine dell’anno scolastico. L’ultima occasione è la festa a casa di Stifler in riva al lago, dove tutti si recano dopo il ballo di fine anno. Commedia campione d’incassi nonché primo capitolo di una lunga saga, American Pie è un film tanto divertente quanto scorretto, dissacrante ed emozionante.

I migliori film romantici degli anni ’90

Film anni '90 romantici

Tra i generi cinematografici più popolari degli anni ’90 vi è senza dubbio quello della commedia romantica. Sono in quegli anni stati realizzati infatti titoli caratterizzati da sceneggiature brillanti, interpretati da grandi attori e con vicende amorose mai banali e sempre coinvolgenti. Ecco quali sono i film anni ’90 romantici da non perdere:

  • Pretty Woman (1990). Dietro l’aspetto affascinante e una solida fama di rubacuori, Edward Lewis nasconde un’abilità straordinaria e senza scrupoli nel campo della finanza. La sua specialità è comprare aziende dissestate, risanarle e rivenderle a caro prezzo. Una sera, a Hollywood, conosce casualmente Vivian Ward, una prostituta. Lei ha bisogno di soldi e lui di una donna che lo accompagni nei suoi pranzi di lavoro. Per i due è l’inizio di un’inaspettata storia d’amore. Richard Gere e Julia Roberts recitano in questo film che non ha bisogno di presentazioni. Semplicemente un grande classico.
  • Insonnia d’amore (1993). Jonah ricorre a un programma radiofonico per trovare una compagna al padre, vedovo inconsolabile. Nell’ascoltare la trasmissione, una giornalista si commuove e gli scrive una lettera. Tom Hanks e Meg Ryan recitano per Nora Ephron in una delle commedie romantiche più iconiche degli anni ’90, che ha il merito di aver contribuito a rendere grande questo genere nel corso del decennio.
  • Qualcosa è cambiato (1997). Una cameriera di New York City, un pittore gay e un cane aiutano uno scrittore misantropo e ossessivo compulsivo a raggiungere un compromesso con se stesso. Film premiato agli Oscar, Qualcosa è cambiato è un’atipico racconto d’amore, con un Jack Nicholson straordinario nei panni di un uomo cinico che si apre piano piano a dei sentimenti nei confronti di una donna, interpretata da Helen Hunt.
  • C’è posta per te (1998). John e Kathleen sono rivali in affari: lui è proprietario di una catena di negozi di libri, lei di una piccola libreria per bambini. I due intrecciano una relazione su un sito di incontri al quale sono iscritti mantenendo l’anonimato. Tom Hanks e Meg Ryan tornano a recitare insieme per Nora Ephron in quest’altro grande classico del cinema romantico anni ’90. Una sceneggiatura brillante guida due attori in stato di grazia.
  • Notting Hill (1999). A Notting Hill il timido William è proprietario di un negozietto di libri dove un giorno entra Anna, diva di Hollywood, e tra i due scatta il colpo di fulmine. Julia Roberts e Hugh Grant sono i protagonisti di un’altra delle più celebri e amate commedie romantiche degli anni Novanta. Un film dove l’amore supera ogni differenza.

I migliori film per ragazzi degli anni ’90

Film anni '90 per ragazzi

Il cinema per ragazzi ha conosciuto negli anni Ottanta importanti rivoluzioni. Negli anni ’90 queste sono poi proseguite estendendosi anche a generi e racconti molto diversi tra loro. Il cosiddetto “film per famiglie” ha infatti trovato nel corso di questo decennio grande fortuna grazie a titoli campioni di incassi divenuti con il tempo grandi classici. Ecco allora i migliori film anni ’90 per ragazzi:

  • Mamma ho perso l’aereo (1990). Il piccolo Kevin viene lasciato in casa da solo a Natale e deve difendere l’abitazione da due malintenzionati che vogliono entrare. Per farlo impiega tutta la sua astuzia ed una serie apparentemente interminabile di trappole e di espedienti mirati a far desistere i due malcapitati ladri. Uno dei maggiori successi del decennio nonché uno dei film più iconici degli anni ’90. Mamma ho perso l’aereo è un film che tutti hanno visto almeno una volta.
  • La vita è un sogno (1993). Texas, 1976: è l’ultimo giorno di scuola e un gruppo di ragazzi da sfogo ai propri desideri organizzando una festa memorabile. Un racconto corale dove ciascuno dei protagonisti vive uno dei momenti più importanti nell’esistenza di ognuno, ossia il passaggio all’età adulta. Richard Linklater si fa cantore di un’intera generazione, ritraendola nel pieno della loro giovinezza, spensieratezza e gioia di vivere. La vita è un sogno esula dai canoni del film hollywoodiano per dar vita ad un flusso di situazioni, personaggi ed emozioni.
  • Ragazze a Beverly Hills (1995). Cher, la ragazza più popolare del liceo, cerca di far innamorare due insegnanti. Entusiasta del successo ottenuto, prova a fare lo stesso con due dei propri amici, ma i risultati non sono quelli sperati. Alicia Silverstone è la protagonista di questo classico per ragazzi anni ’90, un film che ha fatto scuola.
  • Jumanji (1995). Due bambini scoprono un magico gioco da tavolo nella loro soffitta. Mentre giocano, evocano animali feroci e un uomo pazzo, Alan, scomparso ventisei anni prima durante una partita. L’avventura è per loro appena iniziata. Altro grande classico degli anni ’90, Jumanji è in particolare ricordato per la sua atmosfera tra il cupo e il comico, ma ovviamente anche per la presenza dell’iconico Robin Williams.
  • Space Jam (1996). MIchael Jordan va in soccorso di Bugs Bunny e dei suoi amici che hanno bisogno di lui per vincere una partita di basket contro i malvagi Nerdluks, una banda di piccole e irritabili creature provenienti dallo spazio. Un cult per ragazzi degli anni ’90, rimasto memorabile tanto per l’uso della tecnica mista quanto per la presenza di un’icona come Michael Jordan nei panni di sé stesso.

I migliori film degli anni ’90 presenti su Netflix in questo momento

Film anni '90 su Netflix

Nei cataloghi delle piattaforme streaming oggi disponibili si possono ritrovare, oltre a titoli a noi più vicini nel tempo, anche opere meno recenti, spesso sconosciute ma meritevoli di essere riscoperti. Questi film permettono infatti di entrare in contatto con mondi cinematografici oggi non più in vigore ma che hanno sempre molto da insegnare. Ecco allora i migliori film anni 90 in streaming su Netflix:

  • Dracula di Bram Stoker (1992). Il conte Dracula, colpito da una maledizione che lo costringe a nutrirsi del sangue degli esseri viventi in cambio della vita eterna, è determinato a riunirsi con la propria amata. Per raggiungere i propri scopi, si reca a Londra. Francis Ford Coppola realizza il proprio adattamento del celebre romanzo di Bram Stoker, con Gary Oldman nel ruolo del leggendario vampiro. Un film tanto ricco di emozioni quanto affascinante a livello estetico.
  • The Game (1997). Uno spento uomo d’affari di mezza età, si fa convincere dal fratello minore ad iscriversi in un club che organizza giochi tanto realistici che lo faranno precipitare in un incubo senza fine. David Fincher realizza un nuovo thriller d’alto livello con protagonista Michael Douglas, dando vita ad un vero e proprio gioco mentale che sfida tanto i personaggi quanto lo spettatore.
  • The Jackal (1997). Il geniale killer “The Jackal” viene reclutato dalla mafia russa per uccidere una figura di altissimo livello della politica americana. Il prezzo pattuito è di settanta milioni di dollari. Richard Gere e Bruce Willis recitano in questo teso thriller anni ’90, liberamento tratto dal romanzo Il giorno dello sciacallo.
  • Il grande Lebowski (1998). Drugo è un disoccupato giocatore di bowling rimasto legato agli anni Settanta, che si trova coinvolto in un doppio complotto per un puro caso di omonimia. Cult diretto da Joel ed Ethan Coen, il film è reso memorabile in particolare dall’iconica interpretazione di Jeff Bridges nei panni di Jeffrey Lebowski.
  • Ragazze interrotte (1999). Una giovane donna con un disturbo di personalità borderline, passa diciotto mesi in un istituto psichiatrico alla fine degli anni 60. Qui conosce le altre pazienti, tra cui Lisa, una ragazza con cui stringerà una forte amicizia. James Mangold dirige Winona Ryder e Angelina Jolie in questo dramma biografico, basato sulle memorie della scrittrice Susanna Kaysen.