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Buon compleanno Bruno Bozzetto: Minerva Pictures distribuisce tutte le sue opere

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La società di distribuzione cinematografica Minerva Pictures e la Bruno Bozzetto Distribution hanno siglato un accordo per la distribuzione TV, Home Video e digitale in Italia e Nord America delle opere del celebre disegnatore, animatore e regista Bruno Bozzetto, che proprio oggi, 3 marzo, festeggia il suo ottantaduesimo compleanno

Bruno Bozzetto ha trasformato in disegno più di 60 anni di storia d’Italia, è stato autore di alcuni lungometraggi animati e numerosi cortometraggi, molti dei quali vedono come protagonista il suo “Signor Rossi”, simbolo del cittadino italiano medio alle prese con il malcostume della società. Tra i lavori più noti che fanno parte dell’accordo c’è Allegro non troppo (1976) film musicale d’animazione in cui l’arte di Bozzetto incontra le opere classiche di Stravinskij, Debussy, Vivaldi e altri celebri compositori, sulla scia del film Walt Disney Fantasia.

In arrivo in alta definizione anche West and Soda (1965), uno dei primi lungometraggi animati italiani nonché anticipazione in chiave umoristica del genere Spaghetti Western, e Vip, mio fratello superuomo (1968), parodia del mondo dei supereroi, con la voce di MiniVip affidata a Oreste Lionello, che denuncia i rischi in cui s’imbatte una società che rincorre il consumismo.

Tra i cortometraggi in distribuzione di nuova e di vecchia data ci saranno Mister Tao, vincitore dell’Orso d’Oro al Festival del Cinema di Berlino nel 1990, Cavallette, nominato al Premio Oscar l’anno seguente, e molte altre opere dell’artista milanese rese celebri nelle trasmissioni televisive e di divulgazione scientifica culturale. Tutte le sue “idee con intorno una linea”, come lui definisce, sono talmente riconosciute ed apprezzate nel mondo dell’animazione che il Walt Disney Family Museum di San Francisco gli ha dedicato nel 2013 una mostra retrospettiva dal titolo “Animation, Maestro!”.

Europictures acquisisce UNDINE al Festival di Berlino

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Europictures acquisisce UNDINE al Festival di Berlino

Europictures, la società di distribuzione cinematografica romana acquisisce UNDINE all’EFM 2020, durante la Berlinale.

Il film racconta la storia di Undine Wibeau (Paula Beer) lavora come storica presso il Märkisches Museum di Berlino: il suo compito è esporre ai visitatori i plastici che raffigurano la città e spiegare i suoi progressivi stadi evolutivi. Undine è appena stata lasciata dal suo fidanzato Johannes (Jacob Matschenz), nonostante lui abbia giurato di amarla per sempre. Un giorno nel bar del museo Undine conosce Christoph (Franz Rogowski) ed è amore a prima vista. Undine ricostruisce la sua vita come tante volte Berlino ha ricostruito se stessa. Il regista tedesco Christian Petzold (La scelta di Barbara, Il segreto del suo volto, La donna dello scrittore) rielabora alla sua maniera la figura mitologica dell’Ondina, creatura marina del folklore europeo, con una storia d’amore e vendetta che si sviluppa nel “corpo fisico” di Berlino, tra architettura e cinema.

Officine UBU nel segno della qualità

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Officine UBU nel segno della qualità

Officine UBU annuncia che Effacer l’historique di Benoît Delépine e Gustave Kervern è stato premiato con l’Orso d’Argento – 70a Berlinale assegnato dalla giuria internazionale del Festival di Berlino 2020.

Effacer l’historique (Delete History), prossimamente al cinema con Officine UBU, è stato presentato in Concorso al Festival di Berlino ed è diretto dai registi di culto Benoît Delépine e Gustave Kervern (registi di Louis Michel e Mammuth). Una commedia irriverente sull’impatto delle nuove tecnologie e dei social media che ha conquistato il pubblico e la critica del Festival.

I protagonisti di Effacer l’historique sono tre vicini di casa in un sobborgo francese che vengono travolti dalle conseguenze di alcune loro azioni online. Marie ha paura di perdere il rispetto di suo figlio a causa di un sex tape finito in rete, Bertrand si invaghisce della voce di una centralinista e cerca di proteggere la figlia dal cyberbullismo e Christine, che ha perso il marito a causa della sua dipendenza dalle serie tv, è disposta a tutto per far aumentare la sua valutazione come autista di Uber. I tre si ritroveranno, loro malgrado, a combattere una battaglia contro i giganti della tecnologia. Una battaglia ben al di fuori della loro portata… forse.

Nei panni dei tre protagonisti troviamo Blanche Gardin, Denis Podalydès e Corinne Masiero, affiancati da cammei d’eccezione di Vincent Lacoste, Benoît Poelvoorde, Denis O’Hare e Michel Houellebecq.

Effacer l’historique si aggiunge al listino di Officine UBU che prossimamente distribuirà IN VIAGGIO VERSO UN SOGNO – THE PEANUT BUTTER FALCON, diretto da Tyler Nilson e Michael Schwartz con Shia LaBeouf, Dakota Johnson, Zack Gottsagen e Bruce Dern, un’avventura on the road che celebra l’amicizia e la forza dei sogni e #IOSONOQUI (#jesuisla) di Eric Lartigau (regista de La famiglia Belier) con Alain Chabat e Doona Bae, che racconta dell’amore a distanza tra Stéphane, chef di successo, e Soo, una donna coreana conosciuta su instagram, con cui intavola romantiche conversazioni d’arte e ciliegi in fiore.

Dopo l’estate Officine UBU distribuirà SOTTO LE STELLE DI PARIGI (Sous les étoiles de Paris) di Claus Drexel (regista di Au bord du monde) con Catherine Frot, l’emozionante racconto di un’insolita amicizia tra una clochard parigina e un bambino in cerca della propria madre, e il documentario DEMAIN EST À NOUS (Forward) di Gilles de Maistre (regista di Mia e il leone bianco), che dà voce ai bambini di tutto il mondo impegnati in cause umanitarie.

Ben Affleck e il crollo emotivo sul set di Tornare a Vincere

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Ben Affleck e il crollo emotivo sul set di Tornare a Vincere

È stato lo stesso Gavin O’Connor, regista di Tornare a Vincere, ad aver raccontato in una recente intervista con CinemaBlend che Ben Affleck ha avuto un crollo emotivo durante le riprese di una particolare scena del film in arrivo nelle sale italiane nel 2020.

Tornare a Vincere racconta la storia di Jack Cunningham (interpretato da Affleck), un uomo che una volta aveva una vita piena di promesse. Al liceo era un fenomeno della pallacanestro con in mano una borsa di studio universitaria, quando improvvisamente, per motivi sconosciuti, decise di allontanarsi dal mondo del basket, rinuciando al proprio brillante futuro. Anni più tardi, Jack si trova ad un passo dalla rovina, scatenata da una perdita inenarrabile, annegando nell’alcolismo che gli era già costato un matrimonio e qualunque altra speranza di vita migliore.

La storia raccontata nel film di O’Connor – che con Affleck aveva già lavorato in The Accountant – sembra avere alcuni punti di contatto con la vita della star hollywoodiana, dalla separazione con Jennifer Garner ai problemi con la dipendenza da alcol che, in qualche modo, hanno contribuito a far sì che l’attore rinunciare al progetto di The Batman

La storia di Tornare a Vincere sembra aver colpito nel profondo Ben Affleck che, come raccontato appunto da O’Connor, ha avuto alcune difficoltà a girare una scena in cui il suo personaggio chiede scusa alla moglie: “Era il secondo ciak, se non ricordo male, e Ben ha avuto un crollo emotivo. Ho i brividi quando ci ripenso: è stato come se una diga si fosse rotta e tutto si fosse sgretolato. Ricordo che tutta la troupe, sul set, è rimasta immobile nel vedere Ben aprirsi e far parlare la sua anima. Era tutto vero. Ha dovuto tirare fuori cose che magari aveva da dire sulla sua vita, o che magari aveva già detto in passato… chi lo sa.”

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Tornare a Vincere è il film di Gavin O’Connor con protagonista il premio Oscar Ben Affleck. Il film arriverà nelle sale italiane nel 2020 e sarà distribuito in tutto il mondo da Warner Bros. Pictures.

 

Jennifer Lopez commenta la mancata nomination all’Oscar

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Jennifer Lopez commenta la mancata nomination all’Oscar

Per la prima volta dall’annuncio delle candidature e dalla cerimonia di premiazione degli Oscar 2020, Jennifer Lopez ha espresso pubblicamente la sua delusione per la mancanta nomination come migliore attrice non protagonista per il ruolo di Ramona ne Le Ragazze di Wall Street di Lorene Scafaria.

In seguito all’anteprima mondiale al Toronto Film Festival, il film è diventato un grandissimo successo, accolto positivamente tanto dal pubblico quando dalla critica, che ha elogiato non solo la storia e la regia della Scafaria, ma anche le performance dell’intero cast, su tutte proprio quella di J.Lo, che in passato non aveva mai ricevuto particolari apprezzamenti per le sue capacità di attrice.

Grazie al ruolo di Ramona, Jennifer Lopez è riuscita a conquistare una candidatura ai Golden Globes, ai Critics’ Choice Awards, agli Independent Spirit Awards e perfino ai SAG Awards, senza però riuscire ad entrare nell’ambita cinquina degli Oscar. Adesso, la celebre cantante e attrice ha parlato per la prima volta della mancata nomination in una recente intervista con Oprah Winfrey (via Variety).

La Lopez ha ammesso di “esserci rimasta male” per l’esclusione dalla cinquina, soprattutto perché “se n’era parlato tanto”. L’attrice ha spiegato che “c’erano così tanti articoli” e “così tante recensione positive” che tutti sembravano essere fiduciosi in merito ad una sua possibile candidatura. Alla fine, quando la nomination non è arriva, si è sentita “un po’ delusa”.

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L’attrice ha ammesso di essersi sentita delusa anche per il suo team, con il quale lavora dal circa 25 anni: dal momento che tutti speravano nella nomination all’Oscar, la Lopez ha sentito con la mancata nomination di aver deluso anche le persone che lavorano per lei. Alla fine, però, l’attrice è riuscita a ridimensionare l’intera vicenda, dichiarando che lei recita perché “adora farlo” e che non ha bisogno di “riconoscimenti” per sentirsi all’altezza della situazione.

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Mark Ruffalo spera ancora in una rivincita di Hulk contro Thanos

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Mark Ruffalo spera ancora in una rivincita di Hulk contro Thanos

In seguito agli aventi di Avengers: Endgame, Mark Ruffalo ha rivelato di essere ancora in trepidante attesa di una rivincita di Hulk su Thanos. Il grande villain del MCU interpretato da Josh Brolin ha fatto il suo debutto in Avengers: Infinity War, protagonista di una grandissima sequenza d’apertura. All’inizio del film del 2018, infatti, abbiamo visto il Titano Pazzo e l’Ordine Nero attaccare la nave Asgardiana in rotta verso la Terra e decimare metà delle persone a bordo, tra lui Loki (Tom Hiddleston) e Heimdall (Idris Elba). Ma è stato solo quando Thanos ha messo fuori gioco il Gigante Verde in un combattimento corpo a corpo che i fan hanno avuto la prova di quanto il temibile villain fosse davvero potente.

Grazie alla trasformazione in Smart Hulk, il personaggio di Bruce Banner si è rivelato molto più utile in Endgame, svolgendo addirittura un ruolo chiave: in seguito al viaggio indietro nel tempo per recuperare le Gemme dell’Infinito, Bruce si rivela l’unico in grado di usare il guanto completo di Gemme, e invertire gli effetti dello schiocco, pur ferendosi gravemente ad un braccio.

Ciononostante, come riportato da ComicBook, Mark Ruffalo – in occasione della convention nerd C2E2 tenutasi a Chicago lo scorso weekend – ha ammesso che avrebbe voluto fare ancora di più nel film e spera ancora che il suo personaggio sia protagonista di un altro scontro con Thanos: 

“Penso sempre che puoi fare di più. Ci sono molti personaggi e tutti dovevano avere il loro momento. E ci sono molte persone nuove. Sto aspettando una rivincita.”

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Erano molti i fan che speravano di vedere una rivincita di Hulk nei confronti di Thanos in Endgame. Tuttavia, il co-sceneggiatore del film Stephen McFeely ha spiegato in passato di aver optato per un’altro “confronto” tra i due personaggi in modo da non contraddire lo sviluppo intellettuale di Bruce Banner.

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Star Trek: Simon Pegg critica Paramount per la gestione della saga

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Simon Pegg ha apertamente criticato la Paramount per come ha gestito la recente trilogia di Star Trek. Il classico franchise di fantascienza sta attualmente godendo di una nuova prosperità grazie alla fruizione in streaming e alle serie Star Trek: Discovery (Netflix) e Star Trek: Picard (Prime Video). Tuttavia, sul versante cinematografico le cose appaiono decisamente più complicate. In effetti, non abbiamo più visto un nuovo film della saga dall’uscita nelle sale di Star Trek: Beyond diretto da Justin Lin, arrivato al cinema nel 2016, giusto in tempo per celebrare il 50esimo anniversario del franchise.

Intervistato da Total Film, Pegg ha sottolineato quanto i recenti film di Star Trek sotto l’egida della Paramount non siano stati abbastanza redditizi, dichiarando: “Il fatto è che i film di Star Trek non fanno i soldi della Marvel. Guadagnano forse 500 milioni di dollari al massimo, e per realizzarne uno ora, sulla scala che si sono prefissati (200 milioni di dollari), devi guadagnare tre volte tanto per ottenere un profitto”. L’attore sostiene che la Paramount ha commesso un errore usando il 50esimo anniversario del franchise per promuovere Beyond: questo, aggiunto ad altri fattori, rende improbabile – dal punto di vista dell’attore – che un quarto film della saga reboot veda ufficialmente la luce. 

“Non hanno approfittato del 50° anniversario”, ha spiegato Simon Pegg. “Il regime all’epoca ha commesso un errore sulla promozione del film. E abbiamo perso slancio. Penso che la perdita di Anton Yelchin sia stata un duro colpo per la nostra piccola famiglia, e il nostro entusiasmo nel fare un altro film potrebbe essere stato colpito da quell’avvenimento. Quindi, non lo so.”

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Pegg non sembra dunque nutrire alte speranze nei confronti del futuro della saga. Ciononostante, di recente la Paramount ha annunciato ufficialmente un nuovo film affidato a Noah Hawley, creatore delle serie Fargo e Legion. A proposito del progetto, Hawley aveva dichiarato: “Siamo ancora agli inizi. Si tratta di intraprendere una nuova direzione, ma è ancora tutto in fase di sviluppo, soprattutto per quanto riguarda quali attori e personaggi saranno coinvolti e quali no. Non penso al mio film come ad un quarto capitolo di Star Trek… sarebbe riduttivo. Piuttosto, è un nuovo inizio.”

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Henry Cavill è Wolverine in alcune bellissime fan art

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Lo scorso weekend ha iniziato a prendere vita sul web un rumor sempre più insistente: Henry Cavill potrebbe interpretare Wolverine in Captain Marvel 2, il film con Brie Larson che sarà presto messo ufficialmente in produzione presso i Marvel Studios. Adesso, una serie di bellissime fan art che ci mostrano come potrebbe apparire l’ultima incarnazione cinematografica di Superman nei panni dell’iconico personaggio morto sul grande schermo in Logan di James Mangold, hanno letteralmente invaso i social.

Su Instagram, infatti, in seguito all’esplosione del rumor, numerosi artisti si sono cimentati nella realizzazione di bellissime fan art che immaginano quale potrebbe essere l’aspetto che Cavill avrebbe se davvero i Marvel Studios decidessero di affidare a lui l’iconico ruolo del mutante dagli artigli di adamantio nell’Universo Cinematografico Marvel.

Potete vedere tutte le fan art di seguito:

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Henry Cavill ha interpretato Superman in tre film del DCEU: L’Uomo d’Acciaio, Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League, tutti e tre diretti da Zack Snyder. In seguito alla travagliata produzione di Justice League e al flop del film al box office, numerosi report hanno sostenuto che Cavill avesse ufficialmente abbandonato il ruolo dell’eroe kryptoniano nell’Universo Cinematografico DC.

Nonostante l’attore abbia sempre negato quelle voci, al momento sembrano non esserci piani per un ritorno di Cavill nei panni dell’iconico supereroe. Di recente lo abbiamo visto nella serie Netflix The Witcher, basata sulla famosa e amata saga fantasy. L’attore è attualmente impegnato con le riprese della seconda stagione.

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Fonte: ScreenRant

X-Force: i piani per la trilogia mai realizzata

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X-Force: i piani per la trilogia mai realizzata

Il regista e sceneggiatore Jeff Wadlow ha rivelato i dettagli della sua trilogia sulla X-Force, progetto commissionato dalla 20th Century Fox che non ha mai visto la luce. Wadlow iniziò a lavorare ad un film sulla X-Force nel 2013, dopo l’uscita nelle sale di Kick-Ass 2. Tuttavia, il progetto faticava a decollare e il grande successo di Deadpool nel 2016 spinse la Fox a cambiare i suoi piani.

In occasione della promozione del suo nuovo film, Fantasy Island, Wadlow ha parlato con ComicBookMovie sei suoi piani originale riguardanti il debutto della X-Force sul grande schermo. La sua trilogia sarebbe iniziata con una versione più tradizionale del team di personaggi (molto fedele ai fumetti) e piano piano si sarebbe trasformata in qualcosa che avrebbe richiamato la serie sulla X-Force di Rick RemenderLa storia si sarebbe concentrata su quei mutanti meno privilegiati, quelli che non avevano avuto la possibilità di studiare con Wolverine o con il Professor X: al contrario, la X-Force di Wadlow sarebbe stata composta da mutanti della “scuola pubblica”, coloro che non sono mai stati cercati da un benefattore. Alla fine Cable (una versione molto diversa del personaggio che abbiamo visto in Deadpool 2 interpretato da Josh Brolin) si sarebbe presentato come un mentore decisamente più oscuro. 

Wadlow ha dichiarato: “Ho tracciato questo arco narrativo lungo tre film che ha preso ispirazione da quello che la X-Force era negli anni ’90 con Rob Liefeld, una banda di ragazzini che lotta per ciò in cui crede. E poi, al terzo film, il gruppo sarebbe cresciuto, cambiato e avrebbe perso e raccolto alcuni nuovi membri. Sostanzialmente, si sarebbe trasformato nella versione della X-Force di Rick Remender nei primi anni 2000. Era una squadra di successo molto più oscura e una squadra OPS di colore che aveva perso la strada nel corso dei tre film.”

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Al Comic-Con di San Diego dello scorso anno, Kevin Feige aveva rivelato che i Marvel Studios hanno in programma di includere gli X-Men nel proprio Universo Cinematografico. Tuttavia, considerata la recente evoluzione della struttura del MCU, con le serie tv destinate a Disney+ che saranno collegate ai film in arrivo sul grande schermo, potrebbe trascorrere ancora diverso tempo prima che ciò accada. 

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Harry Potter: Daniel Radcliffe non è interessato a tornare nel ruolo

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Daniel Radcliffe, l’attore britannico che ha raggiunto la fama mondiale grazie al ruolo di Harry Potter nell’omonimo franchise cinematografico, ha rivelato che al momento non ci sono piani che prevedono un suo ipotetico ritorno nei panni del maghetto occhialuto. In una recente intervista con Variety in occasione della promozione del film Escape from Pretoria, Radcliffe ha parlato proprio del suo coinvolgimento nei film della saga di Harry Potter, rivelando di non avere alcuna fretta di ritornare nel magico mondo creato da J.K. Rowling.

Quando è stato chiesto all’attore se tornerà nei panni di Harry in uno dei prossimi capitoli della saga di Animali Fantastici, l’attore ha spiegato di non essere ancora interessato a rivisitare il suo iconico ruolo, sottolineando quanto la nuova saga stia procedendo alla grande anche senza il coinvolgimento degli attori del franchise originale. L’attore ha poi aggiunto che nonostante ci sia la possibilità di tornare a vestire i panni del maghetto occhialuto in futuro, al momento preferisce concentrarsi sulla “flessibilità” della sua attuale carriera.

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La saga di Animali Fantastici è un prequel al franchise originale che ha visto protagonista Daniel Radcliffe. Il secondo film, Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, ha visto nel cast Jude Law nei panni di un giovane Albus Silente. Anche se si conoscono ancora pochissimi dettagli sull’annunciato terzo film, la sua uscita nelle sale è prevista per il 21 novembre 2021. Gli eventi della storia avranno luogo a Rio de Janeiro, in Brasile.

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Uncharted: anche Antonio Banderas nel cast

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Fresco della sua prima nomination all’Oscar, Antonio Banderas si unisce a Tom Holland e Mark Wahlberg nel cast dell’adattamento di Uncharted targato Sony. Con lui si uniscono al cast del film anche Sophia Ali e Tati Gabrielle, secondo Variety.

Ruben Fletcher (Venom) dirigerà il film, dopo una serie di abbandoni e una firma del contratto che risale allo scorso gennaio. Il progetto, ormai in cantiere da diversi anni, segue Nathan Drake, un cacciatore di tesori che viaggia in tutto il mondo per scoprire vari misteri storici. Non è stato reso noto quali saranno i personaggi interpretati da Banderas, Ali e Gabrielle nel film.

Tom Holland resta collegato al progetto nei panni di Nathan Drake, così come Mark Wahlberg in quelli di Sully Sullivan. Non tutti sanno che, inizialmente, Wahlberg avrebbe dovuto interpretare l’eroe del titolo anni fa quando David O. Russell era coinvolto nel progetto, mentre negli anni la Sony ha deciso di sviluppare il film come una origin story.

La sceneggiatura è stata firmata da Art Marcum, Matt Holloway e Rafe Judkins, e racconterà le avventure del protagonista Nathan Drake nei suoi anni giovanili mentre diventa il cacciatore di tesori che tutti conosciamo.

Vi ricordiamo che Uncharted sarà la prima produzione cinematografica di Sony PlayStation Productions, divisione interna della Sony fondata lo scorso anno da Asad Qizilbash e Carter Swan in collaborazione con PlayStation Productions, Chuck Roven, Avi Arad, Alex Gartner e Ari Arad.

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Onward: la Russia censura il primo personaggio gay della Pixar

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Onward: la Russia censura il primo personaggio gay della Pixar

Compiendo un passo avanti verso la rappresentazione completa della diversità, la Pixar ha introdotto il primo personaggio Disney apertamente gay nel suo ultimo film, Onward – Oltre la magia. Tuttavia, la scena con il personaggio, molto breve in realtà, è stata cambiata in fase di traduzione dall’inglese al russo.

La scena del film mostra una donna ciclope poliziotta di nome Ufficiale Spectre, che a un certo punto afferma di avere una ragazza. Per coloro che vedranno Onward in Russia, la parola “fidanzata” è stata cambiata in “partner”, stando a quanto riporta The Moscow Times. La filiale russa della Disney non ha rilasciato alcuna informazione sul perché abbiano deciso di cambiare la parola in fase di doppiaggio.

Onward – Oltre la magia: Dan Scanlon e i doppiatori italiani presentano il film

In passato, la Russia ha censurato scene di personaggi LGBT. In una situazione simile a quella di Onward, anche un dialogo in una scena di Avengers: Endgame è stato cambiato, apparentemente per nascondere che un personaggio era gay.

L’agente Spectre è stato doppiato nel film da Lena Waithe, che è apparsa in diversi programmi televisivi molto amati, tra cui Master of None, Westworld, Dear White People, Transparent e This is Us.

Il 21 febbraio 2020, Onward è stato presentato alla 70° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Chris Pratt e Tom Holland doppiano i due protagonisti del film che racconta il viaggio di due fratelli che cercano di trascorrere un ultimo giorno con il padre.

Scritto e diretto da Dan Scanlon, il doppiaggio originale di Onward – Oltre la magia vede coinvolte anche Julia Louis-Dreyfus e Octavia Spencer. Il film, previsto inizialmente per il 5 marzo in Italia, arriverà il 16 aprile a causa delle numerose posticipazioni delle uscite in sala a causa della chiusura delle sale cinematografiche del Nord del Paese per paura del contagio da coronavirus.

Onward – Oltre la magia: il trailer con le voci italiane

Fonte: CBR

Mark Ruffalo: tra la serie su Parasite e She-Hulk

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Mark Ruffalo: tra la serie su Parasite e She-Hulk

Nelle scorse settimane, Mark Ruffalo è tornato sugli schermi italiani con Cattive Acque, il film di Todd Haynes che lo vede protagonista. L’attore, che vanta un curriculum ricco e vario per genere e qualità, sarebbe vicinissimo ad entrare nel cast della serie tv dedicata a Parasite, il film di Bong Joon-Ho che ha vinto il premio Oscar come migliore film nell’edizione 2020 del premio.

L’attore, noto al grande pubblico per il suo ruolo di Bruce Banner/Hulk nel Marvel Cinematic Universe, potrebbe anche riprendere il ruolo del Gigante di Giada in She-Hulk, la serie Disney+ in programma nei prossimi mesi, insieme ad altre in fase più avanzata di produzione, come The Falcon and the Winter Soldier o WandaVision.

Cattive Acque, recensione del film con Mark Ruffalo

Parlando del suo coinvolgimento nella serie su Parasite, l’attore non ha fatto mistero che sarebbe in trattative per interpretare il padre della famiglia di “parassiti”, mentre ha espresso il desiderio di vedere un film Marvel Studios diretto dal regista coreano premio Oscar.

Fonte: CBR

Captain Marvel: Skrull spaventosi nei primi concept

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Captain Marvel: Skrull spaventosi nei primi concept

Ian Joyner, Visual Development Supervisor presso i Marvel Studios, ha diffuso tramite il suo account Instagram un concept degli Skrull, realizzato per Captain Marvel, che prevedeva alieni molto più spaventosi rispetto al look che è stato poi scelto per il film.

Nel concept, che potete vedere di seguito, gli Skrull compaiono con una specie di armatura da battaglia e un aspetto molto più minaccioso rispetto a quello che poi i registi hanno scelto per il film con Brie Larson.

Talos, interpretato da Ben Mendhelson, potrebbe ricomparire in futuro nei prossimi film Marvel Studios, probabilmente proprio accanto a Carol Danvers/Captain Marvel, ora che è stato annunciato il seguito che forse vedrà addirittura Henry Cavill nei panni di Wolverine. Questa ipotesi, poco più di un rumor circolato in rete nei giorni scorsi, si rivela molto poco fondato, soprattutto considerato che le avventure di Carol Danvers la porteranno nella galassia profonda, molto lontana dalla Terra dove invece si trova il Mutante Artigliato.

Di recente i Marvel Studios hanno ufficialmente annunciato il sequel di Captain Marvel, che vedrà il ritorno di Brie Larson nei panni di Carol Danvers. Al momento non sappiamo ancora chi si occuperà della regia, ma pare che la Casa delle Idee sia interessata ad affidare il film ad una sola regista donna.

Da Stand by Me a Moonlight: 10 coming of age da vedere

Da Stand by Me a Moonlight: 10 coming of age da vedere

Il genere coming-of-age è tanto popolare nella letteratura quanto al cinema. La narrativa di formazione (per dirla in italiano!) segue un personaggio principale – in genere un bambino o un’adolescente – che deve scendere a patti con l’arrivo dell’età adulta o con alcuni aspetti più specifici del processo di crescita. Per quanto riguarda la letteratura, il romanzo cardine del genere è indubbiamente “Il giovane Holden” di J.D. Salinger, mentre per il cinema, non si può non pensare ai classici degli anni ’80 The Breakfast Clube Sixteen Candles.

Ecco di seguito 10 film appartenenti al genere coming-of-age movie che forse non avete visto e che dovete assolutamente recuperare:

Noi siamo infinito

noi siamo infinito

Noi siamo infinito è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Stephen Chbosky, che del film è anche regista e sceneggiatore. La storia segue il personaggio di Charlie, una matricola che cerca di comprendere se stesso in relazione alla vita e agli altri.

Il film, che segue Charlie durante il suo primo anno di liceo, affronta con profonda delicatezza il tema degli abusi e delle malattie mentali, nonostante queste non vengano mai esplicitamente mostrate. Nel cast anche Emma Watson e Ezra Miller.

Lady Bird

Lady Bird, esordio alla regia di Greta Gerwig, racconta la storia di una ragazza di nome Christine McPherson, soprannominata – appunto – Lady Bird. Vive con la sua famiglia a Sacramento, ma sta cercando di essere ammessa in almeno una delle numerose università al di fuori della California, dove sente possano esserci per lei maggiori opportunità.

Christine un rapporto decisamente teso con sua madre ed il suo comportamento mette quasi sempre a dura prova le sue relazioni con gli amici, con le suore della scuola cattolica che frequenta e con i diversi fidanzati che ha. Nel corso del film, vediamo Lady Bird, interpretata da Saoirse Ronan, imparare di più su se stessa, sulla sua famiglia e sul concetto di gratitudine. 

Le donne vere hanno le curve

Le donne vere hanno le curve con America Ferrara (qui al suo esordio cinematografico), racconta la storia di Ana Garcia, un’adolescente messicana che vive nella zona ad est di Los Angeles. Mentre la ragazza frequenta la Beverly Hills High School, dove si distingue come un’ottima studentessa, lavora in condizioni di degrado e sfruttamento presso la sartoria di sua sorella affiancata da sua madre, che considera tale impiego la massima vocazione per la sua figlia minore.

Ana deve tentare di equilibrare la visione tradizionale femminile di sua madre con la sua e, al contempo, accettare la propria immagine corporea e sperimentare una nuova storia d’amore. Un film d’emancipazione che potrebbe certamente ispirare tutti coloro che non sentono di soddisfare gli ormai sempre più insostenibili standard di bellezza imposti dalla società odierna.

La ragazza delle balene

La ragazza delle balene racconta la storia di Paikea, figlia unica del leader del suo villaggio Maori. Le tradizioni della tribù impongono che il figlio primogenito del leader cavalchi sulla schiena di una balena per ereditare il ruolo del padre. Paikea ebbe un fratello gemello, che morì insieme alla madre durante il parto. La ragazza viene lasciata crescere da suo nonno, convinta che non spetti a lei diventare il nuovo leader della tribù.

Paikea si impegnerà con tutte le sue forze per dimostrare di essere degna di guidare il suo villaggio e che non dovrebbe essere trattata con condiscendenza per il semplice fatto di essere se stessa. Diretto da Niki Caro, regista dell’atteso live action di Mulan

Come l’acqua per il cioccolato

Come l’acqua per il cioccolato è un film del messicano Alfonso Arau, basato sull’omonimo romanzo. Segue la storia di Tita, il membro più giovane della sua famiglia. Dalla morte di suo padre, Tita è stata scelta per prendersi cura di sua madre e non si è ancora sposata, secondo quanto avrebbe invece voluto la tradizione.

Nonostante non sia in grado di sposarsi, si innamora di due uomini diversi e incoraggia la nipote – che è anche la figlia di uno dei suoi amanti – a non seguire le tradizioni familiari. Il film usa il realismo magico e la passione per la cucina come espedienti narrativi. La trama alza costantemente la posta in gioco, con Tita, personaggio con il quale è impossibile non identificarsi, liberarsi dagli elevanti e insostenibili standard della sua famiglia.

Stand by Me

Stand By Me racconta il bellissimo viaggio di Gordie e di tre suoi amici mentre si avventurano alla ricerca del corpo di Ray Brower, un ragazzo del posto. Durante il viaggio, i ragazzi dovranno fare i conti con loro stessi e con le loro vite, rapportandosi con l’età adulta, lo spauracchio della morte e le loro figure genitoriali, emotivamente assenti. Tutti questi eventi vengono narrati dalla versione adulta di Gordie, che adesso è uno scrittore affermato.

Considerato un classico da pubblico e critica, è anche un must per i tutti i fan di Stephen King (che ha scritto il racconto su cui si basa il film), oltre ad essere un piccolo gioiello della cinematografica anni ’80 che semplicemente non si può non conoscere.

La rivincita delle sfigate

La rivincita delle sfigate, esordio alla regia di Olivia Wilde, segue la storia di due migliori amiche, Molly e Amy, la sera prima del giorno del diploma. Hanno trascorso gli anni del liceo pensando solo allo studio (nella speranza di essere ammesse al college) e senza mai divertirsi. L’ultimo giorno di scuola decidono di andare ad una festa per cercare di non rimpiangere troppo quegli anni che non ritorneranno più.

A metà tra commedia e dramma, siamo di fronte ad uno dei migliori coming-of-age degli ultimi anni, adatto tanto ad un pubblico di adolescenti che di adulti.

Il coraggio della verità

Ne Il coraggio della verità viene messa in luce la violenza gratuita della polizia americana e le relazioni spesso tese che esistono tra la comunità afroamericana e l’autorità. Inoltre, il film di George Tillman Jr. prova a sviscerare anche cosa vuol dire essere adolescente di colore vittima di un’oppressione sistemica che però sceglie di combattere.

Nel film, Starr assiste all’omicidio di un suo caro amico per mano di un poliziotto: l’episodio la spinge a reagire e a far sentire la sua voce all’interno della comunità. Imparerà non solo che persona è e che tipo di persona vuole diventare, ma inizierà anche ad accettare l’inevitabile responsabilità che comporta il diventare adulti.

Eighth Grade

eighth gradeEighth Grade segue la storia di Kayla, uno studentessa di terza media che si prepara a frequentare il suo primo anno di liceo. Il film si svolge durante la sua ultima settimana alle medie e racconta dei suoi tentativi di adattarsi e di farsi accettare dai suoi coetanei in vista del cambiamento di scuola, dando attraverso i social un’immagine di sé che in realtà non corrisponde alla realtà.

Durante il film, Kayla acquista grande consapevolezza di sé, comprende che è proprio la sua autenticità a renderla unica, migliora i rapporti con suo padre e riesce anche a farsi degli amici che la apprezzano per quella che realmente è. 

Moonlight

Moonlight di Barry Jenkins, premiato con l’Oscar al miglior film, racconta la vita di Chirone attraverso tre fasi: infanzia, adolescenza ed età adulta. Durante queste fasi, il ragazzo lotta contro sé stesso e contro la sua sessualità, è vittima di bullismo ed è trascurato dai non solo dai suoi amici, ma anche dalla sua famiglia. Durante tutto il film incontrerà alcune figure chiave che avranno un ruolo fondamentale nel suo percorso di crescita. 

Un film scritto benissimo e girato magnificamente. Gli elementi della storia, la fotografia e la regia di Jenkins conferiscono il giusto carico emotivo al film, rispecchiando a pieno le malinconiche e spesso tragiche esperienze di Chirone durante tutta la sua vita.

Fonte: ScreenRant

Doppia Pelle (Le Daim): trailer del film con Jean Dujardin

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Doppia Pelle (Le Daim): trailer del film con Jean Dujardin

Dopo aver aperto la 51esima Quinzaine des Réalisateurs del 72° Festival di Cannes ed essere presentato al Toronto International Film Festival, arriva nelle sale italiane Doppia Pelle (Le Daim), eccentrica black comedy scritta, diretta e montata da Quentin Dupieux, apprezzato regista di opere particolarmente originali come Rubber e Réalité e conosciuto sulla scena musicale europea come Mr. Oizo.

A prestare il volto al protagonista Georges, uomo stravagante e ossessionato dalla sua giacca di pelle di daino, è il Premio Oscar Jean Dujardin, affiancato dal Premio César Adèle Haenel (Ritratto della giovane in fiamme; 120 battiti al minuto; La ragazza senza nome) nel ruolo di Denise, una cameriera appassionata di montaggio. Tra realtà e finzione cinematografica, la coppia darà vita a delle situazioni bizzarre e inverosimili, ai limiti della vera follia.

Doppia Pelle: la trama

Georges (Jean Dujardin) guida tutto il giorno per raggiungere un’anonima località di montagna e comprare una giacca. Pelle di daino 100%. Per soddisfare la sua ossessione, Georges ha dato fondo al conto e alla sua vita coniugale. Morbida, decorata di frange, la giacca lo innamora fino a possederlo e precipitarlo in un delirio criminale. Ad assecondare la sua follia c’è Denise (Adèle Hanel), cameriera con la mania del ri-montaggio di film famosi. Deciso a girare un film che celebri la sua giacca di daino, Georges si arma di camera digitale e sbaraglia la concorrenza. Ogni altra giacca sulla faccia della terra non è che una mera imitazione e va eliminata. Ad ogni costo e con ogni mezzo.

Artemis Fowl: nuovo trailer del fantasy di Kenneth Branagh

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Artemis Fowl: nuovo trailer del fantasy di Kenneth Branagh

Diretto da Kenneth Branagh e ispirato al primo libro dell’omonima serie firmata da Eoin Colfer, il film Disney Artemis Fowl arriverà nelle sale italiane il 27 maggio.

Artemis Fowl porterà sul grande schermo la straordinaria e fantastica avventura del geniale dodicenne Artemis Fowl coinvolto in una battaglia che richiederà tanta forza e furbizia contro una potente razza segreta di fate, possibili responsabili della scomparsa di suo padre.  

“Disney e Kenneth Branagh hanno trovato un modo magico per estrarre la mia immaginazione, mescolarla con un pizzico di magia Disney e proiettare, come d’incanto, questa miscela sul grande schermo – ha dichiarato Eoin Colfer, autore della serie di libri “Artemis Fowl”. – “Non vedo l’ora che il pubblico veda il film”.

Eoin Colfer ha creato un’importante serie di libri e un universo completamente originale di personaggi – afferma il regista Kenneth Branagh. – “La nostra speranza è che i fan di questo carismatico antieroe si uniscano anche ad un nuovo pubblico in sala per godersi un mare di sorprese, astuti risvolti e colpi di scena, in tipico stile Artemis Fowl. Le sue avventure irlandesi sono mozzafiato, coinvolgenti e piene di energia. Ispirati dalla sua leggendaria sfrontatezza e dal suo umorismo, abbiamo avuto il privilegio di portare il mito dalla pagina al grande schermo, con la speranza di creare un nuovo eroe. È stata una vera gioia far parte di questo progetto.”

Discendente di una lunga stirpe di menti criminali, il geniale dodicenne Artemis Fowl è protagonista di un’avventura fantastica e avvincente mentre tenta di ritrovare il padre misteriosamente scomparso. Con l’aiuto della sua fedele guardia del corpo Leale, Artemis parte per ritrovarlo e così facendo scopre l’esistenza di un’antica civiltà nascosta: il mondo incredibilmente avanzato delle fate. Ipotizzando che la scomparsa di suo padre sia collegata in qualche modo a questo mondo segreto, lo scaltro Artemis escogita un piano pericoloso che lo coinvolgerà in un duello di astuzia contro le potentissime fate.

Artemis Fowl è interpretato da Ferdia Shaw, Lara McDonnell, Josh Gad, Tamara Smart, Nonso Anozie, Josh McGuire, Nikesh Patel e Adrian Scarborough, con Colin Farrell e Judi Dench. Artemis Fowl è prodotto da Kenneth Branagh e Judy Hofflund, mentre Angus More Gordon e Matthew Jenkins sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è firmata da Conor McPherson e Hamish McColl.

Dracula: il regista de L’Uomo Invisibile pensa al reboot

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Dracula: il regista de L’Uomo Invisibile pensa al reboot

Dopo aver rivelato di non essere a favore delle Director’s Cut, Leigh Whannell, regista del nuovo adattamento de L’Uomo Invisibile con Elisabeth Moss (che in Italia è stato rimandato a causa della chiusura dei cinema in seguito all’emergenza Coronavirus), ha rivelato che amerebbe realizzare un reboot dedicato al personaggio di Dracula.

In una recente intervista con Bloody Disgusting, Whannell – noto per aver lavorate alle saghe horror di Saw e di Insidious – ha parlato di quanto gli piacerebbe realizzare una versione moderna della classica storia dell’iconico personaggio partorito dalla mente di Bram Stoker, optando per un processo molto simile a quello messo in atto per L’Uomo Invisibile. 

“Penso che proverei ad arrivare all’essenza di ciò che rende Dracula così spaventoso”, ha dichiarato Leigh Whannell. “Per me, ciò che lo rende tale è la sua totale assenza di pietà e compassione. Per fare un parallelismo con la vita reale… alla fine si tratta di uno psicopatico. È a ciò che vorrei ricondurre la mia versione. Vorrei fare di Dracula il ritratto di uno psicopatico. Forse potrebbe ancora bere sangue, ma di certo nella mia versione non ci sarebbero il mantello, la nebbia, i lupi… soltanto uno psicopatico che ha bisogno di bere sangue. 

L’Uomo Invisibile è stato un grande successo al box office americano, quindi non è da escludere che la Universal decida di affidare proprio a Leigh Whannell un’altra rivisitazione di uno dei suoi Classici Mostri: e se toccasse davvero all’Impalatore più famoso della letteratura?

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L’Uomo Invisibile è il film del 2020 diretto da Leigh Whannell con Elisabeth Moss, Storm Reid, Oliver Jackson-Cohen, Aldis Hodge e Harriet Dyer.

Nel film Cecilia scappa nel cuore della notte e scompare, vivendo nascosta con l’aiuto della sorella (Harriet Dyer), un loro amico d’infanzia (Aldis Hodge) e la sua figlia adolescente (Storm Reid). Ma quando il violento ex di Cecilia muore lasciandole una ingente fetta della sua vasta fortuna, lei comincia a sospettare che la sua morte sia solo una messa in scena. Mentre una serie di misteriose coincidenze diventano letali minacciando le vite delle persone che ama, la sanità mentale di Cecilia comincia a vacillare mentre cerca disperatamente di provare di essere minacciata da qualcuno che nessuno può vedere.

Batman: The Three Jokers, il fan trailer riunisce Ledger, Leto e Phoenix

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Un nuovo fan trailer riunisce insieme le ultime tre incarnazioni cinematografiche dell’iconico personaggo di Joker: quella del compianto Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro – Il ritornoquella di Jared Leto in Suicide Squad e la più recente, quella di Joaquin Phoenix nel film di Todd Phillips, premiata – al pari di quella di Ledger – con un premio Oscar.

Si tratta di un’idea affascinante, ma che in realtà proviene dalle tavole dei fumetti: in “Justice League #42“, uscito nel 2015, Batman viene in contatto con la potente ed onnisciente sedia di Mobius creata da Metron. Quando chiede chi sia veramente Joker, il Crociato di Gotham riceve una risposta che non si aspetta: in origine, c’erano tre diversi Joker. La storyline, partorita dalla mente di Geoff John e Jason Fabok, verrà approfondita in “Batman: Three Jokers“, miniserie in tre parti che esplorerà in che modo queste tre versioni della nemesi dell’Uomo Pipistrello coesistono all’interno dell’Universo DC.

Cinematograficamente parlando, l’incarnazione di Leto è stata forse la più controversa. Nel caso di Ledger, invece, si è trattato di una performance tanto inquietante ed ossessiva quanto memorabile, mentre grazie alla performance di Phoenix abbiamo avuto la possibilità di vedere l’iconico Clown Principe del Crimine ancora sotto una nuova veste, a conferma di quanto il personaggio di presti a continue rivisitazioni capaci ogni volta di intraprendere percorsi narrativi differenti.

Nel fan trailer “Batman: The Three Jokers” realizzato da Eli Q, che immagina proprio una versione cinematografica della miniserie a fumetti di prossima uscita, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) torna a Gotham City dopo essere stato rilasciato dall’Arkham Asylum. Sembra essere un uomo nuovo, tuttavia verrà presto coinvolto in una guerra tra bande capitanate da due menti criminali (Heath Ledger e Jared Leto) che, in sua assenza, hanno raccolto l’eredità di “Joker”.

Batman: The Three Jokers, il fan trailer riunisce Ledger, Leto e Phoenix

Potete vedere il fan trailer di seguito:

Fonte: ScreenRant

Spider-Man di Sam Raimi: le ragioni dietro lo spararagnatele organico

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Una delle più grandi differenze tra la versione di Spider-Man di Sam Raimi e il personaggio di Peter Parker nei fumetti è che nei film del regista de La Casa, lo spararagnatele è organico, ed esce fuori dai polsi dello stesso Peter; nelle tavole originali, invece, si tratta di un’invenzione del ragazzo (come visto anche nei film di Marc Webb o in quelli del MCU con Tom Holland). Ma qual è stato il motivo dietro quest’importante cambiamento?

Prima che Sam Raimi venisse scelto per dirigere il primo film di Spider-Man, il progetto è passato da uno studio all’altro per diversi anni, e ad un certo punto è finito anche nelle mani di James Cameron, che arrivò addirittura a scrivere un soggetto. David Koepp venne successivamente ingaggiato per lavorare alla prima sceneggiatura del film, usando come base la bozza di Cameron, con Raimi che in seguito venne ufficializzato come regista.

In seguito, Scott Rosenberg venne assunto per rivisitare il materiale di Koepp: l’unico elemento ad essere rimasto costante durante tutto il processo era lo “spararagnatele organico”, presente nel soggetto di Cameron.

Raimi decise di tenere questo grande cambiamento rispetto ai fumetti dal momento che sosteneva che aveva molto più senso che le ragnatele uscissero dai polsi di Peter piuttosto che essere un qualcosa creato da lui stesso; secondo il regista, quest’elemento serviva a sottolineare ancora di più la natura della sua trasformazione nell’Uomo Ragno.

In un’intervista con Fangoria, Raimi dichiarò che Spider-Man “si attacca alle pareti, può saltare”, quindi non c’era alcun motivo per cui avrebbe dovuto inventare un proprio “fluido di ragnatele”, così lo hanno trasformato “quanto bastava in un vero ragno capace di produrre ragnatele.”

Non tutti all’epoca accolsero bene questo importante cambiamento rispetto ai fumetti: a posteriori, è innegabile quanto abbia contribuito a rendere la trasformazione di Peter nel simpatico arrampicamuri ancora più credibile. 

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Fonte: ScreenRant

Fast and Furious 9: Ben Stiller avrà un ruolo nel film?

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Fast and Furious 9: Ben Stiller avrà un ruolo nel film?

Un rumor decisamente inaspettato suggerisce che Ben Stiller potrebbe avere un ruolo in Fast and Furious 9, il nuovo capitolo della celebre saga action che arriverà nelle sale italiane a partire dal 21 maggio.

Come riportato infatti da Page Six, Ben Stiller si unirà al cast del nono capitolo del celebre franchise action in un ruolo che non è stato ancora svelato. Secondo la fonte, Stiller inizierà a girare le sue scene “molto presto”. Page Six dichiara anche di aver contattato i rappresentati di Stiller per una conferma, ma non ha ricevuto risposta.

Se il casting di Stiller dovesse essere confermato ufficialmente, siamo quasi certi che si tratterà di una breve cameo amichevole: è decisamente bizzarro, infatti, immaginare il celebre attore e comico statunitense all’interno di un franchise come quello di Fast and Furious, dal momento che poche sono state le volte in cui Stiller si è cimentato con il genere action (sempre mescolato alla commedia) durante la sua fortunata carriera.

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In Fast and Furious 9 reciteranno i veterani del franchise Vin DieselCharlize TheronJohn CenaMichelle RodriguezJordana BrewsterLudacrisTyrese Gibson e Helen Mirren. Nel cast anche Michael Rooker e Cardi B.

La regia sarà firmata da Justin Lin, già regista di numerosi capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata al 22 maggio 2020 (inizialmente il film sarebbe dovuto arrivare al cinema quest’anno). Non sono state fornite spiegazioni ufficiali che hanno motivato questa scelta, ma è evidente che nei piani della Universal Pictures ci sia la volontà di garantire alla saga il miglior posizionamento al box office possibile in una stagione già ricchissima di blockbuster molto attesi.

Ricoriamo che il decimo capitolo della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie principale Fast and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due film separati.

Birds of Prey: ecco l’interprete di Joker nel film

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Birds of Prey: ecco l’interprete di Joker nel film

Rivelata l’identità dell’attore che interpreta brevemente il ruolo del Joker in Birds of Prey al posto di Jared Leto. La presenza di Mr J aleggia nel film soprattutto all’inizio della storia, nonostante il cinecomic di Cathy Yan con Margot Robie si focalizzi essenzialmente su Harley Quinn e sulla sua epica squadra tutta al femminile.

In Birds of Prey il personaggio del Joker appare brevemente in due scene del film, ma ovviamente non è interpretato da Leto: a vestire i panni del Clown Principe del Crimine è questa volta il cantante indie/rock americano Johnny Goth. A rivelarlo è stato proprio quest’ultimo in un’intervista con Joblo.

Goth ha spiegato di essersi ritrovato coinvolto nel film per caso: conosceva alcune persone che lavoravano sul set e ha sentito che c’era bisogno di uno stand-in per il personaggio del Joker. A quel punto, la produzione si è resa conto che Goth si adattava perfettamente al costume di Mr J e che le sue mani erano delle stesse dimensioni di quelle di Leto: tutte queste caratteristiche lo hanno reso lo stand-in perfetto per le due brevi sequenze flashback del cinecomic in cui era prevista la presenza del supercriminale.

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Birds of Prey, diretto da Cathy Yan, arriverà nelle sale il 7 febbraio 2020. Nel cast anche Mary Elizabeth Winstead, Jurnee Smollett-Bell (rispettivamente Cacciatrice e Black Canary), Rosie Perez (Renee Montoya) e Ella Jay Basco (Cassandra Cain).

Ewan McGregor interpreta invece uno dei due principali villain del film, Maschera Nera, alter ego di Roman Sionis. Chi conosce i fumetti lo ricorderà come uno dei più grandi nemici di Batman (negli anni Ottanta esplose proprio come nemesi del Cavaliere Oscuro) nonché temibile boss mafioso di Gotham City.

Di seguito la nuova sinossi ufficiale:

Avete mai sentito la storia del poliziotto, dell’uccello canoro, dello psicopatico e della principessa mafiosa? Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn) è una storia contorta raccontata dalla stessa Harley, come solo Harley può farlo. Quando il malvagio narcisista di Gotham, Roman Sionis, e il suo zelante braccio destro, Zsasz, puntano gli occhi su una ragazza di nome Cass, la città si rivolta per cercarla. I percorsi di Harley, Cacciatrice, Black Canary e Renee Montoya si incontrano e l’improbabile quartetto non ha altra scelta che allearsi per abbattere Roman.”

Chiude Prima Linea, lo studio de La famosa invasione degli orsi in Sicilia

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Prima Linea Productions, uno degli studi cinematografici dedicati all’animazione più importanti del panorama europeo, ha chiuso i battenti. Lo studio è andato in liquidazione il 7 febbraio scorso, stando al report di Le film français (via Cartoon Brew).

Tra i film più importanti prodotti dallo studio francese, ricordiamo La tartaruga rossa di Michaël Dudok de Wit e La famosa invasione degli Orsi in Sicilia di Lorenzo Mattotti. Lo studio, nato con il semplice nome di Prima Linea nel 1988, nasceva con lo scopo di sostenere fumettisti, grafici e illustratori, nelle intenzioni dei fondatori Valérie Schermann e Christophe Jankovic. Oltre alla collaborazione “nostrana” per il film di Mattotti, nel 2016 lo studio aveva collaborato con lo Studio Ghibli per la realizzazione de La Tartaruga Rossa.

A quanto pare, proprio l’insuccesso economico del film di Mattotti non ha certo contribuito a risanare le casse dello studio. Costato 11 milioni di euro, il film non ha richiamato sufficiente pubblico in sala, a dispetto del grande successo di critica e dei grandi riconoscimenti ottenuti nel corso della sua vita festivaliera.

La famosa invasione degli orsi in Sicilia, la recensione

Star Wars IX: confermato un importante dettaglio su Palpatine

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Star Wars IX: confermato un importante dettaglio su Palpatine

Il romanzo basato su Star Wars: L’Ascesa di Skywalker conferma un importante dettaglio a proposito del ritorno di Palpatine nel film di J.J. Abrams: quello che abbiamo visto sul grande schermo era in realtà un clone del “vero” Signore Oscuro dei Sith.

Nonostante il romanzo non sia ancora stato messo ufficialmente in commercio (negli Stati Uniti arriverà il prossimo 17 marzo), la Lucasfilm Publishing ha deciso di venderne anticipatamente alcune copie durante la convention nerd C2E2 di Chicago lo scorso fine settimana. Ovviamente, alcuni passaggi del romanzo sono già approdati online.

Il libro conferma davvero che lo spirito dell’Imperatore Palpatine è stato trasferito in un corpo clonato. Quando Kylo Ren arriva su Exegol e incontra Palpatine, osserva da vicino il macchinario a cui l’Imperatore è fisicamente legato e lo riconosce grazie ai suoi studi sulle Guerre del Cloni. Deduce, così, che lo spirito del Lato Oscuro di Palpatine sia troppo forte per il corpo clonato a cui è stato destinato: ciò gli sta causando una grave degenerazione.

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ScreenRant

Ritorno al Futuro: Tom Holland rivela che si è parlato del remake

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Poche settimane fa ha spopolato in rete un video deepfake in cui Robert Downey Jr. e Tom Holland interpretano Doc e Marty in Ritorno al futuro. Adesso, quasi come se quel video fosse stato in qualche modo “profetico”, è stato lo stesso Holland a confermare che ci sono state delle discussioni a proposito di un ipotetico remake del cult del 1985 di Robert Zemeckis.

Naturalmente, essendo Ritorno al futuro una delle pietre miliari della storia del cinema, nonché una pellicola amatissima dagli spettatori di tutto il mondo, Tom Holland è stato molto cauto nelle sue affermazioni, sottolineando che – ovviamente – non c’è alcun reboot in cantiere, rivelando soltanto che in passato ci sono state alcune discussioni sulla possibilità di riportare l’incredibile viaggio di Doc e Marty “a spasso nel tempo” sul grande schermo.

Intervistato da BBC Radio 1, Holland ha spiegato: “Mentirei se dicessi che in passato non ci sono state conversazioni a proposito di una sorta di remake, ma la verità è che quel film è perfetto, è uno dei migliori film che siano mai stati realizzati e che nessuno potrebbe fare meglio. Detto ciò, se Robert Downey Jr. e io potessimo rifare, soltanto per divertimento, quella scena ricreata per il deepfake – potrebbe pagare lui questa volta, è pieno zeppo di soldi -, lo farei gratis, ma almeno potremmo rifare quella scena. Penso che lo dobbiamo a chi ha realizzato il vero deepfake, perché hanno fatto un lavoro incredibile. Penso che parlerò con Robert e vedremo se riusciamo a ricreare qualcosa in onore del deepfake.”

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Fonte: ScreenRant

The Suicide Squad: James Gunn annuncia la fine delle riprese

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The Suicide Squad: James Gunn annuncia la fine delle riprese

Le riprese principali di The Suicide Squad sono ufficialmente terminate, e il regista James Gunn ha deciso di celebrare la fine della produzione con un nuovo post condiviso attraverso il suo account Instagram. Il post in questione ritrae un’immagine in cui è possibile vedere, oltre al logo ufficiale del film, anche uno scatto che ritrae Gunn insieme al cast e alla crew del film al completo.

Nella didascalia che ha accompagnato la foto, il regista ha scritto: “Terminate le riprese di The Suicide Squad. Mio padre è morto due settimane prima che iniziassimo a girare e il mio cane è morto due settimane prima della fine. È stato un momento davvero, davvero difficile della mia vita, ma al tempo stesso uno dei momenti più appaganti che ho mai avuto da quando faccio film. La professionalità, il talento, la compassione e la gentilezza di questo cast e di questa troupe mi hanno ispirato ogni giorno. Grazie a tutte le persone coinvolte in questo film, in ogni fase del suo sviluppo, ogni dipartimento. Vi sono grato dal profondo del mio cuore. Siete voi il motivo per cui faccio film.” Potete vedere il post originale di seguito:

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Il cast ufficiale di The Suicide Squad comprende i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang) insieme alle new entry Idris Elba, Michael Rooker, Peter Capaldi, Nathan Fillion, Sean Gunn, David Dastmalchian, Storm Reid, Taika Waititi e John Cena. Nel film reciteranno anche Pete Davidson, Juan Diego Botto, Joaquin Cosio, Flula Borg, Tinashe Kajese, Jennifer Holland, Julio Ruiz, Alice Braga, Steve Agee e Daniela Melchior.

Secondo le ultime indiscrezioni, Nathan Fillion dovrebbe interpretare Arm-Fall-Off-Boy, che i lettori dei fumetti ricorderanno come il criminale con la capacità di staccare i propri arti e usarli come armi, potere guadagnato grazie ad un elemento metallico antigravità. Altri nomi circolati nelle ultime settimane sono Ratcatcher e Peacemaker, ma i report segnalano che Sean Gunn potrebbe vestire i panni di Weasel e Flula Borg quelli di Javelin; Pete Davidson potrebbe interpretare Blackguard, mentre Michael Rooker Savant.

Fonte: ScreenRant

Stargirl: il trailer italiano del film Disney+

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Stargirl: il trailer italiano del film Disney+

Arriva il primo trailer italiano di Stargirl, il nuovo original movie targato Disney+ che sarà disponibile sulla piattaforma di streaming a partire dal 24 marzo 2020.

In Stargirl Leo Borlock (Graham Verchere) è un normale studente della Mica High School. Prende voti soddisfacenti, è membro della banda musicale della scuola e ha sempre mantenuto un basso profilo. Ma tutto questo cambia quando incontra Stargirl Caraway (Grace VanderWaal), una nuova studentessa, allegra e sicura di sé, appassionata di ukulele, che si fa notare. Lei è gentile, trova la magia in ogni cosa e tocca le vite degli altri con gesti semplici. La sua stravaganza e la sua personalità contagiosa affascinano Leo e l’intero corpo studentesco e Stargirl passa dall’essere ignorata e ridicolizzata, all’essere accettata e ammirata, trascinando Leo in un carosello di emozioni. È una celebrazione dell’unicità, della gentilezza e del potere dell’umanità.

Stargirl è diretto da Julia Hart, la sceneggiatura è di Kristin Hahn e Julia Hart con Jordan Horowitz ed è ispirata al romanzo omonimo di Jerry Spinelli. Gli attori sono la cantautrice Grace VanderWaal – vincitrice dell’undicesima edizione di America’s Got Talent – al suo debutto cinematografico, Graham Verchere, Karan Brar, Maximiliano Hernandez (Thor, The Avengers, Captain America), Darby Stanchfield (Scandal) e Giancarlo Esposito (Fa la cosa giusta, Breaking Bad, The Mandalorian). Stargirl è prodotto da Ellen Goldsmith-Vein, p.g.a, Lee Stollman, p.g.a., e Kristin Hahn, p.g.a., con Jordan Horowitz, Jim Power, Jerry Spinelli, Eddie Gamarra, Catherine Hardwicke e Jonathan Levin sono i produttori esecutivi.

Presidenziali 2020: Brad Pitt, Scarlett Johansson e altri invitano gli USA al voto

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Alla fine del 2020, gli Stati Uniti saranno di nuovo chiamati alle urne, a votare per il proprio Presidente. E non è un caso che i membri di Hollywood, da sempre schierati politicamente, si siano uniti, sotto la guida di W Magazine, per invitare gli elettori al voto, o meglio a registrarsi alle liste elettorali per poter votare.

Brad Pitt, Scarlett Johansson, Elle e Dakota Fanning, Cynthia Erivo sono solo alcuni dei nomi di star hollywoodiane che invitano i loro fan a registrarsi per poter far sentire la loro voce.

Parasite: Donald Trump contro la vittoria del film agli Oscar

Nel 2016, l’esito delle elezioni che vide Hillary Clinton sconfitta da Donald Trump lasciò il mondo senza parole, visto che la vittoria della candidata democratica sembrava data per certa. Tutti i personaggi più in vista della cultura americana parteggiavano per lei e la percezione di quello che era in realtà il Paese Reale, dall’esterno, era decisamente falsata, come poi ha dimostrato l’esito delle elezioni.

Berlinale 2020: There is no evil, Orso d’Oro, distribuito da Satine Film

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L’ opera del regista iraniano condannato agli arresti domiciliari per il suo impegno civile e politico,  ha conquistato la Giuria presieduta da Jeremy Irons che ha annunciato il Premio con grande entusiasmo, e il pubblico della 70° Berlinale che ha accolto la proiezione ufficiale con commozione e interminabili applausi.

THERE IS NO EVIL del regista iraniano Mohammad Rasolouf trionfatore a Berlino con L’ Orso d’ Oro come Miglior film,  uscirà  nelle sale italiane con Satine Film. 

THERE IS NO EVIL è un dramma in quattro atti che si interroga sulla difficoltà di esprimere la libertà individuale quando si è di fronte a situazioni che vengono imposte come obbligate e dove non vi è alcuna possibilità di scelta.

“Un’opera protente e profonda- dichiara Claudia Bedogni, titolare di Satine Film– che sullo sfondo del dramma del popolo iraniano ci fa riflettere su dilemmi morali universali e sulla responsabilità delle nostre scelte”. Un’ opera che siamo davvero molto orgogliosi di aver acquisito e di far conoscere presto al pubblico italiano”. 

Berlinale 2020: premiati Elio Germano e i D’Innocenzo. Tutti i vincitori

Josephine Langford: 10 cose che non sai sull’attrice

Josephine Langford: 10 cose che non sai sull’attrice

La giovane attrice Josephine Langford è attualmente considerata una delle giovani promesse del cinema, avendo dimostrato buone doti recitative in alcuni film di grande successo. Doti che si immagina matureranno con il tempo, permettendole di ottenere sempre più ruoli di rilievo e importanti riconoscimenti. Attesa in progetti che possano metterne alla prova la versatilità, l’attrice può intanto godersi la popolarità di cui è stata investita grazie al film After, tratto dall’omonimo romanzo.

Ecco 10 cose che non sai di Josephine Langford.

Josephine Langford: i suoi film

1. Ha recitato in celebri lungometraggi. Dopo un piccolo ruolo nel film Pulse (2017), la Langford inizia a farsi notare con la pellicola Wish upon (2017). Il vero successo arriva però grazie al film After (2019), dove ricopre il ruolo della protagonista Tessa Young. Nel film recita condividendo la scena con l’attore Hero Fiennes-Tiffin, e i due riprenderanno i rispettivi ruoli nell’atteso sequel intitolato After 2, previsto per l’aprile del 2020.

2. Ha preso parte ad alcune serie televisive. Prima di diventare celebre grazie al personaggio di Tessa, l’attrice si era ulteriormente distinta recitando nei panni di Emma Webber negli episodi Journey e Outback, facenti parte della seconda stagione della serie horror Wolf Creek. Nel 2019 recita invece nel ruolo di Clair nella serie Hulu Into the Dark, precisamente nell’episodio They Come Knocking, della prima stagione.

3. Ha ottenuto un importante riconoscimento. Nel 2019 l’attrice viene candidata come miglior attrice di un film drammatico per il suo ruolo in After ai Teen Choice Award, i premi dove a decretare i vincitori sono propri i giovani spettatori. Questi hanno premiato la Langford permettendole di vincere l’ambito riconoscimento.

josephine-langford-instagram

Josephine Langford è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram, dove ha un profilo seguito da 2,2 milioni di persone. All’interno di questo la Langford è solita condividere fotografie scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, o ancora foto dei luoghi da lei visitati. Non mancano infine anche foto realizzate per servizi di moda e immagini promozionali dei suoi progetti da interprete.

Josephine Langford e sua sorella

5. È la sorella di una nota attrice. Come suggerisce il cognome, l’attrice è la sorella di Katherine Langford, divenuta celebre per il ruolo di Hannah Baker nella serie Netflix Tredici. Le due sono ad oggi una delle coppie di sorelle attrici più promettenti e seguite del cinema, apprezzate per le loro doti da interpreti.

Josephine Langford è fidanzata?

6. Ha smentito le voci su una sua relazione. Durante un’intervista, l’attrice ha categoricamente smentito le voci secondo cui avrebbe avuto una relazione con il suo partner di scena nel film After. La Langford ha infatti dichiarato che tra lei e Fiennes-Tiffin scorre solo una buona amicizia, e che non ha ancora avuto modo di vivere un amore travolgente, lasciando intendere che al momento sia single.

Josephine Langford in After

7. Aveva già letto alcuni capitoli del romanzo. Prima di venire pubblicato su carta, il romanzo After era stato rilasciato sulla piattaforma Wattpad. Proprio su questa la Langford ha dichiarato di aver letto i primi capitoli, anni prima che venisse posta in produzione una trasposizione cinematografica e lei ottenesse la parte.

josephine-langford-after

8. Non è stata la prima scelta per il ruolo. Originariamente per il ruolo di Tessa Young era stata scelta l’attrice Julia Goldani Telles, nota per il suo ruolo nella serie The Affair. Tuttavia, per via di alcuni conflitti con le riprese di altri progetti, fu costretta a rinunciare al ruolo. Fu a questo punto che la produzione chiamò la Langford a sostituirla, assegnandole la parte che l’avrebbe resa celebre.

9. Ha avuto poco tempo per prepararsi al ruolo. Per via del suo casting tardivo, l’attrice ebbe a disposizione soltanto una settimana per prepararsi al ruolo. Le riprese erano infatti imminenti, e in quel breve tempo la Langford completò la lettura dei romanzi e della sceneggiatura, iniziando a costruire dentro di sé l’emotività del personaggio.

Josephine Langford: età e altezza

10. Josephine Langford è nata a Perth, in Australia, il 18 agosto 1997. L’attrice è alta complessivamente 167 centimetri.

Fonte: IMDb