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Sinistri Sei: 10 membri del team che dovrebbero apparire nel MCU

Sinistri Sei: 10 membri del team che dovrebbero apparire nel MCU

Non sappiamo ancora con certezza quali siano i piani della Sony Pictures per i personaggi dei Sinistri Sei, così come non sappiamo se il gruppo di supercriminali farà prima o poi il suo esordio nell’Universo Cinematografico Marvel. In attesa di una qualche conferma ufficiale, ComicBookMovie ha raccolto 10 villain della formazione che in un ipotetico film non dovrebbero mancare:

Uomo Sabbia

Uomo Sabbia è ben lungi dall’essere il membro più brillante dei Sinistri Sei, ma la sua dose di muscoli potrebbe sicuramente essere un punto a suo favore! Il tormentato Flint Marko ha combattuto dalla parte sia del bene sia del male nel corso degli anni, ma quasi sempre si  è ritrovato ad aiutare i suoi compagni criminali nelle battaglie contro Spider-Man.

L’unico aspetto negativo nel riportare Uomo Sabbia al cinema è che Sam Raimi è riuscito a coprire tutta la storia del personaggio quando lo ha portato sul grande schermo nel 2007 in Spider-Man 3, e quindi su di lui non ci sarebbe molto altro da raccontare. Tuttavia, alcuni recenti fumetti gli hanno dato la possibilità di creare più versioni di se stesso, e questo potrebbe rappresentare senza dubbio una sfida abbastanza interessante per l’Uomo Ragno. 

Rhino

The Amazing Spider-Man 2 ci ha fatto conoscere una versione terribilmente deludente di Rhino, interpretato da Paul Giamatti. In poche parole, Marc Webb ha sprecato una grande occasione con il personaggio.

Rhino è tendenzialmente stupido, ma è un vero bruto dotato di forza straordinaria e capace di incutere davvero paura. Tuttavia, negli ultimi anni, gli è stata attribuita anche una certa personalità, cosa che gli ha permesso di non essere considerato più come l’ennesimo nemico di Spider-Man. Avere la possibilità di unirsi ai Sinistri Sei darebbe finalmente al personaggio la possibilità di brillare sul grande schermo.

Camaleonte

Indipendentemente dal fatto che si affrontino con Spider-Man in un film a loro interamente dedicato o in una nuova avventura in solitaria per l’Uomo Ragno, è importante che la squadra non sia troppo potente. Ecco perché è importante che la formazione includa qualcuno come Camaleonte; un essere umano normale con un potere che può essere ancora estremamente utile alla sua squadra.

Dmitri Smerdyakov è stato il primo cattivo che Spidey ha combattuto e utilizza una combinazione di tecnologie diverse per mascherarsi con mezzi nefasti. Camaleotone si è persino travestito da Peter Parker, provocando il caos nella del ragazzo, senza mai rendersi conto che in realtà era il vero Uomo Ragno! Il personaggio, come Dmitri Smerdyakov, è già apparso nel film Spider-Man: Far from Home

 Electro

Nel corso degli anni, Electro è stato uno dei membri più fedeli dei Sinistri Sei, apparendo in quasi tutte le iterazioni del gruppo. Sfortunatamente, la Sony Pictures ha perso una grande occasione con il personaggio in The Amazing Spider-Man 2, anche a causa di Jamie Foxx che ha offerto una performance davvero deludente.

Ciò non significa che Max Dillon non possa essere riscattato al cinema: se i Marvel Studios volessero davvero ribaltare le cose, potrebbero addirittura usare la versione femminile del villain, ossia Francine Frye. Al di là del genere, sarebbe comunque doverosa un’accurata rappresentazione del costume di Electro più fedele ai fumetti.

Avvoltoio

Avvoltoio è un altro membro del team che è apparso in quasi tutte le iterazioni dei Sinistri Sei, e vedere Spidey combattere contro il nemico sui grattacieli di New York sarebbe davvero qualcosa di speciale (anche in considerazione di ciò che abbiamo visto in Spider-Man: Homecoming).

Avvoltio è stato un nemico formidabile nel corso degli anni: ad un certo punto ha anche catturato un Spidey ferito dal suo letto d’ospedale, smascherandolo e rendendosi conto che non aveva idea di chi fosse il ragazzo sotto la maschera. Sappiamo già che Morbius includerà l’Adrian Toomes del MCU, quindi è chiaro che la Sony ha grandi progetti per il personaggio. 

Kraven il Cacciatore

Quando i fan hanno discusso su quale cattivo avrebbero voluto vedere in Spider-Man 3, il nome di Kraven il Cacciatore è quello che è emerso più e più volte, così come non è un segreto che il regista Jon Watts sia un fan del personaggio.

Naturalmente, il fatto che la sua battaglia finale con il simpatico arrampicamuri nella run “L’Ultima Caccia di Kraven” sia considerata un classico dei fumetti, potrebbe essere alla base dell’amore dei fan nei confronti del villain. È una storia certamente oscura, ma sarebbe bello vederlo portato sul grande schermo grazie ai Marvel Studios.

Mysterio

Mysterio potrebbe essere “morto” alla fine di Spider-Man: Far from Home, ma data la sua padronanza nel creare illusioni, l’uomo che ha svelato l’identità segreta dell’Uomo Ragno potrebbe tranquillamente fare ritorno in qualche modo. In effetti, sembra proprio inevitabile che tornerà dopo quello che ha fatto a Peter Parker.

Onestamente, non sarebbe troppo sorprendente se il Mysterio del MCU dovesse davvero guidare la nuova iterazione dei Sinistri Sei, dal momento che il personaggio detiene, ad oggi, la più grande vittoria su Spidey.

Venom

Nonostante ci siano alcuni collegamenti tra l’Universo Cinematografico Marvel e l’Universo dei personaggi Marvel ad opera della Sony Pictures, è difficile dire, ad oggi, se i Marvel Studios faranno mai uso di Venom.

Naturalmente, se la Sony dovesse decidere di andare avanti con il proprio spin-off dedicato ai Sinistri Sei, è inevitabile che l’Eddie Brock di Tom Hardy ne faccia parte (anche se la storia del personaggio con la squadra è parecchio limitata). D’altra parte, questa potrebbe essere l’occasione per la Sony di far incontrare finalmente Spider-Man e Venom sul grande schermo.

Dottor Octopus

Per anni, Green Goblin è stato considerato il più grande cattivo di Spider-Man, ma quel titolo probabilmente appartiene ora al Dottor Octopus, dal momento che alcuni anni fa riuscì addirittura ad uccidere Peter Parker scambiando le loro menti: il ragazzo morì nel corpo di Otto Octavius, mentre il villain divenne un nuovo Spider-Man, più violento e scontroso.

Il personaggio potrebbe essere stato interpretato perfettamente da Alfred Molina in Spider-Man 2, ma si trattava comunque di una versione piuttosto originale del personaggio: i Marvel Studios hanno ora la possibilità di scegliere tra un’infinità di storie dei fumetti per dare vita ad un’iterazione molto diversa.

Green Goblin

Nel corso degli anni, Green Goblin non è stato molto coinvolto nelle avventure dei Sinistri Sei, ma una volta ha guidato una squadra composta da dodici cattivi assetati del sangue di Spidey! Nell’universo Ultimate, tuttavia, ha guidarto il gruppo di criminali nella ricerca per uccidere Peter Parker (costringendolo anche ad unirsi a loro ad un certo punto), con la tensione tra Goblin e il resto della squadra è stata spesso affascinante da vedere.

Questo è sicuramente una trama sulla quale potrebbe concentrarsi un possibile film: anche se il personaggio è già apparso diverse volte al cinema, è necessaria una nuova iterazione. Con un po ‘di fortuna, un nuovo film potrebbe significare anche un costume molto più accurato e fedele ai fumetti, senza considerare il fatto che si tratta di un cattivo talmente iconico che potrebbe avere un futuro sullo schermo – e nel MCU – al di là dei Sinistri Sei.

Deadpool 3, Rob Liefeld: “Non abbiamo bisogno del film”

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Deadpool 3, Rob Liefeld: “Non abbiamo bisogno del film”

Ryan Reynolds e gli sceneggiatori dei primi due film sono piuttosto certi che Deadpool 3 si farà, anche se ad oggi non sappiamo ancora quali siano i piani della Disney e della Marvel in merito all’eventuale ingresso del Mercenario Chiacchierone nel MCU. Chi ha invece sempre sostenuto che il film potrebbe non vedere mai la luce è Rob Liefeld, creatore del personaggio di Wade Wilson.

In una recente intervista con IGN in occasione del Comic-Con@Home, Liefeld è tornato a parlare proprio del futuro di Deadpool sul grande schermo, rivolgendosi ai fan e attaccando senza troppi giri di parole la Disney e il suo modello produttivo: “Lo sto per dire: f*****o i film! F*****o tutto questo discorso sul prossimo film di Deadpool, va bene?”, ha dichiarato Liefeld. “Ecco cosa direi io: ‘Hey, Disney. Ciao, sono Rob. Hai speso 70 miliardi di dollari per compare la Fox. Ok? Hai speso 70 miliardi di dollari. Non riesci più a gestire i tuoi parchi a tema, che rappresentano il 50% dei tuoi guadagni complessivi, e sono anche stati chiusi per cinque mesi. Non hai neanche modo di portare in sala i tuoi film da tre miliardi di dollari. Nessun Mulan, nessun Black Widow, nessun Gli Eterni. Gli animatori possono lavorare da casa. Gli artisti digitale anche. I cartoni animati di Deadpool, i videogiochi di Deadpool: è su questo che vi dovreste concentrare. Iger, chiunque stia guidando adesso la nave… cosa state facendo per ottenere un ritorno concreto da questi 70 miliardi?”

Il fumettista statunitense continua: “Certo che dovrebbero creare più videogiochi di Deadpool, certo che dovrebbero creare più serie animate di Deadpool. Che diavolo! Kevin Feige, ti voglio bene amico mio, sei un genio, ma ne esistono anche altri di geni. I ragazzi che hanno realizzato Spider-Man: Un Nuovo Universo, ad esempio. Sono dei geni! E la Disney non ha avuto nulla a che fare con quel film. La Disney non ha avuto nulla a che vedere con Deadpool, Deadpool 2, Logan. Lascia che questi altri luogotenenti ti rendano un ritorno nei tuoi investimenti. Non ho bisogno di un altro film su Deadpool, né io né i fan. Ne abbiamo già due fantastici. Sono perfetti. Naturalmente c’è una richiesta, e spero che riescano a soddisfarla, ma non sono certo che lo faranno.”

Per Rob Liefeld la Disney non dovrebbe puntare a Deadpool 3, ma bensì ad uno spin-off su Cable

Di recente Rob Liefeld aveva anche dichiarato che la Disney dovrebbe concentrarsi su uno spin-off dedicato a Cable, personaggio interpretato da Josh Brolin in Deadpool 2 che il fumettista considera assolutamente meritevole di un film in solitaria: “Se Deadpool è stato in circa 330 fumetti, Cable è stato in circa 520. Sì, ho contato!”, aveva spiegato Liefeld. “Durante la lavorazione di Deadpool 2, sia durante la pre-produzione che durante la post-produzione, mi sono avvicinato molto a Josh. Ed era molto entusiasta all’idea di esplorare Cable in possibili sequel.”

Black Widow: il film potrebbe essere posticipato al 2021

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Black Widow: il film potrebbe essere posticipato al 2021

Come tutti ormai sapranno, l’industria cinematografica di trova a fronteggiare una situazione parecchio complicata, dal momento che la pandemia di Covid-19 ha costretto non soltanto i cinema alla chiusura ma anche le case di distribuzione a rivedere continuamente il calendario delle uscite in sala. Numerosi sono i grandi blockbuster che sono stati più e più volte posticipati: proprio ieri abbiamo appreso delle nuove date di uscita di Star Wars e di Avatar, e adesso la medesima sorte potrebbe toccare anche a Black Widow, l’atteso cinecomic Marvel che inaugurerà ufficialmente la Fase 4 del MCU.

Il film interamente dedicato a Vedova Nera, atteso da anni da parte dei fan del personaggio interpretato da Scarlett Johansson, sarebbe dovuto arrivare in sala lo scorso Maggio, ma l’uscita è stata poi posticipata al prossimo novembre: trattandosi del film che darà il via alla Fase 4, ovviamente l’intero calendario delle uscite Marvel ha subito delle profonde variazioni, con Gli Eterni – ad esempio – che è stato posticipato da Novembre 2020 a Febbraio 2021. Ora che però la situazione in merito alla riapertura delle sale negli Stati Uniti continua ad essere sempre più incerta, sembra proprio che i Marvel Studios stiano valutando la possibilità di far uscire Black Widow direttamente il prossimo anno.

L’indiscrezione è stata riportata su Twitter (via We Got This Covered) da Grace Randolph, creatrice del format YouTube Beyond the Trailer, secondo la quale il cinecomic Marvel potrebbe essere posticipato al 2021, insieme ad una serie di altri titoli molto attesi, tra qui Wonder Woman 1984, Dune e No Time to Die, il 25esimo capitolo della saga di James Bond. Anche se dovesse arrivare a novembre, l’uscita di Black Widow segnerà comunque il più ampio divario tra le release di due film del MCU, dal momento che l’ultimo titolo in ordine di uscita, ossia Spider-Man: Far From Home, risale a luglio dello scorso anno.

Black Widow potrebbe andare ad occupare l’attuale slot pensato per Gli Eterni?

Se Black Widow dovesse essere nuovamente posticipato, è probabile che il film andrà ad occupare l’attuale slot pensato per Gli Eterni: è ipotizzabile, quindi, il 12 Febbraio 2021 come nuova data di uscita. Naturalmente, ciò significherebbe un ritardo di un intero anno, che avrebbe un effetto a catena sul resto della Fase 4 del MCU, con ogni titolo successivo che arriverebbe dopo circa 9/10 mesi. Non ci resta che attendere una conferma ufficiale dai parte dei Marvel Studios.

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Captain Marvel: Brie Larson celebra l’anniversario del suo casting

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Il 24 luglio di quattro anni fa, in occasione del Comic-Con di San Diego, veniva rivelato che Brie Larson avrebbe interpretato Captain Marvel nell’Universo Cinematografico Marvel. Due anni dopo, il cinecomic sarebbe arrivato ufficialmente nelle sale, riscuotendo un ottimo successo di critica e pubblico, arrivando ad incassare oltre un miliardo di dollari al box office mondiale.

Adesso, in occasione dell’anniversario di quel grande annuncio, è stata proprio Brie Larson a celebrare la cosa condividendo attraverso il suo account Twitter dei nuovi scatti dal backstage del film diretto da Anna Boden e Ryan Fleck: tra le varie immagini diffuse dall’attrice, un selfie con l’elmetto di Carol Danvers, un dispenser di dolci a tema Captain Marvel, una toppa con il nome dell’attrice, una serie di scatti dalla première del film, un poster ufficiale e anche una foto di Larson insieme ad alcuni Skrull.

Brie Larson sarà ancora Carol Danvers in Captain Marvel 2

Quello di Captain Marvel è stato certamente un ruolo che ha cambiato la vita sia privata che professionale di Brie Larson. Più volte l’attrice ha dichiarato di aver inizialmente nutrito dei dubbi in merito alla parte, ma dopo aver accettato di entrare a far parte della grande famiglia Marvel ha anche spiegato che il personaggio l’ha aiutata a diventare più forte. Ricordiamo che l’attrice tornerà nei panni di Carol Danvers nell’annunciato Captain Marvel 2, di cui però non si hanno ancora molti dettagli: sappiamo soltanto che il film arriverà al cinema l’8 luglio 2022.

Shining: svelati i dettagli sul prequel mai realizzato

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Shining: svelati i dettagli sul prequel mai realizzato

Glen Mazzara ha rivelato i dettagli sulla trama di Overlook Hotel, prequel di Shining che non è mai stato realizzato. Il progetto risale al lontano 2013, quando venne rivelato che lo sceneggiatore e il produttore esecutivo di serie come The Shield e The Walking Dead aveva scritto un prequel del celeberissimo film di Stanley Kubrick basato sul romanzo omonimo di Stephen King.

Overlook Hotel era basato su un prologo inedito del romanzo originale di King, intitolato “Before the Play”: tal prologo delineava la storia dell’Overlook e degli eventi che lo avevano portato ad essere occupato Jack, Wendy e Danny Torrance in Shining. Nonostante l’interesse per il progetto nel corso degli anni, alla fine la Warner Bros. ha deciso di cancellare il film e di realizzare al suo posto Doctor Sleep, basato sull’omonimo romanzo sequel e interpretato da Ewan McGregor nei panni di un Danny Torrance ormai adulto (il film è uscito nelle sale lo scorso anno, e nonostante sia stato accolto particolarmente bene dalla critica, non è stato un grande successo di pubblico).

In una recente intervista con Bloody Disgusting, Mazzara ha approfondito i dettagli della sua sceneggiatura e del perché crede che al progetto non sia ancora stato dato il via libera. Overlook Hotel, ambientato all’inizio del XX secolo, seguiva la storia di Bob T. Watson, un ricco barone che parte con la sua famiglia e una squadra di costruttori per realizzare il suo progetto da sogno: un grande hotel sulle Montagne Rocciose. Il figlio più giovane di Bob, Richard (che sembra possedere la Luccicanza, anche se nella sceneggiatura il suo potere non viene indicato come tale), iniziava a vedere i fantasmi della famiglia di Delbert Grady dopo essersi addentrato nel bosco, cosa che scatena una serie di eventi a dir poco strazianti, tra cui una pioggia torrenziale che uccide quasi l’intera squadra di costruttori.

Il resto della sceneggiatura descrive una serie di eventi raccapriccianti che avvengono durante i primi giorni di apertura dell’hotel, tra cui la tragica morte del figlio maggiore di Bob, Boyd, durante una tracheotomia mal riuscita, e sua moglie Sarah che cade da una scala e si paralizza dopo aver visto il fantasma del figlio morto. Col passare del tempo e con l’arrivo dell’inverno, il resto della famiglia Watson vive isolata nell’hotel e per Bob inizia una discesa nella follia simile a quella che colpirà Jack Torrance di Shining: affoga la moglie paralizzata nella vasca da bagno della stanza 217 (modificata in 237 nell’adattamento di Kubrick) e tenta di uccidere suo figlio minore prima che entrambi muoiano apparentemente a causa di un incendio che sembra distruggere l’hotel. Nell’epilogo, l’Overlook è riaperto e aperto sotto una nuova gestione, con i fantasmi della famiglia Watson intrappolati nell’edificio sotto forma di fattorini, cameriere e servitori.

Glen Mazzara e la sfida più grande in relazione al prequel mai realizzato di Shining

Durante l’intervista, Glen Mazzara ha parlato anche di quanto sia stato importante restare fedele al romanzo di King sia al film di Kubrick (nonostante lo stesso King abbia più volte ammesso di non aver mai amato l’adattamento del regista!), e al tempo stesso provare a creare una storia originale ed avvincente con personaggi completamente nuovi. Le difficoltà che atto di bilanciamento come questo possono comportare sono state una delle principali critiche mosse contro il Doctor Sleep di Mike Flanagan, in particolare al terzo atto del film, troppo votato alla nostalgia e all’omaggio. 

Di recente è stato annunciato che HBO Max produrrà una serie ambientata nel famoso Overlook Hotel, affidata a J.J. Abrams e intitolata semplicemente Overlook. L’esatta natura dello show non è ancora stata rivelata, così come non sono stati confermate eventuali somiglianze con la sceneggiatura di Mazzara.

Tom Cruise e Brad Pitt dovevano recitare in Le Mans ’66

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Tom Cruise e Brad Pitt dovevano recitare in Le Mans ’66

Dopo Intervista col vampiro del 1994, Tom Cruise e Brad Pitt sarebbero potuti tornare a lavorare insieme in Le Mans ’66 – La grande sfida. Uscito lo scorso anno, il film di James Mangold che racconta della rivalità tra le scuderie Ford e Ferrari nella fatidica gara, è stato un grandissimo successo di critica e pubblico, arrivando ad incassare 225 milioni di dollari a livello mondiale e ottenendo anche quattro candidature agli Oscar 2020 (e vincendo nelle categorie miglior montaggio e miglior montaggio sonoro).

Naturalmente, uno dei motivi che hanno contribuito al grande successo del film è stata la presenza nel cast di due fuoriclasse come Matt Damon e Christian Bale. Durante gli anni in cui Le Mans ’66 era ancora in sviluppo, quindi molto prima che il film arrivasse sul grande schermo, né Mangold né Damon e Bale erano coinvolti nel progetto: inizialmente, la regia del film era stata affidata a Joseph Kosinski, regista di Tron: Legacy, Oblivion e dell’attesissimo Top Gun: Maverick, il quale aveva in mente altri due attori nei panni dei due protagonisti.

Intervistato da Collider in occasione del Comic-Con@Home, Kosinski ha spiegato che all’epoca del suo coinvolgimento in Le Mans ’66 – La grande sfida avrebbe voluto nel cast Tom Cruise e Brad Pitt: “Un progetto a cui penso sempre e che alla fine non ho realizzato è Go Like Hell, che poi è stato realizzato ed uscito in sala come Ford v Ferrari (titolo originale di Le Mans ’66, NdR). Ho sempre voluto fare un film sulle corse, ma purtroppo per giustificare la realizzazione di un film del genere c’è bisogno di una storia a dir poco straordinaria alla base.”

Tom Cruise e Brad Pitt protagonisti ideali di Le Mans ’66 per il regista Joseph Kosinski

Il regista ha poi aggiunto: “In quel caso si trattava di una grande storia d’amicizia, di un’amicizia e al tempo stesso di una rivalità incredibili. Non ci siamo mai avvicinati alla produzione del film, ma siamo arrivati al punto in cui una volta ci siamo ritrovati al tavolo con Tom Cruise e Brad Pitt, che hanno letto la sceneggiatura insieme. È stato un momento davvero fantastico. Purtroppo non siamo riusciti ad ottenere il budget necessario.”

Vincitore di due premi Oscar per il miglior montaggio e il miglior montaggio sonoro, Le Mans ’66 – La grande sfida ha conquistato in pieno sia il pubblico che la critica, raccontando con successo una storia realmente accaduta. Il film è basato sull’incredibile storia vera del visionario designer di automobili Carroll Shelby (Matt Damon) e dell’intrepido pilota britannico Ken Miles (Christian Bale), che insieme si batterono contro l’interferenza delle corporation, le leggi della fisica e i loro demoni personali per costruire una rivoluzionaria auto da corsa per la Ford Motor Company e sfidare le imbattibili auto di Enzo Ferrari alla 24 Ore di Le Mans in Francia nel 1966.

Andrea Carpenzano: 10 cose che non sai sull’attore

Andrea Carpenzano: 10 cose che non sai sull’attore

Una nuova generazioni di talentuosi attori si sta affermando nel panorama cinematografico italiano. Tra questi nuovi talenti in ascesa c’è anche Andrea Carpenzano, un giovanissimo attore romagnolo diventato famoso per la serie Immaturi.

Ma adesso scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Andrea Carpenzano.

Andrea Carpenzano filmografia

10. Nato il 24 agosto 1995 a Lugo, in provincia di Ravenna, in Emilia Romagna, Andrea Carpenzano intraprende la sua carriera nel mondo del cinema e della tv quasi per caso. Nel 2015 accompagna un’amica alle audizioni per un ruolo minore in un film e viene notato dal regista che offre invece a lui una parte.

9. Il suo primo vero ingaggio, infatti, risale proprio al 2015 quando viene scelto dal regista Francesco Bruni per il suo nuovo film Tutto Quello Che Vuoi.

Andrea Carpenzano in Tutto Quello Che Vuoi
Andrea Carpenzano in Tutto Quello Che Vuoi

Il film, tratto dal romanzo Poco Più di Niente di Cosimo Calamini, racconta la storia di Alessandro (Andrea Carpenzano), un ragazzo di ventidue anni, che accetta il lavoro di accompagnatore di un anziano poeta di ottantacinque anni, Giorgio (Giuliano Montaldo), malato di Alzheimer. I due hanno più di sessant’anni di differenza, appartengono a generazioni lontane anni luce tra loro e vedono il mondo in modo completamente diverso. Eppure, nonostante siano così anagraficamente lontani, i due trovano il modo di comunicare, trovando affetto e conforto l’uno nell’altro. Alessandro grazie ai consigli di Giorgio riesce a riavvicinarsi al padre e Giorgio trascorre serenamente gli ultimi giorni di vita che gli restano.

Quella di Tutto Quello Che Vuoi è una storia dolce e struggente, un ottimo debutto per Andrea Carpenzano che per la sua interpretazione, riceve il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’argento 2017.

Andrea Carpenzano film e serie tv

8. Nello stesso anno d’uscita di Tutto Quello Che Vuoi (2017), il giovane Andrea lavora anche a un altro progetto molto importante. Viene infatti scelto da Claudio Amendola in persona per partecipare al suo nuovo film dal titolo Il Permesso – 48 Ore Fuori.

Il film racconta la storia di Luigi (Claudio Amendola), Donato (Luca Argentero), Rossana (Valentina Bellè) e Angelo (Giacomo Ferrara), quattro detenuti che, ottenuto un permesso speciale, escono dal carcere di Civitavecchia per sole 48 ore allo scadere delle quali dovranno tornare dietro le sbarre; se non lo faranno saranno considerati degli evasi. Durante questi due giorni di libertà, impariamo a conoscere le loro storie, i loro drammi familiari, gli amici e gli amori perduti e sopratutto il motivo per cui sono finiti al fresco.

Andrea Carpenzano e Max Tortora in La Terra dell'Abbastanza
Andrea Carpenzano e Max Tortora in La Terra dell’Abbastanza

7. Nel 2018, un anno dopo il suo debutto cinematografico, Andrea Carpenzano recita in altre due produzioni italiane. La prima riguarda un cortometraggio, diretto da Valerio Rufo, dal titolo Via Lattea; il secondo progetto è invece un film, dal titolo La Terra dell’Abbastanza, diretto da Fabio e Damiano D’Innocenzo.

Opera prima dei fratello D’Innocenzo, presentata a Festival di Berlino 2018 nella sezione Panorama, la pellicola racconta la storia di Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano), due migliori amici che vivono alla periferia di Roma. Vivono entrambi con genitori single e in condizioni ai limiti della povertà; vanno ancora a scuola e si arrangiano con lavoretti occasionali per sbarcare il lunario. Tuttavia i ragazzi condividono lo stesso sogno, una vita fatta di agi, piena di soldi e donne bellissime, una vita completamente diversa da quella che sembrano destinati a vivere. Una sera, tuttavia, i ragazzi si trovano invischiati in un brutto affare; mentre fanno una rapina a mano armata, uccidono un uomo e vengono coinvolti con la mafia locale. Quell’omicidio consegna i due ragazzi nelle mani del boss di zona che li usa per i suoi loschi affari. La loro vita quindi cambia ma in peggio e presto i ragazzi si ritrovano intrappolati in una spirale di sangue e oscurità.

Andrea Carpenzano in Il Campione

Andrea Carpenzano nel film Il Campione
Andrea Carpenzano nel film Il Campione

6. L’ultimo progetto cinematografico a cui Andrea Carpenzano ha lavorato è il film Il Campione, del 2019, esordio alla regia di Leonardo D’Agostini.

Il film racconta la storia di Christian (Andrea Carpenzano), un giovane calciatore di talento ma dal temperamento assai imprevedibile. Dopo il suo ultimo colpo di testa, il coach decide di assegnargli un tutor che lo assista e tenga a bada il suo brutto carattere. Ecco che a Christian viene assegnato Valerio (Stefano Accorsi), un professore un po’ timido e solitario, l’esatto opposto del giovane campione. Tra i due, così diversi tra loro, volano subito scintille ma ben presto la loro relazione si trasforma il reciproco affetto e rispetto.

Questo è senza dubbio il ruolo che ha consacrato il talento cinematografico di Andrea, nonché quello più amato dal pubblico, soprattutto dai giovani. Si tratta, infatti, di un film di formazione, profondo ed emotivo, un film che parla d’amicizia e di crescita interiore.

Andrea Carpenzano in Immaturi

Andrea Carpenzano in Immaturi - La Serie
Andrea Carpenzano in Immaturi – La Serie

5. Oltre a essere diventato una delle nuove stelle del cinema italiano, Andrea è riuscito a sfondare anche sul piccolo schermo. Nel 2018 ha partecipato alla serie televisiva Immaturi – La Serie, diretta da Rolando Ravello.

Ispirata al primo film Immaturi, diretto da Paolo Genovese, la serie racconta di un gruppo di ex compagni di scuola che alla soglia degli quarantanni si trova a dover ripete l’esame di maturità, annullato dal Ministero della Pubblica Istruzione. L’intera classe dovrà quindi rifrequentare l’anno scolastico e prepararsi all’esame, mantenendo allo stesso tempo immutate le proprie vite. Il gruppo di quarantenni si trova quindi a dover fare un tuffo obbligato nel passato e a dover anche interagire con le nuove generazioni di adolescenti.

Nella serie, insieme al giovanissimo Andrea Carpenzano, ci sono attori molti famosi del cinema e della televisione come Ricky Memphis, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Nicole Grimaudo, Maurizio Mattioli, Sabrina Impacciatore e Daniele Liotti. Immaturi – La Serie, nonostante il grande cast, è stata purtroppo cancellata dopo una sola stagione da otto episodi.

Andrea Carpenzano vita privata e curiosità

4. Nonostante la sua giovane età, Andrea Carpenzano è molto diverso dai suoi coetanei. All’età di soli 25 anni, Andrea ama la tranquillità e il silenzio; se l’idea di svago dei ragazzi della sua età è la discoteca, per il giovane Carpenzano non c’è niente di meglio di una lunga passeggiata nella natura.

3. Sappiamo che la sua carriera è iniziata un po’ per caso ma in realtà ad Andrea il mondo del cinema è sempre piaciuto. In più di un’occasione, infatti, l’attore ha dichiarato di non aver mai pensato di poter fare un giorno l’attore ma di aver immaginato invece di finire a lavorare dietro la macchina da presa. Andrea da ragazzo sognava di lavorare come montatore.

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2. Un po’ come tutti gli artisti, anche Andrea non ha mai avuto un bel rapporto con la scuola. Nonostante abbia sempre fatto in modo di superare l’anno scolastico, studiare non è mai stato nelle sue corde. Ciò che l’ha aiutato ad arrivare al diploma è stato principalmente il rapporto con i professori; nonostante non fosse una cima a scuola, ha sempre avuto insegnanti dediti al proprio lavoro che l’hanno aiutato a superare i momenti difficili.

1. Tra le sue passione, oltre ovviamente al cinema, c’è il calcio e la Roma. Andrea Carpenzano è un tifosissimo della Magica e ovviamente dell’ex capitano Totti, suo unico grande eroe.

Segui la vita privata e professione di Andrea sul suo profilo ufficiale Instagram.

 

Fonte: Wiki, IMDB, Cinematographe

The Flash: c’è ancora spazio per il Batman di Jeffrey Dean Morgan?

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Jeffrey Dean Morgan è noto a tutti gli amanti della cultura pop per il ruolo del villain Negan nella popolare serie The Walking Dead. I fan della DC, però, lo ricorderanno sicuramente anche per aver interpretato il padre di Bruce Wayne, Thomas, nella scena iniziale di Batman v Superman: Dawn of Justice di Zack Snyder.

Nonostante il personaggio sia morto, negli ultimi mesi si è parlato a lungo della possibilità che Jeffrey Dean Morgan potesse tornare nel DCEU. Tali rumor, però, hanno iniziato ad affievolirsi dopo il recente annuncio che Michael Keaton sarebbe in trattative per tornare nei panni di Batman in The Flash, il cinecomic dedicato al Velocista Scarlatto, interpretato nel DCEU da Ezra Miller.

Durante una recente intervista, ComicBook ha colto l’occasione per chiedere a Jeffrey Dean Morgan un commento circa il ritorno di Keaton nei panni del Cavaliere Oscuro e, soprattutto, in merito ad un suo eventuale ritorno nel DCEU: “Michael Keaton è arrivato all’improvviso e mi ha rubato la scena. No, scherzo: penso che sia veramente fantastico! Da quando Zack Snyder ha abbandonato Justice League… è come se anche io me ne fossi andato con lui. Tuttavia, ci sono sempre conversazioni in corso. Quindi, vedremo!”

Molti fan speravano di vedere Morgan riprendere il ruolo di Thomas Wayne in The Flash, visto che il film dovrebbe adattare la celebre miniserie “Flashpoint”. Si tratta di una famosa run in cui Barry Allen torna indietro nel tempo per evitare la morte di sua madre, creando al tempo stesso una linea temporale alternativa: in questa nuova realtà, Thomas Wayne diventa Batman per vendicare l’omicidio di suo figlio. È ovvio, dato anche il coinvolgimento di Keaton, che ciò non accadrà, ma le parole di Morgan fanno intuire che forse potrebbe esserci ancora una porta aperta nel futuro del DCEU per il suo personaggio… 

The Flash con Ezra Miller al cinema nel 2022

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Star Wars IX: per Colin Trevorrow è stato un addio “traumatico”

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Star Wars IX: per Colin Trevorrow è stato un addio “traumatico”

Inizialmente Colin Trevorrow, regista di Jurassic World, avrebbe dovuto dirigere Star Wars Episodio IX, ma a causa di alcune divergenze creative con la Lucasfilm, a settembre del 2017 venne ufficialmente annunciato che Trevorrow aveva abbandonato il progetto. Per portare a compimento la trilogia sequel, venne ingaggiato nuovamente J.J. Abrams, regista de Il Risveglio della Forza, che si occupò della realizzazione de L’Ascesa di Skywalker che abbiamo tutti visto nelle sale a dicembre dello scorso anno.

Da allora, grazie a vari concept art e a numerosi dettagli sulla storia originale, abbiamo avuto la possibilità di scoprire come sarebbe dovuta essere la versione di Episodio IX ad opera di Trevorrow, ad oggi nota come “Duel of the Fates“. La versione del film di Trevorrow era molto diversa da quella di Abrams: tra le principali differenze, c’era il fatto che l’antagonista principale del film non sarebbe dovuto essere Palpatine, ma bensì Kylo Ren.

In una recente intervista con Collider, Colin Trevorrow ha parlato nuovamente della sua “separazione” dalla Lucasfilm, spiegando che lui e la casa di produzione si erano avvicinate al finale della saga degli Skywalker intraprendendo “percorsi totalmente differenti”, e aggiungendo: “È stata una di quelle esperienze che, come potete immaginare, può rivelarsi particolarmente traumatica, soprattutto quando in ballo c’è qualcosa a cui tieni tanto e sulla quale hai investito tanto.”

Colin Trevorrow sull’addio a Star Wars: “Bisogna accettare le delusioni”

Il regista ha poi dichiarato: “Ad ogni modo, è una delle cose che sei disposto ad accettare quando lavori ad un film del genere, soprattutto quando diventi uno storyteller: sai che il cuore di qualcuno si potrà spezzare. Sai che ci possono essere delusioni schiaccianti, così come sai che ci possono essere enormi vittorie. Alla fine speri soltanto che i due aspetti si bilancino.”

È certamente un peccato non aver avuto la possibilità di vedere sul grande schermo la visione di Star Wars: Episodio IX ad opera di Colin Trevorrow. Forse, chissà… una campagna #ReleaseTheTrevorrowCut (sulla scia della Snyder Cut di Justice League) potrebbe spingere la Disney, prima o poi, a dare il via libera per la realizzazione di “Duel of the Fates”, magari da far uscire direttamente in home video. Voi cosa ne pensate?

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Tenet potrebbe uscire quest’estate, ma solo in Europa?

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Tenet potrebbe uscire quest’estate, ma solo in Europa?

Warner Bros. sta contattando gli espositori internazionali per un possibile lancio di fine agosto per Tenet di Christopher Nolan. Se si verificasse, ciò significherebbe che il thriller di spionaggio, che dovrebbe essere tra le uscite estive più redditizie dello studio, avrà un debutto estero durante la stagione dei popcorn-movie, l’estate, appunto.

Agli espositori nel Regno Unito, in Francia e in Spagna è stato chiesto dallo studio di pianificare un’uscita dal 26 al 28 agosto. Le date non sono confermate, anche se le fonti indicano che i colloqui sono positivi. Resta inteso che lo studio punta a distribuire il film anche in Asia, con gli espositori della regione che prevedono di ricevere una nuova comunicazione per una data nei prossimi giorni. Vale la pena notare, tuttavia, che data la natura in rapida evoluzione della crisi sanitaria globale, questi piani potrebbero cambiare repentinamente.

Tenet era originariamente programmato per il 17 luglio, ma è stato posticipato in prima battuta al 31 luglio e poi il 12 agosto, in riferimento alle date USA. Tuttavia, è arrivata poi la notizia che la Warner Bros aveva sospeso il film a data da destinarsi, eliminandolo dal cartellone delle uscite prossime.

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 03 Agosto. Il cast annovera John David WashingtonRobert PattinsonElizabeth DebickiMichael CaineKenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.

Fonte: Variety

Jake McLaughlin: 10 cose che non sai sull’attore

Jake McLaughlin: 10 cose che non sai sull’attore

A volte bisogna imboccare strade alternative per arrivare al traguardo. Ne sa qualcosa Jake McLaughlin che, dopo aver servito l’esercito degli Stati Uniti, è diventata una star del cinema e della televisione.

Scopriamo insieme oggi tutto quello che c’è da sapere su Jake McLaughlin e la sua incredibile carriera.

Jake McLaughlin film: da soldato ad attore

10. Nato il 7 ottobre del 1982 a Paradise, nella Contea di Mono, in California, Stati Uniti, Jacob Adam McLaughlin, detto Jake, intraprende la carriera d’attore un po’ più tardi rispetto ai suoi colleghi. Prima di pensare alla recitazione, infatti, Jake decide di arruolarsi nell’esercito americano e nel 2003 viene mandato a combattere in Iraq. Nonostante le ferite riportate in guerra, riesce a tornare a casa e si trasferisce a Chico, sempre in California.

9. Il rientro per Jake non è facile. Oltre a dover curare le sue ferite di guerra, fisiche ed emotive, McLaughlin deve anche riadattarsi a una normale routine da civile e pensare al futuro. In questo periodo lavora come guardia di sicurezza e nel frattempo studia per diventare attore.

Jake McLaughlin filmografia

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8. Dopo aver interpretato ruoli marginali in piccole produzioni, nel 2007 finalmente arriva il suo primo ruolo in una produzione internazionale. Si tratta del film Nella Valle di Elah, diretto da Paul Haggis.

Hank Deerfield (Tommy Lee Jones), ex marine in pensione, riceve una telefonata sconvolgente; suo figlio, tornato dalla guerra in Iraq, è scomparso e nessuno sa dove sia finito. Iniziano quindi delle convulse indagini delle forze dell’ordine e dell’investigatore Emiy Sanders per scoprire cosa sia successo.

Nonostante McLaughlin interpreti un ruolo minore nel film di Haggis, l’attore ha la possibilità di confrontarsi con un set decisamente più impegnativo e con attori del calibro di Tommy Lee Jones, Charlize Theron, Susan Sarandon e James Franco.

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7. A quella prima esaltante esperienza ne sono seguite tante altre. Jake McLaughlin ha partecipato anche a film come Ultimatum alla Terra (2008), Super 8 (2011), Warrior (2011), Safe House – Nessuno è al sicuro (2012), Le belve (2012) e Pain (2014).

L’ultimo film girato da McLaughlin s’intitola Home e purtroppo il progetto pare sia ancora fermo in post-produzione a causa dell’epidemia di Corona Virus.

Jake McLaughlin serie tv

Jake McLaughlin in Crash
Jake McLaughlin in Crash – Fonte: IMDB

6. Parallelamente alla sua carriera nel cinema, Jake McLaughlin coltiva anche il suo potenziale per la tv. Nei primi anni della sua carriera, lo vediamo con piccoli ruoli o semplici ‘comparsate’ in serie tv molto famose come CSI – Scena del crimine (2007), The Unit (2007), CSI: Miami (2008), Leverage – Consulenze illegali (2008), Heroes (2009), Cold Case – Delitti irrisolti (2009) e Criminal Minds (2008).

5. Nel 2009, però, arriva finalmente per Jake un progetto molto importante per il piccolo schermo. Quell’anno, infatti, l’attore viene scelto per il cast della nuova serie prodotta da Starz Entertainment dal titolo Crash, basata sull’omonimo film del 2004 diretto da Paul Haggis e vincitore del Premio Oscar.

La serie è ambientata a Los Angeles e segue le vicende di molteplici personaggi, che cercano di andare avanti in un mondo che corre troppo veloce. C’è uno spietato discografico, un poliziotto dalla complicata vita sentimentale, un immigrato sudamericano irregolare, un’aspirante attrice in cerca di fortuna e un detective dal temperamento violento.

Crash è andata in onda per due stagioni, dal 2009 al 2010 ed è stata purtroppo cancellata a causa della morte di Dennid Hopper, protagonista della serie.

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4. Dopo la chiusura improvvisa di Crash, Jake continua la sua scalata televisiva un passo alla volta. In questi anni partecipa a serie come NCIS: Los Angeles (2010), Grey’s Anatomy (2010), The Mentalist (2011) In Plain Sight – Protezione testimoni (2011), Believe (2014), Scorpion (2014) e Quantico (2015).

Una delle comparsate più famose è senza dubbio quella di Jake McLaughlin in Grey’s Anatomy. L’attore ha infatti interpretato un ruolo di Aaron Karev, fratello di Alex Karev (Justin Chambers), nella puntata 6×19 dal titolo “Sympathy for the Parents“.

Jake McLaughlin in Quantico

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3. Ma il vero successo televisivo per Jake McLaughlin arriva nel 2015 quando viene scelto come co-protagonista per la nuova serie spy-crime della ABC dal titolo Quantico.

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La serie racconta la storia di Alex Parrish (Priyanka Chopra Jonas), una delle nuove reclute dell’FBI che comincia la formazione a Quantico. Ognuno di essi sembra avere delle capacità differenti ma nessuno è speciale come Alex, forse solo Ryan Booth (Jake McLaughlin). Ex agente della CIA reclutato da Liam O’Connor (Josh Hopkins) per lavorare sotto copertura, Ryan finisce al mescolare la sua vita privata a quella professionale, mettendo a rischio l’intera operazione. Azione, segreti e colpi di scena, vi terranno col fiato sospeso…

La serie è andata in onda per 3 stagioni e 57 episodi, dal 2005 al 2018.

Jake McLaughlin moglie e figli

2. La vita privata di Jake è abbastanza noiosa secondo gli standard della Hollywood di oggi. L’attore infatti pare sia uno degli ultimi bravi ragazzi rimasti in circolazione….beh non troppo in circolazione. Dal 2004 infatti Jake McLaughlin e Stephanie McLauglin sono ufficialmente sposati.

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Non sappiamo molto del loro passato e di come si siano conosciuto ma il loro è un amore vero e profondo, che raramente si incontra al giorno d’oggi. La coppia, ormai sposata da ben sedici anni, ha ben quattro figli, tre femmine, Rowan, Reagan e Freya, e un maschio, Logan.

Jake McLaughlin è su Instagram

1. Se volete essere costantemente aggiornati sulla vita personale e professionale dell’attore, seguite il suo account ufficiale Jake McLaughlin Instagram.

 

Fonte: IMDB, Fandom

Paola Minaccioni: 10 cose che non sai sull’attrice

Paola Minaccioni: 10 cose che non sai sull’attrice

Si parla tanto di attori e attrici d’oltreoceano e troppo poco delle star che abbiamo qui a due passi da casa. Il cinema italiano, così come la televisione, straripano di talenti e oggi vi parliamo proprio di uno di questi, l’attrice, comica e conduttrice Paola Minaccioni.

Venite a scoprire con noi, quindi, tutto quello che c’è da sapere su Paola Minaccioni.

Paola Minaccioni biografia e formazione

10. Nata a Roma il 25 settembre del 1971, Paola Minaccioni ha sempre avuto una grande passione per la recitazione. Dopo aver avuto una formazione prettamente classica, la Minaccioni entra al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e nel frattempo frequenta il laboratorio di Serena Dandini. Qui Paola si destreggia tra cinema, teatro, televisione e cabaret, imparando a muoversi tra i vari generi e tecniche recitative.

9. Della sua vita privata si parla poco poiché l’attrice pare sia una persona molto riservata. Sappiamo a oggi che Paola Minaccioni non ha né marito né figli ma potrebbe esserci un grande amore nella sua vita che l’attrice vuole tenere privato. All’età di quasi cinquant’anni, la Minaccioni si gode la vita e ricerca la felicità da sola. In una recente intervista per Vanity Fair, l’attrice ha dichiarato:

“ […] Anche se il mio motore della mia è stato sempre quello di vivere le vite degli altri. Ma oggi non cerco altre strade. Il mio obiettivo? Migliorare la mia vita, viverla al meglio. […] (La mia idea di felicità è) L’esercizio di stare da sola, l’imparare a stare da sola. Non che non mi voglia aprire a una relazione, a un amore, ma in questo momento il traguardo è quando mi sveglio al mattino piena di gioia. Da sola e senza un motivo apparente. Quando si diventa grandi, non si può più sprecare il tempo a stare male”. [Fonte Vanity Fair]

Paola Minaccioni film: tra cinema e tv

8. Dopo aver fatto il suo debutto in teatro nei primi anni novanta, Paola Minaccioni prosegue la sua carriera tra cinema e tv. Il suo primo film per il grande schermo risale al 1993 quando viene scelta per il cast di Le Donne Non Vogliono Più, diretto da Pino Quartullo.

7. Parallelamente al cinema, la Minaccioni comincia anche a muovere i suoi primi passi in tv. Tra la fine degli anni novanta e i primi anni del duemila, l’attrice partecipa a trasmissione televisive come Avanti Un Altro (1994), Due Sul Divano (2002), Visitors (2003) e Bulldozer (2003-2005).

6. Ma l’avvenimento che cambia radicalmente la vita e sopratutto la carriera di Paola Minaccioni è l’incontro con Ferzan Ozpetek. Nel 2003, infatti, l’attrice entra nel cast del film Cuore Sacro, uno se non il suo primo vero progetto importante per il grande schermo.

5. La collaborazione con Ozpetek, tuttavia, non si limita solo a Cuore Sacro. Negli anni successivi la Minaccioni continua a lavorare per il regista a film di successo come Mine Vaganti (2010), Allacciate le Cinture (2014) e Magnifica Presenza (2012).

Il film Magnifica Presenza racconta la storia di Pietro (Elio Germano), un giovane pasticciere gay di Catania, che decide di lasciare la Sicilia alla volta di Roma per realizzare il suo sogno nel cassetto: diventare un attore. Pietro quindi parte e si trasferisce nella Capitale, ospitato dalla cugina Maria (Paola Minaccioni), e comincia a lavorare in un panificio per contribuire alle spese. Dopo poco, Pietro riesce a lasciare casa della cugina e prende in affitto un piccolo appartamento che più tardi scoprirà essere infestato dai fantasmi…

E’ proprio questo strano film tragicomico a portare la Minaccioni alla gloria. L’attrice riceve ben due candidature come miglior attrice non protagonista per il Nastro d’Argento e il Ciak d’Oro.

Paola Minaccioni filmografia

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5. Naturalmente portata per il genere comedy, Paola Minaccioni ha collaborato con tantissimi registi, alcuni dei quali hanno accompagnato tutta la sua carriera. Oltre ad Ozpetek, l’attrice ha lavorato molto con Fausto Brizzi a film come Notte Prima degli Esami – Oggi (2007), Ex (2009) e Pazza di Me (2013). Anche Carlo Vanzina è stata una figura registica molto presente nella carriera della Minaccioni che ha recitato in film come Un’estate Al Mare (2008), Un Matrimonio da Favola (2014), Torno Indietro e Cambio Vita (2015) e Miami Beach (2016).

4. Uno dei progetti più interessanti della carriera di Paola Minaccioni risale al 2012 quando Matteo Garrone le offre una parte, seppur minore, nel suo nuovo film dal titolo Reality.

Il film racconta la storia di Luciano (Aniello Arena), un pescivendolo napoletano, con un grande sogno nel cassetto: diventare una star della televisione. Abituato a esibirsi spesso davanti alla su pescheria e in occasione di cerimonie, un giorno Luciano, spinto anche da amici e parenti, decide di partecipare ai provini per il Grande Fratello. Ma l’attesa diventa per lui una vera e propria tortura; prigioniero di uno stato di completa ossessione e paranoia, Luciano comincia a confondere realtà e finzione fino a perdere completamente il lume della ragione.

L’ultimo progetto di Paola Minaccioni risale al 2019, anno in cui partecipa al film di Riccardo Milano dal titolo Ma Cosa Ci Dice il Cervello.

Paola Minaccioni in Il ruggito del coniglio

3. Gli amanti della radio e delle strisce d’intrattenimento, di sicuro conoscono Il Ruggito del Coniglio. In onda dal 1995 su Radio 2, la trasmissione, condotta da Antonello Dose e Marco Presta, tiene compagnia a tutti i radioascoltatori reinterpretando le maggiori notizie quotidiane con tanta ironia. Il programma, in onda tutti i giorni – dal lunedì al venerdì dalle 7:50 fino alle 10:30 e il sabato e la domenica dalle 10:37 alle 11:30 – si serve degli interventi esterni dei radioascoltatori che spesso vengono invitati a commentare il diretta o a raccontare le proprie esperienze, senza dimenticare un tocco di humor.

Dopo aver condotto RTL 102.5 per anni, adesso Paola Minaccioni fa parte della grande famiglia de Il Ruggito del Coniglio. Grazie alla trasmissione, l’attrice ha potuto sperimentare tutto il suo repertorio comico. La Minaccioni, infatti, si occupa di una piccola porzione di programma chiamata Ada Magic in cui dà improbabili consigli per gli acquisti; inoltre, Paola spesso interviene in trasmissione con i suoi numerosi sketch comici, interpretando vari personaggi.

Paola Minaccioni personaggi

2. Se la comicità è un’arte, Paola Minaccioni è molto vicina all’essere definita un’artista. Famosa sia al cinema che in tv, l’attrice però dà il meglio di sé proprio alla radio. Grazie a Radio 2 e Il Ruggito del Coniglio, la Minaccioni ha portato in radio alcune delle sue imitazioni migliori. Tra queste ricordiamo quella di Sabrina Ferilli, Melania Trump, Giorgia Meloni, Irene Pivetti e molte altre ancora.

In più, Paola ha anche dato vita a personaggi del tutto inediti come Ada Magic, un’improbabile televenditrice, Niculina, un’operatrice call center dall’accento bizzarro, Putrida, una rapper romana un po’ troppo naif e tanti altri.

Paola Minaccioni è su Instagram

1. Per restare sempre informati sulla vita privata e professionale di Paola Minaccioni, vi invitiamo a seguire il suo account Instagram, costantemente aggiornato e pieno di riflessioni quotidiane e di stralci di cinema e tv.

Fonte: Wiki, IMDB, RaiPlayRadio, Vanity Fair

The New Mutants: ecco il panel del Comicon@Home

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The New Mutants: ecco il panel del Comicon@Home

La FOX ha reso disponibile il panel del ComicCon@Home con il regista e sceneggiatore Josh Boone, le star di The New Mutants, tra cui Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt e Henry Zaga, e il disegnatore Bill Sienkiewicz, è ora disponibile. Incluso nel panel di 30 minuti, moderato da Ira Madison III, anche uno sguardo esclusivo alla sequenza di apertura del thriller originale con sfumature horror. Disponibili da oggi anche le emoji Twitter dei personaggi, i poster ispirati dai fan e uno speciale poster disegnato da Sienkiewicz, il celebre artista che ha iniziato a illustrare la graphic novel dei Nuovi Mutanti nel 1984.

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

The Boys: Amazon rinnova per una terza stagione

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The Boys: Amazon rinnova per una terza stagione

Amazon Studios ha annunciato oggi di aver ordinato ufficialmente una terza stagione della sua serie di successo The Boys, coprodotta con Sony Pictures Television, in vista del suo atteso debutto nella seconda stagione il 4 settembre. L’annuncio è stato fatto oggi durante The Boys Comic-Con Home Panel. Inoltre, è stato rivelato che Aisha Tyler, vincitrice del premio Emmy Award, sarà la produttrice e produttrice esecutiva di The Boys dopo il primo spettacolo Prime Rewind: Inside The Boys. In ogni episodio di Prime Rewind: Inside The Boys, i membri del cast, il team creativo e altri ospiti speciali si uniranno a Tyler mentre analizzano gli eventi che si svolgono in ogni episodio.

“Amazon, in una spinta audace e storica per espandere la sua demografia” strana “, ha dato il via libera alla Stagione 3 di The Boys! Gli scrittori e io stiamo lavorando duramente nella stanza dello scrittore (virtuale) e siamo tristi da dire, il mondo ci ha dato troppi materiali. Speriamo di sparare all’inizio del 2021, ma dipende da un virus microscopico “, ha dichiarato Eric Kripke, showrunner e produttore esecutivo. “Come se ciò non bastasse, ti stiamo offrendo una seconda stagione dopo lo spettacolo, Prime Rewind: Inside The Boys. Doppio significato previsto. Ospitato dall’incomparabile Aisha Tyler e ospite con il cast e la troupe, è un tuffo nel come realizziamo questa cosa folle. Seriamente, grazie a Sony, Amazon e ai fan. Adoriamo fare questo show così tanto, e siamo entusiasti di poterne fare di più “.

“Eric Kripke e l’incredibile cast di The Boys continuano a offrire una serie selvaggia e piena d’azione piena di sorprese e momenti imperdibili che hanno reso la serie un successo globale”, ha affermato Vernon Sanders, Co-Head of Television, Amazon Studios. “Non potremmo essere più entusiasti di vedere dove Eric porta The Boys e The Supes nella terza stagione e di far entrare Aisha Tyler nella famiglia The Boys come conduttrice di Prime Rewind: Inside The Boys.”

Jeffrey Frost, Presidente, Sony Pictures Television Studios ha aggiunto “The Boys è diverso da qualsiasi altro programma televisivo. È incredibilmente divertente e avvincente ed eleva la programmazione di genere a un livello completamente nuovo. Siamo molto entusiasti della terza stagione perché conosciamo Eric Kripke e questo cast di incredibile talento alzerà ancora di più il livello. E Prime Rewind: Inside the Boys è lo spettacolo perfetto per portare tutto a casa! “

Aisha Tyler ha aggiunto: “The Boys è uno degli spettacoli più intelligenti, irriverenti, inapologicamente tosti in streaming. Sono diventato fan durante la Stagione 1 e in questa stagione sono entusiasta di far volare i fan nel cuore dello spettacolo come conduttore di Prime Rewind : Inside The Boys. La stagione 2 è più grande, più brutta e più audace che mai, quindi unisciti a me dopo ogni episodio mentre scaviamo nella pila di macerie dei nostri sentimenti. Prometto, lo supereremo come The Boys – disfunzionale , ma insieme “.

Basato sul best-seller del New York Times di Garth Ennis e Darick Robertson, The Boys è stato sviluppato dallo showrunner Eric Kripke (Supernatural), che è anche sceneggiatore e produttore esecutivo. Insieme a Kripke come produttori esecutivi ci sono Seth Rogen (Predicatore) di Point Gray Pictures, Evan Goldberg (Predicatore) e James Weaver (Predicatore), Neal H. Moritz (Prison Break) e Pavun Shetty (New Girl) di Original Film. Phil Sgriccia, Craig Rosenberg, Rebecca Sonnenshine, Ken Levin e Jason Netter. Ennis e Robertson sono anche coproduttori esecutivi insieme a Michael Saltzman. La serie Amazon Original di otto episodi sarà disponibile su Prime Video in oltre 200 territori in tutto il mondo ed è prodotta da Amazon Studios e Sony Pictures Television Studios con Point Gray Pictures, Kripke Enterprises e Original Film.

La stagione 2, ancora più intensa e folle, trova The Boys in fuga dalla legge, cacciato dai Supes, e cerca disperatamente di raggrupparsi e combattere contro Vought. Nascondendosi, Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) cercano di adattarsi a una nuova normalità, con Butcher (Karl Urban) che non si trova da nessuna parte. Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve spostarsi in The Seven mentre Homelander (Antony Starr) punta a prendere il controllo completo. Il suo potere è minacciato dall’aggiunta di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di social media, che ha un’agenda tutta sua. Inoltre, la minaccia Supervillain è al centro della scena e fa ondate mentre Vought cerca di capitalizzare la paranoia della nazione.

Le Supes of The Seven includono anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T. Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell).

Prime Rewind: Inside The Boys, produttore esecutivo di Michael Davies, Aisha Tyler, Julia Cassidy, Eden Sutley e Jennifer Ryan, debutterà il 28 agosto con uno sguardo alla prima stagione e continua il 4 settembre per tuffarsi in ogni episodio della Stagione 2 mentre si sviluppa attraverso il finale della stagione del 9 ottobre. Amazon Studios, Embassy Row e Sony Pictures Television producono le serie complementari.

I membri Prime possono trasmettere in streaming The Boys esclusivamente tramite l’app Prime Video per TV, dispositivi collegati tra cui Fire TV, dispositivi mobili e online. I membri possono anche scaricarlo su dispositivi mobili per la visualizzazione offline senza costi aggiuntivi per la propria iscrizione. La serie è disponibile in tutto il mondo e disponibile su amazon.com/TheBoys per i membri Prime Video in oltre 200 paesi e territori.

Venezia 77: Lacci di Daniele Luchetti apre la Mostra

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Venezia 77: Lacci di Daniele Luchetti apre la Mostra

Lacci, diretto da Daniele Luchetti (La nostra vita, Mio fratello è figlio unico, Il portaborse) e interpretato da Alba Rohrwacher, Luigi Lo Cascio, Laura Morante, Silvio Orlando, Giovanna Mezzogiorno, Adriano Giannini, Linda Caridi è il film di apertura, Fuori concorso, della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (2 settembre – 12 settembre 2020) diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia.

“Negli ultimi tempi abbiamo avuto paura che il cinema potesse estinguersi – ha dichiarato Daniele Luchetti – E invece  durante la quarantena ci ha dato conforto, come una luce accesa in una caverna. Oggi abbiamo una consapevolezza in più: i film, le serie, i romanzi, sono indispensabili nelle nostre vite. Lunga vita ai festival, dunque, che permettono  di  celebrare  tutti assieme il senso vero del nostro lavoro. Se qualcuno ha pensato che potesse essere inutile, ora sa che serve a tutti. Con Lacci sono onorato di aprire le danze del primo grande festival di un tempo imprevisto”.

“Da 11 anni, la Mostra del Cinema non veniva aperta da un film italiano – ha dichiarato Alberto Barbera – La felice opportunità è offerta dal bellissimo film di Daniele Luchetti, anatomia della difficile coesistenza di una coppia, alle prese con tradimenti, ricatti emotivi, sofferenze e sensi di colpa, non senza un piccolo giallo che viene svelato solo nel finale.  Sostenuto da un cast eccezionale, il film è anche il segno del felice momento che sta attraversando il nostro cinema, in continuità con la tendenza positiva delle ultime stagioni che la qualità dei film invitati a Venezia quest’anno non potrà che confermare”.

Napoli, primi anni ‘80: il matrimonio di Aldo e Vanda entra in crisi quando Aldo si innamora della giovane Lidia. Trent’anni dopo, Aldo e Vanda sono ancora sposati. Un giallo sui sentimenti, una storia di lealtà ed infedeltà, di rancore e vergogna. Un tradimento, il dolore, una scatola segreta, la casa devastata, un gatto, la voce degli innamorati e quella dei disamorati. Dal romanzo di Domenico Starnone, per il “New York Times” uno dei 100 migliori libri del 2017, il nuovo film di Daniele Luchetti.

Lacci sarà proiettato mercoledì 2 settembre, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, nella serata di apertura della 77. Mostra. Prodotto da IBC Movie con Rai Cinema, Lacci è scritto da Domenico Starnone, Francesco Piccolo e Daniele Luchetti. 

Daniele Luchetti – Nota biografica

Daniele Luchetti nasce a Roma nel 1960. La Sacher Film produce il suo primo film da regista, Domani accadrà (1988), che vince il David di Donatello per il miglior regista esordiente. Il successivo Il portaborse (1991) è il suo primo grande successo di critica, ottiene un’ottima accoglienza al festival di Cannes e vince il David di Donatello per la miglior sceneggiatura e per il miglior attore protagonista. Successivamente dirige La scuola (1995), I piccoli maestri (1998) e Mio fratello è figlio unico (2007), protagonisti Elio Germano e Riccardo Scamarcio, che viene presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard e si aggiudica 5 David di Donatello. Luchetti torna a Cannes nel 2010, questa volta in concorso, con il film La nostra vita interpretato da Elio Germano che sulla Croisette si aggiudica il Premio per la migliore interpretazione maschile. Il film ottiene inoltre tre David di Donatello incluso quello per il miglior regista. Il film più recente di Luchetti è Momenti di trascurabile felicità, realizzato nel 2019.

X-Men: 10 potenziali spin-off che vorremmo vedere nel MCU

X-Men: 10 potenziali spin-off che vorremmo vedere nel MCU

Gli X-Men si preparano a fare il loro debutto ufficiale nell’Universo Cinematografico Marvel. Anche se ci vorrà ancora un bel po’ di tempo prima che i fan possano finalmente vedere i celebri mutanti al fianco degli eroi più potenti della Terra, nulla ci vieta di immaginare quali storyline potrebbero essere raccontate nell’universo condiviso. A tal proposito, ecco che ComicBookMovie ha stilato una TOP 10 degli spin-off sugli X-Men che si spera vedranno la luce grazie proprio al MCU:

Origin

Questa serie, che ha spesso diviso i fan dei fumetti, è stata adattata brevemente in X-Men le origini: Wolverine; ecco perché un film interamente basato su questa run potrebbe rappresentare qualcosa di davvero molto speciale. La serie racconta la storia di un giovane, e malato, James Howlett, e di come è diventato l’iconico mutante noto come Wolverine.

Ambientata alla fine del XIX secolo, la serie annovera anche personaggi come Dog Logan (fratellastro di James e figlio di un ubriacone molesto che gestisce i terreni della tenuta degli Howlett) e Rose (primo amore del giovane Wolverine). A differenza di quanto raccontato in X-Men le origini: Wolverine, Dog non è Sabretooth, ma sfruttare nuovamente quell’alterazione del materiale originale potrebbe funzionare abbastanza bene nel MCU.

Excalibur

Il debutto sul grande schermo di Capitan Bretagna nel MCU è atteso ormai da tempo. Anche se nei fumetti Marvel è attualmente disponibile una nuova versione del team Exalibur, in un ipotetico film ci piacerebbe vedere la formazione originale.

Alcuni degli X-Men più famosi che hanno fatto parte di questo gruppo includono Nightcrawler, Fenomeno, Dazzler, Fenice/Rachel Summers e Kitty Pryde, ma anche la sorella di Capitan Bretagna, Psylocke. Questa squadra è stata protagonista di alcune delle avventure più folli dell’universo degli X-Men, in cui si sono mescolati alcuni dei nemici degli X-Men con le minacce interdimensionali affrontate da Capitan Bretagna.

L’era di Apocalisse

La cronologia de “L’Era di Apocalisse” è stata rivisitata numerose volte nel corso degli anni: in origine, tutto ha inizio quando il figlio di Charles Xavier torna indietro nel tempo per uccidere Magneto. Tuttavia, quando Xavier muore per proteggere il suo ex amico, venne creata una nuova linea temporale in cui Magneto arrivò a credere al sogno del suo defunto amico, ossia quello di una convivenza pacifica tra umani e mutanti.

Apocalisse ha però sfruttato il momento per iniziare la sua conquista del mondo e prendere il controllo del Nord America, uccidendo milioni di esseri umani. Ora che i Marvel Studios hanno introdotto il concetto di viaggio nel tempo e di linee temporali alternative, non c’è motivo per cui non potremmo vedere questa run sul grande schermo.

Cable

Cable è il figlio di Ciclope e Jean Gray, ed è stato allevato nel futuro a causa di un’infezione contratta da bambino con un virus tecno-organico. Anche se è cresciuto nella linea temporale alternativa de “L’Era di Apocalisse”, ci sono modi in cui queste storie si potrebbero intrecciare nel MCU.

Il Cable di Josh Brolin è stato introdotto in Deadpool 2, e siamo sicuri che i Marvel Studios sarebbero felici di lavorare di nuovo con l’attore in una sorta di spin-off che conduce agli eventi della serie a fumetti. Potenzialmente, un’opzione ancora migliore sarebbe l’adattamento della storia che vede Cable portare un giovane bambino mutante nel futuro – il primo nato dopo diversi anni – per proteggerla dal folle Bishop. Vediamo Hope Summers diventare un giovane adulto sotto la cura di Cable, e questo potrebbe costituire la base di un grande film post-apocalittico.

X-Factor

Un film basato sugli X-Factor ha il potenziale per essere qualcosa di enormemente diverso all’interno del MCU. In origine il team erano composto da Angelo, Bestia, Ciclope, Marvel Girl e Uomo Ghiacchio; successivamente, con l’intervento di Peter David, il gruppo si rivoluzionò grazie a nuovi mutanti.

Nello specifico, la serie di David presentava una squadra di eroi molto diversificata: l’agenzia investigativa era infatti guidata da Jamie Madrox, meglio conosciuto come Uomo Multiplo. In un certo senso, gli X-Factor funzionerebbero ancora meglio all’interno di una serie tv; inoltre, potrebbero ad attarsi perfettamente anche ad un altro canale che non sia necessariamente Disney+

Predoni Stellari

I Predoni Stellari sono una squadra di pirati dello spazio guidata da Ciclope e da suo padre, Christopher Summers. Quando erano solo dei bambini, l’aereo in cui viaggiavano con i loro genitori è stato attaccato da una nave aliena; così la madre ha legato i ragazzi al loro unico paracadute e li ha spinti fuori dall’aereo mentre loro venivano rapiti.

In seguito la madre sarebbe morta (uccisa proprio davanti ai suoi occhi) e a quel punto Christopher sarebbe rimasto nello spazio, diventando una specie di eroe e portando allo scontro una squadra di alieni variegata ed eccentrica. Questi storia ricorda per certi versi quella dei Guardiani della Galassia, anche se i due team di eroi sono molto diversi. Esplorare la stirpe dei Summers dovrebbe essere una priorità per i Marvel Studios: uno spin-off che esplora il passato di Ciclope e dei suoi genitori potrebbero essere davvero interessante. 

Alpha Flight

Se i Marvel Studios fossero davvero interessati a portare un altro team di supereroi sul grande schermo, allora gli Alpha Flight potrebbero rappresentare un ottimo punto di partenza. Descritti come la risposta canadese agli Avengers, la maggior parte dei membri ha qualcosa che rende omaggio a un pezzo della storia del Paese.

Inizialmente sono stati introdotti all’interno della storia di Wolverine come impiegati del Dipartimento H, una sezione immaginaria del Dipartimento di Difesa Nazionale del Canada che si occupa di criminali superpotenti. Presentarli in un futuro film dedicato a Wolverine o addirittura rendere il mutante parte della squadra potrebbe essere decisamente interessante.

Daken

Daken è il figlio che Wolverine ha scoperto solo pochi anni fa di avere, e non è per nulla un bravo ragazzo. In effetti, è così cattivo che suo padre si è sacrificato per impedirgli di fare del male a qualsiasi altra persona. Daken ha provato a comportarsi da eroe, ma la verità è che lo ha fatto soltanto per raggiungere prima i suoi scopi egoistici.

Con la giusta dose di modifiche, questo è un personaggio che potrebbe sicuramente regalare tantissimi emozioni sul grande schermo. Fox non è mai riuscita ad esplorare i legami più autentici di Wolverine, incluso il suo passato ed il rapporto con isuoi figli; quindi gettare le basi per un futuro film dedicato a Daken potrebbe essere una mossa intelligente.

X-Force

Esistono letteralmente dozzine di versioni della X-Force, ma la più recente – che ha visto il team agli ordini di Ciclope mentre era impegnato a gestire i lavori considerati troppo sporchi per gli X-Men – è forse la più interessante, e probabilmente la più adatta per il grande schermo.

L’enorme numero di mutanti che hanno formato la X-Force nel corso degli anni ci consentirebbe di vedere al cinema nuove iterazioni di volti familiari, ma anche l’introduzione di molti personaggi amati dai fan che non hanno ancora avuto la possibilità di brillare sul grande schermo. Sappiamo che una volta Ryan Reynolds desiderava che ciò accadesse: forse, è grazie ad un film sulla X-Force che la sua versione di Deadpool potrebbe finalmente essere introdotta nel MCU

Vecchio Logan

“Vecchio Logan” è stato un incredibile arco narrativo ad opera di Mark Millar e Steve McNiven. Dopo che Wolverine venne ingannato da Mysterio e costretto a massacrare i suoi compagni mutanti, prima tentò il suicidio e poi si nascose cercando di crearsi una propria famiglia.

Anni dopo Occhio di Falco si mise sulle sue tracce: prende il via così una battaglia contro Teschio Rosso e una famiglia di Hulk incestuosi davvero epica. A parte alcuni personaggi che appartengono ancora alla Sony, i Marvel Studios potrebbero adattare questa serie in un modo molto diverso da quello fatto con Logan – The Wolverine dalla Fox.

Star Wars: Taika Waititi ha già iniziato a scrivere il suo film

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Star Wars: Taika Waititi ha già iniziato a scrivere il suo film

Di recente abbiamo appreso che la Disney ha deciso di posticipare le date di uscita degli episodi che andranno a costituire la nuova trilogia di Star Wars. Non sappiamo ancora nulla circa le trame di questi nuovi episodi, ma sappiamo che uno dei tre sarà scritto e diretto da Taika Waititi, l’acclamato regista di Thor: Ragnarok e JoJo Rabbit

La notizia del coinvolgimento di Waititi nella galassia lontana, lontana risale allo scorso maggio: all’epoca è stato confermato che il regista avrebbe collaborato alla stesura della sceneggiatura del nuovo film con Krysty Wilson-Cairns, nota per aver sceneggiato il recente 1917 di Sam Mendes.

Adesso, in una recente intervista con BBC News (la stessa in cui ha parlato di Thor: Love and Thunder, confermando che il film sarà una storia d’amore), è stato proprio Taika Waititi a svelare di essere già al lavoro sullo script del film insieme a Wilson-Cairns. Naturalmente, il regista non ha potuto rivelare alcun dettaglio sul misteriosissimo progetto, limitandosi a dichiarare: “Lo stiamo scrivendo.”

La produzione del nuovo film di Star Wars affidato a Waititi non inizierà fino alla fine del prossimo anno, o comunque soltanto dopo che il regista avrà terminato i lavori su Thor: Love and Thunder. Inoltre, non è escluso che nel mezzo dei due progetti Waititi possa scegliere di dedicarsi alla realizzazione di un film più indipendente. Naturalmente, tutto dipenderà dall’evolversi della crisi sanitaria attualmente in atto e dai piani della Lucasfilm in merito al futuro della saga fantascientifica che, al momento, non sono ancora stati definiti in maniera chiara.

Il futuro della saga di Star Wars

Taika Waititi ha conquistato il mondo con il suo Thor: Ragnarok, ma ha poi trovato il vero successo con JoJo Rabbit, satira contro il nazismo che gli ha regalato un premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Dopo la conclusione della saga degli Skywalker lo scorso dicembre, con l’uscita in sala di L’Ascesa di Skywalker, la saga continua nelle sue declinazioni fumettistiche e con le serie tv, tra cui The Mandalorian che, dopo una stagione di grande successo conclusasi il 2 maggio, è stata rinnovata per un secondo ciclo.

The Lighthouse, il 25 luglio al Lake Como Film Nights festival

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The Lighthouse, il 25 luglio al Lake Como Film Nights festival

Presentato per la prima volta a Cannes nella sezione Quinzaine des Réalisateurs e successivamente candidato ad un Premio Oscar nella categoria Miglior Fotografia, The Lighthouse è tra i film più attesi dell’anno. Verrà presentato per la prima volta in una proiezione aperta al pubblico in Italia il 25 luglio al Lake Como Film Nights festival.

Diretto da Robert Eggers con un cast di assoluto pregio, protagonisti Willem Dafoe e Robert Pattinson, è la storia ipnotica e allucinatoria di due guardiani del faro su una lontana e misteriosa isola del New England alla fine del XIX secolo.

Thomas Wake (Dafoe) è il guardiano stagionale di un faro sperduto nel nulla, su un’isola battuta da venti e tempeste nella Nuova Scozia di fine Ottocento, mentre Ephraim Winslow (Pattinson) è il suo giovane aiutante, propostosi volontario per le quattro settimane del turno.

The Lighthouse, la recensione del film

Girato in 35mm in un affascinante bianco e nero, il film ha ottenuto diverse candidature – tra cui quella agli Academy Awards – e premi. The Lighthouse è stato distribuito direttamente in streaming da Universal Pictures, ed ora trova una proiezione al Lake Como Film Night festival.

La kermesse cinematografica Lake Como Film Nights si svolge a Villa Erba a Cernobbio nell’ambito della rassegna estiva Villa Erba Open Air, edizione speciale del progetto Cultura di Villa Erba per il 2020. Dal 24 al 31 luglio, l’appuntamento con il cinema d’autore è alle 21.15 per vivere il grande cinema immersi tra gli alberi del parco della residenza che fu di Luchino Visconti.

Il film The Lighthouse verrà proiettato il 25 luglio alle 21.15 sullo schermo PANORAMA a Villa Erba in versione doppiata in italiano con sottotitoli in inglese grazie alla collaborazione con Universal Pictures Italia.

Il film sarà disponibile a partire dal 21 ottobre nei formati home video Dvd e Blu-ray con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Black Adam: la produzione non inizierà prima del 2021

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Black Adam: la produzione non inizierà prima del 2021

Al momento, l’uscita nelle sale americane di Black Adam è ancora fissata per Dicembre del prossimo anno, ma sembra altamente impossibile che il film riuscirà ad arrivare in sala in base alla data stabilita, considerato ciò che sta accadendo nel mondo a causa della pandemia di Covid-19.

Le riprese del nuovo cinecomic DC con protagonista Dwayne Johnson sarebbero dovute partire quest’estate. La Warner Bros. è attualmente impegnata con la scelta del cast del film (di recente abbiamo appreso che Noah Centineo interpreterà Atom Smasher). Adesso, un nuovo report suggerisce che il film non entrerà in produzione almeno fino al 2021.

Secondo quanto appreso da The Hollywood Reporter, la data di inizio delle riprese di Black Adam è stata cambiata a causa degli impegni di “The Rock” con il film Red Notice targato Netflix. I lavoro sull’action thriller in cui l’ex wrestler reciterà al fianco di Ryan Reynolds e Gal Gadot erano stati interrotti proprio a causa della pandemia di Covid-19: la produzione dovrebbe ufficialmente ripartire nelle prossime settimane.

Il sequel di Shazam! è già stato rinviato: adesso, sembra sia soltanto una questione di tempo prima che la Warner Bros. comunichi una nuova data di uscita anche per Black Adam, che a questo punto potrebbe arrivare nelle sale direttamente nel 2022. È possibile che la nuova data di uscita venga annunciata in occasione del DC FanDome, dal momento che è stato già confermato il panel dedicato al cinecomic. 

Tutto quello che sappiamo su Black Adam

Black Adam, affidato alla regia di Jaume Collet-Serra (Orphan, Paradise Beach – Dentro l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua nemesi, Black Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla sua origin story. E come annunciato nei mesi scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone con Dwayne Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi anni duemila.

“Questo progetto ha comportato dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato a Black Adam“, aveva raccontato l’attore in un video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”

Siberia, l’ultimo film di Abel Ferrara dal 20 Agosto al cinema

Siberia, l’ultimo film di Abel Ferrara dal 20 Agosto al cinema

Dopo essere stato presentato in Concorso alla 70. Berlinale, arriva al cinema dal 20 agosto SIBERIA, l’ultimo film di Abel Ferrara – una produzione Vivo film con Rai Cinema, maze pictures e Piano – che segna una nuova collaborazione tra il regista di Il cattivo tenente e Fratelli, da oltre quarant’anni tra le voci più originali e riconosciute del cinema contemporaneo, e Willem Dafoe, dopo New Rose Hotel, Go Go Tales, 4:44 Last Day on Earth, Pasolini, Tommaso. Un film onirico e coraggioso che è anche un’indagine profonda e pericolosa nell’inconscio del suo protagonista. 

In arrivo nelle sale a partire dal 20 agosto (elenco a breve su nexodigital.it), SIBERIA è un viaggio visionario che ci conduce nella vita di Clint, un uomo tormentato che si è ritirato in una baracca isolata tra i ghiacci, nella speranza di ritrovare la serenità. Clint gestisce un piccolo locale, frequentato dai rari viaggiatori di passaggio e dai pochi abitanti della zona. Ma neanche in questo isolamento riesce a trovare pace. Una sera, con la sua slitta e i suoi cani, si mette in viaggio verso il mondo che un tempo conosceva, nel tentativo di affrontare se stesso. Un viaggio nei sogni, nella memoria e nell’immaginazione, alla ricerca della sua vera natura.

Spiega Abel Ferrara: “Dopo Pasolini questa storia ha iniziato a prendere forma nella mia mente: immagini assurde, a dir poco strane, lontane dalla città, lontane dalla modernità. Le ho lasciate scorrere dentro di me. Un posto, una sorta di universo alla Jack London, mute di cani, una serie di incontri e di soste nel corso di un viaggio, segnati da luoghi e tempi selvaggiamente diversi. Non ho tentato di scrivere una sceneggiatura perfetta, ma al contrario di raccogliere queste immagini attingendo alla memoria, cercando di creare delle opportunità, di provocare il nostro modo di pensare, di comporre un’esperienza da registrare, sperando che sia abbastanza trasparente e piena di vita da risuonare negli spettatori. Cose che a volte sono difficili da spiegare, ma che è sempre interessante tradurre in un’esperienza puramente cinematografica. Questo non è un addio a quello che ho fatto e abbiamo fatto sino ad ora – è una continuazione. A partire dal mio primo film mi sono immerso sempre più nell’oscurità. Nutro un grande desiderio per quello che il cinema può essere”. 

Aggiunge il distributore Franco di Sarro per Nexo Digital: “Siamo molto felici che proprio questo film, particolarmente apprezzato al Festival di Berlino, sia uno dei primi a tornare in sala: speriamo che si trasformi in un’occasione di incontro per tutti gli amanti della cinematografia di Abel Ferrara e che rappresenti un segnale di ripartenza per tantissime sale sul territorio”.

Spider-Man: Far From Home, il sequel ulteriormente rimandato

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Spider-Man: Far From Home, il sequel ulteriormente rimandato

Il sequel di Spider-Man: Far From Home è stato posticipato di un mese, cosa che stabilisce la sua uscita, adesso, il 17 dicembre 2021. Il terzo film da solista dello Spidey di Tom Holland era originariamente previsto per il 5 novembre 2021, ma la Sony ha annunciato lo spostamento giovedì sera, dopo che la Disney aveva annunciato i suoi spostamenti per le uscie dei suoi grandi blockbuster.

Il film doveva originariamente essere distribuito il 16 luglio 2021, ma lo scorso aprile la Sony lo aveva rimandato al 5 novembre 2021. La decisione arriva poiché la maggior parte dei cinema di tutto il mondo sono ancora chiusi a causa della pandemia di coronavirus, e sembra che non ci siano piani per riaprirli in sicurezza a un vasto pubblico sulla breve scadenza. La maggior parte dei film estivi di grande budget, come Tenet di Christopher Nolan e Wonder Woman 1984 di Patty Jenkins, hanno lasciato le loro date di uscita originali. Nel caso di Tenet, dopo diversi spostamenti, il film è stato addirittura tolto dal calendario delle uscite Warner Bros.

I film dei Marvel Studios, sotto il cappello Disney ma “cugini” dei film SONY di Spider-Man, sono stati tutti posticipati. Black Widow è stato riprogrammato al 6 novembre 2020, Gli Eterni è fissato per il 12 febbraio 2021, Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli è il 7 maggio 2021, Thor: Love and Thunder è l’11 febbraio 2022 e Doctor Strange e il Multiverso della follia è il 25 marzo 2022.

Intanto, il sequel di Spider-Man: Un nuovo Universo di Sony Pictures Animation è attualmente in programma per il 7 ottobre 2022, dopo che anche lui ha subito un ritardo di sei mesi.

Fonte

Jurassic World: Dominion, maggiore uso di animatronica e di effetti pratici

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Jurassic World: Dominion, il terzo film dell’amatissimo franchise dedicato ai dinosauri, farà ricorso ad un maggior utilizzo di effetti pratici nella creazione delle gigantesche e spaventose creature. Il film, che arriverà nelle sale nel 2021, è stato uno dei primi grandi blockbuster a tornare in produzione dopo la lunga pausa forzata a causa della pandemia di Covid-19.

Sebbene i precedenti capitoli di Jurassic World si siano affidati alla CGI per la creazione dei dinosauri, non è un mistero che i film originali di Jurassic Park abbiano combinato l’animatronica e la computer grafica insieme, realizzando qualcosa che dal punto di vista visivo può essere considerato sbalorditivo ancora oggi. Ebbene, nonostante i primi film della nuova trilogia abbiano preso le distanze da questa portentosa commistione di tecniche, sembra che per il terzo capitolo ci sarà un sorta di ritorno al passato.

Il regista Colin Trevorrow ha partecipato ad un panel in occasione del Comic-Con@Home ed ha rivelato che in Jurassic World: Dominion è stata utilizzata molta più animatronica rispetto ai due film precedenti. “In realtà, ci siamo affidati molto di più agli effetti pratici ad ogni nuovi film della saga che abbiamo realizzato”, ha spiegato Trevorrow. “In Dominion abbiamo utilizzato molta più animatronica rispetto al passato.”

Trevorrow ha anche parlato di come Jurassic World: Dominion utilizzerà l’animatronica e la CGI per dare vita ai dinosauri che vedremo nel film: Abbiamo finalmente raggiunto un punto in cui è possibile combinare le due tecnologie. Le estensioni digitali hanno raggiunto un livello di definizione e di dettaglio paragonabile a quello degli animatronic. Finora non potevamo mescolare realmente le due cose, si vedeva il distacco. Ora è possibile, e questa cosa mi entusiasma tantissimo.”

Le riprese di Jurassic World: Dominion

In occasione delle riprese di Jurassic World: Dominion, la Universal Pictures ha dovuto implementare sul set tutta una serie di rigidi protocolli sanitari per permettere a tutti i membri coinvolti nella produzione di poter lavorare in sicurezza. Tra i protocolli che entreranno in vigore, figura anche un’area dedicata che gestirà tutti i requisiti medici della produzione, inclusi test sierologici e tamponi.

Jurassic World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo anche Justice Smith, Daniella Pineda, Jake Johnson e Omar SyLaura Dern e Sam Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta nel Jurassic Park 3 del 2001. Un altro eroe originale, Ian Malcolm, interpretato da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta in Jurassic World: Il Regno Distrutto.

The Boys 2: clip dalla seconda stagione

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The Boys 2: clip dalla seconda stagione

In attesa del debutto di The Boys 2, Prime Video ha diffuso le clip dagli episodi della seconda stagione della serie The Boys. I primi tre episodi di The Boys 2 debutteranno venerdì 4 settembre su Prime Video.

https://youtu.be/k43Gvtsrapk

https://youtu.be/IB0NkHG9eYc

Questa seconda stagione ancora più forte e folle vede i The Boys in fuga dalla legge, con i Supes a dargli la caccia, mentre cercano disperatamente di riunirsi e combattere la Vought. Hughie (Jack Quaid), Mother’s Milk (Laz Alonso), Frenchie (Tomer Capon) e Kimiko (Karen Fukuhara) rimangono nascosti e cercano di adattarsi a questa nuova normalità, mentre Butcher (Karl Urban) sembra introvabile. Nel frattempo, Starlight (Erin Moriarty) deve trovare il suo nuovo ruolo nei Seven ora che Homelander (Antony Starr) punta ad acquisirne il controllo completo. Il suo potere è minacciato dall’arrivo nel team di Stormfront (Aya Cash), una nuova Supe esperta di social media, anche lei con le proprie mire. Per giunta, la minaccia dei Supervillain diventa cruciale con la Vought che prova a sfruttare a proprio vantaggio la paranoia della nazione.

Tra i Supes dei Seven si annoverano anche Queen Maeve (Dominique McElligott), A-Train (Jessie T. Usher), The Deep (Chace Crawford) e Black Noir (Nathan Mitchell). Nel cast della seconda stagione si vedranno anche Claudia Doumit, Goran Visnijc, Malcolm Barrett, Colby Minifie, Shantel VanSanten, Cameron Crovetti, PJ Byrne, Laila Robbins e Giancarlo Esposito, che ritorna nel ruolo del capo della Vought, Stan Edgar.

The New Mutants: online i primi minuti del film

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The New Mutants: online i primi minuti del film

In occasione del Comic-Con@Home, è stata ufficialmente presentata – e poi resa disponibile online – la sequenza d’apertura di The New Mutants, l’ultimo travagliatissimo film della saga di X-Men realizzato sotto l’egida della Fox, che dovrebbe arrivare nelle sale americane il prossimo 28 agosto (il condizionale è d’obbiglo, considerata l’attuale situazione di pandemia dovuta al Covid-19).

Proprio il occasione dell’evento nerd, Screen Rant ha avuto l’occasione di intervistare sia il regista Josh Boone, il quale ha rivelato nuovi dettagli a proposito dell’attesissimo (e anche parecchio sfortunato!) cinecomic dedicato ai Nuovi Mutanti. Come sappiamo, la lavorazione del film è stata particolarmente tormentata, e adesso è stato proprio Boone a confermare di aver apportato alcune piccole modifiche al taglio originale del cinecomic dopo l’acquisizione della Fox da parte della Disney: “È lo stesso film che abbiamo girato all’inizio. Lo abbiamo ritoccato soltanto un po’… non lo guardavamo da circa un anno. Ma posso garantirvi che è il nostro taglio. Siamo davvero felici di condividerlo con i fan. Siamo convinti che non sia per nulla simile ai film tratti dai fumetti che siamo abituati a vedere.”

Nonostante i numerosi e continui ritardi, l’interesse nei confronti del film è rimasto pressoché inalterato. In effetti, da quando la pellicola è stata girata fino a quando è stata annunciata la prima data di uscita (fissata all’epoca per il 2018), attorno al progetto è stato alimentato un continuo interesse, con i fan sempre più desiderosi di capire quando avrebbero finalmente avuto la possibilità di vedere il film. Naturalmente, in molti si chiedono quanto The New Mutants sarà effettivamente fedele ai fumetti originali. A tal proposito, Boone ha fatto riferimento allo stato in cui si troveranno i protagonisti alla fine del film, rivelando: “Direi che il film termina con una serie di atti eroici di amicizia che rendono i protagonisti molto simili ai Nuovi Mutanti della tradizione fumettistica.”

Perché i personaggi di The New Mutants non si “adattano” al MCU?

Screen Rant ha anche chiesto a Boone come, dal suo punto di vista, i personaggi che appariranno in The New Mutants potrebbero funzionare all’interno del MCU. Sappiamo già che il film sarà scollegato dai precedenti titoli sugli X-Men targati Fox, e a quanto pare sembra che lo stesso non avrà alcun punto di contatto con l’Universo Cinematografico Marvel, quindi non servirà ad introdurre i mutanti nell’universo condiviso: “Sarebbe davvero strano se in questo film comparisse Wolverine”, ha spiegato Boone. “Questi personaggi appartengono ad un tono e ad un’estetica che sono molto specifici. Sarebbe strano vederli interagire con altri personaggi, anche se potrebbe essere interessante. Se i fan lo ameranno, è chiaro che ci piacerebbe farne un altro.”

Il regista ha inoltre confermato che nella prima bozza della sceneggiatura originale erano presenti tutta una serie di importanti personaggi proveniente dall’universo degli X-Men, come ad esempio Warlock, che il regista ha poi dovuto rimuovere dalla storia: “In realtà, la sceneggiatura originale del film prevedeva Warlock, ma abbiamo dovuto eliminarlo per non sfogare il budget. Avevamo anche pensato a personaggi come Cypher e Karma.”

Di seguito potete vedere il panel dedicato a The New Mutants tenutosi in occasione del Comic-Con@Home, insieme ai primi minuti del film e al nuovo trailer:

The New Mutants è un thriller con sfumature horror, originale e ambientato in un ospedale isolato dove un gruppo di giovani mutanti è rinchiuso per cure psichiatriche. Quando iniziano ad avere luogo degli strani episodi, le loro nuove abilità mutanti e la loro amicizia saranno messe alla prova, mentre cercano di fuggire. Diretto da Josh Boone e scritto da Boone e Knate Lee, il film vede nel cast la presenza di Maisie WilliamsAnya Taylor-Joy, Charlie Heaton, Alice Braga, Blu Hunt Henry Zaga.

Desideri proibiti: il film con Emilie de Ravin

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Desideri proibiti: il film con Emilie de Ravin

Andrà in onda questa sera su Rai 2 Desideri proibiti, il film del 2018 diretto da Roland Joffè che vede protagonista Emilie de Ravin, attrice nota per la sua partecipazione in serie di successo quali Lost e Once Upon a Time. Roland  Joffé è un regista francese noto soprattutto per aver ricevuto due nomination agli Oscar per Urla del silenzio e Mission. Con quest’ultimo film ha vinto la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1986.

Desideri proibiti racconta di una coppia di coniugi, i Brooke (Emilie de Ravin) e Stevens (Jeffrey Vincent Parise) decidono di stipulare un’assicurazione sulla vita. Il loro agente si rivela un ragazzo affascinante di nome Jake, che va a casa di Brooke per farle firmare i documenti. Tra loro nasce subito un’attrazione, che, in poco tempo, diventa una vera e propria relazione clandestina. Per stare insieme, Jake si offre di uccidere il marito e, con i soldi dell’assicurazione, scappare lontano. Le cose però si complicano…

Nel cast del film anche Leo Howard , Jeffrey Vincent Parise , Rose Bianco , Kody Christiansen , Martha Hamilton , Nicole Marie Johnson , Keneice Musgrove , David Silverman , Cary-Hiroyuki Tagawa , Lindsey Thaxton , Addison Tucker , Tony Vaughn

Disney posticipa Avatar e Star Wars e rimuove Mulan dal calendario

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Arriva da The Wrap la notizia che la Disney ha apportato una serie di modifiche al calendario delle proprie uscite cinematografiche. Tali modifiche riguardano, in particolare, i franchise di Avatar e di Star Wars, oltre all’attesissimo live action di Mulan.

Partendo proprio dal remake del classico d’animazione del 1998 che sarà diretto da Niki Caro e che sarebbe dovuto arrivare nelle sale ad agosto (l’uscita era inizialmente prevista per marzo), la Disney ha deciso di rimuovere Mulan dal proprio calendario, in attesa di un nuovo riposizionamento. Un portavoce della major ha dichiarato: “Negli ultimi mesi, è apparso chiaro che nulla è inciso nella pietra quando si parla di date d’uscita durante questa pandemia globale. Ciò significa che oggi siamo costretti a mettere in pausa i nostri piani per Mulan mentre stabiliamo il modo più efficace per portare questo film agli spettatori di tutto il mondo.”

Per quanto riguarda invece la saga di Star Wars, i nuovi episodi della nuova trilogia arriveranno adesso a dicembre 2023, 2025 e 2027, mentre i sequel di Avatar sono stati così nuovamente riposizionati: Avatar 2 passa dal 17 dicembre 2021 al 16 dicembre 2022; Avatar 3 passa dal 22 dicembre 2023 al 20 dicembre 2024; Avartar 4 passa dal 19 dicembre 2025 al 18 dicembre 20216; Avatar 5 passa dal 17 dicembre 2027 al 22 dicembre 2028.

James Cameron scrive ai fan di Avatar e ringrazia la Disney per il supporto

Com’è possibile notare, i film di Star Wars continueranno ad alternarsi a quelli di Avatar, naturalmente con un anno di differenza. A poche ore dall’annunciato delle nuove date di uscita dei sequel, James Cameron ha pubblicato via Instagram una nota indirizzata a tutti i fan della saga, nella quale ha spiegato perché i film sono stati nuovamente posticipati:

“Fan di Avatar. “Io vi vedo”. Spero che siate tutti in salute e al sicuro. Come molti già sapranno, a causa del Covid-19 siamo stati costretti a prenderci una lunga pausa dalle riprese live action che in questo momento stanno avendo luogo in Nuova Zelanda. Quello che forse molti non sanno è che la pandemia ci sta ancora impedendo di iniziare nuovamente la produzione virtuale nei teatri di posa a Los Angeles. Per i nostri film, si tratta di una lavorazione importante quanto quella live action.

Prima del Covid-19 era tutto allineato affinché il primo sequel arrivasse al cinema a dicembre 2021. Sfortunatamente, a causa dell’impatto che la pandemia ha avuto sul nostro piano di lavorazione, non ci è più possibile rispettare quella data. Non c’è nessuno più deluso di me da questo ritardo. A rincuorarmi ci pensano le incredibili interpretazioni del nostro cast e lo straordinario lavoro che sta facendo la Weta Digital per portare Pandora e i protagonisti del film in vita.

Sono grato per il sostegno che continuiamo a ricevere dalla Disney, in particolare da Alan Horn e Alan Bergman. Gli studios sostengono al 110% non soltanto i sequel, ma anche tutti gli altri contenuti legati al franchise su cui stiamo già lavorando. Soprattutto, sono grato per i nostri fan e per il sostegno nel corso di questi anni. Vi prometto che ciò che porteremo al cinema vi soddisferà.”

Insieme alle nuove date di uscita di Star Wars e Avatar, sono state annunciate anche le nuove uscite di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh (che slitta al 23 ottobre 2020) e The Last Duel di Ridley Scott (che slitta al 15 ottobre 2021). The French Dispatch di Wes Anderson, inizialmente previsto per il prossimo 16 ottobre, è stato invece rimosso dal calendario.

Justice League Snyder Cut: cosa pensa Zack Snyder del Superman cattivo

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In una recente intervista con il canale YouTube Beyond the Trailer, Zack Snyder ha parlato della Snyder Cut di Justice League in arrivo su HBO Max il prossimo anno, lasciandosi andare ad una profonda riflessione sul personaggio di Superman interpretato da Henry Cavill. Per il regista è molto importante che l’eroe kryptoniano lotti contro la sua bussola morale, sottolineando quanto in realtà non sia un amante della versione cattiva dell’uomo d’acciaio.

La versione malvagia di Superman è stata intravista nella famosa scena dell’incubo di Bruce Wayne in Batman v Superman: Dawn of Justice: in quella sequenza Snyder aveva anticipato che Clark Kent sarebbe finito sotto il controllo di Darkseid grazie all’equazione anti-vita. A tal proposito, il regista ha spiegato: “Se amo il Superman cattivo? Non posso dire che mi piaccia al 100%; tuttavia, mi piace l’idea che il personaggio di Superman affronti una specie di evoluzione. Amo l’idea che Superman debba riconciliarsi con la sua moralità, con il suo posto sulla Terra, con la sua relazione con Lois e con le conseguenze di tale rapporto, con il suo modo di entrare in contatto con l’umanità. Sono cose che riguardano tutti noi, che fanno parte della nostra quotidianità.”

Il regista ha poi aggiunto: “Quando vediamo Superman alle prese con questi problemi, diventa molto più facile per il pubblico immedesimarsi. Quando vedo un Superman che deve capire determinate cose, che deve capire cosa fare e come farlo, riesco maggiormente ad entrare in sintonia con il personaggio. Superman è un personaggio così astratto, nei suoi poteri e in ciò che è in grado di fare. Ogni volta che riesci a riportarlo sulla Terra, diventa molto più riconoscibile, e per questo è più interessante.”

Justice League e lo stravolgimento dell’arco narrativo del personaggio di Superman

Sembra che Zack Snyder sia un profondo conoscitore di quali siano i tratti distintivi della personalità di un personaggio di Superman. È probabile però che la Warner Bros. non riuscì ad abbracciare totalmente le sue idee circa la storyline dell’Uomo d’acciaio, motivo per cui durante le riprese aggiuntive di Justice League ad opera di Joss Whedon l’intero arco narrativo dell’eroe venne drasticamente cambiato.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Thor: Love and Thunder sarà una storia d’amore

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Thor: Love and Thunder sarà una storia d’amore

Thor: Love and Thunder è uno dei tanti film dei Marvel Studios che sono stati posticipati a causa dell’emergenza Covid-19: inizialmente previsto per il 2021, i fan dovranno adesso aspettare fino al 2022 per vedere cosa succederà quando Jane Foster brandisce il Mjolnir per la prima volta.

Sappiamo ancora molto poco a proposito dei piani di Taika Waititi in merito alla quarta avventura in solitaria del Dio del Tuono nell’Universo Cinematografico Marvel, ma secondo quanto riferito negli ultimi mesi il premio Oscar Christian Bale interpreterà l’antagonista principale del film; inoltre, è stato confermato che il personaggio di Valchiria andrà alla ricerca della sua “Regina” dopo essere stata nominata nuovo re di Asgard. 

Adesso, in una nuova intervista con BBC News, è stato proprio il regista e sceneggiatore a condividere un aggiornamento sullo stato dei lavori del film, confermando che i lavori sullo script sono quasi terminati: “Penso che sarà davvero un bel film”, ha spiegato Waititi. “Abbiamo finito. Ci siamo dedicati alla sceneggiatura per oltre un anno. In realtà, proprio questa settimana mi sono occupato di sistemare alcuni passaggi. È così folle, ma è anche molto romantico. In questo momento sono fissato con le storie d’amore. Voglio soltanto raccontare una storia d’amore. Voglio semplicemente fare qualcosa che non avevo mai fatto o su cui non mi ero mai focalizzato realmente. Vorrei arrivare a qualcosa di simile.”

Taika Waititi pronto a stravolgere ancora una volta il franchise sul Dio del Tuono con Thor: Love and Thunder

Certo, non è sempre facile andare ad incasellare ogni volta le dichiarazioni di una personalità come quella di Waititi, ma è innegabile quanto la prospettiva di una commedia romantica ambientata nel MCU possa sicuramente rappresentare un progetto per cui avere numerose aspettative. In questo senso, Waititi aveva già “sconvolto” il franchise di Thor in modo massiccio con Thor: Ragnarok, quindi ci aspettiamo che sarà pronto a farlo ancora una volta.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Giornate degli Autori 2020: presentata la 17° edizione

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Giornate degli Autori 2020: presentata la 17° edizione

Si svolgerà come da tradizione da mercoledì 2 settembre (giorno d’apertura della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia) a sabato 12 settembre la XVII edizione delle Giornate degli Autori, presieduta da Andrea Purgatori e di cui Giorgio Gosetti è il Delegato Generale. Molte le novità previste per quest’anno da Gaia Furrer, che per la prima volta firma come responsabile artistica la selezione ufficiale della sezione autonoma e indipendente promossa dalle associazioni italiane degli autori, ANAC e 100autori.

La prima riguarda il carattere generale del programma, improntato al tema del coraggio e concepito come una risposta alla difficile stagione del cinema mondiale che proprio a Venezia vuole riaffermare la forza della creatività e degli autori posti di fronte a una tragedia collettiva senza precedenti.

La seconda sta nell’idea di una collaborazione tra voci diverse che si riuniscono insieme in nome di una comune visione del valore del cinema, dell’impegno culturale, della volontà di reagire. Così si motiva la collaborazione con Bookciak, Azione! (ormai un appuntamento fisso alla vigilia della Mostra insieme a SNGCI), quella con Laguna Sud, che porta l’esperienza delle Giornate degli Autori e di ZaLab a Chioggia aspettando la Mostra “fuori dal palazzo” sotto le stelle d’agosto, quella del progetto Miu Miu Women’s Tales che conferma una speciale attenzione alla creatività femminile nell’ambito delle Giornate. E da quest’anno si realizza il progetto comune con Edipo Re (che da anni realizza l’evento Isola Edipo al Lido) per creare insieme un programma di incontri, visioni e iniziative sociali che si completa con lo spostamento delle Notti Veneziane alla nuovissima Isola degli Autori, con una scelta condivisa delle opere nel segno di un “cinema dell’inclusione” e del dialogo tra le arti che è da sempre l’elemento distintivo di Isola Edipo.

La terza novità consiste nell’assetto stesso delle Giornate degli Autori in cui il Delegato Generale continua a garantire la struttura operativa della rassegna a Venezia ma si impegna, insieme agli autori, in un più vasto disegno culturale nel corso dell’anno, mentre la selezione artistica trova una guida rinnovata e ringiovanita, grazie al lavoro di Gaia Furrer, affiancata da un comitato di selezione e da una importante squadra di consulenti e visionatori, giustificata dall’importante numero di film proposti, oltre 1.000 quest’anno.

“In un anno oggettivamente difficile e che rimarrà irripetibile anche nella storia della Mostra del Cinema – dice Andrea Purgatorile Giornate avviano un percorso di rinnovamento e crescita che ci proietta nel futuro. In questa prospettiva vogliamo rilanciare anche la nostra vocazione originaria che non si limita alla vetrina degli autori in mostra, ma si articola in un progetto permanente di ricerca e dibattito come è nelle aspettative degli autori. Anche per questo abbiamo deciso, unanimemente, di ricordare quest’anno il centenario di un grande creatore di storie come Ugo Pirro che sarà protagonista naturale della fascia di incontri a cui affidiamo un valore importante per la prossima edizione”.  

“Insieme a Laguna Sud prima e a Isola Edipo durante la Mostra – dice Giorgio Gosetti – abbiamo ridisegnato il profilo del nostro coinvolgimento sul territorio, associandoci a due realtà altrettanto giovani e capaci di portare contenuti di qualità. La conferma delle Notti Veneziane (selezionate da Gaia Furrer insieme a Silvia Jop) indica una strada importante nel segno della collegialità. D’altro canto, la preziosa collaborazione con il Premio LUX del Parlamento europeo con il progetto “27 Times Cinema” e la scelta di un giovane maestro come Nadav Lapid a Presidente della nostra giuria confermano una vocazione internazionale che trova riscontro nelle molte nazionalità presenti nella selezione ufficiale e fa del brand delle Giornate un marchio forte e riconosciuto che porta i nostri film in tutto il mondo”.

L’immagine 2020 delle Giornate – firmata da PIZZETTIePARTNER – raffigura il tuffo di una donna. Il suo è un tuffo a bomba, fiducioso e vitale, ma anche sospeso e onirico. E rappresenta molto bene il nostro stato d’animo pronto a una nuova sfida.

Sono 10 i film in concorso di cui 5 opere prime, 4 gli eventi speciali e 11 titoli selezionati nelle rinnovate Notti Veneziane – L’isola degli Autori per un totale di 26 nazionalità rappresentate e 11 donne dietro la macchina da presa (comprese le registe dei “Miu Miu Women’s Tales”). Il film di chiusura è firmato con il consueto stile spiazzante e irriverente da un regista di casa alle Giornate degli Autori come Bruce LaBruce.

Per il terzo anno consecutivo, le Giornate degli Autori, in collaborazione con Isola Edipo, presentano “Il cinema dell’inclusione – Omaggio ai maestri e alle maestre del cinema internazionale” che quest’anno verrà dedicato alla regista Liliana Cavani.

Come da tradizione, i film della selezione ufficiale concorrono al Label di Europa Cinemas, al Premio del pubblico BNL – Gruppo BNP Paribas, al GdA Director’s Award assegnato dalla giuria ufficiale delle Giornate. Sono inoltre considerati per i premi collaterali della Mostra e per il Leone del Futuro riservato alle opere prime presenti in tutte le sezioni del festival.

A rendere possibili le Giornate degli Autori sono anche quest’anno la Direzione Cinema del MiBACT, il Main sponsor BNL – Gruppo BNP Paribas, cui si affiancano Miu Miu per le giornate di “Women’s Tales” e la SIAE con il suo riconoscimento alla carriera; la Commissione Cultura del Parlamento europeo per il LUX Film Prize e il progetto “27 Times Cinema”; la piattaforma digitale MYmovies, i media partner e i nostri tradizionali technical partner; la Regione Veneto e il Comune di Chioggia per “Laguna Sud”. Oltre, naturalmente, alla Fondazione La Biennale di Venezia e alla Direzione della Mostra del Cinema.

Peter Capaldi: 10 cose che non sai sull’attore

Peter Capaldi: 10 cose che non sai sull’attore

Oggi ci trasferiamo in Scozia per raccontarvi della carriera di un incredibile attore e regista diventato famoso sia al cinema che in televisione. Stiamo parlando di Peter Capaldi, conosciuto principalmente per aver preso parte all’iconica serie tv Doctor Who. Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Peter Capaldi e sulla sua straordinaria carriera.

Peter Capaldi film

10. Nato il 14 aprile del 1958 a Glasgow, in Scozia, Peter Capaldi vanta origini miste; la famiglia di sua madre è infatti originaria dell’Irlanda mentre quella di suo padre ha origini italiane. Gerald John Capaldi, padre di Peter, proviene da Picinisco, un piccolo paese in provincia di Frosinone.

La sua passione per lo spettacolo e il mondo dell’intrattenimento si manifesta sin da bambino; uno delle sue prime performance risale alle scuole elementari quando decide di organizzare uno spettacolo di marionette. Anni più tardi, al liceo, diventa membro degli Antonine Players, un gruppo di teatro amatoriale del Fort Theatre di Bishopbriggs.

Finito il liceo si iscrive alla Glasgow School of Art dove studia recitazione ed entra a far parte della band punk dei Dreamboys, che aveva un batterista d’eccezione, il conduttore e comico Craig Ferguson.

9. La carriera cinematografica di Peter comincia negli anni ottanta e più precisamente nel 1982 quando partecipa alla realizzazione della commedia musicale Livin Apart Together. A quel primo esperimento sul grande schermo ne seguono altri come Local Hero (1983), Tartaruga ti amerò (1984), The Love Child (1988) e La tana del serpente bianco (1988).

Peter Capaldi in Le Relazioni Pericolose

Peter Capaldi nel film Le Relazioni Pericolose
Peter Capaldi nel film Le Relazioni Pericolose – Fonte: IMDB

8. Nel 1988 Peter Capaldi partecipa finalmente alla sua prima produzione internazionale. In quell’anno, infatti, entra nel cast del film Le Relazioni Pericolose, diretto dal grande Stephen Frears. Tratto dall’omonimo romanzo epistolare di Choderlos de Laclos, il film racconta una storia di giochi potere e seduzione ingaggiati tra due persone di spicco della nobiltà parigina pre-rivoluzionaria. La Marchesa de Merteuil (Glenn Close) per vendicarsi del torto subito da un suo vecchio amante che l’ha abbandonata, si serve dell’aiuto del conte di Valmont (John Malkovich), noto Don Giovanni, dotato di fascino e persuasione. La donna quindi chiede a Valmont, suo amico di vecchia data, di sedurre la piccola Cecile de Volanges (Uma Thurman), promessa al suo vecchio amante.

Ma sedurre l’innocente Cecile non è abbastanza per Valmont. La Marchesa quindi rincara la dose dando al conte una sfida all’altezza delle sue abilità di grande seduttore. Se Valmont riuscirà a sedurre la bellissima Madame de Tourvel (Michelle Pfeiffer), donna casta e timorata di Dio, il conte potrà avere una notte di passione proprio con la Marchesa. Nel film di Frears, uno dei più belli della filmografia del regista, Peter Capaldi interpreta il giovane Azolan, tuttofare e braccio destro di Valmont, un personaggio fondamentale per la buona riuscita degli intrighi del conte.

Peter Capaldi filmografia

Peter Capaldi I Colori dell'anima
Andy Garcia, Udo Kier, Peter Capaldi e Omid Djalili in I Colori dell’Anima – Fonte: IMDB

7. Dopo un grandissimo inizio, la carriera di Capaldi continua e negli anni dal 1991 al 2005, lo vediamo nel cast di tantissimi film, più o meno conosciuti, come December Bride (1991), Soft Top Hard Shoulder (1992), Captives (1994), Il senso di Smilla per la neve (1997), Mr. Bean – L’ultima catastrofe (1997), Big Fish (1997), What Rats Won’t Do (1998), Little Nicky – Un diavolo a Manhattan (2000), Mrs Caldicot’s Cabbage War (2002), Max (2002), I colori dell’anima (2004), House of 9 (2005) e Non dire sì – L’amore sta per sorprenderti (2005).

Il 1994 è un anno speciale per l’attore scozzese. Capaldi, infatti, scrive e dirige un cortometraggio dal titolo Franz Kafka’s It’s a Wonderful Life che vince il premio Oscar e il BAFTA, entrambi nella categoria migliore corto.

https://www.youtube.com/watch?v=g6_zg1c61hg

Gli anni duemila sono pieni di produzioni internazionali e di grande successo. Capaldi partecipa a film come In The Loop (2009), World War Z (2013), Il Quinto Potere (2013), Paddington (2014), Paddington 2 (2017), The Personal History of David Copperfield (2019)

Peter Capaldi in Maleficent

6. Nella filmografia di Capaldi, purtroppo c’è una piccola discrepanza. Nel 2014, infatti, l’attore scozzese viene scelto per un ruolo minore nel nuovo film live action Disney, Maleficent. La pellicola è una sorta di spin-off che ci mostra la genesi e il punto di vista di Malefica sulla storia de La Bella Addormentata nel Bosco.

Nel film, Capaldi interpreta Re Kinloch, zio di Malefica nonché Re delle Fate ma purtroppo in Maleficent non c’è traccia del suo personaggio. Pare, infatti, che le sue scene siano state tagliate in post-produzione e non siano finite neanche nei contenuti speciali del DVD/Blu-Ray.

Peter Capaldi serie tv

Peter Capaldi nella serie The Musketeers
Peter Capaldi nella serie The Musketeers

5. Parallelamente al cinema, Peter Capaldi si dedica anche alla televisione. Attivo sin dagli anni ottanta, partecipa a tantissime serie tv con semplici comparse o ruoli minori. Tra quelle a cavallo tra gli anni ottanta e novanta ricordiamo, Crown Court (1984), Minder (1985), il film tv John e Yoko: A Love Story (1085), Gli Occhi dei gatti (1986), Poirot (1991), Selling Hitler (1991), The Secret Agent (1992), Prime Suspect 3 (1993), The All New Alexei Sayle Show (1994-1995), The Vicar of Dibley (1994-1996), Neverwhere (1996), The Crow Road (1996), The History of Tom Jones, a Foundling (1997) e Psychos (1999).

Negli anni duemila, invece, vediamo Capaldi in serie come Fortysomething (2003), Sea of Souls (2004), My Family (2004) , The Thick of It (2005-2012), L’ispettore Barnaby (2006), Waking the Dead (2007), Skins (2007-2008), Doctor Who (2008 e 2014-2017), Torchwood (2009), The Hour (2012) e The Musketeers (2014).

Peter Capaldi in Doctor Who

4. Senza alcun dubbio, il ruolo che porta Peter Capaldi il maggior successo è quello di dodicesimo dottore nella serie tv britannica Doctor Who. Per tutto coloro che fino a questo momento hanno vissuto rinchiusi in una caverna e non conoscono questa serie, facciamo un piccolo recap.

Peter Capaldi in Doctor Who
Peter Capaldi in Doctor Who – Fonte: IMDB

Doctor Who è una serie sci-fi britannica prodotta dalla BBC a partire da 1963. La serie ha come protagonista un Signore del Tempo, ovvero un alieno dalle sembianze umane capace di viaggiare attraverso il tempo e lo spazio e che si fa chiamare Il Dottore.

Questo strano personaggio viaggia a bordo di una macchina del tempo chiamata TARDIS che dall’esterno ha le sembianze di una cabina blu della polizia inglese degli anni sessanta. Il Dottore ha sempre con sé un compagno di viaggio che lo aiuta nelle sue pericolose missioni tra spazio e tempo. Indispensabile per i suoi viaggi, oltre al TARDIS è il cacciavite sonico, uno strumento capace di aprire qualsiasi serratura, fare scansioni mediche, rintracciare forme di vita aliena e molto altro ancora.

Peter Capaldi nella serie Doctor Who
Peter Capaldi nella serie Doctor Who – Fonte: IMDB

La serie, cominciata nel 1966, fu chiusa dalla BBC nel 1996. Soltanto nel 2005, grazie allo sceneggiatore Russell T Davies e al network BBC Wales di Cardiff, la serie riapre i battenti e diventa un vero e proprio successo mondiale. Negli anni anche il cast subisce numerosi cambiamenti e, quelli più importanti riguardano proprio il protagonista; il Dottore, infatti, finora ha cambiato interprete ben 14 volte. Complessivamente la serie vanta 32 stagioni e un film e ben 852 episodi.

Peter Capaldi partecipa per la prima volta alla serie nel 2008, interpretando il ruolo minore di Caecilius nella puntata 4×02 dal titolo “The Fires of Pompeii”. Nel 2013, tuttavia, l’attore torna nel cast di Doctor Who diventando il dodicesimo Dottore della serie.

Peter Capaldi in Torchwood

Peter Capaldi in Torchwood
Peter Capaldi in Torchwood

3. Essendo Doctor Who la serie più longeva in assoluto, è quasi normale che negli anni siano nati degli spin-off, serie tv indipendenti ma in qualche modo collegate alla serie madre. Gli spin-off ad oggi conosciuti di Doctor Who sono Class, Le Avventure di Sarah Jane e Torchwood. Dei tre, lo spin-off senza dubbio più conosciuto e amato da pubblico è Torchwood.

Creata da Russell T Davies, la serie racconta le vicende dell’unità di Cardiff dell’Istituto Torchwood, un’agenzia governativa segreta che indaga su fenomeni extraterrestri e paranormali. Il loro compito è sventare eventuali attacchi, nascondere prove dell’esistenza aliena al resto del mondo e servirsi di nuove tecnologie extraterrestri per il proprio lavoro.

Torchwood è andata in onda dal 2006 al 2011 per 4 stagioni e 41 episodi. Capaldi entra a far parte della serie nel 2009, interpretando il ruolo di John Frobisher dalla 3×01 “Children of Earth: Day One” alla 3×05 “Children of Earth: Day Five”.

Peter Capaldi curiosità

2. In molti negli anni si sono chiesti se Peter Capaldi e Lewis Capaldi, famoso cantautore scozzese, sono effettivamente imparentati. Ebbene, questa storia è ancora un mistero sia per noi che per i diretti interessati. Peter e Lewis hanno raccontato di essersi conosciuti per caso e di aver capito subito di essere in qualche modo imparentati. Entrambi, infatti, pare abbiano le stesse origini italo-scozzesi ma non sono ancora riusciti a risalire all’esatto grado di parentela che li lega.

1. A rafforzare la connessione tra i due c’è anche un progetto speciale a cui hanno lavorato insieme. In occasione dell’uscita dell’ormai famoso singolo Someone You Loved, Peter è stato il protagonista del video musicale della canzone.

Il video musicale racconta una storia molto toccante di un uomo che dona il cuore della moglie morente alla madre di una bambina in lista per il trapianto ed è stato creato in collaborazione con l’organizzazione britannica per la donazione organi LIVE LIFE GIVE LIFE.

Fonte: IMDB

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