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Rising Phoenix: la storia delle paralimpiadi, il nuovo doc Netflix

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Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi è il nuovo docufilm originale Netflix dedicato alle Paralimpiadi e alla loro storia, che debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il prossimo 26 agosto.

Rising Phoenix: la storia delle Paralimpiadi racconta la straordinaria storia dei Giochi Paralimpici. Dalle macerie della seconda guerra mondiale al terzo evento sportivo più grande del pianeta, le Paralimpiadi hanno portato alla nascita di un vero e proprio movimento globale che continua a cambiare il modo in cui il mondo pensa alla disabilità, alla diversità e al potenziale umano.

Tra gli atleti protagonisti del docufilm la schermitrice italiana Bebe Vio, al tempo Beatrice Maria Vio, classe 1997. Modello di forza e positività, “ragazza magica” di Jovanotti, diretta e fiera, atleta dall’età di 5 anni che dal 2011 ha vinto tutti i più importanti tornei di scherma in carrozzina: tra campionati nazionali, europei e mondiali, Bebe Vio ha conquistato ad oggi 38 medaglie d’oro.

Rising Phoenix: la storia delle paralimpiadi

Nel periodo in cui avrebbero dovuto svolgersi le Paralimpiadi di Tokyo 2020, Bebe ripercorre anche la sua storia in un racconto ricco di emozioni, a cui si aggiungono le esperienze di alcuni dei protagonisti del movimento paralimpico di tutto il mondo.

Insieme a Bebe Vio, altri straordinari atleti provenienti da tutto il mondo: Ellie Cole (Australia), Jean-Baptiste Alaize (Francia), Matt Stutzman (USA), Jonnie Peacock (UK), Cui Zhe (Cina), Ryley Batt (Australia), Ntando Mahlangu (Sud Africa), Tatyana McFadden (US).

A dare testimonianza dell’incredibile storia delle Paralimpiadi e dei suoi protagonisti anche Sir Philip Craven, Presidente del Comitato Paralimpico Internazionale (2001-2019), Xavi Gonzalez, ex Amministratore Delegato del Comitato Paralimpico Internazionale (CPI) e Eva Loeffler, figlia del dottor Ludwig Guttmann, neurochirurgo e neurologo. Guttmann ha fondato il più grande ospedale per lesioni spinali in Europa (Stoke Mandeville, Buckinghamshire, UK) e, nel 1948, i primi Giochi per disabili come metodo di riabilitazione che hanno rappresentato l’ispirazione per i primi Giochi Paralimpici ufficiali, che si svolsero a Roma nel 1960.

Rising Phoenix é diretto da Ian Bonhôte and Peter Ettedgui. Prodotto da Greg Nugent, John Battsek e Tatyana McFadden. Gli Executive Produced sono Richard Curtis, Barbara Broccoli, Barnaby Spurrier, Godric Smith, Dee Ryder, Xavi Gonzalez e Andrew Ruhemann.

SEDICICORTO 2020, CortItalia tra passato e futuro

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SEDICICORTO 2020, CortItalia tra passato e futuro

Sedicicorto Forlí International Film Festival presenta la selezione di CortItalia, il concorso dedicato alle produzioni e ai cineasti italiani. In un anno particolare come è stato, e ancora è, questo 2020, la scelta è stata non facile, ma non limitata. Il comitato di selezione e il direttore artistico Gianluca Castellini hanno scelto, anche inconsciamente, una linea temporale che definisse una precisa cesura tra un prima e un dopo, tra un passato e un futuro.

CortItalia 2020 è una competizione ricca e stimolante. Il tempo è quello del nostro paese a due velocità, quella diversamente veloce nel suo evolversi che troviamo nelle paure di un bambino in U Scantu di Daniele Suraci, ambientato in Calabria come La grande onda di Francesco Tortorella, racconto dell’ascesa al potere di uno dei troppi boss. C’è La Napoli di mio padre, ricordi di un tempo che fu di Alessia Bottone, e il Lievito madre di Muscolino & Garbo.

Una riscoperta delle nostre origini per intraprendere un viaggio che porta alla comprensione dell’altro, quanto mai importante in un mondo diventato minuscolo e sempre più dominato dall’odio per il diverso. Italiani sono il piccolo protagonista greco di Inverno, il film vincitore del David di Donatello 2020 di Giulio Mastromauro. I ragazzi e ragazze liberiani di La scuola nella foresta di Emanuela Zuccalà. Il giovane perseguitato de La ricreazione di Nour Gharbi e il gladiatore Klaudio Ndoja del Klod di Giuseppe Marco Albano. Le due donne che scoprono il loro tormentato amore davanti allo Specchio dell’esordiente Caterina Crescini.

Terre lontane, ma è pur vero che tanti italiani considerano tale anche la Sardegna, raccontata magistralmente nel tempo e nello spirito da Giovanni Battista Origo in Maria a chent’annos, con un magnifico Jacopo Cullin, e in Margherita di Alice Murgia, giovane talento da tenere davvero d’occhio.

Ce n’è tanto di talento in CortItalia 2020, anche già ben riconosciuto, come quello di Giulia Steigerwalt, attrice, sceneggiatrice e qui regista con il suo delicato Settembre. Quello ben più navigato di Alessandro Haber, che fa condurre Il gioco a Vinicio Marchioni in un film breve e inquietante. Come lo è, ancora di più perché tratto da una storia vera, Il muro bianco, un racconto che un vero segno dei tempi che stiamo vivendo.

Il cinema è testimone del tempo. CortItalia 2020 risponde perfettamente a questa oggi fondamentale istanza.

CortoItalia – Selezione ufficiale 2020

Apollo 18 di Marco Renda

Balkanika di Lu Pulici

Gira ancora di Elena Petitpierre

Il Gioco di Alessandro Haber

Il Muro bianco di Andrea Brusa, Marco Scotuzzi

Inverno di Giulio Mastromauro

Klod di Giuseppe Marco Albano

La Grande onda di Francesco Tortorella

La Napoli di mio padre di Alessia Bottone

La Ricreazione di Nour Gharbi

La Scuola nella foresta di Emanuela Zuccalà

Lievito Madre di Pierluigi Muscolino, Francesco Garbo

Margherita di Alice Murgia

Maria-A Chent’annos di Giovanni Battista Origo

Nikola Tesla – The Man From the Future di Alessandro Parrello

Paola Makes a Wish di Zhannat Alshanova

Settembre di Giulia Louise Steigerwalt

Specchio di Caterina Crescini

Testimoni di Rachid Benhadj

U scantu di Daniele Suraci

Yalla di Alberto D’Ursi

The Batman: per Colin Farrell sarà diverso da tutti i precedenti adattamenti

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Si sa ancora molto poco della versione di Pinguino che Colin Farrell interpreterà nell’attesissimo The Batman di Matt Reeves, anche se le foto dal set emerse online prima del lockdown avevano lasciato intuire che la nuova iterazione di Oswald Cobblepot potrebbe essere molto vicina a quella del “Pinguino Imperatore” dei fumetti.

Durante una recente intervista con la rivista SFX (via  Metro), è stato proprio l’attore irlandese a condividere i suoi pensieri sulla sceneggiatura “incredibilmente originale” messa a punto da Reeves. “L’intera prospettiva è davvero eccitante. Sono entusiasta di far parte di quell’universo”, ha spiegato Farrell. “Ci sono alcune parole che fanno parte del mio lessico interno e quelle parole sono Gotham City, Pinguino, Joker, Batman, Bruce Wayne, Harvey Dent… tutte queste cose.”

“Ho visto i film di Batman con i miei figli, ma questa sceneggiatura è qualcosa di incredibilmente originale. Si appoggia all’universo ma non prende in prestito; è nata dalla mitologia di quel personaggio… Bruce Wayne, Batman e Gotham. Ma sembra un trattamento e una versione che non avevo mai visto prima.”, ha aggiunto l’attore.

Che ruolo giocherà il Pinguino di Colin Farrell nell’atteso The Batman?

“Matt Reeves ha fatto un lavoro incredibile nel mantenerlo familiare e allo stesso tempo unico e nuovo”, ha continuato Farrell. “È davvero emozionante farne parte”. L’attore ha anche confermato di aver visto la versione di Pinguino ad opera di Danny DeVito nel classico Batman – Il Ritorno del 1992, definendola “incredibile.”

Sarà sicuramente interessante vedere cosa ci riserverà l’attore con la sua interpretazione di uno dei nemici più iconici del Cavaliere Oscuro. In passato era stato proprio Colin Farrell a spiegare che nel film il suo Pinguino non avrà un ruolo così predominante, lasciando intendere che forse ci sarà più spazio per il suo personaggio in un eventuale sequel.

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Illuminati: un progetto in arrivo nel MCU?

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Illuminati: un progetto in arrivo nel MCU?

Gli Illuminati sono un gruppo di personaggi della Marvel Comics creati da  Brian Michael Bendis (testi) e Steve McNiven (disegni) e apparsi per la prima volta in “New Avengers #7” del 2005. Il gruppo è formato da alcuni dei più celebri e potenti supereroi della Terra, come Iron Man, Charles Xavier, Namor il Sub Mariner, Freccia Nera, Doctor Strange e Mister Fantastic.

Gli Illuminati non sono stati determinanti solo in saghe come “Planet Hulk” (è stata loro la decisione di esiliare Hulk nello spazio), ma hanno anche interferito in una serie di altri grandi eventi (ad esempio, il loro ruolo è stato essenziale all’interno delle vicende narrate in “Civil War”). Per contrastarli, venne anche ideata una loro versione malvagia, nota come Cabala, e composta da personaggi quali Norman Osborn, Dottor Destino e Loki.

Adesso, come riportato da The Illuminerdi, sembra che i Marvel Studios abbiamo intenzione di realizzare un film dedicato proprio al gruppo di eroi. Come apprendiamo dalla fonte, pare sia stata una lista relativa ai casting a rivelare le intenzioni della Casa delle Idee circa l’ingresso nell’Universo Cinematografico dei personaggi creati da Bendis.

Gli Illuminati: il gruppo formato da alcuni dei più celebri e potenti supereroi della Terra

Al momento non sappiamo se il progetto in questione sarà un film per il grande schermo o una serie tv destinata a Disney+. In attesa di maggiori dettagli (qualora la notizia dovesse essere confermata), è interessante notare come un progetto del genere potrebbe riunire alcuni dei personaggi più amati del MCU ad eccezione di Iron Man (morto alla fine di Avengers: Endgame). Al di là della direzione che Kevin Feige e lo studio decideranno di intraprendere, un progetto legato agli Illuminati ha comunque un vastissimo potenziale.

Alessandro Roja: 10 cose che non sai sull’attore

Alessandro Roja: 10 cose che non sai sull’attore

Distintosi tra cinema e televisione, Alessandro Roja ha negli ultimi anni acquistato sempre più popolarità all’interno dell’industria dello spettacolo italiano. È stato infatti protagonista di apprezzati film di genere, come anche di popolari commedie al fianco di noti attori e attrici. La sua presenza in televisione, inoltre, gli ha permesso di consolidare la propria notorietà presso un pubblico ancor più ampio, che lo apprezza per la sua versatilità.

Ecco 10 cose che non sai su Alessandro Roja.

Alessandro Roja moglie

Alessandro Roja: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Tutta la vita davanti (2008), con Valerio Mastandrea, per poi recitare in Feisbum – Il film (2009), Tutto l’amore del mondo (2010), L’erede – The Heir (2011), I più grandi di tutti (2011), Magnifica presenza (2012), con Elio Germano, Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012), Song’e Napule (2014), con Carlo Buccirosso, L’ora legale (2017), The End? L’inferno fuori (2017), Sono tornato (2018), Ma cosa ci dice il cervello (2019), con Paola Cortellesi, Restiamo amici (2019), Si muore solo da vivi (2020), con Alessandra Mastronardi e Diabolik (2020), con Luca Marinelli.

9. Ha preso parte a produzioni televisive. Roja si fa inizialmente notare in televisione grazie al ruolo di Armando Sousa in Incantesimo (2004-2005). Successivamente recita in un episodio della fiction Don Matteo (2008), per poi prendere parte a Romanzo criminale – La serie (2008-2010), nel ruolo di Dandi, recitando accanto ad Andrea Sartoretti e Vinicio Marchioni. Continua poi a lavorare per il piccolo schermo in serie come 1992 (2015), con Stefano Accorsi, Ricette e ritratti d’amore (2015), Di padre in figlia (2017) e È arrivata la felicità (2015-2018), con Claudio Santamaria e Claudia Pandolfi. In seguito, ha recitato in Tutto può succedere 2 (2017) e La compagnia del Cigno (2019).

8. Ha recitato in due videoclip. L’attore si è negli anni distinto per la sua partecipazione anche a due noti videoclip di altrettante celebri cantanti italiane. Si tratta di Il rimedio la vita e la cura, di Chiara Galiazzo. Nel recitare in questo ha avuto modo di collaborare con attori come Carolina Crescentini e Stefano Fresi, dando vita a diverse coreografie di danza in vari scenari di Roma. Nel 2020 è invece nel videoclip del singolo Luci blu, della cantante Emma, la quale in questo recita proprio accanto all’attore.

Alessandro Roja non è su Instagram

7. Non possiede un account personale. L’attore è notoriamente molto riservato circa la propria vita privata, a tal punto da preferire non condividere questa tramite i social network. L’attore sembra infatti aver avuto un account Instagram, oggi però eliminato. Per poter avere qualche notizia sulla sua vita al di fuori del set, è possibile tuttavia consultare il profilo della moglie, la quale è solita pubblicare di tanto in tanto post relativi alla loro vita famigliare.

Alessandro Roja: moglie e figli

6. Ha sposato la figlia di un noto sportivo. Dal 2013 l’attore è sposato con Claudia Ranieri, figlia del popolare allenatore di calcio Claudio. I due sembra si siano conosciuti in una trattoria di Trastevere, a Roma, per poi intraprendere una relazione poco dopo il loro incontro. Nel novembre del 2014, poi, la coppia dà alla luce il figlio Orlando. Roja, a cui non piace condividere il proprio privato, ha tuttavia più volte affermato come la sua famiglia si diventata il centro di tutta la sua vita.

Alessandro Roja Instagram

Alessandro Roja in Don Matteo

5. Ha recitato in un episodio della celebre fiction. Nel 2008, agli inizi della propria carriera, l’attore ottiene un ruolo di rilievo in un episodio della celebre fiction di Rai Uno Don Matteo, con protagonista Terence Hill. L’episodio è intitolato Morte di un cantastorie, ed è il sesto della sesta stagione. Roja ricopre il personaggio di Nicola Rossi, all’interno di una storia che ha come oggetto la misteriosa morte di un cantastorie, che si guadagnava da vivere all’interno di un centro commerciale. Per l’attore è stata l’occasione per ottenere maggior visibilità.

Alessandro Roja in 1992

4. Ha interpretato una guardia. Per la serie 1992, dove si narra in chiave romanzata delle vicende che portarono allo scandalo di Tangentopoli, l’attore ha ricoperto il ruolo della guardia Rocco Venturini, ufficiale di polizia membro della squadra del magistrato Antonio Di Pietro. L’attore ha raccontato di aver inizialmente svolto il provino per un altro ruolo, ma di non essere risultato adatto per via dell’età. I produttori desideravano però averlo nella serie, e così lo ricontattarono affidandogli la parte di Venturini, personaggio che Roja ha da subito apprezzato molto.

3. Ha lavorato molto per immedesimarsi nel ruolo. Essendo il suo un personaggio inedito, non basato su una figura realmente esistita, l’attore ha raccontato di aver ricercato un’immedesimazione con questo a partire dal contesto in cui è ambientata la serie. Facendo ricerche sul periodo storico e sugli eventi, ha iniziato a costruire il carattere del proprio personaggio, che per lui non può essere definito né buono né cattivo, contraddistinto appunto da quella ambiguità tipica di quegli anni.

Alessandro Roja in La compagnia del Cigno

2. Ha interpretato lo zio di uno dei protagonisti. Andata in onda nel 2019, La compagnia del Cigno è una serie incentrata su un gruppo di ragazzi musicisti facenti parte del Conservatorio Giuseppe Verdi. Qui fanno squadra, formando la compagnia del titolo. In essa Roja interpreta il personaggio di Daniele, lo zio di Matteo, uno dei ragazzi protagonisti. L’attore ha raccontato di aver stretto un buon legame con il giovane, il quale durante le pause sul set suonava per lui.

Alessandro Roja: età e altezza

1. Alessandro Roja è nato a Roma, Italia, il 4 giugno 1978. L’attore è alto complessivamente 179 centimetri.

Fonte: IMDb

Scream: i film e le curiosità sulla celebre saga horror

Scream: i film e le curiosità sulla celebre saga horror

Con la serie di film intitolati Scream, il regista dell’horror Wes Craven regala al cinema un nuovo iconico killer, chiamato Ghostface per via della caratteristica maschera da lui indossata. Protagonista di quattro film, il personaggio è tutt’oggi una delle figure chiave del cinema horror, merito anche del successo di Scream, che ha contribuito a ridefinire le caratteristiche del genere, segnando un momento di passaggio all’interno di questo. In particolare, la serie contribuì a rilanciare il successo degli slasher, film nei quali un maniaco omicida dà la caccia ad un gruppo di persone.

Lo spunto per Scream nasce a partire da un vero serial killer, operante tra il 1989 e il 1990. Questi è Danny Rolling, il quale confessò l’omicidio e la mutilazione di cinque studenti in Florida. Questi fu infine catturato e condannato a morte tramite iniezione letale nel 2006. La figura del killer dei film, come anche gli omicidi da lui perpetrati sono basati su quelli realizzati da Rolling, e ciò contribuì a generare una concreta paura nei confronti del personaggio di Ghostface.

Fondendo spaventose scene tipiche del genere con elementi comici o satirici, la serie ottenne sempre un grande successo tanto di critica quanto di box office. Il primo film, infatti, a fronte di un budget di soli 14 milioni riuscì ad incassare nel mondo un totale di 173 milioni di dollari. In totale, i quattro film della serie hanno ad oggi guadagnato oltre 604 milioni a livello globale, affermandosi come una delle più celebre serie horror di sempre.

Scream: la trama dei film

Scream (1996)

Il primo film della serie si apre con l’adolescente Casey Becker (Drew Barrymore), in casa da sola mentre attende l’arrivo del fidanzato. Improvvisamente, Casey riceve una telefonata da un misterioso interlocutore che minaccia di uccidere lei e il fidanzato, qualora non risponda correttamente ad alcune domande sui film horror. Per sua sfortuna, l’omicida è più astuto del previsto, e riuscirà a ingannarli ed ucciderli brutalmente entrambi. La protagonista si rivela allora essere Sydney Prescott (Neve Campbell), la quale ad un anno dalla morte della madre comincia a ricevere strane telefonate.

Attraverso una complessa indagine, arriverà a scoprire che queste sono realizzate dallo stesso killer di Casey. Questi si manifesta poi con il volto celato da una misteriosa maschera bianca e il corpo avvolto da una spettrale tonaca nera, iniziando a perseguitare Sydney e i suoi amici con l’intento di ucciderli tutti in modo brutale. Neanche le forze dell’ordine sembrano poter fermare la forza omicida di Ghostface, e così la giovane ragazza capisce che l’unico modo per uscirne viva è scoprire il mistero che si nasconde dietro quelle violenze.

Scream 2 (1997)

In occasione della prima proiezione del film ispirato al libro della giornalista Gale Weathers (Courteney Cox), già presente nel primo film, la cittadina di Windsor si riempie di curiosi. Il vero killer, tuttavia, è ancora in circolazione. Nascostosi tra gli spettatori, attacca senza pietà due ignari studenti, uccidendoli brutalmente. Sidney Prescott, sopravvissuta agli eventi del precedente film, teme ora di essere nuovamente in pericolo, e che qualcun altro stia indossando la maschera del celebre killer.

La notizia dell’omicidio richiama l’attenzione mediatica e in città giunge anche la giornalista Debbie Salt (Laurie Metcalf) che nutre una sorta di ossessione per la Weathers. Ben presto, il killer passa all’attacco cercando di uccidere Sidney, ma la ragazza riesce a scappare con l’aiuto di Derek. La polizia incarica allora alcuni agenti di sorvegliarla, ma, traumatizzata dalla precedente esperienza, Sidney inizia a dubitare di tutti coloro che le sono vicino, non potendo immaginare chi si nasconde dietro la maschera di Ghostface.

Scream 3 (2000)

Ad Hollywood si sta girando “Stab 3 – Ritorno a Woodsboro“, thriller destinato a svelare gli scottanti interrogativi riguardanti gli avvenimenti che hanno insanguinato la cittadina di Woodsboro nei precedenti film.  Sotto la direzione del trentenne regista Roman, il set comincia ad essere luogo di incontro per diverse persone. L’attrice Jennifer (Parker Posey) interpreta il ruolo di Gail Weathers, ma tutti gli occhi sono puntati su Angelina Tyler (Emily Mortimer), scelta per interpretare il ruolo di Sidney. All’improvviso, nel corso delle riprese, si verifica un omicidio, e la paura comincia a farsi strada sul set. Seguiranno poi un secondo e un terzo, proprio secondo l’ordine in cui sono previsti dalla sceneggiatura.

Richiamata da questi eventi, la vera Sydney, la quale si era allontanata dalla propria città in cerca di tranquillità, è costretta a lasciare il proprio isolamento e arriva sul set per scoprire la verità. Qui gli omicidi si infittiscono, e il killer continua a dar vita al proprio perverso gioco. Dopo fughe, inseguimenti, e molto terrore, la verità su chi si cela stavolta dietro la maschera di Ghostface verrà infine alla luce, svelando terribili verità che cambieranno per sempre il passato e il futuro di Sydney.

Scream 4 (2011)

Con il quarto ed ultimo capitolo della serie, si torna a seguire le vicende della cittadina di Woodsboro, divenuta celebre per gli omicidi verificatisi negli ultimi anni. In questa fa ritorno anche Sydney Prescott. Nel tempo, la donna ha pubblicato diversi libri di auto-aiuto e ora si trova lì per promuovere l’ultimo da lei scritto, intitolato Fuori dall’oscurità. Appena arrivata ritrova lo sceriffo Linus Riley (David Arquette) e la giornalista Gale Weathers, ormai marito e moglie, e si ricongiunge con Kate Roberts (Mary McDonnell), la zia materna, e Jill (Emma Roberts), la cugina più piccola.

Con il ritorno di Sidney, tuttavia, ricominciano inevitabilmente anche gli omicidi. I primi due innocenti a morire sono due liceali, e su di loro Linus comincia subito a indagare insieme alla sua vice. Anche Gale, in memoria dei vecchi tempi, vorrebbe aiutare nelle indagini, ma il marito le chiede di starne fuori, preoccupato per la sua incolumità. Tutto si complica quando il killer comincia a minacciare con delle chiamate sia Jill che le sue amiche, e il cellulare dal quale sono partite queste telefonate è ritrovato proprio all’interno della macchina di Sidney. La ragazza diventerà così, per ironia della sorte, la prima ad essere sospettata di nascondersi dietro il volto di Ghostface.

Scream 5 (2021)

In seguito al quarto capitolo, il regista Wes Craven si dichiarò disposto a realizzare altri due sequel. Ciò avrebbe portato la saga ad un totale di sei film. La sua scomparsa nel 2015, tuttavia, rallentò i discorsi intorno alla realizzazione del quinto film. Gli stessi produttori, Bob e Harvey Weinstein avevano espresso opinioni contrastanti, il primo intenzionato a non produrre altri capitoli, il secondo desideroso di realizzare almeno il quinto. I successivi scandali legati alla sua persona hanno poi definitivamente tagliato fuori i due fratelli dalla produzione del film.

Nel 2019 viene tuttavia annunciato che la Blumhouse Productions di Jason Blum, specializzatasi nella realizzazione di horror come Paranormal Activity e Get Out, ha acquistato i diritti sul film, intenzionata a produrre il quinto capitolo. Nel marzo del 2020, vengono annunciati come registi Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gilet, con il film che dovrebbe confermarsi un sequel diretto, con alcuni degli attori dei precedenti film pronti a riprendere i loro ruoli. Le riprese avrebbero dovuto cominciare nel maggio del 2020, ma a causa dell’emergenza Covid-19, queste sono state spostate all’autunno. La data d’uscita è comunque fissata per il 2021, anno in cui si celebrerà il 25° anniversario del primo film.

Scream: il cast del film

La protagonista della serie è indiscutibilmente Sydney Prescott, interpretata dall’attrice Neve Campbell. Questa fu individuata dal regista all’interno del cast di una serie televisiva, e venne scelta per la sua capacità di sembrare innocente ma avere anche il potenziale di destreggiarsi in situazioni particolarmente rischiose. L’attrice, tuttavia, inizialmente si dichiarò restia ad accettare il ruolo, non volendo prendere parte ad un nuovo film horror. Si convinse però per il fatto che quello di Sydney sarebbe stato il suo primo ruolo da protagonista. Inoltre, l’attrice era attratta dal carattere del personaggio, che le sembrava abbastanza convincente da non risultare la classica ragazza stereotipata da horror.

Scream film

Il ruolo della protagonista era stato in realtà inizialmente offerto all’attrice Drew Barrymore. Questa però preferì ricoprire il ruolo di Cyndi, vista all’inizio del primo film. La Barrymore era infatti convinta che se un’attrice popolare come lei avesse ricoperto un personaggio che viene subito eliminato, gli spettatori avrebbero provato ulteriore spavento e smarrimento, non sapendo cosa aspettarsi. La produzione desiderava infatti legarsi ad attori il più popolari possibile. Per questo per il ruolo della giornalista Gale affidarono il ruolo a Courtney Cox, all’epoca celebre per il suo ruolo in Friends. L’attrice, interessata alla parte, dimostrò di poter interpretare un ruolo controverso, finendo con il convincere la produzione.

Nei primi tre film appare anche l’attore Liev Schreiber, nel ruolo di Cotton Weary, mentre celebre è il cameo di Henry Winkler, il celebre Fonzie di Happy Days, che ricopre il ruolo di Himbry, preside della scuola frequentata dai protagonisti. Data la sua popolarità, egli decise di non far sapere del proprio coinvolgimento, così da non attirare su di sé le attenzioni del pubblico. Altro ruolo rimasto iconico è quello di Tatum Riley, interpretato dall’attrice Rose McGowan. Questa venne scelta per la capacità di risultare la classica ragazza cinica e innocente, con sfumature inedite rispetto al classico stereotipo.

Scream: dove vedere in streaming i film

Per gli amanti della saga, o per chi volesse vederla per la prima volta, è possibile fruirne grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. I film di Scream sono infatti presenti nei cataloghi di Netlix, Now TV, Google Play, Apple iTunes e Microsoft Store. Per vederli, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarli in totale comodità e al meglio della qualità video.

Fonte: IMDb

Cory Michael Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Cory Michael Smith: 10 cose che non sai sull’attore

Negli ultimi anni sempre più attori della nuova generazione cinematografica e televisiva stanno mostrando al mondo il proprio talento. Grazie a serie tv come Gotham, il pubblico sta scoprendo nuove gemme nascoste della recitazione. Oggi vi parliamo di Cory Michael Smith, conosciuto come il terribile enigmista di Gotham.

Scopriamo quindi insieme tutto quello che c’è da sapere su Cory Michael Smith e la sua carriera in ascesa.

Cory Michael Smith film: dal teatro al cinema

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10. Nato a Columbus, in Ohio, Stati Uniti, Cory Michael Smith intraprende la carriera d’attore solo in età adulta. Dopo essersi diplomato alla Hilliard Darby High School, comincia a studiare recitazione ma solo nel 2013 muove i primi passi della sua carriera d’attore.

9. Le prime esperienze recitate di Cory risalgono quindi al 2013 ma coinvolgono il mondo del teatro. Nello stesso anno, infatti, l’attore partecipa a ben quattro rappresentazioni teatrali, The Cockfight, The Whale, The Shaggs: Philosophy of the World e Colazione da Tiffany che ha debuttato a Broadway al Cort Theatre il 20 marzo del 2013. Cory ha recitato al fianco della famosa attrice di Game of Thrones, Emilia Clarke.

8. Grazie alla sua formazione classica e all’esperienza teatrale acquisita, l’anno successivo Cory Michael Smith debutta al cinema. Nel 2014 gira film come Camp X-Ray e Dog Food ma è nel 2015 che per lui arriva la prima vera opportunità. L’attore viene scelto per interpretare un ruolo minore nel film Carol diretto dal grande Todd Haynes.

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Il film, tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, racconta la storia di Therese Belivet (Rooney Mara), un’aspirante fotografa, che intraprende una relazione intima con una donna sposata e più grande di lei, Carol Aird (Cate Blanchett), nella New York degli anni cinquanta.

Carol è stato presentato al Festival di Cannes dove Rooney Mara è stata premiata come migliore attrice.

7. Dopo aver avuto la possibilità di recitare al fianco di una grandissima attrice come Cate Blanchett, Cory continua la sua carriera e torna, nel 2017 a lavorare con Todd Haynes nel suo nuovo film, La Stanza delle Meraviglie (Wonderstruck). Un anno più tardi, lo troviamo invece nel cast dei film 1985 diretto da Yen Tan e First Man – Il Primo Uomo diretto da Damien Chazelle.

La pellicola di Chazelle è un adattamento cinematografico della biografia scritta da James R. Hanson, dal titolo First Man: The Life of Neil A. Armstrong, pubblicata nel 2005. Il libro, così come il film, racconta la storia del primo sbarco sulla luna e di come la spedizione dell’apollo 11 abbia consacrato il mito di Armstrong.

Cory Michael Smith serie tv

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6. L’attore, dopo aver sperimentato in teatro e al cinema, decide di dedicarsi anche alla tv. Compatibilmente con i suoi impegni cinematografici e parallelamente alla sua vita sul set, Cory Michael Smith, sbarca anche in televisione.

Il suo primo esperimento televisivo riguarda la miniserie inglese Olive Kitteridge, andata in onda nel 2014.

Basata sull’omonimo romando del 2008 di Elizabeth Strout, Olive Kitteridge è una serie in quattro puntate trasmesse sul canale della HBO, e presentata in anteprima e fuori concorso alla 71ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. La serie racconta della vita di Olive Kitteridge (Frances McDormand), un’insegnante di matematica in pensione, dal carattere freddo, severo e scostante. La donna vive in una piccola cittadina del Maine insieme al marito farmacista Henry Kitteridge (Richard Jenkins), un uomo mite, buono e premuroso, il compagno perfetto per una donna così inaccessibile. La coppia ha un solo figlio, Christopher (John Gallagher Jr.) che purtroppo risente molto dell’assillante figura materna.

Nelle sue John Gallagher Jr., la serie ripercorre ben venticinque anni della vita di Olive e analizza con occhio distaccato i problemi che la sua famiglia si trova a dover affrontare, problemi come depressione, lutti inaspettati e litigi tra familiari e amici. Nella serie Cory Michael Smith ha un ruolo minore e interpreta John Gallagher Jr., personaggio che compare solo nel primo episodio.

Cory Michael Smith in Gotham

5. Il vero trampolino di lancio per la carriera televisiva di Cory Michael Smith è senza dubbio Gotham. Nel 2014, infatti, l’attore viene scelto per il ruolo dell’enigmista nella nuovissima serie targata Fox.

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Creata da Bruno Heller e basata sugli iconici personaggi della DC Comics, Gotham è una serie tv che racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne. La storia inizia con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce (David Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola, mentre il ragazzino assiste impotente all’omicidio. Il detective Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla giustizia.

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La serie, partendo dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss locale, Fish Mooney (Jada Pinkett Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina Kyle (Camren Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot (Robin Lord Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane Pinguino.

Cory Michael Smith, l’Enigmista di Gotham City

4. Nella serie Cory Michael Smith interpreta Edward Nygma, anche conosciuto come Enigmista. Nygma è un scienziato forense che lavora per il dipartimento della polizia di Gotham City; Ed è un uomo bizzarro, timido e un po’ inquietante, abituato a parlare per enigmi, costantemente preso di mira da poliziotti bulli del dipartimento. Segretamente innamorato di Kristen Kringle (Chelsea Spack) ma tormentato dal suo fidanzato, il poliziotto Tom Dougherty (Zachary Spicer), un giorno Edward decide di ribellarsi uccidendo Dougherty per conquistare la sua bella. Kristen tuttavia, terrorizzata da quel gesto così violento, lo rifiuta, andando incontro anch’essa alla morte.

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Deciso a liberare la sua follia criminale e ad abbandonarsi al lato oscuro, Edward Nygma muore e lascia il posto al suo alter ego, il malvagio Enigmista. Presto però la sua condotta scellerata lo conduce nelle celle dell’Arkham Asylum dove resta imprigionato fino a quando il malvagio Pinguino (Robin Lord Taylor) non decide di arruolarlo per i suoi piani di conquista di Gotham.

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L’accoppiata Cory Michael Smith e Robin Lord Taylor è senza dubbio una delle più entusiasmanti di tutta la serie. Pinguino e l’Enigmista, infatti, sono sempre stati, insieme ovviamente al Joker, due dei cattivi più affascinanti dell’universo di Batman. Grazie alla serie scopriamo finalmente cosa si nasconde dietro la loro terribile facciata, qual è la loro storia e come mai sono diventati i più temibili criminali di Gotham City.

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Cory Michael Smith interpreta Edward Nygma/l’Enigmista dal 2014 al 2019 e compare in ben 94 episodi, dal pilot fino alla puntata 5×12 dal titolo “L’inizio”, che segna la fine della serie Gotham.

Cory Michael Smith vita privata: fidanzata, flirt e tante curiosità

3. A oggi non si conoscono molti dettagli della vita privata di Cory Michael Smith, tuttavia, molte delle cosa che sappiamo sono state rese note proprio dall’attore stesso. Nel 2018, dopo tante speculazione fatte a proposito della sua sessualità e delle sue passate relazioni sentimentali, si è apertamente dichiarato queer.

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Il termine queer è utilizzato per indicare una persone che non è eterosessualecisgender. Un eterosessuale è una persona attratta dal sesso opposto mentre un cisgender è una persona a proprio agio con il suo sesso. Erroneamente potremmo pensare di essere tutti cisgender ma non è così; basti pensare a tutte quelle persone che non si riconoscono nel sesso che hanno dalla nascita.

https://www.instagram.com/p/B5bQy85lHUS/?utm_source=ig_web_copy_link

Tutti i cisgender che decidono di avviare il processo di transizione tra un sesso e l’altro, attraverso terapia ormonale e interventi chirurgici, allora diventano transgender.

2. Anche se la storia non è mai stata confermata pare che Cory Michael Smith e Emilia Clark abbiano avuto un breve flirt nel lontano 2014. I due sono stati visti proprio quell’anno, mano nella mano all’after party di Vanity Fair degli Oscar 2014.

Cory Michael Smith è su Instagram

1. Come tutti gli attori emergenti, anche Cory  ha un account Instagram dove posta costantemente piccoli stralci della sua vita privata e professionale. Per essere sempre aggiornati sui suoi spostamenti e sui suoi nuovi progetti lavorativi – tra cui la serie Utopia ferma in post-produzione – seguite i suoi account social.

 

Fonte: IMDB, Fandom

L’Uomo invisibile finalmente in home video

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L’Uomo invisibile finalmente in home video

L’Uomo invisibile, un intenso e moderno thriller psicologico, sarà disponibile nelle edizioni home video nei formati Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD a partire dal 22 luglio con Universal Pictures Home Entertainment Italia.

Prodotto dall’iconico Jason Blum (Halloween, Split, Scappa – Get Out, Noi) e diretto da Leigh Whannell (Saw, Insidious, Upgrade), questo thriller psicologico rende attuale questo mutevole mostro classico della Universal, che fa da sfondo alle vicende di una donna forte che affronta il suo persecutore. Peter Travers, Rolling Stone, lo definisce “Un ritratto attuale e tagliente per un horror socialmente sensibile”. L’Uomo invisibile arriva a casa vostra con tantissimi contenuti inediti da scoprire.

L’Uomo invisibile segue la storia moderna dell’ossessione ispirandosi al mostro classico Universal. Cecilia Kass (Elisabeth Moss) torna lentamente a ricostruire la sua vita dopo la morte del suo ex-fidanzato violento (Oliver Jackson-Cohen). Ma non passa molto tempo prima che cominci a chiedersi se è davvero sparito per sempre. Oltre al film, LL’Uomo invisibile racchiude oltre venti minuti di contenuti speciali esclusivi, tra cui la possibilità di conoscere più a fondo la protagonista Elisabeth Moss, il commento al film con il regista e scene eliminate che non volete assolutamente perdere.

Con una certificazione “Fresh” di Rotten Tomatoes ed un punteggio del 91%, L’Uomo invisibile presenta all’interno del suo cast la due volte vincitrice di Emmy e di Golden Globe Elisabeth Moss (Noi, The Handmaid’s Tale). Ad accompagnare la Moss, il vincitore del SAG Aldris Hodge (Black Mirror, Straight Outta Compton), Oliver Jackson-Cohen (Hill House), Storm Reid (Don’t Let Go, Euphoria).

X-Men: 20 iconici momenti dei fumetti che vorremmo vedere nel MCU (Parte 1)

Sono passati vent’anni da quando il primo X-Men del 2000 è arrivato nelle sale cinematografiche. Con l’acquisizione della Fox da parte della Disney, un riavvio degli iconici mutanti targato Marvel Studios è ormai all’orizzonte. ComicBookMovie ha raccolto i 20 momenti più iconici tratti dai fumetti che si spera verranno adattati nell’Universo Cinematografico Marvel. Di seguito la prima parte (qui per recuperare la seconda parte):

Magneto strappa lo scheletro di Wolverine

Magneto ha sempre voluto attaccare la Terra e provocare il panico di massa nella speranza di riuscire a spazzare via migliaia di umani. Dopo una serie di esperimenti fallimenti, era più determinato che mai a sconfiggere gli X-Men. Durante uno scontro particolarmente accesso con Wolverine, il cattivo lo sollevò in aria e cominciò a strappare l’adamantio dalle sue ossa, davanti ai suoi compagni di squadra inorriditi.

Magneto ha sempre avuto la capacità di sopraffare Wolverine, ma farlo a pezzi in questo modo è stato uno sviluppo scioccante che nessuno avrebbe mai immaginato che potesse realmente accadere. Ciò ha cambiato a lungo la vita di Wolverine (essendo più vulnerabile che mai senza uno scheletro indistruttibile): naturalmente, l’evento ha tutto il potenziale necessario per creare qualcosa di davvero incredibile sul grande schermo.

Ciclope sposa Jean Grey

Le versioni più giovani di Ciclope e Jean Grey sono state introdotte in X-Men: Apocalisse del 2016, ma la storia d’amore tra i due non è mai stata esplorata fino in fondo. Si tratta di una delle coppie di fumetti più iconiche di tutti i tempi, e scoprire di più sulla loro relazione potrebbe essere altrettanto eccitante che vederli entrare in azione come abbiamo visto fin’ora.

Scisma

Ciclope e Wolverine hanno sempre avuto una relazione complicata, ma in seguito diventeranno amici intimi. Tuttavia, quando Ciclope scelse di mandare alcuni dei membri più giovani degli X-Men in una battaglia particolarmente pericolosa, Wolverine non lo permise e anni di risentimento e frustrazione alla fine incrinarono nuovamente il lororapporto.

Si formò uno “scisma” tra gli X-Men ed emersero due squadre separate con idee molto diverse su come proteggere il genere mutante dagli umani. Prima di allora, i due si erano impegnati in una violenta battaglia che alla fine li avrebbe costretti ad unirsi un’ultima volta per sconfiggere una Sentinella. Quella battaglia sarebbe assolutamente epica in un contesto live-action.

La morte di Wolverine

Il fatto che l’adattamento di X-Men: Giorni di un futuro passato di Bryan Singer non includesse questa scena chiave rappresenta una vera occasione mancata, considerando quanto questo momento sia dannatamente iconico.

Data la struttura narrativa del film, potrebbe essere stato difficile includerlo, ma Wolverine che viene sconfitta da una Sentinella (anche se non muore) è diventato un momento assolutamente iconico. Inoltre, le Sentinelle potrebbero affermarsi come una vera minaccia nel MCU.

La crocifissione di Angelo

Durante l’acclamata run degli X-Men ad opera di Chris Claremont, il fumettista non ha mai evitato di uccidere i mutanti quando la storia lo richiedeva. Il “Massacro Mutante” è stato uno degli eventi più incredibili delle serie crossover, in cui un gruppo noto come i Marauders si recano sottoterra per massacrare i mutanti deformi noti come i Morlock.

Mentre tentava di salvare un giovane mutante in pericolo, Angelo fu catturato e crocifisso in una tavola scioccante che si rivelò alquanto controversa a causa delle sue connotazioni religiose. Indipendentemente da ciò, l’evento ebbe conseguenze enorme su uno degli X-Men originali di Charles Xavier, e sarebbe certamente una mossa audace per i Marvel Studios intraprendere un percorso altrettanto oscuro con Warren Worthington III al cinema.

Uncanny X-Men

I film sugli X-Men sono sempre stati molto diversi dai fumetti, soprattutto per il modo in cui alcuni mutanti si sono uniti alla squadra. Quando giungerà il momento di riavviare il franchise, seguire la direzione di “Giant-Size X-Men #1” potrebbe essere un modo intelligente per dare alla saga nuova linfa.

Con molti membri del gruppo originale intrappolati su Krakoa, l’isola vivente, Ciclope e Xavier non hanno altra scelta che rivolgersi altrove per chiedere aiuto e riunire una nuova squadra di X-Men per organizzare una missione di salvataggio. Fu qui che vennero introdotti personaggi del calibro di Wolverine e Storm. Saremo ancora più scioccati se il riavvio non finisse per essere soprannominato proprio “Uncanny X-Men” dai Marvel Studios!

Wolverine lotta contro il Club Infernale

Abbiamo già incontrato il Club Infernale in X-Men: L’inizio. La storia del gruppo di nemici degli X-Men con Wolverine non ha fatto altro che cementare lo status del personaggio come preferito dai fan. Ad ogni modo, è il momento in cui si scopre che il mutante presunto morto è in realtà ancora vivo, che dovrebbe arrivare sul grande schermo prima o poi.

Si tratta di un un momento che potrebbe fare la gioia esclusivamente dei fan dei fumetti, ma ciò non esclude che se l’Hellfire Club dovesse fare davvero il suo debutto nel MCU, il momento dello scontro con Wolverine non deve assolutamente mancare!

La morte di Jean Grey

Abbiamo visto Jean Gray “morire” in X-Men 2, ma se e quando avremo un adattamento fedele della “Saga della Fenica Nera” (perché sicuramente non era Dark Phoenix dello scorso anno), si spera che possa avvenire grazie ai Marvel Studios.

Travolta dal suo nuovo potere, Jean scelse di sacrificarsi piuttosto che rischiare di perdere il controllo, anche se Ciclope credeva di poter imparare a padroneggiare le sue nuove abilità. È un momento straziante e sebbene possa sembrare che un film futuro vada a ricostruire un vecchio terreno rivisitando quest’evento, il team creativo dei Marvel Studios potrebbe apportare qualcosa di nuovo a questo arco narrativo così amato, probabilmente come la Fox non è mai riuscita a fare.

L’ascesa di Arcangelo

A seguito degli eventi della crocifissione di cui abbiamo parlato prima, Warren Worthington III non ebbe altra scelta che farsi amputare le ali. Poco dopo si suicidò, o almeno così sembrava. In realtà, aveva stretto un accordo con Apocalisse in cambio di nuove ali di metallo affilate come rasoi. Tuttavia Angelo, ormai irriconoscibile, non aveva altra scelta che diventare il capo dei Quattro Cavalieri di En Sabah Nur (Morte), dando così vita ad Arcangelo.

Anche dopo essere sfuggito alle grinfie dell’antico mutante, Warren ha costantemente combattuto con il suo lato oscuro e alla fine si è arreso, tentando nel mezzo di diventare lui stesso una nuova Apocalisse. Tutto ciò potrebbe funzionare davvero bene nel MCU e rivelarsi una direzione affascinante per raccontare nuovamente un personaggio fin troppo trascurato dai film originali.

Il nuovo casco di Charles Xavier

Ad un certo punto, nei fumetti, gli X-Men vivono a Krakoa, una nazione sovrana fondata da  Charles Xavier che ha deciso che farà tutto il possibile per proteggere il genere mutante. È diventato una specie di maestro manipolatore e ha persino scoperto un modo per aiutare i mutanti ad ingannare la morte.

Sia Sir Patrick Stewart che James McAvoy hanno svolto un ottimo lavoro nei panni di Charles Xavier, quindi è ora di portare il personaggio in una nuova direzione… direzione che potrebbe passare anche dal look del personaggio, che potrebbe sfoggiare un nuovo casco. Inoltre, Krakoa rappresenterebbe anche un bel cambiamento rispetto alla X-Mansion.

Mission Impossible 7: Rebecca Ferguson si allena in vista del ritorno sul set

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La produzione di Mission Impossible 7 è stata ritardata a causa della pandemia di COVID-19, ma si prevede che le riprese partiranno ufficialmente in autunno. Ciò è evidente da questa nuova foto dal dietro le quinte condivisa su Instagram dalla star Rebecca Ferguson, mentre l’attrice si appresta a maneggiare un enorme fucile da cecchino come parte del suo allenamento.

La Ferguson sta lavorando con la Bare Arms, una società con sede nel Regno Unito che fornisce consulenti militari e addestramento per armi da fuoco ad una varietà di membri del cast di film e serie tv. Lo scatto condiviso dalla Ferguson lascia quindi intendere che tutti i membri coinvolti nella produzione si stanno preparando per tornare sul set non appena sarà possibile.

La pandemia di Covid-19 ha avuto gli effetti più disparati sulla produzione del film: ad esempio, il rinvio delle riprese ha spinto Nicholas Hoult ad abbandonare il film (l’attore avrebbe dovuto interpretare il villain principale, ma è stato poi sostituito da Esai Morales, noto per la serie Titans).

Le date di uscita di Mission Impossible 7 e 8

Nei prossimi due capitoli della saga di Mission ImpossibleTom Cruise e Rebecca Ferguson torneranno nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust. I due film vedranno coinvolti anche Shea Whigham (Kong: Skull Island), Hayley Atwell (Captain America: Il primo vendicatore), Pom Klementieff (Guardiani della Galassia) e Esai Morales (Ozark). Christopher McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro debutto nelle sale americane rispettivamente il 19 novembre 2021 e il 4 novembre 2022.

Batman v Superman: i retroscena sull’uso delle pistole da parte di Batman

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Lo stunt di Ben Affleck nei panni di Batman, Richard Cetrone, ha rivelato il motivo per cui era particolarmente eccitato all’idea di usare delle pistole durante le riprese di una celebre scena di Batman v Superman: Dawn of Justice. Cetrone ha interpretato lo stunt di Affleck anche in Suicide Squad e Justice League, sebbene nessuna di queste due apparizione del Crociato di Gotham sia stata controversa come la scena di sparatoria in BvS. 

Batman v Superman: Dawn of Justice ha attirato l’ira di molti fan per l’approccio del regista Zack Snyder al personaggio del Cavaliere Oscuro. Le critiche più accese si sono concentrate proprio sull’uso delle armi da fuoco da parte di Batman, critiche che sono andate di pari passo col fatto che il Crociato di Gotham uccidesse diverse persone durante tutto l’arco narrativo del film. Questo perché, nella maggior parte delle raffigurazioni moderne di Batman, il personaggio ha due regole: non uccide e non usa pistole.

La decisione di Snyder di ignorare quei tratti del personaggio abbastanza consolidati ha inevitabilmente provocato le reazioni da parte di quei fan che sentivano che il regista stesse violando alcuni degli assetti morali fondamentali che definiscono l’eroe. Mentre tale scelta divide ancora oggi molti appassionati, a quanto pare però ha reso il lavoro dello stunt Richard Cetrone ancora più eccitante. 

Cetrone ha spiegato perché era così eccitato per la scena degli scontri a fuoco durante un episodio del podcast “Batman v Superman: By the Minute” (via Screen Rant). La sequenza in questione è diventata una delle più note e discusse dell’intero film. Armato di pistola in una mano e di fucile automatico nell’altra, Batman combatte diversi uomini appartenenti all’esercito fascista di Superman. “Sapevo che avremmo incorporato le pistole e non tanto per l’aspetto legato alla sparatoria, ma sapevo che avremmo incorporato le armi negli attacchi”, ha spiegato Cetrone. “Sembrava che potesse essere molto divertente per me perché avevo pistole in tutte e due le mani, e potevo incorporarle nei combattimenti, tornare alle riprese e poi tornare di nuovo ai combattimenti, perché quei ragazzi venivamo da me in tutte le direzioni.”

La sequenza dell’incubo di Bruce Wayne in Batman v Superman

Già in passato Cetrone aveva rivelato che la scena dell’incubo di Bruce Wayne era stato aggiunta in seguito. Lo stunt era particolarmente eccitato perché la natura della scena gli ha conferito una maggiore libertà creativa. Cetrone ha anche spiegato in che modo la scena era stata pensata in maniera diversa rispetto a ciò che il pubblico ha visto al cinema: “Avevamo Batman in giro con le pistole, con una primaria che porta su una fionda, e con un secondario che si portava sul fianco… ma non l’avete mai visto.”

Le parole di Cetrone lasciando intendere che c’è stata sicuramente ampia libertà creativa durante la realizzazione della sequenza dell’incubo in Batman v Superman: Dawn of Justice, con Snyder che ha sicuramente sfruttato appieno la natura onirica della scena. L’eccitazione di Cetrone nel riuscire ad incarnare questa singolare interpretazione di Batman era, probabilmente, lo stesso tipo di sentimento che Snyder sperava di suscitare anche negli spettatori. 

Venezia 77: i film restaurati di Venezia Classici al Cinema Ritrovato di Bologna

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Sono stati scelti i film della sezione Venezia Classici della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che quest’anno saranno ospitati all’interno del programma del festival Il Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna, che si svolgerà dal 25 al 31 agosto nella città emiliana. La collaborazione tra i due festival è un segno concreto della  solidarietà esistente e della possibilità di superare le difficoltà del momento, individuando inedite modalità condivise per uscire dall’isolamento provocato dalla pandemia. La selezione di Venezia Classici 2020, arricchita di ulteriori titoli, verrà poi replicata a Venezia nei mesi successivi.

La 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica si terrà al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre, diretta da Alberto Barbera.

Venezia Classici è la sezione che dal 2012 presenta alla Mostra in anteprima mondiale, con crescente successo, una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Venezia Classici è curata da Alberto Barbera con la collaborazione di Federico Gironi.

Questo l’elenco completo dei restauri di Venezia Classici selezionati per la 77. Mostra, che saranno proiettati dal 25 al 31 agosto al festival Il Cinema Ritrovato di Bologna:

VENEZIA CLASSICI

CRONACA DI UN AMORE

di Michelangelo ANTONIONI (Italia, 1950, B/N)

restauro: Cineteca di Bologna

CLAUDINE

di John BERRY (USA, 1974, colore)

restauro: Fox/Criterion/Disney

DEN MUSO (THE YOUNG GIRL)

di Souleymane CISSÉ (Mali, 1975, colore)

restauro: Cinemathéque Francaise

UTÓSZEZON (LATE SEASON)

di Zoltán FÁBRI (Ungheria, 1966, B/N)

restauro: Hungarian National Film Archive

SEDOTTA E ABBANDONATA

di Pietro GERMI (Italia, 1964, B/N)

restauro: Cineteca di Bologna

LA ÚLTIMA CENA (THE LAST SUPPER)

di Tomás GUTIÉRREZ ALEA (Cuba, 1976, colore)

restauro: Cineteca di Cuba

FUKUSHÛ SURU WA WARE NI ARI  (VENGEANCE IS MINE)

di Shôhei IMAMURA (Giappone, 1979, colore)

restauro: Shochiku

MUHOMATSU NO ISSHO (THE RICKSHAW MAN)

di Hiroshi INAGAKI (Giappone, 1943, B/N)

restauro: Film Foundation/Kadokawa

YOU ONLY LIVE ONCE

di Fritz LANG (USA, 1937, B/N)

restauro: StudioCanal

SERPICO

di Sidney LUMET (USA, 1973, colore)

restauro: StudioCanal

LE CERCLE ROUGE

di Jean-Pierre MELVILLE (Francia, 1970, colore)

restauro: StudioCanal

NEOKONCHENNAYA PYESA DLYA MEKHANICHESKOGO PIANINO (UNFINISHED PIECE FOR THE PLAYER PIANO)

di Nikita MIKHALKOV (Unione Sovietica, 1977, colore)

restauro: Mosfilm

GOODFELLAS                   

di Martin SCORSESE (USA, 1990, colore)

restauro: Warner Bros.

Star Wars: in Francia arriverà un cinema ispirato al Senato Galattico

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Il design di un nuovo cinema europeo sembra richiamare alla memoria quello del Senato Galattico della celebre saga di Star Wars. Il Senato Galattico ha avuto un ruolo molto importante nella trilogia prequel della saga fantascientifica, con la Camera del Senato Galattico che ha posto le basi non solo per l’ascesa al potere di Palpatine, ma anche per l’epica battaglia tra il Signore Oscuro dei Sith e Yoda vista ne La Vendetta dei Sith

Una nuova esperienza cinematografica debutterà in Francia il prossimo anno, grazie a  Oma Cinema. Lo scopo del design del cinema è quella di garantire il distanziamento sociale e di offrire agli spettatori “un’esperienza immersiva verticale”. Eppure, il rending 3D del progetto disponibile sul sito web ufficiale ricorda moltissimo la Camera del Senato Galattico. L’amministratore delegato di Oma Cinema, Pierre Chican, ha affermato che lo scopo del progetto è quello di rendere ogni posto disponibile il migliore all’interno della sala. Potete dare un’occhiata al design in questione grazie al video di seguito:

Star Wars e l’innovazione al cinema per riportare in sala gli spettatori

Probabilmente, nelle intenzioni di chi ha progettato il design di questo nuovo cinema non c’era alcun intento di riportare alla memoria dello spettatore l’architettura del Senato Galattico; ciononostante, è difficile non notare le somiglianze. I cinema di tutto il mondo hanno dovuto subire una lunga battuta d’arresto a causa della pandemia di Coronavirus purtroppo ancora in corso. Un’esperienza cinematografica ispirata a Star Wars sarebbe sicuramente motivo di grande attrazione per gli affezionati alla sala, purtroppo ancora restii a rischiare di tornare al cinema. Forse questo design innovativo creerà una nuova tendenza che, a mano a mano, influenzerà i cinema di tutto il mondo.

Per fortuna, le persone che frequenteranno questo nuovo cinema innovativo a partire dal prossimo anno, non dovranno fare i conti con le ambizioni del malvagio Palpatine! Sebbene ci siano innumerevoli opzioni di streaming che ad oggi ci permettono di poter godere di un film nella tranquillità delle nostre case, ci sono ancora un fascino ed una magia innegabili legati alla sala e al grande schermo, che probabilmente non svaniranno mai. Questo cinema così ingegnoso dovrebbe debuttare in Francia il prossimo anno, e siamo certi che il suo design regalerà agli spettatori un’esperienza unica, trasportandoli inevitabilmente in una galassia lontana, lontana… 

MCU: i 10 momenti inaspettati che hanno sorpreso tutti

MCU: i 10 momenti inaspettati che hanno sorpreso tutti

Il MCU ci ha abituati da subito a svolte narrative avvincenti, intrecci appassionanti e una storia costruita nella più meticolosa attenzione per i dettagli. Ci sono state però delle volte in cui quello che è accaduto sul grande schermo è stato decisamente imprevedibile, come zia May che scopre l’identità segreta di Peter, o il twist del finale di saga, in cui Tony si sacrifica per salvare l’intero universo. Ecco di seguito i 10 momenti inaspettati del MCU che hanno sorpreso tutti gli spettatori.

“Ma che ca***” – Spider-Man: Homecoming, 2017

MCUNell’atto finale di Spider-Man: Homecoming, Peter Parker rifiuta l’offerta di Tony Stark di unirsi agli Avengers, rifiuta quel costume elegante di Iron Spider e torna al suo classico costume rosso e blu. Di nuovo nella sua camera da letto, il tessi ragnatele si toglie la maschera ed è allora che accade l’imprevisto.

In un momento che nessuno avrebbe potuto prevedere, la zia di Peter compare sulla porta dietro suo nipote ed esclama “Ma che ca***” mentre partono i titoli di coda e il film si chiude con questo cliffhanger.

I Marvel Studios ci hanno fatto aspettare fino all’uscita di Spider-Man: Far From Home per capire come May avesse reagito al fatto che suo nipote fosse un supereroe, anche se è un peccato non aver mai visto la conversazione che è sicuramente seguita alla scoperta.

Come Nick Fury ha perso l’occhio – Captain Marvel, 2019

Mentre sarebbe impreciso dire che i fan hanno trascorso anni a chiedersi come Nick Fury abbia perso la vista, è stata sicuramente una domanda senza risposta che ha suscitato frequenti discussioni. Quando divenne chiaro che Captain Marvel avrebbe approfondito il discorso dello S.H.I.E.L.D., era inevitabile aspettarsi delle risposte in merito, ma chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe finita così?

Nonostante sembri che Fury possa perdere l’occhio per mano di uno degli Skrull, è invece capitato che il futuro direttore dello S.H.I.E.L.D. viene ferito da Goose, l’alieno Flerken che ha le sembianze di un gatto.

Sarebbe bastato un solo graffio, e Fury è rimasto senza un occhio e una cicatrice dall’aspetto sgradevole che abbiamo visto per la prima volta in Captain America: The Winter Soldier. Questa scelta non è piaciuta a tutti i fan, ma sicuramente è una svolta inaspettata.

“Io sono Iron Man” – Iron Man, 2008

I Marvel Studios hanno davvero stabilito quanto sarebbero stati diversi i loro film quando il loro primo “esperimento”, Iron Man, si è concluso con questo colpo di scena finale.

Piuttosto che fingere che Iron Man fosse la sua guardia del corpo come ha fatto la controparte dei fumetti per tutti quegli anni, Tony Stark dice al mondo che “Io sono Iron Man”, e non potevamo davvero chiedere un finale più memorabile per il capitolo iniziale di quello che sarebbe diventato poi il MCU.

Si tratta di un momento gestito perfettamente dal regista Jon Favreau, e mentre alcuni fan sono rimasti delusi dalla mancanza di identità segrete in questo mondo condiviso, questa è stata comunque una scena grandiosa.

La morte dell’agente Coulson – The Avengers, 2012

Nonostante non sia un personaggio dei fumetti, l’agente Coulson ha riscosso un successo immediato con gli spettatori, e la sua presenza ricorrente lo ha trasformato in uno dei personaggi secondari preferiti dell’inizio del MCU. Questo è stato determinante per l’accoglienza così scioccata ricevuta dalla sua morte.

Dopo aver giocato un ruolo chiave nell’assemblare i più potenti eroi della Terra per Nick Fury, Coulson era lì per proteggere la squadra da Loki e ha usato la tecnologia Destroyer per abbattere il dio dell’Inganno.

Naturalmente, essendo Loki… Loki, riapparve pochi istanti dopo e utilizzando lo scettro dei Chitauri contro lo stesso agente dello S.H.I.E.L.D. Sappiamo poi che Coulson è stato salvato ed ha avuto una ricca carriera sul piccolo schermo, tuttavia in quel momento siamo rimasti tutti sorpresi e dispiaciuti.

Lo S.H.I.E.L.D. cade – Captain America: The Winter Soldier, 2014

Quando Captain America: The Winter Soldier è uscito nel 2014, l’Universo Cinematografico Marvel era ancora agli inizi in qualche modo, e avevamo appena iniziato a familiarizzare con lo S.H.I.E.L.D.

La rivelazione che l’organizzazione di spionaggio era stata sin dal suo inizio viziata dagli infiltrati del HYDRA provocò un sorprendente colpo di scena, ma il fatto che Capitan America alla fine fu costretto a tradire lo S.H.I.E.L.D. ed esporre i loro segreti al mondo, con la collaborazione di Vedova Nera, ha significato che il mandato di Nick Fury come creatore e regista dei Vendicatori si era concluso molto prima di quanto qualsiasi fan avrebbe potuto prevedere o immaginare.

È stato un errore sbarazzarsi dello S.H.I.E.L.D. così presto? Forse ritardando questo colpo di scena, ci sarebbero state più possibilità narrative, ma sicuramente questo twist ha sorpreso i fan, ed è presente in uno dei film migliori della Infinity Saga.

Vision solleva il Mjolnir – Avengers: Age Of Ultron, 2015

Forse si potrebbe pensare che Captain America che solleva il Mjolnir in Avengers: Endgame meriterebbe più un posto in questa lista, ma dopo che è stato vagamente anticipato in Avengers: Age of Ultron, è stato un momento che in qualche modo era previsto, e che tutti speravamo di vedere nel finale della Infinity Saga.

Dopo la sua creazione, Vision implora i più potenti eroi della Terra di riunirsi per fermare Ultron una volta per tutte, e mentre la squadra si prepara a partire, passa il Mjolnir a Thor, come fosse una cosa normale sollevare il martello del Dio del Tuono.

Dimostrando che non è dalla parte di Ultron ed è veramente degno di riunirsi al resto degli Avengers, questo è stato un momento importante per Vision, che lo investe del titolo di uno degli eroi più grandi eroi di questo universo condiviso. Non a tutti è piaciuta quella scena, ma non si può negare che sia stata inaspettata.

Muoiono tutti – Avengers: Infinity War, 2018

In Avengers: Infinity War, la posta in gioco era ovviamente alta, ma i fan erano convinti che il sequel non avrebbe necessariamente ruotato attorno al Titano Pazzo, soprattutto con voci secondo cui chiunque, da Annihilus a Galactus, sarebbe potuto arrivare nell’universo cinematografico Marvel.

Di conseguenza, quando Thor conficcò Stormbreaker nel petto di Thanos, sembrò per un attimo che il Titano potesse essere sconfitto. Invece, il cattivo era ancora in grado di schioccare le dita e sprigionare il potere delle Gemme dell’Infinito per mettere in atto il suo piano mortale e terribile.

Con ciò, amati eroi come Black Panther, Bucky, Spider-Man e Groot si sono tutti trasformati in cenere, scioccando i fan e lasciandoci tutti a chiederci come sarebbero potuti tornare in vita. L’attesa è durata oltre un anno.

“Io sono Iron Man” (di nuovo) – Avengers: Endgame, 2019

Ovviamente, tutti quegli eroi alla fine sarebbero stati riportati indietro grazie al primo schiocco di Hulk che usa le Gemme dell’Infinito recuperate a spasso nel tempo per invertire gli effetti dello schiocco di Thanos.

Tuttavia, con le forze del Titano Pazzo che sono sul punto di sopraffare i più potenti eroi della Terra, Tony Stark è costretto a prendere la situazione in mano (letteralmente) quando indossa il Guanto dell’Infinito e schiocca le dita – dichiarando “Io sono Iron Man” un’ultima volta – per spazzare via Thanos e il suo enorme esercito.

Ci aspettavamo che l’eroe incontrasse potenzialmente il suo creatore in Avengers: Endgame, ma non così, e non in un modo che si riferisse così perfettamente alla sua prima avventura nell’MCU. I fratelli Russo hanno fatto centro.

Il viaggio nel tempo di Steve Rogers – Avengers: Endgame, 2019

Di tutti i modi in cui i fan hanno immaginato che la storia di Captain America sarebbe arrivata alla fine, chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe stata questa?

Tornando indietro nel tempo con le Gemme dell’Infinito per riportarle al loro posto legittimo, sembrava che Steve Rogers sarebbe tornato immediatamente al suo presente… tranne che non è tornato. Contemporaneamente, un vecchio con lo scudo di Capitan America torna ai giorni nostri, e allora apprendiamo che Steve, compiuta la sua missione, per la prima volta nella sua vita prende una decisione da “egoista”, resta nel passato, il suo legittimo presente.

Quella bellissima scena finale di Steve che balla con Peggy Carter non avrebbe potuto essere finale migliore, ed è un finale che non avremmo certo potuto prevedere in anticipo.

L’identità segreta di Spider-Man viene svelata – Spider-Man: Far From Home, 2019

Se non vi ha sorpreso la scena post-credits di Spider-Man: Far From Home, non sappiamo davvero cosa dire…

Sembrava probabile che potessimo ottenere una menzione della Oscorp o qualcosa di simile, tuttavia il notiziario con una news straordinaria che ha risuonato a Madison Square ha davvero sorpreso il mondo. L’apparizione di J. Jonah Jameson di J.K. Simmons ha davvero fatto cadere la mascella a tutti!

Dato che non era abbastanza grande come colpo di scena, Sony e Marvel hanno deciso addirittura di fargli annunciare l’identità segreta di Spider-Man! E così, alla fine di Far From Home, Peter Parker è stato ufficialmente smascherato. Cosa potrà mai accadere adesso?

Tenet: Nolan predilige gli effetti pratici, la CGI sarà ridotta all’osso

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Himesh Patel, uno degli attori di Tenet, ha elogiato il lavoro di Christopher Nolan, sottolineando quanto, durante la lavorazione del film, sia rimasto stupito dal fatto che sia stata usata pochissima CGI. Patel è salito alla ribalta lo scorso anno grazie al ruolo da protagonista nel film Yesterday di Danny Boyle. Purtroppo, ancora poco sappiamo sul ruolo che l’attore indiano avrà nell’ultima fatica del regista della trilogia de Il Cavaliere Oscuro.

Sappiamo che il nome del suo personaggio sarà Ahmad, e nell’ultimo trailer del film lo abbiamo visto cospirare insieme ai personaggi di Robert Pattinson e John David Washington. Nolan si è impegnato a fondo per mantenere il più stretto riserbo attorno alla storia del suo film, il che rende l’arrivo nelle sale di Tenet ancora più atteso.

Nonostante gli ultimi risvolti attorno alla data di uscita del film (di recente posticipato a data da destinarsi), Tenet resta uno dei titoli più attesi dell’anno, con i membri del cast che continuano ad alzare l’hype attorno al progetto. Intervistato da GQ India, Himesh Patel ha elogiato il modo in cui Nolan affronta il lavoro sugli effetti speciali nei suoi film, spiegando: “La sua dimensione è semplicemente incomprensibile. Quando poi scopri che è stato fatto tutto a porte chiuse, con pochissima CGI… è strabiliante”. 

Tenet e la famigerata scena dell’aero

Parlando del film nello specifico, l’attore ha aggiunto: “Non riesco a capire come siano in grado di realizzare certe cose, ma Nolan trova sempre un modo. L’intera crew entra in gioco quando si parla degli enormi stunt che vengono realizzate sul set, come la scena dell’aereo che avete sicuramente visto nel trailer. Quella era un vero aereo che la produzione ha comprato soltanto per farlo esplodere!”

La famigerata scena dell’aereo è stata effettivamente inclusa nel secondo trailer di Tenet e sembra essere opera del misterioso personaggio interpretato da Pattinson. In realtà, gran parte della trama di Tenet è ancora oggi un totale mistero: le poche cose che sono state rivelate sulla trama sono che il film è ambientato nel mondo dello spionaggio internazionale e che qualcuno sta lavorando per fermare un evento paragonabile alla Terza Guerra Mondiale; inoltre, sappiamo che l’azione del film avrà a che fare con una sorta di manipolazione del tempo chiamata “Inversione”.

Tenet di Christopher Nolan arriverà al cinema il 03 Agosto. Il cast annovera John David WashingtonRobert PattinsonElizabeth DebickiMichael CaineKenneth Branagh, Dimple Kapadia, Aaron Taylor-Johnson Clémence Poésy. Il film, il primo lungometraggio di Nolan dal 2017, anno di uscita di Dunkirk, viene descritto come un’epica storia action che si svolge nel mondo dello spionaggio internazionale.

Justice League Snyder Cut: Superman raggiungerà il suo “apice”

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Di recente Zack Snyder si è concesso ad una lunga intervista con il canale YouTube Beyond the Trailer in cui ha parlato non soltanto di come la Snyder Cut di Justice League si inserirà nella continuity del DCEU e della reale durata della sua versione del cinecomic, ma anche del suo entusiasmo per l’arrivo al cinema di The Batman con Robert Pattinson.

Nel corso della medesima intervista, Snyder ha spiegato che c’è sempre una certa responsabilità nel portare Superman, il più iconico degli eroi di DC, sul grande schermo: “Superman è un personaggio così astratto, nei suoi poteri e in ciò che è in grado di fare. Ogni volta che riesci a riportarlo sulla Terra, diventa molto più riconoscibile, e per questo è più interessante”, ha spiegato il regista. “Ho un enorme rispetto per il suo codice morale, e penso che il suo posto sia in cima alla piramide del mondo dei supereroi DC. Alla fine, deve raggiungere quell’apice.”

Zack Snyder ha intenzione, quindi, di portare Superman dritto verso quell’apice nella versione di Justice League in arrivo su HBO Max? A tal proposito, il regista ha aggiunto: “Ho sempre pensato che fosse quello che stavo facendo. Ora mi piace il tema della risurrezione, il concetto. Chi è adesso? Che cos’è? Quando arrivi a toccare l’eterno, nel senso che ritorni dalla tomba… che effetto avrà tutto questo?”

Zack Snyder parla dei lavori sulla Snyder Cut di Justice League durante la pandemia

Sempre durante la stessa intervista, è stato chiesto al regista come è stato provare a completare lo Snyder Cut nel bel mezzo di una pandemia globale, con Snyder che si è aperto circa le sfide che ha dovuto affrontare: “È stato impegnativo, ma sarò onesto: la nostra situazione lavorativa è piuttosto efficiente”, ha spiegato il regista. “Ho un editor al piano di sopra, mentre al piano di sotto abbiamo una sala di proiezione in modo da poter guardare i giornalieri e gli effetti visivi. Il mio editor ed io abbiamo questo fantastico sistema di editing speculare, che mi permette di vedere esattamente cosa sta facendo.”

“Si tratta di un’impostazione tecnologica davvero straordinaria”, ha continuato Snyder. “Il problema è che non vorresti lasciarla. È letteralmente dentro casa. Ci lavoriamo praticamente tutto il giorno. A meno che i miei figli non vengano e mi trascinino fuori, la maggior parte della giornata siamo concentrati sul film.”

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Gael García Bernal nel cast del nuovo film di M. Night Shyamalan

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Gael García Bernal nel cast del nuovo film di M. Night Shyamalan

Arriva da Deadline la notizia che Gael García Bernal, attore messicano noto per aver interpretato il giovane Ernesto Guevara de la Serna ne I diari della motocicletta, è entrato ufficialmente a far parte del cast del nuovo attesissimo progetto cinematografico di M. Night Shyamalan, l’acclamato regista di The Sixth Sense – Il Sesto Senso e Unbreakable – Il predestinato.

Il cast di OLD, che arriverà nelle sale il 23 luglio 2021, annovera già Eliza Scanlen (Piccole donne), Thomasin McKenzie (JoJo Rabbit), Aaron Pierre (Krypton), Alex Wolff (Hereditary – Le radici del male), Vicky Krieps (Il filo nascosto), Abbey Lee (Mad Max: Fury Road), Nikki Amuka-Bird (Luther) e Ken Leung (Lost).

Come la maggior parte dei suoi film, anche i dettagli sulla trama di questo nuovo progetto di Shyamalan sono avvolti nel mistero: non è escluso che il nuovo film – ancora senza un titolo ufficiale – possa essere collegato in qualche modo ai suoi lavori precedenti. Shyamalan sarà coinvolto anche in qualità di produttore insieme ad Ashwin Rajan della Blinding Edge Pictures e a Marc Bienstock. Steven Schneider, invece, figurerà come produttore esecutivo.

Il nuovo film di M. Night Shyamalan verrà distribuito dalla Universal, che si occuperà anche della distribuzione del prossimo lavoro del regista: non sappiamo se i due film saranno collegati in qualche modo. La Universal aveva già distribuito gli ultimi film di Shyamalan, a partire da The Visit e Split (che si sono entrambi rivelati un grandissimo successo al botteghino), fino ad arrivare all’ultimo Glass, una sorta di sequel di Unbreakable e Split combinati, che però non è stato accolto con lo stesso entusiasmo dei predecessori.

Gli ultimi progetti di Gael García Bernal

Per quanto riguarda Gael García Bernal, di recente l’attore ha recitato in Ema di Pablo Larraín (che arriverà nelle sale italiane prossimamente, distribuito da Movies Inspired) e in Wasp Network di Olivier Assayas (disponibile in Italia direttamente su Netflix). Nel corso della sua carriera l’attore ha collaborato con celebri registi come Pedro Almodóvar, Michel Gondry, Alfonso Cuarón, James Marsh, Alejandro González Iñárritu e il già citato Larraín, con cui ha girato ben tre film.

Gli Eterni: rivelato accidentalmente il teaser poster?

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Gli Eterni: rivelato accidentalmente il teaser poster?

Sulla trama de Gli Eterni, l’atteso film Marvel che è stato posticipato al 2021 a causa dell’emergenza Covid-19 (il film sarebbe dovuto arrivare nelle sale il prossimo novembre), sappiamo ancora poco. Adesso, grazie ad un membro del cast, abbiamo la possibilità di dare uno sguardo ad un concept dell’ambizioso cinecomic che sarà diretto da Chloe Zhao.

L’attore sudcoreano Ma Dong-seok, infatti, ha condiviso attraverso il suo account Instagram uno scatto in cui è possibile intravedere un concept che, probabilmente, è stato donato a tutti i membri del cast come regalo di benvenuto dai Marvel Studios all’epoca delle riprese. Nella didascalia che ha accompagnato l’immagine, Dong-seok – che nel film interpreterà Gilgamesh – ha scritto: “Gli Eterni uscirà a febbraio 2021. Condivido con voi alcune foto dell’anno scorso, dal set a Londra: 1) La roulotte di Gilgamesh; 2) La lettera di benvenuto dei Marvel Studios; 3) La poltroncina di Gilgamesh. Grazie come sempre per il vostro sostegno!”

Al momento non sappiamo se quell’artwork verrà mai pubblicato ufficialmente. È probabile che la Marvel decida di utilizzarlo come teaser poster quando avrà inizio la campagna marketing del film, che presumibilmente non inizierà prima del prossimo autunno.

Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh). La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 12 febbraio 2021.

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

Erin Richards: 10 cose che non sai sull’attrice

Erin Richards: 10 cose che non sai sull’attrice

Dopo avervi parlato di gemme canadesi della recitazione come Jessica Lucas, adesso ci spostiamo nel glorioso Regno Unito con un’altra attrice di talento proveniente dal Galles. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su Erin Richards, attrice di successo e interprete della famosa serie tv Gotham.

Erin Richards film

10. Nata il 17 maggio del 1986 a Penarth, in Galles, Regno Unito, Erin Richards comincia la sua carriera nel mondo dello spettacolo solo in età adulta. Dopo aver frequentato il Royal Welsh College of Music and Drama e studiato recitazione, comincia la sua scalata in una reta inglese locale, la S4C, dove conduce programmi per adolescenti in lingua gallese.

9. La sua prima partecipazione a un film risale al 2005 quando entra nel cast di Expiry Date, un horror comedy diretto da Karen Bird. Qualche anno più tardi gira Abraham’s Point (2008) e tre cortometraggi, 17 (2009), Balance (2010) e Will Sampson (…and the Self-Perpetuating Cycle of Unintended Abstinence) (2012).

Erin Richards nel film Le Origini del Male The Quiet Ones
Erin Richards nel film Le Origini del Male (The Quiet Ones)
Fonte: IMDB

8. Progetti più importanti arrivano qualche anno più tardi. Nel 2014, Erin partecipa al film horror thriller Le Origini del Male (The Quiet Ones) diretto da John Pogue.

Siamo nel 1974 e il film racconta la storia del professor Joseph Coupland (Jared Harris), esperto di paranormale, e di un gruppo di suoi studenti. Durante una lezione il docente arruola tre dei suoi allievi più brillanti, Brian McNeil (Sam Claflin), Krissi Dalton (Erin Richards) e Harry Abrams (Rory Fleck-Byrne), per un esperimento che dovrebbe provare l’esistenza del demonio e del paranormale.

Il compito dei ragazzi sarà quello di filmare e prendere nota della vita di Jane Harper (Olivia Cooke), una ragazza abbandonata prima dai genitori biologici e poi più volte da quelli adottivi perché affetta da disturbi del comportamento che sembrano essere riconducibile a una grave possessione demoniaca.

7. Dello stesso periodo, ricordiamo film come Open Grave (2013) – un altro horror thriller diretto da Gonzalo López-Gallego -, That Good Night (2017) e Irreplaceable You (2018), una commedia romantica diretta da Stephanie Laing.

Erin Richards serie tv

Megan Mullally e Erin Richards in Breaking In
Megan Mullally e Erin Richards nella serie “Breaking In”
Fonte: IMDB

6. La carriera di Erin Richards nel mondo dello spettacolo, tuttavia, non si limita solo al cinema. L’attrice gallese, infatti, sin dal 2010 è molto attiva anche sul piccolo schermo.

Dopo le prime ‘comparsate’ in serie tv come Crash (2010) e Being Human (2011), Erin ottiene un ruolo più importante e duraturo nella serie Breaking In (2012).

La serie, andata in onda per due stagioni sul canale della Fox, racconta la storia di un team di giovanissimi nerd, non più che ventenni, che lavorano in un’agenzia specializzata in sicurezza tecnologica. Il loro compito è quello di accedere ai sistemi informatici della aziende per verificare se sono adeguatamente protette.

Erin Richards entra a far parte della serie solo dalla seconda stagione e interpreta il ruolo di Molly Hughes per tutti i suoi 13 episodi.

Erin Richards in Merlin

Erin Richards nella serie Merlin
Erin Richards nella serie “Merlin”

5. Tra i progetti minori di Erin, quello più significativo è relativo alla sua partecipazione alla serie tv Merlin.

La serie, andata in onda per cinque stagioni sul canale BBC One, racconta delle avventure di Merlino (Colin Morgan) e Artù (Bradley James), ancora adolescente e ancora lontano dal diventare re, e dell’evoluzione del loro rapporto.

Erin Richards compare solo negli ultimi due episodi della quinta stagione di Merlin e interpreta il personaggio di Eira, alleata di Morgana, nonché compagna di Sir Gwaine, uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda e caro amico di Merlino. Impegnata in un pericolo doppio gioco, Eira viene beccata a passare informazioni vitali per il regno di Camelot a Morgana e viene condannata a morte.

4. Successive alla sua breve ma intensa esperienza sul set di Merlin, ci sono anche le partecipazioni a serie di successo come Crossing Lines (2013) e Misfits (2013).

Erin Richards in Gotham

3. Il successo televisivo per Erin Richards, tuttavia, arriva solo nel 2014, quando l’attrice gallese entra a far parte della nuova ed esaltante serie targata Fox, dal titolo Gotham.

Creata da Bruno Heller e basata sugli iconici personaggi della DC Comics, Gotham è una serie tv che racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne. La storia inizia con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce (David Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola, mentre il ragazzino assiste impotente all’omicidio. Il detective Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla giustizia.

La serie, partendo dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss locale, Fish Mooney (Jada Pinkett Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina Kyle (Camren Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot (Robin Lord Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane Pinguino.

Nella serie Erin Richards interpreta Barbara Kean, ex fidanzata di James Gordon, mentalmente instabile. Dopo aver tentato di uccidere Leslie Thompkins (Morena Baccarin), l’attuale compagna di Gordon, la Kean finisce all’Arkham Asylum. Quando finalmente viene rilasciata dal manicomio di Gotham, la Kean apre un nightclub, The Sirens, insieme alla sua socia Tabitha Galavan (Jessica Lucas).

Erin Richards interpreta Barbara Kean dal 2014 al 2019 e compare in ben 89 episodi, dal pilot fino alla puntata 5×12 dal titolo “L’inizio”, che segna la fine della serie Gotham.

Erin Richards vita privata: fidanzato, Instagram e tante curiosità

2. In una delle tante interviste rilasciate ai giornali di tutto il mondo, Erin Richards ha raccontato com’è stato fare l’audizione per il ruolo di Barbara Kean in Gotham. A differenza dei altri provini per altre serie tv o film, l’attrice ha raccontato di non aver ricevuto lo script di prova da memorizzare per l’audizione.

Il materiale relativo alla serie Gotham era infatti classificato come ‘top secret’ e i direttori del casting della serie, per evitare fughe di notizie, fornivano lo script solo pochi minuti prima del provino. La Richards ha quindi raccontato d aver avuto pochissimo tempo per memorizzare le battute e immedesimarsi nel suo personaggio.

Un’esperienza stressante di certo ma anche tanto gratificante considerando i risultati e anche la passione di Erin per il personaggio di Batman. Oltre infatti a interpretare la Kean, Erin Richards ha anche diretto il centesimo episodio della serie Gotham.

1. I giornali scandalistici sono sempre a caccia di scoop e uno di questi sarebbe proprio beccare il nuovo fidanzato di Erin Richards…ammesso che l’attrice ne abbia uno! Sembra infatti che la bella Erin sia ancora single e che non abbia nemmeno in ballo qualche frequentazione casuale.

Se volete essere sempre aggiornati sulla vita professionale e privata dell’attrice gallese, vi invitiamo a seguire l’account Erin Richards Instagram ufficiale.

 

Fonte: IMDB, Fandom

Kiefer Sutherland: 10 cose che non sai sull’attore

Kiefer Sutherland: 10 cose che non sai sull’attore

Volto noto di cinema e televisione, Kiefer Sutherland ha negli anni acquistato sempre più fama grazie ai ruoli da lui ricoperti, in particolare quello di Jack Bauer nella celebre serie 24. Affermatosi come uno degli attori più pagati del piccolo schermo, Sutherland continua ancora oggi a rinnovarsi, dimostrandosi prolifico come sempre e pronto a guadagnare ulteriori consensi di pubblico e critica.

Ecco 10 cose che non sai di Kiefer Sutherland.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Kiefer Sutherland padre

Kiefer Sutherland: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore inizia sin da giovane a recitare per il cinema in film come Per fortuna c’è un ladro in famiglia (1983), Il ragazzo della baia (1984), A distanza ravvicinata (1986) e Stand by Me – Ricordo di un’estate (1986), e Ragazzi perduti (1987), con il quale divenne celebre. Negli anni successivi prese parte a titoli come Fuoco cammina con me (1992), I tre moschettieri (1993), con Chris O’Donnell, Il momento di uccidere (1996), In linea con l’assassino (2002), Identità violate (2004), con Angelina Jolie, Riflessi di paura (2008), Melancholia (2011), con Kirsten Dunst, Il fondamentalista riluttante (2012), Pompei (2014), Zoolander 2 (2016) di Ben Stiller, e Flatliners – Linea mortale (2017).

9. È noto per i suoi ruoli televisivi. Dopo essere comparso in televisione agli inizi della sua carriera con titoli come la serie Storie incredibili (1985) e i film Trappola silenziosa (1986) e Giustizia violenta (1986), Sutherland tornerà sul piccolo schermo ricoprendo il ruolo del protagonista nella serie 24 (2001-2010), con cui ha ottenuto grandissima popolarità e dove recita accanto a Kim Raver. Continua poi con i titoli 24: Redemption (2008), film tratto dalla serie, The Confession (2011), Touch (2012-2013), e 24: Live Another Day (2014). Dal 2016 al 2019 è invece protagonista di Designated Survivor, con Maggie Q. Nel 2020 recita invece nella serie The Fugitive.

8. È anche produttore. Nel corso degli anni Sutherland non ha soltanto ricoperto il ruolo dell’interprete, ma per i titoli televisivi che gli hanno dato grande popolarità ha ricoperto anche il ruolo di produttore. Ha infatti svolto tale ruolo inizialmente per la serie 24, producendo oltre 170 episodi, e in seguito per The Confession, Touch, 24: Live Another Day e Designated Survivor, di cui è stato produttore esecutivo per tutti i 53 episodi che compongono la serie.

Kiefer Sutherland è su Instagram

7. Ha un account personale. L’attore è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 206 mila persone. All’interno di questo Sutherland è solito condividere immagini relative ai propri lavori, sia quelli passati sia quelli a cui sta attualmente lavorando. Non mancano poi anche post relativi ad altri suoi progetti, specialmente relativi ai suoi tour musicali. Diverse sono poi anche le immagini di suoi momenti di svago, in compagnia di amici o colleghi.

Kiefer Sutherland: chi è suo padre

6. È figlio di un noto attore. Kiefer è figlio dell’attore Donald Sutherland, celebre per la sua lunga carriera che annovera tra i titoli più recenti anche la saga di Hunger Games. Questi ebbe il figlio dal suo secondo matrimonio, avuto con l’attrice canadese Shirley Douglas. Anche se i due divorziarono dopo poco la nascita di Kiefer, questi continuò ad intrattenere buoni rapporti con suo padre, desiderando infine seguirne le orme nel mondo della recitazione. I due hanno poi avuto modo di recitare insieme nei film Il momento di uccidere e Il fuoco della giustizia.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Kiefer Sutherland 24

Kiefer Sutherland in Stand By Me

5. Rimase nel ruolo anche durante le pause tra le riprese. L’attore ebbe uno dei suoi primi ruoli importanti all’interno di Stand By Me – Ricordo di un’estate, dove interpreta il bullo Ace. Sutherland raccontò in seguito di aver cercato il modo di risultare ancor più credibile nel suo rapporto con i quattro giovani protagonisti, e per riuscirci decise di restare nel personaggio anche al di fuori delle riprese, mostrandosi così scontroso con loro, e rendendoli vittime di diversi scherzi.

Kiefer Sutherland in 24

4. Si batté per mantenere viva la particolarità della serie. In seguito al successo della prima stagione, 24 ottenne il rinnovo per successivi episodi. I produttori erano tentati per questi di abbandonare il formato secondo cui gli eventi si svolgevano in tempo reale, inclini a perseguire uno sviluppo più canonico. Sutherland, tuttavia, non era d’accordo, e si batté affinché la serie mantenesse la sua particolarità, che era anche il motivo del suo successo. Questa venne infine tenuta, garantendo anche la buona accoglienza delle successive stagioni.

3. Si fece un vero tatuaggio per la serie. Nel corso della terza stagione viene rivelato che il personaggio di Jack Bauer porta un intricato tatuaggio nell’interno del braccio sinistro come ricordo di un’operazione da lui condotta. Piuttosto che dover spendere diverse ore di trucco ogni giorno per permettere di applicare e rimuovere il tatuaggio, Sutherland decise di farselo fare realmente, così da far risparmiare tempo e denaro alla produzione.

Kiefer Sutherland: il suo patrimonio

2. È un attore molto pagato. Grazie ai suoi numerosi ruoli cinematografici e televisivi, come anche all’attività di produttore, Sutherland vanta oggi un patrimonio di circa 100 milioni di dollari. A fare la sua fortuna è stata ovviamente la serie 24, che gli ha permetto da prima di essere indicato come il decimo divo più pagato del 2006, e in seguito di diventare nel 2009 l’attore televisivo più pagato al mondo, con un compenso di circa 550 mila dollari ad episodio.

Kiefer Sutherland: età e altezza

1. Kiefer Sutherland è nato a Londra, Inghilterra, il 21 dicembre 1966. L’attore è alto complessivamente 174 centimetri.

Fonte: IMDb

Steve Buscemi: 10 cose che non sai sull’attore

Steve Buscemi: 10 cose che non sai sull’attore

Volto iconico del cinema e della televisione, Steve Buscemi ha negli anni dato prova della sua grande versatilità, distinguendosi come attore, sceneggiatore, doppiatore e regista. Ha costruito la propria carriera recitando in alcuni dei film più celebri degli anni Novanta, trovando ruoli adatti al proprio talento anche in tempi più recenti, dove si è distinto anche grazie alla televisione e ad alcune serie di particolare successo.

Ecco 10 cose che non sai di Steve Buscemi.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Steve Buscemi altezza

Steve Buscemi: i suoi film e le serie TV

10. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore inizia a guadagnare una prima popolarità al cinema grazie a titoli come New York Stories (1989) e I delitti del gatto nero (1990). Ottiene poi grande notorietà grazie a Crocevia della morte (1990), Barton Fink – È successo a Hollywood (1991) e Le iene (1992). Successivi titoli di gran successo sono Pulp Fiction (1994), con John Travolta, Fargo (1996), Fuga da Los Angeles (1996), con Kurt Russell, Con Air (1997) e Il grande Lebowski (1998), con Jeff Bridges. Recita poi in Armageddon (1998), Coffe and Cigarettes (2003), Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003), con Ewan McGregor, Romance & Cigarettes (2005), Oltre le regole (2009), On the Road (2012), Un weekend da bamboccioni 2 (2013), Charlie Thompson (2017), Morto Stalin, se ne fa un altro (2017), Nancy (2018), con Andrea Riseborough, I morti non muoiono (2019) e Il re di Staten Island (2020).

9. Ha preso parte a note serie TV. Dopo aver recitato in alcuni episodi di serie come Miami Vice (1986), Racconti di mezzanotte (1993) e nel film The Laramie Project (2002), Buscemi ottiene un primo ruolo di rilievo sul piccolo schermo recitando nel ruolo di Tony Blundetto nella serie I Soprano (2004-2006), con James Gandolfini. Successivamente ottiene nuovi ruoli in serie come 30 Rock (2007-2013) e Boardwalk Empire – L’impero del crimine (2010-2014), dove è protagonista nel ruolo di Enoch “Nucky” Thompson, insieme all’attore Michael Shannon. Terminata la serie, Buscemi continua a recitare per la televisione in Portlandia (2011-2017), Philip K. Dick’s Electric Dreams (2017) e Miracle Workers (2019-in corso).

8. È anche regista, sceneggiatore e produttore. Negli anni Buscemi si è distinto anche per la sua attività dietro la macchina da presa. Nel 1996, infatti, debutta alla regia con il film Mosche da bar, da lui anche scritto. Dirige poi Animal Factory (2000), di cui è anche produttore, e quattro episodi della serie I Soprano. Nel 2005 dirige Lonesome Jim, con protagonista Casey Affleck, mentre nel 2007 è autore di Interview, con Sienna Miller. Ha poi diretto episodi di serie come Nurse Jackie – Terapia d’urto (2009-2011), Park Bench with Steve Buscemi (2014-2015), Portlandia e Miracle Workers.

Steve Buscemi in I Soprano

7. Ha interpretato un ruolo di rilievo nella serie. L’attore compare all’interno de I Soprano a partire dalla quinta stagione, e in particolare dall’episodio intitolato Il cugino di Tony, protraendo poi la sua presenza per 14 episodi. Per Buscemi si è così trattato del primo ruolo stabile all’interno di un prodotto televisivo. Il personaggio da lui ricoperto è quello di Tony Blundetto, cugino del boss Tony Soprano, che si rivelerà centrale negli eventi che conducono all’iconico finale della serie.

6. Ha ricevuto un importante riconoscimento. Ben prima di comparire come attore nella serie, Buscemi diresse l’episodio Pine Barrens, per il quale ha ricevuto una nomination come miglior regista di una serie drammatica agli Emmy Awards nel 2001. Nel 2004, assunti i panni di Tony Blundetto, viene candidato come miglior attore non protagonista in una serie drammatica per il suo ruolo nella quinta stagione. Pur non riportando vittorie, l’attore ha così ulteriormente consolidato la propria popolarità sul piccolo schermo.

Parte delle cose che non sai sull’attore

Steve Buscemi Le Iene

Steve Buscemi in Le Iene

5. Sottrasse la parte al regista Quentin Tarantino. Al momento dei casting per il film Le Iene, Quentin Tarantino, sceneggiatore e regista del film, dichiarò di volere per sé la parte di Mr. Pink. Decise tuttavia di far sostenere un provino a tutti gli altri attori, informando loro che sa davvero volevano la parte avrebbero dovuto dimostrare di essere perfetti per questa, altrimenti l’avrebbe interpretata da sé. Per sua sfortuna, Buscemi risultò estremamente adeguato per il personaggio, e finì con l’ottenere il ruolo.

4. Venne scoperto grazie ad un altro film. Quello di Mr. Pink è uno dei ruoli più memorabili del film, e ancora oggi il volto di Buscemi è associato al personaggio. Le sue caratteristiche espressioni colpirono molto anche lo stesso Tarantino, il quale scoprì l’attore grazie al video provino che questi sostenne per un altro film. Il regista rimase in particolare impressionato dalla capacità di Buscemi di assumere un aria che lo faceva sembrare un vero e proprio criminale.

Steve Buscemi in Pulp Fiction

3. Ha un celebre cameo nel film. Successivamente al successo di Le Iene, Tarantino richiamò Buscemi per affidargli un cameo nel film Pulp Fiction. Si tratta di un cameriere presente nella scena in cui Vincent Vega e Mia Wallace si recano nel diner. Tale ruolo venne affidato all’attore a mo’ di presa in giro per una sua battuta nel precedente film del regista. Nei panni di Mr. Pink, infatti, Buscemi recitava di non essere favorevole al lasciare mance ai camerieri, ritrovandosi così ad interpretarne uno pochi anni dopo.

Steve Buscemi: ha una moglie

2. Ha sposato una regista. A partire dal 1987, l’attore è stato sposato con la regista Jo Andres. I due sono sempre stati particolarmente legati, mantenendo un certo distacco tra la loro vita privata e quella pubblica. Nel 1990, dopo tre anni di matrimonio, è nato il loro unico figlio, Lucian. La coppia è rimasta insieme fino alla scomparsa di lei, avvenuta nel gennaio del 2019.

Steve Buscemi: età e altezza

1. Steve Buscemi è nato a New York, Stati Uniti, il 13 dicembre del 1957. L’attore è alto complessivamente 175 centimetri.

Fonte: IMDb

Turisti curiosi con Bob e Mack, la recensione della nuova serie Disney+

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Arriva il 24 luglio su Disney+ Turisti curiosi con Bob e Mack, la nuova serie realizzata dalla Casa di Topolino in collaborazione con National Geographic in sei episodi. La serie, come informa la sinossi ufficiale, è condotta dal corrispondente di ABC News Bob Woodruff e il figlio Mack Woodruff, porta gli spettatori dentro a un’avventura padre-figlio in alcuni dei luoghi più inaspettati del pianeta: nazioni e territori spesso conosciuti per i loro conflitti, ma ognuno con un potere unico di sorprendere, stupire e ispirare. Insieme visiteranno la Colombia, la Papua Nuova Guinea, l’Etiopia, il Pakistan, il Libano e l’Ucraina. Durante il viaggio, Bob e Mack condivideranno momenti forti e toccanti che li porteranno a cambiare  prospettiva – non solo sul loro rapporto, ma anche sulle persone e i luoghi.

La descrizione è naturalmente accurata eppure per comprendere a pieno la natura di Turisti curiosi con Bob e Mack, bisogna immergersi dentro le immagini, le esperienze, i luoghi e le forti emozioni che i protagonisti di questo “rogue trip” (questo il titolo originale della serie) si trovano di volta in volta a gestire. Padre e figlio si trovano a confrontarsi con territori difficile e spesso inesplorati, a toccare con mano le conseguenze delle guerre, della follia umana, portando alla luce un fatto incontrovertibile: la natura trova sempre un modo di sopravvivere e andare avanti, ma è anche totalmente indifesa di fronte ad attacchi, anche involontari, sempre più violenti e massicci da parte dell’uomo, che resta il predatore più pericoloso e temibile.

Turisti curiosi con Bob e Mack un viaggio fisico e personale nella natura sconosciuta

Il primo episodio della serie ci porta in Colombia, un Paese che Bob aveva conosciuto negli anni della guerra e che ora ripercorre accanto a suo figlio. Per la prima volta, l’ex corrispondente di guerra si trova ad attraversare un territorio relativamente in pace, guardandolo sotto una luce diversa, mentre il figlio è ammirato e sorpreso dal vedere il padre “sul campo”, che non ha perso un grammo della sua grinta da reporter, perfettamente a suo agio sia con dei militari che con i pacifici abitanti della zona. L’esperienza, quindi, è relativa al viaggio, all’avventura, come riporta il titolo, ma anche all’aspetto più esistenziale del viaggio stesso, che si proietta verso la conoscenza di sé nell’attraversare e scoprire nuove realtà.

L’intento di Turisti curiosi con Bob e Mack è egregiamente raggiunto attraverso una scrittura che lascia parlare i fatti, gli eventi e uno stile registico completamente mutuato dai migliori filmati National Geographic: qualità assoluta dell’immagine, predilezione per il landscape, vera e propria poesia naturale per immagini.

La dimensione personale, perfettamente bilanciata con quella informativa e documentaristica, rende la serie una piacevole avventura “da divano” in un momento storico in cui è ancora prematuro pensare di poter andare in quei porti in un tempo prossimo. Può essere però un ottimo modo per conoscere e fare una lista dei prossimi viaggi da fare, non appena sarà di nuovo sicuro andare in giro per il mondo.

 

Jessica Lucas: 10 cose che non sai sull’attrice

Jessica Lucas: 10 cose che non sai sull’attrice

Poco più che trentenne e di origini canadesi, Jessica Lucas è una delle attrici emergenti degli ultimi anni. Dopo aver lavorato sia in tv che al cinema per molti anni, ha conquistato finalmente il favore del pubblico grazie al ruolo di Tabitha Galavan nella serie Gotham.

Adesso scopriamo insieme, però, tutto quello che c’è da sapere su Jessica Lucas e la sua carriera in ascesa.

Jessica Lucas film

Jessica Lucas e Emily Browning nel film Pompei
Jessica Lucas e Emily Browning nel film “Pompei”

10. Nata a Vancouver, in Canada, il 24 settembre del 1985, Jessica Lucas ha origini afro-canadesi ed europee, da parte di madre. Sin da bambina manifesta una grande passione per la recitazione che entrambi i genitori coltivano e arricchiscono. Jessica inizia a recitare già dall’età di sette anni e comincia la sua formazione professionale alla Children’s Art Theatre School di Toronto dove studia dal 1992 al 1994.

9. Jessica comincia la sua carriera in teatro con piccole produzioni locali in Canada come Biancaneve e i Sette Nani, il musical Grease, Cenerentola, Mousetrap – commedia di genere poliziesco scritta da Agatha Christie – e con alcuni medley musicali.

8. Grazie alla sua formazione ‘classica’ e alla sua esperienza in teatro, Jessica comincia la sua carriera nel mondo del cinema nel 2006 quando entra a far parte del cast dei film She’s The Man – tratto dalla commedia di William Shakespeare dal titolo “La Dodicesima Notte” -, e The Covenant, diretto da Renny Harlin.

Jessica Lucas e Laura Ramsey nel film The Covenant
Jessica Lucas e Laura Ramsey nel film “The Covenant”

Quest’ultimo film, divenuto un cult del genere horror teen, racconta la storia di cinque famiglie dotate di poteri sovrannaturali, discendenti della stirpe delle streghe di Salem, che nel 1962 stringono un solenne patto di silenzio per proteggere il loro segreto. Questo patto aiuterà la stirpe di Salem a sopravvivere e al potere delle streghe di perdurare.

Più di quattro secoli più tardi sono i quattro eredi rimanenti delle famiglie, Caleb Danvers (Steven Strait), Pogue Perry (Taylor Kitsch), Reid Garwin (Toby Hemingway) e Tyler Simms (Chace Crawford) a dover fare i conti con questa terribile e pericolosa eredità.

7. A quei primi esperimenti cinematografici ne seguono molti altri che portano Jessica Lucas a recitare in film come Cloverfield (2008), Amusement – Giochi pericolosi (2008), Big Mama (2011), La casa (2013), Pompei (2014) e Quel momento imbarazzante (2014).

Jessica Lucas serie tv

6. Parallelamente al cinema, Jessica continua a coltivare anche la sua carriera televisiva. Dall’anno 2000, infatti, la vediamo in piccoli ruoli in serie tv di successo come Seven Days (2000), Boys & Girls (2001), 2030 CE (2002-2003), Romeo! (2003), The L World (2003), Secret of a Small Town (2006), Split Decision (2006 – pilot purtroppo mai andato in onda), CSI – Scena del Crimine (2007), 90210 (2008) e Psych (2011).

5. Oltre alle ‘comparsate’ e ai ruoli minori, nella carriera di Jessica, prima che arrivasse al successo, ci sono anche molte collaborazioni televisive durature. Tra queste ricordiamo Edgemont (2001-2005, 40 episodi), Life As We Know it (2004-2005, 13 episodi), Melrose Place (2009-2010, 18 episodi), Amici di Letto (2011, 13 episodi), Cult (2013, 13 episodi) e Gracepoint (2014, 8 episodi)

4. Jessica Lucas ha inoltre partecipato alla realizzazione, negli anni di due film per la televisione dal titolo Halloweentown II – La Vendetta di Kalabar, diretto da Mary Lambert nel 2001 e Damaged Care, diretto da Harry Winer nel 2002.

Jessica Lucas in Gotham

3. Ma il vero successo televisivo per Jessica Lucas arriva solo nel 2015, quando entra a far parte del cast della nuova serie targata Fox, dal titolo Gotham.

Creata da Bruno Heller e basata sugli iconici personaggi della DC Comics, Gotham è una serie tv che racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne. La storia inizia con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce (David Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola, mentre il ragazzino assiste impotente all’omicidio. Il detective Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla giustizia.

La serie, partendo dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss locale, Fish Mooney (Jada Pinkett Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina Kyle (Camren Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot (Robin Lord Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane Pinguino.

Nella serie, Jessica Lucas interpreta Tabitha Galavan, amica di vecchia data di Barbara Kean, ex fidanzata di James Gordon. Membro della celebre famiglia Dumas, dopo essere finita all’Arkham Asylum, riesce a evadere inizia una carriera da criminale nella Lega delle Tenebre sapientemente coperta dal suo lavoro di gestore del club The Sirens. Sarà la stessa Tabitha a istruire la piccola Selina Kyle e a muovere i fili del potere criminale di Gotham. Il personaggio di Tabitha Galavan è attivo nella serie Gotham dal 2015 al 2019, per ben 46 episodi, dalla 2×01 dal titolo “L’ascesa dei cattivi” alla puntata 5×01 dal titolo “Anno Zero”. Attualmente la Lucas è impegnata con la serie tv The Murders (2019).

Jessica Lucas oggi: fidanzato, Instagram e tante curiosità

2. Negli anni i media hanno fatto tantissime speculazione su Jessica Lucas e il suo fidanzato. Ebbene, facciamo un po’ di chiarezza. Jessica si è sempre definita come una ragazza seria, un po’ all’antica, insomma, una donna da un uomo alla volta. I flirt da pagina rosa non le interessano né tanto meno la mentalità superficiale della Hollywood degli ultimi anni.

Jessica Lucas è felicemente fidanzata con Alex Jermasek, un giovane macellaio e chef di Los Angeles. Non sappiamo esattamente come i due si siano conosciuti ma la proposta di matrimonio di Alex alla sua Jessica ha fatto il giro del web.

Nel 2017, durante una vacanza in Italia, la coppia si trovava a Firenze quando Jermasek, proprio sul ponte Amerigo Vespucci di Firenze, si è inginocchiato per chiedere alla Lucas di sposarlo.

La coppia si è sposata in gran segreto un anno più tardi.

1. Una piccola curiosità. A quanto pare, grazie forse anche alla sua formazione alla Children’s Art Theatre School di Toronto, Jessica è un’appassionata di musical. Nonostante non abbia nessun interesse a intraprendere una carriera nel mondo della musica, ha confessato di voler sperimentare con il genere musical al cinema e perché no, un giorno forse, arrivare anche a esibirsi a Broadway.

Segui tutti gli aggiornamenti relativi alla sua vita privata e professionale sull’account ufficiale Jessica Lucas Instagram.

 

Fonte: IMDB, Fandom

Sky, gli Upfront della stagione 2020/2021, Totti, Muccino e Rovere in programma

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Grandi autori, registi premiati, campioni dello sport, stelle del cinema, talenti italiani e internazionali. Saranno loro i protagonisti della straordinaria stagione televisiva di Sky 2020/2021 con produzioni di successo, storie che fanno sognare, titoli inediti, emozioni del grande sport e molto altro. Una stagione all’insegna del Back to Next, con uno sguardo sempre rivolto al futuro per continuare a evolversi e ad affrontare anche le sfide più grandi con la qualità, la creatività e l’innovazione che da sempre contraddistinguono Sky.

Come è avvenuto anche durante i mesi di emergenza sanitaria, quando pensando fuori dagli schemi l’azienda ha continuato a innovare, nonostante le difficoltà, per proporre sempre una vasta offerta di contenuti, lineari e on demand, e per garantire un’informazione accurata e tempestiva alle famiglie italiane. La prossima stagione televisiva porterà ancora una volta nelle case degli abbonati grandi contenuti, con l’eccellenza di sempre e la libertà di fruirne come, quando e dove si preferisce, on demand o con Sky Go, o per chi sceglie lo streaming con NOW TV.

Inoltre, grazie alla novità di Sky Wifi, il servizio ultra broadband lanciato da poco in 124 città, sarà possibile scegliere un’offerta tv, internet e voce unica nel suo genere, che consente di combinare una connessione straordinariamente performante – quella di Sky Wifi – con l’esperienza di visione unica che offre Sky Q e con la varietà di contenuti originali di qualità che abbracciano tutti gli ambiti, dall’intrattenimento alle news, dalle serie tv al grande sport, dai documentari all’arte e ai programmi per bambini. Sky si conferma così come un partner ideale per la famiglia.

I titoli Sky Original

Per la stagione 2020/2021 grandi novità vengono annunciate tra i progetti originali di serie tv e nell’ambito dell’intrattenimento: un altro grande nome del cinema italiano entra a far parte della squadra Sky, Gabriele Muccino firmerà la sua prima serie tv, reboot del suo film di successo A casa tutti bene, mentre sono appena iniziate le riprese di Speravo de morì prima, la serie su Francesco Totti con Pietro Castellitto nel ruolo dell’ex capitano della Roma. Queste ultime sono le due più recenti novità che arricchiscono la line up di titoli Sky Original in arrivo nei prossimi mesi: da Petra con un’inedita Paola Cortellesi ai giovani protagonisti di We Are Who We Are di Luca Guadagnino, dall’antica Roma dell’epico racconto firmato Matteo Rovere con Romulus a Cops – Una banda di poliziotti con Claudio Bisio e molti altri volti della commedia italiana. Aspettando Anna di Niccolò AmmanitiDomina con Kasia Smutniak e un grande cast internazionale e anche i fratelli D’Innocenzo al lavoro sulla loro prima serie tv e Salmo, produttore creativo e musicale nonché attore di Blocco 181. Una forza produttiva che è anche europea con Sky Studios, attualmente al lavoro su oltre 50 progetti scripted in tutto il continente, e con i migliori titoli internazionali HBO e Showtime in onda su Sky Atlantic.

Sul fronte dell’intrattenimento Sky annuncia oggi una grande new entry: arrivano in esclusiva i viaggi di Pekin Express, uno dei format di maggior successo degli ultimi anni, uno show straordinario capace di esaltare come pochi il valore della scoperta e del viaggio, che si affianca agli altri format già di casa su Sky come X FactorMasterChef, 4 Ristoranti, Family Food Fight, Italia’s Got Talent – arricchendo l’intrattenimento di Sky, mai stato così forte.

Protagonista della nuova stagione sarà indubbiamente anche il cinema, con i titoli delle grandi major internazionali su Sky Cinema: Universal, Sony Pictures e da gennaio 2021 anche Warner Bros. Il grande cinema italiano, con titoli come quelli di Vision Distribution, Medusa e Rai Cinema, continua a trovare in Sky la propria casa, tra i film più premiati della stagione e i campioni d’incasso, con un’offerta davvero pensata per le più diverse passioni cinematografiche. Divenuto ormai un canale di culto per chi è alla ricerca di un racconto inedito, contemporaneo e originale, Sky Arte continuerà a valorizzare il patrimonio artistico nazionale e internazionale con grandi produzioni originali che, nella prossima stagione, vedranno protagonisti Raffaello, Botticelli e Pompei. Questi grandi titoli si affiancheranno ai tantissimi altri che, sul canale, racconteranno l’arte e la cultura nelle più varie forme.

Dai racconti cinematografici a quelli di Sky Sport. Narrazioni a tutto tondo, dal campo di gioco agli approfondimenti editoriali. Una programmazione che spazia dal calcio italiano a quello internazionale, con Serie A, Premier League, Bundesliga, Champions League, Europa League, verso Euro 2020 del prossimo giugno. E poi i motori con in primo piano Formula 1 e MotoGP, oltre a tennis, NBA, il ritorno della MLB e le novità del wrestling AEW e dell’America’s Cup di vela. Una carrellata di eventi live sui canali sportivi di Sky, caratterizzati come sempre dall’inconfondibile Sky Touch.

Un anno di grandi appuntamenti anche per l’informazione di Sky TG24 che, con l’autorevolezza di sempre, informa il Paese su tutte le più importanti notizie italiane e internazionali, forte anche delle sinergie con Sky News e l’area news del gruppo Comcast. Non solo notizie, ma anche inchieste, reportage, analisi e interviste, per un canale sempre più votato all’approfondimento. Dopo essersi distinto nel racconto della pandemia da Covid-19, trasmettendo durante il lockdown il primo telegiornale interamente realizzato da casa, nella prossima stagione Sky TG24 si appresta a seguire due appuntamenti importantissimi per l’Italia e il mondo: le Elezioni Regionali e le Presidenziali Usa.

L’offerta di Sky è anche per tutti, con i canali free-to-air, TV8 e Cielo: tante produzioni originali e show innovativi, come il nuovissimo Name that tune – Indovina la canzone e i programmi d’informazione da poco lanciati sul canale, Ogni Mattina e TG8, che si uniscono a una ampia programmazione di intrattenimento, cinema e sport.

35° Settimana Internazionale della Critica: il programma completo

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Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione della 35° Settimana Internazionale della Critica che si svolgerà dal 2 al 12 settembre al Lido di Venezia, nell’ambito della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia numero 77. L’edizione di quest’anno è estremamente importante soprattutto perché si incarica di dare un segnale di rinascita e ripartenza: il cinema può essere un modo per tornare a vivere e fidarsi del mondo, dopo l’esperienza terribile e condivisa di una pandemia globale, che purtroppo non può ancora definirsi conclusa.

La selezione è curata dal Delegato Generale della SIC Giona A. Nazzaro con i membri della commissione di selezione Paola Casella, Simone Emiliani, Beatrice Fiorentino e Roberto Manassero.

  • LA SELEZIONE 2020

CONCORSO

50 O DOS BALLENAS SE ENCUENTRAN EN LA PLAYA – 50 OR TWO WHALES MEET AT THE BEACH

di Jorge Cuchí – Messico

Un agghiacciante romanzo di formazione (anti)sentimentale. Un film nerissimo e follemente lirico. La corsa verso l’autodistruzione di due adolescenti colti in un vortice di annoiata disperazione nichilista. Retto da uno sguardo privo di qualsiasi retorica, s’inoltra nei territori più pericolosi e inquietanti del sentire contemporaneo offrendo una riflessione sul mondo come immagine sconcertante.

Sinossi

Félix, un ragazzo di 17 anni, riceve un invito su WhatsApp: vuoi giocare allaBlue Whale? Il gioco con le 50 sfide? Quello in cui alla fine devi ucciderti? Félix accetta. È così che incontra Elisa.I dueiniziano a completare le sfide insieme. 50 è la storia d͛amore didue adolescenti con tendenze suicideche decidono di giocare insiemefinché morte non li separi. Mancano solo 6 giorni.

HAYALETLER – GHOSTS

di Azra Deniz Okyay – Turchia, Qatar

Turchia oggi. Il film con il quale il cinema turco discontinua il presente-Erdogan portando alla luce del sole storie, volti, desideri e conflitti altrimenti sempre intrecciati al simbolico e alle metafore. Un viaggio nel tessuto urbano di una città, fra crisi politiche, desideri, conflitti, hip hop e speculazioni. L’anno zero del cinema turco è questo.

Sinossi

Nel corso di una giornata in cui un sovraccarico di corrente minaccia l’intero paese͕ quattro personaggi incrociano le loro strade a Istanbul, in un quartiere in fase di gentrificazione per la costruzione della “Nuova Turchia”: una madre il cui figlio è in prigione, una giovane ballerina, un’artista-attivista e un astuto intermediario. Le loro storie si intrecciano nel corso di un affare di droga, offrendoci un racconto ruggente della Turchia contemporanea

NON ODIARE – THOU SHALT NOT HATE

di Mauro Mancini

Italia, Polonia

Un esempio di cinema civile come il “cinema italiano di una volta”. Un film non urlato che va dritto al cuore dei conflitti dell’oggi con un linguaggio chiaro e preciso. E che non semplifica le problematiche in campo. Un Alessandro Gassmann tutto contenuto in un dolore misurato che lo sguardo della regia trasforma sapientemente in una possibilità di rinascita.

Sinossi

In una città del nord-est vive Simone Segre, affermato chirurgo di origine ebraica: una vita tranquilla, un appartamento elegante e nessun legame con il passato. Un giorno si trova a soccorrere un uomo vittima di un pirata della strada, ma quando scopre sul suo petto un tatuaggio nazista, lo abbandona al suo destino. Preso dai sensi di colpa͕ rintraccia la famiglia dellΖuomo͗ Marica͕ la figlia maggiore͖ Marcello͕ adolescente contagiato dal seme dell͛odio razziale; il piccolo Paolo. Verrà la notte in cui Marica busserà alla porta di Simone, presentandogli inconsapevolmente il conto da pagare.

POHANI DOROGY – BAD ROADS

di Natalya Vorozhbyt

Ucraina

La guerra ucraina raccontata attraverso una serie di situazioni e quadri apparentemente sconnessi fra di loro,ma che si rivelano invece profondamente intrecciati. Un teatro della crudeltà retto da uno sguardo filmico potente in grado di smontare la retorica della guerra. A tratti insostenibile, ci presenta una cineasta dalla voce potente e originale, nel segno di una scrittura matura e ricca di potenzialità.

Sinossi

Quattro storie ambientate lungo le strade del Donbass in guerra. Non esistono luoghi sicuri e nessuno può dare un senso a ciò che sta accadendo. Nonostante siano intrappolati nel caos, alcuni riescono comunque a esercitare un’autorità sugli altri. Ma in questo mondo, dove il domani potrebbe non arrivare mai, non tutti sono infelici e indifesi. Anche le vittime più innocenti possono avere la loro occasione per prendere il controllo.

SHORTA

di Anders Ølholm e Frederik Louis Hviid

Danimarca

La reinvenzione del poliziesco politico in stile Robert Aldrich. Poliziotti corrotti e poliziotti che si illudono di appartenere ai “buoni”. Un assedio violentissimo degno di Walter Hill e un virtuosismo visivo e muscolare assolutamente stupefacente. Cinema schiettamente popolare, contro le derive populiste del cinema d’intrattenimento.

Sinossi

I dettagli esatti di ciò che accadde a Talib Ben Hassi, 19 anni, mentre si trovava sotto custodia della polizia rimangono poco chiari. Gli agenti Jens e Mike sono di pattuglia nel ghetto di Svalegården quando la radio annuncia la morte di Talib, facendo esplodere la rabbia repressa e incontrollabile dei giovani del quartiere, che ora bramano vendetta. Così all’improǀǀisoi due poliziotti diventano un bersaglio facile e devono lottare con le unghie e coi denti per trovare una via d’uscita dal ghetto.

TOPSIDE

di Celine Held e Logan George

Una riflessione accurata e visivamente potente sulla stratificazione di classe della società nordamericana contemporanea. Un viaggio dal buio verso la luce per un film che ripensa la grande lezione del cinema indipendente statunitense. Un saggio di regia mirabile in grado di dare vita a uno dei finali più strazianti e formalmente memorabili degli ultimi anni. Una rivelazione.

Sinossi

Nelle viscere di New York City, una bambina di cinque anni e sua madre vivono nei tunnel abbandonati della metropolitana. In una feroce notte d’inverno dopo un improvviso sgombero da parte della polizia madre e figlia saranno costrette a risalire in superficie. La lotta per la sopravvivenza porterà anche ad una straziante consapevolezza.

USATVANO NEBUS – THE FLOOD WON’T COME

di Marat Sargsyan

Lituania

In qualche angolo dimenticato dell’Europa dell’Est si combatte una guerra senza esclusione di colpi. Un anziano militare che ne ha viste sin troppe di guerre s’inoltra progressivamente in un territorio popolato di fantasmi. Un film dotato di una straordinaria compattezza visiva e formale e pieno di invenzioni narrative sorprendenti. Un’opera che lascerà il segno.

Sinossi

Una schermata blu ci informa che la guerra è iniziata. Che cosa serve? Raccogliere gli uomini, trovare le armi o magari qualcuno ce le darà. Abbiamo bisogno di un posto, un paese in cui la guerra possa svolgersi. Nessun problema, il Colonnello è un vero professionista, ha già scatenato guerre su ordine, o per fare ordine, in molte occasioni e in molti paesi. Ma ora i suoi seguaci sono diventati grandi e hanno cominciato una guerra nel suo paese. Non vorrebbe, ma deve combattere. Sta invecchiando ed è stanco della guerra. Vorrebbe solo sedersi a tavola davanti ad un piatto fumante di gustose costolette e fissare lo schermo innocente di una TV, mentre il TG è in onda e il presentatore tutto agghindato annuncia che la guerra è iniziata.

EVENTI SPECIALI

Film d’apertura THE BOOK OF VISION di Carlo S. Hintermann

Italia, Regno Unito, Belgio

Un’immersione fantasmagorica in una dimensione alternativa del cinema. Un film potentemente onirico e generoso nel quale il mondo e il cinema sono immaginati come un rito delle origini e autentico desiderio di palingenesi. Un melodramma sontuoso e lirico nel quale le storie del cinema diventano una versione alternativa dell’umanità e delle sue immagini.

Sinossi

Eva abbandona la sua carriera di medico per immergersi nella Storia della medicina. È giunto il tempo di mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia, un destino segnato. Johan Anmuth è un medico prussiano del Settecento in perenne conflitto tra nuove spinte giornalistiche e antiche forme di animismo in The Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le due esistenze in un vortice ininterrotto Niente si esaurisce nel proprio tempo. È reale ciò che si desidera, non quello che meramente accade.

Film di chiusura THE ROSSELLINIS di Alessandro Rossellini

Italia, Lettonia

Una saga familiare come il più appassionante dei romanzi d’appendice. La storia di Roberto Rossellini evocata da uno sguardo affettuoso e disincantato. Alessandro Rossellini, figlio di Renzo, nipote di Roberto, ci conduce nel cuore di una storia infinita narrata con un candore sconcertante. Un film intimamente “rosselliniano”.

Sinossi

Roberto Rossellini è stato un genio del cinema ed un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata. Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio͕ non si sente all’altezza del cognome͘ Decide così di girare a ρρ anni il suo primo film͕ affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti ad un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa.

  • LA SELEZIONE SIC@SIC 2020

CONCORSO

  • ACCAMÒRA (IN QUESTO MOMENTO) di Emanuela Muzzupappa
  • ADAM di Pietro Pinto
  • FINIS TERRAE di Tommaso Frangini
  • GAS STATION di Olga Torrico
  • J’ADOR di Simone Bozzelli
  • LE MOSCHE di Edgardo Pistone
  • WHERE THE LEAVES FALL di Xin Alessandro Zheng

EVENTI SPECIALI

  • Cortometraggio di apertura LES AIGLES DE CARTHAGETHE EAGLES OF CARTHAGE di Adriano Valerio
  • Cortometraggio di chiusura ZOMBIE di Giorgio Diritti

La 35° Settimana Internazionale della Critica si svolgerà dal 2 al 12 settembre. Di seguito l’immagine ufficiale dell’edizione di quest’anno che è stata affidata alla giovane artista Fabiana Mascolo:

35° Settimana Internazionale della Critica

Festival Mix Milano: per il 2020 versione “ibrida”, nuove location e massima sicurezza

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Torna con una nuova formula in tre diverse location il Festival Mix Milano di Cinema Gaylesbico e Queer Culture: l’attesa 34a edizione si terrà infatti dal 17 al 20 settembre presso il Piccolo Teatro di Milano e per la prima volta nel Cortile di Palazzo Reale a Milano in collaborazione con AriAnteo e in streaming su MYmovies.

Una modalità “ibrida” del tutto inedita che permette di garantire la continuità del festival nel pieno rispetto delle norme per la sicurezza in vigore, sfruttando le nuove tecnologie senza rinunciare alla sala cinematografica.

A inaugurare il ricco programma che in quattro giorni offrirà il meglio produzione cinematografica gay lesbica e queer, italiana e internazionale, all’insegna del nuovo claim “Love Together”, è il film And Then We Danced dello svedese di origine georgiana Levan Akin: molto apprezzato alla Quinzaine des Réalisateurs durante la 72a edizione del Festival di Cannes e candidato dalla Svezia agli Oscar 2020, è il racconto di un percorso di formazione, di accettazione e consapevolezza, sullo sfondo di una società conservatrice e patriarcale come quella georgiana. Non a caso il film è stato oggetto di proteste, anche violente, in Georgia, a causa del contenuto, ritenuto “offensivo nei confronti della tradizione” del Paese.

Oltre alle proiezioni, suddivise nelle consuete tre sezioni competitive – Lungometraggi, Documentari e Cortometraggi – il festival sarà arricchito da un consistente programma di appuntamenti di letteratura, teatro e musica, sia in streaming che in presenza, che intende allargare i confini del Festival coinvolgendo la città di Milano e creando occasioni di incontro, scambio, confronto e intrattenimento intorno alle tematiche LGBTQ+. La cura e l’attenzione che gli organizzatori del festival hanno messo negli anni per la realizzazione di un evento a 360 gradi come questo, dimostra il legame che il MIX ha con il suo territorio, che lo ha portato a essere un fondamentale punto di riferimento nel panorama culturale LGBTQ+ italiano e non solo, sapendo rinnovare ogni anno il rapporto con il suo pubblico, sempre più numeroso – 12.000 spettatori solo nel 2019, +40% rispetto al 2018.

Come per le ultime edizioni, tutte le proiezioni saranno ad ingresso gratuito per le amiche e gli amici del MIX che effettueranno il tesseramento all’associazione MIX Milano APS tramite il sito. La nuova campagna di tesseramento partirà a fine luglio, ulteriori informazioni su festivalmixmilano.com. Per garantire la massima sicurezza di pubblico e operatori, i biglietti per tutte le proiezioni e per la partecipazione agli eventi collaterali, sia in streaming che in presenza, saranno prenotabili solo dal sito, attraverso un’apposita piattaforma.

Organizzato da MIX Milano APS (Associazione di Promozione Sociale), il festival è diretto e prodotto da Paolo Armelli, Andrea Ferrari e Debora Guma insieme a un team di giovani e intraprendenti figure professionali. La selezione dei film a tematica lesbica è realizzata in collaborazione con IMMAGINARIA, International Film Festival of Lesbians and other Rebellious Women.

The Old Guard: il primo volume del fumetto

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The Old Guard: il primo volume del fumetto

Il primo volume di The Old Guard, la “Vecchia Guardia”, edito in Italia da Panini Comics e disponibile dal 23 luglio, è la storia di due donne e di tre uomini immortali… o quasi. Andy, Nicky, Joe, Booker e Nile formano un gruppo di mercenari che operano a fin di bene, accomunati da capacità dalle origini misteriose: non invecchiano e non possono essere uccisi. Quando un ex agente della CIA affida loro l’incarico di salvare dei bambini rapiti, la situazione precipiterà rischiando di portare il loro segreto sotto gli occhi di tutti.

​A raccontare le gesta di questa “pattuglia fantasma” l’affermato scrittore Greg Rucka, famoso per Lazarus e per un acclamato ciclo di storie su Wonder Woman, e il disegnatore argentino Leandro Fernandez, al quale si deve l’incredibile realizzazione di epiche scene di battaglia. Insieme, i due danno vita a una narrazione esplosiva: un vero e proprio thriller, con scene d’azione mozzafiato e momenti introspettivi.

Dal primo volume è stata realizzata una trasposizione filmica già disponibile su Netflix, diretta da Gina Prince-Bythewood con Charlize Theron e Luca Marinelli.

The Rossellinis: il film documentario di Alessandro Rossellini

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The Rossellinis: il film documentario di Alessandro Rossellini

The Rossellinis è il film documentario di Alessandro Rossellini evento Speciale di Chiusura  della 35a Settimana Internazionale della Critica. Protagonisti sono Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Robin Rossellini, Ingrid Rossellini, Gil Rossellini, Nur Rossellini e Katherine Brown. Prodotto da B&B Film, coprodotto da VFS Film con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce Cinecittà con il sostegno di Mibact Creative Media Europe, Regione Lazio, POR FESR Lazio 14-20, National Film Centre of Latvia.

Roberto Rossellini è stato un genio del cinema e un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni Cinquanta e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata.

Alessandro, primo nipote del grande regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Come primo nipote di un genio, non si sente all’altezza del cognome. Decide così di girare a 55 anni il suo primo film, affrontando con ironia la saga dei Rossellini e obbligando i parenti a un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa.

NOTE DI REGIA

Mio nonno era un uomo davvero all’avanguardia, ma non solo nel cinema. Il circo mediatico nato intorno alla sua figura e alla nostra famiglia ci ha lasciato in eredità un album di bellissime fotografie patinate e cinegiornali dai toni scandalistici. Tutto ciò ha avuto per me e gli altri discendenti un peso enorme, influenzando le nostre vite, anche dopo la sua scomparsa. Questo film è l’occasione di restituire un’immagine autentica della famiglia. Oltre il mito, c’è una famiglia dalla storia intensa e anche dolorosa, proprio come tutte le altre.

Bloodshot con Vin Diesel in blu-ray e dvd

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Bloodshot con Vin Diesel in blu-ray e dvd

Il cinema non ha mai visto un supereroe come Bloodshot, e ora è pronto per conquistarvi a casa con le edizioni home video nei formati Dvd, Blu-ray, 4k Ultra HD, a partire dal 22 luglio con Universal Pictures Home Entertainment Italia. Il film sarà anche disponibile in edizione Steelbook Blu-ray dal 7 luglio.

Basato sul celebre fumetto di Valiant Comics, edito in Italia da Star Comics, Vin Diesel interpreta il soldato Ray Garrison, recentemente ucciso durante una missione. Viene riportato in vita grazie alla nanotecnologia dalla RST Corporation, nei panni del supereroe Bloodshot. Grazie alla tecnologia con cui è stato modificato, Bloodshot è una vera e propria forza inarrestabile – il guerriero più forte che RST abbia mai creato – ed ha abilità incredbili. Ma oltre ad aver modificato il suo corpo, la compagnia ha preso possesso della sua mente, manipolando i suoi pensieri e i suoi ricordi. Ray non è più sicuro di ciò che è reale, ma è determinato a scoprire la verità ad ogni costo.

Bloodshot, il film

Nel cast, oltre alla star Vin Diesel, anche Guy Pearce (Iron Man 3, Alien: Covenant) e Eiza Gonzales (Fast & Furious: Hobbs & Shaw, Baby Driver) diretti dal regista esordiente Dave Wilson. Le edizioni Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD sono ricche di contenuti speciali, tra cui scene eliminate ed estese ed un finale alternativo del film. Inoltre, tanti extra da dietro le quinte insieme al cast e alla troupe, le papere e molto altro, per scoprire l’universo di Bloodshot e la realizzazione del film.

La prima tiratura delle edizioni Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD avrà all’interno una speciale card di Bloodshot fornita da Star Comics, che vi permetterà di poter scaricare gratuitamente le prime 16 pagine del celebre fumetto attraverso un semplice QR Code. Un motivo in più per non lasciarselo sfuggire da subito!

David Mazouz: 10 cose che non sai sull’attore

David Mazouz: 10 cose che non sai sull’attore

Ovunque a Hollywood e dintorni ci sono talenti nascosti. Il cinema, così come la televisione, è sempre alla ricerca di nuovi attori promettenti, per formare nuove generazioni di artisti dell’intrattenimento. Tra le tante sorprese degli ultimi anni c’è senza dubbio David Mazouz, già noto al grande pubblico per aver interpretato il piccolo Bruce Wayne nella serie Gotham.

Oggi scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su David Mazouz e sulla sua folgorante carriera.

David Mazouz film

10. Nato il 19 febbraio del 2001, David Mazouz proviene da una famiglia di religione ebraica; suo padre è un medico originario della Tunisia mentre sua madre è una psicoterapeuta di origini greche. Per seguire le tradizioni di famiglia, David frequenta nel 2015 la Shalhebet High School, una scuola ebraica ortodossa.

9. Nonostante la giovane età e la sua educazione tradizionale, David comincia molto presto a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo. A otto anni, infatti, ha iniziato a recitare in alcuni spot pubblicitari al fianco dell’attore Kiefer Sutherland.

8. I primi passi nel mondo del cinema, David Mazouz li compie nel 2011 quando partecipa al film Coming & Going di Edoardo Ponti. Da quel momento la sua carriera prende il volo e negli anni successivi lo vediamo in film come Sanitarium (2013), L’Inventore di Giochi (2014), Incarnate (2016) e infine The Darkness (2016).

The Darkness è un film horror del 2016, diretto da Greg McLean, in cui David Mazouz ha la possibilità di recitare al fianco del grande Kevin Bacon. Il film racconta la storia di una famiglia in viaggio al Gran Canyon e degli strani eventi successivi a quell’escursione. Dopo aver visitato il posto, i bambini cominciano a comportarsi in maniera molto strana e, preoccupati, i genitori cercano di capirne il motivo. Tutto sarà ricondotto ad alcune rocce misteriose prese come ricordo dai bambini proprio al Gran Canyon.

David Mazouz serie tv

David Mazouz in La Forza del Perdono (Amish Grace)
David Mazouz nel film “La Forza del Perdono” (Amish Grace)

7. La carriera del giovane Mazouz, tuttavia, non si sviluppa solo sul grande schermo. David, infatti, parallelamente al cinema, continua a coltivare il suo talento anche per la tv. La sua prima esperienza sul piccolo schermo risale al 2010 quando prende parte da film per la tv La Forza del Perdono.

Il film, diretto da Gregg Champion, si ispira a fatti realmente accaduti. Il 2 ottobre del 2006, in una piccola comunità Amish nella contea di Lancaster, Pennsylavia, Stati Uniti, un uomo armato prende in ostaggio dieci ragazze nella West Nickel Mines School. Lo squilibrato, Charles Carl Roberts IV, dopo poche ore spara, uccidendo, cinque delle dieci ragazze, tutte in età compresa tra i sei e i tredici anni, per poi rivolgere l’arma contro se stesso.

Quell’atroce avvenimento che ha scosso non solo gli Stati Uniti ma il mondo intero, crea scompiglio in tutta la comunità Amish di Lancaster. Il film segue più da vicino le reazioni delle famiglie delle piccole vittime e in particolare di Ida Graber (Kimberly Williams – Paisley). La donna, distrutta dalla morte di sua figlia, non sembra intenzionata a perdonare il pazzo omicida né tanto meno sua moglie Amy Roberts (Tammy Blanchard).

Il comportamento di Ida fa discutere e indignare quasi i suoi fratello Amish che da sempre vivono secondo i dettami della religione cattolica e praticano il perdono e la misericordia. Tuttavia, il dolore per la perdita della figlia e la rabbia per il folle gesto di Carl Roberts, mettono alla prova la fede incondizionata di Ida e portano scompiglio in tutta la comunità.

6. Negli anni successivi, David Mazouz recita, seppur come semplice comparsa, in diverse serie tv di successo come Mike & Molly (2010), Private Practice (2011), fho(2011), The Office (2011), Touch (2012-2013), Drop Dead Diva (2014) e nel film per la tv Dear Dumb Diary(2013).

David Mazouz in Gotham

5. Ma la vera svolta per la carriera del giovanissimo David Mazouz avviene solo nel 2014. Quello stesso anno, infatti, l’attore viene scelto per interpretare un ruolo di grande rilievo nella nuova serie targata Fox, dal titolo Gotham.

Creata da Bruno Heller e basata sugli iconici personaggi della DC Comics, Gotham è una serie tv che racconta dell’adolescenza di Bruce Wayne.

La storia inizia con l’assassinio di Thomas e Martha, genitori del piccolo Bruce (David Mazouz), uccisi da un rapinatore armato di pistola all’uscita del teatro. Bruce assiste all’omicidio ma non è in grado di fermare il criminale. Il detective Harvey Bullock (Donal Logue) e la nuova recluta della polizia di Gotham, James Gordon (Benjamin McKenzie) si occuperanno del caso, facendo di tutto per rintracciare l’omicida dei Wayne e consegnarli alla giustizia.

La serie, partendo dall’evento più traumatico della vita di Bruce Wayne, ripercorre tutte le fasi della vita di Batman prima che diventasse “l’uomo pipistrello”. In Gotham, inoltre, vengono introdotti nuovi e vecchi personaggi come Carmine Falcone (John Doman), boss locale, Fish Mooney (Jada Pinkett Smith), suo braccio destro, la taccheggiatrice Selina Kyle (Camren Bicondova), una giovane Catwoman e Oswald Cobblepot (Robin Lord Taylor), schiavetto di Fish Mooney, nonché giovane Pinguino.

La serie, andata in onda sul canale della Fox, dal 2014 al 2019, per quattro stagioni e ben cento episodi, è stata un enorme successo e anche il punto di lancio della carriera di David. L’accoppiata David Mazouz e Camren Bicondova, nei panni dei giovani Batman e Catwoman, è riuscita a sorprendere il pubblico guadagnandosi il favore degli spettatori.

David Mazouz oggi: fidanzata, Instagram e tante curiosità

4. David Mazouz oggi ha soli diciannove anni ed è già uno degli attori emergenti più pagati della tv. Il ruolo del giovane Bruce Wayne gli ha portato fortuna ma, per quelli che lo conoscono davvero, non si è trattato affatto di fortuna ma del destino. Sembra, infatti, che David e Batman condividano il giorno del compleanno, ovvero il 19 febbraio. Che siate superstiziosi o meno, questa è davvero una bella coincidenza!

3. La connessione tra David e il suo personaggio in Gotham sembra avere radici molto profonde. L’attore infatti ha confessato di aver sempre amato Batman e tutto il suo universo e di preferirlo a tutti gli altri supereroi targati DC Comics o Marvel. Il motivo è che Batman, a differenza degli altri, non ha dei veri superpoteri ma è un semplice essere umano come tanti che però si batte contro la criminalità.

2. David Mazouz, così come tanti giovani attori, sogna una carriera ricca di eventi e collaborazioni importanti. Vorrebbe infatti aver la possibilità un giorno di lavorare con alcuni dei suoi miti come Steven Spielberg, Leonardo DiCaprio, Tim Burton, Sean Penn, JJ Abrams e molti altri ancora. David ha inoltre un sorprendente lato comico che vorrebbe esplorare lavorando con geni della comicità come Adam Sandler, Tina Fey e Amy Poehler e magari arrivare fino al Saturday Night Live.

1. Nonostante sia fin troppo giovane per avere una vita sentimentale così attiva, i tabloid sono sempre alla ricerca della nuova fidanzata di David Mazouz. Dopo aver ficcanasato per anni e aver fatto supposizioni errate su di una possibile relazione con la sua collega e amica Camren Bicondova, pare che adesso l’attenzione dei media sia tutta puntata su di una certa Talia. La ragazza in questione ha infatti accompagnato David al ballo scolastico lo scorso anno. A dimostrarlo c’è una foto, pubblicata da Mazouz stesso sul suo account Instagram.

A oggi non si hanno informazioni circa la ragazza in questione né tanto meno sulla natura della loro relazione. Non sappiamo quindi se sono semplici amici o se sono una coppia. Staremo a vedere.

Per adesso, se volete essere sempre informati su tutte le vicende personali e professionali dell’attore, seguito l’account ufficiale di David Mazouz Instagram.

 

Fonte: IMDB

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