Una delle discussioni più
interessanti ed affascinanti sorte ancor prima dell’assegnazione
degli Oscar di quest’anno, era relativa al “genere” di appartenenza
di Parasite: può l’acclamato
film di Bong Joon-ho essere considerato un
horror? Nell’ottima di critca acuta alla società e alla
lotta di classe – argomenti che sempre più di recente sono stati
affrontati dal genere horror (prendiamo ad esempio Scappa – Get
Out e Noi, entrambi di
Jordan Peele) -, Parasite potrebbe
tranquillamente essere annoverato come horror capace di rompere gli
schemi narrativi del genere.
Di recente, sempre più titoli dalle
venature horror (e non propriamente tali, dal momento che il genere
è sempre stato considerato di serie B) sono riusciti a catturare
l’attenzione tanto della critica quanto del pubblico, fino ad
arrivare ad essere riconosciuti dai più illustri sindacati o dalle
più rinomate organizzazioni, ricevendo validissimi
riconoscimenti.
Ecco 10 horror (o presunti tali)
che, prima di Parasite, hanno ricevuto premi molto
importanti:
1L’Esorcista (1975)
Universalmente riconosciuto come il più grande
film horror di tutti i tempi, L’Esorcista di William Friedkin
ricevette ben 10 candidature agli Oscar, incluso quella per il
miglior film (vero e proprio clamore per l’epoca e per il genere di
film). Due le statuette vinte: migliore sceneggiatura non originale
e miglior sonoro. Tra gli altri riconoscimenti importanti che il
classico si è aggiudicato, ricordiamo quattro Golden Globe (miglior
film, miglior regia (Friedkin), migliore attrice non protagonista
(Linda Blair), miglior sceneggiatura) e quattro Saturn Award
(miglior film horror, migliore sceneggiatura, miglior trucco e
migliori effetti speciali).
La musa dei Velvet Underground
raccontata nella sua dimensione più intima, la vita di
Christa Päffgen dopo Nico, quando l’artista esprime a pieno sé
stessa, allontanandosi dai cliché che la volevano bella e
fatale per percorrere con rabbia e passione sentieri
musicali oscuri e malinconici, per riannodare le fila della propria
esistenza. È questa l’essenza di Nico,1988, diretto e sceneggiato da Susanna Nicchiarelli,
trionfatore a Venezia 2017 nella sezione Orizzonti.
Prodotto da Vivo Film e Rai Cinema, Nico 1988 ha raccolto
ampi consensi anche ai David di Donatello 2018 – Migliore
Sceneggiatura, Miglior Trucco (Marco Altieri), Miglior Acconciatore
(Daniela Altieri) e Miglior Suono (Adriano Di Lorenzo, Alberto
Padoan, Marc Bastien, Eric Grattepain, Franco Piscopo). La colonna
sonora del film si deve a Gatto Ciliegia contro il grande freddo e
conta su diversi brani di Nico interpretati dall’attrice
protagonista, la danese Trine Dyrholm (Festen, Love is
all you need, Orso d’Argento a Berlino per La comune
di Thomas Vinterberg).
Nico, 1988 secondo Susanna Nicchiarelli
Intervistata, la regista ha
dichiarato che con Nico 1988 il suo intento non
era fare un film biografico, ma “fare un film su una cosa che
nessuno sa, che sta dietro a qualcosa che tutti
sanno”. Ed è proprio questa la forza del film:
mostrare una Nico inedita, ormai lontana dal clamore dei riflettori
del primo periodo, ma più autentica, facendola conoscere a quanti
ancora la identificano solo con la limitata e limitante esperienza
assieme ai Velvet Underground. “Mi sembrava che la vita
di Nico diventasse più interessante dopo i quarant’anni, quando era
meno famosa e meno bella”.
Mentre sulla scelta di Trine
Dhyrolm per il ruolo della protagonista Nicchiarelli ha affermato:
“Ho scelto lei perché aveva l’energia giusta, era brava, e
soprattutto non somigliava a Nico. Quando ho iniziato a cercare
un’attrice, sapevo di doverne trovare una che non somigliasse a
Nico. Era l’unico modo per distaccarmi dall’originale e creare la
mia Nico”.
Trine Dyrholm è Nico
Trine Dyrholm si cala ottimamente
nel ruolo della protagonista, pur non somigliandole esteticamente.
L’attrice riesce a rendere con un’interpretazione toccante
ed emotivamente sentita il tormentato personaggio di Nico.
Una donna forte, nonostante l’infanzia turbolenta, la vita
sregolata, la dipendenza, l’allontanamento dal figlio Ari, col
quale in ultimo recupera un rapporto. Nico non si arrende e
affronta i propri demoni, cercando una tranquillità che trova forse
solo nell’ultimo periodo della sua vita. Ne emerge il ritratto
vivido di chi ha voluto con tenacia tracciare la propria strada,
scontrandosi con la fatica di affermarsi per ciò che realmente
era.
Trine Dyrholm cantante per
Nico, 1988
L’attrice danese mette al servizio
del personaggio le proprie doti canore. La stessa Dyrholm è infatti
anche una cantante ed ha interpretato tutti i brani di Christa
Päffgen presenti nel film, riarrangiati per l’occasione. Il
personaggio di Nicoè stato creato proprio a
partire dalla vocalità così particolare, parte integrante della sua
identità, che Dyrholm ha saputo efficacemente ricreare.
Una serie di pezzi accuratamente selezionati dal repertorio della
cantante – tra cui Nibelungen, My heart is empty, My only
child, These days – dai toni oscuri ma grintosi, e alcune
emblematiche esibizioni live scandiscono i momenti salienti del
film e accompagnano lo spettatore a scoprire cosa si agita
nell’animo della protagonista. Significativa la performance durante
il concerto oltre la cortina di ferro, un’esplosione di energia
davanti a pochi ma entusiasti fan.
Nico, 1988, le frasi più
significative
Ecco come risponde il personaggio
di Nico in un’intervista a chi le chiede perché porti sempre con sé
un registratore, rendendo il profondo legame tra musica e memorie
d’infanzia: “Cerco un suono che ho sentito quando ero bambina.
Non quello in particolare, ma la sua qualità. Era il vento che lo
portava, era il suono di Berlino bombardata, della guerra che
finiva, della città che bruciava. Non era un vero suono. Era tante
cose allo stesso tempo. Era il suono della sconfitta”.
Sugli alti e bassi di una carriera
e di una vita: “Sono stata in cima, sono caduta in basso.
Entrambi i luoghi sono vuoti”. Infine, una frase che
sintetizza il difficile rapporto con la bellezza e con la propria
immagine, oltre a racchiudere tutta la grinta di Nico: “Sono
brutta? Bene, perché non ero felice quando ero bella”. Chi
volesse approfondire, può consultare la recensione del film:
Le foto dal set di
The Batman hanno evidenziato una Batsuit
abbastanza simile a una tuta da combattimento, un costume che
sembra ricavato da sesti meccanici, il che si sposa alla perfezione
con l’approccio realistico e crudo che Matt Reeves
sembra voglia portare avanti nella sua versione per il cinema
dell’Uomo Pipistrello.
In particolare, su Instagram sono state pubblicate nuove
immagini che mostrano il dettaglio di un “bracciale” del costume
del Crociato di Gotham e sembra che il nostro eroe sarà munito di
nuove armi. Il manicotto del costume presenta infatti una specie di
“faretra” e dentro sono chiaramente visibili dei dardi che
sicuramente saranno utili sia nel combattimento corpo a corpo che
in quello a distanza.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of
Justice, Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale
è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
È stato annunciato da tanto tempo e
finalmente è arrivato. Il nuovo fumetto di Star
Wars: High Republic è stato presentato dalla
Lucasfilm come una nuova iniziativa editoriale che prevede
l’approfondimento di un periodo storico dell’universo creato da
George Lucas che non è stato ancora raccontato: si
tratta dei periodo molto precedente ai fatti di La Minaccia
Fantasma.
L’idea è che questi fumetti e
romanzi si concentreranno sulla Repubblica e sull’Ordine Jedi
quando entrambe le istituzioni erano al culmine, e la speranza è
che da questi testi potremmo apprendere cose in più anche di più
sull’ascesa dei Sith.
Con il tempo sapremo cosa ci
racconterà questa nuova serie, ma al momento la
Lucasfilm ha diffuso un comunicato che chiarisce
il fatto che “questo periodo nella sequenza temporale di Star
Wars non si sovrapporrà a nessuno dei film o serie attualmente
previsti per la produzione, dando a creatori e partner spazio per
raccontare storie di Star Wars in una sequenza temporale mai
esplorata prima.”
In altre parole, è improbabile che,
almeno per adesso, serie su Disney+ o film, dal futuro quantomai
incerto, possano affrontare storie ambientate nello stesso
periodo.
Attraverso l’account Twitter ufficiale del
film, è stato diffuso un teaser che anticipa l’arrivo – previsto
per la giornata di domani – del primo trailer ufficiale di
Candyman,
“sequel spirituale” del piccolo cult horror del 1992 (noto in
Italia col titolo Candyman – Terrore dietro lo specchio),
che sarà sceneggiato e prodotto da Jordan Peele,
acclamato regista di Scappa – Get
Out e Noi.
Il cast di
Candyman annovera Yahha Abdul
Mateen II (Aquaman), Teyonah Parris (Se
la strada potesse parlare), Nathan Stewart-Jarrett
(Misfits) e Colman Domingo (Euphoria).
Yahha Abdul Mateen
II ha vestito i panni di Black Manta
in Aquaman, il
cinecomic campione di
incassi targato DC e Warner Bros, ma si è fatto notare
anche nella serie The Get Down,
prodotto originale Netflix, e lo abbiamo visto anche nel
thriller Noi diretto
dallo stesse Peele.
Per quanto
riguarda Candyman, la regia è stata
affidata a Nia Da Costa, mentre lo studio ha
annunciato che il film sarà un “sequel spirituale” dell’originale e
che si tornerà nel quartiere in cui è iniziata la leggenda.
L’uscita nelle sale americane è
prevista il 12 Giugno 2020.
L’emergenza
coronavirus non accenna a diminuire e, dopo i primi giorni
di allarmismo, per fortuna sia i mezzi di comunicazione che il buon
senso stanno contenendo l’isteria di massa che si è sfiorata
durante il fine settimana.
Tuttavia, l’epidemia è molto lontana
dall’essere debellata, per cui continuano le misure cautelari e la
chiusura degli esercizi pubblici. In particolare, i cinema del nord
Italia restano chiusi e anche le uscite in sala dei film vengono
rimandate a data da destinarsi.
Di seguito, ecco l’elenco completo
dei film previsti per le prossime settimane che hanno sospeso la
distribuzione e che non si sa ancora quando arriveranno in
sala.
Si vive una volta sola Volevo nascondermi Ritorno al crimine (rinvio non ancora
ufficiale) Cambio Tutto Artic – Un’avventura glaciale Lupin III – The First Dopo il matrimonio Onward (16 aprile) Il Talento del Calabrone The Grudge Un Amico Straordinario Charlie’s Angels Salvo amato, Livia mia
Un terzo film dedicato a
Deadpool vedrà la luce prima o poi sotto l’egida
della Disney, come confermato anche da Ryan
Reynolds alla fine dello scorso anno. In attesa di un
annuncio ufficiale, il concept artist Andrew
Domachowski ha condiviso attraverso la sua pagina ArtStation, alcuni bellissimi
concept inediti di Deadpool 2.
I concept ci mostrano i looki
alternativi dei personaggi di Juggernaut, Domino,
Cable e Omega Red. Alcuni ci mostrano
anche gli attori Brad
Pitt e Janelle Monáe, che erano stati
inizialmente pensati dalla Fox per i ruoli rispettivamente di Cable
e Domino (poi affidati a Josh Brolin e
Zazie Beetz). L’ironia della sorte ha poi voluto
che lo stesso Pitt apparisse brevemente nel film, nei panni di un
mutante invisibile.
Deadpool è un
personaggio molto amato, non solo dai lettori dei fumetti, e i
primi due film sotto l’egida della Fox sono stati un vero successo
al box office: non sorprende, dunque, che la Marvel abbia deciso di far
proseguire le avventure di Wade Wilson sul grande schermo. La vera
domanda adesso è un’altra: il film sarà vietato ai
minori? Deadpool 3rappresenterà
ufficialmente il primo film R-rated dei Marvel Studios?
Vi ricordiamo che a confermare
l’ingresso di Deadpool nel MCU era
stato Alan Horn, presidente di Walt Disney
Studios, durante il CinemaCon di Las Vegas, rassicurando il
pubblico accorso al panel che presto arriverà un altro titolo della
serie di film con Ryan
Reynolds.
A circa un mese dall’arrivo nelle
sale di No Time to Die, la Universal Pictures ha
diffuso online una nuova bellissima featurette che ci porta dietro
le quinte dell’attesissimo Bond 25, che
segnerà l’ultima apparizione di Daniel Craig nei panni dell’iconico
agente segreto.
Nonostante i dettagli sulla trama
del film non siano ancora stati resi noti, la nuova featurette
anticipa che il nuovo misterioso villain della pellicola, ossia
Safin (interpretato dal premio Oscar Rami
Malek), sarà il nemico più pericoloso che Bond ha mai
dovuto affrontare. Sembra anche che il personaggio non avrà alcun
tipo di collegamento con il precedente Spectre, e che
opererà attraverso una propria organizzazione separata per cercare
di abbattere Bond e i suoi alleati.
Potete ammirare la featurette nella parte alta
dell’articolo.
Il film, atteso nelle sale l’8
aprile 2020, vede nel cast Daniel
Craig (James
Bond), Ralph
Fiennes (M), NaomieHarris (Eve
Moneypenny), Ben
Whishaw (Q), Rory
Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey
Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono
invece Rami
Malek, Billy Magnussen, Lashana
Lynch e Ana de Armas.
Vi ricordiamo che la produzione ha
assunto Phoebe Waller-Bridge per
“ravvivare” lo script di Bond 25 sotto
speciale richiesta di Craig, grande fan
di Fleabag e Killing
Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal
1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr.
No e From Russia With Love) che la casa di
produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del
franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.
In No Time To
Die, Bond si gode una vita tranquilla in
Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto
vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un
vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La
missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si
rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle
tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa
tecnologia.
Continuano a piovere rumor sui
personaggi che potrebbero apparire nel nuovo film MarvelShang-Chi and
the Legend of the Ten Rings, le cui riprese
partiranno a breve in Australia. Secondo quanto riportato da
MCU Cosmic, infatti,
un mutante dei fumetti potrebbe apparire nel cinecomic.
Si tratta di Taki
Matsuya, meglio conosciuto come Wiz Kid,
un genio del computer purtroppo confinato su una sedia a rotelle.
Il suo potere consiste nella capacità di creare macchinari con la
sola forza della mente, qualcosa che potrebbe tornare utile al
Mandarino o agli agenti del MI6. Qualora il personaggio dovesse
davvero apparire nel film, non sappiamo se nei suoi confronti verrà
usato il riferimento di “mutante”, dal momento che i piani della
Disney per introdurre gli X-Men nel MCU sembrano non aver ancora
trovato una propria forma compiuta.
In passato è stato riportato che i
Marvel Studios avrebbero intenzione di spianare la strada
all’arrivo dei mutanti nel MCU con l’attesissimo film dedicato a
GliEterni: se davvero sarà così, la presenza
di Wiz Kid in Shang-Chi potrebbe avere una sua ragion
d’essere.
L’uscita nelle sale
di Shang-Chi and The Legend Of The Ten
Rings è fissata al 12 febbraio
2021.Il personaggio ha esordito sui fumetti Marvel nel
1973 in quella che è considerata l’età del bronzo della produzione
editoriale. L’eroe è un noto esperto di arti marziali e numerosi
stili di combattimento oltre che futuro membro dei Vendicatori.
All’inizio della sua storia era considerato il figlio di Fu Manchu,
e non è chiaro se questa connessione verrà riadattata nei film o se
è qualcosa che lo studio eviterà del tutto.
Destin Daniel
Cretton, acclamato regista di Short Term
12 e The Glass Castle (prossimamente
uscirà il suo ultimo lavoro Just Mercy, con Michael B. Jordan, Jamie Foxx
e Brie Larson) è stato scelto per dirigere il
film che vanta la sceneggiatura di Dave
Callaham (The Expendables, Godzilla,
Doom e Wonder Woman
1984).
Vi ricordiamo che nei panni del
protagonista ci sarà l’attore canadese Simu
Liu, visto di recente nella commedia di NetflixKim’s Convenience. Insieme a
lui, nel cast, figureranno anche Tony
LeungChiu-wai nei panni del
Mandarino, e Awkwafina, che dovrebbe
interpretare un “leale soldato” del Mandarino, e se è vero che il
villain qui sarà il padre di Shang-Chi, in tal caso ci sono ottime
possibilità che si tratti di Fah Lo Suee. Chi ha letto i fumetti
saprà che è la sorella dell’eroe del titolo e che il suo
superpotere è l’ipnosi.
Liam Neeson è
sicuramente uno degli attori più amati della sua generazione. Al di
là dell’indiscutibile talento, la fama dell’attore è innegabilmente
legata ad una serie di ruoli che hanno contribuito a definire il
suo status di icona di Hollywood. Tra questi, c’è
sicuramente quello di Henri Ducard/Ra’s al Ghul, leader
della Setta delle Ombre e mentore di Bruce Wayne, nella saga
de Il Cavaliere
Oscuro di Christopher Nolan.
In una recente intervista con
ET in occasione della
promozione del film Ordinary Love, in cui recita al fianco
di Lesley Manville (Il Filo Nascosto), è stato
chiesto a Neeson se ci sarà, in futuro, la possibilità di rivederlo
all’interno di un film di supereroi. Sorprendentemente, la risposta
dell’attore è stata negativa, con lo stesso che ha in realtà
ammesso di non essere un grande appassionato del genere:
“Ad essere onesti, no. Non
credo. Non sono un grande fan del genere cinecomic”, ha
dichiarato Neeson. “Voglio dire, è Hollywood… con tutte
le campanelle e i fischietti e tutti i risultati in campo
tecnologico che sono stati raggiunti… una cosa che ammiro… ma
onestamente, non ho alcuna voglia di andare in palestra per tre
mesi, pomparmi e infilarmi in una tuta di velcro con un
mantello.”
L’attore ha poi aggiunto:
“Ammiro gli attori che lo fanno. Alcuni li conosco
personalmente e so che interpretano i loro personaggi in un modo
fantastico. È solo che non è il mio genere. Davvero, non lo è. Il
primo Star
Wars che mi ha visto coinvolto è stato girato 22 anni fa. Lì mi
sono divertito, perché era comunque qualcosa di nuovo. Mi ricordo
che recitavo davanti a delle palline da tennis, che poi sarebbero
diventate delle piccole creature pelose o roba del genere. È stato
interessante, da un punto di vista recitativo, provare a farla
sembrare una cosa reale. Ma è stata la mia prima e ultima volta. È
abbastanza estenuante.”
In attesa di scoprire se Sam
Raimi dirigerà ufficialmente Doctor Strange
2 (ricordiamo che il regista è in trattative con i
Marvel Studios per sostituire Scott
Derrickson), arriva un nuovo interessantissimo rumor sulla trama
del film, in particolare su un attore che potrebbe apparire in un
breve cameo all’interno del nuovo cinecomic incentrato sul
personaggio di Stephen Strange.
Secondo una teoria riportata da
CBR che sta prendendo
sempre più piede nel web, sono in molti ad essere convinti che,
qualora Raimi venisse confermato alla regia di Doctor
Strange 2, il regista coinvolgerà nel film
Bruce Campbell, suo attore feticcio per
eccellenza. Per quale motivo? È presto detto: Campbell,
protagonista dell’iconica saga de La Casa ad opera di
Raimi, avrebbe dovuto interpretare il personaggio di
Mysterio in Spider-Man 4, ultimo capitolo
della saga dedicata all’Uomo Ragno che venne però cancellato dalla
Sony.
Ma cosa c’entra Mysterio con il
sequel di Doctor Strange? Nonostante il personaggio nel
MCU sia interpretato da Jake Gyllenhaal, molti fan
sono convinti che proprio grazie all’esplorazione dei numerosi
Multiversi presenti all’interno dell’Universo Marvel, nel cinecomic
con Benedict Cumberbatch verrà introdotta una
versione alternativa di Quentin Beck che sarà interpretata proprio
da Campbell.
Una teoria che potrebbe apparire
assurda, ma che in realtà potrebbe rappresentare per Raimi
l’occasione perfetta per permettere finalmente al suo attore
feticcio di interpretare il celebre villain ed esaudire così un
recondito desiderio. Voi cosa ne pensate?
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor Strange
2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Scott Derrickson, il sequel vedrà
anche Wanda Maximoff alias Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo
da co-protagonista dopo WandaVision. Le riprese
dovrebbero cominciare nella prima metà del 2020.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
Il primo film su Doctor
Strange è uscito nel 2016 e ha raccontato la nascita
dell’eroe, dall’incidente di Stepehn Strange fino al confronto con
Dormammu. Nel film c’erano anche Benedict Wong,
Tilda
Swintone Chiwetel
Ejiofor. Rachel
McAdams non tornerà nei panni di Christine
Palmer. Abbiamo rivisto Strange in Infinity
Ware
inEndgame.
La MGM sembra intenzionata a
realizzare Creed 3,
terzo capitolo della saga di Creed, la
serie di spin-off della saga di Rocky Balboa, i cui eventi si
svolgono nove anni dopo i fatti narrati nel franchise con
protagonista Sylvester Stallone.
Come apprendiamo infatti da
The Hollywood
Reporter, Zach Baylin è stato ingaggiato per
occuparsi di scrivere la sceneggiatura di Creed
3. Recentemente, Baylin ha curato lo script di
King Richard, un
biopic incentrato sulla vita del padre delle campionesse di tennis
Serena e Venus Williams, che avrà come protagonista Will Smith e
che debutterà prossimamente su Netflix.
Al momento non ci sono ulteriori
dettagli su Creed 3
terzo capitolo della saga di Creed. Non sappiamo se
Steven Caple Jr., già regista di Creed 2,
tornerà dietro la macchina da presa o se la MGM affiderà il film ad
un nuovo regista. Di recente, uno dei produttori del franchise,
Irwin Winkler, aveva rivelato che alla star della saga,
Michael B. Jordan, era stata
offerta la possibilità di dirigere il terzo film.
Creed 2 è
la continuazione della saga di Rocky, e il sequel del grande
successo di pubblico e di critica del 2015 Creed – Nato per combattere, che ha incassato
oltre 170 milioni di dollari ai botteghini di tutto il mondo.
Ryan Coogler (Black
Panther), che ha diretto il primo film, torna a far parte del
franchise in veste di produttore esecutivo. La regia di questo
nuovo film è di Steven Caple Jr., che ha diretto
l’acclamato dramma del 2016 The Land.
Prima che la Sony e la Disney
riuscissero a trovare un nuovo accordo per far sì che il
personaggio di Spider-Man potesse continuare ad
“esistere” all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel, sembra che il simpatico
arrampicamuri fosse destinato ad unirsi nuovamente allo
Spider-Verse al quale appartengono pellicole come Venom e
l’attesissimo Morbius.
In una recente intervista
con MTV News,
Tom
Holland ha rivelato che la Sony aveva già dei piani
per introdurre il personaggio di Spidey in un universo non
controllato dalla Marvel (da contratto, Holland sarà obbligato a
girare un altro film in solitaria e almeno un altro film in cui
apparirà al fianco degli altri eroi del MCU).
“Il futuro di Spider-Man alla
Sony è ancora molto luminoso e abbiamo avuto un’idea veramente,
veramente incredibile su come portare Spider-Man al di fuori del
MCU. Tom Rothman e Amy Pascal erano davvero fiduciosi sul fatto che
avrebbero reso giustizia e realizzato un film del calibro che un
personaggio come Spider-Man richiede”, ha spiegato
Holland.
“A parte questo, però, sono
davvero contento di essere tornato nel MCU e di lavorare nuovamente
con tutta la squadra, perché credo che il MCU è il posto al quale
appartiene Spidey ora”, ha continuato l’attore. “Sono
veramente grato a Bob Iger e Tom Rothman per avermi permesso di
essere ancora parte di questo processo che aveva come obiettivo
quello di riportare Spidey a casa. È stata un’esperienza
incredibile e… potrò vantarmi per sempre di aver salvato
Spider-Man!”
Nel corso della medesima intervista,
Holland ha anche confermato che le riprese di
Spider-Man 3 partiranno ufficialmente il
prossimo luglio. È probabile, dunque, che nei prossimi mesi
conosceremo maggiori dettagli sul cast e sulla trama del film, a
partire dalla tanto chiacchierata identità del villain della
storia.
Tom Holland si
è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è
diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è
apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma
anche in due standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro
film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Bob Chapek,
veterano della Disney che lavora da 27 anni per l’azienda e dirige
la divisione parchi dell’azienda, è stato nominato CEO di Disney,
come successore di Bob Iger. Il passo indietro di
Iger è stato accolto con grande stupore, tuttavia sarà lui a
continuare a guidare gli sforzi creativi dell’azienda fino al 31
dicembre 2021, quando scadrà il suo contratto, mentre Chapek è CEO
effettivo da oggi.
“Con il successo del lancio
delle attività dirette al consumatore Disney e l’integrazione della
Twenty-First Century Fox ben avviata, credo che questo sia il
momento ottimale per passare a un nuovo CEO – ha affermato
Iger – Ho la massima fiducia in Bob e non vedo l’ora di
lavorare a stretto contatto con lui nei prossimi 22 mesi mentre
assume questo nuovo ruolo e approfondisce le sfaccettate attività
globali della Disney, mentre io continuo a concentrarmi sugli
sforzi creativi della Società.”
“Sono incredibilmente onorato di
assumere il ruolo di CEO di quella che credo veramente sia la più
grande azienda del mondo e di guidare i nostri membri e dipendenti
di eccezionale talento e dedizione – ha detto Chapek – Bob
Iger ha trasformato Disney nella società di intrattenimento e media
più ammirata e di successo del mondo, e sono stato fortunato a
godermi un posto in prima fila come membro del suo team di
leadership. Condivido il suo impegno per l’eccellenza creativa,
l’innovazione tecnologica e l’espansione internazionale e
continuerò ad abbracciare questi stessi pilastri strategici. Tutto
ciò che abbiamo raggiunto finora serve da solida base per ulteriori
narrazioni creative, innovazioni audaci e assunzione di rischi
ponderati.”
Chapek è a capo della divisione dei
parchi a tema Disney dal 2015. Nel 2018 è stato nominato presidente
di Parks, Experiences and Products. In precedenza,
Chapek ha ricoperto diverse posizioni dirigenziali, gestendo
prodotti di consumo, distribuzione di film e intrattenimento home
video in varie occasioni.
Durante i suoi 15 anni da CEO
Disney, Bob Iger ha notevolmente ampliato le
dimensioni dell’azienda, in particolare con l’acquisizione, lo
scorso anno, di 21st Century Fox. Il lancio del servizio di
streaming Disney+ ha cementato l’eredità di Iger
come leader audace e innovativo.
È Colin Trevorrow,
regista di Jurassic World: Il regno
distrutto, ad annunciare l’inizio delle riprese e il
titolo ufficiale di Jurassic World 3,
attraverso il suo account
Instagram.
Trevorrow ha pubblicato poche ore
fa una foto di un ciak che ci riferisce che il film si intitolerà
Jurassic
World: Dominion. Eccola di seguito:
Jurassic
World: Dominion vedrà sia Chris Pratt che Bryce Dallas
Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a loro, ritroveremo
anche Justice Smith, Daniella Pineda,
Jake Johnson e Omar
Sy. Laura
Derne Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nelJurassic Park
3 del 2001. Un altro eroe
originale, Ian Malcolm, interpretato
da Jeff Goldblum, ha firmato per tornare
in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio
Battle at Big Rock, i cui eventi
sono ambientati un anno dopo Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
I film di supereroi, oggi, sono la
benzina forte dell’ordierno panorama cinematografico hollywoodiano…
letteralmente. Eppure, c’è stato un momento nella storia in cui
anche per i più acclamati e famosi registi, realizzare un cinecomic
non era un’impresa facile.
Forse non tutti ricordano che
James Cameron voleva realizzare un film
dedicato a Spider-Man: all’epoca, il regista di
Titanic e Avatar scrisse anche una sceneggiatura,
prendendosi alcune libertà creative in merito al personaggio e alle
sue nemesi, ma che purtroppo non riuscì mai a diventare un film a
tutti gli effetti. Ecco 10 segreti che non sapete sullo
Spider-Man di
James Cameron mai realizzato:
1La dipartita di Cameron legata a
questioni di diritti
Spider-Man non è mai stato
estraneo a problemi di diritti, come abbiamo visto di recente con
la rottura e la rinegoziazione degli accordi tra Sony e Disney
circa l’utilizzo di Spidey nel MCU. Dopo che Cannon Films andò in
crisi, i diritti cinematografici di Spider-Man furono al centro di
numerosi accordi tra le compagnie più disparate. Ecco perché lo
Spider-Man di Cameron rimase bloccato e non riuscì mai a vedere la
luce, con il regista che vista la situazione complicata decise di
abbandonare il progetto e dedicare alla realizzazione di
Titanic.
Vent’anni prima di girare
Le Mans ’66 – La grande
sfida,Christian Bale e il collega
Josh Lucas avevano già lavorato insieme in
American Psycho. Come raccontato da
MovieMaker, quando
Bale rilasciò alle loro pagine un’intervista in occasione del
ventennale del film diretto da Mary Harron e
ispirato all’omonimo romanzo di Bret Easton
Ellis, l’attore rivelò che Lucas, sul set del film di
James Mangold, gli rivelò qualcosa a proposito
della sua performance del consulente finanziario Patrick Bateman
che Bale aveva totalmente ignorato fino a quel momento.
Bale aveva combattuto a lungo per
ottenere il ruolo dello psicopatico Patrick: ad un certo punto
della lavorazione, la Harron si rifiutò di lavorare con
Leonardo DiCaprio, al quale era
stata offerta la parte prima di Bale. Probabilmente DiCaprio si
tirò fuori dal progetto, permettendo così a Bale di ottenere il
ruolo. Come raccontato dall’attore alla fonte, Lucas non fu subito
colpito dalla sua performance nei panni di Patrick Bateman.
“Di recente io e Josh Lucas
abbiamo girato un film insieme e mi ha aperto gli occhi su una cosa
di cui non ero a conoscenza”, ha dichiarato Bale ridendo.
“Mi ha rivelato che lui e tutti gli altri attore coinvolti nel
film pensavo che io fosse il peggior attore che avessero mai
visto.”
“Mi ha detto che sul set
continuavano a guardarmi e a parlare di me, dicendo: ‘Perché Mary
ha voluto così tanto questo ragazzo? È terribile! E Josh ha
continuato a pensarlo fino a quando non ha visto il film e ha
cambiato poi idea. Io non sapevo assolutamente nulla di tutte
quelle critiche”, ha spiegato l’attore premio Oscar.
Naturalmente, le superficiali
critiche riservate a Christian Bale all’epoca
della realizzazione di American Psycho
lasciano oggi il tempo che trovano, soprattutto se messe in
relazione alla sua straordinaria carriera: stiamo infatti parlando
di uno degli attori più apprezzati ed acclamati della sua
generazione, capace di calarsi in tutti i ruoli che interpreta da
vero professionista, senza paura – troppo spesso – di andare
incontro a trasformazioni fisiche anche drastiche.
Dopo le immagini ufficiali dal
set arrivate online grazie agli account Instagram di Tom Hardy
e del fotografo Greg Williams, è Just Jared a
mostrarci nuovi scatti dal set allestito a San Francisco (in
California) di Venom
2, l’atteso sequel che sarà diretto
da Andy Serkis e che dovrebbe arrivare nelle
sale il prossimo anno.
Le immagini ci permettono di dare
uno sguardo al nuovo look di Cletus Kasady, il
personaggio interpretato da Woody Harrelson e apparso per la
prima volta nella scena post-credit del primo film. In alcune foto
è possibile vedere l’attore in compagnia del regista Andy
Serkis, mentre altre ci mostrano uno stunt
(presumibilmente del personaggio di Eddie Brock interpretato da
Tom Hardy) alle prese con la realizzazione di una
sequenza d’azione
Per tutti gli scatti, vi rimandiamo al sito di Just Jared:
Come già annunciato dal
finale del precedente capitolo, in Venom
2assisteremo allo scontro tra il simbionte
e Cletus Kasady, aka Carnage, uno
degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast
del sequel anche Michelle
Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne
Weying, Woody
Harrelson (Zombieland: Double Tap) nei panni di
Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No
Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore
inglese Stephen Graham.
Nel frattempo è stato
ufficializzato anche il nome di Robert
Richardson in qualità di direttore della fotografia.
“Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel
secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha
dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che
ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà
con la collaborazione tra Sony e Marvel.”
Vi ricordiamo
che Tom
Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche
nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo
dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a
confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.
Stando alla fonte, Chris
Evans avrà il ruolo del villain di La Piccola Bottega degli Orrori, il
dottor Orin Scrivello, un sadico e violento dentista, interpretato
nella pellicola del 1986 da Steve Martin. Nel nuovo adattamento
dovrebbero recitare anche Taron Egerton, Scarlett Johansson e
Billy Porter: Egerton sarebbe in trattative per
interpretare il ruolo del protagonista Seymour, che nel film di Oz
aveva le fattezze dell’iconico Rick Moranis; la Johansson sarebbe
invece la favorita della Warner Bros. per il ruolo di Audrey,
l’interesse amoroso di Seymour, interpretato nel film del 1986 da
Ellen Greene; Porter, invece, l’unico dei tre ad aver già firmato
con la major, presterà la sua voce alla pianta carnivora
protagonista della storia, Audrey II.
In attesa di scoprire se Egerton e
la Johansson entreranno ufficialmente a far parte del progetto,
ricordiamo che un reboot de La Piccola Bottegha degli
Orroriè stato annunciato nel 2016:
all’epoca Greg
Berlanti avrebbe dovuto dirigere il nuovo film
per conto della Warner Bros. basandosi su una sceneggiatura
di Matthew Robinson.
La prima versione
de LLa
Piccola Bottega degli Orrori era una dark
comedy a budget ridotto diretta da Richard
Corman nel 1960 che raccontava le vicende di una
pianta carnivora gigantesca coltivata da un timido fiorista. Il
film divenne poi un musical a Broadway nel 1982 e, nel
1986, Frank Oz diresse un remake
con Rick Moranis nei panni di Seymour
ed Ellen Greene nelle vesti di Audrey.
Secondo alcune recenti
dichiarazioni di Harrison Ford, Indiana
Jones 5 dovrà eguagliare la qualità dei film
dell’Universo Cinematografico Marvel per avere successo
al box office. Intervistato da HeyUGuys in occasione
della promozione de Il Richiamo della
Foresta, Ford ha naturalmente parlato anche della nuova
avventura dedicata al celebre archeologo nato dalla mente di George
Lucas.
Il film, che doveva inizialmente
uscire nel 2019, è stato posticipato numerose volte, mentre la
sceneggiatura è stata sottoposta a diverse fasi di riscrittura.
Stando a quanto dichiarato da Ford, tutto è avvenuto affinché
Steven Spielberg e soci potessero
realizzare il miglior film possibile, nel tentativo di regalare
anche numerose sorprese ai fan:
“Non voglio dare al pubblico
quello che vogliono vedere. Voglio dare loro qualcosa che non si
aspettano. Sono abituati ad una certa delusione quando rivisiti una
saga o un franchise. In questo senso, i film Marvel sono uno
spettacolare esempio di un modo di lavorare in senso contrario.
Hanno sbancato! Ecco perché non faremo un altro Indiana Jones a
meno che non saremo in grado di fare lo stesso. Vogliamo davvero
che sia il migliore. Dobbiamo ancora risolvere alcuni problemi di
pianificazione e alcune cose legate alla sceneggiatura, ma siamo
determinati a sistemare tutto prima di iniziare a girare.”
Indiana
Jones 5vedrà tornare Steven
Spielberg e il leggendario
protagonista, Harrison Ford. I veterani del
franchise, Kathleen
Kennedy e Frank Marshall, si
occuperanno della produzione. A firmare la sceneggiatura
sarà Jonathan Kasdan, figlio
di Lawrence Kasdan (autore dello script
de I predatori dell’arca
perduta).
Si tratterà del primo film della
serie a cui George Lucas non lavorerà, e
sembra che questa cosa turbi un po’ Marshall che,
consapevole del nuovo regime produttivo, ha comunque in altre sedi
esternato il suo dispiacere per non poter godere anche questa volta
della presenza e della consulenza di Lucas al film.
Alan Horn,
Presidente dei Walt Disney Studios, aveva
dichiarato: “Indiana Jones è uno dei più grandi eroi della
storia del cinema. È raro avere una tale perfetta combinazione di
regista, produttori, attore e personaggi e noi non potevamo essere
più eccitati di avere quest’altra avventura con Harrison e
Steven.”
Mentre i fan continuano a sperare
nella release della #SnyderCut di
Justice League, nelle ultime ore
sono emersi via Twitter dei concept
art inediti del film che ci mostrano una versione alternativa – ad
opera del costumista Michael Wilkinson – del costume
di Aquaman, il re di Atlantide
interpretato da Jason Momoa.
Come si evince dalle immagini che
potete vedere di segutio, il design optato da Wilkinson era molto
più simile al look che il personaggio ha poi sfoggiato nel film in solitaria diretto da
James Wan:
A proposito di Aquaman, vi
ricordiamo che il sequel, Aquaman 2, uscirà
al cinema il 16 dicembre 2022. Lo studio ha
annunciato ufficialmente il sequel del film con Jason
Momoa, confermando che David Leslie
Johnson-McGoldrick scriverà la sceneggiatura.
L’incasso del film lo ha fatto
classificare al 20° posto della classifica mondiale di tutti i
tempi. Johns-McGoldrick ha collaborato con Will
Beall alla sceneggiatura.
Johnson-McGoldrick ha iniziato a lavorare
sulla sceneggiatura tre anni fa dopo aver letto i fumetti
di Aquaman mentre era sul set di The
Conjuring 2 di James Wan.
Lo scorso mese, il regista
Matt Reeves aveva annunciato ufficialmente
l’inizio della produzione di The Batman
postando sul proprio account Twitter la foto di un ciak
appoggiato su una poltrona di cuoio. Data l’ovvia segretezza
che circonda il progetto, quella semplice foto condivisa da Reeves
non aveva rivelato nulla a proposito del film (a parte quello che
potrebbe essere il possibile logo del cinecomic).
Adesso, un gruppo di appassionati
del DCEU ha postato su Reddit l’immagine
leak di un individuo brutalmente assassinato, seduto su quella che
sembra essere la stessa sedia intravista nell’immagine postata da
Matt Reeves per annunciare l’inizio delle riprese
del film. Secondo le indiscrezioni, la persona nella foto
sarebbe una delle vittime dell’Enigmista (che nel
film sarà interpretato da Paul Dano), mentre la
poltrona dovrebbe trovarsi all’interno della Villa Wayne.
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of
Justice, Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale
è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
L’emergenza
Coronavirus continua ad avere effetti collaterali
anche sull’industria cinematografica. Dopo la notizia del
rinvio – a data da destinarsi – di numerosi film in uscita tra
le giornate di domani e giovedì (tra cui Si vive una
volta sola di Carlo Verdone e Volevo
nascondermi di Giorgio Diritti), apprendiamo adesso
che le riprese del settimo capitolo della saga di
Mission Impossible a Venezia sono state
ufficialmente bloccate.
A confermare la notizia è stata la
Paramount Pictures, che in un comunicato ufficiale
diramato nelle ultime ore ha dichiarato: “Per eccesso di
abbondanza nei confronti della sicurezza e del benessere del nostro
cast e della nostra troupe, e visto l’impegno del governo locale
veneziano nell’impedire assembramenti in pubblico come risposta
alla minaccia del Coronavirus, abbiamo cambiato il piano di
produzione che prevedeva tre settimane di riprese a Venezia, la
prima parte della lunga produzione di Mission Impossible 7. Durante
questa pausa, vogliamo essere consapevoli delle preoccupazioni
della nostra troupe e permetteremo a tutti di tornare a casa fino a
quando non potremmo nuovamente iniziare a girare. Continueremo a
monitorare la situazione e lavoreremo insieme alle autorità
sanitarie e governative mentre si evolverà.”
Stando a quanto riportato da
Deadline,
Tom
Cruise non era ancora arrivato in Italia per le
riprese. Mission Impossible 7 uscirà
nelle sale americane il 23 luglio 2021.
I prossimi due capitoli della saga
di Mission Impossiblevedranno
coinvolti anche Shea Whigham (Kong:
Skull Island), Hayley Atwell (Captain
America: Il primo vendicatore), Pom
Klementieff (Guardiani della Galassia)
e Nicholas
Hoult (X-Men, Mad Max: Fury Road). Tom
Cruise e Rebecca Ferguson torneranno
nei panni di Ethan Hunt e Ilsa Faust.
I due film verranno girati in
contemporanea ma non è ancora chiaro quali altri membri del cast
torneranno sul set per le riprese. Christopher
McQuarrie scriverà e dirigerà i film, che faranno il loro
debutto nelle sale americane rispettivamente il 23 luglio 2021 e il
5 agosto 2022.
Nessun aggiornamento sul destino di
August Walker e Alan Hunley, i personaggi interpretati
da Henry Cavill e Alec
Baldwin, che secondo le ultime
indiscrezioni rientrerebbero nei piani di McQuarrie per i
sequel. Ma come farli tornare, visto che nel precedente film sono
morti?
Le nuove trading card di
Black Widow ci danno la possibilità di
dare uno sguardo ravvicinato al costume di Yelena Belova, il
personaggio che nel film con Scarlett
Johansson sarà interpretato da Florence
Pugh.
La prima apparizione di Yelena nei
fumetti risale al 1999, in Inhumans #5, ed ha un
background simile a quello di Natasha. Allenata come spia nella
Stanza Rossa, ha lavorato per la Federazione Russa e poi per lo
SHIELD.
Comicbook ha condiviso
l’immagine della trading card di Yelena in cui la donna indossa
un’uniforme bianca, che nel trailer del film abbiamo visto addosso
a Natasha, e un gilet verde identico a quello che Natasha indossa
in Avengers: Infinity
War. Ecco di seguito la card:
La regia di Black
Widow è stata affidata a Cate
Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo
dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby).
Insieme alla Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence Pugh,
e Rachel
Weisz.
Dopo lo straordinario successo
di Avengers:
Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale
di sempre, Scarlett
Johansson riprende il suo ruolo di Natasha
Romanoff/Black Widow.
Tom
Holland rivela di conoscere tutti gli spoiler su
Spider-Man: Homecoming 3 a seguito di un
incontro di lancio del progetto con Sony e Marvel. Da quando è entrato a far
parte del Marvel Cinematic Universe nel 2016 con
la sua prima apparizione in Captain
America: Civil War, l’attore è diventato una
delle figure preferite dai fan del franchise, conquistando il
pubblico con il suo genuino entusiasmo.
È chiaro che Holland è entusiasta di
interpretare Peter Parker, come dimostra il fatto che si è
impegnato in prima persona affinché la Sony e la
Marvel trovassero un nuovo accordo per mantenere
Spider-Man nel MCU a seguito di una rottura tra le parti
lo scorso agosto. Mentre i fan apprezzano sicuramente lo
spirito di Holland, l’attore ha anche dimostrato di avere la
tendenza a non tenere bene i segreti.
Parlando con HeyUGuys alla
premiere del suo nuovo film, Tom Holland ha
rivelato di essere consapevole di ciò che i filmmaker hanno in
mente e ha fatto una battuta sulla sua propensione a condividere
spoiler: “Ora so tutto. Ho avuto il mio grande incontro con
Marvel e Sony circa due settimane fa e conosco tutti i segreti (di
Spider-Man: Homecoming 3). Ma ho anche fatto circa mille
interviste, quindi so come non rovinare più un film!”
Tom Holland si è
unito al MCU nei panni di Peter Parker nel 2016: da allora, è
diventato un supereroe chiave all’interno del franchise. Non solo è
apparso in ben tre film dedicati ai Vendicatori della Marvel, ma
anche in due standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far From
Home. La scorsa estate, un nuovo
accordo siglato tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per ancora un altro
film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3– e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Harvey Weinstein è
stato dichiarato colpevole di aver commesso un “atto sessuale
criminale” e uno stupro di terzo grado, ma è stato assolto da
due accuse di aggressione sessuale predatoria. Il verdetto è
arrivato lunedì, nella mattinata, e riportato dalle principali
testate di informazione USA. Noi lo apprendiamo da Variety.
La giuria di sette uomini e cinque
donne ha deliberato in quattro giorni e mezzo, giungendo al
verdetto questo lunedì mattina. Il giudice James
Burke ha ordinato la presa in custodia di Weinstein. La
condanna sarà effettiva dall’11 marzo.
Weinstein rischia un massimo di 25
anni di prigione con l’accusa di aver aggredito sessualmente
Miriam Haley nel suo appartamento di Soho il 10
luglio 2006. È stato anche condannato per stupro di terzo grado con
l’accusa di aver aggredito Jessica Mann,
un’aspirante attrice e parrucchiera che lo ha accusato di averla
violentata in un hotel DoubleTree a New York il 18 marzo 2013.
Per stupro di terzo grado si intende un rapporto sessuale
con una persona non consenziente ma senza l’utilizzo della
violenza.
La giuria, tuttavia, ha ritenuto
Weinstein non colpevole delle due accuse più gravi di aggressione
sessuale predatoria, per le quali rischiava una condanna dai 10
anni alla condanna a vita. La giuria ha anche ritenuto Weinstein
non colpevole di stupro di primo grado ai danni di Mann.
Il verdetto indica che i giurati non
credono, al di là di ogni ragionevole dubbio, che Weinstein abbia
violentato e aggredito l’attrice Annabella Sciorra
nel suo appartamento di Gramercy Park nei primi anni ’90.
Dopo che il verdetto è stato letto,
l’avvocato difensore Donna Rotunno ha chiesto la
libertà su cauzione per il suo assistito, in attesa della condanna.
Alla richiesta ha addotto motivazioni mediche, in quanto
Harvey Weinstein è stato sottoposto ad un
intervento chirurgico alla schiena.
Venerdì, i giurati erano bloccati
sulle due accuse più gravi di aggressione sessuale predatoria.
Hanno inviato una nota al giudice chiedendo come procedere in caso
non riuscissero a raggiungere un accordo su questi argomenti,
mentre erano unanimi sulle accuse di stupro e atti sessuali
criminali. Burke ha ordinato loro di continuare a deliberare.
L’accusa ha chiamato 28 testimoni in
12 giorni, tra cui tre testimoni di “precedenti atti illeciti”, che
hanno riferito ai giurati che Weinstein li aveva aggrediti
sessualmente nel suo appartamento e nelle suite di hotel a New York
e Beverly Hills. I giurati si erano concentrati sulla
testimonianza di Haley e Sciorra, chiedendo al reporter del
tribunale di rileggere parti sostanziali dei loro resoconti.
Haley aveva dichiarato di fronte
alla giuria che Weinstein le si lanciò contro sul divano, e poi la
aveva accompagnata in una camera da letto. “Mi ha spinto verso il
basso”, ha detto. “Mi ha tenuto per le braccia. Ho detto: “No,
no!”
Il procuratore Joan
Illuzzi aveva esortato i giurati a condannare il
produttore, dicendo che aveva abusato del suo immenso potere nel
settore per sfruttare le donne vulnerabili. Ha sostenuto che
Weinstein avrebbe potuto assumere prostitute, ma ha preferito
ingannare le aspiranti attrici nella sua “tana”. Molti
accusatori hanno raccontato storie strazianti sull’effetto di
questa aggressione sulla loro vita.
La difesa ha messo in evidenza
e-mail affettuose tra il produttore e le sue presunte vittime,
sostenendo che le vittime di stupro non avrebbero comunicato in
questo modo con il loro aggressore. Rotunno ha sostenuto che Mann
ha fatto sesso consensuale con Weinstein perché voleva partecipare
alle feste e avanzare nella sua carriera. Ha anche sostenuto che i
testimoni si erano rivoltati contro Weinstein perché stavano
perseguendo fama e il tentativo di perseguire una causa civile per
ottenere un risarcimento.
Chris Pratt ha dichiarato che tutto il
cast originale di Jurassic Park tornerà
sul grande schermo in Jurassic
World 3. La dichiarazione non aggiunge molto a
quanto si sapeva già, visto che da tempo sono tate confermate le
presenza nel film di Sam Neil,
Laura Dern e Jeff Goldblum, che aveva
preso parte anche al secondo film.
Tuttavia, un tweet di Joe Mazzello
sembra confermare che gli adulti non saranno gli unici a tornare in
questo film che conclude la trilogia di enorme successo. Mazzello,
che in Jurassic Park interpreta Tim
Murphy, fratello di Lex e nipote di John Hammond (Richard
Attenborough), ha scritto sul sociale che “è ora di
rimettersi al lavoro”.
I think it’s time to get back to work. What
do you say gang?
Mazzello aveva appena 10 anni
quando è uscito Jurassic Park e, senza farsi
travolgere dal successo del film, come capitava molto spesso negli
anni ’90, ha attraversato con successo la transizione da attore
bambino ad interprete adulto.
Lo abbiamo visto in The Social
Network e in Bohemian Rhapsody, ma Mazzello è anche regista e
sceneggiatore, nonostante sia noto maggiormente per i suoi ruoli da
attore. Il fatto che sia ancora attivo davanti alla macchina da
presa potrebbe indicare che il suo prossimo lavoro sarà proprio
Jurassic World 3.
Jurassic
World 3vedrà sia Chris Pratt che
Bryce Dallas Howard tornare nei loro ruoli. Insieme a
loro, ritroveremo anche Justice
Smith, Daniella Pineda, Jake
Johnson e Omar
Sy. Laura
Derne Sam
Neill riprenderanno rispettivamente i ruoli che
avevano in Jurassic Park, rispettivamente la Dr. Ellie Sattler e il
Dr. Alan Grant. I personaggi sono stati visti per l’ultima volta
nel Jurassic Park 3 del
2001. Un altro eroe originale, Ian
Malcolm, interpretato da Jeff
Goldblum, ha firmato per tornare in Jurassic
World 3. Goldblum è stato visto l’ultima volta
in Jurassic World: Il Regno
Distrutto.
Alla regia torna Colin
Trevorrow, che ha pubblicato il cortometraggio
Battle at Big Rock, i cui eventi
sono ambientati un anno dopo Jurassic World –
Il regno distrutto mostrando i dinosauri che
vivono nel nostro mondo e lottano per la sopravvivenza. Vi
ricordiamo che Jurassic
World 3 uscirà nelle sale l’11 giugno 2021.
Doctor Strange in the
Multiverse of Madness arriverà al cinema nella
primavera del 2021 ed esplorerà ulteriormente il concetto di
“Multiverso” introdotto in Avengers:
Endgame. Nel sequel, in cui apparirà il
personaggio di Scarlet Witch, si collegherà anche alla serie
WandaVision, che
debutterà prossimamente sulla piattaforma di streaming Disney+.
Il MCU è pieno di unici e
meravigliosi Multiversi da esplorare, tanto che le possibilità per
il sequel con Benedict Cumberbatch sono davvero
infinite. Ecco 10 grandi Multiversi dell’Universo Marvel che
Stephen Strange potrebbe esplorare nel sequel:
1Il mondo reale
Non sarebbe affascinante
vedere persone reali su Snapchat che documentano un gruppo di
attori del MCU che si comportano come supereroi e poi vedere quel
filmato inserito all’interno del sequel di Doctor
Strange?
Una vera e propria
rottura della quarta parete, che potrebbe trasformarsi in realtà se
il sequel di Doctor Strange decidesse di seguire un
azzardato modello Borat, senza seguire
una sceneggiatura e con l’introduzione di scene casuali. Inoltre,
se il sequel avrà davvero un’atmosfera horror come anticipato nelle
ultime settimane, cosa c’è di più “spaventoso” del mondo
reale?
Tutti sappiamo che in origine
Ben
Affleck avrebbe dovuto scrivere, dirigere e
interpretare The Batman, prima di
lasciare il progetto nelle mani di Matt Reeves,
che ha poi scelto Robert Pattinson come nuova
incarnazione dell’Uomo Pipistrello.
Adesso, Affleck ha commentato per la
prima volta il casting di Pattinson nel reboot, esprimendo tutto il
suo entusiasmo nei confronti della scelta operata da Reeves e dalla
Warner Bros.: “Penso che Robert sia un grande attore. Sarà
fantastico”, ha dichiarato l’attore in occasione della
promozione del film Tornare a
Vincere.
L’attore è poi tornato a parlare del
suo allontanamento dal progetto, dovuto ad una perdita di interesse
nei confronti del ruolo (come già rivelato in
passato): “Questi film meritano di essere fatti da qualcuno
che muore dalla voglia di farli e non vede l’ora. All’epoca quella
persona non ero io, così ho deciso di abbandonare il progetto e
andare avanti.”
Potete vedere il video dell’intervista di seguito:
Il cast di The
Batman è formato da molti volti noti: insieme
a Robert
Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno
anche Andy
Serkis (Alfred), Colin
Farrell(Oswald
Chesterfield/Pinguino), Zoe
Kravitz (Catwoman), Jeffrey
Wright (Jim Gordon) e Paul
Dano (Enigmista). Infine, John
Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast
anche Peter
Sarsgaard, ma c’è ancora mistero sul suo ruolo.
HN Entertainment ha suggerito che le
riprese del cinecomic si svolgeranno presso i Leavesden Studios di
Londra (gli stessi della saga di Harry Potter ma anche
di Batman v Superman: Dawn of
Justice, Justice League, Wonder Woman e del
sequel Wonder Woman 1984) mentre l’uscita nelle sale
è stata già fissata al 25 giugno 2021.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“,
scrivono le fonti, “Quando alcune persone iniziano a morire in
modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di
Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una
cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham
City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà
disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei
film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti
sospettati“.
Con l’emergenza
coronavirus, anche il mondo del cinema e nello specifico
della sala prende la sua posizione e le sue misure precauzionali
per limitare il contagio, che nel fine settimana si è diffuso nelle
regioni del Nord Italia.
Il risultato è che le sale, in
quanto esercizi di aggregazione, come i teatri, restano chiuse e
molti distributori hanno già annunciato che i film previsti per
questa settimana ritarderanno l’uscita, proprio per evitare di
trovarsi con un terzo delle sale chiuse, che quindi non programmano
il film in questione.
Giampaolo Letta,
amministratore delegato Medusa, ha dichiarato: “La situazione è
molto delicata e deve essere monitorata ora per ora, ma con tutte
le regioni del Nord in stato di allarme e quindi con cinema e
teatri chiusi, è chiaro che sia necessario valutare cambiamenti.
Anche solo dal punto di vista psicologico è evidente che le persone
sempre di più eviteranno assembramenti e luoghi di
incontro”.
Il primo film a subire le
conseguenze dell’emergenza coronavirus è
Cambio Tutto, di Guido
Chiesa con Valentina Lodovini. L’uscita
del film, prevista per la prossima settimana, è stata spostata.
Letta continua: “Rispetto al sabato di 7 giorni fa il mercato
italiano ha subito una flessione del 40%, mentre, rispetto a
venerdì 14, quest’ultimo ha registrato un calo del 44%. E questo
con i cinema ancora aperti”.
Anche Carlo
Verdone, in diretta a Domenica In con
Mara Venier, ha annunciato che il suo nuovo film,
la commedia Si vive una volta sola, slitterà con l’uscita. Il
regista e interprete ha dichiarato: “Non si sa quando
esce”. Anche Ritorno al crimine
di Massimiliano Bruno, subirà un posticipo della
data d’uscita.