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Avengers: Infinity War, la scena tagliata con Thanos vs Drax

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Avengers: Infinity War, la scena tagliata con Thanos vs Drax

I concept di Avengers: Infinity War, diffusi attraverso l’art book del film, sono stati portatori di numerosi dettagli in più sulla pellicola dei fratelli Russo, da scene inedite a dettagli modificati in corso d’opera.

Di seguito vi mostriamo due concept in cui vediamo Drax il Distruttore (Dave Bautista) affrontare Thanos (Josh Brolin) in uno scontro corpo a corpo che però non abbiamo visto nel film.

Avengers 4 arriverà al cinema ad Aprile 2019, sarà diretto da Anthony e Joe Russo e porterà a conclusione la Fase 3 del Marvel Cinematic Universe.

Nel cast del film Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Benedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom Holland, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Supereroi: cosa pensano i figli degli attori che li interpretano?

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Gli attori che vengono scelti per interpretare dei supereroi al cinema riescono sempre, dati i tempi, a riscuotere successo e grande affetto da parte dei fan. Ma cosa succede a quegli attori con figli piccoli o adolescenti che si confrontano con loro come primi spettatori e giudici?

Dalla venerazione del figlio di Ben Affleck, alla reazione completamente opposta di quello di Hugh Jackman, ecco cosa pensano i figli degli attori che interpretano supereroi!

Underworld: 10 cose che non sai sulla saga

Underworld: 10 cose che non sai sulla saga

Underworld è una saga cinematografica che ha fatto parte del cinema recente per diversi anni, dal 2003 fino al 2017. La serie, composta da cinque film, ha avuto talmente tanto successo  da vedere i primi tre capitoli adattati in una serie a fumetti e a fare da base per tre romanzi basati su di essi.

Delle faide tra vampiri e Lycans si è costruito un impero, che ha consacrato la serie per tutti questi anni intorno al mondo, nonostante le tematiche (vampiri, licantropi e via dicendo) siano state trattate molte volte e in modi diversi nella storia del cinema.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate sulla saga di Underworld.

Underworld

underworld

1. Il primo film della serie è stata fonte di questioni amorose. Prima di realizzare il Underworld, Kate Beckinsale convinse il regista Len Wiseman ha far sì che il suo compagno di allora, Michael Sheen, potesse essere incluso nel cast, così da poter trascorrere anche più tempo insieme durante le riprese e a Sheen venne assegnato il ruolo di antagonista principale. Tuttavia, il set è stato luogo di amore tra la Beckinsale e il regista del film: i due, infatti, si sono innamorati sul set e si sono sposati nel 2004, due anni dopo essersi conosciuti, per separarsi poi dodici anni dopo.

2. La scena dell’attacco del cani è frutto di un attento montaggio. Questo tipo di scena, in realtà, è stato realizzato con cani docili e giocosi, gli unici cani di cui si poteva disporre in quel momento. Per realizzare così la scena dell’inseguimento canino, il regista Wiseman decise di riprendere diverse volte i suddetti cani mentre correvano, utilizzando poi il montaggio e un aiuto sonoro per dare realismo all’inseguimento. Se si guarda attentamente, è possibile vedere i cani che corrono tranquillamente avanti e indietro.

Underworld – Il risveglio

 

3. Il risveglio è il terzo capitolo della serie. Il film, che è uscito, nel 2012, lo stesso giorno di Underworld: Evolution, realizzato sei anni prima, vede la presenza di Stephen Rea, che ironicamente ha interpretato il ruolo di vampiro nel film Intervista col Vampiro, del 1994.

Underworld 5

4. Underworld: Blood Wars è quinto capitolo della saga cinematografica. Questo è stato il film di debutto di Anna Foerster, che ha lavorato spesso con Roland Emmerich (iniziando come direttore della fotografia per gli effetti visuali di Independence Day  del 1996). Il produttore Len Wiseman ha lavorato anche lui con Emmerich come assistente sempre per Independence Day e anche per Stargate, del 1994, e Godzilla del 1998.

5. Di questo film, uscito nel gennaio del 2017, fanno parte 4 attori de Il trono di spade. Di questo film, infatti, fanno parte Charles Dance (Thomas) che ha interpretato Tywin Lannister, Tobias Menzies (Marius) che interpretato Edmure Tully, James Faulkner (Cassius) che ha intrapreso il ruolo di Randyll Tarly, e Lara Pulver (Semira) che ha dato la voce a Lady Elissa Forrestore per il videogioco ad episodi basato sulla serie televisiva fantasy.

6. Il finale di questo film è aperto. Ciò sta a significare che potrebbe dare avvio a un sesto capitolo della saga. Tuttavia, Kate Beckinsale ha affermato, nel settembre del 2018, di non essere più disponibile per interpretare nuovamente il ruolo di Selene, di non tornare a questa serie cinematografica. Pare, invece, che questo franchise possa proseguire seguendo la strada della serialità, realizzando uno show televisivo dedicato, sempre prodotto da Len Wiseman.

Underworld: Evolution

7. In questo film sarebbe dovuta esserci una scena di sesso molto più lunga. Nel primo montaggio del film, realizzato intorno alla primavera del 2005, che non includeva molto degli effetti visivi e della CGI, senza un corretto mixaggio del suono e che, si è detto, era lungo più di due ore, la scena di sesso tra Michael e Selene era molto più lunga e, in realtà, includeva maggiore nudità dell’attrice protagonista Kate Beckinsale. In origine, la scena includeva anche la parte in cui, subito dopo che Selene ha avuto un orgasmo (questa è la parte in cui la scena di ferma e si dissolve in nero nella versione finale del film), lei si mette sopra Michael e continuano a fare l’amore.

8. La Beckinsale ha richiesto di non includere inquadrature in cui fosse completamente nuda. La scena di sesso, come si è etto sopra, è stata pesantemente rimaneggiata: ciò è stato fatto a causa delle richieste dell’attrice protagonista di non inserire nessuna inquadratura che la mostrasse nuda integralmente. La scena era stata filmata con lei e Scott Speedman mentre era totalmente nuda, e per esaudire le sue richieste, si sono dovuti effettuare alcuni grossi tagli durante il montaggio finale del film. Tutto ciò spiega l’uso di diverse dissolvenze tra alcune inquadrature della scena e alcune modifiche “grezze”. Date le diverse ragioni e circostanze, ecco perché la parte in cui lei, dopo l’orgasmo, torna a fare l’amore con Michael, è stata tagliata, anche perché non sarebbe stata vista con la corretta prospettiva.

Underworld: streaming

9. La saga di Underworld è disponibile in streaming. Chi desidera scoprire questo franchise oppure vuole rivederlo, è possibile fare affidamento alle piattaforme streaming di TimVision e RakutenTv che raccolgono l’intera serie di film, mentre su Infinity si può trovare il quarto film, Underworld – Il risveglio del 2012.

Underworld: curiosità

10. Di questa serie esiste un film prequel. Il terzo film, Underworld – La ribellione dei Lycans, è un prequel della saga: in ordine cronologico, risulterebbe come il primo film che ha dato origine a tutte le diatribe ed eventi che si evolvono negli altri film del franchise. In questo film la Beckinsale fa solo una breve comparsata, mentre il vero protagonista è Michael Sheen. Tra le altre cose, mentre stava girando questo film, Ron Howard gli chiese se avrebbe potuto registrare un veloce passo di un dialogo di Frost/Nixon – Il duello (2008). Sheen acconsentì e lo fece mentre era truccato per Underworld, coperto di sangue finto.

Fonte: IMDb

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, la spiegazione del racconto di Leta Lastrange

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ATTENZIONE, L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU ANIMALI FANTASTICI: I CRIMINI DI GRINDELWALD

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è in sala dal 15 novembre e il mondo sta accorrendo ad ascoltare, vedere e vivere questo nuovo capitolo della saga magica di J.K. Rowling.

Nella storia sono presenti molti personaggi e diverse trame che legano i maghi protagonisti, l’uno all’altro. Uno dei momenti più “complessi” dell’intero film è il racconto di Leta Lastrange (Zoë Kravitz), in cui la strega confessa di aver di proposito allontanato il fratellastro dalla sua famiglia.

Durante la scena, oltre al flashback con protagonista la piccola Leta, vediamo anche l’albergo genealogico dei Lastrange, famiglia molto nota ai fan di Harry Potter. Leta Lestrange è infatti imparentata, anche se non per sangue, con Bellatrix Lestrange, interpretata da Helena Bonham-Carter nella saga di Harry Potter.

Nata Black, era una cugina di Sirius Black, ma si è unita alla famiglia Lestrange quando ha sposato Rodolphus – che fa capo a un altro ramo della famiglia, rispetto a Leta. Quindi, Leta e il marito di Bellatrix sono lontanamente cugini.

La scena in cui Leta evoca il suo albero genealogico, pur essendo molto suggestiva, potrebbe non essere completamente chiara a tutti, ma di seguito, grazie al sito Minalima, che ne vende copie stampate in HD, possiamo avere la possibilità di spiegare meglio le connessioni genetiche e familiari tra alcuni dei nuovi personaggi della saga.

L’albero genealogico dei Lastrange

Nel film, l’orfano Oscuriale Credence Barebone (Ezra Miller) sospetta che la sua vera identità sia quella di Corvus Lestrange, e va a Parigi in cerca di sua madre. Nel frattempo, Leta Lestrange (Zoë Kravitz) nasconde un oscuro segreto su ciò che è realmente accaduto al suo fratellino, lo stesso Corvus.

Ci sono due famiglie che svolgono un ruolo chiave nelle rivelazioni di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald: la famiglia Kama e la famiglia Lestrange. I Kama sono una famiglia di streghe e maghi senegalesi, e Yusuf Kama (William Nadylam) è l’uomo che Tina incontra a Parigi, che le parla delle profezie di Tycho Dodonus. Yusuf è il figlio di Mustafa Kama e Laurena Kama. Sua madre Laurena venne stata stregata e rapita da Corvus Lestrange IV. Leta è la figlia di Corvus IV e Laurena, e questo fa di Yusuf il suo fratellastro.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, 15 foto. Dietro le quinte della magia

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Dal 15 novembre, i cinema sono stati di nuovo invasi dalla magia di J.K. Rowling e del suo Wizarding World, Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald. Il film, ancora diretto da David Yates, vede trai protagonisti oltre a Eddie Redmayne, che torna nei panni di Newt Scamander, anche Jude Law e Johnny Depp, nei ruoli di Silente e di Grindelwald.

In questa nuova avventura, Newt Scamander si trova catapultato da Londra a Parigi, messo sulle tracce di Credence (Ezra Miller) da Silente. Purtroppo anche l’evaso Grindelwald e il Ministero della Magia cercano il ragazzo, ognuno per uno scopo diverso.

Di seguito, potete ammirare alcune delle più belle immagini dal set del film, che si è spostato in Europa, a Parigi in particolare. Nuove scenografie, nuovi personaggi e nuovi incantesimi, per tornare ancora una volta nel mondo magico di Harry Potter.

Foto dal set di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald

Dan Fogler, Eddie REdmayne, William Nadylam e il regista David Yates sul set del film.

Katherine Waterston, il regista David Yates e Eddie Redmayne in una scena dietro le quinte del film

Zoe Kravitz e l’attore premio Oscar Eddie Redmayne.

David Yates, Callum Turner e il premio Oscar Eddie Redmayne in una scena dal film.

David Yates  e il direttore della fotografia Philippe Rousselot sul set del film

Zoe Kravitz e il regista David Yates sul set del film

Morto William Goldman, sceneggiatore premio Oscar

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Morto William Goldman, sceneggiatore premio Oscar

William Goldman, sceneggiatore e scrittore, due volte premio Oscar, si è spento all’età di 87 anni.

Vera leggenda di Hollywood, Goldman ha vinto le sue due statuette dorate per la Migliore Sceneggiatura Originale di Butch Cassidy e per la Migliore Sceneggiatura Non Originale di Tutti gli Uomini del Presidente.

William Goldman era affetto da polmonite e da un tumore al colon, secondo i Washington Post è morto nella sua casa di Manhattan a seguito di un aggravarsi delle sue condizioni già delicate.

Oltre ai due titoli celebri che gli hanno consegnato premi e fame, Goldman ha anche firmato la sceneggiatura del classico La Storia Fantastica (The Princess Bride, in originale), film basato sull’omonimo romanzo da lui scritto, ma anche Il Maratoneta, Misery Non Deve Morire, Cuori in Atlantide e Potere Assoluto.

Independent Spirit Awards 2019: tutti i nominati. Gareggia anche Lazzaro Felice

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Sono state annunciate le candidature agli Independent Spirit Awards 2019, i premi assegnati al cinema indipendente americano e considerati gli Oscar indie. Tra i film con i maggior numero di nomination, spicca A Beautiful Day di Lynne Ramsay, e First Reformed, fi Paul Schrader, visto a Venezia 74. I due protagonisti, Joaquin Phoenix e Ethan Hawke, si contendono il premio al migliore attore.

Nella categoria Miglior Film Straniero, compare anche il “nostro” Lazzaro Felice, l’ultimo film di Alice Rohrwacher, molto apprezzato a Cannes, che però divrà confrontarsi con Roma di Alfonso Cuaron, e La Favorita, di Yorgos Lanthimos, entrambi visti (e premiati) a Venezia 75.

Di seguito le nomination ai premi che verranno assegnati il 23 febbraio 2019. Il premio al miglior cast d’insieme, il Robert Altman Award, è stato già vinto da Suspiria, di Luca Guadagnino.

Le nomination agli Independent Spirit Awards 2019

MIGLIOR FILM
A BEAUTIFUL DAY
EIGHTH GRADE
FIRST REFORMED
IF BEALE STREET COULD TALK
SENZA LASCIARE TRACCIA

MIGLIOR REGISTA
Lynne Ramsay, A BEAUTIFUL DAY
Debra Granik, LEAVE NO TRACE
Barry Jenkins, IF BEALE STREET COULD TALK
Tamara Jenkins, PRIVATE LIFE
Paul Schrader, FIRST REFORMED

MIGLIOR FILM DI UN REGISTA ESORDIENTE
HEREDITARY
SORRY TO BOTHER YOU
THE TALE
WE THE ANIMALS
WILDLIFE

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA
Glenn Close, THE WIFE
Toni Collette, HEREDITARY
Elsie Fisher, EIGHTH GRADE
Regina Hall, SUPPORT THE GIRLS
Helena Howard, MADELINE’S MADELINE
Carey Mulligan, WILDLIFE

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA
John Cho, SEARCHING
Daveed Diggs, BLINDSPOTTING
Ethan Hawke, FIRST REFORMED
Christian Malheiros, SÓCRATES
Joaquin Phoenix, A BEAUTIFUL DAY

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Kayli Carter, PRIVATE LIFE
Tyne Daly, A BREAD FACTORY
Regina King, IF BEALE STREET COULD TALK
Thomasin Harcourt McKenzie, SENZA LASCIARE TRACCIA
J. Smith-Cameron, NANCY

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Raúl Castillo, WE THE ANIMALS
Adam Driver, BLACKKKLANSMAN
Richard E. Grant, CAN YOU EVER FORGIVE ME?
Josh Hamilton, EIGHTH GRADE
John David Washington, MONSTERS AND MEN

MIGLIOR SCENEGGIATURA
Richard Glatzer, Rebecca Lenkiewicz & Wash Westmoreland, COLETTE
Nicole Holofcener & Jeff Whitty, CAN YOU EVER FORGIVE ME?
Tamara Jenkins, PRIVATE LIFE
Boots Riley, SORRY TO BOTHER YOU
Paul Schrader FIRST REFORMED

MIGLIOR SCENEGGIATURA DI UN ESORDIENTE
Bo Burnham, EIGHTH GRADE
Christina Choe, NANCY
Cory Finley, THOROUGHBREDS
Jennifer Fox, THE TALE
Quinn Shephard, Laurie Shephard, BLAME

MIGLIOR FOTOGRAFIA
Ashley Connor, MADELINE’S MADELINE
Diego Garcia, WILDLIFE
Benjamin Loeb, MANDY
Sayombhu Mukdeeprom, SUSPIRIA
Zak Mulligan, WE THE ANIMALS

MIGLIOR MONTAGGIO
Joe Bini, A BEAUTIFUL DAY
Keiko Deguchi, Brian A. Kates & Jeremiah Zagar, WE THE ANIMALS
Luke Dunkley, Nick Fenton, Chris Gill & Julian Hart, AMERICAN ANIMALS
Anne Fabini, Alex Hall and Gary Levy, THE TALE
Nick Houy, MID90S

MIGLIOR DOCUMENTARIO
HALE COUNTY THIS MORNING, THIS EVENING
MINDING THE GAP
OF FATHERS AND SONS
ON HER SHOULDERS
SHIRKERS
WON’T YOU BE MY NEIGHBOR?

MIGLIOR FILM STRANIERO
UN AFFARE DI FAMIGLIA (Japan)
BURNING (South Korea)
LA FAVORITA (United Kingdom)
Lazzaro Felice (Italy)
ROMA (Mexico)

PIAGET PRODUCERS AWARD (MIGLIORI PRODUTTORI EMERGENTI)
Jonathan Duffy and Kelly Williams
Gabrielle Nadig
Shrihari Sathe

SOMEONE TO WATCH AWARD (PREMIO SPECIALE A UN CINEASTA EMERGENTE)
Alex Moratto, SÓCRATES
Ioana Uricaru, LEMONADE
Jeremiah Zagar, WE THE ANIMALS

JOHN CASSAVETES AWARD (MIGLIOR FILM COSTATO MENO DI 500.000 DOLLARI)
A BREAD FACTORY
EN EL SÉPTIMO DÍA
NEVER GOIN’ BACK
SÓCRATES
THUNDER ROAD

TRUER THAN FICTION AWARD (MIGLIOR REGISTA EMERGENTE DI UN OPERA NON FICTION)
Alexandria Bombach, ON HER SHOULDERS
Bing Liu, MINDING THE GAP
RaMell Ross, HALE COUNTY THIS MORNING, THIS EVENING

ANNUAL BONNIE AWARD (PREMIO SPECIALE PER LA MIGLIOR REGISTA FEMMINILE NON EMERGENTE)
Debra Granik
Tamara Jenkins
Karyn Kusama

 

Zoë Kravitz: intervista all’attrice di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald 

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Oltre a Eddie Redmayne, abbiamo intervistato anche l’attrice Zoë Kravitz sul red carpet di Londra di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald (recensione). Ecco cosa ci ha detto in merito al suo personaggio:

Zoë Kravitz è Leta Lestrange in Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald

In Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald la ricerca di Credence della sua identità influenza direttamente o indirettamente quasi ogni altro personaggio del film, tra cui la sua amica e confidente Nagini, interpretata da Claudia Kim; un mago franco-africano di nome Yusuf Kama, interpretato da William Nadylam; il fratello maggiore di Newt, Theseus interpretato da Callum Turner; e la fidanzata di Theseus, Leta Lestrange interpretata da Zoë Kravitz, il cui ritratto è apparso nel laboratorio di Newt nel precedente film “Animali fantastici”.

“Ho adorato il primo film” afferma la Kravitz, “ed è stato incredibile vederlo sapendo che presto sarei entrata a far parte di questo incredibile mondo di stregoneria e magia. Ma questo capitolo è un po’ più profondo, e mette in gioco alcune idee interessanti tra buio e luce. Porta a chiedersi ‘Quale strada sceglierai?’ “.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling. Il film è prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram. Tim Lewis, Neil Blair, Rick Senat e Danny Cohen sono i produttori esecutivi.

Alla fine del primo film, il potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp) viene catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne). Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la maggior parte dei quali sono ignari delle sue vere intenzioni: riunire dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri non-magici.

Nel tentativo di contrastare i piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex studente Newt Scamander, che accetta di aiutarlo, inconsapevole dei pericoli che si sarebbero prospettati. Si creano divisioni, l’amore e la lealtà vengono messi a dura prova anche tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre più diviso.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, intervista a Eddie Redmayne

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Nel corso della premiere a Londra di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald (recensione) abbiamo scambiato qualche battuta con il protagonista del film, Eddie Redmayne che ci ha rivelato le sue aspettative sul film:

Newt Scamander

Sono successe molte cose da quando il magizoologo Newt Scamander è partito da New York alla volta di Londra, lasciando una speranzosa Tina Goldstein sul molo, e da quando Queenie Goldstein è stata assunta nell’animato panificio di proprietà del No-Maj Jacob Kowalski, che – pur avendo problemi di memoria – sembra mostrare uno sconcertante barlume di lucidità. Nei mesi che sono trascorsi Newt ha completato il suo libro, Animali fantastici e Dove trovarli, che è diventato un bestseller. Queenie e Jacob hanno iniziato una storia d’amore furtiva in violazione delle leggi del mondo magico americano che lo vietano. E il loro rapporto ha provocato una frattura tra Queenie e sua sorella Tina, che essendo stata reintegrata nei ranghi degli Auror del MACUSA, è responsabile di far rispettare tali leggi.

Riprendendo il ruolo di Newt, Eddie Redmayne osserva: “Per il primo film J.K. Rowling ha creato quattro personaggi unici, degli outsider che lottano a modo proprio. È solo attraverso le connessioni che si sviluppano tra di loro – attraverso quella simbiosi – che prosperano e trovano la felicità e persino l’amore. Ma nel frattempo, a causa di fraintendimenti e circostanze, le cose sono cambiate“.

Ezra Miller per Playboy: sesso, (poli)amore e morte

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Ezra Miller per Playboy: sesso, (poli)amore e morte

Nelle sale di tutto il mondo nei panni di Credence Barebone, Ezra Miller è da tempo una delle star più interessanti nel panorama mondiale. 26 anni, una carriera costruita su pochi ruoli ma ben riconoscibili, dai franchise per il grande pubblico (Flash/Barry Allen per il DCEU e Credence per Animali Fantastici), ai piccoli film, dove emerge la sua incredibile sensibilità di giovane interpreta, come Noi Siamo Infinito o …E ora parliamo di Kevin, Miller conquista giorno dopo giorno fan e riconoscimento, anche per la sua personalità sopra le righe.

Protagonista di un servizio fotografico molto sexy, firmato da Ryan Pfluger, sulle pagine di Playboy, l’attore ha anche rilasciato alla rivista un’intervista a Ryan Gajewski sulla rivista, raccontando un’intimità affascinante, allegra e luminosa.

Sulla sua carriera musicale:

“Ho cominciato a cantare, perché questa donna, la mia insegnante di musica dell’asilo, mi ha fatto quest’incantesimo molto particolare, che è una cosa che ogni vero artista può fare a ogni bambino che ha un’energia creativa. In pratica, punti la tua bacchetta – che sarebbe il tuo dito – al bambino e gli dici ‘Sei un Artista’”.

Sulla morte:

“(Penso alla morte) ogni giorno, tutto il tempo, è questa la via del samurai (…) Nel buddismo, dicono che bisogna pensarci cinque volte al giorno”.

Sull’amore:

“Sto cercando esseri queer che mi capiscano all’istante in quanto essere queer, con i quali stringere una connessione familiare, e con i quali possa sentirmi sposato da 25 vite nel momento in cui li incontro. E poi sono in una squadra: il poliamore. E so che si ameranno l’uno l’altro perché se sei nel poliamore è così, e noi ci amiamo tantissimo.”

Sul sesso:

“Ho più di una pratica estatica, ma ho anche delle pratiche concrete, quindi a volte, non faccio sesso per molto tempo perché la mancanza di sesso è importante per me quanto il sesso stesso. C’è stato sicuramente un lungo tempo di solitudine senza sesso per interpretare Credence.”

Sull’abuso:

“Sono un sopravvissuto ad abusi, sicuramente, in molte capacità, a partire da un’età molto giovane…  Sono stato aggredito molte volte nella mia vita. Anche da fottuti bigotti. Mi sono trovato, naturalmente, in situazioni in cui fare un provino era una leva per il sesso. È davvero importante conoscere la diversità delle voci che sperimentano questa merda, diversità di generi, di capacità, di tipi di persone. Tutti sono vittime. Tutti sono sopravvissuti.”

Sull’arte:

“L’arte è in assoluto l’unica cosa che ho. Se non l’avessi avuta, sarei stato fottutamente morto da molto tempo. Sarei morto. L’avrei fatto da solo probabilmente.”

Ezra Miller per Playboy

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, intervista al cast alla premiere

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In occasione della premiere mondiale a Londra del film Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald (recensione) abbiamo avuto il piacere di intervista il cast sul red carpet. Ecco cosa ci hanno detto in merito al film e ai personaggi Eddie Redmayne, Zoë Kravitz, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Callum Turner e Jude Law.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald della Warner Bros. Pictures è la seconda delle cinque nuove avventure del Wizarding World creato da J.K. Rowling.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, il film

Alla fine del primo film, il potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp) viene catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne). Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la maggior parte dei quali sono ignari delle sue vere intenzioni: riunire dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri non-magici.

Nel tentativo di contrastare i piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex studente Newt Scamander, che accetta di aiutarlo, inconsapevole dei pericoli che si sarebbero prospettati. Si creano divisioni, l’amore e la lealtà vengono messi a dura prova anche tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre più diviso.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, il cast

Il film presenta un cast corale guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo, Poppy Corby-Tuech, con Jude Law e Johnny Depp.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling. Il film è prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram. Tim Lewis, Neil Blair, Rick Senat e Danny Cohen sono i produttori esecutivi.

Il film riunisce la squadra creativa che ha lavorato dietro le quinte del primo film “Animali fantastici”, che comprende: il direttore della fotografia premio Oscar Philippe Rousselot (“In mezzo scorre il fiume”); lo sceneggiatore tre volte premio Oscar Stuart Craig (“Il paziente inglese”, “Le relazioni pericolose”, “Gandhi”, i film di “Harry Potter”); la costumista quattro volte premiata con l’Oscar Colleen Atwood (“Chicago”, “Memorie di una geisha”, “Alice in Wonderland”, ” Animali fantastici e dove trovarli”) e il veterano collaboratore di Yates, il montatore Mark Day (gli ultimi quattro film di “Harry Potter”).

Le musiche sono opera del compositore candidato a otto premi Oscar James Newton Howard (“Defiance – i giorni del coraggio”, “Michael Clayton”, i film di “Hunger Games”). “Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald” uscirà nelle sale italiane il 15 novembre del 2018, sarà distribuito in tutto il mondo in 2D e 3D nei cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures.

James Bond: 10 cose che non sai sulla saga

James Bond: 10 cose che non sai sulla saga

James Bond è uno dei personaggi che ha fatto la storia del cinema ed è entrato nell’immaginario collettivo. Sempre pronto ad affrontare ogni missione, è abile, galante e ammalia ogni donna che conosce. La saga di Bond comprende ben 24 film, 25 con il prossimo che verrà realizzato nel 2020, ed è stato interpretato da ben 6 attori. Ognuno di loro ha dato la propria impronta all’agente segreto più famoso del mondo.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di James Bond.

James Bond: chi è

james bond

1.James Bond è esistito davvero. Il Bond reale era un ornitologo, autore di diversi libri tra cui Birds of West Indies. Nel 1952, mentre Ian Fleming iniziava a scrivere il primo racconto su James Bond, stava cercando un nome di impatto per il suo eroe. Quando vide il nome dell’autore del libro che aveva li vicino ebbe l’illuminazione e decise di chiamare il suo protagonista con il nome di James Bond. Tuttavia, il signor Bond non seppe dell’utilizzo del suo nome fino al 1960, anno in cui lesse un’intervista in cui Fleming spiegava l’origine del nome.

2. Bond è un personaggio immaginario. Tuttavia, alcune nomi e ambientazioni sono reali, come il fatto che la tenuta di Fleming, comprata a metà degli anni ’40 si chiamasse Goldneye. Sembra comunque che il primo romanzo di Bond, Casinò Royale, venne terminato durante il viaggio di nozze: pare che il matrimonio con Anne Rothermere fosse così noioso da invogliarlo a scrivere. Di Bond è stata scritta una biografia accurata che si trova in Si vive solo due volte: nasce da genitori borghesi, è metà scozzese e metà svizzero e rimane orfano a 11 anni quando i suoi genitori rimangono uccisi in un incidente a Chamonix. Bond viene allevato da una zia, nel Kent. Dopo essere entrato a Eton e dopo essersi fatto espellere, la zia riesce a iscriverlo a Fettes, dimostrandosi uno studente brillante, anche in ambito sportivo. A diciassette anni mente sulla sua età per entrare in quello che poi è diventato il Ministero della difesa. Viene classificato con il numero 7777, diventato poi 007, e lavora nel resto del mondo prima della missione Casinò Royale. Le missioni di Bond si protraggono per tutti gli anni successivi, arrivando fino alla fine degli anni ’90.

3. Bond è un abile seduttore. James Bond è un uomo affascinante e dalle mille risorse e riesce ad ammaliare qualsiasi donna, rimanendo ammaliato a sua volta dall’altro sesso. Nel corso della sua vita Bond ha incontrato diverse donne che gli hanno cambiato la vita, come Vesper Lynd e Teresa Di Vincenzo, entrambe morte tragicamente. James ha anche un figlio con Kissy Suzuki, morta poi di cancro. Le Bond girl sono dei personaggi che si ritrovano prevalentemente nella serie cinematografica: in ogni film Bond riesce a sedurre almeno due donne, per poi trovarsi con solo una di esse.

James Bond: Spectre

james bond

4. La SPECTRE è l’associazione nemica di Bond. La Special Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Exortion è un’associazione criminale internazionale strutturata in maniera gerarchica, di cui il president e fondatore è il nemico numero 1 di Bond. Mentre Fleming stava scrivendo i romanzi, l’associazione nemica di Bond era la SMERSH, un reparti eliminazioni speciali dell’Unione Sovietica. Notando l’inizio del disgelo tra Stati Uniti e URSS, Fleming decise di creare un nuovo nemico per Bond e nacque così la SPECTRE.

5. Il film numero 24 di Bond è dedicato allo SPECTRE. Il film vede protagonista Daniel Craig per la quarta volta nel ruolo di Bond ed è il secondo film della serie diretto da Sam Mendes dopo Skyfall. Spectre è stato il film più costoso di tutta la saga dell’agente segreto più famoso del mondo, con circa 300 milioni di dollari di budget. In questo film debutta un nuovo modello dell’Aston Martin, il DB10, un modello unico che celebra il cinquantesimo anniversario del franchise. Il film ha vinto un Oscar e un Golden Globe per la miglior canzone originale, Writing’s on the Wall di Jimmy Napes e Sam Smith.

James Bond: film

james bond

6. Fino ad ora sono stati realizzati 24 film su Bond. Fleming fece diversi tentativi per trasporre il personaggio di Bond al cinema. Il primo tentativo fu con una serie antologica dal titolo Climax!. In seguito, dopo aver trovato il produttore Albert R. Broccoli che espresse interesse verso i romanzi di Fleming e che ne comprò i diritti (salvo Casinò Royale), e dopo diversi altri tentativi (tra cui pare un film diretto da Hitchcock) si unì con il produttore Harry Saltzman e fondarono la EON Productions. Da qui si iniziò con 007 – Licenza di uccidere (1962) e proseguendo con una media di un film all’anno. Gli anni ’60 hanno visto Dalla Russia con amore (1963), Missione Goldfinger (1964), Thunderball: operazione tuono (1965), Si vive solo due volte (1967), Casinò Royale (1967) e Al servizio segreto di Sua Maestà (1969). Gli anni ’70 si aprono con Una cascata di diamanti (1971), Vivi e lascia morire (1973), L’uomo dalla pistola d’oro (1974), La spia che mi amava (1977), Moonraker – Operazione spazio (1979), mentre gli anni ’80 sono dominati da Solo per i tuoi occhi (1981), Octopussy – Operazione piovra (1983), Mai dire mai (1983), Bersaglio mobile (1985), Zona pericolo (1987) e Vendetta privata (1989).

7. I film di Bond hanno subito una battuta di arresto tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. Il franchise riprende infatti nel 1995, ben sei anni dopo il precedente, con GoldenEye, per proseguire con Il domani non muore mai (1997), Il mondo non basta (1999), arrivando negli anni 2000 con La morte può attendere (2002), Casino Royale (2006), Quantum of Solace (2008), Skyfall (2012), Spectre (2015). Il prossimo film di Bond, dal titolo provvisorio di Bond 25 ha un’uscita prevista per il 2020 e vedrà la regia di Cary Fukunaga.

James Bond: attori

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8. Il primo interprete dell’agente segreto è stato Sean Connery. Per il ruolo di Bond vennero considerati diversi attori, come James Mason, David Niven e Cary Grant (sul quale pare che Fleming si sia basato per dare il tocco di classe ed eleganza che contraddistingue Bond): tuttavia venne scelto Sean Connery che venne messo sotto contratto per cinque film della serie, realizzandone poi sei: Licenza di uccidere, Dalla Russia con amore, Missione Goldfinger, Thunderball: operazione tuono, Si vive solo due volte e Una cascata di diamanti. Quest’ultimo film avrebbe dovuto girarlo George Lazenby, che aveva già interpretato Bond in Al servizio segreto di Sua Maestà e non prese parte al seguito date le recensioni negative del primo film. Connery tornerà nel ruolo di Bond per Mai dire mai.

9. Gli anni settanta e ottanta hanno visto due Bond. Il primo film di Roger Moore è stato Vivi e lascia morire nel 1973 e ne interpreterà altri sei: L’uomo dalla pistola d’oro, La spia che mi amava, Moonraker – Operazione spazio, Solo per i tuoi occhi, Octopussy – Operazione piovra e Bersaglio mobile. Per i film successivi venne scelto l’attore Timothy Dalton, che era già stato considerato per il ruolo di Bond diversi anni prima per sostituire Connery, ma aveva rifiutato, sentendosi troppo giovane. Lavorò in Zona pericolo e Vendetta privata, due film della serie con recensioni negative.

10. Nel 1995 arrivò Pierce Brosnan, che passò poi il testimone a Daniel Craig. Brosnan era già stato considerato per il ruolo per sostituire Moore, ma aveva dovuto rinunciare. Brosnan ha recitato in GoldenEye, Il domani non muore mai, Il mondo non basta e La morte può attendere. Nel 2006 il testimone passo a Daniel Craig, che interpretato Bond in Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall, Spectre e lo interpreterà ancora nel venticinquesimo film della saga previsto per il 2020.

Fonte: IMDb

Pirati dei Caraibi: la Disney riavvierà il franchise con una protagonista donna?

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Soltanto un mese fa veniva riportato da Deadline che la Disney stava lavorando al riavvio del franchise di Pirati dei Caraibi con gli sceneggiatori di Deadpool Rhett Reese e Paul Wernick, mentre ora apprendiamo che – a quanto pare – sarà una piratessa la protagonista del nuovo corso della saga e che Johnny Depp non ne farà parte.

Jack Sparrow verrà quindi sostituito in cabina di comando da un personaggio femminile che ne possa ricalcare lo stile e la fama, e il suo nome corrisponderebbe a Reed, l’ultimo arrivo nel parco a tema di Disneyworld. Ovviamente si tratta ancora di un rumor non ancora confermato dalla casa di Topolino, ma vi terremo aggiornati sul progetto.

Pirati dei Caraibi: 10 curiosità sul franchise con Johnny Depp

I risultati al box office dei recenti film avevano creato qualche dubbio circa il futuro del franchise di Pirati dei Caraibi, tuttavia sembra che la Disney abbia dato il via libera per la produzione del sesto capitolo affidandone la regia nuovamente a Joachim Rønning (già dietro la macchina da presa di La Vendetta di Salazar insieme a Espen Sandberg).

Inoltre, come riportato da Omega Underground, Ted Elliot, Terry Rossio, e Jeff Nathanson stanno lavorando alla stesura dello script, mentre l’uscita nella sale sembrerebbe prevista non prima del 2012 a causa dell’impegno di Rønning sul set di Maleficent 2. Nessuna menzione al ritorno di Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow, ma sappiamo quanto il successo della saga sia legata al fascino del personaggio e al talento dell’attore.

Pirati dei Caraibi 6: il film si farà, con Joachim Rønning alla regia

L’ultimo capitolo del franchise, intitolato Pirati dei Caraibi: La Vendetta di Salazar, è uscito nelle sale nel 2017 e vanta inoltre la presenza di uno straordinario gruppo di nuovi attori capitanati dal premio Oscar Javier Bardem che interpreta lo spaventoso Capitano Salazar. Al suo fianco Brenton Thwaites nel ruolo del giovane marinaio Henry, Kaya Scodelario in quello della giovane e coraggiosa matematica e astronoma Carina, Golshifteh Farahani nel ruolo della misteriosa e potente strega del mare Shansa e David Wenham nel ruolo di Scarfield.

Catapultato in una nuova e travolgente avventura, lo sventurato Capitan Jack Sparrow vede peggiorare la propria sfortuna quando dei letali marinai fantasma fuggono dal Triangolo del Diavolo guidati dal terrificante Capitano Salazar decisi a uccidere ogni pirata del mare… soprattutto Jack. La sua unica speranza di sopravvivenza risiede nel leggendario Tridente di Poseidone: per riuscire a trovarlo Jack dovrà formare una precaria alleanza con la brillante e affascinante astronoma Carina Smyth e con Henry, un giovane e risoluto marinaio della Royal Navy. Capitan Jack si metterà al timone della sua nave, un piccolo e malandato vascello, per sconfiggere la sorte avversa e scampare al nemico più forte e crudele che abbia mai affrontato.

Fonte: Hybrid News

Captain Marvel: Brie Larson è Carol Danvers in un nuovo artwork

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Captain Marvel: Brie Larson è Carol Danvers in un nuovo artwork

È opera del fumettista Joe Quinones (Peter Parker: The Spectacular Spider-Man) questo meraviglioso artwork che trovate qui sotto e che immagina Brie Larson nei panni di Carol Danvers riproducendo la celebre cover dei fumetti di Captain Marvel del 2012, le cui storie hanno ispirato il primo cinecomic al femminile dei Marvel Studios.

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck mentre l’arrivo al cinema è fissato all’8 marzo 2019.

Che ne pensate?

Captain Marvel: tutte le rivelazioni dal fumetto prequel

Vi ricordiamo che alla regia del cinecomic ci saranno Anna Boden e Ryan Fleck mentre l’arrivo al cinema è fissato all’8 marzo 2019.

Il cast ufficiale: Brie LarsonSamuel L. JacksonBen MendelsohnDjimon HounsouLee PaceLashana LynchGemma ChanAlgenis Perez SotoRune TemteMcKenna GraceClark GreggJude LawAnnette Bening.

La sinossi:

Basato sul personaggio dei fumetti Marvel apparso per la prima volta nel 1968, il film segue Carol Danvers mentre diventa uno degli eroi più potenti dell’universo. Quando la Terra viene coinvolta in una guerra galattica tra due razze aliene, è lì che Captain Marvel interverrà. Ambientato negli anni ’90, il cinecomic è un’avventura tutta nuova che racconterà un periodo inedito nella storia dell’universo cinematografico Marvel.

Captain Marvel: il primo trailer del film Marvel Studios

Captain Marvel non sarà una tradizionale storia di origine e che Carol Danvers non è, nei piani del Marvel Cinematic Universe, un’eroina come tante. Adesso, a darne conferma è Kevin Feige in persona, durante un’intervista ai British Academy Britannia Awards.

Cosa aspettarci, dunque, da Captain Marvel“È ambientato negli anni Novanta e anche se è una storia d’origine, è un tipo molto diverso di storia d’origine, e sono molto eccitato di svelare questa storia agli spettatori”. Inoltre Feige ha aggiunto che il film diretto da Anna Boden Ryan Fleck sta “venendo su estremamente bene”.

“Brie Larson ha fatto un lavoro enorme, Samuel L. Jackson sarà un Nick Fury molto molto diverso, ha fatto un ottimo lavoro, e l’intero cast è tutto molto diverso ed eccitante.”Considerato che il film sarà ambientato nel passato, il senso comune ci dice che possiamo aspettarci che il film sia collegato in modi davvero inaspettati agli altri film del MCU, a partire dalla lunga carriera di Fury nello SHIELD.

Fonte: Joe Quinones

Ezra Miller parla del film su Flash e commenta le voci sull’addio di Ben Affleck

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Intervistato da Playboy in occasione dell’uscita nelle sale di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald (secondo capitolo della saga che lo vede ancora nel cast), Ezra Miller ha accennato qualche dettaglio sul progetto solista di Flash e sulle voci circa l’addio di Ben Affleck dal DC Universe.

Un mese fa vi riportavamo la notizia secondo cui lo standalone su Barry Allen era stato rimandato a data da destinarsi, con la promessa dell’inizio della produzione nel 2019 e l’arrivo al cinema non prima del 2021. Ora è il designato protagonista ad esprimersi sulla faccenda, e queste sono state le sue parole:

Niente è mai certo in questo mondo, ma una cosa posso dirvela: faremo un fottuto e folle film su Flash. È uno dei miei grandi sogni di vita, e siamo sulla strada giusta…D’altronde chiunque conosca il personaggio di Barry Allen, sa che è solito arrivare tardi, molto tardi, ma una volta che ci arriva, è tutto risolto. Dobbiamo solo fidarci.

Un altro argomento molto dibattuto nei mesi scorsi è la presunta partenza di Ben Affleck, che potrebbe appendere al chiodo il costume del crociato di Gotham e dunque non apparire nei prossimi titoli del franchise DC (a cominciare da The Batman di Matt Reeves). Riferendosi a questo rumor e indirettamente anche a quello sull’addio a Superman di Henry Cavill, Miller ha spiegato che “Quando ci sono queste fughe di informazioni, con la gente che le prende per notizie ufficiali…è tutto abbastanza inaffidabile.

The Flash: possibili indizi su trama, villain e cast del film

Vi ricordiamo che l’attore è attualmente nelle sale con Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, seconda delle cinque nuove avventure del Wizarding World di J.K. Rowling.

Alla fine del primo film, il potente Mago Oscuro Gellert Grindelwald (Johnny Depp), viene catturato dal MACUSA (Il Magico Congresso degli Stati Uniti d’America), con l’aiuto di Newt Scamander (Eddie Redmayne). Tuttavia, come aveva minacciato di fare, Grindelwald riesce a fuggire dalla detenzione e inizia a radunare i suoi seguaci, la maggior parte dei quali ignari delle sue vere intenzioni: riunire dei maghi purosangue per governare su tutti gli esseri non-magici.

Nel tentativo di contrastare i piani di Grindelwald, Albus Silente (Jude Law) recluta il suo ex studente Newt Scamander, che accetterà di aiutarlo, inconsapevole dei pericoli che si troveranno ad affrontare. Si creeranno divisioni, l’amore e la lealtà verranno messi a dura prova anche tra gli amici più stretti e in famiglia, in un mondo magico sempre più minaccioso e diviso.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald

Il film presenta un cast corale guidato da Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller, con Jude Law e Johnny Depp. Fanno parte del cast anche Zoë Kravitz, Callum Turner, Claudia Kim, William Nadylam, Kevin Guthrie, Carmen Ejogo e Poppy Corby-Tuech.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è diretto da David Yates, tratto da una sceneggiatura di J.K. Rowling, e prodotto da David Heyman, J.K. Rowling, Steve Kloves e Lionel Wigram.

L’uscita italiana del film è prevista per il 15 novembre 2018, e sarà distribuito in 2D e 3D nei cinema selezionati e IMAX dalla Warner Bros. Pictures, una società della Warner Bros. Entertainment Company.

Fonte: Playboy

Eterni: ecco quali personaggi potrebbero essere nel film Marvel

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Eterni: ecco quali personaggi potrebbero essere nel film Marvel

I nomi dei protagonisti del nuovo progetto dei Marvel Studios sugli Eterni potrebbero esser stati rivelati (ma non ancora confermati, quindi sono da considerare con cautela). Li riporta il sito That Hashtag Show, menzionando Eros/Starfox – fratello di Thanos – Piper, Elysius, Gilgamesh, Ikaris, Sersi, Makkari, Thena e Zuras. Il casting includerebbe altri due personaggi ancora sconosciuti, e un villain, che potrebbe corrispondere a Druig.

Nessun accenno ai Devianti, la controparte “cattiva” degli Eterni sulle pagine dei fumetti della Marvel Comics, ma non è escluso che nei prossimi mesi non vengano confermati nella linea di protagonisti dell’atteso cinecomic.

Eterni: i Marvel Studios al lavoro sul film

La lineup dei prossimi progetti targati Marvel Studios sembra ormai pronta e secondo quanto riportato nelle ultime settimane, le riprese del film sugli Eterni potrebbero partire già a settembre 2019. L’uscita nelle sale invece dovrebbe essere fissata al 6 novembre 2020.

Vi ricordiamo che la regista Chloe Zhao è stata scelta per dirigere il prossimo franchise Marvel basato sui personaggi creati da Jack KirbyGli Eterni, mentre Matthew e Ryan Firpo firmeranno la sceneggiatura per l’avventura della squadra di supereroi che dovrebbe debuttare nel futuro prossimo al cinema.

Il progetto include gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai fan dei fumetti come Eterni e i mostruosi Deviants, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestials. Le fonti dicono a The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarda la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, che ama muoversi tra gli umani. Il progetto consentirebbe così alla Marvel di assemblare un cast diversificato.

La Zhao, di origine cinese, era già nota alla Marvel per aver lavorato a una produzione indipendente di un film su Vedova Nera, il personaggio interpretato da Scarlett Johansson e che presto avrà uno standalone ufficiale.

La Marvel non ha commentato ufficialmente la notizia, ma probabilmente a breve sapremo quale sarà il futuro del MCU dopo Avengers 4. Tuttavia l’avvenire è roseo per lo Studio, che con Gli Eterni in ballo e con i Mutanti che si avvicinano a “casa”, ha ancora moltissimo materiale per raccontare storie al cinema.

Eterni: riprese già a settembre 2019?

Fonte: That Hashtag Show

Spider-Man: Un Nuovo Universo, ci sarà il cameo di Stan Lee

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Spider-Man: Un Nuovo Universo, ci sarà il cameo di Stan Lee

Come confermato dai due registi Phil Lord e Chris Miller, anche Spider-Man: Un Nuovo Universo – il film d’animazione che uscirà nelle sale italiane dal 25 dicembre distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. – avrà un cameo di Stan Lee.

Ci siamo incontrati ed avevamo qualche proposta, ma Stan ha finito per lanciarci non meno di sette idee durante un incontro di 45 minuti. Ecco che tipo di persona era…una macchina di idee. Un uomo il cui processo di creazione equivaleva al respirare. Per questo siamo stati fortunati ad averlo avuto nel nostro film“.

Nell’intervista Lord e Miller hanno solo menzionato un cameo “vocale”, quindi è probabile che il fumettista – scomparso di recente – abbia soltanto doppiato un personaggio che potrebbe non essere lui in persona.

Spider-Man: Into the Spider-Verse, il nuovo trailer

Nella versione originale di Spider-Man: Un Nuovo Universo, l’attore e cantante Shameik Moore sarà la voce del protagonista Miles Morales. Tra le voci originali anche Jake Johnson, Liev Schreiber, Haeilee Steinfeld, l’attore premio Oscar Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Luna Lauren Velez e Lily Tomlin.

Commentando l’annuncio, i produttori Phil Lord e Christopher Miller dichiarano: “Siamo fortunati ad avere un cast così straordinario di anime creative, divertenti e genuine, che popolano l’universo di Spider-Man. Hanno delle voci di talento, che danno vita a dialoghi sorprendenti”. Lord e Miller hanno aggiunto: “Non vediamo l’ora che Miles Morales arrivi sugli schermi di tutto il mondo. È un personaggio nuovo davvero divertente ed emozionante, e raccontare la sua storia attraverso uno stile visivo rivoluzionario, rende questa un’esperienza cinematografica totalmente innovativa “.

Sinossi: Spider-Man: Un Nuovo Universo racconta le vicende del teenager di Brookyn Miles Morales e delle infinite possibilità del Ragno-Verso, dove più di una persona può indossare la maschera. Una visione fresca di un nuovo Universo Spider-Man con uno stile visivo innovativo e unico nel suo genere.

Diretto da Bob Persichetti, Peter Ramsey Rodney Rothman, la sceneggiatura è di Phil Lord. Il film è prodotto, in collaborazione con Marvel, da Avi Arad, Amy Pascal, Phil Lord, Christopher Miller Christina Steinberg.

Spider-Man: Un Nuovo Universoleggi la recensione

Fonte: THR

Kill Bill: dieci cose che non sai sulla saga

Kill Bill: dieci cose che non sai sulla saga

Kill Bill è uno dei progetti più ambizioni di Quentin Tarantino. Tenuto in incubazione per diversi anni, il progetto ha visto la luce nel 2003 con il primo volume, seguito dal secondo l’anno successivo e non è chiaro se in futuro potrà realizzarsi un terzo capitolo.

Uma Thurman è la protagonista assoluta di questi due film, che hanno avuto un successo incredibile e continuano ad averlo a distanza di diversi anni. Un successo che ha consacrato le carriere di Tarantino e della Thurman stessa.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Kill Bill.

Kill Bill: Vol. 1

kill bill

1. L’idea per la realizzazione di Kill Bill viene da Pulp Fiction. Quentin Tarantino è stato uno dei primi nell’era post-moderna a creare una specie di universo condiviso, in cui tutti i suoi film sono legati tra loro in qualche modo. E Kill Bill non poteva essere da meno. Sembra che l’idea di realizzare questo film sia nata mentre avvenivano le riprese di Pulp Fiction nel 1994. Quentin Tarantino e Uma Thurman iniziarono a parlare dei film che avrebbero voluto fare e Quentin disse che avrebbe voluto fare un film sul kung-fu in stile anni ’70.

Lo spunto fondamentale proviene però dalla storiella di Mia Wallace, quando al locale racconta a Vincent Vega la sua esperienza di attrice per un episodio pilota di una serie intitolata Fox Force Five. In questa sequenza, Mia racconta che tra i personaggi previsti c’erano una bionda, la leader, una giapponese maestra di kung fu, una ragazza di colore, una ragazza francese e il personaggio interpretato da lei, la donna più letale del mondo con una lama.

2. Sia Tarantino che la Thurman tenevano a realizzare questo film insieme. L’idea di questo film è venuta ad entrambi e tutti e due tenevano a realizzarlo insieme. Nonostante le loro strade si fossero divise, Tarantino aveva messo da parte il copione senza mai dimenticarlo e dopo la prima gravidanza della Thurman, i due cominciarono a girare il film, uscito nel 2003.

3. Durante la lotta con gli 88 folli è stata usata una fotografia in bianco e nero. Ciò è un chiaro omaggio ai film di kung fu degli anni ’70 e ’80. Il bianco e nero (così come il bianco e rosso) erano usati per mascherare la perdita di sangue dalla censura televisiva. In origine, non venivano usati effetti fotografici in bianco e nero ma la MPAA chiese delle misure per abbassare il tono di certe scene. Tarantino ha usato questo vecchio trucco per realizzare un omaggio.

Kill Bill: Vol. 2

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4. In questo secondo capitolo, Tarantino avrebbe dovuto dare la voce a un personaggio. Originariamente, Tarantino avrebbe voluto che Pai Mei muovesse le labbra come se stesse parlando il cantonese, ma senza dire una parola, mentre la voce di Tarantino sarebbe stata in inglese. Alla fine il regista abbandonò l’idea e il personaggio Pai Mei parlò con la voce del suo interprete, Chia-Hui Liu.

5. Uma Thurman ha detto di essere stata costretta a girare una scena pericolosa. Secondo l’intervista rilasciata dalla Thurman al New York Times all’inizio del 2018, sembra che Tarantino l’avesse costretta a girare una scena pericolosa e senza controfigura in Kill Bill: Vol. 2 (2004), ovvero quella in cui corre su una strada sterrata a più di 64 km orari su un’auto d’epoca. Mentre stava facendo la ripresa, Uma perse il controllo e andò a sbattere contro un albero.

Da questo incidente la Thurman subì qualche danno al collo e a un ginocchio di lunga portata e per circa quindici anni la produzione del film, la Miramax facente capo a Harvey Weinstein, si era rifiutata di dare alla vittima una copia del video dell’incidente. Tarantino ha ammesso in seguito di non aver raccontato il vero tipo di strada che Uma avrebbe trovato, ingannandola perché lei si fidava ciecamente di lui e di essere stato un suo grande rammarico.

6. Nella scena in cui La Sposa e la figlia guardano la televisione abbracciate, sarebbe dovuto esserci un film di animazione Disney. In origine i due personaggi avrebbe dovuto guardare Gli Aristogatti (1970), ma la Disney non lo permise, così Tarantino decise di inserire un episodio del cartone animato Samurai Jack (2001). Ma il film deciso dopo aver eseguito il montaggio finale è stato Shogun Assassin (1980).

Kill Bill: Vol. 3

7. L’idea di realizzare un terzo volume di Kill Bill c’è sempre stata. Sin dalla fine del secondo capitolo, ci si è sempre chiesti quale sarebbe stata la fine di Beatrix Kiddo. Tarantino ha sempre ammesso di voler fare di Kill Bill la sua Trilogia del Dollaro, di girarne uno ogni dieci anni e di rendere protagonista di questa terza fase la figlia di Vernita Green, Nikki. Pare che Tarantino ami talmente tanto il personaggio di Beatrix da avere qualche difficoltà a lasciarla andare, sempre pronto a mantenerla in vita. Ma non è solo Tarantino che vorrebbe fare questo film: sono molte le attrici che si sono offerte per interpretare il ruolo della figlia di Beatrix e di Nikki.

Kill Bill: streaming

8. Entrambi i volumi di Kill Bill sono disponibili in streaming. Chi volesse rivedere tutti e due i film di Tarantino può farlo in streaming grazie alla piattaforma Chili.

Kill Bill: curiosità

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9. Per realizzare questo dittico, sono stati usati litri e litri di sangue finto. Christopher Allen Nelson, truccatore del film (che ha vinto l’Oscar, nel 2017, per il Miglior Trucco per Suicide Squad, insieme ad Alessandro Bertolazzi e Giorgio Gregorini), ha rivelato che sono stati usati qualcosa come oltre 1700 litri di sangue finto tra il primo Kill Bill e il secondo volume.

10. Tarantino possiede la Pussy Wagon. Sembra che Tarantino abbia guidato il veicolo quotidianamente per promuovere l’uscita del secondo volume di Kill Bill. Tarantino stesso ne ha concesso l’uso per diversi video musicali come I’m Really Hot di Missy Elliott e Telephone di Lady Gaga e Beyonce.

Fonti: IMDb, IMDb

Guardiani della Galassia Vol.3: Travis Knight contattato per dirigere il film?

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Come sapete il licenziamento di James Gunn dalla regia di Guardiani della Galassia Vol. 3 ha lasciato aperta la posizione di rilievo nella realizzazione del film, e da allora non sono arrivati più aggiornamenti in merito. Sappiamo tuttavia che prima che fosse annunciato il suo allontanamento produzione, Gunn aveva completato la sceneggiatura, quindi la domanda, fino a oggi, è stata proprio quella relativa allo script: la Disney userà o meno lo script realizzato dal regista e sceneggiatore?

A queste voci si è aggiunta nelle ultime ore quella diffusa da The Disinsider, secondo cui la casa di Topolino avrebbe contattato Travis Knight, regista di Bumblebee e Kubo e la spada magica, per dirigere il terzo capitolo del franchise. D’altronde questo nome circolava già da un po’ fra i corridoi dell’azienda, dal momento che Knight era già stato considerato per la regia de Gli Eterni (poi affidata a Chloe Zhao). E non finisce qui: un’altra fonte riporta che Paul Feig sarebbe l’altro candidato alla poltrona, ma ovviamente si tratta soltanto di rumor da prendere con estrema cautela.

Guardiani della Galassia Vol. 3: la Disney userà la sceneggiatura di James Gunn

Tempo fa Sean Gunn, fratello di James che nel franchise interpreta Kraglin e fornisce anche la mmo-cap di Rocket Raccoon, aveva parlato dello stato della produzione di Guardiani della Galassia Vol. 3. confermando che lo studio avrebbe voluto usare la sceneggiatura firmata dal fratello:

“Non conosco i dettagli precisi relativi a Guardiani 3. So che la Disney vuole ancora fare il film. So anche che hanno tutte le intenzioni di utilizzare la sceneggiatura che ha scritto mio fratello. Ovviamente, quella è stata una situazione molto spiacevole per tutti, soprattutto per lui, ma per esempio anche per me, passo sei mesi a preparare un film, e adesso sono in sospeso.”

La situazione sembra quindi non evolversi particolarmente per James Gunn, dal momento che seppure verrà utilizzata la sceneggiatura, il regista non tornerà (quasi sicuramente) alla regia del film. Intanto le dichiarazioni di Gunn fanno pensare che la squadra realizzativa del film rimarrà generalmente invariato, con la sola sostituzione del regista. Aspetteremo novità in merito. Tuttavia quest’ultima informazione dovrebbe assicurare al pubblico il ritorno di Dave Bautista nei panni di Drax, dal momento che l’attore aveva dichiarato che non avrebbe ripreso il ruolo se non fosse stata utilizzata la sceneggiatura firmata da James Gunn.

Guardiani della Galassia Vol. 3 è al momento sospeso dalla produzione presso i Marvel Studios.

Fonte: The Disinsider

Ralph Spacca Internet, i registi: “Parliamo di amicizia nello sconfinato mondo del web”

Atteso nelle sale italiane il 1 gennaio 2019, Ralph Spacca Internet è stato presentato oggi in anteprima alla stampa dai registi Phil Johnston e Rich Moore, già autori per la Walt Disney Pictures del primo capitolo – uscito nel 2012 – Ralph Spacca Internet e Zootropolis.

In questo secondo film del franchise gli spettatori lasceranno momentaneamente la sala giochi di Litwak per avventurarsi nel grande, inesplorato ed elettrizzante mondo di Internet  insieme a Ralph e alla piccola Vanellope, rischiando il tutto per tutto per trovare un pezzo di ricambio necessario a salvare “Sugar Rush”, il videogioco della giovanissima pilota.

L’idea di personificare internet nasce dal primo film, dove avevamo reso la sala giochi un luogo visitabile” racconta Moore, “anche se stavolta l’impresa era ancora più difficile: tutto perché ci sembrava un concetto astratto. Poi parlando con esperti del settore e consultandoci con loro ci siamo resi conto che non era affatto così lontano dalla nostra percezione, ma che poteva diventare qualcosa di molto tattile. Mentre per il design l’ispirazione viene dall’antica città di Roma, dove il centro è la parte originale e tutto intorno si espande la parte moderna.

Il nostro production designer ha studiato la città di Roma antica come se fosse una lasagna, quindi un ambiente stratificato dove possiamo troviamo aspetti di internet progettate negli anni Sessanta giù in fondo e sopra tutto ciò che è nuovo e attuale“, aggiunge Johnston.

ralph spacca internet
©2018 Disney. All Rights Reserved.

Moore, che ha iniziato nel campo dell’animazione con i Simpson, parla del cambiamento delle tecniche di realizzazione di questo genere di prodotto d’intrattenimento, ponendo l’accento sulle sfide che Ralph Spacca Internet ha rappresentato per lui e il collega: “Le cose sono mutate in maniera assolutamente inimmaginabile, perché realizzare un film come questo solo anni fa – al tempo del primo Ralph – era impensabile, una sfida impossibile. Quando lavoravo ai Simpson si usava la stessa tecnica di animazione di Pinocchio, mentre nel giro di pochi anni ci siamo resi testimoni del più incredibile cambiamento dell’industria che ha fatto un balzo in avanti imprevedibile ed epocale. Oggi riusciamo a inserire milioni di personaggi sullo schermo e sinceramente non so fin dove ci spingeremo…ma d’altronde questo è lo stile di Walt Disney e la filosofia dello studio: creare sempre qualcosa di nuovo, superare i limiti”.

E pensare che l’ambientazione stessa del film sta già cambiando proprio adesso, mentre parliamo” aggiunge Johnston, spiegando che per i registi “era importante partire da una storia basata sul tema dell’amicizia che potesse durare in eterno, un tema universale che non venisse schiacciato dall’ambientazione. Quel qualcosa di emotivo che lega i personaggi di Ralph e Vanellope fra loro e agli spettatori non viene sopraffatta dallo scenario incredibile in cui sono inseriti.

Ralph Spacca Internet, recensione del film Disney

Ma come nasce un progetto del genere e come si sostiene l’enorme pressione quando si lavora con uno dei più importanti (se non il più importante) studio di animazione esistente? “C’è un gruppo immenso di persone che sta dietro al film, 500, 600 persone circa. Talvolta può sembrare difficile far prevalere il proprio punto di vista all’interno di una grande azienda, tuttavia molti dei nostri collaboratori si aggiungono dopo che io e Phil abbiamo discusso della storia e ci siamo consultati. Un periodo di tempo che va dai sei mesi ad un anno intero“, racconta Moore. “È allora che ci chiediamo: cosa porterà questo film alle persone?  Cosa vogliamo dire? Quale emozione vogliamo trasmettere e come si arriva al cuore della gente? In fondo è tutto ciò che ci chiede lo studio“.

Solitamente cerchiamo di non pensare alla pressione, ma siamo consapevoli dell’eredità che la Disney ci lascia in affidamento“, confessa Johnston, “così il lascito dei capolavori del passato che ci precedono funzionano da ispirazione per creare qualcosa di nuovo. Ad esempio le nostre storie parlano di personaggi emarginati…un po’ come noi, che lavoriamo per lo studio d’animazione più importante del mondo e stiamo lì, in un angolo, ad osservare chiedendoci cosa ci facciamo qui…

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©2018 Disney. All Rights Reserved.

E sulla scena già anticipata dal trailer che vede protagonista Vanellope insieme a tutte le più celebri principesse Disney, i registi svelano qualche dettaglio di produzione: “Creare questa sequenza è stata un’esperienza strana: era come se all’improvviso avessimo tirato fuori Judy Garland da Il Mago di Oz, Marilyn Monroe da Gli uomini preferiscono le bionde o Anita Ekberg da La Dolce Vita…una stanza piena di dive! Eppure, anche durante i lavori, non ci rendevamo conto della fortuna che avevamo avuto: riunire tutte le principesse Disney con cui sono cresciute varie generazioni di pubblico nello stesso film è un privilegio. Ancora di più perché una cosa che era iniziata come uno scherzo si è tramutata in qualcosa di profondo…solo parlando con la gente abbiamo compreso quanto questi personaggi significassero per loro e come le principesse siano diventate più umane nel corso degli anni.

Vi ricordiamo che Ralph Spacca Internet uscirà il prossimo 1 gennaio. Nel cast delle voci internazionali ci sono attori del calibro di John C. Reilly, Kristen Bell, Gal Gadot, Mandy Moore, Sarah Silverman e Jane Lynch; nella versione italiana figurano invece Serena Rossi, Nicoletta Romanoff, Mélusine Ruspoli, Salvatore Aranzulla, LaSabri e Favij.

Ralph Spacca Internet: il nuovo trailer

L’AGICI al Noir in Festival 2018

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L’AGICI al Noir in Festival 2018

Arrivato al 28° anno di attività il NOIR IN FESTIVAL è ormai format consolidato di una manifestazione fortemente cross mediale e di oggettivo risalto critico e mediatico tra Italia ed Europa; quest’anno l’evento si svolgerà dal 3 al 9 dicembre a Milano e Como, secondo un modello originale che abbina l’idea di festival come luogo di formazione (nel campus universitario di IULM Milano) e spazio di glamour e qualità d’autore (sul lago di Como che, tra Alfred Hitchcock e George Clooney è ormai un punto di riferimento internazionale).

Da sempre attento alle relazioni tra cinema, letteratura e new media e polo d’attrazione per il genere più diffuso nel mondo (il mystery in tutte le sue forme) il Festival apre un nuovo capitolo della sua attività proponendosi come motore di idee produttive nel campo dei generi.

L’AGICI – Associazione Generale Industrie Cine-Audiovisive Indipendenti, in sinergia con il Noir in Festival, organizza due giornate di lavoro, nelle mattinate di venerdì 7 e sabato 8 dicembre, a Como, nelle quali approfondire importanza, scenari, prospettive e modalità di produzione di genere nonché il tema dell’internazionalizzazione del prodotto italiano.

Si inizia venerdì 7, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, con l’incontro SVIZZERA: UN PARTNER DA SCOPRIRE in cui, alla luce del rinnovato accordo di coproduzione tra i due paesi e ricordando il successo di pellicole come Veloce come il vento, Lo chiamavano Jeeg Robot, fino al recente Il mangiatore di pietre, si valuteranno progetti e tecnicalità di un modello sostenibile per la coproduzione europea a vantaggio di un’industria culturale indipendente e aperta alle nuove sfide dell’internazionalizzazione.

Si continua sabato 8, dalle ore 09.00 alle ore 12.30, con il workshop PRODURRE GENERE IN ITALIA in cui si analizzeranno potenzialità e modalità di un’industria audiovisiva capace di offrire contenuti e modelli sulla scena internazionale. Il “genere”, difatti, risulta sempre un argomento delicato in cui la nostra cinematografia sembrerebbe esitare rispetto a modelli e formule che in passato hanno fatto la gloria della nostra cinematografia all’estero: il giallo, il thriller, il poliziesco, il western, il fantasy.

Le due giornate di lavoro si inseriscono nel cuore della prossima edizione del Noir in festival che a Como propone un programma ricco di anteprime di qualità e di incontri con grandi protagonisti della scena noir (da Carlo Lucarelli a Jo Nesbø) fino a un programma speciale dedicato al cineturismo e alle potenzialità del territorio come set ideale per opportunità produttive anche molto diverse tra loro, tra acqua, montagna, ville storiche, il confine e la civiltà del lago.

“Il tempo dei festival come semplice luogo della visione e della scoperta”, dice Giorgio Gosetti, “sta inevitabilmente esaurendosi. Sempre di più il festival deve sapersi connettere al territorio per valorizzarlo e offrirsi come piattaforma creativa per l’industria culturale proponendo una propria identità specifica in questo senso. È la nuova scommessa che, grazie ad AGICI e con il contributo di Istituto Luce – Cinecittà e SIAE, ci siamo proposti a partire da quest’edizione”.

Narcos: Messico, recensione della serie Netflix

Narcos: Messico, recensione della serie Netflix

Arriva su Netflix il 16 novembre Narcos: Messico, originariamente concepita come quarta stagione della serie Narcos, ma sviluppata poi come una serie spin-off incentrata sul Cartello di Guadalajara in Messico. Protagonisti sono Michael Peña e Diego Luna, rispettivamente nei ruoli dell’agente DEA Kiki Camarena e del fondatore del cartello Miguel Félix Gallardo.

Narcos: Messico esplora le origini dei primi grandi imperi della droga in Messico. Negli anni ’80, da una totale disorganizzazione, si arriva grazie a Félix Gallardo (Diego Luna) ad un cartello unificato noto come il Cartello di Guadalajara. Contemporaneamente, l’agente DEA Kiki Camarena (Michael Peña) si sposta con la sua famiglia dalla Californi a Guadalajara, per assumere un nuovo incarico. Ben presto si troverà a confrontarsi con una realtà più problematica di quanto si sarebbe mai aspettato, con una serie di tragici eventi che influenzeranno il traffico della droga, e la guerra contro di essa, negli anni a venire.

Cambia l’ambientazione, ma non la storia. È questa la premessa che ci suggerisce questa prima stagione spin-off della serie Narcos. Nonostante, considerato ciò, il rischio di mostrare qualcosa che sapesse di già visto era elevato, gli ideatori di questa nuova storia puntano molto sugli elementi di differenza tra il traffico di droga in Colombia e in Messico. Si riesce così ad essere nuovamente attratti da qualcosa che pensiamo di conoscere bene ma che riesce a sorprenderci continuamente.

La stagione sin da subito ci presenta dettagliatamente la realtà Messicana degli anni ’80, il contesto in cui trafficanti di droga e forze dell’ordine si danno battaglia. Sin entra così sin da subito nel vivo della vicenda, seguendo ora l’agente Kiki Camarena ora il trafficante Félix Gallardo, avendo sempre, o almeno in apparenza, il quadro completo delle loro mosse l’uno verso l’altro. Questa costruzione, funzionale al genere, permette così una buona costruzione del ritmo e della tensione.

Fondamentale inoltre, per conquistare il pubblico, è la costruzione dei personaggi. Dal lato della giustizia è naturalmente il Kiki Camarena di Michael Peña il centro dell’interesse, personaggio che puntata dopo puntata svela sempre più carisma. Oltre a lui non risultano tuttavia esserci personaggi in grado di affermarsi e rendersi incisivi all’interno delle diverse puntate. Al contrario, dal lato della criminalità organizzata spiccano diverse personalità ben caratterizzate e costruite secondo un arco evolutivo. Su tutti primeggia naturalmente il Félix Gallardo di Diego Luna, sempre più interessante nel suo costruirsi a partire dai propri errori, fino a essere sempre più votato al crimine, perdendo ogni umanità.

Partendo da questi personaggi, la serie si costruisce ispirandosi ai fatti realmente accaduti, sfoggiando una sempre più crescente atmosfera dai toni cupi, che esalta la brutalità degli eventi. Ben presto ogni linea di confine tra bene e male viene ad essere messa in discussione, ponendo riflessioni etiche che vanno al di là della semplice guerra tra bene e male. Narcos: Messico dimostra di non temere i suoi predecessori, riuscendo ad affermarsi come un ottimo prodotto, esaltando a ragione le particolarità che la rendono unica, e raccontandoci di più su un quadro che sembrava essere completo già con le precedenti stagioni.

Blake Lively e Anna Kendrick nel trailer di Un piccolo favore

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Blake Lively e Anna Kendrick nel trailer di Un piccolo favore

Dopo il grande successo al box office americano e l’entusiasmo di critica e pubblico, arriva anche in Italia il thriller sorpresa dell’anno, Un piccolo favore, scritto e diretto da Paul Feig.

Il regista di commedie cult – come Le amiche della sposa, Spy e Ghostbusters – confeziona un mystery imprevedibile sulla scia de L’amore Bugiardo – Gone Girl e La ragazza del treno, un noir contemporaneo che indaga sulla fiducia all’interno delle relazioni, sui confini dell’ambiguità e sulla spasmodica ricerca della perfezione.

Un piccolo favore, il film

Adattamento dell’omonimo romanzo, scritto da Darcey Bell e edito in Italia da Rizzoli, Un piccolo favore vede due amiche al centro di un intreccio di segreti inconfessabili e fatali bugie: Blake Lively, icona internazionale e attrice di talento (Adeline, Café Society) e la candidata agli Oscar Anna Kendrick (Tra le nuvole, Pitch Perfect). Nel cast anche Henry Golding (Crazy Rich Asians) e Rupert Friend (Homeland, The Young Victoria).

Un piccolo favore è un’esclusiva per l’Italia di Leone Film Group in collaborazione con Rai Cinema e sarà distribuito da 01 Distribution a partire dal 13 dicembre.

Un piccolo favore, la trama

Stephanie (Anna Kendrick) è una mamma vlogger che cerca di scoprire la verità dietro la scomparsa della sua migliore amica, Emily (Blake Lively). Stephanie è affiancata dal marito di Emily, Sean (Henry Golding), in questa ricerca che darà vita a colpi di scena, tradimenti, segreti e rivelazioni, amori, omicidi e vendette.

Un piccolo favore, leggi la recensione

Dinosaurs, al cinema il 10, 11, e 12 Dicembre

Dinosaurs, al cinema il 10, 11, e 12 Dicembre

Arriva nelle sale il 10, 11 e 12 dicembre il documentario Dinosaurs, secondo appuntamento della stagione de “L’ARTE AL CINEMA” distribuita nei migliori cinema italiani da MAGNITUDO insieme a CHILI. Il documentario Dinosaurs racconta con un approccio scientifico i retroscena legati alle affascinanti creature preistoriche e alla raccolta dei reperti fossili che tutti noi possiamo ammirare oggi nei musei di storia naturale di tutto il mondo.

Da dove arrivano realmente? Sono ricostruzioni o sono reali? E come finiscono queste gigantesche creature del passato nei luoghi visitati ogni anno da milioni di persone? Pochi sanno che la maggior parte degli scheletri esposti nei musei sono ricostruzioni e che nel mondo gli esemplari reali interi si possono contare sulle dita di una mano.

Dinosaurs, il film

Il regista Francesco Invernizzi risponde a queste domande ricostruendo il viaggio che affrontano i resti di questi animali preistorici, dal ritrovamento delle loro ossa nelle aree più remote del pianeta ai laboratori dei maggiori esperti mondiali, in cui vengono assemblate e studiate, fino alle gallerie più esclusive e nelle case d’asta dove i grandi collezionisti e gli istituti scientifici prestigiosi si recano per riuscire ad aggiudicarsi questi rarissimi esemplari.

Dinosaurs è un viaggio entusiasmante, una straordinaria avventura raccontata attraverso immagini in 8k girate in Italia, Svizzera, Francia, USA (South Dakota, North Dakota, Wyoming, Colorado) sulle tracce dei giganti del passato più misteriosi di sempre.

Avengers: Infinity War, tutti i segreti rivelati dall’artbook del film

I Marvel Studios festeggiano l’incredibile successo di Avengers: Infinity War, film culminante della Fase 3 e di dieci anni di storia, pubblicando il volume Marvel’s Avengers: Infinity War – The Art of the Movie, preziosa raccolta di disegni, curiosità, dettagli sulla produzione del film che ha riunito praticamente tutti gli eroi del MCU.

Ma quali sono i segreti più importanti rivelati dall’artbook? Scopriamoli di seguito:

Hulk era nella battaglia finale nel Wakanda

In molti si sono chiesti per quale motivo, nonostante le richieste di aiuto dello scienziato, Hulk non si sia palesato durante la battaglia del Wakanda. Qualcuno ha ipotizzato che il gigante avesse ormai paura di Thanos, dopo la sonora batosta subita a inizio film, ma Mark Ruffalo in persona ha spiegato che, dopo gli eventi di Thor: Ragnarok, la volontà di Hulk si è trasformata in una mente più strutturata e ha cominciato a rifiutare il fatto che Banner lo “utilizzasse” soltanto in momenti di difficoltà, decidendo quindi di non “uscire” per combattere contro l’Ordine Nero e contro Thanos. Tuttavia, stando a quanto si era già detto in precedenza e a giudicare dai concept di Avengers: Infinity War diffusi negli ultimi giorni, Hulk doveva essere presente durante la Battaglia del Wakanda, non solo, doveva confrontarsi direttamente con Thanos, insieme agli altri Vendicatori, tentando di fermarlo.

Falcon nello spazio

Al posto di Spider-Man, Falcon avrebbe raggiunto Tony Stark e Doctor Strange nella battaglia spaziale: era questa l’idea originale per il film, approvata anche dai fratelli Russo, ma questo ingresso avrebbe portato ad un eccessivo tono da commedia che era terreno comune con i Guardiani. La trama fu quindi modificata e Spider-Man prese il ruolo di co-protagonista.

“Street” Captain America

Alcune idee originali per il costume di Cap mostravano l’eroe con un look del tutto diverso da quello apparso nel film: un Steve Rogers “nomade”, come quello dei fumetti degli anni ’70, non indossava un costume, ma stracci di strada che riusciva a spacciare per uniformi militari. Ai produttori piacque l’idea, ma il concept più tradizionale prevalse.

Thor e Rocket combattono un serpente gigante

Un concept inedito contenuto in Avengers: Infinity War – The Art of the Movie  mostra Thor e Rocket Raccoon insieme a Groot mentre combattono contro un serpente gigante, diapositiva esclusa dal film che era stata usata per pubblicizzarlo prima dell’arrivo nelle sale. È probabile che il mostro a due teste abbia preso ispirazione dal Serpente di Midgard, un enorme rettile talmente lungo da poter avvolgere l’intero pianeta, e che la missione di Thor alla ricerca di una nuova arma fosse stata immaginata come un viaggio mistico culminato in Wakanda.

Gli Outriders

Durante Avengers: Infinity War Spider-Man e Doctor Strange si ritrovano nello stesso team sul pianeta Titano e non partecipano alla battaglia del Wakanda perché impegnati a combattere direttamente con Thanos. I due però non si sono mai trovati faccia a faccia con nessuno degli Outriders, l’esercito del Titano Pazzo, tuttavia un concept art inedito li mostra mentre cercano di fermare gli alleati di Thanos a New York.

Il contributo di James Gunn

I fratelli Russo avevano praticamente carta bianca sul come gestire i personaggi Marvel nel film, tuttavia altri registi del franchise MCU cono stati contattati per avere qualche suggerimento; come James Gunn, che ha dato diversi input per quanto riguarda i Guardiani della Galassia e in particolare Teen Groot. L’idea di rendere adolescente e scontroso l’eroe è sua, come quella di renderlo ancora più trasandato grazie ai pezzi di corteccia e alle foglie che si sgretolano dal suo corpo.

Uno spaventoso Teschio Rosso

La carrellata di artwork inediti sul look di Teschio Rosso, l’antagonista principale di Captain America: Il Primo Vendicatore scomparso e riapparso con grande sorpresa del pubblico in una scena di Infinity War come “custode” della gemma dell’anima, hanno rivelato un aspetto ancora più terrificante del personaggio, con l’iconico cappuccio nero e il costume fatto di stracci di pelle; alcuni svelano invece forme totalmente inedite del cranio del personaggio, poi finite nel cestino.

La piscina di Thanos

Quando Thanos schiocca le dita si ritrova per un breve periodo all’interno della gemma dell’anima dove incontra la giovane Gamora che lo affronta dicendogli che deve rinunciare a “tutto” per la sua folle ricerca. I produttori avevano immaginato di mostrate il Titano in un’enorme piscina – apparsa nel film – ma molto diversa nelle idee originali. Era infatti una pozza di sangue inquietante, il sangue versato da milioni di vittime.

Iron Man e la nuova armatura

Utilizzando la nanotecnologia per creare una varietà di armi, Tony Stark è stato uno dei pochi eroi a scalfire Thanos, tuttavia grazie ai concept art inclusi nel libro Avengers: Infinity War – The Art of the Movie siamo riusciti a capire fin dove poteva arrivare il potenziale di quelle armi. Iron Man avrebbe potuto infatti trasformarsi in un razzo per viaggiare nello spazio, anche se poi la versione finale che abbiamo visto nel film risultava comunque in grado di volare ad altezze incredibili senza bisogno di trasformazione.

White Wolf

La scena post credits di Black Panther mostrava Bucky Barnes in Wakanda dove veiva chiamato anche White Wolf. In Infinity War, il personaggio ottiene un nuovo braccio meccanico e si presenta nella sua vecchia uniforme da Soldato d’Inverno, tuttavia alcuni concept inediti hanno immaginato Bucky con un look completamente nuovo: senza barba e con capelli corti, altri con disegni wakandiani sui vestiti.

L’esilio di Thanos

Quando Thanos capisce che la popolazione del pianeta Titano stava esaurendo le proprie risorse e si stava dirigendo verso la distruzione, decide di mettere in atto il suo piano di difesa e cercare tutte le gemme dell’infinito. La sceneggiatura originale avrebbe incluso un breve flashback che ci mostrava quanto Thanos fosse ostacolato dal suo popolo e successivamente esiliato da casa sua. Ecco perché non era nei paraggi quando il pianeta crollò…

Il destino di Gamora

Una scena chiave del film vede Thanos e Gamora trovare la gemma dell’anima su Vormir e viene detto loro che per ottenerla una persona dovrà sacrificare ciò che ama di più. Così, mentre l’eroina si fa beffe del padre “che non ama nessuno“, Thanos la afferra e la getta giù da un dirupo. Un concept art alternativo però immaginava questa sequenza in maniera ancora più tragica, dove vedevamo il corpo di Gamora defunta a terra dopo la caduta in una pozza di creature o un buco nero che la faceva a pezzi.

Un unico film

Quando venne annunciato che il prossimo film sugli Avengers sarebbe stato diviso in due parti, i fan sono rimasti alquanto sorpresi. Ma anche per quanto riguarda la visione in capitoli, nelle prime sceneggiature si pensava di far terminare Infinity War con Thanos che otteneva le gemme, mentre più tardi si optò per un cliffhanger d’effetto con lo schiocco finale. In realtà i Marvel Studios avevano programmato di montare un unico film, girato tutto insieme, ma si resero presto conto che avere tutti gli attori in una sola volta nello stesso periodo era praticamente impossibile. Quindi spezzare le riprese è stata la scelta più  logica.

Adam Warlock

I piani “editoriali” dei Marvel Studios non hanno previsto la presenza di Adam Warlock in Avengers: Infinity War, rimandando la sua prima apparizione al Volume 3 di Guardiani della Galassia. A confermare questa ipotesi arrivano Anthony e Joe Russo, registi di Infinity War, che di recente hanno riportato alla luce la questione: “Adam Warlock è una cosa di James Gunn, noi non abbiamo mai avuto intenzione di inserire Adam Warlock in Infinity War. Abbiamo già così tanti eroi che voi fan amate e ai quali dovevano dare il giusto spazio nel film…

Ricordiamo che nei fumetti Adam Warlock è parte integrante del mito legato al fumetto su Infinity War, essendo colui che custodisce la gemma dell’anima e che ha spesso incrociato la strada di Thanos. Solitamente il pubblico vuole vedere l’eroe e il cattivo e insieme avere una connessione emotiva con loro“, ha dichiarato Anthony Russo, “Tuttavia nel film non avresti una connessione con Warlock perché non è legato a Thanos e alla sua storia mostrata in Infinity War“.

Qualche mese fa i due sceneggiatori del film Christopher Markus e Stephen McFeely avevano spiegato le ragioni dietro questa assenza in un’intervista con ET OnlineNon abbiamo introdotto Adam Warlock nel film perché è un personaggio troppo importante e per farlo dovresti girare un film intero. Non puoi semplicemente farlo apparire sullo schermo. C’è stato un breve momento in cui eravamo indecisi, poi guardando alla lista già numerosa di personaggi abbiamo deciso di escluderlo. Un po’ come per Silver Surfer, che si, ci sarebbe stato utile, ma non possiamo toccarlo adesso“.

Una scena con Steve Rogers e Tony Stark

Per la maggior parte del film i Vendicatori restano divisi su due parti opposte dell’universo. Il conflitto ancora acceso della Guerra Civile viene menzionato, brevemente e senza risolvere nulla, tuttavia la sceneggiatura originale prevedeva la reunion della squadra quando le forze di Thanos attaccavano per la prima volta la Terra. Ciò avrebbe incluso la tanto attesa scena di pace fra Steve e Tony dove i due discutevano degli accordi di Sokovia e rendendosi conto che avevano bisogno di lavorare insieme.

La love story fra Cap e Sharon Carter

Introdotto in Captain America: The Winter Soldier, il personaggio di Sharon Carter è un S.H.I.E.L.D. incaricato di tenere d’occhio Steve Rogers, mentre più tardi lo aiuterà nella lotta contro HYDRA per onorare sua zia Peggy. Civil War ci ha infatti rivelato che la ragazza era la nipote del vecchio amore di Steve, e i due si avvicineranno molto nel corso del film arrivando ad un bacio; il tal direzione, le sceneggiature originali avrebbero rivelato che la loro storia d’amore era cresciuta nel corso dei film, come richiamo ai fumetti dove i due hanno una lunga relazione.

Nova Corps

I Nova Corps erano stati introdotti nel franchise dei Guardiani della Galassia come una forza galattica che aiutava i protagonisti durante la grande battaglia contro Ronan l’Accusatore. In Infinity War Thor li menziona menziona dopo che Thanos ha spazzato via Xandar per ottenere la gemma del potere: un’apertura che sarebbe dovuta essere quella effettiva del film, poi scartata, mostrando un flashback di Thanos e le sue forze che distruggevano il pianeta.

Bor

Nel film abbiamo visto Thor viaggiare fino alla fornace cosmica di Nidavellir con Rocket e Groot, dove incontra il gigante nano Eitri che lo aiuterà a creare la sua nuova arma, lo Stormbreaker. Le idee originali dello script però prevedevano un percorso molto diverso per i tre eroi, con Thor che avrebbe cercato lo spirito di suo nonno Bor (apparso brevemente in Age of Ultron) per ottenere informazioni su Thanos. E invece dello Stormbreaker, avrebbe impugnato lo Jarbjorn, l’ascia usata nei fumetti in assenza del Mjolnir.

Howard il Papero

Le scene nello spazio che hanno coinvolto i Guardiani della Galassia sono state le parti più complicate da mettere insieme nel film. Come spiegato dai fratelli Russo, la preoccupazione stava nel fatto che un’eccessiva azione avrebbe distratto gli spettatori dalla trama principale, e i Guardiani avevano già molto altro fare dopo la cattura di Gamora da parte di Thanos. Così, nella sceneggiatura originale, si raccontava come nel – disperato tentativo di scoprire dove poteva essere Thanos – Star-Lord si sarebbe diretto verso un pianeta e avrebbe incontrato Howard the Duck, apparso nella scena post-credits del primo film dei Guardiani.

Il debutto degli Inhumans

C’è mancato davvero poco e gli Inhumans avrebbero potuto debuttare sul grande schermo direttamente in Avengers: Infinity War, come rivelato dall’artbook riferendosi alle varie sceneggiature originali dove si parlava del gruppo come custode della gemma dell’anima nella loro città lunare. Thanos l’avrebbe invasa, scatenando un’enorme battaglia, ma i Marvel Studios cambiarono i loro piani una volta ottenuto Spider-Man per il MCU.

Lo scudo di Cap

Avendo rinunciato al suo classico scudo alla fine di Civil War, Captain America aveva bisogno di un altro segno distintivo per combattere in Infinity War, e finisce così per impugnare uno scudo di forma triangolare fornitagli da T’Challa dal duplice utilizzo: difesa e attacco, come coltelli affilati. Si tratta di un tributo all’originale scudo triangolare utilizzato negli anni ’40 dal personaggio, e progettato grazie all’ingegno di Howard Stark.

Gli effetti dello schiocco

Il momento più importante a livello di trama del film è stato, ovviamente, lo schiocco delle dita di Thanos. Nel fumetto originale, quando questo succede, metà della popolazione dell’universo svanisce, ma nel film la visione di tale evento è stata ancora più agghiacciante con l’immagine dei personaggi polverizzati. Tuttavia l’idea originale era ancora più folle: come rivelato dall’artbook, gli eroi scomparivano tutti insieme quasi a sembrare anime strappate dai loro corpi che volavano via agonizzanti.

Super Hulkbuster

Quando l’Hulkbuster venne mostrata nei trailer del film, i fan pensarono subito che fosse stato Iron Man a rinvenirlo per l’uso nella battaglia del Wakanda, mentre si scopre che è in realtà viene utilizzato dall'”impotente” Bruce Banner. Vari concept originali avevano arricchito l’armatura con idee di Shuri e strati di vibranio che migliorassero le sue capacità in battaglia, tra cui un enorme braccio a “uncino” e più armi.

Il destino di Loki

Loki decide di sacrificare se stesso nel tentativo di uccidere Thanos proprio nelle scene iniziali di Infinity War e muore davanti al fratello Thor mentre il Titano Pazzo continua la sua ricerca delle gemme dell’infinito. Non tutti però sanno che per prevenire qualsiasi rischio di spoiler all’interno del cast (con conseguente diffusione esterna), i Marvel Studios avevano preparato diverse false sceneggiature di Avengers: Infinity War da far leggere agli attori. Una di queste, come rivelato di recente dai fratelli Russo –  che hanno diretto il film – non prevedeva la morte di un personaggio durante il prologo:

Avevamo creato una versione della sceneggiatura in cui Loki sarebbe rimasto in vita fuggendo in una capsula di salvataggio all’inizio del film, ma quando abbiamo iniziato a girare quella particolare sequenza, alcuni membri della troupe erano confusi […] Di più non possiamo raccontare per proteggere i segreti del film e perché questa è il punto di arrivo di un viaggio durato dieci anni. In ogni caso ci siamo divertiti a consegnare agli attori dei falsi script e nessuno di loro ha effettivamente letto la vera sceneggiatura…
Così anche i concept artist dei Marvel Studios erano all’oscuro della trama, inconsapevoli che il film si sarebbe aperto con una grande scena di combattimento tra Thor, Loki e Thanos. Secondo l’artbook infatti il cinecomic doveva iniziare con i due fratelli già sconfitti, ma sono state incluse altre possibilità, come scene in cui Loki è vivo più avanti nel film.

Fonte: CBR

Creed II: Michael B. Jordan si allena con Sylvester Stallone – video

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A pochi giorni dall’arrivo nelle sale di Creed II il protagonista Michael B. Jordan ha pubblicato un incredibile video dal dietro le quinte che lo mostra durante una sessione di allenamento con Sylvester Stallone. Il film segna infatti il nuovo ritorno sul ring di Rocky Balboa al fianco di Adonis Creed, figlio del suo storico rivale Apollo Creed. Insieme si preparano ad affrontare il prossimo incontro sul ring e un passato condiviso e scopriranno che nulla è più importante della famiglia.

Al video è stato accompagnato un messaggio speciale dell’attore:

È incredibile e surreale pensare di essermi allenato con Rocky in persona: sono cresciuto guardando e imitando tutti i suoi film e gli incontri di boxe e ora posso dire di aver girato non uno ma ben due film con Mr.Balboa. Questo mi fa sentire ancora come un bambino e mi sto godendo ogni momento.

https://www.instagram.com/p/BqLGsFNgrLk/?utm_source=ig_embed

Creed II – Trailer Ufficiale Italiano con Michael B. Jordan

Di seguito la sinossi ufficiale del film:

La vita è diventata un atto di equilibrio per Adonis Creed. Tra gli impegni personali e l’allenamento per il suo prossimo grande combattimento, si trova di fronte alla sfida della sua vita. Affrontare un avversario con legami con il passato della sua famiglia non fa altro che intensificare la sua imminente battaglia sul ring. Rocky Balboa è lì al suo fianco per sostenerlo in tutto questo processo e, insieme, Rocky e Adonis affronteranno la loro eredità condivisa, chiedendosi per cosa valga la pena combattere e scoprendo che nulla è più importante della famiglia. Creed II significa tornare alle origini per riscoprire ciò che ti ha reso un campione in primo luogo, e ricordando che, non importa dove tu vada, non puoi sfuggire alla tua storia.

Diretto da Steven Caple Jr. e atteso nelle sale italiane a novembre 2018, il sequel vede nel cast Sylvester Stallone, Michael B. Jordan, Tessa Thompson, Dolph Lundgren, e Florian Munteanu.

Creed IIla recensione

Fonte: Michael B. Jordan

Il Ritorno di Mary Poppins: un magico video dal backstage

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Il Ritorno di Mary Poppins: un magico video dal backstage

È stata diffusa un magico video dal dietro le quinte de Il Ritorno di Mary Poppins, il film con Emily Blunt che vedrà tornare al cinema l’iconica bambinaia interpretata da Julie Andrews.

Guarda anche – Il ritorno di Mary Poppins: il trailer ufficiale con Emily Blunt

Nel cast del film Il Ritorno di Mary Poppins Emily Blunt, nel ruolo che fu di Julie AndrewsLin-Manuel Miranda, creatore del musical di grandissimo successo Hamilton, e la tre volte premio Oscar Meryl Streep, che interpreterà il ruolo della cugina Topsy. Ben Whishaw (Spectre, The Zero Theorem, Paddington) interpreterà invece Michael Banks da adulto e Emily Mortimer sarà Jane. Infine ci saranno anche Dick Van Dyke e Angela Lansbury.

Il film arriverà in sala il 19 dicembre 2018 e racconta di Jane e Michael Banks oramai diventati adulti che, dopo una grave perdita, accolgono in casa Mary Poppins. Attraverso le sue doti magiche, e con l’aiuto del suo amico Jack, Mary aiuterà la famiglia a riscoprire la gioia e il senso di meraviglia che hanno abbandonato le loro vite.

La sceneggiatura sarà scritta da David Magee; per quanto riguarda la colonna sonora, importantissima per questo progetto, il candidato al premio Oscar Marc Shaiman si occuperà della composizione, mentre il vincitore del Tony Award Scott Wittman scriverà nuove canzoni originali. A dirigere il film è stato chiamato un esperto di musical, Rob Marshall. L’ambientazione, che nel primo film era di poco precedente alla Prima Guerra Mondiale, in questo film sarà quella della Grande Depressione, mentre la storia sarà basata sulle storie di Pamela Lyndon Travers su Mary Poppins e la famiglia Banks.

Il Ritorno di Mary Poppins, leggi la recensione

Hellboy, per Ron Perlman è “ancora una ferita aperta”

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Hellboy, per Ron Perlman è “ancora una ferita aperta”

Ron Perlman ha ammesso di essere ancora un po’ irritato per il prossimo film su Hellboy, che vede protagonista David Harbor nel ruolo principale.

Perlman ha interpretato il personaggio nel film di Guillermo del Toro del 2004 e nel suo sequel del 2008, e ha continuato a insistere perché il regista messicano completasse la trilogia, fino allo scorso anno, quando è stato annunciato il reboot. Il franchise verrà quindi riavviato l’anno prossimo, con Neil Marshall che dirige un film che dovrebbe ispirarsi da vicino al materiale a fumetti di Mike Mignola.

Perlman ha dichiarato alla fine dello scorso anno che vorrebbe evitare di parlare del nuovo film con Harbour, ma adesso si è detto pronto per mettere le cose in chiaro. Parlando con Collider Live, l’attore ha dichiarato che Hellboy rimane un argomento delicato per lui. “Sentivo che dovevamo chiudere la trilogia, per i fan, e c’erano troppe persone che si muovevano in troppe direzioni diverse e non riuscivo proprio a staccarmi dal progetto, quindi se mi chiedi di parlare di Hellboy, adesso, ti dico che è ancora una ferita aperta.”

Hellboy: la prima foto ufficiale di David Harbour

Discutendo la fine del cliffhanger di Hellboy II: The Golden Army e la scioccante rivelazione che la Liz Sherman di Selma Blair era incinta di due gemelli, Perlman ha riaffermato che doveva esserci una trilogia. La sensazione che ha confessato l’attore è stata quella di non essersi sentito all’altezza dopo l’annuncio del riavvio del franchise.

Quando gli è stato chiesto se si fosse sentito come se gli avessero tirato il tappeto da sotto ai piedi, Perlman ha risposto: “Non avrei mai pensato che potesse succedere, ma sapevo che Guillermo aveva un’idea incredibile per come chiudere la trilogia. Sarebbe stato bellissimo per i fan dei primi due film, non solo perché avrebbe realizzato un grande film, ma perché avrebbe chiuso una trilogia così come era stata pensata all’inizio.”

L’attore ha confermato che non ha avuto alcun coinvolgimento nel film di Marshall, e ha anche negato di essere stato un consulente per David Harbour. Perlman ha detto che la cena tra lui e l’attore di Stranger Things è stata organizzata da Patton Oswalt e che Harbor non gli ha telefonato per un consiglio, anche se ha spiegato che sarebbe stato disponibile, se gli avesse chiesto dei consigli.

In arrivo il 12 aprile 2019, Hellboy di Neil Marshall vede David Harbor nei panni di Hellboy, Ian McShane nei panni di Trevor Bruttenholm, Milla Jovovich nei panni di Nimue, Sasha Lane nei panni di Alice Monaghan, Penelope Mitchell nei panni di Ganeida e Daniel Dae Kim nei panni di Ben Daimio.

Fonte: CBR

Doctor Strange: il regista salva l’Occhio di Agamotto dalle fiamme

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La scorsa settimana, il regista di Doctor Strange, Scott Derrickson, ha informato via Twitter i suoi fan che la sua casa era tra le molte andate bruciate nel pericoloso percorso degli incendi di Woosley che hanno bruciato le contee di Ventura e Los Angeles. Il regista non è il solo, molte star di Hollywood, ma anche persone ordinarie, sono rimaste senza casa (nel caso delle star, senza quella casa in particolare) a causa della ferocia e della violenza degli incendi.

Tuttavia, prima di evacuare la sua casa, Derrickson è riuscito a salvare un prezioso pezzo di memorabilia Marvel, evento che ha condiviso con i suoi follower su Twitter mercoledì sera. Nel suo tweet, vediamo l’originale Occhio di Agamotto del film di Doctor Strange del 2016, in possesso di Derrickson, sano e salvo.

“Quando prepar un’evacuazione a causa di un incendio, hai solo il tempo di afferrare una manciata di cose – ha detto Derrickson nel tweet – L’originale Occhio di Agamotto è al sicuro.”

L’Occhio di Agamotto è l’amuleto sacro che Doctor Strange (interpretato da Benedict Cumberbatch) usa per conservare la Gemma del Tempo, una delle sei preziose Gemme dell’Infinito. Ovviamente, la Gemma del Tempo non è più nell’Occhio di Agamotto e si trova invece sul Guanto dell’Infinito di Thanos, che è usato per ospitare tutte e sei le pietre. Abbiamo visto Strange dare la pietra a Thanos per salvare la vita a Tony Stark (o forse per qualche altro intelligente motivo sul lungo termine) negli eventi di Avengers: Infinity War.

Ecco il tweet di Scott Derrickson:

L’Occhio di Agamotto ha un evidente valore sentimentale per i fan di Derrickson e della Marvel in tutto il mondo, oltre a un significativo valore finanziario. Per avere un’idea di quanto possa costare, si può trovare un “duplicato autenticato” dell’occhio di Agamotto sul sito ufficiale di Shop Disney per oltre $ 3.000. Solo 50 di questi duplicati sono stati realizzati (secondo il sito web), e se una copia autorizzata costa così tanto, si può solo immaginare il costo del pezzo originale.

Doctor Strange 2: riprese già nel 2019?

Prima di Doctor Strange, Scott Derrickson era meglio conosciuto per film horror come L’esorcismo di Emily Rose e Sinister, poi i Marvel Studios lo hanno scelto per dirigere il film 2016, che ha guadagnato oltre 677 milioni di dollari in tutto il mondo. Il regista è stato confermato per il sequel, le cui riprese potrebbero cominciare alla fine del prossimo anno.

Oscar Isaac su X-Men: Apocalypse, “un’esperienza atroce”

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Oscar Isaac su X-Men: Apocalypse, “un’esperienza atroce”

A quanto pare, così come in molti trai fan dei mutanti Marvel non hanno amato X-Men: Apocalypse, nemmeno l’attore che interpreta il villain del titolo ha un ricordo molto piacevole di quell’esperienza. Oscar Isaac ha infatti raccontato della sua esperienza nei panni di En Sabah Nur, che non si è rivelata per nulla piacevole.

Isaac ha rivelato che il costume e gli effetti speciali necessari per interpretare il cattivo sullo schermo gli hanno dato la percezione di un’esperienza “atroce”, che sembra simile lamentele già ascoltate da parte di Jennifer Lawrence, che si è dovuta confrontare con il costume e il trucco di Mistica, per il nuovo corso del franchise degli X-Men.

“Apocalisse, è stato atroce – ha dichiarato a GQ l’attore – Non sapevo, quando ho detto di sì, che quello sarebbe stato ciò che stava per accadere. Che dovevo farmi racchiudere dentro a della colla, al lattice e un costume da quasi 20 chili e che ho dovuto indossare addirittura un meccanismo di raffreddamento all’interno del costume stesso.”

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Isaac ha rivelato che non riusciva a muovere la testa, nel costume, impedimento che lo ha in qualche modo isolato dagli altri membri del cast, Jennifer Lawrence, Michael Fassbender e James McAvoy; tutti quelli con cui voleva interagire di più per aiutare a creare una chimica migliore.

“La spinta è stata, ‘posso lavorare con questi grandi attori che mi piacciono tanto’, ma non riuscivo nemmeno a vederli perché non potevo muovere la testa – continua Oscar Isaac – E ho dovuto sedermi su una sella appositamente progettata, perché era l’unica cosa su cui potevo davvero sedermi, e mi confinavano in una tenda refrigerante tra una ripresa e l’altra”. Continuando a parlare di quando fosse sudato e scomodo durante le riprese.

“E ogni volta che mi muovevo, era tutto un cigolio di gomma e plastica, quindi tutto ciò che ho recitato, è stato doppiato più tardi” ha aggiunto.

Il film non è stato accolto unanimente bene da critica e pubblico, in parte anche per la scelta dei look di alcuni personaggi, tra cui proprio l’Apocalisse di Isaac. Nel prossimo capitolo del franchise degli X-Men, non ci sarà posto per lui, ma forse sarà l’occasione giusta, per Fox (prima di passare alla Disney) di fare la cosa giusta con il personaggio di Jean Grey, già maltrattato in X-Men: Conflitto Finale.

Oscar Isaac è al momento impegnato nelle riprese di Star Wars: Episodio IX, in cui tornerà a essere Poe Dameron, pilota e leader della Resistenza.