Per alcune persone sembra che l’hype
per l’uscita di The
Batman sia andato troppo oltre. Un recente
post nel popolare thread “Am I The Asshole” di
Reddit è diventato virale mentre le persone
reagiscono scioccate a quanto una persona possa essere disperata
per vedere il film con Robert Pattinson il giorno esatto
dell’uscita.
Come condiviso dall’utente
PsychologicalPut3351, The
Batman uscirà il giorno in cui dovrebbe nascere
suo figlio, e invece di rimandare l’appuntamento al cinema, suo
marito intende vedere il film quel giorno anche se il bambino
arriverà in quel momento. “Dice che è importante vedere il film il
primo giorno a causa degli spoiler e che, anche se finisco per
avere il bambino quel giorno mentre sta guardando il film, nel
peggiore dei casi sarebbe arrivato con qualche ora di ritardo e non
è poi una cosa così grave”, ha scritto la donna.
Ecco il post completo:
Mio marito (25F) (28M) ed io
stiamo aspettando un bambino. Come forse sapreta, c’è un nuovo film
di Batman in uscita all’inizio di marzo. Mio marito è un grande fan
di quel genere di cose e vuole vederlo il giorno
dell’inaugurazione. Il problema è che la nostra data di scadenza
della gravidanza stimata è esattamente quel giorno. So che solo una
piccola parte dei bambini nasce effettivamente il giorno esatto
previsto, ma sono sempre stata molto regolare con le mestruazioni e
ho la sensazione che potrei esserlo anche in questo caso.
Dice che è importante vedere il
film il primo giorno a causa degli spoiler e che, anche se finisco
per avere il bambino quel giorno mentre sta guardando il film, nel
peggiore dei casi sarebbe arrivato con qualche ora di ritardo e non
è poi una cosa così grave. Dice che sono irrazionale ed emotiva a
causa della gravidanza. Sono arrabbiata perché mi sento priva di
priorità da parte sua.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
In un recente post su Instagram di
Jamie Lee Curtis, le tre ragazze di
Halloween Ends, Laurie, Allyson (Andi
Matichak) e Lindsey (Kyle Richards), si
sono riunite dietro le quinte. Le tre donne indossano magliette con
il logo “ragazza finale”, che si è rivelato essere stato un regalo
di Judy Greer che interpretava Karen Nelson.
Curtis ha scherzosamente sottotitolato il post per anticipare
l’imminente uscita del film e lo stato di ragazza finale
di questi tre personaggi.
Diretti da David Gordon
Green, Halloween e Halloween Kills riportano Michael Myers ad
Haddonfield 40 anni dopo la sua furia iniziale per un’altra notte
di terrore. La sua follia omicida per la città lascia dozzine di
morti, tra cui Tommy Wallace (Anthony Michael
Hall) e la figlia di Laurie Strode (Jamie
Lee Curtis), Karen (Judy
Greer).
Halloween
Ends raggiungerà i personaggi dopo un salto temporale
di quattro anni, e vedrà protagonisti gli eroi sopravvissuti,
Laurie, Allyson (Andi Matichak) e Lindsey Wallace
(Kyle Richards) affrontare le ricadute della furia
del 2018 dopo l’ultima fuga di Michael.
La piattaforma americana Paramount+ dopo il
quinto episodio ha diffuso le anticipazioni di 1883
1×06, il sesto episodio della nuova serie tv 1883,
l’annunciato spin-off Yellowstone.
In 1883 1×06 che si intitolerà “Boring The Devil” Shea aiuta
Elsa a far fronte alla sua perdita. Il gruppo attraversa un altro
fiume e si prepara ad entrare nel territorio indiano. Thomas compra
un regalo a Noemi.
1883 1×06
1883
è la nuova serie tv prequel di Yellowstone
creata e prodotta da Taylor Sheridan e basata
sull’universo della famiglia Dutton, il cui ultimo erede è stato
interpretato da Kevin Costner nella serie madre.
1883
segue la famiglia Dutton mentre intraprendono un viaggio a ovest
attraverso le Grandi Pianure verso l’ultimo baluardo dell’America
selvaggia. È una forte rivisitazione dell’espansione
occidentale e un intenso studio di una famiglia in fuga dalla
povertà per cercare un futuro migliore nella terra promessa
dell’America: il Montana.
Nel cast di 1883
protagonisti saranno Elliott interpreterà Shea
Brennan, un cowboy bello e duro come le unghie con un’immensa
tristezza nel suo passato. Ha il compito titanico di guidare un
gruppo dal Texas al Montana, e non si lascia prendere dagli
sciocchi. Tim McGraw e Faith Hill
interpreteranno rispettivamente James e Margaret Dutton, il
patriarca e la matriarca della famiglia Dutton. Altro cast sarà
annunciato nelle prossime settimane.
Chi è il cattivo di Doctor Strange nel Multiverso della Follia?
Questa è la grande domanda sollevata dal
trailer del film visto durante il Super Bowl. Dopo che Doctor Strange (Benedict
Cumberbatch) ha aiutato Peter Parker (Tom
Holland) in Spider-Man: No Way Home,
aprendo inavvertitamente il multiverso e facendo incrinare i
confini tra gli universi, le cose sembrano andare di male in peggio
per Steven nel tanto atteso seguito del suo film solista del 2016.
Strange dovrà affrontare il multiverso che si dissolverà nella
follia, anche se la più grande minaccia potrebbe venire da lui
stesso.
Il primo trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
rivelato come la scena post-crediti di Spider-Man: No Way
Home, ha fornito solo una breve anticipazione di ciò che
accadrà. Il
trailer completo del film, diffuso durante il Super Bowl 2022
insieme a un
nuovo spot televisivo, apre la porta a molte più possibilità,
suggerendo che assolutamente nulla è fuori discussione per quanto
riguarda questo film. Questo è certamente evidente con il
ritorno del Professor X di Patrick Stewart, e dato che questo
personaggio è stato confermato nel primo trailer, probabilmente ci
sono sorprese ancora più grandi in serbo.
Il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia
solleva sicuramente molte più domande che risposte: accanto a
Stewart, ci sono accenni agli Illuminati della Marvel e molteplici
varianti sia di Doctor Strange che di Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen), mentre il poster conferma che anche Marvel Zombies e Captain Carter
faranno il salto nel live-action. Per quanto riguarda la storia,
però, forse la domanda più grande di tutte è chi è il cattivo
principale? Sebbene il mostro tentacolare Gargantos sia confermato,
il trailer suggerisce un cattivo molto più grande dietro le
quinte.
Il trailer di Multiverso della Follia solleva una
possibilità particolarmente intrigante: che lo stesso Doctor
Strange sia il cattivo del film. Il trailer ha certamente prove
sufficienti per supportarlo, soprattutto considerando che ci sono
più versioni di Strange, quindi è possibile che una possa essere
malvagia e possa aver causato tutto. Per quanto riguarda il
principale Doctor Strange, è più probabile che non sia il cattivo
e, nel peggiore dei casi, è semplicemente il responsabile per
qualsiasi azione abbia portato a questa crisi tra multiversi, sia
che sia la conseguenza di quanto accaduto in No Way Home sia che
possa essere stato generato da qualche altro evento, come leggere
Darkhold (cosa possibile dato il collegamento a Scarlet Witch).
Allo stesso modo, l’apparizione del “malvagio” Doctor Strange di
What
If…? sembra un falso indizio, dal momento che il
personaggio è stato per lo più riscattato nello show animato.
Tuttavia, il trailer di Multiverso della Follia vuole che gli
spettatori considerino Doctor Strange come un potenziale cattivo:
viene arrestato da Mordo, portato ad affrontare quelli che sembrano
essere gli Illuminati, e alla fine c’è una ripresa di un Wong in
preda al panico e in pericolo che urla il suo nome, seguito da due
inquadrature diverse: uno di Strange in cima a una montagna,
circondato da forze oscure, uno Strange zombie e infine un altro
Strange con più arti, consumato e circondato da forze oscure.
L’altra possibilità chiave
per il cattivo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia,
almeno come evidenziato dal trailer del Super Bowl, è Incubo.
Nemico di lunga data di Strange della Marvel Comics, Incubo è anche stato a lungo
vociferato come il cattivo di Doctor Strange
2, anche se senza alcuna conferma definitiva.
Tuttavia, come sovrano della Dimensione onirica, potrebbe essere
adeguato ad un contesto in cui il multiverso collassa. Inoltre, il
trailer comincia con questa frase di Strange: “Ogni notte sogno
lo stesso sogno, poi l’incubo inizia.”
Quella frase potrebbe, ovviamente,
essere un modo per fuorviare, ma almeno supporta l’idea che Incubo
sia il cattivo di Doctor Strange nel Multiverso della Follia e
che Doctor Strange sia stato intrappolato nella Dimensione Onirica
di Incubo. Questo era qualcosa a cui accennava anche la scena
post-crediti di WandaVision, con i sussurri dei suoi figli che si
teorizzava provenire da quella dimensione. L’inquadratura di
Strange, vestito di tenebra e dai molteplici arti, potrebbe
benissimo essere una rappresentazione di Incubo, o ancora una
fusione tra lo stesso e una variante di Strange, e le inquadrature
precedenti dei sogni o delle visioni di Strange.
Il trailer supporta anche
un’altra teoria comune del MCU: che Scarlet Witch sia il
cattivo in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Si
è da tempo ipotizzato che Wanda Maximoff sarebbe stata la cattiva
di Doctor Strange 2. Mentre il finale di
WandaVision la vedeva apparentemente trovare un
posto tranquillo per tornare alla sua vecchia sé, la verità era
molto più inquietante: Scarlet Witch leggeva Darkhold. Wanda ha
perso molto finora nell’MCU, compresi i suoi figli, e
sembrava che stesse leggendo Darkhold per ritrovarli. Con più
versioni di Scarlet Witch nel
trailer del Super Bowl, allora è certamente possibile che una
di loro sia il vero cattivo del film e abbia causato la follia nel
multiverso come mezzo per cercare disperatamente i suoi figli, o
come motivo di vendetta.
Significativamente, sembra che
Scarlet Witch sarà vista come la cattiva del film da alcuni dei
suoi personaggi, indipendentemente dalle sue vere intenzioni: in
una scena precisa con Doctor Strange, osserva: “Infrangi le
regole e diventi l’eroe. Lo faccio e divento il nemico. Non mi
sembra giusto.” Wanda appare infastidita e almeno un po’
minacciosa nella scena, il che lascerebbe molte possibilità a
aperte a questa ipotesi. Con il Professor X tornato e
apparentemente parte degli Illuminati, è molto probabile che Wanda
sia la minaccia che devono affrontare, e questa è la “verità” che
hanno bisogno di dire al Dottor Strange.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Patrick Stewart torna ufficialmente nei panni
del Professor X in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Da
quando i Marvel Studios hanno rivendicato i diritti sui
personaggi degli X-Men, i fan si sono chiesti quando i mutanti
sarebbero apparsi nel MCU. Kevin Feige e il suo team sono
rimasti in silenzio a riguardo. Tuttavia, le voci secondo cui
Doctor Strange e il Multiverso della Follia
avrebbe offerto importanti cameo a riguardo sono rimaste
persistenti.
Dopo un cambio di regista che ha
portato Sam Raimi a subentrare a Scott
Derrickson, la produzione di Doctor Strange e il
Multiverso della Follia è progredita tranquillamente, mentre nel
tempo il film è diventato uno dei più attesi del MCU. Nonostante il fatto che i
dettagli della trama rimangono nascosti, la natura del multiverso
ha portato molti a credere che chiunque, da Tom
Cruise nei panni di Iron Man a John
Krasinski in quelli di Reed Richards, sarebbero stati in
Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Ora, grazie al
trailer del Super Bowl, un grande ritorno è stato
confermato.
I Marvel Studios hanno rilasciato il
suo primo trailer ufficiale di Doctor Strange nel Multiverso della Follia
durante il Super Bowl LVI. La clip è ricca di informazioni, ma
probabilmente la sua rivelazione più eccitante è la conferma che
Patrick Stewart è tornato nei panni di Charles
Xavier, almeno nel film. Nel video, il dottor Strange viene
processato, con il leader del mutante che sembra fare funzione di
leader del tribunale che lo giudica.
L’ultima volta che abbiamo visto
Stewart nei panni di Xavier è stato per lo splendido Logan di James
Mangold, in una versione insolita. Sembra probabile che qui lo
vedremo in tutto il suo splendore e in tutto il suo potere mutante,
probabilmente anche sulle sue gambe, se lo Studio ha accolto le
ultime storie a fumetti di Hickman.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier.
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Il canale americano HBO ha diffuso promo e
trama di Euphoria 2×07, il settimo episodio della
seconda stagione di Euphoria.
In Euphoria 2×07 che si intitolerà “The Theater and It’s Double”
L’arte imita la vita mentre l’equipaggio delle East Highland
osserva le loro complicate dinamiche riflesse nella tanto attesa
commedia di Lexi.
Euphoria 2×07
Dopo essere stato lasciato da Jules
alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale
segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy
Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal
creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble
Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è
apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo
episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati
prodotti sotto Linee guida COVID-19.
Euphoria ha
ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice
protagonista in una serie drammatica (Zendaya),
Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi
originali eccezionali.
Euphoria è
stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore
esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen,
Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem,
Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary
Lennon; Will Greenfield è co-produttore
esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e
basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna
Levin, di HOT.
La Warner Bros UK
ha diffuso una lunga scena di The
Batman, l’attesissimo film di Matt
Reeves che arriverà al cinema a Marza 2020. La scena in
questione è quella del funerale del quale abbiamo già visto diverse
foto. Ora però possiamo vederla in tutta la sua interezza. La
sequenza, carica di tensione, mostra un enigmatico personaggio che
tiene sotto scacco tutti i presenti, compresi Bruce Wayne
e Jim Gordon.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Si è spento all’età di 75 anni
Ivan Reitman, il regista e produttore
cinematografico era nella sua casa A Montecito in California. Ad
annunciarlo i figli in un comunicato: “Piangiamo la perdita
inaspettata di un marito, un padre e nonno che ci ha insegnato a
vedere la magia nella vita”. “Ci confortiamo sapendo che il suo
lavoro come artista del cinema ha portato tanta felicità in giro
per il mondo”.
Il suo successo e il suo nome sono
legati al franchise di Ghostbusters, che ha diretto negli anni ’80,
e a Animal House per il quale nel 1978 fu produttore. Ma la sua
mano con la commedia si mette in evidenza anche in film come
I gemelli, Un poliziotto alle elementari, Dave – Presidente per
un giorno, Junior e Due padri di
troppo.
Procedendo con la sua carriera,
Ivan Reitman ha prediletto l’attività l’attività
di produttore, firmando Spage Jam,
Disturbia, Baywatch e
recentemente Ghostbusters:
Legacy, la cui regia è stata affidata al figlio Jason
Reitman.
Lo spot di 60 secondi ha offerto
agli spettatori del Super Bowl i primissimi scorci audio-visivi
sulla mitica Seconda Era di J.R.R. Tolkien, svelando una leggenda
tutta nuova in arrivo da Amazon Studios e dagli showrunner J.D.
Payne e Patrick McKay, che avrà inizio il prossimo 2 settembre. Il
teaser trailer mostra alcuni dei personaggi – Elfi, Nani e Uomini –
interpretati dall’ensamblecast della serie e alcuni dei
luoghi che spaziano nell’Arda, e conduce il pubblico in un viaggio
pieno di azione, di meraviglia ed emozione, con la magnificenza
dello stile cinematografico.
L’attesissima serie Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del
Potere sarà disponibile in esclusiva su Prime
Video in più di 240 Paesi e territori nel mondo in svariate lingue
da venerdì 2 settembre, con un nuovo episodio in uscita ogni
settimana.
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di
Prime Video porta per la prima volta sullo schermo le eroiche
leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di
Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli
eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli
Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era
lontana in cui grandi poteri furono forgiati, regni ascesero alla
gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla
prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più
grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di
sprofondare tutto il mondo nell’oscurità. Partendo da un momento di
relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già
noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il
lungamente temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più
oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste
della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di
Númenor, fino agli angoli più remoti della mappa, questi regni e
personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il
loro tempo.
La serie de
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere ha
riunito un cast enorme, che include: Robert Aramayo, Owain
Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Morfydd Clark, Ismael Cruz
Córdova, Ema Horvath, Markella Kavenagh, Joseph Mawle, Tyroe
Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith , Charlie
Vickers, Benjamin Walker e Daniel
Weyman.
La serie
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è
scritta da J.D. Payne e Patrick McKay. Inoltre,
Bryan Cogman di Game of
Thrones ha firmato come produttore consulente del
progetto con J.A. Bayona che ha diretto più
episodi. Oltre a quelli precedentemente annunciati, il team
creativo completo dello show sarà composto da: i produttori
esecutivi Lindsey Weber, Bruce Richmond, Callum Greene e l’ex capo
della programmazione di genere di Amazon Sharon Tal Yguado; lo
scrittore e produttore esecutivo Gennifer Hutchison; lo scrittore e
produttore esecutivo Jason Cahill; lo scrittore e produttore
esecutivo Justin Doble; produttore consulente Stephany Folsom; il
produttore Ron Ames; la scrittrice e co-produttrice Helen Shang; e
consulente di scrittura Glenise Mullins. Bayona sarà anche
produttore esecutivo insieme alla sua partner Belén Atienza. Chris
Newman è co-produttore.
Durante il LVI Super Bowl, la
Marvel ha diffuso il nuovo trailer
di Moon
Knight, la nuova serie Originale Marvel Studios in arrivo il prossimo 30 Marzo
in esclusiva su Disney+.
Disney+
ha diffuso un emozionante e nuovo trailer dell’attesissima serie
Marvel Studios Moon
Knight, presentato durante l’Halftime della NFL Super
Wild Card che ha visto affrontarsi gli Arizona Cardinals e i Los
Angeles Rams. È stato diffuso anche un nuovo poster della serie
originale live-action che debutterà dal 30 marzo in esclusiva su
Disney+.
Iscriviti a
Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto
altro!
La serie segue Steven Grant, un
tranquillo impiegato di un negozio di souvenir, che viene colpito
da vuoti di memoria e ricordi provenienti da un’altra vita. Steven
scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di
condividere il suo corpo con il mercenario Marc Spector. Mentre i
nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle
loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale
tra i potenti dei dell’Egitto.
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.
Marvel Studios Moon
Knight, è la nuova serie serie originale live-action
Marvel Studios che
debutterà dal 30 marzo in esclusiva su Disney+.
La serie segue Steven Grant, un tranquillo impiegato di un negozio
di souvenir, che viene colpito da vuoti di memoria e ricordi
provenienti da un’altra vita. Steven scopre di avere un disturbo
dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il
mercenario Marc Spector. Mentre i nemici di Steven/Marc si
avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse
mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei
dell’Egitto.
Moon
Knight vede protagonisti Oscar Isaac, Ethan Hawke e May Calamawy.
Mohamed Diab e il team di Justin Benson &
Aaron Moorhead hanno diretto gli episodi. Jeremy
Slater è il capo sceneggiatore, mentre Kevin
Feige, Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Brad
Winderbaum, Mohamed Diab, Jeremy Slater e Oscar
Isaac sono gli executive producer. Grant Curtis,
Trevor Waterson e Rebecca Kirsch sono i
co-executive producer.
Il occasione del Super Bowl LVI, la
Marvel ha lanciato un nuovo
emozionante trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia.
Nel video possiamo vedere molte scene inedite, ma la storia e la
trama sembrano ancora più complesse e misteriose rispetto a quanto
già sappiamo del film diretto da Sam Raimi.
La sceneggiatura del film porterà
la firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez).
Doctor Strange nel Multiverso della
Follia arriverà al cinema il 4 maggio
2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e
avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel
dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio
di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste
alcuna conferma in merito.
Nel giorno di
San ValentinoNetflix regala ai suoi abbonati Fedeltà, la nuova mini serie, basata sul
romanzo di Marco Missiroli che si interroga sulle
relazioni, su quanto è importante essere fedeli a se stessi o alla
coppia e quanto le nostre scelte possano condizionare una storia
d’amore.
Protagonisti sono Carlo
e Margherita, interpretato da Michele Riondino e
Lucrezia Guidone, affilatissimi sul set. Ma come
si costruisce un’alchimia come quella della coppia protagonista?
“Ci ha aiutato partecipare alla scrittura su una base del
copione già pronto – ha detto Riondino – Abbiamo provato
con i registi, modificando qualche dialogo dove era necessario. Le
prove hanno aiutato la messa in scena e soprattutto il rapporto tra
noi. Abbiamo avuto molto tempo per conoscerci e parlarci. Per me è
stato importante il fatto che facciamo entrambi teatro.”
E aggiunge Guidone:
“È anche un fatto di chimica. Ma credo che abbiamo in comune
anche uno sguardo sui personaggi e sulla storia. Inoltre c’è una
predisposizione di Michele all’ascolto che mi ha aiutata
moltissimo”.
Michele
Riondino ha poi aggiunto che trattandosi di esperienze di
coppia che quasi tutti abbiamo avuto, è stato più semplice riuscire
a identificarsi nei personaggi e mettersi nei panni e nei dubbi dei
personaggi stessi.
Nel cast anche
Carolina Sala, che interpreta Sofia: “Il mio
personaggio frequenta un corso di scrittura creativa ed è in quel
momento della vita in cui puoi essere tutto, e stai cercando di
capire chi vorresti essere. È spaesata, ma è comunque affascinante
perché c’è sempre un aspetto misterioso in lei, un’ombra che non si
risolve fino alla fine. E questa cosa mi ha aiutata molto a mettere
in scena questo rapporto che non si capisce bene dove va a
finire”. E se per Carlo la distrazione è Sofia, per Margherita
c’è Andrea, il suo affascinante fisioterapista, interpretato da
Leonardo Pazzagli: “Andrea è il fisioterapista
di Margherita, è un grande ascoltatore, di corpi e di persone, ma è
anche istintivo e diretto. Al di fuori dello studio ha una vita
sua, molto particolare. E sono molto emozionato per il fatto che la
serie arriverà in così tanti paesi contemporaneamente. Ancora non
mi sembra vero.”
A firmare l’adattamento
dal romanzo di Missiroli, un lavoro a sei mani di
Alessandro Fabbri, Elisa Amoruso e Laura
Colella. “È stato un lavoro di gruppo – esordisce
Fabbri – Mai come in questo caso si parla di emozioni e di
elementi impalpabili e difficilmente decifrabili. Per me la serie è
espressione di uno sforzo collettivo. Il lavoro è stata una sfida,
il romanzo è molto profondo e interessante. È stato necessario
cambiare linguaggio, passare dal letterario al drammaturgico.
Abbiamo dovuto cercare di capire come suggerire le caratteristiche
dei personaggi invece che dirle, rimanendo contemporaneamente
fedeli a ciò che è il libro: l’interrogativo su cosa è la fedeltà.
Poi essendo linguaggi diversi, i due prodotti hanno le loro anime
specifiche.”
E gli fa eco
Laura Colella: “Senza’altro la sfida è stata
quella di mantenere vivo il cuore del libro. Quello che abbiamo
provato a fare è stato costruire dei personaggi che ci pongono e si
pongono delle domande, come sa fare una buona storia. È stato bello
capire quanto ci fossimo avvicinati a questo scopo. Credo che siamo
riusciti a rimanere fedeli allo spirito del romanzo.”
Per Elisa Amoruso la “cosa più difficile è
stata rimanere fedeli al libro ma allo stesso tempo rinnovarlo.
Tutto quello che nel romanzo era un conflitto interiore, noi
abbiamo dovuto trasformarlo in azioni. Attingendo alla nostra
esperienza personale, abbiamo fatto secondo me un buon lavoro,
soprattutto quando anche gli attori hanno fatto lo stesso, con il
loro bagaglio personale e la loro esperienza.”
A firmare la regia della
serie Andrea Molaioli e Stefano Cipani che, oltre al cast, si sono
confrontati anche con un personaggio muto, Milano, città che fa da
sfondo alla storia e che ha interessato tutti i protagonisti con il
suo modo di essere assolutamente distintivo. “Abbiamo sempre
considerato anche la città, Milano, come uno dei protagonisti
– ha detto Molaioli – Da affrontare come fosse una persona
speciale che affronta delle vicende sue e che dice cose
riconducibili alle esperienze di tutti noi. Milano è una città
particolare, con una cornice che diventa narrativa, ma che può
accogliere anche atmosfere che non sono esclusive di Milano. Io mi
sono approcciato a questa storia senza giudizio.”
Fedeltà arriva il 14 febbraio, giorno di San
Valentino, in tutti i Paesi in cui è attivo il servizio di
Netflix.
Come spin-off di The
Mandalorian, The
Book of Boba Fett continua la nobile tradizione dello
Space Western, combinando elementi tematici e archetipici sia del
genere fantascientifico che di quello western per offrire un metodo
di narrazione innovativo. Con i suoi drammatici scontri nelle
strade di Mos Espa, una sequenza di rapine al treno al cardiopalma
attraverso il Mare delle Dune, e
un’attenzione unica al tribalismo con i Razziatori Tusken, la serie
non prende solo in prestito aspetti dei film western – rende loro
omaggio con riferimenti diretti.
Mentre The Mandalorian ha ambientato alcuni
episodi sul pianeta di sabbia Tatooine, questa serie ha come
location quasi esclusiva il mondo dell’Orlo Esterno, sfondo
perfetto per incorporare scene specificamente riprese da
Il
buono, il brutto e il cattivo,
Balla coi lupi e Mezzogiorno e mezzo di
fuoco; ogni film western a cui si fa riferimento in
The Book of Boba Fett lo rende un naturale
successore di The Mandalorian, nonché iconico nel
suo stesso genere.
Balla coi lupi (1990)
Sicuramente considerato
come uno dei migliori episodi della serie, l’episodio 2 si
concentra su una tribù di predoni Tusken che
salvano la vita di Boba Fett e il leggendario
cacciatore di taglie ripaga la loro gentilezza. Lottando per
guarire le ferite dal tempo trascorso nello stomaco del Sarlacc,
Fett apprende comunque i costumi della cultura Tusken e si guadagna
il loro rispetto a malincuore adottando il loro stile di
combattimento e accettando la loro rivendicazione del deserto.
Una delle maggiori influenze per
questa storyline viene indubbiamente dal film western Balla coi lupi, con Kevin
Costner nel ruolo di un veterano della guerra civile che,
come Fett, desidera lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle e
finisce per essere accolto in una tribù Lakota. Il tempo trascorso
da Fett tra il popolo della sabbia lo aiuta ad apprezzare il valore
della famiglia, della lealtà e della comunità rispetto
all’isolamento, all’inganno e alla violenza inutile.
Gli Spietati (1992)
Per i fan che si lamentano
del fatto che The Book of Boba Fett non mostra
abbastanza il più noto cacciatore di taglie della galassia come un
“assassino a sangue freddo”, c’è una scena nell’Episodio 2 che
evidenzia la brutalità grintosa con cui Fett ha impresso la sua
eredità; questa ha luogo nientemeno che nel bar adiacente alla
Stazione Tosche e coinvolge una serie di cavalieri della sabbia
Nikto che Fett elimina in breve tempo con poco più dei suoi pugni e
un bastone gaffi.
Clint Eastwood evoca una scena simile nel film
Gli Spietati, dove il suo fuorilegge trasformato
in antieroe William Munny entra in un saloon e spara prima al suo
proprietario disarmato, poi a una serie di altri criminali che
entrano nella mischia. Come Boba Fett, Munny rimane freddo e
spietato durante l’assalto, trascinato nella violenza che aveva
giurato di essersi lasciato alle spalle e, ugualmente a Fett, si
ferma brevemente per versarsi qualcosa si forte da bere prima di
giustiziare un ultimo avversario.
The Great Train Robbery (1903,
1979)
Un momento iconico della
serie si verifica verso la fine dell’Episodio 2 quando Boba Fett,
fresco della rissa alla Stazione Tosche (e con le speeder bike al
seguito) conduce i Razziatori Tusken a fermare il treno che
trasporta contrabbando per il Sindacato Pyke attraverso il loro
territorio. Non solo l’intera sequenza è da cardiopalma dall’inizio
alla fine, ma trasmette anche il modo unico in cui Fett e la tribù
lavorano insieme come pari per fermare una minaccia reciproca.
Le rapine ai treni sono un tropo di
molti film western, ma nessuna rapina ai treni è così famosa come
quella di The Great Train Robbery, il primo
western realizzato nel 1903 che si concentra su una banda di
fuorilegge che rapina un treno e cerca di fuggire attraverso le
montagne prima di essere catturato dalla gente del posto. Un remake
(con Sean Connery e ambientato nell’Inghilterra vittoriana) è
uscito nel 1979, e presenta un combattimento altrettanto esilarante
come quello visto in The Book of Boba Fett in cima
ai vagoni ferroviari.
Il buono, il brutto e il cattivo
(1966)
Ha senso che la
quintessenza della figura del cowboy in The Book of Boba
Fett affronti il pistolero più omicida in una scena di
combattimento con chiara ispirazione da uno dei più famosi film
western di tutti i tempi, Il buono, il brutto e il cattivo. Ci sono
tre figure nella sua scena finale con le dita in bilico sui
grilletti dei loro fucili, ma solo uno si allontana, rispecchiando
esattamente la stessa situazione tra lo sceriffo Cobb Vanth, il suo
vice e Cad Bane nell’episodio 6 della serie Disney+.
Proprio come l’uomo senza nome di
Clint Eastwood ne Il buono, il brutto e il cattivo, il
maresciallo Cobb Vanth si è affermato come una canaglia
opportunista ma anche dalla forte bussola morale; una volta si è
servito dell’armatura di Boba Fett, ma solo per fare del bene ai
cittadini di Freetown. Come L’uomo senza nome che affronta il
cattivo Angel Eyes di Lee Van Cleef, anche se lui stesso non è del
tutto un uomo degno di fiducia, Marshal Vanth deve ostacolare Cad
Bane perché è la cosa giusta da fare.
C’era una volta il West (1968)
Cad Bane è
uno dei più noti cacciatori di taglie della galassia, con una
reputazione tanto pericolosa quanto quella di Boba
Fett e Fennec Shand. Quando arriva su
Tatooine per intimidire il maresciallo Cobb Vanth e permettere che
il commercio di spezie del Pyke Syndicate continui, ci regala uno
degli ingressi in scena più agghiaccianti di tutti i personaggi de
Il libro di Boba Fett, ricordandoci l’arrivo di uno dei cattivi più
crudeli dei western.
Il Frank di Henry
Fonda, un assassino similmente vestito di nero ed
emissario di un avido barone delle ferrovie, fece scalpore nel 1968
quando C’era una volta il West seguì il suo regno di
terrore nella piccola città di Flagstone: come Cad Bane, era
un’amalgama di fascino e malizia, capace di incredibili imprese di
brutalità. La presenza di Bane ricorda ai fan quale sia la posta in
gioco, e il suo confronto con – e il successivo abbattimento –
dello sceriffo indica che nessun personaggio è al sicuro dalla sua
prontezza di riflessi.
I magnifici sette (1960)
L’emozionante finale della
stagione 1 mette Boba Fett, Din
Djarin, Fennec Shand, Black Krrsantan,
Drash, Skad, Peli
Motto e la gente di Freetown contro il nefasto Cad Bane e
i soldati del Pyke Syndicate, con ogni combattente che assume
posizioni strategiche intorno a Mos Espa fino a quando non vengono
finalmente messi all’angolo e Fett si vede costretto a trovare una
soluzione creativa.
Ne I magnifici sette (un classico western
rivisitato nel 2016), sette leggendari pistoleri vengono arruolati
da una piccola città per impedire le continue incursioni del ben
più ampio gruppo di Calvera e dei suoi banditos. Proprio come Fett
e la sua banda, i letali pistoleri devono combattere al fianco
della città per garantire la libertà dei suoi cittadini; Dopo la
vittoria, i sopravvissuti godono del plauso del villaggio, ma a un
grande costo. Quando Fett cammina per le strade di Mos Espa dopo la
sua vittoria, è abbracciato dalla gente come un leader che non li
abbandonerà anche se in inferiorità numerica e con meno armi.
Mezzogiorno e mezzo di fuoco
(1952)
Una delle battaglie più
importanti del finale della stagione 1 non è combattuta tra due
fazioni opposte, bensì da un rappresentante di ciascuna: il Daimyo
Boba Fett e il maestro d’armi Cad
Bane, che risolvono una vendetta in corso da tempo tra il
protetto e il mentore; i fan sanno che il momento culminante
arriverà, e la sospensione e la tensione crepitano nell’aria come
il ronzio della sciabola oscura di Din Djarin.
La loro resa dei conti culminante,
in cui ogni cacciatore di taglie si confronta con l’altro lungo la
strada principale di Mos Espa, ricorda il duello finale tra il
maresciallo Will Kane e il fuorilegge Frank Miller, due nemici che
passano l’intero Mezzogiorno e mezzo di fuoco per concludere con un
epico combattimento finale. Nessuno degli abitanti della città
rischierà la propria incolumità per aiutare lo sceriffo nel momento
del bisogno, e come Fett, si assume il pericolo al posto loro; Kane
e Fett sono entrambi più vecchi e scossi dal sospetto che
potrebbero non essere più veloci come una volta, ma hanno bisogno
di dimostrare alle loro rispettive città che possono proteggerle
contro paradigmi del male come Miller e Bane. Per Fett è importante
battere Bane per lasciarsi veramente alle spalle la sua precedente
vita da cacciatore di taglie, portare la pace nel suo passato e
diventare un eroe per la gente.
Il 2022 è iniziato a rilento per i
supereroi, e sebbene ci siamo tutti divertiti con Peacemaker, sembra che l’anno
cinematografico dei cinecomics non inizierà veramente fino all’arrivo
di The Batman e Moon Knight. Da quel momento in poi, si
prospetta un periodo davvero impegnativo sia per il DCEU che
per il MCU, ma è su
quest’ultimo che ci concentreremo in questo articolo.
ComicbookMovie
ha setacciato il web alla ricerca di voci e indiscrezioni sulla
Fase 4 del MCU per portarvi
una guida definitiva su ciò che potrebbe essere in arrivo nei
prossimi anni, con potenziali rivelazioni scioccanti e davvero
audaci…
Il Potente Thor avrà un proprio
film da solista
Natalie Portman
tornerà come Jane Foster in Thor: Love
and Thunder, brandendo un Mjolnir rinnovato come
Mighty Thor. Si tratta di uno sviluppo eccitante
per il personaggio, anche se sarà temporaneo o permanente a seconda
di quanto tempo il premio Oscar ha intenzione di rimanere nei
paraggi; sono diverse le voci che suggeriscono si tratti di un
cambiamento di status quo del personaggio e che ci siano piani in
atto per farlo rimanere a lungo, con anche un proprio film da
solista in progettazione.
Questo film potrebbe costituirsi
come parte di un progetto su larga scala per quanto riguarda opere
incentrate sulle supereroine donne, oppure potrebbe concretizzarsi
come uscita da solista su questo nuovo Dio del Tuono, se
Chris Hemsworth appenderà Stormbreaker per un po’…
Ci sarebbe comunque posto per due Thor nel MCU
e non diremmo di no a nessuna delle due versioni, che sarebbe bello
vedere prendere piede ognuna in un proprio franchise.
Alcuni volti della Marvel
Television verranno modificati
Con
Daredevil e Kingpin ufficialmente
parte del MCU
dopo Spider-Man: No Way Home e
Hawkeye, i fan sono ansiosi di vedere quanti altri
attori e personaggi della Marvel Television saranno
introdotti in questo universo. La riproposizione del
Darkhold in WandaVision suggerisce che i
Marvel Studios non saranno vincolati
alle decisioni creative del passato, ma questo cosa significa
esattamente?
È troppo presto per dirlo ma,
nonostante ciò che Vincent D’Onofrio ha
dichiarato, il Wilson Fisk che ha interpretato in
Hawkeye era molto diverso dalla versione che
ha portato in vita in Daredevil! Questo potrebbe spiegare una voce
che sostiene che non tutti gli attori dell’era Marvel Television saranno chiamati
a tornare. In altre parole, mentre Charlie Cox ha
la possibilità di fare un altro tentativo con Matt Murdock, i
Marvel Studios potrebbero optare
per nuove leve nei ruoli di Quake e Luke Cage, per esempio.
Loki non è l’unica serie Disney+ ad
ottenere una seconda stagione
WandaVision
e The Falcon and The Winter Soldier sono
entrambe partire come “miniserie” una tantum e, attualmente,
nessuna parola è stata spesa per quanto riguarda
Hawkeye, anche dopo la stellare prima stagione.
Sembra comunque che i Marvel Studios abbiano grandi piani
per alcune delle serie tv che approderanno su Disney+ nel
corso del 2022. Moon
Knight, She-Hulk, e Ms. Marvel sono già state
rinnovate per più stagioni – una decisione che sembra far intendere
la consapevolezza della Marvel che non c’è spazio
per tutti sul grande schermo! Da un punto di vista narrativo,
prevedere stagioni multiple per personaggi come quelli che andremo
a conoscere è una mossa intelligente. Nonostante i due show
menzionati in precedenza abbiano creato un nuovo status quo per i
loro protagonisti, perché non continuare a seguire le avventure
legali di She-Hulk e l’emergere di Marc Spector in televisione
piuttosto che dare il via a nuovi franchise o incorporare i
personaggi ad altre pellicole?
Spider-Man 4 introdurrà Miles
Morales
Tom
Holland ha parlato molto delle sue speranze di passare il
mantello di Spider-Man a Miles Morales o a
Spider-Woman; si pensa che l’introduzione del
primo sia nei piani di Spider-Man 4, una decisione
creativa che promette grandi cambiamenti per l’arrampica-muri del
MCU.
Dopo aver trovato una legione di fan
nei fumetti, nei videogiochi e nel premio Oscar ottenuto da
Spider-Man: Into the Spider-Verse, è opportuno
che Miles approdi finalmente in uno scenario live-action. Ci sono
ancora molte storyline da raccontare su Peter Parker, ma perché non
fargli fare da mentore a questo giovane eroe (specialmente ora che
ha finalmente finito il liceo) e regalare al MCU non uno, ma
due Spider-Men? Non siamo ansiosi di vedere la fine della storia di
Peter, ma l’arrivo di Miles apre la porta a innumerevoli nuove
avventure e conferisce contemporaneamente all’arrampica-muri un
alleato in un momento in cui è letteralmente solo al mondo.
Wakanda contro Atlantide
Black
Panther: Wakanda Forever arriverà nelle sale alla fine
di quest’anno, e i Marvel Studios hanno fatto un
lavoro innegabilmente straordinario nel rivelare poco o nulla sul
sequel. Certo, abbiamo visto l’insolita foto del set e sentito un
po’ di chiacchiere online su Letitia Wright, ma di
cosa tratterà effettivamente il film?
Voci di corridoio hanno suggerito
che vedremo Latveria (e quindi Doctor
Doom) orchestrare una guerra tra Wakanda
e Atlantide, con Tenoch Huerta che si dice sia il
Namor the Submariner del MCU. Se fosse
vero, questo potrebbe essere sorprendente. Una recente soffiata ha
affermato che Lake Bell interpreterà un
personaggio chiamato Dr. Graham nel seguito di
Black Panther, che sfrutta un dispositivo creato da Riri
Williams per trovare il Vibranium nell’oceano. È questo,
non gli eventi di Avengers: Endgame o Eternals, che presumibilmente porta Namor in
superficie per una battaglia contro chiunque prenda il mantello di
Pantera.
Captain Marvel e Valchiria?
Sin da quel famoso tease
alla fine di Avengers: Endgame, i fan hanno speculato in
modo sfrenato su chi sarà la “regina” di Valchiria in
Thor: Love and Thunder.
Essendo il primo grande personaggio del MCU apertamente
LGBTQ, è fondamentale che i Marvel Studios non facciano errori,
quindi perché non affiancarla ad un grande nome?
Questa è la premessa di un rumor che
sostiene che Captain Marvel sarà l’interesse
amoroso di Valchiria nel MCU. Si è
speculato, dopo il suo film da solista, che Carol
Danvers avrebbe potuto essere romanticamente coinvolta con
Maria Rambeau, e troverete un mucchio di fan art online che
sostengono una partnership Carol/Valkyrie; il fatto di scegliere
due importanti supereroine femminili che si impegnano in una
relazione romantica sarebbe un grande passo avanti per il MCU. Inoltre, un
cameo di Captain Marvel nel prossimo film di Thor
potrebbe anche portare Valchiria a comparire in The
Marvels per quello che sarebbe un team-up al femminile
davvero da paura in quel sequel.
John Krasinski come Mister
Fantastic
Tra i maggiori rumours
riguardanti Doctor
Strange nel Multiverso della Follia, è stato detto che
il film introdurrà John Krasinksi come
Mister Fantastic; la star di Jack
Ryan dovrebbe interpretare una variante di Reed Richards,
notizia che ha effettivamente deluso molti fan del MCU.
Sebbene vedere Krasinski vestire i
panni del leader dei Fantastici Quattro sia un
sogno che si avvera, un’apparizione una tantum – con un attore
totalmente diverso che interpreta Reed nel reboot di John
Watts – sarebbe un grosso errore da parte della Marvel. Speriamo davvero che il
Reed di Krasinski debutti come Variant prima di interpretare il
Mister Fantastic del MCU;
in ogni caso, questo è un esempio di casting perfetto.
Il ritorno degli Spider-Men
Da quando Spider-Man: No Way Home è uscito, abbiamo
visto molti commenti online che suggeriscono che la Sony Pictures
abbia piani futuri per le varianti di Peter Parker di Tobey
Maguire e Andrew Garfield.
Alcuni sostengono che il progetto
sia quello di riunirli con lo Spidey di Tom
Holland per un altro film, mentre altri hanno suggerito
che Garfield avrà la possibilità di brillare in The Amazing Spider-Man 3. È
tutto piuttosto entusiasmante, ma c’è una voce, in particolare, che
ha attirato la nostra attenzione di recente: si dice che i Marvel Studios rivogliano i due
attori per Secret Wars, il che indicherebbe che
questo prodotto sarà più simile all’avventura multiversale di
Jonathan Hickman che al classico racconto
ambientato su Battleworld. Se è vero, Doctor Strange nel
Multiverso della Follia rappresenta solo il punto di
partenza di ciò che ci riserva il MCU…
È di nuovo quel periodo dell’anno:
la stagione degli Oscar è alle porte. A pochi
giorni dall’annuncio delle
nomination, i fan del capolavoro MarvelSpider-man: No Way Home si sono già scatenati:
nonostante l’indiscusso successo, il film ha ricevuto solo una
menzione da parte dell’Academy per la categoria Migliori effetti
speciali.
Ancora una volta, l’Academy of
Motion Picture Arts and Sciences si rifiuta di riconoscere il
giusto merito al genere dei supereroi. Sono davvero pochi i film
Marvel che hanno ricevuto
un riconoscimento da parte della giuria più importante in ambito
cinematografico e ancora meno quelli che sono riusciti ad
accaparrarsi una statuetta d’oro. Vediamo l’elenco completo dei
film Marvel che sono stati nominati agli
Oscar nel corso degli anni!
Spider-Man (2002)
Spider-Man
di Sam Raimi ha aperto una nuova era in termini
di effetti visivi. Non si era mai visto nulla del genere. Il film
riesce ad ottenere due nomination: Migliori effetti
speciali e Miglior sonoro. Purtroppo però, non arriva
nessuna statuetta: la prima è ottenuta da Il Signore degli Anelli – Le due torri, mentre il
premio per il sonoro va al musical Chicago.
Spider-Man 2 (2004)
Anche il
capitolo due di Spider-Man di Sam Raimi tenta di sfondare: riceve tre
nomination dall’Academy, Migliori effetti speciali, Miglior
sonoro e Miglior montaggio sonoro. Il film
riesce ad accaparrarsi l’Oscar per gli effetti
speciali, battendo Doctor Octopus, mentre il premio per il
sonoro va ad un altro film di supereroi, Gli Incredibili. Ray è premiato invece per il
miglior montaggio sonoro.
Un
sequel deludente rispetto al primo Iron Man, ma
che riesce a guadagnarsi la nomination agli Oscar
per i Migliori effetti speciali. Sfortunatamente, la
concorrenza è alta: Inception di
Christopher Nolan, così sorprendente a livello
visivo, batte il film Marvel.
Big Hero 6 (2014)
Big Hero
6 non è prodotto dai Marvel Studios, ma il film
d’animazione Disney sfrutta molto bene alcuni
personaggi della Marvel Comics. Nominato per la
categoria Miglior film d’animazione, Big Hero 6
riesce a battere The Boxtrolls, Dragon Trainer
2, La canzone del mare e La storia della
Principessa Splendente: nessuno dei film è abbastanza
forte.
Captain America: The Winter Soldier
(2014)
I fratelli
Russo puntano in alto nel 2014 con Captain America –
The Winter Soldier: il film si dimostra un blockbuster di
altissima qualità. Anche l’Academy decide di nominarlo nella
categoria Oscar per i Migliori effetti
speciali. Sfortunatamente, Interstellar di Christopher
Nolan ha la meglio e soffia via il premio alla
Marvel.
Guardiani della Galassia
(2014)
Guardiani della Galassia ha
stupito tutti mostrando un lato totalmente diverso
dell’MCU, con un’avventura
cosmica e un mix unico ed eclettico di personaggi. Il più grande
film di James Gunn riesce a farsi nominare
dall’Academy, sia per il Miglior trucco che per i
Migliori effetti speciali, ma purtroppo non viene
premiato: alla premiazione
degli Oscar, Grand
Budapest Hotel e Interstellar
hanno la meglio sul film della Marvel.
X-Men: Giorni di un futuro passato
(2014)
Con
X-Men: Giorni di un futuro passato il franchise alza
seriamente l’asticella. Quattordici anni dopo il film precedente,
la 20th Century Fox lancia una bomba potente, ma
ha una spietata concorrenza: è il terzo film di supereroi ad essere
nominato quell’anno nella categoria Migliori effetti
speciali e tutti e tre vengono battuti da Interstellar.
Doctor Strange (2016)
Scott Derrickson è riuscito a
passare dall’horror ai supereroi: il suo Doctor Strange è incredibile, nessuno
poteva prevedere gli effetti visivi che il regista ha
realizzato.Se la storia è
simile a Iron Man, sono le sequenze costruite follemente ad
aiutare il film a spiccare. Doctor Strange ottiene una
nomination per i Migliori effetti speciali, per poi essere
battuto da Il libro della giungla.
Guardiani della Galassia Vol. 2
(2017)
Guardiani
della Galassia Vol. 2 è stato probabilmente un film ancora
migliore del suo predecessore, ma ha dovuto affrontare una forte
concorrenza nella categoria Migliori effetti speciali: tra
Kong – Skull Island, The War – Il pianeta delle
scimmie, Star
Wars – L’ultimo Jedi e Blade Runner 2049, è
quest’ultimo a battere il film e a guadagnarsi
l’Oscar.
Logan (2017)
Il saluto a Hugh Jackman come interprete di Wolverine avviene in Logan: il film di
James Managold è una superba conclusione dell’era
Jackman nella Marvel. Logan
riesce infatti a guadagnare una nomination per la Miglior
sceneggiatura non originale, caso più unico che raro per i
film dei supereroi. Alla fine però, a vincere
l’Oscar è Chiamami
col tuo nome di Luca
Guadagnino.
Avengers: Infinity War (2018)
Avengers: Infinity War è stato un
film incredibile che ha scioccato il pubblico portando sulla scena
personaggi che mai avremmo immaginato di vedere insieme. Acclamato
come uno dei migliori film MCU mai realizzati, è
stato nominato solo per la categoria Migliori effetti
speciali, per poi essere scavalcato dal biopic con
Ryan GoslingNeil Armstrong, Il primo
uomo.
Black Panther (2018)
Finalmente arriva anche per la
Marvel la nomination per
l’Oscar come Miglior film. A riceverla è Black
Panther, il lungometraggio di maggior successo tra quelli
della lista. Nominato anche per le categorie Migliore
scenografia, Migliori costumi, Migliore colonna
sonora, Miglior montaggio sonoro, Miglior
sonoro e Migliore canzone, il film riceve ben tre
premi Oscar per scenografia, costumi e colonna
sonora.
Spider-Man: Un nuovo universo
(2018)
Il 2018 è stata un’ottima annata per
la Marvel in termini di premi
Oscar. Anche se Spider-Man: Un nuovo
universo appartiene alla Sony Pictures, siamo
sempre nell’area semantica Marvel. Spider-Man: Un
nuovo universo riesce a guadagnarsi un
Oscar come Miglior Film d’animazione,
mettendo facilmente in ombra opere come Gli Incredibili 2,
Ralph Spacca Internet e L’isola dei cani
di Wes Anderson.
Avengers: Endgame (2019)
Avengers:
Endgame è un blockbuster epico che ci regala tre ore piene
di momenti indimenticabili. Il film è anche il più proficuo di
tutti i tempi, ma comunque non pice troppo all’Academy:
ottiene solo una nomination per i Migliori effetti
speciali, ma poi perde l’Oscar contro il
capolavoro di Sam Mendes1917.
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci
Anelli (2021)
Shang-Chi e la Leggenda dei Dieci Anelliè un film
che ha superato ogni aspettativa, non solo per le immagini
mozzafiato, ma anche per la storia decisamente potente rispetto
agli standard dell’MCU. Nonostante la
pandemia, il film è stato un successo anche al botteghino. Per
quanto riguarda gli Oscar 2022, lo vedremo in
corsa nella categoria Migliori effetti speciali.
Spider-Man: No Way Home (2021)
È grande la delusione da parte
dei fan nel vedere che Spider-Man: No Way Home è stato escluso dalla
categoria Miglior film. Anche Jimmy
Kimmel si è scagliato contro lo snobbamento da parte
dell’Academy: il film, successo da record al botteghino
e acclamato dalla critica, concorrerà agli
Oscar solo per i Migliori effetti
speciali. Speriamo, almeno per questa categoria, in una
vittoria.
Da sempre impegnato a portare al
cinema storie di carattere catastrofico come Independence Day e
The Day After Tomorrow,
il regista tedesco Roland Emmerich è oggi sinonimo
per il grande schermo di distruzione, invasione aliena o attacchi
terroristici. Proprio relativo a quest’ultimo è il film Sotto assedio – White
House Down, incentrato proprio sui tentativi di
un poliziotto di proteggere il presidente degli Stati Uniti da un
gruppo di paramilitari. Uscito in sala nel 2013, il film ha
confermato un volta di più il fascino che Emmerich nutre per questo
tipo di storie particolarmente esplosive, nel quale è un maestro
indiscusso.
Scritto dallo sceneggiatore
James Vanderbilt, autore di film come Il tesoro dell’Amazzonia, The
Amazin Spider-Man e RoboCop, il film punta così su
una serie di sequenze d’azione particolarmente memorabili,
arricchite da effetti speciali particolarmente sbalorditivi e
interpretazioni di alto livello. Come sempre, Emmerich si è avvalso
di un cast di grandi star di Hollywood, tra cui anche premi Oscar.
Nonostante ciò, il film non ha registrato un incasso
particolarmente esaltante al box office. A fronte di un budget di
150 milioni di dollari, Sotto assedio – White House Down è
arrivato a guadagnarne appena 205 in tutto il mondo.
Ad oggi, però, il film rimane un
film di genere particolarmente godibile, capace di intrattenere per
l’intera sua durata di due ore e venti, regalando numerosi colpi di
scena ed emozioni. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Sotto assedio – White House
Down: la trama del film
Protagonista del film è l’agente
della polizia di Washington John Cale, il quale da
sempre aspira diventare membro dei Servizi Segreti e poter operare
in funzione della protezione del Presidente degli Stati Uniti
James Sawyer. Tale sogno si infrange però nel
momento in cui John non supera il colloquio apposito, tenuto dalla
ex collega Carol Finnerty. Non volendo deludere la
figlia Emily, con la quale desidera riallacciare i
rapporti, John la porta a fare una visita alla Casa Bianca. La
tranquillità di quella giornata qualunque viene però bruscamente
interrotta quando l’intero complesso viene preso d’assalto da un
gruppo armato paramilitare.
Con il governo nazionale nel caos ed
il tempo che scorre inesorabile, ora sta a Cale salvare il
Presidente e il Paese. L’uomo è infatti riuscito a nascondersi in
tempo prima di essere preso come ostaggio. Nel tentare di risolvere
la situazione avrà dalla sua parte proprio la figlia, la quale
filmando quanto accade e pubblicandolo online permette
l’identificazione del gruppo di occupanti. Ben presto però, Cale
capirà che l’operazione non nasce esclusivamente dall’esterno, ma
vi è invece un traditore proprio all’interno della Casa Bianca.
Trovarlo e fermarlo sarà l’unico modo per scongiurare il
peggio.
Sotto assedio – White House
Down: il cast del film
Ad interpretare il protagonista, il
poliziotto John Cale, vi è l’attore Channing Tatum.
Già distintosi in ruoli d’azione, come G.I. Joe – La nascita
dei Cobra e The Son of No One,
l’attore dovette anche in questo caso sottoporsi ad una notevole
preparazione fisica, al fine di acquisire le capacità adeguate a
eseguire personalmente anche alcune delle scene più complesse.
Accanto a lui, nei panni del presidente James Sawyer si ritrova
invece il premio Oscar Jamie Foxx,
noto per film come Collateral e Django
Unchained. Per dar vita al suo personaggio, questi ha
dichiarato di essersi ispirato a Barack Obama, presidente degli
Stati Uniti al momento delle riprese del film. Obama ha in seguito
avuto modo di vedere il film, esprimendo il suo apprezzamento e
diverse lodi proprio per Foxx.
Ad interpretare la giovane figlia di
John Cale, Emily, vi è invece l’attrice Joey King.
Questa è nota in particolare per essere stata la protagonista del
celebre film teen The Kissing Booth e della serie
drammatica The Act. Nel film sono inoltre presenti gli
attori Richard Jenkins nei panni dello speaker
della Casa Bianca Eli Raphelson, e Maggie
Gyllenhaal in quelli di Carol Finnerty, esaminatrice
di John al colloquio per far parte dei Servizi Segreti. Jason Clarke è
invece l’interprete di Emil Stenz, ex agente della CIA, nonché
colui che guida la spedizione dei paramilitari all’interno della
Casa Bianca. Il celebre James Woods, noto per i
film Salvador e L’agguato, è
invece Martin Walker, capo dei Servizi Segreti, che si rivela
essere alleato del gruppo di invasori.
Sotto assedio – White House
Down: il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
È possibile fruire di
Sotto assedio – White House Down grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei
cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Tim
Vision, Amazon Prime Video e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la
piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o
sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di
guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
12 febbraio alle ore 21:30 sul canale
TV8.
Paul Bettany è uno
degli attori che ha fatto la storia del cinema, apprezzato e
stimato in tutto il mondo grazie ai suoi ruoli indimenticabili.
L’attore ha sempre lavorato sodo per costruire una carriera valida,
forte dei suoi talenti e capace di selezionare film che lo
valorizzassero a pieno.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Paul Bettany.
Paul Bettany: i suoi film
1. Ha recitato in celebri
film. La carriera dell’attore inizia nel 1997 con il film
Bent. In seguito, lavora in Gangster n°1
(2000),Il destino di un
cavaliere (2001), A Beautiful Mind
(2001), Dogville (2003), Master & Commander – Sfida ai
confini del mare (2003), Wimbledon (2004),
Firewall – Accesso negato (2006) e Il codice da
Vinci (2006). La sua carriera continua con Inkheart – La
leggenda di cuore d’inchiostro (2008), The Young Victoria
(2009), Legion (2010), The Tourist (2010) e
Margin Call (2011). Tra i suoi ultimi lavori vi sono
Transcendence (2014),
Mortdecai (2015),
Avengers: Age of Ultron
(2015), Legend (2015), Captain America: Civil
War (2016), 1918 – I giorni del coraggio (2017),
Avengers: Infinity War
(2018), Solo: A Star Wars Story
(2018) e Zio Frank (2020). L’attore ha poi recitato anche
nelle serie Manhunt: Unabomber (2017), WandaVision (2021) e
A Very British Scandal (2021).
2. È anche doppiatore,
sceneggiatore e regista. L’attore, nel corso della sua
carriera, ha sperimentato diversi ambiti del cinema, ad esempio,
prestando la propria voce per il doppiaggio di J.A.R.V.I.S. in
Iron Man (2008), Iron Man 2 (2010),
The Avengers (2012),
Iron Man 3 (2013) e
Avengers: Age of Ultron. Ha poi
ripreso il personaggio doppiandolo nella serie
animata What If… (2021). In quanto regista e
sceneggiatore, invece, l’attore ha lavorato alla realizzazione del
film Shelter nel 2014.
Paul Bettany e sua moglie Jennifer
Connelly
3. È sposato da dodici
anni. L’attore, nel 2003, ha sposato l’attrice
Jennifer Connelly,
conosciuta due anni prima sul set di A Beautiful Mind. I
due hanno poi avuto due figli, Stellan (nato nel
2003) e Agnes Lark (nata nel 2011). Bettany è, inoltre, il patrigno
di Kai, il figlio della Connelly nato nel 1997
dall’allora relazione con il fotografo David
Dugan. Da sempre la coppia è tra le più affiatate di
Hollywood, pur essendo molto riservata circa la propria vita al di
fuori dalle scene.
4. Ha diretto sua
moglie. Per realizzazione del suo primo film da regista
intitolato Shelter, l’attore non poteva non scritturare la
moglie che interpreta il ruolo di una donna allo sbando per le
strade di Manhattan. I due hanno poi descritto l’esperienza come
particolarmente soddisfacente, non avvertendo minimamente come un
peso il fatto di vedersi tanto a casa quanto sul lavoro. Bettany ha
inoltre aggiunto che senza la presenza di sua moglie non sarebbe
probabilmente riuscito a realizzare il film.
Paul Bettany in Il codice Da Vinci
5. Si è frustato
realmente. Nel film del 2006 Il codice Da Vinci
l’attore interpreta il celebre personaggio di Silas, l’albino.
Bettany era così affascinato da questo personaggio da volerlo
rappresentare nel modo più credibile possibile. Particolarmente
memorabile è la scena in cui egli si autoinfligge delle frustate.
Si tratta di un momento particolarmente crudo, reso tale anche per
il fatto che l’attore si è realmente frustato senza risparmiarsi.
La scena richiese di essere girata con molteplici camere da presa,
poiché poteva essere girata una sola volta per evitare eccessivo
dolore all’attore.
Paul Bettany in Iron
Man e Avengers
6. Ha definito semplice
doppiare J.A.R.V.I.S. Per il film del 2008 Iron
Man, e in seguito anche per i successivi due sequel,
l’attore ha raccontato di essersi sentito quasi in colpa ad essere
pagato per il solo doppiaggio dell’intelligenza artificiale nota
come J.A.R.V.I.S. Bettany lo definì infatti il lavoro più facile di
sempre. Quando poi il personaggio assunse forma corporea, egli si
sentì finalmente più soddisfatto di questo suo ruolo.
7. Visione è come un neonato
estremamente potente. L’attore ha definito il suo
personaggio in questa maniera poiché “è onnipotente e
totalmente ingenuo, il tipo di pericolo dato dalla sua complessa
natura proviene dal fatto di essere sostanzialmente appena nato ed
essere già così potete. Le scelte morali che fa sono molto
complesse ed interessanti.”. La prima apparizione di Visione
risale al film Avengers: Age of Ultron e da quel momento è
apparso anche in altre opere del Marvel Cinematic Universe.
Paul Bettany Dogville
8. Si è pentito di aver
recitato nel film. L’attore, che in Dogville
interpreta Tom Edison, non era convinto sull’accettare il ruolo. Il
suo amico Stellan
Skarsgård lo ha però convinto affermando che le
riprese di Lars von Trier erano così divertenti
che sarebbe stato un peccato rifiutare. In realtà, l’attore svedese
ha mentito al suo collega solo per convincerlo ad accettare una
parte che, altrimenti, non avrebbe mai fatto. In seguito, Bettany
ha definito l’esperienza di Dogville come orribile,
principalmente per il non essere stato coinvolto nel processo di
costruzione del suo personaggio ed essersi sentito come un
burattino nelle mani altrui.
Paul Bettany è su Instagram
9. Ha un profilo Instagram
seguitissimo. L’attore ha deciso di aprire un proprio
account ufficiale su questo social che è oggi seguito da qualcosa
come 2,4 milioni di persone. La sua bacheca è piena di immagini che
lo ritraggono protagonista di momenti lavorativi, con molto spazio
dedicato alla politica internazionale. Di tanto in tanto è solito
pubblicare anche qualche post relativo a momenti di svago, in
compagnia di amici o della sua famiglia. Seguendolo si può dunque
rimanere aggiornati sulle sue attività.
Paul Bettany: età e altezza
10. Paul Bettany è ato il 27
maggio del 1971a Harlesden, a Londra. La
sua altezza complessiva corrisponde a 191 centimetri.
Il genere horror ha in più occasioni
regalato al cinema personaggi entrati da subito nell’immaginario
collettivo. Tra i più noti si citano il Michael Myers della
saga di Halloween, il
Freddy Krueger protagonista dei vari Nightmare e Jason
Voorhees, appartenente alla serie di film di Venerdì
13. Oltre a loro, un altro dei più temuti e spaventosi mostri
del horror è Leatherface, apparso per la prima
volta nel film del 1974 Non aprite quella porta. Ancora
oggi a lui vengono dedicati nuovi film, come l’imminente titolo distribuito da
Netflix, o il film del 2017
Leatherface (qui la recensione), il quale si
configura come vera e propria origin story del personaggio.
Ottavo film della saga, questo è
stato diretto da Alexandre Bustillo e
Julien Maury, a partire da una sceneggiatura di
Seth M. Sherwood. Si tratta di un prequel del film
diretto da Tobe Hooper nel 1974, che va ad
indagare le origini del mostro antagonista e che si configura come
un’opera accessibile anche a quanti non avevano visto neanche un
film della serie. Allo stesso tempo, questo nuovo film reinventa il
personaggio e la sua storia aggiornandolo secondo i canoni odierni,
così da renderlo ben più spaventoso e violento rispetto ai
precedenti film della saga. Accolto da opinioni contrastanti,
Leatherface è stato in realtà molto apprezzato dai fan
della saga.
Questi lodavano in particolare di
essere tornati ad un livello di violenza particolarmente elevato,
dopo che il precedente Non aprite quella porta
3D aveva deluso sotto questo punto di vista. Per gli
amanti della saga e del cinea horror in generale, si tratta di
godibile titolo da non perdere. Prima di intraprendere una visione
del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle
principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella
lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli
relativi alla trama, al cast di
attori e alla vera storia del
personaggio. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Leatherface: la vera
storia dietro al personaggio
Non tutti sanno che, come anche per
altri celebri serial killer del cinema horror,
il personaggio di Leatherface si rifà ad una storia vera e alla
persona di Ed Gein, un crudele assassino del
Wisconsin. Nato il 27 agosto del 1906, egli è responsabile della
morte di almeno due donne e di aver occultato (si stima) circa una
ventina di tombe, commettendo su di esse degli atti di necrofilia e
di squartamento. Il killer è noto anche per la sua usanza di
arredare la propria abitazione con pelle e ossa umane, ricavate dai
corpi profanati al cimeto. La caratteristica tale per cui Gein è
identificabile come la fonte di ispirazione per Leatherface, è però
il fatto di essersi costruito della maschere per il viso con la
pelle umana delle sue vittime.
Il personaggio di Leatherface
ricorda dunque molto Ed Gein, anche per il rapporto morboso che
entrambi avevano nei confronti della madre. Il personaggio
cinematografico ha però una propria identità, che gli permette di
discostarsi dalla vera storia e personalità dell’assassino.
Leatherface è un uomo nato con il volto sfigurato, con un ritardo
mentale e che crede di essere costantemente minacciato dal tutto il
mondo esterno alla sua famiglia. Nel corso della saga il vero nome
del personaggio cambia in più occasioni, passando ad esempio da
Thomas Hewitt a Jedidiah Sawyer.
Questi cresce all’interno di un mattatoio e, quando questo chiude,
la sua follia prende pieno possesso della persona, dando sfogo alla
terribile sequela di brutali omicidi che gli si vede compiere.
Leatherface: la trama del
film e il cast del film
Il film, dunque, racconta la storia
di un ragazzino di nome Jedidiah “Jed” Sawyer, che
abita in una fattoria insieme ai genitori Drayton
e Verna. Proprio questi due si rivelano essere
tutt’altro che amorevoli, ma vantano invece una natura omicida
particolarmente raccapricciante e pericolosa. Per spingere anche
Jed a diventare un folle assassino, i due attirano un giorno nel
loro fienile la giovane Betty Hartman, che viene
poi brutalmente uccisa. Il padre della ragazza, il Texar Ranger
Hal Hartman decide di vendicarsi prendendo
in consegna Jed per portarlo in un riformatorio minorile. Tutto
precipita quando Verna, che rivuole suo figlio, fa irruzione
nell’istituto provocando una ribellione che sfocerà
nell’orrore.
Ad interpretare Jed vi sono due
attori, Boris Kabakchiev per la versione da
bambino del personaggio e Sam Strike per quella da
adulto. Quest’ultimo, per risultare più convincente nel ruolo,
acquisì una notevole massa muscolare. Nel ruolo della madre Verna
vi è invece l’attrice Lily Taylor, vista anche in
film come Nemico pubblico e Maze Runner – La
fuga. Il padre Drayton, invece, è interpretato da Dimo
Alexiev, mentre Dejean Angelov è Nubbins
Sawyer, fratello maggiore di Jed. Ultimo membro della famiglia è il
nonno, interpretato da Velizar Peev. Dei
protagonisti fanno poi parte anche l’attrice Vanessa
Grasse, nel ruolo dell’infermiera Elizabeth e
Stephen Dorff in quelli del ranger Hal
Hartman.
Leatherface: il trailer e
dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire di
Leatherface grazie alla sua presenza su
alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in
rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten
TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes e Amazon Prime Video. Per vederlo, una
volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il
singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così
modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità
video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di
venerdì 11 febbraio alle ore
21:15 sul canale Italia 2.
Jennifer Connelly è
una di quelle attrici che hanno letteralmente fatto la storia del
cinema grazie alle sue interpretazioni tanto iconiche, quanto
memorabili. L’attrice ha sempre lavorato sodo per dare vita ad una
carriera solida e concreta, sin da quando era una bambina, in grado
di scegliere i ruoli che la valorizzassero.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Jennifer Connelly.
2. Ha lavorato anche sul
piccolo schermo ed è anche doppiatrice. L’attrice non ha
lavorato solo sul grande schermo, ma è apparsa in alcune serie tv
come Il brivido dell’imprevisto (1982) e The
$treet (2000-2001) e il film tv The Heart of Justice
(1992). Dal 2020 ricopre il ruolo di Melanie Cavill nella serie
NetflixSnowpiercer, basata
sull’omonimo film. Inoltre, l’attrice
ha vestito i panni della doppiatrice, prestando la propria voce per
i film 9 (2009), dove dà voce
al personaggio chiamato #7, e Spider-Man: Homecoming
(2017), dove dà invece voce a Karen.
Jennifer Connelly e Paul
Bettany
3. È sposata da diversi
anni. L’attrice è sposata con il collega Paul Bettany
dal gennaio del 2003. I due si sono conosciuti sul set di A
Beautiful Mind nel 2001 e non si sono più lasciati,
dimostrando di essere sempre talmente innamorati come se fosse il
primo giorno. Sono infatti una delle coppie più longeve e affiatate
di Hollywood, noti anche per la discrezione con cui conducono la
loro vita privata.
4. Ha tre figli.
L’attrice ha avuto il suo primo figlio nel 1997, di nome
Kai, nato dall’allora relazione con il fotografo
David Dugan. In seguito, dall’unione con Paul
Bettany, sono nati i figli Stellan nell’agosto
2003 e Agnes Lark, nata nel giugno 2011. Nei
confronti di entrambi l’attrice si è dimostrata molto protettiva,
evitando che potessero venire sovraesposti al mondo della
celebrità.
Jennifer Connelly in
Labyrinth
5. È il film che l’ha resa
nota. L’attrice divenne particolarmente popolare recitando
a fianco di David Bowie in Labyrinth – Dove
tutto è possibile, film fantastico del 1986 di Jim
Henson, oggi considerato un cult. In questo la Connelly
ricopre il ruolo di una giovinetta che, frustrata dal dover fare da
babysitter al fratello, chiama i goblin perché se lo portino via,
compito che svolgono con cura. A quel punto la ragazza dovrà andare
alla ricerca della chiave del labirinto del Re dei Goblin e salvare
il suo fratellino. David Bowie disse che la Connelly gli ricordava
Elizabeth Taylor da giovane.
Jennifer Connelly in A
Beautiful Mind
6. Ha vinto il ruolo
battendo molte colleghe. In A Beautiful Mind,
l’attrice ha interpretato il ruolo di Alice Nash, moglie del
protagonista: eppure, per avere il ruolo, ha dovuto battere molte
colleghe, come Charlize Theron, Rachel Weisz, Brittany Murphy e
Salma Hayek. I
produttori non avevano inizialmente pensato a lei per la parte, ma
dopo averle fatto sostenere un provino si resero conto di aver
trovato l’interprete giusta.
7. Grazie a questo film ha
vinto un Oscar. Con la sua interpretazione di Alice Nash,
l’attrice è riuscita a vincere un Academy Award nel 2002. Nella
fattispecie, l’attrice ha vinto il premio come miglior attrice non
protagonista battendo colleghe di alto rango come Helen Mirren, Maggie Smith,
Marisa Tomei e Kate Winslet.
Ad oggi quella rimane l’unica nomination al premio Oscar della
Connelly.
Jennifer Connelly non è su
Instagram
8. Non è presente sul
celebre social. A differenza di molti suoi colleghi,
l’attrice ha scelto di non possedere un proprio profilo sul social
network Instagram. La Connelly ha infatti dichiarato di non
apprezzare particolarmente questo tipo di piattaforme e di non
esserne interessata, preferendo mantenere per sé aspetti della sua
vita che altrimenti finirebbero alla mercé di tutti. I suoi fan
possono però seguire alcune profili a lei dedicati, con foto e
notizie sulle sue attività da attrice.
Jennifer Connelly: oggi
9. Ha diversi progetti in
mano. Non ci è voluto molto per rivedere l’attrice sul
grande e piccolo schermo. Infatti, la Connelly ha ripreso il ruolo
di Melanie Cavil nella terza stagione della serie
Snowpiercer, da poco rilasciata su Netflix.
Prossimamente, invece, la si rivedrà al cinema nel film Top
Gun: Maverick, sequel dell’originale Top Gun e
previsto per il 2022. L’attrice interpreterà in questo un
personaggio noto come Penny Benjamin.
Jennifer Connelly: età, altezza e
fisico dell’attrice
10. Jennifer Connelly è nata
il 12 dicembre del 1970a Catskill Mountains, New
York. La sua altezza complessiva corrisponde a 169
centimetri. La Connelly è anche nota come una donna estremamente
bella, che non per niente prima di iniziare a recitare ha lavorato
come baby modella. Ancora oggi l’attrice possiede un fisico
invidiabile, frutto di molto allenamento e cura di sé.
Owen Wilson è uno
degli attori più brillanti e versatili che ha fatto la storia del
cinema grazie ai suoi ruoli iconici e memorabili. L’attore ha
sempre dimostrato i suoi talenti sin dall’inizio della sua
carriera, sapendo scegliere sempre i ruoli giusti e i film che lo
valorizzassero.
Ecco, allora, dieci cose da
sapere su Owen Wilson.
2. È anche doppiatore,
sceneggiatore e produttore. Nel corso della sua carriera,
Owen Wilson ha vestito spesse volte ruoli diversi, come quello del
doppiatore. L’attore, infatti, ha prestato la propria voce per i
film d’animazione Cars – Motori ruggenti
(2006), Fantastic Mr. Fox (2009), Sansone (2010),
Cars 2 (2011), Free
Birds – Tacchini in fuga (2013) e Cars 3 (2017). In quanto sceneggiatore,
invece, ha collaborato alla stesura degli script di Un colpo da
dilettanti (1996), Rushmore (1998) e I
Tenenbaum, film di cui è stato anche il produttore, oltre che
esserlo per Tu, io e Dupree e Becoming Icizzle
(2009).
Owen Wilson in Loki
3. Si è fatto spiegare il
Marvel Cinematic Univers da Tom
Hiddleston. Nella serie Loki, disponibile su
Disney+ e dedicata all’amato Dio
dell’inganno, Wilson interpreta Mobius, agente della TVA. L’attore,
che ha dunque qui fatto il suo ingresso nel Marvel Cinematic Universe, ha
affermato di non aver avuto né il tempo né la voglia di recuperare
i precedenti film e i fumetti ad essi relativi. Pertanto, per
comprendere meglio cosa accadesse nella serie, si è fatto
riepilogare e spiegare l’intero MCU dal collega Tom Hiddleston,
interprete di Loki.
Owen Wilson: la moglie e il figlio Robert Ford Wilson
4. Non si è mai
sposato. L’attore non è mai convolato a nozze e la sua
vita sentimentale è stata tutt’altro che tranquilla. Egli, nel
corso della sua vita, ha frequentato diverse donne: tra queste, la
collega Demi Moore, la cantante Sheryl
Crow e l’attrice Kate Hudson, con cui si
è frequentato dal 2006 al 2007 e poi per pochi mesi nel 2008.
L’attore ha poi avuto tre figli da tre compagne diverse. Nel
gennaio del 2011 è nato il primo figlio, Robert Ford
Wilson, dalla sua frequentazione con Jade
Duell, ex maresciallo dell’aeronautica con cui si è
frequentato dal 2009 al 2011. In seguito, è diventato padre per la
seconda volta di Finn, nato nel 2014 dalla
relazione con la personal trainer Caroline
Lindqvist. Infine, l’attore ha avuto il suo terzo figlio,
una femmina dal nome Lyla nata nell’ottobre 2018,
dalla business development Varunie
Vongsvirates.
Owen Wilson: il suo naso
5. Ha il setto nasale
deviato. L’attore è diventato famoso agli occhi del mondo
anche per una sua caratteristica particolare: avere il setto nasale
completamente deviato. Egli ha più volte dichiarato di esserselo
rotto in due occasioni: la prima durante una rissa nel periodo del
liceo, la seconda mentre si stava dedicando a dell’attività
sportiva con gli amici.
Owen Wilson e il Crodino
6. È il testimonial del
celebre analcolico. Dal 2014 l’attore è il testimonial
dell’analcolico Crodino, prodotto in Italia. Wilson è infatti stato
protagonista di diversi spot pubblicitari divenuti particolarmente
celebri e che gli hanno fatto guadagnare nuova popolarità nel
nostro Paese. L’attore è stato scelto anche per via dei suoi
capelli biondi, che ben si addicono allo slogan di Crodino, ovvero
“l’analcolico biondo che fa impazzire il mondo“.
Owen Wilson: i suoi fratelli
7. Ha due fratelli.
Wilson ha due fratelli, entrambi attori, di nome
Luke e Andrew. Entrambi hanno
spesso collaborato con Owen e con il loro caro amico Wes
Anderson, partecipando a molti suoi film come Un colpo
da dilettanti (1996), Rushmore e I
Tenenbaum. Gli Wilson sono ancora oggi tra i più celebri
fratelli del cinema statunitense.
Owen Wilson e Ben Stiller
9. Prima amici e poi
attori. Wilson e Ben Stiller
sono molto amici tra loro, prima di essere una delle coppie comiche
più amate. I due hanno recitato insieme per ben dodici volte:
Il rompiscatole, Permanente Midnight (1998), Ti
presento i miei, Zoolander, I Tenenbaum, Starsky & Hutch, Mi
presenti i tuoi? (2004), Una notte al museo, Una notte al museo 2 – La
fuga (2009), Vi presento i nostri (2011), Una
notte al museo 3 – Il segreto del faraone e Zoolander
2.
Owen Wilson e Jackie Chan
9. Ha recitato con lui in
due film. L’attore Jackie Chan ha nel
corso dei decenni dato vita a veri e propri titoli cult, dove ha
potuto sfoggiare il suo particolare stile di combattimento che
unisce le arti marziali alla mimica del cinema muto. Giunto ad
Hollywood, ha sempre più dato vita ad ibridi contenenti tanto le
sue tradizioni orientali quanto quelle del cinema statunitense. Uno
di questi film è Pallottole cinesi, dove recita insieme a
Wilson. Il grande successo del film, dato anche dalla loro ottima
chimica di coppia, ha poi permesso di dar vita anche ad un sequel
intitolato 2 cavalieri a Londra.
Owen Wilson: età e altezza
10. Owen Wilson è nato a
Dallas, in Texas, il 18 novembre del 1968. L’attore è alto
complessivamente 180 centimetri.
Ci sono prove che suggeriscono che
Thor: Love and
Thunder abbia una connessione con la mitologia di
Black Panther. Questa informazione è stata dedotta
quando l’attrice australiana, Akosia Sabet, ha
aggiornato i suoi profili IMDb e Showcast. Sabet compare nel ruolo
di Bastet, la dea gatto egiziana che è direttamente collegata a
Black Panther e Wakanda nella tradizione Marvel.
Sebbene i siti di casting come IMDb
non siano sempre affidabili, l’app di Showcast è più sicura e
dovrebbe essere aggiornata da Sabet o da qualcuno associato alla
sua carriera, quindi un insider se non direttamente l’attrice. Di
conseguenza, sembra che Akosia Sabet abbia filmato
un’apparizione come Bastet in Thor: Love and
Thunder, anche se la dimensione del suo ruolo è
sconosciuta.
Thor: Love and Thunder
Thor: Love and
Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo
sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare
il Mjolnir stavolta sarà
Jane Foster, interpretata di nuovo daNatalie
Portman, come confermato sabato durante il
panel dei Marvel Studios al
Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 6 maggio
2022.
Taika Waitititornerà alla regia di Thor: Love and
Thunder, un film dei Marvel
Studios dopo Thor:
Ragnarok, così come Chris
HemswortheTessa
Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor
e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers:
Endgame. Nel cast anche Christian
Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di
Dei, e Russell
Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto
arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la
perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie
appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.
Parlando con
Insider, l’attrice vincitrice del premio Oscar Brie
Larson ha parlato del suo viaggio nel ruolo di Captain Marvel fino ad ora, quando dovrebbe
ricomparire in The
Marvels.
Apparentemente, non era fisicamente
in grado di interpretare il ruolo quando è stata scelta per la
prima volta, ma in seguito si è impegnata a prepararsi con una
serie di esercizi e una routine che abbiamo visto sui social e che
ha lasciato tutti senza parole. Mentre si preparava per The
Marvels, era più in sintonia con il suo corpo, e
questo si è riflettuto nel film poiché anche Carol è diventata più
forte.
“Nel primo film sta sviluppando
quella forza, e quindi stavo sviluppando la mia forza personale
anche io. Ha già più padronanza dei suoi poteri. Ora può volare. E
quindi avere il mio corpo più agile, più pronto per questi tipi di
movimenti come il lavoro con i cavi, che non dovevo fare molto sul
primo, era l’obiettivo principale.”
Tutto ciò che sappiamo su The
Marvels
The
Marvels, il sequel del cinecomic Captain
Marvel con protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’acclamata serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: il sequel,
infatti, sarà diretto da Nia DaCosta, regista
di Candyman. Nel
cast ci saranno anche Iman Vellani (Ms.
Marvel, che vedremo anche
nell’omonima serie tv in arrivo su Disney+)
e Teyonah Parris (Monica Rambeau, già
apparsa in WandaVision). L’attrice Zawe
Ashton, invece, interpreterà il villain principale, del
quale però non è ancora stata rivelata l’identità.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel di Captain
Marvelarriverà il 17 febbraio 2023.
Mentre ci avviciniamo all’uscita del film
The Batman prima data fatidica
del 4 marzo, le promozioni e gli spot TV diventeranno sempre più
insistenti e soprattutto riveleranno maggiori dettagli. Sebbene non
ci sia nulla di troppo spoilerosoin questo spot
esteso della Warner Bros. Indonesia, ha tuttavia incluso alcuni
dettagli della trama non confermati in precedenza.
Tanto per cominciare, Selina Kyle (Zoe
Kravitz) afferma che sia il sindaco che il commissario
sono stati assassinati (non preoccuparti, Jim Gordon non è stato
ancora promosso!). C’è anche un momento intrigante tra Gordon
(Jeffrey Wright) e il Cavaliere Oscuro (Robert
Pattinson), con quest’ultimo che sembra chiedersi se
potrebbe essere il momento di appendere il mantello e il
cappuccio.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
La DC Entertainment ha diffuso un
teaser promo via Twitter “2022 is the year for heroes” che annuncia
l’arrivo al cinema di diverse opere basate su noti supereroi
DC Comics. L’ultima
avventura del Cavaliere Oscuro The
Batman debutta il 4 marzo, con Black
Adam che seguirà il 29
luglio, The
Flash il 4 novembre e
infine Aquamanand
the Lost Kingdom il 16 dicembre.
L’unica assente in questo promo è
Batgirl che arriverà su piattaforma, ma
probabilmente è soltanto in una fase successiva. Che dire, ormai è
passato davvero tanto tempo dall’ultimo film DC dunque non resta che
aspettare l’arrivo del pipistrello per dare inizio ad un anno
all’insegna della DC! Vi ricordiamo che
potrete trovare tutti gli aggiornamenti sulla DC nella nostra
pagina
dedicata.
“The
Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono
le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi
strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per
trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa
alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la
Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a
quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più
villain, poiché sono tutti sospettati“.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Il cast completo
di Black
Adam, oltre a Dwayne
Johnson nei panni dell’anti-eroe del titolo,
annovera anche Noah
Centineo (Atom Smasher), Quintessa
Swindell (Cyclone), Aldis
Hodge (Hawkman) e Pierce
Brosnan (Doctor Fate). Insieme a loro ci saranno
anche Sarah Shahi, che interpreterà Isis,
e Marwan Kenzari, che sarà invece
l’antagonista principale (anche se il personaggio non è stato
ancora svelato).
Black
Adam, che sarà diretto da Jaume
Collet-Serra (già dietro Jungle
Cruise, sempre con Johnson), ha dovuto far fronte a
non pochi problemi durante il suo travagliatissimo sviluppo.
Inoltre, la pandemia di Coronavirus ha ulteriormente complicate le
cose e costretto la produzione del film all’ennesimo rinvio.
L’uscita del film nelle sale americane è fissata per il 29 luglio
2022.
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni
dell’eroe in Aquaman and the
Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in
positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel,
diretto ancora una volta da James
Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno
anche Patrick
Wilson nei panni di Ocean Master, Amber
Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph
Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il
padre di Mera, e ancora Yahya
Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta,
che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo
film.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di
Wan, scriverà la sceneggiatura del film, mentre il
regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost
Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre
2022.
Peacemaker
è la serie tv creata da James Gunn per il servizio
di streaming HBO Max e
si basa sull’omonimo personaggio della DC
Comics. Lo show è la primaserie televisiva
del DC
Extended Universe (DCEU) e spin-off del film
del 2021 The Suicide Squad. La serie tv è
ambientata dopo gli eventi di The Suicide Squad (2021), ed esplora le origini di
Peacemaker e le sue successive missioni.
In Peacemaker
protagonisti sono John
Cenacome Christopher
Smith / Peacemaker: un killer spietato che crede nel
raggiungimento della pace ad ogni costo. Lo
showrunner James Gunn ha descritto il personaggio come un
“supereroe/supercattivo/[il] più grande coglione del mondo”.
Steve Agee come John
Economos: il direttore del penitenziario
di Belle Reve e un aiutante di Amanda
Waller. Danielle Brooks è Leota Adebayo. Gunn
l’ha descritta come una co-protagonista della serie con una visione
politica diversa da quella di Peacemaker. Robert Patrick come Auggie
Smith: il padre di Peacemaker. Jennifer Holland come
Emilia Harcourt: un agente della NSA che è un aiutante di
Amanda Waller. Freddie
Stroma come Adrian Chase/Vigilante :
un procuratore distrettuale e combattente del crimine che può
guarire rapidamente dalle ferite. Chukwudi
Iwujicome Clemson Murn.
In The Gilded Age
1×04 che si intitolerà “A Long Ladder” All’indomani di una
tragedia, George accetta di aiutare Bertha; una visita ha un
impatto duraturo sul personale della casa Russell.
https://www.youtube.com/watch?v=NUdVEAZM9h0
The Gilded Age 1×04
Creata, scritta e prodotta da
Fellowes, The
Gilded Age è ambientata nel 1882, e racconta la
storia della giovane Marian Brook (Louisa Jacobson), figlia orfana
di un generale del sud che si trasferisce nella casa delle sue zie
rigidamente convenzionali a New York City. Accompagnata dalla
misteriosa Peggy Scott (Denée Benton), una donna afroamericana che
si maschera da cameriera, Marian viene catturata dalle vite
abbaglianti dei suoi vicini incredibilmente ricchi, guidata da uno
spietato magnate della ferrovia e dalla sua ambiziosa moglie in
lotta per l’accettazione da parte del Astor e Vanderbilt set.
Nel cast oltre a Jeanne
Tripplehorn confermati ci sono Christine Baranski,
Cynthia Nixon, Amanda Peet, Morgan Spector, Taissa Farmiga, Blake
Ritson e Simon Jones.
A produrre ci sono anche Gareth
Neame e il regista Michael Engler. Fellowes, Neame, Engler e David
Crockett sono i produttori esecutivi, mentre Engler dirigerà alcuni
episodi.
Con l’uscita in sala prevista per il
3 marzo prossimo, The Batman è alle porte! Il film di Matt Reeves si propone di raccontare un nuovo
Bruce Wayne, più introspettivo e immerso nel thriller. Nel
primo capitolo della trilogia progettata da
Reeves, vedremo il Cavaliere Oscuro
lottare contro l’Enigmista, ma cosa succederà esattamente?
Ecco 7 sviluppi che potremmo vedere in The
Batman, dalle potenziali sotto-trame fino
all’introduzione di nuovi personaggi, sono tutte scelte più o meno
audaci e plausibili che Reeves potrebbe aver
architettato. Vediamole!
In trappola all’Arkham Asylum
Nei precedenti film di
Batman, si è già visto l’Arkham Asylum,
manicomio gotico e oscuro in cui vengono rinchiusi i criminali più
pericolosi e fuori di testa affrontati dal Cavaliere
Oscuro. Fino ad ora però, la prigione di Gotham City
è sempre stata messa in secondo piano, rimanendo poco più di un
nome o di una piatta immagine.
In The
Batman, L’Enigmista, una volta sconfitto,
verrà senza dubbio mandato ad Arkham. Qui conoscerà tutti
gli altri nemici del supereoe. Reeves ha
l’opportunità di realizzare per il futuro un film interamente
ambientato all’Asylum: addentrandoci più a fondo in questa
trilogia, ci aspettiamo che il regista trascorra più tempo ad
esplorare il luogo in cui Batman spedisce i suoi
nemici.
La Corte dei gufi
Per molti fan è
quasi una certezza: pare che i membri della Corte dei gufi
avranno a che fare con The Batman. Gli indizi sono
da cercare nel
primo trailer del film: i guanti
di Batman che vediamo assomigliano molto a quelli
degli Artigli e c’è anche un gufo sulla carta che l’Enigmista
invia all’eroe.
Una
popolare teoria tra i fan è che l’Enigmista, come anche la
famiglia di Bruce Wayne, abbia a che fare con
la Corte dei Gufi.Se così fosse, prepariamoci a vedere il più
grande detective del mondo inseguire questi criminali per tutta la
trilogia con un unico obiettivo: eliminare finalmente la corruzione
che dilaga nella sua città.
La mossa del Pinguino
In The
Batman ci sarà un Pinguino in fieri: qui il
personaggio di Colin Farrell preferisce essere chiamato
Oz e deve ancora diventare il criminale che abbiamo
conosciuto nei fumetti. Inoltre, lo vedremo probabilmente lavorare
per Carmine Falcone.
Nella
serie HBO The
Penguin, Oswald Cobblepot potrà finalmente farsi
avanti e farsi un nome.Dopo
l’arrivo dello show, Reeves potrà creare una nuova
dinamica tra Batman e il cattivo, recuperando il
rapporto dei fumetti. Sulla carta infatti, Wayne visita
spesso il suo nemico per avere informazioni su ciò che sta
accadendo nella sua città.
Un nuovo Joker
Abbiamo visto già tanti
Joker sullo schermo: da Jack Nicholson nel Batman di Tim Burton, passando per Heath
Ledger ne Il Cavaliere Oscuro, fino a Jared Leto in Suicide Squad e
Joaquin Phoenix nel blockbuster Joker.
Mentre si vocifera su un seguito del film del 2019, ci si chiede se
ci sarà spazio per un nuovo Joker anche nella trilogia di
Matt Reeves.
I riflettori puntano su Barry Keoghan come potenziale interprete di un
nuovo Joker. Sembra infatti che ci sia
un’apparizione pianificata per una scena ambientata ad Arkham
Asylum verso la fine del film. Una nuova versione contorta di
Joker in The Batman potrebbe benissimo
rivelarsi quella che i fan hanno atteso fino ad ora.
Un nuovo Robin
Robin compare sul
grande schermo solo in Batman Forever e Batman e Robin, ma nessuno dei due film ha reso
spettacolare il rapporto tra il ragazzo prodigio e Bruce
Wayne.
A prima vista, è difficile pensare che ci sia spazio per una
figura come Robin nell’oscuro mondo realizzato da
Reeves. Ma perché non reinventare il personaggio?
Sarebbe curioso vedere un bambino in battaglia con l’eroe. O
ancora, come nei fumetti, Robin potrebbe mascherare
l’identità di Jason Todd, per poi
trasformarsi in Cappuccio Rosso e prendere parte ad
una battaglia a tre con Batman e
Joker.
Salti temporali
Le vicende al centro di
The Batman si svolgono nel secondo anno del
mandato di Bruce Wayne come vigilante a Gotham
City, ma non ci sorprenderebbe vedere dei salti temporali nel
corso del film o della trilogia.
Non c’è assolutamente alcun motivo per cui un sequel abbia luogo
immediatamente dopo gli eventi di questo film: potrebbe passare un
periodo di tempo più ampio. Ad esempio, nel prossimo capitolo
potremmo trovarci un Batman molto più esperto,
temprato dai combattimenti contro i più temibili nemici. In questo
modo, sarebbe semplice introdurre nuovi personaggi interessanti.
D’altronde, Reeves ha già fatto una simile
operazione nella saga Il
Pianeta delle Scimmie.
Il ritorno dell’Enigmista
L’Enigmista di
The Batman sarà molto diverso dalla versione dei
fumetti: non ci aspettiamo il personaggio imbranato con cappello a
bombetta e bastone. In ogni caso, è difficile immaginare che un
cattivo così rilevante per il primo film sparisca nel resto della
trilogia. Sicuramente, gli effetti dei suoi enigmi si
ripercuoteranno anche sulle vicende dei prossimi capitoli.
Una potenziale sconfitta
dell’Enigmista da parte di Batman,
genererà nel criminale sicuramente la voglia di vendetta.
Nella serie Batman: Hush dei fumetti, è l’Enigmista che spedisce tutti i più
grandi nemici di Bruce contro l’eroe, rivelando anche la
sua identità segreta.
Non
ci resta che attendere la
visione di The Batman per scoprire cosa di
tutto ciò accadrà veramente!
Dopo il travolgente
successo di Bridgerton, che ha inaugurato la
collaborazione di fiction con Netflix
(dell’inizio 2020 è il documentario Dance Dreams: Hot
Chocolate Nutcracker), Shonda Rhimes propone Inventing
Anna, una nuova storia a puntate per la piattaforma della
grande N rossa, un nuovo tassello che si aggiunge allo
straordinario mondo di ShondaLand.
Inventing
Anna racconta di una ragazza che, da nulla, è arrivata ai
vertici dell’alta società newyorkese, e che è a un passo dal
realizzare il suo sogno, quello di aprire una Fondazione a suo
nome, la Anna Delvey Foundation, che potesse rappresentare un
rifugio, un ritrovo per l’altissima borghesia della città, tra
arte, moda, ristoranti di classe e lusso sfrenato. Tutto questo
senza possedere un dollaro, in realtà, ma promuovendo se stessa e
intessendo relazioni, conoscenze, auto-promuovendosi come figura
aspirazionale e, ovviamente, cercando finanziatori. A un passo
dalla realizzazione del suo sogno, il suo castello di carte crolla,
e Anna viene arrestata. All’indomani di questo scandalo parte la
nostra storia: chi è Anna? Chi la conosce davvero? Come ha fatto a
infiltrarsi nell’alta borghesia di New York? Vivian, una
giornalista incinta in cerca di affermazione, tenterà di dare una
risposta a queste domande, inseguendo “una storia” che intravede
tra le pieghe dell’incredibile parabola di una venticinquenne che
ha quasi messo in ginocchio una città.
Tratto da
una storia (semi) vera
Prendendo come spunto un
articolo dei New York Times, How Anna Delvey tricked New York’s
Party People, scritto da Jessica Pressler,
Shonda Rhimes ci presenta la sua Anna Delvey,
interpretata da Julia Garner che, dopo una
lunghissima gavetta, ottiene finalmente un ruolo da
co-protagonista, dal momento che la serie si focalizza su due
donne, tenaci allo stesso modo seppure profondamente diverse per
intenzioni, estrazione e percorsi. Accanto, o meglio di fronte a
Anna c’è Vivian, che ha il volto, gli occhi azzurri e la presenza
scenica travolgente e confortante allo stesso tempo di Anna
Chlumsky. Entrambe le attrici si contendono lo scettro di
protagoniste, per un testa a testa che si prolunga fino all’ultimo
minuto della nona e ultima puntata.
Precisamente, lo
spettatore è trasportato nella vita di Anna attraverso i racconti
che, di volta in volta, gli intervistati da Vivien fanno di lei. Il
ritratto di Anna che emerge è quello di una persona complicata, con
molto segreti ma innegabilmente affascinante e brillante, che
forse, con un pizzico di fortuna in più, sarebbe effettivamente
riuscita a portare avanti il suo progetto e a mettere a segno la
truffa del secolo.
Un racconto a punti di vista
Ogni episodi è
strutturato come un piccolo pezzo del puzzle che è Anna, offerto
dal punto di vista di una persona che l’ha incontrata e che ha
stabilito un legame con lei. Le puntate sono nomi di persone,
individui che per caso o per scelta sono entrati nella vita di Anna
e ne hanno tratto beneficio, per poi sprofondare insieme a lei, man
mano che la facciata di ricchezza e sicurezza si
sgretolava.
Come
accaduto anche con Bridgerton, Shonda Rhimes prova ad inglobare nella storia
la contemporaneità, scrivendo di un mondo in cui sembra non esserci
nessuna questione femminile, in cui le donne sono considerate allo
stesso livello degli uomini e non fa notizia il fatto che sia una
donna la protagonista della frode che ha sconvolto la New York
ricca, oppure che sia donna la persona che sta indagando e seguendo
questa storia. Come la “questione” etnica di Bridgerton, anche in Inventing
Anna ci muoviamo in un mondo che sembra offrire parità e
che si concentra esclusivamente sul fatto, drammatizzando e
sviscerando ogni possibile punto di vista, forse annacquando il
senso del racconto e concedendosi una lunga coda che forse serviva
più a Rhimes stessa, che ai personaggi o allo spettatore.
Inventing
Anna si colloca perfettamente dentro un universo
(ShondaLand)
che continua a differenziarsi per cercare di rintracciare il più
possibile il gusto dello spettatore, mantenendo un occhio di
riguardo verso il pubblico femminile e verso la drammatizzazione
soapoperistica, ma confermandosi prodotto di una furba
narratrice.
Shang-Chi ha fatto il suo debutto nei fumetti
negli anni ’70, periodo in cui la mania del Kung Fu era esplosa ad
Hollywood; inizialmente sono state previste apparizioni da solista,
per poi passare a ruoli cameo in una varietà di squadre diverse tra
cui i Protettori e i Cavalieri Marvel. Sono proprio queste sue
comparsate a fornirci indicazioni circa le probabili alleanze che
Shang-Chi potrebbe stringere in futuri progetti
del MCU.
Occhio di Falco
Ci sono molte speculazioni
riguardo al futuro di Occhio di falco all’interno
del MCU;
Shang-Chi e quest’ultimo non sono direttamente
collegati nei fumetti, tuttavia sappiamo che
Visione nomina Occhio di Falco come leader dei
Vendicatori della Costa Ovest in Avengers vol. 1 #243. Shang-Chi è
cresciuto a San Francisco, quindi potrebbe potenzialmente avere
senso che si unisca a questa squadra in futuro.
Occhio di Falco potrebbe servire
come mentore supereroe per Shang-Chi e Katy,
similmente al ruolo che ha ricoperto nell’aiutare Kate Bishop in
Hawkeye: Katy ha bisogno di continuare a lavorare
sulle sue abilità di tiro con l’arco, dopo tutto, e Occhio di Falco
sarebbe la persona migliore da cui imparare.
Daredevil
Parlando dei Vendicatori
della Costa Ovest, Daredevil si è trasferito da
Hells Kitchen a San Francisco nei fumetti di Daredevil negli anni
2010; se i Vendicatori della Costa Ovest entreranno nel MCU,
Daredevil e Shang-Chi potrebbero in questo modo incontrarsi.
Un’altra opzione è che Shang-Chi si unisca ai Marvel Knights di
Daredevil come raccontato nel fumetto Marvel Knights #1. I Cavalieri
della Marvel hanno sede a New York City,
che è l’ultimo posto in cui vediamo Shang-Chi e Katy quando si
incontrano con Wong al Sanctum Sanctorum. Daredevil si scontra
anche con Kingpin nei fumetti e la sua apparizione in
Hawkeye rende quindi questo probabile; inoltre, a
seguito della comparsa di Daredevil in Spider-Man: No Way
Home, i fan si aspettano che riappaia in modo
significativo nei prossimi progetti.
Capitan America
Shang-Chi
compare in Secret Avengers #10-18 come membro temporaneo della
squadra di supereroi black ops sotto la guida di Steve
Rogers; la squadra aiuta Shang-Chi a combattere contro suo
padre e ad abbattere altri signori del crimine.
Anche se il Capitan
America di Steve Rogers non fa più parte
del MCU,
Sam Wilson potrebbe subentrare per formare i
Secret Avengers in futuro. Nei fumetti, Sam Wilson
nelle vesti di Falcon ha una breve rivalità con Shang-Chi, e ciò
lascia spazio a futuri progetti a riguardo; d’altronde Shang-Chi in
sella a un drago che si scontra contro Sam Wilson potrebbe
regalarci davvero una lotta epica…
War Machine
War
Machine era un altro membro dei Vendicatori Segreti, e ci
sono molte storyline sul personaggio che i fan vorrebbero vedere
nel MCU;
Anche se War Machine e Shang-Chi potrebbero apparire insieme
nel prossimo roster dei Vendicatori, ci sono teorie secondo le
quali i due personaggi potrebbero riunirsi prima, nel serie di
prossima uscita Armor Wars.
Rhodey ha affrontato i Dieci Anelli
nel film originale di Iron Man e avrebbe senso che
si presentassero di nuovo nella prossima serie targata Disney+. Sarebbe divertente
avere un cameo di Shang-Chi e dargli la possibilità di affrontare
sua sorella come nuovo leader dell’organizzazione; inoltre
Shang-Chi e Rhodey sarebbero dei buoni compagni di squadra, dato
che entrambi sono personaggi piuttosto ragionevoli ed
equilibrati.
Iron Fist
Iron Fist,
AKA Danny Rand, e Shang-Chi si sono incontrati per la
prima volta nei fumetti in Master of Kung Fu Annual #1. Rand ha
chiesto l’aiuto di Shang-Chi per rintracciare la sua amica di lunga
data, Colleen Wing; i due condividono molte
somiglianze nelle storie di origine e negli stili di combattimento
che li hanno portati al rispetto reciproco e a una forte
amicizia.
Il MCU non ha ancora introdotto
ufficialmente Iron Fist; tuttavia, l’apparizione di Daredevil e
Kingpin della serie Netflix nelle recenti uscite del MCU suggerisce che
potrebbe comparire nel prossimo futuro; dal momento che Iron Fist
ha un grande passato nei fumetti, sarebbe sicuramente una solida
aggiunta al sequel di Shang-Chi.
Jimmy Woo
Nei fumetti, Jimmy
Woo e Shang-Chi si uniscono in due squadre di
supereroi tra cui i Protectors, un gruppo di eroi
asiatico-americani, che vanno dal Totally Awesome
Hulk ai New Agents of Atlas
direttamente da The War of the Realms.
Jimmy Woo e Shang-Chi del
MCU potrebbero costituire
il prossimo grande duo che risolve i crimini. Stephen Ford ha
condiviso su Twitter il desiderio di vedere “un’intera serie
Disney+ con Jimmy Woo che si occupa di
casi bizzarri nell’MCU. Come un
divertente X-Files”. Simu Lee ha poi ritwittato il commento,
dicendo che gli piacerebbe far parte dello show; questo è un genere
che non è stato ancora esplorato nel MCU, ma sarebbe
un’aggiunta eccezionale al catalogo Disney+.
Spider-Man
Peter
Parker è uno dei migliori amici di
Shang-Chi nei fumetti; i due si incontrano per
la prima volta in Giant Spider-Man #2 quando il padre di Shang-Chi
li inganna facendoli combattere tra loro. I due capiscono cosa sta
succedendo, diventano alleati e affrontano insieme il padre
dell’eroe; in seguito Shang-Chi allena l’Uomo Ragno nelle arti
marziali quando perde il suo senso di ragno in Amazing Spider-Man
#695 durante gli eventi di Spider Island.
Un’amicizia tra il Peter Parker del
MCU e
Shang-Chi avrebbe molto senso; sono vicini dal punto di vista
dell’età e mostrano abilità di combattimento simili. Potrebbe
essere divertente vedere l’Uomo Ragno con amici supereroi della sua
stessa età e scoprire come questi reagiscono ai brillanti piani
dell’Uomo Ragno (e alla sua fortuna sfacciata).