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Alberto Sordi: 10 cose che non sai sull’attore

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Alberto Sordi: 10 cose che non sai sull’attore

Alberto Sordi è stato uno degli attori più brillanti che il cinema, soprattutto italiano, abbia mai potuto conoscere, conquistando tutti con la sua intelligenza, il suo talento e quella parlata romana indistinguibile. La sua è stata una carriera contraddistinta da un duro lavoro, capace di dirottare i suoi talenti in molteplici direzioni, puntando sempre alla qualità dei suoi lavori.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Alberto Sordi.

Alberto Sordi: i suoi film

 

1. Alberto Sordi: i film e la carriera. Fra i più importanti attori del cinema italiano, Sordi ha recitato in 160 film. Tra i più celebri si citano Lo sceicco bianco (1952), I vitelloni (1953), Un americano a Roma (1954), Addio alle armi (1957), La grande guerra (1959), Il vigile (1960), Il medico della mutua (1968), Lo scopone scientifico (1972), Il marchese del Grillo (1981), In viaggio con papà (1982) e Il tassinaro (1983). Tra i suoi ultimi film vi sono invece stati Una botta di vita (1988), Vacanze di Natale ’91 (1991), Assolto per aver commesso il fatto (1992), Romanzo di un giovane povero (1995) e Incontri proibiti (1998).

2. Non solo attore, ma anche doppiatore, regista, produttore e sceneggiatore. Nel corso della sua carriera, Alberto Sordi ha sperimentato diversi ambiti del cinema. Parallelamente alle sue esperienze di comparsa, Sordi si era proposto per diventare il doppiatore di Oliver Hardy, iniziando a dargli la voce dal 1939. In seguito, ha doppiato molti altri attori di film come Casablanca, La vita è meravigliosa e Duello al sole. L’attore si è poi dilettato nella produzione dei film Mamma mia, che impressione! (1951) e Io e Caterina (1980), oltre che nella regia di film come Fumo di Londra (1966), Un italiano in America, Polvere di stelle (1973), Io so che tu sai che io so (1982) e Un tassinaro a New York (1987). In quanto sceneggiatore, ha lavorato ai film Un giorno in pretura (1954), Il marito (1958), Amore mio aiutami (1969) e Il comune senso del pudore (1976).

Alberto Sordi: la Galleria in suo onore

3. A Sordi è stata intitolata una galleria. La galleria Colonna che si trova in piazza Colonna nel cuore di Roma, inaugurata nell’ottobre del 1922, è un edificio che comprende una galleria commerciale al suo interno. Dopo la ristrutturazione ed essere stata riaperta nel dicembre del 2003, si decise di intitolarla all’attore romano che scomparso pochi mesi prima, il 24 febbraio del 2003.

alberto sordi

Alberto Sordi e gli spaghetti

4. Una scena che è diventata subito cult. In Un americano a Roma Alberto Sordi interpreta Nando, un uomo che vorrebbe tanto essere andare in America, ma non gli è possibile. Nella famosa scena del protagonista con il piatto di pasta sotto gli occhi, Sordi intraprende un vero e proprio dialogo con i maccheroni, colpevoli di averlo provocato e aver rivelato la sua vera italianità.

5. Una scena ripresa da Carlo Verdone. Che Carlo Verdone abbia avuto un rapporto speciale con Alberto Sordi è cosa risaputa, come il fatto che lo stesso Verdone lo abbia citato diverse volte nei suoi film. La scena degli spaghetti mangiati da Sordi in Un americano a Roma, infatti, è stata ripresa da Verdone nel film Borotalco.

Alberto Sordi: chi era sua moglie

6. Alberto Sordi non si è mai sposato. Una delle informazioni più conosciute circa la sua vita privata è che Alberto Sordi è sempre stato uno scapolo incallito, amante delle belle donne, ma senza mai intraprendere relazioni serie. Pare che l’attore abbia sempre vissuto il “fattore matrimonio” con una certa angoscia, forse perché troppo dipendente e perché le donne che lui definiva ardimentose lo intimorivano un poco.

7. Non ha mai parlato delle sue relazioni. Se c’è una cosa che ha sempre contraddistinto Alberto Sordi dagli altri suoi colleghi era il fatto di non parlare mai delle sue frequentazioni. Infatti, sono molte le donne che hanno avuto accesso alla sua vita privata, Andreina Pagnani su tutte e con cui condivise circa nove anni di vita. Sordi riuscì solo una volta ad avvicinarsi all’altare quando si fidanzò con l’attrice Uta Franz, salvo poi rimandare tutto per il panico. Tra i vari flirt attribuitegli, pare ci siano quelli con Katia Ricciarelli, Shirley MacLaine, Silvana Mangano e molte altre donne conosciute durante i suoi viaggi per il mondo.

Alberto Sordi dentone

Alberto Sordi e Guglielmo il dentone

8. È uno dei suoi personaggi più celebri. Nel film del 1965, Sordi interpreta Guglielmo il dentone, personalità estremamente colta che ambisce a diventare il nuovo lettore del telegiornale per la Rai. Unico problema, è la sua dentatura molto pronunciata che, presso gli altri aspiranti al concorso, gli vale il soprannome di Guglielmo “il dentone”. Sarà appunto per il suo aspetto, ritenuto l’antitesi della telegenia, che la giuria tenterà con ogni pretesto di eliminarlo, senza che nessuno dei componenti trovi il coraggio di spiegargli apertamente la questione. Sordi ha naturalmente saputo dar vita a questo personaggio con una comicità unica, che lo ha portato ad affermarsi come uno dei suoi più celebri e divertenti.

Alberto Sordi: quando è morto l’attore

9. Dovette combattere contro un brutto male. Nel 2001 Sordi si ammalò di tumore ai polmoni e da allora le sue apparizioni pubbliche si diradarono notevolmente. L’ultima si ebbe in occasione del programma Italiani nel mondo, del luglio 2002. Afflitto durante l’intera stagione invernale da forme di polmonite e bronchite, Alberto Sordi morì la sera del 24 febbraio 2003 all’età di 82 anni, nella sua casa di Roma. Sordi riposa oggi nella tomba di famiglia, presso il Cimitero Monumentale del Verano. L’epitaffio sulla lapide recita: Sor Marchese, è l’ora, battuta ripresa da uno dei suoi film più celebri, Il marchese del Grillo.

Alberto Sordi: le frasi più celebri dell’attore

10. Aveva un repertorio di frasi uniche. Se c’è una cosa che Alberto Sordi ha saputo fare è entrare nell’immaginario comune con tanti suoi aforismi. Ecco alcune sue frasi:

  • Non mi sposo perché non mi piace avere della gente estranea in casa
  • La nostra realtà è tragica solo per un quarto: il resto è comico. Si può ridere su quasi tutto.
  • Sa perché dicono che sono avaro? Perché i soldi non li sbatto in faccia alla gente, come fanno certi miei colleghi.
  • La ginnastica, il footing e le attività del genere sono in gran parte masochistiche, punitive della nostra istintiva passione per la spaparanzata.
  • Alla mia età ho fatto il callo alla solitudine. Una solitudine, però, molto relativa, perché il lavoro riesce a riempire completamente la mia esistenza.
  • La mia comicità non è mai stata astratta, gratuita. L’ho sempre ricalcata sulla realtà del momento.

Fonti: IMDb, Alberto Sordi, Aforismi

Per Jeremy Renner niente potrà mai eguagliare il legame degli Avengers originale

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Jeremy Renner ha parlato della relazione dei suoi compagni Avengers originali in una recente apparizione sul podcast Armchair Expert. L’attore ha detto che tra tutti i vantaggi dell’entrare nel MCU, c’è stato il legame con i suoi co-protagonisti che è il più importante per lui e, qualunque cosa accada, nulla potrà sostituirlo.

“La cosa più bella che mi sia venuta dagli ultimi 11 anni del mondo Marvel, per me, o anche per tutti noi, è l’intero viaggio che abbiamo percorso noi Avengers Originali. Ci sono stati matrimoni e divorzi, bambini nati e un molti cambiamenti e cambiamenti nelle nostre vite personali così come nella nostra vita di attori che abbiamo condiviso tutti insieme in un modo molto specifico.”

“Tutti loro, sono come una famiglia per me. Non puoi sostituirlo o quantificarlo, e tutti abbiamo un tatuaggio uguale per simboleggiare il nostro legame e il nostro amore”.

Jeremy Renner fa parte del MCU dal 2011, quando il suo Clint Barton comparve in un breve cameo in Thor, per poi riapparire in The Avengers del 2012.

Il Padrino torna al cinema per il suo 50° anniversario

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Il Padrino torna al cinema per il suo 50° anniversario

Il Padrino, il magistrale adattamento cinematografico di Francis Ford Coppola del romanzo di Mario Puzo racconta l’ascesa e la caduta della famiglia Corleone e la trilogia cinematografica è giustamente considerata come una delle più grandi della storia del cinema compie ben cinquant’anni.  In preparazione del 50° anniversario dell’uscita originale del primo film, il 24 marzo 1972, la Paramount e la casa di produzione di Coppola, la American Zoetrope, hanno intrapreso un restauro scrupoloso di tutti e tre i film nel corso di tre anni.

Ogni sforzo è stato fatto per creare la migliore presentazione possibile per il pubblico di oggi, che può guardare i film usando una tecnologia che è progredita enormemente dal 2007, quando l’ultimo restauro è stato completato dall’eminente storico del cinema e conservatore Robert Harris.  Usando quel lavoro come modello, il team ha speso migliaia di ore per assicurarsi che ogni fotogramma fosse valutato per creare la presentazione più incontaminata rimanendo fedele all’aspetto originale dei film.

“Sono molto orgoglioso de Il Padrino, che ha certamente definito la prima parte della mia vita creativa”, ha detto Francis Ford Coppola. In questo tributo per il 50° anniversario, è gratificante celebrare questa pietra miliare con la Paramount insieme ai meravigliosi fan che lo hanno amato per decenni, alle giovani generazioni che lo trovano ancora attuale e a coloro che lo scopriranno per la prima volta. “Ci siamo sentiti privilegiati nel restaurare questi film e un po’ in soggezione ogni giorno che ci abbiamo lavorato”, ha detto Andrea Kalas, Vicepresidente Senior della Paramount Archives.

DETTAGLI DEL RESTAURO de Il Padrino

  • Oltre 300 cartoni di pellicola sono stati esaminati per trovare la migliore risoluzione possibile per ogni fotogramma di tutti e tre i film.
  • Più di 4.000 ore sono state spese per riparare macchie di pellicola, strappi e altre anomalie nei negativi.
  • Oltre 1.000 ore sono state spese per una rigorosa correzione del colore per assicurare che gli strumenti ad alta gamma dinamica fossero rispettosi della visione originale di Coppola e del direttore della fotografia Gordon Willis.
  • Oltre all’audio 5.1 approvato da Walter Murch nel 2007, le tracce mono originali de Il padrino e Il padrino: Parte II sono state restaurate.
  • Tutto il lavoro è stato supervisionato da Coppola.

Spider-Man: No Way Home, 10 motivi per cui è il miglior film su Spider-Man di sempre

Spider-Man: No Way Home è certamente il film dell’Uomo Ragno di maggior successo di tutti i tempi che, secondo tanti, superando di gran lunga le precedenti pellicole, si è affermato come un film inarrestabile. Tra le più grandi ragioni del suo successo vi è il fatto che, per molti versi, No Way Home può essere ritenuto il miglior film di Spider-Man di sempre: non solo per alcune sequenze iconiche o i maestosi colpi di scena, ma soprattutto perché regala ai fan la versione più pura e sentita di Peter Parker sul grande schermo.

Il film si concentra sull’umanità e la moralità di Peter Parker, qualità che dimostrano chiaramente perché è stato ritenuto un supereroe iconico per quasi 60 anni. No Way Home ha anche riportato in scena molti dei personaggi più iconici di tutti i film di Spider-Man, una pletora di eroi e villain per cui fare il tifo senza che le loro apparizioni risultassero puro fan service. Vediamo insieme i 10 motivi per cui Spider-Man: No Way Home  può essere considerato il miglior film su Spider-Man di sempre.

E’ la perfetta storia di un supereroe

Spider-ManAnche se No Way Home è un sequel e, precisamente, l’ottavo film di Spider-Man da solista, per molti versi incarna da sé la perfetta storia di supereroi: il film indaga chi sia realmente il personaggio di Peter Parker, offrendoci uno sguardo anche riguardo a come si preoccupa della sofferenza di chiunque, perfino dei mostri come il Green Goblin.

Il suo animo compassionevole è messo alla prova nel peggiore dei modi con la morte di zia May, a seguito della quale ci viene mostrato vacillare, sull’orlo di soccombere a un’oscurità che identifica molti supereroi dei tempi moderni nei film e nei fumetti. Ma alla fine dimostra la sua integrità e umanità e, così facendo, il film si eleva assolutamente a una delle migliori storie di supereroi mai messe su pellicola.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità

No Way HomeCi sono molteplici momenti iconici dell’Uomo Ragno nei fumetti, e uno di questi è indubbiamente quando Peter ricorda la frase celebre dello zio Ben: “Da grandi poteri derivano anche grandi responsabilità”. No Way Home dà nuova vita a questo memorabile episodio, tramite un’interpretazione sentita e rafforzando ulteriormente il lascito della citazione.

Zia May pronuncia la citazione per intero, divenuta celebre grazie ad Amazing Fantasy #15, proprio prima di morire. La sua morte per mano del Green Goblin – e la sfida di Peter nel decidere se “salvarlo” o ucciderlo – dà alla citazione ancor più significato, contribuendo a rendere Spider-Man: No Way Home un grande film.

Ned Leeds, il braccio destro di Peter

Spider-Man ha sempre avuto amici e alleati in ciascun film, ma non ha mai avuto un amico come Ned Leeds; il fatto stesso che Ned riconosca di essere il braccio destro di Spider-Man cementa il suo ruolo non solo come amico di Peter, ma anche come partner. No Way Home ha fatto un passo in più, dimostrando quanto Spider-Man faccia parte di una vera e propria famiglia, non identificabile solo come squadra.

Spider-Man è incredibilmente forte e intelligente, ma non può riuscire sempre a cavarsela da solo: il sostegno e l’assistenza di Ned in quasi tutti gli aspetti della vita del supereroe sono fondamentali e assumono un significato unico rispetto a quelli degli altri film di Spider-Man.

Il vero amore

tom hollandPeter Parker ha avuto molti interessi amorosi nei fumetti nel corso degli anni, tra cui Mary Jane Watson e Gwen Stacy. MJ assume forse la funzione più significativa nei film, e il suo ruolo non solo come fidanzata di Peter ma anche come sua sostenitrice e alleata in No Way Home contribuisce a rendere il film uno dei migliori in assoluto sull’arrampica-muri.

MJ non rappresenta semplicemente la fidanzata o la damigella in pericolo, ma è fondamentale per lo svolgimento della trama del film, confermando e credendo sempre nella vera natura del cuore di Peter.

I Sinistri Cinque

Spider-Man: No Way HomeI fan dei fumetti sanno che i Sinistri Sei costituiscono un superteam composto da alcuni dei più grandi villain di Spider-Man. Anche se No Way Home non ha regalato ai fan i veri Sinistri Sei che si aspettavano, ha portato in scena un nuovo modello di squadra dalla portata epica, che riunisce i villain dei film precedenti.

Doctor Octopus, Green Goblin, Sandman, The Lizard, ed Electro si uniscono per creare una delle più grandi minacce nella storia dei film di Spider-Man – e dei film di supereroi in generale- rendendo No Way Home uno dei migliori.

Rinnovare i film precedenti senza riconfigurarli

Doctor Octopus Spider-Man: No Way HomeUna delle operazioni più sottili del film, e uno dei motivi per cui lo si può ritenere così grandioso, è che riesce a riconciliare le precedenti versioni del franchise di Spider-Man senza effettivamente ritrattarle. Dopo che i villain sono stati curati, questi tornano alle loro linee temporali, in realtà ne creandone delle nuove.

Tobey Maguire e Andrew Garfield tornano nei loro rispettivi universi, dove le loro storie rimangono intatte. Green Goblin e Doctor Octopus, tuttavia, creerebbero nuove linee temporali una volta guariti, portando a più rami del multiverso che potrebbero essere esplorati nei film futuri.

Umorismo a prova di… pane

No Way Home è disseminato di scene divertenti, ma una delle più divertenti in assoluto è l’introduzione dello Spider-Man di Andrew Garfield. La monumentale scena è resa ancora migliore dal fatto che MJ continua incessantemente a lanciargli del pane addosso per attivare il suo Spider-Sense. Il film è già sopra le righe con tutti i suoi colpi di scena, ma il modo esilarante e naturale in cui MJ reagisce è perfetto!

Nonostante sia appeso al soffitto con le dita, Andrew Garfield non riesce a convincere MJ della sua vera identità e lei continua a lanciargli il pane per tutta la scena; alla fine Spidey le spiega che il pane non fa nulla al suo Spider-Sense in quanto non rappresenta una minaccia per il supereroe.

Un avvocato davvero bravo

Uno dei motivi per cui No Way Home è il miglior film di Spider-Man di sempre è l’inserimento di uno dei suoi migliori alleati nei fumetti; anche se si tratta di una sequenza molto breve, Peter Parker incontra finalmente Matt Murdock, il Daredevil di Hell’s Kitchen.

Il film ha scatenato una delle più grandi reazioni del pubblico quando Charlie Cox è apparso, riprendendo il suo ruolo di Matt Murdock dalla serie Netflix Daredevil di qualche anno fa: siamo sicuri che l’apparizione del personaggio di Matt Murdock interpretato da Charlie Cox ha decisamente contribuito a rendere il film uno dei migliori del franchise.

Lo Spider-Man di Sam Raimi

Abbiamo avuto un alto concentrato di sorprese durante la visione del blockbuster, e uno dei motivi per cui No Way Home è il miglior film di Spider-Man è il ritorno dell’originale e inconfondibile Peter Parker: difatti, Tobey Maguire riprende in esclusiva il ruolo del primo Spider-Man dai film di Sam Raimi.

I film dell’Uomo Ragno di Tobey Maguire sono ritenuti ancora molto validi e senza tempo, e il fascino rilassato e impacciato di Maguire si trasferisce brillantemente in questo film. No Way Home beneficia della sua prospettiva e della sua esperienza, ed è lui che alla fine impedisce all’Uomo Ragno di Tom Holland di oltrepassare una linea morale dalla quale non potrebbe più riprendersi.

Il ritorno dell’Amazing Spider-Man

the amazing spider-man 3No Way Home è per molti versi un omaggio al successo dello Spider-Man del MCU, ma sancisce anche un riconoscimento definitivo della bravura e del carisma di Andrew Garfield, che ha interpretato il personaggio nei film di The Amazing Spider-Man; in No Way Home Garfield ruba sicuramente la scena con il suo fascino e umorismo, e il film non solo può essere considerato il migliore perché riporta in scena tutti e tre gli Spider-Man, ma perchè riesce finalmente a dare a Garfield una seconda possibilità.

Il personaggio ha anche un interessante arco di sviluppo nel film: all’inizio lo vediamo sconfitto e affranto dalla morte di Gwen Stacy, ma è in grado di superare l’ira repressa e il dolore salvando l’MJ di Tom Holland, dando così al personaggio un epilogo adeguato (se di fine effettivamente si parla).

Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno: ecco cosa è ancora un mistero 10 anni dopo

Dieci anni fa usciva l’ultimo capitolo della trilogia: Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno. Dopo Batman Begins e Il Cavaliere Oscuro, nel 2012 Christopher Nolan porta sullo schermo l’episodio finale che, ancora oggi, fa parlare. I dettagli non del tutto esplicitati rinnovano costantemente la curiosità dei fan che sono sempre in cerca di curiosità e segreti sul film e la sua produzione.

La trilogia di Nolan ha realmente segnato il genere. Seppur spesso criticati per le trame artificiose o per i dialoghi così espositivi, i suoi film sul Cavaliere Oscuro elevano il mondo dei supereroi apportando un realismo e una intensità mai viste prima. Una decade dopo l’epilogo della trilogia, rivediamo i dieci aspetti più misteriosi de Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno.

Le allusioni al romanzo di Dickens Racconto di due città

Ill Cavaliere Oscuro - Il ritornoSono i Nolan, Christopher regista e Jonathan sceneggiatore, a dichiarare apertamente che Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno cita sia direttamente che indirettamente il romanzo di Dickens Racconto di due città. Come nel testo di Dickens, ambientato durante il Regno del Terrore creatosi all’indomani della Rivoluzione francese, anche nel lungometraggio si parla di rivoluzione, agitazione sociale e violenza.

Nello specifico, il film si conclude con le parole di chiusura del libro. Jim Gordon, al funerale di Bruce Wayne, recita: “Quel che faccio è certo il meglio, di gran lunga il meglio di quanto abbia mai fatto. E quel che mi attende, è di gran lunga il riposo più dolce che abbia mai conosciuto.

Il cambiamento della voce di Bane

Bane-il-cavaliere-oscuroIl cattivo Bane non è il personaggio più apprezzato dai fan. Il suo piano è poco plausibile, ma è soprattutto la voce di Bane a disturbare gli spettatori. Già spiacevole come lo conosciamo, il suono robotico che sentiamo provenire da dietro la maschera, in realtà non è la voce che originariamente era stata pensata per il personaggio. È stata modificata in seguito alle critiche del pubblico alle prime proiezioni.

Tacchi per Tom Hardy ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno

Il Cavaliere Oscuro - Il ritornoPer interpretare il villan Bane, Tom Hardy ha dovuto lavorare sulla sua fisicità. Oltre a prendere 13 kg e a far crescere la muscolatura, l’attore è cresciuto anche in altezza per il ruolo. La fisicità di Bane è essenziale per il personaggio, soprattutto quando è in azione contro l’imponente Christian Bale. Un Bane di 1,75 avrebbe stonato di fronte ad un Batman di 1,83 metri.

Nolan ha così risolto il problema non solo con i mezzi del cinema e della post-produzione, ma anche facendo indossare a Hardy delle curiose scarpe rialzate progettate ad hoc.

Si diceva che Joker sarebbe apparso ne Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno

Il Cavaliere Oscuro - JokerLa morte prematura e del tutto inattesa di Heath Ledger nel 2008 ha spiazzato anche il mondo di Batman. L’attore, interprete di Joker in Batman Begins e ne Il Cavaliere Oscuro, non appare nell’ultimo capitolo della trilogia.

Inizialmente si vociferava che, tramite vecchie sequenze, cameo e immagini di repertorio, Ledger e il suo Joker sarebbero tornati ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno. Tuttavia, Nolan ha smentito le voci: il regista non si sarebbe sentito a suo agio nei confronti dell’attore defunto.

Chi è Catwoman?

Il Cavaliere Oscuro - Il ritornoAnna Hathaway è l’interprete di Selina Kyle, la donna che si cela dietro le orecchie da gatto e la maschera di Catwoman. Nuovo personaggio per la trilogia, quello di Hathaway non viene mai chiamato Catwoman, ma piuttosto con il vero nome – Seline – o ”Il Gatto”.

Catwoman o Gatta Nera?

Ultimate-Black-Cat-appears-in-Marvel-Comics.Anne Hathaway è la donna-felino ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno. Un aneddoto curioso è che l’attrice doveva già apparire in vesti simili come il personaggio Marvel Black Cat in Spider-Man 4 di Sam Rami, film che alla fine non ha mai superato le fasi di pre-produzione

Gli effetti speciali?!

Il Cavaliere Oscuro - Il ritornoSe c’è una cosa che Nolan disprezza sono gli effetti al computer non necessari e troppo visibili tipici di molti blockbuster moderni. Nei suoi film, gli effetti al computer e la CGI servono sempre a migliorare ciò che è già stato catturato con la fotocamera. La regola vale per Il Cavaliere Oscuro come per Inception o Tenet.

Come mostrato nel documentario Behind The Scenes of The Dark Knight Trilogy (disponibile su Youtube), Nolan ha utilizzato per Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno 500 riprese con effetti visivi, un numero abbastanza ridotto. Giusto per fare un paragone, Avengers: Endgame ne ha avute quasi 2.700.

La tomba top-secret di Bruce Wayne

Il Cavaliere Oscuro - Il ritornoL’hype attorno all’uscita dell’ultimo capitolo della trilogia del Cavaliere Oscuro era altissimo. Tra anticipazioni e fughe di notizie, la produzione ha fatto di tutto per evitare grandi spoiler prima dell’arrivo in sala del film.

Curioso è il piano architettato per non far capire, durante le riprese del funerale di Bruce Wayne, chi fosse il personaggio morto: per camuffare il tutto, sul set c’era anche Christian Bale e la lapide di Wayne aveva inciso sopra un altro nome, quello  di Miranda Tate.

Poco background per Bane ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno

The-dark-knight-rises-baneLa storia di Bane è solo accennata ne Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno, si parla poco del background del cattivo mascherato. Sembra però che i piani originari fossero altri.

Lindy Hemming, costumista del film, in un’intervista con GQ (via Vulture) ha parlato di una scena cancellata per Bane. La sequenza avrebbe mostrato il cattivo mentre stava imparando a combattere – allo stesso modo di Batman in Batman Begins – con indosso un prototipo della maschera che, alla fine, avrebbe indossato in modo permanente. 

La Warner Bros voleva l’Enigmista come cattivo deIl Cavaliere Oscuro – Il ritorno

The-RiddlerAgli inizi delle riprese del film, Nolan stava anche lavorando a Inception, il thriller psicologico con Leonardo DiCaprio.

David S. Goyer, che ha lavorato alla storia de Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno, ha rivelato in un’intervista con la rivista Empire che la Warner Bros. aveva inizialmente consigliato l’Enigmista come cattivo principale per il film. Inoltre, dai dirigenti era arrivato un suggerimento: il protagonista di Inception, Leonardo Dicaprio, sembrava loro perfetto per vestire i panni l’enigmatico Edward Nygma.

Ora sappiamo che Nolan ha preferito seguire la sua idea e tenere divise le due produzioni: niente DiCaprio e niente Enigmista.

America Latina: recensione del film dei Fratelli D’Innocenzo

America Latina: recensione del film dei Fratelli D’Innocenzo

Il cinema dei Fratelli D’Innocenzo non è facile, dove con “facile” s’intende quel tipo di spettacolo fruibile al grande pubblico, con poche sfumature che distinguano i semplici gusti da uno sguardo più paziente nell’osservare.

Alla 78esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica i gemelli Fabio e Damiano presentano in concorso America Latina, il loro terzo lungometraggio. Che, appunto, non è fatto con un linguaggio spontaneo e d’immediata lettura. E, c’è da dire, che ci avevano ben abituati con La terra dell’abbastanza e Favolacce, grazie ai quali sono stati ricoperti di premi e riconoscimenti anche internazionali.

America Latina è una conferma per i Fratelli D’Innocenzo

Mantenendo fede al proprio stile, non si discostano di un millimetro dalla qualità a cui hanno sempre puntato e mettono insieme un’opera che racconta molto di più di quel che mostra. E quello che mostra, a sua volta, è teatro di richiami ed evocazioni di mondi sotterranei, pur con l’uso di un’estetica estremamente raffinata.

Non sanno cosa sia l’uso dozzinale del mezzo cinematografico, con tutto quel che ne consegue. Manovrano il complesso di luci, fotografia e scenografia componendo immagini che regalano il languore annoiato della borghesia della fine degli anni ’60, e a supporto di tutto ciò, ci sono ovviamente le prove attoriali d’interpreti incredibili.

Interpreti incredibili

Massimo (Elio Germano) è un dentista proprietario di uno studio che conduce una vita tranquilla e benestante in una villa ai margini di Roma, tra le paludi bonificate. Lì abita con la dolce e impalpabile moglie Alessandra (Astrid Casali) e le due figlie, altrettanto diafane, Laura e Ilenia (Carlotta Gamba e Federica Pala). La loro vita scorre con la consueta e inquietante armonia che accompagna sempre le trame dei due registi, dove gli adulti sono fragili, repressi, infantili o compiacenti. E il mondo dei ragazzi ne è vittima o, se non altro, inerme spettatore.

Massimo è dunque un uomo che scopre a poco a poco i propri mostri interiori, all’interno di una cornice fissa e duramente fissata, insieme al quale volteggiano le donne di casa sua, come ninfe provenienti dai canneti poco lontani da lì, ignare dell’orco orribile che abita con loro. È esattamente questo il modo di raccontare dei fratelli D’Innocenzo. Paiono cantastorie che narrano di personaggi di mondi lontani, e riescono a farlo giustapponendo tutto alla profonda depressione che comprime l’uomo moderno, romano, che conduce una vita silenziosamente impeccabile.

Così come è vero che, a partire dall’artificiosità di case perfette, laccate e profumate, riescono a trarre le maschere stilizzate di figure che dal mitologico giungono a parlare dell’incontrollabilità della propria bruttezza, così vicina al quotidiano di chiunque. I protagonisti scritti dai due registi, compiono parabole ascendenti che arrivano al culmine della follia e della tensione della trascuratezza dei propri abissi interiori.E le giovani figlie di Massimo, così come la moglie, sembrano essere ancora intaccate, ma pare che tutto sia fragile, inconsistente. Così come la psiche umana, senza confini, capace di qualunque cosa.

america latina recensioneAmerica Latina racconta un degrado mentale

Verrebbe da pensare che ai D’Innocenzo quasi non interessi narrare storie di per sé, quanto usare tali storie come mezzo per ritrarre l’orrore a cui le persone sono in grado di arrivare: il degrado senza fine, che in America Latina non è più sociale ma psichico.

Allora il quadro disperato che ne esce diventa la constatazione di qualcosa che si sa e appare con chiarezza già all’inizio del film: un lento scorrere, vuoto di contenuti, stracolmo di apparenza. Un biancore sfocato di lenti indispensabili per osservare gli altri e se stessi. Senza le quali il rischio è quello d’iniziare a vedere la realtà per quella che è davvero, fuori e dentro di sé.  E di aprire il vaso di Pandora contenente ciò che di più ripugnante possa esserci in un uomo.

Scream, la recensione del film. Il ritorno di Ghostface

Scream, la recensione del film. Il ritorno di Ghostface

Il Re è morto, viva il Re! In questo caso Sua Maestà è lo scomparso Wes Craven, creatore della saga di Scream che regala ai suoi fan un ennesimo – ultimo? – capitolo, tornando alle origini e citando il capostipite sin dal titolo, ma non solo. Stavolta al timone c’è la coppia Tyler Gillett/Matt Bettinelli-Olpin, dichiaratamente intenzionati a confezionare un film “spaventoso” e niente affatto “gentile”, un film nel quale ci sia “tutto quello che volete in uno Scream movie”, come ha dichiarato la reginetta della serie Neve Campbell.

Scream, la trama

La ritroviamo venticinque anni dopo la serie di efferati e crudeli omicidi che avevano sconvolto per la prima volta la tranquilla cittadina di Woodsboro, di nuovo costretta a lasciare la sua vita altrove per colpa di un nuovo assassino con la maschera di Ghostface. Come sempre impegnato a uccidere un gruppo di adolescenti, facendo ripiombare la città nel terrore.

Con lei un cast di giovani – nel quale spiccano la prossima Wednesday Melissa Barrera, il Jack Quaid di Hunger Games e The Boys e il Dylan Minnette di Tredici – che però vediamo faticare a diventare credibili come compagnia di amici. L’attenzione d’altronde è tutta sul passato del franchise e dei personaggi. Non siamo in un contesto scolastico o cittadino come altre volte, i protagonisti vengono tutti (o quasi) da fuori Woodsboro, e come non mai gli interlocutori sono i fan.

I principali interlocutori sono i fan

Gli omaggi sono dappertutto, palesi, persino smaccati, tanto sarebbe inutile nasconderli in un capitolo che si presenta come “Re-quel” (o “Lega-sequel“, “il dibattito è aperto su come si debba chiamare“, dice uno dei personaggi più cinefili), anche per la difficoltà oggettiva di proseguire una saga rinnovandosi, rispettando canoni e regole, ma senza essere ripetitivi. Anche Wes Craven è dappertutto, ma ci sono anche Carpenter, ‘Kevin’ (Williamson?), Jamie Lee e Hitchcock in un film che mette in scena lo scontro tra amanti dell’horror più classico e di film più “sofisticati”, di The Witch, Hereditary, Babadook e Jordan Peele.

È un tema centrale, considerato il tempo trascorso e i cambiamenti cui abbiamo assistito nella società e nel cinema, non solo di genere. Ed è interessante la riflessione su come questa nuova generazione – ormai abituata a ogni tipo di sequel, remake o reboot – possa assistere e digerire l’ennesima decostruzione di un meta-slasher che punta a coinvolgerla prendendosi in giro e sul serio allo stesso tempo, ironizzando su se stessa e le proprie regole.

Conoscere le regole non basta

Le vecchie e le nuove, che declama l’ex sceriffo Riley: Mai fidarsi di un fidanzato, il movente dell’assassino è sempre legato a qualcosa del passato, l’assassino stesso va cercato nel gruppo di amici della prima vittima. Ma conoscere le regole non basta, ripeterle non serve, soprattutto quando sono così tante da permettere e giustificare ogni tipo di paranoia. E di ipotesi, da parte degli spettatori, soprattutto da quelli che dopo aver visto gli altri quattro film avranno l’imbarazzo della scelta sul precedente cui affidarsi, utile a spiegare quel che sta per succedere o a confondere loro le idee e spiazzarli, preparando le nuove sorprese.

Che non mancano, nonostante i tanti rimandi potrebbero non conquistare gli spettatori occasionali o quanti si approcciano alla saga per la prima volta. Un “Re-quel” nel quale “chiunque può tornare”, come ci spiega il film. E ci mostra, con l’apparizione di un Billy Loomis versione ‘Dexter’ e il sempre più articolato labirinto di specchi nel quale lo spettatore viene piombato.

Neve Campbell (“Sidney Prescott”), left, and Courteney Cox (“Gale Weathers”) star in Paramount Pictures and Spyglass Media Group’s “Scream.”

Più crudo, segno dei tempi

Un film a suo modo ardito, seppur confuso e più superficiale di altri, che un jumpscare dopo l’altro gioca con le nostre aspettative, con furbizia più che con originalità. La novità più evidente è forse nel tono di un quinto capitolo che arriva a dieci anni dal penultimo e a venti dalla trilogia iniziale, nel cambio di stile (o etica? segno dei tempi?) per quel che riguarda una maggior crudezza nelle modalità di uccisione e le armi utilizzate. D’altronde una violenza ‘pulita’ come quella di Craven sarebbe in definitiva risultata anacronistica.

In tutto questo, le pecche principali restano probabilmente la troppa prevedibilità dell’identità di Ghostface, anche se non del tutto il movente, e la passerella di Courtney Cox e Neve Campbell. Quasi più un lungo cameo il loro, per quanto i due personaggi siano fondamentali – come sempre – nella risoluzione finale. Anche se le due sembrano interpretare più il ruolo di icone che le storiche Gale Weathers e Sidney Prescott, tanto appaiono sempre in posa, spesso poco naturali (in questo non aiutano certo gli interventi della navigata giornalista d’assalto ossessionata dalla propria immagine, evidentemente non solo nella finzione scenica). A differenza del meno fortunato Linus, tormentato e ancora alle prese con le ferite – morali e fisiche – subite negli anni, quanto capace di incredibili amnesie per un esperto della saga come lui.

Si ha l’impressione di essere davvero, definitivamente (e finalmente), al termine di una lunga e gloriosa avventura. Anche per il profetico “tutta la serie va a rotoli dal quinto film” che pronuncia uno dei protagonisti, giudicando l’ennesimo Stab. Un nuovo sequel tra altri dieci anni troverebbe il cast originale ormai sessantenne e sempre meno idee. Il rischio, per il franchise di Scream, restano i reboot o le inutili filiazioni, che speriamo di non vedere per rispetto di Wes, Ghostface e di tutti i fan. Riuniti per l’ultima volta a festeggiare un addio importante e le nozze d’argento con uno dei film horror più indimenticabili e capaci di dare nuova vita al genere.

The Northman, trailer ufficiale del film di Robert Eggers

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The Northman, trailer ufficiale del film di Robert Eggers

Ecco il trailer ufficiale di The Northman, il nuovo film di Robert Eggers, il regista del film horror acclamato dalla critica, The Witch, ha potenzialmente messo insieme un cast stellare per il suo nuovo progetto, The Northman, prodotto dalla New Regency.

La vincitrice dell’Oscar Nicole Kidman, Alexander Skarsgård, Anya Taylor-Joy di The Witch, Bill Skarsgård, Björk e il candidato all’Oscar Willem Dafoe fanno parte del cast, prodotto da Lars Knudsen (Hereditary, Midsommar).

The Northman è descritto come una saga di vendetta vichinga ambientata in Islanda all’inizio del X secolo. Eggers ha scritto la sceneggiatura con il poeta e romanziere islandese Sjón.

Presentato al Festival di Cannes, The Lighthouse, con Dafoe e Robert Pattinson, è invece il secondo film di Eggers, che aspetta di essere ancora distribuito nel nostro paese. Il film in bianco e nero è stato nominato miglior film alla Settimana della critica e alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes dalla Federazione internazionale dei critici cinematografici.

Cate Blanchett: 10 cose che non sai sull’attrice

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Cate Blanchett: 10 cose che non sai sull’attrice

Cate Blanchett è una delle attrici più brillanti che ha fatto la storia del cinema, conquistando il mondo con il suo talento esplosivo, con la sua tenacia, la sua grazia e tantissimo fascino. Dopo una gavetta, lunga diverso tempo, quest’attrice è riuscita ad avere una carriera solida e a mettere tutta se stessa in ogni progetto, conquistando due Oscar, ovvero quella per la Miglior Attrice non Protagonista per The Aviator e quello come Miglior Attrice Protagonista per Blue Jasmine.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Cate Blanchett.

Cate Blanchett: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. Dopo alcune esperienze in televisione, la Blanchett arriva al cinema con Oscar e Lucinda (1997) ed Elizabeth (1998), che la consacra subito. Recita poi in Il talento di Mr. Ripley (1999), The Gift (2000) e Il Signore degli Anelli – La compagnia dell’anello (2001). In seguito appare in Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002), Coffee and Cigarettes (2003), The Missing (2003), Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003), Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004), The Aviator (2004), Babel (2006), Intrigo a Berlino (2006), Elizabeth: The Golden Age (2007), Io non sono qui (2007), Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008), Il curioso caso di Benjamin Button (2008), Robin Hood (2010), Hanna (2011), Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato (2012), Blue Jasmine (2013) e Monuments Men (2014). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono Knight of Cups (2015), Manifesto (2015), Cenerentola (2015), Carol (2015), Truth – Il prezzo della verità (2015), Song to Song (2017), Thor: Ragnarok (2017), Ocean’s 8 (2018), Il mistero della casa del tempo (2018), Che fine ha fatto Bernadette? (2019), Don’t Look Up (2021) e Nightmare Alley (2021).

2. Non solo attrice, ma anche doppiatrice e produttrice. Nel corso della sua carriera, Cate Blanchett ha vestito i panni della doppiatrice, prestando la propria voce per i film Ponyo sulla scogliera (2008), Dragon Trainer 2 (2014), Voyage of Time (2016), Mowgli – Il figlio della giungla (2018) e Dragon Trainer – Il mondo nascosto (2019). Per quando riguarda la produzione, l’attrice ha lavorato al corto Bangers (1999), al segmento Bangers del film Stories of Lost Souls (2005), al film Carol e alle serie Mrs. America (2020) e Stateless (2020), essendo di quest’ultima anche l’ideatrice.

cate blanchett

Cate Blanchett in Carol

3. Ha prodotto il film con la sua compagnia. Oltre ad aver fatto parte del film Carol come protagonista, Cate Blanchett ha collaborato anche alla sua produzione, svolgendo il tutto con la sua Dirty Films Ltd., una società di produzione londinese, gestita in co-proprietà con il marito Andrew Upton.

4. Ha avuto molta chimica con Rooney Mara. Seguendo la scia delle dichiarazioni rilasciate da Rooney Mara, anche Cate Blanchett ha dichiarato di aver avuto una gran chimica sul set e che, quindi, girare le scene d’amore è stata cosa facile. Secondo lei, il merito va al regista Todd Haynes per averle messe a proprio agio.

Cate Blanchett: il marito, i figli e Edith Vivian Patricia

5. Trovare suo marito è stata la cosa più bella. Cate Blanchett e lo sceneggiatore e regista australiano Andrew Upton sono una delle coppie più longeve dello star system. I due, infatti, si sono sposati il 29 dicembre del 1997, dopo un anno di frequentazione. Dalla loro unione sono nati i figli Dashiell John (nel 2011), Roman Robert (nel 2004) e Ignatius Martin (nel 2008), mentre nel 2015 la coppia ha adottato la piccola Edith Vivian Patricia.

6. I suoi figli non la trovano così cool come tutto il mondo pensa. Cate Blanchett ha praticamente conquistato il mondo con la sua grazia, eleganza, tenacia e talento. Tuttavia, stando a quanto detto dalla diretta interessata, i suoi figli non sembrano essere per nulla in soggezione ad averla come mamma, anzi, la trovano quasi imbarazzante per i ruoli che a volte decide di interpretare al cinema.

Cate Blanchett in Thor: Ragnarok

 

7. Non voleva che Hela fosse un Loki al femminile. In Thor: Ragnarok, Hela è la villain del film e l’attrice australiana ha tenuto al fatto che fosse diversa da Loki. Ha infatti raccontato che “nei primi sketches che ho visto, io e Tom Hiddleston parlavamo ed eravamo alquanto simili. Così io, con il regista, i produttori e il costume designer abbiamo cercato di diversificare di più i due personaggi. Tutti sono stati di grande aiuto. Anche se Hela non è la protagonista di tutto il film, ho cercato, con l’aiuto anche del reparto trucco e parrucco, di creare un viaggio visivo per il suo personaggio attraverso il film. Il suo look ci indica anche quanto diventa potente”.

8. Una scena in particolare ha colpito la Blanchett. Per Cate Blanchett c’è stata una scena che l’ha particolarmente convinta a dire di sì per il film a Kevin Feige e a Taika Waititi, cioè quella in cui Hela distrugge il Mjolrin. Come lei stessa ha rivelato “ho pensato che fosse davvero eccitante il fatto che erano disposti a distruggere il potere di Thor nei primi minuti del film. Quindi, direi, che per me è stata un’entrata in scena niente male”.

Cate Blanchett Bob Dylan

Cate Blanchett ha interpretato Bob Dylan

8. Ha interpretato il celebre musicista. Il film del 2007 Io non sono qui ripercorre la storia del musicista Bob Dylan in sette distinti momenti della sua vita, venendo interpretato da sei attori diversi. Tra questi vi è proprio la Blanchett, che si è sottoposta ad una trasformazione che l’ha portata ad assomigliare molto a Dylan, specilamente per la capigliatura. Trovandosi ad interpretare un uomo, l’attrice ha raccontato di aver sempre portato un calzino lungo l’interno dei pantaloni, dettaglio che l’ha aiutata a camminare e muoversi come un uomo.

Cate Blanchett in Don’t Look Up

9. Ha recitato nel nuovo film targato Netflix. In Don’t Look Up la Blanchett interpreta Brie Evantee, la co-conduttrice del talk show The Daily Rip. Inizialmente tale personaggio sembra poco profondo, ma sotto il trucco, le ciglia finte e i capelli biondi, si nasconde una persona complessa. Brie sceglie infatti di mostrarsi superficiale, è una falsa-stupida: per lei è più facile nascondere la sensibilità e apparire imperturbabili, così da manipolare tutti a proprio piacimento.

Cate Blanchett: età e altezza dell’attrice oggi

10. Cate Blanchett è nata il 14 maggio del 1969 a Melbourne, in Australia. L’attrice è alta complessivamente 173 centimetri.

Fonte: IMDb, Daily Mail, Biography

Ryan Eggold: 10 cose da sapere sull’attore di New Amsterdam

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Ryan Eggold: 10 cose da sapere sull’attore di New Amsterdam

Ryan Eggold è uno degli attori più brillanti degli ultimi anni e che ultimamente sta avendo un gran successo, sia in America, che nel nostro paese, grazie alla serie tv New Amsterdam. Per arrivare dove è oggi, Eggold ha lavorato davvero sodo e ha fatto una lunga gavetta, costellata da film e serie tv importanti, in cui ha avuto modo di sviluppare i suoi talenti artistici.

Ecco, allora, dieci cose che non sai su Eyan Eggold.

Ryan Eggold: i suoi film e le serie TV

 

1. Ryan Eggold: i film e la carriera. La carriera di Ryan Eggold inizia nel 2006, quando comincia a partecipare ad alcune serie tv, come Related, Brothers & Sister e Veronica Mars, per poi continuare con Febbre d’amore (2007), Jimmy fuori di testa (2007), Dirt (2008) ed Entourage (2007-2008). La sua carriera prosegue tra serie tv, come 90210 (2008-2011) e film come First Dates (2010), I Will Follow You Into the Dark (2012), La scomparsa di Eleanor Rigby (2013), con Jessica Chastain, e Il club delle madri single (2014). Tra i suoi ultimi lavori, vi sono i film Padri e figlie (2015), Lovesong (2016), BlackKklansman (2018), Mai raramente a volte sempre (2020) e le serie The Blacklist (2013-2018), con James Spader, The Blacklist: Redemption (2017) e New Amsterdam (2018-2019).

2. Non solo attore, ma anche sceneggiatore e regista. Nel corso della sua carriera, Ryan Eggold ha avuto modo di sperimentare diversi ambiti del cinema, tanto da vestire i panni del regista e dello sceneggiatore per il corto Literally, Right Before Aaron (2012). In seguito, nel 2017 questo corto è diventato un lungometraggio, sempre diretto e sceneggiato da lui. Nel 2020 ha invece diretto l’episodio Sabbath della serie New Amsterdam, di cui è anche protagonista.

ryan eggod

Ryan Eggold in New Amsterdam

3. Non pensava che la serie avesse un gran successo. Dal 2018 Eggold è il protagonista delle serie New Amsterdam, dove interpreta il dottor Max Goodwin, un medico eccentrico, carismatico e che spesso tralascia burocrazia e gerarchia per cercare di migliorare l’ospedale e di risolvere problemi sociali. Al momento di assumere tale ruolo, Eggold non era certo che la serie potesse divenire un grande successo. Si stupì dunque molto quando il pubblico mostrò per questa un grande interesse.

4. Trova il suo personaggio interessante in quanto mette se stesso all’ultimo posto. Ryan Eggold ha ammesso di ammirare molto il suo personaggio per il semplice motivo che l’ultima cosa di cui si preoccupa è se stesso: “Max ha una vera attenzione per la gente, e lui vuole sinceramente aiutare gli altri con desiderio. Penso anche che si stia nascondendo un po’ dalla verità spaventosa di avere quello che ha“.

Ryan Eggold è su Instagram

5. Ha un profilo Instagram ufficiale. Come la maggior parte dei suoi colleghi, anche Ryan Eggold ha aperto un proprio account Instagram ufficiale, seguito da circa 216 mila persone. L’attore è abbastanza attivo sul social e condivide molte foto che lo vedono protagonista tra momenti di lavoro e vita quotidiana.

Ryan Eggold in 90210

6. Ha recitato nella celebre serie. Dal 2008 al 2011 Eggold ha ricoperto il ruolo del professor Ryan Matthews nelle prime tre stagioni della seier 90210. Questa è la quarta serie del franchise di Beverly Hills 90210 ed è ambientata all’interno del liceo frequentato dai protagonisti, dove Eggold figura tra il corpo docente.

Ryan Eggold in BlacKkKlansman

7. Da Spike Lee ha imparato a non pensare troppo. Ryan Eggold, che ha fatto parte del cast di BlacKkKlansman, ha rivelato di imparato da Spike Lee di non cercare di rendere perfette le cose. Questo, perché “Spike non farebbe un sacco di riprese. Non farebbe più prove. Lo farebbe prima che tu possa programmarlo troppo, o pensarci, o entrare nella tua testa e dire “Questo è quello che sto per fare” o “Cosa pensi di X,Y e Z?”. Lui lo fa e basta. […] È stata una grande lezione nel non sovra pensare e nel mettersi semplicemente a fare le cose a livello viscerale”.

Ryan Eggold vita privata

Ryan Eggold e suo padre James Frederick Eggold

8. Suo padre è stato molto supportivo. Eggold è nato a Lakewood, in California, figlio di Karen (nata Benik) e James Frederick Eggold, entambi di origini tedesche, crote e austro-ebraiche. Dopo essersi laureato, Ryan ha deciso di intraprendere la carriera come attore e suo padre è stato per lui di gran supporto. L’attore ha infatti in più occasioni ringraziato il padre per averlo aiutato ad affrontare il periodo della sua gavetta, che lo ha portato oggi ad essere un interprete di successo.

Ryan Eggold: la sua vita privata

9. Ryan Eggold è single. Anche se della sua vita privata non si è mai saputo più di tanto, pare che l’attore attualmente sia single. In passato, però, gli sono stati attribuiti diversi flirt, come quello con Megan Boone, sua collega in Blacklist, e con l’attrice Ashley Greene, nota per aver interpretato Alice Cullen nella saga di Twilight.

10. Tiene molto alla sua vita privata. Lo stesso Ryan Eggold ha ammesso di essere un uomo molto all’antica, che preferisce mantenere lo stretto riserbo circa la sua vita privata, soprattutto sentimentale: “Non dico che non gestisco bene l’attenzione, direi più che magari ci inciampo. Non sono molto bravo con questo genere di cose. Sono un uomo di 90 anni sin da quando ne avevo 12. Non sono molto bravo, ma cerco di rimanere coinvolto in qualche modo”.

Fonti: IMDb, Collider, Bustle

Eternals: la prova che Ikaris potrebbe ritornare in futuro

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Eternals: la prova che Ikaris potrebbe ritornare in futuro

Proprio nel giorno in cui Eternals arriva su Disney+, arriva la notizia che l’Ikaris di Richard Madden, cha alla fine del film di Chloe Zaho sembrava essere morto, potrebbe tornare in futuro nel MCU.

A diffondere questa voce è stata Emmy Kennard, una semplice utente di TikTok che ha recentemente attirato l’attenzione dei fan dell’MCU, poiché ha rivelato che suo fratello atleta e stuntman sarà destinato a interpretare di nuovo un personaggio del MCU.

Emmy Kennard è la sorella dello stuntman Joe Kennard, che è stato la controfigura di Richard Madden per Ikaris in Eternals. Ikaris è l’unico personaggio del MCU per cui Joe Kennard è stato una controfigura in passato, e di recente ha lavorato di nuovo con Madden in Citadel sempre come sua controfigura.

Sebbene sia possibile che Joe venga utilizzato in una produzione Marvel diversa, è altrettanto possibile che abbia appreso che farà acrobazie per Ikaris ancora una volta, dal momento che Gli Eterni torneranno nel MCU.

Eternals: una toccante scena eliminata che fa riferimento a Thanos

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Benedict Cumberbatch commenta il successo del trailer di Doctor Strange 2 e di No Way Home

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È un momento d’oro per Benedict Cumberbatch che, oltre a godere del successo al box office di Spider-Man: No Way Home, ha anche in uscita il prossimo e attesissimo Doctor Strange nel Multiverso della Follia per il MCU, ma è anche trai protagonisti della stagione dei premi, dal momento che la sua performance in Il Potere del Cane sta raccogliendo grandi consensi e, per ora, la nomination ai Golden Globes e ai SAG Awards.

Di recente, Benedict Cumberbatch ha riflettuto su come sono andate le cose nell’ultimo anno in un’intervista con Deadline, dove ha condiviso i suoi pensieri sull’accoglienza riservata a Spider-Man: No Way Home. E questo include anche le reazioni dei fan al trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, che significava molto per l’attore. Cumberbatch ha detto:

“Sono entusiasta della reazione al teaser trailer alla fine di Spider-Man; sono entusiasta della reazione che sta avendo quel film. Voglio dire, è un bel momento, a dire il vero”.

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Amazing Spider-Man 3: un fan-poster immagina una nuova storia d’amore

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Dopo le richieste di realizzare un The Amazing Spider-Man 3, continuano le speculazioni e le preghiere da parte di chi proprio non ha digerito la chiusura del franchise con protagonista Andrew Garfield. E così, di seguito, ecco una proposta per una nuova storia d’amore nel film mai realizzato, ma che forse potrebbe vedere la luce a breve.

The Amazing Spider-Man 3: quello che non sai sul film mai realizzato

Fonte

Aquaman and the Lost Kingdom, concluse le riprese del film

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Aquaman and the Lost Kingdom, concluse le riprese del film

James Wan ha pubblicato una foto in compagnia di Jason Momoa e di Patrick Wilson in cui annuncia, ufficialmente, la fine delle riprese di Aquaman and the Lost Kingdom.

“E finalmente le riprese si sono chiuse nell’ultimo giorno dal set di Aquaman 2 a Malibu con questi due gentiluomini @prideofgypsies @thereelpatrickwilson. Sì, ci siamo bagnati in sacco in questo spettacolo.

Milioni di grazie a tutta l’incredibile crew che ha lavorato così duramente e senza sosta a questo film. Specialmente il Regno Unito, dove abbiamo girato il 95% delle scene. Davvero alcuni dei migliori artigiani e lavoratori con cui ho avuto la fortuna di lavorare. E grandi saluti alle fantastiche unità hawaiane e di Los Angeles.

Ho ancora molta strada da fare prima che sia pronto, ma non vedo l’ora di condividere questo piccolo film con tutti voi.”

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Dave Bautista vive nel Sanctum Sanctorum di Doctor Strange?

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Dave Bautista vive nel Sanctum Sanctorum di Doctor Strange?

Dave Bautista ha condiviso delle immagini della sua casa che fanno pensare molto da vicino al Sanctum Sanctorum di Doctor Strange. L’attore ha infatti paragonato il soffitto della sua casa alla finestra del santuario di Strange a New York, e non ci sono dubbi che ci siano alcune somiglianze.

Dave Bautista e Benedict Cumberbatch, che interpreta Doctor Strange nel MCU, si sono incrociati sul set di Avengers: Infinity War, in cui lo Stregone fa un viaggio nello spazio e si trova di fronte ai Guardiani della Gallassia, di cui fa parte proprio il Drax di Bautista. Chissaà se non si incontreranno di nuovo sul grande schermo!

Ecco il post di Instagram in cui Dave Bautista fa il suo azzeccato paragone:

Guarda il trailer di Doctor Strange nel Multiverso della Follia

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Emma Watson racconta come si tiene in contatto con Rupert Grint e Daniel Radcliffe

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L’interprete di Hermione Granger in Harry Potter, Emma Watson, ha recentemente approfondito il suo rapporto con i suoi co-protagonisti, Rupert Grint e Daniel Radcliffe, da quando il franchise di film che li ha visti protagonisti è terminato nel 2011.

Come molti fan sicuramente sapranno, il 20° anniversario di Harry Potter e la Pietra Filosofale è stato recentemente celebrato con un massiccia riunione trasmessa in streaming su HBO Max e su Sky in Italia, intitolata Harry Potter 20th Anniversary: ​​Return to Hogwarts.

La riunione includeva molte delle star dei film, tra cui il trio principale, e tutti i registi della serie. Tutti sono tornati per raccontare le loro storie di Harry Potter e rivelare molti segreti dietro le quinte.

Mentre Emma Watson ha continuato ad avere un’impressionante carriera di attrice, molti spettatori la ricordano ancora come la bimba che ha ottenuto il ruolo di Hermione oltre 20 anni fa. Watson ha avuto molte curiosità interessanti da condividere durante la riunione, inclusi i dettagli della sua cotta per il co-protagonista Tom Felton (Draco Malfoy) da bambina, e che aveva brevemente considerato di lasciare la serie di Harry Potter.

Durante una recente intervista con British Vogue per discutere della recente reunion di Harry Potter, a Emma Watson è stato chiesto della sua attuale relazione con i suoi co-protagonisti Radcliffe (Harry Potter) e Grint (Ron Weasley) e se avessero una “chat di gruppo”. L’attrice ha rivelato che i tre si tengono ancora in contatto, anche se lo fanno “individualmente” piuttosto che in gruppo.

“Odiano entrambi WhatsApp e i loro telefoni in generale. In realtà, tutti e tre cerchiamo davvero di stare lontani dall’elettronica, il che non aiuta un costante scambio tra noi. Non siamo in una chat di gruppo ma parliamo individualmente. Rupert mi manda le foto di [sua figlia] Wednesday e io muoio. Dan e io generalmente cerchiamo di calmarci i nervi a vicenda. Entrambi cerchiamo principalmente di rimanere fuori dai riflettori, quindi è stato bello avere il sostegno reciproco, sapendo che ci sarà un’altra ondata di attenzione in arrivo”.

Sicuramente le dichiarazioni reciproche durante la reunion sono state di affetto e sostegno, e non stentiamo a credere che, dopo una tale esperienza vissuta insieme, i tre siano davvero legati per la vita.

The Batman: ecco la Batcaverna nel dettaglio

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The Batman: ecco la Batcaverna nel dettaglio

Pronti per entrare nella Batcave che vedremo in The Batman? Oreo EU ha lanciato un sito per promuovere il film con Robert Pattinson e, navigandolo, possiamo ammirare nei dettagli la nuova Bat-Caverna di questo giovane Uomo Pipistrello.

La famosa marca di biscotti entra di prepotenza, così, nella promozione del film, e offre ai fan europei un sito ricco di curiosità, alcune delle quali trovate direttamente qui:

https://twitter.com/TheBatmanFilm_/status/1481310117962334210?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1481310117962334210%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthe-batman-movie-batcave-images-detail-oreo-website%2F

The Batman: trailer ufficiale del film con Robert Pattinson

Il cast di The Batman è formato da molti volti noti: insieme a Robert Pattinson nei panni di Bruce Wayne, ci saranno anche Colin Farrell (Oswald Chesterfield/Pinguino), Zoe Kravitz (Catwoman), Jeffrey Wright (Jim Gordon), Paul Dano (Enigmista) e Andy Serkis (Alfred). Infine, John Turturro sarà il boss Carmine Falcone. Nel cast anche Peter Sarsgaard che sarà Gil Colson, il Procuratore Distrettuale di Gotham.

The Batman esplorerà un caso di detective“, scrivono le fonti. “Quando alcune persone iniziano a morire in modi strani, Batman dovrà scendere nelle profondità di Gotham per trovare indizi e risolvere il mistero di una cospirazione connessa alla storia e ai criminali di Gotham City. Nel film, tutta la Batman Rogues Gallery sarà disponibile e attiva, molto simile a quella originale fumetti e dei film animati. Il film presenterà più villain, poiché sono tutti sospettati“.

Biancaneve: l’attore principale non interpreterà il Cacciatore né il Principe

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The Hollywood Reporter conferma che Andrew Burnap, vincitore di un Tony, è stato arruolato nel cast di Biancaneve, il prossimo live action in produzione alla Disney. Il report riferisce che si tratta del ruolo maschile principale, ma che non sarà né il Cacciatore, né il Principe Azzurro, un personaggio completamente nuovo.

Il curriculum di Andrew Burnap vanta oltre alla partecipazione a The Inheritance a Broadway, che gli è valsa il suo Tony, anche i film indie Spare RoomThe Chaperone, oltre alle serie WeCrashed per Apple TV+ e Under the Banner of Heaven per Hulu.

Biancaneve ha già trovato le sue protagoniste, in quanto Rachel Zegler sarà la protagonista e Gal Gadot come la regina cattiva. Zegler è un’attrice emergente che vedremo nel ruolo di Maria in West Side Story di Steven Speilberg. Gadot è meglio conosciuta per il suo ruolo di Diana Prince in Wonder Woman. Il film sarà diretto da Marc Webb (500 Giorni insieme, The Amazing Spider-Man 2) e prodotto da Marc Platt (Dear Even Hanson, La La Land, Crudelia) e Russell Allen (Il Re Leone, Jurassic World). Nuove canzoni di Benj Pasek e Justin Paul (The Greatest Showman, Dear Evan Hansen) saranno presenti insieme alle tracce originali.

Biancaneve in live action sarà diretto da Marc Webb e scritto da Greta Gerwig. Nel cast Rachel Zegler, Andrew Burnap e Gal Gadot.

The Book of Boba Fett: 5 cacciatori di taglie che vorremmo nella serie

The Book of Boba Fett è la serie che sta spopolando tra i fan di Star Wars. La piattaforma di streaming Disney+, dal 29 Dicembre 2021 ogni settimana rilascia un nuovo episodio dello show. Nel secondo capitolo, abbiamo già visto apparire un cacciatore di taglie noto ai più appassionati: Wookie Black Krrsantan. Il personaggio è già comparso nei fumetti Marvel di Star Wars, ma è con la serie che ha fatto il suo debutto in live action!

Sulla scia di Black Krrsantan, abbiamo immaginato quali altri cacciatori di taglie dei fumetti, dei romanzi o dei film di Star Wars potrebbero apparire nei cinque episodi rimanenti della serie.

Beilert Valance

The Book of Boba FettBeilert Valance è stato predatore e preda. Ha servito l’Impero al fianco di Han Solo, per poi finire gravemente ferito in seguito ad un paio di incidenti. Grazie a una vasta rete cibernetica, è stato riparato e congedato dal servizio, diventando così un cacciatore di taglie.

Valance sembra un personaggio prettamente buono, anche se nella Guerra Civile si è schierato con entrambi i fronti: ha fatto pace con Han e ha lottato con e contro Boba FettBeilert potrebbe tornare in The Book of Boba Fett perché ha un conto in sospeso con il protagonista della serie: solo grazie a Darth Vader infatti, il soldato è sopravvissuto al tentativo di Fett di distruggerlo con un detonatore termico.

Jas Emari

The Book of Boba FettIntrodotta in vari romanzi pubblicati dalla Lucasfilm di proprietà della Disney, Jas Emari è un cacciatore di taglie Zabrak che ha cambiato fazione durante la Battaglia di Endor e ha smesso di lavorare con l’Impero. Jas è a sua volta nipote di un altro cacciatore di taglie, Sugi. Ha una fama da eroina per la caccia ai fuggitivi e per il ruolo svolto nella Battaglia di Jakku.

Jas potrebbe avere incontrato Boba quando quest’ultimo era al servizio di Darth Vader e dell’Impero, prima della morte dell’Imperatore Palpatine. Uno scontro passato sarebbe un ottimo movente per riaprire i fuochi nella nuova serie.

Triplo Zero e BT-1: doppietta perfetta

The Book of Boba FettC’è una doppietta di cacciatori di taglie che potrebbe guadagnarsi una prima comparsa in live-action: Triplo Zero e BT-1. Il primo è un droide con abilità in vari ambiti, quali il galateo, i costumi, la traduzione e la tortura. Inizialmente inviato di Darth Vader, il droide è diventato in seguito un alleato del dottor Aphra.

Nei combattimenti, 0-0-0 è accompagnato da un altro droide, l’assassino BT-1, creato dall’Empire’s Tarkin Initiative. Nonostante Vader abbia già annientato BT-1, il processore è rimasto illeso. Non si può quindi escludere un nuovo incontro dei due droidi con Black Krrsantan nella serie Disney.

Cad Bane per un finale epico in The Book of Boba Fett

Cad Bane è uno dei più apprezzati cacciatori di taglie di Star Wars! Abile nel suo lavoro, scaltro, è in grado di sfidare personaggi del calibro di Obi-Wan Kenobi o Ahsoka Tano.

Ha un passato con gli Hutt in seguito al salvataggio di Ziro da una prigione altamente sorvegliata a Coruscant. Considerando ciò, i cugini di Jabba potrebbero arruolarlo in seguito all’eventuale fallimento di Black Krrsantan nel catturare Fett. Inoltre, un finale di stagione incredibile per la serie potrebbe includere lo scontro, sicuramente epico, tra il crimelord di Tatooine e Cad Bane.

Bossk non dovrebbe mancare in The Book of Boba Fett

BosskNon può mancare nella lista l’iconico cacciatore di taglie Bossk. Apprezzatissimo dai fan in seguito alla sua comparsa in L’impero colpisce ancora e in The Clone Wars, fino ad ora lo conosciamo come un alleato di Boba, ma nulla è detto sul futuro!

Mentre la maggior parte dei cacciatori di taglie qui elencati potrebbero essere assunti dai cugini di Jabba the Hutt per cercare di far fuori il nuovo sovrano di TatooineBossk invece sarebbe l’alleato perfetto per Fett!

Euphoria 2×02: promo e trama dall’episodio

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Euphoria 2×02: promo e trama dall’episodio

Il canale americano HBO ha diffuso promo e trama di Euphoria 2×02, il secondo episodio della seconda stagione di Euphoria.

In Euphoria 2×02 che si intitolerà  “This Season On”

Euphoria 2×02

Dopo essere stato lasciato da Jules alla stazione dei treni e ricaduta, il primo episodio speciale segue Rue (interpretata dalla vincitrice dell’Emmy Zendaya) mentre celebra il Natale. Scritto e diretto dal creatore della serie Sam Levinson, l’episodio, intitolato “Trouble Don’t Last Always”, è interpretato anche da Colman Domingo, che è apparso nella prima stagione. Il titolo e la data del secondo episodio sono in arrivo. Entrambi gli episodi speciali sono stati prodotti sotto Linee guida COVID-19.

Euphoria ha ricevuto tre Primetime Emmy quest’anno, tra cui Miglior attrice protagonista in una serie drammatica (Zendaya), Miglior trucco contemporaneo (non protesico) e Musica e testi originali eccezionali.

Euphoria è stato creato e scritto da Sam Levinson, che è anche produttore esecutivo; i produttori esecutivi Ravi Nandan, Kevin Turen, Drake, Future the Prince, Hadas Mozes Lichtenstein, Ron Leshem, Daphna Levin, Tmira Yardeni, Mirit Toovi, Yoram Mokady e Gary Lennon; Will Greenfield è co-produttore esecutivo. Prodotto in collaborazione con A24 e basato sull’omonima serie israeliana, creata da Ron Leshem e Daphna Levin, di HOT.

SAG Awards 2022: tutte le nomination

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SAG Awards 2022: tutte le nomination
Il post-Golden Globes avvia, come ogni anno, la season awards ufficiale, e i SAG Awards, i premi assegnati dal sindacato degli attori, sono senza dubbio trai riconoscimenti più prestigiosi di Hollywood. Ecco di seguito tutti i nominati, per cinema e tv, ai SAG Awards 2022.

Theatrical Motion Pictures

Outstanding Performance by a Cast in a Motion Picture

BELFAST

CAITRÍONA BALFE / Ma
JUDI DENCH / Granny
JAMIE DORNAN / Pa
JUDE HILL / Buddy
CIARÁN HINDS / Pop
COLIN MORGAN / Billy Clanton

CODA

EUGENIO DERBEZ / Bernardo Villalobos
DANIEL DURANT / Leo Rossi
EMILIA JONES / Ruby Rossi
TROY KOTSUR / Frank Rossi
MARLEE MATLIN / Jackie Rossi
FERDIA WALSH-PEELO / Miles

DON’T LOOK UP

CATE BLANCHETT / Brie Evantee
TIMOTHÉE CHALAMET / Yule
LEONARDO DiCAPRIO / Dr. Randall Mindy
ARIANA GRANDE / Riley Bina
JONAH HILL / Jason Orlean
JENNIFER LAWRENCE / Kate Dibiasky
MELANIE LYNSKEY / June Mindy
SCOTT MESCUDI / DJ Chello
ROB MORGAN / Dr. Teddy Oglethorpe
HIMESH PATEL / Phillip
RON PERLMAN / Benedict Drask
TYLER PERRY / Jack Bremmer
MARK RYLANCE / Peter Isherwell
MERYL STREEP / President Orlean

HOUSE OF GUCCI

ADAM DRIVER / Maurizio Gucci
LADY GAGA / Patrizia Reggiani
SALMA HAYEK / Pina Auriemma
JACK HUSTON / Domenico De Sole
JEREMY IRONS / Rodolfo Gucci
JARED LETO / Paolo Gucci
AL PACINO / Aldo Gucci

KING RICHARD

JON BERNTHAL / Rick Macci
AUNJANUE ELLIS / Oracene “Brandi” Williams
TONY GOLDWYN / Paul Cohen
SANIYYA SIDNEY / Venus Williams
DEMI SINGLETON / Serena Williams
WILL SMITH / Richard Williams

Outstanding Performance by a Male Actor in a Leading Role

JAVIER BARDEM / Desi Arnaz
BEING THE RICARDOS

BENEDICT CUMBERBATCH / Phil Burbank
THE POWER OF THE DOG

ANDREW GARFIELD / Jon
TICK, TICK…BOOM!

WILL SMITH / Richard Williams
KING RICHARD

DENZEL WASHINGTON / Macbeth
THE TRAGEDY OF MACBETH

Outstanding Performance by a Female Actor in a Leading Role

JESSICA CHASTAIN / Tammy Faye Bakker
THE EYES OF TAMMY FAYE

OLIVIA COLMAN / Leda
THE LOST DAUGHTER

LADY GAGA / Patrizia Reggiani
HOUSE OF GUCCI

JENNIFER HUDSON / Aretha Franklin
RESPECT

NICOLE KIDMAN / Lucille Ball
BEING THE RICARDOS

Outstanding Performance by a Male Actor in a Supporting Role

BEN AFFLECK / Uncle Charlie
THE TENDER BAR

BRADLEY COOPER / Jon Peters
LICORICE PIZZA

TROY KOTSUR / Frank Rossi
CODA

JARED LETO / Paolo Gucci
HOUSE OF GUCCI

KODI SMIT-McPHEE / Peter
THE POWER OF THE DOG

Outstanding Performance by a Female Actor in a Supporting Role

CAITRÍONA BALFE / Ma
BELFAST

CATE BLANCHETT / Dr. Lilith Ritter
NIGHTMARE ALLEY

ARIANA DeBOSE / Anita
WEST SIDE STORY

KIRSTEN DUNST / Rose Gordon
THE POWER OF THE DOG

RUTH NEGGA / Clare
PASSING

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Motion Picture

BLACK WIDOW
DUNE
THE MATRIX RESURRECTIONS
NO TIME TO DIE
SHANG-CHI AND THE LEGEND OF THE TEN RINGS

Television

Outstanding Performance by an Ensemble in a Drama Series

THE HANDMAID’S TALE

ALEXIS BLEDEL / Emily Malek
MADELINE BREWER / Janine Lindo
AMANDA BRUGEL / Rita Blue
ANN DOWD / Aunt Lydia Clements
O-T FAGBENLE / Luke Bankole
JOSEPH FIENNES / Commander Fred Waterford
SAM JAEGER / Mark Tuello
MAX MINGHELLA / Commander Nick Blaine
ELISABETH MOSS / June Osborne/Offred
YVONNE STRAHOVSKI / Serena Joy Waterford
BRADLEY WHITFORD / Commander Joseph Lawrence
SAMIRA WILEY / Moira Strand

THE MORNING SHOW

JENNIFER ANISTON / Alex Levy
SHARI BELAFONTE / Julia
ELI BILDNER / Joel Rapkin
NESTOR CARBONELL / Yanko Flores
STEVE CARELL / Mitch Kessler
BILLY CRUDUP / Cory Ellison
MARK DUPLASS / Charlie “Chip” Black
AMBER FRIENDLY / Layla Bell
JANINA GAVANKAR / Alison Namazi
VALERIA GOLINO / Paola Lambruschini
TARA KARSIAN / Gayle Berman
HANNAH LEDER / Isabella
GRETA LEE / Stella Bak
JULIANNA MARGULIES / Laura Peterson
JOE MARINELLI / Donny Spagnoli
MICHELLE MEREDITH / Lindsey Sherman
RUAIRI O’CONNOR / Ty Fitzgerald
JOE PACHECO / Bart Daley
KAREN PITTMAN / Mia Jordan
VICTORIA TATE / Rena Robinson
DESEAN K. TERRY / Daniel Henderson
REESE WITHERSPOON / Bradley Jackson

SQUID GAME

HEO SUNG-TAE / Deok-su
JUN YOUNG-SOO / Game Operator Voice
JUNG HO-YEON / Kang Sae-byeok
KIM JOO-RYOUNG / Mi-nyeo
LEE BYUNG-HUN / Front Man
LEE JUNG-JAE / Seong Gi-hun
OH YOUNG-SOO / Oh Il-nam
PARK HAE-SOO / Cho Sang-woo
ANUPAM TRIPATHI / Ali
WI HA-JUN / Hwang Jun-ho

SUCCESSION

NICHOLAS BRAUN / Greg Hirsch
JULIANA CANFIELD / Jess Jordan
BRIAN COX / Logan Roy
KIERAN CULKIN / Roman Roy
DAGMARA DOMINCZYK / Karolina Novotney
PETER FRIEDMAN / Frank Vernon
JIHAE / Berry Schneider
JUSTINE LUPE / Willa
MATTHEW MACFADYEN / Tom Wambsgans
DASHA NEKRASOVA / Comfrey Pellits
SCOTT NICHOLSON / Colin
DAVID RASCHE / Karl Muller
ALAN RUCK / Connor Roy
J. SMITH-CAMERON / Gerri Kellman
SARAH SNOOK / Shiv Roy
FISHER STEVENS / Hugo Baker
JEREMY STRONG / Kendall Roy
ZOË WINTERS / Kerry Castellabate

YELLOWSTONE

KELSEY ASBILLE / Monica Dutton
WES BENTLEY / Jamie Dutton
RYAN BINGHAM / Walker
GIL BIRMINGHAM / Thomas Rainwater
IAN BOHEN / Ryan
EDEN BROLIN / Mia
KEVIN COSTNER / John Dutton
HUGH DILLON / Sheriff Donnie Haskell
LUKE GRIMES / Kayce Dutton
HASSIE HARRISON / Laramie
COLE HAUSER / Rip Wheeler
JEN LANDON / Teeter
FINN LITTLE / Carter
BRECKEN MERRILL / Tate Dutton
WILL PATTON / Garrett Randle
PIPER PERABO / Summer Higgins
KELLY REILLY / Beth Dutton
DENIM RICHARDS / Colby
TAYLOR SHERIDAN / Travis
FORRIE J. SMITH / Lloyd
JEFFERSON WHITE / Jimmy Hurdstrom

Outstanding Performance by an Ensemble in a Comedy Series

THE GREAT

JULIAN BARRATT / Dr. Vinodel
BELINDA BROMILOW / Aunt Elizabeth
SACHA DHAWAN / Orlo
ELLE FANNING / Catherine
PHOEBE FOX / Marial
BAYO GBADAMOSI / Arkady
ADAM GODLEY / Archbishop
DOUGLAS HODGE / Velementov
NICHOLAS HOULT / Peter
FLORENCE KEITH-ROACH / Tatyana
GWILYM LEE / Grigor Dymov
CHARITY WAKEFIELD / Georgina

HACKS

ROSE ABDOO / Josefina
CARL CLEMONS-HOPKINS / Marcus Vaughan
PAUL W. DOWNS / Jimmy Lusaque, Jr.
HANNAH EINBINDER / Ava Daniels
MARK INDELICATO / Damien
POPPY LIU / Kiki
CHRIS McDONALD / Marty Ghilain
JEAN SMART / Deborah Vance
MEGAN STALTER / Kayla Schaeffer

THE KOMINSKY METHOD

JENNA LYNG ADAMS / Darshani
SARAH BAKER / Mindy Kominsky
CASEY THOMAS BROWN / Lane
MICHAEL DOUGLAS / Sandy Kominsky
LISA EDELSTEIN / Phoebe
ASHLEIGH LaTHROP / Breana
EMILY OSMENT / Theresa
HALEY JOEL OSMENT / Robbie
PAUL REISER / Martin
GRAHAM ROGERS / Jude
MELISSA TANG / Margaret
KATHLEEN TURNER / Roz

ONLY MURDERS IN THE BUILDING

AARON DOMINGUEZ / Oscar
SELENA GOMEZ / Mabel Mora
JACKIE HOFFMAN / Uma Heller
JAYNE HOUDYSHELL / Bunny
STEVE MARTIN / Charles-Haden Savage
AMY RYAN / Jan
MARTIN SHORT / Oliver Putnam

TED LASSO

ANNETTE BADLAND / Mae
KOLA BOKINNI / Isaac McAdoo
PHIL DUNSTER / Jamie Tartt
CRISTO FERNÁNDEZ / Dani Rojas
BRETT GOLDSTEIN / Roy Kent
BRENDAN HUNT / Coach Beard
TOHEEB JIMOH / Sam Obisanya
NICK MOHAMMED / Nathan Shelley
SARAH NILES / Dr. Sharon Fieldstone
JASON SUDEIKIS / Ted Lasso
JEREMY SWIFT / Leslie Higgins
JUNO TEMPLE / Keeley Jones
HANNAH WADDINGHAM / Rebecca Welton

Outstanding Performance by a Male Actor in a Drama Series

BRIAN COX / Logan Roy
SUCCESSION

BILLY CRUDUP / Cory Ellison
THE MORNING SHOW

KIERAN CULKIN / Roman Roy
SUCCESSION

LEE JUNG-JAE / Seong Gi-hun
SQUID GAME

JEREMY STRONG / Kendall Roy
SUCCESSION

Outstanding Performance by a Female Actor in a Drama Series

JENNIFER ANISTON / Alex Levy
THE MORNING SHOW

JUNG HO-YEON / Kang Sae-byeok
SQUID GAME

ELISABETH MOSS / June Osborne/Offred
THE HANDMAID’S TALE

SARAH SNOOK / Shiv Roy
SUCCESSION

REESE WITHERSPOON / Bradley Jackson
THE MORNING SHOW

Outstanding Performance by a Male Actor in a Comedy Series

MICHAEL DOUGLAS / Sandy Kominsky
THE KOMINSKY METHOD

BRETT GOLDSTEIN / Roy Kent
TED LASSO

STEVE MARTIN / Charles-Haden Savage
ONLY MURDERS IN THE BUILDING

MARTIN SHORT / Oliver Putnam
ONLY MURDERS IN THE BUILDING

JASON SUDEIKIS / Ted Lasso
TED LASSO

Outstanding Performance by a Female Actor in a Comedy Series

ELLE FANNING / Catherine
THE GREAT

SANDRA OH / Ji-Yoon Kim
THE CHAIR

JEAN SMART / Deborah Vance
HACKS

JUNO TEMPLE / Keeley Jones
TED LASSO

HANNAH WADDINGHAM / Rebecca Welton
TED LASSO

Outstanding Performance by a Male Actor in a Television Movie or Limited Series

MURRAY BARTLETT / Armond
THE WHITE LOTUS

OSCAR ISAAC / Jonathan
SCENES FROM A MARRIAGE

MICHAEL KEATON / Dr. Samuel Finnix
DOPESICK

EWAN McGREGOR / Halston
HALSTON

EVAN PETERS / Det. Colin Zabel
MARE OF EASTTOWN

Outstanding Performance by a Female Actor in a Television Movie or Limited Series

JENNIFER COOLIDGE / Tanya
THE WHITE LOTUS

CYNTHIA ERIVO / Aretha Franklin
GENIUS: ARETHA

MARGARET QUALLEY / Alex
MAID

JEAN SMART / Helen Fahey
MARE OF EASTTOWN

KATE WINSLET / Mare Sheehan
MARE OF EASTTOWN

Outstanding Action Performance by a Stunt Ensemble in a Television Series

COBRA KAI
THE FALCON AND THE WINTER SOLDIER
LOKI
MARE OF EASTTOWN
SQUID GAME

Michael Douglas: 10 cose che non sai sull’attore

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Michael Douglas: 10 cose che non sai sull’attore

Michael Douglas è una leggenda del cinema vivente, seconda solo a suo padre Kirk. L’attore, sebbene sia figlio d’arte, è riuscito ad imporsi nel mondo della recitazione per il suo talento e non per la nomea. La sua carriera è inizia negli anni ’70 e dura ancora adesso, è sposato con una delle donne più affascinanti del pianeta e mezzo mondo si trova letteralmente ai suoi piedi ogni volta che lo vede recitare.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Michael Douglas.

Michael Douglas: i suoi film

 

1. Michael Douglas: i film e la carriera. La carriera di Michael Douglas inizia a poco più di vent’anni, quando partecipa ai film Combattenti della notte (1966, anche se non accreditato) e Hail, Hero! (1969). In seguito, continua a lavorare nel cinema, facendosi conoscere in film come Coma profondo (1978), Amarti a New York (1980), All’inseguimento della pietra verde (1984), Il gioiello del Nilo (1985) e Chorus Line (1985). Lavora, poi, in Attrazione fatale (1987), Wall Street (1987), La guerra dei Roses (1989), Basic Instinct (1992), Un giorno di ordinaria follia (1993), Il presidente – Una storia d’amore (1995), Spiriti nelle tenebre (1996), The Game (1997) e Delitto perfetto (1998). Douglas inizia gli anni Duemila con Traffic (2000), Tu, io e Dupree (2006), Un alibi perfetto (2009), Solitary Man (2009) e Wall Street – Il denaro non dorme mai (2010), per poi realizzare, negli ultimi anni, Last Vegas (2013), Mai così vicini (2014), Ant-Man (2015), Codice Unlocked (2017) e Ant-Man and the Wasp (2018).

2. Ha lavorato per la televisione ed è anche un produttore. Nel corso della sua carriera, Michael Douglas ha in diverse occasioni recitato anche per la televisione, prendendo parte a serie come Le strade di San Francisco (1971-1976), Will & Grace (2002) e, più recentemente, Il metodo Kominsky (2018-2021). Ha inoltre recitato nel film TV Dietro i candelabri (2013), accanto a Matt Damon. Oltre a recitare, Douglas si è occupato anche della produzione di film come Qualcuno volò sul nido del cuculo, All’inseguimento della pietra verde, Il gioiello del Nilo, Spiriti nelle tenebre, Face/Off – Due facce di un assassino (1997), L’uomo della pioggia (1997), Wall Street – Il denaro non dorme mai (2010) e delle serie Il metodo Kominsky (2018) e Ratched (2019).

Michael Douglas malattia

Michael Douglas: la moglie e i figli

3. È sposato da quasi vent’anni. Michael Douglas si è sposato nel 2001 con Catherine Zeta-Jones, conoscendosi tre anni prima per puro caso. I due, infatti, si trovavano entrambi al festival di Deauville a presentare lei La maschera di Zorro e lui Il delitto perfetto. Dopo tre mesi di conoscenza di erano già fidanzati, anche se lei all’inizio era restia dal cadere ai piedi di lui, per poi sposarsi dopo il divorzio dalla prima moglie dell’attore. Dalla loro unione sono nati i figli Dylan nel 2000 e Carys nel 2003.

4. Si era già sposato in passato. Dopo aver frequentato l’attrice Brenda Vaccaro nei primi anni ’70, nel 1977 Douglas si è sposato con la produttrice Diandra Luker. Dal loro matrimonio è nato, nel dicembre del 1978, il figlio Cameron. Nonostante i due siano stati insieme per quasi 20 anni, hanno deciso di separarsi nel 1995, soprattutto a causa dei frequenti tradimenti da parte di lui.

Michael Douglas in Ant-Man

 

5. È rimasto confuso dalla sceneggiatura del sequel. Michael Douglas ha rivelato di essere rimasto un po’ confuso dalla trama di Ant-Man and the Wasp, ammettento che “Non ho mai letto un fumetto in vita mia. Ma sono molto grato di essere stato accolto in questa famiglia. Ho fatto un po’ di compiti per Ant-Man. solo che ho fatto un po’ di casino perché, quando abbiamo iniziato, nessuno mi ha detto che sarei dovuto andare a vedere Captain America… quindi, quando ho letto la sceneggiatura, non avevo idea di cosa stesse accadendo”.

6. È contento di far parte del mondo Marvel. Qualche anno fa, dopo aver realizzato il primo Ant-Man, Douglas ha rivelato “Una delle gioie di far parte della famiglia Marvel è che loro trovano il modo di transizione per far scivolare un personaggio da un film all’altro […] Questa famiglia è straordinaria. Hanno fatto 18 film e ognuno di questi è stato un successo, il che è un risultato straordinario. Non credo che nessun altro studio abbia raggiunto questi successi”.

7. Per lui è un modo per conquistare un altro tipo di pubblico. Poter partecipare ad un film Marvel è stata una grande esperienza per Michael Douglas ed anche un’opportunità per poter arrivare a toccare un tipo di pubblico differente dal suo solito: “Dal mio punto di vista mi permetterà di arrivare ad un altro genere di pubblico, persone con cui non ho familiarità. Partecipare ad un film dal budget così alto è stato divertente dopo essermi dedicato così tanto a pellicole indie. Essere in un film che ha un’audience così vasta sarà come un’onda che mi travolgerà. Sono pronto dopo aver lottato tanto per film in cui credevo che però sono rimasti fuori da questo percorso”.

Michael Douglas Ant-Man

Michael Douglas: la sua malattia

8. Ha avuto un cancro alla gola. Nell’agosto del 2010, Michael Douglas rivelò al mondo di soffrire di un cancro alla gola, cominciando ad effettuare delle terapie chemioterapiche quasi da subito. Già l’anno dopo era stato dichiarato in via di guarigione completa, soggetto comunque a frequenti controlli per il pericolo di ricadute. A causa della malattia e delle cure, l’attore ha perso più di 15 chili.

9. Ha ammesso di aver avuto il cancro dal troppo sesso orale. Quando Michael Douglas rivelò di avere un cancro alla gola (che poi, in realtà, pare fosse alla lingua) dichiarò di esserne vittima a causa del troppo sesso orale. Questa stessa dichiarazione è stata in seguito smentita categoricamente dall’attore, ma sembra che, in realtà, questo tipo di malattia possa avere delle correlazioni con il troppo piacere.

Michael Douglas: età e altezza dell’attore

10. Michael Douglas è nato il 25 settembre del 1944 nel New Brunswick, New Jersey. L’attore è alto complessivamente è di 178 centimetri.

Fonti: IMDb, Biography

Festival di Berlino in presenza: apre François Ozon

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Festival di Berlino in presenza: apre François Ozon

Il Festival di Berlino ha annunciato che il suo film di apertura sarà Peter von Kant di François Ozon. Il film, interpretato da Denis Menochet, Isabelle Adjani e Hanna Schygulla, fa parte del Concorso Internazionale del festival e sarà presentato in anteprima mondiale il 10 febbraio al Berlinale Palast. Variety ha rivelato che il festival sta pianificando di andare avanti come evento in presenza e gli organizzatori hanno fornito ulteriori dettagli sul piano.

“Siamo più che entusiasti di dare il bentornato a François Ozon al festival e siamo felici di inaugurare la nostra prossima edizione con il suo nuovo film”, ha affermato il direttore artistico di Berlino Carlo Chatrian. “Per l’apertura di quest’anno, stavamo cercando un film che potesse portare leggerezza e brio nelle nostre cupe vite quotidiane. “Peter von Kant” è un tour de force teatrale attorno al concetto di blocco. Nelle mani di Ozon, il kammerspiel diventa il contenitore perfetto per amore e gelosia, seduzione e umorismo, anzi, tutto ciò che rende la vita e l’arte così intricate.”

Peter von Kant è una “libera interpretazione” del film di Rainer Werner Fassbinder del 1972 Die bitteren Tränen der Petra von Kant. Una descrizione ufficiale del festival recita: “Trasformando il personaggio di Petra von Kant in un uomo e in un regista, superbamente interpretato da Denis Menochet, François Ozon rende omaggio non solo al film originale ma anche allo stesso Fassbinder e, così facendo, offre con la sua consueta ironia un autoritratto molto personale e giocoso”.

Ozon torna in gara a Berlino per la sesta volta. Vent’anni prima, il suo cast per 8 Femmes ha vinto un Orso d’argento per l’eccezionale contributo artistico. Il film sarà proiettato quest’anno come parte dell’omaggio del festival a Isabelle Huppert. Nel 2019, Ozon ha ricevuto l’Orso d’argento Gran Premio della giuria per “Grâce à Dieu” (“Per grazia di Dio”).

Il festival di Berlino si svolgerà in forma ridotta dal 10 al 16 febbraio. Gli organizzatori hanno dichiarato che i cinema verranno riempiti al 50% e che non si organizzeranno feste o celebrazioni.

MCU: gli 8 peggiori villain nei film e serie tv del 2021

MCU: gli 8 peggiori villain nei film e serie tv del 2021

Il 2021 è stato un anno particolarmente entusiasmante per i fan del Marvel Cinematic Universe benché, tra i film e serie tv uscite, ci siano stati presentati molti villain deludenti (un problema ricorrente per i Marvel Studios), per cui non abbiamo faticato a selezionare i peggiori, sperando che il 2022 sia un anno migliore per la rappresentazione dei cattivi dell’Universo!

Abbiamo sì fatto la conoscenza di villain estremamente interessanti (Kingpin, Green Goblin, Wenwu e Agatha Harkness), tuttavia è innegabile che alcuni villain, almeno 8, per l’esattezza, ci abbiano irrimediabilmente delusi.

Lizard

Spider-Man: No Way Home Lizard villainSpider-Man: No Way Home ha schierato cinque dei Sinistri Sei sullo schermo, ma è palese che Sandman e Lizard siano stati inclusi fra questi solo per fare numero.

Già il fatto che i Marvel Studios non siano riusciti in alcun modo a migliorare l’estetica del villain di The Amazing Spider-Man la dice lunga: la maschera di Green Goblin è stata modificata proprio perché non andava a genio ai fan, quindi perché non riservare lo stesso trattamento a Lizard, il cui character design non è mai stato apprezzato particolarmente? Oltre a ciò, la storyline di Connors non è stata approfondita in maniera significativa, perciò possiamo affermare con certezza che si tratta di uno dei villain peggio sfruttati del 2021.

Taskmaster

Da un certo punto di vista, non ci sarebbe niente di sbagliato in questo personaggio: mentre “lui” perseguiva Natasha Romanoff in Black Widow, Taskmaster assomigliava a nuovo Terminator e sembrava davvero inarrestabile. Infatti, a parte alcune discutibili decisioni sui costumi, questo cattivo aveva tutte le carte in regola per essere una nuova ed emozionante aggiunta al MCU.

Tutto è andato storto, però, quando il film ha rivelato che sotto la maschera c’era la figlia di Dreykov, a cui non era stato fatto altro che il lavaggio del cervello. La rivelazione di un Taskmaster donna è in realtà un bel colpo di scena, ma ora che è stata liberata dalla sua programmazione, è difficile immaginare un suo futuro ritorno; ci piacerebbe vedere Antonia Dreykov ritornare in scena con una nuova formidabile tuta, ma questo non sembra probabile.

Infinity Ultron

Se Infinity Ultron fosse apparso un po’ prima, avrebbe potuto configurarsi come un villain davvero memorabile nella prima stagione di What If…? Invece, questo Ultron Variant che è riuscito a sconfiggere gli Eroi più forti della Terra nella sua realtà non ha lasciato l’impatto duraturo che speravamo.

Basta solo considerare la maniera indolente in cui ha ucciso Thanos per dimostrarlo, anche se dobbiamo dare allo show un po’ di credito per averlo fatto combattere contro l’Osservatore attraverso il Multiverso. Vedere Ultron brandire le Gemme dell’Infinito avrebbe dovuto essere più eccitante di quanto non sia stato in realtà, e la sua sconfitta per mano di Arnim Zola, per quanto astuta, è stata una delusione. Speriamo che la stagione 2 di What If…? faccia un uso migliore del personaggio, per giustificare veramente l’assemblaggio di una squadra come i Guardiani del Multiverso.

Eleanor Bishop

Eleanor Bishop villainL’ingresso della Tracksuit Mafia in Hawkeye è stato molto divertente, mentre il ritorno di Vincent D’Onofrio come Kingpin è stato un successo entusiasmante per i Marvel Studios (speriamo solo che ci siano già piani futuri per lui).

Un villain non altrettanto efficace, invece, è stata Eleanor Bishop. I Marvel Studios hanno svelato le loro carte troppo presto, accennando al personaggio di Eleanor nella premiere di Occhio di Falco e la sua identità è diventata rapidamente evidente. A causa di ciò la rivelazione finale -che ha richiesto 5 episodi per arrivarci- è stata estremamente insoddisfacente e posticcia: questa svolta ha avuto effetti a catena su tutta la serie, e ha anche similmente diminuito l’impatto della svolta di Swordsman.

Tyler Hayward

Villain MarvelParlando di cattivi prevedibili, qualcuno di voi non aveva previsto che il direttore dello S.W.O.R.D. Taylor Hayward sarebbe stato rivelato come uno stereotipato burocrate ombroso che stava facendo solo ciò che riteneva essere la cosa giusta?

Se è così, forse non avete prestato abbastanza attenzione; per quanto fosse piuttosto facile da prevedere, Hayward si è dimostrato un cattivo analizzato superficialmente e il suo desiderio irrazionale di uccidere Wanda Maximoff non è mai esploso. La rivelazione del fatto che sia stato lui a riprogrammare Visione è stato un solido colpo di scena, ma comunque non abbastanza da elevare Hayward ha qualcosa in più di un cattivo stereotipato e superficiale. Anche la sua sconfitta è arrivata troppo facilmente, e non c’è stato un momento di cui alla fine ci siamo preoccupati veramente per lui nel corso della serie.

Death Dealer

Shang-Chi villainDeath Dealer non è mai stato un villain di spicco, quindi non possiamo immaginare che ci siano stati troppi fan dei fumetti delusi dalla sua rappresentazione in Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli.

Si potrebbe credere che i Marvel Studios avrebbero potuto dare vita a qualcosa di più memorabile con lui in questa altrimenti quasi perfetta epopea d’azione, soprattutto a seguito delle sequenze che rivelano il ruolo che ha giocato nell’infanzia traumatica di Shang-Chi. Al di là di questo, Death Dealer è apparso solo per un paio di scene di combattimento interessanti e non molto altro e, nella battaglia finale, è stato ucciso nel modo più blando possibile, senza nessun guizzo di fantasia. Forse ci sarebbe potuta essere una versione migliore di questo film, con un arco narrativo di tutto rispetto per Death Dealer, ma non è quella a cui abbiamo assistito.

Flag-Smasher

Villain MarvelMolte cose ci hanno colpiti nella serie The Falcon e The Winter Soldier, compresa la discesa di John Walker “nel regno della malvagità”, dopo essere diventato Capitan America e aver preso il siero del Super Soldato.

I Flag-Smashers, tuttavia, sono stati forse la parte peggiore della trasformazione di Sam Wilson nel nuovo Cap. La loro missione è stata mal calibrata, quasi come se avesse subito delle modifiche in corso d’opera (forse giustificando le voci secondo cui originariamente volevano scatenare un virus simile al COVID nel mondo). Karli Morgenthau era un leader insoddisfacente e, nonostante costituisse una formidabile minaccia per Sam fisicamente, Erin Kellyman non era un’interprete abbastanza forte da far emergere questo personaggio. Aggiungendoci pure il Power Broker, questa serie è stata definita dai fan “davvero carente di villain incisivi”.

Kro

I Devianti Villain MarvelNon c’è stato cattivo peggiore di Kro in nessun film di supereroi o show televisivo del 2021; Eternals non si meritava le recensioni negative, ma c’è da segnalare la presenza scenica del villain principale è il suo utilizzo all’interno del film.

Kro non ha lasciato il segno come si sperava, e a livello di design non è un personaggio ottimamente strutturato: il team degli effetti visivi non si è impegnato a dovere, secondo i fan, mentre i Marvel Studios, dalla loro parte, non possono perdonare il casting di Bill Skarsgard in un ruolo così sottotono. Non c’era bisogno che il personaggio di Kro subentrasse in Eternals, e la storia dei Devianti avrebbe comunque mantenuto il suo arco senza l’intervento di questo villain. Sprecando il personaggio di Kro e mirando ad ampliare l’impianto epico dell’opera, la regista Chloé Zhao non ha approfondito la figura secondaria tanto quanto quelle gli eroi che popolano la pellicola.

L’opportunità di esplorare adeguatamente la dinamica tra gli Eterni e i Devianti è andata svanendo con il passare dei minuti, così come la storia d’amore di Kro con Thena. Non c’è alcuna redenzione che rinvigorisce il profilo del villain né una scena cardine e saliente per renderlo parte integrante della narrazione.

Eternals: una toccante scena eliminata che fa riferimento a Thanos

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Con l’approssimarsi dell’uscita in Home Video di Eternals, ecco una scena eliminata dal film in cui vediamo confrontarsi Makkari e Sprite, interprteta rispettivamente da Lauren Ridloff e Lia McHugh.

Eternals, il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel diretto dalla regista vincitrice dell’Academy Award Chloé Zhao, è arrivato il 3 novembre nelle sale italiane. Il film targato Marvel Studios Eternals presenta un nuovo team di supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel: l’epica storia, che abbraccia migliaia di anni, mostra un gruppo di eroi immortali costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, The Deviants.

Il cast del film comprende Richard Madden, che interpreta l’onnipotente Ikaris; Gemma Chan, che interpreta Sersi, amante dell’umanità; Kumail Nanjiani, che interpreta Kingo, dotato dei poteri del cosmo; Lauren Ridloff, che interpreta la velocissima Makkari; Brian Tyree Henry, che interpreta l’intelligente inventore Phastos; Salma Hayek, che interpreta la leader saggia e spirituale Ajak; Lia McHugh, che interpreta Sprite, eternamente giovane e al tempo stesso piena di saggezza; Don Lee, che interpreta il potente Gilgamesh; Barry Keoghan, che interpreta il solitario Druig; e Angelina Jolie, che veste i panni dell’impetuosa guerriera Thena. Kit Harington interpreta Dane Whitman.

Assassinio sul Nilo, un nuovo trailer con Gal Gadot

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Assassinio sul Nilo, un nuovo trailer con Gal Gadot

Ecco un nuovo trailer di Assassinio sul Nilo, che arriverà nelle sale USA l’11 febbraio, in cui vediamo Gal Gadot al fianco di Armie Hammer.

Il cast di Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh

Ricordiamo che il cast di Assassinio sul Nilo annovera Gal Gadot, Armie Hammer e Letitia Wright, oltre ad Annette Benning, Russell Brand, Rose Leslie, Sophie Okonedo, Ali Fazal, Tom Bateman, Emma Mackey, Dawn French Jennifer Saunders.

Andrew Garfield non era “abbastanza bello” per Le Cronache di Narnia

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In questo momento Andrew Garfield è in cima al mondo, fresco di Golden Globe per Tick, Tick… Boom! e dopo il suo ritorno nei panni di Spider-Man in No Way Home. Ora la sua strada porta direttamente agli Oscar, ma nel corso della sua carriera ha subito dei brutti colpi.

In effetti, ha persino perso un ruolo importante a causa del suo aspetto! Garfield ha recentemente condiviso con Entertainment Tonight (tramite Variety) che all’inizio della sua carriera aveva fatto l’audizione per il ruolo del principe Caspian nel franchise Le cronache di Narnia. Come sappiamo, il ruolo andò a Ben Barnes, ma solo adesso Andrew Garfield ha spiegato come mai perse la parte:

“Ricordo che ero così disperato. Ho fatto il provino per il principe Caspian in “Le cronache di Narnia” e ho pensato: “Potrebbe essere questo, potrebbe essere questo”. ‘E quel bell’attore brillante Ben Barnes ha finito per ottenere il ruolo. Pensavo che dipendesse da me e da lui, e ricordo che ero ossessionato.

“…Perchè non io?” [Il mio agente] alla fine ha rotto il silenzio data la mia insistenza e ha detto: “È perché non pensano che tu sia abbastanza bello, Andrew”. Ben Barnes è un uomo molto bello e di talento. Quindi, guardandomi indietro, non sono scontento della decisione e penso che lui abbia fatto un ottimo lavoro”.

Sembra davvero strano sentir dire una cosa del genere, ma dopotutto sappiamo che per le attrici questa è una prassi, o almeno lo era. Testimone ne è il famoso racconto di Meryl Streep che, seduta di fronte a Dino De Laurentiis per il provino di King Kong si sentì dire che era “bruttina” in italiano. Per fortuna di Meryl, lei parla un po’ della nostra lingua, capì e andò via. Il tempo le ha dato la sua rivincita, così come a Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home, c’erano in ballo altri “grandi” personaggi

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Mentre ci sono già molti personaggi in Spider-Man: No Way Home, sembra che rispetto alle idee iniziali, gli sceneggiatori abbiano tagliato altri grandi personaggi. In un’intervista con Yahoo!, gli sceneggiatori Chris McKenna ed Erik Sommers hanno parlato del loro lavoro sull’ultimo film di di Spidey.

Alla domanda sui personaggi che sono stati tagliati, McKenna ha rivelato che alcuni sono stati esclusi perché dovevano già bilanciare le storie dei cattivi del passato con l’arco narrativo di Tom Holland nei panni di Peter Parker. Gli sceneggiatori non hanno potuto dire chi fossero questi personaggi, ma hanno ribadito che erano “grandi”.

“Non so se ci è permesso onestamente, ma c’erano grandi personaggi in ballo. Ma troppo grandi, perché dovevamo mantenere un equilibrio su come raccontare non solo una storia con tutti questi fantastici cattivi che sapevamo di voler portare in questo film, quelli classici, ma anche trovare il modo per equilibrare tutto con Tom Holland/Peter Parker in modo che non venisse completamente oscurato. Perché alla fine della giornata, non sarà mai un grande film di Spider-Man se non racconterai una storia emozionante di Peter Parker. Avevamo questa idea gigante [con] tutti questi grandi attori, ma dovevamo anche raccontare una storia che fosse personale per il nostro personaggio principale.”

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Quel Giorno tu Sarai: il trailer del film al cinema dal 27 gennaio

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Dopo lo straordinario successo di Pieces of a Woman, premiato a Venezia e candidato all’Oscar, arriva in Italia il nuovo film diretto da Kornél Mundruczó, Quel Giorno tu Sarai, sempre scritto da Kata Wéber e prodotto da Martin Scorsese, Già applaudito fuori concorso all’ultimo Festival di Cannes, il film aprirà in anteprima il 33. Trieste Film Festival e uscirà al cinema il 27 gennaio, Giorno della Memoria, distribuito da Teodora.

Protagonista del film è una famiglia che attraverso tre generazioni si confronta con l’eredità della Shoah, dalla nascita miracolosa di Éva in un campo di concentramento fino alla vita quotidiana del nipote Jonas e di sua madre nella Berlino multietnica di oggi. Ispirandosi a eventi realmente accaduti, Mundruczó e Wéber realizzano una riflessione potente sulla memoria e l’identità, anche grazie a un cast formidabile e a una messinscena che lascia a bocca aperta per i suoi incredibili piani sequenza.

Ogni nuovo film di Mundruczó e Wéber“, ha dichiarato Scorsese, “arriva come un salutare shock per gli spettatori e per chi fa cinema: si tratta di due autori che non smettono mai di avventurarsi in territori inesplorati. Con Quel giorno tu sarai riescono a drammatizzare il movimento stesso del tempo, il modo in cui ricordiamo e il modo in cui dimentichiamo“.

Sempre più bello: il trailer della conclusione della trilogia!

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Sempre più bello: il trailer della conclusione della trilogia!

Sempre più Bello, l’ultimo episodio della saga dramedy dedicata ai più giovani e portata al successo dalla Eagle Pictures, arriva al cinema con un evento unico il 31 gennaio, l’1 e il 2 febbraio. Il film, la cui sceneggiatura è firmata da Roberto Proia (Come non detto) e Michela Straniero, completa un progetto di serialità cinematografica che rappresenta una straordinaria eccezione nel panorama produttivo italiano: un lavoro lungo un anno che la produzione, in piena pandemia, è riuscita a realizzare coinvolgendo giovani e promettenti attori italiani diretti in Sul più bello da Alice Filippi (’78 – Vai piano ma vinci, Sic) – candidata ai David di Donatello per la categoria Miglior Regista Esordiente – e nei successivi due episodi – Ancora più bello e Sempre più bello – da Claudio Norza (“Baciati dall’amore”, “Alex & Co.”, “Penny on M.A.R.S.”).

Nel cast, al fianco della protagonista Ludovica Francesconi – che nel film, veste i panni della giovane e coraggiosa Marta – ritroviamo Giancarlo Commare, Gaja Masciale, Jozef Gjura, Jenny De Nucci, Diego Giangrasso e new entry di questo nuovo capitolo Drusilla Foer, tra le co-conduttrici della prossima edizione del Festival di Sanremo e reduce dal successo del suo ultimo spettacolo teatrale “Eleganzissima”.

Ritroviamo inoltre Alfa, il cantante genovese che dopo aver firmato la title track “Sul più bello” (brano di grande successo, con oltre 5 milioni di visualizzazioni su Youtube) torna di nuovo come autore dell’inedito “Serenata” che accompagna la conclusione di questo racconto cinematografico in tre atti.

Sempre più bello, intervista ai protagonisti #RFF16

In Sempre più Bello Marta, dopo un rischioso trapianto ai polmoni, torna finalmente alla sua vita. Gabriele è con lei, è sempre stato con lei. e insieme decidono di andare a convivere in una casa tutta nuova, solo per loro. Orfani della stravaganza di Marta, Jacopo e Federica si dedicano così alla ricerca di nuovi coinquilini. Tutto sembra procedere per il meglio, ma improvvisamente la malattia della ragazza si ripresenta. La situazione si complica drammaticamente. Marta viene ricoverata d’urgenza. Tutti i suoi amici, preoccupati da questa ennesima ricaduta si riuniscono in ospedale in attesa di notizie da Dario, ormai fidato medico che la ha in cura. Gabriele, disperato, cerca di ricontattare l’austera e schiva nonna di Marta, con cui la ragazza non ha più rapporti da molti anni. In questo momento in cui la vita della giovane è appesa a un filo, sembrerebbe essere lei l’unica a poter decidere del suo destino…

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