Alla fine il mistero di
Cannes 74 è stato svelato: il blockbuster
planetario anticipato da Thierry Fremaux è stato
annunciato e si tratta di Fast & Furious 9, il
film Universal ripetutamente rimandato a causa della pandemia.
Il film sarà presentato dunque al
festival francese a luglio, in una proiezione sulla spiaggia di
Cannes, anche se sembra che il cast non parteciperà all’evento.
Il cast di Fast and Furious 9 e il
capitolo finale della saga
La trilogia sequel di
Star
Wars ha lasciato molti fan insoddisfatti, sia perché
gli eventi raccontati non hanno rispettato le aspettative, sia
perché forse la costruzione del racconto prometteva svolgimenti che
non sono arrivati. Soprattutto, questa trilogia aperta e chiusa da
JJ Abrams e intervallata dall’intervento
irriverente di Rian Johnson, ha lasciato irrisolti
tanti concept. Chi sono i Cavalieri di Ren? Che fine ha fatto il
bambino con la scopa? Perché Maz ha la spada di Anakin? Ecco di
seguito alcuni di questi concept interessanti che però la trilogia
sequel ha lasciato cadere, irrisolti.
I Cavalieri di Ren non hanno nessun
significato
Ne
Il Risveglio della Forza, i Cavalieri di Ren sono
stati anticipati come la banda di spietati esecutori di Kylo Ren.
Tuttavia, non si sono presentati fino a L’Ascesa
di Skywalker, in cui abbiamo visto che avevano un
aspetto molto cool, ma nulla di più, come se fossero una boy band
in posa per la copertina di un album prima che Ben Solo li
massacrasse tutti.
I Cavalieri di Ren avrebbero dovuto
essere mandati a caccia di Finn e Rose ne
Gli Ultimi Jedi – come Boba Fett che dà la caccia al
Falcon in L’Impero colpisce ancora – e così si
sarebbe data loro la possibilità di svilupparsi come personaggi che
poi avrebbero trovato la loro fine per mano del loro leader, Ben
Solo/Kylo Ren, alla fine del terzo film.
I genitori di Rey non sono
“nessuno”
Durante il duello tra Rey e
Kylo Ren in Gli
Ultimi Jedi, quest’ultimo rivela alla prima che i suoi
genitori erano “nessuno” sepolti nelle tombe dei poveri su Jakku.
Dopo che
Il Risveglio della Forza ha inutilmente creato un
mistero che circonda la genitorialità di Rey,
Gli Ultimi Jedi ha ribadito che la ragazza non
proveniva da una linea di sangue speciale come gli Skywalker, ma
era piuttosto anonima.
Questo, fino ad arrivare a L’Ascesa di Skywalker, in cui scopriamo che
Rey è in realtà una Palpatine, il che non ha molto senso e
contraddice quanto raccontato in
Gli Ultimi Jedi! Che questa trama sia stata vittima di
una ferocissima correzione in corso d’opera vista la pessima
accoglienza del film di Johnson?
Il ruolo del leader supremo
Snoke
Il Leader Supremo Snoke è
stato creato da J.J. Abrams come una sorta di imitazione
dell’imperatore Palpatine, almeno come presenza gerarchica
all’interno dello schieramento del Lato Oscuro. Il personaggio è
stato poi ucciso senza tante cerimonie da Rian Johnson, che forse
non lo ha trovato interessante.
Nella scena iniziale de L’Ascesa di Skywalker, mentre una testa di
Snokes viene vista fluttuare in una vasca, il personaggio viene
archiviato da Abrams come un clone realizzato ad opera di un
redivivo Palpatine, cosa che apparentemente non ha davvero nessun
senso!
La storia d’amore tra Finn e
Rose
Finn ha un interesse
romantico per film, in queste trilogia. Dopo cheIl
Risveglio della Forza ha stuzzicato la tensione
romantica sia con Rey che con Poe,
Gli Ultimi Jedi gli ha dato un nuovo interesse amoroso
nella forma di Rose Tico, che gli ha insegnato il valore di
combattere per una nobile causa, e sembrava davvero che fosse una
trama solida che si poteva sviluppare meglio nel terzo
capitolo.
Poi, ne L’Ascesa di Skywalker, Rose è stata relegata a
meno di due minuti di screening time essenzialmente come un extra
di sottofondo e Finn ha avuto un altro interesse romantico nella
persona di Jannah, ex Stormtrooper e forse figlia di Lando
(!?).
Maz era in possesso della spada di
Luke/Anakin
Ne L’Impero Colpisce
Ancora, quando Darth Vader taglia la mano di Luke Skywalker, la sua
iconica spada laser blu (appartenuta in realtà ad Anakin) cade
nella spazio apparentemente senza poter essere recuperata. Quindi,
ne Il ritorno dello Jedi, Luke sfodera la sua
spada verde. In
Il Risveglio della Forza, Maz Kanata possiede in
qualche modo la spada blu.
Quando Han Solo chiede a Maz dove l’ha
preso, lei dice semplicemente: “Una buona domanda, per un’altra
volta”. Nonostante il fatto che Maz sia stato coinvolta, in maniera
sempre più marginale, in tutti e tre i sequel, “quell’altra volta”
non è mai arrivata.
Gli Stormtrooper del Primo Ordine
sono orfani a cui è stato fatto il lavaggio del cervello
La caratterizzazione di
Finn suggerisce che gli Stormtrooper del Primo Ordine siano orfani
sottoposti al lavaggio del cervello che non credono nella loro
causa, ma la Resistenza li tratta ancora come la carne da macello
che erano nei film originali.
Piuttosto che indagare questa
caratteristica innovativa nel canone, i film hanno continuato a
trattare gli Stormtrooper come in precedenza.
Il futuro del bimbo con la
scopa
L’inquadratura finale de
Gli Ultimi Jedi vede un gruppo di ragazzini schiavi
che condividono i miti sull’eroismo di Luke Skywalker. Uno di loro,
di cui non conosciamo il nome, prende la sua scopa usando la Forza
e guarda le stelle, evocando l’immagine di un Jedi armato di spada
laser.
Logicamente, questo ragazzo sarebbe
diventato uno dei primi studenti in una nuova accademia Jedi
guidata da Rey ne L’Ascesa di Skywalker, ma il trequel di Abrams
lo ha completamente ignorato.
Capitan Phasma come un importante
cattivo
Quando il cattivo secondario di
Gwendoline Christie, il Capitano Phasma, è stato svelato per la
prima volta, è stata pubblicizzata come il Boba Fett della trilogia
del sequel. Sfortunatamente, si è rivelata un po’ troppo simile a
Boba Fett, poiché è stata sottoutilizzata nel primo film e molto
facile da eliminare nel secondo.
Seguendo le orme di Fett, Phasma
potrebbe essere resuscitato in 40 anni come antieroe secondario in
una serie sulla scia di The Mandalorian, ma sarebbe stato bello se i
sequel non avessero sciupato così un personaggio di tale
potenzialità.
In qualche modo, Palpatine è
tornato
Considerando che L’Ascesa di Skywalker ruota interamente
attorno alla resurrezione dell’imperatore Palpatine, si impiega
pochissimo tempo a cercare di spiegare come sia tornato in vita, o
in quella che sembra essere una forma di vita, almeno. La
spiegazione del film sul ritorno di Palpatine è riassunta in tre
parole da Poe Dameron: “In qualche modo, Palpatine è tornato”.
Se gli spettatori del terzo film
della trilogia sequel volevano maggiori informazioni sulla
resurrezione di Palpatine, si sono trovati di fronte a una cocente
delusione.
Sensibilità alla Forza di Finn
Il duello finale con la
spada laser in
Il Risveglio della Forza suggeriva che Finn fosse
sensibile alla Forza, ma poi nei due film successivi, Rey è stata
l’unica a diventare una Jedi. Finn trascorre l’intero L’Ascesa di Skywalker apparentemente cercando
di dire a Rey che è sensibile alla Forza, ma non glielo dice
nemmeno sullo schermo.
L’arco narrativo di Finn nei sequel
avrebbe dovuto tracciare la sua ascesa da Stormtrooper senza nome a
guerriero Jedi che guida una rivoluzione degli ex Stormtrooper come
lui contro il Primo Ordine. Invece, il suo arco narrativo
semplicemente non esiste.
Sembra strano pensare che una delle
figure più emblematiche della storia di Roma, quel Cesare
Augusto che fece superare all’Urbe un periodo sanguinoso di
guerre civili e consolidò l’Impero, sia stata sempre raccontata a
metà. A questo inconveniente pone rimedio Domina,
la serie Sky
Original che è disponibile su NOW e
on demand su Sky. Si tratta del racconto delle
vicissitudini di Livia Drusilla, figlia di Marco Livio Druso
Claudiano e seconda moglie di Gaio Giulio Cesare Ottaviano, che
sarebbe poi passato alla storia come Augusto, primo Imperatore di
Roma. La donna caparbia e intelligente dietro all’uomo politico.
Con una ricostruzione storica minuziosa di forma e sostanza, Domina
racconta proprio l’ascesa al potere di Augusto per mano della
moglie, la Domina che dà il titolo alla serie. Ma chi era Livia e
chi erano le persone con cui viveva e contro cui ha dovuto
combattere? Ecco i personaggi storici “dietro” a
Domina.
Tiberio, interpretato da
Earl Cave, è il primogenito di Livia, nella serie
è rappresentato come un giovane uomo traumatizzato da un’infanzia
complicata, un tipo non molto simpatico ma in possesso di una mente
molto affilata. La serie si interrompe prima di questi fatti, ma la
Storia ci dice che fu adottato da Augusto, secondo marito della
madre, e gli succedette come Imperatore di Roma. Fu un politico
attento e in gioventù un valoroso condottiero. Quando però Augusto
morì e lui divenne Imperatore, preferì frenare l’espansione
dell’Impero, per rendere sicuri i confini. Ritiratosi a Capri,
lontano dalla capitale, venne criticato dagli storici dell’epoca,
ma molto rivalutato dalla storia moderna.
Marcello
Marcello, interpretato da
Finn Bennett, è il figlio di Ottavia, sorella di
Gaio. È perciò nipote diretto di Gaio e da lui viene adottato,
essendo stato designato come suo erede. Nella serie, la sua morte,
per decisione di Livia e per mano della sua amica Antigone esperta
di veleni, interrompe la sua giovane vita e apre una vacanza nella
successione, vacanza in cui, sappiamo, si insedierà Tiberio. La sua
storia è molto breve, data la prematura morte, ma Marcello si era
già distinto in campo militare ed era senza dubbio uno dei
familiari prediletti da Gaio in persona, che soffrì molto per la
sua morte. Proprio questa predilezione gli permise di accelerare il
suo cursus honorum, per scavalcare nella linea di successione il
più qualificato Tiberio. La sua morte però pose fine alle sue
ambizioni. Livia Drusilla venne sospettata del suo avvelenamento,
ma mai condannata.
Marco Livio Druso Claudiano
Marco Livio Druso Claudiano,
interpretato da Liam Cunningham, è stato il
padre di Livia, in Domina un nobile che sosteneva
la Repubblica e che si suicidò dopo la battaglia di Filippi. La sua
simpatia per la Repubblica lo portò a schierarsi dalla parte degli
assassini di Cesare, ma la Storia ci insegna che non scelse la
parte “giusta”, o almeno non la vincente. Come Cassio e Bruto,
scelse la morte piuttosto che la depravazione della forma di
governo della sua città. Grazie alla politica matrimoniale della
figlia Livia Drusilla, è passato alla storia come nonno, bisnonno e
avo degli imperatori della dinastia giulio-claudia.
Scribonia
Scribonia, interpretata
da Christine Bottomley (adulta) e da
Bailey Spalding (giovane), ricopre un ruolo molto
importante nella serie, perché rappresenta la nemica mortale di
Livia Drusilla. Sarà infatti il ritorno della protagonista a Roma a
costringere Gaio a divorziare da lei, che era già la sua seconda
moglie e incinta della loro prima figlia, colei che sarà poi
chiamata Giulia Maggiore. Scribonia finisce per far parte della
corte di Augusto, ma sarà sempre nell’ombra della più forte,
carismatica e bella Livia. La Storia ci consegna l’immagine di
Scribonia come quella di una donna molto forte e nobile, ma
comunque una pedina, uno strumento per stringere alleanze e per
disfarle. È con questo scopo che venne data in sposa (come terzo
matrimonio) a Gaio ed è sempre per questo scopo che da lui fu
costretta a divorziare.
Ottavia
Ottavia, interpretata
da Claire
Forlani (adulta) e da Alexandra Moloney
(giovane), è la sorella di Gaio e quarta moglie di Marco Antonio,
nonché madre di Marcello. Sposò in seconde nozze, sempre
attentamente pilotate dai giochi politici e di alleanze tra le gens
romane, Marco Antonio. La Storia ci dice che fu in grado di tenere
lontano il marito dalle grinfie di Cleopatra. Alla morte del
marito, Ottavia accettò comunque di prendersi cura di tutti i suoi
figli, anche quelli avuti dalla sovrana d’Egitto. Una delle sue
figlie, Antonia, sposando Druso Maggiore (secondo figlio di Livia)
divenne madre, nonna e bisnonna di imperatori.
Agrippa
Marco Vipsanio Agrippa,
interpretato da Ben Batt (adulto) e da
Oliver Huntingdon (giovane), è stato caro amico e sodale di Gaio,
sin dalla giovinezza. In Domina, vediamo come l’amicizia trai due
sia stata tutelata dall’intercessione di Livia Drusilla, sappiamo
che Gaio gli diede in moglie sua figlia Giulia, alla morte di
Marcello, primo marito della giovane, e che Agrippa gli fu sempre
fedele. La Storia ci racconta che Agrippa non solo fu un politico e
un militare di grande valore, tant’è che sua fu la vittoria della
battaglia di Anzio, ma fu anche un dotato architetto.
Nerone
Tiberio Claudio Nerone,
interpretato da Enzo Cilenti, fu il primo
marito di Livia. La serie non ne fa un ritratto lusinghiero,
principalmente perché viene raccontato come l’ostacolo tra quello
che invece era un grande amore, quello tra Livia e Gaio, tant’è che
viene raccontato che sia proprio la fedele amica di Livia,
Antigone, a eliminarlo con delle ostriche bagnate nella cicuta.
Tuttavia la Storia tramanda un racconto differente. Certo, non si
trattava di un uomo particolarmente brillante o coraggioso, ma
Nerone ha fatto di necessità virtù, combattendo al fianco di Cesare
ma rimanendo un repubblicano convinto, tanto che poi si alleò con
il padre di Livia, poco prima di sposarla. Durante la guerra
civile, portò Livia e suo figlio Tiberio in Sicilia, salvo poi
tornare quando Gaio e Antonio si riappacificarono. Qui, acconsentì
senza troppe proteste al divorzio, per far sposare Livia a Gaio, e
prese con sé Tiberio e l’appena nato Druso, come da consuetudine.
Quando morì i due ragazzi tornarono dalla madre, e lui divenne,
inaspettatamente, padre di un Imperatore.
Gaio
ph credit: Antonello & Montesi
Gaio Giulio Cesare Augusto,
interpretato da Matthew McNulty (adulto)
e da Tom Glynn-Carney (giovane), fu il secondo marito di
Livia e il primo imperatore romano. Nella serie appare come un
giovane ambizioso, da subito ammaliato dalla bellezza e dal
carattere di Livia, tanto da rubarle un bacio alla vigilia del
matrimonio di lei con Nerone. Quando poi Livia torna a Roma, lo
convince in un attimo a divorziare da Scribonia, proponendo un
matrimonio di interessi, per dargli l’appoggio della gens Claudia.
Domina racconta questa relazione molto complice
anche se non sempre facile e la Storia non differisce troppo da ciò
che vediamo anche se si interrompe proprio alla vigilia della sua
ascesa al trono di Roma. L’immagine di Augusto che è stata
tramandata è quella di un Imperatore saggio e pacifico, celebrato e
santificato subito dopo la sua morte.
Livia Drusilla
ph credit: Antonello & Montesi
Livia Drusilla,
interpretata da Kasia
Smutniak (adulta) e da Nadia Parkes
(giovane), è la Domina della serie, una nobildonna romana, terza
moglie di Augusto, che dopo la morte del padre, è intenzionata a
ristabilire la repubblica a Roma. Figlia di un repubblicano sposa
Nerone, ma capisce subito che quel marito non fa per lei, non è
all’altezza della sua tempra. Nella serie lo segue in Sicilia, dopo
lo scoppio della guerra civile, ma appena tornata a Roma si mette
“in cerca di un altro marito”. Promuove così il suo divorzio, in
concomitanza con quello di Gaio da Scribonia, così sposerà un uomo
che detiene già il potere, ma che non sembra disposto a cederlo.
Livia cerca fino alla fine di sostenere la repubblica,
assicurandosi che a succedere al marito Gaio sia qualcuno che
avrebbe rimesso il potere nelle mani del Senato. Questo qualcuno
non poteva essere Marcello, che viene così eliminato. Non sappiamo
se nella realtà dei fatti sia stata proprio Livia la mandante
dell’omicidio di Marcello, ma sappiamo che venne accusata ad un
certo punto. Livia rimase al fianco di Gaio, poi Augusto, per 52
anni, fino alla morte di lui, divenne Imperatrice al suo fianco e
si impegnò fattivamente affinché il potere detenuto dal marito
fosse solido. Promosse anche molte leggi a tutela delle donne ed è
stata una delle figure più importanti della Storia romana. La serie
Sky
Original, Domina, disponibile su NOW e on demand su
Sky, riporta alla luce e valorizza questo personaggio
troppo poco conosciuto.
Piccolo
Corpo (Small Body)
di Laura Samani verrà presentato alla 60a
Semaine De La Critique del Cannes Film Festival
2021 in concorso. Scritto da Marco Borromei, Elisa Dondi e
Laura Samani, Piccolo corpo vede protagonisti
Celeste Cescutti e Ondina Quadri.
Ambientato in una piccola isola del
nord est italiano, in un inverno agli inizi del ‘900, Piccolo
Corpo racconta della giovane Agata perde sua figlia
alla nascita. La tradizione cattolica dice che, in assenza di
respiro, la bambina non può essere battezzata. La sua anima è
condannata al Limbo, senza nome e senza pace. Ma una voce arriva
alle orecchie di Agata: sulle montagne del nord pare ci sia un
luogo dove i bambini vengono riportati in vita il tempo di un
respiro, quello necessario a battezzarli. Agata lascia segretamente
l’isola e intraprende un viaggio pericoloso attaccata a questa
speranza, con il piccolo corpo della figlia nascosto in una
scatola, ma non conosce la strada e non ha mai visto la neve in
vita sua. Incontra Lince, un ragazzo selvatico e solitario, che
conosce il territorio e le offre il suo aiuto in cambio del
misterioso contenuto della scatola. Nonostante la diffidenza
reciproca, inizia un’avventura in cui il coraggio e l’amicizia
permetteranno a entrambi di avvicinarsi a un miracolo che sembra
impossibile.
Laura Samani è
nata nel 1989 a Trieste. Dopo la laurea in Filosofia e Letteratura
presso l’Università degli Studi di Pisa, ha studiato al Centro
Sperimentale di Cinematografia (Roma), corso di regia. Il suo
cortometraggio di diploma, La Santa che dorme, è stato presentato
in anteprima a Cannes Cinéfondation nel 2016. Da
allora, ha ottenuto consensi e premi in diversi festival
internazionali. Nel 2018 ha lavorato per l’Associazione
Maremetraggio, conducendo il videolaboratorio partecipativo Città
Visibile, finanziato da Siae Bando Sillumina – Periferie Urbane di
Valmaura, Trieste. È il primo laboratorio di questo tipo mai
condotto a Trieste, ha coinvolto adolescenti che vivono nella
marginalità sociale con l’obiettivo di realizzare un documentario
auto-narrativo. Piccolo corpo, una favola cruda, è il suo primo
lungometraggio girato in Friuli Venezia Giulia e Veneto.
In uscita nelle sale italiane solo
il 21, 22, 23 giugno Raffaello. Il giovane
prodigio diretto da Massimo
Ferrari eprodotto
da Sky, è il docu-film con la voce narrante
diValeria
Golino che si propone di raccontare Raffaello a
partire dai suoi straordinari ritratti femminili. La madre,
l’amante, la committente, la dea: le ‘protagoniste’ della vita di
Raffaello permettono di raccontare il pittore da una nuova
prospettiva e di indagare sulla sua continua ricerca della bellezza
assoluta.
A guidarci alla scoperta
dell’artista oltre a Vincenzo
Farinella,professore ordinario di
Storia dell’Arte Moderna all’Università di
Pisae consulente storico-scientifico del
progetto,ci saranno gli interventi
autorevoli di Lorenza Mochi
Onori, storica dell’arte ed esperta di
Raffaello, Giuliano
Pisani,filologo classico e storico
dell’arte italiana, Tom
Henry,direttore dell’Università del
Kent a Roma, Amélie Ferrigno, storica
dell’arte e ricercatrice associata presso il Centre d’Études
Supérieures de la Renaissance (CESR Tours), Ippolita
di Majo, sceneggiatrice e storica dell’arte
e Gloria Fossi, storica dell’arte medievale e
moderna.
Realizzato da Sky con la produzione
esecutiva affidata a Progetto Immagine, RAFFAELLO. IL
GIOVANE PRODIGIO ha ottenuto il Patrocinio della Città di
Urbino. La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed
esclusivo di Nexo Digital ed è distribuita in esclusiva per
l’Italia da Nexo Digital.
In occasione dell’uscita in home
video dell’imperdibile edizione in 4K Ultra HD dell’Indiana
Jones 4 movie collection, disponibile dall’8 giugno in
edizione Digipack (con mappa da collezione) e Steelbook, Koch Media
e Paramount Home Entertainment sono lieti di annunciare un evento
speciale, organizzato in collaborazione con
laFeltrinelli, che si terrà il 9 giugno
2021 alle 18.30 presso
laFeltrinelli di Piazza Piemonte a Milano.
L’evento avrà luogo nella nuova
area COMICS & GAMES dello store di Piazza Piemonte e sarà condotto
dal grande critico cinematografico Gianni Canova,
Rettore dell’Università IULM e Professore ordinario di Storia del
cinema e Filmologia, che accompagnerà i partecipanti in un
lungo excursus incentrato sull’epica saga cinematografica che ha
come protagonista l’intramontabile archeologo interpretato da
Harrison Ford nei quattro film del franchise di
Indiana Jones.
Per accedere all’evento dedicato
all’uscita dell’INDIANA JONES 4-MOVIE COLLECTION, sarà
indispensabile prenotare o acquistare lo speciale cofanetto
presso laFeltrinelli di Piazza Piemonte a Milano e
ritirare successivamente il pass (1 pass per ogni
cofanetto acquistato) per partecipare all’iniziativa.
In esclusiva per
l’evento, sarà inoltre possibile acquistare, solo presso
lo store di Piazza Piemonte, l’edizione Steelbook
della INDIANA JONES 4-MOVIE-COLLECTION, altrimenti disponibile solo
nei migliori store online. Per maggiori informazioni sull’evento,
visita la pagina dedicata sul sito ufficiale di laFeltrinelli,
cliccando
qui. L’evento si svolgerà nel pieno rispetto delle normative
anti Covid indicate dall’attuale DPCM.
I dettagli di Indiana Jones 4
movie collection
Rivivi le indimenticabili gesta del
mitico Indiana Jones, per la prima volta in uno
spettacolare formato video 4K Ultra HD, con la
Indiana Jones 4 movie collection in uscita
l’8 giugno. I Predatori Dell’Arca Perduta, il primo episodio della
saga, compie quest’anno il suo 40° anniversario, avendo visto il
debutto del celebre archeologo proprio il 12 giugno 1981.
Quarant’anni dopo il leggendario eroe continua ad affascinare
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Ora, per la prima volta in
assoluto, tutti e quattro i film sono disponibili in 4K Ultra HD
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scansioni 4K dei negativi originali con un ampio lavoro sugli
effetti visivi per garantire un’immagine incontaminata e di
altissima qualità. Tutti i lavori sulle pellicole sono stati
approvati dal regista Steven Spielberg.
La versione rimasterizzata de
I Predatori Dell’Arca Perduta comprende anche il
doppiaggio italiano originale. I 9 dischi della INDIANA
JONES 4-MOVIE COLLECTION includono: i 4 film in 4K Ultra
HD, i 4 film in Blu-ray e un Blu-ray™ con sette ore di
contenuti extra (tra cui: dietro le quinte, making of e scene dal
set). Sarà inoltre inclusa nella confezione una mappa da
collezione.
La INDIANA JONES 4-MOVIE
COLLECTION sarà disponibile anche in una pregiata
Steelbook in Limited Edition.
L’attesissima serie Loki avrà come protagonista una versione
alternativa del Dio dell’Inganno: dopo aver rubato il
Tesseract durante gli eventi di Avengers: Endgame, Loki è stato
catturato dalla Time Variance Authority (TVA), un’organizzazione
che esiste al di fuori dello spazio-tempo e che monitora le linee
temporali. È chiaro che questa versione di Loki non conosce gli
eventi accaduti dopo l’attacco dei Chitauri a New York.
Screen Rant ha raccolto 10 cose che il Loki della serie tv
potrebbe non sapere che sono accadute alla sua versione
originale:
Entrambi i suoi genitori adottivi sono morti
Dopo aver appreso della
sua parentela con i Giganti di Ghiaccio, Loki sviluppa una
relazione assai complicata con i suoi genitori adottivi.
Disprezzava in modo particolare il padre adottivo, Odino, che aveva
sempre preferito Thor. Tuttavia, Loki amava sua madre, Frigga, che
gli aveva sempre dimostrato più affetto.
Purtroppo, sia Odino che Frigga sono
morti nella linea temporale originale del MCU. Loki era arrabbiato e aveva il
cuore a pezzi dopo aver scoperto che Algrim aveva ucciso sua madre.
Inoltre, l’originale Loki si riconciliò brevemente con Odino prima
che morisse di vecchiaia. Il Loki alternativo non conosce questi
eventi, il che significa che ha ancora problemi con Odino, e non è
chiaro se abbia mantenuto una qualche comunicazione con Frigga, che
potrebbe essere ancora viva nella linea temporale della serie.
Thor lo ha reclutato per fermare Malekith
Nonostante le loro differenze caratteriali, i due fratelli
hanno lavorato insieme per impedire a Malekith di scatenare
l’oscurità sui Nove Regni, poiché Loki conosceva un ingresso
segreto della casa degli Elfi Oscuri, Svartalfheim. Inoltre, ha
contribuito a salvare Jane Foster. Era la prima volta che
combattevano insieme dall’incoronazione di Thor.
Il
Loki alternativo deve ancora collaborare con Thor nell’universo.
Sembra che non abbia ancora risolto i problemi con suo fratello né
abbia mai tentato di comunicare con lui…
Ha simulato di nuovo la sua morte
Ci sono molte ragioni per
cui Loki è noto come il Dio dell’Inganno. Considerando quanto è
abile con la magia, Loki può manipolare le illusioni e può anche
cambiare forma. Grazie ai suoi doni, usa i suoi poteri per simulare
di nuovo la sua morte creando l’illusione che venga pugnalato da
Kurse.
Per quanto ne sa questo Loki
alternativo, lo stesso ha simulato la sua morte solo una volta,
dopo essere caduto in un wormhole. Tuttavia, la finta morte di Loki
è diventata un leitmotiv nel franchise di Thor, cosa che
il Loki alternativo potrebbe trovare utile per i suoi piani
futuri.
Ha governato brevemente Asgard
fingendosi Odino
Loki sa come cambiare
forma, quindi ha usato la cosa a suo vantaggio per ingannare Odino,
abbandonarlo sulla Terra in una casa di riposo e governare Asgard
sotto mentite spoglie. Loki ha sempre avuto l’ambizione di
governare Asgard e ha sempre sentito che sarebbe stato un re
migliore di Thor. In un certo senso, Loki è anche stato un buon
sovrano, poiché gli Asgardiani sono stati felici sotto il suo
governo per quattro anni e hanno persino apprezzato l’opera
teatrale che raccontava la seconda finta morte di Loki.
Sfortunatamente, il Loki alternativo
non ha avuto l’opportunità di governare Asgard come l’originale.
Tuttavia, i vari trailer della serie hanno anticipato le sue
ambizioni in relazione proprio all’essere un grande re. Semmai,
proprio la sua esperienza ad Asgard potrebbe aver suggerito le sue
capacità di sovrano.
Doctor Strange ha confinato Loki in
uno spazio sconosciuto
Loki si reca di nuovo sulla
Terra mentre aiuta Thor a localizzare il padre. Ovviamente, data la
storia di Loki sulla Terra e come ha quasi cercato di conquistarla,
non è benvoluto né accolto lì. Doctor Strange, in quanto Stregone Supremo,
percepì la presenza di Loki e lo confinò brevemente in uno spazio
sconosciuto per impedirglii di eseguire qualsiasi potenziale
piano.
Anche
se il Loki alternativo potrebbe non essere a conoscenza di questo
momento o del suo incontro con Doctor Strange, i vari trailer hanno
già mostrato uno scorcio di Loki imprigionato dalla TVA.
Hela è sua sorella adottiva
Gli eventi di
Ragnarok si verificano a distanza di quattro o cinque anni
da quelli di New York. Il Loki originale viene a sapere della sua
sorella adottiva, nonché prima figlia di Odino, Hela, quando il
Padre di Tutti è a pochi istanti dalla morte, evento che libera
Hela dalla prigionia. La conquista di Asgard da parte della strega
fa sì che Thor e Loki si alleino e la sconfiggano.
Pertanto, il Loki
alternativo deve ancora incontrare la sua sorella adottiva segreta,
che è ancora più malvagia di lui. Stranamente, Hela e Loki hanno
molto in comune, come le preferenze sui colori dei loro costumi,
l’ambizione di governare Asgard e l’essere entrambi gli orribili
fratelli di Thor.
Ha incontrato l’incredibile Hulk a Sakaar
Nella scena forse più
divertente e memorabile del MCU, Hulk ha annientato da solo
Loki alla Stark Tower, definendolo un “dio gracile”. Sembra che il
Loki originale sia rimasto traumatizzato dall’esperienza, poiché
sembrava terrorizzato quando Hulk è apparso a Sakaar alla “Sfida
dei Campioni”, tant’è che voleva andarsene.
Si presume che anche il Loki
alternativo abbia paura di Hulk. Tuttavia, potrebbe essere più
sollevato dal fatto che deve ancora incontrare di nuovo Hulk.
Ha aiutato a salvare gli Asgardiani durante Ragnarok
Loki potrebbe non essere
asgardiano di nascita, ma Asgard è sempre stata la sua casa.
Pertanto, il Loki alternativo non è a conoscenza dell’evento
Ragnarok che ha portato alla distruzione di Asgard.
Inoltre, il Loki originale si unì ai
Vendicatori per salvare i rimanenti Asgardiani prima che Surtur
provocasse l’inevitabile giorno del giudizio. Ha dimostrato la
crescita e l’altruismo di Loki mentre cercava di prendere le
distanze dai suoi atti dannosi.
Il Loki originale si è riconciliato con Thor
Loki e Thor hanno una lunga
storia di rivalità tra fratelli, con la maggior parte delle persone
che amano Thor piuttosto che Loki. A Loki non piaceva immensamente
Thor e si sentiva geloso della sua adorazione da parte degli altri.
Tuttavia, sono proprio come tutti i fratelli che si odiano e che
poi, a un certo, punto si amano.
Mentre il Ragnarok era in corso,
Loki e Thor hanno messo da parte le loro divergenze e differenze e
si sono riconciliati. Sfortunatamente, il Loki alternativo potrebbe
non vivere questo momento nella sua linea temporale, sebbene possa
ancora provare dei sentimenti di amore fraterno per Thor.
Thanos lo uccide
Nella linea temporale
originale, Thanos trova Thor e Loki nello spazio per recuperare la
Gemma dello Spazio ed eseguire il suo piano diabolico per spazzare
via metà dell’universo. Loki è cambiato e ha combattuto al fianco
di Thor per impedire a Thanos di riuscire nel suo piano, ma
purtroppo il Titano Pazzo alla fine lo uccide schiacciandogli il
collo.
I fan hanno sempre pensato che Loki
fosse invincibile, poiché ha ripetutamente ingannato la morte,
quindi la sua dipartita “definitiva” è stata di fatto un enorme
shock. Fortunatamente, la il viaggio nel tempo degli Avengers ha
permesso al Loki alternativo di sfuggire a questo momento
inevitabile, creando gli eventi della serie in arrivo su Disney+ dal 9 luglio.
Lo scorso febbraio è arrivata la
notizia che Rachel Zegler – che vedremo
prossimamente nell’attesissimo West Side Story di
Steven Spielberg – si era unita al cast di Shazam! Fury
of the Gods. All’epoca non vennero rivelati dettagli
in merito al personaggio che la giovane attrice avrebbe
interpretato nel sequel, ma secondo alcune indiscrezioni si sarebbe
trattato di una delle tre antagoniste principali.
Ora, sono emerse più informazioni in
merito al suo ruolo nel film. Come riportato da
Murphy’e Multiverse, infatti, il personaggio di Zegler si
chiamerà Anne: si tratta di una compagna di scuola di Freddy
Freeman (Jack Dylan Grazer), possibile interesse
amoroso del giovane. Tuttavia, grazie ad alcune immagini emerse dal
set, pare che l’attrice sia stata avvistata mentre era impegnata a
girare una scena dove indossava una sorta di armatura dorata, il
che suggerisce che il suo personaggio potrebbe in realtà celare una
doppia identità.
ComicBookMovie suggerisce che Rachel Zegler,
in realtà, sarà una delle figlie di Atlats e quindi la sorella più
giovane di Hespera e Kalypso, i personaggi che saranno interpretati
da Helen Mirren e Lucy Liu. Il personaggio potrebbe nascondersi
dietro l’identità di Anne per avvicinarsi a Freddy e, alla fine,
manipolarlo, forse nel tentativo di metterlo contro il suo amico
Billy Batson (Asher Angel).
Cosa sappiamo di Shazam! Fury of
the Gods
Shazam! Fury
of the Gods sarà diretto ancora una volta
da David F. Sandberg e vedrà il ritorno
di Zachary
Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film
uscirà al cinema il 2 giugno 2023. Nel cast è confermato il ritorno
di Asher Angel, mentre i villain saranno
interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel
Zegler e Lucy
Liu. Mark
Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana,
mentre Djimon
Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo
film è uscito nelle sale ad aprile 2019.
Di recente, l’ex wrestler non ha
nascosto la sua volontà di dire addio al personaggio una volta
terminati i suoi impegni con Guardiani
della Galassia Vol. 3, adducendo come motivazione
principale la sua età e confermando che gli piacerebbe se il
personaggio potesse continuare a vivere sul grande schermo grazie
ad un attore più giovane.
Dopo i commenti di Bautista, il
creatore di Drax, Jim Starlin, ha condiviso con
Inverse i suoi pensieri proprio in merito al futuro del
personaggio nel MCU. Dopo aver elogiato Bautista
per aver fatto un “lavoro strepitoso” con la sua
creazione, Starlin ha in qualche modo appoggiato il desiderio
dell’attore di dedicarsi ad altre esperienze lavorative. Starlin è
inoltre fiducioso che il personaggio di Drax continuerà ad esistere
nel MCU anche senza Bautista.
“Posso capire che arrivi a 54
anni e non hai più voglia di toglierti la maglietta”, ha
dichiarato Starlin. “L’Universo Marvel continuerà ad andare avanti,
soprattutto ora che hanno scoperto di poter fare soldi anche
parlando dell’universo cosmico. Quindi, molto probabilmente ne
faranno ancora di più di film sui Guardiani. Potrebbe
tranquillamente esserci un altro Drax in futuro. Qualcun altro che,
si spera, abbia almeno la metà del tempismo comico di
Bautista.”
Francesco Di Leva
(Il
Sindaco del Rione Sanità) racconta la sua esperienza
in Benvenuti in Casa Esposito, il nuovo film
diretto da Gianluca Ansanelli e presentato in anteprima al
Monte-Carlo Film Festival. Il film arriverà in sala il 2 agosto
2021, distribuito da Vision Distribution.
Tenetevi forte. Preparatevi a ridere
e a commuovervi. Sono arrivati gli Esposito! Il rione Sanità, dove
è nato il principe della risata Totò, è uno dei più affascinanti e
misteriosi di Napoli. Qui vive, con la sua famiglia allargata,
Tonino Esposito, orfano di un boss della camorra. Tonino riceve dal
clan un sussidio mensile e potrebbe vivere di rendita. Invece si
intestardisce a voler imitare le gesta paterne, senza riuscirvi.
Perché è goffo, sfigato, arruffone, incapace di difendersi: un
antieroe tragicomico e decadente, che tra incubi e visioni,
ingenuità e imbranataggini, ne combina di tutti i colori. In un mix
esilarante tra i Cesaroni e i Soprano, uno spaccato divertente e
allo stesso tempo crudele della Napoli contemporanea, città dalle
mille contraddizioni e dalle tante difficoltà, capace però di non
perdere mai la speranza per un futuro migliore.
Sappiamo ormai da diverso tempo che
Patrick Wilson tornerà a vestire i panni di
King Orm, alias Ocean Master, nell’attesissimo sequel di Aquaman.
La notizia è stata confermata lo scorso anno in occasione del DC
FanDome e ora la star di Watchmen ha rivelato di aver iniziato ad allenarsi
proprio in vista dell’inizio della produzione.
In una recente intervista con
ET Online, la star di
The Conjuring – Per ordine del diavoloha parlato di
cosa bisogna aspettarsi dal nuovo film, anticipando dei piani
“super divertenti” per il nuovo film: “Quando James
Wan torna per un sequel, il progetto diventa ancora più grande,
migliore. Si spazia di più più: c’è più divertimento, più azione,
un lavoro maggiore sui personaggi”. L’attore ha poi aggiunto
di essere nel pieno della sua “ottava settimana di
allenamento” e che la produzione dovrebbe essere pronta a
partire “entro un paio di mesi”.
Ocean Master ha deposto il suo
tridente e si è lasciato portare via dagli Atlantidei alla fine del
primo film. Da allora, ci sono state molte speculazioni sul fatto
che alla fine finirà per unire le forze con il suo fratellastro per
combattere una minaccia più grande. Chissà, forse Black Manta? Al
momento non sappiamo nulla sulla trama del sequel, ma si presume
che il vendicativo David Kane interpretato da Yahya
Abdul-Mateen II sarà il cattivo principale.
Tutto quello che c’è da sapere su
Aquaman 2
Vi ricordiamo che Jason
Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe nel
sequel di Aquaman,
film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo
cinematografico DC. Diverse fonti fanno sapere che gli studios
vorrebbero riportare James
Wan dietro la macchina da presa
per Aquaman
2 ad una condizione: che sia lui a scegliere il
gruppo di sceneggiatori e a seguire da vicino il processo di
sviluppo.
David Leslie
Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente
di James
Wan(The Orphan, The Conjuring 2, The
Conjuring 3), scriverà la sceneggiatura del film insieme
a Will Beal, mentre il regista e Peter Safran saranno
co-produttori.
Originariamente previsto per
un’uscita in sala, anche Luca,
24° lungometraggio della Pixar è ora destinato ad
una distribuzione diretta sulla piattaforma Disney+, dove arriverà il 18
giugno. Il film rappresenta per l’Italia un piccolo grande
orgoglio, essendo il primo titolo del celebre studio di animazione
ad essere ambientato in Italia e a vantare un italiano come
regista. A dirigere il film vi è infatti Enrico Casarosa, qui al suo primo
lungometraggio ma già autore del cortometraggio Pixar candidato
all’Oscar, La luna.
Luca
rappresenta per Casarosa una storia molto personale, essendo
ispirato alla sua infanzia a Genova, alle sue estati e all’incontro
con il suo migliore amico. L’amicizia vissuta dal regista diventa
dunque quella di Luca e Alberto, i due protagonisti del film,
draghi marini incuriositi dal mondo in superficie tanto da
stabilirsi tra gli abitanti di Portorosso, che ignorano la loro
vera natura. Al di fuori dall’acqua, infatti, i due sono in grado
di assumere sembianze umane, ma mantenere il segreto diventerà
sempre più difficile.
“I mostri marini sono una
metafora, in realtà, legata al sentirsi diversi o esclusi“,
afferma Casarosa aprendo la conferenza stampa. “Amo la
sensazione che tutti i nostri personaggi in qualche modo si sentano
diversi o insoliti. Luca e Alberto desiderano così tanto far parte
di questo altro mondo, ma temono di non essere accettati così come
sono. Eppure, amano essere mostri marini. “
Ad aggiungere riflessioni sulle
tematiche del film vi è Andrea Warren, produttrice
del film, che racconta di come in Luca si
ritrovi il “voler far parte di qualcosa al di fuori delle
nostre famiglie immediate, voler sperimentare culture al di là
della nostra. Luca scopre il potere di esplorare e celebrare
un’altra cultura, imparando a onorare e condividere la
propria“.
Luca: tra mito e ricerche sui luoghi
Per dar vita a tutto ciò, era
necessario poter essere quanto più precisi possibili sul luogo e
sulla cultura che si andava a rappresentare nel film. Per questo
motivo sono stati trovati riferimenti reali alle persone, agli
oggetti, ai luoghi e ad ogni più piccola particolarità presente poi
nel lungometraggio. Particolari fonti di ispirazione sono poi state
fornite dal cinema italiano, in particolare dalle opere di
Federico Fellini, ma anche dall’animazione
giapponese di Hayao Miyazaki. Allo stesso modo,
Casarosa ha raccontato il lungo processo dietro la realizzazione
del design dei personaggi.
“Per dar forma ai protagonisti,
l’importante per noi era ritrovare la loro essenza. – afferma
il regista – L’essenza di Luca sta nella sua curiosità e nella
sua innocenza, e da qui ha preso vita un ragazzo dal volto
tondeggiante e sempre colmo di meraviglia. Alberto, invece, è più
maturo, furbo, ed ha dunque un aspetto più longilineo, spigoloso,
che esprime la sua capacità di districarsi tra avventure e guai. In
generale, però, volevo che i personaggi avessero una fanciullezza
rara, cogliendoli in un’età dove nulla è più importante
dell’amicizia.”
Luca: i doppiatori del film
Una volta data vita ai personaggi,
ha avuto inizio la ricerca degli interpreti più adeguati. Una
ricerca che Casarosa ha descritto come lunga e faticosa, necessaria
a trovare chi davvero potesse esprimere il mondo interiore di Luca,
Alberto e gli altri protagonisti. A dare voce al curioso
protagonista è infine stato scelto il giovane Jacob Tremblay,
attore noto per i film Room e
Wonder. Si annoverano poi le voci di Jack
Dylan Grazer per Alberto ed Emma Berman
per Giulia. Maya Rudolph e Jim
Gaffigan sono invece i genitori di Luca, Daniela e
Lorenzo.
Ognuno degli attori, presenti alla
conferenza stampa, ha raccontato di portare via con sé qualcosa del
film. Se per Tremblay è la curiosità, per Grazer è l’accettazione
di sé e per la Berman, infine, la tenacia che caratterizza il suo
personaggio. La Rudolph e Gaffigan, invece, hanno descritto la loro
esperienza con la registrazione a distanza del doppiaggio. “Si
è trattata certamente di un’esperienza strana, – afferma
l’attrice – ma la gioiosità del film mi ha aiutato a sentirmi
parte di quel mondo, facendomi dimenticare che mi trovavo in casa
mia”.
“Per la prima volta mi sono
sentito come se non stessi lavorando ma stessi facendo qualcosa per
puro piacere, e doppiare Luca è stata davvero una gioia. –
conclude Gaffigan – Il film mi ha fatto profondamente
innamorare di Portorosso e dell’Italia. Vorrei mangiare ogni cibo
del vostro paese. In Italia si mangia così bene, è come se avessero
preso per sé tutti i cibi più buoni del mondo!”.
Shining è uno di
quei film che ha fatto la storia del cinema e di cui se ne parlerà
ancora per molti anni in futuro. Tratto dal libro omonimo di
Stephen King, il film di Stanley Kubrick è rimasto nell’immaginario
collettivo sia per le tante scene celebri, sia per i retroscena che
riguardano la sua realizzazione.
Di Shining si è
detto di tutto, dall’estrema e morbosa idea di precisione del
regista, alle vessazioni subite dalla protagonista, passando per
realizzazione di scene epiche e molto celebri.
Ecco, allora, dieci cose
che forse non sapevate su Shining.
Shining: il film
1. Danny Lloyd non sapeva
che il film fosse un horror. Siccome Danny
Lloyd era un bambino di soli 8 anni quando girò
Shining, Stanley Kubrick decise di proteggerlo in
qualche modo, visto che era anche il suo primo film per il bambino.
Decise, allora, di non rivelare mai al piccolo che stavano girando
un horror, tanto che il giovane attore pensava di far parte di un
film drammatico. Per tenere nascosta la cosa, addirittura, quando
Wendy fugge da Jack con in braccio il bambino, venne deciso di
crearne un fantoccio per non turbare il piccolo Lloyd. L’attore è
venuto poi a conoscenza del genere del film dopo averlo visto anni
dopo, quando ebbe la possibilità di vedere la versione uncut dei
film dopo i 17 anni, senza rimanerne molto sorpreso dei
risultati.
2. Un set ha preso
fuoco. Le stanze interne dell’Overlook Hotel sono state
girate negli studi di Elstree, in Inghilterra, incluso il Colorado
Lounge, dove Jack batte a macchina. A causa dell’intenso calore
generato dall’illuminazione utilizzata per ricreare la luce del
sole che filtrava dalle finestre, e che impiegava qualcosa come
settecento mila watt per dare l’impressione della luce resa fioca
dalla neve esterna, il set ha preso fuoco. Con grande fortuna tutte
le scene erano già state completate e, quindi, il set venne
interamente ricostruito con un soffitto più alto, venendo poi
utilizzato da Steven Spielberg per girare la scena con i
serpenti del primo film di Indiana Jones, I predatori dell’arca perduta (1981).
3. Del film è stato
realizzato un making of. Molte interessanti informazioni
sul modo di lavorare di Kubrick, derivano dal making of di
Shining, intitolato Making The Shining, girato
dalla figlia del regista, Vivian. Questo documento
attesta i metodi di lavoro di Kubrick, la pressione che suscitava
negli attori e l’estrema precisione che lo contraddistingueva dai
suoi colleghi. Diventato famoso nel corso degli anni, questo
docu-film tende ad impressionare lo spettatore, a verificare con i
suoi occhi il clima che si respirava sul set e come sono state
preparate alcune delle sequenze più celebri di Kubrick e della
storia del cinema in generale.
Shining streaming
4. Shining è disponibile in
streaming. Chi volesse rivedere uno dei film più celebri
di Stanley Kubrick, o decidesse di approcciarsi
per la prima volta, è possibile vederlo in streaming, anche in
italiano, grazie alla piattaforme digitali come Prime (in
abbonament premium), Rakuten Tv, Infinity, Google Play e
iTunes.
Shining 2: esiste un sequel del film culto?
Nel 2019 è uscito
Doctor Sleep, un sequel “spirituale” del film di Stanley
Kubrick, anche se basato effettivamente sul sequel del romanzo
di Stephen King. La pellicola del 2019 vede
protagonista l’attore
Ewan McGregor nel ruolo di Dan Torrance. Il film ambientato
anni dopo gli eventi di Shining (1980), è incentrato su Dan
Torrance, ormai adulto che deve proteggere una giovane ragazza con
poteri simili da un culto noto come The True Knot, che
depreda i bambini con poteri per rimanere immortali.
Shining: le differenze con il
libro
5. Stephen King non ha mai
apprezzato il film. Sebbene sia uno dei film più visti e
sia consacrato come uno dei migliori horror, Stephen King, autore del libro da cui il film
è stato tratto, non lo ha mai apprezzato. Di
Shining ha detto, dopo diversi anni dalla sua
uscita, di trovarlo un film freddo, trovando il personaggio di Jack
completamente pazzo sin dalla prima scena, senza rispettare il
proprio arco narrativo nel quale il protagonista perde il senno
molto lentamente.
Shining: il cast
6. A
Stephen King non è piaciuta l’interpretazione della
Duvall. Oltre a considerare il film per nulla confacente
al suo libro, King ha avuto da dire anche dell’interpretazione di
Shelley Duvall, considerando il personaggio
completamente deviato dal carattere materno e forte che aveva nel
libro ed etichettando il personaggio Kubrickiano come uno dei più
misogini mai visti al cinema.
Jack Nicholson e
Shelley Duvall hanno espresso aperto risentimento
contro l’accoglienza di questo film, ritenendo che la critica e il
pubblico abbiano attribuito a Stanley Kubrick esclusivamente il
successo del film senza considerare gli sforzi degli attori, della
troupe o della forza del materiale sottostante di Stephen King.
Nicholson e Duvall hanno affermato che il film è stato uno dei più
difficili della loro carriera. In effetti, Nicholson considera
l’interpretazione di Duvall il ruolo più difficile che abbia mai
visto assumere da un’attrice. Duvall considera anche la sua
performance la più difficile della sua vita.
Stanley Kubrick
originariamente voleva che Slim Pickens
interpretasse la parte di Hallorann, ma l’attore non voleva più
lavorare con Kubrick, in seguito alla sua esperienza sul set di
“Il dottor Stranamore – Oppure: come ho imparato a non
preoccuparmi e ad amare la bomba“. Stanley
Kubrick aveva immaginato Shelley Duvall come la sua
versione più timida e dipendente di Wendy Torrance fin dall’inizio.
Tuttavia, Jack Nicholson dopo aver letto il
romanzo, ha voluto Jessica Lange per il ruolo di
Wendy e l’ha persino raccomandata a Kubrick, poiché sentiva che si
adattava alla versione del personaggio di Stephen King.
Second alcune fonti Stanley Kubrick
ha considerato
Robert De Niro e
Robin Williams per il ruolo di Jack Torrance. Tuttavia il
regista non pensava che De Niro si sarebbe adattato al ruolo dopo
aver visto la sua interpretazione in
Taxi Driver (1976), poiché riteneva l’attore non abbastanza
psicotico per il ruolo. La stessa cosa penso di
Robin Williams, second Kubrick non si sarebbe adattato al ruolo
dopo aver visto la sua performance in Mork & Mindy (1978), poiché
lo riteneva troppo psicotico per il ruolo. Secondo Stephen King,
Kubrick considerò brevemente anche Harrison Ford.
Gemelle Shining
7. Le gemelle sono aggiunte
da Kubrick. Ormai sono entrate di diritto nell’immaginario
comune, ma in realtà, le gemelle Grady, non sono previste nel
romanzo di King e non lo erano anche prima di girare il film.
Ispirato dalla foto Identica Twins scattata nel 1967 da
Diane Arbus (fotografa che immortalava in
cosiddetti freaks in diversi atteggiamenti), il regista decise di
inserire queste due figure nel suo film, omaggiando la fotografa e
collocando le due gemelle come erano nella fotografia.
8. Le due gemelle non sono
più attrici. Sebbene Lisa e
Louise Burns abbiano riscontrato un gran successo
a soli dodici anni, le due non hanno più intrapreso la strada della
recitazione e tanto meno del cinema. Infatti, Lisa è diventata un
avvocato, mentre Louise è una scienziata.
Jack Nicholson in Shining
9. Jack Nicholson era
stremato dalle riprese. Che le riprese di Shining
fossero pesanti è stato detto più e più volte. Anche
Anjelica Huston, che ai tempi era la compagna di
Jack Nicholson, ha rivelato come il suo
compagno, a causa delle lunghe ore passate sul set e dallo stile
preciso fino all’estremo di Kubrick, tornava quasi sempre a casa
stanco morto, tanto da andare direttamente a letto e crollare,
addormentandosi subito.
10. Per Jack Nicholson è
stato difficile rimproverare Wendy. Sembra che tra tutte
le sequenze girate, la peggiore sia stata quella in cui Jack
Torrance rimprovera la povera Wendy per averlo interrotto mentre
scriveva a macchina. Nicholson ha ammesso che è stato il momento
più duro delle riprese, spiegando di aver vissuto un’esperienza
simile in passato, riuscendo ad entrare in contatto con il suo
personaggio, riuscendo a costruire la scena (e qualche battuta) con
il regista.
Black Widow, l’attesissimo
cinecomic dei Marvel Studios che arriverà finalmente il
prossimo mese, segnerà l’ultima apparizione di Scarlett Johansson nei panni di Vedova Nera.
Tuttavia, pare che l’attrice non escluda a priori un possibile
ritorno nel MCU in futuro…
Il personaggio di Vedova Nera si è
sacrificato in Avengers:
Endgame per dare ai suoi compagni di squadra la
possibilità di annullare la decimazione di Thanos. Poiché il film
di Cate Shortland è un prequel a tutti gli
effetti, ambientato tra gli eventi di Civil
War e Infinity
War), le possibilità di rivedere di nuovo il
personaggio di Natasha Romanoff sono decisamente scarse.
Durante una recente intervista con
Total Film, la Johansson ha parlato del personaggio dell’ex
assassina della Stanza Rossa e della possibilità di collaborare
nuovamente con la grande famiglia Marvel. “È una sensazione
decisamente agrodolce, perché amo la mia famiglia Marvel. Non sarà mai davvero pronto
a non farne più parte. Saranno sempre una famiglia per me. Non mi
sentirò mai pronta a non essere più in quel film, perché odio
sentire come se mi stesse perdendo qualcosa. Chi lo sa? Forse ad un
certo punto avremo l’opportunità di collaborare di nuovo insieme,
in qualche altro modo.”
Ovviamente, questo non significa
necessariamente che Scarlett non vede l’ora di riprendere il ruolo
di Vedova Nera, poiché c’è sempre la possibilità che l’attrice
possa essere interessata ad assumere un ruolo diverso in un
futuro progetto del MCU (chissà, magari dietro la
macchina da presa?). Qualunque cosa accada, sembra che l’attrice
sia molto orgogliosa di ciò che ha realizzato durante i suoi anni
passati ad interpretare il ruolo, e trova che il film di
Black
Widow sarà un canto del cigno appropriato.
“In qualsiasi contesto, ma
ancora di più quando sei un attore, è sempre meglio lasciare una
determinata situazione quando sei al top. E sentirsi bene per
quello che hai fatto. È una sensazione incredibile. E Black Widow mi fa sentire al top. Ne sono davvero
orgogliosa. Vedremo come lo percepiranno tutti gli altri! Amerò per
sempre l’esperienza di averlo realizzato.”
La regia di Black Widow è stata
affidata a Cate Shortland, seconda donna
(dopo Anna Boden di Captain
Marvel) a dirigere un titolo dell’universo
cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è
stata riscritta nei mesi scorsi da Ned
Benson(The Disappearance of Eleanor
Rigby). Insieme a Scarlett
Johansson ci saranno anche David
Harbour, Florence
Pugh e Rachel
Weisz. Il film arriverà nelle sale il 7 luglio e
su Disney+ con
Accesso Vip il 9 luglio.
In Black Widow, quando sorgerà
una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha
Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue
origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla
pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in
qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni
prima che diventasse un membro degli Avengers.
Le riprese di Doctor
Strange in the Multiverse of Madness si sono
concluse di recente nel Regno Unito e ora ha iniziato a fare il
giro del web un artwork che è stato regalato al cast e alla troupe
del film proprio per celebrare la fine produzione.
Sebbene non si tratti di un concept
art ufficiale, l’artwork – che potete vedere cliccando
qui – ci permette comunque di dare uno sguardo a ciò che
dovremmo aspettarci dal sequel, inclusi i costumi aggiornati sia di
Doctor Strange che di Scarlet Witch (nello
specifico, il costume della strega sembra essere molto fedele a
quello dei fumetti). L’aspetto più interessante, tuttavia, è che
l’artwork ci mostra per la prima volta quello che sarà il look
della new entry America Chavez nel sequel.
Come ha fatto notare Doctor Strange 2
Updates su Twitter, Strange, Wong e Scarlet Witch si trovano di
fronte ad un portale a forma di stella, caratteristico dei poteri
di Chavez che, come sappiamo, è capace di spostarsi da una realtà
all’altra. Dunque, se quest’artwork è una rappresentazione accurata
di ciò che vedremo nel film, allora è quasi certo che i portali di
Miss America saranno il modo in cui la squadra di eroi riuscirà a
viaggiare attraverso il Multiverso.
Inoltre, la fonte fa notare che
nell’artwork Strange ha ancora l’Occhio di Agamotto. Ma com’è
possibile? Thanos si impossessò dell’oggetto mistico perché credeva
che contenesse la Gemma del Tempo, ma lo distrusse quando si rese
conto che era solo un diversivo. In realtà, Strange aveva estratto
la Gemma e l’aveva nascosta usando la magia. Tuttavia, è possibile
che Thanos abbia distrutto un falso Occhio di Agamotto, qualcosa
che Strange aveva probabilmente soltanto evocato.
Questa potrebbe essere la
spiegazione più plausibile, ma potrebbero essercene anche altre:
forse nel sequel non vedremo l’Occhio di Agamotto della timeline
principale del MCU, ma piuttosto una variante che
lo Stregone Supremo ha raccolto durante uno dei suoi viaggi
interdimensionali…
La sceneggiatura del film porterà la
firma di Jade
Bartlett e Michael Waldron.
Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno
anche Benedict
Wong (Wong), Rachel
McAdams(Christine
Palmer), Chiwetel
Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl
Gomez (che interpreterà la new entry America
Chavez).
Doctor Strange in the Multiverse
of Madness arriverà al cinema il 25 marzo 2022.
Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo
anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe
apparire in un cameo anche Bruce
Campbell, attore feticcio di Sam
Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in
merito.
Disney+ ha diffuso il nuovo
promo “Chance” di LOKI,
l’attesissima serie tv basata sul noto personaggio Marvel interpretato da
Tom Hiddleston.
LOKI
segue le vicende del dio dell’Inganno quando esce dall’ombra di suo
fratello, in una nuova serie che si svolge dopo gli eventi di
Avengers: Endgame.
Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista,
insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino,
Wunmi Mosaku e Richard E. Grant. Kate
Herron è la regista, mentre Michael Waldron è il capo
sceneggiatore.
LOKI, la serie tv
La trama diLOKIsi
svolge dopo gli eventi di
Avengers: Endgame e seguirà le vicende del Loki che è
fuggito nel 2012 grazie al Tesseract. Come rivelato dall’attore
stesso, il Loki della linea temporale principale è stato ucciso da
Thanos in Avengers: Infinity
War, ma quando Iron Man, Capitan America e Ant-Man si recano
nel 2012 per recuperare il Tesseract, involontariamente fanno
fuggire il Loki che era appena stato sconfitto dagli Avengers.
Tom Hiddleston torna nei panni del protagonista,
insieme a Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw, Sophia Di Martino, Wunmi
Mosaku e Richard E. Grant. Kate Herron è la regista, mentre Michael
Waldron è il capo sceneggiatore.
Zoe
Saldana sembra aver confermato che tornerà
ufficialmente nei panni di Gamora in Guardiani
della Galassia Vol. 3. Di recente, infatti, l’attrice
ha condiviso una foto che risale alla pre-produzione del primo
film, scattata durante un vecchio camera test.
I fan sapevano che avrebbero rivisto
la donna più letale della galassia nel nuovo film del franchise,
nonostante gli eventi di Avengers:
Endgame avessero lasciato più di un dubbio. L’orginale
Gamora, infatti, è stata uccisa in Avengers:
Infinity War e nel sequel abbiamo visto la versione
alternativa del personaggio, proveniente dal 2014. Alla fine di
quel film abbiamo visto Star-Lord provare a ritrovare Gamora, che
dopo la battaglia contro Thanos se n’è andata per la sua
strada…
La foto condivisa su Instagram
da Saldana rivela un’interessante curiosità relativa ai piani
originali di James Gunn per Gamora, che in origine avrebbe
dovuto avere gli occhi verdi. Alla fine del post, l’attrice ha
confermato che tornerà in GOTG Vol.
3.
“Ci credereste se vi dicessi che
Gamora doveva avere gli occhi verdi? In uno dei tanti camera test
che abbiamo fatto, James
Gunn voleva vedere come apparissi con gli occhi verdi nei panni
di Gamora. Alla fine ha cambiato idea. Ne sono stata felice, perché
quelle lenti a contatto era veramente scomode. Il mio cuore va a
Dave Bautista e Karen Gillan, che hanno dovuto indossare lenti a
contatto per Drax e Nebula. Ma i loro personaggi sembravano
fantastici con quelle lenti… e poi loro sono dei veri
professionisti! Un sacco di ricordi mi tornano alla mente in questo
periodo, mentre ci stiamo tutti preparando a tornare per un’altra
avventura dedicata ai Guardiani.”
Dopo l’acquisizione della Fox da
parte della Disney, i fan di Deadpool
hanno trascorso molto tempo a chiedersi quale sarebbe stato il
futuro del Mercenario Chiacchierone all’interno del MCU. Di recente, è stato confermato
che l’attesissimo
Deadpool 3 non solo sarà ambientato all’interno
dell’universo condiviso, ma anche che sarà vietato ai minori.
La sceneggiatura del film sarà opera
di Wendy Molyneux e Lizzie
Molyneux-Logelin, ma al momento tutto tace per quanto
riguarda la trama. Ad oggi non sappiamo neanche quando il film
arriverà nelle sale: l’unica cosa certa è che rivedremo Ryan Reynolds nei panni di Wade Wilson.
Proprio di recente, l’attore ha condiviso nelle sue storie di
Instagram
un’immagine che potrebbe aver anticipato che qualcosa, in merito ai
lavori sul film, si sta effettivamente muovendo.
Reynolds ha infatti postato
un’immagine della celebre maschera dell’eroe contenuta all’interno
di una borsa, lasciando intendere che forse ci sono stati degli
incontri con i Marvel Studios in merito al nuovo film. Niente
di più è stato rivelato, dal momento che la storia non riportava
alcuna didascalia o commento dell’attore. La domanda sorge dunque
spontanea: a che punto saranno i lavori su
Deadpool 3? La speranza è che questa foto postata da
Reynolds possa aver anticipato l’arrivo di importanti aggiornamenti
in merito…
Il futuro di Deadpool al
cinema
Dopo l’uscita di Deadpool
2 e l’acquisizione di Fox da parte di Disney, il
futuro di Deadpool è
stato per lungo tempo appeso al filo dell’incertezza. Tuttavia, lo
scorso gennaio è stato confermato che Deadpool
3 si farà e che sarà ufficialmente collegato al
MCU. Al momento le uniche
informazioni sul film riguardano gli sceneggiatori: la Marvel, infatti, ha affidato
a Wendy Molyneux e Lizzie
Molyneux-Logelin (che andranno a sostituire i
veterani Rhett Reese e Paul Wernick) il compito di scrivere il
nuovo film.
Un nuovo volto nuovo entra a far
parte del cast di Matrix
4, l’annunciato sequel basato sul franchise di
successo. Secondo quanto apprendiamo Christina
Ricci è l’ultima attrice a ottenere un ruolo
nell’attesissimo sequel. I dettagli del suo personaggio non
sono stati resi noti ma si l’attrice si unirà a un cast già
stellato in un film che ha grandi aspirazioni.
Matrix 4vedrà
il ritorno di
Keanu Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith, che riprenderanno i loro ruoli iconici
come Neo, Trinity e Niobe. Il film vedrà anche i nuovi volti nel
cast come Priyanka Chopra Jonas, Jessica Henwick, Neil
Patrick Harris, Toby Onwumere e Yahya Abdul-Mateen
II, che si dice interpreterà il giovane
Morpheus.
I dettagli della
trama del quarto film live-action del franchise
di The
Matrix non sono stati rivelati e, data
la fine di The Matrix Revolutionsdel 2003 non possiamo immaginare come la storia possa
proseguire.
Le riprese di Matrix
4 sono ufficialmente partite nel 2020, ma a causa
della pandemia di Covid-19 sono state interrotte per un lungo
periodo di tempo. Anche se le riprese non sono ancora terminate, è
chiaro che lo saranno entro la fine dell’anno, dal momento che
l’uscita del film è fissata per il prossimo 22 dicembre.
Matrix
4 vedrà nel cast il ritorno
di Keanu
Reeves, Carrie-Ann
Moss e Jada
Pinkett-Smith al fianco delle new
entry Yahya Abdul-Mateen II, Neil
Patrick Harris, Jonathan Groff, Jessica
Henwicke Toby
Onwumere. L’uscita nelle sale è fissata per il 22 dicembre
2021. Il nuovo capitolo del franchise sarà diretto da Lana Wachowski. La sceneggiatura del film è
stata firmata a sei mani con Aleksandar Hemon e David Mitchell.
Arriva da
Deadline la notizia che l’attore Robert Emms
si è unito al cast del prossima serie spin-off di Rogue One: A Star Wars Story, Andor.
L’attore, noto soprattutto per i suoi ruoli in Chernobyl e His
Dark Materials della HBO, si unirà a un cast che
comprende già attori del calibro di
Diego Luna, Adria Arjona, Denise Gough, Genevieve O’Reilly,
Stellan Skarsgard, Fiona Shaw e Kyle Soller
.
ANDOR
è incentrato su Cassian Andor
(Luna), personaggio che è stato introdotto in Rogue One e come membro
della ribellione contro l’Impero. La serie sarà un prequel del
film, con Toby Haynes che sarà il regista principale della prima
stagione che sarà composta da12 episodi. Gli altri registi
coinvolti sono Ben Caron e Susanna White, mentre Stephen Schiff e
Tony Gilroy sono gli sceneggiatori. ANDOR è
prodotto dallo showrunner Tony Gilroy, che ha
scritto e prodotto Rogue One. Inizialmente Gilroy
avrebbe dovuto dirigere i tre episodi, ma è stato costretto a
rinunciare a causa di problemi di viaggio legati alla pandemia.
In Rogue One un gruppo di improbabili eroi si unisce
in una missione per rubare i piani alla Morte Nera, l’ultima arma
di distruzione dell’Impero. Questo evento chiave nella cronologia
di Star
Wars riunisce persone comuni che scelgono di fare cose
straordinarie e, così facendo, diventano parte di qualcosa di più
grande di loro stessi.
Ormai sempre più ricco di film e
personaggi, il Marvel Cinematic Universe è un vero
e proprio unicum nella storia del cinema. Quello sviluppato è un
universo narrativo senza precedenti, che mette in comunicazione tra
loro tante singole storie per costruirne una unica più grande,
capace di parlare a tutto il mondo. Tra i più apprezzati titoli
dell’MCU spicca poi in particolare
Guardiani della
Galassia (qui
la recensione), scritto e diretto da
James
Gunn nel 2014. Un’opera diversa rispetto alle altre
dedicate ai supereroi Marvel, ricca di colori, comicità,
grandi emozioni e tantissima adrenalina.
Basato sugli omonimi personaggi
ideati nel 2008, nella seconda versione del gruppo (che differisce
da quella originale del 1969), il film è stato l’occasione per
portare sul grande schermo un gruppo di supereroi scanzonati e con
evidenti problemi relazionali. La loro avventura li trasforma però
in una famiglia indissolubile, dando vita ad alcuni dei momenti più
memorabili e commoventi dell’intero universo Marvel. I dubbi circa un progetto
che non coinvolgesse Iron Man, Captain America o Thor erano molti,
subito però fugati dall’affetto che automaticamente si genera verso
i Guardiani. A fronte di un budget di 196 milioni di dollari,
Guardiani della Galassia è arrivato ad incassarne oltre
773 in tutto il mondo.
Tra il grande cast, gli esplosivi
effetti speciali e una colonna sonora indimenticabile, il film è
stato ovviamente solo il primo di quella che attualmente è una
trilogia, con il terzo film di prossima realizzazione. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà utile approfondire
alcune curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura
sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama, al cast di attori e alla
colonna sonora. Infine, si elencheranno anche le
principali piattaforme streaming contenenti il
film nel proprio catalogo.
Guardiani della Galassia: la trama
del film
Protagonista del film è l’audace
esploratore Peter Quill, inseguito dai cacciatori
di taglie per aver rubato una misteriosa sfera ambita da
Ronan, un essere malvagio la cui sfrenata
ambizione minaccia l’intero universo. Per sfuggire all’ostinato
nemico, Quill è costretto a dar vita ad una scomoda alleanza con
quattro improbabili personaggi: Rocket, un
procione armato; Groot, un umanoide dalle
sembianze di un albero; la letale ed enigmatica
Gamora e il vendicativo Drax il
Distruttore. Ma quando Quill scopre il vero potere della
sfera e la minaccia che costituisce per il cosmo, farà di tutto per
guidare questa squadra improvvisata in un’ultima, disperata
battaglia per salvare il destino della galassia.
Guardiani della Galassia: il cast
del film
Ad aver reso memorabile il film ci
ha pensato, tra le altre cose, il cast di attori coinvolti. In
primis, nei panni di Peter Quill, si ritrova
Chris Pratt. Benché oggi sia impossibile immaginare un
altro volto per tale personaggio, originariamente l’attore non
voleva prendere parte ai provini. Fu solo dopo numerosi tentativi
che accettò di partecipare, convincendo il regista di essere quello
giusto dopo pochi secondi. Data la sua grande capacità di
improvvisazione, a Pratt è stato poi concesso di riadattare a suo
gusto molte delle battute del suo personaggio.
L’attrice
Zoe Saldana, nota anche come protagonista femminile di
Avatar interpreta la guerriera Gamora. Un ruolo che le ha
richiesto una grande preparazione nel combattimento con e senza
armi e numerose ore di trucco al gioco. A dare voce al simpatico
Groot, il temibile albero antropomorfo, vi è l’attore
Vin Diesel. Poiché il suo personaggio pronuncia solo
le parole “io sono Groot”, Diesel ha deciso di registrare
queste anche in altre lingue come il francese, il tedesco, il
mandarino e il russo, così da far sentire la giusta intonazione
agli spettatori di ogni dove.
L’ex wrestler
Dave Bautista è invece Drax il Distruttore, un
personaggio che gli ha richiesto numerose ore di trucco al gioco e
lunghe saune a fine riprese per poterlo poi rimuovere. In ultimo,
Bradley Cooper dà voce al procione Rocket, per il
quale ha anche fornito alcune sue espressioni facciali. Sul set,
però il personaggio era interpretato da Sean Gunn,
fratello del regista. Ad interpretare Ronan l’accusatore vi è
invece l’attore
Lee Pace, mentre di rilievo sono anche i ruoli
ricoperti da
Michael Rooker nei panni di Yondu e
Benicio del Toro in quelli del Collezionista.
Guardiani della Galassia: la
colonna sonora, il trailer e dove vedere il film in streaming e in
TV
All’interno del film Peter Quill
affronta le sue avventure insieme al fidato walkman regalatogli
dalla madre. Dentro di questo, vi è l’Awesome Mix Vol. 1,
contenente una serie di celebri brani, in particolare degli anni
Settanta e Ottanta. Per il personaggio rappresentano un legame con
la Terra e la sua famiglia. Tra i più noti si citano Hooked on
a Feeling, Spirit in the Sky, Moonage Daydream e
I Want You Back. Questa colona sonora, poi distribuita
fisicamente per gli appassionati, ha raggiunto il primo posto nella
classifica US Billboard 200, diventando il primo album
nella storia contenente canzoni già pubblicate a raggiungere tale
traguardo.
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Guardiani della
Galassia è infatti disponibile nei cataloghi di
Chili, Google Play, Apple iTunes, Tim Vision e
Now. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di
riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un
abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale
comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso
di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui
guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto
televisivo di sabato 5 giugno alle ore
21:20 sul canale Italia 1.
La casa è da sempre uno degli
ambienti più ricorrenti nel cinema, dove è stata nel corso del
tempo declinata e raccontata in ogni modo possibile. In
particolare, memorabili rimangono alcune case legate al cinema
thriller e horror, che hanno fatto di questo ambiente il luogo
perfetto per orrori senza fine. Innumerevoli sono i titoli che si
potrebbero citare a riguardo, da La casa di Sam
Raimi fino ai più recenti Quella casa nel bosco,
Man in the Dark e
The Nest – Il nido. Un
altro esempio perfetto è anche Dream
House thriller del 2011 dal regista Jim
Sheridan, meglio noto per i film Il mio piede
sinistro e Nel nome del padre.
Tanto è cupa la storia di Dream
House, tanto è stata travagliata la sua realizzazione. Durante
le riprese, infatti, Sheridan ebbe numerosi contrasti con la casa
di produzione, la Morgan Creek Productions. Il
regista aspirava a farne un film colto e tematicamente profondo,
mentre i produttori desideravano invece dar vita ad un titolo di
genere che potesse riscuotere un buon successo economico. Dopo che
questi ultimi presero del tutto in mano il progetto, rimontandolo
senza consultare il regista, Sheridan disconobbe la pellicola. Come
lui, anche gli attori protagonisti si discostarono da questa,
rifiutandosi di promuovere qualcosa di così diverso da ciò per cui
avevano firmato.
Ciò portò naturalmente ad un sonoro
insuccesso di critica e pubblico, con incassi ben al di sotto del
budget. Ad oggi, Dream House è ancora ricordato come
un’occasione sprecata, con una storia potenzialmente intrigante ma
non sfruttata appieno. Eppure, nonostante i suoi tanti difetti, il
film lascia intravedere alcuni elementi di interesse che possono
intrigare i fan del genere. Prima di intraprendere una visione del
film, però, sarà certamente utile approfondire alcuni dettagli
relativi alla trama e al cast di
attori. Infine, si elencheranno anche le principali
piattaforme streaming contenenti il film nel
proprio catalogo.
Dream House: la trama del film
Protagonisti del film sono i coniugi
Will e Libby Atenton, i quali
all’inizio del film si trasferiscono in quella che considerano la
loro casa dei sogni, nella tranquillità del New England. Qui i due,
insieme alle due figlie, sono pronti ad iniziare una nuova vita di
amore e tranquillità. Proprio quest’ultima risulta però ostacolata
dalla presenza di notte di alcuni strani rumori. Pur con tutti i
timori del caso, Will si decide a ricercare l’origine di questi,
arrivando fino in cantina. Qui si imbatte in un gruppo di giovani
impegnati a compiere riti satanici. In cerca di spiegazioni, Will
scoprirà qualcosa di spaventoso.
In quella stessa casa, infatti,
pochi anni prima un certo Peter Ward ha ammazzato
sua moglie e le due figlie, per poi essere catturato e rinchiuso in
un ospedale psichiatrico. Per saperne di più, gli Atenton decidono
di rivolgersi alla vicina di casa Ann, la quale
però si dimostra restìa a rispondere. L’unico modo per scoprire
davvero cosa sia successo in quella casa è recarsi al manicomio
dove Ward soggiorna. Qui, però, Will non solo scopre che
l’assassino è stato ora rilasciato, ma viene a conoscenza di una
verità scioccante, che mette in crisi ogni sua certezza.
Dream House: il cast del film
Per il ruolo di Will Atenton sono
inizialmente stati considerati gli attori Christian
Bale e Brad Pitt. Al ruolo si è però poi
interessato Daniel Craig, noto come
l’attuale James
Bond, che ha infine ottenuto la parte. Nel ruolo di Libby,
moglie del protagonista, era invece stata scelta l’attrice
Rachel McAdams, la quale però dovette poi
rinunciare a causa di altri impegni. Al suo posto fu dunque scelta
la premio Oscar Rachel Weisz.
Conosciutisi sul set, Craig e la Weisz intrapresero una relazione
sentimentale che li portò in breve tempo al matrimonio. Parlando
del film, l’attore ha più volte scherzato affermando che “il
film non è venuto benissimo, ma in cambio ho conosciuto mia
moglie”.
Nei panni delle loro due figlie si
ritrovano le attrici Claire e Taylor
Geare, sorelle anche nella realtà. Nei panni di Ann
Patterson, la vicina di casa degli Atenton, vi è invece
Naomi Watts, nota per
film come 21 grammi e The Impossible. In quanto
britannica naturalizzata australiana, questa dovette impegnarsi in
particolare a sfoggiare un credibile accento del New England, dove
si svolge la vicenda. Nei panni del marito di Ann, Jack, vi è
invece l’attore Marton Csokas, meglio noto per
essere stato Celeborn nella trilogia de Il Signore degli
Anelli. Rachel G. Fox interpreta invece
Chloe, figlia di Ann e Jack. Infine, si ritrova nel film l’attore
canadese Elias Koteas, nei panni di Boyce,
complice di Jack.
Dream House: il trailer e dove
vedere il film in streaming e in TV
È possibile fruire del film grazie
alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. Colpevole
d’innocenza è infatti disponibile nel catalogo di
Rakuten Tv, Chili, Google Play, Apple iTunes e
Now. Per vederlo, basterà noleggiare il singolo film,
avendo così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della
qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà
soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il
film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato
5 giugno alle ore 21:00 sul canale
Iris.
Antonia Truppo e
Giovanni Esposito sono trai protagonisti di
Benvenuti in Casa Esposito, il nuovo film diretto
da Gianluca Ansanelli e presentato in anteprima al
Monte-Carlo Film Festival. Il film arriverà in sala il 2 agosto
2021, distribuito da Vision Distribution.
Tenetevi forte.
Preparatevi a ridere e a commuovervi. Sono arrivati gli Esposito!
Il rione Sanità, dove è nato il principe della risata Totò, è uno
dei più affascinanti e misteriosi di Napoli. Qui vive, con la sua
famiglia allargata, Tonino Esposito, orfano di un boss della
camorra. Tonino riceve dal clan un sussidio mensile e potrebbe
vivere di rendita. Invece si intestardisce a voler imitare le gesta
paterne, senza riuscirvi. Perché è goffo, sfigato, arruffone,
incapace di difendersi: un antieroe tragicomico e decadente, che
tra incubi e visioni, ingenuità e imbranataggini, ne combina di
tutti i colori. In un mix esilarante tra i Cesaroni e i Soprano,
uno spaccato divertente e allo stesso tempo crudele della Napoli
contemporanea, città dalle mille contraddizioni e dalle tante
difficoltà, capace però di non perdere mai la speranza per un
futuro migliore.
Diretto da Craig
Gillespie e interpretato dalle vincitrici dell’Academy
Award® Emma Stone ed Emma Thompson, il film Disney live action
Crudelia è
disponibile nelle sale italiane (salvo disponibilità dei cinema) e
su Disney+ con Accesso VIP.
In occasione dell’uscita di
Crudelia, M·A·C Cosmetics ha lanciato
The Disney Cruella Collection by M·A·C, una collezione che
si ispira alle più insolenti icone fashion che hanno contribuito a
dare un volto alle ere Punk e New Wave dei tardi Settanta e primi
anni Ottanta, con vivide labbra rosse e iconici ombretti bianchi e
neri, prendendo spunto dalle tonalità e tecniche usate per creare i
look di Cruella sullo schermo.
Inoltre, nelle vetrine di M·A·C
Cosmetics in via Dante a Milano, è andata in scena una collezione
di abiti ispirata a Crudelia realizzata da Rebecca Pavone,
Aurora Dolce e Sofia Motta, giovani talenti dell’Istituto
Europeo di Design (IED) che, con la collaborazione della
Coordinatrice e Creative Director IED Moda Milano Olivia Spinelli,
sono stati selezionati per realizzare tre outfit ispirati al
film.
1 di 22
Westwing,
e-commerce di Home&Living, ha interpretato in chiave
interior design la dicotomia dei due personaggi principali
del film: Cruella e la Baronessa. Sul sito Westwing.it è stata disponibile una campagna
Crudelia a tema interior dedicata agli utenti, ispirata
allo stile punk-rock anni 70 del film.
Veepee,
sito leader europeo delle flash-sales, ha realizzato un progetto
speciale insieme a Disney Italia in occasione del lancio del film
sui siti Privalia e Veepee. Un canale editoriale con lo stile di
Crudelia, con una selezione di top brand tra Moda,
Accessori e Beauty.
Una sezione dedicata al mondo di Crudelia è stata
creata anche su Amazon.it:
protagoniste una collezione completa di magliette e felpe; i
celebri Funko Pop per i collezionisti e infine il libro edito da
Giunti “Crudelia De Mon. La mia vera storia”.
Inoltre, per celebrare l’uscita del film, sono disponibili su
ShopDisney.it la nuova esclusiva collezione di abbigliamento,
accessori e peluche ispirata ai personaggi del nuovo film Disney
live action.
Andy Muschietti,
impegnato sul set di The
Flash, ha condiviso sul suo account Instagram
una foto di un logo di Batman, o forse di un pettorale di un
costume di Batman che sembra macchiato di sangue. Sappiamo che il
film vedrà più Batman in azione, ma non sappiamo a chi appartiene
questo logo/costume, né la foto ci fornisce alcuna descrizione o
suggerimento. Cosa vorrà dire?
Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Kiersey Clemons tornerà nei
panni di Irish West dopo essere apparsa in Zack
Snyder’s Justice League (il personaggio era stato
tagliato dalla versione theatrical). Nel cast ci saranno anche
l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il
labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la
madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha
Calle(Febbre d’amore) che interpreterà
Supergirl.
Ecco la nostra intervista a
Giacomo Ferrara, attore noto al grande pubblico
come lo Spadino di Suburra e giurato al
Monte-Carlo Film Festival, festival della commedia che si svolge a
Monte-Carlo dal 31 maggio al 5 giugno.
Apple TV+ ha svelato oggi il trailer e la data
d’uscita del documentario, “Chi sei, Charlie Brown?”, che sarà
disponibile in tutto il mondo venerdì 25 giugno, su
Apple TV+. Narrato da Lupita Nyong’o e ideato da Imagine
Documentaries, lo speciale documentario è prodotto da Brian Grazer
e Ron Howard e mostra interviste con amici, familiari, fumettisti e
i fan più famosi del fumetto, per comporre un commovente ritratto
del compianto creatore dei Peanuts, Charles M. Schulz.
Onorando il creatore dell'”uomo
qualunque”, Charles “Sparky” Schulz, “Chi sei, Charlie Brown?”
celebra il significato e la popolarità multi-generazionale del
fumetto, con la sua arte e design senza tempo, per delineare il
ritratto dell’uomo i cui personaggi avrebbero toccato la vita di
milioni di persone nel corso dei decenni, diventando amate icone
culturali. Ricco di interviste a Jean Schulz, la vedova di Charles
Schulz, insieme a Drew Barrymore, Al Roker, Kevin Smith,
Billie Jean King, Paul Feig, Ira Glass, Noah Schnapp, Miya Cech,
Keith L. Williams, Chip Kidd, Lynn Johnston, Robb
Armstrong e altri ancora, il documentario intreccia una
nuova storia animata che segue Charlie Brown alla scoperta di se
stesso.
Chi sei, Charlie
Brown? è prodotto da Brian Grazer, Ron Howard,
Sara Bernstein e Justin Wilkes di Imagine
Documentaries, Josh Scherba, Anne Loi e Stephanie Betts di
WildBrain, Craig Schulz e Paige Braddock di Peanuts e Michael
Bonfiglio, che scrive e dirige. Meredith Kaulfers di Imagine
Documentaries è co-produttrice esecutiva e Marcella Steingart è
produttrice e scrittrice. La musica originale è composta da Jeff
Morrow, compositore della nuova serie “The Snoopy Show”, “Snoopy in
Space” e “Peanuts in Space: Secrets of Apollo 10”.Chi sei,
Charlie Brown? si unirà ad altri titoli dei Peanuts, tra
cui “The Snoopy Show”, i classici speciali dei “Peanuts”, la serie
nominata ai Daytime Emmy “Snoopy in Space” e il vincitore del
Daytime Emmy Award “Peanuts in Space: Secrets of Apollo 10”,
anch’essi prodotti da Imagine Documentaries.
Offrendo una visione
multi-generazionale per i bambini dai 4 agli 11 anni e per i loro
caregiver, Apple
TV+ ospita serie originali di alcuni dei franchise più
affidabili di oggi nella programmazione per bambini e famiglie, tra
cui “Ghostwriter” e “Helpsters” di Sesame Workshop, vincitori del
Daytime Emmy Award; il prossimo reboot dell’amata serie classica
“Fraggle Rock” di The Jim Henson Company; “Doug Unplugs” di
DreamWorks Animation e “Stillwater” di Gaumont e Scholastic.
Apple TV+ è disponibile sull’app
Apple TV in oltre 100 paesi, su oltre 1 miliardo di schermi,
inclusi iPhone, iPad, Apple TV, iPod touch, Mac, specifiche smart
TV Samsung, LG, Sony e VIZIO, Amazon Fire TV e dispositivi Roku,
console PlayStation e Xbox e su tv.apple.com,
per € 4,99 al mese con una prova gratuita di sette giorni. Per un
periodo di tempo limitato, i clienti che acquistano un nuovo
iPhone, iPad, Apple TV, Mac o iPod touch possono usufruire
gratuitamente di un anno di Apple TV +. Questa offerta speciale è
valida per tre mesi dopo la prima attivazione del dispositivo.
Un operaio dell’industria
petrolifera, interpretato da Damon, parte dall’Oklahoma alla volta
di Marsiglia per visitare la figlia, finita in carcere per un
delitto che sostiene di non aver commesso. Messo alla prova dalle
barriere linguistiche, dalle differenze culturali e da un complesso
sistema legale, Bill rende la battaglia per la libertà della figlia
la propria missione. Durante questo percorso, sviluppa un’amicizia
con una donna locale e la sua piccola bambina, che lo porterà ad
allargare il proprio sguardo e a scoprire un nuovo e inatteso senso
di empatia con il resto del mondo.
Dopo l’anteprima mondiale alla
71ª edizione del Festival Internazionale del cinema di
Berlino, Per Lucio di Pietro Marcello arriva nei
cinema italiani per un evento di tre giorni, il 5, 6, 7
luglio (elenco sale a breve su nexodigital.it). Le prevendite
apriranno a partire da giovedì 10 giugno.
Per Lucio, una produzione
IBC Movie con Rai Cinema in collaborazione con
Avventurosacon il sostegno della Regione
Emilia-Romagna, è un viaggio visivo e sonoro nell’immaginario
poetico e irriverente del cantautore bolognese Lucio Dalla,
una narrazione inedita del suo mondo condotta attraverso le parole
del fidato manager Tobia e dell’amico d’infanzia Stefano
Bonaga.
Il film unisce biografia e storia,
realtà e immaginario, dando vita a un ritratto che attinge
dall’infinito bacino dei repertori pubblici e privati, storici e
amatoriali, grazie ai materiali d’archivio di Istituto
Luce Cinecittà, Fondazione Cineteca di Bologna, Home Movies –
Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Archivio Audiovisivo del
movimento operaio e democratico e Fondazione CSC – Archivio
Nazionale Cinema d’Impresa (Ivrea). Tutti elementi che riportano
alla luce l’avventura di Dalla e le sue molte vite: il faticoso
esordio, l’entusiasmo per la prima ascesa al successo, la fortunata
collaborazione con il poeta Roberto Roversi, fino e alla
consacrazione come autore colto e popolare. Liriche e musiche
dipingono così un’Italia sotterranea e sfumata, immergendo lo
spettatore in una libera narrazione del Paese che attraversa tanto
il boom economico che i tragici eventi del periodo legato alla fine
degli anni’ 70.
Pietro Marcello, dopo il
pluripremiato Martin Eden, ripercorre così attraverso
le vicende dell’artista anche l’Italia degli ultimi e degli
emarginati, l’Italia di Lucio Dalla, una figura polimorfa che
sfugge a ogni flash, a ogni definizione: istrione, clown, jazzista,
viandante, eroe, poeta, cantore, profeta, trasformista,
provocatore. Forse non ci sarebbe nemmeno bisogno di raccontare
Dalla: l’eccezionalità della sua storia dovrebbe bastare. Eppure,
siamo qui ancora a farci questa domanda. Qualcosa manca,
qualcosa è sfuggito. Una cosa è certa: Lucio Dalla ha toccato la
vita con mani frementi e l’ha guardata con occhi vivi di bambino e
abbracciando la sua epoca.
Scritto da Pietro Marcello e
Marcello Anselmo, Per Lucio non è solo un film su Lucio
Dalla, ma una sinfonia visiva e sonora del mondo immaginato e
cantato da Dalla: le piazze, i bar, le puttane, i barboni. E un
viaggio tra canzoni capolavoro come Lunedì Film, Il fiume e la
cittá, Itaca, È lì, La Canzone di Orlando, L’operaio Gerolamo,
La Borsa Valori, Mille Miglia, Intervista con l’avvocato, I muri
del ventuno, Quale allegria, Come è profondo il mare, Mambo, Il
Parco Della Luna, Balla Balla Ballerino, Futura.
Per Lucio è distribuito al
cinema da Nexo Digital il 5, 6, 7 luglio in collaborazione con i
media partner Radio DEEJAY, MYmovies.it e Rockol.it.