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Il mio corpo vi seppellirà: recensione del film di Giovanni la Pàrola

Dopo la commedia E se domani, Giovanni la Pàrola realizza Il mio corpo vi seppellirà e si cimenta con un western ardito e originale, ambientato nel Regno delle due Sicilie. Nel cast, Miriam Dalmazio, Maragareth Madè, Rita Abela, Antonia Truppo e Guido Caprino. 

La trama di Il mio corpo vi seppellirà

Prima dello sbarco delle truppe garibaldine, i soldati di Vittorio Emanuele II sono volti a Sud per espandere e consolidare il proprio dominio, in un territorio ancora senza legge e dove prospera il brigantaggio. Il Colonnello Romano porta avanti una personale guerra contro i briganti, che ostacolano la sua missione di riscossione delle tasse ai signorotti siciliani. Il Colonnello punta in particolare su un quartetto di donne che si fanno chiamare Drude, che lo hanno ferito in uno scontro. Sulle tracce delle Drude è anche Murat, ex soldato borbonico ricattato dal Colonnello, ora divenuto cacciatore di taglie conosciuto come “Il Macellaio”. Al centro della narrazione troviamo quindi le Drude, che non combattono solo per un tornaconto economico ma anche, e soprattutto, guidate da una grande fame di vendetta.

Una rielaborazione encomiabile del genere western

La Pàrola ci consegna una storia all’insegna delle figure femminili, le Drude, brigantesse di cui ci viene svelato il passato difficile e violento, che porterà a una vendetta efferata e sanguinolenta. “Il mio corpo vi seppellirà” indaga tasselli della storia del Sud Italia difficilmente rappresentati dal cinema e che trovano un nuovo spazio tramite la regia e la scrittura di la Pàrola.

Le Drude sono un gruppo di brigantesse datesi alla macchia, nascoste tra le grotte dell’arido paesaggio siculo. Lo spettro del passato le perseguita, le ha plasmate ed è ciò che le condurrà alla vendetta. Seguiamo parallelamente le vicende di Murat e del colonnello Romano che si andranno poi ad intrecciare con la storyline principale delle Drude.  È un western dalle sfumature pulp ma anche fumettistiche, con qualche eco tarantiniano e che si riaggancia alla tradizione di un genere che non vediamo da tanto sugli schermi italiani. Siamo testimoni di una ribellione raccontata da una prospettiva innanzitutto  individualista e che, solo in secondo luogo, assurge a simbolo di una ribellione collettiva: in questo il film di La Pàrola si  differenzia dal cinema italiano dell’epoca che raccontava la ribellione come un qualcosa di collettivo (ne è un esempio Vamos a matar companeros). 

Il mio corpo vi seppellirà coinvolge irrimediabilmente lo spettatore, con un comparto tecnico altamente esaltato, una violenza grafica volutamente esagerata (la grande sparatoria finale ne è un esempio). L’estetica mitologica che prevaleva nei film di genere italiani viene qui mitigata da un focus narrativo particolarmente brillante e originale, facendoci adottare la prospettiva di un gruppo di brigantesse, che tengono ben salde le redini della narrazione. L’Italia pre-unificazione può essere assimilata agli Stati Uniti della Guerra di Secessione e la Pàrola lo fa attraverso la rivisitazione del genere western, in cui notiamo la grande somiglianza naturale tra il contesto del selvaggio West e dell’Italia dello stesso periodo storico. 

Una direzione registica e un cast di tutto rispetto

La Pàrola riesce a confezionare un prodotto dall’identità propria, che riesce ad ergersi ad accattivante ed intrigante per lo spettatore. I difetti tecnici e il budget limitato vengono qui superati da idee vincenti e originali, dal talento del team di produzione e degli attori: una ventata d’aria fresca nel cinema italiano che ci fa auspicare a numerosi prodotti futuri su questa falsariga.

 Un’audace lavoro di costumi e scenografia, enfatizzati da una regia vibrante e un ritmo serrato, che si innesta tra azione e splatter, e un cast corale ottimamente assemblato – un quartetto tutto al femminile in versione inedita – costituiscono i punti di forza della pellicola. L’accuratezza nei dettagli della messa in scena e della fotografia d’impatto, arida e calda, rendono palpabili l’atmosfera incendiaria e carica di tensioni del paesaggio siciliano, tensione che deriva anche dall’interazione tra i personaggi, caratterizzata da battute taglienti, scontri all’ultimo sangue e minacce perpetuate. La Pàrola dimostra un’ottima padronanza del mezzo cinematografico, riuscendo a confezionare un prodotto di genere di tutto rispetto, dominato dalla veracità e dall’implacabilità d’azione (e verbale) delle protagoniste femminili. La narrazione scomposta e il montaggio inusuale di cui si serve la Pàrola a primo impatto potrebbero apparire fuorvianti, tuttavia si riesce ad intrattenere lo spettatore grazie all’alto tasso di azione, rivelazioni e scene d’impatto che la pellicola ci riserva. 

Notevole è anche il minuzioso lavoro linguistico affrontato: i dialoghi del film sono infatti in dialetto siciliano e piemontese. Ne risulta un lavoro fonetico estremamente preciso, per immergere lo spettatore non solo nelle pagine storiche dell’Italia del 1860, ma anche nella diversità linguistica italiana, che, di lì a poco, avrebbe portato a dibattiti sullo statuto della lingua italiana e su come unire la penisola anche da un punto di vista linguistico.

Demonic: i primissimi dettagli sul nuovo film di Neill Blomkamp

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Demonic: i primissimi dettagli sul nuovo film di Neill Blomkamp

Il nuovo film di Neill Blomkamp, regista dell’acclamato District 9, si intitolerà Demonic. Il film è stato girato segretamente in Canada, durante la pandemia. Si tratta di un horror soprannaturale che arriverà nelle sale il prossimo 20 agosto grazie all’indipendente IFC Midnight.

Il cast di Demonic annovera Carly Pope, Chris William Martin e Michael Rogers. Si tratta della prima reale incursione del regista e sceneggiatore canadese nel genere horror. La sinossi ufficiale, riportata da Deadline, recita: “In Demonic, il nuovo thriller/horror del regista Neill Blomkamp, una giovane donna scatena demoni terrificanti quando alcune forze soprannaturali alla radice di una frattura vecchia decenni tra madre e figlia vengono spietatamente rivelate.”

Blomkamp ha girato il film in Canada, durante la scorsa estate, dopo che il suo prossimo lungometraggio, The Inferno, è stato ufficialmente posticipato al 2021. The Inferno sarà un thriller d’azione ad alto budget interpretato da Taylor Kitsch, mentre Demonic è stato realizzato con un budget inferiore, consentendo a Blomkamp a mostrare le sue rinomate capacità nel campo degli effetti visivi.

La carriera di Neill Blomkamp prima di Demonic

Dopo il grande successo di District 9, che ottenne anche quattro candidature agli Oscar (incluso miglior film), la carriera di Blomkamp è stata caratterizzata da una serie di insuccessi. Ad oggi, il regista ha diretto soltanto altri due lungometraggi, Elysium con Matt Damon, e Humandroid con Hugh Jackman, entrambi stroncati dalla critica.

In particolare, il regista non ha mai nascosto che il fallimento di Humandroid è stato “incredibilmente doloroso”: proprio per questo, dal 2016 Blomkamp si è dedicato esclusivamente alla produzione di una serie di cortometraggi attraverso la sua società, Oats Studios, nonostante abbia continuato a lavorare ad altri progetti sci-fi (incluso un quinto capitolo della saga di Alien mai realizzato).

Marvel: 10 eroi che nei fumetti hanno dato vita a team-up inaspettati

Tutti i fan dei fumetti sanno bene che la Marvel ospita una sacco di incredibili squadre formate dai più celebri supereroi. Ovviamente ci sono gli Avengers e gli X-Men, ma spesso è stato proprio grazie ai fumetti che i fan hanno avuto la possibilità di vedere supereroi unirsi per dare vita ad improbabili (almeno all’apparenza) team up. Screen Rant ha raccolto 10 eroi Marvel che non sapevi avessero fatto squadra nei fumetti:

Captain Marvel e Wolverine

I fan non possono aspettare che Wolverine venga introdotto nel MCU. Dopotutto, il personaggio sembra andare d’accordo con gli Avengers, in particolare con Captain Marvel. A quanto pare, i due sono amici di lunga data.

In “Logan: Shadow Society #1”, Carol Danvers era stata una spia prima di trasformarsi in un supereroe (anche se nel MCU le cose sono andate diversamente). Ad un certo punto, lei e Logan incontrano Victor Creed, alter ego di Sabretooth, e l’Hellfire Club.

Captain Marvel e i Guardiani della Galassia

Nei fumetti, Captain Marvel è un personaggio molto popolare che tende a collaborare con chiunque. Ad esempio, ha collaborato anche con i Guardiani della Galassia. Tutto è iniziato quando era determinata a salvare Tic, un profugo che era fuggito da Torfa per salvare il suo popolo dal re spartano J’Son, il padre di Star-Lord.

Durante il salvataggio, che Tic non ha reso facile a causa del tuo atteggiamento ostile, Carol finisce per fare la conoscenza di alcuni mercenari provenienti da tutta la galassia. Fortunatamente, i Guardiani si sono palesati per offrire assistenza a Carol.

Occhio di Falco, Vedova Nera e i Guardiani della Galassia

vedova neraProprio come in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, anche nei fumetti l’intero universo è stato minacciato. Per evitare che venisse distrutto, era ovviamente necessaria una squadra intergalattica.

Nella seriea del 2015 “Guardians Team-Up #2”, Gamora e Rocket Raccoon decidono di lavorare con Vedova Nera e Occhio di Falco per evitare che tutto il mondo cada a pezzi. Per scoprire se alla fine il team-up ha avuto successo, vi invitiamo a leggere i fumetti per non rovinarvi la sorpresa. Dopotutto, il lieto fine non è necessariamente una prerogativa, neanche nel mondo dei fumetti…

Gli Avengers e Wolverine

Come i fan hanno visto in Avengers: Endgame, ai Vendicatori non importa collaborare con altri gruppi se la situazione è disastrosa e sono necessari più supereroi sul campo. Nei fumetti, il gruppo ha persino combattuto al fianco di Wolverine a un certo punto. In “Marvel Team-Up Vol 3 #11”, Doctor Strange riunisce Hulk, Spider-Man, She-Hulk, Ms. Marvel e Nova.

Il gruppo si diresse verso il Giappone dove incontrarono Wolverine che stava già combattendo contro il cattivo Titannus. Certo, i fan di lunga data della Marvel potrebbero trovare questo gruppo strano considerando che Wolverine e Hulk di solito non vanno d’accordo…

Iron Man e Agents Of S.H.I.E.L.D.

Come i fan ricorderanno, l’agente Coulson (Clark Gregg) è apparso nel MCU prima di recitare in Agents of SHIELD. Quindi, se ci fosse qualcuno che potrebbe presentare i Vendicatori a quel gruppo, sarebbe di sicuro lui. Nei fumetti, però, le presentazioni non sono necessarie.

Dopo la Guerra Civile, Iron Man diventa il direttore sia della Avengers Initiative che dello S.H.I.E.L.D. Anche se Tony sembrava essere perfetto per il ruolo, alla fine è stato criticato per aver avuto una relazione con Maya Hansen.

Spider-Man e Ant-Man

Possono anche aver combattuto in due fazioni opposte in Captain America: Civil War, ma nei fumetti questi due supereroi sono stati alleati almeno una volta. È successo in un numero di “Marvel Team-Up” dove sono stati raggiunti anche dalla figlia di Ant-Man, Cassie, e dal John Jonah Jameson del The Daily Bugle.

Nella storia, Peter Parker viene inviato da Jameson per un incarico a New York. Mentre raggiunge la sua destinazione, tuttavia, incontra il malvagio Taskmaster. Spider-Man riceve quindi aiuto proprio da Ant-Man.

Spider-Man e i Fantastici Quattro

Nel mondo dei fumetti, Spider-Man fa squadra con chiunque. In effetti, lavora anche con i Fantastici Quattro in “Marvel Team-Up #100”. Qui, Spider-Man si ritrova ad essere soggiogato da una mutante sconosciuta. Questa donna usa quindi Spider-Man per entrare a una festa a cui stavano partecipando i Fantastici Quattro.

Più tardi, anche i Fantastici Quattro vengono sottoposti al controllo mentale, ma per fortuna sia loro che Spider-Man alla fine riescono a liberarsi e a salvare la situazione insieme. Oltre a loro, anche Charles Xavier appare in questa storia. 

Thor e Spider-Man

Nel MCU, Thor e Spider-Man devono ancora collaborare veramente, sebbene abbiano combattuto insieme in Avengers: Endgame. Nei fumetti, la storia si apre con il Monolito Vivente che scatena il caos a New York City. A peggiorare le cose, ha Spider-Man tra le sue grinfie e quasi riesce ad ucciderlo.

Fortunatamente, Thor appare e salva Spider-Man. I due supereroi poi lavorano insieme per sconfiggerlo. Durante il combattimento, incontrano anche il mutante Havok che è stato associato sia agli X-Men che ai Vendicatori.

Spider-Man e Vedova Nera

Nei fumetti, i due supereroi si incontrano dopo un attacco ad un Elivelivolo dello S.H.I.E.L.D. lascia Vedova Nera affetta da amnesia. Comincia così a credere di essere un’insegnante di scuola che si chiama Nancy Rushman. Dopo aver realizzato che c’è qualcosa che non va in Nat, Spider-Man contatta Nick Fury che invia Shang-Chi.

Nel frattempo, Spider-Man e Nancy finiscono per innamorarsi. Sfortunatamente, la loro storia d’amore viene interrotta quando Natasha recupera i suoi ricordi. Natasha dice persino a Peter: “I miei sentimenti non sono i suoi. Mi dispiace.”

Captain America e Wolverine

Se Captain Marvel e Wolverine hanno dato vita ad una squadra, ha senso che la Marvel ne abbia fatto un’altra coinvolgendo anche Wolverine e Captain America. Nei fumetti, i due finiscono per collaborare più volte. E sebbene di solito abbiano combattuto dalla stessa parte, ci sono stata alcune volte in cui Cap ha esitato a reclutare Wolverine per gli Avengers.

Detto questo, Iron Man porta Wolverine in “The New Avengers #1”. D’altra parte, vale anche la pena notare che Wolverine ha scelto di combattere al fianco degli Avengers anche durante gli eventi di “Avengers vs. X-Men #1”.

Laika: il celebre studio di animazione stop-motion produrrà il suo primo live action

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Laika, il celebre studio di animazione stop-motion statunitense, produrrà il suo primo live action. Da oltre 15 anni, Laika produce film d’animazione che hanno ricevuto ottime recensioni da parte della critica, come Coraline e la porta magica (candidato all’Oscar come miglior film d’animazione), ParaNorman e Kubo e la spada magica.

Tuttavia, nonostante il grande successo di critica, i film di Laika hanno sempre zoppicato parecchio al box office. Il più grande incasso dello studio è stato il sopracitato Coraline, mentre l’ultima loro fatica, Mister Link, si è purtroppo rivelato un autentico flop: a fronte di un budget di 100 milioni di dollari, ne ha portati a casa appena 26 milioni, con perdite per lo studio che ammontano a oltre 100 milioni di dollari.

Ora, sembra che lo studio abbia deciso di intraprendere una nuova strada. Come riportato da Deadline, infatti, Laika produrrà il suo primo live action, adattando per il grande schermo Seventeen, romanzo d’esordio di John Brownlow (sceneggiatore del film Sylvia con Gwyneth Paltrow) che uscirà prossimamente. Al momento non sono stati condivisi dettagli sulla trama, ma sappiamo che si tratterà di un thriller.

Travis Knight, CEO di Laika nonché regista di Kubo e la spada magica, ha dichiarato a proposito dell’opera di Brownlow: “Seventeen è un cocktail perfetto di malvagia arguzia, azione esilarante ed autentica emozione. John ha una voce davvero unica. Ha creato un universo brillante grazie alla sua potente identità. Seventeen è un thriller ricco di anima, un sinuoso action adrenalinico con un cuore sincero che batte sotto i suoi pettorali pompati.”

The Falcon and The Winter Soldier: perché Bucky è ancora il Soldato d’Inverno?

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Attenzione – spoiler da The Falcon and The Winter Soldier

the falcon and the winter soldier

Perché Bucky è ancora il Soldato d’inverno?

Nonostante la riprogrammazione subìta in Wakanda, Bucky Barnes è ancora indicato nel MCU come Winter Soldier, il Soldato d’Inverno, tanto che anche il titolo del nuovo show Disney+ che lo vede protagonista usa questo alias: The Falcon and the Winter Soldier. Per quale motivo?

Bucky può anche essere stato “guarito” dalla medicina avanzata della mistica nazione di Black Panther, ma è ben lungi dall’essere riparato completamente, dopo i decenni passati a fare l’assassino a sangue freddo per l’Hydra.

Il Lupo Bianco contro il Soldato d’inverno

The Falcon and the Winter Soldier ha già stabilito la dipendenza di Bucky dalla terapia e il suo percorso di guarigione che prevede la richiesta di perdono e le sue personali scuse dopo i crimini che ha commesso come Winter Soldier. Ha anche stabilito che Bucky si sentiva più in pace quando era il Lupo Bianco in Wakanda (come scopriamo nel secondo episodio della serie), come se quel modo di vedersi fosse più in linea con l’aspirazione esistenziale di Bucky stesso.

L’ereditarietà della colpa negli eroi MCU

Ma come molti dei suoi compagni eroi del MCU, Bucky è ossessionato da ciò che ha fatto in passato. Quel bagaglio di peccati commessi negli anni che si affaccia nel presente è qualcosa di cui il Marvel Universe è stato da sempre affascinato, come abbiamo visto per Thor, ma anche per Iron Man e per Vedova Nera.

La differenza rispetto a quanto accaduto a Iron Man, che, per esempio, si riappropria delle Stark Industries e ne converte l’utilizzo e lo scopo, è che Bucky non aveva il controllo delle sue azioni. Era controllato da Hydra contro la sua volontà ed era una vittima tanto quanto quelli che ha ucciso, ma la sua vera tragedia è che non sente che potrà mai pienamente redimersi. Ecco perché l’MCU si riferisce ancora a lui come a Il Soldato d’Inverno. Proprio come Falcon non è Cap, il titolo riflette il modo in cui ciascuno degli eroi vede se stesso e parla della dolorosa esistenza di Bucky.

Ryan Coogler spiega perché ha accettato Black Panther 2 nonostante la morte di Boseman

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Il mondo è rimasto letteralmente sconvolto quando, lo scorso agosto, è arrivata la notizia della tragica scomparsa di Chadwick Boseman. L’attore stava combattendo una lunga battaglia contro il cancro e coloro che lo conoscevano di persona hanno dovuto fare i conti non soltanto con la perdita di un illustre collega ma anche di un carissimo amico.

Per molto tempo c’è stata parecchia incertezza in merito al futuro del franchise di Black Panther, fino a quando il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige non ha ufficializzato il sequel, confermando che Boseman non sarebbe né stato ricreato in CGI né sostituito da un altro attore. All’epoca della morte dell’interprete di T’Challa, il regista Ryan Coogler aveva già terminato la sceneggiatura, che ha dovuto poi riscrivere dal momento che il personaggio del Re di Wakanda non sarà più al centro della storia.

Ora, in una recente intervista con The Hollywood Reporter, è stato proprio Coogler ha spiegare perché ha deciso di rimanere a bordo del progetto Marvel nonostante la dipartita di Boseman. “È difficile, ma devi comunque andare avanti quando perdi una persona a te cara. So che Chad non avrebbe voluto che ci fermassimo. Era una persona che aveva molto a cuore il concetto di collettività. E per lui, Black Panther era quello. È entrato a far parte del progetto prima di chiunque altro… prima che venissi assunto io, prima che venisse assunto qualsiasi altro attore.”

“Sul set del film, anche se stava passando quello che stava passando, era comunque a disposizione di tutti”, ha continuato Coogler. “Aveva tutto sotto controllo. Voleva assicurarsi che le cose andassero bene e che tutti si sentissero a loro agio. Anche se non fosse stato il protagonista del film, sarebbe comunque rimasto a bordo del progetto… chissà, forse per aiutare gli altri attori con le loro interpretazioni o con le loro battute. Quindi non avrei mai potuto decidere di non dirigere il sequel. Me lo immagino mentre mi urla contro: ‘Cosa stai facendo?’. Quindi si va avanti.”

Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

Emma Stone risponde a chi paragona Crudelia al Joker di Joaquin Phoenix

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Emma Stone ha commentato i recenti paragoni nati tra il personaggio che interpreterà nell’atteso live action Crudelia e il film Joker di Todd Phillips. L’attrice premio Oscar per La La Land è stata scelta per il ruolo della celebre villain nella nuova trasposizione live action de La carica dei 101. A differenza dei film con protagonista Glenn Close, però, Crudelia sarà una storia completamente nuova che racconterà delle origini dell’iconico personaggio Disney.

In seguito all’uscita del primo trailer ufficiale di Crudelia, molti fan hanno cominciato a fare alcuni paragoni tra la storia del film e quella raccontata in Joker con protagonista Joaquin Phoenix, a causa di alcune sorprendenti somiglianze non solo a livello tematico, ma anche in merito ai toni e alle atmosfere. Molti utenti di Twitter hanno persino coniato il termine Disney’s Joker per riferirsi a Crudelia.

Ora, in una recente intervista con Total Film, è stata proprio Emma Stone a commentare i paragoni tra la sua Crudelia e il Joker di Phoenix. Anche se l’attrice ha trovato il paragone molto divertente, al tempo stesso ha ammesso di comprendere perché alcuni pensano che ci siano delle somiglianze tra i due film. È interessante notare che Stone ha una connessione con Phoenix, dal momento che i due attori hanno recitato insieme in Irrational Man di Woody Allen.

“È un film molto diverso da Joker, sotto diversi aspetti”, ha dichiarato Stone. “È molto difficile etichettare una persona come cattiva quando scopri come ha avuto inizio la sua storia. Quindi posso capire perché siano venuti fuori questi parallelismi. Ad ogni modo, non mi paragonerei mai, neanche lontanamente, a Joaquin Phoenix. Ovviamente vorrei essere più simile a lui.”

La sinossi ufficiale di Crudelia

Ambientato durante la rivoluzione punk rock nella Londra degli anni Settanta, Crudelia segue le vicende di una giovane truffatrice di nome Estella (Emma Stone), una ragazza intelligente e creativa determinata a farsi un nome con le sue creazioni. Fa amicizia con una coppia di giovani ladri che apprezzano la sua inclinazione alla cattiveria e insieme riescono a costruirsi una vita per le strade di Londra.

Un giorno, il talento di Estella per la moda cattura l’attenzione della Baronessa von Hellman, una leggenda della moda incredibilmente chic e terribilmente raffinata (Emma Thompson). Ma la loro relazione mette in moto una serie di eventi e rivelazioni che portano Estella ad abbracciare il suo lato malvagio e a diventare la prorompente, alla moda e vendicativa Cruella.

Face/Off: Adam Wingard e il “problema” del body swap nel sequel

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Face/Off: Adam Wingard e il “problema” del body swap nel sequel

Secondo quanto riferito, l’annunciato sequel di Face/Off ad opera del regista Adam Wingard risolverà un errore del film originale legato al body swap, ossia allo scambio di corpi. Uscito nel 1997, l’action thriller di John Woo ha visto Nicolas Cage e John Travolta rispettivamente nei panni del terrorista Castor Troy e dell’agente dell’FBI Sean Archer che, in seguito ad un intervento di chirurgia plastica all’avanguardia, assumono l’uno l’identità dell’altro.

Face/Off è ancora oggi considerato il film hollywoodiano più celebre di Woo: con un budget pari a 80 milioni di dollari, il film ne incassò oltre 245 in tutto il mondo. Inoltre, all’epoca dell’uscita nelle sale, Cage e Travolta erano al culmine delle loro rispettive carriere. Un sequel è stato messo in cantiere nel 2019, ma solo di recente la Paramount Pictures ha annunciato Wingard alla regia, scelto probabilmente sulla scia del suo coinvolgimento in Godzilla vs. Kong

Ora, in una recente intervista con Uproxx, Adam Wingard ha parlato del suo Face/Off, ribadendo che non sarà un reboot ma un sequel diretto dell’originale di Woo e sottolineando la sua intenzione di correggere l’errore di body swap presente nel film originale. Parlando del fatto che nel predecessore i personaggi principali si scambiano i volti pur mantenendo gli stessi corpi, il regista ha spiegato:

“Cercheremo di risolvere quel problema in questo nuovo film, perché ovviamente sono trascorsi 20 anni dall’originale. Quindi la tecnologia, in termini di ciò che si potrà fare all’interno dell’universo di Face/Off è decisamente cambiata. Si è evoluta, lo sappiamo bene. Vogliamo assicurarci che quando arriverà il momento di girare tutto corrisponderà. Deve funzionare. È tutto quello che dirò per adesso, perché è solo uno dei tanti aspetti. Non voglio rivelare troppo. È ancora presto.”

Ricordiamo che la sceneggiatura del sequel di Face/Off porterà la firma del regista e di Simon Barret, che per Wingard aveva già scritto la maggior parte dei suoi precedenti lavori, tra cui gli horror You’re Next, V/H/S e Blair Witch. David Permut, produttore del film originale, sarà coinvolto nel sequel in qualità di produttore esecutivo.

Il grande successo dell’originale Face/Off

La trama di Face/Off (uscito in Italia col sottotitolo Due facce di un assassino) è incentrata sui personaggi di Sean Archer (Travolta), un agente dell’FBI, e Castor Troy (Cage), un terrorista, che a seguito di un intervento di chirurgia plastica all’avanguardia assumono rispettivamente l’uno le sembianze dell’altro. All’epoca della sua uscita in sala, il film riscosse un grandissimo successo sia di critica che di pubblico, incassando circa 245 milioni di dollari in tutto il mondo. Ottenne una candidatura agli Oscar del 1998 per il miglior montaggio sonoro.

Indiana Jones 4 – movie collection e Super 8 in arrivo in home video

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Koch Media ha annunciato che il prossimo 8 giugno 2021, i  due titoli targati Paramount Home Entertainment, Indiana Jones 4 – movie collection e Super 8, saranno disponibili per la prima volta in 4K Ultra HD.

Rivivi le indimenticabili gesta del mitico Indiana Jones, per la prima volta in uno spettacolare formato video 4K Ultra HD, con la Indiana Jones 4 – movie collection in uscita il prossimo 8 giugno. I predatori dell’arca perduta, il primo episodio della saga, compie quest’anno il suo 40° anniversario, avendo visto il debutto del celebre archeologo proprio il 12 giugno 1981. Quarant’anni dopo il leggendario eroe continua ad affascinare innumerevoli generazioni di fan.

Ora, per la prima volta in assoluto, tutti e quattro i film sono disponibili in 4K Ultra HD con Dolby Vision e HDR-10, per una qualità delle immagini ultra vivida. Ogni film è stato meticolosamente rimasterizzato dalle scansioni 4K dei negativi originali con un ampio lavoro sugli effetti visivi per garantire un’immagine incontaminata e di altissima qualità. Tutti i lavori sulle pellicole sono stati approvati dal regista Steven Spielberg.

La versione rimasterizzata de I Predatori Dell’Arca Perduta comprende anche il doppiaggio italiano originale. I 9 dischi della Indiana Jones 4 – movie collection includono: i 4 film in 4K Ultra HD,  i 4 film in Blu-ray e un Blu-ray con sette ore di contenuti extra (tra cui: dietro le quinte, making of e scene dal set). Sarà inoltre inclusa nella confezione una mappa da collezione.

La Indiana Jones 4 – movie collection sarà disponibile anche in una pregiata Steelbook in Limited Edition. Maggiori informazioni disponibili prossimamente.

SUPER 8

Lo sceneggiatore/regista J.J. Abrams e il produttore Steven Spielberg uniscono le forze in Super 8, uno straordinario racconto di formazione, mistero e avventura in arrivo in edizione steelbook 4K Ultra HD + Blu-ray l’8 giugno.

Uscito nelle sale il 10 giugno 2011, Super 8 celebra quest’anno il suo 10° anniversario. Recentemente rimasterizzato per questa versione 4K Ultra HD + Blu-ray, il film acclamato dalla critica è interpretato da Joel Courtney (The Kissing Booth), Kyle Chandler (Friday Night Lights) ed Elle Fanning (The Great). Definito durante la sua uscita cinematografica come “il film mainstream più emozionante e sentimentale dell’anno” (Richard Corliss, Time), Super 8 è stato giudicato Certified Fresh da Rotten Tomatoes.

L’edizione in 4K Ultra HD + Blu-ray include più di due ore di contenuti speciali, tra cui:  analisi dell’incidente ferroviario,  8 documentari, 14 scene inedite HD, commento del regista J.J. Abrams & dei filmmaker.

La trama

Super 8 narra la storia di sei amici che assistono al deragliamento di un treno mentre girano un filmino in Super 8, e scoprono che qualcosa di inimmaginabile è sfuggito al disastro. Presto si rendono conto che il vero mistero non è rappresentato dall’esistenza della creatura…ma da ciò che essa desidera.

Koch Media è distributore ufficiale dei titoli Paramount Home Entertainment in Italia.

The Flash: Ray Fisher rivela che Cyborg era presente in tutte le versioni del film

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Secondo Ray Fisher, Cyborg è sempre stato uno dei personaggi di The Flash, nonostante la sceneggiatura del film abbia subito numerose revisioni nel corso degli anni. Il film da solista dedicato al Velocista Scarlatto è in lavorazione dall’inizio del 2010, con la Warner Bros. che lo ha ufficialmente confermato soltanto nel 2014.

All’epoca la major puntava a far uscire il film nel 2018, ma Phil Lord e Chris Miller – autori del primo trattamento originale del film – rifiutarono di occuparsi della regia. A quel punto subentrò Seth Grahame-Smith, che venne ingaggiato non solo per dirigere il film ma anche per rimaneggiare la sceneggiatura. Tuttavia, a causa di alcune divergenze creative con lo studio, anche Grahame-Smith decise di abbandonare il progetto.

Fu poi la volta del regista Rick Famuyiwa, che proprio come il suo predecessore, alla fine si tirò indietro sempre a causa di divergenze creative con Warner Bros. Quando il film sembrava essere ormai destinato all’annullamento definitivo, ecco che la major ha ufficializzato Andy Muschietti alla regia. Al fianco del Flash di Ezra Miller, diversi altri supereroi della DC sarebbe dovuto apparire nel film, incluso il Cyborg di Ray Fisher, che è stato poi definitivamente tagliato dal film dopo aver pubblicamente denunciato WB per la gestione della produzione di Justice League

Ora, in una recente ospitata durante il podcast LightCast, è stato proprio Fisher a specificare che, in realtà, il personaggio di Cyborg era presente in tutte le versione della sceneggiatura di The Flash che sono stata messe a punto durante tutti questi anni. Secondo l’attore, Famuyiwa, ad esempio, desiderava avere il personaggio nel film per avere la possibilità di esplorarlo in maniera più approfondita, anche in base al suo rapporto con Barry Allen. Inoltre, prima che Cyborg venisse definitivamente tagliato dal film, Fisher aveva discusso del ruolo insieme a Muschietti.

“Per quanto ne so, non c’è mai stata una versione del film The Flash che non avesse Cyborg al suo interno. Per quel che riguarda la versione di Rick Famuyiwa, penso che la sua prospettiva così specifica sarebbe fantastica per esplorare davvero Cyborg. Al tempo stesso lo sarebbe per noi spettatori del film solista, e non solo per quanto riguarda l’azione, perché le sue storie hanno davvero tanto cuore e molto significato. L’anno scorso c’è stata una bella chiacchierata con Andy Muschietti. La sceneggiatura così com’era era fantastiche, e anche le cose di cui abbiamo parlato in quel momento lo erano. Auguro loro il meglio.”

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo essere apparso in un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e in Justice League.

Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Nel cast ci saranno anche l’attrice spagnola Maribel Verdú (Il labirinto del fauno), che interpreterà Nora Allen (la madre di Barry) e l’attrice statunitense Sasha Calle (Febbre d’amore) che interpreterà Supergirl.

Non ci sarà invece Billy Crudup, che aveva interpretato Henry Allen (il padre di Barry) in Justice League. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Cena con delitto: Netflix acquista il franchise, in arrivo due sequel

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Arriva da Deadline la notizia che Netflix ha chiuso un accordo da 400 milioni di dollari per la distribuzione di ben due sequel del franchise Knives Out di Rian Johnson. Il primo film, noto in Italia col titolo Cena con delitto, è uscito nelle sale 2019 e ha ottenuto una candidatura agli Oscar per la migliore sceneggiatura originale.

Stando alla fonte, Johnson tornerà alla regia di entrambi i sequel insieme a Daniel Craig, che vestirà ancora una volta i panni del detective Benoît Blanc. Al momento non sappiamo quali altri membri del cast del primo film torneranno per Knives Out 2 e Knives Out 3. Le riprese del primo sequel partiranno il prossimo 28 giugno e si svolgeranno in Grecia. La fonte specifica anche che il cast di entrambi i sequel sarà composto da un ensemble di attori completamente nuovo.

Al momento i sequel di Cena con delitto – Knives Out non hanno ancora una data di uscita, ma stando ai piani della produzione, entrambi dovrebbe debuttare sulla piattaforma di streaming già nel 2022. Il primo film è stato un grande successo al botteghino: a fronte di un budget di “soli” 40 milioni di dollari, ne ha incassati 294 milioni a livello mondiale.

Il cast del primo Cena con delitto – Knives Out annovera, oltre a Craig, anche Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Don Johnson e Toni Collette. Il film ha ricevuto anche tre candidature ai Golden Globes: miglior film commedia o musicale, miglior attore in un film commedia o musicale (Daniel Craig) e migliore attrice in un film commedia o musicale (Ana de Armas).

Tutto quello che sappiamo su Cena con delitto

In Cena con delitto – Knives Out Harlan Thrombey (Christopher Plummer) è un agiato romanziere che viene trovato morto, in circostanze misteriose, nella sua proprietà la mattina dopo la festa per il suo 85esimo compleanno. Il celebre detective Benoit Blanc (Daniel Craig), uomo di straordinario intuito e carisma, è incaricato del caso, e sospetta si tratti di un omicidio.

In perfetto stile “crime” la famiglia del defunto è numerosa, e tutti, nessuno escluso, sono potenziali sospettati: ognuno di loro, infatti, avrebbe un motivo più che valido per eliminare Harlan Thrombey, uomo che l’esperienza e l’età hanno reso tanto lungimirante quanto sagace. Quando il fatidico giorno della lettura del testamento si avvicina, l’avida e disfunzionale famiglia di Harlan, si rivela essere molto più complicata e conflittuale di quanto sembrasse all’inizio.

Un contesto familiare costituito da personaggi variopinti, appartenenti a generazioni contrapposte tra loro per età, obiettivi e stili di vita. Quando Marta (Ana de Armas), la giovane e bella infermiera sudamericana di Thrombrey si ritrova implicata nel misterioso caso, appare chiaro che nessun segreto è più al sicuro nella casa, neppure i suoi. Il film non segue una struttura tradizionale e incanta con i suoi continui colpi di scena lasciando lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.

The Dreamers: trama, cast e frasi del film di Bernardo Bertolucci

Dopo aver diretto grandi film internazionali come L’ultimo imperatore, Il tè nel deserto e Piccolo Buddha, il regista italiano premio Oscar Bernardo Bertolucci tornò a raccontare gli impulsi giovanili e le rivoluzioni degli anni Sessanta in The Dreamers – I sognatori, suo penultimo film distribuito in sala nel 2003. Per lui si tratta quasi di un ritorno alle origini, avendo già trattato tematiche simili nel suo secondo film, Prima della rivoluzione, risalente al 1964. Per raccontare nuovamente quegli anni e quei giovani, Bertolucci sceglie di affidarsi al racconto The Holy Innocents, dello scrittore scozzese Gilbert Adair, qui sceneggiatore del film.

In The Dreamers Bertolucci ha raccolto non solo una serie di sentimenti, ma anche tutto il suo grande amore per il cinema. Numerosi sono i film che vengono citati più o meno esplicitamente, sia attraverso i dialoghi sia attraverso semplici riproposizioni delle scene più famose di questi. Tra i titoli più celebri omaggiati si ritrovano Fino all’ultimo respiro, Gioventù bruciata, Luci della città, Bande à part, Scarface – Lo sfregiato, Persona, Mouchette e I 400 colpi. Allo stesso modo, per ricostruire l’epoca in cui è ambientato il film Bertolucci sceglie di affidarsi ad una colonna sonora pop di brani contemporanei agli eventi narrati, comprendente artisti come Édith Piaf, The Doors e Janis Joplin.

Accolto con grande entusiasmo da parte di critica e pubblico, The Dreamers si è affermato per la bellezza del suo racconto, dei suoi protagonisti e di un’epoca complessa che sembra non poter tornare mai più. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori ed alle frasi più belle del film. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il titolo nel proprio catalogo.

The Dreamers: la trama del film

Protagonista del film è lo studente americano Matthew, il quale decide di trascorrere un periodo di tempo in Francia, a Parigi, per imparare a parlare il francese. Arrivato nella capitale, questi si ritrova da subito coinvolto nel fermento rivoluzionario che caratterizzerà il paese nel maggio del 1968. Durante uno dei suoi giri solitari, all’interno della Cineteca Nazionale egli si imbatte in Isabelle e Theo, due fratelli gemelli caratterialmente fuori dalle righe. In breve, Matthew si trasferisce da loro, trovandosi però a doversi confrontare con dinamiche alquanto particolari. Una forte tensione erotica inizia ad instaurarsi tra i tre, portando Matthew a dover gestire una situazione quanto mai inaspettata.

The Dreamers cast

The Dreamers: il cast del film

Per il ruolo dello studente americano Matthew, Bertolucci aveva inizialmente considerato gli attori Jake Gyllenhaal e Leonardo DiCaprio. Il primo rifiutò però il ruolo a causa delle scene di nudo particolarmente esplicite, mentre il secondo era già impegnato in altri progetti. Il ruolo venne allora affidato a Michael Pitt, affermatosi in quegli anni grazie alla serie Dawson’s Creek e scelto anche per via della sua somiglianza con DiCaprio. L’attore era consapevole delle scene di nudo presenti nel film, ma accettò ugualmente non considerandole un problema. Accanto a lui, nei panni di Théo vi è invece l’attore Louis Garrel, il quale divenne uno dei più popolari della sua generazione proprio a partire da questo film.

Nei panni del conturbante Isabelle vi è invece l’attrice Eva Green. Questa debuttò sul grande schermo proprio grazie a questo film, per il quale accettò di recitare nuda pur di poter lavorare per Bertolucci. Nel film sono in realtà presenti molte scene di nudo di tutti e tre i protagonisti, e per metterli a loro agio con ciò Bertolucci chiese loro di svestirsi ben prima delle riprese della scena, così da potersi abituare alla loro nudità. Durante le riprese, inoltre, la Green andò incontro ad un incidente nel momento in cui i suoi capelli presero fuoco. L’attrice però non si scompose, e Bertolucci decise di lasciare la scena nel film.

The Dreamers: le frasi più belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Dreamers – I sognatori è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di mercoledì 31 marzo alle ore 21:00 sul canale Cine 34.

Qui di seguito si riportano invece alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del film:

  • Lo sai cos’ha detto qualcuno? Che non esiste l’amore. Esistono soltanto prove d’amore. Tu sei pronto a darci una prova del tuo amore? (Isabelle)
  • Ho letto ne “Les Cahiers du Cinéma” che un regista è come, come un guardone, un voyeur. È come se la macchina da presa fosse… il buco della serratura della porta dei tuoi genitori. E tu li spii, e sei disgustato… e ti senti in colpa… ma non puoi fare a meno di guardare. Fare i film è come un reato. Un regista è come un criminale. Dovrebbe essere illegale. (Matthew)
  • Parlavamo di politica e film, e di come i francesi non fossero mai riusciti ad avere un buon gruppo rock. Avrei voluto che quella notte non finisse mai. (Matthew)
  • Forse lo schermo era veramente uno schermo, schermava noi, dal mondo. Ma ci fu una sera nella primavera del ’68 in cui il mondo finalmente sfondò lo schermo. (Matthew)

Fonte: IMDb

Mortal Kombat: la Warner posticipa l’uscita

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Mortal Kombat: la Warner posticipa l’uscita

La data d’uscita di Mortal Kombat è stata posticipata dalla Warner Bros. Il film, previsto precedentemente per il 16 aprile, arriverà al cinema e su HBO Max a partire dal 23 Aprile. Si tratta del secondo tentativo, a distanza di 20 anni da Mortal Kombat: Annihilationdi portare al cinema i personaggi dell’amatissimo videogioco.

Mortal Kombat: il trailer italiano del film basato sul videogioco

In “Mortal Kombat”, il campione di MMA Cole Young, abituato a farsi picchiare per soldi, è ignaro della sua eredità—e anche del perché l’Imperatore dell’Outworld Shang Tsung abbia mandato il suo guerriero migliore, Sub-Zero, e altri Cryomancer ultraterreni, per dargli la caccia.  Preoccupato per la sicurezza della sua famiglia, Cole parte alla ricerca di Sonya Blade responsabile della Jax, Maggiore delle Forze Speciali che porta anche lei sulla pelle lo stesso marchio del drago con cui Cole è nato.  Molto presto, si ritrova nel tempio di Lord Raiden, Antico Dio e Protettore di Earthrealm, che assicura riparo a tutti coloro che portano un marchio come il suo. Qui, Cole si allena con guerrieri esperti come Liu Kang, Kung Lao e l’implacabile mercenario Kano, preparandosi a combattere con i più grandi campioni della Terra, contro i nemici dell’Outworld, in una battaglia in cui è in gioco il destino dell’universo. Riuscirà Cole ad essere abbastanza motivato da scatenare il suo arcana—l’immenso potere custodito nella sua anima—in tempo non solo per salvare la sua famiglia, ma anche per sconfiggere Outworld una volta per tutte?

Il variegato cast internazionale riflette la natura del brand, con talenti che spaziano dal mondo del cinema, fino alla televisione e alle arti marziali. Il gruppo include Lewis Tan (“Deadpool 2”, “Wu Assassins” per Netflix) come Cole Young; Jessica McNamee (“The Meg”) è Sonya Blade; Josh Lawson (“Bombshell”) è Kano; Tadanobu Asano (“Midway”) come Lord Raiden; Mehcad Brooks ( “Supergirl” per la TV) nel ruolo di Jackson “Jax” Bridges; Ludi Lin (“Aquaman”) è Liu Kang; Chin Han (“Skyscraper”) è Shang Tsung; Joe Taslim (“Star Trek Beyond”) è Bi-Han e Sub-Zero; e Hiroyuki Sanada (“Skyscraper”) come Hanzo Hasashi e Scorpion. Inoltre troviamo Max Huang come Kung Lao; Sisi Stringer come Mileena; Matilda Kimber è la giovane Emily; e Laura Brent in quello della giovane Allison.

McQuoid ha diretto da una sceneggiatura di Greg Russo e Dave Callaham (“Wonder Woman 1984”), da un soggetto di Oren Uziel (“Mortal Kombat: Rebirth”) e Russo, basato sul videogame creato da Ed Boon e John Tobias.  Richard Brener, Dave Neustadter, Victoria Palmeri, Michael Clear, Jeremy Stein e Larry Kasanoff sono i produttori esecutivi.

Per trasporre la popolarissima franchise sul grande schermo, McQuoid ha guidato un team di cineasti australiani ed americani, tra cui il direttore della fotografia Germain McMicking (“True Detective”, “Top of the Lake: China Girl”), lo scenografo Naaman Marshall (“Underwater”, “Servant”), i montatori Dan Lebental (“Spider-Man: Far From Home”) e Scott Gray (“Top of the Lake”, “Daffodils”), il supervisore agli effetti visivi Chris Godfrey (“Hacksaw Ridge”) e la costumista Cappi Ireland (“Lion”, “The Rover”). Le musiche sono di Benjamin Wallfisch (“Blade Runner 2049”, i film di “IT”).

The Suicide Squad: King Shark incontra… Baby Shark!

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The Suicide Squad: King Shark incontra… Baby Shark!

Era solo questione di tempo prima che qualcuno lo facesse, ebbene è arrivato l’incontro fan made tra King Shark, che vedremo in The Suicide Squad di James Gunn, e Baby Shark, il protagonista degli incubi di ogni neo genitore. Ecco di seguito il video condiviso su Twitter dallo stesso Gunn:

https://twitter.com/JamesGunn/status/1375932760662011904?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1375932760662011904%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fsuicide-squad-king-shark-baby-shark-mashup-video%2F

The Suicide Squad – Missione Suicida: il nuovo trailer è ESPLOSIVO

The Suicide Squad – Missione Suicida di James Gunn con i veterani Margot Robbie (Harley Quinn), Viola Davis (Amanda Waller), Joel Kinnaman (Rick Flag) e Jai Courtney (Captain Boomerang), insieme alle new entry Idris ElbaMichael RookerNathan FillionTaika WaititiJohn CenaPeter Capaldi, Sean Gunn, David Dastmalchian Storm Reid.

“Benvenuti all’inferno, ossia a Belle Reve, la prigione con il più alto tasso di mortalità negli Stati Uniti d’America. Qui sono confinati i peggiori supercriminali, disposti a tutto pur di evadere, anche unirsi all’oscura e super segreta missione della Task Force X. L’incarico del giorno? Metti insieme una serie di truffatori (tra cui Bloodsport, Peacemaker, Captain Boomerang, Ratcatcher 2, Savant, King Shark, Blackguard, Javelin e la psicopatica preferita di tutti, Harley Quinn). Armali pesantemente e abbandonali sulla remota isola di Corto Maltese infusa dal nemico. Mettili alla prova grazie ad una giungla brulicante di avversari militanti e forze di guerriglia ad ogni angolo. La squadra è impegnata in una ‘search and destroy’ guidata dal colonnello Rick Flag, mentre i tecnici del governo di Amanda Waller seguono ogni loro movimento grazie a dei sistemi impiantati nelle loro orecchie. Come sempre… una sola mossa falsa e chiunque può morire (per mano degli avversari, di un compagno di squadra o della stessa Waller).”

 

Justice League Snyder Cut: l’esilarante trailer onesto

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Justice League Snyder Cut: l’esilarante trailer onesto

Il canale Youtube di Screen Junkies ha finalmente diffuso il trailer onesto di Justice League Snyder Cut e, come c’era da aspettarsi, è assolutamente esilarante. Eccolo di seguito:

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Venom: La furia di Carnage posticipato di una settimana

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Venom: La furia di Carnage posticipato di una settimana

Venom: La furia di Carnage è stato posticipato di nuovo, anche se i fan, almeno quelli americani, non dovranno aspettare troppo per vedere la seconda avventure del simbionte. Originariamente programmato per il 2020, Venom 2 è stato spostato per la pandemia di COVID-19 al 2021.

La SONY aveva posizionato la data d’uscita del film al 25 giugno 2021, ma dopo che la Universal ha posticipato il temuto (al box office) Fast and Furious 9 alla stessa data, la SONY ha pensato di farsi da parte e pianificare Venom: La furia di Carnage al 14 settembre prossimo.

L’uscita del film si posiziona adesso a tre settimane dalla distribuzione di Shang Chi della Marvel. Venom: La furia di Carnage sarà distribuito, negli USA, lo stesso giorno del film prequel The Sopranos, The Many Saints of Newark e l’adattamento dell’acclamato musical Dear Evan Hansen.

Quello che sappiamo di Venom: La furia di Carnage

In Venom: La furia di Carnage assisteremo allo scontro tra il simbionte e Cletus Kasady, aka Carnage, uno degli antagonisti più celebri dei fumetti su Spider-Man. Nel cast del sequel anche Michelle Williams (Fosse/Verdon) nei panni di Anne Weying, Woody Harrelson (Zombieland: Doppio colpo) nei panni di Cletus Kasady/Carnage, Naomie Harris (No Time to Die) nei panni di Shriek e l’attore inglese Stephen Graham.

Nel frattempo è stato ufficializzato anche il nome di Robert Richardson in qualità di direttore della fotografia. “Ciò che era rimasto inesplorato nel primo film esploderà nel secondo, soprattutto grazie al personaggio centrale” ha dichiarato Richardson, “Ma ora abbiamo Woody Harrelson, che ovviamente farà la sua grande entrata, vedremo cos’altro accadrà con la collaborazione tra Sony e Marvel.”

Vi ricordiamo che Tom Hardy tornerà a interpretare Eddie Brock anche nel sequel di Venom, progetto già in sviluppo dopo l’inaspettato successo al box office dello scorso autunno, e a confermarlo è stata la produttrice Amy Pascal.

I Mitchell contro le macchine: trailer del film d’animazione Netflix

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Netflix Italia ha diffuso il trailer ufficiale del nuovo film originale Netflix d’animazione I Mitchell contro le macchine, in arrivo sulla piattaforma dal 30 aprile in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo.

I Mitchell contro le macchine è diretto da Mike Rianda e co-diretto da Jeff Rowe, che firmano anche la sceneggiatura, mentre Will Allegra e Louis Koo Tin Lok sono i produttori esecutivi.

La trama

Dagli stessi esseri umani creatori di Spider-Man: Un nuovo universo e The LEGO Movie arriva I Mitchell contro le macchine, un film d’animazione ricco di azione e di divertimento che ha come protagonista una famiglia ordinaria impegnata in un’impresa stra-ordinaria: salvare il mondo da un’apocalisse robot. Un’inezia, no? Tutto ha inizio quando l’alternativa e creativa Katie Mitchell viene ammessa alla scuola di cinema dei suoi sogni e non vede l’ora di lasciare casa e incontrare “la sua gente”. Suo padre Rick, grande amante della natura, insiste affinché tutta la famiglia la accompagni a scuola in un assolutamente-non-imbarazzante-né-forzato ultimo viaggio on the road. Ma proprio quando le cose sembrano non poter andare peggio, la famiglia Mitchell si ritrova nel bel mezzo di una rivolta di robot! Tutti gli oggetti tecnologici – dagli smartphones agli aspirapolveri roomba, fino ai malvagi Furby – vengono ingaggiati con l’obiettivo di catturare ogni essere umano sul pianeta. Adesso salvare l’umanità è compito dei Mitchell, ovvero Katie e Rick insieme all’allegra mamma Linda, lo stravagante fratellino Aaron, il morbido carlino Monchi e due amichevoli e ingenui robot.

Karmen, la nuova graphic novel scritta e disegnata da Guillem March

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Panini Comics presenta Karmen, la nuova graphic novel scritta e disegnata da Guillem March (Catwoman, Batman) che prende il nome dalla sua protagonista, una specie di angelo non convenzionale con una missione da compiere. Karmen deve infatti recuperare l’anima della giovane Catalina, che si è tolta la vita per amore nella sua vasca da bagno. Nel momento in cui le due si incontrano, ha inizio un viaggio introspettivo efantastico, dove l’amore è al centro di tutto.

Guillem March, conosciuto soprattutto per il suo lavoro per DC Comics, ci regala un’opera che riflette sulla vitae sulla morte in modo sorprendente, con un pizzico di umorismo e la speranza che ci sia un modo per sconfiggere la morte.

KarmenL’AUTORE Guillem March

Classe 1979, Guillem March è uno scrittore, disegnatore e illustratore spagnolo noto soprattutto per il suo lavoro per la DC Comics. Inizia la sua carriera nel 2000 per la casa editrice spagnola Eros Comix e nel 2008 inizia a lavorare per il mercato americano per DC Comics con Joker’s Asylum: Poison Ivy. In seguito disegna varie serie, tra le quali Azrael: Death’s Dark Knight, Oracle: The Cure, Gotham Gazette e Gotham City Sirens – titolo che lo fa conoscere a un pubblico più ampio – oltre ai lavori dedicati al Cavaliere Oscuro, Batman e Detective Comics.

Family Food Fight, tutto sulla quarta puntata

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Family Food Fight, tutto sulla quarta puntata

Se la cucina è il luogo per eccellenza in cui diverse culture riescono a fondersi e a creare sempre qualcosa di nuovo, questa settimana le famiglie di ristoratori di Family Food Fight dovranno mettersi alla prova affrontando dei veri e propri melting pot culinari.

Giovedì 1° aprile su Sky e NOW, nella quarta puntata del cooking show prodotto da Endemol Shine Italy per Sky, la sfida si fa sempre più speziata e le famiglie rimaste in gara – dall’Emilia-Romagna iDall’Argine, dalla Toscana i Vannucchi, dalla Campania i Lufino e dalla Calabria gli Autelitano – dovranno valicare i confini delle loro tipicità regionali esplorando nuovi gusti e territori. A giudicare i loro piatti, il trio di esploratori del gusto composto da Joe e Lidia Bastianich e Antonino Cannavacciuolo.

I giudici hanno preparato per le famiglie concorrenti di Family Food Fight un viaggio culinario intorno al mondo: a fare da Cicerone ci saranno 4 eccezionali chef provenienti da altrettanti Paesi stranieri, l’iraniana Afsaneh Ahmadi, il filippino Dario Guevarra, la russa Evgeniya Lasytchuk e l’eritreo Yonas Tesfamichael Yeshak.

Le quattro squadre dovranno proporre un menù di tre portate che contenga le specialità del Paese capitato in sorte: gli chef ospiti potranno aiutare le famiglie ma purtroppo per loro l’aiuto sarà limitato, visto che potranno parlare solo la loro lingua di origine.

Dopo il viaggio attorno al mondo, per i concorrenti sarà il turno di una nuova inedita esperienza: nella seconda prova della puntata – attesa per giovedì 1° aprile alle 21.15 su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW – le 4 famiglie verranno scomposte per creare 4 squadre miste. Che sia una boccata d’aria o un momento di smarrimento, tutti saranno chiamati a far vedere le proprie abilità individuali nella preparazione di un altro melting pot, stavolta tutto italiano: dovranno portare in tavola un piatto coniugando ingredienti provenienti dalle 4 regioni d’origine delle famiglie in gara, i pomodorini del Piennolo del Vesuvio, il lampredotto toscano, la liquirizia calabrese e la zucca “Cappello da Prete” dell’Emilia-Romagna.

La squadra mista peggiore dovrà affrontare l’ultima prova decisiva, uno spietato uno contro tutti: i suoi 4 componenti si divideranno e cucineranno da soli in rappresentanza delle rispettive famiglie, le quali saranno invece chiamate a fare una spesa “al buio” per procurare al cuoco di turno gli ingredienti necessari. I giudici metteranno così a dura prova l’intesa tra i membri dei nuclei familiari, che mai come stavolta dovranno capirsi al volo e farsi trascinare solo dalle emozioni e dai sentimenti che li legano: quale sarà la famiglia che dovrà abbandonare per sempre la cucina di Family Food Fight?

Il programma è stato realizzato nel pieno del rispetto della normativa relativa alle misure di contenimento del contagio da Sars-COV-2 nei luoghi di lavoro e delle direttive previste dal protocollo condiviso per la tutela dei lavoratori del settore cine-audiovisivo del 07/07/2020.

Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Endemol Shine Italy ha portato a bordo dei nuovi episodi di “Family Food Fight” i seguenti sponsor ufficiali: AIA Agricola Italiana Alimentare – A.I.A. S.p.A. Unipersonale, Ghidini Cipriano Srl, Hotpoint, KitchenAid, Azienda Ortovivaistica L’Ortofruttifero – Pisa.

Family Food Fight: ogni giovedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455), sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e pc, anche in viaggio nei paesi dell’Unione Europea, e in streaming su NOW.

Non mi uccidere con Alice Pagani in on demand dal 21 aprile

Non mi uccidere con Alice Pagani in on demand dal 21 aprile

Non mi uccidere, il teen drama e intensa storia d’amore dalle tinte horror, scritto da Gianni Romoli, il collettivo GRAMS e lo stesso Andrea De Sica e liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Chiara Palazzolo (che riuscirà nelle librerie il 29 aprile edito da SEM Società Editrice Milanese) debutta in on demand dal 21 aprile per l’acquisto e il noleggio su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV e per il noleggio su Sky Primafila e Infinity. Protagonista Alice Pagani.

Mirta ama Robin alla follia, lui le promette che sarà amore eterno. In una cava abbandonata, la voglia di trasgredire costa la vita a entrambi. La ragazza però si risveglia e non può che sperare che Robin faccia lo stesso, proprio come le aveva promesso. Ma niente è come prima. Mirta capisce di essersi trasformata in una creatura che per sopravvivere si deve nutrire di carne umana. Ha paura. Braccata da uomini misteriosi, combatte alla disperata ricerca del suo Robin.

Completano il cast Silvia Calderoni, Fabrizio Ferracane, Sergio Albelli e con Giacomo Ferrara, con la partecipazione di Anita Caprioli. Il film è una produzione Warner Bros. Entertainment Italia e Vivo film, prodotto daMarta Donzelli e Gregorio Paonessa, con il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo e IDM Alto Adige e Regione Lazio – Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo.

La fotografia è di Francesco Di Giacomo, la scenografia di Daniele Frabetti, i costumi di Chiara Ferrantini, il montaggio di Pietro Morana, il casting di Gabriella Giannattasio. Le musiche originali sono composte da Andrea Farri e Andrea De Sica.

Master in Series Development alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, con il sostegno di Netflix

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Il “Master in Series Development – Sviluppo e produzione creativa della serialità” organizzato dalla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti, con il sostegno di Netflix, è un innovativo master specialistico, il primo nel suo genere, che nasce dall’esigenza di offrire nuove professionalità nel settore dell’audiovisivo: dai player tradizionali ai nuovi servizi di Video on Demand in streaming.

La figura professionale che il Master intende formare è quella del Development Executive, un ruolo cruciale sia all’interno delle case di produzione che dei broadcaster. Il Development Executive oltre ad operare nella fase di sviluppo del prodotto, ne accompagna tutto il ciclo di vita inclusa la produzione, la post-produzione e la promozione: una figura quindi assimilabile a quella del produttore delegato o del produttore creativo.

Per supportare la crescita delle professionalità legate al mondo dello sviluppo seriale in Italia, Netflix ha deciso di sostenere il Master per i suoi primi 3 anni di vita, offrendo docenze da parte di suoi collaboratori, sostenendo la comunicazione, ma soprattutto contribuendo con borse di studio, totali o parziali, per offrire questa possibilità a tutti i talenti che desiderino entrare nel mondo dell’audiovisivo.

Sia la Civica Scuola di Cinema che Netflix sono infatti impegnati nella difesa del valore dell’Inclusione: la selezione degli studenti terrà  quindi conto di questo valore favorendo condizioni di accesso paritetiche, il più possibile attente ai valori della diversità, della multiculturalità e alle differenze di condizioni socio-economiche.

Il Master avrà libertà e ricchezza di contributi, dando spazio sia in termini di docenze che di stage, ad ogni produttore e ad ogni broadcaster/fornitore di servizi audiovisivi, senza limitazioni e vincoli. Content is king, dovunque si trovi qualità e innovazione.

I contenuti formativi del Master saranno focalizzati su tematiche editoriali ma approfondiranno anche aspetti relativi al mercato, alla distribuzione, ai diritti, alle problematiche produttive e al marketing. Rispetto ai generi audiovisivi, il focus sarà sullo scripted seriale live action, ma verranno incluse anche testimonianze riguardanti il cinema e l’animazione.

In quest’ottica, i docenti saranno tutti professionisti di livello internazionale riconosciuti per la qualità dei prodotti realizzati e saranno privilegiate metodologie didattiche attive quali esercitazioni pratiche di gruppo e individuali, case histories, role playing, simulazioni di pitch, testimonianze aziendali.

“Con questo Master della Civica Scuola di Cinema, Fondazione Milano inaugura una nuova tipologia di offerta formativa altamente specialistica, strettamente connessa al mercato del lavoro e aderente alla sue evoluzioni più attuali. La sinergia creata con un grande player come Netflix ne è la dimostrazione” dice Stefano Mirti, Presidente di Fondazione Milano

Siamo estremamente felici di collaborare con Civica Scuola di Cinema per la partenza di questo master, nuovo nel suo genere, che pone al centro due temi molto cari a Netflix: l’eccellenza nella formazione e la possibilità di offrire nuove e concrete opportunità di lavoro nel mondo dell’audiovisivo italiano, in un ruolo peraltro fortemente richiesto dal nostro settore” dichiara Tinny Andreatta, Vice Presidente delle Serie Originali Italiane di Netflix.

Ritengo che come formatori abbiamo la precisa responsabilità di intercettare i nuovi scenari del settore in cui operiamo e di preparare e avvicinare quanto più possibile i nostri studenti al mercato del lavoro. E l’obiettivo del Master in Series Development, primo e unico per offerta e contenuti didattici, è proprio quello di offrire ai partecipanti uno sbocco professionale immediato e concreto grazie alla formazione di una nuova figura, il Development Executive, oggi sempre più richiesta dai broadcaster, dai fornitori di servizi audiovisivi e dalle case di produzione” aggiunge Minnie Ferrara, direttrice della Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti.

“Una proposta formativa specialistica fortemente professionalizzante, focalizzata sulla serialità come genere principe dell’innovazione audiovisiva di oggi, per rendere competitive sul mercato internazionale le figure che aiutano le storie a svilupparsi e a prendere forma” sottolinea Alessandra Alessandri, progettista, curatrice e coordinatrice del Master in Series Development.

“Contribuire ad arricchire il sistema produttivo italiano con una pluralità di voci e punti di vista e’ una delle priorità in Netflix. Per questo siamo felici di supportare il Master in Series Development  mettendo la nostra esperienza al servizio degli studenti e favorendo, attraverso le borse di studio, una partecipazione improntata sui valori della diversità e dell’inclusione per far crescere una nuova generazione di professionisti, che possano esprimere il meglio della creatività del nostro paese” dichiara Ilaria Castiglioni, Manager delle Serie Originali Italiane di Netflix.

Il Master in Series Development – Sviluppo e produzione creativa della serialità si rivolge a neolaureati e giovani professionisti in possesso di Laurea triennale o equipollente in materie relative alla comunicazione mediale.

Le iscrizioni e le ammissioni saranno aperte dal 1° aprile fino al 15 giugno 2021. Il Master si terrà tra il 18 ottobre 2021 e il 30 settembre 2022 e prevede cinque mesi di aula e sei mesi di stage facoltativi, che potranno essere effettuati presso case di produzione di fiction, fornitori o meno di Netflix, presso broadcaster televisivi o servizi VoD.

Ad oggi hanno aderito alla possibilità di offrire stage: Rai, Sky Italia, Cattleya, Cross Productions, Fabula Pictures, Groenlandia, Indiana Production, Indigo Film, Lucky Red, Movimenti Production, Studio Bozzetto, The Apartment Pictures, 3zero2tv, Lux Vide.

SnyderVerse: 10 cose che sarebbero possibili dopo la Snyder Cut

SnyderVerse: 10 cose che sarebbero possibili dopo la Snyder Cut

Lo stato del DCEU è spesso fonte di confusione non soltanto per i fan, ma anche per gli spettatori occasionali. All’inizio, l’universo condiviso era stato concepito per essere supervisionato da Zack Snyder. Tuttavia, le cose sono cambiate dopo che il regista ha deciso di abbandonare la produzione di Justice League. Ora che il taglio originale del film ad opera del regista è stato finalmente distribuito, c’è la possibilità che la visione originale del regista in merito all’universo condiviso possa essere completata prima o poi.

Justice League Parte 2

Justice League è stato originariamente concepito come una vera e propria trilogia. Il taglio di Zack Snyder si è concluso con la sconfitta di Steppenwolf, ma con Darkseid in procinto di rivendicare la Terra per sé stesso.

Si tratta di un enorme cliffhanger che forse, in futuro, potrebbe essere esplorato. Snyder ha rivelato quale fosse il suo piano originale per i tre film, ed è qualcosa che molti fan, ora come ora, non vedono l’ora di vedere.

Justice League Parte 3

Nella terza parte di Justice League, Batman e Lois Lane avrebbe avuto una relazione che, alla fine, avrebbe portato al futuro impostato dal Knightmare, ossia la Terra vista nell’epilogo della Snyder Cut e invasa da Darkseid.

Mera e Deathstroke fanno parte del team messo in piedi da Bruce Wayne per contrastare la minaccia di Superman, ma sappiamo che quel gruppo non è la stessa Justice League che i fan conoscono e amano. Sarebbe interessante, quindi, vedere se il team sarebbe in grado di riportare la Terra al suo stato originario. 

Lo standalone di Cyborg

Cyborg, come tanti altri membri della Justice League, inizialmente avrebbe dovuto avere il suo film da solista, che doveva esplorare maggiormente il suo personaggio.

Tuttavia, a causa dei problemi – anche molto pubblicizzati – che Ray Fisher ha avuto con lo studio a causa del comportamento di Joss Whedon durante le riprese aggiuntive, non ci sarà alcun film da solita con l’attore, a meno che Zack Snyder non decida di prendere le redini del progetto. Forse questo potrebbe ancora accadere in futuro, anche se al momento sembra improbabile.

Cyborg all’interno di altri film

Cyborg avrebbe dovuto essere incluso nel film da solista di Flash, almeno prima che i rapporti tra la Warner Bros. e Ray Fisher non si inclinarono. Tuttavia, una possibilità per rimediare a questa situazione sarebbe coinvolgere Cyborg in altri futuri progetti nel DCEU, sempre grazie all’intervento di Zack Snyder.

Probabilmente, questo è l’unico modo per far sì che il personaggio resti ancora nell’universo condiviso. Dopotutto, considerando quanto fosse una parte integrante della Justice League di Zack Snyder, il Cyborg di Fisher merita di essere ancora parte dell’universo.

Un Multiverso interessante

Se lo studio ha intenzione di assicurarsi che la versione di Justice League di Joss Whedon resti canonica, c’è ancora un modo per collegare le nuove storie guidate da Zack Snyder nell’universo: dare vita ad un vero e proprio Multiverso.

La versione di Batman di Robert Pattinson sembra confermare che questo è già la direzione che dovrebbe intraprendere il DCEU, quindi l’adattamento delle nuove storie di Snyder non dovrebbe essere affatto un problema in considerazione di quel formato.

Differenti iterazioni dei personaggi

Tenendo conto del Multiverso, ci possono essere molteplici iterazioni dello stesso personaggio nell’universo DC. Affleck e Pattinson potrebbero teoricamente interpretare Batman contemporaneamente, con le storie di Zack Snyder che potrebbe essere separate da tutto il resto abbastanza facilmente.

Finché lo studio troverà sempre un modo per assicurarsi che il pubblico non sia confuso dal Multiverso, non dovrebbe essere un reale problema. Henry Cavill potrebbe persino continuare ad essere Superman mentre la presunta versione del personaggio ad opera di Michael B. Jordan nell’annunciato nuovo film potrebbe comunque entrare in azione.

Più Jared Leto nei panni di Joker

Jared Leto non ha mai davvero avuto la possibilità che si meritava nei panni di Joker. La sua versione del personaggio vista nel Knightmare è stata ben accolta dai fan, quindi c’è la possibilità che possa tornare in un’altra iconica versione del personaggio se ci fosse la possibilità.

Con Zack Snyder al timone del DCEU, Jared Leto potrebbe avere la possibilità di brillare nei panni del Joker. Solo il tempo ce lo dirà…

Apparizioni di Martian Manhunter

Sorprendentemente, Martian Manhunter è apparso nella Justice League di Zack Snyder mentre era completamente assente nella versione theatrical. Per i fan, è stato fantastico vedere questo personaggio trovare finalmente il suo spazio, per la prima volta, nel DCEU.

La Justice League di Zack Snyder ha ovviamente spianato la strada per future apparizioni del personaggio. La squadra è sulla buona strada per essere completamente formata nella versione del DCEU ad opera del regista. Se c’è qualcosa che i fan vogliono vedere grazie a quell’universo, è senza dubbio quella visione completa della Lega.

Film interconnessi

Dopo il fallimento della versione originale di Justice League, l’universo ha abbandonato i piani per storie interconnesse. Tuttavia, dopo l’accoglienza positiva della versione del film di Zack Snyder, questa idea potrebbe essere ripristinata.

I singoli film non sono ovviamente una brutta cosa, ma vedere la Justice League lavorare insieme in un film live action è qualcosa di ancora più bello da vedere. Per i fan, è stato un sogno a lungo irrealizzabile.

Una visione coesa

Nel complesso, dopo l’uscita della Snyder Cut di Justice League, il DCEU può finalmente vantare una visione coesa, costruita sotto l’ala di un unico regista.

Altri registi possono continuare a dirigere storie dedicate ai diversi membri del team e quando arriverà il momento di lavorare insieme, Zack Snyder può comunque trasformare quei film in realtà. Speriamo che Warner Bros. sia pronta a tornare sui suoi passi e a rendere tutto questo realtà.

Justice League Snyder Cut: i download di HBO Max in crescita grazie al film

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La distribuzione della Snyder Cut di Justice League ha portato ad un aumentto dei download dell’app relativa alla piattaforma di streaming parti al 64%. Il taglio del cinecomic uscito nel 2017 ad opera di Zack Snyder  ha dato finalmente ai fan la possibilità di vedere la versione del film che il controverso regista aveva sempre voluto realizzare.

Ovviamente, con tutto l’hype che il film è riuscito a generare (sia prima che dopo la sua uscita), è normale che ci sia un notevole interesse riguardo alle performance del mastodontico progetto. Sappiamo che i servizi di streaming tengono ad essere piuttosto “misteriosi” quando si tratta di rilasciare i dati relativi alle visualizzazioni. Nella maggior parte dei casi, infatti, le migliori indicazioni in tal senso provengono da società di analisi di terze parti.

Bloomberg ha analizzato i dati di Apptopia, che stimano le metriche sulle prestazioni delle app mobili, inclusi download, acquisti in-app e utenti attivi giornalieri. Secondo Apptopia, nella settimana terminata il 28 marzo ci sono state 119,1 milioni di sessioni di app su HBO Max, con un aumento dell’8,9%. Inoltre, ci sono stati 1,48 milioni di download dell’app HBO Max, con un aumento del 64%.

Come ha performato la Snyder Cut di Justice League?

Al momento, questa è l’indicazione più reale in merito alle prestazioni effettive della Snyder Cut su HBO Max. Un’altra società di analisi di terze parti, Samba TV, aveva segnalato 1,8 milioni di spettatori per il primo weekend d’apertura della Snyder Cut. Tuttavia, quel dato rappresenta solo le persone che hanno guardato più dei primi cinque minuti del film. In seguito, la società ha chiarito che solo 1/3 aveva terminato la visione della Snyder Cut in quel periodo.

Inoltre, un aggiornamento su Twitter ha suggerito che le visualizzazioni del film erano rallentate durante la prima settimana di apertura. Tuttavia, il numero di spettatori non è la metrica chiave quando si parla di un servizio di streaming; l’aspetto più importante è rappresentato dagli abbonamenti, dalla fidelizzazione e dal coinvolgimento. L’aumento delle sessioni riportato da Apptopia indica che gli abbonati esistenti sono stati particolarmente attivi nella settimana successiva alla release della Snyder Cut, mentre il marcato aumento dei download è un buon indicatore in merito ai nuovi abbonati.

È ragionevole presumere che anche questi si siano concentrati durante il primo weekend successivo alla distribuzione del film. Naturalmente, ciò non indica che tale crescita sarà duratura per HBO Max: la vera sfida, a questo punto, è vedere se questi nuovi abbonati continueranno ad esserlo.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

John Walker: ci sarà un futuro per il personaggio oltre The Falcon and the Winter Soldier?

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Il John Walker di Wyatt Russell potrebbe diventare il personaggio più odiato del MCU, ma bisogna ammettere che in The Falcon and the Winter Soldier non ha fatto nulla di sbagliato (almeno, non ancora).

Nonostante non avesse superpoteri, è entrato in azione insieme a Sam Wilson e Bucky Barnes nel secondo episodio della serie Marvel disponibile su Disney+, grazie al quale abbiano appreso che John era un soldato esemplare che è riuscito a guadagnare ben tre medaglie d’onore per le sue azioni eroiche. C’è soltanto un problema: non è Steve Rogers!

In una recente intervista con Screen Rant, Wyatt Russell ha parlato di come il modo in cui John è stato respinto da Sam e Bucky abbia influenzato il suo Captain America. “Ha apprezzato quello che hanno fatto in qualità di Avengers. Ha prestato molta attenzione”, ha spiegato l’attore. “Voleva fare del bene come loro. Ecco perché, quando i tuoi eroi non ti danno la risposta che vorresti, ti ritrovi a pensare: ‘Non si scherza con i tuoi eroi’. Può farti davvero a pezzi. Tuttavia, potrebbe tranquillamente andare in un posto diverso da quello in cui sarebbero andate alcune persone, avendo subito alcune delle ferite che ha riportato durante la guerra precedente.”

La fonte ha poi chiesto a Russell del suo futuro nel MCU come John Walker, sottolineando che nei fumetti il personaggio è stato sia un Vendicatore che un membro dei Thunderbolts. Ponderando molto bene le sue parole, l’attore ha risposto: “È qualcosa che va oltre le mie competenze. Onestamente non lo so. La speranza è che alla gente piaccia e che funzioni. Poi, se la Marvel dovesse decidere di usarlo di nuovo, allora sarebbe fantastico. Di sicuro mi piacerebbe. Lavorare con loro è stata un’esperienza meravigliosa. Da quello che ho sentito, la serie è stata accolta benissimo. Si tratta di un gran bell’incoraggiamento, quindi sono fiducioso. È chiaro che mi piacerebbe tornare.”

John Walker e i Thunderbolts nel MCU: il film vedrà mai la luce?

Sarebbe decisamente folle pensare che non ci siano dei piani per John Walker dopo la conclusione di The Falcon e The Winter Soldier. Molti fan sono convinti che i Thunderbolts si riuniranno prima o poi sul grande schermo: in effetti, più volte in passato si è parlato di un possibile film dedicato al gruppo di supereroi, ma ad oggi non esistono ancora conferme ufficiali. Non ci resta che attendere e sperare in eventuali sviluppi. Dopotutto, la storia del nuovo Cap è appena cominciata…

ThunderCats: il regista di Godzilla vs. Kong dirigerà il film

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ThunderCats: il regista di Godzilla vs. Kong dirigerà il film

Adam Wingard, regista di Godzilla vs. Kong, ha firmato con Warner Bros. per dirigere un film basato su ThunderCats, la serie tv animata statunitense prodotta da Rankin/Bass, trasmessa dal 1985 al 1989 e ispirata ai personaggi creati da Tobin “Ted” Wolf.

ThunderCats è incentrato su un gruppo di alieni umanoidi proveniente da Thundera e sul viaggio che sono costretti a intraprendere quando il pianeta viene distrutto. La serie riscosse molto successo e dopo la sua conclusione generò un grande quantitativo di merchandising, oltre a fumetti, videogiochi, film tv e molto altro ancora.

La notizia è stata riportata da Deadline, il quale conferma che Wingard si occuperà anche di riscrivere la sceneggiatura precedentemente affidata a David Coggeshall insieme al suo storico partner Simon Barrett, che per Wingard aveva già scritto la maggior parte dei suoi precedenti lavori, tra cui gli horror You’re Next, V/H/S Blair Witch. Il film sarà un ibrido e mescolerà animazione e CGI.

Ricordiamo che Adam Wingard e Barrett sono anche al lavoro sull’annunciato sequel di Face/Off, action fantascientifico diretto nel 1997 da John Woo e interpretato da John Travolta e Nicolas Cage. Lo scorso febbraio era stato proprio Wingard a confermare via Instagram di aver messo in cantiere un sequel diretto della pellicola, rivelando successivamente che sia Travolta sia Cage sarebbero interessati a prendervi parte.

Godzilla vs. Kong, l’ultima fatica di Wingard (noto anche per aver diretto l’adattamento del celebre manga Death Note, disponibile su Netflix), ha già riscosso un grande successo all’estero, poiché il film ha già incassato oltre 122 milioni di dollari a livello globale, di cui 70 milioni soltanto in Cina. Godzilla vs. Kong verrà distribuito oggi negli Stati Uniti (sia nelle sale che su HBO Max), mentre in Italia una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata.

The Handmaids Tale 4×01: anticipazioni dal primo episodio

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The Handmaids Tale 4×01: anticipazioni dal primo episodio

Il canale americano HULU ha diffuso le anticipazioni di The Handmaid’s Tale 4×01, il primo episodio dell’attesa quarta stagione di The Handmaid’s Tale.

In The Handmaids Tale 4×01 che si intitolerà “Pigs” in fuga dopo la fine della stagione 3, un giugno ferito e le ancelle fuggitive trovano rifugio in una fattoria, dove la quattordicenne moglie guarisce June. June ripristina il suo ruolo di leader femminile. A Gilead, un Lawrence imprigionato cerca di evitare una condanna a morte e zia Lydia vacilla per la perdita di 86 bambini su Angels ‘Flight. I combattivi Waterford, in custodia a Toronto, vengono a conoscenza dell’impresa di June. “Pigs” è stato scritto da Bruce Miller.

The Handmaid’s Tale 4×01

The Handmaid’s Tale 4 è la quarta stagione della serie tv creata da Bruce Miller per HULU e basata sul romanzo omonimo distopico del 1985 dell’autrice femminista Margaret Atwood.

In The Handmaid’s Tale 4 ritorneranno June Osborne / Difred (stagione 1-in corso), interpretata da Elisabeth MossSerena Joy Waterford (stagione 1-in corso), interpretata da Yvonne Strahovski, Comandante Fred Waterford (stagione 1-in corso), interpretato da Joseph Fiennes, Emily / Diglen / Disteven (stagione 1-in corso), interpretata da Alexis Bledel, Janine / Diwarren / Didaniel (stagione 1-in corso), interpretata da Madeline Brewer, Lydia Clements / Zia Lydia (stagioni 1-in corso), interpretata da Ann Dowd, Luke Bankole (stagioni 1-in corso), interpretato da O. T. Fagbenle, Custode Nick Blaine (stagioni 1-in corso), interpretato da Max Minghella, Moira Strand (stagioni 1-in corso), interpretata da Samira Wiley, Rita (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretata da Amanda Brugel e Comandante Joseph Lawrence (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato da Bradley Whitford.

La serie racconta di In un futuro non lontano, il tasso di fertilità umana è in calo a causa di malattie e inquinamento. Dopo una guerra civile, il regime teocratico totalitario di Gilead prende il comando nella zona un tempo conosciuta come Stati Uniti d’America. La società è organizzata da leader assetati di potere e divisa in nuove classi sociali, in cui le donne sono brutalmente soggiogate e non possono lavorare, leggere o maneggiare denaro.

Justice League Snyder Cut: alcune nuove scene sono state girate via Zoom

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Per completare la prima scena con Martian Manhunter che vediamo nella Snyder Cut di Justice League, Zack Snyder ha dovuto dirigere gli attori su Zoom, l’ormai celebre software di videotelefonia. È quanto rivelato dal regista in una recente intervista con Kyle McMahon proprio in occasione della promozione del suo taglio del cinecomic uscito per la prima volta in sala nel 2017.

La maggior parte di ciò che i fan hanno avuto modo di vedere nel film uscito lo scorso 18 marzo è stato girato diversi anni fa, all’epoca della primissima produzione ufficiale di Justice League. Tuttavia, lo scorso autunno Snyder si è dedicato ad una sessione di riprese aggiuntive per assicurarsi che tutto ciò che voleva fosse effettivamente presente all’interno del suo taglio. In realtà, i reshoot non sono stati particolarmente estesi e hanno interessato in gran parte l’ormai celebre sequenza ambientata nel Knightmare e contenuta nell’epilogo del film.

E proprio in merito alle riprese che hanno avuto luogo lo scorso anno, Zack Snyder ha spiegato a Kyle McMahon di aver dovuto dirigere i suoi attori via Zoom a causa della pandemia di Covid-19 non solo per la sopracitata scena del Knightmare, ma anche per un’altra particolare sequenza presente nel film: a sorpresa, il regista ha spiegato che una scena che è stata totalmente completata tramite la piattaforma è quella in cui viene rivelato che dietro Martha Kent (Diana Lane) che va a trovare Lois Lane (Amy Adams) si nasconde in realtà Martian Manhunter (Harry Lennix).

“Abbiamo dovuto completare alcune riprese via Zoom, perché Ezra Miller era in Inghilterra e io non potevo viaggiare”, ha spiegato Snyder. “Quindi abbiamo fatto tutto via Zoom. Avevo solo bisogno di un paio di inquadrature con lui. È stata una cosa piuttosto folle. Non l’avevo mai fatto prima. Ho fatto la stessa cosa per la scena in cui Diana Lane va a trovare Lois e poi si rivela essere Martin Manhunter. Quando esce di casa e si ferma sul pianerottolo. Quella era una scena che non avevamo girato in passato. Quindi ho dovuto girarla per la prima volta.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Wonder Woman 1984 penalizzato dalla strategia distributiva secondo Connie Nielsen

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Secondo Connie Nielsen, che in Wonder Woman 1984 è tornata a vestire i panni della Regina Ippolita, l’accoglienza tiepida riservata al film di Patty Jenkins è stata colpa dei continui ritardi e dell’uscita su HBO Max. A causa della pandemia di Covid-19, il sequel con Gal Gadot è stato posticipato più e più volte nel corso del 2020, fino a quando la Warner Bros. non ha optato per una release simultanea nelle sale e su HBO Max lo scorso dicembre.

Nonostante gli incassi al botteghino siano stati comprensibilmente inferiori rispetto alle cifre astronomiche raggiunte dal primo Wonder Woman nel 2017, l’uscita del sequel su HBO ha contribuito a far aumentare il numero di abbonati alla piattaforma di streaming: a suo modo, quindi, un successo è stato in qualche modo certificato, seppur in maniera non convenzionale.

Tuttavia, è innegabile quanto l’attesa per il sequel abbia inevitabilmente influenzato la sua ricezione: anche se all’inizio le reazioni della stampa sono apparse decisamente positive, alla fine Wonder Woman 1984 ha dovuto fare i conti con un’ondata di critiche negative che in breve tempo gli hanno fatto perdere la valutazione “Certified Fresh” su Rotten Tomatoes.

Ora, sulla scia della distribuzione del film in home video, Connie Nielsen ha parlato proprio dell’accoglienza riservata a Wonder Woman 1984 e dei numerosi ostacoli che il film ha dovuto superare. L’interprete della Regina Ippolita ha difeso il film in una recente intervista con Den of Geek, dichiarando che il sequel è stato messo “sotto giudizio” a causa dei numerosi ritardi.

“Penso che quello che accade a livello psicologico è che un sacco di film come Wonder Woman 1984 vengono confinati in questo territorio insicuro dove vengono sottoposti ad un giudizio che normalmente non verrebbe neanche mai formulato”, ha spiegato l’attrice. “Il fatto che sia stato posticipato così tante volte lo ho messo sotto giudizio, un giudizio che non meritava. Inoltre, essendo un sequel, verrà sempre paragonato al film precedente.”

Il futuro di Wonder Woman al cinema

Wonder Woman 1984 è arrivato in Italia direttamente in esclusiva digitale lo scorso 12 febbraio. Nel sequel, oltre a Gal Gadot, hanno recitato anche Chris PineKristen Wiig e Pedro Pascal. Subito dopo l’uscita del film in USA (avvenuta a dicembre 2020, in contemporanea al cinema e su HBO Max), è stato confermato ufficialmente Wonder Woman 3, che vedrà ancora una volta il ritorno di Patty Jenkins dietro la macchina da presa e quello di Gadot nei panni di Diana Prince.

Black Panther 2: per Anthony Mackie nessuno potrà mai sostituire Chadwick Boseman

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Anthony Mackie pensa che sarebbe un errore se la Marvel dovesse decidere di affidare il ruolo di Black Panther ad un altro attore. Il primo supereroe nero della Marvel ha fatto il suo debutto nel MCU in Captain America: Civil War del 2016, interpretato da Chadwick Boseman. In breve tempo, T’Challa è diventato uno dei personaggi preferiti dai fan dell’universo cinematografico, specie dopo l’uscita dello standalone a lui dedicato nel 2018 e diretto da Ryan Coogler.

Black Panther è stato amato dalla critica e osannato dai fan, diventato il primo cinecomic ad ottenere una candidatura agli Oscar come miglior film. In seguito, Boseman è apparso in Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, che ha segnato la sua ultima apparizione nei panni di Pantera Nera: purtroppo, l’attore è morto di cancro ad agosto dello scorso anno.

Dalla sua tragica scomparsa, si è parlato molto dell’eredità di Black Panther e di quanto Chadwick Boseman fosse stato centrale per il successo ottenuto dal film e dal personaggio. Sebbene Black Panther 2 sia già in lavorazione (l’uscita in sala è prevista per il 2022), il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha già chiarito che Boseman non verrà né ricreato tramite la CGI né sostituito da un altro attore. Il sequel onorerà la sua memoria, ma si concentrerà sugli altri personaggi apparsi nel primo film e sull’esplorazione del vibrante mondo di Wakanda.

Anthony Mackie sul recasting di Chadwick Boseman in Black Panther 2: “Sarebbe orribile.”

Ospite del podcast Jemele Hill Is Unbothered in occasione della promozione della serie The Falcon and the Winter Soldier, Anthony Mackie (interprete di Sam Wilson/Falcon nel MCU) ha parlato del suo rapporto con Chadwick Boseman. Quando gli è stato chiesto se, dal suo punto di vista, l’attore avrebbe voluto che il ruolo di T’Challa venisse rifuso, Mackie ha dichiarato:

“No, non puoi affidare la parte a qualcun altro. Voglio dire, Chadwick ha interpretato quel ruolo in un modo che non potrà mai essere replicato. E odio l’idea che un altro attore possa raccogliere l’eredità che ha lasciato, perché non c’è dubbio che Chawick fosse una figura dinamica e un attore straordinario. Se pensi a come è stato accolto Black Panther, capisci che nessuno potrà mai portare a quel ruolo la grazia che solo Chadwick è stato in grado di portare. Quindi non vorrei mai vedere me stesso, ad esempio, nei panni di Black Panther. Sarebbe davvero orribile.”

Black Panther 2 arriverà nelle sale l’8 luglio 2022. Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, ha confermato che T’Challa, il personaggio interpretato al compianto Chadwick Boseman nel primo film, non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI. Il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

Letitia Wright (Shuri), Angela Bassett (Ramonda), Lupita Nyong’o (Nakia), Danai Gurira (Okoye), Winston Duke (M’Baku) e Martin Freeman (Everett Ross) torneranno nei panni dei rispettivi personaggi interpretati già nel primo film. L’attore Tenoch Huerta è in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale del sequel.

The Handmaids Tale 4: trailer ufficiale della nuova stagione

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The Handmaids Tale 4: trailer ufficiale della nuova stagione

Il canale americano HULU dopo il teaser ha diffuso trailer di The Handmaid’s Tale 4, l’attesa quarta stagione dell’acclamato show The Handmaid’s Tale.

The Handmaid’s Tale 4

The Handmaid’s Tale 4 è la quarta stagione della serie tv creata da Bruce Miller per HULU e basata sul romanzo omonimo distopico del 1985 dell’autrice femminista Margaret Atwood.

In The Handmaid’s Tale 4 ritorneranno June Osborne / Difred (stagione 1-in corso), interpretata da Elisabeth MossSerena Joy Waterford (stagione 1-in corso), interpretata da Yvonne Strahovski, Comandante Fred Waterford (stagione 1-in corso), interpretato da Joseph Fiennes, Emily / Diglen / Disteven (stagione 1-in corso), interpretata da Alexis Bledel, Janine / Diwarren / Didaniel (stagione 1-in corso), interpretata da Madeline Brewer, Lydia Clements / Zia Lydia (stagioni 1-in corso), interpretata da Ann Dowd, Luke Bankole (stagioni 1-in corso), interpretato da O. T. Fagbenle, Custode Nick Blaine (stagioni 1-in corso), interpretato da Max Minghella, Moira Strand (stagioni 1-in corso), interpretata da Samira Wiley, Rita (stagioni 2-in corso, ricorrente stagione 1), interpretata da Amanda Brugel e Comandante Joseph Lawrence (stagioni 3-in corso, ricorrente stagione 2), interpretato da Bradley Whitford.

La serie racconta di In un futuro non lontano, il tasso di fertilità umana è in calo a causa di malattie e inquinamento. Dopo una guerra civile, il regime teocratico totalitario di Gilead prende il comando nella zona un tempo conosciuta come Stati Uniti d’America. La società è organizzata da leader assetati di potere e divisa in nuove classi sociali, in cui le donne sono brutalmente soggiogate e non possono lavorare, leggere o maneggiare denaro.

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