John David Washington ha difeso la sua
relazione con Zendaya in Malcolm
& Marie, dopo le critiche nate in merito alla loro
differenza d’età. Zendaya, 24 anni, e Washington, 36, recitano
insieme nel nuovo film di Sam Levinson, creatore
della serie Euphoria, acquisito da Netflix lo scorso settembre per 30 milioni di
dollari. Girato durante la pandemia, il film è stato uno dei primi
ad essere interamente girato secondo i protocolli di sicurezza
implementati a causa del Coronavirus.
Netflix ha pubblicato di recente
il primo trailer ufficiale del film, che verrà distribuito a
partire dal prossimo 5 febbraio. Il film è stato girato interamente
in bianco e nero, in una sola location, e si svolge nell’arco di
una sola notte. I personaggi di Malcolm e Marie discutono della
loro relazione dopo che un evento sconosciuto innesca in loro una
serie di frustrazioni. Grazie al trailer, si è già parlato di
possibili nomination all’Oscar per la coppia, in particolare per
Zendaya, che lo scorso anno ha già ottenuto un Emmy grazie al suo
ruolo nella sopracitata Euphoria.
Tuttavia, ci sono stati alcuni
detrattori che hanno trovato un po’ sconcertante la differenza di
età di 12 anni tra Zendaya e John David Washington . Ora, la star di
Tenet ha
pubblicamente difeso la sua relazione professionale con Zendaya in
una nuova intervista con
Variety. Washington ha ammesso di non essere mai stato
preoccupato per la differenza di età durante le riprese, proprio
perché Zendaya è una donna adulta. Inoltre, ha affermato che tutto
avrà maggiore senso quando le persone vedranno il film,
sottolineando che ha imparato di più da Zendaya sul set di quanto
lei abbia imparato da lui.
“Non me ne preoccupavo, perché è
una donna. Le persone vedranno in questo film quanto sia donna. Ha
molta più esperienza di me nel settore. Io ci sono dentro solo da
sette anni. Lei è lì da più tempo, quindi ho imparato molto da lei.
Sono io il novellino, in questo caso. Mi sono appoggiato tantissimo
a lei durante le riprese.”
Di cosa parla Malcolm & Marie?
In Malcolm
& Marie, un regista (Washington) torna a casa
assieme alla fidanzata (Zendaya) dopo il trionfo dell’anteprima di
un suo film, sicuro dell’imminente successo finanziario e di
critica. La serata subisce però una svolta imprevista quando
iniziano a emergere alcune rivelazioni sulla coppia, che ne mettono
a dura prova la solidità dell’amore. Sam Levinson
dà vita a un film di un’originalità rara, un’ode alle straordinarie
storie d’amore hollywoodiane e un’espressione commovente della
fiducia nel futuro del settore cinematografico.
Spider-Man 3 riunirà più continuity legate ai
film del MCU, trasformandosi così
nell’occasione perfetta per introdurre il Deadpool di Ryan Reynolds nell’universo condiviso prima
dell’arrivo di Deadpool 3. Di recente è stato proprio Kevin
Feige a confermare che la terza avventura cinematografica del
Mercenario Chiacchierone non soltanto sarà vietata ai minori, ma
sarà anche ambientata nel MCU. Prima dell’acquisizione di Fox
da parte di Disney, Deadpool ha condiviso l’universo dei ben più
noti X-Men, ma ad oggi non è chiaro quando gli amatissimi mutanti
verranno ufficialmente introdotti nei film dei Marvel Studios.
Nonostante l’attuale divisione tra
l’universo di Deadpool e il MCU, le voci su Spider-Man 3 hanno dimostrato che i confini
tra le continuity potrebbero essere più sfocati di quanto
si pensasse in passato. Gli attori del franchise di Spider-Man di Sam Raimi e di The Amazing Spider-Man di Marc Webb dovrebbero tornare
nel film con Tom Holland, inclusi Tobey Maguire e Andrew
Garfield nei panni delle rispettive iterazioni dell’Uomo Ragno.
Inoltre, nel film ci sarà anche il Doctor Strange di Benedict Cumberbatch, che dovrebbe fungere da
nuove mentore di Peter Parker: ecco perché i fan hanno teorizzato
che il Multiverso apparirà per la prima volta proprio nel prossimo
film di Spider-Man. Ciò significa che una vasta gamma di personaggi
una volta ritenuti separati dal MCU potrebbe essere integrata
nell’attuale timeline.
Tra questi superumani dislocati
dalla continuità potrebbe esserci lo stesso Deadpool, trasportato
inconsapevolmente nell’Universo Cinematografico Marvel tramite viaggi
interdimensionali. Apparire fianco a fianco con lo Spider-Man di
Holland (o con uno qualsiasi degli altri Peter Parker
cinematografici) porterebbe l’iconica amicizia dei personaggi dai
fumetti sul grande schermo e fornirebbe un sacco di carburante per
il tipico e apprezzatissimo umorismo di Deadpool.
L’improbabile amicizia tra Spider-Man e Deadpool
Sebbene Spider-Man e Deadpool siano
per lo più conosciuti come amici nei fumetti (anche se la loro
relazione è piuttosto complessa), non devono iniziare in questo
modo nel MCU. Al loro primo incontro,
Deadpool potrebbe scambiare Spider-Man per un nemico, o persino
essere assunto da un cattivo per eliminarlo, portando a una scena
di inseguimento frenetica o una battaglia fatta di pistole e
ragnatele. Lo Spidey di Tom Holland è ad oggi
l’iterazione più comica del personaggio e un ipotetico testa a
testa fra i due sarebbe ugualmente ricco di azione e arguzia. Lo
scambio di frecciatine potrebbe anche essere ciò che fa sì che
Deadpool si avvicini all’ex bimbo-ragno, mettendo fine alla sua
ricerca e dando il via alla loro improbabile amicizia.
Oltre alle sue interazioni con
personaggi come Spider-Man, inserire Deadpool nel mezzo di un film
come Spider-Man 3 permetterebbe al personaggio di
sfoderare ancora di più le sua abilità comiche. Il film promette di
essere ricco di cameo: ecco perché le numerose apparizioni di
personaggi a sorpresa sarebbero dei facili bersagli per l’ironia
pungente di Wade Wilson. L’introduzione di Deadpool in Spider-Man 3 non solo fornirebbe molti momenti
divertenti per i vari personaggi, ma darebbe anche una spiegazione
logica al motivo per cui il film si svolgerà nel MCU senza troppi ritocchi alla
trama originale. Far sentire Wade Wilson come una sorta di “pesce
fuor d’acqua”, in cui deve adattarsi alle regole di un mondo
completamente diverso (essenzialmente, PG-13), sarebbe uno scenario
certamente divertente da esplorare.
Lo scorso anno abbiamo appreso
ufficialmente che Aldis Hodge, attore statunitense
noto per Straight
Outta Compton e L’uomo
invisibile, interpreterà Hawkman in Black
Adam, il cinecomic con Dwayne
Johnson che purtroppo non ha ancora una data di
uscita ufficiale (inizialmente sarebbe dovuto arrivare nelle sale
il 22 Dicembre 2021).
Hawkman è uno dei membri più iconici
della Justice Society of America (che verrà introdotta sul grande
schermo proprio grazie a Black
Adam) e Aldis Hodge sembra prendere il
ruolo molto sul serio. In una recente intervista con
Screen Rant, Hodge ha discusso della sua preparazione per
Black
Adam, senza condividere eventuali spoiler ma parlando
comunque delle sue ricerche in merito al personaggio. “Per
quanto riguarda le ricerche, ho letto veramente qualsiasi
cosa”, ha spiegato l’attore. “Ho letto tutte le graphic
novel, dalla JSA alle serie a fumetti di Hawkman. Mi ritrovo ad
apprezzare davvero chi e cosa rappresenta, so che cosa abbiamo in
serbo e come lo presenteremo. Sono davvero elettrizzato.”
Ricordiamo che oltre a Hakwman, in
Black
Adam appariranno anche i personaggi di Atom Smasher e
Cyclone, che saranno interpretati rispettivamente da Naoh
Centineo e Quintessa Swindell. Le riprese
del film dovrebbero ufficialmente partire in primavera.
Tutto quello che sappiamo su Black
Adam
Black
Adam, affidato alla regia di Jaume
Collet-Serra(Orphan, Paradise Beach – Dentro
l’incubo), arriverà nelle sale il 22 Dicembre 2021. Il
progetto originale della Warner Bros. su Shazam! aveva
previsto l’epico scontro tra il supereroe e la sua
nemesi, Black
Adam, una soluzione esclusa dalla sceneggiatura per
dedicarsi con più attenzione al protagonista e alla
sua origin story. E come annunciato nei mesi
scorsi, i piani per portare al cinema uno standalone
con Dwayne
Johnson sono ancora vivi, e a quanto pare il film
dovrebbe ispirarsi ai lavori di Geoff Johns dei primi
anni duemila.
“Questo progetto ha comportato
dei rischi, ed è stato una sfida. Anni fa volevamo introdurre due
origin story in un’unica sceneggiatura, e chi conosce i fumetti e
la mitologia dei fumetti saprà che Shazam è collegato
a Black
Adam“, aveva raccontato l’attore in un
video. “Questo personaggio è un antieroe, o villain, e non
vedo l’ora di interpretarlo. Stiamo sviluppando il progetto che è
nel mio DNA da oltre dieci anni. Dovremmo iniziare a girare in un
anno e non potrei essere più eccitato all’idea.”
Captain
Marvel 2 con Brie
Larson è attualmente programmato per arrivare
nelle sale cinematografiche il prossimo anno. Abbastanza di recente
abbiamo invece appreso che sarà Nia DaCosta,
regista dell’attesissimo Candyman
prodotto da Jordan Peele, a dirigere il sequel, diventando così la
prima donna di colore a dirigere un film dei Marvel Studios.
Ancora più di recente, la star del
franchise Brie Larson ha confermato di aver iniziato ad allenarsi
in vista dell’inizio delle riprese del film. A quanto pare,
l’attrice premio Oscar per Room è molto entusiasta alla
prospettiva di lavorare con DaCosta. In una recente intervista con
Lilly Singh, infatti, Larson ha elogiato il lavoro della
regista, rivelando di essersi sentita “ispirata” dalle sue
idee in merito al sequel.
“È incredibile. Sono davvero
entusiasta che sia stata annunciata e che possa parlarne. Nia è
fantastica e ha ottenuto il lavoro perché è la persona giusta per
questo film. È una delle cose che adoro di più di questo progetto.
Ci ha appena consegnato una presentazione incredibile e devo
confessare che le sue idee mi hanno davvero ispirato. Ha fiducia in
se stessa, e questo è molto importante perché non è mai facile
entrare a far parte di una cosa così enorme come l’universo
Marvel! È una vera leader che sa
che questo è il suo posto!”
I dettagli sulla trama di Captain
Marvel 2sono ancora top secret,
ma sappiamo che la giovane attrice Iman Vellani
farà il suo debutto nel sequel nei panni di Kamala Khan/Ms.
Marvel, mentre Teyonah
Parris riprenderà il ruolo di Monica Rambeau dopo il
debutto in WandaVision. DaCosta
dirigerà il film basandosi su una sceneggiatura di Megan McDonnell,
già autrice della serie Disney+ con
Elizabeth Olsen e
Paul Bettany.
Tutto ciò che sappiamo sul sequel
di Captain Marvel
Captain
Marvel 2, il sequel del cinecomic con
protagonista il premio Oscar Brie
Larson che ha incassato 1 miliardo di dollari al
box office mondiale, sarà sceneggiato da Megan McDonnell,
sceneggiatrice dell’attesa serie WandaVision.
Sfortunatamente, Anna
Boden e Ryan Fleck, registi del
primo film, non torneranno dietro la macchina da presa: a quanto
pare, i Marvel Studios sarebbero
interessati ad affidare la regia del nuovo film ad una sola regista
donna. Secondo la fonte, Boden e Fleck potrebbero essere comunque
coinvolti in una delle serie Marvel attualmente in sviluppo e
destinate a Disney+.
Nessun dettaglio sulla trama del
sequel è stato rivelato, ma l’ambientazione del film dovrebbe
spostarsi dagli anni ’90 ai giorni nostri.
Naturalmente, Brie
Larson tornerà nei panni di Carol Danvers. Il
sequel diCaptain
Marvel arriverà l’11 novembre 2022.
Ray Fisher ha confermato che non interpreterà
Cyborg in The
Flash, poiché la Warner Bros. lo ha informato che lui
e il suo personaggio sono stati rimossi dal film. Il ruolo di
Victor Stone avrebbe dovuto essere un ruolo di rottura per Fisher,
quando Zack Snyder lo ha assunto per interpretare la
parte nel DCEU. Ha avuto un piccolo ruolo in Batman v Superman: Dawn of Justice e un ruolo ridotto
nel taglio cinematografico di Justice
League, che verrà “ripristinato” con l’arrivo della
Snyder Cut. In origine, nel futuro a lungo termine del
Cyborg di Fisher erano previsti anche un breve cameo in The
Flash e addirittura un film in solitaria.
Tuttavia, il futuro di Fisher nei
panni di Cyborg è stato una questione importante negli ultimi mesi
a causa della battaglia in corso tra l’attore e Warner Bros. e DC
Films. Fisher ha denunciato pubblicamente il comportamento non
professionale che molti hanno avuto durante la post-produzione di
Justice
League. Inizialmente si era concentrato sul regista
Joss Whedon e sui produttori Jon Berg e Geoff Johns.
Più di recente, Fisher ha rivolto la sua attenzione anche
all’attuale presidente della DC Films Walter Hamada, accusandolo di
aver concesso determinati atteggiamenti. Tutto questo è avvenuto
mentre Fisher era ancora in trattative per tornare come Cyborg in
The Flash di Andy Muschietti.
Questi piani sono ora ufficialmente
cambiati. Fisher ha pubblicato una lunga dichiarazione su
Twitter in merito alla continua lotta con WB e DC. Mentre
discute molti aspetti nel post, Fisher inizia confermando che non
sarà in The Flash. L’attore dice di aver
finalmente ricevuto la conferma ufficiale da WB e DC, e cioè che
lui e Cyborg sono stati taglaiti dal film. Dice di essere
“fortemente in disaccordo” con questa decisione, ma al
tempo stesso di non esserne sorpreso.
La decisione di WB di rimuovere
Fisher e Cyborg da The Flash non è scioccante, soprattutto
dopo i recenti avvenimenti. Fisher ha detto che non avrebbe mai più
lavorato a un film in cui sarebbe stato coinvolto Hamada. Tuttavia,
WB ha esteso il contratto di Hamada per rimanere a capo del DCEU.
Mentre Fisher sta cercando di far cadere Hamada, gli studi stanno
chiaramente sostenendo il leader del DCEU in questo momento.
Quindi, a meno che Hamada non venga licenziato in futuro, Fisher ha
probabilmente chiuso con il ruolo di Cyborg, non soltanto in
riferimento a The Flash. Soltanto il tempo dirà se le cose
cambieranno e se WB e DC decideranno di ingaggiare un nuovo attore
per continuare a usare il personaggio.
Tutto quello che c’è da sapere su The Flash
Ricordiamo che The
Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film
sarà diretto da Andy
Muschietti, regista di IT e IT
– Capitolo Due.Ezra
Miller tornerà a vestire i panni del Velocista
Scarlatto dopo un cameo in Batman
v Superman: Dawn of Justice e Justice
League. Confermata anche la presenza
di Michael
Keaton e Ben
Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di
Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti
“Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy
Kubert.
Ai tempi in cui Zendaya è stata confermata nel cast di
Spider-Man: Homecoming, c’era molta segretezza su
quale personaggio avrebbe interpretato. Adesso, si scopre che anche
l’attrice è stata tenuta all’oscuro sul ruolo durante i provini. È
un momento decisamente fortunato per Zendaya. La sua
interpretazione di Rue nella serie Euphoria ha contribuito a rendere lo show uno
dei preferiti tra i fan e ha permesso all’attrice di conquistare un
Emmy come migliore attrice protagonista. Dal punto di vista
cinematografico, Zendaya ha ottenuto diversi ruoli importanti, come
Anne Wheeler di The
Greatest Showman e Chani di Dune. Prossimamente
la vedremo in Malcolm &
Marie, prossimo film Netflix al fianco di John David Washington, che è
stato girato in gran segreto durante la quarantena.
Prima che Zendaya assumesse uno di questi ruoli, ha
dovuto farsi un nome al di fuori di Disney Channel: l’occasione si
è presentata proprio grazie alla parte di Michelle Jones – o “MJ” –
nei film di Spider-Man collegati al MCU. Nonostante la sua apparizione
in
Spider-Man: Homecoming sia stata relativamente breve,
il suo personaggio – una giovane donna reclusa, eccentrica e
intelligente – è riuscito comunque a catturare l’attenzione dei
fan, anche grazie al mistero che aleggiava attorno all’identità del
suo personaggio, che di fatto viene rivelata soltanto nel finale (e
che non bisogna confondere con la ben più nota Mary Jane). Quando è
tornata in Spider-Man: Far
From Home, il pubblico ha avuto modo di vedere MJ
molto di più in scena, dal momento che è stata anche al centro di
una storia d’amore con Peter Parker (Tom
Holland).
Durante una speciale intervista
video con GQ,
Zendaya ha spiegato che, durante i provini per
Spider-Man: Homecoming, non sapeva effettivamente per
quale personaggio si stesse proponendo. L’attrice ha spiegato che
non le venne neanche detto che la sceneggiatura era in realtà
quella di un film di Spider-Man. Alla fine, sono stati i suoi
agenti a trovare qualche informazione in più per lei. “Non
avremmo dovuto sapere che le pagine della sceneggiatura che stavamo
leggendo erano per Spider-Man, ma ho scoperto che era per quel film
perché ho dei buoni agenti”, ha spiegato l’attrice. “Ma
non sapevo quale fosse il mio ruolo. Ho solo pensato che fosse ‘la
ragazza nel film di Spider-Man’. Non sapevo davvero quale
personaggio, o che tipo di personaggio, sarebbe stato. Subito prima
del provino hanno accennato ai personaggi che dovevamo leggere: MJ
era uno di loro e allora pensai che sarebbe stato
fantastico.”
La speranza è che i fan possano
vedere ancora più lati del personaggio di MJ – e delle abilità
recitative di Zendaya – nell’attesissimo Spider-Man 3 (ancora senza titolo).
L’ultima volta che il pubblico ha visto MJ e Peter, stavano
passeggiando insieme per New York quando Quentin Beck (Jake
Gyllenhaal) ha rivelato l’identità di Peter e lo ha
falsamente accusato di essere il responsabile dietro l’attacco a
Londra. Dal momento che si vocifera che il film possa ufficialmente
esplorare il Multiverso, Zendaya potrebbe avere la possibilità di
incontrare altri interessi amorosi di Spider-Man, come Gwen Stacy e
Mary Jane Watson, interpretate rispettivamente da Emma Stone e Kirsten Dunst.
Cosa sappiamo di Spider-Man 3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 –
si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Anthony Mackie ha rivelato che in origine, per
il ruolo della versione anziana di Captain America in Avengers:
Endgame, i Marvel Studios avevano pensato di ingaggiare
un altro attore. In attesa dell’inizio della nuova attesissima Fase
4, soltanto due anni fa veniva distribuito nei cinema Endgame,
il capitolo finale della Saga dell’Infinito (a cui ha fatto
seguito, come una sorta di vero e proprio epilogo, Spider-Man:
Far From Home).
Endgame
è diventato il film con il maggior incasso di tutti i tempi ed è
subito entrato nel cuore dei fan grazie ad una serie di momenti
davvero memorabili. Inoltre, quel film ha segnato le ultime
apparizioni sul grande schermo degli amatissimi personaggi di Iron
Man (Robert
Downey Jr.) e Captain America (Chris
Evans). Proprio al finale del film è stato riservato
uno dei più sorprendenti colpi di scena dell’intera storia: dopo
aver rimesso a posto tutte le Gemme dell’Infinito, Steve Rogers
decide di tornare negli anni ’40 e di vivere finalmente la sua vita
insieme a Peggy Carter.
In una delle ultime scene del film,
uno Steve ormai invecchiato si concede un ultimo addio al suo amico
di lunga data Sam Wilson (Anthony
Mackie), a cui passa ufficialmente l’eredità di
Captain America attraverso il suo iconico scudo. Con l’aiuto di
protesi e con un po’ di CGI, è stato proprio Evans ad interpretare
la versione adulta di Captain America. Tuttavia, all’inizio i piani
erano leggermente diversi.
Anthony Mackie rivela che un altro
attore avrebbe dovuto interpretare Old Cap in Endgame
Ospite dello show di Jess Cagle per
discutere dell’attesissima serie The Falcon and the Winter Soldier (in arrivo a
marzo su Disney+), Mackie ha parlato brevemente
anche di Endgame
e ha rivelato un nuovo dettaglio sulla realizzazione del film:
all’inizio, i Marvel Studios avevano pensato di
ingaggiare un altro attore per interpretare il vecchio Cap.
“C’erano questi tre attori”, ha spiegato Mackie. “Ma
nessuno di loro andava bene. Nessuno di loro poteva davvero
sembrare Chris quando sarebbe invecchiato. È come George Clooney.
Avrà 95 anni e sarà ancora molto affascinante… capite cosa intendo?
Così hanno preso un team di truccatori e attraverso protesi e tutto
il resto lo hanno trasformato in un vecchio. E dal momento che
Chris è un attore bravissimo, ha funzionato alla grande. Anche
grazie alla sua voce. Ha fatto davvero un ottimo lavoro.”
Avengers:
Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile
2019. Nel cast del film Robert
Downey Jr., Chris
Evans, Mark
Ruffalo, Chris
Hemsworth e Scarlett
Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers:
Infinity War, l’universo è in rovina a causa
degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati
rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi
ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare
l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle
conseguenze che potrebbero esserci.
Luciano Ligabue
non è solo uno dei principali cantautori della scena musicale
italiane, ma negli anni si è distinto anche come regista di alcuni
popolari film. Dopo l’esordio con Radiofreccia (1998),
seguito da Da zero a dieci (2002), il musicista emiliano
ha atteso ben 16 anni prima di tornare dietro la macchina da presa.
Nel 2018 ha così dato vita a Made in
Italy, ispirato al suo omonimo album uscito nel
2016 e composto da 14 brani legati fra loro. Si tratta infatti di
un concept album, al cui interno si racconta la storia di
Riko, quello che Ligabue considera un suo alter ego. Tale storia ha
poi preso vita con successo sul grande schermo.
Stando a quando dichiarato da
Ligabue, il film è una tormentata dichiarazione d’amore verso
l’Italia, un Paese qui raccontato attraverso gli occhi di un uomo
che all’improvviso si ritrova a vivere una vita precaria. Si tratta
dunque di un film ricco di sentimenti, dove ognuno non ha paura di
rivelare tanto i propri pregi quanto i difetti. Non un analisi
sociale, dunque, quanto piuttosto un riflettore puntato su
personaggi inquieti che non hanno tutte le possibilità che
vorrebbero e devono rimboccarsi le maniche per sopravvivere,
cercando di non perdere la speranza.
Tutti questi elementi non potevano
non generare un grosso interesse nei confronti di Made in
Italy, che si è così affermato come un buon successo al box
office. Il film è infatti arrivato a guadagnare un totale di circa
3 milioni di euro, vincendo poi anche numerosi premi di prestigio.
Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente
utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a
questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile
ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama,
al cast di attori e alle sue location. Infine, si
elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
Made in Italy: la trama del
film
Protagonista del film è
Riko, un uomo di mezz’età cresciuto in una
cittadina emiliana. Dotato di grandi virtù e una comprovata
sfortuna, egli è incastrato in un lavoro che non ha scelto, quello
di operaio in un salumificio, e a malapena è in grado di mantenere
la casa di famiglia. Può contare però su un variegato gruppo di
amici, su una moglie che, tra alti e bassi, ama da sempre, e un
figlio ambizioso che frequenta l’università. Nonostante questo,
Riko è un uomo arrabbiato, pieno di risentimento verso una società
scandita da colpi di coda e false partenze. Quando le uniche
certezze che possiede si sgretolano davanti ai suoi occhi, all’uomo
non resta che reagire, prendere in mano il suo presente e
ricominciare, in un modo o nell’altro.
Made in Italy: il cast del
film
A distanza di vent’anni da
Radiofreccia, Ligabue ritrova l’attore Stefano
Accorsi, al quale affida il ruolo del protagonista
Riko. Dopo aver letto la sceneggiatura, l’attore si è dichiarato
entusiasta di poter interpretare un personaggio ricco di così tanti
valori. Per prepararsi a questo, si è grossomodo basato unicamente
sul copione fornitogli, dal quale trasparivano tutti gli elementi
di cui aveva bisogno. Nel ruolo di Sara, la moglie di Riko, si
ritrova invece l’attrice Kasia Smutniak,
una delle interpreti più apprezzate della sua generazione. Parlando
del suo personaggio, questa ha raccontato di averlo costruito
proprio a partire dalle canzoni di Ligabue, lasciandosi ispirare
dalla musica e dalle parole.
Ad interpretare uno dei migliori
amici di gioventù di Riko, Carnevale, vi è l’attore Fausto
Maria Sciarappa, noto in particolare per aver recitato
nella serie Romanzo criminale. Walter
Leonardi, invece, è Max, l’altro amico del protagonista.
Sono poi presenti Ettore Nicoletti nei panni di
Arturo Crotti, e Lorenzo Pedrotti in quelli di
Mattia. Il giovane attore Tobia De Angelis,
fratello di Matilda, e noto per aver
recitato nella serie Tutto può succedere, è invece Pietro.
Questi è il figlio di Riko, ragazzo ricco di speranze nonché il
primo della sua famiglia a frequentare l’Università.
Made in Italy: le location, il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
Per un film così tanto legato
all’Italia e ai suoi luoghi era indispensabili ritrovare delle
location che non solo raccontassero qualcosa in più dei personaggi,
ma anche del Paese. In prevalenza, Ligabue ha scelto naturalmente
di girare il grosso del film nella sua Reggio Emilia, e in
particolare nelle città di Correggio, Novellara, San Martino in
Rio, Scandiano e Gattatico. Ulteriori scene sono state girate anche
a Vigevano, in Piazza Ducale e nel castello. Le riprese si sono poi
concluse a Roma, tappa importante nella storia raccontata. Con
tutte queste località Ligabue è riuscito a raccontare una parte
variegata dell’Italia, dei suoi luoghi e delle sue tradizioni.
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. Made in Italy
è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten Tv, Chili
Cinema, Infinity e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite
temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione in prima TV il
giorno mercoledì 13 gennaio alle ore
21:20 suCanale
5.
Per gli amanti del genere, i film
in costume hanno sempre sfoggiato un certo fascino, specialmente
nel momento in cui riescono a raccontare di sentimenti e vicende
quanto più originali possibili. Tra gli ultimi titoli di questo
filone vi è il film del 2017 La ragazza dei
tulipani, diretto da Justin
Chadwick, già autore di un altro noto film in costume come
L’altra donna del re. Guidato da una struggente passione,
il film conduce gli spettatori nei Paesi Bassi del XVII Secolo,
dove si svolge una storia d’amore qui rappresentata dai tulipani
del titolo. In pochi forse sano che è proprio questo splendido
fiore a simboleggiare il sentimento d’amore vero, il quale permea
qui sull’intera storia.
Il film non è però una storia
originale, bensì la trasposizione cinematografica del romanzo
Tulip Fever, scritto da Deborah Moggach
nel 1999. Divenuto da subito molto popolare, questo sarebbe dovuto
arrivare al cinema già nel 2004, con protagonisti gli attori
Jude Law e
Keira
Knightley. A causa di problemi legislativi, però, la
produzione venne sospesa, e fu solo nel 2014 che i lavori
ripresero, seppur con un differente cast. I guai però non finirono
qui, e anche ultimato il film vide rimandata continuamente la sua
data d’uscita. Questo fu dovuto anche a causa degli scandali che in
quel periodo colpirono il produttore Harvey
Weinstein, coinvolto nel progetto.
Tutto ciò portò il film ad uscire
in sordina, guadagnando appena 9 milioni di dollari a fronte di un
budget di 25. La ragazza dei tulipani meriterebbe però una
seconda possibilità, anche solo per il notevole cast di attori che
vi hanno preso parte. Prima di intraprendere una visione del film,
però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali
curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà
infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla
trama e al cast di attori.
Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme
streaming contenenti il film nel proprio catalogo.
La ragazza dei tulipani: la trama
del film
La storia si svolge nei Paesi Bassi
del XVII secolo. Sophia Sandvoort è una fanciulla
orfana cresciuta nel convento di Sant’Ursula. La badessa di questo
organizza per lei un matrimonio combinato con un ricco mercante
vedovo di mezz’età di nome Cornelis Sandvoort e
così la giovane si trova a lasciare il convento per iniziare una
nuova vita da moglie. Il matrimonio con Sandvoort prosegue, per
Sophia, tra alti e bassi, senza alcuno slancio passionale. Per di
più, Sophia non riesce a concepire. L’uomo desidera ardentemente
avere un erede, e quella che per lui è una mancanza della moglie
genera una continua tensione nel loro rapporto.
La vita di Sophia si trova
improvvisamente ad un bivio nel momento in cui suo marito decide di
farsi ritrarre insieme a lei da un giovane e talentuoso pittore.
Così la ragazza conosce Jan Van Loos, personalità
piena di passioni e fascino ma priva di una stabilità economica.
Nonostante ciò, tra lei e l’artista nasce da subito un forte
sentimento, che complicherà non poco la loro vita e di quelli che
gli stanno intorno, come Maria, domestica e amica
di Sophia. In un Olanda in preda al desiderio di possedere i
tulipani, sempre più presenti in commercio, i due giovani dovranno
così trovare il modo per far sbocciare il loro rispettivo
amore.
La ragazza dei tulipani: il cast
del film
Il cast di attori che compone
La ragazza dei tulipani è quantomai variegato,
comprendendo personalità particolarmente note del mondo del cinema,
tra cui anche diversi premi Oscar. Protagonista, nei panni di
Sophia Sandvoort, è l’attrice Alicia
Vikander, divenuta celebre grazie ai film Ex
Machina e The Danish Girl. Questa si preparò a
lungo per la parte, approfondendo il ruolo della donna nel contesto
storico in cui il film è ambientato. Nei panni del giovane artista
Jan Van Loos vi è invece Dane DeHaan,
noto per Chronicle e The Amazing Spider-Man 2 – Il potere
di Electro. Per rappresentare al meglio lo stretto legame che
unisce il suo personaggio con quello di Sophia, DeHaan ha
raccontato di aver trascorso diverso tempo in compagnia della
Vikander, sviluppando una convincente chimica di coppia.
Il severo Cornelis Sandvoort,
marito di Sophia, ha invece il volto del due volte premio Oscar
Christoph
Waltz. Anche questi si è preparato al ruolo studiando
gli usi e i costumi dei nobili del Seicento. Judi Dench
interpreta la badessa del convento di Sant’Ursula, mentre
Hollyday Grainger è Maria, la domestica di Sophia.
Altro volto noto è quello di Zach
Galifianakis, celebre per la trilogia di Una notte
da leoni, questi interpreta qui Gerrit, l’assistente di Jan
Van Loos. Infine, Cara Delevingne
è la commerciante di tulipani Annetjie, mentre Jack
O’Connell veste i panni del pescivendolo Willem Brok. Nei
panni di Mattheus, amico stretto di Jan, i produttori desideravano
avere il cantante Harry Styles. Questi tuttavia
non poté partecipare a causa di altri impegni, e al suo posto venne
scelto Matthew Morrison.
La ragazza dei tulipani: il
trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere il
film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari
piattaforme streaming presenti oggi in rete. La ragazza dei
tulipani è infatti disponibile nel catalogo di Rakuten
Tv, Chili Cinema, Tim Vision e Amazon Prime Video. Per vederlo, in base
alla piattaforma scelta, basterà iscriversi o noleggiare il singolo
film. Si avrà così questo a disposizione per un determinato limite
temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione in prima TV il
giorno mercoledì 13 gennaio alle ore
21:20 sul canale Rai 2.
Sorella minore di Mary-Kate
e Ashley, Elizabeth Olsen è cresciuta un po’ nella loro
ombra. Ha cominciato a recitare all’età di cinque anni, per poi
mettere da parte la carriera d’attrice fino ai vent’anni. Ora, è
la Scarlet
Witch del Marvel Cinematic
Universe, e una delle attrici più seguite del
momento.
Cosa non sapete su Elizabeth
Olsen? Ecco dieci curiosità su di lei.
Elizabeth Olsen: film e
carriera
1. Elizabeth Olsen: i film e la
carriera. È nata in California nel 1989, ed è cresciuta
all’interno del mondo dello spettacolo, proprio a causa della fama
delle sorelle Mary-Kate e Ashley. Ma, a differenza di queste,
Elizabeth si tenne lontana dal mondo dello spettacolo per un bel
po’ di tempo, cominciando a lavorare alla propria carriera di
attrice solamente nel secondo decennio degli anni Duemila. E la sua
ascesa fu rapida: nel 2011 recitò in La fuga di Martha,
ruolo che le valse l’amore dei critici e numerosi premi. In
seguito, comparve in un film dopo l’altro, soprattutto in film
indipendenti, tra cui Silent House (2011), Peace, Love &
Misunderstanding (2011), Red Lights (2012), Liberal
Arts (2013), Giovani Ribelli – Kill Your Darlings (2013), Very
Good Girls (2013), In Secret (2013),
Old Boy (2013). Dal 2014, poi, per Elizabeth arrivò il
momento dei blockbuster: cominciando da una prima apparizione in
Captain America: The Winter Soldier, e poi
Godzilla (2014), Avengers: Age of Ultron (2015),
Captain America: Civil
War (2016), e Avengers: Infinity
War (2018). Nel frattempo, ha lavorato ad altri progetti
interessanti, tra cui I Saw the Light
(2015) Ingrid Goes West (2017), I segreti di Wind River (2017), e
Kodachrome (2017). Del 2018 è Avengers:
Infinity War, mentre nel 2019 arrivano Avengers:
Endgame, la serie Sorry for your loss e, il 15
gennaio 2021 debutta, il primo show Marvel/Disney+,
WandaVision,
in cui Elizabeth Olsen e
Paul Bettany interpretano i protagonisti già
visti nel MCU.
2. Elizabeth Olsen e i ruoli che
le sarebbe piaciuto interpretare. Durante un’intervista, a
Elizabeth è stato chiesto quale attore/attrice della storia del
cinema avrebbe voluto essere, e lei ha detto che le sarebbe
piaciuto essere Scarlett O’Hara in Via col Vento. “Non so se vorrei interpretarla, ma
Via col Vento è il mio film preferito. Lo guardo sempre.
L’ho visto ieri mattina” ha raccontato, “Quello che mi piace del
film — che è anche il motivo per cui amo il personaggio di Martha
(in La fuga di Martha) — è il fatto che, per tutto il film,
vuoi odiare Scarlett, ma allo stesso tempo vuoi che ce la faccia e
abbia successo, perché riesci a vedere il buono in lei”.
Elizabeth Olsen nuda sul grande
schermo: come Kate Winslet
3. Elizabeth Olsen nuda al
cinema: l’ispirazione è venuta da Kate Winslet. Per un’attrice,
non è particolarmente facile scegliere se fare una scena di nudo o
meno. Ma sembra che Elizabeth Olsen avesse le idee ben chiare a
riguardo, come ha raccontato durante un’intervista a proposito di
Avengers:
Age of Ultron. E sembra che il merito sia stato di
Kate Winslet: dopo averla vista recitare nuda in
Holy Smoke – Fuoco sacro, ha pensato “era così rassicurante
vedere la giovane Kate fare qualcosa di molto coraggioso, in tanti
sensi. E ho pensato tra me e me: ‘Ok, quindi non è che apparire
nuda o rischiare ti rovina la carriera”. A quanto pare, alcune
delle persone più vicine a lei, tra familiari e amici, erano un po’
preoccupati a riguardo. Ma a Elizabeth piace, e non si sente in
dovere di essere nuda, in contesti particolari: “Non mi vedrete mai
in uno scatto di bellezza, o in bikini su una spiaggia. Quello è un
personaggio che non interpreterò mai”.
4. Elizabeth si vergognava per il
fatto di voler fare l’attrice. Aveva addirittura dei piani di
riserva quando viveva a Los Angeles, dove tutti dicevano di essere
attori. Non solo, Elizabeth Olsen, per Mary-Kate e Ashley, era
restata un po’ nell’ombra. Le veniva sempre chiesto delle sorelle.
Ed era stata perseguitata, insieme a loro, dai paparazzi. E quindi,
per un bel po’, decise di non recitare. A proposito, ha raccontato:
“Mi vergognavo a dire di voler fare l’attrice. Quando avevo circa
14/15 anni, ero davvero brava a pallavolo, e pensavo ‘Beh, magari
riceverò una borsa di studio per l’Ivy League grazie alla
pallavolo’”.
Elizabeth Olsen, Mary Kate e
Ashley
5. Elizabeth Olsen è molto meno
ricca delle sorelle. Elizabeth Olsen, rispetto a Mary Kate e
Ashley, è molto meno ricca: a quanto pare, infatti, nel 2007 le
gemelle avevano un patrimonio di circa un centinaio di migliaia di
dollari. Elizabeth Olsen, invece, ha un patrimonio di circa sei
milioni: notevole, ma molto ridotto rispetto a quello delle
sorelle.
6. Elizabeth Olsen al fianco di
Mary-Kate durante uno scandalo. Non è stato facile, per
Elizabeth, scegliere se intraprendere la carriera d’attrice,
soprattutto a causa dei problemi della sorella con i paparazzi. Nel
2004, la sorella Mary-Kate andò in riabilitazione per superare i
problemi di disturbi alimentari: quando i media lo scoprirono, la
loro famiglia fu circondata dai paparazzi, e ogni sua mossa finì
sui tabloid. Elizabeth Olsen, perseguitata dai paparazzi di
Mary-Kate e Ashley, decise quindi, per un po’, di allontanarsi
dalla recitazione. A proposito, ha raccontato: “I media furono
violenti nei confronti delle mie sorelle, e io pensai davvero di
non voler far parte dell’industria del cinema. Quando compirono 18
anni, quello che stava succedendo nella sua vita (parlo di
Mary-Kate) era dappertutto. (…) Ci seguivano quando andavamo a fare
shopping, e loro quasi finirono coinvolte in incidenti d’auto a
causa dei paparazzi. (…) Io pensavo solo: ‘Che str***ate’.”
7. Elizabeth Olsen si è creata
una carriera da sola. Durante il liceo, Elizabeth Olsen decise
di usare un cognome diverso, per evitare trattamenti preferenziali.
Anche dopo la scuola, non utilizzò il successo delle sorelle per
farsi strada: frequentò la prestigiosa Tisch School of the Arts di
New York, e passò un semestre a Mosca, alla Moscow Art Theatre
School. Dopodiché, si guadagnò due ruoli di sostituti a Broadway.
Fu in seguito che fu scoperta: un agente entrò in contatto con lei,
senza curarsi del suo cognome, e fu ciò che la portò alla fama. A
quanto pare, l’unica occasione nella quale utilizza il proprio
cognome per ottenere qualcosa, è al ristorante Buco di New York,
uno dei suoi preferiti, quando proprio vuole un tavolo.
Elizabeth Olsen: il porno e le
donne
8. Cinquanta sfumature di grigio e l’opinione di Elizabeth
Olsen sul porno e le donne. Quando Elizabeth Olsen rifiutò il
ruolo di Anastasia Steele in Cinquanta Sfumature, ebbe
l’occasione di parlare del film e del romanzo, e di altri argomenti
più scottanti. Elizabeth Olsen, infatti, disse qualcosa sul porno e
sul romanzo in particolare: “Ha avuto un grandissimo impatto sulla
società. A quanto pare, le vendite di corde hanno subito
un’impennata, perché le donne che hanno letto il libro si stanno
interessando al bondage, che è fantastico. È un tale taboo, per le
donne, discutere la sessualità senza l’aiuto di
Cosmopolitan”.
Elizabeth Olsen e Tom
Hiddleston
9. Elizabeth Olsen e Tom
Hiddleston: sono stati insieme? Elizabeth Olsen e
Tom Hiddleston hanno recitato insieme in I Saw the
Light, e presto cominciarono a diffondersi pettegolezzi su una
potenziale relazione tre i due. Che qualcosa stesse succedendo
dietro le quinte? I due erano stati visti insieme a Londra, ma lei
decise di aprirsi con ET a riguardo: “Onestamente, questo
tipo di pettegolezzi, sono come ‘Bene, ecco un gruppo di
sconosciuti che dicono un sacco di cose sulle quali non sanno
niente”.
10. L’hobby di Elizabeth Olsen?
Cucinare. E mangiare. Ama fare dolci da forno, e condividerli
con la famiglia. Per il suo 23esimo compleanno, anziché organizzare
un party, decise di andare a fare scorta di nuove pentole e padelle
insieme alla madre. E la sera, si fece la propria torta di
compleanno da sé. Elizabeth ha una grandissima passione per il
cibo, e ne ha parlato in relazione al fatto che molte star di
Hollywood di tengono ben lontane dai dolci e seguono una dieta
ferrea: “Vedo alcune attrici e penso ‘È impossibile che mangino’.
Non io — mangiare buon cibo mi fa troppo felice”.
Elizabeth Olsen è fidanzata attualmente?
Elizabeth Olsen è stata fidanzata con Boyd Holbrook fino al
gennaio del 2015, quando i due hanno deciso di separarsi. Dal 2019
frequenta il musicista Robbie Arnett.
Come riportato da CBR,
la Lucasfilm ha diffuso una nuova timeline ufficiale di Star Wars, che da ora in avanti raccoglierà
tutti i progetti legati alla celebre saga fantascientifica, non
soltanto le trilogie, ma anche i film antologici e le serie tv. Ciò
significa che, da questo momento, non esisterà più il ben noto
trittico composto da “trilogia prequel”, “trilogia originale” e
“trilogia sequel”.
La nuova timeline è meno incentrata
sugli Skywalker, e si estende dall’era dell’Alta Repubblica
all’Ascesa del Primo Ordine. Le ere di mezzo sono state etichettate
come “Caduta dei Jedi”, “Dominio dell’Impero”, “Era della
Ribellione” e “Nuova Repubblica”. La ridefinizione della timeline
della saga arriva in seguito alla pubblicazione di un nuovo romanzo
tie-in, ossia “Star
Wars: The High Republic – Light of the Jedi”. Di seguito
un’immagine che meglio chiarisce la nuova distribuzione, con i
relativi film, spin-off e serie suddivisi in base alle relative
epoche:
Il futuro della saga di Star
Wars
Di recente è stato confermato
Rogue Squadron, primo film ad arrivare nelle sale dopo
la conclusione della saga degli Skywalker. Il film, diretto
da Patty Jenkins (regista
di Wonder
Woman), verrà distribuito nelle sale a dicembre
2021.
Oltre a Rogue Squadron, sappiamo che
a Rian
Johnson, regista de Gli Ultimi
Jedi, è stata affidata la scrittura di una nuova trilogia
basata su nuove storie e nuovi personaggi, ma su quel progetto non
si hanno aggiornamenti da diverso tempo. In passato, anche ai
creatori di Game of Thrones,David
Benioff e D.B. Weiss, era
stato affidato lo sviluppo di una trilogia parallela:
sfortunatamente, il duo ha deciso poi di abbandonare il
progetto.
Manca ormai pochissimo all’arrivo di
WandaVision
su Disney+. Uno dei più grandi misteri
legato alla serie è sicuramente al modo in cui il personaggio di
Visione verrà riportato in vita (dal momento che è
ufficialmente morto alla fine di Avengers:
Infinity War). In attesa di scoprire cosa ci riserverà
l’attesissima serie che darà ufficialmente il via alla Fase 4 del
MCU,
ComicBookMovie ha raccolto i 10 migliori momenti dell’androide
sintezoide interpretato da Paul Bettany nell’universo condiviso:
Salvare Wanda
Sconvolta per la morte di
suo fratello Pietro, Wanda rintracciò Ultron e usò i suoi poteri
impressionanti per strappare il “cuore” dal petto robotico del
malvagio androide. Tuttavia, egli riuscì a trasferire la sua
coscienza in un drone che portò Sokovia a precipitare nella Terra
sottostante.
Scarlet Witch non aveva ancora
imparato a volare a questo punto, quindi è probabile che avrebbe
incontrato il suo creatore qui. Invece, Visione è entrato in azione
per portare Wanda in salvo. Lo sguardo che condividono è stato un
ottimo modo per stuzzicare la loro futura storia d’amore, e il
fatto che Visione si sia messo in pericolo per salvare Scarlet
Witch ha contribuito a creare una connessione e un legame tra di
loro.
Abbattere Corvus Glaive
Con Shuri che ha tentato di rimuovere la
Gemma della Mente da Visione per tenerlo in vita, Scarlet Witch non
ha avuto altra scelta che farsi strada sul campo di battaglia per
tenere a bada le forze di Thanos. Mentre ciò accadeva, Corvus
Glaive attaccò l’androide che, ancora ferito da quella precedente
battaglia in Scozia, fu quasi ucciso da questo membro dell’Ordine
Nero.
Capitan America è corso in aiuto, ma
proprio mentre anche lui si è trovato sopraffatto da questo
cattivo, Visione è tornato in azione per affondare la stessa arma
di Glaive attraverso il suo petto. Potrebbero anche essere stati
l’uno contro l’altro nel conflitto al centro di Captain
America: Civil War, ma Visione ha chiaramente apprezzato
ciò che Steve Rogers era disposto a fare per mantenerlo in
vita.
È vivo!
Visione doveva essere il
corpo definitivo per Ultron, ma quando i Vendicatori sono riusciti
a metterlo al sicuro, Tony Stark e Bruce Banner hanno deciso di
unire la Gemma della Mente e J.A.R.V.I.S. per creare un tipo
completamente nuovo di supereroe. Alcuni degli altri Vendicatori
obiettarono, ovviamente, ma è Thor che alla fine ha preso la
decisione finale.
Usando i suoi poteri per dare a
questo corpo A.I. la spinta di cui aveva bisogno per vivere, un
Visione “nudo” emerge dal suo bozzolo. Nonostante abbia
inizialmente attaccato Thor, l’androide percepisce la bellezza del
mondo mentre guarda lo skyline di New York City, trasformandosi in
un supereroe davanti agli occhi dei suoi futuri compagni di
squadra.
Compiere l’ultimo sacrificio
Essendo un vero eroe nel
profondo del suo cuore, Visione sapeva che avrebbe dovuto compiere
l’ultimo sacrificio quando sarebbe arrivato il momento.
Sfortunatamente, ciò è accaduto a Wakanda, quando Thanos e le sue
forze si sono avvicinate.
Determinato a impedire al Titano
Pazzo di mettere le mani sulla Gemma della Mente, Visione ha
implorato Wanda, la donna che ama, di distruggerlo. È stato
straziante per entrambi e davvero orribile vedere “Viz” farsi
saltare in aria. Dopotutto, erano passate solo poche ore da quando
lui e Wanda avevano finalmente trovato la felicità insieme. Vederlo
buttare via tutto ciò per fare ciò che era giusto, ha dimostrato
esattamente quanto fosse eroico.
Un grave errore
Visione potrà anche essere un androide, ma
anche lui non è immune da errori. Lottando per venire a patti con i
suoi sentimenti per Scarlet Witch, il membro del #TeamIronMan l’ha
confortata mentre tentava di eliminare Falcon (che era impegnato in
una battaglia a mezz’aria con War Machine). Sfortunatamente, l’eroe
ha mancato e invece ha finito per sparare al colonnello Rhodes dal
cielo.
Ciò lo ha lasciato con ferite
devastanti dalle quali non si è ancora ripreso, ed è solo grazie
all’intervento di Tony Stark se è ancora in grado di camminare.
Questa è stata una grande lezione per Visione e un qualcosa che
avremmo voluto fosse stato trattato in maniera un po’ più
approfondita nei film successivi.
Mai più J.A.R.V.I.S.
Una volta che i Vendicatori
si sono resi conto che Visione non era una minaccia per loro, è
seguita una conversazione difficile. Insistendo sul fatto che non
ha le stesse cattive intenzioni per il mondo di Ultron, questo
androide appena nato spiega che non è Ultron o J.A.R.V.I.S.
Invece, è qualcosa di completamente
nuovo, e anche se non è sicuro di cosa sia, sa che vuole fare ciò
che è giusto per proteggere il mondo. La calma e la misurata
interpretazione di Paul Bettany qui è stata davvero un’introduzione
perfetta per Visione, in un film che aveva già introdotto una serie
di nuovi personaggi, tra cui Wanda Maximoff.
Ancora un ultimo sacrificio
Avengers:
Infinity War non è stato certo un momento facile per il
povero vecchio Visione. Qualche istante dopo che l’amore della sua
vita lo aveva ridotto in mille pezzi, Thanos arrivò sulla scena e
usò la Gemma del Tempo per invertire ciò che aveva fatto.
Afferrando Visione appena resuscitato per la gola, il cattivo
strappò senza pietà la Gemma dell’Infinito dalla testa
dell’Avenger, lasciandogli un buco dove prima era posizionata la
gemma.
È stato un momento brutale.
Tuttavia, è stato anche uno di quelli che ha lasciato ai fan una
lunga lista di domande; potrebbe essere che Visione tornerà nella
sua forma grigia come nella serie a fumetti “West Coast Avengers”?
Non sappiamo ancora come tornerà in WandaVision,
ma questo è sicuramente uno dei momenti più memorabili dell’eroe
nel MCU.
Brandire il
Mjolnir
Durante la
battaglia finale di Avengers:
Age of Ultron, Visione si dimostra un vero alleato degli
eroi più potenti della Terra. Si era completamente guadagnato la
fiducia di Thor, e questo era evidente nella battaglia finale.
Mentre il Dio del Tuono distraeva Ultron, fu Visione che piombò in
picchiata per salvare la situazione, usando il Mjolnir per far
vacillare il suo creatore.
È stato un momento
che ha dimostrato che Visione era degno di sollevare il martello di
Thor, e non solo perché una macchina può sollevarlo (nonostante
quello che Steve Rogers e Tony Stark potrebbero pensare). È stato
un momento davvero fantastico e ha stabilito Visione come un
personaggio davvero tosto.
Distruggere Ultron
Nonostante sia stato sconfitto a Sokovia,
Ultron è riuscito a fuggire in uno dei corpi distrutti del suo
esercito robotico. Tuttavia, quello che non si aspettava era di
trovarsi faccia a faccia con Visione. Ciò che ne segue è una
discussione filosofica sulla loro umanità, con l’Avenger che
difende l’umanità nonostante i suoi difetti.
Visione chiaramente non vuole
uccidere suo “padre”, ma non ha scelta. Tuttavia, gli concede un
momento di silenzio prima di sferrare quel colpo fatale.
Ovviamente, il modo ambiguo in cui è stata girata questa scena
significa che non sappiamo davvero se Visione abbia ucciso Ultron,
il che lascia la porta aperta ad un possibile ritorno del
cattivo.
È degno!
Mentre i Vendicatori
litigavano se fidarsi o meno di Visione, l’androide li interruppe
passando al Dio del Tuono il suo martello (che ogni membro della
squadra aveva precedentemente tentato di sollevare nel tentativo di
dimostrarsi degno quanto Thor di brandirlo). In pochi secondi, il
team si rende conto che Visione è qualcuno di cui si possono
fidare, e il fatto che fosse degno di sollevare il Mjolnir
probabilmente è qualcosa di cui si parla troppo poco.
Questo ha sicuramente contribuito a
mettere Visione sulla mappa come un eroe legittimo nel MCU e ha giustificato il suo posto
negli Avengers. Altri momenti come questo in futuro non sarebbero
una brutta cosa, questo è certo.
Un video in 3D potrebbe essere la
chiave per capire finalmente cosa succede esattamente durante la
scena finale di Tenet,
uno dei film più complessi della recente storia del cinema.
Tenet è uscito nelle sale quest’estate, dopo una
serie di numerosi ritardi. Anche se molti spettatori sono rimasti
sbalorditi da ciò che Christopher Nolan è stato in grado di
realizzare tanto a livello narrativo quanto a livello visivo, molti
sono rimasti alquanto perplessi, soprattutto a causa della trama
complicata del film, che è di natura palindromica, si muove cioè in
avanti in un modo non lineare.
Ora che Tenet è
stato finalmente distribuito in streaming e in home video, i fan
hanno potuto rivedere) il film, nella speranza di poter analizzare
e capire meglio le molteplici complessità della sceneggiatura. Il
culmine di Tenet è rappresentato dalla cosiddetta “scena
del cancello” in cui il Protagonista (John
David Washington) e Ives (Aaron
Taylor-Johnson) tentano di impedire a uno dei
terroristi di Sator (Kenneth
Branagh) di armare l’algoritmo con una bomba.
Tuttavia, il pubblico si è chiesto come sia finito a terra il
cadavere della squadra blu, così come chi ha rimosso le rocce dopo
che l’esplosione del filo di viaggio ha bloccato il percorso
iniziale.
Un nuovo video diffuso su YouTube
potrebbe benissimo rappresentare un passo importante nella giusta
comprensione del significato del film. L’utente Welby
CoffeeSpill, infatti, ha ricreato minuziosamente la cosiddetta
“Gate Scene” con un software di rendering 3D nella speranza di
aiutare gli spettatori a sviscerare uno dei tanti misteri del film.
Con alcune visualizzazioni 3D di base (insieme a caratteri
codificati a colori), la ripartizione spera di rispondere alle
domande di Tenet con
i fatti, e non solo con le teorie.
Kevin Feige ha
affermato che, alla fine,
Avengers 5 si farà. Il presidente dei Marvel Studios è attualmente impegnato con il
ritorno del MCU grazie all’imminente debutto
dalla serie WandaVision,
che darà ufficialmente il via alla Fase 4; questo dopo una lunga
pausa prolungata (e non pianificata) dalla fine della Saga
dell’Infinito, a causa della pandemia di Coronavirus.
Nonostante i significativi
cambiamenti nella programmazione e i continui ritardi di
produzione, il lavoro non si è mai fermato per Feige ed il suo
team, che hanno continuato a sviluppare nuovi progetti che verranno
rilasciati nei prossimi anni. Prima della pandemia, i Marvel Studios avevano annunciato
la lista completa dei titoli della Fase 4 al San Diego Comic-Con
del 2019, sulla scia dell’uscita di Avengers:
Endgame e
Spider-Man: Far From Home. Sebbene includa una varietà
di progetti (storie con nuovi personaggi, sequel e serie tv
destinate a Disney+), in quella lista non si è mai
fatto riferimento ad un nuovo film dedicato ai Vendicatori. Anche
quando Feige ha annunciato ulteriori novità durante l’Investor Day
2020 della Disney, non c’è stata neanche l’ombra di
un’anticipazione su un possibile
Avengers 5.
Questo non dovrebbe essere motivo
di preoccupazione, tuttavia, poiché la mente del MCU ha confermato di recente che
Avengers 5 vedrà la luce prima o poi. Parlando
con
IGN in occasione della promozione di WandaVision,
ha spiegato che ci sarà davvero un altro film dei Vendicatori.
Tuttavia, non ha rivelato quando il film potrebbe debuttare.
“Penso di sì. Penso che accadrà a un certo punto”, ha
detto. Al di là della risposta enigmatica, è comunque più che
sufficiente per tranquillizzare coloro che erano preoccupati che
gli Eroi più potenti della Terra non si sarebbero riuniti mai
più.
Solo perché Feige non ha garantito
un appuntamento ufficiale per
Avengers 5, questo non significa che non sia
già stato inserito nei loro piani. I Marvel Studios sono noti per non
svelare mai le loro carte con largo anticipo, quindi è probabile
che non solo abbiano un lancio già pianificato per il film, ma
potrebbero persino avere un’idea (magari approssimativa) di come
sarà la storia. Questo è molto importante in termini di costruzione
di un franchise interconnesso, poiché i film e le serie tv in
arrivo avranno probabilmente molte connessioni narrative con il
prossimo grande crossover del MCU.
Il network americano The
CW dopo
le anticipazioni ha diffuso la prima clip di di
Riverdale 5×01, il primo episodio
dell’attesissima quinta stagione della serie Riverdale
creata da Roberto Aguirre-Sacasa.
https://youtu.be/YcsYe3dTyhA
Riverdale
5×01
Riverdale
5 è la quinta
stagione della serie tv Riverdale
sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto
Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.
In Riverdale
5 protagonisti sono i personaggi Archibald
“Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che
cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre
allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso),
interpretata da Lili Reinhart. Veronica Lodge (stagione
1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza
appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo
finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione
1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie,
intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione
Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol
Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena
trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al
centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in
corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella
gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più
popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso),
interpretata da Ashleigh Murray. Una delle
studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the
Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso),
interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed
editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione
2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.
La saga di Fast and Furious terminerà con un finale in
due parti che, a quanto pare, è stato ispirato da Avengers:
Endgame. Guidato da Vin Diesel, il franchise incentrato sulle
corse automobilistiche clandestine è iniziato nel 2001 ed è
cresciuto esponenzialmente nel corso degli anni. Quest’anno –
pandemia permettendo – dovrebbe arrivare nelle sale il nono film
dalla saga principale, che porterà a Fast & Furious 10 e 11,
il capitolo finale in due parti che chiuderà definitivamente la
saga. A quanto pare, questa decisione di dividere il finale in due
film separati è nata proprio grazie all’esperienza di Diesel nel
MCU.
Sebbene l’attore non sia mai apparso
fisicamente nei film dei Marvel Studios, da alcuni anni, precisamente
da quando Guardiani
della Galassia di James
Gunn è uscito nel 2014, presta la sua voce a Groot (uno dei
personaggi preferiti dai fan) e a tutte le sue variazioni. Da
allora, è apparso nel sequel del 2017, così come in Avengers:
Infinity War e Avengers:
Endgame, che rappresentano i film culminanti della Saga
dell’Infinito. Dato il botteghino e il successo di critica che
entrambi i film hanno riscosso, Diesel e il suo team hanno pensato
di poter fare la stessa cosa con i film di
Fast and Furious: da qui l’idea del doppio finale.
Parlando con
EW, l’attore e produttore del franchise targato Universal ha
affermato di aver sempre pianificato di concludere la saga di
Fast and Furious con il decimo film. Alla
fine, però, hanno cambiato idea e hanno deciso di aggiungere
un’altra puntata dopo aver assistito al grande successo di Avengers:
Endgame. La mossa dei Marvel Studios, infatti, li ha
convinti che dividere il finale in due ha senso, soprattutto se ci
sono così tante storie e così tante dinamiche da affrontare.
“È sempre stato quello di cui si
è discusso”, ha spiegato Vin Diesel. “Anche nel 2012, 2013… era
qualcosa di cui io e Paul Walker discutevamo, di chiudere la saga
con il decimo. Mi è sempre sembrato giusto. Essere parte del
franchise Marvel mi ha permesso di esplorare
la possibilità di finire con due film quando ci sono così tante
cose da raccontare. Era qualcosa di cui avevamo parlato, e che alla
fine è diventata reale. È stata semplicemente una corsa
meravigliosa. Abbiamo sempre immaginato che il numero 10 sarebbe
stato l’addio, la fine… ed è a questo che sta lavorando la nostra
storia.”
Tutto quello che c’è da sapere su
Fast and Furious 9
La regia sarà firmata
da Justin Lin, già regista di numerosi
capitoli del franchise, mentre la release del film è stata spostata
all’aprile 2021(inizialmente il film sarebbe
dovuto arrivare al cinema nel 2020).
Ricordiamo che il decimo capitolo
della saga è già in pre-produzione. Secondo quanto riferito, il
capitolo numero 10 della saga concluderà definitivamente la serie
principale Fast
and Furious, a seguito degli eventi che vedremo nel
nono capitolo. Questa informazione ci fa pensare che alla fine del
franchise si sia pensato più a un dittico di chiusura che a due
film separati.
Il regista M. Night Shyamalan ha parlato della nuova
strategia distributiva della Warner Bros. per il 2021,
etichettandola come una decisione ridicola. Shyamalan è noto a
livello mondiale per aver diretto nel 1999 The Sixth Sense – Il sesto senso, che lo ha
reso uno dei registi di thriller più apprezzati di sempre.
Tuttavia, da quel grande successo la sua produzione è stata
parecchio altalenante, spaziando da film molto apprezzati come
Unbreakable e
Split, ad altri che invece sono stati parecchio criticati,
come
Lady in the Water,
After Earth e anche il più recente
Glass. Tuttavia, grazie al piccolo schermo, è riuscito a
riconquistare la fiducia del pubblico grazie alla fortunata serie
horror Servant, distribuita da Apple
TV+ (la seconda stagione debutterà il prossimo venerdì).
Servant ha già ricevuto il
via libera per una terza stagione e nel frattempo Shyamalan è
impegnato con la post-produzione del suo nuovo film, Old, adattamento di una graphic novel
francese. La sua prossima fatica verrà distributia da Universal
(che si era già occupata della release di tutti gli ultimi film del
regista): una cosa positiva, dal momento che Shyamalan non sembra
apprezzare particolarmente
la nuova strategia distributiva messa in atto dalla Warner.
Bros. Alla fine del 2020, la major ha annunciato che
tutti i film previsti per l’anno corrente, inclusi attesissimi
blockbuster come The Suicide
Squad, Dune e Matrix
4, sarebbero stati distribuiti in contemporanea sia
nelle sale che su HBO Max (nello specifico, la release sulla
piattaforma di streaming avverrà senza costi aggiuntivi; il film
sarà disponibile per un mese). Proprio di recente, Shyamalan si è
unito al coro dei registi che si sono scagliati contro tale
scelta.
Parlando con
Fandom in occasione della promozione della stagione di
Servant, a M. Night Shyamalan è stato chiesto di
esprimere un giudizio sul piano di WB. Il regista lo ha definito
“ridicolo”, soprattutto perché i registi non sono stati
minimamente chiamati in causa. Ha aggiunto di sentirsi molto
dispiaciuto per i registi coinvolti, specificando anche che non
crede che questa strategia sia la risposta più giusta. Il regista
ha anche spiegato che, al di là di quanto tempo ci vorrà per
tornare in sala in totale sicurezza, l’esperienza cinematografica
tornerà nelle nostre vite; c’è quindi un modo per i cinema di
prosperare insieme allo streaming, senza per forza dover
“cannibalizzare l’uno per l’altro”.
“Potete solo immaginare quale
sia la mia reazione a tutto questo”, ha spiegato Shymalan.
“È una scelta che non condivido affatto. Soprattutto perché i
registi non sono stati coinvolti nella cosa. È ridicolo.
Naturalmente, è tutto guidato dall’azienda… Mi dispiace per tutti i
miei colleghi che l’hanno scoperto e che ora devono fare i conti
con questa cosa. Non è la risposta più giusta. Non è certamente la
risposta e spero vivamente che presto torneremo tutti al cinema.
Tre mesi, quattro mesi, cinque mesi… al di là di quanto tempo ci
vorrà. E spero che entrambi i metodi di fruizione possono
coesistere. Spero che ci sia un intrattenimento di qualità
destinato alle nostre case e un intrattenimento di qualità
destinato al grande schermo. Non c’è bisogno di cannibalizzare
l’uno per l’altro.”
Elizabeth Olsen è attualmente impegnata con la
promozione di WandaVision,
l’attesissima prima serie ambientata nel MCU in cui tornerà nei panni di
Scarlet Witch e che debutterà su Disney+ questo venerdì. Naturalmente,
le numerose interviste che l’attrice sta rilasciando in questi
giorni si stanno rivelando una ghiotta occasione per parlare anche
di un altro progetto Marvel strettamente collegato a
WandaVision,
ossia Doctor
Strange in the Multiverse of Madness, l’atteso sequel
di Doctor
Strange in cui rivedremo ancora una volta Olsen nei panni
di Wanda Maximoff.
Parlando con Good Morning America,
Elizabeth Olsenha
definito Doctor
Strange 2 una naturale una naturale di WandaVision.
“Non c’è mai molto di cui possiamo parlare quando si tratta
della Marvel, ma credo che WandaVision sia una naturale progressione di ciò
che accade in Doctor Strange
2”, ha spiegato Olsen. “Penso che Kevin Feige stia
facendo un lavoro davvero incredibile intrecciando il formato
televisivo con i film, in modo che si possano raccontare
storie più interessanti andando avanti”.
Uno degli aspetti più eccitanti di
Doctor
Strange 2, oltre al coinvolgimento di Scarlet Witch
nella storia, è ovviamente anche quello del regista
Sam Raimi, dal momento che i primi due capitoli della
trilogia di Spider-Man da lui diretta sono ancora oggi
molto apprezzati dai fan dei fumetti. Parlando invece con
Collider, Elizabeth Olsenha avuto
modo di commentare proprio l’esperienza di lavorare con Raimi,
esperienza che l’attrice pare stia apprezzando in maniera
particolare.
“Amo Sam Raimi”, ha
dichiarato Olsen. “È una persona adorabile e mi piace molto il
modo in cui giochiamo insieme. Ci permette di scoprire tante cose
nuove l’uno dell’altro. È una grande energia vivente ed è un
regista molto specifico. Adora giocare con la macchina da presa. È
davvero divertente lavorare con lui”.
Annunciato ufficialmente questa
estate al Comic-Con di San Diego, Doctor
Strange 2 vedrà Benedict
Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange.
Diretto da Sam
Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff alias
Scarlet Witch (Elizabeth
Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista
dopo WandaVision.
Secondo Collider, la
produzione ha fatto già un passo in avanti assumendo lo
sceneggiatore Jade Bartlett. Il suo ruolo non
è stato ancora chiarito, visto che lo script dovrebbe essere
firmato da Derrickson in persona e quindi Bartlett dovrebbe
intervenire solo a limare il testo o magari a scrivere a quattro
mani con il regista.
L’attore Harry
Lennix ha confermato di essere stato coinvolto nelle
riprese della Snyder Cut di Justice
League per filmare una scena con protagonista Martian
Manhunter. Sono passati più di tre anni da quando Justice
League è stato distribuito nei cinema, ma il film che il
pubblico ha visto non era quello che
Zack Snyder intendeva realizzare. Mancano ormai pochi
mesi all’arrivo della
Snyder Cut su HBO Max (il debutto dovrebbe avvenire a
marzo). La versione del cinecomic ad opera di Snyder verrà
rilasciata sotto forma di mini serie divisa in quattro episodi. Di
recente il regista ha affermato che circa l’80% del film non è mai
stato visto da nessuno.
Prima dell’annuncio ufficiale del
suo taglio, Snyder aveva rivelato molte informazioni sulla sua
versione. Uno dei momenti che ha entusiasmato di più i fan è
arrivato con la conferma del coinvolgimento di Martian
Manhunter. Attraverso la Snyder
Cut, pare che il regista voglia confermare la teoria dei
fan secondo cui il generale Swanwick, visto ne L’uomo d’acciaio e in Batman v Superman, è in realtà il
membro intergalattico mutaforma della Justice League. Tuttavia, Harry Lennix non ha
mai avuto la possibilità di girare la sua scena prima dell’uscita
di Snyder dal progetto, avvenuta nel maggio 2017.
In una nuova intervista con
Collider, a Lennix è stato chiesto se avesse filmato qualche
scena durante le brevi riprese aggiuntive del taglio di
Zack Snyder alla fine del 2020. L’attore ha confermato
che lui e Zack hanno finalmente avuto la possibilità di realizzare
la scena. Ha detto di aver filmato la sua scena davanti a uno
schermo verde, insieme a Snyder e ad una piccola troupe. Ha anche
spiegato che non aveva idea che questa rivelazione sarebbe arrivata
prima della realizzazione di Justice
League.
La conferma che Lennix abbia
filmato la scena di Martian Manhunter per Justice
League non è certo una sorpresa. Snyder ha
ripetutamente anticipato il coinvolgimento del personaggio nel suo
taglio, anche dopo che l’accordo con HBO Max è stato finalizzato.
Inoltre, ha ripetutamente condiviso dei piccolo sguardi al look di
Martian Manhunter, anche se non è stato mostrato ancora nulla di
definitivo. Coloro che hanno seguito da vicino tutte le
vicissitudini della Snyder Cut, sanno già come Martian
Manhunter entrerà a far parte di Justice
League; adesso, sanno per certo che il personaggio
apparirà.
Zack
Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il
18 marzo 2021 in esclusiva
digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV.
Le commedie di produzione
britannica sono spesso le più divertenti e appassionanti in
circolazione al cinema, specialmente se cariche di quel black
humor tipico degli inglesi. Un brillante esempio del nuovo
millennio è La famiglia omicidi, diretto
nel 2005 da Niall Johnson. Al centro di questo vi
è una bizzarra famiglia, di cui uno dei membri è un incallito
serial killer a fin di bene. Si generano così una serie
imprevedibile di eventi, sempre più assurdi e comici, tra i quali
si sviluppa però anche una toccante riflessione sul nucleo
famigliare e sui sacrifici necessari per tenerlo unito.
Scritto dallo stesso Johnson in
collaborazione con Richard Russo, il film si è
avvalso di un cast di grandi attori britannici, vero punto di forza
e di fascino del titolo. A loro è infatti spettato il compito di
dar vita a personaggi bislacchi e stravaganti, ognuno con i propri
vizi e virtù. Girato nel piccolo villaggio di St. Michael Penkivel
in Cornovaglia, il film si è in seguito affermato come un buon
successo di critica e pubblico. A fronte di un budget
particolarmente ridotto, attestato a meno di un milione di dollari,
La famiglia omicidi è arrivato a guadagnarne circa 18 in
tutto il mondo.
Ancora oggi risulta essere il film
giusto per una spensierata serata sul divano, con un film che
garantisce divertimento e diversi momenti più emozionanti. Prima di
intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile
approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo.
Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare
ulteriori dettagli relativi alla trama, al
cast di attori e alle frasi più
belle pronunciate dai personaggi. Infine, si elencheranno
anche le principali piattaforme streaming
contenenti il film nel proprio catalogo.
La famiglia omicidi: la trama del
film
La vicenda si svolge nel piccolo
villaggio di Little Wallop, dove il parroco anglicano Walter
Goodfellow si trova a doversi relazione con i problemi che sempre
più intercorrono nella sua famiglia. La moglie Gloria è
terribilmente stressata e insoddisfatta, tanto da avere una
relazione extraconiugale con l’insegnante di golf; la figlia
adolescente Holly soffre invece di instabilità emotiva, passando da
un fidanzato ad un altro; infine, il piccolo Petey è vittima di
bullismo da parte dei suoi compagni a scuola. Ogni sua possibile
occasione di dedicarsi alla famiglia sono impedite dal ruolo di
parroco, che lo obbliga a gestire problemi di varia natura.
La soluzione ai loro problemi si
presenterà però in modo del tutto inaspettato. Una giovane anziana,
che dice di chiamarsi Grazia, arriva da loro proponendosi come
governante. Walter e Gloria decidono così di assumerla, ignari del
fatto che quella donna era stata chiusa per quarant’anni in un
manicomio criminale per aver ucciso il marito e l’amante di lui.
Ben presto, una serie di misteriose scomparse iniziano a
verificarsi nel paese, ma nessuno riesce a ritrovare i corpi di
questi. Più Gloria conosce meglio Grazia, però, più capirà che la
donna ha molto più a che fare con questi di quanto sembri.
Mantenere il segreto sarà dunque indispensabile.
La famiglia omicidi: il cast del
film
Grande protagonista del film, nel
ruolo di Grazia Hawkins, è la due volte premio Oscar Maggie
Smith. Ricordata negli ultimi anni per aver interpretato
il personaggio di Minerva McGranitt nella saga di Harry Potter, l’attrice
raccontò di aver preso parte con grande piacere a La famiglia
omicidi, che le dava modo di vestire i panni di un’anziana
molto particolare e fuori dagli schemi. Accanto a lei, nei panni
del reverendo Walter Goodfellow si ritrova un altro dei più celebri
interpreti della commedia britannica: Rowan Atkinson.
Famoso in particolare per aver dato vita ai personaggi di Mr. Bean
e Johnny English, l’attore si misura qui con un ruolo più pacato e
ricco di sfumature umane, che lo rendono divertente ma anche
emotivamente affascinante.
Kristin Scott
Thomas, una delle maggiori interpreti britanniche
della sua generazione, è invece presente nei panni di Gloria
Goodfellow, la moglie del reverendo. Con La famiglia
omicidi l’attrice ha avuto modo di tornare a recitare in una
commedia a distanza di anni dall’ultima volta, mettendosi
nuovamente in gioco con tale genere e ottenendo importanti lodi per
la sua interpretazione. Nel ruolo dei due figli, Petey e Holly, si
ritrovano invece Toby Parkes e Tamsin
Egerton. Qui al suo primo film, quest’ultima si è poi resa
ulteriormente nota anche grazie a film come St.
Trinian’s e Scrivimi ancora.Liz
Smith, tra i volti più noti della televisione e de cinema
britannici ha invece dato vita alla buffa signora Parker. Nel ruolo
di Lance, lo stravagante insegnante di golf, vi è l’attore Patrick Swayze.
Questo fu uno dei suoi ultimi film prima della sua scomparsa,
avvenuta nel 2009.
La famiglia omicidi: le frasi più
belle, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV
È possibile vedere o rivedere tale
film grazie alla sua presenza su una delle più popolari piattaforme
streaming presenti oggi in rete. La famiglia omicidi è
infatti disponibile nel catalogo di Chili Cinema.
Per vederlo, basterà semplicemente iscriversi, in modo del tutto
gratuito alla piattaforma e noleggiare il film. È bene notare che
in caso di noleggio si avrà a disposizione un determinato limite
temporale entro cui effettuare la visione. Il film sarà inoltre
trasmesso in televisione il giorno martedì 12
gennaio alle ore 21:15 sul canale
Cielo.
Qui di seguito si riportano invece
alcune delle frasi più belle e significative pronunciate dai
personaggi del film. Attraverso queste si potrà certamente
comprendere meglio il tono del film, i suoi temi e le variegate
personalità dei protagonisti. Ecco dunque le frasi più belle del
film:
“Non può andare in giro ad uccidere le persone solo perché
non le approva!” – “Sai, è questo quello che mi dicevano sempre i
medici. Era l’unico punto sul quale non siamo mai andati
d’accordo.” (Gloria e Grazia)
Che differenza c’è tra pregare in una chiesa e pregare in
un casinò? In un casinò lo fai sul serio. (Walter)
Vediamo se ho capito bene: mio figlio ha fatto fuori i suoi
nemici, mio marito è diventato un comico e quella ninfomane di mia
figlia ha scoperto l’arte culinaria… Che sta succedendo?
(Gloria)
Gli uomini sono stati la rovina delle donne vogliose da
quando esistono le donne vogliose. Per questo devi stare attenta a
che razza di uomini porti a casa, cara. I belli e dannati saranno
pure attraenti alla tua età, ma poi finisci come loro, devi
credermi, Holly. (Grazia)
Le prime immagini di Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence nella commedia di
Adam McKay, Don’t Look Up, sono arrivate grazie al trailer
Netflix che mostra i film che la piattaforma in
streaming proporrà ai suoi abbonati nel corso del 2021. Un film
nuovo ogni settimana.
Trai titoli più attesi, oltre al
nuovo di Adam McKay, ci sono Army
of the Dead di Zack Snyder, Bruised
di Halle Berry,
Escape from the Spiderhead con Chris Hemsworth e Sweet
Girl con Jason Momoa. Dato che trai protagonisti della
prossima stagione dei premi ci saranno sicuramente Da 5 Bloods di Spike Lee,
Mank di David Fincher e
Il processo ai Chicago 7 di Aaron
Sorkin, tutti e tre film Netflix, è plausibile che anche
in questo reel ci saranno dei film che riusciranno a lasciare il
segno nell’anno cinematografico.
A introdurre il reel, ci sono
Dwayne
Johnson,
Gal Gadot e Ryan Reynolds che pubblicizzano la loro spy
comedy Red Notice, che senza dubbio sarà una delle
maggiori attrattive di Netflix nel 2021.
In occasione della presentazione
del prossimo anno cinematografico di Netflix, abbiamo avuto la possibilità di vedere le
prime immagini di Don’t
Look Up, il nuovo atteso film di Adam
McKay che vede protagonisti Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence, entrambi con un look
insolito. Eccole di seguito:
Il regista ungherese
Kornel Mundruczo, amato dai festival europei, diverse volte
in concorso a Cannes, vinse nel 2014 nella sezione Un certain
regard con Withe god – Sinfonia per Hagen, mentre
l’ultima partecipazione risale al 2017 con Una luna chiamata
Europa.
Nel 2020 è tornato dietro
la macchina da presa con il suo primo film in lingua inglese, che
vedeMartin
Scorsese nel team produttivo. In coppia con la compagna Kata
Weber, che firma la sceneggiatura, Mundruczo ha dato
vita a Pieces of a woman, progetto ambizioso e riuscito,
che esplora la maternità e il suo momento più delicato, la nascita,
facendola coesistere con quanto di più lontano da essa vi possa
essere, la morte, e ponendo la protagonista, un’ottima VanessaKirby, di fronte all’elaborazione
di una tragedia devastante. Sbarcato a Venezia lo scorso anno, il
film è valso proprio all’attrice britannica, nota per la sua
partecipazione alla serie tv The
Crown, la Coppa Volpi per la migliore
interpretazione femminile e chissà che non possa aspirare a un
premio dell’Academy.
Pieces of a
woman, la trama
Martha, Vanessa Kirby, e Sean, Shia LaBeouf, sono una
coppia di Boston in attesa della loro prima figlia. Martha ha
scelto il parto in casa e quando inizia il travaglio, Sean chiama
l’ostetrica che segue la coppia, Barbara. Questa però non può
recarsi sul posto e manda la sua collega Eva, Molly Parker.
Martha e Sean sono inizialmente perplessi, ma poi si lasciano
convincere dai modi pacati e rassicuranti della donna. Purtroppo,
nonostante l’esperienza di Eva, qualcosa va storto, il feto va in
sofferenza e la bambina muore pochi minuti dopo la nascita. Di
fronte a questa tragedia, Martha e Sean reagiscono in modo diverso
e iniziano ad allontanarsi. La madre di Martha, Elizabeth, Ellen
Burstyn, poi, vorrebbe che la figlia facesse causa
all’ostetrica, giudicandola colpevole dell’accaduto, e pensa che
questo sia il modo ideale per affrontare la questione e poter
lasciarsi poi tutto alle spalle. Martha però, vuole trovare il suo
modo per elaborare questo lutto.
Un film intenso e
duro, che non cede al melò e apre le porte alla
speranza
Kornel Mundruczo
parte bene, dimostrando di padroneggiare la macchina da presa con
la sequenza iniziale del parto, lunga e dal forte impatto, che
colpisce e avvince, tiene lo spettatore incollato allo schermo per
scoprire cosa succede, cosa va storto. È adrenalinica, fa entrare
lo spettatore nel vivo di un momento così delicato e potente al
tempo stesso, che spesso al cinema viene stereotipato. Qui è
raccontato con autenticità, senza tacerne il dolore e la forza,
grazie alla bravura di Kirby, intensa ma mai eccessiva, alla
capacità sua e di LaBeouf di rendere l’intesa della coppia,
alla capacità del regista di mostrare il comportamento e il punto
di vista di ogni attore della vicenda senza giudicare, ma cercando
di comprenderne le ragioni, di portare all’immedesimazione, con la
volontà di non edulcorare. Caratteristiche che si ritroveranno in
tutto il film. Merito infine anche del montaggio di David
Jancso.
Poi arriva il dolore, che
si spalanca dopo la tragedia della morte della piccola. Questo non
è trattato dal regista con uno stile melodrammatico. Martha è una
donna dura, forte, che non si vuole far vincere dalla sofferenza,
non vuole mostrare le lacrime, la disperazione. In qualche modo
però, il dolore trova una sua strada per emergere, e allora sono
scoppi d’ira, nervi a fior di pelle di una donna provata, ma che
non vuole mollare. Il regista mostra due modi di affrontare la
cosa, strade diverse che portano Martha e Sean a separarsi.
Mostra anche una terza
via, quella del processo, perseguita strenuamente da Elizabeth,
rendendo bene il rapporto conflittuale di Martha con una madre
autoritaria, le sue conseguenze sulle scelte della figlia e la
voglia di questa di dimostrare a sé stessa e ad Elizabeth il
proprio valore, ma anche emanciparsi e trovare un proprio modo di
elaborare questo trauma. Alla fine sarà una strada più emotiva e
meno razionale, più istintiva, fatta di sensazioni e odori, quella
che traghetterà Martha fuori dal buio. Nel cast anche Iliza
Shlesingher nel ruolo di Anita, sorella di Martha, Benny
Safdie, che interpreta il compagno di Anita, Chris, e Sarah
Snook, Suzanne, l’avvocato che segue la causa.
Il paesaggio è metafora
del mondo interiore dei protagonisti. La veduta panoramica da un
ponte si ripete e scandisce i vari momenti della vicenda. Tutto è
grigio e plumbeo, fino a quando, finalmente, compaiono i colori e
il sole. La fotografia è curata da Benjamin
Loeb.
La sequenza finale, su
cui scorrono i titoli di coda, è poi l’esatto contraltare
dell’inizio. Dominano la quiete e la serenità della natura, con un
elemento chiave, che non sveliamo, a fare da protagonista, simbolo
proprio dell’elaborazione, che non significa oblio, ma
trasformazione di un dolore profondo in qualcosa che diventa un
punto di partenza per ricominciare. È dunque un messaggio di
speranza, di fiducia nel futuro e di ripartenza quello che il
regista vuol dare e che ben si concilia con i tempi difficili che
stiamo vivendo.
Pieces of a
woman, dove vederlo in streaming
Prodotto da Little
Lamb e Bron Studios con Proton Cinema e
Creative Wealth Media, Pieces of a woman è
disponibile in streaming su Netflix dal 7 gennaio.
Ci sono state molte grandi aggiunte
al casting per la Fase 4 del MCU, ma alcune sono state trascurate e hanno
invece la possibilità di cambiare per sempre questo mondo
condiviso. Ecco chi sono le 10 aggiunte all’Universo
Cinematografico Marvel dal potenziale enorme
secondo
ComicBookMovie:
Xochitl Gomez – America Chavez (Doctor Strange 2)
Xochitl
Gomez recita dal 2016, ma al di fuori de Il club delle
babysitter, è improbabile che qualcuno si ricordi di lei. I
Marvel Studios vedono chiaramente qualcosa di
speciale nell’attrice, dal momento che è stata scelta per
interpretare il membro degli Young Avengers, America Chavez, in
Doctor
Strange in the Multiverse of Madness.L’eroe ha il potere di attraversare le dimensioni, quindi è
probabile che sarà proprio per questo motivo che incontrerà lo
Stregone Supremo. Da lì, quasi sicuramente la vedremo riunirsi come
parte di quella squadra di supereroi.
Gomez avrà
probabilmente un brillante futuro nel MCU, come qualcuno che potrebbe
portare a storie maggiormente ambientate in dimensioni alternative.
Anche Chavez è una potenza assoluta: ecco perché non è sicuramente
un personaggio – o un’attrice – che dovrebbe essere trascurati in
futuro.
Florian Munteanu – Razor Fist (Shang-Chi)
Florian Munteanu è un
pugile professionista nella categoria pesi massimi che ha fatto il
suo debutto nel mondo della recitazione con Creed II.
Tuttavia, di gran lunga il suo ruolo più importante promette di
essere quello in
Shang-Chi and the Legend of the Ten Rings. Nel film,
interpreterà il ruolo del classico cattivo dei fumetti Razor Fist.
Come suggerisce il nome, il cattivo ha delle lame al posto delle
mani e le ha usate efficacemente nel corso degli anni contro
personaggi del calibro di Capitan America, Wolverine e, ovviamente,
Shang-Chi.
Ora, è possibile che questa versione
sarà coinvolta solo nel torneo di combattimento in cui Shang-Chi
compete per vincere i Dieci Anelli per il Mandarino. Tuttavia,
sarebbe un enorme spreco. Come Crossbones prima di lui, Razor Fist
ha il potenziale per essere una presenza ricorrente nel MCU e potrebbe mirare a un numero
qualsiasi di eroi nel corso degli anni.
Ray Winstone – Dreykov (Black Widow)
Ray Winstone è stato
aggiunto al cast di Black
Widow qualche tempo fa, ma sicuramente non ha ricevuto
l’attenzione che merita. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che è
una star più grande nel Regno Unito rispetto agli Stati Uniti, ma
ignorare Dreykov, l’uomo dietro la Stanza Rossa, sarebbe un grave
errore.
Non ci sono molti indizi a cui
possiamo rivolgerci nei fumetti per avere un’idea di cosa
aspettarci, ma ci sono tutte le possibilità che Dreykov abbia
legami con altre operazioni governative clandestine. Il suo gruppo
ha chiaramente imparato il lavaggio del cervello, quindi forse avrà
anche legami con Weapon X? In ogni caso, i Marvel Studios hanno tenuto
nascosto Dreykov, e ci deve essere una ragione per tale scelta…
Dominique Thorne – Ironheart (Ironheart)
Sono arrivate così tante
grandi notizie dall’Investor Day di Disney il mese scorso, che
molti fan hanno finito per perdere completamente la notizia che
Dominique Thorne sembra destinata a interpretare Ironheart nel
MCU. Ad oggi l’abbiamo vista
soltanto in Se la strada potesse parlare, ma si tratta di
un’altra new entry a cui i Marvel Studios puntano per
inaugurare una nuova ondata di storie in questo mondo
condiviso.
Iron Man è morto alla fine di
Avengers:
Endgame, e mentre War Machine assumerà un ruolo
da protagonista nella serie di Armor Wars in arrivo su
Disney +, ci aspettiamo di vedere anche Ironheart.
Fondamentalmente, sarà il nuovo Iron Man del MCU e, data la popolarità di quel
personaggio, tutti gli occhi saranno puntati su Thorne per vedere
se potrà riempire il vuoto lasciato dal Tony Stark di Robert Downey
Jr.
Alaqua Cox – Echo (Hawkeye)
Alaqua Cox è un altra new
entry, un volto essenzialmente sconosciuto. Ancora una volta,
sembra probabile che i Marvel Studios abbiano grandi
progetti per un personaggio come Echo e, data l’età di Cox, è
probabile che questa versione si unirà agli Young Avengers.
Come il personaggio che interpreta,
Cox è sorda e questo aggiungerà una rappresentazione necessaria al
MCU. L’attrice nativa americana
potrebbe e dovrebbe essere una parte importante delle future storie
del MCU, ed è giusto che debutti in
Hawkeye, soprattutto considerando il tempo che
Maya Lopez ha trascorso nei panni di Ronin. Aggiungete il fatto che
Echo una volta è stata un’assassina per conto di Kingpin… ed ecco
che si presentano un sacco di possibilità su dove i Marvel Studios potrebbero portarla
nei prossimi anni.
Iman Vellani – Ms. Marvel (Captain Marvel 2)
Iman Vellani è un’altra
attrice emergente che raggiungerà sicuramente la notorietà grazie
ai due progetti Marvel Studios a cui è legata:
Ms. Marvel e Captain
Marvel 2. Anche se non vediamo l’ora di vedere che tipo di
impatto avrà Kamala Khan sulla serie Disney+, è il sequel ad incuriosire
maggiormente.
Kamala potrebbe diventare una parte
fondamentale del MCU dopo la serie. Inoltre, se
resterà un’Inumana (in caso contrario, i Marvel Studios si stanno prendendo
alcune grandi libertà rispetto al materiale originale), allora è
probabile che li vedremo in qualche modo prendere in considerazione
ciò che avverrà dopo per Carol Danvers. Vellani sembra destinato ad
essere un talento da tenere sott’occhio e Ms. Marvel è certamente un personaggio
che può fare un’enorme differenza nel più grande dei franchise.
Kathryn Newton – Cassie Lang (Ant-Man 3)
Emma Fuhrmann ha
interpretato Cassie Lang in Avengers:
Endgame, ma con il personaggio impostato per assumere un
ruolo molto più ampio nel MCU, i Marvel Studios volevano chiaramente
qualcuno di più esperto. Newton ha una lunga lista di credits
impressionanti a suo nome, tra cui Supernatural, Big Little
Lies e Detective Pikachu. È tutt’altro che
sconosciuta, ma è comunque qualcuno che non andrebbe assolutamente
ignorare mentre ci dirigiamo verso la Fase 4.
Per chi non lo sapesse, Cassie quasi
certamente assumerà l’identità Stature (o Stinger), e da lì ci
aspettiamo sicuramente che si unisca agli Young Avengers. Col
tempo, c’è una forte possibilità che Cassie diventi il principale
supereroe mutaforma del MCU.
Tenoch Huerta – ? (Black Panther 2)
È difficile parlare di
questo personaggio, soprattutto perché non sappiamo chi
effettivamente interpreterà Tenoch Huerta in Black Panther
2. Tuttavia, è stato riferito che la star di Narcos:
Mexico sarà il cattivo principale, e secondo le speculazioni
più in voga online potrebbe essere Namor il Submariner.
Indipendentemente se sarà o meno
così, è emozionante immaginare cosa porterà l’attore nel MCU. Non è esattamente un nome di
grido, ma l’attore messicano ha avuto un grande successo in America
Latina e Spagna. Oltre ad aggiungere un po’ di diversità al
MCU, è anche particolarmente
talentuoso, almeno in base a quanto visto nella serie Netflix. Quindi, indipendentemente da chi interpreta
nel sequel, c’è da considerarsi entusiasti.
Tony Dalton – Jack Duquesne (Hawkeye)
Un altro attore che si è
fatto un nome in America Latina: Better Call Saul che ha portato Tony
Dalton all’attenzione della maggior parte delle persone. Nei panni
del sinistro Lalo Salamanca, ha dimostrato di essere una presenza
terrificante e sinistra nella serie e uno degli attori più
talentuosi che lavorano oggi. Aggiungerlo al MCU è stata una mossa geniale da
parte di Kevin Feige, soprattutto nei panni del carismatico Jack
Duquesne.
Conosciuto dai fan dei fumetti come
Swordsman, ha iniziato la sua carriera come artista circense dove
ha aiutato ad addestrare un giovane Occhio di Falco. Alla fine si
separarono e Jack divenne un mercenario. Avrebbe poi visto l’errore
dei suoi modi e si sarebbe unito agli Avengers. Non vediamo l’ora
di vedere come si svolgerà la sua storia nel MCU, ma speriamo che questo
personaggio rimarrà in giro per un lungo periodo.
Kumail Nanjiani – Kingo (Eternals)
Ci sono molti grandi attori
in Gli
Eterni, molti dei quali stanno ottenendo le loro grandi
occasioni con il film dei Marvel Studios. Abbiamo comunque
buone ragioni per decidere di puntare i riflettori su Kumail
Nanjiani. Ha avuto ruoli degni di nota in prodotti come The
Twilight Zone, Stuber e The Lovebirds, ma dopo essere
cresciuto abbastanza da interpretare Kingo, potremmo essere davvero
lui la prossima grande star d’azione di Hollywood.
Il personaggio suona anche come un
vero ladro di scene, dato che il suo Eterno è diventato una famosa
star di Bollywood che ama le luci della ribalta. Potrebbero esserci
grandi cose all’orizzonte sia per Nanjiani che per Kingo, quindi
bisogna tenerli d’occhio entrambi!
Tenet,
l’imperdibile evento cinematografico, è pronto a sbarcare in Italia
inDVD, Blu-Ray, 4K UHD e STEELBOOK 4K UHD
dal 13 gennaio. Scritto, diretto e prodotto dall’acclamato
regista Christopher Nolan (“Inception”, “Dunkirk”), “Tenet”
è uscito a livello globale nell’agosto 2020 incassando ad oggi 350
milioni di dollari. “Tenet” in 4K UHD e in Blu-ray conterrà
diversi contenuti speciali, tra cui lo speciale
‘Looking at the World in a New Way: The Making
of Tenet’, con l’esplorazione della durata di un’ora sullo
sviluppo e la produzione del film, raccontata dal cast e dalla
troupe.
Armato solo di una parola –
Tenet – e in
lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, il Protagonista (John
David Washington) è coinvolto in una missione attraverso il
crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà
al di là del tempo reale. Non un viaggio nel tempo.
MaInversione.
“Tenet”
presenta un cast internazionale capitanato da John David Washington
(“BlacKkKlansman,” la serie TV “Ballers”) nel ruolo del
Protagonista. Il film è interpretato anche da Robert Pattinson (i
film di “Twilight”, “The Lighthouse”, “The
Batman”), Elizabeth Debicki (“Guardiani della Galassia Vol.
2”, “Il grande Gatsby”), Dimple Kapadia (“Angrezi
Medium”), Martin Donovan (“Ant-Man”, “Fahrenheit 451”), Fiona
Dourif (“Il culto di Chucky”), Yuri Kolokolnikov (“Come ti ammazzo
il bodyguard”), Himesh Patel (“Yesterday”), Clémence Poésy (“Harry
Potter e i Doni della Morte”), Aaron Taylor-Johnson (“Avengers: Age of Ultron”), con
Michael Caine (“Inception”, “Le regole della casa del sidro”, “Il
cavaliere oscuro”) e Kenneth Branagh (“Dunkirk”, “Assassinio sull’Orient
Express”). Il film è prodotto da Emma Thomas e Nolan. Thomas
Hayslip è il produttore esecutivo.
Il team creativo di Nolan che ha
lavorato dietro le quinte comprende il direttore della fotografia
Hoyte van Hoytema, lo scenografo Nathan Crowley, la montatrice
Jennifer Lame, il costumista Jeffrey Kurland, il supervisore degli
effetti visivi Andrew Jackson e il supervisore degli effetti
speciali Scott Fisher. La colonna sonora è opera del compositore da
Ludwig Göransson.
“Tenet” è inoltre già
disponibile per l’acquisto in digitale su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google
Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft
Film & TV, e per il noleggio su Infinity e Sky
Primafila.
Non è finita qui, sempre
dal 13 gennaio arriva in DVD e
Blu-Ray anche “Le Streghe”, il film di
Robert Zemekis, tratto dall’amato racconto di
Roald Dahl, con Anne Hathaway,
Octavia Spencere Stanley
Tucci.
LE STREGHE
Dal 13 gennaio in DVD e
Blu-Ray
“Le
streghe“, il film fantasy diretto dal regista premio
Oscar Robert Zemeckis (“Forrest Gump”, “Ritorno al
futuro”) e tratto dall’amato racconto di Roald
Dahl, arriva in Italia in DVD e Blu-Ray dal 13 gennaio. “Le Streghe” in
Blu-ray conterrà diversi contenuti speciali tra cui le scene
eliminate e diverse featurette.
Il film, presentato in anteprima
alla 18° edizione di “Alice nella Città”, è interpretato dalle
attrici premi Oscar Anne Hathaway (“Les
Misérables”, “Il Diavolo veste Prada”, “Ocean’s 8”) e
Octavia Spencer (“The Help”, “La forma dell’acqua
– The Shape of Water”), dal candidato all’Oscar Stanley
Tucci (i film di “Hunger Games”, “Amabili resti”), con
Kristin Chenoweth (le serie TV “Glee” e “BoJack Horseman”) e il
pluripremiato comico leggendario Chris Rock. Fa
parte del cast anche l’esordiente Jahzir Kadeem Bruno (“Atlanta” in
TV), al fianco di Codie-Lei Eastick (“Holmes & Watson”).
Rivisitando per un pubblico moderno
l’amato racconto di Roald Dahl, edito in Italia da Salani editore
nella prestigiosa collana Gl’Istrici, la visione innovativa de “Le
streghe” di Zemeckis, narra la storia commovente e ricca di humor
nero di un giovane orfano (Bruno) che, alla fine del 1967, va a
vivere con la sua adorata nonna (Spencer) a Demopolis, una
cittadina rurale dell’Alabama. Il ragazzo e sua nonna si imbattono
in alcune streghe apparentemente glamour ma completamente
diaboliche, così la nonna saggiamente decide di portare il nostro
giovane eroe in una sfarzosa località balneare. Purtroppo arrivano
esattamente nello stesso momento in cui la Strega Suprema
(Hathaway) ha riunito la sua congrega di fattucchiere di tutto il
mondo -sotto copertura- per portare a termine i suoi piani
malefici.
Con un libro venduto ogni 2,5
secondi per un totale di oltre 300 milioni di copie vendute,
tradotto in 41 diverse lingue nel mondo, il racconto di Roald Dahl
rimane uno dei testi di riferimento per i ragazzi di tutte le
generazioni.
La sceneggiatura, basata sul libro
di Roald Dahl, è di Robert Zemeckis e Kenya Barris (la serie TV
“black-ish“, “Shaft”) e il premio Oscar Guillermo del Toro
(“La forma dell’acqua – The Shape of Water”). Il film è prodotto
dallo stesso Zemeckis, al fianco di Jack Rapke, del Toro, Alfonso
Cuaron e Luke Kelly; mentre la produzione esecutiva è di Jacqueline
Levine, Marianne Jenkins, Michael Siegel, Gideon Simeloff e Cate
Adams.
La squadra creativa di Zemeckis che
ha lavorato dietro le quinte, include un elenco di suoi frequenti
collaboratori, tra cui il direttore della fotografia nominato
all’Oscar Don Burgess (“Forrest Gump”), lo scenografo Gary Freeman,
i montatori Jeremiah O’Driscoll e Ryan Chan, la costumista
candidata all’Oscar Joanna Johnston (“Allied: Un’ombra nascosta”,
“Lincoln”) e il compositore nominato all’Oscar Alan Silvestri
(“Polar Express”, “Forrest Gump”).
“Le Streghe”, che vede tra i
produttori anche Guillermo del Toro e
Alfonso Cuaron, è inoltre giàdisponibile
per l’acquisto in digitale su Amazon Prime Video, Apple
Tv, Youtube, Google Play, Timvision, Chili, Rakuten TV, PlayStation
Store, Microsoft Film & TV, e anche per il
noleggio su Sky Primafila e Infinity.
Netflix
ha diffuso il trailer di L’Ultimo Paradiso, il
film originale Netflix diretto da Rocco Ricciardulli con
protagonista Riccardo Scamarcio. Scritto da Rocco
Ricciardulli e Riccardo Scamarcio il film è prodotto da
LEBOWSKI e SILVER PRODUCTIONS.
Nel cast anche Gaia Bermani Amaral, Antonio
Gerardi e
Valentina Cervi. Il film è stato girato a Gravina,
Bari e Trieste, per sette settimane di riprese.
L’Ultimo Paradiso, la trama
Siamo nel 1958 in un piccolo paese
del sud Italia. Ciccio (Riccardo Scamarcio) è un contadino di 40
anni. È sposato con Lucia (Valentina Cervi) e hanno un figlio di 7
anni. Ciccio sogna di cambiare le cose e lotta con i suoi
compaesani contro chi da sempre sfrutta i più deboli. È
segretamente innamorato di Bianca (Gaia Bermani Amaral), la figlia
di Cumpà Schettino (Antonio Gerardi), un perfido e temuto
proprietario terriero che da anni sfrutta i contadini. Ciccio
vorrebbe fuggire insieme a lei ma, non appena Cumpà Schettino verrà
a conoscenza della loro relazione, una serie di eventi inizierà a
sconvolgere la vita di tutti e niente sarà più come prima.
L’Ultimo Paradiso
film originale Netflix prodotto da Lebowski e Silver Productions,
disponibile su Netflix dal 5 febbraio.
CAST TECNICO
Regia e soggetto
SceneggiaturaDirettore della fotografia
Scenografia
Costumi
Suono in presa diretta
MontaggioTrucco
Acconciature
CastingMusiche originaliProduttore esecutivo
Prodotto da
ROCCO RICCIARDULLI
ROCCO RICCIARDULLI e RICCARDO SCAMARCIO
GIAN FILIPPO CORTICELLI
ISABELLA ANGELINI
GRAZIA ERMELINDA MATERIA
BRANDO MOSCA
LEONARDO ALBERTO MOSCHETTA
MAURIZIO SILVI
ALDO SIGNORETTI
FRANCESCO VEDOVATI
VITTORIA LOSAVIO
FEDERICO FERRANDINA
PASQUALE RICCIARDULLI
ROCCO RICCIARDULLI
IVO MICIONI
RICCARDO SCAMARCIO
CAST ARTISTICO
Ciccio
Bianca
Cumpà Schettino
Lucia
Ninetta
Don Luigi
Maria
Cosimo Schettino
Rocchino
Mariella
Vincenzo
RICCARDO SCAMARCIO
GAIA BERMANI AMARAL
ANTONIO GERARDI
VALENTINA CERVI
ANNA MARIA DE LUCA
MIMMO MIGNEMI
FEDERICA TORCHETTI
DONATO DEMITA
MATTEO SCALTRITO
NICOLETTA CARBONARA
ERMINIO TRUNGELLITO
Il presidente dei Marvel StudiosKevin Feige ha
commentato le voci circa il ritorno di Tobey
Maguire e Andrew Garfield in
Spider-Man 3. La trilogia di Spider-Man di Sam Raimi interpretata da Maguire ha
contribuito a inaugurare, quasi due decenni fa, un’era di
adattamenti dei fumetti per il grande schermo. Le differenze
creative tra Raimi e lo studio hanno impedito un quarto film,
spingendo Sony a riavviare il franchise nel 2012 con Garfield. Dopo
il flop di The Amazing Spider-Man 2 di Marc Webb, Sony ha chiuso
un accordo con i Marvel Studios per portare
Spider-Man nel MCU attraverso l’iterazione di Tom
Holland.
Quentin Beck/Mysterio ha anticipato
l’esistenza del Multiverso in Spider-Man:
Far From Home del 2019. L’idea di universi paralleli ha
permeato anche Doctor
Strange e Avengers:
Endgame; quest’ultimo ha introdotto il viaggio nel tempo e
la creazione di più linee temporali. Sulla scia di Far
From Home, molti progetti della Fase 4 come WandaVision, Loki, Doctor Strange in the
Multiverse of Madness e il threequel ancora senza titolo
di Spider-Man sono pronti ad esplorare ulteriormente
questo aspetto. Proprio Spider-Man 3 presenterà Doctor Strange
(Benedict Cumberbatch), così come due attori dei precedenti
franchise di Sony: Jamie Foxx è stato confermato come Electro
(The
Amazing Spider-Man 2) e Alfred Molina come Otto Octavius
(Spider-Man
2). Altri report indicano il ritorno nel film di altri
membri dei precedenti franchise, come gli eroi di Garfield e
Maguire.
In una recente intervista con
ComicBook, Feige ha affrontato le crescenti speculazioni sul
prossimo film di Spider-Man. In maniera simile a quanto hanno detto
Sony e altre parti coinvolte, Feige non ha confermato né smentito
le recenti voci sui presunti casting. Piuttosto, ha detto
semplicemente che parte di ciò che ha letto online potrebbe essere
vero. “Ho letto alcune cose”, ha spiegato. “Non sono
sicuro di aver letto tutto quello che hanno scritto. La cosa
divertente delle speculazioni online quando si tratta delle nostre
cose è che a volte non potrebbero essere più fuori luogo, mentre
altre risultano essere sorprendentemente vicine alla verità. E
questo è accaduto soprattutto negli ultimi anni. Ma dire fin da ora
cosa c’è di vero e cosa no toglierebbe tutto il
divertimento.”
Cosa sappiamo di Spider-Man
3?
Di Spider-Man
3 – che arriverà al cinema il 17 Dicembre 2021 –
si sa ancora molto poco, sebbene la teoria più accredita è quella
secondo cui il simpatico arrampicamuri sarà costretto alla fuga
dopo essere stato incastrato per l’omicidio di Mysterio (e con il
personaggio di Kraven il Cacciatore che sarebbe sulle sue tracce).
Naturalmente, soltanto il tempo sarà in grado di fornirci maggiori
dettagli sulla trama, ma a quanto pare il terzo film dovrebbe
catapultare il nostro Spidey in un’avventura molto diversa dalle
precedenti…
Tom
Holland si è unito al MCU nei panni di Peter Parker nel
2016: da allora, è diventato un supereroe chiave all’interno del
franchise. Non solo è apparso in ben tre film dedicati ai
Vendicatori della Marvel, ma anche in due
standalone: Spider-Man:
Homecoming e Spider-Man: Far
From Home. La scorsa estate, un nuovo accordo siglato
tra Marvel e Sony ha permesso al
personaggio dell’Uomo Ragno di restare nel MCU per
ancora un altro film a lui dedicato – l’annunciato Spider-Man
3 – e per un altro film in cui lo ritroveremo al
fianco degli altri eroi del MCU.
Uno dei momenti clou dell’Investor
Day 2020 di Disney dello scorso dicembre è stato sicuramente
l’annuncio del reboot dei Fantastici Quattro, che sarà diretto da
Jon Watts, regista di Spider-Man:
Homecoming, Spider-Man:
Far From Home e dell’atteso Spider-Man 3 (ancora senza un titolo ufficiale!).
Tuttavia, nessun riferimento al futuro degli X-Men è stato fatto in occasione di
quell’evento.
I Marvel Studios hanno riacquistato i diritti
sui celebri mutanti quando la Disney si è fusa con la Fox, ma dopo
gli insuccessi tanto di critica quanto di pubblico di Dark
Phoenix e The New Mutants, Kevin Feige ed il suo team
stanno chiaramente prendendosi tutto il tempo necessario per
rivedere questi personaggi. Tuttavia, durante una recente
intervista con
Screen Rant, il presidente dei Marvel Studios ha voluto
rassicurare i fan, spiegando di non aver dimenticato gli X-Men.
“Sapete quanto amo gli
X-Men”, ha detto il boss della Marvel. “Ho già detto più volte
che è da lì che ho iniziato. Non posso dire nulla prima di annuncio
ufficiale, ma potete star tranquilli: le discussioni sono state
lunghe ma sono attualmente in corso.”
Paul Bettany ha dichiarato che l’intero
viaggio di Visione nel MCU riguarda un solo grande
obiettivo: imparare ad essere un umano. Bettany ha fatto parte del
MCU sin dall’inizio, quando ha
doppiato JARVIS in Iron Man del 2008. La voce di Bettany è
apparsa spesso in vari progetti durante le Fasi 1 e 2, ma è stato
grazie ad Avengers: Age of Ultron del 2015 che è stato messo in
atto il cambiamento più grande per l’attore: quando il sistema
operativo di JARVIS è stato trasferito nel corpo sintetico creato
da Ultron, Bettany è ufficialmente diventato Visione, uno dei
personaggi più strani e affascinanti del franchise.
Finora Visione è apparso in tre film
del MCU, ma è sempre rimasto un
personaggio di supporto all’interno dell’universo più ampio.
Tuttavia, questa settimana lo vedremo finalmente entrare nel
territorio destinato agli eroi di primo piano, quando WandaVision
farà finalmente il suo debutto su Disney+. La serie vedrà Visione e Wanda
(Elizabeth
Olsen) ambientarsi in un’idilliaca vita suburbana,
anche se non tutto è come sembra. A rendere le cose ancora più
complicate è il fatto che Visione è ufficialmente morto per mano di
Thanos in Avengers:
Infinity War. Il modo in cui il personaggio tornerà in
vita è uno dei più grandi misteri della serie.
Screen Rant ha avuto l’opportunità di parlare con Paul Bettany proprio di WandaVision,
con l’attore che si è soffermato proprio sul viaggio in continua
evoluzione di Visione all’interno del MCU. Alla domanda su cosa potrebbe
volere Visione nella sua vita oltre a Wanda, Bettany ha
sottolineato come, in definitiva, lo sviluppo del personaggio sia
stato incentrato sull’imparare ad essere un umano.
“Ero davvero preoccupato
all’idea di mantenere intatta l’idea di chi fosse davvero Visione,
ma poi ho capito che, in realtà, Visione era in parte Ultron… in
parte Jarvis… in parte Tony Stark. È sempre diventato qualcosa e ad
ogni nuovo step c’era sempre un’aggiunta. È cresciuto: lo abbiamo
visto nascere. È ingenuo, ma anche onnipotente. Con il passare del
tempo, di film in film, diventa sempre più umano. Alla fine, questo
è il centro del suo interesse: l’umanità. L’ironia è che diventa
una specie di super-umano. Alla fine, Visione è semplicemente una
brava persona, una persona molto gentile. E poi è veramente
innamorato di Wanda…”
Il futuro di Visione e Wanda nel MCU
L’ultima volta che il pubblico ha
visto Visione in Infinity
War, di tanto in tanto il personaggio ha assunto dei
caratteri tipicamente umani, in modo che lui e Wanda potessero
vivere dei momenti tranquilli insieme. La sensazione era che
volesse che quell’aspetto fosse reale, specialmente quando si
trattava del suo potenziale futuro con Wanda. Sembra che questo
desiderio/conflitto interiore continuerà a svolgere un ruolo
importante in WandaVision,
il che avrebbe ovviamente senso. Visione e Wanda vivranno
finalmente la vita dei loro sogni, ma quando l’androide scoprirà la
verità sulla sua mortalità, probabilmente si sentirà in conflitto
in merito alla sua esistenza.
Il direttore creativo dei Marvel StudiosKevin Feige ha
paragonato il Blip di Thanos alla pandemia di
Coronavirus, affermando che l’esperienza condivisa nella vita reale
aggiunge maggiore gravità al disastro immaginario raccontato nel
MCU. In Avengers:
Infinity War, il signore della guerra
intergalattico usa il potere finale concesso dal Guanto
dell’Infinito per cancellare metà della popolazione dell’universo
con uno schiocco delle dita.
Dopo aver assistito alla distruzione
del suo pianeta natale Titan a causa della sovrappopolazione,
Thanos credeva che stesse effettivamente salvando l’universo.
Avengers:
Endgame vede i supereroi annullare il massacro di
Thanos in un evento successivamente chiamato Blip, mentre tutti
quelli che erano scomparsi sono tornati in vita. La pandemia di
Coronavirus è stata una catastrofe su scala globale, con oltre 89
milioni di casi confermati e quasi 2 milioni di morti, secondo
l’Organizzazione mondiale della sanità.
Dai vari lockdown alla divisione
politica su come affrontare il virus, la vita umana del singolo
quanto le relazioni sociali ne hanno risentito pesantemente. Molte
industrie sono rimaste paralizzate, al pari di quella
dell’intrattenimento. Per tutto il 2020 non ci sono state nuove
uscite legate al MCU, dal momento che l’intero
calendario è stato ripristinato proprio in seguito allo scoppio
della pandemia. Di recente, Feige ha dichiarato che
se la pandemia avesse colpito prima, nel 2018 o nel 2019,
quando si stava per arrivare alla conclusione della Saga
dell’Infinito con Endgame,
sarebbe stato molto peggio per il franchise.
Il Blip e le ripercussioni sul
futuro del MCU
Parlando con
Variety, Feige ha discusso in merito alle implicazioni creative
della pandemia sul MCU. Feige ha ricordato per la
prima volta la battaglia di New York, che costituisce il terzo atto
di The Avengers ed è stato indicato come un evento
catastrofico nell’universo. Sentiva che il trauma globale del Blip
poteva seguire i medesimi binari, ma era diffidente nel ripetere lo
stesso tema. Inizialmente erano pronti a lasciarselo alle spalle ed
esplorare nuovi temi, ma Feige ha affermato che i parallelismi con
il trauma globale della pandemia nella vita reale hanno aggiunto
nuovo peso al Blip.
“Lo scorzo marzo, quando siamo
entrati per la prima volta in contatto con questa pandemia globale,
è come se avessimo sperimento il Blip. È un’esperienza universale,
che ha colpito ogni essere umano sulla faccia della Terra. Ora c’è
un parallelismo diretto tra ciò che i personaggi del MCU hanno incontrato e ciò che
tutti noi nel mondo reale abbiamo vissuto. Come vedrete, in molti
dei nostri prossimi progetti ci saranno ancora più parallelismi. I
personaggi si ritroveranno a parlare delle conseguenze del Blip…
come se stessero parlando della pandemia di Covid nel mondo
reale.”