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Ben Affleck dirige l’adattamento di Keeper of the Lost Cities

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Ben Affleck continua a ricostruire pezzo dopo pezzo la sua carriera. Al momento, l’attore, regista, sceneggiatore e produttore due volte premio Oscar ha trovato un nuovo progetto che potrebbe coinvolgerlo in qualità di regista.

Si tratta di un nuovo progetto per la Disney, un film live-action basato sulla serie di libri bestseller Keeper of the Lost Cities di Shannon Messenger. Nel romanzo bestseller, una ragazza con poteri telepatici deve capire perché lei è la chiave del suo mondo nuovo di zecca prima che la persona sbagliata trovi la risposta, prima di lei. Quando Sophie, 12 anni, scopre finalmente da dove proviene la sua abilità telepatica segreta, scopre in realtà di non essere umana ma di provenire da un altro mondo che esiste fianco a fianco con il nostro.

La serie di romanzi sta vedendo un’impennata netta del suo successo e sembra una property interessante per la Disney da portare al cinema. Per quanto riguarda Ben Affleck, lo abbiamo visto lo scorso anno in Tornare a Vincere, film che lo ha visto tornare in sella, in veste di attore, e che gli è valso numerose recensioni positive e un buon successo di pubblico.

Gotham Awards 2020, tutti i vincitori

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Gotham Awards 2020, tutti i vincitori

Sono stati assegnati i Gotham Awards 2020, in un panorama cinematografico degli ultimi 12 mesi pesantemente modificato dalla pandemia, e che ha attinto a piene mani dai prodotti che sono arrivati direttamente sulle piattaforme di streaming, saltando l’uscita in sala.

I Gotham Independent Film Awards sono premi cinematografici statunitensi destinati al cinema indipendente, assegnati annualmente a partire dal 1991. Presentati dall’organizzazione non a scopo di lucro Independent Filmmaker Project (IFP), i premi erano originariamente destinati solo ai film prodotti negli Stati Uniti nord-orientali, in particolare nello stato di New York, per poi ampliarsi nel corso degli anni a tutti gli Stati Uniti.

Best Feature

  • Nomadland” – Chloé Zhao, director; Frances McDormand, Peter Spears, Mollye Asher, Dan Janvey, Chloé Zhao, producers (Searchlight Pictures)

Best Documentary

  • “A Thousand Cuts” – Ramona S. Diaz, director; Ramona S. Diaz, Leah Marino, Julie Goldman, Christopher Clements, Carolyn Hepburn, producers (PBS Distribution | FRONTLINE )

a parimerito con

  • Time” – Garrett Bradley, director; Lauren Domino, Kellen Quinn, Garrett Bradley, producers (Amazon Studios)

Best International Feature

  • “Identifying Features” – Fernanda Valadez, director; Astrid Rondero, producer (Kino Lorber)

Bingham Ray Breakthrough Director Award

Best Screenplay

  • “The Forty-Year-Old Version” – Radha Blank (Netflix)
  • “Fourteen” – Dan Sallitt (Grasshopper Film)

Best Actor

Best Actress

  • Nicole Beharie, “Miss Juneteenth” (Vertical Entertainment)

Breakthrough Actor

Breakthrough Series – Long Format (over 40 minutes)

  • “Watchmen” – Damon Lindelof, Creator for Television; Tom Spezialy, Nicole Kassell, Stephen Williams, Joseph E. Iberti, executive producers (HBO) – WINNER

Breakthrough Series – Short Format (under 40 minutes)

  • “I May Destroy You” – Michaela Coel, creator; Michaela Coel, Phil Clarke, Roberto Troni, executive producers (HBO)

Audience Award

  • “Nomadland” – Chloé Zhao, director; Frances McDormand, Peter Spears, Mollye Asher, Dan Janvey, Chloé Zhao, producers (Searchlight Pictures)

Black Panther 2 esplorerà il mondo e la mitologia di Wakanda

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Black Panther 2 esplorerà il mondo e la mitologia di Wakanda

Secondo quanto rivelato da Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, Black Panther 2 si concentrerà sul mondo di Wakanda. L’imminente sequel del cinecomic uscito nel 2018 entrerà ufficialmente in produzione quest’estate, mentre la data di uscita è stata fissata per l’8 luglio 2022. Il primo film è diventato uno titoli di maggior successo del MCU, con oltre 1,3 miliardi di dollari incassati al botteghino (nonché il film con il maggior incasso mai realizzato da un cineasta di colore).

Il supereroe del titolo è stato portato in vita per la prima volta in Captain America: Civil War del 2016, prima che il suo film da solista si concentrasse sulla sua ascesa a re di Wakanda, paese altamente avanzato ma anche nascosto. Anche se il regista Ryan Coogler e la maggior parte del cast originale torneranno per il sequel, la tragica scomparsa di Chadwick Boseman ha purtroppo sancito la fine delle avventure del personaggio di T’Challa sul grande schermo.

Kevin Feige aveva già confermato in passato che Pantera Nera non sarebbe stato interpretato da nessun altro attore, proprio per mantenere intatta l’eredità di Boseman. Tuttavia, sono in molti a credere che il mantello dell’eroe possa ufficialmente passare nelle mani della sorella minore di T’Challa, la geniale Shuri, interpretata da Letitia Wright. Al momento, però, non si conoscono i dettagli sulla trama del sequel.

In una recente intervista con Deadline, Feige ha parlato del futuro del franchise di Black Panther dopo la morte di Boseman. Pur confermando che il personaggio non verrà interpretato da un altro attore, né tantomeno ricreato in CGI, Feige ha rivelato che il sequel si concentrerà sulle parti inesplorate di Wakanda e sugli altri personaggi precedentemente introdotti nei fumetti Marvel.

“Gran parte dei fumetti e quel primo film è il mondo di Wakanda. Wakanda è un luogo da esplorare ulteriormente con personaggi e diverse sottoculture. Questo è sempre stato, anche inizialmente, l’obiettivo principale della storia successiva. Non avremo un Chadwick in CG e non sottoporremo T’Challa ad un recasting. Ryan Coogler sta lavorando molto duramente in questo momento sulla sceneggiatura con tutto il rispetto, l’amore e il genio che ha, il che ci dà grande conforto, quindi si è sempre trattato di promuovere la mitologia e l’ispirazione di Wakanda. C’è anche il compito di onorare e rispettare gli apprendimenti e gli insegnamenti in corso che Chad ci ha lasciato.”

Il villain principale di Black Panther 2

A proposito di Black Panther 2, di recente è stato annunciato che l’attore Tenoch Huerta sarebbe in trattative con i Marvel Studios per interpretare il villain principale. Huerta è noto per il ruolo di Rafale Caro Quintero nella serie Narcos: Mexico; il prossimo anno sarà tra i protagonisti di The Forever Purge, quinto e ultimo capitolo del celebre franchise horror/distopico. Al momento i dettagli sul personaggio che l’attore interpreterà nel sequel di Black Panther non sono stati svelati.

Nicole Kidman e Javier Bardem in trattative per il nuovo film di Aaron Sorkin

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Nicole Kidman e Javier Bardem sono in trattative per interpretare l’iconica coppia di Hollywood, formata da Lucille Ball e Desi Arnaz, nel film Being the Ricardos, che sarà scritto e diretto da Aaron Sorkin. 

Il film si svolgerà durante una settimana di produzione sul set di “I Love Lucy”, a partire da un tavolo di lettura del lunedì fino alle riprese con il pubblico di venerdì. Ball e Arnaz dovranno affrontare sfide che potrebbero porre fine alla loro carriera e al loro matrimonio.

Sorkin ha naturalmente firmato la sceneggiatura, che già dal primo abbozzo di trama indica il classico approccio dello sceneggiatore che si concentra su periodi circoscritti delle biografie che racconta al cinema, per poi spaziare su tutta la vita dei suoi soggetti e restituirne un ritratto sempre interessante. Le date di produzione del film sono ancora in sospeso, dati i ritardi attribuibili al Covid-19.

Kidman ha recentemente recitato nella serie drammatica della HBO The Undoing, al fianco di Hugh Grant. È stata anche protagonista del musical Netflix di Ryan Murphy The Prom. Quest’anno reciterà in Nine Little Strangers di Hulu e in The Northman di Robert Eggers.

Bardem è invece trai protagonisti di Dune, di Denis Villeneuve, uno dei titoli più attesi del 2020 e che non abbiamo ancora visto a causa della Pandemia. Trai futuri impegni di Bardem, anche il live action de La Sirenetta di Disney, in cui interpreterà il Re Tritone.

Sorkin è invece uno dei possibili protagonisti della prossima insolita stagione dei premi con il suo Il Processo ai Chicago 7, uscito su Netflix alla fine del 2020. Considerato il migliore sceneggiatore vivente, Sorkin ha firmato nel corso della sua carriera degli script entrati nella storia del cinema: The Social Network, Moneyball – L’Arte di Vincere, Codice d’Onore. Ha esordito alla regia nel 2017 con Molly’s Game.

Morbius: il film con Jared Leto posticipato di ben 7 mesi

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Morbius: il film con Jared Leto posticipato di ben 7 mesi

Sony Pictures ha deciso di posticipare ancora una volta l’uscita nelle sale di Morbius, l’atteso cinecomic che avrà come protagonista Jared Leto. Dopo il riavvio delle avventure di Spider-Man come parte integrante del MCU, Sony ha deciso di realizzare il proprio universo condiviso, spinta anche dall’enorme successo ottenuto al botteghino da Venom

Uno dei tanti progetti a cui Sony sta attualmente lavorando è proprio Morbius, che vedrà Leto nei panni del celebre vampiro vivente della Marvel. La produzione del film è ufficialmente terminata nel 2019 e, inizialmente, l’uscita nelle sale era prevista per l’estate 2020. Soltanto pochi mesi dopo il lancio del primo trailer, Sony ha dovuto rivedere totalmente i suoi piani, dal momento che la pandemia di Coronavirus ha portato alla chiusura dei cinema. Proprio per questo, la casa di distribuzione e produzione è stata costretta a posticipare il film al 2021.

La nuova data di uscita di Morbius era stata fissata per la prima metà del 2021. Sfortunatamente, nonostante l’arrivo dei primi vaccini, i casi di Covid-19 continuano ad aumentare in tutto il mondo e la speranza che le sale cinematografiche riaprano prima del previsto è una possibilità ancora troppo remota. Ecco perché, a circa due mesi dall’arrivo, Morbius è stato nuovamente posticipato.

Come riportato da Screen Rant, Sony ha annunciato ufficialmente che Morbius non uscirà più il 19 marzo 2021. Lo studio ha deciso di ritardare di ben sette mesi la prossima avventura dei personaggi Marvel al centro dello Spider-Verse. La nuova data di uscita di Morbius è stata ora fissata per il prossimo 8 ottobre. Se questa nuova data resterà valida, il film uscirà nelle sale 15 mesi dopo rispetto alla data di uscita originale.

Tutto quello che sappiamo su Morbius

Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Matt SmithTyrese Gibson, Adria Arjona Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Deadpool 3 sarà vietato ai minori e sarà collegato al MCU

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Deadpool 3 sarà vietato ai minori e sarà collegato al MCU

Adesso è ufficiale: Deadpool 3 sarà vietato ai minori e farà ufficialmente parte del MCU. Il terzo dell’irriverente franchise con protagonista l’attore Ryan Reynolds è atteso dai fan ormai da parecchio tempo. Nonostante il budget ridotto, il primo film ha raccolto enormi consensi e il sequel ha ricevuto la medesima reazione entusiasta. All’inizio, il franchise è stato considerato come parte della continuity dei film degli X-Men sotto l’egida di Fox, narrativamente separati rispetto ai film del MCU di proprietà di Disney.

Tuttavia, quando Disney ha acquisito Fox all’inizio del 2019, il futuro dei film degli X-Men e di Deadpool in particolare è diventato sempre meno chiaro. La Marvel si trova in questo momento a decidere se tenere separate le due continuity o trovare un modo per unirle da un punto di vista narrativo. Quando Disney ha rivelato i piani della Marvel lo scorso dicembre in occasione dell’Investor Day, Deadpool 3 non è stato menzionato in alcun modo, cosa che ha spinto molto fan a credere che i film degli X-Men non sarebbero più stati collegati al MCU. Tuttavia, ora sappiamo finalmente che non sarà così.

In una nuova intervista con Collider, il presidente dei Marvel Studios Kevin Feige ha confermato che Deadpool 3 farà effettivamente parte del MCU e che il personaggio del Mercenario Chiacchierone esisterà insieme agli Avengers. Tuttavia, questo non significa che il franchise dovrà essere “rimodellato” per un pubblico più giovane: Feige ha anche confermato che Deadpool 3 sarà ancora una volta rivolto ad un pubblico adulto, mantenendo il suo tradizionale rating R. Ad ogni modo, le riprese di Deadpool 3 non inizieranno prima del 2022.

Ricordiamo che Deadpool 3 sarà scritto da nuovo duo di sceneggiatrici, Wendy Molyneux e Lizzie Molyneux-Logelin, che andranno a sostituire gli storici Rhett Reese e Paul Wernick, che avevano firmato sia Deadpool che Deadpool 2 (quest’ultimo co-sceneggiato insieme a Reynolds).

Darren Aronofsky sceglie Brendan Fraser per il suo nuovo film, The Whale

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Darren Aronofsky dirigerà Brendan Fraser in The Whale, film che adatterà la pièce teatrale di Samuel D. Hunter, su un “recluso morbosamente obeso” scrive Variety. La A24 ha acquistato i diritti del film la cui storia è già stata acclamata dalla critica al debutto a Off-Broadway nel 2012, quando vinse sia il Drama Desk che il Lucille Lortel Award per migliore opera teatrale.

La storia è quella di Charlie, un uomo di mezza età di oltre 270 chili che cerca di riconnettersi con la figlia di 17 anni. I due si erano allontanati dopo che Charlie aveva abbandonato la famiglia per stare con il suo amante gay. Alla morte dell’uomo, Charlie ha trasformato il suo dolore in appetito compulsivo.

Aronofsky ha firmato diversi successi in carriera, tra cui si ricordano in particolare Black Swan e Requiem for a Dream, tuttavia Mother!, il suo film più recente, è stato male accolto dal pubblico che ne ha sancito l’insuccesso economico, ma anche la critica è stata divisiva e poco clemente nei suoi confronti.

L’argomento che tratterà The Whale è avvicinabile a quanto Aronofsky ha raccontato in The Wrestler, del 2008, con Mickey Rourke. I due progetti hanno in comune anche il fatto che i protagonisti, Fraser e Rourke, dopo un inizio di carriera promettente, hanno poi passato anni nell’oscurità dell’anonimato. Per Mickey Rourke, il film con Aronofsky fu quello “del ritorno”, chissà che non accada lo stesso a Fraser!

WandaVision: il promo “Expand”

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WandaVision: il promo “Expand”

Disney+ dopo le nuove immagini ha diffuso il promo “Expand” di WandaVision, la serie originale Marvel Studios che arriverà in esclusiva su Disney+ il 15 gennaio 2021 e che vede nel cast Elizabeth Olsen e Paul Bettany.

WandaVision è uno delle prossime miniserie in uscita su Disney+ creata da Jac Schaeffer e basata sui personaggi Marvel  Scarlet/Scarlet Witch interpretato da Elizabeth Olsen e Vision interpretato da Paul Bettany. La serie è ambientato nel Marvel Cinematic Universe (MCU) e ne condividendo la continuità con i film.

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Disney+ è il servizio di streaming dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e altri brand, riuniti insieme, per la prima volta. Come parte della divisione Media ed Entertainment Distribution di Disney, Disney+ è disponibile sulla maggior parte degli schermi connessi a Internet e offre una programmazione senza interruzioni pubblicitarie con una varietà di lungometraggi originali, documentari, serie live-action e animate e cortometraggi. Oltre ad offrire un accesso senza precedenti allo sterminato archivio cinematografico e televisivo di Disney, Disney+ è il nuovo servizio di streaming dove trovare le ultime uscite cinematografiche distribuite da The Walt Disney Studios. Tutte le informazioni e le modalità di abbonamento sono disponibili sul sito DisneyPlus.com.

Lei mi parla ancora di Pupi Avati su Sky Cinema

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Lei mi parla ancora di Pupi Avati su Sky Cinema

Un nuovo film italiano targato Sky Original è pronto al debutto su Sky: lunedì 8 febbraio arriva in prima assoluta su Sky Cinema e in streaming su NOW TV Lei mi parla ancora, scritto e diretto da Pupi Avati, una co-produzione Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con la storica Duea Film dei fratelli Avati, prodotto da Antonio Avati, Luigi Napoleone e Massimo Di Rocco per Vision Distribution e Bartlebyfilm in collaborazione con Duea Film.

Il film, liberamente tratto dall’omonimo libro di Giuseppe Sgarbi, racconta la storia d’amore tra Nino e Caterina: un amore lungo 65 anni e mai finito, neanche con la morte di lei, come scrisse lo stesso autore. «Finché morte non vi separi è una bugia. Il minimo sindacale. Un amore come il nostro arriva molto più in là. E il tuo lo sento anche da qui».

Lei mi parla ancora, la trama

Nino e Caterina sono sposati da sessantacinque anni e si amano profondamente dal primo momento che si sono visti. Alla morte di Caterina, la figlia, nella speranza di aiutare il padre a superare la perdita della donna che ha amato per tutta la vita, gli affianca Amicangelo, un editor con velleità da romanziere, per scrivere attraverso i ricordi del padre un libro sulla loro storia d’amore. Amicangelo accetta il lavoro solo per ragioni economiche e si scontra subito con la personalità di un uomo che sembra opposta a lui. Ma il rapporto tra i due diventerà ogni giorno più profondo fino a trasformarsi in un’amicizia sincera.

Nel cast Renato Pozzetto e Stefania Sandrelli interpretano Nino e Caterina, insieme a Isabella Ragonese (Caterina da giovane), Lino Musella (Nino da giovane) e Fabrizio Gifuni nei panni dello scrittore Amicangelo. Insieme a loro anche Chiara Caselli, Alessandro Haber, Serena Grandi, Gioele Dix, Nicola Nocella. La sceneggiatura e il soggetto sono di Pupi e Tommaso Avati.

«Poter offrire al pubblico di Sky questo nuovo film Sky Original, firmato da Pupi Avati, è la conferma del nostro impegno e della qualità dei film che intendiamo offrire in anteprima ai nostri abbonati», commenta Nicola Maccanico, Executive Vice President Programming di Sky Italia. «Una storia intima, umana e straordinariamente universale, “Lei mi parla ancora” è un lavoro pienamente riuscito, nel quale si incontrano e confrontano epoche diverse, generazioni diverse, esseri umani con interessi diversi, ma tutti uniti da un legame indissolubile. Con questo film Pupi Avati ci porta in quel territorio intimo e sacro che è una grande storia d’amore, raccontandocela con delicatezza struggente e attraverso le interpretazioni di un cast straordinario. A partire dal ritorno al cinema di Renato Pozzetto, qui in un ruolo decisamente originale per lui, assieme a Stefania Sandrelli, Fabrizio Gifuni, Isabella Ragonese e Lino Musella. Alcuni tra i migliori interpreti del cinema italiano per raccontare la storia di un amore profondo e inesauribile».

Il regista e sceneggiatore Pupi Avati ha commentato: «Due anni fa, dopo una lunga esperienza televisiva, siamo tornati al cinema con “Il signor Diavolo”. Un film prodotto in primis per le sale cinematografiche. Debbo dire che si è trattato di un’esperienza appagante l’accompagnare il nostro ultimo nato in una specie di tour elettorale dal Nord al Sud del paese. Quest’estate nel realizzare “Lei mi parla ancora”, in quella sorta di tempo sospeso che ci ha concesso la pandemia, immaginavamo di poter replicare quell’esperienza. Ma non è andata così. La nuova situazione che si è presentata ci ha fatto comprendere che ben difficilmente avremmo potuto contare su una prossima riapertura delle sale. L’opportunità che Sky e Vision Distribution ci hanno prospettato di programmare immediatamente il film, di poter mostrare il prodotto del nostro lavoro ad una così vasta platea, affrancandoci da una snervante attesa, ci ha molto lusingato.  L’immaginare di entrare nelle case degli italiani con una storia così “intima” e personale, con una storia così “affettuosa”, non può che lusingarci».

 “Lei mi parla ancora” è un film Sky Original, prodotto da Bartlebyfilm e Vision Distribution in collaborazione con Duea Film dei fratelli Avati, liberamente tratto dal libro “Lei mi parla ancora” di Giuseppe Sgarbi (edito da Skira). Il film è scritto da Pupi e Tommaso Avati. Il direttore della fotografia è Cesare Bastelli, la scenografia è affidata a Giuliano Pannuti e i costumi sono di Beatrice Giannini.

Doctor Octopus vs Sandman: chi è il miglior villain della trilogia di Raimi?

Alfred Molina e Thomas Haden Church hanno interpretato Doctor Octopus e Sandman rispettivamente in Spider-Man 2 e Spider-Man 3, entrambi diretti da Sam Raimi. Con la possibilità che entrambi i personaggi ritornino nell’atteso sequel di Spider-Man: Far From Home con Tom Holland, sono in molti a chiedersi quale dei due villain sia effettivamente il migliore. Ecco – secondo Screen Rant – 5 motivi per cui Doc Ock è il miglior cattivo della trilogia di Raimi, e altrettanti 5 per cui lo è invece Flint Marko…

Sandman: la CGI è ancora impressionante

Quando si tratta della trilogia di Sam Raimi, parlare di effetti digitali è come lanciare una moneta. È il caso di molti blockbuster dei primi anni 2000: alcune cose invecchiano semplicemente male, mentre altre sembrano grandiose ancora oggi, come nel caso di Sandman.

Ogni singola particella di sabbia è stata portata in vita magnificamente. Le capacità di trasformazione e di geocinetica di Flint Marko sembrano tutte fantastiche ancora oggi. Anche la CGI di Doc Ock è ancora impressionante, ma principalmente a causa delle braccia: ogni volta che Alfred Molina è stato trasformato in un personaggio CGI, sembra davvero fuori posto.

Doc Ock: l’alchimia con Spider-Man

Prima di diventare Doc Ock, Alfred Molina ha interpretato un simpatico personaggio di nome Otto Octavius. Lui e Tobey Maguire hanno sempre dimostrato un’ottima chimica attoriale.

Ciò ha avuto modo di riflettersi anche nei loro scontri in qualità di Spider-Man e Doc Ock. I tira e molla sono stati davvero pochi, cosa che ha reso i loro combattimenti ancora più memorabili e la discesa di Doc Ock nella malvagità molto più tragica.

Sandman: la fedeltà al look originale

Anche se Sam Raimi ha seguito, comprensibilmente, una sua direzione con i look dei cattivi, ha deciso di onorare i fumetti di grande successo con Sandman. La camicia a righe verdi, i pantaloni marrone chiaro e il taglio di capelli piatto facevano sembrare Thomas Haden Church come se fosse uscito direttamente dai fumetti.

Anche le diverse particelle e i costrutti di sabbia che Sandman crea provengono direttamente dai fumetti. Certo, l’accuratezza rispetto ai fumetti non è proprio essenziale per realizzare un buon film, ma in questo caso è stata certamente un’ottima ciliegina sulla torta…

Doc Ock: meglio dei fumetti

Sebbene sia un nemico iconico di Spider-Man, nei fumetti Dock Ock non è così speciale. È il classico scienziato pazzo che è disposto a fare di tutto per completare i suoi malvagi esperimenti o portare a termine i suoi loschi piani.

Il film parte da quest’idea e regala molto di più al personaggio di Doc Ock. Otto viene mostrato come un brav’uomo che, fondamentalmente, perde tutto: diventa vittima della follia e della persuasione, nonché dell’ossessione nei confronti dei tentacoli cibernetici. Questa versione più oscura ma affascinante di Doc Ock è diventata così amata che anche i nuovi videogiochi della serie Marvel’s Spider-Man ne hanno tratto ispirazione.

Sandman: la migliore scena di combattimento

Prima dell’arrivo di Emo-Peter, c’è una scena perfetta con il più oscuro Spider-Man. È allora che indossa la tuta da simbionte per dare la caccia a Flint Marko nelle metropolitane. Ciò porta ad un confronto tra eroe e cattivo che dovrebbe essere realizzato più spesso nei film.

A causa del legame personale tra Spider-Man e Sandman, il combattimento è molto più brutale e viscerale. Le mosse sono pesanti, i colpi sono carichi di rabbia e combinati attraverso immagini brillanti ed una fotografia incredibile: è tutto perfetto! Questo è il motivo per cui i fan concordano sul fatto che Sandman avrebbe dovuto essere l’unico cattivo per il resto del film, piuttosto che introdurre anche Venom…

Doc Ock: combattimenti più iconici

Dal momento che Doc Ock è stato l’unico cattivo a combattere per Spider-Man, ha diversi grandi combattimenti con il personaggio. Ognuno di essi è in qualche modo memorabile e alcuni sono diventati addirittura iconici. Questo è uno dei tanti meriti di Sam Raimi, che ha saputo mettere tutto il suo genio al servizio delle scene d’azione del suo Spider-Man.

Probabilmente il più famoso è il duello tra Doc Ock e Spider-Man sul treno. È così amato che non solo ha generato tonnellate di meme, ma è stato fonte d’ispirazione per molte famose scene di combattimento nei cinecomic a venire… 

Sandman: un cattivo ragazzo? Non proprio…

Più o meno come Doc Ock, Sandman nei fumetti non aveva una grandissima storia. Era soltanto un brutale delinquente che acquisì capacità geocinetiche ed un corpo nuovo: questo è tutto. Spider-Man 3 ha decisamente migliorato il suo background, dandogli una connessione personale con Spider-Man e una motivazione riconoscibile.

Thomas Haden Church inchioda decisamente il lato emotivo di Flint Marko. Non è malvagio, vuole solo salvare sua figlia dalla morte, ma se la cava piuttosto male. Culmina in una scena finale tra lui e Peter che è la parte migliore del climax. Perché? Perché è un momento strappalacrime ed è una fine diversa, ma perfetta, per un cattivo come lui.

Doc Ock: un arco narrativo migliore

Come accennato, Spider-Man 3 ha sofferto molto a causa del tentativo di raccontare troppe cose. Ciò è ancora più evidente quando Sandman viene relegato ad un ruolo di supporto in favore di rendere Venom il cattivo principale all’ultimo secondo possibile.

Spider-Man 2, d’altra parte, mantiene le cose molto più semplici. Sicuramente Harry Osborn è un cattivo, ma è più una sottotrama, mentre invece Doc Ock rimane una grande minaccia per tutta la durata del film. La discesa di Doc Ock nella malvagità si concretizza perfettamente, così come il suo arco di redenzione. Il vero Otto Octavius ​​rompe l’influenza dell’IA e finisce per sacrificarsi per New York City.

Sandman: la resurrezione

La scena migliore di Sandman, e probabilmente dell’intero film, è quando in realtà diventa Sandman per la prima volta. Non c’è dialogo, nessun monologo interiore: è solo Sam Raimi che dimostra di essere un genio per pochi minuti.

Flint Marko sta scoprendo di non essere più un essere umano. Nonostante tutta questa crisi esistenziale, l’unica cosa a cui tiene è sua figlia. Quindi, attraverso la pura forza di volontà, impara a sfruttare i suoi nuovi poteri. Non solo l’animazione sulla sabbia è bellissima, ma la colonna sonora di Christopher Young è perfetta.

Doc Ock: il carisma

Thomas Haden Church non è stato di certo un cattivo interprete per Sandman, lungi dall’essere un padre determinato e disperato. Tuttavia, il personaggio non aveva la stessa quantità di personalità e di carisma che Alfred Molina ha riversato in Doc Ock così bene.

Che si tratti di scherzare con Spider-Man, tramare con l’IA dei tentacoli o semplicemente di parlare con Peter Parker, Alfred Molina ha trasformato Doc Ock in un personaggio a tratti adorabile. Anche quando ha catturato zia May, ci mette tutta la sua arguzia per rendere la scena decisamente migliore. Molina porta magniloquenza al personaggio, ma non arriva mai al punto di esagerare, trovando così l’equilibrio perfetto.

Wonder Woman 1984 punta agli Oscar: WB lancia la campagna “For Your Consideration”

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Wonder Woman 1984 è stato al centro dell’attenzione nelle ultime settimane. Dopo infiniti ritardi, la Warner Bros. ha finalmente deciso di distribuire il sequel sia nei cinema (quelli aperti, naturalmente!) che su HBO Max a partire dallo scorso 25 dicembre. La decisione è stata ovviamente accompagnata da numerose polemiche: addirittura, si dice che lo studio abbia dovuto pagare sia la regista Patty Jenkins che l’attrice Gal Gadot almeno 10 milioni di dollari per convincerle ad accettare la strategia distributiva.

All’inizio Wonder Woman 1984 ha debuttato con brillanti reazioni sui social media e, in seguito, ci siano state recensioni decisamente positive da parte della stampa al sequel. In breve tempo, però, è passato dall’avere un punteggio superiore all’80% (e ad essere quindi “Certified Fresh”) sul celebre aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, all’essere considerato appena sufficiente, con un punteggio pari al 59%.

Tuttavia, la Warner Bros. ha comunque lanciato la campagna “For Your Consideration” per Wonder Woman 1984 in occasione dell’inizio della stagione dei premi (che quest’anno è slittata considerevolmente a causa della pandemia di Covid-19) e dell’avvicinarsi della prossima edizione degli Oscar. Il sequel è stato proposto per un totale di quindici categorie, ossia:

Best Picture
Charles Roven, Deborah Snyder, Zack Snyder, Patty Jenkins, Gal Gadot Stephen Jones

Best Director
Patty Jenkins

Best Adapted Screenplay
Screenplay by Patty Jenkins, Geoff Johns & Dave Callaham
Story by Patty Jenkins & Geoff Johns

Best Actress
Gal Gadot

Best Supporting Actress
Kristen Wiig
Robin Wright
Connie Nielsen

Best Supporting Actor
Chris Pine
Pedro Pascal

Best Ensemble Cast
Gal Gadot, Chris Pine, Kristen Wiig, Pedro Pascal, Robin Wright, Connie Nielsen

Best Cinematography
Matthew Jensen

Best Film Editing
Richard Pearson

Best Production Design
Production Designer: Aline Bonetto
Set Decorator: Anna Lynch-Robinson

Best Costume Design
Lindy Hemming

Best Makeup and Hairstyling
Makeup & Hair Designer: Jan Sewell
Prosthetic Designer: Mark Coulier
Makeup Artist to Gal Gadot: Sarah Brock

Best Sound
Production Sound Mixer: Peter J. Devlin
Supervising Sound Editors: Richard King, Jimmy Boyle
Re-Recording Mixers: Gary A. Rizzo, Gilbert Lake

Best Visual Effects
Visual Effects Supervisors: John Moffatt, Alexis Wajsbrot, Huw J. Evans
Special Effects Supervisor: Mark Holt

Best Original Score
Hans Zimmer

Wonder Woman 1984 uscirà il 25 Dicembre 2020 in America e il 14 Gennaio 2021 in Italia. Il film è stato definito dal produttore Charles Roven un sequel “inusuale“, che poterà in scena lo stesso personaggio grazie al lavoro dello stesso team creativo e che seguirà gli eventi del precedente capitolo, ma che i fan non dovrebbero aspettarsi un seguito tradizionale definendolo “la prossima iterazione della supereroina”.

L’ordine cronologico del personaggio di Diana Prince è stato già rimescolato, essendo stata introdotta nell’era contemporanea di Batman v Superman: Dawn of Justice per poi tornare al vecchio secolo con Wonder Woman. Il sequel vedrà ancora Gal Gadot nei panni di Diana Prince opposta a Kristen Wiig, scelta per interpretare la villain Cheetah. Nel cast figureranno anche Chris Pine (volto del redivivo Steve Trevor) e Pedro Pascal (nei panni di Maxwell Lord).

Star Wars: Anakin Skywalker non era il più giovane dei Cavalieri Jedi

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Il canone di Star Wars ha chiarito che Anakin Skywalker non è stato l’unico giovane prodigio a diventare un Cavaliere Jedi: infatti, un Padawan ha superato le prove all’età di quindici anni. Il Codice Jedi divide i Jedi in sei ranghi: Initiate, Youngling, Padawan, Knight, Master e Grandmaster. I Padawan sono essenzialmente Jedi apprendisti, apprendisti di un membro più esperto dell’Ordine da cui imparare.

Senza dubbio Anakin Skywalker aveva qualcosa di speciale. Era il Prescelto, destinato a portare equilibrio nella Forza, e il suo punteggio midi-chlorian era più alto persino di quello del Maestro Yoda. Di conseguenza, sebbene Anakin si unì all’Ordine Jedi solo quando aveva nove anni, divenne un Cavaliere Jedi solo dieci anni dopo. Il suo talento naturale nella Forza significava che apprendeva ad un ritmo senza precedenti e che, presumibilmente, Obi-Wan Kenobi era un buon insegnante. Ma, sebbene Anakin Skywalker fosse chiaramente un prodigio, in realtà non è stato il più giovane Padawan a diventare un Cavaliere Jedi né, presumibilmente, è stato il Padawan che ha richiesto il minimo addestramento.

Il romanzo tie-in di Justina Ireland “A Test of Courage” è ambientato al culmine dell’era dell’Alta Repubblica, circa 200 anni prima degli eventi di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Al centro della storia vi è il Cavaliere Jedi Vernestra Rwoh, un Cavaliere Jedi Mirialan che ha completato con successo le Prove Jedi all’età di 15 anni. Questo risultato è ancora più impressionante se si considera il fatto che è improbabile che Vernestra sia stata scelta come Padawan fino a quando non è stato vicina all’adolescenza, il che significa che non aveva bisogno di tantissima formazione.

Nel caso di Anakin, il Jedi ha commesso un errore durante la cerimonia, prima che Anakin fosse realmente pronto; era tutt’altro che dedito al lato chiaro, cosa che alla fine hanno imparato a proprie spese. Ma “A Test of Courage” dimostra che Vernestra era notevolmente sensibile alla Forza. Poche settimane prima degli eventi narrati nel romanzo, Vernestra ha percepito la Forza che le dava un design completamente nuovo per la sua spada laser, trasformandola in una frusta. Questo grado di sensibilità alla Forza è senza precedenti, anche per l’era dell’Alta Repubblica, molto prima che il velo del Lato Oscuro cadesse attraverso la galassia.

L’importanza di Anakin nell’universo di Star Wars

Probabilmente ci sono stati molti bambini prodigio nella storia dell’Ordine Jedi, ma Vernestra Rwoh è davvero impressionante. Naturalmente, per quanto potente e sensibile alla Forza possa essere stata, la verità è che Anakin è sempre stato qualcosa di molto diverso; è il Prescelto, un evento che accade una volta nell’eternità, una vergenza della Forza a tutti gli effetti. Sebbene Anakin fosse un povero Jedi, servì la volontà della Forza e alla fine riportò la Forza in equilibrio. È stato un risultato che nemmeno un Jedi come Vernestra Rwoh avrebbe mai potuto ottenere.

WandaVision servirà per introdurre gli X-Men nel MCU? La risposta di Kevin Feige

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È da tempo ormai che i fan si chiedono come i Marvel Studios introdurranno i personaggi degli X-Men nel MCU, sin da quando la Disney ha acquistato la 20 th Century Fox nel 2019. Ad oggi, molti credono che l’introduzione dei mutanti nell’universo condiviso potrebbe avvenire attraverso l’esplorazione del Multiverso.

Sappiamo già che il sequel di Doctor Strange, che sarà diretto da Sam Raimi, approfondirà l’esistenza di varie realtà alternative, e dal momento che Scarlet Witch sarà tra i protagonisti di quell’avventura, si ipotizza che la serie WandaVision possa preparare il terreno affinché “i figli dell’atomo” si uniscano al MCU.

Durante un’intervista con Deadline proprio in occasione della promozione di WandaVision, a Kevin Feige è stato chiesto se la prima serie Disney+ della Marvel servirà effettivamente come trampolino di lancio per la tanto attesa introduzione degli X-Men nel MCU. Come previsto, il boss non ha potuto confermare la cosa, ma al tempo stesso ha suggerito che potrebbe essere una possibilità…

Deadline: “Sappiamo, grazie alla presenza di Monica Rambeau in WandaVision, che il suo persnaggio di collegherà Captain Marvel 2 e che la serie sarà collegata a Doctor Strange in the Multiverse of Madness. WandaVision è quindi una trampolino di lancio per il revival degli X-Men che state attualmente pianificando?”

Feige: “Col senno di poi, tra cinque anni, quando riparleremo di tutto quello che è successo, tutto potrebbe essere stato un trampolino per tutto. Nello specifico… sì, per Monica in Captain Marvel 2 e per Wanda che collabora con Doctor Strange nel sequel.”

È una risposta vaga (come da tradizione), ma è vero che WandaVision sembra gettare le basi per un MCU molto diverso rispetto al passato. Ad oggi è improbabile che vedremo davvero il debutto degli X-Men nello show, ma nulla esclude che alla fine della prima stagione possa esserci una sorta di riferimento o qualche anticipazione in relazione al futuro cinematografico dei mutanti…

Lupin, recensione della serie Netflix con Omar Sy

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Lupin, recensione della serie Netflix con Omar Sy

Arrivata il 8 gennaio sulla piattaforma streaming, Lupin, la nuova serie francese Netflix vede protagonista Omar Sy nei panni del ladro gentiluomo del titolo, rivisitato in chiave moderna. Balzato al primo posto nella classifica delle serie più viste in Italia, lo show ha tutti i requisiti per diventare una serie di lungo corso, conquistando l’attenzione di moltissimi abbonati.

Lupin, la trama

Assane Diop, adolescente immigrato a Parigi, vive con il padre, che è al servizio della facoltosa famiglia Pellegrini. Quando nella residenza viene rubata una preziosissima collana, appartenuta alla Regina Maria Antonietta, il padre di Assane viene ingiustamente accusato del furto e arrestato. Morirà in carcere, suicida, non prima di aver disseminato indizi nascosti che ne sveleranno l’innocenza. A distanza di 25 anni, Assane, ormai un uomo, impiega le sue doti fisiche e mentali per scagionare la memoria del padre. Sua bibbia di vita è il libro “Arsène Lupin, ladro gentiluomo”, che gli venne regalato proprio dal genitore, e che lui legge, studia e custodisce come una reliquia.

Creata da George Kay in collaborazione con François Uzan e diretta da Louis Leterrier (episodi 1, 2 e 3) e Marcela Said (episodi 4 e 5), Lupin di Netflix è una sorpresa davvero piacevole. Lontana dall’originale letterario e anche dal famosissimo e amato adattamento anime di Monkey Punch, la serie gira intorno al protagonista interpretato da Omar Sy, replica in maniera sbiadita le caratteristiche del ladro gentiluomo e si struttura intorno ad una trama orizzontale molto forte, che ne fa un thriller investigativo, contaminato con l’heist movie e con il dramma.

Omar Sy superstar di Lupin su Netflix

Lupin serie tv 2020 (1)Tutti questi toni e sfumature sono portate avanti con grande eleganza da Sy, che con la sua incredibile presenza scenica riesce ad alternare leggerezza e serietà con grande equilibrio, il tutto condito dal tocco elegante che in qualche modo richiama il Lupin letterario, vero e proprio nume tutelare del protagonista.

Basta arrivare a metà del primo episodio per capire che il titolo e il coinvolgimento del ladro gentiluomo è un gancio per attirare il pubblico, e che senza quel nome e quella eredità, la serie rimarrebbe comunque in piedi sulle gambe del suo solido intreccio. Il riferimento rimane comunque un divertente gioco di scrittura e un ottimo modo per attirare l’attenzione dello spettatore.

Da un punto di vista narrativo, Lupin è accattivante, misteriosa, una storia che contamina diversi topoi narrativi, dalla parabola di vendetta alla “grande rapina”, tutto amalgamato con un linguaggio contemporaneo funzionale, facendo leva in alcuni momenti anche sull’aspetto più patetico ed emotivo dei rapporti umani.

Omar Sy, che conferma un talento duttile e forse sfruttato troppo poco (o male) dal grande schermo, ha trovato un personaggio che gli calza a pennello con il quale riesce a mettersi alla prova e che ha un innegabile appeal sul pubblico.

Black Widow: Kevin Feige non può garantire sull’uscita in sala

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Black Widow: Kevin Feige non può garantire sull’uscita in sala

Black Widow, l’attesissimo nuovo capitolo del MCU, è stata posticipato da maggio 2020 a maggio di quest’anno, quando è diventato chiaro che la pandemia di COVID-19 si sarebbe protratta più a lungo di quanto ognuno di noi avesse inizialmente previsto.

I vaccini stanno cominciando ad arrivare e ci sono buone possibilità che le cose tornino ad una parvenza di normalità entro la metà del 2021. Ovviamente, nulla può essere dato per certo, e i Marvel Studios non sembrano più escludere categoricamente una distribuzione esclusiva su Disney+ per il tanto atteso film in solitaria dedicato a Natasha Romanoff.

Intervistato da Deadline in occasione della promozione di WandaVision, a Kevin Feige è stato chiesto se pensa che Black Widow rimarrà fedele alla sua attuale data di uscita nelle sale o se verrà dirottato ufficialmente verso lo streaming, chiarendo che a questo punto tutte le possibili opzioni sono in discussione.

“Non chiedetemi, settimana dopo settimana, cosa succederà in questo mondo. Non ne ho idea e non voglio provare a indovinare”, ha risposto il boss dei Marvel Studios. “Tutto quello che abbiamo fatto si è sempre basato su un unico pensiero: ‘OK, se tutto va come deve andare, ecco cosa faremo’. E fino allo scorso anno le cose sono andate straordinariamente bene. Spero che il mondo si rimetta in carreggiata e che presto torneremo tutti al cinema. Spero che le persone sperimenteranno tutti i contenuti che arriveranno su Disney+ ad un costo mensile davvero basso, così come spero che non vedranno l’ora di incontrarsi con le persone delle loro vita, tornare al cinema e condividere con un gruppo di estranei l’esperienza della sala.”

La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden di Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme a Scarlett Johansson ci saranno anche David HarbourFlorence Pugh e Rachel Weisz.

In Black Widow, quando sorgerà una pericolosa cospirazione collegata al suo passato, Natasha Romanoff dovrà fare i conti con il lato più oscuro delle sue origini. Inseguita da una forza che non si fermerà davanti a nulla pur di sconfiggerla, Natasha dovrà affrontare la sua storia in qualità di spia e le relazioni interrotte lasciate in sospeso anni prima che diventasse un membro degli Avengers.

Avengers: Infinity War o Endgame? Ecco quale preferisce Elizabeth Olsen

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Elizabeth Olsen ha rivelato perché preferisce Avengers: Infinity War a Endgame. L’interprete di Scarlet Witch ha recitato in quattro importanti film del MCU. La prossima  volta che la vedremo nei panni di Wanda sarà sul piccolo schermo, precisamente nell’attesissima serie WandaVision, che debutterà questo venerdì su Disney+ e che ha già ricevuto un’accoglienza positiva da parte della stampa.

È difficile parlare del MCU senza menzionare in qualche modo Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Culmine in due parti dell’universo cinematografico, la storia vede Thanos portare a compimento il suo piano, oltre alle conseguenze delle terribili azioni del Titano Pazzo e all’ultima grande battaglia affrontata dagli eroi più potenti della Terra. Entrambi i film sono ormai radicati nella cultura popolare ed entrambi presentano così tanti elementi significativi che scegliere tra i due appare quasi sempre impossibile.

Proprio in occasione della promozione di WandaVision, Elizabeth Olsen è stata intervistata da CinemaBlend, che le ha chiesto quale dei due recenti film dedicati agli Avengers preferisse. L’attrice ha scelto Avengers: Infinity War, dicendo che si sente “più legata” a quel film. “Beh, mi sento più legata a Infinity War, perché ho avuto modo di sperimentarne di più”, ha spiegato. “Endgame… ero confuso. Perché era tipo: ‘Da dove sono appena uscita?’ (ride)

Il ruolo di Scarlet Witch negli ultimi due Avengers

La risposta di Olsen non dovrebbe apparire come una sorpresa. In Avengers: Infinity War succedono molte cose a livello narrativo e Wanda gioca un ruolo decisamente chiave all’interno della storia. Ovviamente, la sua grande scena è al culmine del film, quando deve distruggere la Gemma della Mente, e quindi Visione, per fermare Thanos.

Il gesto di Wanda, sfortunatamente, si vanifica a causa della Gemma del Tempo, ma gli spettatori hanno davvero percepito la sua tristezza mentre prendeva quella decisione così difficile. In confronto, il suo ruolo in Avengers: Endgame è stato molto più piccolo, anche se è stato comunque protagonista di uno scontro memorabile contro Thanos.

Solo: Paul Bettany tornerebbe nei panni di Dryden Vos

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Solo: Paul Bettany tornerebbe nei panni di Dryden Vos

Paul Bettany ha dichiarato che amerebbe tornare nei panni di Dryden Vos, personaggio interpretato in Solo: A Star Wars Story, se si presentasse l’opportunità. Nel corso degli anni, Bettany è diventato parte integrante del MCU. Ha iniziato come voce di J.A.R.V.I.S., l’assistente AI di Tony Stark (Robert Downey Jr.). Tuttavia, Avengers: Age of Ultron del 2015 ha rappresentato un grande cambiamento per l’attore, che ha ufficialmente assunto il ruolo di Visione. Inoltre, questa settimana debutterà su Disney+ l’attesissima WandaVision, la prima serie ambientata nel MCU in cui rivedremo Bettany nei panni dell’androide sintezoide.

Dato che Bettany è una parte così importante del MCU, è facile dimenticarsi che l’attore ha preso parte anche all’universo di Star Wars. Nel 2018, infatti, Bettany ha interpretato Dryden Vos in Solo, il secondo film antologico della celebre saga fantascientifica. Concentrandosi sulle avventure di un giovane Han Solo (Alden Ehrenreich), Solo ha presentato al pubblico Dryden, che ha prestato servizio come capo del crimine operante sotto Darth Maul (che è tornato in un sorprendente cameo). Sebbene Solo presentasse la prematura scomparsa di Dryden, il personaggio ha fatto in seguito un cameo in Star Wars: The Clone Wars, alludendo così alla possibilità di un’espansione della sua storia.

Intervistato da Jake’s Takes proprio in occasione della promozione di WandaVision, a Paul Bettany è stato chiesto se ci fossero altri suoi personaggi del passato che sarebbero interessante da interpretare in modo episodico, simile appunto alla serie Marvel. Bettany non ha dovuto pensare troppo a lungo alla risposta, facendo subito il nome di. “Oh, mi piacerebbe interpretare ancora Dryden Vos. Adoro l’idea.”

Il futuro di Solo: ci sarà mai un sequel?

Sebbene Solo abbia ottenuto recensioni generalmente positive, gli incassi al botteghino alquanto deludenti sembra abbiano schiacciato ogni speranza di un sequel. Tuttavia, lo scorso autunno il regista Ron Howard ha accennato che potrebbero esserci dei piani in serbo per Solo. Sebbene nulla sia in fase di sviluppo al momento, Howard aveva sottolineato l’interesse da parte dei fan nei confronti dei personaggi, che alla fine potrebbe portare allo sviluppo di una sorta di nuovo progetto. Chiaramente, Bettany è uno di quelli interessate a continuare le storie dei personaggi di Solo.

MCU: i rinvii sarebbero stati più problematici, se la pandemia avesse colpito prima

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Secondo Kevin Feige, le cose sarebbero andate molto peggio per il MCU se la pandemia si fosse verificata nel 2018 o nel 2019. Dopo più di un anno senza nuovi contenuti, i Marvel Studios stanno finalmente per dare il via alla Fase 4 con WandaVision, la prima serie ambientata nell’universo condiviso che debutterà su Disney+ il prossimo 15 gennaio.

Alla luce di ciò, la mente dietro la creazione del franchise ha riflettuto sulle difficoltà che lo studio ha dovuto affrontare quando il coronavirus ha costretto Hollywood e il resto del mondo ad una svolta senza precedenti. Avengers: Endgame è stato il culmine della Saga dell’Infinito, con Spider-Man: Far From Home che funge in qualche modo da epilogo. Entrambi i film, usciti nel 2019, sono stati gli ultimi due progetti targati Marvel ad arrivare nelle sale prima dello scoppio della pademia di Covid-19, che ha costretto la Fase 4 e Black Widow (il suo film di lancio) a slittare di un intero anno.

Parlando con il New York Times in occasione della promozione di WandaVision, l’architetto del MCU ha dichiarato candidamente che se questa pausa essenziale fosse avvenuta prima del rilascio di Endgame, le cose sarebbero andate molto peggio per lo studio. Ha poi aggiunto che, dal momento che il microcosmo delle serie tv deve ancora essere inaugurato ufficialmente, questa pausa forzata non ha fatto altro che giovare all’intero assetto dell’universo condiviso.

“Se la corsa che abbiamo avuto nel 2018 e nel 2019 fosse stata interrotta in questo modo, nel passaggio a Endgame, sarebbe stato un mal di testa ancora più grande. Per quanto riguarda questi nuovi progetti, invece, ha funzionato bene”, ha dichiarato Feige.

Lo stato delle produzioni del MCU

Oltre a far slittare l’intero calendario delle uscite della Fase 4, la pandemia di Coronavirus ha anche ritardato tutte le produzioni in corso del MCU. WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier, Loki tutti erano nel bel mezzo delle riprese principali quando hanno dovuto sospendere la produzione per misure precauzionali. Soltanto diversi mesi dopo hanno avuto la possibilità di tornare sul set.

Attualmente, i Marvel Studios hanno una serie di progetti in fase di produzione, tra ci Spider-Man 3 e la serie Hawkeye. Per quanto riguarda, invece, Thor: Love and Thunder, le riprese inizieranno a breve in Australia.

Malcolm & Marie: trailer del film Netflix con Zendaya

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Malcolm & Marie: trailer del film Netflix con Zendaya

Netflix ha diffuso il trailer italiano di Malcolm & Marie, il nuovo film originale in arrivo con protagonisti Zendaya e John David Washington. Dal 5 febbraio 2021 su Netflix.

Malcolm & Marie è scritto e diretto da SAM LEVINSON e prodotto da KEVIN TUREN, ASHLEY LEVINSON, SAM LEVINSON, ZENDAYA & JOHN DAVID WASHINGTON

In Malcolm & Marie in questo dramma romantico toccante di Sam Levinson con Zendaya e John David Washington, un regista  (Washington) torna a casa assieme alla fidanzata (Zendaya) dopo il trionfo dell’anteprima di un suo film, sicuro dell’imminente successo finanziario e di critica.  La serata subisce però una svolta imprevista quando iniziano a emergere alcune rivelazioni sulla coppia, che ne mettono a dura prova la solidità dell’amore. In collaborazione con il direttore della fotografia Marcell Rév, Levinson dà vita a un film di un’originalità rara, un’ode alle straordinarie storie d’amore hollywoodiane e un’espressione commovente della fiducia nel futuro del settore cinematografico.

Noir in Festival 2021: slitta di una settimana l’edizione numero 30

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A causa della concomitanza con la prossima edizione online della Berlinale (e dell’EFM), la direzione del Noir in Festival ha accettato, per rispetto della ben più anziana e importante vetrina festivaliera, di slittare le sue date, precedentemente annunciate, alla settimana successiva. L’edizione del Trentennale del Noir in Festival si svolgerà quindi a Milano da lunedì 8 a sabato 13 marzo 2021.

La scelta, motivata come si evince da ragioni di armonizzazione del calendario internazionale e già comunicata alla FIAPF (di cui il festival è membro fin dalla nascita) e all’AFIC (di cui è co-fondatore), porta con sé una felice coincidenza poiché il Noir si inaugurerà quest’anno nella Giornata internazionale della donna.

“Inaugurare il festival l’8 marzo”, dicono i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “diventa un modo per omaggiare una nuova generazione di autrici, in letteratura come nel cinema e nella serialità, che stanno rinnovando lo spirito e i caratteri del noir con una forza e un’identità dirompenti. Non è la prima volta che il Noir parla al femminile – anzi, per noi è quasi una tradizione – ma se c’è un anno in cui tutto ciò acquista forza e significato, questo è proprio quello in cui festeggiamo il nostro trentesimo anniversario”.

Pieces of a Woman: intervista ai protagonisti del film Netflix

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Pieces of a Woman: intervista ai protagonisti del film Netflix

Ecco la nostra intervista ai protagonisti di Pieces of a Woman, il film presentato alla 77° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e disponibile su Netflix dal 7 gennaio 2021.

In Pieces of a Woman Martha (Vanessa Kirby) e Sean (Shia LaBeouf) sono una coppia di Boston. Stanno per diventare genitori ma la scelta di far nascere loro figlio in casa ha un risvolto tragico che cambierà per sempre le loro vite. Per Martha ha inizio un’odissea lunga un anno. Deve convivere con il dolore, con il rapporto conflittuale con il marito e con la madre dispotica (Ellen Burstyn), oltre che confrontarsi in tribunale con l’ostetrica divenuta oggetto di pubblica denigrazione. Diretto da Kornél Mundruczó (WHITE GOD – Sinfonia per Hagen, vincitore del premio Un Certain Regard a Cannes nel 2014) e con la sceneggiatura di Kata Wéber. Martin Scorsese è produttore esecutivo. PIECES OF A WOMAN è la storia profondamente intima, travolgente ed eccezionale di una donna che deve imparare a convivere con una perdita.

Moon Knight: Oscar Isaac ufficialmente Marc Spector

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Moon Knight: Oscar Isaac ufficialmente Marc Spector

Oscar Isaac sarà ufficialmente il protagonista di Moon Knight, serie Marvel in sviluppo presso Disney+ e annunciata durante il Comic Con di San Diego del 2019.

In occasione dell’assemblea degli investitori Disney, i Marvel Studios hanno presentato i progetti in sviluppo e annunciato i nuovi in arrivo. Tra questi c’è Moon Knight, una serie su “un eroe complicato”, come annuncia lo stesso account Instagram di Marvel.

Moon Knight racconta la storia di Marc Spector, un soldato d’elite e mercenario che decide di combattere il crimine e decide di diventare il rappresentante umano di Khonshy, il dio egizio della luna.

WandaVision: le nuove immagini della serie in arrivo il 15 gennaio

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Disney+ ha diffuso le nuove immagini di WandaVision, la serie originale Marvel Studios che arriverà in esclusiva su Disney+ il 15 gennaio 2021 e che vede nel cast Elizabeth Olsen e Paul Bettany.

WandaVision unisce televisione classica e Marvel Cinematic Universe e vede protagonisti Wanda Maximoff e Visione, due individui dotati di super poteri che conducono vite di periferia idealizzate, che iniziano a sospettare che ogni cosa non sia come sembra. La nuova serie è diretta da Matt Shakman mentre Jac Schaeffer è il capo sceneggiatore.

WandaVision è uno delle prossime miniserie in uscita su Disney+ creata da Jac Schaeffer e basata sui personaggi Marvel  Scarlet/Scarlet Witch interpretato da Elizabeth Olsen e Vision interpretato da Paul Bettany. La serie è ambientato nel Marvel Cinematic Universe (MCU) e ne condividendo la continuità con i film.

Iscriviti a Disney+ e inizia a guardare le più belle storie Marvel e molto altro!

Disney+ è il servizio di streaming dedicato ai film e ai prodotti di intrattenimento di Disney, Pixar, Marvel, Star Wars, National Geographic e altri brand, riuniti insieme, per la prima volta. Come parte della divisione Media ed Entertainment Distribution di Disney, Disney+ è disponibile sulla maggior parte degli schermi connessi a Internet e offre una programmazione senza interruzioni pubblicitarie con una varietà di lungometraggi originali, documentari, serie live-action e animate e cortometraggi. Oltre ad offrire un accesso senza precedenti allo sterminato archivio cinematografico e televisivo di Disney, Disney+ è il nuovo servizio di streaming dove trovare le ultime uscite cinematografiche distribuite da The Walt Disney Studios. Tutte le informazioni e le modalità di abbonamento sono disponibili sul sito DisneyPlus.com.

I delitti del Barlume torna in onda con due nuove storie

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I delitti del Barlume torna in onda con due nuove storie

Tornano puntuali come ogni anno I delitti del Barlume, la produzione Sky Original coprodotta con Palomar. La prima delle due nuove storie – ispirate al mondo dei romanzi di Marco Malvaldi, editi da Sellerio Editore – si intitola MARE FORZA QUATTRO e sarà in onda lunedì 11 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, disponibile anche in 4K HDR con Sky Q satellite, oltre che on demand su Sky e NOW TV.

Alla regia confermato nuovamente Roan Johnson così come gli storici personaggi che hanno reso famoso il “BarLume”: Filippo Timi veste ancora i panni di Massimo Viviani, Lucia Mascino quelli del Commissario Fusco, Enrica Guidi è la Tizi, mentre Stefano Fresi e Corrado Guzzanti sono ancora una volta Beppe Battaglia e Paolo Pasquali. Sempre insieme, anche se questa volta con l’ausilio della tecnologia, il “quartetto uretra”, capitanato da Alessandro Benvenuti (Emo), insieme ad Atos Davini(Pilade) Marcello Marziali (Gino) e Massimo Paganelli (Aldo).

Nella prima delle due nuove storie, Mare forza quattro, in onda l’11 gennaio alle 21.15 su Sky Cinema Uno, una forte mareggiata di fine marzo si abbatte sul lungomare di Pineta distruggendo tavolini e sedie del nostro amato Barlume. Sarà forse una metafora dell’arrivo del virus? Nel dubbio i vecchini, fatta eccezione per Emo (Alessandro Benvenuti), si sono già tappati in casa e così non possono assistere al ritrovamento del cadavere che la mareggiata ha portato sotto il bar, scuotendo la giornata di Beppe (Stefano Fresi), della Tizi (Enrica Guidi) e di Massimo (Filippo Timi). Un caso rognoso per la Fusco (Lucia Mascino), ma per fortuna a darle una mano c’è come al solito il Viviani….

I delitti del Barlume è una produzione Sky Original, in coproduzione con Palomar, scritta da Roan Johnson, Davide Lantieri, Ottavia Madeddu e Carlotta Massimi. La regia è di Roan Johnson. Nel cast Filippo Timi, Lucia Mascino, Alessandro Benvenuti, Atos Davini, Massimo Paganelli, Marcello Marziali, Enrica Guidi, con Corrado Guzzanti e con Stefano Fresi.

Disponibile anche in 4K HDR con Sky Q satellite e anche on demand su Sky e NOW TV.

MCU: 10 personaggi usciti di scena senza una spiegazione

MCU: 10 personaggi usciti di scena senza una spiegazione

Nonostante il MCU sia pieno di personaggi incredibili che, nel bene o nel male, ricevono tutti un arco narrativo adeguato, ci sono alcuni personaggi che, improvvisamente, non abbiamo più visto nell’universo condiviso. ComicBookMovie ha raccolto 10 personaggi del MCU che sono scomparsi senza una ragione:

Nova Prime

Convincere Glenn Close ad unirsi al MCU è stata una grande vittoria per il regista James Gunn, che ha sviluppato Guardiani della Galassia per i Marvel Studios. Il ruolo di Nova Prime era minore, ma comunque cruciale per il modo in cui si svolgeva la storia. L’esistenza dei Nova Corps si è dimostrata più che sufficiente per lasciare i fan a bocca aperta in merito al loro futuro nel MCU.

Sfortunatamente, Thanos li ha decimati fuori campo in Avengers: Infinity War, quindi possiamo solo supporre che Nova Prime fosse tra i caduti. Il motivo per cui dobbiamo presumerlo è che i Marvel Studios non si sono mai presi la briga di affrontare ciò che è accaduto alle forze di polizia interplanetarie. Thanos ha lasciato metà di loro vivi? Sono tutti morti? Chissà…

 Aaron Davis

La star di Atlanta, Donald Glover, è uno dei più grandi talenti che lavorano oggi, e anche coloro che odiavano Solo: A Star Wars Story hanno convenuto che la sua interpretazione di Lando Calrissian è stata un momento clou. Portare l’attore nel MCU è stata una mossa enorme, ma nei panni di Aaron Davis (zio di Miles Morales e vigilante noto come Prowler), ha portato molto poco a Spider-Man: Homecoming.

Ne seguirono uno scambio divertente con l’inesperto arrampicamuri, così come una menzione fine a se stessa del nipote di Aaron. Quello che sembrava un modo perfetto per introdurre Prowler e/o Miles nel sequel è stato completamente trascurato, neanche quando Peter Parker si stava dirigendo all’estero. Sfortunatamente, Spider-Man 3 sembra essere altrettanto improbabile come film per riportare Aaron. Che spreco!

Betty Ross

Betty Ross è l’interesse amoroso definitivo di Bruce Banner e Liv Tyler non ha fatto altro che un buon lavoro ne L’incredibile Hulk del 2008. Quando il film è stato distribuito, il piano dei Marvel Studios era quello di riunire gli eroi della Terra per combattere un Hulk che era caduto sotto il controllo di Loki. Quando Joss Whedon si è imbarcato nel progetto, il film è stato revisionato e la storia del Gigante di Giada si è svolta in un modo completamente diverso.

È probabile che Betty una volta facesse parte di The Avengers, ma Bruce è passato a Vedova Nera e poi ha lasciato completamente il pianeta. Ora è tornato e ha l’intelligenza di Bruce. Nonostante tutto, sembra che non abbia mai guardato Betty. La Marvel, nel frattempo, ha dimenticato tutto del legame che questi due condividono.

Dr. Selvig

Nei primi giorni del MCU, il dottor Erik Selvig è stato una parte importante di come si sono svolte le storie in questo mondo condiviso. Era in Thor, poi in The Avengers. Era cruciale anche per Thor: The Dark World, ed è persino apparso in Avengers: Age of Ultron. Avengers: Endgame ha confermato che era tra quelli che Thanos ha fatto scomparire, ma questo significa che alla fine è tornato con tutti gli altri.

Solo Spider-Man: Far From Home ha coperto le conseguenze del Blip, quindi Selvig potrebbe tornare. Quando e perché ha smesso di essere così importante per il MCU? Quando Joss Whedon se ne andò, i Marvel Studios decisero che forse questi eroi non avevano bisogno dell’assistenza di un grande cervello come Selvig.

Lady Sif

Sif farà il suo ritorno nel MCU in Thor: Love and Thunder, anche se si dice che Jaimie Alexander potrebbe tornare prima di allora nella serie Disney+ Loki. Questo segna un ritorno atteso da tempo per l’eroe, ma ci spinge anche a chiederci perché i Marvel Studios siano stati così veloci ad abbandonare il personaggio.

Non è mai stata così cruciale per quei primi due film di Thor come avrebbe dovuto essere, e non ha mai avuto la possibilità di esplorare una relazione romantica con il Dio del Tuono, nonostante ci fosse una connessione tra loro. L’ultima volta che abbiamo visto Sif è stato quando lei e Volstagg hanno fatto visita al Il Collezionista. Forse, invece di tornare ad Asgard, ha scelto di attraversare le vie spaziali… è lì che Thor la troverà mentre viaggia con i Guardiani della Galassia?

Mitchell Carson

Un tempo era uno dei principali membri dello S.H.I.E.L.D.; successivamente, è stato rivelato che Mitchell Carson era un altro agente sotto copertura dell’HYDRA. Ecco perché lo abbiamo visto in Ant-Man mentre tentava di acquisire l’armatura di Yellowjacket. Quel piano fallì, ma riuscì a uscire vivo dall’edificio di Darren Cross per combattere ancora un altro giorno. Non era completamente a mani vuote, tuttavia, poiché la sua valigetta era piena di particelle Pym.

C’è molto che si potrebbe fare con quelle, ma negli ultimi sei anni non c’è stato alcun segno che i Marvel Studios abbiano intenzione di riportare Carson indietro o rivelare cosa ne sia stato di lui. La Marvel ha dimenticato questo personaggio, creando quello che alcuni descriverebbe come un buco di trama.

Dr. Cho

Con il box office cinese che diventa sempre più importante, molti studi cinematografici a metà degli anni 2010 si sono resi conto che abbracciare il Regno di Mezzo potrebbe aumentare le possibilità di successo nel paese. Iron Man 3 includeva scene girate appositamente per la Cina, anche se molti spettatori si sono arrabbiati per il modo in cui sono state presentate.

Nonostante ciò, Avengers: Age of Ultron ha ancora in primo piano Claudia Kim, un’attrice che è una grande star in quella parte del mondo. Nei panni della dottoressa Helen Cho, ha svolto un ruolo cruciale nel modo in cui il sequel si è svolto. Nonostante sia stata attaccata da Ultron, Cho in seguito si è unito allo staff della New Avengers Facility… e da allora non è più apparsa. Non sappiamo cosa ne sia stato di lei, ma è stata totalmente dimenticata.

Abominio

Vale la pena menzionare Samuel Sterns qui, perché i Marvel Studios hanno anticipato la sua trasformazione in The Leader, solo per dimenticare tutto di quel cattivo e non fare nulla con lui. Senza un franchise solista per Hulk, forse non dovremmo essere eccessivamente sorpresi dalla scomparsa di uno dei suoi più grandi nemici dal MCU. Tuttavia, lasciarsi alle spalle un cattivo già pronto come Abominio potrebbe essere uno dei più grandi errori commessi dal MCU.

Avrebbe potuto facilmente cadere nelle mani dell’HYDRA o essere stato usato contro i Vendicatori in un film come Captain America: Civil War. Tim Roth riprenderà il ruolo in She-Hulk di Disney+, ma questo arriva a più di un decennio di distanza da quando ha interpretato per la prima volta questo cattivo. La Marvel lo ha dimenticato per un po’, ma sembra che questo sia un altro personaggio con cui hanno finalmente deciso di (ri)fare qualcosa.

Rhomann Dey

È fin troppo facile dimenticare quanto sia stato impressionante il cast di Guardiani della Galassia, con John C. Reilly che è stato un altro grande nome che non ci saremmo mai aspettati di vedere nel MCU. Come Rhomann Dey, ha avuto un impatto duraturo e ha aggiunto ancora più cuore a un film pieno zeppo di emozioni.

Come Nova Prime, è scomparso dall’azione dal 2014; facendolo incrociare di nuovo con la squadra nel Vol. 2 sarebbe stato abbastanza facile. Sfortunatamente, dobbiamo ancora presumere che sia lei che la sua famiglia siano state vittime di Thanos quando il Titano Pazzo ha attaccato Xandar. Speriamo che ci sia un futuro per lui nel Vol. 3, ma solo se la Marvel si ricorderà di lui.

Dr. Leonard Samson

Ty Burrell è diventato una grande star dopo aver recitato ne L’incredibile Hulk grazie a Modern Family, ma i Marvel Studios non sono ancora riusciti a riportare l’attore nel MCU nei panni del Dr. Leonard Samson. È una decisione strana e questo psichiatra avrebbe potuto inserirsi in un numero qualsiasi di film. Per cominciare, avrebbe potuto essere lo strizzacervelli con cui Tony Stark ha parlato alla fine di Iron Man 3; anche se trasformato nel suo eroico alter ego come Doc Samson.

Ciò avrebbe richiesto più tempo sullo schermo, e sicuramentre più del semplice cameo che ha fatto nel 2008. Sembra che la Marvel non abbia mai avuto piani seri per Samson, con la sua inclusione che è stata poco più di un easter egg per i fan. Non c’è da meravigliarsi quindi che stato dimenticato…

Riverdale 5: Chris Mason nel cast

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Riverdale 5: Chris Mason nel cast

Arriva da Deadline la notizia che Chris Mason (Broadchurch) si è unito al cast di Riverdale 5 in un ruolo ricorrente per la quinta stagione della serie tv Riverdale.

Mason interpreterà Chad Gekko, il marito geloso e controllante di Veronica (Camila Mendes) che lavora a Wall Street. Chad è un cane Alpha, minacciato dalla vita di Veronica a Riverdale, in particolare dalla sua amicizia con Archie (KJ Apa). Il personaggio di Mason sarà introdotto nel quarto episodio della quinta stagione mercoledì 10 febbraio, dove ci sarà un salto temporale di sette anni.

Riverdale 5

Riverdale 5 è la quinta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 5 protagonisti sono i personaggi Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart.  Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie, intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh Murray. Una delle studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.

Justice League: dopo la fine delle indagini, per WarnerMedia è ora di “andare avanti”

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Quando WarnerMedia annunciò di aver terminato le indagini in merito alle accuse di Ray Fisher nei confronti di Joss Whedon e di altri membri della produzione di Justice League, la società statunitense specificò di aver attuato delle “misure correttive“. Da allora Fisher ha espresso la sua soddisfazione in merito al risultato ottenuto, ma ha comunque continuato a prendere di mira la Warner Bros. (senza però condividere alcuna lamentela specifica).

In seguito alle indagini, Whedon ha abbandonato la produzione della sua nuova serie HBO dal titolo The Nevers, ma Fisher ha recentemente chiarito che vuole che anche Walter Hamada, capo della DC Films, venga allontanato. In effetti, l’interprete di Cyborg è arrivato al punto di dichiarare che non avrebbe lavorato più a nessun film in cui sarebbe stato coinvolto il dirigente, cosa che ha portato ai recenti report sull’eliminazione del personaggio di Cyborg dalla trama di The Flash.

Adesso, WarnerMedia ha rilasciato una nuova dichiarazione ufficiale in merito alla vicenda: “L’indagine è stata condotta da uno studio legale esterno e guidata da un ex giudice federale”, ha rivelato la società, mostrando quanto seriamente abbia preso la questione. “Sono state intervistate più di 80 persone. Abbiamo piena fiducia nella sua completezza e integrità e sono state intraprese azioni correttive. L’indagine si è conclusa ed è ora di andare avanti”.

In altre parole, qualsiasi azione che sarebbe stata intrapresa adesso lo è stata, quindi i continui tweet di Fisher – che non hanno mai rivelato cosa sia effettivamente successo – chiaramente non otterranno molto di più. Tuttavia, non sembra che la questione si sia davvero conclusa, dal momento che è diventato sempre più difficile immaginare che l’attore possa ancora avere un futuro nel DCEU come Cyborg oltre la Sndyer Cut di Justice League

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Army of the Dead: Zack Snyder ha nascosto un easter egg di Justice League nel film

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Molto prima che WarnerMedia confermasse che la Snyder Cut di Justice League sarebbe arrivata su HBO Max, Zack Snyder ha condiviso quella che sembrava essere una testimonianza tangibile che la sua versione del film stava effettivamente per prendere vita. Quello che non sapevamo all’epoca, però, era che quei contenitori di pellicola metallici erano soltanto degli oggetti di scena provenienti dal set di Army of the Dead.

In una nuova immagine ufficiale del progetto Netflix pubblicata da Entertainment Weekly, vediamo la squadra di mercenari protagonista della storia entrare in un caveau. Alla loro sinistra, è possibile notare proprio quei contenitori, che lo stesso Zack Snyder aveva utilizzato per anticipare l’arrivo della sua versione di Justice League. ComicBookMovie ha condiviso un tweet che esplica, attraverso il dettaglio di tre diverse immagini, il bellissimo easter egg in questione.

Tutto quello che c’è da sapere su Army of the Dead

Army of the Dead segnerà il ritorno di Zack Snyder al genere horror dopo L’alba dei morti viventi del 2004. Il film arriverà su Netflix quest’estate e seguirà un gruppo di mercenari che cerca di portare a termini la più grande rapina mai tentata in una Las Vegas infestata da zombie. Il cast del film annovera Dave Bautista (che di recente ha confermato di aver rinunciato a The Suicide Squad di James Gunn pur di apparire nel film), Ella Purnell e Garret Dillahunt.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

The Flash: per Phil Lord le prime versioni della sceneggiatura erano “molto divertenti”

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Secondo lo sceneggiatore Phil Lord, le prime versioni di The Flash erano davvero divertenti. Lord, insieme al suo fedele partner Chris Miller, ha lavorato a diversi film acclamati, tra cui 21 Jump Street, The LEGO Movie e Spider-Man: Un Nuovo Universo. Nel 2015, durante le prime fasi di sviluppo del film, il duo era stato scelto per scrivere la sceneggiatura di The Flash, ma in seguito ha abbandonato il progetto.

Non si sa molto del film attuale, inclusa la storia che verrà raccontata. Secondo le prime indiscrezioni, il film potrebbe adattare l’arco narrativo della serie a fumetti “Flashpoint” (dal momento che, per un certo periodo, quel titolo era anche lo stesso del film). Con così tante personalità che hanno messo le mani sul progetto, tra sceneggiatori, produttori e registi, non è chiaro adesso quale direzione prenderà il cinecomic. Tuttavia, i dettagli sul cast sono iniziati a trapelare, inclusa un’apparizione molto attesa di Michael Keaton nella sua versione deli 1989 di Batman.

Ora, Phil Lord ha usato Twitter per divulgare un po’ di informazioni sulle prime bozze della sceneggiatura di The Flash. Dopo che Zack Snyder ha rivelato il retroscena sull’originale ambientazione originale di Wonder Woman del 2017, i fan erano curiosi riguardo ai primissimi piani per The Flash. Lord ha risposto alle richieste su Twitter, dicendo che lui e Snyder avevano “escogitato qualcosa di veramente divertente”. Ha continuato dicendo che ha adorato il tempo trascorso a lavorare con Snyder e a dare uno sguardo al processo di lavorazione del DCEU.

Le riprese di The Flash dovrebbero iniziare quest’estate, quindi è probabile che sia già pronta una nuova sceneggiatura. Tuttavia, quello che c’è in quella sceneggiatura è ancora top secret. La versione di Flash di Ezra Miller ha fatto il suo debutto sullo schermo in Batman v Superman: Dawn of Justice, quando Bruce Wayne lo vede per la prima volta nella sequenza del sogno. È stato poi in Justice League del 2017 che Miller ha avuto davvero la possibilità di brillare, mostrando un lato più divertente dell’eroe.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Zack Snyder chiarisce un retroscena su Wonder Woman prima degli eventi di BvS

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Zack Snyder ha finalmente spiegato il retroscena su una foto di Wonder Woman scattata prima degli eventi di Batman v Superman. Dopo che l’immagine di Diana Prince durante la guerra di Crimea ha fatto il giro del web, è diventata uno degli argomenti più discussi, con i fan che hanno sempre voluto conoscere la vera storia dietro quella foto.

L’immagine in questione è stata avvistata nell’ufficio di Snyder durante una recente intervista online che ha suscitato parecchio interesse nel pubblico. Nella foto, la principessa di Themyscira posa con una lancia tenendo in mano diverse teste mozzate, come prova delle sue capacità di combattimento. Questa foto non è mai entrata nel canone del DCEU, con la storia passata di Diana che è stata modificata ed ambientata durante la Prima Guerra Mondiale, come si è visto in Wonder Woman di Patty Jenkins. Il film del 2017 presenta una foto simile che è stata avvistata per la prima volta in Batman v Superman, foto che ha rivelato la vera identità di Bruce Wayne/Batman alla dea amazzone. Dal momento che la prima immagine (decisamente più brutale) è balzata all’attenzione dei più, Snyder si è preso la responsabilità di spiegarne l’origine.

Attraverso il suo account Twitter ufficiale, Snyder ha spiegato che l’immagine è stata presumibilmente scattata nel 1854, quando Diana era a caccia di Ares. Per spiegare il barbaro atto di conservare le teste dei suoi avversari uccisi, il regista ha aggiunto che l’idea era che Steve Trevor, che a quel punto doveva ancora incontrare, l’aiuterà a “ripristinare la sua fede nell’umanità e l’amore stesso”.

Il senso di giustizia di Wonder Woman

L’immagine ha suscitato parecchio interesse in quanto contraddice tutto ciò che è stato rivelato finora su Wonder Woman. Per chi non lo sapesse, è fuori discussione per un personaggio come Diana Prince andare in giro trascinando le teste dei suoi avversari in quel modo, soprattutto perché Diana è assolutamente contraria alla violenza, come spiegato anche in Wonder Woman 1984: nel sequel, mentre lei e Steve danno la caccia a Maxwell Lord, Diana sottolinea che nessuno dovrebbe essere ucciso, sostenendo che tutti erano sotto l’influenza del Dreamstone.

Inoltre, ciò si oppone all’idea che Wonder Woman non abbia mai perso la fede negli umani; in effetti, è la sua fede incrollabile nella bontà delle persone che l’ha motivata a lasciare Themyscira e a salvarli durante la Prima Guerra Mondiale. L’ha aiutata a lasciare andare Steve per la seconda volta, rendendosi conto che il mondo ha bisogno di lei anche in Wonder Woman 1984.

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