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Avengers: Endgame avrebbe dovuto anticipare WandaVision

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Avengers: Endgame avrebbe dovuto anticipare WandaVision

Avengers: Endgame avrebbe dovuto includere una scena post-credits che anticipava WandaVision. La serie che ha debuttato su Disney+ lo scorso 15 gennaio e che ha ufficialmente inaugurato la Fase 4 del MCU (in cui si alterneranno progetti destinati sia al grande che al piccolo schermo), ha visto il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni dei rispettivi personaggi interpretati nell’universo condiviso, ossia Wanda Maximoff/Scarlet Witch e Visione.

WandaVision è sicuramente il prodotto più singolare mai partorito dai Marvel Studios fino ad oggi; in base a ciò che è stato rivelato dai due primi episodi usciti lo scorso venerdì, la serie sembra avere poco o nulla a che fare con il franchise che abbiamo conosciuto e amato negli ultimi 10 anni. La serie è ispirata alle sit-com più celebri degli anni ’50 e ’60, nonostante i primi due episodi abbiamo già palesato alcuni riferimenti ad una narrativa più ampia e decisamente oscura. Detto questo, se le cose fossero andate come volevano i Marvel Studios in origine, Avengers: Endgame avrebbe impostato WandaVision in maniera assolutamente esplicita attraverso una scena post-credits.

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Parlando con IMDb, Paul Bettany ha rivelato che ci sarebbe stata una scena che avrebbe incluso Visione in Avengers: Endgame. Ma alla fine, la mente dietro il MCU, ossia Kevin Feige, ha deciso di scartare l’idea, cosa di cui l’attore è rimasto alquanto sgomento. Ecco perché: “Ad un certo punto sarei dovuto comparire. Mi avrebbero trovato in una specie di sacco per cadaveri. Kevin mi aveva parlato di questa cosa, ma alla fine ha cambiato idea. Ci sono rimasto un po’ male, perché volevo davvero quella partecipazioni agli utili (ride).”

Avengers: Endgame e la chiusura di un “cerchio”

Dal momento che Visione è stato ucciso da Thanos in Avengers: Infinity War, alla fine non è tornato in vita e non è apparso in Endgame. Il personaggio è stato citato in maniera velata da Scarlet Witch, che ovviamente nutriva rancore contro il Titano Pazzo per quello che aveva fatto al suo amante. Col senno di poi, è stato meglio che i Marvel Studios abbiano scartato l’idea. Per quanto emozionante potesse essere una scena post-credits del genere, avrebbe tolto l’idea che il film stava effettivamente segnando la fine di un’era. Invece, Avengers: Endgame ha scelto di rinunciare alle tradizionali scene dopo i titoli di coda del MCU, chiudendosi in maniera simbolica con i rumori di Tony Stark che crea il suo primo costume di Iron Man, scelta decisamente più appropriata.

Avengers: Endgame è arrivato nelle nostre sale il 24 aprile 2019. Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris EvansMark RuffaloChris Hemsworth e Scarlett Johansson. Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War, l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

2001: Odissea nello Spazio, ecco la canzone inedita scritta per il film

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Stanley Kubrick aveva chiesto ad Alex North, compositore specializzato nella composizione di colonne sonore per il cinema, di realizzare una musica adatta a sostituire la musica classica che aveva scelto di appoggiare momentaneamente sulle immagini di 2001: Odissea nello Spazio, il suo capolavoro fantascientifico del 1968.

Sappiamo però che il lavoro di North non venne usato da Kubrick, che scartò non solo la sua colonna sonora, ma anche una canzone originale composta appositamente per il film, un brano che è oggi disponibile su Youtube.

Il titolo della canzone è 2001: A Garden of Personal Mirrors ed è stata scritta da Mike Kaplan, storico ufficio stampa di Kubrick e interpretata da Naomi Gardner. Ecco di seguito il brano.

Fonte: Comingsoon.it

Star: cosa vedere sul nuovo canale Disney+

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Star: cosa vedere sul nuovo canale Disney+

Il 23 febbraio Star diventerà il sesto brand a essere incluso all’interno di Disney+, andando ad aggiungersi ai già presenti Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e Disney. Star promette ancora già serie tv, film e prodotto Plus Originals.

Star diventerà la casa dell’intrattenimento generale, raddoppierà la quantità di contenuti da guardare su Disney+, tra cui Disney Television Studios (20th Television e ABC SIgnatue), FX Prudictions, e 20th Century Studios.

Tra le novità in arrivo sul canale le serie Big Sky e Love, Victor entrare Star Originals disponibili al lancio. Di seguito ecco un primo sguardo al alcuni dei titolo Star, tra le centinaia ancora da annunciate che saranno disponibili dal 23 febbraio.

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Big Sky: dal 23 febbraio

Dal visionario narratore David E: Kelley (Big Little Lies – Piccole grandi bugie) arriva Big Sky, una serie thriller che segue i detective privati Cassie Dewel e Cody Hooyt che uniscono le loro forze con l’Ex Poliziotta, Jenny Hoyt, moglie di Cody da cui si è separato, per cercare due sorelle rapite da un camionista su una remota autostra del Montana. Ma quando scoprono che non si tratta delle uniche ragazze scomparse nella zona, devono correre contro il tempo per trovare queste donne prima che sia troppo tardi.

Love, Victor

Ambientata nel mondo del film rivoluzionario del 2018 Tuo, Simon, la serie seguo Victor, un nuovo studente della Creekwood Hight school, nel suo viaggio alla scoperta di se stesso, mentre affronta delle difficoltà in famiglia, si adatta a una nuoova città ed esplora il proprio orientamento sessuale. Quando tutto sembra troppo, si mette in contatto con Simon perché lo aiuti ad affrontare gli alti e bassi del Liceo.

24 – Kiefer Sutherland è il protagonista di questa innovativa serie Tv: un’intera stagione si svolge in un giorno, con ognuno dei 24 episodi che ricoprono un’ora, raccontati in tempo reale.

Lost

Lost – I misteri si infittiscono quando i 48 sopravvissuti del volo Oceanic Air 815 si trovano bloccati su un’isola non identificata con poche speranze di essere salvati.

Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane

Desperate Housewives – I segreti di Wisteria Lane – Dopo essersi tolta la vita nella sua casa perfetta, Mary Alice continua a guardare dall’alto i suoi amici e la sua famiglia. Ora, dall’oltretomba, ci porta nelle loro vite e in quelle dei suoi vicini: Susan è una donna divorziata e una madre single che farebbe di tutto per amore; Lynette è un’ex donna in carriera che è passata dalla sala riunioni all’essere una madre annoiata e maniacale di quattro figli ingestibili; Bree Van De Kamp è come Martha Stewart sotto steroidi, con una famiglia sull’orlo dell’ammutinamento; Gabrielle Solis è un’ex modella che ha un marito ricco e una grande casa, quindi che cosa ci fa con il giardiniere diciassettenne? E le conquiste della pluridivorziata Edie Britt hanno fatto spettegolare tutti. Mary Alice vede più ora di quanto non abbia mai visto da viva e ha intenzione di condividere i segreti che si nascondono dietro ogni porta di questo sobborgo americano apparentemente perfetto.

I griffin

Appuntamento con I Griffin – Peter, il padre sovrappeso e goffo che dice sempre quello che gli passa per la testa. Lois, la madre amorevole che non riesce a capire perché il figlio continui a cercare di ucciderla. La loro figlia Meg, la regina dei drammi adolescenziali che è costantemente messa in imbarazzo dalla sua famiglia. Chris, il tredicenne muscoloso che non farebbe male a una mosca, a meno che non atterri sul suo hot dog. Stewie, il bebè pericoloso incline al dominio del mondo. E Brian, il cane sarcastico con un’arguzia secca come i martini che beve. Le avventure animate di questa famiglia scandalosa vi faranno ridere a crepapelle. – I Griffin continua a intrattenere il suo pubblico di fan irriducibili con un umorismo pungente, parodie di grande effetto, animazioni spettacolari, con musiche originali eseguite da un’orchestra. Dal suo debutto nel 1999, la serie ha raggiunto lo status di cult tra i fan, e la sua stella emergente, un bambino parlante, è diventata uno dei più grandi personaggi televisivi di tutti i tempi. I Griffin ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui una nomination agli Emmy Award come Miglior Serie Comedy, la seconda serie animata nella storia della televisione ad aver ricevuto questo premio.

How i met your mother

 How I Met Your Mother è una serie comedy che racconta la storia di Ted (Josh Radnor) e di come si sia innamorato. Tutto è iniziato quando il migliore amico di Ted, Marshall (Jason Segel), ha sganciato la bomba che avrebbe fatto la proposta di matrimonio alla sua storica fidanzata e ora moglie, Lily (Alyson Hannigan), una maestra d’asilo. In quel momento, Ted ha capito che avrebbe fatto meglio a darsi una mossa se anche lui avesse voluto trovare il vero amore. Ad aiutarlo nella sua ricerca c’è Barney (Neil Patrick Harris), un amico con infinite, a volte scandalose opinioni, con un debole per i completi e un metodo infallibile per conquistare le donne. Quando Ted ha incontrato Robin (Cobie Smulders) è stato amore a prima vista, ma quando le cose non hanno funzionato, Ted ha capito che il destino avrebbe avuto qualcos’altro in serbo per lui. La serie è raccontata attraverso flashback dal futuro.

Prison Break

Michael Scofield (Wentworth Miller) è un uomo disperato in una situazione disperata. Suo fratello, Lincoln Burrows (Dominic Purcell), è nel braccio della morte per un assassinio che Michael è convinto che Lincoln non abbia commesso. Senza altre opzioni e con il tempo che scorre, Michael rapina una banca per farsi incarcerare insieme al fratello nel penitenziario di Stato di Fox River. Prison Break unisce la speranza di Le Ali della Libertà, il cameratismo di L’altra sporca ultima meta e la tensione e la messa in scena di La Grande Fuga. Questa intrigante serie rivela nuovi pezzi del puzzle ad ogni episodio, mentre Michael porta avanti il suo audace piano per ideare la grande evasione e risolvere l’ampia cospirazione su scala nazionale che ha portato lì suo fratello.

X-Files

L’anticonformista agente dell’FBI, Fox Mulder (David Duchovny), si assume la responsabilità di indagare su un gruppo di casi irrisolti, noti come “X-Files”, che a suo avviso riguardano fenomeni paranormali. Per tenere sotto controllo il suo lavoro – e nella speranza di smentire le sue teorie – l’FBI decide di affiancargli Dana Scully (Gillian Anderson), una giovane agente scettica, laureata in medicina e con una forte propensione per la scienza. Mentre la coppia lavora per risolvere questi casi inspiegabili, la forte fede di Mulder nelle forze dell’ignoto continua a sfidare la mente razionale di Scully. Caso dopo caso, il loro rapporto si fa sempre più complesso, crescendo lentamente in un inebriante mix tra competitività professionale, battute argute e un’attrazione reciproca che viene alimentata dall’intensità delle loro missioni e dalla vicinanza a cui il lavoro li costringe.

Atlanta

Atlanta ruota intorno a Earnest “Earn” Marks (Donald Glover), un giovane solitario che torna nella sua città natale di Atlanta, in Georgia, dopo aver lasciato Princeton. Al suo arrivo, scopre che suo cugino Alfred è diventato il nuovo rapper più sexy di Atlanta. La serie segue i cugini nel loro percorso attraverso la scena rap di Atlanta, dove i loro punti di vista opposti sull’arte, gli affari, il successo e la razza renderanno la loro avventura tutt’altro che facile. Seppur smarrito, Earn è estremamente intelligente e attento. Proprio come un millennial disilluso, lotta per trovare la sua vocazione e sente che il gioco della vita è impostato in modo che non possa mai vincere. Earn si rende conto che l’improvvisa popolarità di Alfred su YouTube ha il potenziale per diventare un’opportunità che può cambiare la vita di entrambi – se solo riuscisse ad avere la meglio sull’atteggiamento di suo cugino, “prima agisci, poi pensa”, e ad abituarsi a Darius, l’assistente probabilmente sensitivo (ma decisamente strano) e dipendente dalle droghe. Come manager di Alfred, Earn potrebbe finalmente trovare qualcosa per cui valga la pena impegnare le proprie energie.

Black-ish

Come tutti i genitori, Andre “Dre” (Anthony Anderson) e Rainbow (Tracee Ellis Ross) Johnson vogliono dare il meglio ai propri figli. Ma l’infanzia di questi bambini si sta rivelando molto diversa dalla loro. E ora si rendono conto di almeno due cose: c’è un prezzo da pagare per aver dato ai figli più di quanto loro abbiano mai avuto e questi genitori amorevoli sono totalmente impreparati alle conseguenze. “Pops” (Laurence Fishburne), il padre di Dre, coglie ogni oc

John Wick 4: Keanu Reeves tornerà sul set entro quest’anno?

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John Wick 4: Keanu Reeves tornerà sul set entro quest’anno?

Ian McShane, che interpreta il nemico di John Wick nell’omonimo franchise, ha lasciato intendere che John Wick 4 potrebbe entrare in produzione quest’anno. Il primo John Wick con Keanu Reeves è uscito nel 2014 e ha contribuito a generare due sequel di altrettanto successo. Il primo film ha incassato 86 milioni di dollari in tutto il mondo, con un budget di produzione di “soli” 20 milioni di dollari: ogni successivo appuntamento della saga ha avuto un successo ancora maggiore del precedente.

Si diceva che l’ultimo film della serie, John Wick 3 – Parabellum, rappresentaasse la fine della trilogia di John Wick. Quel film terminava con un’intensa lotta per proteggere The Continental, in cui il manager Winston, interpretato da McShane, sparava a John Wick. Tuttavia, gli ultimi momenti del film rivelano che Wick in realtà non è morto: è stato portato al Bowery King, dove gli viene offerta un’opportunità di vendetta, spianando così la strada a John Wick 4.

Purtroppo, anche il quarto capitolo è stato colpito dalla conseguenze disastrose della pandemia di Covid-19: il film doveva originariamente uscire al cienma 21 maggio 2021, ma il coinvolgimento di Reeves sia in John Wick 4 che in Matrix 4, insieme ai ritardi nella produzione, ha creato non poche difficoltà circa una possibile data di uscita condivisa per entrambi i titoli. John Wick 4 è ora previsto per il 27 maggio 2022.

Dopo un anno di ritardi e di poche informazioni relative al nuovo capitolo del franchise, Ian McShane ha rivelato a Collider che la Lionsgate potrebbe decidere di mandare in produzione John Wick 4 entro il 2021. “Keanu [Reeves] e io ci siamo scambiati gli auguri di Capodanno e ci siamo detti: ‘Spero di vederti quest’anno’. So che la sceneggiatura è pronta e so che sperano di farlo quest’anno. So che hanno annunciato che avrebbero fatto [John Wick 4] e [John Wick 5] insieme, ma chi lo sa! Gli studi annunciano ogni sorta di cose. Senza dubbio, a un certo punto di quest’anno, faremo John Wick 4.”

John Wick 4 e 5 verranno ancora girati back-to-back?

Ad agosto dello scorso anno la Lionsgate annunciò che John Wick 5 sarebbe stato girato back-to-back con John Wick 4. Al momento non sappiamo se quei piani verranno mantenuti oppure no. All’epoca John Feltheimer, CEO della compagnia, aveva spiegato che lo studio puntava a far partire le riprese di entrambi i film nei primi mesi del 2021: “Siamo impegnati a preparare le sceneggiature per le prossime due puntate del nostro franchise d’azione John Wick, con John Wick 4 in programma nei cinema per il weekend del Memorial Day 2022. Speriamo di girare entrambi, John Wick 4 e 5, back-to-back quando Keanu sarà disponibile all’inizio del prossimo anno.”

MCU, teoria: Chris Evans tornerà come il Captain America dell’HYDRA?

Il potenziale ritorno di Chris Evans nel MCU avvenire nei panni del Captain America dell’Hydra, e non del supereroe a stelle e strisce a cui i fan sono stati abituati. Evans è apparso in ben nove film dell’universo condiviso nel corso di soli otto anni, e dovrebbe toranre anche in What If…?, serie animata che vedrà gli attori del MCU tornare a doppiare i loro iconici personaggi. Tuttavia, sembra che il mandato di Evans nell’universo condiviso non sia ancora finito…

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Un’altra linea temporale

Prima dell’uscita di Avengers: Endgame, Evans aveva dichiarato espressamente che il suo tempo come Capitan America era finito; aveva in programma di appendere al chiodo il suo scudo e di consegnarlo – cinematograficamente parlando – a Falcon, affinché il suo amico di lunga data diventasse il nuovo Captain America. Tuttavia, proprio di recente è stato riferito che Evans è in trattative per riprendere il ruolo in uno dei prossimi progetti del MCU, anche se non si tratterà di un ipotetico Captain America 4. Al contrario, potrebbe assumere un ruolo simile a quello che Robert Downey Jr. Man ha mantenuto con il suo Tony Stark dopo Iron Man 3, apparendo in altri film sia in ruoli da co-protagonista che in ruoli minori, come ad esempio Captain America: Civil War e Spider-Man: Homecoming.

Questa è decisamente una scelta intrigante per il Captain America di Evans, soprattutto in base all’ultimo volta che il pubblico ha visto Steve Rogers sullo schermo: era anziano e non era proprio in grado di affrontare un’altra minaccia come Thanos. Tuttavia, il fatto che Steve Rogers non sia più al suo apice non significa che Evans non possa tornare come nei panni di Captain America così come lo ricordano i fan: alcune modifiche potrebbero infatti essere apportate per accogliere un Capitan America diverso, proveniente da un’altra linea temporale, forse proprio il famigerato Captain America dell’Hydra che ha causato così tante polemiche nel 2016.

La storia del Captain America dell’Hydra

Nella serie a fumetti limitata “Secret Empire”, lo SHIELD ha utilizzato i frammenti del Cubo Cosmico per alterare la realtà: alla fine, quei frammenti si sono fusi in una bambina di nome Kobik. Non molto più tardi, Kobik richiese un clone di Teschio Rosso, perché questi, una volta, aveva tenuto il Cubo Cosmico tra le mani e quindi credeva che potesse aiutarla a diventare un essere unico. Teschio Rosso ha colto l’opportunità per indottrinarla alla maniera dell’Hydra. Grazie a lui, le azioni di Kobik hanno continuamente spinto in avanti i piani dell’Hydra, portando infine alla creazione di un nuovo Captain America, conosciuto anche come Hydra Supreme.

Sotto l’influenza di Teschio Rosso, lo SHIELD creò una città chiamata Pleasant Hill e la riempì di supercriminali riformati. Tuttavia, ebbe vita breve, perché poco dopo ebbe luogo un’enorme scontro, con Steve Rogers – già vecchio a quel punto – che tentò di convincere Kobik a usare i suoi poteri per porre fine alla battaglia. Rogers venne però attaccato da Crossbones e quasi ucciso; Kobik colse quindi l’opportunità per mettere in atto il piano di Teschio Rosso: ripristinò la giovinezza di Steve Rogers, trasformandolo però in un nuovo Captain America, fedele all’Hydra e ai suoi valori.

Questa svolta ha portato all’evento crossover “Secret Empire”, in cui Captain America stava lavorando per stabilire il dominio di Hydra nel mondo. Nella storia, l’Hydra aveva conquistato efficacemente gli Stati Uniti e assunto i supereroi che una volta avevano seguito Cap. Succedono molte cose in quell’arco narrativo, che si conclude con la rivelazione che Hydra Supreme è appunto un “doppio” del vero Steve Rogers. Tuttavia, Bucky Barnes è stato in grado di togliere Kobik dall’influenza di Teschio Rosso e far emergere il vero Captain America, ponendo così fine al regno di Hydra e anche a Hydra Supreme. In seguito, il vero Steve Rogers aveva bisogno di ripristinare la sua eredità, perché era stata rovinata dal falso Captain America.

La Fase 4 ha già spianato la strada a Hydra Supreme?

È improbabile che i Marvel Studios adattino perfettamente la trama di “Secret Empire”, dal momento che molte altre cose dovrebbe accadere nel MCU affinché ciò sia possibile. Ma proprio grazie a ciò che lo studio ha fatto con Captain America: Civil War (che non era una trasposizione fedelissima della storia a fumetti), il MCU potrebbe utilizzare Hydra Supreme in qualche altro modo grazie a ciò che è stato già impostato per la Fase 4. Sebbene Steve Rogers si sia ritirato dagli Avengers e la maggior parte dei supereroi originali se ne siano andati, la Fase 4 del MCU è ancora in gran parte interessata alla sua eredità; dopo tutto, diversi personaggi e cattivi legati a Captain America figurano al centro di film e serie dei primi anni della Fase 4, in particolare grazie allo show The Falcon and the Winter Soldier. E vari elementi delle storie di “Secret Empire” e di Hydra Supreme possono essere intravisti nella Fase 4, in base a ciò che è già stato rivelato al pubblico.

Una parte fondamentale dell’origine di Hydra Supreme è che Steve Rogers è vecchio e non si comporta come Capitan America; questo è quello che è successo alla fine di Avengers: Endgame, quando Evans si è presentato come il vecchio Steve Rogers. Inoltre, il personaggio che ha raccolto l’eredità di Steve Rogers come Capitan America era Falcon. Il trailer della serie Loki ha mostrato una New York City distrutta, che molti fan credono sia un riferimento al Dio dell’Inganno che abita una realtà in cui i Vendicatori hanno perso la battaglia di New York. Ma cosa succederebbe se, invece di essere un riferimento alla battaglia del 2012, fosse una realtà in cui Hydra Supreme esiste e ha vinto in una diversa battaglia di New York? Dopotutto, anche i Chitauri erano responsabili dell’attacco alla Terra in “Secret Empire”. Inoltre, il MCU sta ora sperimentando realtà tascabili e manipolabili come Pleasant Hill con WandaVision. Prese singolarmente, tutte queste cose potrebbero sembrare irrilevanti, ma insieme potrebbero in realtà aver già spianato la strada ad un nuovo grande evento crossover.

Come Hydra Supreme può funzionare nel MCU

La Saga dell’Infinito ha concluso la trama principale di questo particolare universo con la sconfitta di Thanos, ma ci sono infiniti universi là fuori nel Multiverso – e questa è l’apertura di cui la Marvel ha bisogno per esplorare un personaggio come Hydra Supreme. Usare lo Steve Rogers di questo universo rischia di rovinare il suo finale in Avengers: Endgame, ma strappare un altro vecchio Steve Rogers da una timeline alternativa e usare i personaggi (e le differenze) di quell’universo per stabilire Hydra Supreme potrebbe essere piuttosto facile. La migliore linea d’azione sarebbe quella di prendere la città di New York in Loki e usarla come punto di partenza per l’universo di Hydra Supreme. Questo potrebbe essere ulteriormente elaborato in Doctor Strange in the Multiverse of Madness – in cui sappiamo già che verrà esplorato il Multiverso – e o in Thor: Love and Thunder, che può basarsi sulla nuova avventura di Loki. Quel film potrebbe connettersi anche al Multiverso, considerando che presenta il ritorno di Jane Foster, ma questa volta nei panni di Mighty Thor.

L’inclusione del Barone Zemo in The Falcon and the Winter Soldier potrebbe aiutare a stabilirlo, poiché era un membro chiave dell’Esercito del Male in “Secret Empire”, lavorando al fianco di Hydra Supreme. La formazione dell’Esercito del Male potrebbe essere il prossimo domino a cadere, seguendo il vecchio Steve Rogers, Falcon che assume il mantello di Capitan America e Scarlet Witch che sperimenta una realtà alternativa. La Marvel non avrebbe nemmeno bisogno di adattare “Secret Empire” nella sua interezza, ma potrebbe essere usato per mostrare al pubblico le conseguenze dell’apertura del Multiverso, come una sorta di vaso di Pandora: personaggi e mondi possono scontrarsi con i personaggi e con il mondo con cui i fan del MCU hanno già familiarità. Considerato tutto ciò, Hydra Supreme potrebbe essere solo la punta dell’iceberg…

Baghdad Central: la nuova serie in arrivo su Sky

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Baghdad Central: la nuova serie in arrivo su Sky

Debutta il 18 gennaio su Sky e NOW TV Baghdad Central, un avvincente thriller prodotto da Euston Films – parte di Fremantle – e ambientato nella capitale irachena del 2003, mentre la città si trova al centro degli sforzi della coalizione per mettere in sicurezza la regione, dominata dal caos, dal crimine e dalla paranoia che seguirono l’occupazione da parte delle forze americane. La deposizione del regime di Saddam Hussein e il conseguente scioglimento dell’esercito e della polizia iracheni avevano creato infatti un pericoloso vuoto di potere.

Firmata da Stephen Butchard, già dietro il successo di House Of Saddam e The Last Kindgom, lBaghdad Central in sei episodi, è la già apprezzatissima trasposizione televisiva del romanzo omonimo del 2014 di Elliott Colla: “un drama emozionante” secondo il Guardian, mentre per il Wall Street Journal è “impossibile interromperne la visione”.

Baghdad Central: quando esce e dove vederla in streaming

Baghdad Central uscirà il 18 gennaio alle 21.15, ogni lunedì su Sky Atlantic e in streaming su NOW TV

Baghdad Central trama e castBaghdad Central: la trama e il cast

Al centro della storia raccontata in Baghdad Central l’ex ispettore Muhsin al Khafaji (interpretato da Waleed Zuaite). L’uomo ha perso praticamente tutto, e combatte quotidianamente per mantenere al sicuro se stesso e la sua secondogenita Mrouj (July Namir), gravemente malata. Quando scopre che sua figlia maggiore, Sawsan (Leem Lubany), è scomparsa, Khafaji sarà costretto a intraprendere una disperata ricerca per trovarla.

A causa di un errore riguardante la sua identità Khafaji viene arrestato e torturato dagli americani perché sospettato di essere membro delle milizie. Lo aiuterà l’incontro con un ex ufficiale di polizia britannico, Frank Temple – interpretato da Bertie Carvel (Les Misérables) – che lo recluta per lavorare con lui nella Green Zone.

Nei panni del capitano della polizia militare americana John Parodi Corey Stoll (House of Cards, Billions). Completano il cast Clara Koury (Homeland), nei panni della professoressa Zubeida Rashid e Neil Maskell (Utopia) nel ruolo di Douglas Evans.

Liam Neeson dichiara di voler smettere con il genere action

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Liam Neeson dichiara di voler smettere con il genere action

Liam Neeson ha dichiarato che non reciterà più in film action. La carriera dell’attore candidato all’Oscar ha visto una vera e propria rinascita dopo Taken del 2008, che ha spianato la strada a Neeson per recitare in numerosi film d’azione. Da allora, è diventato noto per aver interpretato numerose varianti dell’eroe duro che persegue la giustizia con ogni mezzo necessario.

Esempi recenti della spavalderia tipica del genere portata da Neeson sul grande schermo includono Non-Stop del 2014, Un uomo tranquillo del 2019 e The Marksman, uscito nelle sale americane lo scorso 15 gennaio. Di recente, un altro film di Neeson è diventato inaspettatamente un enorme successo sui servizi di streaming dall’inizio della pandemia. Il film in questione è Unknown – Senza identità del 2011, in cui Neeson interpreta un professore di botanica la cui identità è stata rubata, che ora è diventato il film più visto su Netflix. Tuttavia, l’attore nordirlandese ha segnalato che i suoi giorni da star del cinema potrebbero avere le ore contate.

In un’intervista con ET, Liam Neeson ha detto che questo sarà l’ultimo anno in cui si impegnerà a recitare in film action. L’attore ha citato l’età come motivo principale del suo pensionamento. “Ho 68 anni e mezzo. 69 quest’anno. Ce ne sono un altro paio che farò quest’anno – si spera, COVID permettendo. Ce ne sono un paio in cantiere e poi credo proprio che smetterò”, ha dichiarato. L’attore ha poi specificato di essere arrivato a questa durante le riprese del suo prossimo film, Blacklight. “Adoro picchiare ragazzi della metà dei miei anni, ma non ho più la resistenza per star al passo con loro. Spesso ho la sensazione che mi manchi il fiato dopo aver girato una scena.”

Questa notizia non dovrebbe essere un grande shock per nessuno, dal momento che Neeson in precedenza aveva già detto a ET di non aver intenzione di recitare nuovamente in un film di supereroi. All’epoca aveva dichiarato: “Non ho alcun desiderio di andare in palestra per tre ore ogni giorno per pomparmi e spremermi dentro una tuta in velcro con un mantello”. Tuttavia, di recente Neeson ha espresso interesse a riprendere il suo ruolo di Qui-Gon Jinn nella serie Disney+ dedicata a Obi-Wan Kenobi, attualmente in fase di pre-produzione.

Jared Leto elogia Zack Snyder: “È un folle. Lo adoro!”

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Jared Leto elogia Zack Snyder: “È un folle. Lo adoro!”

Una delle più grandi sorprese in merito alle riprese aggiuntive della Snyder Cut di Justice League è stata la decisione di Zack Snyder di riportare sullo schermo Jared Leto nei panni del Joker, personaggio interpretato dall’attore premio Oscar in Suicide Squad. Nonostante la maggior parte dei fan si aspettasse un flashback sul coinvolgimento del Joker nella morte di Robin, sembra invece che l’attore interpreterà una versione “inedita” del Clown Principe del Crimine, in azione nel futuro stabilito dal “Knightmare” e creato, quindi, dopo che Superman viene “soggiogato” dall’equazione anti-vita di Darkseid.

Sarà sicuramente una scena molto interessante da vedere, ma ancor più interessante sarà vedere Jared Leto recitare senza che la Warner Bros. possa in qualche modo andare ad inficiare sulla sua interpretazione (come accaduto, ad esempio, con Suicide Squad). Indipendentemente da ciò, durante una recente intervista con Jake’s Takes, Leto ha condiviso i suoi pensieri su Zack Snyder, pensieri che evidenziano quanto l’attore abbia apprezzato l’esperienza di lavorare con il regista.

“È un guerriero. È un pazzo. Lo amo davvero”, ha detto con entusiasmo l’attore premio Oscar che vedremo prossimamente in Fino all’ultimo indizio. “Con ogni personaggio che interpreto – e questo non so se accade perché lavoro così intensamente e tendo a scavare molto in profondità e ci metto un sacco di tempo ed energia -, succede che quando ho finito di interpretarli, quando ho finito di interpretare quei ruoli, mi mancano sempre un po’.”

Jared Leto si è riappacificato con il suo Joker?

Jared Leto è noto per essere parecchio selettivo riguardo ai progetti in cui decide di recitare, quindi sentirlo elogiare Zack Snyder in questo modo è davvero impressionante. Dopo aver riferito di essere rimasto deluso per il modo in cui sono state tagliate le sue scene da Suicide Squad – e anche per la scelta della Warner Bros. di fare un film su Joker senza di lui -, sembra che il regista di Justice League possa aver contribuito a riaccendere il suo interesse nei confronti dell’Arlecchino dell’Odio. In quante scene comparirà effettivamente il Joker nel taglio di Snyder resta chiaramente da vedere, ma vederlo condividere lo schermo con il Batman di Ben Affleck sarà probabilmente sufficiente per soddisfare molti fan.

Vi ricordiamo che la Snyder Cut di Justice League uscirà nel 2021 sulla piattaforma streaming di Warner Bros HBO Max che è disponibile negli USA dall’Aprile scorso. Attualmente non sappiamo se in Italia la versione debutterà su qualche piattaforma streaming dato che HBO MAX non è disponibile nel nostro paese. Ma sappiamo che HBO in Italia ha un accordo in esclusiva con SKY, dunque potrebbe essere una valida teoria pensare che in Italia il film possa essere programmato su SKY CINEMA o su SKY ATLANTIC. Tuttavia, quest’ultima è solo una supposizione dunque non ci resta che aspettare ulteriori notizie.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

MCU: la più grande eredità di Iron Man è stata totalmente ignorata?

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Nonostante il focus principale di Avengers: Endgame sia stato il sacrificio di Iron Man per salvare il mondo, un aspetto importante dell’eredità che l’eroe si lascia dietro nell’MCU è stato quasi del tutto trascurato. La morte di Iron Man è stata un momento alquanto inaspettato nel blockbuster che ha chiuso – almeno idealmente – la Fase 3, poiché fino a questo momento nessuno sapeva realmente (al di là di speculazioni e congetture) quale sarebbe stato la decisione dei Marvel Studios in merito al futuro di alcuni dei personaggi più amati dell’universo condiviso.

Ad oggi, è diventato sempre più chiaro il fatto che gran parte della Fase 4 si concentrerà sull’eredità lasciata da Tony Stark, come già fatto in Spider-Man: Far From Home con il dono postumo degli occhiali EDITH per Peter Parker da parte di Iron Man. Tra il dolore di Peter Parker per la perdita del suo mentore, il riconoscimento da parte della serie Armor Wars del potere dei costumi di Tony e l’introduzione di Ironheart – eroe che si ispira alla carriera di Tony – nell’omonima serie, ci sarà sicuramente ancora molto che verrà dedicato al personaggio che ha sempre rappresentato il cuore del MCU.

Tutti questi momenti sono chiaramente importanti, ma il rapido passaggio dalla morte di Iron Man in Avengers: Endgame alle avventure narrate in Spider-Man: Far From Home (con la conseguente rivelazione dell’identità segreta di Peter Parker al mondo intero) sembra aver in qualche modo distratto i più da una figura assai importante che Tony si è lasciato alle spalle: Morgan Stark, sua figlia. Il genio non è un tratto ereditario, quindi non è garantito che Morgan sarà intelligente come suo padre, ma dato che Tony e Pepper hanno chiaramente trascorso molto tempo con Morgan, senza dubbio si sono impegnati molto per insegnarle più così possibili, il che potrebbe facilmente tradursi in una passione per l’apprendimento da parte della ragazzina. Pepper è anche una delle poche persone abili nell’usare un costume Iron Man, quindi se Morgan fosse realmente interessata, sua madre sarebbe in grado di insegnarle le basi fino a farla diventare anche più abile di lei.

È comprensibile il motivo per cui questo dettaglio sia sfuggito a molti fan e – almeno apparentemente – anche all’attuale trama del MCU. Morgan è letteralmente una bambina in Endgame e, ovviamente, non è ancora stata posta dai Marvel Studios la giusta enfasi sul fatto che un giorno possa diventare un eroe o un geniale scienziato, poiché una situazione del genere è potenzialmente lontana decenni. Allo stesso modo, è giusto non voler concentrarsi su di lei in questo momento, poiché vedere un bambino in lutto imparare a vivere senza il padre che l’amava è forse un po’ più doloroso che vedere Spider-Man fare i conti con il dolore per la perdita di un mentore (essendo quest’ultimo un concetto anche più familiare nel mondo del cinema).

Iron Man e la duplice eredità nel MCU

Quando si tratta dell’eredità di Iron Man, vale la pena tenere a mente che questa eredità è duplice: da una parte esiste l’eredità del supereroe Marvel e dall’altra quella di un padre, di un mentore, di un marito e anche di un caro amico. Ignorare l’elemento umano della vita di Tony Stark significa rifiutare l’evoluzione narrativa che il personaggio ha sperimentato durante il suo tempo nel MCU: forse, la cosa più importante che Tony abbia mai mostrato di aver imparato è proprio come prendersi cura delle persone e come lasciare che le persone si prendano cura di lui. Considerando ciò, vedere Morgan crescere potrebbe essere il regalo più grande che il franchise potrebbe fare a coloro che sono ancora sconvolti per la morte del personaggio, poiché Morgan rappresenterebbe una testimonianza di questa lunga eredità cinematografica da entrambi i lati.

Nova: Kevin Feige conferma che ci saranno due versioni nel MCU

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Nova: Kevin Feige conferma che ci saranno due versioni nel MCU

Il presidente dei Marvel Studios, Kevin Feige, anticipa che due versioni di Nova saranno presenti nel MCU. Da quando l’universo condiviso ha iniziato a esplorare le meraviglie del cosmo grazie a Guardiani della Galassia, c’è stato molto interesse da parte dei fan nel vedere Nova. L’identità originale del personaggio – almeno quella più nota – è quella di Richard Rider: si tratta di uno dei più grandi eroi cosmici della Marvel. Tuttavia, i fumetti hanno recentemente introdotto una versione più giovane di Nova, un adolescente latino di nome Sam Alexander.

In passato, Feige aveva più volte affermato che Nova ha il “potenziale immediato” per entrare a far parte del MCU. Allo stato attuale, i Marvel Studios hanno annunciato 25 film e serie tv che comporranno la Fase 4. Tuttavia, non ci sono ancora piani confermati per l’introduzione di Nova. Il MCU aveva già contribuito a gettare le basi per il debutto di Richard Rider dopo la profanazione dei Nova Corps e di Xandar per mano di Thanos prima di Avengers: Infinity War. Nonostante sia un personaggio dall’eredità alquanto longeva, i fan della Marvel continuano a chiedersi quale versione tra Rider e Alexander apparirà effettivamente nel MCU.

Ora, in occasione della promozione della serie tv WandaVision, a Kevin Feige è stato chiesto proprio del futuro di Nova nell’Universo Cinematografico Marvel. ComicBook ha infatti chiesto a Feige se sarà Richard Rider o Sam Alexander il Nova ufficialmente del MCU. Dalla risposta del boss della Marvel, è apparso chiaro che entrambe le versioni, quindi sia Richard Rider che Sam Alexander, faranno il loro debutto nell’universo cinematografico condiviso. Per quanto riguarda, invece, quando una delle due versioni debutterà, Feige è stato decisamente più vago:

“Il tempismo è relativo, giusto? Penso di aver parlato di Doctor Strange otto anni prima che uscisse quel film. Quindi, quel ‘potenziale immediato’ è relativo. Chiaramente, non ci stiamo allontanando dalla fine cosmica della narrazione proprio nel punto debole dei Nova Corps e dello stesso Nova.”

Due versioni di Nova nel MCU: quando debutteranno?

Resta da capire se le due iterazioni del personaggio si uniranno al MCU già a partire dalla Fase 4. Rider potrebbe essere un personaggio introdotto in un’altra proprietà cosmica, come Guardiani della Galassia Vol. 3. Molto probabilmente arriverà prima nel MCU, proprio come ha fatto nei fumetti, poiché i Marvel Studios devono spiegare il potere e le responsabilità di Nova.

Con una storia di origini che può essere collegata agli eventi del 2018 nel MCU, il fatto che siano trascorsi almeno cinque o sei anni nella timeline dà già alla Marvel la capacità di rendere Rider un eroe più esperto in un certo senso. In questo modo, potrebbero presentare Alexander in un futuro non troppo lontano. Non sarebbe neanche così sorprendente se il debutto di Rider nei panni di Nova arrivasse sul grande schermo, mentre la storia di Sam iniziasse su Disney+ con un progetto in stile Young Avengers.

Justice League Snyder Cut sarà un film di 4 ore, la conferma di Zack Snyder

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È stato Zack Snyder in persona a confermare che il suo taglio di Justice League verrà distribuito su HBO Max sotto forma di film e non di miniserie, a differenza di quanto si era speculato in precedenza. Il cinecomic del 2017 è stato uno dei più travagliati della storia recente, a causa principalmente del fatto che Snyder ha dovuto abbandonare la produzione a causa di un lutto familiare.

Durante le riprese aggiuntive, Snyder è stato sostituito da Joss Whedon, che ha riscritto parti significative della sceneggiatura e alterato notevolmente la visione originale della storia da parte del collega. Nonostante, alla fine, sia stato accreditato come regista del film, la versione cinematografica di Justice League non ha nulla a che vedere con l’idea originale del film concepita da Snyder, tant’è che per lungo tempo i fan del regista si sono chiesti come sarebbe stato il film se Snyder avesse avuto la possibilità di portarlo a termine.

Ad un certo punto, i fan hanno fatto sentire la loro voce e hanno chiesto attraverso una campagna social che la versione originale di Justice League ad opera di Zack Snyder venisse ufficialmente distribuita. Inaspettatamente, la Warner Bros. ha deciso di ascoltare le “preghiere” dei fan, annunciando nel maggio 2020 che la Snyder Cut di Justice League sarebbe stato distribuita su HBO Max nel 2021.

Justice League Snyder Cut: un film lungo 4 ore!

In occasione del DC FanDome del 2020, venne poi annunciato che la Snyder Cut sarebbe stata distribuita sotto forma di miniserie in quattro parti, ognuna della durata di circa un’ora. A quanto pare, però, le cose non stanno più in questi termini. È stato infatti Zack Snyder in persona a confermare, in risposta alla domanda di un fan su Vero, che la Snyder Cut verrà distribuita come un film: sarà quindi un lungometraggio lungo ben 4 ore, e non una miniserie suddivisa in quattro parti.

Zack Snyder’s Justice League uscirà in streaming uscirà il 18 marzo 2021 in esclusiva digitale, disponibile per l’acquisto su Amazon Prime Video, Apple Tv, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film & TV.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film vedremo protagonista Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Riverdale 5×01: seconda clip dalla season premiere

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Riverdale 5×01: seconda clip dalla season premiere

Il network americano The CW dopo la prima clip  ha diffuso una nuova clip di di Riverdale 5×01, il primo episodio dell’attesissima quinta stagione della serie Riverdale creata da Roberto Aguirre-Sacasa.

https://youtu.be/rJMOufgJDW4

Riverdale 5×01

Riverdale 5 è la quinta stagione della serie tv Riverdale sviluppata dal direttore creativo di Archie Comics, Roberto Aguirre-Sacasa per il network americana The CW.

In Riverdale 5 protagonisti sono i personaggi Archibald “Archie” Andrews (stagione 1-in corso), interpretato da K. J. Apa. Giovane studente di Riverdale che cerca di seguire la sua passione musicale senza deludere il padre allo stesso tempo. Elizabeth “Betty” Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Lili Reinhart.  Veronica Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Camila Mendes. Sofisticata e audace ragazza appena trasferitasi da New York con la madre dopo che uno scandalo finanziario ha travolto la sua famiglia. Jughead Jones (stagione 1-in corso), interpretato da Cole Sprouse. Migliore amico di Archie, intelligente e che indossa sempre un cappello grigio. Hermione Lodge (stagione 1-in corso), interpretata da Marisol Nichols. Madre di Veronica, con la quale si è appena trasferita in città dopo l’arresto del marito Hiram Lodge, al centro di uno scandalo finanziario. Cheryl Blossom (stagione 1-in corso), interpretata da Madelaine Petsch. Sorella gemella di Jason, è una ragazza ricca e manipolatrice, tra le più popolari della città. Josie McCoy (stagione 1-in corso), interpretata da Ashleigh Murray. Una delle studenti della città, nonché cantante del gruppo Josie and the Pussycats. Figlia del sindaco. Alice Cooper (stagione 1-in corso), interpretata da Mädchen Amick. Madre di Betty ed editrice del giornale locale della città. Hiram Lodge (stagione 2-in corso), interpretato da Mark Consuelos.

Thor: Love and Thunder, Matt Damon apparirà nel film? L’attore avvistato in Australia

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Secondo quanto riferito, Matt Damon è arrivato in Australia per prendere parte alle riprese di Thor: Love and Thunder. Le riprese del cinecomic dovrebbero iniziare questo mese i numerosi ritardi causati dalla pandemia di Coronavirus. Nelle ultime settimane, diversi attori sono arrivati ​​nel Paese in vista dell’inizio della produzione, tra cui Tessa Thompson, Chris Pratt, Dave Bautista, Karen Gillan e Sean Gunn (solo per citarne alcuni).

Quando il progetto è stato annunciato al San Diego Comic-Con 2019, solo tre attori erano stati confermati per Thor: Love and Thunder: Chris Hemsworth, Tessa Thompson e Natalie Portman, che riprenderanno rispettivamente i ruoli di Thor, Valchiaria e Jane Foster. Tuttavia, con i numerosi ritardi della produzione, sono emerse altre indiscrezioni sul film, in particolare per quanto riguarda il cast. Durante il recente Investor Day della Disney, Kevin Feige ha confermato che Gorr il Macellatore di Dei sarà il cattivo principale della storia e che sarà interpretato dal premio Oscar Christian Bale. A quanto pare, c’è anche un altro prestigioso nome che reciterà nel film e che in passato ha già fatto parte del franchise.

Come riportato dal notiziario locale News.com.au, Matt Damon è atterrato in Australia per iniziare a girare Thor: Love and Thunder. È arrivato con il resto della sua famiglia a Sydney tramite un jet privato e si trova adesso in una struttura privata dove dovrebbero rimanere in quarantena per alcuni giorni, come richiesto dalle leggi del paese per cercare di arginare la diffusione del Coronavirus. La fonte specifica che il suo ruolo è ancora sconosciuto, ma vale la pena ricordare che l’attore era apparso in un breve cameo in Thor: Ragnarok nei panni di un attore che interpretava Loki in uno spettacolo dove venivano messi in scena gli eventi di The Dark World.

Considerata l’attuale situazione mondiale, sembra alquanto strano che Damon sia stato coinvolto nel film soltanto per un breve cameo, proprio come avvenuto in Ragnarok. Anche se al momento il suo ruolo resta avvolto nel mistero, è probabile che Taika Waititi abbia riservato all’attore una parte decisamente più ampia nel nuovo film, forse un nuovo personaggio, chissà. È anche probabile che l’arrivo di Damon in Australia non abbia nulla a che vedere con Love and Thunder. Non ci resta che attendere maggiori dettagli.

Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. L’uscita nelle sale è fissata invece al 11 febbraio 2022.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarokcosì come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

The Stand: la recensione degli episodi 3 e 4

The Stand: la recensione degli episodi 3 e 4

Con il suo romanzo L’ombra dello scorpione, lo scrittore Stephen King ha magnificamente raccontato la natura umana, e la violenza insita in essa, collocando tale tematica nel pieno della diffusione di un virus estremamente letale. Un contesto da cui nessuno sembra uscire migliore, ma in cui Bene e Male continuano nonostante tutto ad essere valori ben distinguibili. Dopo un prima trasposizione televisiva, avvenuta nel 1994, il romanzo torna ora in televisione con The Stand, miniserie in 9 episodi ideata da Josh Boone e Benjamin Cavell. Disponibile dal 3 gennaio con cadenza settimanale sulla piattaforma Starz Play, questa aspira ad essere uno dei titoli televisivi che più segneranno l’attuale periodo storico, similmente caratterizzato dalla presenza di un pericoloso virus.

Sono fin troppe le somiglianze che legano la trama della miniserie alla situazione mondiale attuale. A partire dall’errore umano, dal quale si scatena una vera e propria fine del mondo. Un morbo, noto come Captain Trips, sfugge infatti ad un laboratorio segreto, seminando in breve morte e terrore. Il 99% della popolazione non sopravvive all’apocalittica epidemia, e per i pochi immuni si manifesta un’ulteriore guerra da combattere. Due fazioni saranno infatti presto destinate a scontrarsi tra loro. A formarle vi è chi ha deciso di seguire il Bene, rappresentato dall’anziana Mother Abagail (Whoopi Goldberg), e chi invece si affida al Male, incarnato dal signore delle tenebre Randall Flagg (Alexander Skarsgård).

È pericoloso giocare con il Tempo

Dopo aver visto i primi due episodi di The Stand (qui la recensione), i successivi due, rispettivamente Blank PageThe House of the Dead, portano avanti l’introduzione dei vari protagonisti e le minacce incombenti da Las Vegas. Nella città del peccato, infatti, prende sempre più vita l’esercito formato da Randall Flagg, pronto a scatenare una guerra. Sono dunque molte le cose da narrare, e come già intuito dalla visione dei primi episodi il tempo a disposizione non sembra essere sufficiente. Giunti al quarto episodio vi sono ancora personaggi da introdurre, che dunque finiscono inevitabilmente per non ottenere lo spazio che meriterebbero. Ogni episodio, della durata di circa un’ora, si divide dunque tra l’introduzione di questi e i preparativi che porteranno allo scontro finale.

Queste due diverse narrazioni, quasi sempre divise anche da una distanza temporale, vengono qui intrecciate con un montaggio che non aiuta però nella loro distinzione. Non risulta affatto immediato capire quando ci si trovi nel passato e quando nel presente. I continui salti temporali portano inoltre a perdere molto del fascino degli eventi e del carisma dei personaggi. Un esempio concreto è quello relativo a Nick Andros (Harry Zaga). Personaggio a dir poco fondamentale nella storia, questo viene inizialmente introdotto senza alcuna presentazione su chi egli sia e da dove venga. Elementi che arrivano solo molto dopo, risultando decisamente fuori tempo. Tutto ciò porta inevitabilmente ad un calo dell’attenzione.

The Stand Stephen King

L’attesa del finale

Ancora una volta il limite più incisivo nella miniserie sembra essere la sua ambizione di voler raccontare tanto, o forse tutto, del romanzo, utilizzando uno spazio temporale non adeguato. In un epoca dove le serie hanno preso il sopravvento, e ricevono lodi per lo spazio dedicato alla costruzione dei personaggi e degli eventi, The Stand sembra remare in senso contrario. Viene spontaneo pensare che molteplici stagioni avrebbero potuto dar vita ad una storia con un respiro più ampio, una scrittura più precisa e una messa in scena più avvincente. È bene tener presente che una narrazione che non procede in senso cronologico può essere estremamente interessante, e Quentin Tarantino ce lo ha dimostrato più volte, ma per questa miniserie in particolare sembra il mezzo meno idoneo ad una buona riuscita, che infatti non si verifica.

Data dunque la grande confusione narrativa che The Stand presenta, c’è però una cosa che riesce a sviluppare in modo interessante: l’attesa per il finale. Come è noto, quello scritto da King per il suo romanzo non ha mai realmente soddisfatto i lettori. Per la miniserie, dunque, è stato già annunciata una conclusione totalmente differente, sceneggiata proprio dal celebre re del brivido. Con la tanta carne al fuoco che ogni episodio aggiunge alla storia, anche in mezzo al disordine si sviluppa un certo desiderio di sapere come tutto andrà a finire. Lo scontro ultimo tra Bene e Male ha un suo inevitabile fascino, che sembra poter vincere anche le difficoltà che la miniserie pone nella visione. La speranza è dunque che, terminate le introduzioni, la storia possa infine concentrarsi unicamente su tale attesa battaglia.

Moon Knight: Ethan Hawke sarà il villain

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Moon Knight: Ethan Hawke sarà il villain

Arriva da Variety la notizia che Moon Knight è stato assunto dai Marvel Studios per interpretare il villain in Moon Knight, la nuova serie Disney+ che vedrà protagonista Oscar Isaac nei panni di Marc Spector.

La Marvel non ha ancora commentato la notizia, ma sappiamo che non è stato semplice per lo Studio convincere l’attore quattro volte nominato agli Oscar.

Moon Knight racconta la storia di Marc Spector, un soldato d’elite e mercenario che decide di combattere il crimine e decide di diventare il rappresentante umano di Khonshy, il dio egizio della luna.

Mortal Kombat: first look del film diretto da Simon McQuoid

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Mortal Kombat: first look del film diretto da Simon McQuoid

Entertainment Weekly ha diffuso le prime immagini ufficiali di Mortal Kombat, il nuovo adattamento dall’omonimo videogioco picchia duro che è stato diretto dal premiato regista australiano Simon McQuoid, al suo debutto nel cinema, e prodotto da James Wan (i film di “The Conjuring”, “Aquaman”), Todd Garner (“Into the Storm”, “Tag”), McQuoid e E. Bennett Walsh (“Men in Black: International”, “The Amazing Spider-Man 2”). Ecco di seguito le nuove immagini:

Tutto quello che sappiamo sul nuovo Mortal Kombat

Mortal Kombat è il nuovo adattamento cinematografico dell’omonima serie di videogiochi esplosa agli inizi degli anni ’90, che sarà distribuito dalla Warner Bros. e prodotto da James Wan, creatore della saga horror The Conjuring e regista di Aquaman.

Joe Taslim (The Raid) sarà Sub-Zero, Ludi Lin vestirà i panni di Liu Kang, Jessica McNamee (The Meg) sarà Sonya Blade, Josh Lawson vestirà i panni di Kano, mentre Tadanobu Asano (Thor: Ragnarok) interpreterà Raiden. Ancora, Mehcad Brooks sarà il Maggiore Jackson Bridges “Jax”, Max Huang sarà Kung Lao, Sisi Stringer interpreterà Mileena, mentre Chin Han e Hiroyuki Sanada saranno rispettivamente Shang Tsung e Scorpion. Infine, Lewis Tan è stato accreditato nel film in un ruolo che non è stato ufficializzato. Nel film ci saranno anche i personaggi di Sektor, Cyrax, Kabal e Nightwolf.

Mortal Kombat arriverà nei cinema e su HBO Max il 16 aprile 2021. James Wan produrrà il film con la sua etichetta Atomic Monster, mentre il regista di pubblicità Simon McQuoid farà il suo debutto alla regia di un lungometraggio. Todd Garner produrrà insieme a Larry Kasanoff, E. Bennett Walsh, Michael Clear e Sean Robins.

Scuola di sopravvivenza: Missione safari, il nuovo film interattivo Netflix

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Scuola di sopravvivenza: Missione safari, il nuovo film interattivo Netflix per tutta la famiglia con protagonista Bear Grylls e diretto da Ben Simms, che debutterà in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo il 16 febbraio.

Animali selvaggi, insetti e altezze folli: Bear Grylls è tornato con un’epica avventura, questa volta sarà proprio il pubblico ad aiutarlo a portare a termine ogni missione.

La trama di Scuola di sopravvivenza: Missione safari

Dopo un improvviso blackout in una riserva safari, Bear Grylls viene chiamato e ha bisogno di aiuto. La situazione è grave: un leone fuggito viene avvistato in un villaggio vicino, un babbuino è scappato e si sta dirigendo verso le scogliere e la corrente deve essere ripristinata prima che altri animali riescano a fuggire.

WandaVision: recensione dei primi tre episodi della serie Marvel/Disney+

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WandaVision è stato il primo prodotto, nato dalla collaborazione di Disney+ con Marvel Studios, ad essere annunciato nel 2019, e il primo a vedere la luce, il 15 dicembre 2021, sulla piattaforma dedicata della Casa di Topolino, con i primi due episodi, il terzo arriverà il 22 gennaio, e così via, con un episodio a settimana, per nove episodi. 

Diretto da Matt Shakman, WandaVision è stato promosso come una sit-rom-com vecchio stile, con il pubblico in live a registrare applausi e risate, in bianco e nero, con un rimando immediato a Vita da Strega, sia nel look dei protagonisti che negli espedienti narrativi, fino alla sigla animata. Abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi e, come ci aspettavamo da un racconto che ruotasse intorno alla coppia più bizzarra e romantica del Marvel universe, possiamo dire con certezza che niente è come sembra. 

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Un inizio rétro per WandaVision

L’inizio di WandaVision ci trasporta in una periferia suburbana, in cui i novelli sposini Wanda e Visione comprano una piccola villetta con giardino, uguale a tante altre nei paraggi, e cercano di insediarsi e mimetizzarsi in un contesto ordinario e quotidiano. Tuttavia i due sono tutt’altro che ordinari, anche nel loro quotidiano, e così le loro sfide sembrano legate principalmente alla gestione dei loro poteri e delle loro prerogative in contesti lavorativi, casalinghi e in cui si trovano ad interagire con altre persone (dai colleghi, alle vicine ficcanaso, agli invitati a cene imprescindibili). Sebbene tutto il primo episodio (e buona parte del secondo) sia raccontato esattamente come se fossimo dentro ad una puntata di Vita da Strega, il tono leggero e frivolo è costantemente attraversato da una sensazione di inquietudine, di turbamento per situazioni che non sembrano essere ordinarie, come tutto ciò che circonda i novelli sposi. Questa sensazione è tanto invasiva quanto spia di un qualcosa che sta per accadere e che, ad un certo momento, accadrà nella serie.

Da un punto di vista cronologico, all’interno del Marvel Cinematic Universe, WandaVision è collocata dopo gli eventi di Avengers: Endgame e la sua narrazione confluirà, alla fine del nono episodio, in Doctor Strange and the Multiverse of Madness, in cui sappiamo che Elizabeth Olsen avrà una parte. Unendo i puntini della continuity, sembra immediato il lavoro di scrittura che è stato fatto da Megan McDonnell, story editor, e dalla sua squadra. L’ispirazione, per dichiarazioni ufficiali, arriva dal lavoro di Tom King, gigantesco autore della storia sulla Famiglia Visione. Sembra però che il fumetto sia soltanto una vaga ispirazione per la serie che, come sappiamo, dovrà fare i conti con quanto già raccontato al cinema e che adesso si sposta anche in “tv”. Ci sono, già nei primi episodi, moltissimi semi e citazioni letterali dai fumetti, piccoli omaggi visivi e narrativi, ma la serie sembra seguire un binario completamente originale.

Elizabeth Olsen e Paul Bettany fanno scintille

Naturalmente i protagonisti assoluti dello show sono Elizabeth Olsen e Paul Bettany, che finalmente, dopo tanti film in secondo piano, hanno la possibilità di splendere, non solo mostrando un talento ben noto a chi li segue anche fuori dal MCU, ma anche mettendosi alla prova con delle nuance che non hanno mai affrontato prima, nelle rispettive carriere. Entrambi si dimostrano estremamente all’altezza del compito affidatogli, dove Olsen si rivela forse più brillante e sofisticata, mentre Bettany mette in scena un talento comico più fisico a là Dick Van Dyke, finora insospettato.

Accanto ai due protagonisti, che naturalmente catalizzano l’attenzione e l’affetto del pubblico, in WandaVision c’è anche Teyonah Parris, che interpreta Monica Rambeau. Il personaggio, ben noto a chi legge i fumetti Marvel, altri non è che la simpatica bambina vista in Captain Marvel, la figlia di Maria Rambeau, migliore amica di Carol Danvers. Questo personaggio e la presenza annunciata di Kat Dennings che torna nei panni di Darcy Lewis indicano che la serie, a dispetto di quanto anticipato dalla promozione e dai primi episodi, si svolge effettivamente nella contemporaneità e che non sembra esserci stato nessun viaggio nel tempo, indietro fino agli anni Cinquanta. Insomma, la natura della storia in sé appare misteriosa e stimolante per i fan che assisteranno, di settimana in settimana, allo sviluppo degli eventi.

A completare il cast di personaggi ricorrenti, citiamo anche Randall Park nei panni di Jimmy Woo, un agente dell’FBI, e Kathryn Hahn in quelli di Agnes, la vicina di casa impicciona ma molto simpatica. Nel cast sono presenti anche Fred Melamed e Debra Jo Rupp nel ruolo di Arthur Heart, vicino di casa di Wanda e Visione, nonché capo di quest’ultimo, e sua moglie, Emma Caulfield (Buffy) nel ruolo di Dottie Jones, Asif Ali interpreta Norm, un collega di lavoro di Visione e Jolene Purdy nel ruolo di Beverly.

L’universo si espande

Wandavision

Sono ormai 12 anni che il fan Marvel Studios pensa in prospettiva di un universo più vasto, e sono quindi 12 anni che siamo abituati a storie che sfociano in altre storie, che non sono auto-conclusive e che ci mettono di fronte ad un singolo pezzo di una storia che piano piano si compone. Con l’avvento di Avengers: Endgame è stato messo un punto ad un primo ciclo narrativo Marvel al cinema, ma da questo momento in poi quel fan appassionato dovrà barcamenarsi tra serie tv e film al cinema per poter comporre il puzzle che porterà al racconto della prossima grande storia che Kevin Feige e la sua squadra hanno pensato per lui. WandaVision è il primo tassello di quel puzzle, che nasce dalle ceneri di Endgame e si protrarrà fino all’apertura del Multiverso in Doctor Strange 2.

Nel mezzo, siamo sicuri, ci sarà un’avventura incredibile, scritta in maniera brillante, confezionata con cura e interpretata con grande talento da Elizabeth Olsen e Paul Bettany, che finalmente splendono nei colori sgargianti dei loro costumi di Scarlet Witch e Visione!

 

Bastardi a mano armata in TVOD dall’11 Febbraio

Bastardi a mano armata in TVOD dall’11 Febbraio

Sarà disponibile dall’11 febbraio sulle principali piattaforme TVOD Bastardi a mano armata, thriller adrenalinico diretto da Gabriele Albanesi (Il Bosco Fuori) e scritto dallo stesso Albanesi insieme a Luca Poldelmengo (Cemento armato, Calibro 9) e Gianluca Curti (Calibro 9). Al centro della storia, che vede un criminale appena uscito dal carcere recarsi in uno chalet di montagna e prendere in ostaggio i proprietari per recuperare una ricca refurtiva, Marco Bocci, Fortunato Cerlino e Peppino Mazzotta. Completano il cast Maria Fernanda Cândido (Il traditore) e la giovane stella emergente Amanda Campana (Summertime di Netflix).

Bastardi a mano armata è prodotto da Minerva Pictures con Rai Cinema, in collaborazione con Amazon Prime Video e in coproduzione con la brasiliana Boccato Productions, e sarà disponibile a partire dall’11 febbraio su Sky Primafila Premiere, Apple TV, The Film Club, Rakuten TV, Chili, IoRestoInSala e Google Play.

Bastardi a mano armata, la trama

Michele vive in uno chalet tra le montagne con la moglie Damiana e la figliastra Fiore, un’adolescente con cui ha una relazione piuttosto complicata. Una notte, Sergio irrompe nella loro abitazione prendendoli in ostaggio. Si trova lì per una missione particolare: deve recuperare per conto di Caligola il prezioso bottino di un furto di tempo prima.

I Care a Lot con Rosamund Pike su Prime Video dal 19 febbraio

I Care a Lot con Rosamund Pike su Prime Video dal 19 febbraio

Acclamato dalla critica al debutto al Toronto Film Festival 2020, l’atteso dark comic thriller I Care a Lot, con Rosamund Pike (Gone Girl), Peter Dinklage (Game of Thrones), Eiza González (Baby Driver) e Dianne Wiest (Parenti, amici e tanti guai, Edward mani di forbice), in Italia sarà disponibile in esclusiva su Amazon Prime Video dal 19 febbraio. Il film è una produzione Black Bear Pictures, scritto e diretto da J Blakeson (The Disappearance of Alice Creed). STXinternational ha acquisito i diritti internazionali sul film, come parte di un accordo di licenza in esclusiva con la Black Bear.

I Care a Lot ha raggiunto su Rotten Tomatoes un rating del 93% e si è guadagnato l’attenzione della critica a partire dal suo debutto al Toronto Film Festival 2020, dove Variety lo ha definito un ‘thriller elegantemente inquietante’. “I Care a Lot è un’eccellente aggiunta al vasto catalogo di ottimi film di Amazon Prime Video, come Borat: seguito di film cinema, disponibili direttamente e in esclusiva per i clienti Prime” ha detto Brad Beale, Vice President, Worldwide Content Acquisition, Prime Video. “Le performance di alto livello di Rosamund Pike, Peter Dinklage e Dianne Wiest porteranno il pubblico di Amazon Prime Video in un divertente viaggio fatto di giochi di potere, vendetta e inganno”

Armata di una spietata sicurezza di sé, Marla Grayson (la nominata al premio Oscar® Rosamund Pike) è una tutrice legale di professione affidata dal tribunale a decine di anziani. Tramite metodi loschi ma legali, truffa astutamente i suoi assistiti sottraendo loro i risparmi. È un metodo ormai ben rodato che, insieme alla sua partner d’affari e amante Fran (Eiza González), Marla utilizza con un’efficenza brutale sulla sua ultima preda, Jennifer Peterson (la due volte premio Oscar® Dianne Wiest), una pensionata benestante senza eredi o famiglia. Ma quando le due scoprono che Jennifer ha un segreto altrettanto losco e alcune connessioni con uno sfuggente gangster (Il vincitore del Golden Globe Peter Dinklage), Marla è costretta ad alzare la posta in gioco, in una partita a cui possono partecipare solo i predatori, e in cui la sfida non sarà affatto leale.

I Care a Lot si aggiunge a migliaia di serie TV e film disponibili nel catalogo Prime Video, inclusi film come Borat: seguito di film cinema, The Vast of the Night, serie come The Boys, Fleabag, The Marvelous Mrs. Maisel, oltre che Tom Clancy’s Jack Ryan, Hunters, Homecoming, Hanna, Good Omens, Carnival Row, e gli Amazon Original italiani come FERRO e Celebrity Hunted, disponibili senza costi aggiuntivi per tutti i clienti Amazon Prime.

WandaVision: tutte le teorie sulla serie, tra azzardi e possibilità

WandaVision è finalmente disponibile da oggi su Disney+. La prima serie Marvel ambientata nel MCU vede il ritorno di Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di Wanda Maximoff/Scarlet Witch e Visione. Nel corso dei mesi, tantissime sono state le teorie che si sono susseguite attorno allo show, soprattutto in merito alla trama e al suo ruolo nella Fase 4. Screen Rant ha raccolto 5 teorie su WandaVision che potrebbero rivelarsi vere e altre 5, invece, che potrebbero non avere mai un riscontro.

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Teoria improbabile: Magneto

Il maestro del magnetismo ha una storia parecchio complicata con Wanda Maximoff nei fumetti. In qualità di padre, ha combattuto sia al suo fianco che contro di lei. Finora la discendenza di Wanda non è stata mai chiarita in tutto il MCU.

Dal momento che molti fan dei fumetti hanno sottolineano che il suo nuovo costume in WandaVision è sorprendentemente simile a quello di Magneto, sono nate diverse speculazioni in merito alla loro parentela. Tuttavia, la probabilità che Magneto venga introdotto nel MCU in questa fase è altamente improbabile.

Teoria probabile: Agatha Harkness

Per chi non ha mai letto i fumetti, Agatha Harkness è una strega di grande talento che Wanda conosce da molto tempo e da cui impara molte cose. In qualità di mentore della giovane mutante, Harkness potrebbe apparire in WandaVision sotto mentite spoglie.

Secondo la teoria più accreditata, la vicina ficcanaso interpretata nella serie da Kathryn Hahn è in realtà proprio l’Agatha Harkness del MCU. Considerando che il personaggio è stato visto con un cappello da strega nei vari trailer, è certamente una possibilità che si tratti di un primo sottilissimo accenno alla sua vera identità.

Teoria improbabile: I mutanti

Ci sono una valanga di speculazioni sul fatto che i Mutanti verranno finalmente introdotti nel MCU. In effetti, nei fumetti sia Scarlet Witch che Quicksilver sono tradizionalmente dei mutanti, anche se tale origine sembra essere stata cambiata per il grande schermo.

È plausibile che ci possa essere un retcon con più mutanti introdotti, o anche la possibilità di un evento inverso in stile “M Day” che possa introdurre più mutanti. Ci sono così tante altre che potrebbero essere prese in considerazione rispetto all’introduzione dei mutanti nell’universo condiviso, che questa risulta essere fin troppo lungimirante…

Teoria probabile: Mefisto

Mefisto è un demone incredibilmente pericoloso che ha causato il caos nell’universo Marvel per molti anni. È un maestro dell’arte manipolatoria ed è entrato nella testa di Wanda in più di un’occasione. Potrebbe esserci lui dietro tutti gli strani eventi che accadono? La serie ha bisogno di un cattivo e non c’è motivo per cui non possa essere Mefisto.

Considerato l’imminente crossover con il sequel di Doctor Strange, è sempre più probabile che il demone possa svolgere un ruolo chiave nello show. E se fosse proprio Mefisto a controllare l’ambiente di Wanda? E se Wanda avesse fatto un patto con il diavolo per riportare in vita quelli che le erano più vicini?

Teoria improbabile: Doctor Strange

Doctor Strange cercherà l’aiuto di Wanda nell’attesissimo sequel, ma è possibile che possa arrivare in aiuto di Scarlet Witch nella sua serie? Ad oggi, è abbastanza improbabile che un altro personaggio del MCU venga inserito nello show.

Se Doctor Strange dovesse fare davvero la sua apparizione, sarà probabilmente all’ultimo minuto, ma considerando quanto sia potente il personaggio, sembra che potrebbe davvero risolvere qualsiasi problema. L’arrivo di Stephen Strange potrebbe mettere in discussione l’intera trama.

Teoria probabile: I gemelli

Grazie alla serie a fumetti di Tom King, sappiamo che Visione mette in piedi una famiglia e ha persino due gemelli. Ora, anche Wanda ha avuto dei bambini nei fumetti, quindi non è chiaro quale di queste due iterazioni verrà introdotta nello show, ma la loro esistenza è stata confermata.

Che si tratti di Speed ​​e Wiccan o Viv e Vin, la serie potrebbe certamente aprire le porte ad una sorta di crossover degli Young Avengers. Grazie alla natura bizzarra della realtà di Wanda, i bambini potrebbero anche invecchiare rapidamente!

Teoria improbabile: la morte della visione

Il MCU ha già visto Vision morire una volta. In qualche modo è tornato alla versione della realtà di Wanda, ma non è chiaro come sia successo in questa fase. Ciò che è più probabile è che questa non sia la fine definitiva del personaggio.

Sembra strano che WandaVision rappresenti un ultimo addio per Visione, soprattutto perché se la serie avrà successo potrebbe anche portare ad una seconda stagione. Visione potrebbe morire di nuovo in futuro, ma per ora è molto più probabile che questo sia un grande ritorno per l’androide nel MCU.

Teoria probabile: il Multiverso

Un ruolo perfetto nella versione degli X-Men ad opera di Fox è stato certamente quello di Evan Peters nei panni di Quicksilver. Spensierato, brillante, una nuova interpretazione del personaggio che ha contrastato enormemente il Pietro che il MCU ha messo sullo schermo.

Il Multiverso potrebbe certamente essere coinvolto in questa storia e con esso potrebbe arrivare un’iterazione diversa di Quicksilver. Ci sono state voci secondo cui Evan Peters è stato scritturato per WandaVision, quindi uno scenario del genere sembra molto probabile.

Teoria improbabile: cambiare la realtà

L’impatto di WandaVision potrebbe influenzare l’intero MCU. Wanda sta giocando con la realtà e questo potrebbe avere conseguenze su come si evolverà la timeline della Marvel in futuro. Potrebbero essere le sue azioni a consentire al Multiverso di iniziare a diventare parte di questa narrativa più ampia e ciò potrebbe anche spiegare il suo coinvolgimento con Doctor Strange.

Tuttavia, un cambiamento permanente grazie alle sue azioni sembra un po’ inverosimile per una serie Disney +; una situazione “M Day” o un collasso del Multiverso è probabilmente più nelle corde di altri film o serie che verranno distribuiti in futuro.

Teoria probabile: Quicksilver

Tra gli argomenti più discussi in merito alla serie, c’è sicuramente il possibile ritorno di Quicksilver. Se Wanda può riportare il suo amato Visione nella sua stessa realtà, allora perché dovrebbe fermarsi lì? Sicuramente avrebbe riportato indietro anche il suo defunto fratello!

Un ritorno in Quicksilver sarebbe sicuramente uno spettacolo gradito considerando che in questa fase è apparso solo in un progetto del MCU (due se si conta anche la scena post-credits di Captain America: The Winter Soldier). C’è sicuramente di più sulla relazione tra i due fratelli che può essere esplorato.

 

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Batman: per la prima volta su Sky Cinema un canale dedicato all’amatissimo supereroe DC

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Per la prima volta su Sky Cinema un canale interamente dedicato a uno dei supereroi più iconici, misteriosi e amati della storia dei fumetti e del cinema: Batman. Da sabato 16 a domenica 24 gennaio Sky Cinema Collection (canale 303 di Sky) si tinge di nero e si trasforma in Sky Cinema – Batman. Le cupe atmosfere di Gotham City faranno da teatro all’inarrestabile lotta contro il crimine di Bruce Wayne, il multimilionario che combatte i suoi antagonisti indossando la maschera del leggendario Uomo Pipistrello.

In attesa del prossimo The Batman, diretto da Matt Reeves, con Robert Pattinson nei panni del vigilante di Gotham City, sono 7 i titoli che compongono la collezione sul supereroe DC, ideato nel 1939 da Bob Kane e Bill Finger: i due film diretti da Tim Burton, le due pellicole di Joel Schumacher e i tre capitoli firmati Christopher Nolan. Tutti i film saranno disponibili on demand su Sky e in streaming su NOW TV.

È il 1989 quando il regista dal gusto visionario e gotico Tim Burton porta al cinema BATMAN, che vede Michael Keaton indossare i panni di Bruce Wayne, nonché il mantello dell’Uomo Pipistrello. Troviamo inoltre Kim Basinger nei panni di Vicki Vale e Jack Nicholson in quelli coloratissimi di Joker. Il film ha uno straordinario successo, ottenendo incassi da capogiro e l’Oscar nel 1990 per la Miglior scenografia. Tre anni dopo, nel 1992, l’accoppiata Burton – Keaton ritorna al cinema con BATMAN – IL RITORNO, in cui l’eroe della DC Comics ha a che fare con la splendida Catwoman interpretata da Michelle Pfeiffer e il terribile Pinguino con le sembianze di Danny DeVito.

Le avventure di Batman proseguono nel 1995 con BATMAN FOREVER, che vede alla regia Joel Schumacher e nel cast Val Kilmer come Uomo Pipistrello, Nicole Kidman come la Dottoressa Chase Meridian, Jim Carrey come l’Enigmista, Tommy Lee Jones come Due Facce e Chris O’Donnell come Robin. Nel 1997 Joel Schumacher firma ancora BATMAN & ROBIN, ma questa volta il ruolo dell’eroe è affidato a George Clooney, affiancato dal Robin di Chris O’Donnell. Come villain invece troviamo Uma Thurman chiamata a interpretare il ruolo di Poison Ivy e Arnold Schwarzenegger quello di Mr. Freeze.

Il 2005 segna l’inizio della trilogia firmata da Christopher Nolan, un vero trionfo di pubblico e critica e considerata una delle migliori saghe di supereroi. In BATMAN BEGINS, quindi, troviamo per la prima volta Christian Bale dare volto e corpo al Cavaliere Oscuro. Al suo fianco sia in questo capitolo che nei due successivi, ci sono: Michael Caine nei panni del fidato Alfred, Gary Oldman in quelli dell’incorruttibile sergente della polizia James Gordon, e Morgan Freeman in quelli di Lucius Fox che cura gli affari della Wayne Enterprises, oltre ad essere uno scienziato e inventore al servizio di Bruce Wayne. Nel cast anche Liam Neeson che interpreta Henri Ducard, Katie Holmes che dà il volto a Rachel Dawes e Cillian Murphy che veste i panni di Jonathan Crane.

Nel 2008 esce nelle sale il secondo capitolo di Nolan, IL CAVALIERE OSCURO, in cui Bale-Wayne deve salvare Gotham dall’inquietante Joker, interpretato da un indimenticabile Heath Ledger che per questo ruolo ottenne l’Oscar  e il Golden Globe come Miglior attore non protagonista. Nella pellicola, premiata anche con l’Oscar® per il Miglior montaggio del suono, troviamo anche Maggie Gyllenhaal come Rachel Dawes e Aaron Eckhart come Harvey Dent.

Con l’anno 2012 si chiude la trilogia di Nolan con l’uscita de IL CAVALIERE OSCURO – IL RITORNO, dove troviamo un Bale-Wayne costretto a tornare in attività quando a Gotham compaiono la ladra Catwoman, interpretata da Anne Hathaway, e il terrorista Bane, interpretato da Tom Hardy. Nel cast anche Marion Cotillard nei panni di Miranda Tate e Joseph Gordon-Levitt in quelli dell’agente di polizia John Blake.

Tutti i titoli sono disponibili anche nella collezione on demand, disponibile su Sky e NOW TV.

Cyborg fuori da The Flash, WarnerMedia risponde a Ray Fisher

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Cyborg fuori da The Flash, WarnerMedia risponde a Ray Fisher

La scorsa notte, Ray Fisher ha confermato che il suo personaggio, Cyborg, è stato ufficialmente tagliato da The Flash, e ancora una volta ha tirato in ballo Walter Hamada, presidente della DC Films, per aver in qualche modo ostacolato le indagini a seguito delle sue accuse nei confronti del team di produzione (incluso il regista Joss Whedon) durante le riprese aggiuntive di Justice League.

Ora, WarnerMedia ha risposto alle recenti dichiarazioni di Fisher con una nota ufficiale (via CBM), prendendo in maniera esplicita ed inequivocabile le difese di Hamada. “Credo in Walter Hamada e credo che non abbia impedito o interferito nelle indagini”, ha affermato Ann Sarnoff, presidente e amministratore delegato di WarnerMedia.

“Inoltre, ho piena fiducia nel processo e nei risultati dell’indagine. Walter è un leader rispettato, conosciuto dai suoi colleghi e da me come un uomo di grande carattere e integrità. Come ho anche detto nel recente annuncio di estensione dell’accordo di Walter, sono entusiasta della direzione in cui sta portando la DC Films e non vedo l’ora di lavorare con lui e con resto del team per costruire il Multiverso della DC.”

Già in passato Fisher aveva dichiarato che non sarebbe stato coinvolto in nessun progetto che avrebbe visto la direzione di Hamada, quindi sembra che i suoi giorni nei panni di Cyborg – fatta eccezione per la Snyder Cut di Justice League – siano ufficialmente finiti. I fan sembrano essersi divisi in merito alla situazione. Fisher è stato elogiato per aver avuto il coraggio di parlare apertamente, ma alcuni hanno iniziato a percepire che la sua rabbia possa essere mal riposta.

Tutto quello che c’è da sapere su The Flash

Ricordiamo che The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Il film sarà diretto da Andy Muschietti, regista di IT e IT – Capitolo Due. Ezra Miller tornerà a vestire i panni del Velocista Scarlatto dopo un cameo in Batman v Superman: Dawn of Justice e Justice League. Confermata anche la presenza di Michael Keaton e Ben Affleck, che torneranno entrambi a vestire i panni di Batman. Il film dovrebbe essere ispirato alla serie a fumetti “Flashpoint” del 2011, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert.

Ben Affleck elogia Kevin Feige: “Il più grande produttore che sia mai esistito”

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Secondo quanto riferito, Ben Affleck tornerà nei panni di Batman per un’altra apparizione (l’ultima?) in The Flash, il cinecomic di Andy Muschietti con Ezra Miller. Nonostante gli anni trascorsi ad interpretare l’iconico eroe della DC siano stati particolarmente travagliati (come rivelato dallo stesso attore di recente), pare che Affleck sia nuovamente disponibile a rimettersi in gioco all’interno del mondo dei supereroi.

D’altronde, lo aveva già fatto dopo Daredevil del 2003; quindi, se The Flash dovesse davvero rappresentare la sua ultima apparizione nei panni del Crociato di Gotham, nulla esclude che l’attore possa, un giorno, decidere di unirsi al MCU. Alcuni recenti commenti dell’attore/regista su Kevin Feige sembrano essere decisamente indicativi…

Intervistato da The Hollywood Reporter, Affleck ha elogiato Feige, con cui ha avuto la possibilità i lavorare proprio al sopracitato Daredevil (Feige figura tra i produttori esecutivi del film di Mark Steven Johnson). “Kevin Feige è, bisogna assolutamente dirlo, il produttore più grande e di maggior successo che sia mai esistito”, ha dichiarato la star di Justice League. “È l’unica persona al mondo che se mi dicesse: ‘So cosa vuole il pubblico, questo è quello che faremo’, ci crederei in un batter d’occhio. Conosce il suo pubblico come nessun altro produttore… è un genio. Un maestro assoluto, se capisci cosa voglio dire. Sa esattamente come e quando giocare con le corde emotive del pubblico, come usare gli effetti, quali battute inserire… la sensibilità, il tono…”

A quanto pare, Ben Affleck sembra essere a tutti gli effetti un fan della Marvel. Tuttavia, le possibilità che accetti di interpretare un altro supereroe dopo la sua esperienza nei panni del Cavaliere Oscuro sono alquanto scarse, ma ciò non significa che non sarebbe disposto a dirigere un film Marvel… senza dimenticare che proprio Feige ha in cantiere la produzione di un nuovo film della saga di Star Wars in che magari, chissà… potrebbe decidere di coinvolgere proprio Afflekc.

Il futuro di Ben Affleck nei panni di Batman

Ricordiamo che Ben Affleck tornerà a vestire i panni di Batman nell’attesissima Snyder Cut di Justice League, il taglio originale del cinecomic uscito nel 2017, così come inizialmente pensato da Zack Snyder. Il film arriverà sotto forma di miniserie suddivisa in quattro parti su HBO Max entro la prima metà del 2021. Inoltre, Affleck tornerà a vestire i panni del Crociato Incappucciato nell’atteso The Flash di Andy Muschietti al fianco Ezra Miller.

Captain America: tutti i modi in cui potrebbe tornare nel MCU

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Captain America: tutti i modi in cui potrebbe tornare nel MCU

Chris Evans tornerà nei panni di Captain America in uno dei prossimi progetti del MCU, ma in che modo ciò accadrà considerato il ritiro di Steve Rogers alla fine di Avengers: Endgame? Nella giornata di ieri, è arrivata la notizia che Evans è in trattative per tornare nell’iconico ruolo che gli ha regalato la fama mondiale, sebbene al momento non siano stati forniti ulteriori dettagli sul presunto nuovo coinvolgimento dell’attore nell’Universo Cinematografico Marvel. Le speculazioni si sprecano: tuttavia, ci sono diversi modi in cui Cap potrebbe tornare nel MCU.

Avendo iniziato il suo viaggio nel MCU nel 2011 grazie a Captain America: Il primo vendicatore, il tempo di Evans nel MCU si è concluso con Avengers: Endgame del 2019. Dopo aver sconfitto Thanos, Steve è tornato indietro nel tempo, riportando ogni Gemma dell’Infinito al suo legittimo posto. Tuttavia, invece di tornare semplicemente al presente, ha deciso di rimanere nel passato per vivere finalmente la sua storia d’amore con Peggy Carter, non prima però di aver lasciato a Sam Wilson, alias Falcon, il suo prezioso scudo e – di conseguenza – la sua eredità. Se Steve ha sposato Peggy nella timeline principale del MCU o all’interno di una delle realtà alternative create in Endgame, rimane ancora oggi un elemento di acceso dibattito (anche tra i registi e gli sceneggiatori del film), ma in entrambi i casi ci sono diverse opzioni che la Marvel potrebbe prendere in considerazione.

La Marvel potrebbe basarsi sul finale di Avengers: Endgame e riportare in vita, ancora una volta, il vecchio Steve Rogers. Dal momento che quel finale ha mostrato chiaramente che Cap non è morto in quello che allora era il presente del MCU (e da cui i prossimi film e serie tv della Fase 4 pare non si distaccheranno), allora non sarebbe così difficile farlo apparire di nuovo. La Fase 4 si preannuncia come una battaglia per l’eredità di Captain America, con il governo degli Stati Uniti che sembra aver già deciso chi sarà il nuovo Captain America (non sarà Falcon, o almeno non subito!). Un ritorno di Cap in The Falcon and the Winter Solider, o in un altro film o serie tv della Marvel con quei personaggi, potrebbe funzionare, dato che Evans potrebbe apparire come il vecchio Steve per fornire una guida a Sam mentre lotta per assumere il mantello.

Ovviamente, ci sono dei limiti a ciò che la Marvel può fare con il vecchio Steve. Se c’è qualcosa di più grande all’orizzonte, allora avrebbe più senso che nel futuro del MCU appaia una versione più giovane di Cap, con Evans che probabilmente non avrebbe bisogno di ricorrere all’ausilio di protesi, trucco o altro. La Fase 4 offre ulteriori possibilità narrative per il personaggio: Black Widow è ambientato tra gli eventi di Captain America: Civil War e Avengers: Infinity War, e la Marvel ha già esperienza nei prequel grazie a Captain Marvel, ambientato negli anni ’90. C’è un chiaro precedente, quindi, per quanto riguarda i film che all’interno della timeline si posizionano punti differenti della continuity: proprio per questo, le opzioni in relazione a dove posizione un nuovo film o un nuovo show sono potenzialmente infiniti. Una di queste, ad esempio, potrebbe essere un progetto dedicato agli Howling Commandos, che potrebbe appunto prevedere un ritorno di Evans.

Le infinite possibilità per il ritorno di Captain America nel MCU

Poi ci sono le linee temporali alternative, che continueranno ad essere esplorate nella Fase 4. Diversi film e spettacoli in arrivo presenteranno il multiverso, e Loki sarà sicuramente ambientato in una realtà delle realtà alternative di Endgame. È possibile, quindi, che il Captain America di Evans possa tornare in un modo simile, attraverso un universo o una linea temporale alternativi, soprattutto se si vuole prestare fece alla teoria dei Russo secondo cui la sua vita con Peggy si svolge in una realtà separata. Con gran parte del futuro del MCU che apparentemente sarà dedicato proprio a questa linea narrativa, ci sarebbero molte possibilità per Evans di cameo o addirittura di un’apparizione più grande da qualche parte nel Multiverso: in questo caso, potrebbe essere lo stesso Captain America che è tornato indietro nel tempo, o magari una versione completamente nuova (ad esempio, la versione HYDRA di Cap della Marvel Comics).

C’è anche un’altra opzione secondo cui Captain America potrebbe tornare, basandosi sempre sul finale di Avengers: Endgame: e se riuscisse a tornare indietro a causa di Kang il Conquistatore? Si ipotizza che Kang sarà il cattivo di Avengers 5 (dopo essere apparso per la prima volta in Ant-Man and the Wasp: Quantumania): come cattivo che viaggia nel tempo e come grave minaccia, non sarà necessaria solo tutta la potenza del MCU per fermarlo, ma potrebbe anche combattere gli eroi in momenti diversi della storia (e quindi della timeline ufficiale). Ciò significa che mentre potrebbe combattere alcuni eroi nel presente del MCU, potrebbe tornare indietro e affrontare Captain America in un qualsiasi altro punto, quasi come un’inversione della piano al centro di Endgame. Ovviamente, il ritorno di Chris Evans non è ancora ufficiale, ma se dovesse davvero accadere, ora sappiamo che le possibilità sarebbero realmente infinite.

Venezia 78: Bong Joon-Ho presidente di Giuria

Venezia 78: Bong Joon-Ho presidente di Giuria

Il regista di Parasite, Bong Joon-Ho, presiederà la giuria del concorso ufficiale della 78esima Mostra del Cinema di Venezia a settembre, stabilendo il record di essere il primo regista sudcoreano ad essere scelto come presidente di giuria al Lido.

Bong, che non ha un precedente rapporto con il Festival di Venezia, ha fatto la storia nel 2020 quando il suo film, Parasite, è diventato il primo film in lingua straniera a vincere l’Oscar per il miglior film (più altri tre) nei quasi 100 anni di storia degli Academy Awards, dopo aver vinto la Palma d’Oro a Cannes nel 2019.

“La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia porta con sé una storia lunga e variegata, e sono onorato di essere intrecciato alla sua bellissima tradizione cinematografica – ha detto il regista in una dichiarazione – In qualità di presidente della giuria – e soprattutto come cinefilo – sono pronto ad ammirare e applaudire tutti i grandi film selezionati dal festival. Sono pieno di speranza ed eccitazione.”

Il direttore artistico di Venezia, Alberto Barbera, nella dichiarazione ha osservato che “la prima notizia positiva riguardo alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia è che Bong Joon-Ho ha accettato con entusiasmo di presiedere la giuria” e ha definito Bong “una delle voci più autentiche e originali nel cinema mondiale”.

Noto per aver intrecciato questioni sociali con drammi personali, Bong è stato un’icona del cinema coreano sin dall’affascinante ma inquietante Memories of Murder nel 2003. The Host nel 2006 è stato uno dei primi film della Corea del Sud a raggiungere $ 10 milioni di vendite di biglietti, mostrando la sua storia di mettere il paese sulla mappa come una potenza creativa.

La sua parabola di fantascienza Snowpiercer, con Chris Evans, John Hurt, Tilda Swinton, Ed Harris e Octavia Spencer, ha segnato il grande successo internazionale di Bong, seguito da Okja nel 2017. Bong è stato anche nominato tra le 100 persone più influenti del 2020.

Nel 2020, il Festival di Venezia ha realizzato la straordinaria impresa di essere l’unico festival internazionale di alto livello a tenere un’edizione fisica, anche se più piccola del solito, nonostante la pandemia. La 77a edizione dell’evento tenutasi a settembre, prima che la seconda ondata di COVID-19 colpisse, ha visto l’acclamato road movie di Chloé Zhao Nomadland, con Frances McDormand, vincere il Leone d’Oro.

La 78a edizione di Venezia si svolgerà dall’1 all’11 settembre 2021.

Fonte: Variety

Star Wars: Liam Neeson ha ancora la spada laser di Qui-Gon Jinn

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Star Wars: Liam Neeson ha ancora la spada laser di Qui-Gon Jinn

Liam Neeson ha svelato di essere ancora in possesso della spada laser di Qui-Gon Jinn, il personaggio da lui interpretato nella saga di Star Wars, durante una recente ospitata nello show di James Corden. Uscito nel 1999, La Minaccia Fantasma, il primo capitolo della trilogia prequel, ha letteralmente diviso i fan, ma ha comunque ottenuto un grande successo al botteghino, incassando poco più di 1 miliardo di dollari in tutto il mondo.

Ambientato decenni prima della trilogia originale, La Minaccia Fantasma ha riportato in vita eroi già noti come Obi-Wan Kenobi e Yoda e ha introdotto nuovi guerrieri Jedi, tra cui il Qui-Gon Jinn di Neeson. Personaggio centrale nel primo film della trilogia prequel, Qui-Gon non è durato oltre Episodio I, poiché è morto dopo un epico duello con le spada laser contro il malvagio Darth Maul. Ora, a 20 anni di distanza dall’uscita del film, Neeson ha espresso interesse a tornare nei panni di Qui-Gon Jinn per l’attesissima serie dedicata a Obi-Wan Kenobi, che debutterà prossimamente su Disney+ e riporterà Ewan McGregor nei panni del vecchio e saggio eremita, in una storia ambientata dopo gli eventi della trilogia prequel.

Dato che Qui-Gon Jinn è morto, sarà molto difficile – ma non improbabile – vederlo tornare per Obi-Wan Kenobi: magari il personaggio potrebbe fare ritorno sotto forma di un Fantasma di Forza; in questo caso, non avrà certamente bisogno della sua spada laser. Ma se per qualche motivo il ritorno di Qui-Gon richiedesse l’impiego di una spada laser, sappiate che Neeson ha ancora la sua vecchia arma a portata di mano, come ha rivelato proprio a James Corden durante l’ultima puntata del suo Late Late Show. Nel video di seguito, Neeson mostra propria la spada laser utilizzata durante le riprese de La Minaccia Fantasma:

Nella clip, Liam Neeson ironizza sul fatto che la sua spada laser è stato su Tatooine molte volte, lanciando una sorta di frecciatina a Disney+ sul fatto che sarebbe disposto a tornare sul pianeta e quindi a ricoprire di nuovo le vesti del Maestro Jedi. La spada mostrata da Neeson è montata su una base di legno con tanto di targa commemorativa: è interessante notare che sulla targa è inciso “Star Wars: The Beginning”, ossia il titolo provvisorio di Episodio I, scelto da George Lucas prima del definitivo La Minaccia Fantasma. Sempre nel video, Neeson scherza anche sul grande pulsante rosso che si trova di lato alla spada e che permette di attivarla, assicurando i fan che i Jedi, in realtà, non usano la Forza per accendere le loro spade laser.

Succession 3: Sanaa Lathan, Linda Emond e Jihae To nel cast

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Succession 3: Sanaa Lathan, Linda Emond e Jihae To nel cast

Arriva da Deadline la notizia che Sanaa Lathan, Linda Emond e Jihae sono stati scelti per ruoli ricorrenti in Succession 3, la prossima terza stagione della serie drammatica vincitrice di un Emmy della HBO Succession. La stagione 3 è attualmente in produzione.

Lathan interpreterà Lisa Arthur, un avvocato di New York di alto profilo ben collegato. Emond interpreta Michelle-Anne Vanderhoven, un assistente senior della Casa Bianca. Jihae è Berry Schneider, uno dei principali consulenti di pubbliche relazioni.

Teso un’imboscata dal figlio ribelle Kendall (Jeremy Strong) alla fine della seconda stagione, Logan Roy (Brian Cox) inizia la terza stagione in una posizione pericolosa. Lottando per assicurarsi alleanze familiari, politiche e finanziarie, le tensioni aumentano mentre un’aspra battaglia aziendale minaccia di trasformarsi in una guerra civile familiare.

Succession è stato creato da Jesse Armstong, che è anche showrunner. È produttore esecutivo della terza stagione con Adam McKay, Frank Rich, Kevin Messick, Jane Tranter, Mark Mylod, Tony Roche, Scott Ferguson, Jon Brown e Will Ferrell. Succession ha vinto sette Emmy su 18 nomination per la sua seconda stagione, tra cui Miglior serie drammatica, Attore protagonista in una serie drammatica per Strong e Regia in una serie drammatica per Andrij Parekh. Ha anche ricevuto i Golden Globe per la migliore serie drammatica e attore protagonista per Cox.

Succession 3

Succession 3 è la terza stagione della serie tv Succession creata da Jesse Armstrong, per il canale americano HBO. La serie è incentrata sulla famiglia immaginaria di Roy, i proprietari disfunzionali di un impero globale dei media e dell’ospitalità che si battono per il controllo dell’azienda in mezzo all’incertezza sulla salute del patriarca della famiglia, Logan Roy.

In Succession 3 ritorneranno i protagonisti Marcia Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Hiam Abbass, Greg Hirsch (stagione 1-in corso), interpretato da Nicholas Braun. Logan Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Brian Cox, Roman Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Kieran Culkin, Frank Vernon (stagione 1-in corso), interpretato da Peter Friedman, Rava Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Natalie Gold, Tom Wambsgans (stagione 1-in corso), interpretato da Matthew Macfadyen. Connor Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Alan Ruck, Siobhan “Shiv” Roy (stagione 1-in corso), interpretata da Sarah Snook, Kendall Roy (stagione 1-in corso), interpretato da Jeremy Strong, Lawrence Yee (stagione 1-in corso), interpretato da Rob Yang.

Edge of Tomorrow 2 dipende dalla “disponibilità” di Tom Cruise e Emily Blunt

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Il regista Doug Liman ha specificato che la produzione di Edge of Tomorrow 2 dipenderà dalla disponibilità di Tom Cruise ed Emily Blunt. L’originale Edge of Tomorrow non ha raggiunto i risultati sperati al botteghino quando è stato rilasciato nel 2014. Tuttavia, il film ha ottenuto il plauso della critica per le sue premesse creative e le sequenze d’azione, conquistando maggior visibilità e consensi grazie alla distribuzione in home video. Questa ritrovata popolarità ha stimolato l’interesse per un sequel, ormai in sviluppo da diversi anni, ma che purtroppo deve ancora decollare.

Il team creativo di Edge of Tomorrow ha espresso interesse a tornare per il sequel, con Emily Blunt che proprio di recente ha elogiato la sceneggiatura. Ciò che ha impedito al sequel di entrare ufficialmente in produzione sono gli impegni di Cruise, Blunt e Liman, che negli ultimi anni sono stati “incastrati” in tutta una serie di altri progetti. Quindi, nonostante l’entusiasmo per Edge of Tomorrow 2, è proprio Doug Liman a non essere del tutto sicuro che il nuovo film venga realizzato, e questo a causa dei molteplici impegni delle due star protagoniste.

Parlando con Collider in occasione della promozione del suo nuovo film Locked Down, Liman ha offerto una serie di aggiornamenti sullo sviluppo di Edge of Tomorrow 2, rivelando che Cruise e Blunt hanno essenzialmente l’ultima parola sulla questione: “È una di quelle situazioni per cui se, Tom, Emily ed io dicessimo: ‘Siamo pronti a premere il grilletto su questa sceneggiatura’, è Tom Cruise ed Emily Blunt fosser disponibili, il film verrebbe girato. È più o meno così che funzionano le cose a Hollywood. Gli attori sono i guardiani. Se riesci a convincere Tom ed Emily a impegnarsi per il film, allora si farà.”

Nel corso della medesima intervista, Liman ha anche rivelato nuovi dettagli in merito alla storia. “Sono sempre stato interessato all’idea che un sequel fosse più incentrato sui personaggi rispetto al primo film”, ha detto Liman. “Perché non è così che si fanno normalmente le cose. Questo è stato il mio approccio durante lo sviluppo del sequel e anche perché Tom Cruise ed Emily Blunt sono due attori fenomenali”. È un obiettivo ammirevole, ma comprensibilmente difficile da raggiungere, soprattutto quando si lavora ad un genere che prospera grazie ad una spettacolarità ampollosa. “A volte capisco che il sequel deve solo avere più potenza di fuoco o più esplosioni, ma nessun effetto visivo supererà quello che otterrai da una scena fantastica eseguita da Tom Cruise ed Emily Blunt.”

La trama di Edge of Tomorrow

In Edge of Tomorrow, una razza aliena, i Mimics, ha colpito la Terra, devastando le città e uccidendo milioni di esseri umani. L’unico modo per resistere alla brutalità dell’offensiva aliena è quello di unire le forze e tentare l’impossibile. Il tenente Bill Cage, ucciso in pochi minuti, si risveglia finendo però in un loop temporale, che lo condanna a vivere lo stesso giorno e lo stesso combattimento all’infinito… Aiutato dall’agente delle forze speciali Rita Vrataski, cercheranno insieme di annientare gli invasori e salvare la Terra.

Wolverine: Kevin Feige nega che sia stato scelto il nuovo volto del MCU

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Kevin Feige, il presidente dei Marvel Studios, ha ufficialmente negato le voci secondo cui un nuovo attore per il ruolo di Wolverine nel MCU sarebbe già stato scelto. Wolverine è stato a lungo uno dei personaggi del mondo dei supereroi più popolari di sempre, non solo grazie ai fumetti, ma anche alla saga cinematografica dedicata agli X-Men. Hugh Jackman, che ha debuttato nel mondo del cinema proprio grazie all’iconico ruolo (era il 2000!), è apparso in ben 11 film nei panni del mutante con gli artigli d’adamantio.

Dopo l’uscita di Logan – The Wolverine nel 2017, l’attore australiano ha annunciato che non avrebbe più interpretato il personaggio. Poco dopo, la Disney ha acquistato la 20th Century Fox, con Wolverine e gli altri X-Men che sarebbero finalmente tornati nelle mani dei Marvel Studios. Sebbene alcuni degli amici e colleghi di Jackman – come Ryan Reynolds e il regista di Logan, James Mangold – abbiano gentilmente cercato di convincere il Wolverine cinematografico a cambiare idea circa il suo pensionamento, l’attore è rimasto fermo sulla sua decisione, lasciando così intuire che la Marvel ingaggerà presto un nuovo attore per la parte. Tuttavia, in un mondo in cui Andrew Garfield e Tobey Maguire stanno per entrare ufficialmente a far parte del MCU grazie all’attesissimo (e misteriosissimo) Spider-Man 3, sembra che nulla possa essere completamente escluso quando si tratta dell’universo condiviso, neanche un possibile ritorno di Jackman nei panni di Wolverine…

Kevin Feige ha parlato con Collider in occasione della promozione della serie WandaVision (da oggi disponibile su Disney+). Al boss dei Marvel Studios è stato chiesto se ci fosse un fondo di verità nelle molteplici voci circa i potenziali attori in lizza per la parte di Wolverine. La sua risposta è stata semplice e diretta: “No”, lasciando così intendere che nessuno è stato ancora scelto in questo momento.

Wolverine: chi raccoglierà l’eredità di Hugh Jackman?

Nella stessa intervista, Feige ha ammesso che l’introduzione di mutanti nel MCU “è stata una discussione che si è protratta a lungo” e che lui e il suo team hanno “le idee abbastanza chiare su quale direzione vogliono intraprendere”, ma a quanto pare quelle discussioni non si sono ancora estese al recasting di uno dei personaggi più popolari del mondo dei supereroi. Attori come Taron Egerton, Shia LaBeouf e Tom Hardy sono stati spesso indicati come potenziali candidati per la versione MCU di Wolverine, ma se vogliamo credere a Feige, pare che lo studio non abbia neanche iniziato a discutere su chi potrebbe raccogliere l’eredità di Jackman.

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