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Marvel: 5 personaggi che vedremo spesso nel prossimo decennio

Marvel: 5 personaggi che vedremo spesso nel prossimo decennio

La Marvel ha attraversato numerosi cambiamenti negli ultimi 10 anni. Mentre ci prepariamo all’inaugurazione di un nuovo decennio di storie, è importanti ricordare tutti i personaggi che sono stati presentati nel MCU, per capire se gli stessi saranno effettivamente presenti anche in futuro.

Altrettanto importante, però, è capire quali sono i personaggi che non hanno ancora debuttato sul grande schermo e che potrebbero farlo prossimamente. Ecco quindi 5 personaggi di cui probabilmente sentiremo ancora parlare nel prossimo decennio, tanto tra le pagine scritte quanto sul grande schermo…

Miles Morales

Miles Morales è passato dall’Ultimate Universe alla continuity principale #616, decisione che si è rivelata ottimale da parte dei dirigenti della Marvel. Il personaggio è estremamente popolare e ora lo è diventato ancora di più grazie alla sua apparizione in Spider-Man: Un Nuovo Universo

Il personaggio si collega ad una generazione completamente nuova di fan dei fumetti, crescendo al pari di quanto faranno loro. Entro dieci anni, Morales guiderà l’universo Marvel: ha davvero un futuro molto luminoso davanti a sé, destinato a crescere ancora di più grazie all’arrivo dell’annunciato sequel cinematografico di Into the Spider-Verse. 

Ms Marvel

Ms Marvel è un altro nuovo personaggio degli ultimi anni ad essere completamente decollato. Con l’annunciata serie Disney+ in arrivo, la popolarità della controparte femminile di Captain Marvel e alter ego di diversi personaggi è cresciuta in maniera esponenziale, generando un fenomeno quasi senza precedenti.

Che questa popolarità sia aumenta per una maggiore attenzione alla diversità degli eroi della Marvel, impegnati adesso in storie anche in base alla loro età e alla loro cultura, o soltanto perché si tratta di un’eroina dotata di un potere unico, la stravagante Kamala Kahn è un pilastro della Marvel che merita tutta l’attenzione possibile. 

Knull

Knull, il Dio dei simbionti, è stato annoverato di recente tra i più grandi nemici di Venom. Immediatamente, è divetanto un personaggio iconico, anche grazie al suo fantastico design, che ha aggiunto un tocco di novità al tradizionale aspetto dei parassiti amorfi extraterrestri.

Il personaggio ha il potenziale necessario per tornare, in tantissimi modi. Anche se non figura come parte costante dell’universo Marvel, è giusto dire che ci sono diverse opportunità per sfruttare il personaggio altrove: ci piacerebbe vederlo assumere il ruolo di minaccia intergalattica, a partire magari dall’annunciato sequel del film con Tom Hardy o in uno dei futuri titoli dedicati all’Uomo Ragno.

Mister Negative

Che sia per via delle sue apparizioni nei fumetti o per via del ruolo da protagonista nel videogioco su Spider-Man per PS4, Mister Negative è diventato uno dei villain favoriti dai fan della Marvel, nonostante sia rimasto in circolazione per un breve periodo di tempo.

È difficile dare vita ad un cattivo che possa essere paragonato ad altri storici nemici e possedere una vera connessione interpersonale con l’eroe di turno. A modo suo, la Marvel è riuscita a farlo con Martin Li e siamo certi che tra 10 anni, il personaggio  sarà altrettanto minaccioso e chissà, forse avrà fatto anche il suo debutto sul grande schermo!

The Mighty Thor

Jane Foster che assume i poteri e l’identità di Thor è stato un assoluto colpo di genio ed ha creato un personaggio che avrà certamente un’eredità molto lunga. Farà già il suo debutto sul grande schermo, nell’attesissimo Thor: Love and Thunder, ma non possiamo immaginare fino a che punto il personaggio possa essere spinto.

C’è sicuramente il potenziale giusto affinché The Mighty Thor sostituisca il figlio di Odino, come già accaduto in passato. Non è di certo a corto di fan e il fatto che sia legata ad un personaggio così affermato le conferisce indubbiamente una longevità ancora maggiore.

Fonte: CBR

Ghostbusters: Legacy, 10 cose che vogliamo vedere nel film

Ghostbusters: Legacy, 10 cose che vogliamo vedere nel film

Dopo il flop del recente reboot al femminile di Ghostbusters, i fan del franchise erano preoccupati che le possibilità di vedere un nuovo capitolo della saga fossero praticamente nulle. La notizia di un nuovo riavvio del franchise di certo più promettente, Ghostbusters: Legacy, ha fatto quindi la gioia di chi è cresciuto con i film dedicati agli Acchiappafantasmi.

In seguito alla release del primo trailer ufficiale del film diretto da Jason Reitman, non sono mancate le speculazioni a proposito della trama, dal momento che le domande dei fan su questo ulteriore riavvio, su cosa racconterà e in che modo sarò collegato ai primi due film originali, si sprecano.

Ecco, quindi, 10 cose che ci auguriamo di vedere in Ghostbusters: Legacy

Nuovi fantasmi

Una delle cose che ha reso fantastici i film originali della saga di Ghostbusters è stato l’aspetto unico dei fantasmi. Alcuni erano abbastanza terrificanti; altri invece avevano un aspetto decisamente più comico. Questa miscela di horror e comedy è riuscita quasi sempre bene, lasciando a molti bambini la stessa dose di incubi e risate.

La creatività è la chiave per la buona riuscita di Ghostbusters: Legacy. Se il team creativo del film dimostrerà di aver saputo lavorare con intelligenza al design dei fantasmi, allora il pubblico amerà senza ombra di dubbio il film; se si punterà, invece, ad una rielaborazione di vecchi personaggi… allora l’insuccesso del film è praticamente già scritto!

Paul Rudd che ruba la scena

I fan di Ghostbusters e, più in generale, gli appassionati di cinema, sono stati estremamente contenti di vedere Paul Rudd ricoprire un ruolo importante nel primo trailer di Ghostbusters: Afterlife. Rudd è tornato alla ribalda dopo il successo ottenuto grazie al ruolo di Ant-Man nel MCU e a numerose commedie di successo, come la recente serie Netflix dal titolo Living With Yourself.

Tra le star più amate ed apprezzate dell’odierno panorama cinematografico hollywoodiano, Paul Rudd merita decisamente di avere un ruolo di assoluto rilievo all’interno della storia di Ghostbusters: Legacy. Uno dei motivi del successo del primo film del 1984 è stato anche il suo incredibile cast: la cosa potrebbe ripetersi proprio grazie alla presenza di Rudd nel nuovo film.

Preparare il terreno per eventuali sequel

L’odierna industria cinematografica è completamente assorbita dalla moda dei franchise, con sequel, remake e reboot che ormai non si contano più. È inevitabile che una saga come quella di Ghostbusters lasci pensare all’inevitabile realizzazione di episodi sempre nuovi. Vogliamo tutti che questo nuovo capitolo porti la storia principale verso una degna conclusione, ma al tempo stesso è innegabile quanto sarebbe bello che lo stesso film preparasse il terreno per eventuali e futuri sequel.

Collegamenti con i primi due film originali

I fan dei film originali di Ghostbusters muoiono dalla voglia di vedere uno dei loro universi cinematografici favoriti tornare in vita sul grande schermo. Per questo motivo, sarebbe opportuno e più che sensato includere in Ghostbusters: Legacy diversi collegamenti con i personaggi e le linee narrative di Ghostbusters e Ghostbusters II. 

In questo modo, i fan delle pellicole originali avranno uno stimolo in più per andare a vedere il nuovo film al cinema. Negli ultimi dieci anni, puntare alla nostalgia si è rivelata una tattica infallibile per l’industria cinematografica: anche Ghostbusters: Legacy dovrà attingere a piene mani da quell’effetto nostalgia…

Una buona dose di commedia

Ciò che ha reso i primi due film un successo in tutto il mondo, è stato l’efficace utilizzo della commedia. Dopotutto, Ghostbusters è a tutti gli effetti una commedia! Nel reboot al femminile del 2016, la maggior parte del pubblico ha ritenuto piatti e monotoni gran parte degli aspetti comici del film.

Dal primo trailer ufficiale, sembra che Ghostbusters: Legacy sia più vicino allo spirito della grande avventura soprannaturale sulla scia dei recenti Stranger Things e IT. Speriamo che il nuovo film non dimentichi le sue origini e che ponga lo spirito della commedia tra le sue priorità. 

La costruzione di un universo

Sia con film originali che con il reboot al femminile, i registi coinvolto nella saga di Ghostbusters hanno sempre cercato di costruire un vero e proprio universo attorno ai personaggi. Questo nuovo film rappresenta l’occasione perfetta per iniziare una costruzione dell’Universo Ghostbusters più seria che mai.

Speriamo che Ghostbusters: Legacy sia in grado di trarre ispirazione dai film precedenti e di mostrare al pubblico come sarebbe il mondo se i fantasmi fossero davvero.

Un minimo cenno al reboot al femminile

Anche se il reboot al femminile di Ghostbusters non è stato esattamente un successo, il film di Paul Feig è comunque parte della storia del franchise. Sicuramente i fan non muoiono dalla voglia di vedere un sequel di quel film, ma forse un piccolo collegamento con quella pellicola in Ghostbusters: Legacy potrebbe comunque risultare divertente.

Che si tratti di un semplice cameo di una delle attrici protagoniste o addirittura di un invisibile easter egg, siamo certi che coloro che hanno apprezzato il reboot al femminile vorrebbero vedere anche un breve cenno a quell’operazione, visto e considerato che un sequel ufficiale è altamente improbabile. 

Easter egg

Oltre ai collegamenti con il reboot di Paul Feig, ci auguriamo di vedere moltissimi easter egg con i primi due film originali. In un momento storico in cui l’effetto nostalgia sembra dominare il box office mondiale, offrire ai fan di Ghostbusters uno o più riferimenti ai film del passato non farebbe altro che renderli felici.

Il franchise di Ghostbusters è riuscito ad espandersi attraverso altri media di successo: ci sono stati infatti videogiochi, show televisivi, fumetti e altro ancora. Gli easter egg in riferimento all’impatto sulla cultura pop del franchise sarebbero di sicuro una buona mossa per soddisfare al meglio la parte più hardcore del fandom di Ghostbusters.

Slimer

Di tutti i fantasmi apparsi nei vari film di Ghostbusters, Slimer è senza dubbio il più amato, quello più riconoscibile. In parte, è anche diventato un’icona all’interno della cultura pop. Oggi, la sua immagine e la sua figura sono un sinonimo di tradizione per tutti i fan di Ghostbusters.

Che sia effettivamente parte della storia, o che venga ricordato tramite un easter egg, o addirittura soltanto menzionato da uno dei personaggi, ci deve necessariamente essere un riconoscimento al fantasma più popolare della saga nel film di Jason Reitman!

Il cast originale sotto forma di… fantasmi!

Dal primo trailer ufficiale, emerge chiaramente che l’eredità del cast originale di Ghostbusters avrà un ruolo chiave nella trama del nuovo film. Questa è sicuramente una grande mossa, che piacerà sicuramente a tutte le tipologie di pubblico.

Se Reitman vuole davvero catturare il cuore dei fan più nostalgici, c’è una scelta narrativa che potrebbero rivelarsi vincente: riportare il cast originale… sotto forma di fantasmi! Da spettri, gli Acchiappafantasmi originali potevano guidare la nuova squadra e insegnare loro come agire da eroi, prima di passare definitivamente all’aldilà.

Fonte: ScreenRant

City of Crime, recensione del film con Chadwick Boseman

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City of Crime, recensione del film con Chadwick Boseman

Esce in sala il 9 gennaio City of Crime, ultimo film di Brian Kirk che in originale pota il titolo assai più significativo di 21 Bridges, che sta ad indicare proprio i 21 ponti, di cui tre tunnel, che verranno chiusi ad un certo punto della storia per isolare la città.

La trama di City of Crime

Il poliziesco è un genere coriaceo, come i suoi protagonisti, non si estingue mai del tutto e spesso riemerge negli anfratti di Hollywood per dare vita a film che si inseriscono alla perfezione nel filone che vede protagonisti poliziotti incorruttibili e criminali inafferrabili. In questa circostanza, il film, prodotto dai Fratelli Russo, vede protagonista nei panni del detective Andre Davis Chadwick Boseman, attore reso celebre dal ruolo di Black Panther nel Marvel Cinematic Universe e qui interprete di un poliziotto incorruttibile, con la fama di cecchino e con un codice d’onore immacolato. Tutti i giorni, in strada, l’uomo si fa carico dell’eredità del padre, anche lui poliziotto e morto in servizio, lasciandosi alle spalle un figlio e un ideale.

L’azione prende il via quando otto poliziotti restano uccisi in uno scontro a fuoco con una banda di narcotrafficanti e piccoli spacciatori. Un prezzo altissimo in fatto di vite di agenti, che la città non perdonerà agli “sventurati” criminali, che presto si riveleranno essere giovani sprovveduti non pienamente consapevoli del pasticcio in cui si sono messi. Il capitano della polizia, interpretato da J.K. Simmons, fa affiancare Davis dalla detective Sienna Miller, specializzata in narcotraffico. I due, in un inseguimento che dura tutta una notte, si avventureranno in una corsa contro il tempo per fermare i due criminali.

City of Crime è un poliziesco tradizionale

City of Crime adotta ogni archetipo del genere poliziesco e lo mette al servizio di una storia tanto prevedibile quanto solida, in cui la città di New York diventa protagonista, lontana dalle spettacolarizzazioni e pienamente inserita dentro il suo tessuto stradale. Incroci, metropolitane, ponti (appunto), ogni elemento fisico della città diventa protagonista nel corso di un inseguimento sempre più confusionario, che sfocia in un colpo di scena tanto annunciato quanto ben costruito.

La prevedibilità non è però da attribuire a una cattiva scrittura, ma ad un’aderenza al genere così precisa e puntuale in ogni suo cardine che il film si scrive da solo nella mente dello spettatore avvezzo a quel tipo di intreccio. City of Crime è un poliziesco che potrebbe essere uscito vent’anni fa, senza infamia e senza lode, nonostante l’impegno che la nutrita schiera di interpreti di alto livello infonde in ogni singolo personaggio.

Martin Scorsese ancora sulla Marvel: “Ricordo che faceva fumetti”

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Il leggendario regista Martin Scorsese ha ammesso di non sapere quali siano i supereroi dell’Universo Cinematografico Marvel… e, a quanto pare, non gli interessa saperlo! Le recenti dichiarazioni di Scorsese (“I film di supereroi non sono cinema”) hanno fatto il giro del mondo e scatenato le ieri di tantissimi fan della Casa delle Idee. C’è anche però chi ha saputo ironizzare sulla questione, come la stessa figlia del regista, Francesca, che ha ben pensato di incartare i regali di Natale indirizzati al suo illustre papà con della carta a tema Marvel!

Certo, per alcuni, pensare che Martin Scorsese non sappia neanche chi siano i supereroi Marvel può essere semplicemente assurdo, dal momento che Avengers: Endgame è diventato il più grande incasso nella storia del cinema, con il marketing del film che ha invaso praticamente ogni tipo di media. Ma anche prima del successo di Endgame, la Marvel ha dominato il box office mondiale per oltre un decennio. Il primo film del MCU, Iron Man, uscito nel 2008, ha sancito l’inizio di una nuova era per i film di supereroi e ha contribuito a rilanciare la carriera di Robert Downey Jr.; dall’uscita del film, i personaggi e le storie del MCU sono diventati sempre più interconnessi, fino al culmine di un arco narrativo lungo ben 11 anni, la chiusura di un cerchio rappresentata appunto da Endgame. 

Ospite di una delle celebri roundtable di THR organizzata in occasione dell’award season, Martin Scorsese ha risposto candidamente alle critiche che gli sono state mosse per i suoi commenti in merito ai film di supereroi. Quando il moderatore della tavola rotonda ha sottolineato che il regista avesse espressamente criticato i film della Marvel, lo stesso Scorsese ha replicato: “Ho detto film di supereroi, non ho mai detto film della Marvel. Neanche conosco i supereroi della Marvel. Mi ricordo che la Marvel realizzava fumetti”. 

Tornando invece sulle sue dichiarazioni secondo le quali i film di supereroi non sarebbero cinema ma soltanto dei grandi parchi giochi, il regista ha preferito anche una volta spiegarsi meglio: “Ricordo che quando venne costruita Disneyland, una delle aspirazioni degli studio era quella di diventare importante nella cultura americana proprio come Disneyland. Il primo studio a fare una cosa del genere è stata la Universal con i suoi tour, con i suoi blockbuster in cima alle attrazioni. Il senso dei parchi a tema è sempre stato questo. Non è una cosa cattiva. Tutti si divertono nei parchi giochi. Soltanto che adesso in un parco divertimenti ci sono anche i film.”

Fonte: ScreenRant

David Ayer a ruota libera su The Suicide Squad, Gotham City Sirens e il sequel di Bright

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In occasione di un panel targato Fox e dedicato alla serie Deputy durante il press tour della Television Critics Association, il regista di Suicide Squad, David Ayer, ha rivelato che il suo viaggio all’interno del DCEU potrebbe ancora continuare: lo stesso, infatti, in riferimento all’imminente arrivo nelle sale di Birds of Prey, ha confermato che Gotham City Sirens, il cinecomic che riunirà sullo schermo Harley Quinn, Catwoman e Poison Ivy, non è stato cancellato, ma soltanto “messo in pausa” dalla Warner Bros., con buona possibilità che prima o poi riceva definitivamente il via libera.

E sempre a proposito di Suicide Squad, Ayer ha rivelato che avrebbe potuto dirigere il sequel. Dopo aver espresso attraverso i social tutto il suo supporto e la sua ammirazione nei confronti di James Gunn, il regista ha rivelato a proposito di The Suicide Squad che gli sarebbe stata offerta la possibilità di dirigerlo: “Mi è stato offerto di farlo, ma ho preferito intraprendere un’altra strada”, ha spiegato Ayer.

Il film di Gunn sarà un vero e proprio reboot con alcuni collegamenti alla pellicola di Ayer, incluso diversi attori di quel film che torneranno ufficialmente nel cast, come Margot Robbie, Joel Kinnaman, Jai Courtney e Viola Davis. Anche se non sarà lui a riportare sul grande schermo la Task Force X, Ayer è apparso fiducioso in merito ai suoi impegni con la DC Films, rivelando di essere assolutamente disponibile a dirigere un nuovo adattamento: “Adoro la creazione di quel mondo e adoro il potere che ha la comunicazionie al giorno d’oggi e, soprattutto, che hanno i fan. Può essere pericoloso: è come essere un giocoliere con tante motoseghe al posto delle sfere, ma al tempo stesso è qualcosa che mi affascina, quindi sono certo che mi immergerò ancora in quell’universo.” 

LEGGI ANCHE – Suicide Squad, David Ayer: “Vorrei una macchina del tempo”

Sempre in occasione del medesimo evento, David Ayer ha avuto anche la possibilità di aggiornare sul sequel di Bright, il film Netflix da lui diretto nel 2017, con protagonisti Will Smith e Joel Edgerton: “Lo stiamo sviluppando e spero che saremo in grado iniziare i lavori sul film al più presto”, ha dichiarato il regista, che ha poi espresso il desiderio di voler esplorare ulteriormente quel mondo, dal momento che si tratta di un “universo davvero ricco” che ha intenzione di “approfondire ancora”. 

The Flash: Andy Muschietti adatterà una versione “diversa” di Flashpoint

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Quando il film dedicato al personaggio di The Flash interpretato nel DCEU da Ezra Miller venne annunciato per la prima volta, trapelò online l’indiscrezione che la trama del film si sarebbe basata sulla serie a fumetti del 2011 “Flashpoint”, scritta da Geoff Johns e disegnata da Andy Kubert. Il film ha avuto poi una gestazione particolarmente travagliata e quando è stato annunciato che il progetto era ufficialmente tornato in carreggiata con Andy Muschietti (IT e IT – Capitolo Due) alla regia, in molti hanno pensato che il film avrebbe adattato per il grande schermo una nuova storia basata sul Velocista Scarlatto.

Adesso però, come riportato in esclusiva da That Hashtag Show, apprendiamo che The Flash, nella versione di Muschietti, sarà ancora basato su “Flashpoint”. La conferma è arrivata dallo stesso regista in occasione di un panel dedicato al thriller/horror Underwater con Kristen Stewart, in cui Muschietti ha fatto da moderatore: il regista ha però specificato alla fonte che il suo film prenderà in prestito diversi elementi da “Flashpoint”, ma non sarà un adattamento diretto di quella serie, dichiarando che il film presenterà una “diversa versione di Flashpoint rispetto a quella che i fan si aspettano.”

Muschietti non ha rivelato di più: anche se il film dovesse concedersi grandi libertà rispetto alla storia originale, è comunque probabile che la trama racconti di realtà alternative e di viaggi nel tempo. Forse, c’è ancora una possibilità di rivedere Jeffrey Dean Morgan nei panni di Thomas Wayne…

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The Flash arriverà al cinema il 1 luglio 2022. Christina Hodson è attualmente in trattative per scrivere una nuova versione del film, dopo i suoi lavori in pellicole come Bumblebee Birds of Prey, quest’ultimo dedicato prevalentemente alla figura di Harley Quinn, interpretata nuovamente da Margot Robbie.

L’attore Ezra Miller ha più volte ribadito che il film è assolutamente confermato e certo, e con la conferma di Andy Muschietti alla regia sembrerebbe essere tutto pronto per un imminente inizio della produzione.

The Flash avrà nuovamente Miller nel ruolo del protagonista, Barry Allen, mentre sembra confermato anche Billy Crudup nel ruolo di Herny Allen.

Fonte: ComicBookMovie

Oscar 2020: anche quest’anno nessun presentatore

Oscar 2020: anche quest’anno nessun presentatore

Anche la cerimonia degli Oscar 2020, come quella dello scorso anno, si svolgerà senza nessun presentatore ufficiale.

Oggi, durante la sua sessione esecutiva del tour stampa invernale della Television Critics Association, Karey Burke, a capo della ABC Entertainment, ha confermato che l’imminente spettacolo durante il quale verranno assegnati i famosi premi cinematografici non avrà “nessun presentatore tradizionale”. Le votazioni per gli Academy Awards si sono concluse martedì sera e le nomination che saranno annunciate il 13 gennaio.

“Ci aspettiamo di avere un set di nomination molto commerciale e un sacco di incredibili elementi sono stati messi insieme per farci pensare che avremo di nuovo uno spettacolo molto divertente”, ha spiegato Burke in risposta alla richiesta di motivazioni per la scelta di rinunciare di nuovo al presentatore.

L’edizione degli Oscar 2019 sono stati i primi a non avere un presentatore dal 1989. Kevin Hart era stato inizialmente scelto per ricoprire il ruolo, ma si è dimesso pochi giorni dopo l’annuncio dopo che molti dei suoi tweet omofobi sono riemersi dal passato della sua timeline social su Twitter.

Gli Oscar dell’anno scorso, che hanno attirato poco meno di 30 milioni di telespettatori, hanno visto un leggero aumento delle valutazioni dal 2018, ma hanno comunque ottenuto il secondo numero di spettatori più piccolo di sempre per una trasmissione degli Academy Awards. Parte del motivo per cui gli spettatori sono tornati agli Oscar lo scorso anno è stato senza dubbio per vedere se la trasmissione televisiva avrebbe funzionato lo stesso senza presentatore, date tutte le polemiche che hanno circondato l’abbandono di Hart.

Fonte: Variety

Hammamet: Gianni Amelio e Pierfrancesco Favino presentano il film

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Uscirà il 9 gennaio e punta a far discutere Hammamet, il nuovo film di Gianni Amelio che racconta gli ultimi mesi di vita di Bettino Craxi, nella città tunisina che ne ha visto la morte. Ad interpretare il segretario del PSI è stato chiamato Pierfrancesco Favino, che dopo aver vestito i panni di Tommaso Buscetta ne Il Traditore di Marco Bellocchio, torna a trasformarsi in una delle personalità più importanti della Storia d’Italia.

“Non considero Craxi una star – esordisce Amelio – lo considero un politico, sul quale è calato da decenni un silenzio assordante, ingiusto. Le opinioni si esprimono anche quando sono in disaccordo. Si può criticare anche in modo non fazioso. Ho voluto fare un film non sul Craxi degli anni ’80, ma su quello della fine del secolo scorso. Prendo in esame 6 – 7 mesi della sua vita e racconto la sua agonia, quella di un uomo di potere che ha perso il potere e va verso la morte.”

Una visione inedita rispetto ad un personaggio che ha sempre creato dibattito e discussioni, essendo stato protagonista di una delle pagine più nere della politica italiana.

Secondo Gianni Amelio, Craxi “non si è messo in salvo, ad Hammamet. Lì lui coltiva rimpianti, rimorsi, desideri, è un uomo macerato fino all’auto-distruzione. Lui muore in Tunisia, ma se gli avessero dato la possibilità di essere operato da qualche altre parte, chissà… è un uomo che è andato verso la morte, e lo racconto in modo evidente.”

Superstar del film, protagonista intorno al quale ruota tutta la storia è Pierfrancesco Favino: “Senza Favino, il film non sarebbe mai nato – ha chiarito il regista – Sfido chiunque altro al mio posto a trovare un altro attore che potesse fare il personaggio del Presidente come lo ha fatto lui.”

Per interpretare Craxi, Favino si è sottoposto a lunghe ore di make up che lo hanno completamente trasformato. Il colpo d’occhio è impressionante, il lavoro mimetico egregio, lo stile e il talento dell’attore romano messi a dura prova da un ruolo tanto impegnativo: “Spesso è il trucco che ti dà la chiave. Lavoravamo 5 ore e mezza ogni giorno e siamo arrivati a un rituale, quando mi mettevo le sopracciglia e gli occhiali, quello era il momento in cui, come nel teatro No giapponese, si attraversa il ponte verso l’oblio di sé. Piano piano, tutte le mattine e le notti passate insieme, era questo il momento in cui si apriva quella porta. La maschera, molto spesso, ti consente di toccare qualcosa di molto più profondo che altrimenti non si sarebbe toccato.”

Hammamet: trailer del film di Gianni Amelio con Pierfrancesco Favino

Nel film è presente un personaggio apparentemente misterioso, un personaggio che non viene indagato ma che si delinea soltanto per il suo confronto con il protagonista. Interpretato da Luca Filippi, si tratta di Fulvio, figlio di Vincenzo Balzamo. “Affrontando gli ultimi mesi di vita di un ex leader, avevo bisogno di un antagonista per ragioni drammaturgiche, ho scelto di metterci un personaggio che fosse il figlio di chi in vita aveva sempre cercato di mettere sul chi vive lo stesso protagonista. Ci sono tanti nodi da sciogliere, e questo personaggio in qualche modo cerca le risposte e instaura con il Presidente un rapporto speciale.”

Ma nella realtà e nel film, Bettino Craxi era un latitante o esule?

“Nessuno dei due – risponde Amelio – Un latitante si nasconde, la legge non sa dove si trova. Provenzano è stato latitante per molto tempo. Di Craxi si conosceva persino il numero di telefono. Giornalisti che lo intervistavano, politici, amici, cantanti che lo avvisavano che sarebbero passati. Non è nemmeno un esule, visto che su di lui pendevano condanne passate in giudicato. Era un contumace: ovvero qualcuno che dovrebbe andare in tribunale e non si presenta.”

Il lavoro di Pierfrancesco Favino è stato anche quello di costruire il privato di un uomo che naturalmente conosceva solo nell’aspetto privato: “Conoscevo il politico, la figura pubblica, ma non l’uomo privato, ed è questo che io ho ricercato, quello che mi ha interessato. Dovendo fare lui, cerco di assumere il suo punto di vista, anche perché è l’unica cosa che posso fare, non essendo politico né magistrato. Mi tengo stretta la mia prospettiva da attore.

(…) Penso che, questo film sicuramente non nasconde il rapporto padre/figlia, che ovviamente mi ha portato a pensare a me come padre e a me come figlio. Ho sentito che stavamo toccando la fine di una generazione di uomini che avevano, nei confronti della propria intimità ed emotività, un rapporto molto complesso, a cui era stato insegnato che mostrare la propria emotività ai figli era segno di grande debolezza. Non si faceva. Questa leadership familiare ti lascia da solo. Al di là di ogni merito o demerito, Craxi si sentiva paterno verso l’Italia, si sentiva molto italiano come appartenenza alla bandiera. Credo che questa sua paternità l’abbia molto sentita, e quella leadership ti lascia profondamente solo. Quelle sono le emozioni con le quali ho empatizzato per interpretarlo.”

Hammamet, di Gianni Amelio, con Pierfrancesco Favino esce in sala il 9 gennaio, distribuito in 450 copie da 01 Distribution.

Cosa mi lasci di te: trailer del film su Jeremy Camp

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Cosa mi lasci di te: trailer del film su Jeremy Camp

Notorious Pictures ha diffuso il trailer ufficiale di Cosa mi lasci di te l’emozionante film diretto da Jon e Andrew Erwin‚ e ispirato alla vita del cantante statunitense Jeremy Camp

La pellicola arriva a marzo nelle sale italiane. A vestire i panni del musicista sarà KJ Apa il giovane attore che ha avuto il suo primo ruolo nel 2014 con Qua la zampa! e ha ottenuto fama internazionale con la sua partecipazione nella serie tv Riverdale, del network The CW.

Cosa mi lasci di te‚ presentato al CinemaCon di Las Vegas‚ è ispirato ad una commovente storia vera e racconta dell’amore di Jeremy Camp per la sua fidanzata Melissa. I due giovanissimi decidono di sposarsi nonostante le gravi condizioani di salute della ragazza e da questa esperienza nasce la canzone I Still Believe, uno dei brani più famosi di Jeremy Camp e colonna sonora del film.

Jeremy Camp ha pubblicato undici album. La sua musica, un mix di ballate con influenze rock, lo ha portato a vincere cinque GMA Dove Awards, a ricevere tre nomination all’American Music Awards e un Grammy Award come ‘miglior album Pop/Contemporary Gospel’ nel 2010 per il suo album, Speaking Louder Than Before.

Nel cast, accanto a KJ Apa, troviamo Britt Robertson (Tomorrowland) nei panni di Melissa, Gary Sinise (CSI: New York) sarà Tom Camp il padre del ragazzo, Shania Twain, Britt Robertson, Melissa Roxburgh e Nathan Dean Parsons.

Cosa mi lasci di te è diretto dai fratelli Jon Erwin e Andrew Erwin, da una sceneggiatura di Jon Erwin e Jon Gunn.

Piccole Donne: diretto da Greta Gerwig, al cinema dal 9 gennaio

Piccole Donne: diretto da Greta Gerwig, al cinema dal 9 gennaio

Piccole Donne, diretto da Greta Gerwig, al cinema dal 9 gennaio prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

Protagoniste del film, nei ruoli delle quattro sorelle March, Jo, Meg, Amy e Beth, sono Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh e Eliza Scanlen. Nel cast anche Laura Dern, Timothée Chalamet, Tracy Letts, Bob Odenkirk, James Norton, Louis Garrel, Chris Cooper e l’attrice Premio Oscar Meryl Streep. Il film, che ha ricevuto cinque nomination ai BAFTA Awards, sarà nelle sale italiane dal 9 gennaio prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia in 400 copie.

Piccole Donne, le protagoniste

Mi sono immersa in questo film con tutta me stessa – racconta la regista Greta Gerwig, nominata all’Oscar nel 2018 per Lady Bird. Gerwig aggiunge – Piccole Donne ha fatto parte della mia vita da sempre. Non ho passato un istante della mia vita senza sapere chi fosse Jo March, lei è la mia donna, la persona che avrei voluto essere e la persona che spero di essere diventata”. Ad interpretare il ruolo di Jo March è Saoirse Ronan che ritrova la regista Greta Gerwig dopo il successo di Lady Bird.

Non ho mai lavorato con una regista come Greta Gerwig. Sembra che Greta voglia invitarci nel mondo segreto della famiglia March – dichiara Ronan sulla regista, e sul film aggiunge – Credo che oggi questa storia sia più attuale che mai. Racconta di giovani donne che stanno per intraprendere importanti percorsi di vita e la percezione della storia cambia in base a quale fase della vita stiamo vivendo”.

“Credo che il desiderio di Meg di sposarsi e diventare madre sia una scelta femminista. Si pensa che per essere femminista tu debba rifiutare il matrimonio ma per Meg sposarsi è la cosa che più conta” racconta Emma Watson che nel film interpreta la sorella maggiore Meg. Il ruolo di Amy è interpretato da Florence Pugh che sul suo personaggio afferma: “Amy è vista come la giovane viziata della famiglia ma in realtà è un’artista che fa di tutto per essere la migliore versione di sé stessa”. La giovane attrice australiana Eliza Scanlen, che invece interpreta il ruolo di Beth, afferma: “Il film ci spiega che le emozioni che proviamo durante l’infanzia sono importanti tanto quanto quelle che proviamo da adulti”

Piccole Donne, il film

La sceneggiatrice e regista Greta Gerwig (Lady Bird) ha realizzato il film di Piccole Donne basandosi sia sul romanzo di Louisa May Alcott che sui suoi scritti, ripercorrendo avanti e indietro nel tempo la vita dell’alter ego dell’autrice, Jo March.

Secondo la Gerwig, la tanto amata storia delle sorelle March – quattro giovani donne ognuna determinata a inseguire i propri sogni – è al tempo stesso intramontabile e attuale. Jo, Meg, Amy e Beth March, nel film sono interpretate da Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, ed Eliza Scanlen, con Timothee Chalamet nei panni del loro vicino Laurie, Laura Dern in quelli di Marmee, e Meryl Streep nel ruolo della Zia March.

I più importanti eventi di questa decade per il cinema di genere

I più importanti eventi di questa decade per il cinema di genere

La decade appena trascorsa ha visto il cinema di genere dominare il box office, e dar vita ad alcuni dei più interessanti discorsi cinematografici degli ultimi anni. Tra la nascita di veri e propri universi cinematografici, acquisizioni miliardarie che hanno dato nuova vita ad alcune delle più celebri storie di sempre, e l’affermarsi di nuovi registi che hanno permesso all’horror, la fantascienza e alla distopia di tornare da re al cinema, numerosi sono i casi eclatanti da appuntare anche in vista del futuro.

Il magazine «The Hollywood Reporter» ha così stilato un elenco di quelli che sono i principali eventi legati al cinema di genere che hanno segnato gli ultimi dieci anni, e che continueranno ad avere il loro peso su quelli ancora da venire.

Ecco dunque, i più importanti eventi di questa decade per il cinema di genere.

Alice in Wonderland da il via ai live-action Disney

Nel 2010 il film Alice in Wonderland diretto dal regista Tim Burton diventa il primo di una serie di fortunati live-action basati sui classici d’animazione Disney. Il film si è infatti rivelato un grandissimo successo al box office, raggiungendo la cifra di un miliardo di incasso globale. Da quel momento, numerose sono le storie riproposte al cinema con attori in carne ed ossa, da Maleficent a Cenerentola, da Dumbo ad Aladdin, per un incasso totale di oltre 5 miliardi. Un fenomeno che tutt’ora non accenna a fermarsi, con gli attesi Mulan, La Sirenetta e Crudelia de Mon.

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Gli Avengers danno il via al Marvel Cinematic Universe

Quando nel 2008 Iron Man arrivò al cinema, tutti pensavano si trattasse solo di un altro film su di un supereroe dei fumetti, proprio come se ne erano già visti negli anni precedenti. Il progetto a cui quel film aveva dato iniziò fu però chiaro solo nel 2012, quando al cinema arrivò il film The Avengers. Con questo film diventa chiaro che il Marvel Cinematic Universe è pronto per diventare una delle principali attrazioni cinematografiche di questi anni. Il film, che supera il miliardo di incassi nel mondo, dà vita al genere cinecomic, portando il fumetto a diventare una delle fonti privilegiate da cui trarre storie per il cinema.

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La Disney acquista Star Wars

Nell’ottobre del 2012, la Disney annuncia l’acquisizione della Lucasfilm per un totale di oltre 4 miliardi di dollari. La notizia scuote i fan della saga ideata da George Lucas, il cui ultimo capitolo era arrivato al cinema nel 2005. Nasce così una nuova speranza negli appassionati della galassia lontana lontana, e la Disney non si fa attendere. Nel 2015 arriva al cinema Star Wars VII – Il risveglio della forza, primo capitolo di una nuova trilogia dedicata a quell’universo narrativo. Oltre a questa arrivano una serie di spin-off, serie TV e altri progetti ancora in cantiere che promettono di intrattenere i fan per gli anni a venire.

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Hunger Games segna il successo dei film Young Adult

Il film Hunger Games non è solo stato il trampolino di lancio per la carriera dell’attore Jennifer Lawrence, ma ha segnato anche il successo dei film Young Adult, in particolare quelli di genere distopico. Questa saga, composta da quattro film, ha infatti guadagnato circa 1,4 miliardi di dollari nel mondo, spianando la strada a film come Maze Runner e Divergent, divenute saghe di altrettanto successo.

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Patty Jenkins si afferma nel mondo dei supereroi

Nell’epoca del cinecomic, la regista Patty Jenkins si è affermata per essere diventata la prima regista donna a firmare un contratto per dirigere un film dedicato ai supereroi. Il film in questione è Wonder Woman, che arriva poi in sala nel 2017, guadagnando complessivamente 821 milioni di dollari, divenendo il film live-action diretto da una donna con il più alto incasso di sempre.

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Il fallimento del Dark Universe

La Universal aveva annunciato il progetto di dar vita, sull’onda del successo del MCU, ad un Dark Universe, basato sui classici mostri della major, tra cui la mummia, Frankenstein e l’uomo invisibile, i quali sarebbe apparsi in film interconnessi tra loro. Lo studios spese milioni per progettare tali lungometraggi, rivelando che questi sarebbero stati interpretato da attori del calibro di Russell Crowe, Javier Bardem, Tom Cruise e Johnny Depp. Il progetto ebbe però vita breve. Quando il film La mummia arrivò al cinema, si rivelò uno scottante fallimento. Tale flop convinse la Universal a rinunciare al Dark Universe, preferendo concentrarsi sui singoli film.

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Bright diventa il primo blockbuster targato Netflix

Nel 2017, nel suo momento di massima espansione, Netflix rilascia sul proprio catalogo il film Bright, che diventa il primo blockbuster prodotto e distribuito dalla celebre piattaforma streaming. Con un budget di 90 milioni di dollari, il film ha per protagonista una attore del calibro di Will Smith, ed ha in breve tempo infranto numerosi record per il suo elevato numero di visualizzazioni. Tale evento ha contribuito a rendere ancor più minaccioso l’ingresso in campo di Netflix, da quel momento in grado di sfidare le altre grandi major.

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Jordan Peele rivoluziona l’horror con Get Out

Quello appena trascorsa è stata una decade che ha visto rinvigorito il genere horror, grazie ad una serie di registi che hanno portato al cinema storie originali, spaventose e in grado di affascinare un ampio pubblico. Tra questi, Jordan Peele è probabilmente il nome da tenere più d’occhio per il futuro. Con Get Out, infatti, ha contribuito a cambiare nuovamente le regole dei film horror, inserendo in tale genere una storia fortemente legata all’attuale società americana. Con un budget di soli 5 milioni, il film arrivò a guadagnare ben 255 al box office globale, vincendo inoltre l’Oscar come miglior sceneggiatura, sfatando dunque il mito secondo cui i film di genere non sono soliti ottenere simili riconoscimenti.

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Black Panther infrange ogni record

Con il MCU ormai solidificatosi, nel 2018 arriva al cinema il film Black Panther, il primo dedicato ad un supereroe afroamericano e con un cast composto da soli attori di colore. Il film ottiene da subito importanti riconoscimenti, diventando il film dal maggior incasso del 2018 e il più alto incasso dell’MCU, esclusi i film dedicati agli Avengers. Ha poi infranto un altro record diventando il primo film di supereroi a ricevere la nomination come miglior film ai premi Oscar, vincendo poi per la scenografia, i costumi e la colonna sonora. Il film ha così dimostrato la concreta possibilità di successo per un film contenente cotanta diversità.

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La morte di Stan Lee

La morte di Stan Lee ha significato la fine di un era. Il fondatore della Marvel ha avuto infatti un ruolo importante nella realizzazione dell’impero cinematografico che oggi tutti conosciamo, fondato proprio su quei personaggi che tanti anni addietro aveva contribuito a ideare e rendere celebri. Divenuto una vera e propria icona, grazie anche ai suoi cameo nei film Marvel, Lee ha plasmato la cultura popolare, vivendo fino a poter vedere i propri personaggi venire amati in ogni parte del mondo.

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La Disney acquista la Century Fox

Una delle più significative notizie cinematografiche di questa decade è l’acquisizione da parte della Disney della Fox, storica major hollywoodiana. L’accordo ha permesso alla Disney di implementare in modo esponenziale il proprio patrimonio culturale, accogliendo nella sua famiglia personaggi Marvel di cui non possedeva i diritti (come gli X-Men o I Fantastici Quattro), e potendo aggiungere la vasta storia cinematografica della Fox alla propria piattaforma da poco disponibile, Disney+. La Disney aggiunge così un nuovo fondamentale tassello al proprio impero audiovisivo.

Fonte: THR

Jon Favreau: 10 cose che non sai sul regista

Jon Favreau: 10 cose che non sai sul regista

Tra le personalità più poliedriche attualmente in attività vi è senza dubbio Jon Favreau. Regista, sceneggiatore, attore, produttore e doppiatore, Favreau si è distinto in ogni campo, divenendo celebre da una decina d’anni a questa parte per essere un elemento ricorrente in casa Disney, dove in particolare ha prestato le sue abilità per alcuni film Marvel.

Ecco 10 cose che non sai di Jon Favreau.

Jon Favreau: i suoi film

1. Ha diretto diversi celebri film. Favreau esordisce alla regia nel 2001 con il film Made – Due imbroglioni a New York. Nel 2003 realizza invece il film natalizio Elf – Un elfo di nome Buddy, per poi dirigere Zathura – Un’avventura spaziale nel 2005, e divenire popolare con Iron Man (2008) e Iron Man 2 (2010), con protagonista Robert Downey Jr..Successivamente dirige il film Cowboys & Aliens (2011), Chef – La ricetta perfetta (2014) e più recentemente i live-action Disney Il libro della giungla (2016) e Il re leone (2019).

2. È un noto produttore. Nel corso della sua carriera Favreau si distingue anche come produttore, ricoprendo tale carica per i film Iron Man, Iron Man 2, Cowboys & Aliens, The Avengers (2012), Iron Man 3 (2013), Chef – La ricetta perfetta, Avengers: Age of Ultron (2015), Il libro della giungla (2016), Avengers: Infinity War (2018), Avengers: Endgame (2019) e Il re leone (2019). Per la televisione Favreau è invece produttore della serie The Mandalorian, con protagonista Pedro Pascal.

3. Ha una lunga carriera d’attore. Favreau si è affermato inizialmente come attore, recitato in celebri film come Hoffa – Santo o mafioso? (1992), Batman Forever (1995), Deep Impact (1998), Made – Due imbroglioni a New York (2001), Elf – Un elfo di nome Buddy (2003), Daredevil (2003), Ti odio, ti lascio, ti… (2006), Iron Man (2008), L’isola delle coppie (2009), Iron Man 2 (2010), John Carter (2012), Iron Man 3 (2013), The Wolf of Wall Street (2013) e nei film Spider-Man: Homecoming (2017), Avengers: Endgame (2019) e Spider-Man: Far from Home (2019).

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4. È anche doppiatore. Negli anni Favreau si è distinto anche come doppiatore, prestando la sua voce per il film d’animazione Boog & Elliott a caccia di amici (2006) e per i film G-Force – Superspie in missione (2009), Il signore dello zoo (2011), Il libro della giungla (2016) e Solo: A Star Wars Story (2018). Ha inoltre doppiato il personaggio di Pre Vizsla nella serie animata Star Wars The Clone Wars (2010-2013).

Jon Favreau è su Instagram

5. Ha un account personale. Favreau è presente sul social network Instagram con un proprio profilo verificato, seguito da 2,1 milioni di persone. All’interno di questo l’attore è solito condividere fotografie scattate in momenti di svago, con amici o colleghi, ma anche immagini promozionali dei suoi progetti da interprete, regista e produttore.

Jon Favreau ha recitato in Friends

6. Ha avuto un ruolo nella celebre sit-com. Jon Favreau, nel 1997, ottiene il ruolo di Pete Becker, personaggio apparso in sei episodi della serie Friends. Qui l’attore interpretava uno dei fidanzati di Monica. Favreau ha dichiarato di ripensare ancora oggi a quel personaggio, chiedendosi quali siano state le sue sorti dopo la sua uscita di scena dalla serie.

Jon Favreau e la serie The Mandalorian

7. È lo sceneggiatore della serie. Oltre ad averla prodotta, Favreau è lo sceneggiatore di tutti gli otto episodi della serie Disney+ The Mandalorian. Per la sua scrittura ha affermato di essersi ispirato alle vecchi storie western e di samurai, immaginando il protagonista come una nuova versione del personaggio interpretato da Clint Eastwood nella celebre Trilogia del Dollaro.

8. Ha avuto lui l’idea di tenere segreto “Baby Yoda”. Tra le cose più apprezzate della serie The Mandalorian vi è senza dubbio il piccolo “Baby Yoda”. Favreau ha detto che l’idea di tenere segreto tale personaggio gli è stata data da alcune parole pronunciate dall’attore Donald Glover, il quale affermava che spesso la sorpresa è la miglior arma nei confronti del pubblico.

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Jon Favreau ha diretto Chef – La ricetta perfetta

9. Ha realmente imparato a cucinare. Per le riprese del film da lui scritto, diretto e interpretato, Favreau si è impegnato per imparare a cucinare così da non doversi far sostituire da una controfigura. Il regista e attore ha infatti preso lezioni presso un noto chef di Los Angeles, imparando da lui i segreti del mestiere.

Jon Favreau: il suo patrimonio

10. Ha un ricco patrimonio. Grazie ai suoi numerosi lavori e ai numerosi ambiti ricoperti, Favreau si è affermato negli anni come una figura particolarmente redditizia dell’industria hollywoodiana. Il suo patrimonio stimato è di circa 60 milioni di dollari.

Fonte: IMDb

I 10 migliori abiti delle celebrità del 2019

I 10 migliori abiti delle celebrità del 2019

Nel pieno della “Awards season” le celebrità di Hollywood sono solite sfoggiare alcuni tra i più eleganti e migliori abiti che si possano vedere, vere e proprie opere d’arte di stilisti famosi e apprezzati in tutto il mondo. Il 2019, come ogni altro anno, ha così visto sfilare sui prestigiosi red carpet abiti di grande eleganza, stravaganza o dall’indiscusso gusto provocatorio.

In attesa di scoprire cosa indosseranno le star per prendere parte ai premi cinematografici del 2020, ecco un elenco dei migliori abiti sfoggiati durante l’anno appena conclusosi, dalla classe di Zendaya alla provocazione di Billy Porter.

Billy Porter

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L’attore Billy Porter, premio Emmy per la serie Pose, si è presentato alla cerimonia degli Oscar 2019 con un abito gender-fluid firmato da Christian Siriano, noto per i suoi particolari design. L’abito, composto da una giacca di velluto e una lunga gonna da ballo, ha dato vita ad un vero e proprio seguito, e l’attore è stato particolarmente elogiato per il suo coraggio di portare anche nel campo della moda i discorsi riguardanti il gender.

Jennifer Lopez

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Attualmente nominata ai Golden Globe per il suo ruolo nel film Le ragazze di Wall Street, Jennifer Lopez è sempre stata nota per i suoi abiti, scelti sempre per esaltare le curve del suo corpo. Alla Milano Fashion Week la cantante e attrice ha sfoggiato un nuovo abito verde, a tema giungla, firmato Versace e ispirato al celebre vestito verde che nel 2000 la rese estremamente popolare. All’età di 50 anni, la Lopez ha così dimostrato ancora una volta la sua bellezza senza tempo, sfoggiando con classe un abito che solo lei avrebbe potuto portare.

Lady Gaga

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Un mese prima di vincere l’Oscar per la miglior canzone per il film A Star Is Born, Lady Gaga aveva già conquistato l’attenzione presentandosi ai Golden Globe con un elegantissimo abito celeste ispirato allo stile aristocratico europeo del sedicesimo secolo. Disegnato da Tom Erebout e Sandra Amador, il vestito è stato giudicato tra i più belli dell’anno, e ha permesso alla cantante di sfoggiare un look diverso dai soliti a cui aveva abituato il pubblico.

Gemma Chan

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La star del film Crazy Rich Asians, Gemma Chan, si è presentata ai premi Oscar con un lungo abito rosa, disegnato da Rebecca Corbin-Murray per Valentino. Indicato come il più bello tra quelli presenti all’edizione 2019 dei premi Oscar, questo è stato apprezzato per il suo colore e la silhouette, che si sposava perfettamente con il corpo dell’attrice.

Zendaya

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La giovane Zendaya, interprete di Spider-Man: Far from Home e della serie Euphoria, ha conquistato tutti in occasione della cerimonia degli Emmy Awards. L’attrice vestiva un affascinante abito di seta verde con corsetto di Vera Wang. Ispirato al personaggio dei fumetti, Poison Ivy, questo è stato giudicato tra i migliori abiti dell’anno, e ha permesso all’attrice di sfoggiare tutta la sua sensualità, facendola affermare come una delle personalità meglio vestite dell’anno.

Beyoncé

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Apprezzata per il suo doppiaggio nel film Disney Il re leone, Beyoncé ha sfoggiato proprio alla premiere del film a Londra un abito dorato in tinta con i colori del film. Ideato da Cong Tri, l’abito è stato abbinato a dei sandali firmati da Jimmy Choo, a dei gioielli Lorrain Schwartz e ad una borsetta firmata Anna Cecere. Nel suo complesso, il vestito ha permesso all’attrice e cantate di esaltare le forme del suo corpo, attirando inevitabilmente su di sé l’attenzione dei presenti.

Chadwick Boseman

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La stare del film Black Panther, Chadwick Boseman, ha decisamente vissuto un anno particolarmente ricco di successi e riconoscimenti. L’attore è stato inoltre apprezzato per l’abito indossato ai SAG Awards, dove ha sfoggiato una giacca con tema a foglia color legno su di un dolcevita marrone e pantaloni neri. Disegnato da Ashley Weston, l’abito è stato poi accessoriato con spille di diamanti Tiffany sul risvolto della giacca. Il tutto ha permesso all’attore di affermarsi come una delle celebrità maschili meglio vestite dell’anno.

Elle Fanning

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Membro della giuria del concorso del Festival di Cannes, l’attrice Elle Fanning ha potuto sfoggiare molteplici abiti di alta moda. Tra tutti, ha colpito l’attenzione quello disegnato dalla stilista Samantha McMillen. Ispirato ad uno stile retrò, l’attrice ha potuto incarnare il glamour della vecchia Hollywood grazie ad una blusa in seta color avorio, maniche drappeggiate e una gonna a trapezio in tulle blu. Tocco di classe è stato il cappello nero a tesa larga.

Timothée Chalamet

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L’apprezzato interprete del film Il Re, l’attore Timothée Chalamet si è presentato all’anteprima veneziana del film indossando un abito di raso con monopetto grigio argento, caratterizzato da una doppia fascia in vita. Disegnato da Haider Ackermann, all’abito è stato infine dato un tocco di stravaganza con il risvolto impreciso dei pantaloni, che ha permesso di sfoggiare degli eleganti stivali neri.

Mahershala Ali

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Vincitore del premio Oscar come miglior attore non protagonista per il film Green Book, Mahershala Ali ha per l’occasione indossato un abito disegnato da Van Van Alonso. La giacca di broccato nero è stata abbinata ad una camicia con collo alla coreana e pantaloni smoking neri, venendo giudicato come uno dei migliori abiti dell’anno. Accessoriato con eleganti scarpe in velluto scamosciato, l’abito ha poi trovato il tocco di classe nel cappello Gigi Burris indossato dall’interprete.

Fonte: THR

Luca Medici: 10 cose che non sai sull’attore

Luca Medici: 10 cose che non sai sull’attore

Se non tutti sanno chi è Luca Medici, tutti conoscono però il suo nome d’arte: Checco Zalone. Il comico pugliese è ad oggi il vero re mida del box office italiano, con i suoi film che hanno guadagnato decine di milioni di euro. Apprezzato dal pubblico e dalla critica, Medici ha imparato a mostrarsi con parsimonia, alimentando un vero e proprio culto nei suoi confronti che lo rende oggi un attore tanto desiderato quanto controverso.

Ecco 10 cose che non sai di Luca Medici.

Luca Medici: i suoi film

1. I suoi film sono stati dei grandi successi al box office. Pochi i titoli nella sua filmografia, ma scelti e progettati con cura. Il comico debutta infatti al cinema nel 2009 con Cado dalle nubi, per poi essere nuovamente protagonista in Che bella giornata (2011), Sole a catinelle (2013) e Quo vado? (2016). Nel 2020 torna al cinema con il film Tolo Tolo.

2. Si è formato in televisione. Medici ha fatto le sue prime apparizioni pubbliche in televisione, nel programma comico Zelig, dove partecipa dal 2006 al 2008 interpretando il personaggio di Checco Zalone, parodia di un cantante neomelodico pugliese. Nel 2009 è protagonista del programma Checco Zalone Show, mentre nel 2011 porta in televisione un programma intitolato Resto Umile World Show, basato su di un suo spettacolo comico.

3. È anche sceneggiatore e regista. L’attore ha partecipato alla scrittura di tutti e cinque i film da lui interpretati. Nel 2020 ha inoltre debuttato alla regia dirigendo il suo nuovo film, Tolo Tolo.

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Luca Medici è su Instagram

4. Ha da poco aperto un proprio profilo. L’attore è da poco arrivato sul social network Instagram, con un profilo a nome Checco Zalone, seguito da sole 191 mila persone. Medici sembra infatti intenzionato ad utilizzare il social esclusivamente per promuovere il suo film, limitando quindi il numero dei suoi post.

Luca Medici: la sua vita privata

5. Ha una compagna. L’attore ha una relazione con Mariangela Eboli, amministratrice della MXL, società del celebre compagno. I due sono particolarmente riservati riguardo alla loro vita sentimentale, e per tanto si sa poco. Nel 2018 era circolata la notizia di un loro imminente matrimonio, ma ad oggi i due sembrano ancora non aver compiuto il grande passo.

6. È padre. Pur non rilasciando dettagli circa la sua vita privata, è tuttavia noto che il comico ha avuto con la compagna due bambine, nate rispettivamente nel 2013 e nel 2017.

Luca Medici: le sue canzoni

7. Ha inciso numerosi singoli. Nel corso degli anni l’attore non è venuto meno alla sua attività di musicista, incidendo alcuni brani divenuti estremamente popolari, in particolare per i testi di genere comico. Tra questi si annoverano Siamo una squadra fortissimi (2006), I uomini sessuali (2010), L’amore non ha religione (2011) e Immigrato (2019).

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Luca Medici è laureato

8. Si è laureato all’Università di Bari. Ben prima di dar vita al personaggio che tutti conoscono, Luca Medici, dopo aver conseguito il diploma presso il liceo scientifico, ha ottenuto una laurea in giurisprudenza all’Università di Bari “Aldo Moro”.

Luca Medici: il suo patrimonio

9. Ha un guadagnato molto grazie ai suoi incassi. I film dell’attore sono tra i più redditizi degli ultimi anni nel panorama italiano. Se il suo primo film aveva infatti guadagnato 14 milioni, il secondo è arrivato ad una cifra record di 43 milioni. I successivi hanno poi continuato ad infrangere record, con Sole a catinelle arrivato a 52 milioni e Quo Vado? a 65. Grazie anche alla sua società, la MZL, l’attore sarebbe così arrivato ad ottenere un patrimonio stimato tra i 4 e 7 milioni di euro.

Luca Medici età e altezza

10. Luca Medici è nato a Capurso, nei pressi di Bari, il 3 giugno 1977. L’altezza complessiva dell’attore è di 173 centimetri.

Fonte: IMDb

 

 

Rebel Wilson: 10 cose che non sai sull’attrice

Rebel Wilson: 10 cose che non sai sull’attrice

L’attrice comica Rebel Wilson ha negli anni partecipato ad alcune delle più celebri commedie cinematografiche viste di recente sul grande schermo. che sia per ruoli da protagonista o da caratterista, la Wilson si è fatta apprezzare in più occasioni per le sue capacità comiche, ottenendo l’apprezzamento di pubblico e critica.

Ecco 10 cose che non sai di Rebel Wilson.

Rebel Wilson: i suoi film

1. Ha recitato in celebri commedie. L’attrice debutta al cinema nel 2007 con il film Ghost Rider. Si fa notare ulteriormente con un piccolo ruolo nel film Le amiche della sposa (2011), ottenendo poi ulteriore notorietà recitando in Tre uomini e una pecora (2011), The Wedding Party (2012), Che cosa aspettarsi quando si aspetta (2012) e Pitch Perfect (2013), che ne consacra il talento comico. Da quel momento recita in popolari film come Pain & Gain (2013), Notte al museo – Il segreto del faraone (2014), Pitch Perfect 2 (2015), Grimsby – Attenti a quell’altro (2016), Single ma non troppo (2016), Pitch Perfect 3 (2018), Non è romantico? (2019), Attenti a quelle due (2019), Cats (2019) e Jojo Rabbit (2019).

2. Ha recitato anche in televisione. La Wilson debutta in televisione nel 2006 con la serie World Record Pizza, per poi recitare anche in Pizza (2003-2007), The Wedge (2006-2007), Bogan Pride (2008), Super Fun Night (2013-2014) e Les Norton (2019).

3. Ha collaborato come sceneggiatrice. Nel corso della sua carriera l’attrice ha in più occasioni partecipato alla scrittura delle serie TV, a cui ha inoltre preso parte come interprete. Tra queste si annoverano The Wedge, Bogan Pride e Super Fun Night.

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Rebel Wilson è su Instagram

4. Ha un account personale. L’attrice è presente sul social network Instagram con un profilo seguito da 7 milioni di persone. Qui l’attrice è particolarmente attiva, condividendo fotografie scattate in momenti di svago con amici o colleghi. Numerose sono anche le immagini o i video promozionali dei suoi progetti da interprete.

Rebel Wilson non è fidanzata

5. La celebrità le ha reso difficile la vita sentimentale. La Wilson ha recentemente dichiarato di aver riscontrato particolare difficoltà a dar vita ad una relazione sentimentale stabile, poiché la sua celebrità sarebbe un ostacolo più grande del previsto. Alcuni uomini con cui l’attrice ha avuto appuntamenti non l’avrebbero trovata divertente come si aspettavano, ha raccontato l’attrice, mentre altri sarebbero stati intimoriti dalla continua presenza di paparazzi.

Rebel Wilson in Cats

6. È allergica ai gatti. L’attrice è stata scelta per il ruolo della gatta Jennyanydots nel film musical Cats, trasposizione dell’omonima opera teatrale, dove recita accanto agli attori Jennifer Hudson e Judi Dench. La Wilson si è dichiarata particolarmente sorpresa dall’esperienza di interpretare un gatto, considerata la sua forte allergia ai felini.

Rebel Wilson in Pitch Perfect

7. Ha improvvisato molte delle sue battute. Il film Pitch Perfect permette all’attrice di dar sfogo alla propria comicità, divenendo così particolarmente celebre. Stando a quanto dichiarato dalle sue co-star nel film, la Wilson avrebbe improvvisato gran parte delle sue battute, dando vita ad alcuni dei momenti più riusciti e più comici dell’intero film.

8. Vorrebbe realizzare un quarto capitolo. La Wilson si è detta particolarmente legata al personaggio interpretato nella trilogia, quello di Fat Amy, a tal punto da spingere affinché venga realizzato un quarto capitolo. Nel novembre del 2018, infine, arriva la conferma che un nuovo film è in produzione, e le riprese dovrebbero iniziare quanto prima.

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Rebel Wilson: il suo 2019

9. Ha recitato in diversi film. Il 2019 è stato un anno particolarmente ricco per l’attrice, che è stata protagonista assoluta del film Non è romantico?, ma anche di Attenti a quelle due, dove recita accanto all’attrice Anne Hathaway. Ha inoltre dei ruoli di rilievo anche nei film Jojo Rabbit e Cats.

Rebel Wilson età e altezza

10. Rebel Wilson è nata a Sydney, in Australia, il 2 marzo 1980. L’attrice è alta complessivamente 163 centimetri.

Fonte: IMDb

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Maz Kanata era un animatronic nel film

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Se pensavate che il personaggio di Maz Kanata interpretato dal premio Oscar Lupita Nyong’o in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker fosse opera dei prodigi della CGI, beh… vi sbagliavate di grosso! In una recente intervista con Cinemablend, infatti, l’artista Neal Scanlan ha rivelato che il personaggio non è stato ricreato digitalmente, ma era un animatronic, ossia un pupazzo meccanico.

Ne Il Risveglio della Forza il personaggio di Maz Kanata ha preso vita grazie alla motion capture che ha visto coinvolta l’attrice Lupita Nyong’o (12 Anni Schiavo, Noi); per L’Ascesa di Skywalker, invece, le cose sono andate diversamente, con J.J. Abrams che ha deciso di ricorrere all’animatronica per ricreare la pirata e contrabbandiere. A tal proposito la Scanlan, supervisore creativo agli effetti di creature e trucco speciale del film, ha spiegato:

“Per noi Maz Kanata rappresenta molto più di un animatronic. Per noi rappresentava un coinvolgimento molto più intimo della tecnologia dell’animatronica all’interno della scena. E ovviamente, visto che il personaggio era coinvolto nelle scene con Leia, J.J. Abrams ci ha spinto a fare questo tipo di tentativo. Voleva che tutti i personaggi coinvolti in quelle sequenze fossero intimamente coinvolti, e ciò riguardava anche gli animatronic.”

LEGGI ANCHE – Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, i dettagli sul flashback con i giovani Luke e Leia

Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

The Irishman: il processo di de-aging degli attori in una speciale featurette

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In seguito al grande successo ottenuto da The Irishman di Martin Scorsese in occasione dell’award season di quest’anno, Netflix ha deciso di diffondere online una bellissima featurette della durata di ben 13 minuti dedicata al processo di de-aging degli attori protagonisti realizzato dai maghi della Industrial Light and Magic.

La nuova speciale featurette sugli effetti visivi di The Irishman è dedicata ai segreti dietro il processo necessario al ringiovanimento dei personaggi interpretati da Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci.

Ricordiamo che The Irishman ha ottenuto 14 candidature ai Critics Choice Awards (tra cui Miglior Film e Miglior Regista), 5 candidature ai Golden Globes (incluso Miglior Film Drammatico e Miglior Regista) e 4 candidature ai SAG Awards (incluso Miglior Cast). La pellicola è stata inoltre eletta il Miglior Film del 2019 dalla National Board of Review e dal New York Film Critics Circle. Potete gustarvi la featurette sui VFX di seguito:

LEGGI ANCHE – The Irishman: la storia vera dietro al film di Martin Scorsese

The Irishman è stato scelto per aprire il New York Film Festival. In Italia ha debuttato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma 2019, prima del debutto su Netflix avvenuto lo scorso 27 novembre. Protagonisti della pellicola, Robert De NiroAl Pacino e Joe Pesci, in un’epica saga sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra.

La storia è raccontata attraverso gli occhi del veterano della Seconda Guerra Mondiale, Frank Sheeran – imbroglione e sicario – che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più importanti del 20° secolo: nel corso dei decenni, uno dei più grandi misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, ci accompagnerà in uno straordinario viaggio attraverso i segreti del crimine organizzato, i suoi meccanismi interni, le rivalità e le connessioni con la politica tradizionale.

Fonte: ComingSoon.net

Thor: Love and Thunder, 10 personaggi che potrebbe interpretare Christian Bale

I fan della Marvel non vedono l’ora che arrivi nelle sale Thor: Love and Thunder di Taika Waititi. A far crescere l’hype attorno al quarto film del MCU dedicato al Dio del Tuono interpretato da Chris Hemsworth è arrivata nelle ultime ore la notizia del casting di Christian Bale nel film.

Come spesso accade quando si tratti di grandi blockbuster, non è trapelata la minima indiscrezione a proposito al personaggio che l’ex incarnazione di Batman nella trilogia de Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan interpreterà nel film. Guardando sia alla serie “The Mighty Thor” che ad altre storie a fumetti, ci sono una serie di interessantissimi personaggi che Bale potrebbe interpretare.

Ma quali sono i più probabili? Gli abbiamo raccolti di seguito, scegliendo i 10 personaggi ai quali l’attore premio Oscar per The Fighter potrebbe prestare il proprio volto.

Cul Borson

Introdotto nella deludente storyline di “Fear Itself”, Cul è il fratello di Odino ed è stato rinchiuso dal re di Asgard eoni fa per proteggere il mondo. Il fumettista Jason Aaron ha provveduto ad una una sorta di restyling del personaggio: in quanto sovrano di fatto di Asgard, ha dimostrato di essere una vera spina nel fianco di Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor.

Ora che Asgard è stata distrutta in Thor: Ragnarok, il ritorno di Cul ora che Odino è morto potrebbe avere un senso: lo stesso potrebbe essere un primo nemico formidabile per Jane e uno sfidante più che leggittimo per il dominio di Valchiaria. È facile immaginare che Bale possa divertirsi con un personaggio del genere, in quanto sarebbe perfettamente in grado di catturarne tutte le eccentricità.

Balder

Balder è stato un personaggio trascurato sin dall’inizio nel MCU, ma è tempo che il fratellastro di Thor abbia la sua occasione per brillare sul grande schermo. È un altro personaggio che potrebbe sfidare Valchiaria e la sua bramosia del trono: inoltre, esplorare le dinamiche tra Balder ed il Dio del Tuono potrebbe aggiungere quel pizzico di divertimento necessario alla trama, mentre le fila principali della storia si spostano su Jane Foster.

Se i Marvel sono alla ricerca di un attore che sia in grado di tenere testa a Chris Hemsworth in scena, allora Bale è la scelta perfetta: siamo certi che il suo talento possa conferire al personaggio la giusta dose di fascino e quella vitalità necessaria in vista di un eventuale debutto al cinema.

Beta Ray Bill

In seguito alla notizia che Bale è in trattative per unirsi al cast di Thor: Love and Thunder, Beta Ray Bill è entrato tra le tendenze di Twitter: questo perché i fan vogliono a tutti i costi che il personaggio faccia il suo debutto sul grande schermo. Riuscire ad immaginare un attore in carne ed ossa che interpreta la parte non è così difficile, ma immaginare Bale che veste i panni del personaggio è sicuramente qualcosa alla quale nessuno avrebbe mai pensato.

Non sappiamo se Bill riuscirà effettivamente a trovare uno spazio all’interno della storia di Thor: Love and Thunder, ma è innegabile quanto sarebbe divertente vedere l’alieno che si scontro contro il Dio del Tuono. È un personaggio piuttosto particolare, ma è proprio questa sua particolarità a renderlo affascinante e senza alcun dubbio degno di un debutto nel MCU.

Minotauro

Tra i personaggi che Bale potrebbe interpretare e che abbiamo elencato fino a questo momento, Dario Agger è certamente il più plausibile di tutti. Amministratore delegato della Roxxon Energy Corporation, Agger possiede la capacità di trasformarsi nel Minotauro: è un individuo veramente spregevole, che ha fatto tutto quanto fosse in suo potere per accrescere la propria ricchezza (incluso scendere a patti con Malekith). 

Agger è stato uno dei cattivi principali durante gli anni di Jason Aaron dedicati alla serie di Thor e Bale – visti anche i suoi ruoli passati – sarebbe certamente in grado di incarnarne tutte le sfumature “demoniache”. Inoltre, vedere l’attore giocare con un doppio ruolo – l’uomo e il suo temibile alter ego – sarebbe di sicuro affascinante.

Hercules

A lungo si è vociferato sulla possibilità che Hercules sarebbe stato introdotto ne Gli Eterni come il primo supereroe apertamente gay del MCU: ad oggi non sappiamo se il personaggio apparirà effettivamente nel film. È innegabile quanto Ercole sia una figura mitologica difficile da usare sul grande schermo, soprattutto considerando le numerose iterazioni del semidio greco nel corso degli anni.

È un po’ difficile immaginare Bale sfoggiare un costume come quello tipico del personaggio nei fumetti Marvel, ma la Casa delle Idee è nota anche per le operazioni di restyling dei suoi personaggi nei film: dunque, non è da escludere che potremmo vedere Bale nei panni proprio di Ercole, impegnato a dare calci insieme al Dio del Tuono. 

Galactus

Quanto sarebbe bello vedere Bale nei panni di Galactus? Sappiamo che gli X-Men non faranno il loro debutto nel MCU tanto presto, ma sappiamo anche che i personaggi legati all’X-Universe – inclusi di Fantastici Quattro – faranno il loro debutto nell’Universo Cinematografico Marvel molto prima. Ciò apre ad una possibile apparizione del Mangiatore di Mondi nel MCU prima del previsto, forse proprio in Thor: Love and Thunder. 

È difficile dire con precisione quale ruolo potrebbe avere nella storia, ma dare a Bale la possibilità di interpretarlo sarebbe sicuramente interessante, soprattutto perché l’attore andrebbe così ad interpretare il prossimo grande villain del MCU. Sostituire Josh Brolin nei panni di Thanos non sarà certamente un’impresa facile, ma per Bale nei panni di Galactus potrebbe tranquillamente riuscirsi. 

Gorr

Potente come Galactus, l’unico scopo di Gorr è quello di distruggere tutti gli Dei del Multiverso, in quanto crede che siano crudeli e incapaci di governare. Taika Waititi ha dato alcuni dei poteri del personaggio a Hela in Thor: Ragnarok, ma nulla vieta che Gorr possa finalmente fare il suo debutto sul grande schermo, terrorizzare il Dio del Tuono e provare a distruggere Asgard una volta per tutte.

E un attore talentuoso come Bale riuscirebbe tranquillamente ad interpretarlo, dal momento che non si tratterebbe di interpretare un altro semplice distruttore che vuole sconfiggere Thor perché si sente sbagliato e irrisolto, ma un nuovo travolgente cattivo al pari di Malekith. 

Mefisto

Se da un lato è piuttosto sorprendente che Mephisto non sia ancora apparso nel MCU, dall’altro è difficile immaginare in quale film avrebbe potuto fare il suo debutto. Potrebbe essere in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, ma sappiamo che il villain principale del film dovrebbe già essere Incubo. Forse, proprio Thor: Love and Thunder potrebbe essere il cinecomic ideale per un ipotetico debutto del personaggio. 

Nei fumetti, Jane Foster diventa Thor dopo che il figlio di Odino viene ritenuto indegno di maneggiare il Mjolnir. E se, nel MCU, Jane avesse stretto un accordo con Mefisto per salvarsi dal cancro che la stava uccidendo e rubare così i poteri di Thor? Una linea narrativa decisamente intrigante, con Bale che riuscirebbe certamente a rubare la scena nei panni del potente e spietato supercriminale ispirato a Mefistofele.

Mister Hyde

Personaggio ispirato al famoso romanzo di Jekyll & Hyde, il Dottor Calvin Zabo inventò una formula simile a quello raccontata nella letteratura. L’uso ripetuto ne ha compromesso la sanità mentale e lo ha trasformato in una creatura schizofrenica e selvaggia che ha combattuto contro tutti nel corso degli anni, da Thor agli Avengers (è stato anche un membro dei Thunderbolts per un certo periodo). Da un lato, il talento di Bale sarebbe sprecato per un personaggio del genere; dall’altro potrebbe offrire un’incarnazione del personaggio unica nel suo genere.

Thunderstrike

Nei fumetti, Eric Masterson è un architetto molto amico di Thor, anche quando l’eroe venne punito per aver ucciso Loki. Mentre Thor alla fine venne liberato, Eric ricevette un’arma incantata da Odino come segno di ringraziamento per il suo operato, assumendo definitivamente il mantello di Thunderstrike. La storia del personaggio dovrebbe essere un attimo rivista in prossimità di un eventuale debutto sul grande schermo, ma lo stesso ha delle potenzialità che sono indubbie. 

Sebbene non sia un personaggio estremamente popolare, Eric è stato un membro del Thor Corps al fianco di Beta Ray Bill: vedere quel gruppo sul schermo potrebbe essere davvero fantastico. Vedere Bale in questo ruolo non è la possibilità più eccitante di tutte, ma è comunque una che potrebbe funzionare se gestita in maniera corretta.

Fonte: ComicBookMovie

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Billie Lourd ha interpretato la giovane Leia nel flashback

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È cosa nota ormai che le scene di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker con protagonista la compianta Carrie Fisher sono state realizzate grazie all’utilizzo di materiale inedito proveniente da Il Risveglio della Forza. In una particolare scena del film di J.J. Abrams, però, è stato necessario utilizzare un corpo sul quale poter applicare il volto della Fisher: si tratta del flashback in cui appaiono i giovani Luke e Leia allenarsi con le spade laser, scena realizzata grazie ai giornalieri de Il Ritorno dello Jedi.

In una recente intervista con Yahoo Entertainment, Patrick Tubach, VFX supervisior della Lucasfilm, ha rivelato che il corpo utilizzato nella sequenza flashback con Luke e Leia è quello di Billie Lourd, figlia di Carrie Fisher e interprete del Tenente Connix nella trilogia sequel.

“Billie ha interpretato sua madre”, ha spiegato Tubach. “È stato un momento commovente, e nessuno ha mai preso alla leggera il fatto che Billie fosse disposta a sostituire sua madre. È stato un momento fantastico per tutti noi. Se hai la possibilità di avere qualcuno che interpreta la parte di Carrie, è grandioso che sia Billie a farlo, perché ci sono tantissime somiglianze tra loro, ed è proprio su queste che abbiamo lavorato. La vera sfida è stato il processo di sincronizzazione delle immagini di Leia e far sì che tutto funzionasse nella scena.”

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Morbius: il primo trailer del film con Jared Leto sta per arrivare

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Nonostante le riprese del film siano terminate, non sappiamo ancora molto su Morbius, l’attesissimo nuovo cinecomic Sony che vedrà il premio Oscar Jared Leto (Dallas Buyers Club, Suicide Squad) nei panni del Vampiro Vivente creato da Roy Thomas e Gil Kane.

Il film arriverà nelle sale il prossimo luglio, ma ancora non è stata rilasciata nessuna immagine ufficiale del cinecomic. Adesso però, stando a quanto riportato dalla pagina Patreon del noto scooper Daniel Richtman, sembra che il primo trailer ufficiale di Morbius sia pronto a fare il suo debutto.

Secondo quanto apprendiamo dal report di ComicBook, in base a quanto dichiarato da Richtman le prime immagini ufficiali del film con Jared Leto arriveranno online nei giorni successivi al prossimo 12 gennaio. Il trailer del film potrebbe essere associato alle copie statunitensi di Bad Boys for Life con Will Smith e Martin Lawrence o a quelle di Dolittle con Robert Downey Jr.

Sarà davvero così? Non ci resta che attendere…

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Jared Leto è il protagonista dello spin-off dedicato al personaggio dello Spider-Verse in produzione alla Sony, Morbius: il Vampiro Vivente. Il premio Oscar interpreta il Dr. Michael Morbius, un biochimico che tenta di curare una fatale malattia del sangue iniettandosi un siero derivato da pipistrelli. Diventando Morbius, ha tutte le qualità di un vampiro – incluso il gusto per il sangue umano.

Tyrese Gibbs, Adria Arjona e Jared Harris completano il cast del film, che uscirà nelle sale il 31 luglio 2020. La Arjona interpreterà Martine Bancroft, l’interesse amoroso del protagonista Morbius: nei fumetti, Martine diventa una potenziale vittima della sua sete di sangue mentre è alle prese con la trasformazione che lo ha reso una strana versione da laboratorio dei vampiri soprannaturali della tradizione.

Con Morbius continua il piano della Sony per espandere un universo parallelo a quello dei Marvel Studios, inaugurato lo scorso anno da Venom di Ruben Fleischer. Il film sarà diretto da Daniel Espinosa (Safe House – Nessuno è al sicuro, Life – Non oltrepassare il limite), mentre la sceneggiatura è stata firmata da Matt Sazama e Burk Sharpless, che vantano nel proprio curriculum titoli come Power RangersDracula UntoldThe Last Witch Hunter – L’Ultimo Cacciatore di Streghe e Gods of Egypt.

Creato dallo scrittore Roy Thomas e dall’artista Gil Kane, il personaggio di Morbius è apparso per la prima volta nei panni di un criminale di Spider-Man nell’ottobre 1971 e si è evoluto in una specie di eroe dei fumetti nel corso dei decenni.

Joker: gli addetti al trucco sul comportamento turbolento di Joaquin Phoenix sul set

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Nonostante sia stato acclamato tanto dalla critica quanto dal pubblico, la lavorazione di Joker pare sia stata decisamente travagliata a causa dei comportamenti problematici del protagonista Joaquin Phoenix, di recente premiato con un Golden Globes per la sua memorabile interpretazione di Arthur Fleck. Al di là di alcuni piccoli screzi che molti sostengono ci siano stati tra lo stesso Phoenix e il regista Todd Phillips, pare che a soffrire di più dell’atteggiamento dell’attore sul set del film sia stato il restante comparto tecnico.

Nuovi interessanti dettagli su quanto accaduto durante la lavorazione di Joker tra Joaquin Phoenix e la troupe del film sono emersi online nelle ultime ore grazie ad una presentazione dedicata ai dieci titoli candidabili per il miglior trucco e acconciatura in vista dei prossimi Oscar. È stato proprio durante tale presentazione che sono emerse nuove indiscrezioni sul comportamento turbolento di Phoenix durante le riprese del film. Il sito Next Best Picture si offre un resoconto su ciò che è stato sviscerato:

“Uno dei punti focali della presentazione è stata la difficoltà di lavorare con Phoenix. Inizialmente voleva occuparsi da solo del trucco e dell’acconciatura, perciò con i truccatori si è dovuto trovato un compromesso. Inoltre, sembra che a Phoenix non piaccia essere toccato molto spesso. Aveva perso più di 20 kg per il film e diceva spesso di essere ‘affamato’. Di conseguenza, capitava che se ne andasse durante una sessione di tinta ai capelli o che scomparisse dal set tra un ciak e l’altro: la troupe incaricata di badare ai ritocchi ha avuto non pochi problemi con lui. Garantire una continuità al trucco è stato un processo talmente arduo che la persona incaricata di mantenere quella continuità, alla fine, ha deciso di licenziarsi. La troupe cercava di tenerlo a bada dandogli dei cracker per farlo stare fermo (dal momento che non poteva mangiare altro).”

Al di là del suo strano comportamento sul set o dei metodi bizzarri impiegati per entrare nei panni del Clown Principe del Crimine, è innegabile quanto Joaquin Phoenix si sia messo in discussione per offrire una performance assolutamente magistrale, già premiata con un Golden Globes e in odore – ne siamo certi – di altri importantissimi riconoscimenti, Oscar incluso.

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Joker diretto da Todd Phillips vede nel cast Joaquin PhoenixZazie BeetzFrances ConroyBrett CullenDante Pereira-OlsonDouglas Hodge e Josh Pais ed è arrivato nelle sale il 4 ottobre 2019. Contrariamente alle altre apparizioni del personaggio nei Batman di Tim Burton, nella trilogia del Cavaliero Oscuro di Christopher Nolan e in Suicide Squad, il film è ambientato negli anni Ottanta e racconta l’evoluzione di un uomo ordinario e la sua trasformazione nel criminale che tutti conosciamo.

Da sempre solo in mezzo alla folla, Arthur Fleck (Joaquin Phoenix) desidera ardentemente che la luce risplenda su di lui. Cercando di cimentarsi come comico di cabaret, scopre che lo zimbello sembra invece essere proprio lui. Intrappolato in un’esistenza ciclica sempre in bilico tra apatia, crudeltà e, in definitiva, tradimento, Arthur prenderà una decisione sbagliata dopo l’altra, provocando una reazione a catena di eventi.

Fonte: ComicBookMovie

Christian Bale sarebbe un perfetto Minotauro in Thor: Love and Thunder

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Il celebre fumettista statunitense Jason Aaron, conosciuto per la serie “Thor: God of Thunder” e per altri celebri fumetti Marvel, ha un’idea sul personaggio che Christian Bale potrebbe interpretare nell’attesissimo Thor: Love and Thunder di Taika Waititi. In seguito alla notizia che l’attore premio Oscar per The Fighter è in trattative per entrare a far parte dell’Universo Cinematografico Marvel, il fumettista ha suggerito attraverso il suo account Twitter che Bale potrebbe interpretare Minotauro, alter ego di Dario Agger.

Jason Aaron ha suggerito attraverso il suo account Twitter che Christian Bale potrebbe interpretare Minotauro in Thor: Love and Thunder, personaggio da lui creato sei anni fa proprio per la serie “Thor: God of Thunder”: “Adesso sapete per chi faccio il tifo. Chi interpreterà Christian Bale in Thor: Love and Thunder?”, ha scritto Aaron su Twitter, postando un’immagine di Agger e lasciando intendere che Bale dovrebbe interpretare proprio il personaggio in questione.

Creato da Aaron nel 2014, Dario Agger era soltanto un ragazzino quando, durante una vacanza su un’isola privata insieme alla sua famiglia, venne attaccato da alcuni banditi. Riuscì a fuggire verso una grotta vicina, trovando una statua magica tramite la quale invocò il potere necessario a mettere in atto la sua vendetta nei confronti del mondo. Ottenne forza e resistenza sovrumane, insieme alla capacità di trasformarsi in una gigantesca creatura molto simile ad un toro. Armato dei suoi oscuri poteri, da adulto Dario ottenne il controllo della multinazionale Roxxon Energy Corporation, cercando di ottenere ricchezza ed influenza con ogni mezzo a sua disposizione. I suoi modi da omicida e le sue pratiche commerciali distruttive, soprattutto nei confronti dell’ambiente, lo portarono a scontrarsi sia con Thor che con Jane Foster nelle vesti di Mighty Thor.

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Thor: Love and Thunder è il titolo ufficiale del quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con.

Taika Waititi tornerà alla regia di un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto The Mighty Thor, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo”.

L’uscita nelle sale è fissata invece al 5 novembre 2021.

Fonte: ScreenRant

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, i dettagli sul flashback con i giovani Luke e Leia

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Uno dei momenti più belli ed emozionanti di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è sicuramente il flashback in cui vediamo i giovani Luke e Leia allenarsi con le spade laser. Adesso, in una recente intervista, il co-sceneggiatore del film Chris Terrio ha avuto modo di svelare i dettagli dietro la creazione della sequenza, rivelando che per realizzarla è stato utilizzato del materiale proveniente da Il Ritorno dello Jedi.

La scena di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker con i giovani Luke e Leia intenti ad allenarsi con le spade laser rivela che, inizialmente, Leia era destinata a diventare un Jedi come suo fratello e suo padre: le cose cambiarono quando una sorta di premonizione le suggerì che suo figlio Ben sarebbe morto se avesse portato a termine il suo addestramento. Intervistato da The Hollywood Reporter, Chris Terrio ha spiegato che le scene dell’attrice usate nella sequenza in questione sono state realizzate grazie al girato de Il Ritorno dello Jedi.

“Abbiamo avuto accesso ai giornalieri della trilogia originale. Nel flashback con Luke e Leia, quell’immagine di Carrie arriva da Il Ritorno dello Jedi. Abbiamo avuto accesso a tutto ciò che si trova nell’archivio, cosa che si è rivelata estremamente utile. Quindi, sì, la trilogia originale è stata uno strumento fondamentale per quel flashback e anche per la parte audio.”

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

No Time to Die: Hans Zimmer subentra per la colonna sonora

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No Time to Die: Hans Zimmer subentra per la colonna sonora

Hans Zimmer, compositore amatissimo da Hollywood e famoso per le colonne sonore de Il Gladiatore, Il Re Leone e la Trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, è subentrato a Dan Romer nella composizione della colonna sonora di No Time to Die, il film numero 25 del franchise di James Bond.

Variety ha diffuso la notizia che Zimmer ha preso il posto di Romer, che si è allontanato dalla produzione a causa di differenze creative. Zimmer, MGM e Eon Productions non hanno confermato né smentito la notizia, ma le fonti di Variety, abbastanza insistenti, dicono che il compositore ha lasciato il film lo scorso mese.

Il film, atteso nelle sale l’8 aprile 2020, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wright (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami MalekBilly Magnussen, Lashana Lynch e Ana de Armas.

Vi ricordiamo che la produzione ha assunto Phoebe Waller-Bridge per “ravvivare” lo script di Bond 25 sotto speciale richiesta di Craig, grande fan di Fleabag e Killing Eve, le due serie prodotte e scritte dall’attrice. Era dal 1963 (l’ultima fu Johanna Hardwood con Dr. No e From Russia With Love) che la casa di produzione non assumeva una donna per dare voce ai personaggi del franchise, una scelta oggi più che mai “rilevante”.

In No Time To Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

PGA Awards 2020: ecco tutte le nominations

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PGA Awards 2020: ecco tutte le nominations

La Producers Guild of America ha annunciato le nomination per i titoli che concorreranno al PGA Awards 2020, edizione numero 31.

I PGA, che contano 8,200 membri, hanno premiato quello che sarebbe poi diventato il vincitore dell’Oscar per ben 21 volte su 30, negli ultimi anni, inclusi Green Book e La forma dell’acqua negli ultimi due anni.

Ecco i nominati ai PGA Awards 2020

The Darryl F. Zanuck Award for Outstanding Producer of Theatrical Motion Pictures

1917
Producers: Sam Mendes, Pippa Harris, Jayne‐Ann Tenggren, Callum McDougall

Ford v Ferrari
Producers: Peter Chernin & Jenno Topping, James Mangold

The Irishman
Producers: Jane Rosenthal & Robert De Niro, Emma Tillinger Koskoff & Martin Scorsese

Jojo Rabbit
Producers: Carthew Neal, Taika Waititi

Joker
Producers: Todd Phillips & Bradley Cooper, Emma Tillinger Koskoff

Knives Out
Producers: Rian Johnson, Ram Bergman

Little Women
Producer: Amy Pascal

Marriage Story
Producers: Noah Baumbach, David Heyman

Once Upon a Time in… Hollywood
Producers: David Heyman, Shannon McIntosh, Quentin Tarantino

Parasite
Producers: Kwak Sin Ae, Bong Joon Ho

The Award for Outstanding Producer of Animated Theatrical Motion Pictures

Abominable
Producer: Suzanne Buirgy

Frozen II
Producer: Peter Del Vecho

How to Train Your Dragon: The Hidden World
Producers: Bradford Lewis, Bonnie Arnold

Missing Link
Producers: Arianne Sutner, Travis Knight

Toy Story 4
Producers: Mark Nielsen, Jonas Rivera

The Norman Felton Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Drama

Big Little Lies (Season 2)
Producers: David E. Kelley, Jean‐Marc Vallée, Andrea Arnold, Reese Witherspoon, Bruna Papandrea, Nicole Kidman, Per Saari, Gregg Fienberg, Nathan Ross, David Auge, Lauren Neustadter, Liane Moriarty

The Crown (Season 3)
Producers: Peter Morgan, Suzanne Mackie, Stephen Daldry, Andy Harries, Benjamin Caron, Matthew Byam Shaw, Robert Fox, Michael Casey, Andy Stebbing, Martin Harrison, Oona O Beirn

Game of Thrones (Season 8)
Producers: David Benioff, D.B. Weiss, Carolyn Strauss, Bernadette Caulfield, Frank Doelger, David Nutter, Miguel Sapochnik, Bryan Cogman, Chris Newman, Greg Spence, Lisa McAtackney, Duncan Muggoch

Succession (Season 2)
Producers: Jesse Armstrong, Adam McKay, Frank Rich, Kevin Messick, Mark Mylod, Jane Tranter, Tony Roche, Scott Ferguson, Jon Brown, Georgia Pritchett, Will Tracy, Jonathan Glatzer, Dara Schnapper, Gabrielle Mahon

Watchmen (Season 1)
Producers: TBD

The Danny Thomas Award for Outstanding Producer of Episodic Television – Comedy

Barry (Season 2)
Producers: Alec Berg, Bill Hader, Aida Rodgers, Liz Sarnoff, Emily Heller, Julie Camino, Jason Kim

Fleabag (Season 2)
Producers: Phoebe Waller‐Bridge, Harry Bradbeer, Lydia Hampson, Harry Williams, Jack Williams, Joe Lewis, Sarah Hammond

The Marvelous Mrs. Maisel (Season 3)
Producers: Amy Sherman‐Palladino, Daniel Palladino, Dhana Gilbert, Daniel Goldfarb, Kate Fodor, Sono Patel, Matthew Shapiro

Schitt’s Creek (Season 5)
Producers: Eugene Levy, Daniel Levy, Andrew Barnsley, Fred Levy, David West Read, Ben Feigin, Michael Short, Rupinder Gill, Colin Brunton

Veep (Season 7)
Producers: David Mandel, Frank Rich, Julia Louis‐Dreyfus, Lew Morton, Morgan Sackett, Peter Huyck, Alex Gregory, Jennifer Crittenden, Gabrielle Allan, Billy Kimball, Rachel Axler, Ted Cohen, Ian Maxtone‐Graham, Dan O’Keefe, Steve Hely, David Hyman, Georgia Pritchett, Erik Kenward, Dan Mintz, Doug Smith

The David L. Wolper Award for Outstanding Producer of Limited Series Television

Chernobyl
Producers: Craig Mazin, Carolyn Strauss, Jane Featherstone, Johan Renck, Chris Fry, Sanne Wohlenberg

Fosse/Verdon
Producers: Thomas Kail, Steven Levenson, Lin‐Manuel Miranda, Joel Fields, George Stelzner, Sam Rockwell, Michelle Williams, Tracey Scott Wilson, Charlotte Stoudt, Nicole Fosse, Erica Kay, Kate Sullivan, Brad Carpenter

True Detective
Producers: TBD

Unbelievable
Producers: TBD

When They See Us
Producers: Jeff Skoll, Jonathan King, Jane Rosenthal, Robert De Niro, Berry Welsh, Oprah Winfrey, Ava DuVernay, Amy Kaufman, Robin Swicord

The Award for Outstanding Producer of Televised or Streamed Motion Pictures

American Son
Producers: TBD

Apollo: Missions to the Moon
Producers: TBD

Black Mirror: Striking Vipers
Producers: TBD

Deadwood: The Movie
Producers: David Milch, Carolyn Strauss, Gregg Fienberg, Scott Stephens, Daniel Minahan, Ian McShane, Timothy Olyphant, Regina Corrado, Nichole Beattie, Mark Tobey

El Camino: A Breaking Bad Movie
Producers: TBD

The Award for Outstanding Producer of Non-Fiction Television

30 for 30 (Season 10)
Producers: TBD

60 Minutes (Season 51, Season 52)
Producers: TBD

Leaving Neverland
Producers: TBD

Queer Eye (Season 3, Season 4)
Producers: David Collins, Michael Williams, Rob Eric, Jennifer Lane, Jordana Hochman, Rachelle Mendez, Mark Bracero

Surviving R. Kelly (Season 1)
Producers: TBD

The Award for Outstanding Producer of Live Entertainment & Talk Television

The Daily Show with Trevor Noah (Season 25)
Producers: TBD

Dave Chappelle: Sticks & Stones
Producers: TBD

Last Week Tonight with John Oliver (Season 6)
Producers: TBD

The Late Show with Stephen Colbert (Season 5)
Producers: TBD

Saturday Night Live (Season 45)
Producers: TBD

The Award for Outstanding Producer of Game & Competition Television

The Amazing Race (Season 31)
Producers: Jerry Bruckheimer, Bertram van Munster, Jonathan Littman, Elise Doganieri, Mark Vertullo, Phil Keoghan

The Masked Singer (Season 1)
Producers: TBD

RuPaul’s Drag Race (Season 11)
Producers: TBD

Top Chef (Season 16)
Producers: Dan Cutforth, Jane Lipsitz, Doneen Arquines, Casey Kriley, Tara Siener, Justin Rae Barnes, Blake Davis, Patrick Schmedeman, Wade Sheeler, Tom Colicchio, Padma Lakshmi, Elida Carbajal Araiza, Brian Fowler, Caitlin Rademaekers, Steve Lichtenstein, Emily Van Bergen

The Voice (Season 16, Season 17)
Producers: John de Mol, Mark Burnett, Audrey Morrissey, Stijn Bakkers, Amanda Zucker, Kyra Thompson, Teddy Valenti, Kyley Tucker, Carson Daly

La cerimonia durante la quale verranno annunciati i vincitori si terrà il 18 gennaio al Hollywood Palladium.

La cerimonia prevederà anche una serie di riconoscimenti speciali, compresi: Ted Sarandos (Milestone Award); Brad Pitt, Dede Gardner e Jeremy Kleiner di Plan B (David O. Selznick Achievement Award in Theatrical Motion Pictures); Marta Kauffman (Norman Lear Achievement Award in Television); Octavia Spencer (Visionary Award); e al film Bombshell della Lionsgate (The Stanley Kramer Award).

Gli Eterni: un Celestiale al centro di un nuovo concept ufficiale

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Lo scorso luglio avevamo avuto la possibilità di dare un primo sguardo ai Celestiali, gli umanoidi alti più di seicento metri e rivestiti con un’armatura che ricopriranno un ruolo chiave ne Gli Eterni, attesissimo film Marvel basato sui personaggi creati da Jack Kirby.

Adesso, un nuovo concept ufficiale del film in arrivo quest’anno ci permette di dare un’ulteriore occhiata ad uno dei Celestiali che vedremo nel film. L’identità dell’umanoide in questione non è stata rivelata, ma secondo alcuni potrebbe trattarsi di Ovunque, l’osservatorio interdimensionale visto in Guardiani della Galassia e Avengers: Infinity War, dimora del Collezionista.

Potete vedere il concept di seguito:

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Gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, vedrà nel cast Angelina Jolie (Thena), Richard Madden (Ikaris), Kit Harington (Black Knight), Kumail Nanjiani (Kingo), Lauren Ridloff (Makkari), Brian Tyree Henry (Phastos), Salma Hayek (Ajak), Lia McHugh (Sprite), Gemma Chan (Sersi) e Don Lee (Gilgamesh).

Secondo gli ultimi aggiornamenti, il cinecomic includerà nel MCU gli esseri superpotenti e quasi immortali conosciuti dai lettori come Eterni e i mostruosi Devianti, creati da esseri cosmici conosciuti come Celestiali. Le fonti hanno inoltre rivelato al The Hollywood Reporter che un aspetto della storia riguarderà la storia d’amore tra Ikaris, un uomo alimentato dall’energia cosmica, e Sersi, eroina che ama muoversi tra gli umani.

La sceneggiatura è stata scritta da Matthew Ryan Firpo, mentre l’uscita nelle sale è stata fissata al 6 novembre 2020.

Fonte: ComicBookMovie

Inception: neanche Leonardo DiCaprio è in grado di spiegare il finale

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Il cinema di Christopher Nolan è noto anche per la quantità di domande, di dubbi e di perplessità che riesce ad instillare nella mente dello spettatore. In particolare, sono in molti che continuano – ancora oggi – ad interrogarsi su uno dei momenti della sua filmografia che, probabilmente, ha generato il più gran numero di discussioni e dibattiti: il finale di Inception.

Se avete visto il film e pensate di non averlo capito, non preoccupatevi più di tanto, perché a quanto pare… non siete i soli! Anche chi ha preso parte alla pellicola in prima persona ha ammesso di avere ancora le idee confuse in merito alla storia: stiamo parlando di Leonardo DiCaprio, protagonista del film al fianco di attori del calibro di Tom Hardy, Ken Watanabe, Joseph Gordon-Levitt, Ellen Page, Marion Cotillard Cillian Murphy.

In un recente podcast con Marc Maron (via Entertainment Weekly), l’attore premio Oscar per Revenant – Redivivo ha condiviso i suoi pensieri in merito al finale di Inception, ammettendo candidamente di non saperne spiegare il finale:

“Non so se sia tutto un sogno e se sia realtà. Non ne ho davvero idea. Quando lavori ad un film del genere, tendi a focalizzarti sul tuo personaggio. Quando si tratta di Christopher Nolan e della sua mente e di come questa lavora per mettere insieme tutti i pezzi, ognuno si ritrova a cercare di ricostruire quel puzzle. In merito al finale… penso che la risposta dipenda soltanto dall’occhio di chi guarda”, ha dichiarato DiCaprio.

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Diversi anni fa, lo stesso Christopher Nolan aveva fornito la seguente spiegazione al finale del suo film:

“In generale, in questi discorsi, si dice sempre ‘Inseguite i vostri sogni’. Io non ve lo dirò, perché non ci credo. Inseguite, piuttosto, la vostra realtà. Nel tempo si è deciso che la realtà sia il parente povero dei nostri sogni. E io invece voglio dire che i sogni, le nostre realtà virtuali, le astrazioni di cui ci si innamora e in cui ci si crogiola, sono dei sottogruppi della realtà”.

“ll modo in cui il film finisce, il momento in cui il personaggio di Leonardo DiCaprio, Cobb, — si riunisce ai suoi bambini, corrisponde alla sua realtà soggettiva. Non se ne preoccupa più, e questo porta a un assunto: forse tutti i livelli di realtà sono validi. La macchina da presa si sposta sulla trottola che gira e prima che si fermi lo schermo va al nero”.

“Di solito scappo dal retro prima che il film finisca perché le persone vogliono catturarmi. Quel punto interessa tantissimo gli spettatori in termini assoluti: anche se mentre guardo il film so che è finzione e quindi una sorta di realtà virtuale. Ma la domanda se la scena finale sia un sogno o sia vera è la domanda che mi è stata posta più che su qualsiasi altro film io abbia fatto. È la cosa che mi si chiede di più e che interessa di più perché riguarda la realtà. È la realtà quello che conta”.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, la scena di Luke Skywalker è frutto dei reshoot

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker non è stato certamente soggetto ai problemi che hanno afflitto la produzione degli spin-off Rogue One e Solo, ma è innegabile che J.J. Abrams – chiamato a sostituire Colin Trevorrow (Jurassic World) – non abbia avuto il tempo a disposizione necessario per lavorare al meglio al suo finale della Saga degli Skywalker e, come spesso accade quando si tratta di grandi blockbuster, anche Episodio IX non è stato esente da riprese aggiuntive.

Non sappiamo se tali reshoot abbiamo cambiato il film in maniera sostanziale, ma è certo che abbiano avuto luogo, dal momento che a rivelarlo è stata la montatrice del film Maryann Brandon in una recente intervista con The Art of the Cut (via Collider). La Brandon – che ha lavorato al montaggio de L’Ascesa di Skywalker insieme a Stefan Grube – ha rivelato che la scena in cui Luke (Mark Hamill) appare a Rey (Daisy Ridley) sotto forma di Fantasma di Forza su Ahch-To è stata realizzata proprio in occasione delle riprese aggiuntive.

“La scena sull’isola con Luke, quando Luke vede Rey”, ha confermato la Brandon. “Fino a quel momento il film ci aveva fornito una serie di spiegazioni, ma mancava ancora qualcosa, quindi siamo tornati sul set e abbiamo aggiunto quel dialogo. Abbiamo aggiunto anche qualcosa alla scena con Poe e Rey, quando il Falcon atterra ed è in fiamme: volevamo che ci fosse uno scambio di battute più divertente tra loro. Niente di più.”

La scena tra Luke e Rey era stata sicuramente pensata fin dall’inizio, ma dalle parole di Maryann Brandon si evince che alcuni cambiamenti in corso d’opera ci sono stati: è probabile che i cambiamenti abbiamo riguardato qualcosa che Luke dice a Rey, dal momento che quella scena e, soprattutto, ciò che i due personaggi si dicono, è molto importante ai fini della conclusione del film.

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Lucasfilm e il regista J.J. Abrams uniscono ancora una volta le forze per condurre gli spettatori in un epico viaggio verso una galassia lontana lontana con Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, l’avvincente conclusione dell’iconica saga degli Skywalker, in cui nasceranno nuove leggende e avrà luogo la battaglia finale per la libertà.

Il cast del film comprende Carrie Fisher, Mark Hamill, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Anthony Daniels, Naomi Ackie, Domhnall Gleeson, Richard E. Grant, Lupita Nyong’o, Keri Russell, Joonas Suotamo, Kelly Marie Tran, con Ian McDiarmid Billy Dee Williams.

Diretto da J.J. Abrams e prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker è scritto da J.J. Abrams e Chris Terrio, mentre Callum Greene, Tommy Gormley e Jason McGatlin sono i produttori esecutivi.

Fonte: ComicBookMovie

Avatar: i primi concept ufficiali dei sequel ci riportano a Pandora

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Non sappiamo ancora quello che James Cameron ha in serbo per tutti i fan di Avatar, dal momento che a proposito della trama degli attesissimi sequel non è ancora trapelato nulla. Adesso però, grazie ai primi concept art ufficiali, sappiamo che i sequel non ci riporteranno soltanto a Pandora, ma ci permetteranno di esplorare anche nuove angoli dell’universo.

James Cameron in persona, in occasione del CES di Las Vegas, ha presentato i primi concept art ufficiali dei sequel di Avatar. La presentazione dei concept è stata accompagnata dal seguente messaggio: “Non tornerete soltanto a Pandora: esplorerete nuove parti del mondo”.

Dai concept emerge che i sequel saranno visivamente sorprendenti: Cameron sembra essersi spinto ancora una volta oltre le frontiere della moderna tecnologia, compiendo un enorme passo in avanti rispetto a quanto sperimentato con il primo film nel lontano 2009.

Potete vedere i bellissimi concept di seguito:

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Avatar 2 debutterà il 17 dicembre 2021, seguito dal terzo capitolo il 22 dicembre 2023. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 19 dicembre 2025 17 dicembre 2027.

Il cast della serie di film è formato da Kate WinsletEdie FalcoMichelle YeohVin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam WorthingtonZoe SaldanaStephen LangSigourney WeaverJoel David MooreDileep Rao e Matt Gerald.

Le 10 serie TV più attese del 2020

Le 10 serie TV più attese del 2020

Sulla scia dei successi televisivi degli ultimi anni, anche il 2019 ha visto il piccolo schermo sfoggiare alcune tra le più apprezzate serie TV degli ultimi tempi. Nuovamente, la televisione ha affermato il proprio dominio, dimostrandosi capace di sfornare prodotti di alta qualità in grado di tenere testa ai lungometraggi cinematografici. Le storie e i personaggi offerti al pubblico hanno regalato nuovi motivi per non perdere neanche una delle tante serie realizzate oggi giorno.

Il 2020 promette così di essere un anno di altrettanta grande televisione, con nuove serie o nuove stagioni pronte a conquistare un ampio numero di spettatori. Che sia su tradizionali emittenti televisive, o su piattaforme streaming, la televisione sembra avere diversi assi nella manica. Da trasposizioni di celebri romanzi a racconti horror, da spin-off di acclamate serie fino ai personaggi Marvel pronti a raccontare sul piccolo schermo la propria storia. Tutto sembra pronto per un nuovo anno di grande serialità, basta accendere lo schermo e godersi la visione.

Ecco le 10 serie TV più attese del 2020.

Katy Keen

Spin-off della celebre serie Riverdale, Katy Keen si concentrerà sull’omonimo personaggio basato sui fumetti Archie Comic, interpretato dall’attrice Lucy Hale. Tra gli altri interpreti vi sarà anche l’attrice Ashleigh Murray, che riprenderà il suo ruolo di Josie McCoy.

Ambientata cinque anni dopo gli eventi di Riverdale, la serie seguirà le vicende di quattro aspiranti artisti, alla ricerca del successo nella grande città di New York. Attesa per la primavera del 2020, questa nuova storia non mancherà di attrarre i fan della già nota Riverdale.

Hunters

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Al Pacino arriva sulla piattaforma Amazon Prime Video con la serie Hunters, dove guiderà un gruppo di cacciatori di nazisti nella New York degli anni ’70, con lo scopo di stroncare sul nascere il Quarto Reich negli Stati Uniti. Verrà così proposta una rilettura storica, e a giudicare dal trailer non mancherà umorismo, cinismo e tanta violenza.

Ideata da David Weil, e composta da dieci episodi, la serie debutterà il 21 febbraio 2020, e vede tra i suoi protagonisti anche gli attori Logan Lerman e Josh Radnor.

Stargirl

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L'”Arrowverse”, già composto dalle serie Arrow, Flash, e Supergirl, continua la sua espansione con il debutto di Stargirl, che introdurrà un nuovo personaggio basato sui fumetti targati DC Comics.

La serie seguirà le vicende di Courtney Whitmore, interpretata da Brec Bassinger, una studentessa liceale che entra in possesso di un oggetto magico capace di donarle incredibili superpoteri. A produrre e sceneggiare si annovera Geoff Johns, co-autore del personaggio.

The Outsider

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Tratta dall’omonimo romanzo di Stephen King, la serie The Outsider farà il suo debutto sull’emittente HBO il 12 gennaio 2020. Ideata da Richard Price, noto sceneggiatore, questa vede tra i suoi protagonisti gli attori Ben Mendelsohn, Cynthia Erivo e Jason Bateman.

La serie sarà incentrata sull’omicidio di un bambino, e sull’uomo che viene accusato di aver compiuto l’orribile atto. Questi tuttavia dispone di prove ferree che confermerebbero la sua innocenza, ma tracce del suo DNA vengono ritrovate sul luogo del delitto. Come è possibile che una persona si trovi in due posti contemporaneamente?

The Stand

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Ancora Stephen King, stavolta con l’adattamento di uno dei suoi romanzi più celebri in assoluto: The Stand, pubblicato in Italia con il titolo L’ombra dello scorpione. Incentrata sull’eterna lotta tra bene e male, la serie sarà ambientata in un mondo decimato da un misterioso virus. I pochi superstiti immuni cercheranno di riorganizzarsi in comunità, ma un misterioso uomo è pronto a seminare nuovamente il terrore.

L’attore Alexander Skarsgård ricoprirà il ruolo del villain, lo spietato Randal Flagg. Scritta e diretta dal regista Josh Boone, la serie promette di essere una fedele trasposizione del lungo e complesso romanzo, con la speranza di soddisfare anche i fan più accaniti.

Snowpiercer

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Basata sull’omonimo film del regista coreano Bong Joon Ho, e sul fumetto Le Transperceneige, la serie Snowpiercer arriverà sugli schermi televisivi nel corso della primavera del 2020. Tra gli interpreti principali si annoverano gli attori Jennifer Connelly e Daveed Diggs.

La storia è incentrata sugli ultimi superstiti dell’umanità, che si trovano riuniti all’interno di un inarrestabile treno che attraverso le lande ghiacciate di quella che un tempo era la Terra. All’interno del treno, tuttavia, vigono classi sociali e ferree leggi a cui non tutti sono disposti a sottostare.

The Walking Dead: World Beyond

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Tra le più longeve serie degli ultimi tempi, The Walking Dead è pronta a dar vita ad un nuovo atteso spin-off. Si tratta di The Walking Dead: World Beyond, serie che sarà incentrata sulla prima generazione di ragazzi nata e cresciuta durante l’apocalisse zombie. I protagonisti verranno così seguiti attraverso i loro quotidiani sforzi di sopravvivenza.

Divenuto un vero e proprio franchise, basato sull’omonima graphic novel, il mondo popolato dai non morti continua a mantenere la propria schiera di fan, che non mancheranno di seguire con interesse le nuove storie qui proposte.

The New Pope

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Paolo Sorrentino torna a mettere mano alla sua personalissima serie TV, e dopo The Young Pope, ecco arrivare The New Pope. La serie riprenderà gli eventi lì dove li aveva lasciati la precedente, con Papa Pio XIII in coma dopo la malattia che lo ha improvvisamente colto. A prendere il suo posto viene così eletto Papa Giovanni Paolo III, interpretato dall’attore John Malkovich.

Riprenderanno i loro ruoli anche gli attori Jude Law, Silvio Orlando e Javier Cámara, mentre si aggiungeranno anche le new entry Massimo Ghini, Marilyn Manson e Sharon Stone. La serie debutterà su Sky Atlantic il 10 gennaio 2020.

Falcon and the Winter Soldier

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Ambientata dopo gli eventi di Avengers: Endgame, la serie Falcon and the Winter Soldier sarà distribuita sulla piattaforma streaming Disney+, in arrivo in Italia a partire dal 31 marzo 2020.

La serie sarà incentrata sui personaggi Marvel già interpretati da Anthony Mackie e Sebastian Stan e sarà la prima tra quelle annunciate ad essere distribuita, rendendo ovviamente alta l’attesa e la curiosità da parte dei fan. Stando alla trama rilasciata, nella prima stagione i due supereroi dovranno vedersela con il villain Zemo, già apparso in Captain America: Winter Soldier e nuovamente interpretato dall’attore Daniel Brül.

Star Trek: Picard

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Patrick Stewart è pronto a riprendere il ruolo del capitano Jean-Luc Picard dopo ben 18 anni nell’attesa serie Star Trek: Picard, ambientata nel celebre universo fantascientifico che ha dato vita a numerosi film e serie.

L’attore ha dichiarato di aver sempre detto di no al ritorno del personaggio, ma quando gli fu proposta l’idea per questa nuova serie non ha potuto lasciarsi sfuggire l’occasione. La nuova storia rimarrà fedele alle origini del franchise e porterà gli spettatori in territori ancora inesplorati.

Fonte: IMDb

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