Divenuto popolare grazie a diverse celebre serie TV a cui ha preso parte, l’attore Pietro Sermonti vanta anche molteplici e importanti collaborazioni cinematografiche. Nel corso degli anni ha infatti saputo affermarsi tanto per i suoi ruoli comici quanto per parti più drammatiche. Ciò gli ha permesso di dimostrare le proprie doti, guadagnando la stima di critica e pubblico. Ecco 10 cose che non sai di Pietro Sermonti.
Parte delle cose che non sai di Pietro Sermonti
Pietro Sermonti: i suoi film e le fiction
1. Ha recitato in celebri lungometraggi. L’attore debutta al cinema con il film Piccole anime (1998), per poi tornare al cinema in SoloMetro (2007) e ancora Sweet Sweet Marja (2007), Roulette (2007), Amore, bugie e calcetto (2008), Sleepless (2009) e Boris – Il film (2011), che gli permette di ottenere una buona fama anche sul grande schermo. Da quel momento recita infatti in film come Smetto quando voglio (2014), Confusi e felici (2014), Sei mai stata sulla Luna? (2015), Smetto quando voglio – Masterclass (2017), Smetto quando voglio – Ad honorem (2017), Lasciati andare (2017), Terapia di coppia per amanti (2017), Bentornato Presidente (2019) e Bangla (2019).
2. Ha preso parte a celebri serie TV. Dopo aver recitato nella serie Carabinieri (2002), l’attore ottiene una discreta popolarità grazie a Elisa di Rivombrosa (2003-2004) e La moglie cinese (2006). Grande notorietà gli è però data dalla serie Un medico in famiglia, dove dal 2001 al 2009 recita nel ruolo di Guido Zanin. Conferma poi il suo successo recitando nella popolare serie Boris (2007-2010), dove dà vita all’iconico Stanis La Rochelle. Negli anni successivi torna in televisione per recitare in Nero Wolfe (2012) e Tutto può succedere (2015-2018).
Pietro Sermonti e Margot Sikabonyi
3. Ha avuto una relazione con la collega di set. Durante le riprese della fiction Un medico in famiglia, l’attore ha modo di conoscere Margot Sikabonyi, che ricopre il personaggio di Maria Martini. I due sviluppano in breve tempo un feeling, dando vita ad una relazione che si protrae per diverso tempo. Si lasciano poi senza fornire particolari motivazioni, con l’attrice ha affermato che quello vissuto è stato il suo primo vero amore, ma che non permetterà più di innamorarsi sul set.

Pietro Sermonti ha una moglie?
4. Non è sposato. Attualmente l’attore sembra essere single, avendo terminato da poco la relazione con l’attrice Margherita Vicario. Tra le altre storie d’amore celebri di Sermonti vi è stata anche quella con la conduttrice televisiva Alessia Marcuzzi. Tuttavia, l’attore non ha mai fornito ulteriori dettagli sulla propria vita privata, preferendo tenere i media lontani da questa.
Pietro Sermonti e il calcio
5. Voleva diventare un calciatore. Da ragazzo, Sermonti aveva come sogno quello di diventare un calciatore. Inizia ad allenarsi giocando nelle giovanili della Juventus, ma per problemi fisici è costretto ad abbandonare. Ciò non gli impedisce però di praticare tale sport a livello amatoriale, prendendovi infatti parte a scopi benefici, giocando ad esempio per alcuni anni nella Nazionale Italiana Attori.
Parte delle cose che non sai di Pietro Sermonti
Pietro Sermonti in Un medico in famiglia
6. Ha abbandonato la serie. Dopo aver recitato nelle stagioni 3, 4 e 6, l’attore ha confermato che non sarebbe tornato a recitare nella celebre fiction, poi protrattasi fino al 2016. Sermonti giudicava infatti completo l’arco narrativo del proprio personaggio, e ha ulteriormente motivato la scelta con il desiderio di intraprendere nuove strade nel campo della recitazione.
Pietro Sermonti in Boris
7. Nella serie interpreta un attore che interpreta un medico. Per un incredibile coincidenza, nella serie Boris, dove l’attore ricopre il ruolo di Stanis La Rochelle, si è ritrovato a dar vita nuovamente ad una parte legata al mondo della medicina. Sermonti ha affermato di essersi divertito molto a dar vita a questo personaggio, potendo prendere in giro in modo ironico e affettuoso quanto fatto invece con serietà in Un medico in famiglia.

8. Il ruolo è stato scritto per lui. Amico da anni con gli sceneggiatori di Boris, Sermonti ha affermato di aver particolarmente apprezzato il ruolo che questi avevano scritto per lui. Data la profonda amicizia, gli sceneggiatori hanno infatti potuto assegnare all’attore una parte che ne liberasse le vene più deliranti della sua personalità, ottenendone un personaggio particolarmente comico.
9. Si ritiene ben diverso dal suo personaggio. Stanis La Rochelle è una personalità prevalentemente sgradevole, ricca di presunzione ed egocentrismo. Sermonti ha ribadito di non ritrovarsi affatto in questi aspetti, ma che dargli voce è stata una delle sfide più entusiasmanti, poiché si è visto costretto ad attingere ad un repertorio che non gli è proprio. Mettendosi alla prova, l’attore ha così potuto svelare nuove sfumature del suo talento.
Pietro Sermonti: età e altezza
10. Pietro Sermonti è nato a Roma, Italia, il 25 ottobre 1971. L’attore è alto complessivamente 183 centimetri.
Fonte: IMDb





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Non è chiaro chi abbia effettivamente creato questo dipartimento. Sappiamo che all’inizio molti ministri lo hanno utilizzato per ricercare i Babbani, specialmente durante l’apice dell’Impero britannico. Tuttavia, non è chiaro chi ne sia stato l’artefice.
Dato che lo stesso Ministero della Magia è custode, in qualche modo, di segreti e misteri, è davvero necessario un dipartimento dedicato? Forse sarebbe molto più facile chiudere completamente l’Ufficio Misteri e ricollocare tutte le sue risorse.
Gli impiegati dell’Ufficio Misteri sono soprannominati gli “Indicibili” in quanto non sono in grado di parlare apertamente del proprio lavoro. È chiaramente un ruolo molto importante e certamente non dovrebbe essere preso alla leggera. Ma come vengono effettivamente scelti questi dipendenti?
Dal momento che coloro che lavorano nel dipartimento non sono autorizzati a parlarne, sembra normale che le persone che ci lavorano siano di più di quelle che immaginiamo. Uno dei personaggi principali potrebbe anche avere un ruolo nell’Ufficio Misteri, e non lo sapremmo mai.
L’organizzazione è separata dal resto del Ministero, ma non ci è mai stato detto perché. Forse è per impedire che diventi il centro dell’attenzione politica, visto che custodisce magie e segreti che sono segreto di Stato, oltre gli schieramenti politici.




















