Il passaggio a
Disney delle proprietà cinematografiche
Fox deve ancora essere ultimato, mentre cominciano
a sorgere le prime domande sul futuro dei progetti annunciati, trai
cui, chiaramente X-Force.
Dopo il successo di
Deadpool e la svolta Rating-R della Fox, il film
ha subito un notevole impulso a proseguire, soprattutto visto il
successo del tono e della lettura dell’eroe Marvel data da Ryan
Reynolds e compagnia.
Via Discussing
Film sappiamo adesso che Drew
Goddard continuerà a lavorare a X-Force,
nonostante il nuovo “capo” a cui fare riferimento. Goddard quindi è
stato confermato alla scrittura e alla regia del film, le cui
riprese dovrebbero partire quest’anno.
Nel corso degli anni, la
X-Force ha coinvolto moltissimi mutanti
negli albi a fumetti, tra questi ricordiamo Deadpool, Fantomex,
Psylocke, Cyclops, Wolverine, Colosso, Feral, Sunsopt, Banshee,
Boom Boom, Domino, Copycat, Warpath, Shatterstar, Doop, Spike e
molti molti altri.
Drew Goddard
si occuperà di scrivere e dirigere il film che sarà invece prodotto
da Ryan Reynolds, Lauren Shuler e
Simon Kinberg.
Arriverà nelle nostre sale il 25
maggio 2018 Solo: A Star
Wars Story, secondo spin-off della saga di
Star Wars vittima di alcuni problemi di
produzione. Come saprete benissimo, i due registi a cui era stato
affidato il film, Phil Lord e Chris
Miller, sono stati allontanati dal set per divergenze
creative e sostituiti in corso d’opera da Ron
Howard.
Attualmente Howard si trova in sala
di montaggio per terminare il film, che vede nel
cast Alden Ehrenreich, Emilia Clarke, Woody
Harrelson e Donald Glover. Proprio
quest’ultimo ha di recente parlato del reshoot
di Solo: A Star Wars Story in un’intervista,
spiegando i dettagli del tempestivo cambio in
regia:
“Non abbiamo rigirato
molte scene in realtà. Almeno non le mie. Penso che non ci siamo
mai trovati di fronte a qualcosa di simile e credo che Ron abbia
fatto un buon lavoro dicendoci che non voleva cambiare quello che
avevamo già costruito insieme. Voleva che rimanessimo fiduciosi
nella nostra visione del film e scolpirlo in qualche
modo.“
Vi ricordiamo che nel film Glover
interpreterà la versione giovane di Lando Calrissian e che la
storia sarà ambientata dieci anni prima degli avvenimenti
di Una Nuova Speranza.
A poche settimane dalla release di
Justice League sul mercato homevideo, Amazon
Germania ha elencato tutti i formati disponibili dell’edizione e
tra questi c’è anche una versione estesa del film di 135 minuti
(superiore quindi alle due ore del montato finale uscito al cinema
lo scorso novembre). È probabile che si tratti di una extended
cut più che della director’s cut – di cui non è mai stata
confermata l’esistenza – di Zack Snyder,
allontanatosi dalla produzione del film per motivi familiari e
sostituito in corsa da Joss Whedon.
Questa versione più lunga potrebbe
contenere le scene girate e non incluse nel montaggio definitivo,
come il tanto chiacchierato confronto tra Aquaman
e il suo mentore Vulko ad Atlantide o
Superman che indossa il costume nero.
Sul web intanto è ancora aperta la
discussione riguardante la director’s cut di Snyder, con i fan che
hanno indetto una petizione supplicando la produzione di rilasciare
almeno per l’homevideo il “vero” Justice League e
non il film diretto a quattro mani dai due registi. In California
continuano le pacifiche proteste davanti al quartier generale della
Warner Bros. ma niente sembra aver provocato una qualsiasi
reazione. Staremo a vedere.
Cominceranno a giugno le riprese del
sequel di Spider-Man: Homecoming, il nuovo film
dei Marvel Studios che vedrà
tornare Tom Holland protagonista di un film
all’interno del MCU.
Secondo Omega
Underground, le riprese cominceranno il primo Giugno e si
prolungheranno fino a Settembre. Queste date non coincidono con
quelle ipotizzate da Amy Pascal che aveva
precedentemente annunciato un periodo compreso tra Aprile e Maggio,
per finire ad Agosto.
Del film sappiamo ancora poco,
tranne che Jon Watts tornerà alla regia e
Holland a interpretare il protagonista. Inoltre
sappiamo che si sta cercando un’attrice europea che dovrebbe
interpretare Gwen Stacy.
Diretto da Jon
Watts, nel cast del
film protagonista Tom
Holland nei panni di Peter
Parker, Marisa Tomei in quelli di zia
May e Zendaya sarà invece Michelle.
Al cast si
aggiungono Michael
Keaton, Michael Barbieri, Donald
Glover, Logan Marshall-Green, Martin Starr, Abraham
Attah, Selenis Leyva, Hannibal Buress, Isabella
Amara, Jorge Lendeborg Jr., J.J. Totah, Michael
Mando, Bokeem
Woodbine, Tyne
Daly e Kenneth
Choi.
Sono state annunciate le nomination
ai PGA 2018, i Producers Guild of America
Awards, i premi assegnati dal sindacato dei produttori
ai migliori produttori dell’anno. I premi verranno assegnati il 20
Gennaio prossimo.
Ecco i nominati ai PGA 2018
The Darryl F. Zanuck Award
for Outstanding Producer of Theatrical Motion
Pictures:
The Big Sick – Produttori: Judd
Apatow, Barry Mendel
Chiamami col tuo nome – Produttori:
Peter Spears, Luca Guadagnino, Emilie Georges, Marco Morabito
Dunkirk – Produttori: Emma Thomas,
Christopher Nolan
Scappa – Get Out – Produttori: Sean
McKittrick & Edward H. Hamm, Jr., Jason Blum, Jordan Peele
I, Tonya – Produttori: Bryan
Unkeless, Steven Rogers, Margot Robbie, Tom Ackerley
Lady Bird – Produttori: Scott Rudin,
Eli Bush, Evelyn O’Neill
Molly’s Game – Produttori: Mark
Gordon, Amy Pascal, Matt Jackson
The Post – Produttori: Amy Pascal,
Steven Spielberg, Kristie Macosko Krieger
La forma dell’acqua – The Shape of
Water – Produttori: Guillermo del Toro, J. Miles Dale
Tre manifesti a Ebbing, Missouri –
Produttori: Graham Broadbent & Pete Czernin, Martin McDonagh
Wonder Woman – Produttori: Charles
Roven & Richard Suckle, Zack Snyder & Deborah Snyder
The Award for Outstanding
Producer of Animated Theatrical Motion Pictures:
Baby Boss – Produttore: Ramsey
Naito
Coco – Produttore: Darla K.
Anderson
Cattivissimo me 3 – Produttori:
Chris Meledandri, Janet Healy
Ferdinand – Produttori: Lori Forte,
Bruce Anderson
Lego Batman – Il film – Produttori:
Dan Lin, Phil Lord & Christopher Miller
The Award for Outstanding
Producer of Documentary Motion Pictures:
Chasing Coral
City of Ghosts
Cries from Syria
Earth: One Amazing Day
Jane
Joshua: Teenager vs. Superpower
The Newspaperman: The Life and Times
of Ben Bradlee
Serie TV
The Norman Felton Award for
Outstanding Producer of Episodic Television, Drama:
Big Little Lies (Season 1)
The Crown (Season 2)
Game of Thrones (Season 7)
The Handmaid’s Tale (Season 1)
Stranger Things (Season 2)
The Danny Thomas Award for
Outstanding Producer of Episodic Television, Comedy:
Curb Your Enthusiasm (Season 9)
The Marvelous Mrs. Maisel (Season
1)
Master of None (Season 2)
Silicon Valley (Season 4)
Veep (Season 6)
The David L. Wolper Award
for Outstanding Producer of Long-Form Television:
Con Star
Wars: Gli Ultimi Jedi, Rian Johnson
ha certamente sorpreso i fan con dei colpi di scena che hanno
svolto alla perfezione il loro compito: hanno sorpreso i fan.
Tra questi c’è l’apparizione di un
icona del franchise: il Maestro Yoda. Neal
Scanlon, supervisore creativo alle creature del film, ha
raccontato a Nerdist in che modo ha
riportato in vita l’amato personaggio.
Scanlon ha detto che, nel momento in
cui si è saputo che ci sarebbe dovuto essere Yoda, subito si è
pensato di rivedere il processo di lavorazione di Stuart
Freeborn, che aveva lavorato al pupazzo originale, quello
de L’Impero Colpisce Ancora. Poi è stato coinvolto
Franz Oz, “uno dei più grandi burattinai del
mondo”, e tutto il reparto si è impegnato affinché il pupazzo
realizzato fosse il più vicino possibile all’originale, così da
dare proprio a Frank la possibilità di fare esattamente lo stesso
lavoro.
“Mi ricordo di aver detto a Rian
che se lo avessimo fatto, non avremmo potuto renderlo troppo
fantasma, perché avrebbe tolto a tutti la gioia di vederlo solido,
in carne e ossa. Poi sono arrivati i ragazzi e hanno aggiunto un
bagliore adorabile, che credo ci ricordi del fatto che Yoda è un
fantasma, ma c’è abbastanza da far capire allo spettatore che non è
stato imbrogliato.” Ha concluso Scanlon.
Star Wars: Gli Ultimi
Jedi, i cameo famosi dell’Episodio
VIII
Dal 20 gennaio al
4 febbraio presso il MIC – Museo Interattivo del
Cinema, Fondazione Cineteca Italiana presenta I Fratelli
Coen: Tutti i Film, un’ampia retrospettiva dedicata ai
fratelli americani Joel e Ethan Coen, registi,
sceneggiatori, produttori e montatori cinematografici, famosi
soprattutto per le loro commedie irriverenti e sofisticate, ma che
non disattendono le aspettative dello spettatore quando si occupano
di film di genere.
Impossibile non cogliere la loro
forte impronta autoriale nei numerosi film in programma da rivedere
al MIC, tra cui segnaliamo Fargo, premio
Oscar per la miglior sceneggiatura originale nel 1997;
Non è un paese per vecchi, vincitore agli
Oscar del 2008 per il miglior film, alla miglior regia e alla
miglior sceneggiatura non originale; l’intramontabile
Il grande Lebowski (1998), dove il tocco
ironico della coppia raggiunge livelli davvero epici; il remake
Ladykillers (2004), dove i Coen assoldano
uno strepitoso Tom Hanks e tutti gli altri film
diretti e sceneggiati dalla coppia.
Non poteva certo mancare l’ultimo
film da loro scritto, Suburbicon,
diretto da George Clooney e presentato in concorso
alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.
Ecco il programma completo:
Sabato 20
gennaio
h 15.00 Fargo
Joel e Ethan Coen, USA/Germania/UK, 1996, 95’, v.o.sott.it. Con
Frances McDormand, Steve Buscemi. Jerry Lundegaard assolda due maldestri delinquenti per far
rapire sua moglie, in modo da poter chiedere il riscatto al ricco
suocero.
Martedì 23 gennaio
h 17.00 Blood Simple. Sangue facile
Joel e Ethan Coen, USA, 1984, 97’. Con John Getz, Frances
McDormand. Julian Marty assume il laido investigatore privato Loren Visser
per indagare sul tradimento della moglie.
Mercoledì 24 gennaio
h 15.00 Barton Fink – È successo a Hollywood
Joel e Ethan Coen, USA, 1991, 115’. Con John Turturro, John
Goodman. Nel 1941, il giovane commediografo Barton Fink giunge a
Hollywood. Dopo aver passato la notte con la giovane Audrey, la
trova brutalmente assassinata.
Giovedì 25 gennaio
h 17.00 Crocevia della morte
Joel e Ethan Coen, USA, 1990, 109’. Con
Gabriel Byrne, Marcia Gay Harden. Il boss Johnny Caspar, di origini napoletane, sta tentando la
scalata al potere malavitoso detenuto dall’irlandese Leo, che però
non vuole cedere ai suoi ricatti. Venerdì 26 gennaio
h 15.00 Il grande Lebowski
Joel e Ethan Coen, USA, 1998, 117’. Con Jeff Bridges, John
Goodman. Due sicari sono alla ricerca del miliardario Jeff Lebowski, ma
irrompono nell’appartamento di un suo omonimo disoccupato.
h 17.15 Mr. Hula Hoop
Joel e Ethan Coen, USA, 1994, 112’. Con Tim Robbins, Paul
Newman. Norville, giovane al suo primo giorno di lavoro, viene nominato
dai colleghi presidente dei consiglieri di amministrazione nella
speranza che mandi in rovina la società. Sabato 27 gennaio
h 15.00 Ladykillers
Joel e Ethan Coen, USA, 2004, 104’. Con Tom Hanks, Irma P.
Hall. Un manipolo di delinquenti affitta la cantina di una signora
per rapinare l’adiacente casinò. Quando la donna scopre il loro
piano, l’unica soluzione è ucciderla… Domenica 28 gennaio
h 17.00 Non è un paese per vecchi
Joel e Ethan Coen, USA, 2007, 122’. Con Josh Brolin, Javier
Bardem. Uno sceriffo, un assassino e un cacciatore che si è
impossessato di 2 milioni di dollari si inseguono in un paesaggio
selvatico e feroce.
Martedì 30 gennaio
15.00 Fratello, dove sei?
Joel e Ethan Coen, USA/UK/Francia, 2000, 102’. Con George Clooney,
john Turturro. Everett Ulysses McGill evade da prigione con due suoi compagni
per mettere le mani sul bottino che malloppo che dice di aver
nascosto.
h 17.00 Arizona Junior
Joel e Ethan Coen, USA, 1987, 93’. Con Nicolas Cage, Holly
Hunter. Lei fa foto segnaletiche ai detenuti, lui è un rapinatore. A
forza di incontrarsi si innamorano, ma non riuscendo ad avere figli
decidono di rapire un bebè.
Mercoledì 31 gennaio
h 15.00 Prima ti sposo poi ti rovino
Joel e Ethan Coen, USA, 2003, 100’. Con George Clooney, Catherine
Zeta-Jones. L’avvocato divorzista Miles Massey si innamora di Marilyn
Rexroth, giovane arrivista alla ricerca dell’indipendenza economica
attraverso il matrimonio.
h 17.00 L’uomo che non c’era
Joel e Ethan Coen, USA, 2001, 114, b/n. Con Billy Bob Thornton,
Frances McDormand. Il barbiere Ed Crane decide di ricattare l’amante di sua moglie
per estorcergli del denaro da investire in una nuova
attività.
Venerdì 2 febbraio
h 15.00 A proposito di Davis
Joel e Ethan Coen, USA, 2013, 105’. Con Oscar Isaac, Justin
Timberlake. Llewin Davis, spiantato musicista di New York, si sposta a
Chicago nella speranza di ottenere un provino con il magnate della
musica Bud Grossman.
h 17.00 Burn After Reading. A prova di spia
Joel e Ethan Coen, USA, 2008, 96’. Con George Clooney, Frances
McDormand. Per vendicarsi del licenziamento dalla CIA, Ozzie Cox decide di
scrivere un memoriale sull’Agenzia. Sua moglie, però, sottrae una
copia del file e la dimentica in palestra dove un istruttore e
un’impiegata la trovano ed escogitano un ricatto ai danni di
Cox.
h 20.30 Suburbicon
George Clooney, USA, 2017, 105’. Con Matt Damon, Julianne
Moore. Negli anni Cinquanta, nella sorridente comunità periferica di
Suburbicon, i Lodge vivono un’esistenza tranquilla finché
un’irruzione domestica degenera e segna il piccolo Nicky
Lodge.
Sabato 3 febbraio
h 15.00 Il Grinta
Joel e Ethan Coen, USA, 2010, 110’, v.o.sott.it. Con Matt Damon,
Josh Brolin. La quattordicenne Mattie Ross ingaggia lo sceriffo Reuben J.
“Rooster” per cercare l’assassino di suo padre.
h 17.00 A Serious Man
Joel e Ethan Coen, USA/Francia/UK, 2009, 106’. Con Michael
Stuhlbarg, Richard Kind. Il professore di fisica Larry Gopnik sta passando un brutto
periodo e decide di rivolgersi a tre rabbini per ritrovare la
speranza ormai perduta.
Domenica 4 febbraio
h 17.00 Ave, Cesare!
Joel e Ethan Coen, USA, 2016, 106’. Con Josh Brolin, George
Clooney. Nella Hollywood degli anni Cinquanta, il famoso attore Baird
Whitlock viene sequestrato da un gruppo di rapinatori che chiedono
un ingente riscatto.
Ha registrato un enorme successo la
raccolta fondi dedicata alla nascita della nuova sala a Milano,
Il Cinemino. In un solo mese di crowdfunding, con
più di 25.000 euro, è stato raggiunto metà dell’obiettivo di
campagna con ancora 27 giorni per raggiungere il traguardo dei
50.000€.
Il progetto prenderà forma
definitivamente a Febbraio, quando Il Cinemino aprirà le porte al
pubblico. Ecco un primo resoconto:
• 236 donatori online su
ilcinemino.starteed.com
• 133 donatori offline durante gli open day c/o Il Cinemino
• 25.787€ sui 50.000 euro di obiettivo
• 11 poltrone di Il Cinemino dedicate
• oltre 18 mila interazioni sui social network in poco più di un
mese
• 26 giorni rimanenti.
I lavori di ristrutturazione
proseguono a Milano, in via Seneca 6, a pochi
passi da Porta Romana, per dar vita a un cinema,
anzi a Il Cinemino.
«Ci facciamo un cinemino» è
una frase che i milanesi dicono spesso e da lì nasce il nome del
circolo cinematografico che sta per aprire in un luogo piccolo e
raccolto. «Era lo showroom di un designer con le pareti
bianche – commenta la squadra di Il Cinemino – noi abbiamo
dovuto trasformarlo: per le proiezioni c’è bisogno di nero affinché
la luce del cinema possa risaltare».
Molti i donatori on line ma non
solo. Durante le vacanze natalizie in tanti hanno varcato la soglia
di Il Cinemino, per controllare l’andamento dei lavori, per
proporre progetti e consigliare film, per regalare carnet e per
acquistare i quadri a tema cinematografico realizzati dal giovane
artista Andrea Borrelli conosciuto come
The Man Who Draw Too Much.
Tra i sostenitori anche l’attore e
produttore Valerio Mastandrea che ha scelto di
donare una delle 75 poltrone di Il Cinemino alla
memoria di Claudio Caligari. «Grazie
davvero di cuore – dichiara la squadra di Il
Cinemino – non tanto e non solo per averci sostenuto,
ma per aver voluto ricordare un grande autore, uomo e amico,
rendendo così Il Cinemino ancora più simile ai nostri
sogni».
È possibile continuare a sostenere
il progetto fino alla fine del mese: mancano ancora 26 giorni alla
conclusione del crowdfunding su ilcinemino.starteed.com.
Straordinario successo al
botteghino della scorsa stagione, Wonder Woman ha
infranto ogni record nonché aperto la strada del cinecomic tutto al
femminile nell’industria (presto arriverà anche la concorrenza con
Captain Marvel). Insomma, quasi
tutto il mondo si è schierato a favore del film diretto da
Patty Jenkins e interpretato da Gal
Gadot, tranne forse una influente personalità di Hollywood
come James Cameron; il regista ha infatti esposto
la sua critica al film in estate, dopo l’uscita nelle sale, con la
successiva replica della Jenkins.
Queste furono le parole di Cameron:
“Tutte le congratulazioni e le pacche sulla spalla che
Hollywood si sta facendo per Wonder Woman sono state così
fuorvianti. Lei è un’icona-oggetto ed è solo la Hollywood
maschilista che continua a fare la stessa cosa! Non sto dicendo che
non mi è piaciuto il film ma, per me, è un passo
indietro.”
A diversi mesi di distanza anche
Gal Gadot si è pronunciata sull’argomento rompendo
finalmente il silenzio in un’intervista concessa a EW:
“Non ho voluto
rispondere alle sue critiche perché non volevo dargli un
palcoscenico. Ci tengo a dire che sono una grande fan dei lavori di
James Cameron, i suoi film sono grandiosi, ed è stato un innovatore
e non ho che pensieri positivi sul lato creativo e professionale
della sua attività. Ma sul quando sono venute fuori le critiche a
Wonder Woman, sulla tempistica della cosa…è successo tutto mentre
stava promuovendo un altro suo film. Stava cercando pubblicità e
non volevo metterlo anche io sul palcoscenico.“
Incredibile come la fama e il
successo possano arrecare danni alle celebrità ben più pericolosi
di un gruppo di fan o di una schiera di paparazzi che ti inseguono
ovunque tu vada. L’ultima delle follie è stata raccontata da
Margot Robbie in una lunga intervista concessa
all’Hollywood Reporter durante la promozione dell’ultimo film che
la vede protagonista, I, Tonya, dove l’attrice
interpreta l’ex pattinatrice Tonya Harding.
Nella bella chiacchierata con la
rivista, la Robbie ha toccato vari argomenti, fra cui le difficoltà
e la sfida di affrontare questa improvvisa attenzione mediatica nei
suoi confronti e lo stato di celebrità che sta vivendo. L’attrice
australiana ha così menzionato un episodio successivo all’uscita
nelle sale di Suicide Squad, il cinecomic DC
diretto da David Ayer che l’ha definitivamente
lanciata nell’olimpo delle star hollywoodiane:
“Stai per recitare in un
cinecomic, e lo scenario che ti si presenta può essere molto
spaventoso. Poi ci sono molte cose che impari lungo la strada, come
quando ricevi minacce di morte e capisci che devi circondarti di un
team che possa proteggerti e indagare su chi decide di inviarti
quelle minacce. Serve soprattutto perché sai che parteciperai a
grandi eventi pubblici.“
Vi ricordiamo che rivedremo presto
Margot Robbie in I, Tonya e Gotham City
Sirens, mentre oggi è al cinema con Vi presento
Christopher Robin al fianco di Domhnaal
Gleeson.
La bufera scatenatasi intorno alle
accuse di violenza sessuale da parte di Harvey
Weinstein ha soltanto aggiunto ulteriori problemi alla
società di produzione tra le più importanti e influenti di
Hollywood, la Weinstein Company fondata proprio
dai fratelli Harvey e Bob Weinstein. Da mesi
infatti l’azienda stava combattendo con serie difficoltà economiche
ed era alla disperata ricerca di compratori, ma anche in seguito
allo scandalo delle molestie questi andavano mano a mano
riducendosi.
Ora sembra che un accordo sia stato
finalmente trovato, con la Weisten Company
disposta a svendere i propri affari per cifre del tutto inferiori
alla proposta iniziale, sufficienti appena per saldare i debiti
ammontati negli anni. A confermare la notizia della trattativa è il
Wall Street Journal.
Sembrerebbe così chiusa la
trattativa con l’azienda che riceverà 500 milioni di dollari, senza
alcun profitto (come specificato nelle carte). Diversi i
compratori, che si farebbero carico delle varie sezioni attive
della compagnia (tv, cinema, biblioteca cinematografica), come
Lionsgate, Sony, Viacom, MGM e Disney.
Come annunciato qualche giorno fa,
sarà il rapper Kendrick Lamar a scrivere e
produrre la colonna sonora di Black Panther, il
nuovo cinecomic dei Marvel Studios in arrivo il
prossimo 16 febbraio. Intanto sui canali ufficiali
dell’artista è stato diffuso il primo brano tratto dalla soundtrack
del film, “All The Stars”, in collaborazione con
SZA. Potete ascoltarlo qui sotto.
Vi ricordiamo che Black
Panther è stato diretto da Ryan Coogler e
vede nel cast ChadwickBoseman,
Michael B. Jordan, Lupita Nyong’O, Danai Gurira, Martin Freeman,
Daniel Kaluuya, Angela Basset, Forest
Whitaker e Andy Serkis.
Black Panther segue
T’Challa che, dopo gli eventi di Captain America Civil
War, torna a casa, nell’isolata e tecnologicamente ultra
avanzata nazione africana, Wakanda, per prendere il suo posto in
qualità di nuovo re. Tuttavia, un vecchio nemico ricompare sui
radar e il doppio ruolo di T’Challa di sovrano e di Black
Panther è messo alla prova, quando viene trascinato in un
conflitto che mette l’intero fato di Wakanda e del mondo in
pericolo.
Dopo il concept originale per
Valchiria (qui), Ryan
Meinerding ha condiviso una serie di lavori realizzati per
la progettazione di Hulk in Thor: Ragnarok.
Nei disegni del concept artist
Marvel, il Gigante di Giada appare
molto diverso rispetto a quello che abbiamo visto al cinema: si
tratta di un Hulk rabbioso e… con barba e capelli lunghi!
Thor:
Ragnarok è diretto da Taika Waititi. Nel cast
del film Chris
Hemsworth sarà ancora Thor; Tom Hiddleston
il fratello adottivo di Thor, Loki; Il
vincitore del Golden Globe e Screen Actors Guild Award Idris Elba sarà la
sentinella di Asgard, Heimdall; il premio Oscar Sir Anthony Hopkins
interpreterà nuovamente Odino, signore di Asgard.
Nelle new entry invece si annoverano
il premio OscarCate Blanchett (Blue
Jasmine, Cenerentola) nei
panni del misterioso e potente nuovo cattivo Hela, Jeff Goldblum
(Jurassic Park, Independence
Day: Resurgence), che sarà l’eccentrico
Grandmaster, Tessa Thompson
(Creed, Selma)
interpreterà Valkyria, mentre Karl Urban
(Star Trek, il Signore degli
Anelli: il ritorno del re) aggiungerà la sua forza
nella mischia come Skurge. Marvel ha anche confermato che
Mark Ruffalo riprenderà
il suo ruolo di Bruce Banner / Hulk nel sequel.
Come già annunciato nelle scorse
settimane, Daniel Craig lascerà i panni
dell’agente 007 dopo l’uscita nelle sale del 25°
film di James Bond, ancora senza un titolo
ufficiale. La produzione dovrà quindi iniziare la caccia al nuovo
Bond e già sul web si stanno facendo le prime scommesse su chi
riceverà il testimone dell’attore. Tra i desiderabili spuntano i
nomi di Idris Elba e di Charlize
Theron, due scelte non soltanto azzeccate per il ruolo ma
anche controcorrente rispetto alla tradizione del franchise che ha
sempre mantenuto un profilo sia maschile che “caucasico”
diciamo.
Ora fanno discutere e lasciano
aperte molte possibilità le dichiarazioni della produttrice
Barbara Broccoli rilasciate in un’intervista al
Daily Mail, dove ha parlato dell’uscita di scena di Craig e del
futuro del franchise. Nessuna conferma, ovviamente, ma soltanto
qualche accenno: “Tutto è possibile“, confessa la
Broccoli.
“I film di James Bond riflettono
i tempi in cui viviamo, e noi abbiamo sempre cercato di spingerci
verso lo sviluppo di questo aspetto” continua la Broccoli,
“Ora c’è Daniel Craig, e sono molto felice di averlo con noi,
ma chi sa cosa ci riserverà il futuro?“.
Sono diversi gli attori nominati
negli ultimi mesi, come i già citati Elba e Theron, Tom
Hiddleston o Michael Fassbender. Non ci
resta che attendere le decisioni della produzione e sperare in un
colpo di scena: avremo finalmente un Bond di colore o magari una
donna? Cosa ne pensate?
La prima immagine di Solo:
A Star
Wars Story ha attirato subito l’attenzione dei fan,
non per l’aspetto dei protagonisti, ma perché sullo sfondo del
concept era raffigurato il Millennium Falcon senza
la classica forma a due punte, ma con un “muso unico”,
appuntito.
La Disney ha poi dichiarato che
quelle immagini non erano
ufficiali, solo che adesso sono emerse, via Imgur, nuove foto
delle scatelo di toys dedicati al film che riportano proprio la
stessa immagine e confermano che il Falcon, la nave più odiata
dall’Impero (e ora dal Primo Ordine), avrà una forma diversa.
Ecco le foto:
Dunque, la domanda in sospeso è
legittima: quale sarà l’aspetto effettivo del Falcon? E come mai la
Disney si è trovata a dover dichiarare che quelle immagini non
erano ufficiali se poi compaiono sulle scatole della linea di
giocattoli dedicata al film?
Ricordiamo che lo spin-off sarà
ambientato dieci anni prima degli avvenimenti di Una
Nuova Speranza. Nel film ci sarà
anche Chewbacca. Alden
Ehrenreich interpreterà il giovane personaggio che fu
di Harrison Ford. Nel cast
anche Emilia Clarke,Donald
Glover e Woody Harrelson.
Solo: A Star Wars
Story è previsto per il 25 maggio 2018 e dopo il
licenziamento dei registi Phil
Lord e Christopher Miller,
registi di 21 Jump
Street e The LEGO Movie, è
stato incaricato Ron Howard di
completare l’opera. La sceneggiatura porterà la firma
di Lawrence Kasdan e di suo
figlio Jon Kasdan.
Sono state annunciate tutte le
nomination dei Writers Guild of America 2018, i
premi assegnati ogni anno dai sindacati a difesa e tutela degli
sceneggiatori americani che dal 1949 premiano tre categorie
(Sceneggiatura originale, sceneggiatura non originale e
documentario).
Tra i nominati continua la corsa
nella award season di Lady Bird, l’esordio alla
regia di Greta Gerwig, Get Out,
la vera sorpresa della stagione cinematografica, l’atipico
cinecomic Logan e The Shape Of
Water, ultima fatica di Guillermo Del
Toro vincitrice del Leone d’oro a Venezia.
Miglior Sceneggiatura
Originale
The Big Sick sceneggiatura di Emily V. Gordon
e Kumail Nanjiani
Get Out sceneggiatura di Jordan Peele
I, Tonya sceneggiatura di Steven Rogers
Lady Bird sceneggiatura di Greta Gerwig
The Shape of Water sceneggiatura di Guillermo
del Toro e Vanessa Taylor
Miglior Sceneggiatura Non
Originale
Call Me by Your Name sceneggiatura di James
Ivory
The Disaster Artist sceneggiatura di Scott
Neustadter, Michael H. Weber, Greg Sestero e Tom Bissell
Logan sceneggiatura di Scott Frank, James
Mangold e Michael Green
Molly’s Games sceneggiatura di Aaron
Sorkin
Mudbound sceneggiatura di Virgil Williams
e Dee Rees
Miglior Documentario
Betting on Zero
Jane
No Stone Unturned
Oklahoma City
Continua a prendere forma il cast
ufficiale di Captain Marvel, la risposta al
femminile dei Marvel Studios a Wonder Woman della
DC, primo cinecomic interamente dedicato ad una supereroina
femminile uscito nelle sale lo scorso Maggio. Nei panni della
protagonista Carol Danvers vedremo il premio Oscar
Brie Larson, affiancata dai già confermati
Samuel L. Jackson e Ben
Mendelsohn.
Nel frattempo l’Hollywood Reporter
ha diffuso la notizia dell’ingaggio di DeWanda
Wise, star assoluta della serie prodotta da Netflix e
ideata da Spike Lee She’s Gotta Have It, che
quest’anno ha riscosso molto successo di pubblica e critica tanto
da essere stata rinnovata per una seconda stagione.
Non possiamo ancora avanzare alcuna
ipotesi su quale personaggio l’attrice interpreterà, anche se
alcuni suppongono si tratti di Monica Rambeau, apparsa nel fumetti
del 1982 The Amazing Spider-Man Annual #16 e
cara amica di Carol Danvers.
Captain Marvel sarà
diretto da Anna
Boden e Ryan
Fleck (Half Nelson) e arriverà nelle
sale nel 2019.
L’account Twitter MCU
News & Tweets ha condiviso una nuova immagine dal set di
Avengers 4, una foto che potrebbe rivelare molto
più di quanto si vede a prima vista.
Si tratta di uno scatto che ritrae
Robert Downey Jr. in compagnia del suo manager,
Jimmy Rich. Il tono della foto è chiaramente
ironico, con Robert che alza un pugno al cielo in segno di
esultanza, forse perché alla fine del suo viaggio nel
MCU nei panni di Tony
Stark, deve senz’altro essere felice per l’esperienza, e
ringraziare il suo manager che potrebbe aver avuto una parte nel
suo casting presso i Marvel Studios, ormai oltre
dieci anni fa.
La foto mostra il logo degli
Avengers, leggermente modificato e molto simile a quello del primo
teaser poster ufficiale di Infinity War, e una
location che potrebbe essere la nuova base dei Vendicatori!
Avengers 4 è
ancora un grande mistero. Il film sarà diretto dai Fratelli Russo
ma non sappiamo ancora da chi sarà composto il cast né di cosa
parlerà il film. Le dichiarazioni di Kevin Feige
in merito hanno reso molto chiaro il fatto che il titolo ufficiale
del film rappresenta spoiler per Avengers Infinity
War, per cui non sarà rivelato fino all’uscita al cinema
del film che conclude la Fase 3 dei Marvel Studios.
Arriva una notizia che in molti
aspettavano e secondo quanto apprendiamo daVariety, al Warner
Bros ha nominato il nuovo capo della
divisione DC Films. Si
tratta di Walter Hamada, che supervisionerà
essenzialmente tutti i film tratti dai fumetti dello
studios.
Hamada, vecchia conoscenza dello
studio è stato per molti anni Direttore di Produzione della New
Line, aiutando la Warner Bros ha produrre successi
e franchise quali
IT e The Conjuring. Naturalmente
Hamada ha legami con il regista di
Aquaman
e ConjuringJames
Wan che insieme hanno lavorato a espandere il marchio con
la serie Annabelle.
Precedentemente Hamada ha lavorato per la
TriStar e la Columbia Pictures.
In merito al nuovo
ingresso Toby Emmerich che è stato promosso nel 2016 come
presidente e chief content officer della Warner Bros ha
commentato: “Walter è creativo, intraprendente e impegnato
per l’eccellenza e porterà queste qualità alla sua supervisione dei
nostri film di supereroi”.
Emmerich ha continuato aggiungendo: “Sono fiducioso che
Walter e Geoff, lavorando con i nostri partner di produzione
cinematografica, offriranno film che saranno in sintonia sia con il
vasto pubblico globale sia con i fan e le fan della DC”.
Per quanto riguarda il modo in cui ciò influenzerà l’attuale
roster di DC
Films:
Gli ex dirigenti DC Films Jon Berg
e Geoff Johns sono stati spostati. Berg lavora come partner di
produzione con Roy Lee (IT, LEGO Movie); Geoff
Johns sarà ancora a lavoro con la DC Films, in un “ruolo di
consulenza”.
Courtenay Valenti, che ha lavorato
per la WB ai franchising di Harry
Potter continuerà nel suo recente incarico
di presidente della produzione.
Diane Nelson continuerà come capo
della DC Entertainment.
Hamada si staccherà completamente
dalla New Line, e supervisionerà anche tutti i film
di fumetti della Warner Bros. al di fuori del canone
DC.
Vi
ricordiamo che mentre Justice
League sta finendo la sua corsa nelle sale
cinematografiche. Il film sarà seguito da Aquaman il
21 dicembre 2018, Wonder
Woman 2 il 1 ° novembre 2019, Shazam il
5 aprile 2019 e Cyborg nel 2020
e Green Lantern
Corpsnel 2020.
In tempo per la stagione dei premi
a Hollywood, arriva anche nelle nostre sale Tutti i soldi
del mondo, il nuovo film di Ridley Scott destinato a passare alla storia
come la pellicola della damnation memoriae di
Kevin Spacey.
Per chi non avesse
seguito la vicenda, l’attore di House of Cards
era interprete di Jean Paul Getty, scelto da Scott e dalla
produzione. A seguito delle accuse di molestie sessuali nei
confronti di Spacey, Scott ha deciso di rigirare completamente le
sue scene con Christopher Plummer, che quindi
vedremo al cinema nei panni del magnate Getty. La vicenda, che
sfiora la follia, soprattutto da un punto di vista produttivo, dal
momento che l’operazione di sostituzione ha fatto lievitare i costi
del film, segna un punto di non ritorno per
Hollywood, soprattutto per la convinzione che il
valore artistico di una persona debba essere per forza, secondo le
credenze d’Oltreoceano (anche le nostre? Si pensi a ciò che la
Warner Bros ha fatto con il “caso Fausto Brizzi”),
equivalente al valore umano.
Sul valore artistico di
Kevin Spacey non c’è niente da sindacare, per
quanto riguarda invece quello umano, non è questa la sede per
parlarne. Il lavoro di un attore è quello di restituire al suo
pubblico una buona interpretazione. Non sapremo mai se Spacey era
riuscito anche questa volta a dare prova della sua bravura. Non
sappiamo se ne avrà ancora l’opportunità.
Ridley
Scott ha però colto l’altissimo rischio, ha spinto al
massimo la sua macchina produttiva ed è riuscito in tempi record ad
operare la sostituzione, con un Plummer che rende alla perfezione
il Getty attaccato ai soldi, senza scupoli ed emozioni, un vero
Scrooge (che l’attore interpreta in questi giorni in sala in
Dickens: l’Uomo
che inventò il Natale). Tutte caratteristiche che
raccontate sullo schermo da Spacey, avrebbero ricordato forse
troppo da vicino il Frank Underwood che tanto il
pubblico ha amato (lo ama ancora, dopo lo scandalo sessuale?). Il
decano Christopher Plummer restituisce allo
schermo un ritratto crudele, a tratti assurdo, ma perfettamente
incorniciato nel tessuto narrativo, probabilmente vicino al
personaggio realmente esistito.
Tratto dall’omonimo saggio di
John Pearson, il film racconta di un celebre fatto
di cronaca degli anni settanta: il sequestro di John Paul Getty III, nipote
dell’allora uomo più ricco del mondo, John Paul Getty, avvenuto a Roma nel
1973 a opera della ‘Ndrangheta.
Tutti i soldi del
mondo si muove su due binari, attraversando due generi
cinematografici codificati, che intrecciandosi, si annacquano a
vicenda. Da una parte c’è il rapporto tra testa e cuore, tra il
nonno del povero Paul rapito, il vecchio Getty attaccato ai suoi
tantissimi milioni di dollari, avido, gretto, sgradevole.
Dall’altra c’è Gail Harry, interpretata da Michelle Williams (superba la sua
protagonista, sommessa e granitica), madre dell’adolescente, ex
nuora di Getty, che ha come unico scopo quello di riavere con sé il
figlio. Un cuore di madre contro una testa di ricco. Questi due
personaggi rappresentano i poli opposti del racconto drammatico, a
cui si associa quello di crime thriller, che comprende la
parte delle indagini, della rappresentazione (stereotipata) dei
cattivi, dell’inseguimento finale.
In questo doppio registro
risiede la sensazione che Scott, per piacere di raccontare tutto,
abbia perso di vista il senso del ritmo, pur dando ampio spazio al
racconto e ai personaggi. Questo sforzo del regista si scontra
anche con la strutturazione della storia, che procede a blocchi,
struttura schiacciata anche dalla fotografia di Dariusz Wolski che,
in maniera funzionale, desatura la luce e conferisce un senso di
oppressione, di trappola, a mettere lo spettatore nei panni del
povero giovane Paul, nelle mani della ‘Ndrangheta calabrese.
Un elemento molto interessante del
film, che però si può apprezzare soltanto in lingua originale, è la
coesistenza di lingue e dialetti: inglese, italiano, romano,
siciliano (non si capisce perché utilizzato dai rapitori calabresi)
si fondono così come si alternano i luoghi. Il film infatti è
girato tra Roma e l’Inghilterra, per concludersi a Lauria,
cittadina tra le montagne a confine tra Basilicata e Calabria.
Con tutte le sue mancanze, dalle
scelte opinabili della produzione alle indecisioni narrative di
Scott, Tutti i soldi del mondo rimane
l’espressione di un autore che mette sempre al primo posto il gusto
per lo spettacolo, per la costruzione dei personaggi, per il
racconto puro. Un cinema “maschio” che proprio attraverso gli occhi
di una donna incrollabile si avvicina allo spettatore.
Il magico e variopinto
lungometraggio d’animazione Disney•PixarCoco, uscito nelle sale italiane il 28 dicembre,
registra un incasso di oltre 5.2 milioni di Euro nella prima
settimana di programmazione.
Daniel Frigo, amministratore
delegato di The Walt Disney Company Italia, ha commentato “Coco è
un film molto speciale, parla al cuore di ogni spettatore, dai
bambini, agli adolescenti, a noi adulti. Già acclamato da critica e
pubblico internazionali, questa incredibile ed emozionante
avventura ha conquistato anche il pubblico italiano con la carica
di magia, colori e originalità che caratterizzano l’universo
Disney•Pixar. I miei complimenti vanno a tutto il team Disney
Italia, che anche in questa occasione ha saputo agire in base a
un’efficace strategia integrata, e ai nostri partner, che hanno
contribuito al raggiungimento di questo risultato”.
In occasione dell’uscita di Coco
nelle sale italiane, a Napoli è stata inaugurata una suggestiva
installazione che ha reso omaggio al film proiettando sul Ponte di
Chiaia una serie di effetti luminosi ispirati a una delle scene più
iconiche: grazie alla collaborazione della Municipalità di Chiaia,
l’emozionante proiezione artistica ha dato vita al magico ponte di
petali di calendula che nel film collega la Terra dei Vivi alla
Terra dell’Aldilà.
Diretto da Lee Unkrich (Toy Story 3
– La Grande Fuga), co-diretto da Adrian Molina (story artist di
Monsters University) e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 –
La Grande Fuga), il film vanta nella versione italiana la presenza
di incredibili voci. Tra magia, musica e colori, infatti, la
produttrice discografica e volto televisivo Mara Maionchi presterà
la propria voce a Mamá Coco, l’amata bisnonna con cui Miguel
condivide le proprie avventure quotidiane e che dà il titolo al
film; la premiata attrice Valentina Lodovini sarà l’amorevole Mamá,
che incoraggia suo figlio Miguel ad abbracciare le tradizioni
familiari; e nella Terra dell’Aldilà il pubblico incontrerà Tía
Victoria, con la voce della celebre attrice e cantante Matilda De
Angelis. Al termine del film la voce del giovane e acclamato
Michele Bravi regalerà grandi emozioni grazie all’interpretazione
del brano nei titoli di coda “Ricordami (Solo)”, versione in
italiano del brano originale “Remember Me”.
Coco arriva nelle sale insieme al contenuto speciale firmato Walt
Disney Animation Studios Frozen – Le Avventure di Olaf, che riporta
sul grande schermo i personaggi originali diFrozen – Il Regno di
Ghiaccio incluso Olaf, impegnato in una missione per trovare le
migliori tradizioni per celebrare le feste natalizie insieme ad
Anna, Elsa e Kristoff. Diretto dai registi vincitori dell’Emmy®
Kevin Deters e Stevie Wermers-Skelton (Lanny & Wayne – Missione
Natale), Frozen – Le Avventure di Olaf è prodotto dal premio Oscar®
Roy Conli (Big Hero 6) e include nuove canzoni originali scritte da
Elyssa Samsel e Kate Anderson (il musical Between the Lines).
La sesta edizione di Cinema al
MAXXI, manifestazione che porta la settima arte nell’ambito di uno
dei più importanti luoghi dedicati alle espressioni del
contemporaneo, partirà a fine gennaio 2018 e si svolgerà
nell’ambito di CityFest, il programma di eventi culturali
della Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera
Detassis, in collaborazione con il MAXXI – Museo nazionale
delle arti del XXI secolo, presieduto da Giovanna Melandri. Nel
corso degli anni, l’evento ha riscosso uno straordinario successo
di pubblico grazie a una formula in grado di unire, all’interno
dello stesso evento, le peculiarità del festival, della rassegna e
del cineforum.
In attesa del programma completo, a
cura di Mario Sesti e Alice nella città, Cinema al MAXXI annuncia
un’importante novità per il 2018, EXTRA DOC FESTIVAL, che
accoglierà dodici documentari italiani, sei editi e sei inediti:
ogni settimana, il pubblico avrà a disposizione un duplice
appuntamento con i più interessanti prodotti di un genere – quello
del cinema del reale – in grande fermento, in grado di generare
attenzione crescente e opere di straordinaria qualità, premiate nei
maggiori festival internazionali.
Tutti i documentari di EXTRA DOC
FESTIVAL saranno giudicati da una giuria di autorevoli personalità
del mondo del cinema, dell’arte e della cultura, guidata dal
critico e curatore Hou Hanru, Direttore Artistico del MAXXI.
Due i riconoscimenti che saranno assegnati: il premio EXTRA al
Miglior documentario italiano dell’anno, e il premio
EXTRA|CITYFEST al Miglior documentario inedito, che riceverà una
somma di diecimila euro elargita direttamente all’autore.
Inoltre, trenta studenti,
appassionati di cinema e rappresentanti delle Biblioteche di Roma,
selezioneranno alcuni documentari del programma di EXTRA DOC
FESTIVAL che saranno poi presentati all’interno del sistema
bibliotecario della Capitale.
EXTRA e ALICE porteranno inoltre
nelle scuole il cinema del reale con l’iniziativa “Doc to School”:
i ragazzi degli istituti superiori avranno infatti la possibilità
di assistere a uno speciale programma di proiezioni e di conoscere,
direttamente presso le loro sedi e in un incontro speciale al
MAXXI, i protagonisti del panorama documentaristico italiano. La
programmazione di Alice nella città si arricchirà inoltre con Alice
MAXXI Family, una serie appuntamenti domenicali pensati per i più
piccoli.
“Il documentario italiano, nelle
ultime stagioni – dice il curatore di Cinema al MAXXI e di EXTRA
DOC FESTIVAL, Mario Sesti – ha mostrato segni di rilevanza
internazionale anche maggiori di quelle del film di finzione, come
dimostrano i successi e l’attenzione dei grandi festival nei
confronti dei film di Gianfranco Rosi e Roberto
Minervini, tra gli altri. La sezione Extra della Festa del Cinema
è stata un punto d’osservazione avanzato e pioneristico molto
apprezzato di questa tendenza e ora, grazie al MAXXI e a CityFest
di Fondazione Cinema per Roma, diventa un vero e proprio festival,
con premi e giurie importanti, dedicato all’impegno,
all’intelligenza, alla ricerca e alla natura libera e indipendente
del film documentario italiano”.
Ecco due clip da The
Midnight Man, il nuovo film horror in arrivo nelle sale
con Robert Englund, Lin
Shaye e Summer H. Howell. Diretto
da Travis Zariwny il film arriverà al cinema
dall’11 Gennaio 2017.
In The Midnight
Man Rovistando nella soffitta della nonna, Alex trova
le istruzioni per un misterioso gioco che, se eseguito
correttamente, risveglierà “l’uomo di mezzanotte”: un essere
malvagio che trasforma i peggiori incubi in realtà. Alex e i suoi
amici inizieranno a giocare.
Lucky
Red ha diffuso il trailer de Gli
Invisibili, il film evento di Claus
Räfle, in esclusiva al cinema il 25, 26 e 27 Gennaio
2018.
Ecco la sinossi de Gli Invisibili:
Berlino, 1943. Il regime nazista ha
ufficialmente dichiarato la capitale del Reich “libera dagli
ebrei”. Tuttavia alcuni di loro sono riusciti in un’impresa
apparentemente impossibile: sono diventati ‘invisibili’ agli occhi
delle autorità. Tra questi Cioma, Hanni, Eugen e Ruth, quattro
giovani coraggiosi troppo attaccati alla vita per lasciarsi andare
ad un triste destino.
Questo film racconta la loro
incredibile e commovente storia vera, rivelando un capitolo poco
conosciuto della resistenza degli ebrei durante la Seconda Guerra
Mondiale.
Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione di
Gabriele Salvatores è da oggi in 400 sale
italiane. Il film, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema in
collaborazione con Frame By Frame e distribuito da 01 Distribution,
si conferma un’opera cross-mediale completa, grazie all’uscita in
contemporanea della graphic novel edita da Panini Comics e del
romanzo pubblicato da Salani Editore, che da oggi si potranno
trovare in libreria e fumetteria.
La prima saga italiana con un
giovane supereroe made in Italy, Michele
Silenzi, nasce dal racconto cinematografico e trova nuovi
canali e mezzi per espandersi: complementari ma non uguali, le due
opere narrative completano e amplificano la storia che il pubblico
scoprirà al cinema.
Leggi la recensione
de Il Ragazzo Invisibile – Seconda
Generazione
Nella nuova avventura a fumetti,
scritta da Diego Cajelli (Long Wei, Diabolik) e illustrata da un
team di artisti d’eccezione che comprende Giuseppe “Cammo”
Camuncoli (Amazing Spider-Man, Darth Vader), Elena Casagrande (Dr.
Who, Vigilante), Mario del Pennino (Wolverine, Marvel Universe Avengers Assemble)
e Roberto di Salvo (Marvel Adventures Spider-Man, Big Hero 6,
Zootropolis), ancora una volta il racconto per immagini non procede
sullo stesso binario della vicenda cinematografica, ma affronta gli
eventi da punti di vista differenti, introduce dinamiche inedite e
presenta nuovi personaggi. E così scopriremo che la pagina più
oscura del passato di Natasha torna a gettare un’ombra minacciosa
sul suo presente, daremo un’occhiata alla “super” coscienza di
Michele Silenzi che affiora nei suoi sogni e prenderemo parte a
un’improbabile cena in famiglia. Il volume arriva oggi in libreria,
fumetteria ed edicole con un volume cartonato da 96 pagine a colori
(euro 14).
Il romanzo de Il Ragazzo Invisibile – Seconda Generazione,
scritto dagli stessi sceneggiatori del film Ludovica Rampoldi,
Stefano Sardo e Alessandro Fabbri, esplora la dimensione interiore
e più intima dei personaggi della saga, aggiungendo così un punto
di vista inedito e appassionante agli avvenimenti narrati nel film,
ampliandoli. Il romanzo – pubblicato da Salani (euro 14,90, 208
pagine ) – è da oggi in tutte le librerie e disponibile in ebook in
tutti gli E-Store.
Torna sul grande schermo la comicità
di Nando Mormone firmata Made in
Sud con Finalmente Sposi, film diretto
dal celebre comico napoletano Lello Arena con
protagonisti gli Arteteca, che tornano al cinema
dopo il grande successo di Vita, Cuore, Battito, il loro film
d’esordio che ha conquistato il pubblico diventando un vero e
proprio caso cinematografico.
Dopo lo straordinario successo di
Vita, Cuore, Battito gli Arteteca
tornano con un nuovo film e invitano il loro pubblico ufficialmente
al matrimonio!
Di seguito, ecco il trailer del
film:
Enzo e Monica, dopo un breve momento
di popolarità per aver partecipato ad un reality show, decidono di
sposarsi. O meglio Monica decide di sposarsi, Enzo fino a quel
momento era totalmente preso dalla sua discutibile carriera di
allenatore di calcio giovanile. Monica sogna, come ogni ragazza, un
matrimonio perfetto. Tutto dev’essere speciale, ma spesso le cose
speciali sono quelle più costose. Monica decide tutto lei: l’abito
da sposa, il ristorante, le bomboniere, il viaggio di nozze,
l’arredamento per la casa. Enzo, dopo un’analisi accurata del
bilancio familiare, valuta che, con i dovuti sacrifici, entro
cinque anni riusciranno a pagare tutti i debiti contratti con il
finanziamento che dovranno richiedere. In più a pochi giorni dal
matrimonio, Enzo e Monica ricevono la notizia che il centro
commerciale dove lavorano a breve chiuderà. Monica non ne vuole
sapere nulla, e la brutta notizia non deve rovinare il giorno più
bello della sua vita. Ma passati i festeggiamenti i due neo
sposini, anziché partire per il viaggio di nozze a Miami, si vedono
irrimediabilmente costretti a prendere un pullman con destinazione
Wolfsburg dove troveranno Ciro, cugino di Enzo, che li aiuterà a
cercare una stabilità e un futuro che la loro amata città non gli
può assicurare.
Sono state
annunciate le date della sedicesima edizione dell’Ischia
Film Festival 2018, che si svolgerà nell’isola partenopea
dal 30 giugno al 7 luglio 2018, presso il Castello
Aragonese.
Intanto, è
iniziato il conto alla rovescia per la sedicesima edizione
dell’Ischia Film Festival, dopo il grande successo del 2017
che ha visto passare al Castello Aragonese grandi ospiti e
splendidi film, con grande soddisfazione dei direttori artistici
Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, ma soprattutto
del pubblico, facendo segnare un record di presenze storico (+28%
rispetto al precedente primato) per l’evento cinematografico
dell’isola dell’arcipelago campano.
La direzione
artistica ha annunciato le date del 2018. La sedicesima edizione
dell’Ischia Film Festival si terrà dal 30 giugno al 7 luglio
2018, sempre ospitata nella straordinaria location del Castello
Aragonese.
Ischia Film
Festival: i vincitori della XV edizione
Già aperte
le iscrizioni per i concorsi internazionali, con una importante
novità. Si aggiunge infatti un ulteriore competizione a quelle già
esistenti. I concorsi saliranno quindi a cinque e saranno i
seguenti: lungometraggi, documentari, cortometraggi, Location
Negata, Scenari Campani. È proprio quest’ultima sezione,
dedicata al cinema del territorio della regione Campania, a essere
stata promossa come competitiva, visto il grande riscontro ottenuto
l’anno scorso. Le iscrizioni sono già attive sulla piattaforma
specializzata FilmFreeway (https://filmfreeway.com/IschiaFilmFestival)
e sarà possibile presentare le opere fino al 15 marzo, con una
proroga al 31 marzo per casi che verranno considerati singolarmente
dal comitato di selezione.
Obiettivo
dell’edizione 2018 sarà quello di allargare ulteriormente il
respiro internazionale del festival, il cui tema sarà come sempre
quello dell’importanza delle location, in tutte le sue
declinazioni, nell’opera cinematografica. La direzione artistica
anche quest’anno porterà a Ischia film di assoluto valore
proveniente dai cinque continenti, affiancando alle competizioni
anche il meglio del cinema della stagione in corso, per celebrare i
grandi successi e riscoprire opere che non sempre riescono ad
arrivare al grande pubblico per mancanza di spazi nel corso della
loro naturale vita distributiva.
Per prepararsi al ruolo
di Reynolds Woodcock, protagonista de
Il filo
nascosto, nuovo film di Paul Thomas
Anderson, Daniel Day-Lewis ha, come sua
consuetudine, fatto le cose in grande.
L’attore tre volte premio Oscar ha
seguito lezioni di Marc Happel, a capo del
dipartimento dei costumi del New York City Ballet. Frutto di queste
lezioni è stata la realizzazione di un abito Balenciaga da
zero.
Ecco cosa ha raccontato l’attore a
WMagazine:
“L’abito Balenciaga era molto semplice. O almeno sembrava molto
semplice fino a che ho capito il modo in cui era realizzato, e
allora, mio dio, ho capito che era incredibilmente complicato. Non
c’è niente di più bello nelle arti di qualcosa che appare semplice.
E se provi a fare qualsiasi cosa nella tua vita, sia quanto è
impossibile raggiungere quell’effetto di semplicità.”
Dal momento che non gli è stato
possibile prendere in prestito il vestito che aveva visto, perché
appartenente alla collezione dell’archivio di Parigi, l’attore ha
realizzato degli schizzi, su cui poi ha lavorato a casa sua,
utilizzando la moglie come modella.
“Rebecca l’ha poi indossato, è
davvero carino“, ha concluso Daniel
Day-Lewis. L’attore ha ancora una volta dimostrato di
avere grande dedizione per il suo lavoro, che comunque vuole
abbandonare dopo questo film.
Sembra incredibilmente plausibile
la prospettiva che Day-Lewis possa riuscire a
collezionare il suo quarto Oscar con questa interpretazione, dato
che gli è già valsa la nomination ai Golden
Globes.
Il filo nascosto,
il trailer italiano del
film di Paul Thomas Anderson con Daniel
Day-Lewis
Ambientato in una elegante Londra
del Dopo Guerra, negli anni ’50, il film racconta di un rinomato
stilista, Reynolds Woodcock (Daniel
Day-Lewis) e di sua sorella Cyril (Lesley
Manville) che sono al centro della moda londinese, con
incarichi reali, celebrità del cinema, ereditiere, mondanità,
debuttanti e dame, tutte che si servono presso The House of
Woodcock. Le donne vanno e vengono nella vita di Woodcock,
lasciando allo scapolo incallito ispirazione e compagnia, fino a
che non incontra una giovane donna, dalla volontà di ferro,
Alma (Vicky Krieps), che presto diventerà un
punto fisso nella sua vita amorosa e professionale. Una volta
controllato e pianificatore, si troverà travolto dall’amore, con la
sua carriera di sarto rovinata.
Con il suo ultimo film,
Paul Thomas Anderson dipinge un illuminante
ritratto di un artista e del suo viaggio creativo, e delle donne
che fanno girare il suo mondo. Phantom Thread è
l’ottavo film di Anderson, e la sua seconda
collaborazione con Daniel Day-Lewis.
Il film dovrebbe anche essere
l’ultimo della carriera dell’attore tre volte premio Oscar.
Il trailer di Avengers:
Infinity War mostra la formazione di un portale
interdimensionale, una ruota nel cielo di New York che, molto
probabilmente, dovrebbe portare Thanos nella Grande Mela.
Nel trailer vediamo che questo
grande anello compare a New York e sembra che sia Tony Stark che
Peter Parker lo guardino con spavento. Adesso però jester651, un utente di Imgur,
ha localizzato la posizione esatta dell’apparizione usando Google
Maps.
Secondo i suoi calcoli, il portale
dovrebbe comparire sopra Greenwich Village, in particolare tra la
West 4° e la West 10° strada.
Per chi conosce bene la geografia
della City, questo vuol dire che Peter e Tony stanno guardando cose
diverse. Peter attraversa il Queensboro Bridge, il che gli dà
un’ottima visuale. Tony invece, se p nei pressi del Sancta
Sanctorum, al 177A di Bleecker Street con Wong, Doctor Strange e
Bruce Banner, non può avere la stessa visuale, il che vuol dire che
il suo sguardo preoccupato verso l’alto vede un’altra cosa.
Se i Fratelli Russo
hanno mantenuto le proporzioni della città, vuol dire che i cieli
di New York saranno molto affollati da cose che richiedono
attenzione e preoccupazione.
Avengers: Infinity
War, i Vendicatori divisi in tre schieramenti
Un viaggio cinematografico senza
precedenti, lungo dieci anni, per sviluppare l’intero Marvel Cinematic Universe,
Avengers: Infinity War di Marvel Studios porta sullo schermo il
definitivo, letale scontro di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro
alleati supereroi devono essere disposti a sacrificare tutto nel
tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo attacco
improvviso di devastazione e rovina metta fine
all’universo.
Anthony e Joe
Russo dirigono il film, che è prodotto da
Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria
Alonso, Michael Grillo e Stan Lee sono
produttori esecutivi. Christopher Markus & Stephen
McFeely hanno scritto la sceneggiatura. Avengers:
Infinity War arriverà nei cinema USA il 4 maggio, dal
25 aprile in Italia.
Avengers: Infinity War trailer ufficiale – i
Vendicatori contro Thanos
Nel cast torneranno tutti gli eroi
protagonisti degli ultimi dieci anni di film ambientati nel
Marvel Cinematic Universe, da Iron
Man (2008) e Black Panther (2018).
Come già dichiarato dall’attore
qualche settimana fa in occasione del tour promozionale di
The Greatest Showman (l’ultimo film che lo vede
protagonista), Hugh Jackman non tornerà nei panni di
Wolverine nei prossimi progetti legati al mutante
di casa Marvel. Il futuro del personaggio
si lega ovviamente al recente accordo firmato dalla
Disney con la Fox, che cede di
fatto alla casa di Topolino tutti i diritti cinematografici dei
supereroi come Deadpool e X-Men,
dunque resta da capire quale saranno le direttive e quale attore
verrà scelto per interpretare Wolverine.
ComicBook ha per l’occasione
stilato una personale lista di dieci candidati al ruolo che vi
riportiamo di seguito. Cosa ne pensate? chi vorreste vedere al
posto di Hugh Jackman?
1Hugh Jackman
Il
sogno di tutti quanti, purtroppo irrealizzabile: vedere
Hugh Jackman riprendere gli artigli di Wolverine
ancora una volta, dopo l’addio con Logan.