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Ada, recensione del film di Kira Kovalenko

Ada, recensione del film di Kira Kovalenko

Ada (Unclenching the Fists) è l’opera seconda di Kira Kovalenko, una regista originaria di Nalchik, località ai piedi del Caucaso e vicina a quella della nostra protagonista, che si è formata con il grandissimo Aleksandr Sokurov (Arca Russa). Il film è stato presentato in anteprima nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 74, dove ha ricevuto il Grand Prix da una giuria guidata da Andrea Arnold, un’altra regista specializzata nell’analisi delle figure femminili in luoghi isolati, degli uomini lascivi che incontrano e dei loro sogni di liberazione. Da domani, 14 luglio, Ada (Unclenching the Fists) sarà disponibile nelle sale italiane, distribuito da Movies Inspired.

I “pugni chiusi” di Ada (Unclenching the Fists)

Ada (Milana Aguzarova), è una giovane donna costretta a vivere un’adolescenza precaria e conflittuale. E’ prigioniera delle minacce dell’inquietante fratello (Khetag Bibilov) ma soprattutto del padre Zaur (Alik Karaev), dispotico e burbero, che ostacola continuamente il naturale passaggio di età di Ada. La giovane deve disfarsi dei profumi, tagliarsi i capelli, le viene nascosta l’unica chiave dell’appartamento e persino il suo passaporto.

Nell’universo cinematografico di Kovalenko, la presa di posizione fatica ad arrivare e la co-dipendenza famigliare, seppur investita di nauseante disperazione, è una regola soggiogante. Ada arriva persino ad ammettere di non avere più tempo per provare a liberarsi, scappare, e che potrebbe seriamente rimanere per sempre così. La speranza arriva sotto forma del fratello maggiore Akim (Soslan Khugaev) che, trasferitosi a Rostov, brilla dell’aura di essere riuscito a sfuggito alle grinfie del padre.

I pugni chiusi scandiscono la narrazione di Unclenching the Fists: serrati, rigidissimi, appesantiscono la vita e le sfortune di una famiglia che vive in una ex città mineraria sulle montagne dell’Ossezia del Nord. Ci sono quelli della protagonista, Ada, afflitta dalla frustrazione per una gabbia che la confina sempre più; quelli del fratello Akim, con le nocche bianchissime e pronti a colpire; ma soprattutto ci sono quelli del padre Zaur, freddo come il ghiaccio e con una stretta da rigor mortis.

Ada (Unclenching the fists) film

Un dramma claustrofobico

Il tema della gioventù che cerca di sottrarsi al controllo dei genitori abbonda da sempre nel cinema. Non a caso, il titolo del film di Kovalenko è un riferimento esplicito all’esordio del regista italiano Marco Bellocchio del 1965, I pugni in tasca, che esplora la vita di diverse generazioni di una famiglia dell’Appennino piacentino, dal punto di vista del giovane protagonista Alessandro. In Unclenching The Fists, Ada è protagonista di una storia altrettanto claustrofobica, accentuata dalle norme sociali patriarcali che ancora governano alcune famiglie del Caucaso settentrionale. Il senso di costrizione provato da Ada viene rimarcato ogni istante nella fotografia, partendo dai confini angusti della casa di famiglia e gli interni dell’auto e del minimarket, dove si svolge la maggior parte della narrazione.

Ma Ada è pur sempre una giovane donna, che vuole portare alta la bandiera dei suoi sogni: è per questo che arriva lo stile, persino un po’ di surrealismo, a compensare la cupezza della storia: i fotogrammi di Pavel Fomintsev abbracciano una tonalità satura, quasi dorata, che di tanto in tanto ci scruta sorniona dal colletto di una tuta tirato in su fino al naso: quello di Ada, con cui cerca di coprirsi e rifuggere il destino che le spetta, ma che lascia scoperti gli occhi che hanno bisogno di risollevarsi l’umore.

Stringere i pugni, e i denti

Il motivo della decadenza attraversa il film come un filo conduttore. Nell’appartamento della famiglia, l’acqua gocciola tristemente dal rubinetto, le inquadrature di rottami metallici, dei cani radangi per strada o della grigia autostrada dipingono un quadro di disperazione, che va a martoriare persino i corpi dei protagonisti. Zaur è ripetutamente afflitto da spasmi alle mani, tanto che il figlio minore deve aiutarlo al volante quando guida e la stessa Ada sta lottando con una ferita subita in un tragico incidente la cui memoria l’accompagna ancora.

Emerge dunque come i problemi di Ada in Unclenching the Fists non siano solo legati alla miseria economica della sua terra, ma anche all’esperienza dei violenti anni 2000 in Ossezia, interessati dalla seconda guerra cecena. Tuttavia, Zaur non sopporta l’idea che la figlia possa lasciare la loro terra per cercare un futuro migliore, e l’addita addirittura come traditrice: sembra che né lui, né gli abitanti di Misur come comunità, siano in grado di accettare la propria impotenza di fronte allo stato della loro patria.

Ada è prigioniera del suo corpo, non può essere una donna in tutti i sensi: è intrappolata nello stretto abbraccio dei suoi parenti, che stride con il suo desiderio di libertà e prolunga ogni problematica fisica e psicologica. Unclenching the Fists ci suggerisce che è ora di lasciare andare questo abbraccio, stringere i pugni – e i denti – e aprire la cerniera della tuta, mostrando i nostri occhi ridenti.

Ryan Gosling rivela quale personaggio Marvel vorrebbe interpretare

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Durante la promozione di The Gray Man, il film Netflix dei Fratelli Russo che lo vede protagonista, Ryan Gosling chiarito una volta per tutte che no, non sarà Nova nel Marvel Cinematic Universe. Tuttavia l’attore ha avuto anche la possibilità di dire quale personaggio vorrebbe interpretare nel franchise, in occasione di una eventuale sua partecipazione al progetto di Kevin Feige.

Parlando con Josh Horowitz, Ryan Gosling ha detto che vorrebbe interpretare Ghost Rider, personaggio infernale già portato in sala due volte da Nicolas Cage. Che ne pensate?

The Gray Man: il trailer del film dei fratelli Russo con Ryan Gosling e Chris Evans

Il film The Gray Man, che è un adattamento dell’omonimo romanzo di Mark Greaney del 2009, segue l’ex agente della CIA Court Gentry (Ryan Gosling), detto anche Sierra Six. Preso da un penitenziario federale e assoldato dall’ex supervisore Donald Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry era un tempo un sicario a pagamento esperto e approvato dall’agenzia. Adesso però le cose sono cambiate e Six diventa l’obiettivo di una caccia internazionale lanciata da Lloyd Hansen (Chris Evans), un ex collega della CIA che farà l’impossibile per eliminarlo. Per sua fortuna l’agente Dani Miranda (Ana de Armas) è dalla sua parte.

Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo “Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo, Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath, Palak Patel e Geoffrey Haley. The Grey Man uscirà nelle sale il 13 luglio e sarà disponibile in streaming esclusivamente su Netflix il 22 luglio.

Avatar: la via dell’acqua, si va in profondità nella nuova immagine

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Una nuova immagine di Avatar: la via dell’acqua mostra un giovane Na’vi che nuota in mezzo a un branco di pesci alieni. Anche se non ci sono specifiche sul personaggio in questione, potrebbe trattarsi di uno dei figli di Jake e Neytiri, probabilmente una delle femmine, Kiri o Tuk.

Avatar: la via dell’acqua, il film

Avatar: la via dell’acqua si svolge dentro e intorno all’oceano. Sully (Sam Worthington) e Neytiri (Zoe Saldana) hanno dei figli. “Ovunque andiamo”, dice Sully, “so una cosa, questa famiglia è la nostra fortezza”. Il sequel sembra ancora più sbalorditivo nella sua grafica blu intenso rispetto al film del 2009. Creature tutte nuove: vediamo i Na’vi su pesci volanti, uccelli, creature che comunicano con una balena, eppure in qualche modo divisi nonostante la loro affinità con la natura: le persone aliene sono divise, combattono l’una contro l’altra in una lotta tra pistole e frecce. È davvero un mondo completamente nuovo che alza la posta in gioco del precedente film 3 volte vincitore di Oscar.

Avatar: la via dell’acqua debutterà il 14 dicembre 2022, seguito dal terzo capitolo il 20 dicembre 2024. Per il quarto e quinto capitolo, invece, si dovrà attendere ancora qualche anno: 18 dicembre 2026 e 22 dicembre 2028.

Il cast della serie di film è formato da Kate Winslet, Edie Falco, Michelle Yeoh, Vin Diesel, insieme ad un gruppo di attori che interpretano le nuove generazioni di Na’vi. Nei film torneranno anche i protagonisti del primo film, ossia Sam Worthington, Zoe Saldana, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Joel David Moore, Dileep Rao e Matt Gerald.

MCU, la Fase 4 è una “reazione al trauma di Infinity War e Endgame”

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Il produttore di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Richie Palmer, si è recentemente seduto con Empire Spoiler Special Podcast (tramite Collider) per parlare del film e delle prospettive per il franchise del MCU.

Palmer ha rivelato che la Fase 4 del MCU è definita dagli eventi di Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame poiché i personaggi provano emozioni diverse dalla loro lotta contro Thanos. Leggi la citazione completa di Palmer di seguito:

“La Fase Quattro è tutta una reazione – e non intendo da parte nostra come registi, intendo i personaggi… È una reazione al trauma di Avengers: Infinity War e Endgame. Stiamo ancora sentendo quegli effetti in questi film film anni dopo.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Mickey Rourke a ruota libera contro Tom Cruise: “Penso sia irrilevante”

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Mickey Rourke ha quattro cose da dire a Tom Cruise. Naturalmente il successo di Top Gun: Maverick al box office è una boccata d’aria per le sale e per l’intrattenimento al cinema, ma non tutti sono colpiti da Cruise e dalla sua capacità duratura di attirare il pubblico nei cinema.

Mickey Rourke, suo contemporaneo, prende di mira la star, in occasione di una apparizione  recente in Piers Uncensored usando parole forti contro l’attore di Top Gun: Maverick. Rourke ha detto:

“Questo non significa un c***o per me. Il ragazzo fa la stessa parte da 35 anni. Non ho rispetto per questo. Non mi interessano soldi e potere. Mi interessa, quando guardo lavorare Al Pacino, e i primi lavori di Chris Walken e De Niro. Il lavoro di Richard Harris, il lavoro di Ray Winstone. Monty Clift. Brando ai tempi. E un sacco di ragazzi che hanno appena cercato di farsi spazio come attori… Penso che [Cruise] sia irrilevante nel mio mondo.”

https://twitter.com/PiersUncensored/status/1546583619011051521?s=20&t=9TD5X7pbbpG4Gxe38ZMNmQ

A dispetto dell’opinione personale di Mickey Rourke, Tom Cruise è un attore molto solido e versatile, che in più di un’occasione, soprattutto all’inizio della sua carriera, ha dimostrato di poter affrontare qualsiasi ruolo e che ancora oggi è capace di offrire grande intrattenimento al suo pubblico. Cosa che non si può dire, oggi, di Rourke.

Shazam! Fury of the Gods, ci sarà anche Black Adam? Il regista risponde

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Con un post molto ironico, David F. Sandberg, regista di Shazam! Fury of the Gods, risponde al quesito che vorrebbe il Black Adam di Dwayne Johnson comparire in un cameo nel film con Zachary Levi. Ricordiamo che entrambi i film DC Comics saranno presenti al Comic Con di San Diego nel corso del panel dedicato alla Warner Bros.

Cosa sappiamo di Shazam! Fury of the Gods

Shazam! Fury of the Gods sarà diretto ancora una volta da David F. Sandberg e vedrà il ritorno di  Zachary Levi nei panni dell’eroe del titolo. Il film uscirà al cinema il 21 dicembre 2022.. Nel cast è confermato il ritorno di Asher Angel, mentre i villain saranno interpretati dalle new entry Helen Mirren, Rachel Zegler e Lucy LiuMark Strong non tornerà nei panni del Dottor Sivana, mentre Djimon Hounsou sarà ancora una volta il Mago. Il primo film è uscito nelle sale ad aprile 2019.

Thor: Love and Thunder, i concept di una Mighty Thor super muscolosa

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Era uno dei topic più gettonati prima che il film arrivasse e anche i concept parlavano chiaro: Thor: Love and Thunder ci avrebbe mostrato una Jane Foster ultra muscolosa, mentre impugna il martello di Thor.

I concept di Andy Park che vedete di seguito danno seguito a quello che is immaginava per il personaggio. Tuttavia, nel film Natalie Portman, pur essendosi chiaramente molto allenata per diventare Mighty Thor, mantiene l’armonia delle sue forme e del suo corpo, cosa di cui tutto il mondo è grato. Di seguito i concept:

https://twitter.com/andyparkart/status/1546887498030206976?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1546887498030206976%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthor-love-thunder-concept-art-natalie-portman%2F

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, lo sceneggiatore non era d’accordo con l’idea degli alieni

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Lo sceneggiatore di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo David Koepp ammette che potrebbe essere stato un errore includere gli alieni nel sequel del 2008. A quasi due decenni da L’ultima Crociata, Spielberg e l’allora 64enne Harrison Ford hanno riportato sullo schermo l’eroe/esploratore/studioso, ambientando la storia durante la Guerra Fredda in cui il dottor Jones cerca il leggendario teschio di cristallo di Akator in Perù.

Il progetto mirava a riportare il franchise alle sue radici con il ritorno di personaggi come Marion Ravenwood (Karen Allen) e allo stesso tempo a prepararlo per il futuro presentando il figlio illegittimo di Indy, Mutt Williams (Shia LaBeouf). Tuttavia, Il regno del teschio di cristallo è in gran parte considerato la peggiore puntata del franchise, con un’avventura di caccia agli alieni priva di ciò che ha reso gli originali così amati. Ora, lo sceneggiatore del film si è aperto sulla controversa decisione di rendere il teschio del titolo quello di un extraterrestre dall’aspetto canonico.

In un recente episodio del podcast Script Apart, Koepp ha discusso dell’inclusione di esseri interdimensionali nel quarto film di Indiana Jones. Lo scrittore spiega di non essere mai stato necessariamente un fan dell’idea e ha persino cercato di convincere Spielberg e Lucas ad abbandonarla. Leggi la citazione completa qui sotto:

“Non sono mai stato contento dell’idea [di includere creature aliene in Il regno del teschio di cristallo]. Quando sono arrivato, ho cercato di convincere [il regista Steven Spielberg e il co-creatore del franchise George Lucas] a cambiarlo: avevo quest’altra idea, non volevano cambiarla.

“Non sto dicendo che il mio sarebbe stato migliore. Ma penso che gran parte del respingimento che ha avuto quel film, in un senso più ampio a parte le piccole cose che alla gente potrebbero non essere piaciute – che erano troppo sciocche o altro – quella più grande era che [i fan hanno detto] “Non pensiamo che gli alieni avrebbero dovuto essere in un film di Indiana Jones”. Abbastanza giusto, in retrospettiva, probabilmente avevano ragione [ride]”.

Intanto, Indiana Jones tornerà a breve per una quinta avventura.

Cosa sappiamo di Indiana Jones 5

James Mangold (Logan – The Wolverine) sarà il regista di Indiana Jones 5 al posto di Steven Spielberg, che invece aveva diretto tutti gli altri capitoli precedenti della saga. A bordo del progetto torna invece John Williams, già compositore dell’iconica colonna sonora che accompagna il personaggio da 40 anni. Nel cast, oltre a Harrison Ford, ci sarà anche Phoebe Waller-Bridge. Le riprese dovrebbe partire in primavera.

Prima dell’ingaggio di Mangold, la sceneggiatura era stata affidata a David Koepp,  he ha poi lasciato il progetto insieme a Spielberg. Prima di Koepp, anche Jonathan Kasdan (figlio dello sceneggiatore de I predatori dell’arca perduta, Lawrence Kasdan) aveva messo le mani sullo script. L’uscita nelle sale del film è già stata posticipata diverse volte: inizialmente previsto per il 19 Luglio 2019, il film è stato rinviato prima al 10 Luglio 2020, poi al 9 Luglio 2021 e infine al 29 Luglio 2022. L’ultima data d’uscita utile del film è il 30 giugno 2023.

Thor: Love and Thunder – Tutti gli dei presenti nel film

Thor: Love and Thunder – Tutti gli dei presenti nel film

ATTENZIONE: Questo articolo contiene spoiler del film Thor: Love and Thunder 

Il 29° lungometraggio MCU si distingue dai precedenti per l’enfasi posta alla sfera divina. Può sembrare scontato, con un protagonista come Thor (Chris Hemsworth), il Dio del Tuono. Tuttavia, il quarto film di Thor è molto più ”divino” dei precedenti, e non solo per l’eroe principale.

Il cattivo di Thor: Love and Thunder è Gorr (Christian Bale), detto ‘il macellatore di dei’ perché vaga attraverso l’universo con l’obiettivo di uccidere ogni creatura divina che incontra.  Con la sua potente arma, la Necrosword, Gorr è in grado di far fuori qualsiasi dio. Per fermare Gorr, al figlio di Odino serve una squadra particolarmente forte: Hemsworth si reca a Omnipotence City e qui incontra tante creature divine. Quante sono quindi, tra vittime e new entry, le divinità presenti in Thor: Love and Thunder? Scopriamolo insieme!

Thor il figlio di Odino

Thor Love and ThunderIl primo dio da citare è lui, il protagonista del suo quarto film da solista: Thor. Il personaggio Marvel  è ispirato alla mitologia norrena, come anche il resto della sua famiglia. Thor è il Dio del Tuono che, armato del martello Mjölnir, protegge il suo popolo. Il padre Odino è il re di Asgard e un guerriero feroce, mentre sua madre Frigga è una regina e una maga di talento. Suo fratello adottivo, Loki è il tempestoso Dio della Malizia. 

È da più di un decennio che Chris Hemsworth viene identificato con il Dio del Tuono del Marvel Cinematic Universe e ormai i fan conoscono bene il tragico passato del personaggio. Thor: Love and Thunder serve proprio a riattivare Thor che, dopo gli eventi di Avengers: Endgame, aveva abbandonato la carriera eroica ritirandosi a vita privata. Nel nuovo film, una minaccia particolarmente pericolosa lo spinge a tornare a lottare per il bene dell’universo: Gorr il macellatore di dei.

Rapu (il dio di Gorr)

Rapu GorrLa prima divinità a comparire sulla scena di Thor: Love and Thunder è Rapu. A differenza di altri dei presenti nel film, Rapu non ha una controparte nella mitologia reale ed è stato creato appositamente per il film. Inizialmente, Gorr prega il dio, ma le sue suppliche sembrano cadere nel vuoto, dal momento che vede sua figlia morire accanto a lui.

Poco dopo, Gorr incontra Rapu in un’oasi e scopre che la divinità a lui cara è in realtà una creatura crudele e insensibile alle sofferenze umane. In preda allo sconforto e pieno di rabbia, Gorr ruba a Rapu la sua arma, la Necrosword, e la usa per uccidere il dio.

Zeus

Zeus Russel CroweForse uno dei personaggi più attesi di Thor: Love and Thunder era quello interpretato da Russell Crowe. In realtà, Zeus appare molto diverso da quello che tutti si aspettavano. Anche nell’MCU, il padre degli dei della mitologia greca è uno degli esseri più forti dell’universo.

Complice la sua immortalità, Zeus è però diventato pigro e arrogante. Così, quando Thor chiede il suo aiuto per combattere Gorr, Zeus lo respinge e lo tratta con supponenza. Tuttavia, più avanti nel film il fulmine di Zeus si rivela un’arma incredibilmente potente nella lotta contro Gorr.

Hercules

Brett Goldstein filmNella scena dopo i titoli di coda di Thor: Love and Thunder, viene introdotto un nuovo personaggio. Si tratta di Hercueles, il semidio interpretato da Brett Goldstein. Dopo essere stato quasi ucciso dal Dio del Tuono con il suo stesso fulmine, Zeus è in cerca di vendetta e manda Ercole in missione per trovare e uccidere Thor. Anche se non è chiaro quando vedremo Hercules in azione nell’MCU, per ora il figlio di Zeus si presenta come una nuova minaccia per il figlio di Odino

Ercole è uno dei più grandi eroi della mitologia greca che, per ottenere l’immortalità e vivere sul Monte Olimpo con il resto degli dei, ha dovuto catturare un gran numero di terrificanti creature mitiche. Non stupisce quindi che nell’MCU sia lui a dover rintracciare Thor.

FalligarThor Love and Thunder Falligar Gorr

L’enorme mostro che vediamo in figura è un personaggio essenziale di Thor: Love and Thunder. Falligar è il dio protettore della Frontiera Galattica e un caro amico del Dio del Tuono.

Nel film, Thor spiega che nonostante la sua immensa dimensione e l’aspetto spaventoso, Falligar è in realtà un personaggio amichevole con tutti. A differenza di Rapu, esso non meritava di morire per mano di Gorr. Come Rapu invece, anche Falligar esiste solo nell’universo Marvel e in nessun’altra mitologia.

Lady SifSif in Thor love and thunder

L’attrice Jaimie Alexander ha scelto di tornare sul grande schermo prendendo parte a Thor: Love and Thunder come interprete di Lady Sif. Rimane poco sulla scena, ma Lady Sif svolge un ruolo importante nel film. Lady Sif si scontra con il Macellatore di dei e ne esce sconfitta (e privata di braccio) ed è colei che chiede per prima soccorso a Thor contro la minaccia di Gorr. Fortunatamente, Sif sopravvive: d’altronde, è una guerriera dell’MCU.

Nel film, la dea è molto diversa dalla sua versione nella mitologia norrena, in cui è protettrice della terra, della fertilità, dei raccolti e della famiglia.

Valchiria

Valkyrie Thor Love and ThunderIn Thor: Love and Thunder, Valchiria (Tessa Thompson) è uno dei più forti alleati di Thor nella lotta contro Gorr. In realtà, il vero nome di Valchiria è Brunnhilde, dea che, nella tradizione norrena come nell’MCU, è una delle Valchirie e una potente vergine guerriera.

Nei panni di Re, Valchiria è un ottimo sovrano per il suo popolo, un innovatore che ha trasformato New Asgard in un’utopia a misura di turisti, ma preferisce di gran lunga il campo di battaglia: la burocrazia non è ciò per cui è nata. E si vede.

Frigga (da giovane)Frigga Thor

In Thor: Love and Thunder, Rene Russo non ritorna a interpretare il ruolo di Frigga, la madre di Thor. Tuttavia, in un flashback del film compare una giovane versione di Frigga (Chanique Greyling). Mentre Korg racconta le avventure giovanili del Dio del Tuono, viene mostrata una giovane Frigga che va in battaglia con un piccolo Thor legato al petto.

Frigga è una potente maga e ha insegnato a Loki la magia asgardiana. Anche nella mitologia norrena, la dea era una forza da non sottovalutare, associata alla magia, al soprannaturale, alla chiaroveggenza e alla profezia.

HeimdallHeimdall

Nonostante la sua morte in Avengers: Infinity War, Heimdall (Idris Elba) fa una breve apparizione nella seconda scena post-credits di Thor: Love and Thunder. Il dio è colui che dà il benvenuto a Jane Foster nel Valhalla, l’aldilà dei guerrieri di Asgard. Dato che la sua onniveggenza continua a funzionare anche post-mortem, non sorprende sapere che il dio stia aspettando Jane.

Nella mitologia, il ruolo di Heimdall è molto simile: è il guardiano degli dei e ha l’importantissimo compito di vegliare su Asgard e proteggere il Bifrost. Probabilmente l’eroe non tornerà nell’MCU ma Thor: Love and Thunder  introduce suo figlio Axl. Egli ha ereditato i suoi poteri ed è pronto a prendere il suo posto.

Axl Heimdallsonaxl thor love and thunder

Con un sorprendente colpo di scena, Thor: Love and Thunder rivela che Heimdall ha un figlio e si chiama Astrid, ma preferisce farsi chiamare Axl. L’eroe è giovane, ma mostra già di possedere un potenziale simile a suo padre.

Anche se non riesce ancora a controllare completamente le sue capacità, Axl è fondamentale nell’aiutare Thor a salvare sé stesso i bambini di Asgard. Prima permette al Dio del Tuono di vedere attraverso i suoi occhi e di capire la loro posizione. Poi, nella battaglia finale contro Gorr, Axl combatté coraggiosamente e usa il Bifrost per riportare i bambini asgardiani a casa.

Dionisodioniso dio

Simon Russell Beale appare brevemente nella scena di Omnipotence City come il dio Dioniso. Nella mitologia greca, Dioniso è l’equivalente greco del romano Bacco. In quanto tale, è il dio del vino, dell’estasi e delle feste selvagge, è l’edonismo personificato.

È interessante notare che, anche se in Love and Thunder Zeus è accerchiato da un harem intorno a sé, nell’antichità Dioniso era noto per il suo seguito da una serie di figure femminili, le Menadi.

Omnipotence CityMoon Knight Black Panther

Ecco una lista di altri dei che si possono vedere a Omnipotence City:

  • Bao – Il dio dei ravioli cinesi. È un dio amichevole e allegro che sembra proprio un dumpling con una faccia da emoji. A differenza di tanti altri dei di Omnipotence City, non sembra essere minacciato da Thor e dai suoi alleati, anzi, è felice di vederli.
  • Vecchio Kronan – Mentre cammina verso il suo posto a sedere, Korg indica un dio che è seduto su un enorme trono, molto simile all’Iron Throne di Game of Thrones. Il trono è fatto di forbici perché, con un’ironica reference, sasso batte forbici.
  • Bast – Può essere vista a Omnipotence City di fronte a Jane e Valkyrie. Ricorda la dea felina della mitologia egizia e nell’MCU è anche la dea patrona del Wakanda. Dopo Thor: Love and Thunder, Bast avrà un ruolo più importante in Black Panther: Wakanda Forever.
  • Minerva – C’è anche la dea romana Minerva ed è molto più regale degli altri dei. Nella mitologia, Minerva è la dea della giustizia, della legge e della saggezza ed è rispettata dagli altri dei.
  • Artemide – Un’altra divinità greca appare tra i personaggi divini. Artemide è considerata la dea della caccia e degli animali selvatici. In molte culture è anche associata alla luna.
  • La Dea di Elche – Nei credits per la scena di Omnipotence City si parla di questa divinità. Probabilmente prende il nome dalla Signora di Elche, un antico busto che raffigura una strana dea pagana con delle ruote sulla testa. Alcuni l’hanno invece associata a Tanit, la dea patrona dell’antica città di Cartagine.
  • Il Dio Serpente (Kukulkan o Quetzalcóatl) – Nel Palazzo d’Oro di Omnipotence City, c’è un serpente gigante piumato che si attorciglia intorno a uno dei pilastri che sorregge il tetto. Si tratta senza dubbio di Quetzalcóatl o Kulkulkan, nome azteco e nome maya del dio serpente. Nell’antica credenza meso-americana, il dio serpente portava venti, pioggia e sole.
  • La Dea dei morti – Nei titoli di coda, appare una “Dea dei morti”. Considerando che nell’MCU Hela è la dea della morte, non è chiaro di quale divinità si tratti. Potrebbe essere MorriganAita, Persefone, la Dea TacitaProserpina, o anche Shiva.
  • Il Dio Jademurai – Nel Palazzo d’Oro appare una divinità interpretata da Kuni Hashimoto. Non è chiaro se il Dio Jademurai sia basato su una vera divinità o se sia una creazione MCU. Potrebbe anche essere la controparte di un dio giapponese.
  • Il Dio Pelliccia – Stephen Hunter di The Hobbit interpreta in Thor: Love and Thunder un dio pelliccia. Non si sa molto su di questa divinità, abbastanza marginale anche nel film.

Altri dei presenti in Thor: Love e ThunderLoki

  • Loki – Non sarebbe un film di Thor se non ci fosse nemmeno un riferimento a Loki. In Thor: Love and Thunder si scopre che il protagonista ha sulla schiena una serie di tatuaggi per le persone care perse. Il più importante è quello per Loki, il suo fratello adottivo. Il personaggio viene anche mostrato in un breve flashback.
  • Odino – Insieme al figliastro, nel flashback iniziale c’è anche Odino e, allo stesso modo, è incluso nei tatuaggi sulla schiena di Thor: il suo nome fa parte di una pergamena con i nomi dei cari defunti.
  • Regina Sequoia e Re Oaken – La regina Sequoia e il Re Oaken vengono uccisi da Gorr. La loro storia in Thor: Love and Thunder è simile a quella dei fumetti: sono i governanti di Glenglavenglade, il Giardino Eterno e sono tra le prime vittime di Gorr.
  • Hela -La sorellastra di Thor e la dea della morte viene citata in Thor: Love and Thunder. In teoria, Hela è morta in Ragnarok. Tuttavia, il pubblico non ha mai visto il suo corpo defunto ed è del tutto possibile che sia sopravvissuta e che ritornerà in futuro.
  • Ra – È la divinità più importante e potente nella mitologia egizia. Ra era il padre degli dei e di tutto il creato. Governa il sole, la luce ed il potere del re.
  • Il Dio di Fiori – In una scena, c’è un dio fatto di fiori che appare per pochi istanti. Non è chiaro chi potrebbe essere questa divinità e probabilmente è una creazione ad hoc per il film.
  • Aegir – In Thor: Love and Thunder la barca che gli asgardiani usano per andare a Omnipotence City si chiama Aegir. Nei fumetti, Aegir è invece il nome del Dio dei Mari di Asgard.

Hellboy: tutte le curiosità sul film di Guillermo Del Toro

Hellboy: tutte le curiosità sul film di Guillermo Del Toro

Celebre per opere dark fantasy come Il labirinto del fauno, La forma dell’acqua e l’imminente Nightmare Alley, il premio Oscar Guillermo Del Toro non ha mancato nel corso della sua carriera di dar vita anche a film tratti dai fumetti, ai quali ha naturalmente apportato il proprio inconfondibile stile. Se una prima incursione nel cinecomic è avvenuta con Blade II, dedicato al supereroe Marvel, ben più celebre è il lavoro svolto da Del Toro con Hellboy. Uscito al cinema nel 2004, questo è ispirato all’omonimo fumetto di Mike Mignola, divenuto negli anni un cult e pubblicato dalla Dark Horse Comics.

Questo fu per anni un progetto particolarmente ambito da Del Toro, che vedeva in Hellboy l’occasione per raccontare un mondo ricco di demoni, creature fatate e sentimenti che vanno al di là dell’umana concezione. Ad affascinare in particolare il regista messicano, però, vi erano i concetti filosofici alla base di quello che apparentemente appare essere un bizzarro racconto di supereroi. Hellboy, secondo Del Toro, è un film fortemente incentrato sulle scelte che si possono prendere e dalle quali si arriva ad una maggiore conoscenza di sé. Tematicamente profondo e visivamente ricco, questo è ancora oggi uno dei film più amati del regista.

Pur non essendosi affermato come un particolare successo al momento dell’uscita in sala, con il tempo ha guadagnato lo status di cult, venendo ancora oggi indicato come uno dei migliori film di supereroi, che offre una visione diversa da quello che è oggi il canone di questo genere. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Hellboy: la trama del film

La storia ha inizio nel corso della Seconda Guerra Mondiale, quando alcuni agenti segreti nazisti e il loro alleato russo Gigorij Rasputin si trovano in Scozia per compiere un potente e oscuro rito magico, chiamato Ragnarok. Poco dopo aver aperto un portale per l’aldilà, con la complicità della fedele compagna IIsa von Haupstein e del mostro meccanico Kroenen, Rasputin viene interrotto dall’improvviso arrivo degli Alleati e risucchiato dal portale. Sebbene il rito sia stato scongiurato, dall’aldilà è stato sbalzato nella nostra dimensione un piccolo essere, simile ad un diavolo rosso, di cui il professore Trevor ‘Broom’ Bruttenholm si offre di prendersi cura.

Crescendo, la creatura soprannominata Hellboy diventa uno degli agenti di punta del misterioso ‘Istituto per la ricerca e la difesa del paranormale’ e considera Broom come un vero e proprio padre. Nel dipartimento viene trasferito anche il giovane agente dell’FBI John T. Myers, incaricato da Broom di assistere Hellboy e l’uomo anfibio Abe Sapien. Nel frattempo, i complici di Rasputin riescono a farlo risorgere dagli inferi e lo spietato negromante vuole concludere il rito, utilizzando i poteri di Hellboy. Hellboy, insieme a Myers, Sapien e alla piromane Liz Sherman, si troverà dunque a prendere decisioni particolarmente difficili, che definiranno il suo destino.

Hellboy: il cast di attori e altre curiosità

Per interpretare il celebre diavolo rosso protagonista del film vi è l’attore Ron Perlman, interprete ricorrente nella filmografia di Del Toro. Egli venne scelto dal regista come prima e unica possibilità per dar volto al personaggio, in quanto convinto che il particolare viso dell’attore si sarebbe ben sposato con il trucco previsto. Curiosamente, senza sapere della decisione di Del Toro, anche Mignola considerava Perlman l’attore perfetto per il ruolo. Per prepararsi a tale parte, Perlman lesse tutti i fumetti disponibili di Hellboy e si allenò per diverse ore al giorno, costruendo così un fisico particolarmente possente. Il fisico robusto lo aiutò inoltre a sopportare il peso del trucco prostetico che ogni giorno gli veniva applicato addosso.

Accanto a lui, nel ruolo dell’amata Liz Sherman, la quale ha la capacità di controllare il fuoco, vi è l’attrice Selma Blair, mentre Doug Jones, altro attore ricorrente nella filmografia di Del Toro, interpreta l’anfibio Abe Sapien. Rupert Evans, qui al suo esordio cinematografico, è invece l’umano John Myers. Nei panni di Trevor Bruttenholm, padre adottivo di Hellboy e suo mentore, vi è invece l’attore John Hurt, celebre per film come The Elephan Man, Fuga di mezzanotte e Alien. Completano il cast Jeffrey Tambon nei panni di Tom Manning, capo dell’Istituto per la ricerca e la difesa del paranormale, e Karel Roden in quelli del malvagio Grigoij Rasputin. Gli attori Ladislav Beran e Brian Steele danno invece vita alle creature Koenen e Sammael.

Hellboy cast

Hellboy: il sequel e il reboot

Ben accolto dalla critica e con un incasso a suo modo soddisfacente, Hellboy ha poi avuto un sequel nel 2008 dal titolo Hellboy: The Golden Army. Ancora una volta diretto da Del Toro e con Ron Perlman, Selma Blair e Doug Jones nei loro rispettivi ruoli, il film prosegue le avventure del diavolo rosso. Qui, in particolare, vengono ulteriormente approfonditi gli aspetti legati al destino di Hellboy, il quale sembrerebbe essere destinato a portare l’apocalisse nel mondo. Accolto in modo ancor più positivo rispetto al suo predecessore, il film è oggi giudicato come uno dei migliori film di sempre tratti da un fumetto. Con un finale a suo modo aperto, Del Toro aveva poi in programma di dar vita ad un capitolo conclusivo di quella che doveva essere una trilogia.

Tuttavia, a causa di difficoltà produttive, i piani per questo terzo capitolo vennero continuamente rimandati. Pur passando diversi anni, Perlman continuò a rassicurare che un nuovo film dedicato ad Hellboy sarebbe stato realizzato e che egli si batteva ogni giorno affinché ciò avvenisse. Pensato per essere più ambizioso e dunque più costoso dei primi due, Hellboy III ha però continuato ad essere rimandato fino a quando lo stesso Del Toro ha affermato che difficilmente tale film vedrà mai vita. Hellboy è però poi effettivamente tornato sul grande schermo con un reboot uscito nel 2019 con il semplice titolo di Hellboy. In questo il personaggio è interpretato da David Harbour. Il film è tuttavia stato un insuccesso, con i fan che avrebbero preferito vedere il terzo capitolo pennsato da Del Toro.

Hellboy: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Hellboy grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix, Amazon Prime Video e Rai Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 12 luglio alle ore 21:20 sul canale Rai 4.

Fonte: IMDb

Come un gatto in tangenziale: trama, cast e sequel del film

Come un gatto in tangenziale: trama, cast e sequel del film

Sempre più mattatrice assoluta del cinema italiano, Paola Cortellesi ha negli ultimi anni regalato al pubblico alcuni dei suoi personaggi migliori e più memorabili. Nel 2017, prima del grande successo di Ma cosa ci dice il cervello, uscito al cinema nel 2019, l’attrice ha portato sul grande schermo il film Come un gatto in tangenziale (qui la recensione), anch’esso diretto da Riccardo Milani, e da lui scritto insieme alla stessa Cortellesi. Per la loro nuova collaborazione i due, solida coppia anche fuori dal cinema, si concentrano su una storia incentrata sullo scontro tra personalità provenienti da contesti completamente diversi, ponendo così a confronto la periferia con le zone più “altolocate” della città.

Il film segna inoltre il ritorno della brillante coppia cinematografica composta dalla Cortellesi e Antonio Albanese. I due avevano infatti già recitato insieme in Mamma o papà?, diretto sempre da Milani. L’idea per il nuovo film che li riunisce nasce in realtà da eventi realmente accaduti. Lo stesso regista ha infatti dichiarato di essersi trovato personalmente in una situazione simile a quella vissuta dal protagonista, senza ovviamente gli eccessi a cui questi va incontro. Da questa situazione egli ha così costruito un film ricco di sentimento, che supera le diversità per raccontare una storia in grado di emozionare e far riflettere su alcune problematiche sociali.

Campione di incassi al box office, Come un gatto in tangenziale è arrivato a guadagnare ben 10 milioni di euro, affermandosi come uno dei maggiori successi italiani dell’anno. Il film ha poi fatto incetta di premi, vincendo in particolare tre Nastri d’argento, tra cui quello per la miglior commedia. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo imminente sequel. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Come un gatto in tangenziale: la trama del film

Protagonisti del film sono Giovanni, un ntellettuale impegnato e profeta dell’integrazione sociale che vive nel centro storico di Roma, e Monica, ex cassiera di supermercato, che con l’integrazione ha a che fare tutti i giorni nella periferia dove vive. Il loro incontro (o scontro) avviene grazie ai rispettivi figli, i quali hanno intrapreso una relazione sentimentale. I due genitori, pur profondamente diversi, manifestano però un obiettivo in comune: la storia tra i loro figli deve finire. Cominciando così a frequentarsi, Giovanni e Monica si trovano a scontrarsi con i rispettivi contesti, nei quali si sentono a dir poco come pesci fuor d’acqua.

L’uomo, abituato ai film impegnati nei cinema d’essai, si ritroverà a seguire sua figlia in una caotica multisala di periferia, tra ragazzini urlanti, spintoni e cestini di pop corn che rotolano per terra. Monica, invece, da sempre abituata a passare le sue vacanze a Coccia di Morto, tra distese di corpi stipati come sardine e aerei che scaricano carburante sopra la testa, si ritroverà nella scicchissima riserva naturale di Capalbio, tra intellettuali, vip e improbabili conversazioni sull’arte contemporanea. Finché improvvisamente qualcosa tra di loro cambia. Entrambi capiscono di non poter fare a meno uno dell’altra anche se forse la loro storia durerà come un gatto in tangenziale.

Come un gatto in tangenziale cast

Come un gatto in tangenziale: il cast del film

Protagonista del film nel ruolo di Monica, Paola Cortellesi ha deciso per tale personaggio di sottoporsi ad una radicale trasformazione. Si è così sottoposta ad un trucco massiccio al fine di guadagnare diversi tatuaggi finti, un inedita capigliatura e una serie di piercing e accessori simili. Un look che le ha permesso di dar vita alla personalità sopra le righe e ai margini di Monica. Per costruire il carattere di questa, inoltre, la Cortellesi ha attinto molto dalle esperienze vissute durante la sua giovinezza, essendo lei stessa di origine borgatara. Accanto a lei, nel ruolo del figlio Alessio, vi è il giovane Simone De Bianchi. Le sorelle Pamela e Sue Ellen sono interpretate da Valentina Giudicessa e Alessandra Giudicessa. L’attore Claudio Amendola è invece presente nei panni di Sergio, ex marito di Monica e ora carcerato.

Antonio Albanese è invece l’interprete dell’intellettuale Giovanni. L’attore ha raccontato di essersi preparato al ruolo basandosi esclusivamente su quanto presente in sceneggiatura. Grazie alla sintonia con la Cortellesi ha inoltre potuto esaltare determinati aspetti del personaggio. In particolare, per dar vita al contrasto necessario, ha sottolineato qualità di Giovanni come la precisione, la pignoleria e il disgusto per ciò che esce dalla sua sfera di interesse. Nei panni della figlia Agnese vi è invece la giovane Alice Maselli. L’attrice Soia Bergamasco, invece, è presente nei panni di Luce, ex moglie di Giovanni ora residente in Francia, dove svolge con successo la sua attività. Nel film è poi presente con un cameo nel ruolo di sé stessa la celebre giornalista e conduttrice Franca Leosini.

Come un gatto in tangenziale: il sequel, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Dato il grande successo del film era facile immaginare che se ne realizzasse un sequel. Questo esplorerà infatti nuovi aspetti dei personaggi portando avanti la loro storia. Atteso per il 2021, questo ha come titolo Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto. Già intravista nel primo film, Coccia di Morto è la celebre spiaggia nei pressi di Fiumicino, giudicata come una delle peggiori di Italia. Ancora non si hanno particolari dettagli relativi alla trama, se non che questa si svolgerà a tre anni dagli eventi del primo film, con la relazione tra Monica e Giovanni finita rovinosamente. Ad interpretare i due iconici personaggi ci saranno di nuovo la Cortellesi e Albanese, mentre Milani sarà nuovamente regista.

In attesa di un nuovo sequel, è però possibile fruire di Come un gatto in tangenziale grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Now TV e Apple iTunes. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di martedì 12 luglio alle ore 21:20 su Canale 5.

Fonte: IMDb

EMMY AWARDS 2022: tutte le nomination, dominano Succession e Ted Lasso

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Sono state diffuse le nomination degli EMMY AWARDS 2022, i premi della televisione americano e riconoscimento più importante per le serie tv. A dominare a sorpresa (poche sorprese per chi conosce i prodotti) quest’anno è HBO e APPLETV+ con Succession e Ted Lasso.  Ecco di seguito tutte le nomination di EMMY AWARDS 2022 per categoria.

Miglior Serie Drama

Miglior Serie Comedy

  • Abbott Elementary – ABC
  • Barry – HBO
  • Curb Your Enthusiasm – HBO
  • Hacks – HBO Max
  • The Marvelous Mrs. Maisel – Prime Video
  • Only Murders in the Building  – HULU
  • Ted Lasso – Apple Tv+
  • What We Do in the Shadows – FX

Miglior serie limitata o antologica

  • Dopesick – HULU
  • The Dropout – HULU
  • Inventing Anna  – Netflix
  • Pam & Tommy – HULU
  • The White Lotus – HBO

Miglior film-tv

  • Chip ’n Dale: Rescue Rangers – Disney+
  • Ray Donovan: The Movie – Showtime
  • Reno 911! The Hunt for QAnon – Comedy Central
  • The Survivor – HBO
  • Zoey’s Extraordinary Christmas – Roku

Miglior attore protagonista di una serie Drama

Miglior attrice protagonista di una serie Drama

Miglior attore protagonista di una serie Comedy

  • Donald Glover per Atlanta
  • Bill Hader per Barry
  • Nicholas Hoult per The Great
  • Steve Martin per Only Murders in the Building
  • Martin Short per Only Murders in the Building
  • Jason Sudeikis per Ted Lasso

Miglior attrice protagonista di una serie Comedy

  • Rachel Brosnahan per The Marvelous Mrs. Maisel
  • Quinta Brunson per Abbott Elementary
  • Kaley Cuoco per The Flight Attendant
  • Elle Fanning per The Great
  • Issa Rae per Insecure
  • Jean Smart per Hacks

Miglior attore protagonista di una serie limitata o antologica

  • Colin Firth per The Staircase
  • Andrew Garfield per Under The Bannet of Heaven (In Nome del cielo)
  • Oscar Isaac per  Scene da un Matrimonio
  • Michael Keaton per Dopesick
  • Himesh Patel per Station Eleven
  • Sebastian Stan per Pam & Tommy

Miglior attrice protagonista di una serie limitata o antologica

  • Toni Collette per The Staircase
  • Julia Garner per Inventing Anna
  • Lily James per Pam & Tommy
  • Sarah Paulson per Impeachment: American Crime Story
  • Margaret Qually per Maid
  • Amanda Seyfried per The Dropout

Miglior attore non protagonista in una serie Drama

  • Nicholas Braun, Succession
  • Billy Crudup, The Morning Show
  • Kieran Culkin, Succession
  • Park Hae-soo, Squid Game
  • Matthew Macfadyen, Succession
  • John Turturro, Severance-Scissione
  • Christopher Walken, Severance- Scissione
  • Oh Yeong-su, Squid Game

Miglior attrice non protagonista in una serie Drama

  • Patricia Arquette, Severance-Scissione
  • Julia Garner, Ozark
  • Jung Ho-yeon, Squid Game
  • Christina Ricci, Yellowjackets
  • Rhea Seehorn, Better Call Saul
  • J. Smith-Cameron, Succession
  • Sarah Snook, Succession
  • Sydney Sweeney, Euphoria

Miglior attore non protagonista in una serie Comedy

  • Anthony Carrigan, Barry
  • Brett Goldstein, Ted Lasso
  • Toheeb Jimoh, Ted Lasso
  • Nick Mohammed, Ted Lasso
  • Tony Shalhoub, The Marvelous Mrs. Maisel
  • Tyler James Williams, Abbott Elementary
  • Henry Winkler, Barry
  • Bowen Yang, Saturday Night Live

Migliore attrice non protagonista in una serie Comedy

  • Alex Borstein, The Marvelous Mrs. Maisel
  • Hannah Einbinder, Hacks
  • Janelle James, Abbott Elementary
  • Kate McKinnon, Saturday Night Live
  • Sarah Niles, Ted Lasso
  • Sheryl Lee Ralph, Abbott Elementary
  • Juno Temple, Ted Lasso
  • Hannah Waddingham, Ted Lasso

Miglior attore non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv

  • Murray Bartlett per The White Lotus
  • Jake Lacy per The White Lotus
  • Will Poulter per Dopesick
  • Seth Rogen per Pam & Tommy
  • Peter Sarsgaard per Dopesick
  • Michael Stuhlbarg per Dopesick
  • Steve Zahn per The White Lotus

Migliore attrice non protagonista in una serie limitata, antologica o film-tv

  • Connie Britton per The White Lotus
  • Jennifer Coolidge per The White Lotus
  • Alexandra Daddario per The White Lotus
  • Kaitlyn Dever per Dopesick
  • Natasha Rothwell per The White Lotus
  • Sydney Sweeney per The White Lotus
  • Mare Winningham per Dopesick

Miglior attore Guest Star in una serie drama

  • Adrien Brody, Succession
  • James Cromwell, Succession
  • Colton Domingo, Euphoria
  • Arian Moayed, Succession
  • Tom Pelphrey, Ozark
  • Alexander Skarsgard, Succession

Miglior attrice Guest Star in una serie drama

  • Hope Davis, Succession
  • Marcia Gay Harden, The Morning Show
  • Martha Kelly, Euphoria
  • Sanaa Lathan, Succession
  • Harriet Walter, Succession
  • Lee You-mi, Squid Game

Miglior attore Guest Star in una serie comedy

  • Jerrod Carmichael, Saturday Night Live
  • Bill Hader, Curb Your Enthusiasm
  • James Lance, Ted Lasso
  • Nathan Lane, Only Murders in the Building
  • Christopher McDonald, Hacks
  • Sam Richardson, Ted Lasso

Miglior attrice Guest Star in una serie comedy

  • Jane Adams, Hacks
  • Harriet Sansom Harris, Hacks
  • Jane Lynch, Only Murders in the Building
  • Laurie Metcalf, Hacks
  • Kaitlin Olson, Hacks
  • Harriet Walter, Ted Lasso

Miglior Competition Show

  • The Amazing Race – Cbs
  • Nailed It! – Netflix
  • Ru Paul’s Drag Race – Vh1
  • Top Chef – Bravo
  • The Voice – Nbc
  • Lizzo’s Watch Out for the Big Girrls – Prime Video

Miglior serie animata

  • Arcane – Netflix
  • Bob’s Burgers – FOX
  • Rick and Morty – Adult Swim
  • I Simpson – Fox
  • What If…? Disney+

Sotto il sole di Amalfi con Ludovica Martino e Lorenzo Zurzolo su Netflix

È in arrivo Sotto il sole di Amalfi, sequel che arriva a due anni di distanza dal grande successo Sotto il sole di Riccione. Il film, prodotto da Lucky Red, sarà disponibile da domani,  mercoledì 13 luglio solo su Netflix.

Il film segue amicizie estive e storie d’amore sullo sfondo della splendida costiera amalfitana, e segna il debutto alla regia di Martina Pastori. Soggetto e sceneggiatura sono di Enrico Vanzina, Caterina Salvadori e Ciro Zecca, lo stesso team di Sotto il sole di Riccione.

Tra i protagonisti vediamo il ritorno di Lorenzo Zurzolo, Ludovica Martino, Davide Calgaro, Isabella Ferrari e Luca Ward insieme ai nuovi arrivi Kyshan Wilson, Nicolas Maupas, Elena Funari e Marit Nissen. Il film vede anche la partecipazione di Raz Degan e Andrea Occhipinti. Sotto il sole di Amalfi sarà disponibile da domani, 13 luglio, solo su Netflix.

Il trailer

La trama del film

Nella splendida costiera amalfitana Vincenzo, Camilla, Furio, Irene e Lucio si troveranno a vivere una nuova estate insieme, tra amori ritrovati e nuove passioni, ma, soprattutto, tanta amicizia.  Camilla torna dal Canada dopo un anno di studi e finalmente può rivedere il suo amato Vincenzo. Entrambi potranno concretizzare il loro sogno di stare finalmente insieme, una sorta di “prova” per la desiderata convivenza. Camilla è tornata in Italia in compagnia di Nathalie, una ragazza canadese ironica e insicura. Furio, dal canto suo, non smette di tentare di conquistare le donne senza criterio. Irene, madre di Vincenzo, non ha perso il vizio di preoccuparsi troppo per lui e, con Lucio, decide di seguirlo ad Amalfi. Quest’ultimo vorrebbe fare il grande passo e chiederle di andare a convivere ma l’attaccamento della donna al figlio e la presenza di Roberto, ex marito di Irene, ad Amalfi, lo fanno interrogare sul loro rapporto. Riusciranno a risolvere i loro problemi? Quando spunta la luna, Amalfi rivela tutta la sua magia, e i nostri personaggi vivranno una magica estate, pronti a scoprire cosa riserva loro il futuro.

Dragon Ball Super: Super Hero al cinema dal 29 settembre con Warner Bros

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Dragon Ball Super: Super Hero, sarà solo al cinema dal 29 settembre, il nuovo film del famosissimo anime campione d’incassi in tutto il mondo, diretto da Tetsuro Kodama con la supervisione del celebre creatore di Dragon Ball, Akira Toriyama, autore della sceneggiatura e del character design del nuovo capitolo della saga.

Il fenomeno Dragon Ball è iniziato nel 1984 quando Akira Toriyama ha esordito su “Weekly Shonen Jump” della Shueisha diventando un’icona nei suoi più di dieci anni e mezzo di pubblicazione. Da allora, la popolarità del manga non ha fatto altro che crescere con un record stratosferico di 260 milioni di copie vendute nel mondo. La fama di Dragon Ball è aumentata quando la serie ha dato vita a anime, film, giochi e gadget. Ora, trentotto anni dopo il lancio del manga, Dragon Ball continua a evolversi e a raggiungere vette sempre inesplorate, con questo nuovo ed enorme film.

Dragon Ball Super: Super Hero è prodotto da Toei Animation Co. e da Crunchyroll, una joint venture tra Sony Pictures Entertainment e Aniplex Giappone, una sussidiaria di Sony Music Entertainment (Giappone) Inc., entrambe sussidiarie di Sony Group Corporation. Il film sarà solo al cinema dal 29 settembre distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia.

La trama di Dragon Ball Super: Super Hero

 L’Esercito del Fiocco Rosso fu distrutto da Goku. Alcune persone però, che ne tengono vivo lo spirito, hanno creato gli Androidi perfetti, Gamma 1 e Gamma 2. I due Androidi si chiamano “Super Eroi” e si lanceranno all’attacco di Piccolo e Gohan… qual è l’obiettivo del nuovo Esercito del Fiocco Rosso? All’alba di un nuovo pericolo in arrivo, è tempo di risvegliare Super Hero!

Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, teaser dell’atteso prequel

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Nel 2023 con il prequel Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente, torna sul grande schermo la saga cinematografica da oltre 3 miliardi di dollari worldwide, adattamento del best-seller di Suzanne Collins, al numero uno nelle classifiche del New York Times.  Ecco il teaser trailer in anteprima diffuso da Notorious Pictures.

Un nuovo straordinario cast tra cui spiccano Hunter Schafer, protagonista della serie teen del momento, Euphoria; la bellissima Rachel Zegler, già ammirata in West side story, e prossima Biancaneve nel nuovo film Disney e Tom Blyth. Alla regia Francis Lawrence, che ha già diretto due dei precedenti episodi della saga.

La trama di Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente

Anni prima di diventare il tirannico presidente di Panem, il diciottenne Coriolanus Snow è l’ultima speranza per il buon nome della sua casata in declino: un’orgogliosa famiglia caduta in disgrazia nel dopoguerra di Capitol City. Con l’avvicinarsi della decima edizione degli Hunger Games, il giovane Snow teme per la sua reputazione poiché nominato mentore di Lucy Grey Baird, la ragazza tributo del miserabile Distretto 12. Ma quando Lucy Grey magnetizza l’intera nazione di Panem cantando con aria di sfida alla cerimonia della mietitura, Snow comprende che potrebbe ribaltare la situazione a suo favore. Unendo i loro istinti per lo spettacolo e l’astuzia politica, Snow e Lucy mireranno alla sopravvivenza dando vita a una corsa contro il tempo che decreterà chi è l’usignolo e chi il serpente.

Thor: Love and Thunder, i personaggi che mancano nel [SPOILER]

Thor: Love and Thunder, i personaggi che mancano nel [SPOILER]

Thor: Love and Thunder conduce il pubblico nell’aldilà asgardiano, il Valhalla, dove però mancano alcuni personaggi del MCU che ci saremmo aspettati di trovare. Tornato a vestire i panni di Thor per il suo quarto film da solista del MCU, Chris Hemsworth è affiancato nella sua ultima avventura da Korg (Taika Waititi), Re Valchiria (Tessa Thomspon) e dalla sua ex fidanzata Jane Foster diventata Mighty Thor (Natalie Portman). Diretto da Waititi, e basato su una sceneggiatura scritta insieme a Jennifer Kaytin Robinson, Thor: Love and Thunder vede il vichingo spaziale impegnato in una lunga battaglia per impedire a Gorr, il Mancellatore di Dei (Christian Bale), di uccidere tutti gli dei.

Nella lotta contro Gorr, due Thor sono meglio di uno. Anche se il tempo trascorso come Mighty Thor la sta lentamente uccidendo, Jane dà comunque il massimo e alla fine si sacrifica per distruggere la Necrospada di Gorr. Muore poi tra le braccia di Thor e si dissolve in polvere dorata. Nella scena post-credits di Thor: Love and Thunder, si scopre che Jane è andata nel Valhalla, l’aldilà in cui vengono ricompensati tutti i valorosi guerrieri asgardiani che muoiono in battaglia. Lì viene accolta da Heimdall (Idris Elba), ma non compaiono altri Asgardiani caduti. Eppure, Heimdall non è affatto l’unico asgardiano morto nel MCU. All’inizio di Thor: Love and Thunder, c’è persino un riepilogo di tutte le morti degli amici e della famiglia di Thor. Tuttavia, la maggior parte di essi non appare nel Valhalla durante la scena post-credits: ecco spiegato il perchè.

Perché Odino e Frigga non sono nel Valhalla di Thor: Love and Thunder?

Odino e Frigga Thor: Love and ThunderLa ragione più semplice per cui Odino e Frigga non appaiono nel Valhalla quando vi arriva la defunta Jane Foster è che Anthony Hopkins e Renee Russo non sono stati richiamati o non erano al momento disponibili. Inoltre, la scena post-credits di Thor: Love and Thunder è piuttosto breve e non si può dedicare molto tempo all’introduzione di Jane nel paradiso eterno. Per questo motivo, farla incontrare con un solo personaggio, in questo caso Heimdall, è la cosa più sensata. Inoltre, Heimdall ha un legame più diretto con la storia di Thor: Love and Thunder, grazie all’introduzione di suo figlio, Axl Heimdallson, quindi la sua inclusione rispetto a Odino o Frigga funziona meglio nel collegare la scena post-credits al film.

Anche se non appaiono nella scena post-credits di Thor: Love and Thunder, sia Odino che Frigga sono sicuramente nel Valhalla. In lontananza si vede una grande sala, dove probabilmente Odino, dopo essere morto in Thor: Ragnarok, presiede un banchetto per tutti i suoi guerrieri prediletti. Frigga è quasi certamente al suo fianco. È morta in battaglia per proteggere Jane dagli Elfi Oscuri e, durante il suo funerale, il suo corpo si trasforma in polvere d’oro e fluttua nel cielo, proprio come i corpi di Odino e Jane si sono dissolti.

Dove sono i Tre Guerrieri nel Valhalla di Love and Thunder?

Tre Guerrieri Love and ThunderGli amici di Thor dei primi due film – Volstagg, Fandral e Hogun, noti collettivamente come i Tre Guerrieri – sono tutti morti in Thor: Ragnarok mentre difendevano Asgard da Hela. Quando Jane arriva nel Valhalla nella scena post-credits di Thor: Love and Thunder, nessuno dei Tre Guerrieri è lì ad accoglierla. Il motivo non è probabilmente diverso da quello per cui Odino e Frigga non appaiono: gli attori non erano disponibili o si è deciso che i personaggi non erano necessari per la scena.

Tuttavia, i Tre Guerrieri sono sicuramente nel Valhalla, poiché erano valorosi Asgardiani morti in battaglia. Molto probabilmente, i tre uomini si trovano anche nella grande sala di Odino, a banchettare con i loro compagni asgardiani caduti. In particolare, è improbabile che Volstagg si perda un banchetto, e Fandral e Hogun saranno sicuramente al suo fianco. (Anche se rimane un mistero quale versione di Fandral, quella di Thor interpretata da Josh Dallas o quella di Zachary Levi di Thor: The Dark World).

La variante principale di Loki del MCU si trova nel Valhalla dopo la sua morte?

Loki Thor: Love and ThunderDal Valhalla di Thor: Love and Thunder manca anche Loki, la prima versione introdotta nel MCU, ucciso da Thanos all’inizio di Avengers: Infinity War. Tuttavia, la possibilità che questa versione di Loki venisse accolta nel Valhalla dopo la sua morte potrebbe non essere stata chiarita in precedenza. Se il Valhalla può sembrare un luogo dove trovano pace solo gli Asgardiani che muoiono in battaglia, Thor: Love and Thunder dimostra che queste regole hanno un certo margine di variazione. L’apparizione di Heimdall nel Valhalla dimostra che la definizione di “battaglia” è piuttosto flessibile, e il tentativo di Loki di pugnalare Thanos probabilmente rientra in questa categoria, così come la continua disputa tra Jane e Gorr. Allo stesso modo, l’apparizione di Jane Foster nel Valhalla dimostra che anche chi non è asgardiano è il benvenuto, allineandosi con i fumetti in cui Jane, Frank Castle e Flash Thompson sono tutti in grado di recarsi nel Valhalla, pur non essendo asgardiani.

È possibile che i personaggi del MCU che mancano dal Valhalla si stiano preparando per una storyline più complessa del ritorno della variante principale di Loki del MCU. Nei fumetti Marvel, quando Odino arriva nel Valhalla, scopre che i cancelli sono stati distrutti e le sale dell’idromele sono tutte vuote, e finisce per risiedere nel Mjolnir. Mentre Heimdall è presente, l’assenza degli altri dal Valhalla potrebbe essere attribuita al fatto che gli attori non fossero disponibili per la breve scena post-credits di Thor: Love and Thunder ma, in realtà, potrebbe anche essere l’inizio di una storia ancora più importante.

Illuminati: quale sarà il loro futuro nel Marvel Universe?

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Illuminati: quale sarà il loro futuro nel Marvel Universe?

Lo scorso fine settimana è stato rilasciato il documentario Marvel Studios Assembled (tramite The Direct) incentrato su Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Mentre commentava l’introduzione degli Illuminati nel film, il co-produttore Richie Palmer ha parlato del futuro della squadra, spiegando che la versione del multiverso del gruppo ha aperto le porte a una diversa incarnazione che apparirà più avanti lungo la strada.

“Gli Illuminati sono un gruppo che volevamo introdurre nei nostri film da anni. Sono un’organizzazione segreta che lavora fuori dai radar. Fanno le cose di cui gli altri gruppi come i Vendicatori non sarebbero molto contenti di fare… Farlo in un universo alternativo nel Multiverso è stata una cosa davvero eccitante perché abbiamo incontrato una versione di questo gruppo in quest’altro universo, e poi un giorno potremmo vedere gli Illuminati del nostro MCU principale, il che è anche molto eccitante”.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

The Gray Man è un mix di Bourne e James Bond

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The Gray Man è un mix di Bourne e James Bond

Ogni thriller di spionaggio ad alto budget può aspettarsi di essere paragonato a James Bond, Bourne e Mission: Impossible a un certo punto, e Regé-Jean Page, uno dei membri del cast di The Gray Man, ha rivelato come l’ultimo film dei fratelli Russo se la gioca ad armi pari con i giganti del genere.

Nelle note di produzione ufficiali di The Gray Man, Page ha descritto lo stile del nuovo film di spionaggio come un mix delle serie di James Bond e Bourne. Ha anche notato che il matrimonio tra la raffinatezza di Bond e l’iper-violenza di Bourne rende The Gray Man “qualcosa di più gustoso tutto insieme”.

“Non c’è limite alla portata di questo film. È un’avventura di viaggio globale, ma con spie, esplosioni, pistole, cadute dagli aeroplani, non c’è niente che non sia in questo film. Ha questo fattore “Come fa questo tizio a stare ancora in piedi?” e ha quei completi eleganti e la raffinatezza del fattore Bond. Ha quel fattore Bourne iperreale e iperviolento. Mette tutto dentro e rende qualcosa di più gustoso insieme grazie al connubio di tutti quegli elementi.”

The Gray Man: il trailer del film dei fratelli Russo con Ryan Gosling e Chris Evans

Il film The Gray Man, che è un adattamento dell’omonimo romanzo di Mark Greaney del 2009, segue l’ex agente della CIA Court Gentry (Ryan Gosling), detto anche Sierra Six. Preso da un penitenziario federale e assoldato dall’ex supervisore Donald Fitzroy (Billy Bob Thornton), Gentry era un tempo un sicario a pagamento esperto e approvato dall’agenzia. Adesso però le cose sono cambiate e Six diventa l’obiettivo di una caccia internazionale lanciata da Lloyd Hansen (Chris Evans), un ex collega della CIA che farà l’impossibile per eliminarlo. Per sua fortuna l’agente Dani Miranda (Ana de Armas) è dalla sua parte.

Ryan Gosling interpreta l’Uomo grigio, mentre Chris Evans è l’antagonista psicopatico in questo thriller prodotto da Netflix/AGBO, diretto da Anthony e Joe Russo e interpretato da Ana de Armas, Regé-Jean Page, Billy Bob Thornton, Jessica Henwick, Dhanush, Wagner Moura e Alfre Woodard. Tratto dal romanzo “Tre giorni per un delitto” di Mark Greaney, il film è sceneggiato da Joe Russo, Christopher Markus e Stephen McFeely. La produzione è affidata a Joe Roth, Jeffery Kirschenbaum, Anthony Russo, Joe Russo, Chris Castaldi e Mike Larocca, mentre la produzione esecutiva è di Patrick Newall, Jake Aust, Todd Makurath, Palak Patel e Geoffrey Haley. The Grey Man uscirà nelle sale il 13 luglio e sarà disponibile in streaming esclusivamente su Netflix il 22 luglio.

Thor: Love and Thunder, Taika Waititi si prende gioco della CGI del film

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La polemica che riguarda i VFX dei film Marvel sembra stia prendendo piede, tuttavia se sei Taika Waititi riesci a prendere le cose per il verso giusto: o almeno così ha fatto commentando un errore di CGI in Thor: Love and Thunder.

In occasione di un video promozionale per il film registrato con Tessa Thompson per Vanity Fair, la coppia esamina la scena di Thor: Love and Thunder in cui Valchiria, Thor e Mighty Thor discutono della loro prossima mossa dopo il primo incontro con Gorr il Macellatore di Dei. L’errore in questione è legato principalmente al colore di Korg, che da grigio, come è di solito, in quella scena appare addirittura blu. Ecco il video:

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

Star Wars: la reazione di Leia alla scoperta che Darth Vader era suo padre

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Star Wars ha finalmente rivelato la reazione della Principessa Leia nell’apprendere che Darth Vader era suo padre. Il ritorno dello Jedi è stato uno dei momenti salienti della vita di Leia Organa. La principessa di Alderaan sapeva di essere stata adottata da Bail e Breha Organa dopo le Guerre dei Cloni, ma non aveva idea di chi fossero i suoi genitori. Questo fino a quando Luke Skywalker le ha detto la verità: che era il figlio di Darth Vader e che lei era sua sorella.

“Non sarà facile per te sentirlo, ma devi”, dice Luke a Leia prima di rivelarle i suoi segreti. Il ritorno dello Jedi non ha mai veramente esplorato l’impatto emotivo di queste rivelazioni su Leia dal momento che aveva solo pochi momenti per elaborare queste informazioni prima di tornare in azione. Leia aveva sempre preferito seppellire le sue emozioni sotto l’azione; era il modo in cui aveva affrontato la distruzione di Alderaan nel primo film di Star Wars, e questa volta ha fatto lo stesso.

Il prossimo romanzo di Lucasfilm, The Princess and the Scoundrel di Beth Revis, esplorerà finalmente la reazione emotiva di Leia alla notizia. Un nuovo estratto pubblicato da Lucasfilm esplora le conseguenze della battaglia di Endor, con Luke e Leia che parlano poco dopo che Luke ha bruciato il corpo di Vader in una pira funeraria. La notizia ha chiaramente scosso Leia nel profondo, lasciandola alle prese con le emozioni contrastanti. Trova facile accettare Luke come suo fratello, ma è inorridita dall’idea che Darth Vader fosse suo padre. Leia non riusciva nemmeno a capire perché Luke lo accettasse così facilmente, e in qualche modo credeva che ci fosse del buono in loro padre. “Forse era semplicemente che Luke non era mai stato torturato dal loro padre biologico come lei”, riflette Leia, ricordando l’interrogatorio che ha subito per mano di Darth Vader.

In realtà, ovviamente, Luke aveva semplicemente avuto più tempo per elaborare la notizia che Darth Vader era suo padre. La sua reazione iniziale, in L’impero colpisce ancora, è stata molto più energica di quella di Leia, non ultimo perché ha infranto la sua convinzione che suo padre fosse stato un eroe. Ma Luke in qualche modo intuì che c’era del buono in Darth Vader, e questa convinzione alla fine lo ha salvato, perché ricordiamo che è proprio l’ostruzionismo di Vader, nel finale dell’avventura, a salvare Luke e sconfiggere l’Imperatore.

Leia non aveva mai pensato a suo padre come un eroe, si era invece concentrata maggiormente sui suoi strani ricordi, forse assistiti dalla Forza, della sua madre naturale. Anche questi ricordi erano meno importanti, però, perché si era sempre concentrata di più sulle sue responsabilità di principessa di Alderaan. La distruzione del suo pianeta natale aveva cementato la sua identità personale, poiché per Leia era l’incarnazione dell’eredità di Bail e Breha. Leia era stata coinvolta nella Ribellione a causa della storia di Bail con l’Alleanza, e ha combattuto in parte perché ha portato onore alla sua memoria.

Tuttavia, l’estratto da The Princess and the Scoundrel indica una conseguenza sorprendente. La realizzazione che c’era un essere umano anche dietro l’elmo di Darth Vader lasciò in Leia il pensiero che gli Imperiali fossero persone piuttosto che soldati, e divenne in grado di vedere oltre le maschere senza volto anche degli assaltatori d’élite. Questo potere di empatia sarebbe servito bene a Leia negli anni a venire, poiché la saga di Star Wars è continuata e anche suo figlio è caduto nel lato oscuro.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quando è ambientato rispetto a Thor: Love and Thunder?

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Come sappiamo i Guardiani della Galassia sono brevemente in Thor: Love and Thunder, ma non sappiamo ancora in che punto della timeline principale del MCU si svolgerà Guardiani della Galassia Vol. 3.

La breve apparizione dei Guardiani della Galassia in Love and Thunder, suggerisce fortemente che la linea temporale vedrà Guardiani della Galassia Vol. 3 ambientato dopo gli eventi di Thor: Love and Thunder, piuttosto che prima. Detto questo, non è raro che i film nell’MCU non seguano una linea temporale parallela alle loro date di uscita. Ad esempio, Black Widow del 2021 era un film flashback ambientato prima della morte di Natasha in Endgame, mentre Ant-Man and the Wasp del 2018 e Captain Marvel del 2019 sono stati rilasciati tra Infinity War ed Endgame, ma le loro storie sono avvenute prima dello schiocco di Thanos. Quindi è possibile che Guardiani della Galassia Vol. 3 potrebbe includere Thor nella sua formazione, tuttavia, ci sono un paio di ragioni per cui sarebbe una cattiva idea.

Il problema più ovvio di un eventuale Thor che appare in Guardiani della Galassia Vol. 3 è che si tratta di un film dei Guardiani, non di un film di Thor. La battuta che apre Love and Thunder è che, una volta messi all’angolo, i Guardiani devono richiedere l’aiuto di Thor per finire i loro nemici. È un momento divertente che dà il tono al secondo film di Thor di Taika Waititi, ma non funzionerebbe davvero un terzo film dei Guardiani.

Ancora più importante, se Guardiani 3 è ambientato prima di Thor: Love and Thunder, ci sarebbe un altro problema. Alla fine di Endgmae, i Guardiani partono alla ricerca della Gamora del passato che è stata portata nel presente ma che si è poi allontanata da Peter Quill e gli altri. Dato che Gamora non compare in Thor: Love and Thunder, un Guardiani della Galassia Vol. 3 ambientato prima di Love and Thunder non ci direbbe dove si trova Gamora, che invece immaginiamo sarà il filo rosso del terzo film.

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor. Insieme a loro ci sono i nuovi arrivati ​​del MCU Daniela Melchior, Will Poulter, Maria Bakalova e Chukwudi Iwuji, con Poulter che ha confermato di interpretare il ruolo di Adam Warlock.

Perché le varianti di Doctor Strange e Scarlet Witch hanno lo stesso volto (a differenza di quelle di Loki)?

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Richie Palmer, produttore ai Marvel Studios, spiega perché le varianti di Doctor Strange e Scarlet Witch sono tutte uguali in Doctor Strange nel Multiverso della Follia. Diretto da Sam Raimi, il film continua l’esplorazione del multiverso da parte del MCU. Ciò significava continuare ciò che era stato impostato nella serie Disney+ Loki, inclusa l’idea delle varianti.

In Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Doctor Strange è costretto ad mettere America Chavez sotto la sua ala protettrice dopo aver appreso che la ragazza è braccata da Wanda Maximoff per i suoi poteri. Questo lo porta a viaggiare attraverso il vasto multiverso dove finisce per incontrare alcune delle sue varianti. La stessa cosa accade a Scarlet Witch mentre cerca di trovare un universo in cui possa stare con i suoi figli, Tommy e Billy. Nel film, tutte le varianti degli stregoni sono interpretate da Cumberbatch e Olsen, a differenza di Loki (ma anche di Spider-Man), le cui varianti hanno molte forme.

Alla domanda a riguardo, in occasione di una sua recente apparizione in Empire Special Podcast (tramite The Direct), il produttore Richie Palmer spiega che questo si riduce alla decisione specifica del film. Secondo il dirigente di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, volevano mettere in evidenza l’abilità recitativa di Cumberbatch e Olsen, quindi hanno chiesto loro di interpretare tutte le loro varianti.

“Penso che la verità sia che avevamo un film di due ore per raccontare la storia, e avevamo a disposizione Benedict Cumberbatch ed Elizabeth Olsen, che sono letteralmente due dei grandi attori del nostro tempo.”

Il produttore passa poi a commentare il fatto che man mano che ci si allontana dalla Linea Temporale Sacra di Terra-616, c’è più possibilità di vedere gli stessi personaggi con volti differenti, come è accaduto in Loki, ma nel caso di Doctor Strange nel Multiverso della Follia, l’obbiettivo era davvero quello di testare le doti recitative dei due protagonisti e di metterli alla prova con diverse sfumature dei loro personaggi.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: recensione del film con Benedict Cumberbatch

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia è al cinema dal 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

Marvel, un ex VFX artist dichiara: “Sono clienti orribili”

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Marvel, un ex VFX artist dichiara: “Sono clienti orribili”

Un ex artista degli effetti visivi Marvel parla di quelle che, secondo lui, erano cattive condizioni di lavoro in studio. Dopo l’Infinity Saga, il Marvel Cinematic Universe sta procedendo con la Fase 4, senza alcun segno di rallentamento. L’MCU è cresciuto in modo esponenziale con l’arrivo di numerosi nuovi eroi, nonché l’espansione dai film alle serie TV tramite Disney+. In effetti, il presidente della Marvel Kevin Feige afferma che i piani del franchise MCU sono ora programmati fino al 2032.

Tuttavia, nonostante i riconoscimenti diretti a molti nuovi film e serie TV Marvel, non tutto ciò che riguarda l’universo è stato elogiato. Di recente, l’MCU è stato criticato da molti per quello che è considerato un lavoro CGI scadente e la qualità degli effetti speciali in calo. L’esempio più recente di ciò è stato il nuovo trailer della serie Disney+ She-Hulk: Attorney at Law, che è stato stroncato sui social media per quello che molti hanno considerato un lavoro in CGI estremamente poco brillante nella creazione dell’alter ego supereroe di Tatiana Maslany, Jennifer Walters. Molti hanno trovato l’ultimo trailer e le immagini di She-Hulk rappresentative della ​​difficoltà in cui versa il reparto degli effetti visivi del MCU.

Ora, un ex artista degli effetti visivi di Guardiani della Galassia e Spider-Man, Dhruv Govil, ha supportato i suoi colleghi del settore che hanno contestato le condizioni di lavoro ai Marvel Studios. Rispondendo a un articolo pubblicato da The Gamer su Twitter che affermava che gli artisti degli effetti visivi si rifiutavano di lavorare con la Marvel, Govil ha portato la sua esperienza personale. L’ex artista degli effetti visivi ha affermato di aver visto i colleghi “svenarsi” per essere stati “oberati di lavoro” e ha attribuito al lavoro su progetti Marvel la sua decisione di cambiare settore.

https://twitter.com/DhruvGovil/status/1546177539692904448?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1546177539692904448%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fmarvel-studios-mcu-vfx-poor-working-conditions-comments%2F

Thor: Love and Thunder, tutti gli Easter Eggs del film

Thor: Love and Thunder, tutti gli Easter Eggs del film

ATTENZIONE! Questo articolo contiene spoiler di Thor: Love and Thunder

In superficie, Thor: Love and Thunder non si presenta come il lungometraggio Marvel più originale. Nonostante ciò, dalla sua uscita in sala il 6 luglio, il 29° film dell’MCU si sta dimostrando un successo incredibile al botteghino. Il quarto film da solista del Dio del Tuono (Chris Hemsworth) sta quindi conquistando i fan, forse per i vari personaggi coinvolti, dai Guardiani della Gallassia a Jane Foster (Natalie Portman), forse per le curiose new entry, primo tra tutti lo Zeus di Russell Crowe. Vediamo allora quali sono i dettagli nascosti, gli Easter egg e i riferimenti alla Marvel che rendono Thor: Love and Thunder così interessante.

Tutti gli Hemsworth di Thor: Love and Thunder

Thor bambinoIn passato, l’interprete del Dio del Tuono, Chris Hemsworth, ha già avuto al suo fianco sul set dei famigliari: la moglie Elsa durante The Dark World e suo fratello Luke in Ragnarok. In Thor: Love and Thunder invece, Hemsworth è affiancato dai suoi figli: Tristan è Kid Thor durante il montaggio iniziale, mentre il gemello Sasha è uno dei bambini asgardiani.

Tra tutti i figli di Hemsworth il ruolo più importante nel lungometraggio spetta però alla figlia India, che interpreta la figlia di Gorr. Nel finale, Thor adotta la bambina, la chiama Amore e la porta con sé nelle sue nuove avventure. In realtà Chris Hemsworth non è l’unico ad aver portato i suoi figli sul set di Thor: Love and Thunder, dato che nel film appaiono anche i bambini del regista Taika Waititi, di Christian Bale e quelli Natalie Portman.

Eternità e Multiverso

Mighty Thor ComicsA differenza di Loki, Doctor Strange nel Multiverso della Follia o Spider-Man: No Way Home, Thor: Love and Thunder non si addentra troppo nella questione del Multiverso. Tuttavia, il tema viene comunque toccato: per portare a termine la sua missione, Gorr si scontra con Eternità. Questa entità cosmica rappresenta la somma di tutte le vite e di tutto ciò che esiste nell’universo. Ogni mondo nel Multiverso si manifesta come questo essere antropomorfo chiamato Eternità che, insieme a Infinità, crea un tutt’uno.

Altri riferimenti al Multiverso sono presenti tra le statue che vediamo in Love and Thunder: oltre a quella di Tribunale Vivente, che appare anche in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, c’è Uatu l’Osservatore di What If…?  e c’è anche un Celestiale, chiaro collegamento a Eternals.

Team Darryl

Thor Ragnarok Darryl Short GrandmasterIn Thor: Love and Thunder, Valkyrie (Tessa Thompson) è il sovrano di New Asgard, ma non è sola: Miek lavora al suo fianco come viceré e inoltre c’è anche Darryl Jacobson. Forse non tutti i fan dell’MCU ricordano il personaggio: Darryl è stato introdotto in una serie di cortometraggi divertenti che, prima dell’uscita di Ragnarok, spiegavano perché Thor non fosse coinvolto con Captain America: Civil War.

Nei corti, Darryl interpreta il compagno di stanza di Thor quando quest’ultimo decide di prendersi una pausa dall’essere un eroe dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron. Nel terzo corto, lui e il Gran Maestro vanno a vivere insieme e creano il team Darryl. È divertente vedere il personaggio assumere vesti nuove in Love and Thunder e osservarlo mentre aiuta a mantenere l’ordine a New Asgard.

New Asgard: prima e dopo

First Avengers TonsbergNel film di Waititi si viaggia verso New Asgard. La città di finzione è legata a Tķnsberg, la più antica cittadina della Norvegia. Con un flashback, il film rivela che nel 1000 d.C., Odino ha condotto gli Asgardiani in guerra contro i Giganti di Ghiaccio proprio a Tķnsberg.  In questo modo, Thor: Love and Thunder sembra confermare la teoria di Ragnarok secondo cui Odino è morto vicino a Tķnsberg.

In gita turistica a New Asgard

New Asgard In Ms Marvel

Come mostrato nel trailer di Thor: Love and Thunder, sotto il controllo di Valkyrie New Asgard è diventata un’attrazione turistica con tanto di navi da crociera, giostre volanti e un santuario con i pezzi del Mjolnir. Non può mancare Infinity Conezuna gelateria per rinfrescare i turisti. Il fatto curioso è che potrebbe davvero essere aperta una gelateria chiamata Infinity Conez al Marvel Campus di Disneyland. Chissà se prossimamente i fan potranno visitare davvero una riproduzione di New Asgard

Dei, divinità e altro

MCU DeiA quanto pare, l’MCU sta attraversando una fase particolarmente… divina. Dopo Moon Knight e l’introduzione di divinità egizie come Khonshu, Ammit e Tawaret, Thor: Love and Thunder pone come antagonista Gorr, il macellatore di dei. Tra le potenziali vittime di Gorr il Macellatore di Dei c’è anche il padre degli dei, un arrogante Zeus interpretato da Russell Crowe. Zeus governa Città dell’Innopetenza, in cui vivono divinità come la dea delle pantere Bast e Dioniso (Simon Russell Beale).

Nel pantheon non può mancare Boa, il dio dei ravioli cinesi (un chiamo riferimento al corto Pixar Bao), ma nemmeno la divinità egizia Ra o il dio maori Tumatauenga. Insomma, in Love and Thunder si parla di dei fino alla fine: nella scena tra i titoli di coda compare sullo schermo Hercules, il semidio figlio di Zeus.

Un cameo dopo l’altro

Thor love and thunder cameoIn Thor: Love and Thunder non mancano i cameo di personaggi e figure importanti. Il primo arriva proprio all’inizio. Dopo aver perso sua figlia, Gorr s’imbatte nel crudele dio Rapu, è interpretato da Jonathan Brugh, il coprotagonista di Taika Waititi in What We Do In The Shadows. L’ultimo cameo arriva dopo il finale: Hercules di Brett Goldstein – un altro eroe LGBTQ+ nell’MCU.

Nel corso del film compaiono brevemente anche Kat Denning e Stellan Skarsgaard. Non dimentichiamo gli asgardiani interpretati da Matt Damon, Luke Hemsworth e Sam Neill Melissa McCarthy nel ruolo di Hela.

La Necrosword

venom necroswordNei fumetti, la Necrosword ha una storia molto interessante e il regista di Thor: Love and Thunder l’ha tenuta a mente nel creare una delle armi più cool e più potenti dell’MCU. La Necrosword è apparsa per la prima volta nei fumetti nel 2012 ed è molto più di una spada. In realtà, l’arma è nata dalle ombre della divinità malvagia Knull. Knull, il dio dei simbionti, è un essere che ha governato il cosmo prima della luce e della vita. Infuriato dal Big Bang e dal lavoro dei Celestiali per far nascere le galassie, il dio ha creato la Necrosword come arma con cui annientarle.

La Necrosword nell’MCU diventa un’arma leggendaria legata al Regno delle Ombre, un piano separato dove la luce è sbiancata da tutti i colori. L’arma maledetta è in grado di uccidere gli dei. L’oggetto è dotato di voce e di mente proprie, come un simbionte, ma solo fondendosi con Gorr sprigiona al massimo i suoi incredibili poteri.

Una stretta di mano memorabile

Snake Joker in Thor RagnarokCon Taika Waititi come regista, non sorprende che Thor: Love and Thunder sia un film particolarmente divertente. In particolare, il regista riesce a cogliere le abilità comiche e d’improvvisazione di Chris Hemsworth.

Uno dei momenti più divertenti del film è ispirato a una scena di Thor: RagnarokÈ una stretta di mano a scatenare l’ironia. Thor saluta Star-Lord ma l’operazione diventa piuttosto intricata, come quei giochi con le mani che fanno i bambini. Alla fine, Thor trasforma il suo braccio in un serpente, un chiaro riferimento alla divertente scena di Thor: Ragnarok in cui Loki si trasforma in un serpente solo per avvicinarsi al fratello e pugnalarlo.

Le capre di Thor e i corvi di Odino

Toothgnasher ToothgrinderLe due capre magiche che guidano il carro di Thor in Love and Thunder sono ispirate dai fumetti. Nel 1976, la Marvel ha introdotto i personaggi di Toothgnasher e Toothgrinder, ispirate a loro volta dalle figure della mitologia norreno Tanngrisnir (denti-ringhio) e Tanngnjóstr (denti-macinino).

Oltre alle capre, più volte vengono citati nel film Munin e Hugin, i due corvi di Odino che sono stati visti nei precedenti film di Thor. Ne sono un esempio battute come “Questi incontri avrebbero potuto essere posta corvina” (Valkyrie) o  “La mia squadra viaggerà alla velocità dei corvi di Odino” (Thor). Nei fumetti, i corvi permettono a Odino di osservare gli eventi in tutto l’universo.

Lupi mannari in Thor: Love and Thunder

WerewolvesDopo aver visto il primo trailer, quasi tutti si sono posti una domanda. Chi è la donna dai capelli blu che bacia il Dio del Tuono? Vedendo Thor: Love and Thunder si scopre che la scena fa parte di una sequenza sulle storie d’amore passate del dio: nessuna vecchia fiamma può competere con Jane Foster.

Tra le ex di Thor c’è anche una donna-licantropo. Anche se la scena in cui il dio e il licantropo ululano insieme può sembrare solo uno sketch comico, sembra in realtà un modo per anticipare l’arrivo dei lupi mannari nell’MCU. La presenza di un ragazzo-lupo mannaro qualche scena dopo conferma questa teoria. Lo speciale MCU di Halloween diretto dal compositore di Batman Michael Giacchino (ancora senza titolo) potrebbe essere l’occasione perfetta per far sbarcare i licantropi nell’MCU

L’Avenger più forte

Thor love and thunder chris hemsworth

Sconvolto per il suo insuccesso in Avengers: Infinity War, Thor si ritira dalla vita eroica e… si lascia andare. Non appena deve tornare a combattere però, l’eroe si rimette in forma. Thor: Love and Thunder mostra con un montaggio a sequenza gli del allenamenti dei dio. Forse per motivarsi, forse per ironia, nella sequenza Thor indossa il cappello con scritto ‘Strongest Avenger‘.

Ma è davvero lui il Vendicatore più forte? In effetti, dopo aver sbloccato altri poteri in Ragnarok, il Dio del Tuono è salito in alto in classifica. Tuttavia, in competizione con lui ci sono anche Capitan Marvel e Scarlet Witch. Quest’ultima, stando a quanto visto in Doctor Strange nel Multiverso della Follia, potrebbe essere la Numero 1.

Da quanto non si vedevano Jane e Thor?

Jane Foster Mighty Thor Love and ThunderQuando si rincontrano, Jane e Thor hanno subito un battibecco: sono in disaccordo su quanto tempo sia passato dal loro ultimo incontro. Jane è vaga ma il Dio del Tuono è più preciso; “Otto anni, sette mesi e sei giorni, più o meno.” C’è da comprendere Jane che, vittima dello Snap di Thanos in Avengers: Infinity War, ha “perso” cinque anni. Oltre a far sorridere, questo dialogo è fondamentale per collocare Thor: Love and Thunder nella timeline dell’MCU, suggerendo che il film sia ambientato nel 2024 o 2025.

Più difficile da collocare è la chiamata tra Thor e il capo dello SHIELD Nick Fury. Inalcuni flashback, si vede che i due dialogano via chiamata, ma quando è successo? Non è semplice porre nel tempo questi episodi, dato che Fury è morto prima della rottura tra il dio e Jane vista ne Il Soldato d’Inverno.

La vicinanza tra Valchiria e Jane Foster

Jane Foster Mighty Thor ValkyriePer salvare i bambini di AsgardThor si trova costretto ad affrontare Gorr in battaglia. Sfortunatamente, non ha con sé i suoi alleati: Korg è stato fatto a pezzi da Zeus, Valchiria è stata pugnalata da Gorr stesso e Jane è dilaniata dal cancro. Tuttavia, quando Foster intuisce che Thor ha bisogno di aiuto, sceglie di tornare per un’ultima battaglia. 

Per raggiungere l’amato, Jane sale sul cavallo alato di Valchiria. Il gesto non solo enfatizza l’amicizia tra le due, ma fa riferimento al ruolo di Jane come Valchiria descritto nei fumetti. Purtroppo, Jane muore e l’MCU non può portare avanti quesa linea narrativa. Nessuno esclude che l’episodio potrebbe essere uno spunto per la seconda stagione di What If…?.

Forse il Valhalla non è la fine

Mighty Thor StatuaSfortunatamente, Jane Foster non sopravvive a Thor: Love and Thunder. Muore usando le sue ultime forze per fermare Gorr e distruggere la Necrosword. In realtà, nella scena dopo i titoli di coda, Jane arriva nel Valhalla e viene accolta da Heimdall. Questa scena dovrebbe mettere fine alla storia dell’eroina ma, come sappiamo, spesso nell’MCU la morte non è permanente e, con l’espansione del Multiverso, Jane Foster potrebbe tornare in vita. Comunque andranno le cose, sappiamo per certo che Jane non è sola nel Valhalla: qui ci sono Heimdall, Odino, Frigga, i Tre Guerrieri (e forse anche il braccio perduto di Sif).

È interessante notare che il Valhalla è la terza rappresentazione della vita dopo la morte che è stata inserita nell’MCU, dopo il Piano Ancestrale in Pantera Nera e il Campo di Giunchi in Moon Knight.

Il ponte di Einstein-Rosen

Jane Foster Mjolnir Thor: Love and ThunderIn Thor: Love and Thunder, Jane Foster viene descritta come uno degli scienziati più famosi della Terra. Quando Jane, ricoverata in ospedale, vede un altro malato di cancro leggere il suo libro, non può fare a meno di tenere una conferenza sui Ponti Einstein-Rosen, anche detti Ponti Bifrost.

La citazione scientifica inserita nel film spiega perché Jane ha una buona comprensione dei tunnel spaziali. Non a caso, il Ponte Bifrost è una parte essenziale della trama di Love and Thunder.

La storia di Gorr è un adattamento dai fumetti

Gorr Thor: Love and ThunderGorr il macellatore di dei (Christian Bale) è il cattivo Thor: Love and Thunder. Taika Waititi adatta la storia d’origine di Gorr dal fumetto Thor: God of Thunder #6 di Jason Aaron e Butch Guice, anche se pone il focus sulla relazione tra Gorr e la sua figlia morente. Gorr è un’anima tormentata che soffre perché gli dei non hanno fatto nulla per salvare le vite dei suoi cari. L’aneddoto, posto nelle prime scene, rende l’inizio del film potente ed emotivo: in questo modo, Waititi vuole far comprendere appieno agli spettatori le motivazioni di Gorr.

Un tatuaggio per omaggiare Loki

Loki ThorNello scontro con Thor, Zeus toglie via i vestiti del dio, facendo svenire diverse divinità femminili. La schiena del figlio di Odino è decorata con alcuni tatuaggi in onore di Loki. Nonostante tutto, è bello vedere un tributo a Loki. Ricordiamo che il personaggio è morto in Avengers: Infinity War.

Gioco d’amore: libro, trama e cast del film con Kevin Costner

Gioco d’amore: libro, trama e cast del film con Kevin Costner

Il regista Sam Raimi ha debuttato nel 1981 con il suo primo lungometraggio, La casa, e da quel momento si è costruito una fama come autore di opere che fondevano al loro interno tanto l’horror quanto la commedia. Nel corso degli anni Novanta, però, egli si è cimentato anche con generi ben differenti, tra cui spicca il dramma di Gioco d’amore. Girato nel 1999, è questo un film particolarmente insolito nella filmografia di Raimi, nonché uno dei meno noti, ma dimostra anche le sue capacità in territori che sembrerebbero appartenergli meno. Tra sport, sentimenti e dramma, si costruisce così un’opera delicata e nostalgica, tutta da riscoprire.

Scritto da Dana Stevens, il film è la trasposizione cinematografica del romanzo La partita perfetta, scritto da Michael Shaara nel 1991. Divenuto un libro di buon successo, questo attrasse da subito Raimi, il quale si disse profondamente commosso dalla storia e in quanto egli stesso appassionato di baseball chiese di poterlo dirigere. Il suo obiettivo era quello di dar vita ad un film che facesse sentire lo spettatore proprio sul campo di gioco, permettendo un forte coinvolgimento. Il mancato successo economico del film, però, finì con il far passare Gioco d’amore quasi inosservato.

Successivamente Raimi si dedicò alla regia della trilogia di Spider-Man, e il film del 1999 venne ben presto dimenticato. Ancora oggi, però, si tratta di uno dei film tanto più insoliti quanto più personali del regista, che ha riposto in questo aspetti della sua personalità difficilmente ritrovabili altrove. Per gli appassionati del suo cinema, Gioco d’amore è un titolo da riscoprire. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Sarà qui possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Gioco d’amore: la trama del film

Protagonista del film è Billy Chapel, un giocatore di baseball quarantenne e ormai prossimo al ritiro. Questo momento, che sperava di non vedere mai arrivare, non è però come se lo immaginava. Dopo quasi 20 anni di carriera nei Detroit Tigers, la squadra sta per essere venduta e i nuovi proprietari intendono cedere Billy ad un’altra squadra. Piuttosto che unirsi a qualcosa che non gli appartiene, Billy preferirebbe ritirarsi, ma la paura per quella decisione lo porta a rimandare continuamente. Arrivato a giocare quella che sarà la sua ultima partita con i Detroit Tigers, il giocatore inizia a riflettere sulla sua vita.

Mentre è in campo, flashback della sua vita fino a quel momento iniziano a passargli davanti agli occhi. Egli rivive così diversi momenti salienti, dal difficile rapporto con il padre all’amore per Jane Aubrey, l’unica donna che abbia mai amato e che sta ora per lasciarlo per sempre. Mentre tutti gli occhi sono puntati su di lui, Billy capisce che è arrivato il momento di riflettere su quale vita desidera veramente. Tra un dolore alla spalla che lo limita fortemente e l’esultazione dei fan che vogliono ancora vederlo giocare, egli si trova nel momento più impensabile e meno adatto a dover compiere una scelta definitiva.

Gioco d'amore cast

Gioco d’amore: il cast del film

A ricoprire il ruolo del protagonista Billy Chapel vi è l’attore Kevin Costner, il quale interessatosi alla parte accettò di ridurre il proprio salario al fine di aiutare nella realizzazione del film. A lui fu anche concesso il privilegio del final cut, solitamente affidato al regista o al produttore. Così egli ottenne un forte controllo sul film, contribuendo attivamente nella sua costruzione. Per Costner, inoltre, si trattò del terzo titolo incentrato sul mondo del baseball dopo Bull Durham – Un gioco a tre mani e L’uomo dei sogni. Naturalmente, egli si preparò al ruolo allenandosi con un vero coach di baseball, al fine di poter interpretare personalmente le proprie scene e risultare realistico in queste.

Nei panni di Jane Aubrey, la donna amata da Billy, vi è l’attrice Kelly Preston, anche nota per i film Battaglia per la terra e Jack Frost. Originariamente, in realtà, il ruolo era stato offerto all’attrice Annette Bening, che era però già occupata con le riprese di American Beauty. John C. Reilly compare invece nei panni di Gus Sinski, il migliore amico di Billy, che lo aiuterà nelle sue scelte. L’attore Brian Cox è invece Gary Wheeler, proprietario dei Detroit Tigers, e figura paterna per Billy. Il premio Oscar J. K. Simmons è invece Frank Perry, il successivo proprietario della squadra. La giovane Jena Malone, anche nota per i film Donnie Darko e The Neon Demon, è Heather Aubrey, la figlia di Jane.

Gioco d’amore: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Gioco d’amore è infatti disponibile nel catalogo di Chili e Google Play. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. È bene notare che in caso di noleggio si avrà soltanto un dato limite temporale entro cui guardare il titolo. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 11 luglio alle ore 21:10 sul canale La 5.

Fonte: IMDb

 

Thor: Love and Thunder, come cambia la storia di Gorr rispetto ai fumetti?

La storia di Gorr il Macellatore di Dei in Thor: Love and Thunder è molto diversa dalle sue origini nei fumetti e vale la pena fare un confronto tra le due.

Le modifiche apportate a Gorr in Thor: Love and Thunder rendono il cattivo sullo schermo irresistibile, anche se il suo aspetto e la sua backstory si discostano a tratti dalla sua controparte a fumetti: ecco cosa ha modificato il MCU e perché.

Come Thor: Love and Thunder modifica l’origine di Gorr

Regno delle Ombre fumettiLa differenza principale nella storia di partenza è che i fumetti si concentrano molto di più sulle ragioni che spingono Gorr a vendicarsi contro gli dei. Sempre nella controparte cartacea, Gorr ha perso gradualmente la fede negli dei, dopo che i suoi cari sono morti a causa dei predatori, della fame e della natura ostile del pianeta afflitto da carestia e povertà doveve vivevano. Gorr è stato persino lapidato e dato per morto dalla sua tribù per aver rinunciato agli dei. Thor: Love and Thunder, anche per quanto riguarda i camei, esclude tutti gli altri membri della comunità di Gorr e i suoi cari tranne la figlia, che nei fumetti era invece un figlio. Inoltre, non fa menzione dell’esilio dalla sua tribù e lo mostra mantenere salda la sua fede anche quando la figlia muore, perdendola solo quando incontra di persona il suo dio, Rapu, e si rende conto di quanto questi sia crudele e indifferente agli sforzi e ai sacrifici compiuti da Gorr.

Anche gli eventi finali che trasformano Gorr nel Macellatore di Dei sono significativamente diversi tra i fumetti e il MCU. Nei fumetti, dopo essere stato esiliato dalla sua tribù, Gorr incontra due dei che stanno combattendo: il dio oscuro Knull e un altro dalla pelle viola con l’armatura dorata e luccicante. Il dio dorato si schianta sul suo pianeta nel bel mezzo del combattimento e, ferito gravemente, chiede aiuto a Gorr per curare le sue ferite. Gorr, irritato dall’ipocrisia di un dio percepito come egoista, non veramente bisognoso come i suoi famigliari, impugna la Necrospada del dio oscuro Knull,  attratta dal forte odio e dal disprezzo per gli dei emanato da Gorr, per ucciderli entrambi (anche se Knull sopravvisse all’incontro). Gorr passò poi secoli a massacrare divinità in tutta la galassia.

In Thor: Love and Thunder, il dio dorato viene sostituito con il dio di Gorr, Rapu. Gorr lo uccide non perché lo considera un ipocrita, come nei fumetti, ma perché la Necrospada lo ha corrotto e perché odia il modo in cui Rapu ride delle sofferenze del popolo di Gorr. Da questo evento, Gorr inizia a uccidere gli dei per attirare l’attenzione di Thor e rubargli lo Stormbreaker. L’ascia mistica di Thor gli è necessaria per evocare il Bifrost e incontrare l’entità cosmica Marvel nota come Eternità. In questo modo, l’origine di Gorr in Thor: Love and Thunder è in netto contrasto con quella dei fumetti, dove Gorr si dedicava a massacri casuali finché il suo primo incontro con Thor non lo costrinse a giocare d’astuzia.

Perché Gorr ha un aspetto diverso nel MCU

Christian Bale Gorr il macellatore di deiCi sono chiare differenze tra il Gorr dei fumetti e quello del MCU, e il primo dubbio che va affrontato è perché la versione del MCU appaia così radicalmente diversa da quella dei fumetti. Nei fumetti, Gorr è muscoloso e ha un aspetto quasi da alieno, con un naso appiattito simile a quello di un rettile, grandi tentacoli che spuntano dalla testa, occhi bianchi e smorti, denti affilati e un corpo vestito soltanto della Necrospada, che si trasforma da mantello ad armatura. In Thor: Love and Thunder, tuttavia, Gorr è piuttosto snello e indossa abiti normali, non si maschera dietro la Necrospada. Inoltre, ha l’aspetto di un comune essere umano, eccetto per la pelle bianca e i denti seghettati, entrambi ottenuti solo dopo aver impugnato la Necrospada ed esserne stato trasformato.

I cambiamenti di Gorr di Love and Thunder rispetto ai fumetti sono piuttosto drastici per ragioni specifiche e strategiche. Per quanto riguarda il fisico, stando a quanto dichiarato da Christian Bale, quando è arrivato il momento di girare Love and Thunder, aveva appena finito di girare un film in cui doveva essere magro. Con la pandemia ancora in pieno corso all’epoca, non c’era tempo per ingrassare, quindi il suo design è stato modificato per concentrarsi più sui suoi poteri che sul suo corpo. Dal punto di vista della fisionomia, Taika Waititi ha affermato invece che l’aspetto di Gorr è stato modificato perché riteneva che il character design originario avrebbe sollevato troppi parallelismi con il Voldemort di Harry Potter, mentre le antenne sono state probabilmente scartate perché si pensava che non avrebbero funzionato con un aspetto decisamente più umano e forse anche perché ricordavano troppo da vicino i Twi’lek di Star Wars.

Perché la storia di Gorr è diversa in Thor: Love and Thunder?

Gorr Thor: Love and ThunderCon una durata di poco meno di due ore, non c’é stato chiaramente il tempo per approfondire ogni aspetto della storia di Gorr in Thor: Love and Thunder. Il tutto viene semplificato in poche e potenti scene, che permettono di definire la rabbia e le motivazioni di Gorr risparmiando tempo. Sebbene Gorr sia il cattivo principale di Thor: Love and Thunder, il vero fulcro del film è lo sviluppo del personaggio di Thor e il suo riavvicinamento a Jane. La presenza di Gorr funge da contrappunto per Thor e da ammonimento: Thor può decidere se lasciarsi sovrastare dal dolore e dalla perdita, come ha fatto Gorr, oppure può, come gli chiede Jane, aprire il suo cuore. La storia di Gorr è raccontata in breve, ma quanto basta per configurarlo come la nemesi oscura di Thor.

È facile che un lettore dei fumetti rimanga deluso dai cambiamenti significativi apportati a Gorr in Thor: Love and Thunder, anche se ben giustificati. Eppure, la versione di Gorr del MCU finisce comunque per essere un personaggio unico nel suo genere, anche se non riesce a catturare la stessa energia dell’originale. Grazie a ciò, il Gorr di Christian Bale ha ancora molto da offrire e merita di essere apprezzato.

X – A Sexy Horror Story: i primi 3 minuti dell’horror in arrivo al cinema

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Midnight Factory, etichetta di proprietà di Koch Media, porterà nelle sale cinematografiche a partire dal prossimo 14 luglio X – A Sexy Horror Story di Ti West, il nuovo atteso horror slasher con Mia Goth e Jenna Ortega. Nel 1979, una troupe di ragazzi ambiziosi e affamati di successo decide di girare un film per adulti nelle zone rurali del Texas, ma l’anziana coppia che la ospita, in una fattoria isolata e indisturbata, comincia a nutrire un interesse lascivo per i giovani attori. Durante la notte, questo interesse morboso esploderà in tutta la sua violenza e terrore.

Da A24, studio di produzione di Hereditary – Le Radici del Male, Midsommar – Il Villaggio dei Dannati, The Witch e The Lighthouse, X – A Sexy Horror Story promette di intrattenere con emozioni forti gli amanti dell’horror e non solo. Ti West, scrittore, regista e montatore pluripremiato già noto per altri lavori di genere, ricrea l’America rurale della fine degli anni ’70 e rinnova la tradizione di horror slasher omaggiando film d’autore, film cult e anche porno.

Girato in Nuova Zelanda, X – A Sexy Horror Story  porta sullo schermo un’incredibile Mia Goth alle prese con un doppio ruolo – grazie all’uso di un minuzioso trucco prostetico che la rende irriconoscibile – e che la porterà a lottare “con se stessa” per la sopravvivenza. Il film, con un punteggio di 95% Fresh su RottenTomatoes, ha ottenuto inoltre l’approvazione del re del terrore Stephen King, che l’ha definito “un film horror estremamente buono. Spaventoso, intelligente, consapevole. Ah! E anche divertente”. Dopo aver conquistato il pubblico americano, in Italia X – A Sexy Horror Story  uscirà al cinema dal 14 luglio, distribuito da Midnight Factory.

https://youtu.be/RjlwyJF1ysc

La trama di X – A Sexy Horror Story

Sinossi: Nel 1979, un gruppo di giovani e ambiziosi filmmaker decide di realizzare un film per adulti nel Texas rurale. Ma quando la solitaria coppia anziana che li ospita scopre la natura del set, il cast si trova a dover lottare per la propria sopravvivenza

Le uscite di Luglio Warner Bros in home video: Sulle Nuvole, il Batman di Tim Burton e molto altro

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Sulle Nuvole, l’intensa storia di amore e musica che vede l’esordio alla regia di Tommaso Paradiso con protagonisti Marco Cocci e Barbara Ronchi, disponibile da giovedì 14 luglio in DVD per WARNER BROS. HOME ENTERTAINMENT. Tra i protagonisti anche Paolo Briguglia, Sergio Romano e Bettina Giovannini, nel cast anche la partecipazione straordinaria di grandi stelle della musica.

Sulle Nuvole è un’intensa storia d’amore e musica. Nic Vega (Marco Cocci) ha un passato di successo nella musica, con alle spalle una gloriosa carriera da cantante e una grande storia d’amore chiusa da anni. Ormai in crisi da tempo, quando realizza di aver perso tutto – fama, amici e ispirazione – Nic decide di tornare da lei, Francesca (Barbara Ronchi), irrompendo così nella sua vita serena e felice. Potranno i ricordi riaccendere l’amore e la passione di una volta?

Nel mese di luglio in arrivo anche tante imperdibili Boxset e special edition. Batman e Batman – Il ritorno, i due iconici film della saga diretta da Tim Burton, finalmente disponibili nella speciale Ultimate Collectors Edition in 4K. All’interno tanti imperdibili gadget da collezione: da un favoloso foto libro ai poster da collezione, dalle locandine alle card dei personaggi, tutto incluso all’interno di una speciale confezione personalizzata. Da non perdere anche gli esclusivi contenuti speciali come il commento del regista Tim Burton, i dietro le quinte, le visite al set, i trailer cinematografici e tanto altro ancora. A partire dal 14 luglio entrambi i film saranno inoltre disponibili anche in versione Steelbook 4K Ultra HD + Blu-ray.

Edge of Tomorrow – Senza Domani, l’action movie fantascientifico con protagonisti Tom Cruise ed Emily Blunt, arriva per la prima volta in Steelbook 4K Ultra HD + Blu-ray. All’interno di questa speciale edizione sono presenti numerosi contenuti esclusivi: dal backstage delle epiche battaglie sci-fi del film all’allenamento di Cruise e Blunt fino alle imperdibili scene eliminate. Edge of Tomorrow – Senza Domani, diretto da Doug Liman,  è tratto dalla light novel All You Need Is Kill, scritta da Hiroshi Sakurazaka e illustrata da Yoshitoshi ABe.

Thor: Love And Thunder, i 6 film e serie tv Marvel che anticipa

Thor: Love And Thunder, i 6 film e serie tv Marvel che anticipa

Thor: Love and Thunder di Taika Waititi anticipa almeno 6 film Marvel e serie tv spin-off del MCU. Infatti, il finale di Thor: Love and Thunder chiude una delle storyline del Dio del Tuono di Chris Hemsworth, ma ne avvia un’altra grazie a un clamoroso cliffhanger.

Chris Hemsworth ha dichiarato apertamente la sua disponibilità a girare i film di Thor finché saranno ben accolti dai fan e preferirebbe proprio continuare a lavorare con Taika Waititi. Anche se il regista di Love and Thunder è molto impegnato e potrebbe non avere molto tempo per realizzare Thor 5 in tempi brevi, non c’è dubbio che il film, prima o poi, si farà. Ma Thor 5 è ben lungi dall’essere l’unico film e show televisivo Marvel di prossima uscita che Love and Thunder anticipa.

Thor 5

Chris Hemsworth ThorL’inquadratura finale di Thor: Love and Thunder promette che “Thor tornerà” e, sebbene non specifichi quale versione di Thor esattamente, è molto probabile che ci stia preparando a uno scontro tra l’Hercules di Brett Goldstein e il Dio del Tuono. Chris Hemsworth ha dichiarato che tornerà finché si divertirà a interpretare l’eroe, cosa che ha fatto chiaramente con Love and Thunder, nonostante la preparazione incredibilmente intensa richiesta per raggiungere la forma fisica di Thor.

La storia di Thor 5 si concentrerà senza dubbio sulla relazione tra Thor e Love, che è stata anticipata alla fine del film e, grazie alla scena mid-credits di Thor: Love and Thunder, è chiaro che la storia includerà anche la missione di Hercules volta a uccidere Thor e mostrare all’umanità perché il culto dei supereroi è così sbagliato.

Guardiani della Galassia Vol. 3

Guardiani della Galassia Vol. 3I Guardiani della Galassia sono a malapena presenti in Thor: Love and Thunder. Lo Star-Lord di Chris Pratt è fondamentale per far capire a Thor che deve affrontare i suoi problemi e che il suo posto non è con i Guardiani, ma la loro presenza sullo schermo è comunque sprecata. Detto questo, i Guardiani lasciano che Thor aiuti chi viene sconvolto dalla furia omicida di Gorr in tutto l’universo, il che suggerisce che stanno diventanto più dichiaratamente parte del “gioco degli eroi”.

Inoltre, Peter Quill menziona la perdita del suo amore, ricordando agli spettatori che la scomparsa di Gamora sarà ancora una parte importante della storia di Guardiani della Galassia Vol. 3.

Avengers 5

Il più grande film Marvel non ancora annunciato per il futuro dell’MCU è senza dubbio The Avengers 5. Nessun brand così importante o redditizio può rimanere congelato per troppo tempo, anche se Kevin Feige ha dichiarato che non ci sarebbero stati altri film sui Vendicatori. E’ probabile che nella Fase 5 del MCU ci venga presentata una squadra di Vendicatori completamente nuova, ma la presenza di Thor nel MCU anche dopo Love and Thunder lo rende un possibile (e probabile) membro della squadra dei Vendicatori.

È interessante notare che, data la permanenza di Chris Hemsworth nel ruolo di Thor, sarebbe probabilmente il candidato più probabile a sostituire Robert Downey Jr come perno del franchise. Anche Doctor Strange viene ovviamente posizionato come figura di riferimento dei Vendicatori, e Mark Ruffalo è ancora in circolazione, mentre i poteri di Captain Marvel la proiettano in avanti, ma nessuno ha sicuramente la longevità di Hemsworth.

Young Avengers

Il cast del MCU per l’inevitabile, ma non ancora annunciato, film sugli Young Avengers sta prendendo forma da qualche tempo, e ci sono due personaggi introdotti in Thor: Love and Thunder che potrebbero far parte della squadra. Sia Axl Heimdallson che Love (che probabilmente non si chiamerà Thorsdóttir, visto che lei lo chiama zio Thor) sarebbero candidati incredibilmente potenti e il coinvolgimento di personaggi cosmici all’interno della formazione avrebbe così senso.

Se uno dei due venisse chiamato dai Giovani Vendicatori, si unirebbe a Kate Bishop, Harley Keener, Cassie Lang, Ironheart, Ms Marvel e America Chavez, e forse anche a Kid Loki. È solo questione di tempo prima che venga annunciato ufficialmente il progetto sugli Young Avengers del MCU.

Hercules

Anche se la scena mid-credits di Thor: Love and Thunder sembra impostare logicamente gli eventi di Thor 5, con lo Zeus di Russell Crowe e suo figlio nel ruolo di antagonisti, non è detto che questa sia la prima e ultima volta che vedremo l’Hercules di Brett Goldstein. È un candidato legittimo per gli Avengers, forte quanto Thor e Hulk e un’aggiunta a lungo attesa al MCU.

“Usarlo” solo come cattivo in Thor 5 sarebbe una scelta tanto illogica quanto improbabile, per cui Hercules dovrà avere prima o poi il suo progetto stand-alone. Resta da vedere se si tratterà di un film o di uno show televisivo ma, se personaggi del livello di Ms Marvel, Echo e Agatha Harkness possono avere i loro show, anche Hercules avrà sicuramente un’opportunità da protagonista. Prima di allora, la possibilità di vedere due dei Vendicatori più forti di sempre combattere per davvero sarà uno spettacolo incredibile per un futuro film Marvel.

Un film da solista di Jane Foster

Jane Foster MjolnirLa scena post-credits di Thor: Love and Thunder rivela che il Mighty Thor di Natalie Portman ha raggiunto il Valhalla dopo la battaglia con Gorr, il che lascia intendere che Jane Foster sia morta. Ma Jane Foster è già fuggita dal Valhalla in passato, nella serie a fumetti Thor di Jason Aaron, la stessa a cui si ispira Love and Thunder (Aaron è indicato come collaboratore nei titoli di coda).

Se Natalie Portman volesse tornare nel MCU e interpretare di nuovo Jane Foster, ci sono dei precedenti nella Marvel che suggeriscono come potrebbe uscire dal Valhalla (Odino e Thor si alleano per farlo), e potrebbe anche ottenere un film o uno show tutto suo, magari sostituendo Valchiria come leader dei guerrieri asgardiani che potrebbero rinascere, svolta che accade proprio nei fumetti. La storyline di Re Valchiria del MCU lascia spazio a questa possibilità, come alternativa a Mighty Thor, anche se i fan stanno già chiedendo a gran voce che la sua versione di Thor ritorni dopo Thor: Love and Thunder.

Thor: Love and Thunder, l’omaggio a Loki che forse non avete visto

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ATTENZIONE – L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SU THOR: LOVE AND THUNDER

Come tutti i fan del MCU sanno, Loki è morto in Avengers: Infinity War davanti agli occhi di Thor, cosa che ha impattato in maniera considerevole su Odinson. In Thor: Love and Thunder possiamo però assistere all’omaggio che Thor ha fatto a suo fratello e, contemporaneamente, quello che il franchise di Thor fa al personaggio, che per la prima volta non compare in un film con Odinson.

Nella scena divenuta famosa per mostrare il fondoschiena di Hemsworth, Thor compare completamente nudo, di spalle, appunto, e sulla sua schiena si vede il tatuaggio dedicato al Dio dell’Inganno: il suo elmo cornuto con la scritta “RIP Loki” e “fratello”. Un bel modo per onorare personaggio e quel che restava delle famiglia di Thor.

https://twitter.com/Iciclethor/status/1545569571939446785?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1545569571939446785%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Fthor-love-thunder-loki-tattoo-easter-egg-reactions%2F

Thor: Love and Thunder, leggi la recensione

Thor: Love and Thunder è il quarto capitolo sulle avventure del Dio del Tuono nel MCU, ma ad impugnare il Mjolnir stavolta sarà Jane Foster, interpretata di nuovo da Natalie Portman, come confermato sabato durante il panel dei Marvel Studios al Comic-Con. Il film è uscito il 6 Luglio 2022.

Il film segue Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da quelli affrontati fino ad ora, alla ricerca della pace interiore. Ma il suo riposo è interrotto da un killer galattico conosciuto come Gorr il Macellatore di Dei (Christian Bale), che cerca l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor si affida all’aiuto di Valchiria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e dell’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman) che, con stupore di Thor, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, come Mighty Thor. Insieme, intraprendono una sconvolgente avventura cosmica per scoprire il mistero della vendetta di Gorr il macellatore di dei e fermarlo prima che sia troppo tardi.

Taika Waititi tornerà alla regia di Thor: Love and Thunder, un film dei Marvel Studios dopo Thor: Ragnarok, così come Chris Hemsworth e Tessa Thompson riprenderanno i rispettivi ruoli di Thor e Valchiria dopo l’ultima apparizione in Avengers: Endgame. Nel cast anche Christian Bale nei panni del villain Gorr il Macellatore di Dei, e Russell Crowe in quelli di Zeus. L’ispirazione del progetto arriva dal fumetto “The Mighty Thor”, descritto da Waititi come “la perfetta combinazione di emozioni, amore, tuono e storie appassionanti con la prima Thor femmina dell’universo“.

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