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Outer Range: recensione della serie Prime Video

Outer Range: recensione della serie Prime Video

Il tentativo è piuttosto interessante, il risultato purtroppo meno. Così possiamo sintetizzare la miniserie Outer Range, nuova produzione targata Amazon Prime Video che vede protagonista la star Josh Brolin e un cast di supporto di prim’ordine tra cui spiccano Will Patton, Imogen Poots e soprattutto Lili Taylor. 

La trama di Outer Range

Partiamo con il raccontare l’idea di partenza di Outer Range, creato da Brian Watkins: Royal Abbott (Josh Brolin) e il suo ranch a conduzione familiare si trovano in grosse difficoltà, anche psicologiche. Dopo l’improvvisa scomparsa della moglie di suo figlio Perry (Tom Pelphrey), tutto sembra aver perso senso. Due avvenimenti cambiano però radicalmente le cose: l’arrivo nella proprietà della misteriosa Autumn (Imogen Poots) e soprattutto un evento del tutto inspiegabile, in grado di aprire a Royal nuove porte che attraversano spazio e tempo. Ma sulle tracce di questa manifestazione soprannaturale si sono messi anche altri, in particolar modo il potente Wayne Tillerson (Will Patton), che sembra conoscere molto più di quanto non voglia mostrare…

I due riferimenti principali di Outer Range

I riferimenti principali a cui possiamo ricondurre Outer Range sono due e facilmente individuabili. Prima di tutto lo show di Watkins si rifà esplicitamente a Yellowstone, la serie di enorme successo creata da Taylor Sheridan che vede protagonista un enorme Kevin Costner: stessa ambientazione, toni drammatici molto simili, un personaggio principale il quale possiede la “gravitas” del cowboy che ha passato la vita tra i pascoli sterminati, deciso a tutto pur di portare avanti il lavoro dei suoi predecessori.

Il secondo riferimento, appena più sfumato – magari perché più lontano nel tempo – è individuabile in Lost, inteso come lo show che ha introdotto un tipo molto specifico di fantastico all’interno del prodotto televisivo.

Outer RangeLe due anime della storia non si incontrano mai

Il protagonista di Outer Range si deve confrontare infatti con un evento paranormale che non si spiega nella sua essenza specifica, ma al contrario costringe l’essere umano a confrontarsi con interrogativi, misteri e incertezze. Il problema principale della serie Amazon consiste nel fatto che, a parte l’enigmatico e affascinante pilot, queste due “anime” non s’incontrano mai veramente. Se il primo episodio pone le basi per uno spettacolo potenzialmente avvincente e in grado di sfruttare con potenza espressiva i grandi spazi delle praterie americane al fine di incutere nello spettatore un profondo senso di disagio, con il passare delle puntate tale effetto si affievolisce fino a perdersi quasi del tutto, lasciando che l’elemento fantastico si affianchi al dramma familiare senza mai veramente fondersi coerentemente con esso.

Ed ecco allora che Outer Range comincia a procedere per accumulo di fascinazioni che non si fanno storia, in cui vengono seminati frammenti di possibili sviluppi narrativi i quali però non sembrano mai realmente innestarsi. Il Royal Abbott di Josh Brolin si aggira per lo show tentando per troppe puntate di risolvere enigmi e problemi che lui stesso non comprende: tale stato di perenne incertezza col passare degli episodi svuota il personaggio di fascino, lasciando all’attore comunque sempre carismatico il compito ingrato di “riempire” tali mancanze.

Non meglio va di certo alle figure di contorno, in particolar modo alla Autumn di Imogen Poots che dovrebbe probabilmente essere un catalizzatore della dimensione fantastica di Outer Range ma finisce per diventare ben presto ulteriore elemento di confusione. Il tentativo continuo, fin troppo forzato, di rendere intrigante l’elemento sci-fi dello show inficia poi l’efficacia narrativa di quello più propriamente western, il quale viene riproposto senza troppa originalità né robustezza emotiva. 

È tutto da buttare in Outer Range? Certamente no. Alcuni momenti sparsi sono visivamente potenti, decisamente sopra la media di questo tipo di prodotti televisivi. Per quanto riguarda il cast svetta poi la bravura di Lili Taylor, la quale interpreta forse l’unico vero personaggio pragmatico e saggio, quello di una madre (e nonna) impegnata a tenere insieme la propria famiglia. Magari ciò non basta a promuovere Outer Range, ma almeno lo rende piuttosto guardabile. Speriamo che eventuali nuove stagioni riescano a produrre una narrazione maggiormente coesa tra i due generi che la serie vuole mixare.

Tehran 2: trailer della seconda stagione su Apple TV+

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Tehran 2: trailer della seconda stagione su Apple TV+

Apple ha rilasciato il trailer della seconda stagione di Tehran, il thriller di spionaggio internazionale e vincitore dell’International Emmy Award, Tehran, che uscirà su AppleTV+ il 6 maggio, con i primi due degli otto episodi totali, seguiti da un nuovo settimanale, ogni venerdì, fino al 17 giugno.

Tehran 2 vede Niv Sultan nei panni di Tamar, un hacker-agente del Mossad che si infiltra a Teheran con una falsa identità per aiutare a distruggere il reattore nucleare iraniano. Ma, quando la sua missione fallisce, Tamar deve pianificare un’operazione che metterà in pericolo tutti quelli a lei cari. La due volte vincitrice dell’Emmy e candidata all’Oscar Glenn Close si unisce al cast della seconda stagione, con il ritorno di Shaun Toub, Shervin Alenabi, Arash Marandi e Shila Ommi.

La serie Tehran è creata da Moshe Zonder, Dana Eden e Maor Kohn e diretta da Daniel Syrkin. Omri Shenhar è la scrittrice insieme a Zonder. Syrkin e Shenhar sono anche co-creatori. I produttori esecutivi sono Dana Eden e Shula Spiegel per Donna e Shula Productions, Alon Aranya per Paper Plane Productions, Julien Leroux per Paper Entertainment, Peter Emerson per Cineflix Studios, Eldad Koblenz per Kan 11 e Moshe Zonder, Omri Shenhar, Daniel Syrkin e Dari Shai Slutzky. “Tehran” è distribuito a livello internazionale da Cineflix Rights. La prima stagione completa di “Tehran” è disponibile in streaming su Apple TV+.

Animali Fantastici: I Segreti di Silente, recensione del film con Jude Law

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I segreti di Silente sono sempre stata una costante nel corso della saga di Harry Potter. Segreti che lui ha affidato a pochissime persone nel corso della sua lunga vita, segreti a volte terribili, a volte fondamentali per sconfiggere il male, altre volte semplicemente emozioni troppo delicate da elaborare, sentimenti troppo spaventosi, rimorsi, rimpianti.

È così che il giovane Silente di Jude Law vive il suo passato e il suo amore per Gellert Grindelwald (Mads Mikkelsen) in Animali Fantastici: I Segreti di Silente. Una storia giovanile e proprio per questo purissima e appassionata ma anche turbolenta e cieca; Albus si distacca dal perseguimento del “bene superiore” che promuoveva con Gellert, accorgendosi troppo tardi, e a prezzo della vita di Ariana, sua sorella Obscuriale, della vera natura delle intenzioni del suo amato. 

La premessa a I Segreti di Silente

Per approcciarsi a Animali Fantastici: I Segreti di Silente è importante una premessa del genere, che dia il quadro di quello che può essere il tormento di Albus, ma soprattutto per capire meglio le sue motivazioni. E il film mira principalmente a questo, mettendo definitivamente da parte quello Newt Scamander protagonista assoluto del primo film della saga, e innalzando a protagonista proprio Silente, come vero e proprio marionettista delle vicende: lo scopo ultimo è fermare la scalata al potere di Grindelwald che, con i suoi alleati, cerca di guadagnare il consenso del mondo magico legalmente, servendosi della politica. Il film vede infatti il mago oscuro candidato a Capo Supremo della confederazione internazionale dei Maghi, mentre Silente e i suoi tentano di sventarne la possibilità. 

Bizzarra la scelta della squadra di cui Silente si serve per sgominare il piano di Grindelwald: il primo reclutato è ovviamente Newt, poi suo fratello Theseus già conosciuto in I crimini di Grindelwald, la professoressa di incantesimi della scuola di magia americana di Ilvermorny, Eulalie “Lally” Hicks, il mago franco-senegalese Yusuf Kama, l’assistente magizoologa di Newt, Bunty Broadacre e il babbano americano Jacob Kowalski, che viene dotato addirittura di una bacchetta “scarica” (senza magia). 

Il ritorno a Hogwarts

Il compito di Animali Fantastici: I Segreti di Silente è arduo perché deve mettere ordine nei fili intrecciati e lasciati sospesi dal film precedente, e in una certa misura ci riesce, risolvendo alcuni nodi narrativi e semplificando alcune trame secondarie che erano apparse come insormontabili complicazioni in I crimini di Grindelwald. Non solo, in Animali Fantastici: I Segreti di Silente si torna finalmente a Hogwarts, si assapora di nuovo il senso di magia e di familiarità, si assiste di nuovo a duelli in punta di bacchetto, a incantesimi grandiosi e a fughe rocambolesche, con una trama più lineare e più facile da seguire, nonostante spesso l’azione si svolga su fronti differenti. 

Non solo, tornano protagonisti (anche se accessori) gli animali fantastici del titolo: dal preziosissimo Qilin alle pericolose Manticore, passando lo Snaso e il Bastoncello domestici di Newt. Ogni creatura magica trova un posto e diventa strumento narrativo, contribuendo anche a costruire un immaginario, un’ambientazione, una atmosfera che forse nel secondo film, più ambientato nel mondo degli uomini, era mancato. 

Impossibile non immaginare come sarebbero andate le cose con Jhonny Depp ancora nel ruolo di Gellert, ma è innegabile che Mads Mikkelsen riesce con grande stile ed eleganza a portare a casa il ruolo e soprattutto a fornire la giusta controparte carismatica a un Jude Law sempre più barbuto e in parte, mentre scompare sempre più Eddie Redmayne, il cui personaggio è ormai delegato ad ammaestratore di animali (quale in effetti è) ed estromesso dagli aspetti più importanti dell’azione.

Un franchise partito stanco

Quello che però si avverte in Animali Fantastici: I Segreti di Silente è la stanchezza di una storia annacquata e condita di molteplici elementi accessori per avere spessore. Sono tante le scene completamente accessorie alla trama principale, momenti di innegabile spettacolo che però rivelano quanto sia debole la trama principale, tanto che ha bisogno di mille orpelli per rimanere in piedi. A questo si riduce anche l’utilizzo degli animali fantastici del titolo; è vero che sono presenti e attivi, ma sono chiaramente poco integrati nel racconto oppure sono utilizzati in maniera confusa e con dinamiche poco chiare. Stesso discorso si può applicare ad alcuni dei personaggi secondari del film, che vengono introdotti senza nessun approfondimento, sfoderati soltanto in guisa di deus ex machina, senza costruirne l’intervento. 

Per quanto Animali Fantastici: I Segreti di Silente abbia effettivamente degli elementi di interesse, e riesca a riportare al cinema un po’ della magia di Harry Potter, sembra comunque frutto di mille compromessi e di una confusione in fase di scrittura che non si era mai vista nel franchise. Persino I crimini di Grindelwald, per quanto confusamente, sembrava tenere meglio il filo del racconto. Probabilmente il film è anche vittima di un montaggio che ha dovuto rientrare in un certo screentime, sacrificando forse qualche passaggio di troppo, tuttavia il risultato non è soddisfacente, e senza bisogno di scomodare scelte che contraddicono il canone, il quale può essere sempre modificato, ci mancherebbe. 

Animali Fantastici: I Segreti di Silente, al cinema dal 13 aprile, ha dovuto far fronte a tante aspettative e a tanto malcontento, è riuscito in parte ad accontentare i fan riportando la magia in primo piano, ma è probabile che i meno addentro al Wizarding World usciranno dalla sala con più di una perplessità.

Assassinio sul Nilo approda in Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook

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Assassinio sul Nilo approda in Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook

Assassinio sul Nilo, il film 20th Century Studios diretto e interpretato da Kenneth Branagh insieme a un cast stellare, è disponibile da oggi, 13 aprile, in Blu-Ray, DVD e UHD Steelbook. Le versioni Blu-Ray e UHD includono anche tanti contenuti extra inediti, tra cui otto scene eliminate e le esclusive featurette che svelano tutti i segreti del mystery-thriller basato sul celebre romanzo di Agatha Christie.

La vacanza in Egitto dell’investigatore belga Hercule Poirot a bordo di un elegante battello a vapore si trasforma in una terrificante ricerca di un assassino quando l’idilliaca luna di miele di una coppia perfetta viene tragicamente interrotta. Ambientata in uno scenario epico, caratterizzato da ampi panorami desertici e dalle maestose piramidi di Giza, questa drammatica storia di un amore finito male presenta un gruppo cosmopolita di viaggiatori dal look impeccabile, con colpi di scena che lasceranno il pubblico con il fiato sospeso fino alla scioccante rivelazione finale.

LEGGI ANCHE Assassinio sul Nilo, recensione del film di e con Kenneth

Kenneth Branagh torna nei panni dell’iconico detective Hercule Poirot, insieme a Tom Bateman, la quattro volte candidata all’Oscar Annette Bening, Russell Brand, Ali Fazal, Dawn French, Gal Gadot, Armie Hammer, Rose Leslie, Emma Mackey, Sophie Okonedo, Jennifer Saunders e Letitia Wright.

CONTENUTI EXTRA*
  • Assassinio sul Nilo: dal romanzo al film – Approfondimento sulla trasposizione dal romanzo al film e sul modo in cui il regista Kenneth Branagh e lo sceneggiatore Michael Green hanno rielaborato l’opera di Agatha Christie per dar vita alla nuova versione di questa storia di amore e assassinio.
  • Agatha Christie: il viaggio può essere un omicidio – La storia alla base del romanzo è intimamente connessa alla passione per i viaggi dell’autrice, in particolare per l’Egitto e i suoi misteri. L’eredità di Agatha Christie e dei suoi racconti continua a vivere nei ricordi della sua famiglia e attraverso le nuove generazioni di filmmaker e attori.
  • Design sul Nilo – Costumi, scenografia, fotografia: ogni elemento del film contribuisce a ricreare la visione di Agatha Christie. Questo estratto sulla “nave dei sospetti” analizza ogni dettaglio del look e del design del film, dagli interpreti al paesaggio.
  • Branagh/Poirot – Kenneth Branagh è un artista unico nel suo genere, in grado di passare dal ruolo di regista a quello di attore con grande naturalezza. Questa clip racconta della sua capacità di rimanere connesso al cast al team creativo durante tutte le fasi del film.
  • Scene tagliate
*I contenuti extra potrebbero variare in base al formato

SCHEDA PRODOTTO

Cast: Kenneth Branagh (Hercule Poirot)
Tom Bateman (Bouc)
Annette Bening (Euphemia Bouc)
Russell Brand (Dr. Windlesham)
Ali Fazal (Andrew Katchadourian)
Dawn French (Bowers)
Gal Gadot (Linnet Ridgeway)
Armie Hammer (Simon Doyle)
Rose Leslie (Louise Bourget)
Emma Mackey (Jacqueline de Bellefort)
Sophie Okonedo (Salome Otterbourne)
Jennifer Saunders (Marie Van Schuyler)
Letitia Wright (Rosalie Otterbourne)
Regia: Kenneth Branagh
Produttori: Ridley Scott, Kevin J. Walsh, Kenneth Branagh (P.G.A.) e Judy Hofflund (P.G.A.)
Produttori esecutivi Mark Gordon, Simon Kinberg, Matthew Jenkins, James Prichard e Mathew Prichard
Sceneggiatura: Michael Green
Basato sul libro di: Agatha Christie
SPECIFICHE TECNICHE
Durata: 127 minuti circa
Rating: 6+
Aspect Ratio: 2.39:1
Audio: UHD: Inglese Dolby Atmos 7.1.4; Italiano, Tedesco e Spagnolo latino-americano Dolby Digital Plus 7.1; Inglese audio descrittivo Dolby 2.0.
Blu-Ray: Italiano e Tedesco Dolby Digital Plus 7.1; Inglese DTS-HD MA 7.1;
DVD: Italiano, Inglese e Tedesco Dolby Digital 5.1;
Sottotitoli: UHD: Italiano, Tedesco, Inglese per non udenti, Finlandese, Norvegese, Svedese e Spagnolo.
Blu-Ray: Italiano, Inglese per non udenti e Tedesco.
DVD: Italiano, Inglese per non udenti e Tedesco.

The Space Cinema: Animali Fantastici – I Segreti di Silente in lingua originale

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In contemporanea con l’uscita ufficiale nelle sale italiane The Space Cinema propone la proiezione del terzo capitolo della saga ‘Animali fantastici: I segreti di Silente’, film ispirato dall’omonimo libro di J.K. Rowling, in lingua originale.

Animali fantastici: I segreti di Silente, lungometraggio diretto da David Yates, riprende la narrazione dopo i fatti accaduti in ‘Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald’ (2018) in cui viene rivelata la vera identità di Credence (Ezra Miller). In questo capitolo l’ascesa di Grindelwald (Mads Mikkelsen) deve essere fermata: il suo intento è quello di trasformare il mondo magico in una platea di ciechi sottoposti e dichiarare guerra al mondo dei non maghi. Silente (Jude Law), tuttavia, non può combattere Grindelwald a causa di un patto di sangue stretto in giovinezza quando il suo attuale nemico era la persona a lui più cara. Toccherà dunque a Newt Scamander (Eddie Redmayne) e alla sua squadra agire per conto di Silente e impedire che l’inganno e il terrore abbiano la meglio nell’elezione del nuovo leader del mondo magico.

 I multisala selezionati per questo appuntamento sono quelli di Milano OdeonFirenze (Novoli)LimenaBolognaTriesteVimercateSileaParma CentroRoma (Parco de Medici)Napoli e Torino (Beinasco). Per conoscere la programmazione di Animali fantastici: I segreti di Silente e rimanere aggiornati sui prossimi titoli in versione originale basta visitare la sezione dedicata alla rassegna Hear My Voice.

Quello che sappiamo di Animali Fantastici: I Segreti di Silente

Sappiamo che Animali fantastici: I segreti di Silente è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali fantastici: I segreti di Silente uscirà il 15 aprile 2022.

Aquaman e il Regno Perduto, Amber Heard quasi lasciata fuori dal film

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Un nuovo report rivela che Amber Heard era sul punto di essere lasciata fuori da Aquaman e il Regno Perduto per via dei suoi problemi di chimica con Jason Momoa. Heard ha fatto il suo debutto nel DC Extended Universe in Justice League nei panni di Mera, personaggio che aiuta Arthur Curry a rivestire il suo ruolo di salvatore di Atlantide e del mondo.

La Mera di Heard torna in Aquaman come principale interesse amoroso e contraltare del personaggio protagonista, Jason Momoa, con il quale si allea per prevenire la guerra tra il suo fratellastro, Orm, e il mondo della superficie.

Mentre la post-produzione di Aquaman e il Regno Perduto continua, un nuovo report di Puck (tramite ComicBook.com) ha rivelato che Amber Heard sarebbe potuta non essere nel film. Fonti riferiscono che la Warner Bros. inizialmente ha rifiutato di confermare l’opzione dell’attrice per tornare nel ruolo a causa delle preoccupazioni sulla sua chimica con la star Jason Momoa. Le notizie su queste preoccupazioni provengono da una deposizione del presidente della DC Films Walter Hamada, che sarà inclusa nel suo processo per diffamazione con l’ex marito Johnny Depp.

È interessante notare che il nuovo rapporto afferma anche che, sebbene Heard sia stata confermata per Aquaman e il Regno Perduto, all’attrice non è stato permesso di negoziare un aumento di stipendio per il suo ruolo nel film. Il suo team afferma che questa incapacità di richiedere un aumento derivava dal suo coinvolgimento con Johnny Depp e dai loro accesi procedimenti di divorzio. Secondo quanto riferito, Heard non è stata in grado di ottenere altri ruoli importanti o sponsorizzazioni del marchio negli ultimi mesi a causa dello scandalo in corso tra lei e il suo ex marito.

Tutto quello che c’è da sapere su Aquaman and the Lost Kingdom

Jason Momoa è atteso di nuovo nei panni dell’eroe in Aquaman and the Lost Kingdom, sequel del film che ha rilanciato in positivo le sorti dell’universo cinematografico DC. Nel sequel, diretto ancora una volta da James Wan (Insidious, The Conjuring), torneranno anche Patrick Wilson nei panni di Ocean Master, Amber Heard, che tornerà nei panni di Mera, Dolph Lundgren che sarà ancora una volta Re Nereus, il padre di Mera, e ancora Yahya Abdul-Mateen II nei panni di Black Manta, che abbiamo visto riapparire nella scena post-credit del primo film.

David Leslie Johnson-McGoldrick, collaboratore ricorrente di Wanscriverà la sceneggiatura del film, mentre il regista e Peter Safran saranno co-produttori. Aquaman and the Lost Kingdom uscirà nelle sale americane il 16 dicembre 2022.

Guardiani della Galassia Vol. 3, primo sguardo al look di Chris Pratt

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Chris Pratt ha rivelato indirettamente il suo look da Star Lord per Guardiani della Galassia Vol. 3 in un video dal set del film in cui promuove un altro suo lavoro. Con il ciuffo biondo e la barba lunga, l’attore ci dà la possibilità di avere uno sguardo sul personaggio:

Guardiani della Galassia Vol. 3, quello che sappiamo

Scritto e diretto da James GunnGuardiani della Galassia Vol. 3 arriverà nelle sale nel 2023, anche se una data di uscita ufficiale non è stata ancora comunicata. Le riprese del film dovrebbero partire ufficialmente entro la fine del 2021. Torneranno nel cast Chris PrattZoe SaldanaDave BautistaPom Klementieff, Karen Gillan, Will Poulter insieme a Vin Diesel e Bradley Cooper che offriranno ancora le loro voci. Nel film è atteso anche Chris Hemsworth nei panni di Thor.

Avengers: Endgame, ecco l’unico rimpianto di Karen Gillan

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Avengers: Endgame, ecco l’unico rimpianto di Karen Gillan

Karen Gillan ha partecipato in un ruolo più decisivo di quanto non ci si aspettasse a Avengers: Endgame. Tuttavia, l’interprete di Nebula sembra avere un rimpianto da quella lavorazione, la mancata occasione di una battuta la cui possibilità non tornerà più.

L’attrice ha recitato in Doctor Who, e il fatto di non aver citato la serie quando in Endgame si parla di viaggi nel tempo, la “perseguita”. Ecco il simpatico scambio con un fan su Twitter:

https://twitter.com/karengillan/status/1512811375474708483?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1512811375474708483%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fscreenrant.com%2Favengers-endgame-time-travel-karen-gillan-joke-response%2F

Avengers: Endgame, la recensione

Nel cast del film Robert Downey Jr.Chris HemsworthMark RuffaloChris EvansScarlett JohanssonBenedict Cumberbatch, Don Cheadle, Tom HollandChadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Letitia Wright, Dave Bautista, Zoe Saldana, Josh Brolin, Chris Pratt, Karen Gillan, Jeremy Renner, Evangeline Lilly, Jon Favreau, Paul Rudd, Brie Larson.

Dopo gli eventi devastanti di Avengers: Infinity War (2018), l’universo è in rovina a causa degli sforzi del Titano Pazzo, Thanos. Con l’aiuto degli alleati rimasti in vita dopo lo schiocco, i Vendicatori dovranno riunirsi ancora una volta per annullare le azioni del villain e ripristinare l’ordine nell’universo una volta per tutte, indipendentemente dalle conseguenze che potrebbero esserci.

Kraven the Hunter, ancora un inseguimento in un video dal set

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Kraven the Hunter, ancora un inseguimento in un video dal set

Aaron Taylor-Johnson è impegnato nelle riprese di Kraven the Hunteril nuovo film dell’Universo SONY che seguirà Venom e Morbius nella costruzione dello Spider-Verse dello studio. Di seguito, un video dal set in cui si sta girando una scena di inseguimento:

Clicca qui per vedere il video su TikTok

Kraven the Hunter, il film

Dopo il successo di Venom: Let There Be Carnage e Spider-Man: No Way Home , Sony continua ad espandere il suo universo Marvel e Kraven the Hunter si unisce a una lista che include anche Madame Web con Dakota Johnson e il progetto Spider-Woman di Olivia Wilde.  Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura di Kraven the Hunter e il fatto che il film attiri talenti di alto livello è sicuramente un buon segno.

Nel cast del film sono stati confermati Aaron Taylor-Johnson, Ariana DeBose, Russell Crowe, Alessandro Nivola, Christopher Abbott e Fred Hechinger. J.C. Chandor dirigerà il film, con la produzione di Avi Arad e Matt Tolmach. Art Marcum, Matt Holloway e Richard Wenk hanno scritto la sceneggiatura.

Animali fantastici: I segreti di Silente, Warner Bros approva la censura omofobica per la Cina

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La Warner Bros. ha consentito alla Cina di censurare la storia gay di Animali fantastici: I segreti di Silente per facilitarne l’uscita in sala. I segreti di Silente ha il compito di superare alcune critiche al film precedente relative alla relazione tra Silente e Gellert Grindelwald, aggirando la questione della loro passata storia d’amore.

Mentre all’inizio di Animali fantastici: I segreti di Silente si conferma la sessualità di Silente, quei sei secondi di dialogo sono stati rimossi dal taglio cinese, con il permesso dello studio. In una dichiarazione rilasciata tramite Variety, WB afferma di rimanere “impegnata a mantenere l’integrità” del film e che “le circostanze” avevano richiesto “tagli sfumati” dal runtime. Lo studio chiarisce inoltre che i realizzatori hanno accettato le modifiche per “rispettare i requisiti locali”, ma insistono che lo “spirito” del film rimane intatto.

“Come studio, ci impegniamo a salvaguardare l’integrità di ogni film che pubblichiamo, e ciò si estende alle circostanze che richiedono tagli sfumati per rispondere in modo sensibile a una varietà di fattori di mercato. La nostra speranza è di distribuire i nostri film in tutto il mondo come pensati dai loro creatori, ma storicamente abbiamo dovuto affrontare piccole modifiche apportate nei mercati locali. Nel caso di Animali fantastici: I segreti di Silente, è stato richiesto un taglio di sei secondi e la Warner Bros. ha accettato tali modifiche per conformarsi ai requisiti locali, ma lo spirito del film rimane intatto. Vogliamo che il pubblico di tutto il mondo veda e si goda questo film, ed è importante per noi che anche il pubblico cinese abbia l’opportunità di viverlo, anche con queste piccole modifiche.”

Quello che sappiamo di Animali Fantastici: I Segreti di Silente

Sappiamo che Animali fantastici: I segreti di Silente è attualmente in produzione presso gli Studi Leavesden, siti a Nord-Ovest di Londra. Gran parte del cast de I Crimini di Grindelwald tornerà, inclusi Eddie RedmayneKatherine Waterston, Dan Fogler, Alison Sudol, Ezra Miller Jude Law nei panni del giovane Albus Silente. Animali fantastici: I segreti di Silente uscirà il 15 aprile 2022.

Liam Neeson condivide un tenero ricordo del figlio con R2-D2 sul set de La Minaccia Fantasma

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In un’intervista esclusiva con Screen Rant, Liam Neeson ha ricordato un tenero momento di 24 anni fa, quando era impegnato sul set di Star Wars: La Minaccia Fantasma e suo figlio, che all’epoca aveva due anni, venne a fare visita al padre sul set.

L’attore ha ricordato di come suo figlio, appena visto R2-D2, era voluto scendere dalle sue braccia per andare ad abbracciare il robottino, e lui pensò che il motivo era nell’apparenza carina di R2. Tuttavia, raccontando l’accaduto a George Lucas, Liam Neeson ha scoperto che era un effetto che quel robot ha su tutti i bambini, una specie di qualità innata. Ecco la dichiarazione di Neeson:

“Sì. Oh, lo fa. E so che Ewan sta facendo la serie. Sì, non posso credere che siano passati 24 anni da quando abbiamo girato il film a Londra. Mio dio. Ricordo mio figlio. Ti racconto una storia divertente. Mio figlio, Michael, aveva due anni. La sua tata lo ha portato a trovarmi sul set ed era ora di pranzo. Lo tenevo tra le braccia e l’ho portato in giro per il set e c’era R2-D2, seduto parcheggiato. Mio figlio ha guardato questo strano pezzo di metallo, tra le mie braccia, e ha semplicemente fatto così “[allunga le braccia in fuori]” Quindi ho dovuto metterlo a terra e lui si è avvicinato e ha iniziato ad abbracciare R2-D2. Ho pensato che fosse molto interessante. Aveva due anni. Non sapeva nulla di Star Wars, non aveva visto nessuno dei film. Era così carino. Ricordo di averlo detto a George Lucas dopo pranzo, ho detto: “Ho portato mio figlio. Ha voluto abbracciare R2-D2 ed è stato davvero toccante”. E George disse: “Sì. R2-D2 ha quell’effetto sui bambini”. E ho pensato che fosse molto, molto dolce, quindi me lo ha ricordato.”

Spider-Man: No Way Home, i fan arrabbiati per la mancanza di scene eliminate nel Home Video

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I fan della Marvel che hanno acquistato il Blu-ray/4K Ultra HD di Spider-Man: No Way Home hanno espresso la loro rabbia per il fatto che la versione Home Video del film non include scene eliminate o estese.

Il marketing e la promozione per l’uscita dell’edizione in Home Video pubblicizzavano 90 minuti di contenuti bonus, comprese scene eliminate ed estese. Tuttavia, come riporta The Direct, l’attuale Blu-ray ora elenca 80 minuti di filmati extra invece di 90, e invece di “scene eliminate ed estese” nomina una featurette chiamata “Spider-Men Unite”. Ciò corrisponde al contenuto bonus incluso nell’uscita in Blu-ray del film nel Regno Unito, avvenuta una settimana fa, il che porta molti fan delusi ad incolpare Sony per la falsa pubblicità.

Ci sarà mai una versione in Home Video che racchiude quel materiale video inedito e promesso dal marketing e che i fan non vedono l’ora di vedere?

Spider-Man: No Way Home, leggi la recensione

Spider-Man: No Way Home è uscito in sala il 15 dicembre. Nel film tornano Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei. Inoltre, nel film ci sono anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che veste i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, Willem Dafoe nei panni di Norman Osborne/Green Goblin e infine Alfred Molina, di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2. Nel film, accanto a Tom Holland, tornano a interpretare Peter Parker/Spider-Man anche Tobey Maguire e Andrew Garfield.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production.

Robert Eggers vuole Willem Dafoe nel suo Nosferatu

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Robert Eggers vuole Willem Dafoe nel suo Nosferatu

Il regista di The Northman, Robert Eggers, ha rivelato di volere Willem Dafoe nel cast del suo tanto atteso remake di Nosferatu. I due hanno collaborato la prima volta in The Lighthouse, secondo film del regista, che ha debuttato nel 2019 e replicato al collaborazione in The Northman, che arriverà tra poco al cinema.

L’originale Nosferatu è stato diretto da Friedrich Wilhelm Murnau e ha debuttato nei cinema nel 1922. Ampio adattamento dell’iconica storia di Dracula, il film segue un vampiro di nome Conte Orlock (Max Schreck), che giunge in una città per portare il terrore in una proprietà di un ignaro agente immobiliare (Gustav von Wangenheim) e sua moglie (Greta Schröder). Nosferatu è considerato un esponente altissimo dell’espressionismo tedesco e uno dei film originali che ha contribuito a formare il DNA del genere horror come lo conoscono i fan oggi. È diventato così iconico che nel 2000 Dafoe ha persino interpretato Max Schreck in L’ombra del vampiro, un racconto romanzato della creazione di Nosferatu, che presupponeva che Schreck stesso fosse un vero vampiro.

Con così tanta iconografia dietro Nosferatu e la sua versione del mito di Dracula, molti fan dell’horror sono ansiosi di vedere cosa farà Robert Eggers con questo materiale. Eggers ha recentemente parlato del remake con Slashfilm e ha confermato che, se il film dovesse davvero farsi, chiederà a Dafoe di far parte della produzione. Eggers ha detto:

“Nosferatu” è un film e una storia così incredibilmente importanti per me, quindi filtra sempre. Se Willem… se ‘Nosferatu’ viene realizzato, sarebbe dannatamente meglio che Willem ci sia dentro perché adoro lavorare con lui… ma, sai, forse interpreterebbe Ellen? Chi lo sa.”

Luisa Ranieri: 10 cose da sapere sull’attrice

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Luisa Ranieri: 10 cose da sapere sull’attrice

Luisa Ranieri è una delle attrici migliori del panorama cinematografico italiano e capace di contrubuire allo sviluppo del cinema nostrano negli ultimi anni. L’attrice ha dimostrato sin da subito di essere molto in gamba con la recitazione, districandosi tra cinema e tv, senza rinunciare alla conduzione e ai videoclip, conquistando il pubblico anche per la sua bellezza e femminilità, ribaltando il concetto di bellezza uguale a poca intelligenza.

Ecco, allora, dieci cose da sapere su Luisa Ranieri.

Luisa Ranieri: i suoi film

 

1. Ha recitato in celebri film. La carriera cinematografica dell’attrice è iniziata nel 2001, quando debutta sul grande schermo con il film Il principe e il pirata, per poi proseguire con Il fuggiasco (2003), Guardiani delle nuvole (2004), Eros – episodio Il filo pericoloso delle cose (2004), SMS – Sotto mentite spoglie (2007), Gli amici del bar Margherita (2009) e L’amore buio (2010). In seguito, recita in La vita è una cosa meravigliosa (2010), Letters to Juliet (2010), Le maquis (2011), Benvenuto a bordo (2011), Mozzarella Stories (2011), Immaturi (2011) e Immaturi – Il viaggio (2012). Tra i suoi ultimi film, vi sono Colpi di fulmine (2012), Maldamore (2013), Allacciate le cinture (2014), Forever Young (2016), La musica del silenzio (2017), Veleno (2017), Napoli velata (2017), Vita segreta di Maria Capasso (2019), È stata la mano di Dio (2021) e 7 donne e un mistero (2021).

2. Ha lavorato spesso per il piccolo schermo. Nel corso della sua carriera, l’attrice non ha prestato la sua attività solo per il grande schermo, ma ha partecipato anche a diversi progetti televisivi. Infatti, ha debuttato sul piccolo schermo con La squadra (2000), per poi lavorare nelle serie tv La omicidi (2004), Cefalonia (2005), Callas e Onassis (2005), Boris (2007), ‘O professore (2008), Amiche mie (2008), Gli anni spezzati – Il commissario (2014), Luisa Spagnoli (2016) e La vita promessa (2018). Inoltre, ha recitato anche nei film tv Maria Goretti (2002), Il giudice meschino (2014), Una buona stagione (2014), Luisa Spagnoli (2016), La vita promessa (2018-2020) e Le indagini di Lolita Lobosco (2021).

3. È apparsa in altri progetti. Oltre al cinema e alle serie tv, l’attrice ha dimostrato di saperci fare anche con la conduzione, come è avvenuto per Rockpolitik (2005) e Amore criminale (2012-2013). Inoltre, ha partecipato anche tra i protagonisti del videoclip Sognami di Biagio Antonacci nel 2007. Nel 2021 ha doppiato il personaggio Virana in Raya e l’ultimo drago.

luisa ranieri

Luisa Ranieri è su Instagram

4. Ha un profilo ufficiale. L’attrice possiede un proprio account ufficiale su Instagram che è seguito da 425 mila persone. La sua bacheca è un tripudio di foto che trasmettono solarità e gioia, tra momenti di lavoro e i molti momenti legati alla quotidianità e a quelli trascorsi con la famiglia. Seguendola si può dunque rimanere aggiornati su tutte le sue attività.

Luisa Ranieri, il matrimonio con Luca Zingaretti e le figlie Emma e Bianca

5. È sposata da alcuni. L’attrice è insieme da molti anni con il collega Luca Zingaretti, ma i due si sono sposati solo il 23 giugno del 2012. Infatti, i due attori si sono conosciuti tra il 2004 e il 2005 sul set della serie Cefalonia e lei, sebbene restia dal frequentare dei colleghi, ha ceduto alla corte dolce, ma serrata, di lui. Così, i due hanno iniziato una relazione nel 2005, per poi non lasciarsi mai. Il matrimonio è avvenuto il 23 giugno 2012 con rito civile al Castello di Donnafugata a Ragusa in Sicilia.

6. È madre di due bambine. Dall’unione con il marito Luca Zingaretti, l’attrice è diventata madre di due figlie: Emma (nata il 9 luglio del 2011) e Bianca (nata il 27 luglio del 2015). Con loro l’attrice è sempre stata attenta affinché le due bambine non venissero sovraesposte mediaticamente per via del suo lavoro e di quel del marito.

Luisa Ranieri in Immaturi

7. Ha recitato poco dopo aver partorito. Dopo il parto della prima figlia, quasi dopo poco più di un mese, l’attrice si è presentata in Grecia sul set di Immaturi, dimostrando di avere un’energia quasi fuori dal normale.

Luisa Ranieri Luisa Spagnoli

Luisa Ranieri è Luisa Spagnoli

8. Non conosceva la storia della protagonista. Prima di iniziare ad interpretare Luisa Spagnoli nell’omonima miniserie, l’attrice non conosceva il personaggio ed è stato quando ha letto il soggetto propostole per avviare una serie che si è resa conto di chi fosse. L’attrice ha amato interpretare il personaggio di Luisa, così forte e determinata, così lungimirante ed ottimista, creatrice di un impero dolciario che ha conquistato il mondo.

Luisa Ranieri in È stata la mano di Dio

9. Ha avuto un ruolo di rilievo nel film. Nell’ultimo film di Paolo Sorrentino, È stata la mano di Dio, poi anche candidato all’Oscar, l’attrice ha ricoperto il ruolo di Patrizia, la seducente zia del protagonista. Si tratta di un ruolo che ha visto l’attrice mettersi letteralmente a nudo, mostrando un fisico particolarmente curato, che ha attirato su di sé non poche attenzioni. L’attrice si è inoltre distinta per la sua solita bravura, rimanendo impressa come uno dei personaggi più memorabili del film.

Luisa Ranieri: età e altezza

10. Luisa Ranieri è nata il 16 dicembre del 1973 a Napoli. La sua altezza complessiva corrisponde a 173 centimetri.

Fonte: IMDb

Thor: 5 personaggi della Fase 4 che riescono a sollevare Mjolnir

Thor: 5 personaggi della Fase 4 che riescono a sollevare Mjolnir

Nonostante l’unicità che caratterizza Mjolnir nel MCU, la Fase 4 del MCU ha presentato cinque personaggi che possono essere considerati in grado di sollevarlo, tra cui la nuova versione di Thor che verrà introdotta in Thor: Love and Thunder. Inizialmente, infatti, il Dio del tuono era l’unico considerato degno di brandire Mjolnir ma, man mano che nuovi eroi fanno il loro ingresso nel MCU, un numero più consistente di personaggi soddisfa i requisiti per poter maneggiare il martello incantato. Anche se alcuni dei personaggi che presenteremo ora sono già in circolazione da un po’, mentre altri non hanno ancora fatto il loro debutto, tutti e cinque sono di diritto parte integrante della Fase 4 e sono ritenuti degni di sollevare Mjolnir.

Creata dal cuore di una stella morente, Mjolnir è un’arma mitica che è apparsa per la prima volta nel MCU nel film Thor. Odino il Padrino ha consegnato l’arma a suo figlio Thor ma, dopo che questi è stato bandito da Asgard, Odino ha lanciato un incantesimo su Mjolnir che fa sì che solo coloro che sono ritenuti degni possano impugnare il martello. Una volta che Thor si è guadagnato questo titolo, ha continuato a brandirlo fino a quando non è stato distrutto da sua sorella Hela in Thor: Ragnarok. Tuttavia, l’arma non è andata perduta per sempre, poiché una versione del Mjolnir, riconducibile a una linea temporale alternativa, è apparsa in Avengers: Endgame.

Essere considerati degni di poter sollevare Mjolnir non è un qualcosa di scontato, e ben pochi nel MCU sono stati in grado di farlo. Gli unici che finora ci sono riusciti, oltre a Thor, sono Odino, Hela, Capitan America e la versione originale di Visione, più un sorprendentemente robusto appendiabiti in Thor: The Dark World. Vediamo chi sono gli altri 5 personaggi della Fase 4 che si uniranno a questo club così esclusivo!

Thor

Thor Mjolnir

Non ci sorprendiamo di fronte al fatto che il primo della lista sia Thor: egli è uno dei pochi Vendicatori originali ancora attivo nella Fase 4 e, anche se al momento brandisce la sua ascia Stormbreaker, il ritorno di Mjolnir in Thor: Love and Thunder significa che il Dio del Tuono sarà in grado di sollevare il suo martello incantato ancora una volta. Se lo farà davvero, con l’arrivo della nuova versione di Thor nel MCU, resta comunque da vedere.

Jane Foster

Jane Foster Mjolnir

Anche se la Jane Foster di Natalie Portman è stata finora una semplice mortale nel MCU, il personaggio si trasformerà nel Potente Thor nel film tanto atteso Thor: Love and Thunder. Il materiale promozionale del film ha già confermato che Jane sarà in grado di sollevare Mjolnir, come accade anche nei fumetti, una volta portata a termine questa sua “mutazione”. Anche se non è ancora effettivamente in grado di impugnare il martello, questa futura Dea del Tuono ci sorprenderà tutti con la sua capacità di sollevare il “nuovo” Mjolnir in Thor: Love and Thunder.

Visione Bianca

visione bianca Mjolnir

Dal suo debutto in Wandavision, le caratteristiche della versione bianca di Visione non sono mai state realmente spiegate: sappiamo che “indossa” apparentemente lo stesso corpo della versione originale di Visione si è auto-dichiarato come il vero e autentico Visione dopo aver acquisito i ricordi del primo. Quindi, dato che la prima versione di Visione era stata in grado di sollevare Mjolnir in Avengers: Age of Ultron e considerando che Visione Bianca possiede tecnicamente la stessa mente e lo stesso corpo dell’originale, si può dedurre che sarà nuovamente in grado di maneggiare Mjolnir nella Fase 4.

Throg

throg

Mentre i giganti del MCU come Iron Man e Thanos non sono in grado di sollevare Mjolnir, Throg (Thor in versione rana) lo è. Questa bizzarra variante del dio del Tuono è apparsa per la prima volta in un episodio di Loki e, nei fumetti, in Thor 364 quando, dopo aver aiutato le rane di Manhattan a sconfiggere dei topi, il Dio del Tuono ritrovò il suo martello Mjolnir e si trasformò nel Thor rana, per poi sconfiggere Loki ed essere riportato alle sue sembianze naturali.

Zeus

zeus Mjolnir

Zeus farà il suo debutto nel MCU in Thor: Love and Thunder – interpretato da Russell Crowe e, se le regole sono le stesse dei fumetti, sarà tecnicamente in grado di sollevare Mjolnir. Ciò che è interessante è che Zeus non è considerato in realtà degno di sollevare Mjolnir, ma attraverso un piccolo stratagemma, può comunque farlo: se Mjolnir entrerà nel suo dominio, i poteri di Zeus nel MCU dovranno infatti annullare l’incantesimo di Odino, per assicurarsi il possesso del martello incantato. Potrebbe non esserne degno, ma tecnicamente Zeus è il quinto personaggio che della Fase 4 del MCU in grado di sollevare Mjolnir.

I 10 villain più spaventosi dei film Disney

I 10 villain più spaventosi dei film Disney

Non mentiamo: siamo tutti stati terrorizzati da alcuni cattivi dei film Disney durante la nostra infanzia. Frollo, Ade, Jafar – per citarne solo alcuni – hanno popolato i nostri incubi con il loro aspetto inquietante, piani malvagi e azioni crudeli di cui non riuscivamo a capacitarci. Anche se con ancora qualche brivido in corpo, è giunta l’ora di stilare la classifica dei villain più spaventosi di casa Disney!

Jafar (Aladdin)

jafar disney

Jafar è forse più inquietante che spaventoso, e ciò è suggerito molto bene sia dal character design che dal posizionamento del personaggio all’interno delle inquadrature,  in penombra, e il cui ingresso in scena era spesso preceduto da frasi sussurrate con il suo tono di voce profondo. Jafar è stato in grado di ipotizzare il Sultano e fargli il lavaggio del cervello, il che, se ci pensiamo, è un concetto a dir poco spaventoso per i bambini.

Ma ciò che rende Jafar spaventoso è soprattutto il modo in cui si trasforma, come si evince dal climax del film quando, nello scontro finale con Aladdin, il villain assume la forma di un gigantesco serpente a sonagli gigante e, successivamente, di un oscuro genio onnipotente e, anche se Aladdin è infine in grado di intrappolarlo in una lampada, gli spettatori possono solo rabbrividire al pensiero di ciò che Jafar sarebbe stato in grado di fare se avrebbe assunto i potere da genio.

Madre Gothel (Rapunzel)

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La perfida Madre Gothel di Rapunzel ha sfornato diversi momenti particolarmente inquietanti, ad esempio quando ha rapito la piccola Rapunzel all’inizio del film, o quando la vediamo assumere le sembianze di un’ombra inquietante per poter origliare e spiare senza essere vista. Non dimentichiamo poi il suo vero e proprio disintegrarsi in polvere alla fine del film, che senza dubbio ha tormentato gli incubi di molti bambini.

Ciò che la rende veramente terrificante è il modo in cui questo personaggio riflette gli orrori della vita reale: il suo abuso e sfruttamento di Rapunzel riflettono le dinamiche di molte sfortunate relazioni familiari e le implicazioni che queste hanno poi nella vita di tutti i giorni.

Shan Yu (Mulan)

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Shan Yu, il capo degli Unni in Mulan, riusciva a incutere timore già solo per il fatto che è uno dei pochi cattivi Disney a non avere una propria canzone, il che lo rendeva ancora più misterioso e intimidatorio. Rappresenta inoltre la paura della guerra e della distruzione nella vita reale, esplicitate in particolare dalla terribile scena in cui trova la bambola di una bambina nel villaggio che ha appena distrutto e la guarda sprezzante, mostrandosi in tutta la sua mostruosità.

Shan Yu è un personaggio spaventoso fin dall’aspetto, con gli occhi iniettati di veleno nero e striati di giallo; inoltre, il design del suo abbigliamento gli permette di apparire nell’ombra anche quando non è effettivamente presente sulla scena, rispecchiando minacciosamente le sembianze del suo fidato rapace.

Mor’Du (Ribelle)

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Mor’du rispecchia in tutto e per tutto il perfetto villain dei film horror: questo gigantesco orso assassino che dà la caccia a Merida in Ribelle è incredibilmente terrificante poiché è impossibile dialogare o ragionare con lui.

La sua backstory, poi, è davvero inquietante: corrotto dalla sua sete di potere, un principe lasciò che una strega lo trasformasse in un orso per massacrare i suoi stessi fratelli. È stato poi bandito dal regno e ha continuato a dimenticare e disfarsi del suo io umano, che è sopravvissuto solo nella forma di guscio vizioso della sua vita passata, il che è piuttosto spaventoso.

Lady Tremaine (Cenerentola)

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Anche se Lady Tremaine può essere all’apparenza ben vestita come qualsiasi principessa Disney, ciò non le impedisce di essere terrificante. È l’iconica matrigna cattiva di Cenerentola e, anche se non commette le stesse atrocità di altri cattivi, è comunque ugualmente spaventosa.

Tra i concetti che Lady Tremaine incarna vi sono lo sfruttamento del mondo dell’infanzia e il lavoro forzato. In questo senso, il suo contegno e il tono di voce contribuiscono a cementare la sua aura intimidatoria, tanto quanto il modo in cui si muove nello spazio, inquadrata spesso nell’ombra con solo gli occhi che risaltano e brillano minacciosi, a voler sottolineare il parallelismo tra la matrigna e un’entità demoniaca.

Chernabog (Fantasia)

Chernabog-Evil-Grin.jpg (740×370)Cosa c’è di più spaventoso di un vero e proprio demone? Basato sul Dio della Notte della mitologia slava, il personaggio di Chernabog è inteso come una rappresentazione del male assoluto, puro nutrimento per gli incubi, in poche parole. La colonna sonora di Fantasia, spesso sfruttata al massimo della sua potenza per suscitare divertimento o meraviglia, in questo caso non fa che amplificare l’orribile sensazione di terrore che porta con se il personaggio.

L’intero segmento dedicato a Chernabog nel film è terrificante, partendo da quando emerge dalla cima di una montagna per evocare tutti i suoi demoniaci scagnozzi, che gli danzano intorno prima di essere gettati nella fossa infuocata della montagna.

Malefica (La bella addormentata)

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Malefica è probabilmente la più iconica di tutti i cattivi Disney, e questo è semplicemente dovuto a quanto sia teatrale e intimidatorio il suo personaggio ne La Bella Addormentata. Non solo spaventa l’intero regno, ma terrorizza anche i suoi stessi servi quando si arrabbia e li aggredisce.

È anche uno dei personaggi Disney più potenti, il che la rende ancora più spaventosa, dato che può lanciare maledizioni in qualsiasi momento e trasformarsi in un drago gigante quello successivo. È anche terrificante pensare a quanto possa essere meschina, visto che condanna una dolce bambina a morire semplicemente perché non é stata invitata al suo battesimo.

Re Cornelius (Taron e la pentola magica)

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Re Cornelius di Taron e la pentola magica è davvero terrificante, soprattutto per quanto riguarda il design, con i suoi denti aguzzi e il teschio che ha come testa. Anche il suo piano nel film è altrettanto raccapricciante, in quanto prevede di usare la pentola magica per riportare in vita (e rendere immortale) il suo esercito di morti.

Ogni personaggio del film ha paura di Re Cornelius, i cui primi piani ravvicinati non fanno che aumenta l’atmosfera ansiogena che lo circonda mentre insegue Taron. Per non parlare poi della morte agonizzante che gli viene riservata, come accade di solito ai cattivi Disney: il suo corpo e la sua anima gli vengono letteralmente strappati di dosso e gettati nel calderone davanti agli occhi degli spettatori.

Grimilde (Biancaneve e i sette nani)

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Il primo film d’animazione della Disney, Biancaneve, è anche uno dei suoi più spaventosi, e questo è dovuto soprattutto alla trasformazione in strega della Matrigna Cattiva, Grimilde. Questa è già piuttosto intimidatoria nella prima parte di film, quando sorveglia implacabile Biancaneve dal suo castello ma, una volta trasformatasi in strega, è incredibile come Biancaneve non sia scappata immediatamente via.

La grafica utilizzata per delineare i contorni di questa figura minacciosa, il suo tono di voce e il suo piano di avvelenare la principessa contribuiscono a rendere ancora più visibile la sua meschinità. Anche se va incontro a una fine meritata, assistere alla caduta della Strega dalla scogliera è altrettanto terrificante, mentre fulmini e tuoni sottolineano quanto sia impressionante la sua figura velata di nero.

Claude Frollo (Il Gobbo di Notre Dame)

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Il Gobbo di Notre Dame è uno dei film più maturi della Disney, anche grazie alla rappresentazione spaventosamente realistica del temibile giudice Claude Frollo. Egli uccide la madre di Quasimodo, tenta di aggredire Esmeralda, diventa ossessionato da lei, e maltratta sia il bambino che si è impegnato ad accudire (il futuro Quasimodo) che l’intero gruppo etnico degli zingari di Parigi.

Frollo spiega inoltre come il potere possa corrompere e potenziare un individuo, dato che il potere di Frollo su Parigi gli permette di sfruttare il suo pregiudizio e la sua attitudine inquietante per distruggere un’intera città e parte della sua popolazione. Ricordiamo poi il suo assolo, una delle canzoni Disney più centrate in assoluto, grazie al testo suggestivo e alle immagini drammatiche che evoca.

Marvel e DC: 10 personaggi nati fuori dalla carta stampata

Marvel e DC: 10 personaggi nati fuori dalla carta stampata

I fumetti hanno il merito di aver fatto conoscere al grande pubblico un vasto numero di supereroi: da Spider-man a Superman, da Capitan America a Batman. Molti personaggi sono stati inventati e studiati ad hoc dai fumettisti per fare il loro debutto nel mondo dei comics, ma non tutti: alcuni degli eroi più iconici dei fumetti MarvelDC sono apparsi per la prima volta in televisione, al cinema o addirittura in radio. Tuttavia, sono stati i fumetti a renderli celebri.

Vediamo allora tutti i personaggi Marvel e DC che, dopo aver debuttato in condizioni insolite, sono oggi imprescindibili nel mondo dei fumetti e dei supereroi.

X-23

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Il personaggio Marvel X-23 alias Laura Kinney ha debuttato nel 2003 nella serie televisiva X-Men: Evolution, creata dallo scrittore Craig Kyle. Solo un anno dopo, è apparsa nella serie di fumetti della NYX.

La storia del personaggio viene spiegata ancora dopo, in X-23: Innocence Lost, una miniserie di sei numeri scritta da Kyle e Christopher Yost. Da allora, la sua popolarità ha continuato a crescere. X-23 ha fatto il suo debutto live-action con il film Logan – The Wolverine di James Mangold, dove è interpretata da Dafne Keen.

Come vedremo, molti grandi personaggi femminili dei fumetti Marvel e DC sono stati inizialmente creati per la televisione.

I Wonder Twins – I goffi gemelli della DC

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I Wonder Twins (o Gemelli Meraviglia) hanno tantissimi fan. Sono personaggi strambi all’interno della DC, ma piacciono al pubblico dei fumetti. Forse non tutti sanno che il loro debutto è avvenuto con il cartone animato The All-New Super Friends Hour del 1977 trasmesso dal network statunitense ABC.

Anche se sono stati resi parte ufficiale dell’Universo DC nel 2019 con una serie a loro dedicata, Zen e Jayna hanno fatto solo sporadiche apparizioni nei fumetti degli ultimi anni. Il duo è meglio conosciuto per le performance televisive: sono stati avvistati in tanti progetti, da Teen Titans Go!Justice League Unlimited.

Jimmy Olsen

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Tra i personaggi dei fumetti Marvel e DC che hanno origini radiofoniche c’è anche Jimmy Olsen. Il migliore amico di Superman appare per la prima volta nello show radiofonico Le avventure di Superman il 15 aprile 1940, nell’episodio “Donelli’s Protection Racket.” Poco dopo, Jimmy arriva sulla pagina con Superman 13.

In realtà, il personaggio compare prima ancora con un cameo anonimo in Action Comics #6 del 1938, ma è solo con il programma radiofonico che Jimmy prende spazio e personalità all’interno del mondo di Superman.

H.E.R.B.I.E. – La new entry dei Fantastici Quattro nella DC

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Concepito per la serie animata The Fantastic Four alla fine degli anni Settanta, H.E.R.B.I.E. è un incredibile sostituto della Torcia Umana. Quando nel 1978, venne prodotta dai Marvel Studios la seconda serie animata sul quartetto, i diritti relativi al personaggio della Torcia Umana non erano disponibili. Stan Lee ideò quindi il robottino, che fu disegnato in seguito da Jack Kirby, il celebre artista della Marvel.

H.E.R.B.I.E. fece il suo debutto nel mondo dei fumetti solo un anno dopo, in Fantastic Four #209. Da allora è uno dei personaggi preferiti dei fan e ancora oggi mantiene quell’aspetto ispirato ai disegni di Kirby.

Mercy Graves

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Agli arbori dei fumetti Marvel e DC, la maggior parte delle figure femminili erano legate agli eroi per interessi amorosi o perché bisognose di aiuto. Tutti i personaggi donna che non rientravano in queste categorie, hanno debuttato altrove. Tra di esse c’è anche Mercy Graves, l’autista e formidabile guardia del corpo di Lex Luthor, comparsa per la prima volta nel 1996 in Superman: The Animated Series.

L’apparizione a fumetti di Mercy avviene nello stesso anno sulle pagine di Superman Adventures #1. Da allora è stata un personaggio chiave in molte avventure dell’Uomo d’Acciaio che coinvolgono Luthor. Inoltre, Graves è apparsa in Batman v Superman: Dawn of Justice, Supergirl e nella serie Titans, interpretata da Natalie Gumede.

Terry McGinnis: il nuovo Batman della DC

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La serie Batman of the future durò solo due anni, ma presentò al pubblico un  nuovo personaggio: Terry McGinnis. Dopo che la Warner Bros. Animation abbandonò il progetto per concentrarsi sulla serie animata Justice League, Terry McGinnis si è fatto strada nel mondo dei fumetti. Da allora è apparso nell’universo DC in più occasioni, anche in un recente follow-up dello show televisivo originale.

Ecco un altro di quei personaggi Marvel e DC che, dopo aver debuttato in altri media, oggi è una star nel mondo dei fumetti e dei supereroi.

Nora Fries

Nora Fries

Nora Fries è stata introdotta nello show Batman: The Animated Series per spiegare la natura malvagia di Mr. Freeze. Il personaggio è stato anche utilizzato nel film Batman & Robin ed è comparsa in Gotham.

Nora è conosciuta dal grande pubblico per il suo ruolo nei fumetti: la sua prima apparizione avviene nel 1997 con Batman – Mr. Freeze. Inoltre, è presente in tutte le recenti rivisitazioni sulle origini di Freeze. Ne ha passate di tutti i colori: è addirittura diventata Mrs. Freeze l’anno scorso!

Agente Coulson: dall’MCU alla Marvel Comics

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Clark Gregg interpreta Agente Coulson nell‘Iron Man del 2008. Il personaggio viene incluso nel film solo per suggerire l’esistenza della S.H.I.E.L.D. e per introdurre il grande personaggio Nick Fury di Samuel L. JacksonAgente Coulson è ormai parte integrante dellMCU. Il personaggio viene ucciso per mano di Loki in The Avengers, ma la Marvel Television lo resuscita e gli dona nuova vita attraverso le sette stagioni della serie ABC Agents of S.H.I.E.L.D.

Nonostante non sia un personaggio nato nei fumetti Marvel, nel 2011 l’agente compare sulla carta per la prima volta, prima come Cheese in Battle Scars #1, poi come Phil Coulson nel numero 6. In ogni caso, questa versione a fumetti non ha riscosso molto successo tra i fan.

Firestar

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Fire-Star debutta nel 1981 nella serie televisiva animata L’Uomo Ragno e i suoi fantastici amici. Il successo del personaggio la porta dopo poco tempo a fare il suo ingresso nel mondo dei fumetti. Il debutto avviene in Spider-Man e His Amazing Friends #1.

Firestar è ora meglio conosciuta per la sua natura mutevole: da quando è stata presentata, è stata un Vendicatore, un X-Men e persino un membro dei Nuovi Guerrieri. Si dice anche che Firestar potrebbe essere trasportata nell’Universo Cinematografico Marvel.

Harley Quinn – La star della DC

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Introdotta nell’episodio Un piccolo favore di Batman: The Animated Series, Harley Quinn conquista immediatamente i fan grazie alla sua complessa storia di origine, al bell’aspetto e all’atteggiamento. Il personaggio nasce per mano di Paul Dini e Bruce Timm. Un anno dopo il debutto in tv, nel 1993 Harley fa il suo ingresso nei fumetti con The Batman Adventures 12.

Harley Quinn è cresciuta fino a diventare molto di più di un semplice complice di Joker. Ora è una delle figure della DC più popolari ed è la prova che non tutti i personaggi di successo devono debuttare nei fumetti.

Razzie Awards: i 10 film che hanno ricevuto più nomination

Razzie Awards: i 10 film che hanno ricevuto più nomination

Da quando è nata nel 1980, i Razzie Awards, la Razzie Awards, ha sferrato colpi bassi a tutto il mondo cinematografico. I Golden Raspberry Awards sono una premiazione anti-Oscar che onora chi ha fatto peggio a livello di regia, recitazione, sceneggiatura, etc.

Spesso capita che ai Razzie Awards, come anche agli Oscar, uno stesso film ottenga la maggior parte delle nomination. Quali sono i titoli che hanno, per loro sfortuna, collezionato il più alto numero di candidature?

Battaglia per la Terra (2000) – 8 Nominations ai Razzie Awards

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Battaglia per la Terra è stato uno dei più grandi flop al box office di sempre: ambientato nel 3000, il film racconta della riconquista umana della Terra, ormai abitata solo dal popolo alieno del Psychio.

Battaglia per la Terra ha ricevuto otto nomination e sette premi ai Razzie Awards, numeri da record per un singolo film. Il lungometraggio è stato superato solo nel 2012, quando – come vedremo – Jack e Jill ha fatto peggio. Inoltre, alla trentesima edizione dei Razzie Awards è stato nominato Peggior film del decennio.

Batman V Superman: Dawn Of Justice (2016) – 8 Nomination

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Combinare i due supereroi iconici della DC Batman e Superman sembrava un’idea geniale. Infatti, gli spettatori e i fan si sono riversati nei cinema durante il weekend d’uscita di Batman v Superman: Dawn of Justice. Tuttavia, l’eccitazione non è durata molto e la critica ha dato presto il via alle lamentele online sulla storia e sui personaggi.

Come risultato delle basse recensioni, Batman v Superman: Dawn of Justice ha ottenuto ben otto nomination alla 37a edizione dei Razzie Awards. Il film si è aggiudicato quattro premi tra cui “Peggior Prequel, Remake, Rip-off, o Sequel” e “Peggior coppia“. Quest’ultima è una scelta sorprendente dato che alla maggior parte delle persone piacevano le interpretazioni di Batman e Superman messe in scena da Ben Affleck e Henry Cavill.

Norbit (2007) – 8 Nomination per i Razzie Awards

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Nonostante sia stato stroncato dalla critica, Norbit è stato un successo al botteghino. La commedia è incentrata sul tentativo disperato del nerd protagonista (Eddie Murphy) di sperarsi dalla moglie, visto che il suo amore d’infanzia è tornato in città.

Le critiche mosse a Norbit hanno fatto si che il film ricevesse otto nomination ai Golden Raspberry Awards. Alla fine, i premi vinti sono stati tre, tutti aggiudicati a Eddie Murphy e ai tre personaggi da lui interpretati.

Cats (2019) – 9 Nomination

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Cats è stato un disastro su tutti i fronti fin dall’inizio: ha avuto addirittura dei problemi di post-produzione a livello di effetti visivi. Il musical non si è avvicinato nemmeno a pareggiare i costi di produzione.

Come se non bastasse, nel 2020 Cats è stato nominato per nove Razzie Awards. Inizialmente la cerimonia doveva essere annullata, ma alla fine i vincitori sono stati annunciati comunque via Internet: Cats ha vinto sei dei nove premi tra cui “Peggior film“, “Peggior regista” e “Peggior coppia“, premio assegnato alle “due palle di pelo metà felino/ metà umano”.

Il nome del mio assassino (2007) – 8 Nomination

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Ne Il nome del mio assassino, la protagonista Aubrey Fleming (Lindsay Lohan), dopo essere scappata dal suo rapitore, torna a casa, ma afferma di essere un’altra persona. Il fatto in confusione la sua famiglia. Anche se film non ha avuto successo in sala, è andato abbastanza bene nelle vendite DVD, diventando un cult sui generis.

Il nome del mio assassino ha dominato la 28a edizione dei Razzie Awards, guadagnandosi 8 nomination. Il thriller è stato il grande vincitore della serata e si è portato a casa sette premi tra cui “Peggior regista” e “Peggior film del decennio“.

Un weekend da bamboccioni 2 (2013) – 9 Nomination per i Razzie Awards

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Nonostante sia il terzo film più famoso con Adam Sandler, Un weekend da bamboccioni 2 non è stato ben accolto dalla critica. Il sequel della commedia si svolge 3 anni dopo il primo film: in esso, la maggior parte del cast originale riprende i propri ruoli, da Kevin James David Spade.

I giudici dei Razzie Awards, d’accordo con la critica, hanno nominato Un weekend da bamboccioni 2 per ben nove categorie. Nonostante ciò, il film ha perso tutti e nove i premi, rientrando tra quei pochi eletti che sono riusciti a sfuggire alla cattiveria dei Razzies.

L’ultimo dominatore dell’aria (2010) – 9 Nomination

L'ultimo dominatore dell'aria

L’ultimo dominatore dell’aria è un film basato sulla prima stagione della serie animata Avatar – La leggenda di Aang, prodotta da Nickelodeon.

Doveva essere un enorme successo ma, se da un lato ha ottenuto un profitto enorme, dall’altro è stato stroncato dalla critica, ricevendo numerose polemiche soprattutto sul cast. Partendo da 9 nomination alla 31a edizione dei Razzie Awards, L’ultimo dominatore dell’aria ha vinto cinque premi. Tra gli altri, ricordiamo quello per la categoria “Peggior uso del 3D“.

Transformers – L’ultimo cavaliere (2017) – 10 Nomination

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Il quinto film della serie, Transformers: L’ultimo cavaliere è incentrato su Bumblee, un inventore, un lord inglese e un professore di Oxford. Dopo la scomparsa di Optimis Prime, essi sono l’unica speranza per porre fine alla guerra tra umani e Transformers.

L’ultimo cavaliere è stato il film peggio recensito del franchise, arrivando ad essere nominato per dieci Razzie Awards. Nonostante l’alto numero di nomination, il film non ha vinto un solo Razzies, lasciando la maggior parte dei premi a Emoji -Accendi le emozioni.

The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 (2013) – 11 Nomination

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Dal primo film uscito nel 2008, la saga di Twilight è stata una presenza costante ai Golden Raspberry Awards. Il film finale della serie non poteva far eccezione. Nonostante Breaking Dawn – Part 2 sia il film di maggior incasso del franchise, ha collezionato opinioni contrastanti.

Il film è stato nominato per 11 Razzie Awards ed è riuscito a vincere sette premi. Tra i vari, c’è ne è uno che i fan non hanno osato contestare: quello per la ”Peggiore coppia” assegnato a Taylor Lautner cinefilose Mackenzie Foy, gli interpreti di Jacob e Renesmee.

Jack e Jill (2011) – 12 Nomination ai Razzie Awards

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Il film da record ai Razzie Awards (per ora) è Jack e Jill. La commedia si concentra su due fratelli che, nonostante non vadano d’accordo, sono costretti a trascorrere le vacanze insieme ogni anno.

Come abbiamo visto, i film con Adam Sandler sono un pilastro della cerimonia. In particolare, nel 2012 Jack e Jill è riuscito a collezionare ben dodici nomination. Il lungometraggio ha fatto la storia al Razzies: ha ottenuto delle candidature doppie nelle categorie Peggior attore non protagonista e Peggior attrice non protagonista, ed è riuscito a vincere ogni premio per cui concorreva.

The Italian Recipe inaugura il Far East Film Festival 24

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The Italian Recipe inaugura il Far East Film Festival 24

Sarà The Italian Recipe (La ricetta italiana), diretto dalla regista Hou Zuxin, ad aprire ufficialmente il Far East Film Festival 24 di Udine in anteprima mondiale venerdì 22 aprile. Un’irresistibile commedia romantica cinese che contiene tantissima Italia: sul fronte delle location (dai Fori Imperiali alla scalinata di Trinità dei Monti, da Castel S. Angelo, alla Fontana di Trevi fino alle passeggiate del lungo Tevere), sul fronte della crew e, aspetto non certo consueto, sul fronte coproduttivo. 

The Italian Recipe (La ricetta italiana) è infatti una vera coproduzione Italia – Cina – Germania: sul fronte italiano il film è prodotto da Orisa Produzioni di Cristiano Bortone e Dauphine Film Company di Roberta Manfredi e Alberto Simone, con Rai Cinema e con il sostegno della Regione Lazio, Fondo Lazio Cinema International e il supporto di Roma Lazio Film Commission. 

The Italian Recipe, la trama

Peng è una pop star cinese. Arrivato a Roma per un reality show, incontra la giovane Mandy, che vive in Italia con i suoi zii cinesi dopo la morte della madre. Mandy si arrabatta fra mille lavori per sostenere la famiglia, ma nel cuore ha un sogno segreto: diventare una grande chef come il suo idolo, Antonino Cannavacciuolo, seguendo la passione che la madre aveva per la cucina. All’inizio Peng e Mandy si detestano: lui crede che lei sia solo una Cenerentola mentre lei lo considera arrogante e viziato. Le circostanze però li costringono a passare insieme un’intera notte. Sarà un’avventura romana pazza ed esilarante, tra la finale di calcio Italia-Germania, il tentativo di salvare un matrimonio andato in pezzi e il sospetto che Peng sia stato rapito, cosa che fa scatenare i social media del suo paese aumentando alle stelle la sua popolarità. Una notte magica cambierà la vita dei due protagonisti facendoli innamorare e insegnando loro che la cosa più importante nella vita è inseguire i propri sogni.

Come Gregory Peck e Audrey Hepburn, gli attori protagonisti Liu Xun e Huang Yao danno vita a un brillante gioco di coppia e regalano una centratissima variazione contemporanea sul tema di Vacanze romane.

«Leggendo la sceneggiatura di Alberto Simone – commenta il produttore Cristiano Bortone – ho capito subito che la storia era perfetta per portare qualcosa dell’Italia, dell’immaginario italiano, al grande pubblico cinese. The Italian Recipe (La ricetta italiana) è una vera coproduzione e mi auguro possa incoraggiare i nostri due mondi, forse meno lontani di quanto crediamo, a lavorare di nuovo assieme. Il lancio internazionale del Far East Film Festival rappresenta, senza dubbio, un passo importante in questa direzione».

«Con il nostro festival – aggiunge Sabrina Baracetti, presidente del FEFF – cerchiamo di raccontare l’Oriente all’Europa dal 1999. Ci siamo innamorati di The Italian Recipe (La ricetta italiana) proprio perché, oltre ad essere una bellissima commedia, rovescia la prospettiva: parla del nostro paese pensando alle grandi platee popolari dell’Asia, come ha fatto il cinema italiano degli anni ’50 pensando timidamente all’America».   

Dopo l’anteprima mondiale a Udine, The Italian Recipe (La ricetta italiana) uscirà in Cina in migliaia di cinema. 

Bardolino Film Festival 2022: annunciate le giurie della seconda edizione

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Sono state annunciate le giurie dei due concorsi cinematografici al centro della seconda edizione di Bardolino Film Festival, in programma nell’incantevole località sulle rive del lago di Garda dal 15 al 19 giugno 2022: BFF Doc e BFF Short. Le due giurie saranno chiamate a decretare i migliori film della selezione documentari e cortometraggi che meglio rispecchiamo la tematica di quest’anno, “Figli della terra”.

Per la prima volta in un festival italiano, sarà una vera e propria “famiglia d’arte” a costituire la giuria di un festival. A decretare il vincitore della sezione BFF Doc saranno infatti Francesco Bruni e la sua famiglia, quasi al completo. Accanto al regista, giudicheranno i documentari in concorso l’attrice Raffaella Lebboroni, moglie di Bruni, e la figlia Irene, fotografa dalla forte formazione cinefila. È la prima volta che un festival “adotta” una giuria di famiglia, e sarà curioso scoprire quali film metteranno d’accordo tutti i giurati.

“Sarà una giuria molto impegnativa per me” dichiara il regista Francesco Bruni “perché Raffaella non mi dà mai ragione praticamente su niente, e mia figlia Irene, la più cinefila di tutti, sicuramente avrà gusti molto diversi dai miei”.

Dopo essere stati premiati al BFF 2021 con il Premio BFF – W4O per Cosa sarà, assegnato al film che maggiormente aveva saputo esaltare il valore della scienza e il ruolo dei medici, Francesco Bruni e Raffaella Lebboroni tornano quindi al Bardolino Film Festival in una nuova veste.

La giuria della sezione dedicata ai cortometraggi sarà invece presieduta da Paolo Sassanelli, attore molto amato per i suoi personaggi al cinema e in tv (tra i tanti La CapaGira e la serie Un medico in famiglia), nonché per le sue interpretazioni a teatro.

“Per me è un grande onore essere il presidente della giuria di un concorso di cortometraggi, perché mi piacciono i corti e sono anche un regista di corti. Inoltre sarà un enorme piacere partecipare ad un festival che si svolge in una location bellissima come Bardolino” dichiara Paolo Sassanelli “Credo che, essendo tre giurati, sarà facile arrivare ad un giudizio comune con i miei colleghi. Chi comincia a fare cinema lo fa molto spesso attraverso queste piccole poesie per immagini, per cui apprezzo moltissimo che ci sia un concorso di questo tipo perché promuovere i cortometraggi significa per me promuovere il cinema”.

Ad accompagnare Sassanelli nella giuria di BFF Short ci saranno l’attrice Daphne Scoccia, rivelazione nel 2016 con Fiore di Claudio Giovannesi che vedremo prossimamente al cinema in Umami – Il quinto sapore di Angelo Frezza e Rido perché ti amo di Paolo Ruffini oltre che in tv nella terza stagione della serie Nero a metàattualmente in onda su Rai1, e Alessandro Giorgio, organizzatore del Torino Short Film Market e programmatore presso il Centro Nazionale del Cortometraggio.

Anche per l’edizione 2022 il Bardolino Film Festival, organizzato e sostenuto dal Comune di Bardolino con la direzione artistica di Franco Dassisti, oltre ai due concorsi cinematografici (BFF Doc e BFF Short) e agli incontri, proporrà cinque serate speciali con ospiti d’eccezione nella spettacolare venue a bordo lago del Lido Mirabello. Spazio anche ai libri, nella sezione BFF Books, con aperitivi letterari e incontri con gli autori di opere sui temi della sostenibilità e del rapporto col territorio.

Apple TV+ annuncia una nuova serie comica con Noel Fielding

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Apple TV+ annuncia una nuova serie comica con Noel Fielding

Apple ha annunciato oggi la produzione di una nuova serie comedy-adventure con protagonista Noel Fielding (“The Mighty Boosh”, “The Great British Bake Off”) che vestirà i panni di Dick Turpin, il leggendario bandito britannico.

In questa irriverente rivisitazione, Dick è il più famoso – anche se meno probabile – dei rapinatori, il cui successo è definito principalmente dal suo fascino, dalla sua spettacolarità e dai suoi bei capelli. Insieme alla sua banda di adorabili ladri, Dick cavalca gli alti e bassi della celebrità e fa il possibile per sfuggire alle grinfie del generale acchiappa-ladri.

Prodotta per Apple TV+ da Big Talk Productions, parte di ITV Studios, la serie sarà diretta da Ben Palmer (“Finalmente maggiorenni – The Inbetweeners Movie”, “Breeders”) scritta e creata da Claire Downes, Stuart Lane, Ian Jarvis (“The Outlaws, “The Job Lot”) con Noel Fielding e Jeremy Dyson (“League Of Gentlemen”) come Script Consultant. I produttori esecutivi sono Kenton Allen, Noel Fielding, Victoria Grew, Matthew Justice e Ben Palmer.

La nuova serie si unirà alla rosa in espansione di commedie acclamate dalla critica su Apple TV+, tra cui la serie comica di successo e vincitrice di un Emmy “Ted Lasso”, così come “Slow Horses”, “Mythic Quest“, “The Afterparty”, “Schmigadoon!”, la serie vincitrice dell’AFI Award, “Dickinson”, “Mythic Quest”, la serie nominata agli Emmy “Central Park” e “Trying”.

Ali&Ava – Storia di un incontro, una clip in esclusiva

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Ali&Ava – Storia di un incontro, una clip in esclusiva

Ecco una clip esclusiva di Ali&Ava – Storia di un incontro, nei cinema dal 14 aprile e fresco vincitore del Premio Internazionale Bif&st 2022 come Miglior Regista a Clio Barnard.

https://www.youtube.com/watch?v=cnVrEQURfRI

Ali & Ava – Storia di un incontro: la recensione del film di Clio Barnard

Ali&Ava -Storia di un incontro chiude idealmente la trilogia dello Yorkshire da parte della regista Clio Barnard, iniziata con The Selfish Giant e proseguita con Dark River, in cui ha dimostrato di avere una particolare maestria nel trattare grandi temi sociali con un tocco intimista, anche grazie all’ottimo lavoro con gli attori, a cui chiede una recitazione naturale, mai artefatta, in cui i sentimenti non hanno paura di trasparire. Proprio come succede in Ali & Ava – Storia di un incontro, quello tra due anime che ritrovano insieme la rotta della vita e della felicità in un delicato racconto cinematografico dall’estetica sognante, in cui la passione per la musica è lo strumento che mette in connessione i due protagonisti.

Stranger Things 4: ecco il trailer ufficiale

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Stranger Things 4: ecco il trailer ufficiale

Oggi Netflix rilascia il trailer ufficiale Stranger Things 4, la quarta stagione della serie rivelazione Netflix Stranger Things che sarà disponibile in due parti in uscita nel 2022 (volume 1: 27 maggio;  volume 2: 1° luglio).

https://www.youtube.com/watch?v=yQEondeGvKo

Informazioni su Stranger Things

Sono passati sei mesi dalla battaglia di Starcourt, che ha portato terrore e distruzione a Hawkins. Mentre affrontano le conseguenze di quanto successo i nostri amici si separano per la prima volta, e le difficoltà del liceo non facilitano le cose. In questo periodo particolarmente vulnerabile arriva una nuova e orribile minaccia soprannaturale assieme a un mistero cruento che, una volta risolto, potrebbe mettere fine agli orrori del Sottosopra.

Dal suo debutto nel 2016, il fenomeno globale di Stranger Things ha ottenuto oltre 65 riconoscimenti e 175 candidature a premi tra cui Emmy, Golden Globe, Grammy, SAG, DGA, PGA, WGA, BAFTA, un Peabody Award, AFI Program of the Year, People’s Choice Awards, MTV Movie & TV Awards, Teen Choice Awards e molti altri. Lo show candidato per tre volte come Miglior serie drammatica agli Emmy è uno dei titoli più guardati su Netflix: la terza stagione ha totalizzato 582 milioni di ore di visione, classificandosi al secondo posto nella Top 10 delle serie in lingua inglese, mentre la seconda stagione si trova al decimo posto con 427 milioni di ore di visione. La serie Stranger Things è stata ideata dai Duffer Brothers ed è prodotta da Monkey Massacre Productions e 21 Laps Entertainment. I Duffer Brothers sono i produttori esecutivi, affiancati da Shawn Levy e Dan Cohen di 21 Laps Entertainment, e Iain Paterson.

https://www.youtube.com/watch?v=yQEondeGvKo

Il sesso degli angeli: Leonardo Pieraccioni presenta il suo nuovo film

Reduce da Se Son Rose e giunto al suo quattordicesimo film, con Il sesso degli angeli, dal 21 aprile al cinema, Leonardo Pieraccioni opera un sostanziale cambiamento nel suo approccio ai personaggi, alle storie e al cinema. Come da lui stesso dichiarato “a trenta e quarant’anni ho raccontato l’amore travolgente, di quelli che si vedono solo nei film. A cinquant’anni ho raccontato le crisi della mia generazione. A quasi sessant’anni mi toccano ora i ruoli del prete, come tra qualche anno mi toccheranno quelli del nonno”.

La storia di Il sesso degli angeli ha infatti come protagonista don Simone, prete in una cadente chiesa nel cuore di Firenze, che si ritrova ad ereditare una misteriosa tenuta a Lugano, in Svizzera. Una volta recatosi ad esplorare quanto ricevuto dall’eccentrico zio Waldemaro, don Simone si ritrova a che fare con un bordello di lusso, gestito dall’affascinante Lena e pullulante di belle ragazze. Per il prete, già di suo ricco di dubbi sulla fede, si presenta dunque una questione quantomai spinosa, che lo porrà di fronte a difficili decisioni.

Presentando il film alla stampa di Roma, Pieraccioni ci tiene a raccontare come l’idea per questo suo nuovo film sia arrivata all’improvviso, mentre lavorava alla sceneggiatura di un film poi accantonato. “In un momento così particolare per il mondo e il cinema italiano, – racconta Pieraccioni – cercavo un’idea il più pizzicante possibile. Mi divertiva l’idea di dar vita ad un aperto contrasto tra due mondi notoriamente distanti tra loro e in particolare stavolta volevo porre il mio personaggio davanti ad un bilancio della propria vita, proprio come capita di fare a me oggi.”  

Leonardo Pieraccioni tra sacro e profano

All’interno di Il sesso degli angeli vengono dunque trattati una serie di temi molto italiani e sempre attuali, come il matrimonio per i preti e la riapertura delle case chiuse, sui quali Pieraccioni si dichiara “estremamente favorevole”. Temi, dunque, con i quali non è facile rapportarsi e a riguardo dei quali Pieraccioni ha affermato che “oggi si sta esagerando sul politicamente corretto. Tante battute presenti nei miei vecchi film oggi non si potrebbero più fare. Però penso che le cose vadano contestualizzate. Per la comicità ci vogliono alcune parole specifiche, che non si possono sostituire. Sicuramente ci sono stati momenti in cui si è esagerato, oggi invece si esagera nel senso opposto.”

Per quanto riguarda la fede, invece, Pieraccioni si dichiara “a metà tra San Tommaso e Margherita Hack. Credo dunque che potrebbe finire in un grande boh. Qualora però mi si presentasse il buon Dio davanti, io mi getterei in ginocchio e da bravo cabarettista gli direi “ci ho sempre creduto”!”.

Il sesso degli angeli conferenza stampa

Leonardo Pieraccioni con Sabrina Ferilli solo al cinema

Accanto a Pieraccioni, nel ruolo di Lena, si ritrova invece l’attrice Sabrina Ferilli, che racconta “conoscevo Leonardo e i suoi film, ho sempre apprezzato l’umorismo grottesco ma ricco di sentimenti di cui è capace. Quando mi ha proposto il progetto sapevo già che avrei accettato, anche solo per la stima nei suoi confronti, ma leggendo il copione ho poi provato vero divertimento e questo mi ha convinto ancora di più di voler partecipare al film.

Alla conferenza stampa è presente anche Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, il quale afferma che “quando Leonardo ci ha proposto Il sesso degli angeli, mi sembrava perfetto, perché è un’idea fresca, divertente e lui aveva le idee chiare su tante cose, risultando estremamente convincente. Lo ritengo uno dei suoi film più belli, anche solo per il suo mettersi in panni diversi da quello del latin lover. Il film esce in sala, dove è giusto che sia e se i suoi temi “spinosi” possono contribuire a portare al cinema un pubblico incuriosito, ben venga!”

Per Pieraccioni, che si ricollega a quanto detto da Del Brocco, la sala cinematografica va difesa sempre e comunque. “Anche se ci fossero solo quattro spettatori in sala, questa va resa accogliente. Naturalmente oggi le tecnologie per l’home video sono straordinarie, ma personalmente quando sono al cinema, lo schermo si illumina e inizia il film, quell’emozione lì non riesce a resistituirmela nessun televisione o altro schermo.”

 

Taormina Film Fest 2022: Cristina Comencini presiederà la giuria

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Taormina Film Fest 2022: Cristina Comencini presiederà la giuria

Sarà Cristina Comencini a presiedere la giuria del concorso della 68ma edizione del Taormina Film Fest che assegnerà i Cariddi d’Oro alle opere prime e seconde in selezione ufficiale. Regista, scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, nominata all’Oscar nel 2006 per il miglior film straniero con “La bestia nel cuore”, Comencini è una delle artiste più versatili e poliedriche dell’attuale panorama cinematografico.

“Ho accettato con gioia di presiedere la giuria del Taormina Film Fest” – commenta  Comencini – “Mai come in questo periodo vanno secondo me incoraggiati i nuovi talenti del cinema, al di là e contro ogni pregiudizio sulla fine dello spettacolo collettivo, della sala. Dentro i cinema aperti, il pubblico vedrà dei nuovi registi che trasformeranno, come è sempre successo, il modo di guardare e pensare il mondo. Conoscere e premiare opere prime e seconde è un viatico per il cinema che verrà”.

Dichiarano i Direttori Artistici Francesco Alò, Alessandra De Luca e Federico Pontiggia: “Cristina Comencini è simbolo di esperienza, eclettismo ed eleganza. Da Presidente di Giuria porterà al 68° Taormina Film Fest quella gentilezza registica già ben visibile nell’esordio “Zoo” del 1988. Figlia d’arte senza l’affanno di doverlo dimostrare, scrittrice di successo, autrice teatrale, intellettuale impegnata a favore della parità di genere, ha attraversato trent’anni di storia del cinema italiano affrontando diversi generi quali commedia popolare, dramma familiare e adattamento di best-seller. Cristina Comencini sarà la Presidente perfetta per un’edizione del Taormina Film Fest che vogliamo a sua immagine e somiglianza: raffinata e accessibile”.

Laureata in Economia e Commercio con Federico Caffè, lavora come giornalista economica e contemporaneamente si dedica alla scrittura e al racconto. Ed è inseguendo la passione per la letteratura che arriva inesorabilmente al cinema come co-sceneggiatrice de “Il matrimonio di Caterina” nel 1982 cui segue, due anni dopo, la collaborazione con Suso Cecchi D’Amico per la sceneggiatura di “Cuore”, grande successo tv del padre Luigi.

L’esordio alla regia nel 1988 con il film “Zoo”, Globo d’Oro come migliore opera prima,  segna l’avvio di una carriera costellata di riconoscimenti con due Nastri d’Argento (“Il più bel giorno della mia vita” e “Latin Lover”), 3 Globi d’Oro (“Zoo”, “La fine è nota”, “Il più bel giorno della mia vita”) fino alla nomination all’Oscar per “La bestia nel cuore”, pluripremiato con una Coppa Volpi a Giovanna Mezzogiorno, un David di Donatello, un Nastro d’Argento e un Ciak d’Oro ad Angela Finocchiaro, nonché il Premio Ennio Morricone per il miglior compositore delle musiche a Franco Piersanti proprio al Taormina Film Fest nel 2006.

È autrice di dodici romanzi, con cui raccoglierà numerosi premi letterari, e di testi teatrali: uno per tutti “Due partite”, spettacolo di grande successo che diventerà un film diretto da Enzo Monteleone.

Comencini alterna la regia all’impegno per le donne e alla scrittura, fil rouge di un percorso umano e professionale in cui tout se tient: scrive romanzi e film, trasforma in cinema best-seller come “Va’ dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro con cui Virna Lisi riceve un Nastro d’Argento e un Globo d’Oro, oltre a una nomination al David di Donatello. Un’artista che sa raccontare storie con uno sguardo autentico e con una raffinata sensibilità, implacabile nell’esplorare la complessità dell’universo femminile, la grammatica delle relazioni, i cortocircuiti delle dinamiche familiari.

Prodotto e organizzato da Videobank Spa nell’ambito di un mandato triennale – su concessione della Fondazione Taormina Arte Sicilia e con il patrocinio dell’Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo della Regione Sicilia, della Sicilia Film Commission, del Comune di Taormina, del MiC e in collaborazione con il Parco Archeologico Naxos Taormina – il Festival accenderà i riflettori del Teatro Antico sul grande cinema dal 26 Giugno al 2 Luglio 2022.

Roar: recensione della serie antologica Apple Tv+

Roar: recensione della serie antologica Apple Tv+

Ispirata dall’omonimo libro di racconti scritto da Cecelia Ahern – conosciuta soprattutto per P.S. I Love You – la serie antologica Roar racconta in otto episodi la condizione della donna nella nostra contemporaneità, sfruttando toni e generi differenti rivisitati spesso attraverso la lente del fantastico. Temi sempre più importanti con cui il nostro presente deve necessariamente fare i conti vengono presentati nei vari capitoli anche grazie al contributo di protagoniste di spessore quali Nicole Kidman, Cynthia Erivo, Merritt Wever, Issa Rae, Betty Gilpin e altre star del grande e piccolo schermo. Dal rapporto uomo-donna declinato in varie forme al razzismo, dalla misoginia al dover fronteggiare maternità e carriera: Roar affronta con un approccio diverso molti degli aspetti che compongono oggi la vita più o meno quotidiana della donna moderna. 

Roar, una serie antologica ondivaga

Dobbiamo necessariamente partire con il nostro commento scrivendo che non abbiamo (ancora) letto i racconti da cui i differenti capitoli di Roar sono tratti, e di conseguenza ci è quindi impossibile analizzare l’efficacia della trasposizione in una storia di trenta minuti. Rimane comunque il fatto che si tratta di una serie evidentemente ondivaga, in cui non molti episodi davvero efficaci si distinguono tra una maggioranza che invece non raggiunge il proprio obiettivo, o se ci riesce lo fa in maniera eccessivamente blanda.

Senza voler entrare più di tanto nello specifico delle parti di Roar che non funzionano, principalmente per non voler precludere agli spettatori le sorprese di trama e messa in scena contenute, dobbiamo però constatare quanto l’incisività nel “denunciare” quello a cui una donna qualunque deve andare incontro al giorno d’oggi troppo spesso si disperde in trame fragili, che non costituiscono né un adeguato sviluppo narrativo né un’estetica in grado di rendere la metafora realmente ficcante.

Non tutti gli episodi sono a fuoco

Degli otto episodi visionati per questa recensione soltanto tre – di cui parleremo più avanti – a nostro avviso centrano in maniera più o meno efficace l’obiettivo di restituirci la pressione emotiva e la profondità psicologica delle loro protagoniste. Per il resto Roar purtroppo non sviluppa alcun discorso realmente efficace a sostegno della condizione della donna contemporanea, anzi in un paio di casi ottiene l’effetto opposto di reiterare stereotipi che a nostro avviso non aiutano di certo la causa.

Spesso non si capisce fino in fondo se l’intento era quello di presentare situazioni anche contraddittorie oppure si tratta, più banalmente, di mancanza di forza propositiva. Per alcuni episodi si intuisce la metafora su cui sono costruiti, ma non si riesce poi veramente ad apprezzarla a causa di una narrazione e una messa in scena fin troppo “contenute”, le quali vorrebbero magari esaltare il tocco femminile nell’approccio al tema trattato mostrando invece la fragilità su cui gli episodi stessi sono stati costruiti. 

L’episodio diretto da Rashida Jones

Passiamo però adesso alle note liete di Roar, primo tra tutti il capitolo che vede protagonisti Cynthia Erivo e Jake Johnson intitolato The Woman Who Found Bite Marks on Her Skin. Sfruttando una progressione narrativa solida, il segmento diretto da Rashida Jones parte mettendo in scena con la giusta verità una situazione matrimoniale in cui il marito rimane a casa a badare ai due figli piccoli mentre la moglie con una carriera di successo torna in ufficio dopo la seconda maternità. Pian piano, in maniera coerente e precisa, l’episodio scivola dentro il classico incubo del thriller/horror psicologico, non risparmiando momenti di forte impatto emotivo. Il resto lo fanno i due protagonisti, molto efficaci nel tratteggiare la psicologia e l’arco narrativo dei rispettivi personaggi. 

Discretamente ben orchestrato si rivela anche The Woman Who Ate Photograph, che vede protagoniste Nicole Kidman e Judy Davis.  Anche se l’elemento fantastico rimane piuttosto aleatorio il rapporto tra le due donne che regge l’impalcatura narrativa funziona a livello emotivo, riuscendo a raccontare una malattia tremenda come la demenza in maniera non scontata, soprattutto per quanto riguarda la situazione psicologica di una donna che da figlia deve trasformarsi in madre per accudire l’altra. Il monologo finale affidato a una Kidman inedita e preziosa eleva notevolmente il risultato complessivo del segmento.

Tutto sommato divertente, anche se decisamente più lieve pur nel suo macabro assunto di partenza, risulta The Woman Who Solved Her Own Murder. Alison Brie è come sempre all’altezza quando si tratta di sostenere il tono dell’episodio con il suo brio comico. Alcuni momenti sono indubbiamente divertenti e un finale “telefonato” non inficia più di tanto il risultato complessivo. All’episodio partecipa anche il sempre apprezzabile Hugh Dancy.  Roar andrà in onda su Apple TV+ a partire dal prossimo 15 aprile.   

Gli idoli delle donne: recensione del ritorno di Lillo e Greg

Gli idoli delle donne: recensione del ritorno di Lillo e Greg

Dopo il debutto da registi del 2020 in D.N.A. – Decisamente non adatti, tornano dietro – e davanti – alla macchina da presa Pasquale Petrolo e Claudio Gregori, Lillo & Greg, e insieme a Eros Puglielli con Gli idoli delle donne, confezionano una commedia in linea con lo stile che da sempre li contraddistingue. Nella quale lo sfruttamento di schemi classici come “La parodia, la caricatura, la stigmatizzazione della meschinità dell’animo umano” è dichiarato, senza falsi pudori, eppure capace di permettere alla squadra in campo – nella quale spicca uno spietato Corrado Guzzanti – di raggiungere l’obiettivo.

In Gli idoli delle donne, banalità e frasi fatte diventano strumento comico, invece che debolezza. E per quanto la premessa non anticipi grandi sorprese o evoluzioni indimenticabili, e le gag restino piuttosto semplici, piano si sviluppa una commedia dalla dignità filmica innegabile. Non ultimo per lo sfruttamento di location fin troppo consuete (da Sabaudia a Latina) che il regista di Copperman e Occhi di cristallo riesce a trasformare completamente.

Gli idoli delle donneGli idoli delle donne

In questo ‘James Bond Movie’ che strizza l’occhio a Fantasilandia, American Gigolò ed Escobar, Filippo (Francesco Arca) è l’accompagnatore a pagamento più gettonato, talmente bello da farsi perdonare tutto quello che dice, e come lo dice. A causa di un incidente, però, e della inevitabile operazione di chirurgia estetica successiva, i suoi connotati vengono stravolti facendolo risvegliare con un viso e un corpo completamente diversi, come Lillo.

Disperato e sempre meno richiesto, il nuovo Filippo si rivolge all’unica persona in grado di insegnargli a soddisfare le donne puntando sulla sensualità e la dialettica piuttosto che sul corpo: Max (Greg), il più grande e ambito gigolò di sempre, ritiratosi misteriosamente dal giro. Nonostante il training con Max, Filippo continua a perdere clienti. Un giorno però, per un oscuro motivo, una giovane e bella colombiana di nome Juanita (Maryna) decide di avvalersi delle prestazioni di Filippo. Peccato che Juanita sia figlia di una coppia di pericolosissimi narcotrafficanti: Joaquim (Guzzanti, appunto) e Maria (Ilaria Spada).

Da comici di pedigree, una commedia costruita con intelligenza

Come detto, quello di Gli idoli delle donne è un soggetto prevedibile, che nel tono surreale scelto – tipico del trio di mattatori in scena (Guzzanti, Lillo & Greg) – trova la sua dimensione ideale. E che, se sul piano delle apparizioni resta fedele alla tendenza italiana di coinvolgere volti noti (in questo caso il televisivo Valerio Lundini e la star di youtube Maryna) per aumentare la capacità di penetrazione del prodotto sul pubblico, non ne resta schiavo.

Gli idoli delle donneAnzi, si permette anche di ammiccare al Posaman diventato un eroe dei social dopo che dello streaming, e agli iconici Umpa Lumpa della fabbrica di cioccolato, qui riletti in una versione ‘cameriere filippino’ che riesuma stereotipi in voga sin dagli anni ’80 e oggi poco ‘corretti’. In un contesto ovviamente capitolino – che regala sempre perle (su tutte la geniale Radio Coatta Classica) – e attuale (la maledizione del ragioniere, di Simone Colombari, per quanto divertente è figlia delle angosce degli ultimi anni) si cerca persino di assolvere la encomiabile proposito di “fare felici le donne” e di rivelare agli spettatori i “segreti per non sbagliare” con loro, ma qui il passo diventa più lungo della gamba, l’unica missione davvero ‘impossibile’, anche per Lillo!

The Batman in Home Premiere dal 19 aprile

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The Batman in Home Premiere dal 19 aprile

The Batman, diretto da Matt Reeves con Robert Pattinson nel ruolo di Batman / Bruce Wayne, disponibile da martedì 19 aprile su tutte le principali piattaforme in Home Premiere Digitale per Warner Bros. Home Entertainment. Il film sarà disponibile per l’acquisto e il noleggio su Apple Tv app, Amazon Prime Video, Youtube, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, Microsoft Film & TV e a noleggio su Sky Primafila e Mediaset Infinity.

In occasione dell’uscita digitale del film, The Batman aprirà venerdì 22 aprile il programma della sezione “Cinema e serie tv” di COMICON, che si svolgerà a Napoli dal 22 al 25 aprile. Tanti gli eventi in programma per celebrare il film campione d’incassi: ad introdurre la proiezione speciale un panel moderato da Giorgio Viaro, curatore area Cinema & Serie TV del COMICON, con ospiti Slim Dogs e lo sceneggiatore e fumettista Matteo Casali che anticiperà la visione di un contenuto speciale.

THE BATMAN

Sinossi: Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati – Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) – tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città, il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.

Diretto da Matt Reeves

Con Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Jeffrey Wright, John Turturro, Peter Sarsgaard, Jayme Lawson, Andy Serkis e Colin Farrell

Reeves (il franchise “Il pianeta delle scimmie”) ha diretto il film da una sceneggiatura da lui scritta con Peter Craig, basata su personaggi della DC. Batman è un personaggio creato da Bob Kane con Bill Finger. I produttori del film sono Dylan Clark (i film “Il pianeta delle scimmie”) e Reeves, mentre Michael E. Uslan, Walter Hamada, Chantal Nong Vo e Simon Emanuel sono i produttori esecutivi.

Il team creativo che ha lavorato dietro le quinte include il direttore della fotografia nominato all’Oscar® Greig Fraser (“Dune”, “Lion – La strada verso casa”); lo scenografo e il montatore de “Il pianeta delle scimmie” di Reeves, James Chinlund e William Hoy; il montatore Tyler Nelson (“Rememory”), e la costumista premio Oscar® Jacqueline Durran (“1917”, “Piccole donne”, “Anna Karenina”). La musica è opera del compositore premio Oscar® Michael Giacchino (“Spider-Man: No Way Home”, i film di “Jurassic World” e “Star Wars”, “Up”).

Warner Bros. Pictures presenta una produzione 6th & Idaho / Dylan Clark Productions, un film di Matt Reeves, “The Batman”. Il film è stato distribuito nelle sale italiane da Warner Bros. Pictures.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo: Prime Video annuncia la terza stagione

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Prime Video ha annunciato oggi la terza stagione e il cast del reality thriller Original italiano, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, che vedrà darsi alla fuga e cercare di non farsi catturare da un team di “cacciatori” nove personaggi di spicco del panorama italiano: l’attore Luca Argentero in coppia con la moglie, l’attrice Cristina Marino, gli attori Salvatore Esposito e Marco D’Amore, la comica, conduttrice televisiva e attrice Katia Follesa, i volti noti del gruppo comico The Jakal Ciro Priello e Fabio Balsamo e il rapper Rkomi e il cantante Irama. Dopo il successo delle prime due stagioni, l’edizione di quest’anno tornerà a regalare al pubblico di Prime Video momenti di spettacolo carichi di suspense e adrenalina, con un pizzico di comicità. Celebrity Hunted – Caccia all’uomo S3 sarà disponibile in esclusiva su Prime Video nel 2022.

Celebrity Hunted – Caccia all’uomo è un real-life thriller che vede un gruppo di celebrità darsi alla fuga in lungo e in largo per l’Italia, nel tentativo di mantenere l’anonimato e preservare la loro libertà per due settimane, con limitate risorse economiche. A dar loro la caccia saranno alcuni tra i più noti analisti e investigatori professionisti, esperti di cyber security, profiler e human tracker provenienti dalle forze dell’ordine e dai servizi segreti militari. I ‘cacciatori’ potranno utilizzare qualsiasi mezzo legale per rintracciare le celebrità come ad esempio, tracciamenti telefonici, telecamere di videosorveglianza, sistemi di riconoscimento delle targhe e libero accesso alle informazioni utili per la “caccia”.

“Siamo entusiasti di annunciare ai nostri clienti Prime Video in Italia un’altra emozionante stagione di Celebrity Hunted – Caccia all’uomo”, ha affermato Georgia Brown, Head of European Originals, Amazon Studios. “Le prime due stagioni sono state un enorme successo, portando innovazione nel genere grazie a un notevole sforzo produttivo e a un cast di grandi talenti”.

“Siamo felici di poter annunciare al pubblico di Prime Video in Italia l’arrivo della terza stagione di Celebrity Hunted – Caccia all’uomo”, ha dichiarato Nicole Morganti, Head of Italian Originals di Amazon Studios. “Le ultime due edizioni hanno confermato il grande successo di questo format, contraddistinto non solo da una produzione qualitativamente di primo livello ma soprattutto da una narrazione nuova ed innovativa che cambia le regole tradizionali del reality show mescolandola alla narrazione di una serie action. Siamo convinti che anche quest’anno Celebrity Hunted regalerà momenti avvincenti, divertenti e pieni di adrenalina grazie ad un nuovo ed ambizioso cast in grado di appassionare e coinvolgere il nostro pubblico, offrendo un’esperienza di intrattenimento davvero unica”.

“Celebrity Hunted è stato il primo show unscripted italiano di Amazon Prime Video ed essere arrivati alla terza stagione, con un format così rivoluzionario e con un linguaggio del tutto innovativo, è motivo di grande soddisfazione per tutti noi”, afferma Leonardo Pasquinelli, CEO di Endemol Shine Italy. “Grazie al lavoro in totale sinergia con Prime Video, con questo show abbiamo inaugurato una dimensione completamente nuova del genere reality, offrendo al pubblico un prodotto di qualità altissima a ogni livello: un racconto ricco di adrenalina, emozioni, tensione e divertimento, con immagini visivamente straordinarie e un cast eccezionale ad ogni stagione, pronto a mettersi in gioco in questa esperienza incredibile, per loro, per noi che la realizziamo, e per il pubblico che la guarderà”.

Il format Banijay Celebrity Hunted – Caccia all’uomo, è prodotto da Endemol Shine Italy ed è basato su una serie originale creata da Shine TV, società di produzione britannica.

La terza stagione dello show Original Celebrity Hunted si unirà a migliaia di film e serie già presenti nel catalogo di Prime Video, tra cui le produzioni italiane Original The Ferragnez – La serie, All or Nothing: Juventus, Anni da cane, Dinner Club, Vita da Carlo, FERRO, Celebrity Hunted – Caccia all’uomo Stagione 1 e Stagione 2, e LOL: Chi ride è fuoriStagione 1 e Stagione 2; le serie pluripremiate Fleabag e The Marvelous Mrs. Maisel e i grandi successi come Jack Ryan, The Boys, Borat – Seguito di film cinema, Il principe cerca figlio, Senza Rimorso, Good Omens e Carnival Row, oltre a contenuti in licenza disponibili in più di 240 paesi e territori nel mondo, e le dirette in esclusiva in Italia delle 16 migliori partite del mercoledì sera della UEFA Champions League, oltre che della Supercoppa UEFA, per tre stagioni dal 2021/22. Altre serie Original già annunciate sono Bang Bang Baby, The Bad Guy, Everybody Loves Diamonds e Prisma.

I clienti Prime potranno vedere Celebrity Hunted S3 tramite l’app Prime Video disponibile per Smart TV, dispositivi mobili, Fire TV, Fire TV stick, Fire tablet, Apple TV, console di gioco, Chromecast e Vodafone TV. Grazie all’app i clienti potranno scaricare gli episodi sui loro dispositivi mobili per la visione offline senza costi aggiuntivi all’abbonamento Prime dal costo di €36/anno. I nuovi clienti possono registrarsi ad Amazon Prime e ottenere un periodo di prova gratuito su amazon.it/prime.

Partecipanti:

Luca Argentero
Nato a Torino, dopo gli studi superiori si laurea nel 2004 in Economia e Commercio. Nel 2005 debutta come attore nella serie televisiva “Carabinieri” e l’anno successivo debutta sul grande schermo con il film “A casa nostra”, regia di Francesca Comencini. Nel 2007 ritorna nelle sale cinematografiche con “Saturno contro”, diretto da Ferzan Ozpetek, e “Lezioni di cioccolato”, regia di Claudio Cupellini. Nel 2008 è protagonista dei film “Solo un padre” di Luca Lucini, e nel 2009 di “Diverso da chi?”, per la regia di Umberto Carteni, con Claudia Gerini, interpretazione che gli vale la sua prima candidatura al David di Donatello come miglior attore protagonista. Nello stesso anno escono “Il grande sogno” di Michele Placido con Jasmine Trinca e Riccardo Scamarcio, dove veste i panni di un leader del movimento studentesco del ’68, e, dopo una serie di commedie di successo, arriva ai due film internazionali “Mangia prega ama”, regia di Ryan Murphy, con Julia Roberts e “Le Guetteur” con Daniel Auteil. Nel 2020, interpreta come protagonista la serie televisiva “Doc – nelle tue mani” che ottiene un successo incredibile in Italia – con ascolti altissimi oltre il 30% di share – e nel resto del mondo (tra cui Spagna, Portogallo, Francia e Inghilterra ma anche Australia, Nuova Zelanda e Paesi dell’America Latina). Il successo si ripete anche con la seconda stagione mentre su Disney Plus sta andando ora in onda la serie “Le Fate Ignoranti”, che lo vede sempre protagonista, diretta da Ferzan Ozpetek, tratta dall’omonimo film. Dal 2012 è vicepresidente della Onlus 1caffe.org che cerca di riproporre la tradizione del “caffè sospeso” a scopo benefico.

Cristina Marino
Inizia da adolescente la carriera di modella, finché nel 2009 viene notata da Federico Moccia che la sceglie per il film “Amore 14”. Nel 2015 recita nella commedia natalizia “Natale ai Caraibi” diretta da Neri Parenti. Nel 2016 entra a far parte del cast della quarta stagione di “A un passo dal cielo” e della serie di successo Sky “1993” diretta da Giuseppe Gagliardi. Nello stesso anno recita anche nel film tv Sky “Tafanos”. Grazie alla sua attitudine allo sport e alla danza nel 2017 entra nel cast del programma di FoxLife “Dance Dance Dance” uscendone vincitrice. Sempre il suo amore per lo sport la porta a fondare Befancyfit. Nato prima come blog dedicato al wellness e divenuto in poco tempo una piattaforma, Befancyfit propone un vero e proprio stile di vita. Tutto questo nel 2021 diventa “Il metodo Befancyfit”, un manuale. Dal 2018 è nel cast della seconda e terza stagione della serie tv “L’isola di Pietro”. L’anno successivo invece recita sia nel film “Il venditore di donne” di Fabio Resinaro  che nel film “Il talento del calabrone” diretto da Giacomo Cimini. Da poco sono terminate le riprese del film “Uomini da marciapiede” con la regia di Francesco Albanese.

Katia Follesa
Katia Follesa approda alla televisione nel 2004, insieme con Valeria Graci nel duo Katia e Valeria. Negli anni seguenti danno vita in Zelig Circus a diversi personaggi tra i quali le due stralunate aspiranti Miss Italia e Katiana e Valeriana. Prende parte a numerosi programmi comici quali Scherzi a parte, Buona la Prima, Colorado Cafè, Mamma mia, ma anche Quelli che il Calcio, Burlesque, Take me out. Nel 2010, inizia la sua esperienza alla conduzione di programmi televisivi quali Salsa Rosa (Comedy Central), Zelig Off e Zelig One(Italia 1), Quanto manca (Rai2) e a Trasformat (Italia 1) come “valletta comica” nel programma condotto da Enrico Papi. Nel 2013 è giurata a Cuochi e Fiamme su La7, mentre dal 2015 al 2017 torna su Comedy Central alla conduzione di Fish & Chips in coppia con Angelo Pisani. Dal 2017 al 2019 conduce Junior Bake Off e Cake Star su Real Time, che tornerà a condurre nel 2022 assieme a Damiano Carrara. Nel 2017 è ospite fissa del game show musicale Bring The Noise (Italia 1). Nella stagione 2019-2020, fa parte del cast fisso della Repubblica delle Donne, condotto da Piero Chiambretti e conduce 90 Special su Italia 1 con Nicola Savino. Nel 2021 conduce D’Amore e d’accordosu Real Time e nello stesso anno partecipa alla prima edizione di LoL: Chi ride è fuori su Prime Video, arrivando seconda classificata. Molto attiva anche in radio, nel 2012 ha condotto Scaldasole Night Live su Radio Popolare e dal 2018 è in onda tutti i giorni su Radio 101 in coppia con Alvin. Katia Follesa ha lavorato anche al cinema debuttando nel 2011 in Vacanze di Natale a Cortinaper la regia di Neri Parenti e nel 2012 in Benvenuti al nord diretto da Luca Miniero.

Salvatore Esposito
Salvatore Esposito napoletano classe ‘86, studia all’Accademia di Teatro Beatrice Bracco e poi alla Scuola di Cinema di Napoli. In seguito si trasferisce a Roma, dove nel 2013 viene scritturato per il suo primo ruolo nella serie TV Il clan dei camorristi. Il successo, però arriva con Gomorra – La serie (2014) tratta dal romanzo di Roberto Saviano. È questo ruolo da protagonista in tutte quattro le stagioni che permette a Esposito di raggiungere la fama, grazie anche al grande successo della serie. Nel 2016 è sul grande schermo con un Lo chiamavano Jeeg Robot, nei panni di un giovane malavitoso. Si distacca da questa immagine di mafioso con i successivi impegni al cinema: “Zeta” e “Veleno” e soprattutto con la commedia Puoi baciare lo sposo (2018). Nel 2019 Salvatore è il protagonista de L’Eroe ed entra a far parte della quarta stagione della serie Tv Fargo. Tra i suoi ultimi film ricordiamo AFMV – Addio fottuti musi verdi, Taxi 5, L’immortale e Spaccapietre. Nel 2020 ha iniziato le riprese della commedia Rosanero di Andrea Porporati e del film L’ultima cena di Davide Minnella. Nel 2021 Salvatore pubblica il suo primo romanzo Lo Sciamano.

Marco D’Amore
Classe 1981, è diplomato attore presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Debutta in teatro a 18 anni al fianco di Toni Servillo ne “Le avventure di Pinocchio”, per la regia di Andrea Renzi. Dal 2005 scrive dirige e produce per il teatro, il cinema e la televisione, soprattutto nell’ambito de “La piccola società” casa di produzione fondata col regista e sceneggiatore Francesco Ghiaccio. Il primo film realizzato insieme “Un posto sicuro” gli vale il Nastro d’Argento per il valore civile dell’opera. È protagonista di film e serie televisive, collabora con registi quali Susanne Bier, Edoardo De Angelis, Peter Chelsom, Francesca Comencini, Claudio Cupellini, Stefano Sollima. Per il Teatro dirige “American Buffalo” di David Mamet, produzione Eliseo, vincitore di due Maschere del Teatro e candidato al premio Ubu. Nel 2019 scrive dirige ed interpreta il film “L’immortale” che gli vale il Nastro d’Argento come miglior Regista Esordiente e la candidatura ai David di Donatello. È direttore artistico, regista e attore dell’ultima stagione di Gomorra la Serie.

Ciro Priello
Ciro Priello, napoletano, classe 1986. Pochi sanno che da piccolo voleva fare il ballerino professionista. Studia per anni danza, poi canto e recitazione, ma alla fine prevale la passione per i video e appende le scarpe al chiodo. Con l’amico di sempre, il regista dei The Jackal Francesco Ebbasta, comincia a sperimentare nuovi linguaggi visivi e la danza lo aiuta a sviluppare una comicità unica e molto fisica, quasi slapstick, come dicono a Napoli. E così, il volto simbolo dei The Jackal diventa il protagonista di “AFMV (Addio fottuti musi verdi)”, primo film del gruppo. Negli anni ha partecipato come attore a diverse produzioni cinematografiche: “Ci devo pensare” (2015), “Gatta Cenerentola” (2017), “La Tristezza ha il sonno leggero” (2021) e non ultimo avrà un ruolo nel nuovo film di Giampaolo Morelli “Falla girare” in uscita nel 2022. Grande imitatore, è ormai nota la sua partecipazione al programma televisivo di Rai 1 “Tale e Quale Show” e la sua interpretazione di Alessandro Borghese, nella puntata speciale del programma “4 Ristoranti” targata The Jackal. Nel 2020 sbarca su Prime Video nella prima edizione del programma cult “LOL”, vincendo la trasmissione. Con l’amico e collega Fabio Balsamo partecipa nel 2020 al programma “Qui e Adesso” di Massimo Ranieri, in onda su rai3. A luglio 2021 è insieme ai The Jackal protagonista di “Europei a Casa The Jackal” su Raiplay. Insieme agli altri talent del collettivo, è una delle voci di “Biscotti’s – Storie dell’Internet”, il secondo podcast firmato The Jackal in partnership con Spotify. Durante il Festival di Sanremo 2022, ha condotto il programma “Prima Festival” su Rai 1. Lo vedremo al cinema quest’anno nel film “Falla girare” di Giampaolo Morelli. Il libro della sua vita è “Soffocare” di Chuck Palahniuk. Il luogo del cuore: la figlia.

Fabio Balsamo
Fabio Balsamo nasce a Casalnuovo di Napoli nel 1989. È noto al grande pubblico soprattutto per essere parte degli amatissimi The Jackal, ma il suo percorso artistico abbraccia anche il teatro, il cinema e la tv con importanti collaborazioni e esperienze artistiche tra cui quelle con Maurizio Casagrande e Massimiliano Gallo. Conosciuto principalmente come attore comico, Fabio ha in realtà al suo attivo un curriculum artistico molto ampio che spazia dal teatro classico a quello contemporaneo e drammatico. Ha infatti conseguito una laurea in Arte Drammatica, con 110 e lode, presso l’Università Popolare dello Spettacolo; continuando a formarsi successivamente nel doppiaggio e nel canto. Nel 2015 debutta al cinema con il film “Babbo Natale non viene da Nord” per la regia di Maurizio Casagrande. A teatro recita in diverse produzioni come “Sei personaggi in cerca d’autore”, “Macbeth” e “Salomé”. Nel 2017 è uno dei protagonisti del primo film al cinema dei The Jackal, AFMV – Addio fottuti musi verdi. Lo ritroveremo poi sul grande schermo nel 2020 con “7 ore per farti innamorare” opera prima di Giampaolo Morelli. Con l’amico e collega Ciro Priello partecipa nel 2020 al programma “Qui e Adesso” di Massimo Ranieri, in onda su rai3. A luglio 2021 è insieme ai The Jackal protagonista di “Europei a Casa The Jackal” su Raiplay. Insieme agli altri talent del collettivo, è una delle voci di “Biscotti’s – Storie dell’Internet”, il secondo podcast firmato The Jackal in partnership con Spotify. E sempre con i The Jackal, nel 2021, è nel cast della serie Netflix di grande successo “Generazione 56k”.Lo vedremo al cinema quest’anno nel film “(Im)perfetti Criminali” di Alessio Maria Federici, “Tre di troppo” di Fabio de Luigi e “Falla girare” di Giampaolo Morelli.

RKOMI
Classe 1994, Rkomi comincia la sua carriera ad appena 17 anni con i primi mixtape autoprodotti. Dopo la pubblicazione del progetto Dasein Sollen, nel 2017 fa uscire il suo primo album ufficiale, Io in Terra, apprezzatissimo da pubblico e critica e certificato disco di Platino. Nel 2018 è la volta del libro/EP Ossigeno, un concept project dedicato proprio al suo originale processo creativo. Il suo personale percorso di studio e approfondimento della musica lo porta a iniziare ad approcciarsi alla melodia e a creare un genere musicale a sé, senza confini né definizioni, a cavallo tra il rap da cui proviene e la canzone d’autore a cui aspira. Nel 2019 esce l’album Dove gli occhi non arrivano, registrato tra l’Italia e il Sudafrica e lavoro particolarmente ambizioso, dove si distacca dal classico metodo di produzione trap e hip hop per abbracciare una musicalità più sfaccettata e multiforme. Dove gli occhi non arrivano è stato certificato disco di Platino. Per questo progetto, Rkomi ha chiamato a raccolta alcuni dei nomi più interessanti ed eclettici del panorama italiano: Elisa, Sfera Ebbasta, Ghali, Carl Brave, Dardust e Jovanotti, che lo ospitò in un’emozionante performance live, sul palco dell’ultimo grande Jova Beach Party a Milano Linate. Il suo ultimo lavoro ufficiale, Taxi Driver, uscito il 30 aprile 2021, è un concept album in cui ospita un artista per traccia (Tommaso Paradiso, Gazzelle, Ariete, Irama, Shablo, Sfera Ebbasta, Roshelle, Dardust, Ernia, Gaia, Tommy Dali, Chiello), accompagnandoli per un tratto di strada e adattando il suo stile a ognuno dei “passeggeri” che ospita. L’album ha infranto ogni record precedente: oltre ad avere accumulato ad oggi quattro dischi di Platino, è stato per diverse settimane alla n°1 della classifica italiana FIMI-GFK ed è tuttora a distanza di 46 settimane dalla sua uscita al terzo posto. È l’album più venduto del 2021 (fimi-gfk) e album italiano più ascoltato del 2021 su Spotify. Di Taxi Driver è stata realizzata anche una versione speciale targata Mtv Unplugged, registrata dal vivo e in versione acustica al Teatro Carcano di Milano con svariati ospiti esclusivi. Attualmente Rkomi dopo l’uscita del singolo in compagnia di Elodie, La coda del diavolo, è in rotazione radiofonica con Insuperabile, brano che ha portato in gara sul palco del Festival di Sanremo di quest’anno.

IRAMA
Filippo Maria Fanti, in arte Irama, nasce a Carrara il 20 dicembre 1995. A soli 7 anni si appassiona alla musica, ascoltando i grandi cantautori italiani e inizia a scrivere le sue prime canzoni. Nel 2016 partecipa al Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte con il brano “Cosa Resterà”, certificato disco d’oro. Nell’estate del 2016 vince la sezione Giovani del “Coca Cola Summer Festival”. L’anno seguente ritorna a partecipare al festival estivo di Canale 5, questa volta nella categoria Big. Nel 2017 conquista un posto nella scuola di “Amici”, nonché la vittoria del programma. Il suo singolo “Nera” raggiunge la certificazione di quadruplo Platino e anticipa l’album “Plume” che resta in classifica al primo posto per 11 settimane consecutive, rappresentando un vero e proprio record per l’Italia. Ottiene il triplo disco platino ed è anche l’unico disco dell’anno ad aver venduto 100 mila copie fisiche. Dal 2017 ad oggi per Irama è stato un susseguirsi di importanti riconoscimenti e traguardi, con un percorso artistico sempre in crescita. A fine 2020 Spotify comunica che il suo singolo “Mediterranea” è la canzone più ascoltata dell’anno sulla piattaforma. Nell’estate del 2021 esce “Melodia Proibita” (Doppio Platino) e a fine agosto collabora con Rkomi e Shablo nel brano “Luna Piena”, già certificato Tre volte Platino. Il 25 febbraio 2022 arriva la release de “IL GIORNO IN CUI HO SMESSO DI PENSARE” con la direzione artistica di Shablo: ed è ancora un successo. L’album entra direttamente al numero 1 della classifica Fimi/GfK degli album più venduti della settimana e il video di “OVUNQUE SARAI”, primo singolo estratto del nuovo progetto, conquista immediatamente la classifica globale di YouTube. A soli 26 anni, Irama è uno degli artisti di maggior successo nell’attuale panorama musicale italiano e, con le sue hit, ha già collezionato 29 dischi di platino, 3 dischi d’oro con oltre 1 miliardo e 200 milioni streaming e oltre 650 milioni views per i suoi video.

Doctor Strange nel Multiverso della Follia, ci sarà “una pletora” di nuovi personaggi

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In una nuova featurette Doctor Strange nel Multiverso della Follia per gentile concessione di Erik Davis di Fandango, Benedict Wong, che torna nei panni di Wong per il film di Sam Raimi, parla di tutti i cameo in esso contenuti.

Apparentemente, ci sono moltissimi nuovi personaggi che Doctor Strange incontra nel suo viaggio attraverso il multiverso. Wong non offre alcun indizio su chi altro potrebbe essere nel film, ma i cameo sono sicuramente una cosa che i fan possono aspettarsi quando il film uscirà nei cinema a maggio.

“Penso che il pubblico sarà sorpreso. Queste altre realtà invitano una pletora di tutti questi nuovi personaggi.”

Doctor Strange nel Multiverso della Follia: il nuovo misterioso trailer!

Doctor Strange nel Multiverso della Follia vedrà Benedict Cumberbatch tornare nel ruolo di Stephen Strange. Diretto da Sam Raimi, il sequel vedrà anche Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) assumere un ruolo da co-protagonista dopo WandaVision.

La sceneggiatura del film porterà la firma di Jade Bartlett e Michael Waldron. Oltre a Cumberbatch e Olsen, nel sequel ci saranno anche Benedict Wong (Wong), Rachel McAdams (Christine Palmer), Chiwetel Ejiofor (Karl Mordo) e Xochitl Gomez (che interpreterà la new entry America Chavez). Nel cast è stato confermato anche Patrick Stewart nel ruolo di Charles Xavier. Doctor Strange nel Multiverso della Follia arriverà al cinema il 4 maggio 2022. Le riprese sono partite a Londra a novembre 2020 e avranno luogo anche a New York, Los Angeles e Vancouver. Nel sequel dovrebbe apparire in un cameo anche Bruce Campbell, attore feticcio di Sam Raimi. Al momento, però, non esiste alcuna conferma in merito.

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