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I Fantastici Quattro: Gli Inizi, come mai i poteri di Mr Fantastic sono gli unici a non essere mostrati nel trailer

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Il primo trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è uscito (puoi vederlo qui), anche se i poteri di Reed Richards di Pedro Pascal non sono stati mostrati nel video. Dotato di una mente brillante e patriarca della Prima Famiglia Marvel, Mister Fantastic ha anche ricevuto abilità uniche insieme ai membri della sua famiglia durante la loro missione spaziale. Tuttavia, Reed non li sfoggia nel primo trailer del film.

Nel nuovo trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, ogni membro del nuovo team MCU mostra brevemente i propri impressionanti poteri. Johnny Storm appare mentre vola attraverso la città e nell’atmosfera come la Torcia Umana. Ben Grimm è la Cosa, incredibilmente forte. Sue Storm diventa invisibile e la vediamo mentre crea campi di forza. Tuttavia, il trailer MCU di I Fantastici Quattro: Gli Inizi non mostra le abilità di Mister Fantastic (anche se forse per una buona ragione).

La spiegazione dei poteri di Mr Fantastic nei fumetti

Elasticità sovrumana

Pedro Pascal in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Nei fumetti originali, Reed Richards è noto come l’uomo più intelligente della Terra. Tuttavia, Mister Fantastic ottiene anche l’incredibile potere di allungare e modellare il suo corpo con incredibile elasticità a piacimento dopo che lui e la sua famiglia sono stati esposti ai raggi cosmici durante una missione nello spazio. Estremamente resistente, Reed può rendere la sua intera struttura molecolare malleabile quanto necessario e può anche allungarsi e raggiungere lunghezze incredibili.

Tuttavia, il nuovo Reed Richards del MCU non ha la possibilità di mostrare i suoi incredibili poteri nel nuovo trailer. Vale anche la pena notare che la precedente variante di Mister Fantastic dell’MCU interpretata da John Krasinski in Doctor Strange in the Multiverse of Madness non ha quasi potuto usare i suoi poteri. Detto questo, i poteri simili di Ms. Marvel nei fumetti sono stati sostituiti per l’MCU con una variante luminosa e solida, non solo dandole migliori connessioni con Captain Marvel e Monica Rambeau, ma probabilmente rendendo i suoi set di poteri e quelli di Reed più distinti l’uno dall’altro.

Omettere i poteri di Mr Fantastic potrebbe essere una scelta intelligente

Assicurarsi che i poteri siano il meglio possibile

Bambini con maschera La Cosa in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Potrebbe essere necessario più tempo in post-produzione prima che i poteri di Reed possano essere mostrati completamente in I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Dopotutto, la sua elasticità apparirebbe senza dubbio piuttosto scarsa con effetti visivi incompiuti, e i suoi poteri sono probabilmente i più divisivi dei quattro. Si può anche immaginare che la priorità più grande per il bene della promozione fosse mostrare di aver trovato la chiave giusta per mettere in scena l’aspetto di Ben Grimm.

Tuttavia, è anche possibile che la Marvel voglia semplicemente preservare un po’ della magia per il film stesso, anche se potrebbe esserci facilmente anche una ragione narrativa. Forse Reed è più cauto nell’usare i suoi poteri a causa di alcuni sensi di colpa per ciò che è successo alla sua famiglia (anche se al momento è solo una congettura). In ogni caso, sarà molto emozionante vedere il nuovo Mister Fantastic dell’MCU quando finalmente si sforzerà e salverà la situazione con il resto della First Family.

Tutto quello che c’è da sapere su I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film I Fantastici Quattro: Gli Inizi è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I Fantastici Quattro: Gli Inizi, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero inoltre comparire nel film.

One Piece 2: concluse le riprese della seconda stagione!

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One Piece 2: concluse le riprese della seconda stagione!

La Rotta Maggiore si avvicina con la fine delle riprese della seconda stagione del fenomeno globale “ONE PIECE” a Cape Town, in Sud Africa.

Cosa c’è da sapere su One Piece!

  • Tratta dalla serie manga più venduta della storia del Giappone e scritta da Eiichiro Oda, ONE PIECE è un’impareggiabile avventura leggendaria ambientata in alto mare. Monkey D. Luffy è un giovane avventuriero da sempre alla ricerca di una vita libera. Luffy abbandona il suo villaggio per intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca del leggendario tesoro ONE PIECE e diventare il re dei pirati! Tuttavia, per trovare l’inestimabile premio Luffy dovrà assoldare la ciurma dei suoi sogni, trovare una nave, scandagliare in lungo e in largo il vasto mare azzurro, seminare i Marine e farla in barba a temibili rivali.
  • Nella serie troviamo il cast della prima stagione: Iñaki Godoy (Monkey D. Luffy), Mackenyu (Zoro), Emily Rudd (Nami), Jacob Romero (Usopp), Taz Skylar (Sanji), Ilia Isorelys Paulino (Alvida), Jeff Ward (Buggy) e Michael Dorman (Gold Roger), insieme ai nuovi membri del cast già annunciati Charithra Chandran (Miss Wednesday), Joe Manganiello (Mr 0), Katey Sagal (Dr. Kureha), Lera Abova (Miss All Sunday), Mark Harelik (Dr. Hiriluk), Sophia Anne Caruso (Miss Goldenweek), Sendhil Ramamurthy (Nefertari Cobra), Brendan Sean Murray (Broggy), Callum Kerr (Smoker), Camrus Johnson (Mr 5), Clive Russell (Crocus), Daniel Lasker (Mr 9), David Dastmalchian (Mr 3), Jazzara Jaslyn (Miss Valentine), Julia Rehwald (Tashigi), Rob Colletti (Wapol), Ty Keogh (Dalton), Werner Coetser (Dorry), Mark Penwill (Chess), Anton David Jeftha (K.M.), Rigo Sanchez (Dragon), Yonda Thomas (Igaram), James Hiroyuki Liao (Ipponmatsu)

Leggi anche – I dieci personaggi più amati di One Piece

  • ONE PIECE è creata in collaborazione con Shueisha e prodotta da Tomorrow Studios (un partner di ITV Studios) e Netflix
  • Co-Showrunners / Sceneggiatori / Produttori Esecutivi: Matt Owens & Joe Tracz
  • Produttori Esecutivi:  Eiichiro Oda, Marty Adelstein e Becky Clements con Tomorrow Studios, Tetsu Fujimura, Chris Symes e Steven Maeda

Bogotà: la spiegazione del finale del film Netflix

Bogotà: la spiegazione del finale del film Netflix

Bogotà, il thriller sudcoreano diretto da e disponibile sulla piattaforma Netflix, è ambientato negli anni Novanta, mentre la Corea del Sud affronta una crisi finanziaria. Durante questo periodo molti individui decidono di lasciare il Paese per trovare una vita migliore all’estero. Tra questi ci sono Kook-hee e la sua famiglia, che si trasferiscono a Bogotà e questo è il loro viaggio alla ricerca di una vita migliore. Sebbene le cose non vadano sempre come si aspettano, Kook-hee è determinato a cambiare la sua vita e a raggiungere le alte sfere della città con la sua forza e la sua volontà.

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La spiegazione del finale di Bogotà

Il film segue Kook-hee mentre con la sua famiglia si trasferisce a Bogotà dopo la crisi finanziaria della Corea del Sud nel 1990. Sperando in una vita migliore, il padre porta lì la famiglia, sperando che il suo amico, Park Jang-su, li aiuti. Tuttavia, Jang-su, alias il sergente Park, non è una persona facile con andare d’accordo e, pur non promettendo nulla di importante alla famiglia, offre un lavoro a Kook-hee. In questo modo, Kook-hee entra a far parte dei livelli più bassi della società e lavora duramente ogni giorno per portare il cibo in tavola.

Anche sua madre ottiene un lavoro, diventando sarta in un’azienda, ma suo padre non fa altro che ubriacarsi e litigare con tutti. Nel frattempo, Kook-hee attira l’attenzione del sergente Park, che decide di coinvolgerlo nell’attività di contrabbando per tenere d’occhio il suo sottoposto Jeon Soo-young e gli offre un ruolo diverso. Questo diventa il suo percorso di crescita: all’inizio è un lavoratore ingenuo, ma poco dopo prende completamente in mano l’attività. Quando le cose cominciano a farsi più complesse, Kook-hee si ritrova però ben presto inzuppato di sangue, poiché anche lui è preso di mira dal sergente Park.

Non avendo nessuno di cui fidarsi, inizia a crescere da solo facendo in modo che tutti lo temano e prendendo lentamente il controllo dell’attività. Tuttavia, con il passare degli anni, nuove leggi vengono introdotte nel sistema e i membri dell’Associazione coreana temono per il loro futuro. Kook-hee decide di intraprendere una strada legale e di costruire un centro commerciale per gli operatori del mercato, ma quando le cose non vanno di nuovo secondo i piani, prende una nuova strada.

Song Joong-ki e Lee Hee-joon in Bogotà
Song Joong-ki e Lee Hee-joon in Bogotà

Chi ha attaccato Kook-hee?

Quando il centro commerciale proposto è stato rifiutato dai proprietari del mercato coreano a causa dell’influenza di Soo-young e altri, un attacco improvviso a Kook-hee ha cambiato tutto. La sua auto viene bombardata e, pur sfuggendo per un pelo all’attacco mortale, viene comunque trasportato d’urgenza in ospedale. Nel frattempo, la confusione su chi abbia condotto l’attacco lascia tutti scioccati e i suoi nemici si ritrovano a fuggire dalla città il prima possibile.

Tuttavia, Soo-young non è ancora riuscito a fuggire e trova temporaneo conforto nella casa del dottor Hong per qualche tempo. Mentre si trova lì, riceve una telefonata da Kook-hee che gli dice di essere a conoscenza del fatto che Soo-young non ha cercato di ucciderlo, in quanto colui che ha piazzato la bomba non è altro che Kook-hee stesso. Ha pianificato di far sì che tutti abbiano paura di lui e della sua ira, proprio come anni fa quando uccise qualcuno per aver tentato di ucciderlo. Questa volta, però, è stato fatto per Soo-young e per chiunque abbia cercato di impedirgli di fare ciò che voleva.

Soo-young è scioccato e irritato da questa confessione e inizia la sua raffica di maledizioni, quando improvvisamente sente un ago pungergli la nuca. È il dottor Hong, che è stato in combutta con Kook-hee dietro le quinte e lo aiuta a sbarazzarsi di Soo-young. Mentre Soo-young esala lentamente l’ultimo respiro, Kook-hee si trova ad affrontare un’altra trasformazione in questa scena. Più tardi, Kook-hee e il sergente Park accompagnano Soo-young a farlo seppellire. Kook-hee lascia l’orologio che Soo-young gli aveva regalato quando erano giovani e chiude questo capitolo della sua vita, dopo di che torna a casa con il sergente Park.

Song Joong-ki in Bogotà
Song Joong-ki in Bogotà

Cosa succede nel finale?

Durante il viaggio di ritorno, Kook-hee inizia lentamente a rilassarsi, mentre spiega al sergente Park perché dovrebbe andargli bene che la gente lo chiami scarafaggio. L’unico in grado di sopravvivere a tutto il caos della terra è uno scarafaggio e lui dovrebbe essere in grado di assumere questo significato ogni volta che qualcuno lo chiama così. Mentre Kook-hee definisce la vita opprimente, il sergente Park ferma l’auto per una breve pausa.

In piedi sul bordo di una scogliera in mezzo al nulla, domina la città mentre Kook-hee rimane in macchina. Proprio in quel momento, un motociclista arriva e spara a Kook-hee, ma non riesce a ferirlo perché l’auto è a prova di proiettile. Il sergente Park arriva accanto all’auto e dice all’uomo che l’auto è a prova di proiettile. Poi chiama Kook-hee al telefono, dato che l’auto è anche insonorizzata, e gli dice che l’unico motivo per cui è rimasto a Bogotà nonostante abbia rimandato moglie e figlia in Corea del Sud è stato Kook-hee.

Ha sempre saputo che Kook-hee era diverso dagli altri coreani della città, ma era troppo diverso ed essere diversi porta guai. Non potendo lasciare questo problema in giro per Bogotà, ha pianificato di ucciderlo. Mentre abbassa i finestrini per permettere al motociclista di sparare di nuovo a Kook-hee, è sorpreso quando Kook-hee spara al motociclista e poi a lui. Kook-hee è sicuramente cresciuto nel corso degli anni e ha imparato a non fidarsi di nessuno, poiché pone fine alla vita del sergente Park senza una parola.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, le 20 più grandi rivelazioni dal trailer del film

Il primo trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è stato rilasciato (guardalo qui), offrendo ai fan un primo sguardo all’ambito film del MCU. In qualità di uno dei tre film del MCU del 2025, questo ha il compito di portare il franchise in una nuova era. I prossimi film della Marvel dovrebbero essere l’antefatto delle due storie dei Vendicatori, e I Fantastici Quattro: Gli Inizi è già stato confermato che si collegherà alle storie di Avengers: Doomsday e probabilmente anche del suo sequel, Avengers: Secret Wars

Al di là della preparazione dei film sui Vendicatori, però, la storia dei Fantastici Quattro è molto attesa. Non solo il cast riunito per il progetto è incredibilmente eccitante, ma molti desiderano da tempo un adattamento adeguato della Prima Famiglia Marvel. Con il primo trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il pubblico ha finalmente un’idea di cosa aspettarsi, dai primi sguardi all’iconica squadra del titolo al debutto di un emozionante cattivo Marvel e a tutte le vibrazioni sci-fi retrofuturistiche che i fan della Marvel possono desiderare.

Il trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi offre un primo sguardo alla prima famiglia Marvel

I Fantastici Quattro Gli Inizi
Pedro Pascal, Ebon Moss-Bachrach, Vanessa Kirby, e Joseph Quinn in I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Senza dubbio, l’aspetto più atteso del trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è il primo sguardo alla famiglia titolare. Il cast del film è stato ampiamente elogiato, ma molti si sono riservati di giudicare come sarebbero apparsi, avrebbero agito e si sarebbero sentiti nei panni di questi iconici personaggi. Il trailer mette a tacere ogni preoccupazione mostrando la squadra in tutto il suo splendore, con una fantastica foto da eroe di tutti e quattro insieme che chiude il trailer.

Il trailer offre un primo sguardo a Galactus

Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Dopo l’apparizione della squadra titolare, il debutto più atteso è quello di Galactus, il cattivo principale de I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Galactus è stato per lo più sottoutilizzato nei progetti di live-action, e molti desideravano una versione del cattivo fedele ai fumetti. A quanto pare, il film fornisce esattamente questo. Il volto o la voce di Galactus non sono presenti nel trailer, ma la sua figura ombrosa e la parte posteriore della sua testa – che sfoggia il suo iconico elmo a punte – possono essere viste alla fine del trailer.

Il trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi accenna al passato della squadra

I quattro protagonisti di I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

I Marvel Studios hanno insistito sul fatto che I Fantastici Quattro: Gli Inizi non è una storia di origini nel senso tradizionale del termine. Detto questo, il trailer del film conferma che le origini della squadra titolare saranno comunque incluse in una certa misura. Si sente il Reed Richards di Pedro Pascal parlare della prima volta che la squadra è andata nello spazio, e vengono mostrati filmati trovati di questa escursione. Sembra che questi flashback basati su filmati forniranno i dettagli necessari per le origini dei Fantastici Quattro, nonostante il film non segua la formula tipica delle origin story.

Il trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi non mostra i superpoteri di Reed Richards

Pedro Pascal è Reed Richards in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Una delle sorprese più interessanti del trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è che non vengono mostrati i poteri di Reed Richards, o almeno quelli di natura supereroistica. Il potere del cervello di Reed è certamente evidenziato, con il personaggio che viene mostrato mentre scrive equazioni e risolve problemi legati ai viaggi nello spazio. Tuttavia, la sua iconica capacità di allungare il corpo non viene rivelata, lasciando questa rivelazione per il marketing futuro o addirittura per il film stesso.

Il motivo potrebbe essere la difficoltà di animare tali poteri. Le abilità estensibili sono spesso apparse meno convincenti di altri superpoteri nel mondo moderno dei film di supereroi. Per questo motivo, i Marvel Studios potrebbero nascondere quello di Reed per assicurarsi che gli effetti in CGI siano al meglio possibile, piuttosto che affrettare l’inserimento di un effetto non finito in un enorme trailer.

I poteri di invisibilità di Sue Storm

Vanessa Kirby in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Nonostante i poteri di Reed come Mister Fantastic non siano stati evidenziati, lo sono quelli di Sue come Donna Invisibile. Mentre si sente Reed parlare delle afflizioni che la sua famiglia deve affrontare, viene mostrata un’inquadratura di Sue che entra ed esce dall’invisibilità. È probabile che si tratti di elementi della backstory del film, con il trailer che fornisce un primo assaggio di come saranno i suoi poteri. Inoltre, alla fine del trailer viene mostrata un’inquadratura di Sue che crea uno dei suoi scudi di forza.

La Torcia Umana di Johnny Storm viene mostrata in volo

Johnny Storm in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Il membro dei Fantastici Quattro di cui abbiamo visto maggiormente i poteri è Johnny Storm. Vengono mostrate diverse sequenze di Johnny nei panni della Torcia Umana, con il personaggio che si infiamma prima di sparare per la città. Un’inquadratura mostra addirittura Johnny nello spazio, portando il volo della Torcia Umana più in là di quanto si vede di solito negli adattamenti cinematografici de I Fantastici Quattro.

I poteri di Ben Grimm

Ben Grimm alias La Cosa in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Finalmente Ben Grimm alias La Cosa viene mostrata nel trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi. Come molti sanno, il personaggio è diventato un essere fatto di roccia dopo essere stato esposto a onde radioattive durante un viaggio nello spazio. Questo rende Ben incredibilmente forte, come dimostra un’inquadratura che lo vede correre a tutta forza verso un nemico invisibile nell’ultima parte del trailer.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi fa un simpatico riferimento al ruolo per cui Ebon Moss-Bachrach è noto

Ebon Moss-Bachrach The Bear

All’inizio del trailer de I Fantastici Quattro: Gli Inizi, La Cosa viene mostrata mentre assaggia un piatto preparato da HERBIE. Il personaggio afferma che metterà dell’aglio nel piatto per dargli un po’ più di “pepe”. Dato che Ben/La Cosa è interpretato da Ebon Moss-Bachrach, questo deve essere un riferimento intenzionale a un suo ruolo importante degli ultimi tempi, quello in The Bear. Nella serie, Moss-Bachrach interpreta Richie, un uomo che gestisce un ristorante e impara ad amare il mondo dell’arte culinaria.

Il trailer mette in evidenza la tragedia di Ben Grimm

La Cosa in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Sebbene la forza e il design de La Cosa siano gli aspetti del personaggio che il pubblico era più ansioso di vedere nel trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il film dimostra di comprendere anche il suo personaggio. Mentre Reed ripercorre i poteri della sua famiglia, nota che Ben è ormai una roccia. Ben viene mostrato mentre guarda con tristezza un filmato che lo ritrae prima del cambiamento, scherzando sul fatto che è il pilota più bello. Questo evidenzia la tragica insicurezza che spesso accompagna la trasformazione di Ben ne La Cosa e che sarà prevalente ne I Fantastici Quattro: Gli Inizi, continuando a rappresentare un personaggio simpatico e amato dai fan.

Il primo sguardo a HERBIE

HERBIE in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Oltre a Galactus, Reed Richards, Sue Storm, Ben Grimm e Johnny Storm, un altro personaggio familiare dei fumetti è presente nel trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi . Questo personaggio non è altro che HERBIE, ovvero il Robot Altamente Ingegnerizzato Costruito per l’Esplorazione Interdimensionale. HERBIE viene mostrato mentre cucina un piatto nel Baxter Building, unendosi alla cena di famiglia della squadra titolare.

Nei fumetti HERBIE era stato creato per una funzione specifica, ma nel corso degli anni il robot è diventato un alleato e un aiutante dei Fantastici Quattro e sembra che riprenderà questo ruolo in questo film. In questo modo, diventerà sicuramente uno dei personaggi preferiti dai fan nel film in uscita.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi porta il MCU in un altro universo

Fantastici Quattro

L’aspetto più immediato visibile nel teaser di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è lo stile retrofuturistico del film. È risaputo che il film è ambientato in un universo alternativo a quello principale del MCU, con una tecnologia più avanzata nonostante il film sia ambientato negli anni Sessanta. Il trailer lo rende evidente, con i primi sguardi al Baxter Building, il suo arredamento anni ’60 ma avanzato, e la sensazione generale di retrò del film, dai rapporti d’aspetto che cambiano alla musica e ai costumi perfettamente campeggianti. Siamo decisamente in un altro universo rispetto a quelli fino ad oggi conosciuti.

Reed Richards sta sperimentando i viaggi dimensionali

Pedro Pascal in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

A un certo punto del trailer, Reed Richards viene mostrato mentre elabora diverse equazioni su una lavagna. Alla sua sinistra, i fan più attenti hanno notato implicazioni multiversali. Uno schizzo grossolano mostra un tubo che collega due punti terminali, con le parole “un altro universo” scarabocchiate sotto uno di essi. Questo allude ai collegamenti tra I Fantastici Quattro: Gli Inizi e la prima linea temporale del MCU.

È confermato che i Fantastici Quattro appariranno nella storia di Avengers: Doomsday e probabilmente nel suo sequel, Avengers: Secret Wars. Potrebbe essere lo stesso Reed a provocare tutto questo manomettendo l’esplorazione interdimensionale. Ciò avrebbe certamente senso, data la sete di conoscenza di Reed e il legame della sua squadra con i viaggi spaziali interstellari. Dopo aver esplorato lo spazio per così tanto tempo, potrebbe essere sensato che Reed si addentri in argomenti più ampi e più vasti.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi comprende perfettamente i punti di forza dei suoi personaggi

Fantastici Quattro film 2025
La prima immagine diffusa del film The Fantastic Four

Come accennato, il pubblico desiderava un valido adattamento de I Fantastici Quattro da molti anni ormai. Il trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi sembra dimostrare che il film fornirà esattamente questo grazie a uno scambio di battute tra Reed Richards e Sue Storm. Reed dice che le loro vite sono così diverse da quando Ben è diventato una roccia, Sue ha acquisito i poteri dell’invisibilità e Johnny ha iniziato a prendere fuoco.

Sue insiste sul fatto che Ben è sempre stato una roccia, Johnny è sempre Johnny e lei ci sarà sempre per Reed. Questo dimostra come il film comprenda bene i punti di forza dei suoi personaggi. La natura stabile e amichevole di Ben c’era già prima dei suoi poteri e c’è ancora dopo, così come la personalità sicura e sopra le righe di Johnny. L’invisibilità di Sue non la cambia e le dinamiche dell’intera famiglia rimangono le stesse. Questo dimostra che il film comprende che questi personaggi non sono definiti dai loro poteri, ma che ora sono semplicemente versioni rafforzate di ciò che erano.

La fine del mondo come lo conosciamo

Cielo in fiamme in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Forse il momento più minaccioso del trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi si presenta quando una pioggia di fuoco cade dal cielo. La squadra viene mostrata mentre osserva il fenomeno, probabilmente incerta su cosa lo stia causando. È probabile che sia legato a Galactus, a dimostrazione di quanto potere abbia il divoratore di mondi nell’universo Marvel. Ciò porta a pensare che il lavoro della squadra titolare sarà su vasta scala per evitare che la Terra venga distrutta.

Il debutto della Fantasticar

La Fantasticar in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Nella storia dei Fantastici Quattro della Marvel Comics, la squadra si è affidata alla Fantasticar per i suoi numerosi viaggi. Negli adattamenti live-action è stato incluso solo una volta, in una breve scena di I Fantastici 4 e Silver Surfer del 2007. Nel trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, la Fantasticar viene ora mostrata mentre sfreccia in una città e dà vita a questo elemento iconico del materiale di partenza.

I Fantastici Quattro sono famosi nel loro universo

Bambini con maschera La Cosa in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Un’altra interessante rivelazione nel trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è che la squadra è già famosa. Questo è stato mostrato nel breve teaser del trailer e ulteriormente confermato nel trailer completo. Alcuni bambini vengono mostrati con maschere e magliette con Ben Grimm nei panni della Cosa, a dimostrazione del fatto che la squadra è già nota al pubblico come protettrice della Terra dotata di superpoteri.

Il personaggio segreto di John Malkovich appare nel trailer

John Malkovich in I Fantastici Quattro Gli Inizi
Foto di Marvel Studios/MARVEL STUDIOS – © 2025 20th Century Studios / © and ™ 2025 MARVEL.

Il trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi ci offre anche un primo sguardo al misterioso personaggio di John Malkovich. Tuttavia, non è ancora chiaro chi l’attore interpreterà nel film. Il personaggio viene mostrato mentre esce dall’ombra, con lunghi capelli bianchi e barba. Dato che viene mostrato nel trailer, si deve presumere che il personaggio di avrà un ruolo importante nella storia, rendendo ancora più difficile l’attesa per il film e la rivelazione della sua vera identità.

Le dinamiche di squadra sono state lasciate fuori dal trailer

Nonostante sia conosciuto come la prima famiglia della Marvel, gli elementi familiari di I Fantastici Quattro: Gli Inizi sono stati per lo più assenti dal trailer. Sebbene alcuni aspetti, come la scena della cena in famiglia, ne siano un esempio, i legami tra i quattro eroi non sono qui stati approfonditi. Ciò è dovuto principalmente ai vincoli di tempo e alla natura del trailer, che è solo un teaser, lasciando intendere che le dinamiche interpersonali tra i singoli membri saranno lasciate al film stesso.

Silver Surfer non è presente nel trailer

Silver Surfer Shalla-Bal

Il cattivo principale di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è Galactus, il che significa che il suo araldo non è lontano. L’araldo in questione non è altro che Silver Surfer, un popolare personaggio della Marvel. Nonostante la sua popolarità, Surfer è rimasto assente dal primo trailer. Il personaggio non appare in live-action dal 2007, e Julia Garner ha dovuto affrontare il compito di riportare il Silver Surfer sullo schermo. La Garner interpreterà però Shalla-Bal, l’araldo femminile di Galactus. Essendo un legame così importante tra la Terra e il cattivo cosmico, l’omissione di Silver Surfer dal trailer è sorprendente, anche se lascia spazio a ulteriori aspettative con il proseguire della promozione.

La colonna sonora di Michael Giacchino

Fantastici Quattro

Un altro emozionante sviluppo nello sviluppo di I Fantastici Quattro: Gli Inizi è stato l’annuncio che Michael Giacchino stava componendo la colonna sonora del film. Il trailer presenta finalmente le sue musiche, che riflettono perfettamente il tono retrofuturistico del progetto. Il trailer si conclude con un coro che canta “Fantastic Four” mentre viene mostrata la squadra in tutto il suo splendore, concludendo così perfettamente il primo trailer di I Fantastici Quattro: Gli Inizi.

I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il primo trailer ufficiale del film!

I Marvel Studios hanno finalmente rilasciato il primo trailer ufficiale di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, il film che riporterà i Fantastici Quattro sul grande schermo introducendoli finalmente all’interno del Marvel Cinematic Universe. Come noto, il casting dei quattro protagonisti è stato uno dei più seguiti e interessanti degli ultimi anni, con numerosi nomi alternatisi per i ruoli di Reed Richards, Sue Storm, Johnny Storm e Ben Grimms. Ora, non resta che guardare il trailer e attendere di poter vedere il film in sala quest’estate!

Tutto quello che c’è da sapere su I Fantastici Quattro: Gli Inizi

Il film I Fantastici Quattro: Gli Inizi è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà I Fantastici Quattro: Gli Inizi, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero inoltre comparire nel film.

Jonathan Majors potrebbe riprendere il ruolo di Kang il Conquistatore [RUMOR]

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Ormai conosciamo tutti i problemi legali che hanno portato alla rimozione dal ruolo di Kang il Conquistatore nel MCU della star di Loki, Jonathan Majors. La colpevolezza di due reati minori di aggressione e molestie ha fatto deragliare la carriera dell’attore, che da allora ha scontato un programma di intervento contro la violenza domestica di 52 settimane. La risposta dei Marvel Studios all’abbandono di Kang è stata quella di rinominare Avengers: The Kang Dynasty come Avengers: Doomsday, con Robert Downey Jr. chiamato a fare il suo ritorno nel MCU nei panni del Dottor Destino.

Oggi, Screen Geek riporta però la notizia che “il capo dei Marvel Studios Kevin Feige sta considerando di riportare Jonathan Majors nel MCU. L’idea è che Majors appaia in un futuro progetto Marvel per chiudere alcune questioni in sospeso con Kang e chiudere la storia del personaggio”. Per ora sarebbe meglio prendere la notizia con ogni precauzione e scetticismo possibile, ma i Marvel Studios dovranno pur fare qualcosa per risolvere l’improvvisa assenza di Kang. È vero che la seconda stagione di Loki e Ant-Man and The Wasp: Quantumania hanno a loro modo eliminato Kang, ma ci sono ancora alcune cose in sospeso.

Ad esempio la scena post-credits di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, con le innumerevoli varianti di Kang pronte a dare battaglia agli Avengers. In realtà, non sarebbe il primo teaser di questo tipo poi ignorato dal MCU, per cui i Marvel Studios potrebbero anche semplicemente decidere di non parlarne più o risolverlo in qualche modo fuori scena. Certo, risulta difficile credere che Jonathan Majors possa tornare per questo ruolo o che l’attore stesso voglia riprenderlo dopo il trattamento ricevuto. Come sempre, non resta dunque che attendere un eventuale conferma ufficiale.

Dove abbiamo visto l’ultima volta il Kang di Jonathan Majors?

I fan hanno incontrato per la prima volta Kang nella sua forma “Colui che resta” alla fine della prima stagione di Loki. È stato rivelato che, in seguito a una guerra multiversale, era l’ultimo Kang rimasto in piedi e libero di creare la sua linea temporale sacra su cui regnare per sempre. Essendosi stufato di un’eternità intrappolato alla fine del tempo, Colui che resta sperava che Loki e Sylvie prendessero il suo posto. Invece, quest’ultima lo uccise, anche se in seguito scopriremo che faceva tutto parte del suo piano, il quale sapeva che sarebbe risorto dopo che il Telaio del Tempo in avaria avrebbe distrutto la TVA e le linee temporali ramificate (lasciando prosperare la Sacra Linea Temporale).

Loki si è poi rifiutato di seguire il percorso di Colui che Resta e ha invece creato un nuovo Multiverso alimentato da lui, dando a tutti il libero arbitrio e ai suoi amici della TVA il tempo sufficiente per prepararsi alla guerra che verrà con le Varianti di Kang. Una di queste è stata, come anticipato, presentata in Ant-Man and The Wasp: Quantumania, quando si scopre che il Consiglio dei Kang ha intrappolato Kang il Conquistatore nel Regno Quantico a causa della minaccia che rappresenta per i loro piani. Inoltre, nei momenti conclusivi della seconda stagione di Loki, la TVA ha accennato brevemente al fatto che stavano tenendo d’occhio le varianti di Kang.

The Penguin, la showrunner spiega l’assenza di Batman dalla serie: “Non ha i sensi di ragno”

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Durante la prima stagione di The Penguin, la famiglia Falcone viene uccisa, Crown Point viene scossa da un’esplosione e Oz Cobb uccide chiunque sia necessario per raggiungere la vetta della malavita di Gotham City. Nonostante ciò, il Batman di Robert Pattinson non si presenta mai in scena, a parte il Bat-Segnale che finalmente illumina il cielo nei momenti finali del film. Parlando con Empire Magazine, la showrunner di The Penguin, Lauren Lefranc, ha parlato ancora una volta dell’assenza del Cavaliere Oscuro dalla serie di successo della HBO.

Quello che Matt mi ha ribadito fin dall’inizio è che si tratta di una grande città e Batman non può essere ovunque”, ha spiegato. “Non possiede i sensi di ragno che lo avvisano“. “Ma solo perché non vediamo Batman nel nostro show non significa che sia inconsapevole o menefreghista”, ha continuato Lefranc. “Gli eventi che hanno avuto luogo a Gotham City, e le ripercussioni che ne derivano, si ripercuoteranno nel prossimo film”. Sappiamo però che inizialmente un suo cameo era previsto, in quanto Matt Reeves, regista di The Batman lo ha rivelato, aggiungendo poi che la cosa era stata scartata.

Lo scorso novembre sempre il regista di The Batman ha condiviso la ragione della distrazione del vigilante dalla serie televisiva spin-off. “Questo era un periodo di grande agitazione in città, è letteralmente la settimana successiva a quello che è successo nel film”, ha spiegato il regista. “Gran parte della città è in preda alla disperazione, quindi la polizia non riesce ad arrivare dappertutto, c’è crimine ovunque, è un momento molto, molto pericoloso”. “Batman è là fuori che cerca di affrontare le conseguenze di tutto quello che è successo, e in qualche misura se ne fa una colpa”.

The Batman domande irrisolte
Robert Pattinson è Batman in The Batman

Ci sarà una seconda stagione di The Penguin?

The Penguin ha battuto i record di spettatori sulla HBO ed è stato un successo di critica. Riguardo ad una possibile seconda stagione la showrunner Lauren LeFranc ha dichiarato: “Dovevamo essere una serie limitata, quindi sono davvero orgogliosa della prima stagione e della storia che abbiamo realizzato. Ci sono sicuramente altre storie da raccontare, se riusciamo a trovare l’idea giusta o i personaggi giusti”. Nell’epoca d’oro degli adattamenti dei fumetti live-action, sarebbe facile dare il via libera a più spinoff di The Batman e a più stagioni dopo il successo di The Penguin.

Tuttavia, la showrunner e il regista Matt Reeves sono stati molto chiari sulla loro intenzione di mantenere il franchise strettamente limitato alle puntate necessarie. Reeves ha ancora intenzione di realizzare una trilogia standalone, mentre LeFranc insiste nel definire The Penguin una serie limitata. Naturalmente, il successo della serie rende possibile una seconda stagione e sia Lauren LeFranc che la star principale Colin Farrell hanno lasciato la porta aperta a un eventuale ritorno, ma la seconda stagione si farà solo se riuscirà a eguagliare la qualità della prima.

Denis Villeneuve rende omaggio a David Lynch: “Mi spiace per la sua brutta esperienza con Dune”

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Denis Villeneuve ha recentemente reso omaggio a David Lynch e si è detto dispiaciuto che il regista non fosse soddisfatto del suo adattamento di Dune (qui la recensione del film di Lynch). Screen Rant era presente ai Saturn Awards, dove Villeneuve ha parlato di Lynch e del suo impatto sul cinema dopo la morte del regista, avvenuta il 15 gennaio 2025. Villeneuve afferma di considerare Lynch come il maestro nel dare vita ai sogni e rivela di rimpiangere di non aver mai avuto la possibilità di incontrarlo. Villeneuve rivela anche di essere dispiaciuto che Lynch non si sia divertito ad adattare l’enorme romanzo Dune di Frank Herbert, che Villeneuve chiaramente ama.

Il cinema è probabilmente la forma d’arte più vicina al sogno, al sogno risvegliato. E David Lynch è stato sicuramente il maestro, colui che ci ha avvicinato di più a questo stato di sogno. E vorrei sinceramente aver avuto la possibilità di incontrarlo. Non sarebbe stato possibile incontrarlo tra i due film di [Dune]. Desideravo e sognavo di incontrarlo una volta terminato il film solo per… per rendergli omaggio”, ha affermato Denis Villeneuve. “Mi dispiace molto che non abbia avuto una bella esperienza con il suo adattamento.

Allo stesso tempo, da quello che ho capito, il dolore che ha sopportato durante la realizzazione della sua versione di Dune ci ha portato a Velluto Blu, e poi a Cuore Selvaggio e a tutta… c’era un’energia che ne derivava. Quindi, non so, è molto triste che ci abbia lasciato. È come, sai, alcuni registi che quando se ne sono andati, è come se un pianeta avesse lasciato il sistema solare. È come se fosse un pianeta a sé stante. Ma è confortante sapere che era ancora totalmente vivo, totalmente creativo, che voleva fare un altro progetto. È ancora qui. Comunque, sono un grande fan. Sì, sono un grande fan“, ha concluso il regista.

Denis Villeneuve, David Lynch e l’adattamento di Dune

David Lynch ha diretto il primo adattamento di Dune, uscito nelle sale nel 1984. Tuttavia, il suo film di fantascienza non ricevette buone recensioni alla sua uscita. I pareri negativi di Dune di Lynch portarono molti a credere che il romanzo di Herbert non fosse adattabile. Nel corso degli anni, Lynch ha poi detto apertamente di aver odiato lavorare a Dune e ha sottolineato che la versione finale del film non era la sua visione del progetto. Secondo quanto riferito, lo studio aveva una sua visione diversa del film, che ha portato a molti scontri e a un’uscita nelle sale compromessa.

Anche se il suo film Dune non è stato ben accolto, Lynch ha diretto molti altri film acclamati dalla critica. Tra i migliori film di Lynch figurano Velluto blu, Cuore selvaggio e Mulholland Drive. Villenueve ha poi dichiarato di essere contento che la sua esperienza negativa nella lavorazione di Dune non abbia ostacolato la creatività di Lynch. A differenza di Lynch, Denis Villeneuve ha invece amato lavorare ai suoi due film su Dune, che hanno ricevuto entrambi un immenso successo.

Dafne Keen rivela dove X-23 potrebbe comparire nel MCU dopo Deadpool & Wolverine

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L’attrice di X-23, Dafne Keen vuole unirsi agli Avengers ed esplorare avventure soliste più grintose nei futuri progetti del Marvel Cinematic Universe, come da lei rivelato in un’intervista esclusiva a The Direct. I suoi commenti arrivano mentre i Marvel Studios accelerano i loro piani di integrazione dei mutanti, sulla base del successo da 1,3 miliardi di dollari di Deadpool & Wolverine, dove la Keen è tornata a vestire i panni di Laura Kinney accanto al Wolverine di Hugh Jackman. Lo studio si è concentrato sull’espansione del suo roster di mutanti, con la conferma da parte di Kevin Feige che i personaggi degli X-Men sarebbero apparsi in più progetti fino ad Avengers: Secret Wars.

Questo sarà più facile in futuro, dato che Deadpool & Wolverine è riuscito a collegare l’universo degli X-Men della Fox al MCU riportando in scena diversi personaggi amati dai fan, tra cui la Laura di Dafne Keen, che ha conquistato il pubblico per la prima volta in Logan – The Wolverine del 2017 prima di evolversi in una guerriera più esperta nella sua ultima apparizione. “Mi piacerebbe vederla in un team-up divertente”, ha spiegato la Keen prima di descrivere il tipo di progetti che le interessano di più.

Mi piacerebbe anche vedere Laura in storie più piccole. Mi è piaciuto interpretarla in Logan, che era molto più grintoso. Quindi è divertente… Ma sarei anche molto, molto aperta a un grande team di combattimento d’azione con gli Avengers”. L’attrice ha anche sottolineato la sua dedizione al personaggio, affermando: “Onestamente, qualsiasi cosa che coinvolga Laura, sarei pronta a farla”. Il suo entusiasmo arriva in un momento cruciale, mentre i Marvel Studios si preparano a quella che Feige ha descritto come “una nuova era dei mutanti e degli X-Men” dopo gli eventi di Secret Wars.

Il successo di Deadpool & Wolverine, che ha incassato oltre 1,3 miliardi di dollari in tutto il mondo, ha dimostrato il continuo interesse del pubblico per i personaggi consolidati degli X-Men. L’arco narrativo di Laura nel film l’ha vista evolversi da giovane mutante feroce ma isolata di Logan a combattente per la libertà che guida la resistenza nel Vuoto insieme ad altri eroi Marvel. Alla fine del film, Laura ha scelto di unirsi alla variante del Wolverine di Hugh Jackman nella Terra-10005, posizionando il suo personaggio per potenziali apparizioni nei prossimi progetti del MCU.

Deadpool & Wolverine
Dafne Keen è X-23 in Deadpool & Wolverine

La X-23 di Dafne Keen potrebbe far parte della rivoluzione mutante del MCU?

I commenti della Keen sul futuro del suo personaggio sono in linea con gli ambiziosi piani dei Marvel Studios per i mutanti nel MCU. Recenti voci suggeriscono che dopo Avengers: Secret Wars nel 2027, i fratelli Russo potrebbero supervisionare il reboot degli X-Men dei Marvel Studios, dando potenzialmente vita a un evento Avengers vs. X-Men. Quando le sono state presentate le teorie sul fatto che Secret Wars potrebbe ridisegnare il panorama mutante del MCU, Keen ha affrontato scherzosamente la possibilità di diventare il Wolverine principale, dicendo: “Beh, possiamo esserci entrambi [Laura e Logan]? Sì? Ok, bene. Se ci fossimo entrambi, sarei davvero felice”.

Con il roster originale dei Vendicatori in gran parte scomparso e l’emergere di nuovi eroi, sembra che la Marvel stia strategicamente posizionando i personaggi mutanti come elementi cruciali della sua narrazione futura. Il successo di progetti come X-Men ’97 e l’accoglienza positiva riservata al ritorno dei personaggi dell’universo X-Men della Fox in Deadpool & Wolverine hanno dimostrato il fascino duraturo di questi personaggi, se gestiti correttamente. Dato che gli ultimi anni non sono stati molto clementi con il MCU, ha senso per i Marvel Studios attingere alle sue proprietà più redditizie.

Sia che Laura appaia nel vociferato nuovo franchise degli X-Men sotto la supervisione dei fratelli Russo, sia che si unisca alla più ampia narrazione del MCU attraverso altri progetti, la passione di Dafne Keen per il ruolo suggerisce che X-23 potrebbe giocare un ruolo significativo nel futuro della Marvel incentrato sui mutanti. Ci piacerebbe sicuramente vederla come elemento chiave dell’era dei mutanti del MCU.

Captain America: Brave New World, Harrison Ford parla del futuro di Hulk Rosso

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Dopo aver trascorso decenni a evitare domande sui suoi ruoli nei franchise di Star Wars e Indiana Jones, Harrison Ford è ora entrato a far parte del MCU… il che probabilmente significa che passerà il resto della sua carriera a essere tormentato per il ritorno di Hulk Rosso. La conferenza stampa mondiale di Captain America: Brave New World si è svolta questo fine settimana e durante tale evento a Ford – come riportato da ComicBookMovie – è stato proprio chiesto del suo futuro nei panni di “Thunderbolt” Ross. L’attore ha confermato di essere desideroso di riprendere il ruolo, il che presumibilmente significa che Hulk Rosso sopravviverà agli eventi di Captain America: Brave New World.

Spero che possa tornare”, ha detto il leggendario attore. “Spero che [ci sia] una storia in cui possa svilupparsi in qualcosa di diverso da Hulk Rosso. Penso che abbiamo la capacità di cambiare forma tra Hulkness e l’umanità, ma questo non è proprio il mio campo”. “Sono stato molto felice dell’opportunità di giocare in questo parco giochi”, ha aggiunto Ford. “Che gruppo incredibile di persone con cui lavorare e che realtà fantasiosa. Quindi non vedevo l’ora di avere una parte”.

Nelle interviste Ford attribuisce al compianto William Hurt il merito di aver gettato le basi per fargli assumere il ruolo di un antagonista introdotto per la prima volta ne L’incredibile Hulk del 2008. “Mi piace pensare che il personaggio fosse molto adatto a me. Sono stato onorato di poter fare il mio lavoro su una base che un attore meraviglioso, Bill Hurt, ha fornito al personaggio”, ha condiviso Ford. “E la storia è una meravigliosa estensione delle storie di cui Thunderbolt Ross ha fatto parte”.

Ho guardato i film della Marvel e ho visto attori che mi piacevano molto, che ammiravo molto, divertirsi molto. E ho pensato: ‘Ehi, ne voglio un po’ anche io’”. Per quanto riguarda il suo approccio alla trasformazione in Red Hulk, ha rivelato: “Ho semplicemente scelto di farlo. E nessuno mi ha fermato”. Non resta a questo punto che attendere altri 9 giorni, tra i quali Captain America: Brave New World e sarà possibile scoprire il ruolo che Hulk Rosso avrà all’interno di esso.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre Giancarlo Esposito sarà Sidewinder. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America. Il film è al cinema dal 13 febbraio.

Black Panther 3, il produttore smentisce le voci su un nuovo T’Challa: “Tutto ciò che leggete online non è vero”

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Nate Moore, dirigente dei Marvel Studios, smentisce le voci secondo cui Black Panther 3 riprenderà il ruolo di T’Challa nel live-action interpretato da Chadwick Boseman. In una nuova intervista, il produttore di Black Panther ha dichiarato che il ruolo del supereroe non verrà affidato ad un nuovo interprete, come invece sostenuto da voci circolate sui social media. “La verità è che non c’è nulla di vero in queste voci. Mai dire mai a nulla, non abbiamo ancora avuto molte conversazioni creative con Ryan Coogler, perché sta finendo il suo film Sinners, che uscirà quest’anno”, ha detto Moore a ComicBook.

Ne parleremo più avanti nel corso dell’anno, ma tutto ciò che leggete online non è vero, se non altro perché non abbiamo ancora iniziato [a lavorarci]”. Moore lascerà i Marvel Studios nelle prossime settimane, ma continuerà a collaborare con lo studio per Black Panther 3. Al momento, dunque, non si hanno ulteriori informazioni su questo atteso terzo capitolo del franchise, ma ne arriveranno quando i lavori su di esso avranno avuto inizio. Difficile dire se il ruolo di T’Challa verrà affidato ad un nuovo attore, ma sembra una possibilità poco realistica, dato quanto già proposto in Black Panther: Wakanda Forever.

Cosa significa la conferma di Black Panther 3 da parte di Nate Moore della Marvel

Black Panther 3 è ancora una priorità per i Marvel Studios

I Marvel Studios hanno molti progetti chiave in fase di sviluppo e produzione, tra cui The Fantastic Four, Spider-Man 4, Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars. Tuttavia, la Marvel sta lavorando ad altri film e show che non hanno ricevuto molti aggiornamenti da un po’. Una volta che il finale di Black Panther: Wakanda Forever ha suggerito il passaggio di testimone da Shuri a Toussaint, Black Panther 3 è diventato una forte possibilità. E ora, la conferma di Black Panther 3 da parte dei Marvel Studios colloca il sequel nell’elenco dei prossimi progetti, anche se non ha ancora una data di uscita ufficiale.

Considerando che Avengers: Doomsday e Avengers: Secret Wars sono programmati per uscire rispettivamente nel 2026 e nel 2027, è improbabile che la Marvel distribuisca molti film nel frattempo. Quindi, la trama di Black Panther 3 potrebbe incentrarsi sul multiverso se uscisse a fine 2026 o inizio 2027, oppure potrebbe occuparsi delle conseguenze di Avengers: Secret Wars a fine 2027 o 2028.

Chadwick Boseman ha interpretato per la prima volta il ruolo di T’Challa, apparendo nel 2016 in Captain America: Civil War, seguito dal film Black Panther nel 2018. L’attore ha ripreso il ruolo del supereroe in Avengers: Infinity War del 2018 e Avengers: Endgame. A Boseman è poi stato diagnosticato un cancro al colon al terzo stadio nel 2016 ed è deceduto nell’agosto del 2020. Il sequel Black Panther: Wakanda Forever, che racconta eventi successivi alla morte di T’Challa, è uscito nel 2022 ed è stato dedicato alla memoria dell’attore.

Jurassic World Rebirth: rilasciato un primo filmato, domani il trailer

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Con un post sui propri social, la Universal Pictures ha confermato l’arrivo nella giornata di domani del trailer di Jurassic World Rebirth. La notizia è accompagnata dal primo filmato del film che mostra la Zora Bennett di Scarlett Johansson e il Dr. Henry Loomis di Jonathan Bailey. Come ci si potrebbe aspettare, si intravede anche un dinosauro sconosciuto che è destinato a causare problemi ai due mentre esplorano la giungla che li circonda. Non resta a questo punto che attendere domani per poter vedere il trailer e scoprire qualcosa in più sul film. Intanto, ecco qui di seguito il breve filmato ad ora rilasciato:

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Tutto quello che c’è da sapere su Jurassic World Rebirth

Cinque anni dopo gli eventi di Jurassic World Dominion, l’ecologia del pianeta si è dimostrata in gran parte inospitale per i dinosauri. Quelli rimasti vivono in ambienti equatoriali isolati con climi simili a quelli in cui un tempo prosperavano. Le tre creature più colossali di quella biosfera tropicale possiedono la chiave per un farmaco che porterà miracolosi benefici salvavita all’umanità.

Il film è diretto dal vincitore del BAFTA Edwards da una sceneggiatura di David Koepp (La guerra dei mondi), basata sui personaggi creati da Michael Crichton. Il film è prodotto da Frank Marshall e Patrick Crowley ed è prodotto esecutivamente da Steven Spielberg, Denis L. Stewart e Jim Spencer.

Il cast del film comprende  Scarlett JohanssonJonathan BaileyMahershala Ali, Rupert Friend, Manuel Garcia-Rulfo, Luna Blaise, David Iacono, Audrina Miranda, Philippine Velge, Bechier Sylvain e Ed Skrein. Jurassic World Rebirth arriverà nelle sale il 2 luglio 2025.

Hunter Schafer sarebbe in lizza per interpretare Mystica nel reboot degli X-Men del MCU

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Mentre le voci sul casting di X-Men continuano a rincorrersi (dovremmo iniziare a vedere annunci ufficiali molto presto), si apprende che Mystica farebbe parte del reboot del Marvel Cinematic Universe e lo studio potrebbe avere in mente qualcuno per interpretare la mutante mutaforma. Secondo lo scooper MTTSH, l’attrice Hunter Schafer è stata pensata per interpretare Raven Darkhölme/Mystica nel prossimo film. Non è chiaro se questo significhi che la Schafer sia effettivamente in trattativa per la parte. Tutto ciò che ci è stato rivelato ad ora è che sarebbe stata presa in considerazione.

Hunter Schafer è diventata un talento molto richiesto dopo il suo ruolo di spicco in Euphoria e ha continuato a recitare in film come Hunger Games: La ballata dell’usignolo e del serpente e il recente horror Cuckoo. Mystica è stata interpretata da Rebecca Romain nel franchise della 20th Century Fox e da Jennifer Lawrence da X-Men: L’inizio in poi. Il personaggio è stato originariamente introdotto come cattivo, ma ha avuto molto più tempo sullo schermo come membro della squadra nei film successivi. Al momento la cosa è dunque da prendere come l’ennesimo rumor relativo al film, per cui si attendono conferme o smentite.

Quando arriveranno gli X-Men nel MCU?

I film dedicati ai mutanti Marvel hanno cominciato la loro corsa cinematografica nel 2000 con il primo film di Bryan Singer, seguito nel 2003 dal secondo capitolo. Nel 2006 è uscito Conflitto finale diretto da Brett Ratner. Nel 2009 è stata inaugurata la trilogia dedicata a Wolverine che ha percorso le sale parallelamente con la tetralogia prequel: del 2009 è X-Men le origini – Wolverine, del 2011 X-Men: l’inizio, del 2013 Wolverine – l’immortale, del 2014 Giorni di un futuro passato, del 2016  Apocalisse, del 2017 Logan: The Wolverine e del 2019 Dark Phoenix.

I due film dedicati a Deadpool, del 2016 e del 2018 sono stati ambientati nello stesso universo della Fox. Ora Deadpool e Wolverine ha portato nel MCU i due eroi del titolo, e aprirà ufficialmente la strada ai mutanti Marvel verso l’universo condiviso di Kevin Feige. Ancora non sappiamo quando arriveranno ufficialmente con il film tutto loro che è stato annunciato, ma tra alcuni camei, riferimenti e la recente serie animata X-Men ’97 il loro debutto potrebbe ormai sempre imminente.

Secondo precedenti indiscrezioni, Harris Dickinson (Babygirl, Triangle of Sadness) e Jack Champion (Avatar, Scream 6) sarebbero in lizza per interpretare Ciclope, mentre Sadie Sink, attrice di Stranger Things, sarebbe la probabile scelta per Jean Grey. Hunter Schafer potrebbe invece assumere il ruolo di Mystica. Abbiamo anche sentito che Ayo Edebiri di The Bear è nel radar dello studio per interpretare Tempesta. Anche Kitty Pryde e Gambit dovrebbero far parte della squadra. Al momento, però, non ci sono state dichiarazioni ufficiali da parte dei Marvel Studios.

Le teorie principali sugli X-Men nel MCU

La teoria prevalente tra i fan è che gli Avengers combatteranno gli X-Men quando le loro rispettive realtà si scontreranno in un’Incursione. Sembra proprio che il palcoscenico sia stato predisposto per uno scontro dopo l’arrivo di Maria Rambeau nella realtà della squadra (un mondo che si pensa sia Terra-10005). Vedremo cosa succederà. Tuttavia, è giusto dire che tutti rimarranno scioccati se la squadra mutante non farà la sua apparizione – costumi dei fumetti e tutto il resto – nei prossimi film di Avengers.

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The Fantastic Four: First Steps, rilasciato il primo poster ufficiale in vista del trailer

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Il primo trailer di The Fantastic Four: First Steps sarà pubblicato online domani (prima di quanto inizialmente previsto), e i Marvel Studios hanno ora condiviso il primo poster ufficiale per le sale cinematografiche. Per quanto riguarda la locandina, non è niente di speciale. L’artwork non presenta alcun personaggio del film, ma solo un pulsante di lancio con i cognomi della Prima Famiglia Marvel. Molto probabilmente avremo un poster più rivelatore con il trailer.

Sebbene la Marvel non abbia fatto debuttare alcun promo ufficiale del film (a parte qualche frammento nel teaser rilasciato oggi), l’anno scorso sono circolate online delle anticipazioni di qualità variabile. I fan sperano che lo sneak peek di domani sia composto da filmati completamente nuovi, ma vale la pena ricordare che il trailer di Daredevil: Rinascita è stato (a parte alcune inquadrature) praticamente identico a quello proiettato durante un paio di eventi diversi nel 2024.

Non ci resta quindi che aspettare e vedere cosa ci riserverà la giornata di domani, ma per il momento potete dare un’occhiata al poster qui sotto e al teaser di oggi.

Tutto quello che c’è da sapere su The Fantastic Four: First Steps

Il film The Fantastic Four: First Steps è atteso al cinema il 25 luglio 2025. Come al solito con la Marvel, i dettagli della storia rimangono segreti. Ma nei fumetti, i Fantastici Quattro sono astronauti che vengono trasformati in supereroi dopo essere stati esposti ai raggi cosmici nello spazio. Reed acquisisce la capacità di allungare il suo corpo fino a raggiungere lunghezze sorprendenti. Sue, la fidanzata di Reed (e futura moglie), può manipolare la luce per diventare invisibile e lanciare potenti campi di forza. Johnny, il fratello di Sue, può trasformare il suo corpo in fuoco che gli dà la capacità di volare. E Ben, il migliore amico di Reed, viene completamente trasformato in una Cosa, con dei giganteschi massi arancioni al posto del corpo, che gli conferiscono una super forza.

Matt Shakman (“WandaVision”, “Monarch: Legacy of Monsters”) dirigerà The Fantastic Four: First Steps, da una sceneggiatura di Josh FriedmanJeff Kaplan e Ian SpringerPedro Pascal (Reed Richards) è noto al mondo per le sue interpretazioni in The MandalorianThe Last of Us e prima ancora in Game of ThronesVanessa Kirby (Sue Storm) ha fatto parte del franchise di Mission: Impossible e di Fast and Furious, mentre Joseph Quinn (Johnny Storm) è diventato il beniamino dei più giovani per la sua interpretazione di Eddie in Stranger Things 4Ebon Moss-Bachrach (Ben Grimm) sta vivendo un momento d’oro grazie al suo ruolo del cugino Ritchie in The Bear.

Fanno parte del cast anche Julia GarnerPaul Walter HauserJohn MalkovichNatasha Lyonne e Ralph Ineson nel ruolo di Galactus. Come confermato da Kevin Feige, il film avrà un’ambientazione nel passato, in degli anni Sessanta alternativi rispetto alla nostra realtà di Terra-616, per cui sarà interessante capire come i quattro protagonisti si uniranno agli altri eroi Marvel che conosciamo. Franklyn e Valeria Richards, figli di Reed e Sue, potrebbero comparire nel film.

Juliette Binoche sarà Presidente di Giuria a Cannes 78

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Juliette Binoche sarà Presidente di Giuria a Cannes 78

L’attrice francese Juliette Binoche succederà a Greta Gerwig come Presidente di Giuria del Festival di Cannes 2025. Sarà la seconda volta nella storia di Cannes che la giuria sarà presieduta da una donna, per due anni consecutivi.

Juliette Binoche è una delle più venerate interpreti francesi e ha avuto una carriera internazionale, avendo lavorato con autori di tutto il mondo tra cui Michael Haneke, David Cronenberg, Anthony Minghella, Abel Ferrara, Abbas Kiarostami, Olivier Assayas, Leos Carax, Claire Denis, Amos Gitaï, Naomi Kawase, Hirokazu Kore-eda, Krzysztof Kieślowski, Louis Malle e Hou Hsiao-hsien.

Il suo lavoro è stato celebrato con decine di premi, tra cui la statuetta come migliore attrice non protagonista agli Oscar per il suo ruolo in Il paziente inglese nel 1997 e la migliore attrice al Festival di Cannes per la sua interpretazione in Copia conforme di Kiarostami nel 2010.

Madame le président, Juliette Binoche

Binoche ha detto del suo ruolo di presidente della giuria di Cannes che “non vede l’ora di condividere queste esperienze di vita con i membri della giuria e il pubblico”.Nel 1985, ho salito i gradini per la prima volta con l’entusiasmo e l’incertezza di una giovane attrice; non avrei mai immaginato di tornare 40 anni dopo nel ruolo onorario di Presidente della giuria”, ha continuato, aggiungendo che “apprezza il privilegio, la responsabilità e l’assoluta necessità di umiltà”.

Di recente è stata a Cannes nel 2023 con The Taste of Things di Trần Anh Hùng, che ha vinto il premio come miglior regista.

Una figura progressista che è stata recentemente eletta presidente dell’Accademia cinematografica europea, Juliette Binoche ha anche espresso le sue preoccupazioni sull’istruzione, l’immigrazione clandestina e i diritti umani in Iran. Ha anche sostenuto il movimento #MeToo in Francia.

La 78a edizione del Festival di Cannes si terrà dal 13 al 24 maggio. Gli accrediti per il festival sono stati aperti lunedì e si chiuderanno il 18 aprile. Curata dal direttore artistico e direttore del Festival di Cannes Thierry Fremaux e dal suo comitato di selezione, la selezione ufficiale del festival sarà svelata a metà aprile.

Come annunciato di recente, la presidente di Cannes Iris Knobloch è stata appena rieletta per un secondo mandato di tre anni alla guida del festival.

Neil Gaiman e la moglie citati in giudizio per stupro e tratta di esseri umani

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Lunedì l’autore Neil Gaiman è stato accusato di aver ripetutamente violentato la sua ex babysitter, la denuncia riprende le accuse sollevate per la prima volta in un podcast di Tortoise Media l’anno scorso.

Scarlett Pavlovich ha anche citato in giudizio la moglie di Gaiman, Amanda Palmer, sostenendo che era a conoscenza della sua storia di molestie sessuali quando ha assunto Pavlovich per lavorare per loro. Lo studio accusa sia Gaiman che Palmer di tratta di esseri umani.

Gaiman e Palmer avrebbero approfittato di Pavlovich, sapendo che era indigente e soffriva di problemi di salute mentale. Quando andò a lavorare per loro come tata, la coppia viveva in case separate a Waiheke Island, vicino ad Auckland, in Nuova Zelanda. Nei mesi successivi, Pavlovich sostiene che Gaiman l’ha ripetutamente violentata.

“Gaiman ha avuto molti rapporti sessuali non consensuali con Scarlett”, afferma la causa. “Quegli atti erano abusivi e degradanti… Scarlett ha sopportato quegli atti perché avrebbe perso il lavoro, la casa e il sostegno alla futura carriera promesso se non l’avesse fatto”.

Le accuse a Neil Gaiman

Il passaggio a azioni legali fa seguito a un articolo fiume di Vulture, uscito poche settimane fa, in cui venivano riportati nel dettaglio i presunti abusi di Neil Gaiman ai danni di Pavlovich e di altre donne. L’articolo a sua volta è stato il seguito del podcast di Tortoise Media della scorsa estate. Neil Gaiman ha risposto all’articolo sul suo blog, dicendosi completamente innocente di ognuna delle accuse che gli sono state rivolte.

Al momento Dark Horse Comics, l’etichetta che pubblicava le opere dell’autore, lo ha allontanato, mentre Netflix ha deciso che The Sandman, serie di successo basata sul capolavoro di Gaiman, si chiuderà con la seconda stagione, con un finale appropriato già girato.

M3gan 2.0: il teaser trailer e il primo poster

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M3gan 2.0: il teaser trailer e il primo poster

Il primo teaser trailer di M3gan 2.0 è arrivato e promette di non far stare tranquillo nessuno. Ecco le prime immagini e il primo poster del sequel horror:

cosa c’è da sapere su M3gan 2.0

Lei non è solo una bambola. È parte della famiglia. Dalle menti più geniali dell’horror – James Wan, creatore delle saghe Saw, Insidious e The Conjuring, e Blumhouse, i produttori di Halloween, The Black Phone e L’uomo invisibile – arriva un nuovo volto del terrore.

M3GAN è un prodigio dell’intelligenza artificiale: una bambola incredibilmente realistica, progettata per essere la migliore amica di un bambino e la più grande alleata di un genitore. Creata dalla brillante roboticista Gemma (Allison Williams, Get Out), M3GAN è in grado di ascoltare, osservare e apprendere, diventando confidente, insegnante, compagna di giochi e custode del bambino a cui viene affidata.

Quando Gemma si ritrova improvvisamente a prendersi cura della nipote di otto anni, Cady (Violet McGraw, The Haunting of Hill House), rimasta orfana, si sente impreparata al ruolo di genitore. Sotto forte pressione a lavoro, decide di affidare a Cady il suo prototipo di M3GAN, convinta che possa essere la risposta a entrambe le esigenze. Ma questa scelta porterà a conseguenze inimmaginabili.

Prodotto da Jason Blum e James Wan, M3GAN è diretto dal regista premiato Gerard Johnstone (Housebound), con una sceneggiatura di Akela Cooper (Malignant, The Nun 2), basata su un soggetto di Cooper e Wan.

Nel cast anche Ronny Chieng (Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli), Brian Jordan Alvarez (Will & Grace), Jen Van Epps (Cowboy Bebop), Lori Dungey (Il Signore degli Anelli: La compagnia dell’anello, extended edition) e Stephane Garneau-Monten (Straight Forward).

Universal Pictures e Blumhouse presentano una produzione Atomic Monster in collaborazione con Divide/Conquer. I produttori esecutivi sono Allison Williams, Mark Katchur, Ryan Turek, Michael Clear, Judson Scott, Adam Hendricks e Greg Gilreath.

Di cosa parla il primo M3GAN

M3GAN vede Allison Williams (Girls, Get Out) nei panni di Gemma, una brillante esperta di robotica presso un’azienda di giocattoli che usa l’intelligenza artificiale per sviluppare una bambola realistica programmata per essere la migliore compagna di un bambino e la migliore alleata di un genitore. Dopo aver ottenuto inaspettatamente la custodia della nipote orfana Cady (Violet McGraw), Gemma chiede aiuto al prototipo M3GAN, ma, come ci si potrebbe aspettare, le cose non vanno esattamente secondo i piani.

Il film si conclude con Gemma e Cady che riescono a distruggere la forma fisica di M3GAN, ma non puoi tenere a bada una brava bambola assassina per troppo tempo, ed è fortemente implicito che la sua coscienza IA sia stata trasferita al dispositivo smart home simile ad Alexa nella casa di Gemma.

Williams e McGraw torneranno, e saranno affiancate dal nuovo membro del cast Ivanna Sakhno (Ahsoka), che si dice avrà un ruolo importante. Akela Cooper, che ha scritto il primo film, scriverà ancora una volta la sceneggiatura con Gerard Johnstone, che tornerà anche lui alla regia.

Final Destination: Bloodlines, il ritorno del franchise nel primo trailer

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Quattordici anni dopo l’uscita di Final Destination 5, il trailer della nuova aggiunta alla longeva saga horror, Final Destination: Bloodlines, è uscito giusto in tempo per il 25° anniversario della serie.

Zach Lipovsky e Adam Stein, che in precedenza avevano lavorato insieme in “Freaks” e “Kim Possible” del 2018, hanno diretto una sceneggiatura di Guy Busick (“Scream VI”) e Lori Evans (“Lucky Dog”). Questo sesto film segna l’ingresso di Lipovsky e Stein in “Final Destination”, continuando la tendenza della saga di portare nuovi registi.

Il trailer mostra un tatuatore che fa un doloroso piercing alla lingua a un cliente prima di farsi un tatuaggio. Mentre lavora, non si accorge di una serie di reazioni a catena che si scatenano e alla fine portano alla sua morte. Una catena dal soffitto cade, si attacca all’anello al naso dell’uomo, si avvolge attorno a un ventilatore e lo tira su per il naso mentre scoppia un incendio sotto di lui. Mentre si agita, il ventilatore a soffitto si schianta e lo getta nel fuoco.

Mentre i dettagli specifici della trama di Final Destination: Bloodlines sono tenuti segreti, il trailer promette altri presagi e morti sanguinosi. Il cast include Brec Bassinger (“Stargirl”), Teo Briones (“Chucky”), Kaitlyn Santa Juana (“The Flash”), Richard Harmon (“The 100”), Owen Patrick Joyner (“Julie and the Phantoms”), Anna Lore (“Gotham Knights”), Max Lloyd-Jones (“The Book of Boba Fett”), Rya Kihlstedt (“Obi-Wan Kenobi”) e Tinpo Lee (“The Manor”).

Final Destination: Bloodlines erede di un longevo franchise

Il franchise “Final Destination” è iniziato nel 2000 e le sue trame in genere seguono i giovani che hanno una strana premonizione di un evento mortale nelle loro vite, che si tratti di salire su un aereo o sulle montagne russe. Complessivamente, il franchise ha incassato finora quasi 700 milioni di dollari in tutto il mondo.

Mentre il quinto film si è concluso con un colpo di scena a sorpresa, ovvero si trattava di un prequel degli altri film, non è ancora chiaro se Final Destination: Bloodlines sia un sequel diretto dei film precedenti o un reboot completo.

Buffy l’Ammazzavampiri: una serie sequel con Sarah Michelle Gellar potrebbe diventare realtà

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Variety ha appreso da alcune fonti che una serie sequel dell’amata serie Buffy l’ammazzavampiri starebbe per essere ordinata da Hulu. Le fonti affermano che Sarah Michelle Gellar è attualmente in trattative finali per interpretare ancora una volta l’iconico personaggio del titolo nel progetto ancora senza titolo, anche se stando a quanto riportato il progetto sarebbe incentrato su una nuova Cacciatrice e la Gellar apparirebbe in un ruolo ricorrente piuttosto che alla guida della serie.

Nora Zuckerman e Lila Zuckerman sono impegnate a scrivere, dirigere e produrre, mentre Chloé Zhao si occuperà della regia e della produzione esecutiva con il suo marchio di produzione Book of Shadows. Gellar sarà anche produttore esecutivo insieme a Gail Berman. Fran Kuzui e Kaz Kuzui saranno invece i produttori esecutivi di Suite B, mentre Dolly Parton sarà la produttrice esecutiva di Sandollar. La 20th Television e la Searchlight Television produrranno a loro volta. Berman, Kuzui e Parton sono stati tutti produttori esecutivi della serie originale di Buffy l’ammazzavampiri.

Come si può notare, nel team creativo dello show è assente Joss Whedon, che ha creato la serie originale e ne ha supervisionato le sette stagioni. Nel 2021, però, Whedon è stato accusato di aver creato un ambiente di lavoro tossico sia in Buffy l’ammazzavampiri che nella serie spinoff Angel da quasi una dozzina di persone associate allo show. Anche l’attrice di Buffy l’ammazzavampiri e Angel, Charisma Carpenter, si è espressa contro Whedon, mentre altri membri del cast come Amber Benson e Michelle Trachtenberg hanno appoggiato le sue accuse. L’assenza di Whedon, ad ogni modo, non influirà sulla realizzazione di questa serie sequel.

Il successo di Buffy l’ammazzavampiri

Buffy l’ammazzavampiri è nato come film con Kristy Swanson nel ruolo principale. Whedon ha scritto il film con Fran Kuzui alla regia uscito nel 1992 ma che ha ottenuto uno scarso successo. Cinque anni dopo, la versione della serie con la Gellar ha debuttato su The WB e lì è andato in onda per le prime cinque stagioni, prima di trasmettere le ultime due stagioni su UPN. Il cast comprendeva anche Nicholas Brendon, Alyson Hannigan, Charisma Carpenter, Anthony Stewart Head, David Boreanaz, Seth Green e James Marsters. Al momento non è noto chi tra loro potrebbe tornare nella nuova serie.

Buffy l’ammazzavampiri ha dimostrato di essere un grande successo di culto e di essere molto influente fin dal suo debutto. La serie è accreditata per aver contribuito a rendere popolari gli archi narrativi continui in televisione, costruendo allo stesso tempo uno show attorno a una forte protagonista femminile. È infatti spesso citata come una delle migliori serie televisive di tutti i tempi.

Whedon ha precedentemente scritto una serie di fumetti con la Dark Horse che hanno continuato la storia della serie, anche se nessun nuovo progetto è mai arrivato sullo schermo. Recentemente, nel 2018, è stato riportato che Monica Owusu-Breen stava lavorando a un reboot della serie con Whedon a bordo come produttore esecutivo. Alla fine, quella versione del progetto non è però mai andata avanti. Non resta ora che attendere l’ufficialità di questo ordine da parte di Hulu, cosa che i fan della serie si augurano già fortemente.

Avengers: Endgame, la spiegazione del finale del film Marvel

Avengers: Endgame, la spiegazione del finale del film Marvel

Dopo Avengers: Infinity War (qui la spiegazione del suo finale), Avengers: Endgame (qui la nostra recensione) chiude nel modo migliore la Saga dell’Infinito, un’epopea durata undici anni e ventidue film e inaugurata nel 2008 da Iron Man. Il film vede i Vendicatori apprendere che il loro fallimento è inarrestabile e irreversibile all’inizio del film, portando il pubblico avanti di cinque anni con un salto temporale. Gli eroi sopravvissuti si sono tutti ritirati, hanno continuato una ricerca apparentemente senza speranza o hanno imboccato una strada più oscura.

Ma una volta che Scott Lang, alias Ant-Man (Paul Rudd), riesce a tornare dal regno quantico, ha la possibilità di suggerire a Tony Stark, alias Iron Man (Robert Downey Jr.), e a tutti gli altri l’utilizzo del viaggio nel tempo per sistemare le cose. I Vendicatori compiono dunque questa delicatissima operazione, rubando le Pietre dell’Infinito dai film passati del MCU con la speranza di utilizzarle nel loro presente per riportare indietro coloro che hanno perso.

La situazione si complica però grazie alla rete di memoria di Nebula (Karen Gillan) che avverte Thanos (Josh Brolin) che il suo piano per il futuro è stato minato, e pone le basi per un finale epico. C’è molto da discutere quando si parla del finale di Avengers: Endgame, tra cui il ritorno delle vittime dello schiocco, la morte di Iron Man, la nuova direzione di Thor, la nuova vita di Capitan America e molto altro ancora. In questo approfondimento, esploriamo tutto ciò!

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Thanos in Avengers Endgame
Thanos in Avengers Endgame © Marvel Studios

 

 

La spiegazione del finale di Avengers: Endgame: come le vittime di Infinity War tornano a combattere contro Thanos

I Vendicatori hanno infine successo nelle loro missioni per acquisire le sei Pietre dell’Infinito e, dopo qualche discussione, Bruce Banner, alias Hulk (Mark Ruffalo), si offre volontario per indossare il guanto di ferro e riportare in vita l’altra metà della popolazione dell’universo. Capiamo che c’è riuscito quando la moglie di Occhio di Falco (Jeremy Renner) lo chiama al telefono, ma subito il quartier generale dei Vendicatori viene attaccato dal Thanos dal 2014, che ha a sua volta viaggiato nel tempo. Il quartier generale dei Vendicatori viene quindi completamente raso al suolo, con Hulk gravemente ferito dagli effetti dello schiocco.

Iron Man, Capitan America (Chris Evans) e Thor (Chris Hemsworth) sono gli unici in grado di tentare di sconfiggere Thanos. Ma ancora una volta non riescono ad eliminarlo. Anche senza le Gemme, il villain risulta troppo potente per i tre supereroi, che ad uno ad uno cadono ai suoi piedi. Solo Captain America ha la forza sul momento di rialzarsi come unico superstite di fronte a Thanos e all’enorme esercito che ha messo insieme. Ma proprio quando sembra che ogni speranza sia perduta e che Thanos vincerà di nuovo, iniziano ad aprirsi dei portali provenienti da tutta la galassia.

Il Dottor Strange (Benedict Cumberbatch) e molti altri stregoni – tra cui Wong (Benedict Wong) – sono responsabili del trasporto di tutto il Wakanda, degli Asgardiani rimasti, degli altri eroi vivi del MCU e delle vittime di ogni dove ora tornate in questo luogo per unirsi alla lotta. Tutti ricordano di essere stati eliminati dalle gesta di Thanos, ma non hanno idea di cosa sia successo nei cinque anni successivi e sono ora solo concentrati a fare la loro parte per proteggere ancora una volta l’universo.

Avengers: Endgame
Una scena del film Avengers: Endgame

Tony Stark si sacrifica per sconfiggere Thanos

Anche con tutta la forza del MCU alle spalle, il destino dell’universo si riduce a una sequenza chiave. Il guanto di Iron Man con le sei Pietre dell’Infinito è in palio e Thanos combatte contro diversi eroi per impossessarsene. Carol Danvers, alias Capitan Marvel (Brie Larson), interviene per sferrare colpi decisivi e sta per sopraffare il Titano Pazzo, ma lui estrae la Pietra del Potere e la usa per colpirla. È in questo momento che Iron Man vede la finestra di opportunità e l’unica possibilità di vincere questa guerra e completare il piano di Doctor Strange.

Si butta di nuovo nella lotta e usa l’armatura nanotecnologica per trasferire le Pietre dell’Infinito nella sua tuta durante la colluttazione con Thanos. Quest’ultimo non se ne accorge e liberatosi di Iron Man schiocca nuovamente le dita, ripetendo la sua frase “Io sono ineluttabile”. Con suo orrore, però, si accorge che nulla accade e solo allora nota che il guanto è privo delle gemme, ora in possesso di Tony, che gli risponde “E Io sono Iron Man” schioccando le dita. Invece di massacrare a caso metà dell’universo, ora sono Thanos e la sua armata a essere polverizzati.

A Thanos non resta dunque che guardare il suo esercito svanire, sedersi e attendere a sua volta la propria fine. Tuttavia, Tony è solo un normale essere umano e non è affatto potente come Hulk o Thanos, che sono sopravvissuti a stento ai loro schiocchi. L’intero lato destro di Tony viene immediatamente carbonizzato, lasciandogli solo pochi istanti di vita con Pepper Potts (Gwyneth Paltrow), James Rhodes alias War Machine (Don Cheadle) e Peter Parker alias Spider-Man (Tom Holland) prima di morire, sapendo però di aver salvato l’universo.

Robert Downey Jr. è Iron Man in Avengers: Endgame © Marvel Studios

 

Il funerale di Tony Stark riunisce il MCU

L’addio al personaggio più importante del MCU ha lasciato i fan con il cuore spezzato, ma è anche usato in modo eccellente in Avengers: Endgame per unire il resto dell’universo e onorare l’uomo che ha dato inizio a tutto. Un funerale intimo che si tiene nella casa isolata di Stark costituisce l’enorme scena d’insieme che molte star del MCU avevano precedentemente annunciato di aver girato. Quasi tutti i personaggi che hanno un qualche significato per Stark o per il MCU sono presenti per il suo addio, ma anche per riflettere e mostrare quanto sia diventato grande l’universo da quando il pubblico ha sentito per la prima volta “Io sono Iron Man” riecheggiare nelle sale cinematografiche.

La scena si svolge come un’unica inquadratura continua che attraversa tutti i diversi personaggi che si sono riuniti. Pepper, Rhodey, la figlia di Tony e Happy Hogan (Jon Favreau) si dirigono tutti verso il lago dopo aver visto un messaggio preregistrato da Tony nel caso in cui si fosse verificato questo evento. All’esterno si uniscono a loro i restanti membri originali dei Vendicatori: Captain America, Thor, Hulk e Occhio di Falco. Compaiono anche i nuovi alleati e conoscenti di Tony, come Peter Parker, Doctor Strange e Ant-Man, oltre ai Guardiani della Galassia.

Coloro che hanno altri legami personali con lui, come Harley Keener (Ty Simpkins), Maria Hill (Cobie Smulders) e, naturalmente, Nick Fury (Samuel L. Jackson) piangono la sua perdita, insieme a molti altri. Sono tutti qui per dire addio a Tony Stark, che è in gran parte responsabile della presenza di molti di loro grazie al successo di Iron Man nel 2008. Si tratta dunque di un momento estremamente importante, che se da una parte ci fa dire addio al personaggio più iconico e amato, dall’altro ci mostra anche la sua eredità, ciò che sulla base del suo successo i Marvel Studios hanno potuto costruire.

Robert Downey Jr. è Iron Man in Avengers: Endgame © Marvel Studios

Restituire le gemme dell’infinito

 

Torniamo per un attimo al secondo atto di Endgame, che vede protagonisti i viaggi nel tempo e i Vendicatori che cercano di recuperare le gemme dell’infinito prima di Thanos in alcuni momenti chiave del MCU: Iron Man, Captain America e Ant-Man sono a New York nel 2012, e poi nel 1970 per le gemme del tempo e della mente; Hulk riceve la gemma del Tempo dall’Antico nel 2012; Occhio di Falco ottiene la gemma dell’anima grazie al sacrificio di Vedova Nera su Vormir; Thor e Rocket Raccoon prendono l’etere (e il Mjolnir) da Jane Foster su Asgard nel 2013; infine Nebula e War Machine acquisiscono la gemma dello spazio su Morag nel 2014.

Bruce Banner inoltre impara dall’Antico che le gemme potrebbero essere usate senza sconvolgere la realtà stessa fintanto che ognuna di esse verrà restituita in seguito al suo tempo rispettivo. E con Thanos fuori dai giochi, l’impresa è a portata di mano. Dopo i funerali di Tony Stark, Bruce e Rocket ricostruiscono la macchina del tempo che Thanos e Nebula hanno distrutto, Steve si offre volontario per portare indietro nel tempo le gemme, così come il Mjolnir. Il piano prevede che lo faccia e che ritorni cinque secondi dopo nel presente, ma poi manca la finestra… di proposito.

Steve Rogers ottiene il suo ballo (e la sua vita) con Peggy Carter nel passato

Dopo aver trascorso l’ultimo decennio come uomo fuori dal tempo, Capitan America ne approfitta per regalarsi la vita che non ha mai avuto. Invece di tornare indietro per unirsi ai Vendicatori, decide infatti di rimanere nel passato per poter avere il tanto atteso ballo con Peggy Carter (Hayley Atwell). Questo singolo momento non è però la fine del loro tempo insieme, perché lui rimane con Peggy e invecchiano insieme. Abbiamo già visto in Captain America: Civil War che Peggy è morta a causa dell’età avanzata, ma Steve ha comunque potuto vivere una vita piena insieme a lei, conoscendo per la prima volta un’esistenza al di fuori della guerra.

Chris Evans e Hayley Atwell in Avengers: Endgame Robert Downey Jr. è Iron Man in Avengers: Endgame © Marvel Studios

 

Cosa succede al resto dei personaggi alla fine di Avengers: Endgame

Il finale di Avengers: Endgame segna un nuovo inizio per Thor, che lascia la leadership di Asgard e si unisce ai Guardiani della Galassia. Sul momento il gruppo non ha una missione chiara, ma Star-Lord (Chris Pratt) ha un obiettivo preciso: rintracciare la Gamora di una timeline alternativa finita in quella principale del MCU. Questa dinamica viene esplorata in Guardiani della Galassia Vol. 3, ma prima Thor lascerà il gruppo e tornerà in solitaria con Thor: Love and Thunder. Lassciando il trono, inoltre, Thor nomina Valchiria (Tessa Thompson) come nuova sovrana.

Per quanto riguarda gli altri personaggi, per lo più si limitano a fare da rapidi segnali di chiusura a questa storia, in modo da impostare il proprio futuro. Bruce Banner è ancora ferito e nella sua forma di Professor Hulk, mentre Occhio di Falco e Wanda (Elizabeth Olsen) fanno un’ultima chiacchierata sull’aver perso persone a loro care prima che lui torni alla sua fattoria per riunirsi alla sua famiglia. Una rapida inquadratura del Wakanda ci mostra Black Panther (Chadwick Boseman), Shuri (Letitia Wright) e Ramonda (Angela Bassett) mentre osservano la loro fiorente e avanzata nazione.

Peter torna a scuola distrutto dalle emozioni, ma finalmente rivede l’amico Ned Leeds (Jacob Batalon). Scott siede nella sua veranda con Hope van Dyne alias Wasp (Evangeline Lilly) e l’ormai adolescente Cassie Lang (Emma Furhmann). Infine, apprendiamo che Sam Wilson alias Falcon (Anthony Mackie) viene scelto da un anziano Steve Rogers come nuovo Captain America. Un’eredità pesante, che ribadisce però quel passaggio di consegne che l’intero Avengers: Endgame ha messo in atto per portarci dalla Saga dell’Infinito alla Saga del Multiverso.

LEGGI ANCHE: Avengers: Endgame, tutti i cameo che vi siete persi

Drive Angry: dal cast al finale, tutte le curiosità sul film con Nicolas Cage

Negli ultimi anni sempre più impegnato a partecipare a film quanto mai folli o ricchi di elementi surreali, l’attore Nicolas Cage ha saputo reinventarsi ottenendo il rispetto e le attenzioni di una nuova generazione di spettatori. Tra i titoli più celebri di questo filone vi sono Io, Dio e Bin Laden, Mom and Dad, Mandy e Il colore venuto dallo spazio. Prima di questi è però venuto, nel 2011, Drive Angry (qui la recensione), film d’azione con elementi soprannaturali e dalle atmosfere decisamente dark. A dirigerlo vi è Patrick Lussier, già noto per opere come Dracula’s Legacy – Il fascino del male e San Valentino di sangue 3D.

Al centro di questo nuovo progetto vi è un epico scontro tra Bene e Male, con l’intromissione di forze ultraterrene provenienti dall’inferno. Una storia particolarmente ambiziosa che ha visto Lussier tornare a collaborare con lo sceneggiatore Todd Farmer. Insieme i due hanno tratto ispirazione da varie opere concernenti l’inferno, tra cui anche Ghost Rider, di cui proprio Cage era stato l’interprete al cinema. Presentato in anteprima al San Diego Comic-Con, Drive Angry non ha mancato di affascinare gli amanti di questo genere di film soprannaturali, pur non affermandosi però in un particolare successo economico.

A fronte di un budget di circa 50 milioni di dollari, il film è infatti arrivato ad incassarne appena 41 a livello globale. Una cifra poi cresciuta grazie al mercato home video. Si tratta ancora oggi di un brillante esempio di opera capace di mischiare al suo interno generi diversi per un risultato entusiasmante sotto più punti di vista. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Drive Angry trama
Nicolas Cage e David Morse in Drive Angry.

La trama del film

Protagonista del film è il criminale John Milton, il quale riesce a sfuggire dalla sua prigionia all’Inferno per uno scopo ben preciso: uccidere il capo di una terribile setta satanica, Jonah King. Questi è infatti responsabile della morte della figlia di Milton e del rapimento della sua nipotina. Il fuggiasco non ha molto tempo a disposizione, deve infatti ritrovare la piccola prima che venga utilizzata per i macabri sacrifici della setta. Milton si mette così alla guida per giungere quanto prima nel luogo in cui si terrà la cerimonia. Un guasto alla vettura lo costringe però a fermarsi, ed è in questa occasione che incontrerà la cameriera Piper, pronta a diventare sua alleata.

Diretti a tutta velocità verso un carcere della Louisiana, i due avranno poco tempo per studiare un piano di attacco, in quella che si preannuncia essere una folle corsa contro il tempo, dettata per lo più dall’improvvisazione. Per Milton, che ha rubato una preziosa arma di Satana, i guai non sono però che appena cominciati. A frenare il suo desiderio di vendetta arriverà infatti una misteriosa figura nota come Il Contabile. Questi, inviato sulla terra dal Diavolo in persona, ha infatti il compito di catturare il fuggiasco e riportarlo all’inferno. Ma Milton è guidato dalla pura follia e non si fermerà dinanzi a nulla senza prima aver ottenuto ciò che cerca.

Il cast del film

Il personaggio di John Milton, che trae ispirazione dal celebre autore del poema Paradise Lost, era inizialmente stato pensato come un uomo di circa 70 anni. In seguito all’interessamento di Nicolas Cage, però, si decise di riscrivere il personaggio affinché si adattasse meglio all’attore. Cage, infatti, desiderava a tutti i costi interpretare il personaggio per una scena in particolare, ovvero quella in cui gli sparano agli occhi. Tale azione era inizialmente presente anche nel film L’ultimo dei Templari, ma venne tagliata generando il malcontento dell’attore. Cage, tuttavia, desiderava portare il suo personaggio all’estremo. Egli propose infatti di potersi rasare la testa e applicarsi un enorme tatuaggio su questa. I produttori, tuttavia, lo convinsero a non farlo.

Ad interpretare la cameriera Piper vi è invece l’attrice Amber Heard. Questa raccontò di essere rimasta particolarmente affascinata dal personaggio per via della possibilità di dar vita ad una grande quantità di dialoghi comprendenti imprecazioni e parolacce varie. Per questo ruolo si era proposta anche l’attrice Brie Larson, non riuscendo però ad ottenerlo. Lo sceneggiatore Todd Farmer compare brevemente nei panni del fidanzato di lei, Frank. L’attore William Fichtner, noto per film come La tempesta perfetta, Il cavaliere oscuro e la serie Prison Break, interpreta Il Contabile. Billy Burke, celebre per essere stato il padre di Bella Swan nella saga di Twilight, è invece il satanista Jonah King. David Morse, infine, interpreta Webster, vecchio amico di Milton.

Drive Angry cast
William Fichtner in Drive Angry. © 2010 Summit Entertainment, LLC. All rights reserved.

Il finale di Drive Angry

Nel finale del film, Il Contabile scopre che Milton sta cercando di salvare la sua nipotina dall’essere sacrificata e decide quindi di aiutarlo, perché se c’è una cosa che odia più delle anime fuggitive sono le anime innocenti sacrificate da pazzi. Alla fine di una sconvolgente battaglia contro King e i suoi uomini in cui partecipano anche Il contabile e Piper, King viene ucciso dalla Godkiller e Milton, dopo aver affidato la nipote a Piper e Webster, torna all’Inferno con Il contabile con la promessa di ricevere un trattamento migliore per gli atti di eroismo. Milton tuttavia afferma di trovarsi scomodo lì e che quando sarà stufo scapperà di nuovo. Il contabile ammette divertito che non vede l’ora che succeda di nuovo per tornare ad inseguirlo.

Il trailer di Drive Angry e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire di Drive Angry grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Questo è infatti disponibile nei cataloghi di Apple iTunes, Tim Vision, Now e Prime Video. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di lunedì 3 febbraio alle ore 21:00 sul canale 20 Mediaset.

A Lonely Place to Die: dalle location al finale, tutte le curiosità sul film

La montagna è notoriamente un ambiente tanto affascinante quanto pericoloso, che mette a dura prova la tempra umana e porta, per chi riesce a raggiungere la vetta, a provare un profondo senso di libertà. Film come Cliffhanger – L’ultima sfida, Everest e Corvo rosso non avrai il mio scalpo sono solo alcuni esempi a riguardo. Ad essi si può aggiungere il film del 2011 A Lonely Place to Die, dove ai pericoli della montagna si aggiungo anche quelli rappresentati dalla criminalità umana.

Il film è diretto da Julian Gilbey, noto per il suo lavoro sui film thriller Rollin’ With The Nines e Summit Fever. Con quest’opera egli ha dunque dato vita ad un nuovo esempio di questo genere, coniugando suspence, azione e crime movie. Probabilmente poco noto rispetto ad altri film simili, A Lonely Place to Die offre dunque diversi gradi di intrattenimento, senza mai dimenticare di fare della montagna la sua vera protagonista, ambiente tanto ostile quanto suggestivo.

Per gli appassionati di film ad alta quota e ad alta tensione, si tratta dunque di un titolo da non perdere. In questo articolo, approfondiamo dunque alcune delle principali curiosità relative ad A Lonely Place to Die. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori, alle location e alla descrizione del finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

A Lonely Place to Die cast

La trama e il cast di A Lonely Place to Die

Protagonisti del film sono un gruppo di cinque alpinisti, gli esperti Alison e Rob, la coppia sposata Alex e Jenny e il più giovane Ed. Impegnati in escursioni e scalate nelle Highlands, i cinque si imbattono in una ragazzina, letteralmente sepolta viva, nel profondo della foresta. Liberata dal suo luogo di prigionia la terrorizzata ragazzina, che non parla inglese e di cui scoprono solo il nome, Anna, la portano in salvo con loro, diventando così inevitabile preda degli spietati rapitori, disposti ad uccidere senza alcuna esitazione per recuperarla e poter ottenere i milioni di euro del riscatto.

Ad interpretare Alison vi è l’attrice Melissa George, nota per la sua partecipazione a serie come Home and Away, Alias e la più recente The Mosquito Coast. Nel ruolo di Rob vi è Alec Newman, mentre i coniugi Alex e Jenny sono interpretati da Garry Sweeney e Kate Magowan. Ed Speelers, noto per il film Eragon e le serie Downton Abbey e Star Trek: Picard, interpreta Ed. Nel ruolo della giovane Anna vi è Holly Boyd, mentre suo padre Mr. Rakovic è interpretato da Matthew Zajac.

Nel ruolo dei due criminali che inseguono i cinque alpinisti vi sono Sean Harris nel ruolo di Mr. Kidd e Stephen McCole in quello di Mr. Mcrae. Karel Roden ricopre il ruolo di Darko, un collaboratore di Rakovic, mentre Eamonn Walker è Andy, un mercenario ingaggiato da Rakovic. Paul Anderson, infine, ricopre il ruolo di Chris, un altro mercenario ingaggiato da Rakovic. Per quanto riguarda le location, il film è stato girato in varie località della Scozia, tra cui Glen Coe, Glen Etive, Strathconon, Dingwall e Corrieshalloch Gorge.

A Lonely Place to Die location

La spiegazione del finale del film

Nel corso del film, dunque, i rapitori di Anna iniziano ad inseguire i cinque alpinisti riuscendo ad uccidere alcuni di loro. Non essendo però ancora riuscito a ricatturare Anna, Mr. Kidd tenta di bluffare durante la trattativa con Darko, ricordando un precedente rapimento in cui aveva ucciso un ragazzino a Parigi quando i suoi genitori avevano cercato di non pagare. Prima che Alison, Ed e Anna possano essere trasportati a Inverness dalla polizia, vengono rintracciati da Mcrae, che uccide gli agenti prima di inseguirli in città, dove si sta svolgendo la festa di Beltane.

Mentre gli alpinisti sopravvissuti fuggono, Chris spara a Ed scambiandolo per uno dei rapitori e viene a sua volta colpito da Mr. Mcrae, ma riesce a informare Darko che i rapitori non hanno più Anna prima di morire. Dopo aver ucciso Ed, Mr. Mcrae insegue Alison e Anna in una casa del posto, che prende fuoco mentre lui e Alison lottano. La lotta si conclude con Alison che lo uccide spingendolo fuori dalla finestra. Riesce poi a salvare Anna dall’edificio in fiamme prima di essere soccorsa dai vigili del fuoco.

Viene quindi trasportata in ospedale in ambulanza, mentre Anna rimane al suo fianco. Mr. Kidd sta invece per fuggire con i soldi del riscatto, ma viene catturato da Andy e portato davanti a Mr. Rakovic, un criminale di guerra serbo che è il capo di Darko e il padre di Anna. Rakovic lo fa torturare e seppellire vivo nel bosco per aver osato rapire la figlia. Andy riceve invece l’intero compenso per i suoi servizi e l’auto, mentre Rakovic afferma di essere in debito con lui.

Il trailer di A Lonely Place to Die e dove vedere il film in streaming e in TV

Sfortunatamente il film non è presente su nessuna delle piattaforme streaming attualmente attive in Italia. È però presente nel palinsesto televisivo di lunedì 3 settembre alle ore 21:20 sul canale Rai 4. Di conseguenza, per un limitato periodo di tempo sarà presente anche sulla piattaforma Rai Play, dove quindi lo si potrà vedere anche oltre il momento della sua messa in onda. Basterà accedere alla piattaforma, completamente gratuita, per trovare il film e far partire la visione.

Diva Futura: intervista al cast del film

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Diva Futura: intervista al cast del film

Pietro Castellitto, Denise Capezza, Tesa Litvan e Lidija Kordić sono i protagonisti di Diva Futura (qui la nostra recensione), il film di Giulia Louise Steigerwalt, presentato in Concorso a Venezia 81 e al cinema dal 6 febbraio con PiperFilm.

Diva Futura è prodotto da Matteo Rovere, è una produzione Groenlandia e PiperFilm con Rai Cinema in collaborazione con Netflix e uscirà nelle sale il 6 febbraio, distribuito da PiperFilm.

Il film è scritto da Giulia Louise Steigerwalt, la fotografia è a cura di Vladan Radovic, il montaggio di Gianni Vezzosi, la scenografia di Cristina Del Zotto, le musiche originali di Michele Braga, i costumi di Andrea Cavalletto, il trucco di Alessandra Vita, le acconciature di Donatella Borghesi, il casting di Sara Casani.

La trama di Diva Futura

Italia, anni ’80/’90. Riccardo Schicchi, con la sua agenzia Diva Futura, rivoluziona la cultura di massa trasformando l’utopia hippie dell’amore libero in un nuovo fenomeno: il porno. Sotto la sua guida, “ragazze della porta accanto” come Ilona Staller, Moana Pozzi, Eva Henger e molte altre diventano all’improvviso dive di fama mondiale nel mondo del porno ed entrano nelle case degli italiani grazie al boom delle televisioni private e dei videoregistratori in VHS. Viene coniata l’espressione “pornostar”, segnando l’inizio di una nuova era.

L’impatto mediatico è travolgente fino a portare all’elezione in Parlamento di Ilona Staller, detta “Cicciolina”, alla nascita del Partito dell’Amore e alla candidatura di Moana Pozzi a sindaco di Roma. È attraverso lo sguardo di Debora, giovane segretaria dell’agenzia con un mutuo sulle spalle, che viene raccontata l’avventura di questa grande “famiglia”, dove esplodono gelosie, tormenti e contraddizioni fino a perdere il controllo sull’industria stessa della pornografia. Tutto questo è accaduto perché esisteva un desiderio tanto nascosto quanto grande: quello di tutti.

Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025, ecco le 15 opere selezionate

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Sono 15 le opere che concorrono al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025 per il miglior film documentario. Lo annuncia Piera Detassis, Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello in accordo con il Consiglio Direttivo composto da Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Giuliana Fantoni, Francesco Giambrone, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini, Francesco Ranieri Martinotti, Alessandro Usai.

La commissione per i documentari composta da Marco Bertozzi, Maria Bonsanti, Carlotta Cristiani, Irene Dionisio, Alberto Fasulo, Ilaria Fraioli, Pinangelo Marino e Alessandro Zanon ha selezionato i quindici titoli dai 153 documentari iscritti in concorso: una scelta che propone ritratti e autoritratti di grandi personalità della società civile e politica, come la senatrice Liliana Segre e Enrico Berlinguer, e dell’arte, come la grande icona teatrale Eleonora Duse e la regista Antonietta De Lillo, uno sguardo ravvicinato sull’attualità internazionale più stringente, con film ambientati in Libano, Ucraina, in Gambia, tra la working class di Belfast, ma anche ricordi personalissimi di genitori perduti, come la mamma di Virginia Eleuteri Serpieri e il papà di Costanza Quatriglio, il giornalista Giuseppe Quatriglio, e ancora sguardi nuovi sull’Italia del presente, nei racconti di un gruppo di mamme in attesa, un negozio palermitano punto d’incontro della scena LGBTQI, un ragazzo moldavo della periferia romana, una giovane siciliana nella sua terra sfregiata dalle antenne militari americane e infine le realtà inaspettate spalancate dal digitale. Tra le 15 opere selezionate, 9 sono dirette da registe. «Il grande numero di titoli iscritti testimonia una ricchezza espressiva capace di abbracciare “imprese” diverse, in un cinema che nasce e si nutre indistintamente dell’indipendenza di sguardi autoriali, di importanti strategie imprenditoriali, di politiche culturali dei festival e dei principali broadcaster», scrive la commissione selezionatrice. «Per questo ci ha guidato un’idea molteplice di rappresentanza: da un lato l’importanza di valutare la qualità dei singoli film, dall’altro la necessità di offrire piena luce alla vasta articolazione del documentario italiano».

I film selezionati per concorrere al Premio David di Donatello – Cecilia Mangini 2025 per il miglior film documentario sono:

– A MAN FELL di Giovanni C. Lorusso: A Sabra, in Libano, dove nel 1982 sono stati uccisi più di 3000 cittadini palestinesi e sciiti libanesi, sorge il Gaza Hospital, ex ospedale dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina diventato poi simbolo della sopravvivenza dei palestinesi, che tuttora vi trovano rifugio. Lì vive l’undicenne Arafat, che passa il tempo tra le rovine degli undici piani dell’edificio. Insieme al suo amico Muhammad pensa a come esplorare i sotterranei proibiti.

– AMOR di Virginia Eleuteri Serpieri: Spinta dal ricordo doloroso di sua madre Teresa, l’autrice attraversa Roma alla guida della sua automobile. “Molto tempo è passato dal giorno in cui si è suicidata nel fiume Tevere, ma sento che è ancora qui, nella mia città e che mi sta aspettando. Roma con la sua storia, il mito, l’incanto e le sue acque, mi accompagna sulla via della cura e della riconciliazione”.

– IL CASSETTO SEGRETO di Costanza Quatriglio: La Sicilia, il mondo, una casa, una biblioteca. Un viaggio sentimentale e avventuroso in un Novecento ormai sconosciuto, attraverso bobine 8mm, fotografie, registrazioni sonore, documenti di un archivio unico, quello del giornalista e scrittore Giuseppe Quatriglio, che ha dedicato la propria vita al racconto della Storia dalla prospettiva di una Sicilia universale di artisti, poeti e intellettuali.

– DUSE – THE GREATEST di Sonia Bergamasco: A cent’anni dalla scomparsa di Eleonora Duse, un’investigazione sull’attrice che ha cambiato il mestiere dell’attore per sempre ispirando Lee Strasberg, storico direttore dell’Actors Studio, e generazioni di attori. Come può una donna di cui rimangono unicamente un film muto e qualche foto e ritratto, essere ancora così influente? La Divina oltre il mito.

– LILIANA di Ruggero Gabbai: Un documentario che ripercorre la testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre legata all’arresto, alla deportazione e allo struggente addio al padre, mettendo in luce gli aspetti meno conosciuti della senatrice anche attraverso le voci di figli e nipoti, personaggi pubblici come Ferruccio De Bortoli, Fabio Fazio, Enrico Mentana, e i carabinieri della sua scorta.

– LIRICA UCRAINA di Francesca Mannocchi: La giornalista Francesca Mannocchi continua il percorso che l’ha portata a raccontare diverse zone di conflitto, tra cui l’Ucraina. Il documentario parte dalle strade di Bucha, città martire in cui la reporter entra solo due giorni dopo la liberazione dalle truppe occupanti russe. “Lirica Ucraina” è un’immersione nelle sofferenze e verità indicibili, nel sapore acido della vendetta e nella fatica del perdono che l’uomo vive durante un conflitto.

– L’OCCHIO DELLA GALLINA di Antonietta De Lillo: Autoritratto cinematografico della regista Antonietta De Lillo, relegata ai margini dell’industria cinematografica dopo un contenzioso giudiziario legato alla distribuzione del suo film di maggior successo, che avrebbe potuto consacrarla al grande pubblico. La storia della vita pubblica e privata della protagonista attraverso interviste, ricostruzioni e archivi personali, cinematografici e televisivi.

– PRIMA DELLA FINE. GLI ULTIMI GIORNI DI BERLINGUER di Samuele Rossi: L’improvviso malore che colpì Enrico Berlinguer al comizio di Padova, il 7 giugno 1984, la morte quattro giorni dopo e il funerale del 13 giugno, con un corteo di oltre un milione di persone: un documentario costruito attraverso il solo utilizzo di materiale di archivio, un’accurata ricostruzione narrativa dei giorni che sconvolsero l’Italia e il funerale politico più imponente della storia repubblicana.

– QUIR di Nicola Bellucci: A Palermo c’è un negozio diverso da tutti gli altri che si chiama Quir, un luogo d’amore che sfida ogni convenzione. I proprietari sono Massimo e Gino, insieme da quarantadue anni, forse la coppia queer più longeva d’Italia. Il loro piccolo negozio di pelletteria è diventato un importante punto d’incontro della scena LGBTQI locale – qui si accoglie, si confessa e si cura – che lotta per i propri diritti in una Sicilia ancora roccaforte della cultura patriarcale.

– REAL di Adele Tulli: La nostra concezione comune di realtà era fatta di relazioni corporee, di esperienze che si svolgevano in spazi fisici, concreti. Oggi l’accelerazione digitale sta trasformando il nostro pianeta, le nostre società e noi stessi: i dispositivi digitali sono le porte di accesso a una nuova realtà. “Real” è un viaggio immersivo che utilizza le stesse lenti di accesso ai nuovi territori digitali: visori, webcam, smartphone, camere di sorveglianza, restituendo la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale.

– TEMPO D’ATTESA di Claudia Brignone: Nel parco del Bosco di Capodimonte, a Napoli, si incontra un gruppo di donne in gravidanza insieme a Teresa, un’ostetrica esperta che le ascolta. Sedute in cerchio, le loro voci si intrecciano, i dubbi si fanno eco, e le paure trovano spazio per trasformarsi in forza condivisa. Il film segue le donne nei momenti collettivi, ma anche nella loro intimità, riflettendo sul diventare madre e sul bisogno di fare comunità.

– THE FLATS di Alessandra Celesia: Belfast, New Lodge. Nel suo appartamento in un quartiere cattolico e working class, Joe rievoca i traumi di gioventù vissuti durante gli anni ‘80, segnati dal conflitto nordirlandese. Insieme a lui, Jolene, Sean, Angie, che condividono questo processo collettivo di rivisitazione delle storie di violenza che hanno plasmato le loro vite.

– THE STRONG MAN OF BURENG di Mauro Bucci: Essa, ex soldato delle Nazioni Unite, è fuggito dal Gambia per raggiungere l’Europa, dove è riuscito ad avviare un’attività che sostenga la sua famiglia. Nel suo villaggio natale, Bureng, è celebrato come un eroe. Durante una visita a casa, il suo destino cambia: la diffusione del coronavirus impedisce il ritorno di Essa in Europa e il rinnovo del suo permesso di soggiorno, gettandolo in una delle crisi più gravi della sua vita.

– TINERET di Nicolò Ballante: Andrei, un ragazzo moldavo, vive nella periferia di Roma insieme alla madre e alla sorella di 16 anni, a cui fa da padre. Le sue giornate sono scandite dalle corse con l’auto, il lavoro come stalliere e le serate con gli amici. Sogna di diventare un artista musicale, anche se i problemi economici lo spingono in un’altra direzione.

– VALENTINA E I MUOSTRI di Francesca Scalisi: Valentina sferruzza piccole rose, mentre il padre si occupa di piante che non producono frutti in un villaggio rurale siciliano sfigurato dai “MUOStri”, ovvero i MUOS, imponenti antenne militari americane. Un giorno, Valentina prenderà in mano la sua vita, usando la sua capacità di creare bellezza per cambiare il suo destino e quello delle persone che la circondano.

La Giuria dell’Accademia voterà una prima volta per individuare la cinquina di candidati al premio e, successivamente, decreterà il vincitore del David per il miglior film documentario che dal 2021 è stato intitolato alla memoria di Cecilia Mangini, instancabile indagatrice del reale e indimenticata pioniera e outsider del cinema italiano.

La Commissione ha così motivato la selezione 2025:

«A complemento della nostra scelta ecco alcune considerazioni. Siamo rimasti stupiti dalle varietà delle forme e dalla rilevanza dei temi presentati, alcuni dei quali legati al tempo presente, altri agli orizzonti della memoria. Una stupefacente immersione nel nostro Paese, grazie al racconto di personaggi, luoghi, storie, immagini e biografie del cinema stesso. Ma anche uno sguardo sulla vastità del mondo, in un ricco e trafficato incrocio tra narrazioni locali ed esperienze internazionali. La discussione è stata ricca, approfondita. Abbiamo cercato di lavorare rispettando idee documentarie molteplici, la vastità di un cinema che amiamo e che dietro la parola “documentario” esprime una ricchezza incredibile di forme espressive. Dunque reiterate attenzioni ai film iscritti, visioni successive, in un dialogo tra i membri della commissione sempre costruttivo, nel costante tentativo di allargare i nostri sguardi e nella volontà di ascolto e di comprensione della posizione degli altri. Il grande numero di titoli iscritti alla selezione testimonia una ricchezza espressiva capace di abbracciare “imprese” diverse, in un cinema che nasce e si nutre indistintamente dell’indipendenza di sguardi autoriali, di importanti strategie imprenditoriali, di politiche culturali dei festival e dei principali broadcaster. Per questo ci ha guidato un’idea molteplice di rappresentanza: da un lato l’importanza di valutare la qualità dei singoli film; dall’altro, la necessità di offrire piena luce alla vasta articolazione del documentario italiano. In questo senso, non abbiamo mai pensato ai quindici film selezionati come alla elencazione di semplici titoli, quanto, piuttosto, a una composizione plurale, in un mosaico capace di far brillare singoli tasselli ma nella costruzione di un mosaico comune. Per questo l’ascolto di ogni commissario è stato fondamentale, arricchente, inclusivo, ben al di là del semplice calcolo numerico. Laddove l’attenzione allo stupore e alle motivazioni altrui ha portato in dote una molteplicità di sguardi abbiamo potuto apprezzare anche la forte crescita della presenza di autrici.

Il sentimento delle tante ore passate insieme a visionare e riflettere ci sta accompagnando ancora. Un’onda in cui le domande innescate dalle opere in concorso – come trovare la giusta distanza nel rapporto con l’altro? Dove si attesta il limite nel lavoro con attori sociali? Sempre virtuosi i rapporti alla frontiera tra documentario e finzione? Come avvicinarsi eticamente a tragedie epocali, guerre, genocidi?… – ci confermano come il lavoro di scomposizione e ricomposizione del mondo compiuto dal documentario è quanto di più fervido sia accaduto nell’arte italiana degli ultimi anni.

Speriamo di aver fatto un buon lavoro.

Grazie ancora per la fiducia accordataci dai David. Ora buona visione, a tutte, a tutti».

Amiche alle Cicladi: recensione del film francese con Laure Calamy

Amiche alle Cicladi è una commedia tutta al femminile dove due ex amiche finalmente si ritrovano a vivere la vacanza che desiderano da sempre. Questo film del regista Marc Fitoussi è un road movie nelle isole greche, quelle del titolo, fatto di momenti divertenti ma anche profondi dove si affrontano le difficoltà della vita.  

Cosa racconta Amiche alle Cicladi

Magalie e Blandine sono due adolescenti di Parigi che sognano ad occhi aperti un viaggio in Grecia e visitare il famoso e spettacolare monastero di Chozoviótissa sull’isola di Amorgós. Questa passione nasce per merito di un film, Le Grand Bleu di Luc Besson, un cult ai tempi e uno dei maggiori successi al botteghino francese nel 1988. Come succede sempre in quell’età purtroppo, dopo un litigio che verrà rivelato durante il racconto, rompono la loro amicizia e non si lasciano in malo modo.

Passano gli anni e arriviamo ai nostri giorni ritroviamo Blandine, l’attrice Olivia Côte, adulta che sta affrontando un divorzio che sinceramente non voleva. Nella sua vita, oltre il lavoro in una clinica come tecnico alla radiologia, gli rimane solo il figlio Benjamin che stufo di vedere sua madre triste gli organizza un’appuntamento. Il ragazzo su Facebook infatti contatta Magalie, Laure Calamy, che organizza una serata tra le due dove finalmente si chiariscono dopo anni di silenzio. L’ex amica però si rivela agli occhi dell’altra una grande delusione, una giornalista musicale freelance disoccupata e perennemente al verde tanto che pagherà per entrambe la cena. Qualche tempo dopo però Blandine si ritrova, ancora per merito del giovane, a partire per il suo tanto desiderato viaggio nell’arcipelago delle Cicladi non con Benjamin ma con Magalie.

Amiche alle Cicladi
Amiche alle Cicladi ©Chloe Kritharas

La vacanza in Grecia non sarà priva di ostacoli, molti dei quali legati alla collisione delle diverse personalità delle due protagoniste che saranno costrette ad affrontare le ragioni del loro brusco allontanamento. Infatti per colpa di Magalie, che ha sbagliato per scherzo a comprare i biglietti per il traghetto per Amorgós, si ritrovano a Keros, un’isoletta sperduta dove devono stare qualche giorno per aspettare una nave per aver un passaggio per la località prescelta da Blandine. In queste giornate tra mare, vecchi archeologi e un gruppo di bei surfisti le protagoniste si avvicinano ancora di più. L’equilibrio cambia quando le due donne si fermano a Mykonos e Magalie ritrova Bijou, un’inedita Kristin Scott Thomas con lunghi capelli silver e che vive lì con il suo amante artista Dimitris, l’attore Panos Koronis.

L’ amicizia tra donne

Il regista e sceneggiatore Marc Fitoussi costruisce i suoi personaggi con piccoli dettagli che continuano ad avere rilevanza per tutto la durata di Amiche alle Cicladi. La meticolosa Blandine tiene un diario e un album di ritagli con i ricordi invece Magalie ha con se sempre un iPod pieno di successi disco che lei usa in ogni incontro sociale o occasione di una una festa con la sua musica. Questo inizialmente infastidisce Blandine ma poi evoca in lei la loro adolescenza insieme. Nel film questo viene mostrato durante una bellissima scena, dove da adulte ballano ma in cui le due protagoniste si vedono le sé più giovani ma nella stessa ambientazione. Le due donne si sono allontanate e sono cambiate, ma hanno ancora un legame tangibile nel profondo soprattutto del loro cuore.

Amiche alle Cicladi
Amiche alle Cicladi ©memento

La trama si infittisce e complica nella seconda parte con l’introduzione di Bijou, una creatrice di gioielli hippie che quasi ruba la scena ed è interpretata da una bravissima e divertente Kristin Scott Thomas. Questo terzo personaggio principale femminile diventa amica anche della più impostata Blandine che finalmente inizia a sciogliersi e godersi la vita e finalmente a capire la sua amica Magalie che non ha mai smesso d’essere se stessa.

Una commedia tipicamente francese

Questo lungometraggio di Marc Fitoussi utilizza le atmosfere da Mamma Mia! e le location di Le Grand Bleu per portare sullo schermo una commedia tutta al femminile. Olivia Côte e Laure Calamy, sono perfette per i ruoli anche se l’attrice diventata famosa con la serie Chiami il mio agente! spicca di più ma è anche merito della sua Magalie che è sempre l’anima in tutti i sensi del racconto. Per concludere Amiche alle Cicladi è un viaggio rilassante, un insolito road movie pensato per le donne di un’età simile alle protagoniste che potrebbero avere voglia di concedersi un viaggio sulle isole greche senza dover effettivamente prendere un volo.

Tornando a Est, la clip “Il Commissario Corrado Cattani”

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Tornando a Est, la clip “Il Commissario Corrado Cattani”

Ecco una clip esclusiva di Tornando a Est, il nuovo road-movie sequel del fortunato Est – Dittatura Last Minute. Il film arriverà nei cinema italiani dal 13 febbraio 2025 distribuito da Plaion Pictures.

Squadra che vince non si cambia: anche Tornando a Est è scritto e diretto da Antonio Pisu che torna a dirigere il trio originale – Lodo Guenzi, Matteo Gatta e Jacopo Costantini nei panni di Rice, Pago e Bibi. Tra le nuove aggiunte al cast figurano invece Cesare Bocci, Zahcary Baharov, Alexandra Vale. Il film è prodotto da Stradedellest Produzioni – i cui soci fondatori Maurizio Paganelli e Andrea Riceputi sono gli autori e protagonisti della storia originale – con Rai Cinema, in associazione con Victoria Cinema di Modena e Davide Pedrazzini e con il sostegno della Emilia Romagna Film Commission.

Tornando a Est è ancora una volta un road-movie basato su una storia vera, fra risate, nostalgia e colpi di scena: si svolge 2 anni dopo gli eventi del primo film, nel 1991, quando il muro di Berlino è ormai crollato ma le tensioni internazionali continuano ad esistere. I tre amici di Cesena intraprenderanno un nuovo viaggio ricco di incontri, questa volta in Bulgaria, dove per una serie di strane circostanze verranno scambiate per spie internazionali e si troveranno ad affrontare più di un pericolo con la ingenuità e spensieratezza della loro età. Tornando a Est sarà nei cinema italiani dal 13 febbraio 2025 distribuito da Plaion Pictures.

La trama di Tornando a Est

1991. Due anni dopo la loro avventura in Romania, i giovani Pago, Rice e Bibi sono tornati alle loro tranquille e monotone vite. Quando Bibi si decide a incontrare Yuliya, una ragazza bulgara con cui ha una corrispondenza da mesi, il gruppo di amici intraprende un nuovo viaggio, stavolta con destinazione Sofia. Yuliya però nasconde un segreto che getta i tre italiani al centro di un intrigo internazionale, finendo nel mirino della criminalità balcanica e dei servizi segreti italiani.

Due emisferi: la storia vera dietro il film Netflix

Due emisferi: la storia vera dietro il film Netflix

Due emisferi è una storia commovente che racconta i tentativi di una madre di assicurare la vita migliore possibile a suo figlio, nato con una patologia che ne complica l’esistenza. Il figlio maggiore di Bárbara Anderson, Lucca, è infatti nato con una paralisi cerebrale infantile, un disturbo dello sviluppo cerebrale che presto inizia a minacciare la qualità della sua vita. Di conseguenza, quando la madre sente parlare di un trattamento sperimentale in India che promette grandi miglioramenti, decide di far accedere il figlio a questa terapia. Così, nonostante le complicazioni di un viaggio internazionale tanto impegnativo, Bárbara si assume il compito di rendere il Citotrone, apparentemente miracoloso, parte del futuro di suo figlio.

LEGGI ANCHE: Due Emisferi, la spiegazione del finale: Lucca riceve le cure di cui ha bisogno?

Diretto da Mariana Chenillo, questo film spagnolo si addentra quindi nella vita di un ragazzino disabile la cui famiglia lo sostiene nella buona e nella cattiva sorte. Un’attenzione particolare è rivolta a sua madre, Bárbara, che è disposta a muovere l’inferno e l’acqua alta per ottenere per suo figlio tutte le opportunità che merita. I temi commoventi della storia, come l’amore familiare, le complicazioni della disabilità cronica e la tenacia della madre, hanno risuonato con il pubblico abbastanza da far diventare Due emisferi il film più visto del momento su Netflix, ma anche suscitare l’interesse per Lucca e per la sua storia vera oltre il film.

Due emisferi è basato sul libro autobiografico di Bárbara Anderson

Il film è un adattamento del libro di Bárbara Anderson I due emisferi di Lucca. Il romanzo spagnolo, pubblicato nel 2019, è la prima incursione della giornalista nella scrittura e rappresenta un resoconto autobiografico della sua esperienza di madre di un bambino disabile. Da quando Lucca è nato e gli è stata diagnosticata una paralisi cerebrale, sua madre si è tenuta diligentemente al corrente delle novità e degli aggiornamenti in campo sanitario per poter cercare alternative che rendessero la vita più facile a suo figlio. Per questo motivo, poco dopo essere entrata in scena, la madre è venuta a conoscenza di Cytotron, un dispositivo a risonanza magnetica che potrebbe potenzialmente aiutare Lucca.

Due emisferi – Immagine dal set

Grazie a un contatto ad Harvard, Anderson è riuscita a contattare il dottor Rajah Kumar, l’inventore del Citotrone. Da lì, lei, suo marito Andres e i loro figli, Lucca e Bruno, hanno deciso di intraprendere un viaggio in India nel 2017 per provare il trattamento sperimentale. Il viaggio è stato finanziariamente impegnativo e ha comportato una serie di complicazioni. Ciononostante, gli Anderson non hanno lasciato che nulla li dissuadesse dal percorso che avevano scelto. Durante questo periodo, la giornalista ha tenuto un diario dettagliato del viaggio, annotando ogni progresso medico nella vita di suo figlio. Queste annotazioni l’hanno aiutata a scrivere il suo romanzo d’esordio e a condividere la storia della sua famiglia con il mondo.

Il trattamento iniziale con Citotrone, durato 28 giorni, ha finito per fare miracoli per Lucca, che è stata una delle prime persone al mondo a testare il dispositivo per quanto riguarda la rigenerazione dei neuroni e la riparazione dei danni neurologici. In effetti, il trattamento lo ha aiutato a sviluppare la capacità di parlare e le sue prime parole sono state il nome dell’inventore, Kumar. Il film di Mariana Chenillo, con la sceneggiatura di Javier Peñalosa, racchiude la meraviglia di questo primo viaggio in India intrapreso dalla famiglia Anderson. Mette in luce le sfumature mediche della storia di Lucca e allo stesso tempo fa luce sulle dinamiche familiari emotivamente crude che hanno reso possibile questo incredibile trattamento per il giovane ragazzo.

Per questo, nonostante l’occasionale allontanamento dalla realtà, Due emisferi rimane una versione autentica e accurata della vera storia della famiglia Anderson. In una conversazione con Netflix, la Anderson ha parlato della sua esperienza con il film. Ha detto: “Guardare se stessi in un film è molto difficile da spiegare; ho pianto quando ho visto che eravamo di nuovo noi. Ascoltando le voci di Bárbara Mori e Juan Pablo Medina, con il mio timbro o con le frasi di Andrés, mio marito, ho visto che eravamo altre persone e il mio corpo si è bloccato. Come si dice spesso che la realtà supera la finzione, questa volta la finzione ha catapultato la nostra vita a un altro livello”.

Due Emisferi
Hernán Mendoza è Dr. Ibarra, Bárbara Mori è Bárbara, Julian Aguilar Tello è Lucca, Paloma Alvamar è Nayelli in Due emisferi. Cr. Maria Medina / Netflix ©2025

Il Citotrone è un dispositivo reale che può essere usato nel trattamento del cancro

Sebbene l’attenzione centrale di Due emisferi rimanga indubbiamente sulla famiglia Anderson e sulla sua storia, il film porta alla luce anche l’influenza reale del Citotrone, una macchina innovativa, ideata dal dottor Rajah Vijay Kumar, uno scienziato di Banglore. Kumar ha iniziato le sue ricerche per la creazione della macchina già nel 1987 e ha prodotto il primo prototipo nel 1999. Il medico ha sempre voluto che la macchina fosse utilizzata per il trattamento del cancro. Il suo utilizzo commerciale è iniziato nel 2006 come strumento per l’ingegneria dei tessuti. Nel 2012, il Citotrone è stato approvato per l’uso clinico con il marchio CE (Conformité Européenne).

Inoltre, il trattamento di Lucca Anderson ha avuto un ruolo cruciale nel portare la tecnologia rivoluzionaria in Messico. Dopo il suo caso, l’Hospital Infantil de México Federico Gómez, un centro sanitario infantile di Città del Messico, ha potuto acquistare una delle macchine. Secondo quanto riferito, Barabara Anderson ha dato un notevole contributo alla realizzazione di questa realtà. Oggi il Citotrone continua a essere uno strumento efficace per la diagnosi dei tumori e per il trattamento di tumori e tessuti. Nel 2017, per la sua invenzione innovativa Kumar è stato riconosciuto come uno dei dieci migliori scienziati dell’India.

Lucca Anderson continua a vivere la sua vita al meglio

Dopo il primo trattamento con Citotrone nel 2017, Lucca Anderson si è sottoposto al trattamento altre tre volte durante i suoi viaggi in India. Di conseguenza, è oggi libero dall’epilessia da cinque anni e ha mosso i primi passi per camminare e parlare. Attualmente frequenta la scuola elementare insieme al fratello minore Bruno. Continua a vivere nuove avventure con la sua famiglia, sia che si tratti di festeggiare piccoli traguardi, come compleanni e festività, sia che si tratti di nuove esperienze emozionanti. Recentemente, ha ad esempio vissuto l’esperienza di sfilare sul tappeto rosso con la sua famiglia per la prima del film Due emisferi.

Daredevil: Rinascita, primo sguardo alla doppia D del logo!

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Daredevil: Rinascita, primo sguardo alla doppia D del logo!

Mentre si avvicina sempre più l’uscita di Daredevil: Rinascita, dal 4 marzo 2025 su Disney+, abbiamo la possibilità di dare uno sguardo al materiale promozionale della serie con Charlie Cox e Vincent D’Onofrio e non possiamo fare a meno di notare una somiglianza grafica con la sigla della serie Netflix originale.

In occasione della diffusione di poster e immagini, abbiamo avuto anche la possibilità di vedere per la prima volta quello che dovrebbe essere il celebre logo con la doppia D che vedremo, probabilmente, sulla tuta rossa dell’Uomo senza paura. Eccolo di seguito:

Il cast di Daredevil: Rinascita

Matt Murdock (Charlie Cox), un avvocato cieco con abilità elevate, lotta per la giustizia attraverso il suo vivace studio legale, mentre l’ex boss della mafia Wilson Fisk (Vincent D’Onofrio) persegue i suoi sforzi politici a New York. Quando le loro identità passate iniziano a emergere, entrambi gli uomini si ritrovano su un’inevitabile rotta di collisione.

La serie Daredevil: Rinascita vede la partecipazione anche di Margarita Levieva, Deborah Ann Woll, Elden Henson, Zabryna Guevara, Nikki James, Genneya Walton, Arty Froushan, Clark Johnson, Michael Gandolfini, con Ayelet Zurer e Jon Bernthal. Dario Scardapane è lo showrunner.

Gli episodi sono diretti da Justin Benson e Aaron Moorhead, Michael Cuesta, Jeffrey Nachmanoff e David Boyd; e i produttori esecutivi sono Kevin Feige, Louis D’Esposito, Brad Winderbaum, Sana Amanat, Chris Gary, Dario Scardapane, Christopher Ord e Matthew Corman, e Justin Benson e Aaron Moorhead.

Daredevil: Rinascita debutta su Disney+ il 4 marzo 2025.

Volevo nascondermi: la nuova giovinezza del film di Giorgio Diritti

Arrivato in sala in un momento e un anno decisamente particolare, era il 19 agosto del 2020, Volevo Nascondermi è un film di Giorgio Diritti che racconta la parabola turbolenta, umana e artistica, di Antonio Ligabue, impersonato da un geniale Elio Germano.

Il film è stato presentato al Festival di Berlino 2020, dove ha vinto il premio per la migliore interpretazione maschile, e ha trionfato ai David di Donatello 2021, con 7 premi su 15 candidature. Disponibile per molto tempo su Sky Cinema e in streaming su NOW, adesso, l’approdo di Volevo Nascondermi su Netflix, gli sta facedno vivere una seconda giovinezza, data la capillare diffusione della piattaforma della N rossa in tutti il territorio italiano.

Il film è balzato in Top 10 dei film più visti e per questo vi proponiamo una serie di curiosità sul progetto, sui suoi realizzatori e sul suo eccentrico soggetto: il pittore Antonio Ligabue.

I Premi vinti da Volevo Nascondermi

Il trionfo di Volevo Nascondermi ai David ha visto il film portarsi a casa molti premi, come abbiamo detto, e diversi nelle categorie principali. Il film ha vinto nelle categorie Miglior Film, Miglior Regia, Migliore attore protagoniste, oltre ai premi per la fotografia, il suono, l’acconciatore e la scenografia.

Ai prestigiosi David e ovviamente all’Orso d’Argento per il migliore attore conquistato a Berlino da Elio Germano, si aggiungono il Nastro dell’anno ai Nastri d’argento 2020, i premi per Miglior fotografia e Migliori costumi agli European Film Awards e le tre candidature ai Ciak d’oro.

La trama di Volevo nascondermi

La trama di Volevo nascondermi si concentra sulla vita del celebre artista Antonio Ligabue, grande pittore naif emiliano. Una delle figure più rilevanti dell’arte contemporanea, in Italia e all’estero, che neanche a dirlo ha avuto una vita complicata, affetto da sempre da problemi di salute, era rachitico, e che nella pace assoluta delle banchine del fiume Po dipingeva leoni, tigri, gorilla e giaguari.

Il film è una biografia classica che percorre tutta la sua vita. Nella prima fase dell’infanzia, particolarmente complessa, Antonio Ligabue trova nella pittura una forma di riscatto. Attraverso di essa riesce a catapultarsi in un universo tutto suo. Dato in affidamento a una coppia dalla madre in Svizzera, Toni ebbe rapporti contrastati con la sua famiglia di adozione, tanto che venne espulso dal Paese perché aggredì sua madre. Si trasferisce così in Italia, dove si ritrova solo, affamato e al freddo.

L’incontro con Renato Marino Mazzacurati cambia la sua vita: Antonio comincia a dipingere sistematicamente, dedicando la sua vita all’arte, unico modo per riuscire a emergere dalla sua condizione di reietto affermando un’identità che faticava a trovare.

Così che “El Tudesc”, nomignolo non troppo affettuoso che gli era stato dato, si costruì un mondo su misura, e in quell’ambiente sereno tutto sembrava possibile.

Il cast di Volevo nascondermi

Protagonista assoluto di Volevo Nascondermi è come detto Elio Germano, in una delle sue interpretazioni più complicate e riuscite. Trasformato nel corpo e nello spirito, Germano consegna allo schermo una performance intensa e sopra le righe, apprezzata in tutta Europa. Non è la prima volta che l’attore si cimenta con un grande artista, visto che era già stato Giacomo Leopardi per Mario Martone.

Condividono il set con lui altri bravissimi interpreti: Pietro Traldi è Renato Marino Mazzacurati, Fabrizio Careddu nel ruolo di Ivo, Orietta Notari è la madre di Mazzacurati, Andrea Gherpeli è Andrea Mozzali. Leonardo Carrozzo e Oliver Ewy interpretano rispettivamente Ligabue da bambino e da giovane.

Volevo nascondermi su Netflix

Presentato a febbraio 2020 a Berlino, il film ha dovuto affrontare l’ormai nota chiusura delle sale dell’anno della Pandemia di Covid-19. La sua distribuzione è stata complessa, e il film è arrivato in sala il 19 agosto di quell’anno, per poi essere disponibile per diverso tempo su Sky Cinema e NOW. Adesso è visibile in abbonamento su Netflix.

Captain America: Brave New World, il produttore svela maggiori dettagli sul ruolo di Sam Wilson

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Non lo abbiamo ancora visto in azione in Captain America: Brave New World, dove entrerà in possesso della sua eredità a piano titolo, ma sappiamo che il Sam Wilson di Anthony Mackie tornerà in azione anche in Avengers: Doomsday.

Dopo aver impugnato per la prima volta lo scudo in The Falcon and The Winter Soldier, Sam Wilson è pronto per offrire al pubblico una nuova versione di Cap e ora dovrebbe toccare a lui guidare una nuova squadra di eroi più potenti della Terra in battaglia contro il Dottor Destino e qualsiasi altra minaccia si presenti per minacciare il Multiverso.

Secondo il produttore veterano dell’MCU Nate Moore, il viaggio di Sam in Captain America: Brave New World porterà direttamente a ciò che vedremo dall’eroe in Avengers: Doomsday l’anno prossimo.

“Non è un segreto che stiamo iniziando a costruire Avengers 5 e penso che non ci sia mai stato un film di Avengers in cui non ci fosse un Capitan America al centro”, spiega, “quindi si tratta di Sam Wilson che mostra al mondo che merita il mantello e perché è Capitan America ma non Steve Rogers”. “E penso che prenderà le competenze di questo film e scoprirà come può essere utile mentre gli Avengers combattono una nuova minaccia”, ha aggiunto Moore.

È stato precedentemente confermato che non ci sarà una squadra ufficiale degli Avengers all’inizio di Captain America: Brave New World, anche se sappiamo che il presidente “Thunderbolt” Ross desidera che Sam formi una nuova squadra. Speriamo che una scena post-credits prepari il terreno per questo aspetto!

Resta da vedere per quanto tempo Mackie manterrà lo scudo. Un altro film da solista per lui dipenderà dal successo di Captain America: Brave New World e circolano voci secondo cui Chris Evans riprenderà il ruolo in Avengers: Doomsday. Lui lo ha negato e il suo successore afferma di essere stato tenuto all’oscuro di questi piani di ritorno.

Avengers: Doomsday film 2026Quello che sappiamo su Avengers: Doomsday

Avengers: Doomsday arriverà nelle sale il 1° maggio 2026, seguito da Avengers: Secret Wars il 7 maggio 2027. Entrambi i film saranno diretti da Joe Russo e Anthony Russo, che faranno anche il loro ritorno nell’MCU dopo aver diretto Captain America: The Winter Soldier, Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame. Al momento non si hanno certezze sugli attori che comporranno il cast del film, né su precisi elementi di trama.

Quello che sappiamo sul film Captain America: Brave New World

Captain America: Brave New World riprenderà da dove si è conclusa la serie Disney+ The Falcon and the Winter Soldier, seguendo l’ex Falcon Sam Wilson (Anthony Mackie) dopo aver formalmente assunto il ruolo di Capitan America. Il regista Julius Onah (Luce, The Cloverfield Paradox) ha descritto il film come un “thriller paranoico” e ha confermato che vedrà il ritorno del Leader (Tim Blake Nelson), che ha iniziato la sua trasformazione radioattiva alla fine de L’incredibile Hulk del 2008.

Secondo quanto riferito, la star di Alita: Angelo della Battaglia Rosa Salazar interpreterà la cattiva Diamondback, mentre Giancarlo Esposito sarà Sidewinder. Harrison Ford, invece, assume qui il ruolo di Thaddeus “Thunderbolt” Ross, che a quanto rivelato dal primo trailer si trasformerà ad un certo punto nel Hulk Rosso. Nonostante dunque avrà degli elementi al di fuori della natura umana, il film riporterà il Marvel Cinematic Universe su una dimensione più terrestre e realista, come già fatto anche dai precedenti film dedicati a Captain America.

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