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Il capo perfetto con Javier Bardem al cinema dal 23 dicembre

Il capo perfetto con Javier Bardem al cinema dal 23 dicembre

Dal 23 dicembre al cinema Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa con Javier Bardem, il film che rappresenterà la Spagna agli Oscar 2022.  Il capo perfetto è un film scritto e diretto da Fernando León de Aranoa e arriverà al cinema distribuito da Bim Distribution. 

La trama

Ne Il capo perfetto Blanco (Javier Bardem), proprietario di una storica azienda spagnola di bilance industriali, amato e stimato dai dipendenti per la sua grande umanità, è in gara con la sua impresa per un premio di eccellenza locale. Considerato da tutti e da se stesso un capo magnanimo, è disposto a qualunque cosa pur risolvere i problemi dei suoi dipendenti affinché non riducano la produttività e gli consentano di aggiudicarsi l’ambito riconoscimento. E mentre la tensione sale per la visita di ispezione della commissione del premio, Blanco inizia a collezionare una serie di errori e comici disastri che lo porteranno a dover dimostrare di essere davvero un capo perfetto…

Spider-Man: No Way Home, tutte le rivelazioni e i segreti del trailer

Spider-Man: No Way Home è un’avventura multiversale in cui Peter Parker tenta di convincere Doctor Strange a riscrivere la storia, ma tutto va malissimo, e arrivano nel MCU i classici cattivi delle altre serie cinematografiche di Spider-Man. Ci sono stati rumors costanti sulla presenza di Tobey Maguire e Andrew Garfield nel film, al fianco di Tom Holland e a trailer uscito, la presenza dei due “vecchi” Spider-Man è ancora un rumor.

Il tanto atteso secondo trailer di Spider-Man: No Way Home è finalmente uscito e di seguito abbiamo provato a sottoporvi tutte le particolarità, i dettagli e le rivelazioni che il video ci regala in relazione al film, che arriverà in sala il 15 dicembre. Ecco tutte le rivelazioni e i segreti del trailer:

Perché Peter Parker non vuole che MJ dimentichi la sua identità?

La relazione tra Peter Parker e MJ è il cuore emotivo del trailer di Spider-Man: No Way Home, con Peter che ammette che lei è l’unica cosa nella sua vita che lo fa sentire normale. Spider-Man sente il conflitto tra le sue due personalità dopo che la sua identità segreta è stata rivelata al mondo, ed tutto sembra gestito in un modo tradizionale, con Peter che desidera disperatamente di poter avere una vita normale ma non può affrancarsi dalla responsabilità di essere Spider-Man.

Questo spiega ulteriormente perché Spider-Man va nel panico quando si rende conto che l’incantesimo del Dottor Strange cancellerà i ricordi di tutti quelli che conoscono la sua identità segreta, per quanto voglia riconquistare la sua privacy, non vuole perdere ciò che ha con MJ.

No Way Home spiega perché i cattivi di Spider-Man entrano nel MCU

C’è un’altra splendida inquadratura del momento in cui Doctor Strange esegue l’incantesimo per cancellare la conoscenza dell’identità segreta di Spider-Man, una scena disturbata dalle chiacchiere di Peter Parker. Questa volta, però, la ripresa sui VFX è accompagnata da dialoghi che spiegano perché i cattivi di altri film di Spider-Man entrano nell’MCU; sembra che questo universo abbia iniziato a ricevere “visitatori” da altre dimensioni, nemici di Spider-Man che si fanno strada in questa dimensione.

Questo accade in parallelo con la scena post-crediti di Venom: La Furia di Carnage, suggerendo che tutti i cattivi sono stati semplicemente tirati dentro questo universo.

La Marvel ammette che i nomi dei cattivi di Spider-Man suonano stupidi

Il trailer di Spider-Man: No Way Home scorre attraverso le inquadrature dell’arrampica-muri che combatte contro vari cattivi, prima di concentrarsi su una conversazione tra Spider-Man, i suoi amici e il dottor Octopus. Il Dottor Octopus di Alfred Molina sembra essere il più importante cattivo multiversale in Spider-Man: No Way Home, e la conversazione tra lui e Peter Parker sarà probabilmente la chiave per stabilire una sorta di connessione tra loro.

Aiuta il fatto che, come genio scientifico, sia probabilmente l’unico dei cattivi che potrebbe anche solo capire cosa sta succedendo. La reazione di Peter, MJ e Ned al sentire pronunciare il suo nome è esilarante, con la Marvel che finalmente riconosce che alcuni dei nomi dei suoi personaggi suonano stupidi.

La missione di Spider-Man: No Way Home è catturare i cattivi

Il dottor Strange considera Spider-Man responsabile dell’incantesimo andato storto, e quindi gli affida una missione: setacciare il mondo alla ricerca dei cattivi che sono sfuggiti alle crepe del multiverso. Presumibilmente Doctor Strange è colui che dà a Spider-Man il suo nuovo costume, e il trailer di Spider-Man: No Way Home mostra il nostro che evoca un effetto mistico attorno al suo guanto.

Ci sono state voci consistenti che Spider-Man userà la magia della sua tuta per trasportare i cattivi in ​​una prigione mistica, e queste voci sembrano apparentemente confermate; la misteriosa “scatola” vista nei trailer precedenti deve essere la prigione.

MJ non si tirerà indietro, nemmeno davanti al dottor Strange

Uno delle scene più deliziose del trailer di Spider-Man: No Way Home vede MJ resistere a Doctor Strange, sottolineando che tutto ciò che sta succedendo è davvero colpa sua: è lui che ha eseguito un incantesimo fallito di fronte a un adolescente loquace, dopotutto.

In verità, ha perfettamente ragione a ritenere responsabile il dottor Strange, dato che la magia che stava usando era pericolosa ed è stato persino avvertito di non eseguirla dal suo collega più esperto Wong. Non è proprio un comportamento da Stregone Supremo…

J. Jonah Jameson ritorna in nessun modo a casa

J. Jonah Jameson di J.K. Simmons è uno dei personaggi di Spider-Man di ritorno in Spider-Man: No Way Home, come si vede in una scena in cui lui fissa un cielo pieno di effetti visivi. Simmons ha fatto un ritorno inaspettato al franchise in Spider-Man: Far From Home, quando il sito web del Daily Bugle ha ottenuto lo scoop sull’identità segreta di Spider-Man.

Si spera che l’inquadratura di Jameson nel trailer di Spider-Man: No Way Home significhi che la versione MCU sarà sviluppata come personaggio, forse con Spider-Man che a un certo punto lo affronterà per avergli rovinato la vita.

I cattivi di Spider-Man sono destinati a morire

In una svolta scioccante, Doctor Strange rivela che ognuno dei cattivi che Spider-Man ha catturato è destinato a morire combattendo diverse versioni di lui nella propria linea temporale. Lo Spider-Man del MCU è molto diverso dagli altri eroi del suo universo; era riluttante anche a tirare pugni in Spider-Man: Homecoming, ed è rimasto scioccato dalla morte di Mysterio in Spider-Man: Far From Home.

Ora, deve scegliere consapevolmente di permettere ai nemici di morire, una decisione etica che colpisce al cuore il suo personaggio. Tematicamente, è perfettamente in sintonia con la mitologia di Spider-Man.

La relazione tra Spider-Man e Doctor Strange si incrina

È sempre stato chiaro che la relazione tra Spider-Man e Doctor Strange si sarebbe interrotta in Spider-Man: No Way Home, e sembra che il dibattito etico sulla morte dei cattivi ne sia il catalizzatore. Doctor Strange è disposto a permettere a questi cattivi di tornare al loro destino in altri universi, ma Spider-Man non può accettarlo.

Ancora una volta, questo è perfettamente in linea con i personaggi dei fumetti stessi, dove Spider-Man è arrivato persino al punto di giurare che nessuno può morire sotto la sua guardia.

I tentacoli di Doctor Octopus ottengono un aggiornamento in versione Iron Man

Il trailer di Spider-Man: No Way Home conferma che Doctor Octopus ha aggiornato i suoi tentacoli. Il colore dei nuovi pezzi suggerisce che i tentacoli di Doc Ock siano derivati ​​dalla tecnologia Stark, che è probabilmente più facile da ottenere dopo la morte di Tony Stark, anche se il trailer suggerisce che potrebbe ottenere la nanotecnologia dalla tuta di Peter.

In realtà è un Easter Egg piuttosto divertente, perché la sceneggiatura originale di Sam Raimi per Spider-Man 2 si riferiva alle braccia del Dottor Octopus come tecnologia Stark invece che un suo design. Sarà interessante vedere di cosa sono capaci le braccia potenziate di Doctor Octopus: potrebbero avere capacità aggiuntive.

I cattivi di Spider-Man stanno destabilizzando l’universo

Il trailer di Spider-Man: No Way Home conferma la portata del problema, tuttavia, con Doctor Strange che suggerisce che la presenza di esseri provenienti da altri universi sta destabilizzando il multiverso stesso. Non c’è stato alcun accenno a ciò nel multiverso dell’MCU: le varianti sono saltate lungo le linee temporali da Avengers: Endgame, e la linea temporale principale dell’MCU ha già una versione alternativa di Gamora che vive in essa ma che viene dal passato.

Se però dovesse trattarsi di una questione di massa critica, ogni volta che un altro cattivo di Spider-Man entra nel MCU, l’universo diventa un po’ più instabile.

L’Electro del MCU è un grande miglioramento

Electro Spider-Man: No Way homeL’MCU ha riportato in vita l’Electro di Jamie Foxx e ha corretto il design scadente di The Amazing Spider-Man 2. La versione di Electro vista nel trailer di Spider-Man: No Way Home è visivamente simile al personaggio dei fumetti, con l’elettricità che divampa intorno al suo viso in uno schema che evoca la sua maschera da fumetto.

Fortunatamente, sembra che il nuovo costume di Spider-Man sia stato deliberatamente progettato per aiutarlo ad affrontare Electro, un’altra idea presa direttamente dai fumetti.

Green Goblin prende di nuovo di mira Spider-Man

No way Home trailerSpider-Man: No Way Home vede Willem Dafoe tornare nei panni di Green Goblin, chiaramente definito come il più terrificante dei cattivi passati attraverso il multiverso. A differenza degli altri, Green Goblin è più che disposto a prendere di mira i cari di Peter Parker. C’è anche un vantaggio psicologico nel suo dialogo nel trailer di Spider-Man: No Way Home, con Norman Osborn che tenta di entrare nella testa di Spider-Man per fuorviarlo.

Nei fumetti, Green Goblin è stato colui che ha convinto i nemici di Spider-Man a unirsi contro di lui nella forma di una squadra chiamata Sinister Six; potrebbe accadere lo stesso in Spider-Man: No Way Home, con Osborn che persuade i prigionieri a collaborare.

Spider-Man: No Way Home potrebbe presentare l’Hobgoblin

Uno delle inquadrature più strane del trailer di Spider-Man: No Way Home vede un’altra figura al chiaro di luna, volare su qualcosa di simile a un Goblin Glider. Ci sono tre possibilità; potrebbe essere Harry Osborn della trilogia di Raimi, potrebbe essere un personaggio di un’altra linea temporale, o potrebbe anche essere Jacob Batalon che compie il suo destino nei fumetti, dove Ned Leeds si è vestito come l’Hobgoblin.

Non c’è assolutamente alcun contesto per l’inquadratura, e il personaggio non è visto nella squadra dei supercriminali, quindi è difficile da dire.

Sandman e Lizard si uniscono alla battaglia contro Spider-Man

Spider-Man: No Way HomeUna delle scene più spettacolari del trailer di Spider-Man: No Way Home mostra diversi cattivi che si alleano, inclusi Lizard e Sandman. È interessante notare la presenza di Sandman, perché a differenza di tutti gli altri non è morto in battaglia contro Spider-Man in Spider-Man 3; detto questo, forse questa variante di Sandman proviene da un universo che gli spettatori non hanno mai visto prima, uno in cui ha subito un destino diverso.

È ragionevole presumere che questa scena provenga dal terzo atto del film, e ad un certo punto Lizard salta su un nemico invisibile – e vacilla come se fosse stato preso a pugni – suggerendo che la Sony ha goffamente eliminato gli Spider-Men di Andrew Garfield e Tobey Maguire da queste inquadrature.

No Way Home prepara la morte di MJ

Il focus sulla relazione tra Spider-Man e MJ ricorda la trama di Peter e Gwen di The Amazing Spider-Man 2, e il sottotesto diventa palese mentre il trailer raggiunge il culmine. MJ viene mostrata cadere apparentemente verso la morte, quasi esattamente allo stesso modo di Gwen Stacy nella storia a fumetti “The Night Gwen Stacy Died“.

Spider-Man si tuffa in suo soccorso, cercando di salvarle la vita, ma farebbe meglio a stare attento che un arresto improvviso non le spezzi il collo. È possibile che le cose andranno diversamente, tuttavia, con l’intervento di Spider-Man di Andrew Garfield che non permetterà alla storia di ripetersi.

Spider-Man: No Way Home minaccia il collasso multiversale

Il trailer di Spider-Man: No Way Home culmina con Doctor Strange e Spider-Man che guardano in alto mentre il multiverso inizia a crollare. L’effetto ricorda un evento a fumetti chiamato incursione, in cui diversi universi si scontrano, rischiando la distruzione reciproca. Il dottor Strange tenta di tenere a bada il fenomeno, ma è probabile che l’incursione possa essere fermata solo rimandando indietro tutti i cattivi.

Spider-Man si trova nella non invidiabile posizione in cui deve rompere il suo codice per salvare l’universo – ed è possibile che le ripercussioni di ciò si estenderanno in Doctor Strange in the Multiverse of Madness.

La Befana Vien di Notte 2 – le origini, il teaser trailer

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La Befana Vien di Notte 2 – le origini, il teaser trailer

Ecco il teaser trailer di La Befana Vien di Notte 2 – le origini, film diretto da Paola Randi, da un soggetto e una sceneggiatura di Nicola Guaglianone e Menotti. Nel cast del film Monica Bellucci, Zoe Massenti, Alessandro Haber, Herbert Ballerina, Guia Jelo, con Corrado Guzzanti e con Fabio De Luigi. Il film uscirà il 30 dicembre nelle sale italiane.

La Befana Vien di Notte 2 – le origini, la trama

XVIII secolo. Paola (Zoe Massenti), una ragazzina di strada, truffaldina e sempre a caccia di guai, si trova inavvertitamente a intralciare i piani del terribile Barone De Michelis (Fabio De Luigi), un omuncolo gobbo sempre scortato dal fidato e bistrattato Marmotta (Herbert Ballerina), con una sconfinata sete di potere e uno smisurato odio verso le streghe. L’intervento della dolce e potentissima Dolores (Monica Bellucci), una strega buona che dedica la sua vita ai bambini, salva Paola da un rogo già acceso. Tra un magico apprendistato, inseguimenti, incredibili trasformazioni e molti, molti, guai, Paola scoprirà che il destino ha in serbo per lei qualcosa di davvero speciale… Che la leggenda abbia inizio!

Red: ecco il secondo trailer del nuovo film Pixar

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Red: ecco il secondo trailer del nuovo film Pixar

Red, il nuovo lungometraggio d’animazione Pixar Animation Studios diretto da Domee Shi, arriverà il 10 marzo 2022 nelle sale italiane.

Secondo la regista Domee Shi, ambientando la storia di una ragazza di 13 anni nei primi anni 2000, è quasi obbligatorio includere una boy band. “Avevamo bisogno che la nostra protagonista Mei fosse ossessionata da qualcosa che sua mamma non avrebbe approvato”, afferma Shi. “Le boy band rappresentavano il primo passo nel mondo dei ragazzi per molte ragazze di quell’età. I ragazzi erano tutti molto carini, educati, teneri e amorevoli, e riuscivano a riunire le ragazze e le loro migliori amiche. Inoltre, ho pensato che sarebbe stato molto bello creare una boy band animata”.

I 4*Town sono la prima boy band di Pixar. I filmmaker si sono rivolti ai cantautori vincitori del Grammy® Billie Eilish e FINNEAS per scrivere le canzoni della band immaginaria, tre in totale, tra cui il brano “Nobody Like U” presente nel nuovo trailer. “Quando abbiamo iniziato a pensare a Billie Eilish e FINNEAS, prima che vincessero numerosi Grammy, abbiamo potuto notare come avessero il polso della situazione”, ha affermato la produttrice Lindsey Collins. “Eravamo grandi fan. Li abbiamo incontrati e abbiamo proposto loro questa pazza idea di una boy band, chiedendo se sarebbero stati interessati a scrivere e produrre le canzoni. E lo erano!”.

Red – il poster

Eilish, il cui secondo album, “Happier Than Ever”, ha debuttato al primo posto della Billboard 200 negli Stati Uniti e in 19 paesi in tutto il mondo, ha fatto la storia come l’artista più giovane a vincere in tutte le categorie principali ai 62esimi GRAMMY® Award, ricevendo premi come migliore nuova artista, album dell’anno, disco dell’anno, canzone dell’anno e miglior album pop vocale.

FINNEAS, il più giovane ad aver mai vinto il GRAMMY® come produttore dell’anno (non classico), ha costruito un’eccellente discografia scrivendo e producendo successi per numerose superstar, non solo per sua sorella, Billie Eilish, ma anche per Justin Bieber, Demi Lovato, Selena Gomez, Camila Cabello, Tove Lo, Kid Cudi e Ben Platt, tra gli altri. Il suo album di debutto da solista “Optimist” è ora disponibile.

Il compositore svedese vincitore di GRAMMY®, Oscar® ed Emmy® Ludwig Göransson (Black Panther, The Mandalorian) firma la colonna sonora di Red. “Sono una sua fan da diverso tempo”, ha dichiarato Shi. “Siamo stati attratti dalla sua versatilità: è un compositore, ma produce anche musica pop. Sapevamo che ci avrebbe aiutato a creare uno stile unico”.

RED

Il film Disney e Pixar Red vede protagonista Mei Lee, una tredicenne maldestra e sicura di sé, combattuta tra il rimanere una figlia disciplinata e il caos dell’adolescenza. Sua madre, Ming, è protettiva, se non leggermente autoritaria, e non si allontana mai da sua figlia: una realtà imbarazzante per un’adolescente come lei. E come se i cambiamenti dei suoi interessi, delle sue relazioni e del suo corpo non fossero abbastanza, ogni volta che si emoziona troppo (che significa praticamente SEMPRE), si trasforma in un gigantesco panda rosso!

Red è diretto dalla vincitrice dell’Academy Award® Domee Shi (cortometraggio Pixar Bao) e prodotto da Lindsey Collins.

Kirsten Dunst e la differenza “estrema” di retribuzione con Tobey Maguire nella trilogia di Spider-Man

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Kirsten Dunst afferma che la disparità retributiva tra lei e Tobey Maguire in Spider-Man era “estrema”. L’attrice de Il Giardino delle Vergini Suicide ha recitato in tutti e tre i film della trilogia di Spider-Man di Sam Raimi dal 2002 al 2007 nei panni dell’interesse amoroso di Peter Parker, Mary Jane Watson. Quel ruolo, che ha ottenuto a 19 anni, è stato un trampolino di lancio per la carriera di Dunst, che l’ha portata poi alle sue acclamate interpretazioni nel grande cinema, come le collaborazioni con Sofia Coppola e con Lars Von Trier.

Con Spider-Man: No Way Home in uscita il mese prossimo, il film MCU che collegherà tre generazioni di film di Spider-Man con le apparizioni di Doc Ock di Alfred Molina e Electro di Jamie Foxx, le aspettative rimangono alte sul ritorno degli Spider-Men di Tobey Maguire e Andrew Garfield. Ciò aveva portato alla speculazione che anche i loro rispettivi interessi amorosi, Mary Jane e Gwen Stacy (Emma Stone), potessero unirsi a loro. Tuttavia, entrambe le attrici hanno smentito la teoria, con Dunst che ha messo a tacere le voci in una recente intervista.

Parlando con The Independent per promuove il suo nuovo progetto, Il Potere del Cane, Dunst ha ripensato al suo tempo come Mary Jane, rivelando che la disparità retributiva tra lei e Maguire era “estrema”. Ecco cosa ha detto: “La disparità salariale tra me e Spider-Man era davvero estrema. Non ci ho nemmeno pensato, all’epoca. Ero tipo, “Oh sì, Tobey [Maguire] sta interpretando Spider-Man”. Ma sai chi c’era sul poster del secondo Spider-Man? Spider-Man e ME.”

E’ chiaro che all’epoca non si sollevavano queste questioni che per fortuna al giorno d’oggi sono battaglie giuste e all’ordine del giorno che vanno perseguite fino a che non sarà normale una paga equa e pari per ogni membro del cast a seconda dei proprio coinvolgimento del film.

Hocus Pocus 2: ecco come “volano” le sorelle Sanderson

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Hocus Pocus 2: ecco come “volano” le sorelle Sanderson

Una nuova foto dal dietro le quinte di Hocus Pocus 2 della Disney rivela come vengono effettuate le scene di volo delle sorelle Sanderson. Hocus Pocus è uscito per la prima volta nel 1993, presentando al mondo tre streghe campy, conosciute come le sorelle Sanderson, che fanno a gara per rimanere giovani per sempre.

Quando la popolarità del film ha raggiunto lo status di cult nei decenni successivi, Bette Middler (Winifred), Kathy Najimy (Mary) e Sarah Jessica Parker (Sarah) sono diventate delle icone di Halloween. In varie occasioni, il trio di stelle ha chiarito che sarebbe piaciuto loro riprendere i loro ruoli malvagi, e i fan hanno moltiplicato la loro idea.

Disney ha finalmente dato il via libera a Hocus Pocus 2 nel 2021, con Anne Fletcher al timone. Per la gioia del pubblico, tutte e tre le originali sorelle Sanderson stanno tornando a seminare il caos. Doug Jones (Billy Butcherson) è l’unico altro attore del primo film che tornerà, poiché il resto del cast è nuovo di zecca. La sinossi sembra attenersi alla formula magica di tre liceali che devono salvare Salem dalle sorelle Sanderson la notte di Halloween. Un’altra somiglianza con il sequel è la preferenza per gli effetti pratici rispetto alla CGI.

Di seguito, ecco la foto dal set del film che ci mostra in che modo le tre streghe voleranno nel film:

Bette Midler, Sarah Jessica Parker e Kathy Najimy hanno accettato di ritornare nei propri amati ruoli: saranno nuovamente le interpreti delle sorelle Sanderson.

Fonte: Screenrant

Star Wars: ecco perché Exegol è diventata la perfetta base Sith

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Star Wars: ecco perché Exegol è diventata la perfetta base Sith

Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha introdotto la base Sith di Exegol e i fumetti e le storie tie-in hanno gradualmente spiegato perché quel posto è importante per i Sith persino più del loro pianeta natale, Moraband. Gli scrittori Tom Veitch e Kevin J. Anderson furono i primi a partorire l’idea di interi mondi che erano caduti sotto l’influenza del lato oscuro, e introdussero il pianeta natale dei Sith, un pianeta che chiamarono Korriban. A George Lucas piaceva l’idea, ma decise che il nome era un po’ troppo simile a “Coruscant”, e così quando introdusse il pianeta natale dei Sith in Star Wars: The Clone Wars, lo ribattezzò Moraband. Tuttavia, l’era Disney ha reso entrambi i nomi canoni, confermando che Korriban è un vecchio nome per Moraband.

Moraband era chiaramente il luogo prediletto dei Sith, ma sorprendentemente Star Wars: L’ascesa di Skywalker ha rivelato che probabilmente non era il più importante. Come visto in Star Wars: L’ascesa di Skywalker, Exegol era il sito di un antico trono Sith, suggerendo che i Sith si aspettassero di governare la galassia da Exegol. Il recente libro della Lucasfilm Publishing Secrets of the Sith fa un ulteriore passo avanti, stabilendo che la Dottrina della Diade era inscritta nelle mura della cittadella su Exegol. Ma perché Exegol era così importante per i Sith?

I Sith bramano il potere, e c’è un potere che desiderano più di ogni altra cosa; la capacità di vincere la morte stessa. Star Wars: Dark Legends di George Mann rivela che Exegol era un mondo unico, un confine nella Forza dove il velo tra la vita e la morte è sottile. Qualsiasi Signore dei Sith che cercava l’immortalità sarebbe stato inevitabilmente attratto da Exegol, il che significa che chiunque cercasse di diventare il supremo Imperatore dei Sith avrebbe stabilito il suo trono lì, sperando di approfittare della convergenza del pianeta per assicurarsi che il loro dominio non finisse mai.

La posizione di Exegol sembra essere stata persa, con il romanzo di Chuck Wendig Aftermath: Empire’s End che rivela che le meditazioni di Palpatine lo hanno portato a percepire la sua esistenza nelle Regioni sconosciute. Come raccontato in Secrets of the Sith, quando Palpatine riscoprì Exegol mandò lì i suoi accoliti più devoti per reclamare il pianeta e trovare un modo per resuscitarlo se mai fosse stato ucciso.

Moraband, o Korriban come viene talvolta chiamato, era il pianeta natale ancestrale dei Sith; ma ogni Signore dei Sith che cercava l’immortalità sentiva che Exegol sarebbe stata la chiave del loro futuro. Innumerevoli Signori Oscuri dei Sith centrarono i loro imperi su Exegol, e Palpatine fu l’ultimo di questi. I suoi accoliti riuscirono davvero a trarre il suo spirito dagli inferi della Forza e ad impiantarlo all’interno di un corpo clone; ma il processo si dimostrò instabile, poiché un clone non poteva contenere l’infinita riserva del lato oscuro che Palpatine era diventato.

Fu solo quando l’imperatore incontrò sua nipote Rey che credette di aver trovato un ospite adatto; e poi, con sua grande gioia, si rese conto che faceva parte dell’ambita Diade della Forza dei Sith. In quel momento, l’Imperatore deve aver creduto che tutte le profezie dei Sith si fossero allineate per lui – ma, alla fine, la predetta Diade era la distruzione dei Sith, non il suo trionfo.

C’è un’ironia oscura in questo. I Sith avevano lasciato Moraband alla ricerca di un futuro in cui avrebbero governato la galassia, ma alla fine tutti i loro sforzi erano destinati a portare alla loro distruzione. È significativo che, secondo Secrets of the Sith, Palpatine non sia mai tornato a Moraband. Anche se lo avesse fatto, tuttavia, il più grande cattivo di Star Wars non aveva la saggezza per mettere in discussione i suoi modi oscuri.

Spider-Man: No Way Home, 5 nemici dell'”Era Maguire/Garfield” schierati nel trailer

I villain di tutti i film di Spider-Man torneranno sul grande schermo: a confermarlo ulteriormente è il nuovo, attesissimo trailer rilasciato da Sony. Oltre a presentarci lo Spider-Man di Holland e il Doctor Strange di Cumberbatch, il trailer di Spider-Man: No Way Home anticipa la comparsa sulla scena di cinque villain dei precedenti franchise di Spidey, tra cui Doc Ock, Green Goblin, Electro, Sandman (interpretato da Thomas Haden Church in Spider-Man 3) e Lizard (interpretato da Rhys Ifans in The Amazing Spider-Man). Tornano anche il migliore amico di Peter Parker, Ned Leeds (Jacob Batalon), la fidanzata MJ (Zendaya), zia May (Marisa Tomei) e l’amico Happy Hogan (Jon Favreau).

Il primo trailer di Spider-Man: No Way Home ha rivelato completamente solo Doc Ock e ha preso in giro gli altri quattro cattivi, ma questo secondo trailer mostra tutti e cinque gli antagonisti. I tentacoli metallici di Doc Ock sono ben visibili, mostrati mentre combatte lo Spider-Man di Holland. Anche Green Goblin è chiaramente mostrato in questo secondo trailer, in vesti totalmente inedite. Inoltre, il ridisegnato Electro di Foxx, che ora ha un costume più accurato dei fumetti, viene mostrato alle prese con suoi poteri, mentre Sandman e Lizard fanno lo stesso mentre affrontano Spidey su un’impalcatura. Tutto sommato, questo nuovo trailer rivela tante curiosità sull’aspetto dei cattivi, e prende anche in giro la tensione tra Peter e Doctor Strange, che discutono su come gestire gli antagonisti multiversali.

Spider-Man: No Way Home, Dock Ock

Come nel precedente trailer di Spider-Man: No Way Home , Dock Ok appare in modo prominente nel filmato appena rilasciato. La seconda anteprima mostra ancora di più di quello che sembra essere il primo confronto di Octavius con lo Spider-Man di Holland, ma questa volta, Otto smaschera l’eroe e si rende conto che non sta combattendo il Peter Parker che conosceva (presumibilmente perché l’ultima volta che lo abbiamo visto, stava affrontando lo Spidey di Tobey Maguire).

Octavius appare di nuovo più avanti nel trailer mentre intavola una conversazione con Peter, MJ e Ned, in cui gli adolescenti lo prendono in giro per il suo stupido nome da fumetto. Tra questa interazione amichevole e Strange che dice a Peter che tutti questi cattivi che sono entrati nel loro universo “muoiono combattendo Spider-Man”, sembra che Peter stia facendo del suo meglio per salvare questi visitatori dall’incontrare lo stesso destino.

Spider-Man: No Way Home, Electro

Electro Spider-Man: No Way homeDopo essere stato preso in giro fugacemente nel primo trailer di Spider-Man: No Way Home , anche Electro di Jamie Foxx da The Amazing Spider-Man del 2014 fa la sua prima apparizione, prima di essere raggiunto da Sandman di Spider-Man 3 e Lizard di The The Amazing Spider-Man.

Electro è uno dei due antagonisti principali del film The Amazing Spider-Man 2 – Il potere di Electro (2014): indossa un’armatura funzionale al contenimento dei suoi poteri, assimilabile alla fusione del costume classico e di quello Ultimate. Il suo aspetto è simile alla sua versione Ultimate, essendo composto interamente di energia elettrica e di colore blu. A differenza del fumetto, non può trasformarsi da umano a elettrico a suo piacimento, ma rimarrà perennemente nello stadio elettrico.

Il trailer ha rivelato però che Electro avrà un look ulteriormete rinnovato, il quale è già stato apprezzato largamente dai fan, che sono scesi in campo sui vari social evidenziandone il grande miglioramento estetico rispetto alla precedente apparizione del personaggio in The Amazing Spider-Man.

Spider-Man: No Way Home, Green Goblin

No way Home Green GoblinIl nuovo trailer ha rivelato che Green Goblin è ufficialmente tornato e con un’estetica inedita: per un breve frammento, Goblin può essere visto viaggiare nel cielo, scagliando una manciata delle sue iconiche bombe di zucca contro quello che è certo essere Spider-Man (Holland) e i suoi amici di sotto. Notevolmente assente dalla tuta del cattivo è il suo iconico casco di Goblin ed abbiamo quindi la certezza di un look totalmente rinnovato, come nel caso di Electro.

Nei film precedenti il costume era molto simile ad un’armatura (con una maschera anch’essa corazzata provvista di occhi gialli ed una bocca dentata e paralizzata in un sorriso maligno) e possiede armamenti e attrezzature di aspetto differente (le bombe zucca hanno un aspetto più tecnologico, e inoltre dispone di varie armi da lancio, da taglio ed esplosive capaci di inseguire i propri obiettivi, mentre l’aliante diviene più grande e dotato di altre armi normalmente non presenti nella versione cartacea).

Green Goblin fa il suo ritorno trionfale in Spider-Man: No Way Home dichiarando: “Peter, stai lottando per avere tutto ciò che vuoi, mentre il mondo cerca di farti scegliere“, il Norman Osborn di Willem Dafoe ringhia mentre si avvicina con la sua iconica armatura verde e il suo aliante.

Spider-Man: No Way Home, Lizard

No Way Home LizardLa presenza di Lizard nel nuovo trailer di Spider-Man: No Way Home , però, pone alcuni interrogativi: Doctor Strange afferma che i villain ritornati sono morti combattendo Spider-Man in altre dimensioni ma, come sappiamo, questo non è il caso di Lizard, che viene salvato proprio da Peter alla fine di The Amazing Spider-Man e poi messo in cella: cosa si nasconde realmente dietro a tutti questi ritorni?

Inoltre, un quesito fondamentale sta facendo speculare i fan: se Maguire e/o Garfield non sono presenti in Spider-Man: No Way Home, allora deve esserci un’altra ragione plausibile per il motivo per cui Lizard sta saltando o per attaccare nel breve frammento del trailer. Naturalmente è plausibile che questa scena sia stata modificata – non solo per rimuovere Maguire e Garfield, ma potenzialmente per essere del tutto falsa, ma sta già facendo tanto parlare di sè.

In The Amazing Spider-Man, Connors è uno scienziato che lavora alla Oscorp e aveva svolto in passato varie ricerche insieme al padre di Peter, Richard Parker. Il suo più grande desiderio è quello di farsi ricrescere il braccio destro, perduto durante la guerra, utilizzando la Genetica degli Incroci tra specie. Sarà Peter a rivelargli l’equazione mancante per completare il progetto (grazie agli appunti presi dal padre)

Spider-Man: No Way Home: L’Uomo Sabbia

No Way Home Uomo SabbiaIl trailer presenta inoltre l’Uomo Sabbia (William Baker), un super-criminale con il corpo interamente costituito da sabbia. Interpretato da Thomas Haden Church fece la sua prima apparizione cinematografica in Spider-Man 3 di Raimi, nel 2007. Nei fumetti aveva esordito invece nel 1963, tra i primissimi nemici di Peter Parker, su Amazing Spider-Man 4 di Lee e Ditko.

Nei film di Raimi, Marko si trasforma nell’Uomo Sabbia dopo essere stato investito da un’esplosione nucleare che mischiò le sue molecole con la sabbia. Per aumentare il senso di colpa del protagonista riguardo alla morte dello zio Ben, nel film l’Uomo Sabbia divenne corresponsabile della morte del defunto Parker. Raimi, inoltre, aggiunse a Marko un drammatico passato e una storia completamente diversa da quella della sua controparte fumettistica.

È un supercriminale che nel corso della sua carriera spesso si è dato degli pseudonimi per celare la propria identità. Si è fatto chiamare Flint Marko, poi Sylvester Mann. Fra i primi nemici dell’Uomo Ragno, l’Uomo Sabbia è stato un membro dei Sinistri Sei e dei Terribili Quattro.

Biancaneve: Greta Gerwig firma la sceneggiatura

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Biancaneve: Greta Gerwig firma la sceneggiatura

Secondo quanto riferito, l’ultimo remake live-action della Disney, Biancaneve, sceglie Greta Gerwig per sceneggiare l’adattamento del classico film d’animazione. Gerwig sta vivendo degli anni di incredibile successo. I suoi lavori più importanti includono Lady Bird del 2017 e Piccole donne del 2019, entrambi scritti e diretti da lei. Più di recente, Gerwig è stata reclutata per scrivere un film live-action su Barbie e in seguito è stato confermato che dirigerà il film, che vedrà come protagonista Margot Robbie di Birds of Prey.

Biancaneve ha già trovato le sue protagoniste, in quanto Rachel Zegler sarà la protagonista e Gal Gadot come la regina cattiva. Zegler è un’attrice emergente che vedremo nel ruolo di Maria in West Side Story di Steven Speilberg. Gadot è meglio conosciuta per il suo ruolo di Diana Prince in Wonder Woman. Il film sarà diretto da Marc Webb (500 Giorni insieme, The Amazing Spider-Man 2) e prodotto da Marc Platt (Dear Even Hanson, La La Land, Crudelia) e Russell Allen (Il Re Leone, Jurassic World). Nuove canzoni di Benj Pasek e Justin Paul (The Greatest Showman, Dear Evan Hansen) saranno presenti insieme alle tracce originali.

Oggi, The DisInsider riferisce che Greta Gerwig è stata scelta come sceneggiatrice per il film. Il report suggerisce anche che Gerwig è stata coinvolta nella stesura per un po’ di tempo e ha già redatto una bozza per il progetto. Si dice che la produzione di Biancaneve inizierà il prossimo anno con le prove musicali che saranno seguite dalle riprese intorno a marzo.

Biancaneve in live action sarà diretto da Marc Webb e scritto da Greta Gerwig. Nel cast Rachel Zegler e Gal Gadot.

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No Time To Die mette a segno il più alto box office nell’Era pandemica

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No Time to Die ha stabilito un record al box office, diventando il film con il maggior incasso al botteghino internazionale nell’era della pandemia. Originariamente previsto per l’uscita nell’aprile 2020, No Time to Die è stato il primo film a spostare la sua data di uscita a causa delle allora solo preoccupazioni per la pandemia di COVID-19. Dopo molte date provvisorie, il film è finalmente uscito.

No Time To Die ha esordito al botteghino nazionale con $ 55,2 milioni, cifra inferiore ai precedenti tre film di James Bond con Daniel Craig. A livello nazionale, il film ha incassato 150 milioni di dollari, diventando il film con l’incasso più basso dell’era Craig, ma in tutto il mondo la storia è stata molto diversa per 007. Il weekend di apertura internazionale di No Time to Die ha stabilito un record al botteghino in era pandemica con 119,1 milioni di dollari in 54 mercati, ed è diventato il più grande film della Universal Pictures (che detiene i diritti internazionali di No Time To Die) nel Regno Unito battendo Mamma Mia!.

Secondo Box Office Mojo, tramite Fandom, No Time to Die ha superato Fast and Furious 9 al botteghino internazionale con $ 558 milioni, diventando il film di Hollywood con il maggior incasso in tutto il mondo dall’inizio della pandemia di COVID-19 nel marzo 2020. No Time To Die ha ha incassato $ 708 milioni in tutto il mondo, il che lo pone al di sopra di Casino Royale e Quantum of Solace come risultato al box office.

La recensione di No Time to Die

No Time to Die, atteso nelle sale italiane il 30 settembre 2021, vede nel cast Daniel Craig (James Bond), Léa Seydoux (Madeleine Swann), Ralph Fiennes (M), Naomie Harris (Eve Moneypenny), Ben Whishaw (Q), Rory Kinnear (Bill Tanner) e Jeffrey Wrigh (Felix Leiter). Le new entry del cast sono invece Rami Malek, Billy Magnussen, Lashana Lynch Ana de Armas.

In No Time to Die, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica dopo essersi ritirato dal servizio attivo. Il suo quieto vivere viene però bruscamente interrotto quando Felix Leiter, un vecchio amico ed agente della CIA, ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela essere più insidiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso villain armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Spider-Man: No Way Home, in che punto del trailer potrebbero essere stati “cancellati” Garfield e Maguire?

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Il secondo trailer di Spider-Man: No Way Home potrebbe presentare delle inquadrature e shot in cui Tobey Maguire e Andrew Garfield sono stati rimossi dal video per non essere presentati “subito” ai fan. Sappiamo che è molto probabile che i due attori che hanno interpretato l’arrampica-muri possano tornare in questo film, ma SONY e Marvel Studios non confermano ufficialmente. Per cui è plausibile che proprio per il trailer, si sia deciso di conservare quest’ultima sorpresa per i fan.

Cosa ci ha mostrato il marketing

Il marketing per Spider-Man: No Way Home è iniziato abbastanza tardi, con il primo trailer che non è uscito fino alla fine di agosto 2021. Tuttavia, è stato sorprendentemente liberatorio con le sue rivelazioni. Oltre a confermare come gli eventi di Spider-Man: Far From Home siano presenti nel trequel, ha anche impostato la sua narrativa incentrata sul multiverso.

Alla disperata ricerca di aiuto dopo che la sua identità di supereroe è stata rivelata, Peter Parker si rivolge al Dottor Strange (Benedict Cumberbatch) per assistenza, ma invece di migliorare le cose, l’incantesimo dello stregone ha peggiorato la situazione. Apparentemente, ha esposto la Terra a varie minacce multiversali, da qui la comparsa di Doc Ock (Alfred Molina) di Spider-Man 2. Ora, il secondo trailer di Spider-Man: No Way Home si espande, mostrando altri cattivi di altri universi, tra cui Green Goblin di Willem Dafoe ed Electro di Jamie Foxx.

Le possibilità alte di vedere gli altri Spider-Men

Quindi, se i cattivi dei precedenti film di Spider-Man possono apparire in Spider-Man: No Way Home, come mai i loro rispettivi eroi non lo fanno? Nonostante le voci insistenti che Maguire e Garfield saranno nel film, i due precedenti Spidey non sono ancora stati ufficializzati. Ma è possibile che siano effettivamente nelle scene del nuovo trailer di Spider-Man: No Way Home, e che questo sia stato modificato strategicamente. Ci sono un paio di scene nel video in cui avrebbero potuto essere coinvolti, inclusa la battaglia finale in cui il Peter di Holland combatte cinque cattivi contemporaneamente.

Tre contro tre

C’è una ripresa al rallentatore nel trailer in cui Spider-Man salta verso Sandman (Thomas Haden Church). La grafica è bella, ma è interessante notare che anche Lizard (Rhys Ifans) ed Electro stanno saltando in avanti; entrambi sembrano non attaccare nessuno. In questo punto Garfield e Maguire potrebbero essere stati tranquillamente eliminati. Lizard sembra anche essere colpito da qualcosa di completamente invisibile. In questo modo, sarebbe in realtà una battaglia tre contro tre. Guardando come è stato girato, potrebbe essere una scena clou del film, simile alla ripresa in corsa dei Vendicatori nell’apertura di Avengers: Age of Ultron.

La redenzione per Spidey/Garfield

È anche possibile che almeno la versione di Spider-Man di Garfield sia coinvolta nella scena della caduta di MJ (Zendaya). Vedere Peter di Holland che cerca di salvarla mentre cade dal piano più alto di un edificio ricorda sicuramente la morte di Gwen Stacy (Emma Stone) in The Amazing Spider-Man 2 di Marc Webb. Sebbene abbia senso che l’Uomo Ragno di Holland tenti di salvare la sua ragazza, c’è anche la possibilità che Garfield piombi per aiutare mentre evoca i ricordi del suo errore nel suo universo. Oltre a salvare MJ, permette al Peter di Garfield di riscattarsi da quell’errore che gli è costato Gwen. Sarebbe un momento emozionante che potrebbe giovare sia la narrazione futura del MCU, sia la narrativa di The Amazing Spider-Man 2.

Una vecchia abitudine dei Marvel Studios

È noto che i Marvel Studios alterino digitalmente le inquadrature nei loro trailer nel tentativo di preservarne la segretezza. Alcune inquadrature utilizzati nelle clip promozionali non finiscono nel cut che si vede al cinema, mentre altri fotogrammi vengono modificati per rimuovere un particolare personaggio o elemento. A volte girano anche materiale puramente promozionale. Sapendo benissimo quanto sia importante il coinvolgimento di Maguire e Garfield in Spider-Man: No Way Home, è probabile che alla fine abbiano deciso di tenere nascosti i loro ruoli fino all’uscita del film nelle sale.

Quello che sappiamo ufficialmente di Spider-Man: No Way Home

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Spider-Man: No Way Home: Gwen Stacy trend su Twitter dopo il trailer. Ecco perché

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Un momento del nuovo trailer di Spider-Man: No Way Home sta regalando ai fan su Twitter importanti flashback legati a Gwen Stacy. Nei fumetti Marvel, Gwen Stacy è il primo interesse romantico di Peter Parker, la quale però viene uccisa dal Green Goblin. Il personaggio si è fatto strada sul grande schermo con The Amazing Spider-Man del 2012, interpretata perfettamente dall’attrice Emma Stone, che in seguito ha ripreso il suo ruolo nel sequel del 2014 sempre al fianco di Andrew Garfield.

La tuta di Spider-Man è ora di proprietà di Tom Holland, che ha interpretato il supereroe nel MCU dal 2016 in Captain America: Civil War. Da allora, il personaggio è stato protagonista di due film da solista che sono diventati grandi successi: Spider-Man: Homecoming (2017) e Spider-Man: Far From Home (2019). L’imminente terzo capitolo dovrebbe arrivare nelle sale il 15 dicembre e vede protagonisti anche altri volti della Marvel, tra cui Zendaya, Jon Favreau, Marisa Tomei e Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange. Spider-Man: No Way Home riporta anche alcuni dei cattivi più feroci di Peter Parker visti nei film passati come l’Otto Octavius ​​di Alfred Molina, Electro di Jamie Foxx e Green Goblin di Willem Dafoe.

Dopo la diffusione del nuovo trailer di Spider-Man: No Way Home, i fan non hanno potuto fare a meno di notare una scena particolare che ricorda stranamente i momenti finali di Gwen Stacy in The Amazing Spider-Man 2. Gwen ha fatto rapidamente tendenza su Twitter mentre i fan analizzavano il straordinario riferimento tra i due film di Spider-Man. La scena si svolge verso la fine del trailer, quando Peter allunga disperatamente la mano per cercare di salvare MJ (Zendaya) dalla caduta da un grattacielo.

Tra i commenti che si sono distinti c’è la teoria dei fan secondo cui questa sarebbe stata la scena in cui lo Spider-Man di Andrew Garfield riesce a salvare MJ dal momento che non è riuscito a salvare Gwen in TASM 2. Ecco di seguito alcuni commenti:

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Spider-Man: No Way Home, il mistero di Lizard nel trailer brasiliano

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Il nuovo trailer di Spider-Man: No Way Home è stato diffuso in rete questa notte e, sebbene non abbia confermato ufficialmente nessuno dei grandi ritorni in cui molti fan speravano, abbiamo visto l’arrampicatore di muri di Tom Holland confrontarsi con cinque dei Sinistri Sei, provenienti dal Multiverso.

La versione del trailer che ha debuttato sulla pagina Twitter di Sony Pictures Brasil è leggermente diversa e, sebbene contenga solo circa due secondi di filmati aggiuntivi rispetto agli altri trailer diffusi in giro per il mondo, quei due fotogrammi in più sono davvero eloquenti.

Ad un certo punto, vediamo Spidey lanciarsi in battaglia contro i cattivi, ma la versione brasiliana del trailer (circa al secondo 54) lascia l’inquadratura un po’ più larga e un po’ più a lungo, e sembra abbastanza chiaro che Lizard, in basso, venga preso a pugni da qualcuno di invisibile. Ora, o Sue Storm ha un cameo nel film, o il trailer è stato modificato per rimuovere gli Spider-Men di Tobey Maguire e Andrew Garfield da quello che sarà sicuramente un momento di grande collaborazione nel finale del film.

Non è una rivelazione scioccante in questa fase, ovviamente, ma è interessante notare come i trailer siano leggermente differenti proprio in questo punto. Dopotutto i Marvel Studios non sono nuovi a modifiche nei trailer per confondere gli spettatori! Di seguito la scena “incriminata” tratta dal trailer brasiliano di Spider-Man: No Way Home:

https://twitter.com/spideyupdated/status/1460795147013267459?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1460795147013267459%7Ctwgr%5E%7Ctwcon%5Es1_&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.comicbookmovie.com%2Famp%2Fspider-man%2Fno_way_home%2Fspider-man-no-way-home-international-trailer-may-confirm-some-major-returns-spoilers-a189650

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Spider-Man: No Way Home, il trailer ufficiale

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Spider-Man: No Way Home, il trailer ufficiale

Ecco il trailer ufficiale di Spider-Man: No Way Home. Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Harry Potter: la reunion su HBO Max con i protagonisti originali

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Harry Potter: la reunion su HBO Max con i protagonisti originali

Diversi membri del cast originale di Harry Potter sono ufficialmente pronti a riunirsi in un nuovo speciale di HBO Max in onore del 20° anniversario del franchise. Ben prima che Animali fantastici si trasformasse in un franchise cinematografico e La maledizione dell’erede dominasse il palcoscenico, il mondo magico era composto esclusivamente dalla storia di un mago ragazzino.

La serie di Harry Potter creata da J.K. Rowling è stata portata per la prima volta sul grande schermo nel 2001 ed è diventata il gold standard per quello che dovrebbe essere un adattamento da libro a film. Il franchise di successo ha portato alla realizzazione di otto film in totale, prima di concludersi nel 2011.

Il 2021 segna il 20° anniversario del primo film, Harry Potter e la pietra filosofale. Diretto da Chris Columbus, il film ha presentato al mondo tre bambini allora sconosciuti Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint. Dopo aver ottenuto recensioni positive, il primo Harry Potter è arrivato a quasi 1 miliardo di dollari di incasso in tutto il mondo.

Martedì, il giorno del compleanno ufficiale di Harry Potter e la pietra filosofale, la Warner Bros. ha annunciato che distribuirà un nuovo speciale intitolato Harry Potter 20th Anniversary: ​​Return to Hogwarts su HBO Max il prossimo anno. Riunirà diversi membri del cast di Harry Potter, tra cui il trio protagonista. Secondo WB, lo speciale racconterà una storia di creazione attraverso nuove interviste e conversazioni del cast. Uscirà su HBO Max a mezzanotte del 1° gennaio 2022, mentre in Italia potremo sperare in una messa in onda da parte di Sky e NOW.

Ecco l’annuncio ufficiale:

Parteciperanno alla reunion Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Helena Bonham Carter, Robbie Coltrane, Ralph Fiennes, Gary Oldman, Imelda Staunton, Tom Felton, James Phelps, Oliver Phelps, Mark Williams, Bonnie Wright, Alfred Enoch, Matthew Lewis, Evanna Lynch, Chris Columbus e molti altri.

Detroit: la trama, il cast e la vera storia dietro al film

Detroit: la trama, il cast e la vera storia dietro al film

Dopo aver realizzato gli acclamati The Hurt Locker e Zero Dark Thirty, la regista premio Oscar Kathryn Bigelow porta al cinema nel 2017 il film Detroit, incentrato sui violenti scontri verificatisi nella città dal 23 al 27 luglio del 1967. Durante questi, scatenatisi in seguito all’aggressione di alcuni poliziotti ai danni di afroamericani, si contarono un totale di 43 morte e oltre mille feriti. Furono giornate difficilissime per gli Stati Uniti, sempre più divisi dagli scontri razziali. In particolare, il film si concentra sugli eventi accaduti all’interno dell’Algiers Motel, e da cui si arrivò al processo contro tre poliziotti accusati di omicidio.

La sceneggiatura è scritta ancora una volta da Mark Boal, collaboratore con la regista anche per i precedenti due titoli già citati. Questi iniziò a lavorare al film in seguito ad una lunga ricerca, condotta attraverso fonti e versioni differenti dell’episodio. Come sempre, la regia della Bigelow si rivelò poi decisiva per conferire all’opera la sua grandezza. Per la quasi intera durata del film, lungo due ore e venti, si è infatti letteralmente rapiti dal ritmo e dall’intensità della situazione. Attraverso una costruzione quasi claustrofobica, lo spettatore è infatti costretto a stare a stretto contatto con i personaggi, partecipando alle loro vicende.

Al momento della sua uscita il film viene accolto in maniera particolarmente positiva dalla critica, che elogia in particolare la sceneggiatura, la regia e le interpretazioni dei protagonisti. Nonostante tali premesse, il film non riuscì ad ottenere un buon risultato al box office. A fronte di un budget di circa 40 milioni, arrivò infatti ad incassarne solo 26 in tutto il mondo. Detroit è però un film da recuperare assolutamente, capace di narrare con un coinvolgimento non comune le vicende al centro della trama. Diverse sono poi le curiosità legate al film, e le principali tra queste si potranno scoprire proseguendo nella lettura.

Detroit: la trama del film

Come in parte anticipato, il film si concentra sui brutali scontri razziali che nel luglio del 1967 sconvolsero la città di Detroit. I sobborghi della città, abitati da molti africani, divengono infatti scenario di un’accesa rivolta che porta a numerosi morti, feriti e edifici distrutti. Tutto ha inizio nel momento in cui un gruppo di agenti, tra cui spicca il razzista Krauss, irrompono in un club eseguendo una retata. Ha così inizio il primo dei quattro giorni di rivolta, tra cui celebre è quanto avvenuto all’interno di un hotel locale. In esso si trovano a pernottare alcuni afroamericani, tra cui il musicista Larry Reed. Il loro riparo sicuro finisce però con il non essere più tale nel momento in cui la polizia farà irruzione, tra cui il poliziotto Krauss. Per chi si trova all’interno dell’edificio ha così inizio una notte lunghissima, dettata dalla terrore e dal desiderio di restare vivi.

Detroit cast

Detroit: il cast del film

Con un cast di giovani ma già affermati interpreti, Detroit vanta interpretazioni di grande intensità, con gli interpreti perfettamente calati e credibili nei loro ruoli. Tra i principali protagonisti si ritrova John Boyega (Star Wars VII – Il risveglio della forza), che interpreta la guardia giurata Melvin Dismukes. Il suo è uno dei punti di vista più importanti all’interno del film, poiché si pone a metà tra gli uomini di legge e il popolo afroamericano. Accanto a lui, particolarmente memorabile è Will Poulter (The Revenant), che dà invece vita al crudele poliziotto Philip Krauss. L’interpretazione dell’attore è stata lodata come una delle più intense e migliori del film. L’attore e cantante Algee Smith (The Hate U Give) interpreta invece il musicista Larry Reed. Per il film egli ha anche inciso il brano Grow, presente nella colonna sonora.

Tra gli altri attori presenti in ruoli di rilievo vi sono Jacob Latimore (Collateral Beauty), che interpreta Fred Temple, Jason Mitchell (Straight Outta Compton), nei panni di Carl Cooper, e Hannah Murray (Il Trono di Spade), in quelli di Julie Ann. Kaitlyn Dever (Justified – L’uomo della legge) è Karen, mentre il rapper Peyton Alex Smith ricopre il ruolo di Lee. Vi sono poi nomi particolarmente noti come Jack Reynor (Il segreto), che dà vita al personaggio di Demens. Anthony Mackie, celebre per il ruolo di Falcon nel Marvel Cinematic Universe è invece Greene, uno dei coinvolti negli eventi nell’hotel. L’attore e regista John Krasinski (A Quiet Place, invece, partecipa al film nel ruolo dell’avvocato Auerbach.

Detroit: la vera storia dietro al film

Nel raccontare la storia degli scontri di Detroit, la Bigelow e lo sceneggiatore Boal hanno dichiarato di essere rimasti fedeli il più possibili a quanto realmente accaduto. La loro volontà di accuratezza è poi stata lodata dai sopravvissuti alla notte nel hotel Algiers, i quali hanno affermato che quanto viene mostrato è estremamente simile a ciò che successe realmente. Nonostante ciò, regista e sceneggiatore decisero comunque di prendersi alcune libertà, così da poter dar vita anche ad alcune soluzioni più cinematografiche. I nomi utilizzati nel film non sono quelli veri dei coinvolti, e tale differenza ha permesso di poter romanzare alcune delle situazioni mostrate, senza discostarsi però dal reale.

Come riportato anche dal film, l’evento che diede origine agli scontri si verificò nel momento in cui un raid della polizia portò le forze dell’ordine al bar notturno Blind Pig, il quale si rivelò privo di licenza. Gli agenti presenti iniziarono così a far sgomberare il posto, dando vita ad accesi conflitti con i clienti e i passanti lì presenti. I toni divennero poi sempre più violenti, fino a degenerare in scontri di aperto stampo razzista. Durante gli scontri, diversi afroamericani si rifugiarono nel hotel Algiers, dove vennero però raggiunti da alcuni poliziotti, tra cui David Senak (nel film chiamato Philip Krauss). Qui gli agenti iniziano a dar vita ad una vera e propria notte di torture, finendo poi con l’uccidere a sangue freddo tre dei presenti.

Ciò portò in seguito ad un processo nei confronti dei poliziotti coinvolti, i quali vennero accusati di omicidio. Come si può ritrovare anche nel film, la giuria incaricata di giudicare il caso era realmente composta da sole persone bianche. In modo tutt’altro che sorprendente il verdetto scagionò dunque i poliziotti, affermando che quanto da loro commesso era in realtà riconducibile a legittima difesa. Con il tempo, tale giudizio è stato ampiamente criticato e ritenuto non veritiero. Ciò è avvalorato da una serie di prove presentate in tribunale ma mai realmente considerate ai fini del giudizio. Gli scontri terminarono così senza che i responsabili degli omicidi subissero particolari condanne.

Detroit: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Per gli appassionati del film, o per chi desidera vederlo per la prima volta, sarà possibile fruirne grazie alla sua presenza nel catalogo di alcune delle principali piattaforme streaming oggi disponibili. Detroit è infatti presente su Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Amazon Prime Video. Per poter usufruire del film, sarà necessario sottoscrivere un abbonamento generale o noleggiare il singolo film. In questo modo sarà poi possibile vedere il titolo in tutta comodità e al meglio della qualità video, senza limiti di tempo. Il film è inoltre in programma in televisione per martedì 16 novembre alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb, HistoryvsHollywood

 

 

Don’t Look Up, il trailer ufficiale del film con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence

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Netflix ha diffuso il trailer ufficiale di Don’t Look Up, del premio Oscar Adam McKay, con Leonardo DiCaprioJennifer Lawrence, Meryl Streep e Jonah Hill.

Don’t Look Up: il teaser del film con Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence

Don’t Look Up è il nuovo film del regista premio all’Oscar Adam McKay che vede protagonisti Leonardo DiCaprio e Jennifer Lawrence. Nel cast anche Jonah Hill, Timothée Chalamet, Cate Blanchett, Ron Perlman, Tyler Perry, Melanie Lynskey, Rob Morgan, Mark Rylance, Ariana Grande, Matthew Perry Chris Evans. Don’t Look Up arriverà in streaming il 24 Novembre 2021.

Don’t Look Up, la trama

La laureanda in astronomia Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) e il professor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) fanno una straordinaria scoperta: una cometa in orbita all’interno del sistema solare. Il primo problema è che si trova in rotta di collisione con la Terra. E l’altro? La cosa non sembra interessare a nessuno. A quanto pare, avvisare l’umanità di una minaccia delle dimensioni del monte Everest rappresenta un evento scomodo da affrontare. Con l’aiuto del dottor Oglethorpe (Rob Morgan), Kate e Randall partono per un tour mediatico che li porta dall’ufficio dell’indifferente presidente Orlean (Meryl Streep) e del suo servile figlio nonché capo di gabinetto Jason (Jonah Hill), fino alla stazione di The Daily Rip, un vivace programma del mattino condotto da Brie (Cate Blanchett) e Jack (Tyler Perry). A sei mesi dall’impatto della cometa, gestire continuamente le cronache e catturare l’attenzione del pubblico ossessionato dai social media prima che sia troppo tardi risulta essere un’impresa incredibilmente comica. Cosa spingerà il mondo intero a guardare in alto?

Don’t Look Up è scritto e diretto dal premio Oscar Adam McKay (La grande scommessa) ed è anche interpretato da Mark Rylance, Ron Perlman, Timothée Chalamet, Ariana Grande, Scott Mescudi (alias Kid Cudi), Himesh Patel, Melanie Lynskey, Michael Chiklis e Tomer Sisley.

West Side Story e The King’s Man – Le Origini, le nuove date d’origini

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West Side Story, l’adattamento cinematografico del musical diretto dal vincitore dell’Academy Award® Steven Spielberg, e The King’s Man – Le Origini, il lungometraggio 20th Century Studios diretto da Matthew Vaughn, arriveranno rispettivamente il 23 dicembre 2021 e il 5 gennaio 2022 nelle sale italiane, distribuiti da The Walt Disney Company Italia.

West Side Story
Diretto dal vincitore dell’Academy Award® Steven Spielberg, da una sceneggiatura del vincitore del Premio Pulitzer e del Tony Award® Tony Kushner, West Side Story racconta la classica storia delle feroci rivalità e dei giovani amori nella New York del 1957. La rivisitazione dell’amato musical è interpretata da Ansel Elgort (Tony), Rachel Zegler (María), Ariana DeBose (Anita), David Alvarez (Bernardo), Mike Faist (Riff), Josh Andrés Rivera (Chino), Ana Isabelle (Rosalía), Corey Stoll (Tenente Schrank), Brian d’Arcy James (Agente Krupke) e Rita Moreno (nel ruolo di Valentina, proprietaria del negozio in cui lavora Tony). Moreno, una degli unici tre artisti ad aver vinto i premi Oscar®, Emmy®, GRAMMY®, Tony® e Peabody, è anche una dei produttori esecutivi del film.

La squadra creativa del film, che unisce il meglio di Broadway e Hollywood, include Tony Kushner, che è anche il produttore esecutivo; il vincitore del Tony Award® Justin Peck, che ha ideato le coreografie del film; il celebre direttore d’orchestra della Los Angeles Philharmonic e vincitore del GRAMMY Award® Gustavo Dudamel, che ha curato le registrazioni dell’iconica colonna sonora; il compositore e direttore d’orchestra candidato all’Academy Award® David Newman (Anastasia), che ha composto la colonna sonora; la compositrice vincitrice del Tony Award® Jeanine Tesori (Fun Home, Thoroughly Modern Millie), che ha supervisionato il cast per le parti cantate; e il music supervisor candidato al Grammy® Matt Sullivan (La Bella e la Bestia, Chicago), produttore esecutivo delle musiche del film. Il film è prodotto da Spielberg, dalla produttrice candidata all’Academy Award® Kristie Macosko Krieger e dal produttore vincitore del Tony Award® Kevin McCollum. West Side Story è l’adattamento cinematografico dello spettacolo di Broadway originale del 1957, con libretto di Arthur Laurents, musiche di Leonard Bernstein, testi di Stephen Sondheim, e ideato, diretto e coreografato da Jerome Robbins.

The King’s Man – Le Origini
Quando i peggiori tiranni e menti criminali della storia si riuniscono per organizzare una guerra per spazzare via milioni di vite, un uomo dovrà correre contro il tempo per fermarli. The King’s Man – Le Origini rivela la nascita della prima agenzia di intelligence indipendente.

The King’s Man – Le Origini è diretto da Matthew Vaughn ed è interpretato da Ralph Fiennes, Gemma Arterton, Rhys Ifans, Matthew Goode, Tom Hollander, Harris Dickinson, Daniel Brühl, con Djimon Hounsou e Charles Dance.

Il film è prodotto da Matthew Vaughn, David Reid e Adam Bohling, mentre Mark Millar, Dave Gibbons, Stephen Marks, Claudia Vaughn e Ralph Fiennes sono i produttori esecutivi. The King’s Man – Le Origini è basato sul fumetto “The Secret Service” di Mark Millar e Dave Gibbons, il soggetto è di Matthew Vaughn e la sceneggiatura è firmata dallo stesso Vaughn & Karl Gajdusek.

No Time To Die dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD

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No Time To Die dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD

Daniel Craig porta in scena “il miglior Bond che abbiamo mai avuto” (IGN) ed un “finale epico e sorprendente” (Empire) in No Time To Die, lo straordinario 25° capitolo della saga di James Bond, disponibile dal 15 dicembre in Dvd, Blu-ray e 4k Ultra HD.

Con oltre 700 milioni di dollari al botteghino mondiale, i fan possono ora godersi a casa No Time To Die, giusto in tempo per le Feste con oltre un’ora di contenuti speciali esclusivi alla scoperta dell’azione, dello spettacolo e degli stunt. Con focus speciali tra cui Essere James Bond, una retrospettiva di 45 minuti in 4K UHD, e quattro esclusive ed emozionanti featurette, potremo finalmente immergerci dietro le quinte del film ed esplorare a fondo il retaggio “emozionante e commovente” (Deadline) dello 007 di Daniel Craig.

No Time To Die vede il ritorno di Daniel Craig nei panni del James Bond di Ian Fleming, al fianco del vincitore del Premio Oscar Rami Malek. Dopo aver lasciato i servizi segreti, Bond si gode una vita tranquilla in Giamaica. Tuttavia, la pace conquistata si rivela di breve durata quando il suo vecchio amico Felix Leiter gli chiede aiuto. La missione di salvare uno scienziato rapito si rivela molto più difficile del previsto, portando Bond sul sentiero di un misterioso antagonista armato di una nuova pericolosa tecnologia.

No Time To Die ha nel suo cast Daniel Craig (Spectre, Skyfall), Rami Malek (Bohemian Rhapsody, Mr. Robot), Léa Seydoux (The French Dispatch, Spectre, Blue is the Warmest Color), Lashana Lynch (Captain Marvel), Ben Whishaw (Spectre, Cloud Atlas), Naomie Harris (Spectre, Venom), con Jeffrey Wright (Spectre, Broken Flowers), Christoph Waltz (Spectre, Bastardi senza Gloria), e Ralph Fiennes (Spectre, Grand Budapest Hotel).

CONTENUTI SPECIALI NEI FORMATI 4K ULTRA HD, BLU-RAY E DVD:

  • ANATOMIA DI UNA SCENA: MATERA – Nel completo stile Bond, c’è un’incredibile sequenza pre-credit all’interno di No Time To Die. Un inseguimento a perdifiato girato a Matera che comincia a piedi, prosegue in moto ed infine in auto. Non un’auto qualunque, peraltro – l’iconica Aston Martin DB5! Attraverso interviste con Daniel Craig ed il regista Cary Joji Fukunaga, oltre ad altre interviste sul set con membri chiave della troupe, scopriamo come è stata realizzata questa incredibile sequenza.
  • SIAMO REALISTI: L’AZIONE IN NO TIME TO DIE – In un mondo pieno di film d’azione pieni di CGI, il franchise di Bond spicca orgogliosamente tra la folla per girare sempre i propri stunt dal vivo, senza l’utilizzo di effetti speciali. In questa featurette, vediamo come No Time To Die continua questa tradizione con alcune splendide sequenze d’azione.
  • UN VIAGGIO GLOBALE – Location esotiche sono ormai sinonimo dei film di Bond e No Time To Die non fa eccezione. Oltre a tornare nella patria spirituale di Bond, la Giamaica, per l’ultimo film di Daniel Craig percorriamo anche un viaggio attraverso l’Italia, la Norvegia e la Scozia. Ascolteremo le opinioni di Daniel Craig, Cary Fukunaga, altri membri del cast e della troupe, su come è stato girare in queste location spettacolari.
  • COSTRUIRE IL MONDO DI BOND – Lo scenografo Mark Tildesley e la costumista Suttirat Anne Larlarb, insieme al cast e alcuni membri della troupe, discutono l’ispirazione, le sfide e i vari tentativi di ideazione e creazione di set e costumi tanto importanti per l’iconico franchise di Bond.
  • ESSERE JAMES BOND* – In questa speciale retrospettiva di 45 minuti, Daniel Craig riflette molto intimamente sulla sua avventura durata 15 anni nei panni di James Bond. Con un archivio fotografico inedito proveniente da Casino Royale, fino al 25° film No Time To Die, Craif condivide i suoi ricordi personali in una chiacchierata con i produttori di 007, Michael G Wilson e Barbara Broccoli, fino ad arrivare alla sua ultima performance nei panni di James Bond.

Jumanji: The Next Level, recensione del film con Dwayne Johnson

Jumanji: The Next Level, recensione del film con Dwayne Johnson

Sulla scia di Red Notice, Netflix vede trai suoi titoli più visti un altro film con protagonista Dwayne Johnson: Jumanji – The Next Level. Uscito nelle sale nel 2019, il terzo capitolo della serie di film racconta il ritorno nel gioco dei quattro protagonisti, ma in vesti nuove. Chi indosserà questa volta i panni del Dottor Bravestome (Dwayne Johnson), del professor Shelly (Jack Black), di Topo (Kevin Hart) e della coraggiosa Ruby (Karen Gillan)?

La trama di Jumanji: The Next Level

Spencer, Anthony, Martha e Bethany, protagonisti già di Jumanji – Benvenuti nella giungla, dopo aver partecipato a Jumanji, entrando letteralmente nel videogioco, ora conducono le loro vite da teenagers. Si ritrovano per un brunch, ma all’appello manca Spencer che, insoddisfatto della sua vita tra delusione amorose e ansie universitarie, decide di tornare nel videogioco. I tre amici, ritrovano la console e tentano di raggiungerlo, ma nel gioco vengono risucchiati anche due nuovi giocatori: Eddie, il nonno acciaccato di Spencer, e il suo ex socio Milo. Una volta arrivati a Jumanji, i personaggi si trovano catapultati in una nuova avventura. Insieme al Dottor Bravestome (Dwayne Johnson), il professor Shelly (Jack Black), il Topo (Kevin Hart) e la coraggiosa Ruby (Karen Gillan) ci sono nuovi aiutanti. Con l’intento di ritrovare l’avatar in cui è finito l’amico Spencer e di risolvere la missione per poter uscire dal gioco, i personaggi devono affrontare nuove sfide in una corsa continua tra struzzi, ponti volanti e cime innevate.

Scambi di identità

In Jumanji: The Next Level ogni personaggi ha almeno un doppio. I ragazzi delle prime scene, ambientate nell’America del presente, sono già stati nel gioco, come si vede in Jumanji – Benvenuti nella giungla. Lì ognuno di loro era finito nel corpo del personaggio scelto prima di iniziare a giocare. Questa volta però, la console è rotta e non è possibile scegliere il proprio avatar. Arrivati in Jumanji, iniziano subito le incomprensioni, non solo tra chi vi aveva già partecipato, ma anche e soprattutto per i nuovi arrivati: il nonno di Spencer si ritrova nel corpo del forzuto Dottor Bravestone alias The Rock, mentre l’amico Milo è Franklin ”Topo’ Finbar, esperto zoologo. Le identità però, cambiano continuamente durante il film, includendo anche una ladra, Ming Piedelesto e Ciclone, un cavallo alato. I continui scambi creano una confusione divertente, che genera situazioni così assurde da far sorridere. A tratti il caos diventa eccessivo, ma c”è da aspettarselo: siamo pur sempre dentro Jumanji.

Giocare con il nonno a Jumanji

I due ultra-settantenni che improvvisamente si trovano catapultati nel videogioco, contribuiscono a creare buona parte del divertimento del film. Sono due anziani poco tecnologici, che non riescono a comprendere le regole di un videogioco. Per il nonno Eddie (Danny De Vito) e l’ex-socio Milo (Danny Glover) le difficoltà sono ancora di più. Si sono immersi in un mondo virtuale che non capiscono e in corpi completamente diversi dai propri. Eddie ad esempio, basso e zoppo diventa il muscoloso e prestante Bravestone. Lo scontro tra fisici atletici e anime anziane dà originalità al terzo film della serie, oltre a generare sketch esilaranti. Il discorso sulla vecchiaia in Jumanji – The Next Level è relativamente approfondito. In ogni caso, tra tante silly jokes, nel film c’è lo spazio anche per parentesi toccanti.

Jumanji – The Next Level: action parodico

L’umorismo ormai sembra un ingrediente molto attraente per i realizzatori di film action. In questo, come nel precedente Jumanji – Benvenuti nella giungla, si nota la tendenza odierna per il genere d’avventura: i dialoghi sono densi di battute demenziali, le scene create per forzare la risata, gli effetti speciali d’alto livello e le ambientazioni paradisiache. Come se fosse una ricetta standardizzata, troviamo più volte film focalizzati troppo sul divertimento superficiale e sulla iper-stimolazione visiva, che tentano arrogantemente di catturare l’attenzione dello spettatore.

Il risultato è che Jumanji – The Next Level si aggiunge alla lista di film guardabili, ben fatti e divertenti, ma non emozionanti.

X-Men: 5 storie da riproporre nel MCU (e 5 che sarebbe meglio evitare)

Ci sono molte storyline degli X-Men che la Fox ha adattato, e alcune che il MCU potrebbe addirittura rivisitare, oltre a certe che andrebbero assolutamente evitate. Con l’annuncio del revival della serie animata degli X-Men, la speculazione intorno alla storia cinematografica di The Merry Mutants ha iniziato a rendere ancora più pensierosi i fan.

Essendo passati di mano dalla Fox ai Marvel Studios, i fan si sono chiesti quali saranno i prossimi X-Men ad apparire nel MCU, così come chi li interpreterà. Ma un’altra domanda a cui bisogna rispondere è quali storie iconiche degli X-Men il MCU porterà sia al cinema che su Disney+, con la Fox che ha già estratto alcune delle migliori della squadra. Vediamo quali storyline degli X-Men potrebbe riadattare il MCU e quali sarebbe meglio evitare.

Da riadattare: I Nuovi Mutanti

the new mutants X-MenAnche se molti vedono Dark Phoenix come l’ultimo chiodo per completare franchise Fox X-Men, è stato in realtà New Mutants  ad occuparsi di ciò. Illustrandoci i primi cinque Nuovi Mutanti, il film presenta versioni solide di personaggi come Wolfsbane e Mirage, ma vacilla in ogni altro aspetto quando si tratta di adattare le prime storie di Chris Claremont-Bill Sienkiewicz.

I Nuovi Mutanti sono comunque un gruppo convincente nella famiglia degli X-Men e la squadra che ha una dinamica speciale che il film non è riuscito a catturare. I Marvel Studios probabilmente adatteranno I Nuovi Mutanti prima o poi, la domanda è se il cast originale tornerà o se un nuovo cast subentrerà.

Da riadattare: Gifted

X- Men 3Probabilmente, la storyline della cura dei mutanti ha confuso un po’ le acque di X-Men: The Last Stand, specialmente se mescolata alla storia di Dark Phoenix. Detto questo, è difficile biasimare la troupe dietro il terzo film degli X-Men per aver voluto prendere spunti da quella che era, all’epoca, la storia degli X-Men più eccitante sul mercato.

Joss Whedon non è un individuo popolare in questo momento, ma la storyline a lui dedicata in Astonishing X-Men con l’artista John Cassady presentava alcune forti trame, con Gifted tra queste. La storia ha introdotto il concetto di una cura per il gene mutante, una nuova audace incarnazione degli X-Men, e potrebbe facilmente essere la base per la storia che introduce la squadra del MCU.

Da riadattare: Wolverine di Claremont e Miller

Wolverine X-MenChris Claremont è un nome che è sinonimo di X-Men, in quanto lo scrittore ha più o meno trasformato la squadra in quello che è oggi, con il suo lavoro sul personaggio Wolverine che si è rivelato un vero successo. La run solista di Claremont sul personaggio con Frank Miller è stata adattata in The Wolverine, che, a differenza del precedente film incentrato su Wolverine, è stato ben accolto.

Raccontando la storia del viaggio di Logan in Giappone e la sua storia d’amore con Mariko Yoshida, il film ha colpito tutti i battiti i punti focali della serie di fumetti senza essere un vero adattamento. Il MCU non dovrebbe  tradurre completamente la storia ma, dato che il Giappone è legato a tutto l’essere di Wolverine, ha senso per Kevin Feige e compagnia onorare questo aspetto del personaggio.

Da adattare: La caduta dei mutanti

X-Men: Apocalypse è visto come un punto basso per i film degli X-Men, dato che il tanto atteso debutto del cattivo titolare sul grande schermo ha lasciato molto a desiderare per alcuni fan. Anche se non è così male come alcuni pensano, è certamente considerato un cattivo adattamento della storia Fall of The Mutants, una storia di Chris Claremont e Louise Simonson. 

La storia introduceva Apocalisse e lo vedeva scatenare i suoi Quattro Cavalieri sul mondo e aveva tutto il dramma e la portata che X-Men: Apocalypse ha cercato di avere, solo che il fumetto ha raggiunto risultati nettamente migliori. Detto questo, non dovrebbe essere la prima storia che i Marvel Studios adattano, perché richiede che il pubblico si affezioni ad alcuni personaggi specifici, in particolare Angel.

Da adattare: Dio ama, l’uomo uccide

Una storia potenzialmente controversa, ma che incarna il messaggio degli X-Men, God Loves, Man Kills è la graphic novel di Chris Claremont e Brent Anderson e vede gli X-Men contrapposti ad una setta religiosa conosciuta come I Purificatori, che sono guidati dal potente televangelista William Stryker. È una storia che può suonare familiare a chiunque abbia visto X2: X-Men United.

Il miglior film sugli X-Men finora, X2 adatta alcuni aspetti della storia, ma si concentra soprattutto su Wolverine ed esclude alcune delle questioni più scottanti affrontate nel fumetto. God Loves, Man Kills potrebbe fare innervosire alcuni fan, ma è una storia che deve essere mostrata, in quanto la battaglia degli X-Men contro il pregiudizio di Stryker è una decostruzione convincente dei valori della squadra.

Da non riadattare: La saga di Fenice Nera

Questo è un gioco da ragazzi, dato che la Saga della Fenice Oscura di Chris Claremont e John Byrne ha ispirato sia X-Men: The Last Stand che Dark Phoenix, e nessuno dei due rappresenta il momento migliore del franchise. Basti dire che i fan sono piuttosto stanchi che questa storia venga adattata, soprattutto perché quelli che stanno dietro agli adattamenti sembrano non avere idea di cosa faccia funzionare la storia.

Dato l’amaro in bocca che ancora permane per alcuni fan, non sarebbe una grande sorpresa se i Marvel Studios non si avvicinassero da nessuna parte a “The Dark Phoenix Saga“. Jean Grey dovrebbe certamente diventare La Fenice nel MCU, ma per il resto, la troupe dietro prossimo franchise dovrebbe andare in una direzione diversa che si spera dia a Jean del materiale davvero buono.

Da non riadattare: Weapon X

Weapon XAnche se ha generato un grande videogioco, X-Men Origins: Wolverine è stato considerato, da molti, un assoluto disastro da ogni punto di vista. Sebbene tragga ispirazione da molte storie, il suo nucleo narrativo è ispirato dal sottovalutato arco narrativo “Weapon X“, una storia ampiamente sottostimata di Barry Windsor Smith che è stata la prima a raccontare le origini di Wolverine.

Per quanto valido sia il fumetto, c’è un elemento misterioso sul passato di Wolverine che “Weapon X” compromette in qualche modo, con la backstory del personaggio che è un mistero anche per lui stesso. Il Wolverine del MCU ha bisogno di differenziarsi il più possibile dal ritratto di Hugh Jackman, e mantenere il mistero del suo passato è un primo passo solido.

Da non riadattare: X-Men – L’inizio

X-Men L'inizioA parte il titolo, X-Men: L’inizio ha poca o nessuna somiglianza con l’omonima storia a fumetti. Scritta da Jeff Parker e disegnata da Roger Cruz, la miniserie a fumetti raccontava le prime avventure di Ciclope, Jean Grey, Bestia, Uomo Ghiaccio e Angel, ma aggiornate per un pubblico moderno.

Anche se ci sono alcuni grandi film prequel, con X-Men: l’inizio probabilmente tra questi, l’ultima cosa di cui questa nuova versione degli X-Men ha bisogno è reiterare la trama del film. Non solo l’idea di un prequel che spiega l’origine della squadra non è così interessante, ma un altro adattamento di L’inizio potrebbe anche causare confusione.

Da non riadattare: X-Men: Giorni di un futuro passato

X-Men giorni di un futuro passatoX-Men: Giorni di un futuro passato è uno dei film Fox più sottovalutati, che ha effettuato molti cambiamenti rispetto alla storia omonima. Un altro racconto degli X-Men di Claremont e Byrne, “Days of Future Past” ha la stessa storia centrale del film, ma con Kitty Pryde al centro dell’attenzione al posto di Wolverine.

Mentre “The Dark Phoenix Saga” non ha bisogno di essere adattato di nuovo, dato che i due precedenti tentativi sono falliti, “Days of Future Past” non ha bisogno di essere adattato perché è troppo semplice come storia, a detta dei fan. Ci sono un sacco di grandi storie degli X-Men che non ricevono lo stesso livello di affetto che caratterizza “Days of Future Past” e che dovrebbero essere più prioritarie rispetto al rimaneggiamento di una delle più popolari.

Da non riadattare: Il vecchio Logan

I film di fumetti oscuramente realistici sono comuni, ma Logan era qualcosa di speciale, in quanto il neo-western di supereroi non solo è servito come canto del cigno di Hugh Jackman come Wolverine, ma ha guadagnato parecchia attenzione da parte dei non-fumettisti. Anche se era la base del film, Old Man Logan di Mark Millar e Steve McNiven è molto diversa dal film.

Non solo è troppo violento per il MCU, ma molti disapproverebbero sia le inquietanti rappresentazioni degli amati personaggi Marvel che il tentativo di riconquistare la magia di Logan. Ci sono alcuni film che non dovrebbero essere rifatti e Logan è uno di questi.

Spider-Man: No Way Home, la reazione di Tom Holland, Zendaya e Jacob Batalon al nuovo trailer

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Tom HollandZendaya e Jacob Batalon compaiono in un video pubblicato sull’account Instagram di Holland in cui sembrano offrire la loro genuina reazione al trailer nuovo di Spider-Man: No Way Home, che arriverà nelle prossime ore.

QUI IL VIDEO

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 15 dicembre 2021.

Red Notice: intervista al regista del film Netflix, Rawson Marshall Thurber

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Ecco la nostra intervista a Rawson Marshall Thurber, regista di Red Notice, il nuovo film disponibile su Netflix con Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds.

Red Notice, l’action movie originale Netflix con protagonisti Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds.

Un Red Notice emesso dall’Interpol è un avviso globale per dare la caccia e catturare i criminali più ricercati al mondo. Ma quando un’audace rapina riunisce il miglior profiler dell’FBI (Johnson) e due criminali rivali (Gadot, Reynolds), non si può dire cosa accadrà.

La trama di Red Notice

In Red Notice John Hartley (Dwayne Johnson) è il più grande profiler dell’FBI ed è alle prese con un nuovo red notice, il mandato dell’Interpol per la cattura dei maggiori latitanti. Le sue ricerche in tutto il pianeta lo catapultano in una rocambolesca rapina, durante la quale è costretto ad allearsi con il più grande responsabile di furti d’arte, Nolan Booth (Ryan Reynolds), per poter catturare la ladra di opere artistiche più ricercata al mondo, soprannominata “L’Alfiere” (Gal Gadot). Ne segue una grande avventura che trascina i tre protagonisti, sempre insieme loro malgrado, in giro per il globo tra piste da ballo, prigioni isolate e giungle selvagge. Ritu Arya e Chris Diamantopolous completano un cast stellare. Con la sceneggiatura e la regia di Rawson Marshall Thurber (Una spia e mezzo, Skyscraper), la produzione di Hiram Garcia, Dwayne Johnson e Dany Garcia di Seven Bucks Productions, Flynn Picture Co. di Beau Flynn e Bad Version, Inc. di Thurber, Red Notice è un elegante gioco giramondo del gatto col topo… dove i gatti però sono due.

Red Notice, recensione del film con Dwayne Johnson, Gal Gadot e Ryan Reynolds

Yellowjackets: il survival horror con Christina Ricci dal 17 novembre su SKY e NOW

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Arriva in prima visione il 17 novembre alle 22.15 su Sky Atlantic e in streaming su NOW, in contemporanea con gli Stati Uniti, Yellowjackets, survival drama dalle sfumature horror sull’incredibile storia di una squadra di calcio femminile di una scuola superiore che negli anni ‘90 sopravvive a un incidente aereo rimanendo isolata nelle remote terre dell’Ontario in attesa dei soccorsi. Adolescenti, le protagoniste si dovranno adattare, riunendosi in clan e arrivando a compiere azioni crudeli e spietate pur di sopravvivere. 25 anni dopo, nonostante abbiano tentato di ricostruirsi una vita, le poche sopravvissute all’incidente dovranno confrontarsi con il loro tormentato passato.

Creata da Ashley Lyle e Bart Nickerson, creatori anche di Narcos: Mexico, la serie – costruita su due diversi piani temporali – vanta un ampio cast quasi tutto al femminile: tra le star della serie Christina Ricci (Paura e Delirio a Las Vegas, La Famiglia Addams, Monster) e Juliette Lewis (Cape Fear – Il promontorio della paura, Assassini nati – Natural Born Killers, I Know This Much Is True), oltre a Melanie Lynskey (Le Ragazze del Coyote Ugly), Sophie Thatcher (When The Streetlights Go On), Tawny Cypress (The Blacklist: Redemption), Ella Purnell (Belgravia, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali), Sammi Hanratty (Salem),  Steven Krueger (The Originals), Keeya King (Saw: Legacy), Warren Kole (Common Law).

Yellowjackets, la trama

Anni ’90. Le giovani e talentuose giocatrici di una squadra di calcio femminile di un liceo nordamericano sopravvivono per miracolo a un terribile incidente aereo e si ritrovano da sole nella natura selvaggia dell’Ontario per svariati mesi. La speranza di essere salvate dai soccorsi cede presto il posto alla disperazione, alla rabbia e alla paura, e le ragazze, ormai divise in veri e propri clan, si ritrovano a lottare senza pietà per la sopravvivenza, arrivando anche a praticare il cannibalismo. Nel presente, 25 anni dopo,  alcune delle sopravvissute,  Shauna, Taissa, Misty e Natalie, sono andate avanti con le loro vite, ma il ricordo di quei giorni è impossibile da cancellare: ciò che è successo un quarto di secolo prima non ha mai smesso e non smetterà mai di tormentarle.

Spider-Man: 10 curiosità sulla rivalità con Electro

Spider-Man: 10 curiosità sulla rivalità con Electro

Tra i numerosi nemici dell’Uomo Ragno che ritroveremo in Spider-Man: No Way Home, figura anche Electro, apparso per la prima e unica volta sul grande schermo in The Amazing Spider-Man 2, interpretato da Jamie Foxx. In effetti, nel film con Tom Holland ritroveremo proprio la versione interpretata dall’attore premio Oscar, anche se il modo in cui verrà inserito all’interno della storia resta, chiaramente, un mistero. In attesa dell’arrivo del nuovo trailer (che sarà online a breve), ecco 10 curiosità sulla rivalità tra Spider-Man e Electro che forse non conoscete.

Jameson pensava che Spider-Man fosse Electro

Electro ha fatto la sua prima apparizione in “Amazing Spider-Man #9”. Il cattivo ha avuto diverse origin story nei film e nei fumetti di Spider-Man, con una storyline congeniale sia nella serie animata Spectacular Spider-Man che nei film. Tuttavia, nei fumetti, dopo aver ottenuto i suoi poteri, è diventato un vero criminale.

È stato uno dei primi nemici di Spider-Man e J. Jonah Jameson credeva addirittura che Electro e Spider-Man fossero la stessa persona, dimostrando così che Spidey era, in realtà, un cattivo. Spider-Man ha dimostrato che Jameson si sbagliava quando ha battuto Electro: da quel momento in poi, il cattivo non è mai più stato una vera minaccia per Spider-Man.

Electro faceva parte dei Sinistri Sei originali

In “Amazing Spider-Man Annual #1”, sei dei cattivi di Spider-Man hanno unito le forze per dare vita ai Sinistri Sei. È stata, per loro, un’opportunità per lavorare insieme e cercare di sconfiggere Spider-Man.

All’inizio, anche Electro faceva parte di questo gruppo reclutato da Doctor Octopus. Tuttavia, anche insieme, non sono stati in grado di battere Spider-Man. Electro è stato un membro del team in molte versioni del gruppo, ossessionato dal desiderio di battere Peter Parker ancora e ancora.

Electro ha attaccato Spider-Man durante un talk show

Electro è andato in prigione e quando è stato rilasciato ha deciso di rigare dritto. Ha ottenuto un lavoro come elettricista per una rete televisiva e ha lavorato per un talk show a tarda notte. Tuttavia, neanche questa volta gli è stato concesso di vivere in pace.

Spider-Man stava cercando di raccogliere fondi per un intervento chirurgico di cui aveva bisogno zia May: per questo, si è presentato come ospite nello show. Quando lo vide, in Electro si riaccese subito il suo desiderio di vendetta. Tuttavia, alla fine è stato sempre Spider-Man ad avere la meglio.

Rose ha potenziato Electro

Kingpin aveva un figlio che si faceva chiamare Rose. Quando Rose ha cercato di impadronirsi di New York City e usurpare suo padre come nuovo supercriminale, ha cercato dei cattivi che lavorassero per lui. Così, ha spinto Electro a entrare di nuovo in azione, promettendogli un potenziamento.

Electro ha ottenuto il potenziamento ed è diventato un sicario di Rose, ma poi ha commesso un altro errore. Con i suoi nuovi poteri, ha preso di nuovo di mira Spider-Man, perdendo di nuovo. Per questo motivo, Electro si gettò nel fiume Hudson, cercando di porre fine alla sua vita.

Electro è il motivo per cui Spider-Man si è unito ai nuovi Vendicatori

Electro è sopravvissuto e ha continuato a lavorare per un altro cattivo più grande, questa volta Brainchild. La sua missione era quella di invadere il Raft. Il piano ha funzionato ed Electro ha fatto uscire di prigione innumerevoli cattivi, il che ha fatto sì che diversi eroi, tra cui Spider-Man, unissero le forze per fermare i fuggitivi.

La conseguenza di ciò è stato qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare. Il gruppo di eroi che si è presentato per fermare gli evasi includeva Capitan America, Spider-Woman, Luke Cage, Sentry, Daredevil e Spider-Man. Mentre erano impegnati per cercar di fermare Electro, Cap ha avuto l’idea di mettere insieme i Nuovi Vendicatori.

Superior Spider-Man ha controllato Electro

C’è stato un momento in cui Spider-Man è apparentemente morto e Doctor Octopus ha preso il suo corpo. Doc Ock divenne così “Superior Spider-Man” e decise di restare un eroe. Aveva anche un grande vantaggio sui cattivi come Electro.

Doc Ock sapeva tutto dei suoi ex compagni di squadra. Ha quindi usato il suo genio scientifico per trovare il modo di catturarli. Ha persino convertito Electro in un flusso di protoni, intrappolandolo. Ha poi catturato più supercriminali e ha usato il controllo del cervello per trasformarli nei Superior Sei.

Spider-Man è il motivo per cui Electro ha poco controllo dei suoi poteri

Mentre Doctor Octopus aveva il controllo su Electro come Superior Spider-Man, ha anche condotto molti esperimenti su di lui. Peter Parker è finalmente tornato come Spider-Man e ha dovuto affrontare le conseguenze di ciò che ha fatto Superior Spider-Man, e questo includeva anche la “questione” Electro.

Fin dall’inizio, Electro ha sempre rischiato di andare in corto circuito. Tuttavia, dopo gli esperimenti di Superior Spider-Man, le cose sono andate ancora peggio, con Electro che perdeva spesso il controllo della sua elettricità, esaurendosi rapidamente e crollando.

Le Parker Industries hanno depotenziato Electro

Spider-Man stava cercando di trovare un modo per usare le Parker Industries per affrontare i suoi numerosi cattivi. Durante questo periodo, si è fatto nemico anche Black Cat, che lo voleva morto. Quest’ultima si è poi unita a Electro, con entrambi che hanno messo gli occhi su Spider-Man.

Tuttavia, Peter aveva lavorato a un dispositivo che potesse finalmente depotenziare Electro. Black Cat ha messo le mani sulla macchina e l’ha usata per potenziare Electro, ma alla fine lo ha sovraccaricato, finendo per privarlo dei suoi poteri.

Electro è morto quando Sciacallo ha cercato di potenziarlo

Electro è andato in prigione, ma c’erano ancora molti supercriminali che volevano la morte di Spider-Man. Uno di questi, Sciacallo, aiutò Max Dillon a evadere di prigione e si offrì di potenziarlo per aiutarlo a uccidere Spider-Man.

Max non voleva davvero farlo, ma Sciacallo riportò in vita una donna di nome Francine, che piaceva a Electro ma che aveva ucciso accidentalmente, quindi alla fine accettò. Tuttavia, il piano fallì: Francine divenne il nuovo Electro, mentre sembrava che Max Dillon fosse morto, cosa che diede a Spider-Man un nuovo nemico elettrizzato.

Kindred riportà in vita Electro per combattere Spider-Man

Electro è tornato in vita di recente, e l’unica ragione per la sua resurrezione era uccidere Spider-Man. Anche Kindred voleva Spider-Man morto e ha offerto ad ognuno dei suoi nemici la possibilità di realizzare i loro desideri se lo avessero ucciso.

Ha chiesto a Doctor Octopus di riportare Electro e di ripotenziarlo, così l’originale membro dei Sinistri Sei è tornato in vita. Tuttavia, le cose sono andate storte quando tutte le altre varie squadre dei Sinistri si sono presentate e i cattivi si sono tutti scontrati, fino a quando Doc Ock, alla fine, li ha traditi tutti, salvando Spider-Man.

Nikki Reed: 10 cose che non sai sull’attrice

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Nikki Reed: 10 cose che non sai sull’attrice

Nikki Reed è una sceneggiatrice e attrice americana, diventata famosa agli occhi del mondo grazie al ruolo di Rosalie Hale nella saga di Twilight.

Felicemente sposata con Ian Somerhalder e mamma di una bambina, il passato di Nikki non è stato facile, dal divorzio dei genitori fino al periodo post-adolescenza. Eppure si è impegnata molto per diventare l’attrice di successo che è oggi.

Ecco dieci cose che, forse, non sapevate di Nikki Reed.

Nikki Redd: i suoi film e la carriera

 

1. Un’infanzia difficile. Nicole Houston Reed è nata il 17 maggio del 1988 a Los Angeles da Cheryl Houston, una parrucchiera, e da Seth Redd, un designer. Ha due fratelli e lei non ha avuto un’educazione religiosa, crescendo in ambienti ebraici. Quando aveva due anni i suoi genitori hanno divorziato ed è andata a vivere con la madre. Ha frequentato la Alexander Hamilton High School ma l’ha poi abbandonata, iniziando a studiare da casa. Con il periodo dell’adolescenza la Reed entrò in un periodo difficile, fatto di ribellione, come l’aver lasciato casa a soli 14 anni ed essere diventata schiava, per un periodo, di alcool e droghe.

2. Il debutto con Thirteen. In passato la Reed aveva incontrato Catherine Hardwicke quando lei era la fidanzata del padre. In seguito le due hanno mantenuto dei buoni rapporti, tanto che la Hardwicke chiese alla Reed di scrivere insieme la sceneggiatura di Thirteen – 13 anni. Il film era stato concepito come una commedia leggera ma mano a mano è andata ad approfondirsi, basandosi sulla storia della stessa Catherine. Per poter realizzare il film era necessario trovare gli attori adeguati: tuttavia non si trovata l’attrice giusta per il personaggio di Evie e così Catherine propose ad una riluttante Nikki di interpretarla.

3. È apparsa in molti film e serie tv. A partire da quel momento recita in film come Lords of Dogtwon (2005) e La prima volta di Nicky (2006). Nel 2008 raggiunge la popolarità internazionale grazie al ruolo di Rosalie Hale in Twilight. Nikki riprenderà il ruolo in New Moon (2009), Eclipse (2010), e Breaking Dawn – Parte 1 (2011) e Parte 2 (2012). In seguito recita in Empire State (2013), In Your Eyes (2014) e Il mistero del gatto trafitto (2014). Ha poi preso parte anche alle serie The O.C. (2006), Sleepy Hollow (2015-2016) e Dollface (2019).

Nikki Reed è su Instagram

4. Il suo profilo trasmette amore. L’attrice ha un profilo ufficiale su Instagram seguito da 3,6 milioni di persone. Su questo social, Nikki posta tantissime foto che vedono protagonista lei, la natura e il suo compagno Ian Somerhadler. Le sue foto trasmettono un amore assoluto verso ciò che dona la natura, per non parlare dell’amore rivolto a suo marito e padre della sua unica figlia.

5. Le pillole di placenta. Nikki ha scelto di condividere su Instagram uno scatto che ha a che fare con la propria placenta. L’attrice, infatti, ha scelto di prendere delle pillole fatte della propria placenta. Una pratica molto diffusa in quel di Hollywood e non sono che, sembra, aiuti a produrre il latte materno e sarebbe una certa forte di energia. Quella che ultimamente è quasi più una moda, sembra non piacere molto ai medici, che definiscono la pratica pericolosa.

nikki reed

Nikki Reed, Ian Somerhalder e la figlia Bodhi Soleil

6. È sposata con Ian Somerhalder. Nell’aprile del 2015 i due attori sono convolati a nozze dopo soli due mesi di fidanzamento, sposandosi in California. Il matrimonio, avvenuto all’aperto, è stato a sorpresa: sì, perché gli invitati pensava di essere invitati ad una semplice festa per inaugurare la loro nuova casa. I due sono il ritratto dell’amore, cose che si nota anche dai loro post su Instagram.

7. È al secondo matrimonio. Nell’ottobre del 2011 si era sposata con il cantante Paul McDonald: i due si sono separati nel 2014 e hanno ottenuto il divorzio l’anno dopo. Nel 2015 l’attrice ha conosciuto Ian Somerhalder: anche lui arrivava da una relazione, quella con Nina Dobrev. I due si sono sposati quasi subito ed anno avuto una bambina nel luglio del 2017 di nome Bodhi Soleil Reed Somerhalder.

Nikki Reed in Twilight

8. Un successo vampiresco. Uno dei personaggi che l’ha resa famosa a livello mondiale è stato quello di Rosalie Hale nela saga di Twilight. I cinque film, tratti dagli altrettanto famosi romanzi di Stephanie Meyer, le hanno dato una decisa notorietà internazionale. Pare anche che, per interpretare il suo ruolo, abbia dovuto imparare a giocare a baseball da mancina.

9. La saga ha cambiato i rapporti tra gli attori. Stando a quello che la Reed ha dichiarato, sembra che all’interno della famiglia di Twilight i componenti siamo rimasti amici ma i rapporti siano mutati. Inevitabilmente, l’attenzione maggiore veniva riservata a Kristen Stewart, Robert Pattinson e Taylor Lautner. Il successo della saga ha accresciuto la popolarità dei tre protagonisti ma anche la sicurezza. Ciò ha comportato al mutare dei rapporti tra loro: per salutare Pattinson, come la Reed faceva sempre, doveva passare oltre a tre guardie del corpo.

Nikki Reed in The O.C. 

10. Ha recitato in alcuni episodi della celebre serie. Ancora agli inizi della sua carriera, l’attrice ha avuto modo di recitare nel ruolo di Sadie Campbell in sei episodi della terza stagione, rispettivamente dal quindicesimo al ventesimo. Questa arriva a Orange County per aiutare la zia Gwen e presenziare al funerale del cugino Johnny. Nel corso degli episodi intreccerà una breve relazione con Ryan.

Fonti: IMDb, Thefamouspeople

Brandon Lee: 10 cose che non sai sull’attore

Brandon Lee: 10 cose che non sai sull’attore

Figlio del celebre Bruce Lee, Brandon Lee era una stella nascente del panorama cinematografico hollywoodiano. Un attore ricco di talento distintosi inizialmente in alcuni film di arti marziali ma pronto a compiere il passaggio verso ruoli e storie diverse. Proprio nel momento in cui stava per consacrarsi come una star, tuttavia, un terribile incidente ha per sempre spezzato il suo percorso, dando vita a miti e leggende che infestano ancora oggi il mondo del cinema.

Ecco 10 cose che non sai di Brandon Lee.

Brandon Lee: i suoi film e la carriera

1. Ha recitato in diversi film. La carriera da attore di Lee è iniziata nel 1985 con il film Crime Killer, dove però non risulta accreditato. Nel 1986 ottiene però la sua prima grande occasione con il film Legacy of Rage. Negli anni seguenti recita poi nel fantascientifico Laser Mission (1989), in Resa dei conti a Little Tokyo (1991) e Drago d’acciaio (1992), di cui è protagonista. La consacrazione arriva grazie a Il corvo (1994), basato sull’omonimo fumetto, dove Lee recita nel ruolo di Eric Draven. Sfortunatamente questo film esce solo in seguito alla morte dell’attore.

2. Ha recitato anche per la televisione. Oltre ad una carriera cinematografica, Lee ne stava portando avanti anche una televisiva. Nel 1986 ha infatti recitato nel film La legge del kung fu, dove sfoggiava le sue abilità con le arti marziali. Recita poi nell’episodio Kung Fu: The Next Generation della serie CBS Summer Playhouse (1987). L’anno seguente è invece Kenji nell’episodio What’s in a Name, dodicesimo della seconda stagione della serie Ohara.

Brandon Lee in Il corvo

3. Non era ben visto dall’autore del fumetto. Non tutti erano entusiasti della scelta di Lee come protagonista di Il corvo. L’autore del fumetto, infatti, temeva che egli non fosse idoneo alla parte, e che il film avrebbe finito per rivelarsi un insuccesso. Quando incontrò l’attore con il trucco applicato in volto, tuttavia, dovette ricredersi, trovandolo perfetto. Il segreto del successo di tale trucco fu che ad applicarlo sul suo volto fu lo stesso Lee. Tale operazione gli fu suggerita dal regista, affermando che in tal modo avrebbe acquisito un aspetto più realistico e meno preciso.

4. Andava a dormire con il trucco in viso. Come noto, sempre in relazione al trucco del personaggio, Brandon Lee non era soddisfatto dell’aspetto del suo viso dipinto quando il reparto trucco glielo ha applicato prima delle riprese. Lee e Proyas hanno poi concordato che sarebbe stato meglio se Lee avesse continuato a truccarsi da solo, facendolo ogni sera prima di andare a letto. In questo modo, quando si fosse svegliato la sua pittura per il viso sarebbe apparsa naturalmente più consumata.

5. Si è preparato a lungo per il personaggio. L’attore era particolarmente affascinato dal ruolo e dalle sue caratteristiche. Per prepararsi al giusto mood, decise di visitare numerosi cimiteri e ascoltò molte canzoni del gruppo The Doors facenti riferimento alla morte. Inoltre, per ottenere un aspetto trascurato ed emaciato si sottopose ad una dura dieta. Con questa arrivò a perdere ben 18 chili, risultando così ancor più vicino alla natura del personaggio.

Brandon Lee: com’è morto l’attore

6. Ci sono ancora molti misteri a riguardo. Sono ancora molti i nodi non sciolti intorno alla tragica morte di Lee. Tutto ebbe inizio quando, il 31 marzo del 1993, l’attore venne ferito erroneamente da un colpo di pistola. Questa era tenuta dall’attore Michael Massee. Secondo le ricostruzioni successive, l’incidente avvenne per via di una concatenazione di sfortunati eventi, come anche della negligenza dei membri della troupe addetti al controllo e alla preparazione delle armi da fuoco. La pistola usata per la scena doveva essere caricata a salve, ma purtroppo non lo era, o non esattamente: in canna c’era ancora un frammento di un’altra cartuccia, usata nelle riprese precedenti. L’attore fu colpito allo stomaco, e morì qualche ora dopo.

7. L’attore fu sottoposto ad una lunga operazione. Per tentare di salvarlo, l’attore fu anche sottoposto ad una lunga e vana operazione di salvataggio. A Lee mancavano soltanto tre giorni al termine delle riprese del film. La pellicola, dopo un periodo di stop, fu infine completata grazie all’utilizzo di controfigure e di un parziale riutilizzo delle riprese svolte sino a quel momento. L’utilizzo della computer grafica, infine, aiutò nel rendere tutto il più naturale possibile, evitando di evidenziare la sostituzione dell’attore.

8. Ci sono strane somiglianze tra Lee e il suo personaggio. Eventi come questi, si sa, al cinema diventano leggende o addirittura maledizioni. E non ci volle molto prima che la morte di Brandon Lee rendesse Il corvo uno di quei film che, nella memoria colletiva, sono maledetti: in pochi realizzarono che Lee fu ucciso proprio nel momento della storia in cui il suo personaggio viene assassinato. In pochi si accorsero poi anche di altri strani parallelisimi tra arte e vita. Ad esempio il fatto che, proprio come il suo personaggio Eric, Lee era in procinto di sposarsi con la propria fidanzata Eliza. La cerimonia doveva prendere luogo in Messico, il 17 di Aprile dello stesso anno.

9. La sua morte ha spinto verso alcuni cambiamenti sulla sicurezza dei set. Alcuni credono che a causa della tragica morte di Brandon Lee, questo film sia responsabile del cambiamento degli standard di sicurezza delle armi nel film (cioè, nelle scene d’azione, la pistola è tenuta di lato e vengono utilizzate angolazioni difficili della telecamera quando l’arma è puntata contro un personaggio per evitare errori di accensione o altri orribili incidenti). Ciononostante, episodi di questo tipo hanno continuato di tanto in tanto a verificarsi, come la recente tragedia sul set di Rust ha dimostrato.

Brandon Lee: età e altezza dell’attore

10. Brandon Lee è nato il 1 febbraio del 1965 a Oakland, in California, Stati Uniti. L’attore è poi deceduto all’età di 28 anni il 31 marzo del 1993 a Wilmington, nella Carolina del Nord, Stati Uniti. Lee era alto complessivamente 1.83 metri.

Fonti: IMDb

Downton Abbey: Una Nuova Era, anche Maggie Smith nel primo trailer!

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Una nuova era ha inizio. L’intero cast ritorna al completo in Downton Abbey II: Una Nuova Era. A loro si uniscono le new entry Hugh Dancy, Laura Haddock, Nathalie Baye e Dominic West. Downton Abbey 2: Una nuova era uscirà al cinema a Marzo del 2022.

Il sequel del film del 2019 Downton Abbey. Il primo film seguiva una visita, alla famiglia Crawley e allo staff di Downton, da parte del re e della regina d’Inghilterra. Non è chiaro se un altro illustre personaggio visiterà la tenuta, o se sarà un altro lo spirito di questo secondo film.

“Dopo un anno molto impegnativo con così tanti di noi separati dalla famiglia e dagli amici, è un enorme conforto pensare che ci aspettano tempi migliori e che il prossimo Natale ci ritroveremo con i tanto amati personaggi di Downton Abbey”, ha detto il produttore Neame.

Anche il presidente di Focus Features Peter Kujawski si è concentrato sui piaceri ristoratori di un ritorno a Downton: “Non c’è posto come casa per le vacanze e non possiamo immaginare un regalo migliore che riunirsi con Julian, Gareth e l’intera famiglia Downton nel 2021 per riportare a casa i Crawley per i loro fan”.

Mel Gibson dirigerà Arma Letale 5

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Dopo aver partecipato, più di 30 anni fa, al primo film di Arma Letale, Mel Gibson è ora in trattative per dirigere il quinto capitolo della saga. Lo annuncia Variety.

La quinta volta del classico franchise d’azione è in sviluppo da diversi anni, con Richard Wenk (The Equalizer) che ha scritto la bozza più recente della sceneggiatura. Richard Donner, che ha diretto e prodotto tutti e quattro i precedenti film di Arma Letale, aveva lavorato per sviluppare un quinto capitolo, ma è morto il 5 luglio 2021, a 91 anni, lasciando il progetto in un limbo.

La moglie di Donner, Lauren Schuler Donner, produrrà il film, insieme a Dan Lin di Rideback. Jonathan Eirich di Rideback e Derek Hoffman di The Donners’ Company saranno i produttori esecutivi.

Parlando a un evento a Londra, Gibson si è lasciato sfuggire che avrebbe assunto la regia del film, soddisfacendo i desideri del defunto regista.

“Stava sviluppando la sceneggiatura ed il lavoro era abbastanza avanzato. E un giorno mi ha detto: “Ascolta ragazzo, se ‘prendo a calci il secchio’, lo farai tu”. E io ho detto: “Sta’ zitto”, ha detto Gibson secondo The Sun. “In effetti è morto, ma mi ha chiesto di farlo e, al momento, non ho detto nulla. L’ha detto a sua moglie, allo studio e al produttore. Quindi, dirigerò il quinto.”

Il primo Arma letale ha debuttato nel 1987, lanciando le carriere hollywoodiane di Mel Gibson, dello scrittore Shane Black e del formato poliziesco comico e ricco di azione. Gibson ha recitato nel ruolo del detective della polizia di Los Angeles Martin Riggs al fianco di Danny Glover nel ruolo di Roger Murtaugh. Sono seguiti altri tre sequel, oltre a una serie TV prequel trasmessa dal 2016 al 2019 con Clayne Crawford e Damon Wayans nei panni di un giovane Gibson e Glover.

Kirsten Dunst ci ripensa e ammette: “Disposta a tornare nei panni di Mary Jane”

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L’ultima volta che Kirsten Dunst ha interpretato Mary Jane Watson è stato in Spider-Man 3 del 2007. Da allora, altre due attrici hanno interpretato l’iconico ruolo (Shailene Woodley in The Amazing Spider-Man 2 – anche se alla fine quelle scene sono state tagliate dal film – e Zendaya nel MCU, al fianco di Tom Holland).

Tuttavia, molti fan vorrebbero scoprire cosa ha combinato l’originale iterazione del personaggio di MJ in tutti questi anni. Se anche questa versione del grande amore di Peter Parker tornerà o meno in Spider-Man: No Way Home, è ancora un grandissimo mistero. Tuttavia, è stata la stessa Dunst ad esprimere rinnovato entusiasmo in merito alla possibilità di tornare a vestire i panni di Mary Jane.

Parlando con Variety, infatti, ha dichiarato: “Lo farei. Perché no? Sarebbe divertente. Non direi mai di no a una cosa del genere”. Ironizzando su dove potrebbe trovare la sua Mary Jane a questo punto, l’attrice ha aggiunto: “Sarei un vecchia Mary Jane con tanti piccoli Spidey.”

In realtà, queste parole sono leggermente in contrasto con quanto l’attrice aveva dichiarato di recente in merito alla possibilità di tornare ad interpretare il personaggio. Soltanto pochi giorni fa, infatti, parlando con Total Film, Kirsten Dunst aveva detto di non amare particolarmente i cinecomics, lasciando intendere di non essere disposta a recitare nuovamente in uno di essi. Tuttavia, è bello sapere che ora l’attrice rivisiterebbe con piacere uno dei suoi ruoli più iconici.

Spider-Man: No Way Home, quello che sappiamo

Le riprese di Spider-Man: No Way Home si sono svolte ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, il film vedrà, trai suoi interpreti, anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange, che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam RaimiJamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo Doctor Octopus di Spiderman 2.

Spider-Man: No Way Home è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Il film arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre 2021.

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