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Notorious Pictures rivela le acquisizioni fatte all’EFM

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Notorious Pictures rivela le acquisizioni fatte all’EFM

Notorious Pictures, società quotata sul mercato AIM Italia, organizzato e gestito da Borsa Italiana, attiva nella produzione, acquisizione e commercializzazione dei diritti di opere filmiche (full rights) attraverso tutti i canali di distribuzione (cinema, home video, tv, digital) e nella gestione di sale cinematografiche attraverso la controllata Notorious Cinemas, comunica di aver acquisito otto nuove opere cinematografiche all’ultima edizione dell’EFM (European Film Market) che si è tenuta in formato virtuale in concomitanza del festival di Berlino.

Guglielmo Marchetti, CEO & Chairman di Notorious Pictures ha così commentato: “Siamo estremamente orgogliosi delle nuove acquisizioni di Berlino che rappresentano il meglio della produzione indipendente mondiale. Avere a disposizione questi film rafforza ulteriormente la nostra line up e da un ulteriore spinta al nostro percorso di crescita garantendoci il consolidamento della distribuzione di contenuti audiovisivi su tutta la filiera”

The Actor di Duke Johnson

Cast: Ryan Gosling (First Man, Blade Runner 2049, La La Land, The Nice Guys, The Big Short, Gangster Squad, Drive, Crazy Stupid Love, Blue Valentine, The Notebook).
Genere: Mistery Romance. Tratto dal best-seller Memory di Donald E. Westlake ambientato negli anni ’50. L’attore Paul Cole si sveglia in ospedale in seguito a un’aggressione. L’uomo, derubato della sua memoria e bloccato in una piccola cittadina misteriosa, cercherà di far ritorno a casa, mettendo insieme i pezzi per riprendere in mano la sua vita e l’identità. Il film è un viaggio nel quale molte persone potranno ritrovarsi, ovvero la ricerca di una casa, dell’amore e infine di sé stessi.

Places, Please di  Michael Cristofer (Original Sin)

Cast: Meryl Streep (Il diavolo veste Prada) Genere: Comedy/Drama
Meryl Streep, tre volte Premio Oscar, è la protagonista di Places, Please, film drammatico diretto dal vincitore del Tony Award e Premio Pulitzer Michael Cristofer. Lillian Hall è un’attrice che non ha mai saltato uno. Durante le prove per la sua prossima produzione a Broadway, Lillian è costretta a fare i conti con il passato e il prezzo che ha pagato per le scelte fatte nella sua vita e nella sua arte. Sarà in grado di superare l’insicurezza e la perdita? E di affrontare i tradimenti degli altri e del proprio corpo?

Panopcticon di Andrès Baiz (La verità nascosta)

Cast: Shailene Woodley (Resta con me), Anthony Mackie (The Hurt Locker), Jacobe Latimore (Collateral Beauty) – Genere: Drama

Chase è una giovane e ambiziosa trader di Wall Street che coglie una importante opportunità di investimento in PCC Correctional, un gruppo carcerario privato che raccoglie enormi profitti. Presto scopre che si tratta di un’operazione piena di violenza e illeciti. Costretta a scegliere tra il profitto e fare la cosa giusta, Chase si allea con una guardia carceraria locale per affrontare un’amministrazione corrotta, una gang di prigionieri e guardie colluse e rompere il sistema che l’ha portata al successo.

Beautiful Minds di Bernard Campan e Alexandre Jollien

Cast: Bernard Campan e Alexandre Jollien Genere: Drama – Louis è il direttore di un’impresa di pompe funebri. Scapolo incallito si dedica interamente al suo lavoro. Igor ha 40 anni, una mente acuta bloccata in un corpo disabile, si tiene ben lontano dal mondo e non sa niente di amicizia e vita reale. I due protagonisti intraprendono un viaggio incredibile, lungo la strada, imparano ad abbracciare la semplicità e la libertà, si danno spazio per respirare e si scrollano di dosso le catene del mondo. Un racconto commovente sul valore inestimabile dell’amicizia, la ricerca della felicità e la volontà di vincere.

BLACKLIGHT di Mark Williams (Honest Thief)

Cast: Liam Neeson – Genere: Thriller Action

CineUBU: vinci un codice gratuito per vedere un film sulla nuova piattaforma di Officine UBU

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Per celebrare i 20 anni di attività, la casa di distribuzione Officine UBU inaugura CineUBU, la sua piattaforma di streaming, sulla quale sarà disponibile, a partire dal 25 marzo, tutto il suo catalogo. In occasione dell’inaugurazione della piattaforma, in esclusiva con Cinefilos.it, è possibile vincere un codice per avere accesso alla visione gratuita di un film.

Come fare a vincere il codice per CineUBU?

Ecco come fare:

  • Guarda il trailer di seguito;

  • Indovina almeno tre titoli che vedi nel video;

  • Invia i tre titoli all’indirizzo [email protected] .

Le prime 5 persone che indovineranno almeno tre titoli dei film che si vedono nel trailer, vinceranno il codice. Avete tempo fino al 26 marzo alle 13.00.

Nel 2021 Officine UBU, casa di distribuzione milanese guidata da Franco Zuliani, celebra i suoi 20 anni di attività nella settima arte lanciando una piattaforma online con tutti i suoi più grandi successi. Dal 25 marzo sarà infatti disponibile cineUBUwww.cineubu.it – piattaforma VOD che offrirà la possibilità di noleggiare in streaming un centinaio di film della storia di Officine UBU, molti dei quali pluripremiati nei migliori festival internazionali. Dal cinema francese, ai documentari, ai piccoli gioielli provenienti dal cinema indipendente di tutto il mondo, cineUBU, con questa iniziativa consolida il legame con il proprio pubblico, in attesa della riapertura delle sale cinematografiche.

L’offerta di cineUBU conta titoli come La vita invisibile di Eurídice Gusmão, Miglior Film al Festival di Cannes – Un Certain Regard, Il sale della terra di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, Detachment – Il distacco di Tony Kaye, Una nuova amica di François Ozon, In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon con Shia LaBeouf e Dakota Johnson, L’hotel degli amori smarriti con Chiara Mastroianni. E poi gioielli da riscoprire, quali, Cyrano mon amour di Alexis Michalik, Un amore sopra le righe di Nicolas Bedos, Il tocco del peccato di Jia Zangke e Lontano da qui con Maggie Gyllenhaal e Gael Garcia Bernal, oltre a cult del passato, come Le streghe son tornate di Alex de La Iglesia, Monsieur Lazhar di Philippe Falardeau, Pollo alle prugne di Marjane Satrapi e Vincent Paronnaud e i film prodotti da UBU Film Fame chimica di Paolo Vari e Antonio Bocola e La Spettatrice, il primo film di Paolo Franchi.

Tra i documentari, genere che Officine UBU ha contribuito a lanciare nelle sale italiane, spiccano Sacro GRA di Gianfranco Rosi, vincitore del Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia, Astrosamantha con Samantha Cristoforetti, Il senso della bellezza – Arte e scienza al CERN e Grace Jones: Bloodlight and Bami, solo per citarne alcuni.

Su cineUBU, piattaforma on demand (TVOD), sarà possibile noleggiare singolarmente i titoli presenti al costo di 2,90; 3.90; 4,90 o 7,90 Euro, oppure attraverso dei carnet: 4 film a 9,90 Euro; 10 film a 19,90 Euro; 20 film a 29,90 Euro; 40 film a 39,90 Euro).

Parallelamente alla piattaforma, Officine UBU celebrerà i suoi 20 anni di passione per il Cinema con tanti nuovi film pronti per la riapertura delle sale: #iosonoqui, avventuroso viaggio alla ricerca dell’amore di Eric Lartigau, regista di La Famiglia Belier, Sotto le stelle di Parigi, una commovente “fiaba” carica di umanità con Catherine Frot, Il futuro siamo noi, storie di bambini impegnati in cause umanitarie, patrocinato da Unicef e Unesco, Gagarine, poetico film rivelazione dell’ultimo Festival di Cannes, Fellinopolis, documentario impreziosito da immagini inedite dai backstage dei film di Fellini, e Il matrimonio di Rosa, una divertente e originale commedia “femminista” spagnola.

La vocazione della casa di distribuzione alla sala cinematografica resta quindi fondamentale, in quanto luogo imprescindibile di cultura e aggregazione.

Justice League: Zack Snyder commenta la rimozione dei baffi di Henry Cavill

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A tre anni di distanza dall’uscita della versione theatrical di Justice League, Zack Snyder ha finalmente commentato la rimozione in digitale dei baffi di Henry Cavill. Come sappiamo ormai tutti benissimo, la produzione del cinecomic DC è stata portata a termine da Joss Whedon, visto che Snyder abbandonò il progetto a causa di una tragedia familiare.

La versione uscita al cinema nel 2017 venne stroncata sia dal pubblico che dalla critica, e uno dei aspetti che vennero presi maggiormente di mira fu proprio la CGI. In particolare, vennero ampiamente criticati il design di Steppenwolf (la versione originale del villain venne completamente modificata rispetto a quella vista poi nella Snyder Cut perché all’epoca la Warner Bros. la riteneva troppo spaventosa) e i famigerati baffi di Cavill rimossi digitalmente, che all’epoca delle riprese aggiuntive l’attore non poteva togliere perché impegnato anche con la produzione di Mission Impossible: Fallout

I fan hanno ironizzato per anni sulla questione dei baffi di Henry Cavill, e ora anche Zack Snyder ha commentato la vicenda. In una recente intervista con MTV News, al regista è stato proprio chiesto cosa ha pensato quando ha visto per la prima volta la scena iniziale della versione theatrical di Justice League in cui è visibile, appunto, che i baffi dell’attore britannico sono stati rimossi tramite la CGI.

“L’ho visto solo nei meme”, ha spiegato il regista. “È stato divertente, perché sai… una parte di me è felice che siamo stati in grado di non essere l’eredità totale del duro lavoro che aveva fatto negli ultimi dieci anni. È triste pensare che quella sarebbe potuta essere l’ultima immagine di Superman scolpita nell’immaginario collettivo… qualunque essa fosse.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Adam Driver aveva parlato con Zack Snyder a proposito di un ruolo DC

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Zack Snyder ha confermato di aver parlato con Adam Driver in merito ad un possibile ruolo in uno dei film del DCEU da lui diretti (presumibilmente, Batman v Superman: Dawn of Justice). Il debutto di Snyder nell’universo DC è avvenuto con L’uomo d’acciaio nel 2013, film per cui il regista ha assemblato un cast di attori davvero incredibile, tra cui Henry Cavill, Amy Adams, Michael Shannon, Kevin Costner, Diane Lane, Laurence Fishburne e Russell Crowe.

Con Batman v Superman, Snyder ha alzato notevolmente la posta in gioco, dal momento che in quel film, oltre agli attori visti nel predecessore (fatta eccezione per Shannon, Costner e Crowe), erano presenti anche Ben Affleck, Gal Gadot, Jeremy Irons, Holly Hunter, Scotty McNairy e Jesse Eisenberg. Tuttavia, all’epoca della realizzazione del film, iniziò a circolare una voce secondo cui Adam Driver era in lizza per interpretare Dick Grayson, alias Nightwing.

Ora, in una recente intervista con MTV News in occasione della promozione della Snyder Cut di Justice League, è stato proprio Snyder ha confermare che, all’epoca dello sviluppo di Batman v Superman, aveva parlato con la star di BlacKkKlansman e Storia di un matrimonio per un ruolo nel film: “Avevo parlato con Adam Driver di un ruolo, ma non era Nightwing”, ha rivelato il regista, confermando quindi che le loro discussioni riguardavano un personaggio diverso.

Anche se Zack Snyder non ha confermato quale fosse il ruolo, è probabile che si trattasse di Lex Luthor, dal momento che prima del casting di Eisenberg, pare che Adam Driver fosse in lizza anche per quella parte. È probabile che, all’epoca, l’attore abbia dovuto rinunciare alla possibilità di unirsi al cast del cinecomic DC a causa dei suoi impegni con la trilogia sequel di Star Wars.

Batman v Superman: in arrivo una nuova versione IMAX rimasterizzata

A proposito di Batman v Superman, di recente Zack Snyder ha confermato di essere a lavoro su una nuova versione IMAX rimasterizzata del film, che arriverà direttamente in home video. Non è chiaro se questa nuova versione includerà filmati inediti, ma una cosa è certa: non ci saranno riprese aggiuntive, al contrario di quanto avvenuto con il suo taglio di Justice League, che ha potuto contare su un budget – senza precedenti per dei reshoot – di 70 milioni di dollari.

WGA Awards 2021: ecco i vincitori tra cinema e tv

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WGA Awards 2021: ecco i vincitori tra cinema e tv

Sono stati annunciati tutti i vincitori dei WGA Awards 2021, quei prodotti per cinema e tv che hanno avuto un ruolo di eccellenza nell’ambito della scrittura, usciti nel corso degli ultimi dodici mesi. Ecco di seguito i vincitori:

Migliori sceneggiature cinema

  • Sceneggiatura Originale: Promising Young Woman – Focus Features
  • Sceneggiatura non Originale: Borat Subsequent Moviefilm – Amazon Studios
  • Documentario: The Dissident – Briacliff Entertainment

Miglior serie drama

Better Call Saul, AMC
The Boys, Prime Video
The Crown, Netflix
The Mandalorian, Disney+
Ozark, Netflix

Miglior serie comedy

Curb Your Enthusiasm, HBO
The Great, Hulu
PEN15, Hulu
Ted Lasso, Apple Tv+
What We Do in the Shadows, FX

Miglior nuova serie

Dave, FX (Hulu)
The Flight Attendant, HBO Max
The Great, Hulu
Lovecraft Country, HBO
Ted Lasso, Apple TV+

Miglior miniserie o Film TV originali

Dirty John: The Betty Broderick Story, USA Network
Hollywood, Netflix
Mrs. America, FX (Hulu)
Safety, Disney+
Uncle Frank, Amazon

Miglior miniserie o film TV, adattamenti

Bad Education, HBO
Clouds, Disney+
The Good Lord Bird, Showtime
Little Fires Everywhere, Hulu
The Queen’s Gambit, Netflix

Miglior episodio in un drama

“Bad Choice Road” (Better Call Saul)
Fire Pink” (Ozark)
“JMM” (Better Call Saul)
“Raised by Wolves” (Raised by Wolves)
“Something Unforgivable” (Better Call Saul)
“Trouble Don’t Last Always” (Euphoria)

Miglior episodio in una comedy

“Grandma & Chill” (Awkwafina Is Nora from Queens)
The Great” (The Great)
“It’s Not You, It’s Me” (Dead to Me)
“Pilot” (Ted Lasso)
“The Tank” (Grace & Frankie)
“Trick” (High Maintenance)

Short Form New Media: #Freerayshawn del fu Quibi
Animazione: Xerox of a Xerox di Bojack Horseman (Netflix)
Comedy/Variety Talk Series: Deus & Mero (Showtime)
Comedy/Variety Specials: Stephen Colbert’s Election Night 2020: Democracy’s Last Stand: Building Back America Great Again Better 2020 (Showtime)
Sketch Series: At Home with Amy Sedaris (truTv)
Quiz: Weakest Ling (NBC)
Soap: Days of Our Lives (NBC)
Episodio per bambini: The Sleepover (Netlfix)

Tom Holland: una pausa dalla recitazione dopo Spider-Man: No Way Home?

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Tom Holland è pronto a prendersi una pausa dalla recitazione una volta terminate le riprese di Spider-Man: No Way Home. Dopo aver debuttato sul grande schermo nel 2021 con The Impossible di Juan Antonio Bayona, Holland ha raggiunto la fama internazionale grazie al ruiolo di Peter Parker/Spider-Man nel MCU.

Holland ha debuttato nei panni del simpatico arrampicamuri in Captain America: Civil War del 2016: ha poi ripreso l’iconico ruolo altre cinque volte, recitando in ben due film degli Avengers e, naturalmente nella trilogia standalone. Al di là dei Marvel Studios, il giovane attore è riuscito a dimostrare il suo talento grazie a titoli come Le strade del male e Cherry

Lo scorso anno, nonostante la pandemia di Covid-19, Tom Holland è stato impegnato sul set di due attesissimi progetti: il primo è Uncharted, l’adattamento cinematografico dell’omonimo videogioco che arriverà nelle sale a inizio 2022; il secondo, invece, è Spider-Man: No Way Home, le cui riprese sono ancora in corso e la cui uscita nelle sale è fissata per il prossimo Natale.

L’attore ha quindi lavorato molto duramente negli ultimi mesi, e non sorprende che sia già pronto a prendersi un po’ di tempo libero. Intervistato da USA Today, a Holland è stato chiesto dei suoi piani una volta che la produzione di Spider-Man 3 sarà finalmente completata. L’attore ha quindi risposto: “Mi prenderò una pausa. Tornerà a casa e mi rilasserò. È la prima volta che mi succede, da quando ho firmato per il primo Spider-Man, di non avere un contratto con nessuno. Forse mi dedicherò allo sci. È qualcosa che, in realtà, non mi è stato mai permesso di fare, perché dovevo rimanere in forma, essere in salute, pronto a lavorare. Quindi, sì: probabilmente cercherò di andare a sciare da qualche parte. Non lo so ancora, però. Tornerò a casa e vedrò dove mi porterà il vento.”

Cosa sappiamo di Spider-Man: No Way Home?

Le riprese di Spider-Man: No Way Home sono in corso ad Atlanta. Nel film vedremo Tom HollandZendaya, Jacob Batalon, Tony Revolori Marisa Tomei tornare nei loro personaggi del francise. Inoltre, nel cast del film ci saranno anche Benedict Cumberbatch nei panni di Doctor Strange (che poi vedremo in Doctor Strange in the Multiverse of Madness, diretto da Sam Raimi), Jamie Foxx che tornerà a vestire i panni di Electro, come in The Amazing Spider-Man 2, e infine Alfred Molina, che sarà di nuovo il Doctor Octopus di Spiderman 2.

Il film è diretto da Jon Watts (già regista di Homecoming e Far From Home) e prodotto da Kevin Feige per i Marvel Studios e da Amy Pascal per la Pascal Production. Dovrebbe arrivare al cinema a dicembre 2021.

Domina: quando esce, trama, cast, trailer e streaming

Domina: quando esce, trama, cast, trailer e streaming

Domina è l’annunciata nuova serie Sky Original, Domina, prodotta da Fifty Fathoms (Fortitude) e Sky Studios, con Cattleya nel ruolo di executive production service. Prodotta da Sky Studios e Fifty Fathoms, con Cattleya nel ruolo di executive production service, Domina racconta per la prima volta Otto episodi prodotti da Sky Studios e Fifty Fathomsdal punto di vista delle donne le lotte per il potere durante il principato di Gaio, il celebre Cesare Augusto, primo imperatore romano.

La serie è stata ideata e scritta da Simon Burke (Zen, Fortitude) e alla guida di un gruppo di registi c’è l’acclamata regista australiana Claire McCarthy (Ophelia, The Luminaries).

Domina: data di uscita e streaming

La serie sarà in esclusiva su Sky in Italia, nel Regno Unito, in Germania e in Spagna. In Italia sarà trasmessa da Sky Atlantic a Maggio del 2020. Domina in streaming arriverà su Now, la piattaforma streaming.

Domina uscita streaming

Domina: trama e cast

La storia segue il viaggio e l’ascesa di Livia, da una ragazza ingenua il cui mondo si sgretola sulla scia dell’assassinio di Giulio Cesare, fino a diventare l’imperatrice più potente e influente di Roma, guidata da un profondo desidero di vendicare il padre e di garantire il potere ai suoi figli. Livia e le altre donne si fanno strada in una società pericolosa e brutale, in cui dominano strategie, cospirazioni, seduzioni e delitti. Una saga familiare viscerale e autentica, fondata sull’accuratezza storica e capace di riportare in vita le incredibili storie vere di quelle donne che hanno creato una delle dinastie più durature e affascinanti di tutti i tempi.

A interpretare la protagonista Livia Drusilla sarà Kasia Smutniak (Perfetti Sconosciuti, Loro, Devils), insieme a un grande cast internazionale che vanta la presenza di Liam Cunningham (Il Trono di Spade) nel ruolo di Livio, il padre di Livia, Matthew McNulty (Misfits) nei panni del futuro imperatore Gaio, Christine Bottomley (The End of the F***ing World) è Scribonia, Colette Tchantcho (The Witcher) è Antigone, Ben Batt (Captain America: Il primo vendicatore) è Agrippa, Enzo Cilenti (Free Fire) è Tiberio Nero, mentre Claire Forlani (Vi presento Joe Black) interpreta Ottavia. Insieme a loro, anche la partecipazione di Isabella Rossellini (Velluto Blu, La morte ti fa bella) nel ruolo di Balbina.

Nel cast tecnico figurano, inoltre, grandi eccellenze italiane di rilievo internazionale, a partire dal Premio Oscar Gabriella Pescucci (L’età dell’innocenza, C’era una volta in America) che curerà i costumi della serie, Luca Tranchino (Prison Break) a cui è affidato il production design, Katia Sisto (Penny Dreadful) al make up e Claudia Catini (Trust: Il rapimento Getty) all’hair design.

Domina trama cast

Kasia Smutniak ha dichiarato: «Sono molto felice ed emozionata di avere la possibilità di interpretare un personaggio così complesso come Livia Drusilla. Una figura quasi invincibile, temuta e adorata allo stesso tempo, la prima a difendere i diritti delle donne. Una donna talmente forte da aver segnato le sorti dell’Impero Romano».

Nicola Maccanico, Executive Vice President Programming Sky Italia, ha dichiarato: «Domina è una produzione internazionale dalla forte impronta italiana di cui siamo orgogliosi. Un racconto che torna a esplorare l’antica Roma, ma da una prospettiva femminile e ridefinendo lo sguardo sulle donne, qui padrone del loro destino e che tenacemente perseguono le loro aspirazioni e la conquista del potere. Un grande dramma epico pensato per il pubblico di Sky. ConDomina Sky Studios riuscirà ancora una volta a mettere in correlazione importanti valori artistici internazionali con le eccellenze italiane».

Patrick Spence, Managing Director di Fifty Fathoms, ha dichiarato: «Le sceneggiature di Simon Burke offrono un’opportunità unica di vedere l’antica Roma come mai prima d’ora. Autentica, caotica, viscerale dove sono le donne a fare il bello e il cattivo tempo, silenziosamente ma in modo spietato».

Domina episodi

DOMINA, la serie tv

Claire McCarty ha dichiarato: «In questo periodo della storia romana la verità è più sorprendente della finzione. Sono straordinariamente entusiasta di dare vita a questo mondo ricco e viscerale, insieme a un cast stellare e a una talentuosa troupe creativa. E che onore lavorare anche negli studi di Cinecittà, dove così tanti grandi hanno costruito la storia del cinema».

DOMINA è una serie Sky Original prodotta da Fifty Fathoms e Sky Studios con Cattleya nel ruolo di executive production service. Produttori esecutivi sono Patrick Spence, Marcus Wilson, Faye Dorn, Simon Burke e Claire McCarthy, insieme a John Phillips. La distribuzione internazionale è affidata a NBCUniversal Global Distribution.

DOMINA è la più recente produzione Sky nel piano di sviluppo di contenuti originali. Il gruppo Sky si è infatti impegnato a raddoppiare il proprio investimento in titoli originali drama, comedy e documentari attraverso Sky Studios, la nuova struttura per lo sviluppo e la produzione di contenuti a livello europeo. Sky Studios porta sullo schermo storie uniche e originali con i migliori talenti in Europa ed è la casa degli Sky Original premiati e amati dai clienti Sky.

Justice League Snyder Cut: confermato un dettaglio sul personaggio di Lois Lane

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ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE SPOILER SULLA SNYDER CUT DI JUSTICE LEAGUE!

L’uscita della tanto attesa Snyder Cut di Justice League ha ovviamente spinto i fan più curiosi alla ricerca di easter egg e di possibili riferimenti nascosti all’interno del taglio di Zack Snyder.

Gli spettatori più attenti hanno notato un dettaglio parecchio interessante verso la fine del film: durante l’epilogo, è possibile vedere nell’appartamento di Lois Lane un test di gravidanza. Inoltre, sempre nel finale, sul portico della fattoria Kent, è possibile vedere Lois in lontananza che sembra maneggiare un oggetto molto simile ad una culla. Ciò ha naturalmente spinto i fan a pensare che, nella Snyder Cut, la Lois di Amy Adams sia incinta.

Ora, in una recente intervista con Esquire, è stato proprio Zack Snyder a confermare che, nel suo taglio, Lois Lane è incinta. Purtroppo il regista non ha argomentato ulteriormente, ma in base a quanto rivelato precedentemente dallo stesso sui piani per i sequel mai realizzati di Justice League, sappiamo bene a cosa avrebbe portato questa gravidanza: Clark e Lois avrebbero dato alla luce un bambino di nome Bruce Kent, che una volta cresciuto avrebbe raccolto l’eredità del Bruce Wayne di Ben Affleck – sacrificatosi per salvare l’umanità – e sarebbe diventato il nuovo Batman.

Prima dell’arrivo di Bryce Kent, però, sarebbe stata Batgirl, nella versione di Barbara Gordon, a proteggere Gotham City. Come spiegato da Snyder: “Ho sempre voluto Barbara Gordon nei sequel. Il Commissario Gordon sarebbe uscito di scena e avremmo avuto Barbara in un ruolo decisamente più importante. La mia idea era che, dopo il sacrificio di Batman, ci sarebbe stato quest’arco narrativo in cui Bruce Wayne non c’era, e ho pensato che Barbara potesse subentrare al suo posto fino a quando il figlio di Clark e Lois, che non aveva alcun tipo di potere, sarebbe diventato abbastanza grande per assumere l’identità del Cavaliere Oscuro.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Resident Evil: svelato il titolo del reboot, sarà ispirato ai film di John Carpenter

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Il regista Johannes Roberts ha parlato del reboot di Resident Evil, rivelando che è stato fortemente ispirato dai film del maestro John Carpenter. I precedenti film del franchise hanno incassato oltre 1 miliardo di dollari al botteghino, ma hanno sempre dovuto fare i conti con il malcontento dei fan per non aver mai seguito le trame dei videogiochi.

In origine, il reboot di Resident Evil doveva essere diretto da James Wan, la mente creativa dietro le saghe di Insidious e The Conjuring. In seguito, il film venne definitivamente affidato a Roberts, regista di 47 metri e The Strangers: Prey at Night. Ambientato a Racoon City nel 1998, il reboot sarà una vera e propria “storia di origini”. Di recente, in occasione del South by Southwest (via IGN), Roberts ha ufficializzato che il titolo del nuovo film sarà Resident Evil: Welcome to Raccoon City.

Parlando con la fonte, il regista ha anche rivelato una serie di interessanti dettagli a proposito del reboot, confermando che si concentrerà maggiormente sugli aspetti horror del videogioco originale: a quanto pare, l’obiettivo di Roberts è quello di raccontare la storia com’è stata originariamente creata, dando vita ad un raccapricciante surival horror con personaggi e ambientazioni riconoscibili per tutti gli amati della saga videoludica.

In merito all’estetica del film, Roberts ha poi fatto riferimento alla leggenda dell’horror John Carpenter, dichiarando: “Sono un grande fan di John Carpenter. Ho preso ispirazione dai suoi film, soprattutto dal suo modo di raccontare storie di assedio in ambientazioni claustrofobiche. Basti pensare a Distretto 13 – Le brigate della morte o a Fog… abbiamo questi gruppi eterogenei di personaggi che si uniscono sotto assedio. Questa è stata la mia ispirazione quando ho realizzato il film.”

Tutto quello che c’è da sapere su Resident Evil

Protagonista del reboot di Resident Evil sarà Kaya Scodelario di Maze Runner nei panni di Claire Redfield, insieme a Hannah John-Kamen (Ant-Man and the Wasp) nei panni di Jill Valentine, Robbie Amell (Upload) nei panni di Chris Redfield, Tom Hopper (The Umbrella Academy) nei panni di Albert Wesker, Avan Jogia (Zombieland: Double Tap) nei panni di Leon S. Kennedy e Neal McDonough (Yellowstone) nei panni di William Birkin.

Il produttore del franchising Robert Kulzer produrrà di nuovo per conto di Constantin con James Harris di Tea Shop Productions e Hartley Gorenstein. “Con questo film, volevo davvero tornare ai primi due giochi originali e ricreare la terrificante esperienza viscerale che ho avuto quando li ho giocati per la prima volta, raccontando allo stesso tempo una storia umana radicata in una piccola città americana morente in modo tale che sia riconoscibile che rilevante per il pubblico di oggi”, ha detto il regista Johannes Roberts.

Paul W.S. Anderson ha scritto e diretto i sei film precedenti, con protagonista Milla Jovovich e con un incasso totale di 1,2 miliardi di dollari al botteghino mondiale. È una delle serie di film basate su un videogioco di maggiore successo e con l’incasso migliore.

Jared Leto sulla differenza tra il Joker di Suicide Squad e quello di Snyder

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In un certo senso, la Snyder Cut di Justice League rappresenta una sorta di redenzione per il DCEU, o quantomeno per lo SnyderVerse mai realmente portato a termine da Zack Snyder. Il taglio del cinecomic ad opera del controverso regista, infatti, arricchisce la storia e le motivazioni dei suoi personaggi come la versione theatrical del 2017 non era riuscita a fare.

Sicuramente, l’aggiunta più inaspettata di tutte è stata quella del Joker di Jared Leto, apparso per la prima volta nel film Suicide Squad di David Ayer, uscito nel 2016. Quando l’attore premio Oscar venne annunciato come interprete del Joker, c’era ovviamente tantissima attesa riguardo la sua performance. Sfortunatamente, la sua iterazione è stata accolta in maniera contrastante da parte di pubblico e critica, tant’è che alla fine la Warner Bros. decise di abbondare qualsiasi piano relativo al futuro di quella versione sul grande schermo.

Nella Snyder Cut di Justice League, appare una versione del Joker di Leto molto diversa da quella che abbiamo visto in Suicide Squad (a cominciare dalla totale assenza di tatuaggi, uno degli aspetti più criticati del look della precedente versione). Il Clown Principe del Crimine appare nell’epilogo del film, durante l’incubo di Bruce Wayne che si svolge nella linea temporale impostata dal Knightmare.

Il Joker di Justice League? Un’evoluzione rispetto a quello di Suicide Squad

Durante una recente ospitata nello show di Stephen Colbert, a Leto sono state mostrate due foto: una della versione del Joker in Suicide Squad e un’altra della versione che appare in Justice League. All’attore è stato chiesto di commentare le differenze tra le due iterazioni, dal momento che i fan si chiedono se entrambe siano o meno un continuum dello stesso personaggio.

“Penso che sia un’evoluzione, dal momento che sono distanti alcuni anni”, ha spiegato Jared Leto. “Quando collabori con qualcuno… quando lavori con un regista diverso, ognuno tira fuori cose diverse o fa emergere cose diverse in te. Mi è piaciuto molto lavorare con Zack Sndyer, ho adorato la sua passione. Conosce più cose su questo mondo di chiunque altro.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

Justice League Snyder Cut: annunciata ufficialmente la versione in bianco e nero

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La versione in bianco e nero della Snyder Cut di Justice League arriverà prossimamente su HBO Max. Dopo anni di attesa, lo scorso 18 marzo i fan hanno finalmente potuto godere del taglio del cinecomic (uscito per la prima volta nelle sale nel 2017) ad opera di Zack Snyder, scoprendo una volta per tutte la versione della storia che il controverso regista aveva sempre voluto raccontare.

Ad oggi, le reazioni alla Snyder Cut sono state decisamente positive, non solo da parte dei fan, ma anche da parte della critica, che ha da subito notato un netto miglioramento rispetto alla versione theatrical portata a termine da Joss Whedon (e che all’epoca dell’uscita in sala venne stroncata senza alcuna esitazione). Durante i mesi che hanno preceduto l’arrivo del suo taglio, Snyder ha spesso condiviso immagini promozionali del suo film in bianco e nero, lasciando intendere che forse, da qualche parte, poteva esistere anche un’altra versione della Snyder Cut

Durante le numerose interviste realizzate a scopo promozionale, il regista ha poi confermato l’esistenza di una versione in bianco e nero della Snyder Cut di Justice League. Ora, attraverso l’account Twitter ufficiale del film, è stato ufficializzato l’arrivo di tale versione – Zack Snyder’s Justice League: Justice Is Grey (questo il titolo) – su HBO Max. Tuttavia, una data di uscita ufficiale non è stata ancora confermata.

In passato, Snyder aveva accennato al fatto che il taglio in bianco e nero di Justice League sarà diverso dall’attuale versione disponibile su HBO Max (in Italia, lo ricordiamo, il film è disponibile su Sky e on demand su NOW). Il regista ha rivelato che conterrà una scena alternativa con il Joker di Jared Leto e ha anche confermato che quella versione è la sua preferita, cosa che rende Justice Is Grey il vero taglio definitivo del suo film.

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.

The Boys Spinoff: Shane Paul McGhie, Aimee Carrero e Maddie Phillips nel cast

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Arriva da Deadline la notizia che Amazon Studios ha trovato i protagonisti dell’annunciato spinoff di The Boys. Si tratta di Shane Paul McGhie, Aimee Carrero e Maddie Phillips che sono stati ingaggiati per un ruolo da protagonisti.

Shane Paul McGhie (Deputy, Greenleaf), Aimee Carrero (Elena di Avalor, Young & Hungry) e Maddie Phillips di Teenage Bounty Hunter saranno i protagonisti dello spinoff ambientato al college di Amazon di The Boys, che si avvicina al via libera formale. Tutti e tre interpreteranno giovani supereroi nello show, unendosi a Jaz Sinclair e Lizze Broadway che interpretano altri giovani supereroi.

The Boys Spinoff, la serie tv

Scritto dal produttore esecutivo di The Boys Craig Rosenberg, Untitled The Boys Spin-off è ambientato nell’unico college americano esclusivamente per giovani supereroi adulti (e gestito da Vought International). È descritta come una serie irriverente e classificata R che esplora le vite dei Supes competitivi e ormonali mentre mettono alla prova i loro confini fisici, sessuali e morali, competendo per i migliori contratti nelle migliori città. In parte spettacolo universitario, in parte Hunger Games – con tutto il cuore, la satira e il volgare di The Boys.

Honest Thief: l’action con Liam Neeson su Sky Cinema

Honest Thief: l’action con Liam Neeson su Sky Cinema

Arriva in prima assoluta su Sky e Now il secondo film di Mark Williams, Honest Thief, un action all’ultimo respiro con Liam Neeson protagonista. Il film racconta la storia di un rapinatore di banche, deciso a costituirsi per amore, che si ritroverà coinvolto in un violento conflitto con due disonesti agenti dell’FBI. In prima tv lunedì 22 marzo alle 21.15 su Sky Cinema Uno e in streaming su NOW.  E grazie a extra, il programma fedeltà di Sky, i clienti Sky da più di 3 anni e con Sky Cinema lo vedranno prima di tutti on demand nella sezione extra.

Il protagonista, Tom (Liam Neeson) è un famigerato ladro e un novello romantico. I suoi sentimenti per la sua nuova fiamma Annie (Kate Walsh) lo hanno ispirato a correggere gli sbagli passati e a lasciarsi alle spalle la vita criminale. Sebbene abbia sempre lavorato con integrità e precisione, portando a termine esclusivamente colpi bancari non violenti, non vuole che il suo rapporto con Annie si basi sulle bugie. Così decide di costituirsi all’FBI e di rinunciare all’ingente refurtiva in cambio di un patteggiamento e di un nuovo inizio. Quando chiama l’ufficio dell’FBI di Boston per confessare e fissare un incontro, gli agenti Baker (Robert Patrick) e Meyers (Jeffrey Donovan) lo prendono come uno scherzo. Inviano da lui però i loro subordinati, gli agenti Nivens (Jai Courtney) e Hall (Anthony Ramos). I due giovani agenti rimangono scioccati nello scoprire che Tom diceva sul serio, e vedono la sua refurtiva come un lasciapassare per una vita migliore. Inizia, così, un gioco all’ultimo inseguimento, da una parte una vita migliore e onesta costruita sulle basi dell’amore, dall’altra la ricerca della ricchezza facile e la malafede, in una lotta tra male e bene all’ultimo respiro.

Wildfire, recensione del film di Cathy Brady #IrishFilmFest

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Wildfire, recensione del film di Cathy Brady #IrishFilmFest

Presentato all’ultimo Festival di Torino e all’Irish Film Festa Silver Stream, Wildfire è l’esordio al lungometraggio di Cathy Brady, che, dopo essersi fatta le ossa con il linguaggio dei cortometraggi, si cimenta con una storia dolorosa e complessa, che unisce il dramma familiare alla situazione sociopolitica dell’Irlanda che, nonostante gli anni e l’apparente pace, continua a lottare per un’unità difficile da ottenere. 

La trama di Wildfire

Dopo essere sparita nel nulla per un anno, Kelly torna una notte, come se nulla fosse, a casa della sorella Lauren. Provata dalla lunga assenza della sorella, che credeva morta, ora Lauren farebbe di tutto per lei, purché Kelly non lasci mai più la casa di famiglia. Un desiderio che la porterà sempre più all’estremo, compreso compromettere il suo matrimonio, le sue poche amicizie, il suo lavoro. Ma le due donne non sono sole come sembrano: aleggia tra loro lo spettro della follia della madre. In particolare Lauren, per via della sua somiglianza fisica e caratteriale con la madre morta, viene guardata con sospetto e spinta da tutto e tutti a dubitare del proprio equilibrio. 

Senza mai allontanarsi davvero dalla madre Irlanda, Brady racconta un dramma intimo che ha per protagoniste due donne alle prese con il loro passato familiare conflittuale e doloroso. 

Per molti versi, però, il trauma privato non fatica a diventare trauma sociale, non a caso il film si apre con delle riprese dal vero di scene di rivolte per le strade per la liberazione dell’Irlanda del Nord.

La politica violenta della rivolta entra a gamba tesa nel racconto nella scena in cui le due donne incontrano l’assassino del padre, momento in cui si trasformano in divinità della vendetta e lasciano la sfera privata per diventare voce del pubblico. 

Lo sfasamento tra pubblico e privato diventa sempre più impalpabile man mano che il film si addentra nel passato tormentato delle protagoniste, che sempre più si trovano invischiate in una eredità materna difficile e instabile. Una madre biologica che diventa dunque anche la madre Irlanda, una dicotomia dalla quale non si scappa e che si ripresenta sempre più forte fino al finale.

Il fuoco selvaggio (Wildfire) del titolo diventa quindi correlativo oggettivo di una condizione tormentata che sfrutta il privato per diventare pubblico e per raccontare una questione sociale che non è ancora risanata, nonostante gli anni, i conflitti, i morti e le vendette.

The Women: trama e cast della commedia al femminile

The Women: trama e cast della commedia al femminile

La commedia è sempre stato un ottimo genere cinematografico con cui abbattere una serie di sciocchi tabù. Grazie a tale genere, i personaggi femminili hanno potuto acquisire sempre più sfumature, allontanandosi dagli stereotipi troppo spesso utilizzati. Già con la fortunata serie Sex and the City si era dimostrato il potere che i personaggi femminili potevano acquisire, cosa che si è poi ulteriormente dimostrata grazie ad una serie di film interamente composti da sole attrici. Tra i più recenti e divertenti di questi vi è The Women, titolo del 2008 firmato dalla regista Diane English, da sempre impegnata in progetti incentrati sull’emancipazione femminile.

Il film in questione non è però un’opera originale, bensì un adattamento moderno del classico del 1939 Donne, diretto dal celebre George Cukor. Entrambi i film sono però basati sull’omonima commedia teatrale del 1936 di Clare Boothe Luce. Nel dar vita ad una nuova versione di questa, la regista e sceneggiatrice ha però apportato una serie di naturali cambiamenti, che hanno permesso una maggior aderenza della storia e dei personaggi alla vita di oggi. In particolare, le protagoniste sono passate dall’essere donne dell’alta borghesia al lavorare qui nel campo della moda e della pubblicità.

Il film, rifiutato da diversi studios, è infine stato realizzato in modo indipendente, divenendo poi un grande successo al box office. A fronte di un budget di 16 milioni di dollari, infatti, The Women è arrivato a guadagnarne circa 50 in tutto il mondo, confermando la presenza di un pubblico interessato a film composti interamente da donne. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Women: la trama del film

Protagoniste del film sono quattro amiche appartenenti all’alta società di New York. La prima di queste è Mary Haines, stilista di successo e felicemente sposata con un broker di Wall Street. La sua migliore amica è Sylvia Fowler, single e senza figli, esclusivamente impegnata nella direzione di una importate rivista di moda. A completare il gruppo vi sono Edie Cohen, mamma a tempo pieno di quattro figli, e Alex Fisher, affermata scrittrice dichiaratamente omosessuale. Le loro giornate sono sempre ricche di eventi, tra il lavoro, la famiglia e i momenti di relax in cui possono raccontarsi segreti propri o altrui. Quella che sembrava essere una serenità destinata a durare finisce però con lo spezzarsi in modo imprevedibile.

Sylvia, infatti, viene a sapere attraverso un giro di pettegolezzi che il marito di Mary la tradisce con Crystal, un’avvenente commessa. Nel tentativo di non ferire l’amica e proteggerla da questa brutta scoperta, Sylvia deciderà di mantenere il più possibile il segreto. Il suo “il più possibile” non dura però molto e Mary verrà ben presto a sapere quanto avviene alle sue spalle. Da qui la donna si ritroverà a vivere un momento di forte crisi, convinta di non potersi più fidare di nessuno. Attraverso la vicinanza con la madre Catherine, però, Mary si deciderà a intraprendere un percorso che la porterà a nuove consapevolezze. L’amicizia, in fin dei conti, non si può spezzare tanto facilmente.

The Women cast

The Women: il cast del film

Come anticipato, il cast del film è interamente composto da personaggi femminili, con la totale assenza di figure del sesso opposto. L’idea di dar vita a questo nuovo adattamento era partita dalle attrice Julia Roberts e Meg Ryan. Entrambe però, finirono con il voler interpretare il ruolo della protagonista Mary. Il progetto finì così in stallo e fu soltanto dopo l’abbandono della Roberts che la situazione si sblocco. La Ryan poté dunque interpretare la parte. Accanto a lei, nel ruolo dell’amica Sylvia, vi è invece la candidata all’Oscar Annette Bening, la quale aveva espresso particolare interesse nei confronti del personaggio e dell’intero film. L’attrice Candice Bergen è invece Catherine, la madre di Mary. Nel film Ricche e famose, la Bergen e la Ryan erano già state madre e figlia.

Al quartetto delle amiche protagoniste si aggiunge l’attrice Debra Messing, celebre per essere stata Grace Adler in Will & Grace, nei panni di Edie Cohen. Jada Pinkett Smith, infine, è la scrittrice omosessuale Alex Fisher. L’orientamento sessuale del suo personaggio, in particolare, è stata una novità appositamente introdotta per questa nuova versione della storia. Nel film è poi presente, nei panni della seducente Crystal, l’attrice Eva Mendes, oggi pressocché ritiratasi dal mondo della recitazione. In ultimo, sono presenti anche due icone come Bette Midler, nei panni di Leah Miller, e Carrie Fisher, nota per essere stata la principessa Leila in Star Wars, qui invece presente nei panni della cronista mondana Bailey Smith.

The Women: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Women è infatti disponibile nei cataloghi di Chili Cinema, Apple iTunes e Netflix. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 20 marzo alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Il dottor T e le donne: trama, cast e il finale del film con Richard Gere

Considerato tra i maggiori e più importanti registi di sempre, Robert Altman ha nel corso della sua carriera dato vita a grandi capolavori di generi diversi, legati però tra loro dal forte elemento satirico nei confronti di vari aspetti della società e dei suoi costumi. Tra gli ultimi film da lui realizzati vi è la commedia Il dottor T e le donne, uscito in sala nel 2000 e ancora oggi considerato uno dei suoi lavori più sottovalutati. Si tratta però di una brillante analisi di un certo modo di vedere la femminilità, che in quegli anni assumeva nuove sfumature anche grazie ad una serie di opere cinematografiche e televisive che manifestavano il crescente desiderio di emancipazione.

Girato nella città di Dallas, il film presenta infatti un ampio spettro di figure femminili, ognuna con le sue problematiche e i suoi vizi. Come sempre nel cinema di Altman, la satira diventa un modo per decostruire una realtà e presentarla sotto punti di vista nuovi, che ne pongono in evidenza tutte le fragilità e le mancanze. A sostenere tutto ciò vi è un grande cast di interpreti, principalmente femminili, attraverso cui i personaggi acquistano credibilità e fascino. Difficile rimanere indifferenti nei confronti delle vicende narrate dalla sceneggiatrice Anne Rapp, la quale aveva già collaborato con Altman per il precedente La fortuna di Cookie.

Nonostante le buone premesse e una buona accoglienza di critica, Il dottor T e le donne finì con l’essere pressocché snobbato dal pubblico. Con un incasso di appena 22 milioni di dollari, il film finì infatti con il passare inosservato nonostante la sua presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia. Ad oggi, dunque, è un titolo assolutamente da riscoprire in tutta la sua ancora attuale satira. Prima di intraprendere una visione del film, proseguendo qui nella lettura sarà possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama, al cast di attori e al suo bizzarro finale. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

Il dottor T e le donne: la trama del film

Protagonista del film è il dottor Sullivan Travis, da tutti noto come il Dr. T. Questi è il ginecologo preferito dalle donne dell’alta società di Dallas, essendo quanto mai esperto e diligente nel suo lavoro. Se nel suo studio appare essere impeccabile, altrettanto non si può dire nella vita privata. In casa, infatti, egli fa fatica a comprendere le donne che lo circondano, dalla moglie Kate alle figlie Dee Dee e Connie. La sua vita apparentemente perfetta inizia però a mostrare tutte le sue falle nel momento in cui Kate viene colpita da un disturbo psichiatrico che la porta a regredire, al punto da rendere necessario il suo ricovero in una clinica specializzata. A partire da tale scioccante evento, il dr. T si ritrova a dover fare i conti con tutte le donne che fanno parte, in modo più o meno invadente, della sua vita.

Tra queste vi è Carolyn, la sua segretaria da sempre innamorata di lui ma mai corrisposta, la quale cercherà ora di avere una nuova possibilità di conquistarlo. L’uomo sembra però più interessato alla bella Bree, istruttrice di golf con la quale ha una relazione piuttosto complessa. Oltre a loro, da dover gestire vi sono anche la cognata Peggy, la quale si intromette in ogni cosa, come anche le due figlie. Dee Dee, prossima al matrimonio, è in realtà innamorata della sua damigella Marilyn, mentre Connie è sempre più affascinata da strane teorie complottiste. Nel tentativo di dover gestire tutte queste situazioni senza mai perdere la calma che lo contraddistingue, Travis riuscirà forse a capire una volta per tutte il complesso universo femminile.

Il dottor T e le donne cast

Il dottor T e le donne: il cast del film

Come anticipato, il cast del film è composto da alcuni tra i più noti interpreti cinematografici di livello internazionale, tra cui anche alcuni premi Oscar. In primis, ad interpretare il dottor Sullivan Travis vi è Richard Gere. Per prepararsi al ruolo di un medico ginecologo, l’attore ha approfittato della nascita di suo figlio per fare una visita generale al reparto delle nascite, così da poter comprendere meglio l’atmosfera che vige in questo. Nei panni delle due figlie dell’attore si ritrovano Kate Hudson per Dee Dee e Tara Reid per il ruolo di Connie. Nonostante quest’ultima interpreti la sorella minore, ha in realtà circa tre anni in più rispetto alla Hudson. Nei panni di Marilyn, l’amante di Dee Dee, si ritrova invece l’attrice Liv Tyler.

Nei panni della moglie Kate vi è l’attrice Farah Fawcett. Pur di lavorare con Altman, questa accettò di fare avanti e indietro tra Dallas e la Nuova Scozia, pagandosi da sé i voli aerei. La Fawcett ha inoltre raccontato di non aver avuto alcun problema ad interpretare una scena di nudo, trovando la cosa perfettamente sensata per il personaggio. L’attrice ha così accettato di recitare nuda davanti alle tante comparse, nonostante il regista avesse proposto di farla essere sola per metterla più a suo agio. Nel film sono poi presenti le premio Oscar Helen Hunt nei panni della golfista Bree e Laura Dern in quelli della cognata Peggy. Shelley Long, invece, è la segretaria Carolyn.

Il dottor T e le donne: il finale, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

Durante le riprese del film lo stesso Gere dichiarò di non aver compreso del tutto il finale del film. Questo assume infatti un significato prevalentemente metaforico. Come già avvenuto per il finale di America oggi, anche in Il dottor T e le donne si verifica un evento naturale che porta ad una generale “risoluzione” dei principali conflitti. A prendere forma qui è un vero e proprio diluvio universale, che porta il protagonista ad allontanarsi dal contesto in cui aveva sempre vissuto. Nell’ultima scena, infatti, lo si ritrova nel bel mezzo del deserto texano, impegnato a far partorire una donna messicana. Niente più vita raffinata e viziata per lui, che sembra invece tornato ad una realtà più umile.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. Il dottor T e le donne è infatti disponibile nei cataloghi di Google Play e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di sabato 20 marzo alle ore 21:10 sul canale Paramount Channel.

Fonte: IMDb

Outlander 6: tre nuovi attori nel cast

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Outlander 6: tre nuovi attori nel cast

Il noto sito americano Deadline ha rivelato oggi l’ingresso di tre nuovi volti nel cast di Outlander 6, l’annunciata sesta stagione di Outlander. Si tratta di Mark Lewis Jones, Alexander Vlahos e Jessica Reynolds. Il trio di attori apparirà rispettivamente nei panni di Tom Christie, Allan Christie e Malva Christie.

Jones interpreta Tom Christie, un compagno prigioniero di Ardsmuir e devoto protestante, che arriva a Fraser’s Ridge in cerca di un posto dove stabilirsi. Come leader de facto dei coloni protestanti che arrivano con lui, la forte opinione e le convinzioni di Tom iniziano a creare tensione sulla Cresta.

Vlahos interpreterà Allan Christie, che viaggia a The Ridge con suo padre Tom e sua sorella Malva. Testardo e diffidente nei confronti degli estranei, è molto protettivo nei confronti della sua famiglia mentre si stabiliscono in questo nuovo ambiente.

La Malva Christie di Reynold è la giovane e vivace figlia di Tom. È affascinata dal lavoro di Claire e dal pensiero moderno, che mette Malva nei guai con il padre conservatore. Si sforza di superare il confine tra ciò che vuole fare e ciò che ci si aspetta da lei.

Outlander 6

La trama della sesta stagione e i dettagli non sono stati ancora rivelati. Nella sesta stagione di Outlander ritorneranno Claire Elizabeth Randall/Fraser, nata Beauchamp (stagione 1-in corso), interpretata da Caitriona Balfe,  James “Jamie” Alexander Malcolm MacKenzie Fraser (stagione 1-in corso), interpretato da Sam Heughan, Edward “Ned” Gowan (stagioni 1, 3-in corso), interpretato da Bill Paterson, Frank Randall/Jonathan “Black Jack” Randall (stagioni 1-3), interpretato da Tobias Menzies, Janet “Jenny” Fraser Murray (stagione 1-in corso), interpretata da Laura Donnelly, Ian Murray (stagione 1-in corso), interpretato da Steven Cree, Roger Wakefield (stagione 2-in corso), interpretato da Richard Rankin, Brianna “Bree” Randall Fraser MacKenzie (stagione 2-in corso), interpretata da Sophie Skelton, Lord John William Grey (stagione 3-in corso), interpretato da David Berry, Marsali MacKimmie Fraser (stagione 3-in corso), interpretata da Lauren Lyle,Claudel “Fergus” Fraser (stagione 3-in corso), interpretato da César Domboy e Capitano Raines (stagione 3-in corso), interpretato da Richard Dillane.

The Hunger – The Story of the Irish Famine, la recensione #IrishFilmFest

All’Irish Film Festa arriva The Hunger – The Story of the Irish Famine, documentario di Ruán Magan, irlandese di Dublino, che propone una sua lettura della grande carestia che colpì l’Irlanda dal 1845, decimando i più poveri e indigenti. Questi, infatti, potevano contare solo su poca terra e sulla coltivazione delle patate, proprio la specie vegetale colpita dal fungo che distrusse i raccolti. Attraverso contributi diversi, l’autore colloca gli eventi in una prospettiva sociale e politica, offrendo spunti di riflessione per una rilettura del passato e un’interpretazione del presente.  

Ruán Magan, la storia d’Irlanda e l’Irish Film Festa

Il regista, sceneggiatore e produttore Ruán Magan è noto soprattutto per il suo lavoro televisivo e teatrale, oltre che per l’organizzazione di grandi eventi. Irlandese cattolico, il regista proviene da una famiglia nazionalista, che affonda le radici proprio nella storia della nascita dello Stato Irlandese. Suo The Irish Revolution, documentario per la tv sulla guerra d’indipendenza irlandese, ma anche 1916: The Irish Rebellion, miniserie tv documentaristica sulla rivolta irlandese della Pasqua 1916, con cui partecipò all’Irish Film Festa nel 2016. In quel caso, come per The Hunger, la voce narrante era di Liam Neeson. Magan però non si è occupato solo di Irlanda nei suoi lavori. Ha infatti diretto The men who built America, miniserie doc per History Channel sui grandi capitani d’industria che hanno reso grandi gli Stati Uniti, da Rockefeller a Ford. Nel 2020, a 175 anni dall’inizio della grande carestia, realizza The Hunger – The Story of the Irish Famine. 

The Hunger – The Story of the Irish Famine, la trama

Basato sull’Atlas of the Great Irish Famine, (Atlante della Grande Carestia irlandese), edito da Cork University Press nel 2012, oltre che su ricerche più recenti, il documentario di Magan ripercorre la storia della carestia che colpì l’Irlanda a partire dal 1845 e fino al 1852. Quella che gli irlandesi definiscono: “La più grande catastrofe della nostra storia”. Attraverso il contributo di numerosi studiosi, la raccolta di testimonianze di commentatori dell’epoca –  poeti, scrittori, politici, filantropi – e l’accostamento con dipinti, foto e quotidiani ottocenteschi, il lavoro mette in evidenza come le autorità britanniche e le classi più abbienti – proprietari terrieri e borghesia cattolica irlandese – non si adoperarono a sufficienza per evitare la  tragedia e la morte di un milione di irlandesi appartenenti alle classi sociali più basse, nonché l’emigrazione verso America, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda di altri 2 milioni di poveri d’Irlanda. Anzi, durante tutto il periodo, enormi quantità di cibo continuarono ad essere esportate verso la Gran Bretagna, e l’Irlanda continuò ad essere considerata “Il paniere della Gran Bretagna”, come afferma Christine Kinealy, professoressa alla Quinnipiac University, nonostante la tragedia che stava vivendo. Il lavoro evidenzia anche come questa gravissima carestia ebbe enormi ripercussioni sulla cultura irlandese, di cui proprio i contadini erano i principali portatori, non essendo stati coinvolti dall’ampio processo di industrializzazione e sviluppo a seguito della Rivoluzione Industriale.  

Una ricostruzione accurata e coraggiosa anche se impegnativa della grande carestia

The Hunger recensioneThe Hunger è ineccepibile dal punto di vista della precisione, della cura nella documentazione, della chiarezza esplicativa, con tanto di mappe e grafici. Inoltre, è coraggioso nel prendere una posizione netta e attribuire responsabilità importanti sia alla Gran Bretagna, che alla stessa nobiltà terriera irlandese, nonché alla borghesia cattolica d’Irlanda. Illumina così l’evento da una prospettiva interessante, palesando una trascuratezza, una noncuranza che, sebbene non volontariamente, portò comunque alla decimazione di una classe sociale, di coloro che venivano considerati “the lowest of the low”, gli ultimi degli ultimi.   

Visivamente, è riuscita e suggestiva l’idea di alternare foto, dipinti, disegni d’epoca, anche tratti dalla stampa – la grande carestia fu di fatto una delle prime catastrofi illustrate della storia dei mass media – ad inquadrature con droni dei paesaggi d’Irlanda e sequenze dell’Irlanda di oggi, con la fotografia di Brian O’Leary . Dalle testimonianze visive, infatti, dai volti scavati delle donne e dei bambini nelle illustrazioni di James Mahony per l’Illustrated London News, come dalle foto dei villaggi con capanne di mattoni, paglia e fango che mostrano le condizioni di estrema povertà in cui i contadini irlandesi vivevano, emerge chiara la portata di quella che fu una vera e propria tragedia. 

Magan, poi, amplia lo sguardo alla cultura del popolo irlandese, includendo tra le testimonianze anche alcuni canti contadini del 1846, accompagnati dalla colonna sonora di Natasa Paulberg, per condurre una riflessione su come un vasto patrimonio culturale sia stato intaccato profondamente dalla carestia e dai lutti che ne seguirono. Gli irlandesi, specie le classi popolari, vengono descritti come amanti della danza e del canto, gente festosa. Questa tragedia spazza via gran parte del loro spirito più autentico. Partendo poi dalla migrazione cui furono costretti circa due milioni di irlandesi poveri per fuggire alla carestia, approdando in America, Gran Bretagna, Australia e Nuova Zelanda, il regista fa riflettere sugli eterni problemi della migrazione ieri e oggi. Non mancavano, infatti, pregiudizi sugli immigrati irlandesi, considerati pigri, indolenti e portatori di malattie. The Hunger spinge a confrontarsi con ciò che sono davvero la povertà e la fame in un mondo come quello occidentale di oggi che, per fortuna, la conosce poco. Mentre le scene di morte e disperazione, la difficoltà a dare degna sepoltura a un elevatissimo numero di corpi, oggi purtroppo sono qualcosa che risuona alle orecchie dello spettatore, costretto a confrontarsi con la tragedia della pandemia. 

The Hunger – The Story of the Irish Famine, però, pur essendo un lavoro documentaristico di indubbia qualità, è anche un lavoro impegnativo. Come ogni documentario classico, è molto basato sulla parola, sia degli studiosi, sia dei testimoni dell’epoca, di cui si leggono gli scritti. La mescolanza delle fonti visive riesce un po’ ad alleggerire il racconto, ma resta comunque una visione impegnativa. Per la sua completezza, però, è una visione che arricchisce e merita di essere affrontata. The Hunger è prodotto da Tyron Productions, Create One Production/Wonderland, Rté e Arté Productions, in associazione con University College Cork.

Infinity: tutte le novità di Aprile 2021

Infinity: tutte le novità di Aprile 2021

Manca poco alla fine di marzo, ed ecco tutte le novità di Aprile 2021 in arrivo su Infinity. Da Tenet di Christopher Nolan a Wonder Woman 1984, con Gal Gadot, ma anche Napoli Velata, con Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi, Hard Killcon Bruce Willis e Ricomincio da me con Jennifer Lopez. Per le serie TV, in arrivo la seconda stagione di Batwoman e All Rise, e la terza stagione di Legacies e Manifest.

Tutti i film in arrivo su Infinity ad Aprile

Tenet di Christopher Nolan

TenetDiretto da Christopher Nolan, Tenet sarà disponibile su Infinity Premiere (oltre che in 4K) dal 2 al 15 aprile. John David Washington interpreta il Protagonista che, armato solo di una parola – Tenet – e in lotta per la sopravvivenza di tutto il mondo, viene coinvolto in una missione attraverso il crepuscolare mondo dello spionaggio internazionale, che si svolgerà al di là del tempo reale. Nel cast anche Robert Pattinson e Elizabeth Debicki.

Shaft con Samuel L. Jackson

Con protagonista Samuel L. Jackson e disponibile anche in 4K, Shaft arriverà su Infinity Premiere dal 16 al 22 aprile. Quando il suo migliore amico muore in circostanze sospette, l’agente dell’FBI J.J. Shaft chiede aiuto al padre che lo aveva abbandonato 25 anni prima: lo sfrontato detective John Shaft.

Lasciami Andare con Stefano Accorsi

Lasciami AndareCon Stefano Accorsi, Serena Rossi, Maya Sansa e Valeria Golino, Lasciami Andare arriverà su Infinity Premiere dal 23 al 29 aprile. Marco e Anita scoprono di aspettare un figlio. Finalmente un raggio di luce nella vita di Marco, messa duramente alla prova dal dolore per la scomparsa di Leo, il suo primogenito avuto con la prima moglie Clara. Improvvisamente però, nella vita di Marco e della sua ex moglie, irrompe Perla, la nuova proprietaria della casa dove la coppia abitava fino al tragico incidente. La misteriosa donna sostiene di sentire costantemente una strana presenza e la voce di un bambino che tormenta sia lei che suo figlio. Marco si ritrova così combattuto tra i legami del passato e un futuro ancora da scrivere.

Wonder Woman 1984 con Gal Gadot

Dal 30 aprile al 6 maggio sarà disponibile su Infinity Premiere anche Wonder Woman 1984, l’attesissimo film diretto da Patty Jenkins con protagonista Gal Gadot nei panni della celebre supereroina dei fumetti DC Comics. Questo nuovo capitolo della storia di Wonder Woman, vede Diana Prince vivere tranquillamente in mezzo ai mortali nei vibranti e scintillanti anni ‘80 — un’epoca di eccessi spinta dal bisogno di possedere tutto. Nonostante sia ancora in possesso di tutti i suoi poteri, mantiene un basso profilo, occupandosi di antichi manufatti e agendo come supereroina solo in incognito. Ma adesso, Diana dovrà uscire allo scoperto e fare appello alla sua saggezza, alla sua forza e al suo coraggio per salvare il genere umano da un mondo in pericolo di vita.

Napoli Velata di Ferzan Özpetek

Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi sono i protagonisti del film diretto da Ferzan Özpetek Napoli Velata, che sarà disponibile su Infinity dal 2 aprile. In una Napoli sospesa tra magia e superstizione, follia e razionalità, un mistero avvolge l’esistenza di Adriana, travolta da un amore improvviso e un delitto violento.

Hard Kill

Diretto da Matt Eskandari e con protagonista Bruce Willis, Hard Kill è in arrivo su Infinity dal 3 aprile. Il lavoro del miliardario CEO Donovan Chalmers è così prezioso che ingaggia dei mercenari per proteggerlo, mentre un gruppo terroristico rapisce sua figlia solo per ottenerlo.

Prendimi!

Basato su una storia vera, la commedia Prendimi! arriverà su Infinity dal 5 aprile (anche in 4K), mostrando fino a che punto si può arrivare pur di vincere una sfida. Per un mese all’anno, cinque amici altamente competitivi si sfidano in una versione senza barriere del gioco del ‘tag’ cominciato dai tempi delle elementari, mettendo a rischio la propria pelle, il proprio lavoro e le proprie relazioni, pur di poter gridare l’urlo di battaglia “Preso!”. Quest’anno, il mese del gioco coincide con il matrimonio dell’unico giocatore ancora imbattuto, cosa che dovrebbe renderlo un bersaglio facile. Ma lui sa che gli altri stanno arrivando… ed è pronto.

Nessuno come noi

Dal 10 aprile è in arrivo su Infinity Nessuno come noi, con Sarah Felberbaum e Alessandro Preziosi. Ambientata nella Torino degli anni Ottanta, quando non esistevano social networks e smartphone, Nessuno come noi è una commedia romantica sulla forza dei sentimenti, in cui si intrecciano amore, amicizia, passione e tradimento.

Il Testimone Invisibile

Con Miriam Leone e Riccardo Scamarcio, Il Testimone Invisibile sarà disponibile su Infinity dal 18 aprile. Adriano Doria, un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera d’albergo chiusa dall’interno accanto al corpo senza vita della sua amante: viene accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara, famosa per non aver mai perso una causa. L’emergere di un testimone chiave e l’imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente, costringe Adriano e il suo avvocato a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza: spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.

Il Vizio della Speranza

Diretto da Edoardo De Angelis, Il Vizio della Speranza arriverà su Infinity dal 23 aprile. Maria ha trascorso un’esistenza un giorno alla volta, senza sogni né desideri, a prendersi cura di sua madre e al servizio di una madame ingioiellata. Insieme al suo pitbull, traghetta sul fiume donne incinte, in quello che sembra un purgatorio senza fine. Ed è proprio a questa donna che la speranza un giorno tornerà a far visita, nella sua forma più ancestrale e potente, miracolosa come la vita stessa. Perché restare umani è da sempre la più grande delle rivoluzioni.

Aquaman

Aquaman, con protagonista Jason Momoa, insieme a Amber Heard, Nicole Kidman e Willem Dafoe, sarà disponibile su Infinity dal 23 aprile, anche in 4K. Aquaman è un’avventura mozzafiato nel mondo sommerso dei sette mari dedicata al supereroe della DC Comics: il film rivela la storia delle origini di Arthur Curry, metà umano e metà atlantideo, e lo accompagna nel viaggio della sua vita che, non solo lo costringerà ad affrontare chi è veramente, ma anche a scoprire se è degno di essere ciò per cui è nato… un re.

Con Jennifer Lopez, Milo Ventimiglia e Vanessa Hudgens, Ricomincio da me è in arrivo su Infinity dal 24 aprile. Maya ha 40 anni, vive nel Queens e lavora da 15 anni in un grande centro commerciale. È in gamba e piena di intuizioni, ma quando si profila la possibilità di una promozione, le viene preferito un uomo: un manager privo di esperienza sul campo ma con molti titoli di studio. Per Maya è una sconfitta, almeno fino a quando non ha l’occasione di dimostrare che le esperienze del quotidiano sono valide quanto il sapere accademico e che, a Manhattan, non è mai troppo tardi per ricominciare da capo.

Tutte le serie tv in arrivo su Infinity ad Aprile

Legacies: la terza stagione

I primi due episodi della terza stagione di Legacies saranno disponibili in anteprima su Infinity rispettivamente dal 6 e dal 13 aprile. La terza stagione della serie, spin-off della serie televisiva The Originals, a sua volta spin-off di The Vampire Diaries, sarà poi disponibile su Infinity dal 14 aprile con un episodio a settimana. La serie è ambientata a Mystic Falls e segue le vicende di Hope Mikaelson, figlia del vampiro Klaus Mikaelson e di Hayley Marshall. La prime due stagioni complete di Legacies sono già disponibili su Infinity.

Batwoman: la seconda stagione

La seconda stagione di Batwoman arriverà su Infinity dal 7 aprile con un episodio a settimana, andandosi ad aggiungere alla prima stagione completa già disponibile sulla piattaforma. Con protagonista Ruby Rose nei panni di Kate Kane/Batwoman, la cugina di Bruce Wayne/Batman, che vuole sconfiggere i propri demoni interiori per diventare un simbolo di speranza e proteggere le strade di Gotham City.

La seconda stagiono di Bob Hearts Abishola

Dal 19 aprile arriverà su Infinity anche la seconda stagione di Bob Hearts Abishola, con un episodio a settimana. La serie è una storia d’amore che vede come protagonista un venditore di calze a compressione di mezza età di Detroit, il quale si innamora di un’infermiera nigeriana del reparto di cardiologia durante la convalescenza da un infarto e farà di tutto per conquistarla. La prima stagione completa di Bob Hearts Abishola è già disponibile su Infinity.

La terza stagione di Manifest

La terza stagione di Manifest sarà disponibile su Infinity dal 20 aprile con un episodio a settimana, andandosi ad aggiungere alle prime due stagioni complete già disponibili su Infinity. Nella serie, un aereo passeggeri scompare inspiegabilmente durante un volo transoceanico e, ancora più misteriosamente, ricompare cinque anni dopo essere stato dato per disperso in mare. Nonostante la perdita, familiari e amici dei dispersi voltano pagina, per poi scoprire che per i loro cari il tempo non è mai trascorso.

La seconda stagione di All Rise

In arrivo su Infinity dal 20 aprile, con un episodio a settimana, la seconda stagione di All Rise. La serie con protagonisti Simone Missick e Wilson Bethel apre il sipario sul sistema giudiziario americano e mostra le caotiche, fiduciose e a volte assurde vite di giudici e avvocati zelanti mentre lavorano con ufficiali giudiziari, cancellieri, poliziotti e giurati per rendere giustizia agli abitanti di Los Angeles.

La seconda stagione di Prodigal Son

Gli ultimi sette episodi della seconda stagione di Prodigal Son sono in arrivo su Infinity dal 20 aprile con un episodio a settimana, andandosi ad aggiungere alla prima stagione già disponibile su Infinity. La serie segue le vicende di Malcolm Bright, uno psicologo criminale che utilizza il suo genio contorto per entrare nella mente degli assassini e aiutare il dipartimento di polizia di New York a risolvere casi. La miglior risorsa di Bright nella risoluzione dei crimini è il suo caro e vecchio padre, l’omicida ma stranamente affettuoso Martin Whitly, un noto serial killer che ha tolto la vita a più di 20 persone, alle cui competenze dovrà a malincuore fare appello.

La 22esima stagione di Law & Order – Unità vittime speciali

I primi undici episodi della 22esima stagione della celebre serie televisiva poliziesca Law & Order – Unità vittime speciali saranno disponibili su Infinity dal 22 aprile, con un episodio a settimana. La serie ideata da Dick Wolf segue le vicende dell’Unità Vittime Speciali, una squadra di detective della polizia di New York che indaga su reati a sfondo sessuale.

Godzilla vs. Kong: il trailer “Salvation”

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Godzilla vs. Kong: il trailer “Salvation”

Arriva dagli USA il nuovo il trailer “Salvation” dell’attesissimo faccia a faccia tra due icone nell’avventura epica Godzilla vs. Kong diretta da Adam Wingard. Il film debutterà negli USA in streaming il 31 Marzo. In Italia il film arriverà prossimamente al cinema.

Due leggende si scontrano in “Godzilla vs. Kong“: questi mitici avversari si affronteranno infatti in una spettacolare battaglia senza precedenti, con il destino del mondo in bilico. Kong e i suoi protettori intraprenderanno un viaggio pericoloso per trovare la sua vera casa, e con loro c’è Jia, una giovane ragazza orfana con la quale ha stretto un legame forte ed unico. Ma si troveranno inaspettatamente sul cammino di un Godzilla infuriato, che sta seminando distruzione in tutto il mondo. L’epico scontro tra i due titani, istigato da forze invisibili, è solo l’inizio del mistero che giace nel profondo della Terra.

Il film è interpretato da Alexander Skarsgård (“Big Little Lies”, “La tamburina”), Millie Bobby Brown (“Stranger Things”),  Rebecca Hall (“Christine”, “La genesi di Wonder Woman”), Brian Tyree Henry (“Joker”, “Spider-Man: Un nuovo universo”), Shun Oguri (“Weathering with You – La ragazza del tempo”), Eiza González (“Fast & Furious: Hobbs & Shaw”), Julian Dennison (“Deadpool 2”), con Kyle Chandler (“Godzilla II: King of the Monsters”) e Demián Bichir (“The Nun: La vocazione del male”, “The Hateful Eight”).

The Possession: trama, cast e curiosità sul film horror

The Possession: trama, cast e curiosità sul film horror

Sin da quando con il film L’esorcista il tema delle possessioni demoniache ha acquistato ulteriore fascino, il mondo cinema si è più volte avvalso di storie di questo tipo, sino ad arrivare a celebri titoli come The Exorcism of Emily Rose, Il rito o The Prodigy – Il figlio del male. Tra i più recenti esemplari di questo genere si annovera anche The Possession, diretto dal regista danese Ole Bornedal e prodotto da Sam Raimi, maestro del genere e autore della trilogia de La casa. Per dar vita a questo nuovo film incentrato sulla presenza del demonio, i due hanno tratto ispirazione da un oggetto apparentemente innocuo.

Si tratta della scatola nota come Dibbuk, la quale secondo la mitologia ebrea sarebbe abitata da un dybbuk, ovvero dal fantasma malvagio di una persona morta. L’idea creativa di The Possession, dunque, nacque da un articolo del Los Angeles Times, pubblicato nel 2004, in cui si racconta di un uomo che aveva messo in vendita su eBay una scatola Dibbuk. Ben presto, però, il proprietario fu costretto a ritirare l’annuncio, poiché in molti gli scrissero supplicandolo di rimuovere l’immagine della scatola, la quale sembrava in grado di emanare sentimenti negativi. Che si tratti di una credenza popolare o meno, questa è diventata subito ottimo materiale per un film.

Durante la realizzazione di The Possession, però, diverse sono le cose inquietanti a cui la troupe dice di aver assistito, come un incendio che al termine delle riprese bruciò tutti gli oggetti di scena utilizzati. Gli stessi attori e autori si rifiutarono di avere sul set una vera scatola Dibbuk. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Possession: la trama del film

Protagonista del film è Clyde Brenek, allenatore di basket, il quale si trova a dover gestire la sua nuova condizione in seguito al divorzio da sua moglie Stephanie Brenek. Avendo due figlie, Emily e Hannah, gli ex coniugi cercano comunque di diversi il tempo con loro, evitando dunque che una delle due figure genitoriali possa venire meno nella loro vita. Nel tentativo di continuare a costruire un buon rapporto con le figlie, Clyde le invita a passare qualche giorno nella sua nuova casa. Passeggiando nei dintorni, i tre si imbattono in un folkloliristico mercatino delle pulci. Qui la piccola Emily viene attratta da un oggetto misterioso, una vecchia scatola ebraica con strane incisioni sopra.

Tornati a casa, padre e figlie tentano di aprire l’oggetto, senza però riuscirvi. Durante la notte, Emily viene inspiegabilmente attratta verso la scatola, dalla quale è convinta provengano alcuni rumori. Riuscita ora ad aprirla, la bambina non ha idea di quali forze maligne ha appena liberato, le quali avranno però bisogno di un corpo vivo per manifestarsi. Ben presto, gli strani comportamenti di Emily attireranno l’attenzione di molti e Clyde si troverà costretto a prendere decisioni inaspettate. Nel pieno di una vera e propria guerra tra bene e male, liberare sua figlia da antichi demoni diverrà una questione di vita o morte.

The Possession cast

The Possession: il cast del film

Ad interpretare il ruolo di Clyde Brenek vi è l’attore Jeffrey Dean Morgan. Questi è noto in particolare per aver dato vita a Il Comico nel film Watchmen ed al villain Negan nella serie The Walking Dead. L’attore ha raccontato di come svolgendo ricerche sulle scatole Dibbuk abbia iniziato a sviluppare un vero e proprio timore per tale oggetto, esprimendo il desiderio di non vederne mai una vera dal vivo. Morgan ha inoltre affermato di aver accettato la parte dopo aver visto il provino dell’attrice Nathasha Calis, che interpreta la figlia Emily. Colpito dal talento di questa ha dunque voluto assolutamente recitare con lei. La Calis era qui al suo primo importante ruolo cinematografico.

Accanto a loro, nei panni di Stephanie Brenek, vi è invece l’attrice Kyra Sedgwick, principalmente nota per le serie The Closer e Broklyn Nine-Nine. L’attrice Madison Davenport, vista anche nel film Noah e nella serie Dal tramonto all’alba, è presente qui nei panni dell’altra figlia del protagonista, Hannah. Grat Show, celebre per i suoi ruoli televisivi in serie come Melrose Place e Dynasty, interpreta Brett, il nuovo compagno di Stephanie. Infine, nei panni di Tzadok, personaggio di religione ebraica che spiegherà a Clyde il maleficio del dybbuk, vi è Matisyahu, qui al suo primo ruolo cinematografico. Questi è infatti principalmente attivo come rapper e musicista che basa molte delle sue canzoni sulla cultura ebraica.

The Possession: il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Possession è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten Tv, Chili Cinema, Google Play, Apple iTunes, Amazon Prime Video e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 19 marzo alle ore 21:15 sul canale Italia 2.

Fonte: IMDb

The Big Sick: trama, cast e curiosità sulla commedia romantica

The Big Sick: trama, cast e curiosità sulla commedia romantica

Quello della commedia romantica è un genere estremamente popolare e sono tantissimi i film che ogni anno aspirano a diventare tra i principali capisaldi di questo. Per riuscire in ciò, però, è necessario proporre storie originali, che riescano davvero a raccontare qualcosa in più e di nuovo rispetto al panorama cinematografico circostante. Tra i titoli più recenti che riesce a fare ciò vi è The Big Sick, il cui sottotitolo italiano è Il matrimonio si può evitare… l’amore no. Si tratta di una brillante commedia del 2017 diretta da Michael Showalter e prodotta da Judd Apatow, tra i maggiori esponenti della comicità statunitense e autore di film come 40 anni vergine, Un disastro di ragazza e Il re di Staten Island.

Le vere star del film sono però i suoi due sceneggiatori: Emily V. Gordon e Kumail Nanjiani, marito e moglie nella realtà, che da tempo sognavano di scrivere un film insieme. Alla base di questo vi è una storia incentrata sulla difficoltà di conciliare le differenze culturali ed etniche, con il tutto basato proprio sulle reali problematiche con cui si erano imbattuti a loro tempo i due coniugi. La sincerità del loro racconto, capace dunque di affrontare tematiche non particolarmente comuni per questo genere, ha reso The Big Sick uno dei titoli più apprezzati del suo anno da critica e pubblico. Questo si è infatti affermato come un successo mondiale, arrivando ad un guadagno di circa 56 milioni di dollari.

A coronare il successo del film è poi arrivata la nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, che ha dimostrato una volta di più il potere che una storia di questo genere può avere quando scritta in modo originale e brillante. Prima di intraprendere una visione del film, però, sarà certamente utile approfondire alcune delle principali curiosità relative a questo. Proseguendo qui nella lettura sarà infatti possibile ritrovare ulteriori dettagli relativi alla trama e al cast di attori. Infine, si elencheranno anche le principali piattaforme streaming contenenti il film nel proprio catalogo.

The Big Sick: la trama del film

La storia raccontata ha per protagonista l’attore comico Kumail Nanjiani, il quale durante uno dei suoi spettacoli serali in un locale nota tra il pubblico una giovane ragazza particolarmente attraente. Trovato il coraggio di presentarsi a questa, scoprirà che il suo nome è Emily Gardner, alla quale chiederà infine di uscire per un appuntamento. A sua volta attratta, la giovane decide di accettare l’invito, permettendo così la nascita tra loro di un’appassionata storia d’amore. Ben presto, però, i due si troveranno a scontrarsi con i pregiudizi delle rispettive famiglie, come anche dalle differenze culturali che possono rappresentare un ostacolo alla loro serenità.

Quella di Kumail, infatti, è la tipica famiglia pakistano-mussulmana legata alle proprie origini ed alle proprie tradizioni. Una di queste ultime è proprio quella relativa ai matrimoni combinati. I genitori di Emily, al contrario, sono una coppia di cinici e disillusi americani. Conciliare le due famiglie sarà dunque una missione non da poco, ma a dare il coraggio a Kumail di opporsi alle rigide imposizioni sarà la malattia che colpirà Emily, attraverso cui inaspettatamente i due avranno modo di provare a sé stessi e ai rispettivi famigliari la forza e la sincerità del loro sentimento.

The Big Sick cast

The Big Sick: il cast del film

Protagonista del film, nei panni di Kumail, è lo stesso Kumail Nanjiani. Per lui si è trattato del suo primo ruolo da attore principale e l’idea di interpretare grossomodo sé stesso non è stata inizialmente facile da accettare. Per l’attore si è infatti trattato di capire quanto del vero sé stesso voler riportare sul grande schermo. Accanto a lui, nel ruolo di Emily Gardner, personaggio ispirato alla moglie di Kumail, vi è l’attrice Zoe Kazan. Questa ha raccontato che, in preparazione dei provini per la parte, ha guardato numerosi video di Kumail e sua moglie, al fine di comprendere meglio il loro rapporto e la donna che si proponeva di interpretare.

L’attrice premio Oscar Holly Hunter è presente nei panni di Beth Gardner, madre di Emily. Per prepararsi al ruolo, l’attrice si rese disponibile ad allestire il set delle scene in cui recitava, così da sentirsi maggiormente parte di questo. Ray Romano è invece Terry Gardner, il padre di Emily. Nei panni del padre di Kumail, invece, vi è il celebre attore indiano Anupam Kher. Questi decise di accettare il ruolo dopo aver saputo che il vero padre del protagonista desiderava molto essere interpretato da Kher. Con questo film, inoltre, l’attore indiano raggiunse il traguardo delle 500 apparizioni in un lungometraggio. Sono poi presenti gli attori Adeel Akhtar nei panni di Naveed, fratello di Kumail, e Bo Burnham in quelli di CJ, amico comico del protagonista.

The Big Sick: la vera storia, il trailer e dove vedere il film in streaming e in TV

L’idea di scrivere una storia basata sulla loro reale esperienza nacque in Kumail e sua moglie su suggerimento dello stesso Apatow. Scritto nel corso di tre anni, il film è stato descritto come semi-autobiografico, poiché presenta anche alcuni eventi appositamente inventati per il film. Inizialmente, però, Kumail era piuttosto preoccupato dallo scrivere una storia del genere, poiché la paura provata durante la malattia della moglie era un ricordo ancora fresco per lui. Scrivere il film li ha però aiutati a riflettere sul loro incontro e sulle numerose difficoltà superate, tanto quelle legate alle differenze famigliari quanto quelle legate alla malattia di Emily. La rappresentazione degli eventi è infatti molto fedele, discostandosi principalmente nella rappresentazione di alcuni personaggi e alcune delle loro reazioni.

È possibile fruire del film grazie alla sua presenza su alcune delle più popolari piattaforme streaming presenti oggi in rete. The Big Sick è infatti disponibile nei cataloghi di Rakuten TV, Google Play, Apple iTunes, Netflix e Tim Vision. Per vederlo, una volta scelta la piattaforma di riferimento, basterà noleggiare il singolo film o sottoscrivere un abbonamento generale. Si avrà così modo di guardarlo in totale comodità e al meglio della qualità video. Il film è inoltre presente nel palinsesto televisivo di venerdì 19 marzo alle ore 21:10 sul canale Rai Movie.

Fonte: IMDb

Disney+: tutte le novità di Aprile 2021

Disney+: tutte le novità di Aprile 2021

Sta per finire il mese di Marzo ed ecco che vi segnaliamo come ogni mese tutte le novità di Aprile in arrivo su Disney+, trai titoli di maggior richiamo c’è  Nomadland che arriverà su Disney+, il 30 aprile e prossimamente al cinema (salvo disponibilità dei cinema). Il film ha ottenuto numerosi premi, trionfando di recente ai Golden Globe nelle categorie Miglior film drammatico e Miglior regia per Chloé Zhao e ha inoltre ricevuto 7 nomination ai BAFTA e 6 nomination ai Premi Oscar.

Star è il sesto brand a essere incluso all’interno di Disney+, andando ad aggiungersi ai già presenti Marvel, Pixar, Star Wars, National Geographic e Disney. Ogni mese verranno aggiunti al servizio nuovi titoli dagli Studios creativi Disney, tra cui Disney Television Studios (20th Television e ABC Signature), FX Productions, 20th Century Studios e molti altri.

Tutti i film in arrivo su Disney+

Nomadland dal 30 aprile

NOMADLAND Venezia 77Parti per un viaggio nell’America occidentale con Nomadland, l’acclamato film di Chloé Zhao vincitore ai Golden Globe nelle categorie Miglior film drammatico e Miglior regia. Nomadland è interpretato dalla due volte vincitrice dell’Academy Award Frances McDormand (Fargo; Tre manifesti a Ebbing, Missouri), dal candidato all’Academy Award David Strathairn (Good Night, and Good Luck), e dai veri nomadi Swankie, Bob Wells e Linda May, i quali sono apparsi nell’acclamato libro di Jessica Bruder “Nomadland. Un racconto d’inchiesta” (edito in Italia da Edizioni Clichy), adattato per lo schermo da Chloé Zhao. Nomadland è incentrato su Fern (McDormand) che, dopo il collasso economico di una città aziendale nel Nevada rurale, carica i bagagli sul proprio furgone e si mette in strada alla ricerca di una vita fuori dalla società convenzionale, come una nomade moderna.

LA FORMA DELL’ACQUA

La forma dell'acquaDal maestro della narrazione, Guillermo del Toro, arriva La Forma dell’Acqua, una favola ultraterrena ambientata intorno al 1962 sullo sfondo dell’America della Guerra Fredda. All’interno del remoto laboratorio governativo di massima sicurezza dove lavora, la solitaria Elisa vive intrappolata tra silenzio e isolamento. La sua vita viene cambiata per sempre quando lei e la sua collega Zelda scoprono un esperimento segreto.

IL PADRE DELLA SPOSA

Giovane dentro, e lontano dal voler smettere di essere un padre a tempo pieno, George Banks riesce a malapena a concepire che la sua figlia prediletta ventiduenne, Annie, sia abbastanza grande per uscire con i ragazzi, figurarsi immaginarla lungo la navata della Cappella dell’Amore con uno di loro. Riluttante ad accettare il suo futuro genero, Bryan e l’eccentrico coordinatore di nozze Franck, assunto da Nina, la madre della sposa, George lotta con i traumi quotidiani causati dalle due parole più costose, e difficili da accettare, nel vocabolario delle sue figlie: “Lo voglio”.

IL PADRE DELLA SPOSA 2

Avendo appena fatto sposare la sua adorata figlia, George Banks è finalmente libero da ogni vincolo! Così, quando sua figlia e sua moglie Nina annunciano entrambe di essere incinte, George si ritrova in un susseguirsi di situazioni incredibili, cercando disperatamente di rivivere i giorni strani e inusuali della sua gioventù!

SIGNS

A Graham Hess (Mel Gibson) e alla sua famiglia viene detto che gli extraterrestri sono responsabili dei grandi cerchi che trovano nel loro campo di grano. Da lì a poco questi segni vengono trovati in tutto il mondo.

X-FILES – VOGLIO CREDERCI

Quando un gruppo di donne viene misteriosamente rapito, il caso diventa subito un X-Files. La squadra migliore per risolverlo è quella composta dagli ex-agenti Fox Mulder e Dr. Dana Scully, che non hanno alcun desiderio di rivivere il loro oscuro passato.

I SEGRETI DELLE BALENE

In occasione della Giornata della Terra arriva su Disney+ I segreti delle balene, la nuova serie in quattro parti targata National Geographic. Prodotta dal regista premio Oscar® e ambientalista James Cameron (Avatar) e narrata nella versione originale dalla pluripremiata attrice e ambientalista Sigourney Weaver (Alien, Avatar, Gorilla nella nebbia), la serie si avventura in profondità nel mondo delle balene per testimoniarne le straordinarie capacità di comunicazione e le intricate strutture sociali, raccontando la vita e l’amore dalla loro prospettiva. I segreti delle balene mostra questi esemplari mentre stringono amicizie per tutta la vita, insegnano ai loro piccoli l’eredità del clan e le tradizioni e soffrono profondamente per la perdita dei loro cari. Girato nel corso di 3 anni in 24 località del mondo, questo viaggio epico insegna come le balene siano molto più complesse e simili a noi di quanto si sia mai immaginato. Una storia intima di cui in pochissimi hanno avuto la fortuna di essere testimoni… fino ad ora.

Le serie tv in arrivo su Disney+

NARCISO NERO – Star Original

Narciso Nero è una serie FX basata sul romanzo best-seller di Rumer Godden. Mopu, Himalaya, 1934. Un remoto palazzo in cima alla scogliera, un tempo noto come la “Casa delle Donne”, nasconde diversi segreti oscuri. Quando le giovani suore di St. Faith tentano di stabilire qui la loro missione, i cupi misteri del posto risvegliano desideri proibiti che sembrano destinati a far ripetere una terribile tragedia. Durante gli ultimi anni del dominio britannico in India, l’ambiziosa e giovane suora Suor Clodagh guida una missione in una parte remota dell’Himalaya. Il palazzo di Mopu è stato donato dal generale Toda Rai, che spera che le Suore di St. Faith liberino la “Casa delle Donne” dagli infelici ricordi legati alla sua defunta sorella, Srimati.

Sebbene Clodagh ignori gli avvertimenti dell’agente corrotto del generale, il signor Dean, l’isolamento e la malattia si faranno sentire e la volubile Suor Ruth sarà più condizionata delle altre dall’atmosfera inquietante del palazzo. Mentre passato e presente si fondono, l’arrivo del giovane generale Dilip Rai fa esplodere dei desideri repressi che potrebbero sfociare in uno scontro fatale.

SOLAR OPPOSITES – Star Original

Co-creata da Justin Roiland (Rick e Morty) e Mike McMahan (Rick e Morty), Solar Opposites è incentrata su un gruppo di quattro alieni che scappano dal loro pianeta natale che sta per esplodere e si schiantano su una casa pronta per il trasloco, nell’America suburbana. Due di loro pensano che la Terra sia orribile, mentre gli altri due pensano sia fantastica. Korvo (Justin Roiland) e Yumyulack (Sean Giambrone) vedono solo l’inquinamento, il volgare consumismo e la fragilità umana, mentre Terry (Thomas Middleditch) e Jesse (Mary Mack) amano gli umani e la loro TV, il cibo spazzatura e le cose divertenti. La loro missione: proteggere Pupa, un super computer vivente che un giorno si evolverà nella sua vera forma, li consumerà e terraformerà la Terra. Nella seconda stagione di Solar Opposites, i protagonisti si imbarcano in avventure più grandi, divertenti e diverse che mai. I produttori esecutivi della serie sono Roiland, McMahan e Josh Bycel. La serie è prodotta da 20th Television.

CRIMINAL MINDS Stagioni 1-14

Jason Gideon lavora con una squadra d’elite di profiler dell’FBI, l’Unità di Analisi Comportamentale, in questo drama poliziesco che si concentra sui criminali piuttosto che sui loro crimini. Ancora in convalescenza in seguito a un esaurimento nervoso provocato da un caso precedente, Gideon si fa aiutare da un eclettico gruppo di membri della squadra incaricati di elaborare profili psicologici e comportamentali per entrare nelle menti criminali più contorte del Paese.

BOB’S BURGERS Stagioni 1-9

Bob’s Burgers racconta le avventure quotidiane di un ristoratore di terza generazione di nome Bob mentre gestisce Bob’s Burgers con l’aiuto di sua moglie e dei loro tre figli. Bob e la sua eccentrica famiglia hanno grandi idee sugli hamburger, ma non eccellono in quanto a servizio e raffinatezza. Nonostante i banconi unti, la posizione non eccellente e la penuria di clienti, Bob e la sua famiglia sono determinati a far sì che la “grande ri-riapertura” di Bob sia un successo. Bob’s Burgers è prodotto da Twentieth Century Fox Television.

FOSSE/VERDON

Fosse/Verdon è una miniserie FX che racconta la storia professionale e d’amore tra Gwen Verdon – considerata la più grande ballerina di Broadway di tutti i tempi – e Bob Fosse – coreografo, ballerino e visionario regista (Cabaret, All that Jazz). A dare vita alla coppia Fosse/Verdon, Michelle Williams – più volte candidata all’Oscar (Manchester By The Sea e Blue Valentine su tutti) e vincitrice di un Golden Globe per Marilyn – e il premio Oscar Sam Rockwell (Tre manifesti a Ebbing, Missouri).

GROWN-ISH Stagioni 1-2

Segui Zoey Johnson mentre inizia il college e intraprende un esilarante viaggio verso l’età adulta. Dal produttore esecutivo di Black-ish, Kenya Barris, arriva una serie sui problemi attuali che affrontano studenti e coordinatori nel mondo dell’istruzione superiore.

The Story of God con Morgan Freeman

Chi è Dio? Da dove veniamo? Perché accade il male? Cosa succede quando moriamo? Ogni essere umano sulla terra si è posto queste domande ad un certo punto della propria vita ed è molto probabile che ogni persona abbia trovato una risposta diversa. La serie The Story of God con Morgan Freeman di National Geographic e Revelation Entertainment, prodotta da Freeman, Lori McCreary e James Younger, porta gli spettatori in un viaggio intorno al mondo per esplorare le diverse culture e religioni nella ricerca definitiva per scoprire il significato della vita, Dio e tutte queste grandi domande che vi sono nel mezzo. The Story of God con Morgan Freeman cerca di capire come la religione si sia evoluta nel corso della civiltà e, a sua volta, come la religione abbia plasmato l’evoluzione della società. Anche se nel nostro attuale panorama geopolitico, la religione è spesso vista come qualcosa che divide, la serie illumina le notevoli somiglianze tra le diverse fedi, anche quelle che sembrano essere in forte contrasto. Questa è una ricerca di Dio: fare luce sulle domande che hanno sconcertato, terrorizzato e ispirato l’umanità, per non parlare dello stesso Freeman.

Sky Cinema collection diventa Sky Cinema Bourne dal 20 al 26 marzo

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Da sabato 20 a venerdì 26 marzo Sky Cinema Collection (canale 303 di Sky) cambia nome e diventa Sky Cinema – Bourne. Un canale interamente dedicato all’ex agente segreto della Cia Jason Bourne, nato dalla penna di Robert Ludlum.

In programmazione tutti i 5 titoli della saga, tra cui il pluripremiato agli Oscar®, The Bourne Ultimatum – il ritorno dello sciacallo, firmato da Paul Greengrass. Tutti i film saranno disponibili on demand su Sky e in streaming su NOW.

Diretto da Doug Liman, THE BOURNE IDENTITY (2002) è il primo film della saga campione di incassi e ha come protagonista il premio Oscar Matt Damon nei panni di Jason Bourne, un uomo ferito che si sveglia a bordo di un peschereccio italiano al largo del Mediterraneo, con due proiettili nella schiena e una totale amnesia sulla propria identità. Bourne scopre però di avere straordinarie capacità nel combattimento, nella conoscenza delle lingue e nell’autodifesa che fanno pensare a un passato pericoloso. Il film segue Jason Bourne nello sforzo di recuperare i ricordi degli eventi passati e di difendersi dagli attacchi di pericolosi sicari, mentre riscopre la sua identità con l’aiuto di Marie (Franka Potente), una giovane donna che incontra lungo la strada.  Al fianco di Matt Damon, il film vede protagonista un cast internazionale tra cui Franka Potente, Chris Cooper, Clive Owen, Brian Cox e Julia Stiles. 

Nel secondo film, THE BOURNE SUPREMACY, diretto dal pluripremiato agli Oscar® Paul Greengrass(2004), Bourne continua ad essere tormentato dagli incubi frammentari della sua vita precedente. Quando la vicepremier cinese viene brutalmente assassinata, la CIA inizia una caccia all’uomo in cui il principale indiziato è Jason Bourne che ora deve farsi strada nelle acque pericolose dello spionaggio internazionale per dimostrare la propria innocenza, recuperare il suo passato e salvare la donna che ama. Nel cast, Franka Potente, Karl Urban, Gabriel Mann, Brian Cox, Julia Stiles e la candidata all’Oscar® Joan Allen.

Nel terzo capitolo, diretto da Paul Greengrass, THE BOURNE ULTIMATUM – IL RITORNO DELLO SCIACALLO (2007) Bourne, (Matt Damon) avendo perso la memoria e l’unica persona che amava, continua a dare la caccia al proprio passato per trovare un futuro. Viaggiando tra Mosca, Parigi, Londra, Tangeri e New York, alla ricerca della propria identità deve superare in astuzia le decine di poliziotti, ufficiali federali e agenti dell’Interpol che lo hanno come bersaglio. Nel cast, accanto a Julia Stiles e Joan Allen troviamo David Strathairn e Paddy Considine.

Nel 2012 esce THE BOURNE LEGACY, di Tony Gilroy, il quarto episodio della saga cinematografica, con il candidato all’Oscar Jeremy Renner nei panni di Aaron Cross, un nuovo eroe per cui una questione di vita o di morte è stata innescata dagli eventi dei primi tre film. Nel cast il premio Oscar Rachel Weisz e i candidati all’Oscar Edward Norton, Albert Finney, Joan Allen e David Strathairn.

Nell’ultimo capitolo della saga, JASON BOURNE (2016) diretto da Paul Greengrass, Matt Damontorna a vestire i panni dell’ex agente della Cia. Nicky Parsons (Julia Stiles) recupera a Reykjavík quello che potrebbe essere il tassello mancante nella ricostruzione delle origini di Jason, che intanto si è dato alla macchia. Nel cast, oltre a Matt Damon e Julia Stiles, troviamo Alicia Vikander, Vincent Cassel e Tommy Lee Jones.

The Falcon and the Winter Soldier: recensione della serie Marvel Studios

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Dopo il successo travolgente di WandaVision, arriva su Disney+, con un episodio a settimana per sei settimane, The Falcon and the Winter Soldier, la nuova serie targata Marvel che continua il percorso degli spettatori e dei fan all’interno della Fase 4 del MCU, ancora molto misteriosa e tutta da scoprire. Ideata da Malcolm Spellman, la serie è scritta e diretta da Kari Skogland, vede protagonisti Sebastian Stan e Anthony Mackie ai quali si affiancano Daniel Bruhl e Emily Vancamp.

The Falcon and the Winter Soldier racconta degli eventi che hanno coinvolto Bucky Barnes e Sam Wilson a pochi mesi dalla sconfitta di Thanos, vista in Avengers: Endgame. Siamo, di nuovo, nel Marvel Cinematic Universe, i due eroi sono alle prese con tentativi vani e futili di ritrovare un loro posto nel mondo. Da una parte Sam, che dopo essere sparito per 5 anni a seguito dello SNAP, torna a lavorare con il Governo degli Stati Uniti per l’Air Force, ma sente forte la mancanza di Steve. Il suo rapporto con l’eredità che gli ha lasciato l’amico e compagno d’armi, rappresentata dallo scudo di vibranio, Sam vede tutto il vuoti che Rogers ha lasciato, per lui Captain America non è una figura mitica, un simbolo, ma è la persona che portava quello scudo, Steve Rogers, e per questo è insostituibile. Dal canto suo, James Bucky Barnes deve fare i conti con un passato ancora più oscuro e un presento vuoto. Se Sam ha una sorella e dei nipoti da cui tornare, alla veneranda età di 106 anni Bucky è completamente solo, e passa le sue notti a fare incubi sulle vite che ha spezzato quando era il Sondato d’Inverno e i suoi giorni in terapia, o a pranzare con uomini ignari ai quali ha rovinato la vita. Insomma, Sam e Bucky sembrano persi, disorientati, amputati della loro parte migliore, Steve, fino a quando il Governo degli Stati Uniti non decide che la nazione ha bisogno di un nuovo simbolo e presenta al mondo il nuovo Captain America.

The Falcon and the Winter Soldier, due eroi per un’eredità pesantissima

The Falcon and the Winter SoldierInnanzitutto, la recensione di The Falcon and the Winter Soldier non può esulare dal sottolineare quanto questo prodotto sembri essere più rispettoso dei canoni Marvel Studios rispetto a WandaVision. La scena d’azione in apertura ci fa rimpiangere la mancanza del grande schermo, eppure situo capiamo che la serie cercherà di far luce sulla crisi di nervi che sembra in procinto di scoppiare nelle teste di Bucky e Sam. I due non si sono ancora incontrati nell’episodi pilota, eppure sappiamo già che Sam cerca Buckly, vuole entrare in contatto con lui, ma il vecchio soldato lo evita. Forse è questo il punto su cui si farà leva, questa fondamentale differenza di carattere trai due: Sam non molla mai, cerca una soluzione, sempre a difesa dei più deboli, è un puro, fa parte dei buoni, gli piace essere così e cerca di fare la cosa giusta con tutti, “Sempre a difesa!” Come gli dirà la sorella. Bucky fugge, da un passato che fa male, dal dolore dell’essere ormai solo, ora che anche Steve lo ha lasciato, dall’essere un uomo fuori dal tempo, dalla corruzione della sua mente a causa del Hydra, dai ricordi che ha del terribile periodo in cui è stato il Soldato d’Inverno; insomma Bucky si sente un mostro e vuole essere lasciato in pace. Riusciranno queste due utopie, queste due solitudini, a trovare un posto nel mondo, forse proprio nella scia di quel simbolo, di quello scudo che è stato lasciato in eredità ad entrambi?

Due eroi alla ricerca di un posto nel mondo

Kevin Feige e la sua squadra sembrano aver messo a segno un altro prodotto molto interessante, naturalmente confezionato alla perfezione e con tutti i crismi per coinvolgere il pubblico a più livelli. Come detto, questa volta si gioca su un terreno conosciuto rispetto a WandaVision, la scrittura è più piana ma sempre di ottimo livello e le sfide da affrontare sono tante da un punto di vista produttivo, soprattutto perché siamo di fronte a due personaggi che si sono sempre definiti in relazione a Steve Rogers, e che adesso devono essere indipendenti da quella figura portante e ingombrante. 

Riusciranno i prodi Stan e Mackie a portare avanti l’eredità di Chris Evans con onore, conquistando i fan? Noi scommettiamo che, nonostante il biondo Cap della prima ora mancherà a tutti per sempre, il team Marvel Studios riuscirà a trovare una chiave di lettura per farci affezionare molto anche ai due eredi di Steve, raccontandoci i loro traumi, le loro ferite e il loro cammino in questa nuova avventura alla ricerca dell’indipendenza.

MCU: 10 grandi cambiamenti dalla Fase Uno

MCU: 10 grandi cambiamenti dalla Fase Uno

Il MCU è stato lodato, oltre che per le sue storie e per i suoi personaggi, anche per essere riuscito ad evolversi nel corso degli anni. Ciò ha sicuramente contribuito al grande successo del franchise: i numerosi elementi che sono cambiati dalla Fase Uno hanno senza dubbio contribuito a migliorare la qualità della narrazione e a trovare modi sempre nuovi per espandere la saga. Ora che ci stiamo addentrando sempre di più nella Fase Quattro, è doveroso rivolgere uno sguardo al passato. Ecco quindi che Screen Rant ha raccolto i 10 più grandi cambiamenti avvenuti nel MCU dal suo lontano debutto nel 2008:

Le protagoniste femminili sono una norma

Nessun film della Fase Uno del MCU presenta un supereroe femminile nel titolo: The Avengers è l’unico che presenta, in qualità di co-protagonista, un personaggio femminile di rilievo, ossia Vedova Nera. A differenza del DCEU, ci sono voluti molti anni prima che questa situazione cambiasse nel MCU: la prima volta che un personaggio femminile è stato inserito nel titolo di un film è stato con Ant-Man and the Wasp, film appartenente alla Fase Tre.

Giunti alla Fase Quattro, le protagoniste femminili sono diventate finalmente la norma:  WandaVision, Black Widow, Captain Marvel 2, Ms. Marvel, Hawkeye, She-Hulk. C’è stato inoltro un aumento, nei ruoli principali, di personaggi diversi per etnia o razza. 

Maggiore attenzione alle serie tv

Ci sono stati molti show legati al MCU nel corso degli anni, anche se nella Fase Uno c’era soltanto Agents of S.H.I.E.L.D. Col passare del tempo, l’attenzione alle serie tv si è notevolmente ampliata, al punto che la Fase Quattro ha dato loro uguale importanza rispetto ai film destinati al grande schermo.

Ora, le serie TV si collegano direttamente alla trama dei film del MCU, con WandaVision e Loki che condurrano entrambi a Doctor Strange in the Multiverse of Madness e The Falcon and the Winter Soldier che continuerà la storia di Captain America: Civil War.

Storie che non rispettano la cronologia

Mentre Captain America: Il primo Vendicatore, film della Fase Uno, è stato rilasciato più avanti ma, in realtà, è servito da prequel, all’interno del film stesso è stato stabilito che il film fosse tale. Il MCU ha deliberatamente ambientato le storie al di fuori della cronologia, in modo da spingere i fan, da soli, ad indovinare dove effettivamente si collocassero.

Ciò riguarda anche film come Guardiani della Galassia Vol. 2, ambientato nel 2014, mentre film precedenti come Doctor Strange erano ambientati nel 2017. Tale pratica è diventata ancora più comune negli ultimi tempi, poiché le date esatte non vengono più rivelate: sono quindi i fan a dover mettere insieme le informazioni per capire al meglio cronologia.

Gli standalone fungono da crossover

La Fase Uno ha imposto che i film dovessero contenere soltanto easter egg o velati riferimenti agli altri supereroi. Il vero cambiamento nei film solisti si è avuto con il cameo di Bruce Banner in Iron Man 3, prima che Captain America: Civil War inaugurasse la norma: gli eroi potevano avere ruoli nei film dedicati ad altri personaggi.

Ciò ha portato alla formazione di improbabili amicizie tra personaggi che di solito non si sarebbero mai incontrati. La Fase Quattro alzerà ulteriormente il livello, mescolando ancora più frequentemente gli incontri tra i supereroi, come ad esempio i Guardiani della Galassia in Thor: Love and Thunder e Doctor Strange in Spider-Man: No Way Home.

Enfatizzare la dinamica mentore/protégé

Dal momento che la Fase Uno si concentrava sullo stabilire il background dei singoli supereroi, non c’era chiaramente spazio per le dinamiche di mentore/protégé. Le cose sono iniziate a cambiare nella Fase Due, quando Tony Stark ha fatto da mentore a Harley Keener e in seguito, nella Fase Tre, è diventato una vera figura paterna nei confronti di Peter Parker.

Alla fine, la dinamica mentore/protetto è diventata una vera e propria strategia narrativa nel MCU, soprattutto quando si è trattato di dover passare l’eredità da un personaggio all’altro (basti pensare a ciò che vedremo fare a Vedova Nera e Occhio di Falco prossimamente). Anche i film di Spider-Man fanno molto affidamento su questo dinamica, poiché è chiaro che sia Nick Fury sai Doctor Strange, dopo la morte di Tony Stark, ricopriranno questo ruolo nei confronti di Peter Parker.

La qualità dei film

A livello tematico, i film della Fase Uno non sono mai stati in realtà eccessivamente profondi, dal momento che erano tutti focalizzati sul presente i singoli eroi. Alla fine, non erano molto diversi gli uni dagli altri, né da un punto di vista stilistico né tantomeno narrativo.

Le cose sono iniziate a cambiare con la Fase Tre, da quando è stata posta una maggiore attenzione su elementi come la musica, le combinazioni di colori, i dialoghi improvvisati e una maggiore enfasi sugli sfondi ambientali per far risaltare i film ancora di più. È grazie a tutti questi aspetti che i film del MCU, oggi, si possono distinguere gli uni dagli altri.  

Un ponte tra ogni Fase

The Avengers ha segnato la conclusione della Fase Uno, rappresentando il culmine di tutti i film ambientati prima di esso. Da allora, il MCU ha deciso che gli ultimi film di ogni fase avrebbero spianato il terreno a ciò che sarebbe stato raccontato nella successiva.

Questo è stato fatto in Ant-Man della Fase Due, che ha mostrato come funzionava la nuova base dei Vendicatori e ha anticipato la successiva guerra civile. Spider-Man: Far From Home della Fase Tre, invece, ha mostrato le conseguenze dello Snap e la transizione dall’arco di Tony Stark, anticipando così che nella Fase Quattro si sarebbero raccontate le storie post-Snap.

I cattivi hanno caratteristiche più empatiche

Oltre a Loki, la Fase Uno comprendeva molti cattivi che in qualche modo erano parecchio stereotipati. Persino i piani del Dio dell’Inganno in The Avengers per soggiogare la Terra erano abbastanza canonici. Nella Fase Tre, tuttavia, il MCU ha iniziato a mostrare anche i punti di vista degli antagonisti, rendendoli molto più empatici agli occhi del pubblico.

Avengers: Infinity War, Black Panther, Ant-Man and the Wasp, Spider-Man: Homecoming: tutti questi film avevano degli antagonisti che non erano, in realtà, né buoni né cattivi. Il MCU ha preferito la rappresentazione di tali villain al fine di coinvolgere i fan in tutti gli aspetti della storia, anche se ciò significa mettere il nemico di turno sotto una luce positiva.

Da non protagonista a protagonista

Nella Fase Uno, il ruolo dei personaggi secondari era semplicemente quello di portare avanti la storia per favore il protagonista principale. Questi personaggi non offrivano molto altro. Da allora, le cose sono cambiate: oggi, i personaggi secondari hanno tutto un loro arco narrativo che o è già stata sviluppato o sta per essere sviluppato.

Nella Fase Quattro, ad esempio, ci saranno sia film che serie tv interamente dedicati a personaggi che in precedenza hanno solo agito in qualità di “spalla”. WandaVision, The Falcon and the Winter Soldier, Black Widow, Loki e Hawkeye sono la prova del cambiamento di prospettiva del MCU rispetto al modo di gestire questi personaggi.

Minore attenzione alle dinamiche romantiche

Soprattutto nella Fase Uno, al MCU piaceva che ci fosse un interesse amoroso ben designato per i protagonisti principali. Anche se il romanticismo continua ad essere importante, è chiaro quanto negli anni il MCU abbia attenuato quest’aspetto, fornendo caratterizzazioni autentiche agli interessi amorosi previsti.

Questi personaggi non sono più la semplice “storia d’amore” del protagonista: oggi vengono messi in risalto i loro punti di forza e la loro personalità, cosa che ne fa automaticamente dei personaggi a tutto tondo. Tuttavia, altri film come Thor: Ragnarok, Doctor Strange e Captain Marvel hanno eliminato completamente gli interessi amorosi per presentare storie sui viaggi dei personaggi principali.

Uno, nessuno, cento Nino è in onda lunedì 22 marzo alle 21.15 su Sky Arte

In occasione del centenario della sua nascita, Sky Arte celebra Nino Manfredi con un documentario ricco di inedite testimonianze sul suo percorso di vita raccontato direttamente dalla sua famiglia e anche da una lunga intervista rilasciata al figlio pochi anni prima della sua scomparsa. Scritto e diretto proprio dal figlio Luca, Uno, nessuno, cento Nino è in onda lunedì 22 marzo alle 21.15 su Sky Arte (canali 120 e 400) e in streaming su NOW.

Un affresco di vita, composto da moltissime sfumature. Nino Manfredi non solo come artista, ma anche come marito, padre e nonno, in eterno conflitto con le sue fragilità e i suoi difetti.

Una produzione Rai Documentari, Istituto Luce Cinecittà e Ruvido Produzioni in collaborazione con Sky Arte e Duque Italia, con il patrocinio del Comune di Roma Capitale, del Comune di Minturno e con la collaborazione di Lavazza, in cui sono presenti interviste di repertorio, filmati privati e contributi degli anni ’50, con i primi personaggi di Nino alla Rai, ed estratti di film, serie tv, commedie teatrali e musicali, spot pubblicitari, fino alle frequenti esibizioni canore, che lo divertivano molto, come l’indimenticabile Tanto pe’ canta’ di Ettore Petrolini, a Sanremo.

Uno, nessuno, cento Nino, la trama

Il documentario contiene materiale originale girato dallo stesso regista in occasione degli ottant’anni del padre, Ottant’anni da attore (Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma) che comprende una lunga intervista a Nino,  oltre che naturalmente estratti da alcuni dei film più famosi e rappresentativi della sua vasta carriera, che è stato possibile citare grazie alla gentile concessione di distributori quali R.T.I. Mediaset (Per Grazia Ricevuta, Nell’anno del signore…), Medusa (Vedo Nudo), Dean Film (C’eravamo tanto amati), Titanus (Il padre di Famiglia) e Duque Italia (Brutti, sporchi e cattivi, La fine di un mistero) solo per citarne alcuni.

Uno, nessuno, cento Nino è un ritratto intimo e affettuoso, impreziosito da aneddoti divertenti raccontati da Nino stesso, dalla moglie, dai figli e dai nipoti. È inoltre arricchito dalle testimonianze di amici, registi e colleghi, e dalle voci di chi per le più varie ragioni si lega alla storia di vita di Nino: Elio Germano, Edoardo Leo, Massimo Ghini, Nancy Brilli, Enrico Brignano, Johnny Dorelli, Walter Veltroni, Massimo Wertmuller, Lino Banfi.

 

The Falcon and The Winter Soldier atterra a Roma!

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The Falcon and The Winter Soldier atterra a Roma!

Per celebrare l’arrivo dell’attesissima serie originale Marvel Studios The Falcon and The Winter Soldier, disponibile da oggi in esclusiva su Disney+, l’iconico scudo di Captain America è atterrato a Roma, sulla ruota panoramica del Luneur, grazie a un sorprendente video mapping.

 

Il leggendario scudo dei Marvel Studios è stato avvistato anche in diversi luoghi iconici di tutto il mondo, tra cui il London Eye a Londra, il Singapore Flyer, la più grande ruota panoramica dell’Asia a Singapore, la Melbourne Star a Melbourne (Australia), Le Grand Roue de Marseille a Marsiglia (Francia), il MAAG Hall a Zurigo (Svizzera), la Torre Latino a Città del Messico (Messico) e il Planetario a Buenos Aires (Argentina).

The Falcon and The Winter Soldier vede protagonisti Sam Wilson/Falcon e Bucky Barnes/The Winter Soldier (Il Soldato d’Inverno). La coppia, che si è riunita nei momenti finali di Avengers: Endgame, si allea in un’avventura globale che mette alla prova le loro capacità e anche la loro pazienza.

La nuova serie composta da 6 episodi debutta oggi in esclusiva su Disney+ e dà seguito alla Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel come seconda serie TV Marvel Studios, dopo l’acclamata WandaVision, disponibile in streaming sulla piattaforma.

Diretta da Kari Skogland, con Malcolm Spellman come capo sceneggiatore, The Falcon and The Winter Soldier vede nel cast anche Daniel Brühl nei panni di Zemo, Emily VanCamp nei panni di Sharon Carter e Wyatt Russell in quelli di John Walker.

Arracht, recensione del film di Tom Sullivan #IrishFIlmFest

Arracht, recensione del film di Tom Sullivan #IrishFIlmFest

Lungometraggio d’esordio di Tom Sullivan, Arracht (Monster), recitato quasi totalmente in gaelico, racconta la storia di un pescatore del Connemara che, al diffondersi della peronospora nei campi di patate, è accusato ingiustamente di un crimine e costretto a fuggire.

Arracht: la trama

Arracht narra una storia di uccisione ed espiazione, ambientata sulle coste irlandesi, nel villaggo di Connemara, al tempo della grande carestia di patate e di conflitti con l’avidità dei landlords inglesi. Nonostante la sceneggiatura pecchi in termini di suspense, enfasi e chiarezza, Sullivan riesce a confezionare un dramma/thriller autentico, dall’impatto visivo assicurato.

Con la notizia dell’imminente carestia di patate, Coleman Sharkey (Dónall Ó Héalai) lavora incessantemente insieme a suo fratello, Seán (Eoin O’Dubhghaill, per provvedere alla moglie e al giovane figlio. Accetta anche di accogliere Patsy (Dara Devany), un uomo recentemente tornato dalla Gran Bretagna e che si dice fosse un disertore dell’esercito. Quando i malviventi locali fanno visita alla fattoria di Coleman, minacciando la violenza in caso di mancato pagamento dell’affitto, decide di visitare il ricco proprietario terriero inglese (Michael McElhatton) insieme a Seán e Patsy, per negoziare condizioni più eque per tutti gli abitanti del villaggio in difficoltà. Tuttavia, una violenta sequenza di eventi che si verificano quella notte vengono attribuiti erroneamente a Coleman, costringendolo a fuggire dalla comunità e a rifugiarsi su una minuscola isola al largo della costa di Galway. Avverrà poi l’incontro con una giovane ragazza orfana di nome Kitty (Saise Ní Chuinn), che Colman prende sotto la sua ala protettrice, insegnandole le abilità necessarie per sopravvivere nel desolato ovest.

Arracht: il paesaggio come mondo emotivo del protagonista

Punti di forza della pellicola sono il realismo crudo, feroce, della narrazione, che  immerge lo spettatore nella gelida disperazione di quei tempi. Sebbene la storia sia autosufficiente e consti di un budget minimo, Arracht è una pellicola visivamente molto espressiva.

Dove Arracht eccelle davvero è nella rappresentazione del paesaggio: il vento ululante e gli spruzzi penetranti del mare sono il punto visivo focale del film, con l’affascinante fotografia di Kate McCullough che espone il pubblico alla costa frastagliata di Galway. La potente colonna sonora originale, scritta ed eseguita da Kila, evoca tristemente la desolazione del Connemara e le difficoltà della sua gente. In effetti, Arracht dà il meglio di sé quando la fotografia, la colonna sonora e la performance convergono nelle sue scene marine: guardare Coleman immergersi nelle acque gelide e spietate dell’Atlantico diventa la rappresentazione perfetta del suo tormento personale. 

Encomiabile è l’attenzione meticolosa nel rendere visivamente i paesaggi caratterizzati da scogliere e isolotti battuti dal vento della costa occidentale dell’Irlanda. Il mare gioca un ruolo importante, piatto, grigio e implacabile. Mare che diventerà una costante anche per Colmán, offrendo una via di fuga – temporanea o permanente – e una fonte di cibo, particolarmente importante una volta che si ritrova con una giovane ragazza, Kitty (Saise Ní Chuinn), al seguito.

Il film è stato girato a Lettermullen, un villaggio rurale nella contea di Galway, dove si parla unicamente gaelico e che non aveva alcun bisogno di effetti speciali, data la maestosità dei paesaggi. Il produttore del film, Cùan Mac Conghail, ha affermato:” Il mio scopo era quello di accertarmi che nessuno, guardando il film, pensasse al budget”. I costanti ritmi del discorso gaelico e le intonazioni vocali sono profondamente efficaci, trasportano lo spettatore direttamente in un mondo fragile, vulnerabile alla crudeltà imperialista e alla sconvolgente catastrofe naturale che ha contribuito a provocare.

La performance straordinaria di  Dónall Ó Héalai

Anche le scelte attoriali sono degne di nota, ci presentano personaggi che trasmettono dignità piena di pathos o vera malevolenza, a seconda del loro ruolo drammatico. Il personaggio di Colmàn testimonia una studio sul carattere dell’umanità di un uomo di fronte al dolore, ma fa eco al trauma più ampio di una nazione che è stata decimata dalla fame. Sebbene non apertamente politico, emerge la critica all’amminstrazione dei landlords inglesi, soprattutto quando il tenente inglese (Michael McElhatton) considera la richiesta di Colmán di tassi più bassi e pensa: “I raccolti hanno fallito prima e i tassi di mortalità sono stati perfettamente accettabili”. Lo spettatore rabbrividisce mentre Colman affronta il suo destino . La fisicità di O Healai parla da sè: Colman è costretto a trascorrere due anni nascosto in una grotta e il lavoro fisico sul personaggio di O Healai è meticoloso. 

“Mi piace raccontare le storie di personaggi traumatizzati che riescono a salvarsi o a risanare i loro traumi”, ha detto Sullivan. Questo film si incentra quasi unicamente sulla figura di un pescatore e, solo successivamente, su come questa viene plasmata da eventi catastrofici. Tom Sullivan mostra la dura battaglia verso l’equilibrio e quello che servirà per ricostruire se stessi.

Arracht: uno sguardo al futuro tramite l’incontro con Kitty

Per Colmán, Kitty simboleggia qualcosa da proteggere. Gli permette di interpretare il ruolo che ha sempre svolto per la sua famiglia e per la comunità in generale. La loro relazione offre una certa stabilità in tempi instabili. La sequenza in cui Colmán insegna a Kitty a remare una barca è stata particolarmente commovente perché è stato a questo punto che la necessità di stare insieme ha lasciato il posto a  una fiducia familiare. Ma Sullivan ci sta preparando di nuovo per una caduta. Colmán e Kitty stanno afferrando l’impossibile. Verso la fine del film, c’è una sequenza che fa da contrappunto alla precedente scena di canottaggio in barca. Colmán incoraggia Kitty a nuotare verso di lui. Quando lei si agita nell’acqua senza fiato, lui si precipita in suo soccorso, solo per essere accolto con uno schiaffo in faccia. La sua paura è che lui la stia addestrando a sopravvivere senza di lui. La sua paura è la più grande speranza di Colmán per lei, perché sa fin troppo bene che la felicità è fugace.

Justice League: i piani per il terzo film, dall’invasione dei Nuovi Dei al “nuovo” Batman

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La Snyder Cut di Justice League è finalmente arrivata, in Italia, su Sky e NOW. Ovviamente, la promozione dell’attesissimo taglio del cinecomic ad opera di Zack Snyder è stata l’occasione per il celebre regista di parlare non sono della travagliata produzione originale e degli sforzi per portare a compimento la sua visione, ma anche di quelli che erano i piani originali.

Come emerso dalle varie interviste delle ultime settimane, all’inizio Snyder aveva pianificato una trilogia di Justice League, in stile Il Signore degli Anelli (come definita dallo stesso regista). Il primo capitolo corrisponde, ovviamente, a quello che abbiamo visto nella Snyder Cut. Per quanto riguarda gli altri due capitoli, Justice League 2 avrebbe visto la squadra affrontare la Legione del destino: Darkseid avrebbe ucciso Lois Lane e soggiogato Superman all’equazione Anti-vita, rendendo così una realtà il futuro del Knigthmare, già anticipato in Batman v Superman: Dawn of Justice e apparso anche nell’epilogo della Snyder Cut. In Justice League 3, invece, ci sarebbe stata l’invasione dei Nuovi Dei, evento che si sarebbe svolto sempre nel futuro del Knightmare.

Ora, in una recente intervista con Vanity Fair, Zack Snyder ha rivelato che nel terzo film mai realizzato Batman sarebbe morto e che al suo posto ci sarebbe stato un nuovo Cavaliere Oscuro, ossia il figlio di Clark Kent e Lois Lane: il nome del bambino sarebbe stato Bruce Kent e non avrebbe avuto nessuno dei poteri di suo padre. Il film si sarebbe dovuto concludere con una scena ambientata diversi anni dopo, in cui Clark e Lois portano il figlio in un luogo ‘familiare’ e gli chiedono di assumere l’identità del Cavaliere Oscuro.

“Sarebbe stato il figlio di Lois e Superman”, ha spiegato Snyder. “Il tutto accadeva vent’anni dopo, in occasione dell’anniversario della morte di Batman. Lois e Clark portavano il giovane Bruce Kent nella Batcaverna e gli dicevano: ‘Tuo zio Bruce sarebbe orgoglioso di te se prendessi il suo posto.”

Zack Snyder’s Justice League è uscito in streaming il 18 marzo 2021 su HBO Max in America e, in contemporanea, su Sky e NOW TV in Italia. Il film ha una durata 242 minuti (quattro ore circa) ed è diviso in sei capitoli e un epilogo.

Justice League è il film del 2017 diretto da Zack Snyder e rimaneggiato da Joss Whedon. Nel film recitano Henry Cavill come SupermanBen Affleck come BatmanGal Gadot come Wonder WomanEzra Miller come Flash, Jason Momoa come Aquaman e Ray Fisher come Cyborg. Nel cast figurano anche Amber HeardAmy AdamsJesse EisenbergWillem DafoeJ.K. Simmons e Jeremy Irons. I produttori esecutivi del film sono Wesley Coller, Goeff Johns e Ben Affleck stesso.